Baciami Kate!

di kikka_67
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una scrittrice per amico. ***
Capitolo 2: *** Sogni proibiti. ***
Capitolo 3: *** The Green Theatre. ***
Capitolo 4: *** Casa...dolce.. casa. ***
Capitolo 5: *** Ritorno al passato. ***



Capitolo 1
*** Una scrittrice per amico. ***


Kate s’irrigidì appena,  sentendo i passi che si fermavano dietro le sue spalle, lentamente si girò per  incontrare  lo  sguardo cauto dell’uomo  che  da  tre anni  era  suo marito. 
               - Ti prego Kate..- sussurrò Will alzando esitante una mano. 
               - Non mi toccare..- gli disse con voce dura.
              - Ti prego.. Kate ...ho sbagliato...ma ti amo...non posso perderti. Dammi la possibilità di spiegarti. - pregò accorato.
              - Spiegare?? Non c’è più nulla da spiegare! Mi hai dimostrato chiaramente quali sono le tue priorità!! Adesso basta Will!! -


ECTIUUUU'!!

               - Salute!...non dovevi fare qualcosa per la tua allergia??- chiedo  ridendo.
               - Scusa Kate, sono un disastro! Non ho preso le medicine!! Addio scena intensa e sexy!!- sospira il mio amico  asciugandosi le lacrime agli occhi.
              -Sexy??  Se questa era una scena sexy, io e te dobbiamo cambiare mestiere!! -  rispondo  sedendomi  sulla mia  poltrona preferita.

Mi chiamo Kate sono  una sceneggiatrice, ho 30 anni e in questo momento sto discutendo con il mio migliore amico:  Will. A dir la verità  solo io  lo chiamo  così…….per il resto del mondo lui è  Thomas  W.  Hiddleston.
Stiamo provando alcune scene  incluse nel copione del film che tra qualche settimana  iniziamo  a girare a Londra, per una piccola emittente televisiva. Il mio regista mi ha dato solo una settimana per riscrivere tutte le scene che non lo convincono e se non gli consegno un buon lavoro, mi butta fuori dalla produzione!
Gli attori che formano il cast, sono  prevalentemente ragazzi appena usciti dall’accademia di recitazione, ansiosi di farsi notare,  che lavorano con il massimo impegno, consci che questo film rappresenta il loro primo vero  debutto nel mondo dello spettacolo. Quindi il mio lavoro dovrà essere estremamente curato, perfetto, in modo che lo diventi anche il nostro film. Will ha accettato volentieri di partecipare  per aiutare quei ragazzi a trovare la loro strada. 
               - Basta Kate! Non ne posso più!! – esclama  esasperato, buttandosi sul divano.
               - Daiiii Will, ti prego!! Abbiamo “solo”  una decina di scene da modificare e poi abbiamo finito!  Non vorrai abbandonarmi nel momento del bisogno? -  borbotto  senza alzare gli occhi dai fogli che avevo  in mano.
               - Dieci scene??! Mi vuoi tenere prigioniero qui tutta la settimana?? Sono venuto in tuta e non ho neanche lo spazzolino  con me! Ti ricordo che io sono il protagonista maschile...non lo sceneggiatore....questo lavoro dovresti farlo tu da SOLA!! – sibila seccato.
Mi alzo  dalla  poltrona in silenzio  e m'inginocchio  davanti a lui, Will mi guarda sospettoso,  non è  da me, mostrarmi  dolce e remissiva …e ha ragione…mi conosce bene.
                 - Hai ragione Willy ! Sei l'amico più fidato e prezioso del mondo ed io non ti merito! Non ti ho neanche offerto un tea con i biscotti al cioccolato.... Mi perdoni? – mormoro sorridendogli dolcemente. Primo asso nella manica: Biscotti al cioccolato.
                 - Non ci casco bella!! Non puoi cavartela così facilmente!!  Ehm...davvero hai i biscotti al cioccolato?  Non ho fatto colazione, questa  mattina, prima di venire da te! –   risponde,  mentre un luccichio ingordo si accende negli occhi chiari.
                  - Certo  che ho i biscotti! Ti ho  preso tutto ciò che ti piace di più, pur di avere la tua collaborazione!  Te l’ho detto…. che apprezzo tantissimo il tuo aiuto!? -   dico tirando fuori la teiera.
Will mi segue  in cucina e si siede  su uno sgabello mentre afferra  un biscotto - Buono.. – sospira  masticando soddisfatto.
                 - Non è …che per caso ti ho rovinato il weekend? Dovevi vederti con Cindy? -   chiedo addentando una mela, ahimè, io  sono a dieta!
 Cindy è una PR di un locale molto esclusivo in centro, una biondona alta e magra come una modella, una stronza  arrivista e cacciatrice di uomini con conti correnti sostanziosi, secondo la mia  modesta opinione, ma evito di condividere il mio pensiero con l’uomo che ho davanti. 
                 - No, non la vedo più....mi ha scaricato....ha trovato un altro!! –  risponde apparentemente   indifferente, spiando la mia reazione.
                  - Evvivaaaa!!  Si!! Ehm....cioè, mi spiace per te, vedrai che troverai quella "giusta"....prima o poi.....  –  mormoro  alzando le braccia al cielo in segno di vittoria.
                  -Mi sembra di avvertire una nota…. Ironica…… nelle tue parole di conforto..-  borbotta  guardandomi   duramente.
                 - Non è come dici….. Ti assicuro! Non è colpa mia…. se non usi....ehm.... il buon senso.... quando scegli le tue donnine!! POOOLLLOOOO!!!!  –   dico scoppiando a ridere mentre scappo  in soggiorno inseguita dal mio caro amico inviperito.
                 - Sei una strega! Sei gelosa di lei perché è più magra di te!! -  sogghigna  perfido.
                 - Non è vero! Questo è un colpo basso!! L'ho sempre detto che quella era interessata più al tuo conto corrente che a te!   E….poi….. le mie forme sono “morbide”, non è colpa mia se il cibo mi rimane attaccato al sedere!! -   ribatto offesa.
                 - Lascia perdere il tuo sedere!! Mi stai dicendo…. che le donne s'interessano a me…. solo perché  ho del denaro da spendere?!!!-  chiede  basito.
                - No Will, mi hai fraintesa! Lo sai benissimo di essere un bel uomo, un attore famoso in tutta Europa  e oltre…e  che sei apprezzato soprattutto  per il tuo talento e per tutti gli altri tuoi pregi....-  esito a continuare  accorgendomi che Will  mi  guarda con una sfacciata aria di compiacimento.
                   - Continua, ti ascolto.... – concede magnanimo  sorridendo beato.
                   -Ma….  in questo caso.....- tentenno.
                   -In questo caso..?? -  m’ incalza  impaziente.
                   - Ecco.....Ti sei preso una fregatura!! Ci sei cascato in pieno! Non mi sarei stupita se Cindy, oltre a scoparti, ti avesse convinto anche  a  comprarle  una  Porche!! Po..po..pollllloooooo!!  -  strillo  continuando a ridere.
                    - Ok ...ora basta me ne vado!- esclamo  seccato.
                   - No, ti prego!! Giuro che sto zitta, non te ne andare!! – mi supplica con voce accorata.

Tom/ Will.

Se non fosse che le voglio bene come ad  una sorella, la manderei a quel paese,  anche se devo ammettere sinceramente che Kate ha ragione,  naturalmente  mi guarderò bene dal dirglielo, non mi darebbe tregua!  
Io e Kate ci conosciamo da una vita, il primo copione che ho recitato l’aveva composto lei, mi ricordo che passava delle ore davanti al palco durante le prove,  con un’estatica espressione stampata in viso, talmente intensa che pensavo si fosse innamorata di me….invece,  come in seguito mi chiarì,  l’emozionava “solo”  il suono melodioso che producevano le frasi da lei scritte con tanta passione.
 Fu un duro colpo per il  mio amor proprio,  ma decisi che quella ragazzina con l’apparecchio, la felpa di tre taglie più grandi e le unghie multicolori  mi piaceva e da allora  siamo amici. So tutto di lei, quando è arrivata la prima mestruazione,  sono stato io a portarle il necessario per cambiarsi e a tenerle la borsa dell’acqua calda sul ventre mentre lei era in preda ai dolori. Sono stato io a insegnarle  come baciare un ragazzo con la lingua, prima che vi facciate venire strane idee in testa, facevamo le prove  davanti allo specchio. Giuro!
- Dai Kate fai come me… Devi ruotare la lingua intorno alla sua e nel frattempo devi muovere anche le labbra….- le avevo spiegato  mentre le illustravo, in pratica,   la  famosa “tecnica Hiddleston” sullo specchio del bagno di mia madre.
Kate disgustata aveva eseguito, ma il risultato non era stato eclatante, sembrava che si fosse appiccicata al vetro come  una ventosa…. e aveva rischiato di strozzarsi con la sua stessa saliva….. e con l’apparecchio aveva anche  graffiato  il vetro pregiato dello specchio, sento ancora le urla di mia madre!
La nostra amicizia è stata messa a dura prova nel periodo in cui io,  avendo  scoperto che le ragazze adoravano gli attori,  allegramente….ehm…..mi divertivo. Kate non era riuscita ad inserirsi nel mio nuovo giro di amicizie, io la ritenevo quasi un “amico” e  non facevo caso  al suo aspetto trasandato,  perché mi piaceva e le volevo bene così com’era, divertente, simpatica, intelligente  e  soprattutto sincera.  Ma i miei nuovi  amici e soprattutto la mia ragazza, che non la sopportava,  non la volevano appresso quando uscivamo e Kate, che aveva compreso tutto, si era volontariamente allontanata da me per un breve periodo.
Avevo faticato parecchio per riconquistare la sua fiducia e per dimostrarle che tenevo  alla nostra  amicizia,  mi ero liberato sia dei falsi amici che della ragazza a cui non ero affezionato quanto a lei. L’avevo aiutata a migliorare il suo aspetto e in breve tempo aveva iniziato  a riscuotere un discreto successo e insieme a me aveva scelto dopo tante elucubrazioni,  il ragazzo a cui “donare” la propria verginità.
Avevo dovuto usare tutta la mia immaginazione e inventiva per spiegarle, senza cadere nel volgare, le precauzioni da adottare, le posizioni principali, le “coccole” preferite da noi ragazzi,  infine scoraggiato dalla sua espressione allibita,  le avevo consigliato  di abbandonarsi alle carezze  del  suo ragazzo assicurandole che  la natura avrebbe fatto il resto.  Come una mamma premurosa le avevo anche fornito dei preservativi e le avevo  augurato un sentito  “in bocca al lupo”.  Beh….avevo anche indirizzato una preghierina al cielo, perché l’aiutasse in questo “difficile” momento della sua vita.
Quella notte non avevo chiuso occhio, continuavo ad immaginare scene apocalittiche, ero più in ansia per lei  di quanto  non lo fossi stato io stesso  durante la mia “prima volta”.  L’avevo vista tornare a casa a notte fonda, ci eravamo messi d’accordo che avrebbe dormito da me per uscire indisturbata con il ragazzo, con una strana espressione soddisfatta  in viso e negli occhi.
 Si era seduta sul letto vicino a me  e sottovoce mi aveva raccontato tutta la serata.  Ad un certo punto del racconto, però,   mi era salita in gola una forte ondata di nausea che avevo camuffato con dei colpi di tosse, se avessi potuto   mi sarei  anche tappato le orecchie tanto era il disagio che sentivo mentre mi descriveva crudelmente tutti gli “sforzi” compiuti  da   quel poveretto….per riuscire   a “regalarle”  il suo primo orgasmo….senza….purtroppo riuscirci. Descriveva ogni carezza,  ogni bacio  con un’impietosa e scrupolosa precisione degna  di uno scrittore di thrilling,  il che distruggeva l’atmosfera romantica pertinente all’occasione.  Avevo come l’impressione che  avesse “studiato” il suo compagno, mentre cercava di fare  l’amore con lei e che avesse analizzato e  memorizzato tutti i suoi gesti per arricchire  con nuovi dettagli la descrizione delle  scene erotiche nei suoi racconti.
 Non comprendevo bene… a cosa era dovuta  quella sensazione amara che mi bruciava nel  petto e per scacciarla non trovai di meglio da fare  che stringerla a me a lungo, rimuginando sconfortato  sul fatto che la mia migliore amica si era appena trasformata in una “Donna”.
  Mentre io seguivo la mia vocazione, Kate studiava e  scriveva un po’ di tutto.  Nel nostro ambiente è   considerata una professionista di spicco tra gli sceneggiatori emergenti, sono molto fiero del suo lavoro.  E  finalmente,  dopo tanto tempo, ci ritroviamo  a lavorare di nuovo insieme. 


Kate.

Will torna  dal bagno con un asciugamano intorno al collo e con gli occhiali sul  naso    - Ho dovuto togliere le lenti a contatto, gli occhi mi bruciavano! E  non  ho neanche  le medicine con me !!   Domani devo, pure, girare la scena di un  corpo a corpo...e che faccio lo stendo con gli starnuti??!! Howard mi butta fuori dal set!!- borbotta  sconsolato
  Lo guardo  divertita  dalla cucina mentre  riordino  - Ho chiamato io il Dott. Cooper ieri, sapendo che tu non l'avresti mai fatto e mi ha dato la ricetta per le tue medicine, sono sul tavolo....-
                                   - Davvero?? Sei la mia salvezza Kate!! – esclama felice.
Abbiamo lavorato  fino a sera  senza fermarci e guardando il mio povero compagno di fatiche  stiracchiarsi  i muscoli indolenziti della schiena,  mi sento un po’ in colpa, ma ho pronto il secondo asso nella manica, una succulenta cena.
                                   - Per questa  sera basta così, siamo a buon punto! Dai, vai a farti la doccia mentre io preparo qualcosa da mangiare, il minimo che possa fare per te questa  sera è offrirti una buona cena! -  esclamo chiudendo  il portatile .
                                    - Ok vado...ehm...hai cucinato tu?? – chiede  sospettoso.
Purtroppo non sono  una brava cuoca e lui lo sa bene, aveva dovuto accompagnare,  anni addietro, in ospedale, un ragazzo  a cui  avevo  servito, i risultati della mia arte culinaria durante una cena,  organizzata  al fine di conquistarlo, il poveretto  fu ricoverato per intossicazione alimentare e  la nostra  storia non ebbe mai inizio.
                                     - Tranquillo, ho comprato tutto nella rosticceria all’angolo! - rispondo   seccata,  immaginando  cosa il mio  amico avesse appena pensato o meglio ricordato.
                                      - Chiedevo solo....ffiuuu!! - sospira di sollievo  fingendo di asciugarsi il sudore della fronte.
Dopo aver  preparato il tavolo, scaldato la cena e tirato fuori dal frigo l'enorme torta al cioccolato di cui Will era ghiotto,  con in mano un bicchiere di vino bianco, riguardo  i miei appunti, mentre aspetto che il mio ospite esca dal  bagno.
                                     - Kate, mangiamo??  Ho fame!! -  esclama ilare.
 Will mi sorride rilassato, ha i capelli ancora  bagnati e  la  sua  maglietta aderente  mette in evidenza i suoi pettorali per non parlare dei  pantaloni della tuta che gli fasciano i fianchi stretti, mettendo in luce un fantastico fondoschiena,  trasuda un inconsapevole  fascino sensuale che non avevo mai notato! WOW!
- Sei uno schianto Hiddles!! Ma vai ancora in palestra? – gli chiedo toccando con l’indice il suo petto.
- Si….si nota? – mormora sorridendo compiaciuto. Come non detto! Sa… di essere sexy e usa il suo fascino sensuale… consapevolmente!
- Buffone!! Usa quell’aria  da playboy arrapato con le tue fans….non con me!! – esclamo divertita.
- Che noia che sei!! -
 
Dopo cena,  seduti in  terrazza,  guardiamo  la città che piano piano si placa, mentre si accendono le luci della notte. Ho sempre pensato che avere un amico come Will era la mia più grande fortuna, anche nel silenzio siamo a nostro agio.
                                      - Allora capo, abbiamo fatto un buon lavoro oggi? Le scene più importanti sono salve? – chiede  stiracchiandosi pigramente.
                                      - Veramente l'ultima scena importante, quella della dichiarazione d'amore e del bacio non l'abbiamo modificata, non possiamo provarla senza Elena! – sospiro rassegnata.  Elena era la protagonista femminile del film, un'attrice molto bella e brava, che  non ero riuscita a convincere a venire  qui a provare con noi, peccato!
                                     - E perché no? – chiede  girandosi a guardarmi  - Possiamo provare noi come abbiamo fatto tutt'oggi! Se t'impegni,  sei un'attrice "passabile" mia cara Kate! – scherza  dandosi arie da rock star.
                                     - Accettabile?? Ma davvero?? Brutto tronfio, megalomane, esaltato che non sei altro!-  lo guardo  in cagnesco e prima di colpirlo  con un cuscino del divano.
 Will scoppia  a ridere e me lo  rimanda centrandomi  il  viso. Iniziamo così  una battaglia di cuscinate che finisce  sul divano dove mi ritrovo  prigioniera tra le sue braccia mentre mi  fa il solletico, una tortura a cui non posso   resistere.
                                      - Bastaaaa!! Hai vinto!- urlo senza fiato.
                                      - Evvaiii! Si fa come dico io!! Proviamo solo questa scena e poi me ne vado a casa, sono  distrutto!! – conclude   sedendosi  sul divano vicino a me.
                                      - Allora……nella scena discutono… Bla bla bla…e poi….. si saltano addosso e si scambiano un bacio profondo, brutale, sexy...insomma con la lingua!  E ti pare che,  questa scena possiamo farla noi due?? Io non ti bacio con la lingua sia ben chiaro!!-   esclamo perentoria.
Will mi  guarda un attimo interdetto poi scoppia  a ridere  - Ok niente lingua, ma il resto lo sai fare no?? ahaa già....tu sei quella che non la da via, se prima non è innamorata vero???-  mi  ride in faccia sardonico. 
                                      - Will finiscila! Lo trovi  strano solo perché tu scopi come un riccio ovunque  ti capita.  Io scelgo la qualità e non la quantità!!- di nuovo le mie parole  suscitarono un’ondata di risate divertite.
                                       - Scopi come un riccio??!!! Oddio Kate smettila di farmi ridere non ne posso più!!- esclama ridendo  tenendosi l’addome  con le mani.
                                       - Dai facciamo questa scena!!  Come fai a fare lo sguardo ardente di un uomo innamorato... conciato così??!!-  borbotto  guardandolo dubbiosa.
                                       -   Ehi scherzi!!?? Sono un attore professionista.. io!! Devo solo concentrarmi un momento…..- esclama  mettendosi una mano sul viso coprendosi gli occhi .
                                      - Io non lo trovo normale se uno prima di baciarmi si deve concentrare in questo modo!-  preciso ironica.
Will solleva  il viso e il suo  sguardo intenso e sensuale m’incanta, lentamente si avvicina e   mi sfiora una guancia con un bacio  schiudendo un poco le labbra, a questo punto il mio alter ego in astinenza sessuale da qualche mese vibra dal desiderio. E mi ha solo sfiorata!  Mi rilasso tra le sue braccia  mentre osservo affascinata il suo viso avvicinarsi al mio e senza rendermene conto,  afferro la sua maglietta, tirandolo verso di me, all’improvviso l’idea di assaggiare quelle labbra non mi dispiace affatto…..ma che mi  succede? 

Tom/Will

 Sento un forte disagio invadermi e uno strano formicolio  mi  paralizza le gambe.  Non ero mai stato così consapevole della vicinanza di Kate. Abbracciarla e starle vicino era normale per me, siamo amici, ma  chissà perché in quel momento, sentire il suo seno sfiorarmi  e il meraviglioso profumo della sua pelle mi stordiscono,  realizzo  stupito di morire dalla voglia di   baciarla sul serio. Sei impazzito?? Vuoi baciare Kate??  Si…lo voglio…..Ammetto  allarmato dall’intensità con cui lo desidero.

ECTIUUUUUU'!!

                              - Salute !!  Non sarai allergico a me per caso??-  chiedo ironica, nascondendo il sollievo che quella scena,  fosse stata interrotta dall'allergia di Will.
                                - Forse è meglio che vada a casa….sono stanco…- mormora guardandomi  incerto.
                                - Si …è meglio che vai a dormire. Ti ringrazio dell’aiuto, non so come avrei fatto senza di te. Ciao Will….buonanotte. – dico accompagnandolo frettolosamente alla porta.
                                - Buonanotte…..Kate.  –


Ciao, vi racconto una storia in cui cito nomi di persone che non conosco personalmente e ogni riferimento a cose e persone realmente esistenti è puramente casuale. Se e quando userò delle foto per illuminare il racconto, lo farà senza trarne alcuni profitto personale, mi riservo solo il piacere di ammirarle. Buona lettura.  

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Capitolo 2
*** Sogni proibiti. ***



Tom/Will.
                         
 Respirando  l'aria fresca della sera, mi si schiariscono le idee  e mi affretto  ad entrare in macchina per non rendermi ridicolo,  rimanendo davanti alla sua porta imbambolato come un’idiota.  Cosa  mi  è  successo? Le volevo  bene,  ma non avevo  mai pensato a lei in quel senso, eppure  la consapevolezza che l'effetto della sua vicinanza,  fosse  ancora presente sul mio  corpo,  mi  sconcerta.  Ero ridotto così male che un  suo semplice abbraccio mi  sconvolgeva?

 Kate.
 
Ormai è notte fonda, ho scritto  fin ora  per cercare di  finire il copione ma   non riesco a smettere di pensare a Will,  devo  ammettere almeno con me stessa che mi sono  ingannata,  finora,  pensando di riuscire a reprimere i miei sentimenti per lui  in fondo al cuore, per sempre.
 Ero pazza di lui ai tempi della scuola, ma ho   deciso di non dirgli nulla, per lasciarlo libero di realizzare i suoi sogni e poi non ero sicura che avrebbe apprezzato un simile cambiamento nella nostra amicizia. Gli sono  stata vicina nei momenti bui, di sconforto, di rabbia. Sono   la sua più accanita fan, sempre davanti al palco ad applaudirlo, ogni volta che recita.
Sono  riuscita a sorridergli anche quando, lo vedo   insieme ad un’altra donna. Purtroppo sono sicura che  mi  considera  come una sorella, un'amica, una compagna divertente, la sua confidente più fidata, ma nulla di più. Con rabbia mi asciugo  le lacrime silenziose che mi  bagnano le guance.  L’ ho  imparato tanto tempo fa che non serviva a nulla piangere. 

La nebbia in cui fluttuo si apre e mi vedo   sul   palco nella vecchia scuola di Will e l’uomo a cui sono strettamente allacciata con baci e carezze sensuali mi fa perdere il senno,  un  desiderio frenato  mi divora la mente, brucio  dalla voglia di toccarlo e di sentire di nuovo le sue mani su di me. Quando finalmente sento il suo corpo sfiorare  il  mio…. gemo dolorosamente estasiata.... 

DRIIINNNNN!!! Oh no, il telefono! Addio sogno!

                    - Pronto?!!! Chiunque tu sia sei morto! Sto dormendo!- ringhio  rispondendo al cellulare senza guardare il numero che m’aveva chiamata.
                   - Kate?? Sono Will, sono le 8.30 e se tra mezz'ora non sei negli studi con il  copione corretto, Howard ti licenzia....sono stato chiaro? – messaggio ricevuto… forte e chiaro.
                   - Ok arrivo!-
 Per miracolo arrivo in orario e corro  tutto il giorno per accontentare il regista, che sicuramente, è  posseduto da un demone, continua ad urlare per stupidaggini! Maledetto!!
Quando finalmente sospendiamo  le riprese, non mi reggo più in piedi dalla stanchezza e  un’emicrania terribile mi tormenta.  Appoggio la fronte sul piano freddo della mia scrivania cercando di alleviare  il dolore.
                      - Ciao Kate….. Volevo sapere se ti andava di mangiare con me qualcosa....Stai male?- chiede  preoccupato.
                      - Ho mal di testa e sono stanca….. voglio andare a casa.- rispondo sofferente.
Mi alzo stancamente dalla sedia,  prendo  la borsa e tento di uscire  dalla porta,  ma vengo bloccata dal suo abbraccio, le sue mani dolcemente iniziano a massaggiarmi  le tempie e scendono verso le spalle e la nuca. Mi abbandono estasiata contro il suo petto e un gemito involontario mi sfugge dalle labbra.
                     - Che meraviglia….. – sospiro beata, completamente abbandonata contro di lui. 
                      - Sei strana…oggi…. qualcosa non va?-
                      -Ti sembro più strana del solito??...Sono solo stanca… .- mormoro  incapace di alzare la testa per incontrare il suo sguardo. 
                      - Non dire stupidaggini, stai parlando con me...ti conosco e so che c'è qualcosa che non va!! Cosa è successo??-  insiste perentorio.
                      - Non puoi aiutarmi questa volta Will, mi sono messa nei guai da sola e da sola devo risolvere i miei problemi.-  rispondo sospirando debolmente, allontanandomi dalle sue mani e da lui.
                     - Vieni, passeggiamo. – dice  prendendomi  per mano.
Usciamo dagli studi e camminiamo in silenzio per alcuni minuti e sento che lentamente il nodo di dolore alla testa si scioglie.  - Mi sono innamorata di un uomo che conosco da tanto, siamo amici...-  inizio a dirgli.
                     - Perché io non lo conosco??? Chi è??- mi  interrompe seccato.
                      – Non dovevo parlare io?-  replico  furente.
                     -Va bene, scusa.-  mette  un dito sulle labbra, per far intendere che non avrebbe più aperto bocca.
                      - Non lo conosci, lavora per un'emittente televisiva con cui collaboro ogni tanto. Vorrei dirgli tutto, sono stanca di nascondermi, ma so anche che non si può costringere qualcuno ad amarti e per  paura di perdere la sua amicizia, non gli confesserò mai di essere innamorata di lui. – lo guardo, aspettando la sua reazione, con il fiato sospeso.
Will rimane in silenzio per  un attimo e poi mi  guarda serio -  Non pensavo fossi innamorata e non mi sono mai reso conto che sei una vigliacca! Preferisci soffrire, non dirgli nulla perché hai paura di essere respinta? Non ci posso credere!- Il suo tono è  duro quanto il suo sguardo.
                      – Tu non sai nulla! Cosa pensi ? Che non darei tutto quello che ho per dirgli: TI AMO!  Voglio stare con te! Voglio amarti, voglio per me i tuoi sguardi, le tue carezze e non posso più vederti insieme ad un'altra donna che non sia io, senza soffrire atrocemente!...  Non posso obbligarlo  ad amarmi...-
 Will mi  guarda  sgomento per un attimo e poi ride nervosamente - Wow.. certo che non hai mezze misure tu! Non conoscevo questo aspetto del tuo carattere. Senti, prova a parlargli sinceramente, forse anche lui aspetta  un gesto da parte tua...-
Tom.
Mentre pronuncio  queste parole, la vedo scuotere la testa  e in cuor mio spero che mi dica  che questo tipo è  già sposato o innamorato di un'altra…o di un altro.  Immaginare Kate innamorata  mi è difficile, mi rendo conto solo  in quel momento che non mi ha più raccontato nulla della sua vita sentimentale o forse ero io a non ascoltarla,  troppo preso dai cambiamenti repentini dovuti al successo dei miei film  negli ultimi anni.    Camminiamo in silenzio ognuno perso nei propri pensieri  e  quando ci fermiamo  davanti alla casa di Kate, ormai è sera .
                      - Grazie Will, non ti preoccupare mi passerà e ti prometto che penserò a quello che mi hai detto.. buonanotte. – mi  saluta con un  bacio sulla guancia e mi  lascia  da solo sulle scale.

 

Dopo essere tornato  agli studi a recuperare la  macchina,  inconsapevolmente  raggiungo e parcheggio davanti all’unico posto dove riuscivo da ragazzo  a ritrovare me  stesso. L’edificio era fatiscente, abbandonato a sé stesso ma tra quelle mura  si nascondeva  il più antico teatro di Londra. Sul quel palco avevo  recitato la prima volta.
Riesco ad entrare tirando via alcune assi che coprono  le alte porte in legno intarsiato e scassinando  una serratura tutta arrugginita.  Camminando adagio nella penombra  raggiungo il palco e mi giro verso la platea,  gli ultimi raggi del sole che penetrano dalle fessure delle finestre,  illuminano debolmente il locale.  Un leggero pulviscolo fluttua nell’aria formando  strane spirali, il tempo sembra fermarsi e l’eco degli applausi del pubblico che acclamava gli attori, mi risuona nelle orecchie. Sorridendo accenno un breve inchino rivolto alle poltrone vuote.
                          -..Oh. ….Qui io fisserò il mio sempiterno riposo e scoterò, da questa carne stanca del mondo, il giogo delle avverse stelle…- recito muovendomi  sulle vecchie assi che scricchiolano sotto i miei piedi.
                           -…… Occhi guardatela per l’ultima volta!.... Braccia, prendete il vostro ultimo abbraccio!.... E voi, labbra, voi che siete la porta del respiro, suggellate, con un leale bacio un contratto con la morte che tutto rapisce……-
Le mie parole si perdono nel silenzio,  ricordo che   Kate, da ragazzina,  non si perdeva nessuno spettacolo e guardava rapita le scene con gli occhi  accesi dall’emozione che le suscitavano quei versi eterni.
                            - Will sei stato magnifico!! Quando il tuo Romeo si è ucciso…ho pianto di nuovo! - rideva imbarazzata con gli occhi ancora pieni di lacrime.

Sarebbe  meraviglioso,  tornare indietro nel tempo  e rivivere alcuni momenti speciali e magari avere l’occasione di  correggere gli sbagli fatti, di cogliere le occasioni perse, di  rivedere di nuovo chi era volato in cielo.  Un senso di angoscia mi stringe il cuore.  No, non era giusto tornare indietro. Gli sbagli fatti, diventano insegnamenti preziosi. Ero convinto che  fosse necessario,  anche a costo di sacrifici, usare   fino all’ultima briciola di buona volontà e coraggio che si possedeva,  per  seguire  il proprio destino. Abbraccio  con lo sguardo, un’ultima volta,  il vecchio teatro, sono sicuro che quel teatro sia  un posto magico e mentre esco dall’edificio decido di portarci   Kate al più presto.

E’  notte fonda ma ancora non riesco  a dormire, non riesco  a smettere di pensare a Kate.  La mia  amica sempre disponibile ad  aiutarmi, che  mi aveva sostenuto e incoraggiato in ogni occasione,  soffriva davvero, mi sentivo inadeguato come amico. Con rabbia ripenso a quell'idiota che non riusciva a riconoscere la donna meravigliosa che era Kate, rivedo  i suoi  morbidi capelli mossi e i suoi  occhi illuminati dall’allegria. Grazie  alla sua forza di volontà  è  diventata   una professionista rispettata.  Sono  orgoglioso di averla come amica, è  una persona speciale, l'unica.. che mi  chiama  con il  secondo nome,  William, perché come me  adora Shakespeare.. Domani la  porto  a fare una gita. Ecco questa mi sembra  una bella idea!! Kate si merita una giornata tutta per sé e tante coccole!! Con questi pensieri finalmente mi addormento soddisfatto.


 La mattina dopo, però,   non riesco a mettermi in contatto con Kate. L’immagino  sotto le coperte disperata in lacrime… da sola. Nel giro di cinque minuti sono  vestito ed in macchina  che  guido veloce nel traffico,  determinato a trovarla. Non appena scendo dall’auto,  inizio  a premere il campanello e visto che nessuno mi risponde e che  il mio livello di sopportazione è  già stato  ampiamente superato, inizio   a bussare  sulla porta con forza, chiamandola a gran voce.
                   – Kate apri, sono io!! Se non apri questa dannata porta immediatamente la sfondo!! Apri! –

Kate.
Ritornando a casa dopo  un’oretta di corsa che mi concedo nell’unico giorno libero della settimana per mantenere in “forma” la mia ciccia, mi trovo davanti una scenetta alquanto allarmante. Tom imbufalito  tenta di buttarmi giù la porta di casa, gridando come un’aquila e un paio di mie vicine sono indecise  se buttargli addosso una secchiata d’acqua prima di  chiamare dei rinforzi armati, credendo che  sia un  maniaco assassino.
                  – Will! Ma sei impazzito?  Vuoi che i miei vicini chiamino la polizia? Vieni dentro! – strillo furiosa    spingendolo  senza tanti complimenti all’interno dell’appartamento.
                    -Ma si può sapere dov’eri?? Ti ho chiamato  cento volte!! Maledizione! Ero preoccupato! -Appena varca la soglia Will inizia a sbraitare.
                    –Secondo te con la tuta, dove sarei andata?? A correre no???!! Zucchina! Dai, fai  il caffè, io vado a farmi la doccia! -   ridacchio  osservando divertita l’espressione seccata della sua faccia e mentre mi dirigo in bagno gli indico la cucina.
                    – Io non sono il tuo cameriere, brutta strega!  Chiaroo?- esclama  terribilmente esasperato.
Mentre mi rivesto sento dei brontolii irritati provenire dalla cucina, Tom non si è ancora calmato e decido quindi di dimenticare l’accaduto e di sorridergli tranquillamente  quando mi porge una tazza di caffè fumante con un’espressione imbronciata.
- Grazie amico! Non dovevi preoccuparti per me, lo apprezzo molto,  naturalmente, ma ormai sono una donna adulta che sa quello che vuole!-
Will mi guarda attentamente, ha  uno sguardo sospettoso  che non mi piace, sarà difficile convincerlo ad aiutarmi.
                     -  Comunque hai fatto bene a venire, ti avrei chiamato io più tardi, volevo parlarti. Ho pensato molto a ciò che mi hai detto ieri e ho deciso che hai ragione tu, devo lottare per lui. Non posso costringerlo ad amarmi ma…..-
                     - Ma..???!!... Kate, per favore vuoi finire una frase? Così, magari, capisco cosa vuoi dire?- Will ha quasi finito la pazienza.
                    - Proverò a convincerlo che sono una donna desiderabile e .. tu mi aiuterai!! – concludo serenamente aspettando la sua reazione.
                    - Chi….. I-io??!! – balbetta incredulo.
Mi siedo accanto a lui sul divano e lo guardo dolcemente mentre gli accarezzo un braccio e fingo di non accorgermi che a causa di quel  gesto è sobbalzato sorpreso.
                         – Vorrei che tu facessi finta di essere il mio…ehm….ragazzo, solo in senso figurato, ovvio,  niente di fisico! Mi farò vedere in giro con te…..un paio di volte e mentre tu  mi fai gli occhi dolci, lui  diventa  geloso....e.. il gioco è fatto! – batto le mani ridendo convinta.
                         -Adesso basta!! Ma che ti prende??? Io dovrei prestarmi ad aiutarti in questa stronzata, quando tu, molto semplicemente, potresti andare da lui, confessargli il tuo amore e farla finita, con questa storia!!-  urla alzandosi velocemente e facendomi  cadere a terra.
                          -     Ahiaaa !! Non capisci nulla!! Gli devo dimostrare, che ho una vita, fuori dagli studi, che sono una donna divertente e sexy! Sei un bravo attore, non sarà difficile per  te, far finta di desiderarmi no??!!- borbotto irritata massaggiandomi il deretano.
                           -   No, Kate, quest’ idea fa schifo!!  Hai scritto troppi film, io non ti aiuto!!- dice  risoluto sedendosi di nuovo, incrociando le braccia sul petto.
Lo conosco troppo  bene, avevo  previsto la sua reazione e  con un’ aria innocente, sapendo di dover giocare la mia  ultima e sporca carta per convincerlo,  lo guardo dritto negli occhi.
                            – Ok, se non mi aiuti tu, dovrò chiedere  a qualcun altro, metterò un annuncio: CERCASI UOMO ADULTO, ATTRAENTE E SEXY, PER RELAZIONE TEMPORANEA…-
Questa volta ho esagerato, lo so,  Will non  crederà mai  che mi abbasserei a tanto  ma… – Allora sei veramente fuori di testa!! Non ti permetterò di fare una sciocchezza del genere! Vuoi aver a che fare, con tutti i maniaci della City??!!- mi aggredisce furioso.
 Mi alzo in piedi indispettita per affrontarlo e  punto sul suo petto un dito accusatore - Sei stato tu a dirmi di lottare per lui e adesso non vuoi aiutarmi?? Allora vattene!! –  urlo con le lacrime agli occhi e corro a rifugiarmi  in camera mia. Signore e Signori questa sera premiamo come migliore attrice drammatica…..
Tremando leggermente dalla rabbia repressa Will  capisce  di non avere scelta appena vede le lacrime della sua amica.  La raggiunge  in camera e la trova  accanto alla finestra con lo sguardo perso in chissà quali pensieri tristi.
                     – Cosa dovrei fare? – mi chiede rassegnato.
                      - GRAZIEEEE!!!  Lo  sapevo ,che non mi avresti abbandonato! – grido  saltandogli addosso.
                     - Sei una pazza lo sai, vero??- mi sussurra vicino all’orecchio  tenendomi  stretta a sé.
Si sono pazza di te! penso godendomi soddisfatta il suo abbraccio, ma decido  che per il momento non è  il caso  di informare  anche lui.
Ci vediamo questa sera per parlare del mio piano per conquistare….un uomo che non esiste! In che guaio mi sono cacciata! Dovrò fare ricorso a tutta la mia inventiva di scrittrice per montare su un inganno e incastrare il mio caro e incauto aiutante. Anche se non era un vero appuntamento, ho passato  tutto il pomeriggio a prepararmi. Un vestito nuovo e un aiutino della parrucchiera di fiducia, potevano essere utili! Avevo una missione importante da compiere. Conquistare il mio migliore amico!
Will.
Sono nell'ufficio di Luke, a visionare alcune proposte di lavoro e il mio amico mi sta deridendo, dopo aver ascoltato gli ultimi risvolti della mia  intricata storia con Kate.
                        - Non ci credo! Hai scoperto che sei attratto da lei  ma hai accettato lo stesso di aiutarla a conquistare un altro??!! Sei proprio ridotto male!!-
                      - Ah..ah..ah..mi fai morire dal ridere!! Lo so, mi sono fatto fregare, ma stava piangendo!! Maledizione!! E poi, ho bisogno di scoprire, cosa lei prova per me. E se io, per lei fossi solo un caro amico?- chiedo  dando voce ad un dubbio che mi tormenta da un po’ di tempo.
                       - Non hai nessuna altra possibilità, devi farla innamorare di te  prima che quell'altro te la porti via. Coraggio, ce la farai!   - mi  dice rassicurante Luke.
Ma fissando il  suo  sguardo compassionevole, lo scapolo che c’è  in me  trema dallo sgomento, riconoscendo incredulo  il termine  della mia  vita da single.  Mi sono innamorato.

Kate.
Finendo di truccarmi guardo il mio riflesso nello specchio, che sembra squadrarmi con disapprovazione.                                                                                                                                                                                                                                                              - Brava, complimenti! Ti sei trasformata in un'impostora, bugiarda, senza scrupoli che mentirà al suo migliore amico! Lui non se lo merita!! Mi sussurra una vocina perfida.
                      -Stai zitta!!- rispondo  - lo faccio solo per amor suo! -
                      - Perfetto, parlo da sola!- Stavo proprio uscendo fuori di senno!
Will, mentre guidava per raggiungere Kate, era parecchio a disagio, aveva le mani sudate e la camicia che aveva indosso lo stava strozzando! E... anche le scarpe erano strette! Era in ansia, come un ragazzino alle prime armi. Se lo avessero visto ridotto così, le sue fans, si sarebbero fatte due sane risate alla faccia sua! Calmati!!
Quando lo vedo parcheggiare  davanti a casa sua,  invece di andare ad aprirgli la porta rimango nascosta  dietro le tende del soggiorno a spiarlo mentre scende dall’auto.  E’ meraviglioso, indossa una camicia azzurra e un completo scuro e un paio di  occhiali neri nascondono gli occhi più trasparenti che abbia  mai visto.  Mi riprendo  con fatica  dalla crisi di venerazione estatica,  prendo  la borsa ed esco per raggiungerlo.
Will.
Appena la scorgo uscire di casa e chiudere la porta dietro di sé, mi fermo stupito mentre l'osservo venirmi incontro sorridente,  Kate indossa un vestito color prugna che le fascia le curve morbide e i lunghi  capelli morbidi  lasciati sciolti le sfiorano le spalle, nonostante i tacchi altissimi la sua andatura è sinuosa come al solito. Non mi ero mai reso conto di quanto fosse bella e sexy.
                     - Ciao, sei bellissima. Andiamo?- dico imbarazzato  prendendola per mano.
                     - Ciao, grazie, stai benissimo anche tu! E si, andiamo .- mi  risponde  sorridendo.
Avevamo prenotato, in un locale in centro e quando  ci sediamo  al nostro  tavolo, basta uno sguardo per far dissolvere la tensione e scoppiamo  a ridere insieme.
                     - Uscire con te è una tortura!!  Sono agitato come un pivello!! -  esclamo  allentando leggermente il nodo della cravatta.
                      - Non dire stupidaggini!! Il grande Thomas William, il sex simbol dei villian che si  agita  perché esce con una donna?? Nooo, figuriamoci!!  E’ agitato solo  perché è costretto ad uscire con la sua migliore amica!  E ha paura che qualcuno lo veda! Grazie, sei veramente un amico!! Questo è un colpo basso per il mio amor proprio!! Ma  perché mi sono messa queste scarpe con i tacchi?  Mi stanno massacrando i piedi! Ahiaaaa!- si lamenta tristemente.
                       - Sei proprio fuori!! Allora, dimmi, in cosa consiste il tuo "piano", da dove cominciamo?- le chiedo  curioso.
Kate si gira  a guardarmi dolcemente e con voce dolce  mi sussurra - Si comincia da qui, tesoro....-
Cheee???!! Tesoro??!! la guardo allibito, finché non mi accorgo che un uomo si è fermato, davanti al nostro tavolo e che sta salutando Kate con un bacio sulla guancia. E quello chi è???

 

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Capitolo 3
*** The Green Theatre. ***


 
                       - Jeremy, ti presento il mio  caro amico Will e Will  ti presento Jeremy un amico e collega.-
L'uomo,  che avevo davanti era sulla cinquantina, brizzolato, con gli occhi verdi , corporatura atletica e con uno smagliante sorriso, inizia a complimentarsi della mia  interpretazione in uno  spettacolo teatrale a cui aveva assistito ad inizio anno, parla bene, cordialmente ma senza esagerare in adulazione.
                        - Ti ringrazio, lieto che lo spettacolo, ti sia piaciuto. Vai spesso a teatro?- chiedo  gentilmente
                        - Non quanto vorrei e  adesso  vi lascio alla vostra serata. E' stato un piacere averti conosciuto di persona Will. -  dice stringendomi la mano  e  prima di allontanarsi si china di nuovo sulla  guancia di Kate. 
Aspetto  che l'uomo sia ritornato al suo tavolo  per commentare - E' lui?? Carino, gentile ed educato  - lo odio!!  - Forse è un troppo avanti con gli anni, non ti pare?- osservo pacato.
                         - Per te è SOLO carino e vecchio??? E' uno schianto!! Mi fa sesso solo a guardarlo!!- Kate si gira a fissarmi  incredula.
                          - Ehi calmati! Ti dispiace evitare di tradire il tuo “fidanzato”  fintanto che è  presente??!! Grazie-  borbotto leggermente  infastidito.
Nel frattempo, il complesso che intratteneva gli ospiti inizia a suonare  un lento e  deciso prendo la mano della mia amica e la trascino sulla pista.
                           -Ma che fai??- mi  chiede Kate sgomenta  - Io non  so  ballare, lo sai!!
                           - Lo so che non ti piace ballare, ma questo è un lento devi solo muoverti sul posto! E poi guido io, sono il tuo “fidanzato” e anche un bravissimo  attore professionista, devi lasciarmi improvvisare! Ora diamo il colpo di grazia al tuo amico!-
                            - E come? –  chiede sospettosa.
                            -Vedrai!-  dico sorridendo.
La stringo  a me   mentre  balliamo in silenzio.  Mi rendo conto , di  non aver  messo in conto, il mio scarso autocontrollo, il  suo  profumo mi  stordisce, il vestito che indossa è  talmente leggero e soffice che mi sembra di toccarle la pelle nuda della schiena.  Di nuovo quella  strana attrazione che  m’invade. Il desiderio di baciare la sua pelle  si fa  impellente e le sfioro una tempia con le labbra.
Kate sobbalza  sentendo quel bacino e alza il viso verso di me per capire quali intenzioni avessi,   non le lascio il tempo di stupirsi,  mi chino   sulle sue labbra per  baciarla  delicatamente. Kate s’irrigidisce  sorpresa, ma  quando la stringo  di più a me,  apre  leggermente le labbra  gemendo  piano. Quel lieve sospiro mi  basta per  costringermi ad interrompere subito il contatto, per non perdere del tutto testa.
                           - Andiamo via, Kate. Ho bisogno di uscire di qui. – dico con urgenza.
Pago di fretta il conto e la trascino fuori  dal locale e solo  all’aria aperta riesco a respirare  normalmente. Fingo di non accorgermi dell’eloquente silenzio basito con cui mi fissa, forse anche lei ha capito che quel bacio avrebbe potuto diventare una rivelazione per entrambi.
                           - Grazie a Dio! Che caldo faceva lì dentro vero??!!  - dico nervosamente.
                           -  Will, stai bene? Sei un po’ strano?!-
                           - Tutto bene, tranquilla. Forse è di nuovo l’allergia che mi dà noia! Vieni, voglio farti vedere una cosa.- la trascino verso la macchina senza darle ulteriori indicazioni.

Kate.

 Preferisco  non affrontare, una discussione, su quello che è  successo mentre ballavamo. Will è  stranamente tranquillo e rilassato mentre guida, forse per lui, non è successo  nulla di strano, tutto sommato  stava recitando. Ci fermiamo   davanti a un edificio,  che  sembra,  a prima vista, completamente abbandonato .
                           - Ma dove siamo?? E perché mi hai portato qui?? – chiedo  guardandomi  intorno.
                           - Davvero non lo riconosci?? Eppure quasi tutti i pomeriggi, stavi seduta qui dentro a guardare le prove e poi gli spettacoli!.-
                           - E’ vero! Il vecchio teatro Green!!- esclamo sorpresa.
                           - Vieni, entriamo.-  dice  prendendomi  per mano.
                           - Ti avverto che se la polizia , ci arresta per violazione di proprietà privata, dico che mi hai rapita!!- dichiaro perentoria.
Riusciamo  facilmente a penetrare dentro l’edificio, ormai è buio e nessuno ha  fatto caso a loro.  Una volta dentro, Will accende  una torcia.
                         - Vieni da questa parte..- sussurra.
                        - Perché sussurri??? Ti aspetti. Che faccia la sua comparizione un fantasma??- ghigno perfida.
                        - Spiritosa! Sta zitta e cammina!-
Entriamo  nella sala, spostando i pesanti tendaggi di velluto rosso e camminiamo in mezzo alle poltrone per raggiungere il palco. Si sentono gli echi sinistri  dei nostri passi rimbombare tra le mura abbandonate, sarebbe lo scenario perfetto per un film horror, rimugino,  leggermente impressionata.
                        - Sembra  sempre uguale! Non capisco perché non lo utilizzino più, questo teatro ha una storia meravigliosa!.-
                        - Ti ricordi il custode?? Il Sig. O’braian?? Urlava come un matto, quando lasciavamo gli zaini in mezzo al corridoio!! Ci correva dietro con la scopa!! - sorride  nostalgico.
Ci sediamo  sulle poltrone e iniziamo  a parlare dei tempi della scuola e a  ridere  come matti, ricordando alcuni aneddoti divertenti.  L’improvviso e  furioso scroscio della pioggia interrompe le nostre illazioni.
                         - Will, diluvia. Non è meglio se  torniamo a casa??- siamo in un teatro abbandonato, illuminato solo da una torcia a pila e fuori imperversa un temporale…. un perfetto scenario per un omicidio… Inizio a guardarmi intorno  preoccupata.
                         - Restiamo ancora un po’, aspettiamo che smetta di piovere, poi ti riporto a casa, va bene? Sono comode queste poltrone, vero?-  risponde mettendosi più comodo e chiudendo  gli occhi.
Avvolti dall’atmosfera irreale che alleggiava nel teatro, ascoltando il rumore della pioggia che colpiva i vetri, riesco a rilassarmi e  appoggio la testa sulla spalla del mio amico. Rivedo il teatro illuminato, i ragazzi che correvano sul palco, i costumi e poi il pubblico che entrava vociando nella sala…. E poi quando si alzava il sipario… Silenzio.
                          - Kate, non pensi che  sarebbe meraviglioso, poter tornare indietro nel tempo ? Anche solo per un giorno. Non ti piacerebbe ??- mugugna sottovoce.
                           - Mhmmm…forse si, non sarebbe male.. ma per poco tempo. Non riesco a tenere gli occhi aperti, quando decidi di andare via, svegliami.- rispondo mezza addormentata.
Inutile dire che ci addormentiamo  tutti e due.

Tom.

 La mattina dopo, la luce che filtra dalle imposte mi sveglia e  sorpreso di trovarmi  sdraiato sul pavimento del teatro, borbotto irritato.  
                               - Perfetto, ci siamo addormentati qui dentro! Kate svegliati!!! – dico  a voce alta, ma la mia amica è  ancora profondamente e beatamente tra le braccia di Morfeo e non da segni di vita.
Stiracchiandomi le membra irrigidite, tento di alzarmi  ma inciampo  sui lacci delle mie scarpe da ginnastica….Un momento.. le non avevo…ieri sera!  Senza parole guardò i jeans che ho  addosso, stropicciati e strappati come li portavo da ragazzo e  incredulo guardo  la mia  t-shirt su cui spicca  una scritta : DO YOU WANT ME?. 
No, non è possibile!   Completamente paralizzato  dal panico. Mi giro  in fretta a guardare la poltrona vicino  a me  e profondamente  addormentata  vedo una diciassettenne con le unghie fluo, braccialetti multicolori ai polsi, jeans strappati  e  dopo averle controllato  la bocca socchiusa…. si… c’era l’apparecchio per i denti, esalo un sospiro di sollievo… era proprio Kate.
                                - Svegliati Kate!! Siamo nei guai …SVEGLIATI!!!. – le grido nell’orecchio, strattonandola.
                                - Adesso basta Will!! Quando dormo, non mi devi disturbare, cavolo!! Ma che diavolo vuoi??!!- urla  furiosa.
Le basta  uno sguardo al mio viso  per zittirsi immediatamente e  con un’espressione  assolutamente  stupefatta  si  avvicina  e con  una mano tocca i riccioli che mi coprono  la fronte,  poi timorosa abbassa lo sguardo sulla mia maglietta, osservo il lento movimento delle sue labbra mentre legge la scritta.  Molto lentamente abbassa lo sguardo sui suoi vestiti, le sue unghie decorate e infine incredula si tocca i denti e sentendo l’apparecchio, stringe  forte gli occhi  gemendo sconvolta.
                                - Will…. cosa è successo???  Non è possibile!! E’ tutto un sogno vero???- chiede  disperata.
La guardo  in silenzio per un attimo – Non so cosa sia successo, ma sembra che siamo tornati…..-
                                - No, non lo dire!!!! Non si può tornare indietro nel tempo!!! – strilla isterica.
                               - Calmati Kate! Non sei da sola, fammi pensare, un momento. Ci sarà pure un modo per tornare …..!! Usciamo di qui e vediamo dove siamo finiti.- la prendo  per mano, sfoggiando una sicurezza che ero ben lungi dal  provare e la trascino  fuori dal teatro.
Le reti, le erbacce e le assi che circondavano l’edificio la sera prima, erano sparite. Tutto era in ordine, oltre la recinzione, rumoreggiava  il  traffico  del mattino. Le macchine e gli abiti delle persone che  camminavano  per strada mostravano chiaramente in che anno “eravamo  tornati”.
                                 - Vieni, andiamo a casa dei miei  è la più vicina.- ho la mente vuota, attonita, dev’essere un brutto sogno.
Ci fermiamo  davanti a casa mia e  deglutendo  con difficoltà, mostrando più coraggio di quanto me ne sentissi  addosso, busso alla porta, che  subito  venne aperta da una bella signora, con  gli occhi azzurri, come i miei…..mia madre.
                                - Tom! Cosa ci fai qui fuori?? E quando sei sceso?? Non ti ho visto !!- esclama  sorpresa.
Continuiamo  a guardarla impietriti, senza parlare.  Quando  si accorge  anche di Kate, mia madre  la saluta con affetto   – Oh ciao cara, sei venuta a prenderlo? Hai fatto colazione? Vieni dentro, mentre Tom va a cambiarsi quei jeans e quella maglietta…. SUBITO!- aggiunge guardandomi  irritata.
Mi cedono  le ginocchia e stramazzo  per terra come un sacco di patate e  mentre mia madre si china per aiutarmi  mi rimprovera allegramente – Stai attento!! Sei proprio maldestro!!-
                       - Ma…Mamma , noi andiamo in camera mia a prendere i libri, torniamo subito!- mormoro incredulo.
Appena entrati in camera mia, Kate si mette le mani nei capelli – AAAAIIIIUUUTTTTOOOOOOO!!! E’ TUTTO VEROOOO!!!!! SIAMO TORNATI AD AVERE DICIASSETTE ANNI!! Avrò di nuovo lo stress da verifica! E…i .. brufoli!...NOOOO! –  grida  sconvolta.
                       - Smettila Kate!! Calmati, troveremo una soluzione!- dico aprendo un cassetto dell’armadio e tirando fuori una T-shirt pulita: DO IT WHIT ME!  prendo  lo zaino con i libri con una mano e esco dalla  stanza con Kate alle calcagna.  Mentre scendo le scale alzo la voce per farmi sentire da mia  madre che è sicuramente  in cucina.
                       – Mamma, noi andiamo siamo in ritardo!! Ciao a dopo…-
                        - THOMAS WILLIAM torna immediatamente qui!- grida soavemente perentoria.
Quel tono me lo ricordo  bene, quindi torno indietro ubbidiente,  le bacio una  guancia, le faccio  vedere la maglietta pulita e prendo  due biscotti, uno per me  e l’altro per Kate.
                        –Ciao Mamy.- mormoro dolcemente.
 Mia  madre sorride soddisfatta. – Ciao tesoro, buona mattina. Ciao Kate.-
                         - Ciao Mamy???- esclama Kate sardonica.
                        – Acqua in bocca bella, altrimenti dico a tutti che hai avvelenato tu Matt!!!- sogghigno perfido.
                        – Bello, è meglio che stai zitto! Non ti ricordi chi è  cintura nera di Karatè, tra noi due??- minaccia colpendomi dolorosamente un fianco.

Kate.


 Mi fermo, davanti alla porta dei miei, dopo qualche minuto mi decido  a bussare. Quando mia madre apre  la porta,  sono io  a cascare in ginocchio sugli  scalini davanti a lei e Will mi  tira  su ridendo – Buongiorno Signora, sono venuto a prendere Kate.-  sorride tranquillissimo.
                            - Ciao caro, come stai? Hai fatto colazione? Vieni ti do un bel pezzo di torta. Kate non ti avevo visto scendere! Vai a cambiarti, non vorrai uscire così, vero cara??- mi dice  con una luce severa negli occhi.
                          – No, certo che no. Vado a prendere lo zaino, ma non ti preoccupare mamma,   lui ha già fatto colazione!- le rispondo velocemente strascinandomi dietro Will.
                           - Ma che fai?? Ho fame!! – borbotta infastidito.
                           - Tu non ti allontani da me! E se sparisci…io che faccio??- dico scontrosa.
                            - Mi farai andare da solo, almeno  in bagno? Ma dove vuoi che vada, senza di te??- ride divertito.
                            - E cosa facciamo adesso?- chiedo  sospirando.

                           - Andiamo a scuola!! Non vedo l’ora di vedere i ragazzi e poi ho un conto in sospeso con la professoressa   di recitazione……-   mormora determinato.                        
Ad un tratto l’idea di tornare a scuola non mi dispiace affatto  e quando entriamo  in classe, un’ondata di nostalgia ci invade, ci ritroviamo ad  abbracciare  affettuosamente tutti i nostri  compagni lasciandoli basiti. Addirittura apprezzammo la noiosissima lezione di Inglese  e io mi  divertì come una matta a fare una verifica di composizione, sicura di prendere il massimo dei voti.
 Quando finalmente Will si ritrova  davanti  la professoressa Hill,   con  sua grande soddisfazione la vede restare senza parole, dopo averlo visto  recitare, su sua richiesta,  una scena tratta dall’Otello.
Dopo l’intervallo, volammo  ad abbracciare un nostro  compagno, Fred, nella classe di dizione, che rimane  sbalordito da tutte quelle attenzioni. Solo noi, sappiamo che Fred, era destinato a morire da eroe, salvando la vita di  un uomo che stava annegando in mare. Finita la lezione, usciamo dalla classe e noto che Will guarda pensieroso Fred allontanarsi  da solo. Quando  si muove  per seguirlo, sono costretta a  fermarlo.                                                               
                            - Non puoi dirglielo! Non possiamo cambiare il destino degli altri!- gli dico  sottovoce dispiaciuta.
                            - Non è giusto, maledizione!!! – urla furioso, ma viene interrotto da una valanga di capelli biondi che gli getta le braccia al collo e lo bacia con trasporto.
                            - Ciao tesoro! Ci vediamo questa  sera?- mormora seducente  e dopo averlo baciato di nuovo si allontana  ancheggiando.
                            - Ecco ..era Ilary…te la ricordi Kate?- domanda evitando di guardarmi, sa  che  non la sopportavo.
Quell’idiota bionda contraffatta che non era in grado di comporre una frase di senso compiuto, che aveva solo minigonne e maglie scollatissime nell’armadio e forse una collezione di ragazzi di numero superiore alla somma delle squadre di calcio che partecipavano alla Champions  League, non perdeva occasione di  fare delle  battutine ironiche sul mio look e si divertiva parecchio a commentare a voce alta la sua sorpresa che una sua coetanea, cioè io, non avesse ancora fatto sesso e di questo era sicura perché io… in effetti il ragazzo all’epoca non ce l’avevo. La odiavo! Ogni volta che ero insieme a Tom, lei arrivava di corsa e lo baciava davanti a me, mi osservava soddisfatta, probabilmente convinta di ferirmi…… e ci riusciva sempre! Lasciava che Tom, schiavo dei suoi ormoni,  la stringesse a sé, lo accarezzava e si avvinghiava a lui,  sapendo che io non sarei riuscita a staccare gli occhi da quella scena che mi costringeva a vedere  e che ne soffrivo.
                           - Vuoi che ti dica esattamente, che carriera ha intrapreso la tua amica da “grande”??- gracchio  inviperita.
                           - No, no, non m’interessa, giuro!!!- ride imbarazzato.
 
Il tempo passa veloce e finite le lezioni, torniamo a casa di Will, dopo  aver avvertito mia madre che mi sarei fermata  a dormire  a casa sua perché dovevamo provare le scene  per uno spettacolo importante. In passato succedeva spesso di passare delle serate insieme a provare le battute  del personaggio  che Will  doveva interpretare. 
                          - Lo sai vero, che non potremo dormire tutte le notti, insieme?? Non lo troverebbero normale, le nostre madri!.- mi dice  ridendo.
                          - Lo so, ma per questa  sera non ti mollo! E se domani mattina non ti trovo più, che faccio? -
                          - Beh, mi vieni a cercare, no?? Sai dove abito!- mormora convinto.
                           - Non scherzare!  Secondo me, dobbiamo tornare al teatro….e pregare!- concludo  avvilita, entrando in bagno  per indossare  il pigiama.

Tom.

Mentre Kate parla  e gesticola  nervosa,  la guardo  incantato, è meravigliosa.  Era già bella a diciassette anni  e io non me  ne sono  mai reso conto, che  idiota!  Ma quando Kate  esce  dal bagno con un pigiama decorato con pecorelle,  però, non riesco  a trattenermi  e scoppio  a ridere.
                            – Complimenti! Sei mollltoooooo sexy!!-. commento con un fischio di apprezzamento.
 Senza proferire una parola, la mia cara amica prende il suo zaino e me lo lancia addosso, centrandomi in pieno e mentre gemo  quasi agonizzante  ai suoi piedi, mi ripropongo  di evitare, in futuro,  di esprimere la mia opinione sul suo abbigliamento…. a  voce alta . Dopo aver salutato i miei,  le mie sorelle ed infine Kate, spengo  le luci e m’infilo  nel mio letto con un sospiro, ma poco dopo sobbalzo stupefatto quando  la sento infilarsi sotto le mie  coperte e stendersi  vicino a me.
                           –Ma che fai??? Se ci beccano, mia madre mi ammazza! Non crederà mai che sei stata tu a venire nel mio letto!!-  bisbiglio agitato.
                             - Stai zitto!! Per questa notte, dovrai sopportarmi, non ti lascio!! E se domani…-
                             - Tranquilla non andrò via senza di te.- dico  piano .
                             - Quindi non mi lasceresti, come hai fatto, quando sei partito per l’America, senza salutare e avvertire nessuno?- mormora con un tono fintamente casuale.
 Preso da una strana tenerezza la stringo  a me e le bacio la fronte. - Hai ragione, ho sbagliato, ma se fossi venuto a salutarti, non sarei più  riuscito a partire. Dovevo dimostrare a me stesso che ce la potevo fare. Dovevo andare, mi capisci ? Anche tu, avevi i tuoi progetti, eri ad un passo dal diploma, non avrei potuto portarti con me, non sapevo  cosa avrei dovuto affrontare, non mi sembrava giusto trascinarti con me…-

Kate.
Lacrime silenziose mi  bagnano  le guance, se mi avesse detto quelle  parole, allora, avrei capito e avrei  sopportato, tutto quel periodo con la certezza  nel cuore, che  prima o poi, sarebbe tornato da me. Invece avevo  passato quei  due lunghi  anni  a rimpiangere ciò che non avevo  avuto il coraggio di dirgli.

                            - Non piangere Kate,  vedrai che….- tenta di consolarmi ma smette subito di parlare quando sente le mie dita tra i suoi capelli.
                            - Mi sono sempre chiesta se erano morbidi come sembravano…. – mormoro dolcemente, attirandolo verso di me. 

  Per una volta seguo l’istinto, non gli ho mai dimostrato i miei sentimenti e inizio a credere di aver sbagliato a non dirgli che lo amavo. L’affetto per un amico non ti toglie il respiro quando lo vedi, non ti fa tremare dal desiderio di toccarlo e soprattutto non ti rende felice quando ricambia le tue carezze.
 Will china  la testa lentamente,  cauto, ma  l’incertezza con cui si muove, svanisce  del tutto quando  con un sospiro apro  le labbra per baciarlo come non avevo mai fatto. Siamo avvinghiati l’uno all’altro e anche se sul lettino non c’è  molto spazio  e la posizione che abbiamo assunto non è  delle più comode,  continuiamo a baciarci  intensamente.  In un attimo si sfila la t-shirt e mi aiuta a togliere  la maglia del  pigiama, sentire la sua pelle sulla mia è meraviglioso, così come lo sono le sue lente carezze.
                             -  Kate, se non la smettiamo subito, non riuscirò più  a fermarmi….- ansima  continuando a sfiorarmi le labbra con la lingua.
                             - Va bene….. hai ragione…basta…- mormoro  persa in  un limbo di beatitudine,  ma prima di allontanarmi lo bacio ancora, lentamente stringendomi a lui. Sento  il suo corpo premere contro il mio e l’evidente effetto della sua eccitazione mi sorprende e mi sconvolge, nella mia fantasia stiamo facendo l’amore appassionatamente.
                             - Forse, è meglio se andiamo a fare una doccia fredda..ehm…separatamente.. ovvio! Non ci credo, stiamo pomiciando come due pivelli! Noi non abbiamo mai pomiciato…. Insieme… intendo!- ridacchia sottovoce cercando di trovare la forza di staccarsi da me.
                               - Beh, in teoria, noi siamo due pivelli!!- replico  tornando a malincuore nel mio letto.
                               - Sono veramente colpito Kate, all’epoca non mi avresti mai fatto delle avances!- mormora piacevolmente sorpreso.
                               - No, non l’avrei mai fatto! Non ero sicura di me stessa.- confermo pensierosa.
                               - Adesso lo sei??- chiede.
                               - Sono sicura, di ciò sento,  come allora, ma questa sera, ho deciso di dimostrartelo chiaramente.-  gli spiego  sincera.
                                - Kate, che vuoi dire?? – nel buio  non riuscivo  a vederlo, ma ero sicura che fosse teso nell’attesa che rispondessi qualcosa di sensato a quel  delirio che ci aveva invaso.
                                - Che anche tanto tempo fa, avrei voluto pomiciare con te, ma  non te l’avevo mai detto!!! Anche noi donne abbiamo dei desideri!!- rivelo con voce roca.
                                - Lo so,  bastava dirlo! Che gentleman sarei? Se non aiutassi le signore in difficoltà? Buonanotte Kate.-  mormora ilare   prendendomi la mano.
                                 - Buonanotte, WIll. - rispondo stringendo la sua.
 

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Capitolo 4
*** Casa...dolce.. casa. ***


La mattina dopo, mi sveglio  rilassata e felice, come se fossi stata coccolata tutta la notte. Avevo  fatto un sogno stranissimo: io e Will eravamo ritornati a scuola e avevamo  rivisto tutti i compagni e i professori,  sembrava tutto così  reale! Anche la serata a casa di  Will era stata interessante!!  Non avrei mai avuto il coraggio di baciarlo come avevo fatto nel sogno,  eppure nel mio sogno  Will sembrava ben disposto ad assecondarmi!  Sospiro trasognata immaginando come sarebbe stata la mia vita se….
Sollevo  le coperte decisa, ho bisogno di una doccia e di un caffè doppio! Mi  blocco   stupita quando  sento   qualcosa  muoversi   nel mio letto. Lancio un urlo e balzo in piedi sul cuscino…… solo che…… il mio  "ospite" svegliandosi di soprassalto si comporta  allo stesso modo, quindi mi ritrovo a fissare sgomenta  il mio copriletto tutto raggomitolato che trema leggermente.
                      - Ma chi sei?? Cosa fai nel mio letto?- urlo  cercando con lo sguardo una qualsiasi cosa da usare come arma per attaccare il nemico.
Piano, piano  esce  dal suo bozzolo la testa di  una ragazzina con i capelli arruffati, unghie fluo, braccialetti multicolori ai polsi e l'apparecchio ai denti. No! Un momento….. sto ancora sognando!!….Ma che diavolo mi hanno fatto bere al ristorante?  Soffro di allucinazioni!! La copia di me stessa a diciassette anni  mi scruta con un’espressione preoccupata.
                      - Tu chi sei?? Dov'è Will? Come sono arrivata qui?? - chiede "la marziana"  con una vocina incerta - Ma ci conosciamo? Mi sembra di averti già visto, siamo  parenti??.-
                      - N-non è possibile!-  chiudo  forte gli occhi,  si ….sto sicuramente sognando. Adesso riapro gli occhi e non c'è più nessuno!!  Provo ad aprire un occhio, ma "la marziana"  è ancora lì  e  mi  scruta sospettosa.
                       - Non stai bene?? Mi capisci, quando ti parlo? Dov'è Will?- chiede di nuovo preoccupata.
Will?? Will!!!..... già  dov'era???  Mi guardo  intorno e finalmente trovo  sul comodino il mio cellulare, digito velocemente  il suo numero e  senza staccare gli occhi da quella ragazzina…..mi aggrappo al telefono come ad un ancora di salvezza .,.Will…ti prego rispondi!!  Se questo non è un sogno, come sono  tornata indietro e perché la mia copia adolescente è qui  con me??? AIUTOOOO.
                        - P-Pronto? - le risponde una voce esitante.
                        - Will! Sei tu?? – chiedo agitata,  sento  il respiro di qualcuno, che però, rimane  in  silenzio ad ascoltare.
                        - Stai bene? Dove sei? Devi venire subito a casa mia, devo farti vedere una cosa importante!- lo prego disperata.
       Silenzio. Nessuno risponde e un atroce dubbio mi sconvolge ancora di più, se la mia copia è qui con me. Forse  anche la copia di Will si è “materializzata” a casa sua. Ad un tratto sento un vociare concitato e finalmente Will ….. il “mio” Will mi risponde.
                               - Kate! Sei tu? Ti prego, dimmi che sei tu a 30 anni e che hai sognato di essere ritornata a scuola e che adesso hai la tua copia adolescente accanto …. che ti sta guardando. Dimmi che non sono impazzito e che tu sei a casa tua a Kensington Street.- chiede  disperato.
  Non sono mai stata così felice di sentirlo !    - Sono Kate, ho 30 anni e abito a Kensington Street e ho un'ospite adolescente che mi sta guardando. Sei già in macchina?-  chiedo sardonica.
                               - Grazie a Dio………….. Sto arrivando!- esclama sollevato.
Torno  a fissare  la mia ospite e le vedo  negli occhi uno sguardo spaventato e incredulo,  probabilmente  ascoltando la telefonata, ha   capito a grandi linee, ciò che  è successo. Per qualche inspiegabile motivo… è…. nel suo futuro!

                               - Tu sei Kate? Abbiamo lo  stesso nome, ci assomigliamo e... Non è possibile!-  disse incredula.
                                - Ascolta……so che ti sembrerà pazzesco….. come lo è per me. E….magari sono impazzita davvero, ma  ho fatto un sogno, dove io e il mio amico Will, ritornavamo indietro nel tempo ai tempi della scuola e.....  poi siamo andati a casa di Will…..e.... ci  siamo  addormentati … e poi…..questa mattina…  ho  trovato  te… nel mio letto!... Per dare  una spiegazione  a  ciò che ho davanti agli occhi, presumo e non so come sia potuto accadere, che tu, me adolescente, sei  stata trasportata nel "tuo" futuro…e cioè…nel  “mio” presente…...- concludo  passandomi  una mano sul viso.  Ha  ragione Will, ho  scritto troppi film e adesso sono uscita  fuori di testa!!
La ragazzina, continua  a guardarmi  senza parole e indovino,  da come si aggrappa  alle coperte,  che  è  terrorizzata.
                               -  Non avere paura, non ti voglio far del male e come hai sentito,  Will  sta arrivando e credo che….verrà anche il “tuo” Will….. Ti va di mangiare qualcosa?- le chiedo dolcemente.
Kate  annuisce lentamente  senza staccarmi gli occhi di dosso - Posso chiederti cosa fai nella vita? – mi chiede timidamente.
                                - Sono una sceneggiatrice, scrivo i copioni, che poi diventano dei film.- le spiego sorridendo.
                                   - Wow, davvero?? Grande!! – esclama sorpresa e inizia a parlare ininterrottamente e a pormi  mille domande.
Quando  il campanello  della porta trilla, ci precipitiamo ad aprire e con uno slancio degno di un’atleta olimpica salto addosso a Will, che mi stringe forte a sé.
                                   - Che paura  ho avuto…. pensavo di essere tornato indietro da solo, quando mi sono svegliato  a casa mia questa mattina!! E mi sembrava  di essere impazzito, quando   ho trovato lui nel letto  vicino a me!-  mormora indicando il ragazzino che stringeva Kate “ da giovane”.
Il ragazzo mi  osserva  a bocca aperta poi  si china  a  guardare la sua amica e infine  mi sorride entusiasta.  - Wow,  ma allora è tutto vero? Siamo nel nostro futuro? - chiede euforico.
                                   - Ho cercato di spiegargli  questa mattina, dove si trovava e chi ero, attraverso la porta del bagno, dove si era nascosto e dopo qualche minuto  è uscito dal suo nascondiglio e  ha  detto: Fico!  - borbotta  esasperato Will.
                                   - Ti sei nascosto dentro il bagno?- esclama  ridendo Kate giovane.
                                   - Grazie amico! Adesso mi darà il tormento!- mormora irritato il ragazzino,    rivolgendo a  Will uno sguardo furioso.
                                  - Io propongo un time-out, va bene se facciamo colazione? – esclamo dirigendomi in cucina con gli altri alle calcagna.
Mentre preparo il tea e dei panini,  un  silenzio attonito scende nella stanza mentre ci studiamo a vicenda.  Io e Will ci fissiamo disorientati,  non  riusciamo  a credere a ciò che abbiamo davanti agli occhi  e non abbiamo la più pallida idea di come risolvere questa pazzia.
                                    - Tutto bene? -  chiede Will un po’ imbarazzato dall’esame scrupoloso  a cui lo sottopone   da qualche minuto  la mia copia adolescente.
La ragazzina arrossisce  furiosamente e si copre il viso con le mani - Scusami.- mormora mortificata.
                                   
                                    - E che diventerai, veramente un figo da paura, da grande Will!!- afferma  girandosi a guardare il suo amico, che il quel momento aveva la bocca piena di biscotti al cioccolato.
  Il ragazzino si gira a guardare dubbioso  l'uomo che ha  di fianco - Io sono già un figo da paura! E poi lui è vecchio! – conclude pacato addentando un altro biscotto.
 Will rischia di strozzarsi con il tea  che sta bevendo e mentre sputacchia l’eccesso di liquido sul mio tavolo, io e Kate scoppiamo a ridere  - Senti un po’ moccioso, riesci a stare zitto per  dieci minuti??!!-  lo rimbrotta visibilmente  offeso.

Dopo  colazione decidiamo di portare i  ragazzi in giro per la città e  per tutto il giorno  gironzoliamo come dei veri “turisti”.  Will e Kate  sembrano due bambini in gita, dopo aver ammirato il meraviglioso panorama che si gode dal  London eye , scorrazzano entusiasti  tra le bancarelle e i vari negozietti colorati  nella  Portobello road. Si tengono per mano, ridono e parlano in continuazione spensierati, nonostante la situazione in cui ci troviamo, io e Will li seguiamo silenziosi, sorridendo del loro entusiasmo. Un’infinita nostalgia m’invade, crescendo perderanno  quella meravigliosa  spensieratezza e inevitabilmente quella complicità  che deriva dalle affinità istintive che  li unisce,  si trasformerà  in una consapevole e affettuosa   amicizia levigata da compromessi  e delusioni.   Per finire la gita ci fermiamo davanti alla nostra scuola e poi davanti al teatro Green.
                             - Non è possibile! L’avete lasciato andare in malora!- esclama  indignata Kate “da giovane”.
                             - Purtroppo si, sono state raccolte delle firme per salvarlo dalla rovina ma nessuno ha fatto nulla.- commento pacata.
                              -  Adesso…. è più importante, riportarvi nel  “vostro”  tempo. - interviene Will pensieroso.
Will è convinto che  entrare  dentro quel teatro sia   una buona idea e vista la situazione pazzesca in cui ci troviamo, qualsiasi possibilità anche quella che sembra la più inverosimile è da considerare attentamente. I  ragazzi ci guardano un po’ incerti  – Secondo voi, come facciamo a tornare indietro? Semplicemente entrando in quel teatro?-
                               - Quel teatro è l’unica idea che abbiamo, per il momento. Proveremo ad entrare questa notte e poi si vedrà.-
Ceniamo  in silenzio,  ognuno perso nei propri pensieri e mentre riordino la cucina non mi stupisco  di vedere  Kate raggiungermi da sola, senza una parola le porgo uno strofinaccio.  
                               – So che non volete dirci niente riguardo a  ciò che ci aspetta…… e lo capisco….ma….ho bisogno di sapere….. perché non state insieme tu e Will? – chiede seria.
Aspettavo quella domanda dal momento in cui avevo notato Kate osservare me e Will, ero sicura che sarebbe  arrivata alla giusta conclusione e cioè che  dopo tanti anni   io e Will siamo  ancora e solo amici. Mi giro a guardarla negli occhi e Kate ricambia l’occhiata determinata.
 
– Non ho mai avuto il coraggio di dirgli che lo amavo, l’ho lasciato andare per la sua strada, senza legarlo a me neppure con un bacio.  – mormoro con voce strozzata.
– Lo hai amato tutto questo tempo in silenzio?!! – chiede sorpresa.
– Sai, hai ragione….. non voglio dirti ciò che dovrai  affrontare nel tuo futuro, perché so  che ti impegnerai al massimo per riuscire. Ma una cosa voglio dirtela, non rinunciare mai all’amore per Will….amalo…..amalo sempre, anche quando ti delude. Usa il cuore per guardarlo e vai avanti per la tua strada. Di più non posso dirti.-
Kate annuisce emozionata e con le lacrime agli occhi  mi abbraccia forte.  E’  in quel momento che vedo Will da giovane  appoggiato al  muro della cucina fissarci con uno sguardo insolitamente serio. Abbozzo un sorriso mentre lo vedo accogliere  tra le braccia la sua migliore amica e stringerla a sé  come se volesse proteggerla da qualsiasi cosa.  Razionalmente  spero  che non abbia sentito nulla, ma in fondo al cuore mi auguro il contrario.

 

Era ormai notte fonda quando c’infiliamo cautamente dentro i locali del teatro, accendiamo le torce e  ci dirigiamo cautamente  verso il palco.
                               - Essere o non essere.....questo è il dilemma.......- grida all’improvviso  Will "da giovane" saltando sul palco e gesticolando compito.
                              - Smettila idiota! Mi hai fatto prendere un colpo!- esclama  Kate "da giovane"
L'amico ridendo  le tende  la mano - Vieni, voglio andare a vedere qui sotto, nella buca del suggeritore.-
                              - Non vi allontanate!! Non ho voglia di cercarvi dappertutto, chiaro?!- borbotta  Will mentre cammina irrequieto sul palco.
                             - Tranquillo, siamo qui sotto.-  risponde  il moccioso allegramente mentre  si allontanano  ridendo.
                            -  E adesso, cosa facciamo? – chiedo ansiosa. Non so perché ma sono preoccupata, sento che sta per succedere qualcosa di strano.
                             - Temevo il momento in cui me l'avresti chiesto, non ne ho la più pallida idea! Aspettiamo?-
                             - Visto che dobbiamo aspettare….ehm…… faresti qualcosa per me?  Mi chiedevo….. te la ricordi……Atto II e scena II di Romeo e Giulietta??- chiedo speranzosa  con lo sguardo acceso da un'improvvisa allegria. Will alza gli occhi al cielo.
                             - Daii, ti prego, me la fai sentire? E' da tanto che non ti vedo recitarla!!- giungo  le mani a mo’ di preghiera e tiro fuori anche il labbrottino da cucciolotta.
                             - Se non te la ricordi, ti suggerisco io!!-  dice una voce ovattata  proveniente  da sotto il palco.
                             - Stai zitto pivello! Ho ancora un’ottima memoria, non ho bisogno del tuo aiuto. –
                              -  ……Oh Romeo…Romeo perché sei tu Romeo? Rinnega tuo padre e rifiuta il tuo nome e se non vorrai prestarmi giuramento,  amore mio, io non sarò mai più una Capuleti….. – proclamo a gran voce  sorridendo della sua espressione sorpresa.
                               - ..Ti prendo in parola, chiamami soltanto amore e sarò ribattezzato di nuovo…. D’ora in poi non sarò più Romeo… -
Quante volte l’ho guardato  incantata  recitare questa scena, i suoi occhi si animano mentre ripete quei versi meravigliosi e all’improvviso lo rivedo da ragazzo recitare  con la stessa passione, muoversi per il palco sicuro….perché  mentre recita Will si trasforma in un  Romeo innamorato e appassionato che sfida la sorte pur di stare vicino alla sua Giulietta.   Davanti ai miei occhi  il passato si fonde con il presente  e  la sua voce modulata m’accarezza  e dissolve l’angoscia che mi preme sul petto…… ti amerò per sempre…. anche quando mi farai soffrire….. non rinuncerò mai al mio amore per te…mai.
Lentamente scende dal palco e mi raggiunge aprendo le braccia in un muto invito che colgo subito stringendomi a lui con un sospiro, il suo cuore batte forte come il mio. Forse ha ragione Will questo teatro è un luogo magico, un posto dove ritrovare le  emozioni sopite e i ricordi dolci-amari  relegati  in quell’angolo segreto del cuore dove riposano i rimpianti.
- Piangi ancora…dopo tutto questo tempo? – chiede intenerito.
- Il tuo Romeo… mi commuove…sempre… - ammetto sorridendo.
                    - Cerchiamo i ragazzi e andiamo via? Non ho voglia di dormire di nuovo qui! – dice dopo aver  chiamato  a voce alta i ragazzi.
Will e Kate non rispondono. Accompagnati da un senso d’angoscia,  li  cerchiamo  dappertutto ma sembrano svaniti nel nulla.   Guardo  Will disorientata,  so  che stiamo pensando la stessa cosa.
                           - Credi che siano "tornati indietro"? -  chiedo ansiosa. Un senso di perdita e di rimpianto m’invadono prepotenti.
                          - Perché sei triste adesso? Dovresti essere contenta, sono tornati dove dovevano essere. –

Mi tormenta la consapevolezza  che Kate seguirà il suo e il mio destino,  rinunciando  a vivere l’amore per il suo migliore amico.  Mi  rendo conto che, nonostante avessi un lavoro che mi  piaceva, amici e colleghi che mi  volevano bene, la mia vita era  vuota senza un compagno accanto, avevo fatto delle scelte, inconsapevole di ciò a cui stavo rinunciando.
Mi  volto  a  guardare Will mentre guida, la linea decisa della mascella, il naso affilato e quelle labbra che si aprivano spesso in un sorriso, i suoi occhi trasparenti....valeva la pena correre il rischio di non vederlo più?  Se volevo  amarlo pienamente dovevo…. dichiararmi e ..correre il rischio  di  essere respinta.  Quando arriviamo davanti a casa mia, Will scende dalla macchina e mi segue assorto.  Entriamo  in silenzio ognuno assorto nei propri pensieri ma quando accendo la luce i nostri sguardi s’incatenano.

Non ricordo in che momento ho deciso  di stringerla   tra le braccia ma  sentire  il suo   corpo   aderire al mio istintivamente mi schiarisce le idee sull’attrazione  fisica che ci unisce, una potente magia repressa  per troppo tempo.  Con una lentezza esasperante ci spogliamo reciprocamente e  un gemito estasiato le sfugge  dalla bocca quando le sfioro il seno con le labbra. Una sensuale frenesia mi domina, ho bisogno di sentirla contro di me, non riesco a pensare con chiarezza alle  ripercussioni che  scatenerà questo amplesso sul nostro attuale rapporto,    voglio solo amarla intensamente come, mi rendo conto solo adesso, ho sempre desiderato. 
  All'improvviso si allontana da me ansimando  - S-scusami io...non so cosa mi è preso....- mormora  con voce malferma.


L'uomo che  ho  davanti, con la camicia aperta sul petto, i capelli spettinati dalle mie carezze e le labbra leggermente aperte per riprendere fiato,  mi  guarda stupito, come se mi  vedesse per la prima volta.
                           - Kate...vieni qui....ti prego.-  sussurra  tendendo la mano verso di me.
                           - Dobbiamo parlare Will… con te vicino non riesco a ragionare e.....-
                           - Kate …tra noi sta cambiando qualcosa e voglio scoprire cos’è!-
                           - No Will, aspetta. Ho bisogno di  dirti che… ti ho  confessato di essere innamorata….di un uomo che non potevo avere e quando al ristorante hai visto Jeremy  ti ho lasciato credere che fosse lui quell’uomo, ma…. io e Jeremy siamo solo amici….ti ho chiesto di aiutarmi nel mio patetico piano solo perché….. volevo provare a conquistarti……perché ti amo…- il panico  m’impedisce di continuare.
                          - Mi ami? Da sempre?  Perché lo so….. solo adesso? – mi  guarda sconvolto e incredulo.
                         - Quando eravamo ragazzi…io non ho avuto il coraggio di dirtelo…. per te ero solo la tua migliore  amica e…..poi….le nostre strade si sono divise…per un po’ e……- smetto di parlare notando la sua espressione contrariata.
                          - E così ti sei arrogata il diritto di decidere per me! Hai continuato a tacere per tutti questi anni!  Cosa ti faceva pensare che io non sarei stato felice di stare con te?-  sibila  seccato.
                        - Ma….io….ecco….non ero….-   balbetto  incerta,  non  mi aspettavo una reazione del genere da parte sue e non riesco ad impedire che una piccola fiammella di speranza mi riscaldi il cuore.
                       - Ed io che credevo di conoscerti! Sei la persona che mi è più vicina e mi hai mentito tutto questo tempo! Mi hai tenuto nascosto un sentimento così forte da resistere tutti questi anni!! Sarei stato io a darti il primo bacio… e ….. avresti passato con me il tuo primo appuntamento…e….sarei stato io il tuo primo uomo! Maledizione Kate!! Quanto tempo e quante cose volevi ancora perdere della nostra vita???!!-  chiede urlando.
 Indietreggio  di qualche passo tremando  – Io sono sempre stata come un’amica per te, l’ amica  che ti ascolta  quando hai bisogno di conforto, che ti accoglie  dopo i tuoi viaggi, che ti prende le medicine quando te ne dimentichi, che ti accompagna  alle partite….ma nulla di più…Mi sono negata la possibilità di amarti e ti ho lasciato libero di andare e trovare la tua strada….-
- Il problema è che hai deciso di  negare qualcosa anche a me! - Will si passa una mano tra i capelli esasperato.
- Da ragazzo  ti volevo bene come ad una sorella,  ma quando arrivò il momento di partire, non riuscii a salutarti, perché sapevo che mi sarei ridotto a pregarti di venire con me….perché …..- s’interrompe per darmi il tempo di assimilare bene le sue parole.
- Tu mi volevi con te?- chiedo  con le lacrime agli occhi.
- E se ti amassi, Kate? Sai cosa cambierebbe nella tua vita con me accanto?-  mi chiede  guardandomi  dolcemente.                                             
 Nulla poteva restituirci  ciò che avevamo perso e tra un bacio e l’altro le sussurro  quelle parole che non le ho mai  detto.  La sua pelle brucia  contro la  mia e quando la sento  nuda sotto di me, cerco  i suoi occhi che mi aspettano dolcemente illuminati da una forte emozione. Mi chino  a baciarla lentamente mentre  Kate m'accoglie   e mi tiene stretto tra le sue braccia…. in quel momento ringrazio il cielo di aver dato la forza a Kate di non rinunciare ad amarmi.

 

Dopo aver digitato l'ultima parola Kate, rimane un attimo a studiare le ultime righe che aveva scritto... forse dovevano fare sesso un po’ più in là… rimugina pensierosa.  Era tutto il pomeriggio che scriveva e anche se era solo abbozzata, la storia per la sua nuova sceneggiatura le piaceva. Salvò il capitolo nella memoria del portatile e si stiracchiò pigramente. Non  le rimaneva che decidere se optare per un finale in sospeso e quindi lasciare che lo  spettatore scegliesse da sé  la conclusione che più gli piaceva, oppure continuare e mostrargli anche la fine della storia di Will e Kate.

CONTINUA?
 

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Capitolo 5
*** Ritorno al passato. ***



Avremmo dovuto studiare.... dovevamo affrontare una verifica difficile di una materia difficile, di   un professore difficile e visto che eravamo quasi alla fine dell’anno se fosse andata male sarebbe stato difficile anche recuperare la media. Ma nella vita di ogni adolescente ci sono altre difficili decisioni da prendere…. Decisioni che ti cambiano la vita da cui non c’è un ritorno.

Avevo deciso di fare sesso,  per la prima volta in vita mia guardavo con curiosità verso  questo meraviglioso mondo descritto da mille parole  che  mai veramente hanno colto qual è la magia di cui è avvolto…… si lo so, potevo scriverla meglio… non fa neanche rima! Dicevo…prima di dedicarmi a fantastiche acrobazie che sfidano le leggi della gravità e della natura stessa….. dovevo  superare un ……insignificante…minuscolo...ostacolo pratico….. sono ancora vergine e quindi devo trovare un compagno adeguato che mi aiuti a risolvere questo piccolo “problema”.

Dopo lunghe elucubrazioni faticose e ponderate tutte le  possibilità  ho ristretto la “rosa” dei prescelti a tre nomi. Con il mio “consulente” stavamo vagliando la scelta migliore. Oggi i miei non ci sono tutto il giorno e dopo la scuola Will si è mosso a pietà ed  ha accettato di aiutarmi a scegliere il ragazzo “giusto”.  In realtà  non ne può più di subire i miei sproloqui su questo tema delicato per me e di facile risoluzione per lui, ma si sa  i ragazzi hanno una percezione  diversa della questione.


 L’unica preoccupazione che hanno è  quella di ricordarsi il preservativo, anzi, la prima è quella di trovare una ragazza che ci sta, poi viene il preservativo, poi il resoconto  dell’azione da propinare agli amici con l’aggiunta di esagerate descrizioni di prestazioni da guinness dei primati che neanche un trentenne si sognerebbe mai di realizzare e dulcis in fundo…forse… si ricordano che una ragazza ha bisogno di attenzioni e dolcezza in quei momenti…. E poi …  di raggiungere la tanto agognata meta…. L’orgasmo. Una parola che racchiude un immenso universo di fattori fisici e psichici strettamente concatenati tra loro  impossibile da descrivere.


Osservo Will mollemente appoggiato al mio cuscino mentre fa incetta di snack  e  muove la testa al ritmo di quel terribile frastuono che i Guns N’ Roses spacciano come musica. La sua prima volta non è stata traumatica … anzi… dopo il primo momento d’impaccio…la natura ha fatto il suo corso e il sorriso soddisfatto che esibisce ogni volta che ci pensa ne è una prova.

- Che ne dici di Rob? E’ simpatico! – mi chiede all’improvviso.

Robert Curly era un’idiota borioso figlio di papà che si era incaponito a diventare un attore quando non aveva talento neanche per vendere i biglietti al botteghino! – Scherzi? Puzza! – esclamo perentoria.

- Beh…… gli puoi sempre far capire che fai uso…. dell’aromaterapia… e che pretendi che “tutto”  sia … ehm…. profumato?- scoppia ridere divertito dalla sua battuta.

- Quello è così scemo che alla fine si mette in testa che mi faccio di canne!! E smettila!! E di Edward, che ne dici? -  gli chiedo rubandogli una patatina.

- Ehi!! Kate te l’ho già detto, Edward ha qualcosa che non va! E’ strano! Secondo me è malato! L’hai visto com’è pallido? No,  con uno così va a finire che ti addormenti! – risponde convinto.

- Dici così perché ce l’hai su con  lui  da quando ti  portato via la parte di Otello! Ammettilo è stato più bravo di te alle prove! E poi è bellissimo con quella sua aria sublime.. eterea… delicata.. -  uno che non è alla mia portata in poche parole,  lo ammetto e lo cancello dalla lista con un sospiro di rassegnazione.

- Io ti consiglierei Matt! –

Matthew Mcfee molto carino,  dolci occhioni blu e capelli corvini…innamorato e legatissimo ad una sua compagna di corso, ma non disdegna, all’occorrenza,  qualche “distrazione”.

- Coma mai … me lo consigli? ….  lo  hai conosciuto “personalmente”? – ridacchio malevola.

- Che faccio…. devo ridere??! Ho sentito una ragazza descriverlo come molto “attento e delicato”.. non so cosa significhi per voi, ma sembrava soddisfatta. –

- Tu non sai dove sta di casa la delicatezza d’animo ….. sei solo un….un……!! – per essere una futura sceneggiatrice mi stupisco di non trovare un aggettivo che esprima l’ aridità di spirito della maggior parte dei ragazzi.

- Sono….uno che adesso se ne va a casa sua e ti lascia da sola a patire.. perché ti crei  delle paranoie  enormi e inutili… per affrontare una cosa naturale come il sesso…. Non devi affrontare una disgrazia come la fame nel mondo! Devi permettere ad un esponente del sesso maschile di toccarti! – esclama irritato.

-  La fai facile tu! Secondo te,  io mi faccio mettere le mani addosso dal primo venuto ? No! Immaginati la scena, arriva una ragazza qualsiasi e senza tanti complimenti inizia a strusciarti su di te e a spogliarti…. Cosa faresti? –

- Ehm….. mi godrei lo…spettacolo? – risponde ridendo come un matto.

- Sei proprio un idiota! Visto che la fai tanto facile, raccontami ciò che hai fatto tu…. quella sera… per tranquillizzarla… e farla sciogliere tra le tue braccia… e…. – osservo perplessa lo strano rossore che gli colora il collo.

- Ah….ecco, non era lei… la verginella! Quindi è stata lei ad insegnarti….a …..mostrarti….. Accidenti parla! – sbotto esasperata.

- Calmati Kate! Non posso raccontarti per filo e per segno cosa abbiamo fatto…. Eh va bene … alzati in piedi,  vieni davanti a me. Chiudi gli occhi e immagina di essere con…Matt… per esempio, siete in camera sua e ti sta  baciando dolcemente  per tranquillizzarti e nel frattempo ti accarezzerà i capelli…..- mentre parla a bassa voce Will si avvicina a me e con un lento movimento mi accarezza la schiena, siamo praticamente abbracciati e dondoliamo sul posto come se stessimo ballando.

- Mentre ti accarezza tenterà di infilare le mani sotto la tua maglietta….. permettiglielo e fai la stessa cosa anche tu, fare l’amore è un dare e ricevere, quindi  cerca il contatto con la sua pelle….. quando ti tocca sospira profondamente,  fargli capire che ti piace…che fa…. – continua a spiegare esaltato dall’argomento.

Questa del sesso sta diventando una cosa complicata!  Dunque, devo trovare il modo di…accarezzarlo, farmi accarezzare e nel frattempo sospirare estasiata per  rinvigorire e soddisfare il suo orgoglio maschile e… poi dovrò anche ricordarmi di mettere il completino intimo sexy, che è scomodissimo perché il pizzo mi punge la pelle intorno al seno! Ma ad ogni buon conto,  seguo il suo suggerimento e una mano sale tra i suoi capelli e  l’altra accarezza la pelle sensibile  appena sopra i  suoi reni, lo sento irrigidirsi forse non si aspettava che lo toccassi. Non avrei dovuto cedere alla tentazione di approfittare della sua  “ dimostrazione” per riuscire a mettergli le mani addosso.

Sono una vigliacca da manuale… Will non ha idea che lo desidero da impazzire e….. che … lo amo. Preferisco averlo come amico che non averlo per nulla,  se gli  confessassi  che sono innamorata di lui, la nostra amicizia potrebbe non sopravvivere allo shock! Non sono esattamente il tipo di ragazza che di solito frequenta e non potrei sopportare di essere respinta e di rovinare il nostro rapporto attuale......ahimè sono la sua migliore amica!
 In realtà io sono più fortunata delle ragazze che gli corrono dietro, loro… una volta ogni tanto si divertono con lui, mentre Will…viene da me  quando è giù di morale,  è davanti a me che recita, quando studia per una  parte, perché sa che lo ascolto e le mie osservazioni sono sincere ed obbiettive ed è con me che va alle partite di rugby.…loro avranno anche i suoi baci….. ma io gli sfioro l’anima!

- Adesso… cosa devo fare?.... – gli chiedo con voce roca.
- E-ecco… a-adesso… potresti…. Lasciarti cadere sul letto con lui…per  continuare ad accarezzarvi…e poi…. La natura farà il suo corso… sai?.... - mormora deglutendo con difficoltà.

Il suo  respiro è un po’ pesante  ed io  dischiudo le labbra per rallentare il mio, non oso guardarlo ma continuo a seguire le sue indicazioni. Siamo uno di fronte all’altro vicinissimi, Will non mi accarezza più,  mi sta studiando, ne sono sicura, sta cercando di capire perché un leggero tremito mi scuote e la mia pelle è di venti gradi più calda della sua. Devo raccogliere tutta la forza di volontà che posseggo per socchiudere gli occhi e incontrare il suo sguardo chiaro che adesso mi fissa cauto e un po’  turbato.

  Dammi la forza ti prego….. rivolgo  veloce una preghiera  al cielo, mentre adagio alzo il viso verso il suo e osservo trasognata   le sue labbra  che sono il mio incubo e  il mio diletto avvicinarsi alle mie incerte……mi bacia lievemente… è solo una carezza ma a me basta.   Con un gemito colmo di un desiderio represso socchiudo la bocca e lo sfioro con la lingua,  non ho mai preso l’iniziativa con nessuno altro ma non riesco a fermarmi, le sue labbra sono morbide e dolci contro  le mie,  ma è   solo dopo un lungo momento che  Will  risponde al mio bacio, mi stringe a sé con forza  e  iniziamo a muoverci in una perfetta armoniosa sintonia. Aveva ragione….la natura mi viene in aiuto e istintivamente so come e dove accarezzarlo …e…scopro un uomo…appassionato  nel mio amico che mi sconvolge, l’intenso  desiderio  che mi scuote,  nasce dal cuore   e per una frazione di secondo mi fermo a pensare e mi chiedo  se è così anche per lui,  ma i suoi  baci mi fanno  perdere la ragione e decido di concedermi  di “sentire”  solo con il corpo e di zittire per una volta la mente.
Ti amo… penso intensamente…. aiutandolo a togliersi la t-shirt  mentre lui aiuta me ….e  Ti amo…mentre sfiora con le labbra  la mia pelle portandomi così  a sfiorare le stelle….e... Ti amo… grido dentro di me… quando diventiamo una cosa sola. Il  sottile doloretto che sopporto in silenzio irrigidendomi per un attimo, viene subito placato  dalle sue carezze e con piccoli  teneri baci  sembra chiedermi perdono.  Io sono in lui e lui è dentro di me questo è l’unica cosa a cui riesco a pensare… siamo….. finalmente  noi insieme.

 

 

Sono felice di aver rischiato,  di averlo amato con tutta me stessa  anche se in  un’età in cui le sfumature di un rapporto vero tra  un uomo e una  donna,  ancora,  non sono  comprensibili.  L’uomo con cui fai l’amore per la prima volta non lo dimenticherai mai,  il suo ricordo lo serberai per sempre nel tuo cuore, anche quando  il destino separa le vostre strade. 

 

Ho rivisto Will dopo alcuni anni,  nell’ufficio del regista con cui collaboravo.  Aveva lavorato all’estero e successivamente in patria mietendo un successo dietro l’altro, le sue interpretazioni guadagnavano  quasi sempre delle critiche positive ed era stato scritturato come protagonista maschile del film di cui io curavo la sceneggiatura.  Inevitabilmente, incrociando il suo sguardo,   avevo ripensato all’ultima volta che l’avevo visto. 
Eravamo   all’aeroporto, stava partendo per raggiungere un ex compagno di corso che gli aveva procurato dei provini presso un’importante casa cinematografica americana, era stata una decisione sofferta da entrambi, non volevamo separarci,  ma era giunto il momento di  seguire ognuno la propria strada. Di comune accordo avevamo deciso di non tenerci in contatto, se il nostro destino era quello di amarci…. ci saremmo rivisti. Mi aveva baciata a lungo ed eravamo rimasti abbracciati fino a che non avevano annunciato il suo volo.

Dopo aver terminato la riunione con il regista, eravamo  usciti insieme da quell’ufficio e mentre scendevamo le scale in silenzio Will si era fermato all’improvviso e mi aveva preso una mano ed io avevo incrociato le dita con le sue sorridendo. Non ci siamo più lasciati.
 In una piccola chiesetta fuori Londra,  abbiamo pronunciato i voti del sacro vincolo del matrimonio, attorno a noi c’erano  solo le nostre famiglie e pochi amici fidati.  Naturalmente il resto del mondo non è a conoscenza che Will è mio marito, ma questo  non è importante.  L’unica cosa importante siamo “NOI INSIEME”.

 

 
                                                                              THE END.

 


Vi ringrazio di avermi seguita fin qui e ringrazio chi mi ha regalato  un parere sulla mia storia. Grazie. KIKKA.

 

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