Baciami Kate! di kikka_67 (/viewuser.php?uid=260038)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una scrittrice per amico. ***
Capitolo 2: *** Sogni proibiti. ***
Capitolo 3: *** The Green Theatre. ***
Capitolo 4: *** Casa...dolce.. casa. ***
Capitolo 5: *** Ritorno al passato. ***
Capitolo 1 *** Una scrittrice per amico. ***
Kate s’irrigidì appena, sentendo i passi che si fermavano dietro le sue spalle, lentamente si girò per incontrare lo sguardo cauto dell’uomo che da tre anni era suo marito.
- Ti prego Kate..- sussurrò Will alzando esitante una mano.
- Non mi toccare..- gli disse con voce dura.
- Ti prego.. Kate ...ho sbagliato...ma ti amo...non posso perderti. Dammi la possibilità di spiegarti. - pregò accorato.
- Spiegare?? Non c’è più nulla da spiegare! Mi hai dimostrato chiaramente quali sono le tue priorità!! Adesso basta Will!! -
ECTIUUUU'!!
- Salute!...non dovevi fare qualcosa per la tua allergia??- chiedo ridendo.
- Scusa Kate, sono un disastro! Non ho preso le medicine!! Addio scena intensa e sexy!!- sospira il mio amico asciugandosi le lacrime agli occhi.
-Sexy?? Se questa era una scena sexy, io e te dobbiamo cambiare mestiere!! - rispondo sedendomi sulla mia poltrona preferita.
Mi chiamo Kate sono una sceneggiatrice, ho 30 anni e in questo momento sto discutendo con il mio migliore amico: Will. A dir la verità solo io lo chiamo così…….per il resto del mondo lui è Thomas W. Hiddleston.
Stiamo provando alcune scene incluse nel copione del film che tra qualche settimana iniziamo a girare a Londra, per una piccola emittente televisiva. Il mio regista mi ha dato solo una settimana per riscrivere tutte le scene che non lo convincono e se non gli consegno un buon lavoro, mi butta fuori dalla produzione!
Gli attori che formano il cast, sono prevalentemente ragazzi appena usciti dall’accademia di recitazione, ansiosi di farsi notare, che lavorano con il massimo impegno, consci che questo film rappresenta il loro primo vero debutto nel mondo dello spettacolo. Quindi il mio lavoro dovrà essere estremamente curato, perfetto, in modo che lo diventi anche il nostro film. Will ha accettato volentieri di partecipare per aiutare quei ragazzi a trovare la loro strada.
- Basta Kate! Non ne posso più!! – esclama esasperato, buttandosi sul divano.
- Daiiii Will, ti prego!! Abbiamo “solo” una decina di scene da modificare e poi abbiamo finito! Non vorrai abbandonarmi nel momento del bisogno? - borbotto senza alzare gli occhi dai fogli che avevo in mano.
- Dieci scene??! Mi vuoi tenere prigioniero qui tutta la settimana?? Sono venuto in tuta e non ho neanche lo spazzolino con me! Ti ricordo che io sono il protagonista maschile...non lo sceneggiatore....questo lavoro dovresti farlo tu da SOLA!! – sibila seccato.
Mi alzo dalla poltrona in silenzio e m'inginocchio davanti a lui, Will mi guarda sospettoso, non è da me, mostrarmi dolce e remissiva …e ha ragione…mi conosce bene.
- Hai ragione Willy ! Sei l'amico più fidato e prezioso del mondo ed io non ti merito! Non ti ho neanche offerto un tea con i biscotti al cioccolato.... Mi perdoni? – mormoro sorridendogli dolcemente. Primo asso nella manica: Biscotti al cioccolato.
- Non ci casco bella!! Non puoi cavartela così facilmente!! Ehm...davvero hai i biscotti al cioccolato? Non ho fatto colazione, questa mattina, prima di venire da te! – risponde, mentre un luccichio ingordo si accende negli occhi chiari.
- Certo che ho i biscotti! Ti ho preso tutto ciò che ti piace di più, pur di avere la tua collaborazione! Te l’ho detto…. che apprezzo tantissimo il tuo aiuto!? - dico tirando fuori la teiera.
Will mi segue in cucina e si siede su uno sgabello mentre afferra un biscotto - Buono.. – sospira masticando soddisfatto.
- Non è …che per caso ti ho rovinato il weekend? Dovevi vederti con Cindy? - chiedo addentando una mela, ahimè, io sono a dieta!
Cindy è una PR di un locale molto esclusivo in centro, una biondona alta e magra come una modella, una stronza arrivista e cacciatrice di uomini con conti correnti sostanziosi, secondo la mia modesta opinione, ma evito di condividere il mio pensiero con l’uomo che ho davanti.
- No, non la vedo più....mi ha scaricato....ha trovato un altro!! – risponde apparentemente indifferente, spiando la mia reazione.
- Evvivaaaa!! Si!! Ehm....cioè, mi spiace per te, vedrai che troverai quella "giusta"....prima o poi..... – mormoro alzando le braccia al cielo in segno di vittoria.
-Mi sembra di avvertire una nota…. Ironica…… nelle tue parole di conforto..- borbotta guardandomi duramente.
- Non è come dici….. Ti assicuro! Non è colpa mia…. se non usi....ehm.... il buon senso.... quando scegli le tue donnine!! POOOLLLOOOO!!!! – dico scoppiando a ridere mentre scappo in soggiorno inseguita dal mio caro amico inviperito.
- Sei una strega! Sei gelosa di lei perché è più magra di te!! - sogghigna perfido.
- Non è vero! Questo è un colpo basso!! L'ho sempre detto che quella era interessata più al tuo conto corrente che a te! E….poi….. le mie forme sono “morbide”, non è colpa mia se il cibo mi rimane attaccato al sedere!! - ribatto offesa.
- Lascia perdere il tuo sedere!! Mi stai dicendo…. che le donne s'interessano a me…. solo perché ho del denaro da spendere?!!!- chiede basito.
- No Will, mi hai fraintesa! Lo sai benissimo di essere un bel uomo, un attore famoso in tutta Europa e oltre…e che sei apprezzato soprattutto per il tuo talento e per tutti gli altri tuoi pregi....- esito a continuare accorgendomi che Will mi guarda con una sfacciata aria di compiacimento.
- Continua, ti ascolto.... – concede magnanimo sorridendo beato.
-Ma…. in questo caso.....- tentenno.
-In questo caso..?? - m’ incalza impaziente.
- Ecco.....Ti sei preso una fregatura!! Ci sei cascato in pieno! Non mi sarei stupita se Cindy, oltre a scoparti, ti avesse convinto anche a comprarle una Porche!! Po..po..pollllloooooo!! - strillo continuando a ridere.
- Ok ...ora basta me ne vado!- esclamo seccato.
- No, ti prego!! Giuro che sto zitta, non te ne andare!! – mi supplica con voce accorata.
Tom/ Will.
Se non fosse che le voglio bene come ad una sorella, la manderei a quel paese, anche se devo ammettere sinceramente che Kate ha ragione, naturalmente mi guarderò bene dal dirglielo, non mi darebbe tregua!
Io e Kate ci conosciamo da una vita, il primo copione che ho recitato l’aveva composto lei, mi ricordo che passava delle ore davanti al palco durante le prove, con un’estatica espressione stampata in viso, talmente intensa che pensavo si fosse innamorata di me….invece, come in seguito mi chiarì, l’emozionava “solo” il suono melodioso che producevano le frasi da lei scritte con tanta passione.
Fu un duro colpo per il mio amor proprio, ma decisi che quella ragazzina con l’apparecchio, la felpa di tre taglie più grandi e le unghie multicolori mi piaceva e da allora siamo amici. So tutto di lei, quando è arrivata la prima mestruazione, sono stato io a portarle il necessario per cambiarsi e a tenerle la borsa dell’acqua calda sul ventre mentre lei era in preda ai dolori. Sono stato io a insegnarle come baciare un ragazzo con la lingua, prima che vi facciate venire strane idee in testa, facevamo le prove davanti allo specchio. Giuro!
- Dai Kate fai come me… Devi ruotare la lingua intorno alla sua e nel frattempo devi muovere anche le labbra….- le avevo spiegato mentre le illustravo, in pratica, la famosa “tecnica Hiddleston” sullo specchio del bagno di mia madre.
Kate disgustata aveva eseguito, ma il risultato non era stato eclatante, sembrava che si fosse appiccicata al vetro come una ventosa…. e aveva rischiato di strozzarsi con la sua stessa saliva….. e con l’apparecchio aveva anche graffiato il vetro pregiato dello specchio, sento ancora le urla di mia madre!
La nostra amicizia è stata messa a dura prova nel periodo in cui io, avendo scoperto che le ragazze adoravano gli attori, allegramente….ehm…..mi divertivo. Kate non era riuscita ad inserirsi nel mio nuovo giro di amicizie, io la ritenevo quasi un “amico” e non facevo caso al suo aspetto trasandato, perché mi piaceva e le volevo bene così com’era, divertente, simpatica, intelligente e soprattutto sincera. Ma i miei nuovi amici e soprattutto la mia ragazza, che non la sopportava, non la volevano appresso quando uscivamo e Kate, che aveva compreso tutto, si era volontariamente allontanata da me per un breve periodo.
Avevo faticato parecchio per riconquistare la sua fiducia e per dimostrarle che tenevo alla nostra amicizia, mi ero liberato sia dei falsi amici che della ragazza a cui non ero affezionato quanto a lei. L’avevo aiutata a migliorare il suo aspetto e in breve tempo aveva iniziato a riscuotere un discreto successo e insieme a me aveva scelto dopo tante elucubrazioni, il ragazzo a cui “donare” la propria verginità.
Avevo dovuto usare tutta la mia immaginazione e inventiva per spiegarle, senza cadere nel volgare, le precauzioni da adottare, le posizioni principali, le “coccole” preferite da noi ragazzi, infine scoraggiato dalla sua espressione allibita, le avevo consigliato di abbandonarsi alle carezze del suo ragazzo assicurandole che la natura avrebbe fatto il resto. Come una mamma premurosa le avevo anche fornito dei preservativi e le avevo augurato un sentito “in bocca al lupo”. Beh….avevo anche indirizzato una preghierina al cielo, perché l’aiutasse in questo “difficile” momento della sua vita.
Quella notte non avevo chiuso occhio, continuavo ad immaginare scene apocalittiche, ero più in ansia per lei di quanto non lo fossi stato io stesso durante la mia “prima volta”. L’avevo vista tornare a casa a notte fonda, ci eravamo messi d’accordo che avrebbe dormito da me per uscire indisturbata con il ragazzo, con una strana espressione soddisfatta in viso e negli occhi.
Si era seduta sul letto vicino a me e sottovoce mi aveva raccontato tutta la serata. Ad un certo punto del racconto, però, mi era salita in gola una forte ondata di nausea che avevo camuffato con dei colpi di tosse, se avessi potuto mi sarei anche tappato le orecchie tanto era il disagio che sentivo mentre mi descriveva crudelmente tutti gli “sforzi” compiuti da quel poveretto….per riuscire a “regalarle” il suo primo orgasmo….senza….purtroppo riuscirci. Descriveva ogni carezza, ogni bacio con un’impietosa e scrupolosa precisione degna di uno scrittore di thrilling, il che distruggeva l’atmosfera romantica pertinente all’occasione. Avevo come l’impressione che avesse “studiato” il suo compagno, mentre cercava di fare l’amore con lei e che avesse analizzato e memorizzato tutti i suoi gesti per arricchire con nuovi dettagli la descrizione delle scene erotiche nei suoi racconti.
Non comprendevo bene… a cosa era dovuta quella sensazione amara che mi bruciava nel petto e per scacciarla non trovai di meglio da fare che stringerla a me a lungo, rimuginando sconfortato sul fatto che la mia migliore amica si era appena trasformata in una “Donna”.
Mentre io seguivo la mia vocazione, Kate studiava e scriveva un po’ di tutto. Nel nostro ambiente è considerata una professionista di spicco tra gli sceneggiatori emergenti, sono molto fiero del suo lavoro. E finalmente, dopo tanto tempo, ci ritroviamo a lavorare di nuovo insieme.
Kate.
Will torna dal bagno con un asciugamano intorno al collo e con gli occhiali sul naso - Ho dovuto togliere le lenti a contatto, gli occhi mi bruciavano! E non ho neanche le medicine con me !! Domani devo, pure, girare la scena di un corpo a corpo...e che faccio lo stendo con gli starnuti??!! Howard mi butta fuori dal set!!- borbotta sconsolato
Lo guardo divertita dalla cucina mentre riordino - Ho chiamato io il Dott. Cooper ieri, sapendo che tu non l'avresti mai fatto e mi ha dato la ricetta per le tue medicine, sono sul tavolo....-
- Davvero?? Sei la mia salvezza Kate!! – esclama felice.
Abbiamo lavorato fino a sera senza fermarci e guardando il mio povero compagno di fatiche stiracchiarsi i muscoli indolenziti della schiena, mi sento un po’ in colpa, ma ho pronto il secondo asso nella manica, una succulenta cena.
- Per questa sera basta così, siamo a buon punto! Dai, vai a farti la doccia mentre io preparo qualcosa da mangiare, il minimo che possa fare per te questa sera è offrirti una buona cena! - esclamo chiudendo il portatile .
- Ok vado...ehm...hai cucinato tu?? – chiede sospettoso.
Purtroppo non sono una brava cuoca e lui lo sa bene, aveva dovuto accompagnare, anni addietro, in ospedale, un ragazzo a cui avevo servito, i risultati della mia arte culinaria durante una cena, organizzata al fine di conquistarlo, il poveretto fu ricoverato per intossicazione alimentare e la nostra storia non ebbe mai inizio.
- Tranquillo, ho comprato tutto nella rosticceria all’angolo! - rispondo seccata, immaginando cosa il mio amico avesse appena pensato o meglio ricordato.
- Chiedevo solo....ffiuuu!! - sospira di sollievo fingendo di asciugarsi il sudore della fronte.
Dopo aver preparato il tavolo, scaldato la cena e tirato fuori dal frigo l'enorme torta al cioccolato di cui Will era ghiotto, con in mano un bicchiere di vino bianco, riguardo i miei appunti, mentre aspetto che il mio ospite esca dal bagno.
- Kate, mangiamo?? Ho fame!! - esclama ilare.
Will mi sorride rilassato, ha i capelli ancora bagnati e la sua maglietta aderente mette in evidenza i suoi pettorali per non parlare dei pantaloni della tuta che gli fasciano i fianchi stretti, mettendo in luce un fantastico fondoschiena, trasuda un inconsapevole fascino sensuale che non avevo mai notato! WOW!
- Sei uno schianto Hiddles!! Ma vai ancora in palestra? – gli chiedo toccando con l’indice il suo petto.
- Si….si nota? – mormora sorridendo compiaciuto. Come non detto! Sa… di essere sexy e usa il suo fascino sensuale… consapevolmente!
- Buffone!! Usa quell’aria da playboy arrapato con le tue fans….non con me!! – esclamo divertita.
- Che noia che sei!! -
Dopo cena, seduti in terrazza, guardiamo la città che piano piano si placa, mentre si accendono le luci della notte. Ho sempre pensato che avere un amico come Will era la mia più grande fortuna, anche nel silenzio siamo a nostro agio.
- Allora capo, abbiamo fatto un buon lavoro oggi? Le scene più importanti sono salve? – chiede stiracchiandosi pigramente.
- Veramente l'ultima scena importante, quella della dichiarazione d'amore e del bacio non l'abbiamo modificata, non possiamo provarla senza Elena! – sospiro rassegnata. Elena era la protagonista femminile del film, un'attrice molto bella e brava, che non ero riuscita a convincere a venire qui a provare con noi, peccato!
- E perché no? – chiede girandosi a guardarmi - Possiamo provare noi come abbiamo fatto tutt'oggi! Se t'impegni, sei un'attrice "passabile" mia cara Kate! – scherza dandosi arie da rock star.
- Accettabile?? Ma davvero?? Brutto tronfio, megalomane, esaltato che non sei altro!- lo guardo in cagnesco e prima di colpirlo con un cuscino del divano.
Will scoppia a ridere e me lo rimanda centrandomi il viso. Iniziamo così una battaglia di cuscinate che finisce sul divano dove mi ritrovo prigioniera tra le sue braccia mentre mi fa il solletico, una tortura a cui non posso resistere.
- Bastaaaa!! Hai vinto!- urlo senza fiato.
- Evvaiii! Si fa come dico io!! Proviamo solo questa scena e poi me ne vado a casa, sono distrutto!! – conclude sedendosi sul divano vicino a me.
- Allora……nella scena discutono… Bla bla bla…e poi….. si saltano addosso e si scambiano un bacio profondo, brutale, sexy...insomma con la lingua! E ti pare che, questa scena possiamo farla noi due?? Io non ti bacio con la lingua sia ben chiaro!!- esclamo perentoria.
Will mi guarda un attimo interdetto poi scoppia a ridere - Ok niente lingua, ma il resto lo sai fare no?? ahaa già....tu sei quella che non la da via, se prima non è innamorata vero???- mi ride in faccia sardonico.
- Will finiscila! Lo trovi strano solo perché tu scopi come un riccio ovunque ti capita. Io scelgo la qualità e non la quantità!!- di nuovo le mie parole suscitarono un’ondata di risate divertite.
- Scopi come un riccio??!!! Oddio Kate smettila di farmi ridere non ne posso più!!- esclama ridendo tenendosi l’addome con le mani.
- Dai facciamo questa scena!! Come fai a fare lo sguardo ardente di un uomo innamorato... conciato così??!!- borbotto guardandolo dubbiosa.
- Ehi scherzi!!?? Sono un attore professionista.. io!! Devo solo concentrarmi un momento…..- esclama mettendosi una mano sul viso coprendosi gli occhi .
- Io non lo trovo normale se uno prima di baciarmi si deve concentrare in questo modo!- preciso ironica.
Will solleva il viso e il suo sguardo intenso e sensuale m’incanta, lentamente si avvicina e mi sfiora una guancia con un bacio schiudendo un poco le labbra, a questo punto il mio alter ego in astinenza sessuale da qualche mese vibra dal desiderio. E mi ha solo sfiorata! Mi rilasso tra le sue braccia mentre osservo affascinata il suo viso avvicinarsi al mio e senza rendermene conto, afferro la sua maglietta, tirandolo verso di me, all’improvviso l’idea di assaggiare quelle labbra non mi dispiace affatto…..ma che mi succede?
Tom/Will
Sento un forte disagio invadermi e uno strano formicolio mi paralizza le gambe. Non ero mai stato così consapevole della vicinanza di Kate. Abbracciarla e starle vicino era normale per me, siamo amici, ma chissà perché in quel momento, sentire il suo seno sfiorarmi e il meraviglioso profumo della sua pelle mi stordiscono, realizzo stupito di morire dalla voglia di baciarla sul serio. Sei impazzito?? Vuoi baciare Kate?? Si…lo voglio…..Ammetto allarmato dall’intensità con cui lo desidero.
ECTIUUUUUU'!!
- Salute !! Non sarai allergico a me per caso??- chiedo ironica, nascondendo il sollievo che quella scena, fosse stata interrotta dall'allergia di Will.
- Forse è meglio che vada a casa….sono stanco…- mormora guardandomi incerto.
- Si …è meglio che vai a dormire. Ti ringrazio dell’aiuto, non so come avrei fatto senza di te. Ciao Will….buonanotte. – dico accompagnandolo frettolosamente alla porta.
- Buonanotte…..Kate. –
Ciao, vi racconto una storia in cui cito nomi di persone che non conosco personalmente e ogni riferimento a cose e persone realmente esistenti è puramente casuale. Se e quando userò delle foto per illuminare il racconto, lo farà senza trarne alcuni profitto personale, mi riservo solo il piacere di ammirarle. Buona lettura.
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Capitolo 2 *** Sogni proibiti. ***
Tom/Will.
Respirando l'aria fresca della sera, mi si schiariscono le idee e mi affretto ad entrare in macchina per non rendermi ridicolo, rimanendo davanti alla sua porta imbambolato come un’idiota. Cosa mi è successo? Le volevo bene, ma non avevo mai pensato a lei in quel senso, eppure la consapevolezza che l'effetto della sua vicinanza, fosse ancora presente sul mio corpo, mi sconcerta. Ero ridotto così male che un suo semplice abbraccio mi sconvolgeva?
Kate.
Ormai è notte fonda, ho scritto fin ora per cercare di finire il copione ma non riesco a smettere di pensare a Will, devo ammettere almeno con me stessa che mi sono ingannata, finora, pensando di riuscire a reprimere i miei sentimenti per lui in fondo al cuore, per sempre.
Ero pazza di lui ai tempi della scuola, ma ho deciso di non dirgli nulla, per lasciarlo libero di realizzare i suoi sogni e poi non ero sicura che avrebbe apprezzato un simile cambiamento nella nostra amicizia. Gli sono stata vicina nei momenti bui, di sconforto, di rabbia. Sono la sua più accanita fan, sempre davanti al palco ad applaudirlo, ogni volta che recita.
Sono riuscita a sorridergli anche quando, lo vedo insieme ad un’altra donna. Purtroppo sono sicura che mi considera come una sorella, un'amica, una compagna divertente, la sua confidente più fidata, ma nulla di più. Con rabbia mi asciugo le lacrime silenziose che mi bagnano le guance. L’ ho imparato tanto tempo fa che non serviva a nulla piangere.
La nebbia in cui fluttuo si apre e mi vedo sul palco nella vecchia scuola di Will e l’uomo a cui sono strettamente allacciata con baci e carezze sensuali mi fa perdere il senno, un desiderio frenato mi divora la mente, brucio dalla voglia di toccarlo e di sentire di nuovo le sue mani su di me. Quando finalmente sento il suo corpo sfiorare il mio…. gemo dolorosamente estasiata....
DRIIINNNNN!!! Oh no, il telefono! Addio sogno!
- Pronto?!!! Chiunque tu sia sei morto! Sto dormendo!- ringhio rispondendo al cellulare senza guardare il numero che m’aveva chiamata.
- Kate?? Sono Will, sono le 8.30 e se tra mezz'ora non sei negli studi con il copione corretto, Howard ti licenzia....sono stato chiaro? – messaggio ricevuto… forte e chiaro.
- Ok arrivo!-
Per miracolo arrivo in orario e corro tutto il giorno per accontentare il regista, che sicuramente, è posseduto da un demone, continua ad urlare per stupidaggini! Maledetto!!
Quando finalmente sospendiamo le riprese, non mi reggo più in piedi dalla stanchezza e un’emicrania terribile mi tormenta. Appoggio la fronte sul piano freddo della mia scrivania cercando di alleviare il dolore.
- Ciao Kate….. Volevo sapere se ti andava di mangiare con me qualcosa....Stai male?- chiede preoccupato.
- Ho mal di testa e sono stanca….. voglio andare a casa.- rispondo sofferente.
Mi alzo stancamente dalla sedia, prendo la borsa e tento di uscire dalla porta, ma vengo bloccata dal suo abbraccio, le sue mani dolcemente iniziano a massaggiarmi le tempie e scendono verso le spalle e la nuca. Mi abbandono estasiata contro il suo petto e un gemito involontario mi sfugge dalle labbra.
- Che meraviglia….. – sospiro beata, completamente abbandonata contro di lui.
- Sei strana…oggi…. qualcosa non va?-
-Ti sembro più strana del solito??...Sono solo stanca… .- mormoro incapace di alzare la testa per incontrare il suo sguardo.
- Non dire stupidaggini, stai parlando con me...ti conosco e so che c'è qualcosa che non va!! Cosa è successo??- insiste perentorio.
- Non puoi aiutarmi questa volta Will, mi sono messa nei guai da sola e da sola devo risolvere i miei problemi.- rispondo sospirando debolmente, allontanandomi dalle sue mani e da lui.
- Vieni, passeggiamo. – dice prendendomi per mano.
Usciamo dagli studi e camminiamo in silenzio per alcuni minuti e sento che lentamente il nodo di dolore alla testa si scioglie. - Mi sono innamorata di un uomo che conosco da tanto, siamo amici...- inizio a dirgli.
- Perché io non lo conosco??? Chi è??- mi interrompe seccato.
– Non dovevo parlare io?- replico furente.
-Va bene, scusa.- mette un dito sulle labbra, per far intendere che non avrebbe più aperto bocca.
- Non lo conosci, lavora per un'emittente televisiva con cui collaboro ogni tanto. Vorrei dirgli tutto, sono stanca di nascondermi, ma so anche che non si può costringere qualcuno ad amarti e per paura di perdere la sua amicizia, non gli confesserò mai di essere innamorata di lui. – lo guardo, aspettando la sua reazione, con il fiato sospeso.
Will rimane in silenzio per un attimo e poi mi guarda serio - Non pensavo fossi innamorata e non mi sono mai reso conto che sei una vigliacca! Preferisci soffrire, non dirgli nulla perché hai paura di essere respinta? Non ci posso credere!- Il suo tono è duro quanto il suo sguardo.
– Tu non sai nulla! Cosa pensi ? Che non darei tutto quello che ho per dirgli: TI AMO! Voglio stare con te! Voglio amarti, voglio per me i tuoi sguardi, le tue carezze e non posso più vederti insieme ad un'altra donna che non sia io, senza soffrire atrocemente!... Non posso obbligarlo ad amarmi...-
Will mi guarda sgomento per un attimo e poi ride nervosamente - Wow.. certo che non hai mezze misure tu! Non conoscevo questo aspetto del tuo carattere. Senti, prova a parlargli sinceramente, forse anche lui aspetta un gesto da parte tua...-
Tom.
Mentre pronuncio queste parole, la vedo scuotere la testa e in cuor mio spero che mi dica che questo tipo è già sposato o innamorato di un'altra…o di un altro. Immaginare Kate innamorata mi è difficile, mi rendo conto solo in quel momento che non mi ha più raccontato nulla della sua vita sentimentale o forse ero io a non ascoltarla, troppo preso dai cambiamenti repentini dovuti al successo dei miei film negli ultimi anni. Camminiamo in silenzio ognuno perso nei propri pensieri e quando ci fermiamo davanti alla casa di Kate, ormai è sera .
- Grazie Will, non ti preoccupare mi passerà e ti prometto che penserò a quello che mi hai detto.. buonanotte. – mi saluta con un bacio sulla guancia e mi lascia da solo sulle scale.
Dopo essere tornato agli studi a recuperare la macchina, inconsapevolmente raggiungo e parcheggio davanti all’unico posto dove riuscivo da ragazzo a ritrovare me stesso. L’edificio era fatiscente, abbandonato a sé stesso ma tra quelle mura si nascondeva il più antico teatro di Londra. Sul quel palco avevo recitato la prima volta.
Riesco ad entrare tirando via alcune assi che coprono le alte porte in legno intarsiato e scassinando una serratura tutta arrugginita. Camminando adagio nella penombra raggiungo il palco e mi giro verso la platea, gli ultimi raggi del sole che penetrano dalle fessure delle finestre, illuminano debolmente il locale. Un leggero pulviscolo fluttua nell’aria formando strane spirali, il tempo sembra fermarsi e l’eco degli applausi del pubblico che acclamava gli attori, mi risuona nelle orecchie. Sorridendo accenno un breve inchino rivolto alle poltrone vuote.
-..Oh. ….Qui io fisserò il mio sempiterno riposo e scoterò, da questa carne stanca del mondo, il giogo delle avverse stelle…- recito muovendomi sulle vecchie assi che scricchiolano sotto i miei piedi.
-…… Occhi guardatela per l’ultima volta!.... Braccia, prendete il vostro ultimo abbraccio!.... E voi, labbra, voi che siete la porta del respiro, suggellate, con un leale bacio un contratto con la morte che tutto rapisce……-
Le mie parole si perdono nel silenzio, ricordo che Kate, da ragazzina, non si perdeva nessuno spettacolo e guardava rapita le scene con gli occhi accesi dall’emozione che le suscitavano quei versi eterni.
- Will sei stato magnifico!! Quando il tuo Romeo si è ucciso…ho pianto di nuovo! - rideva imbarazzata con gli occhi ancora pieni di lacrime.
Sarebbe meraviglioso, tornare indietro nel tempo e rivivere alcuni momenti speciali e magari avere l’occasione di correggere gli sbagli fatti, di cogliere le occasioni perse, di rivedere di nuovo chi era volato in cielo. Un senso di angoscia mi stringe il cuore. No, non era giusto tornare indietro. Gli sbagli fatti, diventano insegnamenti preziosi. Ero convinto che fosse necessario, anche a costo di sacrifici, usare fino all’ultima briciola di buona volontà e coraggio che si possedeva, per seguire il proprio destino. Abbraccio con lo sguardo, un’ultima volta, il vecchio teatro, sono sicuro che quel teatro sia un posto magico e mentre esco dall’edificio decido di portarci Kate al più presto.
E’ notte fonda ma ancora non riesco a dormire, non riesco a smettere di pensare a Kate. La mia amica sempre disponibile ad aiutarmi, che mi aveva sostenuto e incoraggiato in ogni occasione, soffriva davvero, mi sentivo inadeguato come amico. Con rabbia ripenso a quell'idiota che non riusciva a riconoscere la donna meravigliosa che era Kate, rivedo i suoi morbidi capelli mossi e i suoi occhi illuminati dall’allegria. Grazie alla sua forza di volontà è diventata una professionista rispettata. Sono orgoglioso di averla come amica, è una persona speciale, l'unica.. che mi chiama con il secondo nome, William, perché come me adora Shakespeare.. Domani la porto a fare una gita. Ecco questa mi sembra una bella idea!! Kate si merita una giornata tutta per sé e tante coccole!! Con questi pensieri finalmente mi addormento soddisfatto.
La mattina dopo, però, non riesco a mettermi in contatto con Kate. L’immagino sotto le coperte disperata in lacrime… da sola. Nel giro di cinque minuti sono vestito ed in macchina che guido veloce nel traffico, determinato a trovarla. Non appena scendo dall’auto, inizio a premere il campanello e visto che nessuno mi risponde e che il mio livello di sopportazione è già stato ampiamente superato, inizio a bussare sulla porta con forza, chiamandola a gran voce.
– Kate apri, sono io!! Se non apri questa dannata porta immediatamente la sfondo!! Apri! –
Kate.
Ritornando a casa dopo un’oretta di corsa che mi concedo nell’unico giorno libero della settimana per mantenere in “forma” la mia ciccia, mi trovo davanti una scenetta alquanto allarmante. Tom imbufalito tenta di buttarmi giù la porta di casa, gridando come un’aquila e un paio di mie vicine sono indecise se buttargli addosso una secchiata d’acqua prima di chiamare dei rinforzi armati, credendo che sia un maniaco assassino.
– Will! Ma sei impazzito? Vuoi che i miei vicini chiamino la polizia? Vieni dentro! – strillo furiosa spingendolo senza tanti complimenti all’interno dell’appartamento.
-Ma si può sapere dov’eri?? Ti ho chiamato cento volte!! Maledizione! Ero preoccupato! -Appena varca la soglia Will inizia a sbraitare.
–Secondo te con la tuta, dove sarei andata?? A correre no???!! Zucchina! Dai, fai il caffè, io vado a farmi la doccia! - ridacchio osservando divertita l’espressione seccata della sua faccia e mentre mi dirigo in bagno gli indico la cucina.
– Io non sono il tuo cameriere, brutta strega! Chiaroo?- esclama terribilmente esasperato.
Mentre mi rivesto sento dei brontolii irritati provenire dalla cucina, Tom non si è ancora calmato e decido quindi di dimenticare l’accaduto e di sorridergli tranquillamente quando mi porge una tazza di caffè fumante con un’espressione imbronciata.
- Grazie amico! Non dovevi preoccuparti per me, lo apprezzo molto, naturalmente, ma ormai sono una donna adulta che sa quello che vuole!-
Will mi guarda attentamente, ha uno sguardo sospettoso che non mi piace, sarà difficile convincerlo ad aiutarmi.
- Comunque hai fatto bene a venire, ti avrei chiamato io più tardi, volevo parlarti. Ho pensato molto a ciò che mi hai detto ieri e ho deciso che hai ragione tu, devo lottare per lui. Non posso costringerlo ad amarmi ma…..-
- Ma..???!!... Kate, per favore vuoi finire una frase? Così, magari, capisco cosa vuoi dire?- Will ha quasi finito la pazienza.
- Proverò a convincerlo che sono una donna desiderabile e .. tu mi aiuterai!! – concludo serenamente aspettando la sua reazione.
- Chi….. I-io??!! – balbetta incredulo.
Mi siedo accanto a lui sul divano e lo guardo dolcemente mentre gli accarezzo un braccio e fingo di non accorgermi che a causa di quel gesto è sobbalzato sorpreso.
– Vorrei che tu facessi finta di essere il mio…ehm….ragazzo, solo in senso figurato, ovvio, niente di fisico! Mi farò vedere in giro con te…..un paio di volte e mentre tu mi fai gli occhi dolci, lui diventa geloso....e.. il gioco è fatto! – batto le mani ridendo convinta.
-Adesso basta!! Ma che ti prende??? Io dovrei prestarmi ad aiutarti in questa stronzata, quando tu, molto semplicemente, potresti andare da lui, confessargli il tuo amore e farla finita, con questa storia!!- urla alzandosi velocemente e facendomi cadere a terra.
- Ahiaaa !! Non capisci nulla!! Gli devo dimostrare, che ho una vita, fuori dagli studi, che sono una donna divertente e sexy! Sei un bravo attore, non sarà difficile per te, far finta di desiderarmi no??!!- borbotto irritata massaggiandomi il deretano.
- No, Kate, quest’ idea fa schifo!! Hai scritto troppi film, io non ti aiuto!!- dice risoluto sedendosi di nuovo, incrociando le braccia sul petto.
Lo conosco troppo bene, avevo previsto la sua reazione e con un’ aria innocente, sapendo di dover giocare la mia ultima e sporca carta per convincerlo, lo guardo dritto negli occhi.
– Ok, se non mi aiuti tu, dovrò chiedere a qualcun altro, metterò un annuncio: CERCASI UOMO ADULTO, ATTRAENTE E SEXY, PER RELAZIONE TEMPORANEA…-
Questa volta ho esagerato, lo so, Will non crederà mai che mi abbasserei a tanto ma… – Allora sei veramente fuori di testa!! Non ti permetterò di fare una sciocchezza del genere! Vuoi aver a che fare, con tutti i maniaci della City??!!- mi aggredisce furioso.
Mi alzo in piedi indispettita per affrontarlo e punto sul suo petto un dito accusatore - Sei stato tu a dirmi di lottare per lui e adesso non vuoi aiutarmi?? Allora vattene!! – urlo con le lacrime agli occhi e corro a rifugiarmi in camera mia. Signore e Signori questa sera premiamo come migliore attrice drammatica…..
Tremando leggermente dalla rabbia repressa Will capisce di non avere scelta appena vede le lacrime della sua amica. La raggiunge in camera e la trova accanto alla finestra con lo sguardo perso in chissà quali pensieri tristi.
– Cosa dovrei fare? – mi chiede rassegnato.
- GRAZIEEEE!!! Lo sapevo ,che non mi avresti abbandonato! – grido saltandogli addosso.
- Sei una pazza lo sai, vero??- mi sussurra vicino all’orecchio tenendomi stretta a sé.
Si sono pazza di te! penso godendomi soddisfatta il suo abbraccio, ma decido che per il momento non è il caso di informare anche lui.
Ci vediamo questa sera per parlare del mio piano per conquistare….un uomo che non esiste! In che guaio mi sono cacciata! Dovrò fare ricorso a tutta la mia inventiva di scrittrice per montare su un inganno e incastrare il mio caro e incauto aiutante. Anche se non era un vero appuntamento, ho passato tutto il pomeriggio a prepararmi. Un vestito nuovo e un aiutino della parrucchiera di fiducia, potevano essere utili! Avevo una missione importante da compiere. Conquistare il mio migliore amico!
Will.
Sono nell'ufficio di Luke, a visionare alcune proposte di lavoro e il mio amico mi sta deridendo, dopo aver ascoltato gli ultimi risvolti della mia intricata storia con Kate.
- Non ci credo! Hai scoperto che sei attratto da lei ma hai accettato lo stesso di aiutarla a conquistare un altro??!! Sei proprio ridotto male!!-
- Ah..ah..ah..mi fai morire dal ridere!! Lo so, mi sono fatto fregare, ma stava piangendo!! Maledizione!! E poi, ho bisogno di scoprire, cosa lei prova per me. E se io, per lei fossi solo un caro amico?- chiedo dando voce ad un dubbio che mi tormenta da un po’ di tempo.
- Non hai nessuna altra possibilità, devi farla innamorare di te prima che quell'altro te la porti via. Coraggio, ce la farai! - mi dice rassicurante Luke.
Ma fissando il suo sguardo compassionevole, lo scapolo che c’è in me trema dallo sgomento, riconoscendo incredulo il termine della mia vita da single. Mi sono innamorato.
Kate.
Finendo di truccarmi guardo il mio riflesso nello specchio, che sembra squadrarmi con disapprovazione. - Brava, complimenti! Ti sei trasformata in un'impostora, bugiarda, senza scrupoli che mentirà al suo migliore amico! Lui non se lo merita!! Mi sussurra una vocina perfida.
-Stai zitta!!- rispondo - lo faccio solo per amor suo! -
- Perfetto, parlo da sola!- Stavo proprio uscendo fuori di senno!
Will, mentre guidava per raggiungere Kate, era parecchio a disagio, aveva le mani sudate e la camicia che aveva indosso lo stava strozzando! E... anche le scarpe erano strette! Era in ansia, come un ragazzino alle prime armi. Se lo avessero visto ridotto così, le sue fans, si sarebbero fatte due sane risate alla faccia sua! Calmati!!
Quando lo vedo parcheggiare davanti a casa sua, invece di andare ad aprirgli la porta rimango nascosta dietro le tende del soggiorno a spiarlo mentre scende dall’auto. E’ meraviglioso, indossa una camicia azzurra e un completo scuro e un paio di occhiali neri nascondono gli occhi più trasparenti che abbia mai visto. Mi riprendo con fatica dalla crisi di venerazione estatica, prendo la borsa ed esco per raggiungerlo.
Will.
Appena la scorgo uscire di casa e chiudere la porta dietro di sé, mi fermo stupito mentre l'osservo venirmi incontro sorridente, Kate indossa un vestito color prugna che le fascia le curve morbide e i lunghi capelli morbidi lasciati sciolti le sfiorano le spalle, nonostante i tacchi altissimi la sua andatura è sinuosa come al solito. Non mi ero mai reso conto di quanto fosse bella e sexy.
- Ciao, sei bellissima. Andiamo?- dico imbarazzato prendendola per mano.
- Ciao, grazie, stai benissimo anche tu! E si, andiamo .- mi risponde sorridendo.
Avevamo prenotato, in un locale in centro e quando ci sediamo al nostro tavolo, basta uno sguardo per far dissolvere la tensione e scoppiamo a ridere insieme.
- Uscire con te è una tortura!! Sono agitato come un pivello!! - esclamo allentando leggermente il nodo della cravatta.
- Non dire stupidaggini!! Il grande Thomas William, il sex simbol dei villian che si agita perché esce con una donna?? Nooo, figuriamoci!! E’ agitato solo perché è costretto ad uscire con la sua migliore amica! E ha paura che qualcuno lo veda! Grazie, sei veramente un amico!! Questo è un colpo basso per il mio amor proprio!! Ma perché mi sono messa queste scarpe con i tacchi? Mi stanno massacrando i piedi! Ahiaaaa!- si lamenta tristemente.
- Sei proprio fuori!! Allora, dimmi, in cosa consiste il tuo "piano", da dove cominciamo?- le chiedo curioso.
Kate si gira a guardarmi dolcemente e con voce dolce mi sussurra - Si comincia da qui, tesoro....-
Cheee???!! Tesoro??!! la guardo allibito, finché non mi accorgo che un uomo si è fermato, davanti al nostro tavolo e che sta salutando Kate con un bacio sulla guancia. E quello chi è???
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Capitolo 3 *** The Green Theatre. ***
- Jeremy, ti presento il mio caro amico Will e Will ti presento Jeremy un amico e collega.-
L'uomo, che avevo davanti era sulla cinquantina, brizzolato, con gli occhi verdi , corporatura atletica e con uno smagliante sorriso, inizia a complimentarsi della mia interpretazione in uno spettacolo teatrale a cui aveva assistito ad inizio anno, parla bene, cordialmente ma senza esagerare in adulazione.
- Ti ringrazio, lieto che lo spettacolo, ti sia piaciuto. Vai spesso a teatro?- chiedo gentilmente
- Non quanto vorrei e adesso vi lascio alla vostra serata. E' stato un piacere averti conosciuto di persona Will. - dice stringendomi la mano e prima di allontanarsi si china di nuovo sulla guancia di Kate.
Aspetto che l'uomo sia ritornato al suo tavolo per commentare - E' lui?? Carino, gentile ed educato - lo odio!! - Forse è un troppo avanti con gli anni, non ti pare?- osservo pacato.
- Per te è SOLO carino e vecchio??? E' uno schianto!! Mi fa sesso solo a guardarlo!!- Kate si gira a fissarmi incredula.
- Ehi calmati! Ti dispiace evitare di tradire il tuo “fidanzato” fintanto che è presente??!! Grazie- borbotto leggermente infastidito.
Nel frattempo, il complesso che intratteneva gli ospiti inizia a suonare un lento e deciso prendo la mano della mia amica e la trascino sulla pista.
-Ma che fai??- mi chiede Kate sgomenta - Io non so ballare, lo sai!!
- Lo so che non ti piace ballare, ma questo è un lento devi solo muoverti sul posto! E poi guido io, sono il tuo “fidanzato” e anche un bravissimo attore professionista, devi lasciarmi improvvisare! Ora diamo il colpo di grazia al tuo amico!-
- E come? – chiede sospettosa.
-Vedrai!- dico sorridendo.
La stringo a me mentre balliamo in silenzio. Mi rendo conto , di non aver messo in conto, il mio scarso autocontrollo, il suo profumo mi stordisce, il vestito che indossa è talmente leggero e soffice che mi sembra di toccarle la pelle nuda della schiena. Di nuovo quella strana attrazione che m’invade. Il desiderio di baciare la sua pelle si fa impellente e le sfioro una tempia con le labbra.
Kate sobbalza sentendo quel bacino e alza il viso verso di me per capire quali intenzioni avessi, non le lascio il tempo di stupirsi, mi chino sulle sue labbra per baciarla delicatamente. Kate s’irrigidisce sorpresa, ma quando la stringo di più a me, apre leggermente le labbra gemendo piano. Quel lieve sospiro mi basta per costringermi ad interrompere subito il contatto, per non perdere del tutto testa.
- Andiamo via, Kate. Ho bisogno di uscire di qui. – dico con urgenza.
Pago di fretta il conto e la trascino fuori dal locale e solo all’aria aperta riesco a respirare normalmente. Fingo di non accorgermi dell’eloquente silenzio basito con cui mi fissa, forse anche lei ha capito che quel bacio avrebbe potuto diventare una rivelazione per entrambi.
- Grazie a Dio! Che caldo faceva lì dentro vero??!! - dico nervosamente.
- Will, stai bene? Sei un po’ strano?!-
- Tutto bene, tranquilla. Forse è di nuovo l’allergia che mi dà noia! Vieni, voglio farti vedere una cosa.- la trascino verso la macchina senza darle ulteriori indicazioni.
Kate.
Preferisco non affrontare, una discussione, su quello che è successo mentre ballavamo. Will è stranamente tranquillo e rilassato mentre guida, forse per lui, non è successo nulla di strano, tutto sommato stava recitando. Ci fermiamo davanti a un edificio, che sembra, a prima vista, completamente abbandonato .
- Ma dove siamo?? E perché mi hai portato qui?? – chiedo guardandomi intorno.
- Davvero non lo riconosci?? Eppure quasi tutti i pomeriggi, stavi seduta qui dentro a guardare le prove e poi gli spettacoli!.-
- E’ vero! Il vecchio teatro Green!!- esclamo sorpresa.
- Vieni, entriamo.- dice prendendomi per mano.
- Ti avverto che se la polizia , ci arresta per violazione di proprietà privata, dico che mi hai rapita!!- dichiaro perentoria.
Riusciamo facilmente a penetrare dentro l’edificio, ormai è buio e nessuno ha fatto caso a loro. Una volta dentro, Will accende una torcia.
- Vieni da questa parte..- sussurra.
- Perché sussurri??? Ti aspetti. Che faccia la sua comparizione un fantasma??- ghigno perfida.
- Spiritosa! Sta zitta e cammina!-
Entriamo nella sala, spostando i pesanti tendaggi di velluto rosso e camminiamo in mezzo alle poltrone per raggiungere il palco. Si sentono gli echi sinistri dei nostri passi rimbombare tra le mura abbandonate, sarebbe lo scenario perfetto per un film horror, rimugino, leggermente impressionata.
- Sembra sempre uguale! Non capisco perché non lo utilizzino più, questo teatro ha una storia meravigliosa!.-
- Ti ricordi il custode?? Il Sig. O’braian?? Urlava come un matto, quando lasciavamo gli zaini in mezzo al corridoio!! Ci correva dietro con la scopa!! - sorride nostalgico.
Ci sediamo sulle poltrone e iniziamo a parlare dei tempi della scuola e a ridere come matti, ricordando alcuni aneddoti divertenti. L’improvviso e furioso scroscio della pioggia interrompe le nostre illazioni.
- Will, diluvia. Non è meglio se torniamo a casa??- siamo in un teatro abbandonato, illuminato solo da una torcia a pila e fuori imperversa un temporale…. un perfetto scenario per un omicidio… Inizio a guardarmi intorno preoccupata.
- Restiamo ancora un po’, aspettiamo che smetta di piovere, poi ti riporto a casa, va bene? Sono comode queste poltrone, vero?- risponde mettendosi più comodo e chiudendo gli occhi.
Avvolti dall’atmosfera irreale che alleggiava nel teatro, ascoltando il rumore della pioggia che colpiva i vetri, riesco a rilassarmi e appoggio la testa sulla spalla del mio amico. Rivedo il teatro illuminato, i ragazzi che correvano sul palco, i costumi e poi il pubblico che entrava vociando nella sala…. E poi quando si alzava il sipario… Silenzio.
- Kate, non pensi che sarebbe meraviglioso, poter tornare indietro nel tempo ? Anche solo per un giorno. Non ti piacerebbe ??- mugugna sottovoce.
- Mhmmm…forse si, non sarebbe male.. ma per poco tempo. Non riesco a tenere gli occhi aperti, quando decidi di andare via, svegliami.- rispondo mezza addormentata.
Inutile dire che ci addormentiamo tutti e due.
Tom.
La mattina dopo, la luce che filtra dalle imposte mi sveglia e sorpreso di trovarmi sdraiato sul pavimento del teatro, borbotto irritato.
- Perfetto, ci siamo addormentati qui dentro! Kate svegliati!!! – dico a voce alta, ma la mia amica è ancora profondamente e beatamente tra le braccia di Morfeo e non da segni di vita.
Stiracchiandomi le membra irrigidite, tento di alzarmi ma inciampo sui lacci delle mie scarpe da ginnastica….Un momento.. le non avevo…ieri sera! Senza parole guardò i jeans che ho addosso, stropicciati e strappati come li portavo da ragazzo e incredulo guardo la mia t-shirt su cui spicca una scritta : DO YOU WANT ME?.
No, non è possibile! Completamente paralizzato dal panico. Mi giro in fretta a guardare la poltrona vicino a me e profondamente addormentata vedo una diciassettenne con le unghie fluo, braccialetti multicolori ai polsi, jeans strappati e dopo averle controllato la bocca socchiusa…. si… c’era l’apparecchio per i denti, esalo un sospiro di sollievo… era proprio Kate.
- Svegliati Kate!! Siamo nei guai …SVEGLIATI!!!. – le grido nell’orecchio, strattonandola.
- Adesso basta Will!! Quando dormo, non mi devi disturbare, cavolo!! Ma che diavolo vuoi??!!- urla furiosa.
Le basta uno sguardo al mio viso per zittirsi immediatamente e con un’espressione assolutamente stupefatta si avvicina e con una mano tocca i riccioli che mi coprono la fronte, poi timorosa abbassa lo sguardo sulla mia maglietta, osservo il lento movimento delle sue labbra mentre legge la scritta. Molto lentamente abbassa lo sguardo sui suoi vestiti, le sue unghie decorate e infine incredula si tocca i denti e sentendo l’apparecchio, stringe forte gli occhi gemendo sconvolta.
- Will…. cosa è successo??? Non è possibile!! E’ tutto un sogno vero???- chiede disperata.
La guardo in silenzio per un attimo – Non so cosa sia successo, ma sembra che siamo tornati…..-
- No, non lo dire!!!! Non si può tornare indietro nel tempo!!! – strilla isterica.
- Calmati Kate! Non sei da sola, fammi pensare, un momento. Ci sarà pure un modo per tornare …..!! Usciamo di qui e vediamo dove siamo finiti.- la prendo per mano, sfoggiando una sicurezza che ero ben lungi dal provare e la trascino fuori dal teatro.
Le reti, le erbacce e le assi che circondavano l’edificio la sera prima, erano sparite. Tutto era in ordine, oltre la recinzione, rumoreggiava il traffico del mattino. Le macchine e gli abiti delle persone che camminavano per strada mostravano chiaramente in che anno “eravamo tornati”.
- Vieni, andiamo a casa dei miei è la più vicina.- ho la mente vuota, attonita, dev’essere un brutto sogno.
Ci fermiamo davanti a casa mia e deglutendo con difficoltà, mostrando più coraggio di quanto me ne sentissi addosso, busso alla porta, che subito venne aperta da una bella signora, con gli occhi azzurri, come i miei…..mia madre.
- Tom! Cosa ci fai qui fuori?? E quando sei sceso?? Non ti ho visto !!- esclama sorpresa.
Continuiamo a guardarla impietriti, senza parlare. Quando si accorge anche di Kate, mia madre la saluta con affetto – Oh ciao cara, sei venuta a prenderlo? Hai fatto colazione? Vieni dentro, mentre Tom va a cambiarsi quei jeans e quella maglietta…. SUBITO!- aggiunge guardandomi irritata.
Mi cedono le ginocchia e stramazzo per terra come un sacco di patate e mentre mia madre si china per aiutarmi mi rimprovera allegramente – Stai attento!! Sei proprio maldestro!!-
- Ma…Mamma , noi andiamo in camera mia a prendere i libri, torniamo subito!- mormoro incredulo.
Appena entrati in camera mia, Kate si mette le mani nei capelli – AAAAIIIIUUUTTTTOOOOOOO!!! E’ TUTTO VEROOOO!!!!! SIAMO TORNATI AD AVERE DICIASSETTE ANNI!! Avrò di nuovo lo stress da verifica! E…i .. brufoli!...NOOOO! – grida sconvolta.
- Smettila Kate!! Calmati, troveremo una soluzione!- dico aprendo un cassetto dell’armadio e tirando fuori una T-shirt pulita: DO IT WHIT ME! prendo lo zaino con i libri con una mano e esco dalla stanza con Kate alle calcagna. Mentre scendo le scale alzo la voce per farmi sentire da mia madre che è sicuramente in cucina.
– Mamma, noi andiamo siamo in ritardo!! Ciao a dopo…-
- THOMAS WILLIAM torna immediatamente qui!- grida soavemente perentoria.
Quel tono me lo ricordo bene, quindi torno indietro ubbidiente, le bacio una guancia, le faccio vedere la maglietta pulita e prendo due biscotti, uno per me e l’altro per Kate.
–Ciao Mamy.- mormoro dolcemente.
Mia madre sorride soddisfatta. – Ciao tesoro, buona mattina. Ciao Kate.-
- Ciao Mamy???- esclama Kate sardonica.
– Acqua in bocca bella, altrimenti dico a tutti che hai avvelenato tu Matt!!!- sogghigno perfido.
– Bello, è meglio che stai zitto! Non ti ricordi chi è cintura nera di Karatè, tra noi due??- minaccia colpendomi dolorosamente un fianco.
Kate.
Mi fermo, davanti alla porta dei miei, dopo qualche minuto mi decido a bussare. Quando mia madre apre la porta, sono io a cascare in ginocchio sugli scalini davanti a lei e Will mi tira su ridendo – Buongiorno Signora, sono venuto a prendere Kate.- sorride tranquillissimo.
- Ciao caro, come stai? Hai fatto colazione? Vieni ti do un bel pezzo di torta. Kate non ti avevo visto scendere! Vai a cambiarti, non vorrai uscire così, vero cara??- mi dice con una luce severa negli occhi.
– No, certo che no. Vado a prendere lo zaino, ma non ti preoccupare mamma, lui ha già fatto colazione!- le rispondo velocemente strascinandomi dietro Will.
- Ma che fai?? Ho fame!! – borbotta infastidito.
- Tu non ti allontani da me! E se sparisci…io che faccio??- dico scontrosa.
- Mi farai andare da solo, almeno in bagno? Ma dove vuoi che vada, senza di te??- ride divertito.
- E cosa facciamo adesso?- chiedo sospirando.
- Andiamo a scuola!! Non vedo l’ora di vedere i ragazzi e poi ho un conto in sospeso con la professoressa di recitazione……- mormora determinato.
Ad un tratto l’idea di tornare a scuola non mi dispiace affatto e quando entriamo in classe, un’ondata di nostalgia ci invade, ci ritroviamo ad abbracciare affettuosamente tutti i nostri compagni lasciandoli basiti. Addirittura apprezzammo la noiosissima lezione di Inglese e io mi divertì come una matta a fare una verifica di composizione, sicura di prendere il massimo dei voti.
Quando finalmente Will si ritrova davanti la professoressa Hill, con sua grande soddisfazione la vede restare senza parole, dopo averlo visto recitare, su sua richiesta, una scena tratta dall’Otello.
Dopo l’intervallo, volammo ad abbracciare un nostro compagno, Fred, nella classe di dizione, che rimane sbalordito da tutte quelle attenzioni. Solo noi, sappiamo che Fred, era destinato a morire da eroe, salvando la vita di un uomo che stava annegando in mare. Finita la lezione, usciamo dalla classe e noto che Will guarda pensieroso Fred allontanarsi da solo. Quando si muove per seguirlo, sono costretta a fermarlo.
- Non puoi dirglielo! Non possiamo cambiare il destino degli altri!- gli dico sottovoce dispiaciuta.
- Non è giusto, maledizione!!! – urla furioso, ma viene interrotto da una valanga di capelli biondi che gli getta le braccia al collo e lo bacia con trasporto.
- Ciao tesoro! Ci vediamo questa sera?- mormora seducente e dopo averlo baciato di nuovo si allontana ancheggiando.
- Ecco ..era Ilary…te la ricordi Kate?- domanda evitando di guardarmi, sa che non la sopportavo.
Quell’idiota bionda contraffatta che non era in grado di comporre una frase di senso compiuto, che aveva solo minigonne e maglie scollatissime nell’armadio e forse una collezione di ragazzi di numero superiore alla somma delle squadre di calcio che partecipavano alla Champions League, non perdeva occasione di fare delle battutine ironiche sul mio look e si divertiva parecchio a commentare a voce alta la sua sorpresa che una sua coetanea, cioè io, non avesse ancora fatto sesso e di questo era sicura perché io… in effetti il ragazzo all’epoca non ce l’avevo. La odiavo! Ogni volta che ero insieme a Tom, lei arrivava di corsa e lo baciava davanti a me, mi osservava soddisfatta, probabilmente convinta di ferirmi…… e ci riusciva sempre! Lasciava che Tom, schiavo dei suoi ormoni, la stringesse a sé, lo accarezzava e si avvinghiava a lui, sapendo che io non sarei riuscita a staccare gli occhi da quella scena che mi costringeva a vedere e che ne soffrivo.
- Vuoi che ti dica esattamente, che carriera ha intrapreso la tua amica da “grande”??- gracchio inviperita.
- No, no, non m’interessa, giuro!!!- ride imbarazzato.
Il tempo passa veloce e finite le lezioni, torniamo a casa di Will, dopo aver avvertito mia madre che mi sarei fermata a dormire a casa sua perché dovevamo provare le scene per uno spettacolo importante. In passato succedeva spesso di passare delle serate insieme a provare le battute del personaggio che Will doveva interpretare.
- Lo sai vero, che non potremo dormire tutte le notti, insieme?? Non lo troverebbero normale, le nostre madri!.- mi dice ridendo.
- Lo so, ma per questa sera non ti mollo! E se domani mattina non ti trovo più, che faccio? -
- Beh, mi vieni a cercare, no?? Sai dove abito!- mormora convinto.
- Non scherzare! Secondo me, dobbiamo tornare al teatro….e pregare!- concludo avvilita, entrando in bagno per indossare il pigiama.
Tom.
Mentre Kate parla e gesticola nervosa, la guardo incantato, è meravigliosa. Era già bella a diciassette anni e io non me ne sono mai reso conto, che idiota! Ma quando Kate esce dal bagno con un pigiama decorato con pecorelle, però, non riesco a trattenermi e scoppio a ridere.
– Complimenti! Sei mollltoooooo sexy!!-. commento con un fischio di apprezzamento.
Senza proferire una parola, la mia cara amica prende il suo zaino e me lo lancia addosso, centrandomi in pieno e mentre gemo quasi agonizzante ai suoi piedi, mi ripropongo di evitare, in futuro, di esprimere la mia opinione sul suo abbigliamento…. a voce alta . Dopo aver salutato i miei, le mie sorelle ed infine Kate, spengo le luci e m’infilo nel mio letto con un sospiro, ma poco dopo sobbalzo stupefatto quando la sento infilarsi sotto le mie coperte e stendersi vicino a me.
–Ma che fai??? Se ci beccano, mia madre mi ammazza! Non crederà mai che sei stata tu a venire nel mio letto!!- bisbiglio agitato.
- Stai zitto!! Per questa notte, dovrai sopportarmi, non ti lascio!! E se domani…-
- Tranquilla non andrò via senza di te.- dico piano .
- Quindi non mi lasceresti, come hai fatto, quando sei partito per l’America, senza salutare e avvertire nessuno?- mormora con un tono fintamente casuale.
Preso da una strana tenerezza la stringo a me e le bacio la fronte. - Hai ragione, ho sbagliato, ma se fossi venuto a salutarti, non sarei più riuscito a partire. Dovevo dimostrare a me stesso che ce la potevo fare. Dovevo andare, mi capisci ? Anche tu, avevi i tuoi progetti, eri ad un passo dal diploma, non avrei potuto portarti con me, non sapevo cosa avrei dovuto affrontare, non mi sembrava giusto trascinarti con me…-
Kate.
Lacrime silenziose mi bagnano le guance, se mi avesse detto quelle parole, allora, avrei capito e avrei sopportato, tutto quel periodo con la certezza nel cuore, che prima o poi, sarebbe tornato da me. Invece avevo passato quei due lunghi anni a rimpiangere ciò che non avevo avuto il coraggio di dirgli.
- Non piangere Kate, vedrai che….- tenta di consolarmi ma smette subito di parlare quando sente le mie dita tra i suoi capelli.
- Mi sono sempre chiesta se erano morbidi come sembravano…. – mormoro dolcemente, attirandolo verso di me.
Per una volta seguo l’istinto, non gli ho mai dimostrato i miei sentimenti e inizio a credere di aver sbagliato a non dirgli che lo amavo. L’affetto per un amico non ti toglie il respiro quando lo vedi, non ti fa tremare dal desiderio di toccarlo e soprattutto non ti rende felice quando ricambia le tue carezze.
Will china la testa lentamente, cauto, ma l’incertezza con cui si muove, svanisce del tutto quando con un sospiro apro le labbra per baciarlo come non avevo mai fatto. Siamo avvinghiati l’uno all’altro e anche se sul lettino non c’è molto spazio e la posizione che abbiamo assunto non è delle più comode, continuiamo a baciarci intensamente. In un attimo si sfila la t-shirt e mi aiuta a togliere la maglia del pigiama, sentire la sua pelle sulla mia è meraviglioso, così come lo sono le sue lente carezze.
- Kate, se non la smettiamo subito, non riuscirò più a fermarmi….- ansima continuando a sfiorarmi le labbra con la lingua.
- Va bene….. hai ragione…basta…- mormoro persa in un limbo di beatitudine, ma prima di allontanarmi lo bacio ancora, lentamente stringendomi a lui. Sento il suo corpo premere contro il mio e l’evidente effetto della sua eccitazione mi sorprende e mi sconvolge, nella mia fantasia stiamo facendo l’amore appassionatamente.
- Forse, è meglio se andiamo a fare una doccia fredda..ehm…separatamente.. ovvio! Non ci credo, stiamo pomiciando come due pivelli! Noi non abbiamo mai pomiciato…. Insieme… intendo!- ridacchia sottovoce cercando di trovare la forza di staccarsi da me.
- Beh, in teoria, noi siamo due pivelli!!- replico tornando a malincuore nel mio letto.
- Sono veramente colpito Kate, all’epoca non mi avresti mai fatto delle avances!- mormora piacevolmente sorpreso.
- No, non l’avrei mai fatto! Non ero sicura di me stessa.- confermo pensierosa.
- Adesso lo sei??- chiede.
- Sono sicura, di ciò sento, come allora, ma questa sera, ho deciso di dimostrartelo chiaramente.- gli spiego sincera.
- Kate, che vuoi dire?? – nel buio non riuscivo a vederlo, ma ero sicura che fosse teso nell’attesa che rispondessi qualcosa di sensato a quel delirio che ci aveva invaso.
- Che anche tanto tempo fa, avrei voluto pomiciare con te, ma non te l’avevo mai detto!!! Anche noi donne abbiamo dei desideri!!- rivelo con voce roca.
- Lo so, bastava dirlo! Che gentleman sarei? Se non aiutassi le signore in difficoltà? Buonanotte Kate.- mormora ilare prendendomi la mano.
- Buonanotte, WIll. - rispondo stringendo la sua.
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Capitolo 4 *** Casa...dolce.. casa. ***
La mattina dopo, mi sveglio rilassata e felice, come se fossi stata coccolata tutta la notte. Avevo fatto un sogno stranissimo: io e Will eravamo ritornati a scuola e avevamo rivisto tutti i compagni e i professori, sembrava tutto così reale! Anche la serata a casa di Will era stata interessante!! Non avrei mai avuto il coraggio di baciarlo come avevo fatto nel sogno, eppure nel mio sogno Will sembrava ben disposto ad assecondarmi! Sospiro trasognata immaginando come sarebbe stata la mia vita se….
Sollevo le coperte decisa, ho bisogno di una doccia e di un caffè doppio! Mi blocco stupita quando sento qualcosa muoversi nel mio letto. Lancio un urlo e balzo in piedi sul cuscino…… solo che…… il mio "ospite" svegliandosi di soprassalto si comporta allo stesso modo, quindi mi ritrovo a fissare sgomenta il mio copriletto tutto raggomitolato che trema leggermente.
- Ma chi sei?? Cosa fai nel mio letto?- urlo cercando con lo sguardo una qualsiasi cosa da usare come arma per attaccare il nemico.
Piano, piano esce dal suo bozzolo la testa di una ragazzina con i capelli arruffati, unghie fluo, braccialetti multicolori ai polsi e l'apparecchio ai denti. No! Un momento….. sto ancora sognando!!….Ma che diavolo mi hanno fatto bere al ristorante? Soffro di allucinazioni!! La copia di me stessa a diciassette anni mi scruta con un’espressione preoccupata.
- Tu chi sei?? Dov'è Will? Come sono arrivata qui?? - chiede "la marziana" con una vocina incerta - Ma ci conosciamo? Mi sembra di averti già visto, siamo parenti??.-
- N-non è possibile!- chiudo forte gli occhi, si ….sto sicuramente sognando. Adesso riapro gli occhi e non c'è più nessuno!! Provo ad aprire un occhio, ma "la marziana" è ancora lì e mi scruta sospettosa.
- Non stai bene?? Mi capisci, quando ti parlo? Dov'è Will?- chiede di nuovo preoccupata.
Will?? Will!!!..... già dov'era??? Mi guardo intorno e finalmente trovo sul comodino il mio cellulare, digito velocemente il suo numero e senza staccare gli occhi da quella ragazzina…..mi aggrappo al telefono come ad un ancora di salvezza .,.Will…ti prego rispondi!! Se questo non è un sogno, come sono tornata indietro e perché la mia copia adolescente è qui con me??? AIUTOOOO.
- P-Pronto? - le risponde una voce esitante.
- Will! Sei tu?? – chiedo agitata, sento il respiro di qualcuno, che però, rimane in silenzio ad ascoltare.
- Stai bene? Dove sei? Devi venire subito a casa mia, devo farti vedere una cosa importante!- lo prego disperata.
Silenzio. Nessuno risponde e un atroce dubbio mi sconvolge ancora di più, se la mia copia è qui con me. Forse anche la copia di Will si è “materializzata” a casa sua. Ad un tratto sento un vociare concitato e finalmente Will ….. il “mio” Will mi risponde.
- Kate! Sei tu? Ti prego, dimmi che sei tu a 30 anni e che hai sognato di essere ritornata a scuola e che adesso hai la tua copia adolescente accanto …. che ti sta guardando. Dimmi che non sono impazzito e che tu sei a casa tua a Kensington Street.- chiede disperato.
Non sono mai stata così felice di sentirlo ! - Sono Kate, ho 30 anni e abito a Kensington Street e ho un'ospite adolescente che mi sta guardando. Sei già in macchina?- chiedo sardonica.
- Grazie a Dio………….. Sto arrivando!- esclama sollevato.
Torno a fissare la mia ospite e le vedo negli occhi uno sguardo spaventato e incredulo, probabilmente ascoltando la telefonata, ha capito a grandi linee, ciò che è successo. Per qualche inspiegabile motivo… è…. nel suo futuro!
- Tu sei Kate? Abbiamo lo stesso nome, ci assomigliamo e... Non è possibile!- disse incredula.
- Ascolta……so che ti sembrerà pazzesco….. come lo è per me. E….magari sono impazzita davvero, ma ho fatto un sogno, dove io e il mio amico Will, ritornavamo indietro nel tempo ai tempi della scuola e..... poi siamo andati a casa di Will…..e.... ci siamo addormentati … e poi…..questa mattina… ho trovato te… nel mio letto!... Per dare una spiegazione a ciò che ho davanti agli occhi, presumo e non so come sia potuto accadere, che tu, me adolescente, sei stata trasportata nel "tuo" futuro…e cioè…nel “mio” presente…...- concludo passandomi una mano sul viso. Ha ragione Will, ho scritto troppi film e adesso sono uscita fuori di testa!!
La ragazzina, continua a guardarmi senza parole e indovino, da come si aggrappa alle coperte, che è terrorizzata.
- Non avere paura, non ti voglio far del male e come hai sentito, Will sta arrivando e credo che….verrà anche il “tuo” Will….. Ti va di mangiare qualcosa?- le chiedo dolcemente.
Kate annuisce lentamente senza staccarmi gli occhi di dosso - Posso chiederti cosa fai nella vita? – mi chiede timidamente.
- Sono una sceneggiatrice, scrivo i copioni, che poi diventano dei film.- le spiego sorridendo.
- Wow, davvero?? Grande!! – esclama sorpresa e inizia a parlare ininterrottamente e a pormi mille domande.
Quando il campanello della porta trilla, ci precipitiamo ad aprire e con uno slancio degno di un’atleta olimpica salto addosso a Will, che mi stringe forte a sé.
- Che paura ho avuto…. pensavo di essere tornato indietro da solo, quando mi sono svegliato a casa mia questa mattina!! E mi sembrava di essere impazzito, quando ho trovato lui nel letto vicino a me!- mormora indicando il ragazzino che stringeva Kate “ da giovane”.
Il ragazzo mi osserva a bocca aperta poi si china a guardare la sua amica e infine mi sorride entusiasta. - Wow, ma allora è tutto vero? Siamo nel nostro futuro? - chiede euforico.
- Ho cercato di spiegargli questa mattina, dove si trovava e chi ero, attraverso la porta del bagno, dove si era nascosto e dopo qualche minuto è uscito dal suo nascondiglio e ha detto: Fico! - borbotta esasperato Will.
- Ti sei nascosto dentro il bagno?- esclama ridendo Kate giovane.
- Grazie amico! Adesso mi darà il tormento!- mormora irritato il ragazzino, rivolgendo a Will uno sguardo furioso.
- Io propongo un time-out, va bene se facciamo colazione? – esclamo dirigendomi in cucina con gli altri alle calcagna.
Mentre preparo il tea e dei panini, un silenzio attonito scende nella stanza mentre ci studiamo a vicenda. Io e Will ci fissiamo disorientati, non riusciamo a credere a ciò che abbiamo davanti agli occhi e non abbiamo la più pallida idea di come risolvere questa pazzia.
- Tutto bene? - chiede Will un po’ imbarazzato dall’esame scrupoloso a cui lo sottopone da qualche minuto la mia copia adolescente.
La ragazzina arrossisce furiosamente e si copre il viso con le mani - Scusami.- mormora mortificata.
- E che diventerai, veramente un figo da paura, da grande Will!!- afferma girandosi a guardare il suo amico, che il quel momento aveva la bocca piena di biscotti al cioccolato.
Il ragazzino si gira a guardare dubbioso l'uomo che ha di fianco - Io sono già un figo da paura! E poi lui è vecchio! – conclude pacato addentando un altro biscotto.
Will rischia di strozzarsi con il tea che sta bevendo e mentre sputacchia l’eccesso di liquido sul mio tavolo, io e Kate scoppiamo a ridere - Senti un po’ moccioso, riesci a stare zitto per dieci minuti??!!- lo rimbrotta visibilmente offeso.
Dopo colazione decidiamo di portare i ragazzi in giro per la città e per tutto il giorno gironzoliamo come dei veri “turisti”. Will e Kate sembrano due bambini in gita, dopo aver ammirato il meraviglioso panorama che si gode dal London eye , scorrazzano entusiasti tra le bancarelle e i vari negozietti colorati nella Portobello road. Si tengono per mano, ridono e parlano in continuazione spensierati, nonostante la situazione in cui ci troviamo, io e Will li seguiamo silenziosi, sorridendo del loro entusiasmo. Un’infinita nostalgia m’invade, crescendo perderanno quella meravigliosa spensieratezza e inevitabilmente quella complicità che deriva dalle affinità istintive che li unisce, si trasformerà in una consapevole e affettuosa amicizia levigata da compromessi e delusioni. Per finire la gita ci fermiamo davanti alla nostra scuola e poi davanti al teatro Green.
- Non è possibile! L’avete lasciato andare in malora!- esclama indignata Kate “da giovane”.
- Purtroppo si, sono state raccolte delle firme per salvarlo dalla rovina ma nessuno ha fatto nulla.- commento pacata.
- Adesso…. è più importante, riportarvi nel “vostro” tempo. - interviene Will pensieroso.
Will è convinto che entrare dentro quel teatro sia una buona idea e vista la situazione pazzesca in cui ci troviamo, qualsiasi possibilità anche quella che sembra la più inverosimile è da considerare attentamente. I ragazzi ci guardano un po’ incerti – Secondo voi, come facciamo a tornare indietro? Semplicemente entrando in quel teatro?-
- Quel teatro è l’unica idea che abbiamo, per il momento. Proveremo ad entrare questa notte e poi si vedrà.-
Ceniamo in silenzio, ognuno perso nei propri pensieri e mentre riordino la cucina non mi stupisco di vedere Kate raggiungermi da sola, senza una parola le porgo uno strofinaccio.
– So che non volete dirci niente riguardo a ciò che ci aspetta…… e lo capisco….ma….ho bisogno di sapere….. perché non state insieme tu e Will? – chiede seria.
Aspettavo quella domanda dal momento in cui avevo notato Kate osservare me e Will, ero sicura che sarebbe arrivata alla giusta conclusione e cioè che dopo tanti anni io e Will siamo ancora e solo amici. Mi giro a guardarla negli occhi e Kate ricambia l’occhiata determinata.
– Non ho mai avuto il coraggio di dirgli che lo amavo, l’ho lasciato andare per la sua strada, senza legarlo a me neppure con un bacio. – mormoro con voce strozzata.
– Lo hai amato tutto questo tempo in silenzio?!! – chiede sorpresa.
– Sai, hai ragione….. non voglio dirti ciò che dovrai affrontare nel tuo futuro, perché so che ti impegnerai al massimo per riuscire. Ma una cosa voglio dirtela, non rinunciare mai all’amore per Will….amalo…..amalo sempre, anche quando ti delude. Usa il cuore per guardarlo e vai avanti per la tua strada. Di più non posso dirti.-
Kate annuisce emozionata e con le lacrime agli occhi mi abbraccia forte. E’ in quel momento che vedo Will da giovane appoggiato al muro della cucina fissarci con uno sguardo insolitamente serio. Abbozzo un sorriso mentre lo vedo accogliere tra le braccia la sua migliore amica e stringerla a sé come se volesse proteggerla da qualsiasi cosa. Razionalmente spero che non abbia sentito nulla, ma in fondo al cuore mi auguro il contrario.
Era ormai notte fonda quando c’infiliamo cautamente dentro i locali del teatro, accendiamo le torce e ci dirigiamo cautamente verso il palco.
- Essere o non essere.....questo è il dilemma.......- grida all’improvviso Will "da giovane" saltando sul palco e gesticolando compito.
- Smettila idiota! Mi hai fatto prendere un colpo!- esclama Kate "da giovane"
L'amico ridendo le tende la mano - Vieni, voglio andare a vedere qui sotto, nella buca del suggeritore.-
- Non vi allontanate!! Non ho voglia di cercarvi dappertutto, chiaro?!- borbotta Will mentre cammina irrequieto sul palco.
- Tranquillo, siamo qui sotto.- risponde il moccioso allegramente mentre si allontanano ridendo.
- E adesso, cosa facciamo? – chiedo ansiosa. Non so perché ma sono preoccupata, sento che sta per succedere qualcosa di strano.
- Temevo il momento in cui me l'avresti chiesto, non ne ho la più pallida idea! Aspettiamo?-
- Visto che dobbiamo aspettare….ehm…… faresti qualcosa per me? Mi chiedevo….. te la ricordi……Atto II e scena II di Romeo e Giulietta??- chiedo speranzosa con lo sguardo acceso da un'improvvisa allegria. Will alza gli occhi al cielo.
- Daii, ti prego, me la fai sentire? E' da tanto che non ti vedo recitarla!!- giungo le mani a mo’ di preghiera e tiro fuori anche il labbrottino da cucciolotta.
- Se non te la ricordi, ti suggerisco io!!- dice una voce ovattata proveniente da sotto il palco.
- Stai zitto pivello! Ho ancora un’ottima memoria, non ho bisogno del tuo aiuto. –
- ……Oh Romeo…Romeo perché sei tu Romeo? Rinnega tuo padre e rifiuta il tuo nome e se non vorrai prestarmi giuramento, amore mio, io non sarò mai più una Capuleti….. – proclamo a gran voce sorridendo della sua espressione sorpresa.
- ..Ti prendo in parola, chiamami soltanto amore e sarò ribattezzato di nuovo…. D’ora in poi non sarò più Romeo… -
Quante volte l’ho guardato incantata recitare questa scena, i suoi occhi si animano mentre ripete quei versi meravigliosi e all’improvviso lo rivedo da ragazzo recitare con la stessa passione, muoversi per il palco sicuro….perché mentre recita Will si trasforma in un Romeo innamorato e appassionato che sfida la sorte pur di stare vicino alla sua Giulietta. Davanti ai miei occhi il passato si fonde con il presente e la sua voce modulata m’accarezza e dissolve l’angoscia che mi preme sul petto…… ti amerò per sempre…. anche quando mi farai soffrire….. non rinuncerò mai al mio amore per te…mai.
Lentamente scende dal palco e mi raggiunge aprendo le braccia in un muto invito che colgo subito stringendomi a lui con un sospiro, il suo cuore batte forte come il mio. Forse ha ragione Will questo teatro è un luogo magico, un posto dove ritrovare le emozioni sopite e i ricordi dolci-amari relegati in quell’angolo segreto del cuore dove riposano i rimpianti.
- Piangi ancora…dopo tutto questo tempo? – chiede intenerito.
- Il tuo Romeo… mi commuove…sempre… - ammetto sorridendo.
- Cerchiamo i ragazzi e andiamo via? Non ho voglia di dormire di nuovo qui! – dice dopo aver chiamato a voce alta i ragazzi.
Will e Kate non rispondono. Accompagnati da un senso d’angoscia, li cerchiamo dappertutto ma sembrano svaniti nel nulla. Guardo Will disorientata, so che stiamo pensando la stessa cosa.
- Credi che siano "tornati indietro"? - chiedo ansiosa. Un senso di perdita e di rimpianto m’invadono prepotenti.
- Perché sei triste adesso? Dovresti essere contenta, sono tornati dove dovevano essere. –
Mi tormenta la consapevolezza che Kate seguirà il suo e il mio destino, rinunciando a vivere l’amore per il suo migliore amico. Mi rendo conto che, nonostante avessi un lavoro che mi piaceva, amici e colleghi che mi volevano bene, la mia vita era vuota senza un compagno accanto, avevo fatto delle scelte, inconsapevole di ciò a cui stavo rinunciando.
Mi volto a guardare Will mentre guida, la linea decisa della mascella, il naso affilato e quelle labbra che si aprivano spesso in un sorriso, i suoi occhi trasparenti....valeva la pena correre il rischio di non vederlo più? Se volevo amarlo pienamente dovevo…. dichiararmi e ..correre il rischio di essere respinta. Quando arriviamo davanti a casa mia, Will scende dalla macchina e mi segue assorto. Entriamo in silenzio ognuno assorto nei propri pensieri ma quando accendo la luce i nostri sguardi s’incatenano.
Non ricordo in che momento ho deciso di stringerla tra le braccia ma sentire il suo corpo aderire al mio istintivamente mi schiarisce le idee sull’attrazione fisica che ci unisce, una potente magia repressa per troppo tempo. Con una lentezza esasperante ci spogliamo reciprocamente e un gemito estasiato le sfugge dalla bocca quando le sfioro il seno con le labbra. Una sensuale frenesia mi domina, ho bisogno di sentirla contro di me, non riesco a pensare con chiarezza alle ripercussioni che scatenerà questo amplesso sul nostro attuale rapporto, voglio solo amarla intensamente come, mi rendo conto solo adesso, ho sempre desiderato.
All'improvviso si allontana da me ansimando - S-scusami io...non so cosa mi è preso....- mormora con voce malferma.
L'uomo che ho davanti, con la camicia aperta sul petto, i capelli spettinati dalle mie carezze e le labbra leggermente aperte per riprendere fiato, mi guarda stupito, come se mi vedesse per la prima volta.
- Kate...vieni qui....ti prego.- sussurra tendendo la mano verso di me.
- Dobbiamo parlare Will… con te vicino non riesco a ragionare e.....-
- Kate …tra noi sta cambiando qualcosa e voglio scoprire cos’è!-
- No Will, aspetta. Ho bisogno di dirti che… ti ho confessato di essere innamorata….di un uomo che non potevo avere e quando al ristorante hai visto Jeremy ti ho lasciato credere che fosse lui quell’uomo, ma…. io e Jeremy siamo solo amici….ti ho chiesto di aiutarmi nel mio patetico piano solo perché….. volevo provare a conquistarti……perché ti amo…- il panico m’impedisce di continuare.
- Mi ami? Da sempre? Perché lo so….. solo adesso? – mi guarda sconvolto e incredulo.
- Quando eravamo ragazzi…io non ho avuto il coraggio di dirtelo…. per te ero solo la tua migliore amica e…..poi….le nostre strade si sono divise…per un po’ e……- smetto di parlare notando la sua espressione contrariata.
- E così ti sei arrogata il diritto di decidere per me! Hai continuato a tacere per tutti questi anni! Cosa ti faceva pensare che io non sarei stato felice di stare con te?- sibila seccato.
- Ma….io….ecco….non ero….- balbetto incerta, non mi aspettavo una reazione del genere da parte sue e non riesco ad impedire che una piccola fiammella di speranza mi riscaldi il cuore.
- Ed io che credevo di conoscerti! Sei la persona che mi è più vicina e mi hai mentito tutto questo tempo! Mi hai tenuto nascosto un sentimento così forte da resistere tutti questi anni!! Sarei stato io a darti il primo bacio… e ….. avresti passato con me il tuo primo appuntamento…e….sarei stato io il tuo primo uomo! Maledizione Kate!! Quanto tempo e quante cose volevi ancora perdere della nostra vita???!!- chiede urlando.
Indietreggio di qualche passo tremando – Io sono sempre stata come un’amica per te, l’ amica che ti ascolta quando hai bisogno di conforto, che ti accoglie dopo i tuoi viaggi, che ti prende le medicine quando te ne dimentichi, che ti accompagna alle partite….ma nulla di più…Mi sono negata la possibilità di amarti e ti ho lasciato libero di andare e trovare la tua strada….-
- Il problema è che hai deciso di negare qualcosa anche a me! - Will si passa una mano tra i capelli esasperato.
- Da ragazzo ti volevo bene come ad una sorella, ma quando arrivò il momento di partire, non riuscii a salutarti, perché sapevo che mi sarei ridotto a pregarti di venire con me….perché …..- s’interrompe per darmi il tempo di assimilare bene le sue parole.
- Tu mi volevi con te?- chiedo con le lacrime agli occhi.
- E se ti amassi, Kate? Sai cosa cambierebbe nella tua vita con me accanto?- mi chiede guardandomi dolcemente.
Nulla poteva restituirci ciò che avevamo perso e tra un bacio e l’altro le sussurro quelle parole che non le ho mai detto. La sua pelle brucia contro la mia e quando la sento nuda sotto di me, cerco i suoi occhi che mi aspettano dolcemente illuminati da una forte emozione. Mi chino a baciarla lentamente mentre Kate m'accoglie e mi tiene stretto tra le sue braccia…. in quel momento ringrazio il cielo di aver dato la forza a Kate di non rinunciare ad amarmi.
Dopo aver digitato l'ultima parola Kate, rimane un attimo a studiare le ultime righe che aveva scritto... forse dovevano fare sesso un po’ più in là… rimugina pensierosa. Era tutto il pomeriggio che scriveva e anche se era solo abbozzata, la storia per la sua nuova sceneggiatura le piaceva. Salvò il capitolo nella memoria del portatile e si stiracchiò pigramente. Non le rimaneva che decidere se optare per un finale in sospeso e quindi lasciare che lo spettatore scegliesse da sé la conclusione che più gli piaceva, oppure continuare e mostrargli anche la fine della storia di Will e Kate.
CONTINUA?
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Capitolo 5 *** Ritorno al passato. ***
Avremmo dovuto studiare.... dovevamo affrontare una verifica difficile di una materia difficile, di un professore difficile e visto che eravamo quasi alla fine dell’anno se fosse andata male sarebbe stato difficile anche recuperare la media. Ma nella vita di ogni adolescente ci sono altre difficili decisioni da prendere…. Decisioni che ti cambiano la vita da cui non c’è un ritorno.
Avevo deciso di fare sesso, per la prima volta in vita mia guardavo con curiosità verso questo meraviglioso mondo descritto da mille parole che mai veramente hanno colto qual è la magia di cui è avvolto…… si lo so, potevo scriverla meglio… non fa neanche rima! Dicevo…prima di dedicarmi a fantastiche acrobazie che sfidano le leggi della gravità e della natura stessa….. dovevo superare un ……insignificante…minuscolo...ostacolo pratico….. sono ancora vergine e quindi devo trovare un compagno adeguato che mi aiuti a risolvere questo piccolo “problema”.
Dopo lunghe elucubrazioni faticose e ponderate tutte le possibilità ho ristretto la “rosa” dei prescelti a tre nomi. Con il mio “consulente” stavamo vagliando la scelta migliore. Oggi i miei non ci sono tutto il giorno e dopo la scuola Will si è mosso a pietà ed ha accettato di aiutarmi a scegliere il ragazzo “giusto”. In realtà non ne può più di subire i miei sproloqui su questo tema delicato per me e di facile risoluzione per lui, ma si sa i ragazzi hanno una percezione diversa della questione.
L’unica preoccupazione che hanno è quella di ricordarsi il preservativo, anzi, la prima è quella di trovare una ragazza che ci sta, poi viene il preservativo, poi il resoconto dell’azione da propinare agli amici con l’aggiunta di esagerate descrizioni di prestazioni da guinness dei primati che neanche un trentenne si sognerebbe mai di realizzare e dulcis in fundo…forse… si ricordano che una ragazza ha bisogno di attenzioni e dolcezza in quei momenti…. E poi … di raggiungere la tanto agognata meta…. L’orgasmo.
Una parola che racchiude un immenso universo di fattori fisici e psichici strettamente concatenati tra loro impossibile da descrivere.
Osservo Will mollemente appoggiato al mio cuscino mentre fa incetta di snack e muove la testa al ritmo di quel terribile frastuono che i Guns N’ Roses spacciano come musica. La sua prima volta non è stata traumatica … anzi… dopo il primo momento d’impaccio…la natura ha fatto il suo corso e il sorriso soddisfatto che esibisce ogni volta che ci pensa ne è una prova.
- Che ne dici di Rob? E’ simpatico! – mi chiede all’improvviso.
Robert Curly era un’idiota borioso figlio di papà che si era incaponito a diventare un attore quando non aveva talento neanche per vendere i biglietti al botteghino! – Scherzi? Puzza! – esclamo perentoria.
- Beh…… gli puoi sempre far capire che fai uso…. dell’aromaterapia… e che pretendi che “tutto” sia … ehm…. profumato?- scoppia ridere divertito dalla sua battuta.
- Quello è così scemo che alla fine si mette in testa che mi faccio di canne!! E smettila!! E di Edward, che ne dici? - gli chiedo rubandogli una patatina.
- Ehi!! Kate te l’ho già detto, Edward ha qualcosa che non va! E’ strano! Secondo me è malato! L’hai visto com’è pallido? No, con uno così va a finire che ti addormenti! – risponde convinto.
- Dici così perché ce l’hai su con lui da quando ti portato via la parte di Otello! Ammettilo è stato più bravo di te alle prove! E poi è bellissimo con quella sua aria sublime.. eterea… delicata.. - uno che non è alla mia portata in poche parole, lo ammetto e lo cancello dalla lista con un sospiro di rassegnazione.
- Io ti consiglierei Matt! –
Matthew Mcfee molto carino, dolci occhioni blu e capelli corvini…innamorato e legatissimo ad una sua compagna di corso, ma non disdegna, all’occorrenza, qualche “distrazione”.
- Coma mai … me lo consigli? …. lo hai conosciuto “personalmente”? – ridacchio malevola.
- Che faccio…. devo ridere??! Ho sentito una ragazza descriverlo come molto “attento e delicato”.. non so cosa significhi per voi, ma sembrava soddisfatta. –
- Tu non sai dove sta di casa la delicatezza d’animo ….. sei solo un….un……!! – per essere una futura sceneggiatrice mi stupisco di non trovare un aggettivo che esprima l’ aridità di spirito della maggior parte dei ragazzi.
- Sono….uno che adesso se ne va a casa sua e ti lascia da sola a patire.. perché ti crei delle paranoie enormi e inutili… per affrontare una cosa naturale come il sesso…. Non devi affrontare una disgrazia come la fame nel mondo! Devi permettere ad un esponente del sesso maschile di toccarti! – esclama irritato.
- La fai facile tu! Secondo te, io mi faccio mettere le mani addosso dal primo venuto ? No! Immaginati la scena, arriva una ragazza qualsiasi e senza tanti complimenti inizia a strusciarti su di te e a spogliarti…. Cosa faresti? –
- Ehm….. mi godrei lo…spettacolo? – risponde ridendo come un matto.
- Sei proprio un idiota! Visto che la fai tanto facile, raccontami ciò che hai fatto tu…. quella sera… per tranquillizzarla… e farla sciogliere tra le tue braccia… e…. – osservo perplessa lo strano rossore che gli colora il collo.
- Ah….ecco, non era lei… la verginella! Quindi è stata lei ad insegnarti….a …..mostrarti….. Accidenti parla! – sbotto esasperata.
- Calmati Kate! Non posso raccontarti per filo e per segno cosa abbiamo fatto…. Eh va bene … alzati in piedi, vieni davanti a me. Chiudi gli occhi e immagina di essere con…Matt… per esempio, siete in camera sua e ti sta baciando dolcemente per tranquillizzarti e nel frattempo ti accarezzerà i capelli…..- mentre parla a bassa voce Will si avvicina a me e con un lento movimento mi accarezza la schiena, siamo praticamente abbracciati e dondoliamo sul posto come se stessimo ballando.
- Mentre ti accarezza tenterà di infilare le mani sotto la tua maglietta….. permettiglielo e fai la stessa cosa anche tu, fare l’amore è un dare e ricevere, quindi cerca il contatto con la sua pelle….. quando ti tocca sospira profondamente, fargli capire che ti piace…che fa…. – continua a spiegare esaltato dall’argomento.
Questa del sesso sta diventando una cosa complicata! Dunque, devo trovare il modo di…accarezzarlo, farmi accarezzare e nel frattempo sospirare estasiata per rinvigorire e soddisfare il suo orgoglio maschile e… poi dovrò anche ricordarmi di mettere il completino intimo sexy, che è scomodissimo perché il pizzo mi punge la pelle intorno al seno! Ma ad ogni buon conto, seguo il suo suggerimento e una mano sale tra i suoi capelli e l’altra accarezza la pelle sensibile appena sopra i suoi reni, lo sento irrigidirsi forse non si aspettava che lo toccassi. Non avrei dovuto cedere alla tentazione di approfittare della sua “ dimostrazione” per riuscire a mettergli le mani addosso.
Sono una vigliacca da manuale… Will non ha idea che lo desidero da impazzire e….. che … lo amo. Preferisco averlo come amico che non averlo per nulla, se gli confessassi che sono innamorata di lui, la nostra amicizia potrebbe non sopravvivere allo shock! Non sono esattamente il tipo di ragazza che di solito frequenta e non potrei sopportare di essere respinta e di rovinare il nostro rapporto attuale......ahimè sono la sua migliore amica!
In realtà io sono più fortunata delle ragazze che gli corrono dietro, loro… una volta ogni tanto si divertono con lui, mentre Will…viene da me quando è giù di morale, è davanti a me che recita, quando studia per una parte, perché sa che lo ascolto e le mie osservazioni sono sincere ed obbiettive ed è con me che va alle partite di rugby.…loro avranno anche i suoi baci….. ma io gli sfioro l’anima!
- Adesso… cosa devo fare?.... – gli chiedo con voce roca.
- E-ecco… a-adesso… potresti…. Lasciarti cadere sul letto con lui…per continuare ad accarezzarvi…e poi…. La natura farà il suo corso… sai?.... - mormora deglutendo con difficoltà.
Il suo respiro è un po’ pesante ed io dischiudo le labbra per rallentare il mio, non oso guardarlo ma continuo a seguire le sue indicazioni. Siamo uno di fronte all’altro vicinissimi, Will non mi accarezza più, mi sta studiando, ne sono sicura, sta cercando di capire perché un leggero tremito mi scuote e la mia pelle è di venti gradi più calda della sua. Devo raccogliere tutta la forza di volontà che posseggo per socchiudere gli occhi e incontrare il suo sguardo chiaro che adesso mi fissa cauto e un po’ turbato.
Dammi la forza ti prego….. rivolgo veloce una preghiera al cielo, mentre adagio alzo il viso verso il suo e osservo trasognata le sue labbra che sono il mio incubo e il mio diletto avvicinarsi alle mie incerte……mi bacia lievemente… è solo una carezza ma a me basta. Con un gemito colmo di un desiderio represso socchiudo la bocca e lo sfioro con la lingua, non ho mai preso l’iniziativa con nessuno altro ma non riesco a fermarmi, le sue labbra sono morbide e dolci contro le mie, ma è solo dopo un lungo momento che Will risponde al mio bacio, mi stringe a sé con forza e iniziamo a muoverci in una perfetta armoniosa sintonia. Aveva ragione….la natura mi viene in aiuto e istintivamente so come e dove accarezzarlo …e…scopro un uomo…appassionato nel mio amico che mi sconvolge, l’intenso desiderio che mi scuote, nasce dal cuore e per una frazione di secondo mi fermo a pensare e mi chiedo se è così anche per lui, ma i suoi baci mi fanno perdere la ragione e decido di concedermi di “sentire” solo con il corpo e di zittire per una volta la mente.
Ti amo… penso intensamente…. aiutandolo a togliersi la t-shirt mentre lui aiuta me ….e Ti amo…mentre sfiora con le labbra la mia pelle portandomi così a sfiorare le stelle….e... Ti amo… grido dentro di me… quando diventiamo una cosa sola. Il sottile doloretto che sopporto in silenzio irrigidendomi per un attimo, viene subito placato dalle sue carezze e con piccoli teneri baci sembra chiedermi perdono. Io sono in lui e lui è dentro di me questo è l’unica cosa a cui riesco a pensare… siamo….. finalmente noi insieme.
Sono felice di aver rischiato, di averlo amato con tutta me stessa anche se in un’età in cui le sfumature di un rapporto vero tra un uomo e una donna, ancora, non sono comprensibili. L’uomo con cui fai l’amore per la prima volta non lo dimenticherai mai, il suo ricordo lo serberai per sempre nel tuo cuore, anche quando il destino separa le vostre strade.
Ho rivisto Will dopo alcuni anni, nell’ufficio del regista con cui collaboravo. Aveva lavorato all’estero e successivamente in patria mietendo un successo dietro l’altro, le sue interpretazioni guadagnavano quasi sempre delle critiche positive ed era stato scritturato come protagonista maschile del film di cui io curavo la sceneggiatura. Inevitabilmente, incrociando il suo sguardo, avevo ripensato all’ultima volta che l’avevo visto.
Eravamo all’aeroporto, stava partendo per raggiungere un ex compagno di corso che gli aveva procurato dei provini presso un’importante casa cinematografica americana, era stata una decisione sofferta da entrambi, non volevamo separarci, ma era giunto il momento di seguire ognuno la propria strada. Di comune accordo avevamo deciso di non tenerci in contatto, se il nostro destino era quello di amarci…. ci saremmo rivisti. Mi aveva baciata a lungo ed eravamo rimasti abbracciati fino a che non avevano annunciato il suo volo.
Dopo aver terminato la riunione con il regista, eravamo usciti insieme da quell’ufficio e mentre scendevamo le scale in silenzio Will si era fermato all’improvviso e mi aveva preso una mano ed io avevo incrociato le dita con le sue sorridendo. Non ci siamo più lasciati.
In una piccola chiesetta fuori Londra, abbiamo pronunciato i voti del sacro vincolo del matrimonio, attorno a noi c’erano solo le nostre famiglie e pochi amici fidati. Naturalmente il resto del mondo non è a conoscenza che Will è mio marito, ma questo non è importante. L’unica cosa importante siamo “NOI INSIEME”.
THE END.
Vi ringrazio di avermi seguita fin qui e ringrazio chi mi ha regalato un parere sulla mia storia. Grazie. KIKKA.
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