Fight like a brave di mugsy (/viewuser.php?uid=52038)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Anteprima ***
Capitolo 2: *** Ouverture ***
Capitolo 3: *** HAI UNO SPINELLO, AMICO?/DANNATI MUSICISTI ***
Capitolo 4: *** Destinazione Red Hot ***
Capitolo 5: *** CHE SUCCEDE RAGAZZI? ***
Capitolo 6: *** OCCHIO AL TUO CULO MOSTRICIATTOLO! ***
Capitolo 7: *** Le favole di Amanda ***
Capitolo 8: *** Fuori di matto, fuori di cervello ***
Capitolo 9: *** IL MISTERIOSO CHUCKY ***
Capitolo 10: *** Batsa canne! Amanda è in pericolo! ***
Capitolo 11: *** UCCIDIMI STRONZO! ***
Capitolo 12: *** UN TRISTE PASSATO ***
Capitolo 13: *** UN caffé AL TAVOLO 666! ***
Capitolo 14: *** UNA GRANDE AMICIZIA ***
Capitolo 15: *** VOGLIO UN GELATO! (ARRIVO A LOS ANGELES) ***
Capitolo 16: *** UNO SPIACEVOLE IMPREVISTO ***
Capitolo 17: *** IL TERRIBILE AL GELATONE /MEG SCENDE IN CAMPO ***
Capitolo 18: *** LOTTA SENZA QUARTIERE ***
Capitolo 19: *** NON FINISCE QUI, MALEDETTI! ***
Capitolo 20: *** Interruzione ***
Capitolo 21: *** Ripresa ***
Capitolo 22: *** UN AIUTO INASPETTATO ***
Capitolo 23: *** ROMA IN AVVICINAMENTO ***
Capitolo 24: *** FEDERICA L’ASTRONAUTA ***
Capitolo 25: *** OCCHIO! BIMBEMINKIA A ORE 12! ***
Capitolo 26: *** CRIBBIO! L’OTTAVO NANO! ***
Capitolo 27: *** UN’OSPITE POCO GRADITA ***
Capitolo 28: *** A.A.T.H.R (ASSOCIAZIONE ANTI TOKIO HOTEL RIUNITI) ***
Capitolo 29: *** INIZIA LA RICERCA ***
Capitolo 30: *** AIUTO! UN MOSTRO SPAVENTOSO! ***
Capitolo 31: *** Un problema del c... ***
Capitolo 32: *** Un ragazzo in fuga ***
Capitolo 33: *** Il Principe dei Truzzi ***
Capitolo 34: *** JIMMY E TINETTA: COPPIA IMPERFETTA PER UN DISASTRO PERFETTO ***
Capitolo 35: *** Tre contro quattro ***
Capitolo 36: *** The iron man ***
Capitolo 37: *** UNA CENA COI FIOCCHI ***
Capitolo 38: *** PER UN PUGNO DI SPINELLI ***
Capitolo 39: *** DUE ENORMI CIAMBELLE DI SALVATAGGIO ***
Capitolo 1 *** Anteprima ***
Ho cazzeggiato con Bender a Woodstock '69 perchè
è la prima cosa che mi è passata per la testa
e ora sono all'altezza di Chuck Norris! (cosa non si fa per farsi
venire qualche idea)
I buoni libri dicono che dovete reprimere
I buoni libri dicono che dovete confessare
Ma chi se ne frega di quello che dicono i buoni libri
(Red Hot Chili Peppers-Catholic School Girls Rule)
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Capitolo 2 *** Ouverture ***
Questa è una storia strana e particolare
che per il lettore sarà orrenda o spettacolare
Narra di Mugsy, uno strano mostriciattolo
che viveva da solo in un angusto bugigattolo
e di Amanda, bambina dai rossi capelli
accompagnata da Fairy, fata che amava gli spinelli
insieme compirono un viaggio lungo e periglioso
per rimediare ad un misfatto terribile e obbrobrioso
infatti dei maledetti musicisti per le loro copertine li hanno usati
e ne con soldi, ne con fiori li hanno ringraziati
per questo cercavano quei disgraziati maledetti
per farsi pagare, o per farli diventare dementi
Buon viaggio e buona fortuna, ragazzi!
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Capitolo 3 *** HAI UNO SPINELLO, AMICO?/DANNATI MUSICISTI ***
Sembrava una giornata come le altre a Stamford, patria dello
sport-spettacolo.
Mugsy camminava tranquillo, coccolando la sua piccola chitarra Gibson,
che, nonostante le sue dimensioni, era comunque più grande
di lui. Mugsy era infatti un mostriciattolo alto si e no 80 cm, con dei
capelli bianchi come quelli di un vecchio, pochi denti e una lingua
più lunga di lui (praticamente, era più lingua
che corpo). Stava come sempre ascoltando con il suo Mp3 la sua canzone
preferita, Fight Like a Brave “questa canzone
spacca” ripeteva sempre “vorrei stringere la mano
alla band che la suona, se solo sapessi
qual‘è” Il mostriciattolo, infatti, non
aveva la minima idea di chi suonasse quella canzone “Fight
Like a Brave, don't be a slave … CHE CANZONE!”
era talmente impegnato ad ascoltarla, che non si accorse che una
ragazzina lo stava osservando
“mi scusi signore” disse con una voce flebile, che
ovviamente Mugsy non udì
“devi urlare più forte, Amanda”
“ok, Fairy. Uno, due, tre … MI SCUSI,
SIGNOREEEEEEEEEE!” numerosi vetri si ruppero “chi
diavolo mi urla nelle orecchie?” “mi scusi, ma non
mi sentiva” “e tu chi saresti?”
“mi chiamo Amanda, e lei è la mia fata
Fairy” “molto piacere, amico”
“mi spiegate cosa volete da me?”
“è un po’ imbarazzante
…” “ hai uno spinello?” la
interruppe Fairy
“una fata che si fa le canne. Questa dovevo ancora sentirla.
Comunque, non ne ho gia pronte. Se mi dai il tempo di prepararla
…” “non abbiamo fretta, non
preoccuparti” disse Amanda
“così ne approfitto per fumarne una anche io.
Questa è l’ultima prima della partenza”
disse il mostro
“dove va, signore?”
“dov’è che vai amico?”
“mi chiamo Mugsy” “ecco …
dov’è che andresti?”
“è un po’ lunga da spiegare”
“ce lo spiegherai con comodo mentre mi prepari lo
spinello”
Mugsy iniziò il racconto …
“dovete sapere che, qualche anno fa (tre-quattro anni fa) un
gruppo musicale mi propose di utilizzare la mia immagine per la
copertina del loro primo album, in cambio di qualche soldo.
In quel periodo avevo perennemente bisogno di quattrini,
così accettai. Purtroppo, però, i soldi non li ho
visti nemmeno col binocolo, e dunque voglio trovare questi tizi per
farmi dare ciò che mi spetta” “ma non
sai che fine abbiano fatto” “il caso, Amanda, ha
voluto che sti tizi diventassero ricchi e famosi, e giuro su mia madre
che li troverò, visto che sono riuscito finalmente a
comprare questa magnifica chitarra elettrica” “a me
e Fairy e successa la stessa cosa una decina di anni fa, e nemmeno a
noi hanno dato nulla. Maledetti bastardi. Ma anche io, che finalmente
sono riuscita a comprare questa pianola che cercavo da anni,
potrò finalmente mettermi sulle loro tracce”
“ma che gruppo è?” “i Red Hot
Chili Peppers” “noooooooooooo … sono gli
stessi. È lo stesso gruppo” “visto che
le cose stanno così” intervenne Fairy
“perché non andiamo a cercarli tutti e tre
insieme? Potremo aiutarci a vicenda, e potrò fumarmi tutti
gli spinelli che voglio” “mi sta bene,
ma dove lo metto l’occorrente per prepararli?”
“lo porterò io, non temere. Piuttosto, dovremo
cercare di rubare una macchina” “rubare? Fairy, ma
sei pazza?” “non rompere le scatole, Amanda. Vuoi
trovare i Red Hot o no?” “si, ma
…” “niente ma. Un po’ di
decisione, cazzarola”
“scusa se te lo dico, ma poi chi la guida. Io sono troppo
basso, e lei è una ragazzina” “questo
non è un problema per me” Fairy si
trasformò in una donna di mezz’età,
brutta, grassa, piena di rughe e con la sigaretta in bocca
“ma una trasformazione più decente non
c’era?” “mi spiace, mostriciattolo. So
trasformarmi solo così. E anche così resto sempre
più bella di te” “simpatica come un dito
nel culo”
Subito dopo, i tre entrarono in un concessionario di auto usate
“va bene questa, Fairy?”
“perfetta, Amanda”
“sbrighiamoci. Il commesso è troppo impegnato a
parlare col cliente per badare a noi” “finalmente
hai detto qualcosa di sensato, mostriciattolo. Andiamo”
Fairy mise in moto la macchina, che, dopo molti tentativi,
partì “FOTTETEVI!” urlò Mugsy
“FUCK!” “bravo, mostriciattolo.
PRENDETEVELA NEL CULO!” “ho l’impressione
che finiremo in grossi, grossissimi guai” Amanda ovviamente
L’auto sfondò la vetrata del concessionario e
sfrecciò a tutta velocità
“PREPARATEVI! STIAMO ARRIVANDO!”
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Capitolo 4 *** Destinazione Red Hot ***
“senti, mostriciattolo” “dimmi”
“ma quella canna che mi hai promesso prima …
l’hai fatta?”“che palle che
sei” Mugsy, sbuffando, prese lo spinello e lo accese
“tutto tuo, fumata che non sei altro” Fairy lo
fumò“ahhh … che paradiso”
“Fairy, lo sai che fanno male quelle cose”
“Amanda, lo sai che di queste posso fumarmele quante voglio,
perché non mi fanno male. È la droga pesante che
devo evitare … purtroppo” Mugsy rise
“che hai da ridere?”
“rido perché io posso prendere tutta la droga che
voglio: cocaina, crack, persino l’eroina, perché a
noi Demoncelli non fa nulla la droga” “che sono i
Demoncelli, Mugsy?” chiese Amanda “sono i mostri
come me” “SEI UN CULATTONE!”
urlò Fairy “io sono resistente solo alla Maria.
Uffaaaaaaaaa!” “perché non guardi dove
vai, piuttosto? Non dirmi che sta gia facendo effetto
…” “te l’ho gia detto, la
Marijuana non mi fa nessun effetto. Anche se fumassi dodici canne di
seguito, resterei lucida. Comunque, ti odio. Tu puoi provare tutta la
droga del mondo, io No. UFFAAAAAAAAAAAAAAAAA!”
“povera me” disse Amanda sconsolata “sono
in compagnia di due drogati. Dio santissimo” “dai,
ragazzetta, non frignare. Se vuoi te ne diamo un
po’” Fairy si alterò “non
dirlo nemmeno per scherzo. Amanda è ancora una ragazzina.
Prova a ripeterlo a mi incazzo come una bestia … e in questa
forma umana posso farti molto male” “che
paura” “dannato” “smettetela
voi due” li interruppe Amanda “sembrate due
bambini. Non ti preoccupare, Mugsy, non me la sono presa. Ho subito di
peggio” “che intendi, ragazzina?”
“non sono certo affari tuoi, mostriciattolo. Piuttosto, in
che città dobbiamo andare per raggiungere quei dannati dei
Red Hot?” “il loro prossimo concerto
sarà a Los Angeles tra una settimana”
“non è proprio dietro l’angolo, ma
dovremmo farcela. IN MARCIA, RAGAZZI. Destinazione Red Hot”
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Capitolo 5 *** CHE SUCCEDE RAGAZZI? ***
I tre erano usciti dalla città e si erano immessi in una
strada provinciale
“credo che ci vorrà parecchio ad
arrivare” “lo so, mostriciattolo. Los Angeles
è praticamente dal lato opposto degli Stati. Tuttavia, se
vogliamo che ci vengano riconosciuti i giusti diritti, dobbiamo
assolutamente arrivarci” “ma Amanda che
combina?” “non badarci. Quando suona la sua
pianola, si isola dal mondo” “esattamente quando
suono la mia Gibson, o quando ascolto Fight Like a Brave”
“che canzone è?”
“ascolta” Mugsy mise l’mp3
nell’orecchio di Fairy “carina. Chi sono
questi?” “Sicuramente dei geni”
“addirittura?” “che vuoi farci, adoro sta
canzone”
All’improvviso, dei tizi alti e massicci sbucarono dalla
strada “mani in alto, stronzi. Questa è una
rapina” “dannati criminali. Comunque, non abbiamo
niente di prezioso da darvi” “ah no? E quella
chitarra? E la macchina?” “capo,
c’è anche questa pianola”
“ascolta, se non vuoi morire, lascia stare quella
pianola” disse Fairy “cos’è,
una minaccia? Non sei nelle condizioni di minacciare nessuno, Troia. E
tu dammi questa pianola del cazzo, forza” “presto,
mostriciattolo, a terra”
“perché?” “non fare domande.
Sbrigati” non appena tolsero la pianola ad Amanda,
dalla sua bocca uscì un terribile grido, che distrusse
completamente le macchine di quei tizi, oltre alla macchina dei nostri
“VIA! FILIAMOCELA!” i criminali, impauriti,
scapparono a gambe levate “ma che diavolo è
successo?” “devi sapere che Amanda è
gelosissima delle sue cose, tanto che appena gliele toccano una
…” “mamma mia, mi guarderò
bene dal toccarle quella pianola, allora”
“c’è un problema, però. Anche
la nostra auto è andata a puttane”
“cazzo. E ora come faremo ad arrivare a Los
Angeles?”
I tre si erano cacciati in guai seri: erano soli, senz’auto
in una strada poco frequentata. Nel frattempo Amanda, che non aveva
capito nulla di quello che era successo, disse:
“ehi, che succede Ragazzi?”
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Capitolo 6 *** OCCHIO AL TUO CULO MOSTRICIATTOLO! ***
“succede che siamo nei guai, Amanda. La macchina si
è completamente disintegrata”
“mi spiace, temo che sia colpa mia” “la
colpa è di quei balordi che volevano fregarcela.
Non preoccuparti” disse Fairy per tranquillizzarla
“il problema adesso è che siamo a piedi”
Proprio in quel momento, un‘automobile, con a bordo una bella
signorina, si fermò
“serve aiuto, gente?” “lei va a Los
Angeles?” chiese Mugsy “certo. Vi porto dove
volete” “che bello, che fortuna ragazzi”
“ad una condizione, però” li interruppe
la ragazza “che mi facciate inculare quel bel
mostriciattolo”
Amanda e Fairy si guardarono sbigottite, mentre la ragazza si
trasformò in un uomo di altezza ridotta, vestito come un
mago “maledetto. Ora ho capito chi sei”
esclamò Mugsy “quel pervertito di Arturo il mago
trasformista” “non mi trattare così,
Mugsuccio. Lo sai che adoro il tuo culo peloso”
“ che cosa squallida” “lo so, Amanda.
Pensa che sono anni che mi da la caccia”
“comunque, tu non inculerai proprio nessuno” Fairy
e Amanda cercarono di intervenire, ma vennero bloccate dalla magia del
mago “ahahahah. Non riuscirete mai a fermarmi ora che siete
immobili. E ora, vieni qui, Mugsuccio” “ho capito,
mi sa che ci vuole l’intervento di Federica”
“chi sarebbe?” “la lingua
amica” Mugsy tirò fuori la sua lunga lingua, con
cui avvolse Arturo completamente “lasciami, mostro. Lasciami.
Mi stai sbavando tutto. Che schifo” “con molto
piacere” il mostro fece roteare Arturo di qua e di
la, poi lo lanciò lontano “a mai più
rivederci, coglione” poi, con il suono della sua chitarrina,
liberò Amanda e Fairy dall’incantesimo
paralizzante del mago “grazie tante, Mugsy. Ci hai salvato.
Meriti un bacio” “niente male, mostro. Allora anche
tu servi a qualcosa. Inoltre, il tuo amico ci ha lasciato anche un
dono”
Detto questo, i tre saltarono sull’auto del mago e ripartirono
I commenti (anche negativi, anzi soprattutto negativi J) sono ben
accetti
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Capitolo 7 *** Le favole di Amanda ***
Era passato più di un giorno ormai da quando i nostri
avevano lasciato Stamford, e stavano percorrendo una strada in mezzo al
deserto. Oltre a loro, le uniche forme di vita erano due cactus (che
facevano a botte per l’acqua) e due scorpioni (che facevano a
botte per scoparsi una bella scorpioncina che sculettava audacemente)
“tutto questo mi fa venire in mente una favola”
esordì Amanda, rompendo il silenzio che da qualche ora
regnava sovrano “che favola, Amanda?”
“stai zitto, mostriciattolo. Non ci cascare”
“la favola delle nuvole del deserto” “mi
hai incuriosito. Racconta” “nooooooooooo. Ci
è cascato!”
“volentieri, Mugsy. Allora, come ben sai, nel deserto non
piove quasi mai. E sai perché accade tutto
questo?” “perché?”
“che pirla che è quel mostro” penso
Fairy “le favole di Amanda sono tremende. Meglio che fumi per
dimenticare” “perché, Mugsy”
continuò Amanda “per qualche motivo ignoto, il
deserto rende le nuvole litigiose. Esse infatti litigano su chi debba
coprire il sole, e, visto che perdono tempo a litigare, nessuna di loro
lo copre alla fine” “carina sta favola,
Amanda” “si, questa è carina, mostrillo.
Aspetta di sentire le altre …” “senti
questa, Mugsy: allora, c’era una volta un re, seduto sul
sofà …” “NO, TI PREGO,
AMANDA, QUELLA DEL RE E DELLA REGINA SCEMA NO, TI PREGO!”
“zitta, Fairy. Falla parlare” “dicevo
… c’era una volta un re, seduto sul
sofà che chiese alla regina di raccontarle una storia. E la
regina incominciò <>“ e andò avanti
così per una buona mezz’ora. Mugsy ne aveva ormai
piene le tasche “BASTA!” “ti avevo
avvertito, mostriciattolo. Ora continuerà minimo per altre
cinque ore. Meno male che ho messo i tappi nelle orecchie”
“NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!” e
Amanda, imperterrita “c’era una volta un re
…”
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Capitolo 8 *** Fuori di matto, fuori di cervello ***
Improvvisamente, il deserto fu scosso da un rumore infernale
“cazzarola. Chi è che sta maltrattando
così un povero basso?” “non ne ho idea,
mostriciattolo. So solo che è un completo incapace”
“aiuto, Fairy. Ho paura” da sotto la
sabbia, apparve uno strano individuo, con i capelli arruffati, i
pantaloni stracciati e petto nudo. Affianco a lui, c’era una
biondona con una faccia poco raccomandabile “oddio, quella ha
una faccia da peripatetica” “cioe,
Amanda?” “sembra na zoccola”
“ah, adesso ho capito. Si, in effetti hai ragione”
“CHI OSA SVEGLIARE IL NOSTRO SONNO?”
esordì il tizio “NEMMENO DA MORTI CI SI
Può DROGARE IN SANTA PACE” “ma chi
diavolo siete?” chiese Mugsy “lo so io chi
sono” intervenne Fairy “conosco solo una persona
con quel look e che sa suonare così male. Vero,
Sid?” “ci conosciamo?” la fata riprese il
suo aspetto originario “ah, sei tu Fairy”
“lo conosci?” “si, Amanda. Lui
è una leggenda del rock, oltre ad essere una gran testa di
cazzo. Il suo nome è Sid Vicious” “quel
Sid Vicious? Quello dei Sex Pistols?”
“proprio lui, mostriciattolo. E la tipa al suo fianco
è Nancy, la sua ragazza. A quanto pare, pure nella morte ti
porti quella stronza, eh Sid?” “come ti permetti,
fata dei miei stivali? Lei è l’amore mio”
“e anche quella che ti ha rovinato. Io ti avevo avvertito, ma
non hai voluto darmi retta. Se sei morto, buona parte della colpa
è sua” “di che cianci? Non è
affatto vero. Lo sai benissimo che il mondo non mi meritava, e non
meritava nemmeno lei” “purtroppo esserti stata
vicina non ti è servito, Sid.
Ti ha fatto partite il cervello senza che te ne rendessi
conto” “ma insomma, Fairy. Vuoi
spiegarci?”
“hai ragione, Amanda. Come ben sai, prima di diventare la tua
fata, avevo fatto la tutrice ad altri individui. Ti ricordi quando ti
parlavo di un mio grande fallimento?”
“ebbene?” “è lui il mio grande
fallimento. Malgrado non sapesse suonare, era diventato un musicista di
successo, ma per colpa di quella donnaccia al suo fianco, si
è autodistrutto, e non sono riuscito ad impedirglielo.
Questi che avete davanti sono i loro fantasmi”
“anche io so la storia” disse Mugsy “in
effetti, da molti quella donna è additata come la vera causa
dell’annichilazione di Vicious”
“ADESSO BASTA!” esclamò Nancy
“sono stanca di essere insultata. Sid, da loro una lezione
indimenticabile” “con piacere, amore mio.
Preparatevi ad essere sommersi” “DANNAZIONE!
RAGAZZI, FILIAMOCELA! TEMO CHE VOGLIA USARE IL SUO BASSO PER CREARE UNA
TEMPESTA DI SABBIA!” “non avevi detto che
non sapeva suonare?”
“appunto. Le sue terribili note scateneranno la furia degli
elementi” Fairy si ritrasformò velocemente, poi
mise in moto la macchina, mentre Sid iniziò a suonare
“addio, fata fallita”
La “musica” di quel pazzo provocò una
notevole tempesta “state a terra. Cercherò di
condurvi fuori da qui” l’impresa non fu delle
più facili. La tempesta era molto potente
“accidenti, che caos che ha provocato quel coglione. Meno
male che è sparito” “Fairy, ma
dov’è Amanda?”
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Capitolo 9 *** IL MISTERIOSO CHUCKY ***
“dove diavolo sono finita?” “finalmente
ti sei svegliata” “chi sei? Cosa mi è
successo?”
“calmati, qui nella mia tenda sei al sicuro. Ti ho trovata
qui vicino. Eri priva di conoscenza. Comunque, mi chiamo
Chucky” “piacere, Amanda”
“è un bel nome, come te del resto”
Amanda arrossì “grazie per il
complimento” “ALLORA, RAGAZZI, SIETE PRONTI A
SCATENARVI? IL RADUNO DEL DESERTO STA PER INIZIARE!”
“ma cos’è sto casino fuori?”
“nulla, è solo un Rave”
“cioè?” “una sorta di mega
festa con la musica a tutto volume, in cui si balla e ci si
sballa” “insomma, sesso, droga e ballo”
“esattamente. Ma non preoccuparti, sei al sicuro qui, sempre
che tu non voglia parteciparvi” “no,
grazie” “come vuoi. Allora è meglio che
rimanga qui. Non si sa mai cosa può succedere”
“grazie, ma se vuoi andare vai pure”
“preferisco stare qui con te” “se proprio
insisti …”
“ma dove sarà finita quella? Dannazione”
“a me lo chiedi, Fairy?” “tutta colpa di
Sid.
Se non fosse gia morto, lo ammazzerei con le mie mani a quel
bastardo” “calmati”
“CALMARMI? COME FACCIO A CALMARMI? AMANDA
È SPARITA E NON HO LA MINIMA IDEA DI DOVE
SIA!” “ssssssss. Zitta” “NO,
NON STO ZITTA, MOSTRICIATTOLO!” “non hai capito,
scema. Sento rumore di musica” Fairy drizzò le
orecchie
“hai ragione” “potrebbe essere finita li.
Andiamo a vedere” “d’accordo,
mostriciattolo”
Nel frattempo, Amanda e Chucky fecero amicizia. A quanto pare, il
ragazzino aveva avuto una vita difficile e piena di problemi.
Raccontò infatti di essere stato abbandonato quando aveva
tre anni, e di aver vissuto come uno sbandato da allora, tra stenti,
violenze e poco affetto
“senti, perché non vieni con me? Conosco un posto
molto romantico qui vicino”
“volentieri” i due uscirono dalla tenda, incuranti
del casino del Rave Party, mentre la notte iniziava a calare.
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Capitolo 10 *** Batsa canne! Amanda è in pericolo! ***
“ma che razza di posto è questo? Pare il ritrovo
dei fumati” “è un Rave Party, mostro.
Non hai idea di quanto bendiddio giri qui” “non mi
pare il caso di pensare alle canne ora” nemmeno aveva finito
di dirlo, che vide Fairy con una decina di canne in mano, fregate a
chissà chi “razza di fumata! Ti sembra il momento
di pensare alla Maria?” “visto che hai finito la
scorta …”
“sei incorreggibile. Piuttosto, cerchiamo di capire se Amanda
è realmente qui” Mugsy chiese informazioni ad un
passante “l’ho vista andare nella valle della
tristezza in compagnia di un ragazzo” “la valle
della tristezza? E dove sarebbe?” “uscite dalla
zona del Rave ed andate sempre dritto. Non potete sbagliare”
“grazie” “VIVA IL BURUNDI, AMICO! PEACE
AND LOVE!” “allora, che ti ha detto quel
fumato?” “vieni con me, Fairy. Dobbiamo
sbrigarci”
Nel frattempo, Chucky stava cercando di sedurre Amanda “lo
sai che sei molto bella?” la ragazzina arrossì
“dai … Non fare il casanova. Chissà a
quante hai detto così” “niente affatto.
Tu sei la prima”
“mi spiace interrompere questa scena melodrammatica
tratta direttamente da Sentieri ma credo sia il caso che la signorina
venga con noi” “MUGSY! FAIRY! COME SONO CONTENTA DI
RIVEDERVI!” “ferma, Amanda. Tu non vai da loro. Tu
resti qui con me”
“Chucky, lasciami andare” “niente
affatto.Si da il caso che mi servi come merce di scambio,
troietta” Chucky prese una pistola e la puntò alla
testa di Amanda “cosa vuoi fare, pazzo?”
“nulla, Mugsuccio. Se tu accetterai di farti inculare, non
succederà proprio nulla. NON AVVICINATEVI O
SPARO!” “allora … sei Arturo”
“DANNATO. Lasciala andare immediatamente”
“volentieri, fatina. Ma solo se avrò il culo del
tuo amico”
Arturo sorrise beffardo, convinto di averli messi alle strette, ma
Amanda lo scioccò “SPARAMI PURE. VOGLIO
MORIRE”
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Capitolo 11 *** UCCIDIMI STRONZO! ***
“Amanda, ma cosa dici?” “perdonatemi, ma
non ne posso più di questa vita di merda. Non voglio
più soffrire” “ma cosa dici? E la nostra
missione? L’hai dimenticata? Io non vado a Los
Angeles senza di te” “non fare cazzate, ti prego.
Posso sacrificare il mio culo, se vuoi. ”
“sei molto carino, ma era da tempo che ci pensavo. La vita mi
ha causato solo sofferenze, e Fairy lo sa molto bene. È
stato bello conoscerti, comunque” “non
puoi arrenderti così. Mi stai deludendo”
“mi spiace, ma …” “ascolta: lo
sai quante sofferenze ho subito io? Questo non è il mio
mondo: sono finito qui per colpa di una distorsione spazio-temporale.
Secondo te è stato facile farsi accettare? Per nulla. Se ti
dicessi tutte le angherie che ho subito e tutte le botte che ho preso,
non basterebbe un libro intero”
“davvero?” “davvero. Eppure sono ancora
qui, e questo perché ho continuato a lottare. La vita
è dura, ma può essere anche meravigliosa.
Pensaci”
“insomma, mi avete scocciato con questi discorsi”
intervenne Arturo “uccidimi pure, mago, ma prima voglio che
tu esaudisca il mio ultimo desiderio” “dimmi
pure” “te lo dico in un orecchio”
il mago tese le orecchie, pronto ad ascoltare. Amanda si
avvicinò “voglio che …”
un istante dopo, Arturo si accasciò al suolo, svenuto
“arrivederci, mago dei miei stivali”
“diavolo. Cosa gli è successo?”
“nulla, Mugsy. Gli ho solo dato una bella sventagliata di
ultrasuoni” “AMANDA! VIENI QUI” Fairy
l’abbracciò piangendo “perdonami, ti
giuro che non penserò più ad uccidermi”
“tutto è bene quel che finisce bene”
“grazie, mostriciattolo. Mi hai fatto capire tante cose con
quelle poche parole” “di nulla. Torniamo alla
macchina, ora” “anche perché mi devo
fumare tutte le canne che ho fottuto a quei tapini dei
raver” “FAIRY! SEI SEMPRE LA
SOLITA!”
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Capitolo 12 *** UN TRISTE PASSATO ***
Si era ormai fatta notte, e quei tre squinternati decisero di
accamparsi e di accendere un fuoco
“datti da fare con quel fiammifero, mostriciattolo”
“che palle che sei. Un attimo. Non sono mica
Superman” “non rompere e
…” Fairy si addormento accasciandosi al
suolo “si è gia stancata?
Che tipo” “diciamo che le canne hanno fatto il loro
effetto” “ma non aveva detto che le canne le
facevano un baffo?” “si, ma fino a dodici. Dalla
tredicesima in poi, anche una fata come lei inizia ad avvertirne
l’effetto” Amanda iniziò a preparare da
mangiare “mi aiuti?” “ok” Mugsy
era piuttosto teso. Da quando erano riusciti a sfuggire alle grinfie
del mago, il mostro aveva solo una cosa in testa: fare
all’amica delle domande riguardo il suo passato, che a quanto
pare era stato molto doloroso
“senti, Amanda. Non so se vorrai rispondermi, ma te lo chiedo
lo stesso: perché volevi ucciderti?”
“te l’ho gia spiegato: La mia vita non è
stata tutta rose e fiori, anzi, tutt’altro”
“vuoi parlarmene?”
La ragazzina rimase in silenzio, fissando Mugsy, poi disse
“sono un orfana. Mio padre è morto per un
incidente stradale: portava in ospedale mia madre per farla partorire,
mentre mia madre morì dandomi alla luce”
“tutto qui?” “magari. I primi anni della
mia vita furono abbastanza normali, grazie alle amorevoli cure delle
infermiere dell’ospedale. Infatti, visto che nessuno voleva
adottarmi, rimasi a vivere li fino ai cinque anni”
“e poi?” “in seguito fui adottata da una
famiglia del posto. Sembravano tanto carini e gentili, e le infermiere
si fidarono di loro. Invece si rivelarono tutt’altro che
affidabili” “perché?”
“quei maledetti appartenevano a una setta satanica e volevano
sacrificarmi a Lucifero, e mi trattavano in una maniera inumana. Ed
è qui che entrò in gioco Fairy. Fu lei a salvarmi
dalle grinfie di quei due pazzi. Ne abbiamo passate tante insieme,
abbiamo subito tante mazzate, ma siamo ancora qui a lottare. Anche se,
a volte, vorrei non aver sofferto tanto.
Per questo volevo uccidermi: per resettare tutto, capisci? Speravo che
il buon Dio prendesse la mia anima e la portasse lontano, in un luogo
senza sofferenze, senza problemi. Ma, per fortuna, le tue parole hanno
impedito che facessi una sciocchezza. Grazie Mugsy”
“ad esser sincero, non so nemmeno come mi siano uscite quelle
parole” “hai parlato col cuore, non col cervello.
Non finirò mai di ringraziarti” Amanda
abbracciò il mostriciattolo “stai
arrossendo” sorrise “allora anche i mostri hanno un
cuore”
All‘improvviso, arrivarono due tipi strani “e voi
chi sareste?” “scusate l’interruzione, ma
vorremmo chiedervi una cortesia” “dite
pure” “potremmo unirci al vostro banchetto? Vedo
che avete delle salsicce” “vi prego, abbiamo
fame” “servitevi pure”
“grazie, siete davvero gentili. Mi presento, io mi chiamo
Francesca e sono una suora” “io mi chiamo Enrico,
ma potere chiamarmi Mr.Caffelatte” “mi spiegate che
ci fate in questo deserto?” “un pellegrinaggio
spirituale. Che c’è di meglio di un deserto per
ritrovare Dio?”
In breve, i due nuovi arrivati fecero amicizia coi due, mentre Fairy
continuava a dormire
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Capitolo 13 *** UN caffé AL TAVOLO 666! ***
“che buone ste salsicce! Che bontà”
“ti piacciono, Francesca?” “da morire. Ci
voleva una bella mangiata” “per sdebitarci, vi
offriremo il caffé che abbiamo portato”
“dai, non è il caso”
“insisto. Anche perché il mio caffé non
è come gli altri. Perché credete che mi chiamino
Mr.Caffelatte?” “se proprio insisti
…” i due presero la bevanda dai loro zaini, la
prepararono e la versarono a Mugsy e Amanda “È
DAVVERO BUONISSIMO” “sono contento che vi
piaccia” disse Francesca “anche perché
contiene sonnifero. Fatevi una bella dormita, creduloni”
“che diavolo …” Mugsy e Amanda non
ebbero nemmeno il tempo di rispondere che si addormentarono
all’istante “ahahahahahah, che pirle. Ci sono
cascati come due deficienti”
“presto, Caffelatte. Prendiamo il mostriciattolo. Satana
sarà felice di questo dono”
Francesca, infatti, non era una suora come le altre: era una suora
satanica. Da piccola aveva avuto delle brutte esperienze con i preti,
che, a causa della sua bellezza, l’avevano toccata o
addirittura violentata. Per reazione, ingrassò non poco
(mantenendo comunque un viso carino) e si avvicinò al
satanismo, iniziando un lungo pellegrinaggio per l’America in
cerca di vittime da sacrificare al suo “dio”, in
compagnia di Caffelatte, ex barista, diventato un satanista per seguire
l’amica.
Dopo qualche ora, Amanda si svegliò “accidenti. Ma
cosa mi è successo? Mugsy? Mugsy? Dove sei?”
nessuna risposta. Oltre alla ragazzina, li c’era solo Fairy,
ancora bloccata nel mondo dei sogni
“ora ricordo. Sono stati quei due bastardi di Francesca e
Caffelatte a rapirlo. Certo che non ci si può più
fidare di nessuno. Meno male che almeno non hanno preso la
macchina” Amanda salì sull’auto,
riuscendo, con qualche difficoltà, ad accenderla
“accidenti. Io non ho mai guidato una macchina. Ma non
importa. Devo assolutamente salvare Mugsy da quei due pazzi. STO
ARRIVANDO, MOSTRICIATTOLO! CERCA DI RESISTERE ANCORA UN
po’!”
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Capitolo 14 *** UNA GRANDE AMICIZIA ***
“ricordi cosa devi fare, vero ?” “certo
Francy. Mentre tu preghi Satana, io devo preparare il
mostro per il sacrificio” “perfetto. Vado a
meditare. Non fare errori” “non
preoccuparti”
Caffelatte si avvicinò a Mugsy “mostriciattolo, mi
senti? Sveglia” “accidenti, che sonno che mi
è venuto. Dove sono?” “in un incubo.
Stai per essere sacrificato a Satana”
“COSAAAA?”
“ssssst. Stai zitto. Non vorrai che Francesca si svegli dal
suo torpore meditativo” “cosa me ne importa? Voglio
andare via da qui!” “se vuoi, puoi andare
pure” quest’affermazione sorprese non poco Mugsy
“come vai pure?” “si, non preoccuparti.
Vai pure. Sbrigati” “un momento. Voglio
sapere” “non essere troppo curioso” in
quel momento, arrivò Amanda “oh, No. Non
adesso” l’auto fece un fracasso tale da destare
Francesca “chi osa interrompermi?” “io,
maledetta imbrogliona. Vi siete presi gioco di noi e della nostra buona
fede. Maledetti” “ora ti faccio vedere io! Beccati
questo” Francesca lanciò un incantesimo, che
però Amanda evitò con prontezza “vieni
con me, mostro” disse Caffelatte “così
ti spiegherò tutto. Sono troppo impegnate a lottare per
badare a noi” i due andarono sulle rive di un laghetto, dove
il ragazzo iniziò a raccontare “io e Francesca
siamo amici da quando andavamo alle elementari. Mi ricordo che era una
ragazza così bella, allegra e solare, e soprattutto aveva
una grande fiducia nel prossimo. Ma chi aveva sicuramente la sua
massima fiducia era sicuramente Dio: di Lui si fidava ciecamente, e di
riflesso si fidava anche della chiesa. Tuttavia, la sua fiducia venne
meno quando subì una serie di angherie dai preti: da uno di
loro fu addirittura violentata. Immagina che effetto deleterio ha avuto
tutto questo su di lei. Non poteva credere che Dio avesse permesso
tutto questo. Decise quindi di rinnegare il Signore e la chiesa, e si
avvicinò al satanismo. Per testimoniare questo cambiamento,
ingrassò notevolmente” “e tu?”
“io sapevo quanto avesse sofferto, e all’inizio
cercai di dissuaderla dal seguire la rotta di Satana, ma alla fine
rinunciai, e quando decise di compiere un pellegrinaggio lungo tutta
l’America in cerca di vittime da sacrificare al suo malefico
dio, la seguii, cercando anche di evitare che uccida
qualcuno” “che intendi?”
“semplice. Poco prima del sacrificio, mentre lei è
impegnata a pregare, io faccio scappare la vittima e al suo posto ci
metto un fantoccio, precedentemente preparato” “e
se lo scoprisse?” “non farmici pensare. Ma cerca di
metterti nei miei panni: non posso certo permettere che ammazzi delle
persone, ma non posso nemmeno deluderla così. Per questo
ogni volta faccio questa messinscena. So che è sciocco, e so
che prima o poi lo scoprirà e ne soffrirà,
maledicendomi
per averglielo nascosto. Ma non mi interessa. Vai via ora. Le
dirò che mi sei scappato. Sbrigati”
“sei un bravo ragazzo, Caffelatte. Spero che prima o poi
riesca ad esser felice con Francesca” in quel momento,
arrivò Amanda “Mugsy, sono riuscita a bloccarla.
Scappiamo adesso” “subito, Amanda. ADDIO,
CAFFELATTE! BUONA FORTUNA!” “ANCHE A VOI,
RAGAZZI!”
“Buona fortuna,amico” “ma che fai, lo
saluti? E piangi pure?”
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Capitolo 15 *** VOGLIO UN GELATO! (ARRIVO A LOS ANGELES) ***
“Fairy, svegliati” “oh, che
c’è?” “dobbiamo ripartire. Hai
dormito fin troppo, fumata” “ma che ore
sono?” “le otto passate. Se ci muoviamo ora, entro
stasera dovremmo arrivare a Los Angeles”
“ok” disse la fata, ritornata pimpante
“partiamo subito” il resto del viaggio, per
fortuna, fu privo di imprevisti, e i tre arrivarono alla
città californiana in serata “ma quanto
è bella questa città?” disse Amanda,
stupita. Anche Mugsy e Fairy, che in genere non si stupiscono di nulla,
rimasero scioccati da ciò che videro. Tutto era
spumeggiante, vivace, pieno di vita “non ho mai visto una
città così bella. E dire che ne ho visti di posti
…” “per una volta, sono
d’accordo con te mostriciattolo”
“scusate se interrompo la vostra religiosa contemplazione, ma
abbiamo una missione da compiere”
“hai ragione, Amanda. Dobbiamo chiedere in che hotel
alloggiano quei quattro, così potremo ottenere quello che ci
spetta” “chiediamo a quel chiosco che vende
gelati” “buona idea, Mugsy.
Così potrò pure prendere un gelato. Sono secoli
che non ne mangio uno” “Amanda, non mi sembra il
caso di perdere tempo” “dai, Fairy. Mi compri il
gelato?” “no, non te lo compro. Dobbiamo fare in
fretta” “dai dai dai dai” “ho
detto no” Amanda iniziò a piangere
“VOGLIO IL GELATOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO. LO
VOGLIO!” il suo urlo spaccò tutti i vetri nelle
vicinanze “ok, ok, te lo compro” disse una stordita
Fairy “mi scusi” chiese al padrone di un
chiosco “come lo vuoi, Amanda?”
“puffo e pantera rosa” “ma che razza di
gusti … mi può fare un gelato
…” “mi scusi, signora, ma non posso
farglielo” “come no?” “non
posso più vendere gelati. Stavo giusto chiudendo il
chiosco” “ah, e come mai?” “vi
prego, non posso dirvelo” “come sarebbe?”
“non insistete” e il gelataio scappò a
razzo, lasciando Mugsy, Amanda e Fairy impietriti
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Capitolo 16 *** UNO SPIACEVOLE IMPREVISTO ***
“che diavolo è preso a quello?”
“non ne ho idea, mostriciattolo. Sembrava davvero spaventato
a morte” “proviamo a un altro chiosco”
“ok, Amanda” ma, purtroppo, il risultato non
cambiò ne a quello dopo, ne all’altro ancora.
Sembrava che fosse diventato vietato vendere dei gelati.
“come cacchio è possibile? È una cosa
assurda! Non è possibile che siano scappati tutti. Ci hanno
preso per dei mafiosi?” “perché non
proviamo in una normale gelateria, Fairy?” “buona
idea, mostriciattolo. Finalmente hai fatto funzionare il cervello.
Andiamo”
detto questo, Mugsy Amanda e Fairy si infilarono nella prima gelateria
che trovarono. Ad accoglierli trovarono una ragazza molto carina e
gentile.
“salve, vorremmo un gelato” “che gusti,
signora?” “puffo e pantera rosa” disse
Amanda “subito” “wow, finalmente qualcuno
che ci vende dei gelati” “che intende,
signora?” “che in tutti i chioschi che abbiamo
trovato non ci hanno voluto vendere nulla. Appena ci vedevano,
scappavano come se avessero visto un fantasma”
“temo che nemmeno qui comprerete nulla … in tutta
sincerità, i prezzi sono davvero proibitivi.
Guardate” la ragazza non aveva tutti i torti. Il gelato
più economico costava dieci dollari “oddio! Ma ho
sbagliato negozio? Sembra di essere in una gioielleria”
“lo so, signora, ha ragione, ma …”
“ho l’impressione che questo enorme aumento dei
prezzi sia in qualche modo collegato con la fuga dei proprietari dei
chioschi” “infatti è
così” disse la ragazza “un imprenditore
senza scrupoli vuole mettere le mani sul mercato e, per farlo, ha fatto
chiudere con la forza moltissimi carretti dei gelati e ha comprato
molti gelatai” “a che scopo?” chiese
Amanda “semplice. Per ottenere il monopolio e praticare i
prezzi che vuole. Per questo molti sono scappati: avevano paura che se,
vi avessero venduto qualcosa, sarebbero stati bersagliati dai suoi
orridi sgherri”
“ma è assurdo. Bisogna fermarlo”
“veramente, Amanda, non siamo venuti qui per fermare un
pazzo. Siamo venuti qui per trovare i Red Hot”
“Mostriciattolo, sarà meglio che facciamo come
dice lei. Io non ho soldi a sufficienza per comprare questi gelati
costosissimi, e se quella non ne mangia sarebbe capacissima di radere
al suolo la città” “oddio …
VABBENE, vorrà dire che ci penseremo noi a sistemare quel
merdoso” “se volete, vi accompagno” disse
la ragazza “mi sono stancata di essere alle dipendenze di
quell’individuo” “va bene, guidaci tu
…” “Meg. Mi chiamo Meg”
“ok, Meg, guidaci tu. Costringeremo quel bastardo a tirar
fuori i gelati. STIAMO ARRIVANDO!”
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Capitolo 17 *** IL TERRIBILE AL GELATONE /MEG SCENDE IN CAMPO ***
Nel frattempo, in uno dei palazzi più imponenti della
città, un uomo grasso, tarchiato, puzzolente da far schifo e
con la faccia da stoccafisso imbalsamato, se la rideva di gusto
“ahahahahah … come godo, mio fedele
Kinsky” “a cosa dobbiamo questa
felicità, incommensurabile Mr.Gelatone?”
“ma che domande sono, idiota di un leccaculo? Ma è
ovvio. Sono felice perché finalmente tra poco
avrò il monopolio dell’intera industria gelatiera
di questa città. Sai cosa significa?”
“che potrete praticare i prezzi che volete?”
“NO, IMBECILLE! Certo, è una gran cosa, ma lo sai
che il mio vero scopo è un altro”
“quale?” “poter finalmente mangiare tutto
il gelato che voglio. È da quando ero piccolo che aspetto
questo momento. Nessuno più mi dirà
<>. ANDATE A FANCULO, DIETOLOGI! AL GELATONE SE
NE FOTTE DI VOI! VI PISCIA IN TESTA! AHAHAHAHAH!” Kinsky
applaudì, da bravo leccapiedi “bravo, signore,
bravo” “più entusiasmo. Lo sai che ti ho
assunto come lecchino perché è il mestiere che
più ti si addice” “BRAVO,
BRAVO” “va meglio”
All’improvviso, però, nella stanza irruppero
Mugsy, Amanda, Fairy e Meg “e voi chi sareste?”
“SIAMO QUELLI CHE TI FERMERANNO!”
“bella frase, ad effetto, Fairy” “questi
sono ancora i postumi delle canne del rave” “sei
disgustosa” “lo so, mostriciattolo, e me ne
vanto” “MALEDETTO, NON LA PASSERAI
LISCIA” urlò Amanda “per colpa tua non
ho potuto mangiare nemmeno un gelato. Me la pagherai”
“come avete fatto ad entrare?” “non
è stato difficile” intervenne Fairy
“è bastata la chitarrina di Mugsy e qualche
promessa da marinaio a fermare i tuoi uomini. A quest’ora
credo che stiano ancora saltando come dei canguri scemi” Al
Gelatone chiamò le guardie, ma dal telefono uscirono solo
parole come “datemi uno spinello” “voglio
scopare la moglie di McMain” o “la ragazza che
è entrata con quei tre squilibrati è proprio
bona” “MALEDETTI. NON MI AVRETE! KINSKY,
ATTACCALI” “con vero piacere” Kinsky si
spogliò, mostrando ai quattro le sue braccia possenti e il
suo fisico palestrato “avete visto quanto è bono?
Oltre ad essere muscoloso, fa dei pompini divini e ha un culo
fantastico e un cazzone asinino” “RISPARMIACI I
DETTAGLI, PER PIACERE” urlò Mugsy
“DISINTEGRALI” “ora ti faccio vedere
io” “no, Fairy” “intervenne
Meg” “voglio vendicarmi di quel bastardo di un
leccaculo. Per costringermi a cedere la mia gelateria ad Al Gelatone,
ha minacciato di uccidere mio padre” “ma, Meg, non
puoi farcela. Hai visto quanto è grosso?”
“non preoccuparti. Negli ultimi mesi, mi sono allenata
parecchio nel karate, in cui gia ero un portento, proprio per
vendicarmi di lui” “ok, ma mi raccomando, stai
attenta” “non ti preoccupare. SEI PRONTO,
KINSKY?” “cosa credi di fare, scricciolo? Ricordati
che ti ho gia massacrata una volta” “sono molto
migliorata da allora, bestione” “fammi vedere
quanto sei migliorata. Sono proprio curioso”
“vediamo se le lezioni del signor Park Ti Man sono servite a
qualcosa” pensò Meg nervosamente
“FATTI SOTTO, KINSKY! VEDIAMO SE SEI DAVVERO FORTE! TI
Distruggerò, BASTARDO!”
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Capitolo 18 *** LOTTA SENZA QUARTIERE ***
“buonasera, gentili telespettatori. Qui è il
vostro Vince che vi parla. Stiamo trasmettendo direttamente da Palazzo
Gelato un avvincente incontro di arti marziali che vedrà
impegnati Meg, la gelataia, e Kinsky, il leccaculo di Al Gelatone.
Attenzione … INIZIA L’INCONTRO!”
“FORZA MEG, FORZA” “Meg parte subito bene
con una velocissima serie di calci ravvicinati, ma il suo avversario
è bravissimo a schivarli tutti e a partire in contropiede
… WOW! La colpisce in pieno con un pugno in pieno stomaco
… CALCIO IN TESTA! CALCIO IN TESTA DA PARTE DI KINSKY.
QUESTA L’HA SENTITA. Infatti Meg cade a terra, ma riesce a
rialzarsi. Kinsky però continua ad attaccare. La gelataia
è in seria difficoltà” “MEG,
CORAGGIO, NON TI ARRENDERE. PUOI FARCELA. NON PUOI DELUDERCI
COSì”
“ATTENZIONE: Le parole dei suoi amici hanno galvanizzato Meg,
che evita l’offensiva di Kinsky e passa al contrattacco
… WOW! POTENTE CALCIO NELLO STOMACO! Ma il leccaculo rimane
in piedi … UN ALTRO CALCIO NELLO STOMACO! Nulla,
barcolla ma non molla, anzi spicca un gran balzo … VUOLE
FINIRE LA SUA AVVERSARIA CON UN CALCIO VOLANTE! Meg evita …
CALCIO ROTANTE! CALCIO ROTANTE! CALCIO ROTANTE! KINSKY è AL
TAPPETO … E L’ARBITRO LO DICHIARA K.O! MEG VINCE!
CHE GRANDE INCONTRO! CHE SPETTACOLO!” “BRAVA, MEG,
CE L’HAI FATTA” “non ci sarei mai
riuscita senza di voi”
Al Gelatone tentò la fuga “DOVE CREDI DI
ANDARE?” “oh oh, beccato”
“ascolta, se non vuoi che ti faccia passare un brutto quarto
d’ora, dovrai restituire tutte le gelaterie ai loro legittimi
proprietari, chiaro?” “d’accordo
… lo farò” “ricorda che ti
controllo”
Usciti dal palazzo di Al Gelatone, Meg ringraziò i tre
“Grazie a voi, il commercio dei gelati è salvo e
non sarà sottoposto alle angherie di quel tipo”
“non è necessario che ci ringrazi. In fin dei
conti, hai fatto tutto da sola” “insisto.
C’è qualcosa che posso fare per voi?”
“no nulla, va bene così” “coff
coff … veramente” disse Amanda
“qualcosa che potresti offrirci ci sarebbe
…”
“sei un ingorda, Amanda. Hai preteso che Meg ti preparasse
gratis un gelato con venti gusti. Che figura di merda”
“Mi dovevo rifare di tutto il gelato perso, Mugsy”
“Attenta” Amanda andò a sbattere con una
persona, e l’urto fece cadere a terra l’enorme
gelato
“MA INSOMMA … perché NON GUARDATE DOVE
ANDATE?” “Amanda … ma questi scemi sono
…” “si, sono proprio loro”
“i RED HOT CHILI PEPPERS!”
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Capitolo 19 *** NON FINISCE QUI, MALEDETTI! ***
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“e voi chi sareste?” disse Antony, il cantante
“ehi, Antony, io questi qui li ho gia visti”
“hai ragione, Flea. Non sono facce nuove”
“io mi ricordo solo della ragazzina con la fatina”
disse Chad, il batterista “MA CERTO! SONO FAIRY E AMANDA,
MENTRE IL MOSTRO ALTRI NON è CHE MUSGY!”
“chi?” “non te li ricordi, Flea? Li
usammo come modelli per delle copertine di due nostri vecchi
album” “ah, si. Red Hot Chili Peppers, il nostro
primo album, che facemmo con quel pirla di Jack Sherman e con Cliff, e
One Hot Minute, in cui eravamo io, tu, Chad e Navarro”
“ma insomma, ragazzi, volete spiegarmi?”
“c’è poco da spiegare, John. Tu non
c’eri quando chiedemmo a questi tre di farci da modelli per
quelle due cover” “uffa, ma perché me le
perdo sempre ste cose?” “perché sei un
cretino, caro il mio Frusciante” “coff, coff,
scusate” intervenne Amanda “questa discussione
è molto divertente, ma non siamo venuti qui per questo. Se
ben vi ricordate, non ci avete pagato per quelle copertine”
“infatti. Fuori i soldi” i quattro musicisti li
squadrarono, poi iniziarono a ridere a crepapelle. Non riuscivano
più a smettere “AHAHAHAHAHAHAH …
PAGARVI … RIDICOLI! Perché SECONDO VOI DOVREMMO
PAGARVI?” “perché CI SPETTA, DANNATI
BASTARDI” “sentite, non abbiamo tempo da perdere
ora. Anche perché siamo in ritardo, l’aereo ci
aspetta” “gia, dobbiamo essere a Roma per domani
mattina. Tra quattro giorni abbiamo un concerto” in quel
momento, passò la loro macchina “addio,
cari” “DANNATI! VENITE QUI!” troppo
tardi. I quattro erano gia scappati via
“e ora che si fa?” “semplice, Amanda:
andiamo anche noi a Roma” “con quali
soldi?” “non ti preoccupare, la scappatoia si
trova” disse Fairy facendo l’occhiolino
“D’ACCORDO! A ROMA ALLORA! QUEI MALEDETTI NON LA
PASSERANNO LISCIA” “POSSIAMO FARCELA
RAGAZZE” “LI ROMPEREMO IL CULO!”
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Capitolo 20 *** Interruzione ***
A quanto pare la storia non è ancora finita
poiché la giustizia non è stata ristabilita
ora quei dannati bastardi a Roma andranno
un mega concerto in quel luogo terranno
ma i nostri eroi non si vogliono arrendere
con le cattive li costringeranno a rendere
ciò che loro spetta, fino all’ultimo quattrino
anche a costo di fare qualche gran casino
A Roma vivranno altre avventure strane
e sicuramente avranno altre grane
conosceranno persone assai diverse
che potranno essere gentili o perverse
In ogni caso, consiglio di seguirli (anche ai disfattisti)
perché ci sarà di sicuro tanto da divertirsi
ROMA SIA!
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Capitolo 21 *** Ripresa ***
L’aereo da Los Angeles proveniente
a Fiumicino sta atterrando imminente
Ormai non dovrebbe mancare tanto
al suo prossimo potente impatto
Eccolo, ora è finalmente arrivato
dal personale dell’aeroporto è presidiato
non ci sono problemi, è davvero un bene
altrimenti avremmo dovuto passare le pene
dell’inferno, ma per fortuna è andata
anche la mia collega è davvero sollevata
Mugsy, Amanda e Fairy sono ormai sbarcati
come dei clandestini sono saliti
per fortuna nessuno li ha notati
altrimenti indietro sarebbero stati spediti
“siamo arrivati, siamo a cavallo”
“mostriciattolo, scendi dal piedistallo
perché non sappiamo cosa fare
siamo lontani da dove dobbiamo andare”
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Capitolo 22 *** UN AIUTO INASPETTATO ***
“ah gia, dimenticavo che l’aeroporto è
lontanuccio dal centro città” “che
bravo, non l’hai scordato. Ora il problema è come
fare per raggiungere Roma” “perché, non
siamo gia a Roma?”
“no, Amanda, siamo a Fiumicino, non siamo ancora nella
capitale italiana” “UFFA! CHE PALLE!”
Amanda lanciò uno dei suoi soliti urli “piantala,
ti avrà sentito pure il Papa, porca vacca”
Nello stesso momento, a S.Pietro “cos’era quel
rumore? Qualcuno che mi vuole morto? Giovanni Paolo Secondo che ha
deciso di resuscitare?” “no, santo padre,
è solo un urlo lontano” “ah, bene,
meglio così … zzzz”
“insomma voi due, smettetela di fare le sceme. Piuttosto,
pensiamo a come arrivare a destinazione”
all‘improvviso, una voce femminile disse “posso
esservi d’aiuto, ragazzi?” Mugsy appena la vide
rimase incantato: era una ragazza davvero stupenda, con un bel viso e
un sorriso stupendo. Ma ciò che lasciava di più a
bocca aperta erano le sue tette: infatti, nonostante il suo fisico
minuto, la ragazza aveva un seno davvero prominente “si,
grazie. Siamo appena atterrati qui, ma non abbiamo la minima idea di
come si arrivi a Roma” “tutto qui? Se
volete posso aiutarvi io. Vi Posso accompagnare dove
preferite” “davvero? Grazie mille signorina
…” “Federica, mi chiamo Federica. E voi
come vi chiamate?” “io sono Fairy, questa ragazzina
pestifera è Amanda e … quel mostriciattolo che
non vi toglie gli occhi di dosso è Mugsy. MUGSY, CI
SEI?” “eh, cosa
c‘è?” “smettila di fare il
porco” “oh, mi scusi signorina” il mostro
diventò rosso, mentre Federica gli sorrise “dai,
non preoccuparti. Faccio a tutti questo effetto la prima volta che mi
vedono, anzi, che LE vedono” disse alludendo alle sue tette.
Mugsy, rosso più che mai, si mise a ridere, e con lui anche
Federica e Fairy.
L’unica a rimanere un po’ corrucciata fu Amanda
Da questo capitolo (anzi,
in realtà gia dal precedente) i nostri protagonisti sono
arrivati a Roma...dove combineranno ancora più casini di
prima,vivendo tante avventure surreali. Ringrazio coloro che han letto,
anche solo di sfuggita, chi ha messo questa storia tra i preferiti ed
anche chi ha commentato. Anche se siete pochi, la vostra sola presenza
mi rincuora
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Capitolo 23 *** ROMA IN AVVICINAMENTO ***
“dov’è la tua macchina Fede?”
“veramente, non ho la macchina. Mi sposto in moto”
La moto in questione era una splendida Kawasaki Ninja verde
“che bella moto!” esclamò Fairy
“è come la padrona” disse Mugsy
“adulatore” “ma smettila! Andiamo,
piuttosto”
“piccolo problema, Amanda: come ci saliamo li sopra? Quella
moto può portare al massimo due persone, e noi siamo in
quattro” “non credo sia un problema, Fairy.
Basterà reggersi forte per evitare di cadere, e rendere
invisibile te stessa e Amanda in modo da non avere noie con gli
sbirri” “accidenti, Mugsy. Ma voi siete capaci di
farlo?” “certo che siamo capaci Fede, cosa
credi?”
I quattro salirono sulla Ninja: Amanda e Fairy, invisibili, erano
aggrappate a Mugsy, che a sua volta si teneva stretto a Federica
“mi senti attraverso il casco?” “si,
Fede. Dimmi” “ma voi tre non siete italiani,
vero?” “no” “e come mai siete
qui in Italia?” “vedi, è una lunga
storia …”
“capisco, quindi siete qui per i Red Hot. Sicuramente sono
qui per il festival” “il festival?”
“Devi sapere che qui a Roma ogni anno allo stadio olimpico si
tiene il festival del Rock, in cui parteciperanno stelle del calibro di
Ligabue, Vasco Rossi, Gianna Nannini, I Vanadium, ma anche i Metallica,
i Dream Theater, gli Iron Maiden, i Rolling Stones … perfino
gli AC/DC” “caspita: il fior fiore della
musica mondiale” “gia, ma a rovinare la festa ci
saranno i Tokio Hotel” “chi cappero
sono?” “è un gruppo rock che
… ma non è il caso che te lo spieghi. Capirai da
solo”
Proprio in quel momento, si trovarono di fronte ad un corteo di fan
urlanti “accidenti, chi sono ste dementi?”
“sono le bimbeminkia fan dei Th. Tieniti forte” e
Federica accelerò, mentre Mugsy, con grande piacere, si
stringeva di più a lei
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Capitolo 24 *** FEDERICA L’ASTRONAUTA ***
“eccoci arrivati a casa mia”
“perché ci hai portato a casa tua,
Fede?” “vi ospito io, non preoccupatevi”
“cosa? Ma dai, non è necessario”
“si che lo è, Mugsy” disse Fairy
sottovoce
“no, dai, non vogliamo disturbarti”
“disturbati pure” “AMANDA! MA TI SEMBRANO
MODI” “ha parlato l’esperto di buone
maniere” “non voglio sentire scuse. Vi ospito
io” “GRAZIE MILLE!” dissero i tre in coro
“vi avverto che casa mia è un
po’… stravagante. Non ci badate”
“non credo che sia peggio di quello che abbiamo passato fin
ora” “concordo, Fairy” ma, non appena
Federica aprì la porta, capirono di aver sbagliato. E di
grosso, pure
“AZZO! MA È UNA CASA O LA SEDE
DELLA NASA?” i commenti del mostro non erano esagerati: la
casa della ragazza aveva un aspetto davvero spaziale, con mini razzi
che volavano dappertutto, tute spaziali a perdita d’occhio e
interi sistemi solari dipinti sulle pareti “diciamo che il
mio sogno è diventare astronauta, infatti sto studiando per
diventarlo” “addirittura?”
“eh,si. È il mio sogno fin da quando ero bambina.
Ho sempre adorato i pianeti e le stelle. Spesso quando ero
piccina guardavo fuori dalla finestra per vederli”
“spero tu riesca a realizzare il tuo sogno
“lo spero …” “be, noi
usciamo” disse improvvisamente Amanda “infatti.
Dobbiamo cercare i Red Hot” “Ma non conoscete la
città. Vi perderete” “in effetti
…” “ho io la soluzione.
Tamara” “chi è, Fede? Una tua
amica?” “in realtà, è il mio
navigatore satellitare. Con lei sicuramente non vi perderete”
“ok, grazie” “vi segno sul navigatore la
via dove abito. Mi raccomando, occhio ai truzzi, e alle
bimbominkia” “non preoccuparti. Saremo
prudenti” “buona fortuna”
i tre uscirono dalla casa “truzzi? E che diavolo
sarebbero?” “temo che lo scopriremo presto, Amanda.
Speriamo di non incrociarne qualcuno. GIUSTO, MUGSY?”
“ah, si. Giusto” “OK, ANDIAMO”
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Capitolo 25 *** OCCHIO! BIMBEMINKIA A ORE 12! ***
“allora, fammi capire mostriciattolo. Questo coso che ci ha
dato la tettona ci permetterebbe di non perderci?”
“esattamente. Si chiama navigatore satellitare”
“chissà perché lo chiama
Tamara” “che ne so, Amanda. Quella è
tutta matta. Anche se bisogna ammettere che è stata
gentile” “bene, Fairy. Cosa proponi di fare
ora?” “io, mostriciattolo, proporrei di rubare una
bella macchina, ma per far questo ho bisogno di trasformarmi di
nuovo” “per favore, cerca di trasformarti almeno in
una ragazza carina. La trasformazione che usi di solito è
tremenda” “ahahah, spiritoso. Guarda che faccio del
mio meglio” Fairy si trasformò, e per fortuna
stavolta il risultato fu migliore dell’altra volta
“lo vedi che se ti impegni ci riesci?”
“che simpatico. Pensiamo piuttosto …
ODDIO!”
“che succede?” “che razza di capelli ha
quel tizio?” davanti a loro c’era un ragazzo con
degli stranissimi capelli “ che razza di capelli ha quello?
Sembrano argentati” “ Fairy! Ma ti pare il caso di
…” Mugsy non riuscì nemmeno a finire la
frase, poiché un gruppo di ragazzine sciroccate li
travolsero al grido di “BILL! FACCI UN AUTOGRAFO! BILL SEI IL
MIGLIORE. Madò QUANTO SEI BONOOOOOOOOOOOOO! TI AMIAMO BILL!
SPOSACI! SCOPACI!”
“chi diavolo ci è passato sopra? Una mandria di
bufali inferociti?” “ma chi cavolo era quello? Mi
sa che è uno famoso da queste parti”
“non ne ho idea, Amanda” “è
Bill Kaulitz, il cantante dei Tokio Hotel” “chi ha
parlato?” “io” davanti a loro si
presentò un uomo sulla quarantina, con un’aria
molto saggia “chi sei?” “voi siete Fairy,
Amanda e Mugsy, vero?” “come conosci i nostri
nomi?” “l’autore di questo racconto mi ha
pregato di aiutarvi” “chi?”
“lasciamo stare. Comunque mi chiamo Marzio, e sono venuto qui
per darvi manforte. Dovete sapere che quel ragazzo che avete visto poco
fa è Bill, il cantante dei Tokio Hotel”
“ancora loro? Che palle sti qui” “hai
ragione, Mugsy, ma che vuoi farci, le ragazzine li adorano”
“mi spieghi che ci sei venuto a fare qui?” disse
Fairy “nulla, sono venuto ad aiutarvi. Dovete sapere che non
è facile orientarsi in una città come questa.
Roma è molto bella, ma anche molto caotica. Ecco,
tenete” “cos’è?”
chiese Amanda “il mio biglietto da visita” Amanda
lesse “MARZIO CAMILLO, RISOLVO PROBLEMI”
“esatto. Per qualsiasi evenienza, basta chiamarmi e io ci
sarò. Comunque, per precauzione, vi lascio anche
questo” “cos’è?”
“il mitico dizionario Zingarelli, il massimo per chi vuole
avere informazioni su questo paese meraviglioso. Ve lo cedo volentieri,
così potrete orientarvi meglio. E non preoccupatevi, non
voglio nulla in cambio. Scusate, ma ora devo andare. Buona fortuna. E
mi raccomando, occhio al nano” “aspetta
… troppo tardi, sparito” “che tipo
strano” “però è stato gentile
Fairy. Quel dizionario era proprio quello che ci occorreva”
“ha detto attenti al nano, chissà cosa
intendeva?” “OCCHIO AMANDA” troppo tardi.
Amanda era andata a sbattere contro un tizio “ahio, che
male” “MA CRIBBIO! NON POTETE STARE Più
ATTENTI?” ancora non lo sapevano, ma di li a poco avrebbero
capito l’avvertimento di Marzio …
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Capitolo 26 *** CRIBBIO! L’OTTAVO NANO! ***
VERAMENTE È LEI CHE DEVE STARE Più ATTENTO. MA
perché NON GUARDA DOVE VA?”
“è normale che non guardi dove Va, Amanda.
È talmente basso che non ci riesce” disse Mugsy.
Fairy e Amanda osservarono quel tizio: in effetti, per essere un
normale essere umano era davvero di dimensioni infinitesimali
“ODDIO, HA PURE POCHI CAPELLI. È UN NANO
PELATO!” e Il mostriciattolo si mise a ridere
“scusi, mi consenta … MA COME SI PERMETTE DI
INSULTARMI? SI CONTENGA! LEI SA CHI SONO IO?” “chi
sarebbe lei?” chiese Fairy
“si dia il caso” disse il nanetto “che io
Silvio Berlusconi, il presidente del consiglio di questo
paese” “chi sarebbe il presidente del
consiglio?” “un attimo, Fairy. Consulto lo
Zingarelli. Così potremo utilizzare il dono che ci ha dato
Marzio” Amanda sfogliò le pagine del dizionario
“trovato. Allora, leggo … In Italia il Presidente
del Consiglio dei Ministri (correntemente anche se scorrettamente
denominato anche premier, in analogia con la figura britannica del
premierato, differente per origine e costituzione, ma simile per
rappresentatività dello Stato) è uno degli organi
monocratici che compongono il governo. Secondo la Costituzione "dirige
la politica generale del governo e ne è responsabile.
Mantiene l'unità di indirizzo politico ed amministrativo,
promovendo e coordinando l'attività dei ministri" (art. 95).
Il presidente del Consiglio dei Ministri è un organo a
rilevanza costituzionale, in quanto previsto dalla Costituzione negli
articoli 92, 93, 94, 95 e 96, ed un organo costituzionale, in quando
concorre alla definizione dell'indirizzo politico dello stato in
posizione di indipendenza. È comunemente percepito come la
più importante carica della Repubblica Italiana, dal punto
di vista del potere effettivamente detenuto, anche se, dal
punto di vista protocollare, è considerato la
quarta” “cioè, mi stai dicendo che
questo cialtrone è il presidente italiano?”
“temo di si” “GUARDIE!
ARRESTATELI!” “ODDIO! SCAPPIAMO!” e i tre
iniziarono a correre a perdifiato per le vie della capitale
“accidenti a te, mostriciattolo. È tutta colpa
tua” “ma come potevo immaginare che quel deficiente
…” “Mugsy, ricorda che i potenti spesso
sono tizi del genere” “FERMI!”
“accidenti. Ma è lontana la casa di
Federica?” “ti sembra il momento di pensare alla
tettona?” quando tutto sembrava perduto,
all’improvviso una ragazza sbucò dal nulla
“presto, seguitemi” “e tu chi
sei?” “e perchè ci vuoi aiutare? Vuoi
qualcosa in cambio?” “sentite, meno domande. Venite
con me e state zitti”
i tre, costretti dalle circostanze, seguirono la misteriosa ragazza
“speriamo bene”
(la definizione di “presidente del consiglio”
è tratta da Wikipedia. So che non è il massimo
dell’affidabilità, ma mi scocciava
alzarmi apposta dal mio comodo letto per prendere lo
Zingarelli. Se ci tenete, il significato preciso cercatevelo da soli.
Con poco affetto e tante
botte
Pignamentepersa)
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Capitolo 27 *** UN’OSPITE POCO GRADITA ***
Mentre quei tre erano impegnati a sfuggire al nano, Federica, intenta a
cucinare qualcosa di buono ai suoi ospiti, fu interrotta dal citofono
“possibile che quei tre siano gia tornati?” la
ragazza rispose “chi è?”
“posta” “uffa, che palle sta
postina” e aprì. Pochi minuti dopo
però, fu il campanello della porta a suonare
“arrivo” aprì “ma tu non sei
la postina. Tu sei …” “brillante
deduzione, Federica. È da un po’ che non ci
vediamo, eh?” “mi spieghi che ci sei venuta a fare
qui? Vuoi umiliarmi come al solito tuo?” “No.
Voglio solo che la smetti di comportarti come una bambina”
“BAMBINA? IO SAREI UNA BAMBINA? NON VOI CHE MI AVETE
COSTRETTA A TRASFERIRMI A 500 KM DA CASA?”
“costretta?” “certo. Costretta con la
vostra arroganza e la vostra cattiveria. Costretta perché
non volevo fare quello che volevate voi . Costretta da anni di
umiliazioni, sofferenze, paragoni inutili, sgridate, prese per il culo
… devo continuare? Non ho nessuna voglia di stare a sentire
le vostre patetiche scuse. Mi avete stancata e mi avete stracciato le
palle”
“ma …” “VAI FUORI DA QUI
MANUELA! FUORIIIIIIIII!” e, senza nessun indugio, Federica
sbattè violentemente la sua ospite fuori di casa
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Capitolo 28 *** A.A.T.H.R (ASSOCIAZIONE ANTI TOKIO HOTEL RIUNITI) ***
“ecco, qui sarete al sicuro” Mugsy, Amanda e Fairy
furono portati in uno strano scantinato
“Kate, chi sono sti tizi?” “potrebbero
esserci utili, Spillo” “cosa?”
“dai, non fare il rompi. Persone in più fan sempre
comodo, no?” “se lo dici tu …”
“senti” intervenne Fairy “vorrei
chiederti una cosa” “dimmi pure”
“hai uno spinello?”
“…” “FAIRY!”
“uffa, che volete voi due? Da quando siamo in Italia non ne
ho fumato uno. Sono in astinenza da troppo tempo”
“D’accordo.
Mara, prepara una canna per la nostra nuova socia”
“ok Kate” “scusate” intervenne
Amanda “socia? Volete spiegarci cosa succede?”
“scusate, avete ragione. Allora, come avrete capito, io mi
chiamo Kate, mentre loro sono Spillo e Mara. Insieme a Carlotta ed
Paolino (che ora sono fuori) formiamo gli A.A.T.H.R”
“cos’è? L’Associazione
Assenteisti Tossici Hotel Royal?” “No. Vuol dire
Associazione Anti Tokio Hotel Riuniti” “Uffa,
ancora questi qua?” “avete avuto modo di
conoscerli?” “purtroppo, e non è stato
piacevole, specialmente per colpa delle fan”
“stupide bimbeminkia” Amanda prese il dizionario
“allora … bimbominkia: esemplare sempre
più comune sul web - e non solo - negli ultimi anni. Maschio
o femmina, tipicamente di età compresa fra i 9 e i 18 anni
(ma ci sono delle eccezioni) si riconosce principalmente per il suo
modo di scrivere in chat e per i luoghi virtuali dove lo si
può trovare: ha uno sprezzo totale dello stile classico di
molti vecchi programmi e servizi , ai quali preferisce cose
luminose, rumorose, colorate e lampeggianti con le quali può
allegramente scartavetrare i coglioni al prossimo. Solitamente adora
dire in giro che ascolta i Finley o i Tokio Hotel, TH per i veri fan,
li sogna perennemente single ed eterosessuali sperando (inutilmente)
che anche lui (o lei) possa essere nei loro pensieri, ed è
disposto a tutto per difendere i suoi beniamini. Passa gran parte del
suo tempo a tirarsela. Si comporta da tipica e fastidiosissima palla al
piede e cerca sempre di dimostrare la propria superiorità
nei tuoi confronti” “che più
Amanda?” “la definizione va avanti, ma è
troppo lunga. Comunque, sono degli esseri terribili. Mamma
mia”
“per questo noi vogliamo sabotarli: ne abbiam piene le tasche
di questi gruppi del cazzo che sfondano grazie alle ragazzine
deficienti” “ok, Kate, ma noi che
centriamo?” chiese Mugsy
“be, ho visto con che coraggio avete affrontato il nanetto.
Affrontare un politico senza aver paura delle conseguenze non
è cosa da tutti” “mi sa che è
meglio non dirle che abbiamo agito così perché
non sapevamo chi fosse quel tizio” “concordo
Amanda” “abbiamo proprio bisogno di gente come voi
per far si che i Th non partecipino al festival del rock. Allora, ci
state?” “ci conviene accettare, ragazzi, in primis
perché al festival ci saranno anche i Red Hot, e poi ho
proprio voglia di dare un dispiacere a quelle oche
bimbeminkia” “sono d’accordo con te,
Fairy” “anche io lo sono, per una volta”
“ok, Kate, accettiamo” “GRANDI
RAGAZZI!” “KATE, È PRONTO LO
SPINELLO” Fairy si fiondò nell‘altra
stanza “ARRIVO, BAMBINO MIO!”
(la definizione di Bimbominkia è tratta da Nonciclopedia)
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Capitolo 29 *** INIZIA LA RICERCA ***
Nel frattempo, all’Ambasciatori Palace Hotel, uno degli hotel
più importanti della capitale
“oh, Bill. Finalmente sei qui. Dov’eri
finito?” “ho dovuto fronteggiare il solito assalto
delle fan.
Sai com’è, di fronte ad un figo come me
…” “ma stai zitto, lo sai che il
più figo sono io”
“ma se sono sempre stato io il bello della famiglia,
fratello” “ah, si? E da quando?”
“smettetela di litigare” “TACETE,
ANONIMI!” Gustav e Georg, i due Anonimi, feriti dalle parole
dei loro compagni, si misero a piangere “non è
giusto. Facciam parte anche noi del gruppo. CATTIVI!”
“chi sarebbero sti Anonimi, Kate?”
“praticamente, Amanda, sono i due componenti dei Tokio Hotel
senza capelli strani. Vengono chiamati così
perché non sono certo loro ad attirare
l’attenzione”
“diciamo che sono i due sfigati del gruppo”
“esatto, Mugsy. Comunque, il nostro scopo è quello
di
fare in modo che non partecipino al festival del rock. Non ha senso che
quei cosi ci partecipino”
“hai proprio ragione, Kate” “chi
è che parla?” “io”
nello scantinato entro una ragazza piuttosto curiosa: aveva dei corti
capelli neri ed era vestita quasi come una punk, tuttavia era comunque
bella a vedersi. Ciò che colpiva in particolare erano gli
occhi azzurro cielo “Manuela? Che ci fai qui?”
“nulla. Ero solo venuta a vedere che combinavate. A quanto
pare, avete altri soci” “eh si”
“piacere, io sono Amanda” “Mugsy,
piacere” “ma guarda che grazioso
mostriciattolo” e gli tirò un buffetto che
però Mugsy non gradì molto “piacere,
Fairy” “che fai, fumi una canna?”
“ne vuoi un po’?”
“volentieri” Manuela fece un lungo tiro
“ah … ci voleva. Senti Kate, ma state ancora a fa
sta crociata contro i Tokio Hotel?” “certo che si,
e non ci tireremo certo indietro” “non cambierete
mai. Avete sempre odiato la musica finta. Pure quando eravate piccoli
tu, Mara, Spillo, Carlotta e Paolino” “gia,
è vero. Peccato che siano usciti. Ti avrebbero salutato
volentieri. Ah, ma stai ancora cercando gente per quel
gruppo?” “gia. Mi manca ancora qualche elemento:
bassista, chitarrista e voce” “capisco. Ma non puoi
chiedere a …” “no, lascia stare. Non
è il caso” “scusate
l’interruzione” intervenne Amanda “ma che
dovremmo fare ora?” “andate in perlustrazione. Se
trovate i Th, cercate di sabotarli con ogni mezzo lecito”
“signorsì signora” risposero in coro i
tre, prima di andarsene
“allora, dobbiamo cercare quei quattro coglioni,
giusto?” “ sei perspicace, Musgy”
ma, all’improvviso “AHHHHHHH! UN MOSTRO!”
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Capitolo 30 *** AIUTO! UN MOSTRO SPAVENTOSO! ***
“AIUTOOOOOOOOOOO! UN MOSTRO! SCAPPATE”
“ma che succede?” “andiamo a
vedere”
davanti a loro c’era una scena assurda: un povero drago stava
chiedendo aiuto a dei passanti. Anzi, più che un drago,
pareva un lenzuolo per quanto era deperito “è il
caso di intervenire”
“Amanda, perché non ci facciamo i cazzi
nostri?” troppo tardi. La ragazzina era gia partita a razzo
“mostriciattolo, parlare con lei è come parlare ad
un muro quando si tratta di aiutare gli altri. Dovresti
saperlo” Amanda andò dal drago
“che ti succede, amico?” “finalmente
c’è qualcuno che mi ascolta. Ti prego, dammi una
mano. Sono senza forze. Ho bisogno di mangiare” “
come ti posso aiutare?” Proprio in quel momento, passarono di
lì Berlusconi e i suoi leccapiedi “Mugsy, usa la
tua chitarra contro il nano” “di nuovo lui? Lo sai
che ci fa arrestare, vero?” “mostriciattolo, fa
come ti dico” il mostriciattolo, usando la chitarra,
bloccò il nano e i suoi fedelissimi “mangiali
pure, drago”
la creatura non se lo fece ripetere due volte e li
ingoiò, seguito dagli applausi dei presenti
“ah … che buoni” “be,
perlomeno quel tipo è servito a qualcosa”
commentò Fairy
“grazie mille … vi sono debitore. Cosa volete in
cambio?” “abbrustolire i To …”
“stai zitto, Mugsy.
Allora, visto che sei comunque ancora debole e non posso certo
chiederti la luna, direi … mangiare tutti politici di qui,
visto che a quanto pare sono tutti più o meno come quel
nano” “nient’altro?”
“ah … anche un’informazione: dove
alloggiano i Tokio Hotel?” “chi, i quattro scemi?
È un hotel in Via Veneto. Vi segno
l’indirizzo”
Poco dopo, i due erano davanti all’hotel “cosa
facciamo ora?” “ma dai, Amanda. Useremo la tattica
di sfondamento che gia adoperammo a Los Angeles. Siete
pronti?” “ok Fairy”
“quando vuoi, fumata” “Uno, Due
… ALL’ASSALTOOOOOOOOOOOOOOOO!”
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Capitolo 31 *** Un problema del c... ***
Mentre i nostri erano pronti ad agire, un individuo sospetto li stava
spiando
“devo assolutamente riuscire a rapire quel mostro. Mi serve
assolutamente il suo sangue. Altrimenti, la mia reputazione sarebbe
rovinata per sempre” il tizio in questione altri non era che
uno dei più grandi attori italiani di tutti i tempi, famoso
per le sue capacità di immedesimazione: Rocco Siffredi. Lo
stallone italiano aveva bisogno dei poteri di Mugsy per risvegliare il
suo strumento di lavoro, logorato da anni di duro (in tutti i sensi)
lavoro.
“siete pronti, ragazzi? Al mio tre …”
“FERMI VOI!” “chi è che
scassa?” “io”
“chi è sto tipo?” “non ne ho
idea” disse Amanda “chi sono non ha importanza. Mi
serve il mostriciattolo. Voglio il suo sangue” “a
che pro?” “semplice: io sono un attore porno, ed
ultimamente ho qualche problema di … tenuta”
“usare il viagra no?” “non basta. Mi
serve tutto il sangue di un mostro come te. Su, vieni con me”
“ma che sei matto? Ragazze …” ma a Rocco
bastò spogliarsi per bloccare Amanda e Fairy “che
diavolo …?” “sorpreso? Il mio cazzo
è magico. Ogni ragazza (ovviamente etero) ed ogni gay
rimangono di sasso quando lo vedono” “dovrai
vedertela con la mia chitarra” Mugsy provò a
suonare la sua Gibson, che però non emetteva alcun suono
“anche le cose inanimate rimangono abbagliate”
“ho capito, c’è solo una cosa da fare
… AIUTO! UN MANIACO!” “Dove?”
per fortuna di Mugsy, proprio in quel momento dei poliziotti si
trovavano in zona “ehi, che stai facendo? Lo sai che non si
gira nudi per la città?”
Rocco fu costretto, suo malgrado, alla fuga
“tutto bene?” “abbastanza. Ma
cos’è successo?” “be, diciamo
che c’è stato un pericolo del cazzo” le
due amiche risero
Ma all’improvviso, videro un ragazzo che stava scappando
…
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Capitolo 32 *** Un ragazzo in fuga ***
“VI PREGO, DOVETE AIUTARMI” il ragazzo era davvero
molto agitato “ci sono dei tizi che vogliono picchiarmi. Vi
scongiuro, portatemi lontano da qui”
“d’accordo” “ma, Amanda, e la
missione?” “quei deficienti degli Shangai House
possono aspettare” “ehm, Tokio Hotel”
“si, è uguale. Dobbiamo salvare sto povero
ragazzo” “andiamo allora” disse Mugsy
I tre lo portarono in una piazza li vicino “allora, tutto
bene?” “si. Per fortuna sono ancora vivo. Quelli
volevano farmi fuori” “esagerato. Piuttosto, come
mai ti inseguivano?” “perché sono
diverso da loro, ecco perché. A loro non piace come mi
vesto, come mi comporto, eccetera. Per questo fanno
così” Amanda si rabbuiò “che
bastardi. Ma non tenere, ci siamo noi a difenderti”
“ma Amanda …” “non voglio
sentire scuse, Fairy. Abbiamo un problema più serio da
risolvere”
“senti, non mi pare il caso di soccorrere tutti gli sfigati
che incontriamo” “ho capito, a mali estremi
…AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!”
“cari fratelli e sorelli, occi … oddio ma che
cos’è sto fratsuono terribile? Inzomma non si
può nemmeno preparare un discorso in santa pace”
“mi scusi, santo padre. Era un urlo lontano. Nulla di grave
comunque” “d’accordo. Allora, riprendiamo
… occi … zzz”
“oddio, ma quanto diavolo urla la vostra amica?”
“è questo è nulla. Può fare
molto peggio” “va bene” disse
Mugsy “ti aiuteremo a farti rispettare”
“grazie. Grazie di tutto cuore” “quindi
ti inseguivano perché non eri come loro, giusto
…” “ Mario, mi chiamo Mario. Gia, loro
erano degli sfigati metallari, ed erano invidiosi di me
perché io sono un truzzo” “truzzo hai
detto?”
Fairy ripensò alle parole di Federica
“<> aveva detto
la tettona” si rivolse poi a Mugsy “senti,
mostriciattolo. Non pensi che …” “penso
che sarà meglio stare in guardia, Fairy. Non mi fido di
lui” “nemmeno io. Speriamo che non ci crei
problemi”
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Capitolo 33 *** Il Principe dei Truzzi ***
I timori di Mugsy e Fairy non si rivelarono infondati. Mario si
rivelò infatti una persona decisamente poco raccomandabile:
ascoltava house, sfotteva quelli che riteneva sfigati e sosteneva di
essere un figo della madonna “io si che sono un figo, non
come quei metallari sfigati” diceva “non avete idea
di quante donne mi sia fatto nella mia vita, e tutte loro ancora oggi
raccontano in giro le mie straordinarie performance. AVETE DI FRONTE A
VOI IL PRINCIPE DEI TRUZZI” “avevate ragione,
ragazzi. Avrei dovuto ascoltarvi” “ormai
è tardi per rimediare. Pensiamo piuttosto ad un modo per
liberarci di questo individuo”
Nel frattempo, a casa di Federica
“firulì firulà
quant’è bello cucinar … uff ma dove
sono finiti quei tre?” Fede aprì il frigo
“AHHHHHHHHH! UN MANIACO!” “calmati. Sono
io, Marzio” “accidenti a te, Camillo. Mi farai
morire di infarto un giorno. Mi spieghi cosa ci facevi nel mio
frigorifero?” “vedevo se c’era qualcosa
di buono da mangiare” “sempre il solito. Mi spieghi
cosa vuoi da me?” “nulla, solo avvertirti che i
tuoi ospiti ci metteranno ancora parecchio. Stanno cercando i Tokio
Hotel”
“come mai?” “diciamo che sono entrati a
far parte dell’A.A.T.H.R” “vuoi dire che
si sono fatti coinvolgere da quella svaporata di Kate?”
“proprio così”
“TREMATE, GENTE! IL PRINCIPE DEI TRUZZI STA
ARRIVANDO!” “oddio, non lo reggo più.
Che facciamo?” Amanda sfogliò il dizionario
“dunque … Truzzi:una sottospecie animale di Homo
Sapiens Neanderthaliensis, della famiglia degli ominidi, di cui
rappresenta un ramo filogenetico sviluppatosi per degenerazione
spontanea. Esistono numerosissime varietà di truzzo che si
distinguono in base all'area geografica in cui questi attecchiscono. In
epoca moderna, per truzzo si intende genericamente la fauna che popola
habitat quali discoteche, discopub e luoghi limitrofi. Sono
caratterizzati da un aspetto simile e noiosamente ripetitivo, dalle
stesse routine all'interno del branco, omologazione di pensiero a
livello formicaio, da una serie di simboli tribali identici e
ricorrenti. Pur trattandosi di animali fondamentalmente statici,
ricorrono talvolta a spostamenti per recarsi da una disco ad un'altra,
preferendo come mezzo per tale transumanza qualsiasi cosa non abbia i
finestrini e invece possegga un impianto stereo a cui hanno dimenticato
tutto eccetto i bassi. Nei casi più evoluti di truzzaggine
tale mezzo è anche provvisto (nell'ordine) di:
marmittone-fracassone, adesivi sulle fiancate/cofano e luci al neon. Si
riconoscono perché emanano un alone di musica merdosa.
Curiosità: la femmina è spesso molto
più volgare dell'uomo … Viene utilizzato dai
Metallari come oggetto di svago nelle ore piu noiose della
giornata” “GIUSTO, I METALLARI. Era proprio da
quelli che stava scappando. Probabilmente lo stavano pestando
perché non lo stavano reggendo più”
“d’accordo, Fairy, ma dove troviamo dei
metallari?” “fammi pensare,
mostriciattolo”
proprio in quel momento passò da lì uno dei
più famosi cantanti metal italiani: Pino Scotto
“ehi, Principe, guarda quello” Mario si
girò “oddio, un metallaro sfigato. Quasi quasi lo
sfottò … EHI, COGLIONE. IL METAL FA
CAGARE” NON L’AVESSE MAI DETTO:
Pino infatti captò gli insulti e reagì al grido
di “VAI A FARE IN CULO, STRONZO!” Mario, non
contento, rincarò la dose “SCOMMETTO CHE NON HAI
NEMMENO IL CORAGGIO DI PICCHIARMI” “NON MI SPORCO
LE MANI PER QUELLI COME TE” “FIFONE, FI
…” all’improvviso, il truzzo si accorse
di avere due metallari alle spalle, che lo spinsero a terra e
iniziarono a picchiarlo, mentre Mugsy, Fairy e Amanda si diedero alla
fuga
“menomale che siamo riusciti a scappare”
“infatti” “meglio tornare a quel
hotel” purtroppo, i guai non erano ancora finiti
“AIUTOOOOOOOOOO! UN MOSTRO SPAVENTOSO!”
“BASTA! POSSIBILE CHE NON SI PUO STAR TRANQUILLI?”
“ci penso io. Sarà il drago di
prima”
Purtroppo, Amanda si sbagliava di grosso …
(la definizione di truzzi e tratta da nonciclopedia)
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Capitolo 34 *** JIMMY E TINETTA: COPPIA IMPERFETTA PER UN DISASTRO PERFETTO ***
Infatti a provocare tutto quello scompiglio non era stato il drago di
prima, ma uno enorme squalo bianco senza denti, capace di camminare e
di star fuori dall’acqua “che diavolo è
quel coso?” “non ne ho idea, Amanda”
all’improvviso, una voce di ragazzina attirò
l’attenzione dello strano essere
“bravo, Pasqualo. Stai facendo un ottimo lavoro”
“grazie, padrona Tinetta” “chi diavolo
è quella ragazzina?” “se volete, ve lo
spiego io” la voce di Marzio fece sobbalzare i tre
“accidenti a te. Mi spieghi da dove sbuchi?” disse
Fairy “dovrete abituarmi alle mie incursioni. Comunque,
quella ragazzetta si chiama Tinetta e, come avrete capito, non
è del nostro mondo” “E da dove
viene?”
“dal mondo dei cartoni animati. Quello che non mi spiego e
come abbia fatto ad arrivare fin qui e che ci sia venuta a fare, dato
che quella tizia è tutto, tranne che ostile”
“se proprio ci tenete, ve lo dirò io”
“chi ha parlato?” all’improvviso apparve
un mostriciattolo di corporatura completamente diversa da Mugsy: era
infatti alto, magro ed aveva un occhio nero “ci incontriamo
di nuovo, eh Mugsy?” “Jimmy? Mi spieghi che cacchio
ci fai qui?” “non è difficile: sono qui
per portare un po’ di scompiglio e distruzione”
“mostriciattolo” intervenne Fairy
“conosci questa specie di mucchio
d’ossa?” “purtroppo si. Si chiama Jimmy e
una volta eravamo amici. Io e lui eravamo arrivati insieme in questo
mondo. Eravamo molto legati, perché ognuno di noi sapeva di
poter contare solo sull’altro per sopravvivere. Addirittura,
lui quella famosa copertina dei Red Hot la fece insieme a me”
“te la ricordi, eh, Mugsy? Bei tempi quelli” disse
ironico Jimmy “taci, giuda”
“cos’è successo poi? Come mai avete
litigato?” “lui era un bravo inventore, ed era
riuscito a costruire un curioso marchingegno: il perturbatore
dimensionale. Con quell’affare, avremmo potuto ritornare nel
nostro mondo” “ma?” “ma quel
bastardo decise di usare quel marchingegno solo per se stesso.
Praticamente, mi abbandonò qui”
“l’ho fatto, caro il mio Mugsy” lo
interruppe Jimmy “perché io sono un criminale, e
se fossimo tornati insieme nel nostro mondo, mi avresti sicuramente
messo i bastoni tra le ruote. Inoltre, il perturbatore si è
dimostrato molto utile: grazie ad esso, avrei potuto passare
da una dimensione all’altra in men che non si dica.
L’unico problema è che non potevo fare tutto da
solo. Avevo bisogno di complici. E così sono andato nella
dimensione dei cartoni animati” “e
perché hai arruolato proprio Tinetta? Non credo sia il
massimo come complice, svampita com’è”
disse Marzio “be, quando l’ho incontrata era molto
triste perché il suo amato Johnny si era messo con la sua
amica Sabrina, e l’ho convinta che il mondo dei cartoni era
regolato da quello che scrivevano i terrestri”
“insomma, le hai fatto credere che è colpa delle
persone di questo mondo se lei è infelice”
“esatto. Lo squalo Pasqualo, poi, l’ho arruolato
nel mondo alla rovescia” “coff, coff, senti,
Jimmy” “oh, Tinetta cara. Dimmi”
“ mi spieghi che fine ha fatto Silvestro? Non lo trovo
più?” “chi diavolo è
Silvestro?” chiese Amanda “il drago
maldestro” rispose Tinetta “l’ho perso e
non riesco più a trovarlo. UAAAAAAAAAA!”
l’urlo della ragazzina spaccò tutti i vetri nel
raggio di 3 km “accidenti, ma è peggio di te,
Amanda”
“Ho la sensazione che il drago di cui parla quella scema sia
lo stesso che abbiamo incontrato prima” pensò
Amanda
Proprio in quel momento, arrivo il drago
“SILVESTRO!” Tinetta urlò dalla gioia
“dove eri finito?” “rieccomi, padrona
Tinetta. Cosa devo fare?” “distruggi quegli
stronzetti” disse Jimmy, indicando i nostri “oddio,
che facciamo?” “tranquilli, ragazzi”
disse Amanda “se ho visto giusto, non ci
attaccherà”
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Capitolo 35 *** Tre contro quattro ***
In effetti, Silvestro si rivelò essere il drago che Amanda
aveva aiutato precedentemente
“padrona Tinetta, mi faccia capire: dovrei distruggere
… loro?” “esatto. Dai, fai quello che ti
ha detto Jimmy” “io … non
posso” “non puoi?” “no, non
posso. La ragazzina coi capelli rossi … mi ha salvato. Non
posso attaccarla” dalla faccia di Tinetta uscirono dei grossi
lacrimoni “UAAAAAAAAAA! TRADITORE! STUPIDO!
STUPIDO!” Jimmy, irritato, decise allora di passare alle
maniere forti “a me gli occhi, Silvestro. A me gli
occhi” il drago rimase ipnotizzato
“allora, tu distruggerai quei tre coglioni frocetti bastardi,
hai capito?” “si, padrone Jimmy. Farò
ciò che mi chiede” nel frattempo, Pasqualo,
impaziente, chiese quando avrebbero ricominciato a distruggere tutto
“vai con Pasqualo, Silvestro. Vai e sfragna quei
tre” il drago ubbidì, lanciando una grossa
fiammata contro Mugsy “mi sa che il tuo amico ha deciso di
schierarsi contro di noi, Amanda” “lo vedo. E va
bene. Faremo a modo nostro. ALL’ASSALTO, RAGAZZI!”
Tinetta e Jimmy salirono in groppa rispettivamente al drago e allo
squalo “vai, Paki. Distruggili”
“quanto lo odio quando mi chiama Paki”
“TEMPESTA D’ACQUA!” i nostri riuscirono a
evitare l’attacco, ed attaccarono a loro volta. Tuttavia, i
loro attacchi si rivelarono inefficaci. Quei due mostri erano troppo
veloci per essere colpiti dalle magie di Fairy, troppo grossi per esser
bloccati dalla chitarrina di Mugsy, troppo duri d’orecchio
per crollare agli urli di Amanda “è inutile che
urli, ragazzina. A furia di sentire le mie urla, si sono
abituati” disse Tinetta. I tre erano ormai
sull’orlo della sconfitta “accidenti. Siamo perduti
ragazze” Mugsy sembrava aver perso ogni speranza
“siamo davvero contenti di averla incontrata, signor Scotto.
Lei è il nostro guru, lo sa?”
gli A.A.T.H.R avevano incontrato per strada il loro idolo, Pino Scotto.
Ex cantante dei Vanadium, la più importante band metal
italiana (con cui si riunirà un ultima volta in occasione
del festival del rock), Pino è anche famoso per condurre, su
Rock Tv, una trasmissione in cui si scaglia contro la musica costruita
(Tokio Hotel in primis) e contro lo schifo che ci circonda
(Lucignolo, il Cummenda, Uomini e Donne e minchiate simili). Ovvio che
per gli A.A.T.H.R sia diventato un autentico mito “ehi,
ragazzi” disse all’improvviso Spillo “ma
quelli lì non sono i nuovi soci della nostra
associazione?” “si, e sono nei guai fino al collo.
Ragazzi, dobbiamo aiutarli”
“e come?” “quando il gioco si fa duro, i
duri cominciano a giocare” intervenne Pino, che
uscì la sua chitarra “avanti, ragazzi. Facciamo
vedere a quei culoni quanto può essere cattiva la
musica”
i ragazzi, galvanizzati dalle parole del cantante, decisero di andare a
suonargliele
“Mugsy, ma quelli sono Kate e i suoi amici” i
ragazzi imbracciarono le chitarre e attesero gli ordini del signor
Scotto “conoscete Smoke On The Water, vero?” alla
loro risposta affermativa, Pino e gli A.A.T.H.R riempirono
l’aria con le note della celeberrima canzone dei Deep Purple.
I due mostri non riuscirono a resistere a quella melodia e caddero a
terra, svenuti. Fu a quel punto un gioco da ragazzi catturare Tinetta,
mentre Jimmy, grazie al perturbatore cristallino, riuscì a
scappare
“grazie per averci aiutato, ragazzi. Ho avuto davvero paura
di lasciarci la lingua, stavolta” “dovreste
ringraziare anche Pino. E stato lui a dirci come fare a battere quei
mostri” “è sempre un piacere aiutare i
nemici dei Tokio Hotel” disse Pino “ma ora che ne
sarà di quei mostri?” “ho
trasformato” disse Fairy “Pasqualo in un topo e
Silvestro in un portachiavi”
“portachiavi?” “eh, si. Amanda si era
affezionata. Se non lo avessi fatto, avrebbe frignato tutto il tempo. E
allora si che erano cazzi”
(messaggio per coloro che
mi seguono: scusate il ritardo pauroso. Cercherò di
accelerare la pubblicazione dei capitoli da oggi in poi)
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Capitolo 36 *** The iron man ***
Tempo prima, in un’altra dimensione …
“caro cantastorie, io in genere non do altre
possibilità a nessuno, ma tu sei stato piuttosto buono nella
tua vita, per cui un’eccezione per te la posso benissimo
fare” “dimmi tutto, Dio. Cosa devo fare per avere
questa chance? Scalare l‘Everest a mani nude? Affrontare
Satana? dimmi”
“niente di tutto ciò. Dovrai semplicemente
affrontare la Morte. Se vincerai, potrai essere reincarnato in un altro
corpo, altrimenti, vivrai qui in eternità. Anche se non
capisco il perché della tua richiesta. Si vive tanto bene
qui in paradiso: sei coccolato, accudito, viziato
all‘inverosimile” “diciamo che
ho i miei buoni motivi” Dio sorrise: in realtà Lui
sapeva il perché dell’ostinazione dell’
ex scrittore, e fu contento di constatare che avrebbe fatto di tutto
per realizzare quello che desiderava.
La Morte, nel frattempo, si avvicinò ai due
“allora” chiese “il terrestre ha
accettato?” “certo” disse il cantastorie
“sono pronto a giocarmela” “va bene.
Allora ti sfido ad un incontro di wrestling” “che
stipulazione?” “60 minutes iron man match. Chi
otterrà nell’arco di un’ora
più schienamenti (mettere l’avversario spalle al
tappeto per tre secondi) o sottomissioni (far cedere dal dolore
l’avversario) a proprio favore avrà vinto. Per
garantire l’imparzialità della sfida, Dio
farà da arbitro” “ci sto. Vinca il
migliore”
“buonasera, signori e signore. È il vostro Vince
che vi parla. Stiamo trasmettendo in esclusiva per Aldilà Tv
le immagini di questo incontro di Wrestling tra la Morte e
l’anonimo cantastorie. Ricordiamo che questo incontro
è un iron man match: chi schienerà o
sottometterà più volte il proprio avversario
nell’arco di un’ora sarà il vincitore
della contesa. La posta in gioco è alta: infatti, se il
cantastorie vincerà, potrà tornare sulla terra,
anche se reincarnato in un altro corpo. Ma ecco che i due contendenti
si posizionano al centro del quadrato. Dio ricorda ai due contendenti
le regole. Suona il gong … Partiti! Ecco che i due iniziano
a studiarsi … NO! La Morte non vuol perdere tempo e parte
subito all’attacco. Una serie di pugni contro
l’avversario … E SUBITO LO ATTERRA CON UN
MICIDIALE SUPER KICK! CHE BOTTA RAGAZZI! Va per lo schienamento
… 1-2-3! Incredibile! Gia 1-0 per la Morte. Il cantastorie
è rimasto davvero sbalordito dal potente attacco
dell’avversario. Si ricomincia. Stavolta il terrestre decide
di rimanere più nascosto alla vista
dell’avversario … ATTENZIONE! IMPROVVISO ATTACCO!
Il terrestre si lancia letteralmente contro l’avversario
… attenzione … la morte cade a terra …
IL TERRESTRE TENTA DI APPLICARE LA Sharpshooter, MOSSA DI SOTTOMISSIONE
RESA CELEBRE DA BRET HART (si tratta, in pratica, di una mossa che
agisce sulle gambe)! MA LA MORTE NON SI ARRENDE … SI! CEDE
ORA! CEDE! CHE INIZIO DI INCONTRO. 1-1. PALLA AL CENTRO”
“incredibile quello che sta avvenendo qui
all’Heaven Palace di Paradise City. I due lottatori al
cinquantanovesimo minuto di incontro sono ancora sull’uno a
uno. Attenzione! La Morte sta per connettere col Super Kick
… IL CANTASTORIE SI SPOSTA E AFFERRA LA GAMBA
DELL’AVVERSARIO! La morte, a causa dello sbilanciamento, cade
… ANKLE LOCK! ANKLE LOCK (mossa di sottomissione che, come
suggerisce il nome, interviene sulla caviglia
dell’avversario). MANCANO SOLO 10 SECONDI … LA
MORTE CERCA DI RESISTERE … 6 … LA MORTE NON CEDE
… 3-2-1 … E L’INCONTRO FINISCE IN
PARITà. INCREDIBILE!”
“dannazione” disse il cantastorie
“complimenti, amico. Sei un grande” la Morte,
sportivamente, gli strinse la mano “grazie, ma purtroppo non
sono riuscito a vincere” “non preoccuparti,
scrittore. Hai comunque disputato un grandissimo incontro, degno di
ricordare quel grande incontro che fu Bret Hart contro Shawn Micheals.
Per questo ho deciso comunque di riportarti sulla terra, e addirittura
col tuo normale aspetto da terrestre. Sarai una sorta di ibrido tra un
vivo e un morto, perché potrai apparire dove vuoi e dove
desideri, e potrai rimanere lì per almeno
centocinquantacinque anni. Tuttavia, non potrai innamorarti di nessuna.
Ricordati che comunque non sei del tutto vivo. Sei un semi-vivo,
diciamo. Quindi, niente sesso ne relazioni sentimentali. Amicizia, si.
Quella è consentita” “grazie, Dio.
Grazie” “non ringraziarmi. Scoprirai che rispettare
le condizioni che ti ho imposto non sarà facile. Buona
fortuna, comunque” il cantastorie tornò sulla
terra, mentre Dio pensò “buona fortuna, ragazzo.
Ne avrai bisogno”
(se ho detto qualche
castroneria nella descrizione delle mosse, chiedo perdono ai fan di
wrestling e
a Chuck Norris)
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Capitolo 37 *** UNA CENA COI FIOCCHI ***
“firulì firulà quanto è
bello la musica ascoltar” Federica, tutta intenta ad
ascoltare il suo album preferito, non si accorse della porta che
suonava “FEDERICAAAAAAAAAA! APRI! SIAMO NOI!”
urlava Mugsy “uffa, non ci sente” “ci
penso io” disse all’improvviso Marzio “e
tu da dove sbuchi?” chiese Fairy “perché
sei scappato prima, quando abbiamo affrontato quei mostri”
“dice il saggio: quando il gioco si fa duro, i duri iniziano
a giocare, i furbi a scappare” “lasciamo perdere.
Piuttosto, mi spieghi che vuoi da noi ora?” “si dia
il caso” disse Marzio “che io Federica la conosco
molto bene. Non sai quante volte ho mangiato la sua squisita pasta
aglio e olio” “speriamo che ne sia rimasta un
pochino. Ho una fame che non ci vedo più”
“per forza, Amanda. Oggi non abbiamo toccato cibo”
Marzio urlò “FEDE! APRI!”
alla fine la ragazza aprì “finalmente siete
tornati. Sono ore che vi aspetto”
“scusaci” si giustificò Mugsy
“ma oggi è stata una giornata assurda. Ci sono
successe un sacco di cose” “beh, perché
non me le raccontate?”
“quindi avete conosciuto gli A.A.T.H.R.”
“gli conosci?” “conosco Kate da
quando era piccola. Lei e i suoi amici vivevano tutti nel mio paese di
origine, Aprilia. Poi decisero di trasferirsi qui, chi per lavoro, chi
per studio (si fa per dire)” “chiaro come il
sole” disse Mugsy
“Comunque” continuò Fairy
“abbiamo deciso di rivederci domani per decidere la strategia
da utilizzare per far fessi quei coglioni. Tanto sappiamo in che hotel
alloggiano. Dobbiamo assolutamente riuscire a sabotarli prima
dell’inizio del festival, che sarà tra tre
giorni”
“ancora non ho capito perché sta cosa vi sta tanto
a cuore a voi tre” “per tre motivi”
intervenne Amanda “primo, perché Kate ci ha
salvato dalle grinfie del nanetto (che purtroppo è riuscito
a uscire dallo stomaco del drago insieme a tutti gli amici suoi
pecoroni); secondo, perché vogliamo dare un dispiacere alle
bimbeminkia, e terzo, perché al festival ci saranno anche i
Red Hot” “chiaro come il sole” disse
Federica sorridendo. Un sorriso che fece sciogliere il cuore di Mugsy
“Fede, vedi che è pronto” “ok
Marzio. Servi pure” “arrivo”
“Signori e signore, direttamente da Aprilia, con la gentile
collaborazione di Mr.Marzio Camillo … La Pasta aglio e olio
di Federica, aspirante astronauta. Assaggiatela perché
è una vera squisitezza, una delizia per il palato”
dimenticando le loro preoccupazioni, tutti i commensali si servirono
“CHE BUONA!” dissero in coro
(capitolo di pura
transizione, ma se non mi lasciate commenti non proseguo)
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Capitolo 38 *** PER UN PUGNO DI SPINELLI ***
Il giorno dopo, Mugsy Amanda e Fairy si alzarono di buon mattino. A
svegliarli fu un invitante profumo di brioche proveniente dalla cucina
“buongiorno Fede” “buongiorno
ragazzi” “Marzio
dov’è?” chiese Amanda
“è sparito come sempre. Quel cristiano ha
l’abitudine di spuntare come i funghi e di sparire con
altrettanta rapidità”
“capisco” “be, siete pronti per la
missione?” “si. Dobbiamo incontrarci con Kate e gli
altri alle 10:00” i tre mangiarono la colazione con
gusto: Federica aveva preparato una colazione davvero superba, e la
mangiarono come si deve
“Fede, allora noi andiamo”
“d’accordo. Buona fortuna. Mi raccomando, se vi
perdete consultate Tamara” “non preoccuparti. A
dopo” e, detto questo, uscirono dall’abitazione
“sentite, prima di andare dagli altri, fatemi fare una cosa
importante” “cioè, Fairy?”
“preparare una bella canna” ovviamente, la fata non
riuscì a prepararla “dai qua” disse
Mugsy “tu gli spinelli li sai solo fumare. Ringrazia che io
sono capace a farli. In cambio però me ne devi far fumare
metà”
“metà? Cosa? Ma sei pazzo?”
“metà, altrimenti non te lo preparo”
Fairy, indispettita, sbuffò, ma fu costretta ad accettare la
proposta del mostriciattolo “va bene,
rompicoglioni” all’improvviso, però, la
canna che Mugsy stava preparando sparì “che
minchia … chi è stato? Vieni fuori,
ladro” dall’ombra sbucò fuori una strana
creatura, il cui corpo era formato da due enormi labbroni rosso fuoco
“ma tu guarda” disse “la fatina tossica e
la sua amichetta” “Swasty?”
esclamò Amanda “dannata. Che ci fai
qui?” “conoscete sta stronza?”
“purtroppo, si. Ci ha creato parecchi problemi, in
America” “comunque, non sono sola” disse
Swasty. Infatti apparve anche uno strano essere dal naso enorme
“ma guarda un po’” disse Fairy
“c’è anche Squeezy. E scommetto che
c’è anche Swipsy”
“indovinato” disse proprio il tizio chiamato in
causa, che era una bambola con una strana voce maschile “ma
chi sono sti scemi?” chiese Mugsy “porta rispetto,
mostriciattolo” disse Swasty “noi siamo le creature
più pericolose e spregevoli che esistano”
“e anche le più ladre” disse Fairy
“vi fottevate sempre le mie povere creature, comprate ed
allevate con tanto amore” “ma di che
parla?” “è ovvio, Mugsy. Delle
canne” il mostriciattolo inorridì
“cioè, mi stai dicendo che …”
“che la mia amica li odia perché si fregavano i
suoi spinelli” Mugsy, perplesso, disse
“ma tutti voi li trovate i tipi strani! In ogni caso, dovremo
toglierli di mezzo. Siamo in mega ritardo. Sei pronta
Amanda?” “quando vuoi, Mugsy”
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Capitolo 39 *** DUE ENORMI CIAMBELLE DI SALVATAGGIO ***
“SIETE PRONTI, PEZZENTI? Vi schianteremo come delle mele
marce” “non ne sarei così sicura,
Swasty. Ricorda che io e Amanda vi abbiamo ciullato più di
una volta” “ciullato? Ma come cazzo
parli?” “… INCULATO. VI ABBIAMO
INCULATO! VA BENE ORA?” “oh, drogata, non te
scaldà” “io drogata? Ma se eravate voi
tre frocetti a fregarmi le canne”
“ORA BASTA! RAGAZZI ALL’ATTACCO!” Swasty,
Swipsy e Squeezy si lanciarono all’attacco
“ATTACCO TRIPLA S!” dissero in coro. Fairy e Amanda
furono all’improvviso colpite da una strana sostanza marrone
“oddio, ma che roba è?” disse Amanda
“diciamo” rispose Squeezy “che
è il risultato dei nostri pasti in America”
“culoni che non siete altro, non mi dite che questa
è …” “merda, esatto. Voglio
proprio vedere come vi muoverete, adesso” “CHE
SCHIFO!” urlarono le due amiche, schifate “mi sa
che c’è bisogno del mio intervento. LINGUA
AMICA!” la lingua di Mugsy però non appena
sentì la puzza di cacca si ritirò nella bocca del
mostro “senti” disse la lingua “ho
affrontato di tutto, ma farmi fare un bagno nello schifo è
troppo anche per me” “lingua traditrice. VA BENE,
vorrà dire che userò la mia chitarrina
… oddio!” “che succede Mugsy?”
“l’ho dimenticata a casa!”
“MOSTRICIATTOLO, SEI UN PIRLA!”
Nel frattempo, a casa di Federica
“mi devo sbrigare. Tra un po’ inizia la lezione
all’università e sono ancora qui”
all’improvviso, la ragazza notò una minuscola
chitarra abbandonata “qui c’è scritto
Mugsy. Cazzo, allora è sua. Devo restituirgliela”
“sei in nostro potere, mostriciattolo. Sei pronto ad essere
riempito di merda prodotta dalla Tripla S Production?”
“e che sarebbe?” “noi. Preparati. Ti
smerderemo” per fortuna, proprio in quel momento
arrivò Federica “MUGSY! MUGSY! HAI DIMENTICATO LA
TUA CHITARRA!” “Federica! Non hai idea di quanto
sia contento di rivederti” “ma cosa è
successo … oddio che è sto schifo?”
“poi ti spiego. VAI, GIBSON. COMPI IL TUO DOVERE!”
ma, stranamente, quei tre rincoglioniti di Swasty, Swipsy e Squeezy
erano gia bloccati “non capisco perché, ma
sembrano … abbandonati. Meglio così.
Vorrà dire che la mia chitarra provvederà a
scacciarli via” la chitarrina di Mugsy, infatti, col suo
suono scacciò i tre scemi e liberò Fairy e Amanda
dalla poltiglia “ti dobbiamo un altro favore,
mostriciattolo” disse la fata
“che batosta che abbiamo preso, ragazzi” disse
Swasty “dobbiamo assolutamente ritrovarli”
“anche perché” pensò
“vorrei sapere … chi diavolo era quella bellissima
ragazza?”
Ma non fu la sola a pensarlo
(se ancora non
l’avete capito, il titolo è riferito ai due grossi
“canotti” che Federica ha in dotazione. A buon
intenditor, poche parole)
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