Mentire è chic!

di carlikiller
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'incidente Costant Noble ***
Capitolo 2: *** La scomparsa di Mirko ***
Capitolo 3: *** Segreti e bugie ***
Capitolo 4: *** La mantide religiosa ***
Capitolo 5: *** Devon, l'idiota ***
Capitolo 6: *** Mash detective ***
Capitolo 7: *** Ballo d'inverno ***
Capitolo 8: *** Nuova studentessa ***
Capitolo 9: *** A Meggie non la si fa ***
Capitolo 10: *** Ricatto sfumato ***
Capitolo 11: *** Rivelazioni ***
Capitolo 12: *** Piccolo dolce Noah ***
Capitolo 13: *** Ollie vs Friend ***
Capitolo 14: *** Un dolce fantino ***
Capitolo 15: *** Christie 2.0 ***
Capitolo 16: *** Un ritorno molto poco desiderato ***
Capitolo 17: *** Un ballo come un'altro ***



Capitolo 1
*** L'incidente Costant Noble ***


 

Nuova long nata dalla mia testa malata. Piccoli avvertimenti, questa long tratterà diversi temi tutti legati alla ricerca di se stessi. Se vi sembra che manchi qualche avvertimento nella descrizione esterna fatemelo presente che provvedo a sistemare. Il rating arancione è dato principalmente dal linguaggio. I protagonisti sono adolescenti maschi e parlano come scaricatori di porto!
 
 
L’ultimo anno di un branco di idioti

L’incidente Costant Noble


- Un altro giro, Pablo, siamo ancora in grado di intendere e di volere! -
- Mash, ma quando mai tu sei stato in grado di intendere e di volere? -
- Mirko vuoi che ti prenda a pugni? -
- No che gli rovini quel bel viso di signorina che si ritrova -
- Beh, almeno io ho la ragazza. Tu, Devon, puoi dire lo stesso? -
- Non avrò una ragazza ma scopo comunque più di te! -
- Il fatto che ti scopi tutte le cheerleader non ti rende più uomo di lui -
- Cos’è Noah difendi la tua ragazza? -
- Pablo alcolizzali, prima che si prendano a pugni! Prima si sbronzano, prima perdono i sensi, prima smettono di fare gli idioti -
- Charlie non esagerare, dopo chi li riporta a casa -
- Si señor, non esageri. Se la polizia scopre che vendo alcolici a dei minori mi tolgono la licenza -
- E dov’è il problema? Noi verremmo lo stesso a sbronzarci qui! -
Tutti scoppiano a ridere perché Mash ha accompagnato la frase con un sonoro rutto. Nessuno ormai fa più caso a ciò che dice perché tanto lo conosciamo bene, Mash spara più fesserie da sobrio che da sbronzo. Ecco perché urge farlo bere!
Anche se da come bisticciamo non sembra siamo un gruppi di amici praticamente inseparabile. Ci piace passare il tempo insieme facendo sport dove capita o facendo gli idioti da Pablo al Carambola, come in questo momento.
Questo povero ragazzo messicano è praticamente costretto a sopportarci visto che un ragazzo del nostro gruppo, Mirko, sta con la sua sorellina Margarita, una dolcissima ragazza per bene che a forza di andare in giro con noi merita la santità.
Noi invece siamo un gruppo di sette ragazzi, tutti maschi, scalmanati e fuori di testa che combinano solo guai. Passiamo la giornata fra bar e cretinate varie, in città ci odiano ma noi ce ne freghiamo.
La nostra gang è composta da 7 ragazzi:
Mark Shane, detto Mash, si crede il capo della banda, e a volte dell’intera scuola;
Mirko Gorbav, un ragazzo dal viso androgino che parla poco e mai di sé;
Oliver Hampton, detto amorevolmente Ollie, un nerd senza speranza di redenzione;
Wesley Thomas, detto semplicemente Wes, l’unico ragazzo di colore della città;
Devon Murray, un ragazzotto che come tanti pensa solo a scopare;
Noah Markus, una massa indefinita di muscoli che gira al seguito di Mirko;
e poi ci sono io, Charlie Dolovan. Dovrei dirglielo che di battesimo faccio Charlotte e non Charles?
 



Stasera siamo al Carambola per festeggiare la fine delle vacanze a modo nostro, cioè bevendo come spugne e comportandoci come animali. Domani si torna a scuola e dopo fra punizioni e compiti non avremo più il tempo per uscire e sbronzarci come si deve.
Il fatto che domani staremo in piedi a fatica, avremo un mal di testa atroce e dovremo nascondere le occhiaie con degli occhiali da sole giganteschi non ci preoccupa. Rischiamo la sospensione il primo giorno ma ne vale la pena!
All’una la festa ormai è degenerata, io sono seduta sul bancone che parlo di conigliette di playboy con Wes e Pablo, che sono convinti mi piacciano le conigliette di playboy. Ma quanto sono brava come attrice?
Mirko sta pomiciando con Meggie appoggiato ad un muro, quei due sono carini coccolosi e inseparabili. Mi faranno venire il diabete!
Devon è sparito con una ochetta random nei bagni. Uno di questi giorni lo fa il guaio!
mentre Mash e Noah stanno bisticciando come bambini, tanto per cambiare.
Ollie non so dove sia, credo fuori a fumare.
Si non ci facciamo mancare nessun vizio, alcool, fumo e belle donne sono la nostra vita.
Noi siamo ancora presi della nostre cavolate quando sentiamo un urlo, che viene subito soffocato, provenire dall’esterno. Per nostra grande fortuna Pablo tiene la musica abbastanza bassa per mettere di fare conversazione tranquillamente e quindi possiamo non solo sentire l’urlo ma riconoscere anche la voce.
- Cazzo era la voce di Ollie! -
La comprensione delle parole di Wes ci colpisce come un calcio allo stomaco. Ollie è in pericolo!
Usciamo di corsa e troviamo un ragazzo alto e muscoloso che con il suo corpo tiene premuto contro il muro il nostro amico. Nessuno di noi si muove perché non riusciamo a capire che sta succedendo. Ollie è davvero in pericolo?
Non sembra una tipica aggressione, visto che il tipo non lo sta picchiando e tenendolo così vicino non può nemmeno farlo. Potrebbe essere una semplice rapina ma tutti qui sanno che Ollie viene dalla parte povera della città e non da quella ricca come Mash. Quindi perché rapinarlo visto che non ha un soldo?
Il tipo non sembra star facendo del male al nostro amico seppur lui si dimeni terrorizzato. Che cavolo sta succedendo?
Continuiamo a stare fermi guardandoci fra noi e guardando l’azione per capire che fare poi Mash nota qualcosa che noi non abbiamo visto. O magari si è solo rotto di stare con le mani in mano, fatto sta che scatta.
Stacca il tipo da Oliver e lo getta a terra, e senza nemmeno preoccuparsi della povera vittima che si è accasciata al suolo, si lancia sulla l’aggressore cominciando a pestarlo a sangue.
Una calcio all’inguine, due in pancia e uno alla schiena, il poveretto non riesce nemmeno a reagire, un calcio in un ginocchio, talmente forte che la gamba cambia posizione, il poveretto è nei guai. È passato da aggressore a vittima e se non facciamo qualcosa arriva direttamente alla fase cadavere.
Quando Mash crolla su di lui e comincia a prenderlo a pugni in faccia Devon e Noah sono costretti a intervenire, prima che si metta nei guai con la polizia. Di nuovo.
Così i due ragazzi gli bloccano le braccia dietro alla schiena e lo sollevano di peso.
Come abbiano fatto è un mistero visto che per quanto Noah sia alto e muscoloso Devon è un tappo e Mash incazzato è una furia incontenibile.
Nel frattempo io e Wes abbiamo soccorso Ollie perché secondo noi era la priorità. Il nostro amico ha appena subito un aggressione bisogna controllare come sta. E poi se su una cosa si può contare è che in questo gruppo qualcuno scatenerà una rissa.
Appena Mash gli ha staccato di dosso il molestatore sconosciuto Ollie è crollato a terra come una bambola di pezza, inerme. Wes si inginocchia al suo fianco e lo stringe a sé mentre io controllo le escoriazioni che a sul viso.
Oliver scoppia a piangere stringendo la maglietta di Wes fra i pugni e il ragazzo di colore per tutta risposta lo culla come si farebbe con un bambino. Adoro il loro rapporto, vorrei un amico così stretto.
In quel momento mi accorgo che Ollie ha i pantaloni slacciati e semi abbassati insieme ai boxer, ora capisco cosa ha fatto scattare Mash. Quel tipo voleva stuprare Ollie!
Per una volta l’omofobia di Mash ha salvato una vita invece che tentare di distruggerla. Bah, ha anche tentato di distruggerla ma non stiamo qui a sottilizzare.
- Si può sapere che cazzo ti è preso? Va bene picchiarlo ma non puoi ammazzarlo di botte! - Noah sbatacchia Mash come se fosse un fuscello. A volte vorrei avere i suoi muscoli!
- È un fottuto frocio! Se lo merita! - gli risponde Mash tentando di liberarsi dalla presa degli altri due.
- Mash quando la smetterai di pensare che siano tutti froci e che sia un bene picchiarli per fargli cambiare idea -
- Non mi faccio delle seghe mentali Devon, so che lui è un frocio -
- Lo conosci di persona per dire questo? -
- No, ha semplicemente visto che stava tentando di stuprare Ollie - a rispondere a Devon stavolta sono stata io. Non ne potevo più di sentirli litigare - È questo che ti ha fatto scattare, è testone? Hai notato che il tipo stava tentando di abbassare i pantaloni a Ollie? -
- In realtà no, Charlie, ma grazie di vermi difeso amico. Devon ha ragione, lo conosco e appena l’ho riconosciuto l’ho attaccato. Sinceramente per quanto io voglia bene a Ollie non l’ho fatto per difenderlo ma perché sto qui mi sta altamente sul cazzo! Comunque non mi stupisce ciò che voleva fare, è decisamente da lui.  Vi presento Costant Noble. Quel fottuto frocio della villa accanto alla mia! - Che vi avevo detto è ricco sfondato!
- È quello stesso vicino che alle medie cercò di toccarti attraverso i pantaloni? -
- Si Noah, ora capisci perché lo odio? Era sparito dalla circolazione dopo quel fatto ma ora sembra tornato, purtroppo -
- Ragazzi io capisco che sia uno stronzo e probabilmente il colpevole della maggior parte dei nostri guai … - Wes ha ragione, la maggior parte dei nostri guai era dovuta all’omofobia di Mash e probabilmente lui ne era la causa - … ma dobbiamo chiamare un’ambulanza. Questo poveretto non sta proprio benissimo -
Wes ha preso la parola mentre cercava di tirarsi in piedi tenendosi Ollie stretto contro il petto. Il legame fra quei due era impressionante, quasi al limite con quello fra Mirko e Noah.
Mentre io chiamo l’ambulanza e spiego loro che cosa è successo Noah molla Mash notando che Mirko non si è mosso dall’inizio dell’azione.
- Che hai amico? Di solito sei il primo che si lancia in una rissa -
- Nulla, ce la facevate da soli e non volevo sporcarmi le mani - risponde Mirko scuotendo i suoi capelli biondo cenere.
- La signorina non voleva rompersi un unghia - Perché Devon non sta mai zitto? Nessuno sa perché ce l’abbia tanto con Mirko che difficilmente gli rompe le balle.
- No, coglione, stanotte io e Meggie faremo l’amore per la prima volta. Non volevo avere un occhio nero! -
- Vai dalla tua lady allora, noi ci occupiamo del bordello che ha combinato Mash - Gli dice Noah spingendolo dentro il bar.
- Siete sicuri di farcela? -
- Si Mirko vai da Meggie. Noi infondo dovremo solo convincere i paramedici che è stata legittima difesa -
- Il fatto che l’aggressore rischi di lasciarci le penne potrebbe essere un problema ma credo che potremmo farcela. Pagando qualcuno - dico io scherzando e lui sembra finalmente credere che ce la possiamo fare anche senza di lui
Mirko torna dentro e sparisce con Meggie mentre noi ci occupiamo dei paramedici che sono appena arrivati. Non potevamo sapere che quella sarebbe stata l’ultima volta che avremmo visto il nostro amico.
 
 
 
Ovviamente questo è solo il prologo ma prima mi direte la vostra opinione prima mi metto a lavorare al seguito!
Per chi segue l’altra mia long vi prometto che in settimana arriverà il nuovo capitolo come sempre.

 

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Capitolo 2
*** La scomparsa di Mirko ***


Nei capitoli ci saranno vari cambi di narratore e saranno sempre segnalati, se non c’è scritto nulla vuol dire che parla Charlie.
 
La scomparsa di Mirko
- Ehi rosso sai dov’è la nostra classe? -
 Trattengo l’impulso di rispondere sono castano mogano perché non sarebbe molto mascolino e mi giro verso la voce che mi importuna. Deve ancora suonare la prima campanella del primo giorno di scuola e Mash già mi rompe le palle. Che male ho fatto?
- Mi spieghi come è possibile che tu abbia l’energia per rompere i coglioni? Siamo stati svegli fino alle quattro per sistemare i tuoi casini! E ringrazia che le escoriazioni sul viso di Oliver e i pantaloni slacciati di Costant ci davano ragione altrimenti a quest’ora eri in cella bello mio - Ok, forse ho esagerato.
Ma la mia risposta è così seccata e scontrosa perché ho dormito troppo poco. Sono una di quelle persone che necessita di dormire almeno otto ore per comportarsi come un essere umano.
- Che cazzo c’hai? Sei mestruato? - Grazie al cielo no! - Quando non dormi sei peggio di una donna con il ciclo! -
- E tu che ne sai? Non saresti in grado di riconoscere una donna neanche se sfilasse nuda di fronte a te! -
- Oddio oggi sei proprio mister simpatia! Ti lascio ai tuoi problemi mentali e vado a chiedere a qualche nerd dov’è l’aula. Hai visto Ollie? - Chissà perché parlando di nerd si finisce sempre per cercare Ollie. Sarà perché è il nerd dei nerd, o solo perché è il nerd del gruppo?
- Non credo sia ancora arrivato. Voleva passare a vedere come stava Costant prima di venire a scuola -
- Perché gli interessa? Quello ha tentato di stuprarlo e lui lo va a trovare in ospedale?! Che ha Ollie che non va? - Eh … è un ottima domanda!
- Oliver è un ragazzo di buon cuore, si preoccupa degli altri anche se non sono brave persone. Infatti è amico nostro! - Oppure è semplicemente fesso!
- Cosa vorresti dire? Che non siamo brave persone? - Amo le domande sceme di Mash, quando la notte chiudo occhio!
- Mash ma ti eccita fare domande stupide? - ringhio in risposta - Abbiamo passato la notte alla centrale di polizia, le brave persone non lo fanno. O almeno non tutte le settimane! - esclamo poi furiosa. No, oggi proprio non lo reggo!
- Uff - risponde lui mettendo il broncio come un bambino. A costo di ripetermi che male ho fatto?
Mentre parlo con l’idiota, che per quanto lo ha promesso non se ne è ancora andato, vedo una massa informe di capelli castani e vestiti ignobili girare l’angolo in fondo al nostro corridoio.
- Ora scappo, sta arrivando Christie! -
- Perché eviti quella piccola rompiballe di Christie? Vuole qualcosa per il giornalino scolastico? -
Christie, cioè la massa informe che ho intravisto arrivare, è la direttrice del giornalino scolastico ed una rompiballe pazzesca. Fino all’anno scorso aveva una mostruosa cotta per me, come tutti è convinta che io sia un uomo, ma io non ne ho mai voluto mezza di lei. Potrà sembrare strano ma sono consapevole di essere una ragazza e mi piacciono, e anche molto, i ragazzi. Per lo più quelli come Mash, purtroppo.
- Non so se mi sta cercando ma io la evito per principio. Non voglio sapere se ha ancora una cotta per me! -
- Perché non lei dai una trombata e poi la molli - Mi consiglia Mash ignorando che mi sarebbe difficile seguire il consiglio - Vedrai che così te ne liberi! -
Io rispondo prontamente perché mi sono preparata alla possibilità di questa discussione anni fa.
- Perché io non sono come te, Devon e Noah che vi scopate ogni ragazza disposta ad aprire le gambe per voi, io sono più come Meggie e Mirko. Sto aspettando la persona giusta che so che arriverà, e non ho intenzione di ingannare l’attesa con quella psicopatica stolker di Christie - Ne con nessun altro, non sono una donnaccia anche se vado in giro con questi deficienti. Per certe cose aspetto quello giusto!
- Cos’è sei ancora una pudica verginella? L’ultima del gruppo visto che anche Mirko sembra si sia finalmente deciso a togliersi questo sfizio -
Il mio migliore amico è un porco razzista e omofobo. Continuo, che ho fatto di male?
- Ma secondo te? Dai anche Ollie ha fatto sesso con una donna e non l’ho fatto io? Guarda che sono ben più sexy di lui! Non sarò alto e muscoloso come voi ma le donne amano i miei modi finto gentili e il mio tocco delicato. Soprattutto in certi luoghi! - In questi anni sono diventata davvero brava a dire sconcerie. Sembro davvero un uomo!
 
Ovviamente sto mentendo. Non solo non ha mai fatto sesso con una donna, ma neanche con un uomo! Sono vergine e ne sono fiera, ma se lo dicessi a lui in poco tempo mi sfotterebbe l’intera scuola!
- Charlie sei un mito se fossi una donna ti scoperei! -
Io ti scoperei e basta bello mio, ma non sei ancora pronto a scoprire la verità. O non lo sono io a tirarla fuori.
Mi allontano da lui prima che Christie mi veda e venga ad importunarmi per qualche idiozia.
Non la reggo proprio con quel suo fare ingenuo e al contempo civettuolo. Uno dei motivi per cui giro vestita da uomo è che non sopporto le mie simili.
Andando verso la segreteria scopro finalmente quale sarà la nostra classe quest’anno e mentre la cerco trovo Meggie che si guarda intorno spaesata. Chissà cosa sta cercando?
- La nostra classe è di là - le dico indicando una porta poco lontano da lei.
- Lo so. Sto cercando  Mirko, oggi non l’ho ancora visto e sono preoccupata. Ieri quando è andato via era strano e ora sono preoccupata che si sia cacciato in qualche casino -
- Prova a cercare Noah, se non è al suo seguito magari sa dov’è - Mirko e Noah sono culo e camicia da quando li conosco. Dove va uno va l’altro, sempre.
- Hai ragione Charlie, vado a cercare Noah. Sperando che non stia scopando come suo solito. Come può essere amico di Mirko che è così dolce e sensibile non lo so -
- Io non riesco capire come mai fra quei due è Mirko a comandare! -
Pur essendo Noah ben più grosso è Mirko a “portare i pantaloni” in quella coppia. Si, secondo me fra loro c’è ben più di una amicizia, ma questo ovviamente l’ho sempre tenuto per me. Credo che se Mash sospettasse una cosa del genere li ammazzerebbe di botte!
Torno con la mente a Meggie e cerco di rassicurarla - Anche se Noah non sapesse nulla non devi preoccuparti Meggie, ok? Magari, semplicemente, Mirko oggi non aveva voglia di venire a scuola. Dopo le lezioni vai da lui e scopri che gli è successo, e se non te la senti di andarci da sola ti fai accompagnare da Noah. Tanto lui non ha nulla da fare! - Finalmente la vedo sorridere serena.
- Starò tranquilla, promesso. Ora vado -
 
Meggie P.O.V.
Dopo aver parlato con Charlie capisco che l’unico che può aiutarmi è Noah, dubito che Mirko sia con lui ma forse ha avvertito almeno lui che oggi non sarebbe venuto. Non ci metto molto a trovare l’energumeno palestrato, forse anche perché andava verso l’aula ed io venivo da lì.
- Noah posso parlarti un attimo? -
- C’è lezione - sboffonchia lui con i suoi soliti modi crudi.
Noah è incapace di essere gentile con qualcuno che non sia Mirko, chissà poi perché!
- È per Mirko -
- Spara allora - Perfetto, ho trovato la parolina magica per comunicare con lui, Mirko.
- Sono preoccupata. E da ieri sera che non risponde al telefono e stamattina non l’ho ancora visto. Di solito mi aspettava al mio armadietto! -
- Magari è solo in ritardo, conoscendolo avrà dimenticato di mettere la sveglia -
Beh, potrebbe essere, Mirko non è mai stato un tipo molto puntuale o preciso. Sono più le volte che dimentica di mettere la sveglia di quelle che fa i compiti!
Considerando quanto Mirko tiene alla scuola e a casa che dorme ed io mi sto preoccupando per niente.
- Hai ragione, mi sto agitando per niente -
Entro in classe dietro a Noah che si fa largo a spallate fra i ragazzi ancora in piedi a chiacchierare.
 Mi guardo in torno per capire dove sedermi, normalmente mi sarei seduta accanto a Mirko con Noah e Devon dietro. Ma vista la sua assenza mentre Noah va comunque a sedersi con i suoi amici a me tocca sedere accanto a Christie, la noiosissima direttrice del giornalino scolastico.
In teoria ci sarebbe stato posto anche accanto a Belle, la capo cheerleader, ma lei, appena mi ha visto cercare un posto dove sedermi, ha calciato la sedia libera sotto il banco come per avvertirmi che li non c’era posto per me. Quanto la odio!
Belle è la perfetta ragazza americana con pedigree, ma a rappresentare lo stereotipo dell’oca bionda, é anche una vera stronza. Nella sua mente, e per fortuna solo nella sua, vige ancora la regola del Wasp* quindi io, che sono messicana, Wes, che è di colore, e Noah che è ebreo, per lei siamo feccia.
E se per quest’ultimo fa un eccezione, ma solo perché vuole scoparselo, a me e a Wes non rivolge nemmeno la parola, non che a me dispiaccia.
A fine lezione Mirko non si è visto, e nemmeno a fine giornata, così convinco Noah ad accompagnarmi a casa sua per vedere come sta e portargli i compiti, anche se so perfettamente che non li farà.
Arrivati alla villa dei genitori di Mirko, la madre di Mirko è un ex modella e ha fatto miliardi, suoniamo ed è la donna stessa ad aprirci tranquilla e sorridente. Beh, non sembra che Mirko stia molto male o lei non sarebbe così tranquilla.
- Salve ragazzi -
- Salve signora Gorbav stiamo cercando Mirko -
- Oh, non ve lo ha detto … mio figlio è stato preso in una scuola europea. Farà l’ultimo anno in Francia -
- Cosa?! Mirko ha lasciato l’America?! -
Per la prima volta da quando lì conosco vedo Noah tentennare, credo che il suo legame con Mirko sia più forte di quello che credevo. Anche se la voce tentenna appena comunque Noah non si scompone.
Io, invece, non sono ancora stata in grado di dire nulla. Anche perché cosa potrei dire ad una donna che non ho mai visto prima e il cui figlio, e mio fidanzato, ha lasciato il paese senza dirmelo.
- Mi dispiace che non sia stato lui a dirvelo, credo non ne avesse la forza -
- Arrivederci signora Gorbav. Grazie mille - La signora ci saluta e noi ce ne andiamo.
Non raggiungo neanche il cancello prima di scoppiare a piangere. La consapevolezza dei fatti mi ha colpito, Mirko se ne è andato. Forse per sempre.
- Mirko mi ha abbandonata e non ha avuto nemmeno il coraggio di dirmelo! Tutto ciò che voleva era il sesso e ora che lo abbiamo fatto se ne va così. Lo odio! -
Noah mi stringe a sé e io affondo nei suoi pettorali - Meggie vieni, ti accompagno al Carambola. Ok? - Io annuisco di nuovo incapace di parlare.
Dopo lo sfogo è subentrato lo shock, io lo amo molto e credevo che lui mi amasse ma, a questo punto, non era così. Se mi avesse amato non sarebbe partito senza dirmi nulla. Non ha lasciato nemmeno un biglietto per spiegarsi, credevo di conoscerlo e invece …
 
Noah P.O.V.
Arrivati al Carambola cerco Pablo per affidargli Meggie, non mi fido a lasciarla sola credo che l’abbia presa molto male.
Lei e Mirko si frequentavano da sei mesi e, per quanto il mio amico non parlasse mai di se, le voleva davvero bene. Lo vedevo in ogni suo gesto.
- Che è successo? - mi chiede Pablo appena ci vede e nota lo stato della sua sorellina.
- Mirko è andato in Europa senza dirlo a nessuno -
- Direi che Marg la presa male, e tu? -
- Sono un uomo io! Non piagnucolerò certo perché un mio amico se ne va senza dirmelo -
- Noah da quando ti conosco non ti ho mai visto allontanarti da Mirko per più del tempo necessario a farti una scopata. Non devi farti grande con me, tu e Mirko non eravate solo amici, lui è sempre stato la tua guida, il fratello che non hai e ho paura che senza di lui tu prenda la strada sbagliata -
- Sto bene - ringhio prima di lasciare il locale. Come sto non sono fatti loro!
Si può sopravvivere alla morte di un amico e lui lo sa bene.
Torno verso casa ignorando la voce di Pablo nella mia testa che mi dice che rischio di cacciarmi nei guai, non mi interessa ciò che pensa quel tipo strano io sto benissimo anche senza Mirko.
Arrivato a casa mia trovo un biglietto sulla veranda.
“ Addio Noah, amico mio, ti voglio bene ”
Riconosco subito la scrittura del mio migliore amico e questo mi manda in uno stato di shock. Cerco di trattenere le lacrime che, fin da casa Gorbav, premevano per uscire. Mirko mi sarebbe mancato come l’aria.
 Fino ad ora non mi ero accorto di quanto tenessi a lui, lui era davvero il fratello che non avevo, il mio faro nella tempesta. Come avrei fatto ora? Gli mando un messaggio che non so se leggerà perché ho bisogno di dirgli come sto.
“Anch’io ti voglio bene Mirko, mi mancherai ”
Appena inviato il messaggio entro in casa e mi chiudo in camera mia. E per la prima volta nella mia vita piango.
Dopo poco le mie sorelline compaiono sulla porta della mia stanza a reclamare la cena. Mirko per me è come un fratello e il fatto che io le mie tre sorelline le ammazzerei non conta. Loro sono femmine non possono capire!
Mirko invece per me c’è sempre stato e ha sempre capito cosa provavo. Ho provato tante volte a farlo aprire con me e se ci fossi riuscito magari lui sarebbe ancora qui …
 
 
 
*il WASP (White, Anglo-Saxon, Protestan) era l’idea dell’americano perfetto che discendeva dai primi coloni. 

Mi farebbe piacere sapere cosa pensate di questa storia, a me sta piacendo molto scriverla spero che piaccia anche a voi leggerla.

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Capitolo 3
*** Segreti e bugie ***


Segreti e bugie
Quel pomeriggio appena rientrata da scuola ho sentito che in casa c'era aria di bufera. Mio padre è seduto sul divano con il telecomando in una mano e una birra nell'altra, mi sta palesemente aspettando e questo, fino ad ora, non è mai stato un fatto positivo.
Mio padre è uno degli uomini più buoni e pazienti al mondo, soprattutto considerando che ha sposato quella matta di mia madre ma questo non vuol dire che apprezzi i guai in cui mi caccio, o meglio mi cacciano.
- Ciao pa', vado a fare i compiti -
Lo saluto educatamente come ogni giorno poi cerco di fuggire su per le scale il più velocemente possibile, ma lui mi intercetta.
- Charlie, tesoro di papà, vieni qui - Io cammino a testa bassa, sapendo che stavolta l'ho combinata grossa. Stanotte sono rientrata che erano le quattro passate! - Cosa avete combinato ieri sera? Sei tornata che era quasi l'alba! -
- Mash ne ha fatta una delle sue e siamo dovuti restare in commissariato fino a tardi -
- Più dettagli tesoro, o ti mando a vivere da tua madre! - Bisogna dire che sa come convincermi, io odio mia madre!
- Un tipo ha cercato di fare del male al nostro Oliver e Mash, un po' per difenderlo, un po' per sclero, un po’ per vendetta personale, infondo è pur sempre Mash, lo ha quasi mandato in coma. Così noi abbiamo passato la notte a convincere i poliziotti che Mash aveva un buon motivo per riempire di botte il poveretto anche se questo sembrava più la vittima che il carnefice! -
- Perché queste cose accadono solo a voi? Da quando conosci quel Mash sei cambiata, prima eri una ragazza così tranquilla e posata. Ora sei sempre in mezzo hai guai, bevi come una spugna e puzzi sempre di fumo peggio di una ciminiera. Che ne è stato della mia Charlie? - Io lo abbraccio e appoggio la testa sulla sua spalla.
- È sempre qui, papà, è che non sono mai stata la brava ragazza che apparivo. Prima che tu e quella scema di mia madre divorziaste io ero costretta a comportarmi bene perché lei voleva fare di me la perfetta debuttante, ma, come sai, io non ero felice e nemmeno me stessa. Appena tu hai ottenuto la mia custodia e ci siamo trasferiti qui, io ho potuto finalmente prendere decisioni sulla mia vita senza che lei mi istradasse dove voleva. Ho scelto di essere solo Charlie perché così sto bene, io ai miei matti voglio bene! -
 
Il primo pomeriggio libero dall'etichetta mi ero raccolta i capelli sotto un capellino con la visiera, mi ero messa una tuta ed ero andata in un parco vicino a casa sperando di trovare qualche ragazzo con cui giocare a pallone. Non ne potevano più di tè e galateo, io volevo correre e uscire con gli amici come ogni quattordicenne normale.
Qui trovai un gruppo di ragazzi che stava giocando a basket ed io mi uni a loro. Purtroppo quei ragazzi erano Mash e la sua squadra.
Quando dopo due ore di basket Oliver mi chiese come mi chiamassi io risposi di getto con il soprannome che mi aveva dato mio padre, Charlie. Non lo feci apposta, è che quel soprannome mi piaceva più del mio nome, Charlotte, così pomposo ed elegante. Passai il resto del pomeriggio con loro e presto mi resi conto che mi avevano preso per un ragazzo, e a me andava bene così.
Tornai tutti i pomeriggi a giocare con loro e quando mio padre andò ad iscrivermi al primo anno di liceo gli chiesi di iscrivermi come Charlie e non come Charlotte. Lui non capì il perché della mia strana richiesta, ma mi amava al punto da esaudirla comunque.
Ora dopo quattro anni comincia a pentirsene perché i miei amici non sono la migliore delle compagnie ed io sono quasi sempre in mezzo ai guai con loro. Ma così felice non lo ero stata mai!
 
- Papà, Mash e gli altri non c'entrano con il mio carattere. Io sono così, anche se magari il mio bisogno di ribellione è accentuato da anni di balletto, tè con le amiche di mamma e regole varie di galateo. -
- Scusa tesoro, lo sai che io mi preoccupo per te perché sei la mia piccolina -
- Non sono più una bambina, papà -
- Lo so ma per me lo sarai sempre! -
Abbraccio mio padre e salgo in camera mia a fare i compiti alla velocità della luce. Conoscendo Mash presto mi chiamerà perché si annoia e non sa a chi rompere. Certo che se facesse i compiti si romperebbe meno, ma lui i compiti non li fa mai!
Prima di mettermi a studiare però mando un messaggio a Noah per sapere come sta Mirko e lui mi risponde che preferisce raccontarci tutto domani di persona ma che non c'è da preoccuparsi. Come no!
 
Il giorno dopo a scuola tutta la gang si riunisce nel bagno dei ragazzi. L'unica cosa negativa del fingersi un ragazzo era il bagno, il bagno dei maschi era uno schifo e puzzava peggio di una latrina. Ma non potevo certo rischiare di farmi beccare nel bagno delle ragazze!
- Allora Noah, come sta Mirko? - chiedo preoccupata. L'avevo visto crescere quell'idiota!
- Non lo so con esattezza ma credo bene. Dicono che l'Europa sia un bel paese -
- Cosa c'entra l'Europa? - esclama Mash che non trova il nesso, come tutti poi.
- E la che si trova Mirko. Ieri sua madre ci ha detto che è andato a studiare in Europa -
- È partito così, senza dirci nulla -
- Si sarà dimenticato di noi - dice Devon che con Mirko ultimamente aveva sempre da ridire.
- No Devon, credo non volesse dirci addio. Sai il momento degli addii è sempre un momento straziante e lui non è mai stato un tipo sentimentale -
Non è proprio così, Mirko è un sentimentale ma non è il tipo che dice ciò che prova. Non poteva dirci addio perché avrebbe voluto dire dimostrarci che ci voleva bene, ma il fatto stesso che non abbia avuto il coraggio di dirci addio ci dice che ci voleva bene -
- Che immenso casino! - Come sempre Mash non ha capito nulla!
Mentre Noah rimpiange l'assenza di Mirko ed Ollie è perso nei suoi pensieri, Mash tira fuori un pacchetto di sigarette dalla tasca e fa un giro fra di noi per offrirle. Ci fosse un vizio che ci facciamo mancare!
Dopo circa dieci minuti di chiacchiere al tabacco il preside ci ha trovati e rispediti nelle nostre classi. L'unico motivo per cui non ci ha puniti è che non ha voglia di metterci l'ennesima nota ed inventare un nuova punizione. Credo che abbiamo esaurito tutte le sue idee!
Nel pomeriggio mi offrii di rimanere al Carambola per studiare con Meggie per farle compagnia, e questo, non so come, porto anche Mash e Christie, che in qualche modo sapeva sempre dove fossi, al Carambola.
- Ma voi due non avete mai un accidenti di meglio da fare che perseguitarmi? -
- Oh, Charlie sai che io adoro stare in tua compagnia -
- Questo lo sappiamo è lui che ti regge appena! -
- Mash perché non lasci rispondere Charlie invece di parlare per lui -
- Intendi quello che ti ha chiesto perché lo perseguiti? -
- Io lo avrei chiesto ad entrambi. Ora se non avete niente di meglio da fare continuate pure a bisticciare, io vado a tenere compagnia a Meggie. Non so se lo avete saputo ma il suo ragazzo è scomparso nel nulla! -
Sparisco nelle cucine lasciandoli soli a bisticciare, perché so che Meggie è dietro che prepara i tramezzini per il bancone. Trovatala cerco di rassicurarla, io se fossi in lei non credo riuscirei a stare in piedi.
 
 
Oliver P.O.V.
Dopo le lezioni ho pensato di passare all’ospedale per vedere come sta Costant, mi dispiace un po’ che sia finito in ospedale. Lo so che se l’è cercata ma un po’ lo capisco, infondo era ubriaco fradicio.
Ho cercato di vederlo anche ieri mattina prima delle lezioni ma quando sono arrivato lui stava dormendo ed io avevo preferito non svegliarlo. Aveva passato una bruttissima nottata e meritava di riposare.
Oggi torno da lui e appena entro nella sua stanza lo trovo sveglio e girato verso di me, deve aver sentito la porta aprirsi.
- Ciao Costant, come ti senti oggi? - chiedo sedendomi sulla sedia accanto al letto.
- Sai il mio nome? -
- Me lo ha detto Mash, so chi vi conoscete -
- Davvero? - Costant non sembra averlo riconosciuto, forse perché non lo ha visto bene in faccia e infondo Mash è solo un soprannome.
- Mash ha detto che siete vicini di casa -
- Ah è il piccolo Marky, è un secolo che non lo vedevo -
Sorrido guardandolo, si è illuminato quando ha capito chi è Mash, credo che abbia una cotta per il mio amico. Ed è meglio che questo Mash non lo sappia mai! La sua omofobia è già al limite!
- Credo che tu non lo veda più o meno da quando hai cercato di toccarlo -
- Come lo sai -
- Mash parla -
- Sai ragazzo non pensavo che ti avrei rivisto, non così presto almeno. Beh, la realtà è che non pensavo che saresti venuto tu a cercarmi, credevo che avrei lo avrei fatto io fra un po’ per fingere di volermi scusare con te per l’altra sera. Soprattutto non credevo che saresti venuto da me senza guardie del corpo -
- Costant tu non mi fai paura, mi fai pena - gli dico accarezzandogli un mano.
- Che bello … È proprio ciò che voglio suscitare in un uomo … -
- Come stai? - chiedo, visto che è il motivo per cui sono venuto a trovarlo. Almeno in teoria!
- Secondo i medici poteva andare peggio visto quante ne ho prese. Sembra che io abbia rischiato il come, la paralisi e forse la morte, invece è finita con qualche contusione, molti lividi e qualche costola incrinata -
- Beh, non è finita così male allora. Mash picchia duro quando è incazzato -
Costant mi squadra un po’ poi comincia a comportarsi come se io non ci fossi.
- Io sono Oliver - cerco di attirare la sua attenzione presenta domi.
- Perché sei qui, Oliver? -
- Volevo vedere come stavi -
- Credevo che mi avresti odiato dopo ciò che ho fatto -
- No, mi hai solo spaventato -
- Vorresti dire che se io non fossi stato così irruento e ubriaco tu ci saresti stato? -
- Devo andare -
Scappo velocemente a casa prima di potermi rendere conto del vero motivo per cui sono andato a trovarlo. Forse Costant un po’ mi piace il problema è che uno dei miei più cari amici è omofobo e di questo ragazzo, infondo, io so poco più del nome. Non me la sento di litigare con Mash per qualcuno che conosco appena e che sembra essere piuttosto violento e sbagliato.
E poi Mash mi avrebbe ammazzato se mai avesse sospettato la realtà!
 
 
Noah P.O.V.
Tornato a casa come prima cosa ho approfittato dell’assenza delle mie sorelline, che erano ancora a scuola, per rileggere il biglietto che mi ha lasciato Mirko e di cui ho omesso apposta l’esistenza con gli altri. Su una cosa loro hanno ragione, Mirko non è mai stato bravo a dimostrare i suoi sentimenti perciò non c’è motivo che loro sappiano del biglietto e di cosa lui ci ha scritto. Mirko se ne vergognerebbe a morte!
Accendo il computer che divido con le piccole pesti e guardo le e-mail, non so perché ma mi aspettavo di trovarne una di Mirko, purtroppo non è così. Speravo che lui si mettesse in contatto con me anche solo per rassicurarmi sul fatto che è ancora vivo. Riguardo le vecchie foto mie e di Mirko, alcune risalgono a quando eravamo bambini e facevamo il bagno insieme, così mi rendo conto che senza di lui non so che fare.
Oggi la giornata mi è sembrata vuota senza di lui, senza doverlo proteggere, Mirko ha la lingua lunga ma non si sa difendere, senza averlo accanto. Passavo tutto il mio tempo libero con lui tanto che i suoi genitori mi trattano come un figlio e le mie sorelle lo adorano.
Pensando a lui mi viene un’idea geniale, potrei creare una specie di diario elettronico mandando delle e-mail a Mirko riassumendo le mie giornate. Non so se risponderà, o se almeno le leggerà mai, ma è un tentativo per rimanere in contatto con lui.
Riassumo in poche righe la mia giornata, spiegandogli come si è risolta la situazione Costant, come hanno preso gli altri la sua partenza e, soprattutto, come sta Margarita, che sarebbe la sua ragazza. Prima di inviarla chiudo l’e-mail con un “mi manchi Mirko, ti vorrò bene per sempre”.
Sono certo che tutto ricomincerà a girare per il verso giusto, quando Mirko tornerà!


Scusate il ritardo ma è un periodo piuttosto pieno per me e ho anche un'altra long da concludere. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate di questo capitolo. A presto
Carlikiller

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Capitolo 4
*** La mantide religiosa ***


La mantide religiosa
Un nuovo giorno senza Mirko comincia e noi non sappiamo come reagire.
Eravamo abituati a girare per i corridoi vedendo una testa bionda che svettava sul mondo, Mirko era quasi un metro a novanta, e rischiava di litigare con tutti quelli che incontrava. Poi Noah si ergeva in sua difesa e picchiava il malcapitato di turno e tutto tornava normale.
Andando verso l’ aula dove prima o poi sarebbe cominciata la lezione, vedo Meggie trascinarsi in giro per i corridoi come uno zombi  attaccata al braccio di Oliver.
Visto che siamo tutti preoccupati per lei ci siamo accordati che a turno, un giorno a settimana, la accompagniamo a scuola. Tanto noi siamo cinque, Devon si rifiuta di aiutare, come i giorni della settimana e lei non è motorizzata.
Da quando si è messa con Mirko, verso la metà dello scorso anno, è sempre stato lui a portarla a scuola. Prima era suo fratello Pablo a portarla a scuola in sella alla sua motoretta scassata, e nessuno vuole farle vivere l’umiliazione di tornare a quei tempi.
Mi avvicino a Meggie e Oliver e li saluto abbracciandoli. Meggie è talmente sconvolta da essere vestita quasi a lutto con una camicia scura dei jeans larghi e una treccia scomposta, ma soprattutto non è per niente truccata. E questo non è da lei!
- Ciao Meggie, come va oggi? - le chiedo dolcemente.
- Non riesco a darmi pace. Mirko non può avermi abbandonata così. Non è da lui! - Va come ieri …
- Meggie mi dispiace ma noi non possiamo fare molto per te, se non starti accanto e farti compagnia -
- Oh Charlie ... - Lei fa per abbracciarmi nuovamente ma una voce alle mie spalle la blocca.
- Ecco a voi un raro esempio di mantide religiosa - Perché Belle esiste? Il mondo sarebbe un così bel posto senza i suoi odiosi commenti.
- Belle se non sai che fare perché non vai a farti fottere? - La mia dolcezza con lei è presto spiegata, la odio e sono mestruata - Devon è da quella parte - dico indicando il bagno delle ragazze.
Devon si scopa tute le Sweeties, le nostre cheerleader, quindi anche lei che è il capo.
- Charlie fatti gli affari tuoi sto parlando con Meggie, la nostra mantide religiosa, non con te -
- Belle ti prego non infierire è un periodaccio. Torna a non rivolgermi la parola, lo preferivo -
- Strano che tu sia di malumore. Ho sempre pensato che le mantidi fossero felici di uccidere i loro partner - Giuro che se non la prendo a cazzotti è solo perché è così scema che ne approfitterebbe per rifarsi il naso. Unico difetto che ha!
- Uno le mantidi mangiano il partner per avere le proteine per allevare le uova, due Mirko è vivo, in Europa ma vivo -
- Nerd non serve che difendi la tua amichetta piuttosto dovresti stare attento. Non vorrai essere il prossimo! - Se ciao, questa non ha proprio capito nulla, ad Oliver piacciono le donne tipo Pamela Anderson mica quelle tipo Meggie! Non che Meggie non sia carina ma l’unica ex di Ollie è una stripper!
- Belle non hai altro da fare che rompere a noi? - chiedo con l’educazione che mi è stata impartita da Mash. Quella che mi ha impartito mia madre non renderebbe altrettanto bene.
- Io dico solo che prima c’è stato Kyle e ora Mirko. Andare a letto con Meggie porta una certa sfiga - Meggie scoppia a piangere e mentre io la abbraccio Ollie risponde.
- Mirko è vivo e Kyle è stato un incidente -
Kyle era stato il primo ragazzo di Meggie, era più grande di noi ed era un buon amico di Pablo. Un giorno mentre erano in moto insieme hanno avuto un incidente, ma mentre lei se l’era cavata con qualche brutta cicatrice e una gamba rotta lui, che era alla guida, è morto sul colpo.
Meggie non centrava nulla, ovviamente, ma Belle è stronza e deve rivangare il passato.
- Ollie occupati di Meggie io sistemo Belle -
- Che vuoi farmi? Non credo che tu sia abbastanza uomo da soddisfarmi! - Soddisfare lei non è di certo nei miei pensieri!
Prendo Belle e l’attacco agli armadietti - O la smetti di infierire su Meggie o te ne do tante che ti cambio i connotati. Non credere che per me sia un problema picchiare una donna! - Certamente, io sono una donna! Mi fa quasi schifo appartenere alla sua stessa categoria.
- Cos’è difendi la tua nuova ragazza? Potresti avere di meglio sei un bel ragazzo bianco, anche se un po’ effeminato - Se sapesse …
- Qualcuno tipo te? Manco morto! Belle per me tu sei solo un troia con troppe pare e se non la smetti ti giuro che Noah ti terrà mentre io ti uso come punch ball. O peggio ti infilo nel gabinetto da esterni che c’è nel campo da football e lo rivolto un paio di volte. Cosa preferisci? - Non ho pietà di lei, sono un donna posso picchiarla finché mi pare!
Risbatto Belle contro gli armadietti poi me ne vado mentre lei si accascia al suolo. Belle io proprio non sono mai riuscita a sopportarla, non capisco come fa Devon a scoparsela. Beh lui è capace di scoparsi qualunque cosa sia vagamente di genere femminile.
 
Durante la pausa pranzo mangio al nostro solito tavolo con tutto il gruppo più Meggie e Christie, che purtroppo per noi ha deciso che il posto di Mirko ora è suo.
Il nostro pranzo è più strano del solito. Mash sta parlando di non so cosa senza accorgersi che nessuno lo sta ascoltando mentre Devon è sparito nei bagni con una cheerleader random, e fin qui tutto è normale.
Lo strano sono Wes che è in piena crisi depressiva per chissà cosa, Noah e Meggie che sono molto mogi a causa della scomparsa di Mirko, Christie che ha approfittato della vicinanza per sdraiarsi su di me e Oliver che messaggia con qualcuno. Questo non è normale per noi!
Mi alzo, facendo cadere Christie che non se lo aspettava, e vado vicino a Meggie per coccolarla un po’.
- Ehi ti va di venire a fare un giro con me questo pomeriggio -
- Charlie sei un tesoro ma non sono pronta ad uscire di nuovo con un ragazzo -
- Oddio Meggie non intendevo in quel senso. Voglio farti compagnia e non farti pensare a ciò che stai passando -
- Grazie Charlie ma … -
- Sul serio Meggie sei stupenda ma non sei il mio tipo - Se solo sapesse … Forse dovrei dirglielo … - Allora ti va di passare un pomeriggio fuori? -
- Sì -
 
Quel pomeriggio usciamo insieme ed io capisco che lei ha bisogno di un’amica così mi decido a dirle la verità.
- Meggie c’è una cosa che mi piacerebbe dirti però devi promettermi che non lo dirai a nessuno -
- Centra Mirko? -
- No, è qualcosa su di me -
- Non lo dirò ad anima viva -
Ci sediamo su una panchina ed io le racconto la verità.
- Meggie come sai io faccio parte della gang di Mash fin da quando sono arrivata in questa città e con loro mi trovo benissimo -
- Lo so sei entrata nella loro banda ancora prima che cominciasse la scuola. Ancora oggi non ho capito come hai fatto -
- Giravo per la città alla ricerca di qualcosa da fare e sono finita a giocare con loro a basket. Poi visto che tengo molto a loro mi sono fatta aiutare da mio padre per nascondergli che sono una ragazza -
- Cosa? - esclama lei stupita.
- Il mio vero nome è Charlotte -
- Dio, Mash ti salta addosso se lo scopre - Io sorrido.
- Ecco questo non sarebbe così male! - Meggie scoppia a ridere per la prima volta da quando Mirko è sparito così continuo - Il problema è che io amo stare con loro come ci sto adesso. Non voglio che mi escludano o che mi trattino diversamente. A me piace essere Charlie! -
- Beh, io faccio quasi parte del vostro gruppo anche se sono una ragazza -
- Sì ma non ti invitano mai a fare escursioni, a dormire in tenda, a fare sport o all’Is boy con loro - Non chiede cos’è l’Is boy o come mai ci andiamo, credo gliene abbia parlato Mirko.
L’Is boy è un locale estivo molto particolare dove i ragazzi posso bere, mangiare, fumare e assistere a spettacoli di strip tease e lap dance. Il bere è servito da ragazze semi nude mentre il cibo su ragazze semi nude.
L’Is boy è il paradiso degli uomini, e dei ragazzi con un documento falso, ed io lo adoro perché posso fingere di essere chi voglio. Come se io fossi mai me stessa!
- Aspetta è per questo che hai detto che io non sono il tuo tipo? Perché sei una ragazza? -
- Esatto io ti voglio un gran bene, come ne vorrei a Christie se non mi stesse così addosso, ma il mio tipo ideale è Mash -
- Che non ti scoperà mai se non scopre la verità -
- Esatto -
Lei scuote la testa poi torna a punto principale - Perché mi stai dicendo tutto questo? -
- Perché credo che tu abbia bisogno di un’amica -
- Oh Charlie … -
Meggie mi abbraccia ed io la stringo forte. Purtroppo non mi accorgo di Devon che ci osserva incazzato nero.
 

P.O.V.
Mentre vado in aula vedo Charlie sbattere contro gli armadietti Belle, la splendida capo cheerleader per cui ho una cotta secolare. Così, una volta che Charlie è sparito, mi avvicino alla ragazza per soccorrerla.
- Ehi Belle tutto bene? -
Mi chino accanto a lei e cerco di prenderla per un braccio per aiutarla ad alzarsi.
- Non toccarmi! Non ho bisogno dell’aiuto di uno come te -
Cerco di aiutarla ad alzarsi ma lei mi scaccia come se il mio tocco fosse veleno.
- Ti ho detto non toccarmi! Sei anche sordo oltre che nero e povero? -
Ecco questo è il motivo per cui non le ho ancora detto che mi piace. Lei mi odia.
- Volevo solo aiutarti -
- Sì certo. Sparisci c’è più possibilità che scopi con Charlie che con te! -
Io me ne vado a testa bassa. Lei non mi considererà mai.
Durante il pranzo non sono molto partecipe dei discorsi degli altri perché mi sento uno schifo. La situazione con Belle mi sta stressando, forse perché è solo nella mia testa. Non so che fare.
Come tutti i giorni dopo le lezioni torno nella catapecchia in cui vivo con la mia numerosa famiglia. Fino a qualche tempo fa sarei andato da Ollie ma lui ultimamente è molto impegnato, a fare non so cosa.
Guardo una foto di noi sette al campo da basket e mi trovo pensare a Mirko. Chissà che sta facendo, chissà come si trova, chissà se è davvero vivo e in Europa. Non voglio rischiare di morire senza ammettere la verità.
È ora di crescere.

 
Noah P.O.V.
Prima di preparare la cena per le mie sorelline accendo il computer per mandare un’altra email a Mirko. Non so se leggerà mai le mie email ma io continuo ad inviargliele perché ho bisogno di sentirlo vicino. Quindi di certo io non mi aspetto di trovare una sua risposta alla mia prima email, così resto leggermente sconvolto nel vederla e ancora più sconvolto nel leggerla.
“ Caro fratello mio,
non sai quanto io soffra per la tua mancanza ma sono dovuto partire per stare bene. Lo so che vi ho tenuto nascosto ciò che stavo passando ma voi non avreste potuto capire. Di a Meggie che le voglio bene, che mi manca tanto e che mi sento uno schifo per come l’ho trattata.
Mi sono comportato come il peggiore dei bastardi con lei che non ne aveva alcuna colpa, è l’amica più cara che io abbia. Mi dispiace non avere mai avuto il coraggio di essere me stesso o di dire a voce ciò che provavo ma dovevo fare il duro o sarebbero crollate tutte le mie maschere.
Questa sarà l’unica email a cui risponderò perché credo che tu debba dimenticarmi, e ti prego di non mandarmene più, così da per permettermi di fare lo stesso.
Ti amo
Mirko”
È? Cosa è successo? Che mi sono perso? 

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Capitolo 5
*** Devon, l'idiota ***


Devon, l’idiota
 
Wes P.O.V.
Passano i giorni ed io non ho il coraggio di dire a Belle che mi piace molto, e più cerco Oliver per chiedergli un consiglio meno lo trovo.
Ormai è passato quasi un mese dalla scomparsa di Mirko, di cui non sappiamo ancora nulla, quando finalmente in un corridoio riesco a scorgere quello che dovrebbero essere il mio migliore amico.
- Ollie! -
- Ehi Wes mi cercavi? - mi chiede lui come se nell’ultima settimana non fossi arrivato anche a fargli le poste sotto casa per parlargli. Averlo mai trovato!
- Sì, da circa un mese. Che fine avevi fatto? -
- Sono stato piuttosto impegnato ultimamente -
- Non starai studiando troppo? - gli chiedo io supponendo che il motivo di tanti impegni sia l’ultimo anno di liceo.
- Non passo tutto il tempo a studiare, sto uscendo con una persona -
Ok, questa non me la aspettavo. Ollie non è mai stato un tipo molto socievole, o almeno non con le ragazze. Così mi impiccio - Chi? -
- Non posso dirti nulla per ora. Siamo in una delle fasi più critiche di un rapporto. La conoscenza reciproca -
- E hai paura che io mi intrometta. Ok, ho capito. Ne starò fuori - Cambio  argomento capendo che non vuole scucirsi con me. Non so perché ma sento odore di bugie - Comunque ti stavo cercando perché non so come dire a Belle che mi piace -
- Tu, ragazzo palesemente afroamericano, vorresti dire alla ragazza più razzista e stronza della scuola che ti piace. Se non hai più voglia di vivere ti aiuto io, noleggio un camion e ti passo sopra. Sarà meno doloroso che sopportare le prese in giro di Belle da qui fino al diploma! -
- Tu non la conosci , Belle non è così male -
- Come fai a saperlo visto che nemmeno tu la conosci? Scusa se io non riesco a vedere in lei niente di buono, per me Belle è solo la stronza che si approfitta delle sofferenze altrui. Quella cretina chiama Meggie mantide religiosa! -
Ok, magari Belle non è buona o santa, ma è davvero bella e sono certo che abbia un cuore. Il suo  problema è che adora fare la stronza.
- È che lei ha un modo macabro di scherzare - cerco di giustificarla io. Sono proprio cotto!
- Wes se vuoi andare a darle un buon motivo per pigliarti per il culo per sempre, vai -
- Cos’è sei geloso? -
- Di chi? Di quella troia? -
-Deve ricordarti che tu hai perso la verginità con una stripper? -
- Che credo si sia fatta comunque meno uomini di Belle - Che cavolo gli prende oggi al mio migliore amico?
- Ollie non ti riconosco più! Ultimamente sei cambiato -
- Sarà perché nel giro di ventiquattro ora ho rischiato di essere stuprato, ho cominciato l’ultimo anno di liceo e un mio caro amico è scomparso -
Non avevo pensato che magari quella notte potesse ancora tornare a perseguitarlo. Dopo la scomparsa di Mirko tutti ci siamo preoccupati di Meggie e ci siamo dimenticati di cosa fosse successo qualche ora prima.
- Ollie io … - non so che dire…
- Wes se hai bisogno di aprirle il tuo cuore fallo! Io ti vorrò bene comunque e ti starò accanto quando lei si prenderà gioco di te. Perché sai che lo farà! -
- Grazie - Abbraccio Ollie e vado a cercare Belle, sinceramente avevo dimenticato l’incidente Costant.
Non è che Ollie è sparito perché si è chiuso in casa per paura del mondo? Domani prometto che mi occupo di lui ma oggi ho deciso che dirò la verità a Belle.
Vado alla ricerca della nostra capo cheerleader che, stranamente, trovo nello spogliatoio delle Sweeties. Non ci voleva un genio per capire che sarebbe stata qui, lei è sempre qui.
Appena entro nello spogliatoio sento dei gemiti e senza nemmeno il bisogno di cercarla la vedo. È poco distante da me, a dividerci c’è soltanto una fila di armadietti, ha le gambe avvolte attorno ad un ragazzo  che la tiene sollevata e dalla posizione dei pantaloni di lui, calati intorno alle caviglie, non mi ci vuole molto a capire cosa stanno facendo.
Ollie ha ragione, Belle è un troia. Prima che io riesca ad andarmene il ragazzo si gira e sbatte Belle contro gli armadietti più lontani da me. Ora posso vederlo meglio, prima lei lo copriva del tutto, è piccolo ma molto muscoloso ed ha i capelli corti rossicci. Non mi ci vuole molto per riconoscere Devon, uno dei miei più cari amici.
 
 
Devon P.O.V.
La mia vita è un vero schifo! Credo di essere l’essere umano più sfigato sulla faccia della terra!
Faccio parte di un gruppo di 7 idioti diversi quanto i colori dell’arcobaleno e sono il più sfigato di tutti.
Eppure si passa dal razzista al ragazzo di colore, dal palestrato tutto muscoli al ragazzo androgino, dal nano allo spilungone. Il tutto passando per il nerd che impedisce a tutti noi di essere bocciati.
Non so come sia possibile che io sia il più sfigato di questo gruppo! Cavolo, Charlie e Mirko sembrano delle donne piuttosto brutte, Mash è un idiota, Noah pensa con il suo cazzo e Wes e Ollie tubano peggio dei piccioni in amore.
Ma per quanto loro siano degli innegabili sfigati io sono alto un metro e cinquant’otto, e sembra che questo sia peggio di tutto il resto.
Il motivo per cui mi sento tanto una merda è che sono innamorato di una ragazza da più di un anno ma lei ha preferito un tipo androgino alto un metro e novanta e con i capelli biondo slavato. Come sia potuto accadere non riuscirò mai a spiegarmelo, forse centra il fatto che lei ancora oggi non sa di piacermi.
Quando lui si è finalmente fatto fuori da solo io ho stupidamente creduto di avere qualche speranza. Purtroppo per me, poi, lei sembra preferirli androgeni.
Cazzo l’ho vista abbracciare Charlie! Ok, questo è successo un mese fa ma io non mi sono ancora ben ripreso così passo il mio tempo libero, che non è subito poco, a scoparmi Belle, quell’oca della capo cheerleader, e tutte le sue Sweeties.
Sinceramente io Belle non la sopporto, come quasi nessuno in questa scuola, ma a letto è piuttosto brava e io ho bisogno di cancellare dalla mia mente l’immagine di Meggie e Charlie insieme.
 
Dopo l’ennesima scopata con Belle contro gli armadietti dello spogliatoio delle Sweeties raggiungo gli altri al nostro tavolo in mensa, dove però trovo solo un Wes piuttosto depresso.
- Che hai amico? -
- Niente -
Per rispondermi non ha nemmeno alzato il capo. Così visto che anche se lui considera solo Oliver io gli voglio comunque molto bene cerco di farlo parlare.
- Lo so che è Ollie il tuo migliore amico e non io, ma visto che ultimamente lui è tipo scomparso mentre io sono qui potresti parlarne con me di questo niente -
- Davvero Devon non è niente. È solo che la ragazza che mi piace non mi cagherà mai -
- Fai come me, se lei non ti vuole scopatene un’altra, o anche più di una, per dimenticarla -
- Wow, certo che tu sei davvero un porco! -
- Perché? Credi che Belle voglia qualcosa di più del sesso? -
- Di certo non da un ragazzo di colore -
- È lei la ragazza che ti piace?- chiedo sconvolto - Ma Belle è razzista peggio di Mash! -
- Lo so, però volevo comunque dirglielo perché la speranza è l’ultima a morire. Così oggi mi sono fatto forza e sono andato a cercarla per parlarle -
- Dimmi non che non sei andato a cercarla anche nello spogliatoio delle Sweeties -
- Ovvio che sì - dice Wes senza alcuna emozione ed io capisco che ci ha visti.
- Mi dispiace Wes, non l’avrei mai fatto se avessi saputo cosa provavi per lei. Da ora in poi le starò alla larga -
- Non devi -
- Wesley io non provo nulla per Belle, anzi ho mille ragioni per mandarla a spendere. Il primo è che quella cretina chiama Meggie mantide religiosa! -
- E questo ti interessa perché … - Lascia la frase in sospeso, probabilmente per spingermi a finirla per lui, ma, visto che io non dico nulla, lui riprende a parlare - Non mi sembra che voi siate mai stati grandi amici! Anzi quando Mirko si è messo con lei hai smesso di parlare anche con lui -
- Il mio rapporto con Meggie non è affar tuo! - Le mie parole, o forse il tono con cui le ho dette, devono avergli acceso una lampadina perché la sua domanda successiva è più precisa.
- È lei che vuoi dimenticare? -
- Sì, ma a lei piacciono uomini decisamente molto diversi da me. A lei piacciono i tipi androgini -
- Mirko non è così androgino -
- Sì che lo è, ma lo maschera bene per via dell’altezza. E poi ora Meggie sta con Charlie, e se non è androgino lui chi lo è! -
Ringrazio il cielo che il suddetto ragazzo in questo momento non sia a portata di orecchio, perché per quanto non abbia di certo un viso, o un fisico, mascolino i muscoli non gli mancano e se mi sentisse fare un’affermazione del genere mi riempirebbe di botte.
- Devon guarda che fra Meggie e Charlie c’è solo un’ottima amicizia come fra me e Ollie e fra Noah e Mirko - Che lui e Ollie siano solo amici non ci credo manco! Quei due sembrano sempre in amore!
Prima che io possa ribattere qualcosa Meggie arriva e si siede al nostro tavolo - Ciao ragazzi -
- Ciao Meggie -
- Dove sono gli altri? - chiede la ragazza e io scrollo le spalle mentre addento il mio pranzo.
Wes invece espone le varie attività del resto del gruppo. Non immaginavo che sapesse dove trovare quasi tutti.
- Noah sta sondando le Sweeties per trovarne una da portare al ballo d’inverno … - Cazzo è vero che manca meno di un mese al ballo d’inverno! Chissà se riesco a convincere Meggie a farle da accompagnatore? - … Charlie è dovuto andare dal preside per convincerlo che non vuole espellere Mash anche se lui ha quasi defenestrato un bidello mentre Ollie è scomparso di nuovo -
- Ollie sarà con la sua ragazza - Si certo, Ollie con una ragazza! Se credi a questa te ne racconto un’altra!
Vedo Wes sorridere a Meggie come se si fosse fatta ingannare - Vedo che ha rifilato anche a te questa scusa. Prima ha cercato di farmi credere che il motivo delle sue continue sparizioni è una ragazza però quando gli ho chiesto di farmela conoscere ha inventato una scusa. Credo che la verità sia un’altra, non vorrei che dopo ciò che è accaduto al Carambola più di un mese fa Ollie si sia chiuso in casa per paura del mondo -
- Wes mi spiace contraddirti ma Ollie ha davvero una ragazza e non ho avuto bisogno che me lo dicesse lui per saperlo, mi è bastato sentire il profumo di lei addosso a lui. Ultimamente il nostro Ollie indossa Eau de Cartier -
- Ollie non ha mai usato profumi -
- Appunto Wes perciò, per quanto questo sia un profumo unisex credo lo indossi lei, visto che lui non ha mai portato profumi -
- E se il motivo per cui ce la nasconde è che non è una lei? -
La mia innocua domanda scatena il caos! Che colpa ne ho io se non credo che Oliver sia molto etero. Infondo il profumo è unisex quindi potrebbe benissimo averlo indossato un uomo.
- Devon! Come puoi anche solo pensare una cosa del genere! -
- Sei il solito idiota - Perché sembra che io lo abbia offeso pesantemente?
- Che ho detto di male? Ho solo ipotizzato che magari quello che il nostro Ollie ci nasconde è che preferisce i maschietti. Se considerate quale razza di idiota è il nostro capo è normale che Ollie abbia paura di ammetterlo -
- Ollie non è gay. Devon ricordati che ha perso la verginità con una delle stripper più prosperosa e sexy dell’Is boy -
- Che è talmente figa che chiunque se la scoperebbe! -
- Devon è possibile che tu sia sempre così idiota -
Meggie si alza e va da Noah, che ci stava raggiungendo, e lo abbraccia. Lui mi guarda, ringhia, e se la stringe al petto.
- Mi spieghi cosa ho detto di male? -
- Ollie non è gay -
- Continui a ripeterlo ma se lo fosse ci sarebbe qualcosa di male? -
Wes non risponde ed io riporto l’attenzione su Noah che se ne sta andando con la mia Meggie.
- Perché la deve toccare? -
- Mmm - credo che Wes non mi stesse cagando, probabilmente sta ancora pensando alla questione Ollie.
- Perché Noah deve toccare Meggie? Non può starle a distanza come ha sempre fatto? -
- Noah non farebbe mai nulla con Meggie per rispetto a Mirko, che è poi lo stesso motivo per cui fino ad ora le è sempre stato abbastanza lontano -
- ok, ma perché ora la sta abbracciando? -
- Per rassicurarla. Devon mettiti nei panni di Meggie, il suo ragazzo è partito per l’Europa senza dirle nulla e non si è fatto più sentire. Per di più, a causa di Belle, mezza scuola crede che lei lo abbia ucciso. Per meggie questo non è proprio un bel periodo, sta soffrendo molto e Noah è quello che la capisce meglio. Anche lui tiene molto a Mirko e anche lui è stato abbandonato senza una parola -
- Ehi ragazzi. Di che parlate? - Noah e Meggie dopo essersi allontanati per parlare sono tornati al tavolo me mentre lui è sereno come finge di essere dalla partenza di Mirko lei è triste. Noah deve averle detto qulcosa di brutto, probabilmente riguardante Mirko.
- Di donne. E voi? - chiedo a Noah.
- Di Mirko. Si è messo in contatto con me tramite sua madre per farmi dare un messaggio a Meggie da parte sua -
- Mirko ha voluto farmi sapere che mi ama, che gli manco e che non vede l’ora di tornare. Non ha avuto il coraggio di dirmi che sarebbe partito per mesi ma non per questo non mi ama -
Io guardo MeggieMeggie che si sta sepzzando e capisco qual è la cosa giusta da fare.
- Mirko tornerà perché ti ama e fino a quel momento noi ti staremo accanto perché ti vogliamo bene -
Lei scoppia a piangere a mi abbraccia - Mi hai commossa, non ti credevo così … -
- Giù le mani dal mio ragazzo, mantide -
Quanto poco mi mancava la voce di Belle!
- Da quando stiamo insieme? -
- Da quando stiamo per avere un bambino -
Meggie cerca di tenermi ma io cado lo stesso dalla sedia, dritto steso sul pavimento. Wes e Noah mi rimetto di peso sulla sedia ma io non me ne accorgo nemmeno, sono praticamente inerme.
- Devon, Devon … - sento la voce ovattata di Meggie chiamarmi ma non riesco a dire nulla.
Il mio mondo mi è crollato addosso, la mia vita è finita. Non ho ancora diciotto anni, non ho un diploma e sto per avere un figlio. E come se non bastasse sto per averlo con un emerita stronza! 

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Capitolo 6
*** Mash detective ***


Mash detective (detto anche Prendiamo in giro Mash tutti insieme)
È passato più di un mese dalla scomparsa di Mirko e la situazione si sta pian piano assestando. Ora il mio problema più grande è l’avvicinarsi del ballo d’inverno che io considero uno strazio.
Questo ballo, idealmente, nasce per permettere lo scambio di ruoli, infatti in questi balli sono le ragazze che invitano i ragazzi mentre tradizionalmente, come in quello di fine anno, è il contrario. Purtroppo però, quella che per tutte le ragazze è un occasione stupenda diventa per me un supplizio.
Christie comincia, più o meno un mese prima, ad inseguirmi per chiedermi di accompagnarla ed io un po’  mi nascondo e un po’ invento scuse per non dover andare a questo ballo con lei.
Quest’anno ovviamente non fa eccezione e Christie mi sta già perseguitando ma io non ho più voglia di scappare. Così appena la vedo cercarmi la aspetto e la saluto come se niente fosse.
- Ehilà Christie -
- Charlie oggi sei stranamente cordiale con me. Come mai? -
- Non ne posso più temerti -
- Non devi. Non ti sto cercando per ucciderti ma per invitarti al ballo -
- Oh lo so, mi perseguiti tutti gli anni in questo periodo. Ma quest’anno ho deciso di accettare - Christie mi getta le braccia al collo e io cerco di divincolarmi - Ti prego Christie io verrò al ballo d’inverno con te ma questo non vuol dire che stiamo insieme. Ci andremo come amici, balleremo, rideremo e berremo come spugne -
- Ok, prometto che non ti starò addosso e che mi renderò decente per il ballo -
- Christie non mi interessa come ti conci, l’importante è che non mi stressi troppo -
Mi libero di lei ed entro in classe dove vedo Mash aspettarmi seduto al nostro banco con i piedi su di esso. Appena mi vede Mash sogghigna e mi fa l’occhiolino. Fantastico! Mash ha sentito e ora mi prenderà per il culo a vita!
 
 
Mash P.O.V.
Non so perché ma da quando Mirko è scomparso mi sembra che tutti mi stiano nascondendo qualcosa, forse lo facevano anche prima ma avevo il mio vice che si occupava di tutto mentre ora sono solo.
Charlie passa molto tempo con Meggie per farle compagnia e ora sembra anche che andrà al ballo con quella straccia balle del giornalino scolastico. E più lui sta con loro meno sta con me e mi manca molto, cosa non molto da uomo lo so, ma è così.
Noah è sempre stato vicino solo a Mirko e ora si è completamente isolato dal resto di noi, Wes è a terra, ma quello è colpa di quella troia di Belle e Ollie poi è quasi scomparso, nessuno sa dove passi il tempo quando non è a scuola, e a volte nemmeno quando è a scuola. Non so se preoccuparmi.
E infine c’è Devon, il quale povero sta per avere un figlio con la peggiore delle arpie. Questa storia lo ha giustamente stravolto ed io non so come aiutarlo, anche se vorrei fare tanto per lui.
Più il tempo passa più ho la sensazione che mi manchino dei tasselli per unire tutti i puntini e venire a capo di questo mistero. Perché mi sembra che tutti mi nascondano qualcosa e che mi prendano in giro? Tutto è cominciato con la scomparsa di Mirko quindi partiamo da lì.
 
La scomparsa di Mirko è avvenuta subito dopo l’incidente Costant Noble così come prima cosa decido di andare da lui, secondo me quel coglione sa qualcosa perciò è mio compito farglielo sputare.
Dopo le lezioni vado a casa per far credere ai miei genitori che passerò il pomeriggio in camera a studiare. Da qui sgattaiolo fuori dalla finestra e attraverso il giardino fino al muro che separa le due tenute, lo scavalco poi mi arrampico su per il pergolato fino alla finestra di Costant.
Da ragazzi lo facevamo sempre, per far credere alle nostre madri che eravamo in camera a fare i compiti uscivamo dalla finestra e ci arrampicavamo fino a quella dell’altro. Prima che cercasse di toccarmi eravamo davvero molto legati.
Entro dalla finestra e vedo subito Costant sollevare la testa dal suo computer per guardare chi è entrato. È sul letto ma sembra essersi ripreso dalle percosse di quella sera e io ovviamente infierisco.
- Vedo che ti sei ripreso … La prossima volta vedrò di dartele più forte -
Costant fissa me poi la finestra, poi di nuovo me. Sembra quasi come se non riuscisse a capire qualcosa.
- Sai che ci sono le porte? - Sinceramente non so nemmeno dove sia la porta di casa sua, non l’ho mai usata.
- Se hai ancora voglia di scherzare vuol dire che te ne ho date davvero troppo poche -
- Che vuoi da me? Ho già chiesto scusa a Oliver da tempo per quanto è accaduto quella sera, quindi non capisco tu che ci fai qui -
- Risposte Costant -
- Visto che tu sai il mio nome che ne dici di presentarti così almeno siamo sullo stesso piano -
Io mi giro verso la finestra  e comincio a capire cosa non capiva. Non mi ha riconosciuto quindi non ha capito perché sono entrato dalla finestra. Avrà capito che c’entro con il casino Oliver perché parlavo di averlo picchiato.
- Cazzo ti sei scopato talmente tanta gente che non riesci a riconoscere uno a cui hai toccato il pacco? Idiota sono il tuo vicino! -
- Marky? -
- Cazzo quanto non mi mancava questo soprannome! -
- Cavolo è da prima del liceo che non ci si vede! Come stai? - Credo di avere lo sguardo sconvolto perché lui si mette a ridere e mi passa una sedia - Siediti. Che hai? -
- Per te è come se non fosse successo nulla! -
- Te l’ho detto con Oliver ho già risolto, se mi ha perdonato lui puoi farlo anche tu. Ora che mi ricordo mi aveva detto che fra i suoi amici c’eri tu ma sinceramente quando parla non è che io poi lo ascolti così tanto -
- Nessuno lo ascolta davvero, comunque lui non c’entra con il mio sconquassamento. Costant tu fai come se nulla fosse accaduto ma non so se te lo ricordi nell’estate prima della seconda media tu mi ha toccato il pacco -
- Tu eri in seconda media, io dovevo cominciare il liceo -
- Cosa cambia? -
- Avevo quattordici anni Marky! Ero eccitato e avevo voglia di toccarti -
- Perché io? -
- Perché eri il mio ragazzo - Mi bloccai.
Ok, che mi sono perso? Non ricordavo questa parte.
- Costant … io non ero il tuo ragazzo … eravamo solo amici … o almeno lo eravamo per me -
- Ma eri sempre con me … ti facevi coccolare … a scuola mi offrivi sempre il tuo pezzo di dolce … -
- Costant sono allergico alle noci ecco perché ti davo sempre il mio  dolce, non volevo rischiare. E in quanto al resto, ho due genitori emotivamente costipati e rompiscatole. Fuggivo sempre qui perché tu mi abbracciavi e mi dicevi che ero il migliore, venivo qui perché qui mi sentivo apprezzato -
- Merda! Tu cercavi un fratello ed io ho frainteso tutto. Cazzo Marky, mi dispiace … -
- Scusa se non credevi di aver sbagliato perché sei sparito dalla mia vita? Come per altro ti avevo chiesto -
- Beh, dopo che tu mi ha sbattuto a terra e sei corso via ho pensato che ti servisse un po’ di tempo per razionalizzare l’accaduto. Purtroppo non sapevo che i miei genitori mi avevano iscritto in un collegio fuori città e che sarei dovuto partire entro pochi giorni. Quando sono tornato l’estate dopo non sapevo se avvicinarti o no, tu sembravi stare così bene senza di me che non ho avuto il coraggio di dire nulla -
- Ecco perché non ti ho più visto! -
- Sì fra collegio e viaggi, sono anche stato per un anno in giro per il mondo, sono più di cinque anni che non mettevo piede in città! -
- Sei stato in viaggio per il mondo? -
- Sì, dopo il diploma io e la mia fiamma del momento abbiamo fatto un giro intorno al mondo conclusosi con lui fra le braccia di una drag queen -
- Perché era un lui? -
- Mash, io so da quando ho 14 anni di essere gay, altrimenti non avrei mai pensato che stessimo insieme -
- Gah - dico con la faccia più schifata del mio repertorio e lui scoppia a ridere.
- Comunque Marky perché sei qui? Non so perché ma non credo che il motivo della tua visita sia il nostro passato comune -
- No infatti. Non so se ti ricordi quanto è avvenuto la sera del casino con Oliver … -
- Sì, e come ti ho già detto ho già chiarito con lui la situazione -
- Bene ma non è questo il motivo per cui sono qui. Quella sera con noi c’era anche un ragazzo dai capelli biondo slavato semi lunghi, non so se lo hai notato. Mirko non è un tipo che passa inosservato ma quella sera è stato l’unico a non mettersi in mezzo quindi potresti non averlo visto -
- Mash io ero ubriaco fradicio l’unico di cui mi ricordo è Oliver, e solo perché il tuo amico soffre del complesso della crocerossina -
Solo in quel momento mi accorgo che il suo cellulare sta vibrando per qualcosa come la ventesima volta da quando sono qui e visto che quell’aggeggio mi da sui nervi gli chiedo educatamente di rispondere.
- Pensi di rispondere o posso direttamente lanciarlo giù dalla finestra? Questo vibrare incessante mi sta dando ai nervi e non vuoi sul serio vedermi incazzato -
Costant ride e digita qualcosa sul telefono che si ammutolisce ed io lo guardo male. Solo io ci metto ore per convincere la gente a lasciarmi vivere?
- Come hai fatto? -
- Ho detto al mio ragazzo che sono troppo impegnato al farmi un bel manzo per occuparmi di lui e che perciò non doveva rompere -
- Che? Io non verrò mai a letto con te! -
- Potrà sembrarti strano ma lo avevo intuito e infatti stavo scherzando. Era un mio amico e gli ho semplicemente scritto che stavo lavorando. Cosa che stavo davvero facendo prima che tu entrassi -
- Scusa, ho capito, arrivo al dunque in un attimo. Quel ragazzo biondo che ti dicevo, Mirko, è scomparso subito dopo quanto è accaduto quella notte, nel senso che poche ore dopo è partito per l’Europa senza dirci nulla, ed io ho la sensazione che centri tu -
- Sensazione errata. Sul serio Marky io non conosco il tuo amico, non so perché sia scomparso e non credo di centrare con la scomparsa, almeno non direttamente. Non è che il tuo amico si sia spaventato scoprendo quanto sei violento? -
- Chi? Mirko? quello che provocava apposta dei ragazzini innocenti così che loro lo attaccassero e Noah, sempre al suo fianco per difenderlo, li pestasse a sangue? Questo è il tipo di ragazzo che dovrei aver spaventato? -
- Wow, cos’è il tuo amico è eccitato dalla violenza? Nel caso presentamelo lo violento io! -
- Lo trovassi! -
- Comunque io non centro ma visto che avete detto che ama la violenza forse centra il motivo per cui non ha partecipato al picchia Costant quella notte. Sai mi sembra strano che un tipo che ama tanto provocare risse non partecipi ad una in difesa di un suo amico -
- La cosa è strana ma giustificata, quella sera dopo la nostra festa di fine vacanza Mirko doveva finalmente perdere la verginità con la sua ragazza. Non ha partecipato per non avere dei lividi o dei tagli per la loro prima volta -
Costant mi guarda con la tipica faccia di chi ha capito tutto e vuole che ci arrivi da solo ed io ci arrivo sul serio.
- Cazzo! La notte con Meggie! -
- Direi che non deve essere stata un granché come prima volta se lo ha portato a fuggire in Europa -
- Grazie Costant, mi sei stato stranamente utile. Ora so da chi andare -
Do un bacio sui capelli di Costant, come faceva sempre lui con me da bambino, poi me ne vado saltando giù dalla finestra da cui ero entrato.
- Ci sono sempre le porte! - Lo sento urlarmi dietro ed io gli rispondo come facevamo da bambini quando le nostre madri ci sgridavano.
- Non per noi -
Lo so che probabilmente me ne pentirò presto ma mi mancava il nostro rapporto e mi piacerebbe provare a ricostruirlo. Anche se coccole per coccole posso sempre chiedere a Charlie!
 
Il giorno successivo a scuola cerco Meggie per chiederle con il tono più gentile ed educato che conosco che cazzo è successo quella notte che ha portato Mirko a fuggire in Europa. Ok, forse è meglio se chiedo aiuto a qualcuno che almeno finga di avere un po’ di buone maniere. Così passo a cercare Charlie!
È normale che un uomo perfettamente etero passi metà del suo tempo libero a cercare un suo compagno e a pensare a delle scuse per passare del tempo con lui? Charlie è unico, è gentile e raffinato, ha un profumo fiorito e un sorriso dolcissimo.
Come si fa a non pensare sempre ai suoi occhi verdi o ai suoi riccioli morbidi? E quel culetto che sembra scolpito per essere toccato? Alla vista sembra meglio di quello di Belle!
- Charlie … Charlie … - giro per i corridoi della scuola alla ricerca del mio amico e lo trovo dopo un po’ appoggiato agli armadietti che guarda la porta del bagno degli uomini come se volesse nascondercisi e lo capisco.
Fra lui e la porta c’è Christie che sta sproloquiando sul ballo, sulla sua organizzazione e sull’articolo che ha intenzione di scrivere su di esso. Rido e acchiappo Charlie tirandomelo contro.
- Christie sparisci, ho bisogno di parlare con Charlie da solo -
- Si Mash vado - Christie si sporge per dare a Charlie un bacio sulla guancia - Noi, Charles ci vediamo più tardi -
Charlie le fa un gesto di saluto e si appoggia completamente contro il mio petto - Perché ho la sensazione di essere caduto dalla padella alla brace? -
- Ehi, io sono una compagnia migliore della sua -
- Non lo so, a te devo ascoltarti con lei posso fingere -
- Non rompere! Ho bisogno di te per la questione Mirko. Ho pensato molto al motivo della sua partenza e sono arrivato ad una conclusione sensata ma ho bisogno di te per raccogliere la prova che mi serve per assicurarmi di aver ragione -
- E a quale grande e saggia conclusione sei giunto? -
- Che con la partenza improvvisa di Mirko centra la nottata con Meggie. Quella sera quei due dovevano fare sesso insieme per la prima volta, la prima in assoluto per il nostro biondino, e la mattina dopo invece di fare i piccioncini lui sparisce? Quella nottata deve centrare! -
- Credi che qualcosa non sia andato per il verso giusto? -
- Esatto! Ora ho bisogno che mi aiuti a interrogarla perché io ho il tatto di un elefante e non vorrei farla piangere -
CHerlie sbuffa una risata - Ok andiamo, ma ti prego comportati come se avessi un cuore. Mirko potrebbe essere scappato per qualcosa accaduto quella notte ma non dobbiamo fare sentire in colpa Meggie per questo. Ricorda che mezza scuola la chiama ancora mantide religiosa non mettiamoci anche noi a fargli credere che sia colpa sua -
- Giuro che posso farcela -
- Ne dubito ma andiamo -
Troviamo Meggie poco lontano che sta chiacchierando con Oliver e Wes i quali la ignorano anche se lei non sembra essersene accorta. Il primo sta messaggiando con chissà chi mentre Wes è ancora in crisi depressiva per Belle.
- Meggie potremmo parlarti? -
- Certo, forse almeno voi mi ascolterete! - Ok, si era accorta di essere ignorata.
Ci allontaniamo con lei diretti in mensa per fregare qualcosa di ciò che le cuoche stanno preparando per il pranzo.
- Meggie stavamo pensando a Mirko e alla sua scomparsa e ci siamo ricordati che la sera prima doveva essere una serata importante per voi e ci siamo chiesti come sia andata -
- Come ogni prima volta, un casino adorabile - sorride lei.
- Meggie posso farti una domanda senza che tu ne rimanga sconvolta? -
- Vai Mash! Non preoccuparti per me ti conosco e so che non sei scontroso apposta, sei solo … Mash -
- Bene. Secondo te quella notte potrebbe essere successo qualcosa che possa averlo spaventato abbastanza da farlo scappare? -
- Io ricordo che la mattina dopo sembravi molto spaventata per la sua assenza come se sapessi che qualcosa poteva non andare -
- Ok, qualcosa di strano c’è stato … in realtà non è così strano … solo … -
- Meggie? -
- Diciamo che è stata una prestazione un po’ faticosa perché qualcosa non faceva la sua parte -
- La prima volta un po’ di ansia da prestazione ci sta -
- E quello che gli ho detto io ma … si credo che potrebbe essere fuggito per l’umiliazione -
- Grazie Meggie mi dispiace per tutto questo -
- Charlie non è colpa vostra. Credo che Mirko nascondesse qualcosa a tutti noi, e che in realtà la nasconda ancora … -
Freghiamo delle crocchette di patate dalle cucine e scappiamo di corsa mentre gli urli delle cuoche ci inseguono per i corridoi.
 
Una volta da solo mando un messaggio a Mirko fregandomene di dove sia e del costo del messaggio, ho i soldi per pagare.
“ Idiota a noi non ce ne frega un emerito piffero se la tua prima volta hai fatto cilecca, capita a tutti, ma se non torni per il prossimo semestre io ti trovo e te ne do tante che aver fatto cilecca non sarà più il tuo più grande problema. Anche perché dovrai mangiare con una cannuccia.
Mirko sai che io non scherzo se non torni te la faccio pagare. Non mi importa cosa ci nascondi ma ci manchi perché, stupido idiota, sei un nostro amico!”
 

 
Credo che sia giunto il momento che tiriate le somme delle bugie che i nostri protagonisti si stanno dicendo a vicenda. Ognuno racconta la sua versione della verità come è normale nella vita, qui forse l’unica a dire le cose come stanno sul serio è Meggie.
Ditemi cosa ne pensate dei nostri sette bugiardi soprattutto del bugiardo per eccellenza, quello che le bugie riesce a raccontarle anche senza esserci. Mirko!

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Capitolo 7
*** Ballo d'inverno ***


Ballo d’inverno
Manca una settimana al ballo d’inverno e questo vuol dire che la maggior parte delle ragazze sono sovraeccitate dall’avvicinarsi dell’evento.
Io avendo scelto l’unica ragazza al mondo meno femminile di me, Christie non sa neanche cos’è un estetista, credevo di essermela scampata. O almeno lo speravo!
Invece ora pure Christie si sta ammattendo, anche se il suo problema non è lo shopping o gli accessori ma il gossip e le news sul ballo. E, ovviamente, tutto questo sta facendo ammattire me!
- Charles mi stai ascoltando? -
Ah sì c’è anche questa bellissima novità, a Christie sembra piacere chiamarmi Charles. Io non mi chiamo Charles!
- Scusa Christie, pensavo - dico io che non ho mezza voglia di starla ad ascoltare.
- A che? -
Ma quanto può essere rompiballe una persona da uno a dieci?
- Nulla che centri con te -
- Beh, visto che sei con me prova a pensare a qualcosa in cui centri io -
Quindici!
- Christie conosci le regole, io vengo al ballo con te a patto che tu non mi stressi -
- Sì -
- Bene, allora io vado -
Sparisco dalla vista di Christie prima che lei possa trovare il modo di bloccarmi di nuovo e mi metto a girare per la scuola alla ricerca di qualcuno della gang. Non ci metto molto a trovarne qualcuno. Basta non cerarli in classe!
Attaccato ad un armadietto trovo Devon che finge di ascoltare Belle mentre guarda nel vuoto. Non troppo lontano, in direzione dello sguardo di Devon, ci sono Meggie, Ollie e Wes che chiacchierano fra loro. Io passo per un secondo lo sguardo fra i due gruppetti poi vado verso questi ultimi.
In realtà la scelta era quasi obbligata, odio Belle.
- Hey ragazzi come va? - chiedo al trio con leggerezza.
- Va che siamo soli per il ballo. Tu ci sarai? -
So perfettamente perché me lo chiedono, in questi anni ho trovato tutte le scuse possibili per disertare i balli scolastici e ci sono sempre riuscita. Ma quest'anno, visto che è l'ultimo, ho deciso di partecipare. Voglio vivere l'ultimo anno in tutto il suo splendore.
- Sì, quest'anno ci sarò. Sarò l'accompagnatore di Christie -
- Wow, ecco come rovinarsi la festa -
- Almeno una volta in quattro anni ero obbligato ad accompagnarla -
Non che io sia certa che la cotta di Christie duri fin dal primo anno ma credo sia così. Sicuramente al secondo anno ce l'aveva già visto che ha passato metà di quell'anno a stalkerarmi!
- E voi invece che farete? Tu, Ollie, non hai una ragazza? -
- Sì, ma non è della scuola … - Ma allora dove sparisce durante le pause se non si incontra con lei? - ... quindi non può venire -
È vero che agli esterni non è permesso venire ai balli ma il preside gli anni scorsi ha fatto spesso delle eccezioni soprattutto per noi e per quelli dell'ultimo anno, quindi quest'anno che siamo noi all'ultimo anno ci è tutto permesso. Almeno in teoria.
Credo che il motivo per cui Ollie non vuole farcela conoscere sia un'altro. Non è che nasconde qualcosa su questa ragazza?
Non è che … - Aspetta Ollie non è che sei tornato con Lilith e non hai il coraggio di dircelo? - Almeno se fosse lei si spiegherebbe il motivo di tanto riserbo.
- Oh, no no. Non potrei mai, non è il mio tipo - Aspetta, siamo sicuri che la ragazza misteriosa sia una ragazza? Cominciano a sorgermi dei dubbi.
- Chi è Lilith? - chiede Meggie che non ha mai conosciuto Lilith l'ex, stripper, di Ollie.
- La mia ex, Meggie, ma siamo troppo diversi per funzionare -
- Certo, che siete diversi. Lei è una donna e tu sei un uomo, più diversi di così non si può! - Direi che è arrivato Devon che le sue solite cretinate.
- Come mai hai abbandonato la futura neo mamma? -
- Charlie cambiamo argomento o strippo - Devon hai i nervi a fior di pelle da quando Belle gli ha mollato la bomba e, in fondo lo capisco. A diciotto anni neanche e sta per avere un figlio con la ragazza più odiosa esistente sulla faccia della terra.
- Problemi in paradiso? - chiede Ollie dolcemente.
- Disse l'uomo che esce con una “ragazza” - dice Devon con tono sarcastico e mimando le virgolette con le dita alla parola ragazza.
Comincio a credere che, forse, non siano tutte cretinate quelle che dice.
- Che intendi dire Devon? - chiede Ollie con tono talmente dolce e innocente che noi tutti lo guardiamo sconvolti.
Come può non capire i sottointesi di Devon?
- Niente Ollie, non preoccuparti - lo rassicura Devon che ha capito l'inutilità di prendere in giro un ragazzo come Ollie.
- Non mi sembra giusto accanirmi su di lui, sarebbe come sparare alla croce rossa - mi sussurra in un orecchio ghignando.
- Smettila Devon! - lo zittisco io e lui cambia argomento.
- Ah, Charlie tu e Meggie venite insieme al ballo? Ultimamente siete inseparabili! -
- Oh no, lui ci andrà con Christie mentre io ancora non lo so -
- Se non fossi incastrato con Belle ti accompagnerei io -
- Devon sinceramente preferirei andarci con Christie che con te! -
Vedo Devon rabbuiarsi e Wes cercare di cambiare argomento portando la discussione su fumetti e videogames.
Non è che il grande problema fra Devon e Mirko fosse Meggie? In fondo Devon ha cominciato a comportarsi in modo strano nello stesso periodo in cui la dolce messicana è comparsa nelle vita della nostra gang.
- Charles! -
- Parli del diavolo … -
- Scappo, Christie mi cerca e credo di sapere il perché -
- Sì, anch'io. Credo che il motivo sia lo stesso per cui Belle rompeva prima. Lo shopping per il ballo -
Scappo ma me la ritrovo dietro l'angolo
- Charles, ti ho trovato finalmente! -
La prossima volta devo farmi più furba e fuggire più rapidamente.
- Che vuoi, Chris? -
- Con chi vai a fare shopping per il ballo? -
Lo sapevo che prima o poi me lo avrebbe chiesto e così mi sono preparata una buona scusa per non accompagnarla. Ma prima che io possa rispondere l’altro straccia palle cosmico risponde per me.
- Con me! - E Mash quando è comparso? Non l'ho ne visto ne sentito arrivare - Domani pomeriggio io e Charlie andiamo a comprare i completi con un mio amico che se ne intende -
Christie se ne va ed io mi sporgo verso Mash per porgli un paio di domande che mi stanno fondendo i neuroni
- Due domande Mash. Uno quando me lo hai chiesto, due chi è questo qui -
- Ora e sorpresa -
Devo imparare a ignorarlo ...
 
Dopo le lezioni vado a casa di Mash, ovviamente con lui, così da raccogliere il suo amico e andare a comprare questi benedetti completi per il ballo. Una volta arrivati alla sua villa entriamo nel suo giardino e andiamo verso il muro di confine con la villa vicino.
- Vieni ti do una spinta per salire - si offre lui, visto che io sono più bassa e magrolina ma io rifiuto il suo aiuto.
Mi arrampico su un albero vicino al muro, salto su di esso e poi nella proprietà vicina - Pensi di raggiungermi? - urlo così che Mash mi senta e dopo poco lo vedo scavalcare e giungere al mio fianco.
- Non è che ci sono anche delle ragazze della tua specie? No, perché me le scoperei volentieri! -
In realtà sì, io. Ma questo non è ancora tempo che lui lo sappia. - Sono l’unico della mia specie -
- Peccato - dice per poi mettersi ad urlare rivolto ad una finestra - Smetti di farti bello e andiamo, ti aspetta un pomeriggio di shopping con due che odiano lo shopping -
- Che prospettiva entusiasmante - dice un ragazzo dai capelli scuri comparendo da una finestra. Mi sembra di averlo già visto, forse di sfuggita.
Il ragazzo scende arrampicandosi sul pergolato poi salta al nostro fianco.
- Ma non ti avevo rotto anche un gamba? - chiede Mash ed io, anche grazie alla risposta del ragazzo, faccio due più due. Quello davanti a me è Costant Noble.
- Si, tipo tre mesi fa - Il pugno che gli arrivo allo stomaco deve fargli piuttosto male perché per un momento si piega in due.
- Questo era per Oliver e ora andiamo - Loro si guardano e scoppiano a ridere - Scusate con comodo, poi, me la spiegate questa puntata di misteri* - dico passando lo sguardo dall’uno all’altro.
- Forse - risponde Mash ghignando prima di incamminarsi verso il negozio.
- Genio dei miei stivali non è meglio se prendiamo la tua auto? - chiedo all’idiota a capo di questa spedizione.
- Ah … Non ci avevo pensato …  Vado -
Mentre Mash si allontana Costant mi mette un braccio intorno alle spalle ed io faccio un respiro profondo per non cacciarlo a terra.
- Che cazzo vuoi da me maniaco pervertito? Non farti ingannare dall’apparenza io non sono buono e calmo come Oliver -
- L’ho notato. Ciò che non capisco è da quando Charlie Dolovan mena e parla come uno scaricatore di porto? -
- Come conosci il mio nome? -
- Facevamo le elementari nella stessa scuola e lo stesso corso di ballo -
- Non studiavo qui e non ho mai fatto ballo - Un giorno mi daranno l’oscar per la recitazione considerando che io ho fatto dieci anni di danza classica.
-  Lo so che non studiavi qui, e so anche dove studiavi Charlotte -
Mi giro con uno sguardo assassino puntato su di lui e nel guardarlo dritto negli occhi rivedo un bambinetto che giocava spesso con me. Al tempo il piccolo aveva un paio di anni più di me e gli occhi verdi come quelli di questo rompi cazzo.
Non è che? - Costa? -
- Sì principessa -
- Sono felice di rivederti ma chiamami di nuovo così e ti castro. Ah e se lo dici a qualcuno giuro che dirò a Mash che appena puoi gli guardi il culo - Lui rabbrividisce, credo che ricordi ancora quanto mena Mash in preda all’omofobia.
- Sai come trattare devo ammetterlo. Comunque non tradirò il tuo segreto anche se mi piacerebbe capire che ti è successo per trasformare una principessa in un camionista -
- I miei hanno divorziato - gli dico prima di pestargli un piede.
- Ahi, perché lo hai fatto? -
- Lo sai il perché - Odio essere chiamata principessa! - A proposito come mi hai riconosciuto dopo almeno dieci anni che non ci vediamo? -
- Per il carattere, l’aspetto e tarzan. Ti ricordavo più femminile ma comunque combattiva. La mia Charlie non avrebbe mai accettato che un ragazzo l’aiutasse a scalare un muro -
- E infatti non l’ho fatto - dico sorridendo.
- Ehi voi due volete salire - Mash è arrivato con l’auto.
Costant sale dietro mentre io salgo accanto a Mash.
- Ehi amico ricorda che se ci provi con Charlie ti spezzo tutte le ossa una a una. Ok? -
- Non preoccuparti Mash, Charlie non è proprio il mio tipo - dice guardando mi attraverso lo specchietto retrovisore e sorridendomi. Difficile che io sia il suo tipo!
Mentre facciamo shopping noto un particolare - Ottimo profumo Costant -
- Grazie è Eau de Cartier -
- Oh, lo so - …
 
La sera del ballo prendo l’auto di mio padre e passo a prendere Christie. Quando busso è lei stessa ad aprirmi la porta con addosso un abito verde bottiglia che le sta molto e i capelli sciolti e pettinati. È la prima volta che la vedo senza occhiali, sembra quasi carina così.
Dopo il ballo la riaccompagno a casa e davanti alla porta le bacio delicatamente le labbra.
- Ora non montarti la testa Chris, noi non stiamo insieme ma visto che alla fine stasera con te mi sono divertito  ho pensato di ringraziarti -
- Anch’io mi sono divertita Charlie. Anche con tutto il casino che è successo -
- Per me quello è all’ordine del giorno - Mi stringo Christie contro al petto e le do un bacio sui capelli - Sai quando non mi stressi e non mi stalkeri non sei così male -
 

Devon P.O.V.
La sera del ballo d’inverno io non riesco a divertirmi e a festeggiare come gli altri. Un po’ perché ho molti pensieri a causa del bambino e un po’ perché sono costretto a passare tutta la serata ballando con Belle quando quello che vorrei è stare con i miei amici.
Come sempre i ragazzi della gang hanno fatto gruppo e ballano al centro della sala con Christie, Meggie e qualche Sweeties, manco solo io che sono costretto a stare con Belle. Se lei almeno abbassasse la cresta e mi permettesse non dico di lasciarla da sola ma di portarla vicino a loro mi sentirei meno solo.
Vedere Mash e Noah far volteggiare le sweeties per la pista mi rende leggermente geloso. Perché io non posso essere lì con loro, in fondo Belle è il capo delle ragazze che ballano con loro. Non ne posso più di sottostare al volere di questa pazza isterica ma purtroppo ho fatto la cazzata e merito di pagarne le conseguenze.
All’ennesimo cambio di canzone chiedo gentilmente a Belle, per qualcosa come la quinta volta se possiamo andare a ballare con i miei amici.
- Come puoi pensare di unirti a loro e abbandonarmi? -
- Guarda che puoi venire anche tu -
- Non mi avvicinerò di certo alla mantide. Non mi importa se voi non ci tenete a vivere io non voglio morire! E tu non mi lascerai qui da sola perché sono la tua ragazza, incinta di tuo figlio. Non puoi abbandonarmi! -
Ma io davvero non posso più, è tutta la sera che sopporto i suoi capricci e le sue cattiverie così le dico ciò che penso.
- Non credere che io passerò il resto della mia vita in questo modo! Solo perché tu non sopporti i miei amici questo non vuol dire che io non debba frequentarli! Ora noi andremo a ballare con loro così che io possa ridere e scherzare con i miei amici. Se tu non ne hai non sono fatti miei! -
- Devon so perfettamente perché vuoi andare là e non centrano niente i tuoi amici! -
Io rispondo alle sue allusioni dicendole ciò che penso davvero di lei - Il fatto che sei incinta di mio figlio non significa che possiedi la mia vita. Ti aiuterò, lo crescerò, ti sposerò, anche se non sono poi così convinto che sia davvero mio figlio, ma non chiedermi mai di amarti. Non potrei -
Allora lei, incazzata, urla quello che non mi sarei mai aspettato che potesse sapere e perciò nemmeno urlare.
- La realtà è una, che non potrai mai amarmi perché ami quella povera puritana di Margarita Santiago! -
Mi guardo intorno e tutti si sono fermati, la sua voce stridula e acuta a superata la musica. Tutti hanno sentito. Io incazzato non mi trattengo più e le dico quello che penso davvero di questa storia.
- Non farti più vedere! Non mi importa un cazzo di te! Non mi importa un cazzo di questo bambino! Tu non sei niente! Per quanto mi riguarda puoi anche abortire, sempre che il figlio sia mio lurida cagna -
Scappo via. Sento dietro di me che qualcuno mi sta seguendo ma non me ne frega nulla. I rumori piano piano diventano ovattati, tutto si fa scuro.
Non so cosa sia accaduto. So solo che quando riapro gli occhi sono in camera mia.
 


 

* questa frase viene da un episodio del telefilm La Tata, episodio Cascando dalle cascate.


Molti nodi sono venuti al pettine anche se mancano ancora molte cose. Stiamo imparando qualche cosa in più su Costant, tipo che cosa nasconde.
Come avete potuto notare Belle è sempre più stronza ma Devon non gliele ha proprio mandate a dire!
Aspetto le vostre opinioni su questo capitolo e vi avverto che nel prossimo arriverà un nuovo personaggio.

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Capitolo 8
*** Nuova studentessa ***


Nuova studentessa
Il primo giorno dopo la fine delle vacanze di Natale per noi della banda di Mash il ritorno a scuola è piuttosto faticoso, anche se non credo che per gli altri sia poi molto meglio. Ma noi abbiamo una scusa in più visto che queste vacanze ci hanno distrutto sia fisicamente che mentalmente!
Noi della gang abbiamo passato una settimana a cercare di rimettere in piedi Devon, dalla batosta del ballo, e l'altra a sciare all’hotel in montagna dei miei zii, e ora tornare a scuola è l'ultima cosa che vorremmo fare. Queste
Io, poi, sono molto preoccupata anche per gli altri casini successi al ballo, da buoni amici noi ci siamo subito buttati su Devon ma credo che anche per Meggie quella sia stata una rivelazione di non poco conto. Poi, ovviamente, ci sono i fatti accaduti dopo; non vorrei che Christie si sia fatta un'idea sbagliata del nostro rapporto, anche se sarebbe in grande parte colpa mia.
Così appena arrivata a scuola vado alla ricerca di Meggie, evitando Christie più del solito. Durante la mia ricerca noto una ragazza dai capelli biondo chiaro che attraversa il corridoio andando spedita verso l'ufficio del preside. Non mi sembra di averla mai vista, anche se non mi è del tutto nuova, però sembra che conosca molto bene la nostra scuola. Chissà chi è?
L'ho notata subito perché si muoveva come se conoscesse benissimo la scuola, quando io ancora mi ci perdo, e perché sembrava alta quasi quanto Mash, o peggio Wes. E questo è anomalo in una ragazza!
Continuo le mie ricerche salutando Christie quando la incontro e lei mi sorride tranquilla. Che finalmente abbia capito che non mi interessa? Boh.
Dopo un po' trovo Meggie davanti all'armadietto di Mirko, spalancato e vuoto. Oh oh …
- L'hanno riassegnato … - Questo è il saluto di Meggie quando entro nel suo campo visivo - … Non credo che sia un buon segno… Non tornerà, vero? -
- Meggie io non lo so ma la possibilità c'è. Mirko è scomparso da qualcosa come quattro mesi senza mai darti notizie dirette di lui. Devi fartene una ragione cucciola, tu non sei più il suo primo pensiero. Mi dispiace -
- Lo so ma non riesco a rassegnarmi che non tornerà da me - dice tirando su con il naso e io la abbraccio.
- Meggie non è detto che non torni ma credo dovresti metterlo in conto. Perché non provi ad andare avanti? -
- Intendi con Devon? È un tale idiota -
- Forse non così tanto come crediamo noi. Forse il suo è solo un modo diverso di vedere il mondo - Ovviamente mi riferisco alle sue idee sulla mia sessualità di Ollie, che mi sono state riferite da Wes. Forse Devon non ha tutti i torti.
- Devon è uno scapestrato e un bambinone ed io ho bisogno di certezze una volta uscita da cui. Io non sono di famiglia ricca come voi altri, non ho tempo da perdere e lui non ha intenzione di crescere -
- Se è per quello neanch'io e non dovresti farlo neanche tu. È giusto cominciare a pensare al futuro, costruire qualcosa per non essere dimenticati ma questo non significa per forza ammuffire, appassire e invecchiare -
Non so se ha capito cosa intendo perché cambia argomento - Tu invecchierai se non dici la verità a Mash. Cosa aspetti? -
- Un segno dal cielo che è il momento giusto - Anche se comincio a dubitare che esista un momento giusto.
- Non arriverà. Sono quattro anni che menti loro spudoratamente, devi affrontarne le conseguenze -
- E se continuassi a mentire fino al college? Tanto nessuno di loro ci andrà, tranne Ollie, lì potrei dire la verità e ormai sarei troppo lontana per prenderle -
Non è malvagio come piano. L’ho ideato mentre eravamo via e Mash, Noah e Devon si facevano le cameriere, secondo me è l’ideale.
- Charlie non picchierebbero mai un ragazza -
- Lo so Meggie ma per loro io sono un ragazzo e credo che sapere la verità li porterà ad alzare le mani -
- Ragazzi, forza in classe -
La voce di Ollie ci risveglia dal momento salotto in mezzo al corridoio. Visto che la campanella è suonata da un pezzo ma noi la stavamo ignorando, Ollie è venuto a recuperarci e a portarci in classe.
Da quando siamo tornati dalla settimana bianca, due giorni fa, Ollie sembra molto contento, mentre quando eravamo via sembrava sempre solo e triste. Credo che gli sia mancata la sua misteriosa ragazza, che tra l’altro sono sempre più convinta sia Costant. Se solo potessi provarlo!
Non voglio offendere o ferire Ollie, o peggio fargli ricordare gli avvenimenti di quella serata solo nominando l'altro ragazzo, quindi prima di parlarne con lui preferisco avere delle prove. In poche parole o interrogo Costant o lascio perdere.
 
Quando la prof della prima ora entra non è sola, con lei c’è la stessa ragazza bionda che ho intravisto prima nel corridoio. Credo che stiamo per scoprire chi è!
- Salve ragazzi. Quest’ultimo semestre avrete una nuova compagna, anche se in realtà quasi la conoscete -
Mentre la prof parla la ragazza accanto a lei sorride ed io la osservo, mi ricorda molto qualcuno. Mi giro verso i miei compagni per vedere le loro reazioni, per vedere se anche a loro ricorda qualcuno, e vedo che tutti la stanno fissando. Ma non è questa la cosa sconvolgente, Meggie sta sorridendo alla ragazza con nessuna ruga di tristezza in volto. È la prima volta che accade da mesi, quattro mesi.
- La ragazza al mio fianco è Marika Gorbav, cugina di Mirko Gorbav il vostro ex compagno -
Ecco chi mi ricordava! Mi ero sbagliata, non è alta quanto Mash ma quanto Mirko! Ha il suo stesso fisico, i suoi stessi capelli, anche se un po’ più lunghi, e i suoi stessi tratti androgini. Più che sua cugina sembra la sua gemella.
La cosa strana è quanto conosca bene questa scuola pur non essendoci mai stata. Forse Mirko le ha fatto una buona piantina, anche se l’unica piantina che Mirko conosceva fino a settembre era quella dell’Is boy, il locale di stripper che frequentiamo.
- Salve a tutti, come ha detto la prof il mio nome è Marika e sono la cugina di un vostro ex-compagno Mirko Gorbav. Mi sono trasferita nella vostra scuola perché io e mio cugino abbiamo deciso di scambiarci le scuole per questo ultimo anno. So che vi starete chiedendo perché non sono arrivata all’inizio dell’anno scolastico, il fatto è che ho avuto qualche problema con la lingua. Io sono cresciuta nel paese d’origine della nostra famiglia, l’Ucraina quindi fino a poco tempo fa non parlavo bene l’inglese. In questi mesi ho studiato privatamente per mettermi in pari e imparare bene la vostra lingua -
Infatti bisogna dire che rispetto a Mirko sua cugina ha un accento più marcato ma bisogna anche ammettere che Mirko non aveva mai fatto un discorso così lungo, quindi il confronto non è facile.
Durante il discorso della ragazza la mia prima preoccupazione è osservare Meggie. Ho paura che i continui riferimenti a Mirko, così come la certezza che non tornerà entro fine anno possano farla soffrire. Invece la dolce messicana sta guardando la nuova arrivata con un sorriso saputo. Che mi sia sfuggito qualcosa?
Chissà che le sta passando per la testa? L’importante è che non sembra triste come poco fa!
Purtroppo non ho il tempo di concentrarmi su di lei perché accanto a me Mash sta facendo disegni osceni sul banco per poi mostrameli ghignando. Come faccia a piacermi io proprio non lo!
- Ehi Charlie - Mi chiama tirandomi delicate testate contro una spalla. Una scimmia, ho una cotta per una scimmia! - Secondo te quanto ci metterà Noah ha portarsi a letto la tipa nuova? -
Mi giro ad osservare Noah per capire come è messo e lo trovo a sbavare fissando la nuova ragazza. Noah Markus è tornato! Quasi mi mancava la sua ninfomania. Quel ragazzo impazzisce ogni volta che vede delle belle gambe, e non per forza femminile visto quanto era attaccato a Mirko.
- Considerando che questa è la cugina del suo amore platonico non credo che ci metterà molto a provarci con lei. Cazzo è sputata a Mirko! - gli sussurro sorridendo.
I nostri sguardi si incatenano per un attimo ma lui distoglie subito il suo, imbarazzato. C’è stato un momento durante la nostra settimana bianca in cui ho creduto che mi avrebbe baciato …
 
Era la notte di capodanno e noi eravamo in terrazzo a fumare sotto i fuochi d’artificio con tutti gli ospiti dell’hotel. Di solito io odio questa notte perché è l’unica dell’anno in cui sento che vorrei tornare ad essere me stessa ma quest’anno è andata peggio del solito.
Tutti i ragazzi della gang avevano rimorchiato delle tipe dell’hotel e stavano cercando di portarle in camera per concludere, ovviamente tutti tranne me e Ollie.
Io ero intenta a guardare i fuochi d’artificio appoggiata alla balconata sperando quasi di essere risucchiata dal vuoto sotto stante mentre lui fissava il telefono in silenzio credo sperando che d’un tratto si animasse da solo. Mi faceva un po’ pena ma c’ero abituata. È pur sempre Ollie!
Dopo essere stato scaricato dall’ennesima tipa Mash si era avvicinato a me con non so quale scusa e mi aveva abbracciato da dietro, accarezzandomi il collo con il naso. Dal suo fiato immaginai subito che fosse piuttosto ubriaco.
- Adoro il tuo profumo - disse baciandomi il collo, giusto sulla giugulare - Se tu fossi una donna non sai che ti farei -
- Spero di scoprirlo un giorno - sussurrai in risposta ma lui non mi sentì, troppo preso ad urlare contro due ragazzi che si baciavano sotto i fuochi.
Neanche il ritorno della sua amicizia con Costant sembrava aver migliorato la sua omofobia. Credo che ormai niente potesse migliorarla.
Comunque il momento era ormai sfumato ma mi aveva fatto capire che non potevo più aspettare a rivelargli la verità …
 
 
Oliver P.O.V.
Dopo il ballo io e Wes abbiamo portato a casa Devon ancora senza sensi. Credo che il nostro amico fosse molto più stressato di quanto noi credessimo. Se solo gli fossimo stati più vicino...
Nei giorni successivi ci siamo occupati solo di lui, mettendo da parte noi stessi per il suo bene. Ma vedendolo comunque molto a terra abbiamo pensato di organizzare un settimana di vacanza nella hotel in montagna degli zii di Charlie.
Passare una settimana sulla neve a sciare, pattinare sul ghiaccio, fare battaglie a palle di neve o snowboard giù dalla collina doveva essere un ottima terapia di gruppo per tutti, oltre a servire per unificare meglio il gruppo dopo la scomparsa di Mirko.
Ma se la terapia di gruppo ha aiutato molto Devon, che per quanto stia sicuramente ancora soffrendo per il casino che ha fatto Belle al ballo, almeno ora sa che noi gli vogliamo davvero bene, non ha aiutato me.
Ultimamente io sto vivendo una situazione piuttosto strana, non dico difficile perché infondo sto bene ho solo molti pensieri. Da dopo “l'incidente Costant Noble” , così è stato soprannominato ciò che è accaduto l'ultima sera delle vacanze estive, io ho cominciato a frequentare molto quello strano ragazzo.
Perché anche se all'inizio Costant quasi mi spaventava con la sua malizia, i suoi continui approcci e i suoi tentativi di saltarmi addosso, alla fin fine mi piaceva stare con lui, arrossire alle sue parole e cercare di liberarmi delle sue manacce.
Così stare una settimana senza vederlo si rivela un problema per me. Non poter correre da lui o chiamarlo per ogni sciocchezza mi ha distrutto così appena tornati in città mi sono catapultato a casa sua per vederlo. Come Mash non si sia ancora accorto che sono sempre sotto casa sua è un mistero!
Dopo che sua madre mi ha aperto salgo nella sua stanza e trovo Costant seduto sul suo letto a lavorare a computer come sempre.
Sono passati quattro mesi dalla sera dell'incidente e lui non si è ancora ripreso del tutto, e un po' mi dispiace, infondo ora ci frequentiamo, all'incirca, e lui le ha prese per avvicinarsi a me. C'è anche da dire che poteva farlo con più classe e meno brutalità ma infondo anche questo fa parte di Costant.
- Ehi Ollie siete già tonati dalla settimana bianca? - mi chiede lui senza nessuna inflessione nella voce quando nota la mia presenza.
- Non sembri felice di vedermi - ribatto io notando che ha a malapena abbassato lo schermo del computer per ascoltarmi quando io credevo che sarebbe stato euforico al mio ritorno.
- Perché dovrei esserlo? Non è che mi cambia molto il fatto che tu sia qui. Cioè non fraintendermi, mi piace la tua compagnia ma non è come se non potessi farne a meno -
- Costant ma a te non te ne frega nulla di me? - chiedo scioccato - Sono mesi che ci frequentiamo sono stato via una settimana e non ti sei fatto nemmeno sentire! -
Finalmente Costant mi presta la sua attenzione mettendo via il computer e girandosi del tutto verso di me.
- Ollie noi non ci frequentiamo, ci sopportiamo che sono due cose ben diverse -
- Vuoi dire che noi non siamo una … coppia? -
Lui spalanca la bocca e gli occhi, tipo pesce.
- Oddio questa conversazione mi sembra quasi di averla già fatta solo che tu eri me ed io … Mash. Perchè diavolo io mi caccio sempre in queste situazioni del cavolo?  Sembra quasi che io sia incapace di instaurare un rapporto decente! Ollie tu mi piaci, e anche tanto, ma non ho fatto nulla perché non mi eri sembrato interessato a me -
- In realtà tu mi interessi - Rispondo io - Ma sono leggermente imbranato e poi ho paura della reazione di Mash se dovesse scoprirlo -
- Fregatene di lui e vieni qui accanto a me -
Costant batte con la mano sul letto ed io mi sdraio accanto a lui leggermente titubante.
- Rilassati pulcino - dice Costant abbracciandomi e stringendomi a se - Se davvero credi che fra noi possa esserci qualcosa devi smettere di sfuggire al mio tocco. Le coppie si toccano, si abbracciano … si baciano - dice baciandomi delicatamente le labbra - Sai di buono -
Io sorrido imbarazzato mentre lui si sdraia su di me continuando a baciarmi e a toccarmi ovunque. Al suo tocco io mi sciolgo e comincio a gemere. Merda, sembro una verginella alla sua prima esperienza sessuale!
- Posso toglierti questa dannata camicia - mi chiede mentre con le mani già la sbottona
- Solo se lo fai anche tu -
Costant si toglie la maglia e la lancia via per poi lanciare la mia camicia nella stessa direzione. Io mi sento molto eccitato e lui non sembra da meno a giudicare da ciò che sento premere contro la mia coscia, e tutto questo mi va bene.
Se avevo ancora dei dubbi ora ne sono certo, sono gay.
- Ti va di farlo, pulcino? -
- Cosa? - chiedo sconvolto non capendo a cosa si riferisce.
- Giocare a carte! Secondo te? Tu non eri quello intelligente? - chiede scherzando.
- Sembra che la mia intelligenza dipenda dall'argomento - dico ricordando le innumerevoli prese in giro di Devon alla mia ingenuità.
- Oh pulcino, ma quanto sei innocente? Intendevo fare sesso - Credo di essere color aragosta
- Io non credo sia il caso - rispondo io mentre cerco di rialzarmi ma lui mi aggancia le braccia intorno alla mia vita.
- La tua erezione la pensa diversamente -
- Peccato allora che non comandi lei -
- Sei l'unico uomo che funziona così! - esclama lui scioccato ed io ne approfitto per alzarmi.
- Io vado -
Faccio per andarmene ma lui mi raggiunge, mi solleva, mi lancia sul letto poi gattona su di me.
- Tu non eri ancora mezzo convalescente? -
-  Ehm … -
- Avevo capito che facessi ancora fatica a camminare invece mi sembra che stai benissimo -
- In realtà sono guarito da più di un mese ma non te l'ho detto perché adoro le tue attenzioni, pulcino. E ora noi abbiamo un discorso in sospeso - dice gettandosi nuovamente sulle mie labbra.
- Tu proprio non sai cos'è un no -
- No -
Io rido e lo bacio facendolo stendere su di me e rotolando fino ad essere sopra di lui. Lui ride e aggancia i talloni dietro la mia schiena intrappolandomi fra le sue gambe.
 - Ti avverto però che la mia unica ex è una donna -
- Ringrazia allora che io abbia esperienza da vendere! -
Esco da casa sua due giorni dopo per andare a scuola indossando una sua t-shirt e un suo paio di jeans, ma per fortuna nessuno sembra accorgersene...





Eccoci qui! Scopriamo sempre di più sui ragazzi della gang di Mash che stanno cominciando ad ammettere i loro segreti e guai. Nel prossimo capitolo scopriremo cosa passa per la testa di Meggie.
Alla prossima!!!

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Capitolo 9
*** A Meggie non la si fa ***


A Meggie non la si fa

Meggie P.O.V.

Credevo che tornare a scuola dopo le vacanze natalizie sarebbe stato più semplice. Mi ero preparata!

In queste settimane credevo di essere riuscita a dimenticare Mirko, oltre ad essermi arresa al fatto di piacere a Devon. Anche se io non lo reggo! Sono state delle vacanze stupende, all'insegna di me stessa. Le avrò passate si a lavorare al Carambola ma stare con mio fratello mi ha fatto bene. Lui mi fa ridere!

Tutto va bene finché non passo davanti all'armadietto di Mirko, vuoto. Il fatto che abbiano riassegnato il suo armadietto mi distrugge perché vuol dire che non ritornerà più. Per fortuna Charlie come sempre è lì a sostenermi, se in questi mesi non ci fosse stata lei credo avrei fatto una stupidaggine.
Se solo ascoltasse i suoi stessi consigli e vivesse sarebbe la donna più felice del mondo!

 

Appena la nuova studentessa entra in classe la riconosco subito, non che ci volesse molto. L'altezza spropositata, i tratti dolci del viso, i capelli biondo slavati, è lui. È Mirko!

Ora capisco molte cose sul conto del mio ex-ragazzo, primo perché vedermi nuda più che eccitarlo sembrava averlo spaventato. Poi tante altre piccole cose come il motivo della sua scomparsa, la sua finezza e la sua eleganza, entrambe maggiori delle mie, o il fatto che fosse palesemente più attratto da Noah che da me.

Forse avrei dovuto aprire gli occhi prima e ascoltare Devon quando diceva che Mirko e Charlie sono molto effeminati. Viste le cose che so ora Devon aveva ragione!

E se avesse ragione anche su Ollie? Nah, impossibile!

Non so perché in questi mesi non ci ho mai pensato ma tutto mi sembra così chiaro ora.

Mirko era così chiuso in se stesso perché non si sentiva a suo agio nel suo corpo, e  invece di aprirsi e chiedere aiuto ci si è chiuso dentro. Forse aveva paura della reazione dei suoi amici, e probabilmente aveva ragione ad aver paura. Soprattutto considerato che uno è Mash!

Alla fine della lezione seguo “Marika” per parlarle. Non voglio aggredirla o accusarla, voglio solo farle sapere che so e che se ha bisogno io ci sono.

- Ciao -

- Ciao, sei nella mia nuova classe? -

Ottima attrice, sembra quasi che davvero non mi conosca! Peccato che io non abbia proprio voglia di stare al suo gioco.

- Mirko non prendiamoci in giro, ok? -

- Perche credete che sia mio cugino? Io sono solo Marika! - Sì certo, perché io ci credo!

- Mirko non può avere cugini, soprattutto non con il suo cognome visto che non sono sicura di sua madre ma di certo suo padre non ha fratelli -

- Oh - Vedo la sua facciata cominciare a crollare.

- Non ti ricordavi di avermi detto che da almeno cinque generazioni tutti i Gorbav sono figli unici -

- No non me lo ricordavo, ma soprattutto speravo che non te ne ricordassi tu. Possiamo parlarne più tardi in privato? -

- Pranziamo nella solita aula vuota? - gli chiedo sorridendo.

Non voglio che creda che sono arrabbiata. Non so perché ma il solo capire perché è sparito così senza dire nulla mi ha calmata.

- Ok -

Appena suona la campanella che annuncia l'inizio della pausa pranzo prendo il mio pranzo e vado nell'aula in cui ci incontravamo l'anno scorso io e Mirko per pomiciare. Lui, o meglio lei, è già lì che sbocconcella un'insalata mista seduta sulla cattedra.

- Ciao Meggie, credo avrai mille domande da farmi ma io non so se ho le risposte che desideri -

- Mi sei mancato -

- Anche tu, solo dopo essere partita mi sono reso conto di aver confuso amicizia e amore. Ti voglio bene ma come migliore amica, non come ragazza -

- L'avevo intuito sai sei sempre stato femminile ma ora sei … una ragazza -

- Già -

Si vede che non sa cosa dire, per fortuna che io non sono qui per chiedere o giudicare ma solo per appoggiarla.

- E credo anche di aver intuito che il tuo cuore appartiene a Noah, da chissà quanto -

- Non sai quanto mi è mancato, solo che non so come dirgli la verità -

- Dipende da cosa hai fatto in questi mesi. Se fossi in te io lo farei subito e senza vestiti -

- Dici di puntare sulla sua ninfomania? -

- Ovvio - lei ride ed io mi siedo accanto a lei.

- Comunque in questi mesi sono stata in Ucraina per prendere su l'accento in modo da far sembrare autentica la farsa mentre mi facevo una cura a base di ormoni. Prima di Natale poi sono andata in Svizzera dove ho fatto qualche piccola operazione così ora sono al cento per cento una donna -

- Una bellissima donna! -

- Grazie Meggie, non sai quanto conta per me il tuo giudizio -

Le salto addosso abbracciandola stretta per trasmetterle il mio affetto. Credo che il ritorno di Mirko mi abbia aiutato a dimenticarlo più della sua partenza, ma forse centra il fatto che è tornato donna.

- Marika io vado che devo convincere Wes a non farsi tutte le Sweeties per ripicca verso Belle -

- Che mi sono persa -

- Da dove comincio? -

- Da come è finito il casino al Carambola -

- Alla fine si è risolto tutto in una nuvola di fumo. Ollie sta bene e Mash non è finito nei guai per aver picchiato l'aggressore, che però non ho idea di che fine abbia fatto. Wes ci ha confessato di avere una cotta per quella razzista convinta di Belle che però nel frattempo è rimasta incinta di Devon … -

- Prima o poi doveva succedere! -

- Inizialmente lui le è stato accanto comportandosi da bravo ragazzo, poi dopo un casino lui le ha praticamente detto di andare a farsi fottere. Belle ha sfruttato le vacanze per abortire poi è tornata a scuola come se nulla fosse accaduto. Credevo che non avesse il coraggio di farlo e invece è qui! -

- Che ha combinato Devon? -

- Lui nulla, lei ha parlato più del dovuto -

- Lo ha accusato di amare più te di lei? -

- Tu lo sapevi? - Ok, sono solo un po’ sconvolta.

- Non sono scema, Megs, forse un po' tarda ma solo per quanto riguarda me. Stando sempre in silenzio ho imparato ad osservare gli altri -

- Non sei tarda, sei solo molto chiusa ma ora che sei riuscita ad uscire dal tuo guscio spero che ti aprirai di più. Soprattutto con me -

- Certo, ho bisogno di un amica! - Lei mi abbraccia. E diamine ha più seno di me!

- Perché non mi stupisce di trovarti con la cuginetta del nostro Mirko? -

- Ciao Noah - lo saluto ma lui ha occhi solo per Marika, strano.

- Piacere bellissima io sono il migliore amico di tuo cugino, il mio nome è Noah -

- Il piacere è tutto mio, siete un ragazzo molto attraente -

- Anche voi siete attraente ma proprio non posso provarci con voi -

Questa non me la aspettavo proprio. Noah che rifiuta una bella ragazza … Ma quando mai! Ha proprio ragione chi dice che chi vivrà vedrà!

- Perché? -

- Per fedeltà verso vostro cugino. Lui non vorrebbe mai che io ci provassi con voi -

- Perché sono sua cugina? -

- Diciamo di sì -

- Parla chiaro Noah io a lui ormai non penso più, so che non potrà mai esserci nulla fra noi -

- Diciamo che potrebbe avermi scritto di amarmi perciò, anche se credo fosse ubriaco fradicio quando me lo ha scritto, per rispetto a lui non posso farmi proprio sua cugina. Sarebbe cattivo! -

Wow, questo non lo sapevo. Guardo Marika che arrossisce leggermente così distraggo Noah con le mie supposizioni.

- E questo non perché tu lo ricambi -

- No è un ragazzo -

- E se non lo fosse? -

- Se Mirko fosse una ragazza credo che sarebbe legata nuda al mio letto! Come se lo fosse Charlie, Mash non la lascerebbe più andare! -

Scoppio a ridere guardando Marika che arrossisce. Io questi due ce li vedo bene insieme!

Come vedrei bene gli altri due se solo lei parlasse, dicendo cos'è e cosa prova e non le solite cavolate. Credo che se di questi sette anche uno solo dicesse la verità io non saprei che fare dalla mattina alla sera!

- Bellezze io vado mi aspettano Devon e due Sweeties per un doppio. Ovviamente a tennis! - sogghigna lui malizioso.

- Ovviamente! - esclamiamo noi in coro ridendo.

Noah sta tornando ad essere se stesso e quindi a farci sbellicare. Credo senta la vicinanza di Mirko, se solo sapesse …

 

 

Noah P.O.V.

Appena tornato a casa da questo estenuante primo giorno di scuola mando una mail a Mirko. So che lui mi ha chiesto di non cercarlo più e fino ad ora ho rispettato la sua richiesta ma ora ho proprio bisogno di sentirlo.

Non mi basta più fingere che non se ne sia mai andato, ora ho bisogno che lui sia qui ad ascoltarmi elencare le mie performance sessuali. Lui è l'unico che sa che più ragazze scopo più vuol dire che ho bisogno di sfogare qualche problema che non so come altro affrontare.

Mirko quando vedeva che esageravo mi prendeva da parte e mi gonfiava di botte finché non gli dicevo qual'era il problema. Mi manca quel suo modo di fare rude e diretto.

“Ciao Mirko, mi manchi molto. Oggi ho conosciuto tua cugina e ho scoperto perché te ne sei andato, anche se non credo che il motivo sia solo questo. Mirko amico mio qualunque cosa nascondi puoi dirmela, io non ti lascerò mai solo.

Comunque Marika è fantastica e ti assomiglia moltissimo, ha un unico difetto non sei tu. Mi sono ripromesso di non provarci con lei, anche se è davvero bellissima, perché sai è tua cugina e non credo che tu ne saresti contento. Non vedo l'ora di poterti riabbracciare, spero di poterlo fare presto. Mi manchi davvero molto, Mirko … torna da me ...“

Una volta inviata la mail vado a fare il fratello maggiore, con tre sorelle minori non c'è mai pace. Credo che anche loro sentano la sua assenza visto che lui le accudiva e amava più di me. Perché ci ha lasciati …

 

 

Marika P.O.V.

Pensavo che il ritorno a scuola dopo quattro masi di assenza sarebbe stato peggio. Invece, per fortuna, è andato tutto bene, ma forse è perché nessuno sembra avermi riconosciuta. Beh, nessuno tranne Meggie che l'ha presa molto meglio di quanto pensassi, credevo che sarebbe stato Noah a capire subito chi sono invece purtroppo non ha capito.

In realtà la mia era una speranza dettata dal fatto che se lui avesse capito tutto da solo io non avrei dovuto dirgli nulla. Sì, ho paura di dirgli la verità.

Noah invece non solo sembrava non aver capito nulla ma sembrava anche intenzionato a starmi lontano quando io tutto quello che vorrei è che lui mi prendesse e mi facesse sua. Quello che Noah ha confessato a me e Meggie mi ha leggermente sconvolto, lui non ci proverà mai con me per rispetto a … me. Quanto si può essere sfigati nella vita?

L'unica chance che ho con Noah è dirgli la verità ma a quel punto che lui mi odierà. Fantastico! Non ho nessunissima possibilità di stare con il ragazzo che amo da qualcosa come sempre. Che immenso casino, perché nella mia vita sembra che nulla vada per il verso giusto?

Credo di essere l'unica persona al mondo che quando la sua vita è perfetta se la deve auto-distruggere altrimenti non sta bene. Avevo una ragazza stupenda, bellissima  dolcissima, e sognavo il mio migliore amico nudo.

Finalmente riesco a convincerla a fare l'amore ma quando la vedo nuda invece di eccitarmi penso: ma quanto sarebbe bello avere un seno così. Cosa c'è che non va in me? L'unico modo per eccitarmi è stato riportare alla memoria le immagini di Noah quest'estate al mare.

Da un lato credo di avere sempre saputo che le ragazze non mi piacevano ma solo fare l'amore con Meggie mi ha fatto realizzare che io volevo essere una ragazza.

Ora sono felice, sto benissimo nel mio corpo, l'unico problema è Noah. Perché davvero non so come poter stare con lui senza spaventarlo, ma credo di sapere a chi posso chiedere aiuto. Meggie!

Prendo le mie cose e corro al Carambola. La scusa ufficiale, cioè quella che ho dato a mia madre, è che studierò con Meggie per rimettermi in pari ma la realtà è che  non vado lì certo per studiare. Quando mai io ho studiato!

- Pablo c'è Megs -

- No, voi siete? -

- È una storia molto lunga, Pablito, sto cercando la tua dolcissima sorellina per un consiglio con Noah -

- Mirko?! -

Sarà stato il soprannome che gli ho affibbiato anni fa a farmi riconoscere o il nominare Noah?

- Si nota? -

- Ti ricordavo con meno trucco e meno seno, ma si, sei decisamente tu. Che è successo con Noah? -

- Vorrei starci insieme ma lui ha deciso per rispetto a Mirko di non provarci con sua cugina. Sì è così che mi sono presentata a tutti - spiego prima che faccia domande - Solo voi Santiago sapete la verità -

- Vuoi un consiglio da uno con più esperienza di vita?- Io annuisco e lui continua - Di a Noah tutta la verità. Sono anni che vi conosco e secondo me anche lui ti ama ma forse non lo ha mai capito nemmeno lui -

- Oggi ha detto che se fossi stata una donna mi avrebbe già fatta sua -

- Bene, allora sa cosa prova e tu ora sei una ragazza. Digli solo chi sei e lui ti accetterà -

- Se lo dici tu - Non sono molto convinta ma forse potrebbe aver ragione - Comunque Pablito dov'è Megs? - chiedo curiosa.

- Fuori con quel vostro amico bassetto -

- Devon? - Gli ha detto sì e non mi dice nulla? La uccido!

- No, l'altro … Charlie - Eh?! Che mi sono persa stavolta?

- C'è qualcosa fra loro? -

Ok, l'unica persona più rompicazzo di me al mondo è Belle, ma io sono anni che fingo di non essere un'impicciona di prima categoria. Devo rimediare!

- Da quando sei così impiccione? -

- Da sempre ma non volevo che le persone conoscessero il mio lato pettegolo -

- Forse mi piacevi di più prima -

Io ridacchio e vado verso casa mia, chiederò consiglio a Meggie domani.

 

 

 

 

Spero di aver descritto bene il motivo per cui Meggie non se la prende con Mirko, lei lo ama ancora ma il vederlo tornare così l’ha aiutata molto più del tentare di dimenticarlo per mesi.

Purtroppo se l'arrivo di Marika ha aiutato Meggie ad andare avanti altrettanto non si può dire per Noah che soffre sempre di più l'assenza dell'amico fraterno.

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Capitolo 10
*** Ricatto sfumato ***


Scusate se ci ho messo tanto ma questo è stato un periodo molto pieno per me e questo è un capitolo molto importante e non facile da scrivere.
 

 
Ricatto sfumato
I giorni passano e in poco tempo Marika entra a far parte del nostro gruppo a tutti gli effetti, anche perché gira sempre al seguito di Meggie e Noah. A me personalmente la cosa però interessa relativamente poco perché da un lato lei mi sembra simpatica e a modo e dall'altro io ho già i miei casini per la testa.
Il mio problema è principalmente uno: Christie. La quasi giornalista sembrava migliorata dopo il ballo e invece si stava solo organizzando per rovinarmi meglio la vita. Dopo un paio di giorni dal ritorno dalle vacanze di Natale arrivando a scuola trovo Christie appoggiata al mio armadietto, e questa fino ad ora non è mai stata una cosa positiva. Prevedo grossi guai!
- Ciao Christie -
- Ciao Charles, ho deciso che sarai il mio ragazzo - Evviva le novità!
- Sì lo so, è successo quasi due anni fa ma come credo di averti ampiamente ripetuto la tua offerta non mi interessa. Non so più come dirti che tu non mi piaci in quel modo,anche se se fosti meno rompi cazzo saresti simpatica -
- Oh, so quello che pensi caro Charles ma stavolta qualcosa è cambiato. Dovrai dirmi di sì altrimenti dirò a tutti cosa nascondi -
Comincio ad avere paura ma lei non deve capirlo così rispondo con indifferenza - E cosa nasconderei? -
- Sai ho fatto tante ricerche su di te in questi anni ma non sono mai riuscita a trovare nulla su di te, la cosa mi sconvolgeva, mi stupiva e mi eccitava anche, sembrava quasi che non esistessi. Ma questo non è possibile e noi lo sappiamo bene, così ho fatto una ricerca su tuo padre -
Cazzo!
- Sai per quanto Charles Dolovan possa essere un nome semi comune, soprattutto non sapendo da dove vieni o dove sei nato, visto che non ce lo hai mai detto … -
E vorrei vedere! Se mi cercassero negli archivi dell'anagrafe di Chicago non troverebbero nessun Charles!
- … Esiste un solo Simeone Dolovan in tutta America che corrisponde all'età che presumo abbia tuo padre. Il problema è che quell'uomo risulta avere una figlia e non un figlio. Figlia che guarda caso si chiama Charlotte … -
Merda! Sono proprio nei guai!
- Ho cercato una foto della bambina e, sai, ti assomiglia molto -
Mi mostra una mia foto da bambina ad un saggio di danza e io crollo - Se sai chi sono in realtà perchè vuoi ancora stare con me? -
- Perché per me non è un problema se i tuoi genitori volevano una figlia femmina e ti hanno cresciuto, e battezzato, come tale. Anzi questo spiegherebbe perché odi tanto tua madre. Era una sua idea, vero? -
Sì, il mio odio per mia madre non è un mistero per nessuno. È bello sapere che questa sa tutto, ha fatto le giuste supposizioni, ma è arrivata alle conclusioni sbagliate. Come ha fatto?
Dopo quattro anni Christie riesce ancora a stupirmi. Non so come fa!
 - Ma credo che i tuoi “amici” avrebbero materiale per sfottò per almeno un paio d'anni se lo scoprissero - dice facendo le virgolette alla parola amici.
Cazzo questa mi sta ricattando per stare con me senza aver capito nulla di me in realtà. Perché capitano tutte a me? Perché menti spudoratamente su quello che sei, risponde la mia voce interiore.
- Cazzo quanto sei stupida Christie! Non hai capito un cazzo di me! -
Mi allontano da lei cercando di non sembrare in fuga e la sento sbraitare alle mie spalle.
- Ti do un paio di giorni poi, se non accetterai la mia offerta, io dirò a tutti la verità - Sì la sua verità!
Mi nascondo nel bagno dei ragazzi a piangere, sono nei guai. Quella stupida non ha capito nulla ma se dovesse mai raccontarlo a qualcuno questo potrebbe capire tutto. È un bel casino!
Il problema è che non posso cedere perché uno mi farebbe schifo stare con una ragazza e due stando insieme scoprirebbe la verità su di me. La vera verità! E dopo sarà talmente schizzata da dirlo comunque a tutti.
Mi nascondo in un angolo del bagno sedendomi per terra con la schiena contro il muro e con le gambe rannicchiate contro il petto, e piango. Ho finito di fare la bella vita e di avere tanti amici fantastici, quando lei aprirà quella sua dannata boccaccia tutti mi abbandoneranno. Tutti tranne Meggie, almeno lei mi rimarrà accanto.
Mentre cono accovacciata per terra che singhiozzo qualcuno entra nel bagno, sarà una cosa buona o no …
 
Mash P.O.V.
Vista la mia voglia di studiare quando suona la campanella dell’inizio delle lezioni io vado in bagno a fumarmi una sigaretta, qui trovo Charlie rannicchiato in un angolo che piange.
- Charlie che cazzo è successo? Dimmi chi ti ha fatto soffrire che lo uccido! -
- Nulla Mash. Solo una brutta notizia. Non devi uccidere nessuno, non preoccuparti -
Lo sento tirare su con il naso così lo tiro su di peso e lo appoggio contro un lavandino per poterlo guardare negli occhi.
- Parla Charlie. Sai che quello che mi lega a te è un affetto particolare e ti starò accanto qualunque cosa sia successa. Non ti potrei mai abbandonare sei troppo importante per me -
Lui mi guarda con i suoi occhioni verdi tutti acquosi poi parla con una voce sottilissima.
- Christie ha scoperto che nascondo qualcosa sul mio passato e minaccia di rivelarlo a tutti se non mi metto con lei -
- E cosa? -
- Io non posso … -
- Se me lo dici tu eviti che lo venga a sapere da lei - Cerco di convincerlo.
Non credevo avesse dei segreti con noi ma considerando come sta all’idea che si scopra è qualcosa di grosso. Lui sembra pensare un po' a cosa rispondere poi si issa a sedere sul lavabo e si asciuga i lacrimoni.
- La verità è che non esiste alcun Charles Dolovan, il mio vero nome è Charlotte -
Sono sconvolto, per un po’ non riesco a dire nulla poi balbetto - In-intendi dire che-che … -
- Sono una ragazza -
Non le do il tempo di concludere la frase che le infilo la lingua in bocca, la sollevo per i glutei e la porto dentro uno dei cunicoli. Mi sono ripreso dallo shock iniziale e mi sono reso conto che lei deve essere mia.
Charlie si aggrappa alla mia vita con le gambe e continua a baciarmi con passione mentre geme in un modo estremamente eccitante. La voglio e sento che lei mi vuole così tento di slacciarle la lampo dei jeans ma lei mi ferma.
- Che stai facendo Mash? -
- Voglio scoparti mi sembra ovvio! -
- Scordatelo idiota non ho intenzione di perdere la verginità in un bagno puzzolente! -
- Cazzo! Certo che tu sai come eccitare un uomo! - rispondo un po’ shoccato, non me lo aspettavo.
Aveva detto di non essere più vergine! Beh aveva anche detto di essere un uomo.
- Ti eccita sapere che mi sono mantenuta vergine per te? -
Ok, Charlie vuole farmi impazzire! Credo di aver avuto un orgasmo spontaneo. Questa donna non devo farmela scappare, anche perché non ce n’è un'altra così!
- In realtà è stato il saperti vergine ad eccitarmi così tanto ma il sapere che sei ancora vergine proprio perché aspettavi me … Beh quello mi ha proprio spedito in paradiso! -
- E chi altro potevo star aspettando? -
La semplicità, la dolcezza e la rabbia con cui lo dice mi fa capire che lei è davvero quella giusta
- Sei perfetta Charlie! -
- E non mi hai ancora vista nuda! - Sì è proprio quella giusta!
- Non perdiamo tempo allora! Ti voglio! -
La rimetto a terra e la prendo per mano trascinandola verso la porta sul retro della scuola per non farci vedere da nessuno, poi andiamo verso casa sua. Credo che ad entrambi non freghi nulla di saltare un giorno di scuola. Anche perché sinceramente siamo troppo eccitati per preoccuparcene!
Credo di amare questa ragazza da sempre, solo che fino a pochi minuti fa non sapevo che fosse una ragazza.
È splendida, eccitante e completamente diversa da ogni ragazza che io abbia mai conosciuto. Non è la ragazza più femminile al mondo ma preferisco una ragazza come lei che mi capisce e non giudica i guai che combino. Anzi mi aiuta a coprirli! Ogni altra ragazza se la prenderebbe sapendo tutte le cavolate che ho fatto in questi anni lei invece mi ama così, spaventosamente incasinato.
In mezzo alla strada verso casa sua riprendo a baciarla e a stringerla a me - Non immagini quanto ti voglio -
- Immagino, ma aspetta fino a che non siamo da me. Non possiamo mica farlo in mezzo alla strada, cretino -
- Come faccio ad aspettare? -
- Puoi farlo, pensa che io sono quattro anni che ti aspetto -
- Merda quanto sei eccitante! Facciamolo qui ora! -
Lei scoppia a ridere - Scemo -
- Smetterai mai di chiamarmi con questi adorabili epiteti? -
- Wow conosci il significato della parola epiteti! Mi stupisci! -
- Charlie! -
- Mash perché mai dovrei smettere si chiamarti così? Io ti amo proprio per come sei, coglione e rompi cazzo -
La appoggio con la schiena contro la porta di casa sua e la bacio stringendomi a lei e infilandole le mani sotto il maglione. Cavolo quanto è soffice la sua pelle! Come ho fatto a non capirlo?
- Spostati e lasciami aprire, scemo -
- Non posso più aspettare, ti voglio -
- Anch’io ma preferirei essere l’unica a vederti nudo - Charlie è davvero unica - Su forza, entriamo -
Apre e mi trascina direttamente su per le scale fino alla sua stanza. Vedo che non sono l’unico che davvero non può più aspettare.
Una volta dentro mi lancia sul letto poi sale a quattro zampe su di me levandosi maglione e maglietta rimanendo solo con una fascia che le stringe il seno.
- Cazzo se sei bella! -
La rigiro sbattendola con forza sul letto, tanto la conosco e so che apprezza essere trattata con modi leggermente rudi. Infatti invece di arrabbiarsi ride e mi mordicchia un orecchio. Mi svesto alla velocità della luce e mi sdraio su di lei che nel mentre si è tolta i jeans, rimanendo solo con la fascia e gli slip.
- Charlie credo che tu sia la cosa più eccitante che io abbia mai visto - le dico stringendole i glutei fra le mani. Dio quanto sono sodi! - Come ho fatto a non capire che sei una donna? -
- Sono decisamente più sveglia di te! -
- Ehi! - le mordo delicatamente un seno per vendetta dopo averlo liberato dalla fascia e lei geme inarcandosi contro di me.
- Prendimi Mark, fammi tua -
Ora so qual è la differenza fra l’amore e il sesso e non lascerò mai più che Charlie si allontani da me. Ora lei è mia, solo mia!
 
Charlie P.O.V.
Non credevo che sarebbe andata così. Credevo che una volta scoperta la verità Mash mi avrebbe odiata e invece …
Fare l’amore con Mash è l’esperienza ci una vita, il momento che aspettavo da tutta la vita. Dopo esserci soddisfatti a vicenda ci distendiamo abbracciati baciandoci dolcemente. Mentre siamo li accoccolati Mash si addormenta tenendomi stretta a lui, è così bello sapere che mi ricambia.
Rimango un po’ lì con lui poi svicolo dalle sue braccia, mi rivesto e scendo a preparare il pranzo per noi. Qualcosa dovremmo pur mangiare se dopo vogliamo riprendere!
Quando ormai è quasi pronto sento Mash urlare il mio nome come se non ci fosse un domani. Direi che si è svegliato e si è spaventato non trovandomi, che dolce. Ridendo gli rispondo che sono in cucina e dopo poco è alle mie spalle che mi stringe a sé. Io mi appoggio con la schiena al suo petto e ispiro il suo profumo, non so cosa avrei fatto se lui avesse reagito in un altro modo.
- Vedo che ti sei svegliato giusto in tempo per il pranzo -
- Che senso a dormire senza il tuo corpo nudo e caldo stretto al mio? Comunque con una mia maglia a farti da mini vestitino sei la cosa più sexy che io abbia mai visto -
- Grazie. Vai a scegliere un film da vedere mentre mangiamo mentre io finisco di preparare -
- Certo splendore -
Mash mi da un bacio sul collo e va in frigo a cercare le birre che mio padre ha smesso di nascondere. Tanto le troviamo sempre!
Una volta pronto porto tutto sul tavolino davanti al divano e mi siedo accanto a Mash.
- Che film hai scelto? -
- Uno che ti si addice: Mulan -
- Uhh, lo adoro -
- Non ne dubitavo! -
Gli do uno schiaffo su un braccio semi offesa e lui mi abbraccia per tenermi buona. Smangiucchiamo guardando Mulan poi dopo un po’ lui fa la domanda che mi aspettavo fin dalla mia ammissione nel bagno della scuola.
- Perché lo hai fatto? -
- Mia madre mi ha cresciuta come la piccola debuttante perfetta, dovevo essere sempre educata, ordinata e gentile. Quando sono arrivata qui finalmente libera dalle sue grinfie volevo solo divertirmi e giocare con voi. Quando ho capito che non avevate capito che ero una ragazza e che non volevate ragazze nel vostro gruppo ho finto di essere come voi -
- Geniale! Ma come sei riuscita a non farti scoprire in questi quattro anni? -
- Non mi sono mai fatta vedere in costume, non ho mai messo in mostra la tartaruga e mi sono sempre comportata come voi. Non vi siete accorti di nulla perché ho fatto in modo che non aveste dubbi -
- Wow, sei sexy, sveglia e semplice. Come si fa a non amarti? -
- Ah non lo so -
Mash scoppia a ridere e torna a baciarmi sdraiandomi sul divano per poi sdraiarsi su di me. Siamo talmente presi dalle nostre attività che non ci accorgiamo che qualcuno ha aperto la porta.
- Qualcosa mi dice che gli hai detto la verità! -
- Papà! - mi alzo di fretta ribaltando Mash che non riesce a capire cosa è successo fino a quando non alza lo sguardo su mio padre in piedi sulla porta del salotto.
- Signore … mi scusi … io non volevo … è meglio che vada … - Mash fa per rialzarsi e andarsene ma mio padre lo blocca sorridendo tranquillamente.
- Rimani pure ragazzo, sono quattro anni che mi preparo per questo momento. Sono felice che voi due vi siate finalmente chiariti -
- Signore io amo davvero sua figlia e sono felice che lei non mi cacci via -
- Mash, sul serio, sono felicissimo di averti qui. Ho sempre saputo che ciò che ti legava a mia figlia era molto profondo e vero. E poi io so che sei un bravo ragazzo anche se ti piace fare il cattivone -
- Vi preparo la cena - dico andando in cucina e lasciandoli davanti al football.
Non credevo che sarei passata da maschiaccio a tipica donnina di casa ma devo ammettere che cucinare per i miei uomini mi piace. Loro sono la cosa più importante che ho ed è bellissimo vederli andare d’accordo.
Ho deciso, da domani tornerò ad essere Charlotte. Chissà come la prenderà il resto del gruppo!

 
 
Charlie è stata costretta a uscire allo scoperto e nel prossimo vedremo come la prendono gli altri …     
Vi ricordo che la situazione Marika è ancora in sospeso come quella di Meggie.
Alla prossima!!!

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Capitolo 11
*** Rivelazioni ***


Rivelazioni
Il giorno dopo svegliarmi abbracciata a Mash mi sembra quasi un sogno, sentire il suo cuore battere sotto la mia testa è una sensazione che non cambierei per nulla al mondo. Dopo qualche bacio del buongiorno scendiamo a fare colazione in cucina dove poco dopo ci raggiunge mio padre.
Fare colazione con Mash e mio padre è meno imbarazzante di quanto avrei mai creduto, forse perché infondo si conoscono da anni e mio padre ha avuto il tempo di abituarsi all’idea di noi due insieme. Mio padre è un tipo sveglio perciò ha capito che provavo qualcosa per Mash forse anche prima di me.
Dopo la colazione salgo in camera per prepararmi e per la prima volta dopo quattro anni mi blocco davanti all’armadio spalancato senza avere la più pallida idea di cosa mettere per andare a scuola.
Uno dei motivi per cui amavo così tanto essere un ragazzo era che non dovevo perdere delle ore a scegliere cosa mettere, un paio di jeans e un maglione andavano sempre bene.
- Quale dilemma morale stai affrontando? - mi chiede Mash lanciandosi sul mio letto sfatto con un pacco di patatine in mano. Quel ragazzo è una fogna, abbiamo appena finito di fare colazione.
- Sai cosa mi piaceva di più dell’essere un ragazzo? -
- Che nessuno ci provava con te? - Spiritoso lui!
- No, che la mattina non avevo mai dilemmi morali su cosa mettere. Oggi invece tutto è tornato alla normalità quindi … Che metto? -
- Si te stessa Charlie! - mi consiglia lui serenamente. È un uomo, non può capire i miei dilemmi morali.
Io crollo al suo fianco e lui mi bacia delicatamente - Ma Mash, io non sono proprio femminile -
- E allora? -
- Ti amo -
Prendo dall’armadio un felpone viola che mi arriva fino a metà coscia, dei leggins e le mie amate all stars, che ho di vari colori fra cui il viola, e vado in bagno a vestirmi.
- Perché non ti vesti qui? Ormai penso di sapere cosa nascondi -chiede Mash ancora spaparanzato sul mio letto a mangiare patatine.
- Per lasciarti il tempo di smettere di ingozzarti, vestirti e se ti va di rifare il letto -
- Sì capo! -
Mi vesto rapidamente e quando esco vedo che Mash mi ha ubbidito da bravo cagnolino qual è facendo tutto quello che gli ho chiesto. Così lo premio con un bacio focoso prima di scendere per andare a scuola.
- È bello rivedere la mia bambina -
- Papà io … -
- Sì è davvero bello anche perché la sua bambina è bellissima -
- Io vado! Tu raggiungimi quando hai finito di fare comunella con mio padre! - dico io stizzita uscendo poi di casa a passo di carica.
Lui mi raggiunge correndo per poi abbracciarmi da dietro ma io gli do una leggera gomitata allo stomaco.
- Mi dici che ho fatto? -
- Non sopporto quando mi tratta come una bambina e sopporto ancora meno che tu gli dia corda -
- Ma tu sei una bambina - dice lui scompigliandomi i capelli e io lo rincorro fino a scuola.
C’è poco da fare, lo amo.
Ovviamente a scuola tutti mi guardano ma io fingo che sia tutto normale. Se io non do importanza al cambiamento comportandomi come sempre lo noteranno meno persone. Spero.
Intanto a Belle cade la mascella, direi che non se lo aspettava, Meggie mi mostra i pollici alzati in segno di approvazione, Ollie e Wes smettono di chiacchierare fra loro per guardarmi sconvolti, ed io gli sorrido dolcemente. Noah, invece, nemmeno se ne accorge perché è preso in una discussione con Marika riguardo chissà cosa e non noterebbe nient’altro mentre Devon …
- Io lo avevo detto che Mirko e Charlie sembravano delle donne brutte e ora guardali, lo hanno ammesso - … arriva così!
Mash lo prende a pugni credo perché ha detto che sono brutta ma io li ignoro persa nei miei ragionamenti su ciò che ha detto.  Alzo lo sguardo verso Marika e il sorriso che lei rivolge a Noah, e capisco tutto. Devon ha sempre avuto ragione.
- Mash come va la ricerca di Mirko? - chiedo allo scemo così magari smette anche di menare l’altro scemo.
- L’ho interrotta quando è arrivata Marika, perché? -
- Perché l’ho trovato -
- Dov’è? -
- Devon ha ragione su tutto. Mirko e Marika sono la stessa persona, Ollie è gay ed io sono una ragazza. Lo sono sempre stata -
- Ma Mirko era un uomo! L’ho visto varie volte a petto nudo, e anche nudo - dice Mash che non so perché arriva sempre per ultimo alle cose.
- Lo so, è un trans -
- Cazzo! E ollie? Non aveva una ragazza? - A volte anche dopo l’ultimo.
- Si che stranamente porta lo stesso profumo di Costant -
- Lo uccido! - Mash sparisce per urlare a Costant che vuole ucciderlo.
- Comunque io l’ho sempre detto che Ollie era gay e tu e Mirko effeminati ma tutti mi davano dell’idiota -
- Lo so Devon, e mi dispiace. Non sei un idiota, anzi sei più sveglio di tutti noi! Purtroppo spesso i geni vengono considerati pazzi -
- E chi ha detto che io non lo sia! - Lo abbraccio e lui mi stringe.
- Perché ti nascondevi Charlie? - mi chiede lui ancora abbracciato a me.
- Avevo bisogno di essere accettata come sono, avevo bisogno di meno pressione su di me, avevo bisogno di amici -
- Oh Charlie … ma noi ti adoriamo così! -
- Molla la mia ragazza! - Mash è tornato!
- Wow, da quando lo sai tu? -
- Ieri -
- Avete fatto presto! - esclama Devon senza avermi ancora mollata.
Amo i miei pazzi amici pazzi!
 
Durante la giornata Christie si fa forza e viene a parlarmi. È molto coraggioso da parte sua affrontarmi subito e direttamente ma devo dire che me lo aspettavo, lei non è certo il tipo che ha paura di parlare.
- Volevo chiederti scusa Charlie. Non solo non avevo capito nulla ma pretendevo anche di urlarlo ai quattro venti! Mi dispiace ho fatto un gran casino, se avessi saputo la verità non ti avrei spinto ad uscire allo scoperto -
- Nessun problema Christie non sono arrabbiata. Comunque stavo cercando di dire a tutti la verità da mesi, tu mi hai solo dato un buon motivo per farlo. Spero almeno che tu abbia capito perché continuavo a rifiutarti -
- Sì … posso scrivere un pezzo sulla tua verità? Dopo tutti i casini che ho fatto vorrei almeno darti la possibilità di dire a tutti il motivo per cui ti nascondevi -
- Ci sto - dico sorridendole e prendendola sotto braccio - Andiamo a intervistarmi -
L’intervista va bene, anzi mi diverto molto a chiacchierare con lei, Christie è un tipo simpatico quando non stressa. Credo che più che un ragazzo a lei servisse una buona amica e l’ha trovata.
Infondo io l’ho sempre detto quando non mi sta addosso non è così male!
 
Noah P.O.V.
Nel corridoio scoppia una grande confusione ma io non ci faccio caso perso negli occhi azzurri di Marika. Cazzo quanto assomiglia a Mirko! Perché sto pensando a Mirko?
- Mi stai ascoltando? - Decisamente no, ma non c’è bisogno che lo sappia.
- Certo -
- Non prendermi in giro Noah, quando hai quello sguardo vuole dire che sei perso nei tuoi pensieri - Come lo sa?
- Mi conosci bene per essere qui da poco più di una settimana - È come se mi mancasse un tassello. Che abbiano ragione i miei amici e che io sia un po’ tardo?
La vedo andare leggermente in tilt ma si riprende subito - Sono una buona osservatrice -
Perché mi sento come se mi nascondesse qualcosa? Boh, non ci faccio molto caso perché come sempre sto pensando a quanto lei somigli al cugino.
Le do un bacio su una guancia per salutarla e vado in classe perché con la media che mi ritrovo devo impegnarmi o questo è l’anno che mi bocciano. Dopo le lezioni vado in biblioteca a studiare perché il mio diploma è seriamente a rischio.
Mentre sto cercando di capire la matematica qualcuno si appoggia alle mie spalle.
- Da quando studi? - Mi sono trattenuto in tempo, stavo per chiamarla Mirko!
- Sai per un secondo credevo fossi tuo cugino. Lui amava arrivarmi così alle spalle e appoggiarcisi sopra con i gomiti come hai fatto tu -
- Scusa -
- No scusami tu, sei una ragazza bellissima e io quando sono con te penso a lui. Non credere che io mi sia completamente rimbecillito è che lui mi manca tantissimo e tu me lo ricordi molto -
- Lo so. Perché sei qui e non con le tue sorelline? -
Come lo sa che ho delle sorelle minori? Io non parlo mai delle tre pesti! Beh, sarà stata Mirko!
- Vedo che Mirko ti ha parlato di me -
- Cosa te lo fa credere? -
- Semplice, io non ti ho mai detto di aver delle sorelle -
- Ok, ogni tanto mio cugino parlava di te e di Meggie. Vi vuole molto bene -
- Lo so -
- Io vado a casa, a domani Kip - Kip?! Quasi non riesco a crederci! Ora tutto torna!
- Fermati -
Il mio è un ordine e non una semplice richiesta infatti lei si spaventa.
- Che è successo? -
- Come mi hai chiamato? -
- Noah, come sempre - Credo che si sia accorto dell’errore che ha commesso. Dei vari errori in realtà.
- Mirko? -
- Non sono lui! Perché dovrei essere lui? -
Dalle sue parole percepisco la sua agitazione segno che la mia non è solo una supposizione.
- Mirko so che sei tu. Sei l’unico al mondo che mi chiama Kip -
- Cazzo! -
- Questa me la devi spiegare -
Si siede accanto a me poi parla nascondendo la testa fra le braccia - Ho semplicemente cambiato sesso. Avevo dei dubbi da tanto poi dopo aver fatto l’amore con Meggie ne ho avuto la certezza. Sono partito la notte stessa -
- Lei lo sa? -
- Mi ho riconosciuto subito -
- Perché non mi hai detto nulla? -
- Pensavo avresti ceduto alla mia attuale figaggine e invece tu non ne volevi mezza di me per rispetto … a me! -
- Mirko per me  tu sei la persona più importante, molto più importante del sesso. Dopo quello che mi hai scritto non avrei mai potuto fare sesso con tua cugina! Perché invece di dirmi che mi amavi non mi hai detto cosa stavi combinando. O potevi dirmi entrambe le cose! -
- Scusami Kip non volevo farti soffrire. Ti prego solo di non chiamarmi più Mirko, io non sono più la stessa persona  -
- Peccato, perché per me lo sarai sempre. Per me sarai sempre quel ragazzo che mi guardava mentre picchiavo metà scuola per lui, quel ragazzo con cui facevo a gara di rutti o di sputi. Quello stesso ragazzo che trovava le scuse più disparate per non studiare e non venire a scuola -
- Preferirei quasi che non fosse così -
- Purtroppo lo è … a domani -
Mi alzo e vado via. Lo sento piangere dietro di me ma non so cosa fare … Mi sento tradito.





So che è un po' più corto del solito ma ho preferito dividere la scoperta dalla presa di coscienza. Noah ora ha solo bisogno di capire. Aspetto le vostre opinioni!

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Capitolo 12
*** Piccolo dolce Noah ***


Piccolo dolce Noah

Noah P.O.V.
Dopo essere uscito da scuola non torno direttamente a casa perché non ho decisamente voglio di occuparmi delle mie sorelle, ma mi dirigo al Carambola a bere. Ho bisogno di stare solo e pensare ma anche di consigli e so che i Santiago mi aiuteranno.
- Pablo un doppio whiskey! -
Il povero barista prima di servirmi guarda attentamente l’orologio - Signorino Noah sono le sei, non è un po’ presto per bere? -
- Pablo il mio migliore amico mi ha nascosto di essere un trans, ho bisogno di qualcosa di forte -
- Devi capirla Noah, per Marika tornare qui è stato tutt’altro che facile, la vita per lei sarà tutt’altro che facile d’ora in poi. L’unica cosa di qui ha bisogno ora è che noi le stiamo accanto, che tu le stia accanto - mi risponde lui continuando a non fare il mio drink.
- Tu lo sapevi? Tu lo sapevi ed io no? -
- L’ho riconosciuta subito appena l’ho vista. E tu come l’hai capito? -
- Avevo già dei dubbi su di lei perché sembrava conoscermi da molto più di un paio di settimane poi mi ha chiamato Kip. Solo Mirko mi chiama Kip, mi ha dato questo soprannome la prima volta che mi ha visto con in testa la kippah*-
Ricordo ancora quel giorno, era il mio Bar Mitzvah e lui passò la metà del tempo a prendermi in giro per quel buffo cappello. E quando mia madre gli disse che si chiamava kippah io per lui diventai Kip.
- Non prendertela con lei se non ti ha detto nulla, aveva paura del tuo giudizio, aveva paura che ti allontanassi da lei. Tu lo sai bene Noah la più grande paura tua e di Mirko era perdervi a vicenda, il legame che avete è indissolubile e lei ha avuto paura di averlo rovinato -
- È questo che mi ha infastidito, ha smesso di credere nel nostro legame -
Pablo mi serve finalmente il drink poi sparisce sul retro, credo a chiamare la sorella. A questo punto Meggie davvero sa tutto, credevo che Marika mi avesse mentito. Come ha fatto a prenderla così bene? E perché io non ci riesco?
Poco dopo mentre io sono ancora perso nei miei pensieri su Mirko e Marika Meggie mi raggiunge con Charlie al suo fianco. Perché è vestito da donna?
- Charlie che ti è preso? Perché sei vestito così? -
- Noah il tuo spirito di osservazione mi colpisce ogni volta! È da stamattina che sono vestita da ragazza e tu te ne accorgi solo ora. Sei unico! Prima che me lo chiedi sono davvero una ragazza, il mio nome di battesimo è Charlotte e mi nascondevo perché quando vi ho conosciuto ero in un periodaccio della mia vita e dopo non sapevo come dirvi la verità -
- Eh? - Charlie scuote la testa alla mia stupidità mentre Meggie prende la parola.
- Torniamo al problema principale. Cosa è successo con Marika da sconvolgerti al punto di bere un doppio whiskey alle sei del pomeriggio? -
Lei che sa perfettamente che io tendo a bere quando ho dei pensieri che mi frullano per la testa. Infatti ho passato gli ultimi quattro mesi al Carambola.
- Forse che Marika è Mirko? Perche non mi hai detto nulla? - le chiedo ben sapendo che lei sa tutto. Non solo me lo ha detto Marika ma me lo ha anche confermato Pablo. Lui lo sa, è impossibile che non lo sappia anche lei!
- Cosa avremmo dovuto dirti? Che il tuo migliore amico aveva cambiato sesso? Primo non ci avresti mai creduto e secondo, se lo avesti fatto avresti reagito malissimo come tuo solito! - risponde Charlie ed io rimango sconvolto, sembra che io fossi l’unico che non lo sapeva.
- Lo sapevi anche tu Charlie? -
- Non da molto l’ho capito stamattina parlando con Devon - Cazzo Devon! Quell’idiota ne approfitterà per sfotterla!
- L’idiota riderà appena capirà di aver sempre avuto ragione su Mirko! Gli ha sempre detto che era effeminato e ora è una donna, Devon si farà davvero quattro risate! - L’unico mio pensiero è che quello stronzo ha vinto non potrò più incazzarmi se lo prende in giro.
- Con tutte quelle che gli abbiamo detto contro pensando che avesse torto se le merita anche! - risponde Charlie ed io realizzo che non ha tutti i torti.
- Dovremmo proporgli di fare il balletto “ Te lo avevo detto di Will e Grace ”, se lo merita tutto - Scherzo io e Meggie mi lo guarda malissimo, sembra che non accetti che lui abbia ragione su qualcosa.
- Noah se non ti ho detto nulla è perché per me ha voluto dire molto scoprirlo e parlarne con lei. Se me lo avesse detto qualcun altro non so se avrei reagito così e se l’avrei capita. Per te parlare con lei era ancora più importante perché nessuno dei due può stare senza l’altro, quello che c’è fra voi è meraviglioso -
- È per quello che ci sono rimasto male. Ho sempre creduto che il nostro rapporto fosse speciale perciò sapere che mi aveva nascosto una cosa del genere mi ha scioccato, capire che ha preferito affrontare questo cambiamento senza di me mi ha abbattuto e infine rendermi conto che non ha più bisogno di me mi ha ucciso - le rispondo amareggiato e lei mi si siede accanto abbracciandomi.
- Noah lei ha ancora bisogno di te e lo avrà sempre perché ti vuole bene e non può stare senza di te -
- Un rapporto non si basa solo sul bisogno che si ha dell’altro o su ciò che puoi fare per l’altro. Un rapporto si basa su ciò che si ha in comune, sulla voglia che si ha di stare insieme, sul rispetto reciproco e anche sull’attrazione fisica. Guarda me e Mash! Ti sembra che io abbia bisogno di lui o lui di me? - mi chiede Charlie ed io non capisco dove voglia arrivare.
- Ma infatti voi non state insieme! -
- Noah, Mash mi è saltato addosso appena ha scoperto la verità. Stiamo insieme da ieri e non me lo lascerò scappare perché lo amo, e lui ama me -
- Anch’io sono sempre stato convinto che non avrei mai permesso che Mirko si allontanasse da me -
- E cosa cambia ora? -
- Quella non è il mio Mirko! - Esclamo io posando il bicchiere ormai vuoto.
- Non te ne accorgi Noah? Da quando è arrivata Marika sei tornato ad essere il solito Noah, la proteggi, le fai compagnia, la tratti come hai sempre trattato Mirko e quando non sei con lei sei a scopare. Era da un po’ che non ti lasciavi andare discutendo con Devon su quale Sweeties abbia il culo più sodo o il seno più prosperoso. In qualche modo il tuo cuore ha sentito che Mirko è tornato ma il tuo cervello non lo concepisce perché non lo vede -
- Lascia che lei si faccia conoscere per quello che è -
- Prima dite che è Mirko, poi dite che dovrei conoscerla. Ma io già conoscevo Mirko! - Forse sono davvero scemo perché non capisco dove vogliano andare a parare.
- Nessuno lo conosceva davvero. Mirko era specializzato nel non dire mai nulla di se! Quando gli facevi una domanda diretta girava intorno all’argomento per un quarto d’ora così da rimbecillirti senza rispondere -
- Faceva così con voi, io sapevo molto di lui solo che non mai collegato le cose che sapevo. Forse proprio per questo con me si nascondeva meno, sono talmente idiota che tanto non avrei mai realizzato e lui lo sapeva -
- Non è così Noah e lo sai. Con te lui si lasciava andare perché di te si fidava e ti voleva bene - mi dice Meggie tenendomi stretto a se - Comunque non abbatterti, anch’io credevo di conoscerlo ma non era così. Ad esempio non sapevo quanto fosse pettegolo -
- Io si, al primo anno voleva fare parte del giornalino con Christie ma non ebbe il coraggio di dirlo a Mash. Probabilmente voi non sapevate nemmeno che ama la moda e i bambini, infatti da anni porta le mie sorelline a fare shopping al posto mio -
- Noah davvero non ti è mai venuto il dubbio che Mirko non fosse poi così etero? - mi chiede Charlie ed io scosso la testa in segno di negazione.
- No, non ci ho mai pensato. Sono io l’idiota non Devon -
- Non abbatterti -
- Ora che sai tutto cosa ne pensi di Marika? - mi chiede Meggie che credo abbia trovato un nuovo obbiettivo nella vita, fare mettere insieme me e Marika.
- Non lo so -
- Non dicevi che se Mirko fosse stato una donna l’avresti legato al letto - E visto che Charlie sembra darle manforte potrebbe anche farcela. Nessuno ha mai detto di no a Charlie, che io sappia.
- Lo dicevo ma questo è un po’ diverso -
- Guarda che Marika è una donna, al cento per cento -
- Dovrei pensarci -
- Fallo, io capisco che tu sia scioccato ma Mirko era la tua luce nel buio non spegnere quella luce. Dalle la possibilità di farsi conoscere e di tornare ad essere la tua roccia come prima. Il resto se deve venire verrà da se! - Mash ha davvero una ragazza fantastica.
- Grazie ragazze mi siete state molto utili ma ora devo andare, le bimbe sono sole -
Le abbraccio e vado verso casa perché, vista l’ora, mia madre è già al lavoro quindi le pesti sono da sole. una volta a casa trovo Marika seduta sui gradini con la più piccola delle mie sorelline sulle gambe.
La peste, che ha solo 6 anni, mi corre incontro urlando - Mirko è tornato! Mirko è tornato! - ed io mi chiedo perché sono l’unico ad averci messo un secolo a capirlo.
- Si tesoro, ora vai dentro che io e Mirko abbiamo bisogno di parlare - La piccola da un bacio su una guancia a Marika e entra.
- Mi mancavano, sai - dice lei appena la peste entra senza alzare lo sguardo su di me. Ha paura.
- Potevi non andartene -
- Dovevo -
- Ti saremmo stati accanto -
Finalmente Marika alza lo sguardo e vedo i suoi grandi occhi chiari pieni di lacrime, lacrime di rabbia.
- Sul serio! Tu, Devon, Mash? Mi sareste stai accanto? Avreste capito? Devo ricordarti cosa è successo la sera che sono sparito? Mash ha quasi ammazzato di botte un tizio solo perché 6 fottuti anni fa gli ha toccato il pacco! Devon va in giro per la scuola ha sfottere Ollie perché secondo lui è un frocio e tu … beh, sei tu. Per te in una donna contano solo tette e culo.
Secondo te avreste reagito bene se vi avessi detto che volevo cambiare sesso o piuttosto avreste cercato di dissuadermi fino a farmi allontanare da voi? -
Lei sembra furiosa ma lo sono anch’io, non accetto che giudichi ciò che non ho fatto. Lei sa perfettamente che per me lei non potrebbe mai essere come le altre.
- Potevi almeno provarci! Mi ha ferito molto il fatto che tu mi abbia estromesso dalla tua vita! Abbiamo passato un intera nottata a discutere se ti sentivi o non ti sentivi pronto a fare sesso con Meggie ma non hai mai accennato ai tuoi problemi personali! -
- Scusa, l’ho fatto perché avevo paura di perderti -
- Sei mio fratello non ti abbandonerei mai -
La rabbia di entrambi sparisce perché siamo di nuovo una cosa sola. Marika mi abbraccia piangendo ed io la stringo forte a me. Lei per me sa di famiglia più di quella reale, è sempre stato così e lo sarà sempre.
La invito a entrare e a rimanere a cena scherzando e giocando, non so a che punto mi dimentico che non è Mirko ma Marika e tutto torna come prima. Come se Mirko non fosse mai partito, come se non fosse tornato così diverso. Mirko è qui ed io non potrei essere più felice di così!
 
La mattina dopo vado a prenderla sotto casa con la moto così da accompagnarla a scuola, lei scende subito salutandomi con un bacio su una guancia e infilandosi il suo casco. Se lo è comprato poco dopo che sono riuscito a farmi regalare la moto dai miei, ci teneva a salirci in sicurezza.
A scuola ci dividiamo perché lei raggiunge Meggie e Charlie per ciarlare di chissà che mentre io resto scioccato vedendo Charlie con la gonna.
- È strano come le cose siano cambiate in poco tempo, vero? - Quando è comparso Devon?
- Che vuoi? -
- Dicevo che è strano vedere come sono cambiate le cose in soli pochi mesi. Fino all’altro giorno Meggie e Mirko pomiciavano attaccati agli armadietti e Charlie e Mash bisticciavano come bambini. Ora questi ultimi scopano come ricci, Marika è una donna e tu te la scopi e Meggie continua a non volerne mezza di me. Purtroppo non tutto cambia -
Ignoro la sua de pressione perché so che è meglio non darci peso, Devon ora non ha di certo bisogno di essere compatito. Così vado avanti ignorando il resto - Io non vado a letto con Marika siamo solo amici -
- Sul serio. Sono anni che sei a un passo dallo scoparti Mirko ed ora che cambia sesso, e che diventa una strafiga da paura, tu non te lo fai? Ma che problemi hai? Io se Meggie mi desse una chance farei di tutto per lei -
- Meggie non ti da una chance perché spari più cazzate tu di tutti gli altri essere umani insieme e lei non lo sopporta. Così come non lo sopporto io! - Cerco di andarmene ma lui mi prende per un braccio ed io, che non ho voglia di trascinarlo per tutta la scuola, lo ascolto.
- Noah parliamo seriamente, Marika è una bellissima ragazza perché non vuoi vederla come tale? -
- Perché è Mirko! -
- Noah quanti tatuaggi ha Mirko? - mi chiede lui ed io rispondo di getto, senza pensare.
- Tre perché? -
- Perché a me lo ha detto Meggie - risponde lui prima di andarsene.
Io resto da solo a riflettere così capisco cosa intende. Mirko ha davvero tre tatuaggi ma nessuno dei tre è notabile, un è sulla caviglia e per questo non si nota, una è nell’interno coscia e l’altro è nell’inguine. In pratica solo io e Meggie li abbiamo visti tutti e tre perché lei era la sua ragazza ed io, beh, ero qualcosa in più di un amico per lui e lui lo era per me.
Se non lo avessi mai guardato con occhi diversi da quelli di un amico non saprei dei due tatuaggi più nascosti ma soprattutto non ne conoscerei ogni sfumatura. Solo ora capisco cosa significa il suo tatuaggio nell’inguine, sono una N e una M intrecciate … Le nostre lettere … come ho potuto non capire …
Corro dalle ragazze e rapisco Marika tirandola per un braccio - Ehi attento non sono una fune! -
- Scusa avevo bisogno di parlarti subito, finché so cosa voglio dire ed ho il coraggio di farlo -
Marika mi guarda con i suoi occhioni chiari spalancati ed io la bacio - Avevo bisogno di tempo per riflettere e capire ma la realtà è che ti amo -
- Anch’io ti amo -
Continuo a baciarla, non dovendo neanche piegarmi visto che è più alta di me. Dopo un po’ mi accorgo che c’è ancora qualcosa che devo fare.
- Scusa devo andare a ringraziare Devon è tutto merito suo se ho capito ciò che voglio. Tu lo sapevi che non è poi così idiota? -
- No, chi lo avrebbe mai detto! - scherza lei che probabilmente già lo sapeva.




* la kippah è il copricapo usato dagli ebrei osservanti maschi.

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Capitolo 13
*** Ollie vs Friend ***


Ecco il nuovo capitolo so che è un po' in ritardo ma in teoria doveva parlare di tutt'altro poi Oliver e Costant si sono tipo ribellati ed è venuto fuori questo.

Ollie vs Friend
Oliver P.O.V.
Le settimane passano e piano piano sta arrivando la primavera così questo weekend ci sarà la prima gara di stagione all’ippodromo cittadino e noi siamo tutti entusiasti all’idea. Nulla ci potrà impedire di essere tutti li a fare il tifo per Devon.
Il nostro amico è da anni un ottimo fantino, fa gare in tutta l’America e noi ogni anno non vediamo l’ora che la stagione ippica cominci, anche perché per via delle gare Devon ogni tanto è costretto a sparire. E noi festeggiamo!
Ma non sempre le cose vanno come vorremmo …
- Ehi Ollie, per domenica hanno previsto bel tempo così pensavo che potremmo fare un pic-nic. Ti va? -
La domanda di Costant mi coglie impreparato.
Ormai è un mese che io e lui ci frequentiamo ed io non l’ho ancora detto a nessuno, nemmeno a Wes che per me è come un fratello. Da un lato io con Costant sto davvero bene, non solo è divertente e sexy da paura come già sapevo ma frequentandolo ho scoperto che è anche dolce, intelligente e un gran coccolone. Dall’altro non ho il coraggio di affrontare i miei amici sull’argomento, non voglio sapere cosa ne pensano, soprattutto Mash e Devon. Sbaglio?
Una delle mie paure è che tutti i miei amici ricordano Costant per via del tentato stupro e che per questo lo attacchino, sono spaventato soprattutto da Mash che conoscendolo troverà ogni scusa per farlo, gli piace infastidire la gente senza motivo apparente.
Però so che nel momento in cui gli dirò di essere impegnato lui cercherà di infiltrarsi perché è da un po’ che prova a convincermi a presentargli i miei amici. Ma io ho paura.
- Costant in realtà io domenica dovrei uscire con i miei amici -
- Ok - risponde tranquillo ed io resto sconvolto. Mi aspettavo una bufera.
- Non ti da fastidio -
- Perché dovrebbe darmi fastidio? Infondo non è più di un mese che ci frequentiamo e infondo tu non stai cercando di tenermi fuori dalla tua vita! - Ecco la bufera!
 - Costant lo sai … -
- Che hai paura che mi attacchino? Sì e ti ho già detto che so difendermi e che l’altra volta non l’ho fatto perché ero ubriaco. Che hai paura delle loro reazioni? Sì e ti ho già detto che se reagiscono male è peggio per loro. Sono loro che rischiano la bocciatura! - Io sorrido, Costant è così dolce anche quando cerca di fare l’antipatico arrogante che non si può non amarlo - Di che la realtà è che non te ne frega un cazzo di me! È meglio, è più elegante - Ok, magari si può.
Ma che si fuma questo? - Costant sai che non è vero … -
- Ah, non è vero? Allora perché inventi scuse per non presentarmi ai tuoi amici? Perché nessuno sa che esisto? Perché … -
- Costant cazzo smettila non è così … cazzo io ti amo e solo che … cazzo … -
- Cosa hai detto? -
- Oltre ai duecento cazzo? - Faccio un breve rewind di ciò che ho detto e mi rendo conto che fra un cazzo e l’altro, quanto mi incazzo divento piuttosto sboccato,  gli ho praticamente urlato in faccia che lo amo. Non è certo così che pensavo di dirglielo! - Io … -
- Se davvero mi ami come dici perché non vuoi che nessuno sappia di me? Cavolo io e Mash abbiamo fatto pace mesi fa e Charlie la conosco da una vita -
- La? - Lo vedo sbiancare, Charlie doveva avergli fatto promettere di non dircelo.
- Ecco io … -
- Tu lo sapevi? - Il colore torna sulle sue guance probabilmente rassicurato dal fatto che lo sapessi già.
- Ehm … -
- Comunque non sono loro il problema- Credo che sia ora di spiegargli il reale motivo per cui non voglio presentarlo ai miei amici - So che hai fatto pace con Mash, l’altro giorno l’ho visto saltare dalla tua finestra, e Charlie è mezza matta ma non mi giudicherebbe mai per questo. Il problema è un altro, si chiama Devon è mi prende in giro da sempre per qualunque cosa. Dagli occhialoni da nerd ai gusti da nerd, dall’altezza spropositata all’imbranataggine nei movimenti e con le donne. Nell’ultimo periodo poi si è convinto che io sia gay … -
- Tu sei gay -
- Lo so ma non voglio dargliela vinta -
- Ma tu sei gay -
- Lo so -
- Ollie non è un discorso di dargliela o non dargliela vinta. Noi glielo diremo insieme e se ti prenderà in giro io lo farò con lui. Ricorda che sono amico di Mash, mi basterà chiedergli dove colpire per ferirlo -
Non posso permettergli di farlo. Devon sarà anche una grandissima testa di cazzo con me ma comincia a riprendersi ora dalla catastrofe accaduta al ballo e non voglio che Costant lo ferisca. Voglio bene ai miei amici, anche a Devon, e vorrei che Costant ci andasse d’accordo.
- No. L’impegno di questa domenica è una gara all’ippodromo e ci andiamo perché Devon è uno dei fantini in gara. Non possiamo prenderlo in giro proprio nel suo giorno, deve essere il protagonista, deve stare al centro dell’attenzione -
- Beh meglio, se lui deve correre avrà poco tempo per rompere a noi e se, come spero per lui, vince non avrà proprio tempo perché dovrà festeggiare infilando metri di lingua in bocca alla sua ragazza -
- Devon non ha una ragazza al momento -
- Ecco questo è un buono punto di partenza. Se dice qualcosa su di noi gli ricorderemo che scopi comunque più di lui -
Proviamo un'altra tattica - Se ci provi vai in bianco per un mese - Magari così capisce che non voglio ferirlo per quanto lui mi prenda spesso in giro.
Costant sbianca. Deve aver realizzato - Perché? -
- Devon ha messo incinta una perché la ragazza che gli piace non lo vuole. Lei lo considera un idiota perché mi crede gay -
- Aspetta questo Devon è cotto di una tipa che non lo vuole perché ti crede gay, cosa che sei, e lui mette incinta un’altra -
- Si ma si sono già lasciati e lei ha abortito -
- Perfetto. Lei non lo vuole perché lo considera un idiota visto che si è fatto un’idea sbagliata di te, che però non è sbagliata quindi lui non è un idiota e lei si scuserà infilandogli metri di lingua in bocca -
- Costant tu sei troppo semplicistico. E comunque non sempre le cose si risolvono infilandosi la lingua in bocca -
- Noi abbiamo risolto così -
- In realtà non ti ho infilato la lingua in bocca ma qualcosa da qualche altra parte -
Lui scoppia a ridere - Vieni qui cucciolo che risolviamo -
Io gli salgo in braccio baciandolo e togliendogli la camicia. Vestito dovrebbe essere illegale.
 
Costant P.O.V.
Finalmente arriva la domenica della gara ed io comincio a sentirmi un po’ in colpa. Infondo ho praticamente obbligato Ollie a portarmi con sé visto poi che io sapevo benissimo che oggi avrebbe avuto un impegno con i suoi amici e anche che tipo di impegno. Mash mi aveva invitato a partecipare ma ho pensato che se proprio dovevo venire era meglio che venissi con Ollie, non credo avrebbe apprezzato trovarmi lì.
Il viaggio dalla mia macchina all’entrata è piuttosto difficoltoso perché devo praticamente obbligarlo a tenermi per mano, così scopro che lui non ama le manifestazioni di affetto in pubblico, che poi non so che grande manifestazione sia tenersi per mano. Non gli sto mica infilando metri di lingua in bocca!
Subito dopo aver pagato ci dirigiamo verso le gradinate per raggiungere i suoi amici a sedere ma nel tragitto un tipo dalla pelle scura molto alto assalta Oliver e gli sussurra qualcosa all’orecchio. Oliver ride, non potendo vedere la mia faccia non sa che io non sto ridendo affatto. Chi è sto qui?
- Comunque Ollie devi spiegarmi perché sei per mano con un tipo - mi dice il ragazzo di colore allontanandosi un po’ dal mio Ollie - Io sono Wes - Credo si stia presentando a me.
- Costant -
- Ollie? - chiede il ragazzo con un’espressione molto confusa.
- Devon ha ragione, sono gay - risponde semplicemente la mia adorata metà.
- Non credevo che te lo avrei mai sentito dire -
- Cosa che sono gay, è così. So che non te aspettavi ma … -
- In realtà mi riferivo al Devon ha regione. Non credevo che qualcuno lo avrebbe mai detto -
Li vedo scoppiare a ridere e comincio a provare pietà per questo povero ragazzo che tutti ritengono un idiota solo per aver detto una cosa giusta. Povero.
Raggiungiamo gli altri e per prima cosa noto una pazza che conosco vestita con un maglione con disegnato il muso di un orsetto e con delle orecchiette pelose sul cappuccio. Il tutto è abbinato a dei leggins neri e degli stivali bassi pelosi. È dolcemente folle!
- Orsetta! -
- Costa! - Charlie mi salta addosso ed io la stringo con un braccio a me mentre batto il pugno con Mash.
- Non credo che ve lo aspettaste ma io sto con Ollie -
- Oh lo so, da qualche mese a questa parte portate lo stesso profumo -
- E allora? - chiedo mentre Ollie contemporaneamente risponde - Davvero?! -
- Tu hai capito il problema vero Ollie? - chiede Charlie e lui annuisce titubante per poi spiegare.
- Costant io non porto profumi -
- Oh - I suoi amici lo conoscono davvero bene per capire che un profumo su di lui vuol dire una relazione.
- E tu chi sei? - Da un lato vedo arrivare un tipo muscolo con accanto due ragazze carine di cui una è più alta di lui e si regge al suo braccio come se senza quell’appoggio il suo mondo sarebbe crollato.
- Ciao io sono Costant, il ragazzo di Ollie -
- Ragazzo? - chiede una delle ragazze arrivate con il tipo tutto muscoli.
- Si Meggie io … - la vedo scappare via senza nemmeno ascoltare la risposta di Ollie.
- Che le è preso? - chiedo e Charlie mi risponde.
- Avrà realizzato che Devon non è così idiota -
- Comunque quella era Meggie, io sono Marika e questo al mio fianco è il mio ragazzo Noah -
- Piacere -
- Aspetta tu sei quel Costant? - chiede il tipo muscoloso ed io farfuglio una risposta.
- Ehm … Sì -
- Ollie qual è il tuo problema? -
- Soffre della sindrome della crocerossina. È una vita che lo fa! È come quando Devon lo prende in giro per ore, si ubriaca e fa il cazzone tirando in ballo Lilith, poi, visto che lui non è in grado di tornare a casa da solo Ollie si offre di portarlo a casa e gli rimbocca pure le coperte - spiega Mash ed io realizzato che Ollie è davvero troppo buono.
- Oliver è lo stesso ragazzo che il giorno dopo che ubriaco l’ho aggredito è venuto a vedere come stavo perché era preoccupato per me - spiega io guardando arrossire.
- Sinceramente Ollie qual è il tuo problema? -
- Che vi devo dire, io sono così -
- Sei troppo buono - gli dico dandogli un bacio su una guancia e lui sbatte le palpebre stranito.
- Costant piccola regola di Ollie è estremamente timido è non sopporta mostrare i suoi sentimenti in pubblico - dice il ragazzo di colore, Wes se non sbaglio. Di tanti è l’unico che mi da sui nervi, crede di essere l’unico che conosce Ollie ma non è così.
- Non preoccuparti conosco Ollie e so che non ama le manifestazioni di affetto in pubblico ma credo di aver diritto come suo ragazzo a dimostrare che gli voglio bene -
- Non se a lui da fastidio - Vuole la rissa e rissa sia!
- Non mi sembra che lui abbia espresso un disagio, lo hai fatto tu per lui. So che non se lo aspettava e che non è abituato ma vorrei che cominciasse ad abituarsi all’idea di camminare per mano o di farci le coccole in pubblico -
- Non quando ci sono io ti prego - scherza Mash per sdrammatizzare ma io sono piuttosto incazzato. Ollie è il mio ragazzo ed è solo un nostro problema il nostro intimo. E ora che sto qui si faccia i cazzi suoi!
- Mash stanne fuori. Mi conosci - si allontana prende Charlie con se per proteggerla. Lui mi conosce e sa che quando sono incazzato perdo la capacità di ragionare.
- Come può Ollie stare con un tipo come te. Supponente, arrogante e violento -
- Non mi conosci, abbastanza per dirlo, io non sono così. O almeno non sono solo così -
- Basta! -
È la prima volta che sento Ollie urlare e capisco che forse ho esagerato. Ha le lacrime agli occhi, cazzo ho fatto uno dei miei soliti casini.
- Scusami io non volevo forse … - Sto per dirgli che forse è meglio che me ne vada e che aveva ragione a non volermi presentare i suoi amici perché sono un cazzone quando lui mi interrompe.
- Zitto un secondo tesoro - Ero già a testa bassa pronto a prendermi un cazziatone con i fiocchi ma dalle sue parole realizzo che non ce l’ha con me - Wes fai un piacere al mondo fatti i cazzi tuoi! Costant mi piace è dolce e divertente, oltre a maniaco e schizzato. Ma non mi importa e soprattutto non deve importare a te! Non sono più il bambino spaventato che non conosce nessuno e che tu devi accudire. Sono adulto ormai e posso prendere le mie decisioni da solo -
- Non ne sei in grado se scegli sto qua -
- Disse colui che si innamorò di una troia razzista per la quale lui era un appestato eppure noi non ti abbiamo dato contro, magari ti abbiamo consigliato di stare attento ma non ti abbiamo aggredito -
- Fai quel cazzo che ti pare - Wes se ne va e Mash lo insegue, forse per spiegargli che tipo sono.
Io abbraccio il mio ragazzo che mi bacia sulle labbra e si accuccia fra le mie braccia pronto a vedere la gara. Lo amo e lui mi ama, non potrei chiedere di meglio. Gli altri si mettono vicino a noi con Charlie che si appoggia a me sorridendo. Lei non ha paura di niente nemmeno di me che sclero.
 
Wes P.O.V.
Scappo via dalla rabbia prima di alzare le mani su Costant perché questo Oliver davvero non me lo avrebbe mai perdonato. La sua relazione con Costant non durerà perché Oliver è un ragazzo intelligente e buono mentre lui è solo un coglione senza palle che sa solo aggredire la gente. Oliver metterà la testa a posto e mi chiederà scusa. Conosco il mio amico.
- Ehi piccola pazza isterica calmati e ascoltami - Mash?! Perché diamine Mash mi ha seguito - Fermati idiota! - Mash mi prende per un braccio e mi gira.
- Che cazzo vuoi? Perché non vai a difendere il tuo amichetto? - Lo vedo trattenere l’istinto di picchiarmi ed capisco che con lui devo abbassare il tono.
- Credevo che tu avresti difeso il tuo di amichetto e invece l’hai attaccato nelle sue scelte. Ollie non è uno stupido e Costant è un bravo ragazzo. Anche se mi fa senso dirlo Costant mi assomiglia -
- Diciamo che mi aspettavo qualcuno di meglio per lui. Tu non sei certo ciò che augurerei al mio migliore amico. Solo Charlie riesce ad ammansirti -
- Chi ti aspettavi? Qualcuno tipo Lilith? Ollie non è mai stato attratto dai tipi facili. Anzi è proprio attratto dai tipi facili ma a letto non facili da capire. Ollie è un tipo determinato e ama chi ha degli obbiettivi e chi fatica e Costant non solo lavora , ma non ha smesso di farlo nemmeno in ospedale. Sono giusti l’uno per l’altro -
- No … non lo so che mi aspettavo di certo però non lui, non quello che lo ha attaccato -
- Torna da Ollie e chiedigli scusa perché non ha fatto nulla di male. Ha solo difeso il suo ragazzo che tra parentesi sarebbe in grado di ucciderti se non la smetti. Costant è iperprotettivo con le persone a cui tiene e ti è andata bene, un tipo alle medie solo per avermi spintonato in mensa passò il resto dalla giornata appeso al palo della bandiera -
- Era stato Costant? -
- Ovvio. Ollie è in buone mani Costant non mi ha mai fatto del male -
- Ma se avete litigato perché ti ha toccato! -
- Ci siamo chiariti su quello, in pratica avevamo interpretato in modo diverso il nostro rapporto. E poi non credo che ad Ollie da fastidio quando lui lo tocca -
- Non credo che Ollie si faccia toccare da lui. Non dopo ciò che è successo con lui -
- Perché non glielo chiedi di persona? Vai da Ollie e chiarisciti -
Mash torna dagli altri ed io lo seguo dopo un po’ a testa bassa. Li trovo tutti vicini intenti ad aspettare l’inizio della gara ed io mi siedo accanto ad Ollie.
- Scusa … per me è difficile vedere che vuoi bene a qualcun altro -
- Wes tu sei il mio migliore amico e forse ultimamente ti ho trascurato per stare con Costant e mi dispiace ma non prendertela con lui. Costant fa il duro ma non è cattivo -
- Scusa anche tu Costant io credo solo di essere … -
- Geloso e ti capisco ma non te lo voglio portare via. Io ho già un fratello -
Costant e Mash si sorridono e rivedo in loro il rapporto che fino a poco tempo fa avevo con Ollie. Forse dovrei provare a conoscerlo.

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Capitolo 14
*** Un dolce fantino ***


Un dolce fantino

Meggie P.O.V.
Stamattina appena sveglia non mi aspettavo che Marika mi chiamasse per avvertirmi che subito dopo pranzo sarebbero usciti per un impegno di gruppo e che ero invitata anch’io così mi ero preparata a passare tutt’altro tipo di giornata. Purtroppo, o per fortuna, però tutti i miei piani sono stati ribaltati.
Non me lo aspettavo un po’ perché non sapevo che uscissero e un po’ perché io non faccio davvero parte di questo gruppo. Me lo aveva già fatto notare Charlie quando mi ha detto di essere una ragazza e poi ho cominciato a notarlo io stessa. I ragazzi non mi considerano davvero una di loro.
I ragazzi mi proteggevano ma non mi dicevano quasi mai cosa gli passava  per la testa o i loro impegni, se non che volessero venire al  Carambola. Era come se io fossi il Jolly, se non servivo non venivo coinvolta. Ad esempio solo al ritorno dalla vacanza sulla neve me ne hanno parlato, capisco che il viaggio fosse in gran parte per permettere a Devon di dimenticare sia Belle che me ma magari avrebbe potuto dirmelo.
La comparsa di Marika mi aveva permesso di trovare una nuova amica con cui uscire ma mi sentivo comunque lontana dal loro gruppo, per questo non mi aspettavo di essere invitata a passare un intero pomeriggio con loro.
 
Marika arriva puntuale subito dopo pranzo appesa al braccio di Noah, che ormai le fa da autista, ed io li saluto calorosamente. Non sono per nulla gelosa del loro rapporto anche perchè insieme sono adorabili.
- Ciao ragazzi - dico abbracciandoli entrambi.
- Ciao Meggie, sei pronta per uscire? - mi chiede Marika ed io cerco di scucirle informazioni sulla meta.
- Certo, dove si va? -
- È una sorpresa -
Seguo i miei amici fino all’ippodromo cittadino e lì mi spavento - Mari, Noah io non sono il tipo da corse dei cavalli -
- Lo immaginiamo ma siamo qui per un ottimo motivo -
Mentre  parlo con Marika Noah si avvicina al bancone e compra un biglietto per se e uno per Marika, io mi raggelo. Non ho i soldi per permettermi questo posto.
- Mari io non ho abbastanza soldi da spenderli così -
- Lo so, non preoccuparti -
Marika si avvicina alla tizia ed io quasi annaspo - Dovrebbe esserci il biglietto gratuito a nome Devon Murray non ancora ritirato -
- Un attimo che controllo, sì c’è ancora. Mi serve un documento di identità di chi lo ritira -
Marika si gira verso di me - Meggie serve un tuo documento d’identità -
- Ok. Mari perché c’è un biglietto a nome Devon Murray ed io posso ritirarlo? - chiedo mentre le allungo il documento.
A rispondere non è la mia amica ma la signorina della biglietteria - L’ippodromo offre un biglietto gratuito ad ogni fantino e non avendolo ritirato i genitori può farlo lei. Mi serve un documento per registrare chi lo ha ritirato -
- Di solito lo sfrutta Wes essendo fra noi quello con meno disponibilità finanziaria ma oggi ci sei tu e Devon vorrebbe che lo avessi tu -
Io arrossisco. Mentre ci allontaniamo verso i posti a sedere commento la nuova scoperta.
- Quindi Devon è un fantino. Non me lo aspettavo anche se è proporzionato in modo che può essere un buon fantino -
- Decisamente, è alto meno di te! - esclama Noah e noi ridiamo.
- Sapete credevo che fosse un nullafacente cronico ed invece ha degli obbietti nella vita, un hobby facoltoso e forse un buon futuro -
Marika mi abbraccia ed io capisco che è proprio per farmi scoprire questo lato di Devon che mi hanno invitato. Quando arriviamo dagli altri c’è un tipo strano accanto ad Ollie che appena ci avviciniamo si presenta.
- Ciao io sono Costant, il ragazzo di Ollie -
- Ragazzo? - chiedo perplessa. Che cavolo è successo? Da quando Ollie ha un ragazzo? Aspetta questo vuol dire che Devon non è così idiota come credevo!
- Si Meggie io … - ignoro Ollie che mi stava rispondendo e mi metto a correre, tanto so che lui capirà subito dove sto andando.
Devon non voleva prenderlo in giro con le sue allusioni aveva solo capito e voleva spingerlo a confessare. Non è idiota ma anzi è più sveglio di noi, più sveglio di me.
Corro per l’ippodromo alla ricerca di Devon ma non conoscendolo rischio presto di perdermi. Dopo un po’ di strade sbagliate finisco diretta fra le braccia di Devon che mi chiede perché stavo correndo e verso chi, o cosa.
Io non rispondo e lo bacio con tutta la passione che ho in corpo perché questo stupendo ragazzo merita un bacio come si deve. Visto che infondo è un ragazzo dolcissimo che si è semplicemente rassegnato troppo presto a non vedere ricambiato il suo amore e che per questo ne ha combinata una dietro l’altra.
- Hai cambiato idea? - mi chiede stringendomi forte al suo petto solido come una roccia.
- Si Devon ho cambiato idea sul tuo conto perché ho capito che sei un bravo ragazzo e che ho sbagliato a considerarti un idiota senza futuro solo perché ami divertirti e fare lo scemo. In realtà sei un ragazzo molto dolce e sai cosa vuoi dalla vita ma io non ti conoscevo davvero fino a poco tempo fa -
- So perché mi consideravi un cretino e giuro che smetterò di dire che secondo me Ollie è gay -
- Non farlo. Cioè evita di prenderlo in giro ma di ciò che vuoi anche perché avevi ragione, visto e considerato che ci ha appena presentato il suo ragazzo -
- Il tipo dell’aggressione, suppongo -
- Cosa? - Di che sta parlando?
- Il ragazzo di Ollie è il tipo che lo ha aggredito mesi fa al Carambola, mi sembra che si chiamasse Costant Noble -
Oddio è davvero lui! - Come lo sai? -
- Primo conosco Ollie e la sua sindrome della crocerossina, secondo Ollie ha cominciato a comportarsi in modo diverso dal solito dopo averlo conosciuto. Perché diciamocelo il nostro Ollie è certamente andato a chiedergli scusa per il comportamento aggressivo di Mash -
Wow, Devon conosce davvero bene il suo amico ed io l’ho decisamente sottovalutato.
- Mi dispiace averti considerato un idiota senza cervello e senza futuro. Sbagliavo totalmente, sei un ragazzo intelligente, sveglio e con un sogno. Sono felice di sbagliarmi -
- Ed io sono felice che tu abbia avuto modo di scoprire il vero Devon perché è quello che ti ama -
- Vai a vincere tesoro -
- Solo per te amore mio -
Devon mi da un ultimo bacio e va verso quelle che suppongo essere le scuderie mentre io torno, con qualche difficoltà, dagli altri.
Ignoro perché siano tutti stretti perché sinceramente non mi interessa e mi appoggio alla balaustra per seguire la gara persa nei miei pensieri. Dopo pochi minuti sento qualcuno abbracciarmi, riconoscerei questo profumo ovunque.
- Mari - saluto la mia amica che dovrei anche ringraziare, visto che è tutto merito suo.
- Allora tesoro come è andata? -
- L’ho baciato. Grazie di tutto Mari -
- Di nulla tesoro -
Guardiamo la gara appoggiate sulla balaustra dove presto ci raggiungono anche gli altri ed io scopro la triste verità, Costant è tale e quale a Mash.
Devon vince ed io corro da lui per baciarlo e congratularmi con lui - Sei stato grande, amore -
- Grazie piccola. Ti va di fare un foto con me e Plumcake? -
- Plumcake? Sul serio? -
- Certo! Io adoro i plumcake! Comunque vieni ti do una mano a salire -
Devon toglie la sella dal cavallo lasciando però la coperta che protegge il dorso e mi issa a sedere sul cavallo. Sarà anche più piccolo di me di altezza ma ha dei muscoli non indifferenti.
Facciamo la foto con lui davanti al cavallo che tiene per le briglie ed io seduta sopra a gambe incrociate.
- Eccovi! L’altra nuova coppietta! -
- Mash lasciami vivere oggi sono il campione! -
- Solo perché gli altri fanno davvero schifo -
- Perché c’è anche lui? - chiede Devon e Charlie gli risponde.
- Perché fa parte del pacchetto - poi mi bacia una guancia per congratularsi della nuova coppia.
- Devon vorrei presentarti il mio ragazzo … -
- Costant Noble, sì lo so già. Piacere io sono Devon e grazie a te ora nessuno mi crede più un idiota -
- No in realtà solo Meggie ha cambiato idea su di te. Noi sappiamo che sei un idiota, un idiota piuttosto sveglio ma pur sempre un idiota -
- Grazie Noah -
- Lasciatelo stare per oggi lui è il festeggiato - dice Ollie subito appoggiato dal suo ragazzo.
- Ecco ricominciate domani per oggi festeggiamolo - esclama Costant portando Ollie a scuotere la testa e schiaffeggiargli un braccio.
- Mi ricordi vagamente qualcuno -
- Branco di scemi andiamo tutti al Carambola Pablo ci aspetta per ubriacarci a dovere -
- Si  scemi seguiamo il capo degli scemi -
- Ehi - Costant e Mash prendono a bisticciare e tutti capiscono che si sono uguali, ugualmente cretini.
- Io prendo il mio tu il tuo e li carichiamo in macchina - ordina Charlie a Ollie mentre cerca di dividere i due bambini di un metro e ottanta che bisticciano.
La serata si conclude svariate ore dopo al Carambola dove mio fratello è indeciso fra l’internarci e il buttarci fuori a calci, si anche me. Amo questo gruppo di matti e soprattutto amo Devon, anche se l’ho capito solo oggi.
 



Scusate il ritardo è un periodaccio, sto cercando di fare troppe cose contemporaneamente.

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Capitolo 15
*** Christie 2.0 ***


Christie 2.0

Martedì a scuola tutti ci guardano sconvolti come se non fossimo noi, il motivo del loro shock a varie possibilità.

Forse la colpa è di Costant che ha insistito per accompagnare Ollie a scuola e questo ha dato vita ad un bacio di dieci minuti di orologio appoggiati al cancello della scuola. Forse è colpa di Meggie e Devon che camminano per mano ridendo e scherzando come se al ballo Belle non avesse urlato al mondo i sentimenti che lui prova per lei.

Forse è colpa mia per come mi sono vestita: minigonna, tacchi alti, blusa scollata, e mano di Mash fissa sul culo. Ormai fa parte del mio abbigliamento anche quella. O forse tutti sono scioccati dall’aspetto di Christie che per la prima volta in vita sua non ha gli occhiali, è stranamente vestita bene, cioè senza i suoi onnipresenti maglioni sformati, ed è pure truccata.

Credo che tutti si stiano chiedendo che ci è successo, ma per capirlo bisogna fare un passo indietro …

 

 

Anche se dopo la vittoria di Devon abbiamo festeggiato fino a notte fonda il giorno successivo avevamo comunque lezione. Così il lunedì mattina siamo tutti in classe, chi più addormentato chi meno. Addirittura Meggie sembra arrabbiata. Che avrà combinato stavolta Devon?

- Ehi Charlie -

- Ciao Megs che hai? Mi sembri strana -

- Non capisco Devon -

- Tesoro nessuno capisce Devon. Ma non mi sembra una novità! - le dico scherzando.

- Vedi sarà che io sono abituata ad un altro tipo di ragazzo, sai conoscevo Kyle fin da bambina e Mirko è la dolcezza fatta a persona, ma non so se Devon è la persona giusta per me -

In parte la capisco. Kyle era il migliore amico di Pablo da sempre perciò la trattava come una principessa per paura di litigare con lui. E Mirko, beh ora è Marika!

Devon non è come loro. Lui ama il sesso e il divertimento, non si ferma mai e mette sempre il suo piacere al primo posto. E normale che lei tema di rimanere ferita ma non può averla già ferita. Stanno insieme da meno di 24 ore è impossibile anche per lui!

- Che può essere successo? State insieme da ieri! -

- Sai mi aspettavo che stamattina mi chiamasse per offrirsi di darmi un passaggio fino a scuola, e invece … -

- Per una volta Devon non ha colpe. Meggie con cosa doveva darti un passaggio? Devon non ha la macchina!  -

- Oh, non lo sapevo. L’ho sempre visto portare Belle a scuola -

Povera ingenua Meggie - Si ma con la berlina nera di Belle. Io ho detto che non ha la macchina non che non ha la patente. Devon guida ma non ha una macchina da usare perché entrambi i suoi genitori ne hanno bisogno. Devon di suo ha tre mezzi di trasporto: lo skateboard, Plumcake e una moto mezza scassata che è rotta un giorno si e l’altro pure -

- Ecco perché non mi ha offerto un passaggio. Crede che io abbia paura delle moto! - E biasimalo!

- E dimmi che non dovrebbe! Meggie due anni fa hai avuto un incidente in moto, dove hai davvero rischiato grosso. Sei rimasta gravemente ferita, e non dire di no perché hai ancora le cicatrici … - aggiungo vedendola pronta a negare - … e in cui il tuo ragazzo è morto. È normale che Devon immagini che tu non abbia tutta questa voglia di risalire su una moto -

- Ma non è così! Charlie io giro perennemente in moto. Pablo ha solo quella per portarmi in giro! - Oh, io lo so ...

- Questo non devi dirlo a me ma a lui! -

- Grazie Charlie, senza di te non saprei come fare! -

- Avresti sempre Marika -

Meggie mi da una bacio sulla guancia e ridendo va alla ricerca del suo bassissimo ragazzo mentre io, con il mio alle calcagna, vado alla ricerca di Ollie. Ieri è scomparso con Costant e la parte impicciona di me vuole sapere che hanno fatto dopo.

- Ollie! - Lo abbiamo trovato! Sì Mash è ancora attaccato al mio culo ma è ora che sparisca - Mash sparisci non ti interessa sapere cosa abbiamo da dirci -

- Bacio - Il mio cucciolone chiede un bacio sulle labbra prima di andarsene non mi interessa dove.

- Allora Ollie come va con Costa? -

- Bene perché? -

- Sapevi che eravamo alle elementari insieme? Immagino solo come sia a letto considerato come fosse snodato a danza -

Ollie arrossisce - Charlie! -

- Ollie dovevi aspettarteli un po’ di impicciamenti. Ieri prima hai sganciato la bomba poi siete spariti insieme, è normale che noi vogliamo sapere cosa è successo dopo - È arrivato Noah ad impicciarsi anche lui.

- Non vi dirò cosa facciamo io e Costant quando siamo soli in camera sua -

- Ah, quindi rimanete spesso soli in camera sua? - Fra me e Noah non so chi rompa di più, e poi mi chiedono perché mi trovo così bene con questi matti. Loro sono la mia famiglia.

- Ehm, sì? - Povero Ollie è arrossito.

- Grande Ollie vedo che recuperi il tempo perso fino ad ora -

- Noah! -

Se continua ad arrossire così diventa color aragosta permanentemente, ma questo non mi impedisce di continuare ad imbarazzarlo - Era anche ora che avessi una vita sessuale! -

- Charlie! -

Vado via lasciandolo con Noah che gli chiede le posizioni e chi è attivo e chi passivo. Siamo proprio tutti matti! Un giorno dovrò anche chiedere a Noah come va con Marika, anche se credo che loro siano ancora nella fase luna di miele.

Visto che fra poco suonerà la campanella, ed io non ho una scusa per saltare la prima ora, vado verso la nostra aula ma a metà strada mi intercetta Christie.

- Charlie hai un secondo per me? -

- Anche un secolo vista la mia voglia di andare a lezione - Lei sorride ed io la prendo a braccetto - Vieni andiamo a nasconderci nel bagno delle ragazze, lì nessuno ci romperà -

- Soprattutto i prof, vero? -

- Certo, vuoi che i prof ci cerchino lì! - Christie scoppia a ridere mentre si lascia portare in giro.

Una volta in bagno Christie parla - Charlie volevo chiederti un favore. Ho visto che tu, Meggie e Marika fate sempre  colpo mentre io … - Christie lascia la frase in sospeso ed io capisco che vorrebbe cambiare perchè si sente sola.

Io so che se vuole può fare colpo, la sera del ballo era stupenda ma non credo che lei se ne sia accorta.

- Christie io ricordo quanto eri bella al ballo, quella sera mi hai davvero stupito. Eri così diversa -

- Si sei arrivata a baciarmi -

- Volevo dimostrarti che con te ero stata davvero bene perché eri stata normale. Ma tutto questo significa che sotto a quegli orribili maglioni che ti ostini ad indossare e dietro a quei tuoi terribili occhiali a fondo di bottiglia  c’è una bellissima e dolcissima ragazza -

- Credi di potermi aiutare a farla riemergere? - mi chiede dolcemente ed io non posso proprio dirle di no.

- Certo vieni oggi pomeriggio da me che ti conciamo noi! - lei sorride e va in classe mentre io accendo una sigaretta. Come sempre ho una gran voglia di fare lezione.

Durante la pausa pranzo blocco Meggie e Marika per avvertirle del piano di restyling di Christie organizzato per oggi pomeriggio a casa mia poi chiamo Lilith per chiederle se dopo il lavoro può venire ad aiutarci.

Lilith, la famosa, e formosa, ex di Ollie, fa tre lavori. Durante l’anno lavora in un centro estetico e fa la babysitter per varie famiglie poi d’estate,  quando ha meno lavoro in questi ambiti, fa la spogliarellista all’Is boy. Noi è lì che l’abbiamo conosciuta!

Dopo le lezioni torno a casa mia da sola, per la prima volta da quando sto con Mash, per preparare tutto per il piano di restyling. Le ragazze mi raggiungeranno fra poco e prima che arrivino devo sistemare la mia stanza in modo da poter ospitare cinque ragazze e tante, troppe, cose inutili.

Quando ho quasi finito di sistemare il putiferio che c’era in camera mia arriva Lilith, direttamente dal lavoro.

- Sei bellissima anche in tuta e con i codini. Come fai? -

- Ciao Charlie, è sempre bello vederti - dice salutandomi e abbracciandomi - Comunque anche tu sei bellissima e lo sei sempre. Anche quando cerchi di nascondere la tua femminilità -

- Sono diversa è? -

- Oh, non pensare che io non lo sapessi Cha-cha. Da come ti muovevi, da come mi guardavi sapevo che non potevi essere un uomo -

- Lilith sei fantastica! - Io la stringo forte, per quanto i suoi seni me lo permettano.

La abbraccio e la accompagno al piano di sopra spiegandole meglio la situazione e mostrandole dove si compirà il miracolo.

- Come ti dicevo prima al telefono una mia amica vorrebbe cambiare look. Quello attuale è un incrocio fra la natura selvaggia e il disordine più totale. Spero che tu possa compiere il miracolo. Perchè di un miracolo si parla! -

- Non preoccuparti, ho portato tutti gli attrezzi del mestiere -

- Senza di te non saprei come fare! Credo che Christie non abbia mai fatto una pulizia del viso o una maschera ai capelli -

- Sarà un lungo pomeriggio - scherza lei, che vista così sembra la ragazza più tranquilla al mondo. Altro che stripper.

- Ti adoro, e dopo ti pago -

- Nessun problema, questo e altro per gli amici -

Mentre noi siamo in camera a chiacchierare suonano alla porta ed io vado ad aprire mentre Lilith sistema le sue cose.

- Ehilà! - Alla porta ci sono tutte le ragazze mancanti che mi salutano gioiose.

- Ciao ragazze, Lilith ci aspetta al piano di sopra -

- Oddio hai chiamato anche lei? Non vedo l'ora di rivederla è quasi un anno che non la vedo -

- Ma Lilith l’ex di Ollie? - chiede Meggie e noi annuiamo - Oddio sono così eccitata all'idea di conoscerla! -

- Ollie ha una ex ragazza? Oddio io credevo fosse gay o computer-sessuale -

- Ragazze seguitemi e conoscerete Lilith. Attente alla mascelle - Marika sale in camera mia con le altre due subito dietro che fremono per la curiosità di conoscere Lilith. Sarà uno spasso!

Corro dietro alle ragazze per vedere la scena dell’incontro. Appena arrivano di sopra vedono Lilith e rimangono ovviamente sorprese. Certo questa ragazza è una sventola da paura anche in tuta!

- Ciao non so se ti ricordi di me -

- Mirko non sei cambiato di una virgola! -

- È un piacere saperlo ho fatto qualcosa come quattro operazioni di chirurgia plastica! -

Lilith scoppia a ridere e la abbraccia - Per me sei sempre lo stesso ragazzo che chiacchierava con Noah mentre io ballavo mezza nuda adducendo come scusa che avendo una ragazza non poteva guardare -

- Avevo davvero una ragazza! - Lilith lo guarda male e Meggie ride.

- Oh sì aveva una ragazza. Piacere Margarita detta Meggie, sarei la ex -

- Wow credevo mentisse. Piacere io sono Lilith -

- Stavi davvero con Ollie? - chiede Meggie curiosa e perplessa.

Certo passare da Lilith a Costant sembra strano ma in fondo ha un senso. Lilith è una ragazza bellissima e se non gli piaceva abbastanza lei forse era proprio perchè preferiva gli uomini.

- Si, siamo stati molto bene insieme. È l’unico ragazzo che io abbia conosciuto che quando parlava con me mi guardava negli occhi - Meggie scoppia a ridere mentre Christie la fissa sconvolta.

- Perché li trovava? Che taglia hai una quinta? -

Il seno di Lilith è davvero tanto perciò difficilmente gli uomini, ma anche le donne in realtà, notano i suoi grandi occhioni verdi. Sì, Lilith è proprio bellissima.

- Quasi, una sesta. Comunque tu devi essere la ragazza che dobbiamo restaurare -

- Sì hai usato la parola giusta, restaurare -

- Marika! Si sono io. Si nota molto che ho bisogno di un cambio di look -

- Tesoro tu non hai bisogno di un cambio di look ma di trovare il look adatto a te. “Quello che c'è dentro all'armadio” non è un look - le spiega Lilith che se ne intende.

- Charlie credo che abbiano suonato -

L’avvertimento di Meggie mi porta a controllare e trovo Costant. Cazzo! - Costa che ci fai qui? -

- Buongiorno piccola. Anche tu mi sei mancata -

- Fottiti Costant ho da fare -

- Ecco perchè Mash era in casa da solo! E io che pensavo che tu fossi qui da sola e annoiata e così avevo pensato che ti sarebbe piaciuto un bel film di guerra o dell’orrore -

- Guarda al piano di sopra è in scena un film dell’orrore ma presto sarà di guerra -

- Eh? -

- Una mia compagna mi ha chiesto di aiutarla nel cambio look ed io ho chiesto appoggio a Meggie, Mari e un’altra amica per riuscire a fare il miracolo -

- Vi aiuto io! Sono un asso nell’hair styling! -

- Ma quanto puoi essere gay da 1 a 10 -

- Charlie io sono gay e ogni tanto dico o faccio cose che lo dimostrano -

- Tipo stanotte con Ollie? -

- Sì, quello ha dimostrato molto quanto sono gay. Oltre a quanto amo essere gay! -

- Scemo! -

Ridendo saliamo in camera mia. Costant mi fa talmente divertire che dimentico lo scontro tra titani che avverrà fra poco in quella stessa camera.

- Ciao ragazze -

- Costant!? -

Marika mi si avvicina titubante e mi sussurra in un orecchio - Ecco forse lui era meglio non invitarlo -

Oh, lo so ma non è colpa mia se si è autoinvitato.

- Non l’ho invitato. È comparso dal nulla alla mia porta -

Mentre io spiego a Marika l’arrivo dell’apocalisse fuori dalla mia porta Costant si presenta alle ragazze - Piacere io sono Costant -

- Christie, la cavia -

- Eh, infatti ne hai l’aspetto -scherza Costant che come carattere assomiglia davvero troppo a Mash.

- Costant! Se vuoi rimanere fai il bravo - Lo sgrido io che se volevo una palla al piede chiamavo Mash.

- No perché, è divertente! - dice Lilith sorridente e lui le si avvicina suadente, malizioso e flirtante.

- Ehi bellissima noi non ci conosciamo, vero? - Sveglia la cucciola!

 - No infatti. Io sono Lilith  e tu sei gay -

- Come un arcobaleno piccola. Mettiamoci al lavoro -

Lilith spiega a Christie cosa ha intenzione di farle - Per prima cosa ti farò una pulizia del viso e ti applicherò un maschera facciale, poi mentre quella riposa ti sistemeremo i capelli -

- A quelli ci penso io. Ho sempre avuto l’hobby dell’hair stylist anche se ho scelto l’economia -

- Vieni in bagno con noi allora -

Lilith, Christie e Costant vanno in bagno per sporcare meno e noi ne approfittiamo per cercare di arginare il problema che si è venuto a creare.

- Charlie Costant e Lilith insieme non è proprio un bene. Anche perché da ciò che so lui ha un caratteraccio tipo quello di Mash e non vorrei che la uccidesse -

- Lo so ma sta andando tutto bene. Sembrano andare d’accordo, l’importante è che non scoprano cos’altro li unisce oltre la vena estetica -

- Quindi nessuno deve nominare Ollie -

- Esatto! -

- Chi di noi potrebbe essere così scema da nominarlo! -

Christie! -

Nessuna di noi avrebbe mai nominato per non correre rischi ma c’è qualcuna che non sa nulla di ciò che sta accadendo intorno.

- L’avverto io voi state attente a ciò che dite -

Vado in bagno dove Costant sta cercando qualcosa mentre Lilith sta disponendo i suoi attrezzi del mestiere. Mi avvicino a Christie che è da sola su una sedia che aspetta l’inevitabile e le parlo in un orecchio.

- Fammi un piacere non nominare più Ollie per oggi -

- Perché? -

- Te lo spiego dopo -

- Ok -

Mentre penso ad una scusa da rifilarle più tardi mi giro verso Costant per capire che sta combinando e lo trovo per metà dentro la mia vasca da bagno.

- Costa tesoro che stai facendo? -

- Cerco i tuoi prodotti per capelli ma l’unica cosa che ho trovato è un bagnoschiuma che assomiglia tanto ad uno shampoo per cani -

- Ah sì quello è di Mash. Comunque tutti i miei prodotti, sia per il corpo che per i capelli, sono nell’armadietto di fronte alla vasca. Lilith tutto bene? -

- Un minuto è comincio -

- Charlie qualcuno ha suonato vuoi che vada ad aprire io? - urla Marika dall’altra stanza dove è rimasta con Meggie a sistemare i trucchi.

- Si grazie - di fare di nuovo su e giù ne ho voglia zero.

Dopo poco Marika mi chiama - Ma tu sei sfigata o solo smemorata? -

Che è successo ancora? Cosa mi sarò dimenticata stavolta? - Chi è? -

- Charlie non ti ricordi che oggi dovevamo finire la ricerca di scienze - Cazzo Ollie! 

Ma che giornata del cazzo è oggi? È possibile che tutto il mondo mi desideri nello stesso momento? Ovviamente non mi ricordavo della ricerca altrimenti non avrei detto sì a Christie e non avrei invitato qui la sua ex. Ex che appena ha sentito la sua voce gli è corsa incontro abbracciandolo.

- Ollie cucciolo come stai? Era un casino che non ci vedevamo! - dice con ancora le braccia strette al suo collo mentre lui, che non ha ancora mosso un muscolo nemmeno per abbracciarla, avvampa e balbetta.

- Ehm sì io … -

- Ollie conoscevi già Lilith? - chiede Costant arrivando dal bagno e strapazzandogli i capelli.

- Beh sì … È la mia ex -

- Aspetta tu stai con Ollie? Oddio tesoro ce l’hai fatta, hai fatto coming out -

- Eh? Tu lo sapevi? - Siamo tutti piuttosto sconvolti ma sono stata io a dare voce allo stupore.

- Certo Charlie quando vai a letto con un uomo ti accorgi se non sei fra le sue preferenze -

Meggie arrossisce perché lei non se ne era accorta e Mari la abbraccia per farle capire che va tutto bene.

- Come lo avevi capito Lils? -

- Ollie tu sei il primo ragazzo che mi abbia guardato in faccia mentre gli parlavo, mi trattavi sempre con rispetto ma soprattutto ci hai messo quattro appuntamenti per togliermi la maglietta -

- Non credere con Costant ci ho messo quattro mesi -

- In realtà ci hai messo nemmeno cinque minuti. O quanto meno dal momento in cui io ho capito che eri interessato a me al momento in cui io ti ho tolto i pantaloni sono passati cinque minuti -

- E negli altri quattro mesi? -

- Io credevo non ne volesse mezza -

- Due idioti! - tutti scoppiano a ridere con Lilith, questa ragazza è davvero un portento.

Il pomeriggio alla fine trascorre tranquillo e quando abbiamo finito Christie non sembra più la stessa …

 

 

Così oggi Meggie e Devon sono arrivati insieme in moto, Ollie ha ammesso di essere gay, tanto lo sapeva già Christie quindi presto sarebbe comunque stato di dominio pubblico, e una nuova Christie sta girando per i corridoi.

La nuova Christie indossa un bel vestito che la risalta e con le lenti a contatto che le ha procurato Ollie, i capelli sono stati tagliati e acconciati da Costant ed il viso è stato ripulito e truccato da Lilith e Marika. Ora Christie sembra davvero un’altra persona, ed è anche piuttosto carina.

 

Christie P.O.V.

Giro per i corridoi vestita in questo strano modo e mi sento osservata. Senza i miei maglioni e gli occhiali a farmi da scudo mi sento piccola, fragile e indifesa ed ho paura. Cammino guardandomi  i piedi così non vedendolo vado a sbattere contro un tipo e mi cadono i libri che stavo usando come scudo per coprirmi.

Apro gli occhi, che avevo chiuso nello scontro e vedo Wesley, l'amico di colore di Charlie, inginocchiato ai miei piedi che raccoglie i libri. Deve essere con lui che mi sono scontrata.

- Scusa Christine … non ti avevo vista … ero sovrappensiero - Che dolce, sta quasi balbettando.

Ora questi abiti mi rendono una ragazza nuova e diversa ma questo non vuol dire che io debba cambiare, vero?

Gli chiedo scusa semi timidamente - Scusami tu, non stavo guardando dove andavo - poi mi rispondo che no, io sono e sempre sarò Christie! Non ho nulla da cambiare - Grazie per avermi raccolto i libri, posso offrirti un gelato per sdebitarmi? -

 

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Capitolo 16
*** Un ritorno molto poco desiderato ***


 
Un ritorno molto poco desiderato
Il tempo sta scorrendo inesorabile e l’anno scolastico sta giungendo al termine. Fra poche settimane ci diplomeremo e le nostre vite si divideranno, forse. Ma prima ci sarà il momento più importante nella vita di ogni giovane ragazza, il ballo di fine anno. Questo per noi è l’ultimo anno quindi il ballo ha un significato ancora più profondo. Potrebbe essere una delle ultime sere in cui possiamo fare baldoria!
Ovviamente Belle è in lizza per il ruolo di reginetta del ballo insieme al suo cavaliere. Noi ce ne fregheremmo anche se Mash non avesse avuto la bella idea di iscriverci alla gara per farle vedere chi è la migliore. Questi sono in cui non so se devo ucciderlo o baciarlo.
Io ovviamente andrò al ballo con la mia piattola preferita, Marika con Noah e Meggie con Devon. In quanto a Ollie e Wes credo che il primo stia valutando se portare Costant al ballo possa risultare dannoso per la sua salute mentre il secondo sta sicuramente pensando a Christie. Da quando lo abbiamo cambiato il look Christie è uscita spesso con Wes, sembra che fra i due stia nascendo qualcosa.
- Ragazzi non so che fare! Secondo voi Christie si aspetta di andare al ballo insieme? - Wes e le sue adorate pare mentali sono tornate!
- Posso ricordarti che stiamo parlando di Christie - gli chiedo io ma sembra che tutti abbiano dimenticato che tipo è Christie.
- E allora? - Appunto!
- È Christie Wes, se vuole venire al ballo con te te lo chiederà direttamente lei. Ma se non vuoi aspettare che lo faccia lei, perché tanto prima o poi lo farà, vai da lei e chiediglielo -
- Quello che vuole dire Charlie con i suoi soliti modini - dice Meggie guardandomi male - È che siete una bellissima coppia e secondo noi Christie non ha motivo di dire di no -
- Grazie Charlie e soprattutto grazie a te Meggie -
- Nessun problema Wesley -
- E tu Ollie a che stai pensando? - chiedo io cambiando argomento e facendo cascare dalle nuvole il mio interlocutore.
- Eh? Cosa? -
- Ciao Ollie, è maggio e noi dovremmo essere a lezione. Stavamo parlando dei problemi mentali-sessuali di Wes, poi siamo passati a te. Comunque considerando che non eri qui, dov’eri? - lo prendo in giro io tirando in mezzo anche Wes.
- Stavo pensando al ballo -
- Verrai con Costant? - chiede Meggie curiosa.
- Non lo so. Ho paura che faccia qualche casino -
- Ollie guarda che Costa non è un animale allo stato brado. Sa controllarsi non farà nulla di male e poi ci sarà Mash a fargli compagnia - lo rassicuro io che conosco bene i miei polli.
- E se si ammazzassero a vicenda? -
- Ollie vuoi ballare con Costa tutta la sera o preferisci il muro con le altre ragazze senza accompagnatore? - Ok, forse sono un tipo un po’ brutale ma così ottengo quasi sempre ciò che voglio.
- Ok, lo invito - Visto!
Vado alla ricerca del mio bellissimo fidanzato e lo trovo nel bagno dei ragazzi che fuma con Noah, Devon e Marika
- Ecco l’unica cosa negativa dell’uscire con qualcuno che ha fatto parte del nostro gruppo - Questo è il suo modo di salutarmi, credo.
- Che sa sempre dove trovarti? - chiede Noah mentre Devon mi spupazza come suo solito.
- Esatto Noah! -
- Scemo fammi fare un tiro! - Frego la sigaretta a Mash e faccio un tiro - Ricordati che oggi pomeriggio devi andare a comprare un completo per il ballo di domani con Costa - Sì, il ballo è domani sera e Mash non ha ancora comprato il completo. Così ho chiesto a Costa di obbligarlo a farlo entro sera.
-Si lo so -
- Vengono anche Noah e Devon -
- Ehi - esclamano Devon e Noah all’unisono
- Costant ha visto i nostri vestiti quindi potrà scegliere per voi dei completi coordinati ai nostri vestiti -
- E poi se qualcuno non vi obbliga a comprare qualcosa di bello chissà con cosa ve ne uscite! - Sì siamo abbastanza preoccupate di come si vestiranno questi tre idioti domani sera.
Dopo le lezioni torno a casa dove mi aspetta un’irritante sorpresa.
- Pà sono a casa -
- Tesoro ti ho preparato la merenda - No questa voce, no! Sono quattro anni che non la sentivo e stavo da dio! - Tuo padre è al lavoro, tornerà tardi -
- Che diamine ci fai tu qui? - chiedo con tono piuttosto incazzoso. Lei non era nei miei piani!
- Non rivolgerti a me così! -
- Mamma sono quattro anni ormai che non ti vedevo e ti giuro che non sono mai stata meglio di così! Perciò che ci fai qui? Ma soprattutto quando te ne vai? - Sì, la mia adorata madre è qui!
- Charlotte tesoro, presto ti diplomerai ed io sono qui perché è ora che prendi in mano la tua vita. Sono qui per aiutarti a prepararti per il ballo e per cercarti  un ragazzo appropriato … -
- Mamma io ho già un ragazzo - la interrompo io, o almeno provo a farlo.
- … Non solo per questo ballo ma anche per quello delle debuttarti, che sarà a fine estate … -
- Mamma io non voglio debuttare - cerco di dirle io ma lei sembra ignorarmi.
- … Come quel Costant, il bambino dai capelli neri che faceva ballo conte alle elementari, lui sarebbe perfetto. Sai che vive qui vicino? … -
- Mamma Costa ha un suo ragazzo - Ma mi sta ascoltando?
- Dovrei provare a contattare i suoi genitori per organizzare un incontro fra voi -
- Ma io sto parlando da sola? - Considerando che continua a parlare senza rispondermi direi di sì.
- Ora torniamo al problema ballo. Magari potrei chiamare tuo cugino per accompagnarti, non credo di poter contattare i genitori di quel ragazzo così in fretta. Sarei dovuta venire prima! -
- Anche no! - Ma perché è qui!
- Oddio dimmi che hai già scelto un vestito per il ballo? Va beh, non preoccuparti ci andiamo domani pomeriggio insieme a sceglierlo. Poi dovremmo pensare hai capelli e al trucco, anche se con quei capelli … Tesoro perché porti i capelli corti? Non sono femminili! -
- Neanch’io lo sono mamma - Se solo lei capisse …
- Troverò il modo di acconciarteli comunque, potrei … -
Esco ignorandola, come lei sta facendo lei con me, e mi dirigo al Carambola alla ricerca di alcool e comprensione. Mia madre ha il potere di farmi saltare i nervi, beh non che a lei gliene freghi qualcosa.
- Pablo alcoolizzami -
- Charlie che è successo stavolta? - chiede preoccupato il nostro barista preferito - Con voi non c’è mai un attimo di pace -
- Niente di che è solo che mia madre è venuta in città per rovinarmi la vita -
- Chiamo le ragazze - Direi che ha capito che sono sull’orlo di una crisi. Pablo mi versa da bere un cicchetto di vodka e sparisce. Dopo poco lo sento urlare - Meggie, Marika Charlie ha bisogno di voi! -
Le ragazze scendono le scale e si siedono accanto a me, ognuna da un lato, ma io continuo ad osservare il mio bicchiere ormai vuoto.
- Come mai sei qui? Non ti aspettavamo -
- Ho litigato con mia madre -
- E allora? - chiede Marika. Lei non può capire, sua madre stravede per lei.
- Marika so che tu hai un ottimo rapporto con tua madre, tanto che lei ti ha coperto durante la tua fuga ma io e mia madre ci odiamo. O quanto meno io odio lei. Ragazze mia madre è il motivo per cui per tre anni e mezzo ho finto di essere un uomo. Lei vuole che sia qualcosa che non sono, è una pazza che ha sempre  preteso di decidere per me, di controllare la mia vita e i miei affetti. E ora è tornata e pretende che io, a diciotto anni compiuti, faccia della mia vita quello che vuole lei -
- Non ascoltarla - - Prova a capirla - dicono le due ragazze contemporaneamente, tanto che non capisco chi dice cosa. Ma forse anche perché non è che mi interessi così tanto.
- Non preoccupatevi per me, tornate ai vostri seri problemi con il ballo. Io vado a gettarmi nel fiume -
Esco ma Marika mi segue fuori - Sei brava a fare scenate -
- Ho preso dalla migliore. Dovevi sentire che scenata fece mia madre quando mio padre chiese il divorzio. Urlò, lanciò piatti e minacciò ripercussioni per più di un ora - dico sedendomi su un muretto dove lei mi raggiunge accendendo una sigaretta.
- Spiegami che è successo -
- Marika è molto semplice, io non sopporto mia madre -
- Ascoltami, io so cosa vuol dire fingere di essere qualcun altro quindi capisco che tu non puoi passare il resto della tua vita a fingere di essere qualcuno che non sei e sottostare alle decisioni di qualcun altro. Ma magari tu e tua madre potreste parlare e venirvi incontro a vicenda -
- Non so se è possibile scendere a patti con lei, parlo e non mi ascolta, io per lei sono solo un oggetto. Ha già il suo piano per me e non se lo farà di certo sconvolgere -
- Tuo padre però ti adora prova a chiedere a lui di fare da pacere fra voi -
- Posso provarci. Infondo fare un ultimo tentativo per avere un rapporto decente con mia madre non potrà mica uccidermi! - lei ride ed io la seguo. Senza i miei amici non saprei proprio come fare.
Saluto Marika poi torno a casa sperando che mio padre sia già tornato a casa e che mi appoggi nel mio tentativo di dialogo con il mostro. Quando apro sento degli strani rumori provenire dal salotto, così, curiosa come pochi, vado a vedere che sta accadendo.
Lì, sul divano, vedo i miei genitori darci dentro come ricci. Sono talmente infoiati che non si accorgono della mia presenza ed io ne approfitto per uscire di nuovo. A cosa ho assistito? I miei genitori sono divorziati da quattro anni, non si sopportano, perché stava copulando sul nostro divano?
Persa nelle mie riflessioni gironzolo per la città senza una meta precisa. Solo ora ho ricordato che sono tutti presi dagli ultimi acquisti per il ballo e che perciò nessuno ha tempo per me. C’è solo un posto dove posso andare, solo una persona che può essere disponibile ad ascoltare i miei problemi con quella psicotica di mia madre. Busso alla porta dove vive la persona che sto cercando e lei mi apre dopo poco sorridente.
Sembra che su di lei gli anni non passino mai, dovrebbe essere circa coetanea di mia madre ma ne dimostra molto meno. Porta i suoi lunghi capelli biondi sempre raccolti ordinatamente ed è sempre vestita benissimo anche solo per stare in casa. Quando mi vede ha sempre delle parole dolci per me ed è per questo che vengo sempre volentieri a trovarla.
- Ciao Charlie, Mark è andato a comprare il completo per portarti al ballo domani - dice con voce dolce e a me quasi viene da piangere. Lei si che è una madre.
- Lo so signora Shane stavo cercando lei. Mia madre è in città ed io non riesco proprio a sopportarla, non che lei faccia qualcosa per rendersi meno odiosa. Per di più l’ho appena vista fare roba sul divano con mio padre e comincio a chiedermi se non sia solo io il motivo del divorzio -
- Oh povera piccola, entra mi occupo io di te. Vuoi del the? - chiede mentre mi accompagna nel loro spaziosissimo salotto.
- Si grazie signora Shane -
- Lo sai che voglio che mi chiami Elisabeth -
Le sorrido e mi accomodo mentre lei sparisce in cucina per preparare il the, poco dopo mi raggiunge con appoggiando un vassoio sul tavolino basso davanti al divano. Ho sempre avuto un buon rapporto con la madre di Mash, anche quando fingevo di essere un ragazzo. Aveva capito subito che il mio unico problema era che avevo bisogno dell’affetto di una mamma visto che la mia era lontana. Lei è un’ottima madre, altro che la mia.
- Charlie so che con tua madre non hai mai visto un buon rapporto - Si le avevo già raccontato prima i miei problemi - E sai che se vuoi puoi raccontarmi tutto, io ti ascolto molto volentieri -
- Sono tornata a casa da scuola e lei era lì. Ha cominciato a blaterare su cosa vorrebbe fare della mia vita ed io sono fuggita, sono andata al Carambola dove ho parlato con Marika che mi ha calmato poi sono tornata a casa. Lì ho trovato i miei che scopavano sul divano e ho realizzato che i miei si amano ancora molto e mi è venuto il dubbio che mio padre abbia chiesto il divorzio solo perché io ero infelice e la mia felicità viene prima di tutto per lui. Ho paura anche prima della sua … -
- Da come io conosco tuo padre credo tu possa aver ragione. So che lui ti ama davvero molto e che farebbe ogni cosa per te e quindi non dubito che possa aver voluto portarti via da tua madre perché era la cosa giusta. In quanto a tua madre non credo che sia cattiva come pensi tu, credo piuttosto che sia leggermente controllatrice -
- No, è proprio psicopatica -
- Charlie … - mi riprende dolcemente lei ed io mi alzo sclerando per la rabbia.
- Tu non la conosci mia madre, è da quando sono nata che ha deciso cosa ne sarà di me. Oggi poi è saltata fuori con la stronzata del secolo. Vuole che io sposi Costant! - Faccio aventi e indietro per la stanza. Non riesco più a stare ferma.
- Intendi il figlio gay dei miei vicini? -
- Sì -
- E lei lo sa? -
- Io gliel’ho detto poco dopo averle detto che io ho già un ragazzo e che non me ne deve cercare uno ma credo di aver parlato al vento - crollo accanto a lei che mi stringe al suo petto.
- Mi dispiace -
- L’unica cosa che a lei importa è che io debutti in società e che sposi quello che secondo lei è l’uomo giusto per me, ma a me non me ne frega nulla. Però ora capisco che forse dovrei trovare dei punti di incontro con lei, sai per il bene di mio padre. Lui ha fatto tanto per me -
- Sai che a suo tempo anch’io ho debuttato - cambia argomento lei, forse per aiutarmi a calmarmi.
- Davvero? -
- Oh sì, al fianco di quello che poi è diventato mio marito e il padre di Mark. Se vorrete lo potrete fare anche voi, tu e Mark. Magari potreste farlo insieme -
- Dici che potrei farlo? Mia madre sarebbe quasi felice -
- Secondo me saresti bellissima. Aspetta ho avuto un’idea, seguimi -
Saliamo al piano superiore e lei mi fa strada verso una stanza che sembra inutilizzata. Da un armadio prende un sacco custodia e lo apre mostrandomi un vestito bianco, colore tipico delle debuttanti.
- Questo è stato il mio vestito. Ti andrebbe di provarlo - Io annuisco e lo indosso.
È un vestito bianco semplice, con il corpetto a cuore e con la gonna lunga arricciata e leggermente svasata. Elisabeth apre un anta di un armadio che dall’latro lato fa da specchio così che io possa vedermi. Sono bellissima.
- Sei stupenda. Mancano solo le scarpe e un acconciatura adeguata - dice mentre prova a sistemarmi i capelli che per quanto siano cresciuti sono sempre ricci e troppo corti per essere sistemati.
- Mi piacerebbe molto partecipare non solo con tuo figlio ma anche con il tuo vestito -
- Ma certo tesoro, è per questo che ho voluto fartelo provare! -
- Ma ho preso il completo! - Direi che Mash è a casa - Continuo a odiare lo shopping e Costant in fase indemoniato è troppo picchiabile per la mia poca pazienza -
- Mark tesoro sali ho una sorpresa -
Mash ci raggiunge con ancora in mano la custodia del completo per domani e resta piuttosto sorpreso nel vedermi. Conciata così poi!
- Wow - si toglie la giacca di pelle e rimasto solo con una polo bianca indossa la giacca del vecchio completo di suo padre. Si avvicina e mi abbraccia da dietro in modo che ora siamo entrambi nello specchio con me appoggiata la suo petto - Saremo bellissimi -
- Guarda che non andremo al ballo così -
- Non a quello scolastico, quello è il vestito del ballo delle debuttanti di mia madre … -
- Tu non sai quanto ti amo - gli dico sull’orlo delle lacrime. A volte sembra il ragazzo più stupido del mondo poi dice cose come queste ed io mi sciolgo.
- Spero che il tuo amore eguagli il mio - Appunto!
- Vi lascio soli -
- Non si preoccupi io devo tornare a casa e affrontare i miei demoni -
- Vuoi che ti accompagni piccola -
- Mash se tu non sei per strada questa è una città tranquilla. Perché dovresti accompagnarmi? -
- Perché vorrei che rimanesse tale! -
Io me ne vado finto offesa per poi tornare in casa a cambiarmi.

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Capitolo 17
*** Un ballo come un'altro ***


Mi dispiace moltissimo per il ritardo nella pubblicazione ma ho avuto un esame a cui è seguito un calo di ispirazione. Poi oltre ad avere tre storie in corso ho anche la tesi da scrivere e quindi sono un po’ indietro comunque non temete queste tre ff troveranno conclusione.

 

Un ballo come un altro
Sabato è arrivato. Fra pochi minuti Mash dovrebbe essere qui per venirmi a prendere e andare al ballo insieme come la bellissima coppia che siamo, ed io sto quasi tremando per l’ansia.
Mia madre fa avanti e indietro da camera mia al resto della casa, non so se voglia aiutarmi o mettermi pressione, mentre mio padre è in camera con me che scatta mille foto cercando al contempo di trattenere le lacrime. Credo che se Mash non arriverà al più presto io qui diventerò matta!
Alla fine ho scelto un vestito azzurro a sirena con lo scollo a cuore abbinato a delle decolleté bianche laccate come la pochette mentre i capelli sono per la maggior parte  lasciati sciolti e ricci naturali tranne per tre ciuffetti raccolti sulla testa con tre mollette azzurre a forma di farfalla.
Quando Mash suona mia madre corre ad aprire e ci manca poco che rotoli giù dalle scale. Sarà una lunga serata.
Essendo mia madre da ricovero criminale non si ferma ad osservare chi sta entrando in casa salutandola più o meno educatamente ma piuttosto la macchina da cui l’ospite è sceso e che sta ripartendo abbandonandolo qui.
- Il suo autista l’ha lasciata a piedi -
- Il mio autista è andato a prendere il suo accompagnatore, dopo torna a recuperare noi -
Mia madre quasi lo ignora mentre sale le scale per tornare a rompere a me a Mash la segue.
- Lei non può salire è disdicevole, Charlotte si sta preparando -
- Signora Dolovan, io conosco sua figlia, anche biblicamente, e credo che apprezzi più la mia presenza della sua. Comunque io sono Mark -
Lei sbuffa ed io esco dalla stanza per impedirle di mangiargli la faccia. Per una volta che lui non ha colpe! Ma perché mia madre deve essere così fuori di testa?
- In realtà se non ci fosse nessuno dei due sarebbe il top! -
- Scema -
Mash mi stringe fra le sue braccia e mi bacia - Sei bellissima -
- Grazie - dico baciandolo nuovamente.
- Attento a non rovinarle il trucco. Ci ho messo un secolo a farglielo - Mash ignora mia madre e continua a coccolarmi e baciarmi, vedo che comincia a capire come si sopravvive qui.
- Tesoro Costant passa a prenderci fra qualche minuti - mi dice Mash titubante, credo immagini che voglio uscire da qui il più presto possibile.
- Ah, quindi non hai davvero un autista - Ecco, lei è il motivo per cui non vedo l’ora di uscire da qui.
- Lo so, mi ha mandato un messaggio spiegandomi che avete fatto una macchina unica - dico ignoro mia madre che se non si è capito nel suo tempo libero nuota nell’oro poi cambia l’oro perché sarebbe anti igienico nuotarci di nuovo.
Io sono tranquillissima, se si ignora la mia voglia di uccidere mia madre che mi fa sempre fare delle figure di merda, ma Mash si sente comunque in dovere di spiegarsi - Ci è sembrato stupido far partire due macchine dallo stesso posto per andare nello stesso posto -
- Non preoccupatevi avete fato bene - gli dico baciandolo e sorridendogli.
Nel frattempo mio padre, che era rimasto di là in camera, ci raggiunge con la macchina fotografica e la mia pochette - Ciao Mash, posso farvi una foto? -
- Certo Simeone. Vieni piccola stringiti a me - Mash mi tira contro al suo petto e io rido recuperando la pochette mentre gli do una schiaffetto su un braccio e mio padre scatta.
- Come fa a piacerti questo tipo tesoro, ti da del tu! - chiede mia madre a non si sa bene chi.
- Beh, cosa dovrei fare? Darle del lei? - chiede Mash credendo che mi madre stesse parlando con me, ma io lo correggo.
- Guarda che parla con mio padre non con me -
- Eh? I tuoi non sono divorziati? -
- Oh, sì, ma questo non gli impedisce di chiamarsi tesoro e scopare sul divano -
- Allora sono felice che i miei non sono divorziati se questo gli vieta di chiamarsi tesoro e accoppiarsi in posti pubblici -
Mio padre scoppia a ridere stringendo e baciando su una guancia mia madre, che fa la finta offesa.
- Guarda che non sono animali, anche se avendoti generato danno adito a dubbi - prendo in giro Mash per il suo “accoppiarsi”.
Scema -
Mash mi bacia e mi aiuta a scendere le scale. Sono una frana sui tacchi!
Mia madre scende subito dietro di noi lamentandosi al braccio di mio padre ed io mi arrendo al fatto che potrebbero tornare insieme.
Per fortuna Costant suona togliendoci di impiccio ed io, dopo avergli aperto la porta e averlo fatto entrare, gli salto al collo.
- Ciao principessa - mi saluta lui baciandomi su una guancia e stringendomi al suo petto.
- Attento che ho i tacchi - gli dico per ricordargli che io odio essere chiamata principessa.
- Costant sai che Charlie odia essere chiamata così - gli ricorda Mash che per questo motivo qualche giorno fa ha rischiato la castrazione.
- Lo so ma stasera sembra davvero una principessa -
- Lo so ma non potevo certo venire in jeans e camicia! -
Bisticciando e ridendo saliamo in macchina e partiamo per poi, dopo pochi metri, tornare indietro in retromarcia. Avevamo dimenticato Oliver a casa mia. Ma quando è entrato in casa?
- Tua madre è strana -
- Molto più di quanto tu creda Ollie, scusaci se ti abbiamo lasciato solo con lei -
- Mi ha chiesto chi fossi e quando io ho risposto “il ragazzo di Costant” mi ha detto che così sto rovinando due ottime famiglie. Solo che non ho capito quali! - Povero Ollie!
È ufficiale mia madre è pazza! Nemmeno conoscere Oliver l’ha convinta che non posso sposare Costant.
- Mia madre sta organizzano il nostro matrimonio -
- E che centra Ollie con questo? -
- Con il nostro, Mash, intendo quello mio e di Costant -
- E perché dovresti sposare Costant? -
- Ah non lo so, chiedilo a mia madre! -
Finalmente siamo tutti in macchina quindi ci possiamo mettere in marcia verso la palestra della scuola dove si terrà il ballo.
La palestra è stata arredata da Belle e dal suo branco di oche e bisogna dire che non è venuta nemmeno troppo male, almeno non sembra più una palestra. Anche se ora è un incrocio fra una sala per ricevimenti del ottocento e un boudoir.
Appena arrivati vado a cercare gli altri con Ollie e Costa al seguito, dove sia Mash non lo so e non mi interessa. Trovo Wes e le ragazze appoggiati al bancone delle bevande con il cibo che chiacchierano spiluccando qualcosa mentre Noah e Devon stanno saccheggiando il bancone delle bevande.
- Ciao Wes, ragazze siete una più bella dell’altra -
- Ciao Charlie, qui quella stupenda sei tu. Sembri una principessa - sento Costant abbracciarmi, credo per impedirmi di strozzare Marika. Lui non sa che con loro sono più umana.
Mash torna poco dopo da non so dove e mi porta a ballare in mezzo alla pista dove tutti ci raggiungono dopo poco.
Tutti si fermano a guardarci come fanno sempre negli ultimi tempi ma noi non ci facciamo caso.
Io cerco di non cadere dai tacchi mentre volteggio fra le braccia di Mash mentre Costant balla con un Ollie abbastanza imbarazzato. Lui non è abituato a dimenarsi attaccato ad un altro ragazzo, per quanto gli piaccia certamente farlo.
Christie è la più instabile, visto che per arrivare a vedere in faccia Wes si è messa delle decolleté con tacco 15 e plateau. Però balla comunque abbracciata a Wes accanto a Noah e Marika che mezzo ballano e mezzo pomiciano. Sono stupendi.
Meggie, che per non superare di troppo Devon in altezza, ha messo le ballerine, balla con lui mentre ride e chiacchiera con me, Ollie, Christie e Costa. Si riusciamo a fare casino anche se siamo in mezzo alla pista.
- Dove sei sparito prima? - chiedo a Mash che abbassa lo sguardo prima di rispondere.
- Oh nulla, avevo una cosa da fare - Il fatto che mi nasconda qualcosa mi spaventa un po’ ma cerco di non pensarci. In fondo essere espulsi nemmeno un mese prima del diploma è un must!
Cambio partner di ballo perché Devon e Mash vanno a correggere il punch così io e Meggie ci mettiamo a ballare con Oliver e Costant. Devo ammettere che mi mancava ballare con Costant, sono felice che sia tornato a far parte della mia vita.
Mentre noi ci dimeniamo sulla pista da ballo Mash continua a fare i suoi casini, ora anche supportato da Devon. Non so bene dove siano finiti, di solito ci mettono meno a correggere il punch.
Prima della fine del ballo ci tocca quella palla dell’elezione della reginetta. Noi ogni anno ci rifiutiamo di votare perché la consideriamo un’emerita cavolata, così anche quest’anno ci siamo rifiutati di partecipare alla pagliacciata. Per questo quando il preside legge i nomi dei vincitori rimaniamo tutti sconvolti.
- Il re del ballo di quest’anno è Mark Shane! - Dalla folla si alzano fischi e applausi di apprezzamento, nessuno se lo aspettava ma siamo tutti contenti - Mentre la reginetta è … - vedo Belle già in fibrillazione. Ovviamente lei era fra le scelte possibili e sembra non aver notato che Mash non era nella lista e che quindi, forse, il pubblico potrebbe aver scelto diversamente anche per la reginetta - … Charlotte Dolovan! -
Credo di essere quasi svenuta, per fortuna ero appoggiata con la schiena al petto di Mash che mi stringe a lui prima di incamminarsi verso il palco con me al braccio.
- Sei stato tu, vero? - gli chiedo mentre avanziamo e lui stringe la mano che ho appoggiato sul suo braccio.
- Sei la mia regina Charlie e volevo che tutti lo sapessero -
- Come avete fatto? Avete scambiato le urne?Corrotto qualcuno?  O … -
- Niente di illegale. Ho solo fatto girare la voce che non sarebbe stato male votare te come regina visto che sei bellissima, cordiale e non caga cazzo come Belle. Il fatto che tutti ti adorano ha fatto il resto -
- Mash … -
- Comunque sembra che adorino anche me visto che non ho detto ha nessuno di votarmi come re. Ma forse hanno semplicemente votato la coppia che ritengono più bella -
- O quella che vorrebbero a capo della scuola! -
- Noi siamo già a capo della scuola cucciola - lo bacio mentre il preside ci guarda scocciato come per ricordarci che un giorno dovremmo raggiungerlo. Mentre saliamo sul palchetto dove ci aspetta il preside Belle cerca di farmi lo sgambetto ma io, che sono più sveglia e veloce, lo faccio a lei.
Il preside ci sorride anche se i suoi occhi dicono chiaramente che non vede l’ora che ci diplomiamo. Mi passa il microfono ed io mi preparo per fare il discorso.
- Sapete non mi aspettavo tutto questo così non mi sono preparata un discorso da fare. Sono ovviamente felice che voi mi riteniate la vostra regina … - Tutti scoppiano a ridere - … e mi piacerebbe dire a Mash cosa provo per lui con una canzone, anzi due -
Mi metto a cantare mentre prendendo per mano scendo dal palchetto per ballare in mezzo agli altri. Nessuno mi ha mai sentito cantare quindi non sapevano cosa aspettarsi.
La prima canzone che ho scelto è molto dolce e non è dedicata solo a Mash ma anche a Costant e lui lo capisce dalle prime parole, lo vedo da come mi guarda. La canzone si chiama “ Il ballo del mattone” e credo che esprima molto bene cosa provo.
Dopo aver cantato ballando con Mash mi allontano da lui e chiamo le ragazze a me per cantare la seconda canzone mi serve il coro. La seconda canzone è più aggressiva ma credo che spieghi perfettamente cos’è per me Mash. Questa si chiama “Dear future husband” e a me ricorda davvero tanto Mash!*
A fine canzone Mash si avvicina guardandomi negli occhi, sembra che stia per piangere. Credo di averlo emozionato.
- Charlie ti amo sei la cosa più importante che mi sia mai capitata e non potrei vivere senza di te. Non mi aspetto che tu diventi la moglie perfetta, anche perché mi piaci così come sei. Non mi aspetto di tornare dal lavoro e vederti in cucina a sfornare torte, mi aspetto piuttosto di tornare ed essere costretto a ordinare qualcosa per quando tu tornerai. Perché tu avrai un lavoro molto più importante del mio, e tornerai tardi. Per questo il ti servirò e riverirò come un regina, la mia regina -
- Oh Mash … -
- Charlotte Marie Dolovan … - Ok, prevedo guai mi ha appena chiamata con il mio nome intero per poi inginocchiarsi e tirar fuori qualcosa da una tasca. Oh cazzo, è un anello! - … io ti amo lo sai, non potrei vivere senza di te. Vuoi sposarmi? -
Credo di essere paralizzata dalla shock. Una volta ripresa la capacità di parola balbetto una risposta - Mash … abbiamo solo diciotto anni … mia madre non ti considera e vuole che io sposi Costant … il mio migliore amico gay. Noi non possiamo … - Mi guardo intorno e vedo tutti con gli occhi lucidi che ci guardano, credo che tutti aspettino solo il mio sì. E così … - Sì Mash, voglio sposarti - dico crollando in ginocchio di fronte a lui.
Ci baciamo dolcemente ancora in ginocchio mentre tutti sorridono o piangono intorno a noi.
Beh, quando torno avrò molto notizie per mia madre, alcune buone altre meno. Ma solo per lei!







 

* Le canzoni le ho scelte perché credo che rappresentino bene la coppia Charlie-Mash. La prima è “il ballo del mattone” di Rita Pavone la seconda è “Dear future husband” di Meghan trainor e credo che li rappresentino per bene.
 

Non so chi se lo aspettava ma questa è la fine, nella mia testa inizialmente non doveva finire così ma arrivata qui ho capito che era la fine ideale da dare a questa storia. I ragazzi sono ormai tutti felici e ad un passo dal diploma, l’hanno fatta per l’ennesima volta in barba a Belle quindi è una stupenda fine.

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