Daughter of adverse fate

di Gaia2002
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO 1 ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 2 ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO 3 ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO 4 ***
Capitolo 5: *** CAPITOLO 5 ***
Capitolo 6: *** CAPITOLO 6 ***
Capitolo 7: *** CAPITOLO 7 ***
Capitolo 8: *** CAPITOLO 8 ***
Capitolo 9: *** AVVISO- MI DISPIACE TANTO :'( ***



Capitolo 1
*** CAPITOLO 1 ***


CAPITOLO 1: IL CAMPO
Pov. Nike
Quella mattina mi svegliai con la dolce e soave voce di mia mamma che strillava “Nike! Sei sveglia?! Vedi che se vengo li e ti trovo a dormire non fai colazione!”e ancora con la voce impastata dal sonno mi ritrovai a dire “si mamma non ti preoccupare tanto come al solito non ho fame”che non credo abbia sentito.
Andai sotto la doccia e la regolai gelida, proprio come facevo tutte le mattine per svegliarmi.
Poi mi vestii: indossai una maglia blu con la scritta rock in nero.. la mia preferita. E un jeans blu scuro.
Poi mi truccai usando la matita blu e il maskara nero e non si intonava molto a come ero vestita e per modo di vestirmi e truccarmi mi consideravano diversa e non come il resto del mondo.. ma io ero felice di questo, perché io il resto del mondo lo odiavo, non trovavo giusto seguire la moda o usare un vestito diverso di colore e modello. Io andavo bene col nero e il blu e tutto sommato non me ne pentivo.
Comunque tornando alla mia giornata noiosa una volta sistemata scesi in cucina.
Trovai mia madre,quello che credevo mio padre e mia sorella seduti al tavolo a fare colazione, la feci anch’io, poi presi lo zaino e andai a scuola.
Appena arrivata mi fermai su una panchina in cortile dato che era troppo presto, presi gli auricolari e con i Green Day a tutto volume nelle orecchie mi rilassai.
Dopo un po notai la mia amica (l’unica) Rachele venire verso di me.
“ciao Nike!” mi urlò quando fu abbastanza vicina “ciao Rachi, oggi mi sembri di buon umore..”
Si, certo Rachele aveva sempre il sorriso tra le labbra, eravamo migliori amiche sin  dalla prima media e io la conoscevo bene, avevo altre amiche ma poi loro diventarono popolari e ricche e ci abbandonarono.
“si sai ho visto un ragazzo veramente  carino!”e te pareva.. “ah si? Bene sono felice per te” dissi con un sorriso falso, io non ero di certo il tipo che andava dietro al primo ragazzo che vedeva.. la mia amica Rachele invece si, noi eravamo l’opposto per questo ci volevamo bene.
“ehi che hai? Sei strana oggi.. comunque mi racconterai dopo, oggi ho deciso di marinare l scuola per seguire quel bel ragazzo, quindi salterò la gita, mi spiace ciao” e così dicendo mi stampò un bacio sulla guancia e corse via.
Suonò la campana e quelli del primo anno si recarono al pullman con me dietro che stavo sola come al solito.
Le “galline-oche giulive” intanto sghignazzavano sul fatto che io non fossi vestita di rosa e sul fatto che i miei vestiti erano fuori moda. Sbuffai e in quel momento arrivò il pullman e salimmo a bordo;mi sedetti nell’ultimo posto libero davanti alle quattro ochette (Sara, Domenica, Martina e Denise) che continuavano a sghignazzare.. giuro che non le sopportavo più quindi alzai di più il volume dell’mp3, più tardi vidi un ragazzo che non avevo mai visto salire sull’autobus.
Pov. Nico
Usai la foschia per salire sull’autobus così che tutti pensarono che c’ero sempre stato, tutti tranne Nike, la semidea che stavo cercando.
Poi la vidi, la riconobbi perché stava sola e mi guardava conl’espressione “ma.chi.cazzo.è.questo.tizio”e già per questo mi stava simpatica.
Mi avvicinai a lei con fare naturale e mi ci sedetti accanto.
Lei si tolse le cuffie e mi guardò male “scusa se ti interrompo ma vorrei sapere perché diavolo sei su sto autobus, perché nessuno si accorge di te e fanno come ci fossi sempre stato e perché diamine ti sei seduto vicino a me”sbottò lei tutto di un fiato, bene, l’avevo trovata, e dovevo ammettere che era proprio carina.. ma che vado a pensare!?!
“piacere di conoscerti, io sono Nico, Nico Di Angelo, e tu sei..? chiesi io con la mia solita strafottenza mentre le ‘ragazze-pseudo animali’mi facevano gli occhi dolci.. c’ero abituato..
“ciao io sono Nike Black e tu, Di Angelo, non mi hai ancora risposto alle domande..” rispose lei con un sorrisetto insicuro e strafottente stampato in faccia, ahò era bella tosta.. “allora Black, sono qui perché devi venire con me, ti fidi?”chiesi io, ma che razza di domande, era talmente carina che davanti a lei la mia intelligenza era andata a farsi fottere.. “no, non mi fido di te, ma se mi spieghi perchè realmente sei qui forse deciderò di  fidarmi”disse lei e a quel punto entrarono nell’autobus tre signore vestite uguali che mi guardavano, anzi, CI guardavano.. “le benevole”mormorai ma lei mi sentì lo stesso.
“Nico ti senti bene? Sei pallido, e poi cosa sono le benevole?” chiese con una strana faccia, tra lo stupore, la preoccupazione e l’incredulità “ si sto bene ma dobbiamo uscire di qui, subito!” dissi quasi urlando “ma perché?”disse, iniziavo ad arrabbiarmi seriamente ora, quindi urlai alla prof “professoressa Nike non si sente bene ci possiamo fermare così l’accompagno un po fuori perfavore?” lei mi guardò male e io le lanciai un occhiata di intesa e allora iniziò a fingere “ahi prof, mi sento male posso uscire? Mi accompagna Nico, non si preoccupi” disse, bene aveva capito “Si Black se Di Angelo ti accompagna puoi uscire due minuti” poi successe, le benevole attaccarono e Nike urlò “cosa sono quelle cose?!””sono benevole, ora dobbiamo andarcene dammi la mano!” urlai a mia volta, lei mi ascoltò e mi diede la mano come avevo chiesto e in un secondo ci trovammo fuori dal bus “ma che-?””corri poi ti spiego e cominciammo a correre velocissimo.
Pov.Nike
Non sapevo cosa stesse succedendo, correvo come di  impulso, e quando ci fermammo a riprendere fiato Nico mi guardò serio e poi mi disse “Nike, hai presente i miti della mitologia greca? Beh quelli non sono dei miti ma è tutto vero, gli dei esistono e abitano sull’ Empire State Building al centro di New York, bene, loro a volte scendono sulla terra e hanno dei figli, i mezzosangue o semidei, ecco tu sei una di loro”e vedendo la mia faccia incredula mi prese la mano e ci teletrasportammo di nuovo fino ad arrivare in un bosco dove c’era un arco vicino ad un pino altissimo sorvegliato da UN DRAGO!? No, stavo sognando, era impossibile.. sull’arco riuscii a leggere ‘Campo Mezzosangue’ in greco antico.. no aspettate.. greco antico? Si era un sogno sicuramente.
Nico vedendo la mia faccia sorrise e disse “ecco.. ben venuta al Campo, qui verrai addestrata per combattere i mostri e sarai al sicuro”a quel punto svenni.

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Capitolo 2
*** CAPITOLO 2 ***


CAPITOLO 2: RISVEGLIO Pov.Nike Quando riaprii gli occhi mi trovavo in una stanza scura, era tutto nero lì, accanto a me sedeva un ragazzo, che teneva una mano incrociata alla mia e con l’altra mi bagnava la fronte con un panno. Quando mi vide mi sorrise e sembrò rassicurato “ah finalmente ti sei svegliata, sono due giorni che dormi”disse lui con un sorriso stampato in faccia, MAMMA MIA COM ERA CARINO!! No okay, dovevo stare calma.. lo conoscevo a mala pena. “seriamente ho dormito due giorni? E a proposito.. dove sono?”chiesi “sei al sicuro, al Campo Mezzosangue, e dentro la casa di Ade”quelle parole mi scioccarono, allora era tutto vero.. io ero una semidea.. “quindi è vero? Sono figlia di un dio?” “si, quale dei genitori ti manca?” mi chiese gentile “veramente non so di chi sono figlia.. ho sia il padre che la madre..” risposi “non ti preoccupare, verrai riconosciuta presto..” mi disse e sorrise rassicurante, oh dei! Ha un bellissimo sorriso! “ora dobbiamo andare da Chirone””okay, ma chi è questo Chirone?” dovevo essere buffa perché sorrise “lo scoprirai presto” e andammo verso la casa grande Pov. Nico Menomale, si era svegliata, avevo avuto paura, e molta, anche se la conoscevo da soli tre giorni le volevo molto bene, ora stavamo andando da Chirone, gli dovevamo spiegare tutto e poi si devovano presentare con quelli della casa di Ermes. Arrivammo, “ehm ciao Chirone..” dissi io insicuro “oh, ciao Nico, e ciao anche a te Nike” disse raggiante, era mattina quindi come al solito stava giocando a carte col Signor D, Dionisio, direttore del campo e dio del vino. “Chirone noi siamo qui, perché, ehm..” MA PERCHE DIAMINE NON USCIVANO LE PAROLE!! “lo so perche siete qui Nico, allora prima di tutto devo parlare con Nike poi chiameremo qualcuno per farle fare il giro del campo, ora tu immagino sia stanco quindi puoi andare se vuoi”menomale “grazie Chirone, ciao Nike”dissi io, lei mi guardò sorridente e (dei come era bello il suo sorriso..! MANAIA ALLA MIA MENTE CONTORTA!) disse “ciao Nico, a dopo”e così me ne andai nella mia casa. ANGOLO AUTRICE (che non si può definire tale) allora? che ne pensate? se recensite per farmi sapere ve ne sarò grata... alla prossima. Kiss Gaia, figlia di Poseidone <3

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Capitolo 3
*** CAPITOLO 3 ***


CAPITOLO 3:
Pov.Nike
Seguii Chirone fino a dentro, mi fece accomodare  e mi spiegò la vita e le regole del campo, e che io ero figlia di un dio o una dea che presto mi avrebbe riconosciuta, nel frattempo avrei dormito nella casa di Ermes.
“non ti preoccupare verrai presto riconosciuta” disse, e poi uscii e mi diressi verso la mensa dove quelli di Ermes mi accolsero calorosamente “ciao Nike, sai hai proprio un bel nome.. io sono Travis”disse un ragazzo alto e moro “e io sono Connor, il fratello più bello di lui” continuò un ragazzo uguale a lui “e insieme siamo i capo casa di Ermes”finirono insieme.
Io salutai e loro iniziarono a spiegarmi come funzionavano la mensa e le varie attività, dopo di che iniziarono a scherzare e a fare battute ma io ero troppo concentrata a guardarmi in torno nei vari tavoli per vedere di quale dio potessi essere figlia, però non mi somigliava nessuno.. poi in lontananza vidi Nico che mangiava tutto solo e iniziai a fissarlo, dovevo ammettere che era proprio un bel ragazzo, e vederlo li solo mi fece un pò male, lui era l’unico figlio di Ade.. poi a riscuotermi dai miei pensieri fu lui che si accorse che lo stavo fissando e sorrise furbo,  era anche irritante se ci si metteva.
Arrossii subito per l’imbarazzo, e Trevor lo notò e mi disse “ehiii terra chiama Nike..? tutto bene?””si si non ti preoccupare risposi io, poi lui notò anche chi stavo guardando... dei che figure!! Ma a questo tizio non sfugge niente?! “ah fissavi Nico, mi sa tanto che quì qualcuno ha una cotta per il Re degli Spettri..” disse ridacchiando.. mi stava snervando “no io non ho una cotta per nessuno” urlai e uscii dalla mensa.
Una volta fuori mi guardai in torno, quel posto mi piaceva, mi faceva sentire a casa, vidi un albero abbastanza grande e forte e mi ci arrampicai (si sapevo fare anche quello u.u) una volta arrivata su un ramo abbastanza alto chiusi gli occhi e feci mente locale di quello che era successo oggi.. www erano successe veramente molte cose, io ero una semidea ma il mio genitore divino non mi aveva ancora riconosciuta, iniziavo a stancarmi.. e se non mi riconoscesse mai? Se per lui-lei  ero troppo poco e si vergognasse.. e poi i miei sogni, cosa volevano dire? Perché faccio sogni che più che sogni sono per la maggior parte incubi o sogni premonitori..?
A distogliermi dai miei pensieri fu Nico Di Angelo.. ma perché proprio lui?
Si sedette vicino a me e aspettò, anche per questo mi stava simpatico, ma chi sa da quanto tempo era li, era un tipo un po troppo silenzioso..quando vide che avevo riaperto gli occhi mi sorrise, lui forse era l’unico che non aveva fatto commenti sul loro colore, ma in fondo manco i gemelli anche se quando li videro sussultarono, vabbè poco importa.
“ciao, da quant’è che sei qui?”chiesi.. io e la mia bocca, quando la chiuderò mai “da mezzora circa..” ma poi vedendo la mia faccia rise e aggiunse “stavo scherzando, solo da cinque minuti tranquilla.”ah menomale, tirai un sospiro di sollievo e chiesi “senti.. secondo te perché il mio genitore divino non mi riconosce?”chiesi con una nota di tristezza nella voce, sperai ch lui non ci avesse fatto caso ma invece.. “dai non essere triste, vedrai che ti riconoscerà”sorrisi malinconica e poi chiesi ancora “senti.. Chirone mi ha detto che mi deve riconoscere entro cinque giorni dato anche il fatto che ho quattordici anni e ancora non sono stata riconosciuta.. ma se non lo fa cosa succede?”avevo paura della risposta, soprattutto dopo che vidi il suo viso rabbuiarsi, allora mi preparai al peggio ma invece lui che fece..? mi strinse in un abbraccio, ero troppo sorpresa per muovermi..
Pov.Nico
Dopo quella domanda feci una cosa che sorprese anche me.. l’abbracciai, strano ma vero,e lei non si scostò, credo per lo stupore..
Riflettei se dirle la verità o no, ma poi risposi sinceramente, lei doveva sapere.. “Ci sono due opzioni: o scoppierà una guerra.. o ti uccideranno” all’ultima parola lei sussultò e io la strinsi ancora di più a me.. a quel punto mi strinse pure lei e si mise a piangere, poi capii, dovevo starle vicino, non l’avrei mai abbandonata.



Angolino Autrice:
Ciaoooo, allora, prima di tutto ringrazio le povere anime in pena che hanno recensito, messo la storia tra le preferite e a chi l'ha messa tra le seguite.
Volevo solo dirvi che d'ora in avanti aggiornerò (se mi sarà possibile ogni due giorni.
Una piccola recensione?

Kiss Gaia, figlia di Poseidone <3

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Capitolo 4
*** CAPITOLO 4 ***


CAPITOLO 4:
Pov.Nike
Era mattina, ieri quando Nico mi aveva accompagnato nella casa 11 avevo pensato.. che sentimenti provavo per Nico? Ma soprattutto.. cosa provava lui per me?
E con queste domande nella testa mi addormentai e sognai me, Nico e mio fratello Lucas (?) in una casa penso abbandonata, con di fronte una donna dai lineamenti molto belli, con gli occhiali da sole e.. dei serpenti in testa(?) vedevo tutto ma non potevo intromettermi, poi lei si cacciò gli occhiali e mio fratello veniva trasformato in pietra, volevo urlare, ma non potevo, potevo solo piangere, lacrime rigavano il mio volto e i miei occhi viola avevano raggiunto la sfumatura di blu notte, poi mi svegliai..
Stavo piangendo e urlando, appena ci vidi per bene riconobbi Nico e Chirone nella mia cabina, il primo seduto vicino a me e mi teneva la mano, e l’altro faceva avanti e indietro per la stanza con aria preoccupata.
Quando Nico si accorse che ero sveglia mi abbracciò, e poi disse “Nike ci hai fatto preoccupare, continuavi a urlare e a piangere ma non ti svegliavi!”sembrava preoccupato ma anche arrabbiato e un po’ isterico. “Tranquillo Nico, ora sto bene!”esclamai “ma sei carino quando sei preoccupato” aggiunsi a bassa voce, sperando che non mi avesse sentito, ma all’improvviso diventò tutto rosso e di colpo arrossii anch’io..
Poi a salvarci dal silenzio imbarazzante che si era creato fu l’intervento di Chirone “ragazzi che ne dite di andare alla Casa Grande così Nike ci racconta il suo sogno?”
Pov. Nico
Ci dirigevamo alla Casa Grande, per tutto il tempo non avevo mai lasciato la mano di Nike, credo per paura che potesse succedere di nuovo o forse.. ma dico forse, lei mi piaceva, e anche tanto.. si.. lo ammetto.. io, il solitario, musone, apatico, masochista, Re degli Spettri ecc... ero innamorato, a questi pensieri arrossii, ma che mi stava succedendo?
A riscuotermi dai miei pensieri fu Chirone che aprì la porta della Casa Grande, lanciai un occhiata a Nike e vidi che aveva gli occhi lucidi e lo sguardo assente, dopo l’avrei consolata, ma prima dovevo capire la situazione.
Una volta dentro andammo nell’ufficio di Chirone, ma appena arrivammo noi arrivò anche Rachel, alla quale diventarono gli occhi verde scuro e una nebbia verde la circondò.. e poi parlò       :
<    molti pericoli e torture affronteranno.
   E guidati da colui che può vedere
   troveranno la pietra del dio che tutto sa e vede.
  Alla fine solo l’amore potrà trionfare,
 la guerra che sta nascendo evitare.>>
Dopo di che svenì.
Io e Chirone ci precipitammo ad aiutarla, ma subito dopo con una luce dorata apparve una maestosa figura davanti a noi: era il dio Apollo che senza dire niente prese Rachel e la portò via.
Quando ci fummo ripresi, cinque minuti dopo, Chirone fece per aprire bocca ma all’improvviso sulla testa di Nike comparve una “S” blu-viola che brillava... mai vista una cosa del genere... poi Chirone disse “Ave Nike Black, figlia di Moros, dio del destino avverso”sia io che lei avevamo una faccia del tipo “ma-che-cazzo-sta-dicendo-questo-tizio?"                                                                                                                           
E poi Chirone aggiunse “domani daremo l’annuncio e ti costruiremo una casa,intanto per stanotte potrai decidere se dormire nella casa di Ermes,nella Casa Grande o in caso avessi bisogno di aiuto nella casa di Ade”
Pov.Nike
“...nella casa di Ade”a quella frase in coro gridammo “cosa?!?!”e penso che ci sentì tutto il campo e dato che erano le 2:00 del mattino non era una cosa buona.
Poi Chirone con la sua solita calma ma con una risata trattenuta disse “si, in caso Nike faccia ancora brutti sogni”MA STAVAMO SCHERZANDO?! Io ero tutta rossa ma poi Nico con la sua solita aria strafottente rispose “si, okay Chirone ha ragione, su forza andiamo” e senza darmi il tempo di rispondere mi prese in braccio e mi trascinò via nonostante continuassi a dimenarmi e a imprecare in greco antico(?) lui non mi mollava, mi mise giù solo una volta arrivati nella sua cabina. “allora, come vedi ci sono solo  tre letti dato che io sono l’unico figlio di Ade ed’è molto raro che qualcuno dorma qui”avrei giurato di vederlo arrossire “io dormo in quello al centro, tu scegli quale vuoi”aggiunse dopo.
A quel punto mi incamminai verso quello vicino alla finestra forse perché volevo più luce, non lo so.
C’era solo un problema però... quando mi ero svegliata mezz’ora fa, ero tutta sudata e poi dormivo solo con la maglia del campo... e ora come facevo? ._.
Dovevo andare assolutamente nella mia cabina a prendere un'altra maglia, allora dissi a Nico che si stava sistemando “Nico vedi che mi vado a cambiare nella Casa di Ermes”lui mi guardò con una faccia strana e poi con uno strano sorrisetto malizioso “no, non puoi”okay mi stavo innervosendo... “e sentiamo...? perchè non posso?”chiesi in tono di sfida... lui non mi poteva comandare... mica era mio padre! “perchè è notte fonda e se ti beccano le arpie rischi la morte”disse con tono strafottente... MA DOV ‘ERA FINITO IL NICO DOLCE CHE AVEVO CONOSCIUTO IERI?! “e allora mi spieghi come faccio? Non vedi che sono tutta sudata?! E poi ho solo la maglia”mi stavo proprio innervosendo... “non mi importa più di tanto, così poi sei più carina”maledetto sorrisetto del cavolo!!! “Pffff sei snervante lo sai”uffa “Dai scherzo, vatti a fare una doccia e poi tieni questa” e mi lanciò una sua maglia nera, sbuffai e andai a farmi una doccia. Mi misi la maglia e tornai di la.
Una volta tornata Nico mi guardò con un sorrisetto maliziosissimo, mi stava facendo paura,proprio perché avevo la sua maglietta che mi stava larga... ma lasciava vedere abbastanza.
Non lo degnai di uno sguardo e andai a dormire... avevo paura... paura di me stessa, paura di quello che gli altri potevano dire, paura del mondo, ma soprattutto paura dell’amore... io non potevo assolutamente innamorarmi, non dopo quello che mi era successo... l’amore faceva male... talmente tanto male che ormai non ci credevo più, chi sa se ora mia madre era in pensiero per me...se mi stava cercando, ho sempre avuto l’impressione che lei fosse l’unica che mi voleva davvero bene, apparte Rachi certo, erano le uniche sincere, o almeno era quello che credevo...
E così mi addormentai.


Angolo autrice
Si, lo so, avrei dovuto aggiornare ogni due giorni ma avevo voglia di scrivere e visto che il capitolo era completo l'ho publicato :)
Spero vi sia piaciuto, se potete lasciete una piccola recensione *fa gli occhi da cucciolo*
Kiss Gaia, figlia di Poseidone<3
 

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Capitolo 5
*** CAPITOLO 5 ***


CAPITOLO 5:
Pov. Nike
Era mattina, manco avevo aperto gli occhi e già sapevo che ero nei guai... allora:
1 oggi Chirone doveva fare l’annuncio dell’impresa L
2 dove andavo? non avevo ancora una cabina -.-
3 come se non bastasse i miei vestiti erano nella cabina di Ermes...
CHE BELLA GIORNATA!
Poi mi decisi ad aprire gli occhi, e con mia grande sorpresa i miei vestiti erano sul letto insieme a un biglietto “sono andato ad allenarmi, ci vediamo dopo ciao. –Nico”
Presi i vestiti, mi cambiai e andai a fare colazione.
Arrivata al padiglione della mensa mi sedetti al tavolo di Ermes.
“ehi!”mi salutò Connor... o era Travis? .-.
“ehi, ciao!”risposi “tutto bene?”aggiunsi.
“si, tu?” chiese lui. “e con Nico come va?”
Ecco, lo sapevo...
“non mi piace Nico!”ecco mi ero tradita da sola L
“aha! Beccata! Io non ti ho chiesto se ti piaceva!”
A quel punto ero esasperata, buttai un urlo, mi alzai e me ne andai “VAFFANCULO!”
Mi misi a correre, trattenevo a stento le lacrime, poi mi scontrai con qualcosa, o meglio con qualcuno... stavo per gridargli contro ma poi vidi chi era... era... Rachele(?)
“e tu che ci fai qui?”ma che domande... io lo sapevo già da sola, era una mezzosangue e non me l’aveva mai detto! Dovevo piangere, non mi trattenevo più.
“ e io che ti credevo mia amica”dissi e corsi via.
Correvo, correvo ma non sapevo dove andare, poi mi fermai, ero nell’arena, che in pratica sarebbe stata vuota se non fosse stato per  Nico che appena mi vide si fermò.
Agii di impulso, corsi verso la foresta, lì sicuramente non c’era nessuno  , mi arrampicai sul ramo più alto del solito albero e iniziai a piangere.
Poi all’improvviso davanti a me comparve una sagoma, non mi sforzai di capire chi era, lo sapevo già.
Lo abbracciai e piansi, lui non disse niente, a sua volta mi abbracciò.
Pov. Nico
La cercai dappertutto, poi un lampo di genio mi colpì e con un viaggio nell’ombra mi precipitai da lei... stava piangendo, mi abbracciò e io ricambiai subito, ne ero sicuro, io l’amavo, talmente tanto che sarei morto per lei.
Restammo così fino a quando non si calmò.
Pov. Nike
Quando finalmente smisi di piangere lo guardai... era così bello e sembrava anche preoccupato...
“scusa...”dissi, non so perché, ma mi sentivo in colpa... lui sorrise, che bel sorriso.
“e di che? Ti ho cercata dappertutto, mi hai fatto preoccupare, posso sapere perché piangevi?”ecco lo sapevo... glielo dovevo dire a forza “io...h-ho vi-visto l-la mi-a mi-gliore amica qu-qui”stavo per piangere “e-e p-poi mi pr-prendono se-sempre in gi-ro”una lacrima scese ma Nico me l’aciugò.
“cos’ho che non va?”chiesi “niente”rispose abbracciandomi “non hai niente che non va”
Pov. Nico
Avevo capito che seriamente l’amavo, solo ora che l’avevo vista fragile, indifesa, senza quella sua maledetta maschera, perché alla fine ci innamoriamo di chi è in grado di tenerci testa, di chi non cede, di chi ci sfida, di chi è misteriosamente affascinante, di chi è in grado di distruggerci, di chi è il nostro degno avversario, quello con cui siamo alla pari per gusti e pensieri.
Ci innamoriamo dell’impossibile  perché siamo fatti così.
In fondo, ci innamoriamo di chi ci assomiglia ma non ha tutti i nostri difetti.
O li ha, ma li rende perfetti.
Era tanto stanca che si addormentò abbracciata a me.
Me la sistemai meglio sulle gambe e con un viaggio nell’ombra ci teletrasporammo nella sua nuova cabina, lei ancora nn l’aveva vista ma le sue cose erano state spostate tutte qui.
Dormiva profondamente... era bellissima.
La misi sul suo letto e le stampai un bacio sulla guancia, stavo per teletrasportarmi fuori, ma poi ripensandoci non volevo lasciarla sola.
Mi girai e tornai indietro, mi sistemai vicino a lei e mi addormentai.



Angolo Autrice:
Ringrazio chi ha recensito gli scorsi capitoli e chi ha messo la storia tra le preferite o tra le seguite e anche i lettori silenziosi.
Ok passiamo alle cose importanti, lo so che questo capitolo non è il massimo ma vorrei lo stesso una vostra opinione, quindi... recensitee!!! (oggi sono un tantino sclerata XD)
Kiss Gaia<3

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Capitolo 6
*** CAPITOLO 6 ***


CAPITOLO 6:
Pov.Nike Quando i raggi del sole mi sfiorarono gli occhi capii che era mattina, feci per alzarmi ma ero bloccata da delle braccia che mi cingevano la vita , alzai la testa e vidi che ad abbracciarmi c’era... Nico?!!! Ma poi tutti i ricordi tornarono a galla, mi ricordai della sera prima e di essermi addormentata tra le sue braccia, poi vidi che apriva gli occhi... com’erano belli, due perle nere meravigliose. “buongiorno principessa”mi disse e io arrossii di colpo, com’era dolce!!!!!! “buongiorno”risposi. Lui mi sorrise e si alzò, poi a mia volta mi alzai anche io e mi accorsi di essere in una bellissima casa fatta di opalia, che risplendeva alla luce del sole, nella stanza c’erano: un letto con le coprte blu notte, un armadio sempre fatto di opalia ma con dei riflessi blu, una scrivania blu notte e la sedia del medesimo colore, e poi la porta viola che conduceva al bagno tutto della stessa pietra preziosa di cui erano fatte le pareti e poi una porta finestra che portava sul retro che dava a un giardinetto curato con tanto di piscina e barbecue, poi se si tornava dentro si poteva vedere una bellissima scala a chiocciola che portava al piano di sopra che era una meravigliosa sala giochi con tanto di tv enorme e wii e tante altre cose e in oltre uno scaffale con tutti i miei libri preferiti e poi un balcone da dove si poteva vedere il mare... ERA UNA CASA MERAVIGLIOSA!!!!! “è opera di tuo padre” disse Nico che fin ora nn aveva aperto bocca. *** Quel giorno iniziò abbastanza bene, e quello stesso pomeriggio saremmo patiti io e Nico per l’impresa. Ora io ero nel mio giardinetto della mia splendia e meravigliosa e MIA casa. Con i piedi immersi nella mia piscinetta a forma di chitarra, poi sentii bussare e urlai “AVANTIII”e da li entrò Nico che si sedette vicino a me e disse “allora? Pronta per l’impresa?” “si ho preparato tutto ma nn mi va di lasciare il campo”risposi “ma se fino a ieri piangevi perché tutti ti prendevano in giro...” ribattè lui “beh non tutti tutti, ma comunque il campo non mi mancherà per le persone che ci sono, ma perché è casa, capisci? Io nn mi sono mai sentita a casa prima d’ora, mia mamma è fidanzata e anche se mi vuole bene nn ha mai tempo per me, sta sempre con quel Moke, Muke, Luke? No Mike “non-mi-ricordo-come-cazzo-va-di-congnome”insomma.. la mia non è una vera casa... sono sola, solo una volta ho osato innamorarmi e questo mi ha tradita con una delle ragazze pon pon della mia scuola, e da quel momento ho giurato che nn mi sarei innamorata mai più, ma nn ci sono riuscita, ho infranto il giuramento, in fondo al cuor non si comanda...”in quel momento mi accorsi che stavo piangendo ma Nico mi prese il viso tra le mani e mi asciugò le lacrime “ma perché piangi sempre? Tu non meriti di piangere... sei troppo bella per rovinare questi bellissimi occhi”quelle parole mi lasciarono senza fiato... “non dire bugie Nico... io non sono bella lo dicevano sempre a scuola, ion non merito amore, non merito di essere amata o apprezzata da nessuno, io non sono nessuno..”risposi “ion n dico bugie Nike, tu sei una principessa e meriti tutto l’amore del mondo” disse me tre si avvicinava sempre di più a me “per esempio, io ti amo”e detto ciò mi baciò, io nn sentii più nulla, solo le sue labra sulle mie, misi le mie mani immezzo ai suoi capelli e lui le sue sui miei fianchi, quel bacio fu di tutto tranne che infantile... mi prese in braccio e mi portò su una delle sdraio in opale, fortuna che tutto intorno alla casa c’erano tanti tantissimi alberi di pesco, e coprivano tutto,continuammo a baciarci per ore, fino a quando nn fummo esausti e ci staccammo (di malavoglia) per prendere fiato, e lui chiese “allora... chi è questo ragazzo che nn ricambia i tuoi stessi sentimenti?” disse con un sorrisetto malizioso, io sorrisi a mia volta e mi alzai, dando una mano anche a lui. Andammo verso la mia stanza a prendere il mio zaino e dove lui aveva lasciato il suo, mi diede la mano e in sieme andammo verso i confini del campo, dove trovammo ad aspettarci Chirone e gli altri semidei, salutammo tutti e ci dirigemmo verso New York, dove li aspettava suo fratello, a cui avrebbero dovuto spiegare un bel po di cose...

Angolo Autrice
Riciao, ed ecco il sesto capitolo, spero vi piaccia :) Volevo solo ringraziare chi ha recensito e dirvi che d'ora in avanti non sarò così tanto veloce ad aggiornare, quindi... mettetevi l'anima in pace. Lasciate una piccola recensione se potete ;) Kiss Gaia<3

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Capitolo 7
*** CAPITOLO 7 ***


CAPITOLO 7:
Pov.Nike
Eravamo in viaggio verso New York, Nico non aveva spiccicato parola da quando eravamo partiti, avrei voluto sapere cosa aveva, mi stava creando nervosismo, poi , ad un tratto si sentì un rumore, un sibilo per la precisione.
“Ciao ssssemidei, sssapete, la nosssstra padrona sssarà felice di vedervi”era una dracena, anzi no, mi correggo, erano due, armate di archi e frecce che all’apparenza sembravano velenose.
“Chi è la tua padrona?” chiese Nico.
“lo capirai quando la vedrai figlio di Ade” rispose una delle due dracene.
Poi attaccarono, una si lanciò verso di me e l’altra verso Nico.
Io presi la mia spada, Ελπίδα(un regalo fatto da mio padre) e iniziò il il combattimento.
Menai un fendente, che però lei schivò e incoccò una freccia ma io ero troppo veloce e ne menai un altro, in meno di un secondo il mostro era diventato polvere dorata ed era scomparso.
Guardai da Nico e vidi che anche lui aveva battutto l’altra dracena, ma aveva una faccia dolente e si teneva il braccio da dove usciva sangue.
“ti ha colpito!” urlai preoccupata, ma lui mi sorrise.
“stai tranquilla Nike, è solo un graffio” ma io avevo già preso dal suo zaino le bende e l’ambrosia e lo stavo curando, quando ebbi finito lui mi diede un bacio veloce e mi sussurrò un “grazie” appena udibile, si vedeva che era stanco.
“non devi fare l’eroe adesso, si vede che sei stanco, siamo quasi arrivati a casa mia, ci fermeremo lì per la notte e partiremo domani mattina” lui annuì, ma si vedeva che era contrariato.
Gli sorrisi e ci rimettemmo in viaggio.
***
Eravamo appena arrivati, suonai il campanello, ero sollevata, finalmente avrei potuto rivedere mia madre e mio fratello.
Appena la porta si aprì comparve mia madre che appena mi vide mi abbracciò con una tale forza che quasi non respiravo.
“mamma... non respiro”dissi e lei mi lasciò andare.
Ma in quel momento Nico svenne.
“Nico!” urlai prendendolo e cercando di sostenerlo.
“E’ solo svenuto”disse mia mamma, ah mi ero dimenticata di dirvi che lei fa l’infermiera.
Allora lo portammo dentro, e per la stanchezza svenni anche io.

Angolo Autrice

Ciao, ecco il settimo capitolo, so che non è molto lungo ma spero che vi piaccia (mi scuso in anticipo per eventuali errori).
Kiss Gaia<3

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Capitolo 8
*** CAPITOLO 8 ***


POV Nike
Non appena aprii gli occhi vidi mia madre icino a me con un espressione preoccupata in volto, che mi  bagnava la fronte con un panno.
“Nike! Tesoro mio stai bene!”esultò appena vide che ero sveglia e mi saltò addosso (letteralmente) abbracciandomi.
“si mamma sono sveglia ma, ahia! Il braccio! Mi fa ancora male!”ora che ricordo una delle due dracene mi aveva graffiato l’avanbraccio ma non sembrava niente di strano, ora però c’era un infezione.
“oh scusa cara, avevo provato con il disinfettante, ma non fa effetto” disse dispiaciuta.
“tranquilla mamma”risposi “vedi il mio zaino lì? Portamelo perfavore” chiesi.
“ah! A proposito del tuo zaino! Ci ho visto dentro dei cubetti gialli e un liquido sempre del medesimo colore! Cos’è per caso fai uso di droghe??!!” disse infuriata.
A quell’affermazione trattenni una risata, ma poi scoppiai a ridere.
“HAHAHHAHHA tu davvero... HAHAHAHA pensi che io... HAHAHAHA usufruisca di droghe HAHAHAAH”dissi tra le risate.
“cosa c’è di strano scusa?”chiese lei calmandosi un po “e poi se non sono droghe cosa sono?” aggiunse dopo.
Le dovevo dire la verità...
“mamma... hai presente gli dei dell’Olimpo? Esistono davvero.. e beh a volte hanno dei figli con gli umani i semidei o mezzosangue...eiosonounadiloro!” sputai tutto di un fiato, e questa volta fu il suo turno di ridere, ma poi vedendo la mia espressione seria disse
“sul serio? Tuo padre, era un dio?”annuii
“si, lui è Moros, dio del destino avverso, infatti io, come mi ha spiegato Chirone al Campo, ho il potere di prevedere il futuro.”raccontai “e quelle cose nello zaino sono nettare e ambrosia, a noi semidei fa bene, l’ambrosia, quei quadratini gialli, guarisce i dolori e le ferite, invece il nettare rigenera e fa passare la stanchezza”
Lei mi sorrise dolcemente e mi porse lo zaino.
“tini”disse “e scusa se ho dubitato di te”
Sorrisi anche io e presi lo zaino, mangiai un quadratino di ambrosia e bevvi un po di nettare e mi sentii come nuova.
Mi alzai di scatto e mi stiracchiai, sotto lo sguardo sbalordito di mia madre e improvvisamente ricordai.
“mamma!” urlai “dovè Nico?!”ero isterica, stava bene? Male? Era... no non dovevo neanche pensarci.
“se per Nico intendi quel ragazzo più tosto carino che era con te è giù in salotto, non si è ancora ripreso ed è parecchio pallido, mette terrore a volte.”
Non aspettai altro, corsi giù per le scale e lo vidi sul divano-letto, era più pallido del solito (cosa più tosto strana) e respirava male.
Presi il suo zaino, disinfettai e bendai la ferita e gli diedi nettare e ambrosia, incominciava a riassumere un colorito deente, ora doveva solo riposare e lo dovevo fare anche io allora mi stesi di fianco a lui e mi addormentai.




Angolo Auttrice (resuscitata dopo tanto tempo)

Eccomi sono tornata con un altro capitolo che, lo ammetto, non è il massimo ma sono piena di compiti e questa scuola mi ammazza.
Vi lascio quì scusate per eventuali errori :)
Kiss Gaia <3

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Capitolo 9
*** AVVISO- MI DISPIACE TANTO :'( ***


Ciao ragazze/ragazzi mi dispiace deludervi ma questo è un avviso :( Per un po non potrò aggiornare (ma non sarà per molto tranquilli ;) Comunque vi faccio ancora la mie scuse e cercherò di aggiornare il prima possibile. -Gaia <3

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