4891

di Damlo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Alex ***
Capitolo 2: *** Il mio omonimo ***
Capitolo 3: *** Gli annalisti ***
Capitolo 4: *** Il pulsante ***



Capitolo 1
*** Alex ***



CAPITOLO 1



Ciao, io sono Alex.
Non importa da quale anno ti scriva, o quale sia la mia provenienza...e nemmeno a quale pubblico io mi rivolga con esattezza. So solo che tu, proprio tu, lettore curioso, che stai poggiando il tuo sguardo indagatore su queste pagine, sei attualmente la migliore cosa che mi sia capitata negli ultimi 200 anni. Non pensare male, dopotutto non è un'affermazione così ipocrita: in fondo mi hai regalato il tuo tempo, il tuo interesse e soprattutto la tua fiducia! Anche se esiste una remota possibilità che non me li sia meritati sono ben lieto di accettarli, ricambiando con un dono prevedibile, ma pur sempre di valore...ciò che stai aspettando con impazienza da qualche minuto, ciò per cui sei ancora incollato a questa pagina inconcludente, che si avvicina molto ad ostentare il delirio di un folle, pazzo e perditempo: la mia storia. Potrebbe anche sembrare un po' presuntuoso da parte mia considerare la mia vita degna di tali attenzioni, ma ho pur sempre un vantaggio dalla mia parte: la conoscenza, quella che brami di raggiungere, ciò che possiedo grazie al tempo, all'esperienza e alla condizione in cui mi trovo, che mi porta a diventare il depositario di una verità assoluta. Ti ho detto che non era importante da quale anno ti scrivessi, ma ti ho mentito; o meglio, non è importante per me, ma sicuramente tu avrai degli ottimi motivi per desiderare di saperlo: quindi, seppur ti possa sembrare incredibile e inconcepibile, posso asserire con assoluta certezza che corre l'anno 4891 e questo messaggio verrà spedito attraverso un portale spazio-temporale, meglio noto come uno degli infiniti universi paralleli che popolano la nostra realtà. E' assurdo, ne sono consapevole, e non ti biasimerò se a breve abbandonerai questo racconto, non degnandolo più di alcuna attenzione, ma se hai intenzione di continuare a leggere per qualsiasi motivo, io sono pronto a spiegarti come tutto ciò sia possibile.  

...

Sei ancora qui? Oh, bene, iniziavo a perdere le speranze.
La quantità di dati che sarai costretto ad elaborare per tenere il passo di questa inverosimile storia è esorbitante, per il semplice fatto che nulla di ciò che ti racconterò ti sembrerà minimamente plausibile. La mia discreta capacità di provare empatia, qualità che mi contraddistingue dall'apatica popolazione del quarto millennio, mi permette di comprendere i tuoi limiti: come potrai infatti facilmente immaginare, viviamo in una società ben più evoluta della tua, dove tutti gli abitanti hanno una pressoché infinita aspettativa di vita, un ben più elevato quoziente intellettivo e, soprattutto, nessun problema da affrontare e nessun limite con cui confrontarsi. È per questo motivo che pochi comprenderebbero il tuo smarrimento nel leggere queste parole: la nostra civiltà ha dimenticato ormai da tempo che cosa sia stata la comune accezione di "essere umano" nel secondo millennio, viviamo in un mondo  completamente sabotato dalla tecnologia, dove persino gli uomini più lucidi e consapevoli si definiscono automi...d'altronde non c'è troppo da stupirsi...la fantascienza più spicciola e ambientalista dei vostri tempi l'aveva predetto: niente più piante, animali, natura, solo l'uomo fagocitato dal proprio ego e dalle proprie aspirazioni in un mondo vuoto e sottomesso al potere dei computer. Potrà sembrarti strano, ma ormai anche questa parola è diventata obsoleta: computer. Forse perché non conosciamo più bene la differenza tra l'uomo e la macchina. Per quanto riguarda il mondo vuoto, beh, a quello non ci siamo ancora arrivati, ma siamo destinati a raggiungerlo...che cos'è la perfezione infatti se non l'annichilimento dei sensi? Oggi ci illudiamo di vivere nella società perfetta ed effettivamente un occhio inesperto potrebbe interpretarla in questo modo, ma io non ci credo: presto non ci sembrerà più una realtà inviolabile e, seguendo l'intrinseca natura distruttrice dell'uomo, che alberga nel nostro spirito dalla notte dei tempi,  saremo portati a demolirla e a ricostruirne le fondamenta, fino a raggiungere la tanto agognata perfezione assoluta, un mondo estrapolato da ogni coordinata temporale e spaziale, un mondo vuoto.

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Capitolo 2
*** Il mio omonimo ***


CAPITOLO 2



Ciao. Sono sempre io: Alex
Non voglio più tediarti troppo con metafore filosofiche e parabole futuristiche.
So perché sei qui, e sono fermamente deciso a tenere fede alla mia promessa: raccontarti la mia storia.
Se per te va bene, mi piacerebbe iniziare presentandoti una persona. Ovviamente, trattandosi di un semplice racconto, dovrai immaginartela, poiché di certo non si materializzerà davanti ai tuoi occhi come il genio della lampada.
Il suo nome è Alex.
Ebbene sì, penserai, è un mio omonimo. E invece no, o meglio, non solo. 
Alex è il mio involucro del 4891. 
Che cosa sto farneticando? Te lo dirò a breve, ma andiamo con ordine...

Che cos'è un Involucro?
Anche questa è una bella domanda. Dopo tutto sapevo che prima o poi me lo avresti chiesto: ti sembrerà assolutamente impossibile, ma tutti gli esseri umani sono composti da Involucri, lo sono sempre stati: infinite copie di loro stessi sovrapposte ad altre infinite copie....è così che abbiamo finalmente scoperto l'elisir di lunga vita, la pietra filosofale, il filtro dell'eterna giovinezza che tanto si vaneggiava nelle favole...insomma, l'immortalità. E sai qual è la cosa più esilarante? Che ce l'abbiamo sempre avuta sotto il naso! 
L'unico problema è che non lo sapevamo. 
Siamo stati ciechi per millenni fino a quando, 350 anni fa, gli Involucri furono scoperti: si trovò il modo di catturarli e cristallizzarli nel tempo, in modo tale che ogni persona decidesse quale età mantenere per il resto della propria vita. 
Esatto, è proprio così che funzionano gli Involucri, sono come le mute di un serpente; l'unica differenza è che per l'uomo sono infinite e si susseguono ogni millisecondo; anzi, più propriamente in ogni millisecondo intercorrono infiniti involucri, poiché di fatto essi rappresentano il più piccolo numero irrazionale che intercorre nel vuoto della nostra esistenza. 
Gli involucri sono il nostro passato, il nostro presente e il nostro futuro: ogni attimo cambiamo infiniti Involucri, infinite copie di noi stessi. 
Proprio grazie alla scienza è stato possibile individuarli e fermarne la continua creazione...ed è proprio per l'arresto di questo incessante meccanismo che la vita eterna è stata resa reale e non più mera finzione; a partire dai 18 anni di vita è possibile infatti scegliere il momento in cui cristallizzare un Involucro, in modo tale da arrestarne il processo di sviluppo. 
Per questo motivo nel nostro pianeta non esistono più bambini nè vecchi, la riproduzione umana è vietata dal governo per impedire il sovraffollamento e ognuno vive in pace nella quieta immortalità.
A questo punto resta da chiederci: ma chi siamo noi, se non Involucri di noi stessi? 

Lo sapevo: ci sono ricascato. Ogni volta che inizio un discorso non riesco a fare a meno di perdermi nelle mie elucubrazioni! 
Ti stavo spiegando per l'appunto chi è Alex. 
Cioè il mio involucro del 4891. 
Cioè io. 
Be', innanzitutto dovresti conoscere la sua professione, poiché senza dubbio ne va molto fiero: Alex è un Guardiano. 
Ma non esaltarti troppo presto: Alex non ha nulla a che fare con il guardiano della DC Comics, Jim Harper, nè con il robot gigante di Ratman. E' un tipo di guardiano completamente diverso e, oserei dire, lontano anni luce dalla comune accezione del secondo millennio.
Il "Guardiano", come professione universalmente riconosciuta, fu infatti introdotto solo otto secoli più tardi, quando il celeberrimo fisico Albert Curie (ironia della sorte) scoprì il primo portale per il multiverso. 
Puoi facilmente immaginare quanto la scienza, a quel punto, sia stata in grado di raggiungere nuovi orizzonti: distorsioni temporali, viaggi nel tempo, teletrasporto, tutte attività molto inverosimili che oggi sono all'ordine del giorno. 
Devi comunque avermi frainteso: non sono delle distorsioni temporali che si occupa uno come Alex, e nemmeno dei viaggi del tempo...quelli sono lavori di manovalanza, molto diffusi e soprattutto sottopagati.
Alex è della CIA.
Proprio così, hai capito bene e non è assolutamente necessario tornare indietro per rileggere queste righe: una sorta di agente segreto super accessoriato catapultato più di 2800 anni nel futuro. 
Sono cosciente del fatto che tutto ciò potrebbe suonare come una cosa molto interessante e assolutamente fuori dall'ordinario, se non fosse per il fatto che si tratta di un impiego estremamente pericoloso e riservato a pochi poveri stolti che dedicano la loro vita alla salvaguardia del pianeta, sacrificandola se necessario e non preoccupandosi di godersela appieno tra mille agi e comfort di ogni tipo. 
È vero, ti ho detto che gli uomini del quarto millennio non hanno alcun tipo di problema nè alcun limite, ma devo ammettere che questo vale solo per il cittadino medio, quello che trascorre la propria infinita esistenza curandosi esclusivamente del proprio benessere. 
La verità è che una fonte del male esiste ancora e insieme al mondo è cresciuta e si è evoluta, mettendo radici, come se rappresentasse il nocciolo del male puro in continua rigenerazione. E mentre Alex e pochi altri agnelli sacrificali servono un mondo artificiale e privo di qualunque barlume di umanità, gli altri esseri viventi continuano a galleggiare nella loro nebbiosa bolla di vitrea indifferenza, ignorando il male che si annida là fuori...

Ma naturalmente sto di nuovo divagando: il compito di Alex è essenzialmente quello di identificare le varie entità provenienti da tutto il multiverso che riescono a fare breccia nel nostro mondo e annientarle in una delle numerose realtà parallele esistenti, in modo tale che gli altri uomini continuino a vivere nelle loro illusioni. 
Sia ben chiaro, il suo unico interesse è quello di distruggere il male, ma, perché ciò accada, deve attenersi all'unica regola che il governo supremo che domina il mondo gli impone: preservare la realtà illusoria del mondo. L'unica regola, l'unico mezzo per conservare la pace e non scatenare il caos. È solo grazie a questo espediente che la società perfetta sopravvive. Ogni parvenza del male deve essere eliminata, e spetta ad Alex occuparsene.

 Ma non è certo mia intenzione lamentarmi del lavoro di cui mi sono sarcasticamente vantato di andare fiero...se volessi davvero raccontarti la sua vita, cioè la mia, per intero, non riuscirei a trattenermi dal dilungarmi in un interminabile sproloquio sulla discutibile etica del nostro pianeta artificiale...e allora perché lo sto facendo? Probabilmente è il mezzo più efficace che riesco a utilizzare per narrare come io sia arrivato qui. Ora. Nel 4891. In procinto di ricongiungermi a uno dei miei infiniti Involucri per raggiungere il vuoto cosmico.

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Capitolo 3
*** Gli annalisti ***


Ma alla fine dei conti...io sono l'Alex di cui parlo?
Sì e no.
Considerami una sua versione molto più anziana e saggia.
 Il fatto è che mi ricordo poco o niente di lui...e sicuramente non sono in grado di stabilire il numero infinitesimale di secondo in cui Alex l'Involucro si è trasformato in Alex e basta. Io ti scrivo dal 4891, è vero, ma solo perché ORA mi trovo in quell'anno. La verità è che io provengo dal seimilionesimo millennio: ovvero dal seimiliardesimo anno.
L'unica ragione per cui il sottoscritto, un Alex ormai quasi al termine della sua lunghissima esistenza, ti scrive dal 4891 è molto più profonda e complicata di quella che si potrebbe superficialmente supporre. Se sei quindi interessato, mio caro lettore, alla mia storia e a quella di uno dei miei tanti Involucri...be', non ti resta che metterti comodo e continuare a leggere.

In almeno 500 realtà parallele tanti piccoli Alex vengono alla luce. 
In altrettanti universi innumerevoli altri Involucri dello stesso Alex si sovrappongono, l'uno sull'altro, dando forma e consistenza alla sua vita sul pianeta. È incredibile realizzare quante versioni di Alex esisistano contemporaneamente. E non mi riferisco a più Involucri di uno stesso Alex, ma proprio ad uno stesso Involucro di Alex stante esattamente nello stesso momento in più mondi paralleli.
Lo so, lo so, è inutile complicarci la vita. Se dovessimo contemplare le infinite variabili a cui la vita di Alex dovrebbe essere soggetta questa storia non finirebbe più. 
Nel caso ti interessasse conoscere nel dettaglio ogni singola mia infinita esistenza e il suo relativo sviluppo potresti sempre contattare un annalista del mio tempo.
Esatto, un annalista. Qualche ricordo sugli studi dell'antica Roma per caso incomincia ad affiorare? Come vedi la storia si ripete.
Sono proprio loro, gli annalisti, ad occuparsi della trascrizione di ogni evento riguardante le infinite riproduzioni di ogni singolo involucro nei vari universi. 
È d'uopo da parte mia tuttavia avvertirti che, anche se tu fossi tanto masochista da desiderare una cosa simile, non credo che potrebbe mai essere fattibile.
Non nel tuo millennio, almeno.
Gli annali, o documentazioni storiche, o in qualunque modo tu voglia chiamarli, non sono altro che dati sovrapposti ad altri item numerici, contenenti file elaborati da processori di incalcolabile potenza, direttamente collegati ad un flusso di informazioni esterne in continuo mutamento...e l'unico modo per trasferirli nella tua memoria sarebbe quello di aprire un portale mnemonico nella tua testa.
Non penso che sarebbe un'idea brillante...tutt'altro!
Ma, come vedi, sto ancora contemplando eventualità estremamente improbabili. 
Come dicevo, per non perdermi in riflessioni inutili e oltremodo noiose sulla vita di tutti gli Alex esistenti, ho deciso di prenderne in considerazione uno: quello del 4891.
Ma che cosa ha di così particolare questo Involucro, potrete chiedervi?
Perché è così importante per me?
È dunque giunto il momento di dirvelo: è stato lui a trovarmi.
È stata la sua disperata ricerca della verità a permettergli di raggiungermi.
Nessuno prima o dopo di lui ci sarebbe mai riuscito.
Ma lui sì.
È questo a renderlo tanto speciale.

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Capitolo 4
*** Il pulsante ***



Nel 4891 gli umani non erano poi così all'avanguardia: sì, potevano vantare la recente scoperta  dei portali ultradimensionali, ma studiavano ancora a scuola la fotosintesi clorofilliana...
Tuttavia loro non la pensavano così: credevano di aver raggiunto la frontiera definitiva della scienza, di aver scoperto tutti i misteri dell'universo e altre cazzate del genere. Poveri illusi, dico io.
Ma non faccio testo, dopotutto ho sei miliardi di anni di esperienza. 
Posso comunque garantirvi che anche Alex l' Involucro la pensava come me. Lui sapeva. 
Sapeva che il mondo non può fermarsi, anche quando sembra che abbia raggiunto l'ultima frontiera dell'evoluzione. Non è mai perfetto.
In fondo era un luminare del suo tempo, potrete ragionevolmente affermare: un cosiddetto profeta.
Niente affatto. Aveva semplicemente troppo tempo libero per pensare e riflettere sulla triste sorte del nostro pianeta. Ebbene sì. Immaginate di starvene lì su una poltrona tutto il tempo a schiacciare sporadici puntini luminosi su uno schermo al plexiglas. Non vi annoiereste a morte? Eh, già, dopotutto essere un agente della CIA nel quarto millennio non deve essere poi tanto esaltante. Un piccolo e pidocchioso mostriciattolo radioattivo è riuscito a scavarsi una varco spazio-temporale nel multiverso? 
TAC. 
Un semplice "TAC" 
Basta premere un pulsante per attivare le adeguate misure di sicurezza e comprimere quel lurido concentrato di Male spedendolo nel fantomatico inferno multiuniversale. Ammesso che ne esista uno.
E allora una domanda potrebbe sorgerti spontanea: perché non affidare questo noioso, deprimente e patetico lavoro alle macchine? Dopotutto in un'epoca così all'avanguardia dovrebbero aver raggiunto un sufficiente livello di complessità da riuscire a gestire un semplice pulsante da premere di tanto in tanto...
Una domanda comprensibile, ma del tutto ingenua.
Dio solo sa quanto consegnare il nostro mondo a esseri artificiali possa essersi rivelata una scelta fatale.
Potrei raccontarti della terza guerra mondiale, scoppiata nel 2875, che vedeva schierati gli umani da una parte e Robot Ribelli assassini dall'altra, ma ho l'impressione che consigliarti di leggere qualsiasi libro di Asimov sia di gran lunga la cosa migliore.
E quindi siamo di nuovo al punto di partenza.
Macchine e uomini. 
Che lavorano.
Insieme.
Per il bene della comunità.
E la storia continua a ripetersi, sempre, dopo migliaia di anni, in un loop perpetuo.
Parafrasando un geniale uomo del tuo tempo: prima di lavorare sull’intelligenza artificiale, perché non si fa mai effettivamente qualcosa per guarire la stupidità naturale? 
Poco contava per i tuoi contemporanei e nulla interessa ai miei...l' importante è che il mondo vada avanti, così come la loro vacua esistenza.

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