Normali faccende di vita

di Yo Yo Sango 16
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La dichiarazione ***
Capitolo 2: *** Partenza e... il castello Zaoldyeck ***
Capitolo 3: *** Una persona gentile ***
Capitolo 4: *** Un incontro... più che indesiderato! ***
Capitolo 5: *** Le cose si fanno sempre più difficili ***
Capitolo 6: *** Il Re del castello Zaoldyeck ***
Capitolo 7: *** Agitazione... e finalmente una persona amica ***
Capitolo 8: *** Un nuovo incontro ***
Capitolo 9: *** Il momento della verità ***
Capitolo 10: *** Decisione ***
Capitolo 11: *** Guai e punizioni ***
Capitolo 12: *** Un piccolo incidente ***
Capitolo 13: *** La trappola ***
Capitolo 14: *** La Fine ***



Capitolo 1
*** La dichiarazione ***


Salve a tutti^^

Salve a tutti^^. Questa è la mia prima ff su Hunter X Hunter e spero davvero che vi piaccia! Per prima cosa mi devo scusare per due cose: la prima è che la mia ff non ha dei capitoli quindi se notate che alcuni chappy sono troppo corti o troppo lunghi è semplicemente perché non riesco a dividerli bene. Scusatemi, scusatemi! La seconda è un po’ più grave… preparate le mazze e i fucili… ecco, io posso andare su Internet solo un’ora alla domenica, quindi non posterò prima di una settimana… PERDOOOONOOOO ç.ç

 

Ora vi lascio alla lettura!! Yooooooooo ^o^

 

 

 

 

Buio.

Oscurità.

Sensazione di adrenalina, di paura.

Le gambe continuano a correre senza fermarsi.

Uno sguardo al di dietro.

Una decina di mostri corrono dietro me.

Mi prenderanno!

Quattro sagome davanti a me.

Chi sono?

Devo raggiungerle.

Non c’è tempo, devo andare.

Corro senza sentire fatica.

Niente respiro affannato.

Niente stanchezza.

Solo oscurità.

Poi davanti a me una luce.

Vuol dire che mi salverò!

Corro più forte.

La speranza aumenta.

Ce la farò, lo sento.

Le sagome davanti a me avanzano imperterrite.

Incespico e perdo terreno.

No, non posso mollare proprio ora.

La luce è lì, a pochi passi.

Sono fuo… NO!

Dei denti aguzzi calano sulla mia spalla.

Non sgorga sangue.

Non sento dolore.

Solo una fitta al cuore.

Le sagome sono già fuori.

Al salvo.

Io no.

Il mostro mi trascina verso il buio.

Verso le tenebre.

-No… NO, KILLUAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!-

 

 

-KILLUA!-

Apre gli occhi di scatto. Li richiude un secondo dopo, sentendo un’abbagliante luce sugli occhi.

-Sono…. uscita?-

Un’immensa gioia la invade per poi svanire poco dopo. Appena gli occhi si sono abituati alla luce, li richiude, osservando le chiazze verdi e rosse che gli si formano sotto le palpebre. Le osserva svanire e cerca di rincorrerle con le pupille ma scappano e sono sempre un po’ più avanti dove il suo sguardo cade. Come un attimo prima stava facendo con le sagome, dentro a quel tunnel. A proposito, era poi riuscita a salvarsi? Forse… era in Paradiso, poiché era stata sbranata dai demoni. Solo dopo un po’ si accorse di essere immersa in qualcosa. Aprì gli occhi e guardò. Era acqua. Semplice acqua. E il suo contenitore era una vasca… la SUA vasca. Finalmente si decise a guardarsi intorno e notò di essere in una stanza illuminata, vagamente familiare.

-Il Paradiso? IL MIO BAGNO!-

Era immersa nella vasca del suo bagno! Ma ora, dov’erano le sagome, i demoni e il tunnel? Era stato un sogno? No, era impossibile. Poi si ricordò tutto. Era a casa sua e poco prima aveva voluto fare un bel bagno rilassante… forse TROPPO rilassante! Aveva acceso una stufetta per riscaldare l’ambiente e si era immersa nella vasca. Solo quando capì totalmente la situazione si accorse che l’acqua in cui era immersa era GELATA e l’aria nel bagno era BOLLENTE!

-AH!-

Con un balzo saltò fuori dall’acqua e aprì violentemente la porta del bagno uscendo a respirare l’aria più gradevole dell’ingresso.

-T-TESORO!-

Quando alzò lo sguardo voleva urlare dalla disperazione. Nell’ingresso stavano sua madre, suo padre, suo fratello minore e un signore baffuto, di mezz’età. E LEI ERA NUDA!

-S-scusate…-

Rientrò nel bagno, completamente rossa in viso e si vestì in fretta e furia.

 

 

 

-ETCHÌ!!!-

-Salute, tesoro.-

-Grazie.-

-Dunque, incominciamo le presentazioni. Lui è il signor Misitae Kiryo. Lei è nostra figlia Taysa, ha dodici anni.-

-Mmh… dodici anni ha detto, eh? Potrebbe andar bene per il minore.-

-Piacere.-

-Piccola, ci dispiace di non avertelo detto e sappiamo che è una cosa importante e molto, molto delicata.-

La madre della ragazzina si alzò dal divano e si sedette di fianco alla figlia.

-Sappiamo che sei molto piccola ancora però… dobbiamo farlo. Noi siamo una delle poche famiglie ricche in questa regione e, per legge, dobbiamo farlo.-

La figlia aveva già sentito puzza di guai, così stava rannicchiata in un angolo del divano e ascoltava la madre fissando il pavimento in attesa della dichiarazione. Sentiva un nodo in gola e il suo cuore batteva forte. Poche volte sua madre girava intorno agli argomenti e se lo faceva doveva essere per forza una cosa grave o dolorosa per lei.

-Hai mai sentito parlare della famiglia Zaoldyeck? L’avete studiato a scuola?-

Taysa annuì gravemente.

Cosa vogliono farmi?

Mi manderanno là come schiava?

Oppure dovrò sacrificarmi per loro?

In alcuni paesi sacrificano le persone per i propri dèi.

La famiglia Zaoldyeck può considerarsi così?

Non lo so.

Ma ho tanta paura.

Forse il mio incubo era un presagio…

Il demone che mi mordeva… vorranno torturarmi in qualche modo.

A proposito del sogno… ho gridato un nome alla fine…

-Quella è la famiglia più ricca del paese, ma che dico? della regione. In quella famiglia si deve scegliere… una moglie per i propri figli, anche se sono ancora piccoli e questa si sceglie fra le famiglie più ricche del paese.-

Ma qual’era?

Ah, non ricordo…

Vediamo… incominciava con… la F?

No… con la D? Forse!

-So che in una coppia deve prevalere l’amore e non le regole del paese ma…-

-Signora, si può sbrigare?-

-Sì, mi scusi, ma è una faccenda delicata per una dodicenne!-

Dartya? No, no, sono ancora lontana.

Doryo? Che schifo, no!

-In poche parole…-

Doria? Dirsyo? Duriyo?

-… dovrai andare in sposa ad uno dei figli della famiglia Zaoldyeck!-

-DIRLLUA!!!!-

-…-

Il silenzio calò nella sala.

 

 

-COOOOOOOOOOOOOOOSA???????? Che vuol dire questo? Che dovrò andarmene di casa? Dovrò stare da loro? DOVRÒ SPOSARMI A DODICI ANNI CON UN TIZIO CHE NON CONOSCO???-

-Tesoro, so che sei sconvolta, ma porta rispetto alla famiglia Zaoldyeck. È grazie a lei che possiamo vivere in questa zona.-

-Sì, sì, lo so, LO SO! Ma… ma… mi manderete davvero là? Non vi servo più? Non mi volete più bene?-

-Scherzi? Certo, che ti vogliamo bene, tesoro, sei la cosa più preziosa che abbiamo… ma questa è la legge.-

-La legge?-

Taysa era sconvolta. Per una dodicenne andar via di casa e sposarsi significavano impegni molto difficili. Di sicuro non sarebbe durata un giorno senza i suoi adorati genitori.

Andrò a vivere a palazzo…

Non è una bruttissima idea ma…

Non voglio.

NON VOGLIO!

La legge non conta nulla in confronto al bene che si vuole ad una figlia.

Dovrebbero preferire me che una stupidissima legge!

Taysa se ne andò in camera sua dove rifletté e guardò e riguardò la sua stanza per cercare di non scordarsela mai più. Se fosse andata là avrebbe cambiato stanza, casa, amici… e avrebbe dovuto sposarsi.

Poche ore dopo scese per la cena e nel corridoio incontrò il suo fratellino minore.

-Ciao. Sei felice che me ne vado?-

Il fratello la guardò un poco poi rispose convinto.

-Sì!-

Taysa inarcò le sopracciglia.

-Così la casa sarà tutta mia e io dominerò tutto e tutti.-

-Ah, è così?-

Taysa gli rispose a tono.

-Beh, sai che ti dico? Che io mi sposerò con uno dei figli della famiglia Zaoldyeck e diventerò principessa.-

-Non è vero…-

-Sì, che è vero e quando moriranno i loro genitori diventerò regina di tutta la regione e comanderò su tutti.-

-Non è vero, stai dicendo una bugia.-

-Invece è tutto vero. Quando sarò regina comanderò tutto quanto e comanderò anche questa casa. I nostri genitori li tratterò bene, mentre a te ti farò pulire le stalle di corte.-

-NON È VERO CHE COMANDERAI TUTTI! LO DICO ALLA MAMMA!-

-Diglielo, tanto è vero!-

Il fratellino zampettò subito in cucina. A pensarci bene Taysa non aveva mai pensato a questo lato della faccenda. Dopotutto il suo nome voleva dire proprio “colonnello”!

Andò in cucina anche lei per assistere alla scenetta. Il fratello era già arrivato dalla madre, che stava mescolando chissà cosa in una pentola. Il profumino giunse subito al naso della nostra “futura reginetta”.

-Mamma, mamma, Taysa ha detto che quando diventerà regina comanderà su tutta la regione.-

-È vero, tesoro. Sposare un figlio della famiglia Zaoldyeck significa ricevere un grande potere.-

Il bimbo guardò la madre e poi la sorella. Poi prese fiato per prepararsi a dichiarare una notizia di gran valore.

-Allora sposerò anch’io un figlio della famiglia Zaoldyeck!-

Taysa e la madre si guardarono… e scoppiarono in una gigantesca risata liberatoria. Dopo che la madre ebbe ripreso fiato guardò il bimbo dolcemente.

-Purtroppo non si può, per vari motivi. Per prima cosa tu sei un maschietto e non potrai mai sposare un altro maschio! Per seconda cosa solo la figlia maggiore di una famiglia può andare in moglie ad un Zaoldyeck.-

Taysa fece una boccaccia al fratellino che guardò deluso la madre.

-Però quando diventerai grande come Taysa forse potremo farti sposare una delle figlie, che ne dici?-

Al fratellino si illuminarono gli occhi.

-Sì, sì, che bello. Visto Taysa? Anch’io diventerò potente come te!-

Taysa stava per protestare quando vide l’occhiolino della madre. Però lei sapeva che non sarebbe mai potuto accadere perché le figlie Zaoldyeck erano più grandi di lui e poi perché solo gli eredi al trono potevano diventare re. Lo aveva imparato a scuola.

 

 

A cena nessuno fiatava, finché Taysa riuscì a farsi venire in mente una domanda sensata.

-Quando dovrei partire?-

-Domani mattina tardi. Infatti arriverai al castello a mezzogiorno e pranzerai là.-

-Mmh, chissà quante delizie raffinate ed eleganti mi faranno assaggiare!-

-Ti faranno ingrassare come un’oca… e poi ti divoreranno per Natale…-

-CARO!-

Il padre di Taysa era molto contrariato che la figlia se ne andasse di casa e prendesse marito. Era contrario fin dall’inizio, anche se sapeva che non poteva di certo protestare contro la famiglia reale. Lo avrebbero subito imprigionato o mandato direttamente alla forca. La famiglia Zaoldyeck era di sicuro una famiglia potente che governava sulla zona, ma erano anche tutti quanti mercenari! Esperti in omicidi senza lasciare la minima traccia.

Taysa avrebbe dovuto convivere con loro? Con una famiglia di ASSASSINI???? E se avesse rifiutato di sposarsi? L’avrebbero di sicuro fatta fuori. Povera Taysa… che destino ingrato la aspettava. Certe volte essere ricchi non porta proprio la felicità.

 

Taysa sapeva questo. Sapeva tutto. Sapeva che non avrebbe dovuto essere scortese, che avrebbe dovuto comportarsi in maniera signorile e… che se anche avesse mosso un passo al di fuori della reggia sarebbe morta fra mille torture. La piccola si era rinchiusa in casa con un groppo in gola e singhiozzava dalla paura. Non sarebbe resistita un giorno, se lo sentiva. Se non ammazzata da un componente, sarebbe morta di dolore e di sofferenza. Probabilmente avrebbe tentato di scappare già dal primo giorno così l’avrebbe fatta finita e sarebbe morta subito, senza rimpianti.

Pesanti colpi alla porta d’ingresso si fecero sentire facendo saltare dallo spavento la Taysa tremolante e singhiozzante.

Oh no, sono loro.

Vogliono portarmi via.

Ma è presto, è sera.

Forse la mamma si è sbagliata a dirmi gli orari.

Mi devo comportare bene.

Non devo piangere.

Non devo avere paura.

Sono forte.

Sono forte.

Si asciugò in fretta le lacrime e andò in corridoio. Aprì la porta col fiato sospeso e quando vide chi aveva bussato scoppiò in un pianto liberatorio. Alcuni suoi compagni di classe erano venuti a trovarla, augurandole una buona permanenza al castello. Taysa cercò di ricomporsi e invitò quella decina di ragazzine dentro casa sua. Si rifugiarono nella camera da letto dove scoppiò la baraonda. Migliaia di vocette strillavano e parlavano tutte in una volta, così da far capire poco e niente alla già abbastanza confusa Taysa. Quando con un grido le acquietò, una ragazza dai lunghi capelli corvini ricominciò a parlare.

-Oddio, ma non sei emozionata? Andrai alla corte regale!-

-Emozionata? Poverina, sono tutti dei mercenari là dentro! La uccideranno.-

-Ma si sposerà capite? Ma non con il più figo della scuola… CON UNO DEI PRINCIPINI! Chissà se saranno carini.-

-Certo che sono carini! Hai visto le loro foto sui libri di storia?-

-Ma quelli saranno stati i loro trisavoli, vecchi di cent’anni a dir poco.-

-Ragazze, vi prego, vi prego, un po’ di ordine. Guardate com’è sconvolta la povera Taysa. Tutte queste emozioni la stanno corrodendo nel profondo. Come sei pallida, amica mia, rilassati, andrà tutto bene.-

-Ma… non ne sono sicura…-

-Ma tu sei fortunata, pochi hanno questo onore!-

-Fortunata? Questa poveretta sta andando a morire e tu dici “che fortuna”? Prepariamogli una tazza di the, per farla star meglio.-

-No, ragazze, non vi disturbate.-

-Taysa, sei la nostra migliore amica e… stai per lasciarci tutte. È naturale che siamo premurose con te, lasciaci trascorrere questi attimi con te e farti scordare, almeno per un poco, tutte le tue insicurezze.-

Taysa annuì tristemente. Era vero. Un’altra sofferenza che stava per dimenticare: doveva lasciare tutti i suoi parenti, i suoi amici… tutto! La vita era proprio ingiusta con lei.

Passarono ore e ore a parlare, a ridacchiare e a sorseggiare quel buon the, ma sembrava che nulla riuscisse a far star meglio la ragazza. Arrivò così il momento di lasciarle e furono consumate molte altre lacrime. Il cuore di Taysa ora era proprio al limite. Si sarebbe suicidata pur di non soffrire mai più così.

La notte dormì come un sasso, senza pensieri, né sogni che poté ricordare. Nulla. Solo il buio assoluto. Proprio come se fosse morta.

 

 

Fiuuuu… il primo cap è andato. Come avrete notato la famiglia Zaoldyeck, nella mia fic, è sì una famiglia di mercenari ma è anche la famiglia che comanda tutta la regione, quindi sono come dei sovrani. Spero che vi abbia incuriosito almeno un po’! Mi raccomando, commentate in tanti, sia con commenti belli che brutti, perché devo ancora imparare… sono un’artista in erba, io!

Alla prossima allora, ciauuuuuu!!!

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Capitolo 2
*** Partenza e... il castello Zaoldyeck ***


La mattina seguente si svegliò con i primi raggi del sole e con il cuore che batteva a mille

La mattina seguente si svegliò con i primi raggi del sole e con il cuore che batteva a mille. La sveglia non aveva suonato ma di sicuro era ancora in tempo. Sua madre la aiutò a fare le valigie. Ne riempirono ben quattro, con tutti i vestiti, gli accessori, un po’ di cibo (messo dal padre per paura che non la nutrissero neppure), giochi per passare il tempo e un po’ di libri di scuola, per non rimanere indietro.

Mentre Taysa stava per mettere il proprio libro di storia dentro la valigia, la mano le si fermò a mezz’aria. Automaticamente sfogliò il libro e rilesse attentamente il paragrafo dedicato alla famiglia Zaoldyeck.

“La famiglia Zaoldyeck abita nella reggia, posta sul Monte Kukuru, nella repubblica di Padokia, nella regione di Dentora. Si dice che su quel vulcano spento, alto 3772 metri, circondato da un’immensa foresta, si nasconda il loro castello ma nessuno l’ha mai visto. Gli attuali membri della famiglia Zaoldyeck sono: il bisnonno, il nonno, la nonna, il padre, la madre e i loro 5 figli. Tutti i componenti sono famosi e temutissimi mercenari.”

Le altre informazioni riguardavano la porta principale, poiché all’interno non c’era mai stato nessuno… perlomeno nessuno che fosse tornato indietro a raccontarlo!

Con aria sofferente mise il libro in valigia e la chiuse. Fissò per un poco le quattro valigie e andò subito in sala dove i suoi genitori la aspettavano. Si accoccolò fra le braccia della madre e si fece coccolare per due ore buone. Parlò con il padre e coccolò anche il fratellino. Fu proprio mentre stava parlando con lui che suonarono alla porta. Appena sentì il trillo, Taysa balzò in piedi col cuore in gola. Si fiondò in bagno, si pettinò i capelli e si ripeté un po’ di norme di cortesia. Si ripresentò in corridoio con i battiti cardiaci nelle orecchie e il sangue che le ribolliva nelle vene. Proprio per tutto il rumore e la confusione che aveva in testa non sentì una parola. Solo alcuni mozziconi di frasi riuscì a captare.

-Ricordati di lavarti i denti.-

-… non aver paura…-

-Ti verremo a trovare.-

-Buona fortuna.-

Dopo mille abbracci e singhiozzi Taysa dovette uscire dalla propria casa… per sempre.

 

Davanti a lei stava un uomo sui quarant’anni, con un colorito pallidissimo in faccia. Faceva davvero spavento! Taysa cercò di stare in posizione eretta, disse grazie e prego tutto il tempo. Salì su una macchina enorme, nera. Si sedette sui sedili di dietro e con un rombo la macchina partì.

Dopo qualche minuto Taysa si distese e rilassò i muscoli, tesi per la tensione. La macchina era così grande che la strada che sfrecciava non faceva alcun rumore. I sedili in pelle nera erano veramente scomodi. Tutto quel silenzio era più rumoroso di una banda di jazz. L’autista non parlava e Taysa si sentì meno terrorizzata. Dopo qualche minuto una voce gracchiante salì da una specie di radiolina.

-Avete caricato la bambina?-

Finalmente Taysa sentì la voce dell’autista.

-Sì.-

Detto ciò non fiatò più. La città si allontanava e, stranamente, la curiosità cominciò a farsi spazio tra la paura. Non aveva voglia di pensare a nulla, soprattutto ai suoi genitori o si sarebbe rimessa a tremare. Gli alberi passavano in fretta fino a che non si diradarono del tutto. Davanti a loro stava un’enorme porta decorata con statue di draghi. In fretta e furia Taysa riuscì a riprendersi il suo libro di storia e andò alla pagina dove stava la foto della porta d’ingresso. Con l’evidenziatore, molto prima, aveva sottolineato la frase: “nessuno l’ha mai visto.” e rifletté… forse lei poteva essere la prima persona al mondo che avesse visto l’interno del palazzo! Ora era completamente eccitata all’idea di vedere dentro. L’autista fermò la limousine e andò a parlare con un custode che stava lì. Non capì bene cosa successe ma vide che il grosso portone si apriva lentamente e rumorosamente. Doveva essere davvero pesante perché lasciava profondi solchi per terra.

L’autista risalì e ripartirono. Taysa, sta volta, voleva a tutti i costi concentrarsi bene e guardare attentamente tutto ciò che vedeva. Se un giorno sarebbe riuscita ad uscire da quella reggia avrebbe raccontato tutto alle sue amiche e forse sarebbe addirittura finita sui giornali e in TV. A quell’idea il cuore le batteva forte e le mani le sudavano dall’emozione.

Appiccicò il naso al finestrino e guardò attentamente.

Abbiamo superato la porta…

Uh, che bella foresta… quanti alberi…

Non si riesce a vedere attraverso la vegetazione…

Uffa, che noia… ci sono solo alberi, alberi, alberi e ancora alberi!

Quand’è che arriviamo?

Ma è tutto loro questo posto? Certo lo vorrei io un giardino così grande.

Mi immagino che pena per la madre quando i bambini le chiederanno: “Mamma, posso andare a giocare in cortile?”

E lei: “Sì, certo, ma quale parte? Quella a nord? A sud? Mi raccomando portati la bussola, caro, e anche la cartina geografica del giardino!”

-Ah, ah, ah!-

“Mettiti l’anti-puntura per gli insetti e ricordati di non allontanarti troppo!”

Che spasso! Per lei sicuramente no perché sarà sempre in pensiero per loro! Poi la regina ne ha addirittura cinque di figli!

Dovrebbe installare loro un detector o appiccicargli una micro-spia alla maglia.

Chissà se potrò giocare anch’io qui intorno?

Il libro di storia non dice quanti anni hanno i figli…

Però ieri ho sentito quel signore dire che potevo andare bene al minore… mah, vedremo.

Uff, continuo ad annoiarmi. Facciamo uno dei giochi che mi sono portata dietro.

Taysa aprì una valigia e ne trasse fuori un gioco elettronico. Cominciò a pigiare i tasti e fu subito calamitata dallo schermo digitale. Per un attimo pensò che forse era sgarbato giocare in auto, ma dopotutto non poteva mica morire di noia!

Un brontolio sordo la distrasse. Solo allora si accorse di avere una fame da lupi. Subito si abbracciò la pancia ed arrossì completamente.

-Mi scusi.-

Come previsto l’autista non rispose ma le indicò uno sportellino situato nel sedile della macchina.

-Quale? Questo?-

Con uno scatto riuscì ad aprirlo e dentro ci trovò due merendine e qualche caramella.

-Ah, grazie!-

Senza pensarci su le scartò e le mangiò. Cercò di essere il più gentile possibile mentre mangiava, tenne sempre la bocca chiusa e masticò lentamente. Cercò soprattutto di non fare briciole. Non volendo disturbare l’autista, né sporcare la lussuosissima macchina, infilò le cartacce delle merendine nella tasca della giacca.

Chissà quanti dolciumi avranno i principini.

Dovranno di sicuro prestarmene qualcuno.

Almeno il mio futuro marito. Quel che è suo, ormai è anche mio! Forse comincia a piacermi la vita di coppia!

Senza che se ne fosse accorta erano già entrati nel Monte Kukuru e stavano sorpassando una coltre nera di nuvole minacciose. Quando si ricordò di essersi dimenticata di osservare tutto si arrabbiò con se stessa. Si riattaccò al finestrino e fissò attentamente ciò che la circondava.

La foresta era finita, ora stavano entrando nel castello e tutto aveva un’aria tremendamente minacciosa. L’oscurità invadeva tutto, castello compreso. La paura la assalì nuovamente poiché quel luogo faceva assai intimorire.

Raccolse le cose che aveva messo in giro per i sedili e le risistemò in valigia ordinatamente. Ora non rimaneva che aspettare il suo arrivo.

 

 

Dopo qualche altro minuto di viaggio la limousine parcheggiò fuori dal castello. Li accolse un maggiordomo pallido e silenzioso come l’autista. Il maggiordomo prese le valigie e l’autista si allontanò con la limousine. Il primo cominciò ad avviarsi senza dire nulla a Taysa. Doveva andare con lui? Oppure doveva restare lì? Insomma, nessuno parlava, accidenti!

E se tutti quelli dentro al castello fossero così?

Tutti pallidi, pallidi e silenziosi?

Che noia, mamma mia.

Lo sarà di sicuro anche il mio futuro marito.

Voglio tornare a casa.

Taysa piantò i piedi per terra. Voleva farsi rispettare, se avesse dovuto far qualcosa che almeno qualcuno si degnasse di parlarle. Se il maggiordomo non le avesse detto niente non si sarebbe mossa da lì! Sapeva di rischiare molto perché con una famiglia di mercenari non c’è da scherzare ma non aveva paura di morire. Avrebbe preferito essere uccisa pur di non stare con quei musoni. Incrociò le braccia al petto e aspettò. Il maggiordomo si allontanava sempre di più finché non lo vide sostare. Si voltò con quel suo viso cadaverico e la fissò con quei due occhietti vispi e incavati che si ritrovava. Taysa aveva recepito il messaggio… forse era meglio darsi una mossa!

 

Si spostarono in varie facce del castello esterno finché entrarono da una porticina. Si fermarono dopo aver percorso un corridoio assolutamente normale, senza alcuna decorazione o quadro come se l’era immaginato. Il maggiordomo la fece entrare in una stanza e le chiuse la porta in faccia.

MI HANNO CHIUSA DENTRO!

Forse non c’era soluzione che aspettare. La sala era non troppo spaziosa, per terra stava un tappeto di velluto rosso e una sedia. Le tende erano molto raffinate ma la stanza era prevalentemente vuota. Taysa provò ad aprire la porta (anche se sapeva che non avrebbe tentato di uscire) ma scoprì, con delusione, che era stata chiusa a chiave. Erano prevenuti! Non poté far altro che sedersi sulla seggiola ed aspettare.

 

Dopo circa una decina di minuti sentì la porta aprirsi. Sta volta, davanti a lei, stava una donna, una cameriera. Anche lei aveva tratti molto pallidi ma la sua espressione era dolce.

-Ciao.-

L’aveva salutata!

-C-Ciao…-

-Sarai spaventata, povera piccola. Mi dici il tuo nome?-

-Il mio… nome? È Taysa, signorina.-

-Bene, Taysa. Io sono una domestica di questo palazzo e mi occupo soprattutto dei figli della mia padrona. Sono una tutrice. Ho avuto a che fare con parecchie aspiranti mogli di questa famiglia e tu non sei neppure la più piccola. La moglie assegnata più piccola che ho potuto accudire aveva soli sei anni.-

-SEI ANNI… oh, mi scusi.-

-Non ti preoccupare. Per quindici giorni potremo darci del “tu” poi tu dovrai chiamarmi semplicemente “domestica” e io ti darò del “voi” chiamandoti “principessina”.-

-Mi sposerò fra quindici giorni???-

-No, stai tranquilla. Prima del matrimonio dovranno passare anni, mia cara. Dovrai imparare tutte le regole di comportamento e molte altre cose. Vieni, ti accompagno nella tua stanza.-

Con passo spedito sparì dietro la porta. Beh, almeno questa era meglio!

 

 

-Stiamo entrando nel vero e proprio palazzo. Rimarrai estasiata dalla bellezza di qui.-

-Mi scusi, anche lei… ehm, anche tu sei un mercenario?-

-Io? Oh, no, no. Io non farei del male ad una mosca, ma se mi farai arrabbiare potrò darti delle punizioni più o meno severe. La più severa sarebbe portarti dal Re in persona. Sei un tipo eccentrico?-

-No… non credo.-

-Lo sospettavo. Hai l’aria di una bambina tranquilla e penso che non ti darò mai punizioni di alcun tipo.-

-Hai mai dato punizioni ad un componente della famiglia?-

-Anni fa sì, poi hanno cambiato tutore. Ora i figli sono già addestrati per l’omicidio e gli agguati, quindi li segue un maestro professionista. Io li ho accuditi tutti e cinque fino all’età di tre anni. Per voi “mogli in erba” devo pensarci sempre io.-

-Capi… wow!-

Erano entrati nel castello vero e proprio e lo spettacolo che le si parava davanti era incomparabile. I muri erano decorati in rosso e in oro, i soffitti pitturati con disegni maestosi, i quadri raffiguravano personaggi colti e raffinati. L’unica cosa inquietante era che regnava l’oscurità. Nessuna luce era accesa e neppure i raggi del sole potevano filtrare.

A mano a mano che salivano si scorgevano sempre più domestici che andavano da una parte all’altra ed erano, come sospettava Taysa, tutti molto tenebrosi, pallidi e misteriosi.

-Scusa, ma tutti qui avete un aspetto così macabro?-

La domestica si fermò e la osservò per un poco.

-Davvero? Siamo così spaventosi per te?-

-Oh… ehm… no, è che siete molto più pallidi della gente delle nostre parti.-

-Per quanto riguarda il nostro pallore è perché sul Monte Kukuru non può filtrare il sole e noi viviamo nelle tenebre dalla mattina alla sera. Per quanto riguarda “le vostre parti”…-

Il suo sguardo si rabbuiò.

-… devi scordarti il tuo villaggio.-

 

 

 

 

Eccomi di nuovo a voi con un nuovo chappy!!! Spero davvero che vi piaccia anche questo^^

A proposito: sono stata davvero felice di aver ricevuto qualche commento! Ero convinta che fosse stato un fiasco totale e invece… RINGRAZIO DA MORIRE Dragon Girl31 (ihih, l’idea è sembrata curiosa anche a me e mi sono divertita un mondo a scriverla! Continua a seguirmi, mi racco!), bily (sono really contenta che ti piaccia^^) E CHIHIRO (già, già, ora vedrai, non anticipo niente… ù.ù) PER AVER COMMENTATO E TUTTI QUELLI CHE HANNO SOLO LETTO!!!

Al prossimo capitolo… ciaoooooo!!!!

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Capitolo 3
*** Una persona gentile ***


Salve a tutte

Salve a tutte! Sono così felice!^^ Ieri pomeriggio ho preso il cofanetto dei DVD di HXH della prima serie… non vedo l’ora di guardarlo! *O* Beh, non centra niente con la fic… ma dovevo dirlo!!!^^ Vi lascio al terzo capitolo (sono già al terzo???o.o).

 

 

 

 

-C… cosa hai detto, scusa?-

-Ora siamo noi il tuo villaggio. I tuoi genitori saranno il Re e la Regina, i tuoi fratelli saranno i Principini. Fra qualche mese anche tu diventerai pallida come noi, avrai solo un bel ricordo del sole… e null’altro.-

Taysa si era fermata. Cosa voleva dire tutto questo?

-Scusa ma mi hanno detto che potrò tornare a fare visita ai miei genitori qualche volta…-

La domestica la guardò di nuovo e scoppiò in una risata acuta.

-Chi ti ha detto queste stupidaggini?-

A Taysa si riempirono gli occhi di pianto. La domestica se ne accorse.

-Oh, mi dispiace averti ferita ma ti hanno raccontato un sacco di bugie. Piccola, ora è questa la tua casa e noi siamo la tua famiglia.-

No…

No…

No…

Taysa fece un passo indietro. Una lacrima le rigò il volto. Ne fece un altro. Il respiro le si fece più affannato. Una seconda lacrima le scivolò mentre la prima le cadde dal mento. Appena la goccia toccò il suolo Taysa si girò di scatto e cominciò a correre.

 

 

-Anfanfanf…-

Da quanto correva? Dove si trovava ora? I corridoi erano tutti uguali! Corse, corse, corse con tutta la forza che aveva in corpo. Il cuore le batteva all’impazzata, le lacrime le si erano gelate col vento della corsa.

Voleva farla finita.

Sarebbe corsa fin fuori.

Se l’avessero scoperta e uccisa sarebbe stato meglio.

Se fosse riuscita a scappare meglio ancora… ma le possibilità erano remote.

Finalmente riconobbe il corridoio bianco e la porticina dove era stata rinchiusa.

Ed ecco la porta d’uscita.

Ci sbatté letteralmente contro, lasciando perdere il dolore alla spalla.

Era chiusa, probabilmente a chiave.

Con la spalla cominciò a battere contro la porta.

Con un rumore sordo riuscì ad aprirla.

Con un balzo fu fuori. Si appostò dietro alla porta per riprendere fiato. I polmoni le bruciavano e la milza le pizzicava in maniera furiosa. 

Quando si fu rimessa in sesto ricominciò la sua corsa per la libertà. Corse intorno al castello fin fuori dal Monte Kukuru. Riconobbe la miriade di alberi fitti e verdi. Il sole la inondò come un’onda del mare in tempesta.

Dopo poco sentì dei rumori fra la vegetazione. Non ci fece caso e proseguì. I rumori però si muovevano, sempre più velocemente come se stessero correndo insieme a lei.

Che cos’è questo rumore?

Qualcuno mi sta inseguendo!

Altri due passi e dagli alberi spuntò un’enorme creatura.

Era gigantesca, alta almeno tre metri, con le sembianze di un cane ma aveva dei lunghi denti affilati e occhi di fiamma, accecati dall’ira. Il cane gigantesco le corse di fianco fino a superarla e, con un balzo, le si parò davanti. Taysa si fermò di colpo.

-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHH!!!!-

 

 

 

 

 

FFIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIT!!! FIIIIIIIIIIIIIIIIT!!

FIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIT!

Dei lunghi fischi si librarono in aria. Assordanti ed acuti come spilli nei timpani.

Taysa si era appoggiata le mani sulla testa e piangeva silenziosamente aspettando che con una zampata il cane si sbarazzasse di lei. Ma il momento della sua fine non arrivò. Dopo quei acutissimi fischi il cane si era immobilizzato fissando la vegetazione. I fischi si avvicinavano sempre di più e il cane, ad un tratto, scappò via.

Taysa era triste e felice allo stesso tempo. Triste perché avrebbe, anche se poco, preferito morire; felice perché la maggior parte di lei voleva vivere!

-Ragazzina?-

Taysa non rispose.

-Ragazzina, su, smettila di piangere e alzati. Mi vuoi dire chi sei? Chi ti ha fatta entrare nella villa della famiglia Zaoldyeck?-

Taysa si tolse le mani dalla testa e alzò stancamente il capo. Da quel che poteva scorgere aveva davanti una donna, dal tono di voce e dalla gonna lunga, gialla acceso.

La donna la prese per un braccio e la tirò su di peso.

-Su, non fare la sciocchina e fammi vedere il tuo viso.-

Taysa un po’ si era ripresa, così si alzò in piedi e alzò gli occhi sul viso della donna. Con un urlo di terrore ricadde a terra e si allontanò da lei. La donna non era umana, aveva al posto degli occhi uno schermo digitale su cui brillava un pallino rosso. Il mento e il resto del viso erano coperti di bende, lasciando scoperta la bocca aggraziata truccata di un rosso scarlatto. In testa aveva un enorme cappello largo e in mano teneva un ventaglio. Sembrava una signora molto raffinata ma quello schermo sugli occhi la rendeva spaventosa. La donna assunse un’aria offesa.

-Che c’è? Ti faccio paura?-

Taysa scosse la testa energicamente anche se stava letteralmente morendone!

-Allora, rispondi alle mie domande, signorina? Chi sei?-

-S-s-sono la… la… la…-

Piantala di balbettare, Taysa, e rispondi come si deve.

Fai una qualche figura decente ogni tanto!

Taysa deglutì la paura e disse tutto d’un fiato:

-SonolafuturamogliediunodeifiglidellafamigliaZaoldyeck!-

La donna la squadrò un poco con il suo pallino rosso.

-Molto bene, ho capito. Qual è il tuo nome?-

-Taysa.-

-Come mai ti trovi qui, Taysa?-

Lei abbassò lo sguardo ritornando triste.

-Volevo tornare dalla mia famiglia.-

-Spiegati meglio.-

Intanto cominciarono ad incamminarsi verso il palazzo.

-Una domestica mi ha detto che non potrò mai più rivedere la mia famiglia e per un attimo non riuscivo più a ragionare. Sono scappata e poi… beh, la ringrazio di avermi salvata da quel cane.-

-Sai, mi ricordi tanto mio figlio.-

-Eh?-

-Non so il perché ma… c’è qualcosa in te che mi ricorda lui.-

-Come si chiama?-

La donna indugiò un poco, poi rispose:

-Killua, ha dodici anni.-

-Anch’io!- rispose Taysa, raggiante.

Il pallino che la donna aveva al posto degli occhi le si colorò di verde.

-Perché volevi tornare dai tuoi genitori?-

Taysa la guardò stupita.

-Che domande, perché gli voglio bene! Mio padre, mia madre, le mie amiche e pure mio fratello… sono tutte persone a cui voglio un sacco di bene e so che loro ricambiano. Io per loro provo amore, amicizia, bene e quando sto con loro ritrovo me stessa.-

-Tutte cose che noi mercenari non sappiamo cosa siano…-

-Cosa?-

-Noi al massimo proviamo amore per i nostri mariti e i nostri figli…-

Taysa si fermò. La donna se ne accorse e si fermò anch’ella.

-Allora, imparerete ad amare! Riuscirò a farvi amare anche altre persone oltre che a quelle familiari. Riuscirò a farmi amare dal mio futuro marito, essendo che per me, se non c’è amore non c’è coppia! Riuscirò a farmi volere bene da tutti voi e così ricomincerete ad amare…-

La donna la guardò con la bocca semi spalancata.

“Questa ragazzina, ci farà diventare tutti monaci!”

Mamma, papà, amiche mie, aspettatemi.

Devo svolgere una cosa molto importante… poi tornerò da voi.

Ve lo prometto.

 

 

-Sai, il mio Kilu è scappato di casa poco tempo fa.-

-Oh, mi dispiace… perché, scusi?-

-Non lo so… quanto vorrei che il mio Kilu mi volesse bene come tu ne vuoi ai tuoi genitori.-

-Ma cosa dice? Sono sicura che Killua le vuole molto bene è solo che… era stanco della vita di corte.-

-Dici?-

La donna la fissò e ad un tratto lo schermo su cui lampeggiava il pallino verde cominciò a tremare e a sfarfallare, come se fosse rotto.

-S-signora sta bene?-

-Sì… sniff, scusami, sto bene è che… le tue parole mi hanno rattristata. Noi lo trattiamo così bene e lui… scappa ad un tratto di casa… Comunque ora è tornato per una faccenda molto importante che deve svolgere.-

-Quale?-

-Lo scoprirai molto presto, cara.-

Il castello era nuovamente all’orizzonte e, dopo le scalinate che Taysa aveva già percorso con il maggiordomo, entrarono dalla porticina.

Attraversarono il corridoio bianco e i corridoi decorati finché non rividero tutti i domestici indaffarati. Dopo poco scorsero la domestica tutrice che aveva offeso Taysa nel profondo. Involontariamente Taysa strinse a sé il vestito della donna.

-Che hai Taysa?-

-Quella persona… non mi piace, mi ha fatta piangere.-

Appena la domestica le vide assunse un’aria spaventatissima e con un fil di voce cominciò a farfugliare:

-Oh mio Dio, oh mio Dio, oh mio Dio. È colpa sua, è colpa della ragazzina che è scappata dal castello, io non volevo lasciarla andare…- dopo un ultimo gridolino si inchinò ai piedi delle due.

-Alzati.-

La domestica si rialzò subito. Appena drizzata fulminò con lo sguardo la già stordita Taysa.

-Non dovevi scappare, è stato un gesto molto brutto. Solo perché ti ho detto che devi scordare i tuoi genitori? Sei una scamorza se ti metti a piangere per così poco, è una casa di mercenari questa, non di femminucce…-

-TACI!-

La donna dal vestito sgargiante aveva fatto tacere la domestica che si era subito inchinata nuovamente.

-Mi scusi, mia Regina.-

-REGINA?-

Quindi quella donna così strana ma anche così cortese e sensibile… ERA LA POSSENTE REGINA DEL CASTELLO???

Taysa si staccò immediatamente da lei e cominciò a guardarsi intorno non sapendo se inchinarsi o cosa.

-Tu.-

La donna indicò un’altra domestica dai lunghi capelli corvini.

-Accompagna la ragazza nella sua stanza e tu…-

Indicando la domestica prostrata ai suoi piedi.

-Vieni con me. Dobbiamo parlare di alcune cosette. Taysa, vai pure in camera tua a disfare le valigie.-

Taysa annuì soddisfatta.

 

 

 

Ecco qua, cosa ne dite? Spero sempre che qualcun altro recensisca e mi dica come trovi i miei chappy, con commenti sia brutti che belli!^^ Ora mi sento in dovere di ringraziare quegli angeli che mi hanno commentata!

Dragon Girl31: Rieccoti qua!!! Grazie mille per avermi seguita fino al secondo cap., solo per questo: GRAZIE, GRAZIE E GRAZIE!!! Anche secondo me Taysa non sta mica male al castello! ;) Però hai ragione, consiglierò ai personaggi della mia fic di prendersi una bella vacanza alle Hawaii, così la loro melanina ritornerà ad essere utile ai loro corpi!!! XD Grazie ancora e spero tanto che ti piaccia e che commenterai anche questo! Un Kissone-one!!!

CHIHIRO: Ciaaaaaaaaao!!!!!!! Anche tu sei stata super-fantastica a commentarmi anche il secondo cap! Sono davvero felicissima che ti piaccia la mia storia (Yo Yo scappa a prendere un fazzoletto…) ç_ç sono commossa!

Sigh, vorrei rivelarti tutto, ma mi trattengo a fatica perché voglio che te lo gusti fino all’ultimo. Beh, comunque non sono ancora così perfida da far patire queste torture al mio personaggio principale!!! ç_ç ri-sigh, io vorrei tantissimo recensire prima, ma proprio non posso, quindi mi dispiace tantissimo e mi scuso ancora per questo disguido tecnico… Grazie mille anche a te e spero che anche il mio terzo chap. ti piaccia e spero che lo commenterai. Un Kissottone-one anche a te!

Zakurio: Ciao!!! Invece tu sei nuova! Beh, grazie mille anche a te per aver recensito e spero che continuerai a farlo. Sono proprio contenta che ti piaccia la mia storia e non ti anticipo niente… ù.ù (me perfida!) Ciao e un bacione!

 

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Capitolo 4
*** Un incontro... più che indesiderato! ***


Eccomi tornata gente… ehm, vi do il permesso di picchiarmi e di torturarmi con qualunque metodo crudele conosciate… sono andat

Eccomi tornata gente… ehm, vi do il permesso di picchiarmi e di torturarmi con qualunque metodo crudele conosciate… sono andata in vacanza e non ho potuto aggiornare: GOOOOOOOOOOMEN!!!!!!!!!!!!!!!! Ma vi prometto che questo chappy vi farà morire dalle risate. Spero che possiate perdonarmi e ora vi lascio alla lettura.

 

 

Mentre salivano altre decine di scale, Taysa chiese alla domestica corvina:

-Che cosa accadrà alla domestica di prima?-

-Poche volte la Regina convoca le domestiche a parlare con lei… e poco dopo, proprio quelle, fanno le valigie ed escono da palazzo… per sempre!-

-Le licenzia?-

Poveretta, non voglio che la licenzi.

È vero che ha avuto poco tatto con me ma…

Dopotutto ha allevato decine e decine di mogli e ha allevato anche i Principini.

Ha una grande esperienza e secondo me non andrebbe cacciata.

Un errore si può perdonare, no?

Però questa è una casa di mercenari…

La Regina mi è sembrata così buona e ha troppo garbo signorile per essere un mercenario.

Lei dovrebbe fare del bene alla gente, non ucciderla…

-Signorina, mi raccomando, si ricordi bene dov’è la sua stanza, non glielo ripeterò una seconda volta. È al quarto piano, la porta dritta in fondo. Si ricordi bene.-

-D’accordo… quarto piano, la porta dritta in fondo… ok.-

-Le valigie sono già all’interno. Il pranzo verrà servito a mezzogiorno in punto. Puntualità, capito?-

-Perfetto.-

La cameriera la lasciò sola al quarto piano.

Il salone era grande ma in fondo troneggiava una porta.

-Sarà sicuramente quella, la mia camera.- si disse Taysa.

Corse fino in fondo al corridoio e arrivò alla porta ma si bloccò subito. La porta era semi aperta. Come poteva essere aperta? Tese un orecchio e le giunsero suoni come fruscii di carta, suoni vellutati di vestiti che cadevano per terra…

Aveva un po’ di paura ed era indecisa se entrare oppure andare ad avvertire una cameriera. Quella era una casa di mercenari e avevano un mucchio di nemici. E se un ladro o un furfante si fosse intrufolato in camera sua? Però non aveva le chiavi e poi non sarebbe passato inosservato in una casa come quella.

Altri rumori, un po’ più forti. Si sentivano degli scrocchi e del masticare… STAVANO MANGIANDO LE COSE CHE AVEVA IN VALIGIA!!!!! A questo punto non ci vide più dalla rabbia e, con foga esplosiva, aprì la porta di scatto.

 

 

La stanza era veramente bellissima ma Taysa non faceva altro che guardare cosa… o chi! c’era sul suo tappeto, che mangiava tranquillamente le SUE patatine.

Quella massa enorme non poteva essere chiamato “ragazzo” poiché era veramente grasso, con uno sguardo da ebete. Assomigliava ad un maiale in tutto e per tutto! I corti capelli castani erano appiccicati alla testa, gli occhi erano due fessure che contenevano due pupille piccole e nere, le gambe corte e la pancia che gli fuoriusciva dalla maglia e dai pantaloni.

Lei lo fissava con odio, misto a stupore.

-Che ci fai nella mia camera?-

Il “ragazzo” (se così si può chiamare) si alzò in piedi. Era più alto di quel che pensava: la superava di qualche centimetro, se l’era immaginato molto più basso, per quelle gambette tozze e corte. La sua domanda gli scivolò addosso. Taysa si stava arrabbiando sempre di più.

-Brutto maleducato, non si entra nella stanza degli altri E NON SI MANGIANO LE COSE DEGLI ALTRI! GUARDA I MIEI VESTITI, LI HAI BUTTATI TUTTI ALL’ARIA, BRUTTO AMMASSO DI CICCIA INFORME! ORA MI RIMETTI TUTTO A POSTO E MI CHIEDI SCUSA… E MI RIPAGHI LE PATATINE!!!-

Il ragazzo aveva corrugato la fronte dopo essere stato chiamato “brutto ammasso di ciccia informe” e ora la fissava arrabbiato.

-Ehi, tu non sai chi sono io! Non ti permettere di insultarmi così! Sei una domestica nuova? BENE, ESIGO RISPETTO!-

-GRRRR, MI VUOI SFIDARE?-

-TI STENDO IN UN SECONDO, SEI UN GRISSINO!-

-E TU SEI UNA PALLA DI LARDO!-

-C-COME OSI?? NON SAI CHE IO SONO UN PRINCIPE DELLA FAMIGLIA ZAOLDYECK?-

A questo Taysa si ammutolì. Un… un Principino… LUI?

Il ragazzo ora la guardava con un sorriso soddisfatto stampato in faccia.

-Ora avrai capito chi sono io! Esigo rispetto e tu verrai punita severamente da mia madre per avermi insultato! Cos’è… non hai più voglia di parlare, moscerino? Il gatto ti ha mangiato la lingua per caso?-

-………….. BUAHAHAHAHAHAHAH!!! Tu… tu sei… AH, AH, AH, AH, AH, AH, AH, AH, AH!!! CHE RIDERE! AH, AH, AH!-

Ora il ragazzo era tremendamente arrabbiato. La sua faccia tonda si era gonfiata di più e ora assomigliava ad un pomodoro maturo. Il fumo gli usciva dal naso e dalle orecchie dalla rabbia.

-GUARDA CHE È VERO! CHIEDILO ALLA REGINA, SE NON CI CREDI! E SMETTILA DI RIDERE, BRUTTA MALEDUCATA!-

-AH, AH, AH, AH, AH… s-scusami, ah, ah, è che… è che… AH, AH, AH, AH!-

-Grrrrrrr…-

-Okok… ora mi calmo, anf, anf… Ti perdono la tua intrusione in camera mia solo perché mi hai fatto davvero crepare dalle risate! Ricominciamo daccapo e comportiamoci da persone civili. Il mio nome è Taysa e sarò…. Ehm…-

CAVOLI! NON DITEMI CHE MI DOVRÒ SPOSARE CON QUESTO QUI!!!!

NO, NO, NO, NO, NO, NON SE NE PARLA, È BRUTTO E VOLGARE, NON LO SPOSERÒ MAI!!!

Aspetta Taysa, non disperare subito.

Di figli ce ne sono cinque, no?

Però questo potrebbe anche essere il solo maschio della famiglia…

No, no, non è possibile.

E poi potrebbe essere più giovane di me o più vecchio… speriamo!

-Prima di dirti chi sono posso sapere la tua età?-

-No!-

-Perché, scusami?-

-Perché potresti anche essere un ladro venuto per rapirmi e dirti la mia età sarebbe fatale.-

Prima cosa: CHI È CHE VORREBBE RAPIRTI??? UN DISPERATO!!!

Seconda cosa: se fossi un ladro non me ne farei niente della tua età.

Terza cosa: un ladro ha una stanza nel palazzo???

-Non sono un ladro, te lo giuro, ma puoi dirmi la tua età?-

-No! Devi portarmi rispetto e chiedermi scusa per avermi offeso. Inchinati davanti a me e chiedimi scusa. Poi potrei anche dirti la mia età.-

-COSA? TE LO SOGNI!-

-ALLORA NON TI DICO QUANTI ANNI HO!-

-Grrrr, che barba…-

Addio mio caro orgoglio…

Taysa si abbassò fino a rimanere in ginocchio davanti a lui.

-Oh grandissimo creti… ehm, principe, perdonami!-

-Più convincente! E abbassati di più!-

Con una mano le calcò la testa fino a farle toccare con la fronte, il pavimento.

-Uff… Mio bellissimo, supremo, rinci… fantastico principe della famiglia Zaoldyeck, potresti mai perdonare il mio GRAVISSSSSSSSSSSSSSSSSIMO errore di averti preso per i fondelli?-

-Stai bluffando…-

-NON STO BLUFFANDO, SONO SINCERA!!!-

-NON ALZARE IL TONO DI VOCE CON ME!-

-Mi scusi oh grandissimo principe…-

-NIL!!! CHE STAI FACENDO?-

-Ah, mamma….-

Taysa girò la testa e vide la Regina in persona, appostata di fianco alla porta che assisteva alla scena. Sembrava davvero arrabbiata.

-PERCHÉ IMPORTUNI LA NOSTRA OSPITE?-

-Mamma, mi ha preso in giro e poi…-

-E lui è entrato senza permesso nella mia stanza, ha buttato tutti i vestiti all’aria e mangiato le mie patatine!-

La donna squadrò il ragazzo e serrò le labbra.

-Nil, questo ti costerà una bella punizione!-

-Ma mamma, lei è solo una domestica!-

-Domestica?-

La Regina guardò Taysa, che sospirò.

-Non mi ha dato il tempo di spiegargli tutto…-

-Allora spiegaglielo adesso!-

-Io… io sono…-

Che dico?

Dire: la futura moglie di uno dei figli della famiglia Zaoldyeck, mi sembra… ovvio che sposerò lui!!!

MA IO NON LO VOGLIO SPOSARE, MI FA RIBREZZO!

-…sono… uff, sono la futura moglie di uno dei figli della famiglia Zaoldyeck-

-COOOOOOOOOOOOOOSA?????? QUINDI QUESTA È MIA MOGLIE???-

-NO!!!!!- aveva gridato Taysa guardando subito la Regina.

-Non si sa ancora, comunque Nil è nella lista dei pretendenti…-

-NO, LA PREGO, NO!!!!-

-Taysa, non fare i capricci! Oltre le apparenze Nil è una persona apprezzabile. Ha un’ottima intelligenza, è un genio, un inventore nato. Nil, falle vedere le tue invenzioni.-

-No, mamma, io questa non la voglio sposare!-

-E IO NON VOGLIO SPOSARE LUI!!! SIAMO TROPPO DIVERSI…-

-Ma cara, non sai che gli opposti si attraggono? E poi non hai notato che questi sono i primi litigi che una coppia di innamorati fa prima di unirsi?-

Taysa era sconcertata, aveva la bocca spalancata e non voleva credere alle sue orecchie.

 

 

Piccola nota= Non ricordavo il nome del fratello di Killua, così l’ho chiamato Nil (magari ci ho beccato e non lo so). Se lo sapete vi prego di dirmelo così correggo!

Ora posso ringraziare come si deve le mie salvatrici!

Dragon Girl31: Cavoli, non hai tutti i torti! Credo che se li rifarò incontrare chiederò a Taysa di portarsi dietro quel sonnifero!!! XD Per la madre di Killua… aspetta prima di giudicare, aspetta e guarda… cioè leggi. Non ti pensavo così perfida! O_O (Sango indietreggia dal computer con la sedia) Però mi meriterei quella pena per aver aggiornato così tardi… ç_ç Grazie milleetrecento per il tuo commento!!!!

CHIHIRO: Non ti preoccupare per il tuo ritardo (guarda il mio!!!! ç_ç) e spero che ora con la tua tastiera vada tutto bene! Anche tu aspetta e leggi, prima di giudicare la Regina così facilmente, è un consiglio da amica! Però pure tu non scherzi… quasi quasi mi avete convinto: farò patire le più perfide torture a quella domestica, BWAHAHAHAHAH!!! Mamma mia… il viaggio mi ha fatto male… comunque scusami tantissimo anche tu per il mio ritardo stratosferico e grazie di cuore per aver recensito! Alla prossima!

 

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Capitolo 5
*** Le cose si fanno sempre più difficili ***


Ciao a tutti

Ciao a tutti!^^ Sta volta sono stata puntuale come un orologio svizzero! Ho cominciato a preparare il capitolo già da mercoledì! Beh, ora vi lascio alla storia… che non sta prendendo una piega tanto bella…

 

 

Pranzo. Taysa aveva messo da parte la faccenda successa poco prima ed ora era curiosa di vedere gli altri membri della famiglia a tavola ma quando entrò nella sala da pranzo notò di essere la sola, insieme alla Regina e a quel balordo di Milky. La Regina si sedette ad uno dei capotavola (la tavola sarà stata lunga almeno 5 metri) e invitò Taysa a sedersi al suo fianco… insieme a Milky!

-Regina, mi scusi, quanti anni ha Milky?-

-Puoi chiederglielo di persona, no? Perché lo chiedi a me?-

-Gliel’ho già chiesto… e ha visto cosa mi ha fatto fare.-

-In mia presenza dovrà comportarsi bene.-

Taysa sospirò e, a denti stretti chiese a Milky:

-Te lo ripeto un’altra volta: quanti-anni-hai?-

Milky la guardò con la coda dell’occhio e poi si voltò dall’altra parte.

-Milky, rispondi! Comportati da Principe, una volta tanto.-

-Non sono tenuto a risponderle.-

-Che bambino pestifero. Te lo dirò io allora. Ha quattordici anni, il mio Milky.-

A Taysa le si illuminarono gli occhi.

-Ah, è più grande di me, io ne ho dodici! Non posso sposarlo, no?-

-Cara, l’età non conta. Io e suo padre abbiamo dieci anni di differenza!-

-Ah…. capisco…-

Uffa… io speravo tanto che…

Un aroma delizioso arrivò al naso di Taysa.

-ARRIVA IL PRANZO!- urlò Milky dalla contentezza.

-SEI ANCORA AFFAMATO? MA SE TI SEI PAPPATO TUTTE LE MIE MERENDE???!!!-

-Sai, Taysa, Milky è famoso per il suo inenarrabile appetito.-

-L’ho notato…-

Portarono in tavola ogni tipo di prelibatezza, dai cibi più raffinati a quelli soliti, che mangiava anche a casa sua. Assaggiò quasi tutti i piatti e rimase stupita dalla delizia e dal sapore unico che essi esprimevano. Si riempì ben benino la pancia.

-MILKY, LASCIA QUEL POLLO, È MIO!-

-L’HO VISTO PRIMA IO!-

-MA ERA NEL MIO PIATTO!!!!-

-Smettetela di litigare, ragazzi. Stiamo mangiando, un po’ di rispetto! Milky, quello era nel suo piatto, non rubarglielo.-

Questa è la seconda volta che mi stuzzica… io spero davvero tanto che non ci stia provando con me!!!!!!

-Signora, scusi se la disturbo mentre mangia ma le posso chiedere una cosa?-

-Dimmi.-

-Dove sono tutti gli altri? Non mangiano?-

-Alcuni sono in missione, alcuni mangeranno a cena, mi dispiace non poterti far conoscere la famiglia al completo.-

-No, non c’è problema…-

Avrei voluto vedere gli altri figli… così mi sbarazzavo di ‘sto ciccione!

Taysa poteva sembrare cattiva ma lo faceva per Milky, soprattutto. È vero che desiderava un marito migliore ma se Milky si fosse dichiarato, lei avrebbe faticato a dirgli di no per non farlo soffrire. Lei era di buon cuore ed era un’irripetibile altruista. Prima di lei, venivano gli altri. Era per questo che non voleva scherzare con Milky, per non dargli false speranze!

Finito di mangiare successe il peggio: la Regina si alzò da tavola e batté una mano sulla spalla di Taysa.

-Vi lascio soli, così potrete fare amicizia.-

Per Taysa era un disastro.

-Mi scusi, ma io devo andare a lavarmi i denti.-

-Mia cara, i denti vengono dopo…-

-D-devo ancora disfare tutte le valigie.-

-Hai una vita intera per disfarle.-

-Devo andare in bagno…-

-Puoi trattenerti per venti minuti, no?-

NO, IO VOGLIO ANDARMENE ADESSO!!!

La Regina uscì dalla sala da pranzo con un sorrisetto furbo. Non c’era speranza, non aveva più scampo. Spontaneamente Taysa appoggiò la testa sulla tavola a pensare ad un rimedio efficace. Milky la vide e disse:

-Non ti preoccupare, neanche tu mi stai simpatica e in questo momento vorrei essere al mio laboratorio per progettare un’altra bomba micidiale.-

Taysa rimase in quella posizione ma l’unica cosa che gli veniva spontanea pensare era:

Ora me ne vado con una scusa!

No, non posso farlo…

Va beh, ho capito, se l’unico modo è soffrire lo farò soffrire, non potrò evitarlo per sempre!

Sarò gentile con lui e quando si dichiarerà lo rifiuterò semplicemente e il più garbatamente possibile.

-Ehm…-

Taysa alzò la testa dalla tavola e sfoderò uno splendido sorriso degno di un’attrice di Hollywood. Notò che Milky era arrossito.

NO TAYSA, HAI SBAGLIATO MOSSA!!!

NON DEVI FARE LA CARINA CON LUI, DEVI SOLO PARLARGLI!

PARLARGLI E BASTA!

Ritornò seria.

-Questa casa è così bella. Ehm… quanti piani ci sono?-

-Ah, eh? ehm… beh… s-sette… sette…-

-Ah, sette, capisco. La mia camera è al quarto piano…. beh, l’hai già vista, e la tua?-

-Al sesto.-

-Mmmh, capito.-

Taysa cominciò a guardare la sala da pranzo per cercare un’altra domanda per ammazzare il tempo. Non si accorse però che Milky guardava la sua mano appoggiata alla tavola e progettava di stringerla fra la sua. Quella manina era così bianca e affusolata che era impossibile resistere dal non accarezzarla e dopotutto lei era la sua futura moglie (forse). Con la trepidazione della timidezza allungò la sua mano paffutella verso quella di Taysa… ma la ritrasse appena lei si rivoltò verso di lui.

-A che ora si cena di solito?-

-A-a-alle otto in punto…-

-Perché balbetti?-

-Eh? Ah, boh, non so, così…-

Taysa aveva sentito puzza di bruciato ma credé di sbagliarsi. Si rigirò dall’altra parte perché non riusciva proprio a guardare Milky negli occhi, era più forte di lei. Sentiva di tradirlo e ferirlo al solo guardarlo.

Questa era l’occasione giusta per Milky che, tutto rosso in faccia, riallungò la mano… e finalmente la posò su quella di Taysa.

Quest’ultima sentì un brivido freddo percorrerle la schiena e appena vide, con orrore, cos’era successo, non trattenne un gridolino di disgusto. Ritrasse immediatamente la mano fingendo di grattarsi la nuca.

-Ah, che prurito…-

Non ce la faceva più, era una pugnalata al cuore. Così si alzò in piedi.

-Devo andare sul serio ora… ci vediamo.-

E scappò il più lontano possibile da quella sala.

-È scappata…………. che carina, l’ho imbarazzata!!!-

No, Taysa non era imbarazzata, era sull’orlo di una crisi di nervi!

 

 

Mentre si dirigeva in camera rincontrò la Regina.

-Taysa, fermati, dove corri?-

-Devo andare in camera…-

-Che è successo con Milky?-

Taysa aspettò a rispondere… ma non era una ragazza da dire bugie.

-Se le dirò la verità non si arrabbierà, vero?-

-Vieni nella mia stanza che ne parliamo da donna a donna.-

Taysa non poté trattenere un sorriso di felicità. Sapeva che con quella donna i segreti erano ben accetti.

Salirono in alto, in alto, fino al settimo piano, dove si trovava la stanza della Regina e del Re.

Quando entrarono Taysa stava per svenire dallo stupore. La stanza era larga come il corridoio del suo piano, il letto matrimoniale era gigantesco e bellissimo, le pareti erano spente e grigie ma davano un gran senso di regalità, i mobili erano di legno intarsiato e decorato e straripavano di vestiti elegantissimi. Tutto questo e altro ancora apparivano agli occhi di Taysa come fuochi d’artificio davanti ad una bambina.

-Taysa, non stare sulla porta, vieni dentro.-

-Posso davvero?-

-Certo che puoi sciocchina, te l’ho permesso io!-

Si sedettero sul letto matrimoniale e qui Taysa raccontò per filo e per segno tutta la sua giornata trascorsa con Milky e non tralasciò di dire che, per quanto si fosse sforzata, non riusciva proprio a farsi piacere Milky. La donna ascoltò senza interromperla e solo quando Taysa le raccontò della mano lei si portò una mano alla bocca lasciandosi scappare un: “Oooh!” di sorpresa.

-Taysa, capisco che per Milky tu non possa provare nulla, ma cara, è solo un giorno che vi conoscete! Dovete ancora scoprire i lati più belli dell’altro. E poi qui esige una regola: la pretendente e il futuro Re si devono sposare, punto e basta. L’amore non è obbligatorio.-

-Lei e suo marito vi amate?-

-Noi? Oh, cara, siamo stati fortunati. All’inizio eravamo troppo diversi ma poi il tempo ci ha cambiati fino ad arrivare ad apprezzare anche i difetti dell’altro. E questo accadrà a te con Milky. Bisogna dire un’altra cosa cara: io di figli ne ho altri tre! Milky è solo uno dei tre Principini della famiglia Zaoldyeck. Ho avuto quattro maschi e una femmina. La femmina è da scartare, fra i quattro maschi c’è Milky, due sono grandi ed inarrivabili (nel senso che, essendo più adulti, sono sempre in missione ed è impossibile trovarli liberi) e l’ultimo… l’ultimo non avrebbe il diritto di essere un Principe.-

-Come mai?-

-Ti ho già parlato di lui, ricordi? Ti ho parlato di Killua, vero?-

-Ah sì, ricordo. Beh, lui sarebbe il più adatto no? Ha dodici anni come me e poi lei ha detto che un po’ mi assomiglia!-

-Hai perfettamente ragione cara, ma… è così indisciplinato…-

Qualcuno bussò alla porta.

-Avanti.-

Entrò un maggiordomo.

-Signora, è arrivato il Re Silva. La sta aspettando per rivelarle un annuncio molto importante.-

-Sono subito da lui. Cara, aspettami pure qua, non ci metterò molto.-

La Regina si alzò e se ne andò chiudendosi la porta alle spalle. Ora Taysa era rimasta da sola e si domandò come potesse passare il tempo. Si alzò anche lei e cominciò a girare per la camera reale sbirciando un po’ dappertutto. Poi fece una scoperta interessante: su un comodino stava una foto in bianco e nero che ritraeva tante figure. Purtroppo nella stanza non c’era luce e le immagini erano molto confuse. Subito riconobbe la Regina, per il cappello sempre così sfarzoso e intravide un ragazzo che poteva essere Milky. Allora le altre figure erano di sicuro il Re e i rimanenti figli della famiglia! Taysa ebbe un’idea. Con soddisfazione notò che alle pareti erano affissi dei candelabri spenti. Gli servivano dei fiammiferi e li avrebbe chiesti ad un domestico. Si avvicinò alla porta e abbassò la maniglia per uscire quando notò che la porta si aprì da sola. Dall’altra parte stava la Regina con un’aria stravolta. Il pallino sul suo schermo era rosso come il fuoco.

-Taysa, vieni con me, subito!-

 

 

Cosa vorrà dire la Regina alla nostra Taysa? Lo scoprirete nella prossima punta… ehm, nel prossimo chappy!!!^^

So che sta volta il cap. è stato un po’ corto, ma spero di rifarmi la prossima volta. Passiamo ai ringraziamenti!

Dragon Girl31: Ancora ciau!^^ Sul fatto di Illumi… no comment!!!-_- Mi disp molto ma credo che apparirà solo una volta nella mia fic e svanirà in una nuvoletta di fumo, com’è apparito! (Una visione??!!NdTu) (Sì, tipo quelle delle oasi!NdMe) Certo che sei crudele, eh! A volte mi spaventi… ç.ç No, ske, sei troppo forte!!!XD (Hai visto che ho aggiornato presto?NdMeOrgogliosa) (Bravo cagnolino, ti meriti un osso…NdTu) Per la domestica… nessuno sa più nulla di lei… lascio a voi immaginare cosa le è successo… *_* Grazie tantissimo per aver recensito anche stavolta!

CHIHIRO: Ciao Chihiro! Purtroppo non posso rivelarti proprio nulla sul fatto di chi farò diventare marito di Taysa… ti resta una cosa sola da fare: continuare a leggere!^^

o0o… grazie mille per l’informazione, questo è uno scandalo vero e proprio! Pensavo che non avrei mai scoperto il nome dell’altro fratello!!! Non finirò mai di ringraziarti, per la mia storia credo che non servirà, ma come info personale è veramente magnifico saperlo!!! Grazie ancora, non sai come mi hai resa felice!^^ (Si rallegra per poco…-_-“NdTu) Illumi… COSA???!!! Sei sicura di quello che hai detto, vero? Io rimango sull’opinione che Illumi non mi piaccia PER NIENTE, ma è questione di gusti… per Hiskoa… non posso dire niente perché conosco un’altra sua fan davvero scatenata e quindi posso solo approvare!^^” Sulla sua apparizione nella storia non ti posso assicurare niente, ma essendo che è una questione della famiglia Zaoldyeck, credo che non lo inserirò. Gomen! Comunque grazie infinite per aver recensito e spero che anche questo chappy ti piaccia!^^

 

Grazie 1000 per i consigli e alla prox!!!!^^

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Capitolo 6
*** Il Re del castello Zaoldyeck ***


Ciao a tutti

Ciao a tutti!!!^^ Ecco qui il (addirittura) sesto capitolo di questa storia! Questa volta sono riuscita a creare un cap. un po’ più lungo e il mistero dell’ansia della Regina verrà svelato. Vi lascio alla lettura!^^

 

 

 

La Regina camminava con passo spedito davanti a lei e Taysa la seguiva col fiatone.

-Che è successo? Perché è così stravolta?-

-Mio marito… questa me la paga! Ha osato nuovamente decidere senza il mio consenso.-

-Per cosa?-

-Per il tuo matrimonio, per cosa se no?-

Taysa deglutì. Che cosa avevano deciso? Doveva sposare Milky, se lo sentiva. Ne era sicura. La paura la investì.

-Oh, mi dica che si può ancora rimediare…-

-Certo che si rimedierà, perché io non lo permetterò.-

Menomale! Taysa sapeva che dopo aver parlato con la Regina ella avrebbe capito che non era pronta per sposare Milky e avrebbe disdetto o almeno rimandato tutto. Sapeva di poter contare sulla sua fiducia. Di sicuro la Regina lo faceva per il suo bene ma Taysa non pensava che in realtà la cosa scandalosa che aveva riferito il Re era un’altra.

 

 

Dopo tutte quelle rampe di scale Taysa non si reggeva in piedi dallo sfinimento. Invece la Regina era ancora scattante da poter schizzare velocemente per i corridoi. 

Finalmente arrivarono al pianoterra e raggiunsero la sala principale. Lì Taysa intravide una figura di uomo.

Che emozione, sto per vedere il Re in persona…

Chissà che uomo imponente sarà… almeno grande come la sua fama di mercenario.

-Cara, hai portato la ragazzina?-

-Sì e ora ti dirò tutto quello che penso…-

Voltarono l’angolo… ed eccolo lì!

 

 

Era alto, dagli occhi buoni e i capelli bianchi gli ricadevano sulle spalle. Impossibile… ERA UMANO!!!!! Non aveva nulla di particolare, sembrava una persona come le altre, anzi, anche più buona e dolce!

-Ecco la nostra signorinella! Come ti chiami?-

-Taysa.-

-Ciao, io sono Silva, il Re di questo castello…-

-EHM, EHM!-

-Sì, ritorniamo a noi.-

Taysa stava semi nascosta dietro alla pomposa gonna della Regina e ascoltava i loro discorsi.

-Senti, Silva, io non sono d’accordo.-

-Ma cara, lui è di sicuro l’erede perfetto…-

-COSA? LUI L’EREDE PERFETTO? MA STIAMO PARLANDO DELLA STESSA PERSONA?-

-Sono sicuro di sì. È vero è un po’ irresponsabile e forse troppo sentimentale per diventare Re, ma tu hai visto la luce dei suoi occhi?-

-L’ho vista, l’ho vista e devo dire che è proprio una luce da mercenario ma… MI HA INSULTATA, MI HA DATO DEGLI ORDINI, A ME! CHE SONO LA REGINA!-

-Non c’è più nulla da fare ormai. Ho deciso e la decisione è già stata scritta sul documento di matrimonio.-

Taysa stava fremendo dall’impazienza.

No, Regina, non si arrenda, io non voglio sposare Milky!

Deve combattere!

Non si lasci manovrare da ciò che dice, un contratto si può ancora cambiare… vero?

-Ma tesoro, Taysa e Milky avevano già fatto conoscenza e si stavano piacendo! Pensa, Milky le ha pure preso una mano e stava per dichiararsi, non è fantastico?-

Brava Regina, gliene dica quattro!

Dopotutto io e Milky… COSA????

-Scusate se mi intrometto ma…-

-NO TAYSA, non interromperci!-

-Mi scusi…-

-Scusaci tu Taysa, ti stiamo parlando di fronte quando tu non hai idea di ciò che diciamo. Cara, lasciamo decidere a lei. Dopotutto è o non è la futura sposa? Si dovrà pur scegliere il marito fra due pretendenti, no?-

-No, non è così! Le regole non sono queste…-

-Oh, al diavolo le regole! Taysa… la Regina sostiene che tu e Milky siate una splendida coppia, mentre io penso…. che i perfetti siate tu e mio figlio Killua.-

Senza neanche accorgersene, Taysa si era spostata dalla gonna della Regina, ai pantaloni del Re!

-TAYSA! Non fare così, tesoro, Milky è una brava persona, è gentile quando vuole e poi…-

-Regina, le ho già detto che Milky non mi piace.-

-E ti piacerà ancor di meno quel maleducato di Killua! Tu e Milky dovete ancora conoscervi meglio e…-

-Cara… adesso basta. Mi sembra che Taysa abbia deciso.-

Il pallino sullo schermo della Regina era infuocato e fissava irato Taysa. Ma lei ormai aveva deciso di buttarsi. Anche se questo famigerato Killua fosse stato un brutto gobbo, deforme e maleducato lo avrebbe accettato lo stesso. Sempre meglio di quel buono a nulla di Milky, pensava lei.

La Regina voltò loro le spalle e se ne andò borbottando qualcosa. Poi si fermò e voltandosi urlò:

-TAYSA, FORZA, VIENI, CHE ASPETTI?-

Taysa fece un balzo dallo spavento e con rassegnazione fece un passo in avanti ma il Re le poggiò una mano su una spalla.

-No, lei starà con me per un po’… dobbiamo parlare di alcune cosette, vero?- e fece l’occhiolino a Taysa.

Forse con lui era più al sicuro che con la Regina. 

 

 

-Come mai hai deciso di scegliere Killua? Non ti piace il nostro inventore di casa?-

Taysa abbassò il capo.

-Dimmi la verità, senza vergogna.-

-Non per offesa, ma Milky ha qualche chilo di troppo…-

-AH, AH, AH, AH!-

Il Re scoppiò in una fragorosa risata genuina.

-Non sai quante volte gli abbiam detto di mettersi a dieta!-

-È entrato in camera mia e ha mangiato tutte le merende che mi aveva preparato la mamma.-

-Che maleducato… non cambierà mai! Adora fare figuracce davanti agli ospiti.-

-Potrebbe anche essere molto intelligente o un inventore nato ma con lui non mi sento a mio agio.-

-Milky non è un galantuomo e non l’ho scelto come mio predecessore proprio per questo. È maleducato e… un po’ fuori forma per fare il Re, ah, ah, ah.-

-Pff… lo credo anch’io, ah, ah!-

-E dimmi, Taysa, perché hai scelto Killua?-

-Perché… non lo so il perché, so solo che mi ispira fiducia. Lo vorrei incontrare.-

-Non l’hai ancora incontrato???-

-No, la Regina mi ha detto che non è a casa, ma è in missione.-

-Che strano, pensavo che al mio ritorno fosse già tornato…-

-Quando tornerà?-

-Presto… te lo assicuro.-

Il Re sorrise al ricordo di ciò che era successo due settimane prima che arrivasse Taysa.

 

“A palazzo Zaoldyeck arrivò una telefonata e prontamente il domestico rispose. Dall’altra parte della cornetta, il Principino Killua gli chiese come andava a palazzo. Di corsa arrivò il Re Silva che con mille gesti riuscì a farsi capire dal maggiordomo.

-Mi dispiace darle questa brutta notizia ma…-

Silva fece finta di tossire.

-Il Re Silva è ammalato…-

Il Re finse di pugnalarsi al cuore.

-… gravemente ammalato, potrei aggiungere…-

Silva finse di impiccarsi.

-Sta per morire! Dovete tornare a palazzo il prima possibile.-“

 

-Signore, perché sorride?-

-Mh? Ah no, niente.-

-Com’è Killua? Com’è fatto d’aspetto?-

-Com’è? Beh… è tutto suo padre, ah, ah, ah!-

Taysa indietreggiò di un passo… la visione che aveva avuto non era stata delle migliori!!

-Non vedo l’ora di presentartelo, è una persona molto sensibile, mia moglie esagera. È l’unico nella nostra famiglia ad essersi fatto degli amici!-

-Davvero?-

-Da noi purtroppo è un sacrilegio farsene, poiché l’amicizia è sintomo di debolezza.-

-Mpf, allora io dovrei essere una mozzarella!-

-Sono sicuro che ti piacerà, siete fatti l’uno per l’altra.-

Taysa era entusiasta di questo! Era così felice che voleva saltare e ballare dalla gioia. Così si mise a ballare in tondo gridando:

-Io sposerò Killua, io sposerò Killua, io sposerò Kilops!-

Ad un tratto sbatté contro qualcuno, alzò gli occhi e con un grido si allontanò. MILKY! Aveva lo sguardo furente e guardava il padre con odio.

-Scansati, tu.-

Con una mano scansò Taysa da una parte, ma la forza che impiegò era enorme. La ragazza fu scaraventata ad una velocità tale che se fosse sbattuta contro la parete sarebbe morta sul colpo. Con una velocità fulminea, Silva riuscì a prendere Taysa prima che si schiantasse contro il muro.

-Taysa, tutto bene?-

-…. Sì, grazie.-

-Milky, che vuoi?-

-Papà, perché hai eletto Killua tuo successore? Non è degno di questo titolo, È UN DEBOLE, SI È FATTO INFLUENZARE DA QUEL STUPIDISSIMO SENTIMENTO CHE È L’AMICIZIA! NON È UN MERCENARIO, È UNA FEMMINUCCIA…-

-SOLO PERCHÉ SI È FATTO DEGLI AMICI NON VUOL DIRE CHE SIA UN DEBOLE! SONO SICURA CHE È CENTO VOLTE PIÙ FORTE DI TE!-

-STA ZITTA, TU NON CENTRI NIENTE, NON SAI NEANCHE DI CHI STIAMO PARLANDO!-

-SÌ, CHE LO SO! FRA POCO LO CONOSCERÒ DI PERSONA E SCOMMETTO CHE È MOLTO PIÙ GARBATO DI TE!!-

-SMETTILA, SONO IO IL TUO SPOSO, IO TI DEVO SPOSARE!-

-NON TI SPOSERÒ MAI, NEPPURE SE FOSSI L’ULTIMO UOMO SULLA TERRA!-

-Smettetela voi due…-

DRIIIIIIIIIIIIN... DRIIIIIIIIIIIN… DRIIIIIIIIIIIN….

-Questo è Killua!-

Come un lampo il Re si fiondò a rispondere. Taysa e Milky lo seguirono, una perché curiosa del suo arrivo e l’altro per poter sentire ciò che il Re e il fratello si dicevano.

Con un colpo di tosse il Re rispose:

-Pronto?...... Oh, Killua, menomale che sei tu…-

Ad un tratto cominciò a far la voce da malato morente.

-Ti prego… coff, coff… torna presto a casa…. Cough…. Credo che non resisterò fino a domani… cough, cough!-

I due ragazzi guardarono la scena con disgusto.

-AH, DAVVERO, BENE, BENE… ehm, volevo dire… oh, menomale figliolo… grazie a Dio potrò rivederti un’altra volta prima di andarmene, coff, coff… grazie, lo so, lo so…. Cercherò di stare a letto il più possibile, va bene… ciao, figlio mio, ciao…-

Il Re riattaccò.

-Arriva in nottata!- disse con un gran sorrisone.

-PAPÀ, CHE COS’È QUESTA STORIA??-

-Milky… posso spiegarti!!-

-NON MI IMPORTA DI QUEL CHE DICI!-

Taysa era ancora un po’ sconcertata ma si riprese subito dopo.

Killua tornerà sta notte…

E lo vedrò domattina!

Felice e allegra, saltellando si diresse verso la camera della Regina. Appena lì bussò leggermente. Sentì la voce della Regina ancora molto irata.

-Chi è?-

-Sono Taysa, ho una notizia molto importante da darle…-

La Regina posò la foto di Killua sul comodino.

-Entra.-

Taysa entrò nella camera che aveva già visto ma non trattenne un sospiro di meraviglia.

-Sei venuta a dirmi che sposerai Milky per caso?-

-Ehm… no, signora…-

-Allora mio marito ha deciso di eleggere Milky come Re?-

-Killua tornerà sta notte.-

La Regina sobbalzò e si posò una mano sulle labbra.

-D-Davvero? Oh, beh, allora domani mattina alle otto in punto vieni da me che ti preparerò per far conoscenza…-

Nella sua voce traspariva chiaramente una malinconia e una tristezza smisurati.

-Regina, io…… niente, a domattina.-

-A domattina…-

La Regina voltò le spalle alla porta e si lasciò scappare un lungo sospiro. Se avesse avuto due occhi si sarebbero velati di lacrime o avrebbero scintillato dall’emozione… ma purtroppo quel display non faceva trasparire altro che un pallino verde smeraldo, senza vita. Taysa uscì, lasciando la Regina ai suoi pensieri e si diresse in camera, anche se non sapeva come passare il tempo.

 

 

Uao, ancora non ci credo che abbia terminato anche il sesto capitolo e non riesco ancora a credere che voi mi abbiate sostenuta per tutto questo tempo!!! Credo di dovervi un grazie enorme, per quello che fate per me. And now

 

Dragon Girl31: Ciao! Menomale che me lo hai detto! Anch’io vorrei dirti chi mi piace ma… magari te lo dico più avanti!^^”” Ah! Ah! Sei troppo forte con Naruto! E anche tu hai visto la Fabbrica di Cioccolato l’altro giorno? Sai, quella malattia è molto rara ma contagiosa!!! Alla prossima e spero che questo cap ti piaccia!!!

Isabel Lupin: Ciau!!!!^^ Tu sei nuova! Sono proprio contenta che tu abbia commentato la mia fic!^^ Ti ringrazio immensamente, però… mi fai davvero paura!!! Gli vuoi molto bene a quel ragazzo, vero?^^””” Grazie mille per i complimenti e spero che leggerai anche questo cap! alla prox!

CHIHIRO: Bene, allora visto che ti ho incuriosita per benino, svelerò il mistero molto presto! Grazie mille per aver commentato, sei grande… ç_ç

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Capitolo 7
*** Agitazione... e finalmente una persona amica ***


Raga, è riniziata la scuolaaaaaaaa

Raga, è riniziata la scuolaaaaaaaa!!!! Spero di aver ancora il tempo di prima per aggiornare il più presto possibile! Questa volta, solamente per voi, un cap un po’ più lunghino del solito, che spero vi piaccia. Ormai Taysa sta per conoscere il fatidico Killua! L’emozione è grande e chissà come andrà a finire? (Non lo so nemmeno io!!!^^”) Ecco a voi il settimo capitolo!^^

 

 

 

Erano le sei e un quarto ma Taysa non faceva che fremere dall’emozione.

Non devo agitarmi così…

Conoscendo Milky, Killua non potrà essere migliore di molto.

Basta false speranze.

Basta illusioni.

La realtà farà più male se continuo a sognare.

Arrivata in camera si stupì vedendo che le valigie erano già state disfatte e la camera ora era in ordine e pulita. Ora aveva perso l’unica cosa che poteva fare!

Il telefono ad un tratto squillò… proprio quello situato nella sua camera! Cosa avrebbe dovuto fare? Rispondere o far rispondere un domestico? Aspettò un poco, poi si affacciò alla porta ma nessuna domestica era in vista. Fremette, poi prese la cornetta e la sollevò.

-Pronto, famiglia Zaoldyeck…-

Anche se era emozionata, era riuscita a ricordarsi come facevano i domestici nel rispondere, ma aveva cambiato il “Pronto, alloggi della servitù della famiglia Zaoldyeck” in “Pronto, famiglia Zaoldyeck”. Dopotutto fra un po’ anche lei sarebbe diventata una della famiglia.

Dalla cornetta salì una voce maschile, molto vivace e di sicuro non da adulto.

-Passami il Re o la Regina.-

-Ehm… in questo momento non possono rispondere. Chi sei?-

-……. Piuttosto chi sei tu? Non hai la voce di una domestica che conosco, sei nuova?-

Taysa non sapeva più cosa rispondere così, istintivamente, rimise la cornetta a posto, chiudendo la chiamata. Era troppo spaventata. E se fosse stato un ladro? Non gli avrebbe mai detto chi era!

Il telefono squillò di nuovo. Taysa sta volta fece un balzo per lo spavento. Si stava innervosendo.

-CHE C’È?-

-Mi puoi passare mia madre, per favore?-

Madre?

-E chi è tua madre?-

-La Regina.-

LA REGINAAAAAA??? ALLORA QUESTO È KILLUA!

Con un urletto sbatté giù il telefono nuovamente. Quella era la voce del suo futuro marito? Del futuro Re di Padokia? Poi si rese conto di aver sbattuto il telefono in faccia a Killua e si maledisse mentalmente.

Quando ritelefona, tu stai calma, calma… caaaaalma!

DRIIIIIIIIIIIN!

-AH!-

No, di nuovo lui? Beh, certo che è lui…

-Ehm… pronto?-

-Signorina, può passarmi la madre di Killua?-

Questa non era la voce di prima, però! Era un altro maschio… forse più piccolo dell’altro.

-La Regina non può rispondere. Dite a me.-

-Perché hai sempre messo giù il telefono?-

-Ehm… non lo so.-

E Taysa rimise giù il telefono.

BASTA! IO NON RISPONDO PIÙ!

Taysa si fiondò fuori dalla stanza.

-C’è una domestica qui?-

-Mi dica, signorina.-

-Il Principe Killua continua a chiamarmi… io non voglio più rispondere.-

La domestica la guardò stranita e trattenne a fatica una risata.

-Cosa intende con questo?-

-Io gli buttavo sempre giù il telefono e lui continua a chiamarmi… voleva la Regina.-

Taysa si accorse che la domestica aveva pochi anni in più di lei, aveva i capelli corti, castani e un’aria dolcissima.

-Mi scusi, ma perché non gliela passava?-

-Perché la Regina è in camera sua.-

-Va bene, la prossima volta rispondo io.-

-Ok. Come ti chiami tu?-

-Come, scusi?-

-Come ti chiami? Così ti posso chiamare per nome la prossima volta.-

Lo sguardo della domestica si incupì.

-Non l’ho. Noi domestici non abbiamo il diritto di avere un nome.-

-Eeeeeeh??? Dai, non scherzare, qual è il tuo nome?-

-Le ho già detto che…-

Il suono fastidioso del telefono risuonò nell’aria ancora una volta.

-IIIIIIIIIH, VAI TU, PER PIACERE!-

-D’accordo.-

La domestica entrò nella camera di Taysa e rispose al telefono.

-Qui alloggi della servitù della famiglia Zaoldyeck, cosa desidera?........ non c’è in questo momento…… sì, d’accordo…… come? Chi era quella di prima?-

Taysa arrossì.

-Nessuno, non si preoccupi signorino Killua…….. arrivederci.-

La domestica ripose la cornetta.

-Visto come si fa a rispondere?-

-Io so come rispondere… è che mi vergognavo… e basta.-

La domestica sorrise. Era molto bella quando sorrideva.

-Non ti voglio chiamare “domestica”, dimmi come ti chiami, per favore.-

-Noi domestici non abbiamo nome.-

-Uff… d’accordo, allora te lo darò io. Ti chiamerai Lisa. Ti piace?-

La domestica la guardò come se fosse totalmente pazza.

-Signorina, io….-

-Niente polemiche! Non posso mica chiamarti “DOMESTICA! DOMESTICA, VIENI QUA!” ogni volta! È meglio se dico: “LISA, VIENI UN ATTIMO!”, non credi che suoni meglio?-

La domestica annuì con sorpresa.

-E non chiamarmi “signorina”. Ho un nome, mi chiamo Taysa ed essendo che io ti chiamo Lisa, tu mi chiamerai Taysa d’ora in poi, d’accordo?-

-Sì, taisa. Ho capito, taisa.-

-No!!! Non devi chiamarmi “colonnello”! Devi chiamarmi TAYSA! TA-Y-SA, ok?-

-Sì, signoTaysa.-

-Brava, Lisa! Vedi che ce la fai? La prossima volta fai così.-

La domestica annuì e, fatto questo, si diresse verso le scale per salire dalla Regina. Ad un tratto si fermò.

-Ah, Taysa?-

-Dimmi, Lisa.-

-…….. il mio nome è Samantha.-

A Taysa si accese un grande sorriso.

-Sì.-

 

 

Anche dal suo piano Taysa sentì l’urlo della Regina. Spaventata, corse su per le scale fino al settimo piano. L’urlo era venuto dalla sua camera. Si sentivano ancora delle voci, così Taysa poggiò l’orecchio alla porta. Riconobbe anche la voce di Samantha.

-Signora, si calmi…-

-CALMARMI? QUEL RAGAZZINO IMPERTINENTE… DOVREBBE DIVENTARE SOVRANO? NON LO PERMETTERÒ MAI! LO RINCHIUDERÒ NELLA CELLA D’ISOLAMENTO PER TRE SETTIMANE, LO FARÒ FRUSTARE DA MILKY FINO A CHE NON CHIEDERÀ SCUSA IN GINOCCHIO!-

-Signora… la prego…-

-VAI VIA, TORNA AI TUOI LAVORI.-

La porta si spalancò di colpo e Samantha uscì fuori piangendo. La Regina si accorse subito di Taysa.

-E TU, PICCOLA RAGAZZINA SCIOCCA…. SPOSERAI MILKY, FOSSE L’ULTIMA COSA CHE FARAI, CHIARO? HO GIÀ SOPPORTATO ABBASTANZA! È ORA CHE UN EREDE DEGNO DI QUESTO NOME SI SIEDA SUL TRONO, NON UNO SFRONTATO, MALEDUCATO COME KILLUA!-

Arrivò anche il Re, attirato dalle urla della moglie.

-Ma che succede qui?-

-COSA SUCCEDE? SUCCEDE CHE KILLUA NON SIEDERÀ SUL TRONO, NON LO PERMETTERÒ!-

-Cara, non ti agitare.-

-SMETTILA DI DARMI ORDINI… ORA DECIDERÒ IO E MILKY DIVENTERÀ RE!-

Il Re notò Taysa raggomitolata in un angolo, spaventata.

-Torna in camera, Taysa. Qui ci penso io.-

Taysa non se lo fece ripetere due volte e, come un fulmine, si precipitò giù dalle scale, rischiando di investire Milky, che stava salendo.

-EHI… che modi!-

 

 

Com’era arrabbiata la Regina.

Comincio a pensare che Killua non sia davvero una persona affidabile.

Se la fa arrabbiare così di sicuro è una persona spregevole.

Ma il Re ha detto che non è affatto il mostro che dipinge la Regina…

AAAAAH, A CHI DO RAGIONE?

C’è solo un metodo: conoscerlo!

Taysa rimuginava a questo immersa nell’enorme vasca da bagno reale. Di sicuro era più bella, più grande e più comoda di quella che aveva a casa; in quella ci potevano fare il bagno almeno quattro uomini! Si distese comodamente e chiuse gli occhi. In un attimo la ragazza sprofondò nel mondo dei sogni… ma non sogni qualunque.

Buio.

Oscurità.

Quattro sagome davanti a me.

Decine di demoni alle mie spalle.

Io ci sono già stata qui…

No… non c’è tempo di pensare, devo correre.

Una luce.

Le sagome escono…

AH! Un demone mi ha presa!

Io… io ho già vissuto questa esperienza ma…

-No… NO, KILLUAAAAAAAAAAAA!!!-

Killua? Il Principino?

-TAYSA!-

-K… KILLUA, AIUTO!-

-STO ARRIVANDO, RESISTI!-

Killua si è distaccato dalle sagome e mi sta raggiungendo.

La sua immagine si fa sempre più chiara.

Ha i capelli disordinati… chiari…

La sua voce è dolce… calda….

-TaysaTaysa…-

-TAYSA, TI SVEGLI O NO?-

Sì, ma questa non è proprio calda e dolce!

La nostra Taysa apre gli occhi lentamente e si sveglia pian pianino.

-TI SBRIGHI A FINIRE? DEVO FARE IL BAGNO ANCH’IO, SAI?-

-Sì, arrivo Milky…………… MILKYYYY?????!!!!!!-

Apre di scatto gli occhi e fissa il ragazzo a fianco della vasca che la guarda arrabbiato.

-CHE CI FAI QUI DENTRO, PERVERTITO? ESCI, SUBITO! ESCI! ESCI! ESCI!-

Taysa prese quello che gli capitava in mano e cominciò a tirarglieli addosso.

-Ahi… ahi… AHI! BASTA… AHI, ESCO, ESCO…-

-VAI… VIA… BRUTTO… MAIALE… e non per modo di dire… ESCIIIIIIIIIIIIIIII!!!!-

La porta si richiuse con un tonfo.

-Fiuuuuuu…. però ha ragione, devo uscire o prenderò un malanno.-

 

 

All’ora di cena Taysa si ritrovò a mangiare con Milky ed il Re… e basta.

-Dove sono tutti gli altri?-

-La Regina è ancora un po’ offesa, ma fra poco le passerà tutto, vedrai. Ha detto che non vuole mangiare.-

-Peggio per lei… gnam… è tutto squisito… ciomp!-

-Milky, se continui così ti affoghi, mangia adagio!-

Taysa però non riusciva a togliersi dalla mente quel sogno… e la voce calda e dolce di Killua. Ma era veramente lui? La voce era quella che aveva sentito al telefono? No, era più vivace. Però Taysa ora non aveva pensieri che per la voce di Killua, si era letteralmente innamorata di quella voce e della prodezza con cui aveva deciso di rinunciare alla libertà pur di salvarla.

-Taysa, dormi ancora?-

-Eh? Eh? Che c’è? Scusate, ero immersa nei miei pensieri.-

-Sai perché la Regina era così infuriata, oggi?-

-No.-

-Mpf… perché quel pallone gonfiato di mio fratello ha detto che tornerà prima…-

-COSA?-

-Esatto, è proprio così. Sei felice? Scommetto che stavi pensando a lui prima, dico giusto?-

Taysa arrossì.

-No… ehm…. no, stavo pensando ad un sogno che ho fatto…-

-Hai sognato mio figlio anche se non vi siete ancora visti? Ma allora questo è amore vero!-

Taysa assomigliava ad un peperone maturo ora.

-Ma… ma… ma cosa dice? No… io… beh, sì è vero, l’ho sognato…-

Milky sbuffò alzandosi da tavola.

-Io queste smancerie non le sopporto…-

E se ne andò. Taysa lo seguì con lo sguardo pensando se fermarlo o lasciarlo andare.

-Lascialo da solo, ha bisogno di tempo per accusare il colpo. A proposito del sogno… come lo hai sognato Killua?-

-Non ricordo bene, ma so che aveva una bella voce… aveva i capelli scompigliati e chiari… ma nel mio sogno c’era molto buio e non vedevo molto bene i suoi tratti.-

-Beh, fin’ora hai centrato il segno!-

Acc, maledetto Milky, se mi avesse fatto continuare il sogno avrei visto meglio il viso di Killua!

-A che ora ha detto che arrivava?-

-Non so. Quando ha telefonato era al portone d’ingresso… ma forse si fermerà a dormire agli alloggi della servitù.-

-Quindi sta sera…-

-No Taysa, sta sera non lo vedrai. Ora va a dormire e non essere così impaziente o non chiuderai occhio.-

-A letto? Di già? Di certo che non dormirò, sono le nove passate!-

-Mi dispiace, ma qui vige così. Se la Regina vede una luce accesa comincia a gridare e a strepitare… “SPEGNI QUELLA LUCE! DORMI SUBITO!”- il Re scimmiottò la voce della Regina in un modo ridicolo.

-Ah, ah, ah, così sveglia quelli che già dormono, ah, ah, ah!-

-Infatti, ah, ah, ah… su, adesso va. Ci vediamo domattina.-

-Buona notte, Re Silva.-

-Buona notte, piccola Taysa.-

Taysa trotterellò in camera ma appena entrò si accorse che il buio era nerissimo, non filtrava un raggio di luce da nessuna parte. Così Taysa chiamò Samantha e si fece accendere le candele. Stettero un po’ a chiacchierare, poi gli occhi di Taysa cominciarono a divenire pesanti. La giornata che aveva trascorso era stata la più lunga ed emozionante di tutta la sua vita. Salutò Samantha che, gentilmente, le spense i lumi e le lasciò sul tavolo un paio di candele.

Sono sicura che non dormirò mai… sono troppo agitata…

Ascoltiamo i rumori che vengono da fuori.

Taysa cercò di captare qualcosa ma il silenzio ed il buio le favorirono il sonno.

 

 

 

Ormai manca poco al momento fatidico… (sono più emozionata io di Taysa!!!^^) e spero che anche questo chappy sia stato di vostro gradimento. Ora Taysa ha un’amica fedele, che le farà vedere le cose più in positivo. Ed ora: L’ANGOLO DEI RINGRAZIAMENTI!!!^^

Isabel Lupin: Non avrei mai pensato di dirlo ma… quel poveretto comincia a farmi pena!!!!O_o Forse lo rinchiuderò in una camera d’isolamento, a tua insaputa, così ci metterai un po’ prima di riuscire ad entrare e nel frattempo lo faccio scappare dalla porta sul retro! No, scherzo, ah, ah!XD Grazie mille per il commento e per i complimenti e spero che anche questo chappy ti piaccia!!!^^ (Però la tua perfidia mi piace!** Credo che fra un po’ mi unirò con te alla caccia… ihihih!!!)

Dragon Girl31: CIAO!!!!^^ Il padre di Killua & Co. mi è sempre parso una persona molto buona e non vedevo l’ora di inserirlo! Aaaaaaargh, non mi tentare!!! Vorrei un sacco rivelartelo ma… per ora non posso, ti dirò il perché più avanti o non c’è più suspance!!! SÌÌÌ!!! W WILLY WONKA!!!!XD Ho già in grembo una fic sulla Fabbrica di Cioccolato, coi personaggi di un altro manga ma mi serve aiuto da parte di una mia amica e finché non me lo da non vado né avanti, né indietro… -.- Però un giorno io e te faremo una gita lì dentro, questo è sicuro… e quasi quasi ci portiamo dietro anche Naruto!*______* Saluti cioccolatosi!!!!^^   

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Capitolo 8
*** Un nuovo incontro ***


Ehilà gente, come state

Ehilà gente, come state? La scuola non mi da un attimo di tregua e sono a studiare praticamente tutto il giorno (a parte quelle quattro o cinque orette che sono davanti alla TV!^^”). Però avrò sempre un po’ di tempo per aggiornare la mia storiella. Questa volta, mi scuso con tutte, il capitolo mi è venuto un po’ cortino ma spero che non vi deluderà.

 

 

 

Durante la notte Taysa si svegliò di soprassalto.

NO, MI SONO ADDORMENTATA!

VOLEVO SENTIRE L’ARRIVO DI KILLUA!

Però, come ha detto il Re, potrebbe aver preferito dormire dai domestici…

Io il sonno non riesco a riprenderlo.

Si alzò e, a tentoni, raggiunse le candele e le accese. La fioca luce che emanavano rischiarò appena la stanza. Uscì in silenzio e scese le scale fino al piano terra dove dovevano esserci le cucine. Voleva bere un sorso d’acqua, poi sarebbe tornata a letto. Con cautela cominciò a girare per i corridoi finché non intravide una stanza che poteva somigliare ad una cucina. Un fruscio alle sue spalle la fece fermare di scatto. Trattenne il respiro per sentire meglio ma il fruscio era sparito. Cominciava ad avere paura, così cominciò ad indietreggiare per tornarsene di corsa sotto le coperte, ma ad un tratto pestò qualcosa di freddo. Proprio alle sue spalle gli giunse un grido.

-AHI!-

-AAAAAAAAAAAAAHH… mpffggh…-

Taysa aveva urlato dalla paura e qualcuno dietro di lei le aveva coperto la bocca con la mano.

-Sssssssh, non gridare o sveglierai tutta la casa.-

Un dolcissimo profumo la invase.

-Mi prometti di non urlare?-

Taysa annuì e la mano le lasciò libera la bocca. La ragazza, ancora col cuore che batteva a mille, si girò per vedere chi aveva incontrato. Di fronte aveva un ragazzo di qualche anno più grande di lei, con i capelli d’un biondo oro e gli occhi azzurri come l’oceano. Era molto bello, ma avrebbe giurato di non averlo mai visto.

-Che ci fai qui?-

-Volevo bere…-

-Anch’io. Sei di questa casa?-

-Sì… circa.-

-Allora saprai dov’è la cucina.-

-In realtà no perché faccio parte di questa casa da un giorno.-

-Beh, allora cerchiamola insieme.-

Il ragazzo fece un grande sorriso e Taysa non poté fare a meno di arrossire.

-Anch’io sono appena arrivato qui, da ieri sera.-

Ieri sera?

Ma allora… questo è…

Il cuore di Taysa cominciò a battere furiosamente. Completamente rossa e balbettante gli disse:

-Tu… tu sai già… no? Sai quello che… hanno deciso il Re e la Regina… vero?-

Il biondo la guardava interrogativo.

-No, non so niente. Cos’hanno deciso?-

-Non… non te l’hanno detto? Ma dai….ehm…. dai, quella cosa, sai?-

Il ragazzo era sempre più confuso.

-Non farmi stare sulle spine, cos’è che hanno deciso?-

Ok, ora glielo dico.

-Che… che dobbiamo… che dobbiamo sposarci, sai?-

Il biondo si fermò di scatto. Con gli occhi spalancati guardava Taysa come se avesse richiesto la Luna.

-Io… e te?-

-Sì, noi.-

Taysa invece era viola ormai e si guardava la punta dei piedi.

-NON FARE QUELLA FACCIA, NON LO VOLEVO NEANCH’IO! Mi hanno buttata fuori da casa mia e mi hanno detto che dovevo sposarmi, come se fosse niente.-

-M-Mi dispiace… ma sei sicura che devi sposare me?-

-Il Re ha eletto te come suo successore e di logica, io dovrò sposare l’erede al trono.-

-Ma se io non faccio neppure parte di questa famiglia!-

-Come no, Killua! Non sei il figlio del Re e della Regina?-

Il ragazzo la fissò per un po’ poi tirò un lungo sospiro di sollievo.

-Oh, no, no, io non sono Killua… ma, aspetta… LUI DEVE SPOSARSI???-

-AH, non sei Killua? Ops, scusa, io non l’ho mai visto e così… ti ho preso per lui.-

Mi sono sbagliata.

Non sembrava quello del mio sogno, infatti.

Anche la voce è diversa.

È carino ma… mi sembrava troppo grande per avere dodici anni come me.

Finalmente raggiunsero la cucina e bevvero un po’ d’acqua da un lavandino.

-Così ti hanno buttata fuori casa per sposarti?-

-Sì… ma tu chi sei se non sei Killua?-

-Oh, che sbadato mi sono dimenticato di presentarmi. Mi chiamo Curapikt e sono un compagno di viaggio di Killua.-

-Io mi chiamo Taysa… e sono la futura moglie di Killua. Ma perché sei qui?-

-Killua ha saputo che il Re era gravemente malato e ha dovuto correre qui, così io e altri due amici lo abbiamo seguito. Qui ci hanno fatti entrare ma ci hanno sbattuti nelle nostre camere dicendoci di rimanerci. Avranno di sicuro parlato con Killua di questa situazione perché abbiamo sentito molti strilli e grida.-

-E Killua dove dorme? Come lo trovi? È simpatico? Dove siete andati?-

-Calma, calma, una cosa alla volta. Non so dove dorma Killua, forse con i suoi fratelli. Killua all’inizio era un po’ misterioso poi è diventato amico di Gon e ora sono inseparabili. A proposito… se dovrà sposarsi dovrà badare a questo regno… non penso che accetterà…-

-Non accetterà? Che vuoi dire? Che non vorrà star con me? Beh… anch’io voglio tornarmene a casa, ma ormai che ci sono dentro in questa storia, devo impegnarmi… se Killua non vorrà sposarmi come faremo?-

Taysa un po’ si sentiva delusa. Non l’aveva neppure vista e già voleva rifiutare? Magari sarebbe nato qualcosa e sarebbero almeno diventati amici, pensava, o sarebbero scappati insieme dal castello. Ma lasciarla di nuovo sola, senza più speranze (essendo che l’unica speranza di Taysa era proprio Killua) avrebbe voluto dire ritornare nella noia, nella solitudine… E AVREBBE SPOSATO MILKY!

-NO, NON POSSO PERMETTERGLIELO! IO LO SPOSERÒ ANCHE SE NON VORRÀ, IO CON MILKY NON CI STO! Curapikt, aiutami ti prego. Se lui non vorrà sposarmi dovrò sposare un ragazzo brutto, ciccione e maleducato… aiutami ti prego.-

Senza accorgersene le lacrime cominciarono a scenderle dalle guance lasciando una scia argentata che brillava alla luce della candela. Curapikt ora era in difficoltà, ma non poté resistere allo sguardo implorante di Taysa.

-Ti aiuterò, ma cosa dovrò fare?-

-Se Killua non vorrà sposarmi allora portatemi in viaggio con voi o semplicemente aiutatemi a raggiungere l’esterno…-

-Ma così la Regina penserà che ti abbiamo rapita!-

-E allora?-

-Saremo inseguiti e ci cercheranno…-

-Allora come farò ad uscire di qua?-

Curapikt sembrò pensieroso.

-D’accordo, ti aiuterò. Escogiterò un piano di fuga insieme ai miei compagni, non ti devi preoccupare.-

Taysa si asciugò le lacrime e le si illuminò un nuovo sorriso.

-Grazie.-

Per una mezz’ora buona Curapikt stette a raccontare i viaggi e le avventure che avevano intrapreso.

-…. Così gli ha sferrato un pugno che lo ha steso e…-

Curapikt si accorse che Taysa si era appoggiata al suo braccio e si era addormentata. Con un sorriso di tenerezza la prese in braccio e cominciò a salir le scale per portarla nella sua camera.

-Dunque, se non sbaglio mi ha detto al… quarto piano. Sì, ma che stanza sarà?-

Arrivato al quarto piano si accorse che di fronte alle scale c’era una stanza aperta, poiché Taysa si era dimenticata di chiudere la porta.

-Sarà quella.-

Dopo averla adagiata sul letto se ne andò chiudendo piano la porta.

 

 

Fan di Curapikt, fatevi sentire!!! Naturalmente dovevo farlo entrare nella storia e comunque… si vede che sto cercando di tenervi sulle spine?? Però vi prometto che nel prossimo capitolo la nostra Taysa incontrerà l’oggetto dei suoi sogni (e mica per dire!!!). Ora a noi tutte!!!

IvI: Ciao! Che bello vedere che piaccio anche a persone nuove!!!^^ Sono davvero stra-contenta che questo chappy ti sia piaciuto e spero che anche questo sia di tuo gradimento, bacione!^^

larxene: Grazie mille per aver commentato, sono molto felice di sentire anche la tua opinione sulla fic!^^ Anche a me piace Taysa, è un infantile ma anche matura ed è molto sensibile. Però diciamo che io e lei ci assomigliamo davvero poco, ihih!^^”” Uoooh, sei la prima che mi dice che ti dispiace per Milky!!!o.o Almeno tu sei un po’ più permissiva.XD Sono troppo fely che ti piaccia così tanto la storia, mi fai arrossire!^///^ Spero di risentirti ancora!!! Alla prox.

Dragon Girl31: Ah!Ah!Ah! Ti farò aspettare un’eternità prima di vedere il tuo caro Killua, ah, ah, ah!!! No scherzo, perché se svieni io con chi ci vado dal nostro Willy Wonka??ç.ç Appena creo la fic te lo faccio sapere subito! Non vedo l’ora anch’io di mettere in atto il mio piano diabolico, ihihih!*_* Alla prox e spero che questo cap ti piaccia e che lo commenterai.XDXDXD

Isabel Lupin: Povero Milkyvabbè, tanto prima o poi tutti devono morire (nuova filosofia di vita di Sango).XD Sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo e spero di sentirti anche in questo!^^

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Capitolo 9
*** Il momento della verità ***


Ciao a todos

Ciao a todos!!!! Ecco qui il chappy tanto aspettato, per vostra felicità (spero!), e anticipo già che… saranno guai! Vi lascio alla lettura e i ringraziamenti, come sempre, a fine capitolo.^^

 

La porta della stanza di Taysa si spalancò ed entrò Samantha con un sorriso smagliante stampato in faccia.

-Sveglia, dormigliona! Oggi è giorno di festa… e di novità!-

Taysa aprì piano un occhio.

-Samantha… è ancora buio fuori.-

-Ti sei dimenticata che qui è sempre buio?-

-Già…-

Le mancavano molto le giornate in cui si svegliava coi tiepidi raggi del sole che filtravano dalle sue finestre. Sorrise al ricordo di sua madre che le apriva le finestre quando non voleva alzarsi e il sole che le penetrava, violento, persino nelle palpebre chiuse.

Aprì l’altro occhio ma non mosse un muscolo.

-Dai Taysa, sbrigati o ti perdi la colazione… e il tuo Principino!-

Taysa a quelle parole si sedette di scatto.

-KILLUA, È VERO! Ma… ma se non vorrà vedermi?-

-Perché non dovrebbe? Sei la sua futura sposa!-

-Sì, ma… se lui si rifiutasse di sposarmi e se poi… se ne andasse lasciandomi sola? Dovrei sposare Nil…-

-Non dire sciocchezze, allora chi si sta svegliando proprio ora, nella sua camera, due piani più in alto?-

-Allora… non è scappato…-

Samantha scoppiò a ridere. Da quando aveva conosciuto Taysa le parlava come se fossero amiche da anni e aveva ricominciato a ridere spontaneamente.

-Scappato? No, non si opporrebbe mai ai voleri di suo padre.-

-Come avrà fatto il Re a farlo restare? Curapikt mi ha detto che la cosa che Killua odia di più è stare fermo per più di cinque minuti!-

-Chi è Curapikt? Un ragazzo? Un tuo amico? Può diventare anche amico mio?-

Dopo aver conosciuto Taysa, Samantha voleva anche allargare il suo giro di conoscenze e ne aveva il diritto: stava tutto il giorno nel castello!

-Killua si è portato dietro degli amici, no?-

-Sì, mi pare di averlo senti… AMICIIIIII??? KILLUA HA AMICI? Male, molto male… un mercenario non può avere amici…-

-Sì, me l’hanno già detto, ma ora… COSA MI METTO???-

Samantha cadde a gambe all’aria.

-Ehm… non dovevi andare dalla Regina?-

-UH, È VERO! CORRO!-

-Aspetta Taysa, METTITI QUALCOSA ADDOSSO!!-

Ma ormai Taysa era lontana.

 

 

Come il vento Taysa sfrecciò su per le scale del sesto piano proprio mentre una figura usciva dalla camera.

-E quella chi era?-

 

 

Arrivata al settimo piano bussò alla porta della Regina con ancora il fiatone.

-Sei tu Taysa?-

-Sì.-

-Entra.-

Taysa non poté fare a meno di notare subito i due abiti distesi sul letto della Regina.

-Coraggio, scegline uno.-

Erano veramente bellissimi. Un vestito era rosso fiammante con la gonna lunghissima ornata di fiocchi; il secondo aveva sempre la gonna lunghissima ma era celeste e con qualche pizzo qua e là.

-Ma Regina… non sono un po’ troppo eleganti?-

-Taysa, devi fare una bella figura. Su, ora scegli.-

-Se proprio devo allora… quello azzurro.-

-Perfetto, indossalo su.-

Taysa lo indossò subito mentre la Regina gli fece uno chignon alto e le fece calzare un paio di ballerine bianche.

-Ballerine? Io le odio!- Taysa fece una smorfia di disgusto.

-Sei troppo giovane per indossare i tacchi, quindi mettiti queste.-

-Ma sono scomode… e scivolo.-

-Sciocchezze, su guardati. Non sei uno splendore?-

Taysa si avvicinò all’enorme specchio della camera e per un attimo si chiese chi era quella dama così bella. Appena si fu riconosciuta arrossì dallo stupore.

-È… è meraviglioso!-

-QUESTO è quello che dovrà dire il mio Killu nel vederti! Andiamo, non facciamo aspettare gli altri.-

-Gli altri?-

La Regina spinse fuori Taysa e richiuse la porta.

 

 

-AH! CADOCADOCADOCADOCADOCADOCADO!!!-

-TAYSA, SMETTILA DI TRABALLARE, DRITTA, DRITTA CON LA SCHIENA HO DETTO!-

-Regina, non mi reggo in piedi, la prego mi faccia cambiare le scarpe, la prego, non sopporterei un’altra scalinata.-

-Smettila, siamo solo alla seconda!-

-Appunto! E sono caduta ben cinque volte! Scivolo, non ce la faccio.-

-Che razza di Principessa dovresti essere se non sai stare neppure in piedi?-

Dopo mille cadute e mille sgridate, Taysa e la Regina raggiunsero la penultima scalinata.

-Stai in piedi, eretta, un piede dopo l’altro, non ti agitare e tieni sollevata la gonna per non pestarla.-

-Che figura che farò…-

-Hai ragione, sarai una favola!-

No, sarò un disastro!

-Ti terrò per una spalla, vai lenta ma non ti fermare.-

Il cuore di Taysa batteva a mille e le mani le sudavano. Piano piano cominciò a scendere, prima sbandando un poco, poi raggiunse l’equilibrio.

-Bravissima, vedi che ce la fai?-

Finalmente s’intravidero varie figure. Seduti al tavolo c’erano il Re, Milky e altre tre persone che non conosceva. Seduti su una poltrona più in là vide invece Curapikt, con affianco un bambino ed un signore.

Il cuore sembrava che dovesse scoppiarle.

Ce la farò.

Farò una figura stupenda.

Sorridiamo, così sembro ancora più carina.

Dai, non è poi così difficile.

Farò un figuro…

Tac! Il piede toccò l’altro gradino troppo presto ed ecco che il corpo, senza volere, si sbilancia troppo in avanti. Taysa stava per cadere in avanti, così si aggrappò alla prima cosa che aveva a portata di mano…

-AH!-

-NO TAYSA, LASCIAMI LA GONNA, CADIAMOOOOOOO!!!-

-AAAAAAAAAAHHH!!!-

Con un ruzzolone da record raggiunsero la fine delle scale prima del previsto… ma a gambe all’aria, Taysa e Regina compresa!

Il silenzio piombò nella sala. Ad un tratto… Taysa sentì una sonora risata, forte, derisoria. Con gli occhi pieni di lacrime Taysa si alzò in piedi e fissando il ragazzino dai capelli chiari e spettinati gridò a denti stretti:

-KIIIIILLUAAAAA!!!-

Con uno scatto di diresse di corsa verso le scale, si tirò via le scarpe e le gettò via e corse su per la scalinata mentre le lacrime le rigavano copiose il viso.

 

 

I presenti in sala assistettero alla fuga di Taysa a bocca aperta.

-TAYSA, TORNA SUBITO QUA!-

La Regina imprecava e s’infuriava ma non faceva che peggiorare le cose.

-Io la seguo.-

-Curapikt, aspetta vengo con te.-

-Gon, ma dove vai?-

-L’hai fatta piangere, poverina.-

-A-ASPETTAMI GON!-

Curapikt, Killua e il bambino corsero su per le scale. Tutti gli altri voltarono lo sguardo verso l’uomo che era rimasto seduto.

-Ehm… RAGAZZI, ASPETTATEMI!-

 

 

 

Che disastro che ha combinato la nostra Taysa! Era finalmente giunto il momento che aspettava di più e… come al solito si deve far riconoscere! Come farà a rimediare? Come farà a farsi piacere Killua dopo quello che le ha fatto passare? Misteri della vita!^^ Ma ora devo assolutamente… RINGRAZIARVI!!!^^

Dragon Girl31: … AMMOREEEEEE!!!! Oltre a commentarmi trenta secondi dopo che ho aggiornato, mi hai pure messa nei preferiti… MA IO TI ADDORO!!!!!!^^ Non sai come mi hai resa felice, dico sul serio. Sei davvero stra-mitica e per ringraziarti ti spedisco per posta (hai capito bene: dentro ad una busta!!!) un camion di barrette al cioccolato, firmate Willy Wonka, tutte esclusivamente per te!!!*.* Povero Naruto, però!XDXDXD Insomma, non è bello quanto Curapikt ma non è male, dai. (Sango si mette in costume da bagno, prende una paperella di gomma e un salvagente attorno alla vita) Sono pronta anch’io per il viaggio! Allora, quando si parte?XD Sei contenta ora che vedrai il tuo caro Killua? Voglio proprio sapere cosa ne pensi del mio nuovo chappy, mi racco!!! Commenta sempre puntuale come un orologio, eh! No, ske. Ti voglio un mondo tutto di cioccolato di bene e alla prox!

Kurama93: …………………… LADY KURAMOTTA 4EVEEEEEEEER!!!!!! Ma ciao!!! Sono proprio contenta che anche tu hai commentato il mio chappy (ihih, sapevo che il mio richiamo avrebbe funzionato anche su di te!!!)! Vedi che il Destino ti ha portata a leggere proprio questo cap ed hai incontrato il tuo beniamino? Anche tu ce l’hai contro Milky?! Ma allora perché non fondiamo tutte quante un fanclub contro di lui, dove elenchiamo tutte le torture da fargli patire e poi scriviamo una fic sulla sua morte? Ormai non c’è nient’altro da fare a parte questo! Ma perché devi leggere nell’ombra?? Guarda che se stai troppo nell’ombra diventi come i personaggi della mia fic: tutti pallidi pallidi come mozzarelle… ok, questo paragone potevo risparmiarmelo… Spero che commenterai anche altri cap della mia fic, mi racco, che ti aspetto, eh! 4ever Kill(…)ua!!!

IvI: O.O Un intreccio amoroso? Un quadrilatero delle Bermuda… cioè, volevo dire, un triangolo d’ammore??? Non lo so, potrebbe succedere di tutto nella mia fic!^^ Sinceramente mi piacerebbe l’idea ma… sento lo sguardo accusatore di certe persone (per non far nomi né cognomi: Kurama93, Isabel Lupin e Dragon Girl31) e quindi è meglio se non faccio passi falsi!!!^^”” Però su di una cosa sono sicura: penso che aggiornerò molto presto perché sinceramente non mi va di uscire di casa per andare a scuola e trovare te sul mio vialetto di casa, con un’accogliente mitra in mano!!!o.O Dai, che ske. Spero che anche questo capitolo ti piaccia tanto come il precedente!^^

Isabel Lupin: Wow, anche tu però sei una fan di Curapikt mica da ridere! Spero che non mi sverrai prima o poi o se no chi è che mi declamerà il suo odio smisurato per Milky?ç_ç Se fonderò il fanclub per uccidere Milky credo che il titolo di presidentessa ti spetterebbe di diritto!!! Comunque tranquilla che non sei l’unica ad essere pazza!!XD Spero che commenterai anche questo cap e che ti piaccia!!! Grazie ancora per i complimenti e alla prox!!!^^

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Capitolo 10
*** Decisione ***


Ecco a voi il nono capitolo della storia

Ecco a voi il nono capitolo della storia!^^ Dove eravamo rimasti? Ah, sì, la meravigliosa figuraccia di Taysa! Allora vi avverto che non si prospetta un futuro sereno in questa famiglia disperata, perché Taysa prenderà una decisione importante.

 

 

Samantha era già arrivata.

-Taysa, che è successo?-

-NIENTE… sigh…-

-Non è vero. Ti prego, aprimi, dimmi cos’è successo che ne parliamo.-

-QUEL… QUEL CAFONE DI KILLUA… sigh, sigh…-

-Il Principino? Ti ha offesa? Che maleducato! Se lo vedo glielo faccio vedere io… dai, calmati Taysa, non piangere…-

-CI TENEVO COSÌ TANTO… sigh… A VEDERLO… NON LO VOGLIO PIÙ SPOSARE… IO… IO VOGLIO TORNARE A CASA!-

-Non dire così… io resterò sola di nuovo… non voglio che te ne vai…-

Anche a Samantha veniva da piangere. Ad un tratto arrivarono tutti i quattro ragazzi.

-Taysa, sono Curapikt. Fammi entrare…-

-NO!-

-TaysaKillua non voleva offenderti, non l’ha fatto apposta…-

-… sigh…. Sigh…-

-Signorina?-

Taysa riconobbe quella voce. Era la voce che aveva sentito al telefono dopo quella di Killua.

-Ti chiami Taysa, vero?-

-Sì… sighsigh…-

-Io mi chiamo Gon. Hai dodici anni?-

-Sì…-

-Anche io! Abbiamo la stessa età!-

-Mmhsigh…-

-Qui c’è anche Killua e adesso ti chiederà scusa, vero Killua?-

A Taysa cominciò a battere forte il cuore.

-COSA?? NO, NO, PER COSA DOVREI SCUSARMI?-

-Per essere stato maleducato con la signorina Taysa!-

Taysa si alzò in piedi pensando di fare la spavalda.

-Non voglio le sue scuse, se le può anche tenere quel brutto cafone!-

-CAFONE A ME??? GRRRR, MA TI SEI VISTA, BRUTTA STREGA?-

-Mhmhsniffsniff… BWAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!-

-Oh no… SIGNORINO KILLUA!-

-L’hai fatta piangere di nuovo!-

-Mpf, quella smorfiosa mi ha dato del cafone.-

-Perché, non lo sei?-

-Taysa, apri la porta, apri la por… oh!-

Per la prima volta Samantha aveva provato ad aprire la porta della stanza di Taysa, anche se pensava fosse chiusa a chiave, e… la trovò aperta!!!

Ma allora non l’aveva chiusa a chiave…”

Con circospezione Samantha diede una sbirciatina dentro e poi entrò seguita da tutti gli altri. Taysa aveva infilato la testa sotto il cuscino e singhiozzava ancora. Samantha sorrise.

-Guarda che se anche infili la testa sotto il cuscino ti vediamo lo stesso, sai? Non sarai mica uno struzzo?-

Taysa scosse la testa da sotto il cuscino, non l’avrebbe tolta finché non se ne fossero andati. Teneva il cuscino pigiato sopra alla testa con forza, facendo schiarire le nocche delle dita dalla forza che impiegava. Aveva gli occhi arrossati e anche le gote, non voleva farsi vedere così.

-Sei molto triste?-

Taysa fece di sì con la testa.

-Molto, molto arrabbiata?-

Ancora sì.

-Tantissimissimo?-

-Sììììì!-

-Almeno sappiamo che parli ancora. Non sei ancora così arrabbiata da non riuscire più a parlare.-

Taysa allentò la stretta mentre Samantha le si sedeva affianco.

-So che sono state due giornate molto dure per te, ma devi sopportare. Le novità e le avversità costellano il nostro destino (Dedicato a Kurama93!*_*NdA), senza che noi possiamo far nulla, ma dobbiamo stringere i denti e andare avanti… sei d’accordo?-

Taysa non fece un cenno ma la stretta ora si era allentata molto di più.

-Dai, togliti il cuscino dalla testa, così vediamo il tuo bel faccino.-

-Tutto rosso e singhiozzante?-

-Tutto rosso e singhiozzante!-

-No…-

Killua non ne poteva più di tutte queste smancerie, così si avvicinò al letto e con uno scatto strappò via il cuscino dalla testa di Taysa.

-AH!-

-Ecco fatto.-

-KILLUA, SEI SEMPRE IL SOLITO MALEDUCATO!-

-Perché mi dai del tu?-

Samantha si coprì di scatto la bocca.

-È colpa mia.-

Taysa si mise a sedere e fissò decisa gli occhi blu oltremare di Killua.

-Gliel’ho detto io di darmi del tu e ha preso questa abitudine. Perché chiamarmi “signorina”, dico io? Non è meglio essere chiamata col proprio nome?-

Killua guardò stupito Taysa, ricordandosi che poco tempo prima si era posto esattamente anche lui questa domanda. Non trovava giusto essere chiamato “signorino”… e ora, questa ragazzina piagnucolosa e imbranata, rivelava un gran cuore e una spiccata intelligenza. Killua le diede le spalle.

Taysa si asciugò le lacrime con una mano e cominciò a togliersi il vestito elegante.

-AAAAHH, CHE FAI???-

Sotto il vestito si era tenuta il vestito vecchio, quello che lei preferiva, quello che la faceva sentire veramente se stessa.

-Aiutami ad uscire dal castello, Killua.-

Tutti fissarono Taysa con aria interrogativa.

-Voglio andarmene, non voglio più rimanere qui. Fammi strada.-

-Tsk, cosa credi? Che io voglia rimanere qui? Ma mio padre vuole che diventi sovrano… perché non sono nato in una famiglia normale?-

-So che anche tu vorresti uscire… e non ho la minima intenzione di sposarmi.-

A Killua passò un lampo di stupore negli occhi. Samantha aveva gli occhi lucidi di pianto.

-MaTaysa! Se lo scoprirà la Regina?-

-Mi dispiace… questi giorni sono stati i più brutti della mia vita. Non ti scorderò mai Samantha, sei stata una buonissima amica… ma la mia vita non è qui.-

-Io… rimarrò nuovamente sola… in questo castello grigio e tetro… tu illuminavi tutto come un raggio di sole, mi hai aperto gli occhi e ora… mi vuoi lasciare che non abbiamo passato neanche un giorno insieme?-

A Samantha cominciarono a cadere pesanti e amare lacrime dagli occhi.

-Mi dispiace davvero…-

Taysa ripuntò lo sguardo su quello di Killua. Lui la guardò un poco, poi cominciò a correre.

-Seguimi…-

Taysa non se lo fece ripetere due volte.

 

 

Corsero giù per le scale e non si fermarono nemmeno quando stettero per travolgere il Re Silva.

-RAGAZZI… ma dove corrono? Però… hanno già fatto amicizia, lo sapevo io! Chissà che faccia farà la Regina quando glielo dirò!-

Quando giunsero alla porta d’ingresso Killua si fermò e Taysa riprese fiato dalla corsa. Ad un tratto si sentirono dei passi. Killua prese Taysa e si nascosero in uno spazio d’ombra.

-Non fiatare…-

-Ma ci scoprirà…

-Sssssssshhh.-

Un domestico passò di fronte a loro senza nemmeno vederli. Quando scomparì dalla loro visuale Killua cominciò a trafficare con il portone mentre Taysa si chiedeva il perché non li avesse visti. Dopo qualche minuto Killua si spazientì e con un potente pugno aprì il portone.

Intanto il gruppetto rimasto in camera di Taysa aveva deciso di seguirli, per poter scappare anche loro. Curapikt però si fermò sulla soglia e si voltò verso Samantha che, seduta per terra, piangeva con il viso nascosto fra le mani. Il ragazzo si avvicinò e le disse:

-Non vuoi scappare con noi? Vieni, dai.-

Samantha lo guardò con gli occhi pieni di lacrime e ricominciò a singhiozzare ancora più forte. Sapeva che se sarebbe scappata la Regina non avrebbe avuto pietà di lei. Curapikt rinunciò e raggiunse gli altri. Gli altri due amici di Killua avevano voluto seguire il suo esempio e si nascosero nell’ombra appena videro che una domestica si stava avvicinando, ma non ci impiegò molto a vederli.

-Che ci fate voi qui? Non dovevate essere in camera vostra? Su, andate!-

-Sì… subito.-

-Eppure ero sicuro che quel maggiordomo non li avesse proprio visti.-

-Sarà stato un caso…-

-Ma no, non vi ricordate la tecnica segreta di Killua? Il nascondersi nell’ombra?-

-Ma certo, è vero! Solo i membri della famiglia Zaoldyeck conoscono quella tecnica…-

Taysa e Killua ora stavano correndo per un giardino che la prima non aveva mai notato, poiché era passata solo per la porta di servizio. Corsero fino a raggiungere un varco fatto in pietra. Qui Taysa notò una ragazza dai capelli rossi e la carnagione scura, molto bizzarra, nascosta dietro ad un albero ma non fece in tempo a vederla bene poiché dovevano sbrigarsi. Ad un tratto Taysa inciampò su un sasso e cadde a terra. Dolorante cercò di alzarsi ma capì, dal dolore, di essersi slogata una caviglia nella caduta.

-Ki-KILLUA, ASPETTAMI! Ah…-

Era inutile, anche cercare di non appoggiare il piede per terra era inutile, il dolore era fortissimo lo stesso. Si alzò tremante e ricadde a terra senza potersi muovere. Era inutile, il suo sogno di fuggire era inutile, sarebbe rimasta lì per sempre e la fortuna non le stava proprio dando una mano.

-Non possiamo sempre aspettare te… sali, svelta.-

Quando riaprì gli occhi si accorse che Killua l’aveva presa in braccio!

-AH! Ce… ce la faccio da sola, non ti preoccupare.-

-Smettila, se continuiamo al tuo ritmo facciamo notte… oh issa!-

Era vero che Taysa ora stava meglio in braccio a lui (viso rosso e bollente a parte) ma il ritmo non era cambiato di molto, andavano comunque troppo piano.

-Killua, mettimi giù, non ce la faremo lo stesso.-

-Stai zitta una buona volta e non dire fesserie. Io sono abbastanza forte da portarti fino in capo al mondo.-

Taysa sorrise ma sapeva che non era vero. Anche se Killua era veramente così forte come diceva sarebbero morti di vecchiaia molto prima di giungere in capo al mondo a quella velocità!

Arrivarono in una radura molto famigliare a Taysa. Appena si ricordò fece un urlo.

-AH, IL TIMPANO!-

-KILLUA, TORNIAMO INDIETRO, QUI C’È IL MOSTRO!-

-Che mostro?-

Dal fogliame degli alberi giunse a loro un fruscio. Poi il fruscio cominciò a muoversi, proprio come quando Taysa lo aveva visto per la prima volta. Infatti sbucò un’altra volta fuori dai cespugli e si mostrò in tutta la sua grandezza. Gli occhi dorati fissavano i due con aria famelica.

Killua lasciò andare Taysa che cadde per terra e, messe due dita in bocca, fischiò a lungo.

-FFIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIT!!! FIIIIIIIIIIIIIIIIT!! FIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIT!-

Il fischio era proprio quello che aveva sentito prima di conoscere la Regina. L’animale se ne andò senza fiatare.

-Come hai fatto a mandarlo via?-

-Lui riconosce solo questo fischio e questo fischio lo conoscono solo i membri della famiglia. Andiamo forza, non c’è tempo da perdere, la porta d’uscita è qui vicino. Sali, svelta.-

Taysa salì in spalla a Killua ma appena fece un passo, davanti a lui si parò una figura minacciosa.

-La corsa è finita, ragazzi!-

 

 

 

E così Taysa ha deciso di scappare. Ce la farà a mettersi in salvo? E chi sarà quella figura misteriosa davanti a loro? … ihihih, non ve lo dico!!!=^^= Per scoprirlo dovrete aspettare il DECIMO (dovremmo fare una festa per il decimo capitolo della storia!!!^^) capitolo! Yo!

Ed ora passo a quegli angeli che mi hanno commentata!^^ (Addirittura 6!!! Per me è un record!)

Kurama93: Ueh, ciau!!!^^ Ma allora mi segui (che emoscions!!!**)! Brava, che anche tu prendi il sole, ma io come mozzarella intendevo un’altra personcina di nostra conoscenza di cui tu hai preso il nome per il tuo nickname…^^ Comunque sarà di famiglia, dico io. Hai visto che grande la nostra Taysa? Dopotutto è un mio personaggio, non poteva essere molto fortunata, non credi? Ah, intendi il Destino? Ma il Destino è Destino e continuerà ad essere Destino per tutto il Destino del nostro Destino!!! Ihihih!!^^ Ti voglio bene anch’io e continua a seguirmi, mi racco!!! Ciaux!XD

aiko neko black: Sono contenta che il personaggio di Taysa ti piaccia!^^ Per le due cose: la madre di Killua non è così cattiva come sembra (noooooo…!^^”), comunque continua a leggere la mia storia e ti ricrederai! Per la seconda cosa, Curapikt si può scrivere in diversi modi (Curapikt, Kurabica, Kurapika, Kurapica……), come Leorio si può scrivere anche Leolio e Milky viene chiamato addirittura Milluki (mi sbagliavo anche io all’inizio)! Ho messo solo due fratelli perché gli altri non c’entravano niente con la storia. Spero che continuerai a seguirmi!^^ Alla prox.

Dragon Girl31: CIAOOOOO!!! La mia ciocco-fan preferita!!!XD Il cioccolato che ti ho regalato era fra i migliori di tutta la Svizzera (Svizzero…? NO, NOVI!!!!!)! Hai visto che finally è arrivato il nostro amatisssssimo Killua? Mi racco, non svenire quando dobbiamo partire, eh! So che non si chiede alle signorine, ma dopo tutto il cioccolato che hai sbafato di quanti chili sei ingrassata???^^”” Potevi mangiarlo con calma!! Tanto appena andiamo dal nostro amato Willy sai quanta ce ne magnamo???XDXDXD Povero Naruto, però!! Adesso fa anche da Cenerentola (Narutentola!!!XD) che pulisce la casa? Dai, cedigli un po’ degli avanzi di ciocco, poverino! Magari è lì che sta morendo di fame… Conserva bene i biglietti perché se li perdi… *_* TI MANGIO!!! Ihih, dai ske, anche perché se non sei fatta di cioccolato, non posso mangiarti… Mi raccomando, ti voglio vedere puntuale come una barretta di cioccolato svizzero!*.* Ciau e spero che anche questo chappitolo di piaccia come il precedente!^^

Isabel Lupin: Infatti Killua è stato proprio cattivo con Taysa, sembra che i due assomiglino sempre di più a cane e gatto!XD Sìsì, il club sarà un successone, conosco già un po’ di persone che ne farebbero parte volentieri. Comunque immagino già che tipo di torture si tratta… o.O Sei proprio la più adatta a fare il presidente! Saresti un gran bel boss… sai quanti soldi potremmo ricavarne?*-* (Sango si immagina con Isabel alla guida di una lussuosissima Ferrari, entrambe con abiti firmati Louis Vuitton e gioielli a ogni dito) No, sto ske!XDXD Per la relazione CuraXTaysa credo proprio che non abbia futuro e capirai il perche da questo cap. Grazie per il commy e alla prox.

IvI: Allora sarai più contenta di sapere che ho postato già questo, che è anche più lungo!^^ Già, la nostra povera Taysa è un po’ scandalizzata e come al solito reagisce esageratamente. Comunque riferirò il tuo messaggio e sarà felice di sapere che ha così tante fan che le vogliono bene e che tifano per lei!^^ Ti ringrazio anche da parte sua e soprattutto perché hai commentato. Ciao ciao!^^

larxene: Uau, sei tornata! Temevo di non sentirti più!^^ Concordo con te con l’incubo delle ballerine!!! Per me la vita dovrebbe essere fatta solo di Puma e Converse!XDXD E mi sa che anche Taysa è d’accordo con noi.^^”” Poverina… credo che d’ora in poi, quando vedrà delle ballerine, scapperà a gambe levate, ihih! Oh sì, Taysa e Killua si parleranno in questo cap… ma come vedi la loro relazione appena accennata non è proprio rose e fiori!^^” Per ringraziamento dei tuoi commenti credo proprio che farò come chiedi e inserirò Illumi. Ti dispiace però se lo inserirò come… perfido della situazione? Sai, a me Illumi non piace proprio e l’idea che ho in mente è troppo perfida per lasciarla da parte. Comunque sono quasi certa che lo inserirò, per tua felicità!^^ Continua a seguirmi e vedrai, ciau!

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Capitolo 11
*** Guai e punizioni ***


Eccomi nuovamente a voi

Eccomi nuovamente a voi! Dunque, eravamo rimasti che Taysa e Killua, dopo esser riusciti a scappare fuori dal castello, sono stati sorpresi da un’ombra misteriosa che vuole mandare a monte i loro piani. Chi sarà mai? Scommetto che un’idea ve la siete già fatti. Vi lascio alla lettura e a dopo i ringraziamenti!^^

 

Con orrore alzarono lo sguardo e incontrarono il pallino digitale rosso fuoco della Regina.

-CHE COSA VI SALTA IN MENTE? TU, KILLUA, SEI APPENA ARRIVATO E SUBITO TI PORTI VIA LA FUTURA SPOSA? MA CHE COSA STAI FACENDO, LASCIALA SUBITO! PERCHÈ TI STA IN BRACCIO?-

Killua posò a terra Taysa.

-QUESTA ME LA PAGHI, È L’ULTIMA VOLTA CHE MI PRENDI IN GIRO, HAI CAPITO? FORZA, ENTRIAMO! TU, TAYSA, VAI CON IL DOMESTICO, RESTERAI QUATTRO ORE IN CAMERA TUA! Mentre tu… TU PASSERAI QUATTRO ORE IN CELLA DI ISOLAMENTO CON MILKY!-

La Regina prese per un orecchio Killua e cominciò a trascinarlo dentro.

-Ahi! Mamma, lasciami, mi fai male!-

-QUESTO È IL MINIMO CHE TI DOVREI FARE PER QUELLO CHE HAI FATTO! CHE TI È SALTATO IN MENTE DI SCAPPARE CON TAYSA? Taysa, alzati da terra e vai col maggiordomo su!-

Taysa cercò di alzarsi ma il piede glielo impediva.

-Che hai? Perché non ti alzi? Sei ferita? Chi è stato? Non dirmi che sei stato tu Killua!-

-MACCHÈ!!!-

-No, ho preso solo una storta, niente di più.-

-Allora tu, prendila in braccio e portala in camera sua.-

Un maggiordomo si avvicinò e Taysa cercò di allontanarsi, ma non ci fu niente da fare, il piede non riusciva a farla alzare e il maggiordomo aveva una forza sovrumana.

-NO, LASCIATEMI ANDARE, LASCIAMI HO DETTO! REGINA, È COLPA MIA, HO CHIESTO IO A KILLUA DI FARMI SCAPPARE, È COLPA MIA!-

-NON MI INTERESSA CHI È STATO! LA COLPA È COMUNQUE ANCHE SUA. AD OGNUNO LE SUE PUNIZIONI.-

-Killua… mi dispiace…-

Ma non fece in tempo a dire altro che, come un fulmine, il domestico la portò nel castello.

 

 

-LASCIAMI MALEDETTO, LASCIAMI, NON MI TOCCARE, AIUTO, AIUTO!-

Era da tempo che Taysa continuava ad urlare ma il domestico sembrava ipnotizzato e anche tutti quegli urli, quegli scalci, quei graffi su viso e schiena sembrava non lo scalfissero neanche.

Dopo aver aperto la porta della camera di Taysa la buttò dentro senza complimenti.

Taysa era sfinita, il piede le pulsava dal dolore e dopo tutti quei versi anche la gola le bruciava. La porta era stata chiusa a chiave e l’unica persona a cui l’avevano affidata era…

-SAMANTHA, APRI LA PORTA, TI PREGO! CI SEI? RISPONDIMI!-  

Samantha, appoggiata alla porta chiusa della sua stanza, fissava il pavimento senza riuscire ad emettere un suono.

Taysa… scusami se puoi.”

-Uffa… non combinerò niente continuando a strepitare senza nessuno che mi ascolti.-

Non sapendo come passare quelle lunghissime quattro ore pensò e ripensò ad una soluzione.

-Devo uscire di qui… non mi va che Killua venga punito al posto mio… ogni castello ha un’entrata o un’uscita segreta, dev’esserci per forza anche in questa camer… AAAH!-

Taysa inciampò su un lembo del tappeto di velluto rosso e tentò di aggrapparsi ad una sporgenza del muro che stranamente, si rivelò morbida al tatto, come una tenda. Lentamente la scostò e notò che sotto vi era una porta in legno scolpito.

-ECCOLA!-

Cercò di aprirla ma era evidentemente chiusa a chiave.

-Ed ecco che la speranza svanisce…- sospirò Taysa.

Pensava di aver trovato la soluzione adatta e invece… doveva assolutamente trovare la chiave che l’apriva! Cercò da ogni parte e finalmente trovò una chiave argentata e un po’ arrugginita dentro ad un cassetto della scrivania. Con trepidazione la infilò nella serratura e con uno scatto la porta si aprì. Una corrente di aria gelida la fece rabbrividire. L’interno sembrava essere una coltre spessa e densa di inchiostro nero, ma una piccolissima luce giungeva dal basso. Di sicuro vi erano delle scale. Taysa le scese pian pianino cercando di fare attenzione al piede dolorante finché non giunse ad una seconda porta chiusa a chiave e la luce fioca giungeva dalla serratura. Purtroppo nel cassetto non aveva trovato nessun’altra chiave oltre a quella che aveva aperto la prima porta. Dall’altra parte giungevano fino a lei dei rumori e delle voci, così appoggiò l’orecchio e ascoltò.

Si sentivano degli schiocchi potenti, delle risate e delle parole che non riusciva a capire. A volte sentiva spezzettoni di frasi come: “Soffri. oppure “non lo farai più” ma non riusciva a capire null’altro, finché non sentì una frase intera: “Sei fortunato che sono già passate le quattro ore.”

Così in fretta?

Beh, dopo tutta quella scarpinata fino al castello e il ritrovamento della chiave e…

È passato così in fretta il tempo… DEVO RITORNARE SU!

Si era dimenticata che se un domestico avesse aperto la porta della sua camera e non l’avesse vista si sarebbe scatenato un putiferio! Di corsa salì la scalinata buia, cercando di dimenticare il dolore allucinante alla caviglia, fino a raggiungere l’uscita, uscì e fece appena in tempo a riporre la chiave nel cassetto che qualcuno bussò alla porta.

-Chi è?-

Taysa mise il broncio per far finta di essere ancora arrabbiata.

-Signorina Taysa, può uscire.-

-Dov’è Killua?-

-Il signorino sta arrivando proprio ora.-

Taysa uscì dalla stanza e si diresse verso le scale dove, proprio in quel momento, Killua stava salendo insieme a Milky.

-Ah! KILLUA!-

-Mh? Oh no… Laila, Taila, Tula, quello che è.-

Taysa cadde letteralmente a gambe all’aria.

GRRRRRR E PENSARE CHE IO ERO PURE IN PENSIERO PER LUI, QUESTO CAFONE!

-SI CHIAMA TAYSA, CRETINO!-

Per una volta Milky ha detto qualcosa di sensato!

-Sì, sì, va bene. Che vuoi?-

-Io… stai bene?-

-Certo, come dovrei stare?-

-Smettila Killua, di parlare così a Taysa!-

-G-grazie Milky…-

-INSOMMA TI SBRIGHI O NO?-

-UFFA, VOLEVO SAPERE SE STAVI BENE O NO, MI PREOCCUPAVO SOLAMENTE DELLA TUA SALUTE MA VEDO CHE È INUTILE PERCHÉ PURTROPPO STAI BENISSIMO!-

-IO NON TE L’HO MICA CHIESTO DI PREOCCUPARTI PER ME!-

-KILLUA, L’HAI FATTA ARRABBIARE!-

-MILKY, STA ZITTO!-

Rimproverato da entrambi Milky si fece piccolo piccolo.

-SE NON HAI NIENT’ALTRO DA AGGIUNGERE IO ME NE VADO!-

-NO, TU NON TE NE VAI PIANTANDOMI COSÌ IN ASSO!-

Taysa si aggrappò alla camicia di Killua ma lui era troppo forte e riusciva a trascinarla su per le scale.

-MOLLAMI, STUPIDA!-

-SE TU TI FERMI TI MOLLO… GNNNN!!-

STRAP!

La camicia, a forza di essere strattonata, si strappò lasciando Taysa a bocca aperta. La schiena di Killua era completamente ricoperta di sangue, cicatrici richiuse, graffi e tagli ovunque. Lui s’incupì.

-Sei contenta adesso?- e scappò su per le scale.

Taysa era rimasta a bocca aperta ma, appena ripresa, corse dietro a Killua.

-A-ASPETTA… CHI TI HA FATTO TUTTE QUELLE CICATRICI?-

-È la punizione di mia madre… se non fai come ti dice ti torturano finché non chiedi scusa… ma ormai ci sono abituato…-

-CHE RAZZA DI MADRE HAI?-

Killua le sbatté la porta della sua camera in faccia.

-Aspetta, vado a prenderti delle bende così ti curo un po’ di ferite…-

-TU NON FARAI UN BEL NIENTE! VAI VIA, NON MI SERVE IL TUO AIUTO, SO BADARE A ME ANCHE DA SOLO!-

-BEH, NON POSSO NEMMENO AIUTARTI?-

-PERCHÉ CI TIENI TANTO?-

-PERCHÉ SEI MIO AMICO, SCEMO!-

Taysa corse giù dalle scale lasciando Killua ai suoi pensieri.

 

 

La ragazza voleva tornare in camera propria e ignorare completamente lo stato di Killua ma quelle ferite, quei tagli così profondi le ritornavano alla mente e il suo buon cuore prevalse nuovamente. Prese una bacinella dal bagno del suo piano, un fazzoletto, del disinfettante, dei cerotti e delle bende, poi tornò al sesto piano. Appena su riempì la bacinella d’acqua e posò il tutto di fianco alla porta della stanza di Killua. Scribacchiò in fretta e furia un biglietto e lasciò anch’esso di fianco ai cerotti: “Almeno curati e bendati le ferite, per piacere. Ah, il mio nome è TAYSA!”

Poi scese nuovamente le scale ma mentre stava raggiungendo il pianerottolo incontrò Gon. Era la prima volta che lo guardava da vicino. Aveva tutta l’aria di un bambino, i capelli a spazzola neri e gli occhi castani e profondi. Il suo viso era dolce ma traspariva una gran sicurezza e una saggezza infinita, di uno che non ha vissuto solamente dodici anni.

-Salve, signorina Taysa!-

-…. Ciao Gon. Tu… sei il migliore amico di Killua?-

-Sì, perché?-

-Lo conosci bene?-

-Credo di sì.-

Taysa abbassò gli occhi al pavimento.

-Lui è sempre così scontroso con tutti… oppure solo con le persone che odia?-

Gon posò l’indice sul mento con fare pensieroso.

-Lui di solito non è cattivo… ma con te sembra particolarmente turbato, non riesce a esprimere bene i suoi veri sentimenti…-

Continuò la frase con un gran sorriso, come se stesse parlando delle previsioni del tempo.

-Secondo me gli piaci!-

Taysa avvampò di scatto.

-Scusa, ora vado, ciao signorina Taysa!-

Trotterellò su per le scale fino a sparire. Taysa invece rimase immobile senza riuscire nemmeno a respirare. Poi, d’istinto, salì le scale fino a fermarsi al sesto piano. La porta della stanza di Killua era ancora chiusa ma con gioia immensa vide che la roba che aveva portato su non c’era e per terra vi era solamente il biglietto che aveva scritto. Si avvicinò e lo prese e, automaticamente, lo girò dall’altro lato: “Grazie. A Taysa gli si riempì il cuore di felicità, non stava più nella pelle dalla contentezza, ma non sapeva neppure lei il motivo. Corse giù dalle scale ridendo e cantando a squarciagola fino a chiudersi la porta della sua camera alle spalle.

 

 

 

Menomale che è finito (quasi) tutto bene. Comunque i rapporti fra i nostri due piccioncini si fanno sempre più stretti, ihih!=^^=  Molto bene, ora passo ai ringraziamenti di quei geni di ragazze che mi hanno commentata!^///^

larxene: Sono contenta che ti sia piaciuto così tanto il mio chappy!^^ Sì, il loro rapporto non sta proseguendo molto bene…(Killua, mi sembri un po’ freddino…^^”) ma vedrai che prima o poi si scioglierà. Per le scarpe non posso darti più ragione di così!!! Non riesco ad immaginare la tortura che si prova indossando delle ballerine… Quando inserirò il tuo caro Illumi ti avvertirò prima, così potrai festeggiare. (Illumi tutto felice e contento?...ò-ò) Alla prox e spero che anche questo cap ti piaccia.

IvI: Eeeeeh, ma così mi fai arrossire!!!^///^ Ti ringrazio per i complimenti e non ti preoccupare se non trovi mai niente da dire perché il solo fatto che mi commenti mi rende entusiasta!!! Grazie ancora e spero che anche questo cap ti piaccia.

Dragon Girl31: Adesso mi vedo Taysa e Killua tutti ricoperti di cioccolato, così potranno sembrare ancora più dolci!* Uiiiiihhh, sai che questa potrebbe essere la scoperta del secolo??? Il cioccolato che non fa ingrassare… credo che ne ordinerò una caterba… anzi, una casa! Una casa tutta di cioccolato dove andremo a vivere tutti insieme io, te, Naruto e il nostro amato Willy!!!*0* Se poi verrà MISTERIOSAMENTE disintegrata non guardate noi!!!!!!!!! Tanto le prove che abbiamo mangiato la nostra casetta dei sogni non le troveranno mai. Ti voglio una cioccolateria di bene e grazie di avermi commentato anche stavolta.^^

Isabel Lupin: Ciao mia sterminatrice di Milky preferita!!! Eeeehhhmmmm… ora che sai che è stato proprio lui ad impedire la loro fuga amorosa (cofcof) voglio proprio sapere il suo destino ingrato!!!^^ Comunque un giorno dovrai farmi visitare la tua personalissima stanza delle torture per Milky! Grazie ancora per il commento e alla prossima!

Kurama93: Comunque quello in mezzo alla strada non è un uomo… semmai è un’hostess!!!!XDXDXD No, il tuo caro Hiskoa non centra con la storia, quindi non può farne parte… (Mi dispiace… c’è sempre Buona Domenica!!!) però il BC… lo inserirò, per amore di una delle mie fan che lo adora…ç_ç No, no, tuo marito non è una mozzarella… ma se vuoi gli regalo la carrozza!!!XDXDXD Basta sclerare… grazie per aver recensito e ti mando un bacione anch’io.

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Capitolo 12
*** Un piccolo incidente ***


Sono di nuovo qui con voi

Sono di nuovo qui con voi!!! Finalmente Taysa e Killua hanno instaurato un rapporto più stretto e sembra che le cose stiano andando per il verso giusto. Ma, come sempre, gli imprevisti sono in agguato e sembra che il fratello maggiore di Killua stia tramando qualcosa… A voi la lettura.

 

 

 

Finito il bagno, si asciugò velocemente i capelli, si vestì con uno dei freschi e profumati vestiti che si era portata da casa e si guardò allo specchio.

-Vado!-

Aprì la porta della camera e scese velocemente le scale e più si apprestava a raggiungere l’ultimo gradino più sentiva il cuore accelerare il battito. Con un ultimo balzo raggiunse la sala da pranzo con il fiatone e il cuore a mille.

Otto in punto.

Puntuale come un orologio!

Un chiacchiericcio allegro giunse immediatamente alle sue orecchie. La tavola era imbandita di pietanze deliziose e finalmente molte delle sedie presenti erano occupate da una persona. Felice come un uccellino raggiunse la sua sedia e si sedette. Finalmente osò alzare lo sguardo su chi vi era a tavola. Purtroppo il suo posto era sempre quello vicino alla Regina e a Milky ma di fronte si ritrovò un signore elegante. Era vestito con giacca e cravatta, aveva gli occhi azzurri e i capelli corti castani, con gli occhialetti posati sul naso sembrava un uomo importante, un uomo d’affari. Stava chiacchierando con Curapikt, vestito con una maglia bianca brillante, che non fece caso a lei. Più in là, vicino a Milky era seduto Killua, con di fronte Gon. A capotavola vi era infine il Re Silva. Come al solito mancavano molte persone ma Taysa si raccapezzò lo stesso. Sembrava che tutti quanti si fossero messi a parlare con qualcuno, ignorandola completamente… a parte Milky.

-Hai parlato con Killu?-

-Sì, perché?-

-Cosa vi siete detti?-

NIENTE CHE TI RIGUARDI, ANTIPATICO!

-Nulla di speciale… dopo che gli ho strappato la camicia lui si è rintanato in camera.-

-Davvero?-

-Sì, vuoi che te lo giuri?-

Milky stette in silenzio. Quella situazione non le piaceva già più, ognuno parlava e la ignorava. Non sapeva perché ma sentiva un grosso vuoto dentro di lei, tremava e gli girava la testa. Voleva parlare ma non gli uscivano suoni dalla bocca, voleva muoversi ma tutti gli arti le facevano male… cosa stava succedendo? Poi tutto a un tratto il soffitto della stanza cominciò a schiacciarla sempre di più, sempre di più, finché, sfinita, cadde a terra priva di sensi.

 

 

 

 

 

Sono svenuta?

Speriamo che nessuno lo abbia notato!

No, di sicuro nessuno se n’è accorto, stavano tutti parlando con qualcun altro.

Adesso mi rimetto sulla sedia come se niente fosse successo.

Però non vedo la sala… e non sento più le gambe.

Non riesco proprio a muovermi.

Che brutta situazione, non voglio fare un’altra figuraccia, voglio alzarmi e tornare a sedermi al mio posto…

L’unico che l’avrà notato sarà Milky, che era al mio fianco.

Dopo però avrà avvertito tutti… oh, che figura!

Dai, Taysa, alzati, alzati.

Taysa finalmente riuscì a muovere una gamba e tutti i sensi le tornarono. Sentiva di essere sdraiata su qualcosa di morbido, sentiva gli arti indolenziti e ad un tratto un freddo gelido le colpì il petto.

-AH!-

Aprì gli occhi di scatto. Si portò una mano al petto massaggiandosi la parte in cui era stata colpita.

-Forse era troppo freddo… però l’ha fatta rinvenire!-

Aveva la vista confusa ma riconobbe le pareti azzurre… la finestra grande davanti che lasciava passare molti raggi del sole, le sue tende che svolazzavano al vento fresco. La scrivania, i mobili, le foto delle sue amiche e di quell’attore che le piaceva tanto… lo scaffale dei libri… e di fianco a lei, preoccupata c’era sua madre!

-D-Dove sono?-

-Oh, povera piccola… è sicuro che sta bene?-

-Sì, è stato solo un capogiro, niente di grave.-

Il dottore?

-Taysa… Taysa come stai, cara?-

Mamma?

Che voce strana che hai

-Taysa, ti senti bene?-

E questa voce? Forse era suo padre… o suo fratello…

-Taysa? Taysa! Taysa, come stai? Taysa, Taysa, Taysa…-

Ah, la mia testa…

-Scusate, smettetela di parlare tutti insieme, lasciateci soli.-

Delle figure si allontanarono dalla stanza luminosa. Quanto gli era mancata la sua cameretta, che ai raggi del sole risplendeva di una luce allegra. Ma ora finalmente era a casa sua. E Killua? E tutti gli altri? Erano stati un sogno?

In questi giorni sogno troppo…

L’importante è che ora sono a casa, la mia casetta.

-Voi cosa pensate?-

-Una cosa sola… NEN!-

-L’ho capito subito anch’io che non era un semplice capogiro.-

Di che sta parlando il dottore?

Cos’è il NEN? Una nuova malattia?

Speriamo non sia grave!

-Ma chi sarà stato?-

-Non lo so.-

-E Killua dov’è?-

-Non lo so, è corso fuori dicendo che questa gliela pagava…-

-Cosa?-

-Boh.-

COSA? Ho sentito bene? Hanno detto Killua?

E io quelle voci le conosco, sembrano… Curapikt… e Gon!

Ma… ma… che ci fanno loro a casa mia?

Allora non è stato un sogno…

Forse… QUESTO è un sogno.

Una sensazione di panico la invase e la stanza cominciò a diventare sempre più scura, finché non divenne nero pece, rischiarata da un lume fioco. La stanza del castello!

Aprì del tutto gli occhi e si guardò attorno con aria stanca.

-Ah, è rinvenuta del tutto.-

Di fianco a lei stavano, come sospettava, Curapikt, Gon e il signore elegante che aveva di fronte a tavola… poco prima.

Allora… sono ancora qui…

Cercò di alzarsi a sedere ma le braccia le crollavano.

 

 

-BASTARDO!-

Killua prese il fratello per la maglia e lo sbatté contro la parete. Anche se era il doppio più alto di lui lo guardò fisso degli occhi con odio e ira.

-AVRESTI POTUTO AMMAZZARLA, BASTARDO!-

-Killu, tieni così tanto a quella ragazza?-

-CHE CENTRA?-

-Volevo vedere solamente di che pasta era fatta… non è degna di sedersi al trono…-

Killua ringhiò forte e lasciò andare il fratello.

-È svenuta per un po’ di Nen…-

-La prossima volta ti uccido davvero… riprovaci e t’ammazzo.-

-Ti aspetterò… sono curioso di vedere che progressi hai fatto, fratellino.-

 

 

-Come sta?-

-Si è ripresa, ora è cosciente del tutto.-

-Dove sei stato?-

-In bagno…-

-Mh…-

-Taysa?-

Taysa rivolse un sorriso compiaciuto al ragazzino di fronte a lei.

-Ti sei ricordato il mio nome!-

Killua arrossì un poco.

-Sto bene, mi dispiace di avervi fatti preoccupare tutti. Ero un po’ stanca…-

-…-

-Che hai Killua?-

-Io? Niente.-

-Non dirmi che eri così preoccupato per me!-

A Taysa cominciarono a luccicare gli occhi.

-Macchè, sono preoccupato perché forse mi sono preso un raffreddore per colpa tua.-

-MIA?-

-Quando siamo scappati ho preso del freddo… sei proprio scema!-

-COSA?! IO SCEMA??? TU SARAI LO SCEMO, NON TI SOPPORTO!-

-Sì, si è proprio ripresa!!-

Tutti scoppiarono in una fragorosa risata che non poteva che fare solo del bene.

 

 

Dopo qualche minuto le portarono un po’ di cibo per riempirle lo stomaco o sarebbe stata male nuovamente, come le aveva detto il signore elegante, che si era rivelato un dottore. Si chiamava Leorio ed era uno dei compagni di viaggio di Killua.

-Sono svenuta, vero?-

-Sì…… ma non è stato nulla… eri un po’ stanca.-

-Bene, allora non mi devo preoccupare giusto?-

-No, no, ci pensiamo noi.-

-…. A cosa?-

-A farti guarire!-

-Sì.-

Taysa però vedeva che i suoi amici avevano qualcosa che non andava… non le stavano raccontando tutta la verità.

-Ho fatto di nuovo una figuraccia…-

-Ma che dici? Sei svenuta, non l’hai fatto apposta.-

-Sì… chi è stato il primo ad accorgersene?-

Gon saltò in piedi.

-Io! Ho visto che il tuo Nen si era spento all’istante e mi sono allarmato.-

-Eh? Cos’è il Nen?-

-Ah, niente, una cosa troppo complicata.-

Taysa squadrò tutti con aria di rimprovero. Sì, le stavano davvero nascondendo qualcosa!

-E Samantha?-

-La Regina le ha proibito di vederti… ha detto che è solo una domestica… non può diventare tua amica.-

A Taysa le si formò un nodo in gola.

Samantha?

-L’hanno punita? Oh, vi prego, ditemi di no!-

-No, le hanno solo proibito di vederti.-

-Ah, meno male.-

Per fortuna non le è accaduto niente… per gli incontri non ci saranno problemi, tanto ci vedremo comunque!

In quell’istante la Regina entrò in camera trafelata.

-Oh cara, stai bene? Non ti preoccupare, il Re è già stato da Illumi a dirgli di non farlo mai più, ma ora come stai? Tutto bene, spero? Non mi fido di questo dottore, io volevo chiamare un esperto ma il Re ha insistito che ci pensasse questo incapace. Ma ora va tutto bene, vero?-

-… Sì…..-

-Ah! Grazie al cielo, tu sei la mia prossima erede non potevi stare male improvvisamente! Ora riposati cara, ci vediamo domani mattina che ti devo dare una meravigliosa notizia. E voi sparite, lasciatela riposare! Buona notte, cara.-

-Buona notte Regina.-

Quando finalmente la porta si chiuse esplose il tumulto.

-AH, LASCIA STARE QUELLO CHE HA DETTO!!!-

-CHI SAREBBE L’INCAPACE, EH???-

-Leorio, calmati ti prego!-

-Di che notizia stava parlando?-

-Ragazzi, ragazzi, lasciamola dormire, ha ragione la Regina.-

-D’accordo… ma tu lascia stare quello che ha detto!-

-Le faccio vedere io a quella…-

-Leorio, non ti agitare… buona notte signorina Taysa.-

-Buona notte, Taysa.-

-Buona notte…-

Avevano lasciato una Taysa assolutamente confusa che ora non sapeva più a cosa pensare.

Sono scoraggiata perché non sono a casa.

Ma qui gli amici non mancano...

Ma mia madre… chissà se mi sta pensando…

Taysa chiuse gli occhi abbandonando la testa sul cuscino ripensando al volto di sua madre, di suo padre, di suo fratello, delle amiche più care… e una lacrima di sofferenza le rigò una guancia.

 

 

Va beh, forse ho esagerato!^^” Comunque l’idea del fratello perfido mi attirava troppo!!! Ma sembra che , tutto si sia risistemato nuovamente… ma non rilassatevi troppo, un nuovo pericolo è in agguato. Ora passo ai miei adorati ringraziamenti.

aiko neko black: Io non ho mai detto questo. Ho per caso detto che Kurapika ha trovato la fidanzata? Se l’ho detto scusami tanto, non volevo offendere una mia fan appassionata come te… Leorio l’ho inserito in due capitoli fa e in questo, se ci tenevi così tanto a lui potevi dirmelo prima che lo inserivo molto più spesso. Comunque non voglio perdere una mia lettrice accanita, come tale ti definisci!^^ (spero) alla prox

Dragon Girl31: Ohh, meno male che ci sei tu a darmi un po’ di sostegno in questo mondo crudele!ç_ç Mamma mia, non credevo fossi così innamorata della coppia TaysaXKillua!ò-ò Comunque non sapevo che Naruto prendesse addirittura degli psicofarmaci!!!XD Giusto… perché non ricopriamo Naruto di cioccolato?!*0* Non so quanto gli faccia piacere ma a noi sicuramente sì!!=^^= Non mi ricattare con la casa i cioccolato perché se no dopo dove andremo a vivere tutti in siemens???...ALLA FABBRICA DI CIOCCOLATO, che domande faccio????????????????! Spero che questo cap ti piaccia, ci vediamo la prox volta XDXDXD

larxene: Ahahah!!!XDXDXD sono stra felice che il cap ti abbia fatto divertire così tanto! Spero che questo chappy ti piaccia altrettanto

IvI: Grazie mille per i complimenti, mi hai fatto arrossire!^///^ Certe volte penso che Killua sia stato adottato, non può essere figlio di quella donna!!! Ma viva Killua 4ever and ever^^

Isabel Lupin: Ma grazie!^^ ti va bene anche se porto qualche amichetto da far divertire insieme  al nostro caro Milky? No, però non mi puoi torturare il mio Killua, se no piango!T­_T  Che forza, il club ha già un suo motto!!! E devo dire che non è niente male… Non vedo l’ora che tu mi faccia vedere la tua stanza delle torture e alla prox…^^

 

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Capitolo 13
*** La trappola ***


Salve a tutte/i

Salve a tutte/i! Sono ritornata con un nuovo capitolo!^^

Finalmente le cose sembrano sistemate e tutto fila liscio per Taysa e Killua che, fra piccoli litigi e battibecchi, cominciano a nutrire qualcosa per l’altro. Ma, come al solito, qualcosa sembra andare storto e un nuovo problema sorge all’orizzonte. Ecco a voi, tutto per voi e solamente per voi un nuovo capitolo!^^

 

 

 

La mattina seguente la Regina entrò in camera di Taysa con la stessa foga della sera prima.

-TAYSA, SVEGLIA, HO UNA GRAN NOTIZIA DA DARTI!-

Taysa sobbalzò svegliandosi di soprassalto, con il cuore in gola.

-Su, alzati e vestiti, ti voglio giù in sala da pranzo fra quindici minuti, svelta che devo dare una buona notizia.-

-Mmmgggh…-

Dopo pochi minuti Taysa riuscì ad alzarsi e a vestirsi. Si scosse di dosso gli ultimi residui di sonno e scese le scale con un gran  sbadiglio.

-Eccomi…-

-Molto bene, brava. Aspettiamo anche gli altri…-

Ma è così importante questa notizia?

Quando finalmente anche Killua si presentò a tavola e si sedette, la Regina si alzò in piedi con fare solenne.

-Bene, vi annuncio con grande soddisfazione e felicità…-

Tutti rivolsero lo sguardo su di lei.

-… che io ed il mio amato figlio Milky abbiamo deciso che Taysa e Milky si sposeranno questo pomeriggio!!!!-

Taysa si sentì le braccia cadere per terra.

Anche Re Silva si alzò in piedi.

-Non puoi farlo, ho il certificato…-

-Ah, dici questo?-

La Regina mostrò tanti pezzetti di carta bruciacchiati.

Con una risata lanciò in aria i pezzetti di carta come coriandoli.

-VIVA GLI SPOSI! AH, AH, AH!-

Taysa cominciò a sentirsi montare la rabbia.

-DOVE L’HAI TROVATO??-

-Papi, tu mi sottovaluti…- disse Milky con un ghigno compiaciuto.

-NO! NON SI PUÒ!-

Tutti guardarono Taysa.

-È inutile Taysa che fai così, ti sposerai e basta.-

-Ma Regina, ormai è accaduto, ormai è troppo tardi!-

-Cosa? Che cosa è accaduto?-

Taysa si alzò con un sorrisino e si avvicinò a Killua. Senza preavviso lo abbracciò con tenerezza.

-Mi dispiace, ma Killua ha già chiesto la mia mano… ed io ho accettato!-

Speriamo che funzioni!!!

Da tutti si levò un grido (compreso Killua con occhi sbarrati).

-COSA?????-

-È così! Mi dispiace.-

Milky diventò paonazzo dalla rabbia.

-E DOVE LO AVETE L’ANELLO?-

-L-L’anello? Dove… dove hai messo l’anello, caro?-

Killua la guardava ancora con la bocca spalancata.

-Tu sei pazza!- le sussurrò.

-Stai al gioco, ti prego…. Ehm, credo che lo abbia dimenticato in camera, vero tesoro?- Taysa pestò un piede a Killua.

-AHI! S-sì… l’ho-l’ho dimenticato…. Questa me la paghi!!!-

-Voi non l’avete! Ci state imbrogliando!-

-Non è vero, dicono la pura verità.-

Tutti rivolsero l’attenzione a Curapikt che aveva parlato.

-Eccolo qua!-

In mano teneva un piccolo anello d’argento con un diamante brillante incastonato.

-Non ti ricordi Killua che mi avevi chiesto di custodirlo?-

Taysa arrossì.

Cosa??!! Davvero lo ha custodito, sul serio???

Guardò Killua in cerca di conferma ma la sua espressione interrogativa non cambiò affatto. Con la testa annuì leggermente.

-Davvero mio figlio ha fatto una cosa del genere? Oh, sono così orgoglioso, sapevo che sarebbe nato qualcosa!-

-NON È POSSIBILE!! MI STATE IMBROGLIANDO!-

-No, non la stiamo imbrogliando, Regina. Ora che sono quasi ufficialmente sposati per far risposare Taysa bisognerebbe… che divorziassero!!!-

Taysa tratteneva a fatica le risate perché questo aiuto improvviso di Curapikt non se lo aspettava proprio. Poi si ricordò di quello che le aveva detto la notte in cui si erano incontrati. Curapikt aveva deciso di aiutarla a saltar fuori da quella faccenda.

 

 

-Fiiiiuuuuuuuuu… non immaginate che spavento ho preso!-

-MA CHE TI SALTA IN MENTE??? SONO STATO PRESO ALLA SPROVVISTA!!!-

-Non ti agitare, almeno è andato tutto liscio. Curapikt ma… dove hai preso quell’anello? Era davvero… di Killua?-

-Assolutamente no! Secondo te sono così cretino da regalarti un anello, adesso???-

Taysa si sentì delusa.

-Diciamo che è… una magia che ho imparato durante il mio viaggio.- disse Curapikt facendo l’occhiolino ai compagni.

-Voi non me la raccontate giusta.-

Questo segreto stava diventando un po’ troppo misterioso per Taysa e la sua indole curiosa stava saltando fuori.

 

 

 

 

-CHE VI È SALTATO IN MENTE A VOI DUE? COME AVETE POTUTO FRUGARE FRA LE MIE COSE E RIDURRE IN PEZZI UN CERTIFICATO? SOLO PER ORGOGLIO, LO AVETE FATTO!-

I due guardavano a terra mortificati.

-Cara, non vedi Taysa come si trova bene con Killua? Perché non vuoi capire che non ama Milky e vuole fare amicizia più a fondo con Killua? Milky, tu sposerai un’altra ragazza che ti meriti davvero, sei d’accordo?-

Milky aveva l’aria arrabbiata nera, di uno che si vendicherà presto.

-No papi, io ho deciso! Taysa sarà la mia sposa e nessun altra, chiaro?-

-Ma perché sei così cocciuto?-

-Perché lui s’è innamorato di Taysa, non capisci Silva? Io penso siano perfetti l’uno per l’altra… ora ho capito ciò che devo fare: io convincerò Taysa a sposare Milky, anche con le cattive!- esclamò la Regina con grinta.

-Sì mamma, hai ragione!-

-Perché ho l’impressione che andrà a finire male?- sospirò Re Silva, rassegnato.

 

 

-Va bene ragazzi, io vado a chiamare Samantha. Non so ancora come sta e sento la sua mancanza. Ci vediamo a cena, ciao.-

-Ciao Taysa.- risposero in coro i suoi amici.

Tutti… tranne Killua che fingeva di essere ancora arrabbiato. Gon gli dette una gomitata. Lui alzò gli occhi su di lei e la vide preoccupata, così borbottò un: -Ciao- secco.

Taysa sorrise. Cosa pretendeva da lui, dopotutto?

Trotterellò fino al quarto piano e bussò alla porta della stanza di Samantha ma nessuno le dette risposta.

-Samantha, sono Taysa, ci sei?-

Ancora nessuna risposta. Notò che la porta era aperta, così entrò.

-Samantha? Dove… SAMANTHA!-

Con spavento la vide per terra, legata e imbavagliata che tentava di liberarsi. Quando la vide le urlò da sotto il bavaglio:

-SCAPPA, SCAPPA È UNA TRAPPOLA!-

Ma Taysa non fece in tempo a voltarsi che un’ombra si calò fulminea su di lei.

 

 

 

 

 

 

Sorry per il capitolo cortino ma giuro che il prossimo sarà molto più lungo di tutti gli altri.

Cosa sarà successo a Taysa? Chi sarà stato a tenderle una trappola? Ragazze, non sapete quanto mi rattrista dirlo ma… il prossimo sarà l’ultimo capitolo!ç_ç Ma, per non pensarci, passo immediatamente ai ringraziamenti.

larxene: Sono contentissima che ti piaccia il mio cap. dove ho inserito Illumi!^^ Sono davvero troppo fely! Grazie mille ancora per i complimenti e spero che anche questo ti piaccia come il primo (anche se questo lo trovo abbastanza insignificante). Ciao ciao e alla prossima!!!^^

aiko neko black: Stai tranquilla, nella mia storia Curapikt non si fidanza, puoi tirare un sospiro di sollievo. Comunque ti do ragione sul fatto di Leorio, a volte è proprio spassoso!XD Mi disp. davvero molto se questo capitolo è così corto ma il prossimo sarà più lungo, promesso. Yo!

Dragon Girl31: Mmmh, bella idea quella di bruciare Illumi e poi darlo in pasto a Mike, davvero niente male (senza offesa a larxene, naturalmente)!*_* Povero Naru, comincio davvero a pensare che sia da ricovero!!! Ma ricorda sempre… LOVE & PEACE (appare Vash che mi batte il cinque e poi se ne va)!!! Mi racco, prendi molte barrette della Kinder che la pubblicità diceva che potevi vincere un viaggio nella Fabbrica di Cioccolato, poi ci dividiamo la spesa! Quando trovi il biglietto chiamami, che io farò lo stesso!!! Ma per ora alla prox, con l’ultimo chappy della mia storiella… ( ç_çT_T … X°°°O ) Yooo!

Isabel Lupin: Ceeerto che la cara Regina si può torturare! E quando leggerai il prox cap. chissà che CASUALE voglia di uccidere Milky ti salterà fuori all’improvviso!!! Comunque ricorda che io sono sempre libera per darti una mano, eh! Al prox cap. e spero che anche questo ti sia piaciuto.

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Capitolo 14
*** La Fine ***


Eccomi di nuovo a voi, anche se per l’ultima volta

Eccomi di nuovo a voi, anche se per l’ultima volta. Ebbene sì, questo è l’ultimo capitolo della storia. Ma di certo non sarà privo di colpi di scena ed un finale… tutto da scoprire. Vi lascio alla lettura, i miei commenti barbosi a dopo.

 

 

Aprì piano gli occhi.

Che è successo?

Non ricordo di essermi addormentata.

Taysa si mise a sedere sul letto e si guardò in giro.

Ma questa… non è la mia camera!

Non riconosco questa stanza… ma allora dove sono???

Piano piano scese giù dal letto… ma scivolò improvvisamente e cadde col sedere per terra.

-Ahi, che maleeeeee!!!-

Si tirò su a fatica e raggiunse uno specchio attaccato ad una parete. Quando vide com’era vestita per poco non ricadde a terra.

-Ma… ma questo… È UN VESTITO DA SPOSA!-

Devo sposarmi?

Quando, dove, come e con chi???

Si ammirò davanti allo specchio e non trattenne una risatina di compiacimento. Era stupenda vestita così. L’abito bianco era lungo fino ai piedi ed era cosparso di pizzetti, fiocchi e merletti. Si sentiva bellissima con quell’abito. L’unica cosa che le dava particolarmente fastidio erano le ballerine che indossava ai piedi.

-Ballerine?-

Come un fulmine i ricordi le balenarono in testa. Ma appena si rese conto di essere stata rapita la porta della stanza si aprì di botto. Chi poteva essere l’unica persona che sbatteva le porte così ed entrava come un fulmine? Esatto, proprio la Regina!

-Taysa… ah, per fortuna ti sei svegliata. Sei favolosa vestita così! Dai, vieni svelta o faremo tardi alla cerimonia.-

-Quale cerimonia?-

-Il tuo matrimonio, naturalmente!-

La prese per mano e cominciò a trascinarla fuori dalla stanza.

-Con Killua, spero!- disse irata, sapendo già la risposta.

-Certo che no, scordatelo quel ragazzo! Tu ti sposi con Milky, punto e basta! Forza, non farti trascinare.-

-NO, NON VOGLIO, MI LASCI… NON VOGLIO SPOSARMI CON MILKY, LA PREGO!-

-Taysa, non fare la capricciosa, muoviti!-

Taysa si aggrappò allo stipite della porta con una mano, con tutte le sue forze. Certo ora la Regina non riusciva più a trascinarla ma con quelle ballerine scivolose Taysa non riusciva a tenersi in piedi.

-TAYSA, MOLLA QUELLA PORTA!-

-NEANCHE MORTA, NON SPOSERÒ MAI MILKY! MAI!-

-TAYSA, LASCIA LA PORTA, LASCIALA HO DETTO!-

Taysa era allo stremo delle forze ma riuscì a sfilarsi dalla mano il guanto che indossava, così la Regina cadde all’indietro… rimanendo con il guanto in mano! Taysa non si fece scappare questa splendida occasione e scappò via in un secondo.

-FERMATI IMMEDIATAMENTE, RAGAZZINA! FERMATI!-

Si tolse le ballerine così riuscì a schizzare più velocemente e corse giù per una lunga rampa di scale a chiocciola. Non aveva mai visto quella scalinata nel castello. Raggiunse finalmente una porta e la spalancò di scatto. Una ventata gelida la fece rabbrividire.

Ma dove diavolo sono??

Alla sua destra scorgeva molto bene una chiesa strapiena di persone che parlavano fra loro e alla sua sinistra riconobbe l’enorme edificio.

Menomale, quello è il castello!

Corse a perdifiato fino a quella porta laterale che aveva passato con il maggiordomo la prima volta. Percorse tutti i corridoi grigi e poi quelli decorati fino a raggiungere il piano dei domestici. Qui si fermò per riprendere fiato dalla lunga corsa. Tutti i domestici si fermavano a guardarla. Certo con quel vestito era difficile non notarla!

Ad un tratto sentì le grida infuriate della Regina e le si gelò il sangue nelle vene. Corse su per le scale con il cuore che le batteva all’impazzata.

Devo raggiungere il sesto piano!

Devo raggiungere il sesto piano!

Devo raggiungere il sesto piano!

O almeno il quarto, devo farcela!

… Ecco!

Sono al secondo piano!

Solo due piani, solo due pia…

-AAAAH!!-

Si fermò di scatto notando chi aveva davanti… MILKY! Era vestito di tutto punto con un vestito elegante ed un papillon al collo.

-TI STA DA SCHIFO QUEL VESTITO, TI FA ANCORA PIÙ GRASSO DI QUANTO GIÀ SEI!!!- avrebbe tanto voluto gridare.

Ma non gliene diede modo.

-Dove stai andando?-

-MILKY, FERMALA, VUOLE SCAPPARE!-

Oh no, e ora stava arrivando anche la Regina.

Senza esitare Milky prese Taysa per le braccia e se la caricò in spalla senza complimenti.

-AH! LASCIAMI, LASCIAMI MILKY, NON MI TOCCARE! AIUTO! AIUTO!-

-SMETTILA DI GRIDARE!-

-E TU LASCIAMI ANDARE! NON TI VOGLIO SPOSARE MILKY, NON TI VOGLIO SPOSARE!-

Attirato da quelle urla Curapikt si precipitò fuori dalla sua camera per vedere cosa stesse succedendo. Appena vide la scena si fece serio.

 

 

 

Milky lasciò Taysa solo quando furono a pochi metri dalla chiesa. Appena mise piede per terra cercò nuovamente di scappare ma Milky riuscì ad afferrarla per un braccio.

-Taysa, ora fai la brava e…-

-NON MI SPOSERÒ MAI CON MILKY, CAPITO? MAI, MAI E POI MAI!-

La Regina sospirò.

-Se la metti così… odio usare le maniere forti.-

Tirò fuori un coltello dalla manica e glielo puntò alla gola.

-Vai all’altare senza fare storie. Se provi a scappare o a dire qualcosa che non va non esiterò ad ucciderti. Sono un mercenario e ti potrei rincorrere fino ai confini del mondo.-

Taysa sentiva il freddo contatto con la lama e non trattenne un fremito.

-Molto bene. Su, ora andate. E mi raccomando, Taysa.- le disse porgendogli un bouquet.

Milky era già arrivato all’altare e anche la Regina si precipitò dentro alla chiesa. Taysa non aveva scelta. Così si incamminò verso la chiesa lentamente.

Quando stava per entrare vide subito una figura familiare che si apprestò a prenderle il velo.

SAMANTHA!

Cosa ci fa qua?

Mi sta… portando il velo!

Appena varcò l’entrata, la musica nuziale iniziò e dalla gente ora in piedi si levò un “ooooh” di stupore. Lei procedette senza fermarsi. Fissò con odio Milky che l’aspettava sorridente all’altare. Lui voltò un lembo della giacca e le mostrò un pugnale nascosto nella fodera. Questo era troppo!

Ho sempre sognato un matrimonio con la persona che amavo.

Sognavo un matrimonio pieno di felicità e gioia.

Ed ora mi trovo a dodici anni a sposarmi, MINACCIATA!

Sentiva un gran dolore al petto e un nodo in gola, così si mise silenziosamente a piangere. Strinse forte il bouquet fra le mani per farsi coraggio, ma non riusciva a fermare le lacrime. La gente, che non aveva capito nulla, sussurrava: -Hai visto? Piange per la gioia.-

Altro che gioia! Avrebbe preferito morire che sposare un ragazzo che non amava per nulla.

Giunse così all’altare e Milky le si posizionò di fianco.

Taysa guardava disperata il parroco e lo supplicava mentalmente di non pronunciare le parole.

-Siamo giunti fin qui ad assistere a questo matrimonio…-

 

 

-KILLUA, APRI LA PORTA È URGENTE!-

-Che hai da urlare, Curapikt?-

-Taysa si sta per sposare… CON MILKY!-

Killua sbarrò gli occhi e rimase in silenzio. Poi si voltò dall’altra parte.

-E allora? Se ha deciso così non posso farci nulla, no?-

-Non ha deciso lei! Ho visto Milky caricarsela in spalla mentre lei gridava disperata! L’hanno costretta lui e la Regina!-

Killua smise di respirare poi strinse forte i denti.

-… Io lo uccido, quel deficiente!- gridò mentre volava fuori dalla stanza.

-Ah, Killuatieni!- gridò Curapikt a Killua lanciandogli un piccolo oggetto brillante.

 

 

 

NO, NO, NO, NO, NO!

-Vuoi tu, Milky Zaoldyeck, prendere in moglie la qui presente Taysa Rosewelt, nel sacro vincolo del matrimonio, finché morte non vi separi?-

Dalla disperazione Taysa cominciò a sperare che Milky dicesse di no!

-Sì, lo voglio.- annuì, sempre con quel sorrisetto beffardo.

-E vuoi tu, Taysa Thomas, sposare il qui presente Milky Zaolyeck finché morte non vi separi?-

Taysa cominciò a sudare freddo. Sentiva la stessa sensazione che provava nelle interrogazioni a scuola… ma molto, molto più sgradevole! Sentiva tutti gli sguardi puntati su di lei e soprattutto quello accusatorio della Regina. Milky le diede un colpetto col gomito.

NO, NO, NO, NO, NO, NO, NO, NO!

-……. Sì…… lo voglio.- balbettò con gli occhi puntati a terra.

-Allora chi ha qualcosa da ridire su questo matrimonio parli ora o taccia per sempre.-

Nel silenzio religioso della chiesa si sentì l’aprirsi della porta e una voce forte e chiara.

-MI OPPONGO!-

Taysa sentì il cuore perdere un battito. Quella voce la conosceva… e anche molto bene!!! L’aveva risentita in parecchi sogni, ma ora tutto era reale.

Si voltò con le lacrime agli occhi non trattenendo un grido di gioia.

-KILLUA!-

Ansimante, all’entrata della chiesa si vide la sagoma del ragazzo dai capelli argentei.

-Dimmi che ho fatto in tempo.- disse cominciando ad avanzare verso l’altare.

La ragazza annuì forte. Ma ad un tratto Milky, livido di rabbia, tirò fuori il pugnale dalla fodera e lo puntò alla gola di Taysa.

-NON FARE UN ALTRO PASSO O LA UCCIDO!-

La gente urlò di paura, alzandosi in piedi.

-NON MUOVERTI! STAI FERMO DOVE SEI! PARROCO, CONTINUI LA CERIMONIA!-

Ma Killua, che si era fermato improvvisamente, ricominciò a camminare verso di loro.

-FERMO, HO DETTO! GUARDA CHE LA UCCIDO DAVVERO!-

Milky punse la gola di Taysa col pugnale. Lei avrebbe voluto fare qualcosa per liberarsi ma la morsa di Milky era potentissima e le faceva mancare il respiro.

Killua non ascoltò minimamente gli avvertimenti del fratello e continuò. Quando fu a qualche metro di distanza scomparve e ricomparve immediatamente di fronte a Milky e gli tirò un potentissimo calcio in faccia. Lui cadde a terra a qualche distanza, con un tonfo, senza un gemito.

Forse… la faccenda è finita!

-Killua, sono così con…-

-Zitta e non commentare. Parroco, continui la cerimonia.-

Dopo un attimo di esitazione il parroco declamò:

-Che lo sposo porga l’anello alla sposa.-

Killua tirò fuori dalla tasca l’anello d’argento e prese dolcemente la mano destra di Taysa. Con delicatezza glielo infilò all’anulare.

Ma… cosa sta facendo?

-E ora lo sposo può baciare la sposa.-

Senza che Taysa potesse capire cosa stava succedendo Killua posò le labbra sulle sue e le chiuse in un bacio mozzafiato.

Dalla gente si levò un gradissimo applauso con fischi e commenti.

Quando Killua staccò le sue labbra con un sorriso malizioso le chiese sottovoce:

-Piaciuto?-

Taysa si sentì mancare il respiro.

-È stato magnifico….- sospirò prima di perdere i sensi dall’emozione.

-Forza, torniamo dagli altri!- esclamò prendendola in braccio.

-Ah, Killua, che fai?- disse Taysa arrossendo ancora di più.

Corsero fuori dalla chiesa, sempre accompagnati dagli applausi di tutti… Regina a parte! Quest’ultima corse a soccorrere il figlio mezzo tramortito gridando:

-CHE HAI FATTO, IDIOTA?-

I due sposi raggiunsero Gon, Curapikt e Leorio che li stavano aspettando fuori dalla chiesa con un gran sorriso. Perfino Samantha era corsa dietro a loro due, appena li aveva visti uscire.

-Ehi Taysa, il bouquet, il bouquet!- gridò Curapikt da lontano, sventolando una mano.

-Ah, quasi dimenticavo!-

Taysa chiuse gli occhi, si concentrò e lanciò il mazzo di fiori all’indietro. Il bouquet volò fino alle mani della stupitissima Samantha!

-Ah, ah, ah, ah, Samantha, sarai la seconda a sposarti!- scoppiò a ridere Taysa.

Samantha ancora non ci credeva! Scoppiò a ridere anche lei e ricominciò a correre con loro fino al castello.

 

-Sai che sei bella pesante?-

-KILLUA! Ah, ah, ah!-

 

 

Non sapete quanto sono avvilita nel dover lasciare tutti voi, che mi avete sempre sostenuta e divertita fino ad adesso. È stata davvero un’esperienza speciale postare la mia prima fic a capitoli e, ora che l’ho terminata, mi sento così triste!!!ç_ç Ma non disperiamoci! Ho già cominciato a scrivere la seconda saga di questa storia, dove i nostri due eroi preferiti sono sposati e convivono fra loro, sempre fra litigi e riappacificazioni, gag e figuracce. Credo che la chiamerò semplicemente “Normali faccende di vita 2”, ma vi prometto che non sarà meno divertente del primo; se riuscirò lo farò ancora meglio e con maggiore impegno. Spero che vi siate divertiti quanto mi sono divertita io, perché io ho passato dei momenti davvero indimenticabili a scrivere questa storia e a leggere i vostri commenti. Siete davvero uniche, lasciatevelo dire. Col vostro supporto sono arrivata fino a qui e, anche se poco, credo di essere cresciuta e maturata insieme a voi. So che sono la solita esagerata, ma dovevo dirlo: SIETE MITICHE!!!!^O^

Ora passo ai commenti dello scorso cap. e alla fine, i ringraziamenti finali (per la vostra felicità).

Isabel Lupin: Graaazie! Me supercommossa!ç_ç Non fatemi di nuovo piangere, che sennò allago davvero tutta la casa, come dice Dragon! Comunque grazie davvero, sei sempre così gentile con me e (anche se in un altro senso) con Milky… se continui così farai commuovere anche lui… (No, lui piange per un altro motivo… ihihih!!!**NdIsabelConUnaSegaElettricaInMano) Eppoi hai visto che ho salvato Taysa dalle sue grinfie schifose? Me compiaciuta!^^ Come farò a lasciarti e a vivere senza i tuoi insulti a Milky e gli elenchi delle torture più infide che potresti fargli? Come farò???T_T Però l’invito nella tua Casa Delle Torture Per Milky è ancora valido, vero? Bacioni, la tua yoyo!^^

p.s.: Grazie per tutti i tuoi commenti, sei davvero speciale!!!^^

larxene: Anche tu a complimenti non scherzi, però!!ò_ò Se mi fai un altro complimento, giuro che mi incollo al computer e non mi stacco più, piuttosto la morte!!! Non saprò mai come fare a ringraziarti abbastanza per i tuoi commenti la tua gentilezza! Comunque augura al Re Silva un buon proseguimento di convivenza con la Regina, perché ne avrà bisogno!xD Ti ringrazio di nuovo, anche se corro il rischio di sembrare monotematica, per i tuoi complimenti che mi hanno sempre fatto un enorme piacere e continueranno a farmelo, anche se non scriverò più questa fic (Sango pensa all’idea… e si rimette a piangere…T_T). Anche tu sei davvero fantastica e speciale! Milioni di baci anche a te, dalla tua yoyo!^^

aiko neko black: Avendo fatto il capitolo un po’ di tempo fa, non ricordo bene che idea scrausa mi era saltata in mente con l’anello, ma non è sicuramente una trasmutazione!xD Probabilmente, avendo la capacità di trasformare il Nen in catene, avrò pensato che, con la sua mente geniale, non gli sarebbe stato difficile creare un anello, non credi?^^ Sono davvero contenta che l’idea che il TUO Curapikt rimanga solo tuo ti sia piaciuta! Grazie 3 milioni per l’informazione su Curapikt: non pensavo ASSOLUTAMENTE che avesse la mia età, gliene davo di più! Ti sono proprio grata per l’info, mi hai fatto un grosso piacere, grazie!^^ Ti ringrazio soprattutto per avermi commentata e seguita fino ad adesso e mi mancherai. Bacioni, yoyo!

Dragon Girl31: ………… T_T Non, hai idea di quanto mi mancherai! Sei stata una mia commentatrice stupenda, mi hai fatta divertire un’infinità e non saprò mai come ringraziarti per tutto quello che hai fatto per me. Sempre puntuale, mi hai seguita fin dal primo capitolo e non mi hai mai abbandonata un secondo, con la tua simpatia e allegria! Sei davvero un vulcano! Tu e Naruto poi, mi mancherete ancora di più. Io non so proprio come farò a vivere senza voi due che vi scannate a vicenda o che vi insultate!xD E poi non siamo ancora andate alla Fabbrica insieme!ç_ç Non può finire così! Comunque spero davvero con tutto il cuore che commenterai anche il seguito di questa fic, quando la posterò. Sei davvero unica e spero che in qualche modo ci terremo in contatto (sempre se vuoi) e Willy Wonka 4ever and ever, sempre nel cuore, mi raccomando!!!^0^ Ti voglio un’infinità di bene e ti sommergo di bacioni cioccolatosi per salutarti! Bye bye la tua yoyo!x°D

 

Ringrazio con tutto il mio cuore:

Y CHIHIRO, Dragon Girl31, Isabel Lupin, IvI, larxene e Jholly per aver messo la storia fra le preferite;

Ybily, Zakurio e Kurama93 per avermi commentata, anche se poi non hanno continuato;

YTutti quelli che hanno solo letto e non commentato;

YMa soprattutto Dragon Girl31 per aver messo ME fra gli autori preferiti!

 

Alla prox! Yooooooo!!!!^0^

 

 

 

 

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