I will always love you di Hoon21 (/viewuser.php?uid=244098)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** Primo Capitolo ***
Capitolo 3: *** Secondo Capitolo ***
Capitolo 4: *** Terzo Capitolo ***
Capitolo 5: *** Quarto Capitolo ***
Capitolo 6: *** Quinto Capitolo ***
Capitolo 7: *** Sesto Capitolo ***
Capitolo 8: *** Settimo Capitolo ***
Capitolo 9: *** Capitolo Ottavo ***
Capitolo 10: *** Capitolo Nono ***
Capitolo 11: *** Epilogo ***
Capitolo 1 *** Introduzione ***
A chi soffre
ogni giorno
e ha il
coraggio di andare avanti.
N.B.
Vi prego di leggere attentamente queste note.
Purtroppo ho un problema con il computer che non mi permette di
scrivere correttamente: devo sostituire l'accento con l'apostrofo.
Scusatemi tanto e buona lettura. Ci vediamo in fondo alla pagina.
Mio
figlio.
Introduzione.
Forse
anche oggi e' un giorno come tanti. Forse anche oggi posso alzarmi
dal letto per andare a impastare il pane senza dovermi preoccupare di
perdere uno dei miei figli. Eppure so che non e' cosi'. Oggi c'e' la
mietitura. Josh o Peeta potrebbero essere estratti. Per fortuna Kevin
e' gia' fuori pericolo da due anni. Ma gli altri due no. Sono ragazzi
di citta' quindi le probabilita' che vengano estratti sono minori
rispetto ai ragazzi del Giacimento. Però potrebbe succedere lo
stesso.
Ogni
anno per la mietitura mi alzo prima di mia moglie Marlene e inizio a
impastare. Fare il pane mi rilassa...scaccia i pensieri per un po'.
Anche se quelli, inevitabilmente ,ritornano.
Scendo
le scale silenziosamente fino al forno. Ma c'e' gia' qualcuno a
impastare. Peeta.
Lo
osservo un momento prima di tossire per richiamare la sua attenzione.
Lui alza lo sguardo e sorride.
-Non
riuscivi a dormire?- Scuoto la testa. -Chi riuscirebbe a dormire
oggi?- -Beh Kevin dormirebbe anche se fossimo in piena guerra-
replica lui facendomi ridere. E' strano, in questo momento dovrei
essere io a distrarre mio figlio al pensiero costante della morte non
lui. Ma Peeta e' cosi': prima pensa al benessere degli altri e dopo
al suo.
-Neanche
tu riuscivi a dormire?- chiedo avvicinandomi al banco e infornando le
pagnotte di Peeta.
-No..ma
pensarci e' inutile. Ogni anno e' la stessa cosa. Speriamo che la
fortuna sia davvero dalla mia parte oggi. Mi passi la farina?-
In
silenzio gliela passo non riuscendo a pensare qualcosa da dire. In
questi casi non c'e' nient da dire in realta'.
***
Quella
strana presentatrice di Capitol City, Effie Trinket, esordisce con un
-Prima le signore- prima di avvicinarsi alla bocce. Dopo aver fatto
vagare la mano per un po' afferra una strisciolina e lentamente la
apre.
-Primrose
Everdeen!-
Oh
no penso Quella bambina no.
So
bene chi e' Primrose Everdeen. Oltre ad essere la sorellina di
Katniss, la ragazza che mi vende gli scoiattoli, e' la figlia di
Jane. La donna che amavo tanto in gioventu'. Le hanno ucciso il
marito e adesso cercano di strapparle via anche una figlia. Non ne ha
gia' passate abbastanza quella povera donna? Ma poi Katniss corre tra
la folla, spinge la sorella dietro di se e si proclama tributo
volontario.
Ha
avuto del fegato quella ragazza. E' disposta anche a morire pur di
proteggere la sorella. Ho sempre ammirato Katniss per la sua forza e
la sua determinazione (qualita' che a me sono sempre mancate) e
capisco il motivo per cui Peeta si e' innamorato di lei. Ha sempre
cercato di nasconderlo ma vedo sempre il suo sguardo seguirla quando
passa davanti la panetteria, quando regala i biscotti a sua sorella o
quando ci vende i suoi scoiattoli insieme al suo amico Gale. Cerco
anche ora il suo sguardo e lo trovo carico di dolore. Non le stacca
gli occhi di dosso e mi sembra quasi di sentire i suoi pensieri
mentre lei sale fiera sul palco.
Per
fortuna compare un alquanto ubriaco Haymitch a distrarre l'attenzione
di tutti su quella ragazza. Che la fortuna possa essere con te
bambina,non riesco a trattenermi di pensare.
-E
adesso passiamo al tributo maschile!-continua Effie,visibilmente
risentita per l'atteggiamento di Haymitch. Non faccio neanche in
tempo a sperare che non sia uno dei miei figli quando Effie
annuncia:-Peeta Mellark-
Sono
fermo. Immobile. Nessuno si muove intorno a me o forse e' la mia
immaginazione. Sento un lancinante dolore al petto che mi fa piegare
in due. Mia moglie e' una statua. Il suo viso non esprime nessuna
emozione.
No,ti
prego,no. Mio figlio no...lui no. Peeta no...
Ma
so gia' che nessun altro prendera' il suo posto. Ne' suo fratello ne'
i suoi amici. Il giorno della mietitura la famiglia e gli amici non
contano molto. Per questo vorrei solo poter stare qui a piangere per
il figlio che sento di aver perso ma non so come mi ritrovo tra le
scale del Palazzo di Giustizia con accanto un Pacificatore che mi sta
dicendo qualcosa che non riesco ad afferrare. Marlene mi spinge
dentro una stanza dove ci attende Peeta. Mio figlio. Un pezzo della
mia anima e tutta la mia vita. Ha stampato sul viso la paura e gli
occhi azzurri sono lucidi per le lacrime che aspettano di essere
versate. Ma so gia' che non lo fara' davanti a noi.
Senza
pensarci due volte lo stringo forte a me cercando di imprimere nella
mia mente il suo odore, il suo respiro, il suo calore, le sue mani
forti e il suo abbraccio disperato.
-Quest'anno
il Distretto 12 forse avra' un vincitore. E' una tipa tosta,quella-
sussurra mia moglie quasi con indifferenza. Mi sciolgo dall'abbraccio
e mi volto a guardarla stralunato ma prima che possa dire qualcosa
Peeta appoggia una mano sulla mia spalla scrollando la testa.
-Forse
hai ragione tu, mamma. Grazie per l'incoraggiamento. Comunque,
qualunque cosa vediate in tv sappiate che vi voglia bene e voglio che
mandiate avanti la panetteria. Cercate di essere felici.- mormora
Peeta velocemente.
Pensa
che non riuscira' a vincere,dico
tra me e me. Ma certo! Fara' di tutto per proteggere Katniss.
-Ti
prego Peeta....- inizio ma un Pacificatore entra per dire che il
nostro tempo e' finito. Peeta bacia sulla guancia Marlene e mi
abbraccia.
Ne
approfitto per sussurrare al suo orecchio:- Lo so che la ami...E so
che farai di tutto per salvarla-
Lui
mi guarda confuso e poi sorride.
Decido
che qualunque cosa accada in questi giorni, io voglio ricordare mio
figlio cosi'. Con il sorriso piu' dolce che io abbia mai visto.
Io
e Marlene usciamo ma invece di andare a casa le chiedo di andare
avanti senza di me e vado a trovare Katniss Everdeen. Mio figlio
fara' di tutto per proteggerla e l'unica che posso fare per lui e'
cercare di aiutare lei. Non nell'arena ovviamente ma proteggendo sua
sorella.
Quando
entro mi guarda sorpresa. Non credo si aspettasse di vedermi. Le
porgo i biscotti incapace di parlare. Tutta la determinazione sembra
essersi volatilizzata. O forse e' solo la mia bocca che non ha voglia
di collaborare. Lei dice qualcosa ma mi limito ad annuire senza
sentirla davvero. Infine prima di andare le dico
semplicemente:-Terro' d'occhio la ragazzina. Mi assicurero' che
mangi-
Credo
di averla sentita sospirare ma non ne sono sicuro. Scendo le scale
del Palazzo di Giustina e mi preparo a queste settimane dove molto
probabilmente vedro' morire mio figlio.
Angolo
dell'autrice.
Buonasera
a tutti! Amo da morire Hunger Games e Katniss e Peeta sono i miei
personaggi preferiti,in particolare Peeta che amo alla follia! Dopo
aver letto per la milionesima volta tutti i libri ed essermi vista i
film fino alla nausea, ho deciso di iniziare nuova fanfiction dal
punto di vista...di Mr.Mellark. Ho sempre immaginato il dolore del
padre di Peeta,l'unico che volesse davvero bene al figlio. E provero'
ad imprimere i suoi pensieri nero su bianco. I nomi sono di mia
invenzione anche se quello di Mr. Mellark non e' stato ancora detto.
Non sono una scrittrice bravissima ma ce la mettero' tutta. In questo
capitolo c'e' poco dialogo ma provvedero' gia' dal prossimo capitolo.
Questa e' solo una introduzione. La mia fanfcition seguira' passo per
passo i libri. Non credo che riuscuro' ad aggiornare piu' di una
volta la settimana (quasi sempre il sabato). Mi scuso ancora per quel
piccolo problema che vi ho accennato sopra ma non e' colpa
mia,credetemi. Mi scuso per tutti gli errori che troverete e per la
mia incapacita'. Vi ringrazio per essere arrivati fino a questo
punto,vi ringrazio per aver letto e se poteste...mi piacerebbe
conoscere la vostra opinione su questa piccola ff.
Alla
prossima,
Hoon21
<3
|
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Capitolo 2 *** Primo Capitolo ***
Primo
capitolo
Ho sempre
amato la primavera. Non per il ritorno degli uccellini o gli alberi
in fiore come dicono tutte le poesie che fanno imparare ai bambini,
ma per il suo profumo. Quando ero ragazzo, la primavera profumava di
speranza, di sogni, di progetti, di vita. Ora so che quel profumo lo
associavo alla salvezza. E si, anche alla fortuna di essere scampato
per un altro anno agli Hunger Games. Anno dopo anno aspettavo
l'arrivo della primavera con ansia, per poterne sentire di nuovo
l'odore. In realta' volevo solo sapere di non essere stato scelto.
Credo di
rendermene conto solo ora mentre vedo i maxi schermo montati sulla
piazza. Dovrei essere a casa, seduto nella poltrona in salotto a
tenere la mano a mia moglie e invece sono in piazza, in mezzo a tutta
questa gente, per vedere la sfilata dei tributi.
Sono dovuto
scappare di casa questa mattina o sarei impazzito. Avevo fatto le
prime sfornate e non vedendo arrivare gente, avevo lasciato la
panetteria a Kevin per poter riposare qualche minuto in casa vista la
notte insonne.
Quello che
non mi aspettavo di trovare era mia moglie alle prese con grossi
scatoloni contenenti la roba di Peeta.
-Si puo'
sapere cosa stai facendo?!?- le urlai. Marlene non si giro' neanche
mentre mi spiegava cosa stesse facendo:- Tolgo via i suoi vestiti e
il resto. Cosi' Kevin e Josh avranno piu' spazio-
-Tu cosa?Per
caso hai organizzato anche il funerale?-
Si giro'
verso di me con gli occhi pieni di lacrime.
-Quanto
tempo pensi che riuscira' a resistere? Non puo' vincere. Sai chi
vince gli Hunger Games? Solo i piu' forti, i piu' furbi e i piu'
meschini. Dimmi tu se credi che nostro figlio sia forte, furbo o
meschino! Io credo di no e sto solo cercando di abituarmi a vivere
senza di lui! Per tutti questi anni non ho fatto che trattarlo male,
urlandogli contro e sgridandolo per ogni minima sciocchezza e lui non
si mai lamentato. Mai. E adesso lo vedro' morire su quello
schermo...- a questo punto le manco' la voce e scoppio' a piangere
per la prima volta. Eravamo sposati da vent'anni ormai ma non aveva
mai pianto davanti a me. Considerava il pianto come una debolezza.
La
abbracciai dolcemente cullandola tra le mie braccia e mormorandole
rassicurazioni all'orecchio.
-Buttando
via le sue cose non renderai piu' facile la sua morte...Tenendole
invece potrai avere un suo ricordo in ogni momento. Nostro figlio non
vorrebbe che tu lo buttassi via come se niente fosse...-
Non appena
si fu ripresa scappai via e non tornai neanche a pranzo. Se anche
Marlene si era dimostrata debole come avrei fatto io a sopravvivere a
queste settimane?mi chiedevo continuamente. E continuo a
chiedermelo anche ora.
Non sono mai
stato un uomo particolarmente coraggioso e tornare in questo momento
significherebbe affrontare mia moglie, affrontare questa situazione e
io non ho il coraggio necessario. Mi accontento di restare qua in
mezzo alla folla, ad ascoltare le loro parole di conforto che
somigliano tanto a delle condoglianze e a sorridere mestamente senza
riuscire a trovare niente da dire. Ma d'altronde sono il padre del
tributo, nessuno si aspetta che dica qualcosa.
Ed e'
proprio a questo punto che la vedo con i suoi fluidi capelli biondi.
Jane.
Anche lei
sembra vedermi perche' si dirige verso di me, in prima fila. Al suo
fianco c'e' la bambina, Prim.
-Will- mi
saluta con la sua voce dolce e vellutata. Cosi' diversa da quella di
Marlene, aspra e forte.
-Jane. Ciao
Prim-
La bambina
mi saluta con la manina pallida e si stringe alla madre che le mette
un braccio intorno alle spalle.
-Come mai
sei in piazza e non in casa?-le chiedo.
Lei sorride
appena:- Non sono ancora iniziati i Giochi. E' solo la sfilata dei
tributi. Ma non sembra che tu la pensi nello stesso modo,no?-
No, direi
proprio di no.
-Diciamo
che questa sfilata e' piu' un modo per ricordarmi che mio figlio
presto non ci sara' piu' e questa sara' una delle ultime volte in cui
potro' vederlo vivo e vegeto-
Questa
volta i suoi occhi si induriscono mentre dice:-Cosi' tu gli hai gia'
detto addio. Non speri che possa vincere. Non credi che abbia qualche
possibilita'. Deve essere molto incoraggiante per tuo figlio sapere
quanto sia sostenuto da casa. Ascolta, non mi importa che tuo figlio
vinca, voglio solo che MIA figlia torni a casa. Ma questo lei lo sa e
fara' di tutto per tornare da noi. Come potrebbe mai lottare Peeta
sapendo che nessuno lo aspetta piu'?- chiede retoricamente.
La
fisso sbalordito con la bocca aperta. Lei sorride tristemente e si
allontana un po come se non volesse stare un secondo di piu' accanto
a me. Non e' mai stata cosi' spietata. Ma c'e' qualcosa nelle sue
parole che mi ha fatto male..forse e' stata la verita'. Non ho
creduto neanche per un secondo che Peeta potesse vincere. Per me e'
come se fosse morto, come se non fosse mai esistito. Ho appena detto
a mia moglie di non buttare via le sue cose come se fosse morto e non
mi sono reso conto che quello che gli aveva gia' detto addio ero io.
Quanto devo essere spregevole...
Un
padre che non crede nel proprio figlio...
I
miei pensieri vengono interrotti dal rumore di trombe proveniente
dagli schermi. Lo show sta per iniziare.
Claudius
Templesmith e Ceasar Flickerman danno il benvenuto a tutti ridendo e
scambiandosi battute per riscaldare un po l'ambiente prima di dare il
via alla sfilata.
-Ed
ora, signori e signore, il momento che tutti aspettavamo! Ecco a voi
i tributi dei Settantaquattresimi Hunger Games!- urla Caesar. Subito
dopo il primo carro esce e il panico mi attanaglia lo stomaco. Dopo
anni passati a vedere gli Hunger Games so quanto puo' essere
importante questa sfilata. Gli sponsor vedranno i tributi nel loro
massimo splendore e inizieranno a farsi un'idea di chi scegliere.
Negli
anni passati i nostri tributi erano vestiti a minatori o
completamente nudi ricoperti soltanto da polvere nera simile al
carbone. Cio' spiega i pochi sponsor che abbiamo sempre ricevuto.
Come
saranno quest'anno i tributi del Dodici? Nudi
o vestiti da semplici minatori?
I
Favoriti sono splendidi nei loro costumi scintillanti e pian piano
arriviamo al7,8,9,10,11...
-Ma
quello cos'e'?- chiede Caesar esprimendo la mia stessa domanda.
In
lontananza si vede qualcosa che brilla. Sembra una fiamma.
Ma
sono...sono loro! Sono Katniss e Peeta. Sorridono beatamente
salutando la folla mentre i loro costumi li rendono affascinanti.
-Wow...signori,
guardate i costumi dei tributi del Distretto 12! Sono assolutamente
fantastici. Guardate come brillano...sono stupendi! Semplicemente
stupendi!- urla Caesar.
Ed
e' allora che lo fanno. Si guardano negli occhi e lentamente si
prendono la mano.
A
quel punto la folla impazzisce e inzia a urlare:-Distretto
12!Distretto 12!-
**
Sono
passati tre giorni dalla sfilata dei tributi, cio' significa che tra
poco renderanno pubblici i punti dell'addestramento. Ho deciso di non
pensarci. I Giochi non sono ancora iniziati e mio figlio e'
vivo, e' questa la litania che mi ripeto ogni giorno, in ogni
momento, in ogni secondo.
Dopo
la sfilata e la discussione con Jane Everdeen la prima cosa che ho
fatto e' stata tornare a casa da mia moglie. C'eravamo abituati alla
nostra presenza dandola per scontata ma senza mai apprezzarla
veramente. Non so come andranno a finire questi Giochi...forse bene o
forse no, ma quello che so e' che dobbiamo andare avanti.
-Will,
presto! Stanno dicendo i punteggi!- dice mia moglie affacciandosi
sull'uscio della panetteria.
-Arrivo,
tranquilla- Poso lo strofinaccio con cui stavo pulendo il tavolo e mi
dirigo in salotto. Kevin e Josh sono gia' seduti nelle sedie, mia
moglie sul divano e mi fa cenno di sedermi accanto a lei. Dopo poco
lo schermo si accende e subito balza un troppo allegro Caesae che
annuncia:-Buonasera signori e signore! Benvenuti! Stasera vedremo i
punteggi dei nostri tributi! Ormai il tempo scorre e i Giochi si
avvicinano. Ma risparmiamo i commenti per l'arena. Adesso, vediamo
insieme quanto hanno preso i nostri ragazzi!- e fa cenno alla
telecamera di spostarsi sui punteggi.
Come
sempre i Favoriti ottengono punteggi alti, tra l'otto e il dieci. Gli
altri concorrenti riescono ad avere buoni punteggi anche quella
bambina del Distretto 11, Rue. Ha la stessa eta' di Prim, la
sorellina di Katniss e ha il suo stesso sguardo innocente negli
occhi. Prim ha avuto la possibilita' di salvarsi grazie a
Katniss..questa ragazzina invece no.
Il
Distretto 12 come sempre e' l'ultimo...
-Ed
ora, dal Distretto 12 Peeta Mellark!-stringo la mano di Marlene- 8!-
Abbraccio
Marlene sorridendo. 8 e' un punteggio alto, alla pari con i Favoriti!
Forse esistono davvero delle possibilita' se..
-E
Katniss Everdeen..11!-
Sembra
che mi abbiano appena tirato addosso un secchio d'acqua gelata.
Peeta
potrebbe vincere se non fosse per Katniss Everdeen, mi
dico.
Avevo
completamente dimenticato lo sguardo di mio figlio l'ultima volta che
l'ho visto, il suo sorriso triste.
Fara' di
tutto per quella ragazza. Di tutto. Su
questo non ci sono dubbi.
**
Ci
siamo. E' la sera delle interviste.
-Stai
tremando- mi fa notare Marlene sedendosi accanto a me. I nostri figli
sono ancora nella loro stanza.
Sorrido
leggermente:-Tu no? La sfilata e' stata un successo, il punteggio
dell'addestramento e' ottimo ma dalle interviste gli sponsor
decideranno chi aiutare. E poi inizieranno i Giochi. In tutti questi
giorni ho pensato che forse Peeta potesse farcela ma se non fosse
cosi'...-
-Se
non fosse cosi' andremmo avanti. Ho imparato anni fa a portare sulle
spalle il peso del dolore e so come affrontarlo. Mi hanno gia' tolto
mio figlio. Se anche uscisse vivo da quell'arena, sai anche tu che
non sarebbe mai lo stesso. Potrebbe diventare come
quell'Haymitch...non sarebbe mai piu' il mio bambino.
Non
lo e' piu'. Fattene una ragione e va avanti- risponde lei. So che ha
ragione.
E
proprio in questo momento iniziamo le interviste. Caesar balza sul
palcoscenico provocando una serie di applausi e fischi. Racconta
qualche barzelletta e poi da il via alle interviste. Vediamo ragazze
e ragazzi susseguirsi (alla fine della trasmissione Josh e Kevin si
degnano di scendere) e arriva il turno del Distretto 12.
La
prima a salire sul palcoscenico e' Katniss, bellissima nel suo abito
rosso fuoco. Le sue risposte sincere fanno ridere il pubblico e lo
fanno commuovere quando parla di Prim e alla fine fa una piroette e
il suo vestito prende fuoco. La si vede ridacchiare mentre Caesar la
prende al volo. E si tre minuti sono gia' finiti. Mi rendo conto che
non mi importa niente di questa ragazza. Dovrebbe visto che e' la
figlia di Jane,ma e' troppo simile a suo padre.
-Ora...-sussurra
Marlene. Io mi limito solo ad annuire.
Peeta
sale sul palco con un vestito nero e di fiamme a contrasto
(evidentemente quest'anno i vestiti dei tributi del dodicesimo
distretto sono complementari) e inizia subito a chiacchierare con
disinvoltura. Ho sempre ammirato questa sua dote di saper affascinare
le persone con le parole.
Lui
e Caesar sembrano proprio divertirsi mentre si odorano a vicenda per
sentire se profumano di rose. E poi il presentatore gli pone una
domanda:-A casa hai una ragazza?-
Lui
scuote leggermente la testa.
Caesar
insiste:-Un ragazzo bello come te!Ci deve essere una
ragazza speciale. Coraggio, su, come si chiama?-
Peeta
sospira:-Be', una ragazza c'e'. Ho una cotta per lei da che mi
ricordo. Ma sono praticamente certo che lei non sapeva nemmeno che
esistessi, prima della mietitura-
-Ha un
altro compagno?-chiede Caesar.
-Non lo
so, ma piace a molti ragazzi-risponde Peeta.
-Non c'e'
problema, ti suggerisco io cosa puoi fare. Vincere e tornare a casa.
A quel punto, non potra' respingerti, ti pare?-dice Caesar in tono
incoraggiante.
-Non
credo che funzionera'. Vincere...non servirebbe, nel mio caso-replica
Peeta.
-E
perche' mai?-chiede Caesar,sconcertato.
Peeta
diventa rosso come una barbabietola e
balbetta:-Perche'...perche'...lei e' venuta qui insieme a me-
L'ha
detto...Non ci credo. Ha detto a tutti di essere innamorato di
Katniss! La folla rimane stupita e subito la telecamera inquadra
Katniss rossa in volto e con gli occhi sgranati. Non credo se
l'aspettasse quella povera ragazza.
Vedo
che continuano a parlare ma non sento niente. Sono troppo sconvolto.
Quel ragazzo e' pazzo!
-Si
fara' ammazzare cosi'. Non ha mai avuto speranze ma ora quella
Everdeen lo uccidera' come se fosse uno dei suoi scoiattoli- dice
aspramente Kevin, rompendo il silenzio che si era venuto a creare
nella stanza.
Faccio
per rimproverarlo ma Marlene mi precede:-Hai ragione. Lui sara' tra
le prime vittime..- e se ne va. Piano piano tutta la stanza si svuota
e resto solo io a fissare il televisore.
Ha
avuto fegato a confessare una cosa del genere la sera prima dei
Giochi e lo ammiro per questo. Sapevo gia' che Peeta avrebbe fatto di
tutto per Katniss e ora la sta aiutando con gli sponsor, lo so. Non
so cosa arriverebbe a fare nell'arena...
Beh,e'
venuto il momento di dare un piccolo aiuto da parte mia aiutando le
Everdeen. Non solo per il mio sentimento per Jane ma anche per Peeta.
Angolo
dell'autrice!
Salve!
Ringrazio tutte le persone gentili che hanno letto,recensito,messo
tra le seguite/ricordate/preferite. Ricordo il problema del mio pc
che non mi fa usare l'accento e per questo devo sostituirlo con
l'apostrofo.
E'
un capitolo un po lungo e forse confusionario(?). Spero di riuscire a
dare piu' ordine alla storia man mano che procedero' con la
narrazione. Le parti in corsivo sono o i pensieri di Mr.Mellark o
parti prese dal libro. Si puo' capire che Will vuole bene alla moglie
e si intuisce dalla ultima frase del sentimento che prova per Jane.
Nel prossimo capitolo un'intera parte sara' dedicata a Jane e Will.
Scusate per il ritardo ma avevo gia' detto che avrei potuto
aggiornare solo una volta(massimo due)la settimana.
Grazie
ancora :)
Hoon21
|
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Capitolo 3 *** Secondo Capitolo ***
A D. perche'
possa trovare qualcuno
che la ami per
sempre.
Secondo
Capitolo.
Sembra quasi
strano che il Giacimento faccia parte del Distretto 12. Il nostro e'
il distretto piu' piccolo e piu' povero ma in citta' la situazione e'
migliore. Ci sono i negozi, i palazzi, la scuola, il Palazzo di
Giustizia. In estate c'e' quasi aria di festa. Quasi.
Il
Giacimento invece e' perennemente ricoperto di polvere di carbone e
l'unico rumore che si sente e' il lamento della poverta'. Incontro
qualche vecchio mendicante che si trascina nei bordi delle strade ma
per il resto non c'e' nessuno. La cosa non mi sorprende visto
l'orario. Credo siano le cinque o sei del mattino. Tra qualche ora
inizieranno i Giochi e io ho bisogno di camminare un po per
schiarirmi le idee. In realta' non so cosa pensare percio' faccio
finta che non stia per succedere niente.
Ieri sera
Marlene non ha piu' parlato della confessione di Peeta e non credo
che mai lo fara'. Da parte mia non ho cercato di riprendere il
discorso. Mi avrebbe causato solo altro dolore.
Mi fermo
davanti casa Everdeen, una delle tante casupole. Tante volte sono
venuto qua la sera per cercare di parlare con Jane. E' stata mia
amica da ragazza perche' eravamo vicini di casa e frequentavamo lo
stesso corso a scuola ma dopo il matrimonio ho eretto un muro tra
noi. La gelosia ci rende stupidi e io ero molto geloso di suo marito.
Lui era riuscito ad avere la donna piu' bella e dolce che conoscessi
mentre io a casa avevo una moglie che sapeva solo urlarmi contro.
Quando lui
mori' non feci niente per aiutarla. Vedevo le sue figlie morire di
fame e non ho mai cercato di aiutarle. La vedevo fissare il muro
senza vederlo realmente e non ho mai fatto niente per scuoterla dal
suo dolore. L'ho solo guardata morire.
Beh
possiamo sempre recuperare.
Ho
portato con me una piccola cesta in cui ho messo qualche pagnotta e
dei biscotti all'anice che da ragazza le piacevano tanto.
Ti ho
vista morire una volta, non faro' lo stesso errore. Te lo prometto.
**
-Stanno
salendo! Ecco...ora! Ma dov'e'? Li'...a destra vicino quella ragazza
dai capelli neri!- dice Kevin indicando lo schermo. E poi lo vedo
anch'io. Peeta. Sta cercando di abituarsi alla luce che l'ha
investito all'improvviso mentre con lo sguardo cerca qualcosa.
O forse
qualcuno, mi dico.
Credo
di si perche' sta guardando Katniss o meglio segue la direzione che
ha preso il suo sguardo. Verso la Cornucopia. Anche lei si gira verso
di lui e Peeta scuote leggermente la testa. Il gong suona in quel
momento (con Claudius Templesmith che annuncia:-Signore e signori,
che i settantaquattresimi Hunger Games abbiano inizio!) e lui inizia
a correre verso la Cornucopia. Non seguo gli altri tributi ma mi
concentro solo quel ragazzo biondo dimenticando per qualche secondo
come si fa a respirare. Arriva in fretta alla Cornucopia e afferra
uno zaino. Ma dietro c'e' un ragazzo che lo butta a terra iniziando a
tempestarlo di pugni. Sono un groviglio di braccia e gambe che rende
abbastanza difficile distinguerli.
-Ha
preso un coltello!- urla Kevin. E' vero e ha anche colpito il ragazzo
che gli stava addosso. Non si guarda indietro e si butta di nuovo
nella mischia per afferrare qualche arma. Prende diversi coltelli e
si precipita nel bosco.
-Non
avrei mai creduto che sarebbe sopravvissuto al bagno di sangue-
esclama sorpreso mio figlio mentre Marlene annuisce appena ma vedo
che e' pallida in viso e stringe con forza i denti.
Decido
di non preoccuparmene per ora.
La
telecamera resta per molto tempo sulla Cornucopia mentre i Favoriti
fanno a pezzi diversi ragazzi. Appena iniziano a radunare le loro
provviste, essa si sposta sui tributi che non sono stati coinvolti
nel bagno di sangue.
La
ragazzina, Rue, si e' arrampicata in qualche albero e si sposta
velocemente sui rami.
Pero'..e'
in gamba quella bambina!
Il
ragazzone nero si e' allontanato nel campo e non credo che i Favoriti
andranno a cercarlo per primo. Fa abbastanza paura e potrebbe
ucciderli con estrema facilita'.
La
ragazza rossa si e' scontrata con Katniss ma per qualche strano
motivo non si sono uccise e hanno entrambe iniziato a correre in
direzioni diverse.
Gli
altri tributi si sono nascosti o cercano di nascondersi nel
bosco...molti sono gia' morti.
Mi
allontano velocemente alla vista di quei corpi straziati e mi rifugio
in panetteria. Non voglio sapere cosa succedera'. Per ora Peeta e'
vivo ed e' tutto quello di cui ho bisogno ora. In panetteria trovo
solo Gale, il ragazzo che caccia con Katniss. Oggi non sara' andato a
scuola.
Mi
ero dimenticato di lui. Ho visto come guarda Katniss, anche se non
credo che lei se ne sia mai accorta, e la confessione di Peeta ieri
non gli sara' piaciuta molto.
Nonostante
cio' il suo viso non esprime nessuna emozione e io non ho nessun
motivo per fare conversazione. Sopratutto non quella.
Mi porge restio due scoiattoli e in cambio gli do diverse pagnotte e
ci aggiungo delle focacce per i suoi fratelli. Lui inarca un
sopracciglio ma non dice niente e apre la porta per uscire.
Prima
che sia uscito del detto gli dico soltanto:- E' viva-
**
E'
pomeriggio inoltrato quando iniziano a sparare i cannoni. Solo oggi
sono morti undici ragazzi ma mio figlio non e' tra questi per
fortuna. Dopo stamattina ho impiegato tutto il tempo a lavorare
lasciando liberi i miei figli. Sia Kevin che Josh odiano questo
lavoro ma sanno che e' l'unico modo per mangiare e mi aiutano
volentieri. Ma preferirebbero fare altro anche se qui, nel Distretto
12, non hanno grandi possibilita'. O lavori come minatore o
nell'attivita' di famiglia. L'unico a cui piaceva..piace
questo lavoro e' Peeta. Passava
ore intere a preparare il pane, a decorare le torte e mentre lavorava
aveva uno sguardo assorto e concentrato. Sembrava che fosse in un
altro mondo e non ci fosse altro che lui e e sue glasse.
Chissa'
se potro' ancora preparare il pane con lui...
Inoltre
sono stato intrattenuto per un po dalla sorellina di Katniss, Prim.
Credo sia impossibile non volerle bene. Katniss ha uno sguardo molto
ostile e ombroso mentre Prim
e' la dolcezza in persona. Assomiglia a Jane ma questa piccola
bambina sembra aver ereditato la forza degli Everdeen. Dopo scuola
e' passata per ringraziarmi del pane che le avevo lasciato la mattina
presto e in cambio mi aveva portato un po del formaggio della sua
capra.
Io
avevo riso.
-No
grazie, tesoro. Il mio era un regalo. Non devi ricambiare. Porta il
formaggio alla mamma. Ti sono piaciuti i biscotti?-
Lei
si era illuminata tutta:- Oh si, signore! Erano buonissimi. Anche
alla mamma sono piaciuti moltissimo. Quando ero piu' piccola e mio
padre c'era ancora, qualche volta per farle una sorpresa le comprava
questi biscotti e a me prendeva una fetta di torta alle nocciole.-
Ricordavo
bene che quando i minatori prendevano lo stipendio venivano nella mia
panetteria per comprare qualcosa ai loro figli. E ricordo anche
quando veniva Mr. Everdeen.
Ormai
non vengono molto spesso perche' i salari sono stati abbassati e
molti non possono piu' permettersi di comprare dolci o biscotti.
Le
sorrisi ignorando i ricordi che salivano a galla e andai a tagliarle
una fetta di torta alle nocciole.
Lei
mi guardo' stranita mentre gliela porgevo:- No grazie, signore. La
mamma e Katniss non vogliono che accetti l'elemosina. Sto bene cosi',
la ringrazio lo stesso-
Povera
bambina mi faceva cosi' tanta tenerezza.
-La
mangeresti e accetteresti i miei biscotti se potessi ricambiare il
favore?- le chiesi gentilmente.
Prim
sorrise soddisfatta e annui.
-Allora
ogni giorno quando finisce la scuola, ti andrebbe di passare qua da
me a parlare un po?-
-A
parlare, signore?-
-Si...se
la mamma e' d'accordo e per te va bene-
-Certamente
signore! Ora devo andare...si e' fatto tardi. A domani Mr. Mellark-
mi saluto' con la sua piccola manina pallida aprendo l'uscio della
panetteria.
Ricambiai
il saluto e per qualche strano motivo mi sentii felice come era
successo poche volte nella mia vita.
Purtroppo
non posso ignorare gli Hunger Games per sempre percio' a meta'
pomeriggio quando sento i cannoni sparare, chiudo la panetteria e mi
trasferisco in salotto.
Josh
studia, Kevin e' uscito con la sua ragazza, Marlene cucina e io fisso
lo schermo che trasmette tutto cio' che avviene nell'arena. Ogni
tanto staccano per fare dei brevi riassunti. Stasera faranno vedere
tutte le vittime del primo giorno.
Fanno
un rapido giro nell'arena mentre Claudius interviene dando qualche
notizia sui tributi e le loro situazioni. All'improvviso la
telecamera si sposta sul lago vicino la Cornucopia dove si sono
organizzati i Favoriti. Come sempre d'altronde. Stanno pulendo le
loro armi e sistemando le provviste. Sono anni che ormai i Tributi
del 1, 2, 4 creano un loro gruppo e si accaparrano cibo e armi.
Alzano
il volume e li sentiamo parlare.
Una
ragazza particolarmente sgradevole sta dicendo:- Gli altri possono
aspettare, Cato! Se questa
notte becchiamo qualche stupido tanto meglio. Ma dovremmo uccidere
lei e poi quello
scimmione nero-
Quello
che evidentemente si chiama Cato risponde:-Lo so Clove! Ma come
facciamo a trovarla? L'abbiamo cercata in lungo e in largo oggi e non
l'abbiamo ancora trovata-
Di chi
stanno parlando? mi chiedo
-Forse
io so come trovarla- esclama una voce alle loro spalle. Peeta.
Ha
qualche livido sulla faccia e zoppica appena ma tiene due coltelli
nelle mani pronto a lottare se le cose andassero male.
Ma
perche' e' andato dai Favoriti?Lo uccideranno.
Chiamo
subito Marlene che ci precipita in salotto.
Peeta
riprende:-Se volete Katniss, io so come trovarla. Io ve la consegno e
voi mi lasciate vivere. Semplice come patto. Che ne dici Cato?-
E
cosi' e' Katniss la ragazza che vogliono.
Cato
si fa pensieroso mentre i ragazzi alle sue spalle si stanno armando
pronti a ucciderlo. Peeta invece sembra rilassato come se stesse
parlando ad un amico e non al ragazzo che ho visto uccidere diversi
ragazzi.
-Che
sai fare?- chiede soltanto.
-Sono
bravo con i coltelli e nel combattimento. E so come trovare lei.-
Cato
annuisce.
-Sei
dei nostri Ragazzo Innamorato. Se mi stai prendendo in giro, ti
uccidero' io stesso-
Peeta
si limita a dire:-Vedremo- ed entra nel loro gruppo.
-Non
ci posso credere!- urla Josh paonazzo:- E' solo un pazzo. Prima dice
a tutti che e' innamorato di quella ragazza e ora si allea con i
Favoriti per ucciderla? Allearsi con i Favoriti?- sputa.
-Avra'
i suoi motivi. Hanno le armi, hanno il cibo. Sta cercando solo di
salvarsi, immagino- dice mia moglie stringendo le armi.
Ma
anche lei sa che non e' cosi'. Lo sta facendo per proteggere Katniss
non per consegnarla a Cato. Tipico di Peeta. Sacrificarsi per le
persone a cui vuole bene.
I
Favoriti iniziano a risalire il lago per andare a caccia. Mi
rendo conto che quei ragazzi sono solo dei brutali assassini. Per
loro uccidere delle persone come se fossero degli animali non conta
nulla. No, Peeta sta con loro solo per Katniss non perche' somiglia a
queste persone.
E
in questo momento mi rendo conto che ha ucciso un ragazzo. Quello con
cui ha combattuto questa mattina.
Si stava
salvando mi ripeto. Ma sento
crescere la consapevolezza che mio figlio non e' piu' quello di
prima. Marlene aveva ragione. Anche se riuscisse a uscire dall'arena,
non sara' mai piu' lo stesso. Ha ucciso una persona, un ragazzo. Lo
stesso ragazzo che poteva essere suo amico o suo fratello.
Mi
costringo a non pensarci piu' e a fissare lo schermo mentre inizio a
mangiare la cena che mia moglie ha messo in tavola.
Si
sente l'inno e iniziano a scorrere le immagini dei morti.
La
ragazza del 3, il ragazzo del 4( solitamente tutti i Favoriti
superano almeno il primo giorno), il ragazzo del 5, entrambi i
tributi del 6 e del 7, il ragazzo dell'8(quello che ha lottato con
Peeta), i tributi del 9 e la ragazza del 10.
Sono
stato cosi' impegnato a guardare i volti di quei giovani che ormai
non ci sono piu' che non mi sono accorto che qualcuno ha appena
acceso un fuoco. Una ragazza infreddolita si sta riscaldando le mani
nel debole fuoco che ha acceso e che sicuramente non passera'
inosservato. Si vede poco piu' lontana ' Katniss, seduta su un albero
a digrignare i denti contro quella stupida.
Come
darle torto? In questo Gioco gli stupidi sono pericolosi.
Presto
i Favoriti arriveranno.
Finiamo
la nostra cena in silenzio e aiuto Marlene a sparecchiare ma ancora
non c'e' nessun cambiamento. Presto Marlene va a letto dandomi un
leggero bacio sulla guancia..io le stringo la mano ma non mi smuovo
dalla poltrona. Passo tutta la notte a fissare lo schermo in attesa
di qualche cambiamento. I Favoriti continuano a camminare in
direzione del fuoco, la fuochista si e' addormentata ignare del danno
che ha provocato e Katniss e' vigile e tesa come me.
Poi
arrivano. Katniss sente il rumore perche' si irrigidisce anche se non
credo che la vedranno cosi' nascosta negli alberi.
Quei
bruti si gettano sulla fuochista prima che ella se ne accorga e
presto inizia a supplicare e a urlare. Sento qualcosa dentro di me
spezzarsi davanti a quella piccola ragazzina piangere sommessamente
mentre i Favoriti la uccidono senza mostrare pieta'. Peeta sta in
disparte ma il suo viso non lascia trasparire niente.
La
ragazza si accascia a terra con le lacrime che ancora le scorrono
sulle guance e il gruppo si allontanano un po ridendo e urlando.
Una
ragazza, forse Clove, grida:-Dodici fatti, undici da fare!-
Credo
di avere la nausea. Si spostano sotto l'albero di Katniss che nel
frattempo ha stretto i pugni e chiuso gli occhi.
-Non
dovremmo sentire un colpo di cannone,adesso?-
dice qualcuno.
-Direi
di si. Non c'e' niente che gli impedisca di intervenire subito.-
-A
meno che non sia davvero morta-
-Certo
che e' morta. L'ho pugnalata io-
-E
allora dov'e' il colpo di cannone?-
-Qualcuno
dovrebbe tornare indietro. Accertarsi che il lavoro sia finito-
-Gia',
non vogliamo dover andare a scovarla due volte-
-Ho
detto che e' morta-
E subito iniziano a litigare finche' Peeta interviene
offrendosi di andare lui a finirla.
Oh
no penso.
Non solo presto uccidera' spontaneamente una ragazza ma
Katniss si e' resa conto che Peeta fa parte del gruppo. Dallo stupore
scivola leggermente dall'albero ma per fortuna nessuno se ne accorge.
Peeta torna indietro e prende tra le sue braccia la
ragazza. Ha gli occhi supplicanti.
-Scusami...non voglio farlo ma devo...-le sussurra
appena mentre gli occhi gli si riempiono di lacrime.
Allora
e' ancora mio figlio...lo stesso ragazzo che ho cresciuto, educato e
amato per sedici anni.
La ragazza sorride appena e gli dice:-Fagliela pagare.
Uccidimi...mi fa troppo male, ti prego- e lui la accontenta. Subito
si sente il cannone e Peeta si allontana senza mai voltarsi indietro.
Nel frattempo i Favoriti stavano parlando se uccidere o
meno Peeta. Ovviamente non lo fanno. Peeta ha ragione, quei ragazzi
vogliono trovare Katniss. Forse per vendicarsi del successo che ha
ottenuto sin dall'inizio o per puro divertimento, non lo so. Peeta
torna e insieme iniziano a scendere di nuovo. Mentre camminano,
scorge una trappola e vedo la consapevolezza farsi strada nei suoi
occhi. Infatti alza appena lo sguardo in direzione di Katniss ma non
dice niente e continua a camminare.
Come
se niente fosse.
Angolo dell'autrice.
Ragazzi miei! I Giochi sono appena iniziati. Siamo solo
all'inizio ma gia' Peeta e' tra i Favoriti e Katniss sa che lui e'
con loro.
Ho dovuto inserire parti inesistenti nel libro e alcune
parti le ho ricopiate dal libro ma credo che ve ne siate resi conto.
Mi scuso per il solito problema dell'accento/apostrofo. Spero che la
storia vi piaccia ancora. Ringrazio tutti quelli che hanno recensito,
quelli che hanno semplicemente letto e chi ha inserito questa ff
nelle preferite/seguite/ricordate. Spero di aggiornare entro
mercoledi' della settimana prossima visto l'arrivo delle vacanze di
natale.
Grazie di tutto!
Hoon21
|
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Capitolo 4 *** Terzo Capitolo ***
A
V. che pensa di essere sola anche in mezzo alla folla.
Terzo
Capitolo.
-...e
questa e' stata la mia giornata! La sua invece com'e' stata?- mi
chiede Prim.
E'
pomeriggio inoltrato e, come promesso, Prim e' passata per farmi
compagnia. E' una bambina deliziosa.
-Abbastanza
stancante. Ho fatto il pane per tutto il giorno per evitare ai miei
figli di dover lavorare in panetteria-
Lei
annuisce leggermente e per un po rimaniamo in silenzio finche' non mi
fa una domanda.
-Peeta
ama veramente mia sorella?-
Rispondo
senza pensarci due volte:- Si, tesoro. E fara' di tutto per
proteggerla, stanne certa-
-Ma
se salva lei, non morira' lui?- chiede logicamente.
Sul
volto mi appare un sorriso amaro mentre rispondo:- Faccio di tutto
per non pensarci e cerco solo di sperare per lui-
Prim
si zittisce per un po.
-Ieri
sera mamma ha avuto molta paura. Prima Katniss non riusciva a trovare
dell'acqua e poi quel muro di fuoco le e' caduto addosso..
Continuavo
a pensare che non e' giusto che i Favoriti abbiano quello che
vogliono, non e' giusto che Katniss debba sopportare tutto quel
dolore quando dovrei essere io al suo posto- e scoppia in lacrime.
Credo
che sia da un po che stia trattenendo quelle lacrime e che non voglia
crollare davanti alla madre. Mi avvicino a lei e la sistemo sulle mie
gambe cullandola dolcemente come facevo con i miei figli quando
venivano sgridati da Marlene.
Dopo
molto tempo i singhiozzi scompaiono e le lacrime si asciugano, allora
la prendo per mano e le faccio mangiare un po di torta alle nocciole.
Lei
sembra calmarsi un po quando lo schermo inizia a lampeggiare. Vuol
dire che stanno inquadrando uno dei tributi del 12. In questo caso
entrambi. Prim mi si avvicina e mi stringe la mano. La sua piccola
mano pallida e' intrappolata nella mia, grande e callosa.
I
Favoriti si stanno avvicinando ad una Katniss ferita e indebolita.
Katniss
digrigna i denti e sale su un albero nonostante il dolore che deve
provare per la ferita al polpaccio. Prim la scruta ansiosamente e so
che Katniss sta facendo di tutto per nascondere il suo dolore e le
sue angosce per il bene di questa bambina. I Favoriti sono sotto
l'albero valutando se salire o meno.
E'
evidente che non ce la possono fare. Sono tutti piu' grossi e pesanti
di Katniss ma questo lei lo ha gia' capito.
Sorride
sfottendoli:-Come va, ragazzi?-
Sento
quasi le risate del pubblico alla battuta di Katniss ma tutto cio'
che sento io e' solo il battito accelerato del mio cuore.
Cato,
dopo aver respinto l'arco e le frecce che dovrebbero essere di
Katniss, inizia ad arrampicarsi.
Prim
quasi urla:- No! Katniss!- e io la tengo stretta a me
tranquillizzandola.
-Sta
tranquilla, non riuscira' a raggiungerla-
Infatti
il ragazzo cade violentemente a terra. Sto per sperare che sia morto
quando si rialza in piedi infuriato.
Una
ragazza del gruppo, Lux(?), prova a scagliare una freccia con
risultati penosi tanto che anche Prim ridacchia.
Facendo
eco alla sorella Katniss gliela sventola sulla testa.
Alla
fine la soluzione la trova sempre mio figlio.
-Lasciamola
la'. Dove volete che vada? Ce la vedremo con lei domani mattina.-
Mi
ero quasi dimenticato di lui che per tutto il tempo e' rimasto in
disparte guardando a terra.
Ma
effettivamente ha ragione, l'unica soluzione per il momento e'
lasciarla li'.
Per
avere il tempo di farla scappare
-Pensa
che la aiutera' anche questa volta?- chiede Prim.
-Non
lo so piccola ma penso che lo scopriremo presto-
Guardo
fuori dalla finestra e vedo che si e' gia' fatto buio.
-Si
e' fatto tardi, ti accompagno a casa dai, altrimenti la mamma si
preoccupa-
Lei
annuisce e ubbidiente si mette la mantellina sulle spalle. Afferro un
cesto di pane che avevo gia' preparato e la prendo per mano
incamminandoci per il Giacimento.
Lungo
la strada chiacchieriamo del piu' e del meno finche' giungiamo a casa
sua.
Prende
il cesto e mi ringrazia con le lacrime agli occhi.
-Grazie
mille Mr. Mellark sia per il pane che per avermi consolata
pomeriggio.
Dimenticavo!
Domani non posso venire da lei anche perche' e' domenica e non c'e'
scuola. Ci vediamo lunedi' signore, buonanotte- e richiude la porta
alle sue spalle. Intravedo sua mamma, bella come sempre, ad
accoglierla. Sorrido mestamente e torno a casa.
Marlene
non sara' per niente felice.
Avevo
ragione. I ragazzi sono gia' andati a letto mentre Marlene mi aspetta
seduta diritta nella poltrona avvolta nella vestaglia lilla che le ho
regalato per lo scorso Natale.
Appoggio
il cappotto nell'appendiabiti e aspetto.
-Ti
ho visto con la ragazzina, oggi. Non voglio sapere perche'. Io so
solo che mio figlio sta cercando di salvare sua sorella e sua sorella
sta cercando di uccidere mio figlio. Quella ragazzina...Rue le ha
indicato un alveare di api inseguitori e Katniss sta cercando di
tagliarlo per gettarlo sui Favoriti. Dimenticavo..ha ricevuto una
pomata per la ferita alla gamba mentre Peeta non ha ricevuto niente
per la sua
ferita. Buonanotte- e ne va via.
Le
ferite tra di noi stanno diventando sempre piu' profonde e dolorose.
Sospiro e guardo lo schermo.
Caesar
sta spiegando gli effetti degli aghi inseguitori e ce lo indica. E'
tagliato a meta'. Le telecamere fanno un giro veloce sulle condizioni
degli altri tributi ma poi si posano costantemente su Katniss e
Peeta. Lei dorme tranquilla mentre la pomata fa effetto sul
polpaccio. Peeta invece la fissa senza stancarsi mai. Ha preferito
montare la guardia per primo. Si prende il viso nelle mani e sospira
il nome di quella ragazza.
Lo
sento quasi accanto a me che mi sussurra:- Faro' di tutto per
salvarla e portarla a casa-
Stranamente
sono riuscito a dormire tutto la notte. Forse ero troppo stanco per
pensare e cercare una soluzione.
Scendo
al piano di sotto molto presto per preparare la colazione. Oggi la
panetteria restera' chiusa..e' domenica. E' passata una settimana
esatta dalla mietitura, eppure mi sembra un'eternita'.
Sento
l'inno e mi precipito nel salotto abbandonando le fette di pane mezze
imburrate.
La
ferita di Katniss e' totalmente guarita e adesso sta completando il
lavoro di ieri. I Favoriti non si sono accorti di niente visto che si
stanno svegliando proprio in questo momento. Il coltello finisce di
tagliare e lei lo spinge lontano da se. Mi rendo conto di trattenere
il fiato ma non faccio niente per riprendere fiato. Neanche Capitol
City ha commenti da fare finche' l'alveare colpisce terra. A questo
punto si scatena il caos. I Favoriti iniziano a urlare. Peeta
abbandona tutto e corre via del tutto impreparato. Viene punto solo
una volta e raggiunge il lago. Anche altri arrivano. Si sciacqua
velocemente la ferita e corre di nuovo indietro.
Katniss
e' stata punta diverse volte e adesso in preda ad allucinazioni che
noi non possiamo scorgere, sta cercando di sfilare l'arco e le frecce
al cadavere di Lux. Afferra le armi ma resta ferma ed e' proprio in
questo momento che arriva Peeta.
-Cosa
ci fai ancora qui? Sei pazza? Alzati!Alzati! Corri!Corri!-
la incita mentre Cato arriva alle sue spalle.
Oddio
no...nononononono, riesco
a pensare solo questo. Sta morendo.
-Dovevamo
immaginarlo tutti che stessi cercando di proteggere la bella ragazza
in fiamme. Beh Ragazzo Innamorato dille addio perche' prima uccidero'
te e poi lei. Me la terro' per ultima per dessert- dice Cato
ridacchiando nonostante qualche incertezza dovuta credo al veleno
degli aghi inseguitori.
Peeta
sorride tristemente, afferra il coltello e si getta su di lui. Lo
ferisce ripetutamente ma mai mortalmente mentre Cato, in un solo
colpo, afferra la spada e gli perfora la coscia.
Peeta
urla dal dolore e cada a terra mentre il sangue inizia a sgorgare.
Cato
si butta addosso a lui ma Peeta, nonostante la ferita, prende al volo
una pietra e gliela sbatte sul capo. Non l'ha ucciso ma l'ha fatto
svenire.
Stringendo
il coltello e i denti,Peeta si allontana il piu' velocemente
possibile mentre una sci a di sangue si forma dietro di lui.
Ho
ripreso a respirare.
E'
ferito ma vivo, mi
ripeto.
Mi
volto e vedo Marlene dietro di me con il volto rigato da lacrime
silenziose.
|
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Capitolo 5 *** Quarto Capitolo ***
A
M.C. Affinche' possa trovare la forza per continuare a
sorridere
e a lottare contro tutto e tutti.
Quarto
Capitolo.
Io
e Marlene non parliamo da due giorni. Precisamente da quando Peeta e'
stato ferito da Cato per proteggere Katniss. Oh si, ho sentito i
sospiri di Capitol City e lo scorrere delle loro lacrime finte.
E'
stato cosi' tenero, cosi' dolce a proteggere la ragazza che ama. E'
questo quello che hanno pensando. Ma io ho sono riuscito a pensare
soltanto che mio figlio sta morendo. Ma gli Hunger Games continuano
come sempre. La ferita del tributo del Distretto 12 non puo' fermare
i loro Giochi. Credevo che avrebbero lasciato in pace gli altri
tributi ma non e' stato cosi'. Sono morte solo le ragazze del 1 e del
10, le ferite degli aghi inseguitori erano troppe e il veleno le ha
trascinate velocemente verso una morte dolorosa. Nel frattempo un
ragazzino del 3 si e' unito ai Favoriti per difendere le loro
provviste, sono stati attaccati da una specie di pantera-ibrido che
ha lasciato la meta' di loro abbastanza feriti anche se non in
pericolo di vita. La ragazza dai capelli rossi continua a spiare
tutti gli altri, Thresh e' l'unico che e' rimasto abbastanza
tranquillo dopo l'attacco di quell'animale acquatico che si trovava
nel laghetto del suo territorio. Katniss e' rimasta incosciente per
circa due giorni durante i quali la bambina tanto simile a Prim
eppure cosi' diversa nel carattere, l'ha curata.
E
Peeta? Ho parlato di tutti tranne che di lui. Beh, mio figlio e'
riuscito con molti sforzi a risalire il torrente e lentamente si e'
mimetizzato. In quel momento Caesar ha esclamato:-Evidentemente
decorare le torte nel suo Distretto gli sta salvando momentaneamente
la vita-
Momentaneamente,
ovvio.
Si
e' mimetizzato benissimo, nessuno lo trovera' li' e la cosa mi
preoccupa in egual misura. Non sono riuscito neanche a piangere. Ho
vissuto questi due giorni come un fantasma non riuscendo neanche a
mangiare al pensiero di tutti quei ragazzi mezzi morti di fame. Ho
smesso di guardare gli Hunger Games o meglio li ho evitati finche'
potevo. Ma e' molto difficile quando tutti cercano di sollevarti il
morale e tu vorresti solo che ti lasciassero in pace. Ci ha tentato
anche Gale quando mi ha portato gli scoiattoli. Per poco non
esplodevo e mi mettevo a urlare.
L'aiuto
piu' grande mi e' stato dato da Prim, cosi' piccola e tenera eppure
forte e determinata. Lunedi' mattina avevo dimenticato di portare
loro il pane e i biscotti percio' verso l'una avevo preparato una
cesta. L'aspettavo sull'uscio della porta con il cesto tra le mani.
Lei, avvistandomi in lontananza, ha iniziato a sorridere e a
sventolare in alto la mano.
-Mr.
Mellark! Le devo dare una notizia importantissima!- mi investi' con
il suo entusiasmo.
-Dimmi
cara- cercai di sorridere.
-Hanno
fatto vedere il riassunto di cio' che e' successo oggi nei Giochi, a
scuola. Katniss si e' svegliata e sta molto meglio! Si e' alleata con
Rue e hanno intenzione di attaccare i Favoriti. Non e' grandioso?-
Il
suo entusiasmo mi faceva commuovere.
-E'
meraviglioso, piccola. Vedrai che tua sorella ce la fara'-
E'
stato a questo punto che Prim se n'e' ricordata:- Signore, mi
dispiace tanto per Peeta. Ma non e' ancora morto e sicuramente
Haymitch sta raccogliendo i soldi per una medicina per lui-
Dovetti
mentire. Haymitch doveva scegliere solo un tributo da poter salvare.
E mi era abbastanza chiaro che avesse scelto Katniss. Ma non ce
l'avevo con lui.
-Ne
sono sicuro. Ma adesso tieni la cesta e vai a casa, mamma vorra'
condividere questa felice notizia con te-
Lei
recupero' il sorriso e mi diede un bacio sulla guancia bisbigliando
un tenero:-Grazie per tutto quello che fa per me e la mamma-
Tuttora
credo che non esista una creatura piu' dolce. Credo sia una sorta di
angelo.
Non
potendo ignorare gli Hunger Games sono stato costretto da mia moglie
a sedermi a tavola con la mia famiglia e a mangiare un po per la
cena.
-Le
telecamere sono tutte concentrate su Katniss e Rue...hanno intenzione
di distruggere le provviste dei Favoriti- mi dice per convincermi.
Io annuisco appena e prendo il mio posto a tavola.
Cerco
di fare conversazione con i miei figli riguardo la scuola, lo
sport...tutti argomenti innocenti.
-Papa'..-
sospira Kevin.
-Dimmi-
gli rispondo mentre inghiotto un pezzo di polpettone.
Lui
e Josh si scambiano un'occhiata.
-Io
e Josh vorremmo chiederti scusa per aver attaccato Peeta all'inizio
degli Hunger Games sostenendo che non potesse farcela. E adesso che
se ne sta andando...- trattiene il fiato e gli occhi gli diventano
lucidi -Me lo vedo davanti tutti i giorni e la notte lo sogno. Per
anni non ho fatto altro che prenderlo in giro, sopratutto per via di
Katniss, non l'ho mai difeso e ora non posso piu' chiedergli
scusa...- Si prende la testa tra le mani e inizia a singhiozzare
mentre Josh continua il discorso:-Non avrei dovuto permettere che
finisse agli Hunger Games, sarei dovuto andare al suo posto...- non
riesce a parlare neanche lui.
Sono
cosi' orgoglioso dei miei ragazzi.
Mi
alzo e li abbraccio. Non li abbracciavo da anni perche' ormai erano
diventati troppo grandi. Loro singhiozzano sulle mie spalle mentre li
rassicuro.
-Peeta
sa che gli volete bene e tanto gli basta. So che preferisce essere
lui la' dentro piuttosto che tu, Josh. Riuscira' ad uscire da li' e
continueremo ad essere la famiglia che siamo sempre stati, ve lo
prometto- Ma in realta' non posso promettere loro una cosa del genere
ma loro fanno finta di crederci e si lasciano andare. Non vedo
Marlene in viso ma so che anche lei e' tesa. Rimaniamo in silenzio
per un po di tempo finche' Marlene non urla. Io, Josh e Kevin ci
giriamo mentre lei fissa a bocca aperta lo schermo. Fanno rivedere la
stessa scena in replay almeno tre volte. La rossa fa uno strano
balletto per prendere qualcosa da mangiare alla Cornucopia, Katniss
afferra tre frecce e le scaglia contro un sacco di iuta, una mela
cade...e salta tutto in aria.
-Come
potete vedere, il ragazzo del 3 e' riuscito a innescare nuovamente le
mine sotto i cerchi di ogni tributo, la ragazza di fuoco facendo
cadere quelle mele ha attivato le mine che hanno fatto esplodere
tutto. La faccenda si fa abbastanza interessante. Come faranno i
nostri ragazzi a mangiare? Come prenderanno la notizia? E sopratutto
riuscira' la ragazza di fuoco a scappare?- commenta Claudius.
Katniss
e' stata sbalzata all'indietro nell'esplosione e adesso un orecchio
le sanguina e credo che stia per vomitare.
Quello
che succede dopo e' molto confuso. I Favoriti arrivano in fretta e si
lasciano andare alla disperazione. Cato uccide il ragazzino del 3.
Aveva a malapena tredici anni. Scende all'improvviso la notte anche
se ancora sono le otto (evidentemente gli strateghi stanno alterando
il giorno e la notte) e si mettono a caccia mentre Katniss si
accascia un cespuglio per nascondersi alla loro vista. Cosa molto
difficile visti gli occhiali con visione notturna che possiedono ma
fortunatamente non la vedono.
Nonostante
tutto non riesco a voler del male a quella ragazza. Solo uno puo'
vincere e viste le scarse probabilita' di mio figlio vorrei che
vincesse lei. Per sua madre, per sua sorella che la aspetta con ansia
e per portarmi il ricordo di Peeta.
Atteggiamento
meschino? Non ne ho piu' idea.
Marlene
si avvicina scortandomi a letto. Alla tavola ci penseranno Josh e
Kevin. Lei si avvicina lentamente, mi spoglia, mi mette il pigiama e
mi rimbocca le coperte. Indugia un po e alla fine mi da un lieve
bacio sulla fronte. Poi sprofondo nelle tenebre.
La
mattina dopo va meglio. Quando mi alzo Marlene dorme ancora. Il gesto
di ieri mi ha lasciato un po' stupito, era da tempo che non faceva
una cosa del genere. Forse l'ultimo regalo di Peeta e' quello di
riavvicinarmi a sua madre. Non lo so e ho deciso di smettere di pormi
domande alle quali non so rispondere. Mi vesto velocemente e scendo
direttamente in panetteria. Oggi devo preparare una torta di
compleanno. Peeta si offriva sempre volontario per preparare le torte
ma oggi la faro' io. Non verra' bella e particolare come la sua ma
posso sempre tentare, no?
Passo
l'intera giornata preparando il pane, decorando la torta, infornando
biscotti, chiacchierando con i clienti, aiutando Marlene per il
pranzo. Prim non si fa vedere oggi ma forse preferisce vedere gli
Hunger Games con sua madre.
Rue
non e' ancora tornata da Katniss e la cosa mi impensierisce. Ho
appena finito di decorare l'ultimo biscotto quando Marlene mi chiama.
-John!
Vieni subito per favore!-
-Arrivo-
le urlo di rimando. Pulisco le mani infarinate sul grembiule e la
raggiungo. E il sangue mi si congela nelle vene. La piccola Rue e'
caduta in una trappola e urla invocando Katniss. In lontananza si
vede una ragazzo del 1..credo si chiami Marvel.
Quando
Katniss la raggiunge e' troppo tardi. La lancia del ragazzo l'ha
colpita. Katniss lo uccide con una freccia ma e' troppo tardi. Troppo
tardi.
Sono
paralizzato. Quella povera piccola bambina...
Muore
tra le braccia di Katniss che le canta la Canzone della Valle.
Katniss la circonda di fiori mentre le lacrime le scorrono sul viso,
poi porta le tre dita medie della mano sinistra sulle labbra e le
tende verso di lei.
-Ciao,
Rue. Riposa in pace. Non dobbiamo piu' preoccuparci per lei, adesso-
sussurra.
-Non e' giusto! E' solo una
bambina! Assassini! Brutti figli di puttana, avete ucciso una
bambina!!- urla Marlene. Sia io che i miei figli ci giriamo verso di
lei, increduli ma lei sta piangendo. Non so cosa le stia succedendo
ma questa edizione dei Giochi la sta distruggendo.
E come darle torto? Ha appena
assistito all'assassinio di una bambina.
La stessa bambina che avrebbe
potuto essere Prim.
Angolo dell'autrice.
Ciao a tutti! Ringrazio tutti
quelli che hanno lasciato una recensione,siete tutti nei miei
pensieri! Ringrazio chi ha inserito questa ff nelle
seguite/ricordate/preferite...mi avete rallegrato le giornate!
Ringrazio chi legge ma non
recensisce, ringrazio chi legge e vomita per la schifezza che ho
scritto. Mi dispiace aver scritto un capitolo cosi' corto ma vi
prometto che il prossimo sara' piu' lungo. E vedro' di poter inserire
un momento particolare su Marlene e Mr. Mellark.
Ci vediamo l'anno prossimo :)
Hoon21 <3
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Capitolo 6 *** Quinto Capitolo ***
A M.L. Perche' sa sorridere
anche quando
vorrebbe solo piangere.
Quinto Capitolo
Ieri il numero di vittime
e' stato abbastanza alto. Nell'arena sono rimasti solo sei.
Solitamente quando i tributi restano in otto, Capitol City manda una
troupe televisiva per intervistare i famigliari e gli amici dei
tributi rimasti in vita. Credevo che non mi sarebbe toccata questa
tortura ma come sempre ho sottovalutato Peeta.
Le troupe arrivano molto
presto. Una si dirige al Giacimento, verso casa di Katniss; un'altra
entra in casa. Credo che oggi ci sara' qualche sorpresa nell'arena e
non vogliono che ce la perdiamo. Marlene e' abbastanza irritata ma ha
deciso di fare buon viso a cattivo gioco..del resto, cosa potrebbe
fare? Se dicesse qualcosa contro la capitale, loro la taglierebbero
immediatamente in fase di montaggio.
Una giovane donna dai
capelli biondi si avvicina a me e a mia moglie:- Piacere Mr. E Mrs.
Mellark, io sono Cressida e saro' io ad intervistarvi. State
tranquilli, faremo solo qualche domanda per conoscere un po' meglio
vostro figlio. Con queste interviste molto probabilmente qualche
sponsor potrebbe pensare di favorire Peeta. Sopratutto a questo punto
dei Giochi. Dopo potrete dirci qualche nome degli amici di vostro
figlio e infine faremo un breve giro con le telecamere per casa e in
panetteria.- ci spiega brevemente. Non chiede permessi perche' anche
se ci rifiutassimo, lo farebbe ugualmente.
Noi annuiamo soltanto e
ci accomodiamo nelle poltrone del salotto. Per un attimo sembra che i
ruoli siano invertiti. Noi siamo gli ospiti e loro i padroni di casa.
-Bene, iniziamo- annuncia
Cressida.
Passiamo mezz'ora
raccontando di nostro figlio quando era piccolo, del suo andamento
scolastico( non riesco a capire come posso aiutarlo facendo sapere
che e' piu' bravo in matematica che in storia), dei suoi amici, delle
sue passioni e ovviamente...di Katniss.
-Ho visto mio figlio
guardarla diverse volte all'uscita da scuola ma credevo fosse solo
una cotta e non vi ho dato peso- rispondo seccamente alla domanda se
sapessi di mio figlio e la ragazza di fuoco. Marlene evita di
rispondere.
Intervistano Josh e
Kevin, chiedono il nome di qualche amico di infanzia di Peeta, fanno
un rapido giro per la casa soffermandosi sulla camera di Peeta e sui
suoi schizzi. Vi ho detto che e' molto bravo a disegnare? Infine ci
annunciano che faranno un giro a scuola per conoscere meglio i suoi
compagni di classe e tolgono le tende.
Alle dieci abbiamo finito
con tutte quelle domande. Lascio la panetteria a Kevin e Josh e mi
dirigo verso il Giacimento.
Ci vogliono cinque minuti
scarsi per arrivare a casa Everdeen e noto che la troupe e' gia'
andata via.
Busso leggermente alla
porta. Ad aprirmi e' Prim. Il volto si illumina nel vedermi e mi
dedica uno dei suoi sorrisi bellissimi.
-Mr. Mellark, che
sorpresa! Come mai e' venuto qui?-
Mi schiarisco la voce:-
Volevo passare per controllare che tutto andasse bene. Posso
entrare?-
Non le avevo mai chiesto
di entrare perche' quella casa rappresenta un muro che separa me e
Jane.
La bambina lo chiede alla
madre che risponde affermativamente, la porta si spalanca e la
bambina mi lascia entrare. La casa e' molto piccola e spoglia. Uno
strato di carbone ricopre leggermente il pavimento e le pareti. In
tutte le case del Giacimento si trova sempre uno strato di carbone
che rimane attaccato ai minatori. Jane e' seduta su una sedia con lo
sguardo stanco. Anche magra e smunta, con i capelli raccolti e il
vestito rattoppato e' bellissima.
-Ciao Jane- la saluto a
bassa voce.
-Ciao John- risponde lei
con voce altrettanto bassa.
La fisso per un momento.
-La troupe se n'e' appena
andata- Lei annuisce.
Il cuore mi batte forte.
-Pensi che il
ragazzo...Gale...possa essere scambiato per il ragazzo di Katniss?-
Lei sorride come per dire
ecco perche' sei venuto, per chiedermi questo. E
ad un tratto mi sento un verme.
-Forse..Io
ho detto che sono molto amici e sono anche cugini. Hanno entrambi
quell'aria da Giacimento che tu hai sempre detestato. Gale e Katniss
possono passare perfettamente per anche se non apprezzeranno molto.
Al momento e' l'unica idea che mi e' venuta in mente-
Io
annuisco soltanto. Di nuovo Jane sottolinea il fatto di essere sicura
che sua figlia torni a casa. Vorrei averla io questa sicurezza.
-Beh
hai fatto bene..molto probabilmente Peeta morira' prima di
mezzogiorno quindi non se la prendera'- cerco di ridere ma la verita'
e' che la voce mi e' uscita piu' fredda di quanto sperassi.
-Mi
dispiace John- sussurra lei avvicinandosi e prendendomi una mano.
Io la
scosto con delicatezza.
-In
questi Giochi c'e' solo un vincitore e mio figlio non ce la fara'.
Non e' colpa tua, Jane. Spero davvero che Katniss riesca a tornare.
E' quello che vuole anche Peeta, no?- e detto cio' esco via. Non
saluto neanche Prim.
Quando
torno a casa Marlene mi aspetta all'ingresso accanto
all'appendiabiti. Ha lo sguardo duro, le labbra contratte e i capelli
raccolti. Colgo subito una certa somiglianza con Jane ma nel suo viso
non trovo una sola traccia di dolcezza. E' questo che mi ha sempre
attratto. La sua bellezza dura, fredda. Quando era giovane, era
bellissima quasi quanto Jane e lo sarebbe anche ora se non si
trascurasse.
-Dopo
averlo intervistato, e' passato di qui Gale. Ha portato alcuni
conigli e uno scoiattolo-
-Bene-
-La
Everdeen ha detto alle telecamere che e' suo cugino-
-Lo
so-
-Sua
figlia non aprezzera'-
-Lo
so-
-La
ferita di Peeta sta peggiorando..l'hanno fatto vedere poco fa. Gli e'
salita la febbre e sta delirando. Ha chiamato Katniss almeno tre
volte nel sonno-
-Lo
immaginavo-
-Ormai
manca poco..-
-Marlene!
Basta, mi sono stancato! Cosa vuoi che ti dica? Lo so che sta
morendo. So che ama quella ragazza piu' della sua stessa vita, so che
si e' sacrificato per lei, so anche che lei non lo vorra' mai. Magari
con questo idillo sugli sfortunati amati del Distretto 12 (come
Cressida ha chiamato Peeta e Katniss tutto il giorno) Gale la
prendera' male. Beh non mi importa! Peeta non uscira' vivo da
quell'arena mentre lei si, quindi Gale avra' tutto il tempo per
scoparsela- le urlo in faccia. Non ho mai detto cose cosi' cattive a
nessuno. Non volevo neanche dire quelle cose su Gale o Katniss. So
che stanno soffrendo entrambi per motivi diversi ma io sto perdendo
mio figlio. Dovrebbe dispiacermi, ma non ho piu' neanche la forza per
provare rimorso.
Marlene
mi stupisce. Mi afferra il viso tra le mani e mi bacia. Sono passati
anni da quando l'ho baciato l'ultima volta. Il suo bacio sa di
rabbia, di disperazione, di dolore, di rassegnazione e di scuse.
Quando
entrambi abbiamo bisogno di aria si stacca e appoggia la fronte sulla
mia.
-Promettimi
solo una cosa- mi chiede con le lacrime agli occhi.
-Dimmi-
-Qualsiasi
cosa accadra' a Peeta nell'arena, qualsiasi vedrai qui nel Distretto
quando Katniss tornera' e Gale sara' al suo fianco...ti prego, non
perderti. Resta con me-
La
abbraccio teneramente, maledicendomi per aver dimenticato di amarla
in tutti questi anni. Una lacrime mi scende sulla guancia mentre le
rispondo:- Sempre-
A
questo punto le sorprese potrebbero finire, no? Ovviamente no. Questa
giornata e' piu' lunga del previsto. Ho passato il pomeriggio a
guardare i ragazzi del 2 iniziare a soffrire la fame, Thresh che sta
iniziando a mostrare qualche cedimento dovuto al veleno di qualche
animale (ma e' talmente grosso che non mi stupirei se riuscisse ad
arrivare alla fine dei Giochi), la rossa nascondersi tra gli alberi,
Katniss cercare di non pensare alla bambina e Peeta morire.
Pomeriggio interessante, non posso lamentarmi. Contemporaneamente
hanno mandato le interviste.. I ragazzi del 2 sono amati da tutti.
Due giovani cosi' coraggiosi, cosi' forti da offrirsi volontari per
ricoprire il loro Distretto di onore e gloria. La ragazza rossa che
dovrebbe venire dal 5 e' una ragazza molto timida, intelligente e
astuta. La prima della sua classe, la prima nelle gare di logica,
insomma avete capito. Thresh e' un ragazzo di 18 anni che sfama la
sua famiglia da quando ne aveva 12. I suoi genitori sono morti e
insieme alla sorella si e' preso cura della nonna anziana, facendo in
modo di lavorare al posto suo nei campi di grano. Poi arrivano al
Distretto 12.
Katniss
viene descritta come una ragazza solitaria, forte e determinata che
ha mantenuto la famiglia dopo la morte del padre (senza riferimenti
alla miniera in cui Capitol City costringe i nostri uomini e donne a
lavorare o al modo in cui Katniss ha mantenuto la mamma e la
sorellina). Jane la definisce la figlia perfetta e non ha alcun
dubbio sulla sua vincita. Sa che tornera'. Prim e' a dir poco
entusiasta, ama da impazzire la sorella e anche lei sa che tornera' a
casa perche' gliel'ha promesso. Gale e' taciturno e abbastanza
scontento del suo ruolo di cugino. Tra i pochissimi amici di Katniss
c'e' Madge, la figlia del sindaco. Quella ragazza e' identica a sua
zia. Ha anche la lingua impertinente di Maysilee.
Gli
amici di Peeta invece sono tantissimi e ne parlano tutti molto bene.
Lo descrivono come un ragazzo dolce, gentile, simpatico, divertente e
incredibilmente bravo nello sport.
E'
bello sapere che la gente non dimentichera' i nostri ragazzi se le
cose dovessero andare male. Quando iniziano a trasmettere la parte in
cui parliamo io e Marlene mi alzo e aspetto che sia finita. Non posso
risentire le parole che mi sono uscite dalla bocca altrimenti le
lacrime uscirebbero di nuovo.
Marlene
mi raggiunge a meta' pomeriggio dopo aver chiuso la panetteria. Oggi
e' stata una giornata magra; per cena mangeremo un po di pane
raffermo e gli avanzi del coniglio.
Mandano
ancora qualche spezzone delle interviste e poi un giro panoramico
dell'arena.
Ed e'
allora che si sentono squillare le trombe. Tutti i tributi (incluso
Peeta che non credo abbia molta percezione della realta' in questo
momento) tendono le orecchie in attesa di qualche avvenimento
importante come qualche festino.
Claudius
si schiarisce la voce e si congratula con i tributi ancora in vita ma
precisa subito che non li sta invitando ad un festino.
-C'e'
stato un cambiamento delle regole- mi raddrizzo sulla sedia
allarmato- I tributi maschio e femmina provenienti dallo stesso
Distretto potranno essere incoronati entrambi vincitori-
Ripete
l'avviso un'altra volta e poi fa cenno di suonare le trombe.
Rimango
paralizzato...i tributi dello stesso distretto potranno
essere incoronati vincitori...i tributi dello stesso distretto..i
tributi dello stesso...
-Peeta!-
esclama Katniss. Mi volto verso Marlene che mi guarda altrettanto
sbalordita.
-Se
la ragazza lo trova..forse ce la possono fare...forse ce la puo'
fare...forse Peeta tornera' a casa!- strilla.
Io
riesco solo ad annuire e a sorridere come un ebete.
Mio
figlio ha una possibilita' in piu' per tornare a casa.
Chiamo
a gran voce Kevin e Josh per dare loro la notizia...Mio figlio puo'
tornare a casa.
E'
passato un bel po di tempo prima che riuscissimo tutti a riprendere
il controllo. La notizia ci ha dato un po' alla testa, lo ammetto.
Quando l'euforia lascia il posto alla logica inizio a pensare.
Perche'
hanno cambiato le regole? Cosa li ha portati ad incoronare due
vincitori anziche' uno solo come e' sempre stato? Peeta e' innamorato
di Katniss, e' vero ma puo' essere che questo li hai spinti a
cambiare le regole? Questi Giochi sono una distrazione e non c'e'
distrazione migliore di una storia d'amore. Ma allora perche' c'e'
qualcosa che non quadra in tutta questa faccenda?
Deve
esserci un secondo fine che adesso non riesco proprio a trovare.
-Non
sara' facile per Katniss trovare Peeta- sussurra Marlene fissando lo
schermo con le gote arrossate per la felicita'.
-No,
per niente. Ma vedrai che ce la fara'- la rassicuro, mettendole un
braccio intorno alle spalle.
Lei
appoggia la testa sulla mia spalla e mi sento l'uomo piu' felice del
mondo. Sono completo. Ho provato la stessa sensazione in cui ho
tenuto per la prima volta tra le mie braccia i miei figli.
Quando
Peeta ha sentito il cambiamento di regole si e' illuminato subito.
Forse pensava che in questo modo sarebbe riuscito a portare a casa
Katniss. Gli unici che possono sfruttare questa regola sono i tributi
del 2, Cato e Clove. Ma per ora non daranno problemi. Vogliono
tenersi Katniss e Peeta per ultimi e io sono troppo ottimista per
pensare a tutte le probabilita' di morte.
Katniss
percorre in lungo e in largo l'arena, arrivando finalmente al
torrente. Trova diverse macchie di sangue e inizia a chiamare Peeta.
-Sei
qui per darmi il colpo di grazia, dolcezza?-
Katniss si ritrae di scatto sentendo la voce di Peeta ma non
capendone la provenienza. Dopo vari tentativi riesce a capire che
Peeta si e' mimetizzato con il resto del fogliame.
-Credo
che tutte quelle ore passate a decorare torte ti siano tornate utili-
Peeta
sorride:- Si, la glassatura. L'ultima difesa del moribondo-
-Tu
non stai per morire-
-E
chi lo dice?-
-Io.
Siamo nella stessa squadra adesso,sai-
-Cosi'
ho sentito dire. Gentile da parte tua trovare cio' che rimane di me-
Continuano a chiacchierare cosi'..come se niente fosse. Poi Katniss
si china su Peeta che le sussurra qualcosa che noi non sentiamo ma la
vediamo chiaramente ridacchiare e lui sorride beato.
Oh Peeta..
Inizialmente lo fa rotolare fino al fiume ma il suo sorriso' scompare
immediatamente e il dolore prende il suo posto. Cerca di trattenersi
ma dalla bocca gli sfuggono diversi gemiti strazianti.
Inizia a spogliarlo lasciandolo con solo le mutande. Ha il torace
coperto di lividi, bruciature e quattro punture degli aghi
inseguitori. Lui non si lamenta e si abbandona come un bambino nelle
mani della madre.
Quando le ferite piu' lievi (si fa per dire) vengono curate, Katniss
si dedica alla gamba. Alla vista della ferita mi viene la nausea e
penso che a questo punto della storia, Prim gli sarebbe piu' utile.
Durante le nostre chiacchierate mi ha parlato di aver ereditato da
sua madre il dono della guarigione..mi ha detto che vorrebbe
diventare medico e prendersi cura degli altri, un sogno
irrealizzabile nel Distretto 12.
Peeta cerca in tutti i modi di non farlo pesare a Katniss anzi quasi
si scusa perche' deve vedere una ferita del genere come se non fosse
lui a soffrire ma lei.
Lo fa mangiare un po' mentre ridono per la situazione abbastanza
esilarante.
-Sai,
per essere una persona tanto letale sei un po' schizzinosa- le
dice Peeta mentre si toglie le mutande rimanendo completamente nudo e
lei si gira per evitare di guardarlo. Si vedono chiaramente le guance
in fiamme.
-Avrei
dovuto farla fare a te la doccia a Haymitch-
Di quale doccia parla? Katniss sembra capirlo perche' arriccia il
naso disgustata.
-Cosa
ti ha mandato, finora?-
-Niente-
dice Peeta -Perche', tu hai ricevuto qualcosa?-
-Medicina
per le bruciature. Ah, e del pane-
E' imbarazzata mentre lo dice, come se le dispiacesse che Peeta non
abbia ricevuto niente. Ma Peeta non sembra darci peso, so che
preferisce che il loro mentore abbia preferito lei a lui. Non capiro'
mai questo ragazzo..
Dopo un po di tempo Katniss propone di spostarsi dando per scontato
che Peeta ce la possa fare. Ma non ce la fa. O almeno, ci prova.
Trattiene i gemiti di dolore e fa di tutto per non crearle fastidio.
Alla fine trovano una grotta in cui si rifugiano. Non e' il massimo
ma sempre meglio di niente. Peeta e' pallido come un lenzuolo e
trema. Dopo essersi sistemati, Peeta chiama Katniss.
-Grazie
per avermi trovato-
-Tu
avresti trovato me, se avessi potuto-
Lo dice con convinzione.
Peeta prova di nuovo a parlare.
-Si.
Senti, se non ce la faccio...-
-Non
pensarci neanche. Non ho tirato fuori tutto quel pus per niente-
-Lo
so. Ma se per caso io non...-tenta di continuare.
-No,
Peeta, non voglio nemmeno parlarne-
-Ma
io...- e lo bacia. Forse
un bacio un po' in ritardo ma che arriva comunque. Il pubblico
sospira.
-Non
morirari. Te lo proibisco. D'accordo?- riprende
poi il discorso dopo essersi staccata dalle sue labbra.
Esce fuori e trova una pentola di brodo caldo. Evidentemente un bacio
e' uguale a una pentola di brodo caldo. Edizioni di Hunger Games ti
danno una certa competenza..
Eppure..non voglio credere che Katniss stia fingendo del tutto. Non
e' una cattiva ragazza e so bene che ha un cuore pieno d'amore.
Intravedo il suo sguardo d'affetto solo quando e' con la sorella ma
nei suoi occhi ho scorto qualcosa...una traccia di quell'affetto.
Non posso, non voglio credere che quel bacio sia stato solo
per telecamere.
Katniss rientra nella grotta facendo vedere a Peeta il regalo di
Haymitch.
Angolo dell'autrice.
Ciao a tutti! Auguri per il nuovo anno. Spero che il 2015 vi porti
tutto cio' di cui avete bisogno. So che ho aggiornato da poco ma
volevo augurarvi un buon anno. Aggiornero' prima dell'inizio della
scuola anche perche' poi non so quando poter aggiornare. Credo che
riprendero' il metodo di prima cioe' una volta la settimana, molto
probabilmente il sabato.
Che
dire di questo capitolo? Mi e' piaciuto davvero molto scriverlo. La
frase di Marlene e Mr. Mellark...vi e' piaciuta? Mi e' sembrata una
cosa carina. Ovviamente non e' ancora finito il rapporto Mr.
Mellark-Marlene. Nel prossimo capitolo parleremo ancora di loro due e
di Jane, la madre di Katniss. Ho inserito anche Cressida che( chi ha
letto il Canto della Rivolta, lo sa) ritroveremo nel terzo libro.
Come gia' sapete Cressida e' una capitolina quindi ho trovato
interessante inserirla. Che dire piu'? Ah si! Anche Mr. Mellark pensa
che Katniss non possa recitare e che qualcosa di vero si celi in
quello sguardo di ghiaccio. Ho intenzione di far rimanere tale questa
convinzione per tutta la durata della fanfiction. Per continuare a
sapere come vanno le cose...continuate a leggere!
A presto,Hoon21 :)
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Capitolo 7 *** Sesto Capitolo ***
Perche'
la' dove c'e' amore le parole non sono necessarie.
L'amore
e' tutto. E' immortale. Ed e' sufficiente.
(La
straniera)
Sesto
Capitolo.
Sono
davvero stanco. Stanco di questa continua situazione precaria. Stanco
di svegliarmi e dovermi ricordare di scendere dal letto, di lavorare
in panetteria per non fare morire di fame i miei figli e mia moglie,
di continuare a sorridere e di mostrarmi forte davanti a tutte le
persone che si fermano da me con la scusa di scambiare quattro
chiacchiere per cercare invece di vedere se sto impazzendo.
Dopo
la confessione dei miei figli, il nostro rapporto e' rimasto piu' o
meno lo stesso. Ho fallito come padre. Non sono riuscito ad insegnare
ai miei figli ad amare o almeno a mostrare affetto.
Non
hanno mai visto gesti d'affetto tra me e la loro mamma e a parte
qualche bacetto sulla guancia per consolarli o tenerli tra le braccia
quando stavano male non ho mai fatto altro.
Io
so che mi vogliono bene ma non riescono a dimostrarlo e al tempo
stesso ho paura. Se non riescono a dimostrare un minimo di sentimento
forse il legame che ci unisce non e' poi cosi' forte.
Cerco
di scrollarmi di dosso questa sensazione. Non dovrei dubitare cosi'
della mia famiglia.
Ieri
credevo di aver ritrovato la moglie che ho sposato vent'anni fa e
invece mi sbagliavo, come sempre del resto. Mi ha rivolto a malapena
la parola, persa in non so quali pensieri. Quando siamo andati a
letto ho provato ad avvicinarmi a lei e ad abbracciarla ma lei si e'
girata su un fianco e mi ha dato le spalle per tutta la notte.
Ecco
perche' sono cosi' stupito quando vedo Peeta coccolare Katniss nella
grotta. Dove avra' mai visto fare gesti cosi' dolci? Sicuramente non
da me e Marlene.
Tra
queste situazioni a casa, c'e' ovviamente Peeta nell'arena. Mi sento
il cuore oppresso da una sorta di senso di colpa ogni volta che lo
vedo, ferito e sofferente e penso che avrei dovuto fare di piu' per
proteggerlo. Non so esattamente come ma avrei dovuto fare di piu'. A
questo punto non ha molto importanza, no?
Questa
mattina Prim non si e' vista e ho intenzione di passare da casa sua
per vedere se sta bene. L'ultima volta che l'ho vista non mi sembrava
che lei e sua madre fossero in forma. Nonostante il pane e i biscotti
che porto loro regolarmente sono diventate leggermente piu' magre.
Gale va a caccia ma una sola persona non puo' sfamare due famiglie.
Ultimamente
le cose vanno peggio del solito al Distretto. Gli stipendi dei
minatori sono leggermente in ritardo e quasi nessuno e' venuto in
panetteria per comprare. I minatori hanno sempre pensato che chi
vivesse in citta' se la cavasse meglio di loro e hanno ragione.
Quello che non sanno e' che non abbiamo una miniera di soldi in
giardino come pensano e nonostante le nostre attivita', a volte
dobbiamo mangiare avanzi(nel nostro caso, il pane che nessuno ha
voluto) o andare a letto senza cena. Ce la caviamo meglio di quelli
del Giacimento ma non piu' di tanto. Siamo tutti nella stessa barca e
presto affonderemo.
Guardo
Kevin, Josh e Marlene mangiare un po' di pane raffermo. Preferisco
che siano loro a mangiare. Sono gli unici avanzi che abbiamo.
Una
sera senza cena non ha mai ucciso nessuno, no?
Mi
accascio leggermente nella poltrona. Sento le spalle pesanti come se
tutti i miei pensieri e i miei problemi si fossero depositati la'.
Guardare gli Hunger Games mi sta prosciugando lentamente le forze.
Sapete quando vi viene solo voglia di urlare, urlare e urlare ancora?
Ecco, sono tentato di scappare nei boschi e urlare finche' non avro'
piu' voce.
Ma
qualcosa nelle labbra contratte di Marlene mi fa cambiare idea. Lei
affronta cosi' il dolore. Contrae le labbra e va avanti,
semplicemente.
Mi
odio ogni tanto per essere cosi' debole e anche cosi' egoista. Peeta
sta morendo e io mi preoccupo di sciocchezze. Devo sembrare proprio
un egoista e un padre pessimo.
Fisso
lo schermo in cerca di una distrazione. Sbuffo. Chiamare gli Hunger
Games una distrazione mi sembra abbastanza sciocco. Tutto il pubblico
pende dalle labbra di Katniss e Peeta, nascosti nella grotta.
Stranamente Caesar e Claudius non hanno commenti da fare e per una
santa volta chiuderanno quella dannata bocca!
-Raccontami
una storia- sussurra Peeta ed
e' questa la frase che mi riporta in un certo senso alla realta'.
Katniss, dopo un attimo di
stupore, gli racconta di quando aveva acquistato la capra di Prim,
Lady. Prim mi ha parlato di quella capra. E' grazie a quella che
hanno il latte e il formaggio. Lo stesso formaggio che voleva darmi
per ricambiare il pane che le avevo portato. Credo che la ragazza
stia omettendo qualche parte importante ma alla fine che differenza
fa per Capitol City? Loro vogliono solo sapere qualcosa in piu' sugli
sfortunati amanti.
Oh si, sono li' intenti a
piangere lacrime che in realta' non percepiscono. Si sentono commossi
per qualcosa che non possono capire e si meravigliano di questi due
giovani innamorati senza riuscire a capire cosa significa davvero
amare qualcosa. Piangono per la loro sorte ma nessuno muove un dito
per salvarli. I Giochi sono piu' importanti di tutti quei ragazzi
morti, di tutte quelle vite troncate. E per cosa poi? Per distrarci e
per ricordarci ogni anno che noi non abbiamo nessuna voce in
capitolo. Siamo completamente in balia di Capitol City. Ribellarci? A
cosa servirebbe? Per preparare dei Giochi anche piu' crudeli?
Peeta pero' ascolta
completamente assorto. Da piccolo adorava le storie. Qualunque
storia. Dalle fiabe popolari, alle vecchie filastrocche e ninnananne
che mia madre recitava per me o qualche dettaglio della mia vita. Per
esempio come avessi conosciuto la mamma, com'era il suo vestito il
giorno del matrimonio o la sua nascita. Amava quella storia. Diceva
che lo faceva sentire speciale in un certo senso.
Io e Marlene avevamo deciso che
due figli bastavano e non ci potevamo permettere di averne altri. Una
sera, una volta messi a letto i bambini, mi sorpresi a guardarla
mentre si spogliava per infilarsi la leggera camicia da notte. Mi
avvicinai silenziosamente a lei e iniziai a baciarle il collo, la
clavicola, la spalla, i seni, la pancia sempre piu' giu' e in due
secondi finimmo a letto insieme( questa parte non gliela avevo mai
raccontato, in realta') e Marlene rimase incinta. E' stato tutto
inaspettato e improvviso ma stringerlo tra le mie braccia quel giorno
di primavera mi ha reso l'uomo piu' felice della Terra. A quel punto
della storia Peeta, da sotto le coperte, mi scrutava con i suoi
meravigliosi occhi azzurri e mi chiedeva se non mi fossi pentito di
questo incidente e io rispondevo sempre che ero stato fortunato ad
avere un figlio come lui. Lui sorrideva e biascicava un -Buonanotte
papa'- e chiudeva gli occhi. Io gli rimboccavo le coperte e gli
accarezzavo leggermente la fronte pensando tra me e me che non avrei
potuto desiderare di meglio.
Ero talmente perso nei miei
ricordi da essermi a malapena accorto dello squillo di tromba.
-Josh! Josh le trombe! Stanno
dando un annuncio- mi riscuote Marlene aspramente.
Ancora?
Quante regole hanno intenzione di cambiare quest'anno.
Claudius si schiarisce la voce
ammiccando in direzione del pubblico anche se i tributi non possono
vederlo. Santo cielo, non sopporto quell'uomo!
Porge l'invito per un festino
che Peeta e Katniss rifiutano. Hanno abbastanza cibo e poi Katniss
puo' cacciare per sfamare entrambi.
-Un
momento, aspettate. Alcuni di voi hanno gia' declinato il mio invito.
Ma questo non e' un festino normale. Ciascuno di voi ha un bisogno
disperato di qualcosa. Ciascuno di voi trovera' quel qualcosa in uno
zaino contrassegnato dal numero del suo distretto, alla Cornucopia,
all'alba. Pensateci bene prima di rifiutare. Per alcuni di voi sara'
l'ultima possibilita'-
Non ha tutti torti. Se non si
riesce a trovare qualcosa per la ferita di Peeta presto morira'.
Peeta lo sa. Katniss lo sa. Ma
non mi stupisco per niente quando Peeta cerca di impedire a Katniss
di andare.
Iniziano subito a discutere.
Katniss non e' molto brava a mentire( eppure sta incantando tutti con
questa storia dell'idillo. Per questo sono convinto che non sia del
tutto una finzione.) e Peeta capisce subito che e' disposta a tutto
pur di andarci.
Non risolveranno niente
continuando a parlare. Peeta sarebbe capace di strisciare per tutta
l'arena pur di seguire quella ragazza. Infatti arrivano ad un punto
morto. Katniss fa mangiare Peeta e gli da una pillola per la febbre
visto che la febbre lo fa delirare di brutto. E' sempre stato cosi'
da bambino. L'unica cosa che riusciva a stenderlo del tutto era la
febbre. Perdeva il controllo e cominciava a delirare. A volte era
capace di parlare per tutta la notte. Una di queste notti ha parlato
anche di Katniss. Poteva avere circa 13 anni ed era da poco passata
la mietitura senza lasciare danni. E lui continuava a dire che per
fortuna non avevano estratto il nome di Katniss, che era
un'ingiustizia che lei avesse piu' nomine, che avrebbe fatto di tutto
pur di tenerla lontano dall'arena. Non sei riuscito a tenerla
lontano da la' ma se andato con lei. In quel momento annuivo
soltanto piu' per calmarlo che per altro ma in realta' ero rimasto
colpito dalle sue parole e avevo sperato con tutto il cuore che
quella cotta passasse in fretta. Altrimenti sarebbe rimasto incantato
come Jane...gli Everdeen fanno questo effetto e io lo sapevo bene.
In breve pero' si addormenta e
le telecamere continuano a spostarsi per l'arena.
Cato
e Clove stanno seriamente morendo di fame. Sono abbastanza indeboliti
ma i loro occhi luccicano dalla smania di uccidere qualcuno. All'alba
ci saranno diversi morti. Thresh ha bisogno di qualcosa per quella
puntura. Finora se l'e' cavato molto bene ma non riuscira' a
resistere a lungo. La rossa stupisce tutti come sempre. Si incammina
velocemente verso la Cornucopia e dopo essersi assicurata che non ci
sia nessuno, si intrufola dentro preparandosi per la notte. Sara' la
prima a prendere quel dannato zainetto e a filarsela. E' davvero
molto intelligente quella ragazza. E'
l'unica a non essere ferita. Potrebbe farcela. Anche lei ha molte
probabilita'.
Le telecamere si spostano
nuovamente su Katniss e Peeta nella grotta. Evidentemente i tributi
preferiti( Preferiti non Favoriti) di quest'anno sono loro due. Le
telecamere sono costantemente su di loro. Il che' e' un bene perche'
posso vedere Peeta ma dall'altro lato e' un ulteriore strazio. Ma sto
divagando un po' troppo come sempre. Appena inizio a lasciar vagare i
pensieri non finisco piu'. Katniss sta drogando Peeta.
Visto che non sono riusciti a
prendere una decisione insieme, ci ha pensato Haymitch per loro. Quel
sonnifero deve essere proprio potente perche' Peeta si accascia dopo
pochissimo tempo accusando Katniss con gli occhi.
-Allora,
Peeta, chi e' che non sa mentire?- e
sorride leggermente.
La frase non era rivolta a lui
ma a tutti noi. Infatti Caesar ridacchia e fa un commento cosi'
divertente che mi rifiuto di ripetere.
Salvalo
ragazza e ti saro' debitore per tutta la vita. Salvalo e faro'
qualunque cosa per te. Tu portalo a casa e io badero' alla tua
famiglia e faro' in modo che loro possono mangiare, anche se dovessi
essere io a privarmi del cibo.
Mi sono addormentato sulla
poltrona e sono circa le quattro e mezza del mattino quando mi
sveglio. E' ancora un po' presto per iniziare ad impastare il pane
percio' salgo al piano di sopra e osservo Marlene dormire. Per tutta
la serata non mi ha degnato di uno sguardo tranne per qualche
commento sul comportamento di Katniss. Poi e' salita e si e' messa a
letto senza aspettarmi.
Mi siedo sul bordo del letto. Ha
i capelli sciolti. Lunghi fino ai fianchi, di un colore simile al
cioccolato. La bocca e' appena dischiusa e ha le braccia incrociate
sul petto come se volesse difendersi.
Le accarezzo piano piano la
testa tirando indietro qualche ciuffo di capelli che le ricadeva
sulle palpebre. Sono indeciso se svegliarla e dirle che l'unica
persona che mi ha tenuto in piedi in tutti questi anni e' stata lei e
che se potessi sceglierei sempre lei alla fine. Sorrido appena e
vado via.
Perdonami
se sono cosi' vigliaccio ma proprio non ce la faccio.
Impastare. Pulire. Infornare. E
poi di nuovo impastare, pulire e infornare. Compio gli stessi gesti
per almeno un'ora finche' non mi accorgo che e' l'alba e mi decido ad
andare anche io al festino.
Quando mi affaccio sul salotto
gli zaini sono stati appena appoggiati sull'erba e la ragazza rossa
e' scappata via. Appena quella e' ormai al confine del bosco, Katniss
scatta in avanti per raggiungere il piccolo zainetto in cui e'
contrassegnato il numero 12. Nello stesso momento arriva Clove che
lancia, senza perdere tempo, un coltello. Cato e' andato nella
direzione opposta alla ricerca di Thresh che invece sta correndo da
tutt'altra parte.
Sento il cuore battermi a mille.
Cato e Thresh sono impegnati nella reciproca ricerca ma Clove sta
dando seri problemi a Katniss. La prima continua a lanciare coltelli
e ad evitare le frecce della ragazza di fuoco mentre la seconda
scocca frecce a non finire evitando contemporaneamente i coltelli. E'
un groviglio confuso di armi e spostamenti talmente rapidi da farmi
venire il mal di testa. Poi Clove la scaraventa a terra.
Per
essere una ragazza ha la forza di un animale rabbioso,
penso disgustato.
Katniss prova a mentirle sulla
presenza di Peeta ma Clove non ci casca. Sa benissimo che sta
morendo.
La
ragazza cerca in tutti i modi di sfuggire alla sua presa,
dibattendosi come una matta ma lei e' piu' forte.
-Lascia
perdere, Distretto 12. Ti uccideremo. Come abbiamo fatto con quella
tua patetica, piccola alleata...come si chiamava? Quella che saltava
sugli alberi? Rue? Be', prima Rue, poi te, e poi penso che lasceremo
semplicemente che la natura si occupi del Ragazzo Innamorato. Che te
ne pare? Allora, da dove cominciamo?-
Nominare la piccola Rue e' stato
davvero un colpo basso, davvero crudele. E non posso fare a meno di
sentire una breve fitta al cuore pensando a quanto abbia ragione. La
sta uccidendo. Poi uccideranno gli altri due ragazzi e vinceranno. A
Peeta quanti giorni possono rimanere in quelle condizioni? Con un po'
di fortuna a malapena due.
Non
e' giusto!
Penso con tutte le cellule del mio corpo.
E poi succede quella cosa che
non avresti mai immaginato. Thresh e' arrivato all'improvviso
afferrando Clove con una forza inaudita. Ha una piccola ferita sulla
coscia ma questo non lo ferma dall'urlare in preda all'ira. Afferra
un masso da terra e lo scaravento sulla testa di Clove che in meno di
un secondo e' morta. Se ha avuto fortuna quella ragazza non ha
sentito niente. Si avvicina a Katniss che ha il volto rigato dalla
lacrime ma Thresh non ha intenzione di ucciderla. O forse non ancora.
-Cosa
diceva? Su Rue che era tua alleata?-
-Io..no...abbiamo
fatto squadra. E fatto saltare le provviste. Ho tentato di salvarla,
davvero. Ma lui e' arrivato prima. Il ragazzo del Distretto 1-
sussurra Katniss raccontandogli di come l'abbia poi ricoperta di
fiori e di come abbia cantato finche' non si e' addormentata. Lo
dicevo io che avevano tagliato qualche parte in fase di montaggio!
-Fallo
in fretta, d'accordo, Thresh?-
Lui
ci pensa su e alla fine abbassa il masso con il quale ha ucciso Clove
e le punta un dito contro:-Per
questa volta ti lasco andare. Per la ragazzina. Tu e io siamo pari,
allora. Non siamo piu' in debito. Capisci?- Lei
si limita ad annuire.
In lontananza si sente la voce
di Cato che chiama disperatamente la compagna che non puo' piu'
sentirlo ormai. Ed e' a quel punto che i due giovani si separano.
Katniss afferra lo zainetto e ritorna in gran fretta alla grotta.
Thresh afferra il suo zainetto e quello di Cato. Per fortuna Cato
dara' la caccia prima a quel ragazzone del 11 prima di concentrarsi
sui nostri ragazzi.
La rossa e' ormai molto lontana
mentre Katniss continua a correre. Ha appena il tempo di arrivare
alla grotta per iniettare qualcosa nel braccio di Peeta e svenire a
terra.
Ma le telecamere sono puntata
sulla Cornucopia dove sta avendo luogo la scena piu' dolorosa di
tutti questi Hunger Games. Cato e' arrivato una manciata di minuti
dopo la fuga di Katniss e Thresh. Senza guardare in giro alla ricerca
dello zainetto si precipita subito sul cadavere di Clove. La ragazza
ha la bocca aperta, una frattura orrenda al cranio e un'espressione
di puro terrore dipinto sugli occhi.
Ed e' allora che inizia. Cato
inizia a gemere, a lamentarsi e a piangere tenendo stretto a se il
corpo di Clove. Lo culla tra le sua braccia scosso dai singhiozzi e
pronuncia a voce spezzata il suo nome tra i mille lamenti. Sento ogni
pezzo del mio cuore andare in frantumi per cio' che sta accendo. Pur
non avendo molto simpatia per entrambi, sono solo ragazzi. E dei
ragazzi non dovrebbero provare emozioni simili'. Clove ormai e' morta
e non puo' sentire piu' niente ma Cato e' li', ad urlare al cielo
invocando aiuto. Ma nessuno puo' aiutarlo. Nessuno puo' fare niente.
Con le lacrime che scendono per
le guance fino al mento, vado in bagno e inizio a vomitare.
Sono
le sette del mattino ma io sono uscito. Dopo aver vomitato per circa
mezz'ora mi sono dato una calmata, ho fatto una doccia veloce, ho
svegliato i ragazzi e sono uscito. A Marlene ho detto che dovevo
uscire per prendere un po' d'aria fresca ma in realta' sto andando da
Jane. Katniss e' riuscita nel suo intento ma e' stata ferita e
sicuramente lei e Prim avranno passato una brutta mezz'ora.
Ho preparato per loro una bella
cesta di pane, biscotti e qualche fetta di torta che e' avanzata.
Nessuno la mangera' quindi preferisco che siano loro ad averla.
Purtroppo non ho nient'altro da portare. Mi sa che anche oggi mi
tocchera' digiunare per far mangiare qualcosa anche a Marlene.
Ultimamente e' dimagrita anche troppo.
Lungo la strada che porta al
Giacimento incontro Gale. Ha in mano qualche scoiattolo e io non ho
neanche un soldo per comprarlo ma lo fermo lo stesso per parlargli.
Lui si limita ad annuire e mi fa cenno con la testa di parlare.
-So che deve essere molto dura
per te per la faccenda di Katniss e Peeta. Mio figlio non aveva
intenzione di farti passare per suo cugino-
-Lo so, signore-
-Bene. Un'ultima cosa ragazzo.
Conosco mio figlio e so quello che prova per quella ragazza. La
riportera' a casa e poi la lascera' libera di fare quello che vuole e
di stare con la persona che desidera quando si accorgera' che i
sentimenti non sono ricambiati. Aspetta qualche giorno e sara' di
nuovo tua-
-E cosa le fa credere che lei
invece non sia davvero innamorata di Peeta?-
Sorrido amaramente.
-So riconoscere uno sguardo
affamato quando lo vedo e un bacio vuole dire una minestra di brodo
caldo. Credo che tu stesso daresti un bacio al primo che passa se la
ricompensa fosse un bel brodo caldo con cui sfamare la tua famiglia,
no?-
Lui ricambia il sorriso amaro.
-Credo proprio di si. Non si
preoccupi, quando torneranno Katniss sapra' di sicuro chi cercare.
Dovrebbe iniziare a cercare qualche ragazza per suo figlio, signore-
e detto cio' si allontana beffardo.
Che
gran pezzo di stronzo.
Lascio correre e continuo a
camminare fino ad arrivare a casa di Katniss. Busso leggermente e ad
aprirmi questa volta e' Jane.
Ha gli occhi rossi e gonfi,
segno che ha pianto sicuramente ma mi sorride lo stesso.
-Buongiorno John. Prim si e'
addormentata e non credo che oggi andra' a scuola. E' stata una
brutta nottata ed e' crollata-
-Tranquilla, lo capisco. Come
stai?- le chiedo rimanendo incantato dai suoi occhi di ghiaccio.
-Vivo con la costante paura che
Katniss non ce la faccia anche se ormai siamo alla fine. Vivo con la
paura che se dovesse capitare nessuno si occuperebbe piu' di Prim. Ho
paura di crollare di nuovo nel limbo della depressione e questa volta
nessuno ci salvera'-
Gli occhi si riempiono di nuovo
di lacrime e io la abbraccio, d'istinto.
Quando sono con lei non riesco
piu' a ragionare.
-Katniss e' una ragazza forte e
in gamba e fara' di tutto per tornare da te e da Prim. Ma se questo
non dovesse accadere, ci pensero' io a voi due. Non ti lascero' mai
sola e tu non dovrai mai preoccuparti per Prim. Non finche' ci saro'
io- le dico come un fiume in piena. Non riuscirei mai a dire le
stesse cose a Marlene. Eppure...si possono amare due donne
contemporaneamente? Due donne cosi' simili ma cosi' diverse?
Non lo so. Sciolgo l'abbraccio e
le porgo il cestino che accetta con un sorriso radioso.
La saluto velocemente e torno a
casa.
Dopo
tutti questi anni non sono ancora riuscito a capire i miei
sentimenti. Amo Marlene e sceglierei sempre lei. Ma Jane ha la
capicita' di mandarmi in confusione con solo uno sguardo e un piccolo
sorriso...
Sospirai.
Avrei avuto un po' di tempo per rilassarmi visto gli eventi di quel
giorno.
Quanto
mi sbagliavo...
Angolo dell'autrice.
Salve gente! Come vi avevo
promesso questo capitolo e' arrivato prima dell'inizio della scuola.
Mi e' piaciuto molto scrivere questo capitolo anche se e' venuto
fuori in un modo che non avevo previsto. Pensavo di poter accelerare
i tempi e di poter arrivare finalmente al capitolo che vi avevo
promesso ma non ho saputo fare bene i conti con la tempistica.
Dovrete pazientare ancora uno o
due capitoli.
Dalla storia risulta chiaramente
la mia antipatia per Gale che considero uno stronzo terzo incomodo
che giudica male Peeta e inoltre afferma arrogante che Katniss e'
sua. Santi nubi, non lo sopporto proprio. Ma ci tengo a precisare che
molte persone amano questo personaggio nel modo in cui io amo Peeta(e
cioe' alla follia, ragazzi miei) quindi non volevo offendere i loro
gusti o cose del genere. E' solo la mia opinione e non voglio mancare
di rispetto a quelle degli altri.
Poi...che dire di Marlene?
Sarebbe stato tutto troppo bello e perfetto se quei due fossero stati
insieme. Quindi ho deciso di prendermela con comodo e di fare piccoli
passi avanti.
La parte in cui Mr. Mellark
parla dei pregiudizi dei minatori nei confronti degli abitanti delle
citta' fa riferimento al pensiero di Katniss. Lei pensa che Peeta non
abbia mai avuto problemi perche' ha sempre avuto qualcosa in tavola.
Ma il nostro John ci mostra il modo in cui aveva questo cibo in
tavola. Spesso e volentieri era lui a privarsene pur di far mangiare
i figli.
Ricordo che le parti in corsivo
sono i pensieri di Mr. Mellark mentre quelli sottolineati sono le
parti ricopiate dai libri. Man mano che andiamo avanti questa storia
sta prendendo forma nella mia mente e se le cose dovessero andare
come ho previsto, questa long durera' piu' del previsto. Ma non
voglio anticiparvi niente perche' non c'e' niente di certo!
Ho cambiato il titolo della long
precedentemente intitola Mio figlio in I will always love you. Questa
frase ha tanti riferimenti. L'amore di Mr. Mellark verso sua moglie,
Jane, suo figlio, Prim e Katniss.
Spero che questo capitolo sia
piaciuto e come sempre ringrazio chi ha letto,recensito e inserito
questa long nelle preferite/seguite/ricordate.
Siete tutti nei miei pensieri.
Hoon21 <3
p.s. Aggiornero' probabilmente
sabato.
|
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Capitolo 8 *** Settimo Capitolo ***
Il
tuo viso e' il mio cuore e il tuo amore la mia anima.
(Tamburi
d'autunno).
Settimo
Capitolo.
E'
passato un giorno pieno prima che Miss Di Fuoco riuscisse a tornare
dal mondo dei sogni. Fortunatamente un giorno molto tranquillo.
Finora.
-Non
morire per me, non mi faresti certo un favore. Siamo d'accordo?-
le sta dicendo ora Peeta. Hanno parlato per un bel po', per la
maggior parte di cose abbastanza inutili. D'altronde di cosa
potrebbero parlare in quella situazione?
-Forse
l'ho fatto per me stessa, Peeta, ci hai mai pensato?Forse non sei
l'unico..che si preoccupa per...cio' che succederebbe se...-
farfuglia lei in risposta.
Sento
quasi le parole di Gale nella mente. Se andiamo avanti cosi' la
ragazza riuscira' a rivelare il suo fantomatico amore tra cento anni.
-Se
cosa, Katniss?- cerca di
aiutarla Peeta.
Sveglia
ragazzo! Non e' innamorata di te!
Vorrei urlargli.
La
ragazza sembra tentennare per poi uscirsene con un secco:-Questo
e' proprio il genere di argomento da cui Haymitch mi ha detto di
stare alla larga-
Si
certo e io sono una capra!
Per
fortuna c'e' quel santo ragazzo che riprende il discorso abbastanza
facilmente chinandosi per baciarla.
E
per ora questo bel teatrino sembra proprio finito. Sospiro. Non so se
e' peggio vomitare per il pianto straziante di Cato o per la patetica
scenetta di quella ragazza.
Badate
bene, le voglio bene e le sono grato per tutto cio' che ha fatto per
Peeta ma fa male pensare che tutto quello che sta dicendo e' una
baggianata. Ci penso da quando ho fatto quel discorso con Gale.
Non
ha mai fatto caso a lui se non per quando gli ha lanciato il pane a
undici anni (come se non me ne fossi accorto). Non ha mai cercato di
aiutarlo, di ringraziarlo o anche solo di fargli un cenno. Durante
gli Hunger Games si e' tenuta a distanza di sicurezza per evitare
qualunque scontro diretto e l'ha lasciato solo mentre lui veniva
quasi ucciso per salvarla e alla fine e' andata a cercarlo solo dopo
il cambiamento delle regole.
Chi
vuoi abbindolare ragazzina? A parte Peeta e Capitol City...
Sono
tutti entusiasti di questi giovani e Peeta e' troppo innamorato per
accorgersene. Sospiro di nuovo e Marlene appoggia per un attimo la
sua mano sulla mia ma la ritrae non appena incrocio il suo sguardo.
Andiamo avanti cosi' da giorni ormai.
-E
mentre i nostri giovani innamorati godono della reciproca compagnia e
del loro amore, un altro grande evento sta sconvolgendo l'Arena!-
annuncia Claudius entusiasta indicando lo schermo che mostra Cato e
Thresh.
Il
primo ha una strana aria. Ha i capelli attaccati alla fronte, gli
occhi rossi completamente di fuori e una selvaggia ira lo acceca
rendendolo spaventoso. Attacca Thresh incessantemente non curandosi
delle sue stesse ferite.
-L'hai
uccisa!L'hai uccisa!L'hai uccisa!Me l'hai portata via!- gli urla
mentre lo colpisce con la spada.
Thresh
da parte sua risponde ad ogni suo attacco con grugniti e smorfie di
dolore. E' piu' alto e grosso di Cato ma sembra aver perso ogni
energia. Non ha piu' voglia di vivere.
Continuano
a lottare e a spostarsi per oltre dieci minuti finche' Cato non
approfitta di una debolezza dell'avversario e lo porta in ginocchio
di fronte a se.
Thresh
ha un profondo taglio alla tempia, diverse contusioni alla braccia e
una brutta ferita alla gamba. Sa che sta per morire e non fa niente
per cercare di salvarsi se non fissare Cato negli occhi.
-Io
ho ucciso Clove. I tuoi amici hanno ucciso la piccola Rue. E' tutto
un cerchio, capisci? Siamo solo un simbolo Cato...solo un simbolo- e
sorride.
Un
sorriso caldo, sincero e amichevole. Vista la situazione quel sorriso
sembra piu' un atto di sfida che fa saltare i nervia Cato che
sussura:-Addio Thresh. Questo e' per Clove- e gli conficca la spada
nel torace.
Thresh
continua a sorridere mentre si accascia a terra.
Dovrei
essermi abituato alla morte e invece ogni volta che la vedo provo
sempre quella fitta dolorosa al petto.
Riposa
in pace Thresh. Hai avuto la fortuna di tirarti fuori da tutto
questo.
E
scoppia il temporale.
-Signori
e signore sono rimasti solo quattro tributi. Cato dal Distretto 1,
Marshali dal Distretto 5 e Katniss e Peeta dal Distretto 12. Il
giovane Thresh se n'e' andato combattendo- annunciano come se niente
fosse.
Cato
resta immobile a fissare il cadavere mentre la pioggia gli bagna il
viso mescolandosi alle lacrime. Deglutisce, prende il suo zainetto e
mentre va via arriva un grande paracadute d'argento che contiene una
strana maglia di ferro. Ma cos'e'? Oddio...e' una corazza.
Si
vede chiaramente il sorriso che compare nei suoi occhi mentre si
rigira nelle mani la corazza.
Adesso
gli Hunger Games prenderanno una forma diversa per Cato.
Visto
che Katniss e Peeta stanno dormendo le telecamere si concentrano
principalmente su Cato e Marshali, la ragazza rossa. Il primo si e'
rifugiato alla Cornucopia preparando altri tre omicidi. Ha l'aria di
un pazzo ed e' sempre piu' inquietante dopo che si e' messo a
canticchiare allegramente una canzoncina funebre. Spero che questo
ragazzo venga ucciso da qualcosa e non da mio figlio. Si vede
chiaramente che e' disperato e i disperati arrivano a commettere
azioni impulsive e molto pericolose per chi li circonda.
Marshali
e' nascosta sotto un cespuglio attendendo la fine di questa tempesta.
Ha ancora qualcosa da mangiare percio' non rischiera' di morire. Ha
anche un coltello quindi puo' difendersi in qualche modo. Neanche
questa ragazza ha un viso molto rassicurante. Ha gli occhi scaltri e
penetranti e una mente acuta e fredda. Potrebbe essere una perfetta
stratega con quel suo modo logico di ragionare senza lasciarsi
influenzare dalla paura.
Quando
arrivo alla conclusione che non accadra' niente mi decido a salire al
piano di sopra e dormire. Non aiuterei nessuno se restassi a fare la
veglia per tutta la notte.
Il
mattino dopo mi sveglio solo nel letto. E' una strana sensazione.
Solitamente quando mi alzo Marlene ancora dorme e riempie il letto
con il suo calore. Oggi invece e' freddo e troppo grande per una sola
persona.
Non
e' il momento per pensare alla dimensioni di un letto
mi dico costringendomi ad alzarmi.
La
prima parte della mattina scorre abbastanza tranquillamente. Prim
passa dalla panetteria prima dell'inizio della scuola per salutarmi.
-E'
molto tempo che non vengo qui signore. Mi dispiace cosi' tanto ma
neanche oggi posso restare. Mamma e' raffreddata e non posso
lasciarla sola per tanto tempo-
-Tranquilla
Prim. Salutami la mamma e spero che si rimetta presto. Adesso
sbrigati altrimenti farai tardi!-
Finche'
Sae la Zozza non e' entrata. Quest'anziana signora vive al Giacimento
e lavora nel Forno da molto tempo.
-Salve
Mr. Mellark-
-Salve
signora. In cosa posso aiutarla?-
-Io
e alcuni del Forno stiamo facendo una colletta per Katniss e Peeta.
Magari non sara' molto ma potrebbe assicurargli almeno un pasto, no?
Percio' vorrei sapere se lei ha intenzione di dare il suo contributo-
La
sua frase nascondeva malamente la minaccia.
Le
ho sorriso tranquillizzandola:- Ovviamente- e ho preso tutto
l'incasso della mattinata. Questa e' l'unica cosa che posso fare per
lui.
Lei
ha accettato i soldi con uno sguardo ammirato.
-Mi
scusi signora, ha detto che questa raccolta e' per Katniss e Peeta?-
-Esatto
Mellark-
-Perche'?
Voi conoscete molto bene Katniss e volete che sia lei a tornare a
casa. Allora perche' aiutate anche mio figlio?-
Ha
sorriso mostrando i pochi denti che le sono rimasti in bocca:- Se non
fosse per quel ragazzo Katniss non potrebbe tornare qui. E inoltre ha
dimostrato di essere una brava persona e fa parte del Distretto 12.
Non e' importante se non appartiene al Giacimento, e' del 12-
Ero
commosso. Peeta lascia sempre un segno dietro di se. Le persone lo
ricordano e non ho potuto impedirmi di piangere pensando che io non
lo dimentichero' mai, qualsiasi cosa dovesse accadere.
-Tu
cosa hai fatto?- sta urlando Marlene.
-Ho
dato i soldi a quella vecchia. Stanno organizzando una colletta per i
ragazzi e volevo dare il mio contributo visto che uno di quei ragazzi
e' mio figlio- le spiego per la milionesima volta.
-Giusto!
Ma non ti sei accorto che e' almeno da una settimana che non facciamo
un pasto decente e tu non mangi da quattro giorni a parte qualche
noce? Hai aiutato un figlio ma non ti sei accorto che gli altri due
stanno morendo di fame e che hai anche una moglie! Ma questo non fa
niente vero? Basta che Peeta e la sua ragazza mangino, noi possiamo
morire!-sbraita con le vene del collo ingrossate.
Mi
sento umiliato dalle sue parole e le rispondo nello stesso tono:- Sei
tu quella che si dimentica quanti figli ha! Non ho mai fatto
particolarita' tra i miei figli e ho sfamato tutti nello stesso
identico modo. Non ti ho fatto mai mancare niente in tutti questi
anni! E adesso che Peeta, il piu' piccolo dei tuoi figli ha rischiato
di morire e ha una possibilita' per tornare a casa, tu mi rimproveri
perche' ho fatto in modo che avesse qualcosa da mangiare! Cose da
matti!-
Abbiamo
entrambi il viso rosso e il fiato corto a causa delle urla che
riecheggiano in tutta la casa. I ragazzi ci stanno fissando dalla
cima della scala, ne sono sicuro ma non ho nessuna intenzione di
richiamarli in questo momento.
-Beh
non sei stato tu quello che si e' spezzato la schiena per crescere
tre figli, essere una brava moglie, gestire una casa e aiutarti in
panetteria. Tu cosa hai fatto? Hai fatto il pane tutti i giorni?
Santo cielo che faticaccia!-
-Non
ti azzardare a parlarmi in questo modo!-
-Altrimenti
cosa fai? Mi metti in castigo?- e ride senza allegria.
Rimango
in silenzio.
-C'e'
del pane giu' in panetteria. Bastera' per te e i ragazzi- e salgo le
scale per chiudermi nella stanza da letto.
Il
cuore mi batte all'impazzata.
Scendo
verso le sette di sera. In tempo per vedere la discussione tra
Katniss e Peeta. I ragazzi sono seduti a tavola e giocano a carte.
Peeta ha sempre odiato quel gioco. Marlene sta cucendo qualcosa a
maglia nella poltrona e io mi siedo accanto a lei senza degnarla di
uno sguardo.
-Peeta.
Durante l'intervista hai detto che hai una cotta per me da sempre. Da
sempre quando?-
-Oh,
vediamo. Credo dal primo giorno di scuola. Avevo cinque anni. Tu
indossavi un vestito rosso scozzese e i tuoi capelli...erano
pettinati in due trecce invece di una. Mio padre ti indico' mentre
aspettavamo di metterci in fila- dice Peeta.
Non
lo dire Peeta. Non lo dire, lo
supplico nella mia mente. Adesso sono tutti attenti alla
conversazione e sento lo sguardo indagatore di Marlene sul viso.
Deglutisco e faccio di tutto per apparire indifferente.
-Tuo
padre? Perche'?-
-Mi
disse:- Vedi quella bambina?Volevo sposare sua madre, ma lei e'
scappata con un minatore di carbone-
Marlene
si irrigidisce al mio fianco e io trattengo istintivamente il
respiro.
-Cosa?
Te lo stai inventando!- esclama
Katniss confusa.
-No,
e' vero. E io gli chiesi:-Un minatore di carbone? Perche' ha voluto
un minatore di carbone se poteva avere te?- Lui rispose:- Perche'
quando canta...si fermano ad ascoltare persino gli uccelli-
Marlene
lascia perdere il lavoro a maglia che ha sulle ginocchia e sale al
piano di sopra. I ragazzi mi guardano a meta' tra lo sbalordito e
l'accusatore. Non perdo tempo e seguo Marlene.
-Marlene
aspetta!- le urlo. Riesco ad entrare in camera prima che possa
chiuderla a chiave.
-Cosa
vuoi ancora? Perche' non te ne vai dalla tua Jane come hai sempre
sognato? Brutto bastardo vigliacco che non sei altro!-
Cerco
di rispondere ma riesco solo a farfugliare.
-Vedi!
Sei solo un codardo senza palle! Dimmi, che razza di uomo sei se non
riesci neanche a rispondermi? Non riesci ad ammettere neanche la
verita' a te stesso!-
-No
no Marlene! Ascoltami...ti prego...-
-No
John. Ascoltami tu- fa un respiro profondo e inizia a fare il
discorso piu' lungo che le abbia mai sentito dire:- Quando ho
accettato di sposarti sapevo che eri innamorato di lei. Ho accettato
questo fatto perche' ero sicura che con gli anni sarei riuscita a
farti innamorare di me e avresti dimenticato lei. Ma gli anni sono
passati e tu non hai mai fatto un passo verso di me pensando sempre a
Jane. Non ho piu' provato a piacerti. Ho continuato a tenerti in
ordine la casa e ti ho dato tre figli eppure non ti ho visto mai
guardarmi con amore.
E
dopo tanti anni mi sono stancata John. Posso convivere con il tuo
amore verso quella donna ma non posso convivere con l'umiliazione. Tu
mi hai umiliata davanti a tutti. So quello che dice la gente di me.
So quello che pensa di noi. E so anche che tutti scommettono quanto
ancora durerai con quella -strega- di tua moglie.
Io
mi sono stancata e non ho piu' intenzione di essere tua moglie. Non
in questo modo, comunque. E ora ti sarei grata se mi lasciassi sola-
Sta
piangendo. No, sta singhiozzando. E tutto questo e' solo colpa mia.
-No-
le rispondo prima di riuscire a pensare.
-Cosa?-
chiede con la vista offuscata dalle lacrime.
-Ho
detto no. Non me ne vado. Non piu'- e la stringo a me. Lei mi cinge
il collo con le braccia.
Amo
Jane e amo Marlene. Jane e' il mio passato e tutto cio' che questo
rappresentava. Le vorro' sempre bene e faro' in modo che non soffra
ma Marlene e' mia moglie e io la amo. La mo cosi' com'e'.
-Ti
amo e scusami per essere stata cosi' codardo da non riuscire a
dirtelo-
Quando
scendiamo sono passate diverse ore. Peeta e Katniss si sono accorti
della morte di Thresh e valutano la situazione.
Purtroppo
non c'e' molto da dire. Cato e' ferito e mezzo pazzo. Marshali e'
vicino a loro anche se ovviamente loro non possono saperlo e aspetta
il momento opportuno per portare via il loro cibo.
Kevin
ci riferisce che dopo una frase particolarmente dolce di Katniss
(tirata fuori con le pinze, ovviamente) il loro mentore ha fatto
arrivare un cesto pieno di panini, formaggio, mele e uno stufato di
agnello con tanto di prugne. Esattamente come piace alla ragazza.
Non
poteva mandare un messaggio piu' chiaro il vecchio Haymitch.
Insieme
concordano che l'indomani andranno a caccia(per la felicita' della
rossa) e sara' in questo modo che faranno fuori uno di loro. Sono
stati giorni troppo tranquilli.
Ma
credo che per i colpi di scena dovremmo aspettare un altro po'.
Per
ora non ho voglia di pensarci. Voglio solo godermi le risate di
Marlene mentre siamo a letto a farci le coccole. Sono stato uno
sciocco a farla soffire cosi' tanto vivendo continuamente nel
passato.
Come
sempre tutto questo e' stato possibile grazie a Peeta.
Grazie
figliolo.
Mi
addormento tra le braccia dell'amore e mi riprometto di andare da
Jane la mattina dopo per porgerle le mie scuse e la mia amicizia.
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Capitolo 9 *** Capitolo Ottavo ***
E
io, un tempo cosi' fiera della mia autosufficienza,
non
sopportavo l'idea della solitudine.
(Tamburi
d'autunno)
Capitolo
ottavo.
La
morte e' qualcosa di cui non abbiamo nessun controllo,percio' perche'
dobbiamo temerla per tutta la vita?
E' questo che mi ripeto mentre vedo morire l'ennesimo tributo. Questa
volta la fortuna non ha sorriso a Marshali, la ragazzina dai capelli
rossi, cosi' scaltra e intelligente. Alla fine e' morta per un
banalissimo errore, una cosa talmente stupida da far quasi ridere. Ha
mangiato le bacche che Peeta stava raccogliendo per il pranzo senza
essersi accorto che erano bacche velenose, i morsi
della notte, come li
hai chiamati Katniss.
Peeta e Katniss si sono rimessi
a cacciare oggi e contemporaneamente stanno cercando di eludere Cato.
Quel che non sanno e' che lui e' dalla parte opposta, credendo che si
trovino dall'altro lato del bosco.
Quando anche Marshali muore, non
sento piu' niente. Potra' sembrare crudele ma meno tributi ci sono,
piu' mio figlio e' vicino a casa. Tra poco sentiremo le trombe
suonare e Claudius annunciare i vincitori dei Settantaquattresimi
Hunger Games. Marlene e' tornata ad essere come e' sempre stata:
molto fredda e taciturna. Ma adesso so che dietro quella maschera di
ghiaccio, c'e' un cuore tenero e caldo che batte insieme ai nostri.
Ho imparato molte cose in queste
settimane. E questi insegnamenti mi sono stati dati dalle persone
piu' improbabili.
Prim mi ha insegnato a non
perdermi nei meandri dei sensi di colpa. Katniss mi ha insegnato a
lottare, anche quando la fortuna e' contro di noi. Gale mi ha
insegnato ad essere 'umano' nelle condizioni meno umane. Jane mi ha
insegnato ad andare avanti e non voltarmi piu' indietro.
Ma l'insegnamento piu'
importante e' venuto da mio figlio Peeta, ovviamente. Mi ha fatto
comprendere che amare qualcuno significa desiderare la sua vita anche
a costo della propria morte.
Per
questo non mi sento in colpa quando ringrazio il cielo dicendo:-Ti
ringrazio perche' la mia famiglia e' viva. Ti ringrazio perche' mio
figlio sta bene ed e' felice. Ti ringrazio perche' io sono vivo e
sono felice-
E anche questa notte passa
serenamente.
L'indomani appena sveglio mi
rendo conto che questo e' il grande giorno. Definirlo il <> sembra quasi che io stia per sposarmi e in effetti e'
cosi'. Ho sentito la stessa ansia crescermi nello stomaco e bloccarmi
la respirazione il giorno del mio matrimonio, molti anni fa. Il volto
tirato e pallido di Marlene mi fa intuire che non sono l'unico a
pensarlo. Sospiro pesantemente e mi preparo per questa lunga
giornata.
Passo piu' della meta' della
mattinata a infornare nella speranza di distogliere la mente da
brutti pensieri. Anche se quelli restano sempre nello stesso posto e
con il passare delle ore si intensificano. Alla fine mi arrendo.
Pulisco il bancone, sciolgo il nodo del grembiule, infilo il piumino
leggero e dico a Marlene che sto uscendo.
Camminando per le strade del
Distretto 12, la gente mi ferma per chiacchierare un po' e mi chiede
cosa faro' quando mio figlio tornera' a casa. A questa domanda sento
la fitta farsi piu' forte all'altezza del petto. Potrebbe anche
non farcela. Peeta e Katniss sono due giovani molto forti e
abbastanza in gamba ma questi sono gli Hunger Games e tutto quello
che e' anormale diventa normale. Per questo mi limito semplicemente a
sorridere e scrollare le spalle. Altri si fermano a guardarmi e mi
fanno un cenno con la mano, abbozzando un sorriso che viene
prontamente ricambiato.
Se
mio figlio e' ancora vivo lo devo anche loro e alla raccolta che
hanno generosamente organizzato per i nostri ragazzi. Per il mio
ragazzo.
Passo anche dal Forno. Sono
entrato pochissime volte in questo posto angusto. Pur non essendo
ricco, ho sempre fatto in modo che la mia famiglia mangiasse e non
sono mai venuto qui a barattare. Ma oggi non sono venuto qui per
comprare o barattare qualcosa. Sono venuto per ringraziare.
In un angolo adocchio Sae la
Zozza che sta parlando con uno dei Pacificatori, un ragazzo di nome
Darius.
-Salve Sae. Darius- accenno
leggermente. Sono entrambi stupiti di vedermi in questo posto come il
resto dei presenti che mi scruta pensando che non mi sia accorto
delle loro occhiate curiose.
Sae e' la prima a riprendersi e
rivolgermi un sorriso sincero:-Salve John. A cosa dobbiamo la sua
visita al Forno?-
-Sono venuto per ringraziarvi
per quello che avete fatto per mio figlio. Siamo alla fine quindi ci
sono buone probabilita' che riesca a tornare a casa. Tuttavia, ci
sono anche molte probabilita' che non ci riesca. Ma in qualunque modo
andra' a finire, vi saro' eternamente grato per la raccolta che
potrebbe anche avergli salvato la vita. Dunque, ecco qua.- e metto
sul bancone una cesta piena di panini ripieni, focacce, torte e
biscotti.- So che non e' molto ma mi farebbe piacere che
l'accettaste- e a questo punto alzo un po' la voce affinche' tutti mi
sentano. -Tutti quanti. Sono per tutti i presenti. Grazie di cuore a
nome non solo mio ma anche della mia famiglia e di mio figlio Peeta.
Grazie-
Vedo i loro sguardi affamati che
osservano con attenzione il cestino come se potesse scomparire da un
momento all'altro.
Sae risponde per tutti:-Ti siamo
molto grati. Non riceviamo molti regali da queste parti- ride insieme
a molti altri- Spero che Peeta e Katniss possano tornare a casa. Sono
molto affezionata alla ragazza, la conosco da molti anni ormai. E
sapere che tuo figlio sta facendo di tutto per proteggerla non puo'
che farlo entrare nelle grazie di tutti noi- e detto questo mi
abbraccia. Anche altra gente mi abbraccia o semplicemente mi stringe
la mano e mi sento euforico.
Ho
fatto qualcosa di bello. Di buono. Qualcosa di cui mio figlio sarebbe
fiero.
E adesso so che le persone
possono cambiare.
Seduto in disparte se ne sta
Gale che mi fissa con quegli occhi grigi molto simili a quelli di
Katniss ma molto piu' ardenti e sprezzanti.
Si avvicina continuando a tenere
un contatto fisso. Azzurro contro grigio.
Sbuffa.
-Sarebbe molto piu' facile
odiare lei e suo figlio. Siete maledettamente...- ma non conclude la
frase e se ne va.
Lo guardo andare via senza
capire cosa abbia fatto di sbagliato questa volta.
Ci impiego piu' del previsto ad
arrivare a casa Everdeen. Noto che anche la gente del Giacimento mi
e' solidale. Gli Hunger Games ci fanno sentire un po' piu' vicini e
allo stesso tempo lontani. Sono sicuro che saranno dispiaciuti per la
sorte della mia famiglia e di mio figlio ma al tempo stesso staranno
pensando che per fortuna anche quest'anno i loro figli sono stati
risparmiati. E gli do ragione. Non vorrei che qualcun altro dovesse
passare quello che sto passando io ora.
La paura costante, le notti
insonne, la ricerca di risposte che non arriveranno mai e il meschino
sentimento di gioia quando un tributo muore e non e' mio figlio.
Gli Hunger Games fanno uscire
anche il nostro lato cattivo; quello che cerchiamo disperatamente di
nascondere.
Forza John, sta per finire.
Entro domani al massimo saprai se Peeta tornera'...o no, mi dico.
Busso leggermente alla porta e
come sempre e' Prim ad aprire con il suo sorriso dolce e candido che
potrebbe illuminare una stanza buia.
-Ciao Prim! Come stai, tesoro?
La mamma mi ha detto che sei stata poco bene- esordisco non potendo
sorridere a mia volta.
-Buongiorno Mr. Mellark! Sto
bene,grazie. E lei?-
-Oh bene. Come mai non sei
andata a scuola?-
Sembra imbarazzata per un attimo
e abbassa la voce.
-Non me la sentivo di lasciare
sola la mamma. Crede che oggi...oggi sara' l'ultimo giorno
nell'Arena.-
Mi si scioglie il cuore. Una
bambina cosi' piccola e fragile e' costretta a vedere la propria
sorella sacrificarsi al suo posto e proteggere la madre indebolita
dal dolore.
-Sta tranquilla, tesoro. Andra'
tutto bene. Katniss e' una tipa tosta e ci sara' Peeta a proteggerla.
Torneranno insieme, te lo prometto-
Lei sorride ma so che ha capito
che non posso promettere quella promessa. Da dentro si sente Jane che
chiede chi sia alla porta.
-E' Mr. Mellark, mamma- le urla
di rimando Prim. Si sente il rumore di una sedia che viene spostata e
Jane si affaccia alla porta.
-Ciao John- mi saluta.
-Ciao Jane. Come stai?-
-Bene grazie. Tu?-
-Bene grazie- E per un po'
rimaniamo in silenzio finche' non mi invita ad entrare. Mi siedo su
una sedia piuttosto sgangherata e scomoda ma non dico niente e
continuo a sorridere, chiacchierando con la piccola. Sul piccolo
mobiletto e' appoggiata la tv. La guardo con la coda dell'occhio solo
per assicurarmi che i ragazzi stiano bene e che Cato li stia ancora
cercando.
Non
manca molto.
-Ti va una tazza di te'?- chiede
Jane interrompendo per un attimo la figlia che mi stava raccontando
di un esercizio svolto a scuola.
-Si, grazie- Dopo qualche
minuto Jane mette sul tavolo due tazze di te' e Prim mi sorride
leggermente, spostandosi nell'altra stanza.
La ringrazio e inizio a
sorseggiare il mio te' bollente.
-Ti ringrazio.-
Mi volto inarcando un
sopracciglio.
-Di cosa?- chiedo perplesso.
-Di esserti preso cura di me e
Prim in queste settimane. Prim ti e' molto affezionata. Avete passato
molto tempo insieme e credo che tu le ricordi un po' suo padre. Quel
padre che purtroppo ha perso troppo presto e di cui ha ancora
bisogno-
Rimango sorpreso da questa
confessione.
-Prim e' una brava bambina. E'
molto dolce e gentile. E' stato un piacere passare con lei molti
pomeriggi. Mi ha tenuto compagnia e spero di poter passare altro
tempo con lei anche dopo i Giochi- resto in silenzio per un attimo
prima di riprendere a parlare- Mi ricorda molto Peeta. Sono entrambi
cosi' innocenti, cosi' buoni e pronti a donarsi per gli altri-
Mi fermo prima di scoppiare in
lacrime. Appoggio la tazza sul tavolo perche' le mani hanno iniziato
a tremare.
Incontro gli occhi di Jane,
troppo lucidi per i miei gusti.
-Lo so...Katniss non potrebbe
essere piu' fortunata. Sono contenta che ci sia lui con lei adesso.
Eppure mi dispiace cosi' tanto... Quando tutto questo finira',
Katniss tornera' da Gale. Non ha ancora capito che quello che Peeta
prova per lei e' sincero.
Sono sicura che me la riportera'
a casa. Mi dispiace cosi' tanto John...- sussurra mentre una lacrima
le riga la guancia.
-E non solo per questo. Per
quello che io ti ho fatto molti anni fa. Ma devi capire che io lo
amavo...piu' della mia stessa vita-
Alla prima lacrima se ne
aggiungono molte altre.
-Non devi dispiacerti. Io sono
contento che tu abbia scelto lui, alla fine. Non sono una brava
persona Jane. Per quanto mi sforzi..non ci riesco.- ma a questo punto
stiamo piangendo tutti e due.
Gli Hunger Games non distruggono
solo la mente e la personalita' dei vincitori.
E' gia' pomeriggio inoltrato
quando alla fine riesco a salutare Prim e Jane. Non prima pero' di
averle convinte a venire a casa mia per la cena. Guarderemo insieme i
Giochi. Comunque vada.
Marlene
ne sara' entusiasta.
E invece no. Annuisce
leggermente quando le comunico la notizia e si sposta in cucina per
preparare del pollo ripieno con patate al forno. Apparecchio alla
tavola e chiedo a Kevin e Josh di prepararsi. Quando vado in cucina
mi fermo ad osservare per un secondo Marlene.
Ha i capelli legati in
un'elegante coda di cavallo. Indossa un vestito un po' consumato e
colorato. Sono cosi' intento a guardarla che quasi non mi accorgo che
lei ha alzato la sguardo e adesso mi fissa con un sopracciglio
inarcato.
-Come mai mi fissi?- chiede.
-Perche' sei bellissima- Lei
arrossisce e distoglie lo sguardo imbarazzata. In quello stesso
momento suona il campanello.
-Vai tu ad aprire, per favore?-
-Si certo- Ripercorro il
corridoio e apro la porta. Jane e Prim sono strette l'una all'altra.
-Ciao. Prego entrate- dico
subito dopo mettendomi da parte per lasciarle entrare. Si tolgono il
cappotto leggero (abbastanza vecchio ma faccio finta di non notarlo,
anche se prendo l'appunto mentale di provvedere in seguito) e lo
appendono. Faccio loro strada verso il salotto dove ci sono gia'
Kevin e Josh che collaborano per la prima volta mettendo le nostre
ospiti a loro agio e in lampo arriva anche Marlene.
Saluta cordialmente sia Prim che
Jane, scambiando quelle chiacchiere tra donne che mi sono sempre
sembrate strane. Qualcosa del tipo <>
o <>.
La cena e' gia' pronta e
mangiamo tutti insieme. Sembra quasi una serata normale. Parliamo
amabilmente. Prim conquista tutti(compresa Marlene)con la sua
dolcezza e mia moglie fa in modo di mostrarsi molto gentile e
disponibile. Sarebbe tutto perfetto se in sottofondo non si
sentissero i rumori dell'Arena e potessimo rilassarci. Invece le
nostre orecchie sono tese e vigili in attesa del segnale tanto atteso
e tanto temuto.
-Signori e signore! Il nostro
Cato del Distretto 2 e' alla ricerca disperata degli sfortunati
amanti del Distretto 12 che per tutto il giorno gli sono sfuggiti.
Per fortuna il giovane Cato non e' lontano da Katniss e Peeta e tra
poco dovrebbe raggiungerli...aspetta! Hey, Caesar! Cosa ti sembrano
quelle ombre scure laggiu' in fondo?-
Tutti i presenti lasciano
perdere la coscia di pollo nel piatto e si girano verso la
televisione. Claudius e Caesar stavano amabilmente parlando sugli
ultimi eventi che in effetti scarseggiano. Le telecamere
ingrandiscono l'immagine e strizzo gli occhi per distinguere quelle
strane figure.
-Perbacco Claudius! Sono degli
starni ibridi, simili a grossi lupi. Sbaglio?- spiega.
-Assolutamente no! Sono proprio
degli ibridi. Ma come fara' il giovane Cato a cavarsela?-
Sinceramente
non mi importa.
Cato
sembra subito in difficolta' e capendo che il corpo a corpo non
servirebbe a niente contro questi lupi giganti si da alla fuga.
Inizia a correre.
Un'altra
telecamera si sposta su Peeta e Katniss che si stanno riposando
mentre Katniss canta una dolce melodia e Peeta la guarda come se
fosse la cosa piu' bella che avesse mai visto.
Accostano
le due immagini e si capisce subito che Cato sta correndo in
direzione di quei due.
-Oh
no! No no no no no!- gemono Jane e Marlene insieme. I loro sguardi si
incrociano e in quel momento capisco che si sentono vicine. Due madri
che stanno perdendo i loro figli.
Nessuno
di noi tocca piu' cibo e fissiamo ansiosamente lo schermo, cercando
un modo per avvertirli del pericolo, consapevoli del fatto che non
esiste un modo. Prim inizia a piangere e io la prendo tra le braccia,
Jane e Marlene si fanno piu' vicine tenendosi strette e Kevin e Josh
si avvicinano cauti a me per cercare un appiglio.
Stiamo
in questa posizione per diverso tempo finche' Cato non e'
praticamente addosso ai ragazzi. Tratteniamo tutti il fiato ma Cato
corre verso la Cornucopia ignorandoli.
Katniss
e Peeta si guardano stupiti, entrambi con le armi sfoderate. Si sente
un grido. Si voltano e vedono i lupi-ibridi correre verso di loro.
Angolo
dell'autrice.
Ciao
a tutti! Vi chiedo umilmente perdono. Avrei dovuto aggiornare sabato
scorso e non oggi. Vi devo sicuramente delle spiegazioni. Ho avuto un
compleanno, una gara, due compiti in classe, interrogazione, mancanza
di ispirazione e una connessione schifosissima. Sarei riuscita a
pubblicare questo capitolo lunedi' ma purtroppo il wi-fi non
funzionava e nei giorni seguenti sono stata leggermente impegnata.
So
che questo capitolo e' abbastanza corto rispetto ai precedenti ma
volevo lasciarvi con un po' di suspense. Non e' il massimo e so
benissimo di aver scritto un mucchio di cavolate ma e' stato il
massimo che sono riuscita a mettere su.
Spero
che mi perdonerete il ritardo e che recensirete lo stesso. Ringrazio
tutti quelli che mi sostengono in ogni capitolo. Siete tutti delle
persone molto speciali.
Ringrazio
chi legge semplicemente, chi legge e recensisce e tutti quelli che
hanno inserito questa fanfiction nelle seguite/preferite/ricordate.
Grazie di cuore.
Vedro'
di aggiornare prima di sabato prossimo ma non vi prometto niente.
Quindi, se non notate il mio nome in cima alla lista delle storie
aggiornate questa settimana, ci si vede direttamente sabato.
Kisses,
Hoon21
<3
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Capitolo 10 *** Capitolo Nono ***
Ad Haruma che riesce sempre
a farmi sorridere
grazie alle sue recensioni.
Grazie davvero per essere
l'unica che mi sostiene in
questo periodo difficile.
Capitolo nono.
Sembra che tutto il mondo
si sia fermato. Continuo a fissare lo schermo senza vederlo
realmente. E' come se la mia identita' si fosse staccata dal corpo e
adesso vedesse la scena dall'alto. Come se non fosse coinvolta. Ma in
realta' lo e'. Io sono coinvolto. Mio figlio non e' mai stato cosi'
vicino alla morte come ora.
I ragazzi iniziano a
correre, inseguiti da quegli strani ibridi. Cato ha gia' raggiunto la
Cornucopia da un po' mentre Peeta fatica ad arrivare a causa della
ferita alla gamba non ancora guarita. Katniss e' corsa via senza
voltarsi indietro ma non gliene faccio una colpa. E' difficile
continuare a fingere di amare una persona se si e' in pericolo di
vita. Per questo rimango sorpreso (una strana sensazione visto il mio
stato catatonico)quando dopo un attimo di esitazione si volta per
aiutare Peeta ma lui la allontana. Potra' aiutarlo meglio dall'alto
per via dell'arco.
Cato e' troppo stanco,
ferito e scosso per tentare di ucciderli quando entrambi salgono
sulla Cornucopia. Non e' un problema, per il momento. Gli ibridi
invece si. Stanno iniziando a radunarsi e si alzano sulle zampe
posteriori, rendendosi piu' umani di quello che in realta' sono. Prim
urla terrorizzata e io faccio di tutto per non imitarla.
Non ora,
mi dico. Se mollassi in questo momento, la bambina non avrebbe
nessuno a cui aggrapparsi. Entrambi i miei figli sono pallidi e
tremano, mia moglie e Marlene piangono l'una attaccata all'altra. Le
stringo una mano per tentare di tranquillizzarla ma non c'e' niente
che io possa fare adesso. Come posso consolarla se sto per mettermi a
piangere come un bambino e urlare terrorizzato?
Katniss
urla e tutti sobbalziamo. Nessuno l'ha ferita, perche' urla?
-Katniss?-
la chiama Peeta.
-E'
lei!-
risponde terrorizzata. Peeta e' confuso quanto noi.
-Lei
chi?-
-Sono
loro. Ci sono tutti. Gli altri. Rue e Faccia di Volpe e...tutti gli
altri tributi-
Gli
Hunger Games l'hanno fatta impazzire fino a questo punto? Crede di
vedere i tributi morti al posto degli ibridi?
-Cosa
gli hanno fatto? Pensi che...quelli sono i loro veri occhi?-
Oddio,
anche mio figlio e' impazzito!
-Hanno
ragione, Mr. Mellark!- dice Prim- Gli ibridi hanno i colori di ogni
tributo. Guardi quello a destra..ha il pelo rosso e gli occhi
d'ambra, proprio come Marshali! L'ibrido piu' piccolo con il pelo e
gli occhi marroni deve essere Rue! Devono aver trapiantato i loro
occhi o qualcosa del genere a quegli animali o forse hanno
trasformato i loro corpi in ib-b-bridi...- e scoppia di nuovo in
lacrime e non per paura ma per orrore e ribrezzo. Finira' mai la
crudelta' umana? Li hanno gia' uccisi una volta, perche' devono farlo
anche una seconda volta?
Ma
non e' il tempo per i pensieri filosofici perche' gli ibridi stanno
attaccando i lati della Cornucopia. Peeta viene trascinato giu' da un
ibrido ma grazie al braccio di Katniss non finisce a terra e riesce
ad ucciderlo. Si rimettono entrambi in piedi, sospirando per essere
scampati alla morte per poco. Anche io sto per tirare un sospiro di
sollievo pensando che Peeta non e' morto neanche questa volta quando
Cato li attacca. Gli urlo di stare attento ma ovviamente lui non puo'
sentirmi. Mi do mentalmente dello stupido.
Cato
ha un braccio intorno alla gola di Peeta e Katniss non puo' colpirlo
altrimenti cadrebbero entrambi. Ho i muscoli tesi, il respiro corto e
i battiti del cuore accelerati. Cato e' piuttosto ferito e non
intendo solo fisicamente. Subito dopo la morte di Clove, qualcosa in
lui e' cambiato e le parole di Thresh l'altro giorno, l'hanno colpito
profondamente. Sembra piu' consapevole del gioco. Del fatto che in
realta' Capitol City gioca con le vite dei tributi e adesso che l'ha
capito, e' disposto a tutto perche' non ha piu' niente da perdere.
Gli hanno portato via la sua identita', la sua anima e anche il suo
cuore. I suoi occhi mi dicono -Guarda
cosa sono diventato e tutto per la gloria del mio distretto! Perche'
non dovrei uccidere tuo figlio? E' solo uno stupido gioco e noi solo
stupide pedine.- e
io vorrei rispondergli che possiamo cambiare se solo vogliamo e che
possiamo essere perdonati per cio' che abbiamo fatto, chiedendo
perdono. Ma non posso farlo perche' non mi sentirebbe e perche'
Katniss l'ha gia colpito alla mano in modo che lasciasse libero
Peeta.
Cato
atterra sul terreno e gli ibridi lo attaccano. Prim seppellisce il
viso nella mia camicia singhiozzando mentre Cato viene dilaniato e
fatto a pezzi. Inizialmente cerca di difendersi dai loro attacchi con
una spada ma non ha piu' speranze.
Affonda
la lama nella carne uccidendo ma piu' ibridi uccide e piu' ce ne
sono. Sono stati creati per uccidere e non si fermeranno finche' la
loro vittima non morira'.
E
cosi' Cato da predatore, diventa preda. Per tutta la notte urla
dimenandosi ma alla fine si arrende. Gli ibridi lo portano dentro la
Cornucopia ma lui non muore. Resta per tutto il tempo vigile e
lucido, soffrendo e invocando il nome di Clove.
Dentro
di me urla una voce che chiede pieta'.
Ha
gia' sofferto abbastanza. Capitol City ha avuto lo spettacolo che
voleva ma ora uccidetelo. Non fatelo soffrire ancora. Non lo merita.
Ma
nessuno interviene.
Per
molto tempo non succede niente. Hanno intenzione di continuare cosi'
per tutta la notte. A questo punto tutti gli spettatori di Capitol
City saranno incollati allo schermo, assorbendo ogni dettaglio e
gioiendo della morte atroce del loro Favorito.
Jane
si schiarisce la gola.
-Dovremmo
tornare a casa. Abbiamo gia' disturbato abbastanza e tra poco quel
ragazzo morira' quindi Katniss e Peeta potranno tornare a casa-
Prim
annuisce. Credo che si sia calmata quando ha capito che sua sorella
potra' tornare a casa.
-Rimanete.
Per favore.- ribatte Marlene. Mi giro verso di lei sorpreso.
-Sara'
una notte molto lunga e sara' piu' facile affrontarla se siamo tutti
insieme. E' quello che ci hanno insegnato Katniss e Peeta, no?-
continua.
-Sei
sicura che non siamo un peso?- chiede timidamente Jane.
-No.
Vado a prendere le coperte-
In
poco tempo ci sistemiamo nel salotto sotto le coperte a fissare lo
schermo. Siamo tutti vicini per timore di spezzare quello strano
incantesimo che si e' instaurato tra di noi.
Marlene
appoggia la testa sulla mia spalla e io la stringo a me.
Ho
tanta paura amore mio, e tu?
Kevin
e Josh sono accanto alla madre in silenzio. Non dimenticheranno mai
questa esperienza, ne sono sicuro. Pur non essendo particolarmente
legati a Peeta, sono stati toccati profondamente dallo spettacolo.
Jane e Prim sono sdraiate alla mia destra, abbracciate.
I
nostri sguardi si incrociano. Mi sorride leggermente e indica Prim
che si e' addormentata tra le sue braccia, completamente esausta a
causa di tutte le emozioni della giornata. Mi vuole ringraziare per
essere stato accanto alla figlia.
Io
sorriso di rimando e alzo le spalle. Farei di tutto per questa
bambina.
Katniss
e Peeta sono meno fortunati di noi. Affrontano la notte gelida,
riscaldandosi con il calore dei loro corpi ma Peeta sta rischiando di
nuovo la vita. Un ibrido l'ha ferito al polpaccio quando ha cercato
di tirarlo giu' e adesso sanguina molto. Katniss fascia la ferita
come meglio puo' con la sua camicia e mi salgono le lacrime agli
occhi.
Allora
non sei completamente indifferente...gli vuoi bene...non vuoi che
muoia...
-Cato
fa ancora in tempo a vincere questa cosa-
sussurra. In effetti potrebbero morire entrambi congelati e la ferita
di Peeta e' molto grave. Non potra' resistere per tanto tempo se non
viene curato in fretta.
-Non
crederci- le sussurra
stringendola a se. Ma neanche lui ne e' convinto. Passo il resto
della notte abbracciato a mia moglie, ascoltando i gemiti di Cato e
le urla di Katniss che chiede al mio ragazzo di non addormentarsi. Se
adesso si addormentasse, morirebbe e Katniss impazzirebbe. Stanno
perdendo i pezzi eppure si sostengono a vicenda. Katniss non lascia
Peeta e Peeta fa di tutto per non addormentarsi e cadere nell'oblio
che lo porterebbe lontano da questa ragazza.
Finalmente
l'alba inizia a sorgere e Peeta sta morendo. Il suo viso e' esangue,
non gli rimane molto tempo. Vi
prego.
Katniss
si alza in silenzio e usa la penultima freccia per colpire Cato.
Sospiro. Ha finito di
soffrire, mi dico.
Hanno
vinto e adesso Peeta potra' essere curato a Capitol City. Hanno
vinto.
Prim
sorride timidamente e tutti noi iniziano a respirare normalmente,
sentendo quel macigno nel cuore allontanarsi.
-Allora
abbiamo vinto, Katniss-
sussurra Peeta esprimendo ad alta voce quella frase che ho
disperatamente desiderato sentire da quando sono iniziati questi
maledetti Giochi.
Nessun
hovercraft scende a prenderli pero'.
-Cosa
succede?- urla Katniss.
-Forse
e' il cadavere. Forse dobbiamo allontanarci-
Lentamente scendono dalla Cornucopia e arrivano al lago. Una
ghiandaia imitatrice annuncia l'arrivo dell'hovercraft e Katniss e
Peeta si guardano sorridendo, pensando di avercela fatta. Di aver
vinto e di tornare a casa. Ma l'hovercraft recupera solo il corpo
smembrato di Cato.
-Cosa stanno aspettando?- chiede Peeta.
Hanno
vinto! Fate scendere quel dannato hovercraft e portatemeli a casa!
E
sento l'ansia rimontare. Mi volto e vedo che tutti hanno la stessa
espressione preoccupata. Nello schermo compare Claudius con
un'espressione di finto dispiacere e dolore.
-Un
saluto ai concorrenti finali dei settantaquattresimi Hunger Games. La
modifica precendente e' stata revocata. Un esame piu' accurato del
regolamento ha rivelato che ci puo' esere solo un vincitore. Possa la
buona sorte essere a vostro favore-
Urlo.
Urlo. Urlo. C'e' solo il sapore delle mie urla nella bocca.
In
fondo lo sapevo. Ho sempre creduto che questo cambiamento delle
regole nascondesse qualcosa e adesso so perche'. Hanno voluto
assicurarsi uno spettacolo con i fiocchi sugli sfortunati amanti del
Distretto 12. Aspettavano il momento giusto per ucciderli e
ricordarci che niente puo' vincere contro Capitol City . Neanche
l'amore.
Sento
alle mie spalle il rumore delle lacrime e della disperazione ma sono
troppo a pezzi per girarmi e vedere dipinta sul viso di mia moglie
o di Prim il mio stesso dolore. Mi manderebbe in frantumi.
-Se
ci pensi, non e' poi tanto sorprendente- dice
Peeta tristemente. Gli hanno appena portato la possibilita' di
tornare a casa dalla sua famiglia, di stare con la ragazza che
ama...di vivere.
Perche'
io sono vivo e lui sta morendo? Ci sarei dovuto essere io al suo
posto.
Si
dirige verso Katniss estraendo il coltello ma so gia' che non lo
usero' contro di lei, infatti lo butta di lato mentre Katniss alza
l'arco per proteggersi. Come se non sapesse che Peeta darebbe la vita
per lei.
Lo
lascia cadere subito vergognandosi del suo dubbio.
-No.
Fallo-
No
Peeta, ti prego no...
-Non posso. Non lo faro'- ribatte.
-Fallo. Prima che rimandino indietro quegli ibridi o
qualcos'altro. Non voglio morire come Cato- Perche'
Peeta?Perche'?
-Allora uccidimi! Mi uccidi, vai a casa e te ne fai una ragione!-
urla Katniss disperata.
-Sai che non posso. Bene, me ne andro' comunque per primo- e
slaccia il laccio emostatico che Katniss aveva creato per la ferita
al polpaccio. Il sangue inizia a scorrere velocemente lungo la gamba
fino al terreno.
Katniss e' terrorizzata.
-No, non puoi ucciderti-
Peeta la alza.
-Senti. Sappiamo entrambi che devono avere un vincitore. Puo'
essere soltanto uno di noi. Ti prego, accettalo. Per me.- e le
dice che la ama. Piu' della sua stessa vita.
Katniss prende un sacchetto ma non capisco cosa ci sia ma deve essere
qualcosa di mortale perche' Peeta le afferra il polso, bloccandola.
Versa qualcosa sul palmo di Peeta e dopo sul suo.
Si alzano, con le schiene premute l'una contro l'altra e le mani
libere intrecciate.
-Al tre?-
-Al tre. Mostrale. Voglio che tutti vedano- le chiede Peeta
con le lacrime agli occhi.
Le fanno vedere. Sono i morsi della notte. Le bacche velenose. Si
vogliono suicidare in modo che non ci sia un vincitore dei
Settantaquattresimi Hunger Games. In modo tale che questa volta
Capitol City non vinca. Prim grida invocando il nome della sorella
che sta per abbandonarla e io piango il figlio che mi sta lasciando.
-Uno-
Provo una fitta di dolore.
-Due-
Provo una fitta di rimorso.
-Tre-
Non provo piu' niente.
Appoggiano le bacche alle labbra ma la voce di Claudius Templesmith
li interrompe:-Fermi! Fermi! Signore e signori, sono lieto si
presentarvi i vincitori dei Settantaquattresimi Hunger Games. Katniss
Everdeen e Peeta Mellark! Ecco a voi...i tributi del Distretto 12!-
Angolo dell'autrice.
Ciao a tutti! Questa volta sono stata puntuale. Ringrazio tutti
quelli che hanno recensito e chi ha inserito questa fanfiction nelle
preferite/seguite/ricordate. Vi ringrazio tutti!
Non vi tratterro' a lungo, giusto il tempo per qualche avviso. Si,
siamo arrivati alla fine della storia. Il prossimo capitolo sara'
l'ultimo e mi dispiace da morire, lasciare questa fanfiction e tutti
voi che mi siete stati vicino per questo...vi faro' sapere cosa ha
partorito la mia mente la prossima volta.
Quindi, alla prossima!
Hoon21 <3
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Capitolo 11 *** Epilogo ***
Un
amico e' uno che sa tutto di te
e
nonostante questo gli piaci.
(Elbert
Hubbard)
Epilogo.
Tre...due...uno....
-Benvenuti
popolo di Panem! Benvenuti per la premiazione dei vincitori dei
Settantaquattresimi Hunger Games! Per la prima dopo settantaquattro
anni, abbiamo due vincitori. Due giovani che hanno dimostrato il loro
coraggio in mille occasioni e che ci hanno testimoniato la forza del
loro amore!
Non
perdiamoci in chiacchiere inutili. Ecco a voi i tributi e vincitori
del Dodicesimo Distretto...Katniss Everdeen e Peeta Mellark!- esclama
emozionato Ceasar Flickerman indicando due lati del palco da cui
escono Katniss e Peeta.
Katniss
sembra diversa..quasi innocente. Sara' l'effetto post-arena o l'abito
da ragazzina. O forse la sua aria spensierata e quasi allegra. Peeta
invece e' sempre lo stesso, con il sorriso che gli illumina il volto.
Adesso sembra piu' se stesso senza il fango e il sangue incrostato
sui vestiti. Katniss viene attraversata da un vero sorriso di gioia
quando lo vede e si butta letteralmente tra le sue braccia. Peeta la
prende subito, vacillando leggermente, e baciandola a lungo. Cosi' a
lungo che Caesar ed Haymitch sono costretti a richiamarli.
Una
volta che riescono a farli accomodare sul piccolo divanetto di
velluto rosso che gli Strateghi hanno fornito in quanto quest'anno i
vincitori sono due. Katniss si avvicina maggiormente al corpo di
Peeta, come se fosse un rifugio, appoggiando la testa sulla sua
spalla.
Lo
spettacolo durera' tre ore. Tre lunghissime ore in cui rivedremo
tutte le immagini pre-arena, i momenti salienti delll'arena, tutte le
morti dei tributi e naturalmente la storia d'amore che e' stata la
colonna sonora di questa Edizione dei Giochi.
E'
stato Peeta a portare avanti l'idillo durante la prima parte. E'
stato lui ad ingannare i Favoriti per proteggerla, a rimanere sveglio
tutta la notte sotto l'albero in cui si era rifugiata Katniss per
vegliare su di lei, a combattere contro Cato e morire quasi
dissanguato per farla scappare, a mormorare il suo nome nel sonno
come se fosse una sorta di talismano contro il dolore.
Mostrano
anche la morte della piccola Rue. Le immagini si susseguono con la
forza di un vortice: Katniss che tenta di salvarla, che uccide il
ragazzo del 1 e che canta una canzone alla piccola mentre questa sta
per lasciare il nostro mondo.
Le
altre scene scorrono veloci. Tutti non vedono l'ora di arrivare a
quelle bacche. Gli spettatori trattengono il fiato: qualcosa piange o
finge di asciugarsi le lacrime, qualcuno sospira come se stesse
capendo perfettamente quello che hanno provato Katniss e Peeta.
L'ultima
scena e' l'arrivo sull'hovercraft in cui Peeta sviene e viene portato
via e Katniss corre sulla porta di vetro, tempestandola di pugno e
chiamando tra le lacrime il suo nome.
Come
si puo' fingere di provare qualcosa per una persona eppure volerle
bene lo stesso?
L'inno
chiude il video e il Presidente Snow arriva portando una corona che
flette, dividendola a meta' e posandola sul capo di entrambi.
Caesar
conclude la serata salutando gli spettatori:- Grazie mille a tutti
voi per averci seguito! Ringrazio Katniss Everdeen e Peeta Mellark
per la loro presenza! Buonanotte a tutti e non dimenticatevi di
sintonizzarvi domani per le interviste finali ai nostri due
vincitori!- e il sipario si chiude come una scena di teatro.
-Siamo
riusciti a fare anche questa- esclama Marlene quando lo schermo si
oscura.
Mi
giro e rido. In realta' non c'e' niente di divertente in tutta la
situazione ma la tensione che ho accumulato in queste settimane si
sta facendo sentire e se non faccio qualcosa per smaltirla, finiro'
con l'impazzire.
-Direi
proprio di si, tesoro. Le interviste finali e poi...arrivederci
Capitol City e bentornati Distretto 12! Sara' cosi' strano riprendere
il ritmo quotidiano delle nostre giornate-
Gli
occhi freddi di Marlene mi si piantano addosso.
-Tu
dici John? Secondo me questa storia non finira' mai. E' iniziata con
la mietitura ma non finira' piu'. Torneranno a casa, hai ragione, ma
alla stazione ci saranno mille giornalisti pronti a scattare
fotografie e scrivere articoli su di loro. E quando penseremo di
essere tornati alla normalita', verranno a prenderli per il Tour del
Vittoria. E quando anche il Tour sara' finito, arrivera' la mietitura
a cui tuo figlio sara' costretto a fare da mentore tutti gli anni.
Capitol City sicuramente vorra' sapere i dettagli della vita privata
di Katniss e Peeta. Non capisci John? E' il loro modo per continuare
a sottometterci.
Prenderanno
come capro espiatorio quei due ragazzi che stavano tentando in tutti
i modi di salvarsi. Molto probabilmente tra un anno si saranno gia'
sposati e avranno avuto un bambino. Questo Gioco non finira' mai.
Speriamo solo che tutti e due non diventino come Haymitch-
Sento
la consapevolezza annebbiarmi la mente. Perche' esistono gli Hunger
Games? Perche' esiste tanta cattiveria? Sono solo domande a cui
nessuno sapra' mai rispondere.
-Katniss
non lo ama. Forse gli vuole bene ma non lo ama- sussurro rivolto piu'
a me stesso che a lei.
Si
alza dal divano e mentre sta per uscire dalla stanza mi risponde:- Lo
so ma dovrebbe rendersi conto che e' stata fortunata ad avere Peeta e
non quel ragazzo che crede sia migliore di lui. Peeta le sara' sempre
fedele e l'amera' fino alla fine-
Non
ho piu' paura di andare a letto la sera perche' non ho piu' nulla da
temere. Il buio non e' un rifugio per gli incubi, la notte non e'
amica degli omicidi e la paura non e' piu' il veleno del mio cuore.
Mio
figlio sta bene. E' vivo. E'
questo il mantra che mi ripeto incessantemente e mi rendo conto che
il mondo e' bellissimo. Assolutamente perfetto. Mi sono reso conto
che prima vedevo la mia vita come un disegno sbiadito. Adesso invece
mi accorgo dei dettagli: i fiori che crescono in giardino, i sorrisi
beati dei bambini, un arcobaleno comparso dopo una pioggia
primaverile.
Mio
figlio e' vivo. I miei figli sono vivi. Mia moglie e' viva.
E
adesso so che tutto va bene. Io ho loro e loro hanno me(NdA
ricordate? E' la frase che pronuncia Katniss alla fine del Canto
della Rivolta).
-Allora,
adesso che mi hai avuto, cosa farai di me?-
Il pubblico trattiene il fiato proprio come me.
Questi
giorni sono letteralmente volati via. Siamo all'intervista finale.
Prim e' seduta accanto a me da un po' di tempo. Ora che non ha piu'
niente da temere, lascia spesso sua madre a casa e passa molto tempo
a raccontarmi diverse storie mentre io preparo il pane.
Katniss
sembra riflettere un po' sulla risposta ma quando la dice non posso
fare a meno di notare che suona molto sincera:-Ti mettero'
in un posto dove nessuno ti fara' del male-
Il pubblico accoglie con
commozione questa risposta da perfetta innamorata.
-Lei pensa che mia sorella
menti?- chiede Prim.
-Non lo so. Forse non mente ma
non sono neanche sicura del suo amore..- rispondo. Effettivamente non
so cosa dovrei dire. Probabilmente neanche Katniss lo sa ma per me va
bene. Ha mantenuto vivo Peeta e io saro' per sempre in debito con
lei.
-Quindi Peeta, come va con la
tua nuova gamba?-
Distolgo la mia attenzione da
Prim per concentrarmi di nuovo sulle interviste.
-Nuova gamba?- domanda
Katniss esprimendo i miei dubbi. Cosa significa nuova gamba?
Afferra i pantaloni di Peeta e
li alza leggermente. Quel tanto che basta per intravedere un congegno
di metallo.
-Oh no- sussurriamo entrambi.
Ha
perso una gamba...ha perso una gamba...ha perso...
Apro
e chiudo piu' volte le mani e annaspo cercando disperatamente
ossigeno nell'aria.
Gli
hanno portato via la gamba. Quei brutti bastardi cos'altro vogliono?
-Non
creda che per Peeta sia meno facile. Sa che e' stato fortunato ad
aver perso solo una gamba e non la vita-
Quella
piccola bambina e' straordinaria. Mi rilasso e mi sforzo di
sorridere.
-Hai
ragione. Sono proprio uno sciocco. E' Peeta quello ad aver subito
piu' danni, non io-
Prim
inclina la testa verso destra.
-Non
e' sciocco. Io direi umano-
Per
un attimo restiamo in silenzio ascoltando i respiri dell'altro.
-Tua
sorella non vedra' l'ora di poterti riabbracciare!-
Sorride:-Neanche
io vedo l'ora. Spero solo che si sbrighi a tornare. Mi e' mancata
molto- dice senza vergognarsi dei suoi sentimenti.
L'intervista
finisce in fretta ma ne' io ne' Prim stiamo prestando molta
attenzione.
Si
e' fatto tardi e sara' meglio che torni a casa. Infila il cappotto e
mi saluta con un delicato bacio sulla guancia.
Invece
di infilare la porta, si ferma per un attimo sull'uscio scrutando il
sole che tramonta. I suoi occhi diventano di un bel blu scuro come le
succede ogni volta che e' assorta nei suoi pensieri.
-Pensa
che le cose cambieranno quando saranno di nuovo a casa?- chiede
preoccupata.
-No.
Tu potrai venire quando vuoi e io saro' sempre qui ad aspettarti.
Peeta cucinera' con me e Katniss andra' a caccia come sempre.-
rispondo mostrandomi allegro.
-Lei
e' l'unico amico che io abbia oltre mia sorella, Mr. Mellark-
Le
sue parole mi spiazzano. Prima che possa rispondere, lei ha gia'
chiuso la porta.
-Ragazzi
lo vedete?- chiedo per la milionesima volta.
-No
papa'. Appena lo vediamo te lo diciamo anche se te ne accorgerai tu
stesso- risponde Kevin infastidito.
Ho
ripetuto diverse volte la stessa domanda. Non sto piu' nella pelle di
riabbracciare il mio ragazzo. Marlene sorrise scuotendo la testa.
Prim e Jane sono accanto a noi e con loro ci sono anche Gale e la sua
famiglia.
Non
posso impedirgli di venire a salutare la sua migliore amica ma la
cosa mi da molto fastidio. Chissa' cosa ci trovera' Katniss in quel
ragazzo? A me sembra solo un giovane ribelle, pieno di orgoglio e
vendetta.
-Eccolo!
Sta arrivando!- urla un reporter che filmera' e commentera' il
rientro a casa dei giovani vincitori. Mi volto e lo vedo anch'io il
treno che sfreccia nella nostra direzione.
Il
mio galoppa velocemente come quel treno. Marlenee mi stringe forte la
mano.
-Sta
tornando a casa veramente- dice commossa.
So
cosa vuole dire. Fino a questo momento neanche io ci ho creduto.
Sapevo che era vivo e che sarebbe tornato ma vederlo con i miei occhi
e' una cosa totalmente diversa.
Il
treno rallenta e tutti noi ci avviciniamo. La porta si apre e Katniss
e Peeta escono mano nella mano sorridenti.
Una
lacrima mi scorre sulla guancia.
E'
tornato. Il mio ragazzo e' tornato.
Iniziano a salutare la folla
sorridenti. Mandano sguardi radiosi a tutti quelli che gridano ad
alta voce il loro nome.
-Katniss!Katniss!- la chiama
Prim tra le lacrime. Gale se la prende sulle spalle e vedo Katniss
salutare entrambi commossa.
-Peeta!Peeta!- lo chiama Marlene
agitando la mano.
Lui sembra sorpreso ma felice di
vedere tutta la sua famiglia pronta ad accoglierlo. Agita la mano
nella nostra direzione, senza mai lasciare la mano di Katniss che si
aggrappa a lui.
Ricambiamo il saluto con le
lacrime che ci scorrono indisturbate sul viso.
Non le asciugo. Voglio che tutti
vedano quello che ha dovuto passare il padre di un tributo durante
gli Hunger Games.
Ma adesso e' tutto finito. Peeta
e' salvo e gli Hunger Games sono finiti.
Non sapevo che mi sbagliavo su
tutto...
Angolo
dell'autrice!
Ciao
a tutti ragazzi! Ebbene si, siamo arrivati alla fine di I will always
love you. Ma non preoccupatevi! Ho in mente un sequel come tanti di
voi avranno capito.
Sabato
prossimo tornero' con una piccolissima raccolta di OS sulla mietitura
di Peeta. Come avete potuto notare Peeta e' il mio grande amore <3
Purtroppo
questo ragazzo mi ha stregato l'anima! Ma tralasciando il mio amore
incondizionato per il ragazzo del pane, torniamo ai miei avvisi.
Come
stavo dicendo, ho deciso di pubblicare questa raccolta. Subito dopo
questa raccolta, tornero' con la nuova fanfiction che parla della
Seconda Arena di Katniss e Peeta. S'intitolera' -I
try not to think about the way things could have been- una frase
tratta dalla canzone -He's gone-.
Detto
questo, passo ai ringraziamenti. Ringrazio tutti quelli che hanno
solo letto e quelli che hanno letto e recensito.
Ringrazio
Bolide
Everdeen, Devilenemis, erinayoona, Federicaxoxo, Haruma,
HeidiMellark, irene862, Lovegood_Katris, Malandrina acquisita, maqry
126, Ma_AiLing, miki_nala, Mrs. Hutcherson,
poppococco, Ramosetta, sayuri74, Thresh, Tina77, Vale29_86,
ziofra21758 che hanno inserito questa storia nelle seguite.
Ringrazio
Gio
Weasley, lady marion, sayuri74 che
hanno inserito questa storia nelle ricordate.
Ringrazio
Alexis
Victorie, cuzza, francy_everdeen, Gio Weasley, Slvree99,Uprising_ che
hanno inserito questa storia nelle preferite.
Grazie!
Spero
di ritrovarvi tutti nella raccolta di OS e nella prossima long.
Hoon21 <3
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