I will always love you

di Hoon21
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** Primo Capitolo ***
Capitolo 3: *** Secondo Capitolo ***
Capitolo 4: *** Terzo Capitolo ***
Capitolo 5: *** Quarto Capitolo ***
Capitolo 6: *** Quinto Capitolo ***
Capitolo 7: *** Sesto Capitolo ***
Capitolo 8: *** Settimo Capitolo ***
Capitolo 9: *** Capitolo Ottavo ***
Capitolo 10: *** Capitolo Nono ***
Capitolo 11: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


A chi soffre ogni giorno

e ha il coraggio di andare avanti.


N.B. Vi prego di leggere attentamente queste note. Purtroppo ho un problema con il computer che non mi permette di scrivere correttamente: devo sostituire l'accento con l'apostrofo. Scusatemi tanto e buona lettura. Ci vediamo in fondo alla pagina.



Mio figlio.


Introduzione.


Forse anche oggi e' un giorno come tanti. Forse anche oggi posso alzarmi dal letto per andare a impastare il pane senza dovermi preoccupare di perdere uno dei miei figli. Eppure so che non e' cosi'. Oggi c'e' la mietitura. Josh o Peeta potrebbero essere estratti. Per fortuna Kevin e' gia' fuori pericolo da due anni. Ma gli altri due no. Sono ragazzi di citta' quindi le probabilita' che vengano estratti sono minori rispetto ai ragazzi del Giacimento. Però potrebbe succedere lo stesso.

Ogni anno per la mietitura mi alzo prima di mia moglie Marlene e inizio a impastare. Fare il pane mi rilassa...scaccia i pensieri per un po'. Anche se quelli, inevitabilmente ,ritornano.

Scendo le scale silenziosamente fino al forno. Ma c'e' gia' qualcuno a impastare. Peeta.

Lo osservo un momento prima di tossire per richiamare la sua attenzione. Lui alza lo sguardo e sorride.

-Non riuscivi a dormire?- Scuoto la testa. -Chi riuscirebbe a dormire oggi?- -Beh Kevin dormirebbe anche se fossimo in piena guerra- replica lui facendomi ridere. E' strano, in questo momento dovrei essere io a distrarre mio figlio al pensiero costante della morte non lui. Ma Peeta e' cosi': prima pensa al benessere degli altri e dopo al suo.

-Neanche tu riuscivi a dormire?- chiedo avvicinandomi al banco e infornando le pagnotte di Peeta.

-No..ma pensarci e' inutile. Ogni anno e' la stessa cosa. Speriamo che la fortuna sia davvero dalla mia parte oggi. Mi passi la farina?-

In silenzio gliela passo non riuscendo a pensare qualcosa da dire. In questi casi non c'e' nient da dire in realta'.

***

Quella strana presentatrice di Capitol City, Effie Trinket, esordisce con un -Prima le signore- prima di avvicinarsi alla bocce. Dopo aver fatto vagare la mano per un po' afferra una strisciolina e lentamente la apre.

-Primrose Everdeen!-

Oh no penso Quella bambina no.

So bene chi e' Primrose Everdeen. Oltre ad essere la sorellina di Katniss, la ragazza che mi vende gli scoiattoli, e' la figlia di Jane. La donna che amavo tanto in gioventu'. Le hanno ucciso il marito e adesso cercano di strapparle via anche una figlia. Non ne ha gia' passate abbastanza quella povera donna? Ma poi Katniss corre tra la folla, spinge la sorella dietro di se e si proclama tributo volontario.

Ha avuto del fegato quella ragazza. E' disposta anche a morire pur di proteggere la sorella. Ho sempre ammirato Katniss per la sua forza e la sua determinazione (qualita' che a me sono sempre mancate) e capisco il motivo per cui Peeta si e' innamorato di lei. Ha sempre cercato di nasconderlo ma vedo sempre il suo sguardo seguirla quando passa davanti la panetteria, quando regala i biscotti a sua sorella o quando ci vende i suoi scoiattoli insieme al suo amico Gale. Cerco anche ora il suo sguardo e lo trovo carico di dolore. Non le stacca gli occhi di dosso e mi sembra quasi di sentire i suoi pensieri mentre lei sale fiera sul palco.

Per fortuna compare un alquanto ubriaco Haymitch a distrarre l'attenzione di tutti su quella ragazza. Che la fortuna possa essere con te bambina,non riesco a trattenermi di pensare.

-E adesso passiamo al tributo maschile!-continua Effie,visibilmente risentita per l'atteggiamento di Haymitch. Non faccio neanche in tempo a sperare che non sia uno dei miei figli quando Effie annuncia:-Peeta Mellark-


Sono fermo. Immobile. Nessuno si muove intorno a me o forse e' la mia immaginazione. Sento un lancinante dolore al petto che mi fa piegare in due. Mia moglie e' una statua. Il suo viso non esprime nessuna emozione.

No,ti prego,no. Mio figlio no...lui no. Peeta no...

Ma so gia' che nessun altro prendera' il suo posto. Ne' suo fratello ne' i suoi amici. Il giorno della mietitura la famiglia e gli amici non contano molto. Per questo vorrei solo poter stare qui a piangere per il figlio che sento di aver perso ma non so come mi ritrovo tra le scale del Palazzo di Giustizia con accanto un Pacificatore che mi sta dicendo qualcosa che non riesco ad afferrare. Marlene mi spinge dentro una stanza dove ci attende Peeta. Mio figlio. Un pezzo della mia anima e tutta la mia vita. Ha stampato sul viso la paura e gli occhi azzurri sono lucidi per le lacrime che aspettano di essere versate. Ma so gia' che non lo fara' davanti a noi.

Senza pensarci due volte lo stringo forte a me cercando di imprimere nella mia mente il suo odore, il suo respiro, il suo calore, le sue mani forti e il suo abbraccio disperato.

-Quest'anno il Distretto 12 forse avra' un vincitore. E' una tipa tosta,quella- sussurra mia moglie quasi con indifferenza. Mi sciolgo dall'abbraccio e mi volto a guardarla stralunato ma prima che possa dire qualcosa Peeta appoggia una mano sulla mia spalla scrollando la testa.

-Forse hai ragione tu, mamma. Grazie per l'incoraggiamento. Comunque, qualunque cosa vediate in tv sappiate che vi voglia bene e voglio che mandiate avanti la panetteria. Cercate di essere felici.- mormora Peeta velocemente.

Pensa che non riuscira' a vincere,dico tra me e me. Ma certo! Fara' di tutto per proteggere Katniss.

-Ti prego Peeta....- inizio ma un Pacificatore entra per dire che il nostro tempo e' finito. Peeta bacia sulla guancia Marlene e mi abbraccia.

Ne approfitto per sussurrare al suo orecchio:- Lo so che la ami...E so che farai di tutto per salvarla-

Lui mi guarda confuso e poi sorride.

Decido che qualunque cosa accada in questi giorni, io voglio ricordare mio figlio cosi'. Con il sorriso piu' dolce che io abbia mai visto.

Io e Marlene usciamo ma invece di andare a casa le chiedo di andare avanti senza di me e vado a trovare Katniss Everdeen. Mio figlio fara' di tutto per proteggerla e l'unica che posso fare per lui e' cercare di aiutare lei. Non nell'arena ovviamente ma proteggendo sua sorella.

Quando entro mi guarda sorpresa. Non credo si aspettasse di vedermi. Le porgo i biscotti incapace di parlare. Tutta la determinazione sembra essersi volatilizzata. O forse e' solo la mia bocca che non ha voglia di collaborare. Lei dice qualcosa ma mi limito ad annuire senza sentirla davvero. Infine prima di andare le dico semplicemente:-Terro' d'occhio la ragazzina. Mi assicurero' che mangi-

Credo di averla sentita sospirare ma non ne sono sicuro. Scendo le scale del Palazzo di Giustina e mi preparo a queste settimane dove molto probabilmente vedro' morire mio figlio.



Angolo dell'autrice.

Buonasera a tutti! Amo da morire Hunger Games e Katniss e Peeta sono i miei personaggi preferiti,in particolare Peeta che amo alla follia! Dopo aver letto per la milionesima volta tutti i libri ed essermi vista i film fino alla nausea, ho deciso di iniziare nuova fanfiction dal punto di vista...di Mr.Mellark. Ho sempre immaginato il dolore del padre di Peeta,l'unico che volesse davvero bene al figlio. E provero' ad imprimere i suoi pensieri nero su bianco. I nomi sono di mia invenzione anche se quello di Mr. Mellark non e' stato ancora detto. Non sono una scrittrice bravissima ma ce la mettero' tutta. In questo capitolo c'e' poco dialogo ma provvedero' gia' dal prossimo capitolo. Questa e' solo una introduzione. La mia fanfcition seguira' passo per passo i libri. Non credo che riuscuro' ad aggiornare piu' di una volta la settimana (quasi sempre il sabato). Mi scuso ancora per quel piccolo problema che vi ho accennato sopra ma non e' colpa mia,credetemi. Mi scuso per tutti gli errori che troverete e per la mia incapacita'. Vi ringrazio per essere arrivati fino a questo punto,vi ringrazio per aver letto e se poteste...mi piacerebbe conoscere la vostra opinione su questa piccola ff.

Alla prossima,

Hoon21 <3

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Capitolo 2
*** Primo Capitolo ***


Primo capitolo



Ho sempre amato la primavera. Non per il ritorno degli uccellini o gli alberi in fiore come dicono tutte le poesie che fanno imparare ai bambini, ma per il suo profumo. Quando ero ragazzo, la primavera profumava di speranza, di sogni, di progetti, di vita. Ora so che quel profumo lo associavo alla salvezza. E si, anche alla fortuna di essere scampato per un altro anno agli Hunger Games. Anno dopo anno aspettavo l'arrivo della primavera con ansia, per poterne sentire di nuovo l'odore. In realta' volevo solo sapere di non essere stato scelto.

Credo di rendermene conto solo ora mentre vedo i maxi schermo montati sulla piazza. Dovrei essere a casa, seduto nella poltrona in salotto a tenere la mano a mia moglie e invece sono in piazza, in mezzo a tutta questa gente, per vedere la sfilata dei tributi.

Sono dovuto scappare di casa questa mattina o sarei impazzito. Avevo fatto le prime sfornate e non vedendo arrivare gente, avevo lasciato la panetteria a Kevin per poter riposare qualche minuto in casa vista la notte insonne.

Quello che non mi aspettavo di trovare era mia moglie alle prese con grossi scatoloni contenenti la roba di Peeta.

-Si puo' sapere cosa stai facendo?!?- le urlai. Marlene non si giro' neanche mentre mi spiegava cosa stesse facendo:- Tolgo via i suoi vestiti e il resto. Cosi' Kevin e Josh avranno piu' spazio-

-Tu cosa?Per caso hai organizzato anche il funerale?-

Si giro' verso di me con gli occhi pieni di lacrime.

-Quanto tempo pensi che riuscira' a resistere? Non puo' vincere. Sai chi vince gli Hunger Games? Solo i piu' forti, i piu' furbi e i piu' meschini. Dimmi tu se credi che nostro figlio sia forte, furbo o meschino! Io credo di no e sto solo cercando di abituarmi a vivere senza di lui! Per tutti questi anni non ho fatto che trattarlo male, urlandogli contro e sgridandolo per ogni minima sciocchezza e lui non si mai lamentato. Mai. E adesso lo vedro' morire su quello schermo...- a questo punto le manco' la voce e scoppio' a piangere per la prima volta. Eravamo sposati da vent'anni ormai ma non aveva mai pianto davanti a me. Considerava il pianto come una debolezza.

La abbracciai dolcemente cullandola tra le mie braccia e mormorandole rassicurazioni all'orecchio.

-Buttando via le sue cose non renderai piu' facile la sua morte...Tenendole invece potrai avere un suo ricordo in ogni momento. Nostro figlio non vorrebbe che tu lo buttassi via come se niente fosse...-


Non appena si fu ripresa scappai via e non tornai neanche a pranzo. Se anche Marlene si era dimostrata debole come avrei fatto io a sopravvivere a queste settimane?mi chiedevo continuamente. E continuo a chiedermelo anche ora.

Non sono mai stato un uomo particolarmente coraggioso e tornare in questo momento significherebbe affrontare mia moglie, affrontare questa situazione e io non ho il coraggio necessario. Mi accontento di restare qua in mezzo alla folla, ad ascoltare le loro parole di conforto che somigliano tanto a delle condoglianze e a sorridere mestamente senza riuscire a trovare niente da dire. Ma d'altronde sono il padre del tributo, nessuno si aspetta che dica qualcosa.

Ed e' proprio a questo punto che la vedo con i suoi fluidi capelli biondi. Jane.

Anche lei sembra vedermi perche' si dirige verso di me, in prima fila. Al suo fianco c'e' la bambina, Prim.

-Will- mi saluta con la sua voce dolce e vellutata. Cosi' diversa da quella di Marlene, aspra e forte.

-Jane. Ciao Prim-

La bambina mi saluta con la manina pallida e si stringe alla madre che le mette un braccio intorno alle spalle.

-Come mai sei in piazza e non in casa?-le chiedo.

Lei sorride appena:- Non sono ancora iniziati i Giochi. E' solo la sfilata dei tributi. Ma non sembra che tu la pensi nello stesso modo,no?-

No, direi proprio di no.

-Diciamo che questa sfilata e' piu' un modo per ricordarmi che mio figlio presto non ci sara' piu' e questa sara' una delle ultime volte in cui potro' vederlo vivo e vegeto-

Questa volta i suoi occhi si induriscono mentre dice:-Cosi' tu gli hai gia' detto addio. Non speri che possa vincere. Non credi che abbia qualche possibilita'. Deve essere molto incoraggiante per tuo figlio sapere quanto sia sostenuto da casa. Ascolta, non mi importa che tuo figlio vinca, voglio solo che MIA figlia torni a casa. Ma questo lei lo sa e fara' di tutto per tornare da noi. Come potrebbe mai lottare Peeta sapendo che nessuno lo aspetta piu'?- chiede retoricamente.

La fisso sbalordito con la bocca aperta. Lei sorride tristemente e si allontana un po come se non volesse stare un secondo di piu' accanto a me. Non e' mai stata cosi' spietata. Ma c'e' qualcosa nelle sue parole che mi ha fatto male..forse e' stata la verita'. Non ho creduto neanche per un secondo che Peeta potesse vincere. Per me e' come se fosse morto, come se non fosse mai esistito. Ho appena detto a mia moglie di non buttare via le sue cose come se fosse morto e non mi sono reso conto che quello che gli aveva gia' detto addio ero io. Quanto devo essere spregevole...

Un padre che non crede nel proprio figlio...

I miei pensieri vengono interrotti dal rumore di trombe proveniente dagli schermi. Lo show sta per iniziare.


Claudius Templesmith e Ceasar Flickerman danno il benvenuto a tutti ridendo e scambiandosi battute per riscaldare un po l'ambiente prima di dare il via alla sfilata.

-Ed ora, signori e signore, il momento che tutti aspettavamo! Ecco a voi i tributi dei Settantaquattresimi Hunger Games!- urla Caesar. Subito dopo il primo carro esce e il panico mi attanaglia lo stomaco. Dopo anni passati a vedere gli Hunger Games so quanto puo' essere importante questa sfilata. Gli sponsor vedranno i tributi nel loro massimo splendore e inizieranno a farsi un'idea di chi scegliere.

Negli anni passati i nostri tributi erano vestiti a minatori o completamente nudi ricoperti soltanto da polvere nera simile al carbone. Cio' spiega i pochi sponsor che abbiamo sempre ricevuto.

Come saranno quest'anno i tributi del Dodici? Nudi o vestiti da semplici minatori?

I Favoriti sono splendidi nei loro costumi scintillanti e pian piano arriviamo al7,8,9,10,11...

-Ma quello cos'e'?- chiede Caesar esprimendo la mia stessa domanda.

In lontananza si vede qualcosa che brilla. Sembra una fiamma.

Ma sono...sono loro! Sono Katniss e Peeta. Sorridono beatamente salutando la folla mentre i loro costumi li rendono affascinanti.

-Wow...signori, guardate i costumi dei tributi del Distretto 12! Sono assolutamente fantastici. Guardate come brillano...sono stupendi! Semplicemente stupendi!- urla Caesar.

Ed e' allora che lo fanno. Si guardano negli occhi e lentamente si prendono la mano.

A quel punto la folla impazzisce e inzia a urlare:-Distretto 12!Distretto 12!-

**


Sono passati tre giorni dalla sfilata dei tributi, cio' significa che tra poco renderanno pubblici i punti dell'addestramento. Ho deciso di non pensarci. I Giochi non sono ancora iniziati e mio figlio e' vivo, e' questa la litania che mi ripeto ogni giorno, in ogni momento, in ogni secondo.

Dopo la sfilata e la discussione con Jane Everdeen la prima cosa che ho fatto e' stata tornare a casa da mia moglie. C'eravamo abituati alla nostra presenza dandola per scontata ma senza mai apprezzarla veramente. Non so come andranno a finire questi Giochi...forse bene o forse no, ma quello che so e' che dobbiamo andare avanti.

-Will, presto! Stanno dicendo i punteggi!- dice mia moglie affacciandosi sull'uscio della panetteria.

-Arrivo, tranquilla- Poso lo strofinaccio con cui stavo pulendo il tavolo e mi dirigo in salotto. Kevin e Josh sono gia' seduti nelle sedie, mia moglie sul divano e mi fa cenno di sedermi accanto a lei. Dopo poco lo schermo si accende e subito balza un troppo allegro Caesae che annuncia:-Buonasera signori e signore! Benvenuti! Stasera vedremo i punteggi dei nostri tributi! Ormai il tempo scorre e i Giochi si avvicinano. Ma risparmiamo i commenti per l'arena. Adesso, vediamo insieme quanto hanno preso i nostri ragazzi!- e fa cenno alla telecamera di spostarsi sui punteggi.

Come sempre i Favoriti ottengono punteggi alti, tra l'otto e il dieci. Gli altri concorrenti riescono ad avere buoni punteggi anche quella bambina del Distretto 11, Rue. Ha la stessa eta' di Prim, la sorellina di Katniss e ha il suo stesso sguardo innocente negli occhi. Prim ha avuto la possibilita' di salvarsi grazie a Katniss..questa ragazzina invece no.

Il Distretto 12 come sempre e' l'ultimo...

-Ed ora, dal Distretto 12 Peeta Mellark!-stringo la mano di Marlene- 8!-

Abbraccio Marlene sorridendo. 8 e' un punteggio alto, alla pari con i Favoriti! Forse esistono davvero delle possibilita' se..

-E Katniss Everdeen..11!-

Sembra che mi abbiano appena tirato addosso un secchio d'acqua gelata.

Peeta potrebbe vincere se non fosse per Katniss Everdeen, mi dico.

Avevo completamente dimenticato lo sguardo di mio figlio l'ultima volta che l'ho visto, il suo sorriso triste.

Fara' di tutto per quella ragazza. Di tutto. Su questo non ci sono dubbi.

**


Ci siamo. E' la sera delle interviste.

-Stai tremando- mi fa notare Marlene sedendosi accanto a me. I nostri figli sono ancora nella loro stanza.

Sorrido leggermente:-Tu no? La sfilata e' stata un successo, il punteggio dell'addestramento e' ottimo ma dalle interviste gli sponsor decideranno chi aiutare. E poi inizieranno i Giochi. In tutti questi giorni ho pensato che forse Peeta potesse farcela ma se non fosse cosi'...-

-Se non fosse cosi' andremmo avanti. Ho imparato anni fa a portare sulle spalle il peso del dolore e so come affrontarlo. Mi hanno gia' tolto mio figlio. Se anche uscisse vivo da quell'arena, sai anche tu che non sarebbe mai lo stesso. Potrebbe diventare come quell'Haymitch...non sarebbe mai piu' il mio bambino.

Non lo e' piu'. Fattene una ragione e va avanti- risponde lei. So che ha ragione.

E proprio in questo momento iniziamo le interviste. Caesar balza sul palcoscenico provocando una serie di applausi e fischi. Racconta qualche barzelletta e poi da il via alle interviste. Vediamo ragazze e ragazzi susseguirsi (alla fine della trasmissione Josh e Kevin si degnano di scendere) e arriva il turno del Distretto 12.

La prima a salire sul palcoscenico e' Katniss, bellissima nel suo abito rosso fuoco. Le sue risposte sincere fanno ridere il pubblico e lo fanno commuovere quando parla di Prim e alla fine fa una piroette e il suo vestito prende fuoco. La si vede ridacchiare mentre Caesar la prende al volo. E si tre minuti sono gia' finiti. Mi rendo conto che non mi importa niente di questa ragazza. Dovrebbe visto che e' la figlia di Jane,ma e' troppo simile a suo padre.

-Ora...-sussurra Marlene. Io mi limito solo ad annuire.

Peeta sale sul palco con un vestito nero e di fiamme a contrasto (evidentemente quest'anno i vestiti dei tributi del dodicesimo distretto sono complementari) e inizia subito a chiacchierare con disinvoltura. Ho sempre ammirato questa sua dote di saper affascinare le persone con le parole.

Lui e Caesar sembrano proprio divertirsi mentre si odorano a vicenda per sentire se profumano di rose. E poi il presentatore gli pone una domanda:-A casa hai una ragazza?-

Lui scuote leggermente la testa.

Caesar insiste:-Un ragazzo bello come te!Ci deve essere una ragazza speciale. Coraggio, su, come si chiama?-

Peeta sospira:-Be', una ragazza c'e'. Ho una cotta per lei da che mi ricordo. Ma sono praticamente certo che lei non sapeva nemmeno che esistessi, prima della mietitura-

-Ha un altro compagno?-chiede Caesar.

-Non lo so, ma piace a molti ragazzi-risponde Peeta.

-Non c'e' problema, ti suggerisco io cosa puoi fare. Vincere e tornare a casa. A quel punto, non potra' respingerti, ti pare?-dice Caesar in tono incoraggiante.

-Non credo che funzionera'. Vincere...non servirebbe, nel mio caso-replica Peeta.

-E perche' mai?-chiede Caesar,sconcertato.

Peeta diventa rosso come una barbabietola e balbetta:-Perche'...perche'...lei e' venuta qui insieme a me-


L'ha detto...Non ci credo. Ha detto a tutti di essere innamorato di Katniss! La folla rimane stupita e subito la telecamera inquadra Katniss rossa in volto e con gli occhi sgranati. Non credo se l'aspettasse quella povera ragazza.

Vedo che continuano a parlare ma non sento niente. Sono troppo sconvolto. Quel ragazzo e' pazzo!

-Si fara' ammazzare cosi'. Non ha mai avuto speranze ma ora quella Everdeen lo uccidera' come se fosse uno dei suoi scoiattoli- dice aspramente Kevin, rompendo il silenzio che si era venuto a creare nella stanza.

Faccio per rimproverarlo ma Marlene mi precede:-Hai ragione. Lui sara' tra le prime vittime..- e se ne va. Piano piano tutta la stanza si svuota e resto solo io a fissare il televisore.

Ha avuto fegato a confessare una cosa del genere la sera prima dei Giochi e lo ammiro per questo. Sapevo gia' che Peeta avrebbe fatto di tutto per Katniss e ora la sta aiutando con gli sponsor, lo so. Non so cosa arriverebbe a fare nell'arena...

Beh,e' venuto il momento di dare un piccolo aiuto da parte mia aiutando le Everdeen. Non solo per il mio sentimento per Jane ma anche per Peeta.




Angolo dell'autrice!

Salve! Ringrazio tutte le persone gentili che hanno letto,recensito,messo tra le seguite/ricordate/preferite. Ricordo il problema del mio pc che non mi fa usare l'accento e per questo devo sostituirlo con l'apostrofo.

E' un capitolo un po lungo e forse confusionario(?). Spero di riuscire a dare piu' ordine alla storia man mano che procedero' con la narrazione. Le parti in corsivo sono o i pensieri di Mr.Mellark o parti prese dal libro. Si puo' capire che Will vuole bene alla moglie e si intuisce dalla ultima frase del sentimento che prova per Jane. Nel prossimo capitolo un'intera parte sara' dedicata a Jane e Will. Scusate per il ritardo ma avevo gia' detto che avrei potuto aggiornare solo una volta(massimo due)la settimana.

Grazie ancora :)

Hoon21


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Capitolo 3
*** Secondo Capitolo ***


A D. perche' possa trovare qualcuno

che la ami per sempre.


Secondo Capitolo.


Sembra quasi strano che il Giacimento faccia parte del Distretto 12. Il nostro e' il distretto piu' piccolo e piu' povero ma in citta' la situazione e' migliore. Ci sono i negozi, i palazzi, la scuola, il Palazzo di Giustizia. In estate c'e' quasi aria di festa. Quasi.

Il Giacimento invece e' perennemente ricoperto di polvere di carbone e l'unico rumore che si sente e' il lamento della poverta'. Incontro qualche vecchio mendicante che si trascina nei bordi delle strade ma per il resto non c'e' nessuno. La cosa non mi sorprende visto l'orario. Credo siano le cinque o sei del mattino. Tra qualche ora inizieranno i Giochi e io ho bisogno di camminare un po per schiarirmi le idee. In realta' non so cosa pensare percio' faccio finta che non stia per succedere niente.

Ieri sera Marlene non ha piu' parlato della confessione di Peeta e non credo che mai lo fara'. Da parte mia non ho cercato di riprendere il discorso. Mi avrebbe causato solo altro dolore.

Mi fermo davanti casa Everdeen, una delle tante casupole. Tante volte sono venuto qua la sera per cercare di parlare con Jane. E' stata mia amica da ragazza perche' eravamo vicini di casa e frequentavamo lo stesso corso a scuola ma dopo il matrimonio ho eretto un muro tra noi. La gelosia ci rende stupidi e io ero molto geloso di suo marito. Lui era riuscito ad avere la donna piu' bella e dolce che conoscessi mentre io a casa avevo una moglie che sapeva solo urlarmi contro.

Quando lui mori' non feci niente per aiutarla. Vedevo le sue figlie morire di fame e non ho mai cercato di aiutarle. La vedevo fissare il muro senza vederlo realmente e non ho mai fatto niente per scuoterla dal suo dolore. L'ho solo guardata morire.

Beh possiamo sempre recuperare.

Ho portato con me una piccola cesta in cui ho messo qualche pagnotta e dei biscotti all'anice che da ragazza le piacevano tanto.

Ti ho vista morire una volta, non faro' lo stesso errore. Te lo prometto.


**


-Stanno salendo! Ecco...ora! Ma dov'e'? Li'...a destra vicino quella ragazza dai capelli neri!- dice Kevin indicando lo schermo. E poi lo vedo anch'io. Peeta. Sta cercando di abituarsi alla luce che l'ha investito all'improvviso mentre con lo sguardo cerca qualcosa.

O forse qualcuno, mi dico.

Credo di si perche' sta guardando Katniss o meglio segue la direzione che ha preso il suo sguardo. Verso la Cornucopia. Anche lei si gira verso di lui e Peeta scuote leggermente la testa. Il gong suona in quel momento (con Claudius Templesmith che annuncia:-Signore e signori, che i settantaquattresimi Hunger Games abbiano inizio!) e lui inizia a correre verso la Cornucopia. Non seguo gli altri tributi ma mi concentro solo quel ragazzo biondo dimenticando per qualche secondo come si fa a respirare. Arriva in fretta alla Cornucopia e afferra uno zaino. Ma dietro c'e' un ragazzo che lo butta a terra iniziando a tempestarlo di pugni. Sono un groviglio di braccia e gambe che rende abbastanza difficile distinguerli.

-Ha preso un coltello!- urla Kevin. E' vero e ha anche colpito il ragazzo che gli stava addosso. Non si guarda indietro e si butta di nuovo nella mischia per afferrare qualche arma. Prende diversi coltelli e si precipita nel bosco.

-Non avrei mai creduto che sarebbe sopravvissuto al bagno di sangue- esclama sorpreso mio figlio mentre Marlene annuisce appena ma vedo che e' pallida in viso e stringe con forza i denti.

Decido di non preoccuparmene per ora.

La telecamera resta per molto tempo sulla Cornucopia mentre i Favoriti fanno a pezzi diversi ragazzi. Appena iniziano a radunare le loro provviste, essa si sposta sui tributi che non sono stati coinvolti nel bagno di sangue.

La ragazzina, Rue, si e' arrampicata in qualche albero e si sposta velocemente sui rami.

Pero'..e' in gamba quella bambina!

Il ragazzone nero si e' allontanato nel campo e non credo che i Favoriti andranno a cercarlo per primo. Fa abbastanza paura e potrebbe ucciderli con estrema facilita'.

La ragazza rossa si e' scontrata con Katniss ma per qualche strano motivo non si sono uccise e hanno entrambe iniziato a correre in direzioni diverse.

Gli altri tributi si sono nascosti o cercano di nascondersi nel bosco...molti sono gia' morti.

Mi allontano velocemente alla vista di quei corpi straziati e mi rifugio in panetteria. Non voglio sapere cosa succedera'. Per ora Peeta e' vivo ed e' tutto quello di cui ho bisogno ora. In panetteria trovo solo Gale, il ragazzo che caccia con Katniss. Oggi non sara' andato a scuola.

Mi ero dimenticato di lui. Ho visto come guarda Katniss, anche se non credo che lei se ne sia mai accorta, e la confessione di Peeta ieri non gli sara' piaciuta molto.

Nonostante cio' il suo viso non esprime nessuna emozione e io non ho nessun motivo per fare conversazione. Sopratutto non quella. Mi porge restio due scoiattoli e in cambio gli do diverse pagnotte e ci aggiungo delle focacce per i suoi fratelli. Lui inarca un sopracciglio ma non dice niente e apre la porta per uscire.

Prima che sia uscito del detto gli dico soltanto:- E' viva-


**


E' pomeriggio inoltrato quando iniziano a sparare i cannoni. Solo oggi sono morti undici ragazzi ma mio figlio non e' tra questi per fortuna. Dopo stamattina ho impiegato tutto il tempo a lavorare lasciando liberi i miei figli. Sia Kevin che Josh odiano questo lavoro ma sanno che e' l'unico modo per mangiare e mi aiutano volentieri. Ma preferirebbero fare altro anche se qui, nel Distretto 12, non hanno grandi possibilita'. O lavori come minatore o nell'attivita' di famiglia. L'unico a cui piaceva..piace questo lavoro e' Peeta. Passava ore intere a preparare il pane, a decorare le torte e mentre lavorava aveva uno sguardo assorto e concentrato. Sembrava che fosse in un altro mondo e non ci fosse altro che lui e e sue glasse.

Chissa' se potro' ancora preparare il pane con lui...

Inoltre sono stato intrattenuto per un po dalla sorellina di Katniss, Prim. Credo sia impossibile non volerle bene. Katniss ha uno sguardo molto ostile e ombroso mentre Prim e' la dolcezza in persona. Assomiglia a Jane ma questa piccola bambina sembra aver ereditato la forza degli Everdeen. Dopo scuola e' passata per ringraziarmi del pane che le avevo lasciato la mattina presto e in cambio mi aveva portato un po del formaggio della sua capra.

Io avevo riso.

-No grazie, tesoro. Il mio era un regalo. Non devi ricambiare. Porta il formaggio alla mamma. Ti sono piaciuti i biscotti?-

Lei si era illuminata tutta:- Oh si, signore! Erano buonissimi. Anche alla mamma sono piaciuti moltissimo. Quando ero piu' piccola e mio padre c'era ancora, qualche volta per farle una sorpresa le comprava questi biscotti e a me prendeva una fetta di torta alle nocciole.-

Ricordavo bene che quando i minatori prendevano lo stipendio venivano nella mia panetteria per comprare qualcosa ai loro figli. E ricordo anche quando veniva Mr. Everdeen.

Ormai non vengono molto spesso perche' i salari sono stati abbassati e molti non possono piu' permettersi di comprare dolci o biscotti.

Le sorrisi ignorando i ricordi che salivano a galla e andai a tagliarle una fetta di torta alle nocciole.

Lei mi guardo' stranita mentre gliela porgevo:- No grazie, signore. La mamma e Katniss non vogliono che accetti l'elemosina. Sto bene cosi', la ringrazio lo stesso-

Povera bambina mi faceva cosi' tanta tenerezza.

-La mangeresti e accetteresti i miei biscotti se potessi ricambiare il favore?- le chiesi gentilmente.

Prim sorrise soddisfatta e annui.

-Allora ogni giorno quando finisce la scuola, ti andrebbe di passare qua da me a parlare un po?-

-A parlare, signore?-

-Si...se la mamma e' d'accordo e per te va bene-

-Certamente signore! Ora devo andare...si e' fatto tardi. A domani Mr. Mellark- mi saluto' con la sua piccola manina pallida aprendo l'uscio della panetteria.

Ricambiai il saluto e per qualche strano motivo mi sentii felice come era successo poche volte nella mia vita.


Purtroppo non posso ignorare gli Hunger Games per sempre percio' a meta' pomeriggio quando sento i cannoni sparare, chiudo la panetteria e mi trasferisco in salotto.

Josh studia, Kevin e' uscito con la sua ragazza, Marlene cucina e io fisso lo schermo che trasmette tutto cio' che avviene nell'arena. Ogni tanto staccano per fare dei brevi riassunti. Stasera faranno vedere tutte le vittime del primo giorno.

Fanno un rapido giro nell'arena mentre Claudius interviene dando qualche notizia sui tributi e le loro situazioni. All'improvviso la telecamera si sposta sul lago vicino la Cornucopia dove si sono organizzati i Favoriti. Come sempre d'altronde. Stanno pulendo le loro armi e sistemando le provviste. Sono anni che ormai i Tributi del 1, 2, 4 creano un loro gruppo e si accaparrano cibo e armi.

Alzano il volume e li sentiamo parlare.

Una ragazza particolarmente sgradevole sta dicendo:- Gli altri possono aspettare, Cato! Se questa notte becchiamo qualche stupido tanto meglio. Ma dovremmo uccidere lei e poi quello scimmione nero-

Quello che evidentemente si chiama Cato risponde:-Lo so Clove! Ma come facciamo a trovarla? L'abbiamo cercata in lungo e in largo oggi e non l'abbiamo ancora trovata-

Di chi stanno parlando? mi chiedo

-Forse io so come trovarla- esclama una voce alle loro spalle. Peeta.

Ha qualche livido sulla faccia e zoppica appena ma tiene due coltelli nelle mani pronto a lottare se le cose andassero male.

Ma perche' e' andato dai Favoriti?Lo uccideranno.

Chiamo subito Marlene che ci precipita in salotto.

Peeta riprende:-Se volete Katniss, io so come trovarla. Io ve la consegno e voi mi lasciate vivere. Semplice come patto. Che ne dici Cato?-

E cosi' e' Katniss la ragazza che vogliono.

Cato si fa pensieroso mentre i ragazzi alle sue spalle si stanno armando pronti a ucciderlo. Peeta invece sembra rilassato come se stesse parlando ad un amico e non al ragazzo che ho visto uccidere diversi ragazzi.

-Che sai fare?- chiede soltanto.

-Sono bravo con i coltelli e nel combattimento. E so come trovare lei.-

Cato annuisce.

-Sei dei nostri Ragazzo Innamorato. Se mi stai prendendo in giro, ti uccidero' io stesso-

Peeta si limita a dire:-Vedremo- ed entra nel loro gruppo.

-Non ci posso credere!- urla Josh paonazzo:- E' solo un pazzo. Prima dice a tutti che e' innamorato di quella ragazza e ora si allea con i Favoriti per ucciderla? Allearsi con i Favoriti?- sputa.

-Avra' i suoi motivi. Hanno le armi, hanno il cibo. Sta cercando solo di salvarsi, immagino- dice mia moglie stringendo le armi.

Ma anche lei sa che non e' cosi'. Lo sta facendo per proteggere Katniss non per consegnarla a Cato. Tipico di Peeta. Sacrificarsi per le persone a cui vuole bene.

I Favoriti iniziano a risalire il lago per andare a caccia. Mi rendo conto che quei ragazzi sono solo dei brutali assassini. Per loro uccidere delle persone come se fossero degli animali non conta nulla. No, Peeta sta con loro solo per Katniss non perche' somiglia a queste persone.

E in questo momento mi rendo conto che ha ucciso un ragazzo. Quello con cui ha combattuto questa mattina.

Si stava salvando mi ripeto. Ma sento crescere la consapevolezza che mio figlio non e' piu' quello di prima. Marlene aveva ragione. Anche se riuscisse a uscire dall'arena, non sara' mai piu' lo stesso. Ha ucciso una persona, un ragazzo. Lo stesso ragazzo che poteva essere suo amico o suo fratello.

Mi costringo a non pensarci piu' e a fissare lo schermo mentre inizio a mangiare la cena che mia moglie ha messo in tavola.

Si sente l'inno e iniziano a scorrere le immagini dei morti.

La ragazza del 3, il ragazzo del 4( solitamente tutti i Favoriti superano almeno il primo giorno), il ragazzo del 5, entrambi i tributi del 6 e del 7, il ragazzo dell'8(quello che ha lottato con Peeta), i tributi del 9 e la ragazza del 10.

Sono stato cosi' impegnato a guardare i volti di quei giovani che ormai non ci sono piu' che non mi sono accorto che qualcuno ha appena acceso un fuoco. Una ragazza infreddolita si sta riscaldando le mani nel debole fuoco che ha acceso e che sicuramente non passera' inosservato. Si vede poco piu' lontana ' Katniss, seduta su un albero a digrignare i denti contro quella stupida.

Come darle torto? In questo Gioco gli stupidi sono pericolosi.

Presto i Favoriti arriveranno.

Finiamo la nostra cena in silenzio e aiuto Marlene a sparecchiare ma ancora non c'e' nessun cambiamento. Presto Marlene va a letto dandomi un leggero bacio sulla guancia..io le stringo la mano ma non mi smuovo dalla poltrona. Passo tutta la notte a fissare lo schermo in attesa di qualche cambiamento. I Favoriti continuano a camminare in direzione del fuoco, la fuochista si e' addormentata ignare del danno che ha provocato e Katniss e' vigile e tesa come me.

Poi arrivano. Katniss sente il rumore perche' si irrigidisce anche se non credo che la vedranno cosi' nascosta negli alberi.

Quei bruti si gettano sulla fuochista prima che ella se ne accorga e presto inizia a supplicare e a urlare. Sento qualcosa dentro di me spezzarsi davanti a quella piccola ragazzina piangere sommessamente mentre i Favoriti la uccidono senza mostrare pieta'. Peeta sta in disparte ma il suo viso non lascia trasparire niente.

La ragazza si accascia a terra con le lacrime che ancora le scorrono sulle guance e il gruppo si allontanano un po ridendo e urlando.

Una ragazza, forse Clove, grida:-Dodici fatti, undici da fare!-

Credo di avere la nausea. Si spostano sotto l'albero di Katniss che nel frattempo ha stretto i pugni e chiuso gli occhi.

-Non dovremmo sentire un colpo di cannone,adesso?- dice qualcuno.

-Direi di si. Non c'e' niente che gli impedisca di intervenire subito.-

-A meno che non sia davvero morta-

-Certo che e' morta. L'ho pugnalata io-

-E allora dov'e' il colpo di cannone?-

-Qualcuno dovrebbe tornare indietro. Accertarsi che il lavoro sia finito-

-Gia', non vogliamo dover andare a scovarla due volte-

-Ho detto che e' morta-

E subito iniziano a litigare finche' Peeta interviene offrendosi di andare lui a finirla.

Oh no penso.

Non solo presto uccidera' spontaneamente una ragazza ma Katniss si e' resa conto che Peeta fa parte del gruppo. Dallo stupore scivola leggermente dall'albero ma per fortuna nessuno se ne accorge.

Peeta torna indietro e prende tra le sue braccia la ragazza. Ha gli occhi supplicanti.

-Scusami...non voglio farlo ma devo...-le sussurra appena mentre gli occhi gli si riempiono di lacrime.

Allora e' ancora mio figlio...lo stesso ragazzo che ho cresciuto, educato e amato per sedici anni.

La ragazza sorride appena e gli dice:-Fagliela pagare. Uccidimi...mi fa troppo male, ti prego- e lui la accontenta. Subito si sente il cannone e Peeta si allontana senza mai voltarsi indietro.

Nel frattempo i Favoriti stavano parlando se uccidere o meno Peeta. Ovviamente non lo fanno. Peeta ha ragione, quei ragazzi vogliono trovare Katniss. Forse per vendicarsi del successo che ha ottenuto sin dall'inizio o per puro divertimento, non lo so. Peeta torna e insieme iniziano a scendere di nuovo. Mentre camminano, scorge una trappola e vedo la consapevolezza farsi strada nei suoi occhi. Infatti alza appena lo sguardo in direzione di Katniss ma non dice niente e continua a camminare.

Come se niente fosse.

Angolo dell'autrice.

Ragazzi miei! I Giochi sono appena iniziati. Siamo solo all'inizio ma gia' Peeta e' tra i Favoriti e Katniss sa che lui e' con loro.

Ho dovuto inserire parti inesistenti nel libro e alcune parti le ho ricopiate dal libro ma credo che ve ne siate resi conto. Mi scuso per il solito problema dell'accento/apostrofo. Spero che la storia vi piaccia ancora. Ringrazio tutti quelli che hanno recensito, quelli che hanno semplicemente letto e chi ha inserito questa ff nelle preferite/seguite/ricordate. Spero di aggiornare entro mercoledi' della settimana prossima visto l'arrivo delle vacanze di natale.

Grazie di tutto!

Hoon21

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Capitolo 4
*** Terzo Capitolo ***


A V. che pensa di essere sola anche in mezzo alla folla.


Terzo Capitolo.


-...e questa e' stata la mia giornata! La sua invece com'e' stata?- mi chiede Prim.

E' pomeriggio inoltrato e, come promesso, Prim e' passata per farmi compagnia. E' una bambina deliziosa.

-Abbastanza stancante. Ho fatto il pane per tutto il giorno per evitare ai miei figli di dover lavorare in panetteria-

Lei annuisce leggermente e per un po rimaniamo in silenzio finche' non mi fa una domanda.

-Peeta ama veramente mia sorella?-

Rispondo senza pensarci due volte:- Si, tesoro. E fara' di tutto per proteggerla, stanne certa-

-Ma se salva lei, non morira' lui?- chiede logicamente.

Sul volto mi appare un sorriso amaro mentre rispondo:- Faccio di tutto per non pensarci e cerco solo di sperare per lui-

Prim si zittisce per un po.

-Ieri sera mamma ha avuto molta paura. Prima Katniss non riusciva a trovare dell'acqua e poi quel muro di fuoco le e' caduto addosso..

Continuavo a pensare che non e' giusto che i Favoriti abbiano quello che vogliono, non e' giusto che Katniss debba sopportare tutto quel dolore quando dovrei essere io al suo posto- e scoppia in lacrime.

Credo che sia da un po che stia trattenendo quelle lacrime e che non voglia crollare davanti alla madre. Mi avvicino a lei e la sistemo sulle mie gambe cullandola dolcemente come facevo con i miei figli quando venivano sgridati da Marlene.

Dopo molto tempo i singhiozzi scompaiono e le lacrime si asciugano, allora la prendo per mano e le faccio mangiare un po di torta alle nocciole.

Lei sembra calmarsi un po quando lo schermo inizia a lampeggiare. Vuol dire che stanno inquadrando uno dei tributi del 12. In questo caso entrambi. Prim mi si avvicina e mi stringe la mano. La sua piccola mano pallida e' intrappolata nella mia, grande e callosa.

I Favoriti si stanno avvicinando ad una Katniss ferita e indebolita.

Katniss digrigna i denti e sale su un albero nonostante il dolore che deve provare per la ferita al polpaccio. Prim la scruta ansiosamente e so che Katniss sta facendo di tutto per nascondere il suo dolore e le sue angosce per il bene di questa bambina. I Favoriti sono sotto l'albero valutando se salire o meno.

E' evidente che non ce la possono fare. Sono tutti piu' grossi e pesanti di Katniss ma questo lei lo ha gia' capito.

Sorride sfottendoli:-Come va, ragazzi?-

Sento quasi le risate del pubblico alla battuta di Katniss ma tutto cio' che sento io e' solo il battito accelerato del mio cuore.

Cato, dopo aver respinto l'arco e le frecce che dovrebbero essere di Katniss, inizia ad arrampicarsi.

Prim quasi urla:- No! Katniss!- e io la tengo stretta a me tranquillizzandola.

-Sta tranquilla, non riuscira' a raggiungerla-

Infatti il ragazzo cade violentemente a terra. Sto per sperare che sia morto quando si rialza in piedi infuriato.

Una ragazza del gruppo, Lux(?), prova a scagliare una freccia con risultati penosi tanto che anche Prim ridacchia.

Facendo eco alla sorella Katniss gliela sventola sulla testa.

Alla fine la soluzione la trova sempre mio figlio.

-Lasciamola la'. Dove volete che vada? Ce la vedremo con lei domani mattina.-

Mi ero quasi dimenticato di lui che per tutto il tempo e' rimasto in disparte guardando a terra.

Ma effettivamente ha ragione, l'unica soluzione per il momento e' lasciarla li'.

Per avere il tempo di farla scappare

-Pensa che la aiutera' anche questa volta?- chiede Prim.

-Non lo so piccola ma penso che lo scopriremo presto-

Guardo fuori dalla finestra e vedo che si e' gia' fatto buio.

-Si e' fatto tardi, ti accompagno a casa dai, altrimenti la mamma si preoccupa-

Lei annuisce e ubbidiente si mette la mantellina sulle spalle. Afferro un cesto di pane che avevo gia' preparato e la prendo per mano incamminandoci per il Giacimento.

Lungo la strada chiacchieriamo del piu' e del meno finche' giungiamo a casa sua.

Prende il cesto e mi ringrazia con le lacrime agli occhi.

-Grazie mille Mr. Mellark sia per il pane che per avermi consolata pomeriggio.

Dimenticavo! Domani non posso venire da lei anche perche' e' domenica e non c'e' scuola. Ci vediamo lunedi' signore, buonanotte- e richiude la porta alle sue spalle. Intravedo sua mamma, bella come sempre, ad accoglierla. Sorrido mestamente e torno a casa.

Marlene non sara' per niente felice.


Avevo ragione. I ragazzi sono gia' andati a letto mentre Marlene mi aspetta seduta diritta nella poltrona avvolta nella vestaglia lilla che le ho regalato per lo scorso Natale.

Appoggio il cappotto nell'appendiabiti e aspetto.

-Ti ho visto con la ragazzina, oggi. Non voglio sapere perche'. Io so solo che mio figlio sta cercando di salvare sua sorella e sua sorella sta cercando di uccidere mio figlio. Quella ragazzina...Rue le ha indicato un alveare di api inseguitori e Katniss sta cercando di tagliarlo per gettarlo sui Favoriti. Dimenticavo..ha ricevuto una pomata per la ferita alla gamba mentre Peeta non ha ricevuto niente per la sua ferita. Buonanotte- e ne va via.

Le ferite tra di noi stanno diventando sempre piu' profonde e dolorose. Sospiro e guardo lo schermo.

Caesar sta spiegando gli effetti degli aghi inseguitori e ce lo indica. E' tagliato a meta'. Le telecamere fanno un giro veloce sulle condizioni degli altri tributi ma poi si posano costantemente su Katniss e Peeta. Lei dorme tranquilla mentre la pomata fa effetto sul polpaccio. Peeta invece la fissa senza stancarsi mai. Ha preferito montare la guardia per primo. Si prende il viso nelle mani e sospira il nome di quella ragazza.

Lo sento quasi accanto a me che mi sussurra:- Faro' di tutto per salvarla e portarla a casa-



Stranamente sono riuscito a dormire tutto la notte. Forse ero troppo stanco per pensare e cercare una soluzione.

Scendo al piano di sotto molto presto per preparare la colazione. Oggi la panetteria restera' chiusa..e' domenica. E' passata una settimana esatta dalla mietitura, eppure mi sembra un'eternita'.

Sento l'inno e mi precipito nel salotto abbandonando le fette di pane mezze imburrate.

La ferita di Katniss e' totalmente guarita e adesso sta completando il lavoro di ieri. I Favoriti non si sono accorti di niente visto che si stanno svegliando proprio in questo momento. Il coltello finisce di tagliare e lei lo spinge lontano da se. Mi rendo conto di trattenere il fiato ma non faccio niente per riprendere fiato. Neanche Capitol City ha commenti da fare finche' l'alveare colpisce terra. A questo punto si scatena il caos. I Favoriti iniziano a urlare. Peeta abbandona tutto e corre via del tutto impreparato. Viene punto solo una volta e raggiunge il lago. Anche altri arrivano. Si sciacqua velocemente la ferita e corre di nuovo indietro.

Katniss e' stata punta diverse volte e adesso in preda ad allucinazioni che noi non possiamo scorgere, sta cercando di sfilare l'arco e le frecce al cadavere di Lux. Afferra le armi ma resta ferma ed e' proprio in questo momento che arriva Peeta.

-Cosa ci fai ancora qui? Sei pazza? Alzati!Alzati! Corri!Corri!- la incita mentre Cato arriva alle sue spalle.

Oddio no...nononononono, riesco a pensare solo questo. Sta morendo.

-Dovevamo immaginarlo tutti che stessi cercando di proteggere la bella ragazza in fiamme. Beh Ragazzo Innamorato dille addio perche' prima uccidero' te e poi lei. Me la terro' per ultima per dessert- dice Cato ridacchiando nonostante qualche incertezza dovuta credo al veleno degli aghi inseguitori.

Peeta sorride tristemente, afferra il coltello e si getta su di lui. Lo ferisce ripetutamente ma mai mortalmente mentre Cato, in un solo colpo, afferra la spada e gli perfora la coscia.

Peeta urla dal dolore e cada a terra mentre il sangue inizia a sgorgare.

Cato si butta addosso a lui ma Peeta, nonostante la ferita, prende al volo una pietra e gliela sbatte sul capo. Non l'ha ucciso ma l'ha fatto svenire.

Stringendo il coltello e i denti,Peeta si allontana il piu' velocemente possibile mentre una sci a di sangue si forma dietro di lui.

Ho ripreso a respirare.

E' ferito ma vivo, mi ripeto.

Mi volto e vedo Marlene dietro di me con il volto rigato da lacrime silenziose.





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Capitolo 5
*** Quarto Capitolo ***


A M.C. Affinche' possa trovare la forza per continuare a

sorridere e a lottare contro tutto e tutti.


Quarto Capitolo.


Io e Marlene non parliamo da due giorni. Precisamente da quando Peeta e' stato ferito da Cato per proteggere Katniss. Oh si, ho sentito i sospiri di Capitol City e lo scorrere delle loro lacrime finte.

E' stato cosi' tenero, cosi' dolce a proteggere la ragazza che ama. E' questo quello che hanno pensando. Ma io ho sono riuscito a pensare soltanto che mio figlio sta morendo. Ma gli Hunger Games continuano come sempre. La ferita del tributo del Distretto 12 non puo' fermare i loro Giochi. Credevo che avrebbero lasciato in pace gli altri tributi ma non e' stato cosi'. Sono morte solo le ragazze del 1 e del 10, le ferite degli aghi inseguitori erano troppe e il veleno le ha trascinate velocemente verso una morte dolorosa. Nel frattempo un ragazzino del 3 si e' unito ai Favoriti per difendere le loro provviste, sono stati attaccati da una specie di pantera-ibrido che ha lasciato la meta' di loro abbastanza feriti anche se non in pericolo di vita. La ragazza dai capelli rossi continua a spiare tutti gli altri, Thresh e' l'unico che e' rimasto abbastanza tranquillo dopo l'attacco di quell'animale acquatico che si trovava nel laghetto del suo territorio. Katniss e' rimasta incosciente per circa due giorni durante i quali la bambina tanto simile a Prim eppure cosi' diversa nel carattere, l'ha curata.

E Peeta? Ho parlato di tutti tranne che di lui. Beh, mio figlio e' riuscito con molti sforzi a risalire il torrente e lentamente si e' mimetizzato. In quel momento Caesar ha esclamato:-Evidentemente decorare le torte nel suo Distretto gli sta salvando momentaneamente la vita-

Momentaneamente, ovvio.

Si e' mimetizzato benissimo, nessuno lo trovera' li' e la cosa mi preoccupa in egual misura. Non sono riuscito neanche a piangere. Ho vissuto questi due giorni come un fantasma non riuscendo neanche a mangiare al pensiero di tutti quei ragazzi mezzi morti di fame. Ho smesso di guardare gli Hunger Games o meglio li ho evitati finche' potevo. Ma e' molto difficile quando tutti cercano di sollevarti il morale e tu vorresti solo che ti lasciassero in pace. Ci ha tentato anche Gale quando mi ha portato gli scoiattoli. Per poco non esplodevo e mi mettevo a urlare.

L'aiuto piu' grande mi e' stato dato da Prim, cosi' piccola e tenera eppure forte e determinata. Lunedi' mattina avevo dimenticato di portare loro il pane e i biscotti percio' verso l'una avevo preparato una cesta. L'aspettavo sull'uscio della porta con il cesto tra le mani. Lei, avvistandomi in lontananza, ha iniziato a sorridere e a sventolare in alto la mano.

-Mr. Mellark! Le devo dare una notizia importantissima!- mi investi' con il suo entusiasmo.

-Dimmi cara- cercai di sorridere.

-Hanno fatto vedere il riassunto di cio' che e' successo oggi nei Giochi, a scuola. Katniss si e' svegliata e sta molto meglio! Si e' alleata con Rue e hanno intenzione di attaccare i Favoriti. Non e' grandioso?-

Il suo entusiasmo mi faceva commuovere.

-E' meraviglioso, piccola. Vedrai che tua sorella ce la fara'-

E' stato a questo punto che Prim se n'e' ricordata:- Signore, mi dispiace tanto per Peeta. Ma non e' ancora morto e sicuramente Haymitch sta raccogliendo i soldi per una medicina per lui-

Dovetti mentire. Haymitch doveva scegliere solo un tributo da poter salvare. E mi era abbastanza chiaro che avesse scelto Katniss. Ma non ce l'avevo con lui.

-Ne sono sicuro. Ma adesso tieni la cesta e vai a casa, mamma vorra' condividere questa felice notizia con te-

Lei recupero' il sorriso e mi diede un bacio sulla guancia bisbigliando un tenero:-Grazie per tutto quello che fa per me e la mamma-

Tuttora credo che non esista una creatura piu' dolce. Credo sia una sorta di angelo.


Non potendo ignorare gli Hunger Games sono stato costretto da mia moglie a sedermi a tavola con la mia famiglia e a mangiare un po per la cena.

-Le telecamere sono tutte concentrate su Katniss e Rue...hanno intenzione di distruggere le provviste dei Favoriti- mi dice per convincermi. Io annuisco appena e prendo il mio posto a tavola.

Cerco di fare conversazione con i miei figli riguardo la scuola, lo sport...tutti argomenti innocenti.

-Papa'..- sospira Kevin.

-Dimmi- gli rispondo mentre inghiotto un pezzo di polpettone.

Lui e Josh si scambiano un'occhiata.

-Io e Josh vorremmo chiederti scusa per aver attaccato Peeta all'inizio degli Hunger Games sostenendo che non potesse farcela. E adesso che se ne sta andando...- trattiene il fiato e gli occhi gli diventano lucidi -Me lo vedo davanti tutti i giorni e la notte lo sogno. Per anni non ho fatto altro che prenderlo in giro, sopratutto per via di Katniss, non l'ho mai difeso e ora non posso piu' chiedergli scusa...- Si prende la testa tra le mani e inizia a singhiozzare mentre Josh continua il discorso:-Non avrei dovuto permettere che finisse agli Hunger Games, sarei dovuto andare al suo posto...- non riesce a parlare neanche lui.

Sono cosi' orgoglioso dei miei ragazzi.

Mi alzo e li abbraccio. Non li abbracciavo da anni perche' ormai erano diventati troppo grandi. Loro singhiozzano sulle mie spalle mentre li rassicuro.

-Peeta sa che gli volete bene e tanto gli basta. So che preferisce essere lui la' dentro piuttosto che tu, Josh. Riuscira' ad uscire da li' e continueremo ad essere la famiglia che siamo sempre stati, ve lo prometto- Ma in realta' non posso promettere loro una cosa del genere ma loro fanno finta di crederci e si lasciano andare. Non vedo Marlene in viso ma so che anche lei e' tesa. Rimaniamo in silenzio per un po di tempo finche' Marlene non urla. Io, Josh e Kevin ci giriamo mentre lei fissa a bocca aperta lo schermo. Fanno rivedere la stessa scena in replay almeno tre volte. La rossa fa uno strano balletto per prendere qualcosa da mangiare alla Cornucopia, Katniss afferra tre frecce e le scaglia contro un sacco di iuta, una mela cade...e salta tutto in aria.

-Come potete vedere, il ragazzo del 3 e' riuscito a innescare nuovamente le mine sotto i cerchi di ogni tributo, la ragazza di fuoco facendo cadere quelle mele ha attivato le mine che hanno fatto esplodere tutto. La faccenda si fa abbastanza interessante. Come faranno i nostri ragazzi a mangiare? Come prenderanno la notizia? E sopratutto riuscira' la ragazza di fuoco a scappare?- commenta Claudius.

Katniss e' stata sbalzata all'indietro nell'esplosione e adesso un orecchio le sanguina e credo che stia per vomitare.

Quello che succede dopo e' molto confuso. I Favoriti arrivano in fretta e si lasciano andare alla disperazione. Cato uccide il ragazzino del 3. Aveva a malapena tredici anni. Scende all'improvviso la notte anche se ancora sono le otto (evidentemente gli strateghi stanno alterando il giorno e la notte) e si mettono a caccia mentre Katniss si accascia un cespuglio per nascondersi alla loro vista. Cosa molto difficile visti gli occhiali con visione notturna che possiedono ma fortunatamente non la vedono.

Nonostante tutto non riesco a voler del male a quella ragazza. Solo uno puo' vincere e viste le scarse probabilita' di mio figlio vorrei che vincesse lei. Per sua madre, per sua sorella che la aspetta con ansia e per portarmi il ricordo di Peeta.

Atteggiamento meschino? Non ne ho piu' idea.

Marlene si avvicina scortandomi a letto. Alla tavola ci penseranno Josh e Kevin. Lei si avvicina lentamente, mi spoglia, mi mette il pigiama e mi rimbocca le coperte. Indugia un po e alla fine mi da un lieve bacio sulla fronte. Poi sprofondo nelle tenebre.



La mattina dopo va meglio. Quando mi alzo Marlene dorme ancora. Il gesto di ieri mi ha lasciato un po' stupito, era da tempo che non faceva una cosa del genere. Forse l'ultimo regalo di Peeta e' quello di riavvicinarmi a sua madre. Non lo so e ho deciso di smettere di pormi domande alle quali non so rispondere. Mi vesto velocemente e scendo direttamente in panetteria. Oggi devo preparare una torta di compleanno. Peeta si offriva sempre volontario per preparare le torte ma oggi la faro' io. Non verra' bella e particolare come la sua ma posso sempre tentare, no?

Passo l'intera giornata preparando il pane, decorando la torta, infornando biscotti, chiacchierando con i clienti, aiutando Marlene per il pranzo. Prim non si fa vedere oggi ma forse preferisce vedere gli Hunger Games con sua madre.

Rue non e' ancora tornata da Katniss e la cosa mi impensierisce. Ho appena finito di decorare l'ultimo biscotto quando Marlene mi chiama.

-John! Vieni subito per favore!-

-Arrivo- le urlo di rimando. Pulisco le mani infarinate sul grembiule e la raggiungo. E il sangue mi si congela nelle vene. La piccola Rue e' caduta in una trappola e urla invocando Katniss. In lontananza si vede una ragazzo del 1..credo si chiami Marvel.

Quando Katniss la raggiunge e' troppo tardi. La lancia del ragazzo l'ha colpita. Katniss lo uccide con una freccia ma e' troppo tardi. Troppo tardi.

Sono paralizzato. Quella povera piccola bambina...

Muore tra le braccia di Katniss che le canta la Canzone della Valle. Katniss la circonda di fiori mentre le lacrime le scorrono sul viso, poi porta le tre dita medie della mano sinistra sulle labbra e le tende verso di lei.

-Ciao, Rue. Riposa in pace. Non dobbiamo piu' preoccuparci per lei, adesso- sussurra.

-Non e' giusto! E' solo una bambina! Assassini! Brutti figli di puttana, avete ucciso una bambina!!- urla Marlene. Sia io che i miei figli ci giriamo verso di lei, increduli ma lei sta piangendo. Non so cosa le stia succedendo ma questa edizione dei Giochi la sta distruggendo.

E come darle torto? Ha appena assistito all'assassinio di una bambina.

La stessa bambina che avrebbe potuto essere Prim.


Angolo dell'autrice.

Ciao a tutti! Ringrazio tutti quelli che hanno lasciato una recensione,siete tutti nei miei pensieri! Ringrazio chi ha inserito questa ff nelle seguite/ricordate/preferite...mi avete rallegrato le giornate!

Ringrazio chi legge ma non recensisce, ringrazio chi legge e vomita per la schifezza che ho scritto. Mi dispiace aver scritto un capitolo cosi' corto ma vi prometto che il prossimo sara' piu' lungo. E vedro' di poter inserire un momento particolare su Marlene e Mr. Mellark.

Ci vediamo l'anno prossimo :)

Hoon21 <3


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Capitolo 6
*** Quinto Capitolo ***


A M.L. Perche' sa sorridere anche quando

vorrebbe solo piangere.


Quinto Capitolo


Ieri il numero di vittime e' stato abbastanza alto. Nell'arena sono rimasti solo sei. Solitamente quando i tributi restano in otto, Capitol City manda una troupe televisiva per intervistare i famigliari e gli amici dei tributi rimasti in vita. Credevo che non mi sarebbe toccata questa tortura ma come sempre ho sottovalutato Peeta.

Le troupe arrivano molto presto. Una si dirige al Giacimento, verso casa di Katniss; un'altra entra in casa. Credo che oggi ci sara' qualche sorpresa nell'arena e non vogliono che ce la perdiamo. Marlene e' abbastanza irritata ma ha deciso di fare buon viso a cattivo gioco..del resto, cosa potrebbe fare? Se dicesse qualcosa contro la capitale, loro la taglierebbero immediatamente in fase di montaggio.

Una giovane donna dai capelli biondi si avvicina a me e a mia moglie:- Piacere Mr. E Mrs. Mellark, io sono Cressida e saro' io ad intervistarvi. State tranquilli, faremo solo qualche domanda per conoscere un po' meglio vostro figlio. Con queste interviste molto probabilmente qualche sponsor potrebbe pensare di favorire Peeta. Sopratutto a questo punto dei Giochi. Dopo potrete dirci qualche nome degli amici di vostro figlio e infine faremo un breve giro con le telecamere per casa e in panetteria.- ci spiega brevemente. Non chiede permessi perche' anche se ci rifiutassimo, lo farebbe ugualmente.

Noi annuiamo soltanto e ci accomodiamo nelle poltrone del salotto. Per un attimo sembra che i ruoli siano invertiti. Noi siamo gli ospiti e loro i padroni di casa.

-Bene, iniziamo- annuncia Cressida.

Passiamo mezz'ora raccontando di nostro figlio quando era piccolo, del suo andamento scolastico( non riesco a capire come posso aiutarlo facendo sapere che e' piu' bravo in matematica che in storia), dei suoi amici, delle sue passioni e ovviamente...di Katniss.

-Ho visto mio figlio guardarla diverse volte all'uscita da scuola ma credevo fosse solo una cotta e non vi ho dato peso- rispondo seccamente alla domanda se sapessi di mio figlio e la ragazza di fuoco. Marlene evita di rispondere.

Intervistano Josh e Kevin, chiedono il nome di qualche amico di infanzia di Peeta, fanno un rapido giro per la casa soffermandosi sulla camera di Peeta e sui suoi schizzi. Vi ho detto che e' molto bravo a disegnare? Infine ci annunciano che faranno un giro a scuola per conoscere meglio i suoi compagni di classe e tolgono le tende.

Alle dieci abbiamo finito con tutte quelle domande. Lascio la panetteria a Kevin e Josh e mi dirigo verso il Giacimento.

Ci vogliono cinque minuti scarsi per arrivare a casa Everdeen e noto che la troupe e' gia' andata via.

Busso leggermente alla porta. Ad aprirmi e' Prim. Il volto si illumina nel vedermi e mi dedica uno dei suoi sorrisi bellissimi.

-Mr. Mellark, che sorpresa! Come mai e' venuto qui?-

Mi schiarisco la voce:- Volevo passare per controllare che tutto andasse bene. Posso entrare?-

Non le avevo mai chiesto di entrare perche' quella casa rappresenta un muro che separa me e Jane.

La bambina lo chiede alla madre che risponde affermativamente, la porta si spalanca e la bambina mi lascia entrare. La casa e' molto piccola e spoglia. Uno strato di carbone ricopre leggermente il pavimento e le pareti. In tutte le case del Giacimento si trova sempre uno strato di carbone che rimane attaccato ai minatori. Jane e' seduta su una sedia con lo sguardo stanco. Anche magra e smunta, con i capelli raccolti e il vestito rattoppato e' bellissima.

-Ciao Jane- la saluto a bassa voce.

-Ciao John- risponde lei con voce altrettanto bassa.

La fisso per un momento.

-La troupe se n'e' appena andata- Lei annuisce.

Il cuore mi batte forte.

-Pensi che il ragazzo...Gale...possa essere scambiato per il ragazzo di Katniss?-

Lei sorride come per dire ecco perche' sei venuto, per chiedermi questo. E ad un tratto mi sento un verme.

-Forse..Io ho detto che sono molto amici e sono anche cugini. Hanno entrambi quell'aria da Giacimento che tu hai sempre detestato. Gale e Katniss possono passare perfettamente per anche se non apprezzeranno molto. Al momento e' l'unica idea che mi e' venuta in mente-

Io annuisco soltanto. Di nuovo Jane sottolinea il fatto di essere sicura che sua figlia torni a casa. Vorrei averla io questa sicurezza.

-Beh hai fatto bene..molto probabilmente Peeta morira' prima di mezzogiorno quindi non se la prendera'- cerco di ridere ma la verita' e' che la voce mi e' uscita piu' fredda di quanto sperassi.

-Mi dispiace John- sussurra lei avvicinandosi e prendendomi una mano.

Io la scosto con delicatezza.

-In questi Giochi c'e' solo un vincitore e mio figlio non ce la fara'. Non e' colpa tua, Jane. Spero davvero che Katniss riesca a tornare. E' quello che vuole anche Peeta, no?- e detto cio' esco via. Non saluto neanche Prim.



Quando torno a casa Marlene mi aspetta all'ingresso accanto all'appendiabiti. Ha lo sguardo duro, le labbra contratte e i capelli raccolti. Colgo subito una certa somiglianza con Jane ma nel suo viso non trovo una sola traccia di dolcezza. E' questo che mi ha sempre attratto. La sua bellezza dura, fredda. Quando era giovane, era bellissima quasi quanto Jane e lo sarebbe anche ora se non si trascurasse.

-Dopo averlo intervistato, e' passato di qui Gale. Ha portato alcuni conigli e uno scoiattolo-

-Bene-

-La Everdeen ha detto alle telecamere che e' suo cugino-

-Lo so-

-Sua figlia non aprezzera'-

-Lo so-

-La ferita di Peeta sta peggiorando..l'hanno fatto vedere poco fa. Gli e' salita la febbre e sta delirando. Ha chiamato Katniss almeno tre volte nel sonno-

-Lo immaginavo-

-Ormai manca poco..-

-Marlene! Basta, mi sono stancato! Cosa vuoi che ti dica? Lo so che sta morendo. So che ama quella ragazza piu' della sua stessa vita, so che si e' sacrificato per lei, so anche che lei non lo vorra' mai. Magari con questo idillo sugli sfortunati amati del Distretto 12 (come Cressida ha chiamato Peeta e Katniss tutto il giorno) Gale la prendera' male. Beh non mi importa! Peeta non uscira' vivo da quell'arena mentre lei si, quindi Gale avra' tutto il tempo per scoparsela- le urlo in faccia. Non ho mai detto cose cosi' cattive a nessuno. Non volevo neanche dire quelle cose su Gale o Katniss. So che stanno soffrendo entrambi per motivi diversi ma io sto perdendo mio figlio. Dovrebbe dispiacermi, ma non ho piu' neanche la forza per provare rimorso.

Marlene mi stupisce. Mi afferra il viso tra le mani e mi bacia. Sono passati anni da quando l'ho baciato l'ultima volta. Il suo bacio sa di rabbia, di disperazione, di dolore, di rassegnazione e di scuse.

Quando entrambi abbiamo bisogno di aria si stacca e appoggia la fronte sulla mia.

-Promettimi solo una cosa- mi chiede con le lacrime agli occhi.

-Dimmi-

-Qualsiasi cosa accadra' a Peeta nell'arena, qualsiasi vedrai qui nel Distretto quando Katniss tornera' e Gale sara' al suo fianco...ti prego, non perderti. Resta con me-

La abbraccio teneramente, maledicendomi per aver dimenticato di amarla in tutti questi anni. Una lacrime mi scende sulla guancia mentre le rispondo:- Sempre-



A questo punto le sorprese potrebbero finire, no? Ovviamente no. Questa giornata e' piu' lunga del previsto. Ho passato il pomeriggio a guardare i ragazzi del 2 iniziare a soffrire la fame, Thresh che sta iniziando a mostrare qualche cedimento dovuto al veleno di qualche animale (ma e' talmente grosso che non mi stupirei se riuscisse ad arrivare alla fine dei Giochi), la rossa nascondersi tra gli alberi, Katniss cercare di non pensare alla bambina e Peeta morire. Pomeriggio interessante, non posso lamentarmi. Contemporaneamente hanno mandato le interviste.. I ragazzi del 2 sono amati da tutti. Due giovani cosi' coraggiosi, cosi' forti da offrirsi volontari per ricoprire il loro Distretto di onore e gloria. La ragazza rossa che dovrebbe venire dal 5 e' una ragazza molto timida, intelligente e astuta. La prima della sua classe, la prima nelle gare di logica, insomma avete capito. Thresh e' un ragazzo di 18 anni che sfama la sua famiglia da quando ne aveva 12. I suoi genitori sono morti e insieme alla sorella si e' preso cura della nonna anziana, facendo in modo di lavorare al posto suo nei campi di grano. Poi arrivano al Distretto 12.


Katniss viene descritta come una ragazza solitaria, forte e determinata che ha mantenuto la famiglia dopo la morte del padre (senza riferimenti alla miniera in cui Capitol City costringe i nostri uomini e donne a lavorare o al modo in cui Katniss ha mantenuto la mamma e la sorellina). Jane la definisce la figlia perfetta e non ha alcun dubbio sulla sua vincita. Sa che tornera'. Prim e' a dir poco entusiasta, ama da impazzire la sorella e anche lei sa che tornera' a casa perche' gliel'ha promesso. Gale e' taciturno e abbastanza scontento del suo ruolo di cugino. Tra i pochissimi amici di Katniss c'e' Madge, la figlia del sindaco. Quella ragazza e' identica a sua zia. Ha anche la lingua impertinente di Maysilee.

Gli amici di Peeta invece sono tantissimi e ne parlano tutti molto bene. Lo descrivono come un ragazzo dolce, gentile, simpatico, divertente e incredibilmente bravo nello sport.

E' bello sapere che la gente non dimentichera' i nostri ragazzi se le cose dovessero andare male. Quando iniziano a trasmettere la parte in cui parliamo io e Marlene mi alzo e aspetto che sia finita. Non posso risentire le parole che mi sono uscite dalla bocca altrimenti le lacrime uscirebbero di nuovo.

Marlene mi raggiunge a meta' pomeriggio dopo aver chiuso la panetteria. Oggi e' stata una giornata magra; per cena mangeremo un po di pane raffermo e gli avanzi del coniglio.

Mandano ancora qualche spezzone delle interviste e poi un giro panoramico dell'arena.

Ed e' allora che si sentono squillare le trombe. Tutti i tributi (incluso Peeta che non credo abbia molta percezione della realta' in questo momento) tendono le orecchie in attesa di qualche avvenimento importante come qualche festino.

Claudius si schiarisce la voce e si congratula con i tributi ancora in vita ma precisa subito che non li sta invitando ad un festino.

-C'e' stato un cambiamento delle regole- mi raddrizzo sulla sedia allarmato- I tributi maschio e femmina provenienti dallo stesso Distretto potranno essere incoronati entrambi vincitori-

Ripete l'avviso un'altra volta e poi fa cenno di suonare le trombe.

Rimango paralizzato...i tributi dello stesso distretto potranno essere incoronati vincitori...i tributi dello stesso distretto..i tributi dello stesso...

-Peeta!- esclama Katniss. Mi volto verso Marlene che mi guarda altrettanto sbalordita.

-Se la ragazza lo trova..forse ce la possono fare...forse ce la puo' fare...forse Peeta tornera' a casa!- strilla.

Io riesco solo ad annuire e a sorridere come un ebete.

Mio figlio ha una possibilita' in piu' per tornare a casa.

Chiamo a gran voce Kevin e Josh per dare loro la notizia...Mio figlio puo' tornare a casa.



E' passato un bel po di tempo prima che riuscissimo tutti a riprendere il controllo. La notizia ci ha dato un po' alla testa, lo ammetto. Quando l'euforia lascia il posto alla logica inizio a pensare.

Perche' hanno cambiato le regole? Cosa li ha portati ad incoronare due vincitori anziche' uno solo come e' sempre stato? Peeta e' innamorato di Katniss, e' vero ma puo' essere che questo li hai spinti a cambiare le regole? Questi Giochi sono una distrazione e non c'e' distrazione migliore di una storia d'amore. Ma allora perche' c'e' qualcosa che non quadra in tutta questa faccenda?

Deve esserci un secondo fine che adesso non riesco proprio a trovare.

-Non sara' facile per Katniss trovare Peeta- sussurra Marlene fissando lo schermo con le gote arrossate per la felicita'.

-No, per niente. Ma vedrai che ce la fara'- la rassicuro, mettendole un braccio intorno alle spalle.

Lei appoggia la testa sulla mia spalla e mi sento l'uomo piu' felice del mondo. Sono completo. Ho provato la stessa sensazione in cui ho tenuto per la prima volta tra le mie braccia i miei figli.

Quando Peeta ha sentito il cambiamento di regole si e' illuminato subito. Forse pensava che in questo modo sarebbe riuscito a portare a casa Katniss. Gli unici che possono sfruttare questa regola sono i tributi del 2, Cato e Clove. Ma per ora non daranno problemi. Vogliono tenersi Katniss e Peeta per ultimi e io sono troppo ottimista per pensare a tutte le probabilita' di morte.

Katniss percorre in lungo e in largo l'arena, arrivando finalmente al torrente. Trova diverse macchie di sangue e inizia a chiamare Peeta.

-Sei qui per darmi il colpo di grazia, dolcezza?- Katniss si ritrae di scatto sentendo la voce di Peeta ma non capendone la provenienza. Dopo vari tentativi riesce a capire che Peeta si e' mimetizzato con il resto del fogliame.

-Credo che tutte quelle ore passate a decorare torte ti siano tornate utili-

Peeta sorride:- Si, la glassatura. L'ultima difesa del moribondo-

-Tu non stai per morire-

-E chi lo dice?-

-Io. Siamo nella stessa squadra adesso,sai-

-Cosi' ho sentito dire. Gentile da parte tua trovare cio' che rimane di me-

Continuano a chiacchierare cosi'..come se niente fosse. Poi Katniss si china su Peeta che le sussurra qualcosa che noi non sentiamo ma la vediamo chiaramente ridacchiare e lui sorride beato.

Oh Peeta..

Inizialmente lo fa rotolare fino al fiume ma il suo sorriso' scompare immediatamente e il dolore prende il suo posto. Cerca di trattenersi ma dalla bocca gli sfuggono diversi gemiti strazianti.

Inizia a spogliarlo lasciandolo con solo le mutande. Ha il torace coperto di lividi, bruciature e quattro punture degli aghi inseguitori. Lui non si lamenta e si abbandona come un bambino nelle mani della madre.

Quando le ferite piu' lievi (si fa per dire) vengono curate, Katniss si dedica alla gamba. Alla vista della ferita mi viene la nausea e penso che a questo punto della storia, Prim gli sarebbe piu' utile. Durante le nostre chiacchierate mi ha parlato di aver ereditato da sua madre il dono della guarigione..mi ha detto che vorrebbe diventare medico e prendersi cura degli altri, un sogno irrealizzabile nel Distretto 12.

Peeta cerca in tutti i modi di non farlo pesare a Katniss anzi quasi si scusa perche' deve vedere una ferita del genere come se non fosse lui a soffrire ma lei.

Lo fa mangiare un po' mentre ridono per la situazione abbastanza esilarante.

-Sai, per essere una persona tanto letale sei un po' schizzinosa- le dice Peeta mentre si toglie le mutande rimanendo completamente nudo e lei si gira per evitare di guardarlo. Si vedono chiaramente le guance in fiamme.

-Avrei dovuto farla fare a te la doccia a Haymitch-

Di quale doccia parla? Katniss sembra capirlo perche' arriccia il naso disgustata.

-Cosa ti ha mandato, finora?-

-Niente- dice Peeta -Perche', tu hai ricevuto qualcosa?-

-Medicina per le bruciature. Ah, e del pane- E' imbarazzata mentre lo dice, come se le dispiacesse che Peeta non abbia ricevuto niente. Ma Peeta non sembra darci peso, so che preferisce che il loro mentore abbia preferito lei a lui. Non capiro' mai questo ragazzo..

Dopo un po di tempo Katniss propone di spostarsi dando per scontato che Peeta ce la possa fare. Ma non ce la fa. O almeno, ci prova. Trattiene i gemiti di dolore e fa di tutto per non crearle fastidio.

Alla fine trovano una grotta in cui si rifugiano. Non e' il massimo ma sempre meglio di niente. Peeta e' pallido come un lenzuolo e trema. Dopo essersi sistemati, Peeta chiama Katniss.

-Grazie per avermi trovato-

-Tu avresti trovato me, se avessi potuto- Lo dice con convinzione.

Peeta prova di nuovo a parlare.

-Si. Senti, se non ce la faccio...-

-Non pensarci neanche. Non ho tirato fuori tutto quel pus per niente-

-Lo so. Ma se per caso io non...-tenta di continuare.

-No, Peeta, non voglio nemmeno parlarne-

-Ma io...- e lo bacia. Forse un bacio un po' in ritardo ma che arriva comunque. Il pubblico sospira.

-Non morirari. Te lo proibisco. D'accordo?- riprende poi il discorso dopo essersi staccata dalle sue labbra.

Esce fuori e trova una pentola di brodo caldo. Evidentemente un bacio e' uguale a una pentola di brodo caldo. Edizioni di Hunger Games ti danno una certa competenza..

Eppure..non voglio credere che Katniss stia fingendo del tutto. Non e' una cattiva ragazza e so bene che ha un cuore pieno d'amore. Intravedo il suo sguardo d'affetto solo quando e' con la sorella ma nei suoi occhi ho scorto qualcosa...una traccia di quell'affetto.

Non posso, non voglio credere che quel bacio sia stato solo per telecamere.

Katniss rientra nella grotta facendo vedere a Peeta il regalo di Haymitch.



Angolo dell'autrice.

Ciao a tutti! Auguri per il nuovo anno. Spero che il 2015 vi porti tutto cio' di cui avete bisogno. So che ho aggiornato da poco ma volevo augurarvi un buon anno. Aggiornero' prima dell'inizio della scuola anche perche' poi non so quando poter aggiornare. Credo che riprendero' il metodo di prima cioe' una volta la settimana, molto probabilmente il sabato.

Che dire di questo capitolo? Mi e' piaciuto davvero molto scriverlo. La frase di Marlene e Mr. Mellark...vi e' piaciuta? Mi e' sembrata una cosa carina. Ovviamente non e' ancora finito il rapporto Mr. Mellark-Marlene. Nel prossimo capitolo parleremo ancora di loro due e di Jane, la madre di Katniss. Ho inserito anche Cressida che( chi ha letto il Canto della Rivolta, lo sa) ritroveremo nel terzo libro. Come gia' sapete Cressida e' una capitolina quindi ho trovato interessante inserirla. Che dire piu'? Ah si! Anche Mr. Mellark pensa che Katniss non possa recitare e che qualcosa di vero si celi in quello sguardo di ghiaccio. Ho intenzione di far rimanere tale questa convinzione per tutta la durata della fanfiction. Per continuare a sapere come vanno le cose...continuate a leggere!

A presto,Hoon21 :)

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Capitolo 7
*** Sesto Capitolo ***


Perche' la' dove c'e' amore le parole non sono necessarie.

L'amore e' tutto. E' immortale. Ed e' sufficiente.

(La straniera)



Sesto Capitolo.


Sono davvero stanco. Stanco di questa continua situazione precaria. Stanco di svegliarmi e dovermi ricordare di scendere dal letto, di lavorare in panetteria per non fare morire di fame i miei figli e mia moglie, di continuare a sorridere e di mostrarmi forte davanti a tutte le persone che si fermano da me con la scusa di scambiare quattro chiacchiere per cercare invece di vedere se sto impazzendo.

Dopo la confessione dei miei figli, il nostro rapporto e' rimasto piu' o meno lo stesso. Ho fallito come padre. Non sono riuscito ad insegnare ai miei figli ad amare o almeno a mostrare affetto.

Non hanno mai visto gesti d'affetto tra me e la loro mamma e a parte qualche bacetto sulla guancia per consolarli o tenerli tra le braccia quando stavano male non ho mai fatto altro.

Io so che mi vogliono bene ma non riescono a dimostrarlo e al tempo stesso ho paura. Se non riescono a dimostrare un minimo di sentimento forse il legame che ci unisce non e' poi cosi' forte.

Cerco di scrollarmi di dosso questa sensazione. Non dovrei dubitare cosi' della mia famiglia.

Ieri credevo di aver ritrovato la moglie che ho sposato vent'anni fa e invece mi sbagliavo, come sempre del resto. Mi ha rivolto a malapena la parola, persa in non so quali pensieri. Quando siamo andati a letto ho provato ad avvicinarmi a lei e ad abbracciarla ma lei si e' girata su un fianco e mi ha dato le spalle per tutta la notte.

Ecco perche' sono cosi' stupito quando vedo Peeta coccolare Katniss nella grotta. Dove avra' mai visto fare gesti cosi' dolci? Sicuramente non da me e Marlene.

Tra queste situazioni a casa, c'e' ovviamente Peeta nell'arena. Mi sento il cuore oppresso da una sorta di senso di colpa ogni volta che lo vedo, ferito e sofferente e penso che avrei dovuto fare di piu' per proteggerlo. Non so esattamente come ma avrei dovuto fare di piu'. A questo punto non ha molto importanza, no?

Questa mattina Prim non si e' vista e ho intenzione di passare da casa sua per vedere se sta bene. L'ultima volta che l'ho vista non mi sembrava che lei e sua madre fossero in forma. Nonostante il pane e i biscotti che porto loro regolarmente sono diventate leggermente piu' magre. Gale va a caccia ma una sola persona non puo' sfamare due famiglie.

Ultimamente le cose vanno peggio del solito al Distretto. Gli stipendi dei minatori sono leggermente in ritardo e quasi nessuno e' venuto in panetteria per comprare. I minatori hanno sempre pensato che chi vivesse in citta' se la cavasse meglio di loro e hanno ragione. Quello che non sanno e' che non abbiamo una miniera di soldi in giardino come pensano e nonostante le nostre attivita', a volte dobbiamo mangiare avanzi(nel nostro caso, il pane che nessuno ha voluto) o andare a letto senza cena. Ce la caviamo meglio di quelli del Giacimento ma non piu' di tanto. Siamo tutti nella stessa barca e presto affonderemo.

Guardo Kevin, Josh e Marlene mangiare un po' di pane raffermo. Preferisco che siano loro a mangiare. Sono gli unici avanzi che abbiamo.

Una sera senza cena non ha mai ucciso nessuno, no?

Mi accascio leggermente nella poltrona. Sento le spalle pesanti come se tutti i miei pensieri e i miei problemi si fossero depositati la'. Guardare gli Hunger Games mi sta prosciugando lentamente le forze. Sapete quando vi viene solo voglia di urlare, urlare e urlare ancora? Ecco, sono tentato di scappare nei boschi e urlare finche' non avro' piu' voce.

Ma qualcosa nelle labbra contratte di Marlene mi fa cambiare idea. Lei affronta cosi' il dolore. Contrae le labbra e va avanti, semplicemente.

Mi odio ogni tanto per essere cosi' debole e anche cosi' egoista. Peeta sta morendo e io mi preoccupo di sciocchezze. Devo sembrare proprio un egoista e un padre pessimo.

Fisso lo schermo in cerca di una distrazione. Sbuffo. Chiamare gli Hunger Games una distrazione mi sembra abbastanza sciocco. Tutto il pubblico pende dalle labbra di Katniss e Peeta, nascosti nella grotta. Stranamente Caesar e Claudius non hanno commenti da fare e per una santa volta chiuderanno quella dannata bocca!

-Raccontami una storia- sussurra Peeta ed e' questa la frase che mi riporta in un certo senso alla realta'.

Katniss, dopo un attimo di stupore, gli racconta di quando aveva acquistato la capra di Prim, Lady. Prim mi ha parlato di quella capra. E' grazie a quella che hanno il latte e il formaggio. Lo stesso formaggio che voleva darmi per ricambiare il pane che le avevo portato. Credo che la ragazza stia omettendo qualche parte importante ma alla fine che differenza fa per Capitol City? Loro vogliono solo sapere qualcosa in piu' sugli sfortunati amanti.

Oh si, sono li' intenti a piangere lacrime che in realta' non percepiscono. Si sentono commossi per qualcosa che non possono capire e si meravigliano di questi due giovani innamorati senza riuscire a capire cosa significa davvero amare qualcosa. Piangono per la loro sorte ma nessuno muove un dito per salvarli. I Giochi sono piu' importanti di tutti quei ragazzi morti, di tutte quelle vite troncate. E per cosa poi? Per distrarci e per ricordarci ogni anno che noi non abbiamo nessuna voce in capitolo. Siamo completamente in balia di Capitol City. Ribellarci? A cosa servirebbe? Per preparare dei Giochi anche piu' crudeli?

Peeta pero' ascolta completamente assorto. Da piccolo adorava le storie. Qualunque storia. Dalle fiabe popolari, alle vecchie filastrocche e ninnananne che mia madre recitava per me o qualche dettaglio della mia vita. Per esempio come avessi conosciuto la mamma, com'era il suo vestito il giorno del matrimonio o la sua nascita. Amava quella storia. Diceva che lo faceva sentire speciale in un certo senso.

Io e Marlene avevamo deciso che due figli bastavano e non ci potevamo permettere di averne altri. Una sera, una volta messi a letto i bambini, mi sorpresi a guardarla mentre si spogliava per infilarsi la leggera camicia da notte. Mi avvicinai silenziosamente a lei e iniziai a baciarle il collo, la clavicola, la spalla, i seni, la pancia sempre piu' giu' e in due secondi finimmo a letto insieme( questa parte non gliela avevo mai raccontato, in realta') e Marlene rimase incinta. E' stato tutto inaspettato e improvviso ma stringerlo tra le mie braccia quel giorno di primavera mi ha reso l'uomo piu' felice della Terra. A quel punto della storia Peeta, da sotto le coperte, mi scrutava con i suoi meravigliosi occhi azzurri e mi chiedeva se non mi fossi pentito di questo incidente e io rispondevo sempre che ero stato fortunato ad avere un figlio come lui. Lui sorrideva e biascicava un -Buonanotte papa'- e chiudeva gli occhi. Io gli rimboccavo le coperte e gli accarezzavo leggermente la fronte pensando tra me e me che non avrei potuto desiderare di meglio.

Ero talmente perso nei miei ricordi da essermi a malapena accorto dello squillo di tromba.

-Josh! Josh le trombe! Stanno dando un annuncio- mi riscuote Marlene aspramente.

Ancora? Quante regole hanno intenzione di cambiare quest'anno.

Claudius si schiarisce la voce ammiccando in direzione del pubblico anche se i tributi non possono vederlo. Santo cielo, non sopporto quell'uomo!

Porge l'invito per un festino che Peeta e Katniss rifiutano. Hanno abbastanza cibo e poi Katniss puo' cacciare per sfamare entrambi.

-Un momento, aspettate. Alcuni di voi hanno gia' declinato il mio invito. Ma questo non e' un festino normale. Ciascuno di voi ha un bisogno disperato di qualcosa. Ciascuno di voi trovera' quel qualcosa in uno zaino contrassegnato dal numero del suo distretto, alla Cornucopia, all'alba. Pensateci bene prima di rifiutare. Per alcuni di voi sara' l'ultima possibilita'-

Non ha tutti torti. Se non si riesce a trovare qualcosa per la ferita di Peeta presto morira'.

Peeta lo sa. Katniss lo sa. Ma non mi stupisco per niente quando Peeta cerca di impedire a Katniss di andare.

Iniziano subito a discutere. Katniss non e' molto brava a mentire( eppure sta incantando tutti con questa storia dell'idillo. Per questo sono convinto che non sia del tutto una finzione.) e Peeta capisce subito che e' disposta a tutto pur di andarci.

Non risolveranno niente continuando a parlare. Peeta sarebbe capace di strisciare per tutta l'arena pur di seguire quella ragazza. Infatti arrivano ad un punto morto. Katniss fa mangiare Peeta e gli da una pillola per la febbre visto che la febbre lo fa delirare di brutto. E' sempre stato cosi' da bambino. L'unica cosa che riusciva a stenderlo del tutto era la febbre. Perdeva il controllo e cominciava a delirare. A volte era capace di parlare per tutta la notte. Una di queste notti ha parlato anche di Katniss. Poteva avere circa 13 anni ed era da poco passata la mietitura senza lasciare danni. E lui continuava a dire che per fortuna non avevano estratto il nome di Katniss, che era un'ingiustizia che lei avesse piu' nomine, che avrebbe fatto di tutto pur di tenerla lontano dall'arena. Non sei riuscito a tenerla lontano da la' ma se andato con lei. In quel momento annuivo soltanto piu' per calmarlo che per altro ma in realta' ero rimasto colpito dalle sue parole e avevo sperato con tutto il cuore che quella cotta passasse in fretta. Altrimenti sarebbe rimasto incantato come Jane...gli Everdeen fanno questo effetto e io lo sapevo bene.


In breve pero' si addormenta e le telecamere continuano a spostarsi per l'arena.

Cato e Clove stanno seriamente morendo di fame. Sono abbastanza indeboliti ma i loro occhi luccicano dalla smania di uccidere qualcuno. All'alba ci saranno diversi morti. Thresh ha bisogno di qualcosa per quella puntura. Finora se l'e' cavato molto bene ma non riuscira' a resistere a lungo. La rossa stupisce tutti come sempre. Si incammina velocemente verso la Cornucopia e dopo essersi assicurata che non ci sia nessuno, si intrufola dentro preparandosi per la notte. Sara' la prima a prendere quel dannato zainetto e a filarsela. E' davvero molto intelligente quella ragazza. E' l'unica a non essere ferita. Potrebbe farcela. Anche lei ha molte probabilita'.

Le telecamere si spostano nuovamente su Katniss e Peeta nella grotta. Evidentemente i tributi preferiti( Preferiti non Favoriti) di quest'anno sono loro due. Le telecamere sono costantemente su di loro. Il che' e' un bene perche' posso vedere Peeta ma dall'altro lato e' un ulteriore strazio. Ma sto divagando un po' troppo come sempre. Appena inizio a lasciar vagare i pensieri non finisco piu'. Katniss sta drogando Peeta.

Visto che non sono riusciti a prendere una decisione insieme, ci ha pensato Haymitch per loro. Quel sonnifero deve essere proprio potente perche' Peeta si accascia dopo pochissimo tempo accusando Katniss con gli occhi.

-Allora, Peeta, chi e' che non sa mentire?- e sorride leggermente.

La frase non era rivolta a lui ma a tutti noi. Infatti Caesar ridacchia e fa un commento cosi' divertente che mi rifiuto di ripetere.

Salvalo ragazza e ti saro' debitore per tutta la vita. Salvalo e faro' qualunque cosa per te. Tu portalo a casa e io badero' alla tua famiglia e faro' in modo che loro possono mangiare, anche se dovessi essere io a privarmi del cibo.


Mi sono addormentato sulla poltrona e sono circa le quattro e mezza del mattino quando mi sveglio. E' ancora un po' presto per iniziare ad impastare il pane percio' salgo al piano di sopra e osservo Marlene dormire. Per tutta la serata non mi ha degnato di uno sguardo tranne per qualche commento sul comportamento di Katniss. Poi e' salita e si e' messa a letto senza aspettarmi.

Mi siedo sul bordo del letto. Ha i capelli sciolti. Lunghi fino ai fianchi, di un colore simile al cioccolato. La bocca e' appena dischiusa e ha le braccia incrociate sul petto come se volesse difendersi.

Le accarezzo piano piano la testa tirando indietro qualche ciuffo di capelli che le ricadeva sulle palpebre. Sono indeciso se svegliarla e dirle che l'unica persona che mi ha tenuto in piedi in tutti questi anni e' stata lei e che se potessi sceglierei sempre lei alla fine. Sorrido appena e vado via.

Perdonami se sono cosi' vigliaccio ma proprio non ce la faccio.


Impastare. Pulire. Infornare. E poi di nuovo impastare, pulire e infornare. Compio gli stessi gesti per almeno un'ora finche' non mi accorgo che e' l'alba e mi decido ad andare anche io al festino.

Quando mi affaccio sul salotto gli zaini sono stati appena appoggiati sull'erba e la ragazza rossa e' scappata via. Appena quella e' ormai al confine del bosco, Katniss scatta in avanti per raggiungere il piccolo zainetto in cui e' contrassegnato il numero 12. Nello stesso momento arriva Clove che lancia, senza perdere tempo, un coltello. Cato e' andato nella direzione opposta alla ricerca di Thresh che invece sta correndo da tutt'altra parte.

Sento il cuore battermi a mille. Cato e Thresh sono impegnati nella reciproca ricerca ma Clove sta dando seri problemi a Katniss. La prima continua a lanciare coltelli e ad evitare le frecce della ragazza di fuoco mentre la seconda scocca frecce a non finire evitando contemporaneamente i coltelli. E' un groviglio confuso di armi e spostamenti talmente rapidi da farmi venire il mal di testa. Poi Clove la scaraventa a terra.

Per essere una ragazza ha la forza di un animale rabbioso, penso disgustato.

Katniss prova a mentirle sulla presenza di Peeta ma Clove non ci casca. Sa benissimo che sta morendo.

La ragazza cerca in tutti i modi di sfuggire alla sua presa, dibattendosi come una matta ma lei e' piu' forte.

-Lascia perdere, Distretto 12. Ti uccideremo. Come abbiamo fatto con quella tua patetica, piccola alleata...come si chiamava? Quella che saltava sugli alberi? Rue? Be', prima Rue, poi te, e poi penso che lasceremo semplicemente che la natura si occupi del Ragazzo Innamorato. Che te ne pare? Allora, da dove cominciamo?-

Nominare la piccola Rue e' stato davvero un colpo basso, davvero crudele. E non posso fare a meno di sentire una breve fitta al cuore pensando a quanto abbia ragione. La sta uccidendo. Poi uccideranno gli altri due ragazzi e vinceranno. A Peeta quanti giorni possono rimanere in quelle condizioni? Con un po' di fortuna a malapena due.

Non e' giusto! Penso con tutte le cellule del mio corpo.

E poi succede quella cosa che non avresti mai immaginato. Thresh e' arrivato all'improvviso afferrando Clove con una forza inaudita. Ha una piccola ferita sulla coscia ma questo non lo ferma dall'urlare in preda all'ira. Afferra un masso da terra e lo scaravento sulla testa di Clove che in meno di un secondo e' morta. Se ha avuto fortuna quella ragazza non ha sentito niente. Si avvicina a Katniss che ha il volto rigato dalla lacrime ma Thresh non ha intenzione di ucciderla. O forse non ancora.

-Cosa diceva? Su Rue che era tua alleata?-

-Io..no...abbiamo fatto squadra. E fatto saltare le provviste. Ho tentato di salvarla, davvero. Ma lui e' arrivato prima. Il ragazzo del Distretto 1- sussurra Katniss raccontandogli di come l'abbia poi ricoperta di fiori e di come abbia cantato finche' non si e' addormentata. Lo dicevo io che avevano tagliato qualche parte in fase di montaggio!

-Fallo in fretta, d'accordo, Thresh?-

Lui ci pensa su e alla fine abbassa il masso con il quale ha ucciso Clove e le punta un dito contro:-Per questa volta ti lasco andare. Per la ragazzina. Tu e io siamo pari, allora. Non siamo piu' in debito. Capisci?- Lei si limita ad annuire.

In lontananza si sente la voce di Cato che chiama disperatamente la compagna che non puo' piu' sentirlo ormai. Ed e' a quel punto che i due giovani si separano. Katniss afferra lo zainetto e ritorna in gran fretta alla grotta. Thresh afferra il suo zainetto e quello di Cato. Per fortuna Cato dara' la caccia prima a quel ragazzone del 11 prima di concentrarsi sui nostri ragazzi.

La rossa e' ormai molto lontana mentre Katniss continua a correre. Ha appena il tempo di arrivare alla grotta per iniettare qualcosa nel braccio di Peeta e svenire a terra.


Ma le telecamere sono puntata sulla Cornucopia dove sta avendo luogo la scena piu' dolorosa di tutti questi Hunger Games. Cato e' arrivato una manciata di minuti dopo la fuga di Katniss e Thresh. Senza guardare in giro alla ricerca dello zainetto si precipita subito sul cadavere di Clove. La ragazza ha la bocca aperta, una frattura orrenda al cranio e un'espressione di puro terrore dipinto sugli occhi.

Ed e' allora che inizia. Cato inizia a gemere, a lamentarsi e a piangere tenendo stretto a se il corpo di Clove. Lo culla tra le sua braccia scosso dai singhiozzi e pronuncia a voce spezzata il suo nome tra i mille lamenti. Sento ogni pezzo del mio cuore andare in frantumi per cio' che sta accendo. Pur non avendo molto simpatia per entrambi, sono solo ragazzi. E dei ragazzi non dovrebbero provare emozioni simili'. Clove ormai e' morta e non puo' sentire piu' niente ma Cato e' li', ad urlare al cielo invocando aiuto. Ma nessuno puo' aiutarlo. Nessuno puo' fare niente.

Con le lacrime che scendono per le guance fino al mento, vado in bagno e inizio a vomitare.




Sono le sette del mattino ma io sono uscito. Dopo aver vomitato per circa mezz'ora mi sono dato una calmata, ho fatto una doccia veloce, ho svegliato i ragazzi e sono uscito. A Marlene ho detto che dovevo uscire per prendere un po' d'aria fresca ma in realta' sto andando da Jane. Katniss e' riuscita nel suo intento ma e' stata ferita e sicuramente lei e Prim avranno passato una brutta mezz'ora.

Ho preparato per loro una bella cesta di pane, biscotti e qualche fetta di torta che e' avanzata. Nessuno la mangera' quindi preferisco che siano loro ad averla. Purtroppo non ho nient'altro da portare. Mi sa che anche oggi mi tocchera' digiunare per far mangiare qualcosa anche a Marlene. Ultimamente e' dimagrita anche troppo.

Lungo la strada che porta al Giacimento incontro Gale. Ha in mano qualche scoiattolo e io non ho neanche un soldo per comprarlo ma lo fermo lo stesso per parlargli. Lui si limita ad annuire e mi fa cenno con la testa di parlare.

-So che deve essere molto dura per te per la faccenda di Katniss e Peeta. Mio figlio non aveva intenzione di farti passare per suo cugino-

-Lo so, signore-

-Bene. Un'ultima cosa ragazzo. Conosco mio figlio e so quello che prova per quella ragazza. La riportera' a casa e poi la lascera' libera di fare quello che vuole e di stare con la persona che desidera quando si accorgera' che i sentimenti non sono ricambiati. Aspetta qualche giorno e sara' di nuovo tua-

-E cosa le fa credere che lei invece non sia davvero innamorata di Peeta?-

Sorrido amaramente.

-So riconoscere uno sguardo affamato quando lo vedo e un bacio vuole dire una minestra di brodo caldo. Credo che tu stesso daresti un bacio al primo che passa se la ricompensa fosse un bel brodo caldo con cui sfamare la tua famiglia, no?-

Lui ricambia il sorriso amaro.

-Credo proprio di si. Non si preoccupi, quando torneranno Katniss sapra' di sicuro chi cercare. Dovrebbe iniziare a cercare qualche ragazza per suo figlio, signore- e detto cio' si allontana beffardo.

Che gran pezzo di stronzo.

Lascio correre e continuo a camminare fino ad arrivare a casa di Katniss. Busso leggermente e ad aprirmi questa volta e' Jane.

Ha gli occhi rossi e gonfi, segno che ha pianto sicuramente ma mi sorride lo stesso.

-Buongiorno John. Prim si e' addormentata e non credo che oggi andra' a scuola. E' stata una brutta nottata ed e' crollata-

-Tranquilla, lo capisco. Come stai?- le chiedo rimanendo incantato dai suoi occhi di ghiaccio.

-Vivo con la costante paura che Katniss non ce la faccia anche se ormai siamo alla fine. Vivo con la paura che se dovesse capitare nessuno si occuperebbe piu' di Prim. Ho paura di crollare di nuovo nel limbo della depressione e questa volta nessuno ci salvera'-

Gli occhi si riempiono di nuovo di lacrime e io la abbraccio, d'istinto.

Quando sono con lei non riesco piu' a ragionare.

-Katniss e' una ragazza forte e in gamba e fara' di tutto per tornare da te e da Prim. Ma se questo non dovesse accadere, ci pensero' io a voi due. Non ti lascero' mai sola e tu non dovrai mai preoccuparti per Prim. Non finche' ci saro' io- le dico come un fiume in piena. Non riuscirei mai a dire le stesse cose a Marlene. Eppure...si possono amare due donne contemporaneamente? Due donne cosi' simili ma cosi' diverse?

Non lo so. Sciolgo l'abbraccio e le porgo il cestino che accetta con un sorriso radioso.

La saluto velocemente e torno a casa.

Dopo tutti questi anni non sono ancora riuscito a capire i miei sentimenti. Amo Marlene e sceglierei sempre lei. Ma Jane ha la capicita' di mandarmi in confusione con solo uno sguardo e un piccolo sorriso...

Sospirai. Avrei avuto un po' di tempo per rilassarmi visto gli eventi di quel giorno.

Quanto mi sbagliavo...




Angolo dell'autrice.

Salve gente! Come vi avevo promesso questo capitolo e' arrivato prima dell'inizio della scuola. Mi e' piaciuto molto scrivere questo capitolo anche se e' venuto fuori in un modo che non avevo previsto. Pensavo di poter accelerare i tempi e di poter arrivare finalmente al capitolo che vi avevo promesso ma non ho saputo fare bene i conti con la tempistica.

Dovrete pazientare ancora uno o due capitoli.

Dalla storia risulta chiaramente la mia antipatia per Gale che considero uno stronzo terzo incomodo che giudica male Peeta e inoltre afferma arrogante che Katniss e' sua. Santi nubi, non lo sopporto proprio. Ma ci tengo a precisare che molte persone amano questo personaggio nel modo in cui io amo Peeta(e cioe' alla follia, ragazzi miei) quindi non volevo offendere i loro gusti o cose del genere. E' solo la mia opinione e non voglio mancare di rispetto a quelle degli altri.

Poi...che dire di Marlene? Sarebbe stato tutto troppo bello e perfetto se quei due fossero stati insieme. Quindi ho deciso di prendermela con comodo e di fare piccoli passi avanti.

La parte in cui Mr. Mellark parla dei pregiudizi dei minatori nei confronti degli abitanti delle citta' fa riferimento al pensiero di Katniss. Lei pensa che Peeta non abbia mai avuto problemi perche' ha sempre avuto qualcosa in tavola. Ma il nostro John ci mostra il modo in cui aveva questo cibo in tavola. Spesso e volentieri era lui a privarsene pur di far mangiare i figli.

Ricordo che le parti in corsivo sono i pensieri di Mr. Mellark mentre quelli sottolineati sono le parti ricopiate dai libri. Man mano che andiamo avanti questa storia sta prendendo forma nella mia mente e se le cose dovessero andare come ho previsto, questa long durera' piu' del previsto. Ma non voglio anticiparvi niente perche' non c'e' niente di certo!

Ho cambiato il titolo della long precedentemente intitola Mio figlio in I will always love you. Questa frase ha tanti riferimenti. L'amore di Mr. Mellark verso sua moglie, Jane, suo figlio, Prim e Katniss.

Spero che questo capitolo sia piaciuto e come sempre ringrazio chi ha letto,recensito e inserito questa long nelle preferite/seguite/ricordate.

Siete tutti nei miei pensieri.

Hoon21 <3

p.s. Aggiornero' probabilmente sabato.


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Capitolo 8
*** Settimo Capitolo ***


Il tuo viso e' il mio cuore e il tuo amore la mia anima.

(Tamburi d'autunno).



Settimo Capitolo.



E' passato un giorno pieno prima che Miss Di Fuoco riuscisse a tornare dal mondo dei sogni. Fortunatamente un giorno molto tranquillo. Finora.

-Non morire per me, non mi faresti certo un favore. Siamo d'accordo?- le sta dicendo ora Peeta. Hanno parlato per un bel po', per la maggior parte di cose abbastanza inutili. D'altronde di cosa potrebbero parlare in quella situazione?

-Forse l'ho fatto per me stessa, Peeta, ci hai mai pensato?Forse non sei l'unico..che si preoccupa per...cio' che succederebbe se...- farfuglia lei in risposta.

Sento quasi le parole di Gale nella mente. Se andiamo avanti cosi' la ragazza riuscira' a rivelare il suo fantomatico amore tra cento anni.

-Se cosa, Katniss?- cerca di aiutarla Peeta.

Sveglia ragazzo! Non e' innamorata di te! Vorrei urlargli.

La ragazza sembra tentennare per poi uscirsene con un secco:-Questo e' proprio il genere di argomento da cui Haymitch mi ha detto di stare alla larga-

Si certo e io sono una capra!

Per fortuna c'e' quel santo ragazzo che riprende il discorso abbastanza facilmente chinandosi per baciarla.

E per ora questo bel teatrino sembra proprio finito. Sospiro. Non so se e' peggio vomitare per il pianto straziante di Cato o per la patetica scenetta di quella ragazza.

Badate bene, le voglio bene e le sono grato per tutto cio' che ha fatto per Peeta ma fa male pensare che tutto quello che sta dicendo e' una baggianata. Ci penso da quando ho fatto quel discorso con Gale.

Non ha mai fatto caso a lui se non per quando gli ha lanciato il pane a undici anni (come se non me ne fossi accorto). Non ha mai cercato di aiutarlo, di ringraziarlo o anche solo di fargli un cenno. Durante gli Hunger Games si e' tenuta a distanza di sicurezza per evitare qualunque scontro diretto e l'ha lasciato solo mentre lui veniva quasi ucciso per salvarla e alla fine e' andata a cercarlo solo dopo il cambiamento delle regole.

Chi vuoi abbindolare ragazzina? A parte Peeta e Capitol City...

Sono tutti entusiasti di questi giovani e Peeta e' troppo innamorato per accorgersene. Sospiro di nuovo e Marlene appoggia per un attimo la sua mano sulla mia ma la ritrae non appena incrocio il suo sguardo. Andiamo avanti cosi' da giorni ormai.

-E mentre i nostri giovani innamorati godono della reciproca compagnia e del loro amore, un altro grande evento sta sconvolgendo l'Arena!- annuncia Claudius entusiasta indicando lo schermo che mostra Cato e Thresh.

Il primo ha una strana aria. Ha i capelli attaccati alla fronte, gli occhi rossi completamente di fuori e una selvaggia ira lo acceca rendendolo spaventoso. Attacca Thresh incessantemente non curandosi delle sue stesse ferite.

-L'hai uccisa!L'hai uccisa!L'hai uccisa!Me l'hai portata via!- gli urla mentre lo colpisce con la spada.

Thresh da parte sua risponde ad ogni suo attacco con grugniti e smorfie di dolore. E' piu' alto e grosso di Cato ma sembra aver perso ogni energia. Non ha piu' voglia di vivere.

Continuano a lottare e a spostarsi per oltre dieci minuti finche' Cato non approfitta di una debolezza dell'avversario e lo porta in ginocchio di fronte a se.

Thresh ha un profondo taglio alla tempia, diverse contusioni alla braccia e una brutta ferita alla gamba. Sa che sta per morire e non fa niente per cercare di salvarsi se non fissare Cato negli occhi.

-Io ho ucciso Clove. I tuoi amici hanno ucciso la piccola Rue. E' tutto un cerchio, capisci? Siamo solo un simbolo Cato...solo un simbolo- e sorride.

Un sorriso caldo, sincero e amichevole. Vista la situazione quel sorriso sembra piu' un atto di sfida che fa saltare i nervia Cato che sussura:-Addio Thresh. Questo e' per Clove- e gli conficca la spada nel torace.

Thresh continua a sorridere mentre si accascia a terra.

Dovrei essermi abituato alla morte e invece ogni volta che la vedo provo sempre quella fitta dolorosa al petto.

Riposa in pace Thresh. Hai avuto la fortuna di tirarti fuori da tutto questo.

E scoppia il temporale.

-Signori e signore sono rimasti solo quattro tributi. Cato dal Distretto 1, Marshali dal Distretto 5 e Katniss e Peeta dal Distretto 12. Il giovane Thresh se n'e' andato combattendo- annunciano come se niente fosse.

Cato resta immobile a fissare il cadavere mentre la pioggia gli bagna il viso mescolandosi alle lacrime. Deglutisce, prende il suo zainetto e mentre va via arriva un grande paracadute d'argento che contiene una strana maglia di ferro. Ma cos'e'? Oddio...e' una corazza.

Si vede chiaramente il sorriso che compare nei suoi occhi mentre si rigira nelle mani la corazza.

Adesso gli Hunger Games prenderanno una forma diversa per Cato.


Visto che Katniss e Peeta stanno dormendo le telecamere si concentrano principalmente su Cato e Marshali, la ragazza rossa. Il primo si e' rifugiato alla Cornucopia preparando altri tre omicidi. Ha l'aria di un pazzo ed e' sempre piu' inquietante dopo che si e' messo a canticchiare allegramente una canzoncina funebre. Spero che questo ragazzo venga ucciso da qualcosa e non da mio figlio. Si vede chiaramente che e' disperato e i disperati arrivano a commettere azioni impulsive e molto pericolose per chi li circonda.

Marshali e' nascosta sotto un cespuglio attendendo la fine di questa tempesta. Ha ancora qualcosa da mangiare percio' non rischiera' di morire. Ha anche un coltello quindi puo' difendersi in qualche modo. Neanche questa ragazza ha un viso molto rassicurante. Ha gli occhi scaltri e penetranti e una mente acuta e fredda. Potrebbe essere una perfetta stratega con quel suo modo logico di ragionare senza lasciarsi influenzare dalla paura.

Quando arrivo alla conclusione che non accadra' niente mi decido a salire al piano di sopra e dormire. Non aiuterei nessuno se restassi a fare la veglia per tutta la notte.

Il mattino dopo mi sveglio solo nel letto. E' una strana sensazione. Solitamente quando mi alzo Marlene ancora dorme e riempie il letto con il suo calore. Oggi invece e' freddo e troppo grande per una sola persona.

Non e' il momento per pensare alla dimensioni di un letto mi dico costringendomi ad alzarmi.

La prima parte della mattina scorre abbastanza tranquillamente. Prim passa dalla panetteria prima dell'inizio della scuola per salutarmi.

-E' molto tempo che non vengo qui signore. Mi dispiace cosi' tanto ma neanche oggi posso restare. Mamma e' raffreddata e non posso lasciarla sola per tanto tempo-

-Tranquilla Prim. Salutami la mamma e spero che si rimetta presto. Adesso sbrigati altrimenti farai tardi!-

Finche' Sae la Zozza non e' entrata. Quest'anziana signora vive al Giacimento e lavora nel Forno da molto tempo.

-Salve Mr. Mellark-

-Salve signora. In cosa posso aiutarla?-

-Io e alcuni del Forno stiamo facendo una colletta per Katniss e Peeta. Magari non sara' molto ma potrebbe assicurargli almeno un pasto, no? Percio' vorrei sapere se lei ha intenzione di dare il suo contributo-

La sua frase nascondeva malamente la minaccia.

Le ho sorriso tranquillizzandola:- Ovviamente- e ho preso tutto l'incasso della mattinata. Questa e' l'unica cosa che posso fare per lui.

Lei ha accettato i soldi con uno sguardo ammirato.

-Mi scusi signora, ha detto che questa raccolta e' per Katniss e Peeta?-

-Esatto Mellark-

-Perche'? Voi conoscete molto bene Katniss e volete che sia lei a tornare a casa. Allora perche' aiutate anche mio figlio?-

Ha sorriso mostrando i pochi denti che le sono rimasti in bocca:- Se non fosse per quel ragazzo Katniss non potrebbe tornare qui. E inoltre ha dimostrato di essere una brava persona e fa parte del Distretto 12. Non e' importante se non appartiene al Giacimento, e' del 12-

Ero commosso. Peeta lascia sempre un segno dietro di se. Le persone lo ricordano e non ho potuto impedirmi di piangere pensando che io non lo dimentichero' mai, qualsiasi cosa dovesse accadere.


-Tu cosa hai fatto?- sta urlando Marlene.

-Ho dato i soldi a quella vecchia. Stanno organizzando una colletta per i ragazzi e volevo dare il mio contributo visto che uno di quei ragazzi e' mio figlio- le spiego per la milionesima volta.

-Giusto! Ma non ti sei accorto che e' almeno da una settimana che non facciamo un pasto decente e tu non mangi da quattro giorni a parte qualche noce? Hai aiutato un figlio ma non ti sei accorto che gli altri due stanno morendo di fame e che hai anche una moglie! Ma questo non fa niente vero? Basta che Peeta e la sua ragazza mangino, noi possiamo morire!-sbraita con le vene del collo ingrossate.

Mi sento umiliato dalle sue parole e le rispondo nello stesso tono:- Sei tu quella che si dimentica quanti figli ha! Non ho mai fatto particolarita' tra i miei figli e ho sfamato tutti nello stesso identico modo. Non ti ho fatto mai mancare niente in tutti questi anni! E adesso che Peeta, il piu' piccolo dei tuoi figli ha rischiato di morire e ha una possibilita' per tornare a casa, tu mi rimproveri perche' ho fatto in modo che avesse qualcosa da mangiare! Cose da matti!-

Abbiamo entrambi il viso rosso e il fiato corto a causa delle urla che riecheggiano in tutta la casa. I ragazzi ci stanno fissando dalla cima della scala, ne sono sicuro ma non ho nessuna intenzione di richiamarli in questo momento.

-Beh non sei stato tu quello che si e' spezzato la schiena per crescere tre figli, essere una brava moglie, gestire una casa e aiutarti in panetteria. Tu cosa hai fatto? Hai fatto il pane tutti i giorni? Santo cielo che faticaccia!-

-Non ti azzardare a parlarmi in questo modo!-

-Altrimenti cosa fai? Mi metti in castigo?- e ride senza allegria.

Rimango in silenzio.

-C'e' del pane giu' in panetteria. Bastera' per te e i ragazzi- e salgo le scale per chiudermi nella stanza da letto.

Il cuore mi batte all'impazzata.


Scendo verso le sette di sera. In tempo per vedere la discussione tra Katniss e Peeta. I ragazzi sono seduti a tavola e giocano a carte. Peeta ha sempre odiato quel gioco. Marlene sta cucendo qualcosa a maglia nella poltrona e io mi siedo accanto a lei senza degnarla di uno sguardo.

-Peeta. Durante l'intervista hai detto che hai una cotta per me da sempre. Da sempre quando?-

-Oh, vediamo. Credo dal primo giorno di scuola. Avevo cinque anni. Tu indossavi un vestito rosso scozzese e i tuoi capelli...erano pettinati in due trecce invece di una. Mio padre ti indico' mentre aspettavamo di metterci in fila- dice Peeta.

Non lo dire Peeta. Non lo dire, lo supplico nella mia mente. Adesso sono tutti attenti alla conversazione e sento lo sguardo indagatore di Marlene sul viso. Deglutisco e faccio di tutto per apparire indifferente.

-Tuo padre? Perche'?-

-Mi disse:- Vedi quella bambina?Volevo sposare sua madre, ma lei e' scappata con un minatore di carbone-

Marlene si irrigidisce al mio fianco e io trattengo istintivamente il respiro.

-Cosa? Te lo stai inventando!- esclama Katniss confusa.

-No, e' vero. E io gli chiesi:-Un minatore di carbone? Perche' ha voluto un minatore di carbone se poteva avere te?- Lui rispose:- Perche' quando canta...si fermano ad ascoltare persino gli uccelli-

Marlene lascia perdere il lavoro a maglia che ha sulle ginocchia e sale al piano di sopra. I ragazzi mi guardano a meta' tra lo sbalordito e l'accusatore. Non perdo tempo e seguo Marlene.

-Marlene aspetta!- le urlo. Riesco ad entrare in camera prima che possa chiuderla a chiave.

-Cosa vuoi ancora? Perche' non te ne vai dalla tua Jane come hai sempre sognato? Brutto bastardo vigliacco che non sei altro!-

Cerco di rispondere ma riesco solo a farfugliare.

-Vedi! Sei solo un codardo senza palle! Dimmi, che razza di uomo sei se non riesci neanche a rispondermi? Non riesci ad ammettere neanche la verita' a te stesso!-

-No no Marlene! Ascoltami...ti prego...-

-No John. Ascoltami tu- fa un respiro profondo e inizia a fare il discorso piu' lungo che le abbia mai sentito dire:- Quando ho accettato di sposarti sapevo che eri innamorato di lei. Ho accettato questo fatto perche' ero sicura che con gli anni sarei riuscita a farti innamorare di me e avresti dimenticato lei. Ma gli anni sono passati e tu non hai mai fatto un passo verso di me pensando sempre a Jane. Non ho piu' provato a piacerti. Ho continuato a tenerti in ordine la casa e ti ho dato tre figli eppure non ti ho visto mai guardarmi con amore.

E dopo tanti anni mi sono stancata John. Posso convivere con il tuo amore verso quella donna ma non posso convivere con l'umiliazione. Tu mi hai umiliata davanti a tutti. So quello che dice la gente di me. So quello che pensa di noi. E so anche che tutti scommettono quanto ancora durerai con quella -strega- di tua moglie.

Io mi sono stancata e non ho piu' intenzione di essere tua moglie. Non in questo modo, comunque. E ora ti sarei grata se mi lasciassi sola-

Sta piangendo. No, sta singhiozzando. E tutto questo e' solo colpa mia.

-No- le rispondo prima di riuscire a pensare.

-Cosa?- chiede con la vista offuscata dalle lacrime.

-Ho detto no. Non me ne vado. Non piu'- e la stringo a me. Lei mi cinge il collo con le braccia.

Amo Jane e amo Marlene. Jane e' il mio passato e tutto cio' che questo rappresentava. Le vorro' sempre bene e faro' in modo che non soffra ma Marlene e' mia moglie e io la amo. La mo cosi' com'e'.

-Ti amo e scusami per essere stata cosi' codardo da non riuscire a dirtelo-



Quando scendiamo sono passate diverse ore. Peeta e Katniss si sono accorti della morte di Thresh e valutano la situazione.

Purtroppo non c'e' molto da dire. Cato e' ferito e mezzo pazzo. Marshali e' vicino a loro anche se ovviamente loro non possono saperlo e aspetta il momento opportuno per portare via il loro cibo.

Kevin ci riferisce che dopo una frase particolarmente dolce di Katniss (tirata fuori con le pinze, ovviamente) il loro mentore ha fatto arrivare un cesto pieno di panini, formaggio, mele e uno stufato di agnello con tanto di prugne. Esattamente come piace alla ragazza.

Non poteva mandare un messaggio piu' chiaro il vecchio Haymitch.

Insieme concordano che l'indomani andranno a caccia(per la felicita' della rossa) e sara' in questo modo che faranno fuori uno di loro. Sono stati giorni troppo tranquilli.

Ma credo che per i colpi di scena dovremmo aspettare un altro po'.

Per ora non ho voglia di pensarci. Voglio solo godermi le risate di Marlene mentre siamo a letto a farci le coccole. Sono stato uno sciocco a farla soffire cosi' tanto vivendo continuamente nel passato.

Come sempre tutto questo e' stato possibile grazie a Peeta.

Grazie figliolo.

Mi addormento tra le braccia dell'amore e mi riprometto di andare da Jane la mattina dopo per porgerle le mie scuse e la mia amicizia.



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Capitolo 9
*** Capitolo Ottavo ***


E io, un tempo cosi' fiera della mia autosufficienza,

non sopportavo l'idea della solitudine.

(Tamburi d'autunno)



Capitolo ottavo.



La morte e' qualcosa di cui non abbiamo nessun controllo,percio' perche' dobbiamo temerla per tutta la vita? E' questo che mi ripeto mentre vedo morire l'ennesimo tributo. Questa volta la fortuna non ha sorriso a Marshali, la ragazzina dai capelli rossi, cosi' scaltra e intelligente. Alla fine e' morta per un banalissimo errore, una cosa talmente stupida da far quasi ridere. Ha mangiato le bacche che Peeta stava raccogliendo per il pranzo senza essersi accorto che erano bacche velenose, i morsi della notte, come li hai chiamati Katniss.

Peeta e Katniss si sono rimessi a cacciare oggi e contemporaneamente stanno cercando di eludere Cato. Quel che non sanno e' che lui e' dalla parte opposta, credendo che si trovino dall'altro lato del bosco.

Quando anche Marshali muore, non sento piu' niente. Potra' sembrare crudele ma meno tributi ci sono, piu' mio figlio e' vicino a casa. Tra poco sentiremo le trombe suonare e Claudius annunciare i vincitori dei Settantaquattresimi Hunger Games. Marlene e' tornata ad essere come e' sempre stata: molto fredda e taciturna. Ma adesso so che dietro quella maschera di ghiaccio, c'e' un cuore tenero e caldo che batte insieme ai nostri.

Ho imparato molte cose in queste settimane. E questi insegnamenti mi sono stati dati dalle persone piu' improbabili.

Prim mi ha insegnato a non perdermi nei meandri dei sensi di colpa. Katniss mi ha insegnato a lottare, anche quando la fortuna e' contro di noi. Gale mi ha insegnato ad essere 'umano' nelle condizioni meno umane. Jane mi ha insegnato ad andare avanti e non voltarmi piu' indietro.

Ma l'insegnamento piu' importante e' venuto da mio figlio Peeta, ovviamente. Mi ha fatto comprendere che amare qualcuno significa desiderare la sua vita anche a costo della propria morte.

Per questo non mi sento in colpa quando ringrazio il cielo dicendo:-Ti ringrazio perche' la mia famiglia e' viva. Ti ringrazio perche' mio figlio sta bene ed e' felice. Ti ringrazio perche' io sono vivo e sono felice-

E anche questa notte passa serenamente.



L'indomani appena sveglio mi rendo conto che questo e' il grande giorno. Definirlo il <> sembra quasi che io stia per sposarmi e in effetti e' cosi'. Ho sentito la stessa ansia crescermi nello stomaco e bloccarmi la respirazione il giorno del mio matrimonio, molti anni fa. Il volto tirato e pallido di Marlene mi fa intuire che non sono l'unico a pensarlo. Sospiro pesantemente e mi preparo per questa lunga giornata.

Passo piu' della meta' della mattinata a infornare nella speranza di distogliere la mente da brutti pensieri. Anche se quelli restano sempre nello stesso posto e con il passare delle ore si intensificano. Alla fine mi arrendo. Pulisco il bancone, sciolgo il nodo del grembiule, infilo il piumino leggero e dico a Marlene che sto uscendo.

Camminando per le strade del Distretto 12, la gente mi ferma per chiacchierare un po' e mi chiede cosa faro' quando mio figlio tornera' a casa. A questa domanda sento la fitta farsi piu' forte all'altezza del petto. Potrebbe anche non farcela. Peeta e Katniss sono due giovani molto forti e abbastanza in gamba ma questi sono gli Hunger Games e tutto quello che e' anormale diventa normale. Per questo mi limito semplicemente a sorridere e scrollare le spalle. Altri si fermano a guardarmi e mi fanno un cenno con la mano, abbozzando un sorriso che viene prontamente ricambiato.

Se mio figlio e' ancora vivo lo devo anche loro e alla raccolta che hanno generosamente organizzato per i nostri ragazzi. Per il mio ragazzo.

Passo anche dal Forno. Sono entrato pochissime volte in questo posto angusto. Pur non essendo ricco, ho sempre fatto in modo che la mia famiglia mangiasse e non sono mai venuto qui a barattare. Ma oggi non sono venuto qui per comprare o barattare qualcosa. Sono venuto per ringraziare.

In un angolo adocchio Sae la Zozza che sta parlando con uno dei Pacificatori, un ragazzo di nome Darius.

-Salve Sae. Darius- accenno leggermente. Sono entrambi stupiti di vedermi in questo posto come il resto dei presenti che mi scruta pensando che non mi sia accorto delle loro occhiate curiose.

Sae e' la prima a riprendersi e rivolgermi un sorriso sincero:-Salve John. A cosa dobbiamo la sua visita al Forno?-

-Sono venuto per ringraziarvi per quello che avete fatto per mio figlio. Siamo alla fine quindi ci sono buone probabilita' che riesca a tornare a casa. Tuttavia, ci sono anche molte probabilita' che non ci riesca. Ma in qualunque modo andra' a finire, vi saro' eternamente grato per la raccolta che potrebbe anche avergli salvato la vita. Dunque, ecco qua.- e metto sul bancone una cesta piena di panini ripieni, focacce, torte e biscotti.- So che non e' molto ma mi farebbe piacere che l'accettaste- e a questo punto alzo un po' la voce affinche' tutti mi sentano. -Tutti quanti. Sono per tutti i presenti. Grazie di cuore a nome non solo mio ma anche della mia famiglia e di mio figlio Peeta. Grazie-

Vedo i loro sguardi affamati che osservano con attenzione il cestino come se potesse scomparire da un momento all'altro.

Sae risponde per tutti:-Ti siamo molto grati. Non riceviamo molti regali da queste parti- ride insieme a molti altri- Spero che Peeta e Katniss possano tornare a casa. Sono molto affezionata alla ragazza, la conosco da molti anni ormai. E sapere che tuo figlio sta facendo di tutto per proteggerla non puo' che farlo entrare nelle grazie di tutti noi- e detto questo mi abbraccia. Anche altra gente mi abbraccia o semplicemente mi stringe la mano e mi sento euforico.

Ho fatto qualcosa di bello. Di buono. Qualcosa di cui mio figlio sarebbe fiero.

E adesso so che le persone possono cambiare.

Seduto in disparte se ne sta Gale che mi fissa con quegli occhi grigi molto simili a quelli di Katniss ma molto piu' ardenti e sprezzanti.

Si avvicina continuando a tenere un contatto fisso. Azzurro contro grigio.

Sbuffa.

-Sarebbe molto piu' facile odiare lei e suo figlio. Siete maledettamente...- ma non conclude la frase e se ne va.

Lo guardo andare via senza capire cosa abbia fatto di sbagliato questa volta.


Ci impiego piu' del previsto ad arrivare a casa Everdeen. Noto che anche la gente del Giacimento mi e' solidale. Gli Hunger Games ci fanno sentire un po' piu' vicini e allo stesso tempo lontani. Sono sicuro che saranno dispiaciuti per la sorte della mia famiglia e di mio figlio ma al tempo stesso staranno pensando che per fortuna anche quest'anno i loro figli sono stati risparmiati. E gli do ragione. Non vorrei che qualcun altro dovesse passare quello che sto passando io ora.

La paura costante, le notti insonne, la ricerca di risposte che non arriveranno mai e il meschino sentimento di gioia quando un tributo muore e non e' mio figlio.

Gli Hunger Games fanno uscire anche il nostro lato cattivo; quello che cerchiamo disperatamente di nascondere.

Forza John, sta per finire. Entro domani al massimo saprai se Peeta tornera'...o no, mi dico.

Busso leggermente alla porta e come sempre e' Prim ad aprire con il suo sorriso dolce e candido che potrebbe illuminare una stanza buia.

-Ciao Prim! Come stai, tesoro? La mamma mi ha detto che sei stata poco bene- esordisco non potendo sorridere a mia volta.

-Buongiorno Mr. Mellark! Sto bene,grazie. E lei?-

-Oh bene. Come mai non sei andata a scuola?-

Sembra imbarazzata per un attimo e abbassa la voce.

-Non me la sentivo di lasciare sola la mamma. Crede che oggi...oggi sara' l'ultimo giorno nell'Arena.-

Mi si scioglie il cuore. Una bambina cosi' piccola e fragile e' costretta a vedere la propria sorella sacrificarsi al suo posto e proteggere la madre indebolita dal dolore.

-Sta tranquilla, tesoro. Andra' tutto bene. Katniss e' una tipa tosta e ci sara' Peeta a proteggerla. Torneranno insieme, te lo prometto-

Lei sorride ma so che ha capito che non posso promettere quella promessa. Da dentro si sente Jane che chiede chi sia alla porta.

-E' Mr. Mellark, mamma- le urla di rimando Prim. Si sente il rumore di una sedia che viene spostata e Jane si affaccia alla porta.

-Ciao John- mi saluta.

-Ciao Jane. Come stai?-

-Bene grazie. Tu?-

-Bene grazie- E per un po' rimaniamo in silenzio finche' non mi invita ad entrare. Mi siedo su una sedia piuttosto sgangherata e scomoda ma non dico niente e continuo a sorridere, chiacchierando con la piccola. Sul piccolo mobiletto e' appoggiata la tv. La guardo con la coda dell'occhio solo per assicurarmi che i ragazzi stiano bene e che Cato li stia ancora cercando.

Non manca molto.

-Ti va una tazza di te'?- chiede Jane interrompendo per un attimo la figlia che mi stava raccontando di un esercizio svolto a scuola.

-Si, grazie- Dopo qualche minuto Jane mette sul tavolo due tazze di te' e Prim mi sorride leggermente, spostandosi nell'altra stanza.

La ringrazio e inizio a sorseggiare il mio te' bollente.

-Ti ringrazio.-

Mi volto inarcando un sopracciglio.

-Di cosa?- chiedo perplesso.

-Di esserti preso cura di me e Prim in queste settimane. Prim ti e' molto affezionata. Avete passato molto tempo insieme e credo che tu le ricordi un po' suo padre. Quel padre che purtroppo ha perso troppo presto e di cui ha ancora bisogno-

Rimango sorpreso da questa confessione.

-Prim e' una brava bambina. E' molto dolce e gentile. E' stato un piacere passare con lei molti pomeriggi. Mi ha tenuto compagnia e spero di poter passare altro tempo con lei anche dopo i Giochi- resto in silenzio per un attimo prima di riprendere a parlare- Mi ricorda molto Peeta. Sono entrambi cosi' innocenti, cosi' buoni e pronti a donarsi per gli altri-

Mi fermo prima di scoppiare in lacrime. Appoggio la tazza sul tavolo perche' le mani hanno iniziato a tremare.

Incontro gli occhi di Jane, troppo lucidi per i miei gusti.

-Lo so...Katniss non potrebbe essere piu' fortunata. Sono contenta che ci sia lui con lei adesso. Eppure mi dispiace cosi' tanto... Quando tutto questo finira', Katniss tornera' da Gale. Non ha ancora capito che quello che Peeta prova per lei e' sincero.

Sono sicura che me la riportera' a casa. Mi dispiace cosi' tanto John...- sussurra mentre una lacrima le riga la guancia.

-E non solo per questo. Per quello che io ti ho fatto molti anni fa. Ma devi capire che io lo amavo...piu' della mia stessa vita-

Alla prima lacrima se ne aggiungono molte altre.

-Non devi dispiacerti. Io sono contento che tu abbia scelto lui, alla fine. Non sono una brava persona Jane. Per quanto mi sforzi..non ci riesco.- ma a questo punto stiamo piangendo tutti e due.

Gli Hunger Games non distruggono solo la mente e la personalita' dei vincitori.

E' gia' pomeriggio inoltrato quando alla fine riesco a salutare Prim e Jane. Non prima pero' di averle convinte a venire a casa mia per la cena. Guarderemo insieme i Giochi. Comunque vada.

Marlene ne sara' entusiasta.


E invece no. Annuisce leggermente quando le comunico la notizia e si sposta in cucina per preparare del pollo ripieno con patate al forno. Apparecchio alla tavola e chiedo a Kevin e Josh di prepararsi. Quando vado in cucina mi fermo ad osservare per un secondo Marlene.

Ha i capelli legati in un'elegante coda di cavallo. Indossa un vestito un po' consumato e colorato. Sono cosi' intento a guardarla che quasi non mi accorgo che lei ha alzato la sguardo e adesso mi fissa con un sopracciglio inarcato.

-Come mai mi fissi?- chiede.

-Perche' sei bellissima- Lei arrossisce e distoglie lo sguardo imbarazzata. In quello stesso momento suona il campanello.

-Vai tu ad aprire, per favore?-

-Si certo- Ripercorro il corridoio e apro la porta. Jane e Prim sono strette l'una all'altra.

-Ciao. Prego entrate- dico subito dopo mettendomi da parte per lasciarle entrare. Si tolgono il cappotto leggero (abbastanza vecchio ma faccio finta di non notarlo, anche se prendo l'appunto mentale di provvedere in seguito) e lo appendono. Faccio loro strada verso il salotto dove ci sono gia' Kevin e Josh che collaborano per la prima volta mettendo le nostre ospiti a loro agio e in lampo arriva anche Marlene.

Saluta cordialmente sia Prim che Jane, scambiando quelle chiacchiere tra donne che mi sono sempre sembrate strane. Qualcosa del tipo <> o <>.

La cena e' gia' pronta e mangiamo tutti insieme. Sembra quasi una serata normale. Parliamo amabilmente. Prim conquista tutti(compresa Marlene)con la sua dolcezza e mia moglie fa in modo di mostrarsi molto gentile e disponibile. Sarebbe tutto perfetto se in sottofondo non si sentissero i rumori dell'Arena e potessimo rilassarci. Invece le nostre orecchie sono tese e vigili in attesa del segnale tanto atteso e tanto temuto.

-Signori e signore! Il nostro Cato del Distretto 2 e' alla ricerca disperata degli sfortunati amanti del Distretto 12 che per tutto il giorno gli sono sfuggiti. Per fortuna il giovane Cato non e' lontano da Katniss e Peeta e tra poco dovrebbe raggiungerli...aspetta! Hey, Caesar! Cosa ti sembrano quelle ombre scure laggiu' in fondo?-

Tutti i presenti lasciano perdere la coscia di pollo nel piatto e si girano verso la televisione. Claudius e Caesar stavano amabilmente parlando sugli ultimi eventi che in effetti scarseggiano. Le telecamere ingrandiscono l'immagine e strizzo gli occhi per distinguere quelle strane figure.

-Perbacco Claudius! Sono degli starni ibridi, simili a grossi lupi. Sbaglio?- spiega.

-Assolutamente no! Sono proprio degli ibridi. Ma come fara' il giovane Cato a cavarsela?-

Sinceramente non mi importa.

Cato sembra subito in difficolta' e capendo che il corpo a corpo non servirebbe a niente contro questi lupi giganti si da alla fuga. Inizia a correre.

Un'altra telecamera si sposta su Peeta e Katniss che si stanno riposando mentre Katniss canta una dolce melodia e Peeta la guarda come se fosse la cosa piu' bella che avesse mai visto.

Accostano le due immagini e si capisce subito che Cato sta correndo in direzione di quei due.

-Oh no! No no no no no!- gemono Jane e Marlene insieme. I loro sguardi si incrociano e in quel momento capisco che si sentono vicine. Due madri che stanno perdendo i loro figli.

Nessuno di noi tocca piu' cibo e fissiamo ansiosamente lo schermo, cercando un modo per avvertirli del pericolo, consapevoli del fatto che non esiste un modo. Prim inizia a piangere e io la prendo tra le braccia, Jane e Marlene si fanno piu' vicine tenendosi strette e Kevin e Josh si avvicinano cauti a me per cercare un appiglio.

Stiamo in questa posizione per diverso tempo finche' Cato non e' praticamente addosso ai ragazzi. Tratteniamo tutti il fiato ma Cato corre verso la Cornucopia ignorandoli.

Katniss e Peeta si guardano stupiti, entrambi con le armi sfoderate. Si sente un grido. Si voltano e vedono i lupi-ibridi correre verso di loro.




Angolo dell'autrice.

Ciao a tutti! Vi chiedo umilmente perdono. Avrei dovuto aggiornare sabato scorso e non oggi. Vi devo sicuramente delle spiegazioni. Ho avuto un compleanno, una gara, due compiti in classe, interrogazione, mancanza di ispirazione e una connessione schifosissima. Sarei riuscita a pubblicare questo capitolo lunedi' ma purtroppo il wi-fi non funzionava e nei giorni seguenti sono stata leggermente impegnata.

So che questo capitolo e' abbastanza corto rispetto ai precedenti ma volevo lasciarvi con un po' di suspense. Non e' il massimo e so benissimo di aver scritto un mucchio di cavolate ma e' stato il massimo che sono riuscita a mettere su.

Spero che mi perdonerete il ritardo e che recensirete lo stesso. Ringrazio tutti quelli che mi sostengono in ogni capitolo. Siete tutti delle persone molto speciali.

Ringrazio chi legge semplicemente, chi legge e recensisce e tutti quelli che hanno inserito questa fanfiction nelle seguite/preferite/ricordate. Grazie di cuore.

Vedro' di aggiornare prima di sabato prossimo ma non vi prometto niente. Quindi, se non notate il mio nome in cima alla lista delle storie aggiornate questa settimana, ci si vede direttamente sabato.

Kisses,

Hoon21 <3

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Capitolo 10
*** Capitolo Nono ***


Ad Haruma che riesce sempre a farmi sorridere

grazie alle sue recensioni.

Grazie davvero per essere l'unica che mi sostiene in

questo periodo difficile.


Capitolo nono.


Sembra che tutto il mondo si sia fermato. Continuo a fissare lo schermo senza vederlo realmente. E' come se la mia identita' si fosse staccata dal corpo e adesso vedesse la scena dall'alto. Come se non fosse coinvolta. Ma in realta' lo e'. Io sono coinvolto. Mio figlio non e' mai stato cosi' vicino alla morte come ora.

I ragazzi iniziano a correre, inseguiti da quegli strani ibridi. Cato ha gia' raggiunto la Cornucopia da un po' mentre Peeta fatica ad arrivare a causa della ferita alla gamba non ancora guarita. Katniss e' corsa via senza voltarsi indietro ma non gliene faccio una colpa. E' difficile continuare a fingere di amare una persona se si e' in pericolo di vita. Per questo rimango sorpreso (una strana sensazione visto il mio stato catatonico)quando dopo un attimo di esitazione si volta per aiutare Peeta ma lui la allontana. Potra' aiutarlo meglio dall'alto per via dell'arco.

Cato e' troppo stanco, ferito e scosso per tentare di ucciderli quando entrambi salgono sulla Cornucopia. Non e' un problema, per il momento. Gli ibridi invece si. Stanno iniziando a radunarsi e si alzano sulle zampe posteriori, rendendosi piu' umani di quello che in realta' sono. Prim urla terrorizzata e io faccio di tutto per non imitarla.

Non ora, mi dico. Se mollassi in questo momento, la bambina non avrebbe nessuno a cui aggrapparsi. Entrambi i miei figli sono pallidi e tremano, mia moglie e Marlene piangono l'una attaccata all'altra. Le stringo una mano per tentare di tranquillizzarla ma non c'e' niente che io possa fare adesso. Come posso consolarla se sto per mettermi a piangere come un bambino e urlare terrorizzato?

Katniss urla e tutti sobbalziamo. Nessuno l'ha ferita, perche' urla?

-Katniss?- la chiama Peeta.

-E' lei!- risponde terrorizzata. Peeta e' confuso quanto noi.

-Lei chi?-

-Sono loro. Ci sono tutti. Gli altri. Rue e Faccia di Volpe e...tutti gli altri tributi-

Gli Hunger Games l'hanno fatta impazzire fino a questo punto? Crede di vedere i tributi morti al posto degli ibridi?

-Cosa gli hanno fatto? Pensi che...quelli sono i loro veri occhi?-

Oddio, anche mio figlio e' impazzito!

-Hanno ragione, Mr. Mellark!- dice Prim- Gli ibridi hanno i colori di ogni tributo. Guardi quello a destra..ha il pelo rosso e gli occhi d'ambra, proprio come Marshali! L'ibrido piu' piccolo con il pelo e gli occhi marroni deve essere Rue! Devono aver trapiantato i loro occhi o qualcosa del genere a quegli animali o forse hanno trasformato i loro corpi in ib-b-bridi...- e scoppia di nuovo in lacrime e non per paura ma per orrore e ribrezzo. Finira' mai la crudelta' umana? Li hanno gia' uccisi una volta, perche' devono farlo anche una seconda volta?

Ma non e' il tempo per i pensieri filosofici perche' gli ibridi stanno attaccando i lati della Cornucopia. Peeta viene trascinato giu' da un ibrido ma grazie al braccio di Katniss non finisce a terra e riesce ad ucciderlo. Si rimettono entrambi in piedi, sospirando per essere scampati alla morte per poco. Anche io sto per tirare un sospiro di sollievo pensando che Peeta non e' morto neanche questa volta quando Cato li attacca. Gli urlo di stare attento ma ovviamente lui non puo' sentirmi. Mi do mentalmente dello stupido.

Cato ha un braccio intorno alla gola di Peeta e Katniss non puo' colpirlo altrimenti cadrebbero entrambi. Ho i muscoli tesi, il respiro corto e i battiti del cuore accelerati. Cato e' piuttosto ferito e non intendo solo fisicamente. Subito dopo la morte di Clove, qualcosa in lui e' cambiato e le parole di Thresh l'altro giorno, l'hanno colpito profondamente. Sembra piu' consapevole del gioco. Del fatto che in realta' Capitol City gioca con le vite dei tributi e adesso che l'ha capito, e' disposto a tutto perche' non ha piu' niente da perdere. Gli hanno portato via la sua identita', la sua anima e anche il suo cuore. I suoi occhi mi dicono -Guarda cosa sono diventato e tutto per la gloria del mio distretto! Perche' non dovrei uccidere tuo figlio? E' solo uno stupido gioco e noi solo stupide pedine.- e io vorrei rispondergli che possiamo cambiare se solo vogliamo e che possiamo essere perdonati per cio' che abbiamo fatto, chiedendo perdono. Ma non posso farlo perche' non mi sentirebbe e perche' Katniss l'ha gia colpito alla mano in modo che lasciasse libero Peeta.

Cato atterra sul terreno e gli ibridi lo attaccano. Prim seppellisce il viso nella mia camicia singhiozzando mentre Cato viene dilaniato e fatto a pezzi. Inizialmente cerca di difendersi dai loro attacchi con una spada ma non ha piu' speranze.

Affonda la lama nella carne uccidendo ma piu' ibridi uccide e piu' ce ne sono. Sono stati creati per uccidere e non si fermeranno finche' la loro vittima non morira'.

E cosi' Cato da predatore, diventa preda. Per tutta la notte urla dimenandosi ma alla fine si arrende. Gli ibridi lo portano dentro la Cornucopia ma lui non muore. Resta per tutto il tempo vigile e lucido, soffrendo e invocando il nome di Clove.

Dentro di me urla una voce che chiede pieta'.

Ha gia' sofferto abbastanza. Capitol City ha avuto lo spettacolo che voleva ma ora uccidetelo. Non fatelo soffrire ancora. Non lo merita.

Ma nessuno interviene.

Per molto tempo non succede niente. Hanno intenzione di continuare cosi' per tutta la notte. A questo punto tutti gli spettatori di Capitol City saranno incollati allo schermo, assorbendo ogni dettaglio e gioiendo della morte atroce del loro Favorito.

Jane si schiarisce la gola.

-Dovremmo tornare a casa. Abbiamo gia' disturbato abbastanza e tra poco quel ragazzo morira' quindi Katniss e Peeta potranno tornare a casa-

Prim annuisce. Credo che si sia calmata quando ha capito che sua sorella potra' tornare a casa.

-Rimanete. Per favore.- ribatte Marlene. Mi giro verso di lei sorpreso.

-Sara' una notte molto lunga e sara' piu' facile affrontarla se siamo tutti insieme. E' quello che ci hanno insegnato Katniss e Peeta, no?- continua.

-Sei sicura che non siamo un peso?- chiede timidamente Jane.

-No. Vado a prendere le coperte-

In poco tempo ci sistemiamo nel salotto sotto le coperte a fissare lo schermo. Siamo tutti vicini per timore di spezzare quello strano incantesimo che si e' instaurato tra di noi.

Marlene appoggia la testa sulla mia spalla e io la stringo a me.

Ho tanta paura amore mio, e tu?

Kevin e Josh sono accanto alla madre in silenzio. Non dimenticheranno mai questa esperienza, ne sono sicuro. Pur non essendo particolarmente legati a Peeta, sono stati toccati profondamente dallo spettacolo. Jane e Prim sono sdraiate alla mia destra, abbracciate.

I nostri sguardi si incrociano. Mi sorride leggermente e indica Prim che si e' addormentata tra le sue braccia, completamente esausta a causa di tutte le emozioni della giornata. Mi vuole ringraziare per essere stato accanto alla figlia.

Io sorriso di rimando e alzo le spalle. Farei di tutto per questa bambina.

Katniss e Peeta sono meno fortunati di noi. Affrontano la notte gelida, riscaldandosi con il calore dei loro corpi ma Peeta sta rischiando di nuovo la vita. Un ibrido l'ha ferito al polpaccio quando ha cercato di tirarlo giu' e adesso sanguina molto. Katniss fascia la ferita come meglio puo' con la sua camicia e mi salgono le lacrime agli occhi.

Allora non sei completamente indifferente...gli vuoi bene...non vuoi che muoia...

-Cato fa ancora in tempo a vincere questa cosa- sussurra. In effetti potrebbero morire entrambi congelati e la ferita di Peeta e' molto grave. Non potra' resistere per tanto tempo se non viene curato in fretta.

-Non crederci- le sussurra stringendola a se. Ma neanche lui ne e' convinto. Passo il resto della notte abbracciato a mia moglie, ascoltando i gemiti di Cato e le urla di Katniss che chiede al mio ragazzo di non addormentarsi. Se adesso si addormentasse, morirebbe e Katniss impazzirebbe. Stanno perdendo i pezzi eppure si sostengono a vicenda. Katniss non lascia Peeta e Peeta fa di tutto per non addormentarsi e cadere nell'oblio che lo porterebbe lontano da questa ragazza.

Finalmente l'alba inizia a sorgere e Peeta sta morendo. Il suo viso e' esangue, non gli rimane molto tempo. Vi prego.

Katniss si alza in silenzio e usa la penultima freccia per colpire Cato. Sospiro. Ha finito di soffrire, mi dico.

Hanno vinto e adesso Peeta potra' essere curato a Capitol City. Hanno vinto.

Prim sorride timidamente e tutti noi iniziano a respirare normalmente, sentendo quel macigno nel cuore allontanarsi.

-Allora abbiamo vinto, Katniss- sussurra Peeta esprimendo ad alta voce quella frase che ho disperatamente desiderato sentire da quando sono iniziati questi maledetti Giochi.

Nessun hovercraft scende a prenderli pero'.

-Cosa succede?- urla Katniss.

-Forse e' il cadavere. Forse dobbiamo allontanarci-

Lentamente scendono dalla Cornucopia e arrivano al lago. Una ghiandaia imitatrice annuncia l'arrivo dell'hovercraft e Katniss e Peeta si guardano sorridendo, pensando di avercela fatta. Di aver vinto e di tornare a casa. Ma l'hovercraft recupera solo il corpo smembrato di Cato.

-Cosa stanno aspettando?- chiede Peeta.

Hanno vinto! Fate scendere quel dannato hovercraft e portatemeli a casa!

E sento l'ansia rimontare. Mi volto e vedo che tutti hanno la stessa espressione preoccupata. Nello schermo compare Claudius con un'espressione di finto dispiacere e dolore.

-Un saluto ai concorrenti finali dei settantaquattresimi Hunger Games. La modifica precendente e' stata revocata. Un esame piu' accurato del regolamento ha rivelato che ci puo' esere solo un vincitore. Possa la buona sorte essere a vostro favore-

Urlo. Urlo. Urlo. C'e' solo il sapore delle mie urla nella bocca.

In fondo lo sapevo. Ho sempre creduto che questo cambiamento delle regole nascondesse qualcosa e adesso so perche'. Hanno voluto assicurarsi uno spettacolo con i fiocchi sugli sfortunati amanti del Distretto 12. Aspettavano il momento giusto per ucciderli e ricordarci che niente puo' vincere contro Capitol City . Neanche l'amore.

Sento alle mie spalle il rumore delle lacrime e della disperazione ma sono troppo a pezzi per girarmi e vedere dipinta sul viso di mia moglie o di Prim il mio stesso dolore. Mi manderebbe in frantumi.

-Se ci pensi, non e' poi tanto sorprendente- dice Peeta tristemente. Gli hanno appena portato la possibilita' di tornare a casa dalla sua famiglia, di stare con la ragazza che ama...di vivere.

Perche' io sono vivo e lui sta morendo? Ci sarei dovuto essere io al suo posto.

Si dirige verso Katniss estraendo il coltello ma so gia' che non lo usero' contro di lei, infatti lo butta di lato mentre Katniss alza l'arco per proteggersi. Come se non sapesse che Peeta darebbe la vita per lei.

Lo lascia cadere subito vergognandosi del suo dubbio.

-No. Fallo-

No Peeta, ti prego no...

-Non posso. Non lo faro'- ribatte.

-Fallo. Prima che rimandino indietro quegli ibridi o qualcos'altro. Non voglio morire come Cato- Perche' Peeta?Perche'?

-Allora uccidimi! Mi uccidi, vai a casa e te ne fai una ragione!- urla Katniss disperata.

-Sai che non posso. Bene, me ne andro' comunque per primo- e slaccia il laccio emostatico che Katniss aveva creato per la ferita al polpaccio. Il sangue inizia a scorrere velocemente lungo la gamba fino al terreno.

Katniss e' terrorizzata.

-No, non puoi ucciderti-

Peeta la alza.

-Senti. Sappiamo entrambi che devono avere un vincitore. Puo' essere soltanto uno di noi. Ti prego, accettalo. Per me.- e le dice che la ama. Piu' della sua stessa vita.

Katniss prende un sacchetto ma non capisco cosa ci sia ma deve essere qualcosa di mortale perche' Peeta le afferra il polso, bloccandola. Versa qualcosa sul palmo di Peeta e dopo sul suo.

Si alzano, con le schiene premute l'una contro l'altra e le mani libere intrecciate.

-Al tre?-

-Al tre. Mostrale. Voglio che tutti vedano- le chiede Peeta con le lacrime agli occhi.

Le fanno vedere. Sono i morsi della notte. Le bacche velenose. Si vogliono suicidare in modo che non ci sia un vincitore dei Settantaquattresimi Hunger Games. In modo tale che questa volta Capitol City non vinca. Prim grida invocando il nome della sorella che sta per abbandonarla e io piango il figlio che mi sta lasciando.

-Uno-

Provo una fitta di dolore.

-Due-

Provo una fitta di rimorso.

-Tre-

Non provo piu' niente.

Appoggiano le bacche alle labbra ma la voce di Claudius Templesmith li interrompe:-Fermi! Fermi! Signore e signori, sono lieto si presentarvi i vincitori dei Settantaquattresimi Hunger Games. Katniss Everdeen e Peeta Mellark! Ecco a voi...i tributi del Distretto 12!-



Angolo dell'autrice.

Ciao a tutti! Questa volta sono stata puntuale. Ringrazio tutti quelli che hanno recensito e chi ha inserito questa fanfiction nelle preferite/seguite/ricordate. Vi ringrazio tutti!

Non vi tratterro' a lungo, giusto il tempo per qualche avviso. Si, siamo arrivati alla fine della storia. Il prossimo capitolo sara' l'ultimo e mi dispiace da morire, lasciare questa fanfiction e tutti voi che mi siete stati vicino per questo...vi faro' sapere cosa ha partorito la mia mente la prossima volta.

Quindi, alla prossima!

Hoon21 <3

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Capitolo 11
*** Epilogo ***


Un amico e' uno che sa tutto di te

e nonostante questo gli piaci.

(Elbert Hubbard)



Epilogo.


Tre...due...uno....

-Benvenuti popolo di Panem! Benvenuti per la premiazione dei vincitori dei Settantaquattresimi Hunger Games! Per la prima dopo settantaquattro anni, abbiamo due vincitori. Due giovani che hanno dimostrato il loro coraggio in mille occasioni e che ci hanno testimoniato la forza del loro amore!

Non perdiamoci in chiacchiere inutili. Ecco a voi i tributi e vincitori del Dodicesimo Distretto...Katniss Everdeen e Peeta Mellark!- esclama emozionato Ceasar Flickerman indicando due lati del palco da cui escono Katniss e Peeta.

Katniss sembra diversa..quasi innocente. Sara' l'effetto post-arena o l'abito da ragazzina. O forse la sua aria spensierata e quasi allegra. Peeta invece e' sempre lo stesso, con il sorriso che gli illumina il volto. Adesso sembra piu' se stesso senza il fango e il sangue incrostato sui vestiti. Katniss viene attraversata da un vero sorriso di gioia quando lo vede e si butta letteralmente tra le sue braccia. Peeta la prende subito, vacillando leggermente, e baciandola a lungo. Cosi' a lungo che Caesar ed Haymitch sono costretti a richiamarli.

Una volta che riescono a farli accomodare sul piccolo divanetto di velluto rosso che gli Strateghi hanno fornito in quanto quest'anno i vincitori sono due. Katniss si avvicina maggiormente al corpo di Peeta, come se fosse un rifugio, appoggiando la testa sulla sua spalla.

Lo spettacolo durera' tre ore. Tre lunghissime ore in cui rivedremo tutte le immagini pre-arena, i momenti salienti delll'arena, tutte le morti dei tributi e naturalmente la storia d'amore che e' stata la colonna sonora di questa Edizione dei Giochi.

E' stato Peeta a portare avanti l'idillo durante la prima parte. E' stato lui ad ingannare i Favoriti per proteggerla, a rimanere sveglio tutta la notte sotto l'albero in cui si era rifugiata Katniss per vegliare su di lei, a combattere contro Cato e morire quasi dissanguato per farla scappare, a mormorare il suo nome nel sonno come se fosse una sorta di talismano contro il dolore.

Mostrano anche la morte della piccola Rue. Le immagini si susseguono con la forza di un vortice: Katniss che tenta di salvarla, che uccide il ragazzo del 1 e che canta una canzone alla piccola mentre questa sta per lasciare il nostro mondo.

Le altre scene scorrono veloci. Tutti non vedono l'ora di arrivare a quelle bacche. Gli spettatori trattengono il fiato: qualcosa piange o finge di asciugarsi le lacrime, qualcuno sospira come se stesse capendo perfettamente quello che hanno provato Katniss e Peeta.

L'ultima scena e' l'arrivo sull'hovercraft in cui Peeta sviene e viene portato via e Katniss corre sulla porta di vetro, tempestandola di pugno e chiamando tra le lacrime il suo nome.

Come si puo' fingere di provare qualcosa per una persona eppure volerle bene lo stesso?

L'inno chiude il video e il Presidente Snow arriva portando una corona che flette, dividendola a meta' e posandola sul capo di entrambi.

Caesar conclude la serata salutando gli spettatori:- Grazie mille a tutti voi per averci seguito! Ringrazio Katniss Everdeen e Peeta Mellark per la loro presenza! Buonanotte a tutti e non dimenticatevi di sintonizzarvi domani per le interviste finali ai nostri due vincitori!- e il sipario si chiude come una scena di teatro.

-Siamo riusciti a fare anche questa- esclama Marlene quando lo schermo si oscura.

Mi giro e rido. In realta' non c'e' niente di divertente in tutta la situazione ma la tensione che ho accumulato in queste settimane si sta facendo sentire e se non faccio qualcosa per smaltirla, finiro' con l'impazzire.

-Direi proprio di si, tesoro. Le interviste finali e poi...arrivederci Capitol City e bentornati Distretto 12! Sara' cosi' strano riprendere il ritmo quotidiano delle nostre giornate-

Gli occhi freddi di Marlene mi si piantano addosso.

-Tu dici John? Secondo me questa storia non finira' mai. E' iniziata con la mietitura ma non finira' piu'. Torneranno a casa, hai ragione, ma alla stazione ci saranno mille giornalisti pronti a scattare fotografie e scrivere articoli su di loro. E quando penseremo di essere tornati alla normalita', verranno a prenderli per il Tour del Vittoria. E quando anche il Tour sara' finito, arrivera' la mietitura a cui tuo figlio sara' costretto a fare da mentore tutti gli anni. Capitol City sicuramente vorra' sapere i dettagli della vita privata di Katniss e Peeta. Non capisci John? E' il loro modo per continuare a sottometterci.

Prenderanno come capro espiatorio quei due ragazzi che stavano tentando in tutti i modi di salvarsi. Molto probabilmente tra un anno si saranno gia' sposati e avranno avuto un bambino. Questo Gioco non finira' mai. Speriamo solo che tutti e due non diventino come Haymitch-

Sento la consapevolezza annebbiarmi la mente. Perche' esistono gli Hunger Games? Perche' esiste tanta cattiveria? Sono solo domande a cui nessuno sapra' mai rispondere.

-Katniss non lo ama. Forse gli vuole bene ma non lo ama- sussurro rivolto piu' a me stesso che a lei.

Si alza dal divano e mentre sta per uscire dalla stanza mi risponde:- Lo so ma dovrebbe rendersi conto che e' stata fortunata ad avere Peeta e non quel ragazzo che crede sia migliore di lui. Peeta le sara' sempre fedele e l'amera' fino alla fine-



Non ho piu' paura di andare a letto la sera perche' non ho piu' nulla da temere. Il buio non e' un rifugio per gli incubi, la notte non e' amica degli omicidi e la paura non e' piu' il veleno del mio cuore.

Mio figlio sta bene. E' vivo. E' questo il mantra che mi ripeto incessantemente e mi rendo conto che il mondo e' bellissimo. Assolutamente perfetto. Mi sono reso conto che prima vedevo la mia vita come un disegno sbiadito. Adesso invece mi accorgo dei dettagli: i fiori che crescono in giardino, i sorrisi beati dei bambini, un arcobaleno comparso dopo una pioggia primaverile.

Mio figlio e' vivo. I miei figli sono vivi. Mia moglie e' viva.

E adesso so che tutto va bene. Io ho loro e loro hanno me(NdA ricordate? E' la frase che pronuncia Katniss alla fine del Canto della Rivolta).


-Allora, adesso che mi hai avuto, cosa farai di me?- Il pubblico trattiene il fiato proprio come me.

Questi giorni sono letteralmente volati via. Siamo all'intervista finale. Prim e' seduta accanto a me da un po' di tempo. Ora che non ha piu' niente da temere, lascia spesso sua madre a casa e passa molto tempo a raccontarmi diverse storie mentre io preparo il pane.

Katniss sembra riflettere un po' sulla risposta ma quando la dice non posso fare a meno di notare che suona molto sincera:-Ti mettero' in un posto dove nessuno ti fara' del male-

Il pubblico accoglie con commozione questa risposta da perfetta innamorata.

-Lei pensa che mia sorella menti?- chiede Prim.

-Non lo so. Forse non mente ma non sono neanche sicura del suo amore..- rispondo. Effettivamente non so cosa dovrei dire. Probabilmente neanche Katniss lo sa ma per me va bene. Ha mantenuto vivo Peeta e io saro' per sempre in debito con lei.

-Quindi Peeta, come va con la tua nuova gamba?-

Distolgo la mia attenzione da Prim per concentrarmi di nuovo sulle interviste.

-Nuova gamba?- domanda Katniss esprimendo i miei dubbi. Cosa significa nuova gamba?

Afferra i pantaloni di Peeta e li alza leggermente. Quel tanto che basta per intravedere un congegno di metallo.

-Oh no- sussurriamo entrambi.

Ha perso una gamba...ha perso una gamba...ha perso...

Apro e chiudo piu' volte le mani e annaspo cercando disperatamente ossigeno nell'aria.

Gli hanno portato via la gamba. Quei brutti bastardi cos'altro vogliono?

-Non creda che per Peeta sia meno facile. Sa che e' stato fortunato ad aver perso solo una gamba e non la vita-

Quella piccola bambina e' straordinaria. Mi rilasso e mi sforzo di sorridere.

-Hai ragione. Sono proprio uno sciocco. E' Peeta quello ad aver subito piu' danni, non io-

Prim inclina la testa verso destra.

-Non e' sciocco. Io direi umano-

Per un attimo restiamo in silenzio ascoltando i respiri dell'altro.

-Tua sorella non vedra' l'ora di poterti riabbracciare!-

Sorride:-Neanche io vedo l'ora. Spero solo che si sbrighi a tornare. Mi e' mancata molto- dice senza vergognarsi dei suoi sentimenti.

L'intervista finisce in fretta ma ne' io ne' Prim stiamo prestando molta attenzione.

Si e' fatto tardi e sara' meglio che torni a casa. Infila il cappotto e mi saluta con un delicato bacio sulla guancia.

Invece di infilare la porta, si ferma per un attimo sull'uscio scrutando il sole che tramonta. I suoi occhi diventano di un bel blu scuro come le succede ogni volta che e' assorta nei suoi pensieri.

-Pensa che le cose cambieranno quando saranno di nuovo a casa?- chiede preoccupata.

-No. Tu potrai venire quando vuoi e io saro' sempre qui ad aspettarti. Peeta cucinera' con me e Katniss andra' a caccia come sempre.- rispondo mostrandomi allegro.

-Lei e' l'unico amico che io abbia oltre mia sorella, Mr. Mellark-

Le sue parole mi spiazzano. Prima che possa rispondere, lei ha gia' chiuso la porta.



-Ragazzi lo vedete?- chiedo per la milionesima volta.

-No papa'. Appena lo vediamo te lo diciamo anche se te ne accorgerai tu stesso- risponde Kevin infastidito.

Ho ripetuto diverse volte la stessa domanda. Non sto piu' nella pelle di riabbracciare il mio ragazzo. Marlene sorrise scuotendo la testa. Prim e Jane sono accanto a noi e con loro ci sono anche Gale e la sua famiglia.

Non posso impedirgli di venire a salutare la sua migliore amica ma la cosa mi da molto fastidio. Chissa' cosa ci trovera' Katniss in quel ragazzo? A me sembra solo un giovane ribelle, pieno di orgoglio e vendetta.

-Eccolo! Sta arrivando!- urla un reporter che filmera' e commentera' il rientro a casa dei giovani vincitori. Mi volto e lo vedo anch'io il treno che sfreccia nella nostra direzione.

Il mio galoppa velocemente come quel treno. Marlenee mi stringe forte la mano.

-Sta tornando a casa veramente- dice commossa.

So cosa vuole dire. Fino a questo momento neanche io ci ho creduto. Sapevo che era vivo e che sarebbe tornato ma vederlo con i miei occhi e' una cosa totalmente diversa.

Il treno rallenta e tutti noi ci avviciniamo. La porta si apre e Katniss e Peeta escono mano nella mano sorridenti.

Una lacrima mi scorre sulla guancia.

E' tornato. Il mio ragazzo e' tornato.

Iniziano a salutare la folla sorridenti. Mandano sguardi radiosi a tutti quelli che gridano ad alta voce il loro nome.

-Katniss!Katniss!- la chiama Prim tra le lacrime. Gale se la prende sulle spalle e vedo Katniss salutare entrambi commossa.

-Peeta!Peeta!- lo chiama Marlene agitando la mano.

Lui sembra sorpreso ma felice di vedere tutta la sua famiglia pronta ad accoglierlo. Agita la mano nella nostra direzione, senza mai lasciare la mano di Katniss che si aggrappa a lui.

Ricambiamo il saluto con le lacrime che ci scorrono indisturbate sul viso.

Non le asciugo. Voglio che tutti vedano quello che ha dovuto passare il padre di un tributo durante gli Hunger Games.

Ma adesso e' tutto finito. Peeta e' salvo e gli Hunger Games sono finiti.



Non sapevo che mi sbagliavo su tutto...




Angolo dell'autrice!

Ciao a tutti ragazzi! Ebbene si, siamo arrivati alla fine di I will always love you. Ma non preoccupatevi! Ho in mente un sequel come tanti di voi avranno capito.

Sabato prossimo tornero' con una piccolissima raccolta di OS sulla mietitura di Peeta. Come avete potuto notare Peeta e' il mio grande amore <3

Purtroppo questo ragazzo mi ha stregato l'anima! Ma tralasciando il mio amore incondizionato per il ragazzo del pane, torniamo ai miei avvisi.

Come stavo dicendo, ho deciso di pubblicare questa raccolta. Subito dopo questa raccolta, tornero' con la nuova fanfiction che parla della Seconda Arena di Katniss e Peeta. S'intitolera' -I try not to think about the way things could have been- una frase tratta dalla canzone -He's gone-.

Detto questo, passo ai ringraziamenti. Ringrazio tutti quelli che hanno solo letto e quelli che hanno letto e recensito.

Ringrazio Bolide Everdeen, Devilenemis, erinayoona, Federicaxoxo, Haruma, HeidiMellark, irene862, Lovegood_Katris, Malandrina acquisita, maqry 126, Ma_AiLing, miki_nala, Mrs. Hutcherson, poppococco, Ramosetta, sayuri74, Thresh, Tina77, Vale29_86, ziofra21758 che hanno inserito questa storia nelle seguite.

Ringrazio Gio Weasley, lady marion, sayuri74 che hanno inserito questa storia nelle ricordate.

Ringrazio Alexis Victorie, cuzza, francy_everdeen, Gio Weasley, Slvree99,Uprising_ che hanno inserito questa storia nelle preferite.

Grazie!

Spero di ritrovarvi tutti nella raccolta di OS e nella prossima long. Hoon21 <3

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