Una nuova avventura.

di kuchi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una notte come altre. O forse no? ***
Capitolo 2: *** Che bella famiglia! ***
Capitolo 3: *** Red color ***
Capitolo 4: *** Smash! ***
Capitolo 5: *** un invito nelle fogne ***
Capitolo 6: *** Una giornata in relax ***
Capitolo 7: *** Il ritorno di Shredder ***
Capitolo 8: *** Si torna a casa ***
Capitolo 9: *** Una pausa per guardarsi dentro. ***
Capitolo 10: *** Il suo nome è Leonardo ***
Capitolo 11: *** Raph , raccontaci una storia. ***
Capitolo 12: *** Tra cervelloni ci si intende. ***
Capitolo 13: *** Scherzi del destino ***
Capitolo 14: *** La nostra storia ***
Capitolo 15: *** Dottoressa strano amore ***
Capitolo 16: *** Sveglia. ***
Capitolo 17: *** essere simili ***
Capitolo 18: *** Il cerchio si chiude ***
Capitolo 19: *** Uno strano puzzle ***



Capitolo 1
*** Una notte come altre. O forse no? ***


"Whuhuuuu. È sempre uno spasso sfrecciare sui tetti con la musica nelle orecchie" gridò una tartaruga con una fascia arancio sugli occhi.
"Miky smettila di fare baccano . Ricordati che sei un ninja"Lo riprese il Leader dalla fascia blu.
"Dai leo li sai che lui si concentra cosi" lo difese Donnie ,in fondo finchè non combinava casini era inutile fare discussioni.
" e poi meglio che abbia la musica in testa invece che il nulla" intervenne Raph che adorava prendere in giro il fratello
"Ah ah ah che spiritosi che siete. Uff allora io alzo la musica cosi non vi ascolto più" mise il broncio sempre a prenderlo in giro.
Miky era il più piccolo e non gli piacevano le cose serie e noiose e gli piaceva agire di impulso spinto dalla sua curiosità. Stava giá pensando ad un bello scherzetto da fare ai suoi fratelli come vendetta, quando spiccando un salto tra un tetto e l'altro, la sua attenzione fu catturata da qualcosa di strano e arancione. Per lui l'arancione era come un richiamo per uccelli e non seppe resistere. Si mise a cercarlo e…
" sembra una farfalla  mmmm  credo si attacchi da qualche parte"   continuò ad osservarla.Era tutta colorata con sfumature che andavano dal rosso ,viola e arancio ed era tutto glitterata. Gli piaceva , gli piaceva tutto quello che era colorato in realtà. Lo prese e lo nascose con cura , non osava nemmeno immaginare come lo avrebbe preso in giro suo fratello Raph se avesse saputo che gli piaceva una farfalla glitterata.
Mike si affrettò a raggiungere gli altri alimenti si sarebbero arrabbiati di nuovo con lui.

Miky passò una mezz'oretta ad osservare il suo nuovo bottino prima di andare a letto. Collezionava sempre cose strane ma quella le piaceva in particolar modo. Si addormentò con quella farfalla in mano facendo i suoi soliti sogni pizzosi.

La sera dopo solita ronda notturna.
"È tutto troppo tranquillo in questi giorni" SI lamentò Raph. Tra i quattro era quello che amava di più l’azione  e considerava persa ogni serata che passava senza menar le mani.
"Non dovresti esserne dispiaciuto raph" lo ammonì Leo.
"Sì sì ma tanto so che ti annoi anche tu"
" si       ma solo un pochino" ammise
"Io dico di dividerci per controllare più zone" consigliò Donnie. Era inutile stare li in quattro ad osservare il nulla.
"E va bene ma solo per poco. Tenete i t phone sempre vicini mi raccomando Miky " sembrava superfluo sottolineare la cosa , ma per Miky ci voleva eccome distratto com’era.
" si si ho capito"
Così continuarono il loro giro abituale.
Miky stava passando nella stessa zona di ieri ed istintivamente guardò nella direzione della sera prima e trovò qualche altra cosa.
" Singh Singh eppure deve essere caduto qui"
C'era una ragazza che a gattoni stava perlustrando la zona con gli occhi pieni di lacrime.
"No Hitomi-chan ci rimarrà malissimo. Ma perché sono sempre così distratta? "
Miky la osservò , aveva lunghissimi capelli biondi legati con alte code , era piccolina di corporatura e la pelle sembrava brillare tanto era chiara con il contrasto della notte. Poi tra quella cascata di capelli biondi vide una farfalla identica a quella che aveva trovato ieri. Ora cominciava a capire.Era quello che stava cercando e sembrava davvero importante per lei visto che era in lacrime. Miky decise di agire.
"Ma. .. . . L ho trovata. Si si si mamma mia che spavento che ho avuto. Eppure avevo già controllato la" la ragazza rimase li in silenzio a riflettere. Chiuse gli occhi come per concentrarsi su qualcosa. "fatti vedere"disse all'improvviso.
Miky che si era nascosto sobbalzò . Non era possibile che si fosse accorto di lui. Era stato attentissimo . Decise che era meglio sparire subito da li. Fece per girarsi quando a testa in giù sopra di lui c'era la ragazzina che lo guardava a due centimetri dal naso.
"Aaaaaah "Miky per la sorpresa cadde all'indietro sbattendo la testa contro il muro. "Ai ai che botta"
"Un po’ te lo sei meritato , non è educato andarsene  quando qualcuno ti sta parlando" 
Miky rimase di sasso . Quella ragazza era di fronte a lui a braccia conserte guardandolo dritto negli occhi. 
"Io io . . . . "
"Ah  fa niente . Ti devo un grosso favore"
" eh?"
" sei stato tua ridarmi il mio fermaglio"
"Oh allora era a quello che serviva"disse Miky dimenticandosi della situazione.
"Ah ah ah ah sei uno spasso. Come ti chiami?"
Miky non rispose. I suoi fratelli gli dicevano di continuo che non dovevano dare nell'occhio .
" c'è qualche problema? Ho detto qualcosa che non va?" chiese lei visto che non rispondeva.
"No no no. Senti la situazione è assurda " sbottò Miky
"Eh?"
"Punto primo come hai fatto a spuntare di fronte a me senza che me ne accorgessi ma soprattutto non ci vedi per caso?"
" guarda che ci vedo benissimo. Ma mi è stato insegnato a non dare importanza all'aspetto . E poi tutto sommato sei carino"
Miky arrossì. 
"Allora inizio io . Mi chiamo Michelle e ti devo ringraziare per quello che hai fatto. Questo fermaglio è importantissimo per me" e gli porse la mano. Un po’ titubante Miky la accettò .
"Io lo avevo trovato e ho pensato che fosse molto bello"
" anche a te piace l'arancione eh?"
" oh eccome. Ah io mi chiamo Michelangelo ma tutti mi chiamano Miky"
" mi piace è molto simile al mio. Abbiamo anche lo stesso colore degli occhi"
Ed era vero, ora che poteva guardarla meglio aveva due grandi occhi azzurri. 
"Siamo due gocce d'acqua. Ma io sono più bello" Miky cominciò a tornare se stesso e continuarono a chiacchierare . 
All'improvviso il t phone squillò.
"Oh cavolo i miei fratelli. Saranno incavolati "
"Hai dei fratelli?"
"Sì ne ho tre e adesso mi faranno una ramanzina perché è tardi"
"Vuol dire che ci tengono . Credo che sia ora di tornare a casa. "
" già. Senti mi dai il tuo numero di telefono?"
" però come sei audace"
"Ma no no io non volevo dire che . . .  " era diventato tutto rosso.
" Ah ah ah ah scherzavo te lo do volentieri. Ecco fatto. Notte Miky e grazie ancora. "Detto questo gli diede un bacio sulla guancia. "Buonanotte" e con un balzo salto giù dal tetto facendo venire un infarto al povero Miky che si affrettò ad affacciarsi ma non vide più nulla.
" adesso capisco cosa vuol dire avere le farfalle nello stomaco"
Intanto il t-phone stava continuando a suonare .

 

Miky rispose alla chiamata

“ pronto?”

“ MIKY SI Può SAPERE DOVE DIAVOLO SEI FINITO?”

Il povero Miky dovette allontanare il telefono dal suo povero orecchio

“ accidenti  Leo che hai da urlare?”
“ c’è che sono passate due ore da quando ci siamo separati e tu non si ancora ritornato al rifugio”

  digli che quando arriverà si troverà un bel bernoccolo in testa” anche Raph era preoccupato

“ sto arrivando sto arrivando “ e riattaccò .Uffa , se fossero stati Raffaello o Leonardo non avrebbero fatto tante scene.  Ma poi sorrise , in fondo voleva dire che gli volevano bene.

Arrivato al rifugio si beccò la ramanzina di Leo e Donnie e il pugno di Raph.

“ ma si può sapere che cosa hai fatto per tutto questo tempo?”

“ ma niente “  non voleva raccontare cosa era successo , avrebbero cominciato tutti  a preoccuparsi e avrebbero ficcato il naso. Di solito non gli dispiaceva ma quel particolare episodio voleva tenerlo per se , almeno per il momento.

“ mmm non me la racconti giusta “ disse Raph , Miky era troppo tranquillo per avere ricevuto un pugno e una ramanzina

“ davvero mi sono messo ad ascoltare la musica e non mi sono accorto che era tardi “ in quel momento il suo t phone vibrò . “ io vado a dormire sono così stanco. Notte notte”

Miky volò in camera e prese il t-phone un messaggio. Meno male che aveva tolto il sonoro.

“ notte Miky “

Miky era emozionato. Oltre ad April e i suoi fratelli non riceveva molti messaggi.

“buonanotte Michelle “  si mise a letto rileggendo più volte quelle due parole finchè non si addormentò.

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Capitolo 2
*** Che bella famiglia! ***


Buonasera a tutti. Ecco il secondo capitolo. Allego anche una bella immagine di una delle nostre amiche tartarughe fatta da me ^__^. Negli altri capitoli ci saranno a turno tutti e 4. Buona lettura a tutti.

 

I giorni passarono e Miky era sempre su di giri. Voleva sempre andare a fare ronde esterne e non si staccava mai dal suo t phone. La ragione era comprensibile, sperava di rivederla . Per telefono si mandavano messaggi su cosa stessero facendo in quella giornata ma niente di più. Non aveva avuto il coraggio di chiederle esplicitamente di vedersi ancora. Ora capiva cosa provava Donnie.

………………………………………..

 

"Michelle mi spieghi cosa fai sempre con quel telefono?"le chiese la sorella. Da qualche giorno era sempre attaccata a quel telefonino.
"Messaggio"
"Davvero? E con chi?"
"Un amico"
"Michelle lo sai che devi stare attenta"
"Lo so Rea. Ma questa persona è davvero speciale e ci può capire stanne certa"
Rea era perplessa nella loro situazione dovevamo sempre guardarsi le spalle e non fidarsi di nessuno. Ma si fidava del sesto senso di Michelle.
"Va bene . L'importante è che tu stia attenta. Preparati che stasera dobbiamo controllare la zona"
"Uffa che senso ha se Hitomi-chan non c'è"
"lo sai meglio di me che dobbiamo assicurarci sempre che questo posto sia sicuro per quando ritornerà"
"e va beneeeeeeee" così si alzo per prepararsi . Si tolse i vestiti colorati  per entrare in una bella tuta nera. Inutile dire che con quel colore i suoi capelli erano accentuati al massimo.
Della sua tuta la particolarità erano gli stivali.  Molto voluminosi e a guardarli sembravano pesanti.
Rea io sono pronta
"Arrivo"

Rea era alta come Michelle ma i suoi capelli erano neri portati in un bel caschetto che finiva molto lungo sul davanti. Era magra e minuta e aveva due bellissimi occhi verdi con un piccolo accenno di occhi a mandorla. La sua tuta era nera semplice . Sulla schiena una faretra con delle frecce e un bellissimo arco bianco e rosso.
"Fatto. Possiamo andare.  Può darsi che incontrerai il tuo amico. A quanto ho capito è un tipo notturno."
"Abbastanza"
Così  uscirono nella notte.

………………………………………………………

"Miky. Miky"
"Eh?"
"Sì può sapere a che stai pensando?"gli chiese Leo
"E non dire pizza che non ti crede nessuno"Raph era davvero stufo di questa situazione.
Erano in giro come al solito ma Miky non li ascoltava e cosa più grave non interveniva con le sue battute.
Miky sospirò. Come poteva spiegarlo a parole .
"Ecco non so come spiegarlo"
"È una cosa grave?"chiese Donnie
"Ma no. . . . Solo che , . . "
In quel momento sentirono dei rumori venire dalla strada di sotto.  Sembrava una banda il cui unico scopo era fare chiasso e spaccare tutto.
"Sono solo teppistelli "disse Leo
"Allora basterà spaventarli un po" Raph era già pronto a farlo con piacere.
Stavano per intervenire quando…
"Ma no. Lasciate stare ragazzi. Se vedono voi si spaventeranno sul serio. Lasciate fare a me."
Dietro di loro c'era una ragazza vestita con una tuta nera e dei lunghissimi capelli biondi che li stava guardando con un enorme sorriso stampato in faccia.
Le tartarughe rimasero immobili dalla sospesa. Come aveva fatto a stare alle loro spalle senza che nessuno se ne accorgesse?
Miky era sospeso per altri motivi, non si sarebbe mai aspettato di vederla in quelle circostanze.
Nessuno ebbe il tempo di dire nulla che Michelle saltò giù dal tetto ed atterrò di fronte ai teppisti.
" Ma chi cavolo è?" disse Raph
"Non è una ragazza normale visto con che facilità ci è arrivata alle spalle" Leo era ancora incredulo

" Buonasera ragazzi."Disse Michelle al gruppetto.
"Chi cavolo. . . . . Ah" il capo appena vide di chi si trattava ammutolì. La ricordava bene.
" Capo chi diavolo è questa?"
" Taci stupido"
"Se non sbaglio ti avevo avvisato che questa zona è off limits"" continuò Michelle tranquilla.
Dobbiamo intervenire" disse Donnie
"No, voglio osservarla"lo fermò Leo.
" Ragazzina meglio che tu sparisca altrimenti sappi che non me ne importa niente se sei una donna" disse uno dei teppisti.
" Che paura" li sbeffeggiò lei
" Adesso ti facciamo vedere noi" era furioso e partì in quarta contro di lei con altri due.
" Tre contro uno mi sembra giusto"

" Io la vado ad aiutare"disse Miky che si stava già preparando , ma ancora una volta fu Leo a fermarlo.
" aspettiamo
"

I tre teppisti si stavano lanciando contro di lei  che non si scompose ma si limitò ad alzare la gamba e dare un colpo violento a terra. Immediatamente l'asfalto si crepa e si crea un onda d'urto che spazza via quei tre.
" Ti avevo detto di startene buono idiota" disse il capo che stava cominciando a sudare freddo.
Anche le quattro tartarughe erano a bocca aperta. Cos'era successo? Aveva creato una specie di terremoto in miniatura?
" Va totalmente contro oggi logica" disse Donnie sbalordito.

Michelle sembrava felicissima e sorrideva tranquilla poi si girò verso le tartarughe
"Ehi Miky hai visto cosa ho fatto? Bello vero?"
" tu la conosci?" esclamò Raph
" Ecco. . "
" Adesso capisco perché tutto questo mistero " disse Leo
" lo sapevo che vi sareste arrabbiati ma in realtà l’ho vista solo una volta e . . . .  ATTENTA!”
Mentre Michelle continuava a sbracciarsi uno dei teppisti si era rialzato e con una sbarra stava per colpirla . Miky si stava già preparando per attaccare quando qualcosa a grande velocità andò dritta dritta verso il tizio colpendolo alla spalla facendolo accasciare di nuovo a terra.
"Vedi di stare più attenta"disse una voce all’interno delle sue cuffie.
" scusa Rea"

Intanto Miky era arrivato da lei seguito dai suoi fratelli.
" Ciao Miky non so perché ma mi aspettavo che facessi una vita notturna"
" eh che vorresti dire?"
" Ah ah ah ah . Oh loro sono i tuoi fratelli. Caspita siete tutti diversi."disse piacevolmente sorpresa. Anche senza quelle bandane erano perfettamente riconoscibili. Uno era alto con gli occhi di un bel castano caldo e un simpatico spazio trai denti. Sembrava molto dolce. Un altro aveva lo stesso colore d’occhi di Miky ma era più alto e piazzato con i muscoli. Sembrava molto serio . Lo avrebbe definito affascinante. L’ultimo era un po’ più basso e molto muscoloso rispetto agli altri . Aveva dei bellissimi occhi verdi e aveva sul volto un’espressione corrucciata.
" cosa? Sapeva di noi?" disse Leo
"Miky quando avevi intenzione di dircelo? "intervenne Donnie
" Ecco stavo aspettando il momento giusto"
" Cioè tra un paio d'anni?" finì Raph
" Aspettate non è colpa sua ho fatto tutto io"intervenne Michelle
Non sto parlando con te" disse Raph , era così sconvolto che Miky gli avesse nascosto qualcosa del genere.
"Che scortese "aveva visto giusto su di lui. Era un burbero.
" Non devo darne conto a te"
" Adesso basta Raph . . ."
In quel momento una freccia gli passò dietro la testa facendogli cadere la fascia.
" Ma che. . . ?"
" Rea perché lo hai fatto?"le chiese Michelle dalle cuffie.
" Perché quel tizio é un vero maleducato e ti stava facendo arrabbiare"
" Michelle cosa è successo?"le chiese Miky
" Diciamo che tuo fratello ha fatto arrabbiare mia sorella che gli ha fatto un piccolo scherzetto"
" Tua sorella?" le dissero tutti insieme.
" Mamma mia che mal di testa .Troppe informazioni" Donnie stava impazzendo.
" Miky adesso raccontaci tutto" disse serio Leo.Che cavolo era successo?
" in realtà è stata tutta colpa mia , lui mi ho solo dato una mano. “ lo anticipo’ Michelle. Poi sospirò “Sentite non voglio causare guai a nessuno ,se per voi è un problema che io sia  sua amica lo capisco"
" Ma Michelle. . . . . Non era quello che volevano dire vero ragazzi?"
E li guardò con uno sguardo minaccioso.
" veramente è proprio quello. . . " stava per ribattere Raph ma poi guardò lo sguardo di Miky e decise di arrendersi.
" e va bene . Ma tu devi dirmi dove si è nascosta tua sorella. Non mi piace chi mi prende di sorpresa"
" Oh . . . . Rea c'è un bel ragazzone che vuole conoscerti dove ti trovi?"
Inutile dire che Raph arrossì di colpo. Non si erano mai sentiti definire ragazzoni ,addirittura belli.
" capisco. Sono sul tetto del grattacielo della 48 strada."
" Sentito?"
" Sì. . . . Aspetta ha tirato quelle frecce da li?"era lontanissimo.
" Sì. Rea è una cecchina eccezionale . Ma adesso vai non è carino far aspettare una ragazza"lo prese in giro lei. In fondo era un tipo ok.
" piantala. Sei identica a Miky"
Detto questo si avviò. 
" quello era Raffaello non farci caso è un po’ burbero" le disse MIky
" Non ti preoccupare . Mi presento mi chiamo Michelle. "
E prese le mani di Donnie e Leo e cominciò a strattonarle su e giù con entusiasmo. 
" Ah salve io sono Donatello "
" Io Leonardo"
" avete tutti dei nomi bellissimi "
" Raph ha ragione somiglia molto a Miky" rise Donnie.
" Michelle noi non siamo contrari al fatto che siete amici ma tu capisci che la nostra esistenza deve rimanere segreta?" gli spiegò Leo
" immagino sia per il vostro aspetto. Quanti problemi inutili che si fa la gente"
" tu non trovi strano il nostro aspetto?" chiese Leo
" Come dissi a Miky la sera in cui ci conoscemmo mi è stato insegnato a non guardare l'aspetto . Io sento che siete delle brave persone. E poi non siete così male. Miky è così casino" 
Disse gettandosi su di lui per pizzicargli le guance. Miky era in fiamme e Leo e Donnie erano increduli. Ma si rilassarono non era pericolosa e soprattutto sembrava che Miky ci tenesse.

Intanto Raph stava saltando da un tetto e l'altro imprecando mentalmente e rimettendosi la fascia. Come era possibile che un colpo tirato da così lontano fosse così preciso e soprattutto lui non l'aveva avvertito! Era davvero curioso di vedere l'artefice di tutto ciò. E poi stava ripensando alla faccenda di Miky , davvero non riusciva a pensare che gli avesse nascosto quella ragazza , e aveva capito che un po’ gli giaceva. Cavolo , il suo piccolo Miky sta crescendo. Doveva ammettere che Michelle era davvero molto carina e il suo carattere era simile a quello di Miky. E bravo il suo fratellino. Ma lui non era tipo da restare affascinato così facilmente come gli altri. Donnie con April , Leo con Karai a lui non era ancora toccato. Forse non si vedeva proprio a fare il romanticone e a trascurare i suoi fratelli. La famiglia prima di tutto.

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Capitolo 3
*** Red color ***


"Dovrebbe essere da queste parti"
Arrivato sul tetto cercò di fare il minimo rumore , voleva farle prendere un colpo per vendetta. Guardandosi intorno vide una figura nera intenta a guardare la città stando appoggiata al cornicione del palazzo.
Non si vedeva molto, ma si vedeva che era alta più o meno quanto lui e aveva un fisico asciutto. Indossava una specie di casco con delle lenti, forse era per vedere più lontano. Si avvicinò molto lentamente quando lei si mosse per togliersi il casco . Dei capelli  neri si liberarono e si posarono sul viso  che era chiaro.
" sei stato veloce "
Sì volto verso di lui con un sorrisetto e Raph aveva perso la parola. I suoi occhi erano meravigliosi, di un bel verde carico e dalla forma sensuale.  Si vedeva che era più grande di Michelle perché aveva un corpo più sviluppato.
" Allora? Pensavo che avessi  qualcosa da dirmi."
" Ah . . . Si.  Ecco. . . ."
Raph si era bloccato. Non sapeva cosa dire e aveva smesso anche di fare lo scorbutico.
" credo che il mio tiro ti abbia spaventato. Però te la sei cercata stavi facendo arrabbiare Michelle e io non voglio che perda il sorriso"
Raph si svegliò, quelle parole gli erano molto familiari.
" tu vuoi molto bene a tua sorella vero?"
" Sì. Naturalmente non siamo sorelle di sangue ma non importa, siamo riuscite ad andare avanti stando unite. Credo che tu mi possa capire"
Oh si che lo capiva.
" e va bene ti perdono per lo scherzetto di prima"disse riacquistando un po’ di autocontrollo.
" meno male ero preoccupata "rispose sarcastica
" mi prendi in giro?"
"Un pochino. Posso sapere il nome del bel ragazzone che ha fatto arrabbiare mia sorella?"
Di nuovo rosso peperone .
" Ah ah ah sei arrossito"
" È solo che non siamo abituati a sentirci chiamare così. Le persone quando ci vedono urlano, scappano o ci danno la caccia"
" già immagino. "
" invece voi perché non vi siete  spaventate? "
" È lunga da spiegare. . . E non mi hai detto nemmeno il tuo nome."
" Raffaello"
" Bello. Io mi chiamo Rea . La nostra storia per adesso deve rimanere segreta per il bene di tutti"
" Odio i misteri."e ritornò a mettere il broncio.
" Ma a volte sono necessari, forse più in là . . . . " disse con sguardo assente. E ci fu qualche attimo di silenzio.
" Adesso rimarrai a fare la ronda?"disse Raph per romperlo.
" Già.  Devo osservare la situazione. I tuoi fratelli credo che si metteranno di nuovo in moto e Michelle con loro. Ah lo sapevo !Deve stargli molto simpatico tuo fratello"
"Miky. . . Si chiama Michelangelo"
" Che carini. Sai di solito non mi piacciono le persone  che si avvicinano a Michelle  ma la vedo così contenta .  . . . "
" puoi stare tranquilla Miky può essere stupido ma non è cattivo"
Rea si limitò a sorridergli e ritornò a guardare la strada.
Raph aspettò poi decise di sedersi vicino a lei.
"Ti annoierai stando qui . Non faccio molta azione e non sono brava a parlare "
" Non preoccuparti  mi va bene così. Ma se avvisti qualcosa di divertente voglio l'esclusiva"
" Andata"
Rimasero li in silenzio ascoltando i rumori della città. Raph ogni tanto buttava un occhiata a Rea che invece restava concentrata. Pensava che fosse proprio carina e gli trasmetteva uno strano senso di calma mai provato prima.
"Raffaello forse c'è qualcosa per te a quattro isolati da qui, un tentativo di furto"
"Bene un po’ di esercizio . Io vado tu non vieni?"
" No no io non so combattere corpo a corpo sono troppo . . . Debole. Ti coprirò le spalle"
" Ah va bene" si stava preparando  a saltare ma si girò verso di lei dicendo " puoi chiamarmi Raph"
" ok"

………………………………………………..

" ragazzi credo che per stasera possa bastare "
" Già Leo ha ragione  " Donnie era molto stanco
" sapete ragazzi fare la ronda con voi è stato divertente. Il tempo è volato"disse Michelle allegra.
" Hai ragione. Dovremmo farlo più spesso"le andò dietro Miky
" Miky le ronde non sono un gioco ricordatelo"lo sgridò Leo
" Uffa che guastafeste"
" Piuttosto dove è andato a finire Raffaello?" si chiese Donnie
"Già. Non si è fatto più sentire"notò Miky
" Rea ha detto che si è divertito a sventare qualche furto"
"Tipico "dissero in coro.
" Allora a presto ragazzi."
" Ciao Michelle"
" Chiamo Raph"disse Donnie prendendo il T-phone.

……………………………………………………

" Ah ah ah si è stato davvero divertente . Le tue dritte sono eccezionali" disse Raph tutto gasato. Quella serata era stata davvero divertente.
" Mi fa piacere"
" Piuttosto non ti annoi a stare qui tutto il tempo da sola?"
" No. Ci sono abituata. E poi te l'ho detto non saprei difendermi nella mischia"
" Ma anche qui rischi no? Se si accorgono di te "
" Per questo sono sempre concentrata, così li avverto prima e posso scappare"
"'È comunque rischioso. Se vuoi ti insegno io a combattere"
" Ti ringrazio ma . . . Come ti ho detto sono troppo debole. Il mio corpo non ha forza ,se provassi a darti un pugno forse mi romperei io la mano" e si mise a ridere. Raph non ci trovò niente di divertente. In pratica gli stava dicendo che ha un problema a livello fisico , tutto il suo corpo era fragile . Gli dava l'idea di una statua di cristallo.
Raph stava per dire qualcosa quando il suo t phone squillò. 
" È ora di ritornare alla base"disse guardando l’immagine di Donnie sorridente sul suo telefono.
" Sì direi che è ora"
Rea prese la sua attrezzatura e si stava dirigendo verso le scale antincendio. 
" Prendi le scale? "
" E come dovrei scendere?"
" Come fa tua sorella, saltando"era ovvio. O no?
" Non voglio morire grazie"
'Incredibile. Quindi se doveva scappare da un nemico doveva anche trovare il mezzo giusto. 
" vieni con me"
'Le disse prendendola per mano , cosa che gli costò un bel po’ di coraggio

" Ma cosa vuoi fare?"
" Primo ,ci metteremo una vita a raggiungere gli altri se andremo al tuo passo. Secondo ho deciso che sarò io i tuoi muscoli."
" Non capisco"
" Tu in pratica sei il nostro angelo custode , ci
guardi da lontano le spalle ma sei indifesa. Quindi io sarò il tuo. Combatterò al tuo posto e ti aiuterò a scappare in modo più sicuro."
" Perché stai facendo tutto questo? Non mi conosci nemmeno."
" Non c'è un motivo. Mi va e basta."
Era arrossito tantissimo , non era proprio portato per quelle cose.
" Diciamo che accetto ma solo in caso di emergenza."
" eh?"
" esatto ,tipo questa non lo è. Posso scendere le scale e andare tranquillamente a casa a piedi"
" Eh no. Per me la fretta è un'emergenza."
Detto questo la tirò a se è la prese in braccio e cominciò a sfrecciare sui tetti. Era sorprendentemente leggera.
" Ehi io non avevo acconsentito. È imbarazzante"
In effetti anche lui era imbarazzato ma aveva reagito d'impulso. Stavano viaggiando da qualche minuto e Raph aveva notato che aveva smesso di lamentarsi . Quindi superato l'imbarazzo la guardò. Lei era intenta ad osservare tutto intorno con uno sguardo che ricordava una bambina di fronte ad una vetrina di dolci. Era emozionata.
" A quanto vedo la cosa non ti dispiace più così tanto."disse riacquistando il suo tono derisorio.
" Non farti strane idee. È solo che è così bello quassù. Credo sia una sensazione incredibile poterlo fare liberamente quando si va. Poter saltare così in alto da sembrare di toccare il ci cielo"
" Non ti credevo così romantica"
" Già. Mi sento un po’ patetica"
" Non è vero. Credo sia una virtù"
" Mm sarà. Comunque siamo arrivati. Puoi anche farmi scendere"

Raph atterrò sul tetto dell’edificio in questione e posò a terra Rea delicatamente .

“ bhe grazie per il passaggio. E’ stato divertente in fondo “
“ di niente per me è uno scherzo da ragazzi “disse pavoneggiandosi come al solito.
“ immagino , con tutti quei muscoli …..ah ah ah ah è sempre divertente vederti arrossire”
“ uffa……”non era arrabbiato , piuttosto infastidito dalla facilità con cui riusciva a valicare la sua maschera da duro inflessibile.
“io devo andare o Michelle demolirà la casa. Notte Raph”
“ ah…..notte”
Rea si avviò verso la scala antincendio e Raph rimase li fermo a guardarla finchè non sparì dietro la porta. E anche dopo rimase fermo come uno stoccafisso. Nella sua testa  come in Loop continuavano a scorrere tutte le scene di quella serata e lo avrebbe fatto all’infinito se il suo T-phone suonò di nuovo.

“ Pronto!”
“Raph finalmente. Credevo che dovessi sgridare solo MIky per il fatto che sparisce “disse Leo
“ quanto la fai lunga !Io non sono uno sprovveduto come lui” 
“EHI!”
“Noi siamo alla base , sbrigati a tornare “
“va bene va bene”
Prima di tornare con una corda arriva fino all’unica finestra accesa del palazzo apparentemente abbandonato e vide una scena assurda .Michelle che correva avanti e indietro per la casa avendo tra le braccia una moltitudine di schifezze da mangiare e Rea che la inseguiva
“Michelle ti ho detto mille volte di non mangiare tutte quelle schifezze”
“ma sono buoooooone”
“ e in più non hai messo a posto i vestiti , devi essere più ordinata”
“sei noioooooosaaaa”
Raph si mise a ridere , che scena assurda. Ma ripensandoci forse dall’esterno anche loro quattro potrebbero sembrare così strani .Diede un ultima occhiata e si avviò alla base.

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Capitolo 4
*** Smash! ***


Ecco il terzo capitolo ! grazie a tuti quelli che leggono  e grazie per i commenti positivi ^^-Fanno sempre piacere.  


I giorni passarono più o meno tutti così. La notte spesso collaboravano per le ronde , anche se le ragazze non uscivano mai oltre il loro perimetro.
“Michelle perché non vi allontanate da questa zona?”gli chiese Miky all’improvviso.
“perché il resto non ci interessa . Questa zone deve essere sempre sicura “
“e perché?”
Michelle non rispose . Rea le avrebbe fatto un’enorme ramanzina se avesse parlato più del necessario.
“mi dispiace Miky ma non posso dirtelo. Rea mi ucciderebbe”
“ vuoi dire che avete dei segreti?” Miky sembrava un rattristito da quella notizia. Con Michelle parlava di tutto , gli usciva così naturale ,anche più che con i suoi fratelli. Forse dipendeva dal fatto che fossero molto simili.
“ in un certo senso …… non…non ne parliamo perché…. “Michelle stava cercando di giustificarsi. Non gli piaceva rendere Miky triste . Però non poteva nemmeno tradire la sua famiglia.
“ non fa niente . Se non puoi dirmelo ti capisco . Preferisco non sapere niente che poi vederti con la faccia tutta triste “e sfoderò uno dei suoi bei sorrisi che contagiò anche Michelle.
“ un giorno forse lo saprai anche tu”
“ok , posso aspettare. Andiamo a fare un altro giro ti va?”
“certo che si ………ah”Michelle si fermò di botto. La trasmissione con Rea era stata aperta.
“Michelle a 200 m da te vedo dei tipi sospetti . Stai attenta”
“scusa MIky ma ci sono degli intrusi . Devo andare.”
“a…aspetta vengo con te”
“non preoccuparti , non voglio metterti in mezzo”
“ma che cosa dici? Sono io che voglio mettermi in mezzo e adesso buttiamoci nella mischia”

 

Rea stava tenendo d’occhio quei tizi. Non sembravano teppisti o dei ladri. Quindi la cosa era piuttosto seria. Così decise che fosse meglio prepararsi e impugnò il suo arco e una freccia.
Intanto Raph l’aveva raggiunta. Ormai aveva capito più o meno tutti i suoi punti di appostamento. Voleva salutarla ma la vide stranamente in tensione come se fosse pronta a combattere. Certe cose  le percepiva. Quindi rimase in silenzio , non voleva distrarla.

 

Intanto Michelle e MIky erano arrivati sul posto. Michelle sembrava un’altra. Era silenziosa e molto seria e questo spinse anche Miky a prendere la cosa seriamente . L’aveva seguita proprio per aiutarla o proteggerla se necessario. Michelle osservò quei tipo e aguzzò l’udito per carpire la loro conversazione.
“ dovrebbe essere da queste parti”disse il primo
“ma qui ci sono solo palazzi abbandonati: E’ una perdita di tempo”gli rispose scocciato il secondo
“il capo ha detto che dalle sue fonti si trova qui”
“ma scusa , una che ha delle capacità simili e che viene pagata milioni viene a buttarsi proprio in questo cesso di posto?”
“ non chiedermi di capire come pensa una ragazza anormale come quella. Mi vengono i brividi solo a pensare a cosa sarebbe capace di fare. Potrebbe controllare il mondo. Ma ripeto secondo me quella è tutta matta.”
Non ebbe il tempo di finire la frase che una freccia lo colpì alle gambe e un calcio portentoso lo mandò in fondo al vicolo distruggendo il muro.
L’amico rimase impietrito , era successo tutto alla velocità della luce. Stessa reazione per Miky. Michelle un attimo prima era vicino a lui e stava ascoltando quei tizi. Poi aveva notato che si era arrabbiata sul serio e all’improvviso era scatta alla velocità della luce e un secondo dopo quel tizio era incastrato sul muro di fronte.
Ed era ancora la , fumante di rabbia e pareva ancora intenzionata a colpire.

Raph era rimasto allibito. Rea un secondo prima aveva scoccato una freccia chissà dove, poi si era voltata verso di lui come una furia e praticamente fiondandosi tra le sue braccia gli aveva detto
“ questa è un’emergenza”
Dal suo sguardo e dal suo corpo in tensione non se lo fece ripetere due volte e partì spedito mentre Rea gli diceva dove andare.

Michelle era arrivata di fronte ai due tipi , il primo cercava di staccare dal muro il secondo.
“ io non vi perdonerò mai per quello che avete detto”
L’uomo ancora in piedi la guardò senza riuscire a dire niente. Quella ragazzina riusciva ad incutergli in un certo senso paura.
Stava per colpire quando
“Michelle fermati” urlò Rea andandosi a piazzare di fronte a lei
“adesso calmati”
“ma…….loro ..loro hanno detto….quelle cose cattive. Io non li perdono” Disse Michelle sull’orlo delle lacrime.
“ lo so. Nemmeno io …ma gli abbiamo già dato la lezione che meritano” e si voltò verso i due “ voi due sparite e dite al vostro capo che se non è stato invitato da Hitomi questa zona è off limits.”
L’uomo in piedi annuì e prese l’amico e corse via a gambe levate.
Rea sospirò .Poi andò da Michelle e l’abbracciò per farla calmare “ adesso respira e datti una calmata. Non stai facendo una bella figura col tuo Miky” le disse in orecchio.

In effetti i due fratelli erano rimasti la imbambolati a guardare la scena senza capirne il senso. Miky poi era sconvolto. Michelle era sempre così solare e carina e adesso sembrava una vera furia omicida.
“ noi due torniamo a casa. Buonanotte ragazzi e grazie per l’aiuto” Disse Rea tenendo sempre abbracciata Michelle che non aveva avuto il coraggio di guardarli in faccia. Adesso Miky avrebbe avuto paura  di lei e non gli avrebbe più rivolto la parola. Le succedeva sempre e per questo era rimasta sola la mondo .

 

Michelle e Rea arrivarono a casa. La bionda si fiondò sul letto e cominciò a piangere. Aveva perso di nuovo la calma. Quando succedeva diventava un mostro violento che faceva del male a tutti. Chissà Miky cosa pensava di lei in quel momento. Dopo tanto tempo aveva trovato un amico , una persona speciale e aveva rovinato tutto. Ma era stato più forte di lei. Quei tizi avevano offeso Hitomi - chan e questo non lo permetteva a nessuno. 
" Ehi. Ti è passata un po’? "
“ Ho fatto un casino Rea "
" Tu dici? "
" Ma certo. Non oso immaginare la sua faccia. Sarà stata disgustata "
" da quello che ho visto sembrava più preoccupata "
" Davvero? "
Rea le sorrise. " Certo.  Io credo che per loro sia più semplice capirci e di certo non si scandalizzano per così poco. Ne avranno viste di cotte e di crude "
Michelle sembrò calmarsi un po’ ma era comunque triste. E se Rea si sbagliasse ? Avrebbe voluto scrivergli ma aveva paura. In quel momento il telefono vibrò. Un messaggio.
--se hai bisogno di qualcosa sono qui --
Un sorriso si sciolse sul viso di Michelle.  Miky non la odiava. 
" Che ti avevo detto? "Le disse Rea

 

………………………………………

Intanto nelle fogne 
"Ehi Miky come va?" gli chiese Leo
" le ho mandato un messaggio. Mi è sembrata così sconvolta  "
" Io vorrei saperne un po’ di più "Disse Donnie.
Miky e Raph avevamo raccontato tutto.

Se ne stavano in silenzio nel loro rifugio ognuno a riflettere.
“ quel nome” disse MIky all’improvviso
“ quale nome?”chiese Leo
“ anche quando l’ho vista la prima volta , sul tetto , ha pronunciato lo stesso nome di stasera”
“Miky spiegati meglio per favore. “ Donnie odiava quando non si spiegava tutto per bene. Se non aveva tutte le informazioni come faceva a trovare una soluzione?.
“ La sera che la vidi era perché aveva perso una cosa , che io avevo trovato la sera prima. Era disperata  e la cercava piangendo dicendo che era un regalo prezioso . Ha detto Hitomi-chan ci rimarrà malissimo .”
“si è vero. Anche stasera. Rea ha urlato a quegli uomini che senza il permesso di Hitomi nessuno può avvicinarsi a quella zone”Disse Raph.
“ devo dedurre che questa Hitomi sia la chiave di tutto allora. Deve essere una persona molto importante per loro”Disse Donnie
“ un po’ come il Maestro per noi no?” Disse Miky con un tuffo al cuore. Se al loro maestro fosse successo qualcosa  anche lui avrebbe reagito male .
“si è un ipotesi accettabile. Ma perché non gli avete chiesto spiegazioni. A Quanto vedo avete un bel rapporto con loro no?” disse Leo rimarcando quelle parole e guardando soprattutto Raph. Miky ammetteva candidamente di voler bene a Michelle . Ma Raph nemmeno sotto tortura avrebbe ammesso che Rea non gli era indifferente. Ma purtroppo per lui non era sfuggito a nessuno che , mentre loro andavano in giro a fare le ronde  , lui spariva dicendo che aveva da fare. Ma grazie a Michelle sapevano perfettamente che era con Rea. Infatti la reazione del fratello non tardò ad arrivare. L’allusione l’aveva capita.
“ io ci ho provato, Ma dice sempre che certe cose è meglio non saperle. Credo che sia una cosa importante e che ancora non si fidino cecamente di noi “
“Anche Michelle mi ha detto una cosa del genere”
“allora credo che la soluzione migliore sia aspettare che si confidino con noi. Noi possiamo imporgli il nostro aiuto” Disse Leo ma anche lui era molto curioso.
Di nuovo il silenzio. Poi Miky si alzò di scatto .
“ ragazzi mi è venuta un’idea”
“oh no siamo rovinati” esclamò Raph
“sempre spiritoso. Io pensavo di invitarle quì , una piccola festicciola”
“e perché di grazia?” disse Leo.
“se noi gli dimostriamo di fidarci di loro credo che poi si confideranno con noi.”
“una strategia psicologica? Mi sorprendi Miky” disse Donnie
“ ma io credo che il suo vero scopo sia avere una scusa per invitare Michelle qui” disse invece Raph
“ come se la cosa ti dispiacesse. In fondo verrebbe anche Rea no?”
Beccato e affondato.
“ dobbiamo parlarne con il maestro prima” disse Leo
“ho ascoltato tutto” disse il maestro avvicinandosi a loro.
“ adesso capisco tutta questa voglia di andare in giro e fare ronde notturne. “
Tutti e quattro erano stati pizzicati e si sentivano sempre in colpa quando il loro maestro scopriva che gli avevano nascosto qualcosa.
“ maestro noi……”stava per dire Leo ma lui lo fermò con un gesto.
“ Ho ascoltato tutti i vostri racconti in queste sere. Queste ragazze vi hanno aiutato e non vi hanno giudicato e anche loro proteggono la città in un certo senso. Sono vostre amiche?” Chiese
“SI” i primi a rispondere furono MIky e Raph ma anche gli altri due si accodarono subito.
“ e secondo voi possiamo fidarci di loro?” questa volta li guardò dritto negli occhi .
Senza nessuna esitazione Donnie , Raph e Miky dissero di si. Splinter adesso stava guardando Leo. Non era un caso se lo aveva designato a Leader . Aveva istinto e disciplina.
“ Hanno un segreto , forse anche importante. Ma…. Io sento che possiamo fidarci di loro”
Splinter si rilassò e disse “ avete il mio permesso “
Si ritirò nelle sue stanze mentre i quattro fratelli si rilassarono sorridendo.

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Capitolo 5
*** un invito nelle fogne ***


Miky non vedeva l’ora di invitare Michelle nel loro rifugio , glielo avrebbe chiesto nella ronda di quella notte.
Arrivata l’ora stavano aspettando il loro arrivo ma….non vennero.
“perché non sono venute?” Miky era davvero deluso.
“forse hanno avuto da fare” disse Donnie
“ ma mi avrebbe avvisato. Non mi ha scritto nemmeno un messaggio oggi”Nessuno parlò e si misero a riflettere.
“ e se fossero nei guai?” disse preoccupato.
“no. Non è così.” Disse Raph” credo che non vogliano farsi vedere da noi”
“ma perché?”
“è solo un ipotesi ma …credo che pensino che abbiamo paura di loro”disse Raph
Tutti rimasero basiti .Loro avere paura? Delle tartarughe ninja mutanti paura di due ragazze?”
“è ridicolo! Loro dovrebbero aver paura di noi” disse Leo
“ però pensaci. Non badano al nostro aspetto loro ci considerano persone come le altre. Normali. “
“e se una persona normale avesse visto quello che è successo ieri sera , le considererebbe dei mostri” concluse Donnie. Capiva cosa volesse dire Raph.
“ Vuoi dire che Michelle pensa di essere un mostro?” Miky non ci poteva credere “ assurdo”
“ Questo è un altro motivo per cui dobbiamo conoscerle meglio. Conquistare la loro fiducia. Noi non sappiamo niente della loro storia”
“ allora io vado a prenderla e le parlo” disse MIky scattando immediatamente .
“ che facciamo?” disse Donnie
“ credo che sia meglio lasciali soli.  “ disse Leo “ che ne dici Raph?”
Ma il suo interlocutore era sparito.
“ sempre il solito”

 

Michelle stava sul letto giocando con il suo telefono . Rea intanto stava rendendo vivibile quella casa .
“ sei ancora giù?”
“mm”
“ ti ha scritto. Dovresti dirgli qualcosa non credi?”
“ mm”
“ potrebbe pensare che sei tu che lo odi”
“ ma non è così….è solo che … mi vergogno”
“ perché dovresti? Ieri hai solo fatto il tuo lavoro”
“ ma….ho perso il controllo e HItomi-chan … “
“Hitomi non si arrabbierebbe con te per questo lo sai. Quindi tranquillizzati e scrivi qualcosa a Miky. Ti starà aspettando per la ronda”
“ok. “
- Ciao Miky. Scusa ma stasera niente ronda per noi. Ci sentiamo domani-
“ perché aspettare?”
Michelle saltò dal letto . C’era Miky attaccato alla finestra che la guardava sorridendo.
“che….che …..come?”
“ Mi ha detto Raph come fare”
“ non sapevo che foste anche sei pervertiti che entrano in casa di signore senza permesso” disse Rea con un sorrisetto.
“ EHI non siamo pervertiti” disse Raph spuntando vicino a Miky
“ ah ah ah ah ah  beccato”
“ che ci fai qui Miky?”
“ non mi hai scritto per tutto il giorno e non sei venuta alla ronda. Mi sono preoccupato”
“ davvero?”
“ ma certo! Però vedo che stai  bene.”
Michelle arrossì e sorrise. Non la odiava .Però si sentiva ancora in colpa.
“scusami” disse all’improvviso:
Il silenzio. Erano arrivati al nocciolo della questione. Rea diede un occhiata a Raph . Meglio lasciarli soli.
“perché ti stai scusando?”
“per ieri. Io…..ho perso il controllo. In quel momento potevo fare male a qualcuno …anche a te. “
“ ma non è successo no?quindi è a posto” disse Miky sorridendo. Ma Michelle aveva ancora il viso triste.
“Io….non sono una cima ma…credo di aver capito che hai perso il controllo perché hanno parlato male di una persona a te cara”
Michelle trattenne il fiato
“ ti posso capire…credo. Se qualcuno lo facesse con nostro padre… forse reagirei allo stesso modo”
Michelle non rispose
“ non ti chiedo di dirmi niente se non vuoi . Quando te la sentirai però puoi confidarti con me”
Silenzio
“Hitomi-chan è…… davvero importantissima per me. Lei…. Mi ha…”
“Michelle non devi……”
“ no sono io che voglio. Se adesso sono qui lo devo a lei. Tutto quello che sono adesso , che faccio adesso è solo grazie a lei. E’ una persona speciale  , non chiede mai niente e si prende cura di tante persone. Io ho promesso che l’avrei difesa sempre anche al costo della mia vita.” Quella frase lo disse guardandolo dritto negli occhi. Erano bellissimi.  Determinati e con una luce straordinaria.
“Allora la tua reazione è ancora più comprensibile” gli disse Miky ridendo e facendo ridere anche lei
“ vorrei conoscerla”
“ah…. Non saprei”
“non preoccuparti , quando sarà il momento giusto lo deciderete voi. Ma adesso ti dico il motivo per cui sono venuto qui”
“eh?”
“ Tu e Rea siete invitate a casa nostra domani”
“a casa vostra?”
“già. Mangeremo tanta pizza , giocheremo con i videogame e conoscerete il nostro maestro. Anche lui è d’accordo”
“davvero? “disse con gli occhi brillanti . Nessuno l’aveva mai invitata da qualche parte.
“ma certo!”

Intanto sul tetto
“ bene, la sento ridere. Le è passata “Disse Rea che stava controllando la situazione.
“ allora hai sentito anche di domani”
“ si ho sentito. Non me la sento di dire di no a Michelle:”
“e tu invece?”
“cosa?”
“tu cos’è che vuoi?”
Rea tornò a guardare1 verso la luce della finestra
“ io voglio solo che le persone che amo non smettano mai di sorridere, Allora sono felice anche io”
Silenzio. Raph avrebbe voluto farle qualche domanda a proposito di questa HItomi ma non voleva sembrare invadente.
“ ti concedo una domanda” disse all’improvviso Rea
“Raph era stato preso alla sprovvista. Sembrava che gli leggesse nel pensiero.
“Michelle ha detto cosa significa Hitomi per lei. Invece per te? E’ sempre una salvatrice ?”
“Più o meno. E’ difficile da spiegare. Si lei ha salvato anche me anzi lei continua a salvarmi ogni giorno. Anche io ho giurato di proteggerla anche perché se la conoscessi capiresti che ne ha davvero bisogno ah ah ah”
“in che senso?”
“ Ha capacità uniche e straordinarie , capaci anche di cambiare il mondo. Eppure è la ragazza più goffa che esista sulla faccia della terra.”
Raph si trattenne dal ridere. E’ un po’ come pensare ad un supereroe che inciampa nel suo stesso mantello.
“puoi ridere se vuoi. Conoscendola ti viene quasi naturale aiutarla , la vedi così fragile “
“un po’ come te” A raph quelle parole gli erano sfuggite senza che potesse farci niente. Era lo stesso pensiero che aveva avuto lui quando aveva visto lei.
“E’ diverso. Se io dovessi ferirmi o dovesse succedermi qualcosa  non sarebbe importante “
“MA COSA STAI DICENDO?” Aveva alzato la voce. Che razza di discorsi erano?
“ mi stai dicendo che non consideri importante la tua vita?”
Rea non rispose
“prima hai detto che non vuoi che le persone a te care perdano il sorriso. Non pensi che se dovesse succederti qualcosa sarebbero disperati?”
“ lo so. Ma… è complicato”
“ non mi importa quanto sia complicato. Io penso che tutti siano importanti…..soprattutto tu” Nemmeno il tempo di finire la frase che andò in fiamme. Come diavolo gli era uscita una cosa del genere? Era una specie di dichiarazione?
“ ….grazie” disse Rea  “ e per domani , anche a me farebbe piacere accettare l’invito”

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Capitolo 6
*** Una giornata in relax ***


Il giorno dopo nel rifugio c’era molta agitazione. Tutti erano intenti a mettere a posto e a pulire. Soprattutto Miky che sfrecciava avanti e indietro a sistemare tutto e a scegliere i gusti della pizza e i videogiochi da fare dopo.
“ Miky prendi fiato.  Manca ancora un po’ di tempo” disse Donnie
“ ma se arrivassero prima ? “
“ ci avviserebbero” rispose paziente
Ma intanto era già ripartito
“ lo sai che adesso non ti ascolta nemmeno” disse Leo che però non riuscì a trattenere una risata
“già”
“però possiamo capirlo no? Anche noi ci siamo innamorati”
Donnie a quel pensiero divenne un po’ triste. April. Amore a prima vista ma sapeva già da tempo non corrisposto. Lei  aveva sempre sapute di piacergli ma nonostante questo non gli aveva mai detto nulla a riguardo. Poi era arrivato Casey .Adesso l’aveva un po’ superata . Però guardando il suo fratellino era un po’ geloso . Lui si era innamorato e Michelle sembrava interessata in qualche modo.
Forse un giorno sarebbe toccato anche a lui.
“ terra chiama Donnie”
“ eh?”
“cosa c’è? Ti eri perso” gli disse Leo
“posso dirti una cosa senza che mi prendi in giro?”
“non sono mica Raph”
“io stavo pensando che Miky sia stato fortunato con la sua prima cotta”
“ah è per quello. In effetti… ma io non dispero sai? “
“quindi ci pensi anche tu ?”
“ma certo. Dopo  la batosta con Karai sono molto più attento a queste cose”
Detto questo gli diede una pacca  e andò a finire le sue faccende. Donnie si sentiva più sollevato.

 

Anche le ragazze si stavano preparando . Michelle stava praticamente svuotando l’armadio da tutti i vestiti che aveva . Rea invece era già pronta e stava preparando un dolce.
“Michelle tra poco si va”
“no aspetta sono indecisa”
“stai bene con qualunque cosa ti metta”le disse paziente Rea
“uff……. tu invece sei sicura di uscire così?”
“perché cos’ho che non va?”
“hai solo un maglione lungo addosso”
“a me piace e sono comoda”
“però questo è una specie di primo appuntamento anche per te no?”
“Michelle ma che dici?” arrossì Rea
“ ti prego vestiti in modo sexy . Voglio vedere Raph diventare rosso come la sua bandana” cavoli se le sarebbe piaciuta una visione del genere. Lo avrebbe fotografato  e minacciato a vita.
“ non so di cosa stai parlando”
“lo so che ti piace. In fondo è carino , muscoloso e tenebroso. Non è nel mio stile però”
“ Tu lo preferisci simpatico , dolce e impulsivo”
“già già “ e sorrise. Poi si fece improvvisamente seria  “siamo strane noi?
Rea non rispose
“ ascoltaci. Parliamo di storie d’amore con tartarughe mutanti. “
“ la pensi così?”
“ a me piace davvero. Lo so che è diverso e un po’ strano ma…. Mi batte forte il cuore.” Disse chiudendo gli occhi e toccandosi il petto. Per lei era una novità , tute quelle sensazioni erano novità.
“e allora sei più che normale. Adesso vestiti che andiamo” disse Rea facendola sorridere.
“ ooooooooooook. Era da tanto che non uscivamo di giorno”

 

“sono in ritardo” era la decima volta che lo diceva e non la smetteva di andare avanti e indietro
“Miky piantala e stai fermo” sbottò Raph .Lo stava innervosendo.
“ rilassati .Avranno avuto qualche contrattempo” gli disse Leo
In quel momento suonò il telefono.
“ Michelle . Si arrivo”
“visto? Sono arrivate “ gli disse Donnie
“vado a prenderle al tombino”
“vengo anche io” disse Raph
“oh che galante . Aspetta la sua fidanzata allentata” lo prese in giro Leo.
“non è la mia fidanzata” sbottò Raph uscendo tra le risate dei fratelli.
Arrivati al tombino
“via libera “ disse Michelle e Miky spostò il tombino  per farle passare.
Michelle fu subito giù con un salto mentre Rea stava scendendo le scale mentre cercava di non far cadere la torta.
“ ti do una mano io” gli disse Raph raggiungendola
“molto gentile mi puoi mantenere la torta”
“ no , questa è un emergenza” dicendo questo la prese di peso e furono subito giù.
“ visto? Abbiamo fatto subito”
Solo adesso i ragazzi le guardarono meglio , erano tutte arruffate e affannate.
“perché siete ridotte così?”chiese MIky
“ la colpa è di Rea”
“che cosa?”
“ potevo liberarmi di quei tizi in un colpo solo. Mentre tu hai deciso che dovevamo correre”
“ avete incontrato problemi per strada?” chiese Raph
“ niente di quello che pensi. Solo scocciatori” gli disse Rea mentre ri riaggiustava i capelli
“scocciatori?” domandò Raph
“ si, Ma questa volta è colpa di Michelle. Erano te che inseguivano “
“ sarà ma uno ha chiesto il nome della bella moretta”
“ non ci sto capendo niente”disse Miky
“ un gruppo di ragazzi che credo abbiano cercato di corteggiarci. Un po’ insistenti “
“ma li abbiamo seminati . Brave no?”
Miky e Raph erano rimasti ammutoliti. Non sapevano bene cosa provare in quel momento. Miky non capiva molto bene la cosa , ma vedendo Michelle tranquilla e serena si tranquillizzò a sua volta. Raph invece aveva capito eccome la situazione. I soliti ragazzotti che vedendo due ragazze carine da sole si fanno avanti , anche in maniera insistente e maleducata. Li odiava i tipi così ma non li poteva biasimare . Rea era veramente carina doveva ammetterlo. Si ritrovò a pensare di essere un po’ geloso del fatto di non poterle stare accanto alla luce del sole e ammutolire quei deficienti.  Ma cosa stava pensando? Geloso. Chissà come riderebbero Leo e Donnie se potessero leggergli nel pensiero. Meglio non pensarci adesso. Così Tra chiacchiere e risate le accompagnarono nel loro covo.  


Intanto un aereo era in volo.
“ ti senti bene?” chiese  una ragazza dai lunghi capelli mossi ad una ragazza praticamente identica solo con un paio di occhiali .
“si. Lo sai che l’aereo mi fa un brutto effetto”
“ allora lascia che ti aiuti”
“no. Oggi ti sei sforzata  già abbastanza . La mia è una sciocchezza”
“ Almeno prendi le medicine per la nausea?A volte mi sorprendi. Sei un genio ma le cose più semplici ti sfuggono” e rise
“ non prendermi in giro. Ci sarei arrivata comunque”
“chissà come stanno le altre?Mi sento sempre in colpa a lasciarle sole”
“ lo sai che non possiamo portarle con noi. I posti in cui andiamo sono pericolosi. Noi siamo protette ma loro…..”
“lo so. Però sembra che siano molto felici sai?”
“ sensazione?”
“no. Michelle mi ha mandato qualche messaggio. 
“speriamo che non si siano cacciate in qualche guaio”
“mi fido di loro. A voi metterei in mano la mia stessa vita lo sapete”
“ ci dai un lavoretto proprio facile eh?”
“ah ah ah ah ah. “


Intanto Michelle e Rea stavano facendo la conoscenza del maestro Splinter. Rea era tranquilla e stava composta inginocchiata sul cuscino, sostenendo il suo sguardo. Michelle invece non faceva che guardarsi intorno curiosa sorridendo come una bambina.
“ sono molto lieto di fare la vostra conoscenza”iniziò il maestro.
“il piacere è nostro. E la ringrazio di averci dato il permesso di venire qui” disse Rea.
“ questo posto è meravigliosooooo”  disse Michelle con la sua solita energia
“Michelle, sii più educata”la rimproverò
“scusa. Grazie per l’invito”
“ah ah ah  di niente. “
“siete una famigli davvero fichissima” disse Michelle con gli occhi lucenti. Tartarughe mutanti cresciute da un topo mutante che in realtà era un guerriero ninja.
“Michelle!”
“non preoccuparti. Anche Michelangelo è fatto così. Potete anche andare e accomodarvi in salotto”
Dietro la porta tutti e quattro stavano origliando e si sbrigarono a scappare per non essere scoperti.
Michelle e Rea si stavano avviando alla poltrona mentre le tartarughe rimasero vicine al maestro per avere un responso.
“ Possono…..restare?” chiese Miky
“ si. Michelle è la tua copia al femminile”gli disse ridendo
“si ma io sono più bello . Yuuuhuuu” detto questo andò da loro e cominciò ad inondarle di chiacchiere.
“ Rea è molto matura e disciplinata”continuò
“ la mia copia allora” provocò Leo
“idiota” sbottò Raph
“ questo significa che potrebbe placare l’impulsività di qualcuno” detto questo si avviò nelle sue stanze lasciando Donnie e Leo a ridere della faccia di Raph.
La giornata passò allegra mangiando e giocando. Era quasi sera. Michelle stava giocando con Miky all’ennesimo gioco mentre Rea era sul divano a sorseggiare un te e guardarli fare gli stupidi.
“ non vuoi unirti a loro?” le chiese Raph sedendosi accanto  a lei.
“ oh no. Con tutta quella energia potrei farmi male sul serio. E poi mi piace guardarli”
“ non ti va di fare niente?” chiese senza guardarla in faccia. Era così imbarazzato.
“ hai qualche suggerimento?”
“ non ti vedo spesso all’opera. Ti va di fare una gara nella sala di allenamento?”suggerì Raph . Inutile , anche con una ragazza le armi e il combattimento rimanevano il campo in cui si sentiva a suo agio.
“ una sfida ? ok accetto”
Passò anche la serata. Rea era davvero incredibile. Non mancava mai un bersaglio . Che fosse fermo , in movimento o addirittura nascosto.Ed era velocissima. Raph rimase incantato. Quando scoccava la freccia era concentrata e aveva un’espressione bellissima. Stava per scoccare l’ennesima freccia quando si fermò all’improvviso con un’espressione incredula sul viso.
“ Rea c’è qualcosa che non va”le chiese Raph preoccupato.
Senza nemmeno rispondere corse di filato in salotto dove si stava ripetendo una scena simile:
“ Rea è tornata” disse Michelle
“Lo so”
“ ragazzi noi dobbiamo tornare a casa. Grazie per la bella giornata.”disse Michelle tutto di un fiato mentre prendeva le sue cose.
“ a presto” detto questo uscirono alla velocità della luce dal rifugio
“ voi ci avete capito qualcosa?” chiese Miky
“ all’improvviso Rea si è fatta strana e si è fiondata di qua” disse Raph
“ forse riguarda la loro famiglia. Meglio non intromettersi” disse Leo “ meglio aspettare”
“ quanto odio questa frase” disse Raph. Ma la pensava anche lui così , quindi non aggiunse niente e andò in camera sua.

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Capitolo 7
*** Il ritorno di Shredder ***


I ragazzi la sera dopo stavano aspettando notizie delle ragazze.
“è molto probabile che non verranno” disse Donnie
“ dopo il modo in cui sono andate via ieri “ concluse Leo
“ si , avete ragione” MIky era un po’ triste.
“ Saaalveeeeeeeeee”
Non fecero in tempo a girarsi che qualcosa gli si scaraventò addosso.
“Michelle!”
“ questa ragazza è un uragano biondo” Disse Donnie
“Non ti aspettavamo!”le disse Leo
“ Scusate per ieri. Abbiamo avuto un impegno importante”Disse Michelle con un sorriso enorme
“ vedo che si tratta di qualcosa di bello” le disse MIky felice.
“moltissimo. Su cominciamo con la rondaaaa” E si fiondò in strada
“ caspita stasera è ancora più scatenata” disse Donnie incredulo
“ Raph perché non chiedi a Rea?” cominciò a dire Leo ma il suo interlocutore era sparito
“ ti ha preceduto Leo”

La serata passò normalmente infatti la ronda stava quasi per finire
“ stasera è troppo tranquillo” disse Raph
“ ti ripeto che ti divertiresti di più in ronda con gli altri” rispose Rea
“ uff…..sembra quasi che ti dia fastidio qui” sbotto Raph
“ certo che no!”
Raph sorrise , e continuò ad osservarla . Quella sera era radiosa e e più allegra e se possibile ancora più bella. Si ritrovò ad arrossire a quei pensieri ma non poteva farci niente. Ogni giorno la sua attrazione verso di lei aumentava e doveva operare tutto il suo controllo per evitare gesti stupidi.
“ Raph ….Raph”
“cosa?”
“ sta succedendo qualcosa “gli disse agitata
“ cosa?”
“A 6 isolati a sud di qui. Gli altri si stanno già dirigendo li. Si tratta dei vostri nemici”
“allora vado” e si mise subito in piedi. Una bella scazzottata con i crang era quello che ci voleva per finire la serata.
“stai attento “ disse Rea e Raph le sorrise
“ ci sei tu a proteggermi le spalle” le disse sorridendo per poi sparire nell’oscurità dei tetti.

Intanto gli altri erano già sul posto.
“cosa cono quelli ragazzi?”chiese Michelle guardando quei signori fatti di gomma tutti uguali.
“sono i Crang. Vengono da un’altra dimensione”spiegò Donnie
“sembra fico”
“non proprio. Vogliono trasformare tutti con un gene mutante e conquistare la terra”
  oh… quindi potrei diventare anche io come voi se mi uniscono ad una tartaruga?”
Senza volerlo l’immaginazione di tutti cominciò a galoppare
“sarebbe fantastico” disse MIky sognante  “ ahm ahm no no sei carinissima già così”
“ ragazzi silenzio. Stanno per arrivare” disse Leo

“ I crang non riescono a trovare ciò che i Crang stanno cercando”
“ i crang  hanno poche informazioni su ciò che i crang devono trovare”
“ Non lamentatevi. Se troveremo quello che cerchiamo la conquista del mondo sarà uno scherzo” Disse una voce che stava uscendo da un vicolo buio

“aaaaaaaaaah. ragazzi c’è anche Shredder “urlò Miky
“ allora la cosa è seria” disse Donnie
“il maestro non sarà contento della cosa” Leo  non dimenticò l’ultima volta che avevano combattuto contro di lui e avevano perso miseramente
“ragazzi che vi succede?” chiese Michelle. Si erano fatti tutti seri e sembravano preoccupati. Forse aveva a che fare con quel tizio.
“ quello è un uomo molto pericoloso. Quindi fai attenzione anche tu”disse Leo
“ a Michelle ci penso io non preoccuparti” disse MIky
“ allora siamo a posto” lo prese in giro Donnie
“uffa”
“ehilà gente. MI sono perso qualcosa?” disse Raph che intanto li aveva raggiunti
“ Shredder” gli rispose  semplicemente Leo
“ caspiterina”
“che facciamo Leo?” gli chiese Donnie, in fondo il capo era lui.
Leo stava riflettendo. Di nuovo quel gran senso di ansia. La vita dei suoi fratelli era di nuovo nelle sue mani. Doveva pensare con calma . Avrebbero  potuto semplicemente ascoltare il piano e pensare ad una contromossa. Però tutto faceva sembrare che la cosa in ballo fosse molto grossa e pericolosa , quindi potevano muoversi per tempo. Ma sarebbe stato pericoloso per gli altri.
“ ragazzi io dico di continuare a seguirli e capire i loro piani. Non facciamo mosse avventate , se possiamo evitare lo scontro facciamolo. Lo so Raph” disse Leo vedendo che il suo fratello più impulsivo si stava agitando “ ma se c’è Shredder di mezzo lo sai meglio di me che dobbiamo stare molto attenti”
Raph si calmò , nemmeno lui si era dimenticato della batosta.

Intanto Rea non smetteva di staccare gli occhi di dosso a quei strani tizi. Aveva ascoltato la conversazioni delle tartarughe e  aveva un brutto presentimento.
Cambiò il canale della sua ricetrasmittente
“ Hime mi senti?”
“si ti sento”
“qui si sta muovendo qualcosa, stai attenta ad Hitomi”
“va bene non preoccuparti. Sarà più difficile evitare che si faccia male preparando la merenda”
Rea si mise a ridere “ immagino. State attente”
“anche voi”


“ Leo mi sto spazientendo” disse Raph. Odiava aspettare
“ Raph per favore” lo sgridò Leo , aveva un brutto presentimento , stava per succedere qualcosa.
Erano tutti in tensione.
“ragazzi…non vedo più Shredder”disse Donnie
Gli altri sapevano cosa significava. Tutti impugnarono le armi . E successe tutto all’improvviso. Una freccia sfrecciò tra Miky e Michelle colpendo qualcosa alle loro spalle .
“SCAPPATEEEE” urlò Leo e gli altri non se lo fecero ripetere due volte.
“bene bene . Le tartarughe e a quanto vedo vi siete alleati con qualcun altro.Con una mira ottima direi” disse togliendo la freccia che gli si era piantata alla piegatura del braccio.
“cosa stai architettando?” chiese Leo, doveva prendere tempo e ringraziò mentalmente Rea per avergli parato il sedere.
“ mi pare ovvio. La conquista del mondo “
“ Il mutagene è andato perso “ disse Donnie
“ Siamo andati avanti , mentre stavamo cercando di riprodurre il mutagene io mi sono messo alla ricerca di un’altra strada . E ho scoperto che esiste un potere immenso capace di conquistare il mondo senza che io muova un dito”
“assurdo”
“ basta chiacchiere , dobbiamo continuare le ricerche “ Con un gesto chiamò i crang e si fiondò anche lui sulle tartarughe. Leo si fiondò a fermarlo come poteva ma faceva davvero fatica. I suoi fratelli stavano facendo fuori uno ad uno tutti i crang .
“ caspita ragazzi , i vostri nemici sono proprio insistenti” disse Michelle mentre scaraventava via un crang
“ già , siamo troppo famosi” scherzò Miky ma con la coda dell’occhio la teneva sempre sotto controllo .
Raph si stava divertendo a fare a botte forse distraendosi più del necessario. 
Purtroppo Leo non riuscì più a trattenere Shredder che lo scaraventò via e si fiondò sugli altri. Raph era distratto e non si accorse in tempo della minaccia che si stava avvicinando alle sue spalle. Shredder a lame spiegate pronto a colpire.
“RAPH  ATTENTO!”gridò Leo , era impotente . Suo fratello sarebbe morto sotto i suoi occhi.
Shredder era pronto a colpire ma di nuovo  quelle frecce. Una , due , tre, quattro….. e una ad una colpivano il bersaglio , Piega del braccio. Fianco , base del collo e riuscì a fermarne una che era diretta addirittura nel suo occhio.
Tutti approfittarono per sparire.
Shredder era furioso. E prese uno dei suoi pugnali e lo lanciò nella direzione delle frecce.
“ Laggiù ! Le frecce venivano da laggiù andate e portatelo qui” 
“NO!REA!” urlò Michelle “ Rea devi scappare adesso . Rea! Rea rispondi”
“ che sta succedendo?” chiese Miky
“ Rea non mi risponde”stava andando nel panico. Avrebbe perso il controllo.
Anche un’altra persona era nel panico. Lo aveva salvato . E per salvare lui era stata scoperta .
“ niente mosse avventate o ci scoprirà di nuovo. Mi hai sentito Raph?”gli disse Leo afferrandolo per la spalla visto che non dava segni di averlo ascoltato.
“io devo andare”
“è pericoloso”
“non mi interessa. Morirà se non intervengo”
I due fratelli si guardarono in cagnesco e nessuno voleva mollare la presa “ ti avverto Leo non provare a fermarmi”
“MICHELLE ASPETTA” urlò Miky seguendo a ruota la ragazza.
“ci mancava solo questa. E va bene andiamo tutti ma veloci”

Rea si era nascosta come meglio poteva. Era ancora scioccata da quello che era successo. Quel tizio seguendo la direzione delle sue frecce era riuscito a colpirla col suo pugnale.
“ è un mostro!”
Però era riuscita a proteggere  tutti. Meglio chiamare Michelle altrimenti sarebbe andata nel panico.

“ pronto? Rea sei tu?”
“e’ lei? Come sta?” Raph si fiondo vicino a lei per ascoltare
“ si sono io. Non posso parlare troppo. Mi stanno cercando”
“ stai bene?”
“ abbastanza. Quel tizio è un vero demonio è riuscito a colpirmi. Michelle non perdere la testa ok?è una cosa da niente” la rassicurò Rea
Michelle era così sollevata nel sentire la sua voce
“ me lo prometti?” le chiese
“si promesso. Devo chiudere. Sono qui”
La chiamata si chiuse .
Raph era riuscito ad ascoltare , era ferita ed erano arrivati. Andò fuori di testa e si mise a correre come un matto per arrivare in tempo.
“Raph aspetta! E’ di nuovo accecato dalla rabbia si farà ammazzare” disse Leo che cercò di raggiungerlo.


Intanto
“ Hime!”
“ cosa c’è?”
“sta succedendo qualcosa?” chiese Hitomi
“perché me lo chiedi?”
“ Hime eravamo d’accordo che non dovevate nascondermi niente “ disse HItomi arrabbiata
“ lo sai ? saresti più minacciosa senza quello strato di farina e cioccolato che ti ricopre la faccia”
“ Hime non sto scherzando”
“ se me lo chiedi vuol dire che hai sentito qualcosa. Rea mi ha solo accennato che si stava muovendo qualcosa. Non so altro” disse Hime seria.
Hitomi aveva uno sguardo preoccupato. Percepiva qualcosa di sbagliato , tante sensazioni . Avvertiva la paura di Michelle e di Rea ma c’era dell’altro. Percepiva preoccupazione e agitazione ma non sapeva da chi.
- Raph per favore aspetta-
“?”
“Hitomi che c’è?”
“ ho sentito una voce . Non la conosco ma è spaventata “
Hime sembrava molto seria , così accese la ricetrasmittente
“ Michelle rispondi”

 

“ Michelle sento suonare qualcosa” gli disse Miky che gli era sempre appiccicato .
“ cosa? Ah si ……Hime”
“Michelle che sta succedendo?”
“ah…. Stiamo combattendo contro nuovi nemici molto forti a quanto pare. Rea è in difficoltà” non voleva dire di più. Sapeva che Hitomi era in ascolto.
“ Michelle”
“Hitomi-chan”
“Avevamo detto niente bugie”
Michelle sbiancò un po’, così decise di essere sincera.
“ Siamo con degli amici. Facendo la ronda insieme siamo incappati in un tipo molto forte e pericoloso. Rea ci ha protetti tutti ma è stata scoperta e colpita. Mi ha chiamata dicendo che non era niente ma rimane ancora scoperta al nemico. Stiamo andando da lei”
Hitomi rimase in silenzio.
“cosa vuoi fare?”le chiese Hime
“Voglio valutare la situazione prima”
Detto questo chiuse gli occhi. Cominciò a cercare in tutta la città le fonti di energia che le interessavano.  Aveva trovato Michelle ed era circondata da quattro altre energie. Aveva trovato anche Rea. Era sola e con molte altre energie in avvicinamento. Non era ferita gravemente ma sapeva che in un corpo a corpo era spacciata.
Michelle sembrava un po’ provata e forse in un principio di un attacco di panico. L’energia vicino a lei sembrava distratta. Un’altra non sembrava avere capacità fisiche adatte. Un’altra era ardente ma ceca. Si concentrò sull’ultima. Quella di cui aveva sentito la voce.


Leo stava correndo come un matto ma Raph quando partiva era inarrestabile ed aveva anche più potenza muscolare di tutti. Una vera furia. Stava cominciando a stancarsi .
-non ti arrendere-
“ ma che….?”
- continua a correre. Ti aiuterò io-
Una voce ,di una ragazza. Non la sentiva nella sua testa , sembrava parlare direttamente alla sua anima. Una voce bianca  , soffice e melodiosa.  All’improvviso tutta quella beatitudine si trasformò in energia. Non era più stanco anzi , era fresco come una rosa. Le sue gambe cominciarono a correre più velocemente senza che lui si sforzasse. Incredibile. In un attimo aveva quasi raggiunto Raph.
“ Leo stammi lontano”
“Raph per una volta vuoi ascoltarmi?” Disse Leo e con un altro sprint di forza riuscì addirittura a superarlo e a mettersi di fronte a lui. “ ti sto dicendo che stiamo andando tutti da lei e che se fai tutto da solo vi farete male entrambi” disse tutto di un fiato riuscendo a catturare l’attenzione del fratello “ Sta bene.” concluse
“ e tu come lo sai?”
Bella domanda. Ma lo sapeva e basta. Quella voce .
“fidati di me” gli rispose semplicemente.
Raph lo guardò negli occhi e sembrò calmarsi. Si fidava di Leo.
“ ok ma adesso andiamo”
“ gli altri stanno arrivando. Non sono tutti veloci come noi” sdrammatizzò Leo “ ascoltami , ci saranno molti crang “
“quelli li mangio a colazione “esclamò spazientito Raph
“lo so ma non è questo quello che mi preoccupa. Dobbiamo essere rapidi. Li facciamo fuori e scappiamo immediatamente prima che possano chiamare Shredder”
“ sono…anf…d’accordo anf con Leo” disse Donnie che era appena riuscito a raggiungerli.
“ va bene va bene. Basta che ci muoviamo”

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Capitolo 8
*** Si torna a casa ***


(angolo autrice ) Saaalve a tutti e buon anno nuovo ^__^. Ringrazio tutti quelli che seguono questa storia e spero che come io mi diverto a scriverla voi vi divertiate a leggerla. Finalmente ho messo l'ultimo disegno della serie con il nostro Leo.
Rispondendo alle recensioni del capitolo precedente : ma io non ho offeso Donnie io lo adorooooo ^////^ è così dolce! Ho solo scritto che non avrebbe retto allo sforzo fisico per quello che doveva succedere U_U. Infatti ( non in questo ) ma nel prossimo capitolo si parlerà anche di questo ^_^. Ho altri disegni da fare e stavo pensando di inserire anche le ragazze questa volta che ne dite?
Buona lettuta.

 

 

Ci misero poco ad arrivare e videro i crang che stavano perlustrando il tetto dell’edificio.
“ sono in 4. Perfetto! Ragazzi ripeto velocità “ disse Leo
Gli altri annuirono  .Uscirono allo scoperto ed ognuno prese di mira un nemico. Colpi rapidi e precisi .
“ questi pezzi di latta sono proprio fastidiosi” disse Miky
In poco tempo riuscirono a sistemarli tutti.
“ce l’abbiamo fatta”
Raph andò da Michelle “ dov’è?”
“Rea dove ti sei nascosta?”disse accendendo la trasmiteente.
Nella direzione della cisterna d’acqua arrivarono dei rumori.
Raph si fiondò da quella parte. “ Rea sei qui?”
“ si si sono qui” disse spuntando finalmente dall’apertura “ mamma mia .Non avete idea di che postaccio è li dentro” Era  un po’ sporca e bagnata fradicia. Raph l’aiutò ad uscire da li prendendola come se fosse una bambola . Era davvero leggera per lui . Non potè trattenere una risatina. Sembrava un piccolo cucciolo bagnato .
“ puoi anche ridere se vuoi. So di essere ridicola” disse lei arrossendo
“ non mi permetterei mai”
“ REAAAAAAAAA!”
Michelle si fiondò su di loro rischiando di farli cadere entrambi da li
“ Meno male  , meno male ,meno male”
“sto bene. “
Anche gli altri si avvicinarono .
“ Rea ti dobbiamo tutti ringraziare. Ci hai salvato “ disse Leo
“ è vero . Grazie” si accodò Donne
“non dovete . In fondo io sono il vostro angelo custode no? “ disse lei sorridendo e guardando Raph che era arrossito. In fondo quell’espressione l’aveva creata lui per lei .
-andate via.Presto-
Di nuovo quella voce.
“ ragazzi meglio togliere le tende.” Disse Leo “ ho un brutto presentimento.
Raph si voltò verso Rea “ emergenza !”
Detto questo si allontanarono in fretta da li.


Una figura si aggirava su quel tetto. Aveva un ‘armatura , un mantello e anche una grande rabbia.
Quegli idioti. Si erano fatti scappare di nuovo quelle tartarughe. Stavano diventando una spina nel fianco e in più avevano degli alleati . Molto abili.
“ sono scappati padre” disse Karai
“ sono circondato da idioti. “sbraitò Shredder
“ le mie scusa padre. Ma cos’è che stiamo cercando?”
“ stiamo cercando una persona  che possiede un grande potere. Talmente grande da poter cambiare il destino del mondo”
“incredibile”esclamò Karai
Sredder sapeva che era molto difficile da trovare. Pochissime informazioni e a quanto pare anche fin troppo protetto. Bastava pensare a quel cecchino. Oltre a se stesso non aveva mai visto tanta abilità. Avrebbe potuto essergli utile e aveva l’impressione che le due cose fossero collegate.

Il peggio era passato. Rea e Michelle tornarono a casa accompagnate naturalmente dalle nostre tartarughe.
" di nuovo  grazie   "disse Leo
" Non dovete. Siamo amici  e- etciù"
" Meglio che torniate dentro"disse Raph. Ci mancava solo che si beccasse un malanno. La ferita era lieve , un graffio alla spalla ,ma si sentiva davvero male all'idea che sarebbe potuta andare peggio.
" Buonanotte ragazzi"dissero dirigendosi verso casa.
Anche i nostri amici si avviarono nel loro rifugio

" stasera sei stato incredibile Leo. Sembrava che avessi le ali ai piedi" disse Donnie
" sarà stata l'adrenalina" Non poteva dire la verità. Lo avrebbero preso per pazzo visto che nemmeno lui aveva capito cosa fosse successo. Quella voce non l'avrebbe mai dimenticata. Continuava a risuonare nel suo cervello come succede con un tormentone. Ma questa volta era diverso era lui che voleva riascoltarla perché non voleva dimenticarla.

Michelle e Rea entrarono in casa. Ad attenderle c'erano Hime e HItomi. La prima era seduta sul letto mentre la seconda era in piedi con un’espressione preoccupata.  Anche se Hime e HItomi erano simili c'erano differenze sostanziali. Hime aveva capelli mossi e castani che le arrivavano sotto le spalle e aveva una frangia portata di lato e i suoi immancabili occhiali dalla montatura abbastanza spessa di un bel colore acceso. Aveva un carattere difficile da definire. Era affettuosa e gentile ma sapeva essere fredda e calcolatrice all'occorrenza. Hitomi aveva i capelli lunghissimi mossi castani che le arrivavano fino alla base della schiena. In tutto quello che faceva esprimeva dolcezza femminile. Hitomi si poteva definire una madre . Affettuosa , attenta anche se combinava più guai di quelli che risolvesse ed ora era lì in piedi con lo sguardo preoccupato e serio. 
" Hitomi . . . " cominciò a dire Rea
" Non adesso. Voglio che ti levi quei vestiti e di filato a fare  una doccia calda "il suo tono poteva sembrare autoritario ma Rea sapeva che non era così. Era preoccupata per lei.
" Va bene"
" Michelle credo che dobbiate dirci qualcosa "
Michelle trattenne il fiato. Cosa doveva dire? E se Hitomi gli avesse proibito di vedere Miky e gli altri? 
" Michelle . . . Per favore" le disse lei dolcemente.E Michelle si decise a parlare.
" Ecco .qualche settimana fa abbiamo conosciuto delle . . persone con cui abbiamo legato molto. Diciamo che anche loro hanno i loro problemi e nemici. Sono i protettori della città sai? E questa sera ci siamo imbattuti nei loro nemici e si sono rivelati più forti del previsto
. " spiegò … aveva il cuore a mille.
“ Michelle calmati per favore . Non ti sto accusando di niente . “ le disse sorridendo. Sapeva che Michelle era molto emotiva .
Michelle sospirò e si sedette sul letto di fronte.
“ bene. Quindi avete fatto amicizia. Sono delle brave persone?”
“oh si! Sono eccezionali . Soprattutto Miky . E’ divertente , simpatico e dolcissimo”
“ a quanto pare ti è molto simpatico “ disse sorridendo Hitomi. Non vedeva Michelle così allegra da davvero tantissimo tempo. E pensando alla sua storia lo poteva capire.
“ Hitomi-chan sei arrabbiata? Ci dici sempre si stare attente e non farci coinvolgere dagli altri”
“ oh… ma quello non era un ordine. Lo dico perché purtroppo a causa mia ci sono molte persone cattive che potrebbero approfittarsi di voi. Tutto qua”
“ ma non devi preoccuparti . I ragazzi non sanno praticamente niente di te o di quello che facciamo e….e…sono  brave persone . Anche il loro maestro è un mito. Se lo conoscessi. E’ tutto serio e misterioso e parla come un samurai dell’800” Michelle stava cominciando a parlare a macchinetta , segno che era rilassata e felice.
“ calma calma…. Sono felice per voi. Adesso datti una lavata anche tu e poi a letto “
“ agli ordiniiiiii”
Michelle era uscita dalla stanza.
“ A cosa pensi Hitomi?”le chiese Hime . Non aveva detto una parola della questione.
“ penso…… che possiamo fidarci. Sono felice per loro. Dopo tanto tempo sono felici” disse Hitomi
“ già. Ma tu? Non ti vedo felice sai?” Hime con Hitomi era sempre schietta . Faceva un po’ la parte del grillo parlante con lei. Hitomi era il tipo che si tiene tutto dentro e che mette la felicità degli altri d’avanti alla sua e Hime cercava di assumere un ruolo di valvola di sfogo. E infatti……
“ posso essere sincera Hime?”
“ sono qui apposta”
“sono un po’ invidiosa “
“ma davvero?”
“ a me…. non è mai successo di sentire un sentimento speciale per qualcuno. Non mi è mai stato concesso.”
“ non mi è mai sembrato che ne avessi bisogno”
“non è che ne ho avuto il tempo , nemmeno  di pensarci.” E ci rise su. “ e tu Hime?”
“non farmi queste domande. Lo sai che su queste cose sono …timida” e arrossì . Certo che ci pensava. Come tutte le ragazze della sua età. “ il problema è…che tutti i ragazzi che ho conosciuto erano …. Stupidi”
“ah ah ah ah sei tu che sei troppo intelligente”
“ si….forse un pochino” disse lei ridendo. “ ma si! In fondo meglio per loro” disse poi tuffandosi sul letto .
C’era silenzio nella stanza. Ma tutte e due ormai avevano fatto correre la fantasia. Era così sbagliato per delle adolescenti pensare di innamorarsi? Perché possedere doti uniche ed eccezionali rende le persone così sole?

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Capitolo 9
*** Una pausa per guardarsi dentro. ***


Saaalve. Eccomi di nuovo. Come avevo detto nel precdente capitolo sto realizando nuovi disegni inserendo anche le ragazze ^__^. Oggi ci sono il nostro Miky e Michelle. Spero vi piacciano e buona lettura.

Intanto anche nelle fogne era in atto una discussione , se così vogliamo chiamarla . Come era prevedibile il maestro Splinter , sapendo dell’accaduto si è molto preoccupato. Primo nel sapere che Shredder si era messo in moto e a quanto pare stava dando la caccia a qualcosa di molto potente e pericoloso. Secondo , dal racconto dei suoi figli , dovevano solo ringraziare la loro nuova amica se erano ancora interi a quanto pare.
“ sono davvero molto in collera. Soprattutto con te Raffaello “
Tutti e quattro erano di fronte a lui seduti in ginocchio come al solito. Raph abbassò lo sguardo. Questa volta non se la sentiva di ribattere perché lui per primo si rendeva conto di aver fatto una sciocchezza che , solo per fortuna , non aveva avuto gravi conseguenze.
“ mi dispiace sensei.  Non accadrà più”
“eeeeeh?”
“scusa ho sentito bene?” disse Leo strofinandosi un dito in un orecchio
“ credo che il troppo sforzo di stasera ci abbia alterato i sensi” disse Donnie
“ Piantatela !” sbottò Raph , era dispiaciuto , ma si stava esagerando
“ ah eccolo tornato quello di sempre” disse Miky ridendo
Raph si rimise seduto “ so di aver sbagliato sensei . Quindi accetterò ogni punizione che vorrai darmi”
“ok adesso mi spaventa” disse MIky
Il maestro Splinter osservò il suo figlio più irruento con profondo stupore. Cos’era successo di tanto importante da farlo diventare così responsabile e maturo  all’improvviso. Ah. Forse aveva capito.
“Per adesso siete liberi di andare. In quanto a te …..credo che tu abbia già avuto la tua punizione Raffaello”
Raph li per lì non capì. Di cosa stava parlando. Poi di nuovo una fitta allo stomaco al solo pensiero di quello che sarebbe potuto accadere. Lui sarebbe potuto morire o peggio ancora lei sarebbe potuta morire. Ecco a cosa si riferiva il sensei.  Senza dire niente uscì dalla stanza.
Anche gli altri stavano facendo lo stesso
“Leonardo aspetta”
“dimmi sensei”
“ I tuoi fratelli mi hanno raccontato di cosa hai fatto questa sera. Ti fa onore. Ma… non mi sembri stanco e nemmeno euforico per quello che hai fatto “
Leo rimase zitto. Non sapeva cosa poteva raccontare al suo sensei senza che lo prendesse per un pazzo.
“ Leonardo , lo sai che potete dirmi tutto . Io non vi giudicherò”
“ Quando Raph è partito alla ceca io sapevo che sarebbe stato pericoloso per lui andare da solo. Ma tu sai che in quanto a forza e velocità ci batte tutti”
Si Splinter lo sapeva bene. Raffaello aveva dedicato tutto se stesso per rafforzare il suo corpo e un po’ meno a placare il suo temperamento .
“ Non sapevo come fare per raggiungerlo. Stavo per arrendermi e …. All’improvviso sento una voce”
“un voce?”
“si. Una voce che mi dice di non mollare . E un secondo dopo sento un’energia pazzesca. La stanchezza sparisce all’istante e riesco ad andare più veloce . Anche ora non sento minimamente l’effetto di tutto quello sforzo .” Leo si sentiva come liberato da quella confessione. Ma era preoccupato di quello che avrebbe pensato suo padre.
“ tu non credi che questa voce ti abbia controllato vero?”
“No no! Non è come il re dei topi sensei. Non cercava di controllarmi anzi….. era come se mi accompagnasse ,come se mi prendesse per mano per farmi vedere la strada giusta da percorrere. AaAaah…..è così difficile da spiegare “ come poteva spiegare la sensazione di immenso calore in tutto il suo corpo che le aveva provocato quella voce. E come spiegarne la bellezza . Non si poteva.
“ per adesso vatti a riposare. Per un po’ fareste meglio e starvene un po’ buoni”
“ vallo a dire a Miky “ disse scherzando Leo

Passarono alcuni giorni e le tartarughe , sotto consiglio di Splinter , se ne stettero buone buone nelle fogne. Forse. 
Donni e incredibilmente non se ne stava perennemente nel suo laboratorio ma ,stranamente , passava molto più tempo ad allenarsi. Non lo faceva da tantissimo tempo , forse dagli inizi del loro addestramento ninja.
Anche Miky stava facendo una cosa anomala . Stava meditando. O almeno ci stava provando . Infatti puntualmente ogni mezz’ora qualcuno doveva accettarsi che non si fosse addormentato seduto.
Raph se ne stava per la maggior parte del tempo in camera sua e dal silenzio che c’era non stava distruggendo niente . Il che anche questo era strano.
Leo invece era il più euforico di tutti. Quel tipo di euforia che si ha quando sai che sta per succedere qualcosa di bello. Ma quando qualcuno gli chiedeva la ragione rispondeva “ non lo so  , sono solo contento”.
Il maestro Splinter era un po’ preoccupato della situazione , ai suoi  ragazzi era successo qualcosa che li aveva spinti a cambiare e migliorare. Decise di parlare prima con il più turbato dei suoi ragazzi.Donatello.
Lo trovò come al solito in quel periodo ad allenarsi come non mai. Questo lo preoccupava molto , Donatello non amava molto questo tipo di cose , preferiva allenare il cervello più che il suo corpo.
“ Donatello”
“ah.. buongiorno sensei”
“vedo che ti stai allenando molto “
“si. “
“perché non ti prendi una piccola pausa e non facciamo due chiacchiere ?”
“ oh… va bene” in realtà avrebbe voluto continuare ma Donnie non sapeva mai dire di no a suo padre.
Così si ritrovò seduto attorno al tavolino sorseggiando del te.
“ tu sai che potete confidarvi con me vero Donatello?” disse all’improvviso  Splinter .
“cosa?”
“ ti vedo turbato in questi giorni e vorrei che ti confidassi con me”
“ma no sensei è tutto a posto. Solo che ho notato che ultimamente non mi sono impegnato molto negli allenamenti “
“ a me sembra che ti allenassi come al solito per te” disse e sorrise soddisfatto quando vide un velo di fastidio nel suo sguardo.
“ perché? C’è un livello specifico per ognuno?”
“ no ma ognuno di voi ha scelto il proprio ritmo e le proprie priorità e non mi sembrava che l’allenamento ossessivo fosse la tua”disse tranquillamente
Donnie sostenne lo sguardo di suo padre ma poi sospirò come rassegnato. “ nell’ultima lotta mi sono reso conto che in quanto a forza e resistenza fisica sono molto indietro rispetto ai miei fratelli. Prima non ci davo molto peso ma adesso è diverso. La mia intelligenza non è sempre necessaria e quando serve la forza bruta mi sento quasi inutile. Non dico che voglio avere la massa muscolare di Raph .”
Sia lui che il maestro sorrisero , sarebbe una cosa molto strana in effetti “ ma voglio essere utile non solo con l’intelligenza ma anche con la forza se serve”
“quindi il motivo per cui ti stai allenando è renderti utile “
“anche per quello. “ e si fermò forse indeciso se continuare o no “ sensei , quella notte c’è mancato davvero poco che Raph ci lasciasse . Leo è riuscito a bloccare Shredder per qualche minuto ed io……io avevo difficoltà per uno stupido Crang. Ero li che non riuscivo a sbarazzarmi di uno stupido robot mentre mio fratello stava per  morire.” Si vedeva che si portava quel tormento da tanto e parlarne non poteva fargli che bene.
“ fai un respiro profondo Donatello. Questo ti fa molto onore . L’allenamento è una giusta soluzione ma solo se fatta con la mente libera e serena. Altrimenti diventa solo uno sforzo inutile per il tuo corpo se la mente è tormentata. “ disse Splinter sorridendo .
“ grazie Sensei , adesso mi sento un po’ meglio “
“ quindi direi che la cosa migliore da fare è riposarti e rilassarti un  po’”
“ direi che è una buona idea”

Raph  intanto era ancora in camera sua. Non è che facesse chissà che , se ne stava semplicemente seduto sul letto a rimuginare su chissà che cosa. In realtà non faceva altro che pensare a come comportarsi . Non sentiva Rea da quel giorno che la lasciò sul tetto di casa sua bagnata fradicia e infreddolita. Il maestro aveva detto loro di starsene un po’ tranquilli e lui non aveva obbiettato. Quella piccola reclusione la vedeva come una punizione per la sua idiozia . Il problema era che si sentiva irrequieto e apatico. Gli mancava qualcosa  ma non capiva cosa o più semplicemente non voleva ammetterlo. Si girava tra le mani il suo t-phone .Non le aveva mai chiesto il numero ora che ci pensava quindi non poteva nemmeno chiedere come stava o se nel frattempo  fosse  successo qualcosa. Una soluzione c’era . Miky aveva il numero di Michelle , bastava chiederlo a lei il numero di Rea. Ma al solo pensiero della reazione di tutti se avesse fatto una richiesta del genere lo faceva vergognare da morire.
" Aaaaaah " urlò all'improvviso.  Tutti questi pensieri non erano da lui. Tante  cose in quel periodo non lo erano. Non era da lui passare ore senza fare niente e non dispiacersene. Non era da lui prendere una ragazza per mano e fare un giro per i tetti. Non era da lui restare come uno stoccafisso ad osservare le persone. Non era da lui pensare al suo viso, ai suoi occhi , alla sua voce , al suo corpo . ...
" No no no no . . ."adesso aveva la faccia incandescente. Che razza di pensieri faceva? Era davvero diventato un pervertito? Ma in fondo per un ragazzo adolescente era normale. Lui era si un adolescente , ragazzo non tanto. Ma era tanto sbagliato provare quei sentimenti? Era tanto sbagliato sperare ? In fondo lei non pensava al loro aspetto , quindi lui aveva le stesse possibilità di tutti. Sapeva cosa fare. Uscì dalla stanza e si imbatté in leo.
" Finalmente sei uscito dalla tana"disse scherzando
” ah ah  spiritoso "
" Raph. . . Che stavi facendo in camera? "
" Eh?" Erano così evidenti i suoi pensieri? " p.. perché?"
" Ti esce del sangue dal naso"
" Oh porca. . . " e si fiondò di nuovo in camera. Le sue buone intenzioni erano rimandate.

Per quanto riguardava Miky le motivazioni del suo strano comportamento era abbastanza chiaro. In quelle sere si era ritrovato più volte preso di sorpresa dal nemico. La sua mancanza di concentrazione aveva messo in pericolo sia lui che Michelle quindi voleva rimediare. Il guaio era che non era per niente portato , ma il fatto che ci stesse provando con tanta costanza era ammirevole.
Infatti nessuno ancora lo aveva preso in giro nemmeno raph.
" ancora al lavoro Miky " gli disse Leo
“ ah? Si si. Sto diventando bravo cosa credi? "
Leo sorrise , un'affermazione grossa detta da chi un secondo prima stava russando come un trombone.
" Ah ci credo. Vado a meditare anche io ”
“ Leo. Perché ti diverti così tanto meditare. Io lo trovo così. . . Ah un pochino noioso "
" sarà che a me piace la tranquillità e riflettere. Mi rende la cosa più facile " 
" Sarà . . . "
Leo entrò nella sua piccola stanza dove di solito meditava e chiuse gli occhi contento. La domanda di Miky non era così sbagliata , in quel periodo la meditazione era diventata il suo momento migliore della giornata. Non aveva detto niente a nessuno su quello che gli stava succedendo. Aveva sempre pensato agli altri, ogni sua azione prendeva in considerazione l'intero gruppo ma in quel caso stava pensando solo a se. Quella cosa la riteneva troppo preziosa per dividerla con qualcuno.

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Capitolo 10
*** Il suo nome è Leonardo ***


Era successo qualche giorno fa, poco dopo la loro pericolosa avventura con Shredder. Era andato nella stanza per meditare e anche per riflettere un po’ su tutto quello che era successo. La forza di Shredder stava aumentando e questo lo rendeva ancora più pericoloso di per se, in più era alla ricerca di un potere capace di conquistare il mondo facilmente. Un vero incubo . Ma cosa potevano fare loro? Cosa  poteva fare lui? Non lo pensava per manie di grandezza ma in quanto leader aveva la responsabilità di guidare al meglio i suoi fratelli , una cosa molte volte non facile, soprattutto con Raph. E di nuovo gli vennero in mente scene di quella sera , della sua corsa per fermarlo e evitare che si ammazzasse e quella voce… Già. Quella voce lo stava assillando costantemente ormai , ma non riusciva a venirne a capo.
“ Cavolaccio !” imprecò
“ ah ah ah “
Leo sobbalzò all’istante. Era una risata che aveva sentito? No impossibile! Erano nel loro rifugio nelle fogne e non sentiva nessun allarme suonare , e Donnie era molto pignolo sulla sicurezza.
“ me lo sarò sognato” si disse  . Guardandosi  intorno  e realizzando che non c’era veramente nessuno si rimise in posizione  rimanendo però con i sensi all’erta.
“alla mia età la mia testa non dovrebbe fare questi scherzetti “ disse
“ ah ah ah ah “
“eh no stavolta sono sicuro di aver sentito qualcosa. Fatti vedere” disse Leo
“ non credo sia possibile”
“ ma che.. ?” Leo era davvero confuso. Che stava succedendo? Con chi stava parlando?
“ ok. Sono impazzito del tutto”
“ no . credo che ci siamo sintonizzati per errore”
“eh?”
“ Eravamo tutti e due concentrati e ci siamo connessi senza volerlo”
“ non ha più senso di prima…….oh” superata la sorpresa Leo si rese conto di una cosa  “ sei….quella voce”
“ tu invece sei la persona che ho aiutato l’altra sera”
“ è incredibile ….. puoi vedermi?”
“ No. Io vedo solo le energie e ho riconosciuto la tua”
“energia” ripetè sotto voce
“è complicato da spiegare ….. “
“non importa , credo di aver capito. Sono contento di risentirti “ disse riprendendosi dalla sorpresa.
“cosa?”
“ speravo di poterti sentire di nuovo “ Stava parlando con il cuore in mano . A differenza di suo fratello Raph gli risultava più facile dire quello che pensava ma con meno irruenza di Miky e in modo meno complicato di Donnie. “ è da quella sera che desideravo ringraziarti”
“oh…. Non ce ne è bisogno”
“non è vero. Mi è stato insegnato a ringraziare quando ricevo qualcosa e tu…. hai salvato la vita a me e ai miei fratelli .Grazie”
Un lungo attimo di silenzio “ ci sei ancora?”
“si… ci sono. Non c’è di che”
Leo sorrise . Il suo dovere lo aveva fatto. Ora però c’era un’altra cosa da sistemare …
“posso sapere il tuo nome?”le chiese speranzoso
“ mi dispiace ma…. È meglio per te non saperlo”
“perché?”
“non posso dirlo”
Si sentiva che il suo tono era triste. Non gli piaceva, voleva sentirla ridere come prima .
“Non fa niente inventerò io un nome per te mmmmm………Amai oto” disse senza pensare , quelle parole significavano Dolce suono
“cosa?”
“ ti chiamerò Amai , finche non potrai dirmi il tuo nome” disse Leo contento.
“ mi piace come suona”
“ sono contento che ti piaccia “
E continuarono a parlare per ore senza che nemmeno se ne accorgessero . Ma la cosa bella era che la cosa non si era fermata solo lì. Come se fosse un appuntamento  fisso si ritrovarono alla stessa ora a meditare e continuare a chiacchierare tutti i giorni . Niente di particolare e rimanevano sempre sul vago chi per un motivo chi per un altro. Lei non aveva mai rivelato il suo vero nome e su cosa facesse ma aveva dei fratelli o sorelle con cui era molto legata: Poi Leo aveva capito dalle sue disavventure che era un tipo un po’ distratto , ma era proprio quello che lo divertiva tanto. In effetti non rideva così di gusto da tantissimo . Forse il fatto di stare sempre tra uomini e doversi quindi sempre dare un tono a volte era un po’ sfiancante e , quindi , avere contatti femminili era piacevole. Erano come una piacevole pausa da tutto. In quanto a lui non aveva detto più del necessario men che meno sul suo aspetto e sulla sua famiglia ,ma in ogni caso lei non aveva fatto molte domande. Ma nonostante questo le loro conversazioni non erano mai noiose .
Ecco svelato il mistero della felicità di Leo.Si era innamorato.
Era strano , assurdo e per alcuni sarebbe anche sbagliato , ma era successo. E non c’entrava niente la gratitudine o lo stupore per quelle capacità straordinarie, si era innamorato di quella voce. Una voce bellissima , soffice e splendida e che sicuramente , per lui , appartiene ad una ragazza altrettanto splendida . Avrebbe desiderato tantissimo poterla vedere anche solo per constatare se si avvicinasse almeno lontanamente all’immagine che aveva di lei ma.. era lui il problema. Di certo lei , anche nel peggiore delle ipotesi ,non immaginerebbe mai cosa fosse lui. Un mutante. E non voleva nemmeno immaginare la sua reazione alla sua vista. Però il desiderio di vederla c’era sempre.


Era passata una settimana da quella sera movimentata e ormai era arrivato il momento di tornare alla normalità.
“ mi annooooiooooo!”
“ Michelle l’hai detto per la 30 esima volta . Abbiamo capito” le disse Rea
“ ma comunque non è cambiato niente. Mi annoio. Voglio tornare a fare le ronde con Miky e gli altri”
“ aaaaah … Hitomi ci ha lasciato una settimana per riposarci da quella serataccia. Quindi credo che stasera potremmo tornare in giro”
“siiiiii. Lo scrivo a Miky”
Rea sorrise nel vederla così allegra . Anche lei voleva tornare in azione e poi…..
“Rea”
“cosa?” si ridestò lei
“ ma poi Raph ti ha scritto?” le chiese con un ghigno
“ non sono affari tuoi “ rispose lei arrossendo
“daaaaaiiiiiiiiiiii! Me lo devi . Sono stata io a dare il numero a Miky che poi lo ha dato a lui” disse con un espressione compiaciuta
“ continuo a dire che non sono affari tuoi”
“ uffa…” disse andandosene offesa.
Rea ricominciò a ridacchiare un po’ per la sua faccia e un po’ per il messaggio che aveva ricevuto un paio di giorni prima.
---- Ciao. Volevo sapere come stavi e se era tutto a posto. Mi sento  un po’ in colpa per quello che è successo  e mi dispiace . Ah sono Raph.----
Un messaggio semplice ma conoscendolo  gli sarà costato tutto il suo coraggio e una buona dose di tentativi prima di inviarlo. Ma proprio per quello lo apprezzava ancora di più. E sotto sotto gli era mancato un po’. Le venivano in mente le parole di Michelle quando stavano andando nel rifugio dei ragazzi. –siamo strane noi? Stiamo parlando di storie d’amore con tartarughe mutanti—In effetti si. Era strano. Però in tutta la sua vita nessuno le aveva fatto un effetto del genere . Poteva anche non avere fattezze del tutto umane ma nel complesso non era sgradevole , e poi , conoscendosi sempre meglio cominci a non vedere più con gli occhi ma con il cuore. Quindi alla fine , si era strano ma non per loro.
“ allora ci prepariamo per stasera” disse alzandosi e raggiungendo Michelle in cucina che , come la solito , stava mangiando qualche schifezza.
“Hitomi mi ha dato il permesso “le disse Michelle anticipando la sua ramanzina
“ ma lei è troppo buona. Vero Hitomi?”
“ cosa?”  rispose lei distratta
“Hitomi va tutto bene?”Le chiese Rea preoccupata
“ si si tutto bene”
“Michelle puoi controllare che l’attrezzatura per stasera sia apposto?”
“ oooooooooook” disse e si fiondò nell’altra stanza
“ Hitomi ti vedo un po’ strana in questi giorni. Va tutto bene?” le chiese di nuovo lei
“ si niente di cui preoccuparsi .Niente di importante “
“ anche se non è importante voglio saperlo . Forse ti potrei aiutare “
Hitomi non rispose , stava riflettendo sul da farsi .
“ lo hai detto già ad Hime?” le chiese. Di solito la confidente più fidata di Hitomi era Hime , giustamente , erano più che sorelle.
“ anche se non gliene parlassi lo capirebbe comunque lo sai “ rispose. Infatti tra loro due c’era molto più che un semplice legame affettivo. Hitomi non era l’unica ad avere queste capacità sopranaturali , anche Hime le aveva solo che in potenza molto minore ma abbastanza da entrare in risonanza con i pensieri di Hitomi.
“ di solito non ti da fastidio”
“no , non mi da fastidio ma lo sai che Hime a volte sa essere molto saccente”
Oh si che lo sapeva . Niente peli sulla lingua .
“ se vuoi puoi confidarti con me” le disse Rea
“ aaaaah. Rea in questi giorni mi è successa una cosa strana . Quando quella sera eravate nei guai sono intervenuta e ho usato uno dei vostri amici”
“davvero?”
“mi dispiace ma non ho avuto scelta”
“ non devi scusarti. Ci hai aiutate no?”
“grazie. Dopo quell’episodio senza volerlo ci siamo connessi di nuovo”
“connessi?”
“si. Ero in concentrazione per controllare la situazione in città e…. forse anche lui lo era e senza volerlo ci siamo sintonizzati e.. abbiamo parlato. Forse è successo perché eravamo stati  già in contatto una volta. “
Rea stava ascoltando incredula. Chi poteva essere?
“ e mi ha prima ringraziato per l’aiuto , ha detto che salvato la vita ai suoi fratelli e che sperava di potermi risentire. Ha usato un tono così pacato e gentile”
Rea sorrise , non potevano essere ne Raph ne Micky.
“ e da quel giorno ci sentiamo tutti i giorni per chiacchierare , senza dire più del necessario naturalmente “
“ nemmeno i vostri nomi’?”
“no. Lo sai che essere a contatto con me può essere pericoloso”
“ e tu lo sai che noi non la pensiamo così “le rispose Rea. Ormai aveva perso il conto di tutte le volte che aveva cercato di convincerla della cosa.
“ comunque questo è quanto. Mi sono ritrovata molto a mio agio a parlare con lui e… non sono abituata”
“ ti piacerebbe sapere il suo nome?”
Hitomi la guardò agitata. Sapere il suo nome. Dare un nome a quella voce così calda e sicura che tanto le piaceva ascoltare.
“ sapresti dirmelo ?”
“ bhe potrei. Devi solo dirmi cosa ti ha detto esattamente”
“oh…..ha detto -- Mi è stato insegnato a ringraziare quando ricevo qualcosa e tu…. Hai salvato la vita a me e ai miei fratelli .Grazie—“ e arrossì vistosamente .
Rea sorrise , aveva capito perfettamente di chi si trattava. Solo uno di loro parlerebbe come un samurai di altri tempi.
“ il suo nome è Leonardo!”
Hitomi assimilò pian piano la notizia. Leonardo. Era un bel nome . Non ne seppe il motivo ma  il suo cuore cominciò a battere velocemente .
“vedo che ti piace il suo nome” disse Rea sorridendo
“ non prendermi in giro”
“ascolta …” disse Rea avvicinandosi ad Hitomi facendo incontrare i loro sguardi “Sono ragazzi fuori dal comune sotto molti aspetti e non pensare di metterli nei guai dicendo chi sei perché già di per se non hanno una vita normale. Ecco perché andiamo tanto d’accordo. Quindi per una volta fai un favore a te stesa e sii felice “ le disse accarezzandole i capelli e lasciandola un po’ da sola a riflettere sul da farsi.

 

Hime intanto stava facendo un po’ di perlustrazione in giro. Non sembrava ma era molto atletica nonostante  le apparenze. Di solito il suo compito era stare vicino ad Hitomi come protezione finale  ma qualche volta voleva starle un po’ lontano. Senza fraintendere  amava sua sorella ma ne era un po’ gelosa. Erano gemelle con le stesse potenzialità ma le sue erano aumentate in modo esponenziale . Era il suo dono. Mentre lei si è sempre dovuta dare molto da fare per ottenere le capacità che aveva. E poi a volte odiava quel legame a livello sentimentale che le portava , senza volerlo , ad entrare l’una nel subconscio dell’altra. Come ora. Il suo cuore aveva cominciato a battere all’improvviso senza motivo.  Sicuramente Hitomi stava di nuovo pensando a quel tipo. Che fastidio. Era felice per lei ma odiava provare quelle sensazioni non sue. Purtroppo nessuna delle due aveva capito il modo di evitarlo , succedeva e basta.
“ vorrei che il mio cuore battesse  forte perché lo voglio io “
Ma ci stava lavorando , doveva esserci un modo per riuscire a separare le loro menti e le loro sensazioni . Lei amava la tecnologia , la scienza ma si occupava anche del paranormale ed aveva un quoziente intellettivo molto superiore alla media e in più , era molto carina , il che non guastava , soprattutto quando aveva a che fare con uomini stupidi che la sottovalutavano solo per il suo aspetto , da li aveva le soddisfazioni migliori.
Stava sorvegliando la zona tranquillamente camminando tra la folla. Aveva inventato da poco un piccolo dispositivo che riusciva a percepire l’umore delle persone e non solo. Poteva capire se una persona era arrabbiata , spaesata o pericolosa perché ubriaca o fatta. Poteva capire anche  le statistiche fisiche e mentali . Il tutto in un congegno piccolo come un orologio.
Era in giro da qualche ora e sinceramente si stava un po’ annoiando visto che non aveva trovato niente di interessante. Quando passando di fronte ad un vicolo , a prima vista senza nessun valore ,  il suo orologio non la pensò  alla stessa maniera. Aveva visto , anche se di sfuggita ,una luce interessante. Un piccola lucina a cui il suo orologio non sapeva dare classificazione. Diceva semplicemente Umano 90%.
“ questa si che è una cosa interessante” disse sorridendo.

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Capitolo 11
*** Raph , raccontaci una storia. ***


Era passata una settimana dalla loro “ reclusione “ e le tartarughe stavano cominciando a dare i primi segni di insofferenza.
“possiamo uscireeee?” urlò Miky
“ Miky dobbiamo aspettare il permesso del maestro “ disse paziente Leo
“ fa così perché ha saputo che Michelle ricomincia con le ronde “ disse Raph
“mmm….tu invece come mai non stai sbraitando per poter uscire?” chiese Miky
“ perché avevo detto che avrei accettato ogni punizione che il sensei mi avesse dato “  
“ sei diventato noioso come Leo “ disse MIky
“ EHI!” sbottò Raph. Poi si guardò intorno  “ piuttosto non vedo in giro Donnie”
“ è nel suo laboratorio “ gli rispose Leo continuando a leggere il suo giornale
“ vedo che state cominciando ad annoiarvi “ disse il maestro Splinter  entrando nel salotto
“ perché si vede?” disse sarcastico Miky
“ ah ah ah ah bhe se ve la sentite  avete il mio permesso di uscire a patto che facciate attenzione”
“yyyuuuhuuuu. Si io vado” disse Miky alzandosi come una molla
“ ah , immagino che debba andare anche io per controllarlo “ disse Leo  alzandosi dal divano stiracchiandosi un po' .
“ allora vado anche io “ disse Raph che sotto sotto non vedeva l’ora di tornare in azione
“ ma sia chiaro , non ci separeremo “ chiarì Leo
“ sono d’accordo per ora state uniti “ disse Splinter
“ uff e va bene “ disse mettendo il muso MIky
“ e Donnie?” domandò Leo
“ io rimango qui ho del lavoro  da sbrigare “ rispose Donnie  che era appena uscito dal suo laboratorio
“ come vuoi. Noi andiamo “ e si avviarono all’uscita.
“ sei ancora in pensiero Donatello?” gli domandò Splinter
“ no sensei !ho bisogno solo di un altro po’ di tempo per me stesso”
Splinter gli sorrise e si ritirò nelle sue stanze lasciandolo solo.

Le tre tartarughe stavano aspettando per iniziare la ronda
“Miky insomma non sono uscito per starmene fermo” disse Raph
“ ecco tornato il simpaticone . “
“ dove sono le ragazze? “ chiese Leo , sapeva che il loro star fermi era colpa loro
“ Michelle ancora non mi ha risposto “
“ scusaaaateeeee”
Ed ecco che dall’alto arrivò l’uragano biondo
“ ahi ahi ahi siamo fuori allenamento “ disse Leo
“ ciiiaaaaaooooo! Scusate il ritardo ma i piani sono cambiati” disse Michelle
“ in che senso ?”
“ dobbiamo rimanere a sorvegliare il nostro palazzo”
“ capisco, vi daremo una mano allora” disse Miky allegro
“ bhe come rientro sarà meno movimentato del previsto allora” disse Leo
Così si avviarono insieme .
“ Rea come sta?” chiese Leo
“ oh sta bene! In questa settimana ci siamo riposate , HItomi-chan ha detto che dovevamo riprenderci da quello che era successo “
“ quindi una specie di vacanza . Potevi venire nel nostro rifugio avremmo giocato con i videogame “
“ mi spiace ma non possiamo lasciare Hitomi-chan da sola mai” gli rispose Michelle con un misto di dispiacere e decisione.
“ prima il dovere Miky , dovresti saperlo” disse ridendo Leo
“ uffiiiii”
Sul tetto del palazzo c’era già Rea che si era messa all’opera ma accolse tutti con un bel sorriso.
“ salve a tutti “
“ciao “
“ vedo che stai bene “ disse Leo
“ si mi sento benissimo “
“ oggi purtroppo credo che ti disturberemo un po’ tutti visto che dobbiamo rimanere qui” le disse scherzando Raph
“ dovrò concentrarmi di più allora”
E li passarono il tempo , tranquilli e sereni. Raph era vicino a Rea e non parlavano molto , come al solito , ma continuava ad osservarla . Forse per constatare se stesse bene veramente .
“ sto bene” disse Rea all’improvviso
“ eh?” più di una volta Rea gli aveva dimostrato di sapergli  leggere nel pensiero
“ ah ah ah scusa ma ti si legge in faccia cosa stavi pensando”
“ non è un buon motivo per prendermi in giro”
“scusa. Comunque non devi preoccuparti sto bene” concluse Rea
Mentre passava il tempo Rea ogni tanto guardava di sfuggita Leo. Stava ripensando alla faccenda di Hitomi. Chissà se ne aveva parlato ai suoi fratelli . Chissà se avesse intuito qualcosa. Chissà se lei poteva fare qualcosa per Hitomi. E pensare che adesso erano così vicini ma impossibilitati a vedersi .Hitomi era ancora troppo presa ad isolarsi per il bene di tutti e Leo bhe… se non aveva detto niente su di se c’era solo una ragione :aveva paura del suo aspetto. Nonostante sia lei che Michelle avevano dimostrato di non badarci troppo forse non credeva possibile che anche qualcun altro potesse riuscirci. Gli scappò un piccolo sorrisetto. Non credeva possibile che un guerriero così attento e sicuro di se in fondo in fondo fosse anche molto sensibile. Ma in questo caso cosa poteva fare? Non voleva essere lei a svelare il segreto di Leo , era una cosa che doveva decidere lui , quando sarebbe stato pronto a farlo , ma lo sguardo pensieroso di Hitomi le restava in testa , si vedeva che desiderava vederlo e parlarci dal vivo come farebbero tutte le adolescenti normali.
“Rea! Ci sei?” la chiamò Raph
“ cosa?... scusa era soprapensiero “
“naturalmente non mi farai partecipe dei tuoi pensieri” disse lui
“mmm… forse! Vorrei farti una domanda un po’ personale”
“ spara!”
“ voi che approccio avete con le questioni sentimentali?”
Bum! Raph parve essere colpito da un sasso immaginario proprio in testa e anche da un getto d’acqua bollente , a giudicare dal colore della sua faccia.
“ te lo avevo detto che era personale. Se non ti va di rispondere va bene lo stesso” disse lei vedendo la faccia assurda che aveva fatto Raph.
“ ah…. No è solo che.. mi hai preso alla sprovvista tutto qui” Raph aveva ripreso un po’ di autocontrollo “ cosa vorresti sapere esattamente?”
“ solo se avete avuto esperienze già in passato.”
“ posso sapere il perché di questa curiosità ?”
Rea si guardò intorno ed indugiò per un secondo su  Leo , giusto una frazione , ma a Raph non era sfuggita.
“ semplice pettegolezzo”
Raph non ne era molto convinto  e sentiva puzza di bruciato nell’aria. Anche prima l’aveva notata mentre guardava Leo pensierosa. Un pensiero fastidioso gli balenò in testa. Che gli piacesse lui? In fondo erano simili e Leo sapeva essere affascinante col suo modo di parlare tutto perfettino e da libro stampato . Al solo pensiero lo stomaco venne preso da una morsa terribile.
“ Raph tutto bene?”  era in silenzio e con una strana espressione sul volto , forse gli aveva chiesto troppo “ ascolta non importa  , era solo curiosità la mia” e gli sorrise e Raph parve un po’ calmarsi. Forse stava esagerando . Forse era davvero curiosa, in fondo non parlavano mai molto e non conosceva molto i suoi fratelli .
“ no no stavo solo riflettendo. Devi sapere che non è da molto che possiamo uscire in superficie. Il nostro sensei , per la nostra sicurezza, ci ha proibito di andare fuori dal rifugio finchè non ci avesse  ritenuti pronti. Quindi non abbiamo avuto molte occasioni di avere contatti con altre persone.  “ cominciò lui a raccontare
“è comprensibile “
“ però noi eravamo stufi di starcene sempre chiusi in casa e avevamo deciso che era ora di uscire. Usciamo sempre di notte per poterci muovere liberamente e sempre evitando le strade ma ci piace osservare quello che accade in città. La prima persona con cui  abbiamo avuto un contatto fu una ragazza di nome April. Fu colpa di Donnie , se ne innamorò a prima vista e ci costrinse a seguirla perché era nei guai.”
“ah ah ah ah davvero? Donnie!”
“oh si! April rimase molto sorpresa nel vederci ma…ci ha accettati ed ora è come una di famiglia.”
“ e con Donnie?” Rea si stava davvero appassionando al racconto
“ purtroppo non molto bene! Noi siamo costretti a rimanere nel buio , mentre April ha una sua vita in superficie, va a scuola e ha altri amici, uno questi si chiama Casey.”
“oh!” Rea aveva capito dove voleva arrivare
“ Anche lui fa parte del gruppo , è un tipo forte come me” disse lui con espressione solenne “ ma abbiamo capito tutti cosa fosse successo e Donnie , che è il più sveglio, lo avrà capito prima di noi. C’è stato molto male ovviamente ma ha imparato a superarlo”
“è un vero peccato” disse Rea , Donnie era così dolce e premuroso
“ Già!" esclamò Raph guardando nel vuoto di fronte a se. Poi riprese il racconto . " Poi le persone con cui siamo più in contatto sono naturalmente i nostri nemici e uno di questi è una donna. Karai. Questa volta è stato Leo a cadere”
“ davvero?” Rea si fece attenta ,erano proprio queste le informazioni che cercava
“ Leo era in giro da solo quando si imbattè in questa guerriera ninja e cominciarono a combattere. Forse era rimasto affascinato dalle sue movenze e dal suo modo sicuro di agire , ma lo scemo si prese una cotta”
“ perché dici così?” Raph si era messo a ridere quando aveva pensato alla cotta di Leo per quella ragazza
“ oh semplice. Scoprimmo che Karai altri non era che la figlia del nostro peggiore nemico. Il tizio che è riuscito a colpirti “ e si fece di nuovo serio. Rievocare quella notte gli aveva riportato alla mente anche tutte le brutte sensazioni che aveva provato.
“ No!” Rea era sbalordita , Leo innamorato del nemico
“ Non ci disse niente. Poi una sera lo scoprimmo ed inutile dire che eravamo arrabbiati. Io cercai di metterlo in guardia , ci avrebbe procurato solo guai. Ma Leo diceva che in realtà  era buona e che forse poteva convincerla a passare dalla nostra parte. “
“alla fine chi ha avuto ragione?”
“ io ovviamente” disse con un sorriso beffardo “ alla fine ci usò per uno dei suoi sporchi piani e ci abbandonò nel pericolo infischiandosene di tutto. Fu lì che anche Leo capì della sciocchezza che aveva fatto “
Rea sospirò! Quindi Leo si era già innamorato in passato e non era andata bene. Però dal racconto di Raph non gli era sembrato che si preoccupasse molto del suo aspetto , anzi , era sicuro di se. Ma forse pensava che una guerriera abile e coraggiosa non avrebbe avuto così paura del suo aspetto. Naturalmente lui non sa chi sia Hitomi , la ritiene una ragazza quasi normale . Se solo sapesse che non era così.
“ questo è quanto !” concluse Raph
“ invece tu? Nessuna cotta ?” gli chiese Rea volendo scatenare la reazione che non tardò ad arrivare. Raph divenne rossissimo.
“ ah ..io….. non saprei “
“ah ah ah ah stavo scherzando , non devi dirmelo per forza”
E ritornò in silenzio ad osservare tutto come sempre , lasciando il povero Raph a dover metabolizzare il suo imbarazzo.

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Capitolo 12
*** Tra cervelloni ci si intende. ***



Intanto Hime era riuscita ad entrare attraverso un tombino nelle fogne. Voleva sapere che cosa fosse quel segnale che aveva visto.
“Caspita che brutto posto , ed è anche buio “ meno male che lei era sempre previdente e ai lati dei suoi occhiali aveva installato due piccolissimi Led ma con una gran capacità di luce.
Guardò di nuovo il suo radar ma lo vedeva un po’ sgranato “ strano. Ho preso tutti gli accorgimenti per evitare interferenze anche in profondità” era perplessa , le sue invenzioni raramente difettavano e questo voleva dire solo una cosa. C’era un fattore esterno.
“ qualcuno ha fatto in modo di schermare ulteriormente questo posto  . “

Donnie era nel suo laboratorio  ma non stava lavorando a niente di particolare . Voleva riflettere un po’ , sotto consiglio del sensei , su cosa voleva concentrarsi lui in questo momento . Era vero , allenarsi troppo non gli era mai piaciuto , lo trovava noioso a lungo andare. D’altronde , non poteva concentrarsi solo sulle sue invenzioni senza però arrivare da nessuna parte.
“ che dilemma” sospirò. Poi distrattamente guardò uno degli schermi della sicurezza , tanto non era suonato nessun allarme
“ ma cosa…?” forse l’aveva sognato  ,ma aveva visto qualcosa che si aggirava vicino al rifugio .
“ è assurdo! Gli allarmi sono stati aggirati “ non ci credeva. Il sistema difensivo del rifugio era forse il progetto migliore che aveva creato . Doveva andare a controllare , avrebbe chiamato Leo e…..
“ NO! I ragazzi non ci sono ma io devo cavarmela lo stesso da solo. Anche io sono un guerriero ninja” prese il suo bastone e si inoltrò nelle fogne.


Hime era arrivata in una nuova zona delle fogne , più grande e anche stranamente più pulite.
“ è chiaro che qui ci sia qualcuno , questo posto è stato in un certo senso bonificato  . Per non parlare poi degli allarmi che ho trovato in giro “ era davvero curiosa di sapere chi o cosa avrebbe incontrato.
Successe tutto all’improvviso . Vide spuntare qualcosa nell’incrocio alla sua destra e per lo spavento cadde all’indietro perdendo i suoi occhiali e con essi anche la sua fonte di luce. Poi sentì una voce
  fermo dove sei!”
Hime cercò almeno di vedere la sua sagoma , la voce sembrava umana . Sembrava un uomo , no , un ragazzo a giudicare dalla voce. Però c’era qualcosa che non andava , sembrava che portasse una specie di  grande zaino dietro le spalle .
“ vattene da qui ! “ parlò di nuovo. Decisamente quella di un ragazzo . Hime non riusciva a parlare , era ancora scossa ma almeno decise che doveva alzarsi.
“ io ti avevo avvertito “ disse la voce e un attimo dopo corse verso di lei con quello che sembrava un bastone e cercò di colpirla. Hime riuscì a schivare i colpi ma , un po’ per la poca luce e un po’ per la perdita degli occhiali , faceva davvero fatica . Infatti un colpo la raggiunse colpendola alla base della caviglia per farla cadere. Era evidente nel suo modo di combattere che non  aveva intenti omicidi . Voleva spaventarla . Cadde a terra ed emise un gemito di dolore e la sagoma si fermò.
“ma…ma sei una ragazza” disse lo sconosciuto agitato “ aaaaaah scusa scusa! Con questo buio non riuscivo a vedere bene e… eri un intruso …anzi no intrusa. “
Hime era incredula. Dov’era finito il guerriero risoluto di prima ? sembrava una scena comica .
“ ti sei fata male?” chiese
“ No no sono solo caduta” disse Hime
“ meno male. Mi dispiace  moltissimo , ma devo chiederti di andartene “
Hime rimase lì ferma. Era tremendamente curiosa non riusciva a vederlo ancora bene , si nascondeva dalla poca luce che c’era.
“ chi sei? Perché hai creato questo rifugio?” gli chiese Hime
“ non credo che ti convenga saperlo credimi!”
“ potrei sorprenderti “ rispose lei
“ no. Per favore ritorna in superficie” disse lui. La stava quasi implorando. Cosa aveva da nascondere? Hime voleva saperlo e gli venne un’idea
“ il fatto è….che cadendo ho perso gli occhiali . Non vedo molto senza”
“ oh… aspetta te li cerco” e l’ombra si mise alla ricerca degli occhiali “ eccoli qui!”
“grazie” Hime prese gli occhiali e appena li indossò accese le luci integrate e…….
“ 90% per cento umano e…..10% tartaruga” disse
Donnie rimase impietrito e accecato dalla luce improvvisa. L’aveva visto. Era meglio andare via.
“ No aspetta!” urlò Hime e si mise ad inseguirlo. Era incredibile quello che aveva visto. Era una mutazione eccezionale. Una tartaruga che parlava , camminava e combatteva e in più era gentile e gentiluomo. Non sapeva esattamente perché lo stesse seguendo . La curiosità innanzitutto però, voleva continuare a parlargli e chiedergli scusa. Aveva avvertito il terrore nella sua voce e nel suo sguardo, forse aveva fatto qualcosa oltre la sua portata e sentiva chiaramente che era buono.




Donnie stava correndo , voleva seminarla e depistarla dal rifugio , ma quella ragazza era veloce oltre che ostinata. Non ci poteva ancora credere , aveva colpito una ragazza  e poi era stato visto.
“gran bella giornata”
“Aspetta”
“ è ancora lei, devo aumentare la velocità!”
“ no un attim…….ahi!”
Donnie si bloccò.Cos’era successo? Forse si era fatta male. Che doveva fare? Non poteva lasciarla lì da sola ma ,se lo avesse visto bene forse questa volta sarebbe scappata dalla paura.
“ e va bene” tornò sui suoi passi e la trovò a terra toccandosi la caviglia. Si era fatta male.
“tutto bene?” le chiese
“ ho solo preso una storta”
“ ascolta, voglio aiutarti ma…. Tu non devi avere paura ok?”
“ va bene” rispose Hime.
Donnie si avvicinò a lei e l’aiutò ad alzarsi .
“ti porterò in un luogo per curarti ma tu per favore chiudi gli occhi e spegni quella luce infernale. Non mi fa vedere niente”
“va bene”
Così Donnie la portò nel suo laboratorio.
Hime come promesso aveva chiuso gli occhi . La sua curiosità la stava uccidendo eppure non provava la minima paura di quell’essere. Lo definiva così perché non era ancora riuscita a vederlo bene ma come sensazione era in tutto per tutto un uomo.
“ siamo arrivati. Puoi…..aprire gli occhi” Donnie era in agitazione. Punto uno ora che la vedeva alla luce si accorse che era una ragazza davvero molto carina. Bel fisico , capelli castani mossi ,pelle chiara e liscia a prima vista e un viso molto armonioso. Secondo sperava che non urlasse troppo quando lo avesse visto.
Hime aprì gli occhi e Donnie ebbe un piccolo tuffo al cuore. Un paio di occhi color dell’oro lo guardarono.
Si mise gli occhiali e lo mise a fuoco.
“ wow!” esclamò Hime . Lo vedeva. Era davvero una tartaruga con delle fattezze umane. Muscoli sviluppati ,viso quasi conforme all’anatomia umana. L’unica cosa della sua razza era il colore della pelle, il numero delle dita e la corazza. Per il resto era un ragazzo ed  anche molto timido a giudicare dal suo sudare freddo.
“ Visto ? non ho avuto paura”
disse Hime sorridendo. Voleva tranquillizzarlo. In fondo era stata lei ad intrufolarsi in quella che per lui era casa sua. 
"Ah. . Grazie. Devi perdonarmi se ti ho colpita ma non vedevo molto bene " cominciò a scusarsi 
" Non devi. Sono io che sono entrata senza permesso. Sono io che devo chiederti scusa. Ma ero molto curiosa."
" Curiosa? "
" devi sapere che ho inventato questo dispositivo che permette una scannerizzazione istantanea nel raggio di 100 m. Però non è riuscito a inquadrare te. “
“ caspita, è davvero un'idea brillante sopratutto considerando le dimensioni  "disse Donnie veramente stupito. Si era anche dimenticato di tutta la strana situazione. 
" vedo che sei uno scienziato anche tu " disse Hime. Guardandosi intorno si rese conto di essere in un vero e proprio laboratorio. 
" Oh si. Mi piace smanettare sulle macchine e fare esperimenti" 
" Siamo colleghi allora " 
A Donnie gli si illuminarono gli occhi. Finalmente qualcuno con cui parlare di meccanica e scienza. 
Hime sorrise. Era così trasparente. Si sentiva a suo agio e lo shock per lo strano aspetto era passato. Tralasciando i pochi tratti distintivi della tartaruga era un ragazzo come gli altri . Un bel sorriso , un fisico atletico e asciutto, una voce molto bella e a quanto pare un cervello niente male. Ma erano i suoi occhi a catturarla maggiormente erano così sinceri , una cosa che aveva visto raramente. 
" Non mi sono presentata . Mi chiamo Hime " 
" Hai ragione . Io mi chiamo Donatello " 
"  scusa se ti sembro sfacciata ma posso sapere la tua storia? "
" oh. Si posso capire la curiosità. Ti posso dire che eravamo tartarughe normalissime finchè un mutagene alieno ci ha reso così " 
"Voi? "
" Sì io e i miei fratelli. "
" Un mutagene. Incredibile. Ha mutato quasi completamente la vostra struttura. È una cosa davvero complessa. " Ecco che il suo lato da scienziata prendeva il sopravvento ma venne risvegliata da qualcosa di fresco sulla caviglia. 
" Ecco qua. Un po’  di ghiaccio per la caviglia. "
" grazie. Scusa ero distratta "
" naaa  conosco quello sguardo. È uguale al mio quando rifletto su qualcosa " 
" mi considererai la classica scienziata pazza che vuole catturati solo per poterti studiare " 
" Spero che non sia così "disse Donnie. Avrebbe tanto voluto continuare a parlarle e vederla. Ci stava cascando di nuovo. Così come fu per April ecco  che il suo cuore batteva di nuovo forte. Che doveva fare? Hime poi era davvero incredibilmente bella per interessarsi ad uno come lui , un mutante . Però Miky e Raph avevano trovato Michelle e Rea. Certo non stavano insieme però almeno ridevano insieme , parlavano  ed erano tutto ottimi presupposti per creare qualcosa di più . Una vocina nella sua testa gli ricordò che anche con April era così eppure …..
“ adesso sei tu che sei pensieroso” gli disse Hime
“ ah scusa. Come va la caviglia?”
“ bene. Anche se non sembra sono una tipa tosta”
“ Non giudico mai dalle apparenze” gli rispose Donnie
uindi QGiusto. “ e sorrisero tutti e due. 

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Capitolo 13
*** Scherzi del destino ***


Eccomi di ritorno. I disegni proseguono ma come al solito mi vengono mille idee alla volta , e mentre disegnavo ho cominciato a fantasticare sulla versione umana dei nostri eroi e ho fatto dei primi schizzi. ^__^. 
nota: ho deciso di usare il nome americano per Raffaello perchè mi piace tantissimo come suona.
Buona Lettura

“ penso che per stasera possa bastare “ disse Leo. In fondo erano ore che si trovavano lì 
“ già. La serata sembra molto tranquilla quindi penso che possiamo tornare in casa “ disse Rea alzandosi
“ vaaaa beneee. Ci vediamo domani per la ronda allora” disse Michelle allegra
“ a domani” dissero Leo e Miky andando via
“ Allora buonanotte “ disse Raph che era rimasto da solo con Rea
“ buonanotte. “ disse dandogli un leggero bacio sulla guancia mandando in fiamme Raph
“ dovresti rilassarti a volte. Non puoi tenere perennemente la maschera da duro sai? Notte” e tornò in casa.


Hitomi era seduta sul letto leggendo qualcosa e le accolse sorridendo” allora com’è andata ?”
“tutto tranquillo. Per i ragazzi è stato un po’ noioso” disse Rea
“ immagino. Mi spiace ma Hime non è ancora tornata” disse Hitomi preoccupata
“ se le fosse successo qualcosa lo sapresti no?”
“ in teoria si  però è tutto il giorno che non avverto niente. Ed è strano”
“ Michelle!”la chiamò Rea
“che c’è?” disse lei spuntando dalla cucina
“ Io faccio un ultimo giro mi raccomando “
“ ci penso io ad Hitomi-chan “ disse Michelle mettendosi sull’attenti
“Rea ma cosa…”
“ voglio solo vedere se è qui in zona non preoccuparti “la interruppe Rea sorridendo
“stai attenta . L’ultima volta che sono entrata in risonanza con lei era ad un centinaio di metri da qui verso il centro”
“allora vado” detto questo se ne andò.
Rea stava camminando  osservando attentamente intorno , aveva provato più volte a chiamarla ma il suo telefonino non dava segni di vita. Era anche tardi . Prese di nuovo il suo telefono indecisa sul da farsi.  Doveva chiamarlo per chiedergli aiuto? In fondo che diritto aveva?  Se fosse lui a chiamarlo lei ci andrebbe? Assolutamente si. Era inutile girarci intorno , Raph non gli era indifferente e non ci voleva un genio a capire che anche dall’altra parte c’era interesse. Ma purtroppo la situazione attuale non rendeva possibile una vita sentimentale normale,  ma andava bene così. Se deve succedere succederà. Decise di digitare il numero.


Rea era sul tetto di un palazzo e mentre aspettava continuava a guardarsi in giro nella speranza di trovare qualche indizio.
“REA”  la chiamò Raph appena arrivato. Caspita se aveva fatto presto.
“tutto bene?” le chiese
“ certo. Nel messaggio ti avevo detto che non era un emergenza , non serviva che ti facessi venire il fiatone” disse lei scherzando
“ è vero ma.. è strano che mi chiedi queste cose, mi sono preoccupato . Cosa è successo? Perché non si a casa a quest’ora poi!”  iniziò a macchinetta Raph , sembrava un genitore che sgridava la figlia per essere in giro di notte.
“ Hime non è ancora tornata e sia io che Hitomi eravamo preoccupate. Il suo telefono è spento e avevo bisogno di aiuto per muovermi più velocemente . Mi dispiace di averti disturbato ma….”
“ non devi mai dirlo” la interruppe Raph “ per me non sei mai un fastidio lo sai. Anzi hai fatto bene. Andartene da sola in giro per la città di notte sarebbe stata una pessima idea. E poi sono stato io a propormi di essere i tuoi muscoli no?” disse lui sorridendo
“grazie. “
“bene passati i convenevoli salta a bordo “ disse lui facendola salire sulle sue spalle
“ dove devo andare ? “
“vai in quella direzione per 200 m “
“ agli ordini”
Così Raph si fiondò da tetto a tetto seguendo le direttive di Rea.
“dovrebbe essere da queste parti”
Finalmente scesero a terra in un vicolo come tanti.
“ Hitomi ha detto che l’ultima volta l’ha sentita qui” disse Rea. Ma era un vicolo ceco.
“ strano. E’ vicino al nostro rifugio” disse Raph
“ davvero?”
“si. Abbiamo molte entrate e questa ne è una “
Rea ci pensò un po’ su.  E se Hime avesse trovato il rifugio dei ragazzi? Questo si che si chiamerebbe destino.
“ ascolta , nel vostro rifugio c’è una zona dove non prende bene il cellulare?” chiese Rea
“ ma certo. E’ il laboratorio di Donnie . Non vuole essere disturbato” rispose “ Hai qualche idea?”
“ si. Portami da Donnie “
“va bene” detto questo alzò il tombino facendo passare Rea e raggiungendola subito dopo.
“ mi raccomando fai attenzione , è piuttosto buio” disse Raph
“ va bene”
“ posso sapere che sta succedendo?”le chiese Raph
“ oh… semplicemente che le nostre famiglie sono legate dal destino a quanto pare”
“eh?”
“ niente , forse mia sorella si trova qui”
“sarebbe una bella coincidenza “ disse Raph 
Lentamente arrivarono all’entrata del laboratorio aprirono la porta e…..

“HIME!”
“ Donnie?”
C’era Donnie con una ragazza intenti a guardare dentro ad un microscopio e discutere animatamente della cosa ma furono interrotti dai nuovi arrivati.
“ Rea? Come…… che ci fai qui?”chiese Hime molto sorpresa
“dovrei fartela io questa domanda”
“ allora Donnie non ha proprio niente da dirmi” gli chiese Raph con un sorrisetto che la diceva lunga su quello che stava pensando.
“ Salve a tutti” disse Donnie completamente spiazzato dalla cosa
“ salve Donnie” disse Rea
“ vi conoscete?” disse Hime , ora si che era confusa.
“ Hime sono tutte domande che dovrei farti io. Cosa ci fai qui? Ma soprattutto perché non ci hai avvisate?” disse Rea
“ devo aver perso la cognizione del tempo e poi devi ammettere che la faccenda è molto interessante. Lui è uno dei tuoi fratelli? Caspita ! stessa razza , stessa mutazione ma sviluppo diverso” e si avvicinò a Raph per analizzarlo meglio mettendo in imbarazzo quest’ultimo.
Ma perché in quella famiglia dovevano essere tutte tremendamente carine?
“ si chiama Raphael “ disse Donnie
“ si e a Raphael non piace che lo si fissi in questo modo”
“ scusala. E’ una scienziata quando parte in quarta non è facile fermarla. Hime ti stai comportando da maleducata prima presentati” disse paziente Rea
“ ah si scusa. Mi chiamo Hime  e seguendo tuo fratello sono capitata qui e devo dire che la cosa si è fatta enormemente interessante. Rea ma quindi sono loro gli amici di cui parlate?”
“si proprio loro .Adesso capisci la situazione?”
“ eh si. “
“Hime, Hitomi è preoccupata da morire almeno contattala”disse Rea tornando alla questione principale.
“ ma che problema c’è? Lo sai che può sintonizzarsi quando……aspetta un momento. Nessuno sapeva dov’ero? Ma Hitomi……” 
“ non ti ha sentita per tutto il giorno”concluse Rea per lei
“no è impossibile. Rea mi stai prendendo in giro” disse Hime agitata
“ non lo farei mai.”
“ma lo sai meglio di me che è impossibile . “ Insistette Hime fiondandosi su Rea stringendole le spalle. Che avesse trovato il luogo dove la sua mente appartenesse solo a lei?
“Hime…Hime smettila “stava stringendo troppo forte per lei
“EHI ! “ Fu Raph ad allontanarla da Rea
“ ah scusami .. non ho saputo controllare la mia forza.” Disse Hime “ ma tutto questo è assurdo . La schermatura di Donatello è in grado di fermare anche il nostro contatto” era incredula
“a quanto pare si “ disse Rea massaggiandosi le spalle
“tutto a posto?” le chiese Raph ,sapeva quanto fosse fragile
“si si tutto bene. Anche Hime ha una bella forza solo che non la usa mai.”
“ ragazze mi spiace intromettermi ma per quanto mi sforzi non ci capisco niente” disse Donnie
“ strano ,per il cervello che è riuscito ad ideare questo tipo di schermatura  non dovrebbe essere difficile” disse Hime prendendolo un po’ in giro
“ mi mancano le informazioni ecco tutto” disse Donnie mettendosi sulla difensiva
“ hai ragione “
“Hime no. “
“lo so lo so. Non dirò niente. Però Rea sai che abbiamo un altro problema”
Rea la guardò non capendo.
“ sono quattro fratelli giusto? “ disse Hime e Rea capì. Hitomi avrebbe scoperto chi era Leonardo.
“hai capito anche tu”
“oh no!””
“ che succede?” chiesero Raph e Donnie
“ ragazzi so che è insolente da parte mia ma…. Potreste lasciarci un attimo sole?” disse Rea
I due fratelli rimasero un po’ sorpresi ma alla fine decisero di fare come chiedeva “ sei sicura?” le chiese Raph ,e se Hime avesse perso di nuovo la testa?
“si non preoccuparti “ le rispose sorridendo
Raph si avviò verso l’uscita non senza però lanciare uno sguardo verso Hime , per avvisarla di non fare sciocchezze.
“ ti sei scelta il più muscoloso come guardia del corpo?” disse Hime scherzando
“ è solo preoccupato. Hime… cosa vuoi fare?”
“ cosa vuoi chiedermi Rea?” le chiese Hime , sapeva già che piega avrebbe avuto quella discussine.
“ sai meglio di me Hitomi cosa sta provando in questo momento e io vorrei che conoscesse Leonardo quando sarà pronta. Ma se uscirai da qui Hitomi potrebbe leggerti nella mente quello che sai”
“ è molto probabile” disse Hime  apparentemente  calma
“ se mi potessi dare solo un po’ di tempo…. Forse potrei smuovere la situazione e….”
“ mi stai chiedendo di stare chiusa qui dentro ? Arriveresti a questo per il bene di Hitomi?” Hime pareva molto risentita. La solita storia , Hitomi prima di tutto. Sia Rea che Michelle le dovevano la vita e questa le ha portato quasi a divinizzare Hitomi. Lei invece….
“ io….. “ Rea non sapeva come spiegarsi
“ ma certo , tanto io a che servo? Sono sacrificabile per il bene della grande Hitomi” ecco che partiva. Niente peli sulla lingua , giusto?
“ non è vero. Lo sai che ti vogliamo bene. Ti sto solo chiedendo qualche giorno “
“ e cosa cambierà? L’hai vista anche tu . Non VUOLE  fare niente. La nostra principessina è troppo impegnata ad isolarsi e a pensare al mondo per accorgersi di cosa succede sotto il suo naso” sbottò Hime. Doveva sfogarsi , era arrivata al limite “ mi chiedi giorni? Ci vorranno settimane se non mesi perché nessuno oserebbe turbare la pace e la serenità della principessina”
SCHIAFF
Rea l’aveva colpita. Non ce l’aveva fatta. Sapeva del rapporto di amore ed odio che aveva Hime e sapeva anche di quanto fosse frustante per lei non avere mai privacy nemmeno nella sua testa ma stava esagerando.
“ ti sei calmata?” disse Rea
“ si. Devo averti proprio fatta arrabbiare visto la forza che hai cercato di metterci. A giudicare dal rumore…  devi esserti rotta qualcosa” disse Hime più calma “ e va bene . Fai come vuoi. Me ne starò qui rinchiusa per sempre se serve”
Rea la raggiunse e l’abbracciò
“ lo sai che non te lo permetterei. Rimarrei con te se  non avessi paura che Michelle possa far crollare la casa” disse Rea facendola ridere “ e sai anche che Hitomi ti verrebbe a cercare se tu sparissi. Voglio solo che il primo amore di Hitomi sia il più bello possibile. Glielo devo.” Disse Rea piangendo.
“ lo so. Smettila di piangere , altrimenti il tuo bodyguard se la prenderà con me” disse Hime facendola ridere.” Parli del diavolo”
Donnie e Raph fecero capolino
“va…tutto bene?” chiese Donnie
“ si . abbiamo finito. Posso chiederti una cassetta del pronto soccorso?” gli chiede Hime
“ si certo. E’ qui”
“ tutto bene?” chiese Raph guardando Rea , aveva pianto e si vedeva , e si reggeva la mano “ ti sei fatta male?”
“ colpa mia , mi sono arrabbiata e …. Le ho dato uno schiaffo” spiegò Rea
Allora era proprio vero che con un pugno si sarebbe rotta una mano.
“ dammi la mano , te la rimetto a posto come posso. Io non ho i poteri curativi di Hitomi però” disse Hime
“ va bene lo stesso” disse Rea sorridendo.
Nessuno disse niente mentre Hime le fasciava la mano , c’era una strana atmosfera di calma dopo una tempesta.
“ Donatello , so che non mi conosci nemmeno ma dovrei chiederti un grande favore” disse Hime
“ah dimmi pure”
“ posso stare qui nel tuo laboratorio per qualche giorno?”
“ cosa?” che razza di richiesta era quella?
“ Donnie te lo chiedo anche io. Solo per qualche giorno e… parlerò io con il maestro Splinter” intervenne Rea
“ io…. Non saprei. Questo posto non è adatto per viverci ,è pieno di cianfrusaglie , non è molto pulito e il bagno è …bhe… essenziale” disse Donnie
“ non preoccuparti , mi arrangerò “ disse Hime
“ io ti porterò quello di cui hai bisogno “ disse Rea
Donnie era spiazzato “ deduco che ci sia una motivazione importante per spingervi a chiedermi una cosa del genere “
“ molto” disse Rea
“ e va bene.”
“ Grazie “ dissero insieme sorridendo
“ siamo deboli fratello” disse Raph a Donnie facendolo ridere.

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Capitolo 14
*** La nostra storia ***


Scusate l'attesa ma sono stata fuori casa per una settiman ^_^. Eccomi con un altro capitolo e un nuovo disegno, Buona lettura e spero vi piaccia.

Intanto il resto della banda non sa ancora niente di tutta questa storia.
Infatti proprio in quel momento Leo era andato nella sua stanza per la meditazione.
Come ormai succedeva da giorni aspettò di sentire la sua voce.
“Amai” provò a chiamarla ma ancora niente. Strano , forse ha avuto da fare .Leo si fece un po’ triste, ma cosa poteva farci. Non poteva avvertirlo , oltre a quella strana sincronia non avevano altro mezzo di comunicazione. Quanto avrebbe voluto avere il suo numero di telefono e poterla vedere solo una volta.
“eccomi”
Finalmente la sua voce
“ehi. Ti ho disturbato?”
“ no è che… oggi faccio fatica a concentrami “
Leo si fece attento. Sentiva  che c’era qualcosa che non andava :
“è successo qualcosa di grave?”le chiese sperando che gli avrebbe risposto.
“ non lo so “ disse lei “ forse ho fatto qualcosa che ha fatto arrabbiare mia sorella. Credo che mi odi”
“ dai , questo non può essere possibile. Tra fratelli si litiga ma non ci si può odiare”
“lo spero….sta di fatto che non è tornata a casa e sono preoccupata” disse lei
“ mi dispiace . Vorrei poter fare qualcosa per te”
“ti ringrazio ma … “
“non vuoi crearmi fastidi?” la anticipò lui. Ormai aveva capito come ragionava . Era la classica persona per cui gli altri avevano la precedenza. Anche lui era un po’ così a causa del suo ruolo di leader.
“non dovresti tenerti sempre tutto dentro. Sono sicuro che ci sia un sacco di gente che potrebbe aiutarti se solo glielo chiedessi”
“ma io……” le vennero in mente le parole di Rea – sai benissimo che noi non la pensiamo così-
“ posso aiutarti io . Basta ch e tu me lo chieda”le disse Leo
Hitomi era turbata .Le sue parole , la sua voce…… avrebbe voluto cedere. Ma come poteva?”
“ ti ringrazio. Ma sono sicura che le cose si aggiusteranno” niente , non cedeva” devo andare , voglio aspettare il ritorno di mia sorella”
“ capisco. A domani allora”disse Leo un po’ amareggiato.
Ci era quasi riuscito , stava per conquistare la sua fiducia. Ma era inutile restare li a piangersi addosso . Così uscì dalla stanza della meditazione per tornarsene in salotto. Forse era meglio rilassarsi con i suoi cartoni preferiti.

“ma che….?” Esclamò Leo.
In salotto non c’era nessuno , ovvero,. sembrava che fossero tutti scappati all’improvviso. La tv accesa col gioco di MIky che stava  andando avanti da solo , nessun segno di Raph e c’era troppo silenzio in giro.
Ma dov’erano tutti?
Intanto nel laboratorio di Donnie c’era la folla scomparsa.
Il maestro Splinter era stato chiamato per poter parlare con Rea ed Hime di una questione urgente a quanto pareva .
“ buongiorno Maestro Splinter “ salutò educatamente Rea
“ ben tornata. Lei è un’altra delle tue sorelle?” chiese il maestro
Hime non rispose , era troppo occupata a trattenersi dal piangere dalla visione che aveva di fronte , un topo geneticamente modificato e aveva il sospetto che avesse una storia diversa dagli altri.
“ si. Lei si chiama Hime. Hime , Hime….” La richiamò Rea
“ ah si scusa. E’ un vero piacere conoscerla maestro Splinter” salutò Hime.
“ oooooooooooh , lei è quella con cui parlava quella volta Michelle” disse MIky elettrizzato
“esatto . Hime lui è Michelangelo”  li presentò Rea
“ salve. E’ così lui è l’amichetto di Michelle ah ah ah sono due gocce d’acqua “
“ tornando a noi  , di cosa volevate parlarmi ?” chiese Il maestro
“ giusto. Volevo chiederle il permesso di far rimanere Hime qui per qualche giorno “ chiese Rea
“mmm….una richiesta alquanto insolita. Posso sapere il perché?”
Ecco la nota dolente.
“ potremmo parlare in privato maestro se…non le crea disturbo?”chiese Rea
“certo che no. Ragazzi vi dispiacerebbe lasciarci soli? “
“ noooo uffaaaaaa. Io volevo ascoltare” piagnucolò Miky
“ e smettila “ disse Raph colpendolo con un pugno sulla testa.
Così tutti e tre ritornarono in salotto.
“ragazzi…” Esclamò Leo raggiungendoli “ma dove eravate tutti?”
“nel laboratorio di Donnie” disse Miky
“ e perché?”
“ bhe ci sono Rea e la sorella , che ha trovato Donnie ,che volevano parlare col maestro Splinter di qualcosa che però non hanno voluto dirci “ tentò di spiegare Miky , ma con scarsi risultati considerando la faccia di Leo
“ come scusa?”
“ aaah Leo meglio che ti siedi perché è una cosa lunga da spiegare” gli disse paziente Donnie.

Intanto nel laboratorio
“ sono tutto orecchi “ disse il maestro Splinter
“ Prima di tutto voglio ringraziarla per averci accettate come amiche dei suoi ragazzi anche se non sapeva niente di noi “ iniziò Rea “ ma a quanto pare le nostre famiglie sono legate da un bizzarro destino. Proprio per questo voglio che lei sappia tutta la nostra storia .”
“ procedi allora” la esortò Splinter
“ Noi non siamo sorelle di sangue , non veniamo dalla stessa famiglia l’unica cosa che ci accomunava era l’essere sole. Io ero un’orfana , da quando ho memoria sono stata sempre in un orfanatrofio. Erano gentili con me ma… eravamo poveri. Poi all’età di 10 anni circa ci siamo accorti che avevo dei problemi di salute. Il mio corpo si stava indebolendo. Mi facevo male con niente e se giocavo con gli altri bambini poi dovevo rimanere ferma a letto per mesi a causa di varie fratture. Così fui costretta ad isolarmi per la mia sicurezza e anche  perché le cure poi costavano troppo. “ non le piaceva ricordare quei momenti , ricordava perfettamente la tristezza che provava stando ad una finestra guardando i suoi amici giocare . “ però stando sola mi sono ingegnata per passare il tempo e così che scoprii di aveva anche qualcosa di buono , avevo una mira eccezionale . Non era questione di vista , anche ad occhi chiusi sapevo dov’era il bersaglio e lo centravo. Era un dono che avevo.” Ricordava quei pochi momenti di felicità che provava quando con una pallina riusciva sempre a centrare un cerchio disegnato sul muro “ ma la mia malattia stava degenerando, anche stare in piedi mi comportava delle microfratture alle gambe. Era un inferno. Poi un giorno una bambina si avvicinò a me , l’avevo vista spesso in giro ma non avevo mai avuto l’opportunità di parlarle o giocarci. A quanto pareva era una bambina speciale , non ci dissero mai il perché. Era una bambina molto bella e timida ma venne comunque da me e cominciò a farmi compagnia ed io gliene ero davvero grata. “
“posso dedurre che quella bambina fosse la famosa Hitomi giusto?” disse sorridendo il maestro Splinter “quando i miei ragazzi parlano io ascolto sempre cosa dicono “
“ immagino. SI era Hitomi. Non mi faceva solo compagnia ma mi sentivo anche meglio . Poi un giorno Hitomi disse che forse poteva aiutarmi a stare meglio ma che non dovevo dirlo a nessuno. Stava appena cominciando a scoprire i suoi poteri e aveva deciso di usarli per aiutare me. E ci riuscì…. Certo non potevo tirare pugni o fare judo ma almeno potevo stare in piedi , potevo toccare le cose e abbracciare le persone. Potevo ricominciare a vivere. Poi Hitomi mi spiegò che cosa aveva fatto e delle sue grandi capacità e mi disse anche che tra poco sarebbe stata adottata da un famiglia molto ricca.Non mi sembrava molto felice della cosa .E fu li che presi la mia decisione. L’avrei sempre protetta grazie alla forza che lei stessa mi aveva ridato. Hitomi andò dalla sua nuova famiglia e non la vidi per qualche anno . Mi ero molto preoccupata del fatto che non si fosse mai fatta sentire, non era da lei. Così appena ne ebbi l’occasione me ne andai dall’orfanatrofio e andai da lei. Fu uno spettacolo orribile. La villa era in fiamme ma non sentivo grida o gente che scappava . Era un silenzio agghiacciante. Decisi di entrare per trovare Hitomi ma….me la trovai proprio all’entrata mentre cercava di uscire portando qualcosa con se. Rimasi scioccata ,  era in lacrime, dimagrita e sfinita. Io l’aiutai ad uscire da li e mi accorsi che aveva un bambina con se identica a lei.”
Nessuno osava interromperla , Splinter era semplicemente incredulo da quel racconto ed Hime bhe,….aveva ascoltato quella storie troppe volte.
“ mi disse  solo che dovevamo nasconderci al più presto. Poi quando fummo al sicuro mi raccontò cosa le fosse successo. Quella famiglia l’aveva adottata per uno scopo preciso. Sapeva delle sue immense capacità e voleva sfruttarle per avere il potere assoluto. Hitomi non ha solo poteri curativi ma il suo potere più grande e la sua risonanza. Può entrare in contatto con le persone  in modo profondo portandole anche ad annullare se stesse . Può cambiare i loro pensieri e le loro idee. Può trasformare il più feroce dittatore in un santone benefattore o viceversa. Ma a lei non era mai interessato quel lato dei suoi poteri . L’hanno analizzata , usata come cavia perché miravano a duplicarla”
“duplicarla?” chiese Splinter
“ si. Si immagini un esercito di persone con quel potere ai proprio ordini. Ma per fortuna non era una cosa semplice e fallirono a parte…..”
“ …me” concluse Hime
“ tu?”
“si io sono l’unica copia rimasta in vita. Ma non ho nemmeno lontanamente le capacità di Hitomi . Lei mi volle salvare perché aveva visto che ero viva, non gli interessava se fossi solo un prodotto da laboratorio , lei voleva crearsi da sola la propria famiglia. “
“ e ci è riuscita no? “ disse Rea sorridendo
“ ragazze questa storia è a dir poco sconcertante e noi ne abbiamo viste tante. Ma ancora non capisco la vostra strana richiesta”
“ oh bhe…. A quanto pare Hitomi è entrata in contatto con Leo”disse Rea arrossendo
“Leonardo?”
“si. Praticamente possono entrare in contatto col pensiero se così vogliamo dire e…a quanto pare hanno legato molto”
“ma davvero?” disse sorridendo Splinter. Adesso capiva dell’improvviso buon umore di suo figlio.
“il problema è che nessuno dei due sa chi sia l’altro “
“ e perché?”
“Hitomi  pensa che essere in contatto con lei sia pericoloso , a causa delle innumerevoli persone che la cercano e Leo …bhe immagino che non pensa che il suo aspetto sia adeguato a lei”
“ capisco”
“ il priblema è che Hime adesso ha visto i ragazzi e purtroppo tra lei e Hitomi c’è una sintonizzazione spontanea che le permette di leggerle il pensiero senza volerlo “
“ oh….” La cosa si faceva sempre più complicata
“ ma a quanto pare Donnie è riuscito a creare una schermatura talmente perfetta che in questo laboratorio anche il loro contatto svanisce. Quindi io le chiedo di far stare Hime qui finchè non riuscirò a fa incontrare quei due in tranquillità … glielo devo” disse Rea disperata. Capiva che era una richiesta sciocca, era una cotta tra adolescenti ma era importante.
“ capisco. Devo ammettere che la vostra storia ha dell’inverosimile , ma vorrei solo soddisfare una mia personale curiosità se permettete. Invece Michelle , com’è entrata nella vostra famiglia”
“ bhe… mentre cercavamo l’ennesimo posto sicuro trovammo questa bambina in lacrime . Ci accorgemmo che li vicino era pieno di detriti e
anche che c'era molta confusione. Persone infuriate armate di mazze che cercavano qualcuno. Fu così che Hitomi le chiese se era lei che stavano cercando. Lei ci disse di si. Allora decidemmo di portarla con noi ma lei non voleva seguirci. Era terrorizzata , diceva solo "non posso , vi distruggerei "e senza volerlo con un piede cercò di fare resistenza ma creò un cratere praticamente . Anche lei aveva una forza sconosciuta che a quanto pare non riusciva a controllare. Allora capimmo che aveva creato un disastro senza volerlo ma che quelle persone le stavano dando la caccia. Fu Hime a reagire. È sempre stata la più svelta ed intelligente e con un colpo ben piazzato la fece svenire e scappammo. Col tempo ha imparato a controllarsi e in più Hime le ha costruito degli stivali speciali che canalizzano meglio la sua forza. " concluse Rea
" bene. Posso essere soddisfatto , voi avete dimostrato di avere fiducia in me raccontandomi cose tanto intime su di voi e quindi voglio contraccambiarla dandovi il permesso di stare qui. " 
"La ringrazio infinitamente maestro "disse Rea 
"Naturalmente non racconterò niente ai ragazzi , credo che sia qualcosa che dobbiate confessare voi stesse" 
"Lo credo anche io. Bene adesso ho un'altra cosetta  da fare ,parlare con Leo." 
" non credi di star correndo un po' troppo? Sei esausta e sai meglio di me che il tuo corpo ha bisogno di riposo più degli altri" le disse Hime 
" e va bene. Torno a casa e ti porto le cose necessarie " disse Rea 
"Manda Michelle sono sicura che sarebbe superfelice di giocare un po' col suo amichetto " 
" hai ragione. Va bene allora noi ci vediamo domani e se hai bisogno di qualcosa fammelo sapere " disse Rea poi insieme al maestro tornarono in salotto dove c'erano i quattro fratelli in un silenzio quasi anomalo. 
"Ragazzi abbiamo finito. Donatello fai in modo che la nostra ospite sia comoda e che abbia tutto il necessario " 
"Si sensei " e si fiondó nel laboratorio 
" Leonardo accompagna a casa Rea per favore " disse il maestro ,voleva darle l'occasione di parlargli . 
" ma....   posso farlo io " disse Raph 
" non preoccuparti  sarai stanco ,in fondo per colpa mia sei in giro da stanotte . Tanto tornerò domani " disse Rea ,aveva capito l'intento del maestro 
" e va bene, Come volete voi. “E si mise seduto tenendo il broncio 
" allora avviamoci , sarai stanca anche tu" disse Leo 
" un pochino. A domani ragazzi , ah Miky  tra un po' farò venire Michelle " 
" siiiii ci divertiremo un mondo " disse Miky contento 
" ma ti avviso non farle mangiare troppe schifezze" 
" e va bene" 
Così si avviarono verso l'uscita lasciando un Raph abbastanza arrabbiato. 


Donnie era nel laboratorio e stava cercando di mettere un po' in ordine , volevo renderlo vivibile per una ragazza. Intanto Hime  se ne stava seduta senza dire molto ,  immersa nei suoi pensieri, aveva un' aria molto triste. 
" tutto bene?" le chiese 
" posso farti una domanda ?" 
" certo" 
" ti sei mai sentito inutile, un peso , qualcosa che non dovrebbe nemmeno esistere ?" 
" bhe .. A volte è capitato. Tra i miei fratelli io sono il meno forte ,l'unico mio pregio è il mio cervello ma non sempre  è necessario . però il sensei mi ha fatto capire che ognuno di noi ha delle qualità e quindi ha uno scopo e un modo per rendersi utile e questo è il mio"rispose Donnie sperando di tirarle un po' su il morale.. 
"Capisco " rispose semplicemente 
" sai io credo che le tue sorelle ti vogliano veramente molto bene , mi è bastato vedere lo sguardo di Rea , si vede che è preoccupata " 
" Rea è fatta così , la sua premura è che tutti stiano bene ..tranne lei. Molto spesso si trascura " 
"Quindi mi stai dicendo che quella preoccupata sei tu" disse Donnie sorridendo. Le ricordava un po' Raph , sempre a fare il duro ma sotto sotto si preoccupa per tutti. 
"Sei davvero un cervellone. Aaaaah e va bene se devo restare qui almeno non voglio che sia tempo sprecato. Prima ti aiuteró  a mettere a posto , dopo voglio sapere tutto sulla vostra storia e sul mutagene e per ultimo voglio sapere tutto il progetto su questa schermatura" disse Hime con uno strano fuoco negli occhi , ci sarebbe stato da divertirsi. 

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Capitolo 15
*** Dottoressa strano amore ***


Intanto Rea e Leo erano usciti dalle fogne 
" bene , di solito tu e Raph come vi muovete ?" chiese Leo 
" di solito mi prende sulla schiena visto che io non posso ne correre ne saltare" disse Rea arrossendo un po' 
" va bene , ma promettimi di non dirglielo , se sapesse una cosa del genere  mi ucciderebbe" 
" addirittura?" diss Rea 
" ti avviso che Raph è un tipo mooolto geloso" 
" ma... Noi non stiamo insieme " disse Rea arrossendo 
" anche se fosse.... Si vede che vi piacete. Adesso salta su" disse Leo 
" Leo posso farti una confessione sperando anche non ti arrabbierai ?" gli chiese Rea mentre erano in viaggio
" certo" 
"Ecco ho saputo della tua prima cotta andata male " 
" accidenti a Raph " 
" non prendertela con lui , sono stata io a chiederglielo " 
" non importa. Capita di avere delle batoste. " 
" posso chiederti se ora ti piace qualcuna?" Rea sperò davvero che Leo fosse sincero con lei. 
" si" disse semplicemente " e sappi che nessuno dei miei fratelli lo sa" 
" a cosa devo tutta questa fiducia?" 
" sei una ragazza.Sai tra ragazzi questi discorsi non vengono mai presi molto seriamente " 
" capisco. Bene allora raccontami un po' ,in quanto ragazza potrei aiutarti" 
" diciamo che di lei conosco solo la sua voce e mi è bastato questo per innamorarmi. L' unico problema è che lei non vuole esporsi più di così, vorrei aiutarla perche sento che ha tanti problemi " 
" è una cosa molto romantica. Tu...vorresti vederla?" 
"Non sai quanto. Mi basterebbe guardarla solo da lontano ..." 
" perché solo da lontano? Non sarebbe meglio parlarsi faccia a faccia?" Rea si stava a avvicinando al problema 
" io.....ho paura che....si spaventerebbe troppo e ..smettesse anche di parlarmi" confessò lui 
" e perche? Come vedi per me ,Michelle e Hime  non è stato un problema" 
" ma voi siete state un miracolo praticamente " 
" c'è ance la vostra amica April e il vostro amico Casey no?" 
" un bel pugno a quella bocca larga non glielo toglie nessuno. Non lo so Rea , non vorrei rovinare tutto " concluse con un tono molto triste. Rea stava riflettendo, doveva esserci un modo per fargli capire com'era la situazione senza però sbattergliela in faccia. 
" siamo quasi arrivati " 
Idea. 
"Leo ,portami sul tetto per favore" 
Una volta arrivati 
" ti voglio consigliare una cosa , vedi queste finestre coperte da delle tende qui sotto? Noi abitiamo li. Se aspetterai 5 minuti e ti apposterai li dietro forse potrei farti capire un paio di cose " 
" cosa? Ma...."Leo davvero non capiva cosa volesse dire Rea 
" ti prego , poi vedrai che ti saranno chiare molte cosa. Buonanotte Leo." e andò verso casa. 
Leo fece come le aveva detto. Si calò fino alle finestre e aspettò... 
" sono tornataaaa" urlò Rea 
" ciaoooo Reaaa. Visto ?ho fatto la brava " disse Michelle 
" vedo" 
" Rea.. Allora? L'hai trovata?" chiese Hitomi preoccupata 
" si , sta benone . indovina un po' ha trovato il rifugio dei ragazzi e ha trovato il laboratorio di Donnie e lo sai com'è fatta quando vede un laboratorio." disse Rea 
" meno male . Ma lei dov'è? " 
" a quanto pare ha iniziato un esperimento con Donnie. E vuole finirlo assolutamente , rimarrà lì per qualche giorno" 
" oh... Va bene." disse Hitomi , anche se aveva una faccia così triste.
" non ce l' ha con te ,anzi se vuoi possiamo andare anche noi li "le. disse Rea 
" non importa , non è educato dare così fastidio" disse Hitomi ,una risposta prevedibile 
" come vuoi. Michelle ho già avvisato i ragazzi che saresti andata da loro per portare delle cose ad Hime”
"Yhuuuuuhuuu sii così posso giocare un po' con Miky" 
"Vado  a preparare la borsa per Hime, adesso puoi rilassarti , va tutto bene "detto questo se ne andò lasciandola sola con i suoi pensieri. 
Intanto c'era qualcun altro pensieroso,anzi più che un pensiero era diventata un ossessione. Sredder era da quella notte che si era rinchiuso nel suo pauroso silenzio. Nessuno osava avvicinarsi anche perché e chi ci aveva provato l' aveva pagata cara. Avevano perso quelle po ne tracce che erano riusciti a trovare e in più aveva scoperto che c' era un nemico temibile. Che quelle dannate tartarughe si fossero alleate con qualcuno? Chi era quel cecchino formidabile? Era pericoloso ,perché poteva fermati , colpiti. E ucciderti senza che tu riesca nemmeno a vederlo . Era rimasto colpito , ormai aveva capito che la forza bruta senza cervello non poteva portare a niente  ma un guerriero capace di attaccare da quelle distanze sarebbe stato davvero un grande colpo. Oraberano due le cose che cercava , quell' immenso potere e quel grande cecchino. 


Intanto Leo era arrivato  a casa , aveva fatto la strada insieme a Michelle  che non aveva fatto altro che chiacchierare a manetta ma lui aveva ascoltato molto poco. 
"Siamo arrivaaatiiii "urlo Michelle 
" ciaoooo" disse Miky fiondandosi da lei 
" finalmente ,ho già preparato i giochi da fare" 
" siiii. Prima vado a dare queste cose ad Hime" 
Cosi i due andarono in laboratorio 
Rimasero solo Leo e Raph . quest'ultimo era immobile sul divano e non aveva detto ancora niente. Leo alzò gli occhi al cielo , ma quanto si poteva essere orgogliosi? 
" è tornata sana e salva a casa e non è successo niente " esse lui, 
. Raph non rispose ma la sua muscolatura si rilassò. 
" però hai ragione quando dici che è troppo leggera "disse Leo volendolo provocare e infatti ... 
" tu brutto ....." sbottò Raph cercando di afferrarlo 
" ah ah ah è uno spasso farti ingelosire . Ma una cosa te la dico , quella ragazza è davvero un genio  ed anche troppo perfetta per te quindi cerca darti una svegliata e non fare cavolate. Trinitela più stretta possibile"gli disse serio 
Raph lo aveva ascoltato , era serio, e brontolando si avviò in camera sua dicendo " questo lo sapevo già. 
Leo rimasto da solo finalmente poté finalmente metabolizzare quello che aveva scoperto. Quella voce che tanto amava apparteneva alla famosa Hitomi. La ragazza  misteriosa che tutti proteggono e che tutti cercano per i suoi grandi poteri. L'aveva ascoltata da dietro la tenda , l'ansia voce dolce dal tono triste e preoccupato. A quanto pare le dispiaceva che sua sorella avesse deciso di restare a casa loro.  Aveva cercato anche di poterla vedere ma attraverso le tende . Aveva visto che era alta quanto Rea e. Ne aveva dei capelli davvero lunghissimi. La sua fantasia stava galoppando e in ognuna di queste il risultato era sempre meraviglioso. Però forse aveva capito cosa voleva dire Rea. Come loro anche lei ne aveva viste tante e che avrebbe potuto anche accettare il suo aspetto .

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Capitolo 16
*** Sveglia. ***


Buonagiornata a tuttiiiiiii. Purtroppo le visual della storia calano :( ma non importa . Per i pochi fedeli la storia continuerà , anche perchè mi sta piacendo un sacco scriverla <3. Ecco il nuovo capitolo e Buona Lettura.


Donnie ed Hime  erano stati quasi tutto il giorno nel laboratorio per renderlo un posto vivibile e ci stavano riuscendo alla grande. Era tutto più pulito , avevano creato un piccolo angolo notte con tanto di tendina che faceva da separé e i due scoprirono che la compagnia dell'altro era stimolante . Infatti discutevano di ogni cosa , per gli altri sembrava che litigassero e basta invece si divertivano parecchio.  

"Credo che possa bastare per oggi non credi?" disse Hime  lasciandosi andare su una sedia 
" direi di si, sarai esausta " disse Donnie 
" un po' . Voglio solo ricordati che non devi badare a me , questo rimane il tuo laboratorio , quindi quando ti serve 
non esitare ad usarlo " 
" anche se me lo dici non posso irrompere qui senza nemmeno bussare ,in fondo c'è sempre una ragazza qui dentro no?" 
" sei veramente un gentiluomo allora ah ah ah "disse Hime  ridendo ,davvero non aveva conosciuto nessuno così 
" e cosa c'è di male?"disse Donnie con un po' di broncio 
"Niente " rispose lei per poi finire a perdersi nei suoi pensieri. 
" ti lascio un po' da sola e vado a prenderti la cena , avrai fame " 
" in effetti si, ti ringrazio " gli disse Hime sorridendogli facendo arrossire il povero Donnie 
Hime rimase da sola , era una situazione strana ma non le dispiaceva. Per la prima volta da quando aveva memoria poteva avere la sua mente tutta per se ,poteva pensare a quello che voleva e provare quello che voleva . Era talmente libera che aveva quasi paura . Aveva tante cose su cui riflettere , prima di tutto su quella geniale schermatura ,voleva studiarla per capire se si potesse realizzarne una più piccola in modo da averla sempre , ovunque andasse. Seconda cosa voleva sapere il più possibile sulla mutazione dei ragazzi e del loro maestro , la genetica era il suo campo ,in fondo anche lei ,non era altro che un prodotto da laboratorio. 
" ecco la cena , devi sapere che noi mangiamo prevalentemente pizza " 
" povera me , diventerò una balena allora" disse Hime " ma grazie per la cena" e cominciò a mangiare "che fai lì impalato? Siediti e fammi compagnia no?" 
" ah...va bene" e si sedette di fronte a lei 
" bene ,mentre io mangio puoi raccontarmi la vostra storia , così comincio a capirci qualcosa" disse Hime mentre mangiava la prima fetta di pizza 
" d'accordo. Il nostro maestro era un uomo. Il suo acerrimo nemico pur di conquistare il mondo si è unito a forze aliene chiamate crang . Questi alieni stavano mettendo a punto un mutagene ma credo che sia ancora incompleto .  Il nostro maestro ne fu contagiato trasformandolo in quello che è ora" Donnie si fermò 
" perche ti sei fermato?"disse Hime  era molto curiosa 
" ah scusa , pensavo di annoiarti . Comunque il nostro maestro si nascose nelle fogne e poco dopo trovò noi . Eravamo poco più che cuccioli ma eravamo entrati in contatto con il mutageno e ci trasformando in quello che vedi. Ci crebbe come figli suoi e da maestro di arti ninja che era ci addestrò a quest’arte convinto che avremmo potuto fare del bene e aiutare la gente. Questo è quanto" concluse Donnie 
Hime stava finendo di mangiare un' altra fetta di pizza ma intanto stava già ragionando 
"È tutto mooolto interessante e complicato. Questo mutagene reagisce in modo diverso in base alla razza con cui viene mescolata. Ci sono stati altri casi?" 
"Si , due nemici sono stati fusi con un cane e un pesce " 
" davvero? E secondo te il risultato com'stato? Più umano o animale?" 
" credo più animale . Poi c' è stato una caso di un piccione mutato ed anche qui ecco ...il risultato non è stato gradevole " Disse Donnie. ,sapeva di non poter criticare in alcun modo altre creature per il suo aspetto ma  
" guarda che puoi dirlo apertamente. Voi siete carini , avete ereditato le parti più umane dalla mutazione "disse Hime ,aveva capito cosa stava pensando Donatello 
" ah,.... Ti ringrazio " Donnie era rosa dall'imbarazzo 
" ed è proprio questo che devo capire ,il fattore scatenante. Potevate acquisire qualsiasi forma , più animale ad esempio e invece .... Eccovi qua. Bene... Prima di andare a nanna ti devo chiedere solo una cosa , domani vorrei studiare il progetto della schermatura se non è un problema per te " 
" oh... No . Posso sapere il perché?" 
"Perché potrebbe essere la chiave per la mia libertà .Notte Donatello"disse Hime sparendo dietro il separé lasciando Donnie alquanto perplesso. 

Passarono un paio di giorni e non era successo niente di rilevante più o meno. Per il fatto che Hime non c'era dovevano controllare sopratutto il palazzo e quindi non potevano muoversi troppo . Raph era diventato molto sospettoso e geloso , per quanto fosse possibile , perche vedeva spesso Rea e Leo scambiarsi delle strane occhiate . Donnie non era più uscito dal rifugio da quando c'era Hime , rimanevano tutto il tempo nel laboratorio a lavorare a chissà che cosa , ma sembrava interessarli parecchio . 
Rea era un po' preoccupata , prima per il fatto che Hime era ancora costretta nel laboratorio , secondo era che tra Hitomi e Leo non era cambiato niente. Aveva cercato di parlarne con Leo e sembrava che Hitomi si fosse chiusa ancora di più in se stessa. Non andava bene. In più aveva il sospetto che Raph fosse un arrabbiato con lei. Parlava meno del solito e aveva la sua espressione brusca quasi sempre. Per non parlare del brutto presentimento che avvertiva. Si sentiva osservata ma non aveva visto niente. 
Anche Leo aveva visto che Rea era molto preoccupata e stanca , si stava facendo carico di troppe cose , tra cui anche la sua situazione sentimentale. Ma l'unico da biasimare era Raph , quello stupido era troppo intento a tenere il broncio invece di aiutarla .  Arrivati a casa gli avrebbe fatto un discorsetto . 
Anche quella giornata era finita e ognuno andò a casa . Rea aveva chiesto a Michelle di andare a vedere se Hime avesse bisogno di qualcosa. Salutò tutti e Raph rispose in modo molto freddo.Allora era davvero arrabbiato con lei . Ma ora doveva risolvere un altro problema. Rientrata a casa trovò Hitomi , come succedeva sempre in quei giorni , persa nei suoi pensieri. La situazione non si era sbloccata per niente ed era preoccupata . Hitomi si stava isolando sempre di più e forse credeva di sapere il motivo . Hime . 
" tutto tranquillo " disse entrando e lei le rispose con un semplice cenno. Era un vizio quel giorno. 
"Hitomi , vorrei chiederti un favore " 
" dimmi" 
" vorrei che tu parlassi con me e che fossi sincera per favore" andò dritta al punto 
"Non so cosa dirti " rispose senza guardarla negli occhi 
" Hitomi non offendere la mia intelligenza. Sei triste , rassegnata e impaurita. Perche per una volta non cerchi aiuto. Il mio aiuto. Forse non ti fidi di me?" 
" non è vero" 
"Allora non mi ritieni all'altezza " continuò 
"Lo sai che non è vero" 
" io non lo so più cosa è vero . Io non so più a cosa credere ormai . Si vede che hai qualcosa che ti affligge e ti fa stare male eppure non ne parli con nessuno . Credevo che fossimo una famiglia" concluse con uno sguardo molto triste. 
"Rea...io... " Hitomi era combattuta , non voleva che Rea pensasse che non fossero importanti ma era complicato 
Rea si stava arrabbiando. Che Hime avesse ragione?_ l'hai vista , lei non vuole fare niente _  e lei non poteva permettere che Hime rimanesse rinchiusa nel laboratorio mentre Hitomi aveva deciso di starsene ferma senza fare niente. 
"Bene . Come vuoi. Rimani pure da sola a non fare niente. Pero ti dico che basterebbe un solo passo per essere felice. Tu hai paura di essere felice , è l'unica cosa che riesco a capire. Io continuo con la guardia , non mi va di starmene con le mani in mano" detto questo riprese il suo arco e si avviò verso il tetto lasciando Hitomi da sola forse ancora più depressa di prima , ma forse le aveva dato qualcosa a cui pensare. 

Anche le tartarughe erano arrivate a casa. Hime e Miky  andarono nel laboratorio e Leo e Raph rimasero in salotto. 
"Raph  possiamo parlare un po'?" 
"E di cosa?" rispose brusco 
" del motivo per cui sembri così arrabbiato per esempio " 
" non soni arrabbiato" rispose 
" allora perché hai trattato Rea in modo cosi freddo ?" 
" a te cosa te ne importa ?" 
"  me ne importa perché ho notato che ci è rimasta male " 
" oh...la conosci proprio bene allora" disse lui con uno strano sorrisetto.  E Leo finalmente capì. 
" non ci posso credere. Sapevo che eri un tipo geloso ma non fino a questo punto" 
" di cosa stai parlando?" 
" tu pensi che tra me e Rea ci sia qualcosa vero?" 
" ultimamente andate molto d'accordo. Ho visto come parlottate fitto e vi guardate da lontano .Non sono stupido." disse Raph 
"Ma ti stai impegnando molto per sembrarlo . "replicò Leo , quella conversazione era incredibile.  
" Dai . Non puoi negare che qualcosa sta succedendo, almeno vorrei che uno dei due me lo dicesse in faccia" 
Leo sospirò, era vero che lui e Rea in quei giorni parlavano spesso ma non c'era niente di male , ma Raph , come già sapeva era un tipo molto geloso. 
" ascoltami bene . Tra di noi non c'è niente. Primo si vede che vi piacete " 
E Raph arrossì 
" secondo ..... A me piace un'altra" ora toccava a lui arrossire. 
Raph lo fissò sorpreso 
"Già. Rea lo sa e.....sta cercando di aiutarmi " 
" te lo stai inventando" 
" certo che no. Ascolta Rea è davvero eccezionale ,pensa sempre ai bisogni di tutti e non immagini nemmeno la fatica che sta facendo in questi giorni per la sua famiglia e per me. Non aggiungere anche il tuo malumore non se lo merita . " Raph guardò suo fratello negli occhi , era sincero. Si accasciò sul divano. Provava sentimenti contrastanti. Era sollevato per il fatto che tra Rea e Leo non ci fosse niente ma si sentiva anche in colpa per averla trattata in quel modo e soprattutto per non riuscire a capirla cosi bene come ci riusciva Leo. Forse era il suo orgoglio ad impedirglielo . 
" ah... Forse è vero che non me la merito." disse Raph  afflitto
" ma no....." gli disse Leo appoggiando una mano sulla sua spalla 
" io...non riesco a capirla bene come te. Voi due siete così simili e..... Vi vedo bene insieme per questo ho pensato....." ma si bloccò
" è vero siamo simili ma... Questo non vuol dire niente . È di te che si è innamorata " disse Leo facendo cambiare colore a suo fratello " e col tempo imparerai  a capirla meglio di chiunque altro , basta che cominci ad essere un po' più onesto con te stesso" concluse Leo. Raph chiuse gli occhi e fece un lungo respiro e poi si alzò dal divano 
" dove vai?" 
"Vado da lei" disse semplicemente prima di fiondarsi verso l'uscita. 


Rea era sul tetto ,si sentiva uni schifo.  Aveva costretto Hime ad una reclusione forzata e alla fine Hitomi era ancora più triste di prima. In più Raph ce l'aveva con lei. Forse aveva capito il perché. In questi giorni l'aveva trascurato un po' e cercava ogni pretesto per parlare con Leo . Leo l'aveva avvisata che Raph era un tipo geloso. Sorrise a quel pensiero , come se fossero una coppia. Si rannicchió  su se stessa . Non voleva fare pensieri cattivi su Hitomi ma.... Se solo non avesse così tanta paura dell'ignoto parecchie cose non sarebbero successe. Ma in realtà era stata lei a volersi intromettere , avrebbe dovuto lasciare che le cose facessero il loro corso. Forse era lei che era troppo protettiva. 
" sono proprio una stupida" disse nascondendo la faccia tra le ginocchia. 
" non è vero" 
Rea alzò lo sguardo verso quella voce cosi bella e calda. 
" cosa ci fai qui?" gli chiese 
" a..... " caspita com'era difficile " chiederti scusa" 
" non ce ne era bisogno . Ci ho pensato ed è stata tutta colpa mia" disse Rea 
" non è vero. Tu fai così perche ti preoccupi per tutti ed è una delle tue qualità migliori. Ricordi? Sei il nostro angelo custode" Rea a quelle parole sorrise e ad arrossí, le piaceva quella definizione. 
" e io... Non ho mantenuto la mia promessa "continuò Raph 
" non mi pare" 
" ti avevo promesso che come tu sei il mio angelo custode io sarei stato il tuo. Eppure non sono riuscito a capire che tu stavi male che avevi bisogno del mio aiuto.E mi dispiace. " finì Raph. In fondo non era così difficile alla fine dire quello che si sentiva. 
"Ti ringrazio. In effetti mi sento un po' meglio sapendo che tu sei con me" disse Rea candidamente. Aveva davvero bisogno che ci fosse qualcuno a sostenerla e se quella persona fosse stata Raph ...tanto meglio . 
" bene adesso dimmi tutto , ti voglio aiutare" disse Raph 
Rea non disse niente ma si limitò ad indicargli di sedersi accanto a lei. Una volta che si fu seduto Rea si lasciò andare ed appoggiò la testa sulla sua spalla e Raph aveva preso fuoco. 
"Un giorno riuscirai a non andare a fuoco ogni volta che ti tocco?" disse lei ridendo senza spostarsi 
" non....non te lo posso garantire" le rispose Raph , era diventato di legno 
" per adesso non mi va di pensare a niente , posso stare un po' così? Sono stanca" disse Rea chiudendo gli occhi 
Raph si rilassò e disse " puoi stare così tutto il tempo che vuoi" 
Passò un po' di tempo quando.... 
"Puoi portarla dentro se vuoi" disse una voce.Raph saltò letteralmente , non si era accorto di niente. Si girò e vide che c'era una ragazza

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Capitolo 17
*** essere simili ***


Ringrazio ancora i pochi che mi seguono e grazie per le recensioni ^_^. Sono in un momento di stallo di ispirazione, capita a tutti , ma ne verrò fuori , promesso. Buona lettura.






Rimase spiazzato , era uguale ad Hime . No, simile . Questa ragazza aveva lo sguardo più 

Dolce e capelli molto lunghi e mossi e si vestiva come una piccola bambolina. 
" scusa se ti ho spaventato. Potresti portare Rea dentro? La sua salute è cagionevole e non le fa bene addormentarsi qui fuori" disse lei. Raph aveva capito chi era , ma era meglio non fare domande stupide in quel momento. Rea si era addormentata profondamente , era davvero esausta. La prese delicatamente in braccio e seguì la ragazza. 


Hime e Donnie erano ancora nel laboratorio . Hime stava studiando attentamente la schermatura . Donnie non diceva molto in realtà, uno ,non voleva disturbarla, due, le piaceva starla a guardare mentre rifletteva. In quei giorni stava vivendo una battaglia interiore . Hime le piaceva , era davvero carina , aveva un carattere molto forte e d era intelligentissima. Però allo stesso tempo aveva paura, paura di soffrire di nuovo . 
"Sei silenzioso " disse all'improvviso Hime 
"Non volevo disturbati " 
" ti ringrazio. Però se vuoi puoi aiutarmi , due cervelli sono meglio di uno." disse lei sorridendo. 
" va bene , però dovresti dirmi di cosa hai bisogno" Donnie non sapeva ancora niente del suo progetto. 
" hai ragione" disse Hime sospirando . 
" è una cosa troppo personale?" 
" direi di si. " 
" ah... Allora non importa , non voglio metterti a disagio " 
" sei davvero una persona gentile.  A volte mi chiedo cosa si provi ad esserlo" disse lei malinconica 
" ma tu sei gentile. Bhe a modo tuo" concluse guardando lo sguardo scettico dei lei. 
" ci sono vari tipi di gentilezza ,c'è quella più classica e diretta , c'è quella formale indotta dalla società e poi c'è quella nascosta. Persone che sono gentili ma che non vogliono mostrarlo in pubblico, e mascherano le loro azioni con scuse assurde , oppure hanno il coraggio di prendere decisioni discutibili per il bene comune" 
" questa è davvero nuova" disse Hime sorridente 
" bhe  anche mio fratello  Raph è fatto così, è burbero , collerico e a volte dice cose solo spinto dalla rabbia ma.... È molto gentile e premuroso con le persone che ama. " 
" Raph sarebbe la guardia del corpo ?" disse Hime facendolo ridere " non riesco ad immaginarmelo " 
" non lo hai mai visto coccolare Spike ,la sua tartaruga domestica" 
" ah ah ah devo vederlo" Hime si sentiva già meglio, Donnie era capace di rilassarla. Aveva deciso che poteva fidarsi di lui. 
" ho deciso che ti racconteró  la mia storia "  disse Hime . Donnie non disse niente ma si fece attento, aveva l'impressione che sarebbe stata una storia interessante. 
" devi sapere che io non ho genitori e non ho un infanzia. La prima cosa che ricordo di quando ho aperto gli occhi è l'interno di un laboratorio attraverso uno strano di liquido" 
Donnie era sconcertato , cosa voleva dire? 
" io non sono molto diversa da te , in un certo senso. Anche io sono un prodotto da laboratorio, solo che tu sei stato mutato mentre io sono stata creata. " disse Hime con un sorriso amaro . Il fatto di non avere nulla prima della sua liberazione da quella vasca la intristiva. Lei non aveva mai avuto quei bei momenti che possono vivere i bambini , il gioco spensierato , le favole , le paure , niente. 
Donnie continuò a non dire niente ma si vedeva che era sorpreso. Non avrebbe mai immaginato una cosa del genere. Era proprio vero che l'aspetto inganna. 
" in quel laboratorio si stava cercando di duplicare il potere di Hitomi , volevano conquistare il mondo. Ma non era una cosa facile. Non so se ne resero conto ma io anche in quella vasca sentivo tutto , e osservato tutto. Vedevo decine di altri contenitori accanto a me , con altre me ma..... Una dopo l'altra venivano gettate via perché ....non si erano svegliate oppure non soddisfa vano i loro desideri. Io non davo segni di vita , ero troppo debole per aprire sempre gli occhi o per muovermi e avevo il terrore che sarebbe toccata la stessa fine a me." a quel pensiero un  brivido freddo le percorse la schiena . Poi una mano delicata le accarezzò la schiena , alzò lo sguardo e incontrò due occhi castani che cercavano di tirarla su. 
" aaaaah. Poi un giorno successe qualcosa ,un incedente credo . Ci fu un esplosione e una gran confusione , aprii gli occhi e di fronte a me c'era Hitomi. Era esausta , ferita ma ..mi stava guardando negli occhi" Non li avrebbe mai dimenticati. Quegli occhi le stavano chiedendo se voleva vivere . Non poteva rispondere ma forse i suoi occhi lo avevano fatto per lei. " Hitomi ruppe la mia vasca e mi portò via. E da allora siamo una famiglia" concluse Hime . Donnie le era ancora vicina e non aveva detto una parola. Forse non sapeva cosa dire. Non voleva ferirla od offenderla. 
" adesso sai chi sono. Nemmeno io posso essere considerata un essere umano . E poi c'è una cosa affascinante in tutto questo... Siamo due copie ma siamo completamente diverse " 
" non credo sia tanto strano sai? " finalmente  Donnie parlò " è vero avete la stessa base ma sono le esperienze che incidono sulla crescita di una persona. Tu , anche quando eri in quella vasca percepivi il mondo intorno a te e quei ricordi e quelle esperienze sono solo tue. Forse la tua curiosità per la scienza è dovuta al fatto che nel tuo primo periodo di vita eri circondata da macchine e strani liquidi. Come vedi ....non ci vedo niente di strano. Posso considerati come una persona che semplicemente ha perso memoria dell'infanzia , e ti posso assicurare che non sei la sola. Quindi sei più che normale" concluse Donnie con un bel sorriso .Hime si sentiva un po'piu sollevata , in effetti non l'aveva mai vista in quell'ottica. 
" ti ringrazio. Ma ora veniamo al nostro progetto. È vero che io non posseggo i poteri di Hitomi , o sarebbe meglio dire , non allo stesso livello. Ma una piccola percentuale . Uno di quei poteri è la risonanza , entrare in contatto con il subconscio delle persone. Purtroppo io e lei abbiamo un filo diretto che funziona al di fuori della nostra volontà" 
" vuoi dire che leggete il pensiero l'una dell'altra?" chiese Donnie 
" non solo , proviamo le stesse emozioni , anche quando non vorremmo. A volte è davvero fastidioso" disse Hime arrabbiata 
" è difficile da capire" disse Donnie 
" ti faccio un esempio. Se io adesso ti toccassi...." e dicendolo gli sfiorò il braccio accarezzandolo dolcemente in più si stava avvicinando pericolosamente .Donnie era in fiamme e aveva un principio di tachicardia .Aveva il cuore a mille, stava sudando in modo incredibile e stava anche facendo strani pensieri per uno come lui. 
" tutto quello che stai provando o pensando lo vedrebbe anche qualcun altro" disse Hime 
--santo cielo speriamo di no-- pensò Donnie e allora capì cosa voleva dire .
" in questo laboratorio non succede" cominciò a spiegare "qui dentro sono libera di pensare a quello che voglio , senza vergogna o farmi problemi. Però capisci che... Non posso stare qui in eterno" 
" bhe no......ma...a me l'idea non dispiacerebbe" confessò 
Hime rimase molto  sorpresa , non pensava che potesse essere un tipo cosi diretto 
" è la prima volta che trovo qualcuno cosi in sintonia con me, in questi giorni mi sono persino dimenticato di tutti i pensieri che avevo, mi sento bene" disse sorridendo , voleva essere il più sincero possibile, non voleva cercare di essere qualcuno che non era per fare bella figura 
" mi fa piacere. Allora mi aiuterai?" 
" non c'è nemmeno bisogno di dirlo. Anzi mi sono venute già un paio di idee " e ricominciarono a buttarsi sul lavoro. 

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Capitolo 18
*** Il cerchio si chiude ***


Un po' corto lo so , ma mi sto spremendo le menigni per poter finire la storia in modo che non diventi noiosa ^___^. Buona letturra





Intanto in casa delle ragazze regnava uno strano silenzio , e si stava facendo pesante .Raph aveva messo a letto Rea e adesso era da solo con la ragazza misteriosa che no aveva ancora aperto bocca. Ma a lui le situazioni in stallo non piacevano 
" ah........tu saresti Hitomi giusto?"  chiese 
"Si. Perdona la mia maleducazione , piacere di fare la tua conoscenza" 
Raph rimase davvero spiazzato da tanta cortesia e tutto quel parlare forbito e raffinato . 
" io......io mi chiamo Raphael " disse per levarsi dal l'impaccio 
" è davvero un nome molto bello " disse Hitomi rimanendo sempre tranquilla e pacata . Gli ricordava qualcuno. 
" sai le tue sorelle parlano spesso di te ...ed eravamo davvero curiosi di fare la tua conoscenza " disse Raph sempre cercando di portare avanti un discorso . Hitomi rimase sorpresa  ,aveva detto qualcosa di sbagliato? 
" posso.....posso chiederti come sta Hime?" gli chiese all'improvviso. 
" sta benone. Lei e mio fratello Donnie sono perennemente chiusi in laboratorio ormai. " 
" spero che non ci stia dando troppi problemi" disse 
Raph davvero non riusciva a capirla. Sembrava a disagio , come se dovesse sempre essere pronta a scusarsi per qualcosa. Percepiva un enorme senso di pesantezza. Ricordò le parole di Rea , quando la descriveva , una ragazza incredibile ma molto fragile. Forse adesso riusciva a capire anche Leo  quando diceva che Rea si stava caricando di troppe cose. Pregando di non fare casini si fece avanti. 
" perche dici così? "Le chiese e per la prima volta forse ebbe la sua attenzione 
" Dare fastidio mi sembra davvero una brutta parola. E poi aiutare delle amiche come potrebbe essere fastidioso? Non lo credi anche tu?" le disse sorridendo e la vide rilassarsi un po' 
" hai ragione. Devo davvero ringraziare te e i tuoi fratelli , state rendendo le mie sorelle davvero felici ,come non lo vedevo da tanto. " 
" e.... Non c'è niente che possiamo fare per rendere felice anche te? " gli chiese sempre ridendo. Si guadagnò una strana occhiata. 
" no chiedermi perché ma un ninja esperto come me percepisce queste cose. Quindi.... Visto che Rea riposa e che lei si rende sempre cura di tutti ora tocca a me prendere il suo posto! Io so che sei una persona davvero importante per lei , anche se non mi ha mai detto perché. , ma non importa. Ormai lei , Michelle e Hime sono entrate a far parte della nostra famiglia, e visto che per loro rappresenti una persona speciale , devi farne parte anche tu." 
Hitomi stava ascoltando e basta. Cosa doveva fare? Aveva tantissime cose che avrebbe voluto chiedergli. 
" bene , quindi ora tocca a me fare la guardia giusto?" disse alzandosi dalla sedia e stiracchiandosi i muscoli 
" ah..... No, non devi sentirti obbligato" 
" ah....ma allora non hai ascoltato una sola parola di quello che ho detto. Non devi essere sempre pronta a scusarti , non sei un peso o un fastidio. Fai  parte della famiglia e per me...la famiglia viene prima di tutto." 
Hitomi non disse niente,ma quelle parole e quel tono cosi deciso l'avevano colpita. Ora capiva cosa stavano provando le sue sorelle , loro potevano capirle davvero . 
" ah....ma sentimi, parlo come Leo. Se lo venisse a sapere mi prenderebbe in giro fino alla morte" Raph aveva detto la parola magica . Infatti la reazione di Hitomi non gli nera sfuggita 
" ah...Leo è uno dei miei fratelli , non so se le ragazze te ne hanno parlato" spiegò Raph 
" bhe... Me lo hanno menzionato ma non so molto altro" Disse lei ma dentro era davvero desiderosa di saperne di più. 
" Prima di tutto sappi che è meno figo di me . Si è un tantino più alto ma...sai che roba" cominciò Raph , e con quelle parole riuscì a strapparle una risatina. 
" è sempre pacato e tranquillo , una noia insomma e si crede di essere più forte solo perché usa le katane. Oh e perché il sensei lo ha nominato leader. " 
" leader?" 
" si, se dobbiamo combattere o entrare in nazione è lui che da le direttive . Ma glielo concedo , sa mantenere il sangue freddo molto meglio di me " 
" stai dicendo che tu sei troppo impulsivo?" disse lei prendendolo un po' in giro, si stava sciogliendo finalmente 
" si , si può dire così, e la cosa non mi dispiace. Noi quattro siamo tutti diversi ma...è proprio questo che ci rende un gruppo invincibile, capisci?" 
"Si. In effetti ha un senso" Disse lei sorridendo. Era serena, parlare con Raphael l'aveva tranquillizzata , era incredibile la facilità con cui si fosse sentita a suo agio con lui. Forse Rea aveva ragione , stava a lei fare i primi passi verso una nuova vita , anche se ne era spaventata. Aveva deciso, così si alzò dalla sedia 
" bene, adesso chiamerò Michelle e le chiederò di tornare e poi.... Voglio preparare un bel dolce da regalare a te e ai tuoi fratelli per ringraziarvi di tutto"  disse lei allegra e convinta. 
"Cosa?"chiese Raph , cos'era quel cambiamento così repentino? 
" tranquillo , io adoro fare i dolci , quindi tu puoi rimanere vicino a Rea mentre io vado in cucina" 
E fu così che Raph rimase li fermo su una sedia da solo a vegliare sul sonno di Rea mentre dalla cucina sentiva rumori di molte cose andare in frantumi. 
Dopo l'ennesimo rumore e l'ennesimo - va tutto bene?- Raph aveva un domanda che gli frullava nella testa . Decise che doveva essere sincero 
" posso......posso farti una domanda?" 
" certo" 
" quando mi hai visto sul tetto....... Non....non hai avuto paura?" 
"No" rispose semplicemente lei 
" capisco, le tue sorelle ti avranno avvisata" 
" non è..... Proprio così" disse lei un po' titubante . 
Raph era un po' spiazzato , cosa voleva dire? 
" nessuna delle ragazze mi ha mai accennato al vostro aspetto , semplicemente non lo ritenevano importante . Ma.... Qualche giorno fa ...io...." 
Ma certo, Leo, deve averlo visto quando ha accompagnato Rea. 
" però.... Ho visto davvero poco. " 
" capisco. Noi siamo tutti così ma , come tutti , siamo differenti . " 
" ovviamente. Ma ... Una volta parlato con te..io mi sento ...più sollevata. " 
" avevi un po' di paura vero?" in fondo nera normale 
" un pochino. Avevo paura di non essere alla vostra altezza. In fondo siete essere unici nel vostro genere no?" 
Eh? Che razza di paura era quella? Ma in fondo di cosa si meravigliava ? 
" senza offesa... Ma quelle strane siete voi" disse Raph ridendo lasciando perplessa la povera Hitomi

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Capitolo 19
*** Uno strano puzzle ***


Salve a tutti . Chiedo perdono per l'attesa davvero lunga ma ho avuto pochissimo tempo ed anche un blocco di idee -____-. Ma ho continuato ^_^. Volevo dirvi che molto probabilmente il prossimo capitolo sarà l'ultimo ma che la storia è ancora molto lunga . Quindi ho pensato di dividerla in due per non fare un milione di capitoli . Spero che vi piaccia e che continuerete a seguirmi . Buona lettura.

Intanto Sredder non se ne stava di certo con le mani in mano . 
" dimmi che mi porti buone notizie" disse alla sua interlocutrice 
" è stata dura, sono sempre allerta e quel cecchino ha vista e udito fuori dal comune ma..... Ci soni riuscita. So dove si trovano" disse sorridente Karai , finalmente suo padre sarebbe stato fiero di lei 
" bene.  Quindi è fatta. C'è qualcos'altro da sapere?" 
" no che io sia riuscita a scoprire" 
" mmm.. Dobbiamo procede con cautela, non voglio altri fallimenti " passo dopo passo il suo obbiettivo si stava avvicinando . 

Ormai era chiaro che le vite delle nostre tartarughe era stata stravolta ed era solo l'inizio. 

 


Donnie stava vivendo praticamente un sogni sentimentale da scienziato , Leo stava cercando di realizzare il suo , Raph finalmente aveva deciso di lasciarsi un po' più andare e Miky....bhe  per lui è sempre stato fin troppo naturale il suo rapporto con Michelle . Nessun pensiero,nessun problema , finché potevano stare insieme era perfetto. 
Anche in quel momento erano insieme , senza nemmeno fare chiasso, il che era strano. 
" mmm " 
" mmmmmm" 
Si ritrovarono a sospirare ormai in sincro. 
" che cos'hai Michelle? Ti vedo triste" gli chiese Miky 
"Potrei dirti la stessa cosa " 
E poi di nuovo sospiri. 
" chi comincia per primo?" disse Michelle 
" prima le signore "scherzò Miky 
" ultimamente vedo che le mie sorelle hanno un sacco di problemi ma,....a me non dicono mai niente. Credono che sia troppo piccola e stupida per capire cose troppo serie" 
" ti capisco , anche con me è così. Anche qui sta succedendo qualcosa e io non ne so niente." 
" forse è perché di solito quando stiamo con loro pensiamo solo a giocare e mangiare" disse Michelle 
" si ,hai ragione" 
" ma noi siamo abbastanza grandi no? Insomma io e te , a differenza loro non abbiamo mai problemi giusto? Quindi siamo più bravi" disse allegra Michelle 
" già, io e te potremmo scalare il mondo in un batter d'occhio" la seguì a ruota Miky. 
"Come mai sento tutta quest'allegria?" disse una voce alle loro spalle.
"April! Caspita, finalmente ti fai vedere. Avevo pensato che ti fossi dimenticata di noi" disse Miky contento. In effetti la loro amica non si faceva vedere da un po' 
" hai ragione, ma sono stata piuttosto indaffarata tra la scuola e a prendermi cura di papà" 
" come sta?" 
" tutto normale, ormai si sta abituando , ho un enorme pipistrello che si comporta in modo molto protettivo " 
" mi spiace ma....... Ti prometto che troveremo una soluzione" 
"Lo so Miky" disse sorridendo April "piuttosto, a quanto pare ci sono stati molti cambiamenti qui. Non....mi presenti la tua amica?" disse lei. Era rimasta davvero sorpresa nel vedere che ci fosse una ragazza lì. E poi era davvero molto carina e sembrava andare d'accordo con Miky, che fosse la sua fidanzatina? 
Michelle non aveva detto ancora niente, era rimasta li ferma e immobile e aveva una strana espressione sul viso. Sembrava terrorizzata. 
" aaaaaah giusto. Scusami ! Ti presento Michelle ,Michelle lei è April, una nostra cara amica" disse Miky , sperava che Michelle sarebbe stata contenta di avere una nuova amica. 
"Ciao Michelle, e bravo Miky ti sei fatta un’amichetta davvero molto carina. Di la verità, è la tua ragazza?" gli chiese 
Miky  arrossì, in fondo  lui e Michelle non ne avevano mai parlato , gli piaceva stare insieme e basta, però era chiaro che non fossero semplici amici 
"Ecco io... " 
" ah ah ah stavo scherzando" 
Michelle non aveva detto ancora niente 
" Michelle va....tutto bene?" gli chiese Miky, si stava preoccupando un po'. Aveva fatto qualcosa che l'aveva fatta arrabbiare? 
Michelle stava lottando molto per mantenere il controllo. Lei aveva una paura molto strana , aveva paura delle persone. Con Miky ed i ragazzi era stato diverso perché loro erano ...bhe speciali, reietti come lei..ma April era una ragazza normale che aveva una vita normale e….le persone normali con lei non erano mai state molto gentili e in più lei era pericolosa il doppio così. I ragazzi erano guerrieri e potevano fermarla o evitare di farsi male ma.....una persona normale no. Doveva andarsene , aveva troppa paura. 
" io........io.....devo andare. Ciao Miky e........ciao April " e in un lampo si stava dirigendo verso l'uscita. 
" Michelle aspetta! Ma........." cos'era successo? Perche era scappata cosi? 
" ho fatto qualcosa di male?" si chiese April 
" no.....non riesco a capire" 
Forse il primo problema per loro si era presentato. 


Intanto Raph era ancora la seduto e si sentiva coinvolto in qualche strana situazione ma, davvero non sapeva quale potesse essere. 
" ecco qua. Scusa se ti ho fatto aspettare" disse una voce alle sue spalle. Si girò e rimase molto sorpreso , una situazione comica. C'era Hitomi con un bel pacchetto in mano ma lei era completamente ricoperta di farina, cioccolata e chissà cos'altro. 
"Ah..... Grazie" Raph non sapeva cos'altro dire , non voleva ridere e sembrare sgarbato. 
"Michelle sta tornando , puoi tornare a casa " disse lei sorridendo. 
"Ah....grazie. "Disse Raph accettando il regalo . Doveva dire qualcosa altro? Proprio in quel momento 
"Sono tornataaaaa" disse una voce e poco dopo entrò la sua proprietaria 
" ciao  Michelle , come vedi abbiamo ospiti" disse Hitomi 
" eh?" entrando vide Raph in piedi con un pacchetto in mano con Hitomi 
" ciao" 
" ma come.....? Cosa?" Michelle era incredula , sia lei che Rea erano un po’ preoccupate su come affrontare l'argomento  del strano aspetto dei ragazzi con Hitomi  ed ora eccoli li. 
"Rea aveva bisogno di riposarsi " disse semplicemente Hitomi " cosi l'ho invitato ad entrare" 
" quindi tu....tu lo sapevi?"
" non del tutto.... Ma non e carino parlarne adesso" 
Michelle scoppiò, perche nessuno le diceva niente? Perche doveva avere sempre paura di farai un amica o di camminare per strada? Perché non era normale? 
" ma certo! Quando mai qualcuno parla con me di qualcosa. Tolgo il disturbo vado a cambiarmi" e lasciò i due un po'  perplessi 

" mi dispiace non so cosa le sia successo ,di solito non è così...,..." 
" non preoccuparti, ormai la conosco da un po'...... Credo che abbia litigato con Miky" disse Raph "Miky è il più piccolo dei miei fratelli "spiegò  Raph ad Hitomi " è stato lui il primo a conoscere Michelle " 
" oh , quindi sarebbe lui l'amico misterioso  di cui parla sempre" disse Hitomi , ma allora cosa poteva essere successo? Perché Michelle sembrava così arrabbiata? 
"Ora che sei con Michelle posso togliere il disturbo e tornare a casa." disse Raph 
" certo ,saluta la tua famiglia da parte mia " 

" sarà fatto " detto questo se ne andò ,Rea era al sicuro. 


Intanto nel laboratorio Donnie e Hime stavano lavorando senza sosta 
" ah ah ah forse ci stiamo avvicinando" disse Hime 
" già, qualche altro giorno di lavoro e dovremmo esserci" disse. Donnie un po' triste  non voleva che andasse via. 
" cosa c'è?" chiese lei , aveva notato il suo cambiamento d'umore 
" no...niente" 
" lo sai che sei un pessimo bugiardo?" 
Donnie era spalle al muro " ecco..... Stavo solo pensando che dopo che avremo finito ...tu te ne andrai giusto?" Decise di essere sincero 
" bhe si. Ed è questo a farti diventare triste?" 
" un pochino"ormai il suo colore verde aveva dato il passo ad un bel rosso acceso 
" ma non ne vedo il motivo sai?"disse lei. Ma certo, pensò Donnie, sarebbe tornata a casa. ,libera ,perchè dovrebbe essere triste di andarsene da lì. 
" in fondo nessuno ci vieta di vederci comunque anche dopo no?" concluse Hime sorridendo 
Donnie rimase senza fiato , sia per la bellezza di quel sorriso e sia per le parole che aveva detto. Aveva ragione . Era stupido desiderare che lei rimanesse chiusa li prigioniera per starle vicino ,ma aveva paura con il confronto con l'esterno. Però non doveva essere così vigliacco , doveva cominciare a lottare un po' di più per le cose a cui teneva.
" aaaaah ...sei molto più intelligente di me" Disse lui 
" ovvio , sono una donna" rispose lei e insieme cominciarono a ridere. 

Intanto Miky era davvero confuso. Se ne stava li sul divano a rimuginare da un po' ormai. Era preoccupato dal comportamento di Michelle. Stava ragionando se lui avesse effettivamente fatto qualcosa di male ma....davvero non ne veniva a capo. 
" aaaaah" sospirò lui. Odiava non capire cosa pensasse Michelle, e odiava vedere quel suo sguardo pieno di tristezza o paura. Ma cosa poteva farci? Poi gli vennero in mente le parole di April  
" è la tua fidanzatina?" e arrossì a quel pensiero. Lui e Michelle erano una coppia ? Era amore quello che provava per lei? Nessuno gliene  aveva mai parlato di queste cose , tra maschi è difficile. Mentre si stava arrovellando il cervello fece la sua entrata Raph. 
"Sono tornato, ciao Miky " 
" oh ciao" rispose lui mesto 
Raph sorrise , allora era vero che lui e Michelle avevano litigato. 
" dai sputa il rospo, perché avete litigato?" 
"Eh?" 
"Lo so che tu e Michelle avete litigato" 
" e tu come lo sai?" 
" prima ero a casa loro e quando è rientrata era arrabbiatissima , ha urlato sia a me che ad Hitomi e....." 
Raph non si rese conto che quelle parole avrebbero creato una reazione a catena incredibile 
" cosaaaaaaaaa.........ferma tutto. Sei stato da loro?e hai conosciuto Hitomi?"Miky era stravolto. Aveva chiesto spesso a Michelle di fargli conoscere Hitomi ,voleva conoscere la persona a cui lei teneva così tanto. Ma lei gli diceva sempre che voleva fare le cose con calma e che ci teneva che si conoscessero per bene. E adesso Raph torna tutto tranquillo dicendo che l'aveva conosciuta. 
" s....si. " Raph non capiva la reazione , cosa aveva fatto di male? 
" quindi ti ha visto e......e....... Cos'ha fatto? Che ha detto? Ci odia? Non vuole più che siamo amici?" 
Questo era il terrore di Miky , che Hitomi impedisse a Michelle di essergli amico,di parlarsi e vedersi 
" no no...... Anzi , ci ha preparato questa torta" disse lui mostrando il pacchetto che aveva in mano. 
" eeeeeeeh? Davvero?" quindi era tutto a posto. Ma poi si concentrò sull'altra frase detta dal fratello. 
" hai detto che Michelle era così arrabbiata da urlare anche ad Hitomi" 
" si, ed io ho pensato che aveste litigato" 
" bhe non proprio. In realtà non mi ha detto niente e all’improvviso se ne è andata" disse Miky triste 
Raph stava cominciando a parlare quando fecero la loro comparsa sia Leo che Donnie 
" si può sapere cosa avete da urlare?" disse Leo 
" già, vi sentivo dal laboratorio" 
" Raph era casa delle ragazze a parlare con Hitomi" disse semplicemente Miky 
Silenzio 
Silenzio 
Silenzio 
COSAAAAAAAAAAAAAAAAA dissero Donnie e Leo e il povero Raph era davvero disorientato , ma cosa stava succedendo? Perché l'aver conosciuto Hitomi scatenava queste reazioni. 
Leo era incredulo, Hitomi aveva visto Raph , ci aveva parlato quindi sapeva di loro , sapeva di lui.  Ma cos'era successo ? Come aveva reagito? 
Donnie pensava invece che avrebbe dovuto dirlo ad Hime e che quindi avrebbe deciso di tornarsene a casa già da subito. 
" tutto bene?"chiese Raph ,si era creato un silenzio imbarazzante 
" Raph ma come....? Cosa.....?" Leo non riusciva a finire una domanda ,ne aveva troppe. 
" eh?" 
" credo che ti stia chiedendo di raccontarci come e cosa sia successo?" disse Donnie , in fondo era curioso anche lui 
" bhe ero con Rea sul tetto quando lei si è addormentata. All'improvviso dalla porta spunta questa ragazza che mi dice di entrare e mettere a letto Rea e io l'ho fatto" Leo avrebbe voluto chiedergli di lei ,com’era fatta?era spaventata? Ma lasciò che Raph continuò il racconto. 
" mentre stavamo lì aspettando che Rea si svegliasse mi ha chiesto di Hime e io gli ho raccontano tutto e mi è sembrata triste e poi ha cominciato a fare mille scuse ridicole sul fatto che ci dessero fastidio e che stessero disturbando la nostra famiglia e quindi gli ho fatto un discorsetto" 
" oh no. Dimmi che non gli hai detto niente si offensivo come tuo solito" gli chiese disperato Leo 
" ma per chi mi hai preso? Le ho semplicemente fatto capire che....... Ormai fanno parte della famiglia no?" disse arrossendo ,lui in quel momento stava pensando a Rea " e dopo un po' si è sciolta di più e ci siamo messi a parlare un po' . tutto.....qui" concluse lui , si stava davvero preoccupando dell'atmosfera che si era creata. 
" ma ....cosa ti ha detto quando ti ha visto? Ha avuto paura?" chiese finalmente Leo 
" no. Infatti questo aveva sorpreso anche me,  avevo pensato che qualcuno delle ragazze glielo avesse detto " 
" impossibile!" disse Miky  attirando su di se gli sguardi del fratello 
" cioè....?Michelle me lo avrebbe detto lei....era un po' preoccupata su come Hitomi avrebbe reagito al nostro aspetto e quindi voleva aspettare" confessò 
" oh....." fu il commento di Raph ,non lo sapeva, per questo Miky era così sconvolto prima 
" ma allora?" disse Leo esortandolo a parlare 
" e lei mi ha detto che ti aveva visto di sfuggita qualche giorni fa" 
SDOOOOONG su di Leo ,era allibito. Quella sera che lui si appostò per vederla anche lei si era accorto di lui. Anche se lui non aveva visto molto. 
Leo rimase ammutolito e gli altri erano davvero disorientati , che cosa gli prendeva? Ma Donnie cominciò a far funzionare il cervello e più metteva insieme i pezzi più cominciava a capire cosa fosse successo. Non ci poteva credere. 
"Io torno in laboratorio" disse all'improvviso 
" io vado di la..... A meditare" e anche Leo se ne andò 
"Io vado in camera mia" ed anche Miky andò 
Raph rimase li solo ancora cercando di capire cosa fosse successo. 
" E ADESSO COSA CI DEVO FARE CON QUESTA TOOORTAAAAAA!" 



" Donnie tornò in laboratorio 
" eccoti , allora cosa è successo?" gli chiese Hime 
" Hime, so che mi avevi detto che non potevi dirmi perché non puoi uscire da qui ma....... Te lo voglio chiedere di nuovo" gli disse Donnie 
" mi spiace ma ho promesso a Rea di non dire niente" 
" e se ci arrivassi da solo? Non sarebbe un problema" gli rispose lui 
" oh.......se parli cosi vuol dire che hai scoperti qualcosa.  Dai spara" disse lei 
" sono solo congetture però se ho indovinato vorrei che tu mi spiegassi il resto" 
" affare fatto" 
" quando tu e Rea vi siete messe a parlare quel giorno che ti ho portato qui tu hai detto - allora abbiamo un problema ,i fratelli sono quattro giusto?- e Rea  si agitò e poi , una volta lasciate sole avete avuto quella discussione. Io non ci feci molto caso ma..... Credo che tu sia stata costretta a stare qui per non far soffrire una delle tue sorelle. Poi pensando al progetto che stai portando avanti ho capito che forse la tua risonanza con tua sorella fosse il problema principale 
Allora posso solo dedurre che tu hai scoperto qualcosa che non volevate , tu e Rea , che Hitomi sapesse. Ma l'unica novità che era successa era che tu avevi conosciuto me quindi le cose dovevano essere per forza connesse" 
Hime non diceva niente lo ascoltava molto affascinata dalle sue spiegazioni , molto logiche e semplici 
" poi prima Miky ha confessato che Michelle aveva paura della reazione di Hitomi al nostro aspetto " 
" davvero?" disse Hime , questa non la sapeva nemmeno lei, non immaginava che Michelle avesse questa paura 
" ma è stata la reazione di Leo a farmi riflettere , quando Raph gli ha detto che si erano visti la sua preoccupazione è stata della sua reazione al nostro aspetto. Il che mi lascia perplesso , non la conosce nemmeno perché gli interessa così tanto ,perché era tanto terrorizzato? Io posso solo supporre che Leo in qualche modo conosce Hitomi ma che non si siano mai visti" disse Donnie e guardò Hime in cerca di conferme 
" capisco. Cosa vuoi sapere da me" 
" voglio sapere cos'è che Leo e voi non ci avete detto" il pensiero che Leo gli avesse nascosto qualcosa lo deludeva moltissimo .Leo sapeva benissimo che su di lui poteva sempre contare .Poteva capire averlo nascosto a Miky , aveva la bocca larga ,capiva anche averlo nascosto a Raph , troppo impulsivo,ma perché nemmeno a lui? 
" visto che avevo promesso ...... Si ci hai azzeccato. Sono qui perché Rea mi ha chiesto di non far leggere nei miei pensieri di voi ad Hitomi . Il motivo era semplice .... Hitomi si è presa una cotta per lui ma non l'ha mai visto." 
"Cosa? Ma....com'è possibile?" 
" Hitomi ha grandi poteri psichici e lui e lei , senza volerlo , hanno avuto un contatto e hanno cominciato a parlare e..... È nata simpatia." 
Adesso riusciva a capire. Capiva della felicità strana del fratello e di quella sua rinata passione nella meditazione.
Donnie si mise seduto  , un po’ per il segreto di Leo e un po’ per tutta questa serie incredibile di coincidenze.
“ ti senti deluso vero? Bhe…. Ti capisco fin troppo bene” disse Hime apparentemente  calma ma Donnie riusciva a leggere un velo di tristezza negli occhi . Poi finalmente capì. Hitomi sapeva di loro già da un po’ ma non dicendo niente ha costretto le sue sorelle alla “prigionia “ di Hime.
“ adesso odierai davvero tua sorella eh?” gli chiese lui
“ no…. La conosco fin troppo bene , è vero mi ha delusa ma alla fine è tipico di lei. SI tiene sempre tutto dentro , non parla mai a nessuno dei suoi problemi quindi ….anche questa volta ha deciso di starsene per conto suo. E poi…… la prigionia mi ha regalato molte cose belle quindi.. tutto sommato non è stata tanto tragica. “ disse Hime e Donnie le sorrise arrossendo , in effetti tutta quella storia era servita per farli conoscere e passare del bellissimo tempo insieme .
“l’unica cosa che mi preoccupa sarà la reazione di Rea quando lo verrà a sapere” disse lei sospirando .
Subito dopo si alzò e si diresse verso il suo separè e senza badare alla presenza di Donnie cominciò a cambiarsi.
Anche se riusciva a vedere solo la sua siluette  Donnie era imbarazzatissimo , ma cosa le saltava in mente?
“ che…che..che…”
“ cosa vuoi dirmi? “
“ cosa stai facendo?”
“ mi cambio , voglio andare a casa prima che quelle due litighino “
Il momento era arrivato. No! Doveva reagire!
“posso…..?” iniziò ma perse il coraggio ma HIme lo aveva sentito
“ se vuoi venire con me va bene”
Donnie ascoltando quelle parole gli si fermò il cuore , poteva seguirla anche fuori dal laboratorio , voleva dirle grazie e si voltò verso di lei ma Hime mentre si cambiava  la maglia aveva aperto già il separè e ……. Epistassi .
“ Donnie …. DOnnie andiamo?”
“ ah…si si arrivo subito” disse lui di spalle cercando di tamponare .
Ne sarebbero successe delle belle.

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