Life is a cabaret di V@le (/viewuser.php?uid=4138)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Numero di apertura ***
Capitolo 2: *** Primo numero della storia: Mein Herr ***
Capitolo 3: *** Secondo numero ella storia: Something Stupid ***
Capitolo 4: *** Terzo numero della storia: Money ***
Capitolo 5: *** Numero di chiusura ***
Capitolo 1 *** Numero di apertura ***
Ante Scriptum:
Ecco la fic che ho presentato al concorso 'Naruto around the world'.
Ringrazio tantissimo Wishful Thinking e Milly Malfoy per la loro grande
disponibilità e faccio tanti complimenti alle partecipanti
del concorso.
Vi auguro buona lettura e ad ogni capitolo metterò il link
del video a cui fare riferimento per il numero musicale di turno
all'interno della canzone.
Vi consiglio solo di fare attenzione con la prima canzone, che si
divide tra prologo ed epilogo.
Legenda:
Corsivo
piccolo: canzone
§corsivo
normale§: ricordi
Altre
note a fondo pagina.
§LIFE
IS A CABARET§
NUMERO
DI APERTURA
Così
aprì Le Chat Noir.
Il
palco buio s'illuminò lentamente, delineando il profilo di
una giovane donna.
L'ombra di un sorriso.
La voce di un allodola.
La malizia in volto e nell'abito.
TENTEN:
"What good is sitting alone in
your room?
Come hear the music play.
Life is a
Cabaret, old chum,
Come to the Cabaret.
Put down the knitting,
The book and the broom.
Time for a holiday.
Life is Cabaret, old
chum,
Come to the Cabaret.
Come taste the wine,
Come hear the band.
Come blow your horn,
Start celebrating;
Right this way,
Your table's waiting
No use permitting
some prophet of doom
To wipe every smile away.
Come hear the music play.
Life is a Cabaret, old
chum,
Come to the Cabaret!"
Tenten, sentendo le mani scalpitare per lei,
s'inchinò profondamente e ritornò a mostrare il
suo
solito sorriso da palcoscenico.
"Benvenuti, signori, a Le Chat Noir: il cuore di Montmartre!"
Un altro applauso.
"Vi faremo passare il più gran capodanno della vostra vita!
O almeno ci proveremo!"
Rise con il pubblico, per poi stendere una mano alle sue spalle.
"Che lo spettacolo cominci!"
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Capitolo 2 *** Primo numero della storia: Mein Herr ***
PRIMO
NUMERO DELLA STORIA: MEIN HERR
"Qualcuno
mi porti subito il mio vestito!" ordinò a gran voce la donna
bionda allo specchio.
"Eccolo, signorina Tsunade" accorse immediatamente la sarta con in mano
quello che era più semplicemente un pezzo di stoffa nera,
tanto
era corto.
"Presto, mettimelo! Tra poco devo andare in scena!"
"Sì, signorina Tsunade" obbedì Shizune,
rassegnata come sempre ai capricci della stella del locale.
"Tutta questa fretta? Eppure persino la marea ti aspetterebbe."
La donna si voltò di scatto verso il padrone de Le Chat
Noir, lanciandogli un'occhiata velenosa.
"E' inutile continuare con questi stupidi complimenti, Jiraya.
La risposta è sempre no."
Pronta, la bionda si diresse con passo deciso verso il palco, non
degnando di uno sguardo l'uomo.
Quest'ultimo sogghignò soddisfatto a testa bassa.
"Ma, alla fine, è sempre sì."
§Il
vento entrava prepotentemente nella stanza, muovendo le disordinate
lenzuola.
Due bocche ansimavano di fatica, ricordando i precedenti, maliziosi
gemiti.
All'improvviso la donna diede lo spalle al compagno di piacere,
coprendosi alla meno peggio.
"E' proprio una cosa che non sopporti, vero?"
Jiraya la vide voltarsi appena, con uno sguardo che non aveva compreso.
"L'aver bisogno di me" concluse lui, al che Tsunade sbuffò,
facendo ricadere pesantemente il capo sul cuscino lacero.
"Io non ho bisogno di niente e di nessuno" sbottò dopo una
pausa di silenzio.
"Mi rincresce dirtelo" l'uomo si stiracchiò, per poi
incrociare le
braccia dietro la testa "ma ti adoro quando ti dimostri cosi
ostinata."§
Una ragazzina che si credeva
troppo cresciuta
scappò dal palcoscenico, saltando addosso ad un gentiluomo
benvestito con un sigaro in mano.
"Ti è piaciuto lo spettacolo, Shika?" squittì con
voce stridula.
"Sì, certo, Ino" rispose quello con indifferenza,
lasciandosi
stringere dalla volubile ballerina, sebbene non si confacesse alla sua
posizione, essendo il capo del giornale de Le Chat Noir.
La biondina sfoderò un sorriso infantile, per poi augurare
buon
lavoro a Tsunade, la quale si stava preparando per il suo numero.
Appena cominciò la musica, entrò in scena con la
sua
ormai famosa camminata, posizionandosi sulla sedia nera sotto la luce.
E cominciò.
TSUNADE:
"You have to understand the way
I am,
Mein Herr.
A tiger is a tiger, not
a lamb.
Mein Herr.
You'll never turn the
vinegar to jam,
Mein Herr.
So I do...
What I do...
When I'm through...
Then I'm through...
And I'm through...
Toodle-oo!
Bye-Bye, Mein Lieber
Herr.
Farewell, mein Lieber
Herr.
It was a fine affair,
But now it's over.
And though I used to
care,
I need the open air.
You're better off
without me,
Mein Herr.
Don't dab your eye, mein
Herr,
Or wonder why, Mein Herr.
I've always told you I
was a rover.
You mustn't knit your
brow,
You should have known by
now
You'd every cause to
doubt me,
Mein, Herr.
The continent of Europe
is so wide,
Mein Herr.
Not only up and down,
but side to side,
Mein Herr.
I couldn't ever cross it
if I tried,
Mein Herr.
So I do..
What I can...
Inch by inch...
Step by step...
Mile by mile...
Man by man.
Bye-Bye, Mein Lieber
Herr.
Farewell, mein Lieber
Herr.
It was a fine affair,
But now it's over.
And though I used to
care,
I need the open air.
You're better off
without me,
Mein Herr.
Don't dab your eye, mein Herr,
Or wonder why, Mein Herr.
I've always told you I
was a rover.
You mustn't knit your
brow,
You should have known by
now
You'd every cause to
doubt me,
Mein, Herr.
Bye-bye, mein Lieber
Herr,
Auf wiedersehen, mein
Herr.
Es war sehr gut, mein
Herr
Und vorbei.
Du kennst mich wohl,
mein Herr,
Ach, lebe wohl, mein
Herr.
Du sollst mich nicht
mehr sehen,
Mein Herr..."
L'intero pubblico si alzò,
applaudendo
freneticamente, mentre la stella de Le Chat Noir si lasciava andare per
il gran finale.
Perché lì Tsunade dava tutta sé
stessa, senza rimorsi, né rimpianti.
Post Scriptum:
dopo il prologo, il primo capitolo.
hachi92: non è questa la long di cui parlavo, ma un'altra in
fase di elaborazione... quando mi sentirò in grado di
portarla avanti, pubblicherà anche quella.
Questa è una long che ha partecipato a un concorso. Comunque
sono contenta che ti piaccia.
Baci, V@le
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Capitolo 3 *** Secondo numero ella storia: Something Stupid ***
SECONDO
NUMERO DELLA STORIA: SOMETHING STUPID
Appena
uscita di scena, Tsunade si tolse il vestito e lo gettò su
una sedia.
"Si è scucito: devi sistemarlo. Mi serve per il gran finale."
"Sì, signorina Tsunade" rispose Shizune, tranquillamente.
Mentre la grande stella si dava una rinfrescata, Tenten raggiunse la
sarta.
"Hai per caso i costumi del numero comico?"
"Sì, sono appesi là."
La ragazza andò a recuperare gli abiti di scena. Intanto si
presentò un'altra persona.
"Shizune, hai la mia camicia?"
"Certo, Neji, tieni" disse porgendogli il capo richiesto.
"Grazie" fece lui, congedandosi.
Allora ritornò Tenten, la quale aveva fissato il ragazzo per
tutto il tempo.
La sarta sorrise di tenerezza.
"Pronta per il tuo numero con Neji?" chiese armeggiando con ago e filo.
"Certo, io sono nata pronta" rispose sarcasticamente lei raccattando un
pezzo di stoffa verde "vado a cambiarmi. A dopo."
"Sì."
La donna se ne stava tranquillamente seduta dietro le quinte, a
guardare le esibizioni dei suoi colleghi.
Ma non era un mezzo di distrazione abbastanza efficace.
Aveva sempre quel maledetto uomo pervertito in testa; non le lasciava
un attimo di pace.
I ricordi nella sua mente fioccavano come la neve che stava cadendo
là fuori, la notte di capodanno.
§Le Chat Noir
era chiuso.
Tutti coloro che ci lavoravano occupavano i tavolini e bevevano il
più possibile, dovendo purtroppo fare attenzione a non
finire le
scorte.
In un angolo buio, una biondina dalla coda di cavallo sedeva a
cavalcioni sulle gambe del capo del giornale del locale, con il viso
quasi incollato al collo di questi.
Da un lato del palco, Neji suonava il pianoforte e Tenten gli sedeva
accanto, accennando di tanto in tanto qualche nota con la sua splendida
voce.
Le uniche due persone che sfuggivano completamente alla vista degli
altri erano il padrone e la grande stella.
Appartati fra le quinte, a bocche incollate, con mani avide,
il respiro che sapeva di rum.
Improvvisamente, fra i gemiti, tre parole.
"Io ti amo."
Tsunade si bloccò, per poi allontanarsi e correre via.
Perché aveva rovinato tutto? Perché?§
Finalmente era il turno di Neji e Tenten, i quali
entrarono in
scena dirigendosi verso il piano, l'uno alla tastiera e l'altra di lato.
Le note si diffusero nell'aria, dando inizio al duetto.
NEJI&TENTEN:
"I know I stand in line
Until you think you have the time
To spend an evening with me
And if we go someplace to dance
I know that there's a chance
You won't be leaving with me
Then afterwards we drop into a quiet little place
And have a drink or two
And then I go and spoil it all
By saying something stupid
Like I love you
I can see it in your eyes
That you despise the same old lines
You heard the night before
And though it's just a line to you
For me it's true
And never seemed so right before
I practice every day to find some clever
lines to say
To make the meaning come through
But then I think I'll wait until the evening
gets late
And I'm alone with you
The time is right
Your perfume fills my head
The stars get red
And oh the night's so blue
And then I go and spoil it all
By saying something stupid
Like I love you
I love you... "
I due si congedarono con lo sfondo
dei battiti delle mani.
Tenten, ormai nascosta al pubblico, tirò un gran sospiro di
sollievo.
Ma poi la prese un brivido al ventre, dove c'era la presa salda di un
mano.
"Sei stata brava" si sentì sussurrare all'orecchio, per poi
vedere Neji superarla.
Passati i cinque minuti di confusione totale, si accorse che Tsunade
non era più seduta dietro le quinte.
"Posso realizzare qualunque tuo desiderio."
Un mazzo di denaro passò sotto il naso della bionda, che ne
sentì il fresco ed invitante odore.
"Tutto quello che devi fare è accettare e, per la
mezzanotte, sarai una donna nuova."
Quest'ultima deglutì, per poi dare una veloce occhiata al
locale, il cui tetto era il suo cielo, dove le era stato garantito
sempre e comunque il miglior posto.
N.d.A. Ecco il secondo
capitolo.
Grazie a Kaho_chan per la recensione... non ho capito cosa intendi con
'riprodurre tutto il testo'.
Baci, V@le
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Capitolo 4 *** Terzo numero della storia: Money ***
TERZO
NUMERO DELLA STORIA: MONEY
Dai
due lati opposti dal palco, all'improvviso sbucarono fuori Ino, tutta
vestita di palliettes, e un ragazzo, in frac.
"Soldi!"
"Soldi..."
LEE&INO:
"Money
makes the world go around
The
world go around
The
world go around
Money
makes the world go around
It
makes the world go 'round.
LEE:
A
mark, a yen, a buck, or a pound
INO:
A
mark, a yen, a buck, or a pound
LEE&INO:
Is
all that makes the world go around,
That
clinking clanking sound
Can
make the world go 'round.
Money
money money money money money
Money
money money money money money
Money
money money money money money
Money
money
LEE:
If
you happen
To
be rich,
And
you feel like a
Night's
enetertainment,
You
can pay for a
Gay
escapade.
If
you happen to
To
be rich,
And
alone, and you
Need
a companion
You
can ring-ting-
A-ling
for the maid.
If
you happen
To
be rich
And
you find you are
Left
by your lover,
Though
you moan
And
you groan
Quite
a lot,
You
can take it
On
the chin,
Call
a cab,
And
begin
To
recover
On
your fourteen-
Carat
yacht.
LEE&INO:
Money
makes the world go around,
The
world go around,
The
world go around,
Money
makes the world go around,
Of
that we can be sure.
(....)
on being poor.
Money
money money-
money
money money
Money
money money-
money
money money
Money
money money money money money
Money
money money money money money
Money
money money money money money
INO:
If
you haven't any coal in the stove
And
you freeze in the winter
And
you curse on the wind
At
your fate
When
you haven't any shoes
On
your feet
And
your coat's thin as paper
And
you look thirty pounds
Underweight.
When
you go to get a word of advice
From
the fat little pastor
He
will tell you to love evermore.
But
when hunger comes a rap,
Rat-a-tat,
rat-a-tat at the window...
LEE:
At
the window...
INO:
Who's
there?
LEE:
Hunger!
INO:
Ooh,
hunger!
LEE&INO:
See
how love flies out the door...
For
Money
makes
The
world...
...Go
around
The
world...
...Go
around
The
world...
...Go
around
Money
makes the
....
Go around
That
clinking
Clanking
sound of
Money
money money money money money
Money
money money money money money
Get
a little,
Get
a little,
Money
money
Money
money
Mark,
a yen, a buck
Or
a pound
That
clinking clanking
Clinking
sound
Is
all that makes
The
world go 'round
It
makes the world go round!"
I
due uscirono di scena sotto una cascata di false banconote.
"Bravo, Lee" si congratulò Tenten trattenendo a
fatica le risate.
"Grazie!" rispose lui con un sorriso da orecchio a orecchio.
Mentre i due andavano a togliersi la carta dai capelli,
arrivò Jiraya, leggermente alterato.
"Vi voglio tutti pronti per la mezzanotte: c'è il numero
finale" poi si guardò attorno "dov'è Tsunade?"
Allora si fece avanti la sarta.
"E' di là, signore, lei vorrebbe..."
"Adesso mi sente" la interruppe l'uomo dileguandosi.
Shizune sospirò. Non la vedeva bene.
Affatto.
"Vestiti e fila subito di là, tra poco..."
Jiraya si bloccò di colpo.
La donna stava riempendo una valigia di finto tappeto con tutte le sue
cose.
"Che stai facendo?"
"Non si vede?" rispose velenosa, gettando la spazzola dentro.
"Perché te ne vuoi andare?"
"Perché? Perché ho trovato di meglio" non si
fermava un
momento "un riccone mi ha proposto di andare via con lui: soldi, vino
e..."
"... e sesso gratuito."
Tsunade gli rivolse il suo sguardo furente.
"Solo perché siamo stati insieme, non hai il diritto di
considerarmi di tua proprietà, né tantomeno una
puttana."
In un secondo si ritrovò con la schiena alla parete, la
braccia strette in due morse.
"Se davvero pensi che io ti svaluti così tanto, ti sbagli"
sussurrò con voce roca l'uomo, a testa bassa "ma non ti
permetterò assolutamente di venderti al miglior offerente!"
L'impeto di rabbia cessò nel momento in cui la vide scossa
da leggeri tremiti di nervosismo.
"Che cosa vuoi da me?" chiese con un fil di voce la donna "Che cosa
vuoi da me!" ripeté urlando, per poi acquistare il tono
più duro che avesse mai usato "Amore? E' questo che vuoi?
Beh,
sappi che tutto quello che ti posso offrire sono sbornie, sesso e
seccature."
Jiraya aveva mollato la presa, così lei si
precipitò ad afferrare la valigia.
"Tenendomi con te ti faresti solo del male" continuò
dandogli le spalle "e questo... questo non lo posso accettare..."
Corse via, senza essere fermata.
Poi l'uomo si rese conto che, mentre lo stava superando, aveva udito un
forte singhiozzo.
Una mano andò ad afferrare la fronte corrugata, la schiena
si abbandonò al sostegno del muro.
E mentre il fragore nella platea cresceva sempre più, prese
coscienza.
Quello era stato un addio.
10... 9... 8... 7...
6... 5... 4... 3... 2... 1... 0!
N.d.A. Grazie mille a hachi92 e piichan per le recensioni^^.
Baci, V@le
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Capitolo 5 *** Numero di chiusura ***
NUMERO
DI CHIUSURA
"Buon anno nuovo, signori!" esclamò Tenten dal
palcoscenico, con alle spalle tutti i suoi colleghi.
Un grande applauso ricambiò gli auguri.
"Speriamo che vi siate divertiti questa sera, che abbiate
riso e, soprattutto, che abbiate riflettuto.
Perché siamo a Le Chat Noir e, se non ci si
diverte, se non si
ride e se non si riflette qui, dove altro si potrebbe farlo?"
Un grido di approvazione arrivò dalla platea.
"E allora, la vogliamo chiudere in bellezza, questa serata?"
Con un altro assenso, la ragazza diede il via all'orchestra
con un gesto e si preparò per il numero di chiusura.
TENTEN:
"I used to have a
girlfriend
known as Elsie
With whom I shared
Four sordid rooms in
Chelsea
She wasn't what you'd
call
A blushing flower...
As a matter of fact
She rented by the hour.
The day she died the
neighbors
came to snicker:
"Well, thats what comes
from to much pills and
liquor."
But when I saw her laid
out like a Queen
She was the
happiest...corpse...
I'd ever seen.
I think of Elsie to this
very day.
I'd remember how'd she
turn to me and say:
"What good is sitting
alone in your room?
Come hear the music play.
Life is a
Cabaret, old chum,
Come to the Cabaret."
And as for me,
I made my mind up back
in Chelsea,
When I go, I'm going
like Elsie.
Start by admitting
From cradle to tomb
Isn't that long a stay.
Life is a Cabaret, old
chum,
Only a Cabaret, old chum,
And I love a Cabaret!"
Al
termine della musica fu buio.
I clienti se ne andarono, più o meno soddisfatti.
Chi lavorava nel locale, era contento di andarsene a casa.
A casa Ino ci tornò con Shikamaru.
Tenten rimase ancora un po', a sentire Neji suonare il
pianoforte.
Jiraya restò sveglio tutta la notte, col cuore
accartocciato dal dolore.
Così chiuse Le Chat Noire.
FIN
N.d.A.: Qui si chiude questa
breve long. Lo so, è molto dispersiva e appare incompleta...
ma sarà stato un periodaccio, mah...
Grazie mille a chi ha recensito e chi ha messo quasta fic nei preferiti.
Spero che possiate seguire qualche altra mia fic.
Baci, V@le
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