Di momenti imbarazzanti e situazioni improbabili

di crazyclever_aveatquevale
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Di Destiel, fratelli chiacchieroni e caffè ***
Capitolo 2: *** A kind of magic ***
Capitolo 3: *** Di scuse, uscite con gli amici e demoni ***
Capitolo 4: *** Il tatuaggio ***
Capitolo 5: *** Di noia, viaggi e cibo ***
Capitolo 6: *** Stupida gelosia ***



Capitolo 1
*** Di Destiel, fratelli chiacchieroni e caffè ***


Di Destiel, fratelli chiacchieroni e caffé

GENERE: (One and half) Drabble - 190 parole
RATING: Verde
PAIRING: Destiel
PROMPTER: SerClizia
NOTE: Scritta per il Drabble day del 16-11-2014 indetto sul gruppo We Are (Still not) Ginger. Se ne scrivo delle altre creerò una raccolta
DISCLAIMER: Non possiedo nessun personaggio di Supernatural, what a shame.



 

Dean non riusciva a guardare negli occhi il suo angelo, apparso alle porte del bunker dieci minuti prima e che ora stava seduto nella cucina del bunker ad osservare Sam che mangiava un panino. Il biondo cercava di non pensare alla maniera naturale con cui le braccia della ragazza che interpretava Cas si erano strette attorno a lui- all'attrice che lo rappresentava.

Era la prima volta che si rivedevano da quando Cas aveva aiutato Sam a farlo tornare umano. Sentiva gli occhi dell'angelo scrutarlo curiosi e percepiva il rossore colorargli le guance.

Sam si schiarì la voce. Dean lo guardò allarmato. "Allora, Cas, come te la sei passata in queste settimane?".

"Bene, io... Sto aiutando gli angeli a scegliere la vita che vogliono... E voi? Avete ripreso a cacciare?"

Dean lasciò andare un respiro, tranquillizzato, mentre Sam gli raccontava di Calliope.

"...E lo spettacolo era una rivisitazione di Supernatural, ma con i robot nello spazio, i tentacoli e tutta quell'enfasi sul Destiel..."

A Dean andò di traverso il caffé.

"Destiel?" chiese Cas, confuso, alternando lo sguardo tra i due Winchester.

Sam sorrise, sornione. "Ora Dean te lo spiega. Nei particolari."

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Capitolo 2
*** A kind of magic ***


A kind of magic


GENERE: Double Drabble (217 parole)
PAIRING: Crobby
RATING: Giallo
PROMPTER: Vì Fanwriter
NOTE: Scritta per il Drabbleweekend del 27/30-11-2014 indetto sul gruppo We Are Johnlocked.
DISCLAIMER: Non possiedo nessun personaggio di Supernatural, what a shame.
Prompt: SPN; Crobby; Crowley ha uno strano modo di dimostrargli affetto. Tipo svegliarlo alle tre della notte cantando a squarciagola i Queen

 

A Bobby il rock classico era sempre piaciuto. Era da lui che Dean aveva preso la passione per questo genere e ne adorava ogni cosa, dal ritmo al sound. Nella sua classifica dei gruppi preferiti, i Queen si trovavano tra i primi posti e aveva anche partecipato a qualche loro concerto negli anni Settanta.

Tuttavia recentemente stava iniziando ad odiarli. Se la prima volta era stata una bella sorpresa svegliarsi con la voce di Crowley che gli sussurrava “Can… anybody… find me somebody to love?” fermandosi ogni parola a baciargli la schiena nuda, con il tempo questa situazione si era fatta ingestibile.

Il cacciatore aveva tutte e solo giornate giornate frenetiche e spesso dormiva non più di due o tre ore a notte. Quindi se quell’idiota del Re dell’Inferno aveva voglia di cantare, che cantasse ai suoi sottoposti, non mentre lui cercava di dormire! Soprattutto considerato che lo scozzese non aveva esattamente la voce di Freddie Mercury…

Quando, quella notte, Crowley gli apparve accanto nel letto, canticchiando un improbabile “Radio GaGa”, il cacciatore, invece di borbottare come suo solito, fece finta di non sentirlo. L’altro, da bambino viziato quale era, aumentò progressivamente il tono di voce, incurante della reazione dell’altro.

A Bobby non restava altro che sussurrare, a sua volta “God knows, God knows, I want to break free”.

 

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Capitolo 3
*** Di scuse, uscite con gli amici e demoni ***


Di scuse, uscite con gli amici e "demoni".

PAIRING: Destiel
RATING: Giallo
PROMPTER: apollo41
NOTE: Scritta per il Drabbleweekend del 27/30-11-2014 indetto sul gruppo We Are Johnlocked.
DISCLAIMER: Non possiedo nessun personaggio di Supernatural, what a shame.
PROMPT: Supernatural: Destiel (con un pizzico di onesided!Megstiel). AU (no monsters) C'è una ragione precisa per cui Dean odia le uscite di gruppo con i loro amici: Cas porta sempre quel demone di Meg!

 

“Sammy no, non ci vengo al bar! No, devo finire di vedere la puntata di Game of Thrones…”

“Dean, andiamo, l’hai vista l’altro ieri, la puntata, esattamente un minuto dopo che è uscita.” Sospira il fratello, entrando, come la chiama Dean, in modalità “Samantha”. “Dimmi perché non vuoi venire e vediamo di ragionare”, scandisce, come parlando ad un bambino.

“Io… Mi annoio lì, non mi piace l’ambiente, la compagnia… Non ci voglio venire e basta” mette il broncio Dean.

“Ma se l’hai sempre adorata! Eri il primo a voler andare ‘per una birra e per le pollastrelle’, parole tue! Cos’è cambiato?” lo aggredisce il fratello, sentendosi vicino alla vittoria, perché è conscio che se c’è qualcosa a cui Dean non sa rispondere è la logica.

“Nulla, non è cambiato nulla!” sbotta infatti il diretto interessato, arrossendo.

“Ecco appunto, allora mi farai il piacere di venire, visto che ho finito le scuse per giustificare le tue assenze!

§§§

Dean è seduto a braccia conserte al tavolino, guardando gli amici scatenarsi in pista. Odia quel locale. No, non è vero, ama il locale, la musica, l’atmosfera e le birre. Non gli dispiace neppure la compagnia, anche se il loro gruppetto è andato lentamente ingrossandosi a formare una vera e propria comitiva. Non gli danno fastidio le uscite fuori luogo di Garth, o la strana comicità di quegli idioti di Balthazar e Gabe, e nemmeno il ghigno inquietante di Crowley.

L’unica che non riesce a sopportare è quel demone di Meg. Ripete a se stesso che definirla “demone” non è un insulto ma solo una constatazione dei fatti, e che il suo giudizio non ha niente a che vedere col modo in cui gli occhi di Meg si illuminano quando guarda Cas, o il desiderio della ragazza di stare sempre appiccicata al suo angelo dagli occhi blu.

Se lei fosse una qualsiasi altra ragazza, un’oca come Lisa, Dean non avrebbe problemi di sorta: a Cas queste ragazze fanno ribrezzo, e pure un po’ paura; e invece Meg è abbastanza intelligente e carismatica da poter essere interessante agli occhi di Cas, da sperare di avere una possibilità con l’algido amico. Cosa che a lui non è concessa.

Improvvisamente, una mano sulla spalla lo distrae dalla constatazione della propria infelicità. Alza gli occhi e incontra il viso perfetto di Cas che gli sorride e gli si siede vicino. “Non balli?” Chiede il biondo, incantato dal magnetismo degli occhi del moro.

“Preferisco stare qui a chiacchierare con te, se non ti dispiace”.

E, mentre Cas lo guarda con quel suo solito sguardo un po’ perso e incredibilmente dolce, Dean si trova a ringraziare Sammy per averlo costretto a partecipare a quella serata fantastica. Sì, decisamente ama le uscite con gli amici!

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Capitolo 4
*** Il tatuaggio ***


Il Tatuaggio

PAIRING: Destiel
RATING: Giallo
PROMPTER: apollo41
NOTE: Scritta per il Drabble day del 16-11-2014 indetto sul gruppo We Are (Still not) Ginger.
DISCLAIMER: Non possiedo nessun personaggio di Supernatural, what a shame.

Prompt di Elisa: Supernatural: Destiel. Dean era convinto che le ali sulla schiena di Cas fossero solo un tatuaggio. Beh, a quanto pare sono ali vere...

 

A Dean era capitato diverse volte di vedere la schiena di Cas, e ammirare la precisione con cui il tatuaggio di due ali aperte spiccava sulla pelle candida dell’angelo. Aveva dovuto fare forza su se stesso infinite volte per impedirsi di avvicinarsi all’amico e sfiorargli la schiena con le dita, e tracciare la forma di quelle ali meravigliose. Ma poi Cas, che si era tolto trench e camicia solo per medicare alcune ferite che la Grazia presa in prestito non riusciva a curare, si rivestiva o si allontanava e allora Dean poteva riprendere il controllo su se stesso e ricominciare a respirare.

Era certo, Dean, che quelle ali non ci fossero prima che Metatron chiudesse le porte del Paradiso, quindi Castiel se le era fatte tatuare durante uno dei suoi vagabondaggi dopo aver perso la sua Grazia. Erano perfette, tanto di cappello all’artista che le aveva disegnate. Nelle notti in cui poteva concedersi un riposo, Dean le sognava, sognava di passarci le labbra e sentire Cas rabbrividire sotto il suo tocco.

Perciò, quando finalmente la tensione tra loro era esplosa, e avevano fatto l’amore nella sua stanza da letto nel bunker, mentre Cas riposava accanto a lui, Dean ne aveva approfittato per far realizzare i suoi sogni, e le aveva sfiorate. Non immaginava che i polpastrelli percepissero la morbidezza di piume vere, e ne rimase ancora di più incantato.

Vi affondò il viso, sentendo come ovattata la voce di Castiel che gli spiegava, tra i mugolii di piacere, che le ali avevano dovuto prendere forma semi corporea, per evitare di finire bruciate come quelle dei suoi fratelli caduti. “Questo è il paradiso” sussurrò Dean, baciando ogni piuma dell’altro, e stringendoselo contro più forte.

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Capitolo 5
*** Di noia, viaggi e cibo ***


Di noia, viaggi e cibo

RATING: Giallo
PAIRING: Sabriel
PROMPTER: apollo14
NOTE: Scritta per il Drabble day del 16-11-2014 indetto sul gruppo We Are (Still not) Ginger.
DISCLAIMER: Non possiedo nessun personaggio di Supernatural, what a shame.

Prompt: Supernatural, Sabriel. "Facciamo un viaggio?" "E dove vorresti andare, Gabriel?" "A fare un tour di assaggi dei cibi più buoni del mondo ovviamente!"

 

“Sammy, mi annoio” si lagnò Gabriel, comodamente spalmato sul letto di Sam, mentre l’altro, seduto alla scrivania del motel, navigava al computer alla ricerca di attività demoniache o avvistamenti di mostri.

Con un sospiro, il cacciatore si girò sulla sedia ad incontrare gli occhi dell’angelo. “Ti annoi, Gabe? E cosa vorresti fare per toglierti la noia?”

“Facciamo un viaggio!” propose quello, con gli occhi che brillavano.

Sam rise. “Un viaggio? E dove vorresti andare, Gabe?”

“Beh, tu non sei mai uscito dall’America. Potremmo fare un giro in alcune città del mondo, così ti faccio provare dei cibi buoni come non ne hai mai assaggiati!”

“Ah sì? – chiese il cacciatore, alzandosi dalla sedia e avvicinandosi al letto – Ma io l’ho già assaggiato, il cibo più buono del mondo… Anzi, ora che mi ci fai pensare mi è venuto un certo languorino…” disse, stendendosi sull’angelo e iniziando a baciarlo sul collo e sulla mandibola, come per sottolineare il concetto.

“Mmm Sammy-Pooh, sì…” mugolò Gabe, tirandoselo ancora di più addosso e iniziando a svestirlo.

“Ma dopo andiamo lo stesso in viaggio?”

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Capitolo 6
*** Stupida gelosia ***


Stupida gelosia

PAIRING: Crobby
RATING: Giallo
PROMPTER: SerClizia
NOTE: Scritta per il Drabbleweekend di inaugurazione del gruppo We Are Out For Prompt
DISCLAIMER: Non possiedo nessun personaggio di Supernatural, what a shame.

Prompt: Crobby e la sparizione di tutto l'alcol dalla casa.

  

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“Crowley! Dannato re dell’Inferno! Muovi quel tuo culo scozzese e vieni qui!” gridò Bobby, mulinando le braccia per aria, sentendosi un perfetto idiota a parlare da solo nel bel mezzo del soggiorno.

“Mi hai chiamato, dolcezza? Credo di aver sentito i tuoi toni soavi…” gli disse in risposta il demone, apparendo già seduto sulla sua poltrona. Sorrideva, il bastardo.

Bobby sospirò, sconfortato dall’onnipresente aplomb dell’altro. “Te lo chiedo una volta soltanto, e se non mi rispondi giuro che vado a prendere le tue ossa ovunque Castiel le abbia nascoste e ci faccio un falò. Dove. Hai. Nascosto. Tutti. I. Miei. Alcolici?”.

Abituato ormai alle minacce dell’altro, Crowley aprì la bocca per rispondere, con un ghigno già stampato sul volto, quando l’espressione determinata di Bobby lo fece desistere. “Prima di andare a dormire, l’ultima cosa che fai è bere un bicchierino, ogni volta che sei nervoso stappi una birra, e hai scorte di alcolici perfino nell’armadio!” si lamentò, alzandosi dal divano per avvicinarsi al cacciatore. “Preferisci l’alcol a me”

“Stupido demone idiota” gli rispose il cacciatore. “Geloso di queste stupidaggini”. Bobby aprì le braccia e accolse Crowley, perché nonostante tutte le sue stranezze amava il suo demone idiota.

“Ma era proprio necessario trasformare in acqua tutto il mio vino?”

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