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di kiss the night
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prima parte ***
Capitolo 2: *** Parte 2 ***
Capitolo 3: *** Parte 3 ***



Capitolo 1
*** Prima parte ***


Note iniziali- Specifico nuovamente che ci sono alcuni spoiler sulla puntata 4x07 e possibili riferimenti alla 4x08 (l'ho scritta prima di vederlo, ma a quanto sembra piccoli dettagli sembrano coincidere).
Enjoy


Doveva correre da Emma il più velocemente possibile perché anche perdere un solo secondo le sarebbe potuto costare la vita. Se quello che Snowwhite aveva detto era vero, Emma era riuscita davvero a cacciarsi nel peggiore dei casini...

Solo un'ora prima, dopo quello che era successo alla stazione di polizia e dopo essersi accertata che David stesse bene, Emma era scappata via, urlando agli altri di starle lontana. Killian avrebbe voluto inseguirla per cercare di calmarla, ma Mary Margaret era intervenuta dicendogli di lasciarle sbollire la rabbia da sola per un po' perché al momento non avrebbe ascoltato nessuno.
Anche se con riluttanza l'uomo aveva deciso di accettare il consiglio e solo dopo aver aiutato gli altri a portare David in ospedale era andato a cercare la ragazza, con scarso risultato visto che Emma non era in nessuno dei posti in cui gli sarebbe venuto in mente di cercarla; non era da Granny, non era a casa sua e neanche nascosta da qualche parte nella foresta.
Aveva alla fine deciso di tonare in ospedale per vedere come se la cavava il principe, sperando di trovare lì la ragazza che magari dopo essersi calmata aveva deciso di andare a vedere come stava il padre.

Proprio lì gli avevano dato la sconvolgente notizia.

Una volta entrato nella stanza Mary Margaret era corsa da lui con uno sguardo disperato. Solo dopo, scrutando meglio l'interno della stanza, avrebbe notato la presenza di Belle.
La donna lo portò fuori dalla stanza per non farsi sentire da nessun'altro e gli raccontò quello che l'altra  ragazza le aveva riferito.

“Emma è stata da Gold. Gli ha chiesto se esisteva un modo per togliersi poteri e lui a quanto pare ha accettato di farle una sorta di incantesimo per mezzo di uno strano cappello, ma Belle non è riuscita a capire molto più di questo... solo che la cosa potrebbe avere dei risvolti poco piacevoli per Emma. Dobbiamo riuscire a fermarla e ho come la sensazione che solo tu possa convincerla a non fare una pazzia del genere.”

Non riuscì neanche a finire di ascoltare le parole di Snow, che nella sua mente tornò ad insinuarsi l'immagine di un avvenimento successo poco più di una settimana prima; Gold lo aveva costretto ad immobilizzare un uomo mentre tirava fuori da una specie di scatola un cappello blu. Quest'oggetto aveva poi risucchiato il vecchio... era quello il cappello di cui Belle aveva sentito parlare? Rumplestinskin avrebbe fatto ad Emma la stessa cosa che aveva fatto a quel pover uomo? No, non poteva assolutamente permettere che succedesse una cosa del genere ad Emma, doveva intervenire, anche se questo avrebbe fatto venir fuori i segreti che le stava nascondendo.

Con un cenno di congedo, Killian salutò velocemente Mary Margareth e corse fuori dall'ospedale dirigendosi a perdi fiato verso il negozio di Gold; non era certo di trovarli lì, ma fra tutte, quella sembrava l'opzione più sensata.
Purtroppo però il locale era vuoto e anche dal retro non proveniva nessun rumore.
Cercò di calmarsi  provando a fare mente locale su dove l'oscuro avesse potuto portare la donna e uscendo dalla porta del negozio notò una strana luce provenire dal porto.

Senza stare a pensarci troppo riprese subito a correre, rendendosi conto che il tempo a sua disposizione era diminuito ancora di più ; se Gold aveva già estratto il cappello dalla scatola a Emma rimaneva poco tempo prima di essere risucchiata all'interno di esso.

Si rese conto di essere nel posto giusto nell'istante in cui arrivò all'imbocco del pontile, perché vide chiaramente Tremotino ed Emma, uno di fronte all'altra, in fondo al porticciolo e l'uomo aveva già in mano l'oggetto stregato che emanava una forte luce blu, molto più potente di quella che aveva visto l'ultima volta... che reagisse in base a quanto potente era la magia che aveva vicino?

Smise di pensare a questi inutili dettagli e ricominciò a correre; averla vista lì gli aveva allentato almeno un po' la stretta al cuore che si stava portando dietro dal momento in cui Mary Margaret gli aveva fatto presente le intenzioni della figlia, e che si era fatta più forte quando aveva visto la luce blu.
Non poteva permetterle di rischiare la vita per una cosa che avrebbe potuto imparare a controllare, e sopratutto non poteva perderla, non adesso che erano riusciti a trovarsi e ad abbattere quei muri che entrambi avevano creato, lui sapeva che insieme sarebbero riusciti a curare le ferite del loro passato.

Arrivato a pochi metri da loro Emma si accorse della sua presenza; si guardarono negli occhi per alcuni secondi, e questi bastarono all'uomo per vedere quanto fosse terrorizzata, da sé stessa e da quello che stava facendo.

“Killian... che ci fai qui? Per favore vattene.”
La voce era poco più che un lamento e lei appariva fin troppo lontana dalla donna forte che conosceva.

“No, Emma stai facendo un errore e lo sai. Il tuo potere fa parte di te, non devi sbarazzartene ma solo imparare a controllarlo.”

“Non ci riesco, ci ho provato ma tutto quello che sono riuscita a fare e stato rischiare di uccidere mio padre... Questa è la soluzione migliore per tutti e quando non avrò più questo potere potrò continuare a vivere come una persona normale.”
Era sull'orlo delle lacrime, anche se non le avrebbe mai lasciate scorrere in presenza di altri.

Hook distolse momentaneamente gli occhi da lei per concentrarsi sull'altra persona che fino ad adesso era rimasta a fissarli in silenzio, sulla faccia un espressione vittoriosa... il bastardo stava già assaporando la sua sete di potere; anche se non riusciva a capirne il motivo, sapeva che quello che Tremotino voleva erano i poteri di  Emma, poco importava che per averli avrebbe dovuto risucchiarla nel cappello e farla sparire.

Purtroppo la ragazza sembrava davvero convinta di farlo e sicuramente l'oscuro aveva omesso il piccolo particolare che l'incantesimo del cappello comportava.
Emma sperava in una vita che non avrebbe avuto perché lui le aveva fatto credere che non le sarebbe successo niente ; nonostante questo avrebbe poi comportato delle spiegazioni che avrebbero potuto distruggere il rapporto che si era creato tra loro, toccava a lui spiegarle quello che le sarebbe successo.

“Emma, ascoltami bene... qualsiasi cosa lui ti abbia detto su quel cappello non è vera, o almeno lo è solo in parte.”
La ragazza sembrò ridestarsi dopo quella affermazione e lo guardò stupita.

L'oscuro per la prima volta dal suo arrivo sembrò preoccupato, tanto da lanciargli un'occhiata sprezzante.
“Sei davvero sicuro di quello che fai Capitano... hai molto da perdere.”

Emma, ancora più stupita, adesso lo stava guardando intensamente, confusa da tutta quella situazione.
Quello era il momento in cui Killian doveva trovare il coraggio di ammettere le proprie azioni, svelare alla donna che amava di averle mentito su alcune cose successe negli ultimi giorni; era pienamente cosciente di quello che rischiava, visto che nel migliore dei casi lei gli avrebbe dato ascolto ma probabilmente non gli avrebbe più rivolto la parola, premurandosi di rialzare quei muri che con tanta fatica era riuscita ad abbassare anche grazie a lui.

Ma c'era in gioco la vita di Emma, il resto non contava nulla, neanche la sua stessa vita.

“Sicurissimo mio Coccodrillo, non ti permetterò di avere quello che vuoi senza neanche combattere! Emma, quel cappello risucchierà anche te e non solo la tua magia; non so nei dettagli cosa ti succederà, ma sicuramente niente di buono... no-non posso permetterti di fare una cosa del genere, anche perché daresti il tuo potere a qualcuno che vuole usarlo per qualcosa di malvagio”

Il pirata cercò di tenere il suo sguardo incatenato a quello della bionda, sperando che anche grazie al suo dono capisse che era sincero e che doveva reagire contro l'oscuro. Lei però sembrava persa nei suoi pensieri, come se cercasse di far coincidere tutte le tessere di quell'ingarbugliato puzzle.

Approfittando della loro distrazione Rumple, adesso seriamente preoccupato che quello stupido pirata potesse far saltare il suo piano perfetto, con un gesto della mano fece volare Killian lontano da Emma, scaraventandolo con forza contro alcuni barili poggiati vicino alla rimessa di barche.

Hook fu preso alla sprovvista e non riuscì neanche a frenare la caduta, finendo con lo sbattere violentemente la testa contro il pavimento di legno del molo. Istintivamente portò l'uncino a toccare la parte che più gli faceva male; il contatto con il metallo lo fece sussultare e, riportando poi il braccio verso gli occhi vide che c'era del sangue. Alzò per un breve secondo lo sguardo, abbastanza da riuscire a vedere Emma correre verso di lui.

“KILLIAN!”

Cercò inutilmente di dirle di non abbassare la guardia e di non preoccuparsi per lui, ma la voce purtroppo non venne fuori se non in un sospiro quasi inudibile.

L'oscuro, capendo che la situazione gli era completamente scappata di mano, fu costretto ad intervenire in modo molto più rude di quanto avesse programmato.
Bloccò Emma e la costrinse a voltarsi nella sua direzione; la ragazza si rese conto di non poter più muovere un muscolo e si maledisse per essere andata volontariamente nella tana del lupo.

“Mia cara signorina Swan, noi abbiamo un patto. Lei voleva liberarsi del suo potere e io le ho offerto il mio aiuto, premettendo che ci sarebbero potuti essere dei problemi ma lei ha accettato comunque... e come può immaginare credo fortemente che ogni accordo vada rispettato.”

“Maledetto bastardo, non sei cambiato per niente. Sono stata così stupida da farmi ingannare credendo nella tua buona fede. Liberami subito!”

La ragazza cercò di dimenarsi inutilmente e volse lo sguardo nella direzione in cui poco prima era stato sbalzato il pirata, cercando di capire se stesse bene.
Killian però si era già rialzato e allontanato in direzione dell'oscuro.
Ma che diavolo sta cercando di fare?

L'uomo resosi conto della situazione delicata in cui si trovava Emma, spinto da un coraggio che non credeva suo, si rialzò barcollando e sfruttando il momento di distrazione di Rumple cercò di avvicinarsi a lui; non avrebbe potuto ucciderlo o ferirlo, ma se fosse riuscito a distrarlo anche solo per pochi secondi Emma sarebbe stata in grado di liberarsi.
Era un sorta di missione suicida, ne era pienamente cosciente, ma come aveva sempre detto sarebbe stato disposto a pagare quel prezzo solo per amore e vendetta, e questo era proprio il primo caso.
Dopo essere arrivato a pochi metri di distanza dal mostro, Killian cominciò a correre cercando di avvicinarsi il più possibile con l'intenzione di farsi sentire.

Rumple resosi conto della minaccia si voltò e con l'ennesimo gesto secco della mano scaraventò il pirata sempre più lontano, gettandolo questa volta in acqua, neanche troppo vicino alla riva.
Per colpa dello schianto l'ultima cosa che percepì fu l'urlo di Emma che lo chiamava disperata, poi più niente.


Note finali;
Salve, per cominciare grazie se siete arrivate fino a qui. Dico solo un paio di cose e poi mi dileguo (vista anche l'ora). Questo per me è un battesimo di Fandom, è la prima volta che scrivo per Once e spero che vada tutto bene. 
Poi un piccolo appunto sulla storia; è nata come OS che poi è diventata una mini-long (termine che la mia beta adora),di massimo 3 capitoli, principalmente perchè la parte finale non mi convince a pieno e preferisco prendermi un pò di tempo per organizzarla meglio. 
Detto questo, grazie di cuore a chi leggerà la storia e sentitevi libere di farmi sapere cosa ne pensate, le critiche (positive e negative) sono sempre ben accette. 
Baci baci
KissTheNight 


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Capitolo 2
*** Parte 2 ***


Note iniziali;
Il capitolo purtroppo non è betato al momento, quindi mi scuso per possibili errori o frasi un pò incasinate. Provvederò a sistemare la cosa al più presto.
Enjoy



Emma rimase a fissare la scena cercando di metabolizzare quello che era appena successo. Killian si era fatto buttare in acqua per permetterle di liberarsi da quella morsa infernale ma lei non riusciva comunque a muovere un muscolo, ancora sconvolta dalla situazione.
Dopo un primo momento di smarrimento, la donna si riprese e grazie anche alla forza datagli dall'adrenalina riuscì a slegarsi dall'incantesimo che l'oscuro le aveva fatto. 

L'uomo rimase sconvolto dalla potenza che l'altra aveva mostrato e si distrasse quel secondo di troppo che permise ad Emma di prendere il controllo della situazione, incanalando il suo potere in una sorta di onda magica che lo spedì con la schiena per terra. 

Quando questa si rese conto di essere in vantaggio, recuperò velocemente il cappello dalle mani dell'oscuro, che cercò in tutti i modi di tenerselo stretto, fallendo miseramente. Nonostante fosse uno dei maghi più potenti di ogni reame, aveva sottovalutato il potere della salvatrice e questo sapeva gli sarebbe costato caro.

Emma rigirò tra le mani quello strano oggetto per un po', cercando di capire come funzionasse, per poi correre verso la banchina dove poco prima Gold aveva buttato Killian. 
Cercò di vederlo attraverso le onde ma di lui sembrava non esserci traccia. La morsa che le stringeva lo stomaco si faceva sempre più forte e la paura di non rivederlo più sempre più presente; cercò di scacciare dalla sua testa quell'immagine perché sapeva benissimo  avrebbe solo peggiorato le cose. Lui l'aveva salvata e adesso toccava a lei ricambiare il favore, nessuno doveva morire quel giorno, c'erano un paio di cose che dovevano chiarire, ad esempio come Killian facesse a sapere tutte quelle cose sul cappello perché chiaramente lui e Gold le avevano nascosto qualcosa, ma più di tutto il loro rapporto stava iniziando a prendere una bella piega... gli aveva già detto che non poteva perdere anche lui, non avrebbe retto questo volta.

“Hook mi senti??”

Nessuna risposta arrivava dal mare. No, no, no... ti prego non lui!
Le sue gride diventavano sempre più disperate.

“Killian rispondimi per favore... KILLIAN!”

Finalmente vide qualcosa comparire da dietro un onda e per sua fortuna sembrava muoversi. Purtroppo però era troppo lontano dalla riva e il mare non era per niente amichevole; anche per un pirata come lui sarebbe stato difficile tornare a riva nuotando. 

Emma vagliò le varie soluzioni che le venivano in mente; scartò subito quella del buttarsi in acqua perché sarebbero sicuramente morti entrambi, nessuna delle barche presenti al molo era fuori quindi non avrebbe potuto chiedere aiuto a nessuno... c'era rimasta solo una possibile opzione, quella che temeva di più; doveva riuscire a trascinarlo a riva usando la sua magia, proprio quella che non era ancora riuscita a controllare si era rivelata essere l'unica possibilità di salvezza dell'uomo per cui provava un sentimento molto vicino all'amore.
Cercò quindi di concentrarsi sul suo obiettivo, incanalando tutta l'energia che sentiva scorrere nel suo corpo verso un unico punto e quando un fascio di luce bianco uscì dalle sue mani continuò ad immaginarselo sotto forma di fune, un po' come aveva fatto quando aveva ammanettato la regina delle nevi. Continuò a tenere gli occhi chiusi e a crearsi mentalmente un 'immagine di quello che doveva succedere; lei che afferrava Killian e che lo riportava velocemente verso il molo e aprì gli occhi solo quando percepì un peso sulle sue mani. Con il cuore che le batteva a mille si rese conto di avercela fatta perché si era venuta a creare davvero un specie di fune luminescente che stava trascinando a gran velocità il corpo quasi inerme dell'uomo. 
Una volta arrivato in prossimità del porticciolo Emma lo tirò su per poggiarlo poi delicatamente a due passi da lei. 

Ce l'aveva fatta, era riuscita davvero a controllare quell'impulso magico senza fargli prendere il sopravvento; forse Killian aveva ragione, sarebbe stato solo questione di tempo e poi avrebbe potuto convivere pacificamente con la sua magia.
La sua felicità però durò poco; si accorse infatti che il pirata era svenuto e respirava a fatica.

“No no no... Killian!”

Si inginocchiò vicino a lui appoggiando inizialmente la testa sul suo petto; il cuore batteva ancora, anche se lentamente... questa scena le ricordava pericolosamente quella volta in cui Zelina aveva costretto Rumple a far annegare Hook per costringerla a baciarlo e farle così perdere i suoi poteri. 
Si ricordava perfettamente la sensazione che aveva provato in quel giorno e anche se le veniva difficile ammetterlo erano le stesse che stava provando in quel momento, fra loro c'era sempre stato un forte legame nonostante avesse deciso di ammetterlo solo recentemente e l'idea di vederselo morire davanti agli occhi l'aveva spaventata anche quella volta.

Poggiò quindi le mani sul petto dell'uomo e spinse per tre volte con tutta la forza che aveva in corpo  e solo dopo avvicinò le labbra alle sue, soffiandoci dentro e sperando che riprendesse a respirare correttamente. Proprio come nella prima occasione si ritrovo a sussurrargli dolcemente quelle semplici parole.

“Torna da me Killian... per favore torna da me!”

I secondi successivi sembrano interminabili ma, con un colpo di tosse che fece uscire tutta l'acqua dai suoi polmoni, il pirata ricominciò a respirare. 
Un sospirò di sollievo uscì dalla labbra della giovane, che si incresparono subito mostrando finalmente un sorriso.

Quando Killian aprì gli occhi si trovò di fronte quell'immagine paradisiaca; Emma non era un tipo di donna che regalava sorrisi molto spesso, ma quando lo faceva tutto il resto finiva per sembrare scuro e sciupato.

“Hey Love non dovevi preoccuparti così... ti avevo detto che era piuttosto bravo a sopravvivere”     

Emma si fece scappare una risatina leggera ed ebbe un ulteriore conferma che niente, nemmeno l'aver rischiato di morire, poteva scalfire il fare sarcastico e malizioso di Hook.

Il loro momento fu però interrotto da una risata inquietante; in tutto quel trambusto si erano completamente dimenticati che vi era in corso una battaglia e che il loro nemico aveva avuto tutto il tempo di recuperare le forze.

Emma si voltò di scatto e vide Gold, nuovamente in piedi, a pochi passi da lei e dal cappello che aveva fatto cadere nel momento in cui si era chinata per rianimare Killian. 
Cercò di recuperarlo per prima, sperando di sfruttare la sua vicinanza ma Gold fu più scaltro di lei e lo trascinò nelle proprie mani grazie alla magia, facendola cadere per terra.

“Mi spiace Miss Swan, ma non sono solito fare lo stesso errore per più di una volta. Lei è molto potente Emma, ma deve rendersi conto che ci sono persone con cui non può combattere. Nonostante mi dispiaccia doverla rinchiudere qua, è sempre la madre di mio nipote, ci sono cose più importanti a cui debbo pensare. Le basti sapere che dove andrà non avrà bisogno di giustificare il suo essere..”

Così dicendo girò il cappello verso di lei, attivandolo.                                                   

"EMMA!"

Killian istintivamente scatto verso la donna, piazzandosi davanti a lei per farle da scudo; non sapeva se sarebbe servito, ma era stata l'unica cosa ad essergli passata per la testa in quei pochi secondi. Il suo unico pensiero era salvare Emma, e anche se fosse stata risucchiata da quell'oggetto infernale avrebbe trovato il modo di riportarla indietro, a costo di andare a prenderla lui stesso.

Quello che successe dopo però sconvolse tutti i presenti.                            

Il cappello infatti cominciò a brillare e a ingrandirsi, fino a formare un portale luminoso che iniziò ad assorbire la persona che si trovava davanti. La sorpresa arrivò quando, contrariamente a quello che Rumple pensava, fu Hook a essere risucchiato. 

"Ma che diavolo..."

"Killian!"

Emma cercò di aggrapparsi a lui e con tutta la forza che aveva in corpo provò a trattenerlo. L'uomo cercò allo stesso tempo di rimanere aggrappato a lei, ma nel momento in cui vide che anche Emma rischiava di essere risucchiata, dopo un ultimo sorriso, lasciò di sua volontà la presa.

"Swan, mi ero detto che avrei dovuto proteggerti e stranamente ci sono riuscito. Adesso scappa prima che ti succeda la stessa cosa."

"NO!"
"Emma, allontanati da qui!"

La voce sicura e forte di Hook convinse la ragazza ad allontanarsi da quella pericolosa scia magica, che poi inghiottì definitivamente l'uomo.                                           Solo dopo il portale si richiuse completamente.

Sia Gold che Emma rimasero a fissare il cappello, anche se i pensieri dei due non potevano essere più diversi.                                                           
Mentre la ragazza stava ancora cercando di realizzare la grandezza del sacrifico avesse fatto Killian per lei, l'uomo non riusciva a comprendere come una cosa del genere fosse potuta accadere.
Il cappello attirava a se solo le persone che possedevano magia, ed era piuttosto sicuro che questo non fosse il caso del pirata.

L'unica sicurezza di Emma, invece, era quella di essere rimasta sola su quel pontile senza neanche poter immaginare dove fosse Killian.


Note Autore
Per chi ha letto le note dello scorso capitolo devo precisare un pò si cose. In primis che la storia non sarà più una mini-long, perchè in fase di stesura ha preso una piega un pò diversa da come previsto. Di conseguenza la trama si è incasinata e allungata (Ringraziate la mia mente contorta) e questo richiederà più tempo. Per il momento ho già la terza parte pronta, ma la pubblicherò tra una settimana in modo da poter andare avanti nella scrittura e avere più tempo per ricontrollare il resto. 
Non avendo ancora tutto pronto non posso assicurare precisione negli aggiornamenti futuri, anche perchè la sessione di Dicembre incombe sulla mia testa, ma spero comunque di tenere un ritmo decente.
Passando al capitolo; giuro che non odio Hook, anzi è il mio personaggio preferito, ma al momento lo sto facendo soffrire come una cane.
Tutta la cosa del cappello è ovviamente un pò diversa da come viene spiegata nel telefilm come anche il modo in cui Emma ha catturato la regina di panna; mi sono presa un pò di licenza poetica sul suo funzionamento e nel prossimo capitolo capiremo come ha fatto il nostro amato capitano a finire là dentro, ma se avete ipotesi scrivetelo pure... ovviamente non vi dirò la risposta ma sono curiosa di vedere cosa vi state immaginando.
Premetto un'altra cosina; mi dispiace se siete fan del Rumple puccio e della Rumpbelle, ma in questo caso avremo l'esatto contrario di questo. Amo il Rumple cattivo della foresta incantata ed è quello che ho voluto rappresentare ( non che adesso si stia dimostrando un orsetto del cuore) e più avanti, quando vedremo Belle, lei non sarà tanto comprensiva. 
Detto questo, Ringrazio di cuore tutti quelli che hanno messo la storia tra le seguite/ricordate/preferite e anche Celeste98 che mi ha lasciato una recensione carinissima. Spero che vorrete farmi sapere cosa ne pensate della storia e che continuerete a seguirla.

Baci
KissTheNight  

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Capitolo 3
*** Parte 3 ***






Emma raccolse il cappello da terra, continuando a fissarlo, come se sperasse che da un momento all'altro si illuminasse di nuovo facendo tornare Hook da lei; in cuor suo aveva capito che non sarebbe stato così facile riaverlo, ma quella piccola fiammella di speranza non voleva saperne di esaurirsi.
Calde lacrime cominciarono a scenderle sul viso senza che lei potesse bloccarle; non era da lei lasciarsi andare così, ma in quelle poche ore erano successe troppe cose che avevano finito per sconvolgerla completamente.

"Mi avevi detto che non avrei perso anche te... a quanto pare non ce l'hai fatta a mantenere quella promessa. Adesso però ne faccio io una a te."

Si sentiva ridicola a parlare con un cappello, ma sapeva di doverlo fare, sperava che lui potesse sentirla in qualunque posto si trovasse al momento.

"Killian, ti prometto che troverò il modo per tirarti fuori di qui. Non... non so neanche da dove cominciare ma non ti permetterò di sacrificarti per me, sai che sono una che non ama essere salvata. Poi quando sarai fuori da questo pezzo di stoffa glitterata dovremo fare quattro chiacchiere perché credo ci siano troppe cose che non tornano."

Emma si asciugò le guance con la manica della sua giacca, sospirando rumorosamente per poi concludere il suo monologo, aprendo completamente la sua anima.

"Vedi di non morire Killian, fallo per me perché non posso immaginare di non vederti più. Ho... ho bisogno di te."

Si asciugò quindi le ultime lacrime per poi voltarsi verso l'unica persona che avrebbe potuto darle delle risposte; Rumple adesso la stava fissando, anche lui sembrava stranito da tutta quella situazione.

"Gold, mi avevi detto che quel cappello attraeva solo la magia ma credo di capire che le cose sono ben diverse, visto che Hook non è certo il nuovo mago Merlino."

"Le farà piacere sapere che questo sconvolge anche me signorina Swan. Non ci sono certo delle istruzioni dettagliate su come questo antico oggetto operi, ma la cosa di cui sono certo è che nasce con l'intento di attrarre in sé ogni magia che vi si trova davanti; chiaramente nel mio primo racconto avevo omesso che oltre alla magia risucchia anche chi la possiede, ma questo non cambia che ciò che è accaduto poco fa ha dello straordinario. Probabilmente lo stupido pirata aveva assi nella manica a noi sconosciu..."
Gold si interruppe bruscamente, perso nei suoi pensieri.

Emma rimase ad osservarlo, aspettando che riprendesse a parlare. Forse era riuscito a capire perché Killian fosse finito lì nonostante all'apparenza non sembrasse possibile.
L'uomo però non proferì parola e questo iniziò a spazientirla.

"Gold, se hai anche solo una vaga idea di quello che è successo pretendo che tu me lo dica. Hook non aveva poteri. ci deve essere un'altra spiegazione per quello che è successo, e non so perché, ma credo che tu lo sappia."

"Diciamo che è solo un'ipotesi mia cara, ma quando il suo uomo è venuto a chiedermi di ridargli la sua mano, forse un pò di magia è entrata involontariamente dentro di lui... probabilmente il cappello l'ha percepita e, trovandoselo più vicino, lo ha attirato. Nonostante sia molto remota come possibilità è anche l'unica ragionevole."

Emma cercò di metabolizzare quelle parole e lanciò uno sguardo di fuoco a Rumple, cercando anche di capire se fosse sincero.

"Bene, se questo è il motivo allora c'è anche sicuramente un modo per poterlo tirare fuori da lì sano e salvo."

Gold si lasciò andare a una risata gutturale, molto simile a quella che si ricordava aver udito durante il loro piccolo viaggio nel passato.

"Mia cara, crede davvero che sia così semplice andar contro uno degli incantesimi più potenti che esistono. Sarebbe ipocrita dire che provo dispiacere all'idea di non aver più il pirata tra i piedi, ma credo proprio che debba rassegnarsi a questo ... una volta che si entra nel cappello non si torna indietro, probabilmente non vi si sopravvive neanche."

Il tono dell'uomo era talmente sprezzante che fece scattare in Emma una rabbia fortissima, che a sua volta le fece nuovamente perdere il controllo sul suo potere; Bianche scintille si propagarono dalle sue mani fino a colpire l'oscuro con una potenza tale da spedirlo violentemente a terra.

Nonostante il primo momento di sorpresa, la ragazza riuscì a riprendere il controllo e sfruttando la situazione che si era venuta a creare, corse in direzione di Rumple e recuperò da terra la scatolina dalla quale poco prima aveva tirato fuori il cappello. Pur non avendo idea di come fare a metterlo a posto, appoggiò il cappello vicino alla scatola che, sentendo la vicinanza con l'oggetto, si aprì risucchiandolo al suo interno. Solo dopo si avvicinò all'uomo che nel frattempo stava cercando di rialzarsi.

"Non mi interessa quanto sia potente questo incantesimo, troverò il modo di portare indietro Killian... e se scoprirò che tu mi hai tenuto nascosto qualcosa, o se anche solo proverai ad ostacolarmi, giuro che troverò il pugnale e ti ucciderò con le mie stesse mani."

L'oscuro rise di nuovo; quella ragazza aveva un potere enorme e sembrava cominciare a rendersene conto, questo però la rendeva anche più vulnerabile. Senza volere lo stava sottovalutando e quello poteva essere un buon modo per ottenere comunque quello che voleva.

"So che le sembrerà strano, ma non sto mentendo. Non c'è modo per tornare indietro, nessuno c'è mai riuscito ed è proprio questo che lo rende un oggetto molto potente e misterioso, ma se riuscirà a trovare un modo, non sarò certo io a fermarla: uno stupido pirata non mi serve a niente la dentro."

Nonostante Emma fosse tentata di rispondere alle sue continue provocazioni, si fermò a riflettere su quello che Killian le aveva detto all'inizio di quella brutta avventura; Rumple la voleva dentro il cappello per un motivo ben preciso, ma l'altro invece gli era completamente inutile...

"Visto che ormai stiamo giocando a carte scoperte che ne dici di chiarirmi anche questo ultimo dubbio... per quale motivo avevi bisogno di me? Perché mi hai ingannato pur di farmi entrare là dentro?"

Rumple rise di nuovo, questa volta in modo quasi sguaiato.

" Mia cara, non credo sia il tempo di rispondere a questo quesito, le basti sapere che era solo una parte di lei ad essermi utile... il resto era solo una brutta controindicazione che non potevo evitare."

Proprio mentre la ragazza stava per ribattere, si iniziò ad udire in lontananza il ronzio di una auto in movimento; Istintivamente Emma si voltò verso la direzione da cui proveniva il suono e vide che il pick up del padre si stava avvicinando.

Sfruttando la distrazione della giovane l'oscuro decise di lasciare momentaneamente quella battaglia in sospeso ed andarsene.

" Miss Swan, credo sia arrivato per me il momento di andarmene, ma non creda di aver vinto la battaglia; la prossima volta non solo riavrò il mio cappello, ma tutto finirà come io avevo previsto. E veda il lato positivo, sarà tutto veloce e potrà pure rivedere il suo pirata."

"No, GOLD!!"

Quando Emma capì le sue intenzioni era ormai troppo e tardi e Rumplestinkin era già scomparso in una nuvola viola.
Si voltò di nuovo verso l'auto, adesso ferma, da cui uscirono Mary Margareth e Elsa, seguite poi a ruota da un David un po barcollante e con un braccio fasciato.

"Emma!"

Non appena la madre la vide, le si allargò sul volto un sorriso di sollievo.
Aveva temuto il peggio, sopratutto dopo che aveva visto l'espressione di Hook cambiare quando le aveva raccontato ciò che Belle aveva visto. Proprio per questo, nell' istante in cui il Dottor Waile aveva detto che David aveva rimediato solo una piccola slogatura alla spalla e quindi poteva essere dimesso, lei aveva raccontato tutto al marito e insieme erano corsi a cercare la figlia. Erano arrivati al porto solo grazie alla segnalazione di Leroy che aveva detto di aver visto il pirata correre a più non posso proprio verso il molo.
Sul posto però era presente solo Emma che, agli occhi della donna, sembrava molto turbata.

"Emma, stai bene? Che cosa è successo qui?"

La ragazza si voltò verso la madre, rendendosi conto solo in quel momento di quanto le facesse piacere vederla, nonostante tutto quello che era successo nelle ultime ore. Le due si abbracciarono caldamente, e in quella stretta materna Emma riuscì a non pensare a Killian per qualche secondo, rilassandosi completamente.
David, arrivato dopo, si unì al loro abbraccio, anche lui sollevato dal vedere la figlia sana e salva. Spostando lo sguardo verso il molo però si rese conto che qualcosa non andava; la zona della rimessa era completamente sotto sopra e vi erano chiari segni di battaglia in tutta la parte finale... non per ultimo, non vedeva ne Gold ne tanto meno Hook, che stando al racconto della moglie doveva essere arrivato prima di loro.

"Emma... che cosa è successo qui? Dov'è Hook?"

La ragazza sciolse quindi l'abbraccio e asciugandosi le ultime lacrime cadute, spiegò tutto quello che era successo ai genitori e ad Elsa, rimasta in disparte durante quella scena familiare.

"Quindi quel bastardo di Gold ha cercato di rinchiuderti in questo cappello magico, ma dentro c'è finito Hook? Com'è possibile visto che lui non ha magia?"

Il primo a cercare dei chiarimenti fu David, rimasto piuttosto sconvolto da tutte quelle notizie e ancora un pò scosso dagli antidolorifici.

"Non lo sappiamo con certezza, ma Gold sembrava sicuro che c'entrasse l'incantesimo che gli aveva riattaccato la mano. In ogni caso mi ha protetto e adesso dobbiamo trovare un modo per tirarlo fuori di qui."

Mary Margareth continuava a fissarla senza però proferire parola. Era rimasta incantata dalla forza e dalla determinazione che sua figlia stava dimostrando, sopratutto perché poche ore prima era talmente distrutta da sembrare un' altra. Non poteva essere più orgogliosa di lei, e continuava a maledirsi per quanto stupida fosse stata a trattarla male.

"Se Rumple ha detto che non esistono modi per tornare indietro, come facciamo a riprenderci Hook?"

"Non lo so David, ma troverò un modo, magari Gold non mi ha detto niente volutamente... forse so anche a chi potremmo rivolgerci, ma prima dobbiamo avvertirla."

"Non starai pensando a..."

Mary Margareth temeva la risposta della figlia, nonostante avesse capito.

"Mi riferisco a Belle, nonostante sia doloroso deve sapere con chi si è sposata e poi è l'unica a conoscere perfettamente la biblioteca."

Emma era sicura di fare la cosa giusta, per sé stessa ma anche per quella povera ragazza che probabilmente non si era ancora resa conto di non essere riuscita a cambiare Gold neanche di una virgola; il suo amore non bastava, era giusto che lei lo sapesse.

Sempre tenendo la scatola stretta a sé si incamminò velocemente verso il furgone del padre, pronta per andare a parlare con Belle. Seduta poi sul sedile del passeggero accarezzò distrattamente la scatolina.

"Ti riporterò indietro Killian, è una promessa."

Fu appena un sussurrò, ma per Emma valeva molto di più. Era una promessa che lei avrebbe mantenuto ad ogni costo.






Note;

Premessa; Mi scuso tantissimo per il ritardo, avevo detto che avrei pubblicato Lunedì, ma tra problemi miei e della beta non mi è stato possibile farlo prima. Cambiando argomento ...spero che il capitolo vi piaccia e che non abbiate trovato Emma troppo OOC ( un po' lo è di sicuro, ma ho cercato di immaginarmela in una situazione così dolorosa ed è uscita così). Io non sono soddisfattissima a dire la verità, ma per me questa è la prassi :) . Parlando del motivo per cui Hook è stato attirato dentro al cappello, ho deciso di usare l'escamotage della mano perché mi sembrava quello più realistico e anche la mia beta mi ha approvato subito tutto, ma ovviamente sono aperta ad obbiezioni. Per il prossimo capitolo non voglio dare una data precisa, anche perché ho scritto pochissimo e con la sessione di dicembre alle porte non so quando mi potrò dedicare per bene alla scrittura, sperò però di non far passare troppo tempo.

Concludo ringraziando tutte le persone che stanno leggendo, quelle che hanno messo la storia tra le preferite/ricordate/seguite e quelle splendide persone che hanno lasciato dei commenti dolcissimi
Celeste98, Kerri e Persefone3... non smetterò mai di ringraziarmi e non immaginate quanto mi rendete felice.
Baci baci

Kiss the night

Ps- Perdonate i possibili errori nelle note ma sto combattendo gli Hunger Games contro il sonno ;)



 

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