Baskets

di Karyon
(/viewuser.php?uid=44967)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Brawl [Hisashi Mitsui] ***
Capitolo 2: *** Smoke [Akira Sendo] ***
Capitolo 3: *** Slam Dunk [Hanamichi Sakuragi] ***
Capitolo 4: *** Strade [Kaede Rukawa] ***
Capitolo 5: *** Time [Takenori Akagi] ***
Capitolo 6: *** Sospeso [Kiminobu Kogure] ***
Capitolo 7: *** Resume [Ryota Miyagi] ***
Capitolo 8: *** Admission [Nobunaga Kiyota] ***
Capitolo 9: *** 500 Shots [Soichirou Jin] ***
Capitolo 10: *** Genesi di un Campione [Shin'ichi Maki] ***
Capitolo 11: *** Silence Award {Pairs Cycle} Hana/Ruk ***
Capitolo 12: *** Smiles {Pairs Cycle} Sendo/Rukawa ***
Capitolo 13: *** Frayed Dreams {Pairs cycle} Hana/Miyagi ***
Capitolo 14: *** Targets {Pairs Cycle} Rukawa/Ayako ***
Capitolo 15: *** Salvation [Kenji Fujima] ***
Capitolo 16: *** Essere un Capitano [Jun Uozumi] ***
Capitolo 17: *** Basket [Haruko Akagi] ***
Capitolo 18: *** Shohoku [Ayako] ***
Capitolo 19: *** Demoni [Mitsuyoshi Anzai] ***
Capitolo 20: *** Being the Best [Yayoi Aida] ***
Capitolo 21: *** Tredici [Kicchou Fukuda] ***
Capitolo 22: *** Una palla da basket [Tetsuo Tanaka] ***
Capitolo 23: *** Funamboliere [Hikoichi Aida] ***
Capitolo 24: *** Un motivo per cui vivere [Yohei Mito] ***
Capitolo 25: *** Primo [Toru Hanagata] ***
Capitolo 26: *** A torn page of diary ***



Capitolo 1
*** Brawl [Hisashi Mitsui] ***


B a s k e t s

« Posso accettare la sconfitta, ma non posso accettare di rinunciare a provarci »

M. J.
                                 Michael Jordan

 

Brawl [Pure Drabble ~ 100 parole]

Tirò la palla che scivolò fuori dall’anello con un tonfo sordo sul parquet lucido.
La mano tremò.
«Cazzo…» sibilò Mitsui, le mani appoggiate sulle ginocchia: lì i graffi erano più numerosi più profondi.
E facevano più male.
Si terse il sudore dalla fronte, scostando i capelli scuri, e ricominciò: palleggio, salto, tiro.
Ma al salto, la gamba cedette. Di nuovo.
La palla nuovamente fuori, il respiro affannato.
Dei passi si sommarono a quelli attutiti – lontani – degli altri e quel ragazzo basso prese la palla, fissandolo in silenzio: graffi, riflessi dei suoi, facevano capolino sulle gambe ossute, mentre correva a canestro.

{05.11.08}

Note autrice:

Questa piccola cosetta è dell’epoca della “Manifestazione Koyushu” – pubblicata secoli fa.
Ho deciso di editarla e riprovare a postare, completando la raccolta; lasciando comunque quasi invariate le due postate fino ad ora.
Spero continuerete a seguirla ♥

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Smoke [Akira Sendo] ***



 

Smoke [100 parole]

 

Akira Sendo sospirò, guardando il canestro silenzioso di fronte a sé.
Non aveva la voglia di giocare.
Chiudendo gli occhi, un numero – un nome – gli venivano alla mente  

la sua sconfitta

e il fumo si spandeva intorno a lui.
Un tonfo, due, tre e vide qualcuno prendere il posto che lui non aveva voglia di occupare.
Sorrise, riconoscendo la capigliatura scura.
Lui continuò a giocare, mentre il fumo lo avviluppava sempre più.
Poi due scarpe scure entrarono nel suo campo visivo.
«Idiota» mormorò, laconico, Rukawa. «Il fumo fa male».
Sendo sorrise di nuovo, quando la sigaretta fu sostituita dalla palla.

{05.11.08}                                                                                                                                       

Note autrice:

Questa è la seconda drabble già pubblicata due anni fa. Mi sono limitata ad aggiungere qualche parola e a migliorarne la forma.
Sostanzialmente questa è ricollegata a “La Manifestazione Koyushu” (Capitoli 06-07) e alla sconfitta personale di Sendo contro Akira Miasame – cosa che lo ha destabilizzato un attimo.
Probabilmente non avendo letto quel pezzo, si farà fatica ad entrare nella scena, tuttavia credo neanche tanto: un rapporto di “amicizia” tra Rukawa e Sendo non mi sembra azzardato, così il tentativo di sfogo del Porcospino stesso.
Le prossime saranno sicuramente “fresche” e nuove.
Grazie.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Slam Dunk [Hanamichi Sakuragi] ***



Slam Dunk [200 parole ~ Doppia drabble]

 Le vibrazioni dell’anello metallico si spanderono verso l’asta di ferro come cerchi in un lago smosso; la palla rotolò sul parquet, immersa in un silenzio ovattato.
Hanamichi inspirava profondamente, bevendo l’aria fresca della sera e permettendo ai muscoli tersi dal sudore una pausa.
Due e trentatré.
I tiri portati al canestro e miseramente falliti.
Le voci dei compagni di squadra gli sfilavano nella mente come se fossero trascorsi solo pochi istanti; sentiva sulla lingua il sapore acre della sconfitta.
Ormai la conosceva bene.
La verità era che la Volpe aveva ragione: lui era solo ridicolo.
Tuttavia la ricordava, la sua voce in quel momento «Do’aho non fare la vittima».
Improvvisò uno scatto, afferrò la palla e saltò – allungando il braccio verso il tabellone: probabilmente la palla sarebbe finita fuori, di nuovo, e lui avrebbe imprecato contro tutti loro.
Eppure nemmeno la rabbia – così forte – lo portava a desistere: uno Slam Dunk, uno solo per andare avanti col sorriso.
Perché dopotutto non si sarebbe arreso.
Il tabellone vibrò come impazzito, mentre scendeva a piantare i piedi sul parquet lucido; la palla accarezzò la sottile rete bianca, prima di rotolare lontana in un angolo.
Hanamichi sorrise: poteva resistere ancora un altro giorno.

 

{22.05.10}

 
Note autrice: ok, riproviamoci, a continuare la raccolta. A parte il rinnovato amore per Slam Dunk, mi dispiaceva lasciarla così – in sospeso.
Questo è Hanamichi, Hanamichi che, beh, si rende conto semplicemente di non poter respirare senza il basket.

 


Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Strade [Kaede Rukawa] ***


Strade [200 parole ~ doppia drabble]
 
«Voglio entrare nel N.B.A.»
 
Non sapeva dire quando esattamente quel sogno gli si era istillato nel cuore, però sapeva che era lì – assopito ad aspettare.
Un giorno quell’idea gli era finita addosso e sotto la pelle, marchiandolo indissolubilmente.
Rukawa aveva sempre saputo che sarebbe stato facile, in qualche modo: avrebbe dovuto lavorare molto, tuttavia la strada che aveva tracciato era chiara, senza imperfezioni che avrebbero potuto portarlo a sprecare tempo prezioso.
E in modo sistematico – con quell’ossessione nel cuore e nella mente – aveva eliminato tutte le cose, persone, che avrebbero potuto distrarlo.
Per un lungo periodo era stato intimamente convinto che tutti, in fondo, seguissero il suo stesso sistema; però, successivamente, aveva dovuto ricredersi.
Più precisamente, una persona aveva avuto la capacità di distruggere il suo metodo con pochi, caotici gesti.
Anche dopo un anno, non riusciva a capire quale fosse il sistema cui il Do’aho aveva pensato, per raggiungere il suo scopo di diventare il Genio incontrastato di tutti i geni.
Nonostante ci mettesse la volontà, non riusciva a comprenderlo.
Quello che lo faceva sbuffare erano le sue riposte illogiche, da psicolabile senza reali motivazioni.
Però era quella luce bruciante negli occhi, a fargli intuire che – dopotutto – le strade non erano tutte uguali.
 
{28.05.10}
 
N/A
 
Questa non mi piace molto, però è uscita così. Volevo sottolineare che – tanto per cambiare – non c’è intento shonen in queste drabble; penso solo che quei due siano fatti per “ispirarsi” a vicenda.
Volevo ringraziare kenjina e lucilla_bella per averla messa tra i preferiti e moirainesedai per averla messa tra le seguite (e ho notato che hai aggiunto moltissime mie fictions, grazie! *O*
Alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Time [Takenori Akagi] ***


Time [100 parole]
 
Akagi aveva sempre pensato che il Basket fosse fatto appositamente per lui.
Quando i compagni di squadra si lamentavano della sua incapacità o quando osservava la naturalezza con cui Hisashi Mitsui – il loro migliore giocatore – riusciva a smarcarsi, pensava che fosse solo questione di tempo: lavorando duramente, mentre il suo destino faceva il suo corso seguendo un tempo a lui ignoto, avrebbe raggiunto il suo scopo.
In realtà non aveva grandi pretese, non sognava l’America; sentiva, semplicemente, che quel canestro e quella palla erano come l’aria che respirava.
Perché Takenori Akagi sapeva che sarebbe diventato un vero giocatore di basket.

{02.05.10}

 
N/A
Ed eccoci al nostro amato Capitano.
Io amo Akagi, penso che sia la persona che vorrei essere io: era scarso, davvero, eppure ha lavorato e lavorato, sopportando prese in giro e ragazzi di gran lunga più capaci di lui, senza lavorare quanto ha lavorato lui (dopotutto Mitsui era tutta questione di capacità naturali, non grande fatica).
Tuttavia ha stretto i denti ed è diventato un grande. In realtà erano tutte capacità che già possedeva, soprattutto Akagi ha sempre posseduto capacità che andavano al di là della bravura nel gioco: è disciplinato, è moderato, è un Capitano; e queste sono qualità che si sviluppano col carattere, non con la fortuna personale.
Il tempo credo sia stato essenziale per lui, come lo è stato con Hanamichi. La differenza sta nel carattere, ne sono profondamente convinta.
Alla fine avrei voluto usare la parola “campione” non “giocatore”, ma poi ho pensato che non fosse adatta ad Akagi.
Cioè, io non credo che lui non sia ambizioso, percò credo che la sua ambizione sia più positiva, più volta alla squadra – agli altri – che non quella di Rukawa, ad esempio, o di Mitsui al primo anno. Credo che Akagi sia sempre stato più altruista e più disposto a mettersi dietro la squadra, proprio perché non è mai stato coccolato dalle sue capacità naturali… non so come spiegarmi ><

Quindi penso che, tutto sommato, per lui essere un “buon giocatore” sia più importante che “essere un Campione”; è una piccola sfumatura importantissima secondo me.
Beh, si sarà capito che adoro Akagi, moltissimo. Sarei curiosa di sapere cosa ne pensate voi ^^
Alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Sospeso [Kiminobu Kogure] ***


 
Sospeso [200 parole ~ Doppia drabble]
 
«Non posso essere il vice-Capitano dello Shohoku, Akagi!»
«Certo che puoi: alla mia squadra serve un’anima».
 
Quando si era iscritto allo Shohoku – quasi tre anni prima – aveva capito di non avere la stoffa del giocatore di basket.
A quelli che gli chiedevano il motivo per il quale andasse in palestra nonostante non giocasse, Kogure rispondeva con una scrollata di spalle insignificante.
La verità era che quel posto lo attirava: era come un polo di energia che scoppiava nella sua vita sospesa.
Una di quelle mattine si scontrò con quello che sarebbe diventato il futuro Capitano. Certo, Akagi ancora non lo sapeva, ma lui ne era convinto: quella stessa vita che percepiva in quell’edificio, la vedeva scuotersi nei suoi occhi; gli chiese se fosse lì per le audizioni, ma lui si limitò a scrollare il capo, con un sorriso amaro.
Nonostante tutto, da allora seguì gli allenamenti quasi ogni giorno: guardava la fatica, i sacrifici, le vittorie e le sconfitte. Soprattutto vedeva Akagi arrancare senza fermarsi, lo vedeva sopportare in silenzio e incoraggiare
Quella sensazione di sospensione che avvertiva addosso, sembrava scomparire, assorbita dai tonfi della palla da basket.
Capì che non sarebbe mai stato un grande giocatore.
Però poteva crearsi una propria direzione, poteva scegliere di aiutare gli altri – gli altri come Akagi – a diventare Campioni.
 
{16.06.10}
 
N/A
Pff che cosa orrenda.
Sì, è un ottimo inizio. XD
Allora, scrivere su Kogure non è molto facile – nonostante sia così poco utilizzato da poter spaziare in lungo e largo. Io penso che Kogure sia fatto per essere un vice-Capitano: è paziente, è giusto, è imparziale e positivo; è l’anima dello Shohoku, in effetti, perché è l’elemento di coesione e di unità. Fosse più bravo e con un pugno di ferro maggiore, potrebbe tranquillamente essere Capitano (ricordiamo le sue parole contro Mitsui,quando questo si metteva a fare l’idiota in palestra).
Inoltre credo che la tenacia con cui si allena, pur sapendo di non avere un grande talento, sottolinei la sua grande passione per il basket. Il suo sogno non è “vincere” è portare “la squadra alla vittoria”. E’ diverso. Credo che, ora come ora, nessun giocatore dello Shohoku mollerebbe i compagni (neanche Rukawa), però con Kogure è un discorso ancora più forte; lui ha davvero fondato l’attuale Shohoku e, pur rimanendo relativamente dietro le quinte, continua ad essere fondamentale.
La cosa dell’ essere sospeso è una mia personale interpretazione.
Ho ripensato un po’ a tutto il suo personaggio e al discorso con Mitsui e, io credo, che Kogure abbia cominciato a giocare anche perché incoraggiato da gente come Akagi e Mitsui – ma più Akagi –, cioè dal suo carattere, dai suoi desideri e dalla sua forza. Un po’ come Hanamichi che ha cominciato per una semplice infatuazione per Haruko e poi ha scoperto che è la sua vita, insomma.
Come al solito mi piace pochissimo, ma spero che voi la vediate meglio. XD
 Deeetto ciò, ringraziamo tuttitutti *O*
 
Per prima cosa, le persone che hanno recensito gli ultimi due capitoli:
 
rahide. Grazie mille per la recensione! Sono contenta che ti sia piaciuta ed è vero, Strade è sicuramente una delle più introspettive, sarà Rukawa che personalmente amo a portarmi a scrivere queste cose.
Anch’io sono fortemente HanaRu, ma shh XD In questo caso è più il rapporto stabilito da Inoue, ma puoi benissimissimo prenderlo come uno spunto shonen (diciamo pure che faccio in modo che si possa vedere da entrambi i lati). E crepi il lupastro ><
 
lua. Vero, Rukawa è complesso proprio perché riservato e introspettivo – anche se io credo più che abbia un vero caratteraccio. ù.ù Sì il “mio” Rukawa ha qualcosina di me, lo ammetto, anche se in misura mooolto minore rispetto ad altri personaggi che invece mi somigliano molto.  Sono contenta che ti sia piaciuta! E’ felice anche lui di aver avuto successo, anche se non lo ammetterà mai. XD
 
free. Grazie per i complimenti! Sì, anch’io sono profondamente convinta che quei due si rispettino molto. In caso contrario Hanamichi non vorrebbe sfidarlo per migliorare e Rukawa mh, credo lo ignorerebbe di più se lo disprezzasse. Fondamentalmente credo che Rukawa sia uno dei motivi per cui Hanamichi gioca, questo anche senza vederci lo shonen (che comunque amo XD).
E sono felicissima che tu abbia recensito quella di Akagi! Di solito è vero che viene abbastanza dimenticato – e solo perché è poco yaoiable.
Invece credo che Slam Dunk senza di lui non avrebbe senso, ecco l’ho detto. Nel frattempo che mi si prende per folle, spero nella tua prossima recensione ^^
 
athenachan. Ohh ma ciao! Eccoti Kogure, l’ho scritto proprio perché lo hai nominato. ù.ù No, dai, diciamo “anche”. Spero ti piaccia almeno un pochetto!
Comunque spero vivamente che siano meglio le nuove, perché le prime dell’epoca “Manifestazioni” sono quasi terribili. XD
Sono contenta che ti siano piaciute tutte le altre e ti farò ricredere sulle drabble, preparati, oh.
Grazie per la recensione e alla prossima!
 
Akachi. Maciao! *O* Mi piacciono sempre molto le tue recensioni! Ti è piaciuta quella di Sendo? Uhm, quella è strana (cioè come il Sendo che creo io, in realtà. xD) e il fatto che tu non sappia spiegare perché mi piace assai: le emozioni non sono sempre definibili, no?
Sono anche felice che condividi le mie idee su Akagi, lui  è la squadra.
Ok, la pianto con le lodi sperticate al Gorilla.
Grazie per i complimenti! Alla prossima!
 
Poi volevo anche ringraziare le tre persone che l’hanno inserita tra i preferiti (maddai *O*): kenjina, lua, lucilla_bella. Le tre che la seguono (e che spero non partano per il Messico dopo questa xD): Akachi, free lua. E moirainesedai che l’ha inserita tra le ricordate.
Grazie ♥
 
E con questo, le note hanno superato di gran lunga la storia. Sono fiera di meah. ù_ù
Piccolo appunto: tra poco potranno iniziare drabble sempre introspettive, ma non solo legate al basket e non più “personaggio-centric”. State sintonizzati.
Alla prossima!
 
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Resume [Ryota Miyagi] ***


 
Resume [200 parole ~ Doppia drabble]
 
Miyagi spostò lo sguardo da quello rabbioso di Mitsui, per girarsi verso loro. Dopo quasi un anno rivedeva Ayako: i capelli più lunghi di allora e… un cipiglio negli occhi scuri.
Un calore intenso lo invase e – per qualche istante – non vide che lei, prima che la realtà gli ripiombasse addosso mentre guardava il tizio che l’accompagnava.
Una frase acida gli si mozzò in gola, soprattutto quando la risata di Mitsui spezzò il silenzio «Oh Ayako! Chi è quel gigante, il tuo ragazzo?»
Le parole si facevano strada in lui, insieme alla consapevolezza che tutto era inevitabilmente cambiato. Mitsui era irriconoscibile: buttando al cesso quello che lo aveva reso vivo, era diventato solo un altro teppista imbottito di rabbia; Ayako sembrava guardarlo da mille anni di distanza – oltre quella barricata invisibile che divide gli stupidi dal resto del Mondo.
E lui?
Qualche insulto e rovesciò tutta la sua frustrazione all’aria, fino a sentirsi svuotato.
Dopo la rissa con quello che rivelò chiamarsi Hanamichi Sakuragi, non rimase che il suo sguardo, ancora una volta.
«Ehi, Ryota… non fare mai più l’idiota. Vieni in palestra».
Miyagi alzò lo sguardo solo quando lei se ne andò. Lo volevano –lo volevano ancora – pensò, piangendo.
 
{19.06.10}
 
N/A
Non avrei mai detto che la cosa più triste sarebbe uscita fuori con Ryo-chan ç_ç
Prima di tutto, volevo dire che questa doppia drabble s’ispira agli episodi 21/22 dell’anime – quelli dell’arrivo di Miyagi, appunto. Nell’episodio ventuno c’è la scena iniziale con Miyagi che discute con Mitsui, Norio Hotta e gli altri, poi arrivano Ayako e Hanamichi con – ovviamente – conseguente gelosia di Ryo. La scena si svolge con più casini, però io ho immaginato che poi Ayako gli dicesse qualcosa per farlo tornare, nonostante fosse comunque già sua intenzione farlo.
Detto ciò.
Penso che Miyagi si sia trovato nei casini sempre un po’ per caso. Francamente non ho rivisto il ventiduesimo episodio, quindi non ricordo perché finì a rissa con Mitsui, però mi pare non fosse per colpa sua. In generale anche lui ha sofferto il fatto di aver abbandonato il basket, sicuramente.
Poi volevo dire una cosa su Ayako. Io sarei una grossa fan di loro come coppia, anche se non credo che lei provi nulla per Ryo. Però credo anche che tra loro ci sia un rapporto particolare; o meglio, Ayako sa cosa prova Ryota, lo vede – per esempio rispetto alla scema di Haruko, insomma – e probabilmente sa che non può ricambiarli; però Miyagi è davvero suo amico e penso che gli voglia comunque un gran bene, diverso in qualche modo. Voi che ne pensate?
Oh, “resume” vuol dire ricominciare e l’ho preso un po’ in generale: non riguarda solo lui, anche se lui è li protagonista della drabble, ma un po’ tutto – o se vogliamo tutto il periodo dell’ anno precedente; la ripresa di Miyagi e di Mitsui fa un po’ da “giro di boa”  per tutta la cosa dei teppisti e dei casini vari che riguardavano Hotta, Tetsuo, Ryo e gli altri. Certo, questi continuano da teppisti, ma in effetti dopo che Mitsui molla - episodi dal 23 al 27 – anche tutti gli altri è un po’ come se si calmassero e cambiassero.
Beh, questo è tutto.
Volevo ovviamente rispondere alla recensioni:
 
Free Una shonen su Akagi? Donna, io devo leggerla! XD Concordo su tutto quello che dici su Kogure, anche sulla sua ambivalenza. Penso che da una parte Inoue avesse bisogno di un personaggio stabile, che non fosse troppo in mezzo ai casini, ma anche che non fosse autoritario come Akagi. In alcuni casi, credo che le parole di Kogure abbiano un effetto ancora migliore di quello del Capitano, proprio per la sua innata tranquillità e fiducia, soprattutto: lui ha avuto sempre fiducia su tutti loro, su Miyagi appena era uscito dall’ospedale e su Mitsui subito, anche dopo che avevano fatto tutto quel casino.
Sono onorata del fatto che mi porteresti in Messico *O* Sì, ok il pc, però spiritualmente ci sarei anch’io!  ù.ù Grazie per la recensione e alla prossima!
 
Akachi Sì, povero Kogure (ohoh ti ho stupito!). Qualche volta dovrò scrivere altri su di lui e inserirlo di più nei casini della squadra, mmh. Non so se questo sarebbe male o bene per lui, ma propendo più per la prima XD Graaazie per la recensione e al prossimo capitolo!
 
moirainesedai Anche da me è mancata la corrente ultimamente °.° In realtà c’è stato un attacco in massa di fulmini brr. E non preoccuparti, recensisci quando vuoi! Dopotutto dev’essere un piacere ^^
Hai ragione, lui da stabilità così come le altre riserve – anche se in misura minore. Diciamo che fanno da contraltare alle teste calde (e lo sono tutti, Rukawa e Akagi compresi, anche se al loro modo).
E’ vero, lanxhe dalla panchina fa il suo bel lavoro ed è anche un ottimo osservatore! Un capitolo se lo meritava, insomma, Kimi ♥
Thanks per la recensione, alla prossima!
 
Poi ringrazio sempre: kenjina, lua e lucilla_bella. Oltre a – ancora, Akachi, Free e moirainesedai che hanno recensito. ♥
V’amo.
 
Al prossimo con… uhm, non so. M’inventerò qualcosa. ù.ù

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Admission [Nobunaga Kiyota] ***


Admission [200 parole ~ doppia drabble]
 
Kiyota fissò il portone dal quale facevano eco rimbalzi cadenzati e voci confuse.
‘Audizioni’, recitava il cartello affisso sulla parete.
Iscriversi al Kainan era un sogno che gli scorreva nelle vene da tempo, giocare a basket era l’unica opzione che aveva contemplato per tutta la vita.
Tuttavia conosceva fin troppo bene i suoi limiti. Era stanco di avvolgersi nella sicurezza che ostentava al Mondo, la sua inadeguatezza era un’ombra che lo inseguiva costantemente.
«Che idiota…» mugugnò. Era inchiodato lì – sull’entrata di un sogno – da troppo tempo.
Il Kainan era una puntata troppo alta.
Le prove erano andate uno schifo, con lo sguardo basso e il respiro mozzato era riuscito a vedere solo le espressioni annoiate dei titolari.
«Sei qui per le audizioni?» Gli fece un ragazzo, sorridendo. Kiyota pensò solamente che sembrava lui – il Capitano.
«No, faccio schifo» borbottò, ma non riuscì a terminare: il ragazzo lo tirò dentro e lui si ritrovò a occhi spalancati: l’enorme palestra risuonava di voci energiche, il lucido parquet echeggiava di palleggi e azioni veloci. Lì era dove voleva stare.
Il silenzio tra loro sembrò cadenzato dai battiti del suo cuore.
«Mi hanno parlato di te sai…»
Kiyota lo guardò.
«Ti voglio al Kainan»
 
 
 {22.06.10}
 
N/A
 
Mmh, è destino che non debbano venirmi benissimo. Però la mia politica è seguire sempre l’ispirazione, quindi per ora vi tenete queste xD
Come ha suggerito Akachi sì, parliamo un po’ del Kainan. Non è un’idea originale senza dubbio, però mi erano venute le prime due frasi di Kiyota, quindi perché no? Tanto ho intenzione di scriverne molte, cose strane mi verranno – abbiate fede. ù.ù
Detto ciò, non ho idea di come siano andate le sue audizioni, ma – essendo l’unica matricola accettata in quell’anno – doveva sicuramente aver colpito molto. Ho immaginato che Maki non ci fosse, ma ce gli altri lo avessero notato (un nome a caso: Jin) e gliene avesse parlato; inoltre ho immaginato che gliene parlasse non come un grande campione da chissà che stupefacenti qualità, ma sicuramente con un talento fertile, un grande estro e possibilità di grandi miglioramenti (dopotutto è Kiyota che salva il chul al Kainan in più occasioni ù.ù)
Detto ciò.
Ringrazio ovviamente i soliti che l’hanno inserita tra preferiti/ricordati e seguiti.
Poi volevo rispondere alle recensioni:
 
Free. Grazie mille! Sono felice che Miyagi sia ben chiaro in questa fiction. Io ho sempre pensato che lui fosse dolce. Insomma, credo che il suo sentimento per Ayako, il suo comportamento quando c’è lei, fa capire tutto – al di là delle risse o dell’aspetto da Teppista.
Alla prossima!
 
moirainesedai. Oddio spero che la drabble non si scritta male O_O Cioè, è un po’ contorta in effetti, ma spero che sia chiara a livello grammaticale et similia. Sì, non ho dimenticato Hanamichi, né tanto meno che non avrebbe neanche fatto parlare Ryo-chan. Non potendo superare le duecento parole, ho dovuto condensare. XD
La frase: “Dopo la rissa con quello che rivelò chiamarsi Hanamichi Sakuragi, non rimase che il suo sguardo, ancora una volta.” E’ come se indicasse tutta la rissa – lunga o meno, incasinata o meno – e solo dopo Ayako potrebbe aver detto qualcosa. Ovviamente non ho specificato, ma potrebbe averglielo detto, magari, dopo che erano tutti e due stanchi di menarsi o mentre Hanamichi era stato messo “a cuccia” e cose così. Non ricordo quell’episodio, diciamo che è una licenza poetica. XD
Al prossimo capitolo!
 
Akachi. Sì, quella mi è venuta particolarmente veloce. XD Stupisco me stessa! Mmh, forse la prima parte ti ha colpito meno, perché è più “solita”? Cioè, è un po’ la solita cosa della rissa e blabla, meno introspettiva – forse – e meno incisiva. Mmah.
Anch’io credo che Miyagi lo sappia! Cioè, credo che a lui piaccia Ayako soprattutto per una componente caratteriale fondamentale, perché è davvero sua amica, per è la colonna di tutti loro, in qualche modo. Penso che ne sia innamorato anche dal fatto che non si è dichiarato: dopotutto lui e Han si sono dichiarati miliardi di volte, perché con Haruko e Ayako no? Secondo me non vogliono perderle e – sapendo che per loro sono amici – dichiararsi significa metterle in imbarazzo, creare casini e non lo fanno (oltre la componente “timidezza” di entrambi).
Kogure lo lascio in pace per un po’, poveretto, ma anche lui dovrà corrompersi prima o poi, se no che Skohoku è? ù.ù
Uh, ed eccoti il Kainan! XD
Alla prossima ♥
 
Grazie ancora a tutti, seguite fin troppo queste cosette. V’amo!

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** 500 Shots [Soichirou Jin] ***


500 Shots [200 parole ~ Doppia Drabble]

Guardò verso l’alto, all’imbrunire del cielo turchino; la palla rotolò fino a fermarsi con un ‘toc’ contro la recinzione sottile del campetto di Ayase.

Jin appoggiò le mani alle ginocchia, grondando sudore.
Duecento.
Solo duecento tiri: centonovantanove canestri, un errore.
Ancora una volta era riuscito a mollare la presa qualche secondo prima della sua piccola vittoria personale, ancora una volta non aveva avuto abbastanza determinazione.
Lui era sempre stato convinto che chi non avesse talento – quel dono naturale che ti scorreva nelle vene quasi senza che tu lo sapessi – non dovesse perseguire la strada sbagliata.
Credeva che il duro lavoro potesse ricompensare, ma non sempre, non chiunque, non lui – che era così debole.
Poi suo padre lo aveva costretto a guardarsi dentro e lì c’era il basket.
La prospettiva di giocare, di carezzare la palla, di centrare il canestro, era più forte di qualsiasi convinzione.
Cinquecento tiri per vincere ogni paura. Cinquecento tiri per capire che la passione non aveva niente a che vedere con l’essere campioni: era un qualcosa d’indefinito, un’energia indescrivibile che ti calamitava verso un canestro ogni volta che prendevi un respiro dalla vita.
Jin sospirò, prendendo la palla e guardando il canestro: solo altri trecento tiri.


{04.07.10}

N/A
Eeeee dopo un ritardo di circa, uhm, dieci giorni? Eccomi qui! Mi farò perdonare dicendovi che sono a sciogliermi sul divano con 37° all’ombra solo per voiH♪ (E tipo due esami all’orizzonte, ma dettagli).
Questa di Jin, inaspettatamente, mi piace. Cosa rara effettivamente.
Io non ricordo assolutamente se e dove si parla dei 500/600 tiri che faceva – e il motivo per cui li faceva – quindi prendetela sempre per licenza poetica.
Ah: secondo Gugle maps, Ayase è una cittadina di Kanagawa e boh, la mappa non segna campi da basket, quindi l’ho scelta a caso. XD
Volevo recensire le ultime, povere anime:

Akachi: Sono contenta che ti piaccia! Io e la Scimmietta del Kainan abbiamo un profondo rapporto d’ammore ù.ù Purtroppo un difettuccio-uccio di Inoue è quello di non lasciare grandi spazi alle squadre collaterali – e all’introspezione generale, ma già lo sappiamo. E già, ottima osservazione! Come si vede anche con Jin qui, quelli del Kainan sono i meno talentuosi, tuttavia i più forti proprio per i grandi allenamenti (a parte Maki, ma lui è caso a parte ies). Grazie ancora!

Free: Guarda caso hai detto proprio quello che ho risposto ad Aki su, sì mi avrebbe fatto piacere vedere più spazio per “gli altri”. Sono felicissima che lo stile delle drabble vada bene, effettivamente a volte ho avuto il dubbio che fossero troppo… “sguarnite”? XD Ti confesso una cosa: anch’io viro spesso e felicemente al barocco, ma vario moltissimo da fandom a fandom: Slam per me è troppo casa, mi viene troppo genuino e naturale per sfociare nel barocco. Sì, mi spiego malissimo. XD
Grazie tante ancora!

Sweetilsness: Ti odio! Non puoi cambiare nick quando imparo appena a scriverli bene ><
E comunque.
Uhh, sì il Nobu della Manifestazione – con paturnie e seghe mentali varie -, poveretto. Però dai, anche i primati hanno un cervello (anzi, soprattutto essendo i nostri antenati °° Se vabbè).
Sai che forse ti ho già risposto per mail? E ti avevo anche detto che ho letto prima l’altra recensione, guarda caso. XD Ti farà piacere un ulteriore saluto *agita manina*
E sono d’accordo sulla scelta della drabble di Akagi! Quella piace tanto anche a me *è*

Grazie mille per le recensioni, soprattutto voi che recensite ogni capitolo (e voi altri potete comunque farlo, ho già mangiato quindi non dovrei assalirvi ù.ù)
E ovviamente, come sempre, ringrazio qui l’ha seguita/ricordata/preferita ( e forse forse siete anche aumentati mmh): kenjina, lucilla_bella, lua, erol89, moirainesedai, Akachi, Arkadio, Free, Millennia Angel. Grazie, grazie.
Al prossimo capitolo!

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Genesi di un Campione [Shin'ichi Maki] ***


 
Genesi di un Campione [200 parole ~ Doppia drabble]
 
La pioggia viola-oro scrosciò sul campo decretando la fine del campionato prefetturale di quell’anno.
Per la seconda volta di seguito, Maki poté guardare il tabellone con la sensazione che il suo sogno si fosse avvicinato di qualche passo.

«Ottima partita! Continua così e l’anno prossimo diventi Capitano!» Gli urlò dietro Nako, il loro Centro.
Maki sorrise, senza riuscire a nascondere del tutto quell’orgoglio che gli si rovesciava addosso a ondate «Non sarebbe male!»
Dopotutto, diventare il Capitano del grande Kainan era pressoché l’unico motivo per il quale si era iscritto in quella scuola.
Il giocatore più forte del Giappone, nella squadra più vittoriosa di sempre.

Quella nuova vittoria contro lo Shoyo era solo un altro, piccolo sforzo verso l’obiettivo.
Si girò verso il campo e il tempo tra lui e il numero sette della squadra verde sembrò dilatarsi: Kenji Fujima aveva uno sguardo fin troppo chiaro, fin troppo conosciuto.
Come mirarsi in uno specchio di forma diversa, Maki ci vedeva la voglia di combattere – e vincere, sopra ogni cosa; ci vedeva anche la sfida e una promessa.
E l’orgoglio – sempre quello – annidato sotto strati di duro lavoro, sorrisi e lacrime.
«Alla prossima andrà meglio»
«Puoi scommetterci» replicò laconico Fujima, andandosene.
 
{08.07.10}
 
N/A
 
Ave. Chiedo perdono per l’assenza, ma ora che ho meno esami posso scrivere un po’ di più – e infestarvi con i miei scritti, aggiungerei.
Dunque. Maki.
E qui potrei fermarmi, maa andiamo avanti: Maki è un personaggio che mi piace, però – come Fujima – è uno di quelli che mi da sensazioni un po’ ambigue; è un gran Campione,  forse il miglior giocatore di Kanagawa (forse, perché a mio modesto parere Sendo è più bravo – in quanto a capacità di coprire ruoli e a genio creativo), tuttavia credo sia anche un po’ arrogante. Insomma, come Fujima che lo è, ma non del tutto o comunque non lo fa vedere per niente. Sia chiaro, per me se lo meritano – Fujima poi è uno dei miei preferiti –, però comunque è un tratto peculiare che mi sembrava bello riprendere. Dopotutto ognuno di loro raggiunge i propri risultati con la natura che si ritrova: Hanamichi facendosi largo a testate, giusto per fare un esempio, il Gori a pugni e Rukawa a grugniti.
La drabble nello specifico si rifarebbe al campionato di prefettura del secondo anno, quando quindi nello Shohoku c’erano solo Akagi e Kogure, quando il Kainan ha raggiunto per la diciannovesima volta le Nazionali, sconfiggendo Shoyo e Fujima. Quindi ho considerato un po’ la rivalità tra i due che comunque sembra essere nata molto prima del manga che conosciamo.
Detto ciò, non stando io al massimo oggi, credo si veda che la drabble è un po’ scazzata. Chiedo perdono xD
Bon, ringraziamenti:
 
Sweetilsness: Sì, con la tua spiegazione ricordo meglio il nick. Buon per te ù.ù
Vero che ispira simpatia? Purtroppo è ancora più ignorato degli altri – cacchio lui sarebbe uno dei Best e il miglior realizzatore delle Nazionali, porca miseriaccia! – però nella nostra infinita bontà perdoniamo Inoue e lo sfruttiamo noi. Sì, nella Manifestazione era usato principalmente per sedare Rukawa XD Lo userò ancora in quel modo, ormai è spacciato poveretto. Effettivamente ricordo che ai primi tempi mi lamentavo del fatto che Jin, scarso in tutto, fosse in mezzo solo perché bravo nelle triple, ma in effetti ha dovuto lavorare tantissimo e distruggersi, quindi ora ha la mia ammirazione.
E non bestemmiare! Rukawa seme. Tze.
Cioè con Jin sì, ddai (se mai riuscissi a mettere Rukawa con Jin, specifichiamo!)
Gori Powah yeeh *coff*
 
Lua: La mia frase preferita (occhei, non dovrei dirmelo da sola XD)! In realtà poi ho scoperto che gli allenamenti sfiancanti erano dell’allenatore, ma il succo è quello.  E sì, hai ragione, è stupendo avere persone così; anche perché non in tutti compare automaticamente, a volte è questione di guardarsi dentro.
 
Free: Uh grazie! Con queste cosette l’intento era proprio quello: insomma, si è capito che non sono drabble particolarmente lavorate e sono nate essenzialmente per aggiungere un pezzetto in più in quella che è la loro esistenza, cercando di mantenere la loro natura di fondo. Sono contenta di riuscirci.
Forse Jin non ti piace perché è relativamente “banale”; cioè non ha grandi attitudini e come personaggio secondario non ha i caratteri forti di Kiyota, Maki, Sendo o Fujima. Per me era così, prima di riscoprirlo da sola XD
Detto ciò, grazie ancora!
 
Athenachan: Ritrovata al via? =P Sono contenta di rivederti/leggerti cioè! Povero Jin ç.ç Ho tanta gente a cui far cambiare idea, insomma! Preparatevi (e devo inventarmi qualcosa). E sono strafelice che ti sia piaciuta quella di Miyagi, l’ho amata ♥
 
Grazie ancora a tutte per le recensioni e per il fatto che mi seguiate – e ringrazio anche, come al solito, chi l’ha aggiunta un po’ ovunque.
Uh, e siamo ad una specie di “versario” – dieci drabble! Buon drabblersario! XD
Per il prossimo mi inventerò qualche cosa figga. Spero.
Beh, al prossimo!

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Silence Award {Pairs Cycle} Hana/Ruk ***


 
 
“Silence Award”
{Pairs Cycle} Hana/Rukawa
 
Quel giorno gli allenamenti erano stati davvero tranquilli. Akagi doveva ammettere che non era accaduto nulla dei soliti casini: niente risse, né perdite di tempo;
la Scimmia si era impegnata tanto, da aver compiuto tutti i fondamentali senza fiatare.

Ovviamente quello voleva dire che qualcosa bolliva in pentola.
«Ehi, oggi Hana è stato bravissimo!» Gli fece Kogure.
«Già. Speriamo duri» grugnì lui per risposta.
Negli spogliatoi Mitsui si girò a lanciare un’occhiata perplessa al rosso «Ehi, Hana! Stai bene?»
«Eh? Perché?»
«Di solito Ayakuccia deve passare il tempo a pestarti per il casino!» Esclamò Miyagi.
Il rosso scrollò le spalle «Non capisco di cosa parlate. Beh, io vado!» Esclamò uscendo e lasciandoli a chiedersi se fosse impazzito all’improvviso.
All’esterno, Hanamichi ci trovò la Volpe già pronta, a smanettare con il lucchetto della bicicletta. Gli si avvicinò con un ghigno, poi tossì per annunciare la sua presenza «Allora, sono stato bravo?»
Rukawa roteò gli occhi drizzandosi, aspettò qualche secondo, poi fu costretto ad assentire.
Hanamichi sorrise «Quindi mi spetta il premio-silenzio… casa mia o tua?»
La risposta fu un grugnito.
E guarda tu cosa doveva fare per avere un po’ di silenzio in palestra, pensò Rukawa mentre si avviavano verso casa.
 
{14.07.10}
 
N/A
 
E no, scherzavo, niente di particolare. Cioè sì, trattandosi di una coppia e non di basket – ma non è di super grande creatività insomma. Mi farò perdonare *sparge cuori*
Dunque, per prima e importantissima cosa, volevo sottolineare che la cosa dei “cycles” l’avevo vista in una raccolta di OnePiece di un’autrice braverrima, ma al momento non trovo la storia in questione. Quando la troverò, aggiungerò credits e chiederò consenso, perché l’intuizione è stata sua e mi pare giusto sottolinearlo.
Detto ciò.
Ci saranno altri vari cycles in mezzo e con altre coppie – per ora ne ho già scritte tre – e alcune saranno persino crack! (Sì, più del solito). Che altro dire… questa è una cosetta scema su Scimmia e Volpe; imitando Rukawa *grugnisce*: i metodi per tenere buono il Do’aho diventano sempre più difficili.
Beh, qualcuno si deve pur immolare alla causa. ù_ù
Spero vi piaccia questo piccolo break dal basket, fatemi sapere! E ditemi pure che coppia – anche folli – vi piacerebbe leggere non siate timidi ù.ù
Volevo ovviamente ringraziare chi l’ha inserita tra preferiti/ricordati/seguiti: kenjina, lua, lucilla_bella, Mylady 07, erol89, moirainedasai, Akachi, Arkadio, free, Millennia Angel.
Grazie mille.
 
E per le recensioni:
Che Maki avesse così tanti fans, da meritarsi tre recensioni non l’avrei mai detto. No ok, forse sì, povera Ciabatta. xD
 
Athenachan: Ahah, come si sta nell’antro oscuro? Più freschi, si spera! Maki è un bel personaggio, io direi figo ma vabbeh, e con Fujima si sta a meraviglia – come rivale.
Si nota che non ti sta proprio simpatico il Capitano dello Shoyo eh xD
Maki dolce. Uhm. Devo scriverci qualcosa in proposito.
Grazie per la sconclusionata recensione! Al prossimo!
 
Free: Ecco, a proposito di figoni. Sì, lui ha fascino decisamente. Forse è il più fascinoso dei personaggi secondari, a parte Fujima che io ammo proprio. Sempre felicissima che siano tutti IC, soprattutto con loro che sono così poco “sfruttati”.
Grazie mille!
 
Sweetilsness: Ha senso risponderti quando so che non leggerai? Mmh. In attesa di conferme, ti rispondo XD
Sì, devi mantenere un contegno se no che Volpe saresti? Fatta la ramanzina, ti ringrazio ♥ e sono sempre più sorpresa che le nostre visioni coincidano così tanto! Beh, non per niente io sono il Vero Genio, Akira Sendo. ù_ù
 
Eeee al prossimo!

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Smiles {Pairs Cycle} Sendo/Rukawa ***


Smiles
{Pairs Cycle} Sendo/Rukawa
 
A mesi dalla fatidica partita, Rukawa stava ancora a chiedersi come avesse fatto a perdere contro quello là.
Lo vedeva anche lui che Sendo era un genio, in caso contrario non si sarebbe manco dato la pena di guardarlo, tuttavia quell’espressione allegra sul volto gli dava i nervi.
E non era una pura facciata: Sendo era davvero sempre, irreparabilmente contento; sembrava che niente lo smuovesse dal fermo proposito che tutto il Mondo fosse bello e colorato.
Odioso.
E non perché lui era perennemente depresso – come insistevano a dire – ma perché non riusciva a capacitarsi di tanta luminosità.
Il filo dei suoi pensieri fu interrotto dall’arrivo di Mr. Sorriso dal suo bagno, quasi totalmente nudo fatta eccezione per un asciugamano arrotolato sui fianchi «Che fai?» Gli fece.
«Hn, penso» grugnì lui.
Sendo sorrise «E a cosa?» provò a chiedergli, buttandosi amenamente al suo fianco.
«Ti odio» sibilò lui, ma non doveva essere credibile visto che quello si avvicinò a baciarlo «Mmh, anch’io» replicò, sorridendogli di nuovo.
Rukawa proruppe in un piccolo sbuffo esasperato «Non sei credibile. Per niente».
Akira sorrise in modo lascivo e lo baciò di nuovo «Neanche tu».
Forse lo odiava perché, alla fin fine, faceva sorridere anche lui.
 
{20.07.10}
 
N/a
Holà hombres.
Allors, eccomi qua con un’altra cosetta pseudo-romantica-shonen, felici?
Prima di tutto devo sottolineare che è dedicata a sweetilsness, e no – non perché è irrimediabilmente persa per questi due. ù_ù Tutta per te, caVa, anche se non è un granché insomma.
Mi sono persino spinta al fatto di farli baciare, sono quasi emozionata. XD
Spero vi piaccia.
Detto ciò, ringrazio i soliti irriducibili recensori (ripeto, se volete potete chiedermi qualche coppia che v’interessa):
 
Free: Yeah, sono felice che ti piaccia! Fare cose sui pairing in SD è un suicidio, visto l’alta yaosità, ma sono felice che l’esperimento sia riuscito. Spero ti piaccia anche questa, alla prossima!
 
lua: Ahahah, anch’io adoro quei due, non ce niente da fare. Hana per dimostrarsi un attimo calmo deve avere un’ottimissima ragione, se no guai al Mondo ù_ù
Felicissima che ti sia piaciuta! Al prossimo!
 
Akachi: Ahah, grazie! Sì, queste sono fatte appositamente per “staccare” il blocco principale e saranno su vari argomenti. Le vacanze fanno male, soprattutto perché i neuroni rischiano di lessarsi o affogare in acqua salata, ma sei perdonata ù_ù
I crack pairing che mi sono venuti in mente mi fanno paura, sono troppo crack XD
Spero di sopravvivere.
Grazie ancora e alla prossima!
 
Pooi, ovviamente, volevo ringraziare tutti quelli che l’hanno inserita da qualche parte: potete recensire anche voi, giuro che non sguinzaglio la Scimmia Rossa e le sue testate alla Tensai. ù.ù
Ah, poi volevo sottolineare una cosa: ho pubblicato un’altra drabble che è perfettamente riconducibile a questa raccolta (sempre un pairing per spezzare, con un’altra coppia), però per vari motivi tecnici non ho potuto inserirla nella raccolta, anche se ne fa parte. Vi lascio il link se vi interessa non lasciarla sola, poveretta: Bentou per due {Pairs Cycle} Mitsui/Rukawa.
Detto ciò, bye ♥
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Frayed Dreams {Pairs cycle} Hana/Miyagi ***


Frayed Dreams
{Pairs cycle} Hana/Miyagi
 
»L’alba ha una sua misteriosa grandezza
che si compone di un residuo di sogno
e un principio di pensiero.
Victor Hugo.
 
Fu davvero strano per Hanamichi svegliarsi così presto, mentre una striscia rosa ancora si allargava all’orizzonte.
Quel ritiro sulle coste Sagami-wan* era stata un’idea geniale, tuttavia metterli tutti insieme era stata una follia: il Teppista rompeva sempre, la Volpe era più mummificata del solito, mentre per quello che riguardava il Tappetto… Hanamichi si girò verso la spiaggia, dove intravide una figura solitaria; si avvicinò lentamente e lo fissò per un po’: da quando Ryo aveva cominciato a capire davvero cosa provava per Ayako era andato in crisi. Era stato colto dalla sensazione che tutto, così – improvvisamente – stesse cambiando, che i suoi sentimenti stessero mutando e non sapesse esattamente cosa diavolo farci.
Il rosso scrollò il capo e si buttò al suo fianco, in silenzio: aveva assistito ai lunghi discorsi di Mitsui sul suo presunto masochismo, ma lui sapeva che non gli servivano.
Dopotutto, in quel momento, era un po’ come se si fosse svegliato da un lungo sogno.
Miyagi sospirò «Sai, le ho parlato alla fine… seriamente…» borbottò, senza staccare gli occhi dal mare.
Quindi alla fine lo aveva fatto, pensò Hanamichi con amarezza, prima di passargli un braccio sulle spalle «Va tutto bene…» sussurrò, «Ci sono io con te».
 
{22.07.10}
 
N/a
 
Nh, bene. Questa è una… roba.
No, d’accordo la pianto, però questa ha avuto una storia tortuosa: è iniziata come una cosa comica, è diventata riflessiva e alla fine tende all’angst :D Beh, amen è uscita così.
Poiché io mantengo le mie promesse folli, Free domanda e io eseguo ù.ù Non so da dove ti sia uscito questo pairing – Cioè sì, lo so, ma mi perplime – comunque eccotelo, spero ti piaccia almeno un pochetto. XD Per la “h” di Sendo non so °.° Cioè io l’ho sempre scritto in tutti e due i modi e mi sembravano entrambi giusti… e sono contenta di averti fatto piacere un po’ la coppia, la missione dei “Pairs cycle” è farvi amare tutte le coppie! *posa eroica*
Dunque, forse l’OOC di Rukawa sta nel fatto che sorride? Il dialogo mi sembra plausibile e alla fine anche lui sorriderà, prima o poi insomma; e in qualche oscuro e piccolo recesso del suo granitico cuoricino proverà pur qualcosa. :D Fammi sapere se questa ti piaciucchia. Grazie per la recensione!
Ho immaginato che Ryo-chan decidesse finalmente di far sapere ad Ayako – nel caso non se ne fosse accorta – del suo amore e già sappiamo come andrebbe a finire, poveretto.
Comunque sono sempre duecento parole, come le altre, senza contare la frase di Hugo (♥), perché non sono riuscita a limarla di più questa volta. Che dire, ah, Sagami-wan (cioè Sagami Gulf o Sagami Sea o Sagami Bay) è nella prefettura di Honshū, vicino Kanagawa, e c’è il mare.
Eee per rispondere alla Volpe, cioè no che ti rispondo a fare: so che sono geniale, figo e maledettamente bravo. Tornando alla mia solita personalità - quella non porcospinesca, per intenderci – prego, mi ha fatto piacere e arriverà qualcos’altro, quando avrò il fegato di scriverci su. ù.ù
E mi adori perché il mio tasso di pucciosità è incredibilmente alto!
Terminato con le follie, ringrazio i soliti irriducibili che hanno seguito/preferito/ricordato/blabla e chi recensisce ogni capitolo.
Aprendo una piccola parentesi seria, ammetto che ero (lo sono ancora un po’ in verità) poco fiduciosa per questa storia del programma recensioni. Capisco che si ha bisogno di un incentivo, anche se io sono del presupposto che chi legge qualcosa che gli piace, recensisce e basta. Al di là di tutto, non mi interessa: se può essere un metodo per far conoscere scrittrici e fanwriter talentuose, ben venga, se incentiva la circolazione di conoscenze, ben venga, se non serve ed è ignorato anche… non mi interessa neanche per chi mette storie nei vari schemi creati da EFP e non recensisce. Io voglio solo che le storie – in questo caso le mie, ovviously – tocchino qualcuno, arrivino a qualcuno, possano fare compagnia, possano divertire, possano far stare bene o possano commuovere.
E se lo fanno, almeno un po’, esauriscono il loro compito e la cosa mi fa felice.
Perché scrivere – checché la grandezza dei contenitori di fanfictions e la grandiosa quantità di fanwriter facciano perdere spesso di vista le cose –  è ancora un sogno, il mio, e la commercializzazione di questo Mondo non cambierà la mia natura, che è essenzialmente quella di scrivere, come fosse l’aria che respiro.
Chiusa la parentesi sfogo, discorso che volevo fare da secoli anche se forse un Fandom così ancora “e per fortuna” genuino come Slam Dunk non è il luogo più adatto, vi saluto ♥
Al prossimo capitolo, che probabilmente ritornerà in tema basket.
 
V’amo.
 
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Targets {Pairs Cycle} Rukawa/Ayako ***


Targets
{Pairs Cycle} Rukawa/Ayako
 
Quando Rukawa arrivò alla Tomigaoka, tutti pensarono che la squadra potesse finalmente raggiungere nuovi traguardi: lui aveva un talento naturale che gli s’irradiava attorno come un’aura.
Ayako pensava solo fosse troppo.
Come allenatrice spesso andava in palestra, ritrovandoselo inevitabilmente a sfinirsi, avvolto in un silenzio irreale. Aveva notato come mezza scuola sembrava pendere dalle sue azioni, tuttavia non si era mai soffermata a guardare la sua tecnica impressionante; non era quello che la incuriosiva del basket dopotutto.
E una sera capì di non essere l’unica a vederla così.
«Certo che hai proprio tante fans!» fece la loro Guardia a fine allenamento.
«Non m’interessa» replicò Rukawa, laconico come al solito.
Ayako sorrise «A te interessa solo quel sogno. Vero, Kaede?»
Rukawa la fissò, con espressione vagamente interessata «Sì».
Ayako scrollò il capo «Allora ce la farai, sei troppo cocciuto».
Lui fece un piccolo sbuffo che valeva come una specie di sorriso «Hn».
La ragazza gli scrollò i capelli, in punta di piedi «E non fare sempre il musone!»
E per una volta si poteva dire che Rukawa non fosse esattamente infastidito da una presenza femminile, anche se le lanciò un’occhiataccia «D’accordo, Ayako» fece, tanto per zittirla, ma chiamandola stranamente per nome.
 
{25.07.10}
 
N/A
 
Oh Kami, ho scritto una specie-quasi-vaga cosa su Rukawa e Ayako; Ryo-chan mi ammazzerà.
Prima della mia imminente morte, volevo sottolineare due cosette: a me questo pairing non di spiace, la mia anima romantica e het, all’inizio, mi fece pensare proprio al loro due, però ora non ce la faccio: mi spiace troppo per il piccoletto e amo troppo Rukawa per farlo essere anche solo lontanamente complice di questa cosa (sì, lo so. Teoricamente non è vero, perché Ayako non prova nulla per Miyagi, ma comprendetemi ç_ç)
Questa più che una cosa amorosa è più una prima conoscenza di loro due, alle medie, e una dimostrazione di come Rukawa in realtà la accetti, perché non è la solita oca-da-tifo. Se volete vederci qualcos’altro prego, gli indizi ci sono e io ce li vedo, però si può anche non leggere così.
Insomma, come vi pare XD
Dopotutto qui ho fatto un Ayako curiosa non tanto delle capacità di Rukawa, ma dalla sua incrollabile passione per il basket e Rukawa vagamente interessato a lei, perché è mitica ù.ù
Pooi volevo dire che questa, per ora, è l’ultima del ciclo “Pairs” e che alla prossima si torna al basket (la maggior parte saranno altre introspezioni su personaggi di cui non vi aspetterete mai e spero vi piaceranno e seguirete con altrettanto interesse); poi il prossimo “cycle” sarà a sorpresa.
Volevo come sempre ringraziare chi recensisce e rispondervi:
 
Free: Holà! Ahahah, in realtà sono idee che vengono anche a me (vedi Ayako e Rukawa) e mi spiace che non sia stata più esplicita, sono rimasta lì a pensare per un’ora a come renderli, ma mi è venuta molto soft XD Effettivamente ci sono poche Hana/Ryo – e non posso che dire “per fortuna!” Io li amo come amici molto stretti e nient’altro. Sono felice che ti piaccia *O*  La Dea Recensioni è alquanto capricciosa e per certi Fandom o pairing o storie è totalmente invisibile, purtroppo. Io ammetto che spesso leggo, ma non recensisco subito e sono pigra. Dovrò migliorare! è.é Grazie e al prossimo Capitolo, caVa!
 
Volpe (ormai che lo scrivo a fare il nick?): Sì, Ryo è sfigatissimo, proprio come Hanamichi d’altronde, quindi almeno si fan compagnia! Ahahah, sì effettivamente se Hanamichi è impegnato, Volpe e Porcospino possono… uhm, uhm, non avevo pensato a tutte le implicazioni! Che pessimo fidanzato che sono!  XD
Però concordo sul fatto che se proprio Ryo deve stare con qualcuno, quella è Aya e basta. Sono troppo teneri! No, non tentare di fare ipotesi e non rovinare le sorprese, dannata Volpe! Shhh ><
Ah e non temere, non smetterei mai di scrivere. Neanche se avessi l’effettiva certezza di scrivere solo per me (se smettessi, dopo un po’ mi auto-infliggerei qualche punizione XD)
Grazie, love (L)
 
Mylady 07: Ciao, benvenuta! ♥ Sono strafelice che le mie storie ti facciano emozionare *O* E poi in realtà io faccio luuunghi discorsi con i folli di Inoue, sarà per quello che li descrivo bene… no ok, non è vero, però un paio di loro in casa non sarebbero male XD
Un libro, un libro… hai nominato tipo il mio sogno di sempre, già ti amo per questo e spero di poterlo fare un giorno. Cioè quando avrò una buona trama e una costanza migliore rispetto ad oggi. Non hai idea di quanto ti ringrazi per la tua recensione. Grazie (e quale intrusione, scrivimi quando vuoi! ^_^)
 
Mmh, ma ora che ci penso le mie risposte alle recensioni sono sconclusionate; ci capite davvero qualcosa? XD E che mi piace rispondervi a tutto, ma forse dovrei seguire un filo logico. Vabbeh, usate le vostre capacità psichiche per leggermi la mente.
Ovviamente poi volevo ringraziare chi l’ha inserita tra i preferiti/seguiti e ricordati.
Grazie ♥

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Salvation [Kenji Fujima] ***


Salvation [200 parole ~ Doppia drabble]
 
Fujima guardò il foglio poggiato sul tavolo di fronte a sé, con la sensazione che le righe nere di parole entrassero nella sua mente senza leggerle.
L’ultima ora era stata un calderone di parole incomprensibili, sorrisi e immagini; poi quel foglio.
Prima che il cervello si scollegasse, aveva letto l’intestazione – Shoyo BasketTeampoi più nulla. Nonostante quello, ricordava tutte le foto passate allo schermo come se le avesse bevute: una divisa verde, una palla da basket e un canestro, un parquet e dei visi.
Lo Shoyo aveva perso un allenatore, l’unico, solo pochi mesi prima e la squadra minacciava di chiudere.
Pochi giorni e un sogno sarebbe sfumato nel nulla.
Poi la richiesta: «Sapresti fare l’allenatore?» e il Mondo si era oscurato.
No, gli dispiaceva, ma l’allenatore lui non era capace a farlo; non aveva le capacità, non aveva la forza o il coraggio per farlo.
Purtroppo avrebbero dovuto cercare qualcun altro – ma non lui.
Si era alzato e si era fermato: eppure le espressioni dei suoi compagni le ricordava, i cingoli del tabellone, il tum-tum dei palleggi, il tifo della scuola.
In quel momento le mani gli tremarono dal desiderio di giocare.
Si risedette e sorrise: «Dove devo firmare?»
 
{27.07.10}
 
N/B
 
Eee ritorniamo in aria basket. In realtà non sono sicura di aver capito io stessa questa drabble. XD
Cioè, si parla di Fujima e il momento in cui è diventato allenatore; qui sembra che lui non giocasse già con lo Shoyo, ma sono abbastanza sicura che lui già ci giocasse, quindi prendetela per licenza poetica, come al solito. Avrei voluto ritrarre Fujima in tenuta orgogliosa et superba, dopotutto credo lo sia molto, invece ho optato per questo momento che, sicuramente, è stato il più importante per la squadra verde. E poi credo che lui sia un ottimo allenatore, oltre che grande Capitano e mio Ammore.
Insomma, lo adoro e spero do averlo reso bene in veste preoccupata, ma anche smaniosa di giocare – come tutti loro.
Per rispondere alle recensioni sull’ultimo, assurdo pairing:
 
Free Grazie e sì, sono d’accordo: l’het in Slam Dunk è davvero strano e ce lo vedo con davvero pochi di loro, al massimo Miyagi e Ayako ecco. Quella si può effettivamente vedere come un esercizio di “amicizia” e stima da parte del sociopatico lì (io quei due tendo sempre a farli grandi amici in ogni mia fiction, non posso proprio farci nulla xD). Grazie ancora per la recensione!
 
Volpaccia acida “Non fare quello sguardo pericoloso, che poi devo bandire tutte le calze da casa tua.” Ahah, ricordati che posso sempre trovare altro da usare, sono un tipo fantasioso – oltre che geniale, of course.
Sì, Aya è qualcuna che posso accettare dai, sempre meglio dei soliti che ti girano intorno e che presto faranno una brutta fine. Poi devi passarmi il resto della Sacra Doucosa!
Grazie per la recensione sconclusionata (oltre che per i separietti da fiction su cui presto scriverò qualcosa XD) ♥
 
Come al solito ringrazio: kenjina, lua, lucilla_bella, Milady 07, temarisan (ah, benvenuta!), erol89, moirainesedai, Akachi, Arkadio, Free, Millenia Angel per averla inserita tra preferite, seguite, ricordate!
Grazie, vi amo tutti ♥
 
 
 
 
 
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Essere un Capitano [Jun Uozumi] ***


 
Essere un Capitano [200 parole ~ Doppia drabble]
 
Quando il lungo fischio dell’arbitro indugiò nell’aria, Uozumi non sentì il familiare nodo in gola che toglieva il respiro ogni volta.
Nonostante la rabbia bollente che gli defluiva dal corpo, lui sapeva benissimo che la colpa era soltanto sua.

Lo Shohoku si era mostrato forte come non mai e tutto per merito di una sola persona: vedere Akagi giocare, mentre controllava perfettamente sia la sua squadra di spostati che il campo, gli fece pensare – distrattamente, quasi senza accorgersene – che quello era decisamente il modo giusto per fare il Capo.
 Lui aveva sempre creduto di non averne il carattere e trovarsi con un richiamo a sancire la sua stupidità in una partita così importante, gli fece capire di non avere avuto poi tanto torto. Dopotutto lui sapeva che era Sendo quello tagliato per essere un Capitano – e lo era sempre stato, in un certo senso, per tutti loro – tuttavia cominciò a pensare di voler cambiare quella posizione che ora lo feriva profondamente, nonostante non ci si fosse mai soffermato prima.
Fu proprio con quel pensiero fisso in mente che salutò Akagi, a fine partita, promettendogli che in futuro avrebbe ritrovato un vero Capitano con cui confrontarsi, a capo della sua squadra.
 
{06.08.10}
 
N/A
 
Magari è anche vero che io dico che tutte le mie cose sono orrende, ma questa lo è davvero-davvero. XD
Diciamo pure che, nonostante capisca perfettamente Uozumi, forse non riesco a totalmente ad avvicinarmi. Spero comunque non sia tanto male.
Inutile dire che il momento è quello della partita contro il Ryonan, quando – non ricordo bene però – li venne espulso per falli. Beh, è ovvio che si sia reso conto di quanto Akagi sia molto più Capitano di lui, così come credo sappia che tutti considerino Sendo come il vero Capo della sua squadra. Nonostante questo, a me piace Uozumi come Capitano; avrà anche un carattere troppo impulsivo e irruento, però credo che abbia alcune caratteristiche che Sendo ha, forse, ancora poco sviluppate. Sendo è tagliato per fare l’asso che però è sempre un po’ imperscrutabile e responsabile fino ad un certo punto.
Fatta la mia spiegazione  orrenda come tutte le volte, volevo ringraziare le due tenere anime che hanno recensito:
 
Free Sì, purtroppo Fujima è poco amato, così come altri personaggi secondari (mi spiace dirvelo, ma le prossime saranno tutte per loro. Anche loro sono Slam Dunk dopotutto). Sono contenta che nonostante non ti piaccia, tu abbia letto lo stesso. Grazie ^^
Al prossimo!
 
Sweetilsness: Ahaha, sai che dicendo così mi inviti a ripensare i miei oggetti in modo decisamente alternativo, vero? E saranno tutte funzioni che ti stupiranno, ho idea… e comunque sei acido sempre e comunque lo stesso. Tsk.
Se vuoi la prossima volta proclamo il mio amore per lui a lettere cubitali e poi vediamo se hai il coraggio e la forza di usare le calze a modo tuo. ù_ù  E sì, questa è una sfida mailov.
L’idea di Fujima miglior amico della Volpe mi piace a pensarci bene e prima o poi ti costringerò a scrivere tutto su internet e pubblicare! Nel frattempo mi crogiolo a pensare alla tua non gelosia.
Oh già, Fujima e io siamo molto simili ora che ci penso… Mh, ho appena deciso che dovrei fare una capatina in zona Shoyo, guarda un po’.
 
Ovviamente poi volevo ringraziare sempre chi a inserito tutto tra preferiti/ricordati e seguiti, grazie
Al prossimo!

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Basket [Haruko Akagi] ***


Basket [200 parole ~ Doppia drabble]

La prima volta che aveva visto suo fratello sul campo di parquet colorato, si era domandata per quale motivo si sforzasse in quel modo assurdo per una semplice palla rossa.
Lo aveva visto sudare, lottare, cadere, rialzarsi, perdere e persino piangere.
Fondamentalmente, credeva solo che Takenori fosse uno stupido orgoglioso, che sprecava forze preziose per riuscire in qualcosa che non gli apparteneva, non davvero.
Solo dopo – anno dopo anno – Haruko aveva cominciato a credere che fosse qualcosa di diverso.
La fatica, gli errori, le lacrime e le cadute erano gli stessi, persino le vittorie le sembravano fugaci, ancora, come quelle di un tempo; tuttavia era altro – qualcosa che sentiva ribollire nell’aria che lo circondava, qualcosa che scivolava sotto la superficie dello sguardo – che era cambiato, o forse maturato.
A distanza di tempo, quel qualcosa l’aveva contagiata fino ad avvolgerla come una fiamma, la quale aveva inglobato anche tutti coloro che avevano seguito lui e Kogure in quella squadra che aveva il colore della palla e del campo e del fuoco che arde.
Difatti li bruciava, in profondità, fino in fondo, lasciando solo quel qualcosa in superficie – d’impalpabile e tuttavia impossibile da estinguere.
Poi aveva capito: loro lo chiamavano semplicemente basket.

{10.08.2010}


N/A
Yeeh, fate un applauso ad Haruko Akagi che entra nella costellazione di cestisti, plise. Ù_ù
No, davvero, per quanto mi sia un po’ insignificante, lei appartiene a questo Mondo quasi più di Hanamichi.
Dopotutto è la sorella del nostro superhero (Gori Powah *bandierina*) e la rompipalle di tutto il manga, insomma.
Inizialmente volevo inserire l’incontro con la Scimmia e blabla, ma ho pensato che la poesia sul basket in generale ci andasse bene, essendo lei uno sguardo esterno – o comunque più esterno degli altri trattati fino ad ora.
Che ne dite?
In attesa di responsi, riiingrazio sempre tutti quelli che l’hanno inserita: kenjina, lua, lucilla_bella, Milady 07, temarisan, erol89, moirainesedai, Akachi, Arkadio, Free, Millenia Angel.
Grazie mille, come al solito.

E poi volevo rispondere all’ultima recensione:
Sì, vabbeh, Volpe. Noi abbiamo già parlato a sufficienza del povero Uozumi e della mia incapacità come capitano :D
Non sono ballerino, sono semplicemente un genio e – come tale – sono giusto un po’ lunatico.
Prima di attirarmi l’ira dell’algida Volpe, e di conseguenza rischiare di aehm andare a letto senza cena, ti saluto.
E vado allo Shoyo quando mi pare oh.
(Comunque mi sta facendo venire un dubbio: si chiama Shojo o Shoyo? O.o)

Bon, alla prossima con… mmh, il primo su cui mi verrà ispirazione! Non a caso Haruko è uscita senza permesso!
Love ♥

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Shohoku [Ayako] ***


Shohoku [200 parole ~ Doppia drabble]
 
Aveva sempre pensato che lo Shohoku fosse una specie di materiale grezzo, smussato lentamente dal tempo e dallo spirito dei suoi componenti.
Ayako usò per la prima volta quella frase, quando le chiesero perché avesse deciso di allenare una squadra così scarsa; poi, da allora, non provò più a esporre qualcosa che non riusciva a spiegarsi neanche lei.
Ebbe occasione di ripetere quelle parole un’altra volta soltanto, stupendosi di averle ancora lì: impresse addosso come un’ incisione indelebile.
Conosceva Takenori Akagi da anni, sapeva che aveva dovuto lavorare molto – troppo – per emergere; tuttavia, gli occhi che si posarono su di lei quella particolare mattina di Primavera, non appartenevano alla stessa persona: ora era il nuovo Capitano della squadra.
Fu proprio quello che – per qualche ragione inesprimibile –  la convinse ad accettare definitivamente l’incarico, prima ancora che aprisse bocca.
Akagi sorrise «Benvenuta in squadra».
Poi l’anno cominciò.
Vide la squadra passare attraverso un numero infinito di difficoltà, rischiando di implodere più volte, a causa della stessa energia che emanava.
Ciò nonostante – nonostante loro fossero impegnativi, una scommessa rischiosa sia per Akagi che per l’intero gruppo – non riusciva a vedersi in nessun altro luogo; forse, dopotutto, la sola risposta possibile era: una famiglia.
 
{30.08.2010}
 
N/A
Sì, lo so, è pessima.
Si vede che ho ricominciato a studiare e che, di conseguenza, i neuroni sono entrati in sciopero da materia grigia?
Ai posteri l’ardua sentenza.
Detto le cretinate di rito, introduciamo un po’ questa roba: so che la drabble precedente sembrava molto più da Ayako e, credetemi, l’ho pensato anch’io; io stesso ho qualche difficoltà a farmi piacere del tutto Haruko, però sono comunque assolutamente convinta che lei sia immersa nel basket come tutti loro, che abbia seguito tutto il percorso del fratello, che abbia a cuore la squadra quasi – e forse di più – di Ayako (insomma fratello, grande amico e ragazzo di cui è innamorata ci fanno parte, cavolo), quindi. Quindi, boh, mi sembrava adatta a lei, ecco.
Penso che le due “esterne” allo sport, a livello pratico, ma fondamentali a livello sentimentale e tutto il resto, dovessero avere due drabble un po’ di insieme; mi spiace dire che quella di Haruko mi è riuscita meglio, il basket, mentre questa che doveva indicare lo Shohoku come la “famiglia” di tutti loro, non è uscita come speravo.
Peccato, spero di farmi perdonare.
Volevo ringraziare chi l’ha aggiunta tra preferiti/ricordate/seguite eccetera (L). V’amo.
E rispondere alle tre anime che hanno recensito:
 
Free Ahah, povera Haruko. Secondo me non è scema, è solo... *cerca termine* un po’ lessata, poveretta; imbranata, insomma. Non ha un grande carattere.
Però queste cose le pensa su, magari non con quelle esatte parole – magari più semplici – però le pensa. ù.ù
Grazie mille per la recensione! E al prossimo capitolo!
 
Arkadio Sì, la biochimica – ma anche la bibliografia che dovrei studiare io ora – sono brutte, bruttissime cose. Però la biochimica si salva un pochetto, visto che ti ha costretto ad esiliare verso altri lidi. Tipo i miei, ecco. XD
Sono contenta che ti siano piaciute, in generale, i miei mmh, frammenti di vita... diciamo pure frammenti di “basket” – basket quasi come ideale universale del loro Mondo.
Ora sono curiosa di sapere se quelle che non convincono te, sono le stesse che non convincono me. XD
Spero continuerai a seguire e, qualche volta, a commentare.
Grazie e alla prossima.
 
Volpe La tua recensione può essere riassunta con “Sono gelosoooooaargh”. Il mio ego – e la mia semaggine – ti ringraziano sentitamente. ù.ù
Detto ciò, io Haruko te la farò piacere! Ormai preparati alla mia personale crociata pro-babbuiaehmHaruko.
Ciò vuol dire che nel Centro mi impegnerò ancora di più *sventola bandierina di Gori*
Tornando minimamente seri, ma minimamente proprio, grazie.
Grazie mille, per tutto ciò che sai (no, non i messaggi folli e i nostri discorsi da doppie personalità psicopatiche), ma per tutte le recensioni e la roba delirante. Luv ♥
 
Fatto il mio dovere, vi saluto e alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Demoni [Mitsuyoshi Anzai] ***


 
Demoni [200 parole ~ Doppia drabble]
 
«Ryuji Yazawa è partito».
Furono quelle parole ad accoglierlo una mattina di dieci anni prima, quando arrivò in palestra.
E furono ancora quelle parole che sentì – costantemente – negli anni a seguire, notte dopo notte.
Quel fallimento divenne un comodo rifugio per tutti gli errori commessi in una carriera lunga e irta di bivi difficili; anche quella decisione, in fondo, era stata una questione di scelte: la scelta di non parlare, di lasciare che le cose andassero avanti da sé, rischiando che tutto gli sfuggisse di mano.
Cinque anni dopo la sua indecisione gli era rimbalzata addosso, arrivando da lontano con poche righe di un giornale spiegazzato.
Yazawa era morto e la colpa era sua.
Da allora provò, continuò ad andare avanti, nascondendo ogni cosa più in profondità che poteva; verso il fondo rivestito da un’espressione serena, da una fisicità così diversa da quella che possedeva quel drammatico giorno in cui aveva scelto di non scegliere.
Poi, tanto tempo dopo, persino troppo per tirare fuori demoni sopiti così a lungo, quella rabbia ritornò; quella furia di vincere e di correre arrivò a trafiggerlo con occhi determinati e freddi.
Quando Kaede Rukawa alzò lo sguardo, lui involontariamente tremò: «Voglio andare in America».
 
{05.09.10}
 
N/A
 
Ojiisan >.<
Adoro Anzai e, dopo aver finito il manga, l’ho amato anche di più.
Questa doveva venire diversa (e come sempre, insomma), però mi andava un po’ di angst ecco ù_ù
Sappiamo che va a finire bene, che quello scemo di Rukawa avrebbe capito e avrebbe fatto funzionare i neuroni, però il nonnino dev’essersi preso un bello spavento; la storia di Yazawa mi ha commosso molto.
Chi non ricorda chi è si vada a leggere il volume 22, mi pare, o non ricordo che episodio del manga (Mi pare si chiami “Nel paese del Basket” e anche quella prima, quando Rukawa va a parlare con Anzai), dove c’è la storia di questo giocatore universitario.
Yazawa si sentiva oppresso dagli allenamenti del “Diavolo dai Capelli Bianchi” e decide di andare a giocare in America: scopre che non è così facile, che non è all’altezza, che non ha un livello alto per farcela; va in depressione, ma nessuno riesce a contattarlo, persino Anzai. Poi, cinque anni dopo, la notizia della sua morte. Che tristesse ç_ç
E poi Rukawa che arriva e vuole fare lo stesso. Fortuna che Anzai era già cambiato, già “maturato” anche lui.
E magari la storia la sapevate già a memoria, ma mi andava pure di ripeterla. XD Oggi prede temi così va.
Allooora, volevo sempre ringraziare tutti quelli che hanno inserito la storia tra preferiti, ricordati o seguiti e chi ha recensito l’altro della povera Ayako che ho trattato così male:
 
Arkadio: Ecco, andiamo d’accordo su quelle che non ti convincono. Probabilmente quando già a me non convincono, si sente. Spero che questa ti piaccia.
Mi son sempre chiesta perché lo Shohoku avesse una manager, in realtà, suppongo che sia come una seconda allenatrice, tipo allenatrice tecnica (insomma, lo staff di una squadra non è davvero così striminzito come sembra xD). Sono felice che le sue motivazioni sembrano plausibili!
Grazie e al prossimo!
 
Volpe: Ti sto già parlando su msn, quanto folle può sembrare questa cosa? XD
Sì lo studio risucchia i neuroni e materia grigia e sì, hai buoni gusti in fatti di “Amici”  - anche se lei è più votata a romperti le scatole ovunque, direi.
Mmh, sì che è un errore di battitura, che credi! *Coff, tosse convulsa*
Eee il Centro è già in moto don’t worry, diciamo pure che sto litigando con i personaggi. Ah, Volpe-non-gelosa, preparati allo scherzetto che ti preparerò in “One to One” ù.ù
Grazie come sempre, ti ammo.
Il tuo Porcospino incommensurabilmente geniale. Questa è una vera firma.
 
Scritto questa delirante cosa, vi saluto e alla prossima.
Sempre che non vada bene l’esame per colpa delle fanfictions e allora dovrò uccidervi tutti ù.ù

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Being the Best [Yayoi Aida] ***


Being the Best [200 parole ~ Doppia Drabble]

Essere il migliore.
Quella era la causa primaria che spingeva tutti loro ad allenarsi in sfiancanti esercizi giornalieri.
Col suo lavoro aveva imparato a riconoscere quella specie di fiamma che bruciava lo sguardo, quell’elettricità latente che impregnava la pelle anche dopo la stanchezza di una partita.
Yayoi li aveva incontrati tutti, prima o poi, nei loro momenti di maggiori crisi, nelle vittorie e nelle lacrime; attraverso i suoi articoli aveva iniziato a conoscerli e attraverso le loro parole aveva imparato a capirli.
Tuttavia aveva anche visto che il gioco – spesso – lasciava il campo libero a qualcos’altro, perduto tra rivalità, scontri, rabbia e sconfitte; e il basket semplicemente svaniva.
Poi aveva scoperto che quella cosa ritornava, alle volte, quell’ardore infinitamente più semplice e mille volte più bello della smania di vincere.
Quel giorno, un giocatore stava rispondendo alle domande dei cronisti, con il sorriso persistente sulle labbra.
«... ormai sei considerato uno dei giocatori migliori di Kanagawa, pur essendo solo una matricola. Come ci si sente?»
Akira Sendo si passò una mano nei capelli, con un sorriso imbarazzato «A me interessa solo giocare».
Yayoi sorrise: forse “essere il migliore” non era solo una questione di vincere a tutti i costi.

{12.09.10}


N/A

Mmh, forse la tematica “basket in generale”, per quelli che non giocano, è un po’ troppo sfruttata in questa raccolta, me ne rendo conto.
Tuttavia spero che almeno sia trattata in modo un po’ diverso da autore ad autore! Dopotutto si parla del basket, che poi è il filo rosso che unisce tutti loro.
Comunque fatemi sapere anche con critiche, lo sapete.
Dunque, come mi sia uscita Yayoi Aida è un po’ un mistero. Per carità, mi piace quella donna ed è un bel personaggio secondario, però è strano; infatti anche la sua drabble è strana e di certo peggiore di quella precedente. XD
Qui ho immaginato la scena in cui “conosce” Sendo
, ho pensato che comunque doveva esserci un motivo se le piaceva tanto. Alla fine credo sia per la sua stessa natura: è un campione, tuttavia non lascia che questo pesi né su di lui, né sugli altri; credo che davvero voglia giocare, giocare e basta.
Questo concetto forse non è espresso benissimo, ma le 200 parole esatte a volte mi portano a fare delle scelte stilistiche infelici, chiedo perdono.
Ovviamente volevo ringraziare i due recensori dello stesso capitolo:

Volpe ho esaurito le cose da dirti XD Perciò ti dirò solo: CALZINI! *Insegue* Giuro che prima o poi aggiorno tutto, sono solo un po’ – tanto – indietro. Ma la mia genialità non mi permetterà di rimanere troppo troppo indietro, ecco. ù.ù

Arkadio, credo che tu mi abbia tolto le parole di bocca. Sì, Anzai sa che il suo scotto è quello: di vedere giocatori troppo bravi, troppo irruenti e troppo impazienti; la sua unica possibilità e che tra di loro ci sia uno, almeno uno, che capisca e che veda davvero quello che lui può fare per loro. Amo Anzai, è un personaggio talmente vero, nei suoi errori, che è impossibile non scriverci almeno due parole.
Grazie per la recensione e per le belle parole, è un piacere leggere qualcuno che la pensa così.

E, ancora una volta, ringraziare tutti quelli che l’hanno inserita tra preferiti, ricordati e seguiti: Arkadio, kenjina, lua, lucilla_bella, Mylady 07, temarisan, erol89, moirainesedai, Akachi, Bad Girl, free, Millennia Angel.
Oh, ricordo a tutti che tra qualche drabble romperemo un bel traguardo, ossia un nuovo ”momento speciale” – tipo quello del “Pairs Cycle” insomma. Però non vi dico ancora di che si tratta, vi conviene continuare a seguire aha! ù_ù
Inooltre volevo sottolineare che siamo a ben 53 recensioni!
Ciò vuol dire che abbiamo superato la Manifestazione Koyushu, quindi la mia fan fiction con maggiori recensioni, e guarda caso sempre su Slam Dunk.
Non posso che ringraziarvi tutti, uno per uno. E gongolare moolto a lungo, of course.
Mentre rotolo, vi saluto e vi aspetto al prossimo capitolo con qualche altro personaggio secondario!
Luv ♥

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Tredici [Kicchou Fukuda] ***


 

Tredici [200 parole ~ Doppia drabble]

 

L’allenatore gli stava parlando da più di mezz’ora di qualcosa che non ascoltava, ovviamente: la maglia blu del Ryonan campeggiava dietro alle sue spalle, quasi ipnotizzandolo irrimediabilmente.

Tutto – lo sguardo fisso, le mani che tremavano, il cuore che batteva – era per quella maglia e quel numero.

Tredici.

Il suo numero, quello che aveva perso in modo tanto stupido.

Tornare a giocare con quella cifra addosso era l’unica cosa che importava; le scuse, i progetti, le vittorie erano solo un contorno ininfluente.

«Mister» si alzò di scatto, interrompendo il suo lungo soliloquio. «Mi dia la maglia. Voglio giocare» fece solo, deciso, scatenando una specie di rivolta fatta di mugugni e insulti.

Fukuda, per la prima volta, rimase immobile e aspettò: con gli occhi a divorare quel punto preciso e una preghiera fremente nei muscoli tesi – giocare, voglio giocare ancora –, come una litania a riempirgli la testa.

Un gesto impercettibile del capo e scattò ad indossare la sua vita, correndo a raggiungere gli altri già in pieno allenamento.

Taoka salutò con uno sbuffo disinteressato e una maledizione serrata nella gola secca, poi si buttò sfinito sulla poltrona; ascoltò per qualche istante le urla di gioia degli altri compagni, poi sorrise:

«Bentornato».

 

{19.09.10}

 

N/A

 

Priiima di tutto: perdono per il mostruoso ritardo: tra trasferimenti e supervirus, il mio piccì è stato lontano per un po’.

Per farmi perdonare, oggi pubblico persino due “baskets” poi domani, spero al più presto, pubblicherò tante altre cose.

Dunque.

Fukuda mancava un po’ all’appello, ma ammetto che avevo un bel buco nero su di lui.

Questo momento si rifà al suo rientro in campo (ricordiamo che era andato via per uno scontro con Taoka stesso) e al suo amore per la squadra.

Detto ciò, ringrazio ancora tutti quelli che l’hanno inserita tra preferiti, seguiti, ricordati e chi ha recensito. Purtroppo ora sono di corsa, quindi non posso rispondervi (ergo modificherò più tardi con le risposte, quindi spero non leggerete prima di allora xD).

V’amo tutti (L)

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** Una palla da basket [Tetsuo Tanaka] ***


 

Una palla da basket [200 parole ~ Doppia drabble]

 

Non l’aveva mai capito il basket Tetsuo, il basket.

Però aveva visto Mitsui venirne consumato – poco a poco – come un cerino gettato nel vento.

Ce lo aveva dentro, quel dannato basket, a bruciargli quegli occhi così scuri da spaventare persino lui, alle volte.

Aveva visto, nonostante tutto, il suo piede esitare sul parquet immacolato e la mano tremare contro quella palla sfigurata dalla sua rabbia.

No, non lo capiva il basket.

Però capiva gli sguardi carichi d’odio di quei ragazzi, i muscoli tesi dalla voglia di colpire, il desiderio di difendere quel sogno così potente da rischiare persino di perderlo, piuttosto che vederlo sfiorire per mano d’altri.

E capì Mitsui quando parlo con la voce rotta dal pianto, alla fine.

«Voglio giocare a basket».

Gli avevano detto che quelle parole risaltarono nella palestra silenziosa come un urlo, strappate fuori dallo sguardo paziente di un solo uomo.

A ripensarci, Tetsuo sorrise: Mitsui apparteneva a quel Mondo che non capiva, ma che doveva essere forte abbastanza da trascinarsi dentro uno come lui.

Forse poteva comprenderlo un po’, quel basket, attraverso i cambiamenti impercettibili di quel corpo che conosceva così bene: occhi brucianti, quella volta di vita, che incrociavano una palla da basket.

 

{19.09.10}

 

N/A

 

Come promesso, eccovene due.

Di Tetsuo se ne potrebbe parlare all’infinito, ma mi limito a dire che un personaggi penso fondamentale per Mitsui e - soprattutto – per la sua salvezza dalla strada.

Per carità, Tetsuo lo ha assecondato, eppure creod che anche grazie a lui Mitsui ha ripreso col basket così repentinamente e dando un taglio per così dire netto con tutto il resto.

Questa l’ho sentita molto e l’ho amata, spero che si veda.

Ripeto che queste note autore sono frutto della fretta (gioco di parole ohoh ù_ù), giuro che poi sistemo!

Per ora vi saluto, grazie per tutto!

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** Funamboliere [Hikoichi Aida] ***


Funamboliere [200 parole ~ Doppia drabble]

 

In realtà capitava, alle volte, quando se ne andava in giro a prendere appunti sui giocatori delle altre squadre, che si chiedesse quale fosse il suo posto nella sua – di squadra.

Hikoichi si sentiva un po’ come un funamboliere: saltava da una corda all’altra, spesso con dei bei giochi di abilità, senza mai mettere piede a terra; sempre sospeso nell’aria a compiere il suo dovere. Tuttavia era dopo, quando i piedi toccavano il terreno, che l’acrobata del cielo si chiedeva quale fosse il suo scopo, lì, in quel Mondo senza funi.

Dopotutto un funamboliere è tale solo se ha il nulla del cielo intorno a sé e la terra a distanza, appena visibile.

Forse, allo stesso modo, lui era il funamboliere del Ryonan: giocatore, giornalista, allenatore – tutto, forse niente - per aiutare la squadra. Sua sorella, spesso, gli recriminava il suo poco impegno nel basket, le sue già scarse abilità non sviluppate pienamente; ma non era così, non davvero.

Lui lavorava, lavorava – sempre, sotto ogni forse e in ogni istante di respiro – ma nelle retrovie, ben nascosto dietro le quinte. O magari lassù in alto, quasi invisibile per chi viveva saldi a terra, come il funamboliere sospeso sulla sua corda.

 

{10.10.2010}

 

N/A

 

Prima importantissima cosa, volevo dirvi che per un po’ non ci sarò su internet – come già si sarà notato: essendomi trasferita in Casa Studenti, internet qui è moolto limitato, quindi fin quando non mi sarò organizzata, pubblicherò molto a rilento. Baskets sarà sempre più veloce, mentre per le long dovrete aspettare un altro po’, temo.

Volevo ringraziarvi tutti immensamente, per il vostro sostegno, le continue recensioni e tutto. Recensirò in modo decente, quando non dovrò correre a causa del traffico limitato xD

Sappiate però che leggo le vostre recensioni ovunque – computer dell’università nelle pause, infiltrandomi tra i computer della Casa studenti senza prenotazione… cose così insomma.

Questa sul rompipa-cioè, sul cosetto del Ryonan è forse troppo svolazzante e eterea per lui, però mi è uscita così e mi è piaciuta pure °_° Non è molto rifinita, lo ammetto, perché è stata scritta nei momenti più folli e senza revisione, quindi mi dispiace già da ora se vi farà schifo XD

Ma spero di no, insomma ù.ù

Grazie ancora, alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** Un motivo per cui vivere [Yohei Mito] ***


 

Il motivo per cui vivere [200 parole ~ doppia drabble]

 

Hanamichi cominciò a parlargli del basket quella fredda sera, sulla strada di casa.

Il fatto che il suo discorso fosse legato alla “ragazza carina” che amava gli sportivi, non era una novità e Yohei la prese per quello che era: una breve infatuazione da nulla.

Col passare del tempo, poi, capì che non era così semplice: il basket gli si stava infiltrando nel corpo e nella testa, assieme alla considerazione che mai – mai, fino ad allora – lo aveva visto provare emozioni così forti.

Lo scontro con Mitsui, le rivalità con Rukawa, i sentimenti per Haruko e l’amicizia con Akagi… tutto era diventato basket, tutto ruotava attorno a quel lucido parquet, dove si allenava anche per tutto il giorno.

Yohei assistette da buon amico ai margini della sua nuova vita, sperando – forse ingenuamente – che fosse l’inizio di qualcosa che, in fondo lo sapeva, Hanamichi meritava da sempre.

Poi si era spaccato la schiena dopo uno dei soliti gesti avventati e le aveva viste, le lacrime, scendere copiose a ricamare una sola parola «Io… voglio giocare…».

Allora aveva capito che l’aveva trovato, finalmente, il motivo per cui vivere davvero, correndo al canestro con quella divisa che sembrava fatta appositamente per lui addosso.

 

{02.11.2010}

 

N/a

 

Come diventare sempre più smielati XD

Abbiate pietà ho bisogno di cose tenere e coccolose, almeno fino al 15 Novembre. Quando supererò i ben quattro esami che mi aspettano, potrò inondarvi di cose – possibilmente incasinate, angst, yaoi eccetera eccetera.

Detto ciò, anche Yohei è passato un po’ maltrattato, ma mi perdonerà perché lui è buono.

Tutta la drabble si basa su una sua frase di non mi ricordo quando, che riguardava proprio il fatto che “tutto ora ruota attorno al basket”. Mi pare dopo la partita con lo Shoyo comunque, non vorrei dire una grossa cretinata.

Detto ciò, vi ringrazio e vi amo per le varie recensioni e per il fatto che solo mi seguiate. Giuro che poi vi faccio un bel regalo (no, non si tratterà della statua di cioccolato di un giocatore a caso di Slam Dunk, che pensate ù.ù E per i maschietti, ma mi pare ci sia solo Arkadio, non si tratta di una statua di Ayako no).

Dopo aver detto le consuete scemenze di rito, torno a insepoltirmi sulla Storia Medievale. Ora pro me.

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** Primo [Toru Hanagata] ***


Primo [200 parole ~ doppia drabble]
 
Hanagata era sempre stato primo in qualsiasi cosa facesse. Il giorno delle audizioni allo Shoyo il suo tiro in sospensione, già perfetto, aveva lasciato tutti a bocca aperta.
L’unico a non fare una piega era stato un ragazzo in fondo alla fila – Kenji Fujima – che si limitava a fare tutto quello che gli chiedevano, senza emergere particolarmente.
«Toru Hanagata, Kenji Fujima».
Persino quando chiamarono entrambi, fece fatica a sentire il suo nome accostato a lui, che non sembrava assolutamente bravo.
Quando gli si avvicinò per congratularsi, lo guardò con aria arrogante, sedendosi in panchina.
Fujima lo imitò «Finalmente ce l’ho fatta a entrare in squadra… sai, per loro sono troppo basso!» Spiegò, ridendo.
Hanagata batté le palpebre: perché gli rivelava tante cose personali?
«Ora possiamo vincere il Campionato, insieme. E poi andare alle Nazionali…» stava continuando velocemente l’altro.
«E’ ancora presto per dirlo!» Sbuffò lui.
Fujima scosse la testa «Certo che no. Io ce la farò di sicuro» ribadì tranquillo, guardando il campo con occhi sognanti.
A distanza di anni, Hanagata era ancora conquistato da quelle poche parole che, lo sapeva, lo avevano reso secondo quasi senza che se ne accorgesse e che, assurdamente, continuavano a renderlo felice di esserlo.

N/A

Mpf, Hanagata non mi piace molto. Se non ricordo male, lui è abbastanza arrogante, quindi ho pensato che avesse quel tipo di talento che ti porta a diventarlo, alle volte. Comunque è palese che, per energia e determinazione, sia secondo a Fujima. Lo so che quest’ultimo esce spesso nelle mie drabble, ma credo che alcuni personaggi si capiscano meglio in relazione ad altri. Ho provato a vedere come sarebbe stato se Hanagata l’avesse pensata così all’inizio; mi sembra plausibile. Non è molto bella come drabble, però dovevo completare. In realtà era mi intenzione inserire drabbles sui personaggi delle Nazionali, ma francamente non sono sicura di riuscirci! Però ora, però, ho altre idee da inserire, sebbene i personaggi-basket dovrebbero essere finiti (Shohoku, Shoyo, Ryonan, Kainan e “esterni” sono finiti, mi pare. Per alcuni motivi non inserisco i giocatori che conosco quasi per niente, tipo quegl’altri del Kainan, o la banda di Hanamichi che richiamano troppo Yohei).
Bon, spero vi piaccia e continuiate a seguirmi. Dovrei riuscire ad aggiornare quanto prima tutto il resto e a mettermi in pari, spero.
Grazie ancora a tutti (_  _)

Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** A torn page of diary ***


 

Epilogue
 
A torn page of a diary
or a soul
of someone…*
 
Si era sempre chiesto cosa sarebbe successo se – quel giorno – la sua vita non avesse deciso di cambiare.
Insomma, non era una cosa da poco: prendere e cambiare, così, senza dargli la possibilità di scegliere.
Perché lui, quel dannato basket, non l’aveva mica scelto; non aveva deciso, di sua spontanea volontà, di buttarsi su un parquet a sudare tutte le sue ore libere, tutte le sue possibilità di vivere spensieratamente gli anni del liceo… senza la paura di deludere, di deludersi, senza il terrore di dover dire addio a un sogno, senza l’obbligo di allenarsi – sempre, costantemente – e magari non riuscire mai.
Cosa si poteva chiedere a una vita che decideva di bruciarti l’anima per una passione che non ti si levava più di dosso?
Tutto per una palla rosso-fiamma, un canestro reticolato e – forse – una manciata di minuti tra le ovazioni di un pubblico entusiasta.
Tuttavia era allora, in quel preciso momento, che sentivi:
tutto, tutto sembrava trovare un senso.
La tua vita incanalata nel sentiero perfetto, ogni tassello messo al posto giusto, ogni più piccola parte del corpo che avvampava di desiderio e il basket che ti scorreva prepotentemente nelle vene, anche quando proprio non lo volevi.
Non puoi farci molto, in fondo, se la tua vita ha già deciso che quella è la sua strada.
Basta… giocare.
 
 
N/A
 
* Una pagina strappata di diario,
o di anima.
Di Qualcuno.
 
Dunque.
Dopo tanto pensarci, ho deciso che finisce così: con una riflessione di tutti e di nessuno, parole pensate e ripensate più volte – sicuramente – da tutti loro che, quel sogno, lo vivono e lo respirano ogni giorno.
L’ho scritta pensando alla mia, di passione, che mi fa sentire esattamente così, come se tutta la mia vita avesse acquistato un senso assoluto e perfetto.
So che non è un granché, che lo stile non è esattamente aulico per un finale. Però penso sia meglio così, perché dopotutto loro sono ragazzi normali, che vivono una passione “normale” per loro diventa di più, di più.
Di chi è questa riflessione?
Beh, tutti… o nessuno. A voi la scelta.
Perché qualunque personaggio di Slam Dunk avrà pensato a tutto questo, avrà fatto i conti con la paura, il terrore, la rabbia, l’odio persino, la voglia di smettere.
E il bello è proprio questo.
Una passione è tale quando ha mille sfaccettature, ti trasmette mille e mille sensazioni, ma è sempre lì: a rompere le scatole, a farti respirare, a bruciarti la pelle e i muscoli e fonderti – alle volte – i neuroni.
Auguro a tutti voi di avere una passione del genere e di viverla, sempre, qualsiasi rischio comporti.
Detto ciò, non posso che ringraziare tutti per avermi seguito, per le vostre parole, per ogni più piccola riflessione/critica/complimento, per la vostra sincerità e le vostre riflessioni.
Ringrazio le tante persone che l’hanno messa tra seguite/preferite/ricordate: Arkadio, Bad Girl, benny92, erol89, free, kenjina, Hanya, lua, lucilla_bella, Milady 07, Millennia Angel,  moiranesedai, sardonica, temarisan, White_ Kitsune.
Grazie, grazie mille per aver appoggiato questa cosetta nata mille secoli fa e ripresa più per caso, che per un vero desiderio di completarla.
Ee giusto perché la pagina è mia e faccio come mi pare (LoL xD), qualcuno lo saprà già, ma provo a ripeterlo: magari mi riesce di iniziarlo, finalmente.
Conclusa questa, non mi resta che tirare le fila ad altre piccole storielle di Slam Dunk (“Monkeys” e “One to One”), per poi dedicarmi completamente e totalmente al “Centro Sportivo Hikerashi”.
Quando arriverò ad iniziarlo, scriverò solo di quello, in Slam Dunk.
Spero vogliate seguirmi nell’ennesima follia!
Per tutti i dettagli sulla trama, vi rimando alla storia stessa sempre nella mia pagina di EFP.
Sarà una lunghissima storia generale su: basket, amore, dramma eccecc. Tipica storia generale, insomma XD
Cioè, non tanto tipica, ma non voglio rovinarvi la sorpresa.
Spero di ritrovarvi là, a presto.
Karyon


Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=293939