Forti Emozioni

di Shary_Leonetta
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'arrivo a Buenos Aires ***
Capitolo 2: *** La Lettera Inaspettata! ***
Capitolo 3: *** Una Fantastica Decisione ***
Capitolo 4: *** Il Provino ***
Capitolo 5: *** Ammessa o No? ***
Capitolo 6: *** L'invito a Cena ***
Capitolo 7: *** Presentazioni ***
Capitolo 8: *** Una Cena Piuttosto Divertente ***
Capitolo 9: *** Nel Frattempo a Casa ***
Capitolo 10: *** La Ruota Panoramica ***
Capitolo 11: *** Lo Zucchero Filato ***
Capitolo 12: *** Notte Movimentata ***
Capitolo 13: *** Mattinata da Fran ***
Capitolo 14: *** Al Calesse ***
Capitolo 15: *** Organizzazione e Sicurezze ***
Capitolo 16: *** La Festa di Fran ***
Capitolo 17: *** Il Primo Bacio ***
Capitolo 18: *** Leon? Violetta? ***
Capitolo 19: *** Tutti al Cinema ***
Capitolo 20: *** Bugia o Verità? ***
Capitolo 21: *** Il Viaggio ***
Capitolo 22: *** Tuoni e Lampi ***
Capitolo 23: *** Visita allo Zoo e Confessioni ***
Capitolo 24: *** Il Mio Vero Amore ***
Capitolo 25: *** Felici Più Che Mai ***
Capitolo 26: *** 18 Anni ***
Capitolo 27: *** Uniti per la Vita ***



Capitolo 1
*** L'arrivo a Buenos Aires ***


1. L’arrivo a Buenos Aires

Eccomi qui al mio primo giorno allo studio On Beat! Oggi è una giornata piuttosto importante per me… ma aspettate, vi racconto dall’inizio altrimenti non potete capire giustamente.
Allora undici giorni fa, ovvero il primo dicembre, sono arrivata a Buenos Aires nella mia vecchia casa perché papà non ne poteva più di stare a Barcellona…era molto stressato per il lavoro e per le persone che lo circondavano in quel posto, così decise di tornare dove ci troviamo ora…o meglio dove sono nata e cresciuto fino all’età di 9 anni.
Ah e cosa importante: zia Angie l’avevano mandata via dal suo appartamento per alcune questioni personali e così papà le disse che poteva tranquillamente abitare con Olga e Roberto qui a Buenos Aires e così appena arrivata la vidi… bionda, bellissima come sempre! Subito ci abbracciammo forte forte e intanto vidi Olga dietro ad Angie con una faccia come dire “ehi ci sono anche io!” allora mi staccai da zia e corsi anche da lei ad abbracciarla…ma l’abbraccio era diverso: Olga mi stava praticamente STRITOLANDO! Ed ecco che arrivò Roberto e vide subito la mia espressione infatti disse subito “Ehm Olga spazio vitale anche per la signorina Violetta, sai com’è è appena entrata in casa” e Olga rispose “Ooohh ma smettila Roberto! Non ricominciare ad infastidirmi…la mia piccolina è appena arrivata e avremo sicuramente milioni di cose da dirci..non è vero tesoro caro?” mi stava tenendo le mani e aveva un sorriso a 32 denti! Così le risposi “certo Olga! Ora però vado a disfare le valigie e a farmi una doccia..ho bisogno di riposare un po’ dopo questo viaggio” e così dicendo presi la mia valigia e andai su nella mia meravigliosa cameretta! Quanto mi era mancata…una volta disfatta la valigia e fatta una bella doccia calda mi accoccolai sul letto…ehi un momento! Non mi sono presentata, che sbadata! Sono Violetta Castillo, ho 17 anni e vivo con papà German da sempre…mamma è mancata quando ero piccolina, ma non ne voglio parlare.
Mi sono addormentata per 3 ore ed ecco che erano già le 18.30 e misi un paio di jeans bianchi a fiori, una camicetta azzurra con delle stelline argentate e le mie ballerine nere. Scesi in cucina e Olga stava cucinando, Roberto parlava con papà per lavoro e zia Angie…zia Angie la vidi molto assortita nei suoi pensieri seduta sulla sedia della sala da pranzo…mi avvicinai e le chiesi se era tutto aposto e lei rispose “tuo papà è così…oh mio Dio Violetta! Sei tu!” e io risposi “zia tutto bene? Mio papà? Che c’entra?” e lei subito “nono nulla tesoro” mi diede così un bacio e andò ad aiutare Olga a preparare il tavolo con la cena. Mangiammo un bel risotto allo zafferano e del petto di pollo al forno, poi andai in un po’ in giardino a prendere una boccata d’aria fresca e dopo 10 minuti corsi in camera a dormire, ero ancora esausta per il viaggio! 

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Capitolo 2
*** La Lettera Inaspettata! ***


Il giorno seguente mi svegliai con una bella luce del sole che oltrepassava le tende della mia graziosa finestra che aprì appena scesi dal letto. Mi cambiai mettendomi un pantaloncino di jeans chiaro, una canotta viola semplice e un paio di Adidas grigie. Scesi a fare colazione: pane, burro e marmellata! Papà mi chiese subito “Vilu hai dormito bene?” ed io risposi “benissimo papà grazie! Ora vado a fare una passeggiata nel centro, mi manca tanto Buenos Aires!” e papà annuì, ma quando stavo per uscire zia Angie mi fermò con in mano una busta e mi disse “questa è tua, leggila con calma senza farla vedere a papà per il momento, poi ne parleremo insieme quando avrai preso una decisione” diciamo che zia mi stava un po’ preoccupando ma non ci diedi peso, d’altronde ero lì da nemmeno un giorno! Allora le diedi un bacio e uscì e passeggiando osservai gli alberi, le case, i negozietti, le persone con i propri cani e pian piano arrivai al mio parco preferito dove andavo sempre da piccola con zia Angie o con Olga… mi sedetti su una panchina e di fronte a me c’era una fontana enorme: stupenda! Allora guardai la busta che avevo in mano e dopo poco l’aprì e la lessi subito: “Signorina Castillo la invitiamo a partecipare ai provini allo Studio On Beat oggi stesso alle 15.00, con affetto il direttore Gregorio.” Studio On Beat? E che caspita è lo Studio On Beat? Mai sentito nominare… così chiamai zia Angie e le chiesi se era libera e mi rispose di sì e io le domandai se poteva raggiungermi al parco e lei confermò subito. Ecco che dopo 20 minuti arrivò e si sedette vicino a me…e io domandai “Zia scusa, ma cos’è lo Studio On Beat? Ho letto la lettera ma non capisco” e lei “Vilu lo Studio On Beat è una specie di scuola di canto e ballo e oggi, come hai letto tu, iniziano i provini per le selzioni…ogni inizio Dicembre succede questa cosa e una volta deciso chi farà parte si inizia con le prove e così via fino a far imparare agli alunni come comporre da soli le canzoni, i testi, le basi eccetera…Allora? Parteciperai?” io risposi confusa “Zia un momento…tu come fai a sapere dettagliatamente di tutto ciò?” e lei con fatica rispose “Tesoro io sono la professoressa di canto dello Studio da 2 anni ormai, ma non sapevo come dirlo a te e soprattutto a tuo padre! Che sai come la pensa lui su queste cose…” già, papà detesta sentir parlare di canto e ballo perché mamma era professionista in queste cose e da quando è mancata lui non ne ha più voluto sapere, anche se io un po’ ne ero interessata. Allora io sorrisi e dissi “Ci voglio provare! Era il sogno della mamma e voglio farle un regalo! Quindi accetto…maaa, come lo diremo a papà?” e lei un po’ intimorita disse “beh…oggi a pranzo pian piano qualcosa gli diremo, ci diamo una mano a vicenda che dici?” e io allegra l’abbracciai ringraziandola. Andammo a casa insieme e si erano già fatte 11.40! Allora volentieri aiutati Olga a preparare il tavolo e una volta pronto andai verso l’ufficio di papà ma mi fermai di colpo perché stava parlando con zia Angie e sentii dire da lui “Angie lei lo sa quanto è importante mia figlia per me e non voglio che le capiti quello che è accaduto a sua madre, quindi direi che la risposta è no” e zia rispose “ma German lei deve capire! Quello è stato un incidente e Violetta vorrebbe provare a seguire il sogno di Maria! Perché non capisce? Perché è così testardo?” e papà si alzò di scatto puntandole un dito contro “non le permetto di insultarmi! È chiaro?!” e zia “pff ma lei non sa nemmeno cosa vuol dire insultare! Perfavore…” e si era voltata per uscire ma papà l’aveva preso da un braccio facendola girare di scatto ed erano a pochi centimetri di distanza da un viso all’altro, zia disse “ehm.. German mi lasci!” e papà disse “Angie…” e si stava avvicinando quando Olga urlò “Il pranzo è prontooo” ed io feci un salto tanto per lo spavento che mi presi! E con un sorriso ampio bussai alla porta dell’ufficio facendo finta di niente “ehm papà, zia… il pranzo è pronto, se volete accomodarvi” e i due si staccarono velocemente e annuirono.

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Capitolo 3
*** Una Fantastica Decisione ***


Eccoci seduti tutti a pranzo, oggi Olga aveva preparato le penne con panna e prosciutto e di secondo la carne ai ferri…aaaah ma aveva fatto anche il tiramisù! Infatti Roberto disse subito “Oh Olga finalmente il tuo gustosissimo tiramisù” e subito stava per prenderne un pezzo quando Olga gli diede un leggero schiaffo sulla mano e arrabbiata disse “Roberto! Tu non hai mai un minimo di cognizione! Prima loro e poi tu! Imbranato!” e si voltò di scatto per andare a prendere i piattini da dessert e Roberto si sedette zittito. Intanto io iniziai, un po’ impaurita per la reazione di papà, il mio discorsetto. “ehm papà…” lui diede un’occhiata a zia Angie e mi rispose “sì dimmi tesoro” ed io “ehm vedi… oggi mi è arrivata una lettera con scritto che lo Studio…In…On…But…” uff non mi ricordavo! Infatti intervenne zia Angie “On Beat” e papà la fulminò con lo sguardo ma io ripresi “sì ecco, lo studio On Beat! Beh mi ha mandato un invito a partecipare ai provini” e prima che finissi la frase lui subito mi interruppe dicendomi “scordatelo Violetta” e cercando di stare calma ribattei “papà aspetta, lasciami finire di spiegare…” ma lui di nuovo interrompendomi “ho detto di no Violetta! Basta così” e allora io offesa mi alzai e dissi “sei sempre il solito! Quando devo ascoltarti io allora devo stare zitta e sentire quello che hai da dirmi che sia bello o brutto! Tu invece mai una volta che mi ascolti..eppure dici che sono la cosa più importante della tua vita!” mi resi conto che stavo un po’ urlando e incrociai le braccia al petto e zia provò a dire “beh German provi a…” ma lui sbuffando e alzandosi di scatto “adesso basta! Qui dentro decido io e la risposta è no! Punto! Ora siediti e finisci il dolce” ma io ero arrabbiatissima, non perché mi aveva detto di no ma perché non mi ha nemmeno ascoltata! “no papà me ne vado in camera a piangere come il mio solito! Finiscilo tu il dolce!” e corsi su in camera prima di sbattere la porta papà urlò “VIOLETTA CASTILLO!” ma io niente, mi buttai sul letto e piangere. Nel frattempo di sotto Olga disse “Signor German, perché non prova ad ascoltare quello che ha dirle sua figlia? Magari è davvero importante per lei” e Roberto disse “Beh German, sa quanto mi costi dare ragione ad Olga…” e Olga si mise con le mani a pugno ai fianchi e disse “che vorresti dire Roberto?” e lui rispose “niente Olga, comunque…seriamente provi ad ascoltare Violetta” e zia Angie subito disse “no non serve provare a spiegargli, tanto quest’uomo non capisce quello che una persona prova a dire e a spiegare” e sbattendo il tovagliolo sul tavolo uscì dalla porta della cucina con il braccio sinistro appoggiato al petto e quello destro appoggiato al sinistro con la mano sulla fronte… papà scattò in piedi e corse dietro a zia Angie e disse urlando “le ripeto che non le permetto di rivolgersi così a me, ha capito o devo farle un disegno?” e lei rispose arrabbiata “e lei ha bisogno un tema per capire che sua figlia ha bisogno di essere ascoltata dal proprio papà? Lei è testardo e basta! Il passato fa parte del passato! Violetta ha 17 anni ormai…ma è sicuramente più matura di lei che è adulto e vaccinato!” zia stava per rientrare in casa quando papà di nuovo la fece voltare prendendole il braccio e disse “non si perm…” ma zia gli diede uno schiaffone in pieno viso sulla guancia destra e papà la guardò poi le diede un bacio profondo ma zia si staccò dopo pochissimo e disse “certo che lei ha proprio una faccia tosta! Veda di pensare a quello che le ho detto German, è ora che si inizi a svegliare un po’!” e rientrarono entrambi… erano le 14.00 e zia Angie era sul divano a leggere dei fascicoli su microfoni e strumenti vari, immagino per lo studio…papà era in ufficio molto pensieroso, Olga e Roberto erano andati a fare la spesa, mentre io mi ero fatta una doccia e indossai una gonna lunga dietro e corta davanti lilla, una maglia bianca a pipistrello e un paio di sandali semplici e anch’essi bianchi. Stavo per scendere ma aprendo la porta vidi papà andare vicino a zia e lei subito disse “che vuole ora? Non posso neanche più sedermi e leggere? Ah già, forse perché sono fascicoli riguardanti lo Studio” ma papà improvvisamente disse “Accetto” zia si voltò di stacco dicendo “che ha detto scusi?” e papà “ho detto che accetto..oggi alle 15 mia figlia sarà a fare i provini, se è questo che vuole” e zia Angie involontariamente lo abbracciò e una volta distaccati gli prese le mani e gli disse “le serviva farla soffrire e urlarmi in faccia per farglielo entrare in testa?” e lui rise mentre io corsi subito di sotto buttandomi tra zia e papà e abbracciai entrambi, poi mi voltai verso papà e con un forte bacio sulla guancia sinistra gli dissi “solo una cosa papà… grazie! Ti voglio bene” e lui felice rispose “anche io Vilu…ma tutto ciò ovviamente ad una condizione” io e zia ci guardammo e a bassa voce dicemmo insieme “ovviamente” e papà “beh Angie accompagnerà sempre lei mia figlia allo Studio e le starà sempre accanto! Intesi?” io e zia di nuovo insieme pienamente felici annuimmo dicendo “Intesi!” e felici ci abbracciamo di nuovo, nel frattempo arrivarono Olga e Roberto che entrarono dalla porta della cucina e avevano visto e sentito tutto, infatti applaudirono con un grande sorriso!

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Capitolo 4
*** Il Provino ***


Si stavano avvicinando le 15.00 ed io ero agitatissima! Avevo preparato la mia borsa con il cambio per la prova di ballo, una bottiglietta d’acqua, un asciugamano e il cellulare. Presi la borsa e corsi giù in salotto dove c’era Angie che parlava con papà, sicuramente le stava dicendo di tenermi d’occhio ogni istante ecc… Zia mi disse “allora Vilu, sei pronta? Manca un quarto d’ora! Meglio avviarsi. Arrivederci German, a più tardi” papà rispose “sìsì a più tardi” mentre io gli diedi un bacio e un abbraccio forte ringraziandola per la decima volta e lui ricambiò. Nel frattempo che ci avvicinavamo allo Studio zia Angie mi continuava a dire di stare rilassata e che intanto come audizione di canto c’era lei e che poi avrebbe parlato con Gregorio, o meglio, il direttore! Ahi ahi…chissà com’è questo direttore! Ecco che mi squilla il cellulare e mentre camminavamo risposi “sì pronto?” no non ci credo… papà! “Vilu sei arrivata? Come stai? Com’è il posto? Ci sono ragazzi? Stai attenta mi raccomando” io ero già stanca! E risposi il più tranquillamente possibile “papà sta calmo! A parte che se fossi arrivata non potrei di centro rispondere…sai com’è sarei in una scuola e soprattutto starei facendo dei provini! Quando arrivo a casa ti racconto tutto: promesso!” e lui allora più rilassato rispose “va bene tesoro ciao a dopo!” e ad un tratto sento zia dire “eccoci qua Vilu! Questo è lo Studio On Beat!” alzai lo sguardo e vidi un enorme insegna con il nome della “scuola” e rimasi a bocca aperta solo dal di fuori e subito entrammo…wow era meraviglioso! Immenso e con tantissime porte e un sacco di strumenti! E soprattutto… quanta gente! Zia Angie mi accompagnò subito in aula di ballo dove c’era il direttore e un altro professore, ma non so ancora il nome. E c’erano un sacco di ragazzi e ragazze! Mi si avvicinò il direttore dicendomi “oh bene tu dovresti essere Violetta Castillo! Piacere sono Gregorio…” io allungai una mano per presentarmi dicendo “piacere mio direttore” lui guardò la mia mano e disse “sìsì bene si vada subito a cambiare che siamo già in ritardo e mi faccia vedere qualcosa” allora io guardai zia Angie che mi fece segno per dov’erano gli spogliatoi ed io andai cambiandomi in fretta. Il direttore mise la musica e io iniziai a ballare muovendomi senza problemi e istantaneamente e una volta finito andai a ricambiarmi e zia Angie applaudì dicendomi “sei stata fantastica Vilu!” e il professore di cui non so il nome disse “Vilu? Chi è Vilu? Non era Violetta lei? Oh Dio può trasformarsi? Mi insegni per favore?” io non sapevo cosa rispondere ed ero confusa e infatti zia disse subito “ehm lui è il professor Beto e si occupa soprattutto degli strumenti..Beto lei sì è Violetta ma Vilu è il suo soprannome..ok?” e lui rispose “aaahh…ok! Compreso!” e mentre stava uscendo dall’aula andò a sbattere contro la porta ed io mi misi a ridere insieme a zia che mi disse di seguirla nell’aula di canto, così io mi misi al centro dell’aula con un microfono e iniziai a cantare una canzone che papà mi aveva insegnato qualche anno fa, si chiama “En mi mundo” , una volta finito zia applaudì e dalla finestra vidi un ragazzo fissarmi, un ragazzo piuttosto alto, capelli sul corto biondi con un ciuffo “ribelle” e se non sbaglio gli occhi chiari…aveva uno sguardo intenso e le braccia incrociate al petto…boh vabbè comunque zia mi disse di seguirla e andammo in corridoio e mi disse “sei stata fenomenale! Me la ricordo quella canzone! Allora Vilu i voti saranno messi in bacheca qui in corridoio domani alle 16 in punto ok? Comunque credo proprio che sarai ammessa!” io saltai dalla gioia e l’abbracciai nel frattempo vidi di nuovo quel ragazzo di prima sulla porta di un aula che mi fissava intensamente come prima…ma che vuole? Bah… fatto sta che salutai zia Angie e mi avviai verso casa, intanto che camminavo avevo un grande sorriso e incrociai una ragazza che mi sembra di aver visto allo Studio infatti tempo di svoltare l’angolo della strada che mi venne incontro urlando il mio nome “Violetta! Violetta aspetta!” ecco che la vidi attraversare e mi si avvicinò “ciao! Io sono Francesca, ti ho vista fare i provini allo Studio e penso che sicuramente sarai ammessa! Sei stata spettacolare” aveva il fiatone e un sorriso molto ampio ed io sorrisi ugualmente dicendo “grazie mille Fran! Sei molto gentile” e lei disse “ma figurati! Allora ci vediamo domani alle 16 per vedere se sei ammessa” ed io “sì certo! Grazie ancora” e ci salutammo e poco dopo arrivai a casa. Subito spiegai tutto a papà e lui mi abbracciò contento, idem Olga e anche Roberto si congratulò con me, ma senza abbraccio. Ecco che poco prima di cena, alle 18.45, arrivò zia che ancora si congratulò ed io stanca feci un bagno caldo e mi misi subito il pigiama per non cambiarmi due volte nel giro di un’oretta. Così scesi a mangiare e papà mi chiese una volta finito “Vilu ti va di cantare una canzone insieme a me? Al piano?” io ero rimasta totalmente sorpresa, infatti risposi “papà? Sei proprio tu quello che sta parlando? Ti senti bene?” e lui rise dicendo “certo tesoro! Dai vieni” mi prese per mano e si mise a suonare iniziando a cantare “Soy mi mejor momento” ed io proseguì con gli altri che ci guardavano sorridenti. Finita la canzone stavo per salire le scale per rifilarmi in cameretta ma chiamai papà che si voltò subito chiedendomi “che c’è?” ed io gli raccontai dell’incontro con Francesca e lui felice mi disse “ne sono davvero contento! A domani tesoro” mi diede un bacio sulla fronte e andai dritta a dormire.

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Capitolo 5
*** Ammessa o No? ***


Il giorno dopo mi svegliai con una bella stiracchiata nel mio caldo lettuccio e vidi che erano le 10.00… wow mancavano 6 ore! Ero felicissima ma nello stesso tempo preoccupata! Feci colazione e vidi che in casa non c’era nessuno allora decisi di andare a cambiarmi e poi fare un giretto in centro. Misi una gonna lunga dietro e corta davanti di colore rosso scuro e una canotta bianca con scritta una “V” , mi legai i capelli con un fermaglio e infine misi le ballerine nere e mi avviai nel centro…continuavo a guardare i negozietti di abbigliamento, di cover, di animali ma ecco il mio preferito! Il “Shopping Now”! Entrai subito e diedi un occhiata…presi una felpa chiusa rosa con una scritta nera “Kiss Me” e andai a provarla chiudendo la tenda del camerino…avevo sempre avuto un po’ paura che aprissero la tenda ma mi dissi “Violetta hai 17 anni ormai!” così mi tolsi la canotta e mi infilai velocemente la felpa. Wow che bella! Mi stava proprio bene…quindi la tolsi ma nella fretta mi cadde quindi mi abbassai a raccoglierla ed ecco che succede proprio quello di cui ho una paura folle: aprono la tenda del camerino! Mi alzai frettolosamente e dallo specchio vidi che era quel ragazzo dello Studio che continuava a fissarmi! Mi coprii subito con la felpa il petto e mi girai piuttosto arrabbiata dicendo “Ma insomma! Non vedi che è chiusa la tenda?” e lui sorrise dicendo “scusami Violetta!” ed io con due occhi spalancati chiesi “e tu come fai a sapere che mi chiamo così?” e lui “beh eri ieri ai provini e non ho smesso un attimo di seguirti e guardarti” ed io confusa dissi “oh bene, ti metti anche a fare lo stalker o sei un detective?” e lui rise divertito dicendo poi “no no, sono semplicemente Leon, un ragazzo carino e affascinante di 17 anni che frequenta lo studio” e io perplessa “oh beh poco modesto il signorino di 17 anni di nome Leon” e lui rise di nuovo dicendo “bella felpa! Ma quello che c’è scritto si può fare o c’è un codice appropriato?” io ero a bocca aperta! Ma questo è fuori! Come si permette? Allora il doppio arrabbiata dissi “ma sparisci! Vergognati! Vattene subito o chiamo la security” e lui rise a crepapelle dicendo, dopo essersi ripreso e sistemato il ciuffo “ehi signorina calma! Ci vediamo più tardi” e mi fece l’occhiolino allontanandosi. Dio mio che razza di idiota! Allora mi rimisi la canotta e andai a pagare la felpa e appena concluso il tutto mi avviai verso a casa dove arrivai dopo 10 minuti. Mangiai in fretta, ero agitatissima! Uff le 16 non arrivavano più! Erano solo le 14.30...arrivò zia e mi disse “Vilu ti va di venire con me allo studio? Devo andare ora per parlare con gli altri professori su alcuni alunni…per le ammissioni! Sai per non fare avanti e indietro…” io felicissima annuì subito, presi la borsa e seguì zia. Dopo 20 minuti arrivammo, eravamo in corridoio e zia stava per parlare quando ci venne incontro Francesca urlando “Viluuu come mai già qui?” era davvero contenta di vedermi, penso che diventeremo forti amiche ed io così risposi “ciao Fran! Beh dovevo accompagnare mia zia Angie” lei era stupefatta! “tua zia? No dai…Angie è tua zia?” e zia rispose “sì sono la zia di Vilu! Vilu visto che hai già iniziato a conoscere Francesca io ti lascio con lei e vado da Beto e Gregorio ok?” mi diede un bacio e se ne andò e Fran mi disse “dai dai sono le 15.15, manca poco…sei pronta?” io sorrisi e dissi “sì, non vedo l’ora!” e iniziammo parlare dei suoi provini, del suo primo giorno qui allo Studio e delle conoscenze che ha fatto qui dopo un paio di giorni e mi disse che in giornata me li avrebbe fatti conoscere tutti. Oh Dio erano le 16! Ed ecco i professori che stavano mettendo i fogli sulla bacheca, io fui l’ultima ad andare a vedere e…AMMESSA! Sììì ammessaaa! Abbracciai forte Francesca ed eravamo entrambe contentissime! Stavamo andando al centro del corridoio quando passò quel Leon e sorridendo mi disse nell’orecchio “complimenti Vilu” e si allontanò facendo l’occhiolino. Fran mi guardò e disse “complimenti!” ed io “anche tu?” e lei “no perché probabilmente hai fatto colpo su Leon” ed io “ma se manco ci conosciamo…e poi sinceramente lo detesto!” Fran si mise a ridere e mi chiede il perché ed io le raccontai l’avventura di stamattina in negozio e lei scoppiò a ridere “gli hai dato dello stalker? Sei troppo forte Vilu!” e rise di nuovo ed io dopo un po’ mi aggiunsi a lei.

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Capitolo 6
*** L'invito a Cena ***


Guardai l’ora ed erano le 17, sarà meglio avviarmi verso casa. “Fran io devo andare ora, papà mi starà aspettando” e lei sorrise dicendo “dai ti accompagno! Ti va?” io felice dissi “certo! Aspetta vado a dirlo a zia Angie così lo sa” lei annuì, feci un passo e mi rivoltai verso di lei “ehm Fran…dov’è l’aula dei prof?” e lei rise sbattendosi una mano sulla fronte “già che sbadata! La seconda porta a destra” .. “perfetto grazie” allora andai e bussai, mi venne ad aprire Gregorio e mi disse “Castillo! Brava per l’ammissione ma ora non ho tempo di spiegarle niente” ed io sorrisi dicendo “no veramente dovrei dire una cosa a mia zia” e lui confuso “sua zia? Ed io che ne so dove sta sua zia!?” io risi e si intromise zia Angie dicendo “non preoccuparti Gregorio, sono qui!” lui ancora più confuso disse “cosa? Che storia è questa?” zia divertita disse “ti spiego più tardi” il direttore allontanandosi disse “bah va bene” allora io dissi a zia che stavo andando a casa accompagnata da Francesca e lei felice annuì dicendomi che ci saremmo viste più tardi a casa. Tornai da Fran che mi stava aspettando appoggiata alla porta d’ingresso e così ci avviammo verso casa e nel frattempo raccontai un po’ di me alla mia nuova amica. Arrivate davanti a casa la ringraziai e ci salutammo ma proprio mentre stavo entrando lei mi fermò dicendo “Vilu stasera facciamo una cena come inizio anno, vuoi venire? Mi farebbe davvero piacere” io molto contenta le risposi “spero di sì! Ne parlo con papà e ti faccio sapere..intanto scambiamoci i numeri” una volta fatto ci salutammo di nuovo e corsi subito da papà dicendogli che sono stata ammessa e lui mi abbracciò forte poi si staccò bruscamente dicendo “e Angie? Dov’è?” e io “papà zia Angie arriva tra poco…sono venuta con…” non riuscì a terminare la frase che lui si precipitò fuori controllando dicendo “un ragazzo? Un ragazzo! Violetta io…” si rivolse a me e disse “ma dov’è?” io sbuffando risposi “papà, vedi quella ragazza che ha appena girato nell’angolo laggiù? Ecco era lei che mi ha accompagnata. Si chiama Francesca e l’ho conosciuta ieri, fa parte dello studio” lui più felice che mai disse “oh bene menomale..ti chiedo scusa Vilu” io lo abbracciai dicendogli di stare tranquillo e intanto… “ehm papà .. a proposito di Francesca…mi ha invitata ad una cena stasera” e lui “sì certo perché no? Tanto sarete a casa sua da sole no? Beh con i genitori di Francesca ovviamente” io provai ad avvicinarmi cercando di farmi vedere tranquilla “ehm..veramente vado da Francesca poi andiamo insieme al ristorante. Siamo io, lei e i suoi amici che frequenta allo studio..ti prego papà! Fammi andare” feci una faccina dolce con il labbro inferiore più esposto e lui disse “e va bene Violetta..ma mi raccomando! Mandami un messaggio ogni tanto” io super contenta risposi “certo! Tutto quello che vuoi! Grazie” ci abbracciammo e mi diede un bacio in testa e così corsi in camera e per prima cosa chiamai Fran annunciandole la conferma e lei contentissima mi disse di andare da lei per le 18.30 io annuì, chiusi la chiamata e andai a farmi la doccia…devo sbrigarmi! Sono già le 18! Finita la doccia mi misi un vestito bianco: la parte del petto è aderente poi in vita c’è una fascia blu con un fiocco e la parte sotto è aperta. Il tutto con dei fiori blu! Misi dei sandali neri con un piccolo tacco e capelli li lasciai sciolti. Salutai tutti compresa zia Angie che era arrivata da poco e che si complimentò con me una volta che le raccontai della cena. Arrivò anche papà spalancando gli occhi e la bocca dicendo “V..Vio..Violetta sei impazzita? Dove credi di andare così? Vai a cambiarti subito! Ti rendi conto che ci saranno dei ragazzi? Un paio di jeans e una felpa andranno bene..su..” si voltò e vide zia Angie, Olga e Roberto guardarlo con il sopracciglio destro alzato e le braccia incrociate al petto. Lui si rivoltò verso di me e con un debole sorriso mi disse “uhm..ma..io..stavo scherzando” io mi misi a ridere e lui “sei fantastica Violetta” ci abbracciammo e mentre mi avviavo verso casa di Fran sentì papà urlare dalla porta di casa “Castillo mi raccomando!” io feci finta di niente ed eccomi arrivata davanti a casa di Francesca! Suonai e mi fece entrare sua mamma dicendomi che Fran era di sopra che stava finendo di prepararsi, così io salii le scale e bussai alla sua camera.

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Capitolo 7
*** Presentazioni ***


Francesca in meno di un secondo mi accolse in camera e vidi che era vestita con un pantaloncino nero lucido, un top monospalla azzurro celeste e le ballerine nere e i capelli erano raccolti con una coda al lato sinistro. Lei mi abbracciò e mi disse che ero fantastica ed io risposi che lei era meravigliosa. Finita di prepararsi prese la borsa e scendemmo giù ed ad accompagnarci fu sua mamma. Arrivati al ristorante mi accorsi che era Messicano di nome “Fuerte” e Fran mi disse “bene siamo un pochino in anticipo, aspettiamo qua vieni” e ci sedemmo su una panchina a 5-6 passi dall’entrata del locale. Arrivò una Maserati nera e scesero 3 ragazze molto eleganti: la prima è una bionda boccolosa, occhi chiari, giacca leopardata, leggins neri opachi e Converse argentate e con euforia disse “bene eccomi qua! La supernova è arrivata! Uff Camilla quanto tempo che ci ha messo tuo padre a portarci..dovevo essere la prima invece Francesca è già qui!” e quella che presumo fu Camilla rispose sbuffando “che pizza che sei Ludmilla! Già che sei qua, non lamentarti!” ed ecco che scese un’altra boccolosa rossa: indossa un pantaloncino di jeans fino a metà coscia con un cinturino blu, una maglia sul largo con delle palme disegnate e delle Adidas blu. Infine scese la terza ragazza! “Cami ha ragione Ludmilla! Sempre dietro a lamentarti sei..chiudi quella bocca” e la bionda sbuffando rispose “senti chi parla! Ssshh” l’ultima ragazza ha i capelli sul corto molto ricci e scuri, un viso davvero fine e vestita con una gonna a quadri viola, una canotta nera a pajette e degli stivali fin sotto al ginocchio neri e argentati. Si avvicinarono a noi e Fran mi presentò “ciao ragazze! Lei è Violetta, è stata ammessa oggi allo Studio e farà parte di noi. È una ragazza davvero dolce e gentile” le tre ragazze mi salutarono e una ad una si presentarono dandomi un abbraccio “io sono Camilla” , “io sono Nata” e “io sono Ludmilla! Ovvero la migliore” e Fran “sì certo come no..” vidi Nata prendere il cellulare e comporre un numero..e iniziò a dire “amore dove siete? Dai noi siamo qua..mmh va bene, vi aspettiamo qui dalla panchina dai” e mise giù. Dopo 10 minuti arrivò una Volvo grigio scuro e per primo scese un ragazzo di colore vestito elegantemente con pantaloni grigi piuttosto stretti, una camicia azzurra e una giacca sopra sempre grigia. “un attimo ragazzi! Non spingete mamma mia!” e sentì un altro dire “e muoviti lagnone!” il ragazzo corse da Camilla abbracciandole e salutandola e lei ricambiò dicendo “Brodway questa è Violetta della Vilu, è nuova” e lui rispose dandomi la mano “piacere Vilu, io sono Brodway, il ragazzo di Cami” io sorrisi e annuì. Intanto vidi arrivare un ragazzo piuttosto bassino con un jeans un po’ sul largo, una felpa della Bouxer viola e un cappellino girato sulla destra e si abbracciò a Nata e lei disse “Vilu questo è Maxi, il mio ragazzo. Maxi lei è Violetta” e ci stringemmo la mano dicendo semplicemente un “piacere” . Scese poi un ragazzo alquanto rockettaro con un jeans nero stretto abbinato ad una catena sulla tasca sinistra, una maglia bordeaux e sopra una giacca aperta di pelle nera. Sentii Fran esclamare “no ma tranquillo eh” e lui “dai amore scusa!” e si diedero un bacio veloce e Fran disse “Diego lei è Violetta, Violetta lui è il mio ragazzo” io risposi “piacere Diego” lui strinse la mia mano “piacere mio” e sorrise. Arrivò il penultimo ragazzo vestito molto bene e semplice, occhi scuri, capelli alzati biondi, pantaloni eleganti beige, Nike nere, maglia grigia normale e andò contro a Ludmilla “ciao amore! Finalmente” e lei rispose “no finalmente lo dico io Federico! Ti sembra l’ora?” e lui “ma amore eravamo con il papà di Diego, non ho colpe” e lei “mmh sé vabbè..lei è Violetta, una ragazza nuova dello Studio da oggi stesso” lui affettuosamente mi abbracciò sorridendo “bene, benvenuta Violetta! Io sono Federico” io sorrisi e risposi “piacere mio Fede” e la bionda un po’ gelosa “sì vabbè ok eh” e si mise in mezzo tra me e Federico. Infine..scese un ragazzo bellissimo, elegantissimo, stupendo e…no aspettate! Nooo! Leon!! E che pizza..no io me ne vado..mi girai di scatto e Fran si girò da me “ehm Vilu tutto ok? Perché appena è sceso Leon ti sei gir…aaaaahh ho capito” sentì la splendida voce di Leon dire “ciao a tutte! Ecco anche il bello della compagnia” io mi girai sbuffando con un “mmhh” e una mano alla fronte con l sguardo basso. Cami esclamò “beh Vilu lui è..” ma io la interruppi dicendo “sì..Leon” e tutti ci guardarono perplessi e Fede disse “ehi Leon, vi conoscete?” e Leon “mah ci siamo visti in un negozio..niente di che” ah certo..niente di che dice il signorino! Fran mi vide e subito disse “beh bene..presentazioni fatte! Andiamo?” e le rispettive coppie si presero per mano ed entrarono..io ero dietro a Ludmilla e Fede e mi si avvicinò Leon “ti rifaccio i miei complimenti” ed io “ci conosciamo? Perché mi parli così senza sapere chi sono?” finsi un sorriso e lui si mise a ridere “sei davvero divertente” ci stavamo per sedere e lui prima di farlo mi sussurrò all’orecchio “sei bellissima comunque” io sbuffai e roteai gli occhi.

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Capitolo 8
*** Una Cena Piuttosto Divertente ***


Finalmente ci sedemmo tutti: io ero tra Francesca e Nata, la prima con vicino il suo ragazzo e così via anche con le altre e Leon di fronte a me. Arrivò subito il cameriere a darci i menù e iniziai a leggere, finito alzai gli occhi e Leon mi fissava! Ma che cavolo..ha già letto il menù? E sbuffai senza farmi notare e lui sorrise. Fran mi chiese se ebbi scelto e io annuì e così ad alta voce chiese “ragazzi avete scelto?” e tutti risposero di sì, dopo 5 minuti arrivò il cameriere di prima e tutti ordinammo: io optai per gli agnolotti burro e salvia e una coca cola! Così iniziarono le chiacchiere..Cami “Ludmi che belli quei leggins” e lei ovviamente “beh sono miei, che pretendi?” Cami si avvicinò a Broadway e sussurrò “beh io ci ho provato” e lui le diede un bacino sul naso. Ad un certo punto vidi Fran fare una faccia strana ed esclamai “Fran tutto aposto?” e vidi che stava facendo forza con la mano sinistra e così lei rispose “mi si è impigliato l’anello nella catena di Diego” e fece un finto sorriso così io mi alzai e andai dalla loro parte cercando di aiutargli, ma niente! Quest’anello non voleva sganciarsi..Fran mi disse che non faceva niente, io allora mi alzai e voltandomi vidi Leon praticamente appiccicato a me! Roteai gli occhi e gli sussurrai “se mi fai passare magari vado a sedermi..no ma magari eh” e lui spostandosi “certo signorina, mi scusi” e io feci una smorfia mentre lui cercò di aiutare i due ragazzi con l’impresa anello-catena. Ecco 3 camerieri con i nostri piatti e le bibite e subito iniziammo a mangiare. Mmh che buoni questi agnolotti! Fede finì per primo e Ludmilla esclamò “mamma mia Federico ma sei un avvoltoio! Datti una calmata” e lui dolce come sempre “amore quando ci sei tu io sono sempre calmo” e tutti esplosero in un “ooohh” e Fede sorrise mentre la bionda continuò a mangiare infastidita. Anche io finì e guardai l’ora vedendo che erano le 20.43 così decisi di andare fuori a telefonare a papà..un po’ mi dispiaceva non farmi sentire del tutto visto che lui aveva accettato la mia uscita! Allora dissi “ragazzi esco un secondo, devo fare una telefonata veloce..torno subito” e tutti annuirono mentre io mi dirigevo all’esterno del locale e mi accomodai sulla panchina di poco prima. Presi il cellulare e chiamai papà e lui subito rispose con il fiatone “Vilu! Tesoro stai bene? Devo venirti a prendere? È successo qualcosa?” e io con più calma possibile “no papà prenditi una camomilla e calmati! Sto benone e ho appena finito il primo, ora prenderò un dolce..va tutto ok grazie” e lui più tranquillo “va bene..a che ora torni? Ti accompagnano?” .. “non so papà, penso di sì, appena finito il dolce ti faccio sapere ok?” .. “sìsì va benissimo. A dopo e buon proseguimento” io contenta risposi “anche a te papà, ti voglio bene” e chiusi la chiamata. Ecco che mentre riponevo il telefono nella borsa mi alzai dalla panchina e andai a sbattere contro una persona e affrettata dissi “oh mi scus..oh ma allora è proprio una fissa!” e chi era? Leon ovviamente! E lui ridendo “eddai non ti ho fatto nulla..sei tu che sei sbadata e mi vieni addosso..o forse perché ti attiro..eh? Ammettilo” e mi diede una piccola gomitata al fianco e io ridendo a squarciagola “ceeerto! Resta pure nella tua inutile convinzione caro” gli diedi una pacca sulla spalla e mi stavo dirigendo all’entrata quando lui urlò “Castillo Castillo..” e io “ehm..” e lui subito “Vargas! Il mio cognome è quello se volevi sapere quello” io fingendo un sorriso risposi “Vargas Vargas! Come dire..non stressarmi e non starmi appresso! Grazie!” Leon si mise a ridere e io entrai seguita da lui. Al tavolo c’era il cameriere che stava chiedendo il dolce ed io optai per la millefoglie con crema pasticcera e Leon disse “uguale alla signorina grazie” e mi sorrise..che ti sorridi? Bah..una volta seduta Fran esclamò “Vilu abbiamo deciso di dormire tutti da me, tanto la casa è piuttosto grande e ci stiamo..mamma e papà sono via per lavoro, vieni?” oh Dio e questa come la dico a papà? Idea! Lo dirò a zia Angie, lei saprà come affrontare la situazione.. “ehm penso vada bene! Ora mando un messaggio a mia zia” e Cami esultò “uh salutamela! Che bello avere Angie come zia” e Nata “sì veramente!” allora mandai un messaggio a zia che subito rispose “Non preoccuparti Vilu! Pensa a divertirti..dopo 17 anni è quasi ora! Buon proseguimento e salutami Cami” allora io dissi subito “è tutto aposto, posso venire! Cami, ricambia!” lei annuì sorridendo e Fran mi abbracciò “vedrai ti divertirai”. Ad un certo punto Diego parlò dicendo “ragazzi domani proviamo un po’? Che ne dite? Sono 2 giorni che non lo facciamo..dobbiamo finire di comporre “Salta”” e tutti annuirono entusiasti e Maxi disse “beh ragazzi allora magari già che ci siamo proviamo anche il balletto..che dite?” e Fede “beh non ha torto Maxi” e Leon “sì è vero” allora decisero così. Ah già domani è domenica! Evvai! Ecco arrivati i dolci: stavo per mangiarne un po’ quando Leon (che aveva già mangiato un pezzo del dolce) esclamò “mmh Vilu è buonissimo!” ed io sorridendo con una smorfia “ehm..ok?” e alzai un sopracciglio e iniziai finalmente a gustarmi la mia millefoglie. In effetti lo sbruffone aveva ragione..è buonissima! Ecco che tutti avevano finito e Maxi chiamò il cameriere per il conto che arrivò in meno di 10 minuti e tutti diamo i soldi giusti, l’unico che ricevette il resto fu Fede. Ci alzammo e ci dirigemmo fuori e Fran propose “ragazzi se prima facciamo un giro al Luna Park che hanno fatto vicino alla piazza centrale?” tutti annuirono felicemente e ci avviammo. Tutte le coppiette erano per mano ed io vicino a Nata a fare due chiacchiere con lei e Leon dall’altra parte affianco a Maxi che parlavano del balletto della canzone di cui stavano parlando a tavola.

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Capitolo 9
*** Nel Frattempo a Casa ***


Pov. Angie Ok Vilu mi ha chiamata dicendo che devo dire a German che non si ferma a casa..come faccio? Sto uomo è testardo..troppo testardo! Ora è nel suo ufficio..massì gli preparo una tazza di the caldo alla lavanda, intanto Olga e Roberto sono già andati a dormire. Sto portando il the a German, la porta dell’ufficio è socchiusa e lo intravedo che scrive al computer: sicuramente per lavoro. Rimango un minuto a fissarlo pensando “certo che è proprio belli German..è talmente testardo quanto è bello e attraente, il che vuol dire tanto! Poi ha un profumo..no stop Angie! Mi accorgo che sto pure mordicchiandomi il labbro inferiore..bastaaa! Allora busso e lui chiude di poco il pc mentre io domando “German, posso?” e lui indaffarato “sìsì prego Angie” allora entro e gli dico “le ho portato una tazza di the caldo alla lavanda..le piace vero?” con un gran sorriso lui annuisce e dice “grazie mille, ne avevo bisogno” allora gli porgo il the e lui ne beve un sorso “è davvero buono..quasi di più di come lo fa Olga, ma non glielo dica eh” io risi e pensai “forse perché questo è fatto con amore” .. no Angie ma che dici!? Allora domandai “German sono quasi le 22.30..perchè non va a riposare? Sembra molto stanco” e lui rispose “beh sì sono stanco..10 minuti e vado, il tempo di finire un documento importante” io annuendo gli dissi quella cosa di Violetta “ehm avrei una cosa da dirle..riguardante Vilu” ecco che ovviamente lui si agita, si alza in piedi e quasi urla “Angie che è successo? Sta bene vero?” io gli misi le mani sulle spalle “German si calmi e torni seduto! Certo che sta bene..altrimenti non ero qui così calma e tranquilla..lei che dice?” lui meno confuso rispose “beh in effetti..allora mi dica Angie” .. “Francesca l’ha invitata a dormire da lei..mi sembra un’ottima idea visto che è nuova allo Studio” e lui annuendo “sì ha ragione..poi mi fido di quella Francesca, sembra una ragazza aposto” io subito dissi “sìsì può starne certo che è molto brava, gentile e cortese” e lui piuttosto contento “bene allora nessun problema..mi fido di lei” allora stavo per uscire quando mi prese dal polso facendomi voltare e guardandomi fissa negli occhi mi disse “grazie Angie..la ringrazio di tutto per quello che fa in questa casa” io abbassai gli occhi e gli rialzai dalle sue labbra ai suoi occhi “eehmm..io..beh..no..” e lui cosa fece? Mi baciò ed io inizialmente ricambiai poi pensandoci lo spinsi via e lo fulminai con lo sguardo “ma lei è completamente impazzito German?” e lui imbarazzato “Angie..sc..scusi..io..non so che mi ha preso..solo che..quando sono accanto lei sono sicuro di tutto, non ho pensieri e mi viene sempre più voglia di starle accanto” io un po’ impacciata dissi “ma..io me ne vado a dormire..spero che lei ci ripensa a sta sciocchezza che ha combinato più di una volta” allora mi voltai e lui mi riprese dicendo “anche io spero che lei ci pensa” e ci fissammo 30 secondi negli occhi poi mi staccai e andai su in camera a riposare. E sentii anche German salire dopo un paio di minuti, così misi il pigiama e mi infilai sotto le coperte e dopo davvero poco mi addormentai. Pov. German Dopo qualche minuti che Angie salii su in camera da letto, io feci lo stesso ma prima aspettai che lei si coricasse senza sentir più nessun movimento..e piano piano aprii la porta della sua stanza e la vidi accoccolata al cuscino della sua sinistra con il petto scoperto e i suoi boccoli biondi cadenti dalle spalle. Io sorrisi e dissi “prima o poi te ne renderai conto amore mio” lei si mosse di un poco, così chiusi la porta e andai a dormire con un enorme sorriso sulle labbra. Pov. Olga Brr che freddo..ma che cos..? Oh no ho dimenticato la finestra leggermente aperta! Allora mi alzai a chiuderla e sentii la gola secca..che sete! Così scesi in cucina con la mia vestaglia e vidi che c’era la finestra aperta nell’ufficio del signor German, così andai a chiuderla e mi precipitai in cucina prendendo un bicchiere d’acqua fresca dal frigo e quando lo chiusi mi trovai Roberto in pigiama appiccicato al mobile attaccato al frigo. Mi presi un colpo naturalmente e quasi mi cadeva il bicchiere che tenevo nella mano sinistra. “no dico..ma sei impazzito Roberto? Vuoi farmi venire un infarto? Basta dirlo” e andai a sedermi al tavolo che c’è in mezzo tra la cucina e il frigo. Lui rise dicendo “scusa Olga, non volevo credimi..come mai in piedi alle 3 di notte?” io sbuffando “beh sai alle 3 di notte mi sveglio sempre per andare dal parrucchiere..secondo te? O ho sete o devo andare in bagno..che dici?” e sbuffai di nuovo e lui con una faccia inscurita rispose “mamma mia che permalosa!” nel frattempo stava prendendo anche lui un bicchiere d’acqua. “vabbè comunque mi sono alzata perché avevo freddo, avevo lasciato la finestra aperta e poi avevo sete così sono venuta giù a bere” Roberto sorridente annuì dicendo “capisco, anche io mi sono alzato per bere” io mi accorsi che lo stavo fissando pensando “chissà se un giorno si accorgerà di me” .. ma che diavolo penso?! Io con lui? Naaah..o forse sì? Uff sono troppo confusa! Ad un certo punto Roberto mi si avvicinò esclamando “beh Olga cara, io me ne torno in camera. Buonanotte” e mi diede un bacio sulla guancia. Vi rendete conto? Sì proprio lui! Allora mentre stava uscendo dalla cucina io domandai “Roberto si sente bene? Il tuo spazio vitale dov’è finito?” e lui sorridente appoggiandosi al muro disse “diciamo che in certi momento sparisce dandomi tregua” così dicendo mi fece l’occhiolino e sparì. Mio Dio Roberto! Per me sei così affascinante.. anche in pigiama! Finì di bere, lavai il bicchiere, spensi le luci e andai di nuovo a dormire. Pov. Roberto Appena diedi quel bacio a Olga mi sentii felice.. io sono innamorato di lei, ma lei proprio non lo vuole capire e probabilmente non gliene importa nulla. Ora sono nel mio letto a pensare: un suo abbraccio, una sua carezza, una sua dolce parola..ma quando mai capiterà? Se capiterà!? Forse dovrei evitare ogni tanto il mio spazio vitale..perchè infondo quando c’è lei vedo solo un sole splendere. Però se ci sono di mezzo gli altri..non posso di certo fare come poco fa in cucina! Meglio dormire, domani sarà un altro giorno. E subito mi addormentai.

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Capitolo 10
*** La Ruota Panoramica ***


Pov Violetta Eccoci all’entrata del Luna Park. Wow è immenso! Subito Nata disse “Maxi andiamo a fare il labirinto degli specchi?” e gli fece un faccino dolce che lui rispose “quando mi fai quegli occhietti non riesco a dirti di no” lei esultò “grazie” e gli diede un bacio per poi dire “ragazzi ci vediamo poco” e sparirono mano nella mano. Broadway prese in braccio Cami “noi invece ci avviamo agli spari vero amore?” e lei sbuffando “solo se come premio prendi ciò che ti dico io” e fece una smorfia e Fran confusa domandò “agli spari? Che?” e Broadway “sì quelli lì con il fucile che devi buttare giù più lattine possibili” allora Fran capì al volo “aaaahh ho capito..invece noi andiamo..dove?” e Diego dandole un bacio sulla fronte rispose “ti va se andiamo nel simulatore?” lei felice gli saltò al collo “sìì che bello! Però decido io eh” e Broadway sbuffando “ste donne! Che pizza!” e Cami scherzando “pizza? Ma abbiamo appena mangiato” .. Broadway la mise giù e disse “amore era una battuta” e lei sbuffando “ma dai? Pensavo dicessi sul serio! Anche la mia era una battuta” e lui iniziò a rincorrerla e Diego prese per mano la sua ragazza che disse “Vilu ti chiamo dopo per vederci ok?” io annuì e dissi “aspetta Fran..posso dirti una cosa? Da sole?!” lei annuì “certo dimmi” mi prese sottobraccio e ci spostammo di qualche passo. “ehm Fran..non vorrete lasciarmi sola con quello lì vero?” e lei sorridendo “con Leon? Ma no dai è un bravo ragazzo fidati” ed io nervosa “sì ma..manco lo conosco..poi mi sta sempre appresso..” e lei ridendo “dai Vilu vedrai che andrà bene! Digli quello che vuoi fare che lui ti porta..fidati” e mi fece l’occhiolino ed io fingendo un sorriso le risposi “peccato che sono IO che non voglio fare le cose con LUI” ecco la voce di Diego “amore andiamo? Avete fatto?” e Leon “ou non per dire ma sono già le 23..siamo appena arrivati..che facciamo, andiamo via alle 2 da qua?!” io voltandomi di scatto e incrociando le braccia al petto gli dissi “perché sentiamo..vai allo Studio domani?” e lui confuso “no perché? È domenica” e io “appunto..hai da fare? Allora che vuoi? Io sto qui fino alle 4 guarda..” e lui sbuffando “signorina sei a casa di un’amica non a casa tua che fai quello che vuoi” e Fran si intromise “veramente..” e senza che concludesse la frase io dissi “veramente i suoi non ci sono e ha casa libera..ignorante!” e Diego “wooow potente la ragazza” con il pollice verso di me e io gli feci un sorriso-smorfia. Fran mi sussurrò all’orecchio “qualsiasi cosa chiamami e io corro da te” io sbuffai e lei mi diede un bacio sulla guancia allontanandosi mano per mano con Diego. Ludmilla invece disse “io non do nessuna spiegazione.. Fede andiamo” e lo prese per mano e mentre si allontanavano Fede si girò dicendo “a dopo ragazzi!” Io ero ancora con le braccia incrociate al petto e Leon esclamò “quindi? Che vogliamo fare?” e io “andare in bagno” lui più confuso che mai “che? Non ti seguo” e lei “ecco appunto menomale” e lui ancora più confuso alzando un sopracciglio “menomale cosa?” e io sorridendo “che non mi segui!” e mi allontanai ma lui subito mi seguì “Violetta aspetta! Sto posto è enorme te ne sei resa conto?” e io sbuffando di nuovo “no pensavo fosse una casa delle bambole” lui mi prese per un braccio e mi fermò ma io non lo guardai mentre lui stava dicendo “la vuoi smettere? Non sto scherzando” ed io “beh io neppure. Nemmeno sul fatto che devo andare in bagno” .. “allora ti accompagno” .. “fa come ti pare!”. Dopo 10 minuti trovammo un bagno, io mi fiondai dentro ed ero un po’ agitata.. perché? Boh..sarà la confusione.. uscì dal bagno e lui era lì più elegante che mai ad aspettarmi. Mmh Vilu piantala! Lui sorrise “tutto aposto?” io facendo una smorfia “sono tutta intera..” lui roteando gli occhi “lasciamo perdere..dove vuoi andare?” intanto stavamo camminando e ci fermammo davanti alla ruota panoramica.. “qui voglio andare” e lui immediatamente rispose “scordatelo Violetta” io roteai gli occhi “oh il più forte della compagnia ha paura?” e lui prontamente “io non ho paura di niente e nessuno” io mi avvicinai leccandomi il labbro superiore “e allora cos’hai?” e appoggiai il braccio destro sulla sua spalla e ci stavamo fissando a pochi centimetri di distanza “io..io soffro di vertigini” io mi allontanai ridendo “oh làlà..Vargas che soffre di vertigini! Mi stupisco..beh mi dispiace, io ci vado”. Il giro precedente era finito, quindi salii sulla nuvola verde (sì erano nuvolette i posti sulla ruota) e chiesi quant’era da pagare ma il ragazzo mi rispose che si pagava finito il giro, così stavo per tirare giù la “barra” quando si bloccò..o meglio Leon la bloccò e salì vicino a me.. io stupita gli domandai “ma non soffrivi di vertigini” e lui agitato “sì soffro eccome..” .. “ma?” .. “ma..chiuderò gli occhi e andrà tutto bene” .. “guarda che sono capace di andare da sola.. potevi aspettarmi giù” e lui sorridendo “aaah allora infondo vuoi che ti sto accanto” io gli diedi una piccola spinta “e piantala un po’! Ma chi ti credi di essere? X-Man? O Vin Diesel?” e lui scoppiò a ridere “te l’ho già detto che sei molto divertente?” io sbuffai e mi girai dall’altra parte, intanto stavamo girando e più salivamo più Leon era agitato e chiudeva gli occhi..io ad un certo punto vidi la luna e appoggiai la testa sulla sua spalla e lui aprì di colpo gli occhi e sentii che fece un sorriso “ti piace la luna?” e mi mise un braccio intorno al collo e risposi “sì tantissimo..ogni sera prima di andare a dormire mi affaccio alla finestra osservandola per qualche secondo” così dicendo alzai la testa e lo guardai..che occhi che ha! E che denti perfetti..e quel ciuffo..poi mi arrivò una soffiata del suo profumo..Reporter.. il mio preferito! Non ci credo! Ci stavamo fissando e pian piano ci avvicinavamo e vidi lui che passava dai miei occhi alle mie labbra..ma ad un tratto un uomo disse “ehm ragazzi il giro è finito..fanno 5 pesos” io mi scostai..oh cavolo! Non me n’ero accorta..di nulla! Della giostra ferma, dell’incantamento tra me e Leon..che sciocca! Allora stavo tirando fuori il portafoglio ma lui mi fermò “lascia faccio io..ci mancherebbe” io lo ringraziai e scendemmo.

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Capitolo 11
*** Lo Zucchero Filato ***


Poco distanti dalla ruota panoramica lui esclamò “però almeno un bacio potresti darmelo” e con l’indice indicava la sua guancia. Io mi stavo avvicinando quando dall’altra parte vidi che c’era la bancarella con lo zucchero filato! “Leon vieni!” e istantaneamente lo presi per mano e iniziammo a correre e lui “dove andiamo? Perché corri” una volta fermi disse “tu mi hai fatto prendere un colpo per lo zucchero filato?” e io lasciandogli la mano e picchiettandolo con la mano sul petto “tu non sai quanto tempo è che non lo mangio! Saranno due anni..in Spagna l’ho mangiato un paio di volte per caso..io vado pazza per lo zucchero filato” e lui sorridendo “beh hai avuto fortuna..ci sono anche tanti colori da scegliere” e il tipo dietro alla bancarella disse “sì ma il gusto è sempre uguali” io risi “va benissimo lo stesso..scelgo quello viola grazie”. Leon intanto stava tirando fuori i soldi ma io lo fermai “no dai ti prego..hai già speso per la giostra..non preoccuparti” e stavo aprendo la borsetta ma lui mi bloccò e mi prese la mano “davvero Vilu, tranquilla” io lo guardai imbarazzata e il tipo disse “ecco la fidanzata servita..il fidanzato che colore desidera?” io spalancai gli occhi e Leon la bocca..e disse “ehm..io..” e li toccò i capelli dietro strofinandoli un po’. “facciamo blu grazie” e intanto pagò mentre io mangiavo un pezzo del mio dolciume. Ecco che anche lui ha preso il suo, ringraziammo e ci allontanammo. Leon si avvicinò e disse “fidanzata..” e io “fidanzato..” poi ci guardammo e scoppiammo a ridere..una risata che nel giro di 1 minuto divenne sempre meno..e ci stavamo guardando quando io mi ripresi e dissi “pff impossibile! Io con te? Mai!” e lui “tesoro le altre farebbero i salti mortali per stare con un figo del genere” io spalancai gli occhi e mangiando un pezzo del mio zucchero filato risposi “senti re dei vanitosi, forse dici così perché le altre non ti conoscono affatto e non sanno che sei solo uno sbruffone” e lui ridendo “certo come no.. vuoi vedere?” io risi sempre mangiando “dai vediamo!” allora lui mi porse il suo zucchero filato e io glielo tenei e si allontanò di pochi passi andando da una bionda e dicendole se voleva farsi una foto insieme a lui e lei rispose “certo!” e aveva un sorriso a 32 denti! E così fecero la foto e lui le diede un bacio sulla guancia e lei gli si buttò al collo ed io stavo esplodendo quando mi girai dall’altra parte.. ma perché ero così agitata? Avevo il cuore a mille.. forse perché aveva ragione? Quella biondina dei miei stivali era pure carina devo ammettere..vabbè ma che me frega? E scrollai la testa quando mi sentì toccare e Leon mi mise il cellulare davanti agli occhi “visto? Tu sei fortunata e non vuoi avermi accanto” io presi un pezzo di zucchero filato e dissi “Leon avvicinati..sei un po’ sporco” e gli spiccicai il pezzo di dolce tra il naso e il labbro superiore, come dei baffi ed esclamai “ecco così sei davvero un figo! Vai da quella così e vediamo che fa e che dice ora” e gli feci l’occhiolino e lui (che aveva finito il suo) buttò lo stecchino e disse “ti conviene iniziare a correre sai?” e così io feci e dopo poco mi prese in vita e mi prese un pezzo del mio zucchero filato e me lo mise sul naso, così io mi voltai e scoppiammo a ridere. Ad un tratto passò un clown che disse “piccioncini una foto?” allora ci mettemmo in posizione ma..non riuscivamo a stare seri, così scoppiammo a ridere guardandoci e il clown fece uscire 2 foto dalla sua macchina fotografica.. 2 foto identiche, una per me una per lui. La foto era bellissima: ci stavamo guardando mentre ridevamo.. aveva un sorriso meraviglioso e quel ciuffo scompigliato..mentre ero sovrappensiero sentii una voce femminile “Viluuu eccovi” era Fran che subito mi abbracciò e io “ehii” .. “ti avrei chiamata tra pochissimo, vi stavamo cercando..ma..” e Diego sussultò “ragazzi che facce avete? Avete fatto una lotta con lo zucchero filato?” e Leon ridendo “lasciamo stare vah” e io guardandolo “sì è meglio” e Fran sgranò gli occhi guardandomi e io feci un “sssh” silenzioso. Diego prese il telefono e chiamò a Maxi dicendogli dov’eravamo e poco dopo arrivò il resto della compagnia. Così ci avviammo verso casa di Fran raccontando un po’ delle nostre avventure. Io e Leon tenevamo ancora la nostra foto in mano e io intanto buttai lo stecchino del mio dolciume finito. Ecco arrivati da Francesca, erano le 2.30 e Diego andò a prendersi un succo alla pesca chiedendo se volevamo qualcosa e io esclamai “sì, una vasca da bagno e un letto grazie” tutti si misero a ridere e Cami aggiunse “beh l’idea di Vilu non è male eh” e Broadway l’abbracciò da dietro appoggiando il mento sulla sua spalla sinistra. Francesca disse “dai vi accompagno nelle rispettive camere..però qualcuno deve dormire sul divano-letto” e Leon subito “ci dormo io, visto che di notte mi alzo sempre a bere..così sono qui vicino d’accordo?” tutti annuirono e Fran accompagnò per primi Fede e Ludmi e Maxi e Nata di sopra dandoci prima la buonanotte, poi scese e accompagnò Camilla e Broadway. Poi si volse verso me “Vilu tu stai nella stanza sulla destra infondo ok?” io annuì “sìsì nessun problema grazie mille” lei rispose “di nulla figurati! Leon il letto fattelo tu, io vado in camera” così dicendo prese Diego per mano e dopo la buonanotte sparirono.

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Capitolo 12
*** Notte Movimentata ***


Vedevo Leon con una faccia strana allora mi avvicinai chiedendo “tutto aposto?” e lui “ehm..sì tutto ok” allora annuendo risposi “allora io vado..buonanotte” e lo salutati con la mano e lui “buonanotte Castillo” io alzando il sopracciglio destro andai in camera e cercai nell’armadio un pigiama: trovai dei leggins comodi zebrati fin sopra le caviglie, una canotta fucsia e delle infradito bianche. Mi legai i capelli e prima andai a farmi un bagno caldo..aaah che piacere! Ci voleva proprio! Pov Leon Che roba sta Castillo..però è mica male eh! Ora c’è un problema però..non so innanzitutto tirare giù il divano-letto e poi fare il letto..e dove trovo le lenzuola e le coperte? Vabbè meglio andare a farmi una doccia. Andai in bagno e c’era anche un mobiletto con delle magliette e dei pantaloncini, così ne presi una blu e grigia e mi feci la doccia. Pov Nata “ti sei divertito stasera amore?” chiesi a Maxi e lui abbracciandomi annuì felice e io chiesi “perché sei così contento?” e lui “oh beh perché la cassiera della giostra era davvero carina..” io lo spinsi e andai alla finestra imbronciata e lui si avvicinò ridendo “dai Nati stavo scherzando..secondo te perché sono felice? Perché dormo con te ovviamente” e io ancora offesa mi voltai “certo come no..” e lui mi prese il viso tra le mani “te lo giuro tesoro mio”. Io allora lo abbracciai contenta, ci mettemmo il pigiama e via sotto le coperte addormentandoci abbracciati. Pov Francesca “Diego hai visto il mio anello?” e lui controllò nella catena dei suoi pantaloni e disse “no, se non è qui non so dove sia amore” io sbuffai e andai in bagno. Quando tornai dopo essermi lavata i denti vidi Diego ridere e allora chiesi “perché ridi?” con una smorfia e lui “vieni quiii” e mi chiamò con l’indice mentre l’altra mano era dietro alla schiena. Infatti confusa dissi “che hai qui dietro?” cercando di prendergli la mano e lui “niente niente..sta ferma dai” e ci mettemmo a ridere..allora feci la finta offesa dicendo “va bene allora vai a dormire con Leon giù” e aprii la porta e lui si precipitò subito da me chiudendo la porta e sussurrandomi “chiudi gli occhi” io lo feci alzando un sopracciglio e lui mi diede un bacio, mi prese la mano destra e mi mise qualcosa dentro e disse “ora apri e guarda” io lo feci: ecco il mio anello! Lo abbracciai chiedendogli dov’era e lui rispose che era per terra vicino al comodino. Poi ci mettemmo a letto e ci addormentammo subito. Pov Camilla Mi ero appena messa il pigiama e stavo lavando i denti, quando Broadway aveva fatto la doccia e anche lui indossava il pigiama e venne anche lui a lavarsi i denti. Finito mi voltai per prendere le infradito e lui mi schizzò l’acqua in faccia.. “Broadway ma cos’hai 2 anni?” e lui ridendo “dai stavo scherzando amore” allora io gli dissi “tesoro vai un attimo di là che devo fare una cosa..sai..cose da donne” e lui sbuffando andò in camera. Io presi un bicchiere che era sulla mensolina e lo riempii d’acqua e andai in camera..vidi Broadway seduto dalla sua parte del letto rivolto alla finestra, quindi mi dava le spalle.. io il più piano possibile mi avvicinai e gli rovesciai l’acqua in testa dicendo “ecco ora siamo a pari” e lui mi prese in vita facendomi roteare e mi disse “ah poi io avrei 2 anni eh? È arrivata la donna vissuta” dopo poco mi mise giù e andai a posare il bicchiere e lui si asciugò e andammo a dormire felicemente. Pov Violetta Questo bagno caldo ci voleva proprio! Misi il pigiama e asciugai i capelli quando sentii un rumore allora uscì dalla camera e vidi Leon che cercava ancora (dopo mezz’ora) di tirare giù il divano-letto. Io scoppiai a ridere e lui si voltò “che ti ridi?” e io ancora risi dicendo “Vargas imbranato! Puff che ridere..incredibile davvero” e lui mi si avvicinò “cara allora provaci tu..donna forzuta! Io sarò un X-Man o un Vin Diesel..tu chi sei? Elektra?” io scoppiai a ridere “magari!” e lui “dai scherzi a parte.. mi aiuti per favore?” io annuì “va bene dai..ma mi devi un favore eh” lui sbuffò “che pizza che sei Castillo”. Ci avviammo dal divano e lui si mise da una parte e io dall’altra. “pronto? Al mio 3 facciamo forza e tiriamo giù” lui annuì “ok Elektra” io alzai un sopracciglio “1..2..3!” e così tirammo giù sto benedetto divano-letto. Io esclamai “visto? Ce l’abbiamo fatta” e Leon “alleluia!” .. “beh buonanotte” ma Leon mi fermò “aspetta Vilu..hai mica delle lenzuola o delle coperte in camera?” .. “non so..vieni, vediamo” così andammo in camera “mia” e andai in bagno a vedere se c’era qualcosa. Pov Leon Mentre Violetta era in bagno io guardai sul letto e c’era il suo vestito appoggiato..ripensai a lei vestita in quel modo. Presi il vestito e lo annusai fortemente: che profumo profondo, immenso, dolce.. Pov Violetta Uscì dal bagno e vidi Leon con in mano il mio vestito e feci un colpo di tosse facendo finta di nulla e vidi di sottecchi che lo ripose. Mi avvicinai con in mano un plaid e un cuscino “ehm..ho trovato questi, vanno bene?” e lui annuì toccando il dietro della testa “sìsì..grazie” .. “dai te lo faccio io il letto sciocco” e lui rise “che gentilezza Castillo” e andammo dal suo letto che io iniziai a sistemare. Stavo terminando quando mi voltai e lo vidi appoggiato al muro con un biscotto. “no ma tranquillo eh..io faccio qui e tu mangi guardandomi? Una mano no eh” e lui “certo tieni” e mi allungò la mano destra. Io mi avvicinai e a pochi passi da lui esclamai “Vargas, con Castillo non si scherza molto sai?” e lui “Castillo, Vargas invece ha molta voglia di giocare” e lo guardai..uno sguardo profondo, intenso..e lui fece lo stesso. Si stava avvicinando sempre di più ma io lo allontanai quando eravamo naso contro naso.. “Leon..noi..non ci conosciamo quasi per niente..” e lui sorridendo “sì hai ragione..scusa..” io lo guardai confusa “tu che chiedi scusa? Davvero?” e ci mettemmo a ridere. Dopo qualche secondo io sbadigliai e mi accoccolai sulla sedia appoggiandomi al tavolo con le braccia e la testa su di esse. Pov Leon Ero girato di schiena, non vedevo Violetta ma la sentii sbadigliare mentre sistemavo il cuscino ed esclamai “dai sbadigliona vai a dormire” sorridendo mi voltai e la vidi appoggiata al tavolo che dormiva. Sembrava un angelo..bellissima! Mi avvicinai e sussurrai “Vilu?” ma niente, era profondamente addormentata. Così la presi in braccio e la posai sul letto coprendola e istantaneamente le diedi un leggero piccolo bacio sulle sue labbra, ma senza assaporarle. Non so, mi venne così quel gesto ma ne ero contento. Volevo almeno sfiorarle e così feci. E quando ero sulla porta mi voltai ancora una volta per guardarla dicendo “dolce notte piccola” e mi allontanai chiudendo la porta. Mi coricai sul letto e pensai per almeno un’ora a lei..con i suoi capelli volanti, le sue mani fragili e piccole, i suoi occhi grandi, la sua bocca carnosa e la sua pelle liscia e limpida. E così mi addormentai con lei tra i miei pensieri.

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Capitolo 13
*** Mattinata da Fran ***


Mi sveglia piuttosto felice stiracchiandomi, guardai l’ora ed erano le 9. Mi alzai spalancando la finestra e vedendo che c’era un bellissimo sole anche se a Dicembre, infatti l’aria era piuttosto fresca ma era una stupenda sensazione sulla pelle e soprattutto sul viso. Andai in bagno e aprii l’acqua della doccia nel frattempo cercavo qualcosa di comodo da stare in casa: trovai un pantaloncino della Carlsberg grigio, una canotta blu con dei brillantini e tenei le infradito che avevo ai piedi. Andai a fare la doccia una volta fatta mi vestii e legai i capelli in una bella coda alta. Sistemai un po’ il letto e le altre cose e uscii. Facevo molto piano perché Leon stava ancora dormendo e presumo anche gli altri. Allora cercai nei mobiletti della cucina e trovai della focaccia che riscaldai in forno per qualche secondo e da bere presi un succo all’albicocca. Mi sedei al tavolo della cucina..un attimo! Il tavolo della cucina?! Ero un po’ confusa..ricordo di essermi addormentata qui mentre Leon finiva di sistemarsi il letto..quindi..? Mmh che lui mi abbia portata in camera? Boh..ma non penso..probabilmente non ricordo di essermi svegliata, sarò stata ancora mezza addormentata sicuramente. Iniziai a mangiare e vidi un libricino di ricette..sfogliando c’era un enorme pizza stampata..mmh..pizza..ci sta! Finito di fare colazione cercai la farina, il sale, il pomodoro e dei condimenti. Ah e la mozzarella! Trovai tutto..anche dei wurstel, del prosciutto e del tonno. Ecco trovate anche le teglie sotto al forno! E affianco c’era l’olio. Sistemato tutto sul tavolo feci un gran chiasso perché mi cadde una teglia! Ma porca miseria..strinsi i denti e vidi Leon muoversi e alzare la testa “Ou è domenica mattina..che chiasso fai? Sei matta?” io sbuffai “buongiorno anche a te Vargas! Ovviamente non l’ho fatto apposta..che dici?” roteai gli occhi e iniziai a preparare l’impasto della pizza. Leon si stava alzando e guardandomi male andò in bagno, poco dopo tornò “ma che fai?” .. “eh una bistecca..ma non lo vedi Leon? È un impasto per pizza” lui finse di ridere “hai mangiato pane e simpatia per colazione?” .. “no, focaccia e succo d’albicocca” sorridendo. Leon si avvicinò e sussurrò “aspetta Vilu, ti sei sporcata qui” e mi toccò il naso con della farina. Io ne presi un po’ e gliela misi in testa “anche tu Leon ti sei sporcato..sarà meglio andare a fare una doccia che dici?” e lui “certo che sei incredibile” e si stava avvicinando ancora ed io esclamai “fermo!” puntandogli una mano contro “ti ricordo che siamo a casa di Francesca..non possiamo di certo fare casino no?” lui annuì “va bene..vado a farmi sta doccia vah” e mi fece una carezza con la mano sporca di farina..il tempo di avvicinarsi che lui corse in bagno ed io urlai “sarà meglio per te che scappi”. Dopo più o meno 45 minuti avevo finito tutto e avevo coperto le pizze con una stoffa. Ecco che tornò Leon “mmh che profumino Castillo! Complimenti” e io sorridendo lo ringraziai. Ecco che si aprì la porta della camera di Fran e Diego..entrambi già cambiati. Dati il buongiorno Fran si avvicinò “Vilu hai preparato le pizze? Oh che dolce” e mi abbracciò forte. Diego esclamò “Leon puoi venire un attimo devo dirti una cosa..da uomo ad uomo” e fece un occhiolino a noi ragazze per poi allontanarsi. Pov Diego Presi Leon da parte e gli sussurrai “amico domani è il compleanno di Francesca ricordi?” e lui sorridendo “certo sìsì ricordo” .. “ecco..volevo farle una festa a sorpresa..che dici?” lui annuì dicendomi “ci sta sicuramente amico! Dopo parliamo con gli altri ok?” io annuì ringraziandolo e tornammo dalle ragazze. Pov Violetta “Allora..uomini avete finito?” Diego e Leon annuirono e io e Fran ci guardammo confuse ma alzando le spalle come dire “boh vabbè”. Scesero anche Nata, Maxi, Cami e Broadway. Cami esclamò “mmh ma che profumo! Pizza?” io annuì felice e Nata disse entusiasta “non vedo l’ora di mangiarla! Ho già l’acquolina in bocca” e Maxi l’abbracciò da dietro dandole ragione. Poco dopo ci raggiunsero anche Fede e Ludmi mano per mano e Fran parlò “ehi ragazzi buongiorno! Vilu ha preparato le pizze” e Ludmi con una smorfia “sì ma hai lavato le mani vero?” io le andai vicino e le sussurrai “se non vuoi mangiarne peggio per te ma meglio per noi che ne rimarrà di più” e lei spalancando gli occhi “beh ma io stavo scherzando!” e Fede “certo amore” e prima che lei parlò lui le diede un bacio. Pian piano si fecero le 11.40 e noi ragazze apparecchiammo il tavolo e io infornai le pizze. Intanto i ragazzi aveva sistemato il divano-letto tirandolo su e si erano seduti chiacchierando. Tempo una mezz’ora e i piatti erano pronti e tutti ci fiondammo a mangiare. Maxi parlò per primo dopo un boccone “grande Vilu! È buonissima complimenti” io sorrisi “grazie mille” e Leon “sì dopo un pizzico di farina qua e là è venuta buona dai” e Fran “che?” io risposi “no niente..” e fulminai Leon con lo sguardo. Diego disse “ragazzi oggi c’è un sole bellissimo, perché non andiamo al parco dove ci sono i calessi? Ci facciamo un giro?” io quasi mi strozzai perché mi venne subito in mente che tutti erano a coppie e io sicuramente sarei finita con Leon però tutti erano d’accordo allora non dissi nulla. Leon mi diede un’occhiata intensa e disse “sì ma..” ed io capì cosa voleva dire allora lo interruppi “ragazzi altre fette?” e lui mi guardò mentre gli altri dissero di no perché erano pieni. Allora iniziai a sbrogliare tutto e chiesi a Ludmilla se era di suo gradimento e lei annuì con una smorfia. Io Fran e Cami ci guardammo e ridemmo. Arrivarono le 14.20 e Diego disse “ragazzi ci prepariamo? Poi alle 17 chiude” allora ognuno andò nella propria camera a prepararsi. Io infilai dei leggins pesanti felpati dentro neri con pajette ai lati, gli scarponcini beige, una felpa rosa di pile e preparai la borsa con un paio di guanti, una cappellino, una sciarpa e quando stavo per uscire Leon spalancò la porta, quasi me la sbatteva sul naso! “no dico sei impazzito? Vuoi spaccarmi la faccia?” lui rise “no scusa Castillo, non volevo..avrei bisogno dei guanti, ce ne sono lì?” io guardai nell’armadio e ne trovai un paio rossi e glieli diedi e lui con una faccia storta “dai rossi?” .. “oh aspetta che entro a Narnia e chiedo a qualcuno se ne ha del tuo colore preferito” lui scoppiò a ridere ed io infastidita dissi “ma la smetti di ridere in continuazione? Mi dai sui nervi!” e lui “certo come no..sai che sei carina quando dormi?” e io “sì anche tu..almeno te ne stai zitto e non rompi!” .. “ha ragione Diego..potente la ragazza” io sorrisi con una smorfia..poi pensandoci esclamai “aspetta..come fai a sapere che..” e lui interrompendomi “beh sai com’è, ti eri addormentata e ti ho portata a letto io coprendoti e tu subito ti sei rannicchiata” io roteai gli occhi sgranandoli “ehm..beh grazie allora” .. “di niente..e poi..” .. “poi?” Leon mi si stava avvicinando e aveva messo una mano dietro al mio collo e con il pollice stava accarezzando la mia guancia destra. Si stava avvicinando sempre di più quando sentimmo la voce squillante di Ludmilla mentre scendeva le scale “dai Fede su muoviti!” e lui sbuffando “Ludmilla mi hai dato uno zaino da portare dietro..non andiamo in montagna una settimana! Andiamo un’ora al calesse” così io spinsi Leon e lui mi guardò. Ed eccoli arrivate seguiti da Nata e Maxi e quest’ultimo sbuffando disse “Ludmilla sei sempre la solita”. Eccoci tutti in salotto e Broadway “allora tutti pronti? Ci siamo? Non vedo l’ora” e saltellò muovendosi come se stesse ballando e Cami lo guardò “amore ti richiedo se hai 2 anni o 17?!” e lui la prese facendole fare una giravolta dicendo “dai Cami ridi un po’” e invece scoppiammo noi a ridere! Eravamo quasi usciti di casa quando io mi fermai accorgendomi di aver dimenticato in camera il cellulare e intanto stava squillando allora mi precipitai rispondendo “papà?” e lui urlando “Violetta perché non rispondevi? Che stavi facendo? Stai bene?” e io calmandolo “papà sì sto benissimo! Sto andando con Fran e gli altri a fare un giro..sarò a casa per le 18 promesso!” e lui rispose “va bene Vilu, un bacio a più tardi” io sorrisi “grazie, a dopo papà”. Mi voltai e vidi Leon sulla porta “ma che ci fai qua?” e lui “sai com’è, c’ho dormito come l’hai fatto tu” e io “no non qua nel senso di casa, qua nel senso sulla porta della camera” lui alzò le spalle “ma non posso fare niente?” ed io “sì peccato che mi stai sempre appresso” e lui sbuffando “ammettilo che ti fa piacere” io mi avvicinai cercando di spostarlo dalla porta “dai spostati e andiamo, ci staranno aspettando” lui mi prese in vita e mi avvicinò dicendo “ho detto che andavo in bagno” io lo guardai incantandomi ma dopo un paio di secondi me ne resi conto “L..Leon..non starai in bagno 20 minuti no?” e lui sorrise mentre io sbuffai allontanandomi “smettila! Andiamo” lo spinsi fuori dalla porta e la chiusi. Ci guardammo ancora una volta e uscimmo e Diego esclamò “finalmente! Dai dai sono già le 15..tempo di arrivare saranno le 15.30 visto che siamo a piedi” io mi scusai e fulminai Leon. In gruppo ci avviammo e arrivammo infatti alle 15.28 tra una chiacchiera e l’altra.

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Capitolo 14
*** Al Calesse ***


Diego andò a pagare per lui e Fran, Maxi per lui e Nati, Fede per lui e Ludmi e Broadway per lui e Cami. Io mi avvicinai ma Leon si mise davanti a me “per due persone grazie” e il cassiere “quante coppiette oggi. Tutti fidanzatini” io stavo per parlare quando lui alzò una mano davanti al mio viso “ehm..sì ha ragione” una volta pagato il cassiere fece salire prima gli altri a coppie sul calesse e poi raggiunse noi “prima le signorine” mi tese una mano per aiutarmi a salire e poi salì Leon. Infine ci diede una coperta e fece partire i cavalli. Leon mi domandò se avevo freddo e io risposi che ne avevo un pochino così coprì entrambi e con il braccio sinistro mi strinse a sé “Leon non ce n’è bisogno..davvero” e lui “dai Violetta non stiamo facendo niente di male no?!” io ci pensai e feci un sorriso “uhm..se lo dici tu”. Per 10 minuti stemmo in silenzioso poi Leon esclamò “guarda Vilu! Una volpe!” diciamo che eravamo tra i boschi ed era tutto bellissimo. Gli alberi un po’ spogli e un po’ no, i sentierini delle persone che fanno le camminate..magari cercando funghi o castagne. Allora alla frase di Leon mi voltai vidi la volpe! Era stupenda..bianca, con una coda folta e gli occhi molto scuri. Presi il cellulare e feci una foto ma quando la guardai c’eravamo io e Leon. La guardai meglio: io ridevo guardando la volpe e lui guardava me con un sorriso stupendo. Ora avevo capito, la fotocamera era girata internamente. E Leon sussurrò “dai non è male questa volpe” indicando il mio viso sulla foto ed io ridendo “sì anche questo lupo è venuto bene eh?!” indicando lui ed anche lui rise. Allora sistemai la fotocamera e scattai la foto alla “vera” volpe. Arrivammo in un punto dove c’era la seggiovia.. “ho sempre sognato di andarci” e mi accorsi dopo di averlo detto un po’ ad alta voce infatti Leon rispose “ti prometto che ti ci porto” e mi diede un bacio sulla fronte. Il cavallo fece dietrofront e tornammo indietro stavamo quasi arrivando quando Leon mi chiese “allora ti è piaciuta l’avventura? Diego ha avuto una bella idea” io annuì “sì hai ragione” e lui modesto “beh ovviamente” io gli feci la lingua e lui rise. Scesi tutti dai calessi ci avviammo fuori da questo posto meraviglioso e ci facemmo domande per sapere com’era andato il giro, se avevamo visto qualcosa di particolare e cose così. Io feci vedere la foto della volpe e senza volere andai avanti sul telefono e spuntò la foto mia e di Leon e Fran subito “e questa? La volpe e il lupo?” noi scoppiammo a ridere e lui disse “beh è quello che abbiamo detto..ci siamo soprannominati così noi stessi” io risi e Fran disse “Vilu, cara, vieni un attimo?” mi prese sotto braccio e mi disse “stai bene?” io più felice che mai “certo Francesca! Perché?” lei vide che avevo gli occhi quasi a forma di cuore infatti sussurrò “ti inizia a piacere mica Leon?” io mi voltai a guardarlo..stava sorridendo..Dio mio che sorriso! Incantevole..ma no, siamo completamente diversi! “Che? Io e lui? Quel Leon? Naah..siamo troppo diversi Fran” e lei “beh perché io e Diego ti sembriamo uguali? E poi vogliamo parlare di Federico e Ludmilla? Tutti stiamo insieme da più o meno 2 anni..certo ogni tanto si discute ma..” non fece in tempo a concludere la frase che esclamai “Fran basta!” e ci riavvicinammo agli altri. Nata disse “allora ragazzi..sono le 16.15.. che facciamo? Andiamo a berci una cioccolata?” io sorrisi “perché no?” e Leon “dai bella idea, ci sta” oh ma possibile che qualsiasi cosa dico lui mi segue?! Eccoci di nuovo in gruppo verso il bar “Coffee and chocolate”. Ci sedemmo all’interno, stavamo tutti congelando. Anzi “tutte” perché i ragazzi stavano bene così. Arrivò subito un cameriere e ordinammo 10 cioccolate calde, chi con la panna e chi non. Io sì naturalmente! Accompagnai Fran in bagno e tornate c’erano le cioccolate in tavola. Io ero tra Leon e Cami..bevvi un sorso e mi voltai verso Leon che mi stava fissando “che c’è?” chiesi..e lui rispose sorridendo “sei..sei un po’ sporca”. Io presi un fazzolettino “oh dove?” lui mi prese il fazzoletto dalla mano e mi pulì. Lo ringraziai e ci fissammo per qualche secondo intensamente. Ludmilla fece un finto colpo di tosse. Il tempo passò in fretta ed erano le 17.25. Cavoli devo avviarmi a casa! Papà altrimenti chi lo sente poi? Allora mi alzai “ragazzi io devo scappare a casa, papà alle 18 mi aspetta..e sapete com’è fatto” tutti annuirono e Fran esclamò “ma vai da sola?” io confusa “beh sì..so dov’è casa mia” e sorrisi lei annuì, salutai tutti e tutti ricambiarono. Mi stavo avviando e sentì “Violetta aspetta” io mi voltai..e chi era? Leon naturalmente! “che c’è? Ho scordato qualcosa?” e lui “beh a parte un bacio? No nulla..volevo accompagnarti” io gli diedi una pacca sulla spalla “e finiscila un po’..leoncino” lui mi guardò alzando le sopracciglia “come mi hai chiamato?” intanto camminavamo ma io allungai il passo urlando “Leoncinooo” e lui mi rincorse fino all’ultimo angolo dove avrei svoltato per arrivare a casa. Avevamo entrambi il fiatone “ok fermiamoci qui, qua dietro c’è casa mia e se papà mi vede con un ragazzo mi uccide” e lui “ma hai 17 anni ormai..non è quasi ora che hai un po’ di spazio nella tua vita?” io annuì sorridendo “sì hai ragione..vabbè ora vado, ciao” mi volta ma lui mi prese un polso “aspetta..non hai dimenticato qualcosa?” io “ehm..grazie?” e lui “no..cioè sì anche..ma qualcosa di più speciale” io sorrisi e mi avvicinai piano piano.. lui chiuse gli occhi e mi stavo pizzicando il labbro inferiori. Mi misi al suo lato destro, mi avvicinai e gli sussurrai all’orecchio “scordatelo Vargas” così mi allontanai sentendo Leon ridere.

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Capitolo 15
*** Organizzazione e Sicurezze ***


Entrai in casa e salutai tutti ma prima di mangiare andai a farmi una bella doccia, ero molto stanca! Anzi no..facciamo un bel bagno caldo rilassante..magari con qualche candela qua e là. Pov Angie Ecco arrivata Vilu! Ha una faccia tanto felice..dopo dovremo fare 2 chiacchiere mia cara Vilu! Andai in cucina e aiutai Olga a preparare i Muffin al cioccolato, i preferiti di Violetta! E poi apparecchiai la tavola. La cena era pronta e German era in camera così andai a chiamarlo. “German è pronto? C’è la cena in tavola” ma nessuna risposta.. bussai allora e richiamai “German?” ma ancora niente allora entrai piano piano..vidi German steso sul letto che si era addormentato. Mi avvicinai scrollandolo un poco “German? Sveglia su” lui strofinò gli occhi “mmh..oh cavolo mi sono addormentato! Sono le 19.20..Violetta è arrivata vero?” io annuì sbuffando “sìì è arrivata è arrivata” ci fissammo un poco e mi disse “Angie si può sedere un attimo qua?” e mi indicò il letto e così feci. “mi dica, c’è qualcosa che non va?” .. “nono tutto aposto, volevo dirle.. forse è ora che ci diamo del “tu” , lei che dice? È pur sempre la zia di Violetta che abita qua da tempo” io annuì sorridendo molto felice “German che bello! Finalmente..in effetti sta cosa non aveva più senso! Ne sono davvero contenta” e istantaneamente lo abbracciai. Lui poi mi allontanò di poco e mi guardava fisso negli occhi ed esclamò “Angie io..devo dirti una cosa..” io lo guardai confusa “su dimmi” .. “ogni volta che ti guardo sento qualcosa dentro di forte..e ogni volta che ti ho accanto tutto va a meraviglia e riesco a ragionare su ogni particolare..io forse mi sto accorgendo di essermi innamorato di te..” io sgranai gli occhi! Non potevo crederci..German innamorato di me?! Infatti gli risposi “ma sei sicuro di quello che dici?” e lui “sì..sicurissimo..probabilmente non è la stessa cosa per te..però..” ma non gli feci terminare la frase che lo baciai! Ma che ho fatto? Però sinceramente non me ne pento..sono anni che sogno sto momento! Lui si staccò “allora..per te..è..la stessa cosa?” io sorrisi a 32 denti “assolutamente!” e ci abbracciammo. “però German forse è meglio non dire nulla a Vilu per il momento..tu che dici?” .. “sì hai ragione.. quando sarà il momento adatto glielo diremo” e così scendemmo giù a cena. Pov Violetta Mi infilai il pigiama e andai giù e vidi zia Angie e papà scendere la scale felicissimi.. che è successo? Boh mi basta vederli così sinceramente! Cenammo tutti insieme con carne impannata, patatine fritte e muffin al cioccolato! Mmh che buoni, i miei preferiti! Diedi la buonanotte a tutti e corsi in camera. E iniziai a scrivere sul mio diario. Pov Leon Chissà che starà facendo quella matta di Violetta in questo momento..avrà il pigiama rosa addosso?! Starà cenando?! Ah Violetta Violetta..spesso mi mandi in tilt è possibile?! Mi arrivò un messaggio, controllai ed era Maxi -Amico domani è il compleanno di Francesca e Diego mi ha detto di non calcolarla in tutto il giorno e finite le lezioni di rifugiarci tutti nella sala di ballo che poi lui porterà lei lì e inizierà la festa. Ok?- io risposi -sìsì non c’è problema. Gli altri sanno già tutto?- tempo 2 minuti e mi arrivò la risposta sìsì, bisogna solo avvisare Violetta..ma il suo numero ce l’ha solo Francesca. Chiedo a Nata di chiederglielo con una scusa- .. -Tranquillo chiedo io a Fran. Ci vediamo domani mattina allo Studio. Notte- e lui -Va bene, notte a domani-. Allora mandai un messaggio a Fran -Ciao Fran, scusa l’ora, mi daresti il numero di Violetta? Ho da chiedergli una cosa- lei poco dopo risposte -certo! Eccolo- e mi mandò un secondo messaggio col numero, io la ringraziai e la salutai. Scrivo a Vilu –Castillooo- Pov Violetta Ero in ginocchio dal mio letto e mi arrivò un messaggio, presi il cellulare dalla scrivania e mi sedetti per terra con la schiena appoggiata al letto. Lessi –Castillooo- e subito mi venne in mente lui: Leon! Perché sto sorridendo così? Perché mi sto pizzicando il labbro inferiore? Perché ho il cuore a mille? Violetta calmati sciocca! Sei impazzita?! Allora cercando di calmarmi risposi –Vargaaass- e tempo 2 minuti neanche che mi arrivò la sua risposta -Buonasera! Ho da dirti una cosa..domani ci sarà la festa a sorpresa per il compleanno di Francesca. Finite le lezioni ci rifugiamo tutti in sala da ballo e poi Diego provvederà, ok?-. Mi esplose il cuore..perchèèè? Uffa! Un momento..come faceva ad avere il mio numero? Eppure ce l’aveva solo Francesca! Così glielo chiesi e lui rispose -Scusa, non ti scrivo più- mi crollò il mondo addosso e mi agitai -nono stavo solo chiedendo- e lui -beccata! Ti sei presa male eh?! Tranquilla ti seguirò sempre bambola- OHMIODIO! Mi sono buttata sul letto felicissima! Poi mi alzai di scatto..e feci un respiro profondo! -ma smettila Vargas! Non crederti tanto Gabriel Garko- e lui fece una risata aggiungendo -sei troppo forte! Dai a domani, dolce notte Castillo- .. -dolce notte a te Leoncino- e lui mi rispose semplicemente con la faccina arrabbiata e io mi misi a ridere. Ad un tratto sentii bussare alla porta e spuntò zia Angie “posso?” io esplosi dal ridere, ma una risata dolce mi uscì “certo zia! Neanche devi chiederlo” e lei facendo una faccia confusa “Vilu tutto bene? Sei così felice..quasi mi sembri innamorata” .. “no innamorata no..che parolona! Però..” .. “però? Dai raccontami” io iniziai a spiegarle “zia ho conosciuto un ragazzo meraviglioso! È così bello..stupendo davvero! Ma è troppo prepotente, testardo e..e..e dolce” se mi persi con lo sguardo nel vuoto vedendo poi zia sventolarmi la mano davanti agli occhi “ehii Violetta ci sei?” io scrollai la testa “sì scusa..a volte sembra che io gli piaccia..ma non voglio per niente illudermi quindi passo sempre sorvolando su tutto e cercando di ignorare più cose possibili. Anche se lui mi sta sempre dietro..poi pensa che..” e gli raccontai ogni mia avventura con lui e mia zia mi stava tenendo le mani con un grande sorriso ed esclamò “beh devo dire che stai crescendo tantissimo Vilu! E ragioni molto bene e giustamente davvero. Fai più che bene..che bello tesoro il tuo primo amore!” e mi abbracciò forte forte e io le chiesi “zia ma tu sei mai stata innamorata veramente?” lei si alzò di scatto e si girò iniziando a camminare per la stanza “nono.. io? No Violetta che dici? Ho tanto da lavorare e non ne ho il tempo” .. “ok ma calmati..ne sei sicura? Ti sei agitata subito” e lei balbettando “ma..ma no V..Vilu..” intanto bussò qualcun altro ed entrò papà “tesoro volevo darti la buonanotte, scappo via subito così continuate a parlare” ed io “no non preoccuparti. Buonanotte papà” lo abbracciai e mi diede un bacio sulla fronte poi si voltò con uno sguardo incantato da zia “buonanotte Angie” e le diede un bacio sulla mano destra e lei sorrise “buonanotte German”. Così papà uscì e zia mi diede un bacio sulla guancia destra ma io domandai “zia tutto bene? Ti ho vista strana con papà..eravate incantati..mi state nascondendo qualcosa?” e lei di nuovo balbettando e riprendendo a camminare “ma no..nono..vabbè io vado, buonanotte amore” e se ne andò. All’inizio avevo le sopracciglia inarcate pensando “ma che succede tra quei 2?” poi però sorrisi ampiamente e mi buttai sotto le coperte addormentandomi profondamente. Pov Olga Stavo sistemando le stoviglie nei mobiletti appositi quando sentì fischiettare e arrivò Roberto in cucina che disse “Olga cara è avanzato mica un muffin?” io sbuffai “sì Roberto, uno ma ci farà colazione domani la signorina Violetta.. che dici?” .. “sì hai ragione..” così mi venne in mente un’idea: feci finta di svenire e lui mi si scaraventò addosso “Olga.. Olga tutto bene? Che ti è successo?” io feci finta di svegliarmi esclamando “oh Roberto..che spavento” mi sedei appoggiandomi al petto di Roberto e lui mi sventolava una mano davanti al viso per farmi aria “Ti senti meglio ora?” io voltai il viso verso lui e mi avvicinai “Roberto..” e lui “Olga..cara Olga..” ed ecco che esplose un bacio! Un lungo bacio a stampo. Finalmente Roberto! Hai tolto sto spazio vitale inutile? Roberto si staccò “Olga forse è meglio che però durante le ore lavorative e soprattutto in presenza di altre persone, noi continuiamo con il mio amico spazio vitale” io sbuffai “e basta con sto spazio vitale! Sei insopportabile” e ci alzammo e lui disse “Olga daii” e mi fece una carezza ed io mi persi nel suo sguardo. “io vado a dormire, buonanotte Olghina mia” e mi diede un bacio sulla mano allontanandosi con un occhiolino. Ed io finito di sistemare le ultime pentole e gli ultimi bicchieri andai in camera felice più che mai.

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Capitolo 16
*** La Festa di Fran ***


Pov Violetta Mi alzai piuttosto felice alle 7.30 e andai subito a cambiarmi per il primo ufficiale giorno allo Studio! Misi un leggins bianco con ai lati una riga grigia, la mia nuova felpa rosa e le Adidas sempre grigie. Preparai la borsa per il cambio per la lezione di ballo, presi il cellulare e scesi a fare colazione. Mentre scendevo le scale mi arrivò un messaggio.. già al mattino alle 7.45? E chi è? –Buongiorno fanciulla! Qualcuno la sta aspettando dietro l’angolo di casa..è pronta? Colazione al bar time- che? Aspetta non ho nemmeno letto di chi è il messaggio! Leon! Leon? Sì Leon! Ci misi qualche secondo a rispondere: -Buongiorno Vargas! La fanciulla arriva tra meno di 2 minuti, grazie- allora più sorridente che mai andai al tavolo dove c’erano tutti e dissi “ehm buongiorno a tutti..io vado al bar a fare colazione..con..con Francesca!” e subito papà “Vilu cos’è sto cambiamento? Adesso colazione la si fa al bar?” .. “ma papà mi ha scritto ora Fran! Mi dispiace dirle di no..almeno vado allo Studio con lei” si intromise zia Angie “suvvia German! Non essere così testardo con tua figlia..ha 17 anni ormai! E va con un’amichetta..tanto poi la vedo io alle Studio” e rivolgendosi a me aggiunse “mi raccomando alle 8.20 in aula di canto. Stamattina iniziate con me 2 ore” io l’abbracciai subito “comandi zia!” e poi salutai il resto della famiglia e mi avviai. Svoltai l’angolo ed eccolo lì..appoggiato ad un tronco di un albero che mi dava le spalle: jeans neri aderenti, Nike blu, camicia nera con sopra una giacca aperta blu. Gli andai accanto “buongiorno!” lui si voltò con quel sorriso meraviglioso “buongiorno a te signorina” e mi diede un bacio bellissimo sulla guancia sinistra! Ohddio, avevo il cuore a mille! Lui esclamò “dai andiamo” e ci incamminammo verso il bar dove io presi un cappuccino e una brioches alla crema e Leon prese un succo di mela e una brioches alla nutella. “allora sei pronta per il primo giorno? Oggi iniziamo con canto..hai qualcosa in mente?” .. “oltre a quella che ho portato ai provini no..diciamo però che ho una melodia in mente da qualche tempo, potrei fare ascoltare quella a zia e poi scrivere qualcosa” .. “sì ci sta..tanto tua zia è bravissima.” Io domandai “e tu invece?” .. “io ho composto ieri sera un ritornello, ma la canzone intera devo ancora prepararla” .. “e su cosa parla?” lui sorrise “sul conquistare una persona importante, speciale e bella.” E si avvicinò un po’ di più a me chiedendomi “e la tua?” .. “avevo intenzione di farla su un sentimento forte..ma devo ancora decidere bene” lui guardò l’ora “beh sarà meglio andare Castillo, sono le 8.15” io sgranai gli occhi “che? È tardissimo Leon!” io presi tutto velocemente e senza accorgermene presi anche la sua mano tirandolo fuori dal bar dopo aver pagato. “dai muovitiii” e lo trascinavo, ma ad un tratto iniziammo a correre fino ad arrivare allo Studio alle 8.20 in punto! Entrammo e arrivò Pablo “ragazzi..sono le 8.20 in punto! Come mai sto ritardo?” noi stavamo per rispondere ma arrivò Camilla “ehi rag..” ma si bloccò guardando verso le nostre mani! Ohddio che sciocca, eravamo ancora mano nella mano! Così mi staccai subito e abbassai lo sguardo un po’ nervosa. Cami disse “dai andiamo in classe” ed entrammo in aula di canto dove c’era zia Angie che stava ascoltando Nata. Io e Leon facemmo finta di niente e ci sedemmo nel primo buco che trovammo. Vidi Francesca sorridermi ma io mi girai dall’altra parte ricordando quello che avevano organizzato per lei. E la vidi da sola in un angolo, mi dispiaceva un sacco. Zia disse “Violetta vieni tu ora” io mi alzai e andai al piano “ehm zia..” lei mi guardò aprendo un po’ tanto gli occhi io mi corressi “volevo dire Angie.. io devo ancora comporre bene la canzone ma ho la base. Va bene comunque?” lei annuì dicendo “essendo che è il tuo primo giorno sì va bene dai” e iniziai a suonare. Finita la canzone lei disse “va benissimo, mancano solo le parole. Trovale al più presto! Ora sentiamo Leon” io mi stavo sedendo e lui si stava alzando e mi fece l’occhiolino quando andò anche lui al piano e iniziò a suonare e a cantare “Hablemos de una vez Yo te veo pero tú no ves, En esta historia todo está al revés No importa esta vez voy por ti, voy Hablemos de una vez Siempre cerca tuyo estaré Aunque no me veas mirame No importa esta vez voy por ti, voy por ti, voy por ti, voy por ti.” E nel cantarla mi stava praticamente fissando..ed io? Ero incantata a lui! No Violetta riprenditiii! Così scrollai un po’ il capo e vidi lui ridere e quando finì mi sussurrò all’orecchio “voy por ti baby” io ancora un po’ piangevo tra il nervoso e l’entusiasmo! L’unica cosa che riuscì a fare è stato un piccolo sorriso. La lezione finì e avevamo una mezz’ora di pausa. Andai in aula di ballo a sistemare le mie cose per la prossima lezione ma vidi entrare Diego che mi disse “Vilu non sei stata avvisata?” io confusa domanda “di che?” e lui “ma come..della festa” io mi sbattei una mano sulla fronte “che cretina! Sìsì sono stata avvisata, scusa! Arrivo subito” lui annuì ed uscì stavo cercando il cellulare quando sentì una porta sbattere e sicuramente era di nuovo Diego infatti dissi “Diego arrivo, sto cercando il cell..” ma qualcun altro mi prese la mano e mi fece voltare. Era lui! “Leon se sei venuto a chiamarmi sto arrivando” e lui “sei bellissima” io confusissima domandai “ma che stai dicendo? Hai bevuto?” e lui “nono per niente..usciamo insieme stasera? Ti passo a prendere alle 19.30 e andiamo a mangiare qualcosa insieme” io ancora più confusa “Leon non posso..” e lui “dai Castillo! Allora dopo cena, facciamo una passeggiata” io sorrisi all’idea “uhm..va bene dai..passi alle 20.30?” e lui annuì sorridendo “perfetto” e mi diede un bacio sulla guancia destra e uscimmo dall’aula insieme dirigendoci a destinazione festa. Eravamo tutti lì. Avevamo fatto un unico regalo a Fran mettendo tutti i soldi e Diego aveva optato per una fotografia tutti insieme, un orso gigante bianco e una borsa. Sentì Maxi “ahi! E non mi spingere” e Ludmilla “ma che vuoi? È Camilla” e la rossa “ma che cavolo dici? Sempre ad incolpare gli altri” e Nata “sempre la solita” Diego esplose “ma fate silenzio un po’?” io scoppiai a ridere e tutti mi guardavano, tempo 10 secondi che tutti si unirono. Sentimmo Fran urlare “ohiii ma siete tutti spariti? Dove vi siete cacciati?” ed ecco che entrò e tutti urlammo “SORPRESAAA” e lei iniziò a saltellare coprendosi il viso e dicendo “non ci posso credere! Allora non l’avevate dimenticato” e Diego subito “ti pare che il tuo ragazzo e i tuoi migliori amici dimenticano un compleanno così importante?” ed io “infatti!” e corsi subito ad abbracciarla “auguri splendida amica mia!” lei quasi pianse “grazie Vilu” e mi riabbracciò. A turno tutti l’abbracciarono e poi Broadway disse “beh ragazzi..mancano le 3 cose importanti ora”. Io, Diego e Nata ci spostammo di poco per prendere dietro a degli scatoloni i regali. Per prima andò Nata con la borsa “ecco il primo” e subito Fran “nooo ma è bellissima! Grazie mille” e se la provò facendo una passerella e tutti applaudirono e alcuni fischiarono. Poi andai io “questo è il secondo” con la cornice e la foto di tutti insieme. “ma è stupenda! Un ricordo fantastico. Grazie” e poi Diego “ecco il terzo” e lei abbracciò subito l’orso “è meraviglioso! Che gentili ragazzi grazie” Diego le diede un bacio che durò un po’ e tutti “ooohh” e Maxi “ou e basta però” i due si staccarono e Diego guardandola negli occhi disse “buon compleanno amore mio” e si abbracciarono. La festa finì come anche la lezione di ballo con Gregorio. Pensavo molto peggio invece andò bene. La canzone con cui abbiamo ballato si intitola “Algo Suena En Mi”. Ci salutammo tutti e Fran era ancora al centro dello Studio che saltellava. E Diego la prese in braccio e la portò a casa così. Io stavo uscendo quando arrivò Leon e mi sussurrò all’orecchio “a più tardi fanciulla” e io sorridendo “a più tardo Leoncino” lui mi fece una smorfia e ci separammo per andare ognuno a casa propria. Io ero troppo felice! Arrivai a casa canticchiando la melodia che avevo composto per la lezione di zia Angie e qualche parola mi uscì! Salutai tutti e andai nell’ufficio di papà lui sorrise dicendo “Vilu tesoro! Com’è andato il primo giorno?” io felicissima risposi “benissimo papà!” e gli raccontai tutto anche della festa di Francesca. Infatti gli dissi “ehm papà..stasera una persona mi ha invitata ad uscire..dopo cena..un paio d’ore, sai a fare un giretto” e lui subito “di chi si tratta?” ecco e ora? Glielo dico o no? Beh dire la verità è sempre la cosa giusta..però in questo caso non so..massì Violetta hai 17 anni! Hai le tue responsabilità e sei adulta abbastanza! Quindi optai per la verità “ecco appunto..è un..rag..ragazzo..però aspetta papà” lui subito si alzò di scatto e io continuai “è bravissimo davvero! È ottimo allo Studio ma anche fuori..chiedi anche a zia Angie se vuoi. È un bravissimo amico e ragazzo! Se vuoi gli chiedo di passare da casa così te lo presento. Ma non ti ho voluto mentire” lui era molto nervoso poi però si controllò dicendo “se me lo presenti..vediamo un po’ com’è e ti dirò se potrai andare o no” io lo abbracciai “giuro che non ti deluderò papà! Ora vado a farmi un bagno caldo. Leon viene alle 20.30” e lui “ah si chiama Leon?” io annuì e uscì andando in camera mia fiondandomi in bagno riempiendo la vasca d’acqua calda e gettandomi dentro con un sorriso a 32 denti stampato in faccia.

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Capitolo 17
*** Il Primo Bacio ***


Uscita dalla vasca mi avvolsi nell’asciugamano e andai a scegliere i vestiti. Presi una camicetta bianca con un nodo in vita e quindi mi si vedeva un pezzettino di pancia (speriamo che papà non se ne accorga!), una gonna azzurra volante e le ballerine nere. Mi cambiai e mi asciugai i capelli..erano le 19.15! Speriamo che il tempo passi in fretta..scesi giù e c’era un profumino delizioso di cibo, Olga ha preparato: lasagne al sugo, omelette e meringata! Che bontà! Finito di mangiare si fecero le 20.15 e qualcuno suonò alla porta..che sia già Leon? Mmh mi sembra strano..così andò papà ad aprire perché Olga era in cucina a sistemare e Roberto era andato in camera a farsi una doccia. Ah e zia Angie aveva una riunione allo Studio. Papà aprì, io ero ancora a tavola che stavo finendo il mio dolce. Sentì papà dire “ah ciao! Tu devi essere Leon” e il ragazzo dalla voce meravigliosa esclamò “ehm sì sono io..piacere” e papà “piacere mio” poi urlò “Violetta dai vieni” allora io portai il piattino ad Olga e andai in sala. Leon indossa un pantalone beige, una felpa nera e le Adidas. Che bello è?! Papà parlò per primo “allora Vilu..com’è il programma” rispose però Leon “se non le dispiace German rubo sua figlia un paio d’ore per fare una passeggiata e magari prenderci una cioccolata calda. Ma non si preoccupi, avrò cura di Violetta al 100% e la porterò a casa per le 22.30. Promesso! Non la deluderò.” Papà sorrise rivolto a me e disse “questo ragazzo già mi piace! Va bene Vilu, a casa alle 22.30 ok?” io annuì e lo abbracciai sussurrandole un “grazie” all’orecchio destro e lui mi diede un bacio in fronte. Così ci salutammo tutti ed uscì con il mio splendido accompagnatore. Lui domandò “allora Castillo..tutto bene?” io nervosa mi mordicchiai il labbro inferiore e risposi “sì..tutto bene e tu?” lui annuì e disse “ti porto in un posto speciale, ti va?” io felice risposi “certo! Ma è molto distante?” lui scosse la testa “no tipo 10 minuti e arriviamo” .. “ah ok va bene..allora che mi racconti?” .. “che sei splendida, che hai un sorriso magnifico e che quando sono con te provo sensazioni forti che non ho mai provato..e tu?” io abbassai il capo cercando di controllare la mia felicità. “ehm grazie per le tue parole..sei molto gentile. Anche io sto bene quando sono con te e anche tu sei molto carino” lui mi bloccò “alt! Io non sono carino..io sono bellissimo” e si pavoneggiò un po’. Io scoppiai a ridere “ah sì? E sei anche agile?” e lui mi guardò confuso “perché?” ed io “beh perché se lo sei..” e in fretta aggiunsi “mi prenderesti facilmente” e iniziai a correre il più veloce possibile sentendo lui ridere ed esclamare “ehi non vale” poi mi prese in vita e mi fece girare ed eravamo petto contro petto senza più fiato. “non mi conosci ancora bene..ottengo sempre quello che voglio signorina” disse lui..io risi e domandai “mi porti o no in quel posto speciale?” lui domandò “solo se ti fai prendere per mano” io guardai la sua mano che era verso di me un poco alzata e sorrisi subito prendendola volentieri. Camminammo senza parlare per 5 minuti quando poi lui parlò “eccoci Violetta! Questo è il mio posto” c’era un laghetto meraviglioso pieno di fiori, pesci e luci colorate. Intorno c’erano panchine di marmo ed era pieno di alberi enormi e cespugli. Lui mi accompagnò ad una panchina “qui è dove mi siedo io da tipo..qualche giorno. Un giorno speciale perché ho incontrato una creatura meravigliosa che sa sempre farmi ridere e stare bene” nel frattempo ci sedemmo ed io non gli staccai gli occhi da dosso. “è bellissimo qui Leon..sul serio..beh sono felice per te che hai incontrato questa persona. Anche per me c’è una persona speciale che ho capito di essermene un po’ presa da qualche giorno..ma non so se funzionerà” e mi guardai le gambe. Lui mi alzò il volto con una mano e mi disse “te l’ho già detto che sei stupenda?” io sorrisi “beh un paio di volte..ma non mi fa male sentirmelo dire qualche volta in più” lui mi prese le mani e mi fece una domanda che mai mi sarei aspettata “Vilu parlami di te..in senso d’amore..fidanzati e robe del genere” io pensai e risposi “beh vedi..io te lo dico sinceramente ma spero non mi prenderai in giro..ho 17 anni ma non ho mai avuto un fidanzato..un po’ per mio padre un po’ io stessa perché sai com’è il mio carattere. Poi non ho mai trovato un ragazzo bello, affascinante .. solo stupidi pervertiti diciamo..perciò..ehm..non ho neanche mai dato il primo bacio..” lui mi guardò facendo una risatina, io mi alzai “ecco lo sapevo..ti ho già deluso” stavo per fare un passo quando io mi risedette “che stai dicendo? Mi hai fatto il ragazzo più felice al mondo!” e così io domandai “e tu invece?” lui subito rispose “ho avuto una piccola cotta a 14 anni..ma niente di che, lei manco mi guardava in faccia. Ero completamente diverso da ora..sempre per i fatti miei, chiuso..per questo ora sono un po’ più aperto con gli altri. Ma non fraintendere” io gli accarezzai una guancia “tranquillo..ho capito più o meno come sei” lui sorrise e toccò la mia mano “ma ora mi piace seriamente una ragazza..sento che è quella giusta..mi piace da morire. Adoro il suo profumo, le sue mani, il suo corpo, il suo modo di essere e di fare, i suoi vestiti, i suoi occhi, i suoi capelli..tutto” io mi morsi il labbro e domandai “non voglio farmi i fatti tuoi..ma..posso sapere chi è?” lui si avvicinò e mi toccò una guancia..eravamo a pochi centimetri di distanza quando disse “sei tu Violetta” e lì mi baciò. E che bacio! Indescrivibile. Un bacio immenso, con la più totale passione, l’amore, il divertimento e chi più ne ha più ne metta! Non ho mai provato nulla del genere..MAI! Ed è pure il mio primo bacio..ad un ragazzo così bello, talentuoso, dolce, gentile, simpatico, prudente e soprattutto che sa proteggermi e starmi accanto! Ci scostammo e io subito chiesi “Leon..dimmi che questo ha significato qualcosa..perchè tu mi piaci veramente e non voglio delusioni o rimpianti” lui mi abbracciò baciandomi la testa dicendo “Violetta sta calma! Anche tu mi piaci davvero..e provo emozioni che mai ho provato..penso di essermi innamorato di te e nessuno ci separerà mai! Sei speciale e giuro di non deluderti mai” io lo abbracciai forte. Si erano fatte le 22.10 così esclamai “forse è meglio che ci avviamo verso casa..che dici?” lui annuì prendendomi per mano “certo signorina” così ci avviammo per il ritorno. “sei felice Castillo?” domandò e io ridendo “mai stata così felice Vargas” e mi diede un bacio sulla guancia e uno sulla mano che era intrecciata alla sua. Eccoci arrivati davanti a casa, aprì la porta e vidi tutti sul divano. Si alzò subito papà venendoci incontro e arrabbiato parlò “Violetta è tardissimo!” io guardai l’ora “papà..sono le 22.30 in punto”. Leon si toccò la testa dietro e papà guardò l’ora “oh beh..scusate..sarà l’abitudine.. bravissimo ragazzo! Sto iniziando a fidarmi di te..quindi mi raccomando! Ricorda che lei è la mia bambina” e Leon “certo signor German, ed è anche la mia ragazza quindi le starò accanto sempre proteggendola” papà all’inizio sorrise annuendo poi scosse il capo ed esclamò “è la tua cosa?!?!” io mi intromisi “papà noi ci vogliamo bene sul serio..e Leon è un ragazzo d’oro, penso tu l’abbia capito! Per favore lasciami questa libertà..starò sempre attenta e non ti deluderò. E ogni volta che vorrai vederlo o parlarci saremo più che disponibili. Vero?” e mi voltai verso Leon, ancora con le nostre mani intrecciate e lui annuendo “certo! Assolutamente sì” papà si calmò “uhm..va bene dai! Allora domani a pranzo sei da noi Leon va bene?” io sorrisi più felice che mai a corsi a saltare addosso a papà abbracciandolo fortissimo e infatti disse “Vilu così mi strozzi! Leon accetti vero?” lui subito accetto ed io lo abbracciai. Nel frattempo arrivò zia Angie “oh ciao Leon! Come stai? Come mai qui?” lui rispose che stava benissimo ed io spiegai tutto e zia era molto contento per noi e per il resto riguardante papà. Allora Leon parlò “beh io allora vado..ci vediamo domani allo Studio principessa” io lo salutai con un bacio a stampo veloce e papà ci guardò un po’ maluccio dicendo “ragazzi…” io risi e zia lo portò via mentre io accompagnavo Leon alla porta e prima di allontanarsi mi diede un bacio sulla mani “a domani ragazza della mia vita” io avevo un sorriso a 32 denti “a domani ragazzo dei miei sogni” e così ci dividemmo. Diedi a tutti la buonanotte e corsi su a dormire contentissima!

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Capitolo 18
*** Leon? Violetta? ***


Il giorno seguente mi svegliai sempre molto sorridente e per prima cosa presi il cellulare e c’era un messaggio con un numero non salvato in rubrica: -Violetta oggi non posso venire a pranzo, ci vediamo- io rimasi quasi scioccata! Che? È piuttosto strano..che è successo? Lo chiamai 5 volte ma nessuna risposta. Io allora mi cambiai molto triste indossando un pantaloncino rosa, una maglia con le maniche svolazzanti fino al gomito bianca e dei sandaletti beige. Ero davvero confusa, non facevo altro che pensare a quel messaggio. E poi..ha cambiato numero? O è dei suoi genitori?! Boh..allora scesi le scale e papà subito mi vide triste “tesoro tutto bene? Come mai quel faccino?” .. “papà Leon mi ha scritto che non può venire oggi a pranzo” e lui “beh ma sarà allo Studio sicuramente..l’hai chiamato?” io annuì, presi un paio di biscotti, salutai tutti e uscì di casa avviandomi verso lo Studio On Beat. Pov Leon Stamattina appena sveglio controllai il cellulare..un messaggio da un numero sconosciuto, lo apro e leggo –Leon è meglio far finta che non sia successo niente. Non venire a pranzo, ci vediamo- Cosa?! Ma come? Che le è saltato in testa? Io allora mi alzai di corsa cambiandomi mettendo dei pantaloni bianchi (i preferiti di Vilu), una maglietta a mezza manica nera e sopra la mia giacca gialla. E come scarpe ho messo le mie Nike. Dopodiché chiamai Violetta ma niente..ma che sta succedendo? Scesi a salutare tutti e senza nemmeno far colazione andai allo Studio. Pov Violetta Leon ancora non è arrivato: vado dagli armadietti per prendere gli spartiti e andai nell’aula dove c’erano gli strumenti e anche la pianola così iniziai a suonare quando la porta si aprì ed entrò Federico. “Ehi Vilu..stavo cercan..Vilu? Tutto bene?” io ero incantata a pensare poi vidi la mano di Fede che si muoveva davanti al mio viso “Che? Oh ciao Fede..scusa è che è una giornata piena di confusione e senza sensi” lui mi chiese il perché ed io gli spiegai tutto e pure lui era confuso e disse “mi sembra troppo strano..conoscendo Leon..ma comunque dovrebbe arrivare a momenti quindi potrete parlare di persona e risolverai i tuoi dubbi” io annuì “grazie Fede” e lo abbracciai e lui rispose “qualsiasi cosa ci sono..ah ecco il mio quadernino che avevo dimenticato” prese l’oggetto e uscì. Io intanto stavo finendo di suonare e canticchiare la mia nuova canzone “Supercreativa”. Pov Leon Arrivai allo Studio e per primo vidi Fede uscire dall’aula di strumenti e lo fermai chiedendogli se aveva visto Violetta e lui rispose un po’ freddo “sì è nell’aula di strumenti..” e senza che io diedi risposta se ne andò. Ma che è oggi?! Mah..allora mi avvicinai e sentì la sua splendida voce che emanava parole e ritmi. Io bussai ma lei non sentì così entrai a lei subito smise guardandomi. Pov Violetta Entrò Leon nell’aula ed io smisi subito di fare quello che stavo facendo e mi avvicinai di poco “Leon..perchè mi hai mandato quel messaggio?” .. “messaggio? Se mai sei tu che me ne hai mandato uno parecchio strano” io spalancai gli occhi “che? No guarda che ti sbagli..tu mi hai scritto distaccatissimo dicendo che oggi non saresti venuto a pranzo da me” lui si innervosì “ma va va.. che stai dicendo? Tu mi hai scritto di non venire e di dimenticare tutto” io iniziai a scaldarmi “Leon mi prendi in giro? Basta dirlo eh..che cosa ti stai inventando? Tutto questo per lasciarmi perdere? Per farmi soffrire? Dopo quello che ti ho detto sul mio primo bacio ecc..ah già ma certo tu mica sei come me..tu hai già baciato e strabaciato milioni di ragazze.. perché tu sei “il figo della compagnia”” presi le mie cose e stavo uscendo dall’aula quando lui mi fermò da un polso e disse “o quella che si sta inventando tutto sei tu?” io lo guardai furiosa e neanche gli diedi risposta, semplicemente me ne andai. Ma pensa te questo..non mi crede! Andai a sbattere contro a qualcuno..un ragazzo che mai avevo visto e mi chiese “Violetta tutto bene?” e questo come faceva a sapere il mio nome?! “e tu sei?” e lui “Alex..non ci siamo mai conosciuti bene perché ero sempre in disparte” io gli sorrisi “ah..beh piacere allora. Scusa devo andare” lui mi fermò “aspetta..ti va di accompagnarmi alle macchinette? Non so dove sono e ho una sete..” io annuì “sì va bene, scusa per il mio atteggiamento..” intanto ci incamminammo e io continuai “vedi..non so se conosci Leon, ma comunque sia è, o meglio era, il mio ragazzo” e gli raccontai in breve un po’ tutto e lui rispose “beh se posso dirti la verità non mi è mai piaciuto..si da sempre tante arie e si crede chissà chi” .. io non risposi e arrivammo alle macchinette e Alex prese un succo all’arancia e mi chiese se volevo qualcosa ed io annuì “sì grazie..un Kinder Bueno e un succo alla pesca” lui mi pagò tutto e io iniziai a mangiare il Kinder Bueno. Pov Leon È incredibile..non ci credo..quella non era Violetta! Ditemi che non era lei..fatto sta che mi ero seduto su un divanetto e suonai alla chitarra un pezzo di canzone nuova che stavo componendo e decisi di chiamarla “amor en el aire”. Ad un tratto entrò una ragazza che mai avevo visto e mi domandò “tu sei Leon?” io annuì “e tu? Chi sei?” .. “io sono Gery. Sono un aiutante di Beto da ieri pomeriggio. E sto cercando il..ehm..uhm..ah il tamburello ecco!” e mi passò davanti prendendo lo strumento e io mi incantai al pavimento e sentì lei dire “tutto aposto? Hai una faccia strana..” io scrollai il capo “Violetta..” e lei “aaah..quella biondina che va in giro con i pantaloncini che appena le coprono il sedere?!” io la guardai confuso “pure?! Non ci avevo fatto caso..non so che le prende oggi” e non so perché ma le raccontai un paio di cose ma lei era molto negativa “eppure tu mi sembri un ragazzo dolce, sensibile, romantico..il classico ragazzo che vorrebbero tutte noi ragazze..magari un po’ buffo e divertente” io annuì e le sorrisi “grazie mille Gery. Mi accompagni alle macchinette?” lei accettò con un gran sorriso e così andammo lì. Pov Violetta Ero appoggiata alla macchinetta del cibo e Alex dalla parte opposta e stavamo parlando del nostro primo giorno qui allo Studio quando sentì la risata di Leon e girandomi lo vidi con una ragazza nuova e anche lei rideva. Ah ecco! Ora si capisce tutto.. “Leon..?!” inarcando le sopracciglia e lui “Violetta..?!” e Alex “ragazzi? Che succede?” io voltai il viso da Alex a Gery a Leon.. ero confusissima ed esclamai “ora capisco..avevi da tenermi nascosta sta cosa eh? Non avevi il coraggio di dirmelo per caso?!” lui si avvicinò “vedo che anche tu sei in dolce compagnia cara” io presentai Alex “lui è Alex è nuovo e non sapeva dov’erano le macchinette così l’ho accompagnato. Che c’è di strano?!” .. “beh non c’è niente di strano neanche nei miei confronti..semplicemente Gery ha accompagnato me qui ed è la nuova assistente di Beto da ieri” io furiosa quasi urlai “oh bene vedo che sei ben informato! La cosa è diversa Vargas..Alex l’ha chiesto a me, a Gery l’hai chiesto tu” e gli puntai l’indice destro addosso mentre con l’altra mano tenevo il succo. Leon disse “sei incredibile..sei una bugiarda!” .. “ah io? Senti chi parla! Sbruffone dei miei stivali” e lui urlando “Castillo chi ti credi di essere? La figa della scuola?” io lo fulminai con lo sguardo e mi avvicinai a lui..ora eravamo a pochi centimetri di distanza “sei uno stupido!” e lui “sì anche tu” e battè una manata sul mio succo facendomelo cadere tutto addosso e lui scoppiò a ridere mentre io buttai la scatoletta vuota e mi guardavo i vestiti, poi strinsi i pugni dicendo “tu finisci in guai seri! Ti odio!” e iniziai a rincorrerlo quando arrivammo in centro allo Studio e gli saltai sulla schiena tirandogli i capelli e lui mi fece cadere e si rotolò su di me “fermati oca! Non capisci niente” io mi alzai, andai a prendere della vernice che aveva in mano un alunno e gliela buttai addosso: rossa! E scoppiai a ridere “ohoooh! Ora chi se la ride?!” lui mi prese e mi sbattè contro il muro iniziando a scompigliarmi i capelli e io urlavo “Leon smettila!” ed io feci lo stesso quando arrivarono Francesca e Diego a dividerci e Diego urlò “fermatevi! Fermatevi ho detto!” così ci fermammo e Fran “ma che cavolo fate? Siete fuori di testa?” io ancora guardando furiosa Leon esclamai “quello sbruffone mi ha mandato un messaggio dicendo che non sarebbe venuto quando lo vedo arrivare con sta Gery” e la indicai “ridendo a crepapelle e poi mi ha rovesciato addosso il succo! Lo detesto!” e Leon urlando “ma è impazzita! È stata lei a dirmi di non andare a pranzo e quando arrivo alle macchinette è con Alex con un dolce sorriso stampato in faccia! Ma per favore..stai zitta che è meglio” quando ci girammo e Alex e Gery non c’erano più. Arrivò Pablo che ci disse di andarcene e Fran mi disse di aspettarla fuori che andavo a mangiare da lei ed io accettai e avvisai subito papà che rispose che non c’erano problemi. Almeno sta cosa mi è andata bene! Così aspettai Francesca fuori dallo Studio e vidi passare zia Angie e sperando che non mi vedesse mi girai dall’altra parte ma purtroppo la cosa non terminò come volevo.. “Vilu che ci fai lì fuori?” ed io raccontai tutto e lei mi abbracciò “vedrai che andrà tutto bene” io annuì e la salutai. Vidi Leon uscire e dirigersi verso il bar..sicuramente con quella nuova! Che ci trova in lei..mah! Si fecero le 12.30 e Francesca si avvicinò a me mano nella mano con Diego “Vilu se non ti dispiace viene anche Diego a casa a mangiare” .. “figurati Fran! Ci mancherebbe!” così ci avviammo da Francesca e una volta arrivati Diego andò a farsi la doccia e noi preparammo un po’ di pasta al sugo e degli involtini con un po’ d’insalata. Pov Leon Ma che diamine è successo oggi? Leon svegliati! È un sogno sicuramente..ma invece no! È la pura realtà..non mi sembra vero..la ragazza che amavo così “cattiva” .. perché fare tutto questo allora? Cavolo sono pieno di vernice .. vado a casa per farmi una doccia e cambiarmi e nel frattempo pensai di andare da Diego a fare 2 chiacchiere per sfogarmi un po’. Arrivato a casa sua suonai il citofono ma non c’era nessuno. Ah già l’ho visto uscire con Fran, sicuramente è da lei a mangiare. A proposito di mangiare.. vidi un camioncino che vendeva gli Hot-Dog così ne comprai uno e mi avviai da Fran. Eccomi arrivato, suonai e Francesca mi aprì dopo una decina di secondi intanto io finì il mio panino. Vidi Fran fare una faccia strana e mi disse di entrare e lei rientrò di corsa in casa mentre io chiusi la porta d’ingresso.

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Capitolo 19
*** Tutti al Cinema ***


Pov Violetta Finì di mangiare ed andai in camera di Fran a cambiarmi con qualcosa di suo, nel frattempo sentii dei rumori strani e dopo poco arrivò Francesca in camera “ehi Vilu come va?” aveva un’espressione strana..mah..infatti la guardai confusa e gli chiesi “tu piuttosto stai bene?! Perché mi chiedi come sto?” .. “beh perché..per quello che è successo con Leon naturalmente tesoro” io la guardai ancora di più confusa “Fran ti svegli ora?! Ma sei impazzita?!” lei sorrise e iniziò a raccontarmi una cosa su e di Diego. Ma perché proprio ora? Ma comunque io l’ascoltai accomodate sul suo letto. Pov Leon Arrivai in cucina e vidi Francesca correre in camera sua tutta saltellante. Feci una smorfia e Diego mi venne incontro “ehi amico! Com’è?” e mi abbracciò. Ma è impazzito?! “Diego, stai bene?” .. “chi io? Certo, mai stato meglio! E con..Violetta?” io ancora più confuso risposi “Diego me lo chiedi ora? Ma cosa ti passa per la testa?” lui mi sorrise e mi parlò di un’altra cosa mentre mi sedetti al tavolo. Pov Violetta “Fran hai finito?! Mi stai nascondendo qualcosa?” lei si alzò di scatto “chi io? Noo ma che..perchè dici ciò?” .. “perché non sei tu..ora se non ti dispiace vado a prendermi un succo” lei si buttò sulla porta “che? No ma dai..parliamo ancora un po’ Vilu” e mi prese le mani per portarmi di nuovo sul letto ma io mi appoggiai alla porta “no Fran smettila! Ma che ti prende?!” e intanto uscii dalla porta ma Fran ancora mi teneva le mani. Ad un tratto sentii una voce che è riconoscibile anche in mezzo ad una totale confusione “VIOLETTA!!” mi voltai velocemente “LEON!!” così io guardai Fran incrociando le braccia al petto e Leon fece lo stesso rivolto a Diego che disse “vedo che siete d’accordo amici miei” e Francesca “sì infatti” io alzai un sopracciglio ed esclamai “certo come no! Ecco tutto quel mistero da dove veniva..eh Fran?!” e Leon “pure il tuo Diego! Volevi nascondermi da questa qui” io mi voltai da lui “questa qui ha un nome!” e lui “sìsì Violetta” io mi avvicinai “che fai mi prendi in giro?!” lui si avvicinò ancora “e anche se fosse?! Problemi?!” io mi avvicinai poco al tavolo e dissi “no tu avrai dei problemi” e gli buttai della farina addosso e lui spalancò la bocca correndo verso il frigo ed io esclamai “che fai?! Fermati!” e lui corse verso di me rompendomi un uovo in testa! Io presi il mattarello e lo rincorsi intorno al tavolo quando intervennero Francesca, che mi prese dalle braccia dietro e mi bloccò, e Diego che fece lo stesso con Leon ed entrambi ci buttarono sul divano e iniziò Francesca a parlare “adesso basta! Non possiamo di certo continuare così! Voi siete completamente matti” Leon si voltò da me “che ci posso fare? La detesto” e Diego “come fai a detestarla se vi amavate fino a qualche ora fa?!” ed io risposi “ma per favore..ahah! Amare? Lui non sapeva che significava finchè non è arrivata la sua carissima amica Gery!” lui si voltò di scatto verso di me incrociando le braccia al petto “per favore Castillo non farmi ridere.. sei stata tu la prima ad essere alle macchinette con quel tuo amante Alex” io urlai “ti ho già detto che la cosa è ben diversa! Ignorante!” e lui di conseguenza urlò “oh cosa insulti oca!” io ho alzato una mano per tirargli una sberla ma Fran mi bloccò “fermatiii! Basta! Sono, anzi siamo, stufi! Se non vi date una calmata giuro che rimarrete senza amici!” Diego annuì e io e Leon ci guardammo..e Diego disse “ho un’idea..stasera cinema” io “che? Chi?” e Fran “beh noi 4 no?!” .. “certo come no..sono già là guarda!” e Leon fingendo entusiasmo “sìì che bello”. Fran mi prese e mi fece alzare “dai vai a farti la doccia, fruga nel mio guardaroba e mettiti quello che ti pare..tanto ci sei abituata ormai! E non rompere: stasera cinema e basta! E vi riconciliate!”. Diego prese Leon “e tu fai la stessa cosa di Violetta, ci vediamo qui appena avete finito. Tanto noi siamo pronti: senza farine ne uova addosso!” allora io andai nella camera dove avevo dormito e mi feci la doccia e Leon andò nel bagno della sala. Mezz’oretta dopo avevo finito di farmi la doccia, quindi uscii ed andai dal guardaroba avvolta nell’asciugamano: presi un pantaloncino di jeans fucsia con dei brillantini, una canotta bianca con sopra una maglia larga d’orata e le Adidas grigie. Mi asciugai i capelli facendomi i codini, misi un po’ di mascara, un po’ di eyeliner e un lucidalabbra rosa. Uscii dalla camera e andai in sala accomodandomi sul divano, mentre Fran e Diego erano in cucina a parlare. Pov Leon Andai in bagno e cercai nell’armadio qualcosa di indossare: alla fine scelsi per un jeans blu scuro un poco aderente, una camicia nera e una maglia leggera bianca sopra con la cerniera e un paio di Nike nere. Andai a farmi la doccia e dopo 15 minuti uscii asciugandomi e vestendomi. Così andai in salotto e c’era già Violetta sul divano così mi misi sulla poltrona più distante e mi accorsi di fissarla: che bella però che è..si è fatta i codini, sembra una bambolina. Poi con quel pantaloncini si vedono le sue perfette gambe. E con quel lucidalabbra sembrava che avesse la bocca ancora più carnosa e i suoi soliti occhi meravigliosi. Ma purtroppo mi aveva deluso.. Pov Violetta Arrivò Leon vestito con la camicia..ohddio con la camiciaaa! Che fisico..perfetto! Indossava i pantaloni aderenti.. E quegli occhi bellissimi verdi! Peccato che mi aveva deluso però.. arrivò Francesca con Diego e subito uscimmo. Facemmo una passeggiata di 40 minuti e arrivammo davanti al cinema dove ci sono tutti i cartelloni con i film e Fran parlò per prima “allora ragazzi.. che guardiamo?” io risposi “uhm mi sembra carino Alieni in Soffitta. Che dite?” e ovviamente Leon non era d’accordo “ma vava..è da bambocci” .. “ecco appunto! Adatto a te Vargas” lui fece una smorfia e Diego disse “non ricominciate per favore! Va bene questo dai. Andiamo” entrammo e prendemmo 4 biglietti e pagò tutto Diego. Presi dei pop corn e una bottiglietta di coca cola. Salimmo e ognuno di noi aveva un biglietto: io il 4, Leon il 5, Diego il 6 e Fran il 7. Eddai! Dovevo stare vicino a Vargas..e te pareva! Ci sedemmo e aspettammo l’inizio del film. Intanto misi i pop corn nel porta cose della poltrona dalla parte destra (dove c’era Leon) e la coca cola dalla parte sinistra. Ecco che finalmente il film iniziò dopo una lunga occhiata mia e di Leon. E Fran e Diego mano nella mano. Erano passati 15 minuti e io mangiavo i miei pop corn quando Leon mi chiese sottovoce nell’orecchio “posso prendertene un po’?” beh avevo preso il pacco grande quindi..perchè no?! “sìsì prendi” io stavo infilando la mano quando sfiorai la sua mano perché anche lui stava facendo lo stesso. Così entrambi indietreggiammo e io sussurrai “fai prima tu” lui mi ringraziò, prese qualche pop corn e poi lo feci io. Poi presi la coca cola, ne bevvi 3 sorsi e lui mi chiese “ehi posso berne un goccio? So che ti rompo ma non avevo ne sete ne fame..e ho fatto la scelta sbagliata” io annuì e gli passai la bottiglietta e ne bevve un poco. Ci fu la pausa del film arrivati alla metà e chiesi a Fran di accompagnarmi al bagno quando Leon accompagnò Diego a prendere uno snack. Fran disse “allora Vilu..come sta andando?” io sorrisi “piuttosto bene..sai Fran, lo penso spesso e mi chiedo perché proprio a me..è così bello” e feci uno sguardo triste e lei mi abbracciò “dai vedrai che si sistemerà tutto!” io allora annuì ed entrai in bagno. Una volta fatto tutto mi arrivò un messaggio dal numero sconosciuto dell’altra volta –certo che sei proprio fessa..non ti accorgi che ti prendo in giro? Ahahah- io rimasi a dir poco di stucco! Ma come?! È impazzito?! Uscì alla svelta e raccontai a Fran tutto e lei girò il capo confusa dicendo “mah..mi sembra troppo strano Violetta” poi guardò me con una faccia strana ed io feci uno sguardo come dire “che c’è?” e lei “mi sembra di aver visto passare..no ma mi sarò sbagliata sicuramente..” .. “ma chi Fran?” .. “no Gery..ma è impossibile” .. “oh per favore non nominarmi quella sottospecie di persona! Dai andiamo” e la presi sottobraccio e andammo in sala. Pov Leon Scendemmo a prendere qualche snack ed io presi un Kinder Bueno bianco e Diego un pacchetto di patatine alla paprika. Eravamo in fila per pagare quando mi vibrò il telefono e lessi –quanto sei stupido Leoncino..non ti accorgi nemmeno che ti prendo in giro! Ahahah- non ci credo..ancora quel numero! Violetta..non può essere! Ma perché si comporta così? Diego pagò e ci stavamo avvicinando all’entrata della sala quando fermai Diego con una mano e gli feci leggere il messaggio. Lui guardò dietro di me “Alex?!” io mi girai di scatto e lo vidi uscire velocemente con una ragazzina, assomigliava a Gery! “vabbè chissene importa Diego! Piuttosto che pensi del messaggio?” .. “no piuttosto che ci facevano quei 2 qui insieme Leon?!” .. “ed io che ne so! Ma Violetta non la capisco..andava tutto benissimo!” lui mi guardò molto confuso “no qua c’è qualcosa che non va..anche perché potrebbe benissimo usare il suo numero, senza usarne un altro. No?” io ci pensai un attimo “beh in effetti non hai tutti i torti amico..vabbe ora vediamo” e così dicendo entrammo in sala e le ragazze erano giù sedute ai propri posti ma c’erano ancora 15 minuti buoni di pausa. Violetta era molto imbronciata e chiesi “perché di nuovo quel messaggio Violetta?!”. Pov Violetta I ragazzi arrivarono e Leon mi domandò il perché di un messaggio ma io domandai “ma che messaggio?! Tu me ne hai mandato uno stranissimo e proprio non ti capisco Leon! Ma che vuoi da me?!” .. “nono ferma! Tu invece che vuoi e perché ti comporti così?” e intanto sentì Diego mormorare a Fran “ho visto Alex con una che assomigliava parecchio a Gery” io mi voltai e Leon non capiva e Fran rispose “ma allora era lei! Vilu visto?! Avevo visto bene” io risposi “sì ma che ci facevano qui insieme?” e Leon “beh magari sono amici e due amici non possono andare al cinema insieme?” io lo guardi con un sopracciglio alzato “sì Leon certo..casualmente quei due no?!” Diego si intromise “ragazzi scusate..tirate fuori il telefono e aggiungete il numero del messaggio che vi è arrivato, mettetelo con un nome a caso e vedete se compare sulla lista di whatsapp. Così si vedrà chi è se c’è la foto” io e Leon ci guardammo ed eseguimmo quello che aveva consigliato Diego. Io spalancai la bocca “non ci credo!” e Leon fece lo stesso “no nemmeno io!” e Fran e Diego insieme “cosa?!” io e Leon alzammo il telefono verso loro: sul mio compariva la foto di Alex e sul suo la foto di Gery. Fran esclamò “ci scommettevo! Sti schifosi! Pensavano di separarvi! Puah” io dissi “beh ci sono riusciti” e Leon iniziò a dire “sì però non vuol dire che..” io lo interruppi “taci Leon. Non ti sei fidato comunque di me” .. “oh beh se è per questo nemmeno tu tesoro!” e Diego “dai basta! Ora sapere gli impostori chi sono. Domani allo Studio ne vedremmo delle belle!” e fece un occhiolino. Sbuffammo e continuammo a vedere il film che ricominciò.

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Capitolo 20
*** Bugia o Verità? ***


Dopo ancora un’oretta il film finì così ci alzammo e uscimmo dal cinema. Fran propose di andare a bere qualcosa e tutti acconsentimmo. Arrivammo al nostro bar dopo pochi minuti e ci sedemmo vicino al camino. Arrivò subito il cameriere e ordinammo: io un the caldo alla menta, Leon un succo alla fragola, Diego un bicchiere d’acqua naturale e Fran una cioccolata con panna. Diego parlò per primo “ragazzi dobbiamo fargliela pagare ma con calma..facendoli soffrire come loro hanno fatto con voi. Perché ora è più che chiaro: Gery e Alex l’hanno fatto apposta a dividervi perché sono cotti di voi e ce l’hanno fatto con uno stupido scherzo..quindi ora tocca a noi, o meglio a voi”. A Fran le venne in mente un’idea e quasi sputò la cioccolata. “ragazzi che idea! Perché non facciamo così..voi state insieme e vi fate vedere felici e contenti, ridete, scherzate e cose del genere. Chissà che faccia faranno! Ahahah” io e Leon ci guardammo ed io domandai “che ne dici?” lui alzò le spalle “si può fare dai” io feci un mezzo sorriso e annuì. Dopo tante chiacchiere arrivarono le 23.30 e una volta finito tutto ci alzammo, pagammo e uscimmo dal locale. Fran esclamò “bene allora ci vediamo domani davanti allo Studio. Magari 10-15 minuti prima di iniziale le lezioni..che dite?” tutti dicemmo “sìsì certo, va bene”. Ci salutammo e Francesca e Diego si allontanarono abbracciati, io guardai Leon e gli feci “ciao” con la mano..ma lui mi fermò “aspetta Violetta..posso accompagnarti?” .. “è meglio di no Leon..” .. “perché? Giuro che non dico cose sbagliate” e alzò le mani io sbuffai “va bene..” così ci incamminammo e lui disse “allora..sei pronta per domani?” io alzai le spalle “uhm sì..non vedo dove ci siano ostacoli” .. “non sei agitata?!” io confusa risposi “per quale motivo?” .. “beh noi..ci..amavamo..ed ora ci tocca stare insieme per finta, quando fino a poco fa lo eravamo per davvero” lo vedi leggermente triste “massì passerà anche questa Leon dai”. Arrivammo davanti a casa mia ed io parlai “beh.. grazie” lui si avvicinò e mi mise una mano dietro al collo con il pollice che accarezzava la mia guancia “Violetta io..” ma lo interruppi “no Leon..lascia stare ti prego..uno di noi due si ferirà di nuovo” e così dicendo mi staccai con una mano sul suo petto “ci vediamo domani” lui mi prese dai polsi e mi fece avvicinare di nuovo “perché fai così? Siamo ci amiamo” .. “anche se fosse la cosa sembra difficile..mi hai mancata di rispetto non fidandomi di me Leon..e la fiducia è la prima cosa in un rapporto” lui lasciò i miei polsi “Violetta ti ho già detto com’è..anche tu non ti sei fidata di me” io sbuffai “Leon le cose sono diverse ti ho già detto! Alex l’ha chiesto a me, mentre tu sei stato a chiederlo a Gery” .. “va bene, hai ragione. Buonanotte” e se ne andò..lasciandomi lì così su due piedi. Entrai in casa e quando la chiusi a chiave mi voltai e mi appoggiai alla porta scivolando sempre più giù fino a sedermi a terra..ed ecco che iniziai a piangere a dirotto. Ma perché piangere Violetta? Perché farlo per uno che non ti merita? Smettila! Alza quel sedere dal pavimento e fatti coraggio affrontando le situazioni! Così mi asciugai le lacrime e andai in cucina a prendere un fazzoletto. Poco dopo andai in camera, mi feci una bella doccia rinfrescante..e da domani: una nuova me! Violetta non si abbatterà mai più! Feci un enorme sorriso, alzai un sopracciglio e mi buttai nel letto addormentandomi. Il giorno dopo mi svegliai alle 6.30, spalancai la finestra e mi misi un po’ appoggiata lì prendendo un po’ d’aria fresca..aaaah che meraviglia! Andai dall’armadio e presi una gonna di jeans piuttosto corta, una top viola con un po’ di pancia fuori e monospalla e degli stivali con un po’ di tacco che arrivano fino alle ginocchia. Mi truccai con ombretto blu, eyeliner blu, matita all’interno nera e un po’ di blush rosa brillante. Mi feci una coda alta e uscì dalla camera. Fortunatamente nessuno era sveglio così uscii di casa lasciando un bigliettino sul tavolo con su scritto –Sono andata al bar a prendere un cappuccino, c’è una bellissima giornata. Ci vediamo oggi pomeriggio, Vilu-. Vidi una bancarella per strada che vendeva dolciumi così presi una barretta di cereali al cioccolato e un estathe alla pesca. Per strada finì tutto e arrivai davanti allo Studio alle 7.50 e c’erano già gli altri. Tutti mi guardarono spalancando occhi e bocca e Fran parlò per prima “V..Violetta..sei tu?” .. “no sono un clone! Certo che sono io” e Diego “stai scherzando? Che ci fai vestita così? Tuo padre non ha detto niente?” .. “che me frega..ho 17 anni e mi vesto un po’ come voglio e comunque papà dormiva ancora..dormivano tutti” fu il turno di Leon “Violetta ti ricordo che dobbiamo fingere di stare insieme..” .. “embhè? Ok, lo so eh” e poi parlò di nuovo Francesca “Vilu, scusa eh” e mi prese un braccio e mi portò poco distante “sei impazzita per caso? Cos’è sto cambiamento?” io alzai le spalle “beh semplicemente non voglio più soffrire” .. “soffrire? Che intendi?” io allora le raccontai quello che è successo ieri e aggiunsi “e quindi basta così! Violetta cambia da oggi” lei sgranò gli occhi “uhm..boh..vabbè” e tornammo dai ragazzi. Aspettammo l’apertura dello Studio ed entrammo e ci dirigemmo nell’aula di canto, ci sedemmo tutti a terra e aspettammo zia Angie. Ohddio chissà cosa dirà quando mi vedrà così! Io e Leon eravamo vicini e infatti entrò Alex e Leon mi mise subito un braccio intorno alle spalle ed io sorrisi e gli diedi un bacio sulla guancia e vedemmo Alex prima sorridere poi diventare triste e si sedette in un angolo. Arrivò zia Angie che non si accorse del mio vestiario e disse “bene ragazzi. Buongiorno e iniziamo subito le lezioni. Chi inizia?” io mi alzai e mi misi proprio davanti a Leon, con il mio sedere sulla sua faccia praticamente “io professoressa!” zia mi guardò sgranando gli occhi “V..Violetta..uhm..prego inizia pure, ma dopo usciamo un secondo che ho da dirti una cosa” .. “va bene” così iniziai a cantare “Hoy Somos Mas” e quando finì il pezzo tornai al mio posto e feci un enorme sorriso a Leon e lui mi guardò confusissimo. Pov Leon Dio mio! Violetta è fuori di testa! È cambiata totalmente..e mi ha messo il sedere in faccia! Che?! Però era bellissima..infinitamente bella! Poi Angie chiamò me ed andai a cantare “Voy Por Ti” e non riuscivo a staccare gli occhi di dosso a lei..così una volta finito mi sedetti accanto a lei e lei si sedette tra le mie gambe. Violetta che cavolo fai?! Sì che dobbiamo fingere..però..devo capire cosa nasconde! Pov Violetta Mi sedetti tra le sue gambe e mi appoggiai al suo petto. Che profumo che ha..buonissimo! Ma dovevo resistere. Poi continuarono gli altri: Fran con “Aprendì a Decir Adios” , Diego con “Cuando Me Voy” , Camilla “Alcancemos Las Estrellas” , Broadway “Dile Que Si” , Maxi “Are Yuo Ready For The Ride?” , Nata “Ser Mejor” , Fede “Rescata Mi Corazon” e infine Ludmilla con “Destinata a Brillar”. Così finimmo e ci avviammo a lezione di ballo e ballammo tutti insieme “En Gira” quando nel frattempo entrò Gery che chiamò Gregorio e subito io abbracciai forte Leon e lui mi diede un bacio sulla fronte. Quanto lo desideravo..finite le lezioni incontrai Leon in corridoio, dagli armadietti e gli dissi “senti..ho un’idea. Chiudiamo Gery e Alex nel ripostiglio e poi li facciamo parlare ok?” .. “ok io prendo Alex e tu Gery” .. “no guarda..ma dai?!” lui mi diede una leggera spinta sulla spalla ed io sorrisi. Un sorriso vero! Così andai a cercare Gery e la trovai che parlava con Beto “ehm Gery..posso parlarti un attimo per favore?” lei salutò Beto e mi venne incontro “che vuoi miss universo?” .. “sì grazie so di esserlo. Comunque…” e le misi un braccio intorno alle spalle “vedi Gery, mi dispiace che stai male..credimi anche io ero tristissima prima..perchè sapevo che tra voi c’era qualcosa..ma poi..” ed eravamo davanti allo stanzino. O meglio lei era girata di fronte a me dando le spalle alla porta dello stanzino ed io continuai “beh quindi..” e la spinsi dentro chiudendo la porta e mettendoci davanti uno scatolone e intanto la sentii dire “Violetta aprimi! Muoviti” io intanto stavo uscendo “sì certo come no” e mi appoggiai alla parete vicino a dov’era qualche secondo fa. Aspettando Leon. Pov Leon Andai a cercare Alex e lo trovai nell’aula di canto che stava provando qualcosa..che voce orribile! Ma vabbè, dettagli. Mi guardò e domandò “che vuoi Vargas?” Vargas..così mi chiamava sempre lei.. “niente avrei da chiederti un consiglio” .. “tu che chiedi consigli a me? Ma ti senti bene?” .. “sìsì mai stato meglio..” e uscimmo dall’aula “senti..secondo te canto bene Voy Por Ti? O c’è qualcosa che non va?” lui pensò “no penso che vada bene..cosa pensi che ci sia che non va?” intanto eravamo davanti allo stanzino e c’era uno scatolone: sicuramente l’aveva messo Violetta. E infatti la vidi sorridere poco distante. Che sorriso magnifico! “ah beh grazie..aspetta ho da prendere una cosa qui dentro” lui confuso indicò lo stanzino “lì dentro? Nel ripostiglio?” io spostai lo scatolone e sentii Gery urlare “fatemi uscireee aiutooo” e Alex “ma è Gery quella? Che ci fa chiusa lì dentro?” e sentii la voce di Violetta “lo sappiamo noi, ma lo scoprirete anche voi” e chiuse la porta dell’aula in cui eravamo e aggiunse “prego Leon, apri pure” ed io feci così ed uscì una Gery arrabbiatissima che si fiondò da Violetta “io ti faccio fuori” ma lei senza difficoltà la spinse “sìsì ok”. Pov Violetta Ma pensa te questa..pensa di farmi paura! Ah! Così tirai fuori il cellulare “sapete niente di questi?” e feci leggere i messaggi e subito entrambi alzarono la testa e Gery disse “ehm..nono..” e Leon tirò fuori il tuo telefono e fece leggere anche i suoi messaggi “e di questi?!” e Alex subito “nono..assolutamente” e Leon “ah assolutamente eh?” poi Gery schizzò “ma noi non ci crediamo che state di nuovo insieme dopo quella litigata qui allo Studio. Forza! Dimostratecelo” e Alex era d’accordo infatti annuì dicendo “sì infatti! Gery ha ragione! Dimostratecelo” io e Leon ci guardammo e domandai “e cosa dovremmo fare?” e Gery incrociando le braccia al petto “per esempio..baciarvi?” e io e Leon insieme urlammo “che?! Ma queste sono cose private” e lei “oooh avete paura? Avete la coscienza sporca?” Leon esclamò “questo mai” io annuì “infatti. Esatto” così ci avvicinammo sempre di più fino a darci un lungo bacio a stampo dolcissimo e quando ci staccammo ci guardammo qualche secondo dritto negli occhi a pochissimi centimetri di distanza e quando ci voltammo Alex e Gery si guardavano con due occhi enormi. Parlai io per prima “allora? Adesso ci credete?” loro annuirono e se ne andarono. “finalmente!” sentimmo Gregorio urlare “ragazzi tutti qui in centro al corridoio per cortesia! Ma dove cavolo siete tutti? Leon? Violetta? Nata? Possibile che non mi ascolti nessuno?” e così ci fiondammo d là e Gregorio continuò “finalmente! Bene ragazzi. Lo Studio chiuderà per 10 giorni perché dobbiamo rifare alcuni impianti. Quindi da domani a casa, ci vediamo poi più avanti” tutti annuimmo, ringraziammo il professore e uscimmo dallo Studio. Ci incontrammo tutti fuori sotto ad un albero e Fede disse “ragazzi mio nonno ha una casa in montagna. E se ci andassimo per una settimana? Al centro del paese c’è anche una piscina comunale interna dove è aperta tutto l’anno” tutti esultammo ed io dissi “sìì che bello” e Ludmilla “sì tesoro ma vai a cacciarti quella roba per favore! Non sei affatto tu” e tutti mi guardarono dicendo “beh in effetti..” .. “sì Vilu è vero” .. “per una volta do ragione a Ludmi” così accordai “va bene ragazzi! Probabilmente avete ragione..dove e quando ci incontriamo?” e Fede “se per voi va bene venite da me domani verso le 9” tutti annuimmo di nuovo e ci dividemmo per andare ognuno a casa propria. Arrivata a casa salutai tutti e c’erano papà e zia Angie abbracciati e guardai in cucina e Olga e Roberto che si fissavano con un enorme sorriso “ehm, non per dire ma sono entrata in casa e vedo voi due abbracciati e questi altri fissarsi. Che succede?!” così Olga e Roberto uscirono dalla cucina e zia Angie e papà si scollarono e papà parlò “Vilu abbiamo da dirti una cosa io e tua zia” io mi avvicinai “e sarebbe?” .. “beh vedi..rincontrandoci ci siamo molto avvicinati” .. “sì ho notato che vi date anche del tu” .. “esatto..e..abbiamo capito di provare qualcosa io per lei e lei per me..così noi..ci stiamo frequentando ecco” io mi avvicinai ancora e vidi papà fare una faccia strana ma quando ero a pochi passi da loro scoppiai di felicità “sììì finalmente” e abbracciai entrambi “cavolo era tempo che me n’ero accorta che c’era qualcosa tra voi! Sono felicissima per voi davvero” e li abbracciai di nuovo e zia disse “grazie tesoro mio” poi Olga fece un colpo di tosse dicendo “beh forse io e Roberto abbiamo qualcosa da dirvi” e papà “sì diteci pure. Non aumenti perché non posso proprio in sto periodo” e Olga “German secondo lei dopo tutti sti anni veniamo a chiederle un aumento?” io risi e papà aggiunse “boh non so..vabbè continua pure” e Olga continuò “in poche parole anche io e Roberto..” e zia “oh non ci posso credere! Che bello” e tutti ci abbracciammo e Roberto esclamò “ma se c’è qualche problema..” e zia “no ma che problema?! Vero German?” e papà rispose “nono..sìsì..cioè..nessun problema” così andai in camera e mi guardai allo specchio “questa non sono io..amore, musica e passione: questa sono io! Via questa robaccia” mi sedetti sul letto togliendomi gli stivali “in effetti papà sarà talmente tanto innamorato che neanche si è accorto di come sono vestita. Menomale! Ah devo dirgli della montagna” così mi cambiai mettendo un pinocchietto azzurro, una maglia lunga dietro e corta davanti rosa con su scritto “dance” e le ballerine. Aprii la porta e chiamai papà e lui subito venne di sopra “dimmi amore” io gli raccontai tutti e lui “sì ma sarete da soli?” io sbuffai “papà..per favore” lui si accorse di qualcosa e disse “no Vilu hai ragione. Scusami. Va bene, ma fatti sentire eh” io annuì sorridendo e lo abbracciai e lui mi diede un bacio in testa. Arrivò la sera così scesi a mangiare: questa sera eravamo tutti molto uniti e soprattutto felici! E Olga aveva preparato la pizza e come dolce c’era la meringata! Gnam! Dopodiché salii in camera, misi il pigiama ed impostai la sveglia sul telefono per le 8. Stavo per posare il telefono quando mi arrivò un messaggio: Leon! Leon? –ciao Vilu, sta volta sono davvero io. Volevo darti la buonanotte. A domani Castillo ;)” io feci un sorriso, uno di quelli sinceri e vivi e risposi –Buonanotte a te Vargas! A domani :*” e mi addormentai contentissima.

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Capitolo 21
*** Il Viaggio ***


Ecco che suonò la sveglia dal mio telefono che spensi subito e salta giù dal letto contentissima! Una settimana in montagna..wow che bello! Però..Fede non ci aveva detto dove saremmo andati..boh?! Ma chi se ne importa! L’importante è divertirmi con i miei migliori amici. Allora per prima cosa feci una doccia e misi un jeans chiaro aderente e a vita bassa, la felpa rosa quella che avevo comprato quel giorno dove QUALCUNO mi aprì la tenda del camerino e misi le All Star bianche. Asciugai i capelli e feci una coda alta e così iniziai a preparare la mia valigia viola: vestiti, trucchi, specchietto, diario, phon, caricatore, fazzoletti .. ok dovrei averi preso tutto. Si fecero le 8.40 e scesi a fare velocemente colazione con una brioche al cioccolato e un cappuccino con cacao (Olga lo fa troppo buono!). Andai prima da papà a salutarlo e lo abbracciai e lui esclamò “Vilu mi raccomando! Stai attenta, fai la brava e soprattutto fatti sentire” .. “papààà!” e mi diede un bacio sulla fronte. Poi andai a zia Angie che lei mi strinse forte forte dicendo “Vilu io non ti dico nulla perché semplicemente mi fido di te e voglio che tu ti diverta al massimo! Ti voglio bene” .. “grazie meravigliosa zia! Te ne voglio tantissimo anche io” e ci riabbracciammo. Ecco che infine diedi un bacio ad Olga e a Roberto salutandoli ed uscii di casa. Mamma mia oggi faceva caldo! Menomale che sotto ho messo una canotta fucsia. Infatti tolsi la felpa e da lontano vidi qualcuno camminare con la valigia, così iniziai ad allungare il passo ma poi rallentai: Leon! Ma lui si voltò perché sicuramente ha sentito le rotelle della mia valigia “Viol..etta!” .. “no ti sbagli..è Violetta il mio nome, tutto intero. Non Viol..etta, capito Le..on?!” lui era a bocca aperta ed io lo superai ma lui subito “ehi ehi dove vai?” e iniziò a seguirmi “eh sai in macelleria..tu? In falegnameria?” lui rise, che risata.. “daiii smettila” .. “Leon dove vuoi che vada con una valigia e alle 8.50 del mattino?” .. “da Fede” io mi fermai voltandomi “nooo ma dai?! Ma pensa te..” e mi rivoltai proseguendo lui mi fermò “Violetta!” .. “ma che c’è? Sei pazzo?” .. “sì .. cioè no.. mettiti quella felpa!” io sgranai gli occhi “che? Ma se sto morendo di caldo!” lui mi prese la felpa che tenevo in mano e me la mise davanti agli occhi “muoviti” io incrociai le braccia al petto “ma ti è data di volta il cervello?!” lui mi giù le braccia e sbuffò “senti sei solo con una canottiera..ti guardano tutti” .. “e quindi? Problemi?” .. “sì problemi! Non ho voglia di picchiare nessuno in sto momento” io mi avvicinai “e chi dovresti picchiare?” .. “chiunque ti fissi” io mi girai a destra e a sinistra “peccato che non c’è nessuno” .. “Violetta o metti sta felpa o vado da tuo padre a urlargli in faccia che hai assalito 10 ragazzi appena uscita di casa e facevi foto non adatte a te” io spalancai la bocca “non ne saresti capace” .. “ah no?!” Leon alzò un sopracciglio e mi ridiede la foto “va bene..” e iniziò a correre verso casa mia ed io urlai “no Leon fermati! Metto la felpa” lui si fermò, si voltò e mi fece il gesto di infilarmela e così feci e poi si riavvicinò a me prendendo la sua valigia “bravissima” e mi diede un bacio sulla guancia. Restammo incantanti per qualche secondo quando lui si stava avvicinando ma io ripresi il controllo “Leon..è tardissimo..sono le 9.05 e siamo in super ritardo” così presi la mia valigia e mi incamminai e lui fece lo stesso. 5 minuti dopo arrivammo davanti a casa di Fede e suonai il citofono e Ludmilla chiese “chi è?” io risposi che eravamo io e Leon e ci aprì immediatamente. Prepariamoci alla romanzina di Ludmi! Entrammo e infatti come previsto.. “Violetta! Leon! No dico..è questa l’ora? Avevamo detto alle 9 qui” Leon rispose “sì scusate..è colpa mia” e mi guardò ed io risposi “oh sì..è colpa sua! Altrochè” e Ludmilla “che facce toste! Ma ditemi voi se..” ma Fede si intromise “dai amore basta..l’importante è che siano arrivati! Allora ragazzi alle 9.20, ovvero tra 5 minuti, arrivano i 5 taxi..ci portano a 3 paesi da qui dove ci sarà il pullman che ci porterà all’aeroporto. Il volo dovrebbe essere alle 11, comunque sia i biglietti li prendiamo là direttamente quando facciamo il check-in. Tutto chiaro?” tutti annuimmo ed ecco che sentimmo i clacson dei taxi così uscimmo e Cami disse “Fede sicuro di avere preso tutto?” e lui “sì Cami, non farmi venire dubbi ti prego” così mi avvicinai a Fran e dissi “Fran andiamo io e te in taxi? Insieme?” e lei “oh Vilu mi dispiace..io e Diego dobbiamo parlare di una cosa importante” .. “è successo qualcosa?” e lei tranquillamente “nono, deve raccontarmi di un battibecco tra sua mamma e suo papà” io annuì e mi avvicinai a Nata “Nati stiamo insieme in taxi?” ma si intromise Maxi dicendo “Vilu mi dispiace ma ho da farle sentire delle canzoni nuove che ho composto..tra cui una per lei” e si diedero un bacio ed io mi allontanai e andai da Ludmilla ma subito disse “scordatelo..io sto con il mio amore e anche tu dovresti” io la guardai con gli occhi enormi “e chi sarebbe?” lei stava per rispondere con una “L” ma Cami si intromise “Violettaaa! Violettina carissima” e mi allontanò da Ludmi che fece una smorfia ed io esclamai “dimmi che vuoi stare con me in taxi” e lei “ma perché non vuoi stare con Leon?” e arrivò Fede “bene noi abbiamo pagato. Su in macchina coppiette dai” tutti salirono tranne io e Leon e il taxista tirò giù il finestrino “avete intenzione di stare lì o di salire?” così noi 2 mettemmo le valigie nel bagagliaio e salimmo in macchina e subito io mi voltai dal mio finestrino e Leon dal suo. Ad un certo punto, dopo circa mezz’oretta, sentì una canzone alla radio che praticamente amavo: Nuestro Camino. Quanto l’adoravo! Così iniziai a canticchiarla e mi accorsi che anche Leon stava cantando. Che? La conosceva anche lui? Ci voltammo a tempo e lui subito parlò per primo “tu conosci questa canzone?” .. “certo, è la mia preferita. Ci vado matta praticamente” lui ridendo “non ci credo..è anche la mia preferita” .. “ma dai? Seriamente?” sorridemmo a tempo “certo! Giuro!” e insieme “porque lo que siento es..amooor”. Ridemmo, ma una risata felice e sincera. “dai Leon..non ci credo! Sei la prima persona che sento che ama sta canzone!” .. “anche io sinceramente” forse stavamo urlando? C’eravamo presi le mani quando il taxista si girò mentre eravamo fermi ad un semaforo “e basta! Oh ma che è? Una discoteca? Un party?” noi diventammo seri e insieme chiedemmo scusa e l’uomo ancora ci guardava. Scattò il verde ed io e Leon insieme “è verde” il taxista si girò immediatamente e ricominciò a guidare mentre io e Leon continuammo a ridere ma senza accorgermene le nostre mani si erano separate. Ma ero comunque piena di felicità. Arrivammo dove ci stava aspettando il pullman che era piuttosto piccolo. Tutti scendemmo e prendemmo le nostre valigie avvicinandoci al pulmino. Aspettate..ancora non sapevamo dove stavamo andando! Così mentre salivamo sul mezzo di trasporto domandai “Fede ma dov’è che andiamo?” e lui “ah già..voi non lo sapete perché quando l’ho annunciato dovevate ancora arrivare” e Ludmilla “appunto” e Fede le lanciò uno sguardo e continuò “andiamo in Italia ragazzi! In trentino.. il posto più bello che esista in quel paese, per me” .. “wooow che bello! Non vedo l’ora di arrivare!” e battei le mani per l’entusiasmo. Tra una chiacchiera e l’altra arrivammo per le 10.20. Cavolo alle 11 avevamo il volo! Infatti tutti partimmo correndo per fare il check-in e tutto quanto, compresi i biglietti. Le valigie le lasciammo dove dovevamo quando arrivammo davanti ad un bar bellissimo pieno di snack..mmh che fame! Mi incantai pensando quando sentii qualcuno trascinarmi via: Leon! “dai ho fame, non rompere” .. “no stupida non rompere tu! 10 minuti e abbiamo il decollo. La vedi la fila che c’è al bar?” e continuammo a correre mentre sbuffai. Arrivammo sull’aereo. I posti erano disposte a 3 file composte da due sedili. Controllammo tutti i biglietti: Federico aveva preso il biglietto con Ludmi quindi avevano i posti vicini. Idem gli altri..controllai il mio L19. Mi sedetti, ero vicino al finestrino e mi passai una mano sulla fronte come per dire “finalmente” e chiusi gli occhi quando sentii qualcuno sedersi accanto a me e tempo di aprire gli occhi e dire “buong..” che mi voltai c’era lui. “no ma cioè..cos’è? un ossessione?” .. “sì, tu SEI la mia ossessione” io dentro sentii qualcosa allo stomaco ma mi controllai subito “che ci fai qui? Vattene per favore. Voglio dormire” Leon rise “ma se ti sei svegliata 2 ore fa” intanto sentimmo l’altoparlante dire “signori e signore benvenuti. Il volo partirà tra 10 minuti” vidi Leon fare una faccia strana “manco siamo partiti che soffri già?” e lui “sì..ti ricordi la ruota..” ah già è vero! Soffre di vertigini.. “Leon ci sono io dal finestrino. Cosa vuoi? La manina come i bambini?” e lui facendo la vocina da bambino “sì mammina” e gli diedi una pacca sulla spalla “ma smettila”. Partimmo e sentii Cami “wooow che figata ragazziiii vi rendete conto?” e Maxi “oh yeah oh yeah” ma quelli sono matti. Passò la hostess che disse di fare silenzio e di allacciare le cinture. Già fatto! E quando passò indietro Leon le fissò il fondoschiena! Sentii qualcosa dentro di me..mi importava ancora di lui? Era gelosia? Fatto sta che senza pensarci lo fulminai con gli occhi “hai finito?!” lui si scrollò “che?! Di far cosa?!” .. “ah di far cosa?! Non so ancora un po’ le saltavi addosso” .. “ma cosa stai..uuuh gelosa la Castillo eh” io gli diedi una schiaffo sul braccio “ma che ti urli?!” e sottovoce lui “scusa..dimmi un po’, sei gelosa?” io sbuffai “certo..c..certo che no! Puoi fare quello che ti pare..” .. “ma..?!” io sorrisi “ma non andavi a me Vargas!” lui mi prese una mano e la baciò io la tolsi “ma che fai?!” e lui “dai mammina, tienimi la manina” .. “che fa pure rima” lui rise “sapevo che avresti risposto così. Oh sai ho notato una cosa” io sbuffai “eh dai..sentiamo” e lui “sei seduta al posto L19” .. “sì e tu al L20..embèh?” lui mi prese la mano e la posò sul suo cuore “L sta per Leon ovviamente..e 19 è il giorno in cui sono nato” ohddio! Era vero! Non ci credo..ma che destino è il mio? “oh..ehm..hai ragione” lui intrecciò le dita alle mie “sarà segno del destino?” io m incantai fissandolo negli occhi..no Violetta! Smettila! Mi distrai e tolsi la mano “se..o del tuo testino casomai” lui scoppiò a ridere “sei fenomenale” io risi “oh beh gracias” e lui “de nada mi princesa” io sorrisi e chiusi gli occhi. Saremmo arrivati per le 17 poi con un altro pulmino saremmo andati in una piazzetta che da lì ci saremmo avviati a piedi nella casa di Fede. Passò la hostess di prima servendoci dei tramezzini con tonno e maionese e una bibita che volevamo. Io presi un succo alla pesca e Leon un succo all’arancia. Non riuscivo ad aprire il succo così chiesi aiuto a Leon che in due secondo lo aprì “sei fragile Castillo” ed io senza pensarci come al solito “oh sì soprattutto qui” ed indicai il mio cuore e lui “dai Violetta..ancora con quella storia?” io ci pensai e spostai la mano vicino all’ascella “oh ma che vuoi..se soffro il solletico nelle ascelle non è colpa mia Vargas” mi sembrava di tornare ai primi tempi..lui si mise a ridere e una volta finito di mangiare e bere andai in bagno e passando davanti a Leon sentii le sue mani quasi sul mio sedere e lo sentii fischiare. E Diego “dai Leon..non qui in aereo davanti a tutti” e Fran “Diego! Ma sei scemo?” e lui baciò Fran e disse “anche noi amore?” e Fran lo spinse “sì, 3 volte” e Leon “allora vi facciamo compagnia..io pensavo una volta sola” e diedi una schiaffo a Leon e andai in bagno mentre lui si teneva la guancia con la mano. Avevo forse esagerato?! Pov Leon Ammazza che male! Tosta sta Castillo..quando alza le mani..brucia eh! Ma gliela farò pagare quando torna. Stavo sorridendo quando tornò e vidi la hostess dirigersi verso i bagni. “bene ora tocca a me” e lei “ma se c’è la hostess” io le diedi un bacio sulla guancia “appunto Castillo”. Ma in realtà andai dietro ai bagni. Chissà che starà pensando ora Violetta. Feci una piccola e breve risata e quando la hostess uscì andò verso i nostri posti e vidi fare un sorriso a Violetta. Ohddio! Che coincidenza. Mi sedetti accanto a lei facendo finta di chiudermi la cintura “aaaah” mi rilassai e lei mi guardò schifata “fai schifo..vattene” .. “questo è il mio posto, non posso andarmene” e lei “spostati o mi metto urlare” io sorrisi “Violetta Violetta..potevi esserci tu al suo posto..che ti sei persa” lei mi guardò ancora più schifata e con la bocca e gli occhi spalancati e si agitò “Leon..porca miseria..come fai a..” ma non le feci terminare la frase che le presi le mani “ehii calmati. Ci caschi subito. Allora ci tieni a me” e lei subito “allora non è vero?” e io “ma vava..che schifo. Ce n’è di meglio” e le feci l’occhiolino continuando “allora rispondimi..ci tieni a me ancora?” si girò dalla parte del finestrino ed io ancora “chi tace acconsente” e lei con la sua risposta subito pronta “sì ma tante volte la ragione si da ai fessi o agli asini. Tu presumo sia entrambe le cose” io scoppiai a ridere. Dio quanto adoravo le sue espressioni, le sue risate, le sue battute. Chiuse gli occhi ed io continuai a fissarla Pov Violetta Mamma mia il tempo non passa più..sì che sono in dolce compagnia, però..infatti chiusi un po’ gli occhi poi ricordai di aver preso un giornalino con cruciverba. Lo tirai fuori dalla borsa e mi sentii osservata, alzai gli occhi e quelli di Leon erano puntati su di me. “beh? Qualcosa non va?” e lui sorridendo “nono nulla”. Appoggiai il giornalino sul tavolino del sedile davanti a me, presi una penna e iniziai a fare un cruciverba. “oh no e questa?!” lui si avvicinò “fa vedere” io feci quello che mi aveva chiesto e lui scrisse. “oh grazie!” e lui “ringraziami meglio però” lui mi avvicinai sempre di più e lui aveva lo sguardo fisso sulle mie labbra “scordatelo Vargas” e lui “ma se fino a 10 minuti fa eri gelosissima della hostess e mi ricordo che quando ti baciavo non davi certe risposte” io come sempre ebbi una risposta pronta “ero un po’ ingenua. Ora sono piuttosto cosciente” lui ovviamente rise ed io finì il mio cruciverba così misi via il tutto nella borsa. Sentì l’alto parlante “signori e signore l’atterraggio è tra 8 minuti. Mantenete la calma e tenete la cintura di sicurezza allacciata grazie. Avviseremo noi quando è il momento di scendere” .. “oooh finalmente! Non ne potevo più” .. “ma smettila che eri in dolce compagnia” io lo guardai e mi mandò bacio con le sua labbra. Che stupido! E sorrisi. Il comandante ci diede il consenso di scendere e così facemmo. Sentii Fran “ahi Diego non spingere” e Maxi “su amore sbrigati” e Nata “eh un attimo eh..mica ci sono solo io” e Cami “Broadway piantala un po’” ecco anche Leon che aveva le mani in fondo alla mia schiena, quasi sul mio sedere così mi voltai ed eravamo a pochi centimetri di distanza, lui sorrise “dai Castillo, prosegui” e Ludmi “le sconcerie dopo grazie, ora voglio scendere da qui” e tutti si misero a ridere tra io e lui che eravamo ancora intenti a guardarci, quando mi sentii chiamare con un tocco sulla spalla “èèè che c’è?” mi voltai ma era il comandante “ohddio mi scusi. Scendo subito” e così feci seguita dagli altri. Salimmo sul pulmino e Leon rise a crepapelle ed io esclamai “cretino” e lui “perché? Che ho fatto?” .. “mah fai un po’ te..mi fai rispondere male al comandante. Che figura!” e lui “ma se eri intenta ad osservami non è colpa mia” io mi girai all’indietro (sì perché ero seduta vicino a Cami e dietro di noi c’erano Leon e Broadway) e dissi “che faccia tosta! Sai com’è eravamo tutti appiccicati e tu mi stavi per toccare il sedere” e Diego “ohi ohi ohiii..Leoncino non si faaa” e Leon “si fa si fa” così mi alzai, mi misi in ginocchio sul seggiolino e gli diedi uno schiaffo. “questo è il secondo Violetta” io applaudì “bravo sai contare! Ma non c’è il due senza il tre. Sta a te la cosa, vedi tu se tenere le mani aposto o continuare a fare il cretino” e lui ridendo “wooo la mia princesa arrabbiata” io stavo per mollargliene un altro quando Cami mi trattenne le mani ma io urlai “primo non sono tua e secondo ti è andata bene”. Arrivammo a destinazione quando scendemmo, prendemmo le rispettive valigie e seguimmo tutti a Federico. Arrivammo davanti a casa dopo 12 minuti esatti quando entrammo ed era meravigliosa. Fede parlò per primo “benvenuti in Trentino e nella mia casetta. Allora.. Leon dormirai al terzo piano sotto la soffitta, perché è una camera singola. E anche Diego e Francesca dormirete al terzo piano, ma insieme naturalmente” tutti e 3 annuirono e io domandai “Fede hai detto di avere la soffitta.. ma ci si può dormire?” e lui “certo! Abbiamo fatto una piccola stanza anche lì, perché?” .. “oh perché se non è un problema ci vorrei dormire io. Mi piacerebbe molto” .. “sìsì anche perché è l’altra stanza singola..a parte il divano ma non mi sembra il caso” ed io sorridendo “no rifiuto l’offerta grazie”. Poi Federico continuò “al secondo piano ci sono le altre due stanze per voi” ed indicò Cami, Broadway, Nati e Maxi. “beh io e te sappiamo dove dormire amore” parlando con Ludmi che rispose “sì quaggiù al nostro posticino” così capimmo che Ludmilla c’era già stata. Si erano fatte le 18.45 così andammo tutti nelle rispettive camere a riposare e a farci un bel bagno caldo, o almeno io feci così. Quando uscì dal bagno mi cambiai mettendomi un pantalone della tuta nero con la scritta Boxeur fucsia, una t-shirt azzurra con scritto “Love” in nero e le mie Adidas. Non sapevo se saremmo andati a mangiare da qualche parte oppure no, anche perché eravamo stanchi. Infine mi truccai un poco e scesi di sotto.

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Capitolo 22
*** Tuoni e Lampi ***


Ma dov’erano tutti? Mamma mia che sonno..ecco un enorme sbadiglio e sentii una risata “chi è?” domandai e Leon spuntò fuori “eh il lupo mangia frutta” finsi una risata “ah ah ah..dovrei ridere Leon?” lui sbuffò e andò a prendere un bicchiere di limonata dal frigo e mi chiese se ne volevo un po’ ed io annui e cosa fece? Mi mise la caraffa davanti e mi disse “ok vuotatela, il bicchiere sta là” e mi indicò un mobile della cucina. Io mi avvicinai a lui “sei proprio uno..” lui si avvicinò ancora di più “uno?!” eravamo naso contro naso e lui continuò “dai Violetta..parla” mi mise una mano dietro al collo ed io alzai di poco il viso e chiusi gli occhi e lui appoggiò leggermente le labbra sulle mie sussurrando “sei così attraente vestita così” .. “e tu hai un profumo merav..” quando ad un tratto sentimmo Fede cantare “Rescata mi Corazon” e ci staccammo velocemente prendendo i bicchieri in mano “ehi ragazzi! Buona la limonata eh?” io e Leon ci guardammo ed io parlai per prima “mmh miii buonissima! L’hai fatta tu?” .. “no l’ha fatta Cami mentre eravamo tutti in camera” e Leon “brava Camilla allora” e Fede andò in sala ad accendere il camino, così saremmo stati di più al calduccio. Stavo bevendo quando sentii una presa in vita da dietro e darmi un bacio sul collo e all’orecchio sussurrarmi “prima o poi sarai di nuovo mia Castillo” io sputai il sorso che avevo in bocca tutto per terra e di corsa arrivò Fede “ehi che è successo?” ed io “ehm.. no niente..c’era..un moscerino Fede! Ma non preoccuparti tutto ok, ora pulisco” e lui rispose “va bene, io vado a chiamare gli altri: ho una cosa da proporvi” io e Leon annuimmo e appena Federico sparì lo fulminai mentre prendevo un po’ di scottex per pulire “no dico sei impazzito Vargas? Tu sei pazzo” lui si avvicinò “sì..di te Violetta” io mi allontanai e mi accucciai per pulire la limonata per terra e quando mi alzai vidi che mi stava fissando ed era appoggiato al mobile dove dentro c’era il cestino “ma che ti fissi?” e lui “hai un sedere da favola, te l’hanno mai detto?!” io feci segno di spostarsi lui lo fece e buttai quello che avevo in mano poi misi le mani ai fianchi e gli andai faccia a faccia sussurrandogli “certo Leon che me l’hanno già detto..lo dicono tutti, non esisti solo tu sulla faccia della terra” e mi leccai il labbro superiore allontanandomi e andando sul divano. Lui ovviamente mi seguì “Castillo Castillo..” io mi voltai sorridendogli “dimmi” lui provò ad avvicinarsi ma tutti scesero e vennero in salotto e Fede parlò “ragazzi se andassimo in un pub? Qui in centro ce n’è uno dove fanno panini e pizze fenomenali. Vi va?” tutti annuimmo “certo” .. “sìsì” .. “dai bella idea” e Maxi concluse con un “io sto morendo di fame” e Nata “e quando mai” e scoppiammo tutti a ridere. Così mettemmo le giacche ed uscimmo avviandoci a sto pub. Tempo 10 minuti che arrivammo e un cameriere ci fece sedere subito. Fede (pantaloni beige, maglietta bianca e giacca blu) prese un panino con salsiccia e maionese; Ludmilla (pantaloncini lilla, felpa dorata e All Star leopardate) prese un hamburger con patatine fritte; Maxi (jeans sul largo, felpa colorata gialla-blu-rossa e cappellino nero) prese una pizza ai 4 formaggi; Nata (gonnellina scozzese viola e nera, canotta nera e giacchetto con piccoli brillantini) prese una pizza con patatine; Broadway (pantaloni rossi, maglia nera e gialla e un bracciale di cuoio) prese un panino con prosciutto crudo e mozzarella; Cami (pantaloncino beige, maglia a fiori fucsia e una fascietta in testa) prese un calzone normale; Diego (pantaloni bordeaux scuri, maglia grigia e giacchetto di pelle) prese un calzone farcito; Francesca (vestitino fino alle ginocchia blu a pois bianchi e un cinturino rosso con un cerchietto rosso a fiocchetto) prese la pizza con prosciutto cotto; Leon (jeans neri aderenti, camicia bianca, ciuffo meraviglioso e giacca nera) prese un panino con prosciutto cotto e maionese ed infine io presi una pizza margherita. Iniziammo tutti a mangiare ed eravamo pienamente soddisfatti. Ad un tratto arrivano 3 ragazzi ed uno di questi parlò “ragazzi posso lasciarvi un volantino? Lavoriamo in un nuovo ristorante allo zoo di Bolzano. Se volete venire qui c’è scritto tutto: indirizzo, e-mail, numero di telefono ecc.” Diego rispose “grazie mille ragazzi” e quel ragazzo si girò verso di me, mi prese la mano e me la baciò facendomi l’occhiolino per poi allontanarsi. Leon si alzò di scatto con un pugno in aria e Maxi disse “amico che ti prende?” e Leon alzò l’indice “no è che..devo andare in bagno!” e andando mi guardò malissimo. Oh ma che vuole?! Pov Leon Io quello lo faccio fuori! Nessuno può sfiorare la mia Violetta! Un momento..però noi non stiamo insieme..Leon svegliati! Comportati come si deve! Prima a casa stava cedendo se solo non fosse arrivato Federico. Fatto sta che andai in bagno e poi tornai quasi subito al tavolo dove i ragazzi stavano pagando ed io pagai per me e Violetta infatti lei subito disse “Leon smettila! Perché paghi sempre per me?!” io le sorrisi e mi abbassai al suo orecchio sussurrandole “tu non preoccuparti” e così tornammo a casa. Io diedi la buonanotte e corsi a dormire perché ero stanchissimo e infatti mi cambiai e mi addormentai subito. Pov Violetta Quel ragazzo mi stava facendo uscire di testa completamente! Non so più che fare..il mio cuore esplode per lui ma la testa dice di smetterla e di pensare a me stessa. Così salutai tutti e andai in camera cambiandomi infilandomi il pigiama di pile. Andai alla finestra e vidi che stava iniziando a piovere, in effetti faceva un po’ freschino fuori. Mi buttai sotto le coperte e mi addormentai. Mi svegliai di colpo saltando nel letto per un fortissimo tuono! Guardai l’ora ed erano le 4.23 di notte..e dire che stavo morendo di paura vuol dir poco. Misi la testa tra i due cuscini ma niente..mi provai a coprire completamente con la coperta ma niente..e adesso che faccio? Non posso di certo andare a disturbare le coppiette perché ho paura dei tuoni! Quindi..?! Leon? Però dai che figuraaa..vabbè ci proverò: tentar non nuoce. Esco dalla mia camera e corro su dalla mansarda bussando ma nessuna risposta..quello lì se la dorme alla grande naturalmente. Provo ad aprire e la porta si apre grazie a Dio! “Leon? Leooon?” a bassa voce poi ad un tratto inciampai in qualcosa (non so cosa) e quel santo ragazzo si svegliò finalmente e accese la lucina vicino al letto e si stropicciò gli occhi sussurrando “ma chi è che rompe a quest’ora?” io mi avvicinai “buonasera Vargas” lui si tirò su di scatto “Violetta? Ma sei matta? Che ci fai qui alle..” guarda l’ora nel cellulare e continua “alle 4.30?” io mi sedetti sul letto “eh..ehm..io..avevo mal di pancia!” lui rise ovviamente “sì certo come no..3 volte guarda! Muoviti dimmi la verità” sbuffai “uhm va bene..avevo..male alla testa” lui rise di nuovo “Violetta se stavi male sicuramente non venivi da me..o ti prendevi subito una medicina o chiamavi una delle ragazze. Non sono mica scemo eh” .. “vabbè ora non esageriamo Vargas” lui sbuffò “dai che c’è?” e si girò dalla finestra vedendo i lampi e così disse “aaaahh..ora ho capito! Avevi paura dei tuoni vero?” io abbassai lo sguardo “forse..” e lui continuò “e ovviamente non volevi svegliare le coppiette un po’ per la vergogna e un po’ perché appunto sono tutti a coppie” io mi alzai e misi le mani ai fianchi “va bene hai ragione! Sei contento ora?” lui si mise in ginocchio sul letto e mi prese le mani “ma che ti strilli?” io abbassai la voce “e tu che ti fai sempre figo per tutto?!” lui sorrise vantandosi “beh ma perché io SONO figo Castillo” e mi fece un occhiolino. “dai scema vieni qua e dormi con me” io sgranai gli occhi “che? No non hai capito..io dormo nel letto e tu..tu da un’altra parte” .. “sì certo..su una sedia? Sulla scrivania? O magari in piedi nella doccia! Ma che stai dicendo?” io finsi un sorriso “mmh vabbè” e ci infilammo sotto le coperte “però non starmi incollato eh” .. “nono tranquilla” io mi girai verso la destra su un fianco e dietro a me c’era Leon non so come, quello che so è che sentii una mano sulla pancia “Vargas!” lui rise “mamma mia..non ti sto facendo niente eh”. Ecco un tuono fortissimo e mi presi un colpo e istantaneamente indietreggiai e lui mi mise di nuovo la mano sulla pancia ma io sta volta non dissi niente e mi addormentai tranquillamente. Mi svegliai per una leggera luce sugli occhi che aprii piano piano..ah già che mi trovavo in camera di Leon nel suo letto. Ma..com’eravamo messi? Ohddio! Ero praticamente con metà corpo sul suo ed ero totalmente abbracciata da lui. Che buon profumo..mi voltai leggermente guardandolo in viso..che labbra stupende, quelle labbra che avevo assaggiato più volte e che sono buonissime e poi che muscoli e che bellissimo ciuffo di capelli. Ecco che Leon si svegliò mettendosi una mano tra i capelli “buongiorno signorina” io sorrisi “buongiorno Leon” mi diede un bacio in fronte ed io mi sedetti sul letto girandomi verso di lui “grazie per questa notte Vargas” lui mise le mani sui miei fianchi “credimi è stata la notte più bella che abbia passato Violetta..sei stupenda quando dormi..sai che tieni le labbra socchiuse?” io sorrisi “già me lo diceva sempre anche papà” si sedette anche Leon ed eravamo quasi petto contro petto e a parlare fu lui “Violetta io..cioè tu..mi manchi da morire” e mi mise una mano dietro al collo “Leon..anche tu..” .. “siamo stati 2 cretini..noi ci amiamo e ci vogliamo” io lo guardai dritto negli occhi “sì..è vero” ci avvicinammo sempre di più passando a guardarci gli occhi e le labbra, le labbra e gli occhi. All’ultimo li chiusi e lui fece lo stesso e toccammo le nostre labbra dandoci un bacio passionale e contento. Poi ci staccammo, ci guardammo per poco tempo ed io mi buttai tra le sue braccia “Leon..scusami per tutto! Io ti amo davvero” lui mi accarezzò i capelli “anche io Violetta ti amo davvero..e scusami tu” poi mi scostai e ci guardammo ancora negli occhi poi Leon guardò l’ora “sono le 9.30, sarà meglio farci una doccia e cambiarci..che dici?” e mi diede un bacio a stampo..il mio cuore stava esplodendo! Non posso crederci..di nuovo insieme..io e lui..di nuovo mio..poterlo baciare, abbracciare e coccolare quando, quanto e come voglio. Finalmente! Il mio cuore mi dava giusti segnali allora..sono ancora innamorata di lui..tantissimo direi. Lo abbracciai ancora una volta “sei speciale Vargas” lui sorrise “anche tu amore mio” .. amore mio..quando mai mi ha chiamata così? Non posso crederci..Dio fa che non sia un sogno perché rimarrei stra delusa. “ci vediamo dopo allora” lui mi diede un altro bacio a stampo “sì, a dopo..ah dobbiamo dirlo ai ragazzi allora” io mi alzai “già..ma non sono così stupidi come pensiamo secondo me” lui si mise una mano nel suo ciuffo meraviglioso “sì forse hai ragione” gli mandai un bacio con la mano, lui lo prese ed io uscii dirigendomi verso camera mia.

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Capitolo 23
*** Visita allo Zoo e Confessioni ***


Feci una calda doccia sempre con il sorriso stampato sulle labbra essendo più felice che mai e misi un vestito azzurro lungo dietro e corto davanti con un cinturino beige fine in vita ed uscii dalla camera andando a farmi un toast. Mentre preparavo tutto sentii fischiettare e mi trovai Leon con un sorriso bellissimo, un ciuffo meraviglioso e con addosso dei pantaloni bianchi, Nike beige e camicia blu..Dio mio che bello che è! “ciao bellissima” mi si avvicinò dandomi un bacio sulle labbra “ciao bellissimo” .. “sìsì lo so lo so” e intanto si era seduto al tavolo in cucina su uno sgabello mentre io misi il toast nel tostapane “Vargas sempre più modesto eh” .. “beh ho una certa reputazione se non ti ricordi” io mi avvicinai e gli puntai l’indice “ma ora stai con me signorino” lui si sbattè una mano in fronte “uuh è vero, me l’ero dimenticato..e ora come faccio?” io mi voltai incrociando le braccia al petto “va bene l’hai voluto tu” ecco che il tostapane finì di cuocere il nostri panini ed io mi presi il mio mentre Leon aveva una mano aperta che stava aspettando che gli passassi il suo “prenditelo Vargas” .. “ah sì? Fai così ora? Fai l’offesa?” e si stava avvicinando mentre io indietreggiavo “stai fermo..” .. “mmh mmh” e si avvicinava “Leon..smettila” e intanto stavo ridendo e mangiando il mio toast con prosciutto, sottiletta e maionese. Fatto sta che io iniziai a correre intorno al tavolo della cucina poi intorno al divano della sala e nel frattempo finì il panino “smettilaaa” urlai e lui “tanto ti prendo Castillo!” ed ecco che mi afferrò e mi lanciò sul divano con lui sopra, quasi soffocavo! “Leon alzatiii soffocooo” lui alzò solo il petto e sorridendo disse “te l’avevo detto” .. “sì vabbè però..” ma non riuscii a terminare la frase che lui mi baciò ma sentimmo scendere qualcuno così ci spostammo alla svelta e tornammo correndo in cucina e Leon iniziò a mangiarsi finalmente il suo toast, ed ecco che arrivarono tutti. Fede parlò per primo “ragazzi allora che facciamo? Andiamo allo zoo?” e Ludmilla “Federico per favore! Io non posso venirci allo zoo..una stella come me in un posto così? Sei diventato matto?” e Maxi “e stattene a casa!” Nata mise le braccia intorno al collo di Maxi dietro di lui e annuì e Fede continuò “dai amore ti metti qualcosa che usi il meno possibile e ti divertirai..saremo tutti insieme quindi il divertimento è assicurato. L’unica cosa ragazzi è che dobbiamo stare in gruppo perché è piuttosto grande il posto” tutti annuimmo e Diego disse “dai va bene..ci portiamo dietro dei panini, mangiamo là e poi iniziamo l’avventura..che dite?” e Fran “beh sì, può essere un’idea” e tutti di nuovo annuimmo, così iniziammo a preparare le cose: zainetti con panini, bibite, cappellini, macchine fotografiche ecc. Fede disse “ragazzi prendiamo il pullman? Forse è meglio, ci porta direttamente là” .. “sì dai va bene” dissero tutti. Così aspettammo 12 minuti e il mezzo arrivò e dopo un 45 minuti arrivammo a destinazione con ogni ragazzo lo zainetto in spalle. Entrammo e subito cercammo le panche con i tavoli di legno per mangiare. Finalmente pranzammo, erano le 12.45 e stavo morendo di fame! “ragazzi io vado un attimo in bagno” esclamai e Leon mi seguì “vengo anche io” e Broadway “ragazzi noi intanto ci avviamo all’ingresso dello zoo?” Fede annuì “Leon, Vilu allora noi vi aspettiamo là ok?” io e il mio ragazzo annuimmo e andammo in bagno. Finito uscii e trovai ovviamente lui che già mi aspettava: un classico tra maschi e femmine quando si va in bagno. “ehi amore! Finalmente posso abbracciarti” e mi diede un grande bacio a stampo “sì ma ora che arriviamo dai ragazzi glielo diciamo ok? Magari arriviamo mano nella mano così capiscono al volo..sai non mi piace per niente sta cosa..voglio poter baciarti e abbracciarti liberamente senza dar conto a nessuno” lui sorrise e rimase imbambolato ed io gli sventolai una mano davanti agli occhi “Leon ci sei?” lui mi prese le mani “sì e sono felicissimo di stare con una ragazza come te! Sei fantastica Violetta” io lo abbracciai forte e una volta intrecciate le nostre dita ci avviammo all’entrata..un momento..dov’era l’entrata? “ehm amore..l’entrata..dov’è?” e Leon “sarà sicuramente di qui vieni” e mi trascinò dietro a lui “no secondo me è di là..sai che noi ragazze abbiamo il sesto senso” .. “sì ma per quanto riguarda i vostri amori..su ste cose non credo proprio” .. “ma..” ma lui mi interruppe “niente ma Castillo, fidati” intanto camminavamo ma ci ritrovammo alla fermata dei pullman “Leon qua è dove siamo arrivati noi con il pullman..vedi era di là” .. “mmh..non saprei..vabbè tentar non nuoce, proviamo!” così tornammo dov’eravamo e ci avviammo dalla parte opposta dove avevo detto io ma ci ritrovammo dalla parte delle giostre “uffa Leon non è nemmeno qua! E adesso?” .. “non lo so amore..non abbiamo nemmeno i telefoni perché li abbiamo lasciati tutti a casa e qui parlano tutti italiano o tedesco quindi siamo messi un po’ male” mi iniziò a salire l’ansia “un po’ male? Un po’ Leon? Siamo nei casini! Sto posto è enorme!” e mi sedetti su una panchina e Leon fece lo stesso “dai non preoccuparti, li troveremo sicuramente! E poi sei insieme a me..non ti basta?” io sorrisi e gli diedi un bacio e gli misi un braccio intorno al collo “certo amore mio” ed ecco un altro bacio. “dai mettiamo alla ricerca però” mi alzai e lo tirai su con una mano e lui molto controvoglia si alzò “dai ma si stava così bene seduti qui” .. “sì e gli altri? In un modo o nell’altro dobbiamo incontrarci per forza Vargas!” ogni volta che lo chiamavo per cognome scoppiava a ridere. Eravamo arrivati in un punto dove c’era una rete con un enorme buco..e mi venne un’idea, anche perché vidi in lontananza gente che camminava e forse una tigre?! Così mi voltai verso il mio ragazzo (che bello poter dire MIO ragazzo) “amore mi è venuta un’idea” .. “anche tu pensi che dovremmo stenderci su questa erbetta fresca e accoccolarci tra un bacio e l’altro?” io gli diedi una spinta “e smettila!” e risi per poi continuare “no ascolta..vedi questa rete? C’è un buco..e vedo là delle persone che camminano..e se noi ci intrufoliamo ed entriamo da qui? Potremmo trovare più facilmente l’ingresso forse” lui mi diede un bacio a stampo “forse hai ragione amore” e così entrai prima io e poi lui “amore te l’ho già detto che hai un sedere da favola?” io lo tirai “sì mille volte..ma vuoi fare il serio per almeno una volta? Almeno in questo caso?” lui si fermò di colpo ed io mi voltai “Leooon?” .. “solo se mi dai un bel bacio” io mi avvicinai “mmh fammici pensare..va beeene” e ci baciammo con tanta passione e lui mi stava toccando il fondoschiena quando io gli presi le mani “Vargas!” lui si avvicinò velocemente e mi riprese il viso tra le mani baciandomi con forza e mordendomi il labbro “ti desidero troppo Castillo” io mi staccai con un po’ di forza “ma Leon! Sei pazzo?” e scoppiai a ridere prendendolo per mano e continuando a camminare. Dopo poco vidi una di quelle macchinette dove si fanno le foto per la carta d’identità “vieni amore..le facciamo insieme? E poi la mettiamo entrambi sulla carta d’identità?” .. “certo!” così entrammo, chiudemmo la tenda ed ecco che scattarono 4 foto: una normale sorridendo, una con un bacio a stampo, una mentre Leon mi mordeva il labbro inferiore e una mentre io appoggiavo la sua lingua sul suo labbro inferiore e lui sorrideva. Ma ad un tratto qualcuno aprì la porta: Camilla! “ohddio Cami! Che bello rivederti” e mi fiondai tra le sue braccia con le mie al suo collo e Nata si mise affianco a lei con le nostre foto in mano “e queste?” io le presi velocemente “ehm..queste? Boh..” e Diego “sé..boh..dai si vede lontano un miglio che vi amate e vi volete..che c’è di male?” così uscimmo dalla macchinetta e spiegammo il tutto ai nostri amici e le ragazze saltellarono felicissime e i ragazzi battevano il 5 a Leon poi Fede disse “dai ragazzi iniziamo sto giro che sono già le 14.35 e chiude alle 16.45 tempo poi di arrivare a casa..” allora dessimo di sì e ci avviammo. La giornata passò piuttosto in fretta e tutti insieme, ognuno mano nella mano della propria coppia, felici ed entusiasti. Poi alle 16.20 raggiungemmo il pullman che iniziò a partire ed io mi addormentai sulla spalla di Leon quando infatti mi sentii chiamare “Violetta, amore, siamo arrivati a casa” e mi diede un bacio sulla fronte mentre io mi stiracchiavo e sbadigliai. Entrati in casa ognuno si fiondò nella propria camera ed io la prima cosa che feci fu fare un bellissimo bagno caldo ed ecco che mi riaddormentai. Tempo 20 minuti e sentii bussare alla porta “Vilu? Ci sei?” era Fran! “sìsì Fran, dimmi” .. “posso prenderti quella gonna a strisce bianca e blu? Mi piace un sacco” io intanto uscii dalla vasca avvolgendomi all’asciugamano “sìsì Fran prendila pure..cercala nell’armadio o nei cassetti” .. “va bene grazie, sei un tesoro!” io sorrisi..amavo la mia migliore amica! Non potevo desiderare una persona migliore al mio fianco. Uscii dal bagno e vidi Fran con in mano la gonna “trovata!” .. “perfetto” e mi diede un abbraccio “scusa sono un po’ bagnata” e lei sventolando una mano “ooh ma figurati!” e a bassa voce “non sono mica Ludmilla” io risi e lei si sedette sul letto con una faccia un po’ confusa, mentre io mi mettevo l’intimo (ormai non mi vergognavo più per niente di Francesca, era come una sorella) “Fran tutto ok? Ti vedo confusa” e lei si buttò sul letto a pancia in su “Vilu mi conosci benissimo! Mi ha scritto Marco” io spalancai gli occhi “che??” non potevo crederci..Marco! L’ex di Francesca.. “e che cavolo voleva? Devo spaccargli la faccia?” intanto misi un jeans bianco e una maglia con una macchina sì e una no rossa e Fran rispose “missà di sì amica! Sai cos’ha avuto il coraggio di dirmi? Questo” e mi puntò il suo cellulare davanti al naso, io lo presi e iniziai a leggere ad alta voce “ciao Fran, sono Marco..ti ricordi di me? Sono il tuo primo ragazzo. Ti penso sempre nonostante sia passato un anno e di più e mi manchi. Sei ancora speciale per me e penso di non aver mai smesso di amarti. Spero tu mi risponda, un bacio il tuo Marco. No ma dico.. sta fuori questo? Per iniziare ti chiama Fran..e già da lì..poi tutte ste cose che ti ha detto? Dopo un anno e passa salta su così? E infine bacio il tuo Marco?! Giuro che se lo becco in giro a Buenos Aires lo ammazzo!” mi sedetti accanto alla mia migliore amica che disse “lo so hai ragione..ora che ci rispondo?” .. “beh Fran..immagino tu non prova più niente per lui..sei felicissima con Diego soprattutto ora è cambiato completamente. E poi Marco non ti merita lo sai benissimo..vuoi mettere l’amore che prova per te Diego e quello che ti ha fatto sto cretino?” lei annuì “hai ragione Vilu! Gli scrivo così..” io le presi il telefono dalle mani “no Francesca! Forse non hai capito..lui non merita risposta! Lascialo perdere e continua la tua vita senza sprecare pensieri e parole per gente che non ti merita!” lei mi abbracciò all’istante “hai ragione Violetta! Hai pienamente ragione! Anzi sai che ti dico? Che cancello il suo numero pure” .. “oh beh mi stupisco che tu non l’abbia già fatto” .. “beh meglio tardi che mai no?” io l’abbracciai “assolutamente sì!” Fran si alzò “bene io vado..e grazie ancora migliore amica” io la bloccai “Francesca aspetta..ho da dirti una cosa e chiederti un consiglio” lei si risedette accanto a me “certo dimmi..devo preoccuparmi?” io scossi la testa “nono..ma..io so che tu e Diego l’avete già fatto..intendo l’amore..” lei mi interruppe con un sorriso a 32 denti “certo! Sei stata la prima a saperlo Vilu” io sorrisi contenta “sì e ti ringrazio..ma vedi..oggi quando io e Leon c’eravamo persi mi ha baciata con forza e con voglia e mi toccava il..sedere..e mi ha sussurrato che aveva una voglia matta di me..questo vuol dire che..” lei esultò pazzamente “sììì Viluuu! È stra innamorato di te e vuole fare l’amore con te!” .. “ohddio Fran io non l’ho mai fatto! Lui sicuramente sì..ho paura! Non ho idea di come comportarmi” lei mi tranquillizzò “amore anche per me è stata la prima volta con Diego ed è stato bellissimo..una cosa che posso dirti assolutamente è che finchè hai paura non farlo perché vuol dire che non è il momento adatto. Il resto vien da sé sul serio.. poi conoscendo Leon sarà sicuramente dolcissimo e romantico! Ti guarda in un modo..non avere imbarazzo di lui perché siete fatti l’uno per l’altra” io l’abbracciai forte “grazie tesoro mio” lei ricambiò “figurati! Ora vado a mettermi questa fantastica gonnellina! A dopo” e mi diede un bacio sulla guancia sinistra. Pov Francesca La mia amica..anzi la mia migliore amica! Che dolce che è..sono così contenta di averla così vicina, ci diciamo sempre tutto. Mentre parlavamo mi è venuta un’idea formidabile! Preparerò con l’aiuto degli altri una bellissima sorpresa a Leon e a Vilu. Arrivai in camera e dissi la mia idea a Diego che subito mi baciò “sei fantastica amore mio” e andammo in cucina dove c’erano già gli altri: le ragazze stavano preparando da mangiare e i ragazzi ovviamente alla tv dove anche Diego li raggiunse. “ehm ragazze..” e loro si voltarono “ho da dirvi una cosa..poco fa ho parlato con Vilu e beh..sapete che lei e Leon sono follemente innamorati ma ancora non hanno fatto l’amore che ne dite di preparare una sorpresa e li lasciamo soli una sera? Magari domani..noi magari andiamo da qualche parte dove si fa qualche festa..mi aiutate?” tutte annuirono contentissime e ci abbracciammo in gruppo. Anche Ludmilla! Forse perché sull’amore capisce subito. Nel frattempo ci mettemmo a tavola e Diego mi sussurrò “gliel’ho detto ai ragazzi e sono contenti e hanno accettato subito” io risposi “sì idem le ragazze..oh ssh arrivano Leon e Vilu”. Pov Violetta Io e Leon arrivammo a tempo e ci sedemmo a mangiare, questa sera le ragazze avevano preparato la pizza! Mmh che bontà. “ragazze scusate se non vi ho dato una mano ma a parte che mi sono addormentata nella vasca, ero piuttosto esausta e agitata per una cosa mia quindi preferivo stare un po’ sola” a rispondere fu Cami “ma figurati Vilu” e anche Leon si scusò con i ragazzi dicendo che anche lui era stanco e aveva dei pensieri in testa. Passarono un paio d’ore ed io avevo ancora una grande stanchezza addosso. “ragazzi io mi rifugio, sono stanchissima” salutai tutti poi mi avviai da Leon “amore buonanotte” gli stavo per dare un bacio ma si alzò dicendo “ti accompagno” ancora una volta salutai e andammo in camera mia e lui subito chiuse la porta e mi si scaraventò addosso baciandomi come oggi allo zoo “amore ma che fai? La smetti?” e intanto ridevo “Violetta è da quando ti conosco che ti voglio..ora sei mia..ti voglio ancora di più” e iniziò a baciarmi il collo “L..Leon..ci sono gli altri di là..dai..poi un’altra volta..quando saremo davvero soli” lui mi morse il lobo dell’orecchio e mi baciò ancora “Leoon ma mi senti quando ti parlo?” lui si staccò di poco “Violetta..tu non sai quanto io ti desideri” io mi mordicchiai il labbro inferiore “sì anche io..però non qui con gli altri di là..per favore amore” lui mi bacio più lentamente “va bene amore, scusami. Ti rispetto naturalmente..non c’è fretta perché ti voglio con me tutta la vita” eravamo ancora naso contro naso “è una promessa Leon?” lui mi diede un bacio a stampo “certo Violetta” così ci baciammo ancora una volta, mi misi il pigiama e andai sotto le coperte e Leon si avvicinò a me chinandosi per darmi un bacio sulla punta del naso “buonanotte amore mio” si stava girando ma io gli presi il polso e mi sedetti “Leon..vieni da me quando tutti vanno in camera? Dormi con me?” lui sorrise “certo amore! Non aspettavo altro che questa richiesta sinceramente” così mi diede ancora un bacio, credevo di aspettarlo ma mi addormentai.

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Capitolo 24
*** Il Mio Vero Amore ***


Mi svegliai sentendo qualcuno coricarsi al mio fianco e stringermi forte in vita: Leon. Mi aveva raggiunta finalmente..ma che ora era? Guardai al cellulare ed era l’una e 12 quando Leon mi diede un bacio in fronte e mi sussurrò “eccomi amore mio” io sorrisi, ero piena di felicità! “scusami se mi sono addormentata” .. “ma figurati amore” così ci demmo un bacio lungo e appassionale. Mi misi poi appoggiata al petto del mio ragazzo e lui mi stringeva a sé “dai dormi che si vede che hai sonnissimo, io resterò qui con te” io lo guardai “grazie, buonanotte amore” e lui dandomi un bacio rispose “buonanotte a te piccola mia” e così ci addormentammo. Il giorno seguente mi svegliai che ero super rannicchiata a Leon e lui aveva il viso tra i miei capelli..poverino! Così mi spostai di poco per guardarlo e ad un certo punto mi presi un colpo perché lui disse “perché mi fissi?” .. “Leon sei matto? Mi hai fatto prendere un colpo!” lui aprì gli occhi e mi diede un bacio leggero “scusami” io gli diedi un bacio sul collo “no ora ti fai perdonare” lui chiuse gli occhi “Violetta non ti conviene darmi i baci nel collo..sai quanto soffro..non li reggo..esplodo subito” io così gliene diedi altri 3 e lui continuò a dire “Violetta basta..per favore..” ma io continuai ancora di un poco, mi stavo divertendo e lui mi prese e mi mise sotto di lui e lui si mise sopra di me in ginocchio e iniziò a riempirmi di solletico! “no Leon..nooo..il solletico no ti prego” non riuscivo a stare un attimo ferma! “allora non farlo più altrimenti..” io mi alzai sedendomi di fronte a lui e gli mordicchiai il lobo dell’orecchio destro sussurrandogli “altrimenti cosa Leon?” e gli diedi un altro bacio sul collo e lui mi prese di forza facendomi coricare e iniziò a baciarmi come allo zoo dicendo “io ti avevo avvisata” continuò a baciarmi e stava per mettermi una mano sotto la maglietta quando (da una parte per fortuna e dall’altra per sfortuna) Francesca spalancò la porta della mia camera “ohddio” e si mise una mano davanti agli occhi continuando a dire “ehm scusate..non volevo..solo che non trovavo Vilu e sono le 11.40 e Leon non c’era in camera sua e ci stavamo un po’ spaventando..vabbe scusate” e chiuse la porta andandosene mentre io e Leon c’eravamo seduti sul letto e lentamente girammo il viso per finire a fissarci e vidi lui fare un mezzo sorriso, poi lo feci anche io e pian piano quei 2 sorrisi divennero risate a crepapelle ed io gli diedi una spinta sulla spalla “Leon! Ma dai guarda che figura..e poi povera Fran!” lui mi mise una mano dietro al collo avvicinandomi al suo viso “sono cose naturali amore mio” stava per baciarmi quando lo spinsi e mi alzai “basta Leon! Da quant’è che non lo fai? Sei in astinenza? No anzi..non voglio saperlo..non voglio sapere con chi l’hai fatto prima di stare con me e soprattutto quando” intanto stavo aprendo la finestra quando il mio ragazzo mi abbracciò da dietro dandomi un bacio sulla guancia ed uno sul collo sussurrando “veramente io..” ma qualcuno bussò “sì?” era Maxi “ragazzi quando avete finito di fare i piccioncini venite a tavola che il pranzo è pronto” .. “va bene Maxi grazie” poi mi girai da Leon “andiamo a mangiare dai..anzi aspetta che mi lego i capelli” andai in bagno facendomi una cado e mentre avevo i capelli alzati che stavo per metterci l’elastico, di nuovo Leon mi prese da dietro riempiendomi di baci sul collo..io chiusi gli occhi “basta amore! Smettila!” lui rise “e va bene..dai andiamo” finì di legarmi i capelli e uscimmo mano nella mano raggiungendo la sala da pranzo e Fran mi guardava con due occhi giganti mentre Maxi guardava Leon. Si fecero ormai le 15 quando Fran saltò su dicendo a me e a Leon “beh ragazzi..è una bella giornata oggi..perchè non vi fate un giro?” io la guardai confusa e Leon inarcando le sopracciglia disse “perché dici questo?” e lei continuò “beh..ma perché..perchè siete una coppia fresca appena formata! Ci sta un giretto in santa pace da soli no?” e aveva un sorrisetto alquanto furbo e Leon guardò me “beh Francesca non ha tutti i torti..ti va?” io prima guardai Fran come dire “cos’hai in mente?” poi annuì a Leon “uhm sì va bene dai..vado a cambiarmi allora” e lui proseguì “sì vado anche io” quando Diego fermò Leon “aspetta amico..vieni un attimo di là, ho una cosa da chiederti” e Fede “no..abbiamo una cosa da chiederti” e Diego “sì giusto” Leon allora mi diede un bacio e andò di là con gli altri ragazzi quando io dissi alle mie amiche che andavo appunto a cambiarmi. Eccomi davanti all’armadio “mmh..che mi metto? Massì questo” e presi un vestito bianco pieno di fiorellini azzurri e viola con in vita un cinturino sottile rosso, sopra misi la mia giacchetta di jeans corta rossa e ai piedi le ballerine bordeaux. Finì di truccarmi, di sistemarmi i capelli e intanto che preparavo la borsa mi sedetti sul letto pensando “cavolo sicuramente non manca molto alla mia prima volta..chissà come sarà..ma sarà sicuramente perfetta e magnifica perché accadrà con il ragazzo che amo e voglio accanto! Violetta stai tranquilla, lui l’ha già fatto e sa come comportarsi..l’ha già fatto però..che brutto pensare che l’ha fatta già con altre prima di stare con me..però vabbè pensiamo al presente Vilu dai!” così mi sforzai di sorridere finendo di preparare la borsetta. Pov Leon Ma che avevano questi altri? Perché erano così appiccicati a me? Infatti domandai “beh ragazzi quindi? Che volete?” parlò per primo Diego “Leon tu..tu l’hai già fatto? Seriamente amico..vediamo come assilli Violetta, come le stai vicino e come la baci..hai una voglia assurda di lei..da quand’è che non ti capita?” io abbassai lo sguardo toccandomi i capelli “ehm..veramente io..beh..cioè..” e Maxi “compra una vocale Leon! Tuuu? Su sforzati..vai avanti con la frase” quindi continuai “promettetemi di non prendermi in giro se siete veri amici” e tutti “beh certo” .. “parola nostra” .. “ci mancherebbe amico” così iniziai a sospirare “beh vedete..io mi sono innamorato per la prima volta di un’unica ragazza..ed è Violetta..mi piace da morire e non posso fare a meno di lei..e beh come avete detto ho molta voglia di lei e chi meglio di voi può capirmi? Quindi vi dico la verità..” e tutto velocemente dissi “Violetta sarà la mia prima volta” tutti sbarrarono gli occhi e Maxi disse “che? Stai scherzando?” e Broadway “dai amico..non scherzare” e Diego “sì certo come no..” Fede invece disse “ragazzi magari è vero! Io la mia prima volta l’ho fatto con Ludmilla..ve lo giuro! Ed è stato benissimo perché è stata il mio primo vero amore e continua ad esserlo” io ringraziai Federico “menomale che mi capisci almeno tu! Ecco vedete..la stessa cosa capita a me” e vidi Maxi con una faccia strana e allora domandai “Maxi? Tutto bene?” e lui sospirando “beh in realtà..ecco..io parlo parlo ma è successo anche a me con Nata” e sbarrai gli occhi e poi Broadway “beh a me con Cami” e sbarrai ancora di più gli occhi e poi fu la volta di Diego “ragazzi..a me con Francesca” io lì non ce la feci più “fatemi capire..mi avete travolto quando anche per voi è stata la stessa identica cosa? E le ragazze cos’hanno detto quando l’hanno saputo?” il primo a parla fu Maxi “Nata era stra felice..assolutamente non se l’aspettava..aveva un sorriso enorme” poi parlò Broadway “Camilla ancora un po’ smontava mezza casa! E t’ho detto tutto” poi parlò Federico “beh ragazzi la scena di Ludmilla potete benissimo immaginarla..più contenta di quella volta..” e poi terminò Diego “a Francesca la conoscete..ha un carattere timido ma allo stesso tempo solare..quindi era felicissima ma senza fare scenate di esplosione” io ringraziai così i miei migliori amici e andai a cambiarmi mettendo i miei jeans neri, la maglia azzurra e la felpa gialla per poi aggiustarmi il mio ciuffo di capelli. Pov Francesca Sono qui con le altre ragazze che finiamo di pulire la cucina e inizio a dire “ehm ragazze..avrei bisogno di un vostro aiuto per..Vilu” e Cami “Vilu? Perché? Non sta bene?” ed io risposi “nono..cioè sìsì..sta bene ma ha un piccolo problemino ecco” e Nata “uhm..del tipo?” e Ludmilla “ha perso la voce?” e tutte la fulminammo con lo sguardo e lei sventolandosi i capelli continuò “dai ragazze..scherzavo..sapete che sono cambiata” e io risposi “sì e ringraziamo Federico! Comunque..beh vedete..lei e Leon stanno di nuovo insieme e sono felicissimi, solo che Leon essendo un maschio ha una voglia maggiore di Violetta..capitemi..” tutte sorrisero ed annuirono ed io continuai “ecco e quindi lei è sicurissima che il prima possibile capiti..ma ha paura perché sarà la sua prima volta come a noi è capitata per la prima volta con i nostri ragazzi attuali, ovvero gli unici, i nostri primi amori..” e Cami mi interruppe “sì Fran e quindi che hai in mente?” così dissi “beh io ora li ho appunto suggerito di andare a fare una passeggiata perché potremmo preparargli una sorpresa..che dite? Per farla sentire a loro agio e tutto quanto” tutte furono molto entusiaste e accettarono la proposta senza pensarci due volte. “allora io pensavo..io e Cami aggiustiamo la camera da letto con petali, candele ecc..mentre voi, Nata e Ludmi potete aggiustare l’ingresso e il corridoio..tipo fare delle frecce per terra con luci soffuse, bigliettini ecc..che ne pensate?” a parlare fu Nata “assolutamente sì! È un’idea fantastica Fran!” e mi diede un cinque e anche le altre erano d’accordissimo. Intanto spiegammo tutto ai ragazzi che prepararono un cartellone con scritta la canzone “Nuestro Camino”. Pov Violetta Sono con Leon nel parco che passeggiamo mano nella mano..è già da un paio d’ore che siamo fuori e continuiamo a parlare, a ridere, a fare battute e a divertirci tra un bacio e l’altro con anche carezze e sguardi occhi negli occhi. Quando mi voltai e vidi il camioncino con lo zucchero filato! Che ricordo che ho..quando io e Leon facevamo finta di non sopportarci e dopo avercelo appiccicato in faccia ci rincorremmo. Missà che a lui venne in mente lo stesso perché mi domandò “Violetta ti ricordi con lo zucchero filato?” e si mise a ridere “sì..ma mi leggi nel pensiero? Stavo pensando la stessa cosa..ne prendiamo uno in due?” e gli presi entrambi le mani facendo una faccina dolce e lui infatti disse “dai non è giusto che mi fa quella faccina amore” io lo abbracciai e gli diedi un bacio sulla guancia per poi trascinarlo correndo al camioncino. “me ne può fare uno per favore?” disse Leon pagando al proprietario che fece il dolce e ce lo pose per poi ringraziare e fare la strada indietro per avviarci verso casa. Arrivammo a casa in 40 minuti e intanto finimmo lo zucchero filato. Bussammo mentre ci guardavamo incantati ma nessuno ci aprì così Leon bussò di nuovo “ehiii siamo noi..ci sietee?” ma niente “Leon ed ora? Io le chiavi non le ho” lui si mise una mano dietro la testa “ehm neanche io” e senza volere guardai per terra e trovai una freccia fatta da petali di rosa “ehm Leon..” e lui guardò nella mia stessa direzione “e questa?” guardammo la direzione della freccia ed era diretta ad un vaso che sollevammo e ci trovammo le chiavi ed io e Leon ci guardammo confusi e poi alzammo le spalle come dire “boh” e così entrammo mano nella mano. Leon chiuse la porta ed io chiamai “Fran? Ragazzi? Ci siete?” e guardai di nuovo Leon che disse “vado a vedere su..magari dormono tutti” io annuì e poco dopo il mio ragazzo tornò muovendo la “no non c’è nessuno” .. “aspetta provo a chiamare Francesca” prendo il telefono e chiamo a Fran ma niente “suona ma non risponde” .. “aspetta provo io a chiamare Federico” lo fece ma nulla “anche a Fede fa lo stesso” io abbassai di nuovo lo guardo e trovai altre frecce “amore guarda” e indicai con l’indice e lui abbassò lo sguardo, le frecce portavano al corridoio ma alla quarta freccia c’era un bigliettino che io presi e lessi ad alta voce (sempre mano nella mano con Leon) “spero abbiate trovato le chiavi, ma se state leggendo è ovvio che le abbiate trovate! Susu proseguite” io e Leon ci guardammo e insieme dicemmo “Camilla!” così andammo in corridoio e ci trovammo un cartellone viola con su scritta la canzone mia e di Leon “Nuestro Camino” e la calligrafia era molto bella e in corsivo e così io e il mio lui ci guardammo e insieme di nuovo dicemmo “Federico” e c’erano anche tanti petali ovunque e tanti cuoricini rossi e sta volta le frecce erano fate con la carta che noi seguimmo e portarono alla mia stanza da letto e sulla porta c’era un bigliettino che sta volta lesse Leon “vi adoriamo ragazzi! Ok io sono meglio di voi, ma anche voi siete speciali. Buona fortuna” e di nuovo io e Leon ci guardammo dicendo “Ludmilla” e insieme aprimmo la porta ed io rimasi stupita e incanta! Non ci potevo credere..petali ovunque, anche sul letto..candele profumate dappertutto e sul letto c’era una coperta morbidissima con scritto “porque lo que siento es amor” e poi su entrambi i cuscini c’erano lui bigliettini e per prima lessi io il mio “Vilu sarà tutto fantastico te lo promettiamo. Noi comunque sia ci saremo sempre e spero la sorpresa ti sia piaciuta. Sei fantastica amica nostra! Un bacione” e c’erano le firme di tutte: Camilla, Francesca, Ludmilla e Nata. Poi toccò a Leon “Ehi amico! Fai il bravo e tratta bene a Vilu. Noi sappiamo una cosa che lei non sa..ma falle una sorpresina dopo (intendici). Buona fortuna Leon” e c’erano le firme di tutti: Maxi, Broadway, Diego e Federico. Io lo abbracciai “aspetta..cos’è che loro sanno che io non so?” lui mi diede un bacino sul naso “niente piccola, più tardi te lo dico. Promesso” io annuì e appoggiammo i bigliettini sul comodino quando Leon iniziò a baciarmi prima piano poi con molta più dolcezza e passione “ti amo Violetta” .. “ti amo Leon” ci guardammo qualche istante poi ripresimo a baciarci per poi coricarci sul letto: io ero distesa sotto e lui affianco a me su di un lato che mi metteva la mano sotto la maglia “ti voglio amore” io arrossi “ti voglio anche io amore” e piano piano lui tolse a me i vestiti ed io a lui poi mi bloccai un istante e lui lo capì subito così si fermò e si coricò al mio fianco coprendo entrambi con quelle meravigliosa coperta “amore stai bene? Guarda che se vuoi aspettare per me non ci sono problemi” io appoggiai la testa sul suo petto e sentii il suo cuore che andava a mille “Leon perché il tuo cuore va così veloce?” lui finse un sorriso “ehm..niente..perchè sono felice” così io presi coraggio pensando a quanto lo amo e ripresi a baciarlo “Leon ti voglio ora..ti amo” lui mi baciò “ti amo anche io..non sai quanto” e così pian piano successe. E per finire ci addormentammo abbracciati felici più che mai. Non potevo crederci..non avevo sentito neanche molto male fortunatamente. Erano così le 23.25 e non potevo crederci..io e lui..insieme..felici..abbracciati. Non potevo chiedere di meglio. Lo amo da morire e non lo lascerò mai più. E poi le mie amiche..che dolci! Le adoro..sono le migliori amiche del mondo. Pov Leon Ecco che sono le 23.25 ed ho appena fatto l’amore con la mia ragazza..con la ragazza più bella e dolce del mondo. Ma quello che lei non sa è che è stata anche per me la mia prima volta e devo dire che ce la siamo cavata alla stra grande. È stato bellissimo, la amo da morire e niente e nessuno ci separerà mai. La strinsi ancora di più a me e poi pensai anche ai miei migliori amici..sono unici! I migliori amici che esistano. Ero il ragazzo più felice del mondo.

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Capitolo 25
*** Felici Più Che Mai ***


Pov Violetta Mi svegliai piuttosto felice alle 10.30 con il braccio di Leon attorno alla mia vita: avevamo fatto l’amore. Ero un po’ stanca ma mai stata così felice. Gli diedi un bacio sulle labbra e lui subito fiorì un sorriso meraviglioso e ancora ad occhi chiusi mi sussurrò “buongiorno amore mio” ed io risposi con lo stesso sorriso a 32 denti “buongiorno a te amore mio”, lui mi strinse ancora di più poi aprì gli occhi e mi chiese “stai bene amore?” io annuì “mai stata meglio..e tu Leon? Stai bene?” .. “assolutamente sì piccola mia” e ci scambiammo ancora un bacio. Poi mi alzai “vado a farmi una doccia” e Leon annuì senza muoversi..pigrone! Mi feci una bella doccia calda e mi misi un vestito sul color salmone con fiorellini bianchi, mi legai i capelli in una coda alta e mi diedi un tocco di trucco..ma leggero. Uscii dal bagno e scrollai Leon “daii ti alziii? Uff che pigrone che sei eh” lui si girò e si sedette “pensa quando vivremo insieme” .. “sì infatti..aspetta..che?” non avevo ben capito ma quando realizzai cosa aveva detto rimasi a bocca aperte e lui mi sorrise prendendomi dal collo e tirandomi a sé baciandomi “hai capito benissimo..” io non riuscii a dir niente..ero troppo felice e troppo emozionata. Leon si alzò “bene, ora tocca a me farmi la doccia..ti spiace se la faccio qui da te?” io roteai gli occhi “secondo te? Ti pare?” lui mi diede ancora un bacio ed andò a lavarsi. Dio mio quanto ero felice..stavo troppo bene! Lo amo da morire e finalmente il mio desiderio si è avverato: vivere con l’amore della mia vita sempre accanto. Leon non ci mise molto ad uscire dal bagno ed era fantastico..indossava un pantalone nero stretto e una camicia di jeans aderente, posso dire: che figo?! Infatti rimasi con il labbro inferiore tra i denti “amore? Successo qualcosa?” io scherzando mi alzai dal letto con le braccia incrociate al petto e feci finta di essere arrabbiata “no dico..ti sembra il caso?” lui si spaventò “Violetta cos’ho fatto? Ho fatto una semplice doccia ed hai cambiato umore” .. “per forza..ti sembra il caso di essere così figo? Non so..se vuoi farmi svenire dillo subito” lui rise “amore mio” e mi baciò e insieme ridemmo. Uscimmo e andammo in cucina dove c’erano tutti gli altri super sorridenti appena ci videro e le ragazze mi presero subito da una parte e Leon andò dai ragazzi dopo avermi lanciato un’occhiata come dire “sono tutti matti”. Iniziarono ad assalirmi “Vilu racconta” .. “allora com’è andata?” .. “stai bene? Ti ha fatto male?” .. “dai dai vogliamo i dettaglia” io esplosi “ragazzeee basta! Ma siete impazzite?” e Fran “ok scusa..forse abbiamo esagerato un po’” io alzai il sopracciglio destro “tu dici?” poi scoppiammo a ridere ed io raccontai tutti alle mie migliori amiche per poi raggrupparci in un forte abbraccio “grazie mille per tutto amiche mie! Siete le migliori” e Ludmilla “Vilu ne abbiamo passate tante..ma Fede mi ha fatta cambiare e sono pronta a dirti che ti voglio bene davvero..anzi..vi voglio bene a tutte quante” tutte sorridemmo felicissime da quella frase della nostra Ludmi per poi riabbracciarla di nuovo. Pov Leon Dopo aver raccontato tutti ai ragazzi Diego mi chiese se le avevo detto quella cosa ma io scrollai il capo “non so quando dirglielo” e Maxi “Leon alza il tuo culone e vai a dirglielo. Ora Violetta sta sclerando di felicità, quando glielo dirai secondo me ti salta addosso e non si stacca più. Muoviti!” e Broadway “sì amico che aspetti?” e Fede “beh Maxi e Broadway non hanno tutti i torti” e Diego annuì “sì amico”. Beh forse i miei migliori amici hanno ragione..così dopo averli ringraziati mi allontanai andando dalla mia splendida ragazza. Pov Violetta Mi ritrovai Leon dietro con le sue braccia intorno alla mia vita e all’orecchio mi disse “amore ho dimenticato di dirti una cosa..vieni un attimo in camera?” io annuì “sì certo” così andammo in camera e ci sedemmo sul letto e le nostre mani erano unite. “allora? Devo preoccuparmi?” lui prima mi diede un dolce bacio intenso poi disse “te lo dico in poche parole e diretto..è stata la prima volta anche per me” io spalancai gli occhi “che? Dici sul serio Leon? No..è uno scherzo vero? Sì divertente” e feci una breve risata però vidi poi che lui era serissimo “non sto scherzando. Giuro sul nostro amore” e lì ci credetti subito e la prima cosa che mi venne in mente fu di abbracciarlo fortissimo e mi scesero un paio di lacrime tra la felicità e l’emozione “oh amore mio” e gli presi il viso tra le mani, cosa che fece anche lui “è stato bellissimo giuro. Anche i ragazzi l’hanno fatto per la prima volta con le ragazze..io pensavo di essere imbranato, di non saper gestire la situazione..ma tu sei stata così forte, fantastica e naturale..e così mi venne tutto spontaneo perché con te tutto è perfetto e bellissimo” io lo abbracciai nuovamente “grazia amore. Non sai che notizia meravigliosa che mi hai dato! Non sai quanto ti amo” lui mi baciò per poi dirmi “ti amo infinitamente amore mio”, un altro abbraccio per poi uscire di nuovo dalla mia stanza. Fatto sta che la settimana in montagna in Italia si concluse dopo pochissimi giorno e le cose tra me e Leon e tra le altre coppie andavano magnificamente. La domenica pomeriggio tornammo a casa e la prima cosa che feci fu raccontare tutto a zia Angie. Ah a proposito papà e zia hanno deciso di sposarsi. Fu la cosa che mi disse mia zia dopo aver parlato di tutto quello che era successo in montagna. Così abbracciai sia lei che il mio papà, che mai l’avevo visto così felice. E anche Olga e Roberto stavano ancora insieme ed erano innamorati più che mai. Cavolo ma..domani è il mio compleanno! Non ci credo..faccio 18 anni! Ma come cavolo è successo che me ne sono dimenticata? Beh forse una risposta ce l’avevo..con tutto quello che ho passato a casa di Federico: ero solo felicissima in quei giorni. Poi dopo la notizia di Leon la ero ancora di più e neanche zia Angie ci credette appena glielo dissi. Beh direi di andare a dormire ora, il viaggio di ritorno è stato piuttosto stancante..si sono già fatte le 22, tempo di mangiare e mettere tutto aposto: vestiti, giornalini, oggetti vari, trucchi e tutto il resto. Mi misi il pigiama dopo aver dato la buonanotte a tutti ma quando mi misi sotto le coperte e chiusi appena gli occhi una vibrazione mi fece spaventare: il telefono stava suonando! Guardai ed era il mio amore “ehi amore” lo sentii felice “amore come stai? Ti ho disturbata?” .. “ma che..tu non disturbi mai! Neanche alle 3 di notte..comunque sto bene e tu?” .. “benissimo piccola mia” .. “è successo qualcosa in particolare?” .. “beh in effetti sì..ho conosciuto una ragazza meravigliosa” io sgranai gli occhi e inarcai le sopracciglia “ah..wow..beh sono contenta per te” mentii, ero confusa. Leon rispose “grazie. Sono felicissimo grazie a lei. Abbiamo passato una settimana fantastica in montagna da un amico, abbiamo fatto l’amore per la prima volta, i nostri baci, le nostre promesse..insomma tutti di lei mi fa impazzire. Si chiama Violetta Castillo, la conosci?” io risi silenziosamente poi cercai di fare la seria (cosa un po’ impossibile) “oh..ehm nono non l’ho mai neanche sentita nominare..e dimmi..è bella?” .. “bella? Bella non è neanche un quarto..lei è stupenda! È un fiore..è una farfalla..è la mia vita!” con quelle parole il mio cuore praticamente esplose. Dio quanto ero felice..quanto lo amavo! “Leon..” lo sentii confuso “dimmi” mi morsi il labbro “ti amo da morire” ed ora lo sentii sorridere “ti amo da morire anche io amore..se fossi qui ti riempirei di baci e coccole” mi scrollai i capelli “anche io” .. “dai ora andiamo a dormire che siamo stanchi. Buonanotte amore mio, ci vediamo domani allo Studio” .. “va bene, buonanotte amore. Ti amo e grazie per rendermi la persona più felice del mondo” .. “grazie a te! Ti amo” e così chiudemmo la chiamata ma vidi che mi era arrivato un messaggino che lessi subito: Francesca! -Vilu volevo chiederti se domani mi presti la tua maglia bianca con su scritto “kiss me-. Quella un po’ corta che si intravede la pancia. Please” era sempre la solita la mia migliore amica. Mi chiedeva spesso i vestiti perché ne andava matta. Risi brevemente poi risposi –certo Fran! Domani te la porto allo Studio- mi arrivò subito risposta –oh alleluia! Che stavi facendo che c’hai messo 2 ore a rispondere?- ancora una volta risi –ero al telefono con Leon. Fran non sai quanto sono felice!- tempo 2 minuti che mi arrivò risposta –aaah..ti capisco bene tesoro! Dai ci vediamo domani. Un bacione, ti voglio bene e grazie ancora- io sorrisi felce di avere un’amica così fantastica e poi risposi –grazie a te di tutto amica mia. Ti voglio bene anche io, buonanotte-. Misi il cellulare sul comodino, chiusi gli occhi e mi addormentai contentissima pensando a vari momenti di questi giorni.

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Capitolo 26
*** 18 Anni ***


La sveglia suonò alle 7.20 ed io senza volere la lanciai dal comodino ma quella continuava a suonare..e che pizza! Sbuffai piuttosto nervosa, mi sedetti e con ancora gli occhi chiusi tastai il pavimento cercando quell’oggetto squillante stra fastidioso! La spensi e la riappoggiai quando sentii bussare alla porta ed era il mio papà “Vilu, tesoro, posso entrare? Sei sveglia?” io sbuffai “sì papà, purtroppo sono sveglia!” e così papà entrò con un mazzo di rose bianche e 2 pacchetti in mano: iniziamo bene! Già..i miei 18 anni! Cavolo, già maggiorenne. Papà appoggiò tutto sul letto e mi abbracciò forte “auguri splendido angelo mio! Sei così grande..ma resterai la mia bambina anche quando avrai 30 anni” ancora un po’ mi soffocava “papà io ti ringrazio di cuore, ti voglio bene..ma se mi stringi ancora un po’ penso che a 30 anni non ci arrivo” così si staccò ed io presi le rose in mano e le annusai: mmh che profumo buonissimo. “sono bellissime papà” lui sorrise più felice di me “beh ma non le hai ancora contate” allora io contai e risultarono 18 rose bianche “ooh grazie papà” e lo abbracciai nuovamente. Ad un tratto, quando stavo per afferrare uno dei due regali, entrò mia zia cantando “tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri mia bellissima Vilu, tanti auguri a te!” e in mano teneva un muffin al cioccolato con sopra la pasta di burro rosa e in mezzo una candelina viola. Io subito abbracciai mia zia e la ringraziai, poi posai il muffin sul comodino e aprì il primo regalo: una cornice argentata con una foto di famiglia. C’erano tutti: io, mamma, papà, zia Angie, Olga e Roberto. Io ero davvero piccola in braccio alla mia mamma. Feci subito un enorme sorriso e abbracciai forte ancora una volta il mio papà. Aprì anche l’altro regalo: un album di fotografie della mia mamma! Papà insieme a zia Angie era davvero cambiato..guai a chi mi parlava della mamma, invece ora addirittura mi fa questi regali: non potevo crederci. “papà grazie davvero..non sai quanto ti voglio bene e quanto mi facciano piacere questi regali. Voglio avere la mamma sempre vicino e tu così mi stai solo che aiutando ed è un gesto che apprezzo più di qualsiasi altra cosa! Grazie papà” e ci abbracciamo nuovamente. Poi a parlare fu mia zia “Vilu ora però assaggia il mio muffin, altrimenti mi offendo eh” io risi e subito diedi un morso “mmh è buonissimo zia! Ma non è che ti ha aiutata Olga?” .. “giuro di no! È personalmente mio”. Dopodiché mi cadde l’occhio sulla sveglia. Che? Le 7.45! In super ritardo cavolo! “no, sono in ritardissimo” zia mi calmò “tranquilla Vilu, io sono una professoressa dello Studio e tu sei mia nipote, quindi hai una giustificazione validissima.” Io l’abbracciai “grazie zia..ma..posso farvi una domanda?” papà sgranò gli occhi: non sarà mai pronto a certe cose. Infatti mi venne da ridere “dai papà calmo! Beh..non mi avete mai molto parlato di voi e ora state insieme..addirittura volete sposarvi. Quando però?” papà balbettò “beh..uhm..noi..Vilu..cioè..sì insomma..” ma subito zia gli tappò la bocca con una mano e si sedette sulle gambe di papà con un braccio attorno al collo e con l’altra gesticolava “beh vedi Vilu..io e il tuo papà siamo cresciuti insieme diciamo e quindi ci conosciamo a fondo ma poi ci siamo persi di vista con tutto quello che è successo alla mamma. Poi però ci siamo rincontrati ed eccoci qua. Abbiamo capito di provare qualcosa l’uno per l’altra continuando a guardarci negli occhi e vivendo insieme. Così mentre tu eri in montagna con i tuoi amici, io e lui ci siamo messi sul letto e parlare e a parlare e mi ha chiesto di sposarlo. Fatto sta che comunque abbiamo scelto un mesetto. Vorremmo che tu cantassi e ovviamente porterai i tuoi amici, Leon ecc..e naturalmente sarai la mia damigella. La mia testimone sarà Olga mentre quello di papà sarà Roberto” io rimasi imbambolata. È stato bellissimo sentire queste cose da zia Angie. L’unica cosa che mi venne da fare spontaneamente fu di abbracciarli. Poi mentre tenevamo tutti le mani unite dissi “papà, zia, io sono felicissima per voi due! Siete due persone stupende e insieme state magnificamente bene. Vi auguro il meglio ed io vi appoggerò sempre” ed ecco un altro abbraccio. “ora però vado a cambiarmi” papà e zia si alzarono e zia disse “ti aspetto giù Vilu per andare allo Studio” .. “sìsì 10 minuti e arrivo”. Aprii l’armadio e scelsi il mio vestito azzurro bellissimo lungo dietro e più corto davanti, con in vita un cinturino di pelle sul beige. Mi trucco un poco e spazzolo i capelli per poi prendere la roba ed andare giù, dopo aver sistemato l’album di fotografie nel cassetto della mia scrivania e la foto di famiglia sul comodino. Ah il cellulare! Tornai in camera e guardai se c’era qualche messaggio..niente! Beh m aspetteranno allo Studio per gli auguri. Ah a proposito .. la maglia per Fran! La presi e corsi giù “eccomiii” zia corse da me “forza Vilu andiamo che altrimenti Pablo mi uccide davvero sta volta. Salutai tutti ma mi vennero incontro Olga e Roberto. Subito mi strinse a sé Olga “ooh bambina mia..piccolina mia..18 anni! Dio come sei cresciuta! Tantissimi auguri di buon compleanno tesoro mio” ecco un altro soffocamento “sì grazie mille Olga. Ti voglio davvero molto bene” finalmente ci staccammo e mi porse un sacchettino “tieni tesoro questo è per te da parte mia e di Roberto” io sorrisi “grazie davvero!” mettendomi la mano al petto “però Olga ti devo chiedere un favore” .. “sì certo dimmi” .. “potresti mettermelo su in camera mia? Magari sulla scrivania.. perché sono in super ritardo per lo Studio. Ah e se puoi mettere le rose in un vaso” lei sventolò una mano “ma certo piccolina!” poi abbracciai anche Roberto che disse “auguri Violetta cara” ed uscii di corsa con mia zia. Tra una chiacchiera e l’altra arrivammo allo Studio e tutti mi corsero addosso. La prima fu la mia migliore amica Francesca “auguri amicona mia! Non ho mai trovato una persona speciale come te, sei un’amica fantastica. Ti adoro e conta sempre su di me” io quasi piansi “grazie, sei la migliore amica più dolce al mondo. Ti adoro anche io” e poi tutti gli altri mi abbracciarono e ricevetti tanti “auguri di buon compleanno”. Avevo degli amici meravigliosi ma..Leon? Lui non c’era..perchè? Poi ad un tratto Ludmilla mi prese per mano “ora vieni con noi” e mi portò dal palco dove sopra al pianoforte c’erano una marea di regali e Ludmilla continuò “questo è da parte mia e di Federico” lo aprii e c’erano due biglietti aerei per Barcellona e saltai addosso ai due amici “grazie mille amici miei! Mai me lo sarei aspettata” e loro ricambiarono l’abbraccio felici. Poi parlò Cami “ecco Vilu, questo è mio e di Broadway”, era un completo di guanti, sciarpa e cappellino..sapevano quanto adoravo l’inverno con tutti questi abbigliamenti caldi e morbidi e così abbracciai anche a loro ringraziandoli. Ecco Fran “tesoro questo è da parte mia e di Diego” aprii ed erano un paio di scarpe bellissime “wow sono fantastiche!” e Fran “se non ti vanno diccelo che abbiamo lo scontrino” io annuì e Nati mi porse l’ultimo pacchettino “questo è mio e di Maxi” era una collana con scritto “Siempre” con tanti brillantini “è meravigliosa, grazie di cuore” e abbracciai anche loro..però continuavo a pensare a Leon e così non riuscii più a trattenermi “ragazzi ma..Leon?” beh loro diciamo che se l’aspettavano perché fecero finti sorrisi e movimenti strani e a parlare fu Fede “ehm..arriva tranquilla”. Ad un certo punto, dopo aver riposto i regali in una busta, sentii una melodia. Mi voltai c’era il mio amore con una chitarra che suonava “amor en el aire” poi passò la chitarra a Diego e si inginocchiò “Violetta, amore mio..sei tutta la mia vita e ti amo da morire” prese una scatoletta rossa di velluto e la aprii davanti a me e spuntò un anello con un piccolo diamante blu. Mi misi le mani al petto, ero senza fiato. Ma che stava facendo? “L..Leon..” lui si alzò e mi mise un dito sulle labbra “ssh perfavore..ho fatto mille prove per questo discorso” e ci mettemmo a ridere, ma una risata leggera e tenera per poi proseguire “so che siamo giovani..so che abbiamo una vita davanti..so che potranno succedere mille cose..ma ora hai i tuoi 18 anni e per me sei la cosa più importante che mi sia mai capitata. Vuoi..vuoi sposarmi amore mio?” io spalancai la bocca..Che? Ma diceva sul serio? “Io..L..Leon..non..non ci posso credere..è..” mi misi a piangere emozionata e felice più che mai..ma che stava succedendo? Era un sogno? Tutti erano a bocca aperta, abbracciati, con qualche lacrima e io abbracciai forte il mio ragazzo poi mi staccai ed eravamo occhi negli occhi “so di essere giovane..di aver appena fatto 18 anni..ma penso che nessuno li abbia mai compiuti così..sono la ragazza più fortunata del mondo..non mi interessa ciò che succederà, perché lo supereremo insieme” lui serio disse “quindi..?!” io risi tra le lacrime “quindi sì amore mio. Ti voglio sposare, voglio averti con me tutta la vita!”. Leon mi prese in braccio e mi fece fare un giro e quando mi rimise a terra arrivarono i professori (compresa mia zia) con delle rose bianche in mano e i ragazzi iniziarono a cantare “Nuestro Camino” e poi “Ser Mejor”. In questa giornata ho vuotato un pozzo di lacrime. Ancora non posso crederci..chissà poi tutti i preparativi..Dio che emozione. Dovrò dirlo a papà, organizzare le cose..ma per questo avrò l’aiuto delle mie migliori amiche, l’appoggio di mia zia Angie e l’amore di Leon. Chissà se ci fosse stata la mamma..sicuramente starà piangendo anche lei per me, lei vorrà tutta la mia felicità, mi starà accanto e magari mi darà un po’ di fortuna con papà. La giornata trascorse dolcemente, felicemente e piena d’amore. Ed io, Violetta Castillo, ero la persona più felice al mondo e niente e nessuno avrebbe mai rovinato né questo momento né la mia vita..il mio futuro! Perché da oggi la mia vita cambierà, io ho ormai 18 anni, sono adulta e crescerò ancora soprattutto dopo la proposta del mio futuro sposo. Pov Leon La mia futura sposa ha accettato, diventerà mia moglie. Staremo insieme tutta la vita e cresceremo mano nella mano affrontando ostacoli e non. Lei è bellissima, è solare, è felice, è raggiante e..ho già detto che è bellissima? I miei pensieri non smettono di andare su di lei e sul nostro futuro. Dio quanto la amo! E la sua splendida mamma è sicuramente felicissima per lei e per noi. E giuro, su tutto l’amore che provo per lei, che mai la farò soffrire. Che mai qualcuno si metterà tra noi perché noi saremo forti in tutto. E poi ci sono i nostri migliori amici che non ci abbandoneranno mai, sempre uniti tra risate e confessioni. Perché insieme siamo migliori. Insieme siamo tutto! Grazie ai miei amici è capitato tutto ciò con la mia amata..e non smetterò mai di ringraziarli. Ti amo Violetta, ti amo infinitamente e tu lo sai, come io so l’amore che provi per me..quanti ricordi insieme e ancora ne avremo milioni e milioni. Per tutta la vita, amore mio, questa è una promessa.

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Capitolo 27
*** Uniti per la Vita ***


Sono passati ben 10 anni da quando il mio attuale marito mi ha fatto la proposta di matrimonio e ancora mi emoziono al solo pensiero. Ci siamo sposati dopo 4 mesi dalla richiesta e le mie damigelle erano ovviamente le mie migliori amiche. Era tutto pieno di fiori, profumi, candele, decorazioni ecc. Io portavo un vestito bianco con il corpetto brillantinato e la parte sotto larga e con un velo bellissimo. Alla vita c’era una fascia con una rosa blu e ai piedi avevo dei sandali anch’essi con brillantini. I capelli erano raccolti in una treccia e pieni di brillantini e lacca..c’ho messo 2 giorni per farli tornare naturali! Avevo un trucco magnifico e anche le unghie. Leon invece aveva un completo nero con la camicia bianca, semplice ma perfetto come sempre! Mio papà all’inizio era un po’ titubante e nervoso ma poi con l’aiuto di Olga e Roberto, e soprattutto con la vicinanza di zia Angie, ha capito cosa provavo e come stavo e così ha accettato. Ah beh loro si sposati un’annetto dopo il mio matrimonio ed erano meravigliosi. Io ora sono incinta di 4 mesi e zia Angie di 2 e siamo entrambe felicissime, ancora non riusciamo a credere la vita che stiamo vivendo. Leon ora è diventato professore allo Studio On Beat di ballo ed io sono la professoressa di canto. E i miei, o meglio i nostri, migliori amici? Beh allora.. Francesca si è sposata 3 anni fa con Diego e ha un bambino bellissimo di nome Robert, abitano ormai insieme e lei lavora in una scuola di pianoforte mentre lui di chitarra; Camilla e Broadway si sono sposati qualche mese dopo Fran e Diego e anche loro hanno un bambino di nome Samuel ed ora Cami lavora come insegnante di danza e Broadway insegna i suoi passi brasiliani in una scuola a parte; Nati e Maxi sono una coppia completamente matta! Diciamo che si sono proprio trovati. Loro si sono sposati invece l’anno scorso ed ora Nati è incinta di 6 mesi e ha preso la pausa al lavoro per la maternità e fa l’insegnate di danza anche lei, sì perché si danno i turni lei e Cami..mentre Maxi insegna a remixare canzoni, a registrare..insomma cose tecnologiche con il suo amico computer; infine ci sono Ludmilla e Federico! Stanno proprio ora preparando e organizzando le cose per il loro futuro matrimonio che avverrà tra 2 settimane esatte. Niente bimbi per ora..Ludmi lavora come insegnante di strumenti e Fede le da una mano. Insomma..che dire? Abbiamo realizzato tutti i nostri sogni e siamo pienamente felici per tutto. Condividiamo sempre molte cose, andiamo tutti insieme in vacanza, io e le ragazze andiamo insieme a fare shopping mentre i ragazzi si fanno le serate alla play con patatine e varie schifezze..la nostra amicizia non avrà mai fine, siamo cresciuti insieme e non c’è mai stata una litigata. Qualche settimana fa Leon mi ha portata in Croazia. Un posto magnifico..il mare limpido come un bicchiere d’acqua, la sabbia fine e pulita, gli alberi pieni di fiori profumi e poi è pieno di negozietti, bar, sale giochi, ristoranti e chi più ne ha più ne metta! Penso proprio di ritornarci il più presto possibile. Leon con me è sempre più dolce e romantico: ogni tanto arriva a casa con mazzi di fiori o con qualche regalo per pi riempirmi di coccole. Lo amo, lo amo immensamente. Ogni istante sempre di più! E lui ama me..e me lo dimostra sempre! Anche solo con un bigliettino al mattino, anche solo con una parola dolce sussurrata all’orecchio. Il nostro amore è forte, è unico, è infinito.

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