Una sola parola...amore!

di sesshy94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo uno ***
Capitolo 2: *** Capitolo due ***



Capitolo 1
*** Capitolo uno ***


Finalmente

Finalmente! Finalmente! Finalmente! So di essere ripetitivo. Ma, per il momento è tutto quello che riesco a pensare.

Finalmente questa brutta avventura è finita!

Finalmente siamo liberi di riprendere il mare.

Finalmente Nico Robin è di nuovo fra noi.

Lei e quel chiassoso di un cyoborg!

Eh già Rufy ha insistito tanto per ammetterlo nella nostra ciurma! Ma in fondo un carpentiere fa sempre comodo!

Rufy. Stai scherzando e ridendo con in mano un boccale di birra. Non ti ho mai visto così felice! Si, ne abbiamo di cose da festeggiare. Il fatto che siamo vivi.

Il fatto che Robin è di nuovo tra noi. Oh basta! Per il momento ho solo voglia di scolarmi questo boccale di birra che ho in mano e di scherzare. E ridere!

Hum? Ahahaha Nami è salita sul tavolo e ha schiacciato per sbaglio la mano a Usop! Che scenetta comica!

“Bene ragazzi! Io proporrei un brindisi!” urla contenta.

“E a che cosa brindiamo, mia dolce dea?” che nervi quello stupido di un cuoco.

“Bè io brinderei alla nostra amicizia!” sorride Rufy.

Tutti lo guardano a bocca aperta.

Io ridacchio sotto i baffi. In fondo, nessuno conosce il nostro capitano come lo conosco io!

“Bè non mi sembra una cattiva idea capit…Rufy!” Robin non ha ancora perso l’abitudine di chiamarci con i nostri ruoli. Eppure le sta passando.

“Bene, allora…alla nostra amicizia!” esclama Rufy levando il suo boccale in alto.

Lo imitiamo tutti.

“Io vorrei brindare alla libertà!” Nami sa bene cosa significhi essere liberi! Lei che per tanto tempo è stata prigioniere di quel verme di Arlong.

Questa volta Nico Robin sorride. Anche lei sa quanto sia dura conquistarsi la propria libertà.

“Alla libertà!” ancora una volta leviamo in alto i boccali.

Sorrido. Poi mi alzo. Mi stiracchio.

“Ehi Zoro dove vai?” mi chiede Chopper.

“A sgranchirmi le gambe.” Gli rispondo io. Ho bisogno di camminare. Mi si sono addormentate le gambe.

Mi dirigo verso i mandarini di Nami. Li sorpasso. E poi scendo sul ponte.

Ah! Un po’ di pace. Mi appoggio sul parapetto. Chiudo gli occhi e mi lascio accarezzare da questa piacevole brezza.

“Ehi Zoro! Che ci fai qui tutto solo?”

“Mi godo quest’arietta Rufy. E tu?”

“Niente. Mi ero solo chiesto dove fosse lo spadaccino più forte del mondo.” Scherza.

Io sorrido.

Riamiamo un po’ in silenzio. Tutti e due appoggiati al parapetto ad osservare il mare.

Con la coda dell’occhio ti osservo. Quanto sei cresciuto dalla prima volta che ci siamo incontrati!

All’epoca eri solo un ragazzino con un sogno più grande di lui. Ma con tanta determinazione da far paura.

E da allora quante ne abbiamo passate insieme! Ma, qualunque cosa succedesse, eravamo tutti uniti. Non come ciurma, ma come amici.

Mi distraggo dai pensieri.

Ti osservo ancora. Hai il cappello calato sugli occhi. Brutto segno. O stai per dire qualcosa di molto serio, o stai per dire una grande, grande scemenza.

Rimani a lungo in silenzio. Poi finalmente ti decidi a parlare.

“Sai…mentre combattevo contro Lucci…ho…ho avuto paura…” sgrano gli occhi. Deve essere molto difficile per te ammetterlo.

“…ho avuto  paura di morire…veramente…ma poi mi sono detto che non potevo…non dovevo morire…non senza…” non finisci la frase. Forze hai ancora paura Rufy?

Tu non devi avere paura. Sono io che sono terrorizzato. Terrorizzato all’idea di quello che stai, o che vuoi dire.

Terrorizzato all’idea che tu mi possa rifiutare. Già perché…io credo…di essermi innamorato Rufy. Di te.

Buffo eh? Io Zoro il grande spadaccino insensibile a qualsiasi cosa, mi sono innamorato. 

“Zoro io…credo…di...essermi…” fai una pausa. Lunga un’eternità. E io mi preparo psicologicamente al peggio.

“…innamorato…” stringo i denti.

“…di…” perché diavolo stai dicendo una parola alla volta? Vuoi forze farmi soffrire il doppio?

“…te…” ancora perso nei miei pensieri non mi accorgo l’ultima parola che hai detto.

Mi volto verso di te.

Hai ancora il cappello abbassato ma so per certo che le tue guance sono rosse per l’imbarazzo.

Sorrido.

E di slancio ti abbraccio.

Tu rimani stupito. Non ti aspettavi una reazione del genere vero?

Molto lentamente ti levo il cappello. Ti passo una mano su quella giungla nera che ti ritrovi al posto dei capelli.

E piano ti attiro a me. Delicatamente appoggio le mie labbra sulle tue. E da questo momento tutto è totalmente confuso.

Una miriade di emozioni diverse nascono in me.

Sento le tue mani che mi scorrono sulla schiena.

Senza pensarci ti prendo in braccio. E ti porto nella cabina.

Non che io abbia niente contro le amache, ma sai com’è, per fare certe cose non sono molto comode.

Il pavimento lo vedo molto più pratico.

In un attimo siamo completamente nudi.

E ancora una volta il resto del mondo scompare. Non pensavo che fare l’amore fosse così…così…così!

Specialmente se lo faccio con te.

Di nuovo tante emozioni nascono in me. E tutti e due ci perdiamo nel piacere.

                                                  ***

Mi sveglio…sveglio? No un attimo…come è possibile che ci siamo addormentati…noi…che bella consolazione sapere che ci siamo addormentati entrambi. Guardo fuori dalla finestra. è  ancora notte e sento ancora le voci degli altri che ridono e scherzano.

Ho un braccio sul tuo petto. Io sono girato di fianco. E tu sei a pancia all’aria.

“Zoro…sei sveglio?” sussurri.

Sorrido.

“Si” ti giro verso di me. Tu mi guardi. E nei tuoi occhi leggo tutto l’amore che provi per me.

Ti avvicino ancora di più a me.

“Ti amo.” Ti sussurro sulle labbra. E poi ti bacio.

Quando ci stacchiamo tu mi guardi ancora.

“Ti…amo.” Mi dici poi.

 

 

 

 

Angolo Autrice

Salve bella gente! È la prima ff che scrivo su One Piece e spero vivamente che non venga una schifezza. Vi prego cementate in tanti! E spero anche di non aver reso i personaggi troppo OOC.

Ora, io non so come vada a finire l’avventura a Ennis Lobby ( o come si scrive!) perciò o, come dire LEGGERMENTE tirato a indovinare! Perciò siate clemente please! Grazie! Bacioni e al prossimo chap!!

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Capitolo 2
*** Capitolo due ***


Stupido, idiota di un cuoco

Stupido, idiota di un cuoco!

Io ho preso la mia decisione, mi spieghi perché TU ti sei messo in mezzo?

Non posso, Sanji, non posso proprio lasciartelo fare.

                                           ***Flash Back***

Zoro si stava allenando.

Sanji stava cucinando. Ma quella volta era distratto. Distratto proprio dallo spadaccino. Dalla finestra della cucina poteva benissimo vedere la sua schiena muscolosa e imperlata di sudore. Osservava i muscoli flettersi a seconda dei movimenti.

In quel momento Zoro si voltò. Sanji fece in tempo a distogliere lo sguardo. Ma, di tanto in tanto, lanciava occhiate furtive al bel spadaccino.

Ancora una volta s’incantò a guardare il petto questa volta.

La lunga cicatrice procuratagli da Mihawk spiccava sul petto nudo.

Sanji sospirò.

Zoro continuava ad allenarsi incurante delle dolci carezze che erano gli sguardi del cuoco.

“Ehi, Sanji, che cos’è questo odore?” chiese Nami entrando.

Il diretto interessato cascò completamente dalle nuvole.

“Cos…ah!” urlò poi spaventato nel vedere la manica della camicia che andava a fuoco.

Cominciò a correre per tutta la cucina e poi si catapultò sotto al rubinetto. Aprì l’acqua e in pochi attimi il fuoco si spense.

“Fa vedere…hum sembra proprio una bella bruciatura. Meglio se ti vai a far medicare da Chopper.” Disse Nami prendendo delicatamente la mano di Sanji.

“No, non fa niente, devo finire di cucinare.” Cercò di protestare quest’ ultimo.

“Finire di cucinare…?” chiese Nami spostandosi di lato per permettere così a Sanji di vedere…il completo disastro.

Sanji si rabbuiò.

“Vado in infermeria.” Disse soltanto. E se ne andò. Nami lo guardò perplessa.

“Non mi ha adulata, e non è da lui distarsi mentre cucina. Mah! Chissà che cosa gli succede!?”

disse scuotendo la testa.

Zoro vide il cuoco uscire dalla cucina tendendosi il braccio sinistro. Lo seguì con lo sguardo e poi lo vide sparire in infermeria.

All’improvviso si sentì pervadere da uno strano desideri di sapere come stava e assicurarsi che stesse bene.

Ripose in fretta e furia gli attrezzi e si asciugò velocemente il sudore di dosso.

Si fermò improvvisamente quando gli balenò in mente un pensiero.

“ Sto facendo questo per quel damerino?” ma poi sorrise. Si stava facendo questo per quello stupido sopracciglio arricciato.

Perché da parecchio tempo ormai si era accorto delle occhiate che gli lanciava. Quella mattina poi…aveva sentito chiaramente il suo sguardo puntato sulla schiena.

Sospirò. Tutte quelle attenzioni non gli dispiacevano per niente.

Ma lui…cosa provava per Sanji? In fondo al cuore lo sapeva. Ma mai e  poi mai l’avrebbe ammesso a se stesso.

Perso come era nelle sue riflessioni non si era accorto di essere arrivato davanti all’infermeria.

Senza pensarci entrò.

Sanji il braccio sinistro teso davanti a lui, la bocca storta in una smorfia di dolore. La bruciatura è più grave di quello che sembrava. Tutto il polso era bruciato e anche una parte della mano intorno al pollice.

Chopper stava spalmando una crema molto unta su tutto il perimetro della scottatura.

Sanji sussultò quando la piccola renna lo toccò un po’ più forte.

Finito di spalmare la crema il dottore di bordo fasciò la mano.

“Ecco fatto.” Disse con un sorriso.

Sanji guardava a terra.

“Grazie.” Mormorò.

La piccola renna lo guardò per un secondo, poi si accorse della presenza di Zoro. Senza dire niente se ne andò, lasciando i due ragazzi da soli.

Zoro si appoggiò al muro e incrociò le braccia.

“Mi spieghi come hai fatto?” chiese.

Sanji non rispose. Non ne aveva voglia. Anche perché doveva spiegare che stava guardando lui. che se lo stava mangiando con gli occhi. Perché lui si era accorto di provare qualcosa di più della semplice amicizia per lo spadaccino. Nonostante litigassero sempre, nonostante le apparenze facessero sembrare l’esatto contrario, lui amava Zoro.

E confessarglielo, equivaleva a suicidarsi. Mai gliel’avrebbe detto. Mai. Non voleva soffrire. Non più di quanto stesse soffrendo ora. Perché sapeva che l’altro lo avrebbe guardato con disprezzo. Sapeva che non avrebbe mai accettato una cosa del genere. E allora l’avrebbe perso per sempre. No, era molto meglio se le cose restavano così come erano.

“Allora? Non mi rispondi?” chiese nuovamente lo spadaccino.

Sanji trasalì.

“Mi vuoi lasciare in pace?” disse infine, optando per l’opzione litigata. Stava aspettando la rispostaccia di Zoro, ma questa non arrivò.

Lo spadaccino infatti c’era rimasto male alla risposta del cuoco.

“Guarda che io mi sto preoccupando seriamente per te. Comunque se vuoi che me ne vada…” si staccò dal muro e fece per andarsene.

Sanji sgranò gli occhi e si alzo di scatto allungando la mano sinistra.

“No aspetta…aaaaah” urlò tenendosi poi la mano di nuovo. Una fitta improvvisa lo aveva pervaso per tutta la lunghezza della bruciatura.

Si ri-sedette pesantemente sul letto.

Zoro si precipitò da lui. Il cuoco tremava da capo a piedi. Zoro gli mise una mano sulla spalla.

Sanji no capì più niente. Abbandonò la testa sulla spalla dello spadaccino. Con l’altro braccio Zoro gli cinse la vita. Fece scivolare anche l’altro attorno alla vita del biondo.

Rimasero così per diversi minuti.

Poi Sanji rialzò la testa di scatto e spinse via Zoro. Di nuovo una fitta tremenda lo percosse. Strinse i denti.

Zoro sorrise dolcemente e gli passò una mano sulla guancia.

“Se continui a muoverti così ti farà sempre male.” Sussurrò poi.

Si guardarono negli occhi. E Sanji capì. Capì che non era un caso disperato il suo. Perché anche Zoro…

Non ci fu più nulla.

Lo spadaccino lo aveva attirato a sé. Ed ora le loro bocce s’incontravano delicatamente.

Zoro passò una mano dietro la nuca del cuoco e lo attirò ancora di più a sé. Delicatamente la sua lingua chiese a Sanji il permesso di entrare. Questi non se lo fece ripetere due volte e socchiuse le proprie labbra.

Le loro lingue s’incontrarono e si esplorarono. In un gioco di piacere che portò entrambi al settimo cielo.

Si staccarono solo per riprendere fiato.

“Non pensavo baciassi così bene testa d’insalata!” sogghignò Sanji.

“Anche io ti devo fare i miei complimenti sopracciglio arricciato.” Lo sfottè Zoro

“Ah, e in ogni caso ben tornato!” aggiunse poi.

Sanji sorrise. Entrambi si alzarono e si diressero verso la cucina.

“Ah finalmente! Sanji io ho fameee!” Rufy aveva una faccia stile broncio.

“Ecco, ecco pozzo senza fondo ora cucino qualcosa.” Sbuffò Sanji. Prese una padella ma, ancora una volta la scottatura gli diede fastidio.

“Accidenti!” esclamò il cuoco. Zoro si alzò e raccolse la padella.

“Dimmi che devo fare.” Sussurrò. Sanji gli fece cenno con gli occhi per indicare gli altri.

Zoro afferrò al volo il concetto ( strano per lui!) e alzò le spalle.

“Se per te non è un problema.” Si affrettò a dire. Sanji scosse la testa. I due cominciarono a preparare la cena. Con Sanji che impartiva ordino a Zoro e quest’ultimo che li eseguiva.

Non poté mancare qualche leggero insulto, ma i due insieme riuscirono a stupire l’intera ciurma.

Tutti quanti li guardavano stupiti. Zoro e Sanji che cucinavano insieme senza  litigare o minacciarsi di morte? Che diavolo era successo? Dove erano i veri Zoro e Sanji?

Poco dopo la cena era pronta. Tutti si misero a tavola.

“Huuummm che buonoooo Sanji sei bravissimo!” esclamò Rufy.

Zoro alzò la testa dal piatto.

“Ehi biondino vedi di non prenderti tutto il merito!” scherzò.

Sanji sorrise.

“Già, ma tu ci hai messo solo le mani. Io ci ho messo il cervello!” esclamò.

“Ah! Allora ricordami di non aiutarti più!” sogghignò Zoro.

“Mi pare di ricordare che non te l’avessi chiesto!” Sanji fece finta di pensare.

Zoro era a corto di risposte. Si limitò a lanciare un’occhiataccia al cuoco. E un muto “facciamo i conti dopo!”

Quella sera tutta la ciurma era riunita sul ponte. Motivo: festa!

Eh già. La festa non era motivata. Tutta la ciurma aveva voglia di festeggiare.

Ad un certo punto della serata Zoro si avvicinò a Sanji. Gli toccò la spalla e gli fece un cenno con la testa.

Sorridendo il biondo lo seguì.

Scesero in cabina.

“Allora testa d’insalata, volevi farmela pagare?” chiese sorridendo Sanji.

“E anche cara!” scherzò Zoro. Poi gli si avvicinò. Gli mise una mano sotto il mento e s’impossessò delle sue labbra. Sanji gli passò una mano sulla nuca e poi scese lungo il collo.

sulla schiena. Fino al bacino. Da lì poi la fece scivolare sotto la maglia dello spadaccino e ripercorse le stesso tragitto, solo che questa volta la sua mano scivolava sulla pelle di Zoro.

Questi si staccò dalla bocca del cuoco per emettere un lieve gemito.

Sanji sorrise dolcemente.

“A chi è che volevi farle pagare eh?” scherzò.

Zoro non disse niente, ma fece lo sgambetto al biondo e entrambi cascarono sul divano. Il biondo sotto e il verde sopra di lui.

“A te!” rispose serio Zoro.

E gli tolse la maglietta. sanji accolse la sfida. E, a sua volta tolse quella di Zoro.

Entrambi a petto nudo, si baciarono di nuovo. Poi Zoro dalla bocca scese sul collo del biondino. E poi ancora sul petto. Li si fermò su un capezzolo e glielo succhiò leggermente. Sanji gemette di piacere.

Zoro smise di torturalo e in un sol colpo gli tolse pantaloni e mutande. Sanji rabbrividì.

l’altro depositò un ultimo bacio sulle labbra del cuoco.

“Se mi devo fermare dimmelo ora.” Disse soltanto.

Ma gli occhi lucidi di piacere di Sanji risposero per lui. zoro annuì lentamente.

E poi in un attimo fu dentro di Sanji. Questi trasalì e trattenne il fiato.

“Rilassati.” Gli sussurrò dolcemente Zoro all’orecchio. Sanji fece come gli aveva detto. Poco dopo il dolore che sentiva si trasformò lentamente in piacere.

Vedendo che si era abituato, lo spadaccino cominciò a muoversi. Piano, poi sempre più velocemente.

Ben presto i loro movimenti divennero uno soltanto e i due si fusero in un unico piacere che portò entrambi all’apice del piacere.

Zoro si stese a fianco di Sanji. I due rimasero un poco in silenzio.

“Devo dire che se questo è il modo in cui me la fai pagare, mi piace molto.” Sussurrò Sanji ancora in preda ad un grande piacere.

zoro sorrise.

                                          ***Fine Flash Back***

Corro. Corro per tutte le rovine di questo posto. Dove diavolo sei?  Dove sei finito stupido di un marimo? Perché mi hai colpito? Perché non mi hai permesso di aiutarti? Dannazione se ti è successo qualcosa di grave non me lo perdonerò mai! Ne perdonerò te.

Ma perché hai deciso di sacrificarti e di subire tutto il dolore di Rufy? Accidenti dove sei…oh no!

Finalmente ti ho trovato ma….cos’è tutto questo sangue? E anche tu ne sei pieno. Stai fermo immobile. No, ditemi che non è vero. Non puoi essere morto!

“Zoro, ma che diavolo è successo qui? Cos’è tutto questo sangue?” ti chiedo più spaventato che mai.

“Niente. Non è successo assolutame…” ma non termini la frase perché ti mancano le forze e cadi fra le mie braccia.

Ti prendo. E cominciò a camminare.

“Ehi Zoro…” comincio a dirti.

“…non mollare. Devi ancora diventare lo spadaccino più forte del mondo.” Cerco di sdrammatizzare.

“Sanji…” mi dici debolmente.

“…Ti amo!”

E mi stupisci perché fino ad ora non me l’avevi mai detto.

“Ti amo anche io.”

 

 

Angolo autrice

Salve! Si lo so ci ho messo troppo ad aggiornare! Humm non mi convince molto sto chap ma mi rimetto al vostro giudizio! Dunque  le parti in prima persona si svolgono durante la puntata di Thriller Bark, o come cavolo si scrive, dove Zoro deve sopportare tutto il dolore di Rufy e Sanji cerca di impedirglielo. Ora io lo visto in giapponese sottotitolato in spagnolo quindi la maggior parte dei discorsi sono inventati! Bè fatemi sapere!

 

Desme: bè non proprio prestissimo ma ho aggiornato! Humm si in effetti le ZoRu le adoro ma anche le ZoSa mi piacciono e…oddio in effetti amo tutte le coppie di questo cartone! Eheheh baci a presto e grazie!

 

A_DaRk_FeNnEr: oddio lo scritto giusto? No perché ho una capacità di storpiare i nomi che fa paura! Ehehe per il resto…se Zoro prima era OOC ora è totalmente e irrimediabilmente OOC!!! Spero che ti piaccia lo stesso bacioniii!!

 

Fri: ehehe si in effetti sono troppo poche le storie su questi due! Bè non è propriamente una ZoRu ma spero che ti piaccia uguale! Si in effetti il caro Capitano ha troppi nomi! Eheheh anche qui Zoro rasenta il diabete! Spero ti sia piaciuto! Baciiii!

 

Ahaha spero che non mi verrete a cercare per problemi di diabete o roba varia ma sono in crisi di coccole da ragazzo ( voglio un ragazzooooooooooo!!!!) e quindi mi sono messa a scrivere in tutta dolcezza! Baci!

 

 

 

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