DAMN IT CORA! (Adventures with Cora Mills)

di Black Apple
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Problemi con il cucciolo Cora ***
Capitolo 2: *** Cap.9 - Abbiamo Legato - ***
Capitolo 3: *** Cap.10 - Il trampolino e l'armata - ***
Capitolo 4: *** Cap.11 - I brownies e la nave che non salperà ***
Capitolo 5: *** Cap.11 - Scherzi vari e il Super Bowl - ***



Capitolo 1
*** Problemi con il cucciolo Cora ***


Salve a tutti :)
Era un bel po' di tempo che avevo promesso che avrei continuato questa storia, ma tra una cosa e l'altra mi sono assolutamente dimenticata. Anche perchè da qui in poi tradurre è difficilissimo :D Spero che vi piaccia :)
I precedenti sette capitoli li trovate al link( offerto gentilmente dalla mia cara collega syriana94 )
 
 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1651048&i=1   Mentre l'originale la trovate qui : https://www.fanfiction.net/s/8933089/1/Adventures-With-Cora-Mills
Cercherò di fare il possibile per prendermi avanti con i capitoli, questa l'ho tradotta adesso e riletta una volta,se vedete qualche errore fatemelo presente, e se avete vari consigli vi incito a farmelo presente nelle recensioni :)
Buona lettura



Cap. 8  -PROBLEMI CON IL CUCCIOLO CORA-
 




Cora si sedette, irritata oltre ogni limite, mentre i suoi occhi seguirono Snow correre avanti e indietro per l’appartamento. La gioia della donna era frustrante.
Sto qui seduta intrappolata nel corpo di cucciolo, dimenticata da Dio, e anche se sono sempre io, tutto ciò che questa donna sa fare è impazzire per quanto morbida e carina io sia!
Cora emise un piccolo sbuffo, facendo si che Snow smettesse di fare ciò che stava facendo, avvicinandosi al cucciolo.
“ Hai una palla di pelo? “ Chiese Snow con la vocina.
Quelli sono i gatti, idiota!
Rilasciò un piccolo ringhio e girò le spalle a Snow. Per adesso James non era ancora consapevole dei recenti avvenimenti.
La porta dell’appartamento si aprì e rivelò James, con un sorriso in faccia, che andò subito ad abbracciare e baciare la moglie.
“ Abbiamo un ospite. “ Disse Snow con una risatina, spostando lo sguardo su Cora.
“ Un cucciolo? “ Chiese James, sorridendo. “ Hey, piccolino. “ James si accucciò provando ad accarezzare Cora, fermandosi quando questa gli ringhio contro.
“ Veramente è Cora. “ Aggiunse Snow, guardando James sgranare gli occhi.
“ Cora? “ Chiese James, sorpreso, tirando su il cucciolo e portandoselo al livello degli occhi.
Mettimi giù o ti faccio la pipi addosso!
Cora tento si tirare un occhiataccia a James, sembrando invece ancora più carina, capì, considerato il fatto che James rise e la rimise a terra.
“ Beh, è più tollerabile da cucciolo. “ Disse James con un ghigno.
TOLLERABILE? BRUTTO IMBECILLE!
Cora zampettò lungo il pavimento verso la poltrona, pensando di essere abbastanza grande per salirci sopra... ma non lo era. Si alzò sulle sue piccole zampe, tremanti, cercando di raggiungere il sedile, cadendo infine indietro con un guaito.
DANNAZIONE!
“ Cora, sei troppo piccola per quella. Qui, usa la cuccia che ti ho preso. “ Disse Snow con un sorriso, spostando il lettino in mezzo al soggiorno.
Cora esaminò il letto, camminandoci attorno ed infine salendoci sopra.
E’ morbido...
Cora abbaiò felice e si distese sul letto, guardando sempre James e Snow.
Una nuvola di fumo apparve d’un tratto, dissipandosi, rivelò Emma e Regina.
“ Abbiamo pensato di fare un salto per controllare mia madre. “ Disse Regina con un ghigno, le sue mani e quelle di Emma unite.
Emma guardò verso Cora con una smorfia soddisfatta.
“ Ti abbiamo portato un collare. “ Disse Emma, mente Regina estraeva dalla borsa un piccolo collare viola.
“ Ci abbiamo persino messo un ciondolo. “ Disse Regina camminando verso sua madre, sedendosi sul pavimento e tenendo il collare per mostrarglielo.
Il collare aveva un ciondolo a forma di cuore con il suo nome inciso nell’argento.
Un cuore... ma che carine.
Cora tossì, che in realtà doveva essere uno sbuffo.
“ Palla di pelo? “ Chiese Emma.
ANIMALE SBAGLIATO!
Cora sospirò, ma tirò fuori il collo per permettere a Regina di metterle il collare. Una volta fatto, Regina le diede una pacca sulla testa.
“ Beh Snow, goditi questi giorni con mia madre. Dovrebbe essere divertente. “ Disse Regina con sorriso soddisfatto.
“ Oh e, papa, ti dispiace prendere il mio posto alla stazione per un paio di giorni? “ Emma chiese a suo padre.
“ Certo Emma, perché? “
“ Regina ed io abbiamo alcuni festeggiamenti a cui dobbiamo partecipare. “ Disse Emma con un sorrisetto, prima che si dileguassero in una nuvola di fumo, lasciando la stanza.
James scrollò le spalle in risposta, prima di dirigersi verso la stazione, lasciando Cora e Snow da sole.
“ Cora, devo fare un salto al supermercato, per favore, fai la brava. “ Disse Snow al cucciolo, sorridendo quando lei le diede un piccolo abbaio in risposta.
Snow prese la borsa e lasciò l’appartamento, lasciando Cora da sola.
Ora ti mostro cosa succede a tenermi intrappolata in questa forma. Divertiamoci.
Cora pensò, alzandosi e correndo per la casa, diretta alla camera di Snow e James.
Emise un piccolo gridolino, mentre soddisfatta faceva pipì in mezzo alla stanza.
HAHA!
Pensò Cora, soddisfatta del suo lavoro, prima di ritornare in soggiorno. Individuò un paio di scarpe vicino alla porta, e felicemente corse verso di loro.
ADESSO VI FACCIO VEDERE!
Cora prese una scarpa in bocca e cominciò a scuotere la testa avanti e indietro, infilando i denti nel tessuto, strappandolo.
Abbaiò cambiando scarpa, strappandola sempre con la stessa enfasi. Nel bel mezzo del suo divertimento, non sentì la porta aprirsi.
“ CORA MILLS” Sbraitò Snow con gli occhi sgranati, facendo fermare il cucciolo.
Cora guardò Snow, facendo cadere di colpo la scarpa sul pavimento.
“ Sei in serissimi guai, signorina! “ Le gridò contro Cora, prendendo una bottiglietta spray dalla mensola.
Acqua? Seriamente?
Snow si accucciò e le spruzzo l’acqua addosso, facendola sussultare.
CAZZO E’ FREDDA! BASTA! BASTA! SMETTILA!
Cora si dimenò avanti e indietro, mentre Snow continuava a spruzzarle l’acqua addosso. Dopo pochi secondi si fermò.
Avrò la mia vendetta. Pensò una Cora molto bagnata.
 

GIORNO 2
Snow decise di portare Cora con se durante le sue commissioni, non fidandosi abbastanza di lei da lasciarla di nuovo da sola nell’appartamento. Dove sicuramente avrebbe di nuovo fatto pipì dappertutto.
Il collare di Cora era attaccato ad un guinzaglio coordinato, tenuto fermamente in mano da Snow mentre camminavano lungo Main Street. Più di una persona si fermò per accarezzarla, cosa che accettò molto controvoglia.
Si stavano dirigendo da Granny’s, ovviamente Snow voleva far bella mostra di lei.
Che palle di Chimera.
Pensò Snow,  mentre si sforzava di tenere il passo con Snow. Le sue gambette non si muovevano poi tanto velocemente.
Finalmente raggiunsero la loro destinazione.
Cora guardò amareggiata le scale.
“ Ce la puoi fare Cora. “ La incoraggiò Snow, guardando in basso.
Cora alzò la testa guardando sospettosa Snow, prima di saltare incerta sul primo gradino, poi sul secondo, poi al terzo, infine al quarto.
Abbaiò felice quando riuscì a raggiungere l’ultimo gradino, facendo ridere Snow mentre apriva la porta del locale.
“ Ciao a tutti!  “ Disse Snow tutta contenta, portando dentro Cora.
“ OH MIO DIO, E’ CORA QUELLA? “ Quasi urlò Ruby, correndo verso di loro e sollevando Cora da terra.
“ Ma guarda quanto sei carina! E guarda quel collare! “ Disse Ruby tutta esaltata, facendo sbuffare Cora. Ruby le diede un bacio tutta felice sul musetto.
NON DIRMI CHE MI HAI APPENA BACIATO!
Cora fu distratta da qualcosa dietro di lei. Guardò verso il basso e vide la sua stessa coda, scodinzolare felice tra le sue gambe.
MA CHE DIAVOLO?? A ME NON PIACE ESSERE COCCOLATA!
“ Owww guarda! E’ felice! Ti piace essere sbaciucchiata? “ Chiese Ruby con un assurda vocina, tutta sorridente. Poi sbaciucchiò tutta la faccina di Cora.
SMETTILA IN QUESTO ISTANTE! O TI FACCIO PIPI’ ADDOSSO!
Pensò Cora arrabbiatissima, sempre incapace di fermare la sua coda impazzita.
Fare pipì era la sua unica arma... ma sfortunatamente non le scappava adesso.
Dannazione.
Ruby smise, stava per parlare quando Granny la interruppe.
“ Scusa Snow, ma niente animali nella locanda. “ Disse Granny rigidamente.
“ Ma è Cora! “ Replicò Snow.
“ Appunto. “ Rispose Granny con un ghigno, facendo l’occhiolino a Cora.
Cora abbaiò in protesta.
“ Scusa Cora. “ Disse Snow ridacchiando.
“ Viene Cora, ti lego fuori. “ Disse Snow mentre Ruby la riappoggiava a terra, dirigendola poi verso la porta.  Le scale. Scendere sarebbe stato più difficile.
Cora le osservò guardinga, prima di provare a saltellare giù per le scale. Riuscì abbastanza in fretta, ma si dimenticò che l’ultimo gradino era più alto degli altri, così scivolò e cadde dritta di faccia.
E CHE CAZZO!
Poi si girò sulla schiena, guaendo.
MA DAI NON E’ POSSIBILE!
Snow rise guardando Cora rotolarsi invana sulla schiena, nel bel mezzo del marciapiede.
DANNATA DONNA, AIUTAMI AD ALZARMI!
Snow si inginocchiò e aiutò Cora a girarsi su di un lato, per poi legare il guinzaglio alla ringhiera delle scale.
“ Ci starò solo un pochino, va bene? “ Le disse Snow sorridendo, prima di dirigersi di nuovo verso la locanda.
Che cazzata.
Brontolò Cora fra se e se, prima di adocchiare il guinzaglio. Un idea prese spazio nella sua mente, iniziando poi a tirarlo piano con i denti nel tentativo di liberarsi.
“ Bisogno di aiuto? “
Cora si girò di scatto incontrando zampe bianche e nere. I suoi occhi viaggiarono verso l’alto, incontrando quelli di Pongo.
Veramente si, voglio liberarmi. “ Rispose Cora.
Nessun problema. Muovi la testa di lato. “ La istruì Pongo.
Eseguì, e si infastidì quanto la bocca di Pongo le si avvicinò alla faccia per mordere il gancio del collare. Infine il dalmata si spostò, liberandola.
Grazie Pongo. “ Cora guaì felice.
“  Quando vuoi Cora. Di a Regina che la saluto! “ Disse Pongo prima di dirigersi verso la strada, tornando da Archie.
Cora scattò come un lampo, correndo più veloce che potè con quelle gambette, diretta verso la villa.
“ Oh Dio, Emma. “ Regina esalò un lungo respiro, riprendendosi dall’orgasmo. La bionda scivolò lungo il corpo di Regina, fermandosi all’altezza del suo naso.
“ Il sesso da fidanzate è sexy. “ Disse Emma provocante prima di catturare le labbra di Regina tra le sue.
“ Mmmmm. Sono d’accordo. Molto d’accordo. “ Farfugliò Regina contro la sua bocca, velocemente scambiandosi di posto, in modo da poter ripagare il favore.
“ Mmmmm piccola aspetta. “ Disse Emma ad un tratto, fermando il movimento di Regina.
“ Cosa c’è? “
“ Lo senti? “ Le chiese Emma.
“ Sentire co- “ . Regina lo sentì.
Un sofferto ululato proveniva da fuori la casa.
Regina si alzò dal letto, prendendosi la vestaglia nel mentre e indossandola prima di aprire la finestra.
C’era Cora seduta, nel bel mezzo del marciapiede, con la testa piegata all’indietro nell’ululato più dolce mai visto.
“ Madre? “ Chiamò Regina, spostandosi di lato, permettendo così ad Emma di affacciarsi.
“ Ma che diavolo?! “ Urlò Emma frustrata.
Cora fece di nuovo un lungo ululato, suonando sempre più triste.
“ Dannazione, è adorabile. “ Regina disse a denti stretti guardando in basso verso sua madre.
“ Sta interrompendo il nostro sesso tra fidanzate. “ Disse Emma con voce acuta.
NON ME NE FREGA UN CAZZO DEL VOSTRO SESSO!
Cora pensò arrabbiata. Voleva ritornare quella di prima.
Fece un lungo ululato di nuovo.
“ Madre, torna indietro da Snow! Subito! “ Le disse ad alta voce Regina.
Cora ululò di nuovo.
“ Non se ne andrà. “ Disse Emma con astio.
“ Se vado ad aprire la porta correrà dentro a nascondersi. “ Rispose Regina, sapendo già cosa avrebbe fatto sua madre.
Un altro ululato.
“ Madre torna da Snow all’istante o ti metto le pulci! “ Regina disse fermamente.
Cora smise di ululare.
“ Questo sembra averla spaventata. “ Disse Emma compiaciuta.
Stronze. Pensò Cora, prima di accucciarsi per terra, guardando verso la loro finestra.
“ Cosa sta facendo? “ Chiese Emma perplessa.
“ MADRE NON OSARE! “ Le urlò Regina.
Cora si spostò dal nuovo regalino che aveva lasciato loro.
Anche se Emma era arrabbiata all’inizio, potè vedere che cercava di trattenere una risata, ma Regina...
“ DANNAZIONE MADRE L’ERBA E’ PRPRIO LI! “
Divertitevi a pulire stronzette!
Pensò contenta prima di correre di nuovo per la strada.
 

GIORNO 3
Si scoprì che Snow non fu molto contenta della sua piccola fuga, così tanto che pensò di rinchiudere Cora dentro casa.
Così non avrebbe funzionato. Era già stanca di stare rinchiusa in quell’appartamento.
Così ululò.
Snow la ignorò per una buona mezzora.
Così ululò più forte.
Infine Snow cedette, e la lascio girovagare un po’ in giardino. Trovò un po’ di svago nella caccia agli uccelli, con disprezzo di Snow.
James era tornato e stava parlando con Snow della sua giornata, dando a Cora tutto il tempo per divertirsi.
Focalizzò lo sguardo su uno scoiattolo inconsapevole. Si abbassò e lentamente cominciò a dirigersi verso la sua preda, posizionandosi alle spalle dell’animale, impedendogli di vederla.
Una volta arrivata a portata, saltò, atterrando sopra lo scoiattolo e catturandolo con la bocca. Diede un paio di scossoni con la testa, effettivamente stordendolo.
Soddisfatta della sua preda, tornò velocemente da Snow e James e si sedette ai loro piedi.
Guardarono entrambi verso il basso.
“ Cora... cos’hai in bocca? “ Chiese con gli occhi spalancati.
Lasciò cadere lo scoiattolo.
“ OH MIO DIO CORA MILLS, DIMMI CHE NON HAI APPENA UCCISO UNO SCOIATTOLO! “ Snow disse in preda al panico, guardando il cucciolo.
Cora abbaiò felice, scodinzolando.
“ CORA QUESTO NON VA BENE! AVEVA UNA FAMIGLIA CORA! UNA FAMIGLIA! “
Anche io stronza, eppure sono qui, bloccata nel corpo di un cucciolo. Grazie alla “suddetta famiglia”.
“ Snow, va tutto bene. E’ solo uno scoiattolo. “ James tentò di tranquillizzarla, facendo si che Snow si girasse di scatto verso di lui, con un balzo, guardandolo con occhi sgranati.
“ Solo uno scoiattolo, James? SOLO UNO SCOIATTOLO? “  Urlò Snow.
Cora sentì la sua coda orgogliosamente accelerare.
“ QUELLO SCOIATTOLO AVEVA UNA FAMIGLIA JAMES! “
Cora guardò verso il basso, guardando lo scoiattolo che intanto si stava svegliando.
I suoi piccoli occhietti guardarono Cora con orrore, congelandosi sul posto.
Scappa pappamolla. Cora vocalizzò con un ringhio, spaventando a morte lo scoiattolo ed immediatamente tranquillizzando Snow.
“ L’hai fatto apposta, non è vero? “ Le chiese Snow, sospirando quando la coda del cucciolo si mosse vigorosamente.
“ Vedi Snow, è tutto apposto. “ Disse calmo James.
“ Te ne vai, in questo momento. “ Disse Snow fermamente, facendo scodinzolare Cora.

“ Snow? “ Chiese Regina in confusione, aprendo la porta di casa sua.
“ Prenditela indietro. “ Le disse Snow, tenendo Cora in braccio.
“ Cosa è successo? “
“ Oh, un sacco di cose: pipì in casa, scarpe distrutte, è scappata... Ah, e non dimentichiamo che HA CATTURATO UNO SCOIATTOLO E HA FATTO FINTA CHE FOSSE MORTO! “ Urlò infine Snow, avvicinando sempre di più Cora al viso di Regina.
“ Ti piace un sacco fare pipì sulle cose, sbaglio? “ Regina chiese a sua madre, incontrando i suoi occhi, poi il cucciolo le leccò la faccia.
“ Piccola cosa succede? “ Chiese Emma in confusione, scendendo le scale solo in canottiera e mutande. Avevano appena finito un altro round.
“ Cosa fanno qui i miei genitori? “ Chiese successivamente Emma, fermandosi quando vide Cora tenuta in aria. “ Cosa ha fatto? “
“ Ha finto la morte di uno scoiattolo. “ Disse Regina, Emma sorrise divertita.
“ Mettila giù. “ Disse Regina con un sospiro. “ Madre, se PENSI solamente di fare pipì qui dentro, giuro che ti spedisco al canile. “
Cora inviò un occhiataccia a sua figlia, ringhiando infastidita.
Prima mi ritirano il computer, poi il mio Tumblr, adesso non posso neanche fare pipì per vendetta.
Snow e James salutarono, lasciando le due donne ed il cucciolo da sole.
Regina guardò l’orologio, sospirando quando si rese conto che Henry sarebbe ritornato a casa a breve. Per fortuna lui sarebbe stato in grado di tenere Cora occupata.
“ Henry sarà a casa presto. Sono sicura che ti divertirai a giocare con tuo nipote. “ Disse Regina sorridendo prima di dirigersi in cucina per iniziare a cucinare la cena.
Emma osservò Cora, il cucciolo  la guardò con due grandi occhioni marroni.
“ Hai fatto pipì nell’appartamento? “ Chiese Emma con un sorrisetto.
Cora abbaiò in affermazione.
“ E hai finto la morte di uno scoiattolo? “
Un altro abbaio.
“ Chiederò a Regina di ritrasformati. Visto che è stata una mia idea dopo tutto. “ Emma disse sorridendo prima di salire di sopra per mettersi dei pantaloni.
Cora velocemente salì le scale dell’ingresso dirigendosi in cucina. Si sedette ed osservò Regina preparare la cena.
“ Mamma! Ma! Sono a casa! “ Henry si annunciò dall’ingresso, correndo verso la cucina e fermandosi quando vide il cucciolo.
Cora vide suo nipote ed abbaiò felice.
“ Nana? “ Chiese Henry con un sorriso, prima di guardare sua madre per chiedere conferma, ricevendo un segno di assenso. Si abbassò prendendola in braccio. “ Vuoi andare a giocare? “
Cora abbaiò di nuovo  mentre suo nipote la portava nel giardino sul retro.
Questa cosa del cucciolo sta cominciando a piacermi.
 
 
IL GIORNO DOPO
Cora stava dormendo ai piedi del letto di Henry, quando fu svegliata da un gemito.
Le sue orecchie si alzarono e si alzò subito in piedi, cautamente scendendo dal letto tramite la pila di libri che Henry le aveva amorevolmente preparato.
Uscì dalla stanza e si diresse in corridoio, fermandosi giusto fuori alla camera di Emma e Regina, la loro porta era socchiusa.
Udì un altro gemito e sentì l’istinto di intervenire, così spinse la porta. Corse dentro la stanza ringhiando, pronta a difendere la sua famiglia.
Si congelò sul posto quando vide la sua futura nuora sopra sua figlia, che le stava cavalcando i fianchi.
Cora guaì e si girò di scatto.
“ CORA! “ “ MADRE! “
Emma e Regina urlarono all’unisono, spostandosi velocemente e coprendosi con il lenzuolo.
Cora guaì di nuovo, sempre girata di spalle verso le due donne.
Ad un tratto sentì un improvviso calore, ed un dolore tagliente. Chiuse gli occhi finchè non svanì. Quando li riaprì lasciò un sospiro e una risatina di sollievo. Regina le aveva tolto l’incantesimo.
“ Ti ringrazio, cara. “ Disse Cora felice. “ Posso girarmi adesso? “
“ Si madre. “ Le rispose Regina, stringendo Emma più vicina a se.
“ Perché sei corsa dentro? “ Chiese Emma con lo sguardo sospettoso.
“ Ho sentito dei gemiti, e ho agito d’impulso, avevo paura per voi due. “ Cora spiegò, guardando le due donne.
“ Beh, grazie per aver rovinato tutto. “ Mugugnò Emma, ricevendo una sberla sul braccio da Regina.
“ Madre, potresti per favore lasciarci così possiamo vestirci? “ Chiese Regina sospirando.
“ Certo cara. “ Cora rispose dirigendosi verso la porta. Si fermò sulla soglia. “ Ah dimenticavo, Emma? “
Emma la fissò.
“ Cavalchi come un uomo. “ Le disse con un ghigno, prima di uscire dalla stanza.



 

NA:
Allora? Che ve ne pare? Cercherò di aggiornare il più velocemente possibile, ma essendo al quinto anno di superiori mi stanno tartassando di materiale :)

Baci Black Apple

 
 
 

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Capitolo 2
*** Cap.9 - Abbiamo Legato - ***


Eeeeee. Eccomi qui!! Finchè ho tempo, aggiorno più velocemente che posso. Questo capitolo non è stato semplice da tradurre, ma spero che il mio adattamento renda bene l’idea.
Attenzione, c’è uso di droghe in questo capitolo... Non fanno bene le droghe... Se ne fate uso, non fate ciò che fanno Emma e Cora.
Ho detto tutto.
Buona lettura!

 
 
Cap.9 – ABBIAMO LEGATO -
 
 
“ Quindi, hai già pensato a qualcosa per il matrimonio? “ Mormorò Emma con un sorriso contro le labbra di Regina.
Avevano appena finito di fare l’amore, ancora sempre festeggiando il loro fidanzamento, anche se era passata più di una settimana.
“ Ne ho un paio. “ Rispose Regina, spostando una ciocca di capelli di Emma dietro il suo orecchio, guardandola negli occhi.
“ Me le dici? “
“ Grande matrimonio o piccolo? “ Chiese Regina sinceramente.
“ Beh, tu sei una regina... “ Disse Emma prima di ricevere uno schiaffetto sul braccio. “ Onestamente penso che un grande matrimonio sarebbe fantastico. Potremmo avere li tutti i nostri amici e la nostra famiglia, anche l’intera città se vuole. “
“ Sei seria? “ Chiese Regina ridendo. Emma annuì in risposta, con un simpatico sorriso in volto.
“ Voglio che tutti quanti ti vedano ufficialmente e legalmente diventare MIA. “ Disse Emma, disperdendo baci per tutto il suo viso, facendola ridacchiare.
“ Avete finito di fottere voi due? “ La voce di Cora risuonò da dietro la porta della camera.
La testa di Emma cadde sulla spalla di Regina, mentre sospirava pesantemente.
“ Va via Cora! “ Disse Emma tutto d’un fiato.
“ No! E’ assurdo, sono felice che voi due scopiate come le creature della foresta di Snow ma Regina cara, hai una città da mandare avanti e Emma, hai una città da proteggere dalle conseguenze delle sbornie di Leroy. “ Rispose Cora con la voce ferma.
“ Ha ragione cara. “ Disse piano Regina, guadagnandosi un occhiataccia dalla bionda. “ Possiamo continuare dopo. “ Finì con un sussurro prima di baciare Emma dolcemente.
“ Okay Cora, arriviamo fra un secondo. “ Le disse Emma, spostandosi dalla sua fidanzata per andare a vestirsi.
“ Si certo, come no. “ Mormorò Cora dirigendosi verso le scale, aveva già mandato Henry a scuola, ed immaginò che Regina fosse in ritardo per la sua tabella di marcia.
Intanto, mentre Cora si stava versando una tazza di caffè, Emma e Regina entrarono in cucina.
“ Caffè cara? “ Le chiese Cora sollevando una tazza di caffè, dopo che Regina consentì le versò il contenuto nella tazza, poi la mandò a lavorare, rimanendo sola con Emma.
Emma scrollò la sua pagina Tumblr dal cellulare, si finalmente aveva fatto il login nel suo account dopo averlo trascurato per tanto tempo, ma solo per verificare cosa Cora stesse dicendo riguardo a lei e Regina.
Diede un occhiata ad un paio di domande poste a Cora, fermandosi ad una in particolare.
“ Cora, che cos’è la Black Wolf Ship? “ Chiese Emma, con le sopracciglia arricciate in confusione.
“ Quella sarebbe la ship fra me e Ruby, “ Disse Cora freddamente , facendo sputare il caffe che Emma aveva appena messo in bocca.
“ Tu e Ruby? “ Chiese Emma in sorpresa.
“ Si. “ Le rispose semplicemente, “ mi ha baciato. “
“ COSA? “  Emma disse scioccata.
“ Quando ero un cucciolo, cara, pensava fossi adorabile. “ Disse Cora con una smorfia.
“ Sei abbastanza vecchia per essere sua nonna! “ Esclamò ridendo.
“ Non mi serve il tuo odio verso la mia ship. “ Rispose Cora.
“ Come dici tu. Ci sei tu, mica io. “ Le disse Emma ridendo, prendendo un altro sorso di caffe.
“ Allora, cos’hai in agenda per oggi? “
“ Beh, andrò in ufficio, le solite scartoffie e un po’di pattuglia. Perche, cosa fai tu? “ Chiese Emma, guardando la sua futura suocera.
“ Niente. “ Disse lei scrollando le spalle.
Emma guardò la donna sospettosa, poi arrivò ad una decisione.
“ Ti andrebbe di essere il mio vice per un giorno? “ Chiese Emma sorridendo.
Cora sgranò gli occhi all’inizio, poi un sorriso gigante le aleggiò in viso.
“ Suona divertente. “ Rispose lei.
“ Grande! Bene, vicesceriffo Mills, andiamo a lavoro. “ Sorrise Emma. Si sollevò dal bancone, si stava per girare, quando sentì il familiare ‘puff’ della magia. Si girò velocemente, in tempo per vedere il fumo dissiparsi, e Cora Mills vestita di tutto punto per l’occasione.
Sembrava che uscisse dritta dritta dalla serie TV Reno 911, il tutto con gli occhiali da aviatore.
“ Seriamente Cora? “ Emma rideva sotto i baffi.
“ Troppo? “ Chiese Cora alzando un sopracciglio.
“ Gli occhiali sono un tocco di classe, ma penso che una camicia ed un paio di jeans sarebbero perfetti. “ Disse ridendo.
Un'altra nuvola magica avvolse Cora, e dissipandosi la rivelò con addosso dei blue jeans, una camicia bianca abbottonata, gli occhiali ed un paio di stivali marroni. I suoi capelli erano tirati indietro in una coda alta.
“ Sono apposto. Facciamolo. “
 


“ Emma, sono abbastanza nervosa a riguardo. “ Ammise Cora, cercando di sistemarsi meglio nel posto del passeggero della macchina.
“ E perché mai dovresti essere nervosa? E’ solo Storybrook. “ Disse lei ridendo.
“ Ho guardato un sacco di Law and Order. So cosa succede. “
“ Cora, Law and Order e Storybrook sono tue cose totalmente diverse. “
“ Non sai mai cosa può accadere! “ Cora si difese mentre la macchina scorreva lungo Main Street.
“ Cora, fidati di me, è Storybrook. Non succederà niente. “ Emma rise.
“ EMMA, CHE CAZZO E’ QUELLO? “ Cora urlò, indicando un orrore davanti a se.
“ Cora, è un camioncino dei rifiuti. Passa ogni martedì. “ Le fece notare Emma.
“ Ah si. Giusto. “ Cora ritornò stabile e calma sul sedile.
“ Rilassati. “ Disse Emma con tono pacato, dirigendosi verso il parco.
“ E’ noioso. “ Si lamentò dopo un po’ Cora con il broncio.
“ Hey, eri tu che eri tutta euforica all’inizio. “
“ Regina non ti paga abbastanza per questo. “ Aggiunse.
“ Mi paga in abbondanza. “ Si difese lei con un sorrisetto.
“ Con i sex toys? “ Chiese Cora, facendo perdere il controllo del mezzo ad Emma per un secondo, stridendo violentemente sull’asfalto.
“ Non so cosa intendi dire. “ Mentì Emma, ignorando il flashback di Cora, che curiosava nel loro cassetto un paio di mesi addietro.
“ Hai due nuovi aggeggi, non giocare a fare la stupida. “ Disse Cora con tono piatto.
“ HAI GUARDATO NEL NOSTRO CASSETTO DI NUOVO??! “
“ Se non volevate che ficcanasassi dovevate cambiare cassetto. “ Le disse pacatamente prima di girarsi verso il finestrino.
“ Dio Cora, potresti NON guardare nei nostri cassetti ancora? “ Le chiese Emma esasperata.
“ Magari se avessi qualcosa di divertente da fare a casa non sbircerei in giro. “ Mugugnò Cora, poi sorrise. “ Guarda, c’è Ruby! “
Emma tossì quando il fumo le arrivò al viso, che si dissipò velocemente rivelando la versione cucciolo di Cora, seduta sul sedile.
Le sue zampette premettero sul bottone del finestrino, abbassandolo in modo che riuscisse a mettere la testa fuori.
Cora abbaiò felice a Ruby, mentre Emma rallentò la macchina, lanciando un occhiataccia al cane, avendo capito il suo piano.
“ Hey Emma! “ La chiamò Ruby felicemente, quando vide l’auto rallentare, le si illuminarono gli occhi quando vide il cucciolo. “Hey cucciolina! “
Cora abbaiò felice, la coda che si muoveva con fervore quando si issò ancora di più sulle zampe posteriori.
Ruby la sollevò e se la portò sotto il mento.
“ E’ così carina da cucciola. “ Disse Ruby, mentre Emma alzava gli occhi al cielo. Ruby riempì di baci il musetto del cucciolo.
Emma cercò il telefono in tasca, puntandolo verso le due e scattando un paio di foto da far poi vedere a Regina. “ Okay basta voi due adesso, “ Le interruppe Emma, Ruby rimise Cora sul sedile e salutò con la mano. Nel momento in cui Ruby scomparve, Cora venne riavvolta dal fumo, ritornando se stessa.
“ Era necessario? “ Chiese Emma infastidita.
“ Le persone vogliono la Black Wolf, e io gliela darò. “
“ Voglio sapere chi sono queste persone. “ Emma brontolò continuando a guidare.
“ LA MIA SHIP SALPERA’!! “ Cora urlò.
“ Cora, ho capito. “
“ SALPEREMO AL TRAMONTO! “
“ Okay Cora. “
“ EMMA COS’E’ QUELLO? “ Urlo la mora, facendo inchiodare Emma di colpo.
“ DANNAZIONE CORA COS’HAI DA URLARE? “
“ Quello è un cazzo di Gremlin?! “ Cora urlò con orrore, puntando contro la statua di uno gnomo, situata in un giardino.
“ Cora... è uno gnomo di plastica. “ Emma si lamentò, facendo cadere la testa sul volante.
“ Gnomo di plastica? “
“ Si Cora, è per decorazione. “
“ E’ inquietante. “
“ Lo so. “
“ E’ brutto. “
“ Lo so. “
“ Posso romperlo? “
“ Cosa? No. “
“ Per piacere? “
“ No. “
“ Guastafeste “  Cora disse con il broncio, mentre Emma rimetteva in moto la macchina.
“ Qui c’è qualcosa di interessante. “ Disse Emma indicando più avanti con la testa. Un gruppo di ragazzi erano ammassati dietro un edificio.
“ Sono bambini “
“ Adolescenti. “ Emma la corresse prima di parcheggiare la macchina lungo la strada e uscendo, con Cora al seguito.
“ Hey! “ Emma li chiamò avvicinandosi, spaventando a morte i ragazzini che cominciarono a scappare.
Cora fece un gesto con la mano, bloccandoli nelle posizioni in cui si trovavano, con approvazione di Emma.
“ Cosa state facendo voialtri fuori da scuola? “  Chiese Emma con un sopracciglio alzato.
“ Non sono affari tuoi. “ Disse un ragazzino disse a denti stretti.
“ Beh, in veste di sceriffo sono affari miei. “ Disse Emma alzando l’angolo della bocca.
“ Che si vada a far fottere la polizia! “ Uno disse da dietro.
“ Quello è il lavoro del sindaco. “La voce di Cora venne udita solo da Emma, infatti quest’ultima la fulminò con lo sguardo.
“ Cosa c’è nella busta? “ Chiese Emma al ragazzo che aveva di fronte, notando una bustina di plastica pendergli dalla tasca dei pantaloni.
“ Niente. “
“ Ceeerto come no. “ Sorrise sarcastica Emma, prima di prendergli la bustina dalla tasca, strabuzzando gli occhi quando la vide. “ Seriamente? Ganja! “
“ Ganja? “ Chiese Cora confusa.
“ Erba. “ Disse Emma senza togliere lo sguardo dai ragazzi.
“ Cosa c’è di male se possiedono delle piante? “
“ Okay Cora, lasciali andare. Voi ragazzi tornatevene a scuola e non fatevi beccare con questa merda di nuovo. “ Disse seria, mentre Cora li liberava dall’incantesimo.
Una volta che i ragazzi furono corsi via, Emma e Cora camminarono fino alla macchina, entrando e sedendosi in silenzio.
“ Allora.... vuoi provare qualcos’altro di questo mondo? “ Chiese Emma con un sorrisetto.
“ Certo! “ Rispose Cora entusiasta.
Emma aprì il cruscotto della vettura, tirando fuori delle cartine.
“ Emma ? “ Chiese Cora in completa confusione, guardando Emma girare una specie di sigaretta. Prese un accendino e se la portò alla bocca, accendendola e prendendo una bella boccata.
“ Provala. “ Disse Emma buttando fuori il fumo.
Cora la guardò in confusione prima di eseguire, facendo un tiro abbastanza lungo.  Una volta che il fumo le arrivò ai polmoni, ovviamente tossì.
“ Santo Oz, ma che diavolo è? “Piccole nuvolette di fumo uscirono dalla bocca mentre tossiva cercando di parlare.
Emma prese di nuovo la canna fra le dita e le diede un lungo tiro.
“ Non preoccuparti Cora, ti divertirai quando ti prenderà. “ Le disse Emma sorridendo.
 


E le prese per bene.
Al momento, lei ed Emma erano sedute in un tavolo al Granny’s, Emma rideva a caso senza alcuna ragione, mentre Cora stava seduta e guardava con gli occhi spalancati qualsiasi cosa nel locale.
“ Ho tanta. Fame. “ Disse Cora seriamente.
“ Hai appena mangiato tre porzioni di patatine. “ Disse Emma ridendo, sporgendosi leggermente sul tavolo.
“ Ho un idea. “ Disse Cora. Poi rise. Entrambe risero a crepapelle senza ragione. “ No aspetta, ho veramente un idea. “
“ Cosa? “ Chiese Emma.
“ Andiamo a trovare Regina. “ Disse sorridendo, le sue pupille sempre più grandi.
“ Andrà di matto. “
“ Sarà divertente. “
“ Okay, ma guidi tu. “ Disse Emma ridendo, prima che si alzassero per lasciare la locanda.
Cora si sedette al volante, mentre Emma si sedette sul posto del passeggero.
“ Aspetta, aspetta. Vuoi un'altra botta? “ Chiese Emma seriamente, poi rollò un'altra canna. Dopo tutto, aveva fatto un bel colpo prendendo quella bustina.
Emma passò lo spinello a Cora, sorridendo quando quest’ultima aspirò senza tossire.
Quest’ultima si sporse con la testa fuori dal finestrino della macchina.
“ TOGLIETEVI DI MEZZO STRONZI! “ Urlò Cora, sfrecciando lungo la strada.
Emma stava ridendo istericamente, prima di individuare Leroy sul marciapiede.
“ Cora, cora, c’è Leroy. “ Le disse chiamandola per il braccio. “ Spaventiamolo un po’. “ Rispose la mora sorridendo.
“ HEY LEROY! “ Chiamò Emma urlando dal finestrino, mentre Cora si avvicinò pericolosamente a lui sul marciapiede, per poi tornare immediatamente in strada. In tanto aveva fatto un salto tremendo prendendosi un colpo. Emma rideva istericamente.
“ CHIAMAMI SE VUOI! “  Gli urlò Cora ridendo, dirigendosi verso il municipio.
“ Emma, scambiamoci di posto. Voglio provare qualcosa che ho visto fare su un film. “ Le disse Cora con un sorriso ebete stampato in faccia, ridendo già da sola. Si fermarono e si scambiarono di posto.
“ Cosa vuoi che faccia? “ Le chiese Emma perplessa.
“ Guida vicino al marciapiede. “ Le disse la mora, pregustandosi la bravata. Si materializzò un cappello da baseball in testa e una mazza in mano, sporgendosi dal finestrino.
Emma accellerò, e rise vedendo Cora ondeggiare con il busto fuori dal finestrino.
“ CORRETE A CASA CAZZONI ! “ Urlò Cora, facendo roteare la mazza e prendendo in pieno una cassetta delle lettere, sradicandola e mandandola un paio di metri più distante.
“ CORA NON LO PUOI FARE! “ Le urlò Emma, cercando di sopprimere la risata.
“ E ANDIAMOOO! “ Urlò l’altra, prendendo in pieno un’altra cassetta. “ Vuoi provare? “
Emma si morse il labbro, poi acconsentì. Accostò, spense la macchina e si scambiò di nuovo di posto con Cora. Prese in mano la mazza e si allungò fuori dal finestrino, mentre Cora rimetteva in moto. Cominciò a far roteare la mazza, e individuò la sua preda.
“ BOOM! ECCO QUI FIGLI DI PUTTANA!  “ Urlò Emma a pieni polmoni, prendendo lo slancio con la mazza e prendendo in pieno il paletto di un’altra cassetta.
“ Bel tiro cara! “ Le disse Cora ridendo come una pazza.
“ PER NARNIA! “ Disse Emma a gran voce slanciandosi un’altra volta, prendendo in pieno l’ennesima cassetta, per poi ritornare dentro la macchina.
“ Questo è  stato divertente! “ Cora disse felice, continuando a guidare verso il municipio.
Cora entrò nel parcheggio, inserendosi nel posto con una violenta sgommata.
“ Sono stata brava eh? “ Chiese con una risatina.
“ Una pilota nata. “ La rassicurò Emma, scendendo dalla macchina.
“ Andremo in mezzo ai guai? “ Le chiese Cora chiudendo lo sportello, seguendola.
“ Non lo noterà nessuno. “ Le disse aprendo le porte del municipio. Guardò dietro di se prima, vedendo il lontananza il cimitero di cassette delle lettere che avevano lasciato.
“ Sei sicura? “
“ Andrà tutto bene. “
Salirono velocemente le scale, dirette verso l’ufficio di Regina. Si fermarono davanti alla segretaria.
“ Sono spiacente Emma. Regina è appena uscita per qualche minuto. Ha detto che torna tra poco. “ Disse lei.
“ Bene, aspetteremo dentro. “ Le disse sorridendo Cora, cercando di sopprimere le risatine che ormai non riusciva più a controllare.
Entrarono nella stanza, si guardarono a lungo poi si sbellicarono.
“ Okay okay okay, basta. “ Le disse Emma in lacrime.
“ Emma, Emma, aspetta. “ La chiamò Cora, prima di diventare serissima. “ Hai mai pensato.... e se i nostri ombelichi gridassero ogni volta che mettiamo una maglietta perché hanno paura del buio? “
Emma osservò Cora priva d’espressione.
“ Cazzo hai ragione. “ Disse Emma meravigliata. “ Sono seria Cora, è una cosa profonda. “
“ L’ho visto su Tumblr. “ Le rispose Cora, prima di ridere di nuovo.
“ Okay okay. Dovremmo assolutamente nasconderci da qualche parte prima che Gina entri, per farle una sorpresa. “ Disse Emma ridendo.
“ Okay. Tu ti nascondi sotto la scrivania, io mi nascondo dietro quell’angolo. “ Disse tutta concitata.
“ Ottimo piano. “ Disse Emma sollevando il pugno.
“ Che fai? “ Le chiese Cora confusa.
“ E’ un batti pugno. “ Rispose lei, avvicinando il pungo al viso di Cora. “ Colpiscilo con il tuo. “
Cora avvicinò il pugno al suo molto lentamente, per poi colpirlo con il suo di scatto.
“ Ahia cazzo! Piano! “ Disse Emma tenendosi il pugno, ma continuando a ridere. Cora stava facendo lo stesso, stranamente. “ Okay, facciamolo. “ Disse poi correndo sotto la scrivania di Regina.
Non realizzò però che era totalmente visibile, visto che la scrivania non aveva una paratia sul davanti.
Cora corse verso l’angolo dietro la porta, prendendo il cappuccio di una lampada li vicino e mettendoselo in testa, immobilizzandosi.
Sempre non realizzando che fosse completamente visibile.
“ Signor Burns, è un grande piacere averla finalmente qui a Storybrook. “ La voce di Regina riempì il corridoio, causando ad Emma e a Cora l’ennesima risatina.
“ Il piacere è tutto mio Sindaco Mills. “ Una voce bassa le fece l’eco mentre si avvicinarono all’ufficio.
“ La ringrazio infinitamente per aver trovato un po’ di tempo fra i suoi impegni, sono sicura che essere governatore del Maine sia alquanto impegnativo. “ Regina replicò soavemente, entrando nella stanza.
Nel momento in cui entrò nella stanza diede le spalle alle due donne, senza notare la loro presenza.
“ Le piacerebbe un bicchiere del miglior sidro di mele del mondo? “ Chiese all’uomo.
“ Sembra invitante. “
“ Lo faccio da sola, prendo le mele dall’albero che coltivano sin da quando ero piccola. “ Spiegò Regina, camminando verso l’armadietto.
Il signor Burns diede un occhiata alla stanza, notando subito una bionda ridacchiare sotto la scrivania, ed una donna la cui faccia era nascosta da una lampada, con le spalle che tremavano dal ridere.
“ Ehm.. Signorina Mills? “ Chiese piano il signor Burns.
“ Si? “ Rispose lei camminando verso di lui con un bicchiere in mano.
“ Perché c’è una bionda sotto la sua scrivania? “
Gli occhi di Regina saettarono alla scrivania, spalancandosi quando vide la sua fidanzata, che stava ridendo da sola, accovacciata sotto di essa. Emma si mise le mani sugli occhi, sempre ridendo.
“ Signorina Swan! “ La chiamo Regina a denti stretti, camminando verso la scrivania.
“ Se io non posso vederti, non mi puoi vedere neanche tu Gina! “ Disse la bionda con una risatina da ebete.
“ Gina? “ Chiese il signor Burns, alquanto confuso dalla situazione.
Regina sentì un risolino provenire dalle sue spalle, si girò e individuò subito sua madre, vicino all’angolo della porta, appoggiata al muro con una lampada in testa.
Regina non aveva la più pallida idea di come gestire la situazione, il suo primo istinto fu quello di urlare ad entrambe, ma si sforzo un sorriso in volto e si girò verso il Signor Burns.
“ Signor Burns, le dispiacerebbe aspettare un attimo fuori mentre gestisco la situazione? “ Chiese lei pacatamente, l’uomo annui all’istante, dando un occhiata alle tre donne prima di uscire dalla stanza, chiudendosi la porta alle spalle.
Regina si girò di scatto.
“ CHE DIAVOLO STATE FACENDO? “ Era abbastanza arrabbiata, infatti Emma si allarmò e si alzò di scatto, dimenticandosi di essere sotto la scrivania, quindi sbattè violentemente la testa su di essa, rovesciando parte delle cose appoggiate sopra.
“ AHIA! CIAO GINA ! “ Disse Emma a gran voce, dopo essersi massaggiata la testa sorrise alla sua fidanzata.
Cora si tolse la lampada dalla testa e la appoggiò al suo posto originario, dirigendosi poi da sua figlia.
“ Cosa avete che non va voi due? “ Domandò Regina, prendendo il mento di Emma tra le dita e voltandola verso di se.
Guardò Emma attentamente, e notò le pupille dilatate di Emma.
“ Sei fatta. “ Disse senza crederci. Guardò poi sua madre. “ Anche tu? “
Emma annui, e Cora rise.
“ Non ci posso credere! “ Disse Regina a denti stretti, con un tono decisamente arrabbiato, rilasciando il mento di Emma.
“ Mi sei mancata. “ Le disse piano Emma con il faccino.
Regina si ammorbidì per un secondo, prima che il suo sguardo si irrigidisse nuovamente.
“ Smaterializzatevi fuori di qui all’istante. “ Ordinò loro.
“ Ma ma ma- “ Cominciò Emma.
“ Vieni Emma, andiamo a divertirci da un'altra parte. “ Disse Cora sbuffando, prima di agguantare il braccio della bionda e trasportarsi altrove.
“ Cosa devo fare con loro? “ Si chiese Regina fra se e se.
 


“ Quindi? Che vuoi fare? “ Emma chiese a Cora entrando in macchina.
“ Ascoltiamo un po’ di musica. “ Suggerì Cora, accendendo la radio. Una canzone che conoscevano piuttosto bene per giunta.
“ What is love? Baby don’t hurt me, don’t hurt me, no more. “ La musica riempì l’abitacolo.
“ AMO QUESTA CANZONE! “  Urlò Emma, con le mani in aria.
“ ANCHE IO!! “ Cora approvò a gran voce, mentre Emma spostò la macchina dal parcheggio, dirigendosi verso la strada. La musica era al massimo del volume.
“ WHAT IS LOVE? BABY DON’T HURT ME, DON’T HURT ME, NO MORE! “ Emma cantava a pieni polmoni.
“ WELL I DON’T KNOW, WHAT I CAN DO, WHAT ELSE CAN I SAY ITS UP TO YOU, I KNOW WHAT I WANT, JUST ME AND YOU, I CAN’T GO ON. “ Cora le rispose, cantando come se non ci fosse un domani mentre guidavano, molto molto piano lungo la strada.
“ WHAT IS LOVE? BABY DON’T HURT ME, DON’T HURT ME, NO MORE! “ Emma si stava sgolando.
WOAH WOH WOAHAOH WOAH WOAH WOAHAOH WOAHAOH ! “ Cora continuò a cantare ad occhi chiusi, andando avanti e indietro sul sedile.
“ What is love? Baby don’t hurt me, don’t hurt me, no more. “ Emma canto piano il motivetto.
“don’t hurt me, don’t hurt me. “
“ I want no other, no other lover, this is your life, our time. “
“ When we are togheter, I need you forever, is it love ? “ Cora cantò piano, senza realizzare che avevano appena parcheggiato alla villa.
“ What is love, oh baby, don’t hurt me, don’t hurt me no more. “ Cantarono assieme.
“ WHAT IS LOVE, BABY DON’T HURT ME, DON’T HURT ME, NO MORE ! “ Finirono con un bell’urlo.
“ CONOSCO ANCHE QUESTA! “
“ Canta donna! Canta la tua canzone alla gente! “ Emma canticchiò felice.
“ Every night in my dreams, I see you, I feel you, that is how I know you, go on. “ Cora cantò a voce bassa, mettendoci animo nel mentre.
“ Far across the distance, and spaces between us, you have come to show you, go on. “ Emma cantò il prossimo verso, muovendosi a ritmo nel sedile.
“ Near, far, wherever you are, I believe that the heart does go on… “ Cora continuò prima di prendere un bel respiro. “ Once more, you open the door, and you’re here in my heart, AND MY HEART WILL GO ON AND ON! “ Cora cantò forte, appiccicandosi sul finestrino per cantare ad uno scoiattolo che la stava guardando perplesso.
“ E’. Così. Bella. “ Emma disse senza respiro, con le lacrime che stavano cominciando a formarsi sugli occhi.
“ Perché piangi? “ Cora le chiese preoccupata.
“ GINA MI ODIA ADESSO! “
“ No che non ti odia Emma. “
“ MI ODIAAA! “ Emma pianse forte, facendo venire le lacrime agli occhi pure a Cora.
Un ticchettio sul vetro fermò le loro lacrime, e quando entrambe guardarono attraverso il vetro di Emma, videro Regina con uno sguardo preoccupato che le stava osservando.
“ Vieni fuori dalla macchina. “ Le disse Regina dolcemente.
“ No. “
“ Perché? “
“ Perché mi odi. “
“ Non ti odio piccola. “ Regina le disse piano, aprendo la porta e tirando Emma fuori.
Cora uscì dalla macchina e andò verso Emma e Regina come una bambina.
“ Non odi neanche me? “ Chiese con la vocina.
“ No madre, non odio neanche te. “ La rassicurò Regina, facendo loro cenno di entrare in casa.
“ Che ne dite di un gelato? “
“ Sembra fantastico. “ Disse Cora felice entrando in casa, Regina le seguì,le diresse verso il soggiorno e le fece sedere li, andando a tirare fuori il gelato.
“ Vedi, te l’avevo detto che non ti odia. “ Le disse Cora alzando le sopracciglia.
“ Disse la donna che è scoppiata in lacrime anche lei. “ Rispose Emma sbuffando.
I loro stomaci brontolarono all’unisono.
“ Ecco a voi. Variegato per Emma e Mousse al cioccolato per Cora. “ Regina parlò come se fossero due bambine, dando a ciascuna una tazzina di gelato ed un cucchiaio.
Andò verso la TV accendendola, prima di tornare indietro e dar loro un bacio sulla testa.
Sorrise mentre chiuse la porta, sapendo che l’effetto sarebbe svanito fra poco, intanto lei si sarebbe messa a preparare con calma la cena.
“ Abbiamo fatto delle cazzate pazzesche. “ Disse Emma con lo sguardo vitreo, mentre l’effetto le svaniva, realizzando tutto ciò che avevano fatto.
“ Eccome. Sono certa che abbiamo rovinato l’incontro di Regina con il governatore. “
“ Ohohh... “ Emma si era dimenticata di quel tizio.
“ E’ stato divertente, comunque. “ Commentò Cora, anche lei con lo sguardo perso nel vuoto. Entrambe che mangiavano meccanicamente il gelato.
“ Si, concordo. “
La faccia di Emma sbiancò di colpo.
“ Oddio abbiamo distrutto le cassette delle lettere di quasi un vicinato. “
“ Si penso di si. “
“ Oh mio Dio. Sono lo sceriffo e ho distrutto delle cassette delle lettere, cazzo! Con una mazza da baseball mentre ero fatta! Oddio Regina mi uccide. “ Emma mormorò.
“ E’ tutto okay Emma, magari non sa neanche che siamo state noi. “ Cora tentò di riassicurarla.
 
NEL FRATTEMPO...
 
Regina aveva appena finito di preparare la cena, quando si accorse che non aveva ancora ritirato la posta del giorno. La sua mente era alquanto annebbiata durante il viaggio di ritorno verso casa, quindi non fece caso a ciò che la circondava, specialmente quando vide la macchina dello sceriffo parcheggiata a casa, con Celine Dion a tutto volume.
Emma e Celine Dion non erano mai state una buona combinazione, si emozionava troppo facilmente.
Regina sorrise spensierata, uscendo di casa e dirigendosi al cancello. Si fermò di colpo quando vide la sua cassetta delle lettere, completamente abbattuta e a qualche metro di distanza.
“ Ma che diavolo?! “ Regina chiese a voce alta, prendendo in mano le lettere sparse per il marciapiede e guardando lungo la stradam vedendo altre cassette distrutte e buttate per terra.
 
EMMA E CORA...
 
“ Hai assolutamente ragione, magari non h- “
“ EMMA SWAN! “ La voce di Regina risuonò per tutta la casa.
“ No, l’ha notato. “ Aggiunse Cora, guadagnandosi un occhiata omicida da Emma.
Regina arrivò a grandi passi in salotto, sollevata nel vedere che Emma e sua madre erano tornate alla normalità.
“ Ti dispiace spiegarmi perché la nostra cassetta delle lettere e quelle dei vicini sono distrutte, e del perché c’è una mazza da baseball in macchina? “ Regina serpeggiò, emanava quasi lampi dagli occhi.
“ Beh vedi... “ Iniziò Emma.
“ C’è una spiegazione logica a questo. “ Finì Cora.
Regina incrociò le braccia, e cominciò a battere ritmicamente il piede con fare molto indignato, aspettando per una risposta.
“ Ti amo. “ Provò Emma, indossando la sua miglio faccia da cucciolo.
“ Non funzionerà Emma. Questo è stato assolutamente irresponsabile da parte tua! Tu sei lo sceriffo e tu decidi di farti durante il lavoro e andare a distruggere cassette delle lettere? “
“ Hey, Cora ha contribuito! “
“ E’ vero. “ Concordò Cora, guardando prima Emma, poi sua figlia.
Regina alzò le mani alle tempie, e cominciò a massaggiare, sperando di dissipare quell’emicrania che le stava venendo in quel momento.
“ Piccola, mi dispiace. Cora e io ci stavamo solo divertendo, abbiamo legato. “ Emma si scusò, si alzò in piedi e andò verso Regina, abbracciandola.
“ Okay okay. “ Cedette infine Regina, accettando l’abbraccio di Emma e lasciando andare la rabbia.
Sentirono la porta aprirsi, essendo sicure fosse Henry, visto che era l’ora nella quale di solito tornava a casa da scuola. Il suono dei suoi passi aumentò finchè non raggiunse il soggiorno con un’espressione estasiata in volto.
“ Mamma, Emma, Nana, guardate! “ Disse tutto contento, prendendo il telecomando e cambiando subito canale.
“ Cosa c’è? “ Chiese Regina in confusione.
“ Hanno cominciato a parlarne a scuola, e sono tornato a casa più in fretta possibile. Sei in TV Ma! “ Disse lui tutto contento, mettendo sul telegiornale.
“ Ultime notizie, lo sceriffo Swan e Cora Mills, madre del sindaco Regina Mills, sono state viste a bordo della macchina della polizia mentre abbattevano delle cassette delle lettere di alcuni ignari cittadini. Nessuno sa la ragione del comportamento di queste due donne. Qui c’è un filmato di un anonimo. “ Il cronista finì di parlare e partì il filmato, mostrando Cora con il busto fuori dal finestrino.
 
“ CORRETE A CASA CAZZONI! “ Sentirono Cora urlare e la videro abbattere violentemente una cassetta. Il video passò ad Emma, mentre roteava la mazza e gridava un bel distinto “ PER NARNIA! “
Emma e Cora si girarono verso Regina, molto lentamente.
La bocca della mora era aperta, gli occhi che guardavano lo schermo senza sbattere le ciglia, mentre osservava attentamente il comportamento della madre e della fidanzata.
“ Gina, mi dispiace cooooosì tanto. “ Emma cominciò a implorarla, mentre Cora prendeva Henry per un braccio e lo trasportava di corsa fuori dalla stanza.
Regina si girò verso la fidanzata, sempre con la bocca un po’ aperta.
“ Ti lasciò fare qualsiasi cosa tu voglia stanotte. Qualsiasi. “ Emma disse di corsa, cercando disperatamente di salvarsi la vita.
Gli occhi di Regina si puntarono su quelli di Emma prima che un sorriso malefico, predatore e assolutamente sexy le approdasse in viso.
“ Oh, credo mi divertirò parecchio allora. “ Regina disse a bassa voce, facendole l’occhiolino, poi guardò sua madre. “ Solo per questa volta te la cavi. Emma la pagherà per entrambe. “
Emma deglutì in anticipazione.
“ Fai la brava e preparati per me. Non sarai in grado di camminare per una settimana quando avrò finito con te. “ Regina sussurrò all’orecchio di Emma.
Emma guardò Cora in silenzio, prima di lasciare la stanza con passo spedito.
“ Sono fiera di te! “ Riuscì a urlare Cora.
Ad Emma sarebbe piaciuta la sua punizione, Cora l’avrebbe fatta franca, si erano divertite parecchio. Tutti avevano vinto.



 

Saaaaalveee!!! Ho voluto continuare anche oggi, non avevo voglia di studiare e volevo dimostrare che mi sto impegnando XD
Ho qualche nota da farvi presente. Quando Emma dice " BOOM! ECCO A VOI FIGLI DI PUTTANA! " originariamente direbbe " BOOM MOTHER FUCKER! "  Ho fatto bene a tradurla così o magari era meglio se la tenevo in originale?

Recensite numerosi mi raccomando ;)
Baci
Black Apple

 

 

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Capitolo 3
*** Cap.10 - Il trampolino e l'armata - ***


Ecco a voi il nuovo capitolo :)
Per oggi non ho nulla da dire, quindi.. Buona Lettura!!



 
Cap. 10Il trampolino e l'armata
 
 

“ Regina... ho una domanda. “ Cora iniziò titubante, con in mano un giornale e passando il peso da un piede all’altro.
“ Si madre? “ Le rispose lei, senza alzare gli occhi dal libro che stava leggendo attentamente.
“ Che cos’è un trampolino? “ Chiese Cora curiosamente, attirando l’attenzione di Regina.
“ Perché lo vuoi sapere? “ Disse sospettosa.
“ Hey donne, che succede di bello? “ Chiese Emma entrando, con un sorriso in volto.
“ Mia madre vuole sapere che cosa sia un trampolino. “ La informò Regina.
“ Perché? “ Chiese anche Emma sospettosamente.
“ Perché entrambe pensate che sia una brutta cosa? Sembra divertente! “ Rispose lei sbuffando, agitando in aria il giornale.
“ E’ praticamente un giocattolo, madre. Hai un tessuto elastico sopra una base circolare, o rettangolare, sostenuta da una struttura di metallo. Quando salti, ti spara in aria, e quando torni giù, rimbalzi. “ Le spiegò Regina.
“ Perché lo vuoi sapere? “ Le chiese di nuovo Emma.
“ Ne voglio uno. “ Rispose Cora semplicemente.
“ No. “ “ Assolutamente no. “ Emma e Regina risposero all’unisono.
“ E perché no? “ Cora aveva il broncio.
“ Perchè, madre. “ Iniziò Regina con lo stesso tono che si usa per spiegare qualcosa ai bambini. “ Dio solo sa il casino che succederebbe la prima volta che salti, terrificata, su di un trampolino. “
“ Ad Henry piacerebbe. “
“ Vuoi veramente usare Henry per spingerci a comprare un trampolino? “ Chiese Emma alzando un sopracciglio.
“ Sia a me che ad Henry piacerebbe. “ Cora fece loro notare.
“ No. “ Le disse fermamente Regina. “ Sono pericolosi. “
“ Non quelli con le reti “ Si difese Cora.
“ Magari non è una brutta idea Gina. “ Disse Emma.
“ Cosa? “  Chiesero contemporaneamente Cora e Regina.
“ Ma si, magari impara qualcosa di utile. “ Disse Emma scrollando le spalle.
Cora fece un sorriso da un orecchio all’altro.
“ Penso che mi pentirò di questa decisione. “ Regina mormorò prima di rivolgere lo sguardo a sua madre. “ Okay madre, prenderemo il trampolino. “
Cora squittì felice e si mise a saltellare, poi corse ad avvisare il nipote.
“ Giuro che è come se fosse una bambina. “ Disse Emma ridendo.
“ Sono d’accordo cara. “ Le disse Regina ridacchiando.
“ Sai, non penso che il trampolino sia una cattiva idea. “ Disse Emma ammiccando, Regina le rispose con un sorriso predatore.
“ Stai suggerendo quello che penso io? “
“ Oh si...” Le disse Emma, prima di catturare le labbra di Regina con le sue.
Si baciarono con passione per un paio di minuti, poi si allontanarono leggermente.
“ Ho l’impressione che il trampolino piacerà più a noi che a lei. “ Disse Regina contro le labbra della bionda.
“ Ne sono sicura. “ Le rispose Emma.
“ Siete veramente delle arrapate voi due, non è così? “ Cora chiese entrando nella stanza, avendo sentito l’ultima parte della conversazione.
“ Questo lo pensi tu, visto che continui a guardare nei nostri cassetti. “ Regina le fece notare.
“ Perché lo fai poi? “ Le chiese Emma curiosamente.
“ Mi annoio. “ Disse scrollando le spalle. “ Ma adesso avrò un trampolino che mi intrattiene. “
Regina sospirò, aprendo la mano verso sua madre, facendo in modo che le desse il giornale. Una volta ottenuto, si diresse in cucina per fare l’ordine.
“ Henry è alquanto eccitato di avere un trampolino. “ Cora disse rivolta verso Emma con un sorriso.
“ Mi sa che ci divertiremo tutti con quel trampolino. “ Le disse Emma facendo l’occhiolino.
“ Beh, fate in modo di pulire dopo che l’avete usato. “ Aggiunse Cora, facendo arrossire Emma.
“ Il trampolino è ordinato, dovrebbe arrivare in un paio di giorni. “ Regina disse alla madre, ritornando da loro.
Cora squittì felice.
“ Ma devi farlo per forza? “ Le disse Regina con una smorfia.
“ Sono eccitata. “
“ Si, ma perché devi squittire? “
“ Preferiresti che facessi la pipì sul pavimento? Perché quello era ciò che succedeva quando ero un cucciolo.
Regina ed Emma la guardarono in completo mutismo per qualche secondo.
“ Avevi problemi di incontinenza quando eri un cane? “ Emma stava già cominciando a ridere.
“ Mi piaceva poter fare pipì dovunque e quando cazzo volevo.  “ Disse Cora come se fosse una cosa ovvia.
“ Quindi madre, come procede con la Swan Queen ship? “
“ L’armata è più forte ogni giorno di più. Diciamo che mi sono.... occupata di alcuni Captain Swan shipper... come dei Red Queen e Red Swan shippers. “ Disse Cora con un sorrisetto.
“ Madre, che hai fatto? “
“ Niente cara... nulla di cui preoccuparsi. “ Le rispose Cora distantemente.
Emma e Regina si scambiarono un occhiata.
“ Alloooora, ho letto una frase da rimorchiare piuttosto scadente. “ Disse Emma, cercando di cambiare argomento.
“ E’ una delle tue? “ La prese in giro Regina.
“ Hey! Le mie frasi per rimorchiare sono fantastiche! “ Disse Emma alzando la voce di un ottava.
“ La vuoi dire o no sta frase? “ Disse Cora intrigata da ciò che avrebbe detto Emma.
Emma si schiarì la gola prima di rivolgersi a Regina.
“ Non è che per caso hai un cuore in più? Il mio è stato rubato. “ Emma finì con un sorrisetto, Regina invece roteò gli occhi per quanto ridicola fosse la sua fidanzata.
“ CHE COSA EMMA QUALCUNO TI HA RUBATO IL CUORE? CHI E’ STATO! GIURO CHE SE LO TROVO LO DISTRUGGO! L’ARMATA NON GLIELA FARA’ PASSARE LISCIA! “ Cora urlò ad un tratto, spaventando Emma e Regina.
“ Cora, era solo- “ Iniziò Emma.
“ E’ STATO QUALCUNO DELLA CAPTAIN SWAN? LO SAPEVO CHE SI SAREBBERO ABBASSATI A QUESTO LIVELLO! “
“ Woah Cora, non è come credi. “
“ SONO STATI I RED SWAN? “
“ No Cora, nessuno ha- “
“ LA MIA SHIP SALPERA’ DANNAZIONE! “ Urlò Cora a pieni polmoni, per poi tirare fuori un walkie talkie.
“ Dove l’ha preso quello? “ Chiese Regina indicando il walkie talkie.
“ Balestra, Balestra a rapporto, qui è il capitano che parla. “ Disse Cora al walkie talkie, ottenendo sguardi alquanto incerti da parte delle altre due.
“ Balestra a rapporto capitano. “ Disse la voce dal walkie talkie.
“ Ma è Granny? “ Chiese Emma sconcertata.
“ Abbiamo una situazione seria. Ho bisogno che tu raduni le truppe. La nave salpa al tramonto. Ripeto, la nave salpa al tramonto. “ Cora parlò contro l’aggeggio.
“ Cosa è successo capitano? “ Urlò Granny dall’altra parte.
“ Il cuore di Emma è stato rubato, ripeto, il cuore di Emma è stato rubato. “
Regina si risvegliò dallo shock, e cercò di afferrare il walkie talkie, ma Cora la schivò.
“ LA NAVE SALPERA’ CAPITANO! “ Urlò Granny prima che l’apparecchio si spegnesse.
Cora si girò lentamente verso Regina ed Emma, fiondandosi tra le braccia di quest’ultima.
“ Lo otterrò indietro Emma, anche se fosse l’ultima cosa che faccio. “ Cora disse fermamente, prima di uscire di corsa dalla stanza.
“ Cooomunque, puoi velocizzare la spedizione di quel trampolino? “ Chiese Emma sorridendo.
“ Lo sto già facendo cara. “ Le rispose Regina facendole l’occhiolino, con il telefono all’orecchio.
 


“ Okay, ascoltate tutti. “ Cora fece risuonare la sua voce per tutta la stanza. “ Dobbiamo pianificare questo attacco molto attentamente. Nessuno della Captain Swan Ship ne deve venire a conoscenza. “
“ Ascoltate bene scansafatiche. “ Disse Granny alzandosi e avvicinandosi a Cora.
“ Per quelli che non lo sanno ancora, ho nominato Granny come mio primo ufficiale. “ Affermò Cora.
“ PERCHE’ IO NO? “ Disse Snow indignata.
“ Perché il fatto che tu impazzisci ogni volta che vedi un animale sta diventando alquanto impegnativo. “ Le spiegò Cora, rifocalizzandosi poi sul piano.
“ Allora, ecco ciò che faremo. Dobbiamo scoprire chi sono i Captain Swan Shippers. “ Disse Granny.
“ Dobbiamo distruggerli. “ Disse Cora con un perfido ghigno.
“ E se mandassimo qualcuno sotto copertura? “ Chiese James.
“ Potrebbe funzionare. Sarà pericoloso, comunque. “ Cora disse a Granny, che le fece spallucce.
“ Io voto per Belle. “ Suggerì Granny, facendo si che Belle si alzasse e si dirigesse verso di loro.
“ IO MI OFFRO VOLONTARIA ! Mi offro volontaria come tributo. “ Urlò Ruby alzandosi in piedi.
“ Diamine Ruby, questi NON sono gli Hunger Games! “ Le urlò Cora alzando gli occhi al cielo.
“ Beh, non penso che Belle possa essere convincente, e penso dovrei essere io, voglio dire, non ci sono delle persone che shippano me con Emma e Regina? “ Chiese Ruby.
“ Ci sono. “ Disse Cora guardandola sospettosamente.
“ Cristo Santo donna! Non ce l’ho con te! “ Le disse Ruby esasperata.
“ Non ne posso essere troppo sicura. “ Cora disse mormorando a Granny, che annuì in appoggio.
“ Hey! Non pensare che io non sappia della ship Black Wolf che mandi avanti. “ Disse Ruby arcuando un sopracciglio.
Cora mugugnò qualcosa di incomprensibile.
“ E’ quello che ho pensato anche io. “ Disse Ruby facendole l’occhiolino, con tono suadente, facendo arrossire Cora.
“ Chi sappiamo essere un gran Captain Swan shipper? Apparte Hook. “ Chiese Belle.
“ Rumple. “ Disse Granny. “ L’ho sentito alla tavola calda l’altro giorno discutere con Spugna.
“ Ma non l’aveva trasformato in un topo? “ Chiese Cora in confusione.
“ E’ guarito. “ Rispose Granny.
“ Quindi. Ruby, tu parlerai con Gold... discretamente magari, riguardo alla Captain Swan ship. Una volta che sarai entrata nelle loro grazie, arriverai ad Hook, guadagnerai la sua fiducia, e quando il tempo giungerà, LA ARMATA ATTACCHERA’! “ Urlò Cora con il pugno in alto nell’ultima frase.
“ Jammeeee!! “ Urlò James, e tutti si girarono a guardarlo con la faccia stranita.
Snow si girò piano, non disse niente, poi alzò gli occhi al cielo.
“ Madre che co- “ La voce di Regina morì non appena entrò nella stanza.
La stanza cadde nel silenzio più tombale.
“ Perché c’è mezza città in cantina? “ Chiese Regina con sospetto.
“ Dannazione! Chi era di guarda alla porta? “ Domandò Cora a Granny.
“ Mammolo doveva essere di guardia. “ Disse Granny.
“ No, Mammolo è in pausa pranzo. “ Disse Leroy.
“ Beh e allora chi cazzo stava guardando la porta? “ Chiese Granny rivolta alla folla.
“ EH EHM ! “ Si schiarì forte Regina. Tutti si girarono verso di lei. “ Lo chiedo di nuovo, perché c’è mezza città nel mio seminterrato? E madre, perché indossi un cappello da pirata? “
“ Sono il capitano. “ Disse Cora, come se fosse la cosa più ovvia al mondo.
“ Hey Regina, hai per caso visto il m- “ La voce di Emma morì non appena entrò nella stanza, affiancando la sua fidanzata, dando un occhiata all’intera stanza.
“ PORCA PUTTANAAA CHI CAZZO STA GUARDANDO LA POOORTAA!! Urlò Cora.
Nessuno disse niente.
“ Plebei. “ Mormorò Cora.
“ Perché c’è mezza città in cantina? “ Emma chiese a Regina.
“ Non ne ho idea, e madre qui ha un cappello in testa, che se non so cosa significhi. “ Disse Regina.
Gli occhi di Emma si spalancarono.
“ Regina, dobbiamo andare. “ Sussurrò Emma.
“ Perché? “
“ Loro sono l’armata. “ Le rispose Emma.
I loro occhi scannerizzarono la stanza. C’era veramente quasi mezza città in cantina, che fortunatamente era diventata abbastanza spaziosa grazie a qualche incantesimo.
“ Che armata? “ Chiese Regina alzando il sopracciglio, adocchiando Snow e James e cominciando a rispondersi da sola.
“ La nostra. “ Disse lei con un sorrisetto, prima di prendere la sua fidanzata per il braccio e trascinarla fuori.
“ Seriamente, che qualcuno vada a tener d’occhio quella cazzo di porta. “ Sibilò Cora, indicando Leroy e facendogli segno di alzarsi.
“ Okay, quindi siamo tutti d’accordo con il piano? “ Chiese Cora alla stanza.
Tutti annuirono.
“ Che inizi la nostra promessa. “ Disse lei.
Tutta la stanza cominciò all’unisono. “ Noi siamo la Swan Queen armada, la nostra nave salperà e non affonderà, noi shippiamo Regina Mills ed Emma Swan, noi salpiamo audaci ed orgogliosi. Noi non siamo solo una ship, o un armata... NOI SIAMO UNA NAZIONE! SWAN QUEEN NATION! Sbraitarono in coro.
“ Incontro aggiornato. “ Disse Cora prima di sbattere il martelletto.
 


“ Madre, scendi! “ Regina la chiamò dall’entrata.
“ COSA? “  Le rispose lei dal piano sopra, leggermente irritata.
“ C’è un regalo per te! “ La chiamo Emma, avvicinandosi a Regina e prendendola per la vita.
In un lampo Cora scese le scale, saltando qualche gradino, e atterrando esattamente davanti alle due donne, con una scintilla in viso.
“ Regalo? “ Chiese lei entusiasta, diventando sempre più eccitata.
“ Seguici. “ Disse Regina sorridendo, prima di girarsi su se stessa e dirigendo il gruppo verso il giardino sul retro.
“ IL MIO TRAMPOLINO! “  Gridò Cora felice, prima di fiondarsi sul nuovo gioco.
“ Togliti le scarpe, madre. “ La istruì Regina.
Emma scoppiò a ridere vedendo Cora cercare di togliersi le scarpe seduta per terra, sembrava un pesce fuori dall’acqua.
Dopo un paio di tentativi, finalmente riuscì a togliersi le scarpe, e saltò di corsa sul trampolino.
“ Cosa devo fare? “ Chiese Cora con la vocina, al momento estremamente terrorizzata.
“ Salti, madre. “ Disse Regina con un ghigno, aspettando con ansia che sua madre cominciasse a strillare di paura.
Cora le guardò attentamente, prima di fare un piccolo salto, poi un altro, cominciando a sorridere mentre cominciava a fare piccoli saltelli vicino al bordo.
“ Salta più in alto! “ La incoraggiò Emma, togliendosi le scarpe e unendosi alla futura suocera.
“ Vieni Regina! “ La chiamò Cora.
“ Sto bene qui. “ Replicò lei, guardando Emma saltellare piano, in modo da non spaventare l’altra donna.
“ Puoi saltare più in alto. “ Emma istruì Cora, aspettando per vedere se la donna l’avrebbe fatto effettivamente.
Cora guardò Emma, poi Regina, infine prese la spinta e saltò più in alto, riscendendo con un espressione di puro terrore in viso.
“ SANTO CIELO POSSO VOLARE! “ Urlò Cora, rimbalzando. A questo punto Emma scoppiò a ridere.
Quando Cora scese dal salto, si diede involontariamente un po’più di spinta, abbastanza da trascinare con se anche Emma. “ EMMA COME FACCIO A SPETTERE DI SALTARE! “ Urlò Cora, colpendo di nuovo il trampolino e venendo rimandata in aria.  
“ Rilassati e basta Cora! “ La chiamo Emma ridendo come una pazza, guardando l’espressione di Regina, che trovava il tutto alquanto divertente.
“ EMMA! “ Urlò Cora saltando ancora, con le braccia svolazzanti, e con lampi di magia che cominciarono a partire dalle sue dita. Non appena i suoi piedi toccarono la tela, fu’ catapultata in aria, volando e sparendo dalla vista.
“ MADRE! “ Urlò Regina nel panico, guardando il corpo di Cora sparire in aria.
“ Merda! Cora torna indietro! “ Urlò Emma al cielo, rallentando i suoi movimenti sul trampolino.
“ POSSO VOLARE! “ La voce di Cora risuonò dal cielo. Vedendola poi riapparire. Appena giunse sul trampolino agguantò Emma per la vita e la trascinò con se, mentre la magia le riportava in alto nel cielo.
“ MADRE LASCIA ANDARE EMMA! “ Le urlò Regina terrorizzata.
“ E’ tutto okay Gina ! “ Sentì la voce di Emma. Ritornarono verso giù.
“ DI NUOVO! “  Urlò Cora tutta contenta, saltando di nuovo, verso il cielo.
“ MERDA! “ Urlò Emma, mentre la presa di Cora cedette, e lei cominciò la sua caduta verso il trampolino.
Regina la individuò, e con un movimento della mano rallentò la caduta, portandola gentilmente fino al trampolino, poi si mise a cercare sua madre con lo sguardo.
Aspettarono un altro minuto, ma Cora non era ancora tornata.
“ Cazzo! Regina, dov’è andata? “ Urlò Emma nel panico, scendendo dal trampolino e andando verso la sua fidanzata.
“ Madre! “ La chiamò Regina, facendo vagare lo sguardo.
“ Hdmshs. “ Un mormorio incomprensibile arrivò dai cespugli dall’altra parte del giardino, Emma e Regina ci si fiondarono.
“ Mamma? “ Regina chiamò preoccupata, spostando i cespugli. Soppresse una risata non appena vide sua madre, piena di foglie, con i capelli scompigliati, in qualche modo incastrata fra i rami dei cespugli.
“ Stai bene Cora? “ Chiese Emma, anche lei trattenendo le risate.
“ Mrphm. “ Mormorò Cora, ancora intontita.
“ Ne è valsa la pena? “ Chiese Regina sorridendo.
Cora girò la testa verso la figlia, con un sorriso da un orecchio all’altro.
“ Oh si
. “
 

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Capitolo 4
*** Cap.11 - I brownies e la nave che non salperà ***


Note:
* Rullo di tamburi* Eeeeeee... BUON NATALE!!!!!!!
Sono  mortificata per questo mega ritardo... ma gli impegni si fanno sentire.. :) Ecco a voi il nuovo capitolo. Fresco fresco finito di tradurre questa mattina... quindi l’ho revisionato solo una volta.. :)Se ci sono errori mi raccomando, fatemelo sapere.
Questo capitolo contiene uso di droghe. Di nuovo...




 
CAP.11 –  I Brownies e la nave che non affonderà –

 
 
Messaggio da Cora.
Ciao, sono sicura che già mi conosci. Cora Mills. Sto parlando a tutti coloro che hanno letto questa storia che sembrano divertirsi a prendere in giro: la mia ossessione per la SwanQueen, i miei commenti sessuali, la mia abilità di distruggere tutto se spaventata ecc. Sono qua per far presente un problema importante...
Per favore leggere quello che l’autore scrive in corsivo. Ci saranno importanti informazioni riguardanti la storia situate in alto, inclusi eventuali avvisi.
Ti suggerisco di prestare attenzione, NO NON ANCORA, NON HO ANCORA FINITO DI PARLARTI SCEMO... adesso, dopo aver letto le parole in corsivo situate in alto puoi continuare a leggere la storia, in caso tu disobbedisca al mio ordine, ti avviso che c’è uso di droghe.
Se non ti piace, cazzi tuoi. Cora chiude.

 
 
“ Chiamo i componenti di questo meeting dell’armata all’ordine. “ Tuonò Cora, battendo il martelletto, con il cappello da pirata in testa,
“ Ora. Abbiamo organizzato questo meeting per discutere dei progressi della nostra infiltrata sottocopertura Ruby Lucas. “ Finì Granny. “ Ruby, puoi informarci dei tuoi progressi. “
“ Non lo voglio fare più. “ Disse Ruby alzandosi in piedi, guadagnandosi un occhiataccia da Cora.
“ Perché? “ Le chiese quest’ultima.
“ Perché non riesco a sopportare tutto questo shippare i Captain Swan, è.... è troppo. Tutto deve essere così spudoratamente sessuale, e mi fa venire i brividi, e si aggrappano a qualsiasi cosa. Cioè, Emma ha guardato Hook l’altro giorno alla locanda, in un modo alla “ ma che cazzo stai facendo “ , e poco dopo i Captain Swan shippers sono impazziti, si facevano i castelli in aria! Pensavano che lei ci stesse provando o cose del genere. “
“ Quei bastardi. “ Ringhiò Granny, tutti annuirono.
“ Non posso farlo, ferisce il mio cuore da shipper. “ Disse Ruby, prima che la porta dello scantinato si aprisse di colpo.
Gli occhi di Cora si assottigliarono verso l’intruso.
“ Chi cazzo sei? “ Chiese lei, prendendolo alla sprovvista.
“ Chi cazzo sei tu? “ Rispose lui.
“ Te l’ho chiesto per prima. “
“ E io per secondo. “
Il silenziò calò sulla stanza.
“ Sono August. “ Disse lui incrociando le braccia.
“ Chi cazzo ti ha lasciato passare? “ Chiese Granny.
“ Leroy. “
“ Perché cazzo Leroy sta facendo entrare gente? “ Cora chiese a Granny, che scrollò le spalle.
“ Ho sentito che questo è il posto di raduno dei SwanQueen shippers. “ Disse August, ricevendo consensi dalla folla. 
“ Leroy non è nemmeno in grado di badare ad una porta. “ Mormorò Cora fra se e se.
“ Benvenuto August, felici di averti a bordo. “ Lo accolse Granny facendolo sedere.
“ Comunque, dobbiamo mettere a punto una nuova strategia per la guerra contro i Captain Swan. “ Cominciò di nuovo Cora.
“ Potremmo bombardarli con degli animali? “ Suggerì August, facendo sussultare Snow.
“ NON FAREMO MAI UNA COSA DEL GENERE! “ Gli urlò contro lei, facendo sussultare Charming dal tono preso dalla moglie.
“ Ma che problema hai? “ Chiese August a Snow, con faccia confusa.
“ Snow ha seri problemi con gli animali. “ Gli rispose Cora, ricevendo un occhiataccia dal futuro membro della famiglia.
August annuì vigorosamente prima di riportare lo sguardo su Cora.
“ Ci serve qualcosa di meglio... qualcosa di più...grande. “ Pensò lei a voce alta, grattandosi il mento.
“ Nana sei qui sotto? “ Chiese Henry entrando nella stanza.
“ Seriamente, chi cazzo sta guardando la porta? “ Cora brontolò esasperata, prima di andare ad accogliere il nipote.
“ Nana, perché metà della nostra città è nel seminterrato? “ Chiese Henry confuso.
“ Henry questo è un gruppo per chi shippa le tue mamme. “ Spiegò Cora.
“ Posso unirmi? “ Chiese Henry felice.
“ Benvenuto a bordo! “ Cora saltellò felice, facendo sedere Henry accanto ad August.
“ Ho un idea! “ Gridò Granny ad un tratto.
“ Si? “ Chiese Cora speranzosa.
“ Sappiamo dove tengono i loro incontri, possiamo andare li di soppiatto, riprenderci il cuore di Emma e sabotare il loro luogo di ritrovo. “
“ Non ho mai visto il cuore di Emma lì. “ Intervenne Ruby.
“ Devono averlo nascosto. “ Fece notare Cora.
“ IL CUORE DI MA E’ SCOMPARSO?! “  Urlò Henry nel panico.
“ Crediamo di s- “ Iniziò  Cora, ma fu interrotta dal nipote.
“ CHI L’HA PRESO! DOBBIAMO TROVARLI E PORTARLO IN SALVO! QUESTA NAVE NON AFFONDERA’! “ Urlò Henry.
Cora tirò su con il naso e si passò un fazzoletto sugli occhi, tamponando, poi guardò verso Granny.
“ Gli ho insegnato tutto ciò che sa. “ Disse Cora con un sorriso commosso.
“ Quindi, quando agiamo capitano? “ Chiese Granny, la stanza aspettava in silenzio.
“ All’alba... la nave salperà all’alba. “ Disse Cora con determinazione.
“ VIVA LA SWAN QUEEN! “ Gridò Granny, poi gli altri subito in coro.
“ Meeting aggiornato! “
 


“ Cosa diavolo sono i brownies alla ganja? “ Si chiese Cora, adocchiando uno strano post su tumblr.
“ Hey Cora, che guardi? “ Chiese Emma con un sorriso, sedendosi vicino alla sua futura suocera.

“ Emma, cosa sono i brownies alla ganja? “
“ Ah, ehm, ricordi cosa abbiamo fumato assieme un paio di settimane fa? “
“ Si, erbe? “
“ Erba, Cora. Erba. “ La corresse Emma. “ Invece che fumarla, la metti nei brownies, li cucini, li mangi e poi sei fatta. “
“ Sembra delizioso. “ Disse Cora con un luccichio negli occhi.
“ Oh no. Cora. Non ci pensare neanche. “ La avvertì Emma. “ Regina era incazzata abbastanza per la volta scorsa, NON mi metterò nei guai di nuovo. “ Disse Emma prima di alzarsi ed uscire dalla stanza.
“ Li mangerò da sola allora. “ Cora mormorò compiaciuta, prima di teletrasportarsi alla stazione dello sceriffo.
Sapeva che molto probabilmente Emma aveva degli avanzi dalla loro avventura precedente, e sapeva anche dove Emma teneva gli artefatti illegali che sequestrava.
Cora diede un occhiata veloce alla stanza, prima di andare verso l’armadietto con il lucchetto nell’ufficio di Emma. Agitò graziosamente il polso e il lucchetto si ruppe, facendo aprire lo sportello.
Cora sorrise trionfante, trovando la famosa bustina. La prese e se la mise velocemente sotto la giacca, poi richiuse l’armadietto e si trasportò in casa.
Cora perlustrò la villa in lungo e in largo, per essere sicura di essere a casa da sola. Era ora di pranzo, e Emma e Regina andavano sempre a pranzo assieme il venerdì... poi facevano altro. Si, Cora conosceva la loro agenda.
Henry sarebbe stato ancora a scuola per un paio d’ore, lasciandola completamente da sola.
Si diresse in cucina, prese la scatola con il preparato per i brownies, apparecchiò il bancone con il necessario per la ricetta. Accese intanto il forno, che Regina le aveva insegnato per bene ad usare, così non avrebbe bruciato casa, e si mise all’opera.
Cora mischiò velocemente gli ingredienti, e tirò fuori la bustina dalla giacca, sorridendo mentre gettava il contenuto nella ciotola. Mescolò vigorosamente.
Impostò la temperatura del forno, mise l’impasto nella teglia ed infornò. Ora doveva solo aspettare.

Aggiornamento di stato: a cosa stai pensando?

Ho appena finito di fare i brownies, impostato il timer eccetera, così Regina non deve preoccuparsi che io bruci la casa. Poi ricordo alla mia ciurma le festività di domani.

Commenti:

Snow: Aye Aye capitano!
Emma: Quando hai fatto i brownies?
Cora: Appena adesso, sono in forno.
Emma: ... brownies normali?
Cora: Si Emma ;)
Snow: Oooooo brownies!?
Emma: Aspetta aspetta, c’è l’occhiolino, perché fai l’occhiolino?
Cora: Si Snow, ho fatto i brownies. Ne mangerò un po’, poi andrò sul trampolino. E ho fatto l’occhiolino perché posso Emma... Dio.
Emma: Come vuoi Cora.
Regina : Solo, non bruciare la casa.
Cora: Sai, pensavo di essere io il genitore, invece è come se fossi diventata figlia tua e di Emma.
Regina: Sarai trattata in base a come ti comporti madre. E che festività ci sono domani?
Cora : Niente di cui tu di debba preoccupare cara... E lascio perdere il resto che hai detto.
Snow: Ho preso la roba.
Cora: Eccellente.
Granny: La banda è pronta.
Emma : Sembra uno spaccio di droga.
Regina: Emma, magari dovremmo fare delle domande riguardo alle... recenti attività di mia madre.
Emma : Sono lo sceriffo.
Cora : Se capite cosa è meglio per voi, ne starete fuori.
Emma : Woah, Cora, che cattiveria.
Cora: Non vi permetterò di interferire con i nostri piani.
Regina: Penso che siano attività relative all’armata, Emma.
Emma: Ok, lascio stare.
Snow: HO UN CONIGLIO!
Cora : Cosa?
Emma: Cosa?
Regina: Cosa?
Snow: CHARMING MI HA PRESO UN CONIGLIETTO. E’ COSI’ CARINO.
Cora: Sarò sorpresa se arriva vivo fino a lunedì.
Emma: Io gli do una settimana.
Regina: Io gli do 5 giorni.
Snow: Cosa vorrebbe dire?
Cora: Significa quel cazzo che vuoi che significhi.
Regina: MADRE!
Emma : Cora! Henry può vedere!
Cora: E’ a scuola... e i miei brownies sono pronti. Ci vediamo...
Regina: Non osare.
Emma: Cora.
Cora: ... Stronzette!
Regina: Non avremmo mai dovuto farle vedere Pretty Little Liars.

Cora sorrise uscendo da Facebook, sapendo che le aveva appena fatte arrabbiare, ma non gliene fregava niente.
Mise la teglia sopra ai fornelli, aspettando che si raffreddasse un po’, poi taglio i brownies e li mise in un piattino. Spostò poi  il piattino sopra il frigo, fuori dalla portata di Henry.
“ Cazzo! Henry! “ Si rese conto Cora, realizzando che doveva andarlo a prendere lei a scuola, poi corse come un razzo fuori dalla casa.
 


Regina aprì la porta di casa, sollevata nel vedere che era ancora intatta. Emma era ancora a lavoro e Cora e Henry erano fuori per passare del tempo assieme. Cora non specificò cosa stessero facendo esattamente, e forse era meglio non chiedere, specialmente da quando Henry parlava di una cosa chiamata “ Operazione attacco di cuore. “
Si, era decisamente meglio non fare domande.
Si tolse le scarpe all’entrata e si diresse verso la cucina, aspettando di trovare un caos pazzesco, ma piacevolmente sorpresa di trovarla invece pulita da cima a fondo.
Si guardò intorno per trovare i famigerati brownies, individuandoli poi in cima al frigo.
“ Ma che diavolo ci fanno la sopra? “ Si chiese Regina, allungandosi per prendere il vassoio.
Esaminò i brownies,  ne prese uno e lo assaggiò. Gemette non appena il sapore le arrivò in bocca. Erano buonissimi.
Si sedette sulla sedia, continuando a mangiare il suo dolce. Lo finì, poi ne prese un altro. Si spostò al frigorifero, cercando qualcosa da cucinare per cena.
I brownies le fecero effetto subito, e anche in maniera pesante, e senza rendersene conto fece fuori l’intero vassoio. Uscì poi per il giardino sul retro, diretta al trampolino.
Saltò dentro e cominciò a spingersi.
“ WOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! “ Urlò a pieni polmoni, provando lo stesso esperimento di sua madre, alzandosi in volo un paio di volte.
Stava sorvolando vicino al vialetto della signora Bickerson. Quella donna si lamentava in continuazione con lei,  chiamandola anche più di una volta al giorno, o per via degli gnomi, o perché le fate le mangiavano i fiori e le rubavano degli oggetti.
Regina ne approfittò.
Materializzò una mazza da baseball, e prese bene la mira.
“ PER LA REGINA! “ Urlò roteando la mazza,  abbattendo la cassetta e ridendo da sola, realizzando cosa aveva appena detto.
“ Hahahaha, per me. “ Si rispose, atterrando con una corsetta al suolo, lasciando fluire liberamente la magia verso l’esterno.
 


Cora e Henry erano seduti alla locanda, fianco a fianco bevendo cioccolata calda, discutendo dei piani per l’armata con Ruby.
“ Oh merda, c’è Hook. “ Sussurrò Ruby, alzandosi velocemente, andando a parlare con Granny.
“ Bene, bene, bene, guarda un po’ chi c’è. “ Disse Hook non appena notò Cora, avvicinandosi. Quest’ultima si alzò lentamente, , spazientita,  guardandolo con astio. Ruby le si riavvicinò.
“ Che cazzo vuoi? “ Chiese Cora con cattiveria, mentre Ruby tappava preventivamente le orecchie di Henry.

“ Semplice. “ Disse lui, pulendosi l’uncino. “ Emma. “
“ Tu non avrai mia madre! “ Urlò Henry, alzandosi dalla sedia e fronteggiando Hook.
“ Cazzo, un gremlin! “ Urlò Hook, saltando all’indietro e puntando verso Henry.
“ Non sono un gremlin. Sono un ragazzo. “ Henry gli fece notare, confuso.
“ Questo è esattamente ciò che direbbe un gremlin. “ Disse Hook, grattandosi il mento.

“ Non so neanche cosa significhi. “
“ Comunque, che nessuno nutra quella cosa dopo mezzanotte. “ Disse Hook puntandogli il dito contro, ritornando poi verso Cora. “
“ Spazzerò Regina fuori dal quadretto e poi avrò la Swan tutta per me. “ Sorrise lui beffardo.
“ TU NON AVRAI MIA MADRE! “ Urlò Henry, tirando un calcio sullo stinco di Hook.
“ Oww ma che diavolo!? “ Disse Hook sconcertato, intanto Henry lo colpì di nuovo.
“ LA NAVE SALPERA’! “ Urlò Henry di nuovo, saltando sulla sua schiena, coprendogli gli occhi con le mani e dimenandosi.
“ Lasciami andare, stupido gremlin! “ Urlò Hook, mentre girava in tondo, con la schiena curva, cercando di far cadere il ragazzo.
“ Tienilo fermo ragazzo! “ Urlò Granny, con in mano una corda. Lei e Cora si avvicinarono alla scena e velocemente legarono Hook, mentre Henry scese.
“ Vi rendete conto che avete appena dichiarato guerra alla Captain Swan Ship! “ Disse Hook a denti stretti, dimenandosi sul pavimento.
Molto lentamente, i clienti del locale si avvicinarono alla scena, radunandosi a formare un cerchio, lasciando Cora e Hook al centro.
Cora si guardò intorno compiaciuta, per poi ritornare a guardare l’uomo sul pavimento.
“ Hai interferito con la ship sbagliata, coglione. “ Disse Cora sorridendo.
“ Cora cos- CHE DIAVOLO AVETE FATTO? “ Urlò lei, notando Hook sul pavimento e avvicinandosi a lui velocemente.
“ Ha iniziato lui. “ Disse Henry.
“ Ragazzino, sei coinvolto anche tu? “ Chiese Emma sconcertata, prima di riguardare verso Cora.
“ E’ grazie a lui che siamo riuscite a legarlo. “ Intervenne Granny.
“ Ti ho insegnato bene, giovane padawa. “ Disse Cora orgogliosa verso Henry, facendo sorridere il nipote.

“ Ohhh key. Bene, faccio finta di non aver visto niente di tutto ciò e- “ cominciò Emma alzandosi.
“ Che diavolo è quello? “ Uno dei clienti chiese ad alta voce, facendo girare tutti verso la finestra. La gente si avvicinò ad essa, e potè notare in lontananza una figura che si stava avvicinando, che lanciava scariche di magia in tutte le direzioni, come impazzita.
“ REGINA! “ Urlò Emma, correndo fuori, seguita dal resto della folla.
“ E’ MAGIAAA, STRONZI! “ Regina urlava a gran voce, correndo verso di loro, lasciandosi dietro una scia di magia. 
“ Oh cara. “ Disse Cora in tono calmo, prendendo visione dello stato della figlia.
Regina passò loro davanti ad una velocità incredibile, accelerata dalla scia magica.
“ GINA! “ La chiamò Emma, vedendo passare la sua fidanzata.
“ La prendo io. “ Disse Cora, mentre del fumo viola la avvolgeva, facendola riapparire poco più avanti rispetto alla traiettoria di Regina.
“ FUOCOOO! “ Urlò quest’ultima, e delle improvvise fiamme le si scaturirono da dietro, facendola accelerare.
Cora materializzò un secchio pieno d’acqua, poi lo lanciò contro sua figlia, che si fermò di colpo. Scioccata, infreddolita, e senza fiamme.
“ Gina! Gina stai bene? “ Le chiese Emma raggiungendole, con il fiatone per la corsa.
Regina si girò verso Emma, con un sorriso enorme in volto.

“ Benissimo cara. “
“ Tu non stai bene. “ Emma la guardò a lungo, e spalancò gli occhi non appena realizzò. “ Oddio, sei fatta. “
Regina ridacchiò in risposta, confermando l’ipotesi di Emma.
“ Oh cazzo, ha mangiato i brownies. “ Cora mormorò tra se e se, ma Emma la sentì.

“ HAI FATTO I BROWNIES CON L’ERBA! “
“ Beh si, onestamente pensavi che ti avrei dato retta? “ Le chiese Cora con un sopracciglio alzato.
“ Avresti dovuto! Guarda tua figlia! E’ fatta come un pera e spara magia dappertutto! “ Le urlò contro Emma.
“ Oh per favore! Aveva bisogno di rilassarsi un po’! “
“ Ma sono lo sceriffo! Come diavolo lo dovrei gestire questo! “
“ CHE SI FOTTA LA POLIZIA! “ Urlò Regina, sgomentando Cora ed Emma.
“ Diio, questa frase ci sta a pennello. “ Sussurrò Cora.
Emma arrossì di colpo, e persino Regina, nel suo stato mentale, se ne accorse.
“ Cosa c’è che non va Sceriffo? Paura che non riuscirai a gestirmi? “ Le chiese Regina con voce bassa, parlando lentamente, con un sorriso diabolico in viso, avvicinandosi ad Emma e invadendo il suo spazio personale.
“ Oh, ce la faccio eccome. “ Mormorò Emma, con lo sguardo fisso sulle labbra rosse di Regina.
Regina fece scorrere la lingua sulle labbra, molto lentamente, guardando Emma fissa negli occhi, come se la volesse mangiare, poi si allungò e catturò le sue labbra.
“ AAAAGH adesso lo fanno in mezzo alla strada. “  Disse Cora alzando gli occhi e le mani al cielo, materializzando un altro secchio d’acqua e gettandolo addosso alla coppia, che gridò in sorpresa.
“ Tenetevela nei pantaloni.. “ Disse Cora lanciando un occhiataccia ad entrambe. “ Arrapate.”
“ Emma ho un idea! “ Urlò Regina all’improvviso, eccitatissima.
“ Cosa? “ Chiese Emma, prima di ritrovarsi avvolta in fumo viola, Cora compresa.
Quando il fumo si dissipò, si ritrovarono tutte nell’appartamento di Snow e Charming.
“ Piccola... cosa ci facciamo qui? “ Chiese Emma confusa, Cora si stava domandando lo stesso.
Regina rise tra se e se, con fare perfido, e si diresse verso la camera di Snow, tornando poco dopo con una palla di pelo bianca in mano.
“ Rubiamo il coniglio. “Disse lei, contenta.
“ Questo è positivamente malvagio. “ Disse Cora sorridendo.
“ Siete serie voi due? “ Chiese lei, prima di ritrovarsi di nuovo con attorno del fumo viola, riapparendo alla villa.
“ Vado a prendermi un brownie. “ Disse Cora prima di lasciare la stanza.
“ Perché il roditore? “
“ Perché è un punto a mio favore. “
“ Snow si arrabbierà. “
“ Tanto a lui lei non mancherà. “
“ Perché fai le rime? “
“ Perché posso. “
“ Seriamente Gina? “
“ Si. “
“ Sei come tua madre quando è fatta. “
“ Non mi serve il tuo odio. “
“ Regina. “
“ Emma. “ Le rispose lei, accarezzando il coniglio.
“ OKAY, DOVE CAZZO SONO I MIE BROWNIES? ! “ Urlò Cora entrando nella stanza, tenendo in mano un vassoio vuoto.
“ Li ho mangiati io. “ Rispose semplicemente Regina.
“ LI HAI MANGIATI TUTTI??! “ Domandarono Emma e Cora sconcertate.
“ Mmm buoni. “ Disse lei, prima di dirigersi verso il giardino, con Emma e Cora appresso.
“ Regina, non avresti dovuto mangiare tutti quei brownies. “ La riprese Emma.
“ Faccio quello che voglio. “ Rispose la mora, prima di prendere in mano il cellulare e scrivere un messaggio.
“ Oh no, non messaggiare mentre sei fatta. “ Disse Emma, prendendo il telefono dalle mani di Regina.
“ Era per Snow. “ Disse semplicemente la mora, sorridendo quando vide una figura familiare apparire in giardino.
“ DOV E’ MR.FLUFFYKINS! “ Urlò Snow arrabbiatissima, dirigendosi verso di loro con aria da pazza.
“ Ciao Snow. Cercavi lui? “ Chiese Regina nella sua voce da Evil Queen. Facendo notare il coniglio.
“ Lascialo. Andare. Subito. “ Disse Snow perentoria.
“ Ci stiamo perdendo qualcosa? “ Chiese Cora confusa, condividendo la stessa espressione di Emma.
“ Tu hai interrotto me ed Emma l’altra notte. A me NON piace essere interrotta durante il sesso Signorina Blanchard. “ Disse Regina con un sorrisetto.
“ E’ stato un incidente. “ Si difese Snow.
“ Non mi interessa. Tu hai interrotto, il tuo coniglio ne paga le conseguenze. “ Rispose lei.
“ Cosa vuoi fare con lui? “ Chiese Snow con voce timida.
“ Beh, pensavo di farlo bollito. “
Un sussulto.
“ O magari chiuderlo nella stessa stanza di Ruby durante il suo periodo da lupo. “
Un altro sussulto.
“ Ma penso che mi accontenterò di questo. “ Disse Regina, poi passo una mano sopra al pelo del coniglio, cambiandogli completamente colore, facendolo diventare di un bel rosso acceso.
“ Regiiiiiiinaaaaaaaaaa! “ Si lamentò Snow, allungandosi per prendere il coniglio. “ Odio il rosso. “
“ Lo so. “ Le rispose questa, prima di ridarle l’animale.
 


“ Cora, hai visto Regina? “ Chiese Emma preoccupata.
“ Era di sopra a dormire. “ Rispose Cora, seduta sul divano a guardare la TV con suo nipote.
“ E’ sparita. “
“ Merda. “
“ Nana, la mamma sta bene? “ Chiese Henry preoccupato.
“ Sta bene, ragazzino. Cora, mi aiuti? “ Chiese Emma alla donna, una volta che questa annuì, uscirono dalla villa e si misero a cercare Regina.
“ Magari dovremmo provare sul retro. “ Suggerì Cora, portando Emma sul giardino sul retro.
“ GINA! “ Chiamò Emma a gran voce. Mise una mano sulla spalla di Cora per fermarla. “ Hai sentito anche tu? “
Cora guardò Emma stranamente, prima di sentirlo anche lei. Si sentivano delle risate provenire dai cespugli.
Emma e Cora si mossero, fino ad arrivare sotto all’albero di mele di Regina.
“ Regina? “ Chiese Emma sconcertata, notando la sua fidanzata, seduta sul ramo dell’albero, soltanto in gonna e reggiseno.
“ Mele. “ Disse Regina, prima di scoppiare a ridere, come se avesse appena sentito la cosa più divertente del mondo.
Cora si mise a ridere con lei, seguite da Emma.
“ E se l’albero diventasse triste quando raccogliamo le mele e le mangiamo, perché sono i suoi figli? “ Chiese Regina tornata improvvisamente seria, mentre Cora e Emma scemavano la risata.
“ An si? “ Chiese Emma sorridendo.
“ Stiamo mangiando i bambini degli alberi. “ Disse la mora seriamente.
“ Piccola, perché non scendi da quell’albero? “ Chiese Emma alzando la mano e invitando Regina a prenderla. Questa si spinse per scendere, ed Emma la prese tra le braccia.
“ Dai che ti porto a letto. “ Le sussurrò la bionda sorridendo.
 


“ C’è nessuno? “ Chiese Hook, ancora nella locanda apparentemente vuota.
“ Ciao Hook. “ Una voce parlò dalla penombra.
“ Chi è la? Lasciami andare, sono il capitano! “
“ Si... di una nave. “ Continuò la voce.
“ Oh, e tu quante ne hai? “ Chiese Hook, incapace di spostarsi, in quanto ancora legato.
“ Io? “ Chiese la voce, uscendo dall’ombra e rivelando il suo voto.
“ Io ho un armata. “ Disse Cora, con un sadico sorriso, mentre Ruby e Granny uscivano dall’ombra con lei.
“ Cora. Avrei dovuto saperlo. “ Disse lui seccato.
“ Dov’è il cuore di Emma, Hook?” Chiese Granny, puntandogli contro la balestra.
“ Il suo cuore? Non ce l’ho io! “ Disse lui con rabbia.
“ Beh, quello era ovvio. “ Disse Ruby alzando gli occhi al cielo.
“ Il suo cuore incantato. “ Specificò Cora.
“ Cuore incantato? E perché mai pensate che ce l’abbia io? “ Chiese Hook ridendo.
Le tre donne si scambiarono degli sguardi.
“ Non hai tu il cuore di Emma? “ Chiese Cora incredula.
“ No, certo che no. Non posso togliere cuori, io. “ Disse lui alzando gli occhi al cielo, come se fosse ovvio.
“ E che cazzo, abbiamo fatto tutto per niente. “ Sospirò Granny.
“ No, non per niente. “ Disse Cora, con un certo luccichio negli occhi, avanzando verso Hook.
Ruby capì il suo intento, e avanzò insieme a lei, Granny si unì. Si avvicinarono a Hook molto lentamente.
“ NO! NON QUELLO! TUTTO MA NON QUELLO! NOOOOOOO! “ Urlò lui con voce acuta, mentre le tre si chiusero su di lui con una risata malefica.
Swan Queen 1 – Hook 0
 




 

NdA:
Eccolo qui, ci sono stati dei momenti che mi hanno fatto morire XD Okay, sappiate che mi fa sempre piacere ricevere recensioni ed opinioni varie :)
Spero di riuscire a fare un nuovo capitolo prima della fine delle vacanze...
Alla prossima ;)


 

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Capitolo 5
*** Cap.11 - Scherzi vari e il Super Bowl - ***


 Behhhhh... ( Corre via urlando ) " NON E' COLPA MIAAAAA.... " ( Si sente un lontano eco... )
A parte gli scherzi, mi dispiace tantissimo per il ritardo... ma tanto tanto...
Spero che sia valsa la scena, c'è una scena che adoro immensamente..
Beeeh.. vi lascio al capitolo, che è lunghetto..

 
 
CAP.12 – Scherzi vari e il Super Bowl –
 
 
Cora alzò lentamente la testa da dietro il bancone, individuando la borsa di Regina in bella vista, ma comunque troppo distante dalla sua portata.
Guardò velocemente prima a destra, poi a sinistra, fece quindi un rapido scatto attorno al bancone e aprì la borsa di Regina.
Era molto curiosa di sapere cosa si portavano dietro le donne tutto il giorno, in quell’epoca.
Passò in rassegna l’intera borsa, trovando un rossetto, degli assorbenti, della cipria, delle monete ecc.
I suoi occhi si posarono su qualcosa di luccicante, un piccolo pezzo duro, di materiali plastici forse, Cora sgranò gli occhi adoranti sollevando in aria la piccola carta.
“ Oooooo brilla. “ Sussurrò Cora in estasi, prima di rimettere tutto nella borsa di Regina, esattamente nello stesso posto, eccetto per la carta. Rimise la borsa al suo posto e uscì dalla stanza, andando a parlare con Henry, che stava saltando sul trampolino.
“ Henry! “ Chiamò lei, fermandosi davanti al trampolino e catturando l’attenzione del nipote. “ Che cos’è questo oggetto? “ Chiese lei alzando la carta in mano, mentre lui si stava avvicinando alla rete.
“ E’ una carta di credito. “
“ E cosa fa? “
“ Ci compri delle cose. E’ come avere dei soldi, solo che i soldi sono tutti li dentro. “ Disse Henry con una scrollata di spalle.
“ Di quanti soldi stiamo parlando? “ Chiese lei seriamente interessata, alzando un sopracciglio.
“ Non lo so, penso infiniti. “ Disse lui con non curanza. Aveva solo 11 anni in fondo, cosa poteva saperne lui di carte di credito.
“ Grazie! “ Urlò Cora felice, tornando velocemente in casa.
 


“ Sceriffo Swan. “ Disse Regina seducente entrando nell’ufficio, Emma alzò gli occhi verso di lei con un sorrisetto.
“ Signor Sindaco, a cosa devo il piacere? “ Rispose lei, appoggiandosi alla sedia tenendo lo sguardo fisso sulla fidanzata.
“ Beh, visto che fai tanto la sfacciata, direi che tu lo devi a me. “ Replicò lei con un sorriso ammaliante, aggirando la scrivania di Emma e sedendosi sopra di essa.
Ancorò i piedi alla sedia di Emma e la trascinò verso di se, fino a che la bionda non si trovò esattamente fra le sue gambe.
“ Pranzo cara? “ Chiese Regina con un luccichio negli occhi, Emma sorrise ampiamente.
“ Oh si. Sono abbastanza affamata. “ Rispose Emma, alzando la gonna di Regina e spostando l’intimo da un lato.
“ Non cosi in fretta Sceriffo. “ Disse Regina, alzando il viso di Emma verso di lei. “ Ho bisogno di un favore. “
“ Avrei dovuto saperlo. “ Sospirò Emma, appoggiando la testa sulla gamba della mora. “ Di cosa hai bisogno piccola? “
“ A parte te? “ Sorrise Regina. “ Ho bisogno che tu mi scriva tutto ciò che vuoi che io prenda per la festa del Super Bowl di domani. “
Emma fece uscire un lamento di protesta e mordicchiò l’interno coscia della mora.
“ Sai che odio fare le liste. “ Brontolò Emma.
“ Lo so amore, ma se vuoi la birra e gli snacks o qualsiasi altro cibo vuoi che prenda, devi farmi una lista, così so cosa comprare. “ Spiegò la mora, passando le dita fra dei soffici boccoli.
“ Okay, okay, farò la lista. Quando vai a fare la spesa? “ Chiese Emma, facendo scorrere la mano per la coscia della bruna..
Regina inspirò profondamente, poi rispose.
“ Stasera, prima di cena, quindi ho bisogno di quella lista per le due, ed è già l’una e mezza. “
“ Ho solo bisogno di mezzora per pranzo. “ Rispose Emma, prima di aprire le gambe di Regina.
“ Mmmm.. allora non ti trattengo, Sceriffo. “
 


Cora camminava per il nuovo centro commerciale, recentemente aperto a Storybrook, gli occhi che vagavano per i negozi.
Era già andata con Regina appena arrivata in città, in modo che sua figlia potesse procurarle dei vestiti, ma non aveva prestato molta attenzione ai negozi, visto che sua figlia insistette per farle provare praticamente tutti gli outfit che riusciva a trovarle.
Si fermò di fronte ad uno in particolare, entrandoci, adocchiando i vari completi da ufficio e non.
“ Oh, adesso mi diverto. “ Si disse lei, cominciò a passeggiare per il negozio, prendendo tutti i completi che le ispiravano e mettendoli nel carrello, dirigendosi poi verso i camerini.
Impiegò una buona mezzora per provarseli tutti e per completare la spesa.
“ Sono 200 $ in tutto. “ Disse la commessa, Cora sorrise tirando fuori la carta di credito, la giovane non si preoccupò neanche di controllare a chi fosse intestata.
“ Firmi qui, grazie. “ Disse la ragazza, passando lo scontrino a Cora, che scarabocchiò il nome di Regina sul foglietto, riconsegnandolo.
Sorrise trionfante mentre usciva dal negozio, con le nuove borse.
Passò di negozio in negozio, non facendo caso ai conti che pagava. Regina glielo doveva, comunque, dato che continuava a romperle le scatole con Tumblr. Sentendosi generosa, prese anche un paio di sorprese per le due donne.
Le scarpe sarebbero state la sua futura meta della giornata, quindi accelerò il passo per arrivare al negozio più vicino.
Guardò bene tutte le scarpe in vendita, facendo mentalmente nota di tutte le possibili combinazioni con i nuovi completi, finchè non ne trovò un paio molto interessante. Cercò il proprio numero con gli occhi, e lo trovò, l’ultimo rimasto.
Coraposò lo sguardo su di una figura alla sua sinistra, individuando nient’altro che la Fata Turchina in piedi vicino a lei, che guardava con interesse lo stesso paio di scarpe.
I loro occhi si incontrarono, poi guardarono insieme le scarpe, poi si incontrarono di nuovo.
“ Blue. “ Disse Cora con noncuranza.
“ Cora. “ Replicò lei con lo stesso tono.
“ Com’è il convento in questi giorni, sempre benedetto? “ Chiese Cora con un sorriso.
“ Più benedetto di te. “ Rispose Blue seccamente, guardando con astio la donna.
Cora guardò la fata sospettosamente.
“ Sai qualcosa Blue? “ Chiese Cora alzando un sopracciglio.
“ Qualcosa... capitano. “ Serpeggiò lei.
“ Fammi indovinare... sei una Captain Swan shipper. “ Disse Cora, nessuna delle due si era mossa di un centimetro.
“ Oh si... e siamo molti di più di quanti tu non creda. “
“ An si? “
“ Si. “
“ Bene, ho una novità per te, insettino, io ho una fottutissima armata. Vieni a prendermi. “ Disse lei orgogliosa. “ Fotteremo la tua ship così tanto, che non salperete per mesi. “
“ RIMANGIATELO! “
“ NO! “
Cora ringhiò a denti stretti, prima di guardare di nuovo verso le scarpe.
 “ Vedi qualcosa che ti piace Blue? “ Chiese Cora con un sorrisetto, prima di allungarsi verso le scarpe.
Blue fu più veloce, e raggiunse le scarpe, ma le sparirono dalle mani. Girò velocemente la testa e ringhiò frustrata vedendo Cora in piedi, con la scatola in mano, ed un espressione compiaciuta.
“ HAI BARATO! “ Piagnucolò Blue, avvicinandosi.
“ Invece no. Abbiamo entrambe la magia, solo che la tua è... “ Cora volteggiò la mano, come per cercare la parola giusta. “ Inutile. “
Cora rise soddisfatta, poi ritornò con lo sguardo verso Blue.
“ Ho sfottuto abbastanza. Ciao stronzetta. “ Disse lei, prima di girarsi e dirigersi verso le casse.
“ AAAAAAAAHHH! “ Urlò Blue disumanamente, gettandosi su Cora atterrando assieme sul pavimento.
“ TOGLITI DI DOSSO FATA ROMPIPALLE! “ Urlò Cora contro di lei, gettando le scarpe poco più in la e dimenandosi con Blue.
“ VECCHIA RACCHIA! “  Urlò Blue di rimando.
“ COSA HAI DETTO STRONZA?! “ Cora si sedette di scatto spingendo via Blue, la prese per i capelli e la tirò verso terra, buttandosi sopra di lei. Cominciarono a spingersi e menarsi.
“ Signore! Signore! “ Cercò di chiamarle una commessa.
“ CRISTO SEI PROPRIO UNA RACHEL TICE! “ Urlò Cora, schiaffeggiando la faccia di Blue.
“ NON SO NEANCHE COSA SIGNIFICHI! “ Le urlò contro Blue, ritirando uno schiaffo indietro a Cora.
“ SIGNIFICA CHE SEI UNA CAZZO DI FALLITA! “ Urlò Cora, gettandosi su Blue un'altra volta, colpendola con il ginocchio sulla pancia.
“ ADESSO LE PRENDI STRONZA! “ Urlò Blue, rigettando Cora sul pavimento.
“ FOTTUTA RACHEL TICE! “ Urlò lei, cercando di togliersi Blue di torno.
“ Ma quella non è la madre del sindaco? “ Un’impiegata chiese alla guardia, che corse velocemente al telefono.
“ AFFONDERO’ LA TUA SHIP CORA MILLS! “
“ E’ CAPITANO! “ Urlò Cora, riuscendo a liberarsi, gettando Blue al tappeto. “ CAPITANO Cora Mills! “
Cora improvvisò un tuffo wrestling, come aveva visto fare alla televisione con Henry, saltando verso l’alto e atterrando su Blue, con il gomito sul suo stomaco, facendo mancare l’aria dai polmoni della fata.
 


“ Cazzo Regina! “ Riuscì a dire Emma senza fiato, mentre il suo orgasmo svaniva. Sentì la mora sorridere tra le sue gambe, e le scompigliò un po’ i capelli giocosamente.
“ Mmmm... non mi pare che sia quello che ti piaccia cara. “ Regina fece notare, scostandosi dal mezzo delle gambe della bionda, cercando i vestiti. Guardò l’orologio e sospirò.
“ Immagino che tu voglia quella lista, non è vero? “ Le chiese Emma sorridendo, tirando fuori un block notes dal cassetto della scrivania.
“ Vestiti cara, l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è che entri qualcuno e ci veda nude dalla vita in giù. “
Emma emise una leggera risata mentre saltò giù dalla scrivania, cominciando a vestirsi. Il telefono della stazione si mise a squillare.
“ Sindaco Mills, parla a nome dello Sceriffo Swan. “ Regina rispose al posto di Emma, sorridendole mentre questa cercava di mettersi dei jeans dannatamente stretti.
La foce di Regina morì sul colpo, e gli occhi si spalancarono ad udire le parole dell’interlocutore.
“ LEI COSA? “ Urlò Regina, gli occhi fiammeggianti per la rabbia.
Emma ingoiò a vuoto, immaginando all’istante che la sua futura suocera fosse in grossi guai.
“ Arriviamo subito. “ Ripose secca la mora, prima di sbattere il telefono sulla scrivania. “ EMMA ANDIAMO! “ Urlò furiosa la mora, prima di prendere la bionda per il polso, trasportandosi al centro commerciale.
Fortunatamente Emma era riuscita ad afferrare la camicia prima della partenza.
 


“ DISTRUGGERO’ LA TUA FELICITA’! “ Urlò Cora, continuando a lottare con Blue sul pavimento. Avevano ormai attirato una folla di curiosi, chiusi a cerchio attorno a loro, con tutto il rumore che facevano, e nessuno si era offerto volontario per separarle.
“ Rubi le battute di tua figlia adesso? “ Le urlò di rimando Blue, che si dimenava cercando di fuggire alle prese di Cora.
“ MADRE CHE DIAVOLO STAI FACENDO! “ Cora si immobilizzò sul posto, e Blue smise di dibattersi, entrambe le donne si girarono verso l’ex Evil Queen, e la sua fidanzata mezza vestita dietro di lei.
“ Perché Emma non ha la camicia addosso? “ Chiese Cora confusa, mentre Emma stava cercando di farla passare dalla testa, mentre l’ultima parte del fumo dissipava.
“ Beh vedi- “ Iniziò Emma.
“ Aaaah stavate scopando di nuovo non è vero? “ Chiese Cora alzando gli occhi al cielo, guardando in basso verso Blue. “ Lo fanno di continuo, mi stupisco che riescano a camminare. “
“ Ew. “ Disse Blue disgustata, facendo sorridere Cora vittoriosa.
“ Aaaaw per caso alla piccola fata turchina non piace sentire della vita sessuale di Emma e Regina perché scippa Emma con un pene ambulante? “ Chiese Cora con la vocina.
“ MADRE ORA BASTA! “ Le urlò contro Regina, spaventando le donne una seconda volta e zittendo in tronco la folla.
“ Cora, in qualità di sceriffo dovrò denunciarti per aggressione. “ Disse Emma camminando verso la donna.
Blue fece un sorriso da un orecchio all’altro.
“ Anche te Blue. “ Si corresse Emma.
“ Siete tutte delle fottutissime Rachel Tice. “ Brontolò Cora, alzandosi da Blue, lasciandosi prendere per l’avanbraccio da Regina, mentre Emma prendeva Blue.
“ Signora Mills, non si dimentichi i suoi acquisti. “ Disse la commessa, correndo verso Cora con una decina di borse.
“ Acquisti? “ Chiese Regina alzando un sopracciglio verso sua madre, ricevendo un sorriso colpevole.
La commessa le appoggiò ai loro piedi e corse via guardando verso il basso.
“ Andiamo. “ Disse Regina, con voce bassa e poco tranquillizzante, trasportando borse e persone alla centrale.
 
“ Bene, voi due, in cella. “ Istruì Emma, portandole in due celle adiacenti.
“ Madre, ti dispiace spiegare come hai pagato per tutti queste cose? “ Chiese Regina alla madre, sedendosi sulla scrivania e aspettando una risposta.
“ Potreiaverubatolatuacartadicredito. “ Disse Cora a bassa voce, mentre guardava verso il basso in preda alla vergogna.
“ Cosa? Non ho capito. “ Chiese lei.
“ Ho rubato la tua carta di credito. “  Disse Cora di nuovo.
Regina strabuzzò gli occhi, Emma arretrò di un paio di passi, per sicurezza.
“ COS’E’ CHE HAI FATTO? “ Urlò Regina con voce stridula, alzandosi dalla scrivania e dirigendosi verso la cella della madre, aggrappandosi alle sbarre, le nocche delle mani diventarono bianche.
“ Volevo andare a fare shopping. “
“ Quanto hai speso? “
“ Forseunmigliaio. “ Mormorò Cora.
“ MILLE DOLLARI!? “
“ Forse, poco più poco meno. “
Regina si zittì, e a tutti quanti si gelò il sangue.
“ TI AMMAZZO CAZZO! “ Urlò Regina in uno scatto d’ira, allungandosi dentro la cella, cercando di prendere sua madre.
“ GINA NO! “ Urlò Emma correndo al fianco della sua fidanzata, prendendola per la vita e spostandola dalla cella.
“ EMMA LASCIAMI ANDARE! “ Urlò Regina, divincolandosi da Emma e raggiungendo di nuovo le sbarre, mentre Cora saltò indietro impaurita.
“ NO! LASCIA PERDERE! “
“ HA SPESO MILLE DOLLARI EMMA! IN VESTITI! “
“ NON E’ DIVERSO DA QUELLO CHE FAI TU! “
“ SONO SOLDI MIEI CAZZO! “
A questo punto, Regina era aggrappata alle barre con tutte le sue forze, mentre Emma la tirava per le gambe, quindi Regina penzolava in aria.
“ Regina, ho comprato qualcosa anche per te e per Emma. “ Cercò di calmarla Cora, avvicinandosi alle sbarre.
Regina smise di gridare ed Emma smise di tirare, ma nessuna delle due lasciò la presa.
“ Cosa? “ Chiese lei, mentre le sue gambe venivano gentilmente messe a terra.
“ La borsa nera Emma. “ La istruì Cora. Emma la prese e si avvicinò, aprendola nel mentre, i suoi occhi si spalancarono alla vista.
“ Cora, ma che- “
“ Pensavo che a te e Regina sarebbe piaciuto. “
Regina curiosò dentro la borsa, gli occhi si spalancarono verificando l’interno. Tirò fuori un nuovo strap on, un vibratore e delle maniglie per la doccia.
“ Voi fate un sacco di sesso in doccia, ed il vibratore è waterproof. “ Disse Cora con un piccolo sorriso.
La faccia di Emma cedette ad un sorriso imminente, e alzò lo sguardo verso la mora.
“ Non riesco a decidere se questo è imbarazzante o dolce da parte tua. “ Disse Regina.
“ DOLCE! “ Cora ed Emma dissero in unisono.
“ Imbarazzante. “ Si intromise Blue, guadagnandosi un occhiataccia da Cora.
“ Chiudi quella cazzo di bocca Rachel Tice. “ Disse Cora a denti stretti.
“ La chiami Rachel Tice adesso? “ Chiese Emma con l’angolo della bocca sollevato.
“ Beh lo è! “ Si difese Cora.
“ Grazie. “ Disse Regina alla madre, con un sorriso genuino.
“ Prego cara. “
“ Ora, che altro hai comprato con i miei soldi? “ Chiese Regina andando verso le borsette.
Cora bofonchiò qualcosa di incomprensibile, mentre Regina guardava dentro le borse, brontolando e sbuffando ad ognuna.
“ BURBERRY! PRADA! “ Le urlò contro Regina, sollevando una giacca. “ Madre, non commento sul gusto, ma seriamente?! “
“ Come se tu non avessi i soldi! “ Le urlò contro Cora.
“ Ho un matrimonio da pagare! “ Le rispose Regina con lo stesso tono.
Emma era ormai seduta sulla scrivania, scambiandosi alzate d’occhi con Blue al rapporto madre figlia.
“ Ma quanto grande deve essere questo matrimonio che non puoi spendere una lira per la tua vecchia povera mamma? “ Le chiese Cora.
Regina la guardò dritta negli occhi, la vena in fronte che cominciava ad ingrossarsi.
“ Non ce la posso fare. “ Disse Regina a denti stretti, poi si girò e si diresse verso la porta, per andare a fare la spesa.
“ Massì, scappa pure... tanto sei una stronza. “ Mormorò Cora, ma abbastanza ad alta voce perché Regina la sentisse.
“ Oooooooo. “ Disse Blue con il fiato corto, gli occhi di Emma si spalancarono.
“ Cosa mi hai detto? “
“ Niente. “ Disse Cora velocemente, facendo stringere gli occhi a Regina sospettosamente.
“ Vado fuori a fare la spesa per la festa. “  Disse Regina prima di uscire dalla stanza.
Emma spostò lo sguardo verso la figura del sindaco, che ormai stava uscendo.
“ Bene, se vi lascio andare, saprete comportarvi? “ Chiese Emma alle due donne in cella, quando ricevette un assenso come risposta, prese il mazzo di chiavi e si spostò verso di loro. “ Okay, Cora andiamo. Abbiamo una festa da organizzare. “
 


Emma cominciò a preparare la stanza, situata in cantina, completa con un grande schermo TV al plasma, dolby surround, bar e mini cucina.
Aveva chiesto a Cora di pulirlo magicamente prima dell’allestimento, visto che con le sue riunioni “ SwanQueen “ aveva lasciato un caos immane, che sicuramente Emma non aveva intenzione di pulire.
Quindi, mentre Cora si preoccupava dell’allestimento, Regina era al piano superiore a cucinare. Emma era incaricata di snacks e bevande, mentre Regina del cibo vero e proprio.
Ci sarebbe stata l’intera famiglia, inclusi Archie, Granny, Ruby, August e Marco.
Quindi tanto valeva celebrare con stile.
“ Emma, cos’è questo? “ Chiese Cora puntando il dito verso un bariletto di metallo, che se ne stava al fresco in una vaschetta di ghiaccio.
“ Quello Cora, è un fustino di birra. “ Rispose Emma, finendo di mettere la salsa sui nachos.
“ Capisco. “ Disse Cora con un grande sorriso.
“ Se i Raven sono in vantaggio a metà partita, ti fai un giro di quello. “ Commentò Emma ridendo.
“ Sembra divertente! “ Rispose Cora felice finendo di riempire il frigo di birre, e aranciata per Henry.
“ Emma, i tuoi genitori sono qui! “  Regina la chiamò dal piano superiore, mentre David stava scendendo le scale con due pacchi di birra da sei.
“ Non sapevo cosa portare, quindi ho portato ancora birra. “ Disse lui con un sorriso, facendo ridere Emma, che puntò verso Cora.
“ Dalle pure a lei che le mette via. “
 “ La cantina è fantastica Em. “ Commentò David con un sorriso, guardandosi intorno.
“ L’ha preparata Cora. “ Replicò la bionda.
“ Okay, abbiamo i mini hotdogs, hamburgers, tramezzini, ali di pollo e lasagne. “ Disse Regina scendendo le scale, potando con se le lasagne, mentre Snow la seguiva con i mini hot dogs e i tramezzini, Henry dietro di loro con il resto.
“ Fantastico piccola, grazie. “ Disse Emma felice sorridendole, aiutando la sua fidanzata ad appoggiare il cibo sul tavolo.
“ C’è nessuno? “ Granny chiamò dal piano di sopra, scendendo velocemente le scale con Ruby e Belle a seguire.
“ Venite pure. “ Le invitò Regina con un sorriso, rivolgendosi poi a sua madre. “ E tu comportati bene. “
Cora apparve alquanto offesa. “ Io? “
“ Si, tu. So cosa succede quando tu e Granny siete assieme. “
“ Capitano- cioè, Cora. “ Si corresse Granny velocemente, dopo un occhiata di Cora.
“ Cora, sappiamo tutti che sei il capitano dell’armata, è inutile. “ Disse Emma alzando gli occhi al cielo.
Poco dopo, Archie arrivò con Pongo, August e Marco, che presero posto nelle poltrone in cantina, pronti per l’inizio della partita.
Regina si sedette e si guardò intorno, non essendo una grande fan del football, ma amava vedere Emma così esaltata per la partita, che esultava contenta quando i Ravens facevano punto e fischiava quando lo facevano gli avversari.
Granny era la più coinvolta di tutti, si alzava ad ogni touchdown con le braccia verso l’alto esultando felice. Persino Cora trovava la scena divertente.
“ Okay, siamo a metà tempo! E i Ravens stanno vincendo, quindi, cara Cora, devi farti una bevuta! “ Le fece notare Emma felicemente, alzandosi in piedi e scortandola verso il fustino di birra, mentre gli altri facevano fischi e applausi di incoraggiamento, tranne Regina. Che aveva avvertito Emma, se Cora avesse vomitato, la bionda avrebbe dovuto pulire.
“ Okay, hai 5 minuti prima che Beyoncè faccia la sua entrata in scena. “ Le disse Emma, istruendola sul da farsi.
“ Sarà una cosa fantastica. “ Sorrise Ruby, guardando divertita la scena mentre Belle scuoteva la testa.
“ CORA! CORA! CORA! “ Granny cominciò ad intonare un coro di incoraggiamento, seguita dagli altri, mentre Emma invitava Cora ad inginocchiarsi sotto il beccuccio.
Cora cominciò a bere, trovando la cosa di suo gusto.
Quando non ne potè più, alzò il braccio in segno di stop, e tutti le applaudirono, inclusa sua figlia.
“ Regina? “ La chiamò Snow con foce flebile.
“ Snow? Cosa succede? “ Chiese Regina confusa.
“ Non è che per caso... “ Cominciò Snow incerta, distratta da qualcosa, ma sempre continuando a gesticolare per tenere su di se l’attenzione della mora.
“ Snow, taglia corto. “ La spinse Regina.
“ NON RIESCO A TROVARE MR. FLUFFYKINS! “ Urlò Snow tutto d’un fiato, in preda al panico.
“ Intendi dire che hai portato quel cazzo di mammifero qui? “ Chiese Cora alzando un sopracciglio.
“ E’ UN CONIGLIETTO! UN BELLISSIMO CONIGLIETTO! “
“ Presumo sia bianco di nuovo? “ Granny chiese a Regina, avendo sentito la storia da Cora. Regina accennò un sorrisetto annuendo.
“ Snow, ti avevo detto di lasciarlo a casa. “ Sospirò James, portandosi una mano sugli occhi con fare stanco.
“ Ma non volevo stesse da solo... siamo la sua famiglia. “
“ Ma porca p- “
“ NON finire la frase. “ Interruppe Regina, fermando Cora in tempo, in modo che Henry non potesse sentire.
“ Henry non è qui. “ Emma ricordò a Regina con un sussurro. L’avevano spedito a letto, dato che prima di metà tempo si era già addormentato sulla poltrona.
“ Snow, so che ami Mr. Fluffykins, ma è solo un coniglio. “ Disse James dolcemente.
Snow si girò verso di lui molto lentamente.
“ Oh cazzo. “ Mormorò Granny vicino a Cora, guardando la scena.
“ Qui.... si mette male. “ Le rispose Cora sottovoce.
“ Solo un coniglio? SOLO un coniglio, James? “ Cominciò Snow, alzando il tono di voce. “ Lui NON è solo un coniglio. E’ UN MEMBRO DI QUESTA FAMIGLIA E VERRA’ TRATTATO COME TALE! “ Urlò infine la donna.
“ Eeeeee eccola qui. “ Disse Cora, mentre Snow cominciava ad inveire contro il marito.
“ Hey. “ Chiamò Archie, ma nessuno ci fece caso.
“ Hey. “ Riprovò lui.
“ HEY! “ Urlò infine, richiamando l’attenzione di tutti.
“ COSA! “ Gli risposero in coro.
“ Dov’è Pongo? “ Chiese lentamente.
Il silenzio riempì la stanza.
“ CAZZO! “ Ulrò Emma.
“ MERDA! “ Disse Regina sbarrando gli occhi.
“ MR. FLUFFYKINS! “ Urlò Snow terrorizzata.
“ TROVIAMO QUEL CONIGLIO! “ Urlò Granny salendo le scale.
“ Che Dio perdoni quel povero cane se l’ha mangiato. “ Commentò Cora, guadagnandosi un occhiata perplessa da Regina. “ COSA? Faresti esplodere i mattoni se del sangue intaccasse qualsiasi superficie di questa casa! “
“ PONGO! “   Cominciò a chiamare Archie, mentre gli altri cercavano per tutta la casa.
“ FLUFFY! “
“ PONGO! “
“ Non posso credere che sto perdendo Beyoncè per questo. “ Brontolò Emma controllando sotto il divano.
“ Possiamo fare il nostro spettacolo personale dopo la partita se vuoi. “ Mormorò Regina, accucciandosi e passando la mano lungo la schiena della bionda. “ E provare i regali di mia madre “.  “RIUSCITE A TENERVELA NEI PANTALONI PER CINQUE MINUTI?! “ Urlò Snow contro di loro, per poi continuare a correre nel panico per la casa, lasciando le due alquanto sbigottite.
“ Non riesco a trovarli da nessuna parte! “ Disse James al gruppo, temporaneamente radunato in cucina.
“ Abbiamo controllato tutta la casa. “ Fece notare August.
“ Proviamo fuori? “ Suggerì Marco. Gli occhi di tutti si spalancarono nel notare che la porta che conduceva in giardino si aprì scricchiolando.
“ Oh merda. “ Mormorò Emma, una volta che tutti giunsero fuori. La scena di fronte a loro consisteva in Pongo che cercava di montarsi il coniglietto di Snow, con successo pure.
“ STA DETURPANDO MR FLUFFYKINS! “ Urlò Snow, pronta per correre verso gli animali, ma James la fermò.
Cora guardò la scena, le labbra cominciarono ad incurvarsi in un sorriso, sempre più grande, finchè non riuscì più a trattenersi e scoppiò a ridere vigorosamente, puntando il dito contro i due animali, inginocchiandosi poi con le mani sull’addome e le lacrime agli occhi.
“ Madre, non essere inappropriata. “ Regina cercò di rimproverare la madre con un’espressione seria, ma fallì miseramente.
La loro attenzione fu catturata da una palla bianca che corse a velocità della luce dentro casa, subito seguita da Pongo.
“ Oh no! “ Snow piagnucolò, rientrando correndo in casa seguita dal resto del gruppo.
“ SPERO PER LORO CHE NON DITRUGGANO NIENTE! “ La voce di Regina tuonò, mentre cercava di catturare gli animali. Si tuffò per prendere il coniglio ma fallì la presa, cadendo a terra, seguita poi da Emma che tentò di prendere Pongo, ma fallì, cadendo sopra a Regina.
August provò dopo di lui, ma cadde non appena Pongo passò in mezzo alle sue gambe, facendogli perdere l’equilibrio. Marco si era tuffato dopo di lui, ma lo perse.
Archie tentò di richiamare Pongo, ma senza successo, mentre Snow continuava ad urlare per il suo coniglietto, inseguendo la coppia di animali, sperando che si fermassero.
“ NON IN CANTINA! “ Urlò Emma mentre lei e Regina si alzarono, correndo dietro agli animali, seguite dal resto del gruppo.
Granny tentò di acciuffare il coniglio, ma finì addosso al tavolino con i nachos preparati da Emma, versandoseli addosso. Ruby tentando di prendere Pongo, perse l’equilibrio e urtò i mini nachos, facendoli volare dappertutto.
In fine, Cora si lanciò sul divano atterrando davanti al coniglio, e catturandolo tra le braccia, girandosi in fretta giusto in tempo per dare le spalle a Pongo, permettendo ad Archie di afferrare il cane.
Alla fine di tutto, Regina fece vagare lo sguardo per la cantina, c’era cibo dovunque, i festoni erano semi appesi, e un’ Emma molto arrabbiata guardava i nachos attaccati al vestito di Granny.
“ Giuro che uccido quel coniglio. “ Ringhiò Emma.
“ NESSUNO FARA’ DEL MALE AL MIO CONIGLIETTO! “ Minacciò Snow, mentre James prendeva l’animale dalle braccia di Cora.
“ ECCO PERCHE’ NON POSSIAMO AVERE ANIMALI IN CASA SNOW! “ Urlò James abbastanza seccato, sbuffando e dirigendosi verso Emma e Regina.
“ Grazie ad entrambe per questa entusiasmante serata ma vado a casa, e porto il coniglio con me. Lo riporto al negozio domani. “ Decise James, uscendo dalla stanza.
“ Ma. Ma. Ma. “ Snow cominciò spaesata, prima di scoppiare in lacrime.
“ Ho bisogno di uno shot “ Regina disse ad Emma, spostandola da una Biancaneve molto in lacrime, dirigendosi verso il bar, dove le due fidanzate si versarono un bel bicchiere, bevendolo di schiena.
“ Almeno non è stato mangiato. “ Disse Cora alzando le spalle.
“ Si Snow, il coniglio poteva essere mangiato da Pongo, al posto di essere sbattuto. “ Fece notare Granny.
“ Non penso questo sia d’aiuto. “ Disse Belle, sedendosi con Ruby sul divano, sorseggiando un bicchiere di tè freddo.
E i Ravens vincono il Super Bowl! “ Annunciò in quel momento il telecronista, attirando l’attenzione di tutti.
“ AAAAAGH praticamente ho perso tutta la partita!! “ Emma alzò le braccia in protesta, buttandosi sconsolata tra le braccia di Regina.
“ Va tutto bene cara, ci penso io. “ Regina mormorò all’orecchio della bionda. La sua testa scattò verso l’alto.
“ FUORI! USCITE TUTTI DALLA CASA! “ Emma urlò ad un tratto, alzandosi con un balzo e gesticolando verso quelli rimasti, indirizzandoli verso le scale.
Cora e Granny erano rimaste in cantina a pulire, mentre Emma e Regina erano andate in camera a divertirsi.
“ Almeno stanno usando i giochi che gli ho regalato io. “ Disse Cora con un sorriso soddisfatto.
“ Che arrapate. “ Commentò Granny, Cora ridacchiò.
“ Ti ho insegnato bene. “
“ Un brindisi alla festa del Super Bowl e al sesso SwanQueen. “ Granny alzò il bicchiere di birra verso l’altra donna.
“ Cin cin. “  

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