Baskets di Karyon (/viewuser.php?uid=44967)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Brawl [Hisashi Mitsui] ***
Capitolo 2: *** Smoke [Akira Sendo] ***
Capitolo 3: *** Slam Dunk [Hanamichi Sakuragi] ***
Capitolo 4: *** Strade [Kaede Rukawa] ***
Capitolo 5: *** Time [Takenori Akagi] ***
Capitolo 6: *** Sospeso [Kiminobu Kogure] ***
Capitolo 7: *** Resume [Ryota Miyagi] ***
Capitolo 8: *** Admission [Nobunaga Kiyota] ***
Capitolo 9: *** 500 Shots [Soichirou Jin] ***
Capitolo 10: *** Genesi di un Campione [Shin'ichi Maki] ***
Capitolo 11: *** Silence Award {Pairs Cycle} Hana/Ruk ***
Capitolo 12: *** Smiles {Pairs Cycle} Sendo/Rukawa ***
Capitolo 13: *** Frayed Dreams {Pairs cycle} Hana/Miyagi ***
Capitolo 14: *** Targets {Pairs Cycle} Rukawa/Ayako ***
Capitolo 15: *** Salvation [Kenji Fujima] ***
Capitolo 16: *** Essere un Capitano [Jun Uozumi] ***
Capitolo 17: *** Basket [Haruko Akagi] ***
Capitolo 18: *** Shohoku [Ayako] ***
Capitolo 19: *** Demoni [Mitsuyoshi Anzai] ***
Capitolo 20: *** Being the Best [Yayoi Aida] ***
Capitolo 21: *** Tredici [Kicchou Fukuda] ***
Capitolo 22: *** Una palla da basket [Tetsuo Tanaka] ***
Capitolo 23: *** Funamboliere [Hikoichi Aida] ***
Capitolo 24: *** Un motivo per cui vivere [Yohei Mito] ***
Capitolo 25: *** Primo [Toru Hanagata] ***
Capitolo 26: *** A torn page of diary ***
Capitolo 1 *** Brawl [Hisashi Mitsui] ***
B
a
s k e t s
« Posso accettare la
sconfitta, ma non posso accettare di rinunciare a
provarci »
M. J.
Michael Jordan
Brawl [Pure Drabble ~ 100
parole]
Tirò la palla che
scivolò fuori
dall’anello con un tonfo sordo sul parquet lucido.
La mano tremò.
«Cazzo…» sibilò Mitsui, le
mani appoggiate sulle ginocchia: lì i graffi erano
più numerosi – più
profondi.
E facevano più male.
Si terse il sudore dalla fronte, scostando i capelli scuri, e
ricominciò:
palleggio, salto, tiro.
Ma al salto, la gamba cedette. Di nuovo.
La palla nuovamente fuori, il respiro affannato.
Dei passi si sommarono a quelli attutiti – lontani
– degli altri e quel ragazzo
basso prese la palla, fissandolo in silenzio: graffi, riflessi dei
suoi,
facevano capolino sulle gambe ossute, mentre correva a canestro.
{05.11.08}
Note
autrice:
Questa
piccola cosetta è dell’epoca della
“Manifestazione Koyushu” – pubblicata
secoli fa.
Ho deciso di editarla e riprovare a postare, completando la raccolta;
lasciando
comunque quasi invariate le due postate fino ad ora.
Spero continuerete a seguirla ♥
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Capitolo 2 *** Smoke [Akira Sendo] ***
Smoke [100
parole]
Akira
Sendo sospirò, guardando il canestro silenzioso di fronte a
sé.
Non aveva la voglia di giocare.
Chiudendo gli occhi, un numero – un nome – gli
venivano alla mente
e
il fumo si spandeva intorno a lui.
Un tonfo, due, tre e vide qualcuno prendere il posto che lui non aveva
voglia
di occupare.
Sorrise, riconoscendo la capigliatura scura.
Lui continuò a giocare,
mentre il
fumo lo avviluppava sempre più.
Poi due scarpe scure entrarono nel suo campo visivo.
«Idiota»
mormorò, laconico, Rukawa. «Il fumo fa male».
Sendo sorrise di nuovo, quando la sigaretta fu sostituita dalla palla.
{05.11.08}
Note autrice:
Questa
è la seconda drabble già pubblicata
due anni fa. Mi sono limitata ad aggiungere qualche parola e a
migliorarne la forma.
Sostanzialmente questa è ricollegata a “La
Manifestazione Koyushu” (Capitoli 06-07) e alla sconfitta
personale di Sendo
contro Akira Miasame – cosa che lo ha destabilizzato un
attimo.
Probabilmente non avendo letto quel pezzo, si
farà fatica ad entrare nella scena, tuttavia credo neanche
tanto: un rapporto
di “amicizia” tra Rukawa e Sendo non mi sembra
azzardato, così il tentativo
di sfogo del Porcospino
stesso.
Le prossime saranno sicuramente “fresche” e
nuove.
Grazie.
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Capitolo 3 *** Slam Dunk [Hanamichi Sakuragi] ***
Slam Dunk [200 parole ~ Doppia drabble]
Le
vibrazioni dell’anello metallico si spanderono
verso l’asta di ferro come cerchi in un lago smosso; la palla
rotolò sul
parquet, immersa in un silenzio ovattato.
Hanamichi inspirava profondamente, bevendo l’aria
fresca della sera e permettendo ai muscoli tersi dal sudore una pausa.
Due e trentatré.
I tiri portati al canestro e miseramente
falliti.
Le voci dei compagni di squadra gli sfilavano
nella mente come se fossero trascorsi solo pochi istanti; sentiva sulla
lingua
il sapore acre della sconfitta.
Ormai la conosceva bene.
La verità era che la Volpe aveva ragione: lui
era solo ridicolo.
Tuttavia la ricordava, la sua voce in quel
momento «Do’aho non fare la vittima».
Improvvisò uno scatto, afferrò la
palla e
saltò – allungando il braccio verso il tabellone:
probabilmente la palla
sarebbe finita fuori, di nuovo, e lui avrebbe imprecato contro tutti
loro.
Eppure nemmeno la rabbia – così forte –
lo
portava a desistere: uno Slam Dunk, uno solo per andare avanti col
sorriso.
Perché dopotutto non si sarebbe arreso.
Il tabellone vibrò come impazzito, mentre scendeva
a piantare i piedi sul parquet lucido; la palla accarezzò la
sottile rete
bianca, prima di rotolare lontana in un angolo.
Hanamichi sorrise: poteva resistere ancora un
altro giorno.
{22.05.10}
Note
autrice: ok, riproviamoci, a continuare la
raccolta. A parte il rinnovato amore per Slam Dunk, mi dispiaceva
lasciarla così
– in sospeso.
Questo è Hanamichi, Hanamichi che, beh, si
rende conto semplicemente di non poter respirare
senza il basket.
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Capitolo 4 *** Strade [Kaede Rukawa] ***
Strade [200
parole ~ doppia drabble]
«Voglio
entrare nel N.B.A.»
Non
sapeva dire quando esattamente quel sogno
gli si era istillato nel cuore, però sapeva che era
lì – assopito ad aspettare.
Un
giorno quell’idea gli era finita addosso e
sotto la pelle, marchiandolo indissolubilmente.
Rukawa
aveva sempre saputo che sarebbe
stato facile, in qualche modo:
avrebbe dovuto lavorare molto, tuttavia la
strada che aveva tracciato era chiara, senza imperfezioni che avrebbero
potuto
portarlo a sprecare tempo prezioso.
E
in modo sistematico – con quell’ossessione
nel cuore e nella mente – aveva eliminato tutte le cose, persone, che avrebbero potuto distrarlo.
Per
un lungo periodo era stato intimamente
convinto che tutti, in fondo, seguissero il suo stesso sistema;
però,
successivamente, aveva dovuto ricredersi.
Più
precisamente, una persona aveva avuto la
capacità di distruggere il suo metodo con pochi, caotici
gesti.
Anche
dopo un anno, non riusciva a capire
quale fosse il sistema cui il Do’aho aveva pensato, per
raggiungere il suo
scopo di diventare il Genio incontrastato
di tutti i geni.
Nonostante
ci mettesse la volontà, non
riusciva a comprenderlo.
Quello
che lo faceva sbuffare erano le sue
riposte illogiche, da psicolabile senza reali motivazioni.
Però
era quella luce bruciante negli occhi, a
fargli intuire che – dopotutto – le strade non
erano tutte uguali.
{28.05.10}
N/A
Questa
non mi piace molto, però è uscita
così. Volevo sottolineare che – tanto per cambiare
– non c’è intento shonen in
queste drabble; penso solo che quei due siano fatti
per “ispirarsi” a vicenda.
Volevo
ringraziare kenjina e lucilla_bella per
averla messa tra i preferiti e moirainesedai
per averla messa tra le seguite (e ho notato che hai aggiunto
moltissime
mie fictions, grazie! *O*
Alla
prossima!
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Capitolo 5 *** Time [Takenori Akagi] ***
Time [100
parole]
Akagi
aveva sempre pensato che il Basket
fosse fatto appositamente per lui.
Quando
i compagni di squadra si lamentavano
della sua incapacità o quando osservava la naturalezza con
cui Hisashi Mitsui –
il loro migliore giocatore – riusciva a smarcarsi, pensava
che fosse solo
questione di tempo: lavorando
duramente, mentre il suo destino faceva il suo corso seguendo un tempo
a lui ignoto,
avrebbe raggiunto il suo scopo.
In
realtà non aveva grandi pretese, non
sognava l’America; sentiva,
semplicemente, che quel canestro e quella palla
erano come l’aria che respirava.
Perché
Takenori Akagi sapeva che sarebbe
diventato un vero giocatore di basket.
{02.05.10}
N/A
Ed
eccoci al nostro amato Capitano.
Io
amo Akagi, penso che sia la persona che
vorrei essere io: era scarso, davvero, eppure ha lavorato e lavorato,
sopportando prese in giro e ragazzi di gran lunga più capaci
di lui, senza
lavorare quanto
ha lavorato lui (dopotutto Mitsui era tutta questione di
capacità naturali, non grande fatica).
Tuttavia
ha stretto i denti ed è diventato un
grande. In realtà erano tutte capacità che
già possedeva, soprattutto Akagi ha
sempre posseduto capacità che andavano al di là
della bravura nel gioco: è
disciplinato, è moderato, è un Capitano; e queste
sono qualità che si
sviluppano col carattere, non con la fortuna personale.
Il
tempo credo sia stato essenziale per lui, come
lo è stato con Hanamichi. La differenza sta nel carattere,
ne sono
profondamente convinta.
Alla
fine avrei voluto usare la parola “campione”
non “giocatore”, ma poi ho pensato che non fosse adatta ad Akagi.
Cioè, io non credo che lui non sia ambizioso,
percò credo che la sua ambizione sia più
positiva, più volta alla squadra –
agli altri – che non quella di Rukawa, ad esempio, o di
Mitsui al primo anno.
Credo che Akagi sia sempre stato più altruista e
più disposto a mettersi dietro
la squadra, proprio perché non è mai stato coccolato
dalle sue capacità naturali… non so come
spiegarmi ><
Quindi
penso che, tutto sommato, per lui
essere un “buon giocatore” sia più
importante che “essere un Campione”; è
una
piccola sfumatura importantissima secondo me.
Beh,
si sarà capito che adoro
Akagi, moltissimo. Sarei curiosa di sapere cosa ne pensate
voi ^^
Alla
prossima!
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Capitolo 6 *** Sospeso [Kiminobu Kogure] ***
Sospeso [200
parole ~ Doppia drabble]
«Non
posso essere il vice-Capitano dello
Shohoku, Akagi!»
«Certo
che puoi: alla mia squadra serve un’anima».
Quando
si era iscritto allo Shohoku – quasi
tre anni prima – aveva capito di non avere la stoffa del
giocatore di basket.
A
quelli che gli chiedevano il motivo per il
quale andasse in palestra nonostante non giocasse, Kogure rispondeva
con una
scrollata di spalle insignificante.
La
verità era che quel posto lo attirava: era
come un polo di energia che scoppiava nella sua vita sospesa.
Una
di quelle mattine si scontrò con quello
che sarebbe diventato il futuro Capitano. Certo, Akagi ancora non lo
sapeva, ma
lui ne era convinto: quella stessa vita
che percepiva in quell’edificio, la vedeva scuotersi nei suoi
occhi; gli chiese
se fosse lì per le audizioni, ma lui si limitò a
scrollare il capo, con un
sorriso amaro.
Nonostante
tutto, da allora seguì gli
allenamenti quasi ogni giorno: guardava la fatica, i sacrifici, le
vittorie e
le sconfitte. Soprattutto vedeva Akagi arrancare senza fermarsi, lo
vedeva sopportare
in silenzio e incoraggiare
Quella
sensazione di sospensione che
avvertiva addosso, sembrava scomparire, assorbita
dai tonfi della palla da basket.
Capì
che non sarebbe mai stato un grande
giocatore.
Però
poteva crearsi una propria
direzione, poteva scegliere di aiutare gli
altri – gli altri come Akagi – a diventare Campioni.
{16.06.10}
N/A
Pff
che cosa orrenda.
Sì,
è un ottimo inizio. XD
Allora,
scrivere su Kogure non è molto facile
– nonostante sia così poco utilizzato da poter
spaziare in lungo e largo. Io
penso che Kogure sia fatto per essere un vice-Capitano: è
paziente, è giusto, è
imparziale e positivo; è l’anima dello Shohoku, in
effetti, perché è l’elemento
di coesione e di unità. Fosse più bravo e con un
pugno di ferro maggiore,
potrebbe tranquillamente essere Capitano (ricordiamo le sue parole
contro
Mitsui,quando questo si metteva a fare l’idiota in palestra).
Inoltre
credo che la tenacia con cui si
allena, pur sapendo di non avere un grande talento, sottolinei la sua
grande
passione per il basket. Il suo sogno non è
“vincere” è portare “la
squadra alla
vittoria”. E’ diverso. Credo che, ora come ora,
nessun giocatore dello Shohoku
mollerebbe i compagni (neanche Rukawa), però con Kogure
è un discorso ancora più
forte; lui ha davvero fondato l’attuale Shohoku e, pur
rimanendo relativamente
dietro le quinte, continua ad essere fondamentale.
La
cosa dell’ essere sospeso
è una mia personale interpretazione.
Ho
ripensato un po’ a tutto il suo
personaggio e al discorso con Mitsui e, io credo, che Kogure abbia
cominciato a
giocare anche perché incoraggiato da gente come Akagi e
Mitsui – ma più Akagi –,
cioè dal suo carattere, dai suoi desideri e dalla sua forza.
Un po’ come
Hanamichi che ha cominciato per una semplice infatuazione per Haruko e
poi ha
scoperto che è la sua vita, insomma.
Come
al solito mi piace pochissimo, ma spero
che voi la vediate meglio. XD
Deeetto ciò,
ringraziamo tuttitutti *O*
Per
prima cosa, le persone che hanno
recensito gli ultimi due capitoli:
rahide.
Grazie
mille per la recensione! Sono contenta
che ti sia piaciuta ed è vero, Strade è
sicuramente una delle più
introspettive, sarà Rukawa che personalmente amo a portarmi
a scrivere queste
cose.
Anch’io
sono fortemente HanaRu, ma shh XD In
questo caso è più il rapporto stabilito da Inoue,
ma puoi benissimissimo prenderlo
come uno spunto shonen (diciamo pure che faccio in modo che si possa
vedere da
entrambi i lati). E crepi il lupastro ><
lua. Vero,
Rukawa è complesso proprio perché
riservato e introspettivo – anche se io credo più
che abbia un vero caratteraccio.
ù.ù Sì il “mio”
Rukawa ha qualcosina di me, lo ammetto, anche se in misura
mooolto minore rispetto ad altri personaggi che invece mi somigliano
molto. Sono
contenta che ti sia piaciuta!
E’ felice anche lui di aver avuto successo, anche se non lo
ammetterà mai. XD
free.
Grazie
per i complimenti! Sì, anch’io sono
profondamente convinta che quei due si rispettino molto. In caso
contrario
Hanamichi non vorrebbe sfidarlo per migliorare e Rukawa mh, credo lo
ignorerebbe di più se lo disprezzasse. Fondamentalmente
credo che Rukawa sia
uno dei motivi per cui Hanamichi gioca, questo anche senza vederci lo
shonen
(che comunque amo XD).
E
sono felicissima che tu abbia recensito
quella di Akagi! Di solito è vero che viene abbastanza
dimenticato – e solo
perché è poco yaoiable.
Invece
credo che Slam Dunk senza di lui non
avrebbe senso, ecco l’ho detto. Nel frattempo che mi si
prende per folle, spero
nella tua prossima recensione ^^
athenachan.
Ohh
ma ciao! Eccoti Kogure, l’ho scritto
proprio perché lo hai nominato. ù.ù
No, dai, diciamo “anche”. Spero ti piaccia
almeno un pochetto!
Comunque
spero vivamente che siano meglio le nuove,
perché le prime dell’epoca
“Manifestazioni” sono quasi terribili. XD
Sono
contenta che ti siano piaciute tutte le
altre e ti farò ricredere sulle drabble, preparati, oh.
Grazie
per la recensione e alla prossima!
Akachi.
Maciao!
*O* Mi piacciono sempre molto le tue
recensioni! Ti è piaciuta quella di Sendo? Uhm, quella
è strana (cioè come il
Sendo che creo io, in realtà. xD) e il fatto che tu non
sappia spiegare perché
mi piace assai: le emozioni non sono sempre definibili, no?
Sono
anche felice che condividi le mie idee
su Akagi, lui è
la squadra.
Ok,
la pianto con le lodi sperticate al
Gorilla.
Grazie
per i complimenti! Alla prossima!
Poi
volevo anche ringraziare le tre persone
che l’hanno inserita tra i
preferiti (maddai *O*): kenjina, lua,
lucilla_bella. Le tre
che la
seguono (e che spero non partano per il Messico dopo questa xD): Akachi, free lua. E moirainesedai
che l’ha inserita tra le
ricordate.
Grazie
♥
E
con questo, le note hanno superato di gran
lunga la storia. Sono fiera di meah. ù_ù
Piccolo
appunto: tra poco potranno iniziare
drabble sempre introspettive, ma non solo legate al basket e non
più “personaggio-centric”.
State sintonizzati.
Alla
prossima!
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Capitolo 7 *** Resume [Ryota Miyagi] ***
Resume [200
parole ~ Doppia drabble]
Miyagi
spostò lo sguardo da quello rabbioso
di Mitsui, per girarsi verso loro. Dopo
quasi un anno rivedeva Ayako: i capelli più lunghi di allora
e… un cipiglio
negli occhi scuri.
Un
calore intenso lo invase e – per qualche
istante – non vide che lei, prima che la realtà
gli ripiombasse addosso mentre
guardava il tizio che l’accompagnava.
Una
frase acida gli si mozzò in gola,
soprattutto quando la risata di Mitsui spezzò il silenzio
«Oh Ayako! Chi è quel
gigante, il tuo ragazzo?»
Le
parole si facevano strada in lui, insieme
alla consapevolezza che tutto era inevitabilmente cambiato. Mitsui era
irriconoscibile: buttando al cesso quello che lo aveva reso vivo, era diventato solo un altro
teppista imbottito di rabbia; Ayako sembrava guardarlo da mille anni di
distanza – oltre quella barricata invisibile che divide gli stupidi dal resto del Mondo.
E
lui?
Qualche
insulto e rovesciò tutta la sua
frustrazione all’aria, fino a sentirsi svuotato.
Dopo
la rissa con quello che rivelò chiamarsi
Hanamichi Sakuragi, non rimase che il suo
sguardo, ancora una volta.
«Ehi,
Ryota… non fare mai più
l’idiota. Vieni in palestra».
Miyagi
alzò lo sguardo solo quando lei se ne
andò. Lo volevano –lo
volevano ancora
– pensò, piangendo.
{19.06.10}
N/A
Non
avrei mai detto che la cosa più triste
sarebbe uscita fuori con Ryo-chan ç_ç
Prima
di tutto, volevo dire che questa doppia
drabble s’ispira agli episodi 21/22 dell’anime
– quelli dell’arrivo di Miyagi,
appunto. Nell’episodio ventuno c’è la
scena iniziale con Miyagi che discute con
Mitsui, Norio Hotta e gli altri, poi arrivano Ayako e Hanamichi con
–
ovviamente – conseguente gelosia di Ryo. La scena si svolge
con più casini,
però io ho immaginato che poi Ayako gli dicesse qualcosa per
farlo tornare,
nonostante fosse comunque già sua intenzione farlo.
Detto
ciò.
Penso
che Miyagi si sia trovato nei casini
sempre un po’ per caso. Francamente non ho rivisto il
ventiduesimo episodio,
quindi non ricordo perché finì a rissa con
Mitsui, però mi pare non fosse per
colpa sua. In generale anche lui ha sofferto il fatto di aver
abbandonato il
basket, sicuramente.
Poi
volevo dire una cosa su Ayako. Io sarei
una grossa fan di loro come coppia, anche se non credo che lei provi
nulla per
Ryo. Però credo anche che tra loro ci sia un rapporto
particolare; o meglio,
Ayako sa cosa prova Ryota, lo vede
–
per esempio rispetto alla scema di Haruko, insomma – e
probabilmente sa che non
può ricambiarli; però Miyagi è davvero
suo amico e penso che gli voglia comunque un gran bene, diverso in
qualche modo.
Voi che ne pensate?
Oh,
“resume” vuol dire ricominciare e l’ho
preso un po’ in generale: non riguarda solo lui, anche se lui
è li protagonista
della drabble, ma un po’ tutto – o se vogliamo
tutto il periodo dell’ anno
precedente; la ripresa di Miyagi e di Mitsui fa un po’ da
“giro di boa” per
tutta la cosa dei teppisti e dei casini
vari che riguardavano Hotta, Tetsuo, Ryo e gli altri. Certo, questi
continuano
da teppisti, ma in effetti dopo che Mitsui molla - episodi dal 23 al 27
– anche
tutti gli altri è un po’ come se si calmassero e
cambiassero.
Beh,
questo è tutto.
Volevo
ovviamente rispondere alla recensioni:
Free Una shonen
su Akagi? Donna, io devo leggerla! XD Concordo su tutto
quello che dici su Kogure, anche sulla sua ambivalenza. Penso che da
una parte
Inoue avesse bisogno di un personaggio stabile, che non fosse troppo in
mezzo
ai casini, ma anche che non fosse autoritario come Akagi. In alcuni
casi, credo
che le parole di Kogure abbiano un effetto ancora migliore di quello
del
Capitano, proprio per la sua innata tranquillità e fiducia,
soprattutto: lui ha
avuto sempre fiducia su tutti loro, su Miyagi appena era uscito
dall’ospedale e
su Mitsui subito, anche dopo che avevano fatto tutto quel casino.
Sono
onorata del fatto che mi porteresti in
Messico *O* Sì, ok il pc, però spiritualmente ci
sarei anch’io! ù.ù
Grazie per la recensione e alla prossima!
Akachi
Sì,
povero Kogure (ohoh ti ho stupito!).
Qualche volta dovrò scrivere altri su di lui e inserirlo di
più nei casini
della squadra, mmh. Non so se questo sarebbe male o bene per lui, ma
propendo
più per la prima XD Graaazie per la recensione e al prossimo
capitolo!
moirainesedai
Anche
da me è mancata la corrente
ultimamente °.° In realtà
c’è stato un attacco in massa di fulmini brr. E
non
preoccuparti, recensisci quando vuoi! Dopotutto dev’essere un
piacere ^^
Hai
ragione, lui da stabilità così come le
altre riserve – anche se in misura minore. Diciamo che fanno
da contraltare
alle teste calde (e lo sono tutti, Rukawa
e Akagi compresi, anche se al loro modo).
E’
vero, lanxhe dalla panchina fa il suo bel
lavoro ed è anche un ottimo osservatore! Un capitolo se lo
meritava, insomma,
Kimi ♥
Thanks
per la recensione, alla prossima!
Poi
ringrazio sempre: kenjina, lua e
lucilla_bella. Oltre a – ancora, Akachi,
Free e moirainesedai che hanno
recensito. ♥
V’amo.
Al
prossimo con… uhm, non so. M’inventerò
qualcosa. ù.ù
|
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Capitolo 8 *** Admission [Nobunaga Kiyota] ***
Admission [200
parole ~ doppia drabble]
Kiyota
fissò il portone dal quale facevano
eco rimbalzi cadenzati e voci confuse.
‘Audizioni’,
recitava il cartello affisso
sulla parete.
Iscriversi
al Kainan era un sogno che gli
scorreva nelle vene da tempo, giocare a basket era l’unica
opzione che aveva
contemplato per tutta la vita.
Tuttavia
conosceva fin troppo bene i suoi
limiti. Era stanco di avvolgersi nella sicurezza che ostentava al
Mondo, la sua
inadeguatezza era un’ombra che lo inseguiva costantemente.
«Che
idiota…» mugugnò. Era inchiodato
lì –
sull’entrata di un sogno – da troppo tempo.
Il
Kainan era una puntata troppo alta.
Le
prove erano andate uno schifo, con lo
sguardo basso e il respiro mozzato era riuscito a vedere solo le
espressioni
annoiate dei titolari.
«Sei
qui per le audizioni?» Gli fece un
ragazzo, sorridendo. Kiyota pensò solamente che sembrava lui
– il Capitano.
«No,
faccio schifo» borbottò, ma non riuscì
a
terminare: il ragazzo lo tirò dentro e lui si
ritrovò a occhi spalancati:
l’enorme palestra risuonava di voci energiche, il lucido
parquet echeggiava di
palleggi e azioni veloci. Lì era dove voleva stare.
Il
silenzio tra loro sembrò cadenzato dai
battiti del suo cuore.
«Mi
hanno parlato di te sai…»
Kiyota
lo guardò.
«Ti
voglio al Kainan»
{22.06.10}
N/A
Mmh,
è destino che non debbano venirmi
benissimo. Però la mia politica è seguire sempre
l’ispirazione, quindi per ora vi
tenete queste xD
Come
ha suggerito Akachi sì, parliamo un po’
del Kainan. Non è un’idea originale senza dubbio,
però mi erano venute le prime
due frasi di Kiyota, quindi perché no? Tanto ho intenzione
di scriverne molte,
cose strane mi verranno – abbiate fede.
ù.ù
Detto
ciò, non ho idea di come siano andate
le sue audizioni, ma – essendo l’unica matricola
accettata in quell’anno –
doveva sicuramente aver colpito molto. Ho immaginato che Maki non ci
fosse, ma
ce gli altri lo avessero notato (un nome a caso: Jin) e gliene avesse
parlato;
inoltre ho immaginato che gliene parlasse non come un grande campione
da chissà
che stupefacenti qualità, ma sicuramente con un talento
fertile, un grande
estro e possibilità di grandi miglioramenti (dopotutto
è Kiyota che salva il
chul al Kainan in più occasioni ù.ù)
Detto
ciò.
Ringrazio
ovviamente i soliti che l’hanno
inserita tra preferiti/ricordati e seguiti.
Poi
volevo rispondere alle recensioni:
Free.
Grazie
mille! Sono felice che Miyagi sia ben
chiaro in questa fiction. Io ho sempre pensato che lui fosse dolce. Insomma, credo che il suo
sentimento
per Ayako, il suo comportamento quando c’è lei, fa
capire tutto – al di là
delle risse o dell’aspetto da Teppista.
Alla
prossima!
moirainesedai.
Oddio
spero che la drabble non si
scritta male O_O Cioè, è un po’
contorta in effetti, ma spero che sia chiara a
livello grammaticale et similia. Sì, non ho dimenticato
Hanamichi, né tanto
meno che non avrebbe neanche fatto parlare Ryo-chan. Non potendo
superare le
duecento parole, ho dovuto condensare. XD
La
frase: “Dopo la rissa con quello che
rivelò chiamarsi Hanamichi Sakuragi, non rimase che il suo sguardo, ancora una volta.”
E’ come se indicasse tutta la rissa
– lunga o meno, incasinata o meno – e solo dopo
Ayako potrebbe aver detto qualcosa. Ovviamente non ho specificato, ma
potrebbe
averglielo detto, magari, dopo che erano tutti e due stanchi di menarsi
o
mentre Hanamichi era stato messo “a cuccia” e cose
così. Non ricordo quell’episodio,
diciamo che è una licenza poetica. XD
Al
prossimo capitolo!
Akachi.
Sì,
quella mi è venuta particolarmente veloce.
XD Stupisco me stessa! Mmh, forse la prima parte ti ha colpito meno,
perché è
più “solita”? Cioè,
è un po’ la solita cosa della rissa e blabla, meno
introspettiva – forse – e meno incisiva. Mmah.
Anch’io
credo che Miyagi lo sappia! Cioè,
credo che a lui piaccia Ayako soprattutto per una componente
caratteriale
fondamentale, perché è davvero sua amica, per
è la colonna di tutti loro, in
qualche modo. Penso che ne sia innamorato anche dal fatto che non si
è
dichiarato: dopotutto lui e Han si sono dichiarati miliardi di volte,
perché
con Haruko e Ayako no? Secondo me non vogliono perderle e –
sapendo che per
loro sono amici – dichiararsi significa metterle in
imbarazzo, creare casini e
non lo fanno (oltre la componente “timidezza” di
entrambi).
Kogure
lo lascio in pace per un po’,
poveretto, ma anche lui dovrà corrompersi prima o poi, se no
che Skohoku è? ù.ù
Uh,
ed eccoti il Kainan! XD
Alla
prossima ♥
Grazie
ancora a tutti, seguite fin troppo
queste cosette. V’amo!
|
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Capitolo 9 *** 500 Shots [Soichirou Jin] ***
500 Shots [200 parole ~ Doppia Drabble]
Guardò verso l’alto, all’imbrunire del
cielo
turchino; la palla rotolò fino a fermarsi con un
‘toc’ contro la recinzione
sottile del campetto di Ayase.
Jin
appoggiò le mani alle ginocchia,
grondando sudore.
Duecento.
Solo
duecento tiri: centonovantanove
canestri, un errore.
Ancora
una volta era riuscito a mollare la
presa qualche secondo prima della sua piccola vittoria personale,
ancora una
volta non aveva avuto abbastanza determinazione.
Lui
era sempre stato convinto che chi non
avesse talento – quel dono naturale che ti scorreva nelle
vene quasi senza che
tu lo sapessi – non dovesse perseguire la strada sbagliata.
Credeva
che il duro lavoro potesse
ricompensare, ma non sempre, non chiunque, non lui – che era
così debole.
Poi
suo padre lo aveva costretto a guardarsi
dentro e lì c’era il basket.
La
prospettiva di giocare, di carezzare la
palla, di centrare il canestro, era più forte di qualsiasi
convinzione.
Cinquecento
tiri per vincere ogni paura.
Cinquecento tiri per capire che la passione
non aveva niente a che vedere con l’essere campioni: era un
qualcosa
d’indefinito, un’energia indescrivibile che ti
calamitava verso un canestro
ogni volta che prendevi un respiro dalla vita.
Jin
sospirò, prendendo la palla e guardando
il canestro: solo altri trecento tiri.
{04.07.10}
N/A
Eeeee
dopo un ritardo di circa, uhm, dieci
giorni? Eccomi qui! Mi farò perdonare dicendovi che sono a
sciogliermi sul
divano con 37° all’ombra solo per voiH♪ (E tipo due
esami all’orizzonte, ma
dettagli).
Questa
di Jin, inaspettatamente, mi piace. Cosa
rara effettivamente.
Io
non ricordo assolutamente se e dove si
parla dei 500/600 tiri che faceva – e il motivo per cui li
faceva – quindi prendetela
sempre per licenza poetica.
Ah:
secondo Gugle maps, Ayase
è una cittadina di Kanagawa e boh, la mappa non
segna campi da basket, quindi l’ho scelta a caso. XD
Volevo
recensire le ultime, povere anime:
Akachi:
Sono
contenta che ti piaccia! Io e la
Scimmietta del Kainan abbiamo un profondo rapporto d’ammore
ù.ù Purtroppo un
difettuccio-uccio di Inoue è quello di non lasciare grandi
spazi alle squadre
collaterali – e all’introspezione generale, ma
già lo sappiamo. E già, ottima
osservazione! Come si vede anche con Jin qui, quelli del Kainan sono i
meno
talentuosi, tuttavia i più forti proprio per i grandi
allenamenti (a parte
Maki, ma lui è caso a parte ies). Grazie ancora!
Free:
Guarda
caso hai detto proprio quello che ho
risposto ad Aki su, sì mi avrebbe fatto piacere vedere
più spazio per “gli
altri”. Sono felicissima che lo stile delle drabble vada
bene, effettivamente a
volte ho avuto il dubbio che fossero troppo…
“sguarnite”? XD Ti confesso una
cosa: anch’io viro spesso e felicemente al barocco, ma vario
moltissimo da
fandom a fandom: Slam per me è troppo casa,
mi viene troppo genuino e naturale per sfociare nel barocco.
Sì, mi spiego
malissimo. XD
Grazie
tante ancora!
Sweetilsness:
Ti
odio! Non puoi cambiare nick
quando imparo appena a scriverli bene ><
E
comunque.
Uhh,
sì il Nobu della Manifestazione – con paturnie
e seghe mentali varie -, poveretto. Però dai, anche i
primati hanno un cervello
(anzi, soprattutto essendo i nostri antenati °° Se
vabbè).
Sai
che forse ti ho già risposto per mail? E
ti avevo anche detto che ho letto prima l’altra recensione,
guarda caso. XD Ti
farà piacere un ulteriore saluto *agita manina*
E
sono d’accordo sulla scelta della drabble di
Akagi! Quella piace tanto anche a me *è*
Grazie
mille per le recensioni, soprattutto
voi che recensite ogni capitolo (e voi altri potete comunque farlo, ho
già
mangiato quindi non dovrei assalirvi ù.ù)
E
ovviamente, come sempre, ringrazio qui l’ha
seguita/ricordata/preferita ( e forse forse siete anche aumentati mmh):
kenjina,
lucilla_bella, lua, erol89, moirainesedai, Akachi, Arkadio, Free,
Millennia
Angel. Grazie, grazie.
Al
prossimo capitolo!
|
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Capitolo 10 *** Genesi di un Campione [Shin'ichi Maki] ***
Genesi di un Campione [200 parole ~
Doppia drabble]
La
pioggia viola-oro scrosciò sul campo decretando
la fine del campionato prefetturale di quell’anno.
Per la seconda volta di
seguito, Maki poté guardare il tabellone con la sensazione
che il suo sogno si
fosse avvicinato di qualche passo.
«Ottima
partita! Continua così e l’anno
prossimo diventi Capitano!» Gli urlò dietro Nako,
il loro Centro.
Maki
sorrise, senza riuscire a nascondere del
tutto quell’orgoglio che gli si rovesciava addosso a ondate
«Non sarebbe male!»
Dopotutto,
diventare il Capitano del grande
Kainan era pressoché l’unico motivo per il quale
si era iscritto in quella
scuola.
Il giocatore più forte del Giappone, nella squadra
più vittoriosa di
sempre.
Quella
nuova vittoria contro lo Shoyo era
solo un altro, piccolo sforzo verso l’obiettivo.
Si
girò verso il campo e il tempo tra lui e
il numero sette della squadra verde sembrò dilatarsi: Kenji
Fujima aveva uno
sguardo fin troppo chiaro, fin troppo conosciuto.
Come
mirarsi in uno specchio di forma
diversa, Maki ci vedeva la voglia di combattere
– e vincere, sopra ogni
cosa; ci
vedeva anche la sfida e una promessa.
E
l’orgoglio – sempre quello – annidato
sotto
strati di duro lavoro, sorrisi e lacrime.
«Alla
prossima andrà meglio»
«Puoi
scommetterci» replicò laconico Fujima,
andandosene.
{08.07.10}
N/A
Ave.
Chiedo perdono per l’assenza, ma ora che
ho meno esami posso scrivere un po’ di più
– e infestarvi con i miei scritti, aggiungerei.
Dunque.
Maki.
E
qui potrei fermarmi, maa andiamo avanti:
Maki è un personaggio che mi piace, però
– come Fujima – è uno di quelli che mi
da sensazioni un po’ ambigue; è un gran Campione, forse il miglior giocatore
di Kanagawa (forse,
perché a mio modesto parere Sendo è
più bravo – in quanto a capacità di
coprire
ruoli e a genio creativo), tuttavia
credo sia anche un po’ arrogante. Insomma, come Fujima che lo
è, ma non del
tutto o comunque non lo fa vedere per niente. Sia chiaro, per me se lo
meritano
– Fujima poi è uno dei miei preferiti –,
però comunque è un tratto peculiare
che mi sembrava bello riprendere. Dopotutto ognuno di loro raggiunge i
propri
risultati con la natura che si ritrova: Hanamichi facendosi largo a
testate,
giusto per fare un esempio, il Gori a pugni e Rukawa a grugniti.
La
drabble nello specifico si rifarebbe al
campionato di prefettura del secondo anno, quando quindi nello Shohoku
c’erano
solo Akagi e Kogure, quando il Kainan ha raggiunto per la
diciannovesima volta
le Nazionali, sconfiggendo Shoyo e Fujima. Quindi ho considerato un
po’ la rivalità
tra i due che comunque sembra essere nata molto prima del manga che
conosciamo.
Detto
ciò, non stando io al massimo oggi,
credo si veda che la drabble è un po’ scazzata.
Chiedo perdono xD
Bon,
ringraziamenti:
Sweetilsness:
Sì,
con la tua spiegazione
ricordo meglio il nick. Buon per te ù.ù
Vero
che ispira simpatia? Purtroppo è ancora
più ignorato degli altri – cacchio lui sarebbe uno
dei Best e il miglior
realizzatore delle Nazionali, porca miseriaccia! –
però nella nostra infinita
bontà perdoniamo Inoue e lo sfruttiamo noi. Sì,
nella Manifestazione era usato
principalmente per sedare Rukawa XD Lo userò ancora in quel
modo, ormai è
spacciato poveretto. Effettivamente ricordo che ai primi tempi mi
lamentavo del
fatto che Jin, scarso in tutto, fosse in mezzo solo perché
bravo nelle triple,
ma in effetti ha dovuto lavorare tantissimo e distruggersi, quindi ora
ha la
mia ammirazione.
E
non bestemmiare! Rukawa seme. Tze.
Cioè
con Jin sì, ddai (se mai riuscissi a
mettere Rukawa con Jin, specifichiamo!)
Gori
Powah yeeh *coff*
Lua: La mia
frase preferita (occhei, non dovrei
dirmelo da sola XD)! In realtà poi ho scoperto che gli
allenamenti sfiancanti
erano dell’allenatore, ma il succo è quello. E sì, hai
ragione, è stupendo avere persone
così; anche perché non in tutti compare
automaticamente, a volte è questione di
guardarsi dentro.
Free:
Uh
grazie! Con queste cosette l’intento era
proprio quello: insomma, si è capito che non sono drabble
particolarmente lavorate
e sono nate essenzialmente per aggiungere un pezzetto in più
in quella che è la
loro esistenza, cercando di mantenere la loro natura di fondo. Sono
contenta di
riuscirci.
Forse
Jin non ti piace perché è relativamente
“banale”; cioè non ha grandi attitudini
e come personaggio secondario non ha i
caratteri forti di Kiyota, Maki, Sendo o Fujima. Per me era
così, prima di riscoprirlo
da sola XD
Detto
ciò, grazie ancora!
Athenachan:
Ritrovata
al via? =P Sono contenta di
rivederti/leggerti cioè! Povero Jin
ç.ç Ho tanta gente a cui far cambiare idea,
insomma! Preparatevi (e devo inventarmi qualcosa). E sono strafelice
che ti sia
piaciuta quella di Miyagi, l’ho amata ♥
Grazie
ancora a tutte per le recensioni e per il fatto che mi seguiate
– e ringrazio
anche, come al solito, chi l’ha aggiunta un po’
ovunque.
Uh,
e
siamo ad una specie di “versario” – dieci
drabble! Buon drabblersario! XD
Per
il
prossimo mi inventerò qualche cosa figga. Spero.
Beh,
al prossimo!
|
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Capitolo 11 *** Silence Award {Pairs Cycle} Hana/Ruk ***
“Silence Award”
{Pairs Cycle} Hana/Rukawa
Quel giorno gli allenamenti
erano stati davvero tranquilli. Akagi doveva
ammettere che non era accaduto nulla dei soliti casini: niente risse,
né
perdite di tempo;
la Scimmia si era impegnata tanto, da aver compiuto tutti i
fondamentali senza fiatare.
Ovviamente quello voleva dire
che qualcosa bolliva in pentola.
«Ehi, oggi Hana
è stato bravissimo!» Gli fece Kogure.
«Già.
Speriamo duri» grugnì lui per risposta.
Negli spogliatoi Mitsui si
girò a lanciare un’occhiata perplessa al rosso
«Ehi,
Hana! Stai bene?»
«Eh?
Perché?»
«Di solito Ayakuccia
deve passare il tempo a pestarti per il casino!»
Esclamò Miyagi.
Il rosso scrollò le
spalle «Non capisco di cosa parlate. Beh, io vado!»
Esclamò uscendo e lasciandoli a chiedersi se fosse impazzito
all’improvviso.
All’esterno,
Hanamichi ci trovò la Volpe già pronta, a
smanettare con il lucchetto
della bicicletta. Gli si avvicinò con un ghigno, poi
tossì per annunciare la
sua presenza «Allora, sono stato bravo?»
Rukawa roteò gli
occhi drizzandosi, aspettò qualche secondo, poi fu
costretto ad assentire.
Hanamichi sorrise
«Quindi mi spetta il premio-silenzio…
casa mia o tua?»
La risposta fu un grugnito.
E guarda tu cosa doveva fare
per avere un po’ di silenzio in palestra,
pensò Rukawa mentre si avviavano verso casa.
{14.07.10}
N/A
E no, scherzavo, niente di
particolare. Cioè sì, trattandosi di una coppia
e non di basket – ma non è di super grande
creatività insomma. Mi farò
perdonare *sparge cuori*
Dunque, per prima e
importantissima cosa, volevo sottolineare che la cosa
dei “cycles” l’avevo vista in una
raccolta di OnePiece di un’autrice
braverrima, ma al momento non trovo la storia in questione. Quando la
troverò,
aggiungerò credits e chiederò consenso,
perché l’intuizione è stata sua e mi
pare giusto sottolinearlo.
Detto ciò.
Ci saranno altri vari cycles
in mezzo e con altre coppie – per ora ne ho
già scritte tre – e alcune saranno persino crack!
(Sì, più del solito). Che altro
dire… questa è una cosetta scema su Scimmia e
Volpe; imitando Rukawa
*grugnisce*: i metodi per tenere buono il Do’aho diventano
sempre più difficili.
Beh, qualcuno si deve pur
immolare alla causa. ù_ù
Spero vi piaccia questo
piccolo break dal basket, fatemi sapere! E ditemi
pure che coppia – anche folli – vi piacerebbe
leggere non siate timidi ù.ù
Volevo ovviamente ringraziare
chi l’ha inserita tra
preferiti/ricordati/seguiti: kenjina,
lua, lucilla_bella, Mylady 07, erol89, moirainedasai, Akachi, Arkadio,
free,
Millennia Angel.
Grazie
mille.
E per le recensioni:
Che Maki avesse
così tanti fans, da meritarsi tre recensioni non
l’avrei
mai detto. No ok, forse sì, povera Ciabatta. xD
Athenachan:
Ahah,
come si sta nell’antro oscuro? Più freschi, si
spera! Maki è un bel
personaggio, io direi figo ma vabbeh, e con Fujima si sta a meraviglia
– come rivale.
Si nota che non ti sta proprio
simpatico il Capitano dello Shoyo eh xD
Maki dolce. Uhm. Devo
scriverci qualcosa in proposito.
Grazie per la sconclusionata
recensione! Al prossimo!
Free:
Ecco, a
proposito di figoni. Sì, lui ha
fascino decisamente. Forse è il più fascinoso dei
personaggi secondari, a parte
Fujima che io ammo proprio. Sempre felicissima che siano tutti IC,
soprattutto
con loro che sono così poco “sfruttati”.
Grazie mille!
Sweetilsness:
Ha
senso risponderti quando so che non leggerai? Mmh. In attesa di
conferme, ti rispondo XD
Sì, devi mantenere
un contegno se no che Volpe saresti? Fatta la ramanzina,
ti ringrazio ♥ e sono sempre più sorpresa che le
nostre visioni coincidano così
tanto! Beh, non per niente io sono il Vero
Genio, Akira Sendo. ù_ù
Eeee al prossimo!
|
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Capitolo 12 *** Smiles {Pairs Cycle} Sendo/Rukawa ***
Smiles
{Pairs Cycle}
Sendo/Rukawa
A
mesi dalla fatidica partita, Rukawa stava ancora a chiedersi come
avesse
fatto a perdere contro quello là.
Lo
vedeva anche lui che Sendo era un genio, in caso contrario non si
sarebbe manco dato la pena di guardarlo, tuttavia
quell’espressione allegra sul
volto gli dava i nervi.
E
non era una pura facciata: Sendo era davvero sempre, irreparabilmente
contento;
sembrava che niente lo smuovesse dal fermo proposito che tutto il Mondo
fosse
bello e colorato.
Odioso.
E
non perché lui era perennemente depresso – come
insistevano a dire – ma
perché non riusciva a capacitarsi di tanta luminosità.
Il
filo dei suoi pensieri fu interrotto dall’arrivo di Mr.
Sorriso dal suo
bagno, quasi totalmente nudo fatta eccezione per un asciugamano
arrotolato sui
fianchi «Che fai?» Gli fece.
«Hn,
penso» grugnì lui.
Sendo
sorrise «E a cosa?» provò a chiedergli,
buttandosi amenamente al suo
fianco.
«Ti
odio» sibilò lui, ma non doveva essere credibile
visto che quello si
avvicinò a baciarlo «Mmh,
anch’io» replicò, sorridendogli di nuovo.
Rukawa
proruppe in un piccolo sbuffo esasperato «Non sei credibile.
Per
niente».
Akira
sorrise in modo lascivo e lo baciò di nuovo
«Neanche tu».
Forse
lo odiava perché, alla fin fine, faceva sorridere
anche lui.
{20.07.10}
N/a
Holà hombres.
Allors,
eccomi qua con un’altra cosetta pseudo-romantica-shonen,
felici?
Prima
di tutto devo sottolineare che è dedicata a sweetilsness,
e no – non perché è irrimediabilmente
persa per
questi due. ù_ù Tutta per te, caVa, anche se non
è un granché insomma.
Mi
sono persino spinta al fatto di farli baciare, sono quasi emozionata. XD
Spero
vi piaccia.
Detto
ciò, ringrazio i soliti irriducibili recensori (ripeto, se
volete potete
chiedermi qualche coppia che v’interessa):
Free: Yeah,
sono felice che ti piaccia! Fare
cose sui pairing in SD è un suicidio, visto l’alta
yaosità, ma sono felice che
l’esperimento sia riuscito. Spero ti piaccia anche questa,
alla prossima!
lua:
Ahahah, anch’io adoro quei due, non ce
niente da fare. Hana per dimostrarsi un attimo calmo deve avere un’ottimissima ragione, se no
guai al
Mondo ù_ù
Felicissima
che ti sia piaciuta! Al prossimo!
Akachi: Ahah,
grazie! Sì, queste sono fatte
appositamente per “staccare” il blocco principale e
saranno su vari argomenti. Le
vacanze fanno male, soprattutto perché i neuroni rischiano
di lessarsi o
affogare in acqua salata, ma sei perdonata ù_ù
I
crack pairing che mi sono venuti in mente mi fanno paura, sono troppo crack XD
Spero
di sopravvivere.
Grazie
ancora e alla prossima!
Pooi,
ovviamente, volevo ringraziare tutti quelli che l’hanno
inserita da
qualche parte: potete recensire anche voi, giuro che non sguinzaglio la
Scimmia
Rossa e le sue testate alla Tensai. ù.ù
Ah,
poi volevo sottolineare una cosa: ho pubblicato un’altra
drabble che è
perfettamente riconducibile a questa raccolta (sempre un pairing per
spezzare,
con un’altra coppia), però per vari motivi tecnici
non ho potuto inserirla nella
raccolta, anche se ne fa parte. Vi lascio il link se vi interessa non
lasciarla
sola, poveretta: Bentou
per due {Pairs Cycle} Mitsui/Rukawa.
Detto
ciò, bye ♥
|
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Capitolo 13 *** Frayed Dreams {Pairs cycle} Hana/Miyagi ***
Frayed
Dreams
{Pairs
cycle} Hana/Miyagi
»L’alba ha una
sua misteriosa grandezza
che si compone
di un residuo di sogno
e un principio
di pensiero.
Victor Hugo.
Fu
davvero strano per Hanamichi
svegliarsi così presto, mentre una striscia rosa ancora si
allargava all’orizzonte.
Quel
ritiro sulle coste Sagami-wan*
era stata un’idea geniale, tuttavia metterli tutti insieme
era stata una follia:
il Teppista rompeva sempre, la Volpe era più mummificata del
solito, mentre per
quello che riguardava il Tappetto… Hanamichi si
girò verso la spiaggia, dove
intravide una figura solitaria; si avvicinò lentamente e lo
fissò per un po’:
da quando Ryo aveva cominciato a capire davvero
cosa provava per Ayako era andato in crisi. Era stato colto dalla
sensazione
che tutto, così – improvvisamente –
stesse cambiando, che i suoi sentimenti
stessero mutando e non sapesse esattamente cosa diavolo farci.
Il
rosso scrollò il capo e si buttò
al suo fianco, in silenzio: aveva assistito ai lunghi discorsi di
Mitsui sul
suo presunto masochismo, ma lui sapeva che non gli servivano.
Dopotutto,
in quel momento, era
un po’ come se si fosse svegliato da un lungo sogno.
Miyagi
sospirò «Sai, le ho
parlato alla fine… seriamente…»
borbottò, senza staccare gli occhi dal mare.
Quindi
alla fine lo aveva fatto,
pensò Hanamichi con amarezza, prima di passargli un braccio
sulle spalle «Va
tutto bene…» sussurrò, «Ci
sono io con te».
{22.07.10}
N/a
Nh,
bene. Questa è una… roba.
No,
d’accordo la pianto, però
questa ha avuto una storia tortuosa: è iniziata come una
cosa comica, è
diventata riflessiva e alla fine tende all’angst :D Beh, amen
è uscita così.
Poiché
io mantengo le mie promesse
folli, Free domanda e io eseguo
ù.ù
Non so da dove ti sia uscito questo pairing – Cioè
sì, lo so, ma mi perplime –
comunque eccotelo, spero ti piaccia almeno un pochetto. XD Per la
“h” di Sendo
non so °.° Cioè io l’ho sempre
scritto in tutti e due i modi e mi sembravano
entrambi giusti… e sono contenta di averti fatto piacere un
po’ la coppia, la
missione dei “Pairs cycle” è farvi amare
tutte
le coppie! *posa eroica*
Dunque,
forse l’OOC di Rukawa sta
nel fatto che sorride? Il dialogo mi sembra plausibile e alla fine
anche lui
sorriderà, prima o poi insomma; e in qualche oscuro e
piccolo recesso del suo
granitico cuoricino proverà pur qualcosa. :D Fammi sapere se
questa ti
piaciucchia. Grazie per la recensione!
Ho
immaginato che Ryo-chan
decidesse finalmente di far sapere ad Ayako – nel caso non se
ne fosse accorta –
del suo amore e già sappiamo come andrebbe a finire,
poveretto.
Comunque
sono sempre duecento
parole, come le altre, senza contare la frase di Hugo (♥),
perché non sono
riuscita a limarla di più questa volta. Che dire, ah,
Sagami-wan (cioè Sagami Gulf
o Sagami Sea o Sagami Bay) è nella prefettura di Honshū,
vicino Kanagawa, e c’è
il mare.
Eee
per rispondere alla Volpe,
cioè no che ti rispondo a fare:
so che sono geniale, figo e maledettamente bravo. Tornando alla mia
solita
personalità - quella non porcospinesca, per intenderci
– prego, mi ha fatto
piacere e arriverà qualcos’altro, quando
avrò il fegato di scriverci su. ù.ù
E
mi adori perché il mio tasso di
pucciosità è incredibilmente alto!
Terminato
con le follie,
ringrazio i soliti irriducibili che hanno
seguito/preferito/ricordato/blabla e
chi recensisce ogni capitolo.
Aprendo
una piccola parentesi
seria, ammetto che ero (lo sono ancora un po’ in
verità) poco fiduciosa per
questa storia del programma recensioni. Capisco che si ha bisogno di un
incentivo, anche se io sono del presupposto che chi legge qualcosa che
gli
piace, recensisce e basta. Al di là di tutto, non mi
interessa: se può essere
un metodo per far conoscere scrittrici e fanwriter talentuose, ben
venga, se
incentiva la circolazione di conoscenze, ben venga, se non serve ed
è ignorato
anche… non mi interessa neanche per chi mette storie nei
vari schemi creati da
EFP e non recensisce. Io voglio solo che le storie – in
questo caso le mie,
ovviously – tocchino qualcuno, arrivino a qualcuno, possano
fare compagnia,
possano divertire, possano far stare bene o possano commuovere.
E
se lo fanno, almeno un po’,
esauriscono il loro compito e la cosa mi fa felice.
Perché
scrivere – checché la
grandezza dei contenitori di fanfictions e la grandiosa
quantità di fanwriter
facciano perdere spesso di vista le cose – è
ancora un sogno, il mio, e la commercializzazione
di questo Mondo non cambierà la mia natura, che è
essenzialmente quella di scrivere,
come fosse l’aria che respiro.
Chiusa
la parentesi sfogo,
discorso che volevo fare da secoli anche se forse un Fandom
così ancora “e per
fortuna” genuino come Slam Dunk non è il luogo
più adatto, vi saluto ♥
Al
prossimo capitolo, che
probabilmente ritornerà in tema basket.
V’amo.
|
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Capitolo 14 *** Targets {Pairs Cycle} Rukawa/Ayako ***
Targets
{Pairs
Cycle} Rukawa/Ayako
Quando
Rukawa arrivò alla Tomigaoka,
tutti pensarono che la squadra potesse finalmente raggiungere nuovi
traguardi:
lui aveva un talento naturale che gli s’irradiava attorno
come un’aura.
Ayako
pensava solo fosse troppo.
Come
allenatrice spesso andava in
palestra, ritrovandoselo inevitabilmente a sfinirsi, avvolto in un
silenzio
irreale. Aveva notato come mezza scuola sembrava pendere dalle sue
azioni,
tuttavia non si era mai soffermata a guardare la sua tecnica
impressionante; non
era quello che la incuriosiva del basket dopotutto.
E
una sera capì di non essere l’unica
a vederla così.
«Certo
che hai proprio tante
fans!» fece la loro Guardia a fine allenamento.
«Non
m’interessa» replicò Rukawa,
laconico come al solito.
Ayako
sorrise «A te interessa solo
quel sogno. Vero, Kaede?»
Rukawa
la fissò, con espressione
vagamente interessata «Sì».
Ayako
scrollò il capo «Allora ce
la farai, sei troppo cocciuto».
Lui
fece un piccolo sbuffo che
valeva come una specie di sorriso «Hn».
La
ragazza gli scrollò i capelli,
in punta di piedi «E non fare sempre il musone!»
E
per una volta si poteva dire che
Rukawa non fosse esattamente infastidito da una presenza femminile,
anche se le
lanciò un’occhiataccia
«D’accordo, Ayako»
fece, tanto per zittirla, ma chiamandola stranamente per nome.
{25.07.10}
N/A
Oh
Kami, ho scritto una specie-quasi-vaga
cosa su Rukawa e Ayako; Ryo-chan mi ammazzerà.
Prima
della mia imminente morte,
volevo sottolineare due cosette: a me questo pairing non di spiace, la
mia
anima romantica e het, all’inizio, mi fece pensare proprio al
loro due, però
ora non ce la faccio: mi spiace troppo per il piccoletto e amo troppo
Rukawa
per farlo essere anche solo lontanamente complice di questa cosa
(sì, lo so.
Teoricamente non è vero, perché Ayako non prova
nulla per Miyagi, ma
comprendetemi ç_ç)
Questa
più che una cosa amorosa è
più una prima conoscenza di loro due, alle medie, e una
dimostrazione di come
Rukawa in realtà la accetti, perché non
è la solita oca-da-tifo. Se volete
vederci qualcos’altro prego, gli indizi ci sono e io ce li
vedo, però si può
anche non leggere così.
Insomma,
come vi pare XD
Dopotutto
qui ho fatto un Ayako
curiosa non tanto delle capacità di Rukawa, ma dalla sua
incrollabile passione
per il basket e Rukawa vagamente interessato a lei, perché
è mitica ù.ù
Pooi
volevo dire che questa, per
ora, è l’ultima del ciclo
“Pairs” e che alla prossima si torna al basket (la
maggior parte saranno altre introspezioni su personaggi di cui non vi
aspetterete mai e spero vi piaceranno e seguirete con altrettanto
interesse);
poi il prossimo “cycle” sarà a sorpresa.
Volevo
come sempre ringraziare
chi recensisce e rispondervi:
Free:
Holà!
Ahahah, in
realtà sono idee che vengono anche a me (vedi Ayako e
Rukawa) e mi spiace che
non sia stata più esplicita, sono rimasta lì a
pensare per un’ora a come
renderli, ma mi è venuta molto soft XD Effettivamente ci
sono poche Hana/Ryo –
e non posso che dire “per fortuna!” Io li amo come
amici molto stretti e nient’altro.
Sono felice che ti piaccia *O* La
Dea
Recensioni è alquanto capricciosa e per certi Fandom o
pairing o storie è
totalmente invisibile, purtroppo. Io ammetto che spesso leggo, ma non
recensisco
subito e sono pigra. Dovrò migliorare!
è.é Grazie e al prossimo Capitolo, caVa!
Volpe
(ormai
che lo
scrivo a fare il nick?): Sì, Ryo è sfigatissimo,
proprio come Hanamichi d’altronde,
quindi almeno si fan compagnia! Ahahah, sì effettivamente se
Hanamichi è
impegnato, Volpe e Porcospino possono… uhm, uhm, non avevo
pensato a tutte le
implicazioni! Che pessimo fidanzato che sono! XD
Però
concordo sul fatto che se
proprio Ryo deve stare con qualcuno, quella è Aya e basta.
Sono troppo teneri!
No, non tentare di fare ipotesi e non rovinare le sorprese, dannata
Volpe! Shhh
><
Ah
e non temere, non smetterei
mai di scrivere. Neanche se avessi l’effettiva certezza di
scrivere solo per me
(se smettessi, dopo un po’ mi auto-infliggerei qualche
punizione XD)
Grazie,
love (L)
Mylady
07: Ciao,
benvenuta! ♥ Sono strafelice che le mie storie ti facciano
emozionare *O* E poi
in realtà io faccio luuunghi discorsi con i folli di Inoue,
sarà per quello che
li descrivo bene… no ok, non è vero,
però un paio di loro in casa non sarebbero
male XD
Un
libro, un libro… hai nominato
tipo il mio sogno di sempre, già ti amo per questo e spero
di poterlo fare un
giorno. Cioè quando avrò una buona trama e una
costanza migliore rispetto ad
oggi. Non hai idea di quanto ti ringrazi per la tua recensione. Grazie
(e quale
intrusione, scrivimi quando vuoi! ^_^)
Mmh,
ma ora che ci penso le mie
risposte alle recensioni sono sconclusionate; ci capite davvero
qualcosa? XD E
che mi piace rispondervi a tutto, ma forse dovrei seguire un filo
logico.
Vabbeh, usate le vostre capacità psichiche per leggermi la
mente.
Ovviamente
poi volevo ringraziare
chi l’ha inserita tra i preferiti/seguiti e ricordati.
Grazie
♥
|
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Capitolo 15 *** Salvation [Kenji Fujima] ***
Salvation
[200 parole ~
Doppia drabble]
Fujima
guardò il foglio poggiato
sul tavolo di fronte a sé, con la sensazione che le righe
nere di parole
entrassero nella sua mente senza leggerle.
L’ultima
ora era stata un
calderone di parole incomprensibili, sorrisi e immagini; poi quel
foglio.
Prima
che il cervello si
scollegasse, aveva letto l’intestazione – Shoyo
BasketTeam – poi
più nulla. Nonostante quello, ricordava tutte le foto
passate allo schermo come se le avesse bevute: una divisa verde, una
palla da
basket e un canestro, un parquet e dei visi.
Lo
Shoyo aveva perso un
allenatore, l’unico, solo pochi mesi prima e la squadra
minacciava di chiudere.
Pochi
giorni e un sogno sarebbe sfumato
nel nulla.
Poi
la richiesta: «Sapresti fare
l’allenatore?» e il Mondo
si era oscurato.
No,
gli dispiaceva, ma l’allenatore
lui non era capace a farlo; non aveva le capacità, non aveva
la forza o il
coraggio per farlo.
Purtroppo
avrebbero dovuto
cercare qualcun altro – ma non lui.
Si
era alzato e si era fermato:
eppure le espressioni dei suoi compagni le ricordava, i cingoli del
tabellone,
il tum-tum dei palleggi, il tifo della scuola.
In
quel momento le mani gli
tremarono dal desiderio di giocare.
Si
risedette e sorrise: «Dove
devo firmare?»
{27.07.10}
N/B
Eee
ritorniamo in aria basket. In
realtà non sono sicura di aver capito io stessa questa
drabble. XD
Cioè,
si parla di Fujima e il
momento in cui è diventato allenatore; qui sembra che lui
non giocasse già con
lo Shoyo, ma sono abbastanza sicura che lui già ci giocasse,
quindi prendetela
per licenza poetica, come al solito. Avrei voluto ritrarre Fujima in
tenuta
orgogliosa et superba, dopotutto credo lo sia molto, invece ho optato
per
questo momento che, sicuramente, è stato il più
importante per la squadra
verde. E poi credo che lui sia un ottimo allenatore, oltre che grande
Capitano e
mio Ammore.
Insomma,
lo adoro e spero do
averlo reso bene in veste preoccupata, ma anche smaniosa di giocare
– come tutti
loro.
Per
rispondere alle recensioni
sull’ultimo, assurdo pairing:
Free
Grazie
e sì,
sono d’accordo: l’het in Slam Dunk è
davvero strano e ce lo vedo con
davvero pochi di loro, al massimo Miyagi e
Ayako ecco. Quella si può effettivamente vedere come un
esercizio di “amicizia”
e stima da parte del sociopatico lì (io quei due tendo
sempre a farli grandi
amici in ogni mia fiction, non posso proprio farci nulla xD). Grazie
ancora per
la recensione!
Volpaccia
acida “Non fare
quello sguardo pericoloso, che poi devo bandire tutte le calze da casa
tua.”
Ahah, ricordati che posso sempre trovare altro da usare, sono un tipo
fantasioso
– oltre che geniale, of course.
Sì,
Aya è qualcuna che posso
accettare dai, sempre meglio dei soliti che ti girano intorno e che
presto
faranno una brutta fine. Poi devi passarmi il resto della Sacra Doucosa!
Grazie
per la recensione
sconclusionata (oltre che per i separietti da fiction su cui presto
scriverò qualcosa
XD) ♥
Come
al solito ringrazio: kenjina, lua,
lucilla_bella, Milady 07,
temarisan (ah, benvenuta!), erol89,
moirainesedai, Akachi, Arkadio, Free, Millenia Angel per
averla inserita
tra preferite, seguite, ricordate!
Grazie,
vi amo tutti ♥
|
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Capitolo 16 *** Essere un Capitano [Jun Uozumi] ***
Essere un
Capitano [200 parole ~ Doppia
drabble]
Quando
il lungo fischio dell’arbitro indugiò
nell’aria, Uozumi non sentì il
familiare nodo in gola che toglieva il respiro ogni volta.
Nonostante la rabbia
bollente che gli defluiva dal corpo, lui sapeva benissimo che la colpa
era
soltanto sua.
Lo
Shohoku si era mostrato forte come non mai e tutto per merito di una
sola persona: vedere Akagi giocare, mentre controllava perfettamente
sia la sua
squadra di spostati che il campo, gli fece pensare –
distrattamente, quasi
senza accorgersene – che quello era
decisamente il modo giusto per fare il Capo.
Lui aveva sempre creduto di
non
averne il carattere e trovarsi con un richiamo a sancire la sua
stupidità in
una partita così importante, gli fece capire di non avere
avuto poi tanto torto.
Dopotutto lui sapeva che era Sendo quello tagliato per essere un
Capitano – e
lo era sempre stato, in un certo senso, per tutti loro –
tuttavia cominciò a
pensare di voler cambiare quella posizione che ora lo feriva
profondamente,
nonostante non ci si fosse mai soffermato prima.
Fu
proprio con quel pensiero fisso in mente che salutò Akagi, a
fine
partita, promettendogli che in futuro avrebbe ritrovato un vero Capitano con cui confrontarsi, a
capo della sua squadra.
{06.08.10}
N/A
Magari
è anche vero che io dico che tutte le mie cose sono orrende,
ma
questa lo è davvero-davvero. XD
Diciamo
pure che, nonostante capisca perfettamente Uozumi, forse non riesco
a totalmente ad avvicinarmi. Spero comunque non sia tanto male.
Inutile
dire che il momento è quello della partita contro il Ryonan,
quando
– non ricordo bene però – li venne
espulso per falli. Beh, è ovvio che si sia
reso conto di quanto Akagi sia molto più Capitano di lui,
così come credo sappia
che tutti considerino Sendo come il vero Capo della sua squadra.
Nonostante
questo, a me piace Uozumi come Capitano; avrà anche un
carattere troppo
impulsivo e irruento, però credo che abbia alcune
caratteristiche che Sendo ha,
forse, ancora poco sviluppate. Sendo è tagliato per fare
l’asso che però è
sempre un po’ imperscrutabile e responsabile fino ad un certo
punto.
Fatta
la mia spiegazione orrenda
come tutte le volte, volevo ringraziare le due tenere anime che hanno
recensito:
Free Sì,
purtroppo Fujima è poco amato, così
come altri personaggi secondari (mi spiace dirvelo, ma le prossime
saranno
tutte per loro. Anche loro sono Slam Dunk dopotutto). Sono contenta che
nonostante non ti piaccia, tu abbia letto lo stesso. Grazie ^^
Al
prossimo!
Sweetilsness: Ahaha,
sai che dicendo così mi inviti a ripensare i miei oggetti in
modo
decisamente alternativo, vero? E saranno tutte funzioni che ti
stupiranno, ho
idea… e comunque sei acido sempre e comunque lo stesso. Tsk.
Se
vuoi la prossima volta proclamo il mio amore per lui a lettere cubitali
e poi vediamo se hai il coraggio e la forza di
usare le calze a modo
tuo. ù_ù E
sì, questa è una sfida mailov.
L’idea
di Fujima miglior amico della Volpe mi piace a pensarci bene e prima
o poi ti costringerò a scrivere tutto su internet e
pubblicare! Nel frattempo
mi crogiolo a pensare alla tua non
gelosia.
Oh
già, Fujima e io siamo molto simili ora che ci
penso… Mh, ho appena
deciso che dovrei fare una capatina in zona Shoyo, guarda un
po’.
Ovviamente
poi volevo ringraziare sempre chi a inserito tutto tra
preferiti/ricordati e seguiti, grazie ♥
Al
prossimo!
|
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Capitolo 17 *** Basket [Haruko Akagi] ***
Basket [200
parole ~ Doppia drabble]
La
prima volta che aveva visto suo fratello sul campo di parquet colorato,
si era domandata per quale motivo si sforzasse in quel modo assurdo per
una
semplice palla rossa.
Lo
aveva visto sudare, lottare, cadere, rialzarsi, perdere e persino
piangere.
Fondamentalmente,
credeva solo che Takenori fosse uno stupido orgoglioso,
che sprecava forze preziose per riuscire in qualcosa che non gli
apparteneva,
non davvero.
Solo
dopo – anno dopo anno – Haruko aveva cominciato a
credere che fosse
qualcosa di diverso.
La
fatica, gli errori, le lacrime e le cadute erano gli stessi, persino le
vittorie le sembravano fugaci, ancora, come quelle di un tempo;
tuttavia era
altro – qualcosa che sentiva ribollire nell’aria
che lo circondava, qualcosa
che scivolava sotto la superficie dello sguardo – che era
cambiato, o forse
maturato.
A
distanza di tempo, quel qualcosa l’aveva contagiata fino ad
avvolgerla come
una fiamma, la quale aveva inglobato anche tutti coloro che avevano
seguito lui
e Kogure in quella squadra che aveva il colore della palla e del campo
e del
fuoco che arde.
Difatti
li bruciava, in profondità, fino in fondo, lasciando solo
quel qualcosa in superficie
– d’impalpabile e
tuttavia impossibile da estinguere.
Poi
aveva capito: loro lo chiamavano semplicemente basket.
{10.08.2010}
N/A
Yeeh,
fate un applauso ad Haruko Akagi che entra nella costellazione di
cestisti, plise. Ù_ù
No,
davvero, per quanto mi sia un po’ insignificante, lei
appartiene a
questo Mondo quasi
più di Hanamichi.
Dopotutto
è la sorella del nostro superhero (Gori Powah *bandierina*)
e la
rompipalle di tutto il manga, insomma.
Inizialmente
volevo inserire l’incontro con la Scimmia e blabla, ma ho
pensato che la poesia sul basket in generale ci andasse bene, essendo
lei uno
sguardo esterno – o comunque più esterno degli
altri trattati fino ad ora.
Che
ne dite?
In
attesa di responsi, riiingrazio sempre tutti quelli che
l’hanno inserita: kenjina,
lua, lucilla_bella, Milady 07, temarisan, erol89, moirainesedai,
Akachi,
Arkadio, Free, Millenia Angel.
Grazie
mille, come al solito.
E
poi volevo
rispondere all’ultima recensione:
Sì,
vabbeh, Volpe. Noi abbiamo già parlato a
sufficienza del povero Uozumi e
della mia incapacità come capitano :D
Non
sono ballerino, sono semplicemente un genio e – come tale
– sono giusto un po’
lunatico.
Prima
di attirarmi l’ira dell’algida Volpe, e di
conseguenza rischiare di aehm
andare a letto senza cena, ti
saluto.
E
vado
allo Shoyo quando mi pare oh.
(Comunque
mi sta facendo venire un dubbio:
si chiama Shojo o Shoyo?
O.o)
Bon,
alla prossima con… mmh, il primo su
cui mi verrà ispirazione! Non a caso Haruko è
uscita senza permesso!
Love
♥
|
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Capitolo 18 *** Shohoku [Ayako] ***
Shohoku [200
parole ~ Doppia drabble]
Aveva
sempre pensato che lo Shohoku fosse una specie di materiale grezzo,
smussato lentamente dal tempo e dallo spirito dei suoi componenti.
Ayako
usò per la prima volta quella frase, quando le chiesero
perché avesse
deciso di allenare una squadra così scarsa; poi, da allora,
non provò più a esporre
qualcosa che non riusciva a spiegarsi neanche lei.
Ebbe
occasione di ripetere quelle parole un’altra volta soltanto,
stupendosi
di averle ancora lì: impresse addosso come un’
incisione indelebile.
Conosceva
Takenori Akagi da anni, sapeva che aveva dovuto lavorare molto
–
troppo – per emergere; tuttavia, gli occhi che si posarono su
di lei quella particolare
mattina di Primavera, non appartenevano alla stessa persona: ora era il
nuovo Capitano
della squadra.
Fu
proprio quello che – per qualche ragione inesprimibile
– la
convinse ad accettare definitivamente l’incarico,
prima ancora che aprisse bocca.
Akagi
sorrise «Benvenuta in squadra».
Poi
l’anno cominciò.
Vide
la squadra passare attraverso un numero infinito di
difficoltà,
rischiando di implodere più volte, a causa della stessa
energia che emanava.
Ciò
nonostante – nonostante loro fossero impegnativi, una scommessa rischiosa sia per Akagi che
per l’intero gruppo – non riusciva a vedersi in
nessun altro luogo; forse,
dopotutto, la sola risposta possibile era: una famiglia.
{30.08.2010}
N/A
Sì,
lo so, è pessima.
Si
vede che ho ricominciato a studiare e che, di conseguenza, i neuroni
sono entrati in sciopero da materia grigia?
Ai
posteri l’ardua sentenza.
Detto
le cretinate di rito, introduciamo un po’ questa roba: so che
la
drabble precedente sembrava molto più da Ayako e, credetemi,
l’ho pensato anch’io;
io stesso ho qualche difficoltà a farmi piacere del tutto
Haruko, però sono
comunque assolutamente convinta che lei sia immersa nel basket come
tutti loro,
che abbia seguito tutto il percorso del fratello, che abbia a cuore la
squadra
quasi – e forse di più – di Ayako
(insomma fratello, grande amico e ragazzo di
cui è innamorata ci fanno parte, cavolo), quindi. Quindi,
boh, mi sembrava
adatta a lei, ecco.
Penso
che le due “esterne” allo sport, a livello pratico,
ma fondamentali a
livello sentimentale e tutto il resto, dovessero avere due drabble un
po’ di insieme;
mi spiace dire che quella di Haruko mi è riuscita meglio, il
basket, mentre
questa che doveva indicare lo Shohoku come la
“famiglia” di tutti loro, non è
uscita come speravo.
Peccato,
spero di farmi perdonare.
Volevo
ringraziare chi l’ha aggiunta tra preferiti/ricordate/seguite
eccetera (L). V’amo.
E
rispondere alle tre anime che hanno recensito:
Free Ahah,
povera Haruko. Secondo me non è
scema, è solo... *cerca termine* un po’ lessata,
poveretta; imbranata, insomma.
Non ha un grande carattere.
Però
queste cose le pensa su, magari non con quelle esatte parole
– magari più
semplici – però le pensa. ù.ù
Grazie
mille per la recensione! E al prossimo capitolo!
Arkadio Sì,
la biochimica – ma anche la
bibliografia che dovrei studiare io ora – sono brutte,
bruttissime cose. Però
la biochimica si salva un pochetto, visto che ti ha costretto ad
esiliare verso
altri lidi. Tipo i miei, ecco. XD
Sono
contenta che ti siano piaciute, in generale, i miei mmh, frammenti di
vita... diciamo pure frammenti di “basket”
– basket quasi come ideale
universale del loro Mondo.
Ora
sono curiosa di sapere se quelle che non convincono te, sono le stesse
che non convincono me. XD
Spero
continuerai a seguire e, qualche volta, a commentare.
Grazie
e alla prossima.
Volpe
La tua recensione può essere riassunta
con “Sono gelosoooooaargh”. Il mio ego –
e la mia semaggine – ti ringraziano
sentitamente. ù.ù
Detto
ciò, io Haruko te la farò piacere! Ormai
preparati alla mia personale
crociata pro-babbuiaehmHaruko.
Ciò
vuol dire che nel Centro mi impegnerò ancora di
più *sventola
bandierina di Gori*
Tornando
minimamente seri, ma minimamente proprio, grazie.
Grazie
mille, per tutto ciò che sai (no, non i messaggi folli e i
nostri
discorsi da doppie personalità psicopatiche), ma per tutte
le recensioni e la roba delirante.
Luv ♥
Fatto
il mio dovere, vi saluto e alla prossima!
|
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Capitolo 19 *** Demoni [Mitsuyoshi Anzai] ***
Demoni [200
parole ~ Doppia drabble]
«Ryuji
Yazawa è partito».
Furono
quelle parole ad accoglierlo una mattina di dieci anni prima, quando
arrivò in palestra.
E
furono ancora quelle parole che sentì –
costantemente – negli anni a
seguire, notte dopo notte.
Quel
fallimento divenne un comodo rifugio per tutti gli errori commessi in
una carriera lunga e irta di bivi difficili; anche quella decisione, in
fondo,
era stata una questione di scelte: la scelta di non parlare, di
lasciare che le
cose andassero avanti da sé, rischiando che tutto gli
sfuggisse di mano.
Cinque
anni dopo la sua indecisione gli era rimbalzata addosso, arrivando
da lontano con poche righe di un giornale spiegazzato.
Yazawa
era morto e la colpa era sua.
Da
allora provò, continuò ad andare avanti,
nascondendo ogni cosa più in
profondità che poteva; verso il fondo rivestito da
un’espressione serena, da
una fisicità così diversa da quella che possedeva
quel drammatico giorno in cui
aveva scelto di non scegliere.
Poi,
tanto tempo dopo, persino troppo per tirare fuori demoni sopiti
così a
lungo, quella rabbia ritornò; quella furia di vincere e di
correre arrivò a trafiggerlo
con occhi determinati e freddi.
Quando
Kaede Rukawa alzò lo sguardo, lui involontariamente
tremò: «Voglio
andare in America».
{05.09.10}
N/A
Ojiisan
>.<
Adoro
Anzai e, dopo aver finito il manga, l’ho amato anche di
più.
Questa
doveva venire diversa (e come sempre, insomma), però mi
andava un po’
di angst ecco ù_ù
Sappiamo
che va a finire bene, che quello scemo di Rukawa avrebbe capito e
avrebbe fatto funzionare i neuroni, però il nonnino
dev’essersi preso un bello
spavento; la storia di Yazawa mi ha commosso molto.
Chi
non ricorda chi è si vada a leggere il volume 22, mi pare, o
non
ricordo che episodio del manga (Mi pare si chiami “Nel paese
del Basket” e
anche quella prima, quando Rukawa va a parlare con Anzai), dove
c’è la storia
di questo giocatore universitario.
Yazawa
si sentiva oppresso dagli allenamenti del “Diavolo dai
Capelli
Bianchi” e decide di andare a giocare in America: scopre che
non è così facile,
che non è all’altezza, che non ha un livello alto
per farcela; va in
depressione, ma nessuno riesce a contattarlo, persino Anzai. Poi,
cinque anni dopo,
la notizia della sua morte. Che tristesse ç_ç
E
poi Rukawa che arriva e vuole fare lo stesso. Fortuna che Anzai era
già
cambiato, già “maturato” anche lui.
E
magari la storia la sapevate già a memoria, ma mi andava
pure di
ripeterla. XD Oggi prede temi così va.
Allooora,
volevo sempre ringraziare tutti quelli che hanno inserito la storia
tra preferiti, ricordati o seguiti e chi ha recensito l’altro
della povera
Ayako che ho trattato così male:
Arkadio: Ecco,
andiamo d’accordo su quelle che non ti convincono.
Probabilmente
quando già a me non convincono, si sente. Spero che questa
ti piaccia.
Mi
son sempre chiesta perché lo Shohoku avesse una manager, in
realtà,
suppongo che sia come una seconda allenatrice, tipo allenatrice tecnica
(insomma, lo staff di una squadra non è davvero
così striminzito come sembra
xD). Sono felice che le sue motivazioni sembrano plausibili!
Grazie
e al prossimo!
Volpe: Ti
sto già parlando su msn, quanto folle
può sembrare questa cosa? XD
Sì
lo studio risucchia i neuroni e materia grigia e sì, hai
buoni gusti in
fatti di “Amici”
- anche se lei è più
votata a romperti le scatole ovunque, direi.
Mmh,
sì che è un errore di battitura, che credi!
*Coff, tosse convulsa*
Eee
il Centro è già in moto don’t worry,
diciamo pure che sto litigando con
i personaggi. Ah, Volpe-non-gelosa, preparati allo scherzetto che ti
preparerò
in “One to One” ù.ù
Grazie
come sempre, ti ammo.
Il
tuo Porcospino incommensurabilmente geniale. Questa è una
vera firma.
Scritto
questa delirante cosa, vi saluto e alla prossima.
Sempre
che non vada bene l’esame per colpa delle fanfictions e
allora dovrò
uccidervi tutti ù.ù
|
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Capitolo 20 *** Being the Best [Yayoi Aida] ***
Being the Best [200 parole ~ Doppia Drabble]
Essere
il migliore.
Quella
era la causa primaria che spingeva tutti loro ad allenarsi in
sfiancanti esercizi giornalieri.
Col
suo lavoro aveva imparato a riconoscere quella specie di fiamma che
bruciava lo sguardo, quell’elettricità latente che
impregnava la pelle anche
dopo la stanchezza di una partita.
Yayoi
li aveva incontrati
tutti, prima o poi, nei loro momenti di maggiori crisi, nelle
vittorie e nelle lacrime; attraverso i suoi articoli aveva iniziato a
conoscerli
e attraverso le loro parole aveva imparato a capirli.
Tuttavia
aveva anche visto che il gioco – spesso – lasciava
il campo libero
a qualcos’altro, perduto tra rivalità, scontri,
rabbia e sconfitte; e il basket
semplicemente svaniva.
Poi
aveva scoperto che quella cosa ritornava, alle volte,
quell’ardore
infinitamente più semplice e mille volte più
bello della smania di vincere.
Quel
giorno, un giocatore stava rispondendo alle domande dei cronisti, con
il sorriso persistente sulle labbra.
«...
ormai sei considerato uno dei giocatori migliori di Kanagawa, pur
essendo solo una matricola. Come ci si sente?»
Akira
Sendo si passò una mano nei capelli, con un sorriso
imbarazzato «A me
interessa solo giocare».
Yayoi
sorrise: forse “essere il migliore” non era solo
una questione di
vincere a tutti i costi.
{12.09.10}
N/A
Mmh,
forse la tematica “basket in generale”, per quelli
che non giocano, è
un po’ troppo sfruttata in questa raccolta, me ne rendo
conto.
Tuttavia
spero che almeno sia trattata in modo un po’ diverso da
autore ad
autore! Dopotutto si parla del basket, che poi è il filo
rosso che unisce tutti
loro.
Comunque
fatemi sapere anche con critiche, lo sapete.
Dunque,
come mi sia uscita Yayoi Aida è un po’ un mistero.
Per carità, mi
piace quella donna ed è un bel personaggio secondario,
però è strano; infatti
anche la sua drabble è strana e di certo peggiore di quella
precedente. XD
Qui
ho immaginato la scena in cui “conosce” Sendo
,
ho pensato che comunque doveva esserci un motivo se le piaceva tanto.
Alla fine credo sia per la sua stessa natura: è un campione,
tuttavia non
lascia che questo pesi né su di lui, né sugli
altri; credo che davvero voglia
giocare, giocare e basta.
Questo
concetto forse non è espresso benissimo, ma le 200 parole
esatte a
volte mi portano a fare delle scelte stilistiche infelici, chiedo
perdono.
Ovviamente
volevo ringraziare i due recensori dello stesso capitolo:
Volpe ho
esaurito le cose da dirti XD Perciò ti
dirò solo: CALZINI! *Insegue* Giuro che prima o poi aggiorno
tutto, sono solo
un po’ – tanto – indietro. Ma la mia
genialità non mi permetterà di rimanere troppo
troppo indietro, ecco. ù.ù
Arkadio, credo
che tu mi abbia tolto le parole di bocca. Sì, Anzai sa che
il suo
scotto è quello: di vedere giocatori troppo bravi, troppo
irruenti e troppo impazienti;
la sua unica possibilità e che tra di loro ci sia uno,
almeno uno, che capisca
e che veda davvero quello che lui può fare per loro. Amo
Anzai, è un
personaggio talmente vero, nei suoi errori, che è
impossibile non scriverci
almeno due parole.
Grazie
per la recensione e per le belle parole, è un piacere
leggere
qualcuno che la pensa così.
E,
ancora una volta, ringraziare tutti quelli che l’hanno
inserita tra
preferiti, ricordati e seguiti: Arkadio,
kenjina, lua, lucilla_bella, Mylady 07, temarisan, erol89,
moirainesedai,
Akachi, Bad Girl, free, Millennia Angel.
Oh,
ricordo a tutti che tra qualche drabble romperemo un bel traguardo,
ossia un nuovo ”momento speciale” – tipo
quello del “Pairs Cycle” insomma. Però
non vi dico ancora di che si tratta, vi conviene continuare a seguire
aha! ù_ù
Inooltre
volevo sottolineare che siamo a ben 53
recensioni!
Ciò
vuol dire che abbiamo superato la Manifestazione Koyushu, quindi la mia
fan fiction con maggiori recensioni, e guarda caso sempre su Slam Dunk.
Non
posso che ringraziarvi
tutti, uno per uno. E gongolare moolto a lungo, of course.
Mentre
rotolo, vi saluto e vi aspetto al prossimo capitolo con qualche
altro personaggio secondario!
Luv
♥
|
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Capitolo 21 *** Tredici [Kicchou Fukuda] ***
Tredici [200 parole ~ Doppia
drabble]
L’allenatore gli stava
parlando da più di mezz’ora di qualcosa
che non ascoltava, ovviamente: la maglia blu del Ryonan
campeggiava dietro alle sue spalle, quasi ipnotizzandolo
irrimediabilmente.
Tutto – lo sguardo fisso, le
mani che tremavano, il cuore che batteva – era
per quella maglia e quel numero.
Tredici.
Il suo numero, quello che aveva perso
in modo tanto stupido.
Tornare a giocare con quella cifra
addosso era l’unica cosa che importava;
le scuse, i progetti, le vittorie erano solo un contorno ininfluente.
«Mister» si
alzò di scatto, interrompendo il suo lungo soliloquio.
«Mi dia
la maglia. Voglio giocare» fece solo, deciso, scatenando una
specie di rivolta
fatta di mugugni e insulti.
Fukuda, per la prima volta, rimase
immobile e aspettò: con gli occhi a
divorare quel punto preciso e una preghiera fremente nei muscoli tesi
– giocare,
voglio giocare ancora –, come una litania a riempirgli la
testa.
Un gesto impercettibile del capo e
scattò ad indossare la sua vita,
correndo a raggiungere gli altri già in pieno allenamento.
Taoka salutò con uno sbuffo
disinteressato e una maledizione serrata nella
gola secca, poi si buttò sfinito sulla poltrona;
ascoltò per qualche istante le
urla di gioia degli altri compagni, poi sorrise:
«Bentornato».
{19.09.10}
N/A
Priiima di tutto: perdono per il
mostruoso ritardo: tra trasferimenti e
supervirus, il mio piccì è stato lontano per un
po’.
Per farmi perdonare, oggi pubblico
persino due “baskets” poi domani, spero
al più presto, pubblicherò tante altre cose.
Dunque.
Fukuda mancava un po’
all’appello, ma ammetto che avevo un bel buco nero su
di lui.
Questo momento si rifà al
suo rientro in campo (ricordiamo che era andato
via per uno scontro con Taoka stesso) e al suo amore per la squadra.
Detto ciò, ringrazio ancora
tutti quelli che l’hanno inserita tra
preferiti, seguiti, ricordati e chi ha recensito. Purtroppo ora sono di
corsa,
quindi non posso rispondervi (ergo modificherò
più tardi con le risposte,
quindi spero non leggerete prima di allora xD).
V’amo tutti (L)
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Capitolo 22 *** Una palla da basket [Tetsuo Tanaka] ***
Una palla da basket [200 parole ~ Doppia
drabble]
Non l’aveva mai capito il
basket Tetsuo, il basket.
Però aveva visto Mitsui
venirne consumato – poco a poco – come un cerino
gettato
nel vento.
Ce lo aveva dentro, quel dannato
basket, a bruciargli quegli occhi così
scuri da spaventare persino lui, alle volte.
Aveva visto, nonostante tutto, il suo
piede esitare sul parquet immacolato e
la mano tremare contro quella palla sfigurata dalla sua rabbia.
No, non lo capiva il basket.
Però capiva gli sguardi
carichi d’odio di quei ragazzi, i muscoli tesi
dalla voglia di colpire, il desiderio di difendere quel sogno
così potente da rischiare
persino di perderlo, piuttosto che vederlo sfiorire per mano
d’altri.
E capì Mitsui quando parlo
con la voce rotta dal pianto, alla fine.
«Voglio giocare a
basket».
Gli avevano detto che quelle parole
risaltarono nella palestra silenziosa
come un urlo, strappate fuori dallo sguardo paziente di un solo uomo.
A ripensarci, Tetsuo sorrise: Mitsui
apparteneva a quel Mondo che non
capiva, ma che doveva essere forte
abbastanza da trascinarsi dentro uno come lui.
Forse poteva comprenderlo un
po’, quel basket, attraverso i cambiamenti
impercettibili di quel corpo che conosceva così bene: occhi
brucianti, quella
volta di vita, che incrociavano una palla da basket.
{19.09.10}
N/A
Come promesso,
eccovene due.
Di Tetsuo se ne
potrebbe parlare all’infinito, ma mi
limito a dire che un personaggi penso fondamentale per Mitsui e -
soprattutto –
per la sua salvezza dalla strada.
Per
carità, Tetsuo lo ha assecondato, eppure creod che
anche grazie a lui Mitsui ha ripreso col basket così
repentinamente e dando un
taglio per così dire netto con tutto il resto.
Questa
l’ho sentita molto e l’ho amata, spero che si
veda.
Ripeto che queste
note autore sono frutto della fretta
(gioco di parole ohoh ù_ù), giuro che poi sistemo!
Per ora vi saluto,
grazie per tutto!
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Capitolo 23 *** Funamboliere [Hikoichi Aida] ***
Funamboliere [200 parole ~ Doppia
drabble]
In realtà capitava, alle
volte, quando se ne andava in giro a prendere
appunti sui giocatori delle altre squadre, che si chiedesse quale fosse
il suo
posto nella sua – di squadra.
Hikoichi si sentiva un po’
come un funamboliere: saltava da una corda
all’altra, spesso con dei bei giochi di abilità,
senza mai mettere piede a
terra; sempre sospeso nell’aria a compiere il suo dovere.
Tuttavia era dopo,
quando i piedi toccavano il terreno, che l’acrobata del cielo
si chiedeva quale
fosse il suo scopo, lì, in quel Mondo senza funi.
Dopotutto un funamboliere è
tale solo se ha il nulla del cielo intorno a sé
e la terra a distanza, appena visibile.
Forse, allo stesso modo, lui era il
funamboliere del Ryonan: giocatore,
giornalista, allenatore – tutto, forse niente - per aiutare
la squadra. Sua
sorella, spesso, gli recriminava il suo poco impegno nel basket, le sue
già
scarse abilità non sviluppate pienamente; ma non era
così, non davvero.
Lui lavorava, lavorava –
sempre, sotto ogni forse e in ogni istante di
respiro – ma nelle retrovie, ben nascosto dietro le quinte. O
magari lassù in
alto, quasi invisibile per chi viveva saldi a terra, come il
funamboliere
sospeso sulla sua corda.
{10.10.2010}
N/A
Prima importantissima cosa, volevo
dirvi che per un po’ non ci sarò su
internet – come già si sarà notato:
essendomi trasferita in Casa Studenti,
internet qui è moolto limitato, quindi fin quando non mi
sarò organizzata,
pubblicherò molto a rilento. Baskets sarà sempre
più veloce, mentre per le long
dovrete aspettare un altro po’, temo.
Volevo ringraziarvi tutti
immensamente, per il vostro sostegno, le continue
recensioni e tutto. Recensirò in modo decente, quando non
dovrò correre a causa
del traffico limitato xD
Sappiate però che leggo le
vostre recensioni ovunque – computer
dell’università
nelle pause, infiltrandomi tra i computer della Casa studenti senza
prenotazione… cose così insomma.
Questa sul rompipa-cioè,
sul cosetto
del Ryonan è forse troppo svolazzante
e eterea per lui, però mi è uscita
così e mi è piaciuta pure °_° Non
è molto
rifinita, lo ammetto, perché è stata scritta nei
momenti più folli e senza
revisione, quindi mi dispiace già da ora se vi
farà schifo XD
Ma spero di no, insomma
ù.ù
Grazie ancora, alla prossima!
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Capitolo 24 *** Un motivo per cui vivere [Yohei Mito] ***
Il motivo per cui vivere [200 parole ~ doppia
drabble]
Hanamichi cominciò a
parlargli del basket quella fredda sera, sulla strada
di casa.
Il fatto che il suo discorso fosse
legato alla “ragazza carina” che amava gli
sportivi, non era una novità e Yohei la prese per quello che
era: una breve
infatuazione da nulla.
Col passare del tempo, poi,
capì che non era così semplice: il basket gli
si stava infiltrando nel corpo e nella testa, assieme alla
considerazione che
mai – mai, fino ad allora – lo aveva visto provare
emozioni così forti.
Lo scontro con Mitsui, le
rivalità con Rukawa, i sentimenti per Haruko e
l’amicizia con Akagi… tutto era diventato basket,
tutto ruotava attorno a quel
lucido parquet, dove si allenava anche per tutto il giorno.
Yohei assistette da buon amico ai
margini della sua nuova vita, sperando –
forse ingenuamente – che fosse l’inizio di qualcosa
che, in fondo lo sapeva,
Hanamichi meritava da sempre.
Poi si era spaccato la schiena dopo
uno dei soliti gesti avventati e le
aveva viste, le lacrime, scendere copiose a ricamare una sola parola
«Io… voglio
giocare…».
Allora aveva capito che
l’aveva trovato, finalmente, il motivo per cui
vivere davvero, correndo al canestro con quella divisa che sembrava
fatta
appositamente per lui addosso.
{02.11.2010}
N/a
Come diventare sempre più
smielati XD
Abbiate pietà ho bisogno di
cose tenere e coccolose, almeno fino al 15
Novembre. Quando supererò i ben quattro esami che mi
aspettano, potrò inondarvi
di cose – possibilmente incasinate, angst, yaoi eccetera
eccetera.
Detto ciò, anche Yohei
è passato un po’ maltrattato, ma mi
perdonerà perché
lui è buono.
Tutta la drabble si basa su una sua
frase di non mi ricordo quando, che
riguardava proprio il fatto che “tutto ora ruota attorno al
basket”. Mi pare
dopo la partita con lo Shoyo comunque, non vorrei dire una grossa
cretinata.
Detto ciò, vi ringrazio e
vi amo per le varie recensioni e per il fatto che
solo mi seguiate. Giuro che poi vi faccio un bel regalo (no, non si
tratterà
della statua di cioccolato di un giocatore a caso di Slam Dunk, che
pensate ù.ù
E per i maschietti, ma mi pare ci sia solo Arkadio, non si tratta di
una statua
di Ayako no).
Dopo aver detto le consuete scemenze
di rito, torno a insepoltirmi sulla
Storia Medievale. Ora pro me.
♥
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Capitolo 25 *** Primo [Toru Hanagata] ***
Primo [200
parole ~ doppia drabble]
Hanagata
era sempre stato primo in
qualsiasi cosa facesse. Il giorno delle audizioni allo Shoyo il suo
tiro in
sospensione, già perfetto, aveva lasciato tutti a bocca
aperta.
L’unico
a non fare una piega era stato un ragazzo in fondo alla fila
–
Kenji Fujima – che si limitava a fare tutto quello che gli
chiedevano, senza
emergere particolarmente.
«Toru
Hanagata, Kenji Fujima».
Persino
quando chiamarono entrambi, fece fatica a sentire il suo nome accostato
a lui, che non sembrava assolutamente bravo.
Quando
gli si avvicinò per congratularsi, lo guardò con
aria arrogante, sedendosi
in panchina.
Fujima
lo imitò «Finalmente ce l’ho fatta a
entrare in squadra… sai, per
loro sono troppo basso!» Spiegò, ridendo.
Hanagata
batté le palpebre: perché gli rivelava tante cose
personali?
«Ora
possiamo vincere il Campionato, insieme. E poi andare alle
Nazionali…»
stava continuando velocemente l’altro.
«E’
ancora presto per dirlo!» Sbuffò lui.
Fujima
scosse la testa «Certo che no. Io ce la farò di
sicuro» ribadì
tranquillo, guardando il campo con occhi sognanti.
A
distanza di anni, Hanagata era ancora conquistato da quelle poche
parole
che, lo sapeva, lo avevano reso secondo quasi senza che se ne
accorgesse e che,
assurdamente, continuavano a renderlo felice di esserlo.
N/A
Mpf,
Hanagata non mi piace molto. Se non ricordo male, lui è
abbastanza arrogante,
quindi ho pensato che avesse quel tipo di talento che ti porta a
diventarlo,
alle volte. Comunque è palese che, per energia e
determinazione, sia secondo a
Fujima. Lo so che quest’ultimo esce spesso nelle mie drabble,
ma credo che
alcuni personaggi si capiscano meglio in relazione ad altri. Ho provato
a
vedere come sarebbe stato se Hanagata l’avesse pensata
così all’inizio; mi
sembra plausibile. Non è molto bella come drabble,
però dovevo completare. In
realtà era mi intenzione inserire drabbles sui personaggi
delle Nazionali, ma
francamente non sono sicura di riuscirci! Però ora,
però, ho altre idee da
inserire, sebbene i personaggi-basket dovrebbero essere finiti
(Shohoku, Shoyo,
Ryonan, Kainan e “esterni” sono finiti, mi pare.
Per alcuni motivi non
inserisco i giocatori che conosco quasi per niente, tipo
quegl’altri del
Kainan, o la banda di Hanamichi che richiamano troppo Yohei).
Bon,
spero vi piaccia e continuiate a seguirmi. Dovrei riuscire ad
aggiornare quanto
prima tutto il resto e a mettermi in pari, spero.
Grazie
ancora a tutti (_ _)
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Capitolo 26 *** A torn page of diary ***
Epilogue
A torn page of
a diary
or a soul
of
someone…*
Si
era sempre chiesto cosa sarebbe successo se – quel giorno
– la sua vita
non avesse deciso di cambiare.
Insomma,
non era una cosa da poco: prendere e cambiare, così, senza
dargli
la possibilità di scegliere.
Perché
lui, quel dannato basket, non l’aveva mica scelto; non aveva
deciso,
di sua spontanea volontà, di buttarsi su un parquet a sudare
tutte le sue ore
libere, tutte le sue possibilità di vivere spensieratamente
gli anni del liceo…
senza la paura di deludere, di deludersi,
senza il terrore di dover dire addio a un sogno, senza
l’obbligo di allenarsi –
sempre, costantemente – e magari non riuscire mai.
Cosa
si poteva chiedere a una vita che decideva di bruciarti
l’anima per
una passione che non ti si levava più di dosso?
Tutto
per una palla rosso-fiamma, un canestro reticolato e – forse
– una
manciata di minuti tra le ovazioni di un pubblico entusiasta.
Tuttavia
era allora, in quel
preciso
momento, che
sentivi:
tutto,
tutto sembrava trovare un senso.
La
tua vita incanalata nel sentiero perfetto, ogni tassello messo al posto
giusto, ogni più piccola parte del corpo che avvampava di
desiderio e il basket
che ti scorreva prepotentemente nelle vene, anche quando proprio non lo
volevi.
Non
puoi farci molto, in fondo, se la tua vita ha già deciso che
quella è
la sua strada.
Basta…
giocare.
N/A
* Una pagina
strappata di diario,
o
di anima.
Di
Qualcuno.
Dunque.
Dopo
tanto pensarci, ho deciso che finisce così: con una
riflessione di
tutti e di nessuno, parole pensate e ripensate più volte
– sicuramente – da
tutti loro che, quel sogno, lo vivono e lo respirano ogni giorno.
L’ho
scritta pensando alla mia, di passione, che mi fa sentire esattamente
così, come se tutta la mia vita avesse acquistato un senso
assoluto e perfetto.
So
che non è un granché, che lo stile non
è esattamente aulico per un
finale. Però penso sia meglio così,
perché dopotutto loro sono ragazzi normali,
che vivono una passione “normale” per
loro
diventa di più, di più.
Di
chi è questa riflessione?
Beh,
tutti… o nessuno. A voi la scelta.
Perché
qualunque personaggio di Slam Dunk avrà pensato a tutto
questo, avrà
fatto i conti con la paura, il terrore, la rabbia, l’odio
persino, la voglia di
smettere.
E
il bello è proprio questo.
Una
passione è tale quando ha mille sfaccettature, ti trasmette
mille e
mille sensazioni, ma è sempre lì: a rompere le
scatole, a farti respirare, a
bruciarti la pelle e i muscoli e fonderti – alle volte
– i neuroni.
Auguro
a tutti voi di avere una passione del genere e di viverla, sempre,
qualsiasi rischio comporti.
Detto
ciò, non posso che ringraziare tutti per avermi seguito, per
le
vostre parole, per ogni più piccola
riflessione/critica/complimento, per la
vostra sincerità e le vostre riflessioni.
Ringrazio
le tante persone che l’hanno messa tra
seguite/preferite/ricordate:
Arkadio,
Bad Girl, benny92, erol89, free,
kenjina, Hanya, lua, lucilla_bella, Milady 07, Millennia Angel, moiranesedai, sardonica,
temarisan, White_
Kitsune.
Grazie,
grazie mille per aver appoggiato questa cosetta nata mille secoli
fa e ripresa più per caso, che per un vero desiderio di
completarla.
Ee
giusto perché la pagina è mia e faccio come mi
pare (LoL xD), qualcuno
lo saprà già, ma provo a ripeterlo: magari mi
riesce di iniziarlo, finalmente.
Conclusa
questa, non mi resta che tirare le fila ad altre piccole storielle
di Slam Dunk (“Monkeys” e “One to
One”), per poi dedicarmi completamente e
totalmente al “Centro Sportivo Hikerashi”.
Quando
arriverò ad iniziarlo, scriverò solo
di quello, in Slam Dunk.
Spero
vogliate seguirmi nell’ennesima follia!
Per
tutti i dettagli sulla trama, vi rimando alla storia stessa sempre
nella mia pagina di EFP.
Sarà
una lunghissima storia generale su: basket, amore, dramma eccecc.
Tipica
storia generale, insomma XD
Cioè,
non tanto tipica, ma non voglio rovinarvi la sorpresa.
Spero
di ritrovarvi là, a presto.
Karyon
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