When The Sun Goes Down

di Kidd is Alive
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Day 0 Chronicles ***
Capitolo 2: *** Prologue ***
Capitolo 3: *** Those Kids In The Woods ***
Capitolo 4: *** Reminiscences ***



Capitolo 1
*** Day 0 Chronicles ***


Quando tutto questo è iniziato,io,Richie e tutti gli altri ragazzi della nostra generazione ci consideravamo già adulti perfetti. Pensavamo che la nostra vita di tutti i giorni fosse...completa. Avevamo già pianto,ci eravamo già arrabbiati. Pochi di noi ammettevano che la nostra vita in realtà era fatta di cose insignificanti. Eravamo solo dei bambini,protetti da genitori e società. La vera paura,rabbia,disperazione,ma anche gioia,speranza e voglia di vivere...noi non le conoscevamo. E quando la realtà ci ha colpiti,con tutta la sua violenza,siamo stati in pochi a farcela. Io e Richie siamo stati fortunati,in mezzo a tutti. E poi...

(Richie)

Suona la sveglia. Sono le 6:00 del mattino. Normalmente dovrei svegliarmi alle 8,vestirmi,fare una doccia,mangiare e fare quei due passi che dividono la mia casa dalla scuola. Ma oggi è un giorno speciale,a quanto pare. Si va in gita,costa est. Non sono mai stato sull'altra costa,anche se ho sempre desiderato andare in vacanza a Miami. Mi alzo,stiracchio le braccia. E' ancora buio fuori. Mi metto maglietta,felpa e jeans,mi chiudo in bagno e sto circa cinque minuti a cercare di pettinare la massa informe che ho in testa. Sarei voluto nascere biondo,i biondi sono più attraenti dei castani. Non che poi importi un granchè,alla fin fine. Esco dal bagno e in cucina c'è Daniel che si sta mangiando un toast.

<< Fatti la colazione,microbo. >>

Mugolo qualcosa che dovrebbe sembrare un “ok”. Mi preparo la colazione,nessuno dei due dice una parola. Io e Daniel non andiamo d'accordissimo ultimamente. Una decina di minuti dopo sono pronto con le valigie in spalla. Passo dalla camera dei miei genitori prima di uscire. Dormono.

<< Mamma,papà,io vado. >>

<< Sì. Divertiti. >>

Non si sono nemmeno degnati di guardarmi. Me ne vado per una settimana e non mi avrebbero nemmeno salutato. Che grandi genitori che ho. Esco e Daniel apre la macchina. Metto le valigie nel baule e poi entro. Per un po' restiamo in silenzio,poi Daniel lo rompe.

<< Potevi evitare di dire a mamma che ho fatto una festa in casa la settimana scorsa. Grazie a te non ci lasceranno mai più da soli di sera. >>

<< Non pensavo di star facendo niente di male. >>

<< C'è un motivo se non gliel'avevo ancora detto,no ?! Non mi farà uscire fino al tuo ritorno e giovedì sera c'era un concerto in centro. >>

Non capisco perchè dovrebbe interessarmi.

<< Senti non sono io l'idiota che fa le cose di nascosto. >>

<< Questo perchè non hai una vita sociale. >>

<< Questo perchè tu devi sempre prendermi per il culo quando c'è qualcuno in casa. >>

<< Sì,vabbeh,”qualcuno”. L'unica persona che viene a casa nostra è Hailey e vi conoscete da quando avevi tre anni. >>

<< E questo ti autorizza a mettermi in ridicolo ? >>

La cosa si sta facendo ridicola,ma continuiamo a litigare finchè non arrivo all'aeroporto. Dal finestrino vedo la mia classe e le altre due che vengono in gita con noi. Scendo dalla macchina sbattendo la porta.

<< Fai piano,idiota ! >>

<< Anche io ti voglio bene,Dan. >>

 

(Hailey)

<< Prendi la polaroid per fare le foto della gita ? >>

<< Sì,papà... >>

<< Beh,è una scelta particolare. Mia figlia è una grande fotografa,non c'è che dire. >>

Sorrido. Ho le valigie e lo zaino pronto e sto entrando nell'auto di mio padre. Accendo la radio ma la spengo subito,stanno dando qualche schifezza pop uscita ultimamente. Poi però mi ricordo che ho un CD dei Nirvana nel vano porta-oggetti,quindi lo prendo e sparo a tutto volume “Smells Like Teen Spirit”. Mio padre prima di iniziare a fare il poliziotto aveva una band metal e mi ha insegnato qualcosa con la sua vecchia chitarra elettrica. Mentre andiamo verso l'aeroporto di Los Angeles parliamo del più e del meno : musica,fotografia,scuola. Poi papà,essendo papà,fa una domanda fuori luogo.

<< Quindi,sfrutterai la settimana di libertà per dichiararti ? >>

<< Dichiararmi ? A chi scusa ? >>

<< Non prendermi in giro,so che ti piace il figlio dei Coldey. >>

Dallo specchietto retrovisore noto che la mia faccia è diventata rossissima. Dio mio perchè mi mette sempre in imbarazzo ?

<< Mi piace come amico. >>

<< Dicevo la stessa cosa di tua madre alla tua età. >>

<< Ma andiamo,io e Richie ci conosciamo da quando eravamo piccoli...e poi a lui piace Lilith. >>

Papà ridacchia. Cosa c'è da ridere ? Arriviamo in aeroporto in perfetto orario,tanto perfetto che ci sono solo le professoresse ad aspettare. Io e mio padre scendiamo dalla macchina,io prendo la mia roba mentre papà scambia due chiacchiere con la professoressa. Poi gli squilla il cellulare. Lui viene verso la macchina e risponde.

<< Pronto ? Che c'è,Dwayne ? Cosa ?! >>

La sua faccia è un misto di perplessità e preoccupazione. Mi domando cosa gli stia dicendo Dwayne,il suo collega. E' venuto a pranzo da noi un paio di volte.

<< Sì. Sì. Arrivo subito,grazie per avermi avvertito. >>

Lui chiude la telefonata,poi si rivolge a me.

<< Tesoro,mi hanno chiamato dalla centrale,sembra si abbastanza urgente,devo andare. >>

Annuisco. Lui si china e mi bacia sulla fronte.

<< Divertiti in Georgia. E se succede qualcosa chiamami,ok ? >>

 

Un colpetto sul braccio mi risveglia.

<< Hailey,svegliati... >>

Sbadiglio,mi tiro su e guardo intorno. L'autobus è fermo,c'è il solito casino e il seggiolino è scomodo come la morte.

<< Siamo arrivati ? >>

Chiedo a Richie,intendo mi stropiccio gli occhi.

<< No,saremmo dovuti essere in hotel un'ora fa ma c'è un ingorgo. Ho provato ad ascoltare la radio dal cellulare per sentire se c'è un'incidente o cose simili ma non funziona niente. >>

Strano...

<< Aspetta,provo io. >>

Prendo il mio cellulare,infilo le cuffiette e provo a far partire la radio. Interferenze. Cambio stazione,stessa cosa. Ed è così per tutte le stazioni.

<< Cos'è,hanno deciso di fare tutti sciopero nello stesso momento ? >>

<< Forse non prende da dentro l'autobus. Siamo all'entrata di un sottopasso >>

<< E la radio del bus secondo te come funziona,genio ? E comunque non siamo ancora entra- >>

A fermare la nostra conversazione è un botto. L'hanno sentito tutti,a quanto pare,visto che gli altri ragazzi si stanno togliendo le cuffie per vedere cosa è successo. Lilith si sporge dal sedile davanti.

<< Ehi,l'avete sentito anche voi ? >>

<< Sì. >>

<< Secondo te cos'è stato ? >>

<< Sembrava...non lo so. Un'esplosione ? >>

Seguono suoni di clacson. Che sta succedendo là fuori ? Anche Henry si sporge.

<< Richie,apri un attimo il finestrino. >>

Lui esegue e sporge la testa.

<< Vedi qualcosa ? >>

Non risponde. Lilith gli da un colpetto sulla spalla.

<< Richie ? >>

<< VEDO qualcosa,il problema è che non capisco cosa sto guardando. >>

<< Eh ? Fa' vedere. >>

Lui si sposta ed io tiro fuori la testa. La prima cosa a cui penso quando vedo quello che ho davanti è un Demolition Derby,di quelli che fanno fuori città ogni tanto. Sono andata a vederli di nascosto perchè a mio padre non piacciono,ma Richie mi ci ha portato e mi ha pure pagato il biglietto. Auto che si tamponano,gente che urla e corre. Non capisco cosa ho davanti finchè non vedo una persona saltare addosso ad un'altra e...gli strappa il collo con un morso. Rimetto la testa dentro e chiudo il finestrino di getto.

<< Oh mio Dio... >>

<< L'hai visto anche te ? >>

<< Di che state parlando ? >>

<< Ci sono delle persone che si stanno uccidendo a vicenda fuori...Dobbiamo toglierci di torno. >>

Richie si alza.

<< Ehi,autista ! Fai partire questo... >>

Il tizio al volante apre il portellone davanti del bus e scappa.

<< Fantastico. >>

<< Non è il momento per il sarcasmo,Hailey. >>

Passa qualche secondo di silenzio. Henry scuote la testa.

<< Beh ? Dovremmo chiedere alle professoresse. >>

Giro la testa e vedo che stanno uscendo. Chiedono aiuto ad un tizio che per tutta risposta le attacca.

<< Merda,non possiamo scendere come se nulla fosse,ci faranno a pezzi. >>

Richie si guarda intorno,poi indica in alto,mentre il panico si scatena dentro al bus.

<< C'è l'uscita di emergenza lì,possiamo uscire ! >>

E' abbastanza in alto. Richie si mette in piedi e si gira.

<< Salimi sulle spalle ed aprila. >>

Lo faccio. Ho qualche difficoltà a girare la maniglia,è particolarmente dura ma riesco ad aprire. Esco fuori poi tendo il braccio destro,Richie si aggrappa e lo tiro su. Poi lui prende anche Lilith ed Henry. Sta per aiutare a salire un altro ragazzo della classe che è venuta con noi ma quello indietreggia spaventato e scappa verso il fondo del bus. Mi giro e guardo l'entrata. I tipi stanno entrando,ce ne sono un sacco. Richie guarda con orrore quello che sta succedendo all'interno. Henry però è più freddo di noi.

<< Ragazzi,possiamo andarcene adesso ! Sono tutti distratti ! >>

<< Li stanno facendo a pezzi,Henry ! >>

Henry non sa cosa rispondere. Tuttavia si alza e salta su l'auto che era dietro l'autobus,poi scende.

<< Andiamo ! >>

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Capitolo 2
*** Prologue ***


Frank mi sta soffocando con il braccio contro il collo,come se la pistola puntata alla tempia non fosse abbastanza. Il coltello è per terra,troppo lontano,sono stata ingenua ad attaccare direttamente,avrei potuto usare la balestra. Cerco di dimenarmi ma non ci riesco.

<< Lasciami ! >>

<< ZITTA ! >>

Tobias,Walter,Corey e Richie sono davanti a me,interdetti su cosa fare. Richie è furioso,lo vedo nei suoi occhi,sono gli stessi di quando ha ucciso Reed.

<< Lasciala,figlio di- >>

<< Richie,no ! >>

Tobias lo trattiene per un braccio,in modo che non faccia nulla di avventato. Corey prova di nuovo a parlarci,come se avesse funzionato la prima volta.

<< Frank,lasciala...è solo una ragazzina ! >>

Lui indietreggia e mi porta indietro con lui.

<< Appunto ! Non voglio farle del male quindi adesso poggiate a terra le armi e ve ne state fermi mentre me ne vado all'elicottero... >>

Non sopporto non avere voce in capitolo,voglio che gli altri si salvino ed escano da qui,non m'importa di cosa potrebbe succedermi.

<< Fottiti ! Sparate ! Qualcuno gli spari- >>

<< Ho detto zitta ! >>

Passano alcuni secondi interminabili,sento il cuore che mi esplode. Frank ha allentato un po' la presa al collo,riesco a respirare meglio ma la gola mi fa un male cane. Poi,con tutta la freddezza del mondo,Walter non dice nulla e spara. Frank si sposta e per poco non cadiamo a terra.

<< Come volete ! Io vi avevo avvertito... >>

Mette il dito sul grilletto. Richie urla e si libera da Tobias. Frank esita per qualche secondo e sento la presa al collo che si allenta ancora di più,è il momento. Con una mano gli blocco il polso destro,con l'altra gli afferro la mano sinistra che tiene la pistola e me la tolgo di faccia. Lui spara un colpo a vuoto e casca all'indietro. Io non ho neanche il tempo di pensare,prendo il coltello da terra e gli salto addosso. Una coltellata all'addome,due al petto ed è tutto finito. Sono bastate tre coltellate. Tre,come i compagni che ho perso da quando è successo tutto questo. Steve,Jim,Paige. Sono morti per colpa dell'uomo che ho ucciso. E adesso mi accorgo che Frank è la prima persona che uccido. Fin'ora avevo fatto fuori solo Erranti,e neanche tanti visto che ho imparato a sparare quanti giorni fa,cinque ? Sembrano passati secoli. Mi rialzo,tremante e butto per terra il coltello. Ho le mani ed il viso sporchi di sangue e sento i tagli alla guancia pulsare sotto al cerotto. Tremo,ho fatto la cosa giusta ? Guardo il cadavere. Considero l'idea di sparargli in testa per non farlo tornare come Errante ma non sono in vena di concedere favori.

<< E' quello che ti meriti... >>

Mi stava per sparare. Sarei potuta morire. Ma...

<< Hailey,stai bene ? >>

Richie mi abbraccia da dietro. Annuisco. Sto bene ? Considerando che in questo momento potrei essere morta sì,sto bene. Mi giro e vedo Corey abbassare il fucile.

<< ...E' andata bene. Dai,andiamo a... >>

Sentiamo il rumore dell'elicottero che decolla. Mi giro e lo vedo che vola via,verso la costa. E' troppo tardi,non ci sono altri aerei qui,ergo fare chilometri e chilometri di strada da Charlotte per venire a Washington è stato completamente inutile. Che giornata del cazzo. Richie si mette a sedere a gambe incrociate guardando l'elicottero andarsene,Tobias e gli altri si mettono le mani nei capelli o guardano per terra delusi. Richie però improvvisamente indica il cielo.

<< Guardate ! Sta perdendo quota ! >>

Giro la testa verso l'alto e vedo il grande elicottero militare iniziare a precipitare,fra poco si schianterà.

<< GIU' LA TESTA >>

Mi butto per terra e mi copro le orecchie con le braccia. L'esplosione è particolarmente violenta,pezzi di lastre di metallo volano ovunque,per fortuna non ci colpiscono. Il mio primo pensiero va alle persone che erano a bordo. Mi rialzo.

<< Dio mio...che cosa è successo ? >>

La mia voce esce spezzata,in parte per colpa della stretta di Frank. Richie si passa una mano nei lunghi capelli castani.

<< Forse c'era qualcuno morso a bordo,non possiamo saperlo .>>

Osservo le fiamme in lontananza. Perchè niente va mai come previsto ? Walter,incredibilmente,parla.

<< Dovremmo andarcene,il rumore sta attraendo un sacco di Erranti. >>

Ha ragione. Raccolgo il coltello e lo zaino. Mi pulisco il coltello sulla maglietta – come se ormai mi importasse qualcosa – e nel mentre volgo un ultimo sguardo al cadavere di Frank che credo stia iniziando a rianimarsi,prima di cominciare a correre.

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Capitolo 3
*** Those Kids In The Woods ***


Sta strisciando,rivolto a pancia ingiù. Richie si accovaccia accanto a lui.

<< Ciao,Mitchell. Era un po' che non ci vedevamo. >>

<< Posso spiegare,davvero,posso spiegare... >>

Richie solleva la testa e mi guarda,ridacchiando. Annuisco e mi accovaccio anche io.

<< Sì,puoi spiegare,sono d'accordo. Abbiamo davvero bisogno di spiegazioni in questo momento. >>

Richie gli tira la testa per i capelli,e lo guarda con viso truce.

<< Da quanto è che ci stavi seguendo ? Parla. >>

<< D-Da Raleigh. Da Raleigh,sì... >>

<< E a quale scopo ? Pensavamo di aver lasciato te e la tua banda di cretini alle spalle. Non è così ? >>

Mitchell scuote la testa,spaventato.

<< Non posso,non posso,mi ucciderebbero... >>

Richie sorride e strizza gli occhi. Poi si rialza,sale sulla schiena di Mitchell e preme il ginocchio destro contro il collo,con l'altra gamba gli blocca il braccio e con le mani fa una leggera pressione all'indietro sulla testa. Mitchell urla.

<< Fermo,fermo ! >>

<< Te lo richiedo tranquillamente. Perchè ci stavi seguendo ? >>

<< Ok,ok,parlo ! Parlo ! Ma smettila ! >>

Richie allenta la presa. Io mi alzo e tengo le braccia incrociate. Non è che mi stia divertendo però ci andiamo abbastanza vicino.

<< Volevamo farvi un'imboscata,volevano...mi hanno mandato a controllare dove vi sareste accampati stasera. Avrebbero attaccato a notte fonda. >>

Richie annuisce e si rialza anche lui. Si rivolge a Mitchell che tenta di rimettersi in piedi ma non ci riesce. Credo che Richie gli abbia spaccato un ginocchio,con quella spranga di ferro.

<< Non era così difficile,visto ? >>

Poi si volta verso di me e scrolla le spalle.

<< Che facciamo ? >>

Domanda complicata,ci penso per un paio di secondi.

<< Di sicuro non può tornare dal gruppo. Ci stanno dando la caccia,pensano di poterci fottere. >>

Prendo il coltello dalla tasca dei pantaloni mimetici. E' stata una fortuna trovarli,ci sono un sacco di tasche,molto utili. Mi accovaccio e faccio un taglio sul braccio di Mitchell che urla dal dolore,poi prendo la mappa dallo zaino.

<< Dimmi dov'è il loro campo. >>

Lui indica con la mano tremante un punto dei boschi,segno una X con il sangue del coltello. Non ho certo penne dietro,qualcosa per segnare il posto dovevo pur usarlo.

<< Gli stavamo andando incontro. Come hanno fatto a superarci ? >>

<< Forse quando ci siamo fermati a saccheggiare la stazione di servizio questa mattina. >>

<< Sì,possibile... >>

Mitchell striscia e afferra con una mano la caviglia di Richie e torna a supplicarci.

<< N-Non lasciate che mi trovino ! Mi,mi... >>

Richie lo guarda,sembra quasi impietosito. Si mette una mano in tasca.

<< Tranquillo,non saranno loro a prenderti. >>

In una frazione di secondo,estrae dalla tasca la pistola e gli pianta una pallottola in testa. Con estrema freddezza. Lo guardo scuotendo la testa,non è così che trattiamo i prigionieri.

<< Che cazzo,Richie... >>

<< Cosa ?! >>

<< Perchè l'hai ucciso ? >>

<< Non dirmi che ti importava della vita di Mitchell. >>

<< Non sto dicendo questo,ma potevamo usarlo come riscatto. Che ne so,lo potevamo liberare in cambio di cibo,o munizioni. Stiamo volando bassi ultimamente. >>

<< A proposito,controlla nelle tasche,magari ha qualcosa addosso. >>

Trovo un paio di caricatori per la pistola,un coltello a serramanico spezzato e poco altro.

<< Che ne facciamo ? Possiamo gettarlo nel fiume,oppure portarlo da qualche parte per depistarli. >>

<< Preferisco sbarazzarmene,non lasciamo traccie. >>

Lui afferra il corpo per le spalle,io per le gambe.

<< Ad ogni modo credo che al gruppo non gliene fregasse assolutamente nulla di Mitchell,lui diceva che l'avrebbero ucciso perchè aveva parlato .>>

<< Non possiamo esserne sicuri. >>

<>

<< Beh,alla fine è sempre una palla al piede in meno. Morto o non morto rimane una scocciatura. >>

Ci siamo. Al tre gettiamo il cadavere nel fiume,sperando che nessuno ci abbia visto. Riprendo la mappa e la mostro a Richie.

<< Dovremo cambiare leggermente strada. >>

<< Già. >>

<< Credi che riusciremo ad accamparci prima che tramonti ? >>

<< Lo spero. Facciamo veloce .>>

 

Saranno passate un'ora o due. Il sole è quasi sceso completamente e sto accendendo il fuoco,anche se è difficile perchè il legno è umido. Ci siamo allontanati a sufficienza quindi stanotte dovremmo dormire abbastanza tranquilli. E' quello di cui ho bisogno,le giornate sono pesanti ultimamente. Non che ce ne siano tante di leggere. Finalmente accendo una fiamma ma è bassissima,tiro fuori l'accendino e brucio un pezzo di carta per ravvivarla.

<< Mhp,è ridicolo .>>

Ah,questa poi. Se Richie è tanto bravo può accenderlo da solo il fuoco.

<< Ehi,ci sto provando. >>

<< Eh ? Ah no scusa,non parlavo di te. >>

Ho creato un falò decente. Mi alzo e mi metto a sedere su un tronco caduto,vicino a Richie. Lui se ne sta fermo tenendo le mani nelle tasche del cappotto. Credo abbia freddo,ha un leggero tremito. Ha spinto perchè prendessi io il maglione,settimana scorsa in un negozio di vestiti saccheggiato. E' una felpa pesante e di qualche taglia più grande,comodissima. Se non fosse per il fatto che quel giorno ho quasi perso un braccio per colpa di un Errante e si è strappata una manica. Poco male,però mi dispiace vedere Richie con solo una maglietta ed un giubbotto di pelle strappato addosso. Non è certo abbigliamento invernale.

<< Di cosa stavi parlando ? >>

<< E' stupido pensarci ma mi chiedo che fine abbiano fatto i politici. Sono sicuro che siano stati i primi a darsela a gambe quando la gente ha iniziato a mangiarsi a vicenda. >>

<< Perchè ti viene in mente una cosa del genere ? >>

<< Pensavo alle nostre condizioni. Abbiamo...sedici anni,siamo soli e sopravviviamo lo stesso mangiando solo quando strettamente necessario e rischiando di morire di freddo. Ma siamo in America,quindi sono sicuro che in un comodo e caldo bunker sotterraneo qualcuno stia vivendo benissimo in questo momento. Ma lascia perdere,non ha senso parlarne. >>

Momento di silenzio. Beh,lui ha tirato fuori una sua riflessione,immagino tocchi a me.

<< Dobbiamo trovarci un gruppo. >>

Lui gira la testa verso il bosco.

<< Ne abbiamo già parlato. >>

<< Non abbastanza. >>

Lui scuote la testa.

<< Sentiamo allora. >>

Oh,finalmente mi da ascolto. E' da un po' di tempo che volevo parlargliene.

<< Come hai detto tu abbiamo sedici anni e siamo soli. Non possiamo andare avanti ancora a lungo così. >>

<< Ti fidi della gente là fuori e finisci viol...>>

<< Non esistono solo cloni di Reed al mondo !>>

<< Sì ma pensaci un attimo ! Quando abbiamo incontrato Reed era passato poco più di un mese,un solo mese ! Ed era bastato a farlo impazzire ed ha provato a farti...lo sai. E anche Frank,non sembrava il ritratto della sanità mentale l'ultima volta che l'abbiamo visto. Pensa adesso,sono due anni che i morti camminano. >>

<< Appunto perchè sono passati due anni non possono essere sopravvissuti solo psicopatici,la gente era in quello stato perchè non riusciva ad affrontare tutto questo. Adesso siamo rimasti pochi in vita in giro,ci saranno persone di cui possiamo fidarci,pensa a quel tipo a Fayetteville,sembrava simpatico,potevamo fare un po' di strada insieme. Le persone possono aiutarci...dobbiamo solo dargli la possibilità. >>

Lui abbassa lo sguardo. Forse sto' riuscendo a convincerlo.

<< Quando hai deciso di separarci da Tobias e gli altri credevi di star facendo la cosa giusta per entrambi e lo è stata per un po' ma la nostra vita peggiora ogni giorno : non riusciamo a cacciare,abbiamo quasi finito i medicinali e l'acqua è poca. Che succede se uno di noi due si ammala,anche solo di una semplice febbre ? Abbiamo bisogno di un gruppo. >>

Lui mi guarda e sorride. Non è il suo solito sorrisino da “eh,ne so più di chiunque altro”,credo sia un sorriso amaro.

<< Forse hai ragione,ci penserò. >>

Sorrido anche io,sono riuscita a far ragionare quel testone. Noto che ha la faccia ancora sporca.

<< Hai ancora il sangue di Mitchell in faccia. >>

<< Che schifo. >>

<< Ehi,meglio degli Erranti. >>

<< Non di molto. Ho visto un laghetto mentre venivamo qui,torno subito. >>

Mh,sì,”laghetto”. Io le chiamo pozzanghere. Lui si allontana e rimango sola. Mi concedo un attimo di riposo e chiudo gli occhi. A svegliarmi è un grido.

<< Cazzo,Hailey ! >>

Mi alzo di scatto. Richie corre nella mia direzione. Ha la pistola in mano.

<< Abbassati ! >>

Mi metto in ginocchio e lui spara alle mie spalle. Che sta succedendo ? Degli Erranti ci hanno attaccato ?!

<< Mettiti dietro al tronco e tieni la testa bassa ! >>

Mi tuffo dietro al tronco che usavo per sedermi. Lui mi raggiunge poco dopo.

<< Che sta' succedendo ? >>

<< Ci hanno trovati ! >>

<< Come ?! >>

Prendo la pistola dalla tasca e la ricarico velocemente.

<< Qual'è il piano ?! >>

<< Non dobbiamo farci circondare ! >>

<< Gli spari attrarranno gli Erranti ! >>

<< Lo so,hai idee migliori ? >>

Mi sporgo,sparo ad uno dei nostri inseguitori e lo abbatto. Sono almeno sei adesso. La tenda ed il mio zaino sono al lato opposto del campo e così anche la mia balestra. Fare una corsa per prenderla è impensabile. Non resta che combattere. Corro a testa bassa dietro un albero evitando per poco un proiettile e sparo quasi alla cieca,colpendo uno dei banditi ad una spalla. Uno di loro prende un ramo dal falò ancora in fiamme e lo agita creando una cortina di fumo. Non riesco a mirare bene quindi rimango nascosta,vedo Richie fare lo stesso. Quando il fumo si dirada,una mano mi afferra i capelli da dietro. Non so se è un assalitore o un Errante,non fa differenza. Urlo e mi libero scalciando. Mi giro ed è un umano ad attaccarmi. Lascio cadere la pistola a terra e prendo il coltello da una delle tasche,provo ad attaccarlo ma mi evita,mi afferra il polso e mi tira una ginocchiata allo stomaco che mi toglie il fiato. Ho ancora il coltello in mano. Sento che mi sta puntando la pistola alla testa,non posso morire così. Con il coltello colpisco il polso con cui ha in mano la pistola,e non lo colpisco e basta : il coltello gli trapassa completamente il polso. Lui urla dal dolore,mentre io ho il tempo di riprendere la pistola e sparargli in testa. Stacco il coltello e guardo dietro di me,sono arrivati altri sei o sette banditi. Richie è sempre dietro al suo tronco,che ricarica. Poi mi vede ed urla.

<< Hailey,vattene via da qui ! >>

<< Cosa ?! Non se ne parla ! >>

<< E' meglio che prendano solo uno di noi due,VATTENE ! >>

Non posso fare molto altro e corro via,guardandomi alle spalle. Sento decine di spari...sto' abbandonando Richie. La mia fuga è talmente scalcinata che inciampo e casco per terra. Mi rimetto in ginocchio,ho la faccia sporca sia di sangue che di fango. Alzo la testa e davanti a me c'è un Errante.

<< Oh merda ! >>

Cado all'indietro e cerco di strisciare ma quello mi insegue e in pochi secondi mi è addosso. Lo tengo lontano prendendolo per il collo con entrambe le mani. Faccio scorrere la mano sinistra e adesso lo spingo indietro con l'avambraccio,mentre l'altra mano trova il coltello e lo infila nella testa dell'Errante. Non basta un colpo per abbatterlo quindi ripeto e stavolta muore. Me lo tolgo di dosso e mi rialzo. Il tengo di riprendere il fiato e mi guardo intorno,scoprendo di essere circondata. Erranti,dappertutto. E buio,tanto buio. Il bosco si chiude su di me,non capisco nemmeno dove sono,ma non posso affrontarne così tanti,meglio togliere il disturbo. Corro alla cieca,disperata. Sparo qualche colpo con la pistola,non capisco se colpisco o meno i morti che mi danno la caccia. So benissimo che è stupido e che ne attrarrà solo altri,ma devo pur fare qualcosa. Sto correndo con la testa girata quindi non vedo un cespuglio che mi sta davanti,inciampo,cerco di rimettermi in equilibrio ma cado lo stesso,ancora. Ho fatto fin troppi bagni nel fango stanotte. Non ho nessun modo di scappare,non c'è nessun posto dove andare,loro sono ovunque. E appena chiudo gli occhi aspettando che mi massacrino,sento degli spari e girando la testa vedo gli Erranti dietro di me cadere uno dopo l'altro. Devono essere altri banditi,mi hanno trovato. Mi metto in ginocchio e punto la pistola verso il fascio di luce davanti a me,tremante.

<< S-State indietro... >>

Il fascio si avvicina.

<< Sono seria,posso sparare ! >>

Non credo di star spaventando qualcuno,anzi. Devo essere abbastanza miserabile,in questo momento. Poi,però,da dietro un albero spuntano una ragazza con un cappello rosso dallo sguardo perplesso e un uomo adulto altrettanto confuso.

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Capitolo 4
*** Reminiscences ***


Non sembrano fare parte della banda. Ma non posso essere sicura di niente,tengo la pistola ben puntata.

<< Non avvicinatevi ! >>

I due si guardano. La ragazza fa un passo avanti. Ha una giacca che ricorda quelle dei college rossa e bianca e dei jeans,oltre al cappellino rosso. I suoi capelli sono biondi e molto lunghi.

<< Ehi... >>

<< Ho detto di stare indietro ! >>

<< Ragazzina... >>

L'uomo ha i capelli corti,a caschetto,grigiaschi. Ha la pelle abbronzata e un accenno di barba. Lui mette una mano sulla spalla alla ragazza,poi non dice niente e lascia la pistola a terra. C'è un'altra persona che ha fatto la stessa cosa con me,quando è scoppiato tutto. Sembrava un tipo apposto. Richie ha dovuto ucciderlo dopo che ha tentato di farmi del male. Quindi la mia mente mi impone di continuare a non fidarmi. Io la mia di pistola non la abbasso. Poi però anche la ragazza lascia il suo fucile...

<< Non vogliamo farti niente... >>

La sua voce è molto calma,risoluta. In un certo senso,rassicurante. Anche l'uomo parla.

<< Abbiamo visto che stavi portando dei mostri verso il nostro campo ed abbiamo sparato,non vogliamo farti nulla di male... >>

La sua,di voce,invece sembra quella di un uomo vissuto. Forse potrei fidarmi.

<< Non siete della Banda di Howard ? >>

<< Non conosciamo nessun Howard... >>

Comincio ad abbassare la pistola. Non credo sia un'imboscata. Se volevano uccidermi o rapirmi potevano farlo e basta.

<< Io sono Alice,Alice Prince. E lui è Nathan. >>

<< Ehi. >>

Lui mi saluta con un cenno della mano.

<< Io sono...Hailey. Hailey Willow. >>

La ragazza,Alice,sorride. Sembra abbastanza simpatica.

<< Se vuoi puoi venire al nostro campo. C'è altra gente. Hai l'aria di una ragazzina molto stanca. >>

Immagino. Se avessi uno specchio saprei cosa aspettarmi. Una ragazza alienata,con le borse sotto gli occhi iniettati di rosso,un cespuglio dove prima dovevano esserci i miei capelli biondi,la faccia sporca di sangue e terra e gli abiti sfasciati. A parte questo,sono stupenda.

<< Quanto è lontano il vostro campo ? >>

<< Poco,siamo qui di guardia. Vieni. >>

Mi unisco ai due. L'uomo,Nathan,mi porge una torcia. La accendo e continuo a camminare.

<< Sai,non si vedono più molti bambini in giro. >>

Ah lo credo bene. Ho ancora impressa l'immagine della scuola di Raleigh. Spero di non doverci più tornare.

<< Quanti anni hai ? >>

<< Sedici...credo. Forse quattordici. Non ho tenuto molto il conto. >>

Lui ride. Sembrano molto tranquilli. Forse non me ne sono accorta e sono corsa DAVVERO lontano.

<< Eccoci,siamo quasi arrivati .>>

In uno spiazzo nel bosco ecco un accampamento. Sembra la versione extra-large di quello mio e di Richie. Un grande falò,due tende,tanti sacchi a pelo sparsi in giro e,soprattutto,un camper. Rimango inizialmente a bocca aperta. Ci sono altre cinque persone al campo. Un ragazzo dai capelli castani ed un giaccone rosso scuro sta parlando ad un'altra ragazza dai capelli corvini riuniti in una coda ed un maglione verde,che si copre il viso con le mani. Vicino al fuoco ci sono,seduti,un ragazzo dai capelli neri e lunghi con una maglietta bianca e blu ed una ragazza asiatica con i capelli castano scuro riuniti in due code. Infine,c'è un'altra ragazza abbastanza alta,dai capelli biondi tenuti in una lunga coda e un giaccone lilla,che tiene le braccia conserte e ci vede arrivare. Ora sono sicura : questi non sono banditi. Alice ci annuncia.

<< Siamo tornati. E... >>

La bionda mi indica.

<< Chi è lei ? >>

<< Gli spari erano suoi. L'abbiamo trovata che scappava da un gruppo di mostri. >>

La ragazza asiatica si alza.

<< E...l'avete portata al campo così ? >>

<< E' una bambina,Milly. >>

Anche il ragazzo con la maglia rossa si alza e da un colpetto sulla spalla alla ragazza accanto a lei.

<< Ehi Dawn,Alice e Nate sono tornati. Dai,tirati su. >>

Lei si toglie le mani dalla faccia,rivelando due splendidi occhi verdi. Le sue guance sono arrossate,credo abbia pianto. Intanto Nathan e la ragazza asiatica - mi pare di aver capito che si chiami Milly - stanno discutendo. Io non posso fare molto se non osservare in silenzio. La ragazza bionda si intromette

<< Alice,non siamo responsabili per tutti i sopravvissuti che ci sono là fuori. >>

<< Che vorresti dire ? >>

<< Voglio dire che dobbiamo pensare al nostro gruppo per prima cosa. Dovremo razionare ancora di più il cibo e chi ci assicura che questa qui non sia pericolosa ? >>

Sto per ribattere Nathan però si rivolge direttamente a lei,questa Alexis.

<< Alexis,non iniziare nemmeno. Lascia discutere noi. >>

<< Siamo un gruppo,le decisioni dovremmo prenderle insieme. >>

<< Ho detto lascia fare,ok ? >>

Lei stizzita se ne entra dentro il camper. I due ragazzi si avvicinano. Quello con la maglia rossa mi indica.

<< Ragazzi,è una bambina. Da sola. Nel bosco. Di che stiamo a discutere ? >>

<< Beh,se è sopravvissuta due anni il fatto suo lo saprà,no ? >>

<< Avrà avuto un gruppo. >>

<< Questo non fa differenza. Potete dire tutto quello che volete ma io non permetterò ad una ragazzina di farsi ammazzare nei boschi. >>

<< Nate ha ragione. >>

Nathan e Milly discutono un po' fra di loro. Intanto pure l'altra ragazza,Dawn credo,si è avvicinata. Dopo un po' Milly sospira e si gira.

<< Lei resta. >>

Annuisco.

<< ...Grazie. >>

Il ragazzo con i capelli castani mi si avvicina.

<< Come ti chiami ? >>

<< Hailey. >>

<< Io sono Kevin,piacere di conoscerti. Hai sete ? >>

In effetti si,ho la gola secchissima ed il fiatone per via della corsa,quindi annuisco.

<< Vieni,ti porto un po' d'acqua. >>

Lo seguo,lui apre la zip di una delle tende e da dentro tira fuori una borraccia. Me la porge. La prendo e bevo ma non troppo,quest'acqua non è nemmeno mia dopotutto.

<< Hai già conosciuto Alice e Nathaniel,vedo. >>

<< Pensavo si chiamasse Nathan. >>

<< Non gli piace la versione “allungata” e allora si fa chiamare Nathan,o Nate. Non che faccia molta differenza. >>

Lui indica il ragazzo con i capelli neri. E' l'unico che non ha detto niente,durante la discussione.

<< Quello è Moon. Beh,ehm,Michael. Lo chiamiamo così perchè è pallidissimo. Ora non si nota perchè è buio ma domattina lo scoprirai. E' un po' introverso ma simpatico. La ragazza dentro al camper è Alexis,la nipote di Nate. Perdonala per il suo carattere,fa così con tutti. >>

Alexis. Beh,la sua non è stata una grandissima accoglienza. Ora indica la ragazza asiatica

<< Poi c'è Milly. Non lo ammette mai ma è lei la leader. Fra tutti noi è quella con più esperienza insieme a Nathan. Se hai qualche problema lei te lo saprà risolvere. >>

Ora indica la ragazza col maglione verde.

<< E infine Dawn. Fra di noi è quella più altruista,credo. >>

<< Non voglio sembrare impicciona,ma...è successo qualcosa ? Prima stava piangendo,credo. >>

La sua espressione cambia ed il sorriso scompare.

<< Vedi,con noi c'era anche la sorella di Dawn,Jillian. E' morta due settimane fa e lei non riesce ancora a riprendersi del tutto. >>

Abbasso la testa. Sembra che questa gente stia soffrendo più di me al momento.

<< ...Capisco. >>

<< Comunque,abbiamo una doccia dentro al camper,se vuoi puoi usarla. Mi sembra che una rimessa a nuovo possa farti bene. >>

Ho sentito bene ? Doccia ? Hanno davvero una doccia ? Dio mio,saranno mesi,anzi anni che non mi faccio una doccia !

<< Posso davvero ? >>

Lui sorride.

<< Non vedo perchè no. L'acqua sa un po' di cisterna,ti avverto. >>

<< Non importa. >>

Entro dentro al camper. Sdraiata sul letto c'è Alexis. Preferisco evitarla e faccio per entrare nel bagno,ma quando sono alla porta lei mi richiama.

<< Ehi,ragazzina. >>

Mi giro.

<< Sì ? >>

<< Senti,non ce l'ho con te. A me non cambia niente se ci sei o non ci sei. Ma stasera potevi metterci in pericolo portando dei mostri vicino al nostro campo. Evita che succeda ancora una cosa del genere. >>

<< Devo prenderla come una minaccia ? >>

<< Prendila come ti pare. >>

Causare problemi al momento è la mia ultima priorità,quindi giro i tacchi ed entro nel bagno. Dopo essermi svestita e dopo l'iniziale euforia dovuta al potersi finalmente lavare i capelli,ho il tempo di riordinare le idee. Prima cosa : Richie. L'ho abbandonato nel bosco,quindi devo tornare il prima possibile dove ci eravamo accampati e cercare qualcosa che mi riconduca a lui. Sempre che non...Secondo punto : cosa faccio con questo nuovo gruppo ? Rimango con loro ? Tolgo il disturbo il prima possibile ? Sembrano dei tipi apposto. Ma qual'è il loro piano al momento ? Può coincidere con quello mio e di Richie ? Io e lui ci stavamo muovendo verso nord,a Wellington,un quartiere vicino Washington. Dicono che sia sicuro e fortificato. Lo spero davvero. Chiudo l'acqua il prima possibile,per il solito fatto che io sono una completa estranea e che non dovrei sprecare le risorse altrui. Davvero,non voglio fare danni,non mi conviene in nessun senso. Mi rivesto ed esco. Scopro che sono tutti andati a dormire,a parte Kevin che credo sia di guardia. Sta vicino al fuoco,scaldandosi. Mi siedo accanto.

<< Ehi. Ti sei rimessa ? >>

<< Più o meno. >>

<< Quindi...com'è che ti sei attratta dei Camminatori intorno ? >>

<< Camminatori ? E' così che li chiamate ? >>

<< Sì,tu come li chiami ? >>

<< Erranti. >>

<< Beh,non è poi così diverso.>>

<< Ad ogni modo,avevo fatto un campo poco lontano da qui con il mio compagno. Ci hanno attaccato e sono corsa via. >>

<< Chi vi ha attaccato ? >>

<< Una banda di ladri,assassini...sopravvissuti. Li guida un certo Howard. Ne hai mai sentito parlare ? >>

Lui ci pensa per un attimo.

<< Sì,credo di aver sentito che ci sono dei ladri in questa zona,ma non pensavo fossero una banda vera e propria. Comunque,hai detto che siete solo in due ? Chi c'era con te,tuo padre ? >>

Abbasso la testa e guardo il fuoco.

<< No,il migliore amico. Ha la mia stessa età. Non ho idea di che cosa sia successo alla mia famiglia. >>

<< Mi dispiace... >>

<< Non dispiacerti. >>

<< Comunque,due bambini da soli,nel bosco... >>

La sua faccia si illumina.

<< Non sarete mica... >>

<< Che cosa ? >>

<< Avevo sentito dire che due ragazzini si aggiravano da queste parti,e che erano molto pericolosi. Li chiamavano,aspetta un momento...Ah si,Fuoco e Gelo. >>

<< Ah,sembra che abbiamo una certa reputazione. >>

<< Quindi siete voi due ? >>

<< Hai visto altri due ragazzini maschio e femmina in giro ? >>

<< No,ma dicevano che siete molto pericolosi. E ben riforniti. >>

<< Beh,notizia straordinaria,non lo siamo. Stavamo morendo di fame. Ad ogni modo,ti volevo chiedere se domani mattina possiamo andare a cercare il mio vecchio accampamento. Voglio ritrovare il ragazzo che era con me,Richie,e non mi dispiacerebbe avere qualcuno a coprirmi le spalle. >>

<< Certo,non credo che per gli altri sia un problema. Adesso dovresti dormire,sembri stanca. >>

<< E' stata una lunga nottata. >>

<< Immagino. La tenda rossa è quella di Alice,dovrebbe esserci un sacco a pelo libero dentro. >>

<< Vado...Grazie. >>

<< Non c'è di che ! >>

Mi rialzo e cammino verso la tenda. Quando entro trovo Alice ancora sveglia,seduta a gambe incrociate che sta leggendo un libro con una piccola torcia ricaricabile.

<< Disturbo ? >>

<< No,assolutamente. >>

Trovo il sacco a pelo vuoto arrotolato. Lo srotolo. Ho la sgradevolissima sensazione che sia appartenuto alla sorella morta di Dawn. Cerco di non pensarci e ci entro. Alice continua a sfogliare il suo libro,intanto.

<< Che stai leggendo ? >>

<< La Divina Commedia,di Dante. >>

Ah,Dante. Credo di avere studiato qualcosa su di lui prima che scoppiasse tutto questo. Mi manca la scuola.

<< Mi riesce difficile credere in Paradiso ed Inferno al momento. >>

<< Comprensibile...tu sei credente,Hailey ? Voglio dire,non devi per forza credere in Paradiso e Inferno per credere in un Dio,no ? >>

E' una domanda un po' personale. Mi sdraio e ci rifletto un po' su prima di rispondere.

<< Diciamo che sono combattuta. Prima della fine credevo in Dio,ma adesso...non riesco a credere ad un Dio benevolo che permetta tutto questo. Allo stesso tempo,però,voglio credere che esista qualcosa dopo la morte. Non può esserci solo il buio,tutte le persone che se ne sono andate...non voglio pensare che siano solo sparite,voglio immaginarmele in un posto migliore. Mi capisci ? >>

<< E' un pensiero molto complesso per una ragazza della tua età. >>

<< Ho avuto molto tempo per riflettere ultimamente. Tu invece ? >>

<< Credo di pensarla più o meno come te...però voglio pensare che continuando a comportarmi nel modo migliore possibile prima o poi qualcosa tornerà indietro. >>

E' un bel modo di pensare. Certo,comportarsi bene in un'apocalisse dove uccidere ormai è molto semplice non è facile. Ma mi piace come attitudine. Mi ricorda le persone di prima.

<< Spengo la luce,ti da fastidio... >>

Lei spegne. Io mi giro. Pensavo che mi sarebbe stato impossibile dormire dopo tutto quello che è successo oggi. E invece,al contrario,pochi minuti dopo sono già in un sonno profondo.

 

E' la luce del sole a svegliarmi. Mi metto a sedere e mi tolgo dal sacco a pelo. Sbadiglio e stiracchio le braccia. Nella tenda Alice non c'è. Esco a carponi dalla tenda e mi alzo,venendo investita dall'aria fresca della mattina autunnale. Sono quasi già tutti alzati. Kevin sta' parlando con Milly,immagino gli stia dicendo della mia richiesta. Lei annuisce e fa spallucce. Kevin si gira e mi vede arrivare.

<< Ah buongiorno. >>

<< 'Ngiorno. >>

<< Ho parlato con gli altri e non c'è nessun problema,basta che torniamo entro il pomeriggio. >>

<< Perfetto. Il campo non era troppo lontano,faremo in fretta. >>

<< Andiamo ? >>

<< Sì. >>

Mentre usciamo dall'accampamento Alice mi saluta con un cenno della mano. Faccio lo stesso. Mi piacciono queste persone,mi fido di loro. Almeno,di quelli che conosco. Mostro a Kevin la mappa dove è segnato il punto dove io e Richie ci eravamo accampati. Dopo questo iniziamo a parlare.

<< Quindi,cosa vuole questa banda da voi due ? >>

<< Non lo so. Abbiamo ucciso un paio dei loro uomini ma solo per difesa. >>

<< Hai ucciso persone ? >>

<< Domanda stupida. Tutti l'hanno fatto. Forse io più di altri,ma se la scelta è uccidere o essere uccisi c'è poco da riflettere. E ad un sacco di persone piace pensare che noi due siamo prede facili. Milly aveva ragione,ieri notte,siamo sopravvissuti da soli perchè abbiamo imparato a difenderci. >>

Lui sospira.

<< Hailey,giusto ? >>

<< Sì. >>

<< Bene,Hailey,vedi...su una cosa hai anche ragione. Tutti noi abbiamo ucciso. Io,tu,Alice,Nathan e anche gli altri. E lo facciamo perchè... >>

<< E' quello che va fatto. >>

<< Esattamente. Uccidiamo per proteggere le persone che amiamo e per sopravvivere. Ma devi capire che un omicidio rimane sempre un omicidio. E' un gesto che annulla completamente gli sforzi che un altro sopravvissuto ha fatto per arrivare fin qui,e sono uguali ai nostri. E' una cosa sbagliata,va fatta,ma è sbagliata. Quando diventa facile uccidere come lo è in questi tempi,ecco,allora significa che abbiamo tutti toccato il fondo. >>

Ci rifletto un po' su. Tutto quello che ho visto e ho fatto in questi anni è stato strettamente necessario...o no ? Ripenso a quello che è successo ieri pomeriggio,Richie che uccide Mitchell. E' stato necessario. Forse,ma non era l'unica via d'uscita da quella situazione. Avvolte ho la sensazione che se sapesse cosa ho fatto mio padre non mi guarderebbe più in faccia,però...

<< Non mi pento di nulla,quello che ho fatto ha aiutato me e il mio amico a sopravvivere. E' tutto quel che conta,ora... >>

Lui annuisce. Forse crede che io non abbia afferrato il concetto,ma ho capito quello che sta cercando di dirmi. Solo che mi riesce difficile capire perchè sarebbe sbagliato uccidere chi mi vuole morta.

<< Ad ogni modo è da un paio di settimane che ci danno la caccia. Non lo so,pensano che abbiamo chissà che scorte di cibo o medicine...sono tutte cazzate. Siamo sopravvissuti normalissimi. Pietosi come molti altri. Per curiosità,che altro dicevano di noi ? >>

<< Descrivevano il ragazzo come un pazzo e te come un'assassina a sangue freddo. >>

Non riesco a trattenere un sorrisetto compiaciuto. Non so perchè,però mi piace avere questa reputazione “temibile”.

<< Come si chiama lui,comunque ? >>

<< Richie. >>

<< E...come siete finiti da soli ? >>

Oh,questa è lunga da raccontare.

<< Ti avverto,prepara i popcorn... >>

<< Mi mancano. >>

<< Anche a me. >>

E così inizio a raccontare,dall'inizio. Dall'autobus.

 

<< Devi spararle,idiota,tornerà ! >>

<< Non posso ucciderla,è ancora VIVA ! >>

Henry continua ad indicare Lilith,stesa sul pavimento,che respira a fatica. E' morsa. L'abbiamo scoperto da pochi minuti. Non va bene,ci eravamo trovati una casa dove barricarci. Henry vuole che Richie le spari,così non ci attaccherà. E' una follia,una follia.

<< Ti sei preso la responsabilità di prendere l'unica pistola che abbiamo trovato,usala ! >>

<< Ma non posso ! Lei è... >>

<< Lei è cosa ? Morirà comunque ! Almeno toglila da questa cosa con dignità. >>

Richie alza la pistola e punta,tremante. So che non lo farà. Non può farlo. Mette il dito sul grilletto...ed abbassa la pistola.

<< Non ce la faccio... >>

<< Allora dammi la pistola. >>

Richie gliela porge. Henry la prende,la guarda...e delle mani lo afferrano al collo da dietro. Lilith si è già rianimata e attacca Henry,che lascia cadere la pistola. Lilith gli apre la schiena mentre osservo imbambolata. Non riesco a muovermi. Osservo l'orrore davanti a me,che ha portato una mia compagna di classe,una mia amica,a divorare un mio coetaneo. Richie a quel punto fa qualcosa che non mi aspetto. Raccoglie la pistola,mi afferra la mano e comincia a correre e a trascinarmi con lui.

<< Andiamocene ! >>
 

 

<< Non posso credere che li abbiamo lasciati. >>

<< Sarebbero morti comunque. >>

<< Non è vero. Potevamo salvare Henry e potevamo...lasciar riposare in pace Lilith. >>

Richie guarda per terra. Ci siamo chiusi dentro un garage,lontano dalla casa dove eravamo prima. Richie inizia a singhiozzare,poi a piangere. Si mette a sedere contro al muro.

<< E ora cosa fai ? >>

<< E' finita,Hailey. >>

Non deve dire così,mi fa sentire inutile e debole. Mi siedo accanto a lui.

<< Aspettiamo. >>

<< Aspettiamo cosa ? >>

<< Un modo per andarcene da questa situazione. E se non arriva...ho ancora due proiettili. >>

 

Kevin mi guarda. Sembra che la mia storia lo metta a disagio.

<< Alla fine,il modo per uscire è arrivato. Abbiamo incontrato un gruppo di...sette persone,sì. Avevano un furgone e ci hanno presi con loro. Erano delle brave persone,quasi tutti. Non erano molto più grandi di te. Me li ricordo : c'era Steve che era un ottimo leader,Jim che aveva i suoi problemi ma era sempre gentile con noi,Paige che anche se stava quasi sempre per i fatti suoi ci medicava anche le ferite più stupide,Corey e Tobias che erano le persone più simpatiche e determinate e poi un tizio strano,Walter. Non parlava quasi mai. Ricordo i loro nome perche li ho scritti sopra le fotografie che ho fatto all'epoca. E infine c'era questo uomo,Frank...era un pazzo. E prima di quello,un codardo. Ha causato la morte di Steve anche se non l'ho vista,ha lasciato che Jim venisse divorato in un parcheggio e ha costretto Walter a sparare a Paige solo perchè lei voleva lasciare il gruppo. Ha lasciato me,Richie e Tobias da soli in un bosco,ma siamo comunque sopravvissuti. Dovevamo andare a Washington perchè la radio diceva che stavano partendo degli elicotteri verso nord da li. E poi nei boschi abbiamo incontrato quest'uomo che... >>

 

<< Aaah ! TOGLITI DI DOSSO ! >>

Reed mi sta attaccando. Non è un Errante,i suoi occhi sono “lucidi”. Mi coglie impreparata,stavo dormendo,ma mi mette le mani sui fianchi,il che è stupido da parte sua. Senza pensarci gli pianto il coltello sull'addome e lo scalcio via. So quali erano le sue intenzioni. Richie e Tobias si sono svegliati dopo il mio grido. Richie raccoglie il mio coltello e gli è addosso. La faccia di Reed pochi secondi dopo è già irriconoscibile,Tobias lo prende per le spalle e lo tira via.

<< MUORI,MUORI,MUORI ! >>

<< Richie,RICHIE ! Smettila,è già morto ! >>

Mi ritiro su i jeans. Mi accorgo di star tremando come una foglia.

<< Oh mio Dio... >>

Richie si osserva le mani insanguinate. Ha sangue dappertutto,sulla faccia,sui vestiti. Balbetta qualcosa e mi guarda.

<< H-Ha provato a... >>

 

<< Dopo quello,siamo arrivati a Washington. Troppo tardi però. Sono stata costretta ad uccidere Frank,mi ha usata per ricattare gli altri ma non ci è riuscito. Stava per spararmi ma nell'unico suo momento di esitazione ho colto l'attimo. >>

Sorrido,cattiva.

<< Il suo unico momento di umanità è stato anche il suo ULTIMO momento. Ironico. >>

<< Non lo trovo tanto divertente. >>

<< ...Già,nemmeno io. Dopo tutto quello,Richie ha chiuso con tutto. Con i gruppi,con gli uomini. Io e lui abbiamo lasciato quel che restava del gruppo il mattino dopo. “E' meglio prendersi del tempo per pensare,da soli”,diceva. Tobias e gli altri non hanno fatto troppa resistenza. Sapevano cosa eravamo capaci di fare,ora. Richie non è più riuscito a fidarsi DI NESSUNO. Fino all'altra notte. Ero appena riuscita a farlo ragionare quando ci hanno attaccato. >>

Kevin mi guarda,dispiaciuto.

<< Forse non avrei dovuto chiedere...devo averti riportato alla mente brutti ricordi. >>

Faccio spallucce.

<< Quel che è passato è passato. E comunque tendo a guardare la mia storia con ironia. >>

<< In che senso ? >>

<< In due anni ho fatto molta più strada io,ragazzina,che tanti altri uomini adulti ed allenati a combattere,come i militari. E' abbastanza buffo se ci pensi. >>

Mi guardo intorno.

<< Dovremmo essere quasi arrivati. >>

Faccio per continuare a camminare ma Kevin mi ferma con la mano e si mette l'altra davanti alla bocca. Sussurra ed indica davanti a me.

<< Camminatori. >>

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