waiting for superman

di didi_cioro
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** odio le feste ***
Capitolo 2: *** amiche come noi dove le trovi? ***
Capitolo 3: *** dannati occhi smeraldo ***
Capitolo 4: *** ride bene chi ride ultimo ***
Capitolo 5: *** ancora tu? ***
Capitolo 6: *** il bacio ***
Capitolo 7: *** piccola ***
Capitolo 8: *** mi piaci sul serio ***
Capitolo 9: *** non ti dirò che non mi piace ***
Capitolo 10: *** nuove conoscenze ***
Capitolo 11: *** alla fine è successo ***
Capitolo 12: *** genitori ***



Capitolo 1
*** odio le feste ***


CAPITOLO 1 -ODIO LE FESTE-

“no Anna, no, no e assolutamente no, non verrò mai a quella dannata festa” ripetei io per la milionesima volta alla mia migliore amica la quale ovviamente doveva avere un cervello alquanto piccolo, visto che non voleva capire.

“ma dai, Diana, non riesco proprio a capire perché non vuoi venire, sarà la festa più importante dell'anno, ci sarà l'intera scuola, ragazzi bellissimi e sexy da togliere il fiato” rispose lei tutta euforica, evidentemente era già partita a viaggiare nel mondo dei sogni con quella sua testolina dura come il marmo.

“appunto tu sai perfettamente che a me non piacciono queste tipo di feste, c'è gente che non vale la pena conoscere se non vuoi distruggerti la vita” cerco di fare ragionare la mia amica

“mmm quanto sei paranoica, non ci succederà niente e dai ci divertiremo” mi guarda con quel suo sguardo da volpe. Sa perfettamente che io non so resistergli e al quale cedo ogni santissima volta. Ma questa volta non voglio assolutamente accettare. Odio le feste, le odio dal profondo del cuore e sopratutto non voglio che si ripeta l'episodio di 3 anni fa che nessuno conosce a parte me e Anna, ma a quanto pare lei se ne è dimenticata visto che sta insistendo così tanto.

Faccio per andarmene, ma lei ritenta con quello suo sguardo e io non posso fare altro che accettare questa congiura.

“e va bene, ma a una sola condizione”

“qualsiasi cosa ti renda felice”

“dobbiamo tornare entro mezzanotte e non dovrai mai e dico mai guardare nessun ragazzo” la avverto con uno sguardo che riuscirebbe a perforare l'intera Europa.

“ma non è giusto mi togli tutto il divertimento così, sei una stronza, la solita mammina guasta feste” incomincia a piagnucolare come un bambino il giorno di Natale che non ha ricevuto il regalo che aveva chiesto.

“o così, o niente” le ripeto io.

Dopo qualche sguardo lei accetta e mi salta addosso ringraziandomi infinitamente mentre io mi sto già pentendo di questa decisione.

“senti ora ti scolli altrimenti cambio immediatamente decisione; ora scusami ma devo andare a lezione, ci vediamo tra 3 ore”

“va bene, ma non ti arrabbiare, ti stavo solo dimostrando la mia devota, immensa gratitudine”dice facendo la finta arrabbiata.

“sei la più grande leccaculo che io conosco” la guardo con una faccia disgustata.

“si lo so anche io ti v...”

non faccio in tempo a sentire le ultime parole che sono già fuori dalla porta del dormitorio che mi avvio per andare a lezione.

Vi starete chiedendo chi sono queste due pazze? E che cosa vogliono da noi?

Beh è semplice io sono Diana, tanto piacere, mentre quell'altra cretina che avete potuto ammirare prima è la mia migliore amica Anna. Da come avete potuto notare ci vogliamo un mondo di bene ma non sempre riusciamo a dimostrarcelo. Più in là ci conoscerete meglio e forse vi spaventerete un po' di noi ma don't worry non siamo così tanto male... o forse si?  

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Capitolo 2
*** amiche come noi dove le trovi? ***


Durante la lezione di inglese invece di stare attenta alla spiegazione, mi isolo nel mio mondo e ripenso a quello che è successo quella notte che vorrei assolutamente dimenticare e ci ero anche riuscita se non fosse per quell'idiota della mia amica che ha proposto di andare a quella dannata festa.

Non voglio assolutamente rivivere l'inferno che ha portato quella festa, quella dannata festa.

Da allora ho imparato a stare lontana dai ragazzi dannati; è vero magari sono così belli da togliere il fiato, ti fanno vivere momenti fantastici. Stare con loro è come essere su delle montagne russe; ti senti vivo, al centro del mondo con il cuore a mille, ma poi, si sa il giro finisce e tutta l'adrenalina scompare e tu non sai se essere felice perché sei riuscita a sopravvivere fino alla fine o se essere triste perché non puoi più tornarci, anche se vorresti tanto, ma sai che i rischi alla fine sono troppi.

Ma questa volta non succederà niente, non lo permetterò mai più. Ho già sofferto abbastanza e anche se tutto quel dolore mi ha resa più forte e più sicura di me, ho deciso di stare alla larga dai guai e sopratutto dai ragazzi come LUI.

A un certo punto vengo distratta dal mio professore, che diciamoci la verità è tanto stronzo quanto brutto. Avete presenti quei professori universitari belli da togliere il fiato? Bhe dimenticateveli perché questo qua più che a un modello assomiglia a un morto decrepito con gli occhiali alla Harry Potter, il maglione rosa salmone e una pancia con la quale potrebbe uccidere una persona.

“signorina Stone, forse non dovrei disturbarla dalla sua profonda riflessione, ma dovrebbe ascoltare la lezione. Sa? molti la considerano interessante” ah e dimenticavo il suo umorismo. Lo odiano tutti persino il preside, ma siccome ha cosi tante lauree da far invidia ad Einstain, non lo possono cacciare perché porta prestigio alla scuola, ma intanto fa venire un esaurimento nervoso ai suoi poveri alunni.

“si mi scusi, ma sa non tutti i giorni sono dei giorni fantastici, pieni di fiori colorati come i suoi maglioni che volano di qua e di la; a volte tutto va a rotoli e tu non puoi fare nulla per impedirlo”. In realtà gli avrei voluto dire “sa forse dovrebbe stare a letto la mattina invece di venire a rompere i coglioni a me, e sa? Molti considerano la sua lezione una palla mortale e lei è uno stronzo”

il professore decide saggiamente di finire qua la conversazione e continua a spiegare.

Dopo 2 infinite ore di spiegazione, la campanella suona e io posso finalmente uscire da quest'inferno e mettermi le mie adorate cuffie ed ascoltare la musica.

IL BELLO DELLA MUSICA è CHE QUANTO TI COLPISCE NON FA MALE.

La musica mi ha salvata da tutto e non credo che riuscirò mai a ringraziarla di esserci sempre stata nei momenti più tristi e più difficili.

E cosi per tutto il tragitto dalla classe alla mia stanza mi immergo totalmente nel testo di WAITING FOR SUPERMEN degli Daughtry.

Quando arrivo davanti alla mia stanza non faccio in tempo ad aprire la porta che compare la mia migliore amica con la pelle più abbronzata delle ragazze di geordie shore messe insieme...

Ah finalmente ha scoperto il mio scherzo, meglio scappare prima che Anna sia accusata di omicidio colposo.

Così incomincio a correre per tutto il corridoio con il l'ape Maia che mi insegue con addosso solo un misero asciugamano. Tutte le porte si aprono e ne escono teste curiose che vogliono sapere cosa hanno combinato ancora la famosa coppia DANNA (ce lo hanno dato perché è un miscuglio del nostro nome e sopratutto è il femminile della parola danno, parola che ci descrive alquanto bene). Appena tutti ci vedono, si buttano giù dalle risate e io non posso fare a meno di fare la stessa cosa.

Anna finalmente si accorge di essere semi nuda e diventa viola in viso, così corre subito in camera.

Vi starete chiedendo perché io mi sono comportata da stronza malefica.

Bhe non sapete che lei l'ultima volta mi ha scambiato lo sciampo con la vernice per i capelli verde; per una settimana sono dovuta rimanere così, sembravo una delle winx e non immaginate le facce di quelli che mi passavano accanto. Penso di essere morta dalla vergogno tipo 64392498240 volte.

Quindi questa è solo una piccola vedetta riuscita alla grande. Passeranno settimane prima che ritorni al suo colore naturale. Come direbbe Anna, che boss che sono.

Ride bene chi ride ultimo cara la mia Annina.

Dopo essere riuscita a rialzarmi dal pavimento -impresa molto ardua- sono entrata in camera e Anna mi ha buttato il caffè bollente sui vestiti e siccome era davvero bollente, ho incominciato a saltellare per tutta la stanza; sembravo una foca che batteva le mani ad uno spettacolo per bambini che si divertono a vedere la scena, e naturalmente la parte dei bambini l'ha fatta la mia gentilissima compagna di stanza.

 

20 minuti più tardi

“che ne dici se sta sera facciamo un pigiama party dei nostri” proposi io visto che era tipo un secolo che non ne facevamo uno, e poi mi mancavano un sacco. Ci divertiamo un mondo a restare sveglie fino alle 4 mangiando schifezze fino a vomitare anche l'anima, guardando un film strappalacrime e infine addormentandoci in posizioni stranissime.

“si dai!! Io prendo le schifezze, tu prepara il film e i fazzolettini” propose Anna.

Così in dieci minuti avevamo avvicinato i due letti singoli per avere più spazio e per consolarci durante le scene tristi, avevamo riempito tutto il letto di patatine, caramelle, coca cola e tante altre schifezze e avevamo scelto COLPA DELLE STELLE come film da vedere.

Per chi non avesse mai visto questo film io gli consiglio di prendersi tutti i tipi di fazzoletti che ha in casa, a partire dai tovaglioli alla carta igienica; fidatevi ne avrete bisogno.

Alla fine del film avevamo la pancia pienissima di schifezze e il trucco che arrivava al mento per le lacrime versate, una scena al quanto terrificante che sconsiglio vivamente di vedere. Anche gli alieni si sarebbero spaventati e sarebbero scappati a gambe levate.

Spero però che voi non scapperete dopo averci conosciute meglio perché alla fine non siamo così strane, certo non assomigliamo affatto alle oche starnazzanti che girano di questi tempi anzi credo che saremo degli scaricatori di porto perfetti con il nostro linguaggio al quanto particolare e inventivo, ma noi ci accettiamo così perché un'amicizia vera e idiota come la nostra è difficile da trovare in questo schifo di mondo.

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Capitolo 3
*** dannati occhi smeraldo ***


IL GIORNO DELLA  FESTA 
“Annina, hai visto il mio vestito, quello celeste senza maniche?” chiedo alla mia amica rovistando in tutti gli angoli del nostro armadio. Sono più che sicura che me lo ha rubato per metterselo a una festa di compleanno. Povero il mio vestito preferito, questa bastarda ti avrà rovinato irrimediabilmente, ma ti giuro che me la pagherà cara.
“No, non l'ho visto” afferma lei con aria colpevole.
“lo sapevo bastarda, implorerai il mio perdono in ginocchio dopo questa” 
“Ma come cavolo fai a scoprire sempre quando combino qualche casino, solo Dio lo sa. Comunque il tuo vestito non ti preoccupare, è in lavanderia dopo che per sbaglio ci ho vomitato sopra; sai che mi piace bere, e credo di aver esagerato un po' l'ultima volta, ma non ti preoccupare mi hanno promesso che ritornerà come quando lo hai comprato, lo giuro” mi assicura la mia amica.
“se lo dici tu ci credo, ma sai che ho avuto una buona maestra nelle vendette a regola d'arte, quindi ti conviene che sia la verità. Ora però resta il fatto che io non ho niente da mettermi sta sera e ti ricordo che sei stata tu a costringermi a venire quindi adesso trovi una soluzione” la avverto. 
Lei per tutta risposta va verso l'armadio e dopo che ci rovista un po', se ne esce con un vestito verde smeraldo senza spalline e che mi arriva all'altezza dei ginocchi.
“grazie mille, migliore amica, sapevo già da tempo che tu eri una ragazza piena di risorse e che mi saresti stata utile in molte occasioni” le dico abbracciandola forte.
“me lo dicono in tanti” mi risponde lei spostandosi i capelli sulla schiena per pavoneggiarsi.
“si, ma io ti ricordo che se non mi riporti il mio vestito sano e salvo, puoi scordarti di me e della nostra amicizia” la avviso io uscendo dalla stanza e dirigendomi verso il bagno per truccarmi.
….
Siamo arrivate alla festa da soli 10 minuti e io già non ne posso più. Non è che odio le feste è solo che una dannata festa mi ha portato via ciò a cui tenevo di più, ciò a cui mi aggrappavo per non sentirmi sola e inutile. Sarò anche l'unica persona al mondo che non va ogni sabato sera a una festa, ma sinceramente sono più contenta così, almeno posso risparmiarmi un altro periodo di merda. 
Invece Anna non ha fatto in tempo ad arrivare che già è diventata la regina della festa e non mi ha dato retta in quanto alla questione non guardare, non parlare e non toccare nessun ragazzo, infatti già sta già parlando con un tipo che non è niente male, ma credo abbia la metà del cervello di un topo. A volte non capisco come possa farsi abbindolare da certi ragazzi che cercano solo ragazze per divertirsi per un po' di tempo e poi la lasciano, fregandosene totalmente dei suoi sentimenti. Io so che lei merita molto, ma molto meglio è solo che la sua testolina tanto dura non ci arriva.
Decido di non pensarci più, anche perché mi sta già scoppiando la testa e purtroppo dovrò restare ancora per molto tempo in questo posto stracolmo di gente.
Mi avvio verso il bar per ordinare qualcosa da bere, ma vado a sbattere contro un ragazzo che mi rovescia la sua bibita sul vestito. Questa è la mia fine, non appena Anna vedrà questo disastro mi manderà direttamente al circo per farmi sbranare dai leoni. Alzo la testa per vedere chi è questo deficiente e rimango colpita da due pozze di smeraldo che mi fanno scappare subito davanti allo sguardo indecifrabile dello sconosciuto.
No, no, no, non è possibile. Speravo che al mondo esistessero solo un paio di occhi di quel colore, e che ce li avesse solo LUI.
Vado a cercare Anna perché ho bisogno di un paio di braccia in cui annegare e poter cercare consolazione. 
Non appena la vedo gli salto direttamente in braccio e le lacrime incominciano a rigarmi il viso.
“Diana, dimmi cosa è successo, perché piangi? Qualcuno ti ha fatto qualcosa? No perché se è così vado subito a staccargli le p...”
“Anna, i suoi occhi..” non riesco a formulare un farse decente perché sono troppo scossa.
“ i suoi occhi cosa? Diana parla chiaro, non leggo ancora nella mente, sai?!” 
“quel ragazzo ha i suoi stessi occhi, quegli occhi che mi hanno fatto innamorare di lui, quegli occhi verde smeraldo che speravo di non rivedere più dopo quella sera, quegli occhi che hanno distrutto il mio mondo dopo che mi hanno abbandonato senza nessun preavviso” dico tutto di un fiato.
La mia amica mi guarda confusa ma poi capisce tutto e meno male perché non ce l'avrei fatta a spiegargli tutto di nuovo.
“Senti adesso andiamo a casa, così puoi riprenderti” mi prende per un braccio e mi trascina fuori dal locale, solo che quell'idiota di prima ci compare davanti e io non posso fare a meno che nascondermi dietro la mia amica. 
“scusate se vi disturbo, ma prima la tua amica quando mi ha visto è scappata in lacrime e volevo sapere se sta bene perché io non gli ho fatto assolutamente nulla” si difende lo sconosciuto. So benissimo che non hai fatto niente, ma i tuoi occhi si, quindi ti prego amica portami via al più presto, prima che inondi l'intero locale.
“senti, non so chi tu sia e neanche mi interessa, ma lei non vuole avere niente a che fare con i ragazzi come te, gli ai già creato abbastanza danni per sta sera, quindi se permetti levati dalle palle” sapevo io che avevo fatto bene a scegliere di avere lei come amica. 
Dategli il potere assoluto mentre ha il ciclo e vi giuro che farà finire tutte le guerre del mondo.
Il ragazzo, anzi direi il Dio greco in carne ossa, decide saggiamente di chiudere la bocca e mentre la mia amica mi trascina via dal locale, mi fa un sorriso che farebbe scogliere anche la regina Elisabetta, con quelle fossette che ti fanno venir voglia di tuffartici dentro.
SPAZIO AUTRICE
Ciao a tutti!! volevo solo dirvi che se vi piace la mia storia lasciatemi qualche recensione così posso capire cosa ne pensate e magari migliorare anche qualche punto. detto ciò vi saluto:)

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Capitolo 4
*** ride bene chi ride ultimo ***


È già passata un settimana dalla sera della festa e ne io, ne Anna abbiamo più toccato l'argomento e gliene sono infinitamente grata perché sinceramente mi farebbe solo stare peggio.

Non ho più rivisto quel ragazzo, ma l'ho sognato ogni notte e non ne so il perché; il problema più grande però è che mi sono sentita al sicuro, protetta, quasi come se io e lui ci conoscessimo da una vita intera.

 

“sa signorina Stone, non so cosa ha in questo periodo, ma non è più attenta alle mie lezioni, ne ha addirittura saltate 3 e lei sa che se c'è qualche problema noi professori siamo qui e possiamo aiutarla” vengo interrotta dai miei pensieri dallo stronzo del mio professore di inglese, si proprio l'odioso dell'altra volta.

 

“la ringrazio, ma ho già un'amica con cui confidarmi e non mi sembra il caso che i professori vengono a sapere gli affari miei, se permette prof” cerco di restare calma, ma ormai non sopporto più la sua faccia; sto pensando seriamente di andarmene da questo corso.

In quel momento suona la campanella, la mia adorata campanella; gli farò una statua un giorno, glielo devo per tutte le volte che mi ha salvato da questa specie di mammut decrepito che mi trovo davanti.

 

Mi alzo dalla sedia e mi precipito in mensa, visto che sto morendo dalla fame e non ho fatto colazione questa mattina per colpa di quella fottuta sveglia che non ha suonato.

Dopo aver preso un panino con la cotoletta e una bottiglia d'acqua, mi siedo ad un tavolo isolato così posso ascoltare la musica in santa pace come piace me.

Premo play e le note di WITHOUT YOU di Chris Brown mi risuonano nelle orecchie e riescono a calmarmi.

Dopo un po' che la musica é partita, si posa davanti a me un vassoio e una voce roca che non avrei voluto sentire irrompe nella mio religioso silenzio.

 

“ah finalmente ci rincontriamo io e te , sai ci speravo tanto”

Ma io mi chiedo come non mi è potuto venire in mente che lui venisse a questa scuola visto che ci siamo conosciuti a una festa d'istituto; a volte mi deludi troppo caro il mio cervello.

 

“Perché non mi parli? Non mi pare di averti ne detto, ne fatto qualcosa di male, quindi scusami se non capisco la tua fottuta logica femminile” dice mentre addenta il suo panino.

Vi prego qualcuno gli spieghi che se ne deve andare e che nessuno lo ha invitato perché io non trovo un pizzico di coraggio neanche per guardarlo, perciò decido semplicemente di ignorarlo ma a quanto pare lui non prende la mia stessa saggia decisione e sono costretta a togliermi le cuffiette dalle orecchie.

Oh mio Dio, ma chi a scolpito quest'essere deve essere stato un vero genio e un disegnatore eccellente.

 

“bhe scusami se ho interrotto il tuo momento yoga, ma io ti devo parlare perché tu mi devi spiegare perché sei scappata così, insomma io non ti ho fatto nulla eppure sei scoppiata a piangere” mi guarda con i suoi meravigliosi occhi e questa volta mi faccio forza e gli rispondo perché sono veramente stufa.

 

“senti, non so più come fartelo capire, non voglio avere niente a che fare con te e poi neanche mi conosci, non sai niente di me e pretendi che ti dica perché sono scappata. Non penso tu ne abbia il diritto e poi non capiresti, quindi se permetti ora voglio tornare al mio panino e alla mia musica senza che nessun altro coglione mi disturbi” non mi accorgo di aver trattenuto il fiato finché non butto fuori tutta l'aria che ho nei polmoni e non mi ero neanche accorta di essermi alzata in piedi.

Mi risiedo al mio posto e vedo che il Dio greco ha la testa più dura della mia migliore amica, visto che rimane seduto davanti a me e continua a mangiare come se le mie parole gli fossero entrate da un orecchio e gli fossero uscite dall'altro.

 

Alzo la testa e vedo che sta ridendo... aspettate sta ridendo di me, si diverte con poco insomma il piccolo bastardo.

 

“non ridere di me” avrei voluto utilizzare un tono accusatorio ma la mia voce mi tradisce.

Beh grazie, anche tu oggi sei contro di me.

Sapete questo coso davanti a me ha anche i tatuaggi, la cosa più sexy che un uomo possa indossare e fidatemi lui li porta dannatamente bene... retro front Diana, non puoi fare pensieri sconci, non con lui, riprenditi su, ha solo qualche tatuaggio qua e la e ha quelle fossette fantastiche, nulla di che.

 

“non è colpa mia se fai ridere” controbatte lui con aria di sfida e io decido di controllare se mi è uscita la bava perché sono più che certa che il mio panino sia diventato panino con cotoletta e bava.

 

“senti, io non faccio ridere sei tu che non ti sai contenere” cerco di tenergli testa come mi ha insegnato la mia cara amica. Sarebbe così fiera di me in questo momento, anzi penso che gli prenderà un infarto quando verrà a sapere che l'ho rivisto.

 

“beh almeno mi stai parlando è già un passo in più, magari il prossimo sarà un bacio” mi dice facendomi l'occhiolino. Che pallone gonfiato!!

 

“contaci, tesoro” gli sussurro in modo seducente mentre mi avvicino al suo viso per fargli credere che sto per baciarlo, ma la mia voglia di buttargli l'acqua in testa ha la meglio su di me e lui in un attimo si trova bagnato fradicio. Mai mettersi contro una donna, l'ho sempre detto io.

In mensa tutti si girano verso di noi, ma io non li noto più di tanto perché sono troppo concentrata sull'espressione incazzata del Dio greco. Forse ho esagerato un pochino.

Non faccio in tempo a complimentarmi con me stessa per la mia grande dote negli scherzi che mi sento prendere in spalla dallo sconosciuto.

 

“hei ma sei idiota o cosa!?! lasciamo stare” cerco di dimenarmi dalla sua presa, ma è troppo forte per me.

 

“mi devi mettere giù ORAAAA, e poi io non ti conosco, non so neanche come ti chiami, sai potrei seriamente denunciarti per rapimento”

 

“piacere Harry, Harry Styles” cosa?! Mi sta prendendo per il culo, non c'è altra spiegazione.

Non faccio in tempo a controbattere che mi ritrovo bagnata dalla testa ai piedi.

Un momento, quando siamo arrivati nel bagno delle femmine? E sopratutto quando ha avuto il tempo di buttarmi sotto la doccia e bagnarmi tutta?

 

“allora, penso che tu conosca bene il detto ride bene chi ride ultimo, no?” afferma con quel suo sorrisino che ispira tanti baci, ma anche tanti schiaffi.

 

“bene ora che io mi sono presentato tocca a te, no?”

 

“che?” sono troppo scioccata per capire cosa cazzo vuole da me, ma vi prego ditemi che non ha fatto quello che ha fatto, intendo per la sua salute fisica; qui potrebbe finire molto male.

 

“mi sembra di parlare con un bambino di 2 anni, incominciamo dall'inizio, io sono Harry” mi dice dolcemente porgendomi la mano.

 

“piacere, io sono Diana” gli rispondo stringendogli la mano dopo qualche esitazione.

In fondo non sarà così male passare un po' di tempo con lui, o forse si?

 

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Capitolo 5
*** ancora tu? ***


Dopo essermi fatta un bagno e aver realizzato cosa sia successo veramente oggi, mi sono stesa sul letto a guardare il mio cartone preferito: spongebob.

Allora prima che incominciate a prendermi in giro, dovete sapere che quella spugna gialla tanto stupida è stata la mia infanzia; sono cresciuta con lei e morirò con lei.

 

“buonaseraaa” entra tutta pimpante Anna; okay quando è così significa che o ha conosciuto qualcuno o la sua odiosa zia ha avuto un altro infarto.

 

“ciao, spiegami cos'è che oggi ti rende tanto allegra questa sera?” le chiedo io.

Lei si siede sul letto vicino a me e incomincia a raccontarmi della sua nuova avventura amorosa.

Ormai ho perso il numero di quanti ragazzi ha visto questo mese, ma sono fin troppi, fidatevi.

 

“allora, alla festa ho incontrato un ragazzo bellissimo, Diana non scherzo è da mozzare il fiato con gli occhi più castani che io abbia mai visto, e poi è una settimana che ci vediamo e io credo di essere già cotta a puntino” mi dice con aria sognante, fin troppo sognante.

 

“sono felicissima per te, ma non per rovinarti tutti i castelli che ti sei già costruita su una base non molto solida, stai già iniziando a fantasticare troppo per i miei gusti perché se questo ragazzo è come gli altri tuoi fidanzati, ti lascerà tra una settimana con le solite frasi da idioti, del tipo non sei tu, ma sono io oppure è stato bello, ma io non mi voglio impegnarmi in questo momento, quindi dovrò verificare di persona se è un bravo ragazzo come dici” avverto la mia amica.

 

“beh di questo non ti devi preoccupare, verrà questa sera con un suo amico a vedere un film con noi, l'ho invitato io” dice lei con tutta la tranquillità del mondo.

 

Ormai è ufficiale, è partita di testa e non riesco a ragionare più.

 

“tu cosa hai fatto? E io cosa dovrei fare?” le chiedo io con arai perplessa.

Non ho nessuna intenzione di accettare questa cosa totalmente assurda e fuori luogo.

 

“ io volevo stare un po' con lui e ho trovato l'idea carina invitarlo da no, ma lui ha detto che aveva già organizzato qualcosa con il suo migliore amico e non voleva dargli buca, così gli ho detto che poteva venire anche lui tanto ci saresti stata pure tu” dice tutto di un fiato perché ormai ha capito che sono incazzata nera con lei.

 

“Dio ti prego restituiscile il suo cervello, perché ne ha ancora bisogno se vuole vivere con me e non essere uccisa”

 

“eh dai, ti prego solo per questa sera e poi forse il suo amico è figo quanto lui, ti prego dai fallo per me, per la tua migliore amica, che c'è sempre stata per te e che ha fatto qualsiasi cosa per la tua felicità” mi implora Anna mentre mette quel suo broncio che mi farebbe accettare di tutto e di più.

 

Alla fine decido di accettare, in fondo è vero che c'è sempre stata per me, sopratutto in quei momenti bui che cerco di dimenticare “va bene, ma mi devi promettere che guarderemo solo un film, nient'altro”

 

“sisisi va benissimo, grazie” mi abbraccia così forte che non riesco quasi a respirare.

A un certo punto mi ricordo che non gli ho ancora raccontato il mio incontro di oggi, così mi scosto subito da lei e esclamo “ah ma tu non sai cosa è successo a me!!”

 

“racconta tutto forza” mi dice tutta impaziente.

 

Così passiamo le seguenti ora ad aggiornarci su Harry e Zayn (si chiama così il suo nuovo spasimante), da brave pettegole che siamo.

 

DOPO 3 ORE

-toc toc-

benissimo,sono già arrivati e tocca a me ad andare ad aprire visto che quella vipera è ancora in bagno a fare non so cosa.

 

Apro la porta e vi giuro che non mi crederete mai, ma credo che il destino, il fato e la malasorte hanno firmato un patto contro di me,perché il migliore amico di Zayn è quel idiota di Harry, si proprio lui, il Dio greco.

Woww. Devo dire che neanche questo Zayn è niente male, sembra che Michelangelo abbia intinto il David nel caramello.

 

“piacere io sono Zayn e lui è il mio migliore amico Harry” m dice lui cortesemente porgendomi la mano che io stringo calorosamente.

 

“piacere sono Diana, la migliore amica di quella vipera e comunque non ci posso credere che sei tu il suo migliore amico, c'è tra tutte le persone del mondo proprio tu dovevi essere?” dico indicando il Dio greco che intanto mi guarda con un sorriso sfacciato.

 

“ma voi due vi conoscete già?” ci chiede Zayn un po' perplesso.

 

“per mia fortuna si” risponde Harry.

 

Intanto la reginetta di bellezza che mi è toccata come amica è riuscita a finire il suo trattamento di bellezza e si è decisa a presentarsi al suo concorso.

 

“ciao ragazzi,vedo che vi siete già conosciuti e scusatemi per il ritardo” si scusa la mia amica e fai bene a scusarti perché dopo questa ce l'avrò a vita con te.

 

“non ti preoccupare e poi la sai l'ultima? Loro si conoscono già” dice tranquillamente Zayn.

 

La mia amica si gira verso di me e a un tratto si ricorda del ragazzo della festa.

 

“oh mio Dio, ma è lui quello che hai conosciuto alla festa che ti ha fatto la doccia vestita?” mi chiede con aria maliziosa prima che io riesca a chiudergli quella dannata boccaccia.

 

“allora gli hai parlato di me, spero che gli hai detto solo cose carine” si intromette l'odioso.

 

“bhe è quasi impossibile parlargli bene di te visto che hai fatto solo cazzate da quando ci conosciamo” lo sfido io puntandogli l'indice contro.

 

“ehi calmatevi voi due, la serata è appena iniziata, risparmiate le energie” cerca di calmarci Anna, ma ormai tra me e lui è guerre aperta, almeno per me.

 

Alla fine riusciamo a calmarci e decidiamo di metterci sui letti che abbiamo deciso di unire per poter stare più comodi e incominciamo a vedere il film.

Penserete che sia nata la terza guerra mondiale per scegliere il film, beh non è stato affatto così, anzi abbiamo optato per guardare Dragonball.

Potete tranquillamente immaginarvi le facce che hanno fatto quando gli abbiamo detto che andava benissimo; non sapevano se li stavomo prendendo per il culo oppure dicevamo la verità.

Dopo aver scelto il film c'è stato il problema per i posti, ma alla fine io e Anna ci siamo messe al centro con accanto a lei Zayn e accanto a me il Dio greco.

 

“lo so ragazzi che noi siamo le uniche ragazze che guardano questi generi di film e che voi ci amate per questo, ma vi prego toglietevi la bava dalla bocca, siete osceni” commento io alla fine del film dando il cinque ad Anna, che si congratula con me.

 

“sposateci” dicono in coro i due.

 

“ci penseremo e vi faremo sapere, ma noi vogliamo un proposta molto molto più bella di questa, vero Diana?” dice Anna stando al gioco.

 

“è vero, e se possibile vorremmo anche un anello con un sacco di carati” concordo io.

 

Dopo qualche secondo passato a osservarci scoppiamo tutti a ridere e nessuno riesce a smettere.

A un certo punto Zayn prende per mano Anna e la trascina fuori dalla stanza lasciano me e il riccio soli soletti per mia sfortuna.

 

È si ha anche i capelli più belli del mondo, perché non bastavano quelle pozze color smeraldo, i tatuaggi e gli addominali, no doveva avere anche i capelli più ricci che io abbia mai visto.

 

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Capitolo 6
*** il bacio ***


Dopo che Zayn e Anna se ne erano andati io mi misi a sedere sulla scrivania, invece lui si mise a sedere sul letto sbuffando un paio di volte; senti ricciolino neanche tu sei di grande compagnia!

Restammo per qualche minuto in un silenzio tombale, limitandoci a fissarci come due idioti innamorati, con un unica differenza; io non sono e non sarò mai innamorata di lui.

 

“allora, da quando vi conoscete tu ed Anna?” mi chiede il riccio rompendo il muro di silenzio che si era creato fra di noi.

 

“da sempre” gli rispondo io con freddezza perché non ho nessuna intenzione di intraprendere un conversazione con lui.

 

“sembrate molto legate” afferma con dolcezza.

 

“lo siamo, ci vogliamo molto bene e in un certo senso ci completiamo a vicenda: se io non ci fossi lei finirebbe in prigione e se lei non ci fosse finirei in un ospizio a fare la maglia. Invece tu e Zayn da quando vi conoscete?” forse questa conversazione non potrebbe essere tanto male, almeno lo spero visto che mi sto stufando di fare la stronza; quella parte la lascio volentieri ad Anna visto che io non riesco mai a comportarmi male con una persona per più di 5 minuti.

 

“diciamo che ci conosciamo dalla nascita praticamente, ma siamo diventati amici solo due anni fa”

 

“e come mai?” gli chiedo con curiosità.

 

“mia madre e suo padre si sono sposati quando noi avevamo 3 anni, ma noi ci odiavamo all'inizio, ci facevamo solo scherzi e a volte ci andavamo giù pesanti; dalle medie in poi non ci siamo più rivolti la parola fino a quando non ci siamo ritrovati nella stessa università; dopo qualche divergenza siamo diventati ottimi amici” mi spiega lui con molta calma mentre si toglie la felpa, rimanendo in una maglietta a maniche corte che gli mette in risalto i muscoli e i tatuaggi.

 

“allora è vero che sotto l'odio si nasconde l'amore” commento io, ma mi pento subito quando lui mi risponde “io spero di si, così magari il tuo odio nei miei confronti si trasforma in amore profondo”

ma allora sono proprio un'idiota, perché non so tenere la bocca chiusa?

 

“ti piacerebbe, peccato che a me no” affermo più decisa che mai.

A un certo punto lo vedo avvicinarsi; si ferma davanti a me a un centimetro dalla mia faccia e mi sussurra “sono sicuro che vorresti tanto un mio bacio in questo momento” e intanto si posiziona fra le mie gambe prendendomi il viso fra le sue enormi mani.

 

“lo so che lo vuoi, te lo si legge in faccia” cazzo, sento che se mi baciasse in questo momento non mi sposterei neanche di un millimetro.

 

“no, che non voglio baciarti. Non voglio avere niente a che fare con quelli come te, so che ti devo stare alla larga” fortuna il mio buon senso non mi ha abbandonata; almeno lui perché ormai il mio cervello è emigrato al Polo Nord a lavorare con Babbo Natale.

 

“i tuoi occhi dicono tutt'altro” continua lui con voce seducente.

Dannati occhi, se fosse per me in questo momento li avrei già staccati a morsi.

 

Intanto si avvicina sempre di più e io chiudo gli occhi pronta a baciarlo, ma non sento niente quindi o le sue labbra sono fatte di aria o non mi sta baciano, così apro gli occhi e vedo che si è rimesso a sedere sul letto e sta ridendo come un cretino.

 

“Diana, Diana non avevi detto che non avresti mai baciato uno come me?” ah il bastardo fa pure il sarcastico.

 

“allora senti se vuoi fare l'idiota vai da qualcun'altra, perché io non ho nessuna intenzione di farmi prendere per il culo da un Dio greco bastardo come te” è evidentemente sorpreso da quello che ho detto e lo sono anche io; vi prego ditemi che non l'ho detto.. oddio gli ho veramente detto che è lo considero un Dio greco.

In questo momento vorrei essere uno struzzo per seppellire la testa sotto terra e farci passare sopra il catrame.

 

“ah e così mi consideri a un Dio greco, beh dimmi hai già fatto sogni erotici su di me oppure prima hai bisogno di un po' di pratica?” evidentemente si è già ripreso dallo shock per dire una cosa del genere, mentre io sto già chiamando mentalmente la fabbrica di catrame.

 

Non sapendo cosa rispondere incomincio a spingerlo per mandarlo via da questa stanza, così posso deprimermi da sola per la figura di merda che ho appena fatto.

A proposito di stanza, avete notato anche voi che la temperatura si è alzata di almeno 20 gradi? No, perché io sto sudando come un maiale.

 

Quando mi ero convinta che se ne sarebbe andato, si gira verso di me e in un attimo le sue labbra toccano le mie. All'inizio cerco di essergli indifferente , ma poi mi faccio trasportare dal suo tocco e rispondo anche io al bacio. Mi fa stendere sul letto e io non posso fare niente per respingerlo perché non riesco a far capire al mio cervello che deve staccarsi da queste labbra dannatamente morbide e perfette.

 

Ci stacchiamo quando sentiamo la porta aprirsi e non facciamo in tempo ad alzarci e fare finta di niente che Anna mi ha già infestato di mille domande, mentre Zayn si scambia uno sguardo d'intesa con Harry, il quale mi guarda sorridendo.

 

“sarebbe meglio andare, io e te amico” suggerisce Zayn.

Grazie a Dio c'è qualcuno che mi vuole ancora bene in questo mondo.

Harry, mentre raggiunge il suo migliore amico, mi passa accanto e mi sussurra “visto che volevi baciarmi anche tu?”non faccio in tempo a rispondere che la porta si è richiusa dietro di loro; meglio così perché non so veramente cosa gli avrei risposto.

 

“tuu!!” mi urla contro Anna puntandomi il dito contro il mio petto “quando ho visto Harry ho pensato come hai fatto a non saltargli addosso in mensa, ma vedo che ti sei data da fare o..” non riesce a finire la frase perché gli arriva un cuscino dritto in faccia.

 

“ma io dico come ti sei permessa?!” dice tirandomi anche lei un cuscino in testa.

 

In un attimo incominciano a partire cuscini di qua e di la, come succedeva quando eravamo piccole; era il nostro gioco preferito. Mi ricordo che una volta abbiamo addirittura riempito la stanza della madre di Anna di piume per quanto abbiamo sbattuto i cuscini e lei quando ha visto il casino che avevamo combinato, ci ha sgridate e per punizione ci ha messo a lavare i piatti del pranzo, oltre a raccogliere piuma per piuma fino a notte fonda.

 

 

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Capitolo 7
*** piccola ***


Sto dormendo beatamente quando sento qualcuno bussare alla porta: non ci posso credere che al mondo esiste qualcuno di così crudele da venire a bussare a quest'ora della domenica mattina e sono più che sicura che la persona in questione non conosce a che livelli può arrivare la mia acidità mattutina.

 

-toc toc-

 

No, vi prego fatelo smettere, non ho nessuna forza per alzarmi dal letto perché ho passato tutta la notte a parlare con Anna di quello che ci è successo con i ragazzi dopo che Zayn l'ha trascinata fuori. Io gli ho raccontato della figura di merda con Harry, ma sopratutto del bacio, mentre lei mi ha raccontato della loro passeggiata mano nella mano e del bacio, tutt'altro che casto sulla panchina davanti alla scuola.

 

-toc toc-

 

Dopo la milionesima volta che sento bussare, decido di alzarmi dal letto ed andare a vedere il deficiente che disturba il mio importantissimo sonno.

 

“buongiorno, piccola” mi sorride Harry... un momento cosa ci fa qua? E soprattutto cosa vuole da me a quest'ora?

 

“chi ti ha dato il permesso di chiamarmi piccola? Ma sopratutto perché vieni a rompermi i coglioni la mattina presto?” gli urlo io in pieno viso ancora mezza assonnata, ma incazzata nera.

 

“e tu invece hai le mestruazioni? No perché sei di un acidità assurda” il suo sorriso furbo scompare non appena gli arriva un pizzicotto sul braccio. Te lo sei meritato, stronzo!

 

“va bene, ho capito niente battutine, comunque non so se te ne sei accorta ma sono le 10, quindi non è presto affatto e sono venuto a romperti i coglioni perché devi venire con me” la sua tranquillità mi fa salire i nervi alle stelle.

 

“io non devo venire da nessuna parte con te, sei tu che te ne devi andare subito dal...” vengo interrotta da un suo bacio, un piccolo e dolce bacio che non faccio in tempo a godermi che si è già staccato dalle mie labbra.

 

“È da quando sono entrato che volevo baciarti, sopratutto dopo aver visto le tue gambe totalmente scoperte” mi rivela maliziosamente osservando le mie gambe.

 

Confusa abbasso lo sguardo ed è solo allora che mi accorgo che indosso solo un maglietta che mi copre a mala pena il sedere, così corro verso l'armadio con l'intenzione di prendere un paio di pantaloncini, ma vengo afferrata dalle sue possenti braccia che mi fanno avvicinare al suo petto.

 

“Eh no, così mi togli il divertimento. Comunque tornando all'argomento di prima tu oggi esci con me punto e basta”

 

“deduco che io non ho nessuna voce in capitolo” affermo sbalordita.

 

“deduci bene, quindi ora ti vai a lavare e ti cambi che andiamo a fare colazione insieme”

 

“mi devo fare anche la doccia” mi lamento io; odio dovermi fare la doccia soprattutto se so che dopo mi ci vogliono secoli per asciugare la mia massa enorme di capelli.

 

“se vuoi ti faccio compagnia”

 

Decido di ignorare la sua battuta ed esco dalla mia camera per dirigermi in bagno che per mia fortuna di trova proprio davanti alla mia stanza.

 

Mentre faccio la doccia non posso non pensare al bacio che mi ha appena dato; quasi non l'ho sentito, eppure mi ha fatto uno strano effetto, e non so se in senso positivo o negativo. Sono troppo confusa però sono più che certa che lui incomincia a piacermi e anche se so che dovrei stargli alla larga per la mia salute emotiva, non ci riesco proprio.

E poi c'è ancora la questione degli occhi, che poi pensandoci bene non mi fanno tornare in mente troppi ricordi come mi sarei invece aspettata.

 

I miei pensieri vengono interrotti da una voce roca “dovresti compare un tenda più trasparente, non riesco a vedere un cazzo, anzi credo che provvederò io stesso”

 

“ma quando sei entrato?” vengo presa dal panico sperando solo che non mi abbia visto nuda.

 

“quando sei entrata nella doccia mi sono intrufolato anche io”

 

 

“e perché lo avresti fatto?” gli chiedo continuando a sciacquarmi lo sciampo dai capelli.

 

“perché mi andava”

 

“adesso sembri tu il bambino, comunque nessuno ti ha dato il permesso di entrare quindi esci subito” gli dico io in modo autoritario.

 

Dopo poco sento la porta sbattere, quindi credo che abbia ascoltato il mio consiglio e se ne sia andato, così posso tornare alla mia doccia in santa pace.

 

Ad un tratto sento una scrosciata d'acqua gelarmi la schiena e capisco subito che quell'idiota con cui devo uscire mi ha chiuso l'acqua calda per dispetto, ma non sa contro chi si è messo.

Afferro l'asciugamano e mi precipito fuori dal bagno per poi entrare subito in camera mia sperando che nessuno mi ha visto in questo stato e trovo il riccio comodamente steso sul letto con aria fin troppo soddisfatta.

In un attimo mi precipito verso di lui e lo riempo di schiaffi e di insulti, mentre lui si diverte a vedermi incazzata.

 

“ho capito che ti diverti a schiaffeggiarmi, ma io mi diverto di più a vederti sempre più nuda” mi prende per la vita e mi fa sedere sulle sue gambe.

 

“toglimi le tue fottute mani di dosso se non vuoi che te le stacchi a morsi” cerco di intimidirlo, ma il mio commento non gli fa nessun effetto, anzi lui aumenta ancora di più la presa sulla mia vita.

 

“prima ho rovistato nel tuo armadio e ti ho preparato i vestiti per oggi, ma prima che io ti lasci mi devi dare un bacio per bene”

 

“scordatelo” e poi cosa cazzo significa che mi ha preparato i vestiti per oggi?

 

“per me non c'è nessun problema, starei così tutto il giorno; il problema è il tuo perché presto incomincerai a sentire freddo” mi mi fa notare lui che si avvicina al mio viso “allora me lo dai o no questo bacio?”.

 

Ormai non resisto più, ho una voglia matta di baciarlo così gli afferro il viso e lo bacio.

All'inizio il bacio è lento e casto, ma poi si riempe di passione, mentre i nostri respiri si uniscono.

 

“vedi non ci voleva molto, piccola” mi dice dandomi un bacio in fronte.

Cerco di dire qualcosa sul fatto che non deve chiamarmi piccola, ma lui mi interrompe “non provare a dire niente, io ti voglio chiamare piccola e quindi da oggi in poi sarai la mia piccola”.

 

Vi giuro che mi sto per sciogliere davanti a tanta dolcezza; non mi aspettavo che sapesse comportarsi così, insomma ha un aspetto da stronzo totale che se ne frega di tutto e tutti.

Decido di non rispondergli a parole ma gli do un piccolo bacio sulle labbra e mentre mi allontano per andarmi a vestire, lui mi da una pacca sul sedere.

Mi giro verso di lui con uno sguardo assassino, che ho ereditato dalla mia cara mammina.

 

“adesso però non ti allargare. Ti giuro che se lo rifarai di nuovo rimarrai senza mano” prendo i vestiti dal letto che lui mi ha scelto e mi avvio di nuovo verso il bagno.

 

“puoi anche cambiarti qui, non c'è nessun problema per me” questo ragazzo veramente non sa quando deve stare zitto e risparmiarsi le sue battutine.

Facendogli il terzo dito esco dalla stanza e appena poggio la mano sulla maniglia del bagno lo sento ridere come un bambino e sono più che sicura che gli sono spuntate le fossette che tanto mi piacci.. ehm no, che tanto odio.

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Capitolo 8
*** mi piaci sul serio ***


Quando finisco di prepararmi, Harry mi prende per mano e mi porta a fare colazione da Starbucks, senza chiedermi se va bene oppure no, non che io mi faccia problemi, per me basta che si mangia e mi accontento anche di una fattoria per fare colazione.

Io decido di prendere un latte caldo con un cornetto alla crema, mentre lui sceglie un caffè e un muffin alle more.

Dopo esserci messi a sedere io non so che dire e a quanto pare anche lui non sa esattamente come iniziare una conversazione con me, anche se prima gli argomenti in stanza non sono certamente mancati.

 

“un momento, questa mattina quando tu mi hai svegliato Anna non c'era in stanza!” mi ricordo io a un certo punto.

Ditemi che l'hanno rapita gli alieni, così non la dovrò più sopportare per molto tempo e potrò avere la vacanza che mi merito.

“finalmente te ne sei accorta, comunque è uscita con Zayn, li ho visti sgattaiolare fuori dalla stanza come due ladri” mi informa lui, sorridendo al ricordo.

“quindi voi due state nella stessa stanza?” gli chiedo mentre addento un pezzo del mio cornetto.

“in realtà siamo in cinque ragazzi nella stanza”

“cosa? E come fate a non uccidervi a vicenda, io a malapena riesco a convivere con una sola persona, e che persona aggiungerei”

“diciamo che ci conosciamo da una vita, quindi abbiamo dovuto imparare a sopportarci a vicenda. Un giorno te li farò conoscere, penso che tu e Niall andrete molto d'accordo visto che lui è quel genere di persona che farebbe a cazzotti per un pezzo di pizza” alt! Che significa un altro giorno? Vuole veramente rivedermi? E sopratutto si sta solo divertendo con me? Troppe domande a cui non so rispondere, quindi decido di farmi coraggio, anche perché è meglio evitare subito di soffrire per nulla e gli chiedo “senti, forse non è il momento più adatto per chiedertelo, ma che cosa stiamo facendo esattamente noi due?” ora che l'ho detto mi sento come se mi fossi liberata da un peso enorme.

“io direi che stiamo facendo colazione” o il suo umorismo non lo abbandona mai oppure veramente non ha capito il senso della mia domanda; il primo motivo è il più fattibile.

“dai per favore fai il serio per una volta; intendo perché fai tutto questo? mi stai solo prendendo in giro? No perché io ho già sofferto abbastanza” perché a un certo punto ho una fottuta paura? Insomma non mi sono affezionata così tanto a questo ragazzo, o forse si?

“ah, ho capito qual'è il problema” dice lui alzandosi dalla sedia e venendo verso di me facendomi alzare in piedi per potermi guardare negli occhi.

“a me tu piaci sul serio, e so che forse ti potrò sembrare un ragazzo che usa solo le ragazze, in realtà prima lo ero, ma ora non è più così. E poi la prima volta che ti ho visto ho pensato che dovevi essere mia, mi avevi incuriosita quando sei scappata dal locale. A proposito mi devi ancora delle spiegazione riguardo a quella questione”

“senti io non parlo molto spesso del mio passato, anzi per niente e diciamo che quella parte appartiene al passato, ma tu me l'hai fatta ricordare con i tuoi dannati occhi” cerco di spiegargli io nel modo meno esplicito possibile.

“per ora ti dico che questa risposta ha soddisfatto le mie curiosità, anche se non è vero” dice lui mentre ruba un pezzo del mio cornetto.

“questo non lo dovevi fare; rubarmi il cibo è come dichiararmi guerra e io so essere un fastidioso nemico”

“ooh che paura” alza le mani, come se avesse veramente paura.

“non sai contro chi ti stai mettendo, riccio”

“come mi hai chiamato?” o no, ma perché tutte a me, perché non riesco a chiudere la mia boccaccia perchééé? Ora ci manca solo che viene a sapere che l'ho anche sognato e ha materiale a sufficienza per sfottermi per tutta la vita.

“io?!?!” faccio la finta tonta, ma non funziona perché mi guarda malissimo “ti ho chiamato riccio”sono costretta a ripetergli.

Sembra pensarci un po' e la cosa non mi piace affatto.

“mi piace molto” mi rivela facendo spuntare quelle adorabili fossette.

 

 

Dopo aver fatto colazione il riccio mi porta in un parco per rilassarci un po'.

Io mi metto seduta incrociando le gambe e lui si stende appoggiando la testa sulle mie gambe, mentre si fa massaggiare i capelli dalla sottoscritta. Ho la sensazione che gli piaccia molto dalla faccia compiaciuta che gli si forma in viso.

“a cosa stai pensando?” mi chiede cogliendomi di sorpresa.

“a niente, tu?” sinceramente ho ampia scelta per le cose a cui pensare, ma in questo momento c'è troppa confusione nella mia testa per pensare a qualcosa in particolare e trarne una conclusione.

“a tutto”

“è nato un nuovo poeta, gente, venite in tanti ad acclamarlo” rido scompigliandogli i capelli.

“ehi ragazzina, non prendermi in giro; un giorno diventerò un poeta famoso e sarò così buono da concederti di dire che hai parlato con me ogni tanto”

“che onore immenso, sua maestà” fingo di asciugarmi un lacrima per rendere più teatrale la scena.

Ci guardiamo un attimo negli occhi e poi scoppiamo entrambi in una fragorosa risata che si conclude con un tenero bacio.

 

 

Ormai la giornata è finita e Harry mi sta riaccompagnando alla mia stanza.

“mi è piaciuto passare del tempo con te e spero che vorrai passare ancora del tempo con me dopo avermi conosciuto meglio”

“conoscendoti meglio ho capito che non sei un criminale e questo è già tanto, ma per il non scappare a gambe levate devo ancora pensarci”

“se vuoi ti aiuto a prendere una decisione subito” ormai siamo arrivati davanti alla porta della mia camera e lui si sta avvicinando sempre di più a me.

“e potrei sapere come?” lo guardo dritto negli occhi.

“così” e mi bacia con passione mettendomi fra il suo corpo e il muro.

Fortuna che non c'è nessuno nel corridoio, non amo molto far parlare di me, anzi odio da morire le persone che si fanno i cazzi degli altri; una persona come me insomma.

“che dici ti ho convinto a passare ancora del tempo con me?” mi chiede staccandosi dalla mie labbra.

“non lo so, forse dovresti riprovarci, di solito il secondo tentativo è sempre quello buono” e così mi ritrovo di nuovo le sue labbra sulle mie e la sua mano sulla mia schiena che mi spinge verso di lui con foga.

“ora?” mette il muso e ora sembra veramente un bambino, tanto tanto pandoso.

Decido di giocare ancora con lui per ripagarlo con la stessa moneta per quanto riguarda il fatto che mi ha rubato un pezzo del MIO cornetto, così mi avvicino alla porta e prima di entrare gli sussurro all'orecchio “non lo so, ancora”.

Non appena chiudo la porta, lo sento ridere mentre se ne va.

 

“oddio, non ci posso ancora credere” dico a me stessa, cercando di fare un po' di chiarezza nella mia mente che è ancora offuscata dal profumo del Dio greco e che profumo!

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Capitolo 9
*** non ti dirò che non mi piace ***


“sveglia dormigliona, altrimenti farai tardi a lezione. Possibile che non riesci a sentire il megafono che hai al posto della sveglia?!?!” urla l'oca starnazzante che ho al posto di un amica tirandomi un cuscino in faccia: dannati cuscini, se non fossero così comodi li farei sparire dalla faccia delle terra visto che Anna non fa altro che tirarmeli in faccia ogni santissimo giorno della mia vita.

 

Quando fa così di solito mi alzo subito dal letto per fargliela pagare come si deve, ma oggi non riesco proprio ad aprire gli occhi. Ieri sera non ho fatto altro che pensare ad Harry e alla nostra uscita, quindi in questo momento non ho la forza fisica necessaria neanche ad aprire gli occhi figuriamoci ad alzarmi dal mio letto, il quale oggi è stranamente più comodo del solito.

 

La sento andare via a passi pesanti e torno al mio beato sonno sperando che se ne sia andata per sempre, però l'attimo dopo che mi sono sistemata per bene mi arriva una secchiata d'acqua e questo mi basta per farmi alzare con un fulmine dal letto e prendere per i capelli la mia cara e gentilissima amica.

“ti prego non mi uccidere” mi supplica lei cercando di staccarsi dalla mia presa.

“senti, non sono tanto arrabbiata con te perché diciamo che questa mattina avevo proprio bisogno di essere svegliata per bene, ma ti giuro che se lo rifai di nuovo ti butto addosso l'intero impianto idraulico della scuola, chiaro?” la avverto io con sguardo minaccioso.

“cristallino” non so se è veramente spaventata oppure mi sta solo prendendo in giro “Ah quasi dimenticavo; prima è passato qualcuno e ha lasciato un foglio per te sotto la porta, tieni” mi rivela porgendomi il biglietto con un sorrisino malizioso in volto.

 

*CI VEDIAMO IN MENSA ALLE 8.30 PER FARE COLAZIONE INSIEME. -H*

 

“è Harry, vero?” chiede emozionata la mia amica saltellando di qua e di là come se fosse lei a dover andare da lui.

“si” rispondo sbuffando leggermente.

“e non sei emozionata o contenta?” mi chiede lei perplessa alzando la voce di qualche decibel.

“certo che lo sono, solo che sembra tutto troppo bello per essere vero” rispondo buttandomi a peso morto sul letto.

“ti conosco ormai da tantissimo tempo e so che quando dici così è perché ormai hai troppa paura di innamorarti di nuovo; negli ultimi mesi non sei uscita con nessuno e sarebbe anche ora di farlo, insomma questa è l'età delle cazzate, dei problemi, della pazzia, ma sopratutto questa è l'età in cui ci si innamora, quindi adesso alzi il tuo bel culetto, ti fai fottutamente bella e vai da quel figo di dio greco che si starà chiedendo dove tu sia” è sempre molto gentile in casi come questi, anzi lo è sempre.

Spero che abbiate capito che la mia era una battuta ironica, perché potete dire di tutto su di lei, ma

non che è gentile.

“sai che ti dico, hai ragione sono stata chiusa in questa stanza per troppo tempo, devo incominciare a farmi avanti e rischiare se voglio avere quello che voglio. Grazie mille, non so come farei senza un'amica come te” le confesso stritolandola fra le mie braccia.

In fondo le voglio un sacco di bene, anche se i suoi modi non sono molto aggraziati, ma assomigliano a quelli di un elefante.

“amò fai piano, così mi soffochi e il mondo ha ancora bisogno di me e dei miei consigli” sempre modesta, insomma.

“ovvio che certo, sopratutto io” questa volta è lei ad abbracciarmi.

 

20 MINUTI Più TARDI..

 

“buongiorno piccola” mi saluta Harry con un bacio a stampo. Ma tutta questa dolcezza dove la trova?

“buongiorno riccio” gli rispondo io spruzzando gioia da ogni poro.

Dopo aver preso qualcosa dal bar ci mettiamo a sedere a uno dei tavoli della mensa uno accanto all'altra da bravi piccioncini.

“oggi a che ora hai lezione?” mi chiede lui addentando un pezzo del suo cornetto.

“questa mattina ho una lezione fra un'ora tu?” incomincio a mangiare anche io il mio cornetto alla crema; se non lo avete notato io AMO ALLA FOLLIA il cornetto alla crema, poteri vivere solo di quelli se non facessero ingrassare a vista d'occhio.

“ne ho una tra un'ora e un altra tra 2 ore, per mezzogiorno ho finito, quindi mi chiedevo se ti va di pranzare con me?”

“ci stai prendendo gusto o cosa?” gli chiedo io sarcastica, non che mi dispiaccia passare del tempo con lui, anzi tutt'altro.

“è che mi piace la tua compagnia e poi tu sei mia ora, quindi non voglio starti lontano neanche per un minuto per molto, moltissimo tempo” o mio Dio, credo che sverrò all'istante se non la smette in quest'istante.

“e sentiamo da quando sono tua?”

“da quando le tue labbra hanno toccato le mie, se vuoi ti rinfresco la memoria” non faccio in tempo a rispondergli che si fionda sulle mie labbra.

“è possibile che ogni volta mi fai tacere con un bacio?” gli chiedo io un po' irritata.

Ed ecco che arriva un altro bacio. Non riesco neanche a fingermi incazzata con lui, che vengo subito messa a tacere, la vita è proprio ingiusta, sisi.

“non dirmi che non ti piace perché non ci crederei affatto”

“allora non ti dirò che non mi piace” gli rispondo mordendomi il labbro inferiore per evitare di sorridere.

 

3 ORE DOPO

 

Per oggi ho finito le lezioni e sto aspettando Harry in camera mia visto che alla fine abbiamo deciso di prenderci una pizza da mangiare in stanza in tutta tranquillità, invece di andare in mensa in mezzo a tanta confusione che io non sopporto affatto.

 

A proposito del riccio; questi giorni con lui sono stati bellissimi, indimenticabili, solo che da come avete potuto notare non mi fido molto della gente; magari posso sembrare una pazza che non si fa problemi con gli altri e che è costantemente se stessa, ma sotto sotto sono un ragazza fin troppo timida che ha imparato a stare alla larga dalla gente per non farsi più del male.

 

L'unica persona che mi conosce veramente e che sa veramente tutto su di me è Anna; io e lei abbiamo caratteri molto simili, solo che lei riesce ad essere più spontanea con le persone, non si fa nessun problema a dire le cose in faccia alla gente e io l'ammiro moltissimo per questo suo carattere duro e deciso. Solo che penso che la sua sia solo una corazza per non far vedere come in realtà si sente; ho provato più volte a fargli esprimere meglio le sue emozioni, ma è così testarda che è stato tutto inutile.

 

-toc toc-

 

“eccoti finalmente, mia adorata pizza, avevo una fame da lupi” esclamo con aria sognante ignorando totalmente Harry, che non sembra affatto sorpreso dalla mia reazione.

“so che ami la pizza più di ogni altra cosa al mondo, ma almeno dammi un bacio” mette il suo solito broncio da bambino, sedendosi sul letto.

“ti do un bacio solo perché mi hai portato la mia adorata pizza” gli dico prima di dargli un leggero bacio sulle labbra alla sfuggita.

Quando mi stacco, lui mi prende per i polsi e mi ribacia con più passione; evidentemente non era abbastanza soddisfatto, ma non è colpa mia se la pizza sta acclamando al mia presenza.

“ora puoi mangiare la tua pizza, anzi passamene un pezzo” dice appoggiando la schiena alla testa del letto e incrociando i piedi.

“ti aspetti veramente che io ti faccia da cameriera?” gli chiedo perplessa. Non può pensarlo sul serio, almeno non credo gli convenga pensarlo.

“non ho detto che devi fare la cameriera, solo gentilmente passamene un pezzetto e dopo vieni a stenderti vicino a me” decido di non dire nient'altro e prendendo due pezzi di pizza e il telecomando della tv, mi metto a sedere vicino a lui e gli passo il suo pranzo.

 

Appena apro la tv compare la faccia del mio adorato Spongebob mentre risuona la sigla e così incomincio a canticchiarla con gli occhi che brillano di eccitazione.

“sei sicura di avere 20 anni? In questo momento sembri una bambino il giorno di Natale, mentre scarta i suoi regali”

“non osare dire nulla contro quell'adorabile spugna gialla, te ne farei pentire amaramente, quindi per i prossimi 20 minuti devi stare muto come un pesce e lasciarmi godere questa puntata. Se non ti piace questo compromesso la porta è quella” gli dico indicandogliela senza togliere lo sguardo dalla televisione.

“ho capito, ma ti prego non mangiarmi” sembra veramente intimorito, così decido di dargli un bacio di sfuggita che spero lo terrà buono per la prossima mezz'oretta che dedicherò completamente al mio unico e grande amore SPONGEBOB!

 

SPAZIO AUTRICE 
spero che il capitolo vi sia piaciuto e volevo solo dirvi che io ci tengo molto a questa storia e quindi mi farebbe piacere ricevere commenti, non per forza positivi così almeno so dove migliorarmi.
qualcuna di voi è riuscita ad andare a Roma e ha incontrato i nostri idoli?
io volevo tanto partecipare al concorso ma non sapevo con chi andarci e quindi ho dovuto rinunciarci anche quest'anno, ma certamente non smetterò di crederci perché prima o poi riuscirò ad incontrarli:) 


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Capitolo 10
*** nuove conoscenze ***


Subito dopo aver guardato Spongebob, mi sono addormentata perché ero veramente troppo stanca visto che non avevo chiuso praticamente occhio ieri notte, anzi nell'ultimo periodo non riesco mai a dormire più di tanto.

Quando mi sveglio, mi ritrovo addosso tutto il peso del Dio greco che si è addormentato vicino a

me, o meglio dire spalmato sopra di me.

Una sua mano si trova nei miei capelli e con l'altra mi stringe forte a se e se proprio vogliamo parlare anche dei piedi, beh quelli sono intrecciati ai i miei.

Sembriamo una vera coppia che si fa le coccole, solo che io so che tutto ciò non potrà mai durare per sempre; so che il suo mondo gira troppo in fretta e brucia troppo luminoso rispetto al mio mondo e so che presto mi lascerà con il cuore a pezzi, ma il problema sono io, io che mi affeziono troppo velocemente ed esageratamente, io che mi sciolgo ad ogni suo sguardo.

Forse Harry non è come lui, forse non ha il suo stesso carattere e forse non fanno neanche parte dello stesso mondo o forse è dannatamente bravo a nascondere quella sua parte di lui.

Decido di cacciare via questi brutti pensieri e di godermi questo momento, così quando sarà finita potrò dire di essermi lasciata andare per una volta e di aver vissuto qualcosa di importante.

 

Non ho mai fatto caso ai suoi lineamenti prima d'ora, almeno non da così vicino; è così fottutamente bello e così dolce che quasi non sembra reale. La sua maglietta è alzata leggermente e posso intravedere due tatuaggi a forma di piuma; forse un po' insensato come tatuaggio, ma rende il suo ventre dannatamente sexy.

“ti godi la visto, piccola?” cazzo, era sveglio, adesso penserà che stavo facendo sogni erotici su di lui ad occhi aperti e il bello è che non ha tutti i torti.

“da quando sei sveglio?” gli chiedo imbarazzata coprendomi il viso con le lenzuola.

“da poco prima di te e anche io stavo ammirando il panorama” non aggiungerci anche quelle cazzo di fossette, bastardo.

“devo andare in bagno, arrivo” mi invento la prima scusa che mi passa per la mente per sfuggire a questo situazione al quanto imbarazzante.

Faccio per alzarmi ma vengo trascinata di nuovo sul letto dalle sue mani e lui si mette sopra di me per non darmi modo di scappare di nuovo.

“non volevo metterti in imbarazzo, sul serio. Però ora voglio un bacio come si deve; mi mancano un sacco le tue labbra”.

In una attimo si fionda su di me e mi bacia come solo lui sa fare, mettendoci tutta la passione che possiede e le farfalle nello stomaco tornano a farmi visita.

“che ne dici se ti faccio conoscere i miei amici di cui ti parlavo l'altra volta?” mi chiede tra un bacio e l'altro.

“dico che mi piace come idea” anche se ho paura di non piacergli, vorrei aggiungere, ma decido di stare zitta e vedere come andrà a finire questo incontro.

 

 

Entriamo in camera di Harry e subito mi ritrovo davanti i tre ragazzi di cui mi ha parlato durante il tragitto e di cui mi sono già dimenticata i nomi; uno ha in mano un cuscino con il quale cerca di prendere l'altro che corre come un matto con in mano un panino, mentre l'altro ragazzo se la ride a crepa pelle sulla poltrona.. spero che avete la descrizione che vi ho proposto perché io non l'ho capita e mi chiedevo se magari potreste spiegarla anche a me.

“ragazzi, vi prego fate i bravi, oggi abbiamo un ospite molto importante per me” cerca di tranquillizzarli il mio riccio.

“Luois non mi vuole ridare il mio panino e sai quanto mi incazzo quando mi rubano il cibo, e poi c'è Liam che non fa niente per aiutarmi; che amici del cazzo mi sono trovato” evidentemente lui è Niall; Harry mi aveva avvisato che è un patito del cibo, anche peggio di me.

Decido di prendere in mano la situazione e vado vero Louis; gli prendo il panino e ne addento un pezzettino, mentre tutti mi guardano sconvolti, ma anche divertiti.

“mmm, hai ottimo gusto in fatto di panini, credo che andremo molto d'accordo io e te” mi rivolgo al biondino restituendogli il panino con il quale mi sono servita tranquillamente.

I tre continuano a guardarmi sbalorditi, mentre Harry mi abbraccia da dietro sussurrandomi un “complimenti piccola”.

 

In quel momento entrano in camera anche Zayn e Anna. È una riunione di famiglia o cosa?

“senti idiota io non so più cosa fare con te, a cosa cazzo ce l'hai a fare il telefono se lo tieni praticamente sempre, e dico sempre spento” urla verso di me la mia migliore amica. Che cosa gli sarà preso adesso?

“senti intanto idiota ci chiami tuo fratello e poi se volevi qualcosa da me potevi anche venire in camera e dirmelo, senza fare tutto questo dramma da telenovela argentina” i ragazzi ci guardano ancora più sbalorditi di prima; benvenuti nella mia vita di tutti i giorni.

“lasciamo stare altrimenti facciamo notte, comunque ha chiamato tua madre per dirti che i nostri genitori ci vengono a trovare tra una settimana” esclama lei elettrizzata con un sorriso enorme in viso.

“oddio che bello, non li vediamo da tantissimo tempo... ma come mai non ha chiamato me mia madre?” sono felicissima che vengono a trovarci, mi mancano tutti moltissimo.

“ma come cazzo faceva se hai sempre quel dannato cellulare spento?”

“giustoo” dico dandomi uno schiaffo in fronte.

“senti è mattina da un pezzo, sarebbe anche ora di svegliarsi non credi?” forse gli devo rinfrescare la memoria su chi e come mi ha svegliata questa mattina.

“se non ti ricordi, questa mattina sei stata tu a svegliarmi con una secchiata d'acqua, a proposito è meglio se ti prepari perché sto preparando una vendetta con i fiocchi”

“che pauraaaa” qualcuno mi ripeta perché mi sono scelta un'amica così, perché io non me lo ricordo affatto, anzi non ne trovo proprio il senso logico.

“senti è meglio se la facciamo finita perché li stiamo spaventando; loro non ci conoscono ancora bene per capire che questo è il nostro modo di dimostrarci il nostro immenso affetto” dico indicando i 5 ragazzi che si stanno buttano a terra dalle risate.

“ragazzi su vi prego, abbiamo capito che io e Diana siamo delle ragazze simpaticissime, ma non siete al circo qua quindi smettetela di ridere di noi, contegno su!” li avvisa Anna.

I tre ragazzi che non conosciamo ancora si avvicinano a noi e ci abbracciano fortissimo, mentre io e Anna ci scambiamo uno sguardo confuso.

“ragazze non so come hanno fatto a conoscervi questi due, ma credo che noi andremo molto d'accordo e se oseranno farvi del male, potrete contare su di noi per organizzare l'omicidio” ci dice il biondino.

“già vi amiamo, quasi quasi li lasciamo per voi, che dici Anna?”

“sono assolutamente d'accordo con te” concorda con me la mia migliore amica.

Scoppiamo tutti a ridere, tranne quei due deficienti che ci guardano come dei cuccioli bastonati; evidentemente non sanno cosa significhi fare umorismo al giorno d'oggi.

“guardali Diana, ci sono rimasti male” gli faccio notare io.

“si lo vedo, e tu sai che dobbiamo fare in questi casi non è vero?” la guardo con uno sguardo furbo.

“ovvio” gli rispondo con aria complice.

“bene, allora.... all'attacco” urliamo noi in coro.

In un attimo ci buttiamo addosso a loro facendogli il solletico, mentre loro cercano di essere indifferenti, ma non ci riescono a lungo infatti scoppiano a ridere implorando pietà, mentre gli altri tre non possono fare altro se non incitarci a continuare.

Quando ero piccola e mi arrabbiavo con mia madre, lei mi si buttava addosso facendomi il solletico fino a farmi crepare; quando gli ho chiesto perché lo faceva lei mi ha risposto che quando mettevo il muso non ero la stessa bambina che ha dato alla luce e siccome adorava vedermi ridere incominciava a farmi il solletico per farmi tornare il sorriso.

Quando me lo ha confessato non ci ho capito quasi nulla perché avevo solo 5 anni, ma poi con il tempo ho capito che era una delle cose più belle che avesse mai fatto per me.

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Capitolo 11
*** alla fine è successo ***


“ragazzi che ne dite di vedere un film?” propongo, mentre mi sistemo meglio fra le braccia di Harry.

In questa ultima ora non abbiamo fatto altro che parlare e ho scoperto un sacco di cose su questi cinque idioti (mi hanno dato ufficialmente il permesso di chiamarli così) e devo dire che sono fantastici; credo di aver riso più ora che in tutta la mia vita.

 

“lo stavo per proporre io” mi informa Anna sorridendomi.

“telepatia portaci via. Comunque ragazzi a voi piace l'idea?” chiedo rivolgendomi verso gli altri.

“per me va benissimo, basta che non guardiamo Titanic, vi prego” ci supplica Louis.

“non ti preoccupare Louis, lo abbiamo visto così tante volte che ormai ci ha stufato”

“allora che guardiamo?” ci chiede Zayn che sta accarezzando i capelli di Anna, mentre lei fa le fusa come un gattino.

“ho un idea, ragazzi, ma non so quanto vi piacerà” tutti mi esultano a continuare, così do voce ai miei pensieri “a me piacerebbe rivedere Lanterna Verde, vi piace come film?”

“ottima idea” si complimenta con me la mia migliore amica mentre gli altri mi guardano con uno sguardo indecifrabile; cosa ho detto che non va?

“tu hai veramente pensato che a noi non potesse piacere?” mi chiede sbalordito Niall.

“beh non so che gusti avete voi, quindi non ero sicura se vi piacesse o no quel genere di film” mi giustifico io.

“allora cara la mia Diana, non credo tu conosca molto bene il genere maschile. Se tu proponi a un qualsiasi uomo di vedere un film del genere lui ti propone di sposarlo, non è difficile da capire” mi informa Liam.

“sentite, quando avete fatto di insultare la mia conoscenza sul genere maschile, potremmo anche vedere questo dannato film?”

“poverina si è offesa. Ragazzi sapete cosa dobbiamo fare?”

Tutti si scambiano uno sguardo d'intesa e io sto incominciando ad avere paura, finché non mi si buttano tutti addosso e incominciano a farmi il solletico; possibile che le cose mi si devono sempre ritorcere contro?

 

“no ragazzi no, vi prego. Soffro il solletico come nessun altro al mondo, vi prego smettetela” mi contorco io sotto di loro fra una risata e un altra.

Dopo un paio di minuti mi lasciano andare e io li potrei anche uccidere se non fosse che non ne ho la forza.

 

“siete dei copioni bastardi. Questa cosa del solletico è solo mia e di Anna; potrei seriamente denunciarvi per copyright” dico mentre cerco di riprendermi “per colpa vostra mi fa malissimo la pancia e ora me la sto facendo anche sotto quindi con permesso io andrei a liberarmi” praticamente non faccio neanche in tempo a finire la frase che loro si sono buttati a terra dalle risate.

 

Dopo essere uscita dal bagno, Harry mi viene incontro e mi abbraccia, mentre gli altri si scambiano strani sguardi, ma io faccio finta di niente perché sono troppo presa da Harry, il mio riccio.

 

“vieni, andiamo a vedere come dobbiamo sistemarci per veder questo film; a proposito dopo questa li hai conquistati completamente” mi dice dandomi un bacio leggero e prendendomi per mano.

Tutti stanno dibattendo su come sistemarci sul letto, ma siccome a me non mi interessa un fico secco mi ci butto a peso morto.

“senti biondina, tu non puoi arrivare qua e decidere di occupare tutto il letto mentre tra noi sta nascendo la terza guerra mondiale” mi minaccia Niall cercando di restare serio, ma subito dopo scoppia a ridere come un matto.

 

Dopo qualche piccolo battibecco riusciamo a metterci d'accordo e ci sistemiamo tutti sull'enorme letto (due poltrone attaccate) stretti stretti come un grande famiglia.

 

“ragazzi non so di chi è stata l'idea, ma formare questo letto così grande è stata l'idea migliore che gli potesse venire” mi complimento io con l'autore dell'opera.

“sono stato io a proporlo” mi risponde Louis con un mega sorriso.

“presto farò una statua in tuo onore, te la sei guadagnata” gli dico mentre gli faccio l'occhiolino.

“ragazzi smettetela, io voglio vedere questo film” ci interrompe Anna.

“ma se lo abbiamo visto come minimo 30 volte, mi hai anche costretto a imparare tutte le battute a memoria, perché ti eri innamorata del protagonista e volevi recitare le parti con me visto che volevi essere al posto i quella zoccoletta, come l'hai chiamata tu” sono un genio nel trovare vendette con i fiocchi, ammettetelo.

“primo non lo abbiamo visto così tante volte e comunque io voglio rivederlo e secondo gradirei che certe cose te le tenessi per te e non le gridassi ai quattro venti” mi sgrida al quanto imbarazzata. Zayn gli sussurra qualcosa all'orecchio che io non riesco a sentire, ma che a quanto pare riesce a tranquillizzarla, almeno per ora.

“ragazzi ora che avete finito di litigare e che ci siamo sistemati, che dite di passare alle cose serie... dov'è il cibo?” ci interrompe Niall con aria da angoletto.

“vedo che qualcuno che ragiona esiste ancora, che vogliamo prendere?” chiedo a Niall.

“nel frigo ci sono tutte le schifezze immaginabili, ce le ho sempre a portata di mano in casi di emergenza” afferma orgoglioso mentre va verso il frigo.

Quando torna il letto viene completamente riempito di dolci, patatine e schifezze varie. A me si formano gli occhi a cuoricino, potrei seriamente prendere in considerazione l'idea di sposarlo.

“ma tutte queste cose per quale emergenza le tieni?” chiede sarcastico Liam.

“senti tu, evidentemente non sai cosa significa trovarsi in certe situazioni di merda e non avere cibo con il quale potersi sfogare, quindi taci” cerco di difendere Niall che dopo il mio discorso mi schiocca un bacio di riconoscimento sulla guancia. Questo fa scattare la gelosia di Harry che trafigge con lo sguardo il suo povero amico e mi stritola la mano per farmi capire che devo stare buona, anche se non ho fatto nulla di male.

 

“non fare così, altrimenti sono costretta a rifarti il solletico” lo avviso dandogli un bacio per calmarlo mentre lui mi regala uno di quei suoi sorrisi che mi fanno perdere il fiato.

 

Dopo qualche altro minuto riusciamo a tranquillizzarci e a vedere il film.

Io riesco a essere concentrata solo per i primi 10 minuti perché non riesco a non pensare alla giornata che ho passato oggi, forse una delle migliori. Gli amici di Harry sono fantastici, certo li conosco da pochissimo, eppure mi sono già affezionata moltissimo e ho anche capito molto cose su di loro.

 

Liam è il papà del gruppo, quello su cui puoi sempre contare, che ti ascolta sempre e che non ti giudicherà mai e poi mai.

Zayn è quello più calmo e misterioso, a dire la verità lui lo devo ancora capire, ma so che non farebbe mai soffrire Anna: ho visto come i suoi occhi si illuminano quando la guarda e non posso essere che felice per lei.

Poi c'è Louis, il più burlone e rumoroso di tutti, l'eterno Peter Pan con il quale non puoi far altro che ridere e sentirti al posto giusto.

Io e Niall abbiamo così tante cose in comune, a partire dall'amore eterno per il cibo e all'allegria che ci portiamo dietro ogni volta che andiamo in giro.

Infine c'è Harry, quel riccio di cui credo mi sto innamorando, eh già alla fine è successo, mi sono innamorata di lui, dei suoi occhi, del suo sorriso, delle sue fossette, ma sopratutto della persona fragile che è e che cerca di nascondere.

Magari può sembrare una persona forte, decisa, che non ha paura di nulla, ma ogni volta che guardo i suoi occhi, vedo la paura che nasconde fin troppo bene, vedo tutto ciò che fa per riuscire a sfuggire dai suoi demoni; lui cerca solo un persona che lo ami per quello che è e forse è per questo che non si è ancora confidato con me; ha solo paura che scappi lontana da lui, dopo aver sentito la verità.

So che nasconde qualcosa, qualcosa che non mi piacerà molto, ma ormai sono così presa da lui che non potrei mai abbandonarlo e nel mio cuore so che questa volta non andrà a finire male, non finirà tutto in un mare di lacrime come l'ultima volta.

 

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Capitolo 12
*** genitori ***


È passata una settimana esatta da quando ho conosciuto gli amici di Harry e abbiamo passato un sacco di tempo insieme avendo la possibilità di conoscerci meglio.

Da oggi abbiamo una settimana di riposo all'università e i miei genitori e quelli di Anna hanno approfittato di questa occasione per venire a farci visita.

 

Dovete sapere che io e la mia migliore amica due anni fa abbiamo vinto una borsa di studio per studiare a Londra, così siamo partite dal nostro piccolo paesino dell'Italia per venire nella città che ci ha fatto sognare fin da piccole.

Vi starete chiedendo come mai abbiamo un cognome inglese se siamo italiane; semplice i nostri padri sono inglesi e sopratutto sono migliori amici da quando andavano all'asilo. Durante una gita scolastica a Berlino i nostri padri hanno incontrato le nostre madr. Loro due si odiavano moltissimo e una volta si sono addirittura picchiate, poi però il vero amore è risucito ad unirle e dopo vent'anni sono inseparabili, quasi come me e Anna.

 

I nostri genitori sono arrivati ieri notte e sono andati subito in albergo per posare le valigie e riposarsi qualche ora; ci hanno avvisato che sarebbero passati questa mattina per salutare le loro figlie preferite e io sono in ansia totale.

 

Non appena l'orologio segna le 10 in punto sentiamo qualcuno bussare alla porta e sono più che sicura che sono loro. Mia madre è puntuale come un orologio svizzero, quindi li avrà fatti impazzire per arrivare in perfetto orario, come ha fatto con me per tutta l'adolescenza facendomi diventare una psicopatica perfettina.

Non appena apriamo la porta ci saltano addosso senza neanche darci il tempo di proferire parola e mia madre, la donna d'acciaio sta addirittura piangendo; l'unica volta che l'ho vista commuoversi è stata... un momento io non l'ho mai vista piangere!

 

“quanto mi sei mancata tesoro” mi dice riempiendomi di baci; questa non può essere veramente la donna che mi ha cresciuto utilizzando il regime nazista.

“anche tu mi sei mancata, ma ti prego così mi consumi e non rimane niente per papà”

“oh, tesoro quanto sei cresciuta” esclama mio padre abbracciandomi fortissimo; lui invece è sempre così, quindi non mi sorprende vederlo così felice.

“papà, sono passati solo 3 mesi dall'ultima volta che ci siamo visti, non credo di essere cresciuta così tanto, al massimo mi sarò alzata di un millimetro”

“ma che hai capito, intendevo che sei cresciuta così tanto da quando due anni fa sei partita per Londra; mi sembra ieri che ti ho preso per la prima volta in braccio quando sei nata” spiegatemi dove lo posso trovare un altro papà così tenero?

“o papino mio” lo abbraccio più forte che posso.

“e tu? Non saluti la tua sorellona?” dico a mia sorella Elisabetta che ha 2 anni in meno di me.

Praticamente è la mia copia perfetta; capelli biondi lunghissimi, occhi verdi e un carattere di merda che fa impazzire tutti quanti.

 

“come faccio se questi due si sono accozzati a te?” eh già ha preso tutto da me: o l'ho istruita troppo bene o ha passato veramente troppo tempo con me.

“vieni qui” le dico prendendola tra le mie braccia, mentre lei fa la finta schifata.

 

Dopo aver salutato la mia famiglia vado a salutare anche quella di Anna e Anna va a salutare i miei e quando mia madre riesce finalmente a riprendersi, dopo aver inondato tutta la stanza con le sue lacrime, decidiamo di andare a fare tutti insieme colazione: potrei svenire dalla fame se non metto qualcosa sotto i denti.

 

...

 

Mentre ognuno si gusta le bontà di Starbucks parliamo di tutto ciò che è successo dall'ultima volta che ci siamo visti; durante la conversazione, però tralasciamo il fatto di Zayn e Harry perché entrambe non sappiamo cosa siamo per loro e preferiamo non complicare la situazione.

Ma a quanto pare, c'è qualcuno lassù che ce l'ha con noi perché indovinate chi entra proprio in quel momento nel negozio? Già ci avete preso in pieno.

Non appena ci vedono vengono verso di noi mentre noi, con strani versi, cerchiamo di dirgli che devono andarsene e fare finta che non ci conoscono, ma a quanto pare il messaggio non gli arriva.

 

“buongiorno, piccola” mi saluta Harry dandomi un bacio sulla bocca mentre con la coda dell'occhio vedo che Zayn sta facendo la stessa cosa con Anna.

Quando Harry si stacca da me, vedo mia madre che diventa il diavolo in persona, mentre mio padre sta già pianificando come uccidere il mio riccio, glielo leggo negli occhi.. opss sono nei guai fino al collo.

“Diana, figlia mia, forse ti sei dimenticata di raccontarci qualche particolare?”

“chi siete voi?” chiede la madre di Anna.

“siamo i loro fidanzati” esclamano in coro loro con un sorriso fin troppo sfacciato stampato in viso.

“cosaaaa?” urliamo io e Anna più sorprese dei nostri genitori.

Non ci posso credere. Ho gli occhi così spalancati che ho paura che presto mi usciranno dalle orbite.

“non glielo avevi detto, tesoro?” un momento loro sapevano che oggi sarebbero arrivati i nostri genitori, quindi lo hanno fatto apposta i bastardi.

 

Io e Anna ci scambiamo uno sguardo d'intesa, evidentemente anche lei ha pensato la mia stessa cosa. In un attimo entrambi si ritrovano con la faccia impasticciata dai nostri cornetti, mentre noi ci scambiamo un cinque trionfante.

 

“mami, papi.. sentite lui è Zayn e ci conosciamo da più di una settimana. Appena ho incontrato i suoi occhi mi sono sentita completamente rapita e non so dove mi porterà questa relazione, so solo che per la prima volta mi sento veramente bene con qualcuno, per la prima volta so che non verrò ferita come in passato, quindi vi prego non fate scenate, fatelo per me” esordisce Anna con aria innamorata, mentre viene abbracciata e baciata da Zayn.

“prima che rispondiate ad Anna, vorrei dire anche io qualcosa. Questo è Harry e ci consociamo da poco più di una settimana, ma a me è bastata per affezionarmi a lui e per farmi tornare ad essere felice. Non vi avevo parlato di lui perché sinceramente fino a un minuto fa non sapevo neanche io quello che ero per lui, ma ora che lo so non posso fare altro che pensare a quanto mi sono persa dopo quello che è successo un anno fa, a quanto sono stata stupida a farmi risucchiare dal dolore e dalla tristezza. Quindi vi prego di lasciarmi essere felice, anche se tutto ciò dovesse durare poco, io voglio vivere questa felicità che lui mi ha portato” dico cercando di trattenere le lacrime, ma ormai non riesco più a trattenermi.

“non ti avevo mai visto così, io sapevo che eri riuscita a dimenticare” mi dice mia madre venendomi ad abbracciare.

“ti giuro mamma che ci ho provato, ma non ci riesco soprattutto se so che domani è il giorno che tu sai”

Dopo che riesco a calmarmi Harry e Zayn conoscono come si deve i nostri genitori e, utilizzando le loro doti da seduttori, li hanno conquistati a pieni voti. Mio padre non fa altro che complimentarsi con me per aver trovato un ragazzo come lui, mentre mia madre ha gli occhi a cuoricino; mamma non ti preoccupare, ti capisco perfettamente, ma ora togli di dosso i tuoi fottuti occhi dal mio fottuto fidanzato!

 

Quando tutti finiamo di mangiare, i nostri genitori preferiscono ritornare all'hotel per riposarsi dato che sono arrivati a notte fonda e hanno fatto i salti mortali per poterci salutare questa mattina.

Mia sorella, invece preferisce venire con noi all'università e io ne sono più che felice; dobbiamo rimediare alla distanza e divertirci come facevamo una volta quando eravamo più piccole e passavamo interi pomeriggi a fare cazzate.

 

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