Gazetto ½

di Aoichan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Tanabata ***
Capitolo 3: *** Morning ***
Capitolo 4: *** Pain ***
Capitolo 5: *** Blue Vodka ***
Capitolo 6: *** Chemist ***
Capitolo 7: *** Mad mad world ***
Capitolo 8: *** Pray ***
Capitolo 9: *** Into the cellar ***
Capitolo 10: *** Ghost ***
Capitolo 11: *** Too young to die ***
Capitolo 12: *** Dream ***
Capitolo 13: *** Confessions ***
Capitolo 14: *** Epilogue ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Gazetto ½

PROLOGO

Ci sono giorni speciali, in cui ognuno può esprimere un desiderio e sperare che si avveri.

La gente ama sognare.

Perciò ogni anno le persone osservano queste antiche tradizioni ed esprimono i loro desideri.

E sperano.

Possono passare anni, giorni, oppure basta una sola notte, prima che ciò che è stato chiesto al destino prenda forma nella propria vita.

Tutti i sogni che non si realizzano rimangono incastrati nelle maglie del cielo.

Risplendono in attesa che diventino realtà.

E quando si avverano, una stella cade …

Ruki:”Voglio farlo anche io!”

Aoi:”Ma Rukichan … ragiona …”

Ruki:”Ho detto che voglio farlo anche io!”

Aoi:”Ma è solo una sciocca usanza! Non serve a nulla!”

Reita:”Dai facciamolo! Almeno il nano è felice!”

Uruha:”Io potrò comprare un po’ di birra, se usciamo …”

Aoi:”Ma io ho un appuntamento con una strafiga stasera!!!!”

Reita:”Eddai su Aoisan! Rimandi l’appuntamento!”

Aoi:”Ma non posso!!! Che figura ci farei???”

Uruha:”Ma tu sei Aoi! Dico … AOI! C’è qualcuno che si arrabbierebbe con te per una cena rimandata?”

Aoi:”Uhm … anche tu hai ragione Uru … sono Aoi dopotutto …”

Reita:”Giusto! E male che va, c’è sempre Urupon disposto ad uscire con te e a portarti a letto!”

Uruha:”COSA???”

Aoi:”Perfetto, io ora esco per cavoli miei! Buona serata, scemi!”

Uruha:”Complimenti Reita …”

Reita:”Non ho resistito …”

Kai:”Su Aoisan … fallo per il piccolo Ruki … e poi lo ha anche detto il manager … quindi è una specie di ordine”

Reita:”Ahia c’è di mezzo anche il manager allora … se non fai ciò che dice significa niente soldini … e niente soldini significa niente donnine e niente vestitini firmati … riuscirai a resistere???”

Il moro roteò gli occhi e annuì sconfitto.

Aoi:”E sia …”

Ruki:”Evviva!!!!”

Kai:”Ti sei convinto allora …”

Uruha:”BIRRA!!!”

Reita:”Aoisan è facile da manipolare eheheh”

L’ultima affermazione non venne di certo ignorata dal moretto, che provvedette a vendicarsi.

Così tutti insieme si prepararono e partirono alla volta del parchetto vicino casa … con uno di loro costretto a reggersi lo stomaco a causa di un improvviso dolore alla pancia.

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Capitolo 2
*** Tanabata ***


Una piccola noticina è d’obbligo U_U

Preso da Wikipedia!

Tanabata (七夕, Tanabata? Sette notti) è una tradizionale festa giapponese, che cade il 7 luglio di ogni anno, quando le stelle Vega e Altair si incrociano nel cielo. In qualche località si festeggia, invece, il 7 agosto.

La festa è legata a una leggenda popolare di origine cinese, di cui esistono diverse varianti. Secondo la storia nel cielo vivevano a Ovest gli uomini e a Est le divinità; il pastore Hikoboshi[1] (la stella Altair) e la dea Orihime (la stella Vega) si innamorarono e si sposarono in gran segreto contro la volontà del padre della dea. Ebbero anche due figli, un maschio e una femmina. Quando il padre[2] lo venne a sapere allontanò i due sposi, riconducendo la figlia nella terra degli dei e, per evitare il ricongiungimento, creò un fiume celeste, la Via Lattea. I due ne soffrirono moltissimo e alla fine il padre di Orihime finì commosso dalle tante lacrime versate e accordò che potessero rincontrarsi, ma solamente una volta l'anno, la settima notte del settimo mese.

In questa occasione in Giappone si usa scrivere un desiderio, o una poesia, in un foglio verticale, il tanzaku (短冊, tanzaku?), da arrotolare intorno a un ramoscello di bambù.

Adesso buona lettura <3

Gazetto ½

Calda sera del 7 luglio.

In un parchetto poco affollato, i bambini, gli adulti, gli anziani, i ragazzi e le ragazze che si scambiavano sguardi imbarazzati, tutti, si accingevano ad appendere ai rami più vicini i loro desideri.

Questo è il tanabata in fondo.

Piccole striscioline di speranza che ci collegano alla natura e ci fanno sperare di poter far avverare uno dei nostri più profondi desideri.

Tra la gente che alzava un chiacchiericcio allegro, quattro loschi figuri vestiti di nero e un nanerottolo vestito di fucsia, se ne stavano in disparte, tentando di non destare l’attenzione altrui. Cosa impossibile, dato che continuavano a litigare e ad agitarsi.

Soprattutto il più piccolo dei cinque.

Ruki:”Eddai Aoisan!!! Comprami le caramelle!”

Cercava di corrompere l’uomo più vicino a lui, moro, con gli occhi coperti da degli occhiali molto scuri – nonostante fosse notte – una sigaretta in bocca e l’aria poco rassicurante … quasi da boss mafioso.

Aoi:”Pidocchio non rompere! Non puoi avere le caramelle! Sei a dieta!”

Ruki:”Perché???”

Si disperava aggrappandosi alla giacchetta leggera dell’altro e nascondendo il viso sui suoi vestiti.

Aoi:”Come perché? Non ti ricordi che solo la settimana scorsa hai finito tutto il cibo che avevamo comprato per il prossimo mese??? La dispensa era VUOTA! VUOTA! E la tua pancia sempre più gonfia! Ecco perché!”

Si rimise a fumare leggermente irato. Leggermente.

Ma il piccolino non si rassegnava.

Ruki:”Aoisan?”

Aoi:”Uff … cosa c’è adesso?”

Ruki:”Mi compri lo zucchero filato????”

Con un calcio lo spedì tra le braccia dell’uomo più alto e magrolino che era al suo fianco.

Questo subito sorrise dolcemente e lo prese tra le braccia.

Ruki:”Kaichan! Sniff! Aoisan è cattivo!”

Kai:”Rukichan, lo sai che ha ragione … non ti possiamo comprare altre cose da mangiare, se no poi ti senti male … e alla fine scoppi!”

Fece una faccia sconvolta.

Ruki:”Scoppio??????”

In quel momento si inserì nella discussione l’altro ragazzo, abbastanza alto, biondo, con il naso coperto da una fascetta – molto sospetta – e in viso stampato un sorrisino ebete.

Reita:”Oh si scoppi! E poi dobbiamo raccoglierti i pezzi in giro e ricucirti!”

Ruki:”Waaah!! Non voglio!!!”

Reita:”E quando ti ricuciono se si sbagliano … ti potrebbero attaccare una gamba al posto del braccio per esempio!”

Ruki:”Kaichaaaan aiutooooo!!!”

Kai:”Reita, idiota! Smettila di spaventarlo!!!”

Reita:”Ma dai, non si può fare niente!”

Appena finì la frase, sulla testa del povero Reita arrivò una bottiglia vuota di birra.

Reita:”Uruha!! Maledetto cretino! Sei pazzo, vuoi sfondarmi il cranio???”

Uruha:”Beh, almeno potremmo controllare se effettivamente dentro c’è qualcosa o se ti serve solo come camera di areazione!”

Il più alto dei cinque, con i capelli color del miele, aveva appena staccato la schiena dall’albero su cui era poggiato, facendo cadere con un suo gesto sgraziato le bottiglie di birra vuote che aveva vicino ai piedi.

Uruha:”Dai Ruki non preoccuparti … non è niente di grave! Vedi Reita? Anche lui è scoppiato e l’hanno ricucito … solo che si sono sbagliati a riattaccargli il naso … e si sono dimenticati di ricucirgli il suo amichetto di sotto!”

Reita:”COSA????”

Ruki:”Quale amichetto???”

Kai:”URUPON! Non devi dirgli certe cose!”

Aoi:”Insomma volete fare silenzio??? Stiamo attirando l’attenzione di tutti, imbecilli!”

Il moretto continuava a fumare una sigaretta dopo l’altra, nervoso.

Aoi:”Scusate … posso sapere cosa cavolo stiamo aspettando?”

Ruki:”State aspettando me che aspetto voi che mi alziate per attaccare il mio desiderio al ramo più alto di questo bell’albero!”

Aoi:”Tutto qui? E non potevi dircelo prima che ti dovevamo aiutare ad alzarti?”

Il piccolo si guardò i piedi e poi fissò l’altro con aria sufficiente.

Ruki:”C’era bisogno che lo dicessi?”

Reita:”Effettivamente …”

Kai:”Potevi arrivarci Aoisan …”

Uruha:”Eh si …”

Il moro puntò una pistola uscita da non si sa dove sugli altri tre.

Aoi:”Datemi un buon motivo per cui solo io avrei dovuto pensarci … e poi un altro buon motivo per cui io non debba spararvi …”

Tremanti si ritirarono dietro il tronco dell’albero, mentre il più piccino giocherellava con i suoi desideri scritti sui foglietti di carta colorata.

Kai:”Aoisan … ascolta la voce del tuo leader … capisco benissimo che sei incazzato perché per accompagnare qui Rukichan hai dovuto rinunciare al tuo appuntamento galante … però ragiona … che colpa ne abbiamo noi? È stata un’idea del manager!”

Alla parola ‘manager’ il pazzoide si bloccò.

Si poterono distinguere chiaramente nei suoi occhi le seguenti immagini.

Ruki contento.

Una freccia verde.

Faccina grassa del manager.

Un’altra freccia verde.

Tante belle banconote piovere dal cielo sopra di loro.

Ripose la pistola e sorrise dolcemente.

Aoi:”Rukichan piccolino! Dai che ora zio Urupon ti carica sulle spalle e ti fa legare il tuo desiderio e poi il fratellone Aoisan ti compra i pop corn al caramello!”

Uruha:”Eh? Perché dovrei alzarlo io??? Ti sembro un animale da carico???”

Aoi lo ignorò, mentre teneva la mano di Ruki che saltellava felice.

Reita intanto rideva sotto la fascetta.

Reita:”Huhuhu Urupon, sbaglio o ha detto ‘FRATELLONE Aoisan’? Io pensavo che ormai dovessimo chiamarlo nonnino!”

Uruha:”Neheheh nonno Aoi!”

All’improvviso si sentì un botto e tanto fumo.

Reita:”Aiuto il pazzo ha sparato!!!!”

Uruha:”Santo cielo!!!”

Uruha corse a prendere Ruki e si arrampicò con lui sull’albero, mentre Reita si nascose dietro Kai.

Un uomo corse verso di loro spaventato quando il fumo si cominciò a diradare.

Uomo:”Mi dispiace! Mi dispiace! È partito un fuoco d’artificio per errore … non vi siete fatti nulla spero …”

Aoi:”No … non si preoccupi, stiamo tutti bene!”

Il moro si gustava deliziato la scenetta dei due scemi che se la facevano sotto dalla paura e obbedivano ciecamente ad ogni suo ordine.

Kai:”Aoisan … sei un pessimo esemplare di uomo …”

Aoi:”Fisicamente?”

Kai:”No, umanamente …”

Aoi:”Ah beh … poco male, me ne farò una ragione …”

Fece per allontanarsi.

Reita:”Narcisista di merda!”

Ritornò lentamente indietro sui suoi passi.

Aoi:”Come mi hai chiamato pidocchio incerottato???”

Reita:”Chi? Io?”

Aoi:”Io ti spacco la testa!!!!”

Proprio nel momento in cui il moro stava per saltare addosso al bassista, Ruki scivolò dall’albero e finì sopra ad Aoi.

Uruha lo seguì scendendo goffamente dal tronco.

Ruki:”Atterraggio sul morbido!”

Uruha:”Diciamo atterraggio sul diavolo …”

Kai:”Lo hai attaccato il tuo tanzaku, Rukichan?”

Ruki:”Si! Tutto a posto! Solo che mentre Urupon mi reggeva, mi palpava il sedere!”

Fece il visino ferito.

Kai:”URUHA!!!”

Uruha sgranò gli occhi, sorpreso.

Uruha:”Ma non è assolutissimamente vero!!!!!”

Reita:”UruPorco! Neheheh!”

Mentre Kai rimproverava il chitarrista biondo e Reita se la rideva, Ruki scivolò giù dalla schiena del chitarrista e si accovacciò vicino a lui.

Ruki:”Tutto bene Aoisan?”

Sorrise dolcemente.

La risposta fu un ringhio che aveva molto poco di umano.

Ruki:”Ho appeso il mio desiderio! Possiamo andare a comprare i pop corn!”

Aoi si alzò e con uno sforzo immane visibilissimo sul suo volto curato, rimandò indietro tutta la rabbia.

Ruki:”Ti si è macchiato il giacchetto”

Ecco … in quel momento non si riuscì più a trattenersi.

Corse da Kai e lo abbracciò piagnucolando.

Aoi:”Kaichaaaaaan!!!! Il mio giacchetto nuovo di marca!!!! È distrutto!!!!”

Kai:”Su … su Aoi … è solo una macchietta … poi ci penso io …”

Uruha:”Pietoso …”

Reita:”Andiamocene per favore …”

Uruha prese Ruki per la collottola e se lo mise sulle spalle, avviandosi verso la macchina, seguito da Reita e da Kai che trascinava un Aoi seriamente addolorato per il suo capo di vestiario nuovo lievemente macchiato di terra – asciutta tra l’altro.

Mentre raggiungevano il veicolo si alzò una folata di vento più forte, che fece volare via tutti le striscioline piene di sogni che erano state attaccate ai rami degli alberi di quel parchetto.

Volarono tutte tranne una.

Ma ovviamente nessuno di loro ci fece caso.

Tornarono a casa e si addormentarono tranquilli – tranne Ruki che venne mandato a letto a calcioni da Aoi, dato che continuava a lamentarsi perché non gli avevano comprato i pop corn caramellati.

E una stella cadente illuminò il cielo …

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Capitolo 3
*** Morning ***


Gazetto ½

Ore 8.30

Una splendida mattina calda e assolata di luglio.

Reita avrebbe continuato a dormire se non fosse stato per un urlo assordante che lo fece sobbalzare impaurito giù dal letto.

Riconobbe la voce, quando raggiunse la frequenza di circa ottomila decibel.

Aoi quella mattina doveva aver trovato un piccolo brufolo sul suo visino di fata.

Solitamente d’estate dormiva in intimo per il troppo caldo … si sarebbe dovuto rivestire e andare a vedere cosa stava succedendo …

Reita:”Troppa fatica …”

Si rigirò nel letto mentre le urla disperate continuavano e si accorse di avere anche fame.

Di cercare vestiti per la camera non se ne parlava, quindi andò verso la cucina con indosso solo i boxer … che quella mattina parevano insolitamente vuoti.

Il bassista ridacchiò pensando a ciò che gli aveva detto Uruha la sera prima …

“… e si sono dimenticati di ricucirgli il suo amichetto di sotto!”

Mentre attraversava il corridoio decise di fare tappa in bagno, da dove provenivano le grida di Aoi.

Aprì leggermente la porta e lo vide aggrappato, in slip e canottiera, tremare tra le braccia del leader in pigiama.

I loro capelli sembravano stranamente lunghi rispetto al solito.

Quando lo vide in quelle condizioni, spalancò la porta preoccupato.

Reita:”Vecchio!!! Vecchio??? Ti senti bene??? Che cos’hai???”

Nel momento stesso in cui il moro lo vide entrare con indosso solo le mutande sgranò gli occhi e lo puntò con il dito.

Aoi:”MA ALLORA ANCHE TU!!!! ANCHE TU!!!! È UNA MALEDIZIONE!!!!”

Reita:”Ma anche tu cosa?”

Chiese leggermente shockato il bassista.

Aoi si rintanò di nuovo tra le braccia di Kai.

Il batterista sorrise e parlò con il suo solito candore.

Kai:”Che belle tette Reikun …”

Ci furono alcuni minuti di silenzio in cui Reita si rendeva conto di avere un fiorente seno e dei capelli lisci e lunghi che gli correvano sul corpo.

Ma furono le parole del leader a lasciarlo con gli occhi di fuori. Non se lo immaginava capace di dire una parola volgare come “tette”. (tutti picchiano Reita nd aoichan)

Reita:”OMMIODDIO CHE COSA SONO QUESTE?????”

Aoi uscì di nuovo fuori con il musino dal suo nascondiglio, sul petto di Kai, anche quest’ultimo decisamente gonfio rispetto al solito.

Aoi:”Non le hai mai viste??? Si chiamano TETTE e le hanno le donne!!! Peccato che oggi le abbiamo anche noi tre!!!!”

Reita:”MA IO SONO UN UOMO!!!!! COS … COSA … NON CAPISCO!!! Perché ho le tette???”

Prese a correre in cerchio per il bagno.

Il chitarrista moro si alzò in piedi e iniziò a schiaffeggiarlo.

Aoi:”Calmati beota!!! Non è il momento di farsi prendere dal panico!!!”

Reita:”Ma se sei tu quello che ha urlato come un ossesso prima!!!”

Anche il batterista si alzò e gli passò oltre, dirigendosi in cucina.

Kai:”Ma Aoisan piangeva perché non aveva un reggiseno da abbinare alle mutandine …”

Aoi arrossì.

Reita:”Non ci credo … dimmi che non sei vanitoso fino a questi livelli …”

Aoi:”Kai stava scherzando!!! E tu copriti brutto maiale!!! Conosci la parola pigiama????”

Spuntò Uruha dalla porta, completamente nudo.

Uruha:”Ohi ragazzi, buongiorno … mi sa che ho un problema …”

Reita si girò sgranando gli occhi e sbavando come un animale, mentre il moro si coprì lo sguardo massaggiandosi le tempie.

Aoi:”Io penso che dovrei andarmene da qui … divento solo più nervoso …”

Uruha squadrò gli altri due.

Reita mezzo nudo che sbavava e Aoi in maglietta e slip che sbatteva la testa al lavandino ormai rassegnato.

Uruha:”Ok … anche voi avete un problema … ad ognuno il suo, dico sempre io … me ne ritorno dillà …”

Sparì per il corridoio.

Aoi:”Ci mancava lui con le sue perle di saggezza …”

Uruha tornò un attimo indietro.

Uruha:”Ah Reita! Belle tette!”

Reita:”E tu bel …”

Gli arrivò la paperella di ceramica porta spazzolini in testa, talmente forte che si morse la lingua e cadde a terra.

Aoi gli salì sopra e iniziò a premergli il capo con il suo dolce piedino.

Aoi:”Brutto porco immondo, stai zitto!!!”

Reita:”Aaaargh … maleeeee … che c’è vecchio sei geloso perché Urupon mi ha fatto un complimento?”

Uruha fissò meglio anche l’altro chitarrista.

Uruha:”Oh wow … complimenti anche a te Aoisan!!! Proprio due bei meloni! Meglio di quelle di Reita!”

Aoi:”Fila a metterti qualcosa addosso tu!!! DEFICIENTE!!!”

Il biondo scomparve di nuovo.

Reita:”Vecchio …”

Nessuna risposta.

Reita:”Ehi vecchio …”

Aoi:”Neheheh lo sapevo …”

Una risata maligna riecheggiò per la casa.

Reita:”Vecchio ma sei impazzito????”

Aoi:”BUAHAHAH ANCHE DA DONNA SONO IL MIGLIORE!!!!”

Sbottò trionfale, mettendosi in posa plastica sul corpo del bassista.

Kai si affacciò con la tazzina di caffè in mano.

Kai:”Ragazzi è pronta la colazione … venite a mangiare se no poi non digerite bene e non state in forma oggi pomeriggio …”

Aoi:”Che cazzata …”

Kai:”Ti potrebbe venire la cellulite …”

Il moro fuggì in cucina, spaventato dalla rivelazione del leader.

Reita, finalmente libero, lo seguì barcollando.

Reita:”Sbaglio … o si sta abituando ad essere donna?”

Kai:”Pare …”

Reita:”Secondo me non è mai stato uomo …”

I quattro si ritrovarono a tavola a litigare come delle ochette – tranne Kai ovviamente … lui leggeva felice Novella 2000.

Kai:”Sapevate che Paris Hilton è finita di nuovo in carcere????”

Reita:”Davveeeero???”

Uruha:”Incredibile!!!!”

Aoi:”MA CHI CAZZO SE NE FREGA??? VOGLIAMO PER FAVORE PARLARE DELLA NOSTRA SITUAZIONE????”

Uruha:”Aoisan calmati, se no ti vengono le rughe!”

Aoi:”Voglio morire …”

Kai:”Dai su non è poi così tragica la cosa … in fondo siamo solo diventati donne!”

Il chitarrista moro balzò in piedi e riprese ad urlare.

Aoi:”SOLO??? SOLO??? STARAI SCHERZANDO SPERO!!! PUOI GENTILMENTE DIRMI COSA PENSERA’ LA GENTE ADESSO???”

Reita:”Io sono tanto felice!!! Tette ovunque!!!”

Uruha:”Concordo!!!!”

Aoi:”Voi siete due schifosi maiali!”

Kai:”Su Aoisan … in fondo … guardati … sei una bella donna! Anzi bellissima! Anche i tuoi capelli, sono più lunghi, ti stanno molto bene!”

Si calmò all’istante.

Aoi:”Dici? Pensavo di raccogliermeli e farci una coda …”

Kai:”Oh si! Staresti benissimo!”

Uruha:”Secondo me staresti meglio con i capelli sciolti …”

Aoi:”Uhm ma ho paura si rovinino Urupon!”

Uruha:”Ma sono così belli liberi, senza fermagli! Perché non vai a provare?”

Aoi:”Si ora vado! Poi voi mi consigliate!”

Se ne andò zampettando felice.

Reita:”È scemo …”

Kai:”Si chiama pressione psicologica Reita … impara da me e Urupon … insistere sulle debolezze altrui e usarle a proprio vantaggio …”

Uruha:”Esatto!”

Reita:”Da Urupon me lo aspettavo ma … Kaichan … tu sei un mostro …”

Aoi tornò incazzatissimo due minuti dopo.

Aoi:”Cosa cavolo mi stavate facendo fare brutti stronzi?????”

Kai:”Il bello è che se ne accorge sempre in ritardo …”

Uruha:” Dobbiamo riconoscere che madre natura lo ha dotato della bellezza … però ha compensato con la deficienza!”

Aoi:”Vaffanculo!”

Reita:”Ehi ma non manca qualcuno a tavola?”

Si guardarono intorno per cercare quella testolina che di solito spuntava a malapena dal tavolo.

Aoi:”Manca il pidocchio!”

Kai:”Starà ancora dormendo povero piccolo … ieri lo hai spedito a letto a calci!”

Aoi:”Se lo meritava! Mi ha macchiato la giacca nuova!”

Uruha:”Lo vado a chiamare io!!!”

Reita:”No no no ci vado io!!!”

Kai:”Posso chiedervi come mai avete tutta questa voglia di andarlo a svegliare?”

Reita:”… il nano con le tette …”

Aoi:”Che ne sapete, magari lui non è diventato una femmina!”

Venne giustamente ignorato.

Uruha:”Con il suo pigiamino puccio di Topo Gigio!!! Che amore!!!”

Reita:”Già da uomo è puccio, figuriamoci da donna!!!! Waaaah!!! Lo voglio vedereeeee!!!”

Gli altri due li guardavano sconvolti.

Aoi:”Kaichan … vado io …”

Kai:”Si … si grazie Aoisan …”

Il moro andò a svegliare il piccolo Ruki mentre Uruha e Reita continuavano a fare urletti estasiati al solo pensiero del nanetto in pigiama.

Arrivato sulla porta, la aprì delicatamente e scivolò nella camera piena di soprammobili kitsch e morbidi puff rosa shocking e argento.

Aoi:”Mamma mia che merda …”

Si avvicinò al fagottino che respirava dolcemente sul letto rotondo posto al centro della stanza, foderato di coperte leopardate.

Nonostante era partito con la voglia di prenderlo a calci, cambiò idea non appena lo vide.

La dolcezza che gli ispirava quel musino profondamente addormentato, i capelli più lunghi che gli incorniciavano il viso … le labbra morbide appena socchiuse … i pugni stretti sul pupazzo di Topo Gigio … il seno leggermente scoperto che si intravedeva dal pigiama …

Aoi:”AAAAAAAAAAAAAAARGH!!! MA CHE COSA STO PENSANDO?????”

Ruki si svegliò spaventato e saltò in piedi sul letto.

Ruki:”Questo pupazzo è mio, non ve lo do! A costo di morire per difenderlo!!!!”

Mentre saltellava tirando pugni al nulla inciampò e cadde addosso ad Aoi, con la testa proprio sul suo seno.

Rimasero in silenzio sul pavimento per qualche secondo.

Poi le mani di Ruki si spostarono sul petto del moro, palpando ciò che c’era.

Ruki:”Mamma???”

Un altro urlo stile Tarzan squarciò quella calda e assolata mattina di luglio.

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Capitolo 4
*** Pain ***


Grazie per le recensioni – as usual – vi allieterò con un nuovo capitolo idiota *oh gioia*

Buona lettura

Gazetto ½

Reita:”Santa pace! Vecchio! Possibile che sai solo urlare come una checca isterica???”

Il commento di Reita si propagò per tutto il palazzo.

Kai:”Non è che tu sia più silenzioso Reitakun …”

Uruha:”Mi passi il caffè Kaichan?”

Kai:”Certo … però prima potresti dirmi da dove hai preso questa vestaglietta da donna?”

Uruha:”Perché? Ti piace?”

Kai:”Sai è vagamente familiare …”

Uruha:”Ovvio! Questa non è una vestaglietta! È il giacchino che Aoi usa a letto quando ha mal di schiena!”

Kai:”Immaginavo … levatelo prima che te lo veda addosso …”

Uruha:”No!”

Kai:”Su … è quello che ha comprato dopo avermi fatto girare settecento negozi … l’ha pagato anche parecchio … ci tiene … levalo …”

Uruha:”Ho detto di no!”

Kai:”LEVALO!!!”

Uruha:”NO!!!”

Il leader saltò addosso al chitarrista cercando di sfilargli di dosso il prezioso capo di vestiario del compagno, prima che questi potesse rientrare e incazzarsi come una iena.

Lo sbattè violentemente sul tavolo e iniziò a fargli il solletico per rendere più facile l’operazione.

Cominciò una lotta disperata per la conquista del giacchetto anti mal di schiena di Aoi.

Kai:”URUHA LEVATELO!!!”

Uruha:”NO!!! È MIO L’HO TROVATO PER PRIMO!!!”

Kai:”BRUTTO BEOTA! NON VOGLIO METTERMELO!!! VOGLIO RIPORTARLO AL SUO POSTO!!!”

Reita:”Ngheeeeeeeeeeeee”

I due contendenti si stopparono quando sentirono Reita emettere versi strani.

Aveva lo sguardo perso e un rivoletto di bava.

Uruha:”Reita anche da donna sei disgustoso!!!”

Kai:”Oddio Reikun!!! Ti senti bene????”

Fece cenno di si con la testa.

Reita:”Continuateeeeeeh”

Uruha:”Porco …”

Kai:”Maniaco …”

Reita”Siiih!!!”

Approfittando del momento Kai riuscì a sfilare parzialmente l’indumento di dosso ad Uruha, il quale sentendo che stava per essere denudato si girò di scatto per evitare che il batterista l’avesse vinta.

Si sentì un sonoro STRAP.

Il giacchetto si strappò precisamente a metà.

Una manica e parte del colletto rimasero in mano a Kai mentre il resto a malapena copriva le vergogne di Uruha.

Tutti si guardarono con terrore.

Anche il bassista si era ridestato dal suo mondo fatto di reggiseni e mutandine e guardava allibito il disastro che i suoi due compagni avevano appena combinato.

Momenti di pesante silenzio.

Finalmente Reita parlò.

Reita:”Ragazzi … o ragazze … IO ESPATRIO!!!”

Si alzò e corse via, nascondendosi dietro il divano, al sicuro.

Uruha e Kai invece erano incapaci di muoversi.

Bloccati da quello che sapevano stava per succedere.

Le lusinghe probabilmente stavolta non sarebbero servite …

Intanto in camera di Ruki, il chitarrista moro – ancora ignaro della triste fine del suo amato giacchino – aveva ben altri pensieri per la testa.

Ruki:”Nh mamma … oggi non voglio andare all’asilo … voglio stare qui con te …”

Aoi:”Rukichan … Rukichan non sono tua madre … e smettila di palparmi le tette santo cielo …”

Gli picchiettava sulla testa nel vano tentativo di risvegliarlo.

Grazie al suo piccolo ma utile circuito mentale, Aoi capì che essendosi alzato all’improvviso e molto presto rispetto al solito, Ruki non era ancora propriamente sveglio.

Ruki:”Mammina … come sei calda e morbida … posso dormire qui con te?”

Aoi:”Rukichan …”

È vero che non sopportava certi atteggiamenti infantili del loro vocalist, ma vederlo così … in quelle condizioni … assonnato e bisognoso d’affetto … fece scattare qualcosa in lui …

Aoi:”Ommioddio … non è che ho anche l’istinto materno adesso???”

Il vocalist si strusciò sul suo corpo e gli morse un capezzolo attraverso la maglia, mentre con le mani iniziò a controllare che il posteriore della sua “mammina” fosse a posto.

Ruki:”Wow … mamma complimenti …”

Il moro diventò bianco … poi rosso … poi blu … e infine prese a calci Ruki con tutta la rabbia che aveva in corpo.

Aoi:”Maledetto porco maniaco!!! Ti ammazzo!!!”

A furia di prendere calci, il nanetto si svegliò.

Ruki:”UEEEE AOISAN PERCHE’ MI STAI PICCHIANDO???”

Aoi:”Perché sei un pervertito!!!”

Ruki:”Ma adesso cosa ho fatto di ma …”

Si guardò il petto e iniziò a toccarsi curioso.

Ruki:”Oh … e queste?”

Alzò lo sguardo verso il moro.

Ruki:”OLLALLA’!!! E QUELLE???”

Indicò il seno di Aoi sorpreso, mentre questo faceva una faccia scocciatissima.

Aoi:”È quello che ci stiamo chiedendo tutti pidocchio … pare che da oggi i GazettE siano diventate LE GazettE …”

Ruki lo guardò perplesso.

Ruki:”Vuoi dire che … anche gli altri sono …”

Annuì.

Aoi:”Esatto … tutti ben accessoriati …”

Il vocalist scattò come una lepre verso la cucina.

Ruki:”Compagnucci di baaaaaaaaaaaaaaaaaaaand!!! Sapete che vi voglio tanto beneeeeeeee????”

Saltellava contento, sculettando nel suo pigiamino da bimbo di due anni.

Aoi:”Voglio un dottore! Vi prego!”

Quando il moro arrivò in cucina sulla scia di Ruki, trovò Uruha e Kai attaccati al forno a microonde che tentavano isterici di infilarci qualcosa dentro.

Non appena lo videro urlarono disperati.

Aoi:”Cosa … cosa state facendo?”

Kai:”Cuciniamo il … il …”

Uruha:”Il pollo!”

Aoi:”Urupon … ma te sei ancora nudo?”

Uruha:”Ahahah no no! Vedi? Ho messo le mutandine!!!”

Aoi lo guardò perplesso.

Aoi:”Ma brutto idiota, sei ancora con le tette al vento … E TU NON GUARDARE!!!”

Coprì gli occhi di Ruki con la mano, rigirandolo poi con il viso sul suo addome.

Ruki:”Ma io voglio andare a salutare Urupon!!!”

Aoi:”Stai zitto scemo! E voi non dite cretinate! Non ho mai visto un pollo verde smeraldo con i ricamini dorati e il colletto … il colletto …”

Deglutirono tutti sonoramente mentre l’aria attorno al chitarrista moro si faceva sempre più nera e densa.

Reita fece giusto in tempo a prendere un cuscino e a poggiarlo sulla testa come riparo per poi sparire di nuovo dietro il divano.

Aoi:”QUELLO E’ IL MIO GIACCHETTO ANTI MAL DI SCHIENAAAAAAAA!!!! ANZI ERA!!! CHE COSA GLI AVETE FATTO STUPIDE SCIMMIE URLATRICI???? IO VI INFILO UNA MANO NELL’ORECCHIO E VI STRAPPO FUORI QUELL’AMEBA CHE AVETE INCASTRATA NELLA TESTA!!!!!! GRRRRRRRRRRRR!!!!!!”

Uruha:”Aoisan!!! È stato un incidente!!!! Non ci ammazzare!!!”

Kai:”Te ne compro altri cinque nuovi!!! Giuro!!!”

Si avvicinava lento ma inesorabile con le mani verso il collo dei due poveretti.

Aoi:”VI UCCIDO … VI FACCIO A PEZZI … VI AMMA … anh …”

Crollò all’improvviso sulle ginocchia reggendosi lo stomaco.

Reita uscì fuori dal suo nascondiglio.

Reita:”Oddio … che cos’ha?”

Ruki prese la forchetta e iniziò a torturare il povero chitarrista moro che ansimava sofferente per terra.

Ruki:”È vivo!”

Uruha:”Ovvio che è vivo, stupido nano!!!”

Kai:”Aoisan piccolino mio!!!!”

Kai in preda a d una crisi di panico continuava ad accarezzargli i capelli e cercava di tirarlo su.

Aoi:”Kaichan … male …”

Kai:”Su fai un piccolo sforzo Aoisan … ti porto in camera e vediamo che cos’hai!!!”

A fatica e con l’aiuto di Uruha, il leader riuscì a portare via Aoi dalla cucina fino sul suo letto.

Chiuse la porta a chiave cacciando fuori tutti.

Ruki:”Che cos’ha Aoisan?”

Uruha:”Boh …”

Ruki:”Speriamo faccia presto … mi mancano le sue tette morbide …”

Uruha:”Ci sono le nostre …”

Ruki:”Ma le sue sono più belle!!!”

Uruha:”Tsk … cafone”

Reita:”Magari è incinto …”

Uruha:”E quando sarebbe rimasto incinto? E soprattutto con chi, ebete?”

Ruki:”Deve … deve essere stata lei!!!”

Reita:”Lei chi????”

Ruki:”Come lei chi? La cicogna, no?”

Uruha:”Rukichan … ma la cicogna … non fa rimanere incinte le donne … come fa scusa? È impossibile!”

Ruki:”Ah si? E allora a cosa gli serve quel becco lungo lungo? Deve essere stata una maledetta cicogna a far male ad Aoisan!”

Si mise a rimuginare un piano su scala mondiale di vendetta contro le cicogne mentre Reita e Uruha si allontanavano preoccupati, lentamente.

Una volta al sicuro dal nanerottolo Uruha e Reita si svaccarono sul divano in attesa di notizie riguardo la salute dell’altro chitarrista.

Reita:”Che palle … conciati in questo modo non possiamo nemmeno uscire …”

Uruha:”Già …”

Reita:”Senti Uru … è da prima che mi chiedo una cosa …”

Uruha:”Dimmi …”

Reita:”Che ti dispiace se ti palpo un pochino?”

Scena di Uruha che soffoca il bassista con un cuscino.

Uruha:”Brutto porco! Ha ragione Aoi!!!”

Ruki:”YEEEEEEH GIOCO ANCHE IO ALLA LOTTA!!!”

Passarono tutto il tempo dell’attesa a picchiarsi e farsi il solletico – proprio come delle brave ragazze ……………………………

Finalmente Kai riapparve nella stanza.

Kai:”Ma che bel giochino … posso partecipare?”

Uruha si sporse sullo schienale del divano, seguito dagli altri due.

Uruha:”Kaichan … Aoi come sta?”

Kai:”Beh … ecco lui …”

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Capitolo 5
*** Blue Vodka ***


Scusate l’attesa, ma ero intenta a perdermi per Lucca xD

Ecco qui il nuovo capitolo <3 Spero vi piaccia!

Grazie per le recensioni – sono felice che vi faccia sorridere il fatto che mi diverta a torturare questi cinque poveracci <3

Buona lettura!

Gazetto ½

Entrarono lentamente nella camera da letto di Aoi.

Lo trovarono raggomitolato sul materasso che mugolava addolorato reggendosi lo stomaco.

Reita, delicato come un elefante africano adulto, saltò sul letto e gattonò fino al corpicino del chitarrista moro che continuava a contorcersi.

Reita:”Vecchio … Kaichan ha detto che tu … tu hai le tue cose!”

Aoi rispose grugnendo e stritolando il cuscino a forma di rana che aveva sul letto per non picchiare il bassista.

Ruki:”Kaichan! Perché Aoisan ha le sue cose e io no??? Anche io voglio le mie cose!”

Reita:”Giusto! Anche io le voglio!”

Kai:”Ma ragazzi …”

Ruki:”Niente ma! Le esigo!”

Reita:”Infatti! Se sono MIE cose ho il DIRITTO di averle!!!”

Uruha:”Ma ringraziate il cielo che non le avete, deficienti …”

Ruki:”Ma se sono mie … perché non posso averle … sniff …”

Aoi si rigirò di nuovo, posizionandosi come un vecchio morente e tendendo le mani in avanti.

Aoi:”Kaichan … Urupon … voi che avete ancora un neurone in testa perché non ve l’ho strappato prima … venite qui …”

I due si avvicinarono tremando e gli presero le mani. Una a testa.

Aoi:”Ragazzi io … sto morendo … prendetevi cura del piccolo Ruki … fatelo andare all’asilo … non dategli da mangiare troppe schifezze … e … e … e … MI MANCHERETE TANTOOOOOOOO!!!!!”

Uruha e Kai si guardarono perplessi mentre il moro si scioglieva in lacrime, recitando versi di opere tragiche.

Uruha:”Aoisan la pianti di fare tutte queste storie? È una cosa normalissima che hanno tutte le donne!”

Il moro gli strinse più forte la mano e gli rigirò il polso facendolo urlare.

Aoi:”Ti è sfuggito il fatto che io NON SONO UNA DONNA!!!”

Lo lasciò andare.

Uruha:”Ma questo è pazzo!”

Si girò sconvolto verso gli altri.

Kai:”Aoisan, non devi prendertela con gli altri se stai male … hai questo brutto vizio di essere così … così …”

Reita:”Scorbutico?”

Uruha:”Violento …”

Ruki:”Tettone!!!”

Kai sospirò.

Kai:”Buone le prime due … “

Si sistemò il pigiama che per colpa di due “piccoli” problemini sul davanti continuava ad alzarsi e lasciargli il pancino scoperto.

Kai:”Non mi piace come state crescendo il piccolo Ruki … ce l’ho con voi tre!!!”

Reita e Uruha erano troppo intenti ad infastidire l’Aoi agonizzante per dargli corda.

Il bassista gli si strusciava addosso mentre l’altro gli soffiava nelle orecchie.

Kai:”Io veramente non ho parole …”

Aoi:”Addio monti sorgenti dall’acque ed elevati al cielo; cime ineguali …” (cit. Manzoni – Promessi Sposi)

Ruki:”Ma perché Aoisan ci dice addio? Dove va?”

Uruha:”Se continua così tra poco va alla neuro …”

Reita intanto aveva poggiato la testa sullo stomaco del povero chitarrista “malato” e tentava di ascoltare qualcosa.

Reita:”Ma io … io sento segni di vita … secondo me è davvero incinto!!!”

Aoi:”CHE CAZZO FAIIII??? NON SPINGEREEEE!!!”

Tentava di prenderlo a ginocchiate, mentre l’altro scivolava sempre più su con il viso, verso il suo seno.

Uruha:”Addio poesia … Aoisan, dove sono andati a finire i monti e le sorgenti???”

Aoi:”Fottiti Uruha! Non mi far dire dove sono andate a finire!”

Ruki:”Ma Aoisan ha dei cambiamenti di umore troppo veloci!!! Fa paura!!!”

Kai:”È sempre colpa delle sue cose …”

Ruki:”Non le voglio più!! Aoisan se vuoi ti regalo anche le mie di cose!”

Si sentirono parecchie imprecazioni in aramaico provenire dalla dolce bocca del moro.

Aoi:”Reita! REITA! Levati che devo picchiare anche il nano!!”

Reita:”Nooooo!!!”

Aoi:”Allora continui a prendercele tu!!!”

Il batterista sospirò mentre quei due continuavano chi a tirare calci, chi ha infilare le mani ovunque.

Kai:”Urupon, Rukisan … mentre io tento di staccare quei due, voi non è che andreste in bagno a vedere se abbiamo qualche antidolorifico da dare ad Aoisan? Anche un sonnifero per bestie va bene …”

Aoi:”Ti ho sentito infame!!!”

Kai:”Per favore … mi sta venendo voglia di prenderlo a schiaffi …”

Notando la faccina disperata del loro leader, Uruha prese per mano Ruki e insieme si avviarono verso il bagno.

Una volta entrati aprirono l’armadietto dove tenevano le medicine e cominciarono a frugare.

Ruki:”Ehi Urupon! Ma dalla tua parte ci sono solo preservativi!!!”

Uruha:”Beh, che c’è di strano?”

Ruki:”C’è di strano che usciamo raramente e quindi non è che abbiamo tutta questa possibilità di incontrare ragazze … perciò … mi sorge spontanea la domanda … con chi li usi??????”

Uruha:”Non dire cretinate … e poi con chi li uso non ti riguarda, stupida pulce! Se vuoi un giorno ti insegno come si mettono!”

Ruki:”Si certo … stai attento Uru, mi impegnerò al massimo per sapere con chi di noi quattro hai una tresca!!!”

Uruha:”Ma che dici?? Non ho nessuna tresca con qualcuno di voi! Santo cielo … per chi mi hai preso?”

Ruki:”Perché hai pregiudizi? Eh?”

Uruha:”No assolutamente … solo che se dovessi scegliere tra una pulce folle, un narcisista assatanato, un idiota patentato e una mammina isterica … non saprei proprio cosa prendere …”

Ruki:”Anche tu non hai tutti i torti … mah … Aoi qui ci tiene solo cremine e lozioni per la cura dei capelli …”

Uruha:”Non l’avrei mai detto …”

Ruki:”E queste? Come sono carine!”

Uruha:”Che pasticche strane … mi pare di averle già viste …”

Ruki:”Hanno un bel colore!”

Uruha:”Mh si … un bel blu, non c’è che dire …”

Ruki:”Diamogliele!!!!”

Uruha:”Ma non sappiamo nemmeno cosa sono!”

Ruki:”Su, male che va … sarà una pillola per far crescere i capelli!”

Uruha:”Mah io … non so se …”

Ruki:”Eddai Uru!!!”

Uruha:”E va bene … anche se mi spiace usare Aoi come cavia …”

Ruki:”Meglio lui che noi no?”

Uruha:”Si … immagino di si …”

Ritornarono in camera di Aoi solo dopo aver preparato un bel bicchierone di vodka per fargli ingoiare le pasticche.

Ruki:”Sei sicuro che la vodka vada bene?”

Uruha:”Ma scusa Rukichan … cosa c’è di meglio di un bel bicchierone di vodka la mattina per fare colazione????”

Kai li accolse sulla porta, tenendo una corda in una mano e Reita in stato comatoso nell’altra, con lo sguardo folle.

Ruki:”Kaichan … ma cosa è successo??????”

Kai:”Io li ucciderò entrambi … lo prometto …”

Aoi era rannicchiato in un angolino del letto e piangeva disperato.

Uruha prese Kai per il colletto e iniziò a schiaffeggiarlo.

Uruha:”Kai! KAI! Torna in te!!! Guarda! Hai fatto piangere Aoisan!”

Il leader sembrò risvegliarsi dalla sua follia omicida e corse subito verso il chitarrista moro, lanciando Reita per la stanza.

Kai:”Aoi piccino mio! Scusami scusami scusamiiiiiii!”

Iniziò ad abbracciarlo come un pazzo, mentre teneva ancora stretta tra le dita la corda.

Spuntavano dalle sue braccia solo gli occhi angosciati e pieni di paura di Aoi.

Uruha si avvicinò all’altro chitarrista, allontanò Kai e molto sgraziatamente infilò le pasticche blu nella sua bocca, accompagnando il tutto con l’alcool.

Aoi chiuse gli occhi e fu libero di respirare solo quando l’altro gli levò il bicchiere completamente vuoto dalle labbra.

Il biondo lo guardò soddisfatto e gli diede una pacca sulla spalla, compiaciuto.

Uruha:”E allora Aoisan? Come ti senti???”

Aoi:”Io … io …”

Stramazzò sul letto, privo di sensi.

Kai:”Uruha … Ruki …”

Uruha:”Ops …”

Ruki:”Ehm …”

Kai:”COSA CAZZO GLI AVETE DATO???”

I due scapparono verso l’angolino dove Reita ancora si massaggiava la testa dopo essere stato scaraventato via dal leader.

Reita:”Ehi ragazzi … che succede?”

Il batterista si avvicinava scrocchiandosi le articolazioni delle dita e con un riflesso vagamente folle negli occhi.

Kai:”Piccolini miei, vi ho fatto una domanda …”

Ruki:”Queste queste! Gli abbiamo dato queste!!!”

Lanciò un paio di pasticche addosso a Kai, che subito le prese al volo.

Le osservò attentamente prima di sbiancare.

Reita:”Ma quello non è …?”

Kai:”VIAGRA!!!!”

Uruha:”Ooooh ecco! Lo dicevo io che non mi erano nuove quelle pillole! Ci hanno fatto un servizio in tivvù l’altro giorno! Non che io ne abbia bisogno, modestamente …”

Ruki:”Ma nemmeno io …”

Kai:”Idem … cosa cazzo ci fa del viagra in casa nostra??? Penso siamo ancora parecchio giovani per usarlo!”

Reita:”Forse … è del vecchio … magari oltre al cervello non gli funziona nemmeno l’affare lì sotto …”

Uruha:”Ah si? … e allora perché stai arrossendo Reikun?”

Ruki:”È vero! È vero! Sembri un semaforo!”

Kai:”Reita … queste sono tue?”

Reita:”Ma no che dite????”

Ruki:”E allora perché erano dalla tua parte del bagno?”

Reita:”Impossibile! Non erano dalla mia parte! Le ho nascoste apposta nella … nella … ops …”

Si avvicinarono per guardarlo meglio, sorridendo in modo decisamente bastardo.

Uruha:”Ohohoh ma qui c’è qualcuno che dice le bugie! Peccato che ti cresca solo il naso così, caro Reitino!”

Kai:”E ti si accorciano le gambe …”

Ruki:”Poi diventerai bass … ehm … alto quanto me!!!”

Ridacchiarono tutti mentre lo sfottevano.

Reita:”No ragazzi non è come pensate!”

Uruha:”Ma certo … ma certo … pensavi fossero caramelle vero?”

Reita:”Esatto!”

Uruha:”BUGIARDO!”

Reita:”Giuro sulle mie tette che non l’ho mai usato e non lo uso … lo davano in omaggio vicino la farmacia …”

Ruki:”Facciamo finta di crederci …”

Uruha:”Già … te la diamo buona solo perché hai due meloni lì davanti …”

Kai:”Adesso dobbiamo fare qualcosa per Aoi … allora …”

Si girarono e diedero le spalle al povero bassista che invano cercava di ascoltare cosa dicevano.

Reita:”Ehi! Ehi! Voglio sentire anche io!”

Uruha:”Tu vai a giocare con Aoi e le tue pasticchine! Drogato!”

Reita:”Ma non le usoooooo!!! E poi il vecchio è in coma sul letto!”

Uruha:”Meglio no???”

Reita ci pensò su qualche secondo.

Reita:”Oh … hai ragione …”

E si tuffò felice vicino al moro, abbracciandolo come un pupazzo – e palpando tutto ciò che c’era da palpare.

Kai:”Quindi facciamo così … io andrò a comprare qualcosina da mangiare, mentre voi due andrete a prendere degli antidolorifici e … non lo so cosa comprano le ragazze quando hanno le loro cose … comunque chiedete e comprate qualcosa che faccia stare meglio la nostra primadonna, ok?”

Uruha:”Bene!”

Ruki:”Ricevuto!”

Si girarono verso Reita che faceva fan service da solo con Aoi.

Kai:”Reita …”

Ruki:”Oooooh!”

Uruha:”Reita! Piantala di fare la puttana e ascoltaci!”

Si mise a sedere a gambe incrociate con il chitarrista poggiato tra di esse.

Reita:”Ditemi tutto, cari!”

Ruki:”Io non me lo terrei così vicino … quando si sveglia sarà una bestia …”

Kai:”Ascoltami attentamente … e piantala di fissarmi le tette, per Dio!”

La testa del bassista oscillava a ritmo del seno di Kai.

Uruha gli tirò un ceffone e Reita sembrò aver ripreso la concentrazione sulle parole del leader.

Reita:”Vai, dimmi!”

Kai:”NOI adesso usciamo a prendere cose di vitale importanza … TU rimani qui a sorvegliare Aoi … chiaro?”

I suoi occhi brillarono.

Reita:”Davvero posso?????”

Kai:”L’ho appena detto …”

Reita poggiò Aoi sul letto e cominciò a spingere gli altri nelle camere per cambiarsi in fretta e andarsene.

Reita:”Su su! Fuori! Vi voglio via di casa tra cinque minuti!”

Si prepararono tutti di corsa per non sentire più le urla del bassista che li minacciava e scapparono fuori da quella gabbia di pazzi.

Reita:”A dopo!!!!”

Chiuse la porta violentemente alle spalle degli altri tre.

Uruha:”Dici che andrà tutto bene?”

Ruki:”Secondo me è stata una cazzata lasciare quei due da soli … sono quasi più responsabile io che sono il più piccolo …”

Kai:”Si è vero sei il più piccolo … ma hai pur sempre ventisei anni!!!!”

Ruki:”Dettagli …”

Kai:”Sigh … ci incontriamo più tardi … chiamatemi quando avete fatto, così torniamo tutti insieme …”

Uruha:”Va bene!”

Ruki:”Ok leader …”

Kai:”Che qualcuno lassù ce la mandi buona …”

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Capitolo 6
*** Chemist ***


Arigatou per le recensioni ^w^

Scusate stavolta il capitolo è un pochino corto >_> Ma senza Aoi non ci si diverte, quindi era necessario – solo per lei – tornare in fretta a casa Gazette xD

Bene, spero vi piaccia comunque xD

Buona lettura

Gazetto ½

Uruha:”Ruki! Piantala di stare appiccicato a quella vetrina e vieni con me!”

A malincuore, il vocalist si allontanò dal vetro e corse per raggiungere il biondo chitarrista che più avanti lo guardava impaziente.

Ruki:”URUUUUUU!!! C’ERA UN GIACCHINO ZEBRATO CHE ERA UN AMOREEEEEE!!!”

Lo fissò disgustato.

Uruha:”Un altro? Ma ne hai già due!”

Ruki:”Ma quelli sono invernali … questo è estivo!”

Uruha:”Allora scusa …”

Ruki:”Non mi prendere in giro sai Uru! O sarò costretto a rivelare agli altri che ti fai qualcuno di noi!”

Uruha guardò spazientito verso il cielo.

Uruha:”Ancora con questa storia??? Basta! Entra qui e tappati la bocca!”

Lo spinse nella farmacia in malo modo.

Uruha:”E ricordati che ora siamo donne! Comportati come tale!”

Si girò e si grattò il cavallo dei pantaloni.

Ruki:”E poi sono io che devo comportarmi come una donna …”

Lo seguì trotterellando verso il bancone.

Uruha:”Mi scusi … non è che potrebbe darmi qualcosa per i dolori mestruali?”

Farmacista:”Certo signorina … un attimo solo …”

E si allontanò tra gli scaffali dietro la cassa.

Uruha si girò soddisfatto verso Ruki.

Il piccolo vocalist lo guardava sconvolto.

Uruha:”Che hai adesso???”

Ruki:”Hai … hai detto … una parolaccia!!!!!”

Uruha:”… ma quando? Dolori mestruali?”

Ruki:”Waaaah non la dire, non la dire!!!! Kai poi si arrabbia!!!”

Si tappò le orecchie e iniziò a canticchiare e urlare per non sentirlo.

Uruha:”Ok …”

Passò un minuto … il farmacista ancora non tornava e Ruki continuava ad agitarsi facendo un baccano tremendo.

Due minuti …

Tre minuti …

Ruki:”REILAAAA REILAAAA AI SHITERUUUU!!!”

Uruha:”ADESSO BASTA!!!! STAI ZITTO!!! DOLORI MESTRUALI NON E’ UNA PAROLACCIA!!! SIGNIFICA CHE HAI LE TUE COSE E TI FA MALE LO STOMACO E LA SCHIENA! SCIMMIA IGNORANTE!!!”

Ruki lo guardò triste prima di mettersi a piangere, mentre tutti fissavano quella donna “leggermente” buzzurra che strillava come un camionista ad una povera bimba indifesa.

Ruki:”Buhu Urupon! Perché mi tratti sempre male????”

Uruha imbarazzatissimo cercò di consolarlo, guardandosi intorno per incrociare gli sguardi della gente contrariata e chiedere perdono per tutta la confusione che stavano creando.

Uruha:”Ma no … ecco io … su Rukisan … scherzavo … non sei una scimmia su …”

Ruki:”Però sono ignorante?”

Uruha:”Beh quello si!”

Ruki:”BUHUUUUUUUU!!!”

Finalmente il farmacista gli portò quello che gli avevano chiesto poco prima.

Uruha:”Ehm … scusi … posso farle una domanda?”

Farmacista:”Ma certo!”

Uruha abbassò la voce e si sporse verso il medico.

Uruha:”Ecco …”

Ruki:”COSA SI COMPRA QUANDO SI HANNO LE PROPRIE COSE????”

Uruha:”Idiota ma che cazzo urli?????????”

Lo prese a calci.

Uruha:”Tu e la discrezione siete una cosa sola eh?????”

Ruki:”Ma come lo stavi dicendo tu sembrava una cosa losca!!!”

Uruha:”Lo è porca puttana!!!”

Kai:”Urupon … parli come uno scaricatore di porto … fai la brava, chiedi scusa a Rukichan …”

Da dietro di loro spuntò un Kai insolito.

Il sorriso sempre lo stesso …

Le tette – con grande felicità di Uruha – erano ancora lì …

I capelli sistemati come al solito solo poco più lunghi …

Uruha:”Kai … ma che cazzo ti sei messo????”

Un elaboratissimo abito in stile gothic lolita fasciava il corpo femminile del leader.

Si girò leggermente per guardarsi.

Kai:”Perché? Mi sta male?”

Il farmacista si avvicinò per vedere meglio.

Farmacista:”Ma no signorina, anzi … le sta d’incanto!”

Uruha lo guardò male.

Uruha:”Ehi tu! Ci stai provando con il mio leader per caso?”

Farmacista:”No no io … e poi … leader???”

Lo afferrò per il colletto del camicie.

Uruha:”Senti pidocchio, vedi di rispondere in fretta alla mia domanda di prima e di togliere gli occhi di dosso a Kaichan, se non vuoi fare una brutta fine!”

Ruki:”Esatto! Esatto! Urupon ti prenderà a tettate!!!”

Uruha:”Si ti prenderò a te … RUKIIIIIII!!!!”

Lasciò andare il medico per rincorrere il nanetto, emettendo suoni che poco si addicevano ad una signorina.

Kai:”Ehm … mi dispiace … pago io … allora gli antidolorifici e …”

Si allungò a prendere un pacchetto lì vicino.

Kai:”… e questi qui … ecco è tutto!”

Pagò mentre i due ancora si rincorrevano e poi prendendoli a randellate in testa per calmarli li trascinò fuori dalla farmacia.

Kai:”Possibile che non posso lasciare NESSUNO di voi quattro senza aspettarmi sempre il peggio????”

Uruha:”Ma è colpa di Rukichan!!!”

Ruki:”No è colpa di Urupon!!!”

Kai:”SILENZIO!”

I due tremarono dalla testa ai piedi.

Kai se ne accorse e tornò dolce come al solito.

Kai:”Su andiamo a casa … vi punirò dopo cena …”

Si incamminò, carico di tante altre buste oltre a quella appena presa in farmacia.

Uruha e Ruki lo seguirono in silenzio per qualche minuto.

Uruha:”Rukichan … ma che significa che ci punisce dopo cena?”

Si girò verso il chitarrista in lacrime.

Ruki:”Non lo so … ma io ho paura!!! L’ultima volta è stato … è stato … oddio non riesco nemmeno a dirlo …”

Uruha:”Oddio Rukichan che ti ha fatto???”

Ruki:”È un ricordo talmente violento e crudele …”

Uruha gli passò un braccio intorno le spalle e lo avvicinò a sé.

Ruki subito si aggrappò al suo seno.

Uruha:”Dai dimmi Rukichan … è inutile tenersi tutto dentro …”

Ruki:”E va bene …”

Sospirò.

Ruki:”Dopo cena … mi ha portato in camera da letto … mi ha sbattuto sul materasso e … e … mi ha fatto mettere in modo tale che lo vedessi davanti a me … è stato terribile … ha preso delle manette … mi ha legato al letto … poi una sedia e si è seduto di fronte a me …”

Uruha ascoltava con gli occhi sgranati.

Uruha:”Oddio Ruki … e poi?”

Ruki:”Poi … sniff … poi ha raccolto da terra una coppa con dentro del gelato al cioccolato … il mio preferito … e se lo è finito tutto da solo davanti a meeeeeeee!!!! Aveva anche le cialdine!!!!! È un ricordo dolorosissimo!!!!! BUHUUUUU!!!”

Uruha:”Ruki … ma vaffanculo va!”

Ruki:”Ma … ma … come ti permetti???? Io non sono più riuscito a riprendermi da quel giorno … ho paura di Kai!!!”

Uruha:”Se tu non fossi così stupido e goloso, non sarebbe così facile punirti!!!!”

Ruki:”Ma era gelato al cioccolato!!!! Ti rendi conto?????”

Mentre Ruki esprimeva i suoi drammi esistenziali Uruha affrettò il passo, raggiunse Kai.

Uruha:”Kaichan … cosa significa che ci punirai dopo cena?”

Kai:”Significa che vi punirò dopo cena no?”

Uruha:”E come???”

Kai:”Mah se te lo dico … potresti prepararti psicologicamente … e io non voglio questo … devi soffrire per le figuracce che mi fai fare …”

Gli sorrise dolcemente e Uruha sentì il sangue raggelarglisi nelle vene.

Superò Kai con gli occhi lucidi, pieni di paura, e svoltò l’angolo, trovandosi proprio di fronte alla loro felice casetta.

Uruha:”Meglio Aoi e Reita … poco ma sicuro … rispetto a questi due pazzi …”

Salì di corsa le scale, arrivando davanti la porta della loro abitazione.

Infilò le chiavi nella toppa e non appena le girò sentì un urlo lancinante provenire da dentro.

Reita:”AAAAAAAAAAAAAAAAAAAARGH AIUTOOOOOOOOOOOOOOO!!!”

Aprì la porta e si diresse subito verso camera di Aoi, da dove provenivano le urla del bassista.

Ruki lo seguì di corsa.

Ruki:”Io lo avevo detto che non doveva starci troppo vicino … Aoisan si sarà svegliato …”

La scena che gli si presentò davanti li lasciò senza parole.

Uruha:”OMMIODDIO!!!!”

Ruki:”SANTA POLENTA!!!”

Il leader li raggiunse poco dopo, lasciò le buste ingombranti che aveva in mano sul divano e tenne per sé solo quella con gli assorbenti e gli antidolorifici per Aoi.

Kai:”Ragazzi ma che cosa sono queste urla? Piantatela di fare casi …”

Pietrificato anche lui.

Kai:”Ma … ma … CHE CAZZO STATE FACENDO?????”

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Capitolo 7
*** Mad mad world ***


Nuovo chapter <3

Cosa staranno facendo Aoi e Reita, soli soletti in casa … chissà!

Lo scoprirete presto xD

Magari qualcuno ci ha azzeccato …

Buona lettura e grazie per i commenti

Gazetto ½

Reita:”Vi prego aiutatemi!!! È completamente partito … aiuto … AAAARGH!”

Il bassista era stato legato all’armadio della camera del chitarrista moro e riusciva a stento a respirare.

La stanza era piena di fumi colorati e fornelletti accesi.

Un odore leggermente acre, invase i polmoni dei tre ragazzi che si erano appena affacciati alla porta.

E lì, lo videro … Aoi in ginocchio, vicino le gambe di Reita che trafficava con della stoffa e una specie di coltello.

Lo immerse nella sostanza semisolida che cuoceva sul fornello.

Rigirandolo in modo che non scivolasse via lo avvicinò al polpaccio del bassista, spalmandogliela sadico.

Reita:”BRUCIAAAAAAA!!!”

Gli altri rimasero impietriti a vedere cosa succedeva dopo quella tortura rovente.

Baciandogli il ginocchio, Aoi prese una striscia di stoffa e la fece appiccicare alla cera sulla gamba di Reita.

La accarezzò per bene.

Alzò lo sguardo per guardarlo in faccia.

Aoi:”Pronto?”

Reita:”No … no ti prego …”

Aoi:”Al mio tre …”

Reita:”Ti prego vecchio …”

Il moro ridacchiò divertito.

Aoi:”Uno …”

STRAP!

Reita:”AAAAAAAAAAAAAAAARGH!!! MALEDETTO AVEVI DETTO AL TREEEEE!!!”

Aoi:”BWAHAHAHAHAH!”

Uruha, Ruki e Kai si guardarono sconvolti per 10 secondi …

Poi Ruki scattò a prendere un bicchiere d’acqua, Kai che come un pazzo tentava di aprire la scatola degli antidolorifici in fretta e Uruha corse a recuperare Aoi.

Lo afferrò per i fianchi e lo strinse a sé, lontano da Reita.

Aoi:”Lasciami!!! LASCIAMI!! Non ho ancora finito!!!”

Uruha:”Dai Aoi …”

Il moretto continuava ad agitarsi tra le braccia dell’altro chitarrista.

Reita:”Sniff … grazie Urupon … non dimenticherò … la prossima volta che finirai la birra … il mio frigorifero per te è sempre aperto …”

Aoi:”URUHA!!!! Lasciami … sigh …”

Attaccò a piagnucolare indifeso.

Kai gli infilò a forza delle pasticche in bocca e Ruki gli appiccicò il bicchiere alle labbra fino a che non mandò tutto giù.

Si agitò ancora per qualche minuto tra le braccia di Uruha scalciando … poi si calmò e sorrise dolcemente agli altri.

Reita che intanto era riuscito a liberarsi e a rifugiarsi in un posto sicuro, lo guardava con terrore.

Reita:”Perché ora sorride così?”

Ruki:”Fa … paura …”

Kai:”Magari era meglio non mischiare troppi medicinali in così poco tempo …”

Uruha:”Ragazzi aiuto … sono io che lo sto tenendo fermo … se gli prende male, mi ammazza … non vi dispiace avermi sulla coscienza?”

Reita & Ruki:”NO!”

Uruha:”Bastardi!!!”

Il moro intanto fissava il soffitto beatamente.

Allargò all’improvviso le mani e parlò.

Aoi:”Mie pecorelle … non litigate … anche se mi imprigionate, io vi amo … vi amo tutti!!!!”

Kai si massaggiò le tempie esausto.

Reita:”Bene … ora si crede un profeta …”

Ruki:”Cos’è un profeta???”

Aoi:”I profeti, piccolo fratellino, erano quelli che hanno annunciato il mio arrivo sulla terra …”

Uruha:”Ancora peggio … si crede un dio …”

Reita:”Beh niente di strano allora …”

Aoi:”VI AMO!”

Li guardava estasiato, con gli occhi sbrilluccicosi stile manga.

Aoi:”Amo te piccolo Ruki … e Kaichan … e anche Reita nonostante sia stupido …”

Si rigirò tra le braccia di Uruha, trovandosi il suo viso a meno di due centimetri.

Lo abbracciò forte.

Aoi:”… e amo Urupon, l’alcolizzato!”

Posò le labbra su quelle del biondo e subito partirono una serie di flash.

Reita:”OMMIODDIO QUESTA FOTO LA CONSERVERO’ A VITAAAAAAAA!!!”

Annegò nella sua bava.

Ruki:”La rivenderò su e-bay!!!”

Kai:”Andrà nel mio album delle memorie!”

Ridacchiarono compiaciuti – tranne Reita che era in stato di catalessi irreversibile.

Uruha:”Dico, ma sarete tre stronzi o no????”

Aoi sorrise felice.

Aoi:”Ma la persona che amo di più … SONO IO!!!!!”

Cominciò ad esultare da solo.

Ruki si rifugiò dietro Kai.

Ruki:”Kaichan … ho paura …”

Kai:”Rukichan, sarò sincero … anche a me questa cosa inquieta non poco …”

Reita:”Gli faccio una foto, così quando torna normale, lo posso ricattare!!!”

Un altro flash sparato direttamente negli occhi dei due chitarristi.

Uruha cadde a terra svenuto, mentre Aoi rimase in piedi con lo sguardo allucinato.

Uruha:”Yeeeee quante bottiglie di vodka che giiiiiiirano!!!!”

Il vocalist si mise a punzecchiare Uruha con il dito, mentre il chitarrista moro lentamente si riprendeva.

Reita:”Ohohohoh ecco fatto! Queste foto sono preziose come i diamanti! Mi assicureranno una vita nella più totale sicurezza dal vecchiaccio e poi … ARGH!”

Aoi:”BRUTTO IDIOTA COSA CAVOLO STAI FACENDO????? TI AMMAZZO!!!!”

Il chitarrista moro aveva appena afferrato il bassista per il colletto e lo scuoteva come un pazzo.

Reita:”Aoi … AOI … wah … mi stai strozzan … do … vecchi … o … il collo … si … spez … za …”

Questa volta fu Kai a trascinarlo via da Reita.

Kai:”Aoi! Stai calmo! E tu Reita … piantala di farlo innervosire!!! Che cavolo!!!”

Reita:”Ma lui si innervosisce anche solo se respiro!!!”

Aoi:”Perché hai il respiro pesante!!!”

Reita:”Lo vedi???”

Uruha:”Aoisan … lo vuoi fare un gioco?”

Il biondo li guardava ancora steso sul pavimento.

Aoi:”Mh … che gioco?”

Si alzò.

Uruha:”Tu vieni con me che te lo spiego … però devi fare il bravo …”

Uruha sapeva bene che Aoi era una delle persone più curiose sulla faccia terra … soprattutto quando era lui a fare il misterioso.

Aoi:”Va … bene … Kai lasciami …”

Il leader lo lasciò e istintivamente Reita si nascose sotto il letto.

Aoi gli lanciò un’occhiata impietosa.

Aoi:”Tranquillo Calimero … non ti mangio mica … al massimo ti strangolo e ti appendo al soffitto come un salame fino a che …”

Kai:”AOI!”

Aoi:”Ok … ok …”

Si avviò trotterellando dietro Uruha.

Ruki:”Ho paura di sapere … cosa hanno in mente tutti e due …”

Kai:”Beh … poco male …”

Sbuffò sollevato e spinse gli altri due a raggiungere la sala.

Kai:”Almeno ci siamo tolti Aoisan dalle balle … quell’uomo fa veramente paura …”

Reita:”Oh! Finalmente anche tu lo ammetti!”

Kai:”Mai detto il contrario …”

Si avvicinò alle buste che aveva lasciato sul divano.

Di colore rosa shocking, lucide e con dei ghirigori sospetti.

Lentamente le svuotò sui cuscini imbottiti.

Reita e Ruki spalancarono la bocca … per poco non rimanevano senza mandibola.

Reita:”COSA SONO QUELLI?????”

Ruki:”OMMIODDIO!!!”

Kai:”Vi piacciono????”

Sorrisone a trentadue denti.

Reita:”Ma assolutamente NO!”

Ruki:”SIIIIIII!!!”

Il batterista rivolse un altro sorriso a Ruki, poi spostò lo sguardo e imbruttì Reita.

Kai:”Poco male … perché ce ne sono per tutti voi!”

Reita:”NOOOOO! MA CHE COSA VI E’ PRESO A TUTTI OGGI????”

Scappò come una lepre, con Kai alle calcagna.

Cercò di rifugiarsi in bagno, che però scoprì essere chiuso.

Uruha:”Reita, fottiti, non puoi entrare!”

Reita:”WAAAAH!”

Kai si avvicinava sempre di più.

Svoltò velocemente nell’altro corridoio.

SDANG!

Colpì in pieno volto una padellona antiaderente della Mondial Casa.

Kai:”Ottimo lavoro Rukichan!”

Il vocalist ridacchiò.

Ruki:”Ma figurati … è stato un piacere neheheheh!”

Kai:”E adesso … ci penso io a lui …”

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Capitolo 8
*** Pray ***


Ho notato che apro tutti i capitoli con Reita xD Che ci posso fare se è il più divertente lì in mezzo?

Grazie per i commenti <3 e i fav <3

Buona lettura ♥

Gazetto ½

Reita si risvegliò sul divano della sala, stropicciandosi gli occhi e successivamente massaggiandosi la fronte.

Reita:”Cristo che botta … mi sembra di aver sbattuto ad un autotreno …”

Ruki:”E invece era solo la nuova padellona di Kaichan!”

La testa del vocalist spuntò dallo schienale.

Reita:”TU! Brutto pidocchio schifoso!!!”

Si alzò di scatto per rincorrerlo, ma qualcosa gli inceppò i movimenti e cadde lungo sul tavolinetto dove Uruha solitamente teneva il suo sakè di primissima qualità.

Reita:”Ahi … ma che cazzo …”

A fatica si rimise in piedi e si guardò addosso.

Spalancò gli occhi dalla sorpresa.

Reita:”OMMIODDIO CHE COS’E’ QUESTO COSOOOOOO????”

Il leader fece capolino dalla sua amata cucina.

Kai:”Oh Reikun si è svegliato! Come stai bene piccolino mio!”

Il bassista indossava un vestitino gothic lolita bianco, simile a quello di Kai, ma decisamente più corto.

Reita:”Che è sto schifo????”

Ruki:”Effettivamente a te sta una merda … con quelle gambe pelose …”

Reita:”EHI!”

Ruki:”Ah no giusto … un po’ di peli te li ha tolti Aoisan huhuhu!”

Reita:”Crepa! E poi non è che tu stia meglio con quei pizzi rosa!!!”

Kai si avvicinò e prese in braccio Ruki.

Kai:”Ma cosa dici??? È un amore!!”

Iniziò a coccolarlo, mentre il piccoletto guardava strafottente e soddisfatto Reita.

Reita:”Io … non ho parole …”

Si allontanò da quella scena disgustosa, in cerca di Aoi e Uruha.

Aoi:”Tralalà … din din don …”

Sentì la voce “soave” del moro provenire … beh ovviamente dal bagno no?

Reita:”Ti pare che quello non sta al cesso? … e poi che cazzo canta????”

Si affacciò squadrandolo male.

Reita:”Ehi vecchio …”

Aprì sconcertato la bocca non appena lo vide.

Un abitino succinto, nero e bianco, cortissimo lo avvolgeva dolcemente.

Giustamente si stava sistemando trucco e capelli, dato che se non lo faceva ogni venti minuti si sentiva male.

Aoi:”Oh Reikun ti sei svegliato! Ripeto quello che ho detto prima … con quel vestito sei osceno … e poi … che schifo guarda quanti peli!!! Ma cazzo fatti una ceretta!!! Se vuoi io sono sempre qui pronto a fartela neheheh!”

Reita:”NO!”

Lo stupore iniziale del bassista lasciò presto il posto all’irritazione che sentire Aoi criticarlo subito affiorava e riempiva il suo cervellino.

Aoi:”Cos’è quella faccia?”

Lo guardò scettico.

Aoi:”Vuoi dirmi qualcosa di pungente? Tanto non hai speranze contro di me …”

Si avvicinò e gli passò le braccia intorno al collo, imitando una voce femminile, abbastanza civettuola.

Aoi:”Dai su Reikun … dimmi che sono brutta e cattiva …”

Inutile.

Reita ormai perdeva ingenti quantità di sangue dal naso …

E non per colpa della padellata di prima.

Aoi:”Deficiente …”

Aoi si staccò ridacchiando e sculettò fino alla sala.

Reita:”Nehe …”

Scrollò il capo in stile “cagnolino bagnato” per riprendersi.

Reita:”Quel fottuto bastardo mi frega sempre! Anzi stavolta è colpa delle sue tette!!”

Rimase per cinque minuti buoni a sbattere la testa sulla porta, affranto.

Alla fine decise di raggiungere il suo amico di sempre, che ipotizzava fosse in camera sua.

Uruha era sdraiato tranquillamente sul letto, anche lui vestito come una bambola, in viola però.

Sorrideva beato e non appena sentì il passo “leggiadro” di Reita e la sua voce che protestava contro Aoi, si mise a sedere sul materasso.

Reita:”Uru … hai la solita faccia da dopo scopata … cosa hai da sorridere in modo ebete?”

Il chitarrista biondo incurvò le labbra verso l’alto, sornione.

Uruha:”Reita … ormai posso dire di aver provato tutto nella vita …”

Reita:”Non mi dirai che …”

Uruha:”Aha …”

Reita:”Con …”

Uruha:”Si …”

Reita:”PERCHE’?????”

Scoppiò in lacrime.

Reita:”Dimmi perché!!!”

Uruha abbandonò il suo viso da “raggiungimento del Nirvana” e si avvicinò al compagno.

Uruha:”Reita … io non lo sapevo che ti piacesse Aoi … mi dispiace …”

Reita singhiozzò più forte.

Uruha:”Ma che hai capito stupido??? Io piango perché … PERCHE’ NON MI AVETE INVITATOOOOO!!! BUHU!!!”

Gli arrivò un pugno in testa.

Uruha:”Coglione!”

Reita piagnucolò accovacciandosi per terra dolorante.

Reita:”Urupon, anche se sei donna, hai la solita forza … mi hai quasi spaccato il cranio …”

Uruha:”Tanto … per quello che ti serve …”

Reita:”Sai Uru … pensavo … certo che pure tu sei una bonona con questo vestito … e da qui sotto ti si vedono anche le mutandine!!!”

Sbavò come un maiale.

Uruha:”Idiota … tu invece ci stai uno schifo … e fatti una ceretta …”

Reita:”Ma che palle co sta ceretta!!!”

Kai:”RAGAZZIIIIII!!! LA PAPPA E’ PRONTAAAAAAA!”

Ruki:”SBRIGATEVI BESTIE E AOI!”

Si sentì il chitarrista moro urlare dal bagno.

Aoi:”DEVO ESSERE CONTENTO CHE NON MI HAI CHIAMATO BESTIA?”

Ruki:”OVVIO! TU SEI UNA SPECIE A PARTE!”

Uscì di corsa dal bagno per raggiungere la cucina.

I passi frettolosi di Aoi per il corridoio furono seguiti da una serie di urla strozzate.

Aoi:”Nano … cosa cazzo stai facendo?”

Il vocalist si rotolava per terra da solo, pensando che Aoi lo stesse già picchiando.

Ruki:”Oh … come mai sono ancora vivo?”

Il moro sorrise.

Aoi:”Sono troppo felice e appagato per arrabbiarmi ora …”

A queste parole Ruki lo guardò sconcertato e anche Kai – alle prese con dell’insalata – si girò sbigottito.

Kai:”Aoisan! Non è che tu e Urupon avete fatto qualche porcata????”

Aoi si girò raggiante.

Aoi:”OVVIO!!!”

Reita:”E non dirlo con tutto quel candore … non mi avete nemmeno chiamato …”

Fecero il loro trionfale ingresso in cucina gli altri due.

Aoi:”Reita … eri svenuto come un deficiente … e poi io non faccio porcate con una donna che ha una moquette sulle gambe!”

Reita:”Un’altra allusione ai miei peli e giuro che mi incazzo!”

Aoi:”Ma Reita … le mie non sono allusioni … sono deturpanti verità!”

Reita:”TI AMMAZZO!”

Cercò di afferrarlo per il collo ma Uruha si mise tra i due.

Uruha:”Eh no caro … ti devi stare fermo, che Aoisan mi serve per stanotte …”

Ridacchiarono come due ebeti.

Il bassista li guardò storto.

Reita:”Mangiamo che è meglio …”

Tutti si misero a sedere – chi come persone normali, chi come scimmie (Reita), chi sul seggiolone … -

Stavano per avventarsi sulle leccornie che Kai aveva cucinato, come dei morti di fame che non toccava cibo da secoli, quando il leader urlò.

Kai:”FERMI!”

Si girarono contrariati.

Aoi:”Che c’è adesso???”

Reita:”Io ho fameeeeee!!!!!!!!”

Kai sorrise.

Kai:”Prima la preghierina!”

Tutti:”CHE COSA?????”

Sconvolti si guardarono tra loro prima di posare di nuovo lo sguardo sul batterista.

Aoi:”Che è sta novità???”

Kai:”Le brave ragazze dicono la preghierina prima di mangiare!”

Aoi:”Ma io non sono brava! E NON SONO UNA RAGAZZA!”

Reita:”Veramente ora lo sei …”

Aoi:”Ascoltami bene tu! Devi sempre contraddirmi! Lascia che ti dica tre parole: FALLA FINITA!”

Reita:”Ma sono due …”

Aoi:”Lo vedi? L’hai fatto di nuovo!”

Uruha:”Ma stavolta ha ragione …”

Aoi:”Silen … oh … Uru … si hai ragione tu …”

Sbrilluccichio di occhi.

Tutti – tranne Aoi – si allontanarono preoccupati da Uruha.

Reita:”Non voglio sapere cosa avete fatto nel particolare …”

Uruha:”Non avevamo nessuna intenzione di dirtelo …”

Si aggrappò al braccio di Uruha strattonandolo.

Reita:”Eddaaaaaai … dimmelooooooo!!!!”

Ruki:”Reita … sei veramente stupido …”

Kai:”Ragazzi! Ora basta! Vi voglio tutti con le manine giunte e in silenzio!”

Aoi:”Altrimenti?”

Alzò il sopracciglio.

Kai:”Altrimenti … punizione …”

Tutti eseguirono ciò che il leader aveva appena intimato.

Ruki sbuffò verso Aoi, sottovoce.

Ruki:”Non pensavo Kai avesse punito anche te …”

Aoi:”In realtà non mi ha mai punito … solo che un giorno che stavo litigando, stranamente, con Reita … ci ha presi a tutti e due, ci ha sbattuti sul divano e ci ha fatto vedere il video della TUA punizione … giuro … stavo soffrendo per te … perché so quanto sei schifosamente ingordo …”

Ruki:”Ingordo?”

Aoi:”Si … non sai cosa significa?”

Ruki:”È un complimento?”

Aoi:”Ma certo!”

Ruki:” Oh! Grazie!!!”

Gli sorrise dolcemente.

Aoi:”Prego … e io ti ringrazio per non aver mai aperto un vocabolario …”

Kai tossicchiò.

Kai:”Allora … chi vuole dire la preghiera?”

Una palla vegetale attraversò la cucina.

Kai:”E va bene … la faccio io …”

Si schiarì la voce, per tre, quattro volte e poi iniziò.

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Capitolo 9
*** Into the cellar ***


Arigatou per le recensioni <3

Tranquilli, è quasi finita *O*

Buona lettura <3

Gazetto ½

Kai:”… e grande Signore delle padelle, ti ringraziamo anche per gli uccellini e i fiorellini, per il sole e la luna, per l’acqua e la coca cola, per la birra che ogni giorno fornisci ad Urupon …”

Uruha:”E anche il sakè e la vodka …”

Kai:”… e anche il sakè e la vodka, ti lodiamo per i cornetti la mattina e gli spuntini di mezzanotte, per lo spigolo dove Reita va sempre a sbattere, per il tappetino antiscivolo della doccia che scivola lo stesso e Aoi cade ogni volta, per il Topo Gigio di Ruki, per la mondialcasa, per lo Chef Tony e i Miracle Blade, per la poltrona che fa i massaggi che nessuno mi regala mai, per la pasta sfoglia della Buitoni, per …”

Aoi:”Sigh … ma per quanto andrà avanti ancora?”

Reita fermò per un momento il suo moto perpetuo di testate contro il tavolo per rispondere.

Reita:”Non lo so … ma io sto morendo di fame … e poi la maggior parte delle cose sono nostre prese per il culo …”

Kai:”… per i peli schifosi e antiestetici di Reita …”

Reita:”Ecco appunto …”

Kai:”… per le creme antirughe di Aoi, per le sigarette, per le tarme e tutti i piccoli animaletti schifosi con cui riesco a ricattare gli altri quattro, per le punizioni corporali, per la cattiveria …”

Uruha:”Ok … sta degenerando …”

Aoi:”Possibile che non ci lasci mangiare? È da trenta minuti che siamo qui ad ascoltare la sue cazzate …”

Reita:”Strano che Ruki non si sia ancora lamentato …”

I tre si girarono verso l’angolino dove solitamente sedeva il vocalist sul suo bel seggiolone rosa.

Uruha:”Non c’è …”

Reita:”Eh si non c’è …”

Aoi:”CAZZO SIGNIFICA CHE NON C’E’?”

Con la sua dolce voce aveva interrotto la preghierina di Kai, che ora li fissava con aria vagamente posseduta.

Kai:”Cosa succede di tanto grave da far interrompere la mia preghiera, miei piccoli cari?”

Rabbrividendo il moro indicò il posto di Ruki.

Aoi:”Rukichan … non c’è …”

Kai:”E dove è finito il mio piccolino????”

Uruha:”Sarà caduto dal seggiolone …”

Controllò sotto il tavolo.

Uruha:”Uhm … no …”

Reita:”Magari è sotto la gonna di Aoi …”

Controllò sotto la gonna.

Reita:”Uhm … no … però … wow …”

Gli arrivò un calcio sulla testa.

Aoi:”Idiota!”

Kai:”Dobbiamo trovarlo!!!”

Vistosamente turbato dalla scomparsa del nanetto, Kai si lanciò alla sua ricerca costringendo gli altri ad aiutarlo.

Inciampando nei vestiti come degli scemi, si sparpagliarono per l’appartamento.

Aoi andò a cercare in bagno.

Aprì tutti i cassetti, sfilò ogni asciugamano dal ripiano, esaminò anche a fondo la tazza e il bidet, ma niente.

Poi passò casualmente davanti lo specchio … e di lui si persero le tracce.

Reita invece finì a controllare la sala del televisore.

Spostò i divani, alzò ogni singolo cuscino, illuminò con il cellulare sotto i mobili, ma di Ruki non c’era traccia.

Si avvicinò alla Play Station per essere sicuro che non si fosse nascosto dietro i videogiochi.

Iniziò a guardarli.

Reita:”Oh guarda … mi ero dimenticato di questo gioco … e questo … ooooh e questo, quanto tempo!”

E anche di lui non si seppe più nulla.

Uruha venne spedito a controllare lo scantinato.

Uruha:”Io … ho paura del buio … e qui è … tutto scuro …”

Camminava tenendo stretta nella mano tremante una torcia.

Sentì un movimento improvviso e subito spostò il fascio di luce nella direzione da cui proveniva il rumore.

Uruha:”Chi c’è????”

Niente.

Continuò ad illuminare sempre dalla stessa parte mentre camminava, fino a che non andò a sbattere contro qualcosa inciampando.

Uruha:”AAARGH UN MOSTRO! UNO SCHELETRO! MI STUPRANO AIUTO!!!”

Gli cadde la torcia di mano e illuminò “il mostro” contro il quale era andato contro.

Una grossa botte, con una targhetta lucente sul davanti.

Uruha si avvicinò e lesse lentamente.

Uruha:”Chateau Lafite del 1787…”

Si avvicinò e stappò la botte, annusando il contenuto.

Rimase stupefatto.

Uruha:”Cazzo! Ma questo è … santissimo vino!!!!!!!!!”

Anche del chitarrista biondo non si ebbero più notizie.

Il leader si occupò delle camere da letto di tutti quanti.

Frugò a fondo in ogni stanza – e dato che c’era mise anche a posto quelle quattro discariche che si ostinavano a chiamare stanze.

Tornò disperato in sala e trovò il bassista che giocava allegramente ad un videogioco porno.

Kai:”Reita!!! Cosa cazzo fai????”

Reita:”Shhhh! Non vedi? Sono quasi riuscito a portarmela a letto!!! Non ci ero mai arrivato a questo punto!!”

Aoi:”Ovvio sei sfigato anche nella vita virtuale … che pena …”

Spuntò il chitarrista moro pettinato e truccato, come appena stato da parrucchiere ed estetista.

Kai:”Aoisan! Hai trovato Ruki??”

Aoi:”Chi?”

Kai:”GRRRRR ADESSO BASTA!”

Spense la play station con un calcione e afferrò i due cretini per la collottola.

Kai:”Adesso vi appendo come panni sul balcone e mi aspetterete qui fino a che io no trovo quello stupido nano!!!”

Reita:”Come lo hai chiamato???”

Rimasero a bocca aperta.

Kai:”Quel dolce batuffolino che le prenderà di santa ragione appena lo ritrovo.”

Sorrise paurosamente.

Aoi:”Ma Kai … non vorrai appenderci sul serio, vero?”

Kai:”Ovvio che si!”

Aoi:”Ma siamo al dodicesimo piano!!!!”

Il batterista aprì con un calcio la porta del balcone e li trascinò fuori entrambi.

Non appena misero piede sul mattonato rossastro, trovarono in un angolino, una specie di topo che ruminava della pizza.

Kai:”RUKI!”

Il vocalist si girò con ancora un pezzo di pizza in bocca.

Ruki:”Shalve …”

Kai lasciò andare Aoi e Reita e si buttò sopra a Ruki abbracciandolo.

Kai:”Come stai??? Dove eri finito??? Mi sono tanto preoccupato!!!”

Ruki:”Beh visto che non si mangiava, mi sono ordinato della pizza e per non disturbarvi sono venuto a mangiarla in balcone!”

Da lontano gli altri due osservavano schifati la scena.

Aoi:”Scommetto che se eravamo spariti noi, appena ci trovava ci picchiava …”

Reita:”Quel nano ruffiano … per non disturbarvi … puah … in realtà non voleva darci la sua pizza …”

Kai fece finta di non sentirli e prendendo in braccio Ruki lo riportò dentro, seguito dal chitarrista e dal bassista.

Si risedettero tutti, aspettando gli ordini del grande e spietato leader.

Kai:”Bene … ora che è tutto a posto, possiamo mangiare!”

Ruki si tuffò sul cibo e così anche Reita.

Cercando di sovrastare i rumori molesti che i due masticando producevano, Aoi esclamò esterrefatto.

Aoi:”Scusa Kaichan, ma manca Urupon!!!!”

Kai si guardò intorno, notando dopo un po’ l’assenza dell’altro chitarrista.

Kai:”Oh è vero … pazienza!”

E si mise a mangiare anche lui.

Kai:”Ah Rukichan! Non mangiare troppo!”

Ruki:”Perché?”

Il suo sguardo diventò maligno.

Kai:”Perché dopo ti aspetta del gelato … tanto tanto gelato al cioccolato …”

Il vocalist scoppiò silenziosamente in lacrime, ma nonostante tutto non scappò dalla tavola … si limitò a mangiare più lentamente.

Reita:”Che ingordo …”

Aoi continuava a guardare la porta preoccupato per il compagno.

Reita:”Tranquillo vecchio … Urupon è grande e forte, poi se è pure ubriaco, non c’è nessuno che può tenergli testa!”

Aoi:”Speriamo … mi aveva promesso che dopo mi faceva la manicure …”

Dopo varie rassicurazioni anche Aoi iniziò a mangiare, e come tutti gli altri, si dimenticò ben presto di Uruha.

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Capitolo 10
*** Ghost ***


Scusate il ritardo, ho avuto un pochino da fare e un po’ di mancanza di ispirazione.

Questo capitolo è leggermente corto, ma meglio di niente no?

Grazie per i commenti <3

Buona lettura <3

Gazetto ½

Reita:”YAAAW …”

Il bassista spalancò le fauci in perfetto stile re della savana, per sbadigliare.

Aoi:”Complimenti … fine come al solito … ti hanno mai detto che ci si mette la mano davanti la bocca quando si sbadiglia?”

Reita:”… WWWN! Uhm no, mai!”

Aoi:”Immaginavo …”

Si ritirò disgustato sul suo lato di divano, vicino al bracciolo.

Dopo cena erano stati convinti dal vocalist a guardare tutti insieme uno dei suoi cartoni animati preferiti.

Beh … proprio tutti non erano … effettivamente qualcuno mancava.

Uruha barcollava ridendo mentre risaliva le scale, facendo un rumore infernale.

Ruki:”Ragazzi …”

Guardò Aoi sorridendo.

Ruki:”… e ragazze …”

Aoi:”Grrrrr”

Kai:”Che c’è Rukichan?”

Ruki:”Non sentite … delle voci?”

Reita:”Ecco ci mancava pure il vocalist medium … siamo a posto … potremmo vestirci da zingare e fare le carte!”

Aoi:”Di sicuro TU saresti molto più utile come zingara che come bassista … basta metterti un vestitino succinto, farti la ceretta, truccarti per benino e mandarti ad adescare clienti!”

Reita:”Cioè praticamente dovrei fare la prostituta????”

Aoi:”QUESTA SI CHE E’ UN’IDEA!!! Sai i quattrini che ci potremmo fare!!!”

Reita:”Ma stai scherzando????? Non posso fare una cosa del genere!!!”

Aoi:”Si hai ragione … sei così grezzo che non riusciresti ad abbindolare nessuno …”

Reita:”Non intendevo quello …”

Iniziarono a picchiarsi come dei ragazzini.

Kai:”Basta voi due! Insomma! Non potete stare sempre a litigare!”

Aoi – mentre tirava i capelli di Reita - :”Ma è stato lui!!!”

Reita – che nel frattempo mordeva le braccia di Aoi - :”Non è vero! Ha cominciato il vecchio!”

Uruha:”KISS ME KISS ME LICIAAAAAAA! TOGLI LA CAMICIAAAAAA! TOGLI IL REGGIPETTOOOOO BWAHAHAHAHA!”

Rimasero pietrificati.

Reita:”Che cazzo era?????”

Sconvolto guardò il chitarrista moro che per la paura si era nascosto sotto un cuscino.

Reita:”Alla faccia del coraggio …”

Aoi:”Aveva ragione il nano!!! Ci sono gli spiriti!!!”

Ruki:”Visto??? Ci sono i fantasmi!!! Le voci!!”

Si andò a rintanare tra le braccia del leader.

Aoi:”Abitiamo in una casa di spettri!!!”

Ruki:”Buhuuuu ho paura!!!!”

Il moro si tirò addosso Reita per proteggersi.

Aoi:”Sono troppo bello per essere perseguitato dai fantasmi e morire!!!”

Kai:”Ma la volete finire? Non avete riconosciuto la voce?”

Reita:”Infatti … a me sembrava una delle canzoncine sconce di Urupon …”

Aoi:”Dici?”

Ruki:”No era uno spirito!!!! Ci ucciderà!!!”

Mentre i quattro si chiedevano a chi potessero appartenere quegli schiamazzi molesti, Uruha saltellando goffamente si ritrovò a passare per il cortile della casa, dove Kai aveva steso i panni puliti proprio qualche ora prima.

C’erano i boxer leopardati di Ruki, quelli di Super Mario di Reita, quelli neri firmati di Aoi, quelli poco usati e viola di Uruha, quelli candidi di Kai e poi una schiera di lenzuoli bianchi, puliti e profumati.

Uruha:”Dolce Remìììì!!! METTI LA MANO QUIIIIII BWAHAHAHAH”

Essendo troppo impegnato a disturbare la quiete pubblica, il chitarrista non si accorse che attraversando i fili dei panni stessi, si era portato appresso le mutande nere di Aoi, precisamente gli si erano impigliate in testa, tanto da far sembrare che avesse le orecchie.

Uruha:”OMMIODDIO! COSA SONO QUESTI???? CI SONO GLI SPETTRI!!!”

In preda ai fumi dell’alcool, il biondone confuse i lenzuoli che ondeggiavano al venticello estivo con dei fantasmi veri e propri.

Intanto dentro casa …

Aoi:”AVETE SENTITO????”

Gridò isterico, mentre Kai tentava di recuperare Ruki che per la paura si era nascosto sotto al divano.

Reita:”Sentito cosa …?”

Il moro si aggrappò alle spalle del bassista scuotendolo.

Aoi:”Reita! Ci sei? Pronto? Sturati le orecchie e accendi il cervello!!! Ho appena sentito la voce di Uruha!!! E stava gridando aiuto che ci sono i fantasmi che lo uccidono!!!”

Reita:”Vecchio calma … ti …. non mi agi … tare … non respiro!!!!”

Con una mossa ninja lo rigirò e lo imprigionò, tenendolo fermo con un braccio.

Kai lanciò uno sguardo esasperato verso Reita e Aoi.

Aoi:”Brutto idiota!!!”

Reita sogghignò e alzò gli occhi al cielo.

Reita:”Grazie Naruto e ai tuoi innumerevoli insegnamenti per neutralizzare le bestiacce …”

Uruha:”AAAAAAAAAAAAARGH!!!!!!!!”

Kai:”Cavolo!!!! Questo era davvero Urupon!!! Che ci siano sul serio gli spettri????”

Ruki schizzò via da sotto il divano e si attaccò alle spalle del bassista, piangendo.

Ruki:”Portami viaaaaaaaaa!!!”

Aoi:”Lasciami andareeeeeeeee!!!”

Reita:”Fate silenziooooo!!!”

Kai:”RAGAZZI GUARDATE QUI!”

I tre si girarono e il batterista si slacciò il vestito rimanendo in topless.

Reita, Ruki, Aoi:”NEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEHEEEEEEEEEEEEEEEEE”

E si tranquillizzarono mentre affogavano nella loro bava.

Il leader si rimise a posto l’abito – con annesso grugnito di dissenso degli altri tre - e parlò tranquillamente.

Kai:”Allora piccolini miei … la faccenda è abbastanza chiara … siamo infestati dagli spiriti … ma non vi preoccupate!”

Si schiarì la voce mentre Aoi e Ruki si abbracciavano impauriti tremanti come foglie e Reita ancora spruzzava sangue dal naso per la visione di poco prima.

Kai:”Adesso lentamente, con calma, vi prendete per mano e uscite … ci andremo a rifugiare in albergo … Aoi, tu sarai il capofila, poi ci sarà Ruki, dopo Reita e alla fine io così vi guardo le spalle … chiaro?”

Annuirono meccanicamente con lo sguardo perso.

Kai:”Avete ascoltato quello che ho detto?”

Scossero il capo sempre fissando il vuoto.

Kai:”Immaginavo …”

Reita:”Scusa Kaichan, ma Uruha lo lasciamo lì da solo con i fantasmi????”

Aoi:”Si sacrificherà per il resto della band, non lo dimenticheremo mai …”

Reita:”MA COME FAI AD ESSERE COSI’ INSENSIBILE???? NON TI RENDI CONTO CHE E’ SPACCIATO???”

Si girò verso il chitarrista moro deciso a prenderlo a schiaffi, fin quando non si accorse che piangeva come un disperato.

Aoi:”Mi mancherai tanto Uruuuuuuu!!! Come farò senza di … di … di teeeeee!!!”

Ruki:”Sarà finito l’effetto delle medicine?”

Reita:”Dai Aoi scherzavo … vedrai che se la caverà … non prendertela così a male …”

Aoi:”NON CAPISCI! È una tragedia … chi mi farà la manicure … e chi mi pettinerà i capelli la sera … non sopravvivrò da solo, piccolo e sperduto …”

Reita:”Vecchio … sei un maledettissimo coglione …”

Kai:”Ragazzi litigherete dopo, ora vediamo di andarcene da qui!”

Ruki:”Aspetta aspetta! Fammi recuperare qualche pupazzo prima di andare via!!!!”

Aoi:”Oddio anche io devo portarmi le cose indispensabili!!! Ci metterò un secondo!!!”

Reita:”Corro a prendere la borsa per portare la play station!!!”

E sparirono come razzi.

Nel frattempo Uruha aveva intrapreso una lotta forsennata contro le lenzuola.

Uruha:”Ah si? Ti scansi eh? Vieni qui su! Ti ammazzo sai??”

Tentava di colpire la stoffa candida che si spostava con il vento e gli finiva sul viso.

Uruha:”Aha! Miri in faccia maledetto! Ma non vincerai tu!”

Dopo un quarto d’ora che zampettava tra i fili andò a sbattere sul rastrello giocattolo a grandezza naturale di Ruki.

Gli arrivò il bastone di legno direttamente in faccia e barcollò all’indietro, aggrovigliandosi ad uno dei lenzuoli stesi.

Uruha:”AAAAAAAAAAAARGH! MI STA MANGIANDO!!! MI STA MANGIANDO!!!!”

Prese a correre tra i panni stesi, completamente coperto fino alle caviglie dalla stoffa bianca.

Uruha:”RAGAZZIIIII SALVATEMIIII!”

Andò a sbattere al muro nel vano tentativo di trovare la porta di casa.

Rotolando finì contro la porta finestra chiusa della camera di Reita.

Per il dolore ansimò forte, tanto che parte del lenzuolo gli finì in bocca e con tutto il suo peso pressò il corpo sul vetro.

Intravide una sagoma davanti a lui, immobile.

Tentò di parlare, ma si era fatto talmente tanto male ed era talmente ubriaco che gli sembrava troppo difficile articolare delle parole di senso compiuto.

Così tutto ciò che gli sfuggì dalle labbra furono dei versi osceni e raccapriccianti.

Reita:”AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARGH!!!!!!!!!!!!!!!!!!”

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Capitolo 11
*** Too young to die ***


Oh bene, la mia mente è riuscita a partorire qualcos’altro di decente – spero – così aggiorno <3

Scusate come al solito i tempi sempre più lunghi, ma ho davvero tanti impegni e poca ispirazione ultimamente.

Si lo so che stavate tutte piangendo perché sentivate la mancanza di questa fiction – nei miei sogni – ma don’t worry <3

Buona lettura <3

Gazetto ½

L’unica cosa che Aoi vide prima di ribaltarsi su una delle sue valigie color ciliegia e cadere lungo per terra travolto, fu la faccia del bassista terrorizzato.

Aoi:”Porca puttana!!! LA MIA SCIATICAAAAAA!!! REITA TI AMMAZZO!!!!”

Reita:”BUHUUUU IL FANTASMA VOLEVA ME!!!”

Il chitarrista moro sbiancò, insieme al piccolo vocalist lì vicino che tentava di infilare il maggior numero di pupazzi in un sacco color argento.

Ruki:”Che significa che voleva te?”

Tremava dalla testa ai piedi.

Aoi:”Già … cosa significa? … e smettila di toccarmi le tette!!!”

Reita:”Non posso!!! Il fantasma ha detto che è l’unico metodo per scacciarlo!!!”

Aoi:”L’unico metodo è palparmi?”

Reita:”Esatto!!!”

Ruki lanciò il sacco in testa al chitarrista moro tramortendolo e ci si buttò sopra insieme a Reita.

Ruki:”PALPIAMOLO!!!”

Reita:”YEAH!!!”

Kai:”RAGAZZI!!! MA CHE CAVOLO SONO QUESTE URLA???? MI STATE FACENDO DAVVERO ARRABBIARE!!!”

Il leader entrò quasi correndo, decisamente intenzionato a prenderli a schiaffi.

Li trovò tutti stesi sul povero moretto, che tentava di liberarsi.

Aoi:”Kai! Kai! Aiutami!!!”

Kai:”Adesso ce le prendete!!!”

Ruki:”WAAAAH! SCAPPIAMO!!!”

I due scemi fuggirono dietro il divano e si nascosero al sicuro.

Aoi invece, mentre si rialzava, venne afferrato dal colletto del vestito dal batterista e preso a ceffoni per due minuti buoni.

Aoi:”Kaichan! Ma perché picchi me????”

Riuscì a dire solo questo tra le lacrime.

Kai:”Perché …”

Ci pensò su.

Kai:”Oh! Non lo so il perché! Forse perché sei il primo che ho trovato! Ahahah! Non è divertente?”

Reita:”Magari perché sei quello più scemo!”

La voce del bassista uscì da dietro il divano, meritandosi un’occhiata colma di odio da parte del chitarrista.

Kai:”Ah! Ora mi sento molto meglio! Grazie Aoisan!”

Gli diede una poderosa pacca sulla schiena, che lo atterrò definitivamente.

Aoi:”Voglio la mamma sigh!”

Reita:”Scusa vecchio, posso farti una domanda al riguardo?”

Aoi:”Riguardo cosa?”

Reita:”Riguardo la tua mamma …”

Aoi:”Se non è stupida … sentiamo …”

Reita:”Ma se tu sei così vecchio … tua madre quanti cavolo di anni ha??? Posso chiamarla vecchia quercia?”

Sollevato da una schiera di demoni fuoriusciti dagli inferi, il chitarrista moro rincorse il bassista per tutto il salotto.

Aoi:”Io non sono vecchio!!!! La vogliamo finire con questa storia?????”

Reita:”Inutile nasconderlo!!! Si vede, vecchiaccio!!!”

Aoi:”Idiota!”

Reita:”Cariatide!!!”

Aoi:”Piaga sociale!”

Reita:”Rudere!!”

Kai:”FINITELA! Ma cosa siete due bambini dell’asilo???”

Aoi:”Ma è sempre lui che …”

Mentre si girava verso il leader per rispondergli finì addosso a qualcosa di grande e duro – non pensate male …

Per la violenza con la quale finì addosso all’oggetto non identificato, venne scaraventato di nuovo a terra.

Aoi:”Ahi … oggi non è giornata … ho spolverato tutti i pavimenti di casa con il mio povero e bellissimo corpicino atletico …”

Si girò verso Reita.

Aoi:”Come mai non hai da ribattere su quello che ho appena detto? Eh? Ti è caduta la lingua? O hai solo capito che la mia superiorità non può essere messa in discussione da un’ameba come te???”

Reita si limitò ad alzare l’indice, stringersi di più a Kai e balbettare una frase sconnessa mentre tremava e fissava un punto dietro il moro.

Reita:”Vecchio … glom … dietro di te …”

Aoi si rialzò e si diede una sistemata al vestito.

Fissò scettico il bassista.

Aoi:”Andiamo … non crederai mica che io ci caschi vero?”

Kai:”Sul serio Aoisan … girati … lì c’è … c’è il … proprio dietro di te …”

Ridacchiò.

Aoi:”E chi ci sarà mai dietro di me? L’uomo nero? Il lupo famelico? Il Topo Gigio gigante di Ruki?”

Si girò spavaldo.

Sbiancò.

Ruki:”O magari il fantasma da cui stavamo scappando prima …”

Aoi:”AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARGH!!!!!”

Uruha:”Non avere paura Aoisan! Ti salvo io!”

Ma prima che la coraggiosa offerta di Uruha riuscisse ad arrivare alle orecchie di Aoi, questo si era già fiondato tra le braccia di Reita.

Ruki urlò come una ragazzina isterica.

Reita:”Ma da dove viene la voce di Urupon adesso??? Non era morto????”

Kai:”Pare venga dal fantasma …”

Ruki:”Allora questo spirito cane non ha ucciso Urupon!!! Lo ha inghiottito!!! Ma lui è ancora vivo!!”

Reita:”Spirito cane?”

Ruki:”Non vedi che ha le orecchie?”

Uruha:”Veramente penso siano mutande!”

Kai:”E porta le mutande in testa???”

Uruha:”Magari ha una faccia da culo!”

Aoi:”Io mi chiedo perché non è morto sul serio …”

Il fantasma – Uruha – si avvicinò agli altri quattro dondolando e sbattendo contro ogni mobile che incontrava.

Aoi:”Aiuto! Proteggimi Reita!!! Fai finta di essere utile per una volta!!!”

Reita:”Non è che se mi dici così mi invogli ad aiutarti eh …”

Ruki:”Urupon! Si vede che il fantasma non ti ha digerito bene! Dalla sua camminata, sembri tu con un lenzuolo addosso!”

Kai:”Urupon … con un lenzuolo addosso … Urupon … più lenzuolo … uguale … fantasma …”

Ci rimuginò sopra per qualche secondo.

Kai:”Naaaah, non può essere!”

Reita:”Urupon!! Tu che sei dentro il fantasma, puoi leggere i suoi pensieri!!!!”

Ruki:”Giusto! Vedi cosa vuole per farlo andare via!!!”

Aoi:”Magari vuole un sacrificio!!!”

Il moro si spostò dietro Reita spingendolo in avanti verso lo spettro.

Reita:”Ehi! Cazzo fai???”

Aoi:”Prendi lui!!! Noi siamo troppo belli per morire!!!”

Reita:”Stai per caso dicendo che io sono un cesso????”

Aoi:”SI! Ora vai!!!”

Uruha:”Fermi …”

Tutti si bloccarono osservando il fantasma aprire le braccia (?) e fermarsi in mezzo alla sala.

Ruki:”Ma i fantasmi hanno le braccia???”

Chiese sottovoce all’orecchio di Aoi.

Aoi:”Shhh magari gli va bene Reita e a noi ci lascia in pace!”

Uruha ridacchiò ancora mezzo ubriaco sotto il lenzuolo.

Uruha:”Sento … i pensieri dello spettro … lui vuole … vuole … oh si ho capito!”

Kai:”Santo cielo Urupon, dicci cosa vuole!”

Uruha:”Ma è ovvio …”

Reita:”Cosa cazzo vuole????”

Uruha:”Vuole tette!”

Palla vegetale che rotola per la stanza.

Ruki:”Prego?”

Kai:”Vuole delle tette???”

Aoi che già mostrava segni di insofferenza – all’incirca li dimostrava da quando era nato – sbottò.

Aoi:”Ma che cazzo significa che vuole delle tette???? Pure lo spettro maniaco ci doveva capitare???? E poi se le andasse a cercare!!!”

Reita:”Vecchio non urlare … la pressione …”

Aoi:”Taci pidocchio!”

Uruha:”Non può …”

Aoi:”Cazzo significa non può???”

I suoi occhi erano infuocati.

Uruha:”Non può andarle a cercare …”

Aoi:”E sentiamo … perché non potrebbe?”

La sua voce divenne più seria e profonda.

Uruha:”Perché … le ha già trovate …”

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Capitolo 12
*** Dream ***


Oh si *O*

Ce l’ho fatta *si da il cinque da sola*

Capitolo perché siamo a Natale e siamo tutti più buoni!

Un regalo per la Vigilia <3

Merri Kurisumasu <3

Buona lettura, spero vi piaccia <3

Gazetto ½

Aoi:”Posso dire una cosa?”

Era stato legato alla poltrona, mentre tutti gli altri bevevano tranquillamente una birra con il fantasma.

Reita:”Ma certo vecchio, dicci!”

Il moro fece una risatina nervosa prima di iniziare a parlare.

Aoi:”Mi spiegate perché io sono qui legato mentre voi bevete come degli alcolizzati con uno stupidissimo fantasma che non è un fantasma ma è quell’idiota di Uruha con un lenzuolo addosso????? EEEEEHHH???”

Gli altri ci fecero poco caso.

Ruki:”Aoisan non offendere lo spirito! È stato così buono a offrirci della birra di altissima qualità ponendoci solo una stupidissima condizione!!!!”

Kai:”Già una condizione da poco!”

Sorseggiarono allegri dai loro bicchieri mentre l’aura nera dietro Aoi cresceva a dismisura.

Aoi:”Il pieno controllo sulle mie tette vi sembra una condizione da poco???? Maledetti bastardi???”

Tutti:”SI”

Aoi:”Io vi ammazzo … appena riesco a slegarmi giuro che vi ammazzo …”

Uruha:”Bene … il cervello dello spettro dice che è ora di riscuotere la sua ricompensa per non avervi fatto male …”

Si avvicinò lentamente verso la poltrona dove era legato l’altro chitarrista.

Ruki:”Aspetti aspetti signor fantasma!!! Voglio una foto con lei!!!”

Il nanetto iniziò a correre con la macchinetta in mano.

Reita:”Ma io pensavo i fantasmi non uscissero in foto … sono trasparenti no?”

Kai:”Quello ti sembra trasparente?”

Reita:”Uhm veramente no … anzi mi sembra fin troppo visibile … deve essere una nuova specie di spettri!”

Kai:”Wow abbiamo scoperto una nuova razza!!!!”

Uruha:”Mie tette … mie … eccomi … sto arrivando … tranquille … nehehehe …”

Ruki:”Signor fantasmaaaaaaaaaaa!!!!”

Mentre urlava, correva, cercava di cambiare le pile alla sua digitale, inciampò nel lenzuolo che copriva Uruha, tirandoselo via e lasciandolo finalmente libero dalla stoffa bianca.

Reita:”URUHA!!!”

Kai:”Oh mio Dio!!!”

Ruki:”Ma … sei tu …”

Aoi:”Io lo avevo detto che era lui … imbecilli …”

Si gettarono tutti addosso al chitarrista biondo (tranne Aoi ovviamente, che era ancora incollato alla poltrona).

Aoi:”Ora lo picchieranno anche per me!”

Ridacchiò felice.

Reita:”Uruha sei vivoooooooooooooo! BUHU!!!! Amico mio!!!”

Ruki:”Sei fortissimo Urupon!!! Hai sconfitto il fantasma!!!!”

Kai:”Che gioia poterti stringere di nuovo piccolino mio!!!!”

Uruha iniziò a commuoversi.

Uruha:”Oh anche voi mi siete mancati tanto!!!!”

Il moro intanto urlava.

Aoi:”Dico ma mi prendete per il culo??? IL FANTASMA ERA LUI! LUI LUI LUI!!! PORCA VACCA!!!”

Kai:”Aoi! Non essere scortese! E piantala di fare l’acido solo per nascondere la tua felicità di rivedere Urupon!!!”

Aoi:”Cosa ho fatto di male io?”

La testa gli ricadde all’indietro sulla poltrona, ormai affranto chiuse gli occhi.

Il vociare dei compagni di band, lentamente si affievolì e il chitarrista cadde in un sonno profondo.

C’erano Uruha ammiccanti, Reita vestiti da cameriera e Ruki e Kai che preparavano tè in tenuta da geisha.

Copie e copie dei suoi compagni di band che lo assalivano.

E lui continuava a sprofondare, sempre più giù, più giù e ancora.

Aoi:”WAH!”

Tentò di alzarsi di scatto, ma delle forti braccia lo tenevano ancorato e gli impedivano di mettersi quantomeno a sedere.

Riconobbe i mobili della sala, illuminati solo dalla luce proveniente dalla televisione. Era notte. O sera … beh fuori era buio.

Da un lato scorse Kai intento a leggere una rivista, con Ruki poggiato alle sue gambe, seduto per terra che giocava con il telecomando.

I grugniti lontani di Reita che imprecava sommessamente contro il vocalist che cambiava completamente canale, gli fecero intuire che colui che non gli permetteva di muoversi fosse Uruha.

Kai:”Reita! Piantala di rompere! Stai zitto! Aoi sta dormendo!”

Reita:”Ma chi cavolo se ne frega se il vecchio dorme! Quel pidocchio deve piantarla di cambiare canale ogni 10 secondi!!! Sto impazzendo!”

Uruha:”Allora impazzisci in silenzio … se non vuoi che Aoi si svegli di umore pessimo e ti uccida.”

Reita:”Che palle … ma si può vivere in funzione di un vecchio? Ah lo dico sempre io … gli anziani come lui sono la rovina della nostra società …”

Strizzò gli occhi per calmarsi e parlò tenendoli comunque chiusi.

Aoi:”Reita imbecille … la rovina della nostra società sono le amebe come te”

Reita:”Good morning vecchio! Sempre dolci e carini eh?”

Uruha:”Ben svegliato … anche se tra poco è ora di andare a dormire …”

Aoi:”Potevo continuare a riposare se non avessi avuto un continuo borbottio nelle orecchie … eh Reita?”

Reita:”Eh? Ruki?”

Ruki:”Io non ho fiatato! Sono bravo io, rispetto il sonno altrui! Soprattutto quello dello zietto Aoisan”

Aoi:”Zietto …”

Uruha:”Riposato bene tra le mie tette Aoi?”

Reita:”Sigh … beato lui …”

Aoi:”Zietto …”

Kai:”Sapete … mi stavo chiedendo … ma come mai oggi siamo diventati donne? E poi … sarà una cosa irreversibile? No perché io già mi sono fatto l’armadio nuovo!!!! Pieno di vestitini e mutandine pucci!!!”

Sprizzava cuoricini al solo pensiero dei suoi nuovi abiti.

Kai:”E poi ho sempre sognato di avere delle bambine!!!!”

Ruki:”Kaichan … penso sia arrivata ora che tu inizi a pensare al matrimonio …”

Kai:”Dici?”

Reita:”No aspettate … me lo stavo chiedendo anche io!!!”

Kai:”Se è il caso che mi sposi?”

Reita:”Ma no scemo! Parlo del fatto che oggi siamo donne!”

Aoi:”Sempre a scoppio ritardato pseudo bassista, complimenti!”

Reita:”Taci ZIETTO!”

Aoi:”Zietto …”

A furia di tendere la sua pelle con le più disparate cremine, la venetta irata del moro si scorgeva in tutto il suo splendore.

Uruha:”Già … chissà come mai … non che mi dispiaccia avere a disposizione tutte queste tette … però il fatto che sia donna anche io è una sorta di handicap … sigh …”

Ruki era rimasto in silenzio e si guardava attorno preoccupato.

Si stringeva le mani come a nascondere qualcosa, il respiro sempre più affannato, gli occhi che guizzavano veloci per la stanza impauriti.

Kai si sporse preoccupato verso di lui.

Kai:”Ruki piccolino … ti senti bene? Sei pallidissimo e … e guarda tremi …”

Aoi:”Ruki … non è che tu sai perché siamo conciati così?????”

Ruki:”I … io?”

Reita si avvicinò e lo prese per la collottola, scrollandolo.

Reita:”Si, TU!”

Ruki:”Ma … io … no … cosa dite …?”

Uruha:”Esita troppo nel rispondere … è palese … la causa di tutto ciò è lui …”

Lo accerchiarono con degli sguardi davvero poco rassicuranti.

Aoi:”Ruki non so come hai fatto … ma puoi stare tranquillo … che questa tua stupidissima iniziativa non passerà senza un giusto provvedimento per la tua idiozia … Reita …”

Fece cenno al bassista.

Aoi:”… pensaci tu … e non risparmiarti …”

Reita si scrocchiò le dita e sorrise.

Reita:”Tranquillo vecchio!”

Aoi:”Uruha … se vuoi aiutare il tuo bassista … fai pure …”

Uruha:”Con molto piacere …”

Kai:”Ragazzi … ehm … ragazze …”

Ruki tremava come una foglia mentre i due biondi gli si gettavano addosso.

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Capitolo 13
*** Confessions ***


Scusate è da un bel po’ che non aggiorno … gomen U_U

Bene bene, penultimo capitolo *O*

Spero vi piaccia ^O^

E spero abbiate passato anche buone vacanze ^O^

Buona epifania <3

Buona lettura <3

Gazetto ½

Reita:”GRAZIE RUKINOOOOOOOOOOO!!!!!!!”

Si gettò con le braccia intorno alla sua vita sbilanciandolo.

Uruha:”HAI FATTO AVVERARE I MIEI SOGNI NANETTO!!!!”

E anche il chitarrista imitò l’altro biondo.

Kai intanto si limitava ad assistere alla scena sorridendo del fatto che tra i suoi compagni ci fosse tutto quell’affetto.

L’unico ad essere rimasto dapprima senza parole e poi decisamente arrabbiato era Aoi.

Tuoni e fulmini si liberavano da dietro la sua testolina.

Kai:”Aoisan, non dovresti arrabbiarti così … si è sistemato tutto, non sei contento?”

Tentando di mantenere un normale tono di voce il moro rispose sorridendo.

Aoi:”Di cosa dovrei essere contento, di grazia?”

Reita:”Ehi vecchio, rincollati la dentiera, quando sorridi sembri un vampiro affamato!!!”

Lanciò un’occhiataccia al bassista che lo lasciò impietrito dalla paura.

Kai:”Beh, abbiamo scoperto come mai siamo donne, hai un armadio tutto nuovo e anche se è colpa di Ruki, noi gli vogliamo bene lo stesso e … e …”

Aoi:”E …?”

Kai:”E … porti una terza e le hai belle sode!!!!”

Ruki:”Confermo!”

Reita:”Confermo!”

Uruha:”Confermo … mhmm una terza abbondante …” *sguardo sognante*

Kai:”Figo no???”

Aoi:”RAAAWR FIGO UN ACCIDENTI!!!”

Ruki:”Aoisan non arrabbiarti … ti ricordi? Eri stato te a dirmi che era una stupidaggine … che … che non funzionano certe cose …”

Lo sguardo di Aoi passò dal furente al demoniaco.

Aoi:”Ti prego dimmi che stai scherzando … dimmi che non era questo il desiderio che hai espresso la sera del Tanabata …”

Ruki fece un sorrisino innocente.

Aoi:”Dimmelo ... ti prego …”

Ruki:”Sei perspicace come al solito zietto Aoi, hai subito capito tutto! Aaah cavolo hai sempre ragione!”

Reita:”Si è vero!!! Aoisan ha sempre ragione!!! Dovrebbe fare il detective!”

Uruha:”Chissà come starebbe bene vestito da detective …”

Aoi abbandonò lo sguardo del vocalist per perdersi in visioni di lui vestito come un detective privato, cappello, sigaretta e pistola, aria da seduttore e occhi sicuri, donne bellissime sempre al suo fianco …

Aoi:”Waaaaah …”

Poteva passargli davanti agli occhi un elefante che lui non lo avrebbe notato tanto era occupato a sognare.

Reita:”Lo abbiamo perso …”

Ruki:”Però ha funzionato!”

Kai:”Mi preoccupa questa cosa … è troppo facile fregarlo …”

Reita diede un piccolo colpo al moro sognante.

Reita:”Ehi Mr. Aoi Bond … torna tra di noi, ci sentiamo esclusi …”

Aoi:”Ma … ma … ma vi immaginate quanto sarei figo????”

Uruha:”Oh si! Perché non ti vai a provare un vestito degno di James Bond?”

Ruki:”Waaah staresti benissimo!!!”

Aoi:”Si avete ragione!!!!! Vado subito!!!”

E si avviò saltellando felice.

Uruha:”Due volte nello stesso giorno … cavolo è un record!”

Reita:”Aaaah sta proprio invecchiando … non si sarebbe fatto fregare così facilmente duecento anni fa, quando era ancora un allegro cinquantenne …”

Kai:”Tornando a noi …”

Accavallò le gambe con un gesto aggraziato che qualcuno non fece a meno di notare.

Reita:”Oh … wow …”

Lo guardò male e tossicchiò imbarazzato.

Kai:”… Ruki … ti ricordi che cosa hai scritto precisamente sul biglietto?”

Ruki:”Beh … che volevo diventassimo donne per vedere come era … questo mi pare … una cosa del genere si!”

Uruha:”E non ti ricordi se per caso hai scritto per quanto?”

Ruki:”Intendi … se per un giorno o magari tutta la vita? Oppure per una settimana? O due mesi? O 35 giorni? O due anni? O …”

Al vocalist arrivò una cuscinata sulla testa.

Reita:”Si Ruki abbiamo capito!!! Te lo ricordi????”

Di nuovo il suo inconfondibile faccino angelico.

Ruki:”Ehm … no!”

Il chitarrista biondo si accasciò sconsolato.

Uruha:”Rimarrò donna a vita … sigh … ma … non posso rinunciare alle tette … come farò????”

Reita:”Mi dispiace Urupon, ci toccherà cercarci un uomo e mettere su famiglia …”

Uruha:”UN UOMO???? IO???? CON UN UOMO??? IO CON UN UOMO????”

Scattò in piedi scandalizzato.

Uruha:”Giammai! Piuttosto divento lesbica!!!”

Iniziò a ridere istericamente.

Reita:”Ci siamo giocati anche Urupon … ah no giocate … non so quanto ci metterò ad abituarmi a parlare di me al femminile … sigh”

Ruki:”Cosa significa lesbica, Kaichan?”

Kai:”Significa che Urupon è molto stanco e adesso per consolarsi va giù a prendere un po’ da bere in cantina per tutti …”

Uno sguardo minaccioso trapassò la schiena del chitarrista biondo che smise subito di ridere, impaurito.

Kai:”… VERO URUPON????”

Uruha:”Ok ok vado … ma che cosa dovrei prendere di preciso?”

Kai:”In cantina c’è una botte abbastanza grande, PIENA, l’ho tenuta al sicuro da voi tutti questi anni per un evento speciale … beh quale evento speciale è più speciale di questo?”

Sorrisone.

Reita:”Vuoi festeggiare il fatto che siamo diventati donne?”

Kai:”Voglio berci su Reita …”

Intanto Uruha si guardava attorno preoccupato, proprio come aveva fatto qualche minuto prima il vocalist.

Reita:”Ma che è una mania adesso? Tutti che all’improvviso sembra che hanno ucciso qualcuno!”

Kai:”Uruha …”

Singhiozzò spaventato.

Kai:”URUHA …”

Uruha:”… si?”

Tirò gli angoli delle labbra leggermente all’insù tentando di mascherare il nervosismo.

Il leader si avvicinò a gran passi e lo prese per le braccia.

Kai:”Uruha, tesorino mio … dimmi che non ti sei tracannato la botte di Chateau Lafite del 1787 che conservavo da ben 7 anni in cantina … dimmelo per favore, ho bisogno di sentire quelle paroline esatte … dimmi che non ti sei scolato da solo il vino più costoso del mondo che ho pagato fior di quattrini … eh? Uruha?”

Reita:”Urupon … io spero che tu non lo abbia bevuto … non ho mai visto Kaichan con quello sguardo da maniaco …”

Ruki intanto salutava l’anima di Uruha con un fazzoletto bianco.

Ruki:”Ci hai salvati dal fantasma Urupon … non ti dimenticheremo mai … sniff …”

Uruha:”Mi dispiace Kaichan!!!!”

Iniziò a piangere come un agnellino.

Uruha:”È … è stato lui a chiamarmi!!!”

Dal rosso pomodoro, gli occhi del batterista diventarono blu, gialli e poi completamente neri dalla rabbia.

Ruki:”Figo!!!! Kaichan è un demone!!!”

Kai:”IO TI AMMAZZO!!!! GIURO CHE TI AMMAZZO!!!”

Reita e Ruki fissarono sconvolti il leader.

Il bassista lo afferrò per un braccio cercando di trattenerlo dal cavare gli occhi ad Uruha, mentre l’altro gli si aggrappò in vita tirandolo indietro.

In quel momento tornò Aoi trotterellando, vestito in giacca e cravatta, impermeabile e cappello, sigaretta alla bocca.

Aoi:”Kaichan!!! Ammazzalo dopo avermi ammirato!!! Sono una gran figa!!!!!”

Si sparò un centinaio di pose nel giro di due secondi, facendo risplendere la camera di flash e lustrini al suo arrivo.

Reita:”Ma che è sto manicomio????”

Uruha:”Mi sa che si è calato troppo nella parte … però … wow”

Aoi puntò una pistola alla tempia del vocalist.

Aoi:”Allora boss … devo farlo fuori prima che canti?”

Ruki:”WAAAAAAAH KAICHAAAAAN!!!”

Kai:”Ma che battuta pessima …”

Aoi rise di gusto.

Reita:”Ah … era una battuta …”

Uruha:”Ah …”

Momento di silenzio.

Ruki:”Non l’ho capita.”

Reita:”Nemmeno io”

Uruha:”Idem”

Aoi:”Ma siete veramente imbecilli … una battuta così sopraffina … come potevo pensare che l’avreste capita …”

Kai:”Nel gergo dei film di spionaggio, ‘cantare’ equivale a spifferare segreti e informazioni … ma essendo Ruki un vocalist … beh c’è una specie di scambio di significati …”

Ruki:”Aaaah …”

Reita:”Chiaro!”

Uruha:”Mhmm …”

Altro momento di silenzio.

Ruki:”Continuo a non capire …”

Reita”Mi associo.”

Uruha:”Idem”

Aoi:”Lasciamo perdere …”

Kai:”Bene ragazze … le brave bambine vanno a nanna a quest’ora … perciò, tutte a letto!”

Ruki:”Ma … ma …”

Uruha:”Ma Kai! Sono solo le dieci!!!”

Un’ondata di gelo improvviso riempì la stanza, mentre un demone prendeva di nuovo il controllo di Kai.

Kai:”Chi ti ha detto che tu dormirai, caro????”

Uruha si aggrappò al braccio di Aoi.

Uruha:”Ho … paura … Aoi quello mi ammazza …”

Aoi si allontanò lentamente dal compagno.

Il chitarrista biondo si rintanò allora dietro Reita.

Uruha:”Reita … almeno tu … amico mio … da quant’è che ci conosciamo eh? Tanto su … non puoi abbandonarmi così …”

Passo dopo passo, anche il bassista fuggì da vicino ad Uruha, lasciando campo libero al leader, che lo agguantò di nuovo, stavolta però dai piedi.

Uruha:”WAAAAAAH INFAMIIIII!!! VI VERRO’ A TIRARE I PIEDI MENTRE DORMIRETE SOTTOFORMA DI ZOMBIE!!!! BASTARDI!!!”

Kai lo strattonò e lo fece sbattere contro il bordo della porta, mentre lo trascinava inesorabilmente verso la sua camera.

Kai:”Silenzio!!!! Le bambine pestifere vanno punite!”

La porta si chiuse di scatto lasciando trapelare una risata malefica.

Aoi fissò gli altri due sconcertato.

Aoi:”Aveva un non so che di estremamente sadico tutto ciò …”

Reita:”… sembrava anche una affermazione leggermente porca …”

Ruki:”… sigh … sniff …”

Aoi:”Che hai Ruki?”

Il piccolo vocalist scoppiò in lacrime.

Reita:”Ommioddio che succede adesso???”

Aoi si inginocchiò vicino a Ruki stringendolo forte.

Aoi:”Rukichan, dì alla sorellona Aoi cosa ti fa piangere, mh?”

Singhiozzò ancora per qualche minuto prima di parlare.

Ruki:”È … una cosa terribile …”

Reita:”Ma che cosa?”

Anche lui nel frattempo si era accovacciato vicino al biondino.

Ruki:”Io … io …”

Aoi:”Coraggio Ruki, a noi puoi dirlo, ti aiuteremo qualsiasi cosa sia.”

Fece un sorriso incoraggiante, intimando con lo sguardo a Reita di imitarlo.

Ruki:”Ho …”

Reita:”… hai …”

Ruki:”Sniff … dimenticato …”

Aoi:”… dimenticato …”

Ruki:”HO DIMENTICATO TOPO GIGIO IN CAMERA DI KAI!!! E NON POSSO ANDARLO A RIPRENDERE PERCHE’ ORA IN QUELLA CAMERA STA PER ESSERE COMMESSO UN OMICIDIO!!! Voglio morire … come farò stanotte senza di lui …?”

Calò il silenzio. Nessuno si mosse. Aoi era ancora abbracciato a Ruki e Reita lì vicino lo guardava con ancora stampato in faccia il sorriso ‘rassicurante’.

Aoi:”Reita …”

Reita:”Mh?”

Deglutì.

Aoi:”Reita … levalo lentamente dalle mie braccia … fuori dalla portata delle mie mani … prima che lo ammazzi …”

Reita sbuffò e si caricò l’ancora piangente vocalist in spalla.

Reita:”Ruki non ti preoccupare … ora ci mettiamo sul divano a dormire tutti insieme e al posto di Topo Gigio, poggi la testolina sulle tette della sorellona Aoi che sono tanto comode, ok?”

Ruki:”SIIIII!”

Aoi:”Eh? Ma neanche per idea!!!”

Reita:”Vuoi che pianga tutta la notte????”

Lanciò un’occhiata al vocalist che subito mise il broncio e i lacrimoni.

Aoi:”Uffa … mi avete fregato anche stavolta …”

Si lasciò stancamente andare sul divano e tese le braccia verso Ruki.

Aoi:”Su vieni qui … in braccio alla sorellona …”

Ruki si lanciò addosso a lui, legandosi la coperta al collo come se fosse un mantello.

Ruki:”Mhmm come si sta comodi e caldi qui!!!”

Reita:”…”

Aoi:”Che hai tu ora?”

Pensieroso lo fissò, sedendosi anche lui accanto a loro.

Reita:”No … pensavo … io ci ho rimesso … non c’è nessuna che mi fa dormire fra le sue tette …”

Aoi:”…”

Ruki:”Sei scemo”

Reita:”Ehi tu! Nanerottolo! Fammi spazio lì sopra! Una per uno e siamo tutti contenti!!!!”

Ruki:”Scordatelo!!!”

Iniziarono a litigare sopra il chitarrista moro.

Ruki:”Levati cicciona!!!”

Reita:”Fuori dalle scatole pidocchia!!! Sono mie!!!”

Aoi:”Mi state facendo male idioti!!!!”

Un urlo interruppe la loro lotta.

Uruha:”WAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARGH!!!”

E la stanza cadde di nuovo nel silenzio.

Aoi:”O__________________________________________O”

Reita:”O_______________________________________________O”

Ruki:”O_____________________________________________________________________________O”

Si guardarono impauriti.

Aoi:”Ok … venite qui, una tetta a testa e dormiamo … o almeno facciamo finta …”

Reita:”Si … si hai ragione …”

Ruki:”Notte …”

E tremando come foglie si addormentarono per la paura.

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Capitolo 14
*** Epilogue ***


Ultimo capitolo *O*

L’epilogo finalmente!!!

Ringrazio tutti quelli che hanno aggiunto questa fiction ai loro favoriti e coloro che hanno commentato i miei stupidi capitoli!

Arigatou gozaimashita >___< Davvero!

Ringrazio anche chi commenterà in ritardo, leggendola a distanza di tempo! Se vi è piaciuta commentatela lo stesso anche se è finita da anni, perché a me fa tanto piacere çOç

So che non vi fregherà nulla, ma vi dico che per il momento non ho nessunissima idea nuova e non ho nemmeno tempo per scrivere yuhuuu!

Grazie ancora a tutti e buona lettura <3

Gazetto ½

Il mattino seguente Ruki, Reita e – incastrato sotto i due – Aoi si risvegliarono con il canto degli uccellini.

Aoi:”Sti cazzo di uccellini!!! Ma a che ora cantano???? È l’alba!!!”

Ruki:”Mhmm sonno …”

Si rigirò fra le braccia del moro.

Il bassista cercò di mettere a fuoco l’ora scritta sul lettore DVD.

Reita:”Veramente è mezzogiorno passato vecchio … però … siamo liberi di dormire un altro po’ no?”

Aoi:”Nh immagino di si …”

Reita:”Allora ridammi la tua tet … te … te … VECCHIO DOVE SONO FINITE LE TUE TETTE??????”

Iniziò a tastare il petto del moro scaraventando per terra il piccolo vocalist ancora addormentato.

Reita:”DOVE SONOOOOOO??? DOVE LE HAI NASCOSTE???? RIDAMMELEEEEE BUHUUUU!!!”

Aoi:”Lasciami maniaco!!!! Sono scomparse da sole, non le ho nascoste io!!!! Idiota!!!!”

Ruki intanto era risalito sul divano e si era poggiato sull’inguine, ancora coperto dalla gonna, del chitarrista moro.

Ruki:”Mhmm Reitakun fai poco casino … vieni poggiati qui … anche qui è bello morbido nhnn …”

Aoi:”O____O”

Reita:”Ma che schifo!!!! Nano levati da lì!!!”

Aoi:”Scusa tanto, che schifo cosa???? Stai solo rosicando che tu lì non sei morbido!!”

Reita:”Ohohoh ovvio! Io lì sotto sono sempre in azione vero?”

Aoi:”NO! Tu li sotto non hai proprio niente ecco perché lì non sei morbido, coglione!!!”

Reita:”Prova a ripeterlo, vecchia cariatide!!!”

Aoi:”Oooh ma ci provo eccome, stupido bassista poco dotato! … o è meglio dire “per niente” dotato???”

Reita:”Muori!!”

Aoi:”Se ti incazzi così tanto significa che hai la coda di paglia!!! Ergo … ho ragione, come al solito!!”

Reita:”Ah si??? Bene allora andiamo dillà che ti faccio vedere chi non è dotato, chitarrista vanitoso e bugiardo!!! Ma soprattutto vecchio!!!”

Aoi:”Ti preme la vita???? Richiamami vecchio e ti tappezzo il sedere a calci!!!”

Reita:”Se ti incazzi così tanto, significa che hai la coda di paglia vecchio!!”

Aoi:”AAARGH!”

Ruki:”Nhhn non è più morbido qui!”

Si era messo a tastare con le dita sotto la gonna di Aoi.

Aoi:”Cosa cazzo fai, maiale????”

Si infilò con la testa completamente sotto la stoffa per controllare meglio.

Ruki:”Oooh come è buio qui sotto!”

Reita:”Oddio abbiamo anche il vocalist molestatore!!!!”

Aoi:”Senti chi parla!!! E poi levamelo da lì invece di urlare come un isterico!!!”

Spuntò la testolina di Kai da dietro il divano, sorridente.

Kai:”BUH!”

Aoi e Reita:”AAAAAAGH!”

Kai:”Buongiorno piccole piaghe sociali!!!”

Si buttarono tutti giù dal divano impauriti ancora dallo sguardo del loro leader della sera prima.

Aoi:”K … Kaichaaaaan! Ma buongiorno!!!”

Reita:”Oooh come sei in forma stamattina eheh!!!”

Ruki:”Kaichaaaaaaaaan pappaaaaaaaaaaa!!!!”

Kai:”Adesso te la preparo piccolino! Anzi la preparo a tutti!”

E se ne andò in cucina zampettando felice.

Aoi:”Sembra … calmo no?”

Reita:”Già … il solito Kai … niente a che fare con quello di ieri sera …”

Il vocalist era fermo impalato a fissare la cucina sbavando.

Aoi:”Ruki … tu che passi tanto tempo con Kai – solo perché è l’unico che ha voglia di cucinare per te a tutte le ore … - perché non ci dici cosa ne pensi? Eh?”

Ruki:”Pappa …”

Aoi:”Si a parte il cibo … Cristo che fatica parlare con questi idioti …”

Reita:”Ehi! Parla per te!”

Ruki:”Pappa buona …”

Reita:”…”

Aoi:”… io ci rinuncio …”

Reita:”Ruki sei un animale!”

Aoi:”Un animale maleducato … almeno quelli addomesticati non sporcano, lui invece fa un casino!”

Ruki:”… sniff”

Aoi:”Oh no … ricomincia …”

Reita abbracciò il più piccino.

Reita:”Scusaci Rukichan, ti abbiamo offeso un po’ neh?”

Ruki:”Ma chi se ne frega di voi due … io ho solo tanta fame! Sniff!”

Aoi:”…”

Reita:”… A … Aoisan … ti prego non picchiarlo …”

Aoi si alzò indifferente, facendo svolazzare la sua gonna nera.

Aoi:”Non mi spreco a picchiare un cretino come quel botolo! E poi mi si macchierebbe il vestitino di sangue, è un peccato no?”

Reita:”Allora non ti dispiace indossarlo, vecchio maniaco complessato!”

Nuvole nere e tuoni, con annesso rumore di dita che scrocchiano e coltelli che vengono affilati.

Aoi:”Come hai detto prego????”

Reita:”Non ti sprecherai mica a picchiare un cretino no? Ti si macchierebbe il vestito!”

Aoi:”Uhm no hai ragione …”

Scena del chitarrista moro che si tira fuori dalla giarrettiera la sua inseparabile 44 magnum e inizia a far zompettare il bassista per tutta la casa.

Reita:”Vecchio! Vecchio piantala!!! Così mi ammazzi!”

Aoi:”Oh no non ti preoccupare! Ti lascio in vita, non colpirò punti vitali!”

Reita:”Oh che bella notizia!”

Aoi:”Se preferisci ti lascio agonizzante in un angolino rannicchiato come … come … Urupon ma che cavolo ci fai lì???”

Mentre correvano per il corridoio uno e sforacchiava il pavimento l’altro, notarono l’altro chitarrista accovacciato con il viso rivolto verso il muro in un angolino della sua camera.

A malincuore Aoi ripose la pistola e insieme a Reita si avvicinarono ad Uruha.

Era scosso dai singhiozzi e, nonostante fosse il più alto tra i cinque, in quel momento sembrava più piccolo di Ruki per quanto era piegato su se stesso.

I due prima si guardarono sconvolti e spaventati, poi tentarono di parlargli.

Aoi si accovacciò vicino a lui e gli sussurrò gentilmente.

Aoi:”Urupon … va tutto bene?”

Reita:”Che hai?”

Uruha singhiozzò più forte.

Il moro gli posò una mano sulla spalla cercando di confortarlo.

Aoi:”Ci vuoi dire che ti prende?”

Uruha:”TUTTI!”

Urlò talmente forte che Reita fece tre passi indietro e Aoi schizzò aggrappato al lampadario come un gatto per lo spavento.

Uruha:”TUTTI TUTTI TUTTI!”

Reita:”Urupon ma sei impazzito??? Tutti cosa???”

Il biondo si mise in posa tragica.

Uruha:”Adesso posso anche morire, non ho più motivo di esistere! Arrivo paradiso, aspettami, sarò lì presto tra le braccia del cielo a bere birra cullato dalle stelle e dai venti del sud, a mangiare il cibo degli dei insieme a Zeus e quella bonona di Venere, che nonostante sia nata da una cozza è veramente figa! Arrivo, arrivo! Eccomi!”

Il moro atterrò con un calcio rotante dal soffitto dritto sulla testa dell’altro chitarrista.

Aoi:”Uruha deficiente, torna in te! E piantala di parlare che spari solo oscenità! Venere poi è nata dalla spuma del mare, non da una cozza, ignorante!!!”

Reita:”Uruha conosco solo due motivi per cui potresti stare così male … il primo è che la Asahi è andata fallita e non produrranno più la tua amata birra, ma non ho sentito notizie al riguardo … il secondo … è che … che … non può essere quello!!!”

Lo guardò sconvolto.

Uruha:”TUTTI REITA!!! TUTTI!!! NON NE E’ RIMASTO UNO!!! VOGLIO MORIRE!!!”

Abbraccio dei due biondi che piangono.

Aoi sbatteva leggermente il piede destro per terra, impaziente.

Aoi:”Se faceste capire qualcosa anche a me, ve ne sarei molto grato …”

Uruha si schiarì la voce nel vano tentativo di calmarsi, ma parlò comunque con il volto addolorato e stringendosi i vestiti all’altezza del cuore.

Uruha:”Kai … è stato lui … non doveva … come ha potuto farmi una cosa del genere … sono cose delicate … sono cose che un uomo deve fare in piena consapevolezza quando decide di farlo …”

Il moro allarmato sgranò gli occhi.

Aoi:”Non mi vorrai dire che … che il nostro leader ti ha … ti ha portato a le …”

Uruha:”SI E’ SBARAZZATO DAVANTI AI MIEI OCCHI DELLA MIA COLLEZIONE DI RIVISTE SCONCEEEEEE!!! BUHU!!!! LE COLLEZIONAVO DA QUANDO AVEVO DODICI ANNI!!!! C’era il sudore della mia fronte su quei giornaletti!!!”

Reita:”E non solo il sudore!”

Aoi:”MA CHE SCHIFO! Uruha tu mi stai dicendo che piangi perché Kai per punizione ti ha buttato i tuoi giornali porno???? Stai scherzando spero!!!”

Uruha:”No no che non scherzo!!!! Li ha strappati uno per uno davanti i miei occhi!!!! Ed erano più di un migliaio, quindi ci abbiamo passato tutta la notte! È stato shockante!!!! Mi ha buttato anche i DVD con i pornazzi che avevo scaricato da internet!!!! Alcuni ancora li dovevo vedereeeeeee buhuuuuuu!”

Reita abbracciò Uruha di nuovo in lacrime.

Uruha:”Oh e sono anche molto affranto perché Aoi non ha più le tette!!!!!! Sigh!”

Reita:”Urupon, ti capisco … il vecchio con le tette era … era … Ma facciamoci forza!!! Ti presterò i miei porno e riscaricheremo tutto d’accapo! Potremmo fare una collezione insieme!!!!! E impareremo ad usare Photoshop per fare fotomontaggi di Aoi con un bel seno prosperoso!!!”

Uruha:”Oooh Reikun! Amico mio! Come farei senza di te! Sei davvero tanto d’aiuto per questo mio povero cuore, stanco e provato!”

Aoi:”Siete disgustosi …”

Si diresse nuovamente verso il corridoio, o almeno ci provò, prima di venire investito da Ruki che correva nella direzione opposta alla sua, dentro la stanza.

Aoi:”La mia schiena …”

Ruki:”Oooh Aoisan scusa scusa! Non ti avevo visto! Ma ancora sei in gonnellina? Ma allora ti piace proprio tanto neh?”

Aoi:”Prima che ti faccia venire un embolo cerebrale a furia di sprangate in testa, dimmi cosa cavolo ti corri pidocchio!”

Ruki:”Oh si vi stavo cercando! Per questo …”

Si tirò fuori dalle mutande un giornalino che somigliava ad un quotidiano, ma in formato ridotto e sbattè un articolo in faccia al moro.

Aoi:”Che schifo!!! Levamelo dalla faccia!!! Ma che cavolo Ruki, ti devi sempre infilare tutto nelle mutande??? Usa le mani una volta tanto!!! Cazzo!”

Ruki:”Leggi leggi invece di borbottare!! E venite qui pure voi due!!! Una notizia strepitosa!!!”

Si avvicinarono tutti quanti al giornale.

Kai:”Interessante …”

La testolina del leader spuntò da dietro la spalla di Uruha all’improvviso.

Uruha:”EEEEEEEK!”

Andò a visitare anche lui il lampadario per la paura.

Reita:”Kai!!! Ma da dove sei spuntato te????”

Kai:”Ho fatto il giro dal balcone … ho sentito che Rukino urlava qualcosa del tipo ‘notiziona’ e sono venuto anche io a vedere! Sono curioso io eheh”

Ammiccò ad Uruha che bianco in faccia lo fissava dal soffitto.

Ruki:”Su su leggi Aoisan!”

Aoi:”Mhmm vediamo … è l’articolo su una festa …”

Reita:”Che bello! Una festa!”

Uruha:”Ci sarà alcool?”

Kai:”C’è scritto che sarà possibile visitare il tempietto e esprimere i propri desideri …”

Silenzio mostruoso.

Reita:”…”

Uruha:”…”

Kai:”…”

Aoi:”… NO NO NO NO NO E NO!!!! Non ci andremo per nessuna ragione al mondo!!! E questa è la mia ultima parola!”

Ruki:”Nemmeno se questa ragione fossero dei soldini?”

Tirò fuori sempre dalle mutande un altro foglietto e lo schiaffò in mano.

Ruki:”Ecco leggi!”

Aoi:”Bleah che schifo!!!”

Lo gettò in terra disgustato e lo lesse dal pavimento.

Aoi:”Mi prendi in giro??? Ti sei fatto firmare un consenso dal manager???? TU SEI FUORI!!!”

Ruki:”Aaaah ho sempre sognato vederci tutti sottoforma di pupazzi … o magari potrei chiedere che il mio Topo Gigio diventi reale!!!!”

Reita:”Che ne sai vecchio magari questa volta il desiderio non si avvererà …”

Uruha:”Infatti, non si può sempre essere così fortunati!”

Scese dal lampadario e si mise a consolare Aoi ancora steso a terra in stato semicomatoso.

Aoi:”Si è vero … eheh avete ragione!”

Kai:”Non si può sempre essere così fortunati … ma si può sempre essere così sfortunati!”

Tutti si girarono a guardare male leader sama.

Aoi:”BUHUUUUUUU”

Kai:”Beh che ho detto? È vero!”

Mentre piangeva tra le braccia di Uruha, ad Aoi scivolò dalla giarrettiera la pistola.

La guardò con uno sguardo maniacale.

Aoi:”Bwahahaha ma se il nano muore, siamo tutti al sicuro!!!!!”

Ruki:”O_O”

Iniziò a scappare mentre gli altri tentavano di trattenere il moro.

Reita:”VECCHIO!!!! SMETTILA!!!”

Uruha:”TI PREGO AOI NON UCCIDERLO. E’ SOLO UN BAMBINO!!!”

Kai:”AOI NOOOOOOOOOO!!!”

Una violenta esplosione turbò un tranquillo e afoso pomeriggio d’estate.

*******

Reita:”Complimenti … siamo dovuti venire alla festa comunque e in più un deficiente ha sparato sulla caldaia e ha fatto saltare in aria il palazzo …”

Uruha:”… e ora non abbiamo una casa … e anche i porno di Reita sono andati per sempre in fumo … sigh che vita grama … almeno avessi ancora le tette …”

Aoi:”Non prendetevela con me deficienti … ne ho fin sopra i capelli di sentire le vostre cazzate e stare dietro a quel botolo malefico … e poi almeno voi siete riusciti a cambiarvi, io sono ancora qui vestito come un trans!!!”

Reita:”Tanto sei felice di averlo … si vede che lo adori e ti ci senti a tuo agio …”

Uruha:”Ti dona molto Aoikun!”

Aoi:”Voi due morirete giovani, ve lo prometto …”

Kai:”Ragazziiiiiiii! Ruki ha espresso il suo desiderio e ha mangiato, quindi possiamo tornare all’albergo!”

Reita, Aoi e Uruha:”Albergo??? Quale albergo???”

Kai:”Il manager appena ha saputo che cosa era successo ci ha subito prenotato un albergo … uhm almeno 4 ore fa! Non ve lo avevo detto?”

Aoi:”…”

Reita:”Ehm veramente no Kaichan …”

Uruha:”Ti sarai dimenticato!”

Si misero a confabulare mentre il leader li guardava sorridente.

Aoi:”Lo ha fatto apposta, ne sono sicuro!”

Uruha:”Certo che lo ha fatto apposta quel maledetto!”

Reita:”Ci scommetterei tutti le mie riviste sconce che non ho più!”

Aoi:”Ehi Urupon ma … da quant’è che non ti fai la barba???”

Uruha:”Stavo per chiederlo io a te!!!”

Reita:”Ommioddio!!! Le mie orecchie si stanno spostando!!!”

Aoi:”AAAARGH MI STANNO SPUNTANDO DEI BAFFI LUNGHISSIMIIIIIIII!!!!”

Uruha:”MI STO RICOPRENDO DI SCHIFOSSIMI PELIIIII!!!”

Reita:”ANCHE IOOOOO!”

Aoi e Uruha:”MA TU GIA’ LI AVEVI!!!!!”

Reita:”Fanculo!”

Si rintanarono dietro un cespuglio.

Aoi:”Ok ragazzi niente panico … Uruha piantala di scodinzolare che cavolo!”

Uruha:”O_O”

Reita:”Uruha scodinzola … e il vecchio ha una lunga coda pelosa …”

Aoi:”Ho … la coda … e le orecchie … e … e … mi viene da … miagolare …”

Reita e Uruha:”BAU! AAAAARGH!”

Sentirono i rami del cespuglio agitarsi e dopo un po’ spuntò Kai anche lui in tenuta da gatto, che faceva guizzare gli occhi sornione.

Kai:”Ooooh ho sempre desiderato avere degli animaletti domestici!!!! Sporcano di meno di voi!!!”

Aoi:”Ti sembra il caso di scherzare????”

Kai:”Non stavo scherzando!”

Aoi:”Grrrrrrrr!”

Reita:”Vecchio non prendertela a male … ma io e Urupon proviamo l’irrefrenabile desiderio di corrervi appresso e farvi tanto male!”

Kai e Aoi:”O_________O”

Mentre i due biondi stavano per scaraventarsi sopra Aoi e Kai, da dietro un albero spuntarono due orecchie a parabola e poi un musino curioso.

Si girarono tutti a fissare la nuova figura.

Tutti:”RUKI!!!!”

Aoi:”Maledetto topo di fogna, giuro che appena torno normale te ne do talmente tante da farti diventare un soprano!!!!”

Reita:”E io ti darò una mano vecchio gattaccio!”

Uruha:”Mi unisco al pestaggio, adoro le risse!”

Kai:”Io torno in albergo, voglio andare ad acciambellarmi vicino al termosifone miao”

Ruki:”Ma … ma … stavolta non è colpa mia, lo giuro!!!!!”

Aoi:”Torna qui!!!! Ti ammazzo!!!”

Reita:”BAUUUU!”

Uruha:”Chissà se vendono la birra anche ai cani mhmm”

Così tutti si dedicarono per tutta la notte al pestaggio di Ruki – topo – mentre Kai tornava allegro all’albergo a dormire al calduccio.

*******

Caro tempietto dei desideri, fa che i GazettE siano animali domestici per un giorno, è da tanto che vorrei avere degli animaletti da compagnia invece di quelle bestie ^O^

Grazie tempietto! Con affetto

Kai – leader sama

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