Lo hobbit fifone

di Illidan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'arrivo di Gaddalf ***
Capitolo 2: *** Nani invadenti ***
Capitolo 3: *** Una riunione sconclusionata ***
Capitolo 4: *** La partenza ***
Capitolo 5: *** Pioggia e arrosto ***
Capitolo 6: *** Salvataggio! ***
Capitolo 7: *** Gran Fossone ***
Capitolo 8: *** Le Montagne Fumose ***
Capitolo 9: *** Telequiz senza pubblicità ***
Capitolo 10: *** Dalla brace nella padella... Hum, forse era il contrario? ***
Capitolo 11: *** Le aquile sono più ospitali degli orsi ***
Capitolo 12: *** Bosco Truccato ***
Capitolo 13: *** Pontelagolargo ***
Capitolo 14: *** Come uccidere un drago ***
Capitolo 15: *** La fine di due mostri ***
Capitolo 16: *** La battaglia dei √25 eserciti ***



Capitolo 1
*** L'arrivo di Gaddalf ***


LO HOBBIT FIFONE

                LO HOBBIT FIFONE                                                

                                                

 

                                                      Capitolo I - L'arrivo di Gaddalf

 

Bilbi Beggins era un Hobbit grasso, basso e pauroso. Era così pauroso che di notte si spaventava anche della sua stessa ombra. Insomma era l’unica persona che poteva essere terrorizzara da chiunque, tanto che ogni volta che c’era Halloween, gli veniva un infarto. Vi chiederete che cosa ve ne può importare di questo minuscolo coniglio supervigliacco? Già che cosa? Boh... Ma di certo importava a Gaddalf, noto stregone, che quel giorno girava per la Contea in cerca di una vittim... ehm, di un aiutante per una delle sue tante imprese.

Bilbi stava seduto in giardino su una sedia a leggere un libro intitolato “I tre coniglietti”, quando qualcosa oscurò il sole e un’ombra calò sull’hobbit.  

 

Bilbi (sollevando la testa dal libro) (a Gaddalf):- B-buon g-giorno!-

 

Gaddalf:- Beh, ma perchè balbetti? Che vuoi dire con “Buon giorno”? Che mi auguri un buon giorno? Che oggi è un giorno in cui bisogna essere buoni? Che ti sembra un buon giorno che mi piaccia o no? Qual è la capitale della Birmania? Che ora è? Che giorno è? Chi sei? Chi sono? Avanti, rispondi!-

 

Bilbi (nascondendosi sotto la sedia):- Ehm... io... ho paura!!! Chiunque tu sia rubami pure tutto, ma non uccidermi!-

 

Gaddalf (chinandosi per parlargli):- Calma! Calma, mio caro Bilbi Beggins! Non voglio nè ucciderti nè derubarti! Voglio invece proporti un affare...-

 

Bilbi (mettendo la testa fuori da dietro la sedia):- Ma t-tu c-chi s-sei?-

 

Gaddalf:- Sono Gaddalf, il famoso stregone. Certamente avrai già sentito parlare di me.-

 

Bilbi:- S-sì, m-mi ricordo. S-sei quello che ha p-portato tantissimi hobbit alla m-morte convincendoli a p-partecipare a m-missioni s-suicide!-

 

Gaddalf:- Oh si, ricordo con piacere che siamo arrrivati a 38 funerali... MA NO!!! Che mi fai dire!! Voglio solo proporti un’avventura in cui potresti trovare un po’ più di coraggio...-

 

Bilbi (da dietro la porta di casa sua semichiusa):- N-non v-voglio nessuna a-avventura. S-se n-ne v-vada!-

 

Gaddalf:- Me ne vado, ma tornerò domani all’ora del tè!-

 

Lampi all’orizzonte, il cielo si oscura ed echeggia un suono:-TU-DU!- dopo le parole di Gaddalf. L’atterrito Bilbi si chiude in casa a chiave e si nasconde sotto il letto.

 

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Capitolo 2
*** Nani invadenti ***


Grazie mille per i commenti

Grazie mille per i commenti!!!

Questa è una parodia dello Hobbit, per rispondere a chi me lo aveva chiesto.                                      

Spero che vi piaccia anche il secondo capitolo.

 

 

                                  Capitolo II - Nani invadenti

 

Il giorno dopo alle cinque del pomeriggio...

 

Campanello di Casa Beggins:- Riiiiiiing! Riiiiiiiiiiiing!!! Riiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiing!!!!!!!!!!!!!!!-

 

Bilbi (atterrito):- Oh, no! È Gaddalf venuto per uccidermi!!! Che cosa posso fare?!?!-

 

Primo nano (da fuori dalla porta):- Apri! Sbrigati hobbit della malora!-

 

Bilbi:- V-va b-bene! V-vi apr-ro!- (Apre la porta ed entrano due nani.)

 

Secondo nano:- Ma perchè balbetti? Io sono Dwelìn.-

 

Bilbi:-...-

 

Dwelìn:- Allora? Che aspetti? Dovresti dirci che ti chiami Bilbi Beggins e chiederci di prendere il tè con te! Segui il copione altrimenti sarai cancellato dalla storia!-

 

Bilbi (ancora più atterrito):- M-ma c-certo. E-entrate pure. E l-lei c-come si c-chiama s-signor n-nano?-

 

Primo nano (a Dwelìn):- Mi sa che Gaddalf ci dovrà delle spiegazioni riguardo a questo hobbit imbecille... (a Bilbi) Comunque, il mio nome è Belìn.-

 

Bilbi:- P-per f-favore non b-bestemmiate in genovese.-

 

Dwelìn:- Ma è il suo nome, sciocco hobbit! Quando suo padre era dall’anagrafe gli è caduto un mattone sul piede e ha detto quella parolaccia e poi non c’è stato verso di cambiare il nome... Sapete le procedure burocratiche sono davvero lentissime e così...-

 

Bilbi:- V-va bene. Entrate p-pure a pr-prendere il t-tè. Ma per evitare di b-best-bestemmiare p-posso chiamarvi con il v-vostro secondo n-nome?-

 

Belìn:- Certo! Il mio secondo nome è Sessartinuntanitamentajrompopompompufflofuoffolomfuffi!-

 

Bilbi:- A-ah... ti chiamerò s-solamente Fuffi!-

 

Fuffi (da questo momento si chiamerà così):- Ma anche no!-

 

Dwelìn:- Lascia la porta aperta gli altri arriveranno, fra un po’. Hai del cibo, hobbit? Ho una fame...-

 

Bilbi:- A-altri?!? M-ma c-comunque, n-non c-c’è m-molto d-da m-mangiare...-

 

Fuffi:- Ma sì, ma sì che c’è! Gaddalf ci ha detto che tieni tutto il cibo in cantina. Sbrigati a prenderlo stupido hobbit!-

 

Bilbi:- S-subito!- (Bilbi chiude la porta e va verso la cantina.)

 

Campanello:- Riiiiiing! Riiiiiiing! Riiiing! Riiiiiing!!!!!!-

 

Bilbi:- E a-adesso c-chi è???- (Posa sul tavolo di cucina un intero prosciutto che ha preso in cantina. Mentre Dwelìn e Fuffi ci si avventano sopra, Bilbi apre la porta e vede due nani.)

 

Nani:- YAAARRR!!!-

 

Bilbi:- AAAAHHH!!!- (Sviene.)

 

Nani:- Ma che gli è preso? Era solo il tradizionale saluto nanesco.- (Dalla cucina arriva Dwelìn.)

 

Dwelìn:- Buono, il prosciutto, ma non c’è altro da mangiare, signor hobbit? (Vede i due nani e Bilbi per terra.) Ciao Chili, ciao Litri! Perchè è lì sul pavimento, si è addormentato proprio adesso?-

 

Chili:- No, gli abbiamo solo rivolto il saluto nanesco ed è svenuto. Ma sarebbe questo il coraggiosissimo hobbit di cui ci ha parlato Gaddalf? A me sembra un povero coniglio!-

 

Litri:- Visto che è così grasso, mi sembra più un maialetto pronto per l’arrosto!- (Fuffi arriva con un secchio pieno d’acqua.)

 

Fuffi:- Dov’è la teiera, volevo fare un po’ di tè... Che cos'ha l’hobbit?-

 

Dwelìn:- Dammi qua! (Prende il secchio e lo versa in faccia a Bilbi che si sveglia di soprassalto.) Su, sbrigati, pensavi che ci sarebbe bastato quel prosciutto striminzito? Tirati su dal pavimento e va’ a prendere altro cibo! Metti l’acqua sul fuoco, vogliamo del tè! E saluta i tuoi nuovi ospiti, Chili e Litri!-

 

Bilbi (sempre atterrito):- S-salve! S-sono B-bilbi B-beggins!-

 

Chili:- Piacere signor Bilbi, noi vorremmo quattro pinte di birra e quattro torte di mele, per cominciare!-

 

Litri:- Sì, e una buona tazza di tè! In fretta!!!- (Bilbi parte di corsa a cercare le cose che gli hanno chiesto. I quattro cortesi ed educati ospiti si siedono al tavolo di cucina mettendo i piedi sopra la tovaglia.)

 

Campanello:- Riiiiiing!!! Riiiiiiiiiiiing!!!! Riiiiiiiiiiing!!!! Riiiiiiiing!!! Riiiiiiiing!!!-

 

Bilbi (mettendo sul tavolo di cucina le pietanze):- A-altra g-gente???- (Va ad aprire. Entrano cinque nani.)

 

Primo:- Piacere, noi siamo Din...-

 

Secondo:- Don...-

 

Terzo:- Dan...-

 

Quarto:- Oink...-

 

Quinto:- e Gloink!- (Stringono tutti la mano a Bilbi calorosamente, forse un po’ troppo...)

 

Bilbi:- AAAHIAAA!!! LA MIA MANO!!!- (Corre a metterla sotto il ghiaccio, ma i frigoriferi non sono ancora stati inventati e così scappa e basta.)

 

Gloink:- Non mi sembra proprio il tipo duro come una roccia che non sente nè il dolore nè la fatica di cui ci ha parlato Gaddalf!-

 

Din:- A me sembra un pappamolla!-

 

Don:- Uno smidollato!-

 

Dan:- Un piagnone!-

 

Oink:- Ne parleremo dopo, ora andiamo a mangiare.- (Vanno in cucina con gli altri e divorano tutto. Arriva Bilbi con una fasciatura sulla mano destra e un block notes, visto che ormai ha capito come si sono messe le cose.)

 

Bilbi:- A-allora c-cosa volete ordinare?-

 

Gloink:- Direi della torta di mele, marmellata di lamponi, tortine di carne trita e formaggio, altro prosciutto, venti pinte di birra, caffè e tè!-

 

Din:- E un digestivo ciascuno!- (Bilbi prende nota, ma non può cominciare a servire ai tavoli, perchè...)

 

Campanello:- Riiiiiiing!!! Riiiiiiiiiiiiiiiiiing!!!!! Riiiiiiiiiiiiiiiiiii...-

 

Voce dall’esterno:- Che campanello schifoso, si è rotto!-

 

Altra voce dall’esterno:- Allora bussiamo!-

 

Porta di Casa Beggins:- BAM!!! BAM!!! SBAAMM!!!- (Bilbi corre ad aprire la porta, che però si spalanca di scatto e lo spiaccica contro la parete, mentre Gaddalf e quattro nani cadono l’uno sopra l’altro sul pavimento dell’ingresso.)

 

Gaddalf (rialzandosi):- Accidenti a te, Bilbi! Idiota d’un tappo! Ti sembra divertente far aspettare la gente e poi aprire di scatto per vedere se si spiaccica a terra??? Che scherzi fai?!? Ma soprattutto... dove sei? (Si guarda attorno mentre i nani si rialzano da terra. Alla fine chiude la porta e lo trova schiacciato contro il muro con un sorriso ebete in faccia.) Capisco che tu sia colpito dal vedermi di nuovo, ma non mi sembra un buon motivo per avere quell’espressione da imbecille!- (Lo schiaffeggia e Bilbi si sveglia.)

 

Bilbi:- Ommammamiabella!!! G-ga-gad-gaddalf!!!-

 

Gaddalf:- Meno male che la botta non ti ha cancellato la memoria. E ora lascia che ti presenti Difour, Dufour, Dundur e Toron Scudodibietola!!!-

 

Bilbi:- P-piacere...- (Sviene nuovamente.)

 

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Capitolo 3
*** Una riunione sconclusionata ***


Grazie a tutti quelli che hanno letto i primi due capitoli

Grazie a tutti quelli che hanno letto i primi due capitoli!

Un ringraziamento particolare a chi ha commentato:

 

@eika: Sono contento che ti piaccia e per rispondere alla tua domanda si legge: Sessartinuntanitamentajrompopompompufflofuoffolomfuffi con l’accento sull’ultima u, ma è importante riuscire a non respirare per almeno cinque minuti per leggerlo bene!

 

@Suikotsu: No, neanch’io penso che Bilbi durerà. Riguardo al cross-over, non so, se deve essere serio allora mi ci vorrà molto tempo (il tempo di ritrovare un po’ di sanità mentale che ho perso nello scrivere questo capitolo!!!)

 

                                  

                                           Capitolo III - Una riunione sconclusionata

 

Gaddalf sta schiaffeggiando Bilbi che è disteso per terra, mentre i quattro nani si sono rialzati da terra e lo guardano stupiti.

 

Gaddalf:- Svegliati, hobbit del cavolo!- (Bilbi si sveglia.)

 

Bilbi:- AAAH!!! GADDALF! I NANI! No, vi prego, non uccidetemi! Prendete pure tutto, ma non uccidetemi!-

 

Gaddalf:- Eh, ma allora sei fissato con questa storia dell’ucciderti! Non siamo venuti per questo, però prendo alla lettera l’altra cosa che hai detto: io vorrei del tè e del formaggio.-

 

Difour:- Io bresaola e asiago!-

 

Dufour:- Io ho già le mie caramelle: naturali come l’amicizia, naturalmente Dufour! (Tira fuori da una tasca un sacchetto di caramelle e ne ficca una in bocca a Bilbi.) Hobbit goloso!-

 

Bilbi:- Coff! Aut! St soffcand! Auto!- (Gaddalf lo colpisce col bastone sulla schiena. Bilbi sputa la caramella e prende in piena fronte Toron, che cade a terra.)

 

Gaddalf:- Idiota d’un nano! Le tue caramelle sono un’arma letale! Ti avevo detto di smetterla di darle a tutti: non ti ricordi degli altri due hobbit soffocati che abbiamo seppellito il mese scorso? (Bilbi diventa bianco come un cencio e strabuzza gli occhi.) Ehm, cioè volevo dire... Cosa mangi, Dundur?-

 

Dundur:- Mah, direi quindici prosciutti e venti botti di birra.-

 

Bilbi:- Qu-quindici p-pr-prosciutti interi? E v-venti b-botti?-

 

Dundur:- Sì, perchè balbetti, insomma! È il minimo che devo mangiare per conservare la mia muscolatura!-

 

Gaddalf:- Faresti meglio a parlare di ciccia! E tu cosa vuoi, Toron?-

 

Toron (rialzatosi da terra con la caramella spiaccicata in fronte):- Cavoli e bietole! Che dolore quella caramella, Dufour, razza d’idiota! (Si calma.) Io prendo della birra e della polenta col brasato.-

 

Bilbi:- P-polenta? M-ma non so c-cosa sia...-

 

Toron:- COSA??? Non sai cos’è la polenta? Non ha mai assaggiato la pietanza degli dei? Gaddalf, ma dove mi hai portato? In casa di un terrone???-

 

Gaddalf:- Smettila di dire idiozie e calmati, se non vuoi che ti rifaccia l’esorcismo contro le tue idee leghiste!-

 

Toron:- OK, lasciamo perdere! Dammi lo stesso degli altri, hobbit!-

 

Bilbi va in cantina, prende tutto quello che c’è e lo porta in cucina. I nani divorano tutto, anche grazie all’aiuto di Gaddalf. Poi, invece di dare a Bilbi i piatti sporchi, glieli lanciano, secondo l’usanza nanesca. Il povero hobbit cerca di afferrarli tutti al volo, ma ovviamente non ci riesce e in breve il pavimento è pieno di cocci.

 

Gaddalf (interrompendo la devastazione):- Shh, basta! Osserviamo un minuto di silenzio per commemorare i coraggiosi giovani che parteciparono alla mia spedizione  nelle Terre-molto-selvagge 50 anni fa e non fecero più ritorno.-

 

Bilbi:- N-non f-fecero p-più r-ri-ritorno???-

 

Dufour:- Shh!- (Mette un’altra caramella in bocca all’hobbit. Dopo il minuto di silenzio, Gaddalf tira una pacca sulla spalla a Bilbi, che sputa la caramella e non soffoca. Stavolta centra Din, che però cade dalla sua sedia addosso a Don, che cade addosso a Dan, che cade addosso a Oink, che cade addosso a Gloink e alla fine cascano tutti per terra.)

 

Toron:- Dufour! Smettila con quelle caramelle del cavolo!!!-

 

Gaddalf:- Già! Non deve mica morire subito! (Bilbi comincia a tremare tutto.) Ehm, dicevo, che Toron parli!-

 

Toron (prende un foglio e legge):- Cari compagni di bevute e abbuffate, siamo qui riuniti per celebrare il funeral... No, aspettate, questo è il discorso da fare in caso di morte. (Cambia foglio.) Ah, sì! Ci siamo ritrovati a casa di questo nostro complice, questo coraggiosissimo hobbit!-

 

Bilbi:- C-che c-cosa???-

 

Toron:- Questo hobbit infatti ha deciso di partecipare alla nostra pericolosissima missione suicida!-

 

Bilbi:- M-missione s-suicida???- (Sviene.)

 

Gaddalf:- Bilbi! Ma che...?-

 

Dwelìn:- È svenuto di nuovo.-

 

Fuffi:- Allora è un vizio: è già la terza volta!-

 

Oink:- Ma vi sembra che vada bene per la nostra impresa?-

 

Gloink:- Per niente!-

 

Chili:- È troppo fifone!-

 

Litri:- È troppo stupido!-

 

Dufour:- È troppo goloso!-

 

Dan:- È troppo...-

 

Gaddalf:- Basta così! L’ho scelto appunto per queste sue qualità!-

 

Don:- Qualità???-

 

Gaddalf:- Esatto! (Tira una bastonata a Bilbi.) Alzati!-

 

Bilbi:- Ahia! S-sentite: i-io n-non v-vi c-conosco, n-non s-sono un v-vostro c-complice e v-voglio che v-ve ne andiate!-

 

Gaddalf:- Non dire stupidaggini, Bilbi! (Gli mette una mano sulla spalla e gli bisbiglia nell’orecchio.) Se il tuo problema è la fifa, io ho la soluzione: tieni! (Gli dà una bottiglia.) Questo è l’elisir del coraggio!-

 

Bilbi:- C-cosa?-

 

Gaddalf:- Sul serio, te lo giuro! Bevilo e non avrai più paura!- (Bilbi beve dalla bottiglia.)

 

Bilbi:- Ehi, mi brucia tutta la pancia! Sento un gran caldo!-

 

Gaddalf:- È il coraggio che si diffonde per tutto il tuo corpo! Adesso metti via la bottiglia. (Si rivolge a tutti ad alta voce.) Ora è tutto a posto! Bilbi verrà, vero?-

 

Bilbi (con il naso stranamente rosso):- Ma certo! Sono pronto a qualunque viaggio! Dove si va?-

 

Toron:- Si va a fare un viaggetto di tutto piacere, una passeggiata, resa più divertente da una bella caccia a un tesoro immenso nascosto in una montagna e custodito da un drago grande, grosso e feroce. Ma, a parte questo dettaglio, è solo una scampagnata!-

 

Bilbi:- Allora andiamo! Hic!-

 

Tutti i nani:- Sììì! Cantiamo per festeggiare:

                     Lontan sui monti nebbiosi e gelati

                     in grandi bar oscuri e affumicati,

                     prima che tramonti il sol dobbiamo andare

                     la nostra pinta di birra a reclamareee!!!- (Dopo la canzone, tutti i nani scoppiano a ridere e brindano dieci o venti volte con Gaddalf. Bilbi si addormenta su una sedia. Poi anche loro vanno a dormire, mentre Gaddalf apre la porta e saluta.)

                   

Oink:- Ah, Gaddalf, hai visto la mia bottiglia di grappa? Non la trovo più!-

 

                                                 

 

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Capitolo 4
*** La partenza ***


Incredibile

Incredibile! Questa fanfic piace davvero a qualcuno!!!

Però devo avvisare quelli che leggono senza commentare: verranno colpiti da una delle terribili magie di Gaddalf! (Gaddalf:- Ma quali magie? Non ho neanche il diploma da mago di quarta categoria!- Autore:- Zitto, idiota!-)

Ed ora ecco finalmente l’attesissimo seguito!

 

 

                                                                                               Capitolo IV - La partenza

 

In cucina, dove ci sono ancora tutti i cocci dei piatti e le briciole lasciate dai nani sul pavimento, Bilbi dorme sulla sua sedia, nonostante il sole proietti la sua accecante luce attraverso la finestra. Il nostro hobbit dormirebbe ancora per ore, ma, poichè io devo iniziare il capitolo, si spezza una delle gambe della sedia e lui casca a terra svegliandosi.                                               

 

Bilbi (rialzandosi):- Oooh, come mi fa male la testa! Questo elisir del coraggio è bello forte! (Guarda per un attimo la bottiglia che ha nascosto dentro il panciotto.) Ma dove sono tutti? (Guarda in tutte le stanze e si accorge che tutti i nani se ne sono andati.) Che strano! Vabbeh, meglio così! Ci mancherebbe solo di seguire quel pazzo di Gaddalf e i suoi balordi amici nani! Sarà meglio pulire per terra.- (Va verso il ripostiglio e apre la porta. Subito gli casca addosso all’indietro Gaddalf addormentato.)

 

Gaddalf (svegliandosi):- Yawn! Che brutto risveglio e che materasso scomodo! (Si alza e vede Bilbi.) Bilbi! Perchè sei lì per terra?-

 

Bilbi:- Gaddalf! Perchè eri nel mio sgabuzzino delle scope?-

 

Gaddalf:- Ah, era lo sgabuzzino? Ma dai, io pensavo che fosse la porta di casa! Abbiamo bevuto tanto ieri sera, eh? Vabbeh... andiamo allora?-

 

Bilbi:- D-dove?-

 

Gaddalf:- Non hai letto il contratto?-

 

Bilbi:- Qu-quale c-contratto?-

 

Gaddalf:- Smettila di balbettare! Ti ho dato la pozione del coraggio! Sii uomo! O almeno mezzuomo!-

 

Bilbi:- Hai ragione, è vero. Ma dov’è questo contratto?-

 

Gaddalf:- Toron deve avertelo lasciato sulla mensola del camino.- (Vanno in sala dove c’è il camino, ma non trovano niente.)

 

Bilbi:- Non c’è!-

 

Gaddalf:- Non c’è??? Ma avevo detto a Toron di lasciartelo lì, perchè non l’ha fatto?-

 

Già, perché? Per saperlo torniamo alla sera prima...

 

Toron:- Beh, buonatte a tutti! Hic! Scerchiamo un letto per dormire, hic!- (I nani vanno a dormire nelle camere da letto di Bilbi. Toron mette il foglio del contratto sulla mensola del camino e poi barcollando cerca un posto dove addormentarsi.)

 

Quindi il contratto era stato messo sul camino, ma verso le due di notte una figura bassa e grassa si aggirava per la casa.

 

Dundur:- Accidenti, ho ancora fame! Chissà se è rimasto qualcosa da mangiare... (Controlla nella dispensa e in cantina.) Non c’è più niente! Che hobbit tirchio e poco ospitale! Non ha pensato che qualcuno volesse fare un piccolo spuntino durante la notte? Bah! Ho una fame, ho così tanta fame che mangerei qualunque cosa!- (In quel momento vede il contratto sul camino.)

 

Avete capito com’è andata? No? Insomma, se l’è mangiato!!! Per questo Bilbi e Gaddalf non lo trovano.

 

Gaddalf:- Lasciamo perdere! In parole povere, la missione consiste nell’andare alla Montagna-che-soffre-di-solitudine, Eremor, uccidere il drago Smog e recuperare il tesoro dei nani che lui aveva rubato. I nani ti hanno appunto assunto come killer per uccidere il mostro sputafuoco. Se ti andrà bene, avrai una parte del tesoro, altrimenti una bella tomba. Tutto chiaro?-

 

Bilbi (pallido e sudando freddo):- Sì, cristallino...-

 

Gaddalf:- Oh, bene! Toron e gli altri ti aspettano alla locanda del Drago Verdognolo di Moltacque tra dieci minuti. Sbrigati!- (Comincia spingerlo verso la porta.)

 

Bilbi:- Ma devo fare le valigie...-

 

Gaddalf:- Non c’è tempo! Corri! E poi cosa servono le valigie nella tomb... ehm, volevo dire che farai tardi!-

 

Bilbi:- M-ma...-

 

Gaddalf:- Vai! (Gli tira un calcione e Bilbi vola oltre la porta. Poi Gaddalf sente bussare.) Che vuoi ancora?-

 

Bilbi (da dietro la porta):- Questo è lo sgabuzzino delle scope!- (Gaddalf apre la porta.)

 

Gaddalf:- Vuoi proprio fare tardi, eh? Muoviti!- (Stavolta lo spinge fuori dalla porta di casa e lo osserva mentre corre giù dalla collina.)

 

Intanto al Drago Verdognolo...

 

Chili:- Cos’è questa storia? Perchè ora ti chiami Fuffi?-

 

Fuffi:- Oh, sta’ zitto!-

 

Litri:- Ha, ha! Fuffi! Ha, ha, ha!-

 

Oink:- Ha, ha! Per caso vuoi anche un osso?-

 

Dwelìn:- Adesso basta ridere! Si deve chiamare così perchè altrimenti Bilbi si scandalizza e perchè questa parodia è per tutti, quindi non ci devono essere troppe parolacce. Anche se, in effetti, fa un po’ ridere... Pfff... Ha, ha, ha, ha!!!- (Chili, Litri, Dwelìn, Oink e Gloink scoppiano a ridere.)

 

Fuffi:- L’autore mi detesta, è chiaro. Ma perchè?-

 

Dundur (seduto a un tavolo pieno di piatti vuoti):- Oste della malora! Cosa vuol dire che non c’è più cibo?- (Si avvicina l’oste hobbit.)

 

Oste:- Vuol dire che ti sei mangiato tutto, nano! Anzi, se ora volessi pagare...-

 

Dundur:- Ma certo! Però i miei conti li salda tutti mio fratello Difour!- (Indica il nano seduto al bancone. L’oste va da lui.)

 

Oste:- Allora me li paghi tu i cento soldi d’oro che mi deve tuo fratello?-

 

Difour:- COOOSA??? Cento soldi per un misero spuntino???-

 

Oste:- Non so cosa intendiate voi nani per misero, ma tuo fratello si è pappato tutto ciò che avevo in dispensa! E ora paga!-

 

Difour:- Purtroppo è impossibile, infatti io sono a carico di mio fratello Dufour. Chiedili a lui i soldi.- (Indica il nano che sta mangiando delle caramelle da un sacchetto. L’oste, abbastanza incacchiato, gli si avvicina.)

 

Oste:- Mi devi pagare cento soldi d’oro per l’abbuffata di tuo fratello!-

 

Dufour:- Ma Difour non ha mangiato niente.-

 

Oste:- Mi riferisco a quel ciccione là seduto al tavolo!-

 

Dufour:- Quello non è mica mio fratello!-

 

Oste:- Ma è impossibile! Se quello al tavolo è fratello di quello là al bancone e quello al bancone è tuo fratello, tu come fai a non essere fratello del grassone???-

 

Dufour:- Oste curioso!- (Gli mette una caramella in bocca.)

 

Oste:- Aut! Coff! Coff! Soffc! Soffc!- (Toron gli tira una manata sulla schiena e l’oste sputa la caramella prendendo Fuffi, che cade sul pavimento.)

 

Fuffi (rialzandosi):- Dufour! Tu e le tue caramelle del mio nome vero! Se non la pianti te le ficco tutte nel...- (La porta si spalanca di scatto e colpisce Fuffi in pieno buttandolo di nuovo a terra. Entra Bilbi trafelato.)

 

Bilbi:- Anf! Pant! Sono -sbuff!- arrivato.-

 

Difour:- Bravo, giusto in tempo per toglierci dai guai!-

 

Toron:- Allora possiamo partire.- (Fanno per uscire.)

 

Oste:- Fermi tutti!!! Nessuno uscirà di qui finchè non mi avrete detto chi mi paga!-

 

Tutti i nani:- Lui!- (Indicano Bilbi.)

 

Bilbi:- Eh? Ma io non ho un soldo...-

 

Oste:- Se non pagate vi faccio sbattere in prigione tutti quanti!-

 

Toron:- Calma, calma! Non c’è bisogno di agitarsi. Purtroppo non ho con me soldi, ma posso darti questo. (Estrae dalla giacca un mattone e lo tira in testa all’oste.) Scappiamo!!!- (I nani e Bilbi corrono fuori dalla locanda, saltano sui loro muli e partono di gran carriera, inseguiti dall’oste e da una folla omicida di hobbit.)

 

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Capitolo 5
*** Pioggia e arrosto ***


Grazie a tutti quelli che leggono e soprattutto a:

Grazie a tutti quelli che leggono e soprattutto a:

 

@shandril: Come perchè? Toron ha appena tirato una mattonata in testa all’oste e inoltre stanno scappando tutti senza pagare! Va bene che gli hobbit sono pacifici, ma mica cretini!

 

@Suikotsu: Che bella notizia... E perchè non lo fai? Perchè non lo fai? Dai! Dai!

 

Per quelli che non hanno commentato invece...

 

Gaddalf (tenendo in mano un libro di magia):- Cruccio!-

 

Autore:- Ma che cacchio dici??? Non sai neanche leggere???-

 

Gaddalf (imbarazzato):- Ehm, beh, è l’emozione...-

 

Autore:- Bah, lasciamo perdere! Certo che mi viene una rabbia: ti veniva così bene con Bilbi!-

 

Bilbi:- Commentate, vi prego! O ricominceranno a usarmi come cavia!!!!-                                        

 

 

                           

                                                                              Capitolo V - Pioggia e arrosto

 

I nani, Gaddalf e Bilbi stanno viaggiando sui muli attraverso la Contea. Intorno c’è un bel paesaggio di campagna. Nonostante ciò, Bilbi è triste e preoccupato. Tantissimi pensieri affollano la sua mente: dove sta andando? Cosa vuol dire che l’hanno assunto come killer? Tornerà mai a casa? Quanto fa ventitrè per ottantasei? Simili domande senza risposta affliggono lo hobbit.

 

Toron:- Ti vedo angosciato, Bilbi. Ma non devi preoccuparti! Tu devi solo uccidere il drago che ci ha rubato il tesoro, per tutto il resto hai al tuo fianco tanti valorosi nani, ma soprattutto Toron Scudodibietola!-

 

Bilbi:- Ma perchè hai questo soprannome?-

 

Toron:- Questo soprannonome è dovuto alla mia forza e al mio coraggio. Infatti io ho partecipato all’ultima grande battaglia tra orchi e nani e durante lo scontro ho combattuto con il capo degli orchi. A un certo punto era riuscito a buttarmi a terra. L’orco stava per colpirmi, ma io ho raccolto una bietola e gliel’ho tirata nell’occhio. Così poi ho potuto sconfiggerlo e ottenere tutti gli onori dai miei compagni.-

 

Gaddalf:- Ancora con questa storia? Devi smetterla di raccontare balle! La verità è che da piccolo stavi rubando gli ortaggi dall’orto del tuo vicino e lui ti ha scoperto. Stava per riempirti di legnate con un bastone nodoso, ma tu hai raccolto una bietola e gliel’hai lanciata in un occhio. Così sei riuscito a scappare. Poi tuo padre ti ha premiato perchè il vicino gli stava antipatico e da allora tutti ti hanno chiamato Toron Scudodibietola.- (Toron arrossisce per la vergogna.)

 

Bilbi:- Sono proprio in buone mani...-

 

Il viaggio prosegue. I nostri eroi escono dalla Contea e percorrono le Terre-disabitate-e-anche-un-po’-selvagge. Piove di continuo e fa freddo come a novembre. Bilbi si lamenta, ma il maltempo rende tutti più scontrosi. 

 

Bilbi:- Ah, come vorrei essere a casa mia!-

 

Din:- Non rompere!-

 

Un po’ dopo...

 

Bilbi:- A casa mia starei al calduccio...-

 

Don:- Zitto!-

 

Un altro po’ dopo...

 

Bilbi:- Perchè non sono a casa mia?-

 

Dan:- Che rompiballe!-

 

Ancora un altro po’ dopo...

 

Bilbi:- Etciù! Ecco, mi è venuto il raffreddore! Se fossi a casa mia...-

 

Oink:- Non ci sei, perciò taci!-

 

Ancora ancora un altro po’ dopo...

 

Bilbi:- Nella Contea adesso fa caldo e c’è il sole e io sono qui sotto la pioggia...-

 

Gloink:- Se non la smette subito, io lo ammazzo! Gaddalf, fallo smettere! Gaddalf! Oh, Gaddalf? Ma dov’è Gaddalf?-

 

Toron:- Boh, se n’è andato.-

 

Bilbi:- Come, se n’è andato? Dov’è andato? Perchè se n’è andato? Cos...-

 

Dufour:- Zitto, hobbit curioso!- (Gli mette una caramella in bocca. Difour gli tira subito una pacca sulla spalla e Bilbi sputa la caramella, ma non colpisce nessuno.)

 

Dwelìn (a Difour):- Perchè l’hai fatto? Così stava un po’ zitto, no?-

 

Difour:- Gaddalf ha detto che non dobbiamo farlo fuori subito o dovremo perdere tempo per cercarne un altro. Sentite, sarà meglio fermarci qui.-

 

Toron:- Hai ragione, con questa pioggia corriamo il rischio di perderci.-

 

Chili:- Ma non abbiamo delle mappe?-

 

Litri:- Le avevamo!- (Indica Dundur con fare significativo.)

 

I nani e lo hobbit si fermano sul limitare di un boschetto. Oink e Gloink cercano di accendere il fuoco, ma, nonostante usino tutte le tecniche descritte nel Manuale delle Giovani Marmotte, non riescono ad accendere neanche un rametto.

 

Fuffi:- Ehi, vedo una luce! Laggiù!- (Indica un punto dentro il bosco.)

 

Dwelìn:- Chi sarà?-

 

Chili:- Forse uno che sa accendere un fuoco.-

 

Oink:- Perchè non ci provi tu, razza di saputello?-

 

Gloink:- Sono le Giovani Marmotte!-

 

Litri:- Non dire idiozie! Sarà un viaggiatore qualunque.-

 

Din:- In queste zone non passa nessuno.-

 

Don:- Beh, ma noi ci stiamo passando.-

 

Dan:- Solo perchè ci siamo persi per colpa di qualcuno.- (Tutti i nani guardano male Dundur.)

 

Dundur:- Magari c’è qualcosa di buono da mangiare...-

 

Difour:- Ma quanto mangi? Razza di ciccione!-

 

Dufour:- E se gli offrissimo una caramella?-

 

Toron:- Non ci provare! Ho io un’idea: mandiamo il killer! Bilbi!-

 

Bilbi:- Che c’è?-

 

Toron:- Vai là dove c’è la luce e vedi se c’è pericolo. Se c’è, fai tre volte il verso del coccodrillo innamorato, altrimenti due volte quello dell’armadillo triste.-

 

Bilbi:- Ma come fa il coccodrillo?-

 

Toron:- Muoviti!- (Gli tira un calcio e Bilbi va.)

 

Bilbi ha una paura tremenda, per questo estrae dalla giacca la bottiglia dell’“elisir del coraggio” e ne beve un bel sorso. Poi si avvicina alla luce e vede che c’è un fuoco acceso intorno a cui sono seduti tre grossi e orrendi mostri: dei troll. Tali creature non sono intelligenti (non riescono neanche a superare gli esami del Cepu), ma sono fortissimi e molto litigiosi. Nascosto fra i cespugli, Bilbi li osserva mentre mangiano un arrosto di bue.

 

Gerberto:- Anche stasera ‘sto arrosto schifoso! Non sai cucinare altro?-

 

Leovigildo:- Se non ti va bene, puoi anche non mangiare! Sempre a lamentarti, ma tu quando mai hai cucinato qualcosa, eh? E in ogni caso, questa casa non è un albergo!!!-

 

Ermengardo (che ha un grosso cerotto sul naso):- A parte che non è neanche una casa... Comunque Gerberto ha ragione: non si mangia mai nient’altro. Spero almeno che ci sia un po’ di birra. Sapete, ho passato una brutta settimana!-    

 

Gerberto:- Che ti è successo? Hai fatto a botte con Liutprando? Ti avevo detto di lasciarlo stare: è troppo grosso e ha un nome troppo stupido!-

 

Ermengardo:- No, l’altroieri stavo passeggiando allegramente per un bosco distruggendo tutto ciò che incontravo quando mi è venuto incontro uno strano tizio. Parlava balbettando e portava un turbante in testa. Mi ha chiesto se volevo venire con lui per fare una sorpresa ad alcuni suoi amici per una festa e mi ha promesso trenta botti di birra. Io ho acconsentito e lui mi ha portato in un castello enorme sopra un lago. Mi ha detto che lo scherzo consisteva nel fingere di entrare nei sotterranei e poi di andare invece al piano terra e sfondare il bagno femminile. Siamo arrivati nei sotterranei tramite un passaggio segreto e lui mi ha lasciato lì dicendomi di fare come mi aveva spiegato. Io ho salito le scale, sono andato nel bagno femminile e ho cominciato a spaccare tutto. C’era anche una ragazza e non rideva affatto, nonostante lo scherzo fosse spassosissimo, dovevate vederlo: acqua da tutte le parti, piastrelle a pezzi e legni dei divisori rotti a terra. Comunque, dopo un po’ sono arrivati due ragazzi e quello con i capelli neri mi è saltato addosso e mi ha infilato un brutto bastoncino nel naso. Mentre cercavo di liberarmi, quell’altro mi ha rubato la clava dicendo delle strane parole e me l’ha tirata in testa. Quando sono rinvenuto mi trovavo sdraiato in un bosco e di fianco a me c’era quel tipo balbettante che mi ha detto che lo scherzo era venuto male e che perciò non mi avrebbe dato niente. Io ho cercato di suonargliele, ma lui ha gridato qualcosa e una luce rossa ha colpito il mio povero naso. Mi ha fatto un male! Poi quel maledetto è sparito e spero di non vederlo mai più! E ora passami la birra, Leovigildo.-

 

Leovigildo:- Tieni. Sapete, voi due, anch’io vorrei mangiare qualcos’altro, ma non è che le cose buone piovano dal cielo o magari si trovino dietro l’angolo.-

 

Bilbi:- Hic!-

 

Gerberto:- Cos’è stato? (Mette la sua manona nel cespuglio dietro di lui e prende Bilbi per la giacca.) Ehi, guardate che ho preso!-

 

Ermengardo:- Che cos’è?-

 

Leovigildo:- Non lo so... Ma mi pare bello grassottello, magari se ne può ricavare un bell’arrosto!-

 

Bilbi:- Non te lo consiglio, brutto bestione! Tu cuscini da schifo! Hic!-

 

Leovigildo:- Ma come ti permetti, minuscolo coniglietto!-

 

Gerberto:- Ha ragione invece! Ha, ha, ha!!!-

 

Leovigildo:- Brutto ignorante cafone!- (Gli tira un pugno. Gerberto risponde lasciando cadere Bilbi e i due cominciano a pestarsi mentre Ermengardo cerca di fermarli colpendoli con l’arrosto. Bilbi rimane lì per terra e beve ancora dalla bottiglia. Dopo un po’, arriva Fuffi.)

 

Fuffi:- Bilbi! Che cos’ è questo baccano?-

 

Bilbi:- Sc’è un cattivo cuoco!- (I troll smettono di picchiarsi e vedono Fuffi.)

 

Ermengardo:- Un nano!-

 

Leovigildo:- Prendiamolo! Lo faremo in salmì!- (Tutti e tre saltano addosso a Fuffi.)

 

Fuffi:- Aiuto!- (Lo prendono e lo chiudono in un sacco nero.)

 

Bilbi:- Non ti preoccupare, verranno gli altri a salvarsci! Hic!-

 

Fuffi (da dentro il sacco):- Zitto, idiota!-

 

Gerberto:- Altri? Quali altri?- (Prende di nuovo Bilbi con la manona.)

 

Bilbi:- Uno, no ashpetta nesshuno! Hic!-

 

Gerberto:- Uno o nessuno?-

 

Leovigildo:- Speriamo non ne arrivino centomila...- (Arriva anche Dwelìn.)

 

Ermengardo:- Un altro nano! (Gerberto getta via Bilbi fra i cespugli e i tre troll catturano anche Dwelìn e lo mettono in un sacco.) Credo che arriveranno ancora molti nani, meglio tenerci lontano dal fuoco.-

 

I tre tremendi troll trotterellano trottando tra i tronchi (provate a dirlo in fretta molte volte di fila!) degli alberi lontano dal fuoco e aspettano. A uno a uno tutti i nani arrivano, vengono catturati e messi nei sacchi. Solo Dufour cerca di difendersi tirando una caramella ai troll, ma la loro enorme faringe rende inutile e patetico il suo tentativo di soffocarli. Per ultimo arriva Toron...

 

Toron:- Cos’è ‘sto casino? Cosa c’è in quei sacchi?-

 

Bilbi (sempre fra i cespugli):- La scena di domani scera dei troll, presciumo! Hic!-

 

Toron:- Che cavolo dici, razza di deficiente? Quali troll? (In questo momento i tre troll saltano fuori dagli alberi. Toron però non si scoraggia.) Potere della bietola!- (Tira fuori da una tasca una bietola OGM e la lancia nell’occhio di Gerberto.)

 

Gerberto:- AAAAHH!!! Maledetto! (Anche Toron viene catturato.) Che male all’occhio!-

 

Leovigildo (togliendogli la bietola):- Ecco, questa ci starebbe bene nel mio minestrone!- (Gerberto gli salta addosso e ricominciano a pestarsi.)

 

Mentre i troll sono ancora impegnati, arriva Gaddalf. Ben nascosto dietro gli alberi, studia una strategia per salvare i suoi nani e lo hobbit.

 

Gaddalf (leggendo un libro intitolato “Come sconfiggere un troll con pochi semplici trucchi” di Harry Potter):- Dunque, qui dice che un metodo sarebbe mettergli un bastoncino nel naso, ma non mi sembra una buona idea... Vediamo un po’ più avanti... Ah, ecco! “Per avere la meglio su un troll è anche molto utile l’incantesimo Wingardium Leviosa.” Sì, userò questo. Allora... devo puntare la bacchetta, ma cos’è questa bacchetta? Bah, userò il bastone. Punto il bastone su un oggetto qualunque e poi devo dire Wingardium Leviosa pronunciando un ‘gar’ bello lungo, come dice in nota una certa Hermione. Ma chi sarà? Boh... Proviamo! (Appoggia il libro aperto a terra e punta il bastone contro un sasso.) Wingardium Leviosa! (Il sasso comincia a sollevarsi da terra.) Yuppi! Evvai! Ma vieni! C’è l’ho fatta! Ma chi sono! (Guarda il libro ancora.) Ah, c’è una nota: “la cosa più importante mentre si fa questo incantesimo è non distrarsi mai per nessun motivo”. Perchè?- (Il sasso gli casca in testa e Gaddalf sviene sopra il libro.)  

 

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Capitolo 6
*** Salvataggio! ***


Scusate per il ritardo, ma nel frattempo mi ero messo a scrivere Legolas & Co

Scusate per il ritardo, ma nel frattempo mi ero messo a scrivere Legolas & Co. (andate a leggere anche quello, magari) e mi aveva un po’ preso.

Comunque, ora il nuovo capitolo è pronto, ma prima:

 

@Suikotsu: Forse ci stava bene quel “vieni a me”, ma siccome non lanciava un’onda energetica, non c’entrava molto... No, non incontreranno Arthas, Galbatorix o altri, ma può darsi che li citino (in vari manuali, libri o discorsi).

 

@eika: In effetti quel manuale mi servirebbe... Non ti preoccupare per Dufour, ora si salva, sennò io come faccio ad andare avanti? Senza di lui non c’è più divertimento, perchè “No Dufour, no party”!

 

E adesso, finalmente...

 

 

                                  

                                                                                  Capitolo VI - Salvataggio!

 

Gaddalf giace a terra con un bernoccolo sul testone. Intanto i troll si stanno ancora dando un sacco di legnate e il rumore dei loro ceffoni alla fine riesce a svegliare lo stregone.

 

Gaddalf:- Zzzzzzz...-

 

Visto che il rumore non è sufficiente, allora a un certo punto Gerberto raccoglie un sasso e lo lancia contro Leovigildo, ma lui si sposta e il sasso vola oltre gli alberi colpendo in testa Gaddalf e procurandogli un nuovo bernoccolo. Adesso si decide a svegliarsi.

 

Gaddalf:- Ahia! Che dolore! (Raccoglie da terra il libro “Come sconfiggere un troll con pochi semplici trucchi”.) Libro del cavolo! (Lancia via il tomo, che però va contro un albero, rimbalza e lo colpisce di nuovo in testa, formando un terzo bernoccolo.) AHIA!!! Ma che ho fatto di male?- (Rimanendo nascosto tra gli alberi, si avvicina alla radura dove si trovano i troll per sentirli meglio, ora che hanno smesso di picchiarsi.)

 

Gerberto (con un occhio nero e tre denti in meno):- Va bene, scusa, Leovigildo. Tu cucini bene.-

 

Ermengardo:- Oh, bravo! E tu cosa devi dire, Leovigildo?-

 

Leovigildo (con l’altro occhio nero e alcuni bernoccoli in fronte):- Scusa, Gerberto, non mi dovevo arrabbiare così tanto solo perchè non ti piaceva il mio arrosto.-

 

Ermengardo:- Ora che avete fatto pace, datevi la mano, sù!- (I due troll si stringono la mano e poi subito la ritraggono, guardandosi in cagnesco.)

 

Gerberto:- E adesso direi di mangiarci un bel nanetto!-

 

Leovigildo:- Allora vai a prendere l’acqua.-

 

Gerberto:- Assolutamente no! Bolliti mi fanno schifo! Facciamoli allo spiedo!-

 

Ermengardo:- Non s’era detto di farli in salmì?- (I tre troll ricominciano a discutere.)

 

Gaddalf:- Devo fare qualcosa! La situazione è critica! Adesso basta leggere manuali, userò un’evocazione, che è la magia che mi viene meglio. Ehm, ehm! (Agita il bastone e comincia a declamare.)

Per le vongole e lo zafferano,

per il pane, la farina e ‘l grano,

per la rapa fine fine tagliata,

Antonella Clerici sia evocata!- (In mezzo ai troll sopra il fuoco si forma una colonna di fumo da cui emerge Antonella Clerici.)

 

Antonella Clerici:- Benvenuti a una nuova puntata de “La prova del cuoco”! Abbiamo qua i nostri concorrenti, (Indica i troll, che la fissano sbalorditi.) che oggi ci mostreranno quale sia il modo migliore per cucinare un nano! Un bell’applauso! (Gaddalf, nascosto tra gli alberi, e Bilbi, ancora ciucco fra i cespugli, applaudono.) Il primo, (Si rivolge a Leovigildo.) come ti chiami?-

 

Leovigildo (ancora molto stupito):- Ehm, sono Leovigildo...-

 

Antonella Clerici:- Allora, Leovigildo, che ricetta ci proponi?- (I troll si guardano a vicenda, ma, non sapendo cosa fare, decidono di stare al gioco.)

 

Leovigildo:- Ecco... Io farei dei nani bolliti con zucchine, è molto facile: serve solo un grosso pentolone pieno d’acqua, delle zucchine, dei nani legati nei sacchi e un coltello per tagliare le zucchine e le barbe ai nani, perchè altrimenti rovinerebbero tutto il piatto. Basta mettere l’acqua sul fuoco e metterci dentro i nani e le zucchine puliti.-

 

Antonella Clerici:- Molto bene! E tu?-

 

Gerberto:- Io sono Gerberto e vorrei proporvi dei buonissimi nani allo spiedo. Mi occorrono solo tredici picche per impalarli, poi un bel falò per arrostirli e dell’olio per condirli. Volendo ci si può mettere sopra anche un po’ di aglio e rosmarino.-

 

Antonella Clerici:- Molto invitante! E ora l’ultimo concorrente, con cosa ci vuoi deliziare?-

 

Ermengardo:- Salve, io sono Ermengardo e volevo preparare dei buonissimi nani al salmì. Allora prima di tutto bisogna tagliarli fini fini fini e poi metterli a bagno col vino e gli odori per una notte o più. Dopo li si cuoce in una casseruola e ci si aggiunge sale, pepe e una salsina ottenuta da olio e burro, cipolla, sedano e carota tritati e lardo pestato. Alla fine si serve con la polenta.-

 

Antonella Clerici:- Ottimo! Adesso che abbiamo finito la presentazione delle ricette, i cuochi possono cominciare a preparare i loro piatti. Via col tempo!- (A un gesto della sua mano destra compare dal nulla un enorme orologio a forma di uovo.)

                                                                                                                    

I troll, con cappelli da cuochi in testa, anche questi spuntati da chissà dove, prendono il necessario per le loro ricette: Leovigildo va a riempire il pentolone dell’acqua, Gerberto mette altra legna sul fuoco e Ermengardo corre a cercare gli odori nel bosco. Poi quando arriva il momento di prendere la carne, cioè i nani...

 

Gerberto (affilando delle picche) (a Leovigildo):- Metti giù quel nano, è mio!-

 

Leovigildo (stringendo il sacco dove si trova Dundur):- No, è del primo che lo prende! Cercatene un altro!-

 

Gerberto:- Cerchi di fregarmi? Quello è il più grasso, servendolo vincerai di certo! Non te lo meriti! Dammelo!- (Gli punta addosso una picca.)

 

Leovigildo (appoggiando a terra il sacco):- Se vuoi botte, sono pronto a dartele!-

 

Gerberto:- Pensi di spaventarmi, cuoco di quarta categoria???-

 

Leovigildo:- Brutto sguattero dei miei stivali!!!- (Gli salta addosso e lo picchia con il pentolone, mentre Gerberto risponde colpendolo con la picca.)

 

Ermengardo (prendendo il sacco contenente Dundur):- Grazie mille, fessi!-

 

Leovigildo e Gerberto:- Ehi, mollalo, ladro!- (Leovigildo tira il suo pentolone sul naso malconcio di Ermengardo.)

 

Ermengardo:- AAAAAAAAHHH!!!! IL MIO POVERO NASO!!! QUESTO È TROPPO!!!- (Getta a terra il sacco e si getta sugli altri due troll menando ceffoni a destra e a manca.)

 

Mentre si pestano, il tempo passa. A un certo punto l’orologio suona...

 

Antonella Clerici:- Il tempo è scaduto!-

 

I tre troll (smettendo per un attimo di picchiarsi):- Che cosa???-

 

Antonella Clerici:- E non avete finito i vostri piatti! Che peccato! Questo vuol dire che avete perso e dunque sarete pietrificati.-

 

I tre troll:- NOOOO!!!- (Una forte luce li investe e subito divengono tre statue di pietra, immobili e con espressioni terrorizzate sul volto.)

 

Antonella Clerici:- Anche questa puntata è finita! Grazie per averci seguito, vi aspetto tutti alla prossima puntata de “La prova del cuoco”!- (Gaddalf e Bilbi applaudono. Poi Gaddalf entra nella radura e si avvicina ad Antonella Clerici.)

 

Gaddalf:- Ottimo lavoro e grazie infinite per l’aiuto!-

 

Antonella Clerici:- I ringraziamenti vanno bene, ma ora io vorrei essere pagata.-

 

Gaddalf:- Ah... Beh... Quanto vorresti?-

 

Antonella Clerici:- La mia parcella normalmente è di diecimila euro!-

 

Gaddalf:- Che in soldi della Terra di Lato sono?-

 

Antonella Clerici:- Diecimila soldi d’oro!-

 

Gaddalf:- Ah... Sì... Certo... Non c’è problema, pago subito, ma non li ho con me... Li ho nascosti fuori dal bosco in un nascondiglio segreto in una grotta dietro una porta di pietra. Si trova là. (Indica un punto verso nord. Antonella Clerici ci va di corsa.) Che cretina! Non c’è assolutamente niente in quella direzione! He, he! Che genio che sono, me la sono levata dalle scatole senza darle un centesimo!- (Va a liberare i nani.)

 

Fuffi:- Oh, non ce la facevo più a stare in quel sacco puzzolente!-

 

Toron:- Ehi, ma cosa è successo ai troll, Gaddalf?-

 

Gaddalf:- Li ho pietrificati con la mia immensa forza magica, naturalmente!- (I nani lo guardano sospettosi.)

 

Gloink:- Sarà...-

 

Dundur:- Ma perchè mi hanno sballottato tanto?-

 

Gaddalf:- Perchè con tutta quella carne eri un piatto prelibato per loro!-

 

Dundur:- Accidenti, ma vi siete messi tutti d’accordo per convincermi che devo dimagrire? E va bene, ci penserò, ma ora piantatela, però!-

 

Toron:- Dove eri finito, Gaddalf? Ci hai lasciati soli all’improvviso nel capitolo precedente!-

 

Gaddalf:- Dovevo andare in un cimitero qui vicino a portare i fiori sulle tombe dei nani della mia precedente missione.-

 

Toron:- Ah, tutto ciò è rassicurante...-

 

Chili:- Dov’è Bilbi?-

 

Bilbi (dai cespugli):- Hic! Sciono qui! Hic!- (I nani lo tirano giù.)

 

Oink:- Ma quella bottiglia che tieni in mano... è la mia bottiglia di grappa fatta in casa!- (Cerca di togliergliela, ma Bilbi la stringe al petto e non molla la presa.)

 

Bilbi:- No, è l’eliscir del corasgio! Hic!-

 

Dwelìn:- Ma quale elisir dei miei stivali! Ecco perchè era ubriaco!-

 

Difour (guardando male Gaddalf):- Gliel’hai data tu, vero?-

 

Gaddalf:- Certo che sì! Pensavate forse che sarebbe venuto di sua spontanea volontà, sapendo che nel 90% dei casi sarebbe morto??? (Bilbi è ancora sbronzo e quindi non capisce niente.) Dovreste ringraziarmi invece! Vi ho trovato il killer e ho fatto sì che non avesse più paura di niente, che volete di più?-

 

Bilbi:- Un Lucano! Hic!-

 

Litri:- Se lo dici tu, Gaddalf...-

 

Oink:- Però gli hai dato la mia bottiglia di grappa! Ora me la ripaghi!-

 

Gaddalf:- Dai, Oink, cosa vuoi che sia una bottiglietta di grappa tra amici? (Gli si fa vicino e parla a bassa voce.) Ti consiglio di stare zitto o preferisci forse dirmi dov’è finito il portafogli di Fuffi?-

 

Oink (anche lui sottovoce):- C-cosa??? Ma c-come fai a...-

 

Gaddalf:- So molte cose e so anche che hai speso tutti i soldi del tuo amico alla roulette del casinò di Pontelagolargo. Quindi se non vuoi guai, è meglio che lasci perdere la questione della bottiglia di grappa!-

 

Oink:- No, non dire niente, starò zitto!-

 

Gaddalf:- Oh, bravo! (Ad alta voce.) Piuttosto, l’elisir del coraggio che ho dato a Bilbi è quasi finito. (Fa vedere la bottiglia quasi vuota.) Qualcun altro ha degli alcoolici?- (I nani stanno zitti e scuotono la testa.)

 

Dufour:- Io ho le mie caramelle!-

 

Gaddalf:- Non dobbiamo strozzarlo!!! Bah, fa niente. Lo compreremo più avanti. Adesso andiamo!-

 

Din:- Aspetta, ho sentito dire che i troll hanno un sacco di tesori.-

 

Don:- E li tengono nascosti in nascondigli segreti in grotte dietro porte di pietra.-

 

Dan:- Ce ne potrebbe essere uno là, fuori dal bosco.- (Indica verso nord.)

 

Gloink:- Giusto, andiamo a vedere che c’è!-

 

Gaddalf:- Io credo che non ci sarà niente, ma se proprio volete perdere tempo...-

 

I nani e Gaddalf escono dal bosco verso nord, seguiti da Bilbi che barcolla tenendo ancora nella mano destra la bottiglia di grappa. Usciti dal bosco si trovano di fronte a una porta di pietra chiusa.

 

Din:- Visto che c’era?-

 

Don:- Apriamola!-

 

Dan:- Sì, dai, Gaddalf, aprila!-

 

Gaddalf (in difficoltà):- Ehm, va bene, posso provarci... Alhohera! No, aspetta non era così... Questa non me la ricordo... Vediamo... Apriti Sesamo! (Non succede niente.) No, non funziona... Forse dovremmo usare un ariete!- (Guarda Fuffi.)

 

Fuffi (preoccupato):- Ehi, perchè guardi me?-

 

Gaddalf:- Perchè hai la testa più dura di tutti. Dai, non ti farà troppo male!- (I nani e Gaddalf cercano di afferrare Fuffi, che però scappa.)

 

Fuffi:- Ma siete matti??? Aiuto!!!- (Mentre sono tutti impegnati a inseguire Fuffi, Bilbi si appoggia alla porta e questa si apre verso l’interno.)

 

Bilbi:- Era sgià aperta! Hic!- (I nani e Gaddalf tornano di corsa e in quel momento dalla grotta esce Antonella Clerici carica di oro, gemme e diamanti.)

 

Antonella Clerici:- Ah, salve Gaddalf! Ho preso la mia parcella, come vede. Arrivederci!- (Se ne va canticchiando la musichetta de “La prova del cuoco”.) 

 

Difour:- Chi cavolo era quella?-

 

Dundur:- Io lo so: era Antonella Clerici, quella che presenta “La prova del cuoco”. Non mi perdo mai una puntata!-

 

Chili:- Ma perchè si è presa tutta quella roba?-

 

Litri:- Cosa intendeva per “parcella”?-

 

Dwelìn:- E poi ti ha salutato Gaddalf! La conosci?-

 

Gaddalf (imbarazzato):- Sentite, è una storia lunga e non voglio stare qui a spiegarvela! Vediamo se c’è ancora qualche tesoro da prendere e andiamocene!- (Entrano nella grotta. È pieno di bottiglie di birra vuote, cibo andato a male e schifezze varie. Però ci sono anche due spade.)

 

Toron (prendendone una):- Sembrano ben fatte.-

 

Gaddalf:- Già, molto meglio di quelle che trovi alla COOP. Prendiamole, le esamineremo in seguito.-

 

Toron (ai nani):- Voi altri controllate se per caso c’è ancora un po’ di cibo o di oro e portatelo fuori.- (Toron e Gaddalf escono. Bilbi intanto barcolla qua e là. Poi si siede e si rialza subito perchè qualcosa lo ha punto sul sedere.)

 

Bilbi:- Coscia cavolo...? (Guarda bene e vede uno spadino, anch’esso ben lavorato.) Ho trovato anch’io una shpada! Hic! La potrei chiamare Pungiculo... No, è un po’ volgare... Magari Pungiscedere. Hic! Boh, ci penscerò in un altro momento...- (Si lega la spada alla cintura ed esce dalla grotta. Poi escono anche i nani a mani vuote.)

 

Toron:- Non avete trovato niente?-

 

Oink:- Niente oro, ma un po’ di cibo non andato a male sì.-

 

Toron:- E dov’è finito?-

 

Gloink:- Secondo te?-

 

Dundur:- BURP!!! Scusate, avevo fame...- (Tutti lo guardano male, tranne Bilbi che è ciucco. Poi i nostri eroi si rimettono finalmente in viaggio sui muli, diretti all’Ultima Casa Accogliente.)

 

Gaddalf:- Mica tanto accogliente! L’ultima volta che ci sono stato ho speso venti euro per un caffè!-

 

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Capitolo 7
*** Gran Fossone ***


Dopo una tanto lunga attesa, ecco il nuovo capitolo

Dopo una tanto lunga attesa, ecco il nuovo capitolo!

Risposte ai commenti:

 

@Suikotsu: Ah, già è vero! Vabbeh, fa niente...

 

@beal95: Un nuovo lettore, evviva! Ehi, Gaddalf, a furia di gridare “Accio Lettore!” ce l’hai fatta a quanto pare!

 

@eika: Sì, Dufour è libero non ti preoccupare! Anche perchè dopo la tua minaccia non lo vorrebbe più nessuna!

 

Ringrazio chi ha messo questa fanfic tra i suoi preferiti:

Suikotsu

beal95

 

E grazie anche a quelle canaglie che leggono senza commentare! (Gaddalf:- Impervio! No, aspetta, devo aver sbagliato qualcosa...-)

 

 

                                                                                  Capitolo VII - Gran Fossone

 

I nostri eroi continuano il loro cammino sul dorso dei muli. Dopo alcuni giorni giungono in vista di una lunga catena di montagne.

 

Bilbi (a Gaddalf):- Questa è Eremor, la Montagna-che-soffre-di-solitudine?-

 

Gaddalf:- No, sono le Montagne Fumose. Eremor è mooolto più lontana, credevi di essere già arrivato a destinazione? Pensavi che ci si mettesse cinque minuti ad arrivare dall’altro capo del mondo?-

 

Bilbi:- Beh, ma in quell’altro film di draghi, che mi hanno raccontato perchè mi faceva troppa paura e non sono andato a vederlo, il protagonista ci metteva dieci secondi a fare un viaggio lunghissimo a piedi!-

 

Gaddalf:- Sì, Eragon doveva metterci almeno due giorni per arrivare dalla Dorsale al suo villaggio, ma noi qui siamo gente seria! Ci metteremo il tempo che ci vorrà e compiremo le nostre imprese con la massima serietà! È chiaro?- (Tutti i nani e Bilbi lo guardano e annuiscono convinti.)

 

Bilbi:- Allora quando arriviamo?- (Gaddalf comincia a piangere. Dufour cerca di zittire lo hobbit con una caramella, ma Difour lo ferma.)

 

Il viaggio prosegue ancora per un po’, finchè, nel tardo pomeriggio, arrivano più vicini alle montagne.

 

Gaddalf:- Ora devo trovare il passaggio per arrivare alla valle del mio amico Errond, il signore di Gran Fossone, l’Ultima Casa Accogliente. Dobbiamo stare attenti a non perderci o sbagliare strada. È facilissimo, purtroppo, vista la totale mancanza di indicazioni.-

 

Toron:- Ma che dici, Gaddalf? E quello cos’è?- (Indica un cartello su cui c’è una scritta luminosa “Per Gran Fossone di qua” e sotto una grande freccia lampeggiante. Gaddalf la fissa sbalordito.)

 

Grazie alla chiarissima indicazione, lo stregone, i tredici nani e lo hobbit trovano la valle di Gran Fossone e cominciano a percorrerla. A un certo punto cominciano a sentire le voci degli elfi che cantano...

 

Elfi:- Chi arriva per la via, chi scende per la valle?

         Una strana compagnia di rompiballe!

         Come guida c’è Gaddalf, lo stregone

         e dietro Bilbi, che è un gran fifone!

         Dwelìn e il suo amico che non si può nominare,

         Chili e Litri che han uno strano modo di salutare,

         Din, Don, Dan suonan le campane,

         Oink e Gloink brutti come rane,

         Difour, Dufour, Dundur trio dei mangioni,

         e Toron Scudodibietola re dei bugiardoni!

         Speriamo che il loro viaggio non finisca male

         o dovremo preparare un nuovo funerale!-

 

Fuffi:- Questi elfi mi stanno proprio sulle palle!-

 

Tutti gli altri nani:- Anche a noi!-

 

Bilbi (preoccupato):- Ma che volevano dire con “nuovo funerale”?-

 

Gaddalf:- Niente, non volevano dire niente! Sono solo dei burloni, non dovete dar loro retta!-

 

Finalmente i quindici compagni arrivano a Gran Fossone, la reggia del saggio Errond. Appena entrati vengono accolti da molti elfi e dal sovrano, un elfo abbastanza anziano con i capelli scuri e un completo nero.

 

Errond:- Gaddalf, che piacere rivederti! (Lo abbraccia caloroso.) Quanti amici ti sei portato! Bene, bene... (Si rivolge agli elfi.) Venite a prendere le misure. Non perdiamo tempo!- (Gli elfi si avvicinano ai nani e a Bilbi con dei metri e cominciano il loro lavoro.)

 

Toron:- Ma... Perchè volete sapere le nostre misure?-

 

Gloink (dubbioso):- Ci volete confezionare dei nuovi vestiti per il viaggio?-

 

Errond:- Certo, dei nuovi vestiti... di mogano!-

 

Bilbi (tremando come una foglia):- D-di m-mogano???- (Tutti i nani fanno il classico gesto antisfiga toccandosi i gioielli di famiglia.)

 

Nani:- Oh, ma che discorsi fai, elfo portaiella?-

 

Errond:- Beh, viaggiate con Gaddalf, no? Meglio portarsi avanti col lavoro! (Si rivolge ad altri elfi.) Voi, andate a scavare altre quattordici fosse! (A Gaddalf.) E per le lapidi, le vuoi in marmo bianco o nero?-

 

Gaddalf:- Piantala, Errond! Ma ti pare che io voglia spendere così tanti soldi per questi idioti? Una fossa comune è più che sufficiente... (Si accorge che i nani lo fissano male, mentre lo hobbit batte i denti così forte da sembrare un mitragliatore.) Ehm, volevo dire che non è ancora il momento di pensare a queste cose. La nostra missione suicid... cioè la nostra impresa è appena iniziata.-

 

Errond:- E va bene, ne riparleremo in futuro. (Guarda i nani e lo hobbit con occhio clinico.) Anche se non credo che ci sia da aspettare molto. (Indica Dundur.) Lui, per esempio, potrebbe schiattare per un indigestione tra poco...-

 

Dundur (toccandosi):- Qui non mangerò niente!-

 

Errond (a Dufour):- Ti piacciono tanto quelle caramelle? Attento, potrebbero strozzare qualcuno!-

 

Gaddalf:- Sì, lo sappiamo bene.-

 

Errond (indicando Bilbi):- Però penso che quello sia il più prossimo all’ultimo respiro, sembra che stia per avere un infarto!- (Bilbi infatti è talmente terrorizzato che ha tutti i capelli ritti in testa e non riesce neanche a svenire.)

 

Gaddalf:- Ecco, a proposito di lui, potresti darmi... (Bisbiglia qualcosa all’orecchio di Errond.) Sai, ci serve vivo fino alla fine.-

 

Errond:- D’accordo. (Entra dentro casa e torna con una bottiglia di grappa. La dà a Gaddalf.) Tieni, offre la casa! Dopotutto sei il mio migliore cliente!-

 

Gaddalf:- Grazie! (Va da Bilbi.) Bilbi, non avere paura, Errond è un gran spiritosone, non diceva sul serio! Guarda, ho un’altra bottiglia dell’elisir del coraggio!-

 

Bilbi (ancora tremando):- G-grazie G-ga-gaddalf!- (La prende e comincia a inciuccarsi.)

 

Gaddalf:- Ora anche questo problema è risolto.-

 

Errond:- Bene. (A tutti gli elfi.) Venite, festeggiamo l’arrivo di Gaddalf, il nostro migliore cliente, con un banchetto per lui e i suoi sfortunati amici!-

 

Così gli elfi preparano un grande banchetto alla lugubre luce di candela. Gaddalf e Bilbi si abbuffano allegramente, l’uno perchè è abituato ai modi di fare dei loro ospiti e l’altro perchè è ubriaco. I nani invece mangiano pochissimo, visto che i continui annunci di morti e malattie da parte di Errond hanno fatto loro passare l’appetito.

 

Errond (a Chili e Litri):- Toron è vostro zio, giusto? Gli volete bene?-

 

Chili e Litri:- Beh, sì.-

 

Errond:- Morireste per lui?-

 

Chili e Litri:- Sì, ma...-

 

Errond:- Oh, benissimo. Tre tombe in una volta sola! Adoro questi parenti così affezionati!- (Chili e Litri si guardano un po’ spaventati e si toccano.)

 

Toron:- Ma che ragionamenti sono? Io sto benissimo!-

 

Errond:- Per adesso...-

 

Toron:- Oh, santa bietola! Lei è proprio uno iettatore!-

 

Errond:- Iettatore? No, sono un becchino part-time! Sapete, fare il re degli elfi costantemente preoccupato per l’imminente distruzione di ogni forma di vita era un lavoro che non rendeva. Così mi sono messo a fare il becchino nel tempo libero! Il mio motto è:“La fine del mondo è vicina, meglio adeguarsi!” E io mi sono adeguato! Certo, all’inizio gli affari non andavano molto bene. D’altronde, noi elfi siamo immortali e gli uomini non hanno mai un soldo per seppellire decentemente i loro cari. Poi ho conosciuto Gaddalf. Non dimenticherò mai quel giorno: da allora i miei guadagni hanno avuto un’impennata! Sapeste quanta gente ha portato alla morte e poi al cimitero qui da me, ovviamente!- (I nani guardano Gaddalf un po’ preoccupati.)

 

Gaddalf:- Senti, Errond, grazie per la cena, ma ora smettila di spaventarli! Insomma, se gli fai troppa paura, abbandoneranno la missione e addio tombe... Cioè volevo dire che le profezie non si avvereranno mai e le Terre-molto-Selvagge continueranno a essere un posto orribile e degradato come Quarto Oggiaro! Piuttosto, noi abbiamo trovato delle spade in un covo di alcuni troll e vorremmo sapere se ci sai dire se hanno poteri magici o se sono di plastica.-

 

Errond:- D’accordo, andiamo nel mio studio a esaminarle.-

 

Poco dopo nello studio del signore di Gran Fossone, una stanza piena di drappi neri, Errond, Gaddalf, Toron e Bilbi stanno intorno a un tavolo su cui ci sono due spade.

 

Errond (osservando le due spade):- Uhm, ci sono delle rune su queste spade... (Va verso una libreria e prende un vocabolario.) Spero di riuscire a tradurre bene, a scuola prendevo sempre sei. Vediamo... (Sfoglia e risfoglia il dizionario e alla fine si illumina.) Ecco! La tua spada, Gaddalf, si chiama Sbamsbing, la Battipanni. La tua invece, nano prossimo alla morte, è Gnamrist, la Fenditorte!-

 

Toron:- Terrò questa spada in grande onore. Possa tornare presto a fendere le torte!-

 

Errond (con aria grave):- Te lo sconsiglio, il colesterolo fa molto male alla salute, alla tua età.-

 

Toron (toccando il ferro della spada):- Ancora? E basta gufare!-

 

Errond (ignorandolo):- Stanotte dormirete qui. Domani potrete ripartire, sempre che non abbiate un collasso durante la notte...-

 

Gaddalf:- Grazie, Errond! Però ti ricordo che mi servono vivi tutti i nani e anche lo hobbit! Capito?-

 

Errond:- Certo, certo...- (Esce seguito da Gaddalf.)

 

Toron (molto preoccupato):- Stanotte dormirò con un occhio solo! Anzi, credo che non dormirò affatto!- (Esce anche lui. Bilbi rimane solo. Sguaina la sua spada che ha tenuta nascosta a tutti gli altri. La guarda e cerca sul dizionario il significato delle sue rune.)

 

Bilbi (sfogliandolo):- Scerto che quell’elisir del corasgio picchia forte! Hic! Allora vediamo un po’... La mia spada si chiama... Pungiscemi! Chissà in che senso... Ahi! Mi sono punto con la spada!-   

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Capitolo 8
*** Le Montagne Fumose ***


Grazie a tutti quelli che hanno commentato:

Grazie a tutti quelli che hanno commentato:

 

@beal95: Eh sì, Bilbi è un po’ scemo, ma è più fifone!   

 

@Suikotsu: Ora le vedrai in azione!

 

@eika: I parenti che si vogliono bene sono sempre un ottimo affare, ha ragione Errond! Anche alla Ely piace Dufour??? E adesso come si fa? Non ti va bene Fuffi? A proposito, siete riuscite a pronunciarlo il suo secondo nome? Grazie per aver messo questa storia tra i preferiti!

 

Ringrazio anche chi legge senza recensire, ma dovete stare attenti, vero Errond?

Errond:- Sì, ogni volta che non commentate la vosta vita si accorcia di un anno! E io ho già fatto scavare delle belle tombe! Volete anche una foto sulla lapide? Sapete c’è una bella promozione, se porti un amico con te nell’altro mondo paghi la metà e...-

Sì, adesso piantala, che porti sfiga sul serio!

 

 

                                  Capitolo VIII - Le Montagne Fumose

 

Il giorno dopo i nostri eroi partono di corsa senza neanche fare colazione visto che i nani non ne possono più delle iettature di Errond. La strada sulle montagne è aspra e difficile, soprattutto perchè a un certo punto sbagliano sentiero e finiscono sul Pizzo dei Tre Signori. Il clima è molto brutto, fa freddo e tira un vento terribile. I muli fanno resistenza a salire e Bilbi ovviamente si lamenta.

 

Bilbi (con tono triste):- In questo momento a casa è estate, la gente va al mare a Rimini e mangia il gelato. Quando scenderemo sarà già ora di tornare a scuola e al lavoro.-

 

Dufour:- Se non la pianti, stavolta ti faccio soffocare sul serio! Insomma, intristisci tutti i lettori!-

 

Din:- Perchè non cantiamo qualcosa per tirarci su il morale?-

 

Don:- Sì, dai! Ci vorrebbe una bella canzone di montagna.-

 

Dan:- Facciamo “Quel mazzolin di fiori”!-

 

Tutti e tre:- Quel mazzolin di fioriii,

                   che vien dalla montagnaaa

                   e bada ben che non si bagnaaa

                   che lo voglio regalaaar!!!- (Tutti gli altri si mettono le mani sulle orecchie perchè sono stonatissimi.)

 

Gaddalf:- Basta! Piantatela! Siete stonati come delle campane!-

 

Dwelìn:- Avevano ragione gli elfi!!!-

 

Fuffi:- Solo che almeno le campane le avremmo lasciate a valle!-

 

Toron:- Invece, visto che vi portiamo dietro, finitela di fracassarci i timpani!- (I tre nani si zittiscono.)

 

Don:- Uffa, siete proprio noiosi! (A Difour.) Secondo te siamo stonati?-

 

Difuor:- Cantate come l’autore, e questo è tutto dire!-

 

Verso sera comincia a piovere e i nani, Bilbi e Gaddalf trovano rifugio in una grotta. Sui muri ci sono strani disegni stilizzati di un elefante con molto pelo, una tigre dai denti molto lunghi e un’animale alto su due zampe con la testa larga e un’aria un po’ scema. Bilbi li guarda e come al solito si spaventa. Perciò prende la bottiglia di grapp... cioè di elisir del coraggio e ne beve ancora un po’. Lentamente si mettono tutti a dormire senza mangiare visto che Dundur ha mangiato tutto in un boccone. Bilbi però ha un incubo nel quale si apre una fenditura enorme nella parete della grotta. Poi sogna di cadere in un pozzo senza fondo e infine di ritrovarsi di fronte Jerry Scotti.

 

Bibli (svegliandosi di soprassalto):- AAAH!!! NOOO!!! Jerry Scotti no!!! La tivù spazzatura anche in sogno no!!! E poi il suo riso viene sempre scotto!- (Anche i nani e Gaddalf si svegliano.)

 

Chili:- Perchè gridi, hobbit della malora?-

 

Litri:- E che c’entra Jerry Scotti?- (In quel momento si sente un rumore di pietra che si sposta. Tutti si voltano verso la parete in fondo alla grotta.)

 

Toron:- Per mille bietole! Cosa cavolo succede?-

 

Nella parete si crea una grossa fenditura nella quale entrano tutti i muli, come impazziti. Poco dopo da essa sbucano dei goblin, creature malvagie, un po’ più piccole degli orchi, ma con uguale Q.I. (cioè 1,2). Mentre la maggior parte di loro attaccano i nani, Bilbi e Gaddalf, alcuni costruiscono un piccolo palco nella grotta, accendono i riflettori e ci salgono sopra con delle chitarre, una batteria e un microfono. Sono il famoso gruppo degli 88Goblin.

 

88Goblin:- Salve, mentre i nostri amici vi catturano, noi vi vorremmo proporre un nostro breve pezzo. Speriamo che vi piaccia!- (Accordano gli strumenti, poi un goblin calvo si avvicina al microfono.)

 

Orc Pezzali:- Sulle montagne camminavate,

                      dalle erbose pianure alle cime innevate,

                      siete entrati in una grotta oscura

                      sperando di trovare un po’ di calura,

                      ma invece qui ci siamo noi

                      e non ci piacete voi!

                     

                      Rit. Verrete catturati,

                      viaggiatori sfortunati!

                      Ora siete proprio in grossi guai,

                      perchè non vi lasceremo andare mai!

                     

                      Barbe e grugni,

                      assaggerete i nostri pugni!

                      Grossi pancioni,

                      proverete dei ceffoni!

                      Ve le suoneremo di santa ragione,

                      e continueremo per tutta la stagione!

 

                      Rit.

 

                      Giù, giù sottoterra, molto in basso,

                      con tutti i nani, anche il grasso, (Indica Dundur.)

                      veloce come un razzo, (Indica Bilbi.)

                      tu scenderai, ragazzo!- (Il pezzo finisce con un assolo di chitarra. Nonostante la situazione, applaudono tutti, eccetto Din, Don e Dan.)

 

Din:- E saremmo noi quelli che cantano male?-

 

Dan:- Noi siamo molto più bravi! State a sentir...- (Ma i goblin li legano e li imbavagliano. Poi legano anche gli altri e li portano via attraverso la fenditura. Solo Gaddalf non viene catturato.)

 

Gaddalf (agitando il bastone):- Stupefattum! No, non mi suona così... (Quattro goblin gli si avvicinano.) Accidenti, mi ci vorrebbe un colpo di fortuna! (In quel momento un fulmine entra nella grotta e arrostisce i quattro goblin.) Uao, mitico! Avete visto che magia? (Nella grotta non c’è più nessuno, anche il palco è già stato smontato.) Uffa! Per una volta che potevo vantarmi di aver lanciato un fulmine magico!-

 

I nani e Bilbi vengono sospinti dai goblin in tunnel oscuri verso il profondo cuore della montagna. Lo hobbit sta per morire di paura ancora una volta e quindi beve tutta la bottiglia di grappa. Infatti ha le mani libere, ma per la fifa non se n’è accorto. Alla fine arrivano in un ampia grotta illuminata da varie lampade simili a quelle della metropolitana. Al centro c’è un trono rococò assolutamente orribile e inguardabile e su di esso è seduto un goblin più grasso e grosso (e scemo) degli altri, il Grande Goblin. I nani e lo hobbit vengono portati al suo cospetto.

 

Grande Goblin:- Chi sono queste schifezze???-

 

Goblin:- Nani e questo strano essere dal naso rosso.-

 

Grande Goblin:- Nani! Io odio i nani! Dove li avete trovati?-

 

Goblin:- Nella caverna che usiamo come latrina.-

 

Grande Goblin:- Ah, io odio le persone che vanno nella nostra latrina senza il mio permesso! (A Toron.) Chi siete? Cosa ci fate sulle mie montagne?-

 

Toron:- Sono il famoso Toron Scudodibietola. Eravamo su queste bellissime montagne per andare a trovare i nostri parenti nelle terre a Est.-

 

Grande Goblin (dimenandosi sul trono):- Io odio le persone famose! Odio quelli che si chiamano Toron! Odio gli scudi! Odio le bietole! Odio queste montagne! Odio i parenti e quelli che li vanno a trovare! E odio anche l’Est! Siete in una brutta situazione, voi schifezze!-

 

Goblin:- E poi gli abbiamo trovato addosso questa!- (Estra la spada di Toron.)

 

Grande Goblin:- Io odio le spade! Odio Gnamrist, la Fenditorte! Odio anche le torte!-

 

Altro goblin (con una torta in mano):- Ah, allora non la volete per il vostro compleanno?-

 

Grande Goblin (agitando una mazza):- Io odio i compleanni!!!-

 

Toron:- Ma c’è qualcosa che non odi?-

 

Grande Goblin:- Certo, la mia lista delle cose che odio. (Indica una lista chilometrica appesa alle pareti. Poi osserva Bilbi.) E lui cos’è?-

 

Goblin:- Non lo so, vostra arrabbiatezza! (Afferra Bilbi per la giacca.) Tu, dì subito al nostro capo cosa sei!-

 

Bilbi:- Sciono un hobbit e tu scei un brutto ciccione! Questa caverna è troppo piccola per tutti e due perciò smamma, palla di lardo!- (Tutti i goblin e i nani guardano Bilbi esterrefatti. Il Grande Goblin diventa rosso come il fuoco, le tempie cominciano a pulsargli ed imbraccia un enorme martello.)

 

Grande Goblin (alzandosi dal trono e andando verso Bilbi):- COME HAI OSATO??? TI TRASFORMERÒ IN UNA SOTTILETTA!!! (In quel momento tutte le lampade si spengono contemporaneamente. Poi qualcosa brilla nell’oscurità: una spada.) Oh, nooo!!! È Sbamsbing, la Battipanni!!! Io odio essere steso!!!- (In men che non si dica la spada colpisce e sbatte come un tappeto il Grande Goblin, che si ritrova subito appeso a uno stendipanni con una molletta per ciascun orecchio. La luce torna e compare Gaddalf con la spada in pugno. I goblin hanno troppa paura di finire come il loro capo per opporre resistenza. Gaddalf libera i nani e Toron riprende la sua spada.)

 

Gaddalf:- Presto, scappiamo!-

 

Toron:- Sì, un attimo. (Con un movimento fulmineo della lama, fende la torta del Grande Goblin e ne addenta una fetta.) Buona, al mirtillo!-

 

Grande Goblin:- Io odio i mirtilli! (Si rivolge ai goblin.) Idioti, tiratemi giù! E inseguiteli, non lasciateli scappare!!!- (Gaddalf, i nani e lo hobbit scappano.)

 

I nostri eroi fuggono e fuggono per cunicoli e gallerie. Bilbi rimane indietro perchè ci vede doppio e sbatte la testa dappertutto.

 

Gaddalf (continuando a correre):- Non possiamo lasciarlo indietro, non ho voglia di cercarne un altro! Oink, portalo sulle tue spalle!-

 

Oink:- Ma io... (Gaddalf muove la testa verso Fuffi con fare significativo.) Ok, va bene.- (Si ferma e va salire Bilbi sulla sua schiena.)

 

Bilbi (tirando il cappuccio del nano):- Iiihaaa!!! Vai cavallino!!!-

 

La corsa riprende, ma a un certo punto i goblin li raggiungono e usano la loro migliore tecnica segreta per fermarli: lanciano delle bucce di banana sul loro percorso. Oink scivola e Bilbi cade in un cunicolo laterale. Rotola giù per ore e quando finalmente la caduta finisce sbatte la testa contro un sasso e sviene.

 

 

Cosa succederà al povero Bilbi? Vi lascio con la suspence finchè non commentate!

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Capitolo 9
*** Telequiz senza pubblicità ***


Mi spiace per avervi fatto aspettare, ma c’è voluto un po’, tra un impegno e l’altro

Mi spiace di avervi fatto aspettare, ma c’è voluto un po’, tra un impegno e l’altro!

Ringrazio tutti i generosi commentatori:

 

@Suikotsu: Ecco, adesso vedrai come va avanti! Ma... Quale mio peggior nemico?

 

@beal95: Sì, ora c’è Gollum e l’anello! Gaddalf, poverino, l’hanno bocciato al corso di stregoneria!

 

@eika: Grazie per le due recensioni! Riguardo a Dufour (che per inciso in questo capitolo non c’è), va bene, gli chiederò di fare un giorno a testa, ma adesso calmatevi, sennò chiamo il manicomio anche per voi due! E poi che c’entra il gelato?

 

Ora c’è un piccolo messaggio da parte del Grande Goblin:

 

Grande Goblin:- Io odio i lettori anonimi! Li detesto!-

Autore:- Grazie, puoi andare!-

Grande Goblin:- Io odio quelli che mi ringraziano! E odio anche potermene andare!-

Autore:- Va bene, ora però sta’ zitto!-

Grande Goblin:- Io odio dover stare zitto! (L’autore gli salta addosso e comincia una lotta all’ultimo sangue.) Odio le lotte all’ultimo sangue!-

 

 

                                                                      Capitolo IX - Telequiz senza pubblicità

 

Bilbi è ancora sdraiato per terra in una grotta buia. Lentamente apre gli occhi e si mette a sedere.

 

Bilbi (stropicciandosi gli occhi):- Oooh! Che mal di testa! Dev’essere un effetto collaterale dell’elisir, ne parlerò a Gaddalf... (Si alza e si guarda intorno.) Ma dove sono finito? (Intorno a lui c’è solo oscurità e non si vede nulla. Bilbi comincia a tremare.) Ho p-paura d-del b-buio! (Corre in preda al panico, ma inciampa e cade a terra.) D-dove s-sono t-tutti??? Ho paura!!! (Appoggia le mani a terra per rialzarsi e tocca un oggetto metallico.) C-che c-cos’è? (Lo afferra e lo porta vicinissimo agli occhi.) Un anello? Qui? Che strano posto per sposarsi... (Si mette l’anello in tasca e sente qualcosa pungergli la mano.) Ahi! Cosa...? (Estrae la sua spada e vede che luccica nel buio.) Che strano, Pungiscemi fa un po’ di luce! Non ci ho neanche messo le pile... (La spada, come mossa da una volontà sua, lo punge di nuovo.) Ahi! Va bene, la smetto di dire idiozie! Sarà meglio trovare un modo per uscire da qui.-

 

Comincia a camminare nei cunicoli sotterranei illuminati dalla scarsa luce di Pungiscemi. A un certo punto arriva di fronte ad un laghetto sotterraneo.

 

Bilbi:- L’acqua sarà gelida, meglio non entrarci. (Mentre cammina sulla riva scivola su un sasso bagnato e cade nel laghetto.) Brrr!!! Che freddo!!! (Torna a riva.) Non posso più andare avanti, ma da quale altra parte posso andare?-

 

Mentre lo hobbit rimane seduto a riflettere, qualcosa si muove da un’isoletta al centro del lago sotterraneo. Su una barchetta va veloce verso Bilbi. È una creatura piccola, viscida e disgustosa: Collam, un essere tanto ripugnante che può essere paragonato solo a Emilio Fede (senza offesa per Collam, ovviamente!).

Un tempo viveva in superficie, aveva una famiglia e degli amici, ma già all’epoca aveva brutte abitudini. Infatti fin da quando aveva tre anni mangiava la colla stick credendo che fosse un lecca-lecca e per questo fu soprannominato Collam. A causa di questa sua dieta insana venne su un po’ scemo e prese l’abitudine di sputacchiare borbottando il suo nome per evitare che la colla lo strozzasse. Un giorno passeggiava con un suo amico, chiamato da tutti Scotchel perchè aveva una vera passione per lo scotch, che, a sentire lui, era meglio della liquirizia. Collam stava cercando di convincerlo della prelibatezza della stick, ma Scotchel insisteva nel dire che era infinitamente migliore la sensazione del nastro adesivo appiccicato alla lingua. A un certo punto il mangiatore di scotch scivolò e cadde in un tombino aperto, di cui nessuno dei due si era accorto, presi com’erano dalla discussione. Nelle acque melmose e putride Scotchel trovò un anello d’oro. Tornato su lo fece vedere a Collam, che subito lo volle per sè. Promise a Scotchel di dargli tutta la sua colla e di comprargli tutti i nastri adesivi che avesse voluto se gli avesse dato l’anello. Ma Scotchel, posseduto dall’oscura magia dell’anello o più semplicemente dalla sua idiozia, non glielo voleva dare. Allora Collam gli saltò addosso e cominciarono a lottare, l’uno con la colla, l’altro con lo scotch. Alla fine prevalse Collam che strozzò l’ex-amico con un tubetto di colla stick e scappò con l’anello. Si rifugiò nelle Montagne Fumose e da allora visse nascosto nel laghetto sotterraneo, ciucciando la sua colla e accarezzando l’anello, anche lui vittima dei suoi poteri o meglio della sua propria deficienza. Ma non viveva solo di materiale colloso. Visto che era totalmente impazzito, cominciò a pensare di essere Hannibal Lecter e quindi si mise a divorare tutti i goblin, nani, minatori, speleologi e turisti che passavano di là.

E adesso osservando il grasso hobbit infreddolito e impaurito vede solo un buon piatto di scaloppine, magari condito con una generosa porzione di colla stick.

 

Collam (arrivando a riva):- Gnam, gnam, ssstick mio! Che bel pranzetto sssucculento! Collam!-

 

Bilbi (guardandolo atterrito):- C-chi s-sei???-

 

Collam:- Chi sssarà, tesssoro mio collossso?-

 

Bilbi (tremando):- S-sono B-bilbi B-beggins. M-mi s-sono p-perso e n-non t-trovo l’uscita. T-tu s-sai d-dov’è?-

 

Collam:- Cosss’ha in mano, tesssoro?-

 

Bilbi:- L-la m-mia s-sp-spada, P-pungiscemi.- (La muove e punge il naso di Collam.)

 

Collam:- Ahi! Ma sssei idiota, tesssoro? Collam! Collam! Io ssso dov’è l’ussscita, ma non voglio dirtelo, preferisssco mangiarti! Sssenti, adesso noi facciamo una gara di indovinelli. Ssse tu vinci, noi ti portiamo fuori. Ma ssse perdi ti mangiamo condito con la colla! Collam, Collam!- (Prima che Bilbi possa rispondere, parte la sigla di “Chi vuol essere milionario” e compare Jerry Scotti.)

 

Jerry Scotti:- Buonasera e benvenuti a una nuova puntata di “Chi vuol essere milionario”! (Collam gli si avvicina e gli bisbiglia qualcosa.) Ah, no, scusate! Volevo dire una nuova puntata di “Chi vuol essere mangiato”! Ecco i nostri concorrenti: Bilbi, lo hobbit che trema di paura e Collam, il mangiatore di colla stick! Un bell’applauso! (Il pubblico, apparso dal nulla, applaude.) Conoscete tutti il regolamento: farò delle domande a ciascun concorrente e se Collam sarà il primo a sbagliare risposta dovrà condurre fuori da questi cunicoli sotterranei Bilbi, se invece lo hobbit risponderà scorrettamente prima, Collam potrà mangiarselo. Possiamo cominciare! (Dal nulla compaiono i computer per le domande e i monitor del tempo.) Pronti?-

 

Bilbi (ancora più impaurito):- S-sì.-

 

Collam:- Certo, tesssoro!-

 

Jerry Scotti:- Bene! La prima domanda è per Collam: di che colore era il cavallo bianco di Napoleone?-

 

Collam:- Sssempre a me le più difficili! Tesssoro collossso, che colore sssarà? Hum... Mmm... Sssì, giall... No, non esssissstono cavalli gialli... Allora... Bianco!-

 

Jerry Scotti:- È la tua risposta definitiva? La accendiamo?-

 

Collam:- Sssì, tesssoro mio! Collam!-

 

Jerry Scotti:- E la risposta è esatta! (Il pubblico applaude.) Ora tocca a Bilbi. La domanda per te è: quanti erano i trentatrè trentini che entrarono trottando a Trento?-

 

Bilbi (un po’ stupito dall’idiozia delle domande, ma sempre spaventato):- T-tr-tre-trentatrè?-

 

Jerry Scotti:- È la tua risposta definitiva? La accendiamo? (Bilbi annuisce.) Risposta esatta! (Il pubblico applaude.) I concorrenti sembrano preparati bene, ma ora proseguiremo con domande sempre più difficili!-

 

Il quiz prosegue per un bel po’ senza che nessuno dei due sbagli a rispondere. Bilbi riprende un po’ coraggio, mentre a Collam comincia a venire una crisi di nervi. A un certo punto...

 

Jerry Scotti:- E ora, l’ultima domanda per Bilbi: qual è il vero nome di Fuffi?-

 

Bilbi:- Ecco è... (Inspira profondamente.) Sessartinuntanitamentajrompopompompufflofuoffolomfuffi!- (Ansima per lo sforzo.)

 

Jerry Scotti:- Risposta esatta!!! Siamo ormai giunti alla fine, alla domanda cruciale. (Si rivolge a Collam.) Se risponderai giusto, potrai mangiarti Bilbi, ma se sbaglierai dovrai condurlo fuori. Sei pronto? La domanda per te è: cos’ha in tasca Bilbi?-

 

Collam:- Ma che cacchio di domanda è, tesssoro mio collossso??? Collam! Collam!-

 

Jerry Scotti:- Hai diritto a tre risposte.-

 

Collam:- Ssspaghetti!-

 

Jerry Scotti:- Sbagliato!-

 

Collam:- Forbici dalla punta arrotondata!-

 

Jerry Scotti:- Sbagliato! Te ne resta solo una!-

 

Collam:- Non è giusssto! Voglio un aiutino, tesssoro!-

 

Jerry Scotti:- D’accordo: ha in tasca una cosa a te molto cara, per la quale tu saresti capace di uccidere.-

 

Collam (illuminandosi):- La colla ssstick!!!-

 

Jerry Scotti:- NO!!! Hai sbagliato ancora! Peccato, hai perso! Ora devi portare Bilbi fuori di qua, perchè lui ha vinto! E ora vi saluto, cari telespettatori. Non mancate alla prossima puntata di “Chi vuol essere mangiato”!- (Jerry Scotti, il pubblico, i monitor e i computer scompaiono.)

 

Bilbi (improvvisamente più coraggioso):- Beh, adesso portami fuori. (Gli punta contro la spada.) Muoviti!-

 

Collam:- Ma cosss’ha in tasssca? Non ssspaghetti, non forbici, non colla ssstick. Per cosss’altro ucciderei io, tesssoro?-

 

Bilbi:- Non lo so e non mi interessa, rispetta i patti e portami fuori!-

 

Collam:- Devi assspettare. Ora vado sssulla mia isssoletta, prendo il mio anello magico che rende invisssibili, torno e lo uccido, tesssoro mio collosso!-

 

Bilbi:- Cosa???-

 

Collam:- Ehm, volevo dire che vado prendere una mantellina perchè c’è un freddo che uccide. He, he! Volevamo dire quesssto, tesssoro mio!-

 

Invece Collam vuole proprio dire quello che ha detto. E l’anello che vuole prendere è quello per cui ha ucciso il suo amico Scotchel. Ma arrivato sull’isoletta ovviamente non trova niente perchè l’anello ce l’ha Bilbi in tasca.

 

Collam (rovistando fra la sua immondizia):- Dov’è? Dov’è? Qui c’è la mia montagna di tubetti di ssstick vuote, lì i tappi, ma dov’è il mio anello??? Perduto! L’ho perduto!!! Collam! Collam!-

 

Bilbi (dalla riva):- Anch’io mi sono perduto e venendo qua ho anche trovato un anello per terra, ma ora ho bisogno che mi indichi la via per uscire da qui.-

 

Collam:- Sssta zitto!!! Perduto! Come farò sssenza??? Ma... Hai detto di aver trovato un anello per terra, mio pranzetto gussstossso?-

 

Bilbi (accortosi dell’errore):- Ehm, no, che dici?-

 

Collam:- Cosss’hai in tasssca??? Il mio anello!!! Ladro Begginsss!!!- (Salta sulla sua barchetta e va velocissimo verso riva.)

 

Bilbi comincia a scappare. Per caso si infila la mano in tasca mentre corre e diventa invisibile. Collam lo supera senza vederlo. Bilbi lo segue piano piano, mentre il mangiatore di colla va verso l’uscita pensando così di bloccare lo hobbit. Poi si ferma alla fine di una galleria, oltre la quale c’è un passaggio che porta in breve all’uscita.

 

Collam:- Di qui deve passsare sssì, ma noi lo fermeremo, tesssoro! Collam!-

 

Bilbi (tra sè):- E ora come farò ad uscire? Dovrei ucciderlo? Ma non è morale. Però se non lo faccio non uscirò mai. È un vero dilemma: uscire o non uscire? (Raccoglie da terra la prima cosa che gli capita e comincia a parlare in maniera solenne.) Se è più nobile per la mente sopportare le bastonate e le minacce di Gaddalf e i nani o prendere le armi senza pungersi continuamente. Morire, venire sepolti da Errond con il 3 per 2, o meglio dormire, farsi un bel pisolino, e con esso porre fine a tutti i guai iniziati quando è arrivato un mago a farmi un sacco di domande. Morire, dormire... Forse sognare, ma se faccio sempre gli incubi non va bene lo stesso... (Bilbi andrebbe avanti un bel po’ a scempiare Shakespeare, per fortuna però si accorge che la cosa che tiene in mano è un tubetto di colla stick.) Ah, non me ne ero accorto! Bene! Questo lo distrarrà!- (Lo lancia e Collam lo afferra al volo cominciando a ciucciarlo voluttuosamente. Ma in quel momento Bilbi gli passa davanti di corsa ed entra nel cunicolo alle sue spalle.)

 

Collam (che ha sentito lo spostamento d’aria):- NOOO!!! Begginsss! Collam! Collam! Ladro Begginsss! Noi ti odiamo! Ti odieremo sssempre!!! Collam! Collam!-

 

Collam vorrebbe andare avanti a maledire Bilbi, ma ha la bocca piena di colla non riesce più a muovere la lingua. Lo hobbit corre nel cunicolo e arriva all’uscita, una grotta illuminata dalla luce che passa dalla porta di pietra semiaperta. La salvezza sembra vicina, ma ci sono molti goblin che sorvegliano la porta.

 

Primo goblin:- Non dobbiamo far passare nessuno! Il capo odia la gente che scappa e ancora di più quelli che li fanno scappare!-

 

Secondo goblin:- Ma non odiava anche quelli che non fanno scappare la gente che vuole scappare?-

 

Primo goblin:- Sì, ma odia di più quelli che non sorvegliano bene le porte.-

 

Secondo goblin:- Ricordati che odia anche le porte!-

 

Terzo goblin:- E poi non aveva detto che odiava anche chi discute su cosa odia?-

 

Quarto goblin:- Hai ragione, ma odia anche quelli che non ne discutono!- (Mentre tutti sono impegnati a discutere su cosa odi il Grande Goblin, Bilbi si avvicina alla porta.)

 

Primo goblin (arrabbiato):- Accidenti, basta! Sorvegliate quella porta del cavolo e state zitti!-

 

Quinto goblin:- Il capo odia quelli che dicono di stare zitti!- (Il primo goblin gli tira addosso un sasso, ma lui si abbassa e il sasso prende Bilbi.)

 

Bilbi:- Ahia!-

 

Primo goblin:- C’è qualcuno! Chiudete la porta!- (I goblin ci provano, ma Bilbi esce lo stesso, lasciando cadere la bottiglia di grappa per poter passare nella stretta fessura.)

 

Secondo goblin:- Maledizione, c’è scappato! È un bel problema!-

 

Terzo goblin (raccogliendo la bottiglia vuota):- Già, anche perchè il capo odia le bottiglie vuote e le bottiglie di grappa. Non potete nemmeno immaginare quanto si arrabbierà se gli porteremo un bottiglia di grappa vuota!!!- (Tutti i goblin rabbrividiscono impauriti.)

 

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Capitolo 10
*** Dalla brace nella padella... Hum, forse era il contrario? ***


Dopo un mesetto, ho deciso che forse è meglio aggiornare

Dopo un mesetto, ho deciso che forse è meglio aggiornare.

Risposte ai commenti:

 

@eika (ely): Fuffi veramente è un nano un po’ tappo e dalla lunga barba bianca... Acc! Mi spiace di aver sbagliato i trentini! Vabbeh, spero non si siano offesi! Tu però non parlare al plurale se sei da sola, mi fai preoccupare!

 

@eika (Gja): Beh, la colla ci stava bene per spiegare perchè aveva quel nome, tossiva ed era cretino totale (motivazione una e trina, che vuoi di più?). Dufour ci sarà in questo capitolo, ed avrà una buona parte! Te lo assicuro!

 

@Suikotsu: Giusto, 7 e mezzo in Tolkien! Adesso un manuale c’è!

 

@beal95: Già, i poveri goblin hanno un po’ di problemi ad eseguire gli ordini del loro capo senza farlo arrabbiare!!!

 

Ringrazio anche Yellow Angel per aver messo questa storia tra i preferiti (perchè non commenti però?).

 

 

                                                         Capitolo X - Dalla brace nella padella... Hum, forse era il contrario?

 

Bilbi corre giù dalle montagne sempre invisibile. Corre, corre e corre, temendo di avere i goblin alle calcagna. A un certo punto si ferma a riflettere.

 

Bilbi:- Hum, ora dovrei essere dall’altra parte delle Montagne Fumose. Ma dove? E soprattutto dov’è Gaddalf? Dove sono i nani? Sono solo! Ho paura! E ho anche finito l’elisir del coraggio! Che posso fare?-

 

Difour (voce da lontano):- Non le vuole nessuno le tue caramelle, Dufour!!! Non capisci che siamo in una situazione critica???-

 

Bilbi:- Questo era Difour! Allora non sono solo!-

 

Tutto felice si avvicina al luogo da cui provengono le voci. Cammina e trova Fuffi che fa la sentinella. Bilbi gli fa le boccacce come un cretino perchè tanto il nano non lo vede e, già che c’è, gli ruba il portafogli, che però è stranamente vuoto. Oltre Fuffi ci sono Gaddalf e i nani in una radura.

 

Gaddalf:- Oink, razza d’idiota! Perchè hai lasciato indietro Bilbi?-

 

Oink:- Non è stata colpa mia! Sono scivolato su quelle maledette bucce di banana e Bilbi mi è caduto dalla schiena! Poi tu hai gridato di seguirti e io l’ho fatto! Pensavo che anche quel cretino fifone lo facesse!-

 

Gaddalf:- Ma non l’ha fatto! E ora dobbiamo tornare indietro, cercare il cadavere e seppellirlo!-

 

Toron:- Beh, ho già pronto un bell’elogio funebre.-

 

Gaddalf:- E io ho pensato anche a un bell’epitaffio! Sentite che roba:“Bilbi Beggins, hobbit fifone, riposa in pace a Gran Fossone.” Carino, vero? C’è anche la rima! (I nani lo guardano male.) Che male c’è a volerci guadagnare qualche soldo?-

 

Bilbi (togliendosi l’anello e comparendo):- Di male c’è che non sono morto!- (Tutti fanno un salto dallo stupore e a Dufour va di traverso una caramella.)

 

Toron:- Il killer!- (Dundur tira una pacca sulla schiena a Dufour e lui sputa la caramella.)

 

Gaddalf:- Ma come hai fatto a scappare ai goblin?-

 

Bilbi:- Eh, non è stato facile! Appena mi avete lasciato solo mi hanno circondato centinaia di goblin. Io ho estratto la mia spada... (Sguaina Pungiscemi e si punge.) Ahi! Beh, dicevo, ho ucciso migliaia e migliaia di goblin e poi sono scappato perchè mi ero slogato il polso. Sono caduto in un tunnel e lì ho trovato una strana creatura che andava matta per la colla stick. Grazie alla mia astuzia, intelligenza superiore e grande forza, sono riuscito a costringerlo a farmi indicare l’uscita. Lì ho sbaragliato i goblin di guardia, sono uscito e alla fine sono arrivato qua.- (Cala il silenzio.)

 

Gaddalf (un po’ arrabbiato):- Questa è una balla così grande che neanche Toron ne ha mai detta una simile!!!- (Bilbi si impaurisce e si fa piccolo piccolo.)

 

Toron:- Già, sono d’accord... Ehi, io non dico balle!-

 

Chili:- Come no? E la storia del motivo del tuo soprannome?-

 

Litri:- E quando hai detto a tuo nonno che non era vero che avevi risvegliato il drago Smog?-

 

Din, Don e Dan:- E quando dici che siamo stonati?-

 

Dwelìn:- Beh, è vero!- 

 

Gaddalf:- Basta! Non importa come ti sia salvato, Bilbi. L’importante è che tu sia vivo e che il viaggio possa proseguire.- (Arriva Fuffi.)

 

Fuffi:- Cos’è tutto questo baccano? Volete che i goblin ci trovino subito? (Vede lo hobbit.) Ma... Bilbi???-

 

Bilbi (agitando la manina):- Ciao Fuffi!-

 

Fuffi:- Ma è impossibile! Come hai fatto a passarmi davanti senza che io ti vedessi? Neanche un topo ci riuscirebbe! Come hai fatto? Dove sei passato? E soprattutto dov’è finito il mio portafogli???-

 

Dufour:- Nano curioso!- (Gli mette una caramella in bocca, ma subito Gloink lo salva con il solito colpo sulla schiena. La caramella però finisce in fronte a Gaddalf.)

 

Gaddalf (arrabbiato sul serio):- Finitela di fare gli idioti!!! Dobbiamo muoverci, non perderci in stupidaggini! (Si pulisce la fronte con la manica.) E che schifo! Bleah! Adesso mi sono stancato davvero! Dufour! Dammi il tuo sacchetto di caramelle! (Glielo strappa di mano.) Lo terrò io per il resto del viaggio! Così non perderemo più tempo per salvare la gente che cerchi di strozzare!-

 

Dufour:- NOOOO!!!! Ti prego non farmi questo!!! Stregone goloso, non puoi farmelo!!! Morirò senza le mie caramelle!!! Ti supplico, stregone curioso!!!- (Comincia a piangere.)

 

Gaddalf:- Finiscila, te lo sei meritato! E ora andiamo!-

 

Bilbi (avvicindandosi a Gaddalf):- Ehm, devo chiederti una cosa, Gaddalf...-

 

Gaddalf:- Sì?-

 

Bilbi:- Io ho finito l’elisir del coraggio.-

 

Gaddalf:- Ancora? Oh, accidenti! E adesso a chi rubo la grappa?... Cioè, volevo dire come faccio a fabbricarlo? Beh, farò quello che posso per procurarmene dell’altro...-

 

E così i nani, lo stregone e lo hobbit si rimettono in cammino. Per tutto il giorno non ci sono problemi, fino a che scende la notte...

 

Bilbi (tremando):- Ho paura del buio!-

 

Gaddalf:- Dai, non c’è niente da temere! (Indica un albero.) Vedi quello? Sembra un mostro dalle mille braccia, ma è solo un albero. (Indica un grande sasso.) Quell’altro invece sembra un troll addormentato pronto a mangiarci, ma è solo un grande sasso. E lo stesso di là. (Indica un branco di lupi feroci sulla cima di un colle di fronte a loro.) Quello sembra un branco di lupi feroci sulla cima di un colle, ma è solo un branco di lupi feroci sulla cima di un colle.-

 

Bilbi (rassicurato):- Ah, meno male... Stavo cominciando a preoccuparmi... (I lupi ululano e attaccano i viaggiatori.) Forse dovrei in effetti!-

 

Nani:- Scappiamo!!!-

 

Gaddalf:- Ottima idea! Arrampichiamoci sugli alberi!- 

 

Tutti salgono sugli alberi di un boschetto, lasciando a terra solo Bilbi che non riesce a salire perchè è troppo basso. I lupi si avvicinano pericolosamente.

 

Gaddalf:- Qualcuno deve aiutare Bilbi! Oink!-

 

Oink:- Perchè sempre io??? (Gaddalf indica Fuffi.) Oh, infame ricattatore!- (Scende dal suo ramo.)

 

Bilbi (balzandogli in braccio):- Salvami!!!-

 

Oink:- Così non ti salverò mai, idiota! Devi salirmi sulla schiena e cercare di raggiungere un ramo! (Bilbi gli sale sulla schiena e si arrampica. Nel frattempo arrivano i lupi. Oink riesce a salire, ma non abbastanza in fretta e un lupo gli azzanna il deretano portandogli via parte delle brache.) AHIAAAA!!!!-

 

Gloink:- Maledetto lupo! Fratellino, stai bene? Ma... Oink, non sapevo portassi le mutande di Topolino!- (Oink si vergogna e cerca di coprirsi. I lupi si aggirano sotto gli alberi ringhiando e ululando.)

 

Gaddalf (seduto sopra un ramo di un abete, tenendo un manuale in mano):- Secondo il manuale “Il linguaggio dei lupi anche per deficienti”, stanno dicendo che come aperitivo siamo un po’ troppo sfuggevoli. Ma che tanto adesso arrivano i goblin e gli danno una mano a tirarci giù dagli alberi e ad arrostirci per bene.-

 

Bilbi:- C-ch-che c-cosa???-

 

Toron:- Se hanno proprio tanta fame, assaggino le mie bietole!- (Lancia una delle sue bietole OGM a terra. I lupi provano a mangiarla, ma poi si mettono a guaire di dolore.)

 

Gaddalf:- Giusto, prendano anche questo!- (Svuota a terra tutto il sacchetto delle caramelle di Dufour. I lupi le mangiano e molti crollano a terra strozzati.)

 

Dufour:- Così imparate, lupi golosi!-

 

Difour:- Ma come? Non ti dispiace per le tue caramelle?-

 

Dufour (sottovoce):- Ne ho altri cento sacchetti! Ma non dirlo a Gaddalf! Lui è un cattivo stregone goloso e curioso!-

 

Difour:- Sì, d’accordo.-

 

Nel boschetto arrivano anche i goblin, armati di tutto punto e portando con loro anche i terribili 88Goblin.

 

Orc Pezzali:- Già quindici maialini...- (Viene colpito da una pigna e cade a terra svenuto.)

 

Din:- Ottimo tiro, Dan!-

 

Don:- Così impara a cantare meglio di noi!-

 

Goblin sergente:- Ragazzi, dobbiamo bruciare gli alberi! Così arrostiremo per bene i nani e gli altri due!-

 

Primo goblin soldato:- Ma il capo non aveva detto che odiava gli incendi?-

 

Secondo goblin soldato:- Sì, però odia anche gli alberi!-

 

Terzo goblin soldato:- A me sembrava odiasse anche quelli che odiavano gli alberi...-

 

Goblin sergente:- SILENZIO!!! Accendete il fuoco e bruciate gli alberi, maledizione!!!-

 

Quarto goblin soldato:- Il capo odia anche quelli che dicono di fare silenzio!- (Il goblin sergente perde la pazienza, accende una torcia e comincia a rincorrere il quarto goblin soldato per dargli fuoco. Gli altri capiscono il messaggio e ammucchiano della legna sui tronchi degli alberi.)

 

Primo goblin soldato:- Adesso ci vuole il fuoco. Qualcuno ha un accendino?-

 

Secondo goblin soldato:- Eh, no! L’unico ce l’aveva il sergente, perchè il capo odia i soldati semplici con gli accendini!-

 

Primo goblin soldato:- E ora come facciamo?-

 

Terzo goblin soldato (ai nani sugli alberi):- Ehi, voi! Avete un accendino da prestarci?-

 

Gaddalf:- Io ho dei fiammiferi!-

 

Terzo goblin soldato:- Vanno bene lo stesso! (Gaddalf glieli lancia.) Grazie mille!-

 

Nani:- Ma sei impazzito, Gaddalf??? Ora ci arrostiranno!!!-

 

Gaddalf:- No! He, he! Gli ho lanciato la scatola di fiammiferi con dentro una piccola bomba! (Il terzo goblin soldato apre la scatola e non succede nulla. Tira fuori un fiammifero e dà fuoco ai legni ammucchiati.) Ma com’è possibile? Non sarà mica che... (Tira fuori di tasca un’altra scatola di fiammiferi, la apre e con un sonoro “BOOM!!!” la bomba gli esplode in faccia.) Ahio... Sì... ho sbagliato scatola...-

 

I goblin intanto hanno già cominciato ad appiccare l’incendio. In poco tempo le fiamme raggiungono i rami più alti degli alberi dove sono saliti i nani, lo hobbit e lo stregone.

 

Dundur:- Ah, ironia malvagia della vita! Ho mangiato tanta carne arrosto e ora morirò arrosto!-

 

Dan:- Almeno potremmo cantare qualcosa prima di morire!-

 

Gaddalf:- NO!!! Piuttosto mi butto! (Alza il bastone e lo agita.) Attacco kamikaze!!!-

 

Sta per saltare dall’albero, ma un’aquila gigante arriva all’improvviso e lo salva. Altre aquile afferrano i nani e Bilbi si attacca alle gambe di Oink per evitare di essere ancora lasciato indietro. Ma per salvarsi è costretto a passare tutto il volo con l’orrendo spettacolo delle mutande di Topolino del nano davanti agli occhi.                

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Capitolo 11
*** Le aquile sono più ospitali degli orsi ***


Siccome volevo battere il record, stavolta sono quasi due mesi dall’ultima volta che aggiorno

Siccome volevo battere il record, stavolta sono quasi due mesi dall’ultima volta che aggiorno! Ringrazio la vostra pazienza!

 

@beal95: Anche in questo capitolo ci sarà qualcosa di infantile come Topolino (forse di più...)

 

@eika: Beh, tra un po’ gli elfi ci saranno, in effetti. Però non ci faranno una bella figura...

 

@Suikotsu: Quella dei fiammiferi mi è venuta così per caso, un’ispirazione divina (o più semplicemente è il segnale che devo smetterla di farmi!)

 

@eika: Non ti preoccupare, nessuno toglierà più le caramelle a Dufour!

 

 

Capitolo XI - Le aquile sono più ospitali degli orsi

 

La mattina dopo Bilbi si sveglia affamato e con le ossa doloranti.

 

Bilbi:- Ohi, ohi! Che male alla schiena! Mi sembra di aver dormito disteso su una roccia dura sopra un picco di una montagna davanti a uno strapiombo. Mah... Yawn! Ora vado a mettere su il bricco del tè... (Si alza, fa un passo e cade in uno strapiombo.) AAAAHHH!!!!- (Mentre precipita un’aquila lo afferra con gli artigli per la schiena e lo riporta sulla cima della montagna.)

 

Aquila:- Devi stare un po’ più attento, cosino grasso e pauroso! Se cadi da questa altezza di te non rimarrà nulla di più grande di un francobollo! E sarebbe uno spreco!- (Lo appoggia sul picco. Bilbi si guarda attorno e si accorge di essere solo nel nido delle aquile giganti.)

 

Bilbi (tremando):- No, vi prego non mangiatemi! Sono assolutamente indigesto!-

 

Aquila:- Veramente non...-

 

Bilbi:- So che magari sembro grasso, ma è solo un’impressione: gli hobbit hanno molte più ossa e vi andrebbero tutte di traverso!-

 

Aquila (seccata):- Noi non...-

 

Bilbi (inginocchiandosi con le mani protese in avanti):- E poi vi assicuro che in vita mia non ho mai mangiato un solo volatile! Vi prego, non potreste ricambiarmi il favore???-

 

Aquila (molto seccata):- Stai zitto un attimo??? Uffa! Se avessi saputo che eri così piagnucoloso ti avrei lasciato cadere! Non vogliamo mangiarti nè io nè le altre!-

 

Bilbi (alzandosi):- E allora dove sono Gaddalf e gli altri?-

 

Aquila:- A colazione.-

 

Bilbi:- AAAAHH!!!- (Scappa senza guardare dove va e sbatte contro qualcosa.)

 

Gaddalf:- Ma guarda dove vai! Mi hai fatto rovesciare il mio piatto di lasagne! Perchè gridavi?-

 

Bilbi:- Ma come? State mangiando?- (In effetti, il mago e tutti i nani seduti di fronte a lui stanno gustando dei piatti di cibo scongelato, eccetto Dufour che mangia le sue caramelle di nascosto a Gaddalf.)

 

Gaddalf:- Certo, cosa pensavi?-

 

Aquila:- Pensava che noi vi volessimo mangiare!-

 

Gaddalf:- Ma sei fissato con queste tue paure! Le aquile sono nostre amiche!-

 

Bilbi:- Davvero?-

 

Gaddalf (raccogliendo le lasagne da terra):- Ma certo! Devi sapere che molto tempo fa io aiutai la regina delle aquile liberandola da un male terribile.- (Un’enorme aquila maestosa plana vicino a Gaddalf.)

 

Regina:- E te ne sarò sempre infinitamente grata, saggio Gaddalf!-

 

Bilbi:- Di quale male parlate?-

 

Regina:- Il giorno della mia incoronazione mi si scheggiò un artiglio: era una tragedia, le altre non mi avrebbero più incoronata come loro regina! Ma Gaddalf, con le sue arti magiche e un kit per la pedicure, riuscì a limarlo e ad eliminare il danno! Così divenni la regina. (Bilbi è un po’ perplesso.) Che c’è? Io sono la regina delle aquile: non posso andare in giro senza essere perfettamente in ordine! Già quel cretino del signore dei pavoni si pavoneggia dicendo di essere più bello di me, che razza di figura farei andando in giro con gli artigli scheggiati e le penne in disordine?-

 

Bilbi:- Ah, Gaddalf ha provveduto anche a questo?-

 

Gaddalf:- Certo, le donai un pettinone e da allora ha sempre un aspetto impeccabile e regale! (Arrivano altre due aquile portando fra le zampe un rastrello gigantesco e cominciano a passarlo sul dorso della regina.) Visto?-

 

Bilbi:- Uh, sì... e il cibo?-

 

Aquila:- Abbiamo saccheggiato un autogrill sulla via per Bosco Truccato.-

 

Bilbi:- Ah... Beh, potrei mangiare qualcosa anch’io?-

 

Toron:- Mi spiace, ma sei arrivato tardi: la tua porzione se l’è già mangiata qualcun altro.-

 

Dundur (battendosi la pancia):- Che mangiata! Ma ho ancora fame, questo cibo precotto non sfama molto...-

 

Aquila (a Bilbi):- Secondo me c’è più il rischio che voglia mangiarti lui, una volta o l’altra...- (Bilbi guarda Dundur preoccupato e si allontana piano piano.)

 

Regina:- Adesso io e le mie suddite vi porteremo a valle vicino al fiume Vagiù, poi dovrete proseguire da soli: gli uomini hanno la brutta abitudine di tirarci addosso le frecce che, come saprete bene, scompigliano le penne!-

 

Gaddalf:- Grazie mille, regina!-

 

I nani salgono a due a due sulle aquile, Gaddalf sulla regina e sull’ultima Bilbi e Dufour insieme. Poi spiccano il volo.

 

Bilbi:- Che fame che ho!-

 

Dufour:- Hobbit goloso, posso darti una caramella, se vuoi. Ma non dirlo a Gaddalf, mi raccomando!-

 

Bilbi:- Ehm, no grazie! Credo che quest’aria mattutina mi abbia fatto passare la fame!- (Dufour lo guarda sospettoso, poi torna a mangiare le sue caramelle. Intanto sull’aquila davanti alla loro sono seduti Dundur davanti e Fuffi dietro.)

 

Dundur (tenendosi il pancione con una mano):- Oooh, mi sento un po’ male! Credo di soffrire di mal d’aria! Mi viene da...-

 

Fuffi:- No, per carità, no! Non dirmi che stai per...-

 

Dundur:- Vomitare!!!-

 

Aquila:- NO! Non mi sporcate le piume o vi butto giù!- (Dundur si volta, afferra il berretto di Fuffi e ci vomita dentro.)

 

Dundur:- BLEURGH!!!- (Fuffi assiste alla scena schifato e addolorato.)

 

Fuffi (con le lacrime agli occhi):- Il mio berretto... Il mio povero berretto! Ma che ho fatto di male??? Buhuuu!!!- (Piange disperato, mentre Dundur continua a rigettare nel cappello.)

 

Dopo circa due ore di volo senza altri incidenti le aquile finalmente atterrano su uno spiazzo roccioso e i viaggiatori possono scendere. Gaddalf e la regina delle aquile si scambiano saluti reciproci.

 

Regina:- Addio, Gaddalf, stregone dalle mille trovate e imprese folli! Spero di riuscire a rivedere te e questi tuoi amici, quelli dell’altra volta non li ho più visti.-

 

Gaddalf:- Addio, grande regina, più bella fra tutti i pennuti! Se proprio ci tieni a rivedere gli altri, portagli anche dei fiori. Sai, non passo spesso a Gran Fossone e di solito me ne dimentico!- (Le aquile spiccano il volo e lentamente scompaiono nel cielo. Gli altri si avvicinano a Gaddalf.)

 

Fuffi:- Il mio berretto... Me l’aveva regalato mia nonna... L’avevo cucito a mano, ma lei aveva solo quattro dita! Aveva fatto una fatica pazzesca! Ma lo aveva fatto lo stesso per me, perchè mi voleva bene! (Guarda Dundur infuriato.) E tu, brutto ciccione, ci hai vomitato dentro!!!-

 

Dundur (con aria contrita tenendo il berretto lercio fra le mani):- Scusami, ma volare mi fa questo effetto... Dai, magari lavandolo torna a posto... Oppure potrebbe pulirtelo Gaddalf con una magia!-

 

Litri:- Hum, pessima idea!-

 

Chili:- Nel migliore dei casi lo incenerirebbe e basta.-

 

Gaddalf:- Ehi, che discorsi sono? Io sono un mago di prima classe! Dammi il berretto. (Dundur glielo porge.) Ecco, adesso io lo pulirò, usando l’evocazione di Mastro Lindo! Allora... (Si rimbocca le maniche, mentre i nani e lo hobbit scappano a nascondersi, temendo il peggio.)

Dopo la tua venuta, o potente,

ogni singola macchia è sparita.

Per la cucina linda e pulita,                                                    

io ti invoco, Mastro Lindo pulente!- (Davanti al mago si crea una colonna di bolle di sapone e ne esce Mastro Lindo. Gaddalf fa per parlare, ma lui lo ferma con un gesto.)

 

Mastro Lindo:- Non dire nulla, Gaddalf, ho già capito tutto. (Tira fuori il sapone, lo straccio e lo spazzolone e comincia a pulire per terra. In pochi attimi la roccia risplende e luccica tanto è pulita.) Ho finito! Addio, un’altra missione mi attende!- (Sparisce in un’altra nuvola di bolle di sapone lasciando Gaddalf immobile con la bocca aperta. I nani e Bilbi gli si avvicinano.)

 

Difour (dando una pacca sulla schiena a Gaddalf per confortarlo):- Beh, almeno non hai fatto esplodere niente!-

 

Gloink:- E poi non c’è bisogno della magia, io ho un manuale per la pulizia dei cappelli.-

 

Fuffi:- Davvero? Cosa dice riguardo alle macchie di vomito?-

 

Gloink (consultando il manuale):- Hum... C’è scritto:“Se qualcuno ha rigettato nel vostro berretto, tanto vale buttarlo. Non c’è assolutamente modo per pulirlo e puzzerà sempre in maniera orribile!”- (Fuffi scoppia in lacrime. Poi guarda Dundur inferocito.)

 

Fuffi:- Maledetto mangione!!! Questa me la paghi! (Comincia a inseguirlo.) Se ti prendo ti ammazzo!!!-

 

Dundur (correndo a fatica per la ciccia):- Calmati! Ragioniamo!-

 

Gaddalf (guardandoli allontanarsi):- Uffa! Non possiamo perdere altro tempo! Andiamo!- (Si incammina.)

 

Toron:- E loro due?-

 

Gaddalf:- Ci raggiungeranno. Ora muoviamoci!-

 

Bilbi:- Oh, sempre muoversi! Sempre camminare! E io che muoio di fa... (Vede Dufour che lo ascolta attento, pronto già con un sacchetto di caramelle.) Ehm, che muoio dalla voglia di farmi mille miglia di marcia! Andiamo!- (Parte in quarta e supera anche Gaddalf.)

 

I viaggiatori proseguono così nel loro cammino. Dopo un po’ li raggiungono anche Dundur e Fuffi, il primo con un occhio nero e il secondo stringendo ancora al petto il suo povero berretto. Bilbi cammina di fianco a Gaddalf e Toron.

 

Gaddalf:- Adesso andremo da Groar, il mio amico uomo orso.-

 

Bilbi:- Groar? Orso? Ma non sarà pericoloso?-

 

Gaddalf:- Ma no, non avere sempre paura di tutto! Groar è un gran tenerone, un orso coccoloso e coccolone!-

 

Bilbi:- Tipo Winnie the Pooh?-

 

Gaddalf:- Sì, più o meno…-

 

Bilbi (cominciando a tremare):- Ho p-paura, allora!-

 

Toron:- Ma di che?-

 

Bilbi:- Degli efelanti!!!-

 

Gaddalf:- Oh santo cielo!-

 

Poi finalmente, dopo che Gaddalf ha spiegato a Bilbi mille e mille volte che gli efelanti non esistono, esattamente come i controllori nella metropolitana, giungono al recinto del cortile di fronte alla casa di Groar, l’uomo orso.

 

Gaddalf:- Adesso entreremo a due a due, per non farlo innervosire. Vedere troppa gente entrare insieme gli fa venire un po’ i nervi, ma, se faremo così, sarà gentile e ospitale, ve lo assicuro. (A Bilbi.) Vieni, entriamo prima noi due.-

 

Bilbi lo segue un po’ timoroso. Nel cortile c’è un essere enorme molto muscoloso e con lunghissima barba, baffi e capelli bruni scuri. Sta spaccando la legna con un’enorme ascia. È Groar, l’uomo orso. Sta per calare l’ascia e spezzare un nuovo ciocco, quando si accorge di Bilbi e Gaddalf.

 

Groar (con un vocione tremendo):- Come siete entrati voi? E chi siete?-

 

Gaddalf:- Salve, io sono Gaddalf, noto stregone. Forse ti ricordi di me.-

 

Groar (appoggiando l’ascia a terra):- Hum...-

 

Gaddalf:- E lui è Bilbi Beggins, un hobbit fifone dalle buonissime maniere.-

 

Groar:- E immagino che fuori ci siano altre persone che vogliono entrare, giusto?-

 

Gaddalf (un po’ spiazzato):- Ehm, sì...-

 

Groar (con voce cortese):- Falle venire allora, dai!- (Gaddalf fa un fischio e i nani arrivano.)

 

Gaddalf:- Sei molto gentile a volerci ospitare, Groar. Sai, stavamo attraversando le Montagne Fumose, quando...-

 

Groar (interrompendolo, con tono sempre gentile):- E secondo voi io dovrei essere molto interessato alla vostra storia, vero? Dovrei essere un grosso orso gentile e coccoloso? Magari offrirvi ospitalità a tutti e quindici, darvi da mangiare, prestarvi altri muli e procurarvi altre provviste? Oh dimenticavo, (Prende Bilbi fra le sue grosse braccia e comincia a muoverlo avanti e indietro guardandolo con amore.) dovrei coccolarvi come mamma orsa con i suoi cuccioli? Eh, secondo voi dovrei fare così? Invece NO!!! (Sbatte Bilbi a terra e guarda tutti con rabbia.) Ti avevo detto di non far mai più vedere qui il tuo brutto muso, Gaddalf! E lo stesso vale per la compagnia di pezzenti idioti che ti porti attorno!!! E adesso se non sparite entro dieci secondi dalla mia proprietà vi farò a pezzi a colpi d’ascia! (Raccoglie l’enorme ascia da terra.) Uno...-

 

Gaddalf (impaurito):- Ehm, caro Groar, perchè dici così? Noi siamo amici...-

 

Groar:- Due...-

 

Gaddalf (ai nani e Bilbi):- Credo che sia meglio se ce ne andiamo, ragazzi! (Cominciano a indietreggiare lentamente.) Ciao ciao, Groar!-

 

Groar:- Dieci!- (Corre loro addosso brandendo l’ascia. Scappano tutti in preda al panico. Scavalcano la staccionata e corrono, corrono, corrono. Si fermano solo quando la casa dell’uomo orso è ormai solo un puntino dietro di loro.)

 

Bilbi (ansimando per la paura e la corsa):- Anf! Anf! Morale della storia: le aquile sono più ospitali degli orsi! Pant!-

 

Nani e Gaddalf:- Parole sante!-

 

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Capitolo 12
*** Bosco Truccato ***


Capitolo XII - Bosco Truccato

Risposte ai commenti:

 

@Suikotsu: Ciò che dici mi addolora profondamente! Spero di riuscire a fare di meglio con questo capitolo!

 

@eika: Aspetterò paziente il vosto aggiornamento... Comunque buon Natale anche a voi! (Anche se in ritardo, ma fa niente, no?)

 

 

                                                                                 Capitolo XII - Bosco Truccato

 

I viaggiatori camminano silenziosi nella pianura. L’unico rumore sono i brontolii dello stomaco di Bilbi che non ha ancora mangiato niente dalla sera prima. Ma lo hobbit fa di tutto per non farsi sentire da Dufour, che è sempre in agguato con il suo sacchetto di caramelle. Dopo un po’ in lontananza si comincia a scorgere una foresta. È Bosco Truccato, il reame degli elfi silvani. Deve il suo nome alla mania degli elfi per la moda e i concorsi di bellezza, e di conseguenza anche per i trucchi. Verso sera i nani, lo stregone e lo hobbit raggiungono il limitare del bosco.

 

Gaddalf:- Questo è Bosco Truccato. Adesso proseguirete il viaggio da soli.-

 

Toron:- Ma come, Gaddalf, ci abbandoni qui?-

 

Din:- Come faremo senza la tua guida?-

 

Don:- Come faremo senza la tua saggezza?-

 

Dan:- Come faremo senza la tua potente magia?-

 

Dwelìn:- Come faremo senza le tue evocazioni?-

 

Fuffi:- Come farò senza il mio berretto?-

 

Oink:- Come faremo senza i tuoi ricatti?-

 

Gloink:- Come faremo senza i tuoi amici che ci vogliono ammazzare?-

 

Chili:- Come faremo senza le tue rassicurazioni che non rassicurano?-

 

Litri:- Come faremo...-

 

Gaddalf:- Basta! Ho altre cose da fare! Non ho tempo solo per voi, sapete? Devo compilare la dichiarazione dei redditi, devo rinnovare l’assicurazione sulla vita di Bilbi e devo saldare il conto sul cappello da stregone, l’avevo comprato a rate. Poi devo dare l’esame di trasfigurazione e devo farlo bene, sennò la McGranitt mi boccia un’altra volta!-

 

Difour:- Ma senza di te chi ci guiderà?-

 

Dundur:- Chi mi dirà che sono sovrappeso?-

 

Dufour:- Chi mi ruberà le caramelle, stregone goloso?-

 

Toron:- Chi mi darà continuamente del bugiardo?-

 

Gaddalf:- Uffa, ma è ovvio, no? Sarà Bilbi a farvi da guida d’ora in poi!-

 

Bilbi (saltando su per lo stupore):- C-COSA???-

 

Gaddalf:- Sarai bravissimo, Bilbi, ne sono sicuro. Magari con l’aiuto di un po’ di elisir del coraggio... (Ammicca ai nani.) Comunque, attraversare il bosco non sarà difficile: dovete solo stare sempre sul sentiero e non perderlo mai. E se possibile evitate di farvi notare dagli elfi.-

 

Toron:- Perchè non dovremmo farci vedere dagli orecchie a punta?-

 

Gaddalf:- Beh, perchè tutti voi siete decisamente out, per dirla con le loro parole. E tra loro, l’essere fuori moda è un crimine che si paga con pene che vanno dalla reclusione a vita alla condanna a morte!- (Tutti lo guardano spaventati.)

 

Dufour:- Le mie caramelle sono out, secondo te stregone curioso?-

 

Gaddalf:- Certo che sì! Così piene di calorie e di zuccheri! Ma per fortuna te le ho già sequestrate tutte, vero?-

 

Dufour (con aria innocente):- Sì, stregone goloso.-

 

Toron:- Ma come faremo a farcela?-

 

Gaddalf:- Semplice, non dovete mai perdere il sentiero, perchè solo così riuscirete a passare indenni: infatti per ora anche camminare sui sentieri è out e nessun elfo oserebbe mai fare una cosa fuori moda per catturarvi. E abbiate fiducia in Bilbi: saprà togliervi dai guai nel momento del bisogno. Buona fortuna! Ora me ne andrò in groppa a un magnifico bianco destriero. (Agita il bastone, ma tutto ciò che riesce a far comparire è un grigio asino ragliante.) Oh, uffa! Non mi riesce mai! (Sale sull’asino e si allontana lentamente.) Addio, spero che ci rivedremo! In ogni caso, vi ringrazio per avermi nominato beneficiario delle assicurazioni sulle vostre vite!-

 

Toron (guardando la foresta):- Beh, credo che non ci sia altro da fare che entrare. (A Bilbi.) Dopo di te, killer!-

 

Bilbi:- Ma io... (Vede Dufour che tira fuori il sacchetto di caramelle.) Ok...-

 

E così inizia il loro viaggio all’interno di Bosco Truccato. Il sentiero non è illuminato da nessuna luce (sono out) ed è in pessime condizioni, perchè nessuno lo sistema più. I nani hanno pochissime scorte alimentari con loro (le caramelle di Dufour non sono commestibili a eccezione che per il loro proprietario) e il percorso sembra non finire mai. Dopo due giorni la fame comincia a farsi sentire e con essa si risvegliano istinti animaleschi.

 

Dundur (guardando Bilbi):- Hmmm! Guarda che bell’hobbit grasso!- (Si lecca i baffi.)

 

Bilbi:- Perchè mi guardi come se fossi un pollo?-

 

Dundur:- Pollo? No, sei un bel maialino da fare arrosto con rosmarino fresco!- (Si lecca ancora i baffi e corre verso Bilbi.)

 

Bilbi (scappando):- Aiuto!!! Aveva ragione quell’aquila! Mi vuole mangiare!!!-  

 

Toron:- No! Non allontanatevi dal sentiero!- (Ma i due corrono fra gli alberi scomparendo dalla visuale dei loro compagni.)

 

Dufour (sospirando):- Mio fratello è un nano goloso!-

 

Bilbi scappa inseguito dal nano che emette strani versi da fiera affamata. Ma un altro pericolo è in agguato: uno dei ragni giganti di Bosco Truccato. Questa specie si generò nei tempi remoti dai ragni normali, quando gli elfi decretarono che pulire le ragnatele era out. Da allora vivono nel bosco, divorando tutto ciò che trovano: animali, elfi fuori moda fuggiti per evitare la morte e sventurati viandanti. Lo hobbit incappa senza accorgersene in una sua ragnatela e rimane impigliato. Il ragno gli si avvicina.

 

Bilbi:- AAAHH!!! Un ragno gigante!!!-

 

Ragno (con voce sibilante):- Sei caduto nella mia ragnatela, povero... (Lo guarda bene.) Cosa sei?-

 

Bilbi:- Hem, sono un hobbit e ti assicuro che la mia carne ha un sapore disgustoso!-

 

Ragno:- Oh, non importa. Io sono di bocca buona!- (Arriva Dundur di corsa.)

 

Dundur (con occhi da pazzo):- Maialino! Porcellino! Vieni qui!-

 

Ragno:- Un nano grasso e disarmato! Ma che bel pranzetto!-

 

Dundur (guardando il ragno e Bilbi nella ragnatela):- Brutto ragnaccio, non ti mangerai il mio maialino! Non te lo permetterò! (Lo osserva meglio.) Anche tu sei bello grasso in effetti...- (Si lecca i baffi fissando il ragno con sguardo vorace.)

 

Ragno (un po’ preoccupato):- Eh? No, aspetta: tu dovresti avere paura e io dovrei volerti mangiare!-

 

Dundur:- Beh, vedi, fa parte del cerchio della vita che prima o poi anche il predatore diventi preda!- (Parte la musica di Superquark e contemporaneamente Dundur salta addosso al ragno. Pochi attimi dopo il nano si pulisce i denti con uno stuzzicadenti.)

 

Bilbi (scioccato):- Ti è passata la fame, vero?-

 

Dundur:- Sì, certo! BURP! Oh, adesso ci vorrebbe un bel digestivo!-

 

Bilbi:- Visto che sei di nuovo normale, mi potresti liberare?-

 

Dundur:- E come?-

 

Bilbi:- Prendi la mia spada e taglia la ragnatela, dai!- (Dundur prende lo spadino e libera lo hobbit.)

 

Dundur:- Bella spada, sarebbe ottima come spiedo. Come si chiama?-

 

Bilbi:- Pungiscemi.-

 

Dundur:- Perchè? (Muovendola per ammirarla punge per sbaglio Bilbi.) Oh, capisco...-

 

I due riescono a ritrovare il sentiero e i compagni, grazie all’incredibile fiuto di Dundur che riuscirebbe a sentire l’odore delle caramelle di Dufour anche da trenta miglia di distanza. Il viaggio prosegue, anche se tutti, a eccezione di Dufour e Dundur, stanno morendo di fame. Verso sera scorgono una luce lontana dal sentiero. Spinti dalla fame e dalla curiosità si avvicinano. Nascosti dietro gli alberi vedono una radura illuminata da torce dove ci sono delle figure alte e bionde: gli elfi. Essi stanno compiendo uno dei loro più famosi rituali: il concorso di bellezza “Miss Bosco Truccato”. Infatti ci sono un sacco di elfe in bikini davanti a una giuria e a un presentatore. La vista delle incredibili bellezze seminude potrebbe ridurre in uno stato di shock totale un uomo, ma sui nani non fa che aumentare il disgusto che provano per gli orecchie a punta maniaci della moda e dell’apparire. O almeno, così poi racconteranno ai loro figli e parenti, in realtà semplicemente non ci vedono dalla fame, perchè altrimenti dei bei pensierini ce li farebbero. Bilbi invece è totalmente sconvolto: l’unica creatura di sesso femminile che abbia mai visto vagamente svestita è stata solo sua madre, ma non è che ci abbia mai capito molto.

 

Bilbi (guardando le elfe):- Scusa, Toron, cosa sono quelle specie di meloni che hanno sul petto?-

 

Toron:- Te lo spiegherò quando sarai più grande...-

 

Gloink (indicando un’elfa):- Quella sì che è bella! Altro che mia moglie!-

 

Din, Don e Dan:- Ehi! Tu hai sposato nostra sorella!-

 

Gloink:- Ehm, sì... Ma infatti quell’elfa non è nulla al suo confronto! Quella là non ha neanche un po’ di barba o baffi, nè cellulite nè rotolini sui fianchi nè...-

 

Din (tirandogli un ceffone in testa):- Ti insegnamo noi a parlare così di nostra sorella!-

 

Dan (dandogli un pugno nello stomaco):- Ti faremo rimangiare tutte quelle parole fino all’ultima sillaba!-

 

Don (tirandogli un calcio):- Dateci dentro fratelli!- (I tre cominciano a riempire di legnate Gloink.)

 

Oink:- No! Basta! Fate silenzio! Gli elfi potrebbero sentirci!-

 

Fuffi:- Ma figurati! Sono così presi con i loro concorsi di bellezza che non si accorgerebbero neanche se un idiota andasse a chiedergli informazioni!-

 

Dwelìn:- Devo avere le allucinazioni...-

 

Chili:- Perchè?-

 

Dwelìn:- Mi sembra di vedere quell’imbecille di Dundur che va a parlare agli elfi...-

 

Litri:- Temo che non sia solo un’allucinazione!- (Infatti Dundur si sta avvicinando proprio in quel momento al presentatore degli elfi.)

 

Difour:- Cosa cavolo fa???-

 

Dufour (masticando una caramella):- Quel nano goloso di nostro fratello mi ha detto che aveva fame e che andava a chiedere agli elfi anoressici se avevano qualcosa da mangiare.-

 

Toron:- Santa bietola!!! E perchè non l’hai fermato???-

 

Dufour:- Io non fermo i nani curiosi!-

 

Toron (afferrandolo al collo):- Io ti strozzo, brutto imbecille!!!- (Ma mentre Toron cerca di compiere quel nobile gesto, i nani e lo hobbit vengono circondati dagli elfi, che impugnano tutti spade sfavillanti e all’ultima moda. Bilbi ovviamente comincia a tremare. Il presentatore si fa avanti trascinando Dundur già legato.)

 

Presentatore (con un accento da snob scemo):- Bene bene! Cosa abbiamo qui? Tvedici nanetti puzzolenti e un budino tvemolante! E tutti ovvibilmente fuovi moda! Povtateli al castello!- (Gli elfi catturano i nani, che, presi alla sprovvista, non possono opporre resistenza. Bilbi però ha stranamente una buona idea e si mette l’anello al dito, scomparendo.)

 

Elfo (anche lui con l’accento snob scemo):- Signove, il cosino pauvoso è spavito!-

 

Presentatore (guardandolo malissimo):- Solo io posso usave quell’accento, perchè mi ha dato il pevmesso sua maestà veale, il ve, colui che è sempve alla moda! Non impovta pev quel coso, se lo mangevanno i vagni! Ova andiamo!-

 

Gli elfi, legati i nani con nodi molto shic, si dirigono verso il castello, seguiti a poca distanza da Bilbi invisibile. Entrano in un palazzo progettato da un grande maestro del design, il cui nome però non si può pronunciare (è out). La corte è tutta decorata con arazzi, tappeti, tende e mille altri ornamenti tutti firmati Dolce & Gabbana, Valentino e Armani. L’aria è impregnata da tonnellate di profumo costosissimo e alla moda. I prigionieri vengono trascinati attraverso la sala, mentre elfi ed elfe tutti griffati e pesantemente truccati (insomma, la maggior parte sembra che sia appena tornata da una rissa, tanto ombretto si è messa intorno agli occhi!) li guardano con disprezzo. Un elfo in fondo alla stanza suona con fare solenne un triangolo (che adesso è in, mentre la tromba ormai è out) e chiama il re.

 

Elfo:- Sua altezza reale, colui che è sempre alla moda, colui che è guidato dalla Divina Rivelazione di Vogue, il re.- (Il re entra da una porta a lato e cammina solenne verso il trono. Poi si ferma disgustato.)

 

Re:- Cos’è quell’orrore?-

 

Elfo:- Il trono, sire.-

 

Re:- Il trono è out! Portatelo via, prima che il suo osceno spettacolo sconvolga ulteriormente le mie nobili lenti a contatto! Adesso gli sgabelli da bar sono in!- (Gli elfi eseguono immediatamente e il re si siede su uno sgabello nero con la manopola per salire e scendere.)

 

Presentatore:- Vostva Gvazia, vi ho fatto chiamave pevchè devo comunicavvi una spiacevole nuova: il concovso di bellezza pev Miss Bosco Tvuccato non ha potuto aveve luogo oggi.-

 

Re:- Cosa? E perchè mai?-

 

Presentatore (indicando i nani):- Pev colpa di questa mavmaglia assolutamente sciatta e fuovi moda! Con la lovo pvesenza hanno vovinato lo stato d’animo delle concovventi e non si è potuto più andave avanti!-

 

Re:- Terribile! E ciò che è terribile è out! Come avete osato, voi miseri tappi?-

 

Elfa (indicando Dundur):- È stato lui il primo a farsi vedere! Dovevo rispondere alla domanda su cosa pensavo ogni volta prima di andare in bagno e non mi è venuto in mente cosa dovevo dire!!!- (Scoppia in lacrime.)

 

Presentatore:- Quel bvutto nano lavdoso le ha fatto dimenticave che eva la pace nel mondo! Sive, io chiedo la massima sevevità!-

 

Re:- Assolutamente! (Rivolto ai nani.) Solo per il fatto di essere così fuori moda, sporchi e puzzolenti, dovrei farvi giustiziare subito!-

 

Toron (sudando freddo):- Ehm, Vostra Altezza, ma le assicuro che noi siamo alla moda.-

 

Presentatore:- E allova pevchè andate in givo conciati come dei bavboni?-

 

Toron:- Ma che domanda è? È ovvio, no? Stiamo lanciando una nuova moda! Il look del poveraccio! Sapete, bisogna stupire, osare anche nella moda! E se adesso vi pare azzardato questo nostro look, non rammentate che spesso le mode hanno bisogno di tempo per essere abbracciate da tutti? Quindi, non solo siamo fuori moda, ma siamo anche più in di voi! (Come a voler rafforzare il concetto, un rutto di Dundur rimbomba nella sala.) He, he! Anche questo fa parte della nuova moda... ovviamente... Ve la siete bevuta?-

 

Tutti gli elfi:- No!-

 

Toron:- Porca bietola!-

 

Fuffi (guardando Dundur incavolato):- Ma cosa cavolo hai da ruttare? Non hai mangiato niente!-

 

Difour:- Veramente non aveva mangiato niente, adesso ha divorato la sua e le nostre corde.- (Infatti, grazie al lavoro di mandibole del nano, lui e i suoi due fratelli sono liberi.)

 

Presentatore:- Fate attenzione! Quei tve individui out sono libevi! Cattuvateli, pvesto!- (Gli elfi sguainano le spade e si avvicinano minacciosi, ma Dufour ha un’arma segreta.)

 

Dufour (estraendo un sacchetto di caramelle):- State indietro, elfi golosi!- (Gli elfi atterriti arretrano.)

 

Presentatore:- Fate attenzione! Quelle sono la cavamelle Dufouv! Sono tvemendamente piene di gvassi e zucchevi!-

 

Re:- Aiuto! Santo Armani, proteggici!- (Tutti gli elfi fuggono, lasciando soli i nani al centro della sala. Difour e Dundur slegano i loro compagni, mentre Dufour, tenendo il sacchetto in una mano e una manciata di caramelle nell’altra, tiene lontani gli elfi.)

 

Elfi:- No, ti prego! Non darci quelle caramelle! Rovinerebbero la nostra linea!-

 

Dufour:- Silenzio, elfi curiosi! Adesso ascoltate le mie condizioni: io e i miei amici saremo lasciati liberi di uscire da questo bosco orribile senza che ci venga torto un capello. Altrimenti... (Agita minaccioso il sacchetto.) E ne ho centinaia nelle mie tasche, perciò niente scherzi!-

 

Re (in ginocchio):- Va bene, va bene! Siete liberi di andare! Ma risparmiate i nostri pesi ideali!-

 

Dufour:- Così si ragiona, re goloso!- (In quel momento arriva Bilbi di corsa.)

 

Toron:- Bilbi, killer delle mie bietole! Dov’eri finito?-

 

Bilbi:- A preparare il nostro piano di fuga. Dai, sbrigatevi!-

 

Difour:- Non serve più, non vedi?-

 

Dufour:- Ho già pensato io a salvarci, hobbit goloso!-

 

Bilbi (osservando la scena):- Ah... Peccato! Avevo ideato un buon piano: consisteva nel nascondersi dentro i sacchi dell’immondizia e aspettare che gli elfi li portassero alla discarica per poi aprirli e scappare.-

 

Nani:- Che piano schifoso!-

 

Fuffi:- Va bene che non siamo maniaci dei profumi e della pulizia, ma a tutto c’è un limite!-

 

Dwelìn:- Almeno i sacchi sarebbero stati vuoti?-

 

Bilbi:- Ehm, per metà...-

 

Din:- Bleah!-

 

Don:- E noi dovremmo avere te come guida?-

 

Dan:- Dovresti essere tu a toglierci dai guai? Ma per favore!- (Bilbi diventa rosso dalla vergogna.)

 

Dufour:- Dai, sbrigatevi, nani curiosi!-

 

I nani e lo hobbit mogio mogio escono dal palazzo degli elfi. Dufour è l’ultimo del gruppo e per precauzione continua a minacciare con le caramelle gli elfi che si avvicinano troppo. Alla fine i quattordici viaggiatori riescono a uscire da Bosco Truccato senza danni causati dalla loro mancanza di gusto nel vestire.

 

Dufour (rivolto agli elfi nascosti fra gli alberi):- E questo vi serva da lezione! Non vi provate mai più a mettervi contro di noi o assaggerete il potere delle mie caramelle!- (Lancia verso gli alberi una manciata di caramelle. Gli elfi urlano di terrore e scappano a gambe levate.)

 

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Capitolo 13
*** Pontelagolargo ***


Capitolo XIII - Pontelagolargo

                                                                          Capitolo XIII - Pontelagolargo

 

I nani e lo hobbit si allontanano da Bosco Truccato e raggiungono la città di Pontelagolargo, costruita tutta sulle palafitte sul Lago Largo. Un ponte collega la città alla riva e tre guardie ne sorvegliano l’accesso.

 

Gloink:- Eccoci alla città sul lago. La Montagna-che-soffre-di-solitudine è vicina ormai!-

 

Oink:- Già, ma come faremo ad arrivarci in queste condizioni? Non abbiamo neanche un po’ di cibo!-

 

Dufour:- Ci sono le mie caramelle!-

 

Difour:- Intendeva dire che non abbiamo niente di commestibile!-

 

Dufour:- Non parlare male delle mie caramelle! Senza di loro saremmo ancora prigionieri degli elfi anoressici!-

 

Toron:- Basta litigare! C’è un unico modo per risolvere il problema del cibo: andare a Pontelagolargo e chiedere che ci aiutino.-

 

Dundur:- Speriamo che siano dei bravi cuochi questi umani!-

 

Din:- Ma come faremo a convincerli ad accoglierci?-

 

Don:- Come faremo a farci dare cibo gratis?-

 

Dan:- Come faremo a evitare che ci piglino a calci in culo?-

 

Toron:- Niente paura, userò tutta la mia arte oratoria!-

 

Chili:- Allora siamo a posto...-

 

Litri:- Meglio cominciare già a scappare...-

 

Toron:- Malfidenti! Non vi ricordate già più di quella volta dieci anni fa che ci salvai tutti dagli orchi solo grazie alla mia parlantina?-

 

Dwelìn:- Impossibile dimenticarselo!-

 

Fuffi:- Già, è raro vedere degli orchi arrabbiarsi così tanto. Fortuna che siamo stati veloci a darcela a gambe.-

 

Bilbi:- Forse sarebbe meglio far parlare qualcun altro...-

 

Toron (furioso):- Vi farò vedere io che sono un eccellente oratore! (Toron si fa avanti sicuro e si rivolge alle guardie.) Io sono Toron figlio di Traino figlio di Trogolo.-

 

Guardia 1:- E allora?-

 

Toron (totalmente spiazzato):- Eeeh... Intendo, io sono l’erede al Trono sotto la Montagna, io ritorno!-

 

Guardia 2:- E perché lo viene a raccontare a noi, signor Trogolo?-

 

Toron:- Ma come...? La profezia... Non la sapete?-

 

Guardia 3:- No, com’è?-

 

Toron (assumendo una posa epica):- Quando i nani torneranno,

                                                        oro e argento scorreranno!-

 

Guardia 1 (per nulla impressionata):- Non male come rima, ma ora dovete andarvene!- (Lo afferra per la collottola.)

 

Toron (dimenandosi):- No! Mettimi giù! Vi dico che grazie a noi la vostra economia potrà ripartire e tutti gli stipendi aumenteranno! Meno tasse per tutti!!!-

 

Guardia 2 (alla guardia 1):- Aspetta! Senti quello che dice? Da come parla sembra un parente del governatore.-

 

Guardia 3:- Già, lui dice sempre che se lo votiamo ci saranno meno tasse per tutti!-

 

Toron:- Che governatore?-

 

Guardia 1 (lasciando la collottola del nano):- Ilvios Lubersconi, il governatore della nostra città.-

 

Guardia 2 (osservando il nano che si rialza):- In effetti sono pure alti uguale...-

 

Guardia 3:- Forse dovremmo accompagnarlo al comizio che sta tenendo proprio ora davanti al municipio.-

 

Toron:- Già, buona idea! Posso far venire anche i miei compagni di viaggio?- (Indica i dodici nani e lo hobbit.)

 

Guardia 1:- Hum, non so... Ma potrebbe fargli comodo avere nuovi sostenitori contro il suo rivale, l’arciere Bardeschini. Va bene, portiamoli là!-

 

I tre uomini scortano i viaggiatori attraverso la città fino al municipio. Là, sopra una tribuna, un uomo alto tre spanne che si è fatto cinque o seimila lifting di recente ed ha i capelli trapiantati grida a squarciagola a un pubblico che applaude festoso.

 

Governatore:- Ascoltatemi, o pontelagolarghesi! Io vi dico che dobbiamo essere ottimisti e credere nel futuro! La crisi non esiste, va tutto benissimo! Ma andrà ancora meglio quando faremo la grande opera! Non dovete ascoltare certi pessimisti che affermano che sia impossibile: noi costruiremo davvero un enorme ponte che coprirà interamente il Lago Largo! Pensate: non avrete più bisogno di barche per andare sull’altra sponda!-

 

Cittadini:- Che idea geniale! Bravo! Evviva la grande opera!-

 

Bardeschini (a lato della folla):- Ma è assurdo! Se copriremo tutto il lago come faremo a pescare? La pesca è praticamente la nostra unica fonte di reddito, non possiamo rinunciarvi!-

 

Governatore:- Bardeschini, lei è soltanto il solito comunista pessimista! Lei vede tutto nero, ma io no, e questo è perché noi due siamo antropologicamente diversi! Ma tanto la sua opinione è irrilevante: infatti secondo i sondaggi il 300% dei pontelagolarghesi mi vuole come governatore anche per i prossimi 850 anni!-

 

Bardeschini:- Ma i sondaggi li fa un’agenzia che paga lei e la ditta che dovrebbe fornire il legname per la grande opera è di sua proprietà, non crede che ci sia un piccolo conflitto di interessi?-

 

Governatore:- Sì, anche grandissimo, e allora? Tanto nessuno ha mai fatto la legge contro il conflitto di interessi! Quindi io posso fare tutto quel che mi pare! E ora stia zitto, o la farò impiccare! E ora non dica che ho detto che la farò impiccare se non sta zitto! Sono stato frainteso!!!-

 

Cittadini:- Poverino, è stato frainteso! Bardeschini, vergogna!-

 

Bardeschini:- Ma io non ho detto nulla!-

 

Governatore:- Ecco, tipico di quelli come lei: prima dite una cosa e poi negate di averlo fatto! Dovreste fare opposizione per bene, cioè standovene buoni e zitti! Sennò vi faccio tutti quanti fuori! E ora non dica che ho detto che la farò fuori! L’uso criminoso delle mie parole è veramente una cosa indecente!-

 

Cittadini:- Una cosa indecente, vero!-

 

Bardeschini:- Ma...-

 

Governatore:- Lei e i suoi amici magistrati che cercate di incastrarmi non ci riuscirete mai: vi venderò tutti come schiavi ai mercanti del Sud! E si ricordi che non ho mai detto che vi venderò come schiavi ai mercanti del Sud!-

 

Cittadini:- Abbasso Bardeschini, vattene!- (Bardeschini si allontana un po’ triste.)

 

Guardia 1 (al governatore):- Ottimo discorso, eccellenza! Ha un attimo di tempo? Ci sono degli stranieri che dovrebbero parlarle.-

 

Governatore (osservando i tredici viaggiatori):- No, mi spiace, ma adesso non ho tempo: devo andare alla festa di un’amica mia coetanea con sessant’anni meno di me. E poi per principio non parlo con quelli più bassi di me.-

 

Guardia 2:- Allora cosa ne facciamo degli stranieri?-

 

Governatore:- Liberate la ronda!- (Prima che i viaggiatori possano obiettare qualcosa, le tre guardie si avvicinano al municipio e aprono una porta chiusa con dieci lucchetti e venti catenacci. Subito la porta si spalanca e ne esce una dozzina di omoni vestiti di verde con in mano delle mazze chiodate.)

 

Ronda:- Noi riempire di botte voi stranieri!-

 

Bilbi:- Mi sa che è meglio darsela a gambe!-

 

Nani:- Ottima idea!- (Gli omoni della ronda attaccano ruggendo e grugnendo.)

 

Nani e lo hobbit:- AAAAHH!!! SCAPPIAMO!!!-

 

Qualche ora dopo, una volta messi tra loro e Pontelagolargo una buona sessantina di chilometri, i nani e lo hobbit decidono di fermarsi a riposare.

 

Fuffi (mettendo una mano sulla spalla di Toron):- Toron, anche se sei un gran bugiardo e fanfarone, tu non assomigli affatto a quel mostro del governatore, te lo giuro!-

 

Chili e Litri:- Già zio, quello era proprio ributtante, tu invece porti le tue rughe e la tua calvizie incipiente con orgoglio!-

 

Toron (commosso):- Grazie, nipoti!-

 

Bilbi:- A me faceva proprio paura!-

 

Dwelìn:- A te fa paura tutto!-

 

Bilbi:- Non è vero!-

 

Oink (calcandosi il cappuccio in testa):- Bilbi! BUH!-

 

Bilbi:- AAAAAAAAAHHH!!!- (Sviene.)

 

Gloink:- In effetti era un po’ che non sveniva...-

 

Dufour:- Comunque, se incontreremo ancora quel governatore, non sfuggirà alle mie caramelle!- (Agita il sacchetto in direzione di Pontelagolargo e in sottofondo si sente una musica epica.)

 

 

 

Mi scuso con tutti tantissimo per il ritardo!

 

Ringraziamenti:

 

@Suikotsu: Il potere delle caramelle è terribile, ancora superiore a quello della bietola!

 

@eika: Sono d’accordo, vivere per mangiare!

 

@beal95: Beh, mi sono già scusato per non aver fatto presto...

 

@evening_star: La prossima leggila con calma, o rischi il collasso!

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Capitolo 14
*** Come uccidere un drago ***


Capitolo XIV – Come uccidere un drago

                                                                     Capitolo XIV – Come uccidere un drago

 

I nani e lo hobbit giungono finalmente alla Montagna-che-soffre-di-solitudine. Dato che non hanno potuto ottenere cibo dal governatore di Pontelagolargo (che pure si ritiene di gran lunga il miglior governatore degli ultimi 1500 anni), hanno risolto il problema alimentare nutrendosi con ciò che capita, ora un po’ di radici ora qualche arbusto secco ora qualche berretto. Consultando il “Manuale su come sopravvivere in quattordici in una zona pressoché deserta”, preparano anche piatti elaborati come la zuppa di ciottoli e terriccio, l’arrosto di radice e brandelli di mantelli o la sacher torte immaginaria, dolce assolutamente ipocalorico. Tuttavia non riescono ancora a trovare un ingresso secondario alla tana del drago, in modo da prenderlo di sorpresa. Un giorno vedono un pettirosso posarsi vicino a loro e, sperando di cambiare dieta, lo inseguono. L’uccellino li porta vicino a un piccolo cunicolo e poi vola via.

 

Dundur (saltando più in alto che può):- Uccellaccio maledetto! Torna giù! Vogliamo solo farti arrosto!-

 

Toron (guardandosi attorno):- Io... Io mi ricordo di questo luogo...-

 

Chili:- Oh, no... Adesso delira per la fame!-

 

Litri:- Ma no, non vedi che sta avendo un flashback?-

 

Fuffi:- Basta che non se ne esca con una qualche frase scema, tipo...-

 

Toron:- Come ho potuto dimenticare?-

 

Fuffi:- Appunto!-

 

Toron:- Questa è l’entrata secondaria che stavamo cercando! E, dato che l’autore si è impigrito, è già aperta, così non dovremo perdere tempo con chiavi e serrature che compaiono solo nel momento in cui il sole e l’ultima luna d’autunno sono insieme nel cielo o cavolate del genere. (A Bilbi.) Ora tocca a te, caro killer!-

 

Bilbi:- C-che devo fare?-

 

Dwelìn:- Che domande, uccidere il drago!-

 

Gloink:- Ecco, prendi il mio “Manuale del perfetto killer”.- (Dà il libro a Bilbi, che inizialmente è dubbioso e impaurito. Ma poi incontra lo sguardo famelico di Dundur e decide che è meglio sbrigarsi a portare a termine il suo compito. Perciò si siede su una roccia e comincia a studiarsi il manuale.)

 

Bilbi:- Allora, vediamo... (Apre il libro a caso e comincia a leggere.) Metodo Jack lo Squartatore, metodo Mostro di Firenze, metodo Franzoni... Beh, da qualche parte dovrò pur cominciare... Hum, facciamo questo. Metodo Harry Potter:“Se volete uccidere qualcuno è molto semplice, dovete semplicemente farlo diventare insegnante di Difesa contro le Arti Oscure a Hogwarts e certamente lo uccideranno prima della fine dell’anno.” No, non so dove sia Hogwarts e poi non ho tutto questo tempo... Com’era quell’altro? Franzoni... Ma non credo che un drago possa entrare in una lavatrice... Neanche Jack lo Squartatore va bene, dice che serve una laurea in anatomia della zona pubica-addominale femminile, ma non so cosa sia... Questo metodo di una certa Knox mi sembra buono, ma poi dovrei coinvolgere il governo di uno strano paese per evitare il processo... Boh, meglio di no... Metodo Gaddalf? “Convincete la vostra vittima a partecipare a una missione suicida senza alcuna possibilità di successo e poi dileguatevi aspettando il naturale corso degli eventi.” Ah, siamo d-davvero in b-buone m-mani! (Bilbi ricomincia a tremare e, per darsi forza, beve l’elisir del coraggio, cioè un’acquavite che i nani hanno distillato dalle radici trovate nel deserto.) Hic! Vediamo che altro sc’è...-

 

Alcune ore dopo i nani, che nel frattempo si erano allontanati a cercare del cibo (fatica inutile poiché Dundur se l’è sbafato in un boccone non appena l’hanno trovato), si vedono comparire davanti uno sconcertante spettacolo: Bilbi si è tinto chissà come i capelli e ora li ha neri con delle meche bianche, indossa una camicia e una giacca scura e stringe un rasoio dal manico in argento cesellato nella mano destra. In volto ha stampata un’espressione cupa e ha negli occhi una luce strana e preoccupante.

 

Toron:- Per mille bietole! Bilbi, ma che ti è successo?-

 

Fuffi:- Dove hai trovato quei vestiti e quel rasoio? Ma soprattutto come hai fatto a tingerti i capelli?-

 

Dufour:- Nano curioso!- (Gli mette una caramella in bocca e segue il classico quasi soffocamento, in seguito al quale Fuffi sputa la caramella e centra Dundur, che la divora avidamente.)

 

Bilbi (con voce spettrale):- Sono tornato da un lungo viaggio, ma ora avrò la mia vendetta e ucciderò il giudice Turpin!- (I nani cominciano a preoccuparsi.)

 

Chili:- Ma cosa sta blaterando?-

 

Litri:- Che cavolo c’era nel tuo manuale, Gloink? Polvere o altro?-

 

Gloink (fingendo di essere calmo):- Ma no, deve essere stato un po’ suggestionato da quello che ha letto.-

 

Oink:- Beh, sarà meglio riportarlo alla realtà!-

 

Din:- Giusto, magari una bella canzone funzionerebbe!-

 

Don:- Quale?-

 

Dan:- Potremmo cantare qualcosa come...-

 

Bilbi (interrompendoli):- So io cosa è giusto cantare: There was a barber and his wife

and she was beautiful...
a foolish barber and his wife.
She was his reason and his life...
and she was beautiful, and she was virtuous.
And he was naif.
There was another man who saw
that she was beautiful...
A biased vulture of the law
who with a gesture of his claw
removed the barber from his plate!
And there was nothing but to wait!
And she will fall!
So soft!
So young!
So lost and oh so beautiful!
-

 

Dufour (piangendo):- Com'è triste! Povero hobbit barbiere curioso!-

 

Difour (tirando uno scappellotto a Dufour):- Ma sei scemo? Non gli è mica successo davvero! È impazzito e crede di essere Sweeney Todd!-

 

Dwelìn:- Dobbiamo farlo rinsavire!-

 

Gloink:- In effetti ho pure un “Manuale di Psicologia & Affini”, magari c’è una soluzione.- (Lo tira fuori dallo zaino e comincia a sfogliarlo.)

 

Bilbi:- Perché? Chi è che dovrebbe rinsavire?-

 

Fuffi:- Tu! Sei matto!-

 

Bilbi:- Gli anni di certo mi hanno cambiato!-

 

Chili:- Comincia a citare le battute, è grave!- (Bilbi inizia a rigirarsi il rasoio fra le mani e a osservare con molto interesse il mento dei nani.)

 

Litri:- Toron, mi preoccupa un po’ quel rasoio! Fa’ qualcosa!-

 

Toron:- Io? Perché io? E poi cosa dovrei fare?- (Arretra cercando di mettersi fuori dalla portata di Bilbi. Ma Din, Don e Dan lo afferrano.)

 

Din:- Non dici sempre di essere un gran retore?-

 

Don:- Usa la tua abilità retorica!-

 

Dan:- Fallo ragionare!- (I tre nani lo spingono avanti di fronte a Bilbi.)

 

Toron (sudando freddo):- Bilbi caro, non mi riconosci? Sono Toron Scudodibietola, tuo amico. (Indica i nani.) Pure loro sono tuoi amici. Non ricordi perché sei qui? Tu sei il nostro killer, devi uccidere il drago. Ricordi?-

 

Bilbi:- Il drago? Ma i draghi non hanno la barba... Mentre voi sì!- (Gli occhi di Bilbi brillano di pura follia e un ghigno psicotico compare sulla faccia dello hobbit.)

 

Toron (allontanandosi):- Ehm, calmo, caro Bilbi... Ti assicuro che non ho bisogno di nessuna rasatura...-

 

Bilbi:- Io invece dico di sì!!!- (Gli si avventa contro alzando il rasoio. Toron lo schiva e scappa via. Bilbi però non demorde e inizia a inseguire gli altri nani. Dufour inciampa e Bilbi gli è addoso.)

 

Dufour:- Barbiere assassino goloso!- (In un disperato tentativo di salvarsi lancia tutto il suo sacchetto di caramelle in faccia a Bilbi e guadagna così un nanosecondo per rotolare di lato evitando il colpo. In quel momento Gloink colpisce Bilbi in testa col “Manuale di Psicologia & Affini”.)

 

Difour:- Bel lavoro Gloink!-

 

Gloink (sfogliando il manuale):- In effetti, c’è scritto pure qua che “qualora il soggetto dia in escandescenze il modo migliore per ricondurlo alla ragione è colpirlo con il suddetto volume in testa”.-

 

Toron:- Bene, ora che è svenuto toglietegli quel rasoio di mano, rimettetegli i suoi vestiti, sistemate in qualche modo i suoi capelli e soprattutto, Gloink, riprenditi il tuo maledetto “Manuale del perfetto killer”, non si sa mai!-

 

Din:- Già, potrebbe diventare anche più pericoloso!-

 

Don:- Magari potrebbe credersi un serial killer di cantanti!-

 

Dan:- Saremmo le sue prime vittime!-

 

Fuffi:- Io invece sono certo che non correreste nessun pericolo in un simile caso...-

 

Dopo qualche ora Bilbi si risveglia con un gran bernoccolo, un terribile mal di testa e nessun ricordo di ciò che è successo. Si accorge anche di essere stato legato.

 

Bilbi (gridando):- Ehi, si può sapere perché mi avete legato come un salame? Che è successo?-

 

Toron:- Hai creduto di essere Sweeney Todd e volevi farmi un bel taglio da un orecchio all’altro!-

 

Bilbi (tremando):- M-ma a m-me fa p-paura quel film! Non capisco... Ho solo bevuto un po’ di elisir del coraggio mentre leggevo lo spaventosissimo manuale di Gloink e poi non mi ricordo più niente...-

 

Oink (rivolto a Difour, sottovoce):- Quelle radici che abbiamo usato dovevano essere allucinogene...-

 

Difour:- Ma no, Dundur ne ha mangiate un sacco e sta benissimo.-

 

Dundur (seduto su una roccia, rivolgendosi a un barman immaginario):- Salve Loyd... C’è poca gente stasera... Ha, ha, ha!!!-

 

Oink:- Se lo dici tu...-

 

Toron:- Va bene, sembra che tu sia completamente rinsavito, Bilbi. Slegatelo. (Chili e Litri liberano lo hobbit.) E ora va’ dentro la montagna e ammazza il drago, hai studiato abbastanza dal manuale!-

 

Bilbi:- Ma io...- (Dufour lo afferra per la collottola e lo spinge nel cunicolo con un sonoro calcione nel sedere.)

 

Fuffi:- Bravo Dufour! Anche se non capisco perché tu sia stato così violento, di solito non lo sei...-

 

Dufour (con gli occhi fuori dalle orbite):- Quell’hobbit goloso matto mi ha fatto sprecare l’ultimo sacchetto di caramelle, perciò prima uccide il drago prima potrò tornare a casa per fare rifornimento!!! Altrimenti andrò in crisi d’astinenza!!!-

 

Bilbi intanto è entrato nella montagna. Si massaggia il sedere dolorante mentre prosegue per lo stretto passaggio. Sente un battito d’ali e sguaina Pungiscemi atterrito, ma poi si rende conto che è solo il pettirosso.

 

Bilbi:- Mi hai fatto spaventare, potevo farti male con questa spada.-

 

La rinfodera, ma si punge da solo di nuovo. Il pettirosso scuote la testa. Bilbi arriva in fondo al passaggio ed entra nella caverna del drago Smog. Il mostro è sdraiato sopra un’immensa massa di gemme, pietre preziose, gioielli, monete d’oro, boccali d’oro, vasi d’oro, sottovasi d’oro, annaffiatoi d’oro, cesoie d’oro, zappine d’oro... evidentemente il nonno di Toron doveva essere un appassionato di botanica!

 

Smog:- Ucci ucci sento odor di hobbittucci! (Bilbi è spaventatissimo e si mette in fretta l’anello prima che il drago guardi verso di lui.) Lo sento, ma non lo vedo. Dove sei? Fatti vedere, sei forse un vigliacco?-

 

Bilbi (invisibile vicino all’entrata):- Sì, abbastanza!-

 

Smog:- Vigliacco, ma hai avuto il coraggio di venire nella mia caverna... Sei anche schizofrenico?-

 

Bilbi:- No, mi ci hanno costretto i nani che vogliono rubarti il tesoro... Ops, questo forse era meglio non dirlo...-

 

Smog:- Cosa??? Nani che vogliono rubare il mio tesoro???-

 

Bilbi:- Sì, e io dovrei pure ucciderti... No, intendevo che mi hanno assoldato come killer, ma non per te...-

 

Smog:- Uccidermi? Ha, ha, ha!!! Nessuno può uccidermi!!!-

 

Bilbi:- Forse allora mi servirebbe il metodo di Ulisse...-

 

Smog:- Cosa?-

 

Bilbi:- Nulla.-

 

Smog:- In ogni caso, i draghi sono invincibili! Dovresti saperlo, cosino invisibile!-

 

Bilbi:- Ma di solito la pancia è scoperta...-

 

Smog:- Ah, sì, mio cugino teneva il ventre scoperto e guarda che gli è successo: un giorno arriva un tale, Giorgio mi pare, e lo ammazza in nome di una sua strana religione! Io non sono mica così scemo: guarda!- (Il drago mostra il ventre ricoperto da gemme dure. Tuttavia in alto a sinistra, all’altezza del cuore, c’è un buco nella corazza. Bilbi se ne accorge, ma stavolta è abbastanza furbo da tacere.)

 

Bilbi:- Complimenti, una magnifica corazza! Ora però si è fatto tardi, devo andare!-

 

Smog:- Ma come? Vieni qui di nascosto, non parli per indovinelli, mi dici che dei nani vogliono derubarmi e ti hanno incaricato di uccidermi e pensi di andartene come se nulla fosse?-

 

Bilbi:- Ehm... Sì!-

 

Smog:- Ma almeno rubami qualcosa, così ho davvero un buon motivo per arrabbiarmi e doverti inseguire! Sono più di duecento anni che non mi alzo da qua e vuoi che lo faccia solo perché mi minacci di morte? Ma per favore... Se invece mi rubi qualcosa, attenti alla mia proprietà privata e quindi ho un buon motivo di alzarmi, dato che posso ucciderti per legittima difesa!-

 

Bilbi (un po’ stupito dalla logica contorta del drago):- Ok... Ti rubo questo.- (Prende in mano un’orrendo braccialetto di HelloKitty.)

 

Smog (vedendo il braccialetto che si solleva in aria):- Ma che schifo! Come ha fatto a finire nel mio tesoro? Se mi rubi quell’orrore mi toccherà ringraziarti, anziché ucciderti! Prendi qualcos’altro!-

 

Bilbi (afferrando un terribile vaso d’oro super kitch):- Questo va meglio?-

 

Smog:- Ma non hai proprio gusto! Butta via quella schifezza!-

 

Bilbi:- Uff... Ma che noioso... (Raccoglie una statuetta che rappresenta un alpino che tracanna un otre di vino.) Senti, questo mi pare meglio degli altri, no?-

 

A quel punto il drago si infuria come una bestia per il cattivo gusto di Bilbi e comincia a sputargli fiamme addosso. Lo hobbit scappa via attraverso il tunnel, si toglie l’anello ed esce all’aria aperta nello spiazzo dove lo aspettano i nani.

 

Din, Don e Dan (vedendo Bilbi uscire):- Sono fuori dal tunnelelelel del divertimentoooo!- (Difuour, Dufour e Dundur li stordiscono immediatamente.)

 

Toron:- Bilbi, allora com’è andata? L’hai ammazzato?-

 

Bilbi (con il fiatone):- Non proprio...-

 

Fuffi (notando che Bilbi ha qualcosa in mano):- Sei riuscito a sgraffignare qualcosa? Fa’ vedere...- (Gli prende di mano la statuetta e getta un urlo di disgusto. Gli altri nani osservano il bottino di Bilbi e concordano tutti con Fuffi.)

 

Chili:- Ma non hai un minimo di senso estetico, hobbit del cavolo?-

 

Litri:- Il drago sarà stato contento di vederti rubare questo schifo!-

 

Bilbi:- A proposito del drago...-

 

Dwelìn:- Cosa?-

 

Oink:- Hai scoperto il suo punto debole?-

 

Gloink:- Lo hai accoppato?-

 

Bilbi:- Sì, no, ma soprattutto credo di avergli inavvertitamente fatto capire che ci siete anche voi con me.-

 

Tutti i nani:- COSA???-

 

Toron (afferrando Bilbi per la collottola):- Brutto deficiente, io ti...- (Un ruggito squarcia il silenzio della notte.)

 

Fuffi:- Il drago!-

 

Nani:- Scappiamo! Dentro la montagna, presto!- (I nani e lo hobbit entrano di corsa nel cunicolo. Un attimo dopo il drago arriva e colpisce con una fiammata l’ingresso, che crolla impedendogli così di raggiungere i quattordici viaggiatori.)

 

Smog (furente):- Maledetto cosino invisibile amico dei nani! E maledetti nani! E maledetti uomini del Lago Largo, sono stati loro ad aiutarli, ne sono certo! Ma saranno loro a pagare per il pessimo gusto di quel tappo evanescente!-

 

Il drago si dirige verso Pontelagolargo sbattendo le grandi ali nella notte nera, mentre in sottofondo parte una di quelle musiche di paura tipiche dei film fantasy, come quando arrivano i Nazgul nel Signore degli Anelli oppure quando Harry Potter bacia Cho Chang. No, nel secondo caso è proprio la scena che fa paura, non la musica, scusate.

 

 

Sempre in ritardo, ma ormai ho quasi finito!

 

Risposte ai commenti:

 

beal95: Nel prossimo capitolo il nano malefico tornerà, ma farà una brutta fine!

 

Suikotsu: Ci sarà presto altra satira politica.

 

Rakyr il Solitario: Beh, è quello che ha in mente di fare appena finirà questa avventura, quanto alla certa creatura bassa d'altezza e di morali, tornerà a breve.

 

Evening_star: Eh, già chissà...

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Capitolo 15
*** La fine di due mostri ***


Capitolo XV – La fine di due mostri

                                                                                     Capitolo XV – La fine di due mostri

 

A Pontelagolargo intanto le sentinelle fanno la guardia camminando avanti e indietro sulle palafitte. A un certo punto l’arciere Bardeschini vede in lontananza un’enorme sagoma nera che si avvicina nella notte e in sottofondo parte ancora la musica di paura dei film fantasy. È il drago che arriva a Pontelagolargo!

 

Bardeschini:- Oh, no! Il drago! Allarmi! Allarmi! Il drago!- (Le altre sentinelle accorrono.)

 

Sentinella 1:- Che c’è da gridare, comunista?-

 

Bardeschini:- Il drago sta arrivando! Guarda là!- (Indica verso l’orizzonte Smog che si avvicina.)

 

Sentinella 2:- O mamma, è vero! Cosa facciamo?-

 

Sentinella 3:- Chiamiamo il governatore, presto! Lui saprà cosa fare!- (Le tre sentinelle corrono via. Qualche minuto dopo tornano con il governatore in vestaglia da notte.)

 

Governatore:- Bardeschini, ho capito il suo gioco: lei vuole farmi alzare nel cuore della notte per farmi venire le occhiaie e rovinare così la mia immagine in modo da vincere alle prossime elezioni! Ma tanto non le è servito a niente, ero già sveglio a fare un festino con delle ragazze disinibite e di bell’aspetto! E non ho mai detto che ero sveglio a fare un festino con delle ragazze disinibite e di bell’aspetto! Lei è il solito cattocomunista pessimista! Non c’è nessun drago! Quello non è il drago, ma solo i fuochi d’artificio che ho ordinato per il mio prossimo festino!- (Il drago lancia una fiammata e incenerisce il ponte davanti al governatore che salta in braccio a una sentinella per la paura.)

 

Sentinella 1:- Mi sa che è davvero un drago, Bardeschini aveva ragione!-

 

Governatore:- Certo, il drago è una pesante eredità del precedente governo!-

 

Sentinella 2:- Ma è lei che ha governato praticamente sempre negli ultimi quindici anni!-

 

Bardeschini:- Non è questo il momento di discuterne! Dobbiamo affrontare la situazione! Il drago è qui!- (Infatti il drago è ormai arrivato sopra la città e gli abitanti impauriti cominciano a gridare e a correre qua e là.)

 

Sentinella 3:- Governatore, cosa dobbiamo fare?-

 

Governatore (spaventatissimo):- E che ne so??? Ho paura! Non voglio morire! Non voglio che il drago bruci i miei soldi accumulati dopo anni di truffe, evasioni fiscali e connivenza con la mafia! Ma soprattutto non voglio che bruci il palazzo pubblico dove tengo i miei festini, come farò senza??? (Si calma per un attimo.) Ho trovato, mandategli contro la ronda!-

 

Le sentinelle aprono la porta del municipio ed escono gli omoni della ronda. Grugnendo e ruggendo corrono verso il drago, identificato immediatamente come immigrato clandestino extracomunitario. Smog li guarda per un attimo e li incenerisce con una fiammata.

 

Governatore:- Ma...-

 

Sentinella 1:- In effetti prendere a mazzate dei poveri immigrati affamati e disperati è più facile che affrontare un drago forte e incazzato.-

 

Sentinella 2:- E ora cosa facciamo, governatore?-

 

Bardeschini:- Ma è ovvio, no? Dobbiamo organizzare un’evacuazione della città di donne e bambini, mentre tutti coloro che hanno una buona mira cercheranno di colpire il drago!-

 

Governatore:- Giusto, alle barche! Prima i più piccoli!- (Si tuffa a pesce su una barchetta sotto la palafitta e comincia a remare forsennatamente verso la riva.)

 

Sentinella 3 (scioccato):- Ci ha abbandonati! Che bastardo!-

 

Bardeschini:- Lasciatelo perdere per ora! Abbiamo altro da fare!-

 

Le sentinelle e Bardeschini radunano altri arcieri e nel frattempo fanno salire il resto della popolazione sulle scialuppe d’emergenza. Ma il drago sembra invulnerabile: nessuna freccia riesce a ferirlo e dopo poco tempo tutta la città è in fiamme. I soldati e le sentinelle fuggono sulle barche. L’ultimo a rimanere è Bardeschini.

 

Bardeschini (stringendo in mano una freccia):- No, è l’ultima! Come farò a uccidere il drago?- (In quel momento il pettirosso, lo stesso che ha guidato i nani all’ingresso del cunicolo e che ha seguito Bilbi dentro, gli si avvicina.)

 

Pettirosso:- Bardeschini, ascoltami!-

 

Bardeschini:- Un uccello che parla? (Alza le spalle.) Beh, dobbiamo ascoltare i suggerimenti di tutti, dovrebbe essere questo il nostro nuovo motto...-

 

Pettirosso:- Scaglia là la freccia, dove il ventre del drago è privo di protezione!- (Indica il punto scoperto del drago che vola sopra di loro.)

 

Bardeschini:- Ma non so... Non sarà un po’ troppo estremista... pacatamente...-

 

Pettirosso:- Ma piantala con queste stronzate! Con i tuoi “pacatamente” e “non so” non compiccerai mai nulla! Fa’ qualcosa per una volta e renditi degno dei tuoi antenati Xmar e Sengel. Vuoi o no cacciare quel tappo malefico e aberrante dal governo?-

 

Bardeschini (stringendo con forza arco e freccia e gridando con rabbia):- Sì! Vorrei tanto prenderlo a calci in culo!-

 

Pettirosso:- Bravo! Questo è parlare! Ora tira la freccia e accoppa quel drago!-

 

Bardeschini incocca la freccia e la tira. Centra Smog esattamente nella zona indifesa. Il drago si contorce di dolore e precipita sopra Pontelagolargo distruggendola completamente.

Intanto la popolazione  osserva la scena dalla riva e  piange di disperazione al vedere le proprie case distrutte.

 

Sentinella 1:- Avremmo dovuto ascoltare Bardeschini fin da subito!-

 

Sentinella 2:- Ora non saremmo in questa condizione!-

 

Sentinella 3:- Non hai nulla da dire, governatore?- (Il governatore si guarda attorno cercando consensi e sostegno, ma trova solo volti rabbiosi e accigliati contro di lui.)

 

Governatore (sorridendo nervosamente):- Beh, fate conto di essere in vacanza!-

 

Cittadini (furiosi):- Hai detto la tua ultima idiozia, governatore!- (Tutti insieme cominciano a prenderlo a sassate. Ma una voce interrompe la più che giusta lapidazione.)

 

Bardeschini (tutto fradicio, ma intero):- Fermi, concittadini!-

 

Sentinella 1:- Sei vivo!-

 

Sentinella 2:- Sarai tu il nostro nuovo governatore!-

 

Sentinella 3:- Dopo che avremo impiccato il precedente!-

 

Governatore (gettandosi in ginocchio):- Pietà di me! Sono solo un miserabile verme schifoso! Non uccidetemi! Faccio troppo schifo perché possiate toccarmi senza sporcarvi le mani!-

 

Bardeschini:- Silenzio! Noi non impiccheremo quest’uomo senza un regolare processo! Dobbiamo rispettare le regole della democrazia e della giustizia: tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge. Perfino lui. Quindi indiremo libere elezioni e ognuno voterà chi preferisce.-

 

Tizio dalla folla:- Davvero? Posso votare anche per mio fratello?-

 

Bardeschini (un po’ sconcertato):- Se ritieni che abbia delle buone idee per la città non vedo perché no...-

 

Fratello del tizio:- Io direi che dobbiamo stare attenti a Lubersconi che sta scappando!- (Indica il governatore che nel frattempo è balzato su un cavallo: nonostante fosse un gran salto per la sua statura, ci è riuscito lo stesso, tanta è la paura di essere processato.)

 

Governatore:- Non mi avrete mai! Addio fessi!-

 

I cittadini cercano di fermarlo lanciandogli addosso frecce, sassi, duomi in miniatura, ma lo mancano. Il governatore fugge a cavallo e scompare all’orizzonte. Da allora nessuno lo ha mai più rivisto, anche se delle voci dicono che è giunto in un lontano paese a forma di stivale e lì ha ricostruito il suo potere. Ma sono solo voci di una terra lontana...

 

 

Risposte ai commenti:

 

Suikotsu: Grazie, troppo buono!

 

Beal95: Non hai visto Sweeney Todd? È bello, ma se ti fa impressione il sangue hai fatto bene... Comunque stavolta sono stato veloce, vero?

 

Elfa: Nooo, solo un’analogia casuale... Comunque, è pure un’analogia un po’ vecchia, nel prossimo si aggiorna un po’...

 

Evening_star: Eh, in realtà il drago l’aveva vinto da giovane quando militava presso gli Alpini...

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Capitolo 16
*** La battaglia dei √25 eserciti ***


Ebbene sì, ho deciso di sfruttare l'onda del finale della seconda saga di Mr Jackson per concludere questa vecchia fic. Quale bieco trucco per attirare nuovi lettori!

 

 

Capitolo XVI – La battaglia dei √25 eserciti

 

I nani e lo hobbit, dopo il crollo della parete, ascoltano le parole furiose del drago e sentono la musica di paura che si affievolisce in lontananza (segno che si sta allontanando). Dato che non possono più uscire da quella parte, sono costretti a percorrere il cunicolo fino alla caverna dove è ammassato il tesoro del drago. Bilbi ovviamente cammina davanti a tutti perché gli altri sostengono che quel pasticcio sia tutta colpa sua e in ogni caso lo stesso hobbit è piuttosto contento di tenersi lontano dal sempre più famelico Dundur. Quando entrano nella caverna rimangono sbalorditi nel guardare l'enorme massa d’oro.

 

Toron (gettandosi sulle gemme e raccogliendole a piene mani):- Finalmente ho riconquistato il mio tesoro!-

 

Oink:- Hai??-

 

Gloink:- Tuo???- (Toron si accorge che i nani lo guardano male.)

 

Toron:- Ehm... Abbiamo riconquistato il nostro tesoro, intendevo questo, ovvio!- 

 

Bilbi:- Ehi, e io?-

 

Litri:- Zitto, dovevi uccidere il drago, ma mica l’hai fatto!-

 

Chili:- Ce l’hai solo scatenato contro, per questo bastava un qualsiasi idiota come Dufour!-

 

Difour:- Giusto!-

 

Dufour:- Inutile killer goloso!-

 

Dundur:- Visto che è inutile, posso...?- (Si lecca i baffi con uno sguardo folle alla Hannibal Lecter.)

 

Toron:- No, ho promesso a Gaddalf di tenerglielo intero. Errond non seppellisce ossa spolpate, lo ritiene degradante per un becchino del suo rango!-

 

Dwelìn:- Ho un’idea: vai a cercare del cibo, Bilbi!-

 

Fuffi:- Così Dundur non vorrà più mangiarti.-

 

Bilbi riconosce che quella è un’ottima idea e si allontana di corsa, lasciando Toron e gli altri ai loro bagni d’oro stile zio Paperone. Attraversa vari cunicoli e sale scavate nella roccia, tutte piene di oggetti preziosi accumulati dal drago. Bilbi vede in mezzo a un mucchio di gioielli due gemelli a forma di maialini in oro massiccio.

 

Bilbi (prendendoli):- Questi sono semplici e raffinati! Adesso i nani la smetteranno di dire che ho cattivo gusto!-

 

Mentre Bilbi si illude e persiste nella sua totale ignoranza dei più elementari canoni estetici, a Pontelagolargo gli uomini, sotto la guida di Bardeschini, hanno formato un accampamento sulle rive in modo da accogliere gli sfollati della città distrutta. La mattina dopo nella tenda di Bardeschini, acclamato governatore provvisoriamente, sta discutendo sul da farsi con i membri del suo governo.

 

Sentinella (entrando nella tenda):- Governatore Bardeschini, è giunta una delegazione del re degli elfi.-

 

Bardeschini:- Davvero? Molto bene, falli entrare.- (La sentinella scosta l’entrata della tenda ed entra il presentatore del concorso di bellezza “Miss Bosco Truccato”.)

 

Presentatore:- Salute a te, Bavdeschini, nuovo govevnatove di Pontelagolavgo. Ti povgo gli omaggi di Sua Altezza Veale, colui che è sempve alla moda, colui che è guidato dalla Divina Vivelazione di Vogue, il ve di Bosco Tvuccato. Egli nella sua immensa bontà e misevicovdia ha deciso che gli elfi offvivanno aiuto a voi povevi disgvaziati.-

 

Bardeschini:- Perché ha deciso di aiutarci se prima non ci considerava affatto?-

 

Presentatore:- Pevché ova aiutave i misevabili pvofughi senza casa nè cibo è in, ovviamente.- (Bardeschini si consulta rapidamente con i ministri.)

 

Bardeschini:- Nonostante i toni parecchio offensivi, decidiamo di accettare il vostro generoso aiuto.-

 

Presentatore:- Ottimo. C’è un’altva cosa che dovvei chiedevvi: avete pev caso visto tvedici nani fuovi moda e un piccolo budino tvemolante con lovo?-

 

Bardeschini:- Sì, sono passati qua alcuni giorni fa prima della fuga dell’ex governatore.-

 

Presentatore:- E dove evano divetti?-

 

Bardeschini:- A me è sembrato che fossero scappati verso Nord...-

 

Presentatore (con aria drammatica):- Pvopvio come pensavo: vevso la Montagna-che-soffve-di-solitudine!-

 

Intanto Bilbi ha trovato la dispensa del drago in modo da poter sfamare Dundur e quindi salvare la propria pelle (e il proprio grasso residuo). Dopo un pasto non proprio delizioso (il cibo era piuttosto avariato), i nani cominciano a contare l’ammontare del tesoro con maggior attenzione.

 

Toron:- Ce lo divideremo in parti uguali: così stabilisce Toron, re sotto la Montagna. (Si incorona con una corona fra le tante del mucchio.) Nella sua generosa bontà, tuttavia, il vostro re non può evitare di chiedervi un piccolo tributo per la ricostruzione del mio regno.-

 

Gli altri nani (guardandolo male):- E a quanto ammonterebbe?-

 

Toron:- Al cinquant... (Si ferma vedendo che Fuffi ha già impugnato un’ascia cesellata in oro.) Al cinque per cento.-

 

Fuffi:- Uno per mille e considerati fortunato!-

 

Bilbi:- Io che parte ho?-

 

Din:- Nessuna!-

 

Don:- Te l’abbiamo già detto prima.-

 

Dan:- Non ci hai mai tirato fuori dai guai né hai ucciso nessuno!-

 

Oink:- Non hai fatto nessuna delle cose per cui ti avevamo assunto!-

 

Gloink:- E pretenderesti anche che ti pagassimo?- (Bilbi si zittisce mogio mogio.)

 

Toron:- Se proprio vuoi guadagnarti qualche soldo, dacci una mano a spostare i sacchi di soldi mentre li contiamo. (Bilbi comincia a spostare i sacchi grossi come lui, rischiando di farsi venire una brutta ernia.) E nel frattempo fate molta attenzione ai gioielli che vi scegliete: da qualche parte in mezzo ai mucchi ci sono due gemelli in oro massiccio a forma di maialini che voglio per me.- (Bilbi comincia a sudare freddo.)

 

Fuffi (preoccupato):- Toron... Non è che Bilbi ti ha contagiato con il suo cattivo gusto?- 

 

Toron (sbuffando):- No... Ma quei gemelli appartenevano a mio nonno Trogolo, sono un ricordo di famiglia! Quindi guai a chi se li intasca!- (Accarezza un’ascia con fare significativo. Bilbi sviene. Dufour, che è ancora in astinenza da caramelle, lo fa rinvenire poco gentilmente con un calcione.)

 

Il giorno dopo i nani addormentati sui loro sacchi d’oro vengono svegliati dalla musica di una canzone di Lady GaGa (molto in, secondo gli elfi).

 

Nani (balzando in piedi):- Cos’è sta merda di musica???-

 

Toron:- E la mattina presto soprattutto! Senza aver bevuto almeno quattro superalcolici non si può mica sopportare!- 

 

I nani e lo hobbit corrono verso il luogo da cui proviene la musica e giungono all’ingresso principale dell’antica reggia dei nani, che dà su una grande vallata. Dall’alto dell’ingresso rialzato vedono due piccoli eserciti di uomini e di elfi che costruiscono un accampamento. La musica in effetti proviene da un coro di elfi e elfe, le stesse che partecipavano al concorso di bellezza “Miss Bosco Truccato” interrotto a causa della comparsa dei nostri eroi, diretto dal presentatore.

 

Elfi:- No he can’t read my poker face

          She’s got to love nobody

          P-p-poker face, p-p-poker face

          Mum mum mum mah

          P-p-poker face, p-p-poker face

          Mum mum mum mah…-

          

Toron (usando un enorme imbuto tutto d’oro come megafono):- SILENZIO!!! (Gli elfi si ammutoliscono all’istante.) Che ci fate di fronte alla mia montagna, elfi disgustosamente alla moda?-

 

Din, Don e Dan:- E senza gusto per la musica!- (Un gruppo di uomini ed elfi si avvicina all’ingresso. Davanti a tutti ci sono Bardeschini e il presentatore.)

 

Bardeschini:- Salute a te, Toron. Devo dirti che, pacatamente, questa musica anche a me fa piuttosto schifo, ma gli elfi ci hanno soccorso dopo che la nostra città è stata distrutta dal drago Smog, che io ho ucciso, perciò devo lasciarli cantare quel che vogliono.-

 

Toron:- Cosa? Il drago è morto, Pontelagolargo è distrutta? Ma non doveva venire un corvo a informarmi di tutto ciò?- 

 

Intanto nello studio scarsamente illuminato di uno scrittore squattrinato a Manhattan...

 

Poe:- Non so cosa scrivere per finire questa strofa...-

 

Corvo:- Mai più!-

 

Poe:- Ah, ecco! Ottima idea!- (Scrive febbrilmente.)

 

Corvo (guardando l’orologio):- Senti, io avrei anche altro da fare, non è che potrei andare?-

 

Poe:- No, aspetta prima devo finire la poesia...- (Il corvo sbuffa e si accoccola annoiato sul busto di Pallade.)

 

Nello stesso momento alla Montagna-che-soffre-di-solitudine...

 

Toron:- Bah, lasciamo perdere quel corvo ritardatario! Cosa volete, uomini ed elfi modaioli?-

 

Bardeschini:- Dato che io ho ucciso il drago vorrei avere una parte del tesoro per ricostruire della città di Pontelagolargo e per ricompensare gli elfi del loro aiuto.-

 

Presentatore:- Pevciò fuovi la gvana, nani fuovi moda!-

 

Toron (diventando rosso di rabbia):- Non avrete niente, esosi scrocconi! E ora fuori dalla mia proprietà, prima che vi riempia il didietro di frecce!- (Impugna una balestra laminata in argento.)

 

Bardeschini:- Vi metteremo sotto assedio finché non ci darete ciò che ci spetta!-

 

Presentatore:- Gvazie al digitale tevvestve possiamo vedeve tutte le nostve sfilate di moda senza muovevci di qua e di conseguenza vesisteve pev anni, lustvi e secoli!-

 

Toron:- Non importa, i miei sudditi mi sono fedeli, non cederemo nulla, dovessimo restare qui dentro per mille anni!-

 

Presentatore (rivolto agli altri nani):- Ah, davvevo? (Fa un cenno agli elfi dietro di lui che cominciano a portare una serie di vassoi pieni di cibo.) Non lasciaveste la Montagna nemmeno se vi pvomettessimo un lauto pasto con lasagne e macchevoni, cinghiale avvosto, polenta col bvasato e tovta di move pev dolce?-

 

Dundur (sbavando mostruosamente):- Lasagne, maccheroni, cinghiale, polenta!!!- (Comincia a correre verso l’uscita, ma a un gesto di Toron gli altri nani lo fermano.)

 

Toron:- Trattenetelo! Dobbiamo resistere o la daremo vinta a quegli orribili elfi fan di Lady Gaga!-

 

Dufour:- Toron ha ragione, Dundur. Sei proprio un nano goloso! Prendi esempio da me, sono assolutamente incorruttibile!-

 

Presentatore:- E natuvalmente abbiamo anche tantissimi sacchetti di cavamelle Dufouv!- (Segue un attimo di silenzio. Poi Dufour con gli occhi fuori dalle orbite e un’espressione di gioia folle sul viso scatta verso i mucchi di caramelle che gli elfi stanno mettendo in piena vista.)

 

Toron:- Fermatelo!- (Dwelìn e Fuffi abbandonano la presa su Dundur e si gettano su Dufour afferrandolo per i piedi e buttandolo a terra.)

 

Dufour:- Nooo!!! Le mie caramelle!!! Lasciatemi andare, ne ho bisogno!!!-

 

Fuffi:- E meno male che tu saresti quello incorruttibile!-

 

Toron (rivolto a Bard e al presentatore):- Come vedete siamo tutti concordi nella nostra volontà di non pagarvi un centesimo e di rimanere qui a far la guardia al tesoro!-

 

Bilbi:- Ehm, veramente... (Toron gli indica un’ascia appoggiata in un angolo.) Sì, sì, è proprio così!-

 

Bardeschini:- Vi pentirete della vostra cocciutaggine! Torneremo ancora quando forse la fame vi avrà fatto cambiare idea!-

 

Gli uomini e gli elfi si allontanano. I nani cominciano a costruire delle fortificazioni sull’ingresso (o meglio costringono Bilbi a farlo mentre loro continuano a contare il loro denaro). Toron continua a cercare forsennatamente i gemelli in oro massiccio a forma di maialini senza alcun risultato e nel frattempo manda anche un messaggio a suo cugino Bain perché porti un esercito dai Colli Ossido Ferrosi, ma, dato che il corvo non è ancora arrivato, è costretto a mandargli un sms. Tuttavia i cellulari non esistevano ancora: come giustificare questa notevole incongruenza? Semplice, l’autore non sa più come cavarsela per uscire da questo delirio. Comunque, dopo una settimana d’assedio i nani sono ridotti ancora una volta alla fame e Dundur ormai tira fuori delle forchette e coltelli d’oro ogni volta che vede Bilbi. Lo hobbit perciò decide di fare qualcosa per salvaguardare la propria incolumità. Una sera tardi si appresta a superare il muro di fortificazione senza tenere però conto della sentinella...

 

Dundur (sbucando dalle tenebre con una torcia in mano):- Bene bene, cosa abbiamo qui? (Si avvicina piano a Bilbi.) E così siamo svegli la sera tardi, eh?-

 

Bilbi (cominciando a balbettare):- Ehm, già, non riuscivo a d-dormire...-

 

Dundur:- Ah, davvero? Sai, si potrebbe pensare che tu stia cercando di scappare.- 

 

Bilbi:- Ma no, che idea...-

 

Dundur:- Bene, meno male che non te ne vai. Già che rimani possiamo fare uno spuntino di mezzanotte, che ne dici?- (Dundur estrae un coltellone cesellato in oro con uno sguardo folle negli occhi.)

 

Bilbi:- No, stavolta no!- (Si infila l’anello al dito e svanisce.)

 

Dundur:- Maledetto spuntino invisibile! Dove sei finito?!?- (Bilbi lo colpisce forte in testa con i gemelli in oro massiccio, stordendolo.)

 

Bilbi si cala quindi giù dal muro e si incammina verso l'accampamento degli uomini e degli elfi. Grazie all'invisibilità riesce a superare le sentinelle e raggiungere la tenda dove si trovano Bardeschini, il re degli elfi e il presentatore.

 

Re:- Quegli stupidi nani fuori moda non resisteranno a lungo, giusto il tempo di altri due concorsi di bellezza e una finale di Elf-Factor.-

 

Bardeschini (tra sé):- Chissà se resisteremo pure noi altrettanto… (al re) Ma forse siamo stati un po' troppo drastici, magari se cercassimo un compromesso…-

 

Presentatore:- Sta schevzando, spevo, signov Bavdeschini! Un compvomesso con cotali ovvide cveatuve! Impvoponibile! Ma a pavte la questione di pvincipio, come potvemmo mai? I nani hanno la testa duva come gvanito!-

 

Bilbi (togliendosi l'anello e apparendo di fronte a loro):- Posso darvi io un mezzo per contrattare!-

 

Bardeschini:- E tu da dove sbuchi?-

 

Re:- E chi sei?-

 

Presentatore:- Io mi vicovdo: è il budino tvemolante con il piano di fuga più cvetino dell'univevso!-

 

Bilbi (offeso):- Oh, insomma! Poteva essere certo migliorato, ma funzionava! In ogni caso, sono Bilbi, uno hobbit assunto dai nani come killer di draghi.- (Bardeschini, il re e il presentatore si guardano un attimo e scoppiano a ridere.)

 

Re:- Ahaha!! Ottima scelta! Ma chi gli ha suggerito di ingaggiarti? Un perfetto cretino! Cosa farà la prossima volta? Darà il compito di distruggere un artefatto magico da cui dipende la sopravvivenza di tutto il mondo ad un altro tappo del tuo stampo?-

 

Presentatore:- E magavi in coppia con il suo amico gay non dichiavato! Ohoho!-

 

Gaddalf (entrando in quel momento):- Che c'è da ridere? (Vede Bilbi.) Ciao Bilbi, come mai sei qua?-

 

Bilbi (ancora più risentito):- Avevo portato i gemelli del nonno di Toron perché potessero essere usati come merce di scambio in una eventuale contrattazione ed evitare così un'inutile spargimento di sangue, ma qui mi prendono solo in giro.-

 

Gaddalf:- Ehi, sei più risoluto del solito, hai bevuto l'elisir del coraggio?-

 

Bardeschini (smettendo di ridere):- Scusaci, il tuo aiuto in effetti ci sarebbe molto utile. Io penso che questo piano sia buono.-

 

Re (scettico):- Sì, potrebbe funzionare…-

 

Bilbi:- Ecco i gemelli.- (Estrae dalla tasca i gioielli di dubbio gusto e alla loro vista il presentatore sviene.)

 

Re (piano e schifato):- Io non li tocco.-

 

Bardeschini:- E quante storie, sono sempre meglio di quelli di mia suocera! Li prenderò io. Vuoi restare con noi, Bilbi? Non credo che Toron ti riaccoglierà bene quando saprà cos'hai fatto.- 

 

Bilbi:- Eh, magari, accetterei anche un buon pranzo…-

 

Gaddalf:- Assolutamente no! Già sei abbastanza inutile così, almeno se Toron ti ammazza mi frutterai qualc… Ehm, volevo dire, non dobbiamo far sì che si insospettisca prima del tempo.-

 

Bilbi:- Oh, va bene Gaddalf…- 

 

Bilbi torna allora alla montagna dopo essersi infilato nuovamente l'anello di nascosto. Il mattino dopo un gruppo di uomini ed elfi si avvicina all'ingresso dell'antica reggia nanica. I nani e Bilbi li aspettano (Dundur con un grosso bernoccolo in testa e un leggero vuoto di memoria).

 

Toron:- Cosa siete venuti a fare di nuovo qui? Vi ho detto che non avrete nulla da noi, né con la forza né con le minacce né con torture musicali.-

 

Presentatore (palesemente sofferente):- E nemmeno se vi offvissimo… ehm… qualcosa di valove…-

 

Dufour (con uno sguardo da tossico in astinenza):- Caramelle???-

 

Toron:- Zitto, scemo! E cioè cosa?-

 

Presentatore:- Questi… Ahh, non ce la faccio!!!- (Corre via piangendo.)

 

Re:- Poveraccio…-

 

Bardeschini:- Oh, insomma! Questi gemelli!- (Estrae da una tasca i gemelli a forma di maialini in oro massiccio di Trogolo. Segue un momento di scompiglio alla loro vista, soprattutto fra gli elfi.)

 

Toron (furibondo):- Come avete fatto a rubarmeli!?! Sporchi ladri maledetti…-

 

Bilbi:- Glieli ho dati io.-

 

Toron:- Tu brutto idiota! Io ti… Anzi, no, Dundur, pappa!- (Dundur si guarda attorno un attimo confuso, poi inquadra Bilbi e si lecca le labbra.)

 

Gaddalf (abbassandosi il cappuccio):- No! Errond odia seppellire ossa spolpate!-

 

Toron:- Gaddalf? Ma sei passato con i nostri nemici? Che significa?-

 

Gaddalf:- Significa che qui ho le ferie pagate. Ridatemi Bilbi intero per favore.- (In quel momento, il cellulare di Toron squilla.)

 

Toron (lo guarda):- Ah, mio cugino Bain è arrivato! Siete spacciati!- (Squilla anche il cellulare di Gaddalf.)

 

Gaddalf:- Oh, è Errond: mi avvisa del fatto che sta arrivando anche un'armata di goblin e orchi e una di mannari. E all'uopo mi ha inviato anche un listino dei suoi prezzi per le bare e servizi funebri, poi ve lo linko su facebook.- 

 

Bardeschini:- Ma è terribile! Dobbiamo fare qualcosa, organizzarci e… Non so, ci sarà tempo per delle primarie?-

 

Re:- Ma quali primarie! Muoviamoci, all'ingresso della valle!-

 

Toron:- Per una volta sono d'accordo con questo elfo delle mie bietole! Torneremo dopo a questa discussione.-

 

Poco dopo all'ingresso della valle si trovano gli eserciti schierati, Gaddalf, i tredici nani, Bain, Bilbi, Bardeschini, il re degli elfi e il presentatore.

 

Bain:- Io sarei anche un personaggio complesso, dovrei aver avuto un'introduzione migliore e maggiore spazio! E invece sono solo quello che porta qua il terzo esercìto, che palle!- (Viene bellamente ignorato da tutti.)

 

La terra trema, il cielo si oscura e una musica epica drammatica parte in sottofondo mentre avanza l'armata di goblin e lupi. Il Grande Goblin si fa avanti.

 

Bardeschini:- Preparatevi a combattere uomini!- (I soldati alzano scudi e spade.)

 

Bilbi (tra sé):- Sarà una battaglia terribile, credo che potrebbe occupare come minimo quaranta minuti in un film, quando tutta questa storia si potrebbe raccontare in un'ora e mezza al massimo…-

 

Toron (e anche Bain, ma sempre ignorato):- Avanti, nani!- (I nani urlano forte muovendo le asce.)

 

Bain:- Da non credere, perfino i tre troll fan di Masterchef erano più caratterizzati di me!-

 

Bilbi (tra sé):- Ma poi a che serve? A decidere chi ha il possesso di una montagna o delle pietre preziose? Sempre di terra e sassi si tratta!-

 

Re:- Incoccate le frecce, elfi!- (Gli elfi si mettono in posizione, perfettamente allineati e sincronizzati.)

 

Presentatore:- Ma pvima aggiustatevi il ciuffo, voi quattvo sulla destva!-

 

Bilbi (tra sé):- E io? Cosa dovrei fare? Infilarmi l'anello al dito e sparire? Assumere qualche posa figa con la spada? (Ci prova e si punge subito.) Lasciamo perdere…- 

 

Grande Goblin:- Carica!- (I goblin e i lupi si lanciano all'attacco disordinatamente.)

 

Bilbi (tra sé):- No, non posso permetterlo! (Ad alta voce.) Fermi tutti! (Tutti si bloccano all'improvviso e guardano lo hobbit.) Ehm, non potremmo parlarne, prima?-

 

Grande Goblin:- Ah, io odio le discussioni prima delle battaglie! Fa così tanto Shakespeare e tutti sanno quanto io stimi Marlowe!-

 

Goblin lanciere:- Voi stimate qualcuno, vostra astiosità?-

 

Grande Goblin:- Cosa? No, no! Ero sovrappensiero! Volevo dire, io odio Shakespeare!-

 

Gaddalf:- Ma di cosa si dovrebbe parlare poi?-

 

Bilbi:- Statemi bene a sentire tutti: avete per un attimo pensato a cosa state facendo? Una battaglia per cosa? Per ottenere una montagna? Dei gioielli? Dei capi alla moda? Perché il vostro capo odia i monti, i gioielli e la moda? Ma ne vale la pena? Voi, mi rivolgo a voi, soldati senza nome che non venite manco citati in questa fanfic, cosa avete da guadagnarci?-

 

Uomo spadaccino:- Non ha tutti i torti..-

 

Bain (fingendosi un nano comune nel disperato tentativo di farsi notare):- Già, nessuno ci prende mai in considerazione!-

 

Elfo spettinato:- In effetti…-

 

Goblin lanciere:- Il capo odia proprio quasi tutto, ha ragione!-

 

Bilbi:- Ma non vi rendete conto che se voi rinunciate a combattere, questi pochi che vi comandano a bacchetta non hanno più alcun potere? (Rivolto a Bardeschini.) Tu, hai ucciso il drago e cacciato il vecchio governatore, vuoi davvero comportarti in questo modo? Spingere ancora i tuoi concittadini a obbedire ad ordini insensati e folli?-

 

Bardeschini (titubante):- In effetti, io sarei anche contro la guerra… (Rivolto ai suoi.) Uomini, io propongo di cercare una soluzione pacifica per l'attuale conflitto, votiamo?-

 

Toron e il re degli elfi:- Votiamo? Pace? Ma sei impazzito? Soldati, attaccate! (Ma i nani e gli elfi non si muovono, continuano a confabulare.) Obbedite!-

 

Elfo spettinato:- E perché mai? Da dove viene il vostro diritto di darci ordini?-

 

Nano con ascia:- Almeno gli uomini hanno eletto quel tale Bardeschini, noi non abbiamo mai scelto Toron o quell'altro, come si chiama.- (Bain piange in silenzio.)

 

Grande Goblin:- Aahaha! Per quanto odi vincere facile, questa volta vincerò assai facilmente! All'attacco!- (I goblin e i lupi non si muovono.)

 

Goblin lanciere:- E vacce te all'attacco, a psicopatico!- 

 

Goblin lanciere 1:- Giusto, vogliamo votare anche noi!-

 

Lupo:- Uhuhuhu!- (Trad: Il senso del governo rappresentativo è che tutto il popolo o una numerosa parte di esso eserciti, tramite deputati periodicamente eletti, il potere di controllo ultimo che in ogni costituzione deve trovare il suo soggetto. Deve possedere tale potere nella sua pienezza. Deve essere padrone, a suo piacimento, di tutte le funzioni del governo.)

 

Goblin lanciere (affascinato):- Caspita.-

 

Presentatore (rivolto al re):- Sive, ho discusso con gli altvi e abbiamo deciso che in effetti il budino ha vagione! E puve che vogliamo libeve elezioni, non pev il concovso di Miss Bosco Tvuccato, ma pev il govevno! E sopvattutto… la erre moscia mi ha rotto i coglioni!- (Gli altri elfi lo acclamano e lo portano in trionfo.)

 

Nani:- Dai, tirate fuori la birra, altro che battaglia.-

 

Dundur:- E l'arrosto, e la polenta e le lasagne!-

 

Dufour:- E le mie caramelleeee!!!-

 

Bain (camuffatosi da soldato semplice):- Sì, festeggiamo, alla faccia di Toron e quegli altri oppressori!- (Ammicca complice, ma nessuno lo caga.)

 

Elfi:- Noi abbiamo portato il prosecco e il tofu.-

 

Bardeschini (a Toron e il re degli elfi):- Ah, alla fine abbiamo deciso di non combattere. E riprendetevi pure questi gemelli orrendi.- (Lancia i maialini a Toron.)

 

Uomini:- Prepariamo le salamelle.-

 

Goblin:- Si può avere un po' di torta? Con quello schizzato del capo era impossibile mangiarne.-

 

In breve tempo il campo di battaglia si trasforma in un'immensa sagra paesana sotto gli occhi attoniti di Toron, Gaddalf, il Grande Goblin e il re degli elfi. Goblin, elfi, nani, uomini e lupi banchettano e ridono assieme, mentre Bardeschini discute con alcuni in una pubblica assemblea i progetti per la ricostruzione di Pontelagolargo. Anche gli altri dodici nani del gruppo hanno lasciato Toron da solo per andare a ballare con le elfe (su suggerimento di Chili).

 

Grande Goblin (sull'orlo delle lacrime):- Io odio i finali buonisti!!!- (Scoppia in lacrime e fugge via.)

 

Re degli elfi (a Toron):- E va beh, immagino che ormai non ci sia molto altro da fare.-

 

Toron:- Eh, già…-

 

Toron e il re degli elfi (sospirando):- Dovremo preparare una campagna elettorale.-

 

Toron:- Però io sono già abbastanza bravo a spararle grosse, non dovrei avere troppi problemi.-

 

Re degli elfi:- Io penso che mi comprerò un'altra emittente televisiva… o magari aprirò un blog…- (Se ne vanno entrambi. Restano solo Bilbi e Gaddalf fuori dalla festa.)

 

Gaddalf:- Bravo Bilbi, sei riuscito ad evitare un cruento e inutile bagno di sangue.-

 

Bilbi:- Grazie Gaddalf! Ma tu sapevi fin dall'inizio che ci sarei riuscito e perciò mi hai scelto per accompagnarvi?-

 

Gaddalf (duro):- No, e se anche solo l'avessi immaginato mi sarei ben guardato dal coinvolgerti!-

 

Bilbi:- Ma come…?-

 

Gaddalf (rabbioso):- Io e Errond saremmo diventati miliardari con tutti i funerali da celebrare dopo la battaglia! Avevo anche già speso parte dei futuri guadagni per comprarmi una casa al mare! E tu hai rovinato tutto, stupido hobbit!-

 

Bilbi (tremando):- Per favore, stai calmo… vedrai che ci sarà di sicuro un'altra bella guerra scoppiata per motivi futili che vi arricchirà…-

 

Gaddalf:- Oh, ma un piccolo acconto lo voglio ora! (Solleva il bastone minaccioso e Bilbi scappa via.) Fermati, maledetto pacifista guastafeste!- (Ma Bilbi si mette l'anello al dito e Gaddalf non riesce più a trovarlo.) 

 

Un anno dopo, Bilbi siede su una poltrona in casa sua. Dopo altre inenarrabili avventure (nel senso che non le narrerò affatto) è riuscito infine a tornare alla Contea, dove ha scontato tre mesi di prigione per il mattone che Toron lanciò in testa all'oste all'inizio di questa storia e per ripagare il conto dei nani. Ma ormai è tranquillo in casa sua e certo non si aspetta che il campanello della porta suoni.

 

Campanello:- Driiiiiiiiiiiiiin!-

 

Bilbi:- Sì, chi è? (Apre la porta e vede Gaddalf e Fuffi.) Oh, no!!! (Fa per richiuderla in fretta, ma Gaddalf infila il bastone di traverso. Lui e il nano spingono con forza, Bilbi cade a terra e loro entrano.) Per favore Gaddalf non mi uccidere! Fuffi, aiutami tu!-

 

Fuffi:- Per fortuna questa storia è quasi finita, odio questo soprannome!-

 

Gaddalf (gioviale):- Non temere Bilbi, non ho intenzione di ucciderti né di farti morire in un incidente; non più almeno. Perché non ci prepari del tè?-

 

Bilbi (molto sollevato):- Ah, meno male, ma come mai?- (Va in cucina.)

 

Gaddalf:- Diciamo che io ed Errond abbiamo trovato una soluzione soddisfacente…-

 

Flashback di Gaddalf: in una stanza di Gran Fossone lui ed Errond stanno discutendo.

 

Errond:- Accidenti a te, Gaddalf! Avevi detto che quel cretino di Bilbi era assolutamente inutile e che al massimo avrebbe peggiorato le cose, e invece guarda cos'è capitato! Ho ordinato tutto quel mogano per niente!-

 

Gaddalf:- Lo so, ho sbagliato. Però, ascolta, ho pensato a un nuovo piano.-

 

Errond:- Spero che stavolta l'idea sia buona.-

 

Gaddalf:- Hai presente quello che fa il filo a tua figlia?-

 

Errond:- Chi, quell'uomo fannullone che vive a scrocco da vent'anni?-

 

Gaddalf:- Esatto, adesso ascolta bene. (Gli si avvicina.) Noi potremmo convincerlo che lui in realtà è l'erede di un'antica dinastia e poi…- (Bisbiglia nell'orecchio di Errond.)

 

Errond (ascoltando Gaddalf):- Eh, ma questa non se la beve!… No, ma dai… Ah, però… Potrebbe anche funzionare, sei un genio!-

 

Gaddalf:- Modestia a parte!-

 

Fine flashback. Bilbi, Fuffi e Gaddalf sono seduti al tavolo con il té.

 

Gaddalf:- E così tu hai un nipote, Bilbi?-

 

Bilbi:- Sì, perché?-

 

Gaddalf:- Semplice curiosità. (tra sé) Muhahaha!- (Bilbi e Fuffi si guardano e alzano le spalle.)

 

Bilbi:- E come vanno le cose alla Montagna-che-soffre-di-solitudine?-

 

Gaddalf:- Eh, così così, il valore dell'oro e delle gemme è crollato perché dopo la riconquista del tesoro di Smog ce n'era in sovrabbondanza, i governi eletti democraticamente spesso non durano fino alla fine del mandato e si sta pensando di tornare al baratto per fronteggiare la crisi.-

 

Bilbi:- Ah… speravo meglio.-

 

Gaddalf:- Ma cosa credi? Di essere un personaggio di un libro per bambini destinato a diventare parte di una grandiosa epopea fantasy? O di essere nel film tratto da essa? Vuoi che ti dica che tutto è finito bene perché così dicevano le profezie? O che un nano si è messo con un'elfa?-

 

Bilbi:- Chi? Chili o Litri?-

 

Fuffi:- Io!-

 

Bilbi:- Tu? Ma…-

 

Fuffi:- Allora, prima che tu faccia domande sciocche, ti suggerisco di pensare alla mia altezza e al mio nome originario.-

 

Bilbi (ci pensa un attimo):- Oh…-

 

E con questa bella (?) immagine, si chiude la nostra storia.

 

 

Questo capitolo potrebbe sembrarvi diverso dai precedenti, in effetti temo peggiore. Tenete conto che l'ho scritto ad anni di distanza dal resto. Ma sono lieto se vi ho fatto ridere almeno un po'.

 

Risposte ai commenti:

 

-Suikotsu: Eh, infatti non se ne sono disfatti ancora del tutto nel paese a forma di stivale.

 

-xMonnyx: già, e poi per finirla ho impiegato 4 anni!

 

-evening_star: Il drago viene ucciso da Bard (oh, no, ho spoilerato il film!!!). Diciamo che in quel paese non c'è stato un lieto fine, come qui d'altronde.

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