beautiful angel

di Foreverbooks
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** bella giornata ***
Capitolo 2: *** Lacrime ***
Capitolo 3: *** Correndo ***



Capitolo 1
*** bella giornata ***


<< Ricorda Angelique , se un giorno andrai mai a Londra , ricorda di mandarmi una foto del sole che sorge , ricorda di osservare ogni singola sfumatura di quel momento , perchè l'alba in quella città assume un aspetto irreale, quasi magico, una poesia di colori >>.
La sua espressione è ancora fresca nella mia mente , mentre pronunciava quelle parole era quasi incantato da ciò che diceva, il mio migliore amico, quanto mi manca, eppure ogni volta che penso a lui la rabbia prende il posto di ogni emozione, come poteva avermi abbandonato in quel modo?! Ma questi sono gli scherzi della vita, uno stupido litigio può distruggere un'amicizia che dura da anni.
Ed ora eccomi qui ,a Londra , la città dei nostri sogni , in un appartamento diroccato ed un lavoro part-time come cameriera in un ristorante di lusso della città.
La mia vita è un casino.
Mi presento, Angelique è il mio nome ,ma questo penso che l'avete già capito ,sono una comune ragazza , anche se forse comune non è proprio il termine adatto visto che non ho amici apparte la mia coinquilina Desy , se così si può definire,dato che praticamente la odio, è una bionda ossigenata , sempre perfetta, bellissima e con una marea di ragazzi che le sbavano dietro , l'opposto di me quindi. Con i ragazzi sono sempre stata una frana, infatti non ne ho mai avuto uno in vita mia, ho circa vent'anni , capelli neri , occhi verdi e un'altezza , anzi bassezza di un metro e sessanta
 Madre natura non mi ha mai voluto bene !
Ho un carattere abbastanza solitario, ecco spiegato il perchè delle mie non-amicizie , l'unico che riusciva a capirmi era Mike ma ormai non ci sentiamo da un anno per la famosa litigata. L'ultima cosa che vi dico di me è che sono molto riservata, il resto lo lascio scoprire a voi , ora procediamo con ciò che mi ha scombussolato la vita.

Il rumore della sveglia mi perfora i timpani, devo andare a lavoro, mi spettano le pulizie del locale. Come se non bastasse Desy si fionda nella mia stanza imprecando contro di me per averla svegliata durante il riposino di bellezza, << Scusa tanto, la prossima volta i cetrioli mettiteli nelle orecchie invece che sopra gli occhi >>.
<< Ah ah ah , molto divertente>> mi urla . Ma perchè non abbassa quella cavolo di voce ?
Svogliatamente vado a farmi una doccia e rabbrividisco a sentir il pavimento gelido sotto i miei piedi , una volta finito mi vesto con i miei soliti jeans , metto una maglietta nera e le mie amate Nike bianche , soprannominate dalla mia coinquilina “Da infermiera”, non le è mai piaciuto il mio stile , troppo semplice per i suoi gusti! Prima di uscire mi metto un filo di mascara e correggo le imperfezioni con il correttore , afferro la borsa e scappo da quel posto schifoso.
Prendo l'autobus e mi siedo sull'unico posto libero , attacco le cuffiette al telefono per ascoltare della musica , magari una che mi dia un po' di carica per questa monotona giornata. Dopo un paio di fermate vedo entrare una signora molto anziana , nessuno le cede il posto , che maleducati, così mi alzo permettendole di sedersi , ma lei sembra comunque non capire , << Signora se vuole può sedersi al mio posto >> le dico,
<< Oh cara , non ti preoccupare per me , rimani pure lì >> mi risponde
<< No , mi fa piacere , tanto fra due fermate devo scendere >>
<< In questo caso allora accetto, sei molto  gentile ragazza , vedrai che oggi sarà una bella giornata per te , le buone azioni si riflettono sempre su chi le compie >> .
La ringrazio e mi accorgo in tempo che è ora di scendere, quella signora mi aveva messo un po' di angoscia , era strana, ma forse sono solo io che mi faccio troppi pensieri.
Quando entro nel ristorante per poco non svengo , è tutto sottosopra , ci sono dei vetri a terra ,cibo sui muri e tovaglie strappate , i clienti di ieri non devono proprio sapere cos'è l'educazione ed io ora devo pulire tutto quel casino prima di mezzogiorno e sono già le dieci , non ce la farò mai, poi sono io quella che avrà una bellissima giornata ?! Fantastico !
Riesco a sistemare il locale in maniera abbastanza decente per l'arrivo dei primi clienti. Oggi il ristorante è pieno , non immagino cosa accadrà stasera , le mie gambe non resistono, devo sedermi.
 Sono le cinque del pomeriggio , torno a casa per farmi una doccia visto che ho corso sempre, non ho avuto neanche il tempo di pranzare , il mio capo me lo ha impedito, così prima di ritornare a lavoro mangio un panino al volo e rimetto su quel poco trucco che è andato via con l'acqua . Arrivo giusto in tempo per iniziare il turno e dopo solo cinque minuti ecco l'ennesima coppia che entra , se ne susseguono molte altre di cui però si occupa Emily , la mia collega. Comincio a servire ai tavoli quando il mio capo mi prende da parte con uno strattone << Ascoltami bene, vedi quel tavolo ? >> , annuisco , non so perchè gli interessi tanto , ci sono solo sei ragazzi , non vedo nulla di particolarmente importante da agitarlo tanto . << Bene , allora.. ehm, loro , ehm.. >> sta balbettando e gli tremano le mani, non riesco proprio a capire cosa abbia. Strano.
<< Se ti calmi magari capisco qualcosa! >> , lui mi lancia un'occhiataccia per come gli ho risposto ma non me ne curo visto che qua dentro sono l'unica che lo ascolta .
<< Devi servirli nel migliore dei modi ,capito? Sii gentile e cerca di sorridere ! >>
<< Ma perchè ? Sono clienti come altri ! >>
<< Tu fa come ti ho detto! >> risponde secco .
Non ho neanche il tempo di ribattere che lui si è già allontanato ,veramente strano , non era mai stato così nervoso .
Mi avvicino al famigerato tavolo e comincio a prendere le ordinazioni , << Salve , benvenuti nel nostro ristorante , volete ordinare ? >> appena alzo gli occhi vedo che un ragazzo mi sta fissando , ma che vuole ? Ha dei capelli biondi che gli cadono spettinati avanti agli occhi ma riesco comunque a vederne il colore , sono di un blu intenso e so per certo di averli già visti ma proprio non ricordo, ha un piercing al naso ed è vestito in stile un po' punk.
A rispondere sono gli altri che suppongo essere suoi amici, mentre lui non distoglie gli occhi da me , ma che avrà tanto da guardare? Non mi piace essere osservata !
Quando tutti hanno ordinato mi affretto ad andarmene , filando dritta in cucina.
Sto per mia sfortuna ritornando da loro per servirli e noto che i ragazzi al tavolo con il biondo mi guardano e si sorridono complici , questa storia sta cominciando a stancarmi .
Ad uno ad uno poso i piatti e quelli ovviamente continuano a sorridersi a vicenda con delle facce da ebeti, che cosa snervante.
Mentre servo del vino nei loro bicchieri sento qualcuno che mi tocca il sedere , mi giro di scatto e mollo uno schiaffo al ragazzo << Ma che fai ? Sei impazzito? >>
<< Scusa è che eri così carina ed indifesa , complimenti per il tuo... Lato B>> risponde ironico il moro seduto a capotavola.
Scoppiano tutti in una fragorosa risata, tutti tranne il biondino che prima mi fissava , a lui non viene da ridere , anzi è quasi … Arrabbiato? Fatto sta che sono troppo furiosa per pensare a lui, come cavolo si è permesso quello , lo odio.
Puntuale come un orologio svizzero ecco che arriva il mio capo per la ramanzina << Ma che hai in quella testa ?! Hai dato uno schiaffo ad un cliente , sei impazzita ?>>
<< NON SONO IMPAZZITA ! LUI MI HA APPENA TOCCATO IL SEDERE >> sbraito alzando di molto la voce .
<< Questo non ti autorizza a fare come ti pare! >> rimango scioccata dalle sue parole , ma veramente non capisce ? Come fa a dirmi che ho sbagliato ?! Qui sono tutti pazzi !
<< Dovevi far finta di niente e continuare il tuo lavoro, così abbiamo perso dei clienti importanti , loro erano delle celebrità e mi rovineranno la reputazione ! Ti rendi conto ? >>
<< Io mi rendo conto che qui siete tutti pazzi, sono senza parole ! Io ho fatto quel che era giusto e non mi importa di ciò che dice , il mio turno è finito me ne vado ! >>
<< Si vattene , vai a casa e restaci per sempre,perchè con noi hai chiuso .SEI LICENZIATA !!>>
Quelle parole rimbombano nella mia testa , licenziata ?! Sono stata appena licenziata . Non è possibile , non può essere così , ho esagerato col mio capo ma in quel momento ero molto arrabbiata , non volevo dire sul serio quelle parole , o forse sì ? Non lo so . Non capisco più nulla , solo che sono stata licenziata per dei deficienti .
Esco rapidamente dal locale , mi appoggio al muro e la rabbia lascia posto alle mie lacrime, piango , piango , non so anch'io per quanto tempo , oggi doveva essere una bella giornata secondo l'anziana sull'autobus , invece è la peggiore della mia vita , non ho più un lavoro , non ho più nulla . Non riesco a smettere di piangere , forse sto piangendo anche per tutte quelle volte che non l'ho mai fatto, sono una stupida, mi tengo sempre tutto dentro e poi scoppio per niente. Perchè sono così ? Perchè non sono come gli altri ?
Credo di aver esaurito tutte le mie lacrime quando sento qualcuno toccarmi la spalla , temo che possa essere il ragazzo di prima ma quando mi giro lo vedo. Non ci credo !

*Angolo autrice*
Ciao a tutti , spero che la storia vi sia piaciuta , è la mia prima Fan-fiction e penso che durerà ancora per molti capitoli :D
Spero sul serio che vi abbia tenuto almeno un po' di compagnia, cercherò di aggiornare a breve ma vi prego di farmi sapere cosa ne pensate .
Cercate di non essere troppo crudeli ;) ahahah
Alla prossima :)

 

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Capitolo 2
*** Lacrime ***


É sicuramente una delle ultime persone che voglio vedere in questo momento, lui ed i suoi amici hanno rovinato la mia vita, hanno rovinato tutto.
 Ed ecco che sento ritornare la rabbia, in questo momento scapperei volentieri dall'altra parte del mondo per non farmi più viva, ma le mie gambe sono come pietrificate, non si muovono.
<< Mi dispiace per quello che è successo >> mi dice. Gli darei volentieri un pugno su un occhio ma devo contenermi, ho già fatto troppo per oggi, non voglio altri casini.
Non rispondo e finalmente i miei piedi si “sbloccano”, comincio a camminare sempre più velocemente ed intanto alcune lacrime continuano a solcare il mio viso, non so nemmeno io dove sto andando, visto che casa mia è dall'altra parte della città, ma non mi importa. Sento che qualcuno che mi sta seguendo, so già chi è , non voglio riaffrontare i suoi occhi blu che mi scrutano preoccupati e tristi, non voglio rivedere quel ragazzo dai capelli biondi, non voglio sentire di nuovo la sua mano sulla spalla , non voglio.
 La mia camminata si trasforma in una corsa, voglio scappare da tutti e da tutto, voglio essere lasciata in pace, voglio stare da sola.
 Arrivo al parco della città, ormai sono esausta, i miei polmoni bruciano per la corsa e le mie gambe tremano,devo riposarmi,mi guardo intorno sospetta; credo di averlo seminato o se non è così si sarà stufato di correre dietro una pazza come me. Mi siedo sul prato soffice e  appoggio la testa al tronco di un albero, beandomi dell'unica cosa bella che riesco a vedere in questo momento, la luna , risplende alta nel cielo stellato ed illumina di una luce argentea tutto intorno a me.
 Non mi accorgo neanche di averlo sentito arrivare che lui mi parla:
<< Mi dispiace sul serio per quello che è successo >> , ancora lui ? Non ha capito che deve lasciarmi in pace?
Non rispondo neanche stavolta, voglio solo che vada via.
<< Sai , non mi importa se non parli, io rimango qui finché non rispondi >>.
Vuole una risposta , va bene, l'ha voluto lui.
<< ' Fanculo >> gli urlo , sto per alzarmi ma lui mi prende il polso, mi stupisco del suo tocco delicato, è come se fosse dispiaciuto veramente. Non devo dargliela vinta, lui è come tutti i suoi amici, vuole solo ingannarmi, vuole rendermi la vita un inferno.
 Tiro bruscamente il braccio in modo che possa lasciare la presa e ricomincio a camminare.
<< Perchè fai così ? Voglio solo parlare, mi dispiace per quello che è successo, i miei amici sono stupidi e ti assicuro che non volevano che ti succedesse tutto questo. Volevano solo scherzare ma hanno esagerato. >>
A quelle parole mi blocco , lo sento avvicinarsi ma non fa in tempo a continuare che uno schiaffo gli arriva sul volto, lui mi ha rovinato la vita e spero che in questo modo lo abbia capito meglio, deve sparire dalla mia vista.
<< VOLEVATE O NO MI AVETE ROVINATO LA VITA.SCUSA TANTO SE NON CORRO DA VOI  A BRACCIA APERTE AD ACCETTARE LE VOSTRE SCUSE!! >> urlo con voce un po' tremante.
Una lacrima sta di nuovo scorrendo sul mio viso, non sono mai stata così triste ed arrabbiata in tutta la mia vita. Me la asciugo velocemente, non voglio che lui la veda, sono stanca di apparire sempre debole e alla ricerca di aiuto , un aiuto che non voglio da nessuno tanto meno da lui. Voglio solo che il mondo mi lasci in pace, voglio essere libera di fare quello che credo sia giusto, anche di piangere da sola.
Sto percorrendo a ritroso la strada che avevo fatto per arrivare fino a lì e nel silenzio della notte riesco a sentire le sue ultime parole: << Spero solo che tu non sia troppo arrabbiata con me, io non sono mai stato d'accordo con ciò che volevano fare >>.

 Jamie's POV

Quella ragazza con le sue parole mi aveva distrutto, anche se era la prima volta che la vedevo non riuscivo a smettere di guardarla, mi aveva catturato e ora con quello che i miei amici hanno combinato sono sicuro che non mi vorrà vedere mai più.
Ho avuto molte ragazze nella mia vita, anche troppe, ma mai nessuna mi aveva fatto tremare le mani quando le parlavo, mai nessuna mi aveva catturato lo sguardo così come lei, mai mi era capitata una cosa simile. Neanche io so quanto oro darei per resettare tutto e ricominciare da capo quella serata.
 Lei era diversa dalle altre a cui bastava dire chi ero che erano già “pazzamente innamorate” di me, lei mi aveva visto come un ragazzo normale, non mi ha visto come un ragazzo famoso a cui chiedere l'autografo, mi ha visto solo come Jamie, il ragazzo che però lei dice di averle rovinato la vita, spero solo che non lo pensi davvero, spero solo che io possa ancora rincontrare quei bellissimi occhi verdi che hanno lasciato un segno dentro di me. In fondo si dice che il verde sia il colore della Speranza.

Angelique's POV

Finalmente sono a casa, durante il ritorno mi sono trattenuta, ora non ce la faccio più, voglio piangere tutte le lacrime che il mio corpo riesce a contenere, voglio sentire il loro sapore salato sulla mia pelle, voglio che scorrano ancora sulle mie guance lasciando su di esse una scia bagnata, voglio che quelle lacrime portino via il dolore di una vita.
 So che non è dovuto tutto al fatto di aver perso un lavoro, so che è dovuto anche ad altre cose: la mancanza di amici che ti confortino, il litigio con Mike, il fatto di non avere accanto una persona che mi faccia sentire speciale per quello che sono, l'odio verso la mia famiglia, i sogni infranti, tutte cose per cui non avevo mai pianto, tutte cose che mi sono tenuta sempre dentro e che ora mi hanno fatta crollare, devo solo riuscire ad andare avanti e magari col tempo tutto questo si sistemerà.
Mi addormento accoccolata al cuscino ,ormai sporco per il mascara colato,entrando in un altro mondo, quello dei sogni che spero vivamente possa essere migliore di questo .

<< ANGELIIIIIIIIIIQUE, ANGY AVANTI SVEGLIATI! >>  Fantastico, non potevo desiderare di meglio che sentire la mia coinquilina Desy urlare come gallina strozzata mentre mi toglie le coperte di dosso appena sveglia.
<< Che vuoi? Ho sonno >>
<< Non sei andata a lavoro! Sei la solita pigrona, avanti alzati che hai già fatto abbastanza tardi! >>
<< Non vado a lavoro, sono stata licenziata e ora lasciami dormire >> ribatto secca.
<< Cosa ?! LICENZIATA ?! E adesso chi lo paga l'affitto ! >>
<< Più tardi darò un'occhiata agli annunci ora sciò dalla mia camera >>
La mia porta si chiude con lei che sbuffa irritata, ormai però non riuscirò a riaddormentarmi così mi fiondo in bagno a fare una doccia prima che la mia coinquilina ci si chiuda dentro per delle ore a truccarsi e acconciarsi i capelli, perchè tutto deve essere “favoloso”, o almeno così dice.
Una volta finito di lavarmi con i capelli ancora bagnati vado a fare colazione in cucina e trovo Desy intenta ad ascoltare della musica, sembra piacergli molto perchè dondola sulla sedia tutta contenta pronunciando parole a caso con un sorriso che le va da un orecchio all'altro, così schiocco le dita e le mimo un “Che ascolti ?” con le labbra, lei mi fa segno di avvicinarmi e mi porge una cuffietta, me la infilo nell'orecchio e comincio ad ascoltare.
 É davvero una bella canzone e chiunque la canti deve essere davvero un portento della musica, ti fa venir voglia di ballare.
<< Ti è piaciuta? Io la adoro !! >>
<< Sì era davvero bella lo ammetto, di solito non mi piace la musica che ascolti tu ma lui aveva una bella voce, chi è il cantante? >> chiedo.
<< Non è un cantante, ma un attore che ha questa passione innata per la musica ed è bravissimo in tutte e due le cose, poi considerando il fatto che è irresistibile... È ufficiale, lo amo da morire ! >>
 Sempre la solita, amare uno che non hai mai visto solo perchè è bellissimo non vuol dire amare veramente , ma a lei sicuramente non importa.
<< Okay, fammi vedere una foto di quest'irresistibile attore >> dico imitandola e facendola ridere un po'.
<< Eccola, non è la perfezione in persona ? >> dice cinguettando mentre mi porge il telefono. Alzo gli occhi al cielo disperata e quando li riabbasso per poco non svengo nel veder chi è nella foto. Non è possibile , ancora lui ?

 

*Angolo autrice*
 Eccomi qua con il secondo capitolo della Fan-Fiction :D
Sono rimasta un po' delusa dal fatto che nessuno abbia commentato il mio primo capitolo :( Spero comunque che abbiate apprezzato e vi prego di recensire la mia storia in modo che io riesca a capire se vi piace o se devo smettere di scriverla. Son ben accette anche le critiche ;) Solo non siate tropo crudeli ;D
Comunqueeee secondo voi cosa succederà nel prossimo capitolo? Cosa farà Angelique ? E cosa il nostro Jamie ?
Fatemi sapere cosa ne pensate ,
  vi aspetto per prossimo capitolo …
Foreverbooks

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Capitolo 3
*** Correndo ***


Era lui , il biondino di ieri sera, quello che ho coperto di insulti e a cui per giunta ho dato anche uno schiaffo in pieno viso, se Desy venisse a conoscenza di ciò penso che potrebbe anche uccidermi nel peggiore dei modi, visto che lei stravede per quel tipo. Immagino come si sarebbe comportata al mio posto, avrebbe adottato sicuramente la stessa tecnica che utilizza con tutti i ragazzi per farli cadere ai suoi piedi, sfoderando tutto quello che madre natura le aveva concesso, solo al pensiero mi vien da vomitare. La sua voce fastidiosa però mi risveglia dai miei pensieri.
<< Angelique ti ho fatto una domanda. Rispondi ! >>
<< Scusa ero sovrappensiero, che mi avevi chiesto ? >>
<< Ti ho chiesto cosa ne pensavi di lui. Non è stupendo ? >>
<< Cosa ? Ehm.. Sì, sì come dici tu. Senti io vado a correre e poi passo a prendere le cose che ho lasciato al ristorante >> dissi.
<< Okay , ciao tesoro >> mi urlò mentre stavo già varcando la porta di casa, prima o poi dovrò decidermi a dirgli di abbassare la sua voce , è davvero irritante!
Infilo le cuffiette nelle orecchie e mi dirigo al parco della città , un posto ideale per la mia corsa e soprattutto ideale per cercare di riordinare i miei pensieri talmente confusi che ad un tratto la mia testa potrebbe anche scoppiare come un palloncino rotto da uno spillo.
Arrivata lì faccio un po' di riscaldamento per non rischiare uno strappo e dopo poco tempo comincio il mio percorso, lo stesso di tutti i giorni con la differenza che oggi non riesco a non pensare al ragazzo del ristorante, non credevo fosse tanto famoso, era capitato molte volte che il locale in cui lavoravo ricevesse le visite di alcuni personaggi famosi ma si era trattato sempre di piccole cose : modelli, giornalisti, mai di cantanti o attori di grande fama.
Continuando a pensare a ciò non mi accorgo però di esser andata a sbattere contro un bambino che stava giocando sul prato, comincia subito a piangere così gli poso un leggero bacio sulla fronte e mi scuso velocemente. Ho veramente la testa fra le nuvole !
Riprendo la corsa ancora sovrappensiero, ormai ho quasi concluso il mio giro quando sento una forte fitta al piede che mi fa quasi cadere a terra, se non fosse per il ragazzo che mi ha preso al volo la mia faccia avrebbe già incontrato i ciottoli nella stradina.
<< Grazie, questa settimana non so cosa mi prenda. >> alzo lo sguardo per vedere con chi sto parlando e non appena incontro i suoi occhi mi stacco violentemente dalla sua presa cadendo a terra e procurandomi non poco dolore.
<< Piccolo il mondo... >> dice con un pizzico di ironia.
<< Fin troppo >> rispondo acida. Cerco di alzarmi ma non ci riesco, devo essermi storta la caviglia. Lui sembra accorgersi del dolore che sto provando in questo momento perchè con un secondo si siede vicino alla mia gamba e fa per prendere il mio piede, cerco di ritrarlo ma l'unica cosa che riesco ad ottenere è una smorfia di dolore sul mio viso.
<< Sta ferma, peggiori solo le cose facendo così. >>
<< Nessuno mi dice quello che devo fare >> sbotto infastidita. Lo vedo sospirare e prendere nello stesso momento la mia caviglia.
<< Voglio solo aiutarti. >> , poggia delicatamente le sue dita sulla mia gamba e a quel contatto un brivido percorre la mia schiena , il suo tocco era così gentile , quasi come se avesse timore di farmi male, come se stesse toccando un oggetto di valore inestimabile che potrebbe rompersi da un momento all'altro. Il suo volto illuminato dal sole con i capelli che gli cadevano spettinati davanti agli occhi creano delle ombre sul suo viso. Sembra un'opera d'arte, è davvero un bel ragazzo.
Oh mamma , ma che vado a pensare ? Devo essere impazzita, fino a pochi minuti fa lo odiavo con tutta me stessa e ora stavo a farneticare sui suoi capelli. Si devo essere impazzita!
<< Ti vedo sai ? >> mi dice facendomi tornare alla realtà.
<< Vedi cosa ? >>
<< Mi stai fissando >> mi dice con un sorrisetto di sghembo sulla faccia, so per certo di essere arrossita ma spero comunque che lui non lo abbia notato.
<< I-io non ti stavo fissando >>
<< Certo, certo >> arrossisco ancora , è ovvio che non ci crede , devo essere rossa come un peperone.
<< Lo fai spesso ? >> mi chiede.
<< Cosa ? Guardare le persone davanti a me ? Sì, credo sia normale! >>
<< No, non intendo quello e comunque tu non mi stavi semplicemente guardando, mi stavi letteralmente puntando gli occhi addosso >> dice ridendo sotto i baffi.
<< Allora cosa ? Cosa faccio spesso ? E tanto per la cronaca ti stai sbagliando, io non fisso proprio nessuno! >>
<<  Stavo dicendo se arrossisci spesso? Sei carina quando lo fai >> dice sorridendo e togliendo la mano dalla mia caviglia, mi ero anche scordata di esser caduta, fatto sta che la mia faccia sta andando letteralmente a fuoco, devo esser passata dal rosso peperone al viola melanzana. Perfetto, di male in peggio !
<< N-no, n-non credo >> , lo vidi ridere ancora, si starà prendendo gioco di me sicuramente.
<< Cos'hai tanto da ridere ? >> sto cominciando ad innervosirmi e non è un buon segno.
<< Lo hai rifatto... >>
<< Cosa ? Di che cavolo stai parlando , se è per la questione del fissarti sappi che non ti stavo guardando né prima né ora e … >>
<< Ehi , non intendevo quello , eri arrossita di nuovo >> abbasso lo sguardo, non voglio avanzare di livello , il viola melanzana mi basta e mi avanza, non credo di voler arrossire ancora di più !
<< Ti fa male la caviglia ? >>
<< Sì, non riesco ad alzarmi >> ammetto.
<< Ti aiuto io, tu non fare sforzi , potresti farla peggiorare >> annuisco e sento le mani del biondino cingermi la vita mettendomi in piedi sempre con naturale delicatezza.
<< Devo chiamare Desy , mi deve venire a prendere, puoi darmi il cellulare? Credo sia rimasto poggiato dove eravamo prima >>
<< Il telefono te lo do ma a casa ti ci porto io, ho la macchina parcheggiata qui dietro. Non accetto un no come risposta! >>
<< E se io non volessi ? >>
<< In quel caso mi dovrai dare il tuo numero di telefono. A te la scelta ! >> un sorriso malizioso prese forma sul suo viso .
<< Okay , passaggio accettato! >>
<< Bene . Anche se preferivo avere il tuo numero >> disse facendo la faccia da cucciolo.
Arriviamo davanti al portone di casa e lui mi aiuta a salire le scale, faccio per aprire la porta quando sento la sua mano toccarmi il polso, mi giro e incontro di nuovo quei bellissimi occhi blu mare in cui mi perdo nuovamente. Che mi sta succedendo ?
<< Allora il tuo numero non me lo dai ? >>
<< No , puoi scordartelo >> apro velocemente la porta ma non riesco ancora a fare un passo, la caviglia fa troppo male, tento di saltellare dentro ma barcollo sin dal primo tentativo.
<< Ti aiuto io altrimenti ti slogherai anche l'altra >>
<< Ah ah ah , sempre così divertente ? >>
<< Ovvio >> disse sorridendo. Mi aiutò a sedermi e poi si mise vicino a me.
<< Non mi hai ancora detto il tuo nome >> dissi. In effetti avevo visto la sua foto ma non sapevo come si chiamasse.
<< Non lo sai ? >> aveva un'aria stupita ma allo stesso tempo felice.
<< Mi chiamo Jamie , anche io però non so il tuo... >>
<< Io sono … >>
<< ANGELIQUE! >> , so benissimo chi può aver urlato in quel modo, alzo gli occhi e vedo Desy che fa cadere a terra la lima per unghie con in faccia un'espressione sconvolta.
 Oh cavolo, mi ero scordata di lei e del suo amore pazzo per il biondino seduto sul divano accanto a me. Che disastro !

*Angolo autrice*
Ciao a tutti , ecco qua un nuovo capitolo ! :)
Mi scuso per aver tardato un po' a pubblicarlo ma ho avuto degli impegni importanti .
Conto di aggiornare al più presto !
Spero che comunque il capitolo vi possa piacere !
Fatemi sapere cosa ne pensate ;)
Un bacione e buone feste :D

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