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Bilbi Beggins era un Hobbit grasso, basso e pauroso.
Era così pauroso che di notte si spaventava anche della sua stessa ombra.
Insomma era l’unica persona che poteva essere terrorizzara da chiunque, tanto
che ogni volta che c’era Halloween, gli veniva un infarto. Vi chiederete che
cosa ve ne può importare di questo minuscolo coniglio supervigliacco? Già che
cosa? Boh... Ma di certo importava a Gaddalf, noto stregone, che quel giorno
girava per la Contea in cerca di una vittim... ehm, di un aiutante per una
delle sue tante imprese.
Bilbi stava seduto in giardino su una sedia a leggere
un libro intitolato “I tre coniglietti”, quando qualcosa oscurò il sole e un’ombra
calò sull’hobbit.
Bilbi (sollevando la testa dal
libro) (a Gaddalf):- B-buon g-giorno!-
Gaddalf:- Beh, ma perchè
balbetti? Che vuoi dire con “Buon giorno”? Che mi auguri un buon giorno? Che
oggi è un giorno in cui bisogna essere buoni? Che ti sembra un buon giorno che
mi piaccia o no? Qual è la capitale della Birmania? Che ora è? Che giorno è?
Chi sei? Chi sono? Avanti, rispondi!-
Bilbi (nascondendosi sotto la
sedia):- Ehm... io... ho paura!!! Chiunque tu sia rubami pure tutto, ma non
uccidermi!-
Gaddalf (chinandosi per
parlargli):- Calma! Calma, mio caro Bilbi Beggins! Non voglio nè ucciderti nè
derubarti! Voglio invece proporti un affare...-
Bilbi (mettendo la testa
fuori da dietro la sedia):- Ma t-tu c-chi s-sei?-
Gaddalf:- Sono Gaddalf, il
famoso stregone. Certamente avrai già sentito parlare di me.-
Bilbi:- S-sì, m-mi ricordo.
S-sei quello che ha p-portato tantissimi hobbit alla m-morte convincendoli a p-partecipare
a m-missioni s-suicide!-
Gaddalf:- Oh si, ricordo con
piacere che siamo arrrivati a 38 funerali... MA NO!!! Che mi fai dire!! Voglio
solo proporti un’avventura in cui potresti trovare un po’ più di coraggio...-
Bilbi (da dietro la porta di
casa sua semichiusa):- N-non v-voglio nessuna a-avventura. S-se n-ne v-vada!-
Gaddalf:- Me ne vado, ma
tornerò domani all’ora del tè!-
Lampi all’orizzonte, il cielo si oscura ed echeggia un
suono:-TU-DU!- dopo le parole di Gaddalf. L’atterrito Bilbi si chiude in casa a
chiave e si nasconde sotto il letto.
Questa è una parodia dello
Hobbit, per rispondere a chi me lo aveva chiesto.
Spero che vi piaccia anche il
secondo capitolo.
Capitolo
II - Nani invadenti
Il giorno dopo alle cinque del pomeriggio...
Campanello di Casa Beggins:- Riiiiiiing!
Riiiiiiiiiiiing!!! Riiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiing!!!!!!!!!!!!!!!-
Bilbi (atterrito):- Oh, no! È
Gaddalf venuto per uccidermi!!! Che cosa posso fare?!?!-
Primo nano (da fuori dalla
porta):- Apri! Sbrigati hobbit della malora!-
Bilbi:- V-va b-bene! V-vi
apr-ro!- (Apre la porta ed entrano due nani.)
Secondo nano:- Ma perchè
balbetti? Io sono Dwelìn.-
Bilbi:-...-
Dwelìn:- Allora? Che aspetti?
Dovresti dirci che ti chiami Bilbi Beggins e chiederci di prendere il tè con
te! Segui il copione altrimenti sarai cancellato dalla storia!-
Bilbi (ancora più
atterrito):- M-ma c-certo. E-entrate pure. E l-lei c-come si c-chiama s-signor
n-nano?-
Primo nano (a Dwelìn):- Mi sa
che Gaddalf ci dovrà delle spiegazioni riguardo a questo hobbit imbecille... (a
Bilbi) Comunque, il mio nome è Belìn.-
Bilbi:- P-per f-favore non
b-bestemmiate in genovese.-
Dwelìn:- Ma è il suo nome,
sciocco hobbit! Quando suo padre era dall’anagrafe gli è caduto un mattone sul
piede e ha detto quella parolaccia e poi non c’è stato verso di cambiare il
nome... Sapete le procedure burocratiche sono davvero lentissime e così...-
Bilbi:- V-va bene. Entrate
p-pure a pr-prendere il t-tè. Ma per evitare di b-best-bestemmiare p-posso
chiamarvi con il v-vostro secondo n-nome?-
Belìn:- Certo! Il mio secondo
nome è Sessartinuntanitamentajrompopompompufflofuoffolomfuffi!-
Bilbi:- A-ah... ti chiamerò
s-solamente Fuffi!-
Fuffi (da questo momento si
chiamerà così):- Ma anche no!-
Dwelìn:- Lascia la porta
aperta gli altri arriveranno, fra un po’. Hai del cibo, hobbit? Ho una fame...-
Bilbi:- E a-adesso c-chi
è???- (Posa sul tavolo di cucina un intero prosciutto che ha preso in cantina.
Mentre Dwelìn e Fuffi ci si avventano sopra, Bilbi apre la porta e vede due
nani.)
Nani:- YAAARRR!!!-
Bilbi:- AAAAHHH!!!- (Sviene.)
Nani:- Ma che gli è preso?
Era solo il tradizionale saluto nanesco.- (Dalla cucina arriva Dwelìn.)
Dwelìn:- Buono, il
prosciutto, ma non c’è altro da mangiare, signor hobbit? (Vede i due nani e
Bilbi per terra.) Ciao Chili, ciao Litri! Perchè è lì sul pavimento, si è
addormentato proprio adesso?-
Chili:- No, gli abbiamo solo
rivolto il saluto nanesco ed è svenuto. Ma sarebbe questo il coraggiosissimo
hobbit di cui ci ha parlato Gaddalf? A me sembra un povero coniglio!-
Litri:- Visto che è così
grasso, mi sembra più un maialetto pronto per l’arrosto!- (Fuffi arriva con un
secchio pieno d’acqua.)
Fuffi:- Dov’è la teiera,
volevo fare un po’ di tè... Che cos'ha l’hobbit?-
Dwelìn:- Dammi qua! (Prende
il secchio e lo versa in faccia a Bilbi che si sveglia di soprassalto.) Su,
sbrigati, pensavi che ci sarebbe bastato quel prosciutto striminzito? Tirati su
dal pavimento e va’ a prendere altro cibo! Metti l’acqua sul fuoco, vogliamo
del tè! E saluta i tuoi nuovi ospiti, Chili e Litri!-
Chili:- Piacere signor Bilbi,
noi vorremmo quattro pinte di birra e quattro torte di mele, per cominciare!-
Litri:- Sì, e una buona tazza
di tè! In fretta!!!- (Bilbi parte di corsa a cercare le cose che gli hanno
chiesto. I quattro cortesi ed educati ospiti si siedono al tavolo di cucina
mettendo i piedi sopra la tovaglia.)
Bilbi (mettendo sul tavolo di
cucina le pietanze):- A-altra g-gente???- (Va ad aprire. Entrano cinque nani.)
Primo:- Piacere, noi siamo
Din...-
Secondo:- Don...-
Terzo:- Dan...-
Quarto:- Oink...-
Quinto:- e Gloink!-
(Stringono tutti la mano a Bilbi calorosamente, forse un po’ troppo...)
Bilbi:- AAAHIAAA!!! LA MIA
MANO!!!- (Corre a metterla sotto il ghiaccio, ma i frigoriferi non sono ancora
stati inventati e così scappa e basta.)
Gloink:- Non mi sembra
proprio il tipo duro come una roccia che non sente nè il dolore nè la fatica di
cui ci ha parlato Gaddalf!-
Din:- A me sembra un
pappamolla!-
Don:- Uno smidollato!-
Dan:- Un piagnone!-
Oink:- Ne parleremo dopo, ora
andiamo a mangiare.- (Vanno in cucina con gli altri e divorano tutto. Arriva
Bilbi con una fasciatura sulla mano destra e un block notes, visto che ormai ha
capito come si sono messe le cose.)
Bilbi:- A-allora c-cosa
volete ordinare?-
Gloink:- Direi della torta di
mele, marmellata di lamponi, tortine di carne trita e formaggio, altro
prosciutto, venti pinte di birra, caffè e tè!-
Din:- E un digestivo
ciascuno!- (Bilbi prende nota, ma non può cominciare a servire ai tavoli,
perchè...)
Voce dall’esterno:- Che
campanello schifoso, si è rotto!-
Altra voce dall’esterno:-
Allora bussiamo!-
Porta di Casa Beggins:-
BAM!!! BAM!!! SBAAMM!!!- (Bilbi corre ad aprire la porta, che però si spalanca
di scatto e lo spiaccica contro la parete, mentre Gaddalf e quattro nani cadono
l’uno sopra l’altro sul pavimento dell’ingresso.)
Gaddalf (rialzandosi):-
Accidenti a te, Bilbi! Idiota d’un tappo! Ti sembra divertente far aspettare
la gente e poi aprire di scatto per vedere se si spiaccica a terra??? Che
scherzi fai?!? Ma soprattutto... dove sei? (Si guarda attorno mentre i nani si
rialzano da terra. Alla fine chiude la porta e lo trova schiacciato contro il
muro con un sorriso ebete in faccia.) Capisco che tu sia colpito dal vedermi di
nuovo, ma non mi sembra un buon motivo per avere quell’espressione da
imbecille!- (Lo schiaffeggia e Bilbi si sveglia.)
Bilbi:- Ommammamiabella!!!
G-ga-gad-gaddalf!!!-
Gaddalf:- Meno male che la
botta non ti ha cancellato la memoria. E ora lascia che ti presenti Difour,
Dufour, Dundur e Toron Scudodibietola!!!-
Grazie a tutti quelli che hanno letto i primi due capitoli
Grazie a tutti quelli che
hanno letto i primi due capitoli!
Un ringraziamento particolare
a chi ha commentato:
@eika: Sono contento che ti
piaccia e per rispondere alla tua domanda si legge: Sessartinuntanitamentajrompopompompufflofuoffolomfuffi
con l’accento sull’ultima u, ma è importante riuscire a non respirare per
almeno cinque minuti per leggerlo bene!
@Suikotsu: No, neanch’io
penso che Bilbi durerà. Riguardo al cross-over, non so, se deve essere serio
allora mi ci vorrà molto tempo (il tempo di ritrovare un po’ di sanità mentale
che ho perso nello scrivere questo capitolo!!!)
Capitolo
III - Una riunione sconclusionata
Gaddalf sta schiaffeggiando Bilbi che è disteso per
terra, mentre i quattro nani si sono rialzati da terra e lo guardano stupiti.
Gaddalf:- Svegliati, hobbit
del cavolo!- (Bilbi si sveglia.)
Bilbi:- AAAH!!! GADDALF! I
NANI! No, vi prego, non uccidetemi! Prendete pure tutto, ma non uccidetemi!-
Gaddalf:- Eh, ma allora sei
fissato con questa storia dell’ucciderti! Non siamo venuti per questo, però
prendo alla lettera l’altra cosa che hai detto: io vorrei del tè e del
formaggio.-
Difour:- Io bresaola e
asiago!-
Dufour:- Io ho già le mie
caramelle: naturali come l’amicizia, naturalmente Dufour! (Tira fuori da una
tasca un sacchetto di caramelle e ne ficca una in bocca a Bilbi.) Hobbit
goloso!-
Bilbi:- Coff! Aut! St
soffcand! Auto!- (Gaddalf lo colpisce col bastone sulla schiena. Bilbi sputa la
caramella e prende in piena fronte Toron, che cade a terra.)
Gaddalf:- Idiota d’un nano!
Le tue caramelle sono un’arma letale! Ti avevo detto di smetterla di darle a
tutti: non ti ricordi degli altri due hobbit soffocati che abbiamo seppellito
il mese scorso? (Bilbi diventa bianco come un cencio e strabuzza gli occhi.)
Ehm, cioè volevo dire... Cosa mangi, Dundur?-
Dundur:- Mah, direi quindici
prosciutti e venti botti di birra.-
Bilbi:- Qu-quindici
p-pr-prosciutti interi? E v-venti b-botti?-
Dundur:- Sì, perchè balbetti,
insomma! È il minimo che devo mangiare per conservare la mia muscolatura!-
Gaddalf:- Faresti meglio a
parlare di ciccia! E tu cosa vuoi, Toron?-
Toron (rialzatosi da terra
con la caramella spiaccicata in fronte):- Cavoli e bietole! Che dolore quella
caramella, Dufour, razza d’idiota! (Si calma.) Io prendo della birra e della
polenta col brasato.-
Bilbi:- P-polenta? M-ma non
so c-cosa sia...-
Toron:- COSA??? Non sai cos’è
la polenta? Non ha mai assaggiato la pietanza degli dei? Gaddalf, ma dove mi
hai portato? In casa di un terrone???-
Gaddalf:- Smettila di dire
idiozie e calmati, se non vuoi che ti rifaccia l’esorcismo contro le tue idee
leghiste!-
Toron:- OK, lasciamo perdere!
Dammi lo stesso degli altri, hobbit!-
Bilbi va in cantina, prende tutto quello che c’è e lo
porta in cucina. I nani divorano tutto, anche grazie all’aiuto di Gaddalf. Poi,
invece di dare a Bilbi i piatti sporchi, glieli lanciano, secondo l’usanza
nanesca. Il povero hobbit cerca di afferrarli tutti al volo, ma ovviamente non
ci riesce e in breve il pavimento è pieno di cocci.
Gaddalf (interrompendo la
devastazione):- Shh, basta! Osserviamo un minuto di silenzio per commemorare i
coraggiosi giovani che parteciparono alla mia spedizionenelle Terre-molto-selvagge 50 anni fa e non
fecero più ritorno.-
Bilbi:- N-non f-fecero p-più
r-ri-ritorno???-
Dufour:- Shh!- (Mette
un’altra caramella in bocca all’hobbit. Dopo il minuto di silenzio, Gaddalf
tira una pacca sulla spalla a Bilbi, che sputa la caramella e non soffoca.
Stavolta centra Din, che però cade dalla sua sedia addosso a Don, che cade
addosso a Dan, che cade addosso a Oink, che cade addosso a Gloink e alla fine
cascano tutti per terra.)
Toron:- Dufour! Smettila con
quelle caramelle del cavolo!!!-
Gaddalf:- Già! Non deve mica
morire subito! (Bilbi comincia a tremare tutto.) Ehm, dicevo, che Toron parli!-
Toron (prende un foglio e
legge):- Cari compagni di bevute e abbuffate, siamo qui riuniti per celebrare
il funeral... No, aspettate, questo è il discorso da fare in caso di morte. (Cambia
foglio.) Ah, sì! Ci siamo ritrovati a casa di questo nostro complice, questo
coraggiosissimo hobbit!-
Bilbi:- C-che c-cosa???-
Toron:- Questo hobbit infatti
ha deciso di partecipare alla nostra pericolosissima missione suicida!-
Bilbi:- M-missione
s-suicida???- (Sviene.)
Gaddalf:- Bilbi! Ma che...?-
Dwelìn:- È svenuto di nuovo.-
Fuffi:- Allora è un vizio: è
già la terza volta!-
Oink:- Ma vi sembra che vada
bene per la nostra impresa?-
Gloink:- Per niente!-
Chili:- È troppo fifone!-
Litri:- È troppo stupido!-
Dufour:- È troppo goloso!-
Dan:- È troppo...-
Gaddalf:- Basta così! L’ho
scelto appunto per queste sue qualità!-
Don:- Qualità???-
Gaddalf:- Esatto! (Tira una
bastonata a Bilbi.) Alzati!-
Bilbi:- Ahia! S-sentite: i-io
n-non v-vi c-conosco, n-non s-sono un v-vostro c-complice e v-voglio che v-ve
ne andiate!-
Gaddalf:- Non dire
stupidaggini, Bilbi! (Gli mette una mano sulla spalla e gli bisbiglia
nell’orecchio.) Se il tuo problema è la fifa, io ho la soluzione: tieni! (Gli
dà una bottiglia.) Questo è l’elisir del coraggio!-
Bilbi:- C-cosa?-
Gaddalf:- Sul serio, te lo
giuro! Bevilo e non avrai più paura!- (Bilbi beve dalla bottiglia.)
Bilbi:- Ehi, mi brucia tutta
la pancia! Sento un gran caldo!-
Gaddalf:- È il coraggio che
si diffonde per tutto il tuo corpo! Adesso metti via la bottiglia. (Si rivolge
a tutti ad alta voce.) Ora è tutto a posto! Bilbi verrà, vero?-
Bilbi (con il naso
stranamente rosso):- Ma certo! Sono pronto a qualunque viaggio! Dove si va?-
Toron:- Si va a fare un
viaggetto di tutto piacere, una passeggiata, resa più divertente da una bella
caccia a un tesoro immenso nascosto in una montagna e custodito da un drago grande,
grosso e feroce. Ma, a parte questo dettaglio, è solo una scampagnata!-
Bilbi:- Allora andiamo! Hic!-
Tutti i nani:- Sììì! Cantiamo
per festeggiare:
Lontan sui monti nebbiosi e gelati
in grandi bar oscuri e affumicati,
prima che tramonti il sol dobbiamo andare
la nostra pinta di birra a reclamareee!!!- (Dopo la canzone, tutti i nani scoppiano a ridere e brindano dieci o venti volte con Gaddalf. Bilbi si addormenta su una sedia. Poi anche loro vanno a dormire, mentre
Gaddalf apre la porta e saluta.)
Oink:- Ah, Gaddalf, hai visto
la mia bottiglia di grappa? Non la trovo più!-
Incredibile! Questa fanfic
piace davvero a qualcuno!!!
Però devo avvisare quelli che
leggono senza commentare: verranno colpiti da una delle terribili magie di
Gaddalf! (Gaddalf:- Ma quali magie? Non ho neanche il diploma da mago di quarta
categoria!- Autore:- Zitto, idiota!-)
Ed ora ecco finalmente
l’attesissimo seguito!
Capitolo IV - La partenza
In cucina, dove ci sono ancora tutti i cocci dei
piatti e le briciole lasciate dai nani sul pavimento, Bilbi dorme sulla sua sedia,
nonostante il sole proietti la sua accecante luce attraverso la finestra. Il
nostro hobbit dormirebbe ancora per ore, ma, poichè io devo iniziare il
capitolo, si spezza una delle gambe della sedia e lui casca a terra
svegliandosi.
Bilbi (rialzandosi):- Oooh,
come mi fa male la testa! Questo elisir del coraggio è bello forte! (Guarda per
un attimo la bottiglia che ha nascosto dentro il panciotto.) Ma dove sono
tutti? (Guarda in tutte le stanze e si accorge che tutti i nani se ne sono
andati.) Che strano! Vabbeh, meglio così! Ci mancherebbe solo di seguire quel
pazzo di Gaddalf e i suoi balordi amici nani! Sarà meglio pulire per terra.-
(Va verso il ripostiglio e apre la porta. Subito gli casca addosso all’indietro
Gaddalf addormentato.)
Gaddalf (svegliandosi):-
Yawn! Che brutto risveglio e che materasso scomodo! (Si alza e vede Bilbi.)
Bilbi! Perchè sei lì per terra?-
Bilbi:- Gaddalf! Perchè eri
nel mio sgabuzzino delle scope?-
Gaddalf:- Ah, era lo sgabuzzino?
Ma dai, io pensavo che fosse la porta di casa! Abbiamo bevuto tanto ieri sera,
eh? Vabbeh... andiamo allora?-
Bilbi:- D-dove?-
Gaddalf:- Non hai letto il
contratto?-
Bilbi:- Qu-quale
c-contratto?-
Gaddalf:- Smettila di
balbettare! Ti ho dato la pozione del coraggio! Sii uomo! O almeno mezzuomo!-
Bilbi:- Hai ragione, è vero.
Ma dov’è questo contratto?-
Gaddalf:- Toron deve avertelo
lasciato sulla mensola del camino.- (Vanno in sala dove c’è il camino, ma non
trovano niente.)
Bilbi:- Non c’è!-
Gaddalf:- Non c’è??? Ma avevo
detto a Toron di lasciartelo lì, perchè non l’ha fatto?-
Già, perché? Per saperlo torniamo alla sera prima...
Toron:- Beh, buonatte a
tutti! Hic! Scerchiamo un letto per dormire, hic!- (I nani vanno a dormire nelle camere
da letto di Bilbi. Toron mette il foglio del contratto sulla mensola del camino
e poi barcollando cerca un posto dove addormentarsi.)
Quindi il contratto era stato messo sul camino, ma
verso le due di notte una figura bassa e grassa si aggirava per la casa.
Dundur:- Accidenti, ho ancora
fame! Chissà se è rimasto qualcosa da mangiare... (Controlla nella dispensa e
in cantina.) Non c’è più niente! Che hobbit tirchio e poco ospitale! Non ha
pensato che qualcuno volesse fare un piccolo spuntino durante la notte? Bah! Ho
una fame, ho così tanta fame che mangerei qualunque cosa!- (In quel momento
vede il contratto sul camino.)
Avete capito com’è andata? No? Insomma, se l’è
mangiato!!! Per questo Bilbi e Gaddalf non lo trovano.
Gaddalf:- Lasciamo perdere!
In parole povere, la missione consiste nell’andare alla
Montagna-che-soffre-di-solitudine, Eremor, uccidere il drago Smog e recuperare
il tesoro dei nani che lui aveva rubato. I nani ti hanno appunto assunto come
killer per uccidere il mostro sputafuoco. Se ti andrà bene, avrai una parte del
tesoro, altrimenti una bella tomba. Tutto chiaro?-
Bilbi (pallido e sudando
freddo):- Sì, cristallino...-
Gaddalf:- Oh, bene! Toron e
gli altri ti aspettano alla locanda del Drago Verdognolo di Moltacque tra dieci
minuti. Sbrigati!- (Comincia spingerlo verso la porta.)
Bilbi:- Ma devo fare le
valigie...-
Gaddalf:- Non c’è tempo!
Corri! E poi cosa servono le valigie nella tomb... ehm, volevo dire che farai
tardi!-
Bilbi:- M-ma...-
Gaddalf:- Vai! (Gli tira un
calcione e Bilbi vola oltre la porta. Poi Gaddalf sente bussare.) Che vuoi
ancora?-
Bilbi (da dietro la porta):-
Questo è lo sgabuzzino delle scope!- (Gaddalf apre la porta.)
Gaddalf:- Vuoi proprio fare
tardi, eh? Muoviti!- (Stavolta lo spinge fuori dalla porta di casa e lo osserva
mentre corre giù dalla collina.)
Intanto al Drago Verdognolo...
Chili:- Cos’è questa storia?
Perchè ora ti chiami Fuffi?-
Fuffi:- Oh, sta’ zitto!-
Litri:- Ha, ha! Fuffi! Ha,
ha, ha!-
Oink:- Ha, ha! Per caso vuoi
anche un osso?-
Dwelìn:- Adesso basta ridere!
Si deve chiamare così perchè altrimenti Bilbi si scandalizza e perchè questa
parodia è per tutti, quindi non ci devono essere troppe parolacce. Anche se, in
effetti, fa un po’ ridere... Pfff... Ha, ha, ha, ha!!!- (Chili, Litri, Dwelìn,
Oink e Gloink scoppiano a ridere.)
Fuffi:- L’autore mi detesta,
è chiaro. Ma perchè?-
Dundur (seduto a un tavolo
pieno di piatti vuoti):- Oste della malora! Cosa vuol dire che non c’è più
cibo?- (Si avvicina l’oste hobbit.)
Oste:- Vuol dire che ti sei
mangiato tutto, nano! Anzi, se ora volessi pagare...-
Dundur:- Ma certo! Però i
miei conti li salda tutti mio fratello Difour!- (Indica il nano seduto al
bancone. L’oste va da lui.)
Oste:- Allora me li paghi tu
i cento soldi d’oro che mi deve tuo fratello?-
Difour:- COOOSA??? Cento
soldi per un misero spuntino???-
Oste:- Non so cosa intendiate
voi nani per misero, ma tuo fratello si è pappato tutto ciò che avevo in
dispensa! E ora paga!-
Difour:- Purtroppo è
impossibile, infatti io sono a carico di mio fratello Dufour. Chiedili a lui i
soldi.- (Indica il nano che sta mangiando delle caramelle da un sacchetto.
L’oste, abbastanza incacchiato, gli si avvicina.)
Oste:- Mi devi pagare cento
soldi d’oro per l’abbuffata di tuo fratello!-
Dufour:- Ma Difour non ha
mangiato niente.-
Oste:- Mi riferisco a quel
ciccione là seduto al tavolo!-
Dufour:- Quello non è mica
mio fratello!-
Oste:- Ma è impossibile! Se
quello al tavolo è fratello di quello là al bancone e quello al bancone è tuo
fratello, tu come fai a non essere fratello del grassone???-
Dufour:- Oste curioso!- (Gli
mette una caramella in bocca.)
Oste:-Aut! Coff! Coff!
Soffc! Soffc!-
(Toron gli tira una manata sulla schiena e l’oste sputa la caramella prendendo
Fuffi, che cade sul pavimento.)
Fuffi (rialzandosi):- Dufour!
Tu e le tue caramelle del mio nome vero! Se non la pianti te le ficco tutte
nel...- (La porta si spalanca di scatto e colpisce Fuffi in pieno buttandolo di
nuovo a terra. Entra Bilbi trafelato.)
Bilbi:- Anf! Pant! Sono
-sbuff!- arrivato.-
Difour:- Bravo, giusto in
tempo per toglierci dai guai!-
Toron:- Allora possiamo
partire.- (Fanno per uscire.)
Oste:- Fermi tutti!!! Nessuno
uscirà di qui finchè non mi avrete detto chi mi paga!-
Tutti i nani:- Lui!- (Indicano
Bilbi.)
Bilbi:- Eh? Ma io non ho un
soldo...-
Oste:- Se non pagate vi
faccio sbattere in prigione tutti quanti!-
Toron:- Calma, calma! Non c’è
bisogno di agitarsi. Purtroppo non ho con me soldi, ma posso darti questo. (Estrae
dalla giacca un mattone e lo tira in testa all’oste.) Scappiamo!!!- (I nani e
Bilbi corrono fuori dalla locanda, saltano sui loro muli e partono di gran
carriera, inseguiti dall’oste e da una folla omicida di hobbit.)
Grazie a tutti quelli che leggono e soprattutto a:
Grazie a tutti quelli che
leggono e soprattutto a:
@shandril: Come perchè? Toron
ha appena tirato una mattonata in testa all’oste e inoltre stanno scappando
tutti senza pagare! Va bene che gli hobbit sono pacifici, ma mica cretini!
@Suikotsu: Che bella
notizia... E perchè non lo fai? Perchè non lo fai? Dai! Dai!
Per quelli che non hanno
commentato invece...
Gaddalf (tenendo in mano un
libro di magia):- Cruccio!-
Autore:- Ma che cacchio
dici??? Non sai neanche leggere???-
Gaddalf (imbarazzato):- Ehm,
beh, è l’emozione...-
Autore:- Bah, lasciamo
perdere! Certo che mi viene una rabbia: ti veniva così bene con Bilbi!-
Bilbi:- Commentate, vi prego!
O ricominceranno a usarmi come cavia!!!!-
Capitolo
V - Pioggia e arrosto
I nani, Gaddalf e Bilbi stanno viaggiando sui muli
attraverso la Contea. Intorno c’è un bel paesaggio di campagna. Nonostante ciò,
Bilbi è triste e preoccupato. Tantissimi pensieri affollano la sua mente: dove
sta andando? Cosa vuol dire che l’hanno assunto come killer? Tornerà mai a
casa? Quanto fa ventitrè per ottantasei? Simili domande senza risposta
affliggono lo hobbit.
Toron:- Ti vedo angosciato,
Bilbi. Ma non devi preoccuparti! Tu devi solo uccidere il drago che ci ha
rubato il tesoro, per tutto il resto hai al tuo fianco tanti valorosi nani, ma
soprattutto Toron Scudodibietola!-
Bilbi:- Ma perchè hai questo
soprannome?-
Toron:- Questo soprannonome è
dovuto alla mia forza e al mio coraggio. Infatti io ho partecipato all’ultima
grande battaglia tra orchi e nani e durante lo scontro ho combattuto con il
capo degli orchi. A un certo punto era riuscito a buttarmi a terra. L’orco
stava per colpirmi, ma io ho raccolto una bietola e gliel’ho tirata
nell’occhio. Così poi ho potuto sconfiggerlo e ottenere tutti gli onori dai
miei compagni.-
Gaddalf:- Ancora con questa
storia? Devi smetterla di raccontare balle! La verità è che da piccolo stavi
rubando gli ortaggi dall’orto del tuo vicino e lui ti ha scoperto. Stava per
riempirti di legnate con un bastone nodoso, ma tu hai raccolto una bietola e
gliel’hai lanciata in un occhio. Così sei riuscito a scappare. Poi tuo padre ti
ha premiato perchè il vicino gli stava antipatico e da allora tutti ti hanno chiamato
Toron Scudodibietola.- (Toron arrossisce per la vergogna.)
Bilbi:- Sono proprio in buone
mani...-
Il viaggio prosegue. I nostri eroi escono dalla Contea
e percorrono le Terre-disabitate-e-anche-un-po’-selvagge. Piove di continuo e
fa freddo come a novembre. Bilbi si lamenta, ma il maltempo rende tutti più
scontrosi.
Bilbi:- Ah, come vorrei
essere a casa mia!-
Din:- Non rompere!-
Un po’ dopo...
Bilbi:- A casa mia starei al
calduccio...-
Don:- Zitto!-
Un altro po’ dopo...
Bilbi:- Perchè non sono a
casa mia?-
Dan:- Che rompiballe!-
Ancora un altro po’ dopo...
Bilbi:- Etciù! Ecco, mi è
venuto il raffreddore! Se fossi a casa mia...-
Oink:- Non ci sei, perciò
taci!-
Ancora ancora un altro po’ dopo...
Bilbi:- Nella Contea adesso
fa caldo e c’è il sole e io sono qui sotto la pioggia...-
Gloink:- Se non la smette
subito, io lo ammazzo! Gaddalf, fallo smettere! Gaddalf! Oh, Gaddalf? Ma dov’è
Gaddalf?-
Toron:- Boh, se n’è andato.-
Bilbi:- Come, se n’è andato?
Dov’è andato? Perchè se n’è andato? Cos...-
Dufour:- Zitto, hobbit
curioso!- (Gli mette una caramella in bocca. Difour gli tira subito una pacca
sulla spalla e Bilbi sputa la caramella, ma non colpisce nessuno.)
Dwelìn (a Difour):- Perchè
l’hai fatto? Così stava un po’ zitto, no?-
Difour:- Gaddalf ha detto che
non dobbiamo farlo fuori subito o dovremo perdere tempo per cercarne un altro.
Sentite, sarà meglio fermarci qui.-
Toron:- Hai ragione, con
questa pioggia corriamo il rischio di perderci.-
Chili:- Ma non abbiamo delle
mappe?-
Litri:- Le avevamo!- (Indica
Dundur con fare significativo.)
I nani e lo hobbit si fermano sul limitare di un
boschetto. Oink e Gloink cercano di accendere il fuoco, ma, nonostante usino
tutte le tecniche descritte nel Manuale delle Giovani Marmotte, non riescono ad
accendere neanche un rametto.
Fuffi:- Ehi, vedo una luce!
Laggiù!- (Indica un punto dentro il bosco.)
Dwelìn:- Chi sarà?-
Chili:- Forse uno che sa
accendere un fuoco.-
Oink:- Perchè non ci provi
tu, razza di saputello?-
Gloink:- Sono le Giovani
Marmotte!-
Litri:- Non dire idiozie!
Sarà un viaggiatore qualunque.-
Din:- In queste zone non
passa nessuno.-
Don:- Beh, ma noi ci stiamo
passando.-
Dan:- Solo perchè ci siamo
persi per colpa di qualcuno.- (Tutti i nani guardano male Dundur.)
Dundur:- Magari c’è qualcosa
di buono da mangiare...-
Difour:- Ma quanto mangi?
Razza di ciccione!-
Dufour:- E se gli offrissimo
una caramella?-
Toron:- Non ci provare! Ho io
un’idea: mandiamo il killer! Bilbi!-
Bilbi:- Che c’è?-
Toron:- Vai là dove c’è la
luce e vedi se c’è pericolo. Se c’è, fai tre volte il verso del coccodrillo
innamorato, altrimenti due volte quello dell’armadillo triste.-
Bilbi:- Ma come fa il
coccodrillo?-
Toron:- Muoviti!- (Gli tira
un calcio e Bilbi va.)
Bilbi ha una paura tremenda, per questo estrae dalla
giacca la bottiglia dell’“elisir del coraggio” e ne beve un bel sorso. Poi si
avvicina alla luce e vede che c’è un fuoco acceso intorno a cui sono seduti tre
grossi e orrendi mostri: dei troll. Tali creature non sono intelligenti (non
riescono neanche a superare gli esami del Cepu), ma sono fortissimi e molto
litigiosi. Nascosto fra i cespugli, Bilbi li osserva mentre mangiano un arrosto
di bue.
Gerberto:- Anche stasera ‘sto
arrosto schifoso! Non sai cucinare altro?-
Leovigildo:- Se non ti va
bene, puoi anche non mangiare! Sempre a lamentarti, ma tu quando mai hai
cucinato qualcosa, eh? E in ogni caso, questa casa non è un albergo!!!-
Ermengardo (che ha un grosso
cerotto sul naso):- A parte che non è neanche una casa... Comunque Gerberto ha
ragione: non si mangia mai nient’altro. Spero almeno che ci sia un po’ di
birra. Sapete, ho passato una brutta settimana!-
Gerberto:- Che ti è successo?
Hai fatto a botte con Liutprando? Ti avevo detto di lasciarlo stare: è troppo
grosso e ha un nome troppo stupido!-
Ermengardo:- No, l’altroieri
stavo passeggiando allegramente per un bosco distruggendo tutto ciò che
incontravo quando mi è venuto incontro uno strano tizio. Parlava balbettando e
portava un turbante in testa. Mi ha chiesto se volevo venire con lui per fare
una sorpresa ad alcuni suoi amici per una festa e mi ha promesso trenta botti
di birra. Io ho acconsentito e lui mi ha portato in un castello enorme sopra un
lago. Mi ha detto che lo scherzo consisteva nel fingere di entrare nei sotterranei
e poi di andare invece al piano terra e sfondare il bagno femminile. Siamo
arrivati nei sotterranei tramite un passaggio segreto e lui mi ha lasciato lì
dicendomi di fare come mi aveva spiegato. Io ho salito le scale, sono andato
nel bagno femminile e ho cominciato a spaccare tutto. C’era anche una ragazza e
non rideva affatto, nonostante lo scherzo fosse spassosissimo, dovevate
vederlo: acqua da tutte le parti, piastrelle a pezzi e legni dei divisori rotti
a terra. Comunque, dopo un po’ sono arrivati due ragazzi e quello con i capelli
neri mi è saltato addosso e mi ha infilato un brutto bastoncino nel naso.
Mentre cercavo di liberarmi, quell’altro mi ha rubato la clava dicendo delle
strane parole e me l’ha tirata in testa. Quando sono rinvenuto mi trovavo
sdraiato in un bosco e di fianco a me c’era quel tipo balbettante che mi ha
detto che lo scherzo era venuto male e che perciò non mi avrebbe dato niente.
Io ho cercato di suonargliele, ma lui ha gridato qualcosa e una luce rossa ha
colpito il mio povero naso. Mi ha fatto un male! Poi quel maledetto è sparito e
spero di non vederlo mai più! E ora passami la birra, Leovigildo.-
Leovigildo:- Tieni. Sapete,
voi due, anch’io vorrei mangiare qualcos’altro, ma non è che le cose buone
piovano dal cielo o magari si trovino dietro l’angolo.-
Bilbi:- Hic!-
Gerberto:- Cos’è stato?
(Mette la sua manona nel cespuglio dietro di lui e prende Bilbi per la giacca.)
Ehi, guardate che ho preso!-
Ermengardo:- Che cos’è?-
Leovigildo:- Non lo so... Ma
mi pare bello grassottello, magari se ne può ricavare un bell’arrosto!-
Bilbi:- Non te lo consiglio,
brutto bestione! Tu cuscini da schifo! Hic!-
Leovigildo:- Ma come ti
permetti, minuscolo coniglietto!-
Gerberto:- Ha ragione invece!
Ha, ha, ha!!!-
Leovigildo:- Brutto ignorante
cafone!- (Gli tira un pugno. Gerberto risponde lasciando cadere Bilbi e i due
cominciano a pestarsi mentre Ermengardo cerca di fermarli colpendoli con
l’arrosto. Bilbi rimane lì per terra e beve ancora dalla bottiglia. Dopo un
po’, arriva Fuffi.)
Fuffi:- Bilbi! Che cos’ è
questo baccano?-
Bilbi:- Sc’è un cattivo
cuoco!- (I troll smettono di picchiarsi e vedono Fuffi.)
Ermengardo:- Un nano!-
Leovigildo:- Prendiamolo! Lo
faremo in salmì!- (Tutti e tre saltano addosso a Fuffi.)
Fuffi:- Aiuto!- (Lo prendono
e lo chiudono in un sacco nero.)
Bilbi:- Non ti preoccupare,
verranno gli altri a salvarsci! Hic!-
Fuffi (da dentro il sacco):-
Zitto, idiota!-
Gerberto:- Altri? Quali
altri?- (Prende di nuovo Bilbi con la manona.)
Bilbi:- Uno, no ashpetta nesshuno!
Hic!-
Gerberto:- Uno o nessuno?-
Leovigildo:- Speriamo non ne
arrivino centomila...- (Arriva anche Dwelìn.)
Ermengardo:- Un altro nano!
(Gerberto getta via Bilbi fra i cespugli e i tre troll catturano anche Dwelìn e
lo mettono in un sacco.) Credo che arriveranno ancora molti nani, meglio
tenerci lontano dal fuoco.-
I tre tremendi troll trotterellano trottando tra i
tronchi (provate a dirlo in fretta molte volte di fila!) degli alberi lontano
dal fuoco e aspettano. A uno a uno tutti i nani arrivano, vengono catturati e
messi nei sacchi. Solo Dufour cerca di difendersi tirando una caramella ai
troll, ma la loro enorme faringe rende inutile e patetico il suo tentativo di
soffocarli. Per ultimo arriva Toron...
Toron:- Cos’è ‘sto casino?
Cosa c’è in quei sacchi?-
Bilbi (sempre fra i
cespugli):- La scena di domani scera dei troll, presciumo! Hic!-
Toron:- Che cavolo dici,
razza di deficiente? Quali troll? (In questo momento i tre troll saltano fuori dagli
alberi. Toron però non si scoraggia.) Potere della bietola!- (Tira fuori da una
tasca una bietola OGM e la lancia nell’occhio di Gerberto.)
Gerberto:- AAAAHH!!!
Maledetto! (Anche Toron viene catturato.) Che male all’occhio!-
Leovigildo (togliendogli la
bietola):- Ecco, questa ci starebbe bene nel mio minestrone!- (Gerberto gli
salta addosso e ricominciano a pestarsi.)
Mentre i troll sono ancora impegnati, arriva Gaddalf.
Ben nascosto dietro gli alberi, studia una strategia per salvare i suoi nani e
lo hobbit.
Gaddalf (leggendo un libro
intitolato “Come sconfiggere un troll con pochi semplici trucchi” di Harry
Potter):- Dunque, qui dice che un metodo sarebbe mettergli un bastoncino nel
naso, ma non mi sembra una buona idea... Vediamo un po’ più avanti... Ah, ecco!
“Per avere la meglio su un troll è anche molto utile l’incantesimo Wingardium
Leviosa.” Sì, userò questo. Allora... devo puntare la bacchetta, ma cos’è
questa bacchetta? Bah, userò il bastone. Punto il bastone su un oggetto
qualunque e poi devo dire Wingardium Leviosa pronunciando un ‘gar’ bello lungo,
come dice in nota una certa Hermione. Ma chi sarà? Boh... Proviamo! (Appoggia
il libro aperto a terra e punta il bastone contro un sasso.) Wingardium
Leviosa! (Il sasso comincia a sollevarsi da terra.) Yuppi! Evvai! Ma vieni! C’è
l’ho fatta! Ma chi sono! (Guarda il libro ancora.) Ah, c’è una nota: “la cosa
più importante mentre si fa questo incantesimo è non distrarsi mai per nessun
motivo”. Perchè?- (Il sasso gli casca in testa e Gaddalf sviene sopra il
libro.)
Scusate per il ritardo, ma nel frattempo mi ero messo a scrivere Legolas
& Co
Scusate per il ritardo, ma
nel frattempo mi ero messo a scrivere Legolas & Co. (andate a leggere anche
quello, magari) e mi aveva un po’ preso.
Comunque, ora il nuovo
capitolo è pronto, ma prima:
@Suikotsu: Forse ci stava
bene quel “vieni a me”, ma siccome non lanciava un’onda energetica, non c’entrava
molto... No, non incontreranno Arthas, Galbatorix o altri, ma può darsi che li citino
(in vari manuali, libri o discorsi).
@eika: In effetti quel
manuale mi servirebbe... Non ti preoccupare per Dufour, ora si salva, sennò io
come faccio ad andare avanti? Senza di lui non c’è più divertimento, perchè “No
Dufour, no party”!
E adesso, finalmente...
Capitolo VI - Salvataggio!
Gaddalf giace a terra con un bernoccolo sul testone.
Intanto i troll si stanno ancora dando un sacco di legnate e il rumore dei loro
ceffoni alla fine riesce a svegliare lo stregone.
Gaddalf:- Zzzzzzz...-
Visto che il rumore non è sufficiente, allora a un
certo punto Gerberto raccoglie un sasso e lo lancia contro Leovigildo, ma lui
si sposta e il sasso vola oltre gli alberi colpendo in testa Gaddalf e
procurandogli un nuovo bernoccolo. Adesso si decide a svegliarsi.
Gaddalf:- Ahia! Che dolore!
(Raccoglie da terra il libro “Come sconfiggere un troll con pochi semplici
trucchi”.) Libro del cavolo! (Lancia via il tomo, che però va contro un albero,
rimbalza e lo colpisce di nuovo in testa, formando un terzo bernoccolo.)
AHIA!!! Ma che ho fatto di male?- (Rimanendo nascosto tra gli alberi, si
avvicina alla radura dove si trovano i troll per sentirli meglio, ora che hanno
smesso di picchiarsi.)
Gerberto (con un occhio nero
e tre denti in meno):- Va bene, scusa, Leovigildo. Tu cucini bene.-
Ermengardo:- Oh, bravo! E tu
cosa devi dire, Leovigildo?-
Leovigildo (con l’altro
occhio nero e alcuni bernoccoli in fronte):- Scusa, Gerberto, non mi dovevo
arrabbiare così tanto solo perchè non ti piaceva il mio arrosto.-
Ermengardo:- Ora che avete
fatto pace, datevi la mano, sù!- (I due troll si stringono la mano e poi subito
la ritraggono, guardandosi in cagnesco.)
Gerberto:- E adesso direi di
mangiarci un bel nanetto!-
Leovigildo:- Allora vai a
prendere l’acqua.-
Gerberto:- Assolutamente no!
Bolliti mi fanno schifo! Facciamoli allo spiedo!-
Ermengardo:- Non s’era detto
di farli in salmì?- (I tre troll ricominciano a discutere.)
Gaddalf:- Devo fare qualcosa!
La situazione è critica! Adesso basta leggere manuali, userò un’evocazione, che
è la magia che mi viene meglio. Ehm, ehm! (Agita il bastone e comincia a
declamare.)
Per le vongole e lo zafferano,
per il pane, la farina e ‘l grano,
per la rapa fine fine tagliata,
Antonella Clerici sia evocata!- (In mezzo ai troll sopra il fuoco si forma una
colonna di fumo da cui emerge Antonella Clerici.)
Antonella Clerici:- Benvenuti
a una nuova puntata de “La prova del cuoco”! Abbiamo qua i nostri concorrenti,
(Indica i troll, che la fissano sbalorditi.) che oggi ci mostreranno quale sia
il modo migliore per cucinare un nano! Un bell’applauso! (Gaddalf, nascosto tra
gli alberi, e Bilbi, ancora ciucco fra i cespugli, applaudono.) Il primo, (Si
rivolge a Leovigildo.) come ti chiami?-
Leovigildo (ancora molto
stupito):- Ehm, sono Leovigildo...-
Antonella Clerici:- Allora,
Leovigildo, che ricetta ci proponi?- (I troll si guardano a vicenda, ma, non
sapendo cosa fare, decidono di stare al gioco.)
Leovigildo:- Ecco... Io farei
dei nani bolliti con zucchine, è molto facile: serve solo un grosso pentolone
pieno d’acqua, delle zucchine, dei nani legati nei sacchi e un coltello per
tagliare le zucchine e le barbe ai nani, perchè altrimenti rovinerebbero tutto
il piatto. Basta mettere l’acqua sul fuoco e metterci dentro i nani e le zucchine
puliti.-
Antonella Clerici:- Molto
bene! E tu?-
Gerberto:- Io sono Gerberto e
vorrei proporvi dei buonissimi nani allo spiedo. Mi occorrono solo tredici
picche per impalarli, poi un bel falò per arrostirli e dell’olio per condirli.
Volendo ci si può mettere sopra anche un po’ di aglio e rosmarino.-
Antonella Clerici:- Molto
invitante! E ora l’ultimo concorrente, con cosa ci vuoi deliziare?-
Ermengardo:- Salve, io sono
Ermengardo e volevo preparare dei buonissimi nani al salmì. Allora prima di
tutto bisogna tagliarli fini fini fini e poi metterli a bagno col vino e gli
odori per una notte o più. Dopo li si cuoce in una casseruola e ci si aggiunge
sale, pepe e una salsina ottenuta da olio e burro,
cipolla, sedano e carota tritati e lardo pestato. Alla fine si serve con la
polenta.-
Antonella Clerici:- Ottimo! Adesso che abbiamo finito la
presentazione delle ricette, i cuochi possono cominciare a preparare i loro
piatti. Via col tempo!- (A un gesto della sua mano destra compare dal nulla un
enorme orologio a forma di uovo.)
I troll, con cappelli da
cuochi in testa, anche questi spuntati da chissà dove, prendono il necessario
per le loro ricette: Leovigildo va a riempire il pentolone dell’acqua, Gerberto
mette altra legna sul fuoco e Ermengardo corre a cercare gli odori nel bosco. Poi
quando arriva il momento di prendere la carne, cioè i nani...
Gerberto (affilando delle picche) (a Leovigildo):- Metti giù
quel nano, è mio!-
Leovigildo (stringendo il sacco dove si trova Dundur):- No,
è del primo che lo prende! Cercatene un altro!-
Gerberto:- Cerchi di fregarmi? Quello è il più grasso,
servendolo vincerai di certo! Non te lo meriti! Dammelo!- (Gli punta addosso
una picca.)
Leovigildo (appoggiando a terra il sacco):- Se vuoi botte,
sono pronto a dartele!-
Gerberto:- Pensi di spaventarmi, cuoco di quarta
categoria???-
Leovigildo:- Brutto sguattero dei miei stivali!!!- (Gli
salta addosso e lo picchia con il pentolone, mentre Gerberto risponde
colpendolo con la picca.)
Ermengardo (prendendo il sacco contenente Dundur):- Grazie
mille, fessi!-
Leovigildo e Gerberto:- Ehi, mollalo, ladro!- (Leovigildo
tira il suo pentolone sul naso malconcio di Ermengardo.)
Ermengardo:- AAAAAAAAHHH!!!! IL MIO POVERO NASO!!! QUESTO È
TROPPO!!!- (Getta a terra il sacco e si getta sugli altri due troll menando
ceffoni a destra e a manca.)
Mentre si pestano, il
tempo passa. A un certo punto l’orologio suona...
Antonella Clerici:- Il tempo è scaduto!-
I tre troll (smettendo per un attimo di picchiarsi):- Che
cosa???-
Antonella Clerici:- E non avete finito i vostri piatti! Che
peccato! Questo vuol dire che avete perso e dunque sarete pietrificati.-
I tre troll:- NOOOO!!!- (Una forte luce li investe e subito
divengono tre statue di pietra, immobili e con espressioni terrorizzate sul
volto.)
Antonella Clerici:- Anche
questa puntata è finita! Grazie per averci seguito, vi aspetto tutti alla
prossima puntata de “La prova del cuoco”!- (Gaddalf e Bilbi applaudono. Poi
Gaddalf entra nella radura e si avvicina ad Antonella Clerici.)
Gaddalf:- Ottimo lavoro e
grazie infinite per l’aiuto!-
Antonella Clerici:- I
ringraziamenti vanno bene, ma ora io vorrei essere pagata.-
Gaddalf:- Ah... Beh... Quanto
vorresti?-
Antonella Clerici:- La mia
parcella normalmente è di diecimila euro!-
Gaddalf:- Che in soldi della
Terra di Lato sono?-
Antonella Clerici:- Diecimila
soldi d’oro!-
Gaddalf:- Ah... Sì...
Certo... Non c’è problema, pago subito, ma non li ho con me... Li ho nascosti
fuori dal bosco in un nascondiglio segreto in una grotta dietro una porta di
pietra. Si trova là. (Indica un punto verso nord. Antonella Clerici ci va di
corsa.) Che cretina! Non c’è assolutamente niente in quella direzione! He, he! Che
genio che sono, me la sono levata dalle scatole senza darle un centesimo!- (Va
a liberare i nani.)
Fuffi:- Oh, non ce la facevo
più a stare in quel sacco puzzolente!-
Toron:- Ehi, ma cosa è
successo ai troll, Gaddalf?-
Gaddalf:- Li ho pietrificati
con la mia immensa forza magica, naturalmente!- (I nani lo guardano
sospettosi.)
Gloink:- Sarà...-
Dundur:- Ma perchè mi hanno
sballottato tanto?-
Gaddalf:- Perchè con tutta
quella carne eri un piatto prelibato per loro!-
Dundur:- Accidenti, ma vi
siete messi tutti d’accordo per convincermi che devo dimagrire? E va bene, ci
penserò, ma ora piantatela, però!-
Toron:- Dove eri finito,
Gaddalf? Ci hai lasciati soli all’improvviso nel capitolo precedente!-
Gaddalf:- Dovevo andare in un
cimitero qui vicino a portare i fiori sulle tombe dei nani della mia precedente
missione.-
Toron:- Ah, tutto ciò è rassicurante...-
Chili:- Dov’è Bilbi?-
Bilbi (dai cespugli):- Hic!
Sciono qui! Hic!- (I nani lo tirano giù.)
Oink:- Ma quella bottiglia
che tieni in mano... è la mia bottiglia di grappa fatta in casa!- (Cerca di
togliergliela, ma Bilbi la stringe al petto e non molla la presa.)
Bilbi:- No, è l’eliscir del
corasgio! Hic!-
Dwelìn:- Ma quale elisir dei
miei stivali! Ecco perchè era ubriaco!-
Difour (guardando male
Gaddalf):- Gliel’hai data tu, vero?-
Gaddalf:- Certo che sì!
Pensavate forse che sarebbe venuto di sua spontanea volontà, sapendo che nel
90% dei casi sarebbe morto??? (Bilbi è ancora sbronzo e quindi non capisce
niente.) Dovreste ringraziarmi invece! Vi ho trovato il killer e ho fatto sì
che non avesse più paura di niente, che volete di più?-
Bilbi:- Un Lucano! Hic!-
Litri:- Se lo dici tu,
Gaddalf...-
Oink:- Però gli hai dato la mia
bottiglia di grappa! Ora me la ripaghi!-
Gaddalf:- Dai, Oink, cosa
vuoi che sia una bottiglietta di grappa tra amici? (Gli si fa vicino e parla a
bassa voce.) Ti consiglio di stare zitto o preferisci forse dirmi dov’è finito
il portafogli di Fuffi?-
Oink (anche lui sottovoce):-
C-cosa??? Ma c-come fai a...-
Gaddalf:- So molte cose e so
anche che hai speso tutti i soldi del tuo amico alla roulette del casinò di
Pontelagolargo. Quindi se non vuoi guai, è meglio che lasci perdere la
questione della bottiglia di grappa!-
Oink:- No, non dire niente,
starò zitto!-
Gaddalf:- Oh, bravo! (Ad alta
voce.) Piuttosto, l’elisir del coraggio che ho dato a Bilbi è quasi finito. (Fa
vedere la bottiglia quasi vuota.) Qualcun altro ha degli alcoolici?- (I nani
stanno zitti e scuotono la testa.)
Dufour:- Io ho le mie
caramelle!-
Gaddalf:- Non dobbiamo
strozzarlo!!! Bah, fa niente. Lo compreremo più avanti. Adesso andiamo!-
Din:- Aspetta, ho sentito
dire che i troll hanno un sacco di tesori.-
Don:- E li tengono nascosti
in nascondigli segreti in grotte dietro porte di pietra.-
Dan:- Ce ne potrebbe essere
uno là, fuori dal bosco.- (Indica verso nord.)
Gloink:- Giusto, andiamo a
vedere che c’è!-
Gaddalf:- Io credo che non ci
sarà niente, ma se proprio volete perdere tempo...-
I nani e Gaddalf escono dal bosco verso nord, seguiti
da Bilbi che barcolla tenendo ancora nella mano destra la bottiglia di grappa.
Usciti dal bosco si trovano di fronte a una porta di pietra chiusa.
Din:- Visto che c’era?-
Don:- Apriamola!-
Dan:- Sì, dai, Gaddalf,
aprila!-
Gaddalf (in difficoltà):-
Ehm, va bene, posso provarci... Alhohera! No, aspetta non era così... Questa
non me la ricordo... Vediamo... Apriti Sesamo! (Non succede niente.) No, non
funziona... Forse dovremmo usare un ariete!- (Guarda Fuffi.)
Fuffi (preoccupato):- Ehi,
perchè guardi me?-
Gaddalf:- Perchè hai la testa
più dura di tutti. Dai, non ti farà troppo male!- (I nani e Gaddalf cercano di
afferrare Fuffi, che però scappa.)
Fuffi:- Ma siete matti???
Aiuto!!!- (Mentre sono tutti impegnati a inseguire Fuffi, Bilbi si appoggia
alla porta e questa si apre verso l’interno.)
Bilbi:- Era sgià aperta!
Hic!- (I nani e Gaddalf tornano di corsa e in quel momento dalla grotta esce
Antonella Clerici carica di oro, gemme e diamanti.)
Antonella Clerici:- Ah, salve
Gaddalf! Ho preso la mia parcella, come vede. Arrivederci!- (Se ne va
canticchiando la musichetta de “La prova del cuoco”.)
Difour:- Chi cavolo era
quella?-
Dundur:- Io lo so: era
Antonella Clerici, quella che presenta “La prova del cuoco”. Non mi perdo mai
una puntata!-
Chili:- Ma perchè si è presa
tutta quella roba?-
Litri:- Cosa intendeva per
“parcella”?-
Dwelìn:- E poi ti ha salutato
Gaddalf! La conosci?-
Gaddalf (imbarazzato):-
Sentite, è una storia lunga e non voglio stare qui a spiegarvela! Vediamo se
c’è ancora qualche tesoro da prendere e andiamocene!- (Entrano nella grotta. È
pieno di bottiglie di birra vuote, cibo andato a male e schifezze varie. Però
ci sono anche due spade.)
Toron (prendendone una):-
Sembrano ben fatte.-
Gaddalf:- Già, molto meglio
di quelle che trovi alla COOP. Prendiamole, le esamineremo in seguito.-
Toron (ai nani):- Voi altri controllate
se per caso c’è ancora un po’ di cibo o di oro e portatelo fuori.- (Toron e
Gaddalf escono. Bilbi intanto barcolla qua e là. Poi si siede e si rialza
subito perchè qualcosa lo ha punto sul sedere.)
Bilbi:- Coscia cavolo...?
(Guarda bene e vede uno spadino, anch’esso ben lavorato.) Ho trovato anch’io
una shpada! Hic! La potrei chiamare Pungiculo... No, è un po’ volgare... Magari
Pungiscedere. Hic! Boh, ci penscerò in un altro momento...- (Si lega la spada
alla cintura ed esce dalla grotta. Poi escono anche i nani a mani vuote.)
Toron:- Non avete trovato
niente?-
Oink:- Niente oro, ma un po’
di cibo non andato a male sì.-
Toron:- E dov’è finito?-
Gloink:- Secondo te?-
Dundur:- BURP!!! Scusate,
avevo fame...- (Tutti lo guardano male, tranne Bilbi che è ciucco. Poi i nostri
eroi si rimettono finalmente in viaggio sui muli, diretti all’Ultima Casa
Accogliente.)
Gaddalf:- Mica tanto
accogliente! L’ultima volta che ci sono stato ho speso venti euro per un
caffè!-
E grazie anche a quelle
canaglie che leggono senza commentare! (Gaddalf:- Impervio! No, aspetta, devo
aver sbagliato qualcosa...-)
Capitolo
VII - Gran Fossone
I nostri eroi continuano il loro cammino sul dorso dei
muli. Dopo alcuni giorni giungono in vista di una lunga catena di montagne.
Bilbi (a Gaddalf):- Questa è
Eremor, la Montagna-che-soffre-di-solitudine?-
Gaddalf:- No, sono le
Montagne Fumose. Eremor è mooolto più lontana, credevi di essere già arrivato a
destinazione? Pensavi che ci si mettesse cinque minuti ad arrivare dall’altro
capo del mondo?-
Bilbi:- Beh, ma in
quell’altro film di draghi, che mi hanno raccontato perchè mi faceva troppa
paura e non sono andato a vederlo, il protagonista ci metteva dieci secondi a
fare un viaggio lunghissimo a piedi!-
Gaddalf:- Sì, Eragon doveva
metterci almeno due giorni per arrivare dalla Dorsale al suo villaggio, ma noi
qui siamo gente seria! Ci metteremo il tempo che ci vorrà e compiremo le nostre
imprese con la massima serietà! È chiaro?- (Tutti i nani e Bilbi lo guardano e
annuiscono convinti.)
Bilbi:- Allora quando
arriviamo?- (Gaddalf comincia a piangere. Dufour cerca di zittire lo hobbit con
una caramella, ma Difour lo ferma.)
Il viaggio prosegue ancora per un po’, finchè, nel
tardo pomeriggio, arrivano più vicini alle montagne.
Gaddalf:- Ora devo trovare il
passaggio per arrivare alla valle del mio amico Errond, il signore di Gran
Fossone, l’Ultima Casa Accogliente. Dobbiamo stare attenti a non perderci o
sbagliare strada. È facilissimo, purtroppo, vista la totale mancanza di
indicazioni.-
Toron:- Ma che dici, Gaddalf?
E quello cos’è?- (Indica un cartello su cui c’è una scritta luminosa “Per Gran
Fossone di qua” e sotto una grande freccia lampeggiante. Gaddalf la fissa
sbalordito.)
Grazie alla chiarissima indicazione, lo stregone, i
tredici nani e lo hobbit trovano la valle di Gran Fossone e cominciano a
percorrerla. A un certo punto cominciano a sentire le voci degli elfi che
cantano...
Elfi:- Chi arriva per la via, chi scende per la valle?
Una
strana compagnia di rompiballe!
Come
guida c’è Gaddalf, lo stregone
e
dietro Bilbi, che è un gran fifone!
Dwelìn
e il suo amico che non si può nominare,
Chili e
Litri che han uno strano modo di salutare,
Din,
Don, Dan suonan le campane,
Oink e
Gloink brutti come rane,
Difour,
Dufour, Dundur trio dei mangioni,
e Toron
Scudodibietola re dei bugiardoni!
Speriamo
che il loro viaggio non finisca male
o
dovremo preparare un nuovo funerale!-
Fuffi:- Questi elfi mi stanno
proprio sulle palle!-
Tutti gli altri nani:- Anche
a noi!-
Bilbi (preoccupato):- Ma che
volevano dire con “nuovo funerale”?-
Gaddalf:- Niente, non volevano
dire niente! Sono solo dei burloni, non dovete dar loro retta!-
Finalmente i quindici compagni arrivano a Gran Fossone,
la reggia del saggio Errond. Appena entrati vengono accolti da molti elfi e dal
sovrano, un elfo abbastanza anziano con i capelli scuri e un completo nero.
Errond:- Gaddalf, che piacere
rivederti! (Lo abbraccia caloroso.) Quanti amici ti sei portato! Bene, bene...
(Si rivolge agli elfi.) Venite a prendere le misure. Non perdiamo tempo!- (Gli
elfi si avvicinano ai nani e a Bilbi con dei metri e cominciano il loro
lavoro.)
Toron:- Ma... Perchè volete
sapere le nostre misure?-
Gloink (dubbioso):- Ci volete
confezionare dei nuovi vestiti per il viaggio?-
Errond:- Certo, dei nuovi
vestiti... di mogano!-
Bilbi (tremando come una
foglia):- D-di m-mogano???- (Tutti i nani fanno il classico gesto antisfiga toccandosi
i gioielli di famiglia.)
Nani:- Oh, ma che discorsi
fai, elfo portaiella?-
Errond:- Beh, viaggiate con
Gaddalf, no? Meglio portarsi avanti col lavoro! (Si rivolge ad altri elfi.)
Voi, andate a scavare altre quattordici fosse! (A Gaddalf.) E per le lapidi, le
vuoi in marmo bianco o nero?-
Gaddalf:- Piantala, Errond!
Ma ti pare che io voglia spendere così tanti soldi per questi idioti? Una fossa
comune è più che sufficiente... (Si accorge che i nani lo fissano male, mentre
lo hobbit batte i denti così forte da sembrare un mitragliatore.) Ehm, volevo
dire che non è ancora il momento di pensare a queste cose. La nostra missione
suicid... cioè la nostra impresa è appena iniziata.-
Errond:- E va bene, ne
riparleremo in futuro. (Guarda i nani e lo hobbit con occhio clinico.) Anche se
non credo che ci sia da aspettare molto. (Indica Dundur.) Lui, per esempio,
potrebbe schiattare per un indigestione tra poco...-
Dundur (toccandosi):- Qui non
mangerò niente!-
Errond (a Dufour):- Ti
piacciono tanto quelle caramelle? Attento, potrebbero strozzare qualcuno!-
Gaddalf:- Sì, lo sappiamo
bene.-
Errond (indicando Bilbi):-
Però penso che quello sia il più prossimo all’ultimo respiro, sembra che stia
per avere un infarto!- (Bilbi infatti è talmente terrorizzato che ha tutti i
capelli ritti in testa e non riesce neanche a svenire.)
Gaddalf:- Ecco, a proposito
di lui, potresti darmi... (Bisbiglia qualcosa all’orecchio di Errond.) Sai, ci
serve vivo fino alla fine.-
Errond:- D’accordo. (Entra
dentro casa e torna con una bottiglia di grappa. La dà a Gaddalf.) Tieni, offre
la casa! Dopotutto sei il mio migliore cliente!-
Gaddalf:- Grazie! (Va da
Bilbi.) Bilbi, non avere paura, Errond è un gran spiritosone, non diceva sul
serio! Guarda, ho un’altra bottiglia dell’elisir del coraggio!-
Bilbi (ancora tremando):-
G-grazie G-ga-gaddalf!- (La prende e comincia a inciuccarsi.)
Gaddalf:- Ora anche questo
problema è risolto.-
Errond:- Bene. (A tutti gli
elfi.) Venite, festeggiamo l’arrivo di Gaddalf, il nostro migliore cliente, con
un banchetto per lui e i suoi sfortunati amici!-
Così gli elfi preparano un grande banchetto alla lugubre luce di candela. Gaddalf e Bilbi si abbuffano allegramente, l’uno perchè è abituato ai modi di fare dei loro ospiti e l’altro perchè è ubriaco. I nani invece mangiano pochissimo, visto che i continui annunci di morti e malattie da parte di Errond hanno fatto loro passare l’appetito.
Errond (a Chili e Litri):-
Toron è vostro zio, giusto? Gli volete bene?-
Chili e Litri:- Beh, sì.-
Errond:- Morireste per lui?-
Chili e Litri:- Sì, ma...-
Errond:- Oh, benissimo. Tre
tombe in una volta sola! Adoro questi parenti così affezionati!- (Chili e Litri
si guardano un po’ spaventati e si toccano.)
Toron:- Ma che ragionamenti
sono? Io sto benissimo!-
Errond:- Per adesso...-
Toron:- Oh, santa bietola!
Lei è proprio uno iettatore!-
Errond:- Iettatore? No, sono
un becchino part-time! Sapete, fare il re degli elfi costantemente preoccupato
per l’imminente distruzione di ogni forma di vita era un lavoro che non
rendeva. Così mi sono messo a fare il becchino nel tempo libero! Il mio motto è:“La
fine del mondo è vicina, meglio adeguarsi!” E io mi sono adeguato! Certo,
all’inizio gli affari non andavano molto bene. D’altronde, noi elfi siamo
immortali e gli uomini non hanno mai un soldo per seppellire decentemente i
loro cari. Poi ho conosciuto Gaddalf. Non dimenticherò mai quel giorno: da
allora i miei guadagni hanno avuto un’impennata! Sapeste quanta gente ha
portato alla morte e poi al cimitero qui da me, ovviamente!- (I nani guardano
Gaddalf un po’ preoccupati.)
Gaddalf:- Senti, Errond,
grazie per la cena, ma ora smettila di spaventarli! Insomma, se gli fai troppa
paura, abbandoneranno la missione e addio tombe... Cioè volevo dire che le
profezie non si avvereranno mai e le Terre-molto-Selvagge continueranno a
essere un posto orribile e degradato come Quarto Oggiaro! Piuttosto, noi
abbiamo trovato delle spade in un covo di alcuni troll e vorremmo sapere se ci
sai dire se hanno poteri magici o se sono di plastica.-
Errond:- D’accordo, andiamo
nel mio studio a esaminarle.-
Poco dopo nello studio del signore di Gran Fossone,
una stanza piena di drappi neri, Errond, Gaddalf, Toron e Bilbi stanno intorno a
un tavolo su cui ci sono due spade.
Errond (osservando le due
spade):- Uhm, ci sono delle rune su queste spade... (Va verso una libreria e
prende un vocabolario.) Spero di riuscire a tradurre bene, a scuola prendevo
sempre sei. Vediamo... (Sfoglia e risfoglia il dizionario e alla fine si
illumina.) Ecco! La tua spada, Gaddalf, si chiama Sbamsbing, la Battipanni. La
tua invece, nano prossimo alla morte, è Gnamrist, la Fenditorte!-
Toron:- Terrò questa spada in
grande onore. Possa tornare presto a fendere le torte!-
Errond (con aria grave):- Te
lo sconsiglio, il colesterolo fa molto male alla salute, alla tua età.-
Toron (toccando il ferro
della spada):- Ancora? E basta gufare!-
Errond (ignorandolo):-
Stanotte dormirete qui. Domani potrete ripartire, sempre che non abbiate un
collasso durante la notte...-
Gaddalf:- Grazie, Errond!
Però ti ricordo che mi servono vivi tutti i nani e anche lo hobbit! Capito?-
Errond:- Certo, certo...-
(Esce seguito da Gaddalf.)
Toron (molto preoccupato):-
Stanotte dormirò con un occhio solo! Anzi, credo che non dormirò affatto!-
(Esce anche lui. Bilbi rimane solo. Sguaina la sua spada che ha tenuta nascosta
a tutti gli altri. La guarda e cerca sul dizionario il significato delle sue
rune.)
Bilbi (sfogliandolo):- Scerto
che quell’elisir del corasgio picchia forte! Hic! Allora vediamo un po’... La
mia spada si chiama... Pungiscemi! Chissà in che senso... Ahi! Mi sono punto
con la spada!-
@beal95: Eh sì, Bilbi è un po’
scemo, ma è più fifone!
@Suikotsu: Ora le vedrai in
azione!
@eika: I parenti che si
vogliono bene sono sempre un ottimo affare, ha ragione Errond! Anche alla Ely
piace Dufour??? E adesso come si fa? Non ti va bene Fuffi? A proposito, siete
riuscite a pronunciarlo il suo secondo nome? Grazie per aver messo questa storia
tra i preferiti!
Ringrazio anche chi legge
senza recensire, ma dovete stare attenti, vero Errond?
Errond:- Sì, ogni volta che
non commentate la vosta vita si accorcia di un anno! E io ho già fatto scavare
delle belle tombe! Volete anche una foto sulla lapide? Sapete c’è una bella
promozione, se porti un amico con te nell’altro mondo paghi la metà e...-
Sì, adesso piantala, che
porti sfiga sul serio!
Capitolo VIII - Le Montagne Fumose
Il giorno dopo i nostri eroi partono di corsa senza
neanche fare colazione visto che i nani non ne possono più delle iettature di
Errond. La strada sulle montagne è aspra e difficile, soprattutto perchè a un
certo punto sbagliano sentiero e finiscono sul Pizzo dei Tre Signori. Il clima
è molto brutto, fa freddo e tira un vento terribile. I muli fanno resistenza a
salire e Bilbi ovviamente si lamenta.
Bilbi (con tono triste):- In
questo momento a casa è estate, la gente va al mare a Rimini e mangia il
gelato. Quando scenderemo sarà già ora di tornare a scuola e al lavoro.-
Dufour:- Se non la pianti,
stavolta ti faccio soffocare sul serio! Insomma, intristisci tutti i lettori!-
Din:- Perchè non cantiamo
qualcosa per tirarci su il morale?-
Don:- Sì, dai! Ci vorrebbe
una bella canzone di montagna.-
Dan:- Facciamo “Quel mazzolin
di fiori”!-
Tutti e tre:- Quel mazzolin di fioriii,
che vien dalla montagnaaa
e bada ben che non si bagnaaa
che lo voglio regalaaar!!!-
(Tutti gli altri si mettono le mani sulle orecchie perchè sono stonatissimi.)
Gaddalf:- Basta! Piantatela!
Siete stonati come delle campane!-
Dwelìn:- Avevano ragione gli
elfi!!!-
Fuffi:- Solo che almeno le
campane le avremmo lasciate a valle!-
Toron:- Invece, visto che vi
portiamo dietro, finitela di fracassarci i timpani!- (I tre nani si
zittiscono.)
Don:- Uffa, siete proprio
noiosi! (A Difour.) Secondo te siamo stonati?-
Difuor:- Cantate come
l’autore, e questo è tutto dire!-
Verso sera comincia a piovere e i nani, Bilbi e
Gaddalf trovano rifugio in una grotta. Sui muri ci sono strani disegni
stilizzati di un elefante con molto pelo, una tigre dai denti molto lunghi e
un’animale alto su due zampe con la testa larga e un’aria un po’ scema. Bilbi
li guarda e come al solito si spaventa. Perciò prende la bottiglia di grapp...
cioè di elisir del coraggio e ne beve ancora un po’. Lentamente si mettono
tutti a dormire senza mangiare visto che Dundur ha mangiato tutto in un
boccone. Bilbi però ha un incubo nel quale si apre una fenditura enorme nella
parete della grotta. Poi sogna di cadere in un pozzo senza fondo e infine di ritrovarsi
di fronte Jerry Scotti.
Bibli (svegliandosi di
soprassalto):- AAAH!!! NOOO!!! Jerry Scotti no!!! La tivù spazzatura anche in
sogno no!!! E poi il suo riso viene sempre scotto!- (Anche i nani e Gaddalf si
svegliano.)
Chili:- Perchè gridi, hobbit
della malora?-
Litri:- E che c’entra Jerry
Scotti?- (In quel momento si sente un rumore di pietra che si sposta. Tutti si
voltano verso la parete in fondo alla grotta.)
Toron:- Per mille bietole!
Cosa cavolo succede?-
Nella parete si crea una grossa fenditura nella quale
entrano tutti i muli, come impazziti. Poco dopo da essa sbucano dei goblin,
creature malvagie, un po’ più piccole degli orchi, ma con uguale Q.I. (cioè
1,2). Mentre la maggior parte di loro attaccano i nani, Bilbi e Gaddalf, alcuni
costruiscono un piccolo palco nella grotta, accendono i riflettori e ci salgono
sopra con delle chitarre, una batteria e un microfono. Sono il famoso gruppo
degli 88Goblin.
88Goblin:- Salve, mentre i
nostri amici vi catturano, noi vi vorremmo proporre un nostro breve pezzo.
Speriamo che vi piaccia!- (Accordano gli strumenti, poi un goblin calvo si
avvicina al microfono.)
Orc Pezzali:- Sulle montagne camminavate,
dalle erbose pianure alle cime innevate,
siete entrati in una grotta oscura
sperando di trovare un po’ di calura,
ma invece qui ci siamo noi
e non ci piacete voi!
Rit. Verrete catturati,
viaggiatori sfortunati!
Ora siete proprio in grossi guai,
perchè non vi lasceremo andare mai!
Barbe e grugni,
assaggerete i nostri pugni!
Grossi pancioni,
proverete dei ceffoni!
Ve le suoneremo di santa ragione,
e continueremo per tutta la stagione!
Rit.
Giù, giù sottoterra, molto in basso,
con tutti i nani, anche il grasso, (Indica Dundur.)
veloce come un razzo, (Indica Bilbi.)
tu scenderai, ragazzo!- (Il pezzo finisce con un assolo di
chitarra. Nonostante la situazione, applaudono tutti, eccetto Din, Don e Dan.)
Din:- E saremmo noi quelli
che cantano male?-
Dan:- Noi siamo molto più
bravi! State a sentir...- (Ma i goblin li legano e li imbavagliano. Poi legano
anche gli altri e li portano via attraverso la fenditura. Solo Gaddalf non
viene catturato.)
Gaddalf (agitando il
bastone):- Stupefattum! No, non mi suona così... (Quattro goblin gli si
avvicinano.) Accidenti, mi ci vorrebbe un colpo di fortuna! (In quel momento un
fulmine entra nella grotta e arrostisce i quattro goblin.) Uao, mitico! Avete
visto che magia? (Nella grotta non c’è più nessuno, anche il palco è già stato
smontato.) Uffa! Per una volta che potevo vantarmi di aver lanciato un fulmine
magico!-
I nani e Bilbi vengono sospinti dai goblin in tunnel
oscuri verso il profondo cuore della montagna. Lo hobbit sta per morire di
paura ancora una volta e quindi beve tutta la bottiglia di grappa. Infatti ha
le mani libere, ma per la fifa non se n’è accorto. Alla fine arrivano in un
ampia grotta illuminata da varie lampade simili a quelle della metropolitana.
Al centro c’è un trono rococò assolutamente orribile e inguardabile e su di
esso è seduto un goblin più grasso e grosso (e scemo) degli altri, il Grande
Goblin. I nani e lo hobbit vengono portati al suo cospetto.
Grande Goblin:- Chi sono
queste schifezze???-
Goblin:- Nani e questo strano
essere dal naso rosso.-
Grande Goblin:- Nani! Io odio
i nani! Dove li avete trovati?-
Goblin:- Nella caverna che
usiamo come latrina.-
Grande Goblin:- Ah, io odio le
persone che vanno nella nostra latrina senza il mio permesso! (A Toron.) Chi
siete? Cosa ci fate sulle mie montagne?-
Toron:- Sono il famoso Toron
Scudodibietola. Eravamo su queste bellissime montagne per andare a trovare i
nostri parenti nelle terre a Est.-
Grande Goblin (dimenandosi
sul trono):- Io odio le persone famose! Odio quelli che si chiamano Toron! Odio
gli scudi! Odio le bietole! Odio queste montagne! Odio i parenti e quelli che
li vanno a trovare! E odio anche l’Est! Siete in una brutta situazione, voi
schifezze!-
Goblin:- E poi gli abbiamo
trovato addosso questa!- (Estra la spada di Toron.)
Grande Goblin:- Io odio le
spade! Odio Gnamrist, la Fenditorte! Odio anche le torte!-
Altro goblin (con una torta
in mano):- Ah, allora non la volete per il vostro compleanno?-
Grande Goblin (agitando una
mazza):- Io odio i compleanni!!!-
Toron:- Ma c’è qualcosa che
non odi?-
Grande Goblin:- Certo, la mia
lista delle cose che odio. (Indica una lista chilometrica appesa alle pareti.
Poi osserva Bilbi.) E lui cos’è?-
Goblin:- Non lo so, vostra
arrabbiatezza! (Afferra Bilbi per la giacca.) Tu, dì subito al nostro capo cosa
sei!-
Bilbi:- Sciono un hobbit e tu
scei un brutto ciccione! Questa caverna è troppo piccola per tutti e due perciò
smamma, palla di lardo!- (Tutti i goblin e i nani guardano Bilbi esterrefatti.
Il Grande Goblin diventa rosso come il fuoco, le tempie cominciano a pulsargli
ed imbraccia un enorme martello.)
Grande Goblin (alzandosi dal
trono e andando verso Bilbi):- COME HAI OSATO??? TI TRASFORMERÒ IN UNA
SOTTILETTA!!! (In quel momento tutte le lampade si spengono contemporaneamente.
Poi qualcosa brilla nell’oscurità: una spada.) Oh, nooo!!! È Sbamsbing, la
Battipanni!!! Io odio essere steso!!!- (In men che non si dica la spada colpisce
e sbatte come un tappeto il Grande Goblin, che si ritrova subito appeso a uno
stendipanni con una molletta per ciascun orecchio. La luce torna e compare
Gaddalf con la spada in pugno. I goblin hanno troppa paura di finire come il
loro capo per opporre resistenza. Gaddalf libera i nani e Toron riprende la sua
spada.)
Gaddalf:- Presto, scappiamo!-
Toron:- Sì, un attimo. (Con
un movimento fulmineo della lama, fende la torta del Grande Goblin e ne addenta
una fetta.) Buona, al mirtillo!-
Grande Goblin:- Io odio i
mirtilli! (Si rivolge ai goblin.) Idioti, tiratemi giù! E inseguiteli, non
lasciateli scappare!!!- (Gaddalf, i nani e lo hobbit scappano.)
I nostri eroi fuggono e fuggono per cunicoli e
gallerie. Bilbi rimane indietro perchè ci vede doppio e sbatte la testa
dappertutto.
Gaddalf (continuando a
correre):- Non possiamo lasciarlo indietro, non ho voglia di cercarne un altro!
Oink, portalo sulle tue spalle!-
Oink:- Ma io... (Gaddalf
muove la testa verso Fuffi con fare significativo.) Ok, va bene.- (Si ferma e
va salire Bilbi sulla sua schiena.)
Bilbi (tirando il cappuccio
del nano):- Iiihaaa!!! Vai cavallino!!!-
La corsa riprende, ma a un certo punto i goblin li
raggiungono e usano la loro migliore tecnica segreta per fermarli: lanciano
delle bucce di banana sul loro percorso. Oink scivola e Bilbi cade in un
cunicolo laterale. Rotola giù per ore e quando finalmente la caduta finisce
sbatte la testa contro un sasso e sviene.
Cosa succederà al povero
Bilbi? Vi lascio con la suspence finchè non commentate!
Mi spiace per avervi fatto aspettare, ma c’è voluto un po’, tra un
impegno e l’altro
Mi spiace di avervi fatto
aspettare, ma c’è voluto un po’, tra un impegno e l’altro!
Ringrazio tutti i generosi
commentatori:
@Suikotsu: Ecco, adesso
vedrai come va avanti! Ma... Quale mio peggior nemico?
@beal95: Sì, ora c’è Gollum e
l’anello! Gaddalf, poverino, l’hanno bocciato al corso di stregoneria!
@eika: Grazie per le due
recensioni! Riguardo a Dufour (che per inciso in questo capitolo non c’è), va
bene, gli chiederò di fare un giorno a testa, ma adesso calmatevi, sennò chiamo
il manicomio anche per voi due! E poi che c’entra il gelato?
Ora c’è un piccolo messaggio
da parte del Grande Goblin:
Grande Goblin:- Io odio i
lettori anonimi! Li detesto!-
Autore:- Grazie, puoi
andare!-
Grande Goblin:- Io odio
quelli che mi ringraziano! E odio anche potermene andare!-
Autore:- Va bene, ora però
sta’ zitto!-
Grande Goblin:- Io odio dover
stare zitto! (L’autore gli salta addosso e comincia una lotta all’ultimo
sangue.) Odio le lotte all’ultimo sangue!-
Capitolo IX
- Telequiz senza pubblicità
Bilbi è ancora sdraiato per terra in una grotta buia.
Lentamente apre gli occhi e si mette a sedere.
Bilbi (stropicciandosi gli occhi):-
Oooh! Che mal di testa! Dev’essere un effetto collaterale dell’elisir, ne
parlerò a Gaddalf... (Si alza e si guarda intorno.) Ma dove sono finito?
(Intorno a lui c’è solo oscurità e non si vede nulla. Bilbi comincia a
tremare.) Ho p-paura d-del b-buio! (Corre in preda al panico, ma inciampa e
cade a terra.) D-dove s-sono t-tutti??? Ho paura!!! (Appoggia le mani a terra
per rialzarsi e tocca un oggetto metallico.) C-che c-cos’è? (Lo afferra e lo
porta vicinissimo agli occhi.) Un anello? Qui? Che strano posto per sposarsi...
(Si mette l’anello in tasca e sente qualcosa pungergli la mano.) Ahi! Cosa...?
(Estrae la sua spada e vede che luccica nel buio.) Che strano, Pungiscemi fa un
po’ di luce! Non ci ho neanche messo le pile... (La spada, come mossa da una
volontà sua, lo punge di nuovo.) Ahi! Va bene, la smetto di dire idiozie! Sarà
meglio trovare un modo per uscire da qui.-
Comincia a camminare nei cunicoli sotterranei
illuminati dalla scarsa luce di Pungiscemi. A un certo punto arriva di fronte
ad un laghetto sotterraneo.
Bilbi:- L’acqua sarà gelida,
meglio non entrarci. (Mentre cammina sulla riva scivola su un sasso bagnato e
cade nel laghetto.) Brrr!!! Che freddo!!! (Torna a riva.) Non posso più andare
avanti, ma da quale altra parte posso andare?-
Mentre lo hobbit rimane seduto a riflettere, qualcosa
si muove da un’isoletta al centro del lago sotterraneo. Su una barchetta va
veloce verso Bilbi. È una creatura piccola, viscida e disgustosa: Collam, un
essere tanto ripugnante che può essere paragonato solo a Emilio Fede (senza
offesa per Collam, ovviamente!).
Un tempo viveva in superficie, aveva una famiglia e
degli amici, ma già all’epoca aveva brutte abitudini. Infatti fin da quando
aveva tre anni mangiava la colla stick credendo che fosse un lecca-lecca e per
questo fu soprannominato Collam. A causa di questa sua dieta insana venne su un
po’ scemo e prese l’abitudine di sputacchiare borbottando il suo nome per
evitare che la colla lo strozzasse. Un giorno passeggiava con un suo amico,
chiamato da tutti Scotchel perchè aveva una vera passione per lo scotch, che, a
sentire lui, era meglio della liquirizia. Collam stava cercando di convincerlo
della prelibatezza della stick, ma Scotchel insisteva nel dire che era
infinitamente migliore la sensazione del nastro adesivo appiccicato alla
lingua. A un certo punto il mangiatore di scotch scivolò e cadde in un tombino
aperto, di cui nessuno dei due si era accorto, presi com’erano dalla
discussione. Nelle acque melmose e putride Scotchel trovò un anello d’oro.
Tornato su lo fece vedere a Collam, che subito lo volle per sè. Promise a
Scotchel di dargli tutta la sua colla e di comprargli tutti i nastri adesivi
che avesse voluto se gli avesse dato l’anello. Ma Scotchel, posseduto
dall’oscura magia dell’anello o più semplicemente dalla sua idiozia, non glielo
voleva dare. Allora Collam gli saltò addosso e cominciarono a lottare, l’uno
con la colla, l’altro con lo scotch. Alla fine prevalse Collam che strozzò
l’ex-amico con un tubetto di colla stick e scappò con l’anello. Si rifugiò
nelle Montagne Fumose e da allora visse nascosto nel laghetto sotterraneo,
ciucciando la sua colla e accarezzando l’anello, anche lui vittima dei suoi
poteri o meglio della sua propria deficienza. Ma non viveva solo di materiale
colloso. Visto che era totalmente impazzito, cominciò a pensare di essere
Hannibal Lecter e quindi si mise a divorare tutti i goblin, nani, minatori,
speleologi e turisti che passavano di là.
E adesso osservando il grasso hobbit infreddolito e impaurito
vede solo un buon piatto di scaloppine, magari condito con una generosa
porzione di colla stick.
Collam (arrivando a riva):-
Gnam, gnam, ssstick mio! Che bel pranzetto sssucculento! Collam!-
Bilbi:- L-la m-mia
s-sp-spada, P-pungiscemi.- (La muove e punge il naso di Collam.)
Collam:- Ahi! Ma sssei
idiota, tesssoro? Collam! Collam! Io ssso dov’è l’ussscita, ma non voglio
dirtelo, preferisssco mangiarti! Sssenti, adesso noi facciamo una gara di
indovinelli. Ssse tu vinci, noi ti portiamo fuori. Ma ssse perdi ti mangiamo
condito con la colla! Collam, Collam!- (Prima che Bilbi possa rispondere, parte
la sigla di “Chi vuol essere milionario” e compare Jerry Scotti.)
Jerry Scotti:- Buonasera e
benvenuti a una nuova puntata di “Chi vuol essere milionario”! (Collam gli si
avvicina e gli bisbiglia qualcosa.) Ah, no, scusate! Volevo dire una nuova
puntata di “Chi vuol essere mangiato”! Ecco i nostri concorrenti: Bilbi, lo
hobbit che trema di paura e Collam, il mangiatore di colla stick! Un
bell’applauso! (Il pubblico, apparso dal nulla, applaude.) Conoscete tutti il
regolamento: farò delle domande a ciascun concorrente e se Collam sarà il primo
a sbagliare risposta dovrà condurre fuori da questi cunicoli sotterranei Bilbi,
se invece lo hobbit risponderà scorrettamente prima, Collam potrà mangiarselo.
Possiamo cominciare! (Dal nulla compaiono i computer per le domande e i monitor
del tempo.) Pronti?-
Bilbi (ancora più
impaurito):- S-sì.-
Collam:- Certo, tesssoro!-
Jerry Scotti:- Bene! La prima
domanda è per Collam: di che colore era il cavallo bianco di Napoleone?-
Collam:- Sssempre a me le più
difficili! Tesssoro collossso, che colore sssarà? Hum... Mmm... Sssì, giall...
No, non esssissstono cavalli gialli... Allora... Bianco!-
Jerry Scotti:- È la tua
risposta definitiva? La accendiamo?-
Collam:- Sssì, tesssoro mio!
Collam!-
Jerry Scotti:- E la risposta
è esatta! (Il pubblico applaude.) Ora tocca a Bilbi. La domanda per te è:
quanti erano i trentatrè trentini che entrarono trottando a Trento?-
Bilbi (un po’ stupito
dall’idiozia delle domande, ma sempre spaventato):- T-tr-tre-trentatrè?-
Jerry Scotti:- È la tua
risposta definitiva? La accendiamo? (Bilbi annuisce.) Risposta esatta! (Il
pubblico applaude.) I concorrenti sembrano preparati bene, ma ora proseguiremo
con domande sempre più difficili!-
Il quiz prosegue per un bel po’ senza che nessuno dei
due sbagli a rispondere. Bilbi riprende un po’ coraggio, mentre a Collam
comincia a venire una crisi di nervi. A un certo punto...
Jerry Scotti:- E ora,
l’ultima domanda per Bilbi: qual è il vero nome di Fuffi?-
Bilbi:- Ecco è... (Inspira
profondamente.) Sessartinuntanitamentajrompopompompufflofuoffolomfuffi!-
(Ansima per lo sforzo.)
Jerry Scotti:- Risposta
esatta!!! Siamo ormai giunti alla fine, alla domanda cruciale. (Si rivolge a
Collam.) Se risponderai giusto, potrai mangiarti Bilbi, ma se sbaglierai dovrai
condurlo fuori. Sei pronto? La domanda per te è: cos’ha in tasca Bilbi?-
Collam:- Ma che cacchio di
domanda è, tesssoro mio collossso??? Collam! Collam!-
Jerry Scotti:- Hai diritto a
tre risposte.-
Collam:- Ssspaghetti!-
Jerry Scotti:- Sbagliato!-
Collam:- Forbici dalla punta
arrotondata!-
Jerry Scotti:- Sbagliato! Te
ne resta solo una!-
Collam:- Non è giusssto!
Voglio un aiutino, tesssoro!-
Jerry Scotti:- D’accordo: ha
in tasca una cosa a te molto cara, per la quale tu saresti capace di uccidere.-
Collam (illuminandosi):- La
colla ssstick!!!-
Jerry Scotti:- NO!!! Hai sbagliato
ancora! Peccato, hai perso! Ora devi portare Bilbi fuori di qua, perchè lui ha
vinto! E ora vi saluto, cari telespettatori. Non mancate alla prossima puntata
di “Chi vuol essere mangiato”!- (Jerry Scotti, il pubblico, i monitor e i
computer scompaiono.)
Bilbi (improvvisamente più
coraggioso):- Beh, adesso portami fuori. (Gli punta contro la spada.) Muoviti!-
Collam:- Ma cosss’ha in
tasssca? Non ssspaghetti, non forbici, non colla ssstick. Per cosss’altro
ucciderei io, tesssoro?-
Bilbi:- Non lo so e non mi
interessa, rispetta i patti e portami fuori!-
Collam:- Devi assspettare.
Ora vado sssulla mia isssoletta, prendo il mio anello magico che rende
invisssibili, torno e lo uccido, tesssoro mio collosso!-
Bilbi:- Cosa???-
Collam:- Ehm, volevo dire che
vado prendere una mantellina perchè c’è un freddo che uccide. He, he! Volevamo
dire quesssto, tesssoro mio!-
Invece Collam vuole proprio dire quello che ha detto.
E l’anello che vuole prendere è quello per cui ha ucciso il suo amico Scotchel.
Ma arrivato sull’isoletta ovviamente non trova niente perchè l’anello ce l’ha
Bilbi in tasca.
Collam (rovistando fra la sua
immondizia):- Dov’è? Dov’è? Qui c’è la mia montagna di tubetti di ssstick
vuote, lì i tappi, ma dov’è il mio anello??? Perduto! L’ho perduto!!! Collam!
Collam!-
Bilbi (dalla riva):- Anch’io
mi sono perduto e venendo qua ho anche trovato un anello per terra, ma ora ho
bisogno che mi indichi la via per uscire da qui.-
Collam:- Sssta zitto!!!
Perduto! Come farò sssenza??? Ma... Hai detto di aver trovato un anello per
terra, mio pranzetto gussstossso?-
Bilbi (accortosi
dell’errore):- Ehm, no, che dici?-
Collam:- Cosss’hai in
tasssca??? Il mio anello!!! Ladro Begginsss!!!- (Salta sulla sua barchetta e va
velocissimo verso riva.)
Bilbi comincia a scappare. Per caso si infila la mano
in tasca mentre corre e diventa invisibile. Collam lo supera senza vederlo.
Bilbi lo segue piano piano, mentre il mangiatore di colla va verso l’uscita
pensando così di bloccare lo hobbit. Poi si ferma alla fine di una galleria,
oltre la quale c’è un passaggio che porta in breve all’uscita.
Collam:- Di qui deve passsare
sssì, ma noi lo fermeremo, tesssoro! Collam!-
Bilbi (tra sè):- E ora come
farò ad uscire? Dovrei ucciderlo? Ma non è morale. Però se non lo faccio non
uscirò mai. È un vero dilemma: uscire o non uscire? (Raccoglie da terra la
prima cosa che gli capita e comincia a parlare in maniera solenne.) Se è più
nobile per la mente sopportare le bastonate e le minacce di Gaddalf e i nani o
prendere le armi senza pungersi continuamente. Morire, venire sepolti da Errond
con il 3 per 2, o meglio dormire, farsi un bel pisolino, e con esso porre fine
a tutti i guai iniziati quando è arrivato un mago a farmi un sacco di domande.
Morire, dormire... Forse sognare, ma se faccio sempre gli incubi non va bene lo
stesso... (Bilbi andrebbe avanti un bel po’ a scempiare Shakespeare, per
fortuna però si accorge che la cosa che tiene in mano è un tubetto di colla
stick.) Ah, non me ne ero accorto! Bene! Questo lo distrarrà!- (Lo lancia e Collam
lo afferra al volo cominciando a ciucciarlo voluttuosamente. Ma in quel momento
Bilbi gli passa davanti di corsa ed entra nel cunicolo alle sue spalle.)
Collam (che ha sentito lo
spostamento d’aria):- NOOO!!! Begginsss! Collam! Collam! Ladro Begginsss! Noi
ti odiamo! Ti odieremo sssempre!!! Collam! Collam!-
Collam vorrebbe andare avanti a maledire Bilbi, ma ha
la bocca piena di colla non riesce più a muovere la lingua. Lo hobbit corre nel
cunicolo e arriva all’uscita, una grotta illuminata dalla luce che passa dalla
porta di pietra semiaperta. La salvezza sembra vicina, ma ci sono molti goblin
che sorvegliano la porta.
Primo goblin:- Non dobbiamo
far passare nessuno! Il capo odia la gente che scappa e ancora di più quelli
che li fanno scappare!-
Secondo goblin:- Ma non
odiava anche quelli che non fanno scappare la gente che vuole scappare?-
Primo goblin:- Sì, ma odia di
più quelli che non sorvegliano bene le porte.-
Secondo goblin:- Ricordati
che odia anche le porte!-
Terzo goblin:- E poi non
aveva detto che odiava anche chi discute su cosa odia?-
Quarto goblin:- Hai ragione,
ma odia anche quelli che non ne discutono!- (Mentre tutti sono impegnati a
discutere su cosa odi il Grande Goblin, Bilbi si avvicina alla porta.)
Primo goblin (arrabbiato):-
Accidenti, basta! Sorvegliate quella porta del cavolo e state zitti!-
Quinto goblin:- Il capo odia
quelli che dicono di stare zitti!- (Il primo goblin gli tira addosso un sasso,
ma lui si abbassa e il sasso prende Bilbi.)
Bilbi:- Ahia!-
Primo goblin:- C’è qualcuno!
Chiudete la porta!- (I goblin ci provano, ma Bilbi esce lo stesso, lasciando
cadere la bottiglia di grappa per poter passare nella stretta fessura.)
Secondo goblin:- Maledizione,
c’è scappato! È un bel problema!-
Terzo goblin (raccogliendo la
bottiglia vuota):- Già, anche perchè il capo odia le bottiglie vuote e le
bottiglie di grappa. Non potete nemmeno immaginare quanto si arrabbierà se gli
porteremo un bottiglia di grappa vuota!!!- (Tutti i goblin rabbrividiscono
impauriti.)
Capitolo 10 *** Dalla brace nella padella... Hum, forse era il contrario? ***
Dopo un mesetto, ho deciso che forse è meglio aggiornare
Dopo un mesetto, ho deciso che
forse è meglio aggiornare.
Risposte ai commenti:
@eika (ely): Fuffi veramente
è un nano un po’ tappo e dalla lunga barba bianca... Acc! Mi spiace di aver sbagliato
i trentini! Vabbeh, spero non si siano offesi! Tu però non parlare al plurale se
sei da sola, mi fai preoccupare!
@eika (Gja): Beh, la colla ci
stava bene per spiegare perchè aveva quel nome, tossiva ed era cretino totale
(motivazione una e trina, che vuoi di più?). Dufour ci sarà in questo capitolo,
ed avrà una buona parte! Te lo assicuro!
@Suikotsu: Giusto, 7 e mezzo
in Tolkien! Adesso un manuale c’è!
@beal95: Già, i poveri goblin
hanno un po’ di problemi ad eseguire gli ordini del loro capo senza farlo
arrabbiare!!!
Ringrazio anche Yellow Angel
per aver messo questa storia tra i preferiti (perchè non commenti però?).
Capitolo X - Dalla brace nella padella... Hum, forse era il contrario?
Bilbi corre giù dalle montagne sempre invisibile.
Corre, corre e corre, temendo di avere i goblin alle calcagna. A un certo punto
si ferma a riflettere.
Bilbi:- Hum, ora dovrei
essere dall’altra parte delle Montagne Fumose. Ma dove? E soprattutto dov’è
Gaddalf? Dove sono i nani? Sono solo! Ho paura! E ho anche finito l’elisir del
coraggio! Che posso fare?-
Difour (voce da lontano):-
Non le vuole nessuno le tue caramelle, Dufour!!! Non capisci che siamo in una
situazione critica???-
Bilbi:- Questo era Difour!
Allora non sono solo!-
Tutto felice si avvicina al luogo da cui provengono le
voci. Cammina e trova Fuffi che fa la sentinella. Bilbi gli fa le boccacce come
un cretino perchè tanto il nano non lo vede e, già che c’è, gli ruba il
portafogli, che però è stranamente vuoto. Oltre Fuffi ci sono Gaddalf e i nani
in una radura.
Gaddalf:- Oink, razza
d’idiota! Perchè hai lasciato indietro Bilbi?-
Oink:- Non è stata colpa mia!
Sono scivolato su quelle maledette bucce di banana e Bilbi mi è caduto dalla
schiena! Poi tu hai gridato di seguirti e io l’ho fatto! Pensavo che anche quel
cretino fifone lo facesse!-
Gaddalf:- Ma non l’ha fatto!
E ora dobbiamo tornare indietro, cercare il cadavere e seppellirlo!-
Toron:- Beh, ho già pronto un
bell’elogio funebre.-
Gaddalf:- E io ho pensato anche
a un bell’epitaffio! Sentite che roba:“Bilbi Beggins, hobbit fifone, riposa in
pace a Gran Fossone.” Carino, vero? C’è anche la rima! (I nani lo guardano male.)
Che male c’è a volerci guadagnare qualche soldo?-
Bilbi (togliendosi l’anello e
comparendo):- Di male c’è che non sono morto!- (Tutti fanno un salto dallo
stupore e a Dufour va di traverso una caramella.)
Toron:- Il killer!- (Dundur
tira una pacca sulla schiena a Dufour e lui sputa la caramella.)
Gaddalf:- Ma come hai fatto a
scappare ai goblin?-
Bilbi:- Eh, non è stato
facile! Appena mi avete lasciato solo mi hanno circondato centinaia di goblin.
Io ho estratto la mia spada... (Sguaina Pungiscemi e si punge.) Ahi! Beh,
dicevo, ho ucciso migliaia e migliaia di goblin e poi sono scappato perchè mi
ero slogato il polso. Sono caduto in un tunnel e lì ho trovato una strana
creatura che andava matta per la colla stick. Grazie alla mia astuzia,
intelligenza superiore e grande forza, sono riuscito a costringerlo a farmi
indicare l’uscita. Lì ho sbaragliato i goblin di guardia, sono uscito e alla
fine sono arrivato qua.- (Cala il silenzio.)
Gaddalf (un po’ arrabbiato):-
Questa è una balla così grande che neanche Toron ne ha mai detta una simile!!!-
(Bilbi si impaurisce e si fa piccolo piccolo.)
Toron:- Già, sono d’accord...
Ehi, io non dico balle!-
Chili:- Come no? E la storia
del motivo del tuo soprannome?-
Litri:- E quando hai detto a
tuo nonno che non era vero che avevi risvegliato il drago Smog?-
Din, Don e Dan:- E quando
dici che siamo stonati?-
Dwelìn:- Beh, è vero!-
Gaddalf:- Basta! Non importa
come ti sia salvato, Bilbi. L’importante è che tu sia vivo e che il viaggio
possa proseguire.- (Arriva Fuffi.)
Fuffi:- Cos’è tutto questo
baccano? Volete che i goblin ci trovino subito? (Vede lo hobbit.) Ma...
Bilbi???-
Bilbi (agitando la manina):-
Ciao Fuffi!-
Fuffi:- Ma è impossibile!
Come hai fatto a passarmi davanti senza che io ti vedessi? Neanche un topo ci
riuscirebbe! Come hai fatto? Dove sei passato? E soprattutto dov’è finito il
mio portafogli???-
Dufour:- Nano curioso!- (Gli
mette una caramella in bocca, ma subito Gloink lo salva con il solito colpo
sulla schiena. La caramella però finisce in fronte a Gaddalf.)
Gaddalf (arrabbiato sul
serio):- Finitela di fare gli idioti!!! Dobbiamo muoverci, non perderci in
stupidaggini! (Si pulisce la fronte con la manica.) E che schifo! Bleah! Adesso
mi sono stancato davvero! Dufour! Dammi il tuo sacchetto di caramelle! (Glielo
strappa di mano.) Lo terrò io per il resto del viaggio! Così non perderemo più
tempo per salvare la gente che cerchi di strozzare!-
Dufour:- NOOOO!!!! Ti prego
non farmi questo!!! Stregone goloso, non puoi farmelo!!! Morirò senza le mie
caramelle!!! Ti supplico, stregone curioso!!!- (Comincia a piangere.)
Gaddalf:- Finiscila, te lo
sei meritato! E ora andiamo!-
Bilbi (avvicindandosi a
Gaddalf):- Ehm, devo chiederti una cosa, Gaddalf...-
Gaddalf:- Sì?-
Bilbi:- Io ho finito l’elisir
del coraggio.-
Gaddalf:- Ancora? Oh,
accidenti! E adesso a chi rubo la grappa?... Cioè, volevo dire come faccio a
fabbricarlo? Beh, farò quello che posso per procurarmene dell’altro...-
E così i nani, lo stregone e lo hobbit si rimettono in
cammino. Per tutto il giorno non ci sono problemi, fino a che scende la
notte...
Bilbi (tremando):- Ho paura
del buio!-
Gaddalf:- Dai, non c’è niente
da temere! (Indica un albero.) Vedi quello? Sembra un mostro dalle mille
braccia, ma è solo un albero. (Indica un grande sasso.) Quell’altro invece
sembra un troll addormentato pronto a mangiarci, ma è solo un grande sasso. E
lo stesso di là. (Indica un branco di lupi feroci sulla cima di un colle di
fronte a loro.) Quello sembra un branco di lupi feroci sulla cima di un colle,
ma è solo un branco di lupi feroci sulla cima di un colle.-
Bilbi (rassicurato):- Ah,
meno male... Stavo cominciando a preoccuparmi... (I lupi ululano e attaccano i
viaggiatori.) Forse dovrei in effetti!-
Tutti salgono sugli alberi di un boschetto, lasciando
a terra solo Bilbi che non riesce a salire perchè è troppo basso. I lupi si
avvicinano pericolosamente.
Gaddalf:- Qualcuno deve
aiutare Bilbi! Oink!-
Oink:- Perchè sempre io???
(Gaddalf indica Fuffi.) Oh, infame ricattatore!- (Scende dal suo ramo.)
Bilbi (balzandogli in
braccio):- Salvami!!!-
Oink:- Così non ti salverò
mai, idiota! Devi salirmi sulla schiena e cercare di raggiungere un ramo!
(Bilbi gli sale sulla schiena e si arrampica. Nel frattempo arrivano i lupi.
Oink riesce a salire, ma non abbastanza in fretta e un lupo gli azzanna il
deretano portandogli via parte delle brache.) AHIAAAA!!!!-
Gloink:- Maledetto lupo!
Fratellino, stai bene? Ma... Oink, non sapevo portassi le mutande di Topolino!-
(Oink si vergogna e cerca di coprirsi. I lupi si aggirano sotto gli alberi
ringhiando e ululando.)
Gaddalf (seduto sopra un ramo
di un abete, tenendo un manuale in mano):- Secondo il manuale “Il linguaggio
dei lupi anche per deficienti”, stanno dicendo che come aperitivo siamo un po’
troppo sfuggevoli. Ma che tanto adesso arrivano i goblin e gli danno una mano a
tirarci giù dagli alberi e ad arrostirci per bene.-
Bilbi:- C-ch-che c-cosa???-
Toron:- Se hanno proprio
tanta fame, assaggino le mie bietole!- (Lancia una delle sue bietole OGM a
terra. I lupi provano a mangiarla, ma poi si mettono a guaire di dolore.)
Gaddalf:- Giusto, prendano
anche questo!- (Svuota a terra tutto il sacchetto delle caramelle di Dufour. I
lupi le mangiano e molti crollano a terra strozzati.)
Dufour:- Così imparate, lupi
golosi!-
Difour:- Ma come? Non ti
dispiace per le tue caramelle?-
Dufour (sottovoce):- Ne ho
altri cento sacchetti! Ma non dirlo a Gaddalf! Lui è un cattivo stregone goloso
e curioso!-
Difour:- Sì, d’accordo.-
Nel boschetto arrivano anche i goblin, armati di tutto
punto e portando con loro anche i terribili 88Goblin.
Orc Pezzali:- Già quindici maialini...- (Viene colpito
da una pigna e cade a terra svenuto.)
Din:- Ottimo tiro, Dan!-
Don:- Così impara a cantare
meglio di noi!-
Goblin sergente:- Ragazzi,
dobbiamo bruciare gli alberi! Così arrostiremo per bene i nani e gli altri
due!-
Primo goblin soldato:- Ma il
capo non aveva detto che odiava gli incendi?-
Secondo goblin soldato:- Sì,
però odia anche gli alberi!-
Terzo goblin soldato:- A me
sembrava odiasse anche quelli che odiavano gli alberi...-
Goblin sergente:- SILENZIO!!!
Accendete il fuoco e bruciate gli alberi, maledizione!!!-
Quarto goblin soldato:- Il
capo odia anche quelli che dicono di fare silenzio!- (Il goblin sergente perde
la pazienza, accende una torcia e comincia a rincorrere il quarto goblin
soldato per dargli fuoco. Gli altri capiscono il messaggio e ammucchiano della
legna sui tronchi degli alberi.)
Primo goblin soldato:- Adesso
ci vuole il fuoco. Qualcuno ha un accendino?-
Secondo goblin soldato:- Eh,
no! L’unico ce l’aveva il sergente, perchè il capo odia i soldati semplici con
gli accendini!-
Primo goblin soldato:- E ora
come facciamo?-
Terzo goblin soldato (ai nani
sugli alberi):- Ehi, voi! Avete un accendino da prestarci?-
Gaddalf:- Io ho dei
fiammiferi!-
Terzo goblin soldato:- Vanno
bene lo stesso! (Gaddalf glieli lancia.) Grazie mille!-
Nani:- Ma sei impazzito,
Gaddalf??? Ora ci arrostiranno!!!-
Gaddalf:- No! He, he! Gli ho
lanciato la scatola di fiammiferi con dentro una piccola bomba! (Il terzo
goblin soldato apre la scatola e non succede nulla. Tira fuori un fiammifero e
dà fuoco ai legni ammucchiati.) Ma com’è possibile? Non sarà mica che... (Tira
fuori di tasca un’altra scatola di fiammiferi, la apre e con un sonoro
“BOOM!!!” la bomba gli esplode in faccia.) Ahio... Sì... ho sbagliato scatola...-
I goblin intanto hanno già cominciato ad appiccare
l’incendio. In poco tempo le fiamme raggiungono i rami più alti degli alberi
dove sono saliti i nani, lo hobbit e lo stregone.
Dundur:- Ah, ironia malvagia
della vita! Ho mangiato tanta carne arrosto e ora morirò arrosto!-
Dan:- Almeno potremmo cantare
qualcosa prima di morire!-
Gaddalf:- NO!!! Piuttosto mi
butto! (Alza il bastone e lo agita.) Attacco kamikaze!!!-
Sta per saltare dall’albero, ma un’aquila gigante
arriva all’improvviso e lo salva. Altre aquile afferrano i nani e Bilbi si
attacca alle gambe di Oink per evitare di essere ancora lasciato indietro. Ma
per salvarsi è costretto a passare tutto il volo con l’orrendo spettacolo delle
mutande di Topolino del nano davanti agli occhi.
Capitolo 11 *** Le aquile sono più ospitali degli orsi ***
Siccome volevo battere il record, stavolta sono quasi due mesi
dall’ultima volta che aggiorno
Siccome volevo battere il
record, stavolta sono quasi due mesi dall’ultima volta che aggiorno! Ringrazio
la vostra pazienza!
@beal95: Anche in questo
capitolo ci sarà qualcosa di infantile come Topolino (forse di più...)
@eika: Beh, tra un po’ gli
elfi ci saranno, in effetti. Però non ci faranno una bella figura...
@Suikotsu: Quella dei
fiammiferi mi è venuta così per caso, un’ispirazione divina (o più
semplicemente è il segnale che devo smetterla di farmi!)
@eika: Non ti preoccupare, nessuno
toglierà più le caramelle a Dufour!
Capitolo XI - Le aquile sono
più ospitali degli orsi
La mattina dopo Bilbi si sveglia affamato e con le
ossa doloranti.
Bilbi:- Ohi, ohi! Che male
alla schiena! Mi sembra di aver dormito disteso su una roccia dura sopra un
picco di una montagna davanti a uno strapiombo. Mah... Yawn! Ora vado a mettere
su il bricco del tè... (Si alza, fa un passo e cade in uno strapiombo.)
AAAAHHH!!!!- (Mentre precipita un’aquila lo afferra con gli artigli per la schiena
e lo riporta sulla cima della montagna.)
Aquila:- Devi stare un po’
più attento, cosino grasso e pauroso! Se cadi da questa altezza di te non
rimarrà nulla di più grande di un francobollo! E sarebbe uno spreco!- (Lo
appoggia sul picco. Bilbi si guarda attorno e si accorge di essere solo nel
nido delle aquile giganti.)
Bilbi (tremando):- No, vi
prego non mangiatemi! Sono assolutamente indigesto!-
Aquila:- Veramente non...-
Bilbi:- So che magari sembro
grasso, ma è solo un’impressione: gli hobbit hanno molte più ossa e vi
andrebbero tutte di traverso!-
Aquila (seccata):- Noi
non...-
Bilbi (inginocchiandosi con
le mani protese in avanti):- E poi vi assicuro che in vita mia non ho mai mangiato
un solo volatile! Vi prego, non potreste ricambiarmi il favore???-
Aquila (molto seccata):- Stai
zitto un attimo??? Uffa! Se avessi saputo che eri così piagnucoloso ti avrei
lasciato cadere! Non vogliamo mangiarti nè io nè le altre!-
Bilbi (alzandosi):- E allora
dove sono Gaddalf e gli altri?-
Aquila:- A colazione.-
Bilbi:- AAAAHH!!!- (Scappa
senza guardare dove va e sbatte contro qualcosa.)
Gaddalf:- Ma guarda dove vai!
Mi hai fatto rovesciare il mio piatto di lasagne! Perchè gridavi?-
Bilbi:- Ma come? State mangiando?-
(In effetti, il mago e tutti i nani seduti di fronte a lui stanno gustando dei
piatti di cibo scongelato, eccetto Dufour che mangia le sue caramelle di
nascosto a Gaddalf.)
Gaddalf:- Certo, cosa
pensavi?-
Aquila:- Pensava che noi vi
volessimo mangiare!-
Gaddalf:- Ma sei fissato con
queste tue paure! Le aquile sono nostre amiche!-
Bilbi:- Davvero?-
Gaddalf (raccogliendo le
lasagne da terra):- Ma certo! Devi sapere che molto tempo fa io aiutai la
regina delle aquile liberandola da un male terribile.- (Un’enorme aquila
maestosa plana vicino a Gaddalf.)
Regina:- E te ne sarò sempre
infinitamente grata, saggio Gaddalf!-
Bilbi:- Di quale male
parlate?-
Regina:- Il giorno della mia
incoronazione mi si scheggiò un artiglio: era una tragedia, le altre non mi
avrebbero più incoronata come loro regina! Ma Gaddalf, con le sue arti magiche
e un kit per la pedicure, riuscì a limarlo e ad eliminare il danno! Così
divenni la regina. (Bilbi è un po’ perplesso.) Che c’è? Io sono la regina delle
aquile: non posso andare in giro senza essere perfettamente in ordine! Già quel
cretino del signore dei pavoni si pavoneggia dicendo di essere più bello di me,
che razza di figura farei andando in giro con gli artigli scheggiati e le penne
in disordine?-
Bilbi:- Ah, Gaddalf ha
provveduto anche a questo?-
Gaddalf:- Certo, le donai un
pettinone e da allora ha sempre un aspetto impeccabile e regale! (Arrivano
altre due aquile portando fra le zampe un rastrello gigantesco e cominciano a
passarlo sul dorso della regina.) Visto?-
Bilbi:- Uh, sì... e il cibo?-
Aquila:- Abbiamo saccheggiato
un autogrill sulla via per Bosco Truccato.-
Toron:- Mi spiace, ma sei
arrivato tardi: la tua porzione se l’è già mangiata qualcun altro.-
Dundur (battendosi la pancia):-
Che mangiata! Ma ho ancora fame, questo cibo precotto non sfama molto...-
Aquila (a Bilbi):- Secondo me
c’è più il rischio che voglia mangiarti lui, una volta o l’altra...- (Bilbi
guarda Dundur preoccupato e si allontana piano piano.)
Regina:- Adesso io e le mie
suddite vi porteremo a valle vicino al fiume Vagiù, poi dovrete proseguire da
soli: gli uomini hanno la brutta abitudine di tirarci addosso le frecce che,
come saprete bene, scompigliano le penne!-
Gaddalf:- Grazie mille,
regina!-
I nani salgono a due a due sulle aquile, Gaddalf sulla
regina e sull’ultima Bilbi e Dufour insieme. Poi spiccano il volo.
Bilbi:- Che fame che ho!-
Dufour:- Hobbit goloso, posso
darti una caramella, se vuoi. Ma non dirlo a Gaddalf, mi raccomando!-
Bilbi:- Ehm, no grazie! Credo
che quest’aria mattutina mi abbia fatto passare la fame!- (Dufour lo guarda
sospettoso, poi torna a mangiare le sue caramelle. Intanto sull’aquila davanti
alla loro sono seduti Dundur davanti e Fuffi dietro.)
Dundur (tenendosi il pancione
con una mano):- Oooh, mi sento un po’ male! Credo di soffrire di mal d’aria! Mi
viene da...-
Fuffi:- No, per carità, no!
Non dirmi che stai per...-
Dundur:- Vomitare!!!-
Aquila:- NO! Non mi sporcate
le piume o vi butto giù!- (Dundur si volta, afferra il berretto di Fuffi e ci
vomita dentro.)
Dundur:- BLEURGH!!!- (Fuffi
assiste alla scena schifato e addolorato.)
Fuffi (con le lacrime agli
occhi):- Il mio berretto... Il mio povero berretto! Ma che ho fatto di male???
Buhuuu!!!- (Piange disperato, mentre Dundur continua a rigettare nel cappello.)
Dopo circa due ore di volo senza altri incidenti le
aquile finalmente atterrano su uno spiazzo roccioso e i viaggiatori possono
scendere. Gaddalf e la regina delle aquile si scambiano saluti reciproci.
Regina:- Addio, Gaddalf,
stregone dalle mille trovate e imprese folli! Spero di riuscire a rivedere te e
questi tuoi amici, quelli dell’altra volta non li ho più visti.-
Gaddalf:- Addio, grande
regina, più bella fra tutti i pennuti! Se proprio ci tieni a rivedere gli
altri, portagli anche dei fiori. Sai, non passo spesso a Gran Fossone e di
solito me ne dimentico!- (Le aquile spiccano il volo e lentamente scompaiono
nel cielo. Gli altri si avvicinano a Gaddalf.)
Fuffi:- Il mio berretto... Me
l’aveva regalato mia nonna... L’avevo cucito a mano, ma lei aveva solo quattro
dita! Aveva fatto una fatica pazzesca! Ma lo aveva fatto lo stesso per me,
perchè mi voleva bene! (Guarda Dundur infuriato.) E tu, brutto ciccione, ci hai
vomitato dentro!!!-
Dundur (con aria contrita
tenendo il berretto lercio fra le mani):- Scusami, ma volare mi fa questo
effetto... Dai, magari lavandolo torna a posto... Oppure potrebbe pulirtelo
Gaddalf con una magia!-
Litri:- Hum, pessima idea!-
Chili:- Nel migliore dei casi
lo incenerirebbe e basta.-
Gaddalf:- Ehi, che discorsi
sono? Io sono un mago di prima classe! Dammi il berretto. (Dundur glielo
porge.) Ecco, adesso io lo pulirò, usando l’evocazione di Mastro Lindo!
Allora... (Si rimbocca le maniche, mentre i nani e lo hobbit scappano a
nascondersi, temendo il peggio.)
Dopo la tua venuta, o potente,
ogni singola macchia è sparita.
Per la cucina linda e pulita,
io ti invoco, Mastro Lindo pulente!- (Davanti al mago si crea una colonna di bolle di
sapone e ne esce Mastro Lindo. Gaddalf fa per parlare, ma lui lo ferma con un
gesto.)
Mastro Lindo:- Non dire
nulla, Gaddalf, ho già capito tutto. (Tira fuori il sapone, lo straccio e lo
spazzolone e comincia a pulire per terra. In pochi attimi la roccia risplende e
luccica tanto è pulita.) Ho finito! Addio, un’altra missione mi attende!-
(Sparisce in un’altra nuvola di bolle di sapone lasciando Gaddalf immobile con
la bocca aperta. I nani e Bilbi gli si avvicinano.)
Difour (dando una pacca sulla
schiena a Gaddalf per confortarlo):- Beh, almeno non hai fatto esplodere
niente!-
Gloink:- E poi non c’è
bisogno della magia, io ho un manuale per la pulizia dei cappelli.-
Fuffi:- Davvero? Cosa dice
riguardo alle macchie di vomito?-
Gloink (consultando il
manuale):- Hum... C’è scritto:“Se qualcuno ha rigettato nel vostro berretto,
tanto vale buttarlo. Non c’è assolutamente modo per pulirlo e puzzerà sempre in
maniera orribile!”- (Fuffi scoppia in lacrime. Poi guarda Dundur inferocito.)
Fuffi:- Maledetto mangione!!!
Questa me la paghi! (Comincia a inseguirlo.) Se ti prendo ti ammazzo!!!-
Dundur (correndo a fatica per
la ciccia):- Calmati! Ragioniamo!-
Gaddalf (guardandoli
allontanarsi):- Uffa! Non possiamo perdere altro tempo! Andiamo!- (Si
incammina.)
Toron:- E loro due?-
Gaddalf:- Ci raggiungeranno.
Ora muoviamoci!-
Bilbi:- Oh, sempre muoversi!
Sempre camminare! E io che muoio di fa... (Vede Dufour che lo ascolta attento,
pronto già con un sacchetto di caramelle.) Ehm, che muoio dalla voglia di farmi
mille miglia di marcia! Andiamo!- (Parte in quarta e supera anche Gaddalf.)
I viaggiatori proseguono così nel loro cammino. Dopo
un po’ li raggiungono anche Dundur e Fuffi, il primo con un occhio nero e il
secondo stringendo ancora al petto il suo povero berretto. Bilbi cammina di
fianco a Gaddalf e Toron.
Gaddalf:- Adesso andremo da Groar,
il mio amico uomo orso.-
Bilbi:- Groar? Orso? Ma non
sarà pericoloso?-
Gaddalf:- Ma no, non avere
sempre paura di tutto! Groar è un gran tenerone, un orso coccoloso e
coccolone!-
Bilbi:-TipoWinnie the Pooh?-
Gaddalf:- Sì, più o meno…-
Bilbi (cominciando a
tremare):- Ho p-paura, allora!-
Toron:- Ma di che?-
Bilbi:- Degli efelanti!!!-
Gaddalf:- Oh santo cielo!-
Poi finalmente, dopo che Gaddalf ha spiegato a Bilbi
mille e mille volte che gli efelanti non esistono, esattamente come i
controllori nella metropolitana, giungono al recinto del cortile di fronte alla
casa di Groar, l’uomo orso.
Gaddalf:- Adesso entreremo a
due a due, per non farlo innervosire. Vedere troppa gente entrare insieme gli
fa venire un po’ i nervi, ma, se faremo così, sarà gentile e ospitale, ve lo
assicuro. (A Bilbi.) Vieni, entriamo prima noi due.-
Bilbi lo segue un po’ timoroso. Nel cortile c’è un
essere enorme molto muscoloso e con lunghissima barba, baffi e capelli bruni
scuri. Sta spaccando la legna con un’enorme ascia. È Groar, l’uomo orso. Sta
per calare l’ascia e spezzare un nuovo ciocco, quando si accorge di Bilbi e
Gaddalf.
Groar (con un vocione
tremendo):- Come siete entrati voi? E chi siete?-
Gaddalf:- Salve, io sono Gaddalf,
noto stregone. Forse ti ricordi di me.-
Groar (appoggiando l’ascia a
terra):- Hum...-
Gaddalf:- E lui è Bilbi
Beggins, un hobbit fifone dalle buonissime maniere.-
Groar:- E immagino che fuori
ci siano altre persone che vogliono entrare, giusto?-
Gaddalf (un po’ spiazzato):-
Ehm, sì...-
Groar (con voce cortese):-
Falle venire allora, dai!- (Gaddalf fa un fischio e i nani arrivano.)
Gaddalf:- Sei molto gentile a
volerci ospitare, Groar. Sai, stavamo attraversando le Montagne Fumose,
quando...-
Groar (interrompendolo, con
tono sempre gentile):- E secondo voi io dovrei essere molto interessato alla
vostra storia, vero? Dovrei essere un grosso orso gentile e coccoloso? Magari
offrirvi ospitalità a tutti e quindici, darvi da mangiare, prestarvi altri muli
e procurarvi altre provviste? Oh dimenticavo, (Prende Bilbi fra le sue grosse braccia
e comincia a muoverlo avanti e indietro guardandolo con amore.) dovrei
coccolarvi come mamma orsa con i suoi cuccioli? Eh, secondo voi dovrei fare
così? Invece NO!!! (Sbatte Bilbi a terra e guarda tutti con rabbia.) Ti avevo
detto di non far mai più vedere qui il tuo brutto muso, Gaddalf! E lo stesso
vale per la compagnia di pezzenti idioti che ti porti attorno!!! E adesso se
non sparite entro dieci secondi dalla mia proprietà vi farò a pezzi a colpi
d’ascia! (Raccoglie l’enorme ascia da terra.) Uno...-
Gaddalf (impaurito):- Ehm,
caro Groar, perchè dici così? Noi siamo amici...-
Groar:- Due...-
Gaddalf (ai nani e Bilbi):-
Credo che sia meglio se ce ne andiamo, ragazzi! (Cominciano a indietreggiare
lentamente.) Ciao ciao, Groar!-
Groar:- Dieci!- (Corre loro
addosso brandendo l’ascia. Scappano tutti in preda al panico. Scavalcano la
staccionata e corrono, corrono, corrono. Si fermano solo quando la casa dell’uomo
orso è ormai solo un puntino dietro di loro.)
Bilbi (ansimando per la paura
e la corsa):- Anf! Anf! Morale della storia: le aquile sono più ospitali degli
orsi! Pant!-
@Suikotsu: Ciò che dici mi
addolora profondamente! Spero di riuscire a fare di meglio con questo capitolo!
@eika: Aspetterò paziente il
vosto aggiornamento... Comunque buon Natale anche a voi! (Anche se in ritardo,
ma fa niente, no?)
Capitolo XII - Bosco Truccato
I viaggiatori camminano silenziosi nella pianura.
L’unico rumore sono i brontolii dello stomaco di Bilbi che non ha ancora
mangiato niente dalla sera prima. Ma lo hobbit fa di tutto per non farsi
sentire da Dufour, che è sempre in agguato con il suo sacchetto di caramelle.
Dopo un po’ in lontananza si comincia a scorgere una foresta. È Bosco Truccato,
il reame degli elfi silvani. Deve il suo nome alla mania degli elfi per la moda
e i concorsi di bellezza, e di conseguenza anche per i trucchi. Verso sera i nani,
lo stregone e lo hobbit raggiungono il limitare del bosco.
Gaddalf:- Questo è Bosco
Truccato. Adesso proseguirete il viaggio da soli.-
Toron:- Ma come, Gaddalf, ci
abbandoni qui?-
Din:- Come faremo senza la
tua guida?-
Don:- Come faremo senza la
tua saggezza?-
Dan:- Come faremo senza la
tua potente magia?-
Dwelìn:- Come faremo senza le
tue evocazioni?-
Fuffi:- Come farò senza il
mio berretto?-
Oink:- Come faremo senza i
tuoi ricatti?-
Gloink:- Come faremo senza i
tuoi amici che ci vogliono ammazzare?-
Chili:- Come faremo senza le
tue rassicurazioni che non rassicurano?-
Litri:- Come faremo...-
Gaddalf:- Basta! Ho altre
cose da fare! Non ho tempo solo per voi, sapete? Devo compilare la
dichiarazione dei redditi, devo rinnovare l’assicurazione sulla vita di Bilbi e
devo saldare il conto sul cappello da stregone, l’avevo comprato a rate. Poi
devo dare l’esame di trasfigurazione e devo farlo bene, sennò la McGranitt mi
boccia un’altra volta!-
Difour:- Ma senza di te chi
ci guiderà?-
Dundur:- Chi mi dirà che sono
sovrappeso?-
Dufour:- Chi mi ruberà le
caramelle, stregone goloso?-
Toron:- Chi mi darà
continuamente del bugiardo?-
Gaddalf:- Uffa, ma è ovvio,
no? Sarà Bilbi a farvi da guida d’ora in poi!-
Bilbi (saltando su per lo
stupore):- C-COSA???-
Gaddalf:- Sarai bravissimo,
Bilbi, ne sono sicuro. Magari con l’aiuto di un po’ di elisir del coraggio...
(Ammicca ai nani.) Comunque, attraversare il bosco non sarà difficile: dovete
solo stare sempre sul sentiero e non perderlo mai. E se possibile evitate di
farvi notare dagli elfi.-
Toron:- Perchè non dovremmo
farci vedere dagli orecchie a punta?-
Gaddalf:- Beh, perchè tutti
voi siete decisamente out, per dirla con le loro parole. E tra loro, l’essere
fuori moda è un crimine che si paga con pene che vanno dalla reclusione a vita
alla condanna a morte!- (Tutti lo guardano spaventati.)
Dufour:- Le mie caramelle
sono out, secondo te stregone curioso?-
Gaddalf:- Certo che sì! Così
piene di calorie e di zuccheri! Ma per fortuna te le ho già sequestrate tutte,
vero?-
Gaddalf:- Semplice, non
dovete mai perdere il sentiero, perchè solo così riuscirete a passare indenni:
infatti per ora anche camminare sui sentieri è out e nessun elfo oserebbe mai
fare una cosa fuori moda per catturarvi. E abbiate fiducia in Bilbi: saprà
togliervi dai guai nel momento del bisogno. Buona fortuna! Ora me ne andrò in
groppa a un magnifico bianco destriero. (Agita il bastone, ma tutto ciò che
riesce a far comparire è un grigio asino ragliante.) Oh, uffa! Non mi riesce
mai! (Sale sull’asino e si allontana lentamente.) Addio, spero che ci
rivedremo! In ogni caso, vi ringrazio per avermi nominato beneficiario delle assicurazioni
sulle vostre vite!-
Toron (guardando la
foresta):- Beh, credo che non ci sia altro da fare che entrare. (A Bilbi.) Dopo
di te, killer!-
Bilbi:- Ma io... (Vede Dufour
che tira fuori il sacchetto di caramelle.) Ok...-
E così inizia il loro viaggio all’interno di Bosco
Truccato. Il sentiero non è illuminato da nessuna luce (sono out) ed è in
pessime condizioni, perchè nessuno lo sistema più. I nani hanno pochissime
scorte alimentari con loro (le caramelle di Dufour non sono commestibili a
eccezione che per il loro proprietario) e il percorso sembra non finire mai.
Dopo due giorni la fame comincia a farsi sentire e con essa si risvegliano
istinti animaleschi.
Dundur (guardando Bilbi):-
Hmmm! Guarda che bell’hobbit grasso!- (Si lecca i baffi.)
Bilbi:- Perchè mi guardi come
se fossi un pollo?-
Dundur:- Pollo? No, sei un
bel maialino da fare arrosto con rosmarino fresco!- (Si lecca ancora i baffi e
corre verso Bilbi.)
Bilbi (scappando):- Aiuto!!!
Aveva ragione quell’aquila! Mi vuole mangiare!!!-
Toron:- No! Non allontanatevi
dal sentiero!- (Ma i due corrono fra gli alberi scomparendo dalla visuale dei
loro compagni.)
Dufour (sospirando):- Mio
fratello è un nano goloso!-
Bilbi scappa inseguito dal nano che emette strani
versi da fiera affamata. Ma un altro pericolo è in agguato: uno dei ragni
giganti di Bosco Truccato. Questa specie si generò nei tempi remoti dai ragni
normali, quando gli elfi decretarono che pulire le ragnatele era out. Da allora
vivono nel bosco, divorando tutto ciò che trovano: animali, elfi fuori moda
fuggiti per evitare la morte e sventurati viandanti. Lo hobbit incappa senza
accorgersene in una sua ragnatela e rimane impigliato. Il ragno gli si
avvicina.
Bilbi:- AAAHH!!! Un ragno
gigante!!!-
Ragno (con voce sibilante):-
Sei caduto nella mia ragnatela, povero... (Lo guarda bene.) Cosa sei?-
Bilbi:- Hem, sono un hobbit e
ti assicuro che la mia carne ha un sapore disgustoso!-
Ragno:- Oh, non importa. Io
sono di bocca buona!- (Arriva Dundur di corsa.)
Dundur (con occhi da pazzo):-
Maialino! Porcellino! Vieni qui!-
Ragno:- Un nano grasso e
disarmato! Ma che bel pranzetto!-
Dundur (guardando il ragno e
Bilbi nella ragnatela):- Brutto ragnaccio, non ti mangerai il mio maialino! Non
te lo permetterò! (Lo osserva meglio.) Anche tu sei bello grasso in effetti...-
(Si lecca i baffi fissando il ragno con sguardo vorace.)
Ragno (un po’ preoccupato):-
Eh? No, aspetta: tu dovresti avere paura e io dovrei volerti mangiare!-
Dundur:- Beh, vedi, fa parte
del cerchio della vita che prima o poi anche il predatore diventi preda!-
(Parte la musica di Superquark e contemporaneamente Dundur salta addosso al
ragno. Pochi attimi dopo il nano si pulisce i denti con uno stuzzicadenti.)
Bilbi (scioccato):- Ti è
passata la fame, vero?-
Dundur:- Sì, certo! BURP! Oh,
adesso ci vorrebbe un bel digestivo!-
Bilbi:- Visto che sei di
nuovo normale, mi potresti liberare?-
Dundur:- E come?-
Bilbi:- Prendi la mia spada e
taglia la ragnatela, dai!- (Dundur prende lo spadino e libera lo hobbit.)
Dundur:- Bella spada, sarebbe
ottima come spiedo. Come si chiama?-
Bilbi:- Pungiscemi.-
Dundur:- Perchè? (Muovendola
per ammirarla punge per sbaglio Bilbi.) Oh, capisco...-
I due riescono a ritrovare il sentiero e i compagni,
grazie all’incredibile fiuto di Dundur che riuscirebbe a sentire l’odore delle
caramelle di Dufour anche da trenta miglia di distanza. Il viaggio prosegue,
anche se tutti, a eccezione di Dufour e Dundur, stanno morendo di fame. Verso
sera scorgono una luce lontana dal sentiero. Spinti dalla fame e dalla
curiosità si avvicinano. Nascosti dietro gli alberi vedono una radura
illuminata da torce dove ci sono delle figure alte e bionde: gli elfi. Essi
stanno compiendo uno dei loro più famosi rituali: il concorso di bellezza “Miss
Bosco Truccato”. Infatti ci sono un sacco di elfe in bikini davanti a una giuria
e a un presentatore. La vista delle incredibili bellezze seminude potrebbe
ridurre in uno stato di shock totale un uomo, ma sui nani non fa che aumentare
il disgusto che provano per gli orecchie a punta maniaci della moda e
dell’apparire. O almeno, così poi racconteranno ai loro figli e parenti, in
realtà semplicemente non ci vedono dalla fame, perchè altrimenti dei bei
pensierini ce li farebbero. Bilbi invece è totalmente sconvolto: l’unica creatura
di sesso femminile che abbia mai visto vagamente svestita è stata solo sua
madre, ma non è che ci abbia mai capito molto.
Bilbi (guardando le elfe):-
Scusa, Toron, cosa sono quelle specie di meloni che hanno sul petto?-
Toron:- Te lo spiegherò quando
sarai più grande...-
Gloink (indicando un’elfa):-
Quella sì che è bella! Altro che mia moglie!-
Din, Don e Dan:- Ehi! Tu hai
sposato nostra sorella!-
Gloink:- Ehm, sì... Ma infatti
quell’elfa non è nulla al suo confronto! Quella là non ha neanche un po’ di
barba o baffi, nè cellulite nè rotolini sui fianchi nè...-
Din (tirandogli un ceffone in
testa):- Ti insegnamo noi a parlare così di nostra sorella!-
Dan (dandogli un pugno nello
stomaco):- Ti faremo rimangiare tutte quelle parole fino all’ultima sillaba!-
Don (tirandogli un calcio):-
Dateci dentro fratelli!- (I tre cominciano a riempire di legnate Gloink.)
Oink:- No! Basta! Fate
silenzio! Gli elfi potrebbero sentirci!-
Fuffi:- Ma figurati! Sono
così presi con i loro concorsi di bellezza che non si accorgerebbero neanche se
un idiota andasse a chiedergli informazioni!-
Dwelìn:- Devo avere le
allucinazioni...-
Chili:- Perchè?-
Dwelìn:- Mi sembra di vedere
quell’imbecille di Dundur che va a parlare agli elfi...-
Litri:- Temo che non sia solo
un’allucinazione!- (Infatti Dundur si sta avvicinando proprio in quel momento
al presentatore degli elfi.)
Difour:- Cosa cavolo fa???-
Dufour (masticando una
caramella):- Quel nano goloso di nostro fratello mi ha detto che aveva fame e
che andava a chiedere agli elfi anoressici se avevano qualcosa da mangiare.-
Toron:- Santa bietola!!! E
perchè non l’hai fermato???-
Dufour:- Io non fermo i nani
curiosi!-
Toron (afferrandolo al
collo):- Io ti strozzo, brutto imbecille!!!- (Ma mentre Toron cerca di compiere
quel nobile gesto, i nani e lo hobbit vengono circondati dagli elfi, che
impugnano tutti spade sfavillanti e all’ultima moda. Bilbi ovviamente comincia
a tremare. Il presentatore si fa avanti trascinando Dundur già legato.)
Presentatore (con un accento
da snob scemo):- Bene bene! Cosa abbiamo qui? Tvedici nanetti puzzolenti e un
budino tvemolante! E tutti ovvibilmente fuovi moda! Povtateli al castello!-
(Gli elfi catturano i nani, che, presi alla sprovvista, non possono opporre
resistenza. Bilbi però ha stranamente una buona idea e si mette l’anello al
dito, scomparendo.)
Elfo (anche lui con l’accento
snob scemo):- Signove, il cosino pauvoso è spavito!-
Presentatore (guardandolo
malissimo):- Solo io posso usave quell’accento, perchè mi ha dato il pevmesso
sua maestà veale, il ve, colui che è sempve alla moda! Non impovta pev quel
coso, se lo mangevanno i vagni! Ova andiamo!-
Gli elfi, legati i nani con nodi molto shic, si
dirigono verso il castello, seguiti a poca distanza da Bilbi invisibile. Entrano
in un palazzo progettato da un grande maestro del design, il cui nome però non
si può pronunciare (è out). La corte è tutta decorata con arazzi, tappeti,
tende e mille altri ornamenti tutti firmati Dolce & Gabbana, Valentino e
Armani. L’aria è impregnata da tonnellate di profumo costosissimo e alla moda.
I prigionieri vengono trascinati attraverso la sala, mentre elfi ed elfe tutti griffati
e pesantemente truccati (insomma, la maggior parte sembra che sia appena
tornata da una rissa, tanto ombretto si è messa intorno agli occhi!) li
guardano con disprezzo. Un elfo in fondo alla stanza suona con fare solenne un
triangolo (che adesso è in, mentre la tromba ormai è out) e chiama il re.
Elfo:- Sua altezza reale,
colui che è sempre alla moda, colui che è guidato dalla Divina Rivelazione di
Vogue, il re.- (Il re entra da una porta a lato e cammina solenne verso il
trono. Poi si ferma disgustato.)
Re:- Cos’è quell’orrore?-
Elfo:- Il trono, sire.-
Re:- Il trono è out!
Portatelo via, prima che il suo osceno spettacolo sconvolga ulteriormente le
mie nobili lenti a contatto! Adesso gli sgabelli da bar sono in!- (Gli elfi
eseguono immediatamente e il re si siede su uno sgabello nero con la manopola
per salire e scendere.)
Presentatore:- Vostva Gvazia,
vi ho fatto chiamave pevchè devo comunicavvi una spiacevole nuova: il concovso
di bellezza pev Miss Bosco Tvuccato non ha potuto aveve luogo oggi.-
Re:- Cosa? E perchè mai?-
Presentatore (indicando i
nani):- Pev colpa di questa mavmaglia assolutamente sciatta e fuovi moda! Con
la lovo pvesenza hanno vovinato lo stato d’animo delle concovventi e non si è
potuto più andave avanti!-
Re:- Terribile! E ciò che è
terribile è out! Come avete osato, voi miseri tappi?-
Elfa (indicando Dundur):- È
stato lui il primo a farsi vedere! Dovevo rispondere alla domanda su cosa
pensavo ogni volta prima di andare in bagno e non mi è venuto in mente cosa
dovevo dire!!!- (Scoppia in lacrime.)
Presentatore:- Quel bvutto
nano lavdoso le ha fatto dimenticave che eva la pace nel mondo! Sive, io chiedo
la massima sevevità!-
Re:- Assolutamente! (Rivolto
ai nani.) Solo per il fatto di essere così fuori moda, sporchi e puzzolenti,
dovrei farvi giustiziare subito!-
Toron (sudando freddo):- Ehm,
Vostra Altezza, ma le assicuro che noi siamo alla moda.-
Presentatore:- E allova
pevchè andate in givo conciati come dei bavboni?-
Toron:- Ma che domanda è? È
ovvio, no? Stiamo lanciando una nuova moda! Il look del poveraccio! Sapete, bisogna
stupire, osare anche nella moda! E se adesso vi pare azzardato questo nostro
look, non rammentate che spesso le mode hanno bisogno di tempo per essere
abbracciate da tutti? Quindi, non solo siamo fuori moda, ma siamo anche più in
di voi! (Come a voler rafforzare il concetto, un rutto di Dundur rimbomba nella
sala.) He, he! Anche questo fa parte della nuova moda... ovviamente... Ve la
siete bevuta?-
Tutti gli elfi:- No!-
Toron:- Porca bietola!-
Fuffi (guardando Dundur
incavolato):- Ma cosa cavolo hai da ruttare? Non hai mangiato niente!-
Difour:- Veramente non aveva
mangiato niente, adesso ha divorato la sua e le nostre corde.- (Infatti, grazie
al lavoro di mandibole del nano, lui e i suoi due fratelli sono liberi.)
Presentatore:- Fate
attenzione! Quei tve individui out sono libevi! Cattuvateli, pvesto!- (Gli elfi
sguainano le spade e si avvicinano minacciosi, ma Dufour ha un’arma segreta.)
Dufour (estraendo un
sacchetto di caramelle):- State indietro, elfi golosi!- (Gli elfi atterriti arretrano.)
Presentatore:- Fate
attenzione! Quelle sono la cavamelle Dufouv! Sono tvemendamente piene di gvassi
e zucchevi!-
Re:- Aiuto! Santo Armani,
proteggici!- (Tutti gli elfi fuggono, lasciando soli i nani al centro della
sala. Difour e Dundur slegano i loro compagni, mentre Dufour, tenendo il
sacchetto in una mano e una manciata di caramelle nell’altra, tiene lontani gli
elfi.)
Elfi:- No, ti prego! Non
darci quelle caramelle! Rovinerebbero la nostra linea!-
Dufour:- Silenzio, elfi
curiosi! Adesso ascoltate le mie condizioni: io e i miei amici saremo lasciati
liberi di uscire da questo bosco orribile senza che ci venga torto un capello.
Altrimenti... (Agita minaccioso il sacchetto.) E ne ho centinaia nelle mie
tasche, perciò niente scherzi!-
Re (in ginocchio):- Va bene,
va bene! Siete liberi di andare! Ma risparmiate i nostri pesi ideali!-
Dufour:- Così si ragiona, re
goloso!- (In quel momento arriva Bilbi di corsa.)
Toron:- Bilbi, killer delle
mie bietole! Dov’eri finito?-
Bilbi:- A preparare il nostro
piano di fuga. Dai, sbrigatevi!-
Difour:- Non serve più, non
vedi?-
Dufour:- Ho già pensato io a
salvarci, hobbit goloso!-
Bilbi (osservando la scena):-
Ah... Peccato! Avevo ideato un buon piano: consisteva nel nascondersi dentro i
sacchi dell’immondizia e aspettare che gli elfi li portassero alla discarica
per poi aprirli e scappare.-
Nani:- Che piano schifoso!-
Fuffi:- Va bene che non siamo
maniaci dei profumi e della pulizia, ma a tutto c’è un limite!-
Dwelìn:- Almeno i sacchi
sarebbero stati vuoti?-
Bilbi:- Ehm, per metà...-
Din:- Bleah!-
Don:- E noi dovremmo avere te
come guida?-
Dan:- Dovresti essere tu a
toglierci dai guai? Ma per favore!- (Bilbi diventa rosso dalla vergogna.)
Dufour:- Dai, sbrigatevi,
nani curiosi!-
I nani e lo hobbit mogio mogio escono dal palazzo
degli elfi. Dufour è l’ultimo del gruppo e per precauzione continua a
minacciare con le caramelle gli elfi che si avvicinano troppo. Alla fine i
quattordici viaggiatori riescono a uscire da Bosco Truccato senza danni causati
dalla loro mancanza di gusto nel vestire.
Dufour (rivolto agli elfi nascosti
fra gli alberi):- E questo vi serva da lezione! Non vi provate mai più a
mettervi contro di noi o assaggerete il potere delle mie caramelle!- (Lancia
verso gli alberi una manciata di caramelle. Gli elfi urlano di terrore e
scappano a gambe levate.)
I nani e lo hobbit si allontanano da Bosco Truccato e
raggiungono la città di Pontelagolargo, costruita tutta sulle palafitte sul
Lago Largo. Un ponte collega la città alla riva e tre guardie ne sorvegliano
l’accesso.
Gloink:- Eccoci alla città
sul lago. La Montagna-che-soffre-di-solitudine è vicina ormai!-
Oink:- Già, ma come faremo ad
arrivarci in queste condizioni? Non abbiamo neanche un po’ di cibo!-
Dufour:- Ci sono le mie
caramelle!-
Difour:- Intendeva dire che
non abbiamo niente di commestibile!-
Dufour:- Non parlare male
delle mie caramelle! Senza di loro saremmo ancora prigionieri degli elfi
anoressici!-
Toron:- Basta litigare! C’è
un unico modo per risolvere il problema del cibo: andare a Pontelagolargo e
chiedere che ci aiutino.-
Dundur:- Speriamo che siano
dei bravi cuochi questi umani!-
Din:- Ma come faremo a
convincerli ad accoglierci?-
Don:- Come faremo a farci
dare cibo gratis?-
Dan:- Come faremo a evitare
che ci piglino a calci in culo?-
Toron:- Niente paura, userò
tutta la mia arte oratoria!-
Chili:- Allora siamo a
posto...-
Litri:- Meglio cominciare già
a scappare...-
Toron:- Malfidenti! Non vi
ricordate già più di quella volta dieci anni fa che ci salvai tutti dagli orchi
solo grazie alla mia parlantina?-
Dwelìn:- Impossibile
dimenticarselo!-
Fuffi:- Già, è raro vedere
degli orchi arrabbiarsi così tanto. Fortuna che siamo stati veloci a darcela a
gambe.-
Bilbi:- Forse sarebbe meglio
far parlare qualcun altro...-
Toron (furioso):- Vi farò
vedere io che sono un eccellente oratore! (Toron si fa avanti sicuro e si
rivolge alle guardie.) Io sono Toron figlio di Traino figlio di Trogolo.-
Guardia 1:- E allora?-
Toron (totalmente
spiazzato):- Eeeh... Intendo, io sono l’erede al Trono sotto la Montagna, io
ritorno!-
Guardia 2:- E perché lo viene
a raccontare a noi, signor Trogolo?-
Toron:- Ma come...? La
profezia... Non la sapete?-
Guardia 3:- No, com’è?-
Toron (assumendo una posa
epica):- Quando i nani torneranno,
oro e argento scorreranno!-
Guardia 1 (per nulla
impressionata):- Non male come rima, ma ora dovete andarvene!- (Lo afferra per
la collottola.)
Toron (dimenandosi):- No!
Mettimi giù! Vi dico che grazie a noi la vostra economia potrà ripartire e
tutti gli stipendi aumenteranno! Meno tasse per tutti!!!-
Guardia 2 (alla guardia 1):-
Aspetta! Senti quello che dice? Da come parla sembra un parente del
governatore.-
Guardia 3:- Già, lui dice sempre
che se lo votiamo ci saranno meno tasse per tutti!-
Toron:- Che governatore?-
Guardia 1 (lasciando la
collottola del nano):- Ilvios Lubersconi, il governatore della nostra città.-
Guardia 2 (osservando il nano
che si rialza):- In effetti sono pure alti uguale...-
Guardia 3:- Forse dovremmo
accompagnarlo al comizio che sta tenendo proprio ora davanti al municipio.-
Toron:- Già, buona idea!
Posso far venire anche i miei compagni di viaggio?- (Indica i dodici nani e lo
hobbit.)
Guardia 1:- Hum, non so... Ma
potrebbe fargli comodo avere nuovi sostenitori contro il suo rivale, l’arciere
Bardeschini. Va bene, portiamoli là!-
I tre uomini scortano i viaggiatori attraverso la
città fino al municipio. Là, sopra una tribuna, un uomo alto tre spanne che si
è fatto cinque o seimila lifting di recente ed ha i capelli trapiantati grida a
squarciagola a un pubblico che applaude festoso.
Governatore:- Ascoltatemi, o
pontelagolarghesi! Io vi dico che dobbiamo essere ottimisti e credere nel
futuro! La crisi non esiste, va tutto benissimo! Ma andrà ancora meglio quando
faremo la grande opera! Non dovete ascoltare certi pessimisti che affermano che
sia impossibile: noi costruiremo davvero un enorme ponte che coprirà
interamente il Lago Largo! Pensate: non avrete più bisogno di barche per andare
sull’altra sponda!-
Cittadini:- Che idea geniale!
Bravo! Evviva la grande opera!-
Bardeschini (a lato della
folla):- Ma è assurdo! Se copriremo tutto il lago come faremo a pescare? La
pesca è praticamente la nostra unica fonte di reddito, non possiamo
rinunciarvi!-
Governatore:- Bardeschini,
lei è soltanto il solito comunista pessimista! Lei vede tutto nero, ma io no, e
questo è perché noi due siamo antropologicamente diversi! Ma tanto la sua
opinione è irrilevante: infatti secondo i sondaggi il 300% dei
pontelagolarghesi mi vuole come governatore anche per i prossimi 850 anni!-
Bardeschini:- Ma i sondaggi
li fa un’agenzia che paga lei e la ditta che dovrebbe fornire il legname per la
grande opera è di sua proprietà, non crede che ci sia un piccolo conflitto di
interessi?-
Governatore:- Sì, anche
grandissimo, e allora? Tanto nessuno ha mai fatto la legge contro il conflitto
di interessi! Quindi io posso fare tutto quel che mi pare! E ora stia zitto, o
la farò impiccare! E ora non dica che ho detto che la farò impiccare se non sta
zitto! Sono stato frainteso!!!-
Cittadini:- Poverino, è stato
frainteso! Bardeschini, vergogna!-
Bardeschini:- Ma io non ho
detto nulla!-
Governatore:- Ecco, tipico di
quelli come lei: prima dite una cosa e poi negate di averlo fatto! Dovreste fare
opposizione per bene, cioè standovene buoni e zitti! Sennò vi faccio tutti
quanti fuori! E ora non dica che ho detto che la farò fuori! L’uso criminoso
delle mie parole è veramente una cosa indecente!-
Cittadini:- Una cosa
indecente, vero!-
Bardeschini:- Ma...-
Governatore:- Lei e i suoi
amici magistrati che cercate di incastrarmi non ci riuscirete mai: vi venderò
tutti come schiavi ai mercanti del Sud! E si ricordi che non ho mai detto che
vi venderò come schiavi ai mercanti del Sud!-
Cittadini:- Abbasso
Bardeschini, vattene!- (Bardeschini si allontana un po’ triste.)
Guardia 1 (al governatore):-
Ottimo discorso, eccellenza! Ha un attimo di tempo? Ci sono degli stranieri che
dovrebbero parlarle.-
Governatore (osservando i
tredici viaggiatori):- No, mi spiace, ma adesso non ho tempo: devo andare alla
festa di un’amica mia coetanea con sessant’anni meno di me. E poi per principio
non parlo con quelli più bassi di me.-
Guardia 2:- Allora cosa ne
facciamo degli stranieri?-
Governatore:- Liberate la ronda!-
(Prima che i viaggiatori possano obiettare qualcosa, le tre guardie si
avvicinano al municipio e aprono una porta chiusa con dieci lucchetti e venti
catenacci. Subito la porta si spalanca e ne esce una dozzina di omoni vestiti
di verde con in mano delle mazze chiodate.)
Ronda:- Noi riempire di botte
voi stranieri!-
Bilbi:- Mi sa che è meglio
darsela a gambe!-
Nani:- Ottima idea!- (Gli
omoni della ronda attaccano ruggendo e grugnendo.)
Nani e lo hobbit:- AAAAHH!!!
SCAPPIAMO!!!-
Qualche ora dopo, una volta messi tra loro e
Pontelagolargo una buona sessantina di chilometri, i nani e lo hobbit decidono
di fermarsi a riposare.
Fuffi (mettendo una mano
sulla spalla di Toron):- Toron, anche se sei un gran bugiardo e fanfarone, tu
non assomigli affatto a quel mostro del governatore, te lo giuro!-
Chili e Litri:- Già zio,
quello era proprio ributtante, tu invece porti le tue rughe e la tua calvizie
incipiente con orgoglio!-
Toron (commosso):- Grazie,
nipoti!-
Bilbi:- A me faceva proprio
paura!-
Dwelìn:- A te fa paura
tutto!-
Bilbi:- Non è vero!-
Oink (calcandosi il cappuccio
in testa):- Bilbi! BUH!-
Bilbi:- AAAAAAAAAHHH!!!-
(Sviene.)
Gloink:- In effetti era un
po’ che non sveniva...-
Dufour:- Comunque, se
incontreremo ancora quel governatore, non sfuggirà alle mie caramelle!- (Agita
il sacchetto in direzione di Pontelagolargo e in sottofondo si sente una musica
epica.)
Mi scuso con tutti tantissimo
per il ritardo!
Ringraziamenti:
@Suikotsu: Il potere delle
caramelle è terribile, ancora superiore a quello della bietola!
@eika: Sono d’accordo, vivere
per mangiare!
@beal95: Beh, mi sono già
scusato per non aver fatto presto...
@evening_star: La prossima
leggila con calma, o rischi il collasso!
I nani e lo hobbit giungono finalmente alla
Montagna-che-soffre-di-solitudine. Dato che non hanno potuto ottenere cibo dal
governatore di Pontelagolargo (che pure si ritiene di gran lunga il miglior
governatore degli ultimi 1500 anni), hanno risolto il problema alimentare
nutrendosi con ciò che capita, ora un po’ di radici ora qualche arbusto secco
ora qualche berretto. Consultando il “Manuale su come sopravvivere in quattordici
in una zona pressoché deserta”, preparano anche piatti elaborati come la zuppa di
ciottoli e terriccio, l’arrosto di radice e brandelli di mantelli o la sacher
torte immaginaria, dolce assolutamente ipocalorico. Tuttavia non riescono
ancora a trovare un ingresso secondario alla tana del drago, in modo da
prenderlo di sorpresa. Un giorno vedono un pettirosso posarsi vicino a loro e,
sperando di cambiare dieta, lo inseguono. L’uccellino li porta vicino a un
piccolo cunicolo e poi vola via.
Dundur (saltando più in alto
che può):- Uccellaccio maledetto! Torna giù! Vogliamo solo farti arrosto!-
Toron (guardandosi attorno):-
Io... Io mi ricordo di questo luogo...-
Chili:- Oh, no... Adesso
delira per la fame!-
Litri:- Ma no, non vedi che
sta avendo un flashback?-
Fuffi:- Basta che non se ne
esca con una qualche frase scema, tipo...-
Toron:- Come ho potuto
dimenticare?-
Fuffi:- Appunto!-
Toron:- Questa è l’entrata
secondaria che stavamo cercando! E, dato che l’autore si è impigrito, è già
aperta, così non dovremo perdere tempo con chiavi e serrature che compaiono
solo nel momento in cui il sole e l’ultima luna d’autunno sono insieme nel
cielo o cavolate del genere. (A Bilbi.) Ora tocca a te, caro killer!-
Bilbi:- C-che devo fare?-
Dwelìn:- Che domande,
uccidere il drago!-
Gloink:- Ecco, prendi il mio
“Manuale del perfetto killer”.- (Dà il libro a Bilbi, che inizialmente è
dubbioso e impaurito. Ma poi incontra lo sguardo famelico di Dundur e decide
che è meglio sbrigarsi a portare a termine il suo compito. Perciò si siede su
una roccia e comincia a studiarsi il manuale.)
Bilbi:- Allora, vediamo... (Apre
il libro a caso e comincia a leggere.) Metodo Jack lo Squartatore, metodo
Mostro di Firenze, metodo Franzoni... Beh, da qualche parte dovrò pur
cominciare... Hum, facciamo questo. Metodo Harry Potter:“Se volete uccidere
qualcuno è molto semplice, dovete semplicemente farlo diventare insegnante di
Difesa contro le Arti Oscure a Hogwarts e certamente lo uccideranno prima della
fine dell’anno.” No, non so dove sia Hogwarts e poi non ho tutto questo
tempo... Com’era quell’altro? Franzoni... Ma non credo che un drago possa
entrare in una lavatrice... Neanche Jack lo Squartatore va bene, dice che serve
una laurea in anatomia della zona pubica-addominale femminile, ma non so cosa
sia... Questo metodo di una certa Knox mi sembra buono, ma poi dovrei
coinvolgere il governo di uno strano paese per evitare il processo... Boh,
meglio di no... Metodo Gaddalf? “Convincete la vostra vittima a partecipare a
una missione suicida senza alcuna possibilità di successo e poi dileguatevi
aspettando il naturale corso degli eventi.” Ah, siamo d-davvero in b-buone
m-mani! (Bilbi ricomincia a tremare e, per darsi forza, beve l’elisir del
coraggio, cioè un’acquavite che i nani hanno distillato dalle radici trovate
nel deserto.) Hic! Vediamo che altro sc’è...-
Alcune ore dopo i nani, che nel frattempo si erano
allontanati a cercare del cibo (fatica inutile poiché Dundur se l’è sbafato in
un boccone non appena l’hanno trovato), si vedono comparire davanti uno
sconcertante spettacolo: Bilbi si è tinto chissà come i capelli e ora li ha
neri con delle meche bianche, indossa una camicia e una giacca scura e stringe
un rasoio dal manico in argento cesellato nella mano destra. In volto ha
stampata un’espressione cupa e ha negli occhi una luce strana e preoccupante.
Toron:- Per mille bietole!
Bilbi, ma che ti è successo?-
Fuffi:- Dove hai trovato quei
vestiti e quel rasoio? Ma soprattutto come hai fatto a tingerti i capelli?-
Dufour:- Nano curioso!- (Gli
mette una caramella in bocca e segue il classico quasi soffocamento, in seguito
al quale Fuffi sputa la caramella e centra Dundur, che la divora avidamente.)
Bilbi (con voce spettrale):-
Sono tornato da un lungo viaggio, ma ora avrò la mia vendetta e ucciderò il
giudice Turpin!- (I nani cominciano a preoccuparsi.)
Chili:- Ma cosa sta
blaterando?-
Litri:- Che cavolo c’era nel
tuo manuale, Gloink? Polvere o altro?-
Gloink (fingendo di essere
calmo):- Ma no, deve essere stato un po’ suggestionato da quello che ha letto.-
Oink:- Beh, sarà meglio
riportarlo alla realtà!-
Din:- Giusto, magari una
bella canzone funzionerebbe!-
Don:- Quale?-
Dan:- Potremmo cantare
qualcosa come...-
Bilbi (interrompendoli):-
So iocosa
è giustocantare:There was a barber and his wife
and she was beautiful...
a foolish barber and his wife.
She was his reason and his life...
and she was beautiful, and she was virtuous.
And he was naif.
There was another man who saw
that she was beautiful...
A biased vulture of the law
who with a gesture of his claw
removed the barber from his plate!
And there was nothing but to wait!
And she will fall!
So soft!
So young!
So lost and oh so beautiful!-
Difour (tirando
uno scappellotto a Dufour):- Ma sei scemo? Non gli è mica successo davvero! È
impazzito e crede di essere Sweeney Todd!-
Dwelìn:- Dobbiamo
farlo rinsavire!-
Gloink:- In
effetti ho pure un “Manuale di Psicologia & Affini”, magari c’è una
soluzione.- (Lo tira fuori dallo zaino e comincia a sfogliarlo.)
Bilbi:- Perché?
Chi è che dovrebbe rinsavire?-
Fuffi:- Tu! Sei
matto!-
Bilbi:- Gli anni
di certo mi hanno cambiato!-
Chili:- Comincia
a citare le battute, è grave!- (Bilbi inizia a rigirarsi il rasoio fra le mani
e a osservare con molto interesse il mento dei nani.)
Litri:- Toron, mi
preoccupa un po’ quel rasoio! Fa’ qualcosa!-
Toron:- Io?
Perché io? E poi cosa dovrei fare?- (Arretra cercando di mettersi fuori dalla
portata di Bilbi. Ma Din, Don e Dan lo afferrano.)
Din:- Non dici
sempre di essere un gran retore?-
Don:- Usa la tua
abilità retorica!-
Dan:- Fallo
ragionare!- (I tre nani lo spingono avanti di fronte a Bilbi.)
Toron (sudando
freddo):- Bilbi caro, non mi riconosci? Sono Toron Scudodibietola, tuo amico.
(Indica i nani.) Pure loro sono tuoi amici. Non ricordi perché sei qui? Tu sei
il nostro killer, devi uccidere il drago. Ricordi?-
Bilbi:- Il drago?
Ma i draghi non hanno la barba... Mentre voi sì!- (Gli occhi di Bilbi brillano
di pura follia e un ghigno psicotico compare sulla faccia dello hobbit.)
Toron (allontanandosi):-
Ehm, calmo, caro Bilbi... Ti assicuro che non ho bisogno di nessuna
rasatura...-
Bilbi:- Io invece
dico di sì!!!- (Gli si avventa contro alzando il rasoio. Toron lo schiva e
scappa via. Bilbi però non demorde e inizia a inseguire gli altri nani. Dufour
inciampa e Bilbi gli è addoso.)
Dufour:- Barbiere
assassino goloso!- (In un disperato tentativo di salvarsi lancia tutto il suo
sacchetto di caramelle in faccia a Bilbi e guadagna così un nanosecondo per
rotolare di lato evitando il colpo. In quel momento Gloink colpisce Bilbi in
testa col “Manuale di Psicologia & Affini”.)
Difour:- Bel
lavoro Gloink!-
Gloink
(sfogliando il manuale):- In effetti, c’è scritto pure qua che “qualora il
soggetto dia in escandescenze il modo migliore per ricondurlo alla ragione è
colpirlo con il suddetto volume in testa”.-
Toron:- Bene, ora
che è svenuto toglietegli quel rasoio di mano, rimettetegli i suoi vestiti,
sistemate in qualche modo i suoi capelli e soprattutto, Gloink, riprenditi il
tuo maledetto “Manuale del perfetto killer”, non si sa mai!-
Din:- Già,
potrebbe diventare anche più pericoloso!-
Don:- Magari
potrebbe credersi un serial killer di cantanti!-
Dan:- Saremmo le
sue prime vittime!-
Fuffi:- Io invece
sono certo che non correreste nessun pericolo in un simile caso...-
Dopo qualche ora Bilbi si risveglia con un
gran bernoccolo, un terribile mal di testa e nessun ricordo di ciò che è
successo. Si accorge anche di essere stato legato.
Bilbi
(gridando):- Ehi, si può sapere perché mi avete legato come un salame? Che è
successo?-
Toron:- Hai
creduto di essere Sweeney Todd e volevi farmi un bel taglio da un orecchio
all’altro!-
Bilbi
(tremando):- M-ma a m-me fa p-paura quel film! Non capisco... Ho solo bevuto un
po’ di elisir del coraggio mentre leggevo lo spaventosissimo manuale di Gloink
e poi non mi ricordo più niente...-
Oink (rivolto a
Difour, sottovoce):- Quelle radici che abbiamo usato dovevano essere
allucinogene...-
Difour:- Ma no,
Dundur ne ha mangiate un sacco e sta benissimo.-
Dundur (seduto su
una roccia, rivolgendosi a un barman immaginario):- Salve Loyd... C’è poca
gente stasera... Ha, ha, ha!!!-
Oink:- Se lo dici
tu...-
Toron:- Va bene,
sembra che tu sia completamente rinsavito, Bilbi. Slegatelo. (Chili e Litri
liberano lo hobbit.) E ora va’ dentro la montagna e ammazza il drago, hai
studiato abbastanza dal manuale!-
Bilbi:- Ma io...-
(Dufour lo afferra per la collottola e lo spinge nel cunicolo con un sonoro
calcione nel sedere.)
Fuffi:- Bravo
Dufour! Anche se non capisco perché tu sia stato così violento, di solito non
lo sei...-
Dufour (con gli
occhi fuori dalle orbite):- Quell’hobbit goloso matto mi ha fatto sprecare
l’ultimo sacchetto di caramelle, perciò prima uccide il drago prima potrò
tornare a casa per fare rifornimento!!! Altrimenti andrò in crisi
d’astinenza!!!-
Bilbi intanto è entrato nella montagna. Si
massaggia il sedere dolorante mentre prosegue per lo stretto passaggio. Sente
un battito d’ali e sguaina Pungiscemi atterrito, ma poi si rende conto che è
solo il pettirosso.
Bilbi:- Mi hai
fatto spaventare, potevo farti male con questa spada.-
La rinfodera, ma si punge da solo di
nuovo. Il pettirosso scuote la testa. Bilbi arriva in fondo al passaggio ed
entra nella caverna del drago Smog. Il mostro è sdraiato sopra un’immensa massa
di gemme, pietre preziose, gioielli, monete d’oro, boccali d’oro, vasi d’oro,
sottovasi d’oro, annaffiatoi d’oro, cesoie d’oro, zappine d’oro...
evidentemente il nonno di Toron doveva essere un appassionato di botanica!
Smog:- Ucci ucci
sento odor di hobbittucci! (Bilbi è spaventatissimo e si mette in fretta
l’anello prima che il drago guardi verso di lui.) Lo sento, ma non lo vedo.
Dove sei? Fatti vedere, sei forse un vigliacco?-
Bilbi (invisibile
vicino all’entrata):- Sì, abbastanza!-
Smog:- Vigliacco,
ma hai avuto il coraggio di venire nella mia caverna... Sei anche
schizofrenico?-
Bilbi:- No, mi ci
hanno costretto i nani che vogliono rubarti il tesoro... Ops, questo forse era
meglio non dirlo...-
Smog:- Cosa???
Nani che vogliono rubare il mio tesoro???-
Bilbi:- Sì, e io
dovrei pure ucciderti... No, intendevo che mi hanno assoldato come killer, ma
non per te...-
Smog:- Uccidermi?
Ha, ha, ha!!! Nessuno può uccidermi!!!-
Bilbi:- Forse
allora mi servirebbe il metodo di Ulisse...-
Smog:- Cosa?-
Bilbi:- Nulla.-
Smog:- In ogni
caso, i draghi sono invincibili! Dovresti saperlo, cosino invisibile!-
Bilbi:- Ma di
solito la pancia è scoperta...-
Smog:- Ah, sì,
mio cugino teneva il ventre scoperto e guarda che gli è successo: un giorno
arriva un tale, Giorgio mi pare, e lo ammazza in nome di una sua strana
religione! Io non sono mica così scemo: guarda!- (Il drago mostra il ventre
ricoperto da gemme dure. Tuttavia in alto a sinistra, all’altezza del cuore,
c’è un buco nella corazza. Bilbi se ne accorge, ma stavolta è abbastanza furbo
da tacere.)
Bilbi:-
Complimenti, una magnifica corazza! Ora però si è fatto tardi, devo andare!-
Smog:- Ma come?
Vieni qui di nascosto, non parli per indovinelli, mi dici che dei nani vogliono
derubarmi e ti hanno incaricato di uccidermi e pensi di andartene come se nulla
fosse?-
Bilbi:- Ehm...
Sì!-
Smog:- Ma almeno
rubami qualcosa, così ho davvero un buon motivo per arrabbiarmi e doverti
inseguire! Sono più di duecento anni che non mi alzo da qua e vuoi che lo
faccia solo perché mi minacci di morte? Ma per favore... Se invece mi rubi
qualcosa, attenti alla mia proprietà privata e quindi ho un buon motivo di
alzarmi, dato che posso ucciderti per legittima difesa!-
Bilbi (un po’
stupito dalla logica contorta del drago):- Ok... Ti rubo questo.- (Prende in
mano un’orrendo braccialetto di HelloKitty.)
Smog (vedendo il
braccialetto che si solleva in aria):- Ma che schifo! Come ha fatto a finire
nel mio tesoro? Se mi rubi quell’orrore mi toccherà ringraziarti, anziché
ucciderti! Prendi qualcos’altro!-
Bilbi (afferrando
un terribile vaso d’oro super kitch):- Questo va meglio?-
Smog:- Ma non hai
proprio gusto! Butta via quella schifezza!-
Bilbi:- Uff... Ma
che noioso... (Raccoglie una statuetta che rappresenta un alpino che tracanna
un otre di vino.) Senti, questo mi pare meglio degli altri, no?-
A quel punto il drago si infuria come una
bestia per il cattivo gusto di Bilbi e comincia a sputargli fiamme addosso. Lo
hobbit scappa via attraverso il tunnel, si toglie l’anello ed esce all’aria
aperta nello spiazzo dove lo aspettano i nani.
Din, Don e Dan
(vedendo Bilbi uscire):- Sono fuori dal
tunnelelelel del divertimentoooo!- (Difuour, Dufour e Dundur li stordiscono
immediatamente.)
Toron:- Bilbi,
allora com’è andata? L’hai ammazzato?-
Bilbi (con il
fiatone):- Non proprio...-
Fuffi (notando
che Bilbi ha qualcosa in mano):- Sei riuscito a sgraffignare qualcosa? Fa’ vedere...-
(Gli prende di mano la statuetta e getta un urlo di disgusto. Gli altri nani
osservano il bottino di Bilbi e concordano tutti con Fuffi.)
Chili:- Ma non
hai un minimo di senso estetico, hobbit del cavolo?-
Litri:- Il drago
sarà stato contento di vederti rubare questo schifo!-
Bilbi:- A
proposito del drago...-
Dwelìn:- Cosa?-
Oink:- Hai
scoperto il suo punto debole?-
Gloink:- Lo hai
accoppato?-
Bilbi:- Sì, no,
ma soprattutto credo di avergli inavvertitamente fatto capire che ci siete
anche voi con me.-
Tutti i nani:-
COSA???-
Toron (afferrando
Bilbi per la collottola):- Brutto deficiente, io ti...- (Un ruggito squarcia il
silenzio della notte.)
Fuffi:- Il
drago!-
Nani:- Scappiamo!
Dentro la montagna, presto!- (I nani e lo hobbit entrano di corsa nel cunicolo.
Un attimo dopo il drago arriva e colpisce con una fiammata l’ingresso, che
crolla impedendogli così di raggiungere i quattordici viaggiatori.)
Smog (furente):-
Maledetto cosino invisibile amico dei nani! E maledetti nani! E maledetti
uomini del Lago Largo, sono stati loro ad aiutarli, ne sono certo! Ma saranno
loro a pagare per il pessimo gusto di quel tappo evanescente!-
Il drago si dirige verso Pontelagolargo
sbattendo le grandi ali nella notte nera, mentre in sottofondo parte una di
quelle musiche di paura tipiche dei film fantasy, come quando arrivano i Nazgul
nel Signore degli Anelli oppure quando Harry Potter bacia Cho Chang. No, nel
secondo caso è proprio la scena che fa paura, non la musica, scusate.
Sempre in ritardo, ma ormai
ho quasi finito!
Risposte ai commenti:
beal95: Nel prossimo capitolo
il nano malefico tornerà, ma farà una brutta fine!
Suikotsu: Ci sarà presto
altra satira politica.
Rakyr il Solitario: Beh, è
quello che ha in mente di fare appena finirà questa avventura, quanto alla certa creatura bassa d'altezza e di morali, tornerà a
breve.
A Pontelagolargo intanto le sentinelle
fanno la guardia camminando avanti e indietro sulle palafitte. A un certo punto
l’arciere Bardeschini vede in lontananza un’enorme sagoma nera che si avvicina nella
notte e in sottofondo parte ancora la musica di paura dei film fantasy. È il drago che
arriva a Pontelagolargo!
Bardeschini:- Oh, no! Il
drago! Allarmi! Allarmi! Il drago!- (Le altre sentinelle accorrono.)
Sentinella 1:- Che c’è da
gridare, comunista?-
Bardeschini:- Il drago sta
arrivando! Guarda là!- (Indica verso l’orizzonte Smog che si avvicina.)
Sentinella 2:- O mamma, è
vero! Cosa facciamo?-
Sentinella 3:- Chiamiamo il
governatore, presto! Lui saprà cosa fare!- (Le tre sentinelle corrono via.
Qualche minuto dopo tornano con il governatore in vestaglia da notte.)
Governatore:- Bardeschini, ho
capito il suo gioco: lei vuole farmi alzare nel cuore della notte per farmi
venire le occhiaie e rovinare così la mia immagine in modo da vincere alle prossime
elezioni! Ma tanto non le è servito a niente, ero già sveglio a fare un festino
con delle ragazze disinibite e di bell’aspetto! E non ho mai detto che ero
sveglio a fare un festino con delle ragazze disinibite e di bell’aspetto! Lei è
il solito cattocomunista pessimista! Non c’è nessun drago! Quello non è il
drago, ma solo i fuochi d’artificio che ho ordinato per il mio prossimo
festino!- (Il drago lancia una fiammata e incenerisce il ponte davanti al
governatore che salta in braccio a una sentinella per la paura.)
Sentinella 1:- Mi sa che è
davvero un drago, Bardeschini aveva ragione!-
Governatore:- Certo, il drago
è una pesante eredità del precedente governo!-
Sentinella 2:- Ma è lei che
ha governato praticamente sempre negli ultimi quindici anni!-
Bardeschini:- Non è questo il
momento di discuterne! Dobbiamo affrontare la situazione! Il drago è qui!-
(Infatti il drago è ormai arrivato sopra la città e gli abitanti impauriti
cominciano a gridare e a correre qua e là.)
Sentinella 3:- Governatore,
cosa dobbiamo fare?-
Governatore
(spaventatissimo):- E che ne so??? Ho paura! Non voglio morire! Non voglio che
il drago bruci i miei soldi accumulati dopo anni di truffe, evasioni fiscali e
connivenza con la mafia! Ma soprattutto non voglio che bruci il palazzo
pubblico dove tengo i miei festini, come farò senza??? (Si calma per un
attimo.) Ho trovato, mandategli contro la ronda!-
Le sentinelle aprono la porta del municipio ed escono
gli omoni della ronda. Grugnendo e ruggendo corrono verso il drago, identificato
immediatamente come immigrato clandestino extracomunitario. Smog li guarda per
un attimo e li incenerisce con una fiammata.
Governatore:- Ma...-
Sentinella 1:- In effetti prendere
a mazzate dei poveri immigrati affamati e disperati è più facile che affrontare
un drago forte e incazzato.-
Sentinella 2:- E ora cosa
facciamo, governatore?-
Bardeschini:- Ma è ovvio, no?
Dobbiamo organizzare un’evacuazione della città di donne e bambini, mentre
tutti coloro che hanno una buona mira cercheranno di colpire il drago!-
Governatore:- Giusto, alle
barche! Prima i più piccoli!- (Si tuffa a pesce su una barchetta sotto la
palafitta e comincia a remare forsennatamente verso la riva.)
Sentinella 3 (scioccato):- Ci
ha abbandonati! Che bastardo!-
Bardeschini:- Lasciatelo
perdere per ora! Abbiamo altro da fare!-
Le sentinelle e Bardeschini radunano altri arcieri e
nel frattempo fanno salire il resto della popolazione sulle scialuppe d’emergenza.
Ma il drago sembra invulnerabile: nessuna freccia riesce a ferirlo e dopo poco
tempo tutta la città è in fiamme. I soldati e le sentinelle fuggono sulle
barche. L’ultimo a rimanere è Bardeschini.
Bardeschini (stringendo in
mano una freccia):- No, è l’ultima! Come farò a uccidere il drago?- (In quel
momento il pettirosso, lo stesso che ha guidato i nani all’ingresso del
cunicolo e che ha seguito Bilbi dentro, gli si avvicina.)
Pettirosso:- Bardeschini,
ascoltami!-
Bardeschini:- Un uccello che
parla? (Alza le spalle.) Beh, dobbiamo ascoltare i suggerimenti di tutti,
dovrebbe essere questo il nostro nuovo motto...-
Pettirosso:- Scaglia là la
freccia, dove il ventre del drago è privo di protezione!- (Indica il punto
scoperto del drago che vola sopra di loro.)
Bardeschini:- Ma non so...
Non sarà un po’ troppo estremista... pacatamente...-
Pettirosso:- Ma piantala con
queste stronzate! Con i tuoi “pacatamente” e “non so” non compiccerai mai
nulla! Fa’ qualcosa per una volta e renditi degno dei tuoi antenati Xmar e
Sengel. Vuoi o no cacciare quel tappo malefico e aberrante dal governo?-
Bardeschini (stringendo con
forza arco e freccia e gridando con rabbia):- Sì! Vorrei tanto prenderlo a
calci in culo!-
Pettirosso:- Bravo! Questo è parlare!
Ora tira la freccia e accoppa quel drago!-
Bardeschini incocca la freccia e la tira. Centra Smog
esattamente nella zona indifesa. Il drago si contorce di dolore e precipita
sopra Pontelagolargo distruggendola completamente.
Intanto la popolazioneosserva la scena dalla riva epiange di disperazione al vedere le proprie case distrutte.
Sentinella 1:- Avremmo dovuto
ascoltare Bardeschini fin da subito!-
Sentinella 2:- Ora non
saremmo in questa condizione!-
Sentinella 3:- Non hai nulla
da dire, governatore?- (Il governatore si guarda attorno cercando consensi e
sostegno, ma trova solo volti rabbiosi e accigliati contro di lui.)
Governatore (sorridendo
nervosamente):- Beh, fate conto di essere in vacanza!-
Cittadini (furiosi):- Hai
detto la tua ultima idiozia, governatore!- (Tutti insieme cominciano a
prenderlo a sassate. Ma una voce interrompe la più che giusta lapidazione.)
Bardeschini (tutto fradicio,
ma intero):- Fermi, concittadini!-
Sentinella 1:- Sei vivo!-
Sentinella 2:- Sarai tu il nostro
nuovo governatore!-
Sentinella 3:- Dopo che
avremo impiccato il precedente!-
Governatore (gettandosi in
ginocchio):- Pietà di me! Sono solo un miserabile verme schifoso! Non
uccidetemi! Faccio troppo schifo perché possiate toccarmi senza sporcarvi le
mani!-
Bardeschini:- Silenzio! Noi
non impiccheremo quest’uomo senza un regolare processo! Dobbiamo rispettare le
regole della democrazia e della giustizia: tutti i cittadini sono uguali
davanti alla legge. Perfino lui. Quindi indiremo libere elezioni e ognuno
voterà chi preferisce.-
Tizio dalla folla:- Davvero?
Posso votare anche per mio fratello?-
Bardeschini (un po’
sconcertato):- Se ritieni che abbia delle buone idee per la città non vedo
perché no...-
Fratello del tizio:- Io direi
che dobbiamo stare attenti a Lubersconi che sta scappando!- (Indica il
governatore che nel frattempo è balzato su un cavallo: nonostante fosse un gran
salto per la sua statura, ci è riuscito lo stesso, tanta è la paura di essere
processato.)
Governatore:- Non mi avrete
mai! Addio fessi!-
I cittadini cercano di fermarlo lanciandogli addosso
frecce, sassi, duomi in miniatura, ma lo mancano. Il governatore fugge a
cavallo e scompare all’orizzonte. Da allora nessuno lo ha mai più rivisto,
anche se delle voci dicono che è giunto in un lontano paese a forma di stivale
e lì ha ricostruito il suo potere. Ma sono solo voci di una terra lontana...
Risposte ai commenti:
Suikotsu: Grazie, troppo
buono!
Beal95: Non hai visto Sweeney
Todd? È bello, ma se ti fa impressione il sangue hai fatto bene... Comunque
stavolta sono stato veloce, vero?
Elfa: Nooo, solo un’analogia
casuale... Comunque, è pure un’analogia un po’ vecchia, nel prossimo si
aggiorna un po’...
Evening_star: Eh, in realtà
il drago l’aveva vinto da giovane quando militava presso gli Alpini...
Ebbene sì, ho deciso di sfruttare l'onda del finale della seconda saga di Mr Jackson per concludere questa vecchia fic. Quale bieco trucco per attirare nuovi lettori!
Capitolo XVI – La battaglia dei √25 eserciti
I nani e lo hobbit, dopo il crollo della parete, ascoltano le parole furiose del drago e sentono la musica di paura che si affievolisce in lontananza (segno che si sta allontanando). Dato che non possono più uscire da quella parte, sono costretti a percorrere il cunicolo fino alla caverna dove è ammassato il tesoro del drago. Bilbi ovviamente cammina davanti a tutti perché gli altri sostengono che quel pasticcio sia tutta colpa sua e in ogni caso lo stesso hobbit è piuttosto contento di tenersi lontano dal sempre più famelico Dundur. Quando entrano nella caverna rimangono sbalorditi nel guardare l'enorme massa d’oro.
Toron (gettandosi sulle gemme e raccogliendole a piene mani):- Finalmente ho riconquistato il mio tesoro!-
Oink:- Hai??-
Gloink:- Tuo???- (Toron si accorge che i nani lo guardano male.)
Toron:- Ehm... Abbiamo riconquistato il nostro tesoro, intendevo questo, ovvio!-
Bilbi:- Ehi, e io?-
Litri:- Zitto, dovevi uccidere il drago, ma mica l’hai fatto!-
Chili:- Ce l’hai solo scatenato contro, per questo bastava un qualsiasi idiota come Dufour!-
Difour:- Giusto!-
Dufour:- Inutile killer goloso!-
Dundur:- Visto che è inutile, posso...?- (Si lecca i baffi con uno sguardo folle alla Hannibal Lecter.)
Toron:- No, ho promesso a Gaddalf di tenerglielo intero. Errond non seppellisce ossa spolpate, lo ritiene degradante per un becchino del suo rango!-
Dwelìn:- Ho un’idea: vai a cercare del cibo, Bilbi!-
Fuffi:- Così Dundur non vorrà più mangiarti.-
Bilbi riconosce che quella è un’ottima idea e si allontana di corsa, lasciando Toron e gli altri ai loro bagni d’oro stile zio Paperone. Attraversa vari cunicoli e sale scavate nella roccia, tutte piene di oggetti preziosi accumulati dal drago. Bilbi vede in mezzo a un mucchio di gioielli due gemelli a forma di maialini in oro massiccio.
Bilbi (prendendoli):- Questi sono semplici e raffinati! Adesso i nani la smetteranno di dire che ho cattivo gusto!-
Mentre Bilbi si illude e persiste nella sua totale ignoranza dei più elementari canoni estetici, a Pontelagolargo gli uomini, sotto la guida di Bardeschini, hanno formato un accampamento sulle rive in modo da accogliere gli sfollati della città distrutta. La mattina dopo nella tenda di Bardeschini, acclamato governatore provvisoriamente, sta discutendo sul da farsi con i membri del suo governo.
Sentinella (entrando nella tenda):- Governatore Bardeschini, è giunta una delegazione del re degli elfi.-
Bardeschini:- Davvero? Molto bene, falli entrare.- (La sentinella scosta l’entrata della tenda ed entra il presentatore del concorso di bellezza “Miss Bosco Truccato”.)
Presentatore:- Salute a te, Bavdeschini, nuovo govevnatove di Pontelagolavgo. Ti povgo gli omaggi di Sua Altezza Veale, colui che è sempve alla moda, colui che è guidato dalla Divina Vivelazione di Vogue, il ve di Bosco Tvuccato. Egli nella sua immensa bontà e misevicovdia ha deciso che gli elfi offvivanno aiuto a voi povevi disgvaziati.-
Bardeschini:- Perché ha deciso di aiutarci se prima non ci considerava affatto?-
Presentatore:- Pevché ova aiutave i misevabili pvofughi senza casa nè cibo è in, ovviamente.- (Bardeschini si consulta rapidamente con i ministri.)
Bardeschini:- Nonostante i toni parecchio offensivi, decidiamo di accettare il vostro generoso aiuto.-
Presentatore:- Ottimo. C’è un’altva cosa che dovvei chiedevvi: avete pev caso visto tvedici nani fuovi moda e un piccolo budino tvemolante con lovo?-
Bardeschini:- Sì, sono passati qua alcuni giorni fa prima della fuga dell’ex governatore.-
Presentatore:- E dove evano divetti?-
Bardeschini:- A me è sembrato che fossero scappati verso Nord...-
Presentatore (con aria drammatica):- Pvopvio come pensavo: vevso la Montagna-che-soffve-di-solitudine!-
Intanto Bilbi ha trovato la dispensa del drago in modo da poter sfamare Dundur e quindi salvare la propria pelle (e il proprio grasso residuo). Dopo un pasto non proprio delizioso (il cibo era piuttosto avariato), i nani cominciano a contare l’ammontare del tesoro con maggior attenzione.
Toron:- Ce lo divideremo in parti uguali: così stabilisce Toron, re sotto la Montagna. (Si incorona con una corona fra le tante del mucchio.) Nella sua generosa bontà, tuttavia, il vostro re non può evitare di chiedervi un piccolo tributo per la ricostruzione del mio regno.-
Gli altri nani (guardandolo male):- E a quanto ammonterebbe?-
Toron:- Al cinquant... (Si ferma vedendo che Fuffi ha già impugnato un’ascia cesellata in oro.) Al cinque per cento.-
Fuffi:- Uno per mille e considerati fortunato!-
Bilbi:- Io che parte ho?-
Din:- Nessuna!-
Don:- Te l’abbiamo già detto prima.-
Dan:- Non ci hai mai tirato fuori dai guai né hai ucciso nessuno!-
Oink:- Non hai fatto nessuna delle cose per cui ti avevamo assunto!-
Gloink:- E pretenderesti anche che ti pagassimo?- (Bilbi si zittisce mogio mogio.)
Toron:- Se proprio vuoi guadagnarti qualche soldo, dacci una mano a spostare i sacchi di soldi mentre li contiamo. (Bilbi comincia a spostare i sacchi grossi come lui, rischiando di farsi venire una brutta ernia.) E nel frattempo fate molta attenzione ai gioielli che vi scegliete: da qualche parte in mezzo ai mucchi ci sono due gemelli in oro massiccio a forma di maialini che voglio per me.- (Bilbi comincia a sudare freddo.)
Fuffi (preoccupato):- Toron... Non è che Bilbi ti ha contagiato con il suo cattivo gusto?-
Toron (sbuffando):- No... Ma quei gemelli appartenevano a mio nonno Trogolo, sono un ricordo di famiglia! Quindi guai a chi se li intasca!- (Accarezza un’ascia con fare significativo. Bilbi sviene. Dufour, che è ancora in astinenza da caramelle, lo fa rinvenire poco gentilmente con un calcione.)
Il giorno dopo i nani addormentati sui loro sacchi d’oro vengono svegliati dalla musica di una canzone di Lady GaGa (molto in, secondo gli elfi).
Nani (balzando in piedi):- Cos’è sta merda di musica???-
Toron:- E la mattina presto soprattutto! Senza aver bevuto almeno quattro superalcolici non si può mica sopportare!-
I nani e lo hobbit corrono verso il luogo da cui proviene la musica e giungono all’ingresso principale dell’antica reggia dei nani, che dà su una grande vallata. Dall’alto dell’ingresso rialzato vedono due piccoli eserciti di uomini e di elfi che costruiscono un accampamento. La musica in effetti proviene da un coro di elfi e elfe, le stesse che partecipavano al concorso di bellezza “Miss Bosco Truccato” interrotto a causa della comparsa dei nostri eroi, diretto dal presentatore.
Elfi:- No he can’t read my poker face
She’s got to love nobody
P-p-poker face, p-p-poker face
Mum mum mum mah
P-p-poker face, p-p-poker face
Mum mum mum mah…-
Toron (usando un enorme imbuto tutto d’oro come megafono):- SILENZIO!!! (Gli elfi si ammutoliscono all’istante.) Che ci fate di fronte alla mia montagna, elfi disgustosamente alla moda?-
Din, Don e Dan:- E senza gusto per la musica!- (Un gruppo di uomini ed elfi si avvicina all’ingresso. Davanti a tutti ci sono Bardeschini e il presentatore.)
Bardeschini:- Salute a te, Toron. Devo dirti che, pacatamente, questa musica anche a me fa piuttosto schifo, ma gli elfi ci hanno soccorso dopo che la nostra città è stata distrutta dal drago Smog, che io ho ucciso, perciò devo lasciarli cantare quel che vogliono.-
Toron:- Cosa? Il drago è morto, Pontelagolargo è distrutta? Ma non doveva venire un corvo a informarmi di tutto ciò?-
Intanto nello studio scarsamente illuminato di uno scrittore squattrinato a Manhattan...
Poe:- Non so cosa scrivere per finire questa strofa...-
Corvo (guardando l’orologio):- Senti, io avrei anche altro da fare, non è che potrei andare?-
Poe:- No, aspetta prima devo finire la poesia...- (Il corvo sbuffa e si accoccola annoiato sul busto di Pallade.)
Nello stesso momento alla Montagna-che-soffre-di-solitudine...
Toron:- Bah, lasciamo perdere quel corvo ritardatario! Cosa volete, uomini ed elfi modaioli?-
Bardeschini:- Dato che io ho ucciso il drago vorrei avere una parte del tesoro per ricostruire della città di Pontelagolargo e per ricompensare gli elfi del loro aiuto.-
Presentatore:- Pevciò fuovi la gvana, nani fuovi moda!-
Toron (diventando rosso di rabbia):- Non avrete niente, esosi scrocconi! E ora fuori dalla mia proprietà, prima che vi riempia il didietro di frecce!- (Impugna una balestra laminata in argento.)
Bardeschini:- Vi metteremo sotto assedio finché non ci darete ciò che ci spetta!-
Presentatore:- Gvazie al digitale tevvestve possiamo vedeve tutte le nostve sfilate di moda senza muovevci di qua e di conseguenza vesisteve pev anni, lustvi e secoli!-
Toron:- Non importa, i miei sudditi mi sono fedeli, non cederemo nulla, dovessimo restare qui dentro per mille anni!-
Presentatore (rivolto agli altri nani):- Ah, davvevo? (Fa un cenno agli elfi dietro di lui che cominciano a portare una serie di vassoi pieni di cibo.) Non lasciaveste la Montagna nemmeno se vi pvomettessimo un lauto pasto con lasagne e macchevoni, cinghiale avvosto, polenta col bvasato e tovta di move pev dolce?-
Dundur (sbavando mostruosamente):- Lasagne, maccheroni, cinghiale, polenta!!!- (Comincia a correre verso l’uscita, ma a un gesto di Toron gli altri nani lo fermano.)
Toron:- Trattenetelo! Dobbiamo resistere o la daremo vinta a quegli orribili elfi fan di Lady Gaga!-
Dufour:- Toron ha ragione, Dundur. Sei proprio un nano goloso! Prendi esempio da me, sono assolutamente incorruttibile!-
Presentatore:- E natuvalmente abbiamo anche tantissimi sacchetti di cavamelle Dufouv!- (Segue un attimo di silenzio. Poi Dufour con gli occhi fuori dalle orbite e un’espressione di gioia folle sul viso scatta verso i mucchi di caramelle che gli elfi stanno mettendo in piena vista.)
Toron:- Fermatelo!- (Dwelìn e Fuffi abbandonano la presa su Dundur e si gettano su Dufour afferrandolo per i piedi e buttandolo a terra.)
Dufour:- Nooo!!! Le mie caramelle!!! Lasciatemi andare, ne ho bisogno!!!-
Fuffi:- E meno male che tu saresti quello incorruttibile!-
Toron (rivolto a Bard e al presentatore):- Come vedete siamo tutti concordi nella nostra volontà di non pagarvi un centesimo e di rimanere qui a far la guardia al tesoro!-
Bilbi:- Ehm, veramente... (Toron gli indica un’ascia appoggiata in un angolo.) Sì, sì, è proprio così!-
Bardeschini:- Vi pentirete della vostra cocciutaggine! Torneremo ancora quando forse la fame vi avrà fatto cambiare idea!-
Gli uomini e gli elfi si allontanano. I nani cominciano a costruire delle fortificazioni sull’ingresso (o meglio costringono Bilbi a farlo mentre loro continuano a contare il loro denaro). Toron continua a cercare forsennatamente i gemelli in oro massiccio a forma di maialini senza alcun risultato e nel frattempo manda anche un messaggio a suo cugino Bain perché porti un esercito dai Colli Ossido Ferrosi, ma, dato che il corvo non è ancora arrivato, è costretto a mandargli un sms. Tuttavia i cellulari non esistevano ancora: come giustificare questa notevole incongruenza? Semplice, l’autore non sa più come cavarsela per uscire da questo delirio. Comunque, dopo una settimana d’assedio i nani sono ridotti ancora una volta alla fame e Dundur ormai tira fuori delle forchette e coltelli d’oro ogni volta che vede Bilbi. Lo hobbit perciò decide di fare qualcosa per salvaguardare la propria incolumità. Una sera tardi si appresta a superare il muro di fortificazione senza tenere però conto della sentinella...
Dundur (sbucando dalle tenebre con una torcia in mano):- Bene bene, cosa abbiamo qui? (Si avvicina piano a Bilbi.) E così siamo svegli la sera tardi, eh?-
Bilbi (cominciando a balbettare):- Ehm, già, non riuscivo a d-dormire...-
Dundur:- Ah, davvero? Sai, si potrebbe pensare che tu stia cercando di scappare.-
Bilbi:- Ma no, che idea...-
Dundur:- Bene, meno male che non te ne vai. Già che rimani possiamo fare uno spuntino di mezzanotte, che ne dici?- (Dundur estrae un coltellone cesellato in oro con uno sguardo folle negli occhi.)
Bilbi:- No, stavolta no!- (Si infila l’anello al dito e svanisce.)
Dundur:- Maledetto spuntino invisibile! Dove sei finito?!?- (Bilbi lo colpisce forte in testa con i gemelli in oro massiccio, stordendolo.)
Bilbi si cala quindi giù dal muro e si incammina verso l'accampamento degli uomini e degli elfi. Grazie all'invisibilità riesce a superare le sentinelle e raggiungere la tenda dove si trovano Bardeschini, il re degli elfi e il presentatore.
Re:- Quegli stupidi nani fuori moda non resisteranno a lungo, giusto il tempo di altri due concorsi di bellezza e una finale di Elf-Factor.-
Bardeschini (tra sé):- Chissà se resisteremo pure noi altrettanto… (al re) Ma forse siamo stati un po' troppo drastici, magari se cercassimo un compromesso…-
Presentatore:- Sta schevzando, spevo, signov Bavdeschini! Un compvomesso con cotali ovvide cveatuve! Impvoponibile! Ma a pavte la questione di pvincipio, come potvemmo mai? I nani hanno la testa duva come gvanito!-
Bilbi (togliendosi l'anello e apparendo di fronte a loro):- Posso darvi io un mezzo per contrattare!-
Bardeschini:- E tu da dove sbuchi?-
Re:- E chi sei?-
Presentatore:- Io mi vicovdo: è il budino tvemolante con il piano di fuga più cvetino dell'univevso!-
Bilbi (offeso):- Oh, insomma! Poteva essere certo migliorato, ma funzionava! In ogni caso, sono Bilbi, uno hobbit assunto dai nani come killer di draghi.- (Bardeschini, il re e il presentatore si guardano un attimo e scoppiano a ridere.)
Re:- Ahaha!! Ottima scelta! Ma chi gli ha suggerito di ingaggiarti? Un perfetto cretino! Cosa farà la prossima volta? Darà il compito di distruggere un artefatto magico da cui dipende la sopravvivenza di tutto il mondo ad un altro tappo del tuo stampo?-
Presentatore:- E magavi in coppia con il suo amico gay non dichiavato! Ohoho!-
Gaddalf (entrando in quel momento):- Che c'è da ridere? (Vede Bilbi.) Ciao Bilbi, come mai sei qua?-
Bilbi (ancora più risentito):- Avevo portato i gemelli del nonno di Toron perché potessero essere usati come merce di scambio in una eventuale contrattazione ed evitare così un'inutile spargimento di sangue, ma qui mi prendono solo in giro.-
Gaddalf:- Ehi, sei più risoluto del solito, hai bevuto l'elisir del coraggio?-
Bardeschini (smettendo di ridere):- Scusaci, il tuo aiuto in effetti ci sarebbe molto utile. Io penso che questo piano sia buono.-
Re (scettico):- Sì, potrebbe funzionare…-
Bilbi:- Ecco i gemelli.- (Estrae dalla tasca i gioielli di dubbio gusto e alla loro vista il presentatore sviene.)
Re (piano e schifato):- Io non li tocco.-
Bardeschini:- E quante storie, sono sempre meglio di quelli di mia suocera! Li prenderò io. Vuoi restare con noi, Bilbi? Non credo che Toron ti riaccoglierà bene quando saprà cos'hai fatto.-
Bilbi:- Eh, magari, accetterei anche un buon pranzo…-
Gaddalf:- Assolutamente no! Già sei abbastanza inutile così, almeno se Toron ti ammazza mi frutterai qualc… Ehm, volevo dire, non dobbiamo far sì che si insospettisca prima del tempo.-
Bilbi:- Oh, va bene Gaddalf…-
Bilbi torna allora alla montagna dopo essersi infilato nuovamente l'anello di nascosto. Il mattino dopo un gruppo di uomini ed elfi si avvicina all'ingresso dell'antica reggia nanica. I nani e Bilbi li aspettano (Dundur con un grosso bernoccolo in testa e un leggero vuoto di memoria).
Toron:- Cosa siete venuti a fare di nuovo qui? Vi ho detto che non avrete nulla da noi, né con la forza né con le minacce né con torture musicali.-
Presentatore (palesemente sofferente):- E nemmeno se vi offvissimo… ehm… qualcosa di valove…-
Dufour (con uno sguardo da tossico in astinenza):- Caramelle???-
Toron:- Zitto, scemo! E cioè cosa?-
Presentatore:- Questi… Ahh, non ce la faccio!!!- (Corre via piangendo.)
Re:- Poveraccio…-
Bardeschini:- Oh, insomma! Questi gemelli!- (Estrae da una tasca i gemelli a forma di maialini in oro massiccio di Trogolo. Segue un momento di scompiglio alla loro vista, soprattutto fra gli elfi.)
Toron (furibondo):- Come avete fatto a rubarmeli!?! Sporchi ladri maledetti…-
Bilbi:- Glieli ho dati io.-
Toron:- Tu brutto idiota! Io ti… Anzi, no, Dundur, pappa!- (Dundur si guarda attorno un attimo confuso, poi inquadra Bilbi e si lecca le labbra.)
Gaddalf (abbassandosi il cappuccio):- No! Errond odia seppellire ossa spolpate!-
Toron:- Gaddalf? Ma sei passato con i nostri nemici? Che significa?-
Gaddalf:- Significa che qui ho le ferie pagate. Ridatemi Bilbi intero per favore.- (In quel momento, il cellulare di Toron squilla.)
Toron (lo guarda):- Ah, mio cugino Bain è arrivato! Siete spacciati!- (Squilla anche il cellulare di Gaddalf.)
Gaddalf:- Oh, è Errond: mi avvisa del fatto che sta arrivando anche un'armata di goblin e orchi e una di mannari. E all'uopo mi ha inviato anche un listino dei suoi prezzi per le bare e servizi funebri, poi ve lo linko su facebook.-
Bardeschini:- Ma è terribile! Dobbiamo fare qualcosa, organizzarci e… Non so, ci sarà tempo per delle primarie?-
Re:- Ma quali primarie! Muoviamoci, all'ingresso della valle!-
Toron:- Per una volta sono d'accordo con questo elfo delle mie bietole! Torneremo dopo a questa discussione.-
Poco dopo all'ingresso della valle si trovano gli eserciti schierati, Gaddalf, i tredici nani, Bain, Bilbi, Bardeschini, il re degli elfi e il presentatore.
Bain:- Io sarei anche un personaggio complesso, dovrei aver avuto un'introduzione migliore e maggiore spazio! E invece sono solo quello che porta qua il terzo esercìto, che palle!- (Viene bellamente ignorato da tutti.)
La terra trema, il cielo si oscura e una musica epica drammatica parte in sottofondo mentre avanza l'armata di goblin e lupi. Il Grande Goblin si fa avanti.
Bardeschini:- Preparatevi a combattere uomini!- (I soldati alzano scudi e spade.)
Bilbi (tra sé):- Sarà una battaglia terribile, credo che potrebbe occupare come minimo quaranta minuti in un film, quando tutta questa storia si potrebbe raccontare in un'ora e mezza al massimo…-
Toron (e anche Bain, ma sempre ignorato):- Avanti, nani!- (I nani urlano forte muovendo le asce.)
Bain:- Da non credere, perfino i tre troll fan di Masterchef erano più caratterizzati di me!-
Bilbi (tra sé):- Ma poi a che serve? A decidere chi ha il possesso di una montagna o delle pietre preziose? Sempre di terra e sassi si tratta!-
Re:- Incoccate le frecce, elfi!- (Gli elfi si mettono in posizione, perfettamente allineati e sincronizzati.)
Presentatore:- Ma pvima aggiustatevi il ciuffo, voi quattvo sulla destva!-
Bilbi (tra sé):- E io? Cosa dovrei fare? Infilarmi l'anello al dito e sparire? Assumere qualche posa figa con la spada? (Ci prova e si punge subito.) Lasciamo perdere…-
Grande Goblin:- Carica!- (I goblin e i lupi si lanciano all'attacco disordinatamente.)
Bilbi (tra sé):- No, non posso permetterlo! (Ad alta voce.) Fermi tutti! (Tutti si bloccano all'improvviso e guardano lo hobbit.) Ehm, non potremmo parlarne, prima?-
Grande Goblin:- Ah, io odio le discussioni prima delle battaglie! Fa così tanto Shakespeare e tutti sanno quanto io stimi Marlowe!-
Goblin lanciere:- Voi stimate qualcuno, vostra astiosità?-
Grande Goblin:- Cosa? No, no! Ero sovrappensiero! Volevo dire, io odio Shakespeare!-
Gaddalf:- Ma di cosa si dovrebbe parlare poi?-
Bilbi:- Statemi bene a sentire tutti: avete per un attimo pensato a cosa state facendo? Una battaglia per cosa? Per ottenere una montagna? Dei gioielli? Dei capi alla moda? Perché il vostro capo odia i monti, i gioielli e la moda? Ma ne vale la pena? Voi, mi rivolgo a voi, soldati senza nome che non venite manco citati in questa fanfic, cosa avete da guadagnarci?-
Uomo spadaccino:- Non ha tutti i torti..-
Bain (fingendosi un nano comune nel disperato tentativo di farsi notare):- Già, nessuno ci prende mai in considerazione!-
Elfo spettinato:- In effetti…-
Goblin lanciere:- Il capo odia proprio quasi tutto, ha ragione!-
Bilbi:- Ma non vi rendete conto che se voi rinunciate a combattere, questi pochi che vi comandano a bacchetta non hanno più alcun potere? (Rivolto a Bardeschini.) Tu, hai ucciso il drago e cacciato il vecchio governatore, vuoi davvero comportarti in questo modo? Spingere ancora i tuoi concittadini a obbedire ad ordini insensati e folli?-
Bardeschini (titubante):- In effetti, io sarei anche contro la guerra… (Rivolto ai suoi.) Uomini, io propongo di cercare una soluzione pacifica per l'attuale conflitto, votiamo?-
Toron e il re degli elfi:- Votiamo? Pace? Ma sei impazzito? Soldati, attaccate! (Ma i nani e gli elfi non si muovono, continuano a confabulare.) Obbedite!-
Elfo spettinato:- E perché mai? Da dove viene il vostro diritto di darci ordini?-
Nano con ascia:- Almeno gli uomini hanno eletto quel tale Bardeschini, noi non abbiamo mai scelto Toron o quell'altro, come si chiama.- (Bain piange in silenzio.)
Grande Goblin:- Aahaha! Per quanto odi vincere facile, questa volta vincerò assai facilmente! All'attacco!- (I goblin e i lupi non si muovono.)
Goblin lanciere:- E vacce te all'attacco, a psicopatico!-
Goblin lanciere 1:- Giusto, vogliamo votare anche noi!-
Lupo:- Uhuhuhu!- (Trad: Il senso del governo rappresentativo è che tutto il popolo o una numerosa parte di esso eserciti, tramite deputati periodicamente eletti, il potere di controllo ultimo che in ogni costituzione deve trovare il suo soggetto. Deve possedere tale potere nella sua pienezza. Deve essere padrone, a suo piacimento, di tutte le funzioni del governo.)
Goblin lanciere (affascinato):- Caspita.-
Presentatore (rivolto al re):- Sive, ho discusso con gli altvi e abbiamo deciso che in effetti il budino ha vagione! E puve che vogliamo libeve elezioni, non pev il concovso di Miss Bosco Tvuccato, ma pev il govevno! E sopvattutto… la erre moscia mi ha rotto i coglioni!- (Gli altri elfi lo acclamano e lo portano in trionfo.)
Nani:- Dai, tirate fuori la birra, altro che battaglia.-
Dundur:- E l'arrosto, e la polenta e le lasagne!-
Dufour:- E le mie caramelleeee!!!-
Bain (camuffatosi da soldato semplice):- Sì, festeggiamo, alla faccia di Toron e quegli altri oppressori!- (Ammicca complice, ma nessuno lo caga.)
Elfi:- Noi abbiamo portato il prosecco e il tofu.-
Bardeschini (a Toron e il re degli elfi):- Ah, alla fine abbiamo deciso di non combattere. E riprendetevi pure questi gemelli orrendi.- (Lancia i maialini a Toron.)
Uomini:- Prepariamo le salamelle.-
Goblin:- Si può avere un po' di torta? Con quello schizzato del capo era impossibile mangiarne.-
In breve tempo il campo di battaglia si trasforma in un'immensa sagra paesana sotto gli occhi attoniti di Toron, Gaddalf, il Grande Goblin e il re degli elfi. Goblin, elfi, nani, uomini e lupi banchettano e ridono assieme, mentre Bardeschini discute con alcuni in una pubblica assemblea i progetti per la ricostruzione di Pontelagolargo. Anche gli altri dodici nani del gruppo hanno lasciato Toron da solo per andare a ballare con le elfe (su suggerimento di Chili).
Grande Goblin (sull'orlo delle lacrime):- Io odio i finali buonisti!!!- (Scoppia in lacrime e fugge via.)
Re degli elfi (a Toron):- E va beh, immagino che ormai non ci sia molto altro da fare.-
Toron:- Eh, già…-
Toron e il re degli elfi (sospirando):- Dovremo preparare una campagna elettorale.-
Toron:- Però io sono già abbastanza bravo a spararle grosse, non dovrei avere troppi problemi.-
Re degli elfi:- Io penso che mi comprerò un'altra emittente televisiva… o magari aprirò un blog…- (Se ne vanno entrambi. Restano solo Bilbi e Gaddalf fuori dalla festa.)
Gaddalf:- Bravo Bilbi, sei riuscito ad evitare un cruento e inutile bagno di sangue.-
Bilbi:- Grazie Gaddalf! Ma tu sapevi fin dall'inizio che ci sarei riuscito e perciò mi hai scelto per accompagnarvi?-
Gaddalf (duro):- No, e se anche solo l'avessi immaginato mi sarei ben guardato dal coinvolgerti!-
Bilbi:- Ma come…?-
Gaddalf (rabbioso):- Io e Errond saremmo diventati miliardari con tutti i funerali da celebrare dopo la battaglia! Avevo anche già speso parte dei futuri guadagni per comprarmi una casa al mare! E tu hai rovinato tutto, stupido hobbit!-
Bilbi (tremando):- Per favore, stai calmo… vedrai che ci sarà di sicuro un'altra bella guerra scoppiata per motivi futili che vi arricchirà…-
Gaddalf:- Oh, ma un piccolo acconto lo voglio ora! (Solleva il bastone minaccioso e Bilbi scappa via.) Fermati, maledetto pacifista guastafeste!- (Ma Bilbi si mette l'anello al dito e Gaddalf non riesce più a trovarlo.)
Un anno dopo, Bilbi siede su una poltrona in casa sua. Dopo altre inenarrabili avventure (nel senso che non le narrerò affatto) è riuscito infine a tornare alla Contea, dove ha scontato tre mesi di prigione per il mattone che Toron lanciò in testa all'oste all'inizio di questa storia e per ripagare il conto dei nani. Ma ormai è tranquillo in casa sua e certo non si aspetta che il campanello della porta suoni.
Campanello:- Driiiiiiiiiiiiiin!-
Bilbi:- Sì, chi è? (Apre la porta e vede Gaddalf e Fuffi.) Oh, no!!! (Fa per richiuderla in fretta, ma Gaddalf infila il bastone di traverso. Lui e il nano spingono con forza, Bilbi cade a terra e loro entrano.) Per favore Gaddalf non mi uccidere! Fuffi, aiutami tu!-
Fuffi:- Per fortuna questa storia è quasi finita, odio questo soprannome!-
Gaddalf (gioviale):- Non temere Bilbi, non ho intenzione di ucciderti né di farti morire in un incidente; non più almeno. Perché non ci prepari del tè?-
Bilbi (molto sollevato):- Ah, meno male, ma come mai?- (Va in cucina.)
Gaddalf:- Diciamo che io ed Errond abbiamo trovato una soluzione soddisfacente…-
Flashback di Gaddalf: in una stanza di Gran Fossone lui ed Errond stanno discutendo.
Errond:- Accidenti a te, Gaddalf! Avevi detto che quel cretino di Bilbi era assolutamente inutile e che al massimo avrebbe peggiorato le cose, e invece guarda cos'è capitato! Ho ordinato tutto quel mogano per niente!-
Gaddalf:- Lo so, ho sbagliato. Però, ascolta, ho pensato a un nuovo piano.-
Errond:- Spero che stavolta l'idea sia buona.-
Gaddalf:- Hai presente quello che fa il filo a tua figlia?-
Errond:- Chi, quell'uomo fannullone che vive a scrocco da vent'anni?-
Gaddalf:- Esatto, adesso ascolta bene. (Gli si avvicina.) Noi potremmo convincerlo che lui in realtà è l'erede di un'antica dinastia e poi…- (Bisbiglia nell'orecchio di Errond.)
Errond (ascoltando Gaddalf):- Eh, ma questa non se la beve!… No, ma dai… Ah, però… Potrebbe anche funzionare, sei un genio!-
Gaddalf:- Modestia a parte!-
Fine flashback. Bilbi, Fuffi e Gaddalf sono seduti al tavolo con il té.
Gaddalf:- E così tu hai un nipote, Bilbi?-
Bilbi:- Sì, perché?-
Gaddalf:- Semplice curiosità. (tra sé) Muhahaha!- (Bilbi e Fuffi si guardano e alzano le spalle.)
Bilbi:- E come vanno le cose alla Montagna-che-soffre-di-solitudine?-
Gaddalf:- Eh, così così, il valore dell'oro e delle gemme è crollato perché dopo la riconquista del tesoro di Smog ce n'era in sovrabbondanza, i governi eletti democraticamente spesso non durano fino alla fine del mandato e si sta pensando di tornare al baratto per fronteggiare la crisi.-
Bilbi:- Ah… speravo meglio.-
Gaddalf:- Ma cosa credi? Di essere un personaggio di un libro per bambini destinato a diventare parte di una grandiosa epopea fantasy? O di essere nel film tratto da essa? Vuoi che ti dica che tutto è finito bene perché così dicevano le profezie? O che un nano si è messo con un'elfa?-
Bilbi:- Chi? Chili o Litri?-
Fuffi:- Io!-
Bilbi:- Tu? Ma…-
Fuffi:- Allora, prima che tu faccia domande sciocche, ti suggerisco di pensare alla mia altezza e al mio nome originario.-
Bilbi (ci pensa un attimo):- Oh…-
E con questa bella (?) immagine, si chiude la nostra storia.
Questo capitolo potrebbe sembrarvi diverso dai precedenti, in effetti temo peggiore. Tenete conto che l'ho scritto ad anni di distanza dal resto. Ma sono lieto se vi ho fatto ridere almeno un po'.
Risposte ai commenti:
-Suikotsu: Eh, infatti non se ne sono disfatti ancora del tutto nel paese a forma di stivale.
-xMonnyx: già, e poi per finirla ho impiegato 4 anni!
-evening_star: Il drago viene ucciso da Bard (oh, no, ho spoilerato il film!!!). Diciamo che in quel paese non c'è stato un lieto fine, come qui d'altronde.