Amore e... Oscar Wilde

di Gely_9_5
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nuovo professore, nuovo amore ***
Capitolo 2: *** Caffè e citazioni ***
Capitolo 3: *** Scoperte...e tanti guai ***
Capitolo 4: *** Addio, Manuel ***



Capitolo 1
*** Nuovo professore, nuovo amore ***


Selena, giovane studentessa diciassettenne, era talmente assorta nella lettura che non si accorse dell'ingresso nell'aula del suo nuovo insegnante.

Questi, dal canto suo, notata la distrazione della ragazza, fece cenno agli altri ragazzi di sedersi – dato che si erano tutti alzati in piedi come segno di saluto – e, posate borsa e giacca, si avvicinò molto lentamente alla ragazza.

Fu un gesto rapidissimo, non occupò più di un paio di secondi: prima Selena era seduta con il libro tenuto da entrambe le mani; poi si ritrovò a guardare il suo banco, le mani vuote. Alzò lo sguardo, pronta a sbraitare contro chiunque l'avesse disturbata ma il suo rimprovero si smorzò in un gemito appena accennato: il suo adoratissimo libro era trattenuto dalla mano del professore che la fissava con sguardo imperscrutabile, anche se non era difficile intuire il disappunto dell'uomo.

E pensare che si trattava solo del suo primo giorno in quella classe!

<< Le piace leggere, signorina...? >>

Selena deglutì un paio di volte, imbarazzata dalla figuraccia fatta davanti all'insegnante e a tutta la classe. << S-sì, signore... >>

<< Il suo cognome? >>

<< Manuali. >>

<< Bene, signorina Manuali, >> disse lui con tranquillità, posando il libro sul banco della ragazza, << mi fa piacere che i miei studenti si interessino alla letteratura inglese... Ma la pregherei di dedicarsi alla lettura durante l'intervallo, non durante le ore di lezione. Sono stato chiaro? >>

Ammaliata, Selena non poté far altro che annuire.

Il professore si diresse alla cattedra e cominciò con l'appello e le presentazioni come se nulla fosse successo.

Selena afferrò il suo libro per riporlo nella cartella e solo in quel momento si accorse che l'insegnante aveva spostato il segnalibro nel punto in cui era stata interrotta, così da indicarle la pagina.

Meravigliata e non poco grata, osservò il professore seduto alla cattedra, che incrociò il suo sguardo e, parlando a lei e al resto della classe, si presentò: << Sono il professor Manuel Raimo e sarò il vostro insegnante di letteratura inglese per quest'anno. >>

In quel momento, Selena si innamorò di lui.

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Capitolo 2
*** Caffè e citazioni ***


 << Le piacerebbe farmi compagnia per un caffè? >>

Selena guardò il professor Raimo, imbarazzata per la proposta inaspettata. << Certo, >> rispose dopo un momento in cui la sua capacità di parlare sembrava ormai svanita, << mi farebbe molto piacere. >>

La proposta l'aveva alquanto sorpresa ed era imbarazzata all'idea di uscire con il suo professore – il suo professore –, anche solo per un caffè. Di cosa avrebbero dovuto parlare?

Ma la cosa si rivelò più facile del previsto: fu lui a “condurre il gioco”, facendole domande sulla scuola, sui suoi interessi personali e, ovviamente, sulla letteratura inglese.

<< Mi sono appassionata alla lettura fin da bambina e gli scrittori inglesi sono stati i miei più grandi maestri: devo loro tutto! Purtroppo, più libri leggo, più vorrei leggerne, ma il tempo a mia disposizione è piuttosto scarso... >> Ripensò a quando era stata rimproverata proprio dal signor Raimo per via della lettura e sorrise, imbarazzata. << Mi piacciono tutti: fantastici, horror,... In particolare i libri che la critica del tempo definì “immorali”. >>

<< “Non esistono libri morali o immorali, come la maggioranza crede. I libri sono scritti bene o scritti male. Questo è tutto.” >>

Selena lo fissò assorta, un sorriso appena accennato sulle labbra che però coinvolgeva anche gli occhi. << Oscar Wilde... >> mormorò. << Il mio preferito. >>

Continuarono a parlare per oltre un'ora e, più il tempo passava, più Selena si rendeva conto delle affinità tra lei ed il suo insegnante.

<< Ora devo proprio andare, Selena. >> disse l'uomo guardando contrariato il quadrante del suo orologio da polso.

Si alzarono, lui pagò il conto per entrambi – nonostante le proteste della ragazza – ed uscirono fuori, subito accorti nelle braccia gelide del pomeriggio novembrino.

<< Mi ha fatto molto piacere parlare con lei, professore! >> disse lei, sincera.

<< Quando ti deciderai a chiamarmi per nome? >> ribatté lui serio.

Selena stava per rispondere che, no, non sarebbe mai riuscita a farlo, quando lui si avvicinò, le prese il mento tra le dita affusolate e le posò un bacio sulle labbra.

Incredula, meravigliata, spaventata e, contemporaneamente, al settimo cielo, la ragazza balbettò per qualche secondo, riuscendo a dire, infine, solo tre parole: << Sei pazzo, Manuel! >>

Lo disse così, senza pensarci su, troppo sconvolta per definirsi lucida. Ma sul volto del suo insegnante si dipinse un'espressione soddisfatta. << Ah, sapevo che mi avresti chiamato Manuel... >>

Detto questo la salutò con un cenno della mano e se ne andò, lasciando dietro di sé la giovane in compagnia solo del freddo autunnale e di un'altra citazione di Oscar Wilde.

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Capitolo 3
*** Scoperte...e tanti guai ***


 Da quel giorno le cose procedettero rapidamente – troppo rapidamente.

Tra il professor Raimo – Manuel – e Selena si instaurò un rapporto ben più profondo di quello normale tra studentessa e professore. Erano diventati quasi una coppia.

Con l'unica differenza che, loro due, non potevano parlare con nessuno della loro relazione.

Si vedevano di nascosto, approfittavano della disponibilità di aule vuote per passare del tempo insieme durante la giornata scolastica.

Sembrava quasi che nulla potesse andare storto tra loro...

...finché, un giorno, Selena non venne a conoscenza dell'esistenza di un'altra donna.

<< Sei sposato?! >> sbraitò dopo averlo trascinato con una scusa in un'aula vuota.

<< Sssh! Fa' piano! Ti sentiranno! >>

<< Non m'interessa! Tu mi hai mentito! >>

Dopo essere riuscito a farla tranquillizzare, Manuel le chiese come lo avesse scoperto, e Selena raccontò, rammaricata, di essere andata a casa dell'uomo il giorno prima per fargli una sorpresa.

<< Ma la sorpresa l'ho avuta io... >> sospirò.

<< Non porto più la fede al dito da anni: il matrimonio è in crisi, ma non sono mai riuscito a lasciarla. >> le spiegò.

<< Dovevi dirmelo! >> disse lei con fermezza.

Manuel sospirò. In quel momento parve tanto vecchio, molto più degli anni che effettivamente aveva. << Hai ragione, piccola... >>

Si guardarono negli occhi intensamente.

Manuel le si avvicinò, le prese il mento tra le dita e stava per dirle qualcosa, quando la porta dell'aula si aprì ed entrarono nel loro campo visivo le facce sconvolte di due compagne di classe di Selena ed altrettanti professori.

...Le cose si misero male per davvero.

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Capitolo 4
*** Addio, Manuel ***


Il professor Manuel Raimo venne accusato di pedofilia e plagio nei confronti della studentessa Selena Manuali, minorenne. Vani furono i tentativi della ragazza di sollevarlo dalle accuse, ammettendo i propri sentimenti nei confronti dell'uomo.

Il suo caso venne affidato ad una psicologa: la ragazza andò alle sue sedute per sette mesi, fino al compimento dei suoi diciotto anni. Fino ad allora, le vietarono di entrare in contatto con l'ex professore, attraverso telefonate, messaggi o visite in carcere.

Manuel fu condannato e rinchiuso nel carcere cittadino. La moglie, scoperto il tradimento, avviò le pratiche di divorzio.

 

Sette mesi dopo...

 

Fine luglio. Selena, appena maggiorenne, si avviò con passo svelto verso l'ingresso della casa circondariale. Nel suo sguardo, nessun tremito; solo fermezza ed indifferenza.

Venne fatta accomodare nella sala in cui avrebbe potuto incontrare il suo ex professore. Si sedette. Manuel entrò subito dopo, scortato da una guardia.

<< Avete dieci minuti! >>

In sette mesi era un po' invecchiato, eppure manteneva ancora il fascino che aveva fatto innamorare la ragazza.

<< Selena... >> mormorò lui. Quel noma, pronunciato da quelle labbra, acquisiva una musicalità del tutto nuova.

<< Professore... >> lo salutò lei con indifferenza. << Sono venuta qui solo per salutarla ed informarla che ho superato gli esami. >> La freddezza nella sua voce pareva forzata.

<< Sapevo che ce l'avresti fatta... Anche dopo tutti i pasticci in cui ti ho cacciata. >>

<< Sì, è vero, mi avete messa nei pasticci... Ma ne sono uscita, da sola. Ed ora, la mia vita cambierà! >> Sembrava che, più che cercare di convincere lui, tentasse di convincere se stessa.

<< Ti auguro tanta felicità, Selena... >>

Parlarono poco, si limitarono quasi esclusivamente a perdersi l'uno negli occhi dell'altro. Entrambi rivissero, in quei brevi dieci minuti, tutti i momenti felici passati insieme.

La guardia infornò Selena che il tempo a disposizione era scaduto.

<< Sii felice, Selena! >> le augurò lui.

<< Anche tu, Manuel... >> disse lei alzandosi e voltandosi.

<< Ah, >> sospirò l'uomo, alzandosi a sua volta, << sapevo che mi avresti chiamato Manuel... >>

Selena si voltò.

Oscar Wilde.

Di nuovo.

Sorrise fugacemente e se ne andò, consapevole che, no, quello non sarebbe stato un addio.

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