Dominatori degli elementi

di cricrifanficlover01
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 : una ragazza selvaggia ***
Capitolo 2: *** capitolo 2: la storia di Stephenie ***
Capitolo 3: *** capitolo 3: la sorella di Stephenie ***
Capitolo 4: *** capitolo 4: la prescelta del fuoco ***
Capitolo 5: *** capitolo 5: il guardiano dei dominatori ***
Capitolo 6: *** capitolo 6: gli occhi dei dominatori del fuoco ***
Capitolo 7: *** capitolo 7: la prescelta dell'acqua. ***
Capitolo 8: *** capitolo 8: il prescelto della terra. ***
Capitolo 9: *** capitolo 9: la prescelta dell'aria ***
Capitolo 10: *** capitolo 10: il palazzo di Aaron ***
Capitolo 11: *** capitolo 11: Aaron ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 : una ragazza selvaggia ***


Capitolo 1 : una ragazza selvaggia. [ narratore esterno ] I cavalieri di Berk, un normale giorno, erano andati a perlustrare un'isola, su cui Hiccup, il giorno prima, aveva detto di aver visto una ragazza.

" Eccola! " disse Hic atterrando con Sdentato.
La ragazza aprì gli occhi, ancora assonnata. Balzò indietro quando ci vide davanti a lei e prese in mano un pugnale. 
" Non ti vogliamo far del male. " disse Hiccup.
Era una ragazza strani, con capelli castani e mossi e gli occhi marroni. 
" Chi siete, da dove venite e cosa volete? " chiese rapida.
" Io sono Hiccup. Loro sono Astrid, Gambedipesce, Moccicoso, Testa Bruta e Testa di Tufo. Veniamo dall'isola di Berk. Ti abbiamo vista e pensavamo che stessi male. " 
" Io sto bene. Davvero vi chiamate così? E che cosa sono quegli allo che avete in testa? Voi siete...strani! " 
" Noi potremmo dire la stessa cosa di te. " disse Astrid. 
" Io sono Stephenie. Vivo qui, da sola. Ora, io rimango qui e voi ve ne andate con i vostri draghi. " 
" Vivi in un bosco? Da sola? " chiese Hiccup.
" Lasciatemi in pace! " 
Iniziò a correre, probabilmente sperando di seminarli, ma loro la inseguivamo con i draghi.
" Aspetta! Vuoi almeno dirci perché vivi in un bosco e da sola? " 
Si voltò arrabbiata. " E va bene, ve lo dico. Io vivevo in una casa enorme con i miei genitori e mia sorella, fino a quando a 7 anni mi hanno abbandonata. Io sono venuta in questo bosco e mia sorella non so dov'è andata. " 
" Stepphi, sono tornata! " disse una voce alle spalle della ragazza. Era una ragazza con capelli neri, lunghi fino ai fianchi e liscissimi, con una frangia che le nascondeva le sopracciglia. Gli occhi erano di un verde scurissimo, quasi nero. " Vichinghi! " esclamò vedendo i cavalieri. 
" Ah, si, ecco come si chiamavano. Vichinghi. Lei è mia cugina, Elizabeth. " 
" Lo sapete, io vorrei essere esattamente come voi, una vichinga. Che ne dite se mi portate a Berk? A te va bene Stepphi? Dai, dai, dai! Andiamo a Berk. " disse Elizabeth.
" No, no, no. Io non ci penso neanche ad andare a Berk! " disse Stephenie. 
" Ma perché? Bene, ci andrò da sola. " 
" Va bene, vattene! " 
La ragazza si girò verso la cugina. " Ma perché non vuoi andartene da quest'isola? Cosa ci trovi di bello nel vivere in un umido e lurido bosco in cui non filtra neanche la luce del sole? Cosa ci trovi a passare il tempo suonando quella vecchia e stupida chitarra? " 
" Questa non è una vecchia e stupida chitarra, è la chitarra di mia madre! " urlò la ragazza correndo via in lacrime. Elizabeth la seguì. " Scusa se ho chiamato vecchia e stupida la tua chitarra, è che l'hai suonata così tante volte che mi fai venire il mal di testa ogni volta che la sento. " 
Stephenie alzò la testa verso sua cugina. " Andiamo a Berk? " chiese con un sorriso.
" Si! Si! Si! Alla fine sono sempre io quella che vince. " disse la ragazza vivace. 
 

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Capitolo 2
*** capitolo 2: la storia di Stephenie ***


Capitolo 2: la storia di Stephenie.

I cavalieri partirono con le due nuove ragazze e tornarono a Berk. 
" Hiccup, chi sono queste due ragazze? " chiese Stoick al figlio, notando due ragazze che non aveva mai visto. 
" Le abbiamo trovate in un'isola vicino a Berk. Si chiamano Stephanie ed Elizabeth. Hanno voluto venire a Berk e così le abbiamo portate. " 
" Chi sono i vostri genitori? " 
" Siamo due cugine orfane. " rispose Stephenie.
" Avrai qualcuno di famiglia oltre a lei, vero? "
" No, viviamo da sole. Lo so, sembra strano, ma è la verità. " " Io non sono un'orfana. Per me è diverso, i miei non è che mi abbiano abbandonata, sono io che sono fuggita da loro. " la corresse Elizabeth.
" Tu sei una pazzoide! Mi avevi detti che i tuoi erano morti! E alla fine vengo a sapere che tu sei fuggita da loro. Ma...perché? Io è da sempre che voglio vivere una normale vita con una famiglia che mi ami e tu invece cerchi di averla come la mia...ma cosa? Ti è dato di volta il cervello? Tu non puoi sapere nemmeno minimamente cosa ho provato e cosa provo ancora. Provo emozioni che feriscono. " 
" Beh, si, esatto, sono una pazzoide. È per questo che ho lasciato i miei. E poi li ho lasciati anche per vivere con te. Dovresti ringraziarmi. " La cugina la guardò come per dire ' neanche per sogno! ' . 
" Per quanto vorreste rimanere a Berk? " chiese Stoick alle due.
" Fino a quando possiamo. " rispose Stephenie. 
" Bene, siete le benvenute, per ora. " 
Stoick si allontanò e Hiccup si avvicinò alle ragazze. 
" Che ne dite di venire nella Grande Sala, magari ci raccontate chi siete e beh...qualcosa sulle vostre vite. Non possiamo tenere estranei a Berk. " chiese.
" Va bene. Se è così, vi accontenteremo. " 
I ragazzi si diressero verso alla Grande Sala e, una volta entrati, si sedettero su delle panchine intorno ad un tavolo. 
" Allora...da dove venite? Vi abbiamo trovate su quell'isola, ma siete sempre vissute lì? " chiese Hiccup, interessato.
" Si. I nostri genitori erano gli unici abitanti di quell'isola. Del resto era abitata solo da animali selvatici. Io ho quattordici anni, lei ne ha uno in meno di me, mentre mia sorella ne avrebbe uno in più di me. Vivevamo in una casa molto grande, costruita interamente da mio padre. Mi sentivo al sicuro lì, con i miei genitori e mia sorella, che mi proteggeva da tutto, ma sapevo che un giorno tutto sarebbe cambiato. " 
" Come facevi a saperlo? " 
" Mia sorella me l'aveva detto. Lei aveva spiato in segreto i nostri genitori mentre parlavano del nostro futuro abbandono. Aveva detto che l'avrebbero fatto per proteggerci, ma non sapeva da che cosa. Così, il fatidico giorno si avvicinava sempre di più, fino a quando arrivò. Era una mattina bellissima, a quanto avevo visto dalla finestra. Il sole splendeva e il cielo era azzurro, la neve brillava sul terreno. Ma presto si trasformò in un incubo. Scesi a fare colazione e trovai un' orribile scena. C'era mia sorella che lottava contro un uomo alto e robusto, sul pavimento e sulle pareti c'era del sangue e anche mia sorella Katrinne aveva sangue sulle braccia e in faccia. Io non sapevo che fare, così salii di sopra, pensando che mio padre fosse ancora in camera sua, ma non era così. Non c'era. Scesi di sotto dove mia sorella ormai era stremata a terra, ricoperta interamente di sangue. All'improvviso la porta si aprì ed entrò mio padre, che ci prese entrambe in braccio e ci portò velocemente fuori da quella casa. Ci disse che era meglio per noi se fuggivamo, se ci nascondevano in un posto sicuro. Quel giorno mia madre morì. Non resistette all'attacco di quell'uomo. Da quel giorno ho sempre vissuto da sola, tranne un mese in cui incontrai un ragazzo, due anni fa. Fine della mia storia. " 

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Capitolo 3
*** capitolo 3: la sorella di Stephenie ***


Capitolo 3 : la sorella di Stephenie. 

" Davvero questa è la tua storia? " chiese incredulo Hic.
" Certo. Raccontata nei minimi dettagli. " rispose la ragazza fissandolo in silenzio. 
" Dov'è tua sorella? " 
" Come vi ho detto prima, non lo so. " 
" Potremo perlustrare l'isola dove vivevi e aiutarti a cercarla. " 
" Non servirebbe a niente. Lei è troppo brava a nascondersi e si nasconde per non essere trovata da quell'uomo che ha fatto iruzione in casa nostra 7 anni fa. " 
" La tua casa esiste ancora? " 
" Si, ma è quasi totalmente distrutta. Forse potremmo andarci per cercare oggetti dei miei genitori. " 
" Bene, allora partiamo. " 
" Aspetta. Perché vuoi aiutarmi? " 
" Beh...la tua storia mi è sembrata piuttosto violenta. A me viene naturale aiutare chi ha dei problemi e tu non hai nemmeno una famiglia. Hai solo tua cugina. " 
" Ehm..grazie, allora. " 
Il gruppetto uscì dalla Grande Sala e si diresse verso i draghi. 
" Tu puoi venire con me e tu Elizabeth puoi andare con Astrid. " 
" Non è che mi potresti trovare un drago per me? " 
" Si, ma occorrerà più tempo, oppure potreste venire con noi all'andata e poi vi potrei cercare due draghi su quell'isola. Che ne pensate? " 
" Per me va bene. " rispose Elizabeth.
" Anche per me. " disse Stephenie. 
I ragazzi partirono e dopo un po' di tempo per il viaggio arrivarono nell'isola dov'erano stati la mattina. 
" Mi serve un po' di tempo per capire dove sono. " disse Stephenie scendendo da Sdentato e guardandosi intorno. " Ah, ho capito! La mia casa è da questa parte. "
La ragazza iniziò a camminare tra rami e rovi e dirigendosi chissà dove. Ad un certo punto i rovi finirono e si aprì un enorme paradiso...l'erba era verdissima, dietro alla casa scorreva un ruscello che alla fine si buttava in un piccolo laghetto. La casa era grande e maestosa, alta due piani, davanti alla porta c'era una lunga scalinata. 
" Wow, è davvero grandissima! " esclamò Moccicoso. 
L'unica cosa che non andava era proprio la casa. La porta era spaccata, le pareti sporche e rovinate, il tetto rotto. 
" Si, ma totalmente distrutta. " disse Stephenie, avvicinandosi. Entrò dentro la casa, c'era un lungo corridoio pieno di quadri. Si soffermò su uno di essi e lo guardò, pensierosa " Questa era mia madre. " disse e una lacrima le percorse il viso. Nessuno osò fare un commento. Nessuno tra loro poteva sapere com'era perdere la madre a 7 anni, avendone tutti i ricordi. Poi si girò e continuò il suo cammino. Arrivò in una sala, c'era una larga scala che portava al piano di sopra e altre porte nelle pareti. Si guardò intorno : stranamente era tutto più pulito di quando l'aveva lasciata. 
" Cos'è succeso qui? " si chiese. Un rumore di scarpe con il tacco sul pavimento rimbombò nella stanza. Stephenie si voltò di scatto e guardò verso la cima delle scale, poi spalancó gli occhi quando vide una ragazza che riconobbe subito. 
" Katrine! " esclamò facendo girare tutti i ragazzi in direzione di una ragazza in cima alle scale. Aveva i capelli rossi, raccolti in una treccia lunghissima, fino alle caviglie. Il corpo era ricoperto da un vestito lungo quasi fino alle ginocchia di colore viola. Ai piedi aveva degli stivali con il tacco. 
" Sorellina? Non ci credo, sei proprio tu! " disse la ragazza precipitandosi dalla sorella e coinvolgendola in un abbraccio. 

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Capitolo 4
*** capitolo 4: la prescelta del fuoco ***


Capitolo 4: la prescelta del fuoco. 

" Sei proprio come quando ti ho lasciata! " disse Stephenie alla sorella. " Ma cosa ci fai qui? " 
" Ci vivo. Beh, sempre meglio di un umido bosco. " rispose Katrine.
" Ora non vivo più in quel bosco, ora sono a Berk. Sono piuttosto ospitali, mi stanno pure aiutando in molte cose. " 
" Ah, buongiorno. Tu devi essere Hiccup, il figlio del capo, vero? Ehm..il tuo amico sta bene? " chiese Katrine, riferendosi a Moccicoso per l'ultima domanda. 
" Credo di...si. Comunque si, sono Hiccup. Moccicoso, che ti prende? " 
Moccicoso era immobile a bocca aperta davanti a Katrine. Lei gli sorrise, socchiudendo leggermente gli occhi azzurri.  
" Forse è l'ora che ti dica una cosa, Stephenie. Anzi, forse due. Ma non credo che la prima di piacerà, non ti piacerà per niente. " 
" Cosa devi dirmi? " chiese fissandola perplessa. 
" Io ti voglio molto bene Stephenie, abbiamo vissuto sempre insieme, ma...io non sono una tua vera sorella. Sono stata adottata. " 
Stephenie spalancò gli occhi, incredula. Le aveva sempre voluto un sacco di bene, non credeva proprio che le stesse mentendo, non pensava che fosse stata adottata. 
" Perché? Voglio dire, ci dovrà essere un motivo per cui sei stata addottata...e poi, perché non me l'hai detto? " 
" Non lo sapevo, ho trovato delle carte nello studio di papà. A quando pare io non sono la tua vera sorella. Ma il peggio non è questo, è che io non so nemmeno chi siano i miei genitori, sono stata abbandonata. " 
" Sai il motivo della tua adozione? I miei ti hanno trovata abbandonata e ti hanno adottata o c'è un altro motivo? " 
" C'è un altro motivo, la seconda cosa che devi sapere. Inizialmente io dovevo essere adottata da una coppia che abita a Berk. Ma non è andata così. I tuoi genitori volevano adottare una bambina o un bambino e, siccome c'ero solo io disponibile all'adozione, hanno adottato me. Tua madre era incinta, ti stavano aspettando, e fu quello il momento il cui mi adottarono, al sesto mese do tua madre. Tu giustamente ti chiedi perché. Te lo dirò, solo un attimo, vado a prendere una cosa. " disse scattando indietro e dirigendosi verso le scale. Tornò pochi minuti dopo con una specie di scrigno tra le mani. Lo posò su un tavolo, delicatamente, e si sedette dinanzi ad esso. 
" Tu hai un potere molto forte, Stephenie. Credi alla leggenda dei dominatori degli elementi? " 
" Cosa c'entra con la tua adozione? Non ha senso! " 
" Rispondi per favore. " 
" No, almeno non ci ho mai pensato. Non me la ricordo nemmeno. " 
" Ce la raccontava la mamma quand'eravamo piccole. Racconta di quattro ragazzi che dominano gli elementi, uno fuoco, uno acqua, uno terra e uno vento. Racconta che ora quei quattro dominatori non ci sono più, ce ne sono altri, ma non così potenti. Racconta che un giorno vivranno quattro nuovi dominatori, i prescelti degli elementi. Tu sei una di loro, Stephenie. Io sono stata adottata per proteggerti, quell'uomo voleva prendere me, perché è il primogenito che dovrebbe essere il prescelto. Io ti ho protetta anche se avevo otto anni, io stavo per morire al posto tuo. È questo il mio destino, proteggerti da quell'uomo che vuole uccidere tutti i prescelti degli elementi. Devi fuggire, Stephenie, o lui ti troverà e ti ucciderà! Tu sei la prescelta del fuoco. " 
Stephenie la guardò a bocca aperta, non credeva fosse vera, quella leggenda. " Io cosa? La prescelta del fuoco? Devo fuggire? " chiese perplessa la ragazza. 
" Si, non c'è più nessuno che può aiutarci tranne...il guardiano dei prescelti. " 
" E chi sarebbe questo guardiano dei prescelti? " 
" Un guardiano dei prescelti è uno che aiuta i prescelti a restare in vita. " 
Okay, e chi sarebbe? " 
" Una persona che forse non hai voglia di vedere. Se ti dico un nome? William. " 
Stephenie la guardò arrabbiata e sbuffó. " Come fai a sapere chi è? " 
" Me l'ha detto lui. " 
" Andiamo da sole. " 
" Chi è William? " chiese Hiccup.
" Il mio ex. Quel ragazzo che ho citato prima. Senti Katrine, di lui non ne voglio più sentir parlare. " 
" Va bene, ma lui è l'unico che può riunire tutti i prescelti e proteggervi. " 
Stephenie ci pensò un attimo, poi cedette. " Va bene, andiamo a cercarlo. Sai dove potrebbe essere? " 
" Al santuario dei dominatori degli elementi. " 
" Al che? " 
" Segiutemi! " 

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Capitolo 5
*** capitolo 5: il guardiano dei dominatori ***


Capitolo 5: il guardiano dei prescelti. 

I ragazzi uscirono dalla casa di Katrine. 
" Che cos'è il santuario dei dominatori degli elementi? " 
" Il posto in cui è nato il primo dominatore. A piedi ci metteremo un po' più di tempo che con quei draghi. " 
" Bene, allora andiamoci con i draghi. " propose Hiccup.
" Grazie tante, eh! Per me era meglio tanto tempo, non voglio rincontrare William. " disse Stephenie. 
I ragazzi salirono sui rispettivi draghi, Stephenie con Hiccup, Elizabeth con Astrid e Katrine con Moccicoso. 
" Io non mi fiderei molto a volare con Moccicoso e Zannacurva. " disse Astrid.
" Io invece mi fideró, almeno per oggi. " 
I ragazzi si diressero verso l'altra parte dell'isola e arrivarono in un posto in cui c'era una strana costruzione. Era una specie di tempio e sui lati delle pareti c'erano i simboli dei quattro elementi. 
" Siamo arrivati. " disse Katrine.
Atterrarono. Katrine avanzò verso la porta e bussò. Dopo qualche minuto di attesa la porta si aprì e dalla casa uscì un ragazzo con capelli neri e occhi marroni. 
" Stephenie? " chiese mentre il suo sguardo si spostava su di lei " Pensavo che fossi morta, ormai. " 
" Beh...come vedi non lo sono. " rispose assottigliando gli occhi. 
" Sei ancora arrabbiata con me perché ti ho lasciata. " disse sapendo cosa pensava Stephenie. " Oh, andiamo, è stato 2 anni fa. Lo sai che non l'ho deciso io. Quanti anni avevo due anni fa? " 
" Quattordici. " 
" Infatti. E a quanti anni mio padre voleva che io andassi da mio cugino a verificare che avessi abbastanza forza per essere un degno guardiano?" 
" Quattordici. William, non dono arrabbiata con te, idiota! "
" No? Aspetta, mi hai chiamato idiota? " 
" Ahah. " disse annuendo e alzando le sopracciglia. 
" Oh, non dovevi farlo. " disse il ragazzo avanzando e puntando una spada a Stephenie. Stephenie gli sorrise e gli saltò al collo, coinvolgendolo in un forte abbraccio. William lasciò cadere a terra la spada e appoggiò le mani sulla schiena della ragazza. Una volta sciolto l'abbraccio, William riprese la spada e Stephenie lo guardò sorpresa. 
" Che c'è? " chiese lui.
" Sei cresciuto ancora? "
" Si, comunque ricorda che abbiamo due anni di differenza. " 
" E tuo cugino che ha detto? " 
" Che gli ho spezzato il polso. " disse guardando in giro. Stephenie lo guardò a bocca aperta.
"....Ops! " disse soltanto William.  
" Ora basta parlare, piccioncini. William, dobbiamo proteggere Stephenie o la uccideranno. " disse Katrine.
" Io non voglio morire, no, non ci penso neanche. " si lamentò Stephenie.
" Tranquilla, Stepphi, non permetterò a nessuno di farti del male. " disse William.
" Grazie...Will. " 
" È Aaron che cercate? " 
" Aaron? E chi sarebbe? " chiese Katrine. 
" Quello che ha ucciso vostra madre. Probabilmente è lui che cerca Stepphi. " 
" Si, lui. Io...io voglio ucciderlo, quel maledetto! O almeno prendermi una vendetta. " 
" Allora ti servirà l'aiuto di tutti i prescelti, non puoi farcela da sola. " 
" D'accordo. Andiamo a cercare gli altri prescelti. " 
" Prima dovremmo cercarvi dei draghi. " li interruppe Hiccup. " Non potete continuare a lungo senza nemmeno due draghi. " 
" Va bene, trovaci due draghi per ora. " 
" Hiccup, io dovrei tornare a casa ora, è tardi. " disse Gambedipesce. 
" Già, anch'io. " disse Moccicoso.
" Va bene, allora andate a Berk e avvertite mio padre che io rimarrò qui con Astrid. Andate anche voi via, gemelli. Gambrdipesce, potresti lasciarmi il libro dei draghi? " 
" Si. " rispose Gambedipesce porgendogli il libro. Moccicoso, Gambedipesce e i gemelli se ne andarono e lì rimasero Hiccup ed Astrid, con Stephenie, Katrine, Elizabeth e William.
" Credo che sia il momento di presentarti loro : sono Hiccup e Astrid. " disse Stepphi a Will. 
" Ciao, io sono William, il guardiano dei dominatori degli elementi. " 
William era un ragazzo particolare, da lontano poteva sembrare simile a Moccicoso e forse lo era un po'... i capelli, la forza..era un ragazzo muscoloso almeno quanto Moccicoso, ma appariva più attraente. La pelle era abbronzata, sulle braccia scoperte aveva molte cicatrici, era vestito con una semplice maglia e dei pantaloni, entrambi marroni. Portava un mantello ampio e nero con un cappuccio. 
" Piacere. " disse Hiccup porgendogli la mano, che poco dopo Will afferrò. 
" Non so cosa, ma c'è qualcosa in te di interessante. " disse il ragazzo muscoloso che fissava Hiccup, che in suo confronto sembrava davvero una lisca di pesce. 

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Capitolo 6
*** capitolo 6: gli occhi dei dominatori del fuoco ***


Capitolo 6: gli occhi dei dominatori del fuoco. 

" In me? " chiese Hiccup perplesso.
" Si, non so cosa. Ma i tuoi occhi mi hanno fatto ricordare una cosa. " 
" E perché proprio i miei? " 
" Perché sono piuttosto rari. Stephenie, guarda qui. " disse alzando un pungno all'altezza della testa. Poi l'aprì e una palla di fuoco si infrasse contro un albero, che prese a bruciare. Mentre sprigionava il fuoco i suoi occhi erano diventati letteralmente rossi iridescenti. 
" Occhi...iridescenti? Ma tu sei un dominatore del fuoco? " 
" No, i guardiani dominano tutti gli elementi. " 
" Voglio provarci anch'io...solo che questa sarebbe la prima volta che uso il mio elemento. "
 " Bene, allora ci servirà più tempo. Che ne dite voi due se andate a cercarci due draghi, mentre io le insegno? " chiese a Hiccup e Astrid.
" Va bene. Tu Astrid vai a cercare un Uncinato Mortale. Io addestrerò il primo che mi capita. " 
" Okay. " rispose Astrid addentrandosi nel bosco con Tempestosa. 
" Noi siamo diventate invisibili, no? " chiese Katrine riferendosi a lei è ad Elizabeth.
" Devo darvi degli ordini? Che ne so, andate a farvi un giro per l'isola. " 
In poco tempo Stephenie e William rimasero soli ed iniziarono l'addestramento.
" Devi concentrarti, è difficile. " 
" Ci proverò. " Stephenie fece una serie di prove, tutte inutili. Niente occhi rossi, poco fuoco, non c'era l'effetto della palla di fuoco sparata poco prima da lui. Poco dopo alla loro partenza, Hiccup ed Astrid tornarono con un Uncinato Mortale e un Incubo Orrendo. Stephenie stava ancora provando, dopo tanti tentativi inutili. 
" So che ce la puoi fare, sei la prescelta del fuoco! Davvero, ti do un consiglio : cerca la rabbia, pensa ad Aaron. Pensa a cosa ha fatto a tua madre. " 
Stephenie si irrigidì e alzò per la cinquantesima volta il braccio, chiudendo la mano in un pugno e pensando alla rabbia che provava nei confronti di Aaron. Senza nemmeno avere il controllo di quello che stava facendo, aprì la mano e da essa ne uscì una sfera di fuoco che, velocissima, andò a colpire un altro albero, facendolo cadere a terra come se qualcuno gli avesse tagliato le radici. 
" Ce l'hai fatta. " disse William, ma prima che lei potesse rispondergli, cadde a terra, svenuta e stremata. William si inginocchiò di fronte a lei.
" Cavolo, hai usato un sacco di energia. " disse prendendola in braccio e dirigendosi verso il santuario dei dominatori. Entrò e la portò in una stanza, dove la lasciò su un letto. Poco dopo uscì. 
" È sera. Non abbiamo mangiato per tutto il tempo, forse è per quello che era così debole. Non l'ho mai vista così, quando aveva 12 anni era agguerrita, forte, nulla la poteva battere. Se solo ripenso a quel giorno in cui mi ha slogato la caviglia... " 
" Slogato la caviglia? A te? " chiese Elizabeth, tornando con Katrine. 
" Pensate che una volta fossi così? No, ero almeno come te. " disse puntando il dito verso Hiccup. 
" E allora come hai fatto a superare la prova di tuo cugino, quella specie di armadio a due ante? " chiese Katrine, curiosa. 
" Esercitandomi. È lui che mi ha fatto diventate questo. " disse autopuntandosi le mani sul suo corpo. " Secondo me, potebbe fare la stessa cosa con te. " disse riferendosi a Hiccup.
" Non ci tengo. " rispose lui. 
Il ragazzo fece spallucce e si avvicinò a una specie di capanna, da dove tirò fuiri della legna, posizionandola per terra e dandogli fuoco con uno dei suoi elementi. Poi, con le sue stesse mani, staccò di netto da terra due alberi e li appoggiò vicino al falò, uno di fronte all'altro. Dal santuario uscì Stephenie, che sembrava di nuovo piena di energie. 
" Non mi sono mai sentita meglio. " disse puntando velocemente un braccio davanti a sé e lanciando un'altra palla di fuoco potente quanto quella di poco prima, che le fece diventare gli occhi perfettamente iridescenti. 
" Recuperi le energie molto velocemente, vedo. " disse William.
" Come ho sempre fatto. " rispose la ragazza. Poi portò lo sguardo in cielo. " Che ora è? " 
" Vieni con me. " disse William, senza rispondere alla domanda di Stephenie. Percorse un sentiero lí vicino e arrivò sulla costa di quella parte dell'isola. La vista era perfetta, il sole stava tramontando. 
" Ti presento le vere bellezze dell'isola dei dominatori. " 
" Wow! È...bellissimo! " 
" Questo è un aggieggio che ho costruito io. Sott'acqua c'è una rete, guarda cosa succede se tiro su questa corda. " disse indicando una corda che pendeva da un ramo di un albero e che poi scendeva giù sott'acqua, vicino allo strapiombo dove si trovavano. Tirò la corda e la rete uscì dall'acqua, era piena di pesci. 
" La cena sta per essere servita! " disse, simpatico. 
Tornarono dagli altri con i pesci e iniziarono a cuocerli sul fuoco acceso da lui stesso poco prima. Dopo aver consumato la cena, entrarono nel santuario per passare la notte. L'indomani avrebbero iniziato la ricerca degli altri prescelti. 

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Capitolo 7
*** capitolo 7: la prescelta dell'acqua. ***


Capitolo 7: la prescelta dell'acqua. 

I ragazzi si svegliarono piuttosto presto. Insieme prepararono e consumarono la colazione. Più tardi decisero quale drago sarebbe stato di chi. 
" Io voglio l'Incubo Orrendo...mi sembra perfetto per una dominatrice del fuoco. " disse Stephenie.
" Allora tu e Will vi prendete lui, mentre io ed Elizabeth ci prendiamo l'Uncinato Mortale. " disse Katrine. 
" Non credo che ' prendiamo ' sia il termine giusto. " disse Hiccup.
" Dettagli. " rispose la rossa avvicinandosi al drago da lei scelto. Dopo un po' di tempo per conquistare la fiducia dei due draghi, giunse l'ora di partire. Ognuno salì sul rispettivo drago, alzandosi in volo. 
" Dove dovremo andare? " chiese Stephenie a Will. 
" A cercare il prescelto o la prescelta dell'acqua. Potremmo cercarlo vicino la costa a nord, là fa freddo e vicino alle coste si formano caverne di ghiaccio invase in parte dall'acqua. È il posto migliore per un dominatore dell"acqua. " 
" E ora dove siamo? Sud, est o ovest? " 
" Est. Ci dovremo arrivare in non più di un'ora. " 
I calcoli di Will non fecero una piega, infatti in poco meno di un'ora arrivarono sulla costa nord dell'isola. Notarono varie grotte di ghiaccio, ma quella che attirò la loro attenzione fu una in cui c'era costruito una specie di castello di ghiaccio. 
" Wow...chi ha fatto questo castello? " chiese Katrine.
" Probabilmrnte la prescelta dell'acqua. " disse Will scendendo dal drago e avvicinandosi a una porta, sempre di ghiaccio, e bussando più delicatamente che poteva, per non rischiare di romperla. Dall"alto del castello uscì improvvisamente dell'acqua che subito dopo si trasformò in ghiaccio, creando uno scivolo. Da lì scese una persona, aveva un mantello con un cappuccio tirato su che ricopriva tutto il corpo. Quando scese a terra, abbassò il cappuccio e si tolse il mantello, scoprendo una ragazza con un vestito azzurro, capelli biondi e gli occhi del colore del cielo. 
" Si? " chiese, con una voce delicata. 
" Sei la prescelta dell'acqua? " chiese Will. 
" No, la prescelta è mia sorella, ma lei non è con me. Nessuno sa dove sia, da piccola, aveva solo 3 anni, è scappata di casa e nessuno l'ha mai ritrovata. " 
" Maledizione, questa non ci voleva!" imprecò Will. 
La ragazza si avvicinò lentamente ad Astrid. 
" Che c'è? " chiese lei perplessa.
" Astrid! " esclamò la ragazza, saltandole al collo e abbracciandola. 
" Chi-chi sei? Io non ti conosco! " disse Astrid allontanandosi da lei. 
" Tu sei mia sorella! " disse la ragazza. 
" Cosa? Ma è impossibile, Astrid è sempre vissuta a Berk e ha perso i suoi genitori quand'era piccola. " disse Hiccup. 
" Veramente anch'io ho uno sfocato ricordo di lei. " disse Astrid. 
" Io sono tua sorella Kyra, la tua sorella minore, abbiamo due anni di differenza. Mamma, papà, venite! " disse la ragazza, poi chiamando i genitori.
Due persone si fecero avanti, uscendo dal castello di ghiaccio. 
" Astrid, sei tu? " disse la donna raggiungendo Astrid. 
" Ma-mamma? " 
" Si, sono io. " Astrid abbassò lo sguardo, poi guardò Hiccup. Era sconvolta, aveva appena scoperto che i suoi genitori erano ancora vivi, che aveva una sorella e che era la prescelta dell'acqua. Cosa doveva fare ora? Con chi doveva vivere? E dove, soprattutto? Sarebbe tornata a Berk? 
" Io sono la prescelta dell'acqua? " chiese 
" A quanto pare.." rispose Will. 
" Va bene, ma ora cosa devo fare? " 
" Beh, continuerai con noi il viaggio e avrai una posizione più importante di quella precedente. " 
" Quando finirò il viaggio dove vivrò? " 
" Qui con noi. " le rispose Kyra. 
" Non ci penso neanche! La mia vita è a Berk e non inizierò di nuovo la mia vita qui mandando tutto all'aria. " 
" Beh..allora potremmo venire a Berk, vero mamma? " 
" Certo, tutto per riaverti a casa. " 
" Ora va meglio. " 

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Capitolo 8
*** capitolo 8: il prescelto della terra. ***


Capitolo 8: il prescelto della terra. 

I ragazzi ripresero il loro cammino, ma prima si fermarono dalla famiglia di Astrid per permetterle di imparare ad usare il suo elemento. Presto arrivò la sera e Astrid ormai aveva appreso alcune cose. La sua famiglia aveva preparato la cena per tutti quanti. 
" Non sai quanto siamo felici di riaverti qui! " disse Kyra sorridendo alla sorella. 
" Mmm.." disse soltanto Astrid.
" C'è qualcosa che non va? " 
" E me lo chiedi? Voglio dire, ho appena scoperto in un colpo solo che sono la prescelta dell'acqua e che ho una famiglia ancora viva e vegeta! Ho bisogno di tempo per abituarmici. " disse alzandosi dalla panca su cui erano seduti poco prima lei ed Hiccup e si diresse verso uno strapiombo di ghiaccio proprio vicino alla fine della grotta di ghiaccio. Hiccup la seguì. 
" Stai bene? " le chiese. 
" Si, non è niente. Solo che non ne sono abituata, ecco. " disse lei incamminandosi per ritornare alla casa della sua famiglia. Quando tornarono i genitori di Astrid stavano parlando con Kyra. 
" Non è colpa mia, se né andata da sola! " disse Kyra. " Beh...con Hiccup. " 
" Hiccup? Il figlio di Stoick l'immenso? È un Haddock! Lo sai che non voglio che state vicino agli Haddock. " disse suo padre. 
" Si, si, lo so. Ma per me sono solo amici. " 
Astrid ed Hiccup avevano sentito tutto. 
" Perché mio padre non vuole che stiamo con gli Haddock? " 
" Non ne ho idea, ma in questo caso meglio mentire, non credi? "
" Hai ragione. " disse Astrid avvicinandosi a suo padre. "Ehm..papà, io e Hic siamo solo amici. " 
" Mmm...meglio così. " 
Più tardi cenarono e il giorno dopo ripartirono il loro lungo viaggio. 
" Dove dobbiamo cercare il prescelto della terra? " chiese Hiccup, appena usciti dalla grotta di ghiaccio. 
" Credo che...l'abbiamo trovato. " disse Will. 
" Ma com'è possibile, di già? " chiese Katrine. 
Davanti a loro avevano una semplicissima caverna, se non fosse stato per la costruzione interna : il soffitto era sospeso da delle colonne spesse e larghe e bianche, che chiunque avrebbe notato anche da molto lontano. Alla fine della grotta c'era una persona accovacciata a terra, ricoperta anch'essa da un mantello marrone. 
" Chi siete? " chiese una voce maschile. 
"Loro sono dominatori e io sono il guardiano. " rispose Will. Finalmente, il ragazzo coperto dal mantello alzò la testa e lasciò cadere a terra il mantello. Aveva capelli castani con un ciuffo ribelle che partiva dalla fronte per alzarsi in aria e gli occhi marroni. Infine si alzò in piedi e guardò attentamente tutti i ragazzi. 
" Io sono Kevin, il prescelto della terra. " 
" Perfetto! " esclamò Will. 
" Mi cercavate? " 
" Si. Puoi venire con noi? " chiese Stephenie. 
" Venire dove? " 
" Io sono la prescelta del fuoco e mi serve l'aiuto di tutti i prescelti per vendicare la morte di mia madre. Aaron ti dice niente? " 
" Ci sto. Io mi nascondo da molto tempo ormai, non ho più una vita normale, penso sempre che Aaron mi troverà e mi ucciderà. " 
" Lui cerca tutti i prescelti, ma oltre che noi, mia sorella. Mia sorella è stata adottata dai miei genitori per proteggermi, e, siccome sarebbe la primogenita, Aaron pensa che sia lei la prescelta. " 
" Quindi se non lo troviamo ucciderà tua sorella. " 
" No, mia sorella è lei. " disse puntando un dito verso Katrine " Io voglio solo la mia vendetta, nient'altro. Ma sono sicura che voi prescelti volete la sua morte, perché lui vi cerca per uccidervi. " 
" Questo è vero. D'accordo, verrò con voi. " 
" Grazie. " 
I ragazzi si fermarono lì quel giorno, un po' per riposare e un po' per cercare un altro drago, che sarebbe stato molto utile per continuare il viaggio con il nuovo prescelto e l'ultimo prescelto dell'aria che avrebbero trovato a breve. Erano in 7 ora : Stephenie, William, Hiccup, Astrid, Katrine, Elizabeth e Kevin. Si riposarono tutto il giorno e Hiccup addestrò un Bizippo, che sarebbe stato utilissimo per le sue due teste. 
Il giorno dopo ripresero la loro strada e partirono con i draghi. 

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Capitolo 9
*** capitolo 9: la prescelta dell'aria ***


Capitolo 9: la prescelta dell'aria. 

" Allora...dove andiamo a cercare il prescelto dell'aria? " chiese Hiccup. 
" Aspetta un attimo...i prescelti dell'aria possono volare? " chiese Stephenie a Will. 
" Si, ma non preoccuparti, non dovremo cercarlo per tutto il cielo e per tutta l'isola, saprà sicuramente che lo stiamo cercando. " 
" Come farebbe a saperlo? " 
" Le voci girano in fretta qui. " 
" Questo vuol dire che anche Aaron sa che stiamo cercando tutti i prescelti. " 
" Probabilmente si, ma nessuno può dirlo con certezza. Ci sono pochi abitanti su quest'isola, poco più di 50, e sono tutti dominatori, le voci comunque girano velocemente, ma tutti gli abitanti odiano Aaron e cercano di mentirgli sempre, perché è un loro nemico. " 
" Quindi se lui non lo sapesse noi potremmo sorprenderlo e prenderci la nostra vendetta, ma se lui invece sapesse tutto, potrebbe mettere su un esercito in poco tempo per ucciderci. " 
" Esatto. " 
" Bene, se il prescelto dell'aria sa che lo cerchiamo, verrà da solo da noi, tantovale fermarci per un altro giorno. " 
" No, dobbiamo tornare al santuario dei dominatori, se c'è un posto dove può pensare di trovarci, è sicuramente quello."
Così i ragazzi si diressero a est dell'isola, per tornare al santuario. In un ora arrivarono al santuario, dove si misero pazientemente ad aspettare l'arrivo del prescelto dell'aria. Intanto parlarono tra loro. 
" Vivevi da solo in quella caverna? " chiese Will a Kevin. 
" Si. I miei genitori sono stati catturati da Aaron. " 
" Chissà se mio padre ha fatto la stessa fine..." si chiese fra sé Stephenie. 
Intanto Hiccup e Astrid si erano allontanati dal gruppetto ed erano sulla costa dov'erano andati Stephenie e Will qualche giorno prima. 
" Hiccup, quando finiremo di viaggiare, la mia famiglia verrà con me a Berk. E quella volta non potremo più mentire. " 
" Lo so, ma io mi chiedo ancora perché tuo padre non voglia che tu o tua sorella frequentiate degli Haddock. " 
" Me lo chiedo anch'io e dobbiamo scoprirlo. Lui è pur sempre mio padre, non posso ignorarlo, ma devo sapere perché ci chiede questo. " 
" Okay, sono d'accordo con te, ma se non volesse risponderti? " 
" Lo chiederei a mia mamma. " 
" E se neanche lei volesse dirti nulla? " 
" Lo scoprirei. " 
" Come? " 
" Aspetta e vedrai. " disse tornando dagli altri. Hiccup la seguì. Quando tornarono con loro c'era una ragazza molto strana, con dei capelli di un biondo molto chiaro, quasi bianco e arruffati, gli occhi dorati. 
" Chi è lei? " chiese Astrid a Will. 
" Riki, la prescelta dell'aria. " 
" Ah, quindi possiamo andare da Aaron, ora. " disse Hiccup. 
" Penso che servirà un allenamento, prima. " disse Will. 
" A me non serve allenamento, so usare i miei poteri. " disse Riki. 
" Tu può darsi, ma non Stephenie e Astrid. " ribadii Will. 
Così i ragazzi si fermarono al santuario dei dominatori per tutto il giorno per prepararsi al meglio al combattimento contro Aaron. Stephenie si esercitò meglio sullo sparare delle palle di fuoco, che in genere le rubavano molta energia, anche se riusciva a riprendersi in qualche minuto. Astrid si esercitò sul trasformare l'acqua in ghiaccio, che era molto utile. 
Ogni dominatore aveva i propri poteri : i dominatori del fuoco potevano usare il fuoco in ogni modo possibile, scegliere quale intensità di temperatura dargli o quale forma dare alle palle di fuoco. I dominatori dell'acqua potevano decidere sotto quale forma usare l'acqua : acqua o ghiaccio. Potevano anche decidere, come i dominatori del fuoco, quale temperatura dargli e potevano lanciare gavettoni d'acqua potenti e veloci. 
I dominatori della terra potevano creare terremoti, crepe nel terreno o scavare sotto terra e crearsi dei personali passaggi sotto terra con le proprie mani. 
Infine i dominatori dell'aria potevano far volare qualsiasi cosa essi volevano, anche se stessi, nella direzione che volevano. Alla fine della giornata terminarono l'allenamento e andarono a letto aspettando il giorno che sarebbe arrivato l'indomani. 

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Capitolo 10
*** capitolo 10: il palazzo di Aaron ***


Capitolo 10: il palazzo di Aaron.

L'indomani si svegliarono all'alba, pronti per andare a sconfiggere Aaron. 
" Dove troviamo Aaron? " chiese Stephenie a Will. 
" Lui viaggia, ma da un po', a quanto mi hanno riferito alcuni amici, si è fermato, forse perché sa che ci siamo tutti uniti in un solo gruppo. Ora, trovarlo non è un impresa difficile. Quest'isola non è molto grande, poco più di Berk. Ci sono posti, comunque, in cui Aaron non starebbe mai : i villaggi. Sono troppo caotici e rumorosi, per lui. " 
" Dimmi solo dov'è, non voglio sapere altro. " lo interruppe Stepphi. 
" Lassù. " disse puntando il dito verso una montagna, la più alta dell'isola. 
" Su una....montagna? Che ci trova di bello nel vivere su una montagna? " 
" Ha una specie di palazzo, lassù e non è solo, ci sono centinaia di guardie ai lati del palazzo. " 
" Cosa? E noi come facciamo ad entrarci, allora? " 
" Da una caverna. Dovete sapere che in questa montagna c'è una caverna che parte dalla base e arriva fino alla punta, dov'è costruito il palazzo. Se noi riusciamo a trovare l'entrata della caverna, il gioco è fatto! " 
" Allora potremo dividerci in gruppi per cercare l'entrata. " propose Hiccup. 
" D'accordo, ma dobbiamo essere in meno persone possibili, quindi sarebbe meglio se voi che non siete i prescelti ve ne andreste. " 
" Tu mi stai chiedendo di andarmene e lasciare Astrid con voi? " chiese Hiccup. 
" Non le succederà nulla, è una prescelta. " 
" No, io non me ne vado senza di lei. " disse Hiccup guardando Astrid, che gli sorrise. 
" D'accordo, allora voi, Katrne ed Elizabeth. " 
" Va bene, ma se vi serve aiuto noi saremo fuori dal palazzo, nascoste. " rispose Katrine, che camminò verso la sorella e, una volta arrivata da lei, si tolse un ciondolo rosso fuoco e lo fece indossare a Stephenie. " La mamma sarebbe fiera fi te, stanne sicura. Anche papà, ma soprattutto io sono fiera di te. Ora ti parlo come se avessi così tanti anni più di te...invece ne abbiamo solo uno di differenza. Ma...sappi che io ti voglio bene come se fossi la mia vera sorella. " una lacrima solcò la guancia rosea di Katrine. " Cerca vendetta anche per quello che Aaron ha fatto a me. " concluse infine posando un bacio sulla fronte di Stephenie e abbracciandola.  
" Lo farò. " rispose Stephenie sciogliendo l'abbraccio. 
Katrine salì sull'Uncinato Mortale con Elizabeth, la quale quest'ultima salutò la cugina con una mano. 
" Sta attenta a non morire! " disse con un leggero sorriso. 
I ragazzi rimasero in 6: Stephenie, William, Hiccup, Astrid, Kevin e Riki. Si divisero in 3 gruppi : Hiccup e Astrid con Sdentato e Tempestosa, Stepphi e Will con l'Incubo Orrendo e Kevin e Riki con il Bizippo. Perlustrarono tutta la base della montagna, sparando con i draghi palle di fuoco per cercare l'entrata anche tra alberi e rovi. Dopo una lunga ricerca, un'ora dopo riuscirono a scovare la tanti cercata entrata della grotta. 
" Finalmente! " esclamò Stephenie. " Quanto tempo si sta ad arrivare in cima alla montagna? " 
" Non più di un quarto d'ora. Questa montagna è molto alta ma la caverna la taglia perfettamente al centro...è come se fosse stata scavata. " 
I sei entrarono nella caverna e con l'aiuto del fuoco riuscirono a trovare la fine di quella specie di lungo tunnel. 
" Non c'è nessuna uscita quassù. " disse Hiccup, il primi ad essere arrivato alla cima della montagna. 
" Lo so. Lì sopra ci dev'essere il palazzo di Aaron. Dobbiamo per forza spaccare il pavimento, quindi, se siete pronti, inconteremo Aaron proprio ora, se non i suoi uomini. " avvertì Will. 
" Adesso o mai più. " disse Stephenie, sicura di sé. 
" D'accordo. Kevin, ci puoi pensare tu? " 
" Sicuro! " rispose il ragazzo avvicinandosi con il drago alla cima del tunnel. Velocemente deve dei piccoli fori vicino alle pareti del tunnel, quattro microscopici fori, con un pugnale. Poi con i suoi poteri da dominatore, riuscì a staccare letteralmente l'intera cima del tunnel. Poi la sbriciolò in una miriade di granelli di roccia e la lasciò cadere nel vuoto, dove non c'erano gli altri ragazzi. Si creò così un enorme entrata nel palazzo di Aaron. 
" Ora! " urlò Will, che entrò nel palazzo seguito fagli altri ragazzi. 

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Capitolo 11
*** capitolo 11: Aaron ***


Capitolo 11 : Aaron. 

In poco tempo furono circondati da molti uomini. Uno di essi catturò lo sguardo di Stephenie, la quale diede una pacca sulla schiena a Will e gli riferì dell'uomo. Quell'uomo aveva un mantello, ma la testa scoperta, che si rivelava con dei capelli neri e né troppo corti né troppo lunghi. Stephenie notava una somiglianza, ma non riusciva a capire quale fosse, ma sapeva con certezza che quell'uomo era Aaron. Era alto, almeno un metro e ottanta, e robusto. Will sembrava quasi sconvolto, inspiegabilmente. 
" Will? Cos'hai? " chiese Stepphi a Will. 
" Que-quello...è...è... " balbettò lui. 
" Aaron. " concluse. 
" No, devo...scendere da questo drago...io..." 
Stephenie guardò preoccupata Will, non sembrava per niente in sé. I due atterrarono e Will scese dal drago. 
" Che cos'ha Will? " chiese Hiccup a Stepphi. 
" Io...non lo so. " 
Will si stava avvicinando lentamente ad Aaron. 
" Papà. " disse Will. Il termine usato da lui fece irrigidire Stephenie, la quale rimase a bocca aperta e occhi spalancati.
" Cosa? Lui....è tuo padre? " 
William si voltò verso Stephenie e cominciò a riflettere. 
" A quanto pare si. " 
" Tu non lo sapevi? " 
" No. " disse poi girandosi verso suo padre. " Perché? Perché non me l'hai detto? Perché vuoi i prescelti? Tu mi hai mandato da mio cugino solo per torgliermi dai piedi, vero? Perché? Io sono il guardiano dei prescelti, e sono tuo figlio! " 
" Ricordi di chi sei figlio? " 
" Beh...mia madre è....la mamma è ancora viva? " chiese avvicinandosi al padre. 
" No...è stata uccisa e sai da chi? " 
Will non sapeva che rispondere, quindi attese la risposta del padre, che non tardò ad arrivare. 
" Dominatori del fuoco. " 
Will si girò e guardò Stepphi. Poi ragionò e arrivò alla conclusione. 
" Quindi tu non volevi uccidere tutti i prescelti, ma solo Stephenie. " 
" Esattamente. Io volevo soltanto la vendetta sulla morte di tua madre. " 
" Ma...non puoi averla, papà. Tu hai fatto del male a Stephenie, hai ucciso sua madre e ferito sua sorella, come puoi voler uccidere anche lei? " 
" Semplice vendetta. Non hanno ucciso solo tua madre, ma anche tua nonna. " 
" Papà, tu sai che io non dimentico, ma di solito perdono sempre. Non puoi uccidere delle persone senza colpe, sino stati altri dominatori, non significa che la colpa sia la prescelta. Lei non ha chiesto ai dominatori si ucciderla, lei non ha colpe! " 
L'uomo ci pensò su, poi rivolse una domanda al figlio " Come mai la difendi tanto? " 
" Perché lei è la mia ragazza e dovrai accettarlo, papà. " 
L'uomo guardò attentamente Stephenie, poi annuì. 
" Va bene, hai vinto. " disse infine. William sospirò, sollevato della risposta positiva. 
" Noi non accettiamo. " li interruppe Riki. 
" Già, ci ha cercati comunque anche noi. " aggiunse Kevin. 
" Aspetta, perché hai cercato anche loro se volevi la prescelta del fuoco? " chiese Will. 
" Semplicemente per le informazioni. Uno dei prescelti poteva sapere dov'era la ragazza e io avrei fatto di tutto per sapete dov'era. " 
" E ci avresti torturato! " disse ancora Riki. 
" Calma, è tuuto finito ora. Non potete perdonarlo e lasciar stare? " chiese Will ai due. 
" Noi non siamo come te, noi non perdoniamo. Lui aveva intenzione di torturarci. " 
" Ma...non l'ha fatto. " 
" Solo perché sei arrivato tu. " disse la ragazza avanzando, con alle spalle Kevin. 
Stephenie e Will si scambiarono un'occhiata fugace, poi lei si avvicinò silenziosamente a Hiccup ed Astrid. 
" Dobbiamo fermarli. Non sarà molto difficile, siamo in maggioranza numerica. " sussurrò Stephenie ai due. 
I tre si avvicinarono silenziosamente alle spalle dei due prescelti, ma prima che potessero fare la minima mossa, vennero sbalzato in aria da una scossa del terreno, molto potente. Era stato sicuramente Kevin. Mentre Hiccup e Stephenie vennero sbalzato più indietro, Astrid era appena dietro i due. 
" Guarda chi abbiamo qui. " disse Riki scambiando un'occhiata maliziosa a Kevin. Riki, com i suoi poteri da prescelta dell'aria, fece alzare in aria Astrid. 
" Fammi scendere! " ordinò Astrid. 
" Inchinati a noi o ti farò cadere da un bel po' di metri di altezza. " 
" Mai! " Riki la guardò arrabbiata e la lasciò caderw nel vuoto. Fortunatamente lì sotto c'era Hiccup, che la prese al volo tra le sue braccia. Astrid riaprì gli occhi e trovò il viso di Hiccup a pochi centimetri dal suo. 
" Tutto bene? " le chiese. 
" Si, grazie. " rispose la bionda dandogli un bacio di ringraziamento e rimettendosi in piedi. Riki guardò arrabbiata la scena. 
" Questa me la pagherai, cara! " disse Astrid toccando con una mano il pavimento del palazzo e lasciando scorrere dell'acqua su di esso. 
" Non sarà un po' di acqua a fermarmi! " disse Riki, facendo però una mossa sbagliata ed entrando con i piedi nell'acqua. In quel preciso momento Astrid ghiacciò l'acqua, bloccandola nel ghiaccio. Riki cercò di liberarsi, inutilmente. 
"Ehm...io....mi ritiro! " annunciò Kevin, scappando dal palazzo. 
" D'accordo, mi arrendo, mi arrendo. " disse Riki. 
Stephenie si avvicinò a Riki e sciolse il ghiaccio, poi tornò da Will. 
" Finalmente questa avventura è finita. " 
" Un attimo. " disse Aaron, dirigendosi verso una di alcune celle. Stephenie spalancò gli occhi e sorrise. 
" Papà! " esclamò andando incontro al padre. Suo padre l'accolse tra le sue braccia e poi, una volta sciolto l'abbraccio, la guardò. 
" Guarda come sei cresciuta! Tua madre sarebbe fiera si te. "
" È quello che mi ha detto anche Katrine. " disse infine Stephenie.
I giorni successivi i ragazzi tornarono a vivere a Berk : Astrid con la sua nuova famiglia, Stephenie con suo padre, sua sorella e sua cugina, Riki e Kevin non si fecero più vedere. Tutti i ragazzi pensarono che le avventure erano finite, ormai, ma in realtà non era proprio così. [ piccola introduzione per la continuazione della storia in un'altra fanfiction. ] 
ANGOLO AUTRICE : 
Buongiorno a tutti i miei lettori, questa è la prima volta che lascio una nota in fondo a un capitolo, ma è per informarvi della mia prossima fanfiction. 
Se vi è piaciuta questa storia e vi piace la coppia Hiccstrid, siete invitati a leggere la mia prossima fanfiction " Hero " ( che non ho ancora iniziato ), una storia che vorrei diventasse un capolavoro seguito e apprezzato da molti. Quindi vi chiedo umilmente di inserire in futuro " Hero " tra le vostre storie preferite, ovviamente solo se vi piace, o lasciare un commento o semplicemente leggerla.
Grazie mille, un bacio enorme. 
Cricrina01 ( cricrifanficlover01 ) 

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