Vita di Boo

di Chillian_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Riflessi ***
Capitolo 2: *** Essenza di Vaniglia ***



Capitolo 1
*** Riflessi ***


Un rumore lontano mi distolse da quel lunedì mattina piovoso.
Mi ero proposta di alzarmi presto quella mattina, perchè avevo voglia di fare tante cose.
Ma come al solito mi ero addormentata intorno alle cinque, e quella sveglia fu una coltellata.
Decisi che anche per quel giorno il resto potesse aspettare, e ripresi il mio sonno disturbato ancora per qualche ora.
La pioggia colpiva violentemente il terreno, tanto da provocarmi un brusco risveglio.
Con gli occhi ancora socchiusi guardai il telefono, che mi provocò un intenso bruciore e annebbiò la vista.
Le 16 e 22.
Cazzo, avevo passato ogni record.
Whatsapp intasato dai messaggi.
Nicole : Ahahahah mi sono addormentata ieri sera, ma tu cazzo ci facevi sveglia alle cinque?! Non dormi mai ??
Paradossale come messaggio del buon giorno, pensai.
Raccogliendo ogni fibra di forza di volontà presente nel mio corpo mi alzai dal letto, andando in contro al gelo in assenza del piumone e alle pulsazioni della testa per aver dormito troppo.
Nico era già sveglio da un po'.
Giocava in sala a GTA, divertito dal notare che l'ora dei miei risvegli si posticipava ogni giorno.
Poche e isteriche parole, come al solito.
Era decisamente troppo tardi per mangiare, così mi accontentai di una tazza di latte caldo col caffè.
Tempo di una sigaretta insieme e Nico doveva già andare alle scuole serali.
Che tristezza aver sprecato un altro giorno cosi, pensai.
"Pazienza."
Rimasta sola in casa accesi il Pc, diretta su Facebook.
Varie notifiche di Like e Commenti come al solito.
Qualche messaggio in posta.
"I soliti marpioni sicuramente."
Invece il terzo attirò particolarmente la mia attenzione.
Buongiorno, sono uno Psicanalista e per sbaglio mi sono imbattuto nella sua pagina Facebook.
Ho trovato parecchio interessanti sia la sua storia che i suoi pensieri.
Ho letto tutto il suo web-diario e guardato tutti i suoi video.
Lei ha un cervello straordinario, e potrei aiutarla a recuperare tutti quei ricordi che ha rimosso nel suo incidente di questa estate.
Ovviamente gratuitamente, la ritengo un caso interessante.
Cordiali saluti, Prof, Merlini
 
Ah, quindi nella psicanalisi sono considerata un "caso interessante".
Non detti troppo peso al messaggio, ma fu un piacevole argomento di conversazione al rientro di Nico.
Lui non reagì nel modo in cui avrei pensato.
Potrebbe essere una stupenda possibilità. Perchè non ci provi?!
Mi stai realmente dicendo che la stai prendendo sul serio Nico ?
Sono tre mesi ormai che non ricordi la tua vita. E continuare così ti sta uccidendo. Non puoi alzarti ogni giorno senza sapere chi sei Vittoria.
Almeno fai una prova !

Mmm.. Va bene. Ma se mi trovo male o qualsiasi cosa smetto.
Certo, passami una sizza
Insieme formulammo una risposta per il Prof.Merlini.
Buonasera Professore, accetto volentieri la sua proposta, mi piacerebbe fare una prova.
Attendo sue indicazioni per l'appuntamento e l'indirizzo del suo studio, a presto.

 

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Capitolo 2
*** Essenza di Vaniglia ***


La sveglia suonò alle otto.
Nico mi aveva di nuovo impostato come sveglia quella militare, che stronzo.
L'effetto fu comunque riuscito.
Mi alzai senza avere minimamente coscienza della mia persona e del mondo circostante.
I miei piedi mi guidarono abitudinari alla macchinetta del caffè.
Dopo una bella tazza bollente piano piano la mia esistenza cominciava a prendere forma.
Mi vestii e svegliai Nico.
Aveva promesso di accompagnarmi lui quella mattina in moto almeno fino alla Metro, dato che lo studio del professore si trovava in Moscova a Milano.
Dopo il gelo delle mattinate di dicembre arrivati in Comasina mi salutò ancora addormentato.
Il viaggio fu piuttosto monotono.
Musica nella testa e qualche sguardo alle altre persone in metro.
Chi andava a lavoro vestito di tutto punto.
Chi aveva ancora gli occhi troppo stanchi per tenerli aperti.
Chi chiacchierava con i compagni di scuola.
Cambio in Stazione Centrale e dritti sulla verde in Moscova.
Via della Moscova numero 15, ore 9.30
Arrivai puntualissima.
Il vecchio portone in legno era aperto e dava su un cortile molto ben curato, con fiori e aiuole.
Un cartello indicava l'ingresso dello studio, specificando "secondo piano".
L'ascensore era fermo al quinto piano, ed io non sono mai stata una persona paziente.
Salii le due rampe di scale arrivando per miracolo al pianerottolo completamente senza fiato.
Mi ripresi qualche secondo.
Suonai il campanello che fece aprire automaticamente la porta.
Mi ritrovai davanti una ragazza un po' in carne ma di bell'aspetto, sulla trentina, che mi sorrideva.
Sedeva su una scrivania di noce piena di qualsiasi cosa, dai libri alle lampade vittoriane.
Dietro di lei una grandissima libreria, e guardandomi intorno notai che era lo stile di tutta l'intera stanza.
La stavamo aspettando, avviso subito il professore.
Disse con un sorriso.
Si alzò e scomparve per qualche secondo.
Nell'aria aleggiava un antico profumo di mobili e di vaniglia.
Prego, da questa parte
Mi fece segno verso la porta da cui era appena uscita.
Le andai incontro ed entrai.
L'ufficio del Professore era nello stile dell'entrata ma molto più pieno di pezzi di vita e di memorie.
L'odore di vaniglia al suo interno era ancora più forte.
Sembrava lo studio di uno scienziato ottocentesco.
E' un piacere Vittoria, si accomodi.
Era un uomo sulla sessantina.
Piacere Mio professore
Mi accomodai.

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