Buio

di logan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo01 ***
Capitolo 2: *** capitolo02 ***
Capitolo 3: *** capitolo03 ***
Capitolo 4: *** capotolo04 ***
Capitolo 5: *** capitoloFINALE ***



Capitolo 1
*** capitolo01 ***


Untitled Document

Buio.
Cerco di aprire gli occhi ma non ci riesco.
E anche se fosse ho comunque la strana sensazione che vedrei lo stesso tutto nero.
Quanto tempo è passato.
Non lo so.
Ho vaghi ricordi di quello che è successo dopo.
Sono scappato.
Questo si che me lo ricordo bene.
Ho sbagliato. Mi sono scoperto. E son dovuto scappare per non farmi ammazzare.
Mi domando ora se ci son riuscito.
Son davvero scappato?
E allora perche non riesco a sentire niente…il mio corpo è come non esistesse…non un dolore, niente…solo buio.
E non riesco a fare a meno di pesare se ho fatto la cosa giusta.
Buttare via tutto cosi…
Per cosa? Per una piccola certezza in questa vita che me ne ha date poche…
Me ne ha date poche…
Diciamo che me ne son create poche…
Non son riuscito a creare niente.
Solo quelle stupide pozioni che incomincio ad odiare piu di ogni altra cosa.
La mia vita è finita in un flacone all'interno di un umido sotterraneo in una stupida scuola…stupida.
No, non stupida.
Questa scuola un tempo era tutto per me. Per tutti noi, gli anni trascorsi qui sono stati…
Belli.
Si belli, nonostante tutto. E ora mi ritrovo ancora legato a lei, anche se i lacci mi fanno sempre piu male.
Ma queste sono solo le conseguenza delle mie scelte.
Si! Belle scelte!
Non passa giorno che non mi chieda il perche delle mie decisioni.
Credevo di essere piu in gamba.

E invece non son riuscito a concludere niente di quello che ho cercato di iniziare.

Troppi errori.
Eppure quando inizi credi sempre che sia la cosa piu giusta da fare…
Sono diventato un mangiamorte.
Eravamo giovani e ci eravamo creati degli ideali.
Sette anni a vivere e sperare insieme.
Sembrava il passo piu naturale per andare avanti. Noi. Sempre noi.
Avevamo le stesse idee. Gli stessi interessi. E quando ci fu data quella opportunità eravamo tutti pienamente convinti che fosse la cosa giusto.
"Noi siamo i migliori e lo dimostreremo al mondo" cosi disse Lucius…
Lucius…se solo mi vedessi adesso…cosa mi diresti?
Davvero, cosa pensi di me?
Ti ho deluso vero?
Sapessi quante volte mi sono deluso da solo.
Ma a quello ci sono abituato.
Chissa come mi guarderesti ora…con odio? Disgusto? Vergogna?
In fondo mi dispiace.
Mio dio…
Come ho fatto a ridurmi cosi!
Dovevamo dominare il mondo!
Ci erano state proposte grandi cose!
Ma i mezzi per ottenerli pian piano hanno iniziato a disgustarmi…nn c'è l'ho piu fatta ad andare avanti e…

Nn son riuscito a terminare quello che avevo iniziato…

Vi ho traditi…
Le uniche persone che mi avevano accettato…
Ma ormai è inutile piangermi addosso…
Forse è la situazione…
Questo nero che mi circonda mi fa fare strani pensieri…
Ma ora non ne ho piu la forza.
Vedo soltanto buio.
Ahi!
Ho avuto un sussulto e quasi mi son messo a vomitare per il dolore che ne è derivato.
Ne sono contento. Il dolore non puo essere sentito dai morti.
Sono vivo quindi.
Sono molto stanco.
Cerco di aprire gli occhi una luce accecante mi fa fame agli occhi. Ora so cosa vuol dire quando ti ficcano due aghi negli occhi.
Cavoli che male!
È buffo. Ho dolori lancinati in tutto il corpo e mi lamento per gli occhi.

Gli occhi…

Ora ricordo vagamente…
Ho visto i suoi occhi spaventati come quelli di una bambina. E non ho capito piu niente. Gli ho uccisi. Ti ho difesa. Nessuno deve toccarti...
Mi hanno inseguito poi. Ma la luce dei tuoi occhi mi hanno aiutato a trovare la forza…
Come ho fatto ad essere cosi stupido?
Una tenebra che cerca di fuggire alle tenebre…impossibile!
Tutto quello che cercavo di fare l'ho gettato al vento.

Ancora una volta non sono riuscito a terminare quello che avevo iniziato …

Buffa la vita, si è cosi convinti di se quando si è giovani…
Mi viene da ridere.
Ma il dolore ancora mi assale.
In altro conato di vomito mi stringe lo stomaco…questa volta non riesco a fermarlo.

Cos'è?
Cosa è stato?
Una mano?
Ho sentito qualcuno che mi sorreggeva la testa…o no?
Impossibile…dovrei essere lontano da tutto e da tutti.
Quando sono fuggito dopo averti salvato ho pensato a raggiungere un posto lontano isolato. non potevo tornare da Silente. Mi avrebbero seguito e sarebbero riusciti a distruggere molto di piu che una stupida spia!
Quando mi sono ritrovato di fronte a Lui mi son fermato.
Rideva. Rideva forte.
Ha detto che non se l'aspettava da me. Io sempre cosi fedele. Io sempre cosi vicino a lui. Si è complimentato con me. Ha detto che in fondo gli dispiaceva uccidermi, ero riuscito ad ingannarlo…io! Nessuno oltre a Silente era mai riuscito a tanto! Se la situazione non fosse stata critica ne sarei stato molto onorato…ma proprio non era il momento per me.
Mi ha lanciato la maledizione senza perdono, senza speranza, senza possibilità di fuga…adesso sono io che rido!
Chissà se dopo avermi visto smaterializzarmi, prima che la tua maledizione mi colpisse in pieno, eri ancora fiero di me!
Eppure dovresti!
Buffo! Davvero buffo!
Le armi che io stesso avevo preparato per te, ti si sono rivolte contro!
Certo sono riuscito a scappare, ma ora non so dove sono.
Rido.
Altro dolore. Chissa…
Lo stomaco…vomito ancora…e ancora quella sensazione di … caldo.
Adesso ne sono sicuro.
Qualcuno mi sta aiutando. Quella che sento è una mano.
Se solo riuscissi ad aprire gli occhi!
Un attimo…ora sento delle voci…possibile?
Voci…voci familiari…cerco di tirarmi su…ahia! Mio dio, il mio corpo. Mi sta punendo per quello che sto cercando di fare. Le voci si fanno più forti, più concitate e vicine.
Mani. Delle mani mi afferrano. Almeno due paia.
Grugnisco. Loro sembrano scoppiare dalla gioia.
Se solo riuscissi ad aprire gli occhi! Ci riprovo.
Svengo.

Cavolo!

Rieccomi qui.
Buio.
Solo questo dannatissimo buio che mi avvolge.
Nn riesco a non chiedermi dove sono.
Le voci…nn ci sono piu.
Penso…dove potrei essere? Quando mi sono smaterializzato non avevo le idee molto chiare…avrei voluto vedere chiunque altro in quella situazione…ma avevo un immagine bene in mente. Una collina. Un albero. Una casa.
Quanto tempo che non ci tornavo. Eppure l'ho sempre considerato il posto più sicuro per me.
Ero diretto li, si. Ma li non ci dovrebbe essere nessuno. E invece sono sicuro delle mani, e delle voci che ho sentito…quando? Un ora fa? Un giorno fa?
Questo proprio non lo saprei dire.
Cerco di controllare il mio corpo.
Bene il dolore sta passando. Il mio braccio. Che bello riavere la consapevolezza di un braccio! Cose stupide a cui non si fa mai caso…un braccio…cosa vuoi che sia! Ma ora mi sembra la cosa più meravigliosa del mondo.
Lo alzo. Cerco il mio viso. Lo tocco.
Che bella sensazione. Mi sento molto meglio. Mi faccio leva col braccio. Mi tiro su.
Ora ci riprovo.
Cerco di aprire gli occhi.
Niente luce questa volta. Meno male.
Solo ombre. Ombre scure ma ombre…me meglio di niente. Mi massaggio gli occhi. Piano piano riesco a mettere a fuoco ciò che mi circonda.

Impossibile.

Ho fatto di tutto per non trovarmi qui.
Com'è possibile!
Sono stato cosi sciocco da metterli tutti in pericolo?
Eppure…
Eppure sono qui.
Il tutto si fa sempre più buffo. Mi ritrovo nell'ultimo posto avrei voluto essere…
Questa casa è qui intorno a me, vecchia, lasciata andare. Sembra quasi urlarmi di andare fuori!
Mi guardo in giro. Sono solo.
Mi giro, vedo una finestra. È notte.
Ecco perché non sento più le voci e le mani.
Chissà di chi erano...
Scendo dal letto e mi alzo.
Cavolo!
Per poco non mi ribalto…sono debole, molto debole…da quanto tempo sono qui?
Devo assolutamente capire.
Ci riprovo, e mi rialzo.
Ecco. Ho indosso un vestito leggero e aderente, nero.
La mia tunica da mangiamorte è sparita, cosi come la maschere e il pugnale…
Mi muovo silenzioso nella stanza. Mi avvicino alla porta. non sento nessuno. Ma so bene che la casa non è vuota. È una casa molto grande. È il nostro centro.
Apro la porta cercando di fare il meno rumore possibile. Sono al primo piano. Mi dirigo verso le scale. Faccio molta fatica a camminare. Ma devo, devo sapere.
Inizio a scenderle. Ancora nessuno. Inizio a insospettirmi. Va bene che è notte, ma è strano che non ci sia nessuno in giro. Attraverso il salone cercando di non svegliare la vecchia padrona.
Eccomi.
Davanti la porta della cucina. Ora sento delle voci. Basse. Parlano fra loro come per non svegliare il resto della casa.
Mi avvicino è cerco di capire a chi appartengono le voci.

"chissà cos'è successo"
"semplice, l'hanno scoperto, non credo che ci siano molte possibilità…mi domando piu che altro quando riuscirà a riprendersi…sono preoccupato."
"è un tipo tosto, preside, non si preoccupi…"
"o ma su quello non ho dubbi…io parlavo di ben altra cosa…."

Ho riconosciuto le voci. Silente e Lupin.
Ovviamente stanno parlando di me. Sarei quasi tentato di rimanere qui a continuare ad ascoltarli…chissà cosa ne verrebbe fuori. Ma l'ultima frase di Silente mi ha colpito…"o ma su quello non ho dubbi…io parlavo di ben altra cosa….". che cosa intende?
Spingo in giu la maniglia ed entro.

Alzano lo sguardo, la sorpresa è stampata sul loro volto in modo impressionante.
Sorrido amaro. Forse non avevano poi tanta certezza di rivedermi in piedi.
Mi avvicino a loro e li guardo a lungo negli occhi.
"Piton!" esclama Lupin che nell'alzarsi ha mandato a terra la sua sedia. Mi corre incontro e mi aiuta a sedermi. Li guardo ancora. Silente non si è alzato. Mi ha sorriso e mi ha indicato la sedia dove accomodami.
"bene, vedo che finalmente ti sei ripreso" dice
"credevo che lei non abbia mai avuto timori al riguardo" lo guardo storto.
Una luce passa veloce sul suo sguardo…"Severus…ci hai fatto preoccupare, noi.." lo blocco con un gesto della mano "come faccio ad essere qui?" domando, con piu durezza nella voce di quanto avrei voluto.
Lupin mi guarda, poi si volta verso Silente.
"ti abbiamo trovato una settimana fa, nella tua vecchia casa…erano giorni che ti cercavamo" dice.
"come avete fatto a trovarmi?" chiedo.
"noi…" comincia Lupin, ma questa volta è Silente a interrompere il discorso. "sapeva che saresti andato li."
Mi guarda. Con quei suoi occhietti da dietro le lenti a forma di mezza luna.
Io annuisco. Ovviamente lei sapeva dove sarei andato.
Mi sento tutto d'un tratto tremendamente stanco.
Quasi mi pento di essermi alzato dal letto.
Alzo lo sguardo "Io…" ma Silente capisce. Diavolo come fa. Mi ferma con un occhiata piena di significato. Lupin mi guarda come ad incitarmi a continuare la frase, lui non cogli lo sguardo di Silente.
Mi giro e lo guardo.
"Io, sono stanco".
Annuisce. Crede di aver capito. Stupido. Io sono stanco, ma non ti sei neppure avvicinato a comprendere quello che volevo dire. Silente invece continua a guardarmi. Quei suoi occhi…

Sento un'improvviso rumore. Dei passi. Veloci. La porta si spalanca.
Cosa ci fai qui? Dovresti essere a Hogwart. Neanche il tempo di formulare questi due pensieri che mi sei subito addosso.
"Ahi!" dico. Dannazione non riesco a stare in piedi e tu mi salti addosso. Appena mi senti urlare mi lasci e mi guardi negli occhi. Cosa vedo…paura, dolore, rammarico… ma anche un po di felicità.
Ti sorrido storto e ti dico "ciao…"
"ciao" ripeti tu. Silente e Lupin continuano a guardarci. "ciao" ripeti ancora tu "sei sparito dal letto, mi hai fatto preoccupare..io…io" ma non ce la fai a continuare la frase. Io ti guardo. "scusa" ti dico e mi allontano da te. Tu sembri voler fucilarmi con gli occhi. La felicita da essi è completamente sparita, e gridi "scusa! A si ora va meglio! Sei in coma da una settimana! da quando ti abbiamo trovato! e da allora non ti sei mai ripreso. Sparisci per una settimana. Nessuno sa più niente di te. Ti ritroviamo in fin di vita…e tu sai dirmi solo scusa?"
Ecco questo non me lo aspettavo.
Ti guardo.
"cosa avrei dovuto dirti?" domando. Tu ti giri e te ne fai infuriata.
non capisco.
Che cosa vuoi da me. Perche sei cosi arrabbiata. Io non so niente, mi son solo svegliato io…mi giro e guardo Silente.
"è stata molto in pensiero per te." Dice "ti è stata vicino mentre eri in coma…"
"nn gli e l'ho certo chiesto io!" sbotto. È assurdo tutto e assurdo.
Mi giro e me ne vado.

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Capitolo 2
*** capitolo02 ***


Untitled Document E mattino.
Sono di nuovo nel mio letto.
Ma ora è molto più semplice alzarmi, di quanto lo è stato ieri sera.
Ieri sera. non capisco la tua reazione. Ma nemmeno la mia.
Quando ti ho visto entrare in cucina…nn so…mi son quasi sentito sollevato. Ma dopo…che stupido che sono. non è questo ne il momento ne il luogo per pensare a cose stupide come…come…noi? Esiste un noi?
Basta!
Mi alzo e mi vesto.
Scendo le scale, entro in cucina.
Un boato di voci si alza al mio ingresso.

Al mio ingresso?

Certo non ne sono abituato…mi guardo intorno, c'è piu gente di quanta ce ne dovrebbe essere. Silente mi viene incontro e mi sorride "ho fatto sapere a un po' di gente che ti eri ripreso ieri sera…" sorride ancora. Lo guardo storto. E perche mai lo avrebbe fatto?
E poi, soprattutto, a chi mai sarebbe importato?

Mi guardo intorno. Noto subito Lupin a fianco di Molly e Arthur, mi salutano, gli faccio un gesto con la testa. Poi mi sento chiamare…"Severus!" mi giro. La professoressa McGranitt mi sta venendo in contro. Anche lei mi sorride. La guardo. "professoressa…"
"ci hai fatto spaventare ragazzo" mi dice e poi mi abbraccia.
Sono frastornato.
Mi guardo di nuovo intorno. C'è la famiglia Weasley al completo. Insieme a loro gli immancabili amici la Granger e…Potter.
Lo guardo.
I nostri sguardi si sostengono. Nessuno lo abbassa. Che ragazzino impertinente. Proprio non lo sopporto. Mi guarda con odio, ancor di piu di come fa di solito.
Dopo la morte del suo padrino sembra che la sua antipatia nei miei confronti sia aumentata. Sono convinto che incolpi me per quello che è successo…che faccia pure tanto a me non cambia assolutamente niente.
Alla fine sposto lo sguardo. Quelle persone… perche sono li?
Che stupido che sono. Quella casa è il nostro quartiere, a quanto ho capito sono rimasto in coma per una settimana, quindi…dovrebbe essere più o meno Natale.
Io odio le feste. Odio stare in mezzo la gente che fa finta di esserti amica. non che qualcuno ci abbia mai provato con me, del resto non ho dato la possibilità a nessuno di farlo.
Continuo a guardarmi in giro. Mi hanno salutato, ora continuano nei loro discorsi. Silente sta parlando con la McGranitt. non mi nota. Mi siedo su una poltrona. Sono ancora stanco. Molly mi chiede se voglio fare colazione. non ne ho. A momenti mi mangia con quei suoi occhietti. "devi mangiare!" quasi urla "è una settimana che stai male..e…" e cosa…penso io. Alla fine acconsento. Mi siedo a tavola.
Che strano è più di un anno che ho ricominciato a far da spia per l'Ordine, ma non mi sono mai seduto a tavola con nessuno di loro.
Loro lo sanno.
Silente mi guarda e sorride.
Sorride sempre lui. Come fa?
Potter pensa bene di andarsi a sedere il più lontano possibile da me. Meglio. Più mi sta lontano meglio è. I suoi due amici lo seguono anche se la signorina Granger mi guarda un attimo, come se volesse sedersi di fianco a me. La guardo anch'io e le faccio capire di lasciarmi in pace.
Nn sono proprio un tipo socievole e?
Mi sento strano. Tutte queste persone sono amiche fra di loro.
Io non dovrei essere qui.
Io non sono loro amico.
Combattiamo per la stessa causa ma…

Combattiamo per la stessa causa?

Mangio poco, solo per educazione nei riguardi della signora Weasley che mi sta curando ad ogni boccone.
La professoressa McGranitt s'è seduta accanto a me. Le chiedo "per le mie classi? Come avete fatto?"
Lei si gira e mi guarda "abbiamo sospeso le tue lezioni per gli ultimi due giorni" dice con un tono che stava a sottolineare quanto ne erano contenti gli studenti…mi giro e guardo verso i ragazzi. Ovviamente quei ficcanaso stavano ascoltano. Un lampo di gioia passa nei loro occhi. Sto per dire qualcosa quando...

Dolore. Un dolore lancinante mi trafigge il braccio. E non solo. È il marchio, ovvio. Lui non dev'essere molto contento per come sono scappato. Cerca di rintracciarmi…
Un urlo…sento urlare…solo dopo un po' mi rendo conte di essere io ad urlare…
Buio.
Ancora buio.

Inizia a stancarmi la cosa.

Piano apro gli occhi. Cavolo che ci faccio per terra. non è da me. Cerco di rialzarmi ma qualcuno mi blocca. È Lupin "calma, riprenditi un po' prima" mi dice gentile.
Lo guardo e lo ringrazio con gli occhi. Chi l'avrebbe mai detto che sarei stato grato ad un lupo mannaro… Gli altri sono li intorno a me. "cos'è successo?" chiede la professoressa. "è Voldermort. Lo sta cercando" risponde Silente. Gli altri lo guardano con paura e poi guardano me con compassione.
Questo è troppo.
Mi alzo "Preside, non posso restare qui. Mi troverà. È sempre più vicino lo sento…devo andarmene…" faccio per voltarmi e "e dove pensi di andare?" mi chiede con quella sua voce gentile.
Dove?
Bella domanda. non ci avevo pensato. Potrei andare a casa mia...e all'improvviso mi torna in mente quello che era successo la sera prima…lei…lei dov'era….mi guardo intorno velocemente…nn c'è…gli altri non capiscono. Lupin e Silente si scambiano uno sguardo veloce poi Lupin mi dice "è andata via…" via.
Di nuovo.
Ma perché.
Perche scappiamo sempre quando ci ritroviamo. Silente mi guarda "tornerà. non ha detto quando ma tornerà" gli altri non capiscono.
Io mi giro su me stesso e esco dalla stanza.

È Natale.
Sono passati due giorni da quando mi sono ripreso. Ho cercato di andarmene. Ma Silente mi ha praticamente costretto a rimanere. non voglio.
Io non faccio parte di questo posto.
Non sono come loro.
Cercano di essere gentili con me.
A non serve che fingano.
Io non gli sono simpatico e loro non lo sono a me.
Quei ragazzini poi. I due gemelli sembra sempre che stiano per far esplodere la casa. Sono convinto che quando do loro le spalle mi prendano in giro. non mi interessa. Saprò come vendicarmi. Hanno ancora una anno di scuola. Il "trio" invece sembra sempre che stia a parlare di come salvare il mondo! Stupidi. Stupidi ragazzini. Vogliono dar una mano all'Ordine, ma sono troppo piccoli e inesperti. Certo Silente li tiene di gran conto, soprattutto Potter. Lo tratta come un figlio. non l'ho mai visto comportarsi cosi.
Nn ce la faccio piu a stare in questa casa.
Oggi poi è tutto piu insopportabile che mai.
Come ho detto è Natale. Si son dati tutti un gran da fare per abbellire la casa. non hanno fatto un gran lavoro. Credo sia impossibile rendere sto posto migliore.

Strano. non avrei mai pensato di trovarmi un giorno a capire Black.

Lui era costretto qui dentro prima di morire. Era obbligato a non uscire di casa per via dei dissennatotori e degli Auror del ministero che non hanno mai smesso di dagli la caccia.
Odiava questo posto e adesso posso benissimo capirne il perche.
Lo prendevo in giro per questo…strano, strano davvero trovarsi nella situazione quasi di compatire une delle persone che piu si ha odiato nelle propria vita.

Sono rimasto in camera mia.
Gli altri stanno facendo confusione giù da basso, scartano i regali.
No grazie, questa la passo proprio, non ce la farei a sopportarlo. Guardo fuori dalla finestra. È tutto bianco. Sembra che nevichi sempre a Natale. Apro la finestra, l'aria gelida mi colpisce il volto. Ma non importa. Rimango li cosi a fissare il bianco della neve.

Mi perdo nei ricordi…

Natale, non è mai stato un giorno importante della mia vita.
Una giornata come le altre dove si è solo costretto a stare un po' piu di tempo a tavola.
Avevo diciotto anni. Avevo finito la scuola. non avevo bene idea cosa fare da grande.
Gli amici li avevo un po' persi di vista ultimamente. Ci eravamo tenuti in contatto si. Lucius mi scriveva quasi ogni settimana e puntuale gli rispondevo. Le sue lettere parlavano di tutto, da quello che faceva con Narcissa, alle sbronze che si prendeva con Rodh alle cose che succedevano al ministero. Mi interessava molto quello che stava succedendo. Diversi partiti si erano rotti e il caos sembrava avvolgere tutto il ministero. Cerano delle frazioni che volevano portare avanti la legittimazione della purezza del sangue. Io e Lucius ne siamo sempre stati convinti. È sempre stata una cosa di cui andavamo fieri. Noi serpeverdi provenienti da famiglie di maghi da generazioni, abbiamo sempre fatto pesare questa cosa sul resto del mondo.
Era giusto.
Quando cresci imparando certi valori è dura cambiar strada…è dura…
Cmq era Natale quel giorno. Lucius mi aveva mandato un gufo con gli auguri. Io subito avevo risposto. Avevamo gia pranzato. E decisi di uscire. Odiavo stare troppo li dentro. Andai in paese vagabondai per le strade per un po'. Faceva freddo vero, ma non è mai stato un gran problema per me. Entro in un pub, ordino una burro birra e mi siedo. Non faccio in tempo a sedermi che ti vedo. Anche tu mi noti e mi sorridi.
Ti avvicini a me. "posso?" chiedi e senza aspettare risposta ti siedi. Ci conosciamo da una vita io e te. Vicini di casa siamo praticamente cresciuti insieme. Mio padre non ne era molto contento. Tu una mezzo sangue amica di suo figlio. Che orrore!
A volte pure io ci ho pensato. Ma appena guardo nei tuoi occhi il sangue non ha piu importanza. Almeno per noi due non c'è alcune differenza. Sto bene con te. Mi piace parlare e scherzare con te. Sei piu piccola di un anno di me ma non mi ha mai pesato. Quest'anno anche tu hai finirai la scuola. non sei venuta a Hogsward, sei andata a Durmstrang. Me ne son sempre dispiaciuto. Avrei voluto stare con te. Ogni tanto pero mi fermavo pensare che forse era meglio cosi. In questo modo non hai potuto conoscere la mia parte serpeverde che non avrebbe potuto convivere con te.
Magari la mia vita sarebbe stata diversa…migliore…
Beviamo le nostre burrobirre, parliamo un po' di tutto. Ad un certo punto tiri fuori un pacchetto. Mi prendi alla sprovvista. non sono bravo in queste cose.
"nn dovevi" dico abbassando lo sguardo "lo so, ma ne avevo voglia" rispondi tu con uno splendido sorriso. Ti guardo e comincia a scartare il pacco. È una sciarpa. Nera. Morbissima. E sa di te. È stupenda. Vorrei dirtelo vorrei farlo, ma non ci riesco. Ti guardo negli occhi. Sono grandi e belli. Ancora non so cosa dirti. "allora?" mi domandi inizi a credere che non mi piaccia. No non è cosi.
Mi piace la tua sciarpa.
Mi piaci tu.
Ma non te lo dico.
Mi avvicino a te e ti bacio.
Questo non te lo aspettavi vero?
Neanch'io ad esser sincero, ma mi era sembrata la cosa piu naturale al mondo.
Ti ho baciato.
E tu ora mi guardi.
Ancora quegli occhi.
Mi ci potrei perdere.
Mi sorridi "se l'avessi saputo ti avrei fatto un regalo molto prima" dici.
Cattiva ti prendi gioco di me?
Allora anche tu lo volevi?
Perche non me l'hai mai fatto capire…o si?
Sono cosi tonto da non averlo mai capito.

È stato il mio miglior Natale…

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Capitolo 3
*** capitolo03 ***


Untitled Document "Severus"
mi volto di scatto.
Ahia!
Un dolore acuto mi prende il colo. Sono proprio messo male! Ma poi mi ricordo della finestra aperta del freddo…ecco perche.

Mi ero perso un attimo.

"Si?" domando senza neppure vedere chi sia, sono rimasto bloccato a meta giro… "cosa fai? non scendi?" è Minerva.
Finalmente la guardo.
"Chiudi la finestra! Si congela qui dentro!" e si avvia verso la finestra per chiuderla. La guardo "Non devi preoccuparti stavo solo guardando…la neve…" mi guarda strano lei sta volta. Certo non è da me…guardare la neve…"ti stiamo aspettando per il pranzo"
Pranzo, è gia ora? "Non ho molta fame, io.." "niente storie oggi. È Natale e si sta tutti insieme."
E come se avesse sentenziato la mia vita, si gira e se ne va lasciandomi li...bloccato…
Scendo le scale. Faccio fatica…ci mancava il collo. Mai stato piu a terra come in questo periodo. Ne ho passate anche di peggiori, ma fisicamente non sono mai stato peggio, e non solo fisicamente…
Un profumo di cibo mi arriva sotto il naso, non me lo aspettavo, ma ho fame.
Tanta fame. È un buon segno. Entro nel salone. Si mangia li oggi.
"Severus, stiamo morendo di fame, siediti che iniziamo" mi grida Lupin, attirando l'attenzione di tutti su di me che me ne sto fermo sulla porta a guardarli. Gli lancio un occhiataccia di rimprovero ma lui mi sorride. non lo sopporto quando fa cosi!
"ma hai della neve sulle spalle... e sui capelli…" mi dice Molly
" ci credo se ne stava con la finestra aperta con questa bufera!" le risponde la professoressa.
Mi viene la fortissima voglia di girarmi e di andarmene.
Ma in quel momento arriva Silente.
Mi sorride come al solito. Oggi poi sembra piu felice. Decido allora di rimanere, mi siedo nell'unico posto rimasto libero - visto che Silente ha deciso di andarsi ad accomodare fra la professoressa McGranitt e Lupin - vicino a Potter.
Mi stupisco di quanto poco mi importi.
Lui mi fulmina con gli occhi, non lo contraccambio.

Hai vinto tu Potter, oggi non ne ho voglia.

La tua amica invece mi guarda, abbozza un sorriso. Ron non mi guarda piu neanche.
Il pranzo è quasi finto. Ho mangiato piu del solito. Avevo fame. Molly ne è molto contenta. Ho anche chiacchierato un po'. Sembro aver stupito tutti, me stesso per primo. Non credevo che mi sarei mai abituato a loro. Forse è perche ne sono obbligato penso.
Forse.
Finito, esco dalla sala prima che i ragazzi si mettano a cantare. Un'altra cosa che non sopporterei. Vado in cucina. Prendo un whisky dall'armadio, me ne verso un bicchiere. Lo svuoto. La gola mi brucia, ma sto bene. Mi siedo con la bottiglia sempre in mano e il bicchiere nell'altra. Me ne verso un altro. Qualcuno entra.

È Lupin.

Mi si siede di fronte.
Che scocciatura.
"come stai?" mi chiede. non lo guardo neanche.
"perche interessa a tutti?" gli chiedo acido.
"forse perche nonostante tu faccia di tutto per renderti odioso, noi continuiamo a tenere a te…"
"come siete buoni…" sorrido storto "comunque sto bene, grazie"
Lo stupisco.
Grazie non è una delle mie parole preferite. Mi continua a guardare "se lo dici tu. Cmq ho una cosa per te" alzo lo sguardo.
Una cosa per me?
È impazzito?
Forse le sue trasformazioni in lupo mannaro gli anno intaccato il cervello.
Lui sembra capire il mio pensiero e dice "non è da parte mia" ed allunga un pacchetto.
Un pacchetto.
Come il tuo.
Anzi è il tuo.
Lo capisco subito.
È identico a quell'altro.
Stessa carta rossa con nastro nero.
Lupin nel frattempo si è alzato e si avvia verso la porta. "Buon Natale" dice prima di chiudersela alle spalle.
Lo sento ma sono troppo preso dal pacchetto. Dal tuo pacchetto. non ti sei piu fatta viva da quando mi sono risvegliato.
Dove sei?
Perche non torni.
Ancora mi odi?
Ancora ce l'hai con me?

"Vattene" mi gridavi.
Era passato un anno da quel Natele. Da allora siamo stati insieme.
Io e te. Sempre.
Credo di non essere mai stato piu felice di cosi. Ma i miei interessi per quello che stava succedendo nel mondo erano grandi. Io e Lucius ci vedavamo sempre piu spesso, pensavamo seriamente di unirci al partito. Ma a te non lo avevo ancora detto. E come avrei potuto. Che stupido che sono. L'esaltazione di quei momenti mi aveva fatto mettere te in secondo piano. Il potere e la conoscenza stavano diventando la mia la mia ossessione.
Poi presi la decisione. Te lo dissi e tu mi guardasti che tutto il disprezzo di cui eri capace. Fu un colpo per me vederti cosi. non credevo fosse cosi importate per te.
Che stupido a non capire. Tuo padre era morto per quello. Ed io ti dicevo che appoggiavo quegli ideali…che stupido...
Ma al tempo non capivo. Tu non mi sembravi cosi importante.
"Vattene!" gridavi ancora e l'odio incomincio a farsi strada dentro di me.
"È questo che vuoi?" ti dissi "sei solo una stupida viziata mezzosangue!"
Sbam!
Che schiaffo! Mi fece barcollare…il nervoso dentro di me si moltiplicò. Ti presi il polso e ti spinsi per terra…ti guardai gelido…"Addio" ti dissi…
Mi sembra tutto cosi stupido adesso.
Perderti per degli ideali che io stesso ho tradito!
Non sono mai riuscito a completare qualcosa…
Che stupido…

Lo apro.
Sorrido.
È una sciarpa nera.

È quella sciarpa nero.

Che ti lanciai a piedi quando ti dissi addio.
E tu ora me la restituisci.
Cos'è questa una tregua?
Una bandiera bianca, dopo tutti questi anni.

Ci siamo rivisti si, dopo quella volta. Mai in ottime condizioni. Mi faceva male vederti. Me ero convinto della mia strada...delle mie scelte…
Sei diventata un Auror.
Che strano, sei diventata un Auror il mio peggior nemico.
Noi che siamo cresciuti insieme ci siamo ritrovati divisi dalle nostre scelte.
Sorrido mentre mi avvolgo la tua sciarpe al collo.
È calda.
Mi piace, come l'altra volta. Dove sarai adesso?
In missione? Sempre a combattere per la tua causa. Tu si che sei in gamba. non molli mai.
Io invece ho molato tutto.
Le mie scelte.
I miei amici.

Te.

E ora mi ritrovo qui a sorridere per una sciarpa.

È sera. Sono stanco, ho mangiato troppo. Sono ancora tutti euforici per la giornata. Entro di nuovo nel salone. Ci sono solo i ragazzini. Mi guardano con una strana espressione. Ci siamo abituati a sopportarci a vicenda.
Mi siedo su di una poltrona e leggo. Ho sempre la tua sciarpa al collo. Loro continuano a giocare. Potter e Ron si stanno dando battaglia con i loro scacchi. I due gemelli e la sorellina stanno facendo il tifo per entrambi. La Granger e china su di una pergamela. Mi guarda strano. E poi si avvicina. "professore?" la guardo. Arrossisce un po ma continua. "avrei bisogno di una aiuto…" inarco un sopracciglio. La devo aiutare? Son pur sempre un professore io…allungo una mano.
Sembra che non se lo aspettasse. Ma allora perche me l'ha chiesto?
"Mi faccia vedere" sembra che mi sia appena messo ad urlare, gli altri mi guardano sorpresi. Sorrido storto. È natale forse è per questo. Ma ho voglia di aiutarla. Tiro un paio di righe faccio una correzione. Sarebbe andato bene lo stesso, ma dovevo fare qualcosa. È brava. La migliore del mio corso. Le ridò la pergamela. "grazie" mi sorride. E io di rimando le sorrido.
Che strano.
Sto imparando a sorridere stando in questo posto. non ho ancora capito se la cosa mi piace oppure no.
Mi rimetto a leggere.

Ancora.
Una altro dolore mi prende in braccio. Ma riesco a controllarmi. Almeno non urlo. Ma se ne accorgono lo stesso. Sto tremando. Ho degli spasmi. La Granger mi si avvicina mi dice qualcosa ma non capisco. Mi alzo. Ma non ce la faccio a reggermi. Barcollo e cado sul pavimento.
Ora sono loro ad urlare.
Mi viene quasi da ridere.
Ancora buio.
Si decisamente mi sta scocciando la situazione.
Riapro gli occhi. Strano la prima cosa che vedo è Potter. È indeciso se essere contento o preoccupato. Riesco ad alzarmi subito. Ci sono solo i ragazzini. "dove.." "sono tutti fuori professore" mi risponde subito Ron. Lo guardo con sguardo interrogativo. "fuori? Perche?" "un problema dell'Ordine" dice Potter.
Ora capisco il suo sguardo. È vittorioso. Sa esattamente come mi sento. E ne è felice. Sa cosa vuol dire per me.
Mi giro "Professore dove va?" mi chiede la Granger.
"Li raggiungo" "ma non puo! Lei…lei…"
"Non ho intenzione di star qui a fare niente, vuole me, lo sento." E me ne vado.

Sto per risalire le scale, quando sento gridare. Cosa puo essere. Sono i ragazzi. Torno subito da loro.
No!
Come hanno fatto, come….
Li vedo subito. 2 Mangiamorte sono li nel salotto.
Come hanno fatto?
Le barriere di Silente avrebbero dovuto…ma non ce tempo.
Sfilo la bacchetta dal mantello.

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Capitolo 4
*** capotolo04 ***


Untitled Document Sento qualcuno che ride.
No.
Lui no!
Mi giro."Lucius…quanto tempo." Ti togli la maschere. Il tuo gelido sguardo mi trafigge.
"Sei uno stupido. Ti nascondi qui con dei ragazzini?"
"Io non mi nascondo" involontariamente grido
"A no? Cosa sta facendo invece? La balia?" ride ancora.

Mi fa male.

Noi una volta amici, ora tu mi disprezzi.
"Lasciali stare" ti dico. E tu continui a ridere. "È stato semplice ritrovarti. Ti sei legato a lui con quello. Saprà sempre come trovarti" Mi maledico.
Maledico Silente. Lo avevo avvertito….
"Vattene Lucius, sai che non hai speranza contro di me, io.."
"Tu cosa? Tu cosa traditore? Pensi davvero che tu possa ancora battermi?"
I ragazzi ci guardano. Hanno paura. Ma hanno tutti le bacchette in mano. Li guardo. Guardo Potter. -mettila giu- gli dico.
Solo una frase, diritta nella sua mente.
Lui mi guarda stranito non capisce, ma mi ascolta.
Per la prima volta nella sua vita mi da retta.
"Lucius se è me che volete…" e mi avvicino a lui abbassando la bacchette.
"Sei presuntuoso, Severus, come sempre. L'Oscuro Signore ti vuole certo. Ma sai che siamo qui per una altro motivo" e si gira verso Potter.
"No" grido e mi metto di fronte a lui.
Mi viene quasi da ridere.
Alzo la bacchetta di scatto e colpisco i due mangiamorte che stanno tenendo i ragazzi. non se lo aspettavano. Anche perche i ragazzi mi danno una mano. Cadono a terra schiantati. Mi rigiro vero di te. Lucius. Mi sorridi storto. "Sciocco. Loro non mi servono per batterti. Lo sai" alza la bacchetta e la punta su di me.
Mi butto di lato, porto con me Potter.
Mio dio.
Sto per battermi con il mio migliore amico per proteggere uno stupido presuntuoso ragazzino, che odio.

Com'è strana la vita.

Ma dove sono gli altri. Possibile che Silente si sia fatto prendere in giro in questa maniera? non capisco…cosa avrebbe potuto confonderli cosi tanto da lasciarci soli.
Mi rialzo. Potter e subito dietro di me.
"Lucius. Finiamola adesso." Expelliarmus grido. Ma tu riesci a schivare il mio attacco. Era troppo facile. Non sono in forma. L'attacco di poco fa di Voldemort mi ha buttato a terra, e non so se ce la faro. Ma quei ragazzini sanno. E mi aiutano. Sciocchi non sanno neppure loro a cosa vanno in contro. Attaccano Lucius alle spalle. Lo disorientano. Ma lui è potete non ci mette niente a girarsi e a schiantarli. I due gemelli cadono come se fossero una persona sola…Ginny sviene. Rimaniamo io Potter la Granger e Ron che si precipita sui suoi fratelli.
Stupido. Non faccio in tempo a fermarlo. È a terra pure lui ora. "Pensi davvero di riuscire a battermi? Cercavi aiuto in loro? In questi stupidi ragazzini? Sei ridicolo Severus…"
E ridi... ridi ancora.
La rabbia mi assale. Non ti permetto, non ti permetto di deridermi, cosi…
Mi noti subito e cerchi di schiantami. Non ci riesci sfuggo al tua attacco….Potter ora cerca di disarmarti.
Sembri contento per questo. Ti avvicini a lui, schivi il suo attacco e cerchi di afferragli il braccio.
Cosa vuoi fare?
Perche non lo schianti?
Ma poi capisco.
Ti serve sveglio.
Lo devi portare da lui.
Ti basta toccarlo per…mi butto addosso a te. Non ti aspettavi un attacco "fisico".
Tu troppo abituato a sentirti sempre al di sopra degli altri non ti saresti mai abbassato a tanto. Ma mi hai voltato le spalle e hai sbagliato. La rabbia mi ha pervaso. E ti butto a terra. "Non provare a toccarlo. Ti ho gia detto che prima devi battermi per poter portarlo via!" Urlo con tutto me stesso.
Poter è sorpreso, da me non se lo sarebbe mai aspettato.
Io che mi batto per salvarlo, dopo tutto quello che era successo.
Ma non lo faccio per lui.
Non lo faccio per Silente.
Non lo faccio neppure per me…
Ho un debito, e lo pagherò.

Combattiamo, ti porto fuori dal salone, per allontanarti dai ragazzi. non te ne accorgi neanche. Sono io in questo momento la tua preda. Nulla ha piu importanza per te.

Mi spiace Lucius, mi spiace davvero per come sono andate le cose.

Per come sono andate le nostre vite. Ci siamo divertiti insieme.
Si molto.
E ora devo batterti.
Dobbiamo ucciderci a vicenda.
Perche so che tu non ti fermerai prima di avermi ucciso.
Dopo come ti ho deluso è solo la mia morte che vuoi.

Ci combattiamo.
Sono stanco.
Molto.
Non so neppure io come.

Ma alla fine ti batto.

Mi avvicino a te.
Sei li disteso a terra.
I tuoi gelidi occhi fissano inanimati il soffitto.
Lucius…

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Capitolo 5
*** capitoloFINALE ***


Untitled Document "Severus"
mi giro. Sei tu che mi chiami. È un anno che non ci vediamo. Abbiamo finito la scuola e non ci siamo piu visti. Ci siamo tenuti in contatto, certo, e non ci eravamo piu incontrati. non è comunque cambiato nulla. Per due amici come noi non importa il tempo. Ti stringo la mano.
"È bello rivederti Lucius"
"Si, Severus, come va la vita?" e si gira a guardarti.
E un po' sorpreso. Gli avevo scritto di te. Ne era rimasto stupito. Sono sempre stato molto chiuso con gli altri. Non avevo mai avuto una relazioni a scuola, mentre lui faceva stragi di cuori con quei suoi capelli biondi e quei suoi occhi di ghiaccio.
"Lei è Valentina"
"Piacere" dice e ti bacia la mano.
"Piacere mio, Severus mi ha parlato molto di te, è un piacere finalmente conoscerti. Mi spiace pero, ma io ora devo andare" e ci lasci da soli.
"È bella Severus." Mi dici mentre la guardi andare via.
"Si." Rispondo.
"Ma non le hai ancora detto niente, vero?"
"No, io... ho intenzione di diglielo, forse... domani" annuisci
"È la cosa giusta da fare. Noi dobbiamo andare avanti in quello che crediamo. Nulla puo ostacolarci." Ti guardo storto.
Nulla? Penso.
Ma poi penso alla nostra amicizia. A tutto quello che abbiamo fatto insieme.
E me ne convinco.
"Si"
"L'Oscuro signore ci vuole vedere settimana prossima, non ho ben capito per cosa, ha parlato di un giuramento, ha detto che vuole una prova della nostra fiducia…non ho bene capito, ma non mi interessa, io gli credo e faro ciò che vuole per la nostra causa."
"Anch'io" ti rispondo.
E ci avviamo nel locale per bere….

Ora ti guardo.
Qui ai miei piedi.
Lucius.
Perdonami.

Non sono riuscito a finire quello che avevamo iniziato.
Mi inginocchio al tuo fianco.

Amico.
Ho ancora il diritto di chiamarti cosi?
No, credo proprio di no.
Poso una mano sui tuoi occhi. Li chiudo.
Mio dio.
Sto piangendo come un bambino.
Eppure rimango convinto che è stata la cosa giusta da fare. Ho dovuto ucciderti…perdonami.

I ragazzi mi raggiungono. Non osano dirmi niente. Mi guardano ma io non ci faccio caso.
Non mi vergogno neppure di farmi vedere in queste condizioni da loro.
Io, il loro odioso professore, che non perde mai l'occasione per togliergli punti e metterli in difficoltà.
Dopo essermi battuto per salvarli ora piango sul corpo della mia vittima.
Di un mio ex compagno.
Di un amico.
Sono proprio patetico.

Finalmente tornano gli altri. Non capiscono cosa sia successo. Io non gli rispondo neanche. Non riescono a credere che siano riusciti ad entrare nel nostro nascondiglio, ma il cadavere di Lucius e i due corpi schiantati degli altri due mangiamorte parlano chiaro.
Continuo a non dire niente.
Dove eravate?
Vorrei gridagli.
Come avete potuto lasciarci…lasciarci…soli!
Ma non gli dico niente. Il dolore è ancora con me.
Non capisco. O forse si?
Salgo in camere mia.
Ma subito qualcuno mi raggiunge.
È Lupin.
Sempre quando non deve. Ma che cosa vuole da me?
"Severus" non mi giro.
"Cosa vuoi?"
"Ti devo spiegare... perché noi non eravamo... perché noi siamo usciti…"
Mi giro. Lo guardo.
Sembra sconvolto.
"Allora?" gli chiedo. Abbassa lo sguardo e continua.
"Noi…noi abbiamo ricevuto una chiamata. Un nostro informatore al ministero ci ha detto che un gruppo di Auror …si bhè, era in difficoltà con dei mangiamorte…"
Mi si gela il sangue.
Auror.
No non può essere
"Li abbiamo raggiunti, erano in difficoltà…alcuni morti…non siamo arrivati in tempo Severus..noi…"
No.
Non può essere.
No.
"No!" grido.
Mi fiondo su di lui. Lo scuoto per le spalle. "No!" grido ancora.
Lo obbligo ad alzare la testa…i suoi occhi…
No…mi cedono le ginocchia. Lei no…
"Mi dispiace Severus, mi dispiace, io…noi…non…"
Piango.
Mai pianto tanto in tutta la mia vita.
Ma ora.
Oggi…
Ho ucciso il mio migliore amico, per una causa che non è la mia.
L'ho fatto solo per te.
Solo perché te lo dovevo.
Non potevo fargli portare via il ragazzo.
L'ho ucciso.
Ma tu…tu ti sei battuta su un altro fronte.
E ora sei morta pure te.
Mio dio.
Perché?
Continuo piangere.
Lupin mi lascia solo. Se ne va lasciando la porta aperta.

Sono solo.

In ginocchio nella mia camera che piango.
Ma non solo qui.
Ora sono solo.

Ovunque.

In una giornata ho perso per sempre le due persone più importanti della mia vita…
Ed è come se le avessi uccise entrambe con le mie mani.

Pian lo sento.
Tutto in torno a me.
Mi circonda.
Mi soffoca.

È il buio.

Le uniche due piccole luci che mi aiutavano lungo il mio camino, si sono spente.

Ora rimango solo.

Al buoi.

 

FINE

 

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Vorrei ringraziere coloro che hanno letto e rensito questa mia storia.
So che finendola in questo modo ho deluso le vostre aspettative...devo dirvi però che io nn sono una scrittrice, mi è venuta l'idea di scrivere questa storia una sera...cosi....e senza pensarci troppo su l'ho battuta...mentre andavo avanti a scriverla mi son resa conto che avrebbe potuto essere qualcosa di più...ma poi sono tornata sui miei passi.
Questa era l'idea iniziale.
Q questa è l'introduzione a quello che forse verrà più avanti....dico forse, ripeto, perchè io nn sono scrittrice...nn ne sono capace me ne rendo conto...ma ci ho provato è mi è piaciuto, quindi forse un giorno scrivero il resto che ho già in mente...

un abbraccio a tutti.
Logan

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