The Dreamers 2

di thedreamers
(/viewuser.php?uid=768064)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** New Life. ***
Capitolo 3: *** Again. ***
Capitolo 4: *** Presage. ***
Capitolo 5: *** Deviating. ***
Capitolo 6: *** Verity. ***
Capitolo 7: *** Jealousy. ***
Capitolo 8: *** Loves. ***
Capitolo 9: *** Surprises. ***
Capitolo 10: *** Rain. ***
Capitolo 11: *** Art. ***
Capitolo 12: *** White Room. ***
Capitolo 13: *** Burned. ***
Capitolo 14: *** Christmas Eve. ***
Capitolo 15: *** Disaster. ***
Capitolo 16: *** Leaving. ***
Capitolo 17: *** Separated. ***
Capitolo 18: *** Spaces. ***
Capitolo 19: *** Thoughts and Actions. ***
Capitolo 20: *** Encounter. ***
Capitolo 21: *** Explanation. ***
Capitolo 22: *** Middle Way. ***
Capitolo 23: *** Past. ***
Capitolo 24: *** Meeting. ***
Capitolo 25: *** Time To Come Back. ***
Capitolo 26: *** Clarification. ***
Capitolo 27: *** History. ***
Capitolo 28: *** Incident. ***
Capitolo 29: *** Normality. ***
Capitolo 30: *** White. ***
Capitolo 31: *** Epilogue. ***
Capitolo 32: *** Special Chapter. ***
Capitolo 33: *** Ringraziamenti. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Image and video hosting by Tinypic





24 Agosto 1887

Anche dopo il tramonto il caldo afoso si faceva sentire tra le vie di Londra.
Molti si rintanavano in bar a sorseggiare una bottiglia di whisky mentre puntavano i loro risparmi in qualche partita a poker.
Invece una ragazza camminava con fare spedito, come a voler scappare o forse aveva fretta.
Appena svoltò in un piccolo vicolo alla sua destra qualcosa, o meglio, qualcuno l'afferrò per il braccio avvicinandola a sé.
Fece per urlare, quando vide il volto del suo "aggressore".
"Mi hai spaventato." disse a bassa voce.
"Scusami ma sono dovuto correre via dal mio appartamento." spiegò il ragazzo continuando a guardarsi intorno.
"Cosa è successo ?" domando lei preoccupata.
Il ragazzo le prese la mano e la trascinò in un vicolo buio li vicino.
Dopo essere sicuro che non ci fosse nessuno parlò.
"C'erano i tuoi fratelli fuori dal portone. Sicuramente volevano darmi una lezione." spiegò continuando a guardarsi intorno.
Lei si portò una mano alla bocca stupita da ciò che le aveva appena rivelato.
"Dovremmo andarcene. Qui non potremo di certo stare insieme." propose il ragazzo abbracciandola.
"Che faremo Harold ? Io voglio stare con te." sussurrò lei tra le lacrime.
"Guardami Evelyn, non piangere. Ti prometto che troveremo una soluzione. Ma ora tu devi andare. Sicuramente i tuoi fratelli ti staranno cercando." e detto questo la baciò prima di correre via tra quei vicoli.





****


Salveeee🌚

Abbiamo voluto pubblicare un piccolo prologo, prima di cominciare il sequel, come su wattpad.
Vi abbiamo incuriosite almeno un pochino?🙊
Speriamo di si! Alla prossima💓

p.s.: onedselfies si scusa per il banner.
È il primo che crea con una gif, spera comunque che sia di vostro gradimento😙

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** New Life. ***


Image and video hosting by Tinypic





new life.





Evelyn's pov.

Appena la lucina rossa sopra il mio sedile si spense mi slacciai la cintura.
"Ringraziamo i gentili passeggiare per aver scelto la British Airways e vi auguriamo buona giornata." disse la hostess dall'autoparlante.
"Harry. Harry ! Dai, svegliati." gli sussurrai.
Si era addormentato sulla mia spalla e per tutto il viaggio aveva dormito beatamente.
"Siamo arrivati ?" mi chiese confuso mentre si alzava in piedi andando a sbattere la testa contro il portabagagli.
Mi lascio sfuggire una risata.
"Non è divertente Evy. Mi sono fatto male." dice mettendo il broncio e massaggiandosi la testa.
Mi alzo e gli do un bacio tra i capelli.
Harry mi guarda sorridendo per poi afferrarmi per la vita e baciarmi.
Ogni volta era.. come dire.. travolgente.
Erano 3 mesi che stavamo insieme ma non mi ero ancora abituata a tutto questo.
Ricordavo ancora così bene quei baci in quella stanza bianca eppure tutte le sensazioni erano moltiplicate.
"Scusate ma dovrete scendere." l'hostess ci richiamò.
Mi guardo intorno.
Effettivamente eravamo gli ultimi.
"Ci scusi." sussurro imbarazzata.
Harry prende i nostri bagagli e poi ci dirigiamo all'uscita.
Non appena siamo lontani Harry scoppia a ridere.
Adoro la sua risata.
È contagiosa.
Mi sento stupida perché a volte mi fermo a guardarlo e sembro incantata, come una ragazzina alla sua prima cotta.
Sarà che dopo tutto quel tempo che l'ho sempre visto in sogno ho paura di sbattere le palpebre e vederlo sparire.
Come adesso.
Lui lo nota e mi prende per mano sorridendomi.
Le sue dannate fossette.
Mi faranno morire prima o poi.
Arriviamo all'uscita e troviamo Al e Niall con un cartello in mano con scritto "i sognatori".
Rido e vado verso di loro.
Al urla non appena mi vede e mi corre incontro a braccia aperte.
"Evyyyy ! Oddio mi sei mancata tantissimo !" urla trapanandomi un timpano abbracciandomi.
"Anche tu mi sei mancata, ma le tue urla no." dico facendo ridere Niall.
Lei in risposta mi da una pacca sul braccio.
Niall intanto saluta Harry.
Sono diventati amici, ed è una buona cosa.
"Ma non abbracci la tua sorellina ?" chiedo facendo la bambina offesa.
Niall sorridendo mi abbraccia forte.
"Mi sei mancata principessa." sussurra.
"Anche tu, tanto."

**

Appena Niall parcheggia l'auto nel vialetto la porta di casa si apre.
Scendo di corsa e mi fiondo tra le braccia di mamma.
"Tesoro mio." sussurra ricambiando l'abbraccio.
"La mia principessina." dice papà unendosi all'abbraccio.
Mi erano mancati così tanto.
Mi stacco da mamma per poi ricuperare Harry e trascinarlo da loro.
"Mamma, papà. Lui è il mio ragazzo, Harry." dico con un sorriso a 32 denti.
"Piacere Harry." mio papà gli stringe la mano.
"Il piacere è mio Signor Horan. Grazie dell'ospitalità." risponde garbatamente.
"Figurati figliolo. E chiamami pure Bob.".
"Oh tranquillo caro. Non c'è nessun disturbo. E dammi del tu." mamma gli toglie i bagagli dalle mani per poi portarli dentro seguita da papà.
È un sollievo vedere che i miei si comportano bene con Harry.
Lo prendo per mano e gli faccio strada.
"Noi saliamo di sopra un'attimo." urlo prima di salire le scale.
Apro la porta di camera mia ed entro seguita da Harry che non la smette di sorridere.
"Che hai ?" chiedo mente mi tolgo il giubbotto.
"Niente di che, sono solo felice." risponde prima di sfilarsi il cappotto ed appoggiarlo sul letto per poi sedersi.
"Sputa il rospo."
Mi siedo sulle sue gambe e lui porta le sue mani dietro la mia schiena per non farmi cadere.
"Pensavo a tutte le volte che in questo letto mi avrai sognato." sussurra a fior di labbra.
"Non immagini quante." e lo bacio.
Lui si allontana un secondo e sussurra "Ti amo."
"Ti amo anche io." e torno a baciarlo.


**


Harry's pov.

Sono così felice di essere qui con la mia Evy.
Questi tre mesi sono stati i più felici che abbia mai passato.
Soprattutto perché Evelyn è qui con me, quando la sfioro o la bacio ho sempre paura che poi scompaia, come è sempre successo nei sogni.
Ma lei è qui in carne ed ossa, e non c'è cosa che mi renda più felice.
E un altro motivo oggi, è che sembra che i suoi genitori l'abbiano presa bene.
C'è sempre un po' di timore..
"Ti amo" sussurro allontanandomi un attimo per guardarla. È così bella..
Mi prenderei a sberle per avere sempre questa espressione da ebete, ma non posso farne a meno.
Sto, come dire, recuperando un po' di "tempo perso".
"Ti amo anche io"
Sorrido di nuovo rubandole qualche bacio.
Starei così sempre, purtroppo veniamo interrotti dal continuo bussare sulla porta di camera di Evy.
"Voi due, avrete tutto il tempo per mangiarvi la faccia! Scendete a mangiare qualcosa?" chiede Al.
Evy scuote il capo.
"Arriviamo!" risponde alla sua migliore amica.
"Scusala" si rivolge poi a me, e ridacchio.
"Non preoccuparti" le stampo un bacio sulle labbra e poi siamo pronti a scendere.
Non ho fretta adesso, perché poi potremo stare sempre insieme nel nostro 'futuro appartamento'.

**

"Quindi avete già trovato un lavoro?" Chiede il signor Horan e annuiamo entrambi.
"Lavorerò come commercialista con mio padre, praticamente." spiego.
"Io sono riuscita a trovare lavoro in una caffetteria vicino casa nostra!" sorride Evy, e come i tre mesi passati mi stampo involontariamente una stupida espressione da ebete.
"È fantastico!" dice la madre.
Una volta finito di sgranocchiare la nostra cena, Al si alza in piedi di scatto.
"Ora se non vi disturba ve li rubiamo, prima che si addormentino di botto."
Prende sotto braccio Evelyn e insieme a Niall ci porta tutti in salotto.
"Mi è mancata la mia migliore amica e abbiamo un sacco di cose da dirci. O no?" ridacchia lei, iniziando a inondare Evy di domande.
Mentre le due chiacchierano, io ne approfitto per parlare un po' con Niall.
È molto simpatico, e più o meno abbiamo gli stessi gusti.
Dopo una bella chiacchierata ci ritroviamo a origliare involontariamente Al e Evy.
"Parla sempre così veloce?" chiedo al biondo ridendo.
"Si, ma in un qualche modo riesco a capirla" ridacchia.
Forse devo avere la sua stessa espressione quando guardo Evelyn.
"Al sono stanchissima, continuiamo a parlare anche domani?"
"Uff, va bene nonna."
Evy l'abbraccia, dopodiché mi prende per mano e andiamo insieme di nuovo in camera, non prima di aver salutato tutti i presenti.
"Mi sa che avremo un po' di roba da impacchettare."
Do un'occhiata veloce in giro per la stanza.
Effettivamente.
"C'è un po' di roba anche in quel mini ripostiglio, perciò avremo un bel lavoro da fare" ridacchia Evelyn indicandomi una porta alle sue spalle.
Almeno non saremo solo noi due a mettere tutto negli scatoloni.
Al e Niall si sono offerti per darci una mano.
"Andiamo a dormire?"
Evy sbadiglia per l'ennesima volta, contagiandomi.
"Affare fatto! Sono distrutto." dico sbadigliando.
"Vado in bagno a cambiarmi."
Mentre è in bagno, infilo il pigiama e mi butto sul letto morbido, stile stella marina.
Dopo un po' sento il letto sobbalzare, e noto con piacere che Evy mi ha imitato.
"Mi potevi volare in testa, sai?" rido sistemandomi bene sotto le coperte.
"Magari era il mio intento!" scherza lei.
Alzo le coperte per farla stare al mio fianco, ritrovandoci entrambi abbracciati al caldo.
"Buonanotte Harry." sussurra.
"Notte piccola." le bacio il naso, e poco dopo crolliamo entrambi.




****


Salveeeee
Speriamo che questo primo capitolo vi sia piaciuto!😁
Un bacione

dopedofoned&onedselfies💓

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Again. ***


Image and video hosting by Tinypic





again.





Harry's pov.

"Oddio Evy, c'è un casino di roba da sistemare"
Mi gratto la testa, dopo aver appoggiato ed aperto l'ennesimo scatolone.
"Lo so" ridacchia lei, iniziando a tirare fuori qualcosa.
"Dici che questa foto può andare messa così?"
Si piazza davanti, e resta a fissarla per un po'.
"Certo, e affianco ci metti questa."
La prima raffigura Evelyn e Niall, mentre nella seconda c'è anche Al.
"Okay.. Giusto."
Sembra poco convinta, ma continua a tirar fuori altre fotografie.
"Oddio le nostre le appendiamo? Però non tutte, questa la appoggiamo qui!"
Si blocca di colpo e mi guarda.
"Che c'è?" dico ridacchiando.
"Non ridere tu e aiutami!"
"Sei troppo paranoica" rido baciandole la fronte e prendendo un paio di fotografie incorniciate.
Le appoggio poi sul cassettone, in bella vista.
"Che dici?"
"Si, perfetto" sorride, poi si avvicina a me.
"Scusa, sai che dev'essere tutto sistemato per bene"
"Tranquilla" sorrido abbracciandola.
"Tesoro resterei così tutto il giorno, ma c'è un po' di roba da sistemare!" dice Evy.
Sbuffo, odio sistemare camera mia, figuriamoci l'intera casa!
"Dai pigrone!" ride aprendo un altro scatolone e inizia a passarmi un po' di cose.
Spero di finire almeno per l'ora di cena.

**

18:30.
Siamo a pezzi a furia di andare avanti e indietro e arrampicarci per sistemare ogni cosa, ma perlomeno adesso la casa è apposto.
"Ho bisogno di una doccia!" esclama Evy e annuisco.
"Idem."
Intanto che l'aspetto comincio a preparare qualcosa per cena, dopodiché mi da il cambio Evelyn.
"Finisco io!"
Annuisco, e ridacchiando per l'asciugamano che ha in testa le lascio un bacio a stampo e mi volatilizzo in bagno.
"Non impiegarci troppo però!" mi urla dalle scale.
Faccio una doccia veloce, anche perché sto morendo di fame.
Infilo dei pantaloni della tuta e una t-shirt, l'asciugamano l'ha preso Evelyn perciò asciugherò più tardi i ricci.
Dalle scale si sente già un buon profumo, deduco che sia quasi pronto.
"Harry? Ci sei?"
Evy mette fuori la testa dalla cucina e sorride non appena mi vede.
"Perché non ti sei asciugato i capelli?"
"Qualcuno mi ha rubato l'asciugamano"
Ridacchio, appoggiando in tavola piatti e bicchieri.
"E poi ho troppa fame per asciugarli!" dico lasciandole un bacio veloce sulle labbra.


**


Evelyn's pov.

"Fila ad asciugarti i capelli o ti verrà una polmonite. La tavola la sparecchio io." gli dico appoggiandogli l'asciugamano in testa e strofinandolo un po' per asciugargli i capelli che ancora gocciolavano.
"Un buon motivo per starcene a letto a coccolarci." scherza lui.
Sorrido e gli do un bacio sulla guancia.
"Vai stupido." e mi giro per iniziare a riempire la lavastoviglie.
Improvvisamente sento le sue braccia intorno alla vita e appoggia il mento sulla mia spalla.
"Però dopo ci mettiamo nel divano, ok ?" e mi lascia dei baci sul collo.
Devo controllarmi.
Respira.
"Ok. Ma ora vai." e lo schizzo con l'acqua.
Harry la schiva e corre di sopra ridendo ed io torno a caricare la lavastoviglie ridendo.

**

"Dovremmo andare a letto." mormoro sul suo orecchio.
Harry sta letteralmente crollando nel divano e se non ci alziamo domani saremo pieni di dolori alle ossa.
"Ok." annuisce sorridendo.
Eravamo li da 2 ore.
Lui si era disteso ed io mi ero accoccolata su di lui.
"Sai che sei pesante ?" scherza lui.
Gli faccio la linguaccia e lui sorride mostrando le fossette.
Mi avvio verso le scale quando lui mi afferra e mi solleva da terra.
"HARRY METTIMI GIÙ !" urlo dimenandomi.
Lui non fa una piega e mi porta a mo' di scacco di patate in camera per poi lasciarmi sul letto.
Lo tiro dalla maglietta e finisce sopra di me.
Lo vedo sorridere per poi baciarmi.
Il mio corpo sembra pervaso da una scarica elettrica.
Si allontana di poco dalle mie labbra e sussurra "Ti amo.".
"Io di più." dico sorridendo.
"Non ci provare. È una guerra che non puoi vincere perché io ti amo di più." scherza lui alzandosi e togliendosi la maglietta.
Sento le guance pizzicare.
Prendo un cuscino e me lo porto davanti alla faccia.
Non so perché ma vederlo così mi fa ancora effetto.
Eppure eravamo quasi nudi nei sogni.
Lo sento ridere, sicuramente sono buffa in questo momento.
"Puoi aprire gli occhi piccola."
Gli apro ma lo trovo in boxer.
Dire che sono rossa in volto è poco.
Gli tiro il cuscino e corro in bagno dove prima avevo lasciato il pigiama.
Ho il cuore che ha fatto il triplo salto carpiato.
Idiota.

**

Ormai Harry dorme da un pezzo ma io non faccio che rigirarmi nel letto.
Non ho molto sonno.
Decido di scendere in cucina per farmi una camomilla.
Dopo aver bevuto la camomilla torno a letto e mi distendo affianco ad Harry e poco dopo mi addormento.

**

La stanza bianca era ancora lì.
Non era cambiata in questi mesi.
"Harry ? Che cosa.. ?" Evelyn si guarda intorno preoccupata.
Improvvisamente il pavimento si sgretola sotto i piedi di Harry e lui precipita.
Evelyn prova ad afferrarlo ma non ci riesce.
Poi una voce riecheggia.
"Io vi avevo avvertito ed ora ne pagherete le conseguenze !".


**

"HARRY !" urlo alzandomi di scatto.
"Evelyn sono qui." Harry mi abbraccia baciandomi la fronte.
Tutto il mio corpo trema.
Cerco di riprendere fiato mentre lui mi stringe a se lasciandomi baci tra i capelli.
"È stato orribile." mormoro.
"Che è successo ?" mi chiede.
"Quella stanza c'è ancora. Tu eri lì con me e poco dopo sei precipitato." sento le lacrime scendere dal mio viso.
Harry ammutolito mi abbraccia cullandomi.
"Cosa sta succedendo ?"
"Non lo so."

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Presage. ***


Image and video hosting by Tinypic





presage.





Evelyn's pov.

"Harry ti prego !" sbuffo ancora una volta.
Erano le 8 di mattina ed entrambi avevamo lezione alle 9:30 ma lui non aveva intenzione di lasciarmi andare.
"Eddai. Poi non ci vediamo fino a stasera." mormora lui mentre mi riempie di baci il collo.
"Lo vorrei tanto ma rischiamo di fare tardi !" e scivolo giù dal letto correndo in bagno.
Mentre mi tolgo i vestiti lo sento sbuffare.
Mi raccolgo i capelli ed entro in doccia.
Erano passate 2 settimane da quel sogno ma a volte mi tornava in mente.
Prima la stanza ci metteva alla prova per vedere se il nostro amore avrebbe superato ogni cosa ed ora sembrava che volesse separarci.
Un leggero bussare sulla porta del bagno mi distoglie dai miei pensieri.
Esco dalla doccia ed infilo l'accappatoio per poi aprire la porta.
Harry mi guarda per qualche secondo per poi distogliere lo sguardo.
In effetti ho solo l'accappatoio che mi copre.
"Dimmi." chiedo andando verso l'armadio.
"Volevo sapere a che ora arrivano Al e Niall." mi chiede mentre mi fissa.
"Avevano detto verso le 13:00. Io però inizio il turno alla caffetteria alle 14:00 quindi dopo dovrai stare tu con loro." spiego prendendo i vestiti.
"Ok."
Sento i suoi occhi puntati su di me.
"Harry.. puoi smetterla.. di.. fissarmi ?" sussurro imbarazzata.
"Si, scusa. Vado in doccia." e si chiude dentro al bagno.
Non c'è stato ancora niente del genere tra di noi e la cosa mi imbarazza parecchio.
Scrollo la testa cercando di non pensarci e mi vesto.

**

"A domani Evy." Amelia mi saluta prima che io corra a prendere la metropolitana.
"A domani !"
Arrivo miracolosamente in tempo e mi precipito dentro.
Il tragitto è breve e in 5 minuti sono alla mia fermata.
Sto per scendere quando intravedo una figura famigliare tra i passeggeri.
Cerco di guardare meglio ma la folla mi spinge fuori dalla metro.
Forse ho visto male.
Guardo l'orologio e vedo che sono le 12:55.
Se non mi sbrigo arriveranno prima loro di me.
Corro fuori dalla metro e raggiungo l'appartamento di corsa.
Faccio per infilare la chiave ma Harry ha già aperto la porta sorridendomi.
"Lascia a me le borse." e mi toglie dalle spalle lo zaino e la cartella di arte.
"Dimmi che non sono già qui." sussurro entrando in casa.
"Sempre la solita lumacona."
Alzo lo sguardo e mi trovo Al davanti a me con le braccia incrociate al petto.

**

Harry's pov.

Dal frigorifero prendo un'altra bottiglia d'acqua, e ritorno in salotto vuotandola nei bicchieri di Al e Niall.
"Come fai a bere così tanto?" chiedo un'altra volta allibito osservando Al, che fa spallucce.
"Abitudine, in casa mia si beve tanto!"
"E in compenso fa bere tanto anche a me" ride Niall, seguito da me.
"Taci, fa bene bere"
Scuoto il capo, ridacchiando.
"Fermi tutti!"
Al sbatte il bicchiere sul tavolo, ci ha quasi fatto prendere un infarto.
"E se andassimo a trovare Evy?" saltella sul posto, tutta contenta.
"Andata."
"Perfetto, andiamo allora!"
La strada dall'appartamento alla caffetteria non è molta, ci si arriva benissimo a piedi.
Appena entrati vediamo subito Evelyn che serve ad un tavolo.
"Evyy!" urla Al, facendo scuotere il capo alla mia ragazza.
"Sediamoci qui, tesoro" il biondo spinge Al verso un tavolino e li seguo ridacchiando.
"Ti fai sempre riconoscere tu!" arriva Evelyn con le braccia conserte.
"Non è vero!" ride Al.
Dopodiché prende le nostre ordinazioni, e ci porta quasi subito i nostri caffè.
"Vado un attimo sul retro"
Riesco a lasciarle un piccolo bacio a stampo prima che sparisca dietro ad una porta.
Nel frattempo, mentre l'aspettiamo, chiacchieriamo del più e del meno.
Solo che dopo una buona ventina di minuti, se non di più, non è ancora tornata.
"Harry, per caso hai visto entrare Evy?"
Anche Al se n'è accorta.
Mi limito a scuotere il capo, e a fermare un cameriere.
"Scusami, sapresti dirmi dov'è andata Evelyn?"
"Horan? L'ho vista uscire con un ragazzo biondo, penso sia venuta a prenderla."
Ragazzo biondo?
La cosa non mi piace.
"Vai, Harry"
Al è preoccupata; mi alzo di scatto ed esco, facendo il giro del bar e finendo nel retro.
Il mio istinto non sbagliava.
Sgrano gli occhi davanti alla scena di Evy che cerca di liberarsi da Josh.
Di nuovo lui.
"Josh lasciami!" grida Evy.
"Te lo puoi scordare."
Posso sopportare molte cose, ma non che si faccia male ad Evelyn. Lei è il mio punto debole.
Scatto addosso a Josh, prendendolo per il colletto e sbattendolo contro il muro.
"Si può sapere cosa vuoi dalla mia Evelyn?"
"Eh questo chi sarebbe?" sogghigna.
Non voglio ricorrere alle maniere forti, e soprattutto non di fronte a lei.
"Sono il suo fidanzato! Ed ora vattene prima che ti spacchi la faccia." sputo, sbattendolo un'altra volta contro al muro.
"Andiamo, piccola." Evy è abbastanza spaventata.
Faccio per voltarmi, ma Josh la prende per il polso sorridendo strafottente.
"Non mi sono forse spiegato?"
Istintivamente lo prendo per una spalla, mollandogli un pugno.
Evy si allontana mettendosi dietro di me.
"Harry, fermati. Non ne vale la pena."
Niall si precipita su di me allontanandomi da Josh.
Annuisco, se l'è meritato quel pugno.
Mi volto, avvicinandomi ad Evelyn stretta tra le braccia dell'amica.
"Adesso torniamo a casa, okay?"
"Okay." annuisce stringendosi a me, le bacio la fronte per poi allontanarci.
Quel bastardo è stato fortunato.
Evy trema leggermente, è ancora scossa.
Le lascio un'altro bacio tra i capelli.
Se le facesse del male non so che farei.

**

"Siete comodi così vero?"
Passo un altro cuscino ad Evy, che lo sistema sul letto provvisorio dei due.
"Certo che si! Dormivo anche sul divano io, come se non ci fossi abituata" ride Al abbracciandola.
"Okay, notte notte"
Dopodiché usciamo, lasciando soli Niall e Al.
"Tutto bene piccola?"
"Si" sorride, abbracciandomi.
Amo stringerla forte, è un modo per sentirla ancora più vicina.
"Andiamo a dormire però, sono stanchissima."
"Va bene"
Ci infiliamo sotto le coperte ed Evy appoggia la sua testa sul mio petto.
Sono distrutto anch'io e da lì a poco crolliamo entrambi.

**

La solita stanza bianca.
Questa volta tocca ad Harry tornarci.
Lui confuso, si guarda in attorno.
Non è cambiata di una virgola, ma si chiede il perché di questo ritorno.
"Evy?" la chiama.
Harry scorge la chioma bionda della sua Evy, accompagnata da quella di Josh.
"Ancora tu? Ti avevo detto di andartene!" urla Harry infuriato.
Cerca di arrivare dai due per proteggere Evelyn, quando si blocca di colpo.
Josh estrae un pugnale che finisce dritto in petto ad Evy.
"No!" Urla Harry.
E una voce femminile riecheggia in quella stanza.
"Non mi avete dato ascolto, ed ecco ciò che succederà."


**

"Evy! Evy!"
Mi alzo di colpo, con le mani sul viso.
Mi giro di scatto, controllando che la mia Evelyn sia ancora affianco a me.
"Harry? Hey, sono qui amore"
La voce impastata dal sonno di Evy mi calma all'istante.
La sua mano mi accarezza la guancia.
"Cos'è successo?" chiede.
"Niente, davvero. È stato un brutto sogno."
"Sicuro?"
Annuisco, mentendo.
Non voglio farla spaventare.
"Certo. Torniamo a dormire adesso."
Tiro le coperte e la abbraccio.
Che cosa vorrà dire adesso quel sogno?

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Deviating. ***


Image and video hosting by Tinypic





deviating.





Evelyn's pov.

Sospiro per l'ennesima volta.
"Ehi Evy, tutto bene ?" mi chiede la mia collega Amelie.
"Si, credo."
"2 cioccolate al tavolo 3" urla Morgan per poi tornare a prendere gli ordini.
È tutto il giorno che ripenso a quello che è successo stanotte.
Harry si è svegliato urlando il mio nome e sembrava visibilmente agitato.
Ho provato a chiederli cosa era successo ma non ha voluto dirmi nulla.
Essendo paranoica mi sto davvero preoccupando.
"Qualcosa non va con il tuo boy-friend ?" scherza lei preparando le cioccolate.
"Non so. Sento che mi nasconde qualcosa." mormoro.
"Ahi ahi ahi, non ci siamo babe. Il nostro sesto senso è infallibile quindi stai pur certa che ti sta nascondendo qualcosa." e porta le cioccolate ai due ragazzi.
"Così non mi aiuti Amelie." sbuffo.
"Vorrei pagare." chiede la ragazza porgendomi il foglietto.
"Certo. Sono 3.45£."
Mi porge 4£ e si gira per parlare con l'amica.
"Ecco a lei il resto e buona giornata." sorrido porgendole il scontrino con il resto.
Lei mi saluta ed esce.
Amelie mi affianca e si appoggia al bancone.
"Eddai, magari sta preparando una sorpresa per te." dice dandomi dei colpetti con il gomito.
"Lo spero proprio."
**

"Harry, sono a casa." urlo dalla porta d'ingresso.
Appendo la giacca e la sciarpa all'attaccapanni e vado verso il salone.
Lo trovo disteso nel divano mentre legge il giornale.
"Potresti dare un segno di vita ?" chiedo incrociando le braccia al petto.
"Bentornata." mormora per poi tornare a leggere.
"Si può sapere che cavolo hai ?" urlo incavolata togliendoli il giornale dalle mani.
"Ehi !" lui scatta in piedi e cerca di riprenderselo.
"Mi ascolti quando parlo ?" urlo ancora allontanandolo.
"Stai tranquilla che se urli così ti sento." replica lui.
"Si può sapere che cazzo hai ? Che ti prende ? È da stamattina che ti comporti in modo strano !"
"Non ho niente !" fa per andare di sopra ma lo fermo.
"Hai fatto un sogno stanotte. Sei tornato in quella stanza, vero ?"
Non mi risponde, non fa nemmeno una piega.
"Harry rispondimi !"
Ormai sento le lacrime scendere lungo le guance.
"Non è successo niente. Ora smettila di fare la paranoica e lasciami stare."
Come può comportarsi così ?
Lo giro verso di me e gli do uno schiaffo.
Lui mi guarda stupito, non so se per il gesto o per le lacrime che mi rigano il viso.
Fa per dire qualcosa ma afferro la borsa e la giacca ed esco di casa.
Che diavolo sta succedendo ?

**

"Evy ? Oddio che cosa ti è successo ?"
Amelie mi trascina dentro il suo appartamento per poi farmi sedere sul divanetto.
"Avevi ragione. Mi sta nascondendo qualcosa e... non vuole... parlarmi." torno a piangere portandomi le mani sul viso.
"Oh babe. Non piangere, su. So io cosa ci vuole in questi casi." dice per poi andare verso il frigo.
Lo apre e tira fuori due bottiglie di birra da litro, le apre e me ne passa una.
"Bevi. Non ti farà sentire tanto meglio ma credi a me, aiuta."
Ne bevo un sorso.
"Chin chin."
"Chin."

**

"Non ti sto più dietro hahaha." Amelie torna a ridere cadendo dalla poltrona.
"Quante volte devo ripetertelo ?" sbuffo cercando di stare seria.
Alla fine abbiamo bevuto 2 bottiglie di birra a testa.
Avremmo fatto avanti e indietro dal bagno almeno 20 volte.
In parte aveva ragione, stavo un po' meglio.
"Aspetta, tu e lui vi siete incontrati nei sogni ?" chiede cercando di non ridere ancora.
"Mmm si."
Non rispose.
Pensavo scoppiasse a ridere un'altra volta.
"Amelie ?" la punzecchio.
Solo girandola mi accorgo che si è addormentata.
Guardo l'ora e mi accorgo che sono le 02:27 di notte.
Perfetto.
Ora come ci arrivo a casa ?
Non ho molti soldi con me e di prendere la metro a quest'ora non se ne parla.
Decido di prendere in "prestito" dei soldi di Amelie.
Glieli restituirò domani a lavoro.
Apro la sua borsa e cerco il portafoglio.
Accidentalmente tutto il contenuto della borsa cade nel pavimento.
Frugo tra le cose e trovo il portafoglio.
Prendo 20£ per poi rimettere tutto apposto.
Le lascio un biglietto con scritto "grazie Amelie della serata.
Ho preso 20£ per tornare a casa in taxi.
Domani te li restituisco.
Evy.
"
Cercando di fare il meno rumore possibile infilo il giubbotto ed esco dall'appartamento barcollando.
Appena sono in strada riesco a fermare un taxi facendomi quasi investire.

**

Apro la porta di casa piano, cercando di non far rumore.
Non so perché ma non riesco a smettere di ridere.
Accompagno la porta d'ingresso cercando di non farmi sentire o Harry mi farà una ramanzina.
Appena sono dentro mi avvicino al divano camminando in punta di piedi.
Mi distendo li e crollo dal sonno senza nemmeno togliermi la giacca.

**

Evelyn spalanca gli occhi sentendo il pavimento freddo sotto di se.
È di nuovo in quella stanza.
Si mette seduta e si guarda intorno.
Vede una figura non molto lontano da se, si sfregò gli occhi per mettere a fuoco.
"Harry ?" domanda.
No, non è lui.
Vedendo qualcun altro Evelyn si allontana spaventata.
"Chi sei ?" domanda lui.
"Dove mi trovo ?"
Improvvisamente tutto si fa buio e i due spariscono nell'oscurità.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Verity. ***


Image and video hosting by Tinypic





Verity.





Harry's pov.

In questo momento mi odio.
Odio troppo non poter dire nulla ad Evy, ma soprattutto doverla trattare così.
È perspicace, ha capito subito che qualcosa non andava.
Ma non voglio farla preoccupare..
E come se non bastasse mi sto spaccando la testa, cercando di capire che cosa voglia dire quel sogno.
Ho paura.
Paura di perderla.
Perché, perché mi chiedo?
Mi sono meritato quello schiaffo.
E ieri sera mi sono chiuso in camera, parlandone un po' anche a Liam.
Ho provato a dormire ma senza successo, mi mancava Evy.
Mi sveglio del tutto, scendendo verso la cucina.
Mi accorgo dopo di Evelyn che dorme sul divano con ancora la giacca addosso.
Prendo una coperta dalla poltroncina, senza far rumore gliela appoggio sopra e le sistemo un cuscino sotto la testa.
Mi preparo una tazza di cereali, dopodiché cercando di non svegliarla vado in camera a prepararmi per il lavoro.
**

"Harry?"
Alan, il mio collega, mi richiama per l'ennesima volta.
"Mh? Dimmi."
"Hai finito la pratica che ti avevo chiesto?"
"Uhm, si certo. È qui"
Alzo gli occhi dal computer, porgendogli poi un foglio.
Lo rileggo di fretta, accorgendomi di non averlo completato.
"Oddio, c'è un errore. Te lo porto io più tardi."
Alan annuisce, poco convinto.
"Sicuro di star bene?"
"Certo! Non ci sono un po' con la testa oggi."
Sorrido cercando di essere convincente.
"Okay... A più tardi allora."
Non appena il mio collega esce, prendo il cellulare e compongo il mio numero d'emergenza.
"Hey Harry! Non me lo dire, non hai ancora chiarito con Evy e adesso stai male a lavoro. Giusto?"
"E chi ti dice tutto questo? Magari sto bigiando e volevo dirti qualcosa di allegro!"
Liam ride, per poi tornare serio.
"Conosco i miei polli. Dunque, quando aspetti a chiarire?"
"Stava dormendo, non volevo svegliarla così presto!"
"Tanto deve andare a scuola! Si sarebbe svegliata comunque, idiota."
Sbuffo sonoramente.
"Tu che fai invece?"
Un rumore metallico arriva dall'altra parte della cornetta, costringendomi ad allontanare l'orecchio.
"Mi sono appena fatto cadere uno scaffale di sugo addosso."
Scoppio a ridere, guadagnandomi qualche occhiata da gente che passa fuori il mio studio.
"Hey non ridere! È per te che sono chiuso al buio in questo mini magazzino!"
"Grazie" dico ancora fra le risate.
Liam è sempre capace di tirarmi fuori un sorriso.
"E di che?! Però adesso devo proprio salutarti, prima che il mio capo se ne accorga!"
"Va bene, a più tardi."

**

Finalmente esco da lavoro.
Evelyn non sarà a casa prima di un'ora, quindi ne approfitto per passare dal fioraio a prendere qualche rosa.
Proprio davanti alla sede c'è un piccolo fioraio.
Attraverso la strada di corsa, cercando di non farmi investire, ed entro.
Ho deciso che appena sono a casa seguo il consiglio di Liam e le dico tutto.
Spero capisca il perché del mio comportamento in questi ultimi giorni..
Scelgo delle rose rosse e bianche con alcuni rami di felce a contornarle.
Le poso nel bancone e la signora inizia a farmi il pacchetto.
"Sono per la sua fidanzata?" domanda.
"Si." sorrido.
"Ah, voi uomini. Combinate casini e poi cercate di farvi perdonare con dei fiori." scherza la signora.
Non rispondo, mi limito a sorridere.
"Sono 3£"
Le porgo una banconota da 5£.
"Ecco a lei, 2£ di resto"
"Grazie!" sorrido alla fioraia, per poi raggiungere l'auto e guidare fino a casa.
Il traffico di Londra a quest'ora mi fa arrivare a casa con 10 minuti di ritardo.
Parcheggio al solito posto per poi entrare nell'appartamento.
Salgo nell'ascensore e premo il 5.
Sono molto agitato, spero che mi perdoni.
Quando l'ascensore si ferma percorro il corridoio fino ad arrivare davanti alla porta numerata con il 175.
Faccio per tirare fuori le chiavi ma la porta è aperta.
Strano.
"Evy?" chiedo entrando piano, e appoggiando la cartella vicino all'attaccapanni.
Non ottenendo risposta chiudo la porta e mi dirigo in cucina, dove trovo la mia ragazza di spalle che prepara qualcosa da mangiare.
"Evy." la richiamo.
"Harry!" dice di colpo, girandosi. "Non ti ho sentito".
"Scusa" ridacchio, sedendomi su una sedia.
"Beh, non fa niente. Sono io che non ti ho sentito!"
"No, intendo scusa per tutto. In questi giorni mi sono comportato di merda, ma c'è un motivo."
Mi ricordo dopo di aver lasciato le rose all'entrata.
Mi alzo andandole a prendere, e porgendogliele.
"Un pensierino" mi stringo nelle spalle.
"Grazie" Evy sorride, sedendosi poi sul bancone.
"Ora, dimmi pure."
Sospiro, mettendomi davanti a lei.
"Ho sognato di nuovo quella stanza; eravamo io e te, finché non è comparso anche Josh.. Con un pugnale.."
Evy sgrana gli occhi.
"Io non ti ho detto niente, perché manco io capisco cosa voglia intendere questo sogno. Non voglio perderti, Evelyn."
Lei di tutta risposta mi avvolge in un abbraccio.
"Scusa."
"Harry, non preoccuparti! Finché saremo insieme non ci succederà niente. Te lo prometto, starò attenta."
Annuisco, stringendola di più.
"Però non tenermi nascosto più nulla. Okay? Nel bene o nel male."
"Va bene"
Sorrido sollevandole il mento e baciandola.
"E adesso mettiamo queste rose in un vaso prima che appassiscano. Sono bellissime!" e inizia a cercare un vaso.
"Piuttosto, si può sapere dove eri finita ieri sera?" le chiedo scherzando.
"Sono stata da Amelie... e... beh... ci siamo ubriacate." arrossisce.
Rido vedendo la sua reazione.
Benché sia ancora un po' preoccupato per questo sogno, mi sento un po' meglio ad aver chiarito con la mia Evy.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Jealousy. ***


Image and video hosting by Tinypic





jealousy.





Evelyn's pov.

Il rumore di quell'odiosa sveglia mi costringe ad aprire gli occhi.
Mi guardo intorno e noto che Harry non c'è.
Scendo dal letto e dopo essermi stiracchiata vado in bagno a farmi una doccia.
Raccolgo i capelli in una cipolla disordinata ed entro.
Con il freddo che c'è fuori una bella doccia calda fa più che bene.
Sono contenta che Harry mi abbia parlato del sogno che ha avuto però io non sono stata altrettanto onesta.
Non voglio dirgli di quel ragazzo, che poi potrebbe essere solo frutto della mia fantasia.
Eppure sembrava così vero.
Ma a che diavolo sto pensando ?
Esco dalla doccia, mi infilo l'accappatoio e torno in camera.
Oggi ho il corso alle 9:30 quindi ho tutto il tempo di fare con calma.
Mi metto un paio di pantaloni maroni, una maglietta bianca e una felpa nera, raccolgo i capelli con la ciambella cercando di non fare disastri, mi trucco e scendo in cucina a fare colazione.
Trovo Harry indaffarato a preparare quelli che sembrano pancake.
È talmente preso che non si accorge nemmeno che lo sto guardando.
È pieno di farina e ha le mani ricoperte dall'impasto.
Soffoco una risata quando fa un balzo all'indietro dopo essersi quasi scottato.
"Evy ! Non ti avevo vista." dice cercando di ripulirsi le mani.
Mi avvicino e li lascio un bacio sulle labbra.
"Lascia, faccio io." e gli tolgo quel ridicolo grembiule.
"Volevo prepararti la colazione." sbuffa lui lavandosi le mani nel lavello.
"Apprezzo il gesto ma così rischi di dare fuoco a tutto l'appartamento." scherzo cercando di salvare quel povero pancake.
"A che ora hai lezione ?" chiedo mentre lui prepara due bicchieri di spremuta, i piatti e le posate.
"Alle 10:00 ho Economia Aziendale e alle 11:00 Diritto. E tu ?"
"Oggi ho solo Storia dell'arte alle 9:30. Dovrei essere a casa per pranzo." e appoggio i pancake nei piatti.
"Oggi lavoro fino alle 17:30. Se vuoi ti passo a prendere in caffetteria." mi chiede prima di ingozzarsi.
"Allora ti aspetto e ti offro una cioccolata calda."

**

"Visto ? Si è tutto risolto. Lo sapevo babe." esclama Amelie alzando la voce.
"Shh, smettila di gridare come una pazza. Ci stanno guardando tutti." sibilo guardando il bar pieno di ragazzi che ci fissavano.
"Sorry." e ridendo torna a servire i clienti al bancone.
Un ragazzo entra e si va a sistemare nel tavolo infondo alla sala.
Prendo il vassoio con l'ordine del tavolo 12 e mi avvio.
"Ecco qui ragazze. 2 cioccolate al latte con una spolveratina di cannella e panna montata. E questi biscottini li offre la casa." dico porgendo le tazze e i 4 biscotti alla cannella.
Le ragazze ringraziano ed io mi avvio verso il ragazzo.
"Benvenuto. Vuole ordinare ?" chiedo gentilmente.
Non appena alza il viso e mi guarda ho un colpo al cuore.
Non è possibile, è il ragazzo del mio sogno.
"Si. Vorrei una cioccolata al latte con la cannella ma senza panna, grazie." chiede sorridendo.
"Certo. Arriva subito."
Cercando di stare calma prendo l'ordine e torno al bancone per preparare la sua cioccolata.
"Ehi Evy, che hai ? Sembra che tu abbia visto un fantasma." scherza Amelie.
"All'incirca." sussurro io mentre guarnisco la cioccolata con la cannella.
Continuo a fissarlo.
Come è possibile ?
Eppure sono più che sicura, è lui.
Ma che scherzo è questo ?
"Louis." sussurra lei.
"Che ?"
"Quel ragazzo si chiama Louis. Era da un po' che non lo vedevo. Sicuramente avrà ripreso gli studi questa settimana. È un nostro cliente abituale." spiega lei mentre prepara il vassoio.
"Non te l'ho mica chiesto." borbotto in risposta.
"Certo sweet. Ora portagli la cioccolata e digli che i biscotti glieli offre Amelie." e mi spinge verso la sua direzione.
Lanciando occhiatacce ad Amelie vado verso di lui.
"Ecco la tua cioccolata. I biscotti te li offre Amelie." dico con un sorriso sforzato.
Lui si gira e la saluta.
Faccio per andarmene quando mi chiama.
"Hai bisogno di qualcos'altro ?" domando.
"Si, vorrei sapere il tuo nome se non ti dispiace." scherza lui.
Che sfacciato.
"Il mio nome è Evelyn e mi dispiace per te ma sono impegnata."
"Uh che caratterino. Eddai, era solo per fare le presentazioni. Piacere, Louis." e mi allunga la mano.
"Piacere." mormoro.
Non so se fidarmi.
"Ho come l'impressione di averti già vista da qualche parte." afferma lui.
Dimmi che non si ricorda del sogno.
"Io sono sicura di non averti mai visto, anche perché mi ricorderei di un cafone come te." e detto questo mi giro e me ne torno al bancone.
Proprio in quel momento entra Harry. Vedendolo mi precipito su di lui e lo bacio.
"Non pensavo di esserti mancato così tanto." scherza lui.
"Invece si e non sai quanto."


**


Harry's pov.

Ricambio il bacio allegramente e con un po' di sorpresa.
"Non pensavo di esserti mancato così tanto" ridacchio scherzando.
"Invece si e non sai quanto"
"Immagino, mi sei mancata anche tu!"
Le bacio la punta del naso, per poi prenderla per mano e andare a sedermi ad un tavolo.
"Allora me la offri questa cioccolata? Ci starebbe dopo la sgobbata di oggi!"
Evy annuisce sorridendo.
"Certo, ti metto anche la panna va bene?"
"Perfetto"
Sorrido.
Torna al banco per preparami la cioccolata quando si avvicina un ragazzo.
Noto che la sta fissando e che la saluta.
Evy ricambia ma non gli dà molto retta.
Seguo quel ragazzo con lo sguardo mentre torna a sedersi al suo tavolo.
"Eccola qui!"
Evy torna, appoggiando la mega tazza piena di cioccolata calda e con una spruzzata di panna montata.
"Mi vuoi far venire il diabete?" ridacchio, iniziando a mangiare un po' di panna.
"Se vuoi la condividiamo." scherza lei prendendo un cucchiaino di panna.
"Ah, a proposito" continuo io.
"Chi è?"
Evelyn segue il mio sguardo, per poi puntare nuovamente i suoi occhi nei miei.
"È solo un cliente abituale, non preoccuparti!"
Okay ammetto di aver provato un pizzico di gelosia.
O forse di più.
Non faccio in tempo a rispondere che mi lascia un bacio a stampo e corre a prendere altre due ordinazioni.
Nel frattempo finisco con calma la mia cioccolata.

**

"Sta per iniziare il film!"
"E i popcorn sono pronti." arriva in salotto Evy, con una mega ciotola in grembo.
"Che film guardiamo?" chiede poi lasciandosi cadere sul divano, noncurante di qualche popcorn che vola.
"Le Winx, va bene?"
"Cosa?" Evy sgrana gli occhi e scoppio a ridere.
"Scherzo. Ho messo The Mask, può andare?"
"Uhm, si va bene."
Premo il tasto play dal lettore dvd, e mi metto comodo accanto a Evy lasciando il telecomando sul tavolino.
Prendo qualche popcorn, ma non presto molta attenzione al film appena comincia.
Stavo pensando ancora a quel tizio alla caffetteria.
Non mi convince per niente il modo in cui guardava la mia Evy.
"Sicura che fosse un cliente abituale?"
"Chi?" si lascia sfuggire dapprima Evy confusa, poi aggiunge.
"Oh, Harry. Perché dovrei mentirti? Non mi ricordo neanche più come si chiama.
Non ti fidi?"
"Nono, non intendevo dire questo... Solo, non capisco cosa voglia da te."
"Harryy!"
Evy mi fa un piccolo sorrisino, ignorando il film e lasciando la ciotola sul tavolino.
"Qualcuno è geloso!" ridacchia lasciandomi un bacio a stampo.
"Non esserlo, okay?"
"Mh.." le rivolgo un sorrisetto.
"No! Voglio un sorriso vero."
All'improvviso diventa seria, facendomi sobbalzare leggermente.
Non faccio in tempo a reagire che mi è addosso torturandomi col solletico.
La blocco quasi subito invertendo i ruoli, ritrovandoci a ridere come idioti e a spargere popcorn per il salotto.
"Pietà!" urla con le lacrime che le scendono, scalciando di nuovo la ciotola per sbaglio.
"Ti prego!"
La prendo per entrambe le mani, aiutandola a sedersi.
"Eccolo qui il sorriso che mi piace tanto!" e con l'indice mi tocca le guance.
"Ti si formano queste fossette adorabili"
Sorride, accoccolandosi poi su di me.
Le lascio un bacio fra i capelli e mi allungo a prendere la ciotola, dividendoci i pochi popcorn rimasti.
Intanto il film va avanti, è già arrivato a metà quasi senza che ce ne accorgessimo.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Loves. ***


Image and video hosting by Tinypic





loves.





Harry's pov.

"Mi erano troppo mancate queste serate" dice Liam, non appena appoggia piede a terra fuori dall'auto.
"Già!"
Con l'università e il lavoro abbiamo avuto pochissimi momenti liberi per uscire, finalmente questa sera possiamo stare tranquilli e uscire a bere qualcosa.
Zayn chiude l'auto con le chiavi, dopodiché ci mettiamo in fila tutti e tre per entrare nel locale.
È abbastanza conosciuto a Londra, dicono che sia uno dei migliori qui.
Dopo 20 minuti di attesa siamo finalmente dentro.
La musica è bella ma molto alta.
Ci avviciniamo ai tavoli fino a trovarne uno libero.
"Ci sediamo qui?"
Io e Liam annuiamo, siamo lontani dalle casse, così possiamo parlare in tranquillità.
"Allora?"
Prima che ognuno possa parlare, si materializza di fronte a noi una cameriera pronta a prendere le nostre ordinazioni.
"Tre birre"
"Perfetto! Ve le porto subito"
Non appena questa se ne torna al bancone, guardo Liam.
"Secondo me ci stava provando." ridacchio e Zayn annuisce per darmi ragione.
"O aveva un tic nervoso o ci stava provando."
"Non è vero!"
"Ti stai rammollendo da quando ti senti con Andrea?"
Lo pizzichiamo ancora io e Zayn, è divertente.
"Quando ti sentivi con Anita non era così!"
"L'hai detto, e poi eravamo usciti massimo due volte.."
Liam sembra arrossire un po'.
Non l'ho mai visto così.
Si divertiva a tirarci in giro ma adesso sta passando le stesse cose.
"Eccovi le birre! Se avete bisogno d'altro.."
"Per adesso siamo apposto, grazie."
Liam non la degna proprio di uno sguardo.
"È ufficiale, questa ragazza ti sta facendo un effetto positivo."
Sorrido bevendo un goccio della mia birra.
Liam non ribatte, io però lo penso sul serio.
Iniziamo a seguire un po' la partita che sta passando sul televisore vicino a noi, finché Liam non sgrana gli occhi guardando dietro le mie spalle.
"Che c'è? Hai visto un fantasma?" scherzo.
"Peggio, Samantha."
Cosa?
Per poco non sputo la birra in faccia ai miei amici.
"Non si stanca a quanto vedo."
Scuoto il capo, non può essere.
"Come cavolo fa a trovarmi?"
"Lavorerà in un'agenzia di stalker" la butta sul ridere Zayn.
Tiro su il cappuccio, sperando di nascondermi almeno un po'.
"Fatelo anche voi!" dico esasperato.
"Liam!"
Come non detto.
La voce odiosa di Sam va avvicinandosi sempre più, finché non si piazza al nostro tavolo.
"Ciao ragazzi! Oh, ciao anche a te Harry!"
Faccio un cenno con la testa, non alzando lo sguardo.
"Come state?"
Prende una sedia da un tavolo accanto e la piazza al nostro, e peggio ancora, vicino a me.
Il suo classico modo di auto invitarsi ovunque non è mai cambiato di una virgola.
Guardo di sfuggita Liam, che nel frattempo stava scrivendo a qualcuno.
Era una bella serata tranquilla con i miei migliori amici, ma qualcosa la doveva rovinare per forza.
"Evy sta arrivando" mi dice piano Liam.
Per fortuna.
Non riuscirei a stare qui un minuto in più.
"Evy? Chi è Evy?"
"Niente che ti riguardi." dico brusco.
Finisco l'ultimo sorso di birra.
Sam inizia a usare le sue solite "tattiche di seduzione", ma senza successo.
Cerco di allontanarla da me ma lei si avvicina sempre di più.
Guardo l'entrata sperando che di lì a poco arrivi Evelyn.
Fortunatamente Evy non tarda ad arrivare al locale.
Entra accompagnata dalla sua collega Amelie.
Non appena mi vede mi raggiunge, sembra aver notato Sam.
"Grazie al cielo sei arrivata. Scusami se ti ho disturbata ma quella sanguisuga non ha alcuna intenzione di mollarmi." cerco di spiegarle.
"Di quello che è successo ne parleremo a casa, ora sistemiamo questo problema." dice per poi baciarmi.


****


Evelyn's pov.

Quel messaggio di Liam mi aveva fatto scattare.
«Vieni al locale. Sta per succedere un casino !
P.s. Vestiti bene.
»
Non ho chiesto cosa intendesse ma sono sicura che si tratti di Harry.
Ho fatto le corse per vestirmi e truccarmi ed ora sono in taxi.
Appena arrivo mi accorgo della fila infinita per entrare al locale.
"Cazzo." sibilo.
"Evy ?"
Una voce famigliare mi chiama.
Mi giro e vedo lì, tra le prime persone spuntare Amelie.
"Amelie ! Grazie al cielo !" mi avvicino con le persone che mi squadrano.
Amelie sembra capire che ho bisogno di entrare subito.
"Era da 20 minuti che ti aspettavo. Dove diavolo eri finita ? Tranquilli, è con me." urla alle altre persone.
Le devo un favore enorme.
Dopo nemmeno 5 minuti siamo dentro.
"Mi spieghi che ci fai qui ?" mi urla all'orecchio per via della musica a tutto volume.
"Il migliore amico di Harry mi ha scritto che c'è un problema e che dovevo venire qui subito." le spiego.
Mi guardo intorno finché non li vedo.
"Sono li." e mi avvio seguita da Amelie.
Quando arriviamo al tavolo una ragazza dai lunghi capelli rossi e fin troppo vicina ad Harry per i miei gusti.
Lui non appena mi vede si alza e viene verso di me.
"Grazie al cielo che sei arrivata. Scusami se ti ho disturbata ma quella sanguisuga non ha alcuna intenzione di mollarmi." sussurra.
"Di quello che è successo ne parleremo a casa, ora sistemiamo questo problema." dico per poi baciarlo.
Era l'unico modo per far capire a quella testa rossa che Harry è mio, ed è meglio che gli stia alla larga.
Mi allontano da Harry per poi prenderlo per mano e tornare a sederci.
"Ehy Evy, è da tanto che non ci vediamo." Zayn mi saluta abbracciandomi.
"Ciao Zayn. Non è colpa mia se tu non vieni quasi mai a trovarci." scherzo.
Mi siedo vicino ad Harry per poi guardare la rossa.
"E tu chi saresti ?" chiedo squadrandola.
"Eh... io sono... Sam, una loro amica.."
"Di vecchia data. Si è fermata a salutare ma ora se ne stava andando, giusto Sam ?" conclude Liam.
"Si.. mmm... io vado, ciao." e se ne va con la coda tra le gambe.
La seguo con lo sguardo e non appena esce dal locale fulmino con lo sguardo Harry.
"Appena siamo a casa facciamo i conti." sussurro prima di chiamare con un cenno Amelie.

**

"Si può sapere che cazzo ci faceva quella troia seduta vicino a te ?" urlo entrando in casa.
"Non c'entro niente ! È lei che sembra ossessionata da me." cerca di giustificarsi Harry.
"Ma potevi allontanarti cazzo."
Ora sono davvero incavolata.
"Cazzo Evy, ti ho chiamata subito." urla lui.
"LIAM, LIAM MI HA CHIAMATA !" urlo buttando la borsa sul divano.
"FA LO STESSO !"
"NO CHE NON FA LO STESSO ! DOVEVI CHIAMARMI TU ! SE LIAM NON MI AVVISAVA CHISSÀ COSA POTEVA SUCCEDERE !" sento le lacrime offuscarmi la vista.
"PENSI DAVVERO CHE IO L'AVREI ASSECONDATA ?" urla lui.
Non rispondo.
Se provassi a dire qualcosa scoppierei a piangere.
"Se la metti così allora nemmeno io dovrei fidarmi di te con quel tipo della caffetteria." mormora.
Sento la rabbia ribollirmi dentro.
Prendo un cuscino e una coperta e gliele lancio.
"BENE ! ALLORA DORMIRAI NEL DIVANO !" e me ne vado di sopra in camera.
"BENE !" urla lui in risposta.
Perché è così stupido ?
Mi tolgo il vestito è il reggiseno e mi infilo una canottiera per poi stendermi nel letto.
Rimango li, a fissare il punto dove dovrebbe esserci lui.
È come se tutta la rabbia che mi sentivo dentro fosse stata sostituita da un senso di solitudine guardando il vuoto.
Sono stata una stupida, e solo ora me ne rendo conto.
Devo scusarmi.
Mi alzo e scendo di corsa in salotto.
Harry appena mi vede si alza dal divano.
"Harry, mi dispiace, io.."
Non riesco a concludere la frase che lui mi prende e mi bacia.
Quel contatto così semplice riusciva ad annullare tutto, come se fossimo solo io e lui.
Ma quel bacio era diverso, c'era più passione.
Le sue mani iniziarono a percorrere la mia schiena fino ad arrivare ai miei glutei per poi farmi aderire di più al suo corpo.
Ansimai a quel contatto così inaspettato. Gli tolgo la maglietta per poi tornare a baciarlo.
Era come se il mio corpo fosse attraversato da una carica elettrica.
Harry mi solleva da terra ed io incrocio le gambe intorno alla sua vita.
Non riuscivo ad allontanarmi dalle sue labbra, non ci riuscivo e non volevo.
A fatica arriviamo in camera.
Cerco di sfilargli la cintura senza staccarmi dalle sue labbra.
Sembriamo due calamite, quelle che una volta unite non riesco più a dividere.
Senti le sue mani aiutarmi slacciando la cintura e poi togliendo i pantaloni.
Le sue labbra si allontanano dalle mie per lasciare dei piccoli baci sul collo.
Dei brividi di piacere mi pervadono.
Poi le sue mani sfiorano la pelle sotto la canottiera, per poi sfilarmela.
Pensavo che una volta arrivato il momento mi sarei sentita in imbarazzo, ma non era così.
L'unica cosa che provavo era il desiderio di sentirlo mio, completamente mio.
Ci stendiamo sul letto ed Harry continua a lasciarmi baci nel collo provocando qualche mio gemito di piacere.
Le mie mani percorrono la sua schiena fino ad arrivare ai suoi boxer per poi sfilarli.
Lui fa lo stesso e mi sfila l'ultimo indumento rimasto.
Si allontana un secondo per prendere un preservativo e srotolarlo sul suo membro.
La poca luce che entra dalla finestra mi permette di vede il suo corpo ricoperto da piccole gocce di sudore, è dannatamente provocante.
"Dimmi se ti faccio male." sussurra prima di penetrare dentro di me.
Subito sento un leggero dolore ma man mano che inizia a muoversi il dolore sparisce e vengo pervasa da un piacere indescrivibile.
Entrambi ci lasciamo sfuggire dei gemiti tra un bacio e l'altro.
Ed io ho capito che lo amo più di me stessa, che non potrei vivere senza di lui.
"Ti... amo." sussurra Harry prima di raggiungere il culmine del piacere.
Anche io raggiungo il limite e inarco la schiena ansimando.
Harry si distende di fianco a me ed io mi appoggio al suo petto lasciando alcuni baci.
Sento la sua mano accarezzarmi la schiena e i capelli.
Sono stata una stupida a dubitare di lui.
"Ti amo anche io." sussurro prima di addormentarmi tra le sue braccia.




****


Salveeee
emm..
è stato particolarmente difficile scrivere questo capitolo 🙊
allora...
che ne pensate ?
teneri i nostri Evelyn ed Harry 💗🙈
parlando d'altro
vi ricordiamo che il 25 (Natale lol) verranno rilasciati 2 capitoli
il primo alle 13:30 e il secondo alle 17:30

bene, detto questo vi salutiamo e vi auguriamo buone feste 💘🎄🎅👋
a giovedì ✨❄️

dopedofoned e onedselfies 🎄❄️

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Surprises. ***


Image and video hosting by Tinypic





surprises.





Evelyn's pov.

La tenue luce del giorno entra nella camera costringendomi ad aprire gli occhi.
La prima cosa che vedo è Harry, che ancora dorme beatamente.
Solo al ricordo della notte prima sento il corpo che vieni percorso da brividi.
La parola "mio" mi rimbomba in testa e non riesco a trattenere un sorriso.
È così bello mentre dorme, potrei rimanere ore a guardarlo.
Con il dito traccio i contorni dei tatuaggi che ha nel petto.
Vorrei farmene anche io uno ma ho una paura bestiale.
Improvvisamente sento la sua mano accarezzarmi la schiena.
"Buongiorno." sussurra sorridendomi.
"Buongiorno."
Gli lascio un bacio a stampo per poi tornare a distendermi.
"Che ore sono ?" domanda guardando la sveglia.
"Non lo so, perché ?"
"Forse è meglio che ci vestiamo visto che tra mezz'ora arrivano Al e Niall, a meno che tu non voglia farti trovare nuda." scherza per poi baciarmi il collo.
Rido pensando alla faccia di Al se dovesse trovarci in queste condizioni.
Però Harry non si muove, continua a torturarmi il collo succhiando la pelle.
"Se mi lasci qualche succhiotto sappi che mi vendicherò." scherzo liberandomi dalla sua presa e alzandomi dal letto completamente nuda.
Inizio a cercare i vestiti per la camera mentre Harry continua a fissarmi con un sorrisetto malizioso.
"La smetti ?" sbuffo imbarazzata.
"Scusa ma sei dannatamente provocante." e si porta una mano tra i capelli.
Prendo un baio di boxer e glieli lancio.
"Muoviti."
Appena si alza dal letto completamente nudo lo guardo per qualche secondo per poi voltare lo sguardo verso il muro.
Sento le mie guance pizzicare.
Mi metto l'intimo e vado in bagno.
Guardandomi allo specchio mi accorgo di tre macchie rossastre sotto il collo.
Questa me la paga.
Corro in camera e lo trovo seduto sul letto con solo addosso i boxer che gli avevo dato.
"Ti avevo detto che mi vendicavo." e mi metto a cavalcioni su di lui iniziando a baciargli il collo.
Lo sento ansimare per il contatto e rido.
Mi fermo appena sotto il mento e inizio a succhiare la pelle.
Harry mi stringe di più a lui, ma poco dopo mi allontano dal suo collo osservando soddisfatta la macchia rossastra che gli ho lasciato.
"Così impari."

**

"AHHHHHHHH !" urlo a squarcia gola dalla felicità.
"Aspetta aspetta, non ti ho detto la cosa più bella. Tu sarai la mia testimone di nozze." Al mi abbraccia entusiasta.
"Oddio Al sono troppo felice per voi due !" le sussurro.
"Ferma ! Ho un regalo !" gli dico staccandomi da lei per poi correre di sopra a prendere il blocco da disegno.
Lo trovo sopra alla scrivania, fortuna che non ho dovuto ribaltare la camera.
Torno in salotto dove mi aspettano Al, Niall ed Harry e gli mostro il bozzetto del suo abito da sposa.
Lo avevo realizzato ancora tempo fa pensando che un giorno glielo avrei fatto vedere.
"Evy, stai scherzando ?" Al si porta le mani davanti alla bocca.
"Ti pare che scherzi ?"
"Non ho parole... è semplicemente stupendo. Grazie Evelyn." mi abbraccia con gli occhi lucidi.
"Sara meglio prendere già ora i biglietti dell'aereo." spiego a Harry intento a parlare con mio fratello.
Al si alza improvvisamente e mi trascina in cucina.
"Allora...?"
"Allora cosa ?"
Lei sbuffa per poi indicarmi i segni rossi sul collo.
"Ah." sussurro imbarazzata.
"Lo avete fatto ?" domanda alzando un po' la voce.
"Shhh ! Comunque.. si." affermo iniziando a giocare con i capelli.
"Tu. Ora. Mi. Racconti. Tutto."


****


Harry's pov.

Niall aveva appena finito di dirmi che sarei stato il testimone, quando Al e Evy si alzano e vanno in cucina.
"Davvero davvero?" ho chiesto sorridendo, magari mi stavano prendendo in giro.
"Davvero davvero! Perché dovrei scherzare?" ride Niall.
Mi stringo nelle spalle.
"No, così. Comunque, seriamente parlando, sono così contento per voi due!" sorrido allungandogli un pugnetto.
"Avete già idea di quando sarà il matrimonio?"
Niall si gratta la testa.
"Stavamo pensando a maggio o giugno dell'anno prossimo. Anche perché non fa freddissimo ne quel caldo afoso estivo."
"Giusto! Anche perché come con mia sorella, non sarei venuto a gelarmi le chiappe"
"Ma ci sarebbero i tendoni riscaldati!" ride il biondo e annuisco.
"L'ho già sentita questa cosa" rido anch'io.
"Comunque sarà meglio che ti copri quello." Niall ride indicando il punto dove Evy mi aveva lasciato il succhiotto.
Sorrido imbarazzato e mi gratto la nuca.
"Stanno complottando di là in cucina o?"
Faccio spallucce. "Può darsi"
Niall si alza, e lo seguo fino in cucina.
Evelyn e Al stavano discutendo di qualcosa, perché si bloccano di colpo guardandoci.
"Che c'è?"

**

"Per il vestito ti accompagno io. Tutte le assillate da parte di mia sorella forse serviranno anche a me"
Dico scuotendo il capo, ricordando i suoi preparativi.
Passo ad Evy altri due bicchieri che appoggia sul tavolo.
"La pizza non arriva prima delle sette" sbuffa Al, sedendosi su una sedia.
Si potrebbe sentire un misto di brontolii di pancia.
"Intanto ci sono delle patatine, vi va?"
Non era neanche da chiedere.
Al e Niall annuiscono con foga, certe volte mi chiedo se questi due ragazzi abbiano il buco nero al posto dello stomaco.
All'improvviso si sente un rumore di clacson, che ci fa quasi prendere un infarto.
"Ma cos... Cos'era?" Al, che quasi si strozza con una patatina.
"Dev'essere il mio telefono, scusate" ridacchio prendendolo dal bancone.
"Non dovevi cambiarla questa suoneria?" dice Evy.
Sblocco il telefono vedendo una notifica nei messaggi.
Non può essere, non si stacca mai questa colla?

«Sam.:
Hey Harry! Mi chiedevo...saresti libero uno di questi pomeriggi?
Mi servirebbe davvero una, uhm, mano per scegliere della pittura..
»

Sbuffo sonoramente.
"Che succede?"
Passo direttamente ad Evelyn il cellulare, e non appena questa lo legge mi guarda storta.
"Pittura? Che scusa di merda è mai questa?"
Ride sarcastica; quoto, anche perché non so che dire.
"Ti lascerà mai in pace ?"
"Lo spero proprio." sbuffo esasperato.
La deve piantare, e anche subito.




****


Salveeee

BUON NATALE A TUTTI 🎄🎅❄️💗
che regali avete ricevuto?
allora
questo è il primo capitolo di oggi
speriamo che abbiate passato una buona giornata! xx

dopedofoned & onedselfies 🎄🎅❄️

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Rain. ***


Image and video hosting by Tinypic





rain.





Harry's pov.

"Evy sta tranquilla, non hai mai visto casa nostra quanto era in disordine. Gemma ci è abituata poi!"
Evelyn si ferma di botto, trucidandomi con lo sguardo.
"Spero tu stia scherzando! Non mi interessa se casa tua era in disordine, questa va messa apposto e anche subito!"
Sbuffo, alzandomi dalla mia posizione comoda sul divano.
"E va bene, cosa mi hai lasciato da sistemare?"
È praticamente tutta la mattina che sistema, penso sia stato un miracolo se si è fermata un attimo a mangiare a pranzo.
"Spargi un po' di profumo, ho dimenticato di andare a prenderlo"
"Va bene capo!"
Evy mi guarda storta, ma poi ridacchia.
"Quando arrivano?"
Tiro fuori il telefono dalla tasca e controllo l'orario: le 14:10.
"Saranno qui a momenti."
"Perfetto!"
Evy sistema ancora qualche soprammobile, poi il campanello suona e si fionda alla porta.
"Gemma! Non vedevo l'ora di vederti!" "Lasciala entrare almeno" ridacchio, per poi salutare e abbracciare Nathan.
"Come state? Tutto okay? Avete trovato traffico.."
Lascio le due al loro chiacchiericcio, come quando vengono Al e Niall, cominciando a scambiare due parole con Nathan.
Evy e Gemma si avvicinano a noi.
"Ragazzi, dovremmo dirvi una cosa."
Una cosa? Oddio, spero non si separino di già, anche perché mi sembrano abbastanza sereni e...
"Diventerete zii!"
"Ho sentito bene?"
"Si! Sono incinta!"
Evy caccia un urletto abbracciando Gemma.
"Diventerò zio?" chiedo ancora incredulo, abbracciando automaticamente mia sorella e Nathan.

**

"Restate qua a cena ovviamente!"
Chiede, più o meno, Evy per l'ennesima volta.
"Va bene" ridacchia Gemma.
"Dopo però andiamo davvero, più che altro prima che venga brutto tempo!"
"Harry controlli nella credenza se c'è tutto per favore?"
Faccio come dice, segnando tutto su un foglietto.
"Mancano sugo, pasta e qualche verdura"
Le porgo il bigliettino, tornando in salotto.
"Allora mi sa devo fare una corsa al supermercato."
"Vai tranquilla, noi intanto rompiamo ad Harry!"


****


Evelyn's pov.

"Mancano sugo, pasta e qualche verdura."
Harry mi passa il foglietto dove ha scritto tutto ciò che manca.
"Allora mi sa che dovrò fare una corsa al supermercato." mi alzo dal divano per poi infilarmi la giacca e prendere la borsa.
"Vai tranquilla, noi intanto rompiamo ad Harry!" scherza Gemma.
Harry mi lascia un bacio a stampo prima che io esca di corsa.
Per fortuna il supermercato non è lontano e ci posso andare tranquillamente a piedi. Dopo 5 minuti sono dentro.
Prendo un carrello ed inizio a cercare tutto ciò che serve tra gli scaffali.
Pasta, sugo, verdure.
Poi decido di prendere un pollo da fare al forno.
Faccio per avviarmi quando sento qualcuno chiamarmi.
"Evelyn ?"
Mi giro e vedo Louis con un cestino del supermercato stracolmo di patatine e birre.
"Ehi." lo saluto di sfuggita per poi andare verso il banco frigo dove è riposta la carne.
"Che fai ? Scappi ?" chiede divertito.
Quanto è insistente.
"In realtà si, ho fretta, quindi ciao." lo liquido velocemente e mi avvio verso la cassa.
Appoggio tutto nel nastro ed aspetto il mio turno.
"Sono 12.35£" dice la signora.
Le porgo una banconota da 20£ mentre infilo la spesa nei sacchetti.
"Ecco a lei il resto e buona giornata." mi porge il resto.
"Anche a lei."
Prendo le borse e mi avvio verso l'uscita.
Non so come sia possibile ma fuori diluvia.
Non che ci sia da stupirsi ma fino a prima sembrava che tenesse.
"Non dirmelo, sei a piedi e senza ombrello ?"
La voce di Louis dietro le spalle mi fa prendere uno spavento.
"Anche se fosse ?" chiedo infastidita.
"Si da il caso che io sia in macchina e che possa darti un passaggio, a meno che tu non preferisca prenderti una bronchite." afferma sogghignando.
Preferirei di certo la seconda opzione ma non posso nemmeno chiamare Harry per una cavolata del genere.
"Ok." sbuffo.
Lui sorride divertito.
"Aspettami qui che vado a prendere l'auto." per poi correre sotto la pioggia verso il parcheggio.
Farmi dare un passaggio da Louis è l'ultima cosa che vorrei.
È un tipo troppo sfacciato e non mi piace ma sembrerebbe l'unico modo per non camminare 5 minuti sotto l'acqua.
Dei fari mi costringono a socchiudere gli occhi.
Una Mercedes affianca il marciapiede.
Louis spegne il motore per poi scendere, prendere le mie borse e appoggiarle nei sedili posteriori.
"Non stare lì impalata, sali." dice per poi tornare al posto di guida.
Faccio il giro ed entro velocemente in auto.
"Bene, fammi tu strada." dice prima di mettere in moto.
"Vai sempre dritto fino al semaforo, poi giri a destra."
Louis sorride e si avvia verso la direzione che gli ho indicato.
"Allora ?"
"Allora cosa ?" chiedo scocciata.
"Come va ?" domanda.
Sta scherzando ?
"Bene, molto bene." rispondo fredda.
"Guarda che non ti mangio mica." scherza lui osservandomi.
"Parcheggia li." indico un posto vuoto proprio sotto il mio appartamento.
Lui accosta l'auto per poi girarsi verso di me.
"Arrivati. Sai, io abito in fondo alla via ?" spiega lui.
Ma perché tutte a me ?
"Non lo sapevo e non mi interessa. Grazie del passaggio." prendo le borse della spesa e scendo dall'auto facendo una corsa verso l'entrata.
Noto che Louis è ancora fermo li.
Bene, ora mi tormenterà a vita.




****


Salveeee

ecco qui il secondo capitolo!
speriamo che vi siano piaciuti
ci vediamo lunedì 👋
e vi ricordiamo che il 1 gennaio rilasceremo due capitoli 💁
un bacio e buone feste 🎁

dopedofoned & onedselfies 🎅🎄❄️💗🎉

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Art. ***


Image and video hosting by Tinypic





art.





Evelyn's pov.

"Bene ragazzi, per oggi è tutto. Venite uno alla volta qui che vi darò il vostro incarico per dopo domani." dice la professoressa Collins iniziando a sistemare i suoi appunti.
Raccolgo le mie cose e mi avvicino alla cattedra.
"Signorina Horan. Per lei ho un'incarico molto speciale, adatto alle sue capacità!" dice lei cercando il foglio con il mio nome.
Che vorrà farmi fare ?
"Ah, ecco qui ! Dovrà realizzare un nudo con modello reale."
"Cosa ?" sussurro sbigottita.
"E un'altra cosa. Dovrà dipingerlo. Sono sicura che ci riuscirai!" e sorridendo mi porge il foglio con spiegato tutto del mio incarico.
Prendo il foglio ed esco dalla classe ancora sconvolta.
L'unica persona a cui potrei chiedere è Harry, ma ho paura che mi uccida.

**

"Harry ti prego ! A chi chiedo sennò ?" lo prego ancora una volta.
"Cavolo Evy, è imbarazzante la cosa." sbuffa Harry.
"Se non lo fai tu chiederò a quel ragazzo della caffetteria." lo stuzzico riferendomi a Louis.
"Cosa ? No ! Lo farò io ! Non ti azzardare nemmeno sai ?" urla alzandosi dal divano.
Rido vedendo la sua reazione.
"Benissimo. Allora vai a prepararti. Ti ritrarrò qui, nel divano." gli dico sogghignando per poi andare a prendere la tela e gli attrezzi.
Harry capisce che l'ho ingannato e sbuffa andando in bagno per prepararsi.
Non è l'unico ad essere imbarazzato.
Io dove ritrarlo cavolo.
Io.
Ciò vuol dire che devo guardarlo nudo.
Non che non lo abbia già visto ma è diverso e molto imbarazzante.
Sistemo la tela nel cavalletto e preparo tutto.
Controllo il foglio con l'incarico per vedere se la Collins mi ha dato qualche restrizione su eventuali tatuaggi del modello.
"Così vado bene ?"
Alzo lo sguardo e vedo Harry completamente nudo che mi guarda divertito.
Sento le guance pizzicare e il cuore che accelera.
Annuisco tornando a leggere il foglio.
Lo vedo che si distende nel divano mettendosi in posa.
Non riesco a trattenere una risata vedendo quanto sembra stupido, anche se ho il cuore che mi batte all'impazzata.
Prendo un respiro profondo e mi alzo andando verso di lui.
"Mettiti a pancia in su e.. la gamba sinistra piegata. Le mani portale dietro la testa." gli spiego.
Lui si sposta come gli ho detto.
"Perfetto. Resta immobile finché non te lo dico." e torno davanti alla tela.
Sarà un pomeriggio molto lungo.

**

"Evelyn, posso muovermi ? Non sento più le braccia e la gamba." si lamenta ancora Harry.
"Ancora un secondo. Ho quasi finito."
Manca ancora un piccolo particolare e poi potrò iniziare a dipingere.
Pensavo sarebbe stato difficile e imbarazzante, sopratutto imbarazzante, ma non è stato così.
Mi sono concentrata solo sul disegno e ci sono riuscita.
"Bene, il bozzetto è finito. Ora inizio a dipingere." dico ad Harry che tira un sospiro di sollievo e si alza per sgranchirsi le gambe.


****


Harry's pov.

Mi infilo l'accappatoio, appoggiato precedentemente sul poggiolo.
Evelyn intanto prosegue nel lavoro, cominciando a dipingere.
È così bella quando è concentrata.
Le viene una tenera smorfia in viso.
Di nuovo, mi ritrovo a fissarla come un idiota.
"Ecco fatto!"
Annuncia dopo un po', sorridente.
"Che te ne pare?"
La affianco, osservando il lavoro.
"Niente male, davvero"
Dal dipinto, passo ad osservare Evy.
Ha qualche macchiolina di vernice sul viso.
"Che c'è? Sono sporca?"
Chiede innocentemente, e ridacchio.
Comincio a giocare con una ciocca dei suoi capelli, usciti dalla crocchia che si era fatta poco prima.
Non riesco a resisterle.
I suoi occhi poi, mi attraggono come calamite.
"Harry.."
Premo le mie labbra sulle sue, in un piccolo bacio che a poco a poco diventa di più, più passionale e più bisognoso.
La aiuto poi a togliersi la maglia, che si stava incastrando fra mento e capelli.
"Sono un disastro!" ride Evy, gettando l'indumento a terra.
"Ti amo" dico piano, sfiorando i nostri nasi e baciandola con più foga.
"Sarà meglio andare in camera. Non vorrei rovesciare tutto sopra il dipinto" sorride guardandomi negli occhi.
"Vieni allora, e aggrappati se non vuoi cadere" ridacchio afferrandola per le cosce, e stringendola a me.
Quasi non ci uccidiamo per le scale.
"Dov'ero rimasto?" chiedo malizioso, chiudendo la porta.
Evy si avvicina piano, lasciandomi un bacio a stampo e gettandomi le braccia al collo.

**

"Secondo me ti darà un ottimo voto. Sei una brava artista, non te ne devi preoccupare." gioco con una ciocca dei suoi capelli.
"Lo spero" sorride, accoccolata al mio petto.
Le lascio un bacio sulla testa stringendola di più a me.
Tiro meglio la coperta, dopodiché ci addormentiamo entrambi.


*****


Salveee

ci scusiamo se il capitolo è corto ma era una scena così, per descrivere un momento di intimità tra Evy ed Harry 🙈
vi ricordiamo che giovedì 1 gennaio pubblicheremo 2 capitoli 💁
ed oltre, visto che saremo insieme, rilasceremo un video con alcuni particolari su questo sequel e su dei progetti futuri 🔝😏
detto questo vi lasciamo
a giovedì 👋
e buon anno nuovo a tutti 🎆

dopedofoned & onedselfies ✨❄️

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** White Room. ***


Image and video hosting by Tinypic





white room.





Harry's pov.

La solita famigliare stanza bianca.
Harry si guarda intorno, una smorfia confusa in volto come sempre ormai.
Prima che possa aprir bocca, sembra scorgere anche Evelyn.
"Evy?"
Chiede Harry, sollevato alla vista della ragazza anche se ancora un po' preoccupato.
Evelyn sembra non sentire, per questo il ragazzo le va incontro cercando di afferrarla.
Ma, quando la sua mano sfiora il braccio della ragazza, lei scompare nel nulla.

**

Mi metto a sedere, di colpo.
Di nuovo la stanza?
Di nuovo un sogno figurativo dove Evy scompare?
Passo la mano sul mio viso, in modo stanco.
Mi devo mettere il cuore in pace: questi sogni non ci abbandoneranno più.
"Buongiorno Harry", la voce morbida e piena di sonno di Evy.
"Non stai bene?"
Anche lei si mette a sedere, guardandomi storta.
"No, ho fatto di nuovo uno di quei sogni." sospiro scuotendo i ricci.
Evy mi fissa, come se si aspettasse di sentire qualcos'altro.
E appunto, come promesso, le racconto tutto per filo e per segno.
"Ehi"- dice infine -"Non te lo devo ripetere. Io sono qui, non ti lascio"
Sorride dolcemente prima di lasciarmi un piccolo bacio a stampo.
"Lo so" dico piano, stringendola e baciandole la testa.


*****


Evelyn's pov.

Sono contenta che ora Harry mi racconti di quei sogni, però non riesco a capire perché quella stanza stia cercando di dividerci.
Sto tornando a casa dopo una lunga giornata tra università e lavoro.
"Harry ? Sono a casa !" urlo non appena entro in casa.
Lui arriva dalla cucina con indosso solo un'asciugamano in vita.
"Ciao Evy." si avvicina e mi lascia un bacio a stampo.
"Che diavolo fai così ? Vatti a vestire o ti prenderai l'influenza." lo rimprovero spingendolo verso le scale.
Harry ridendo sale in camera mentre io mi avvicino ai fornelli per preparare la cena.

**

"Sono sfinito." sbuffa Harry mentre si infila la maglietta del pigiama.
"Vieni qui." gli prendo la mano e lo faccio sedere.
Inizio a fargli dei massaggi alle spalle e lo vedo rilassarsi.
"Finirai per viziarmi così." sussurra lui divertito.
Gli lascio un bacio nel collo per poi distendermi sotto le coperte.
Harry si gira guardandomi confuso.
"Vieni a letto stupido." rido vedendo la sua espressione.
Si infila sotto le coperte per poi mettersi sopra di me.
"Pensi davvero di cavartela così signorina ?" scherza prima di iniziare a baciarmi.

**

Evelyn spalanca gli occhi trovandosi nuovamente in quella stanza.
Anche questa volta non è sola.
"Evelyn ? Evelyn sei tu ?"
Quel ragazzo, Louis, la chiama avvicinandosi.
"Ti sbagli, è tutto un sogno, non può essere vero !" Evelyn si allontana spaventata finché non finisce contro quella che sembra essere la parte di quella stanza.
Louis le si avvicina sempre di più finché non è a pochi centimetri da lei.
"Sei tu, Evelyn." sussurra prima di prenderle la mano.
Evelyn sussulta a quel contatto, è troppo vero e non gli piace la cosa.
Poi, improvvisamente entrambi spariscono nel nulla.





**


Salve!

Volevamo solo avvisarvi che questo capitolo è corto perché è di passaggio
Ci vediamo dopo nel prossimo capitolo.

dopedofoned & onedselfies

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Burned. ***


Image and video hosting by Tinypic





burned.





Evelyn's pov.

"Evelyn ? Ci sei ?" Amelie mi sventola davanti alla faccia il blocco per gli ordini.
"Scusa Amelie ma stanotte non ho dormito molto." ammetto ancora un po' assonnata.
"Mmm.. ok honey. Ma ora preparami due cappuccini e una cioccolata bianca." chiede lei preparando le tazze.
"Si."
Sto ancora pensando al sogno.
Louis mi ha chiamata per nome.
Ci mancherebbe solo che entrasse qui urlando che mi ha sognata.
E per di più mi sento uno schifo perché non ho detto niente ad Harry, e poi non ho dormito granché.
Sto preparando i cappuccini quando sbadatamente il liquido bollente mi finisce sulla mano.
"CAZZO !" urlo per il dolore.
"Che succede ?" Amelie arriva correndo allarmata.
"Mi sono scottata." spiego mettendo la mano sotto l'acqua fredda.
"Fammi vedere."
Amelie afferra la mia mano e la esamina.
"Oh god Evy, è meglio che tu vada a farti vedere. È una brutta scottatura." Amelie mi spinge nel retro e mi aiuta a vestirmi.
"Vai subito in pronto soccorso. Noi ci vediamo domani, ok ?"
"Ok, grazie Amelie." ed esco dal bar.
Sono proprio una sbadata.
Prendo il telefono e compongo il numero di Harry.
"Pronto ?"
"Pronto Harry. Scusa se ti disturbo ma volevo avvisarti che sto andando al pronto soccorso perché mi sono ustionata la mano a lavoro." gli spiego.
"Cosa ? Evy, aspettami che ti accompagno." urla lui preoccupato.
"No no, tranquillo. Finisci di lavorare e poi raggiungimi li, ok ?"
"In realtà oggi ho staccato prima. Sono da Liam ora. Ti raggiungo tra un'attimo."
"Vieni direttamente in ospedale. Ormai tra poco arriva il bus." spiego ormai vicina alla fermata.
"Ok." sbuffa.
"Ti amo."
"Ti amo anch'io." ed attacco il telefono.
Arrivo alla fermata del bus e noto che il prossimo dovrebbe arrivare tra 5 minuti.
"Evelyn ?"
No, ti prego.
Mi giro e vedo Louis che si avvicina.
"Che ci fai qui ?" mi chiede.
"Mi sono ustionata la mano ed ora sto andando al pronto soccorso." gli spiego tagliando corto.
Louis rimane in silenzio ma non si allontana.
"Ti ho sognata Evelyn."
A quelle parole trattengo il respiro.
"Ti ho sognata e sono sicuro che fosse vero. Ho sentito il calore della tua mano."
"Non.. non dire stupidaggini Louis." sussurro.
"Sei tu che non dovresti mentire. So che è vero, e lo sai anche tu." Louis mi afferra per il braccio girandomi verso di lui.
"Louis lasciami, mi fai male." mi dimeno.
Per fortuna proprio in quel momento arriva il bus.
Louis mi lascia andare.
Mi allontano tremando.
"Non rinuncerò a te così facilmente." e se ne va.
Salgo nel bus ancora scossa.
Ora inizio davvero ad avere paura.


****


Harry's pov.

"Birra?"
Liam spunta dalla cucina, con due bottiglie in mano.
"Andata."
Ritorna nella stanza per stappare entrambe le birre, poi mi raggiunge in salotto, accomodandosi sulla poltrona opposta a dove sono seduto io.
"Eccoti! Allora, raccontami tutto!"
"Io non capisco"- bevo un sorso, prima di continuare -"Non capisco proprio il perché di tutti questi sogni. E poi, cosa starebbero a significare?"
"Beh.." Liam prova a parlare, ma lo interrompo con le mie constatazioni e domande, senza purtroppo risposta.
"Pensavo che, una volta uniti, non ci sarebbero più stati intoppi. E invece, ecco che tornano!"
"Harry, stai calmo. Reagire così non servirà a nulla, pensa piuttosto che adesso sei con Evelyn, pensa a proteggerla!"
Annuisco, bevendo un altro sorso di birra. Liam ha ragione.
"Grazie" sorrido.
"Non ringraziarmi! Dico solo ciò che penso!" ridacchia lui.
Sarei perso senza i suoi consigli.
Il mio telefono prende a squillare, è Evy.
"Pronto?"
"Pronto Harry. Scusa se ti disturbo ma volevo avvisarti che sto andando al pronto soccorso perché mi sono ustionata la mano a lavoro."
Quasi non sputo la birra.
"Cosa? Evy, aspettami che ti accompagno!"
Liam appoggia la bottiglia e salta in piedi, con sguardo interrogativo.
"No no, tranquillo. Finisci di lavorare e poi raggiungimi li, ok?"
"In realtà oggi ho staccato prima. Sono da Liam ora. Ti raggiungo tra un attimo."
Intanto il mio migliore amico prepara le chiavi della macchina.
"Vieni direttamente in ospedale. Ormai tra poco arriva il bus."
"Ok" sbuffo, preoccupato.
"Ti amo"
"Ti amo anch'io"
Ripongo il telefono in tasca, e ci fiondiamo di fuori in auto.
"Cos'è successo?"
Chiede Liam, dopo avergli detto di andare in ospedale.
"Evy, si è ustionata una mano."
Lui fa una smorfia di dolore; chissà che male.




****


Salveee

Allora...
Come va ?
Passate bene queste feste?
Ci scusiamo per il ritardo ma abbiamo avuto problemi con la pubblicazione dei capitoli
Speriamo che vi siano piaciuti
Una bacione e buon anno nuovo (in ritardo)💗

dopedofoned e onedselfies ✨

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Christmas Eve. ***


Image and video hosting by Tinypic





christmas eve.





Harry's pov.

Scompiglio un po' i ricci, per colpa di quel maglione mi sono diventati un ammasso informe.
"Sei bello anche spettinato!"
Arriva Evelyn, che sfoggia uno dei suoi migliori sorrisi.
"Pronta?" sorrido anch'io.
"Certo! Fammi solo controllare di aver preso tutto"
Allaccio le converse, stasera metto queste, dopodiché aspetto che Evy esca dal bagno.
"Dai piccola, viene tardi sennò!"
"Arrivo!" si lamenta lei.
Esce dal bagno di corsa, lasciandosi dietro una scia di profumo.
"Pronta!"
"Perfetto"
Le stampo un bacio sulle labbra, prima di infilare il giubbotto e chiudere casa.
Fa un freddo cane.
"Vuoi prendere un giubbotto più pesante?"
"No, va bene questo cappotto"
Saliamo entrambi in auto, abbiamo circa una mezz'ora di strada da fare.

**

"Harry tesoro! Da quanto tempo!"
Non siamo ancora entrati, e già mamma ci si fionda addosso.
"Cara li puoi salutare anche dentro, così ti ammalerai!"
Appena varcata la soglia, una piacevole vampata d'aria calda del camino e del riscaldamento arriva fino a noi.
Appendiamo i giubbotti e le sciarpe, e come consuetudine in casa dei miei, lasciamo le scarpe vicino all'ingresso.
Mamma è fissata con la pulizia e con il non rovinare il pavimento.
"Allora? Hai da farmi qualche presentazione?" scherza mamma, con un sorriso stampato in volto.
"Si. Lei è Evelyn."
Mi interrompo solo per avvolgerle un braccio attorno alla vita.
"La mia ragazza"
Pensavo facessero chissà che sinceramente, o che mi facessero fare brutte figure e invece vanno già d'amore e d'accordo.
Mamma ruba Evelyn e la porta in cucina, tipico suo fare, e li poi c'è già anche Gemma.
Ma prima di sparire Evy mi lancia un'occhiata.
"Vai tranquilla" le mimo ridacchiando.
Intanto mi metto seduto vicino al fuoco, chiacchierando con papà e Nathan che poco dopo mi hanno affiancato.

**

"La cena è pronta! Su, staccatevi da quel fuoco!"
Mamma arriva in salotto accompagnata da Gemma e Evelyn, tutte e tre piene di roba da mettere in tavolo.
"Scherzi mamma? Io tutta questa roba non la mangio"
"Pazienza, mangio io" sorride mia sorella mettendosi sulla sedia alla mia sinistra, mentre Evy si siede alla mia destra.
Siamo in totale in sei, e mezzo con mio nipote in arrivo, ma facciamo più baccano di venti persone.
"Mi passi la carne?"
"Non ci arrivo, mi strappi un pezzo di carta?"
"Chi mi passa da bere?"
"Quando saranno le vostre nozze?" credo di sentir dire da papà, ma sta fissando me e Evelyn quindi.
"Presto, papà, presto" taglio corto, altrimenti non smette più.
Anche se non mi dispiacerebbe.
"Davvero?" quasi urla.
Evy si limita a ridacchiare, mentre mi schiaffo mentalmente.


****


Evelyn's pov.

"Presto, papà, presto." Harry risponde a suo padre.
Per poco non mi strozzo con il pezzo di pane.
Lui si gira verso di me sorridendo e io inizio a ridere cercando di stare calma.
Una cosa così non me l'aspettavo.
"Vuoi ancora patate e piselli, cara ?" mi domanda la mamma di Harry.
"Solo un'altro cucchiaio o finirò per tornare a casa rotolando." scherzo io.

**

"Ecco qui, ci sono tutti i piatti e le posate." appoggio un vassoio enorme con i piatti e le posate da lavare.
"Grazie tesoro, non dovevi disturbarti." Anne inizia a infilare tutto nella lavastoviglie.
"Nessun disturbo." le sorrido gentilmente.
È una donna molto dolce, proprio come me l'aveva descritta Harry.
"Evy."
Gemma mi chiama dalla porta che dà sulla veranda.
Prendo il cardigan e mi avvicino a lei.
"Ehy Gemma, mi volevi ?"
"Si. Dovrei chiederti una cosa."
Gemma assume un'atteggiamento serio.
"Dimmi."
"C'è qualcosa che non va ?" domanda.
Si vede così tanto ?
"No per carità. Tra noi due va tutto alla grande, ma..."
Faccio una pausa.
Non so se parlargli di Louis, dei sogni o lasciare perdere.
"A me puoi dirlo Evelyn." Gemma mi poggia una mano nella spalla.
"C'è un ragazzo che ultimamente frequenta il bar dove lavoro e ci sta provando con me. So che Harry è geloso ma non dovrebbe esserlo, io lo amo e non lo tradirei mai." dico tutto d'un fiato.
"Evy, Evy. Stai tranquilla, ok ? Harry è fatto così ma sono sicura che sa quello che provi per lui. E se non gli è entrato ancora in testa dovresti dirglielo apertamente."
Quando Gemma fa così mi fa seriamente paura.
"Grazie Gemma, lo farò di sicuro."
Torno dentro dove trovo Harry che parla con Nathan e suo padre.
"Harry, posso parlarti ?" gli chiedo.
Lui sgrana gli occhi e si alza dalla poltrona.
"Va tutto bene ? Stai poco bene ?" domanda preoccupato.
"Si, sto bene, solo vorrei parlarti." gli sorrido cercando di tranquillizzarlo.
Harry mi prende per mano e saliamo al piano superiore per poi entrare in quella che di certo era la sua stanza.
"Evy, se ho fatto qualcosa di sbagliato stasera mi dispiace. Io..."
"No, Harry, non è niente. Solo.. fammi parlare, ok ?" lo zittisco.
Lui annuisce e si siede a bordo del letto.
"So che da quando c'è quello stupido di Louis che mi gira attorno sei strano, lo vedo. Ma non c'è bisogno che tu ti preoccupi. Io ti amo. Ti amo così tanto che potrei darti il mio cuore anche se è già tuo, potrei fare tutte le più grandi cavolate possibili e immaginabili. Quindi non devi nemmeno pensare lontanamente che io posso stancarmi di te, che possa smettere di amarti. Se solo lo facessi ne morirei. Io ti amo Harry, mettitelo bene in testa."
Sento le lacrime scorrere lungo le guance.
Sembra calare il silenzio, ma poi Harry mi tira a se e mi bacia.
Non potrei mai stancarmi di lui e non potrei mai smettere di amarlo.
Quei stupidi sogni non mi faranno cambiare idea.
Harry si allontana di poco da me e mi asciuga le guance con la mano.
"Sono uno stupido ma ho così tanta paura di perderti che mi comporto da idiota."
Mi lascio sfuggire una risata.
"Grazie." sussurra poi.
"Di cosa ?"
"Di tutto. Non so che farei senza di te. Ti amo Evelyn, e il mio cuore è tuo." sussurra a fior di labbra.
Sorrido a quelle parole e lo bacio stringendolo a me.
Ora sono più felice.




Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Disaster. ***


Image and video hosting by Tinypic





disaster.





Evelyn's pov.

Il suono stridulo della sveglia mi costringe come quasi ogni giorno ad aprire gli occhi.
Sono le 7:10 e il primo corso è alle 8:45, quindi sarà meglio che mi sbrighi.
Alzandomi dal letto noto che Harry non c'è.
Non pensavo avesse lezione presto oggi.
Apro l'armadio e prendo i vestiti per poi andare a farmi una doccia veloce.
Quando esco dalla doccia mi vesto in velocità e scendo in cucina.
Harry è lì, intento a preparare la colazione, ed è talmente concentrato che non si accorge di me.
"Buongiorno." gli arrivo alle spalle e gli lascio un bacio sul collo.
"Buongiorno. Non mi ero accorto che ti eri svegliata." sussurra lui.
"Da un bel pezzo ormai. Come mai tutto questo ben di dio ?" gli chiedo curiosa.
"Ma come, non ti ricordi che giorno è oggi ?" Harry si ferma e mi stringe a se.
Scrollo la testa e lui ride vedendo la mia faccia confusa.
"Tanti auguri amore." mi sussurra poi, prima di baciarmi.
Oddio, è il mio compleanno, ed io me ne ero completamente dimenticata.
"Cavolo, mi era proprio passato di mente !"
"Avanti, a mangiare che tra poco devi andare a prendere la metro."

**

La colazione che Harry mi aveva preparato era buona e decisamente abbondante, troppo abbondante.
Per fortuna passai tutta la mattina a correre per l'istituto per conto dei professori che mi mandavano avanti e indietro per prendere vari materiali o per fare fotocopie.
E per fortuna anche questa mattina è passata.
Prendo il telefono dalla tasca e controllo l'ora.
12:34.
Non ce la faccio ad andare a casa per poi essere a lavoro alle 13:00, così mando un messaggio ad Harry.

«io :

Harry,
Oggi il mio turno al bar inizia alle 13:00 e sono appena uscita da scuola.
Non riesco a tornare a casa.
Ci vediamo stasera.
Ti amo <3
»

Dopo nemmeno un minuto Harry mi risponde.

«Harry <3 :

Ok amore, a stasera.
P.s. Io ti amo di più.
»

Sorrido vedendo il messaggio.
Infilo le cuffiette e mi avvio alla metro sperando che non ci siano ritardi.

**

"Sono qui, sono qui." urlo entrando nel retro per cambiarmi.
"Hey babe, sei in ritardo." esclama Amelie.
"Lo so, ma non è stata colpa mia. La metro ha fatto tardi." spiego riponendo le mie cose nel mio armadietto.
"Stai tranquilla, può capitare." mi rassicura.
Mi cambio il più velocemente possibile e raggiungo Amelie al bancone.
"Come mai oggi il mio turno inizia così presto?" le domando.
"Brad aveva una visita in ospedale e doveva staccare prima perciò tu lo sostituisci per le ultime 2 ore che gli mancavano." spiega mentre prepara dei caffè.
"Ok." sbuffo ancora stravolta da tutte le corse che ho fatto oggi.
"Smettila di sbuffare e vai a portare i caffè al tavolo 7"

**

"Hai chiuso tutto ?" domando ad Amelie mentre stiamo uscendo dal bar.
"Si, tranquilla."
"Allora io vado. A domani." la saluto per poi incamminarmi.
"Fermaaaa ! Ti accompagno." Amelie mi affianca.
"Amelie, casa mia è proprio lì infondo." la rassicuro.
"Allora ? Non si sa mai chi puoi trovare a sta ora per strada." borbotta.
È tutto il pomeriggio che si comporta in modo strano.
Qui c'è sotto qualcosa.
"Ma hai visto quel nuovo film, come si intitola.. ce l'ho sulla punta della lingua..." e va avanti così finché non arriviamo al mio appartamento.
"Bene, sono arrivata sana e salva. Grazie Amelie..."
"Ti accompagno su !" urla lei e prima che possa replicare mi prende il mazzo di chiavi, apre la porta e mi trascina dentro.
"Amelie ! Si può sapere che hai ?" le chiedo esasperata.
"Io.. ? Niente, pff. L'ascensore è arrivato. Quinto piano, vero ?" farfuglia mentre mi trascina nell'ascensore.
Ora inizio seriamente a preoccuparmi.
Quando l'ascensore si ferma al quinto piano Amelie mi trascina fino alla porta di casa mia per poi aprirla.
"Basta Amelie ! Si può sapere che ti prende ?" le urlo arrabbiata.
Entro e vado verso il salotto.
"SORPRESA ! TANTI AUGURI EVELYN !"
Una decina di persone si trova nel mio salotto compresi Gemma, Nathan, Al, Niall e le mie amiche.
"Oddio ! Voi siete pazzi ! Ho fatto un'infarto."
Tutti scoppiano a ridere, sicuramente felici che la sorpresa sia riuscita.
"Ancora tanti auguri amore." mi sussurra Harry per poi stringermi a lui e lasciarmi un leggero bacio sulle labbra.
"Devo supporre che sia opera tua questa, o sbaglio ?"
"Forse."

**

La festa è fantastica e sono contenta di avere tutti i miei amici li con me.
"La tortaaa !" urla Al seguita da Niall ed Harry che portano la torta per poi appoggiarla nel tavolo.
Niall accende le 19 candeline ed Harry mi affianca cingendomi la vita con il braccio.
"Esprimi un desiderio." sussurra.
Prendo un bel respiro profondo e soffio più forte che posso.
Quando anche l'ultima candelina si spegne alzo la testa, ma forse troppo velocemente perché improvvisamente tutto inizia a muoversi intorno a me, i suoni e le voci si fanno più lievi per poi sparire nel buio.

**

Evelyn apre gli occhi e si ritrova in piedi, al centro di quella stanza.
Prova a muoversi ma il suo corpo è come immobile, come se fosse controllato da qualcun'altro.
Poi Evelyn scorge la figura di Louis che si avvicina a lei.
"Evelyn, sapevo che eri tu." sussurra il ragazzo avvicinandosi troppo ad Evelyn.
Lei d'altro canto non può fare nulla, può solo piangere.
Vorrebbe riprendere il controllo del suo corpo e allontanarsi da lui ma non può.
Louis le solleva il mento e la guarda negli occhi.
"Sarai mia Evelyn." sussurra a fior di labbra prima di rubarle un bacio.
La ragazza piange, piange perché è l'unica cosa che riesce a fare, quando una voce libera il suo corpo.
"Evelyn ?"

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Leaving. ***


Image and video hosting by Tinypic





leaving.





Harry's pov.

Evelyn sviene di colpo sotto i nostri occhi perplessi.
"Evy? Evy?"
Al l'affianca, preoccupata.
Anch'io mi avvicino, prendendola delicatamente in braccio.
"Ci penso io, la porto in camera."
Salgo le scale, attento a non far prendere colpi contro i mobili ad Evy, e la accomodo bene sul letto di camera nostra.
Una volta chiusa la porta, torno in salotto da tutti i presenti.
"Mi dispiace per ciò che è successo, se volete tornare a casa visto che ormai è tardi poi vi faccio sapere io" dico con la testa bassa, sono preoccupato ma non lo voglio dare a vedere.
"Io intanto vado a vedere se si riprende."
Sorrido ad Al, tiene un casino alla mia Evy e sono contento che abbia un'amica così fedele.
"Certo, vai pure, io arrivo subito."
Saluto tutti scusandomi ancora, ma Liam e Zayn insistono per restare a farmi compagnia.
"Servitevi pure, io vado a controllare Evelyn" dico ai miei migliori amici, dopodiché torno in camera accucciato al fianco della mia piccola.
"Come sta?" chiedo ad Al.
"Non si è ancora ripresa. Sono preoccupata Harry. Che sta succedendo?"
Al quasi si mette a piangere.
"Non ne ho idea."
Stringo la mano ad Evy, ma all'improvviso si fa tutto buio e ogni piccolo rumore ovattato.

**

"Evelyn?"
Anche Harry raggiunge la stanza poco dopo.
E la scena che gli si presenta davanti è a dir poco straziante.
Evelyn, la sua Evy, che si bacia con Louis. E lei sembra proprio ricambiare!
Harry vorrebbe fare qualcosa: cadere sulle ginocchia o andare dai due e dare un bel pugno sulla faccia di Louis, ma non può.
Non si muove di un millimetro, è costretto a restare a guardare mentre il suo cuore si sgretola.


**

Mi metto a sedere di scatto, prendendomi il viso fra le mani.
Non è vero, non può essere vero ciò che ho appena visto.
La rabbia ribolle in me, quel Louis deve ringraziare il cielo che non conosca il suo indirizzo.
Ma Evelyn.. Perché ha ricambiato il bacio?
Pensavo fosse vero tutto ciò che mi ha sempre detto, soprattutto il discorso che mi ha fatto a Natale!
Mi ero preoccupato inutilmente quando mi disse che doveva parlarmi, ecco cos'era!
"Harry?"
Anche Evelyn si è ripresa, e il solo sfiorare la mia spalla fa esplodere la bomba ad orologeria quale sono in questo momento.
"Io mi fidavo di te!" comincio, scattando in piedi come una molla.
"Mi fidavo! Come hai potuto, eh?"
"Harry ti prego ascoltami.."
Evelyn cerca di prendermi per le mani, ma mi allontano.
"Cosa diavolo sta succedendo?"
Niall entra nella stanza affiancando Al ed Evy, che cerca ancora di prendermi la mano.
Se prima la guardavo dritta negli occhi, adesso le volto completamente le spalle.
"Non ti sei neanche tirata indietro." sorrido sarcastico, guardando un punto indefinito fuori dalla finestra.
"E il bello viene quando ripenso al discorso di Natale. Cos'è, volevi indorare la pillola?" continuo poi, e ritorno a guardare Evelyn in viso.
"Harry, smettila! Cosa cavolo sta succedendo?" urla Al stringendo a se Evelyn.
I suoi occhi sembrano lucidi, ma sono troppo arrabbiato perché questo mi tocchi.
"Tanto l'avrei scoperto comunque!"
"Ti prego, devi ascoltarmi! Non volevo! Io non.."
"Basta con le scuse!" urlo un'altra volta, contendendomi dal rompere qualcosa.
"Non hai nemmeno provato a spostarti. Spero almeno ti sia piaciuto!" dico sarcastico, passando una mano fra i capelli.
"Harry perché cavolo non mi vuoi ascoltare!" sembra esasperata.
"Ho già ascoltato abbastanza."
Mi avvicino all'armadio, con alle mie spalle Evelyn che singhiozza.
"Cosa vuoi fare adesso?"
"Secondo te?" dico retorico, iniziando a mettere a casaccio tutta la mia roba nelle valigie.
Porto il tutto all'ingresso e infilo le scarpe.
Liam e Zayn scattano in piedi, devono aver sentito tutto.
"Non puoi lasciarmi così!" Evelyn afferra i lembi del mio cappotto, continuando a piangere.
"Non puoi..." dice fra i singhiozzi.
"Ma lo sto facendo."
"Evy! Lascialo andare." le sussurra Niall.
Con uno strattone allontano Evelyn, apro la porta di casa e prendo le valigie, per poi andare all'ascensore.
"Harry aspettaci!" i due si volatilizzano al mio fianco.
Appena fuori apro la macchina e butto le valigie in malo modo nel baule.
Intanto Evelyn è scesa in strada continuando ad urlare.
Non la degno neanche di uno sguardo, mi metto in auto assieme a Liam e Zayn e guido senza meta per Londra.
Dovevo allontanarmi da lì.
"Si può sapere cosa stai facendo?"
"Dove credi di andare in questo stato?"
Mi fermo in un parcheggio, prendendomi il viso fra le mani.
"Lontano da qui."
"Nossignore, per oggi andiamo tutti a casa mia. Se poi vuoi prenderti un volo per l'Antartide puoi farlo benissimo domani."
Liam mi strattona.
"Okay, okay."
"Perfetto, guida verso casa mia. E preparati a raccontarci tutto meglio."
"Non si è capito molto dal salotto" dice Zayn, che era seduto nei sedili posteriori.




****


Salveeeee

Come detto su wattpad, finalmente abbiamo il nome per la ship "Evy/Harry"!
Harlyn
È stato il nome più votato quindi d'ora in poi saranno gli Harlyn!

Grazie mille per il sostegno datoci anche qui su efp💖
A giovedì 👋

dopedofoned & onedselfies💗🌸

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Separated. ***


Image and video hosting by Tinypic





separated.





Harry's pov.

"Io trovo tutta questa storia inutile."
Liam sbuffa annoiato, cambiando canale per l'ennesima volta.
"Inutile?"
"Inutile." dice ancora, poi appoggia il telecomando sul tavolino.
"Non dico che Evelyn non abbia sbagliato a tenerti nascosto tutto, comunque" aggiunge, girandosi verso la mia direzione.
Appoggio la testa sullo schienale del divano e chiudo gli occhi.
È un casino tutta questa situazione.
Benché la rabbia ribolla ancora un po', non sono fatto di pietra.
Evelyn mi manca e anche tanto.
Mi sento come svuotato, e non è una bella situazione.
"Secondo me dovreste provare a parlarvi, mal che vada vi lancerete oggetti addosso" Liam ridacchia per sdrammatizzare, ottenendo solo degli sbuffi da parte mia.
"Torna a casa, vedi se c'è e chiarisci. Almeno siete entrambi in pace, no?"
Liam mi strattona, in modo da avere la mia completa attenzione.
"Non dico di riprendere tutta la roba e sistemarla, almeno tentate di guardarvi in faccia. Casa mia è sempre aperta per te" dice con un grande sorriso in volto, e annuisco.
"Grazie"
Non riesco a trattenermi dall'abbracciarlo forte, Liam è come un fratello per me.
"Adesso o mai più" esclamo a voce alta, rivolto più a me stesso che a qualcun altro.
"Così ti voglio!"
Liam si alza di scatto, pensavo per aiutarmi a tirarmi in piedi e invece risponde al telefono.
Dal sorriso che si forma capisco chi c'è dall'altra parte della cornetta.
"Io vado" gli mimo, e ottengo un pollice alzato in risposta.

**

Busso o non busso?
Questo era il mio dilemma, da più o meno tre minuti.
Le chiavi le ho con me fortunatamente, così alla fine sono entrato per conto mio.
Ho chiamato più volte Evelyn, senza alcuna risposta.
Sono entrato in ogni stanza per controllare, e quando esco dall'ultima, la nostra, una strana sensazione mi pervade.
È un misto tra rabbia, angoscia, preoccupazione.
Non ne so i motivi, so solo che probabilmente ha pensato la stessa cosa mia: andarsene il più lontano possibile, da me.

**

Zayn a stento trattiene una risata, sarcastica spero.
"Ti dico che era vuota, non c'era più nulla nemmeno delle cose di Evelyn."
"E tu sei arrabbiato?"
"Beh, si! Proprio mentre mi stavo pentendo della situazione in cui entrambi ci siamo cacciati, ecco che qualcosa va storto!"
"Ma non puoi lamentarti, dopo tutto anche tu hai pensato di allontanarti da lei."
Odio quando Liam ha ragione.
"Me ne stavo pentendo okay?"
"Chi ti dice che anche lei non se ne stia pentendo?"
Sorrido sarcastico.
"Non c'è, se n'è andata. Se i ruoli fossero stati invertiti, io avrei aspettato il suo ritorno, che ci impiegasse tempo o meno."
Liam scuote il capo, mentre un senso vicino alla disperazione fa sopralluogo.
Mi lascio cadere nel divano, di questo passo prenderà la mia forma.
Zayn siede vicino a me.
"Vuoi prenderti una pausa anche da Londra?" dice, ora totalmente serio.
"Si." annuisco stanco.
Ho bisogno di staccarmi da tutto questo.
"Va bene, prepariamo tutto allora. Domani si fa ritorno ad Holmes Chapel."


****


Evelyn's pov.

"HARRY."
Mi sveglio per la quarta volta, urlando il suo nome, ricoperta di sudore.
"Shh, Evy. Ci sono io qui con te." sussurra Al con la voce assonnata.
Per colpa mia non ha chiuso occhio.
E come sempre torno a piangere.
Sapevo solo fare questo, piangere ed incasinare sempre tutto.
Prima con Josh, poi con Harry.
"Evy, no, non piangere." Al mi abbraccia cercando di farmi smettere ma senza successo.
"È tutta colpa mia Al, tutta colpa mia." riesco solo a ripetere questo.
E lo ripeto finché i singhiozzi si fanno più frequenti e mi impediscono di parlare.
Che diavolo mi era saltato in testa ?
Perché non ne avevo parlato con Harry ?
Se gli avessi detto tutto dal principio questo non sarebbe successo.
"Vieni Evy, andiamo in doccia. Hai bisogno di un bagno."
Mi alzo dal letto e vado verso il bagno accompagnata da Al.
Le lacrime però non smettono di scendere lungo le guance e i singhiozzi continuano a essere più frequenti.
"Evelyn, respira." sussurra Al sentendo che il mio respiro si fa più pesante.
È come se ci fosse un vuoto immenso nel mio petto, come se qualsiasi cosa li dentro mi ricordasse lui, ed ogni ricordo era una lama in più che mi feriva.
"Non.. posso stare.. qui." sussurro ad Al.
"Vuoi tornare a casa con noi ?" mi chiede.
Annuisco.
È la cosa migliore, forse.

**

Sono tre giorni che sono a casa.
Tre giorni che fisso il vuoto, immobile.
Dentro mi sento svuotata, distrutta, a pezzi, come se tutto fosse ceduto.
Mia mamma non sa che fare.
Prova a farmi mangiare, prova a parlare con me, tenta persino di farmi disegnare, ma io sono qui, impassibile, persa in ricordi e pensieri che mi stanno uccidendo lentamente.
Niall ha tentato di chiamare Harry ma non ha risposto.
Mi sta evitando.
"Evy ? Ti ho portato il gelato al caffè che ti piace tanto."
Mamma si avvicina a me porgendomi la coppetta con due palline di gelato.
Le prendo per poi appoggiarle nel tavolino.
"Bambina mia, non puoi fare così. Devi mangiare. Ti stai lasciando andare e io non starò qui a guardare."
Mamma fa una pausa prendendo un respiro profondo.
"Se non tornerai a mangiare ti manderò in qualche centro, dove potranno aiutarti."
La cosa suonava come "strizza cervelli" o "centri per i disturbi alimentari" dove l'unica cosa che sanno fare è ricordarti perché sei li, perché stai soffrendo.
Prendo la coppetta di gelato e inizio a mangiare, controvoglia, ma solo per non finire in quei posti schifosi.
Mamma vedendomi mangiare il gelato sorride.
Lo finisco in poco tempo e subito mamma mi prende la coppetta dalle mani.
"Te ne porto dell'altro." e corre fuori dalla camera.
Con la mano cerco la foto che in quei giorni fisso incessantemente.
Io ed Harry, felici.
Altra coltellata al petto.
La rimetto nel tavolino tornando a fissare fuori dalla mia finestra, come se aspettassi qualcosa che non succederà, qualcuno che non arriverà.
Mamma crede che io debba mangiare, per lei è il primo passo per stare meglio.
Come se il cibo potesse colmare il vuoto, come se qualcosa potesse rimettere tutto al suo posto.
Ma niente aveva più senso senza Harry, niente.

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Spaces. ***


Image and video hosting by Tinypic





spaces.





Vorremmo consigliarvi di ascoltare
Spaces - One Direction
leggendo questo capitolo.
Buona lettura





*****


Evelyn's pov.

"Sei sicura di voler andare, tesoro ? Puoi ancora ripensarci." sussurra mamma abbracciandomi.
"Si mamma. Ho perso fin troppo tempo, devo tornare." le sorrido cercando di sembrare il più naturale possibile.
"L'università."
"Già."
È venuta solo lei ad accompagnarmi, Al e Niall li ho salutati prima.
"Vado o rischio di perdere il mio volo. Ciao mamma." le lascio un bacio nella guancia e vado verso il check-in.
Noto che mamma mi guarda per qualche secondo per poi andarsene.
In questa settimana l'ho fatta penare davvero tanto.
Non dico che ora sto bene, ma ho pensato parecchio a quello che è successo.
So di aver sbagliato, avrei dovuto dirgli tutto dal principio.
Però so che quello che è successo non è colpa mia, almeno, non del tutto.
C'è qualcosa o qualcuno che vuole allontanarci e io scoprirò chi è.

**

"Evy !" Amelie si sbraccia tra la folla per farsi notare.
Evitando di scontrarmi con qualcuno la raggiungo.
"Amelie. Grazie di essere venuta a prendermi."
"Figurati babe. Piuttosto.. tu devi raccontarmi tante, ma dico tante cose." Amelie mi guarda intensamente.
"Si, appena saremo da sole ti racconterò tutto." la rassicuro.
Amelie mi prende una delle mie valigie e mi fa strada verso il parcheggio.
C'erano così tante persone ammucchiate lì dentro che si faceva fatica a muoversi.
E tra quei tanti volti ne spicca uno, il suo.
Appena vedo Harry mi blocco, facendo cadere le valigie a terra.
Anche lui mi ha notata e mi guarda perplesso.
"Sarà meglio che andiamo Evy. Non ne il luogo adatto per un'incontro del genere."
Amelie raccoglie i miei bagagli e mi trascina via con se.
Anche Harry rimane immobile, e dopo un po' perdo il suo viso tra la folla.

**

"Siete due cretini, lasciatelo dire." esclama Amelie dalla cucina.
"Grazie Amelie, così mi aiuti molto." le urlo.
"Primo : non urlare, ci sento bene. Secondo : dovete risolvere."
Amelie arriva in salotto con una ciotola di pop-corn.
"Non me la sento ancora di affrontarlo." sussurro raggomitolandomi nel divano.
"Ma prima o poi dovrete parlare." esclama.
Annuisco, per poi tornare a guardare quel film strappalacrime che avevo scelto.
"Per quanto dovrò sopportare questa Evelyn depressa ?"
La fulmino con lo sguardo per poi lanciarle un cuscino.


****


Harry's pov.

"Sono contenta che tu abbia passato del tempo qui!" dice mamma sorridendo.
"Sei sicuro di essere pronto? Casa mia è sempre aperta per te, e per Gemma. Lo sai"
Annuisco, ma è tempo che io torni alla mia solita routine.
Papà si chiederà sicuramente il perché di tutto questo, non gli ho nemmeno fornito delle grandi spiegazioni.
E poi c'è la scuola, ho già perso abbastanza tempo.
"Okay.. So che sarai in buone mani" un grande sorriso, guardando i miei migliori amici.
Mia madre si fida di loro, e altrettanto Liam e Zayn non hanno mai fatto nulla in modo da perdere la sua fiducia.
"È ora di andare, o perdiamo il volo"
Zayn raccoglie le valigie, io e Liam lo seguiamo dopo aver salutato calorosamente mia madre.
È sempre contenta di avermi a casa, spero solo non si senta un po' sola.

**

L'aereo è atterrato da poco.
Dopo aver recuperato le valigie ci inoltriamo, o meglio cerchiamo di passare tra la folla dell'aeroporto di Londra.
Stiamo attenti a non urtare nessuno con i nostri bagagli, e anche di non farci arrivare addosso borsoni di ogni genere e grandezza.
"Un attimo vi prego" Liam chiede, con un tono di pietà nella voce.
"Che c'è? Hai dimenticato qualcosa?"
"No, credo."
Si tasta velocemente le tasche, e poi scuote il capo.
"Ho tutto. Sto solo morendo di sete, c'è troppa gente.."
Zayn tira fuori dal giubbotto il suo portafoglio.
"Anch'io. Aspettatemi qui, vado a prendere delle bottigliette d'acqua."
Dopodiché sparisce verso dei distributori.
Mentre aspetto, girovago con lo sguardo sui volti presenti.
Molta gente va verso il check-in, altre persone aspettano i propri cari e altre invece li stanno già abbracciando.
Altri fanno fatica a separarsi, e altri ancora hanno un volto familiare.
Aspetta, ma quella è Evelyn?
Anche lei sembra avermi notato, con sguardo pietrificato.
Liam mi richiama.
"Harry? Sembra che tu abbia visto un fantasma!"
Ridacchia, smettendo subito non appena si accorge di chi stavo guardando.
Si affretta a tenermi per un braccio.
"Non fare o dire stronzate. Questo non è il luogo, ne tantomeno il momento di discutere."
Mi limito solo ad osservarla sparire fra le persone, strattonata da una ragazza che mi pare fosse Amelie.

**

"Sai una cosa?"
"Cosa?"
Sbuffo chiudendo il baule e trascinando in casa i bagagli.
Liam ha insistito perché restassi ancora da lui, almeno finché non si sistemano le cose.
"Che voi due imbecilli dovreste parlarvi."
Chiudo la porta di casa sbuffando un'altra volta.
"Ma ti pare?" mi limito a dire, buttandomi sul divano.
Non che non ci abbia pensato per tutto il tragitto verso casa.
"Così non chiarirete mai" dice Liam in modo stanco.
"Beh, io la prima mossa non la faccio."

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Thoughts and Actions. ***


Image and video hosting by Tinypic





thoughts and actions.





Harry's pov.

"Buongiorno figliolo!"
Papà mi da una pacca amichevole sulla spalla, che contraccambio con un sorriso un po' tirato.
Le lezioni e lo studio mi stanno uccidendo, e tutta questa situazione di merda non contribuisce per niente.
Papà però non ha intenzione di lasciarmi ai miei pensieri.
"Finalmente ti vedo! E ti vedo ancora più strano, c'è qualcosa che ti turba?"
"Nulla di grave, davvero"
Entro nel mio studio e appoggio la cartella sulla scrivania, sospirando.
"Harry. Sei sparito per una settimana senza dirmi nulla, non dovrei forse preoccuparmi?"
Sospiro ancora, appoggiandomi alla scrivania.
Non mi va proprio di parlarne, ma è giusto che anche mio padre sappia ciò che succede.
Così decido di spiegargli tutto, un po' per volta.
"Ascoltami figliolo, non voglio entrare in merito a quanto successo. Ti consiglio solo di non lasciare mai in sospeso litigi o discussioni, chiarisci sempre nel bene o nel male."
Papà mi affianca, appoggiandosi alla scrivania.
"È sempre meglio che vivere con i rimorsi nel futuro, no?"
Annuisco, ha ragione.
"Quindi non ti dico di correre adesso a chiarire il tutto, solo pensaci. Poi quando sarà il momento lo deciderai tu."
"Grazie" sorrido, questa volta istintivamente.
Mio padre mi abbraccia.
"Sono sempre qui per te! Adesso, scusa ma devo tornare a delle pratiche un po' urgenti."
Ridacchio annuendo e gli apro la porta.
"Sai dove trovarmi se hai bisogno"
Dopodiché sparisce in fondo al corridoio.

**

Liam dovrebbe arrivare fra un'ora, se non tarda.
Salvo un documento sul mio portatile, cosicché possa spegnerlo e riporlo in borsa.
Per oggi ho finito, intanto che aspetto il mio migliore amico sistemo un po' lo studio.
"Harry scusa?" Harper bussa alla porta.
"Si?"
"C'è un ragazzo che ha chiesto di vederti."
"Ah si Liam. Puoi dirgli di aspettarmi? Ho quasi finito."
Appoggio la cartella sulla scrivania, ripongo al suo interno le ultime cose e chiudo il tutto.
"Veramente ha detto di chiamarsi Louis.."
Sgrano gli occhi.
Louis?


****


Evelyn's pov.

Mi sento sola, vulnerabile e persa in questa casa.
Sono alcuni giorni che ho ripreso ad andare a lezione.
Cerco di studiare per rimettermi alla pari ma ogni cosa qui dentro mi ricorda lui.
Non posso andare avanti così, prima o poi dovrò affrontarlo.
Da quando sono tornata non ho messo piede dentro la nostra stanza.
Farebbe troppo male.
Così dormo nel divano, o almeno ci provo.
Ogni volta che chiudo gli occhi ho paura di ritrovarmi in quella stanza e di combinare altre cazzate.
Si, mi sono ripromessa di scoprire chi sta cercando di dividerci ma il pensiero di trovare Louis li dentro non mi fa dormire.
A lavoro non l'ho ancora visto fortunatamente, sarà perché mi sono fatta cambiare il turno.
Amelie viene quasi ogni sera a mangiare qui, non vuole lasciarmi sola con i miei pensieri.
Volevo raccontagli tutto ma lei ha risposto "Sono cose vostre, io non sono tenuta a sapere i particolari."
Ora sono in soggiorno, piegata sui libri, cercando di dare un senso a tutte le parole che mi trovo davanti.
Improvvisamente il suono del campanello mi fa sussultare nella sedia.
Forse è Amelie.
Vado verso l'entrata ed apro la porta.
"Ciao Evelyn."
Louis è davanti alla mia porta.
Che faccio.
Mi sento come nel sogno, paralizzata.
"Che..che ci fai tu qui ?"
Louis si avvicina a me ed io d'istinto mi allontano.
"Il sogno." sussurra.
Cosa ?
"Di che stai parlando ?" mormoro spaventata.
"Smettila Evelyn, sai di che sto parlando." urla lui trascinandomi in casa per poi chiudere la porta.
Mi prende per i polsi e mi immobilizza contro il muro.
"Louis... ti prego.. lasciami."
Tremavo di paura, non sapevo che fare.
Il suo viso era sempre più vicino al mio.
"Ti rinfrescherò la memoria." sussurra a fior di labbra.
Con foga Louis preme le sue labbra sulle mie, ben serrate.
Dopo alcuni strattoni riesco a liberarmi, per poi allontanarlo da me.
"Ma che diavolo.."
"VATTENE DI QUI." urlo con le lacrime agli occhi.
"Smettila di resistermi. Noi due siamo destinati a.."
"IO AMO HARRY."
Louis si blocca di colpo, come preso alla sprovvista.
"Io amo Harry e potrebbe persino sparire tutto ciò che mi circonda ma non smetterei ma di amarlo, mai e poi mai."
Sento le lacrime cadere lungo le mie guance.
"Quindi potrai fare e dire ciò che vuoi ma io non sarò mai tua."
Alzo lo sguardo verso Louis che è indietreggiato verso la porta.
"Ed ora vattene." scandisco l'ultima parola.
Lui non se lo fa ripetere due volte ed esce dall'appartamento.
Mi precipito sulla porta chiudendo tutti i chiavistelli.
Perché ?
Perché sta succedendo tutto questo ?

**

"Quel Louis... ed io che mi ero presa una cotta per lui." sbuffa Amelie.
"Ahia ! Fai piano !" urlo.
"Sorry sorry sorry !"
Amelie mi sta passando una crema per gli ematomi sui polsi.
Louis me gli ha stretti così tanto che mi sono comparsi alcuni ematomi alquanto dolorosi.
"Ci mancava solo questa. Per fortuna che sei riuscita ad allontanarlo."
"Già."
Cala il silenzio in soggiorno, ed io penso a quello che è successo.
Louis è troppo testardo, non basterà quello che gli ho detto a fermarlo.
Il suono del campanello riecheggia in casa.
"Non ti muovere. Se è di nuovo lui gli arriva un calcio nelle palle che se lo ricorda a vita." sibila Amelie, per poi andare verso la porta d'entrata.
"Chi è ?" urla.
"Sono Liam, fammi entrare !"
Liam ?
Mi precipito all'entrata spostando Amelie, che aveva già aperto la porta.
"Liam." sussurro.
"Evy, che ti è successo ?"




*****


Salveeee

allora...
che starà per succedere ?
come mai Louis si presenta in ufficio da Harry e perché Liam va da Evelyn ?
lo saprete presto
comunque..
ci stiamo avvicinando alla fine 😭
come vi abbiamo già detto in tutto ci saranno 30 capitoli + 2 speciali, quindi altri 13 e tutto finirà 😔
ma noi stiamo già lavorando per una nuova fanfiction che speriamo di pubblicare non appena the dreamers 2 sarà concluso
Vi ricordiamo inoltre di seguirci su Twitter all'account @the_dreamers_ff 😌
direi che non c'è altro d'aggiungere
un grosso bacio 💗
a lunedì 👋

dopedofoned & onedselfies 🌸✨

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Encounter. ***


Image and video hosting by Tinypic





encounter.





Harry's pov.

Louis?
"E cosa vorrebbe?"
La ragazza fa spallucce.
"Non ne ho idea! Ha chiesto solo di vederti."
Mi gratto il mento pensieroso, con la coda dell'occhio guardo l'orologio e noto del ritardo di Liam.
"Liam non ha avvisato?"
"Eccomi!" dice con il fiatone il mio migliore amico, entrando nello studio.
"Ho fatto tardi, lo so." ansima appoggiandosi alla scrivania.
Harper ridacchia.
"Eccolo qua. Dunque, cosa dico al signor Louis?"
"Louis?" mi guarda confuso Liam e faccio spallucce.
"Riferiscigli che sto arrivando."
La segretaria annuisce ed esce dalla stanza.
"Andiamo."
Non so perché ma non ho una bella sensazione.
Afferro la cartella e assieme a Liam mi avvio verso l'entrata.
Qui trovo ancora Harper, che parla con un ragazzo moro girato di spalle.
"Oh, è qui! Arrivederci."
Mi fa un cenno con la testa, dopodiché ci supera e torna verso la sua scrivania.
"Quindi sei tu Harry."
Mi si gela il sangue.
Eccolo qui quel Louis, con un ghigno strafottente.
"E tu cosa vorresti?"
"Spiegarti una semplice cosa."
La mascella si contrae involontariamente.
"Sentiamo, avanti."
Louis avanza di qualche passo, così come Liam per prepararsi a qualsiasi mia reazione.
"Evelyn. Lei è mia, è chiaro?"
Rido sarcasticamente.
"Chi sei tu per venirmi a dire ciò? Evelyn non ti appartiene."
"Non credo proprio." dice senza togliere quell'aria strafottente.
Mi avvicino velocemente, ma prima di fare qualsiasi cosa Liam mi prende per un braccio.
"No Harry. Non ne vale la pena."
"Si Harry, ascolta il tuo amico!" ghigna.
Dopodiché ci volta le spalle e se ne va.
"Non ne vale la pena?" sbraito, lasciando uscire tutto il nervoso accumulato.
"Vuoi fare solo casini? Allora fallo!" Liam scuote il capo.
"Devo andare da Evy." dice poi, serio.
"Come scusa? Dove vorresti andare?"
"Hai capito benissimo!"
Dopodiché esce pure lui, lasciandomi sbigottito.


****


Evelyn's pov.

Liam ?
"Liam ? Che.. che ci fai tu qui ? Harry.."
"No, lui non c'è. Sono qui per parlarti." risponde lui.
"Entra." e mi avvio verso il salotto seguita da Liam e Amelie.
"Io vado in cucina a sistemare. Se ti serve qualcosa chiamami." sussurra Amelie prima di andare in cucina.
"Dimmi pure."
Non ho idea di quello che stia per dirmi ma nella mia testa si stanno ricorrendo tante di quelle ipotesi che potrei diventare matta da un momento all'altro.
"Vedi Evy... non so da dove iniziare." sbuffa Liam portando una mano tra i capelli.
"Oggi dovevo trovarmi con Harry dopo il lavoro. Sono andato allo studio di suo padre e li c'era anche Louis."
"Cosa..?" sussurro terrorizzata.
"Si, proprio lui. Voleva parlare con Harry. Ha iniziato a dire che... Evy ? Evy che hai ?" Liam si blocca di colpo guardandomi.
Sento le lacrime rigare le mie guance ancora un'altra volta.
"Perché ? Perché a me ? Che ho fatto di sbagliato, cosa ?" le parole escono interdite dai singhiozzi che fanno tremare tutto il mio corpo.
"Non piangere Evy, vedrai che si sistemerà tutto." Liam si avvicina a me cercando di consolarmi.
"Liam, io amo Harry. Io lo amo così tanto e non capisco perché stia succedendo tutto questo, sopratutto dopo tutto quello che abbiamo passato per stare insieme." affermo.
"Non devi dirlo a me, ma a lui."
Liam mi afferra il polso delicatamente ed io sussulto dal dolore.
"Ti ho fatto male ?" chiede confuso.
Senza rispondere gli mostro i polsi dove ci sono ancora quei lividi provocati dalla presa di Louis.
"Chi cazzo è stato a farti questo ?" urla Liam esaminando i polsi.
"Louis."
Amelie è uscita dalla cucina e ha risposto lei al mio posto.
"Cosa ?"
"Louis oggi pomeriggio si è presentato qui e l'ha sbattuta contro il muro per baciarla. Lei alla fine è riuscita a liberarsi, ma è piena di lividi, sia sui polsi che sulle spalle." spiega lei con freddezza.
"È vero Evy ?" Liam mi guarda esterrefatto.
Mi limito ad annuire.
"Devo dirlo ad Harry. Questa volta quel figlio di puttana le prende di santa ragione." esclama prendendo il telefono.
"NO." urlo.
Liam si ferma guardandomi confuso.
"Non lo fare. Non voglio che Harry lo sappia, non ora. Prima devo capire chi è che sta cercando di dividerci e perché, quindi ti prego, non lo fare Liam."
Liam guarda me poi Amelie, ma alla fine ripone il telefono nella tasca dei sui jeans e torna a sedersi.
"Lo farò, a patto che voi due parliate al più presto. Non sopporto più di vedervi così giù." sbuffa.
"Grazie Liam."




*****


Salve!
Mi sono accorta solo ora che ho dimenticato di pubblicare lol

Quindi provvedo subito a postare anche l'altro capitolo!
Scusate ancora🙈

Speriamo con tutto il cuore che la storia sia di vostro gradimento💖

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Explanation. ***


Image and video hosting by Tinypic





explanation.





Evelyn's pov.

"Tranquilla Amelie, stai a casa e riposati. Ci vediamo." e chiudo la chiamata.
Sono le 18:10 e sono appena tornata a casa.
Stasera Amelie non viene perché ha preso l'influenza, quindi sono da sola in questo appartamento.
Metto la musica per riempire quel silenzio, anche per non pensare, e vado a farmi una doccia.
Dopo la chiacchierata dell'altro giorno con Liam ho pensato e ripensato su cosa fare.
Voglio parlare con Harry, cercare di chiarire tutto, ma la paura è troppo grande e sembra insormontabile.
Se mi dovesse respingere io non ce la farei, crollerei come un castello di carte.
Oggi Louis è rimasto 1 ora in caffetteria a fissarmi.
Ero talmente terrorizzata che sono rimasta dietro al bancone finché non se ne è andato.
Dopo quello che è successo ho troppa paura di lui.
Il suono del campanello si propaga per la casa distraendomi dai miei pensieri.
Esco dalla doccia, metto l'accappatoio e mi avvicino alla porta guardando dal spioncino chi è.
Con mio grande stupore vedo Gemma davanti alla mia porta.
"Gemma ?" chiedo confusa aprendo la porta.
"Ciao Evy, posso ?" chiede sorridendo.
"Certo, accomodati."
Appena entra chiudo la porta e la faccio accomodare nel divano.
La pancia si vede leggermente ma noto che fa un po' fatica a sedersi, così l'aiuto.
"Scusa ma ero appena uscita dalla doccia. Dammi due minuti e mi cambio." e corro in camera a vestirmi.
Infilo l'intimo e la tuta per poi tornare di corsa in sala.
"Vuoi qualcosa da bere ? Caffè, thè, acqua ?" chiedo andando in cucina.
"Sono apposto, grazie. Volevo parlarti." e picchietta la mano nel divano, come a invitarmi a sedermi.
"Ultimamente tutti vogliono parlare con me." scherzo sedendomi vicino a lei.
"Se ti può consolare ho fatto una ramanzina ad Harry prima di venire da te." sorride stringendomi la mano.
"Beh.. allora dimmi."
"Perché non avete ancora parlato ?" chiede.
"Non ce la faccio, ho troppa paura." confesso.
"Non dovresti avere paura." sussurra.
"Si invece. È colpa mia se è successo tutto questo. Se io gli avessi parlato.."
Gemma mi asciuga una lacrima con la mano.
"Vedi ? Non so fare altro che piangere. Sono un completo disastro." mi porto le mani davanti al viso lasciando che quei stupidi pensieri tornino a vagare per la mia mente.
"Io non vi capisco ! Siete due testoni, idioti e pure fifoni ! Uno dei due deve fare sto cazzo di primo passo quindi ora tu ti alzi e vai da lui, perché questa storia deve finire, e finirà ora !" esclama Gemma facendomi sobbalzare.
Ha ragione.
Siamo dei testoni e fifoni, ma avevo bisogno che qualcuno mi spronasse a farlo.
"Grazie Gemma." l'abbraccio per poi correre a prendere le scarpe.
Succede tutto in fretta.
Sto correndo, perdo l'equilibrio e un'attimo dopo sento un dolore lancinante alla testa e io sono distesa a terra, e un'attimo dopo c'è solo il buio.

***

Evelyn si porta una mano alla testa.
Sente ancora il dolore dovuto alla caduta.
Quando apre gli occhi si sorprende di vedere dentro quella stanza una ragazza, con abiti di un'altra epoca, con lunghi capelli biondi.
"Chi.. chi sei." sussurra Evelyn.
La ragazza si gira verso di lei e la guarda negli occhi.
Evelyn nel vederla in volto rimane scioccata.
"Ma cosa.. ?"
"Mi hai trovato alla fine."




*****


Scusate se questo capitolo è corto🙈
Comunque, che ne pensate?
Secondo voi chi può essere questa ragazza?
Ci farebbe molto piacere se lasciaste una piccola recensione!

Ci vediamo più tardi con il prossimo capitolo💖

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** Middle Way. ***


Image and video hosting by Tinypic





middle way.





Harry's pov.

Il telefono suona nel bel mezzo di una partita di calcio.
Dapprima sono tentato a non rispondere, ma la suoneria mi infastidisce.
Sbuffando prendo il telefono dal tavolino e rispondo, senza leggere chi fosse.
"Pronto?"
"Harry?"
"Gemma? Che succede?"
La voce tremolante di mia sorella cerca di mettere insieme qualche parola.
Spengo la tele, non mi sento per niente tranquillo.
Qualcosa non va.
"Evelyn.."
"Se mi hai chiamato per.."
"Harry, è caduta. Ha perso i sensi e.. Non si sveglia più."
Gemma singhiozza.
Sgrano gli occhi, cominciando a sudare freddo.
"Io.. Cosa, cosa è successo?"
"Vieni qui brutto idiota! Ti spiego tutto dopo!"
Chiudo la chiamata, e il più velocemente possibile infilo scarpe, cappotto e afferro le chiavi della macchina e di casa.
In poco fortunatamente arrivo a casa.
Noto dei medici entrare, così mi affretto a seguirli.
"Cosa diavolo è successo?"
Cerco di contenere la mia preoccupazione, ma non mi riesce molto.
"Harry!"
Gemma mi raggiunge abbracciandomi, ancora sotto shock.
"Evy stava venendo da te, anche a lei ho detto le stesse cose. Poi è scivolata ed è caduta.."
Stava venendo da me.
"E ora non si sveglia più!"
La disperazione fa sopralluogo.
Evelyn voleva parlarmi e adesso non so se lo rifarà più.
L'unica cosa che mi impedisce di buttarmi a terra è uno dei tre medici, che si avvicina per parlarmi.
"Dobbiamo portarla all'ospedale. Li faranno tutti gli accertamenti."
"Vengo con voi." dico d'impulso, lasciando mia sorella vicino al divano e raggiungendo Evelyn sopra l'ambulanza.

**

"Allora? Come sta?"
Mi alzo di scatto dalla sedia, guardando implorante il dottore.
Nessuno mi ha ancora detto niente.
Gemma nel frattempo mi ha raggiunto, è l'unica che mi tiene a bada.
"Venga in stanza, le dirò tutto li"
Entrambi seguiamo a ruota l'uomo, arrivando davanti al lettino di Evelyn.
Mi siedo accanto a lei, stringendole la mano.
"Non sappiamo bene ancora il perché. Dobbiamo aspettare e vedere se dovesse svegliarsi da sola in queste ore."
Le parole del dottore mi arrivano chiare, benché io non riesca a togliere gli occhi dalla mia Evy.
È tutta colpa mia, e del mio orgoglio.
Se avessi fatto il primo passo, adesso non sarebbe in queste condizioni.
Le stringerei la mano sul nostro divano mentre ride, e non come adesso che non si sveglia.
Mi lascio andare su quel poco spazio di letto disponibile, senza però lasciarla.
"Harry.. Vuoi stare da solo?"
Gemma comprensiva mi accarezza una spalla.
"Si, per favore.."
"Va bene" mi bacia la testa, e insieme al dottore escono dalla stanza.
Li sento borbottare ma non ascolto veramente cosa dicono.
"Evy, ti prego non mi lasciare.."
Le bacio la mano, trattenendo i singhiozzi.
"Mi dispiace piccola, per tutto. Ti prego, resta con me! Ho bisogno di te.."
Appoggio la testa sul letto, tenendo stretta la sua mano fredda nelle mie.




*****


Eccoci di nuovo qua!

Allora, che ne pensate del capitolo?
Harry sembra davvero disperato, mentre Evelyn proprio non si sveglia.
Fateci sapere con una piccola recensione, se vi va💖

Ah, come detto su wattpad dovevamo pubblicare un video, ma purtroppo nessuna delle due è riuscita perché abbiamo avuto l'influenza👎
Provvederemo a caricarlo il prima possibile🌸🌿

Buona giornata💓

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** Past. ***


Image and video hosting by Tinypic





past.





Mentre Harry rimane accanto al corpo immobile di Evelyn giorno e notte, rifiutando di lasciarla un'altra volta e non toccando cibo, Evelyn si trova faccia a faccia con la responsabile di quei sogni.
Ma quello che la sconvolge di più è che la misteriosa ragazza è la sua coppia esatta.



*****

Evelyn's pov.

Com'è possibile ?
Mi sembra di guardarmi allo specchio.
La ragazza di fronte a me è la mia coppia, a parte i vestiti di un'altra epoca.
"Chi.. chi diavolo sei ? E perché sei identica a me ?" urlo.
La mia voce riecheggia nella stanza bianca e la ragazza davanti a me sorride.
"Prova ad arrivarci." sussurra.
"Sei... una mia antenata ?" chiedo incerta.
Lei inizia a ridere come divertita.
"Ma brava, hai indovinato."
Il suo tono di voce mi fa decisamente paura.
"Che vuoi ? Perché fai tutto questo ?" urlo ancora.
"Se vuoi sapere il perché dovrai ascoltare la mia storia. Mettiti comoda, ci vorrà un bel po' di tempo."
Mi siedo a terra aspettando di sentire questa storia di cui parla.
"Io mi chiamo Evelyn, proprio come te. Sono nata nel 1866, e sono morta nel 1887, all'età di 21 anni.
La mia morte è dovuta all'amore della mia vita e ad una maledizione inflittaci.
Era l'estate del 1885 lo vidi per la prima volta.
Harold, il ragazzo più ambito da tutte le fanciulle, ma proibito a me.
La mia famiglia e la sua non erano in buoni rapporti, non ho mai saputo il perché.
Sta di fatto che tutto questo lo rendeva ancora più affascinante ai miei occhi.
Iniziammo a frequentarci di nascosto, con la paura di una ripercussione da parte delle nostre famiglie.
Lo amavo con tutta me stessa, e più passava il tempo più la voglia di stare al suo fianco era ardente in me.
Poi una sera i miei fratelli ci videro insieme.
Lo picchiarono e segregarono me in casa.
D'allora era terribilmente difficile stare qualche secondo insieme.
Decidemmo di scappare via per poter avere la nostra vita.
La sera prima della nostra fuga, una vecchia che girava spesso da quelle parti, mi afferrò per un braccio e iniziò ad urlare "Tu morirai per amore e il tuo amore morirà con te.".
Non credetti a nessuna parola, pensavo fosse una ciarlatana.
Aveva ragione, aveva pienamente ragione.
Il giorno dopo morimmo entrambi in un incidente ferroviario.
Avrei dovuto darle ascolto.
Se lo avessi fatto forse saremmo stati vivi, divisi, ma vivi."
Dagli occhi della ragazza scendono lacrime che gli rigano il viso.
"Posso provare a capire il tuo dolore ma perché ? Perché fai tutto questo ? Io amo Harry e tu stai cercando di allontanarmi da lui. Perché ?".
Mi alzo e mi avvicino a lei.
Voglio delle risposte concrete.
"Perché la vecchia ha detto anche che questo male si sarebbe tramandato ai nostri discendenti ! Non voglio che tutto questo succeda ancora una volta. Per questo tu rimarrai qui, con me." urla infuriata.
"Cosa ?"
"Non puoi uscire da qui, non te lo permetterò."
Mi allontano da lei impaurita e cerco una via di uscita.
"È inutile che ti ribelli, è per il tuo bene."
Harry, aiutami.




*****


Salveeee

Ecco svelato il mistero
Ma perché la sua antenata è tornata?
Harry riuscirà a salvare Evelyn?
Dovrete aspettare lunedì🙊

Come sempre, fateci sapere con una piccola recensione se gradite la storia!💖

dopedofoned&onedselfies 🍥🌿

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** Meeting. ***


Image and video hosting by Tinypic





meeting.





Harry's pov.

"Harry, vuoi che ti dia il cambio?"
Gemma si avvicina, passandomi un braccio sulle spalle.
"Magari vuoi riposare un pochino, sei qui da quasi due settimane ormai.." sussurra piano.
Scuoto il capo in risposta.
Non mi schioderò da qua finché non vedrò Evelyn sveglia.
"Voglio esserci quando aprirà gli occhi."
Gemma sospira, e va a sedersi sulla seconda poltrona di fronte al letto.
"Piuttosto vai tu a casa a riposare, lo sai che ti chiamo se c'è qualche novità."
"Anche io voglio bene a Evelyn" sorride, massaggiandosi la pancia.
"Si ma hai bisogno di riposo e poco stress.."
"Ehi, sto meglio qui che a casa e non sapere nulla. Stai tranquillo! Quando mi stanco vado, okay?"
Annuisco tirando un piccolo sorriso.
Mi dispiace se mia sorella si tira il collo per farmi compagnia.
Ha bisogno di un po' di riposo e un sostegno, e io in questo momento non lo sono decisamente.
E mi sento in colpa per questo.
"Gem, quando saprete se è maschio o femmina?"
Mia sorella alza lo sguardo dal telefono, per poi donarmi un grande sorriso.
"Fra poco, finalmente!"
Sorrido anch'io, e per un po' chiacchieriamo del più e del meno: di come chiameranno mio nipote se sarà maschio o femmina, di quanto Nathan stia andando di testa pensando già a tricicli o altalene e di quanto saranno felici i nostri genitori di rapire letteralmente il bambino e tenerlo solo per loro per qualche giorno.
"Gem se inizi ad essere stanca vai a casa. Ti tengo informata non preoccuparti."
"Ma.. Sei sicuro? Non voglio lasciarti qua da solo."
"Vai tranquilla, insisto! Devi riposarti un po'."
Mia sorella annuisce; infila il cappotto e mi abbraccia.
"Mi prometti di avvisare su qualsiasi cosa accada?"
"Promesso."
Sorride, poi mi saluta ed esce dalla stanza.
Aver parlato con mia sorella mi ha aiutato decisamente a passare un po' il tempo in tranquillità.
Torno a sedermi di fianco ad Evelyn, e a stringerle la mano.
Oggi ho dormito poco e anche Gemma deve essersene accorta.
Fra vari sbadigli e lotte contro la mia volontà per non addormentarmi, appoggio la testa stringendo forte la mano ad Evelyn e pensando a quanto vorrei che si svegliasse.
Dopodiché non riesco più a tenere gli occhi aperti.

****

La stanza bianca accoglie un Harry confuso ed allo stesso tempo speranzoso di vedere Evelyn, sveglia almeno in quel luogo.
"Evy? Evy ti prego dimmi che ci sei!"
Harry chiama implorante la ragazza.
Comincia a guardarsi intorno invano, sperando di vederla spuntare dal nulla.
"Evelyn.."
Finalmente Harry intravede la sua amata, stenta ancora a crederci.
Accelera il passo per andarle incontro, quando ad un certo punto si blocca.
Due Evelyn?
Il ragazzo sfrega gli occhi, pensando di vederci doppio.
Ma non è così: ci sono veramente due Evelyn.





****

Salve!
Questo capitolo è un po' corto, si ew
Ma vedrete dal prossimo.. eheh
Al momento sembra che Harry sia riuscito ad entrare nella stanza: riuscirà a portare indietro Evelyn?
Stay tuned, haha
A giovedì!

dopedofoned&onedselfies👽🌿

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** Time To Come Back. ***


Image and video hosting by Tinypic





time to come back.





Il tempo nel mondo dei sogni passa diversamente dal mondo reale.
Per Evelyn sembrano passate alcune ore da quando la sua antenata l'ha rinchiusa in quella stanza dopo averle raccontato la verità.
E in quel momento il suo unico pensiero è Harry.



****

Evelyn's pov.

"Non puoi tenermi qui per sempre !" urlo verso di lei.
"Invece posso." sibila lei con un tono di voce terrificante.
"Ma il passato non si può cambiare ! Ti prego, lasciami andare." la supplico.
"È per il tuo bene. Tu rimarrai qui finché lo deciderò io."
"Ma non puoi ancora credere alle parole di quella signora ! Ora tutto è diverso." dico per farle cambiare idea.
"Certo, infatti stavi per morire."
"Ho solo sbattuto la testa ! Se tu non mi trascinavi qui mi sarei ripresa da lì a poco." urlo.
"Io non ti ho portato qui."
La sua espressione cambia e sembra turbata.
"Se non sei stata tu chi altri è stato ?" domando confusa.
"Harold ?" esclama lei a gran voce.
"Evelyn."
Sento la voce di Harry alle mie spalle.
Anche lei sta fissando da quella parte.
Mi giro ed è proprio lui.
"Harry." sussurro tra le lacrime.
Lui mi corre incontro per poi stringermi a se.
In quel momento era come se il vuoto che avevo dentro fosse sparito.
"Mi dispiace Evy. Mi dispiace per tutto." sussurra lui.
Sollevo il viso dal suo petto e lo bacio.
Quel contatto mi era mancato così tanto da sognarlo ogni notte.
"Devi tornare indietro Evy, ti devi svegliare." sussurra Harry.
Non capisco cosa intenda ma annuisco per poi stringermi a lui.
L'ultima cosa che vedo è la mia antenata che si allontana, poi la luce diventa troppo forte per riuscire a tenere gli occhi aperti.


****


Harry ancora spiazzato, si trova di fronte a due Evelyn.
Queste, in altrettanta maniera, lo fissano sconcertate.
Ma Harry sa benissimo quale sia la sua.



****

Harry's pov.

Due Evelyn?
Entrambe sembrano sconcertate almeno quanto me!
Ma so qual è la mia Evy.
Per questo involontariamente mi trovo a correrle incontro.
Tutto il vuoto e l'ansia provati in due settimane sembrano sparire, una volta stretta Evelyn fra le mie braccia.
"Mi dispiace Evy. Mi dispiace per tutto."
Lei solleva il viso dal mio petto e mi bacia.
Quanto mi era mancato il contatto delle sue labbra sulle mie.
Giuro che non la lascerò andare via mai più.
"Devi tornare indietro Evy, ti devi svegliare."
Evelyn mi guarda confusa, ma annuisce comunque per poi stringersi nuovamente a me.
D'un tratto un fascio di luce fortissimo, tanto da non riuscire a tenere gli occhi aperti.
E tutto intorno a noi sparisce.




*****


Salve!

Finalmente i nostri Harlyn sono di nuovo insieme!
Ma cosa succederà?
L'antenata di Evelyn tornerà a intromettersi o per i due è davvero tutto finito?
Stay tuned☁️

Speriamo che questo capitolo vi sia piaciuto🌸
A lunedì!

dopedofoned&onedselfies ☀️🌿

Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** Clarification. ***


Image and video hosting by Tinypic





clarification.





Evelyn's pov.

Apro gli occhi a fatica, come se fossero incollati, e un fascio di luce bianca mi fa desiderare di non averli aperti.
I rumori sembrano così confusi e distorti, come se fossi dentro una teca di vetro.
Sento un dolore provenirmi dalla testa e ricordo ciò che è successo.
Ero nel mio appartamento e stavo per andare da Harry quando sono scivolata ed ho battuto la testa.
Harry.
Sento una pressione nella mano, come se qualcosa me la stesse stringendo.
"H.."
La mia voce fatica ad uscire, sento la gola estremamente secca.
"Ha.."
Ancora non ci riesco.
Così provo a chiudere la mano per attirare l'attenzione di chiunque fosse lì.
Ma niente.
Non riesco minimamente a muovermi.
"Harry..."
Il viso si riempie di lacrime.
Ho paura, troppa.
"Evelyn ! EVELYN !"
Sento la voce di Harry chiamarmi più volte.
Apro gli occhi nuovamente e finalmente la mia vista ritorna ad essere nitida.
Harry è li, con gli occhi pieni di lacrime e due occhiaie che gli contornano gli occhi stanchi.
Non riesco a dire niente, riesco solo a piangere.
Dopo tutto quello che era successo lui era tornato da me.

****

"Sono felice di vedere che stai bene. Non sai che paura che ci hai fatto prendere." mi sussurra Gemma sorridendo.
"Mi dispiace Gemma. Tutto questo non avrà fatto bene ne a te né al bambino." cerco di scusarmi per l'ennesima volta.
"Stiamo tutti bene, quindi non ti preoccupare. Pensa a rimetterti." mi saluta ed esce dalla stanza.
Subito entra Harry che mi prende la mano.
"Harry... io..."
"Non ci provare nemmeno. Sono stato io lo stupido. Se ti avessi dato la possibilità di spiegarti tutto questo non sarebbe successo. E non sai quanto è stato orribile vederti li, stessa in questo letto, immobile giorno dopo giorno. Se chiudevo gli occhi sognavo noi due, nel divano di casa nostra a ridere, io che ti stringevo a me. Sono un fottuto idiota. Ti amo e ti giuro che non ti lascerò mai più." ed Harry annulla totalmente quella distanza che c'è stata tra di noi.
Quel bacio era la cosa che avevo desiderato più di ogni altra cosa in quei giorni.
E desideravo lui, lo desideravo più di qualsiasi cosa razionale.
"Ti amo, ti amo Harry. Mi dispiace per tutto, scusa." dico tra le lacrime, più di gioia che di tristezza.
"Ora non importa più niente." sussurra lui.
"Ti devo dire una cosa Harry."
Harry mi guarda perplesso.
"Quella che hai visto, la ragazza che mi assomigliava era la mia antenata, ed è lei la causa di questi nostri sogni."




****


Hey!

Finalmente questi due capoccioni sono di nuovo insieme!
Che ne pensate?
Ci scusiamo se non abbiamo più aggiornato, tra influenza, viaggi e impegni vari non ci siamo riuscite.
Infatti il capitolo è un po' corto, sigh ;__;

Speriamo comunque che vi sia piaciuto!
Alleghiamo e pubblichiamo insieme anche i restanti due capitoli xx

dopedofoned & onedselfies

Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** History. ***


Image and video hosting by Tinypic





history.





Evelyn's pov.

"Di cosa stai parlando ?"
Harry mi guarda confuso.
"Sto parlando di quella ragazza che è identica a me. Lei è la mia antenata e mi ha raccontato la sua storia." spiego.
"La sua storia ? Ma che c'entra con noi tutto questo ?" chiede insistendo.
"Fammi raccontare tutto e capirai."
Prendo un respiro e ricomincio a raccontare.
"Lei si chiama come me, Evelyn. Era innamorata di un ragazzo che molto probabilmente era il tuo antenato.
Le loro famiglie erano in conflitto e ai due non era permesso frequentarsi.
Eppure loro continuavano ad amarsi ed a incontrarsi di nascosto.
I fratelli di Evelyn li scoprirono e cercarono in tutti i modi di allontanarli.
I due decisero così di scappare.
La sera prima incontrò una vecchia che le predisse che i due sarebbero morti se avrebbero continuato a stare insieme e sarebbe successo lo stesso ai loro predecessori, ovvero noi.
Il giorno dopo sono morti entrambi, precisamente il 26 Agosto del 1887.
Ora lei pensa che questo si possa ripetere."
Harry mi guarda sbalordito, sconvolto ancora da quelle parole.
"Quindi mi stai dicendo che tutto questo, i sogni e il resto sono stati loro a provocarli ?" mi chiede.
"Penso proprio di si."
Harry si alza di botto facendomi sobbalzare.
"Ma non è possibile. Quella vecchia si sbagliava ed io lo dimostrerò."
Harry prende la giacca e si veste.
"Dove vuoi andare ?"
"Da qualche parte. Devo riuscire a trovare qualche documento o qualsiasi altra cosa per spiegare tutto questo." ed esce di corsa dalla stanza.

**

"Hey. Dov'è Harry ?"
Gemma entra nella stanza reggendo dei sacchettini.
"Doveva andare a fare una cosa. È uscito di corsa." spiego cercando di non dare a vedere la mia preoccupazione.
"Ah.. vorrà dire che questi pasticcini ce li mangeremo noi due." sorride e mi porge un sacchettino.
"Grazie Gemma. Non ne potevo più del cibo che mi portano qui dentro." e addento una pastina.
"Avete chiarito voi due ?"
Gemma è davvero curiosa, proprio come me l'ha sempre descritta Harry.
"Si. Stai tranquilla Gemma, mi avrai tra i piedi ancora per un po'." scherzo.
"Se la metti così dovrai darmi qualcosa in cambio. In fin dei conti devo sopportarti ancora per un po'." e si prendere una pastina dal sacchettino.


****


Harry's pov.

Apro la portiera posteriore, prendendo con me il block notes.
Entro nella libreria, c'è poca gente rispetto al fine settimana.
Fortunatamente i computer sono liberi.
Ne occupo uno, aprendo la pagina internet di Google.
"Allora... Proviamo a vedere che cosa successe realmente." parlo più che altro fra me e me.
'Agosto 1887' digito per prima cosa, giusto per vedere cosa risulta.
Subito appaiono svariati link di pagine web.
'Agosto 1887, il terribile incidente ferroviario che causò molteplici vittime.'
Questa pagina attira la mia attenzione, quindi faccio click sul collegamento.
'Il 26 Agosto 1887 fu un tragico giorno per la città di Londra.
Un treno diretto fuori dalla metropoli deragliò, causando la morte di almeno la metà delle persone presenti.
Qui sotto la lista delle vittime riconosciute.
'
Scorro velocemente con lo sguardo su tutti quei nomi, finché non ne riconosco due familiari.
Bingo.
Evelyn Horan e Harold Styles.
Avevano anche i nostri stessi cognomi.
Un brivido mi oltrepassa la schiena, mentre appunto ogni cosa sul block notes.

Ritorna all'indice


Capitolo 28
*** Incident. ***


Image and video hosting by Tinypic





incident.





Harry's pov.

"Le rotaie erano posizionate male, e in sé la struttura del treno non era molto stabile.
Secondo alcune pagine internet e secondo alcune storie tramandate, che mi sono fatto raccontare in libreria, alcuni treni non erano neanche nella norma, difettosi.
Quindi è deragliato per alcuni problemi tecnici già esistenti, che prima o poi avrebbero dovuto saltar fuori.
Ironia del destino, proprio mentre erano a bordo i nostri antenati."
Chiudo il block notes mettendolo sul comodino di fianco al letto, e vi appoggio sopra la penna nera, usata fin prima per seguire i vari appunti presi.
Guardo negli occhi Evelyn, stringendole le mani.
"Quindi quelle minacce erano infondate, nulla di concreto. Fu un terribile guasto, ma non fu opera di quella vecchia signora."
Sul volto di Evy si fa spazio un bellissimo sorriso di serenità, che contagia anche me.
"Ne sei davvero sicuro?"
"Sicuro, piccola mia. Non ti avrei detto niente di tutto questo se avessi avuto anche un piccolo dubbio."
Accarezzo con il pollice il dorso della sua mano, è sempre un sollievo vederla tranquilla.
"Non sai quanto io sia sollevata." sorride alzando le braccia.
La stringo a me, attento a non farle male o strappare qualsiasi tipo di filo.
"Non ti immagini quanto lo sia anch'io" sorrido, strappandole un bacio a stampo.
"Dovremmo parlarne con i nostri antenati." comincia poi.
"Non credi?"
Annuisco. "Si, dovremmo."
Sbadiglio, comincio già ad avere sonno.
"Non sbadigliare che dopo comincio anch'io!" ride Evy contagiandomi.
Mi alzo a tirare un po' le tende, ormai è sera.
Lascio accesa solo la luce del piccolo bagno, così da non restare totalmente al buio.
Anche Evy è stanca e si vede.
Mi rimetto comodo al suo fianco, prendendole le mani.
"È meglio se dormiamo."
"Già." sorride, con gli occhi socchiusi.


***


Evelyn's pov.

Harry ormai è già crollato ed ora dorme beato con la testa appoggiata al letto, io invece fatico a chiudere occhio.
La paura di tornare in quella stanza bianca è talmente tanta che fatico ad addormentarmi.
I troppi pensieri che mi frullano in testa rompono il silenzio.
E se mi separasse nuovamente da Harry ?
E se nella stanza comparisse Louis ?
D'un tratto sento la presa della mano di Harry sulla mia.
"Non riesci a dormire ?"
Lo intravedo sbadigliare ancora assonnato.
"Scusa, ho troppi pensieri che mi passano per la testa." gli sussurro.
Lui mi bacia la mano e la stringe fra le sue.
"Non pensare a niente. Pensa solo a quanto ti amo."
Sorrido alle sue parole.
"Si." sussurro per poi chiudere gli occhi.
"Dormi amore mio. Io non ti lascio."


****


Dopo tutto questo tempo Harry ed Evelyn sono di nuovo dentro quella stanza, ma non sono da soli.
Due figure sono davanti a loro.
Tutti in quella stanza sembrano stupiti.
I due antenati sono li, con loro.
"Evelyn, finalmente amore mio." sussurra l'antenato di Harry.
"Mi ricordo di voi. Vi ho aiutato io ad incontrarvi." disse poi rivolto ai due ragazzi.
"Tu sei la voce delle prove !" sussurra Harry sbigottito.
"Noi siamo qui per raccontarvi la verità su quell'incidente." spiega Evelyn ai loro antenati.
Dopo essersi guardata in torno l'antenata sospirò.
"Parlate."





*****


Heey!

Eccoci al momento della verità
I loro antenati ascolteranno ciò che Evelyn ed Harry hanno scoperto?
E che succederà?
Leggere per scoprire!

Non possiamo ancora crederci che fra poco sia finita pure the dreamers 2…
*sad moment*
Ma okay, bando alle ciance!
C'è ancora del lavoro da svolgere, tra cui una nuovissima storia dal titolo ‘Once in a lifetime
Detto questo è tutto
Vi salutiamo, e a giovedì! xx

dopedofoned & onedselfies 💞🌸

Ritorna all'indice


Capitolo 29
*** Normality. ***


Image and video hosting by Tinypic





normality.





Evelyn's pov.

"Harry ha fatto alcune ricerche riguardo al vostro incidente. I treni..."
Vengo interrotta da Harry che spiega tutto ciò che ha trovato.
"I treni dell'epoca non erano sicuri, addirittura non a norma di legge. Il vostro treno era uno di questi. Alcune verifiche dimostrarono che i freni erano ricoperti da ruggine e che per quel guasto il treno deragliò in quella curva, oltre allo scarso bilanciamento dei vagoni."
La mia antenata ci guarda confusa, come se non sapesse se credere a ciò che Harry le ha appena detto.
"Evelyn devi credere a questi ragazzi. È stata tutta una coincidenza, e per di più io sapevo che quel treno non era sicuro ma ho voluto comunque tentare." disse l'antenato di Harry rivolto alla sua amata.
"Ma cosa stai dicendo Harold ?"
"È colpa mia. Da quando le nostre famiglie erano venute a conoscenza della nostra relazione i miei genitori mi diseredarono, e così persi anche tutti i soldi.
Trovai un lavoro e misi da parte un piccolo gruzzolo, ma non sufficiente per un viaggio sicuro.
Così presi i biglietti per quel treno, anche se le voci sul suo mal funzionamento erano tante.
Mi dispiace Evelyn."
Harold sembra addolorato, quasi abbattuto.
"Ecco perché ho voluto che loro due si incontrassero. Volevo rimediare al mio errore." spiega, sorridendo verso di noi.
"Io.. come ho potuto ? Ho creduto a quella vecchia ed ho fatto solo del male."
La mia antenata si accascia a terra in lacrime.
"È stata colpa di entrambi, ma ora possiamo rimediare, ora possiamo stare insieme." le sussurra Harold.
Lei lo abbraccia dopo tutto quel tempo.
Finalmente questa stanza sembra essere piena di amore.
"Voglio scusarmi con voi. Ho fatto di tutto per allontanarvi, eppure voi siete ancora insieme."
Harry mi stringe a se lasciandomi un bacio tra i capelli.
"Per farmi perdonare farò dimenticare a Louis tutti i sogni che ha fatto." dice sorridendo.
"Grazie. Spero che voi ora possiate stare insieme, come è giusto che sia." sussurro contenta che tutto si sia risolto.
"Ed anche questa stanza sparirà per sempre. Il mio compito è finito." Harold stringe a se Evelyn.
"Addio." sussurrano entrambi prima che tutto sparisca in una luce accecante e calda.

***

La luce del mattino che penetra tra le persiane lascia un lieve tepore sulla mia pelle.
Tutto è finito.
Non riesco a pensare ad altro, oltre ad Harry. Sorrido tenendo gli occhi chiusi e godendomi quel calore piacevole.
"Sei bellissima quando sorridi."
Apro gli occhi e vedo Harry che mi guarda, anche lui sorridente e visibilmente sereno.
"Sono felice." spiego.
Lui si avvicina a me e mi bacia.
Sono talmente felice che il mio cuore potrebbe scoppiare.
"Ti amo." sussurro.


****


Harry's pov.

"Ti amo più della mia stessa vita." sorrido di cuore, stringendole le mani.
Mi sento più leggero, quasi come se un enorme macigno fosse stato rimosso dal mio stomaco.
Sapere che Louis non ricorderà più nulla, e quindi non darà più fastidio contribuisce alla mia felicità.
La cosa più importante è che, finalmente, io e Evy possiamo stare insieme.
Senza problemi e senza stanza bianca.
"Giuro, non ti lascerò mai andare. Mai più. Mi avrai fra i piedi per un lungo periodo." ridacchio baciandola a stampo.
"Avrai tanto da sopportare!"
La abbraccio ridendo, finalmente posso stringerla a me con la consapevolezza che più nessuno cercherà di portarmela via.
"Fra poco torniamo a casa, la nostra casa. Ci sono un po' di cose da sistemare."
"Partiamo dal fatto che entrambi abbiamo bisogno di un bel bagno. E una dormita." ridacchia.

**

"L'ultimo borsone è lì!"
"Lascia, faccio io."
Non voglio che faccia troppi sforzi, sarà ancora un po' debole.
Inspiro forte il profumo di casa, mi era mancato un casino.
Così fa anche Evelyn, che mi abbraccia poi da dietro.
"Finalmente, casa."
Afferro Evy per le gambe, alzandola così da terra.
"Ehi non vorrai farmi cadere!"
"Se ti agiti in questo modo cadiamo entrambi!"
Ridiamo come due cretini, e a fatica raggiungo il divano.
"Hai tentato il suicidio per entrambi?" rido facendole il solletico.
Non lo sopporta e questo mi diverte.
"Basta ti prego, o mi uccidi!"
Mi fermo di colpo, guardandola negli occhi.
"Questo mai, donna!"
Ridacchia, appoggiando la sua fronte alla mia.
"Non sai quanto mi sia mancato tutto questo." sussurra.
"Anche a me, davvero."
Un piccolo bacio a stampo, dopodiché la stringo a me.
"Potrei restare qui per l'eternità!"
"Allora fallo!"
"Prima le cose importanti, poi possiamo ingozzarci di cioccolata qui rannicchiati e a coccolarci. Va bene?" ride strofinando i nostri nasi.
"Qualcosa di più importante come sistemare casa?"
"Ma no, chissene quello! Intendevo gli studi."
"Devi studiare ora?"
Proprio non capisco cosa intenda.
"Idiota! Cosa vuoi fare dopo gli studi?"
"È un po' presto per parlarne, per adesso avrei il lavoro sicuro di mio padre.
Che ne dici se invece parlassimo un po' di noi due..?"

Ritorna all'indice


Capitolo 30
*** White. ***


Image and video hosting by Tinypic





white.





Evelyn's pov.

Mi capita spesso di pensare a tutto quello che è successo da quel giorno.
Ormai sono passati più di 2 anni.
Io ed Harry ci siamo trasferiti in una bella casetta e conviviamo felici.
Io lavoro in una scuola d'arte privata ed Harry continua a lavorare per suo padre.
D'allora è andato tutto per il meglio e non potrei desiderare altro.
Gemma ha uno splendido bambino, Lucas, identico al padre.
Niall e Al si sono sposati ed ora vivono insieme in una casa tutta loro pensando già a mettere su una famiglia numerosa.
Louis ha dimenticato tutto, come avevano promesso ed ora sta insieme ad Amelie.
Come ho detto, tutto è andato per il meglio.
"Sono a casa!" urlo entrando in casa.
Nessun rumore proviene dall'interno così tolgo il cappotto e mi guardo intorno.
Rimango a bocca aperta, una scia di petali bianchi si forma davanti a me.
Rido al pensiero di Harry tutto indaffarato a prepararli.
Li seguo divertita pensando di trovarlo alla fine di quella scia.
I petali mi conducono alla cucina dove sopra al bancone ci sono una montagna di margherite e di rose bianche.
Mi avvicino al bancone confusa, pensavo di trovarlo qui.
Intravedo un biglietto tra i fiori, lo prendi e leggo il contenuto.

"Amore mio, rimettiti il cappotto.
Un taxi verrà a prenderti alle 18:00.
Ti porterà da me.
Ti aspetto.
Harry
."

Sento il cuore che sta battendo all'impazzata. Il campanello di casa suona.
Sicuramente è il taxi.
Corro in entrata, infilo il cappotto, prendo la borsa e le chiavi ed esco.
"La stavo aspettando." dice il tassista aprendomi la portiera per farmi accomodare.
Appena salgo noto altri fiori bianchi, di sicuro opera di Harry.
Il taxi parte e si dirige verso il Tamigi.
Ho le mani che mi sudano e sono tesa come una corda di violino.
Che avrà in mente quello stupido ?
Dopo 5 minuti il taxi si ferma nei pressi del London Eye.
"Eccoci arrivati. Passi una buona serata, e buon Natale." mi saluta il tassista sorridendo.
Non so che fare ?
Dov'è Harry ?
Mi avvicino alla ruota provando a cercarlo tra la folla.
Ormai è ferma, dalle 18:00 non fa più nessun giro.
"Signorina."
Sento qualcuno rivolgersi a me.
Mi giro e vedo un signore vestito da Babbo Natale farmi segno di avvicinarmi, e così faccio.
"La stavo aspettando." dice lui, per poi andare verso la cabina di comando della ruota.
Non appena è dentro la ruota inizia a muoversi, per poi fermarsi su una cabina piena di lucine e fiori bianchi.
Un signore vestito in una uniforme scende dalla cabina facendomi segno di salire.
Idiota.
Come se non avessi capito che è lui.
Senza far capire ad Harry che l'ho riconosciuto salgo nella cabina.
Non appena "il signore" sale nella cabina la ruota inizia a muoversi.
Ci saremmo stati un sacco di volte qui, guardando la città e pensando a cosa potesse riservarci il futuro.
Però ora è diverso, ha in mente qualcosa, e ho il cuore che sta per uscire dal petto.
Improvvisamente la ruota rallenta fino a fermarsi, perfettamente in cima.
Sento il telefono vibrare nella tasca del giubbotto.

"da = Harry :

Guarda giù.
"

Faccio ciò che dice il messaggio e guardo in basso, ai piedi della ruota.
Delle persone stanno appoggiando delle candele bianche a terra che mano a mano vanno a comporre una scritta.
"Will you marry me?" sussurro non riuscendo più a trattenere le lacrime.
Una voce alle mie spalle ripete quelle parole.
Non gli do il tempo di finire la frase che mi giro e lo bacio.
Le lacrime continuano a scendere lungo il mio viso e un mix di emozioni mi pervade.
"Si si si si." sussurro tra un bacio e l'altro.
Harry si allontana e si inginocchia davanti a me tentando di rifare la proposta.
"Evelyn Horan, vuoi farmi l'onore di diventare mia per sempre ?"
Harry dalla tasca prende una scatolina in velluto dove c'è un anello con un brillante, semplice come siamo noi, com'è il nostro amore.
"Si, cazzo. Te lo devo ripetere 500.."
Questa volta è lui che mi bacia, interrompendomi.
Ma va bene così, non avrei smesso di parlare.
Fuori si sentono le persone gioire e intravedo alcuni fiocchi di neve.
Ci sarà bianco Natale.

**

E si conclude qui questa storia con una promessa ed una nuova avventura da vivere insieme.
E questa avventura inizia in quella giornata di inverno con la prima neve che cade.
Quella neve così bianca che ricorda quella stanza nel mondo dei sogni, dove tutto ebbe inizio.
Perché il loro era e rimarrà un'amore troppo grande per rimanere nel mondo dei sogni.

Fine.

Ritorna all'indice


Capitolo 31
*** Epilogue. ***


Image and video hosting by Tinypic





epilogue.





Evelyn's pov.

"Al dov'è finita la tiara ?" urlo disperata dopo aver buttata all'aria tutta la stanza.
"Ma non l'avevi lasciata in bagno ?" mi chiede entrando nella camera indosso il suo vestito da damigella color bianco perla ed oro.
Corro in bagno e finalmente la trovo.
"Trovata !" esclamo sollevata.
"Vieni qui che te la sistemo." Al mi fa segno di andare a sedermi a bordo letto, e così faccio.
Prende la tiara e la infila con cautela tra i capelli.
È fatta con fiori di metallo d'orati e va messa in modo tale che sembra uscire dalla treccia che mi percorre tutta la testa.
"Ecco fatto. Sei bellissima." sussurra Al sorridendo.
"Se fai così piango e il trucco va a farsi benedire." dico abbracciandola.
"Ed ora il vestito."
E corre verso la cabina armadio per prende il vestito ancora nella sua custodia.
"Non mi sembra ancora vero." sussurro, più a me stessa che a lei.
Al appoggia il vestito nel letto e apre la custodia.
Il vestito che ho scelto è un vestito che cade morbido lungo il corpo, bianco perla e con i merletti color oro.
Mi sarebbe piaciuto avere uno di quei vestiti aderenti, con quei bei corpetti ma la pancia, ormai molto visibile, non lo permette.
"Dai, abbiamo 10 minuti ancora. Poi arriverà la macchina a prenderci per portarci in chiesa." borbotta Al schioccandomi le dita davanti al viso.
"Guarda che tu eri in condizioni peggiori." dico facendogli la linguaccia.
Mettere il vestito non è così semplice come pensavo, fortuna che Al mi sta aiutando.
"Ecco fatto. Ora puoi guardarti." e mi gira verso lo specchio.
Nello specchio non c'è alcuna traccia di quella ragazza che ero anni prima, ora c'era una donna bellissima che sorride.
Il vestito mi cade perfettamente e la pancia è leggermente visibile.
D'istinto porto le mani li, come a calmare la piccola creatura che sembra più agitata di me.
"Avete scelto il nome ?" sussurra Al.
"Si, si chiamerà Angely."
Qualcuno bussa alla porta facendoci sobbalzare.
"Scusate ragazze ma la macchina è arrivata." Niall entra nella stanza guardandomi a bocca aperta.
"Wooh. Sei stupenda sorellina." e mi abbraccia.
"Niall non farmi piangere, ti prego. Tra te, la mamma, il papà e Al che continuate a piangere finirò per piangere pure io." sussurro.
"Bastano già i miei ormoni sballati."
"Scusa ma non riesco a trattenermi."
Al si avvicina a Niall, e lui la stringe a se.
"Dai, su su. Andiamo o arriviamo in ritardo." scherzo spingendogli verso la porta d'entrata.
"Fermi fermi ! Devo farvi una foto tutti e tre insieme." esclama la mamma ai piedi delle scale.
Così ridendo ci fermiamo li, per farci immortalare.
"Perfetta. Ora possiamo andare." esclama contenta aprendo la porta, seguita dal papà.
Usciamo e fuori casa c'è già la macchina ad aspettare.
I miei genitori e Niall prendono la macchina di Harry, io e Al saliamo sull'auto d'epoca che Harry ha noleggiato.
Abbiamo trovato una bella chiesetta qui a Londra, mentre il ricevimento si terrà in un giardino di un vecchio castello.
"Emozionata ?"
"Direi che il termine "ansiosa" mi descrive al meglio." sussurro giocando con il velo.
"Fai una cosa. Quando dovrai entrare concentrati solo su Harry. Immagina di essere solo voi due, ti aiuterà."
Al mi prende la mano cercando di calmarmi.
"Grazie Al."
"Figurati."
"Sul serio, grazie di tutto. Sei stata una parte fondamentale della mia vita, e spero che tu continui ad esserlo. Non avrei superato niente di tutto ciò se tu non mi avessi sostenuta. Ti voglio bene." e l'abbraccio cercando di non piangere, anche se i miei occhi sono ormai lucidi.
"Guardami Evy. Non vado da nessuna parte, io per te ci sarò sempre."
Al ormai piange, colpa mia del resto.
"Guarda te, ora se il mio trucco si sbava ti lancio una scarpa in testa." scherza cercando di asciugarsi le lacrime senza fare macelli.
"Siamo arrivati." dice l'autista accostando davanti all'entrata della chiesa.
Mamma, papà e Niall sono già li, infatti papà mi apre la portiera dell'auto aiutandomi a scendere.
Vedo già tante persone ammucchiate li fuori.
"Ho le gambe che sono gelatina, quindi vedi di tenermi papà. Non voglio finire a gambe all'aria." sussurro a papà che mi porge il braccio.
Le damigelle entrano in chiesa.
La musica parte.
Ma quando sono all'entrata lo vedo, così perfetto da togliere il fiato.
Harry e li e mi sorride.
Ed è come ha detto Al, siamo solo io e lui, come se tutto svanisse nel nulla, come se ogni suono ed ogni persona non facesse parte di quel momento.
E quando mio papà prende la mia mano per appoggiarla su quella di Harry il mio cuore sussulta.
Me l'ero immaginata tante volte questa scena, eppure supera di gran lunga le mie fantasie.
Succede tutto in fretta, o forse sono io che mi sono persa a guardarlo, ma un momento prima ci eravamo appena seduti ed ora ci stavamo già scambiando le nostre promesse.
"Io, Evelyn Horan, prendo te, Harry Styles, come mio legittimo sposo, e prometto di amarti, onorati, esserti fedele, sostenerti ogni volta che ne avrai bisogno e ancora amarti per l'eternità, perché se è vero che c'è una vita oltre la morte io non potrei pensare di passarla con chiunque se non con te. E con questo anello io ti sposo."
Sto tremando e ho paura di cadere, come se potesse mancarmi l'equilibrio da un momento all'altro.
Poi Harry inizia a parlare.
"Io, Harry Styles...


****


Harry's pov.

"Io, Harry Styles, prendo te, Evelyn Horan, come mia legittima sposa, e prometto di amarti ed onorarti con tutto me stesso, per sempre. Potessi rinascere sotto un'altra persona ti ritroverei, e ti amerei più forte di prima. E con questo anello io ti sposo."
Deglutisco, sento il mio cuore battere fino in gola.
È tutto vero, è tutto tremendamente vero.
Sembrano tutte le mie immaginazioni catapultate fuori dalla mia mente, ma migliorate di gran lunga.
E come Niall mi ha detto precedentemente, non c'era nessun altro se non io ed Evy.
"Lo sposo può baciare la sposa."
Appoggio le mani sui suoi fianchi e, accompagnati da un forte applauso, ci scambiamo un lungo bacio.

**

Tutti i presenti hanno finito velocemente i propri drink, per accompagnarci a ritmo di musica in qualche ballo.
Ci sono persone come i miei cugini che non azzeccano neanche un passo, altre come i genitori di Evy che sembrano ballerini professionisti, altre ancora che si godono la musica con un andamento leggero come Niall ed Al.
E come me ed Evy, del resto.
Le mie mani poggiano sulla sua schiena, accarezzandogliela leggermente.
"Come sta la mia bellissima sposa?"
"Da favola." sussurra, con un bellissimo sorriso.
"E la mia piccola principessa?"
Appoggio una mano sulla pancia, visibile nonostante il vestito.
"Felice, perché la sua mamma e il suo papà sono insieme."
Sorrido, accarezzandole il ventre nella speranza che un po' mi senta.
Non posso crederci che qui dentro ci sia la mia bambina.
Spero che prenda almeno la metà della bellezza di sua madre.
"E così sarà, per sempre."
Finalmente posso baciarla di nuovo, stringendola a me.
Nessuno potrà mai più separarci.
"Per sempre."

Ritorna all'indice


Capitolo 32
*** Special Chapter. ***


Image and video hosting by Tinypic





special chapter.





Il matrimonio di Niall e Alexis.

Evelyn's pov.

Aspettavo questo momento da quando avevo aiutato Niall a farle la proposta ad Al, ed ora sto tornando a casa per il loro matrimonio.
"Non vedo l'ora di vedere il suo vestito, sarà splendida." dico ad Harry.
"Mai quanto te." scherza lui baciandomi.
"Sempre il solito." sbuffo spettinandogli i capelli.
"La metti così donna ?" mormora lui con un sorrisetto beffardo.
Non faccio in tempo a replicare che mi prende in braccio baciandomi.
"E questa sarebbe la tua vendetta ?" scherzo allontanandomi un po' da lui.
"Nahh.. so fare di peggio. Vuoi vedere ?" e torna a baciarmi.

**

"EVY !"
Al corre verso di me per abbracciarmi, con lei c'è anche Niall.
"CIAO FUTURA SPOSINA." urlo.
Harry saluta Niall mentre io e Al cominciamo a parlare di tutto.
È super agitata, com'è logico che sia.
"Non vedo l'ora di mostrarti il tuo vestito. È bellissimo." non smette di parlare dei particolari.
"Al, respira. Stai rischiando di fare un'infarto." la prendo per le spalle e la guardo negli occhi.
"Si, scusa ma sono super agitata." mormora lei.
"Dai, ora andiamo a casa."

**

Il grande giorno è arrivato.
La cerimonia è stata stupenda.
Si sono sposati nella chiesa dove abbiamo passato la nostra infanzia.
Le loro promesse sono state commoventi, tutti i presenti avevano gli occhi lucidi.
Al con il suo vestito a sirena era magnifica, il corpetto tempestato di brillanti azzurri e il pizzo decorato erano perfetti su di lei.
Niall era raggiante, non ho mai visto mio fratello così felice.
"Tutte qui ! C'è il lancio del bouquet." urla Al dal centro della pista.
Tutte le ragazze si avvicinano pronte a prendere l'ambito bouquet che avrebbe significato il matrimonio eminente.
"Tre, due, uno, via."
Al lancia il bouquet molto in dietro e neanche a farlo apposta mi finisce tra le mani.
Tutti i presenti mi guardano, vedo Harry che sorride imbarazzato strofinandosi la mano tra i capelli, mentre i miei genitori sorridono divertiti dal nostro imbarazzo.
"AHHHH TU SARAI LA PROSSIMA." urla Al venendo ad abbracciarmi.
Non so che dire, mi sento un po' sotto pressione con tutti gli occhi puntati contro.
"Chiediamo al Signore e alla Signora Horan di aprile le danze." dice il cantante spezzando quel momento imbarazzante.
Niall ci affianca ancora divertito dalla scena.
"Signora Horan, mi concede questo ballo ?" chiede porgendogli la mano.
"Sarebbe un'onore, Signor Horan." risponde Al prendendo la mano di Niall.
I due iniziano a ballare, abbracciati, in una melodia lenta e dolce.
"Mi faresti l'onore di questo ballo ?"
Harry mi porge la mano ancora rosso in volto.
"Non potrei rifiutare." ed appoggio il bouquet nel nostro tavolo per poi prendere la mano di Harry e seguirlo in pista.
Niall ed Al sono bellissimi, si vede quanto si amano, è come se non gli servissero le parole per capirsi.
"A che pensi ?" sussurra Harry al mio orecchio.
"Stavo guardando Al e Niall. È bellissimo vederli così." sussurro stringendomi di più ad Harry.
"Beh.. forse tra un po' di tempo ci saremo noi due al loro posto."
"Che.. "
E come sempre non riesco a finire una frase che lui mi bacia.
Idiota.


***


Harry's pov.

Stavo pensando, che potrei chiedere a Niall consiglio su come propormi ad Evy.
Dev'essere tutto speciale.
I due fratelli mi avevano raccontato della sorpresa ad Al, ed è stata veramente una cosa tenera.
Ho già in mente qualcosa di grande, devo solo avere delle menti malate che mi aiutino.
E chi conosce meglio Evy se non la sua migliore amica e suo fratello?
Appena Evy sarà con Al, ne parlerò a Niall.
"Congratulazioni sposini"
Ci avviciniamo entrambi una volta finito il ballo.
Sono veramente una bella coppia insieme.
"Sai già dove andrai per la luna di miele?" Evy prende parola.
Teoricamente noi tre lo sappiamo, ovviamente tranne Al.
"No, purtroppo. Me lo vuole tenere segreto fino all'ultimo!" ride lei abbracciando Niall.
"Che sorpresa sarebbe sennò?"
Sorpresa. Ecco un'altra cosa da aggiungere alla mia 'lista'.
Sarà grandioso da organizzare.

Ritorna all'indice


Capitolo 33
*** Ringraziamenti. ***


Image and video hosting by Tinypic





ringraziamenti.





Ringraziamenti di dopedofoned:


Siamo giunti alla fine di questa storia e non riesco a trattenere le lacrime.
È stato un'esperienza fantastica scrivere questa ff insieme a onedselfies.
Ora mi sento un po' impacciata perché non so che dire, finirei con l'essere ripetitiva ma non posso fare a meno di continuare a ringraziarvi di tutto.
Senza di voi "the dreamers", dal primo libro al secondo, non sarebbe stato possibile.
Ci avete sostenuto e avete apprezzato il nostro lavoro rendendoci felici.
Sono stati dei mesi fantastici e l'emozione nel vedere le nostre ff avere tutto quel successo non si è mai attutita.
Non lo sapete ma io mercoledì 4 Marzo compirò 23 anni e questo è il più bel regalo che mi potesse capitare.
Ripenso molte volte a quella giornata passata in compagnia di onedselfies dove abbiamo pensato a questa storia e dove abbiamo scritto il primo capitolo, un po' incerte sul risultato.
Cose come questa non potrei mai dimenticarla, come voi.
AHHH sto facendo la sentimentale.
Vi ringrazio ancora di tutto e speriamo che ci seguirete nel nostro lavoro futuro.
E speriamo che questa storia vi abbia portato un po' di quell'amore sincero che abbiamo cercato di trasmettervi.
Un bacione enorme

dopedofoned



****



Ringraziamenti di onedselfies:


Non so proprio da dove cominciare.
Non sono per niente brava con le parole, ma ci proverò.
Volevo ringraziarvi infinitamente, questa storia è nata praticamente a caso: è venuta un'ispirazione a dopedofoned, l'abbiamo scritta in un momento di noia insieme e non ci aspettavamo neanche che qualcuno si interessasse sul serio.
E invece eccoci qua, a scrivere i ringraziamenti del nostro sequel!
Cioè, non avrei mai pensato di finire la prima storia, figuriamoci di completare anche un sequel!
E la cosa meravigliosa di tutto questo è che questa è la prima volta che capita, storia e sequel completati. Accompagnata dalla mia migliore amica, soprattutto.
Non ho parole giuro, anche perché non ce ne sono.
Spero di non sminuire ciò che intendo con un semplicissimo grazie, ma è tutto quello che posso dirvi.
Grazie, grazie e ancora grazie.

onedselfies



****



E dopo tutto questo tempo siamo giunti alla fine.
Vi abbiamo già ringraziati abbastanza, quindi diremmo che con questo è veramente tutto
Ancora grazie infinite💗

dopedofoned & onedselfies 🌿🌸

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2944860