Cercami

di By_Jhonny
(/viewuser.php?uid=771669)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Voce ***
Capitolo 2: *** Decisioni ***
Capitolo 3: *** Tra le favole ***
Capitolo 4: *** Il testimone ***
Capitolo 5: *** Oltre la morte ***



Capitolo 1
*** Voce ***


Era passato un anno dalla fine della guerra magica , guerra in cui era morta tanta gente, davvero troppa. 
Per molti la vita era cambiata, Harry e Ginny per esempio si erano fidanzati, facevano le cose molto seriamente, Ron dopo una discussione aveva rotto con Hermione, o meglio lei aveva deciso di lasciarlo solo che Ron non aveva preso di buon grado le cose che le aveva detto erano molto poco carine.
Hermione, l' unica del trio ad essere uscita devastata dalla guerra, l' unica che aveva perso la sola cosa per cui potesse realmente vivere: Sirius Black.
Si erano sempre piaciuti, sempre di nascosto, si erano amati e si erano persi, Hermione si sveglia ancora urlando dall' incubo che la perseguita: Sirius che scompariva nel velo, i suoi occhi che la guardano , in quello sguardo mille parole non dette, forse quel segreto che avevano tenuto dentro, quel loro amore, forse un ti amo in piu, non lo avrebbero mai saputo.
Si svegliava urlando, nella sua casa nel suo letto,  grande quanto la sua solitudine; quando avevano sconfitto Voldemort avevano vinto un po di soldi e poi il suo lavoro pagava abbastanza bene quindi i soldi non erano piu un problema.
 Hermione lavorava al San Mungo , nel reparto per le emergenze. Durante la guerra aveva curato talmente tanti malati che aveva scoperto la sua vocazione sul campo. 
La mattina Hermione si fece la doccia , una colazione veloce per poi uscire mezzora dopo , si fece un codino per strada poi si materializzò davanti al San Mungo per il suo turno. 

Uscii alle sette di sera, era stato un turno particolarmente intenso, non credo di averci pensato, agii e basta.
Una nebbia leggera riempiva l' aria, non c' era gente in giro  a quell' ora, entro nel ministero e dopo un po di giri trovo la porta dell' Ufficio Misteri. La mano mi trema quando apro la porta , poi eccomi, l' arco e rimasto invariato nel tempo, quasi dovesse distruggersi dopo quello che ha rubato, mi viene da  piangere e non capisco ancora come ho potuto pensare di  venire qui.
Non era stato un periodo facile e stavo cercando di ristabilirmi, senza riuscirci chiaro. 
Le lacrime mi rigano il volto quando mi avvicino e accarezzo l' arco, la pietra fredda sotto i miei polpastrelli, fredda come la morte.
"Sirius"
Mormoro il suo nome e il mio cuore  si distrugge, si graffia irrimediabilmente, e senza rendermene conto mi ritrovo a ripetere il suo nome senza sosta, come fosse di vitale importanza dirlo, per non dimenticarlo
Le ginocchia cedono al peso del ricordo, in un sussurro dico quello che avrei tanto voluto dire mille volte, quando Harry parlava di Sirius sentendo la mancanza del suo padrino, senza sapere quando mancasse a me, una mancanza come aria , come sangue.
Manca come se fossi morta io
"Sirius ti amo, mi manchi tanto" 
lo dico in un sussurro come se lo avessi davanti, forse anche un po sensualmente, come se stessimo facendo l' amore.
In quel istante non potevo giurare di averlo sentito ma ci credetti in una maniera ossessiva.
Un sussurro appena appena udibile aveva interrotto il momentaneo silenzio interiore
"Hermione" 
La voce di Sirius, mi sento morire mentre mi volto a cercarlo come se mi aspettassi di vederlo davvero comparire davvero. 
"Sirius! " urlo disperata senza risposta.
Corro fuori in cerca di aria aperta, se fossi rimasta ancora un po sarei rimasta  li a cercarlo e sapevo che non era sano. 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Decisioni ***


Ciao carissimi lettori!!!!!
Scusate il ritardo ma davvero non ho avuto un attimo di respiro!!! Ringrazio tanto tutti coloro che hanno letto il primo capitolo di questa storia (e delle altre)  :) spero vi piaccia anche questo secondo capitolo , allego la promessa di aggiornare con più regolarità 

Non poteva essere vivo, mi ripeto ossessiva queste parole e senza rendermene conto sono a casa , mi avvicino al divano e ci crollo subito, scossa dai brividi , penso che esiste solo un rimedio , me l'ha insegnato lui . Io ridevo mentre mi diceva che quando si arriva ad un certo punto di sopportazione solo una cosa ti fa smettere di tremare e allora prendeva una bottiglia di Whisky incendiario e ne versava due bicchieri , ridevo ma mi bastava un occhiata al suo viso per cercare traccia dei brutti pensieri che ti attanagliavano dopo Azkaban, ti guardavo e tutto era chiaro. 
Beve direttamente dalla bottiglia, il liquido mi inonda del suo bruciore e il piacevole calore rende la testa così leggera, cosa che  in quel momento mi sembrava così essenziale . Mi accorsi di non essere più in grado di stare in piedi dopo qualche sorsata ,mi addormentai sul divano.
La mattina mi sveglio col trillo antipatico della sveglia del cellulare, un fascio di luce scappato dalle tende mi illumina il viso, apro gli occhi quel tanto che basta per sentire la testa martellare , richiudo gli occhi sconvolta. Mi alzo cercando di non vomitare, mi faccio la doccia e inizio a sentirmi un po meglio, cerco con tutte le mie forze di non pensare a quello che avevo udito la sera prima.
Mi faccio un caffè senza fare colazione ed esco da casa, il lavoro era una delle poche cose che sapevo mi facevano smettere di pensare, era sempre stato così.
Quel giorno fu particolarmente stressante,  solo una sua collega , che oramai era una delle sue migliori amiche, aveva notato il suo sguardo triste
"Sam hai mai cercato qualcosa che eri sicura di non poter trovare, qualcosa che eri cosciente non potesse esistere"
"Herm , non so cosa ti sia capitato e non ti costringerò a dirmelo, ma se hai un dubbio non lasciarti fermare dall'idea dell'impossibile, tenta . Almeno puoi dire che non sei riuscita   , molto meglio del non ho tentato."
Sam
Che tipo, sotto una matassa di capelli folti folti c'erano sempre parole di saggezza, il bello era che non te lo faceva mai pesare
"Grazie Sam, credo tenterò . "
"Poi dimmi com'è andata! Anzi se vuoi una mano o anche solo qualcuno che ti ascolta conta su di me"
Quella sera c'era il compleanno di Ginny, andammo tutti a casa loro, la casa di Harry e Ginny,si sono ufficialmente fidanzati  una settimana dopo la fine della guerra, vivono insieme da un paio di mesi. È difficile stare in mezzo a tanta allegria quando il dolore ha fatto di te le sua nuova casa, ma non voglio rovinare la festa. Ron aveva portato una ragazza molto carina , non parlavano un granché ma sembrava che non gli importasse molto. Harry era praticamente l'ombra di Ginny, sono contenta siano tutti così presi da non accorgersi di me, esco un attimo sul giardino , la musica alta arriva fino a li.
A Sirius sarebbe piaciuto tanto.
Sirius , non mi sono ancora concessa un attimo per pensare davvero a lui, mi manca l'aria quando ci penso davvero però devo.
Se penso alla possibilità di non riuscirci e quindi il mio conseguente perdere la testa , sto male . Ma se penso di svegliarmi la mattina col dubbio di poterlo salvare sto ancora peggio. Se non riesco l'unica scelta che ho è uccidermi. 
Non posso non tentare. 
Penso che l'unica traccia da seguire al momento sia cercare nei libri dato che non voglio parlarne con nessuno. 
Sirius mi prenderebbe in giro per una cosa del genere. Di colpo la porta si apre , Ginny mi viene incontro con sul viso 
l' espressione di chi è stata spedita a fare un lavoro non facile.
"Ciao Herm! Che fai qui?" 
"Prendevo una boccata d'aria, ma tu che fai? È il tuo compleanno ed invece di goderti la festa stai qui fuori con me"
"Herm sappiamo tutti che è successo qualcosa sei cambiata tantissimo e non dici il perchè , dovresti fidarti di più"
"Ginny non è successo niente ok! Basta stare qui dai torniamo dentro!" fingo un pò di sano entusiasmo poi una volta che esco da casa Potter prendo una boccata d'aria, in testa un solo pensiero.
Devo assolutamente riuscire a far tornare Sirius.

By_jhonny

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Tra le favole ***


Ciao cari lettori!!! Eccovi il nuovo capitolo !! Leggete e se vi va di recensire ben viene!!! 

 Da quel giorno la mia vita cambiò radicalmente. Guardai non so quanti libri, passai tutte le sere, tutti i miei momenti liberi a consultare libri e se non era un libro mi immergevo in internet, ero diventata il riflesso di me stessa. Ogni volta che trovavo un riferimento partivo alla ricerca del libro, o della persona che poteva avere un idea. I miei amici si preoccuparono per me
 "Herm ma ci sei!"
Guardai male Ginny, non mi ero accorta che ci fossero anche Harry e Ron, non mi ero accorto neanche che stessimo parlando se è per questo.
 "Scusa Ginny ero distratta"
 "Esatto distratta, si può sapere cosa cavolo di prende! Sono giorni che non ti fai sentire, non rispondi ai messaggi e se rispondi non parli quasi! "
 Ron con il suo solito tatto si era intromesso
"Ragazzi davvero non c'è niente, calmatevi , sono solo un pò distratta dal lavoro"
  "Sei tornata come eri quando è finita la guerra, sembravi morta dentro , come se fossi da un altra parte. E poi guarda che faccia che hai, ma stai dormendo di notte ! Sembri uno zombi Cosa ti sta accadendo!?"
 Questo discorso mi stava stancando, è vero che stavo andando a dormire davvero tardi la notte, sempre che andavo a dormire, in effetti le mie occhiaie si erano fatte evidenti.
"Sentite ragazzi, questi non sono affari vostri ok! Sto solo lavorando molto"
 Harry mi guardava sconvolto, era l'unico a non parlare, Ron mi urlava contro, Ginny urlava contro Ron per farlo tacere , poi si girò verso di me. Non sentii niente di quello che mi dicevano, persa nel ricordo di come ero quando la guerra era finita.
La perdita di Sirius si sentiva di meno in battaglia e, se fino a quel momento ero riuscita a tenere i pezzi di me stessa saldi tra  loro , in quel momento ero caduta in mille pezzi.
 Ero distrutta, non riuscivo a vivere, a fare niente, poi avevo deciso di dedicarmi ai feriti ed ero andata a lavorare al San Mungo. Ero lieta di ritornare a fare qualcosa di utile e piano piano tornai ad un parvenza di vita.
 Andarono via poco dopo, raccomandandomi di farmi sentire, o perlomeno di rispondere alle loro chiamate.
 Mi feci una doccia e mi rimisi al lavoro, il tavolo dello studio era sommerso di libri antichi, alcuni più recenti erano accatastati sulle sedie, i muri erano pieni di grafici e di incantesimi che poi però si erano rivelati inesatto o comunque non sufficienti. Mi feci spazio e presi in mano il libro che Silente mi aveva dato con il testamento.
 Non so perché ma pensavo potesse essere utile, benché nessuna di quelle storie avesse minimamente attinenza con il velo, poi notai una cosa.
 La copertina finale del libro sembrava quasi rattoppata , era difficile notarlo perché era sotto il rivestimento stesso, non volevo strapparla però sentii sotto le dita una pagina coperta. Tagliai con precisione il rivestimento quel tanto che bastava per togliere il foglio piegato.
 Con un fremito di curiosità aprii il foglio, sembrava antico dalla sua consistenza così feci spazio sul tavolo per posarlo bene, era una pozione,una pozione per le persone intrappolati tra due mondi.
 Mi sentii mancare per un momento. Come cavolo era possibile!! Possibile che Sirius fosse davvero intrappolato? Ciò avrebbe dato senso alla voce mi avevo chiamato quella notte. Mi sembrava assurdo ma guardai la pozione.
 Ci sarebbe voluto parecchio per farla e ti dava tempo due ore per entrare nel velo e riemergerne con la persona che volevo salvare.

  By_jhonny

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Il testimone ***


Ciao !!! Finalmente sono riuscita a mettere questo capitolo ! È stato difficilissimo scriverla, l'ho riscritta due volte perché non mi veniva come volevo, ma alla fine ci sono riuscita.  Mi scuso per il ritardo ma credo che sarebbe stato peggio mettere un capitolo schifoso !!! Buona lettura a tutti e grazie mille a tutti coloro che leggono questa storia, grazie anche a chi la leggerà e grazie a chi recensisce le storie . Insomma grazie e Buon Natale a tutti voi!!! 


 Ci sono momenti in cui mi sembrava quasi di non esistere più, momenti in cui il tempo scorreva velocissimo e altro in cui invece secondi sembravano ore. Fissai il foglio della pozione per ore e ore prendendo nota dei singoli ingredienti, svuotai una stanza e misi il calderone che avrebbe contenuto la pozione, iniziai subito a prepararla.  Mi sentivo tranquilla al vapore della pozione che bolliva tranquilla, mano a mano che aggiungevo gli ingredienti cambiava colore e densità, ingredienti che cercavo con tutte le energie che avevo, la maggior parte erano ingredienti difficili da trovare.  Neanche più il lavoro riusciva a distrarmi dal pensiero fisso di Sirius, la possibilità di riportarlo indietro mi aveva completamente persuaso, non esisteva più niente.  Due ingredienti in particolare mi avevano condotto in un paesino lontano, solo li cresceva un particolare tipo di pianta che avrebbe dato vita alla pozione, e sempre li potevo trovare un ragno il cui sangue avrebbe contribuito alla pozione.  Anche se l'ingredienti forti di quella pozione erano ben altri. Poche gocce del mio sangue e i capelli di un testimone . La mia decisione di non mettere in mezzo altre persone era impossibile da realizzare a quel punto, mi venne in mente solo una persona in grado di capire e di aiutarmi. Una persona di cui mi fidavo e che sapevo non avrebbe tradito la mia decisione dal momento in cui fosse diventata la sua. 


 Remus Lupin fece uscire dalla finestra il gufo con legata alla zampa l'ennesima lettera alla madre di Ninfadora poi si voltò. Nonostante il piccolo Ted dormisse beato non vi era gioia nella sua vita. Con il piccolo cercava sempre di essere allegro ed era certo di esserci riuscito perché il piccolo Ted sprizzava felicità da tutti i pori, però quando lui dormiva e Remus era libero di non sorridere tutto il mondo che si era costruito, tutto quel regno di colori bellissimi e di mille sogni messo in vita per il piccolo si scioglieva davanti alla certezza che lei non c'era più.
 Lei, Tonks, amore della sua vita , lei così più giovane di lui , lei che l'aveva fatto maturare nonostante tutto, lei che gli aveva fatto capire che anche se era un lupo mannaro poteva avere moglie e dei figli ad aspettarmi a casa . 
E così sarebbe stato se non fosse morta davanti ai suoi occhi, durante la battaglia finale, li era crollato tutto e aveva perso tutto. Nella speranza di distrarsi si sedette sulla sedia davanti al tavolo e prese l'ultima lettera che gli aveva spedito Harry. 
Si asciugò le poche lacrime che aveva speso e rilesse la lettera che gli era arrivata il giorno prima. 
Parlava soprattutto di una Hermione sconvolta, i suoi amici preoccupati per lei temono per la sua sanità mentale. Non parla più con nessuno, è persa nel suo mondo, spesso si incanta a fissare qualcosa soprappensiero e ti guarda stralunata, quasi scocciata per il tempo che le stai facendo perdere e sembra passare le notti sveglia dalle occhiaie che ha.  
Lupin sorrise, di certo quella non è Hermione, ma le ricordava lui.
 Remus ed Hermione si assomigliavano tantissimo, Sirius ci scherzava sempre tanto. 
Era ironico che in poco tempo avesse ritrovato Sirius e trovato l'amore con Tonks, per poi perderli entrambi.  
In quel momento bussarono alla porta, si alzo trattenendo uno sbuffo pensando fosse un venditore ambulante, invece si ritrovò davanti una giovano donna. Il suo sguardo aveva davvero un non so che di folle che prima non aveva, e le occhiaie erano più profonde di quanto immaginasse, sembrava stesse in piedi per miracolo e appariva vagamente fuori tempo, come se il mondo seguisse un percorso e lei tentasse di seguirne  un altro.  Hermione era li davanti a lei.


  Remus Lupin si fece da parte per farmi entrare, il piccolo Ted che dormiva nell'altra stanza. 
"Dunque è vero quello che mi dicono su di te Hermione! Hai perso la testa?"
 Lo guardai storto, non capivo cosa volesse dire 
"Perché scusa cos'ho che non va? Se stai per dirmi che mi vedi stanca non prenderti il disturbo, sto solo lavorando a un ...progetto.." 
 "Un progetto?"
 Non riesco quasi a guardarlo negli occhi in quel momento, mi ricorda troppo Sirius 
  "Si un progetto Rem, ti racconto poi voglio vedere cosa mi dici, sempre che tu mi creda"
 "Mettimi alla prova " 
dice mentre si siede davanti a me con due tazze di cioccolate calde corrette col whisky . 
Comincio a raccontargli tutto da principio, il nostro amore, il tempo rubato a tutto e a tutti, i baci dati alla Stamberga Strillante poi quell'amore incalcolabile, la passione e le notti passate quell'estate a casa sua . 
 Poi di colpo più niente.
 La morte .  
La guerra.
 Poi la notte in cui sentii la sua voce, la pozione nel libro di Silente . 
Remus Lupin non era mai stato un uomo dall'aspetto sano ma mai prima d'ora era stato così pallido, non parlò per un buon dieci minuti.
 "Hermione, io non di che dirti... Sei sicura di questa cosa? "
 "Remus non ho altra possibilità, credo che tu più di tutti possa capirmi "
 I suoi occhi si fecero lucidi, pensare a Tonks non gli faceva bene ma sapevo che capiva.
 "Si ti capisco, non so che darei per poterla riavere. Penso tu sia più che cosciente che se non andasse bene saresti a pezzi. Se non funziona cosa farai?" 
"Si ci ho pensato ma credo che non tentare dopo averlo sentito sarebbe solo peggio"  
i suoi occhi trasudavano dolore e tristezza, ma anche determinazione quando parlò
 "Si Hermione credo tu abbia ragione ti capisco e condivido il tuo pensiero, anch'io andrei li dentro. E visto che non posso entrarci con te, ti aiuterò come posso. In primis credo che ti serva qualcuno fuori dal velo e poi ... Be' dimmi tu! " 
Il sorrisetto di Remus fu la cosa più piacevole degli ultimi giorni. 
"Si Remus la pozione parla dei capelli di un testimone, e tu sei l'unico che può farlo"
 "Un testimone? Lo farò ma non riesco a capire cosa centri. Comunque si a questo punto è logico che tu serva qualcosa oltre il velo."
 Il giorno dopo venne da me, era domenica ed entrambi non lavoravamo . Ted giocava tranquillo sul tappeto mentre Remus girava la pozione parlando allegramente di una pozione letta sul giornale. Credo gli faccia bene un amico, quasi quanto fa bene a me. È sera ormai quando mi taglio la mano lasciando cadere poche gocce del mio sangue, contemporaneamente Remus fa cadere qualche capello , abbiamo seguito alla lettera le istruzioni.
 Mettiamo la pozione in un ampolla abbastanza grande e usciamo di casa, Harry si intanto si prende cura di un Ted appena accompagnato a casa sua. 
Mai come ora la strada mi sembra così lunga, Remus accanto a me ogni tanto mi stringe la mano rassicurante, posso sentire i suoi occhi addosso mentre mi fissa , sentiamo la stessa pressione addosso. Entriamo nel Ministero e senza troppi giri andiamo nella sala del velo. 
L'arco di pietra sembra invitarmi ad oltrepassarlo. 
"Hermione sei pronta?"
 Il mio cenno col viso è ricolmo di tensione e speranza, anche un po di paura devo ammettere.  Apre l'ampolla e me la passa con occhi apprensivi
 "Hermione ricorda, hai 2 ore di tempo per uscire da li o rimarrai bloccata a tua volta. Stai attenta perché alcuni spiriti non sono benevoli, se ti offrono qualcosa non accettare, non bere ne mangiare niente. Potrebbero possederti e uscire dal velo nel tuo corpo " Lo guardai bevendo la pozione , la sua mano sopra la mia era così calda che era bellissimo sentirla, la strinsi appena e mi incamminai, sentii l'effetto immediatamente .
 Mi sentivo come se mi avessero spogliata, come se qualcosa ti scivolasse addosso . Mi guardai indietro e Remus mi guardava come fossi un fantasma.
 Probabilmente era proprio quello che ero in quel momento.
 Attraversai il velo , un aria gelida mi accolse. 


  By_jhonny

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Oltre la morte ***


Ciao a tutti, siamo arrivati al capitolo finale, mi mancheranno i personaggi con il loro carattere e l'aroma che lasciavano dentro di me. è come chiudere una parte di vita. La lascio a voi in eredità . Grazie a tutti voi che la leggerete, grazie a chi segue la storia e a chi l'ha segnata tra le preferite e tra quelle da seguire. Grazie a te lettore che scegli di lasciarti emozionare dalle mie storie.
 
 
Aprii gli occhi e vidi il soffitto del mio letto a baldacchino, mi girai sentendo la calda e rassicurante coperta su di me.  
Nei letto accanto al mio le mie compagne dormivano tranquille, tra pochi minuti la sveglia sarebbe suonata e una nuova giornata ad Hogwarts sarebbe iniziata. 
 Poi di colpo come un flashback ricordai. 
Mi misi seduta, non capivo cosa ci facevo li, mi alzai dal letto e scesi nella sala comune ancora in pigiama, dovevo capire come tornare nel velo, non capivo perchè o come fossi uscita da li.  Harry e Ron uscirono dal loro dormitorio
. "Ciao Hermione! Se ti vesti ti aspettiamo per andare a colazione, oggi abbiamo una dura giornata " 
"Ragazzi cosa succede! Che ci facciamo qui! Noi abbiamo già finito Hogwarts e ..."
 "Hermione cosa diavolo dici! Ti sei bevuta il cervello?" 
dice Ron 
"No, Ron non sono impazzita ... Non so che ci facciamo qui e non capisco perchè voi non vi ricordiate niente! Harry tu sei un Auror ! Il migliore che esista e Ron tu sei un Auror  ricercatore! "
 Mi guardano straniti poi Harry parla 
"Hermione senti facciamo così vestiti e scediamo per colazione vedrai che ti sentirai meglio! Sicuramente hai studiato troppo e ti senti confusa!"
 "Harry io non sono confusa! Oh come diavolo è possibile che non ricordiate! "
 "Ieri era domenica e abbiamo studiato tutto il pomeriggio, quando sei andata a letto eri davvero pallida , e poi lo sai che oggi vediamo Sirius! Viene al castello per ordine della McGranit."
 "Sirius?... Si io forse... Forse sono ..." 
 Dico sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, mi sento stranita e confusa...
 Potrebbe essere che io mi sia immaginata tutto?
 Difficile ma appena avrei visto Sirius saremo di nuovo insieme, e se lo avessi già tirato fuori da li?
 Magari ho lavorato troppo, o magari... Magari non era morto e il mio era solo un sogno. 
Mi vesto ed in un batter d'occhio siamo nella sala grande, lo vedo, bellissimo, viene verso di me sorridendo. Si siede vicino a me, da sotto il tavolo mi stringe la mano , e io vorrei morire, il cuore mi batte a mille dalla gioia. Io e Sirius di nuovo insieme, innamorati. Mi versa il succo di zucca fingendo indifferenza , ne beve un sorso e me lo passa mentre ci racconta della McGranit che ha bisogno di lui per un po di giorni . 
Lo guardo mentre parla, c'è qualcosa che non mi torna, qualcosa di diverso in Sirius, ma forse era solo la mia immaginazione. "Sirius ti posso parlare due minuti?" 
 "Certo"
  "Hermione forse ti converrebbe mangiare un po, oggi eri parecchio scossa"
  Avevo fretta di parlargli, dovevo sapere, cosa era successo 
 "Scusa Harry ma devo parlargli"
 presi Sirius per mano annullando di colpo ogni tentativo per tenere le distanze, prima eravamo così attenti che ci chiedevano perché eravamo così freddi tra di noi. Appena fummo dietro una colonna dissi 
 "Sirius cosa succede" 
"Amore e tutto ok te lo detto, devo un piacere alla McGranit. Stasera potremmo stare insieme, vieni nella mia camera." 
dice avvicinandosi pericolosamente alle mie labbra.
 "Sirius io..." 
 "Amore senti ne parliamo stasera ok? Ora dobbiamo andare o gli altri si chiederanno cosa succede " 
Così dicendo se ne va, torna da Harry facendogli una pacca sulla schiena, si siede davanti ad Ron e parlano tutti e tre insieme. 
 Io li guardo, sto per raggiungerli quando vedo una cosa. 
Gli occhi di Sirius, incontrano i miei e in quel istante mi rendo conto che sono diversi. 
Sono come quando è entrato nel velo, vuoti, anche se hanno lo stesso colore che hanno normalmente, mancano di luce, di quel luccichio che si vede sempre in fondo al suo sguardo. In quell'istante mi rendo conto che non è vero, tutta questa è un'illusione, sono nel velo. 
 Remus mi aveva detto che avrebbero cercato di tenermi li e che se avessi toccato cibo o bevuto qualcosa sarei rimasta bloccata li per sempre. Mi  avvicinai a loro, Sirius mi guardava, alzai la bacchetta e nello stesso istante anche Harry e Ron si alzarono. "Hermione che ti succede?" 
"Fatemi uscire subito da qui" "Hermione ma che dici? Sei a casa , sei al sicuro " 
 "No , non è vero, niente è vero qui"
 Poi parlò Sirius
 "Tesoro, sei davvero scossa, Harry mi stava giusto appunto dicendo che sei stata troppo sui libri, vieni bevi un po di succo di zucca ti farà bene" 
 Si stavano avvicinando , ogni secondo un po di più, Sirius portava in mano il bicchiere di succo, erano a tre centimetri da nel quando alzai la bacchetta in alto gridando
 "Stupeficium!"
 I muri iniziarono a crollare e tremare come se ci fosse un terremoto.
 Loro mi guardavano male e in quel momento le loro facce iniziarono a sbriciolarsi, pezzi di pelle e carne cadevano spaccandosi appena toccavano terra come sassi, non rimaneva altro che sabbia.
  Rimasero solo i loro scheletri che si muovevano verso di me, tentando di attaccarmi, di strangolarmi. 
 Iniziai a scagliare incantesimi contro di loro, per rallentarli, indietreggiai fino a toccare la parete dietro di me. Intorno a me le mura continuavano a cadere finché non rimase nulla , un lampo di luce mi fece temere di non riuscire a vedere gli scheletri che mi avrebbero raggiunti da un momento all'altro.
 Poi di colpo mi sento precipitare.
 Non sento lo schianto per terra ma quando riapro gli occhi capisco di essere uscita dall'illusione. 
Mi trovavo in una specie di foresta, c'era una leggera nebbia che riempiva l'aria fredda.  C'erano persone dappertutto,sempre che di persone si poteva parlare, il termine giusto era anime.  
Sembravano foto in bianco e nero sbiadite.
 I loro occhi erano vuoti e inespressivi, li sentivo mormorare preghiere al loro Dio, sussurrare nomi delle persone che amavano o pregavano qualcuno di risparmiare la vita , uno dopo l'altro poi urlavano, era una cosa da farsi accapponare la pelle.  
Quando uno vicino a me cadde in ginocchio urlando mi avvicinai a lui, allungai la mano per aiutarlo, sul viso un'espressione di dolore.  Appena lo toccai sentii la pelle freddissima, anche se dalla consistenza non era proprio pelle. 
Ma la cosa più sconvolgente era la visione che percepii nella mia testa.
 L'uomo che avevo davanti si buttava tra le fiamme per recuperare moglie e figli, sapevo che quella era casa loro anche se se non li conoscevo, a lato della casa due uomini ridevano sguaiatamente . 
Erano stati loro a dare fuoco alla casa .
 Percepii talmente tanto l'intensità della visione che caddi anch'io in ginocchio.
 Ora capivo perché urlavano, erano costretti a rivivere il  momento più doloroso della loro vita. Rivivevano la loro morte, avvenuta ingiustamente.  
Le persone finivano qui quando avevano qualcosa in sospeso sulla terra, quando qualcosa li teneva ancora sulla terra, Sirius era qui perché era sospeso tra vita e morte, finendo dentro al velo con il corpo non era morto ma neanche era vivo.
 Mi rialzai e guardando l'orologio constatai che era passata già un ora, mi sforzai di non andare nel panico e continuai il mio percorso senza fermarmi davanti alle anime che urlavano.
 Iniziai a correre cercandolo, gridando il suo nome sperando di non risvegliare niente di malvagio.
 Vado in panico quando mi rendo conto che un altra mezz'ora  è volata poi di colpo , superando una linea di alberi, vedo il mare davanti a me, un uomo è seduto sulla sabbia appoggiato ad uno scoglio . 
 Riconoscerei quei capelli ovunque, e quel essere elegantemente aristocratico anche quando potrebbe non esserlo. 
Mi avvicino, la paura che non sia lui mi afferra la gola dello stomaco, appoggio la mano sulla sua spalla, sulla quella giacca di velluto rossa che tante volte avevo lasciato cadere sul pavimento polveroso della sua stanza a Grimould Place, e vedo ciò anche lui vede.
 Solo in quel momento mi accordo che il suo viso è in lacrime, gli occhi chiusi e una espressione rassegnata. Ha visto quella scena milioni di volte tante da essere quasi amico di quel dolore, l'unico forse a fargli vedere il volto della sua amata. 
Amata che nonostante le volino vicinissimo incantesimo e maledizioni cerca con lo sguardo lui, amata che rivedendosi si rende conto che per tutta quella battaglia lui guardava lei.
 Vede Sirius parlare con Harry pregandolo di portarmi via, vede che al suo rifiuto gli occhi si bagnano di paura e scansando Harry combatti contro Lucius, mi cerchi ancora una volta e metti fuori combattimento Lucius, poi in quell'istante il tuo sorriso si congela , la risata di tua cugina piomba su di noi, ci guardiamo negli occhi , coscienti delle fine, mentre la maledizione di colpisce.
 I nostri occhi ancora incatenati mentre cadi nel velo e i tuoi ricordi finiscono. 
Tutti ti guardano in quell'ultimo istante, Harry , Lupin e molti altri dell'ordine ma solo io e te sappiamo , tu guardi solo me, io guardo solo te, con gli occhi ricolmi di lacrime che in quel momento non possono scendere. 
 Ci ridestiamo in quello stesso istante, ti sono caduta tra le braccia, mi stringi appena a te ma hai ancora gli occhi chiusi, credi sia ancora parte dell'illusione.
 "Sirius"
 mormoro, alzandomi sulle braccia quel tanto che basta  per far coincidere le nostre labbra. Finalmente apri gli occhi , anche se non ti vedo lo so, finalmente queste labbra e questi occhi , apro gli occhi e incontro la tua pelle, il tuo profumo , le tua labbra sulle mie cercano e temono di chiedere troppo.
 Mi stringi di più a te,  baciandomi con una dolcezza infinita
 "Che dolce visione che mi hai dato questa volta"
 mormori appena tra un bacio e l'altro. 
"Sirius, sono qui, sono io, sono venuta a prenderti"
 I tuoi occhi mi guardano, come temessero di vedermi per davvero
 "Hermione sei morta?"
 i tuoi occhi si riempiono di lacrime 
"No , sto bene ma devi venire con me. Possiamo scappare da qui ma devi correre Sirius o rimarremo qui per sempre"
 Ti dico mentre mi alzo e ti tiro per aiutarti ad alzarti Guardo l'ora e noto che abbiano solo 10 minuti
 "Sirius abbiamo solo 10 minuti "
 Corriamo, schivando sassi e radici degli alberi che riempiono questo luogo di dolore, mi prende per mano e mi indica gli spiriti. 
 Si stanno muovendo verso di noi senza smettere di mormorare le loro preghiere, sono tantissimi, ci rimettiamo a correre velocemente ma gli spiriti sono più veloci, ci si ammucchiano contro impedendoci di passare, lui cerca di guidarmi fuori dal groviglio di spiriti che ci blocca ma non riusciamo a passare.
 Ci fermiamo un attimo, l'orologio dice che ho due minuti 
"Sirius 2 minuti".
  Tiro fuori la bacchetta e inizio a schiantare tutti gli spiriti e li all'orizzonte vedo il passaggio che mi riporterà alla vita a pochi metri da noi.
 "Sirius la dentro svelto"
 "Hermione sei sicura che io possa tornare a vivere ?"
 "Sirius che dici! Certo che puoi non sei morto con il corpo. Dai svelto vieni con me!"
  i miei occhi diventano lucidi temendo che lui non venga
 "Sirius ti prego! Ti amo, non voglio più vivere senza di te! Se non vieni morirò, perché non c'è nulla che io desideri più di stare con te"
 Ci prendiamo per mano ed entriamo nel passaggio.
 
  Remus Lupin temeva il peggio ormai quando a pochi secondo dallo scadere delle due ore vede qualcosa comparire nel velo. Hermione, esce e quasi finisce a terra quando esausta posa il piede sul pavimento di pietra , Remus le si avvicina per aiutarla.
 La guarda mentre lei cerca Sirius attorno a loro.
 "Remus, dov'è Sirius ?è già uscito?"
 Lui scuote solo la testa, la guarda e vede tutto ciò che avare temuto. Ci aveva creduto troppo e alla fine aveva fallito. 
"Non è possibile Remus! Siamo stati insieme fino a poco fa! Era li e ..." 
 Forse non poteva passare , forse non era abbastanza vivo . 
Le lacrime iniziarono a scorrergli sul viso , Remus non sapeva come fare a consolarla, le cinse le spalla con il braccio lasciandola piangere sul suo petto. 
In quell'istante il velo si muove. Hermione lo guarda alzando il viso dal petto di Remus, inizialmente non vede nessun cambiamento poi...
 La luce diventa quasi accecante, Remus ed Hermione si coprono gli occhi e sentono il mondo attorno a loro tremare poi di colpo tutto si ferma .
 Hermione apre gli occhi, vede che Remus li tiene ancora chiusi, vorrebbe dirgli di aprire gli occhi ma si accorge che tutto è immobile, tutto tranne il velo, da cui esce Sirius.
  Si guardano negli occhi in quell'istante eterno, c'erano solo loro in quel secondo, Sirius si avvicina a Hermione, le sfiora la mano poi tutto tornò normale.
 Non sentiva nient'altro  che gioia quando Sirius e Remus si abbracciano forte, piangendo come due bambini. 
Non si accorse neanche di quando decisero di andare a prendere Harry e gli altri, e loro facce vedendolo, sentiva solo la sua mano sulla sua.
 Sentiva solo gli occhi riempirsi di lacrime quando si appoggiava al petto di Sirius, esausta, e si accorgeva che era vero , che lui era li con lei
. Si stringevano forte la mano, respirando di quel contatto, poi si appoggiava a lui, sentiva il suo profumo e sentiva ma non sarebbe stato mai abbastanza .
   Fu solo dopo varie ore che i due riuscirono a separarsi dai festeggiamenti che avevano fatto in suo onore, tutti gli altri sedevano al tavolo del pub completamente sbronzi ,  Remus parlava amabilmente con una cameriera ormai da ore, si sarebbero visti la sera dopo.
 Sirius fece segno ad Hermione di uscire con lui, lei sorrise e si lasciò condurre fuori.  
"Gli diremo più tardi che stiamo insieme che dici amore?" 
 Sorrido
 "Si Sirius direi che ormai è troppo tardi, non si sono neanche accorti che per tutta la sera mi abbracciavi" 
Mi avvicinò a lui baciandomi, mi prende tra le sue braccia e mi sussurra all'orecchio 
 "Amore che ne dici di andare a casa? Non vorrei avere una multa per atti osceni in luogo pubblici"
 Sorrido e senza smettere di baciarlo ci smaterializziamo davanti casa, apro la porta mentre le sue labbra assaggiano il mio collo. I brividi mi assalgono mentre saliamo le scala per andare nella camera da letto. Sempre baciandoci ci stendiamo sul letto, la mia mano parte a sbottonargli la camicia, lui posa la mano sul mio petto, i primi bottoni già aperti dalla sua mano.
 "Hermione ho paura di farti male, è passato tanto tempo"
 " Sirius amami ora come non hai mai fatto"
 Mi guarda negli occhi e mi bacia con una dolcezza indefinibile, mi bacia poi il collo poi senza smettere scende al petto , stuzzica con la lingua il mio capezzolo strappandomi un gemito.  
Quanto ho sperato di risentire tutto questo, la sua pelle sulla mia, il suo calore e i suoi baci sul mio corpo , i nostri gemiti che riempiono l'aria e i cuori che vanno allo stesso folle ritmo. 
 Mi toglie i pantaloni e le mutandine, lascia un bacio sulla mia pancia e scende più giù, tra le mie gambe, la sua lingua si posa sul mio sesso e tracciando cerchi immaginari e facendomi gemere di piacere. Solo dopo un po lo fermo  perché sto per venire, ci guardiamo, i nostri cuori battono così forte che si sentono 
 "Stai tremando" 
mi dice lui, con un filo di voce 
 "Anche tu tremi amore"
  Si mette sopra di me, i suoi occhi guardano fisso i miei, poi lentamente entra in me, iniziamo a muoverci, da prima lentamente poi più veloci. I nostri sospiro diventano gemiti che riempiono i nostri cuori, ci baciamo e ci cerchiamo sussurrando i nostri nomi . Veniamo insieme 
. Il mattino dopo ci trova addormentati, sento il suo corpo caldo vicino al mio, un sorriso mi nasce sul viso mentre mi giro e verso il suo bellissimo viso. 
 "Buongiorno amore" 
dico baciandolo lievemente Sorride 
 "Buongiorno a te amore mio"
  Quando abbiamo detto a gli altri di noi due erano tutti abbastanza felici, solo Ron era un po dubbioso, Harry invece era raggiante. Io e Sirius ci trasferimmo in un paesino della Scozia , dove c'era un po più calma e meno possibilità che qualcuno lo riconosca. 
Passammo un periodo bellissimo, mille le serate passata con Remus e la sua fidanzata, che presto sarebbe andata a vivere da lui, Harry e Ginny si sposarono un paio di anni dopo me e Sirius, e un anno dopo anche Ron e Luna si sposarono.
 Insieme passavamo bellissime serate, tra pub e cene, le vacanze  passate al mare, in giro per il mondo, dove caldo e sole baciavano la sabbia che ci accoglieva, Sirius era finalmente abbronzato cosa che non gli fece male, come gli feci notare.
 Mille partite a racchettoni e beach volley fatti su quelle spiaggia, tra baci dati all'ombra di un ombrellone, o sul mio spugnone che in poco si riempiva di sabbia vista la poca capacità di mio marito di conciliare i giochi con Remus ed Harry e le coccole che tanto desiderava farmi. 
Poi nacquero i figli, prima Harry e Ginny , poi fu il nostro turno. I nostri figli . Il più bel regalo che abbiamo ricevuto .  
Quattro splendidi figli riempirono i nostri cuori e ogni momento della nostra vita. 
 Vacanze di natale riempite di urlerei di gioia e regali da mettere sotto l'albero,  estati passate a fare castelli di sabbia e i primi tuffi sulle spalle del papà. 
 La nostra vita non poteva essere più dolce.      
 
                                                                                                            Fine
by_jhonny

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2923998