Incatenarsi

di athazagorafobia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Favori ***
Capitolo 2: *** Riprova ***



Capitolo 1
*** Favori ***


Favori
 

Girava da un po’ nel castello e ancora non era riuscito a incrociarla. Fino a quel momento aveva aspettato in Sala Grande pensando che lei sarebbe giunta per la cena, ma non era stato così.
Sembrava fosse scomparsa, ma nessuno dei suoi amichetti Grifondoro sembrava minimamente preoccupato, quindi loro sicuramente sapevano dove fosse.
Per quanto il solo pensiero di chiedere gli facesse ribrezzo, non voleva perdere tempo, né aspettare che il Caso/ Fortuna gli permettessero di vederla; perché come si sa: un Malfoy non aspetta mai.
- Piattola - la richiamò aspramente appena la vide.
- Malfoy -
- Non farmi perdere tempo e dimmi dov’è la Mezzosangue -
Vide gli occhi della Piattola ingrandirsi per la sorpresa e si ritrovò a pensare che il destino forse favorevole o forse no, lo avesse fatto capitare “casualmente” accanto ai dormitori Grifondoro.
- Tu perché la cerchi? - ribatté con voce arrogante e stupita la rossa.
Malfoy pensò a quanto fosse stressante stare tutto il giorno con una persona così ficcanaso
e provò un moto di pietà verso tutti i Grifondoro che dovevano subirla e sbuffò.
- Cosa della parte “non farmi perdere tempo” non ti è chiara ? -
Draco la guardò con sfida e mantenne lo sguardo, finché Ginny non si decise a non insistere oltre.
- In biblioteca -
 
Si avviò al terzo piano nonostante le scale quel maledetto giorno non facevano altro che cambiare e cambiare, ma bene o male arrivò finalmente in biblioteca.
Lei era seduta accanto alla finestra.
Lei con in mano la penna d’oca e un po’ sporca di inchiostro sulla guancia.
Lei, la Mezzosangue per eccellenza.
 
- Mezzosangue -
La vede sussultare un attimo, ma riprendersi subito. Sicuramente non l’aveva visto arrivare.
- Furetto -
Gli sguardi dei due si incrociano e si incatenarono l’uno all’altro.
Orgoglio e onore, insieme per un istante.
- Mi devi un favore -
- Perché te lo dovrei ? -
Draco fece una smorfia.
Hermione alzò agli occhi e sorrise, appoggiò la penna d’oca di lato e chiuse il libro di storia della Magia.
- Chissà.. - si osservarono, scrutandosi e vedendo gli occhi di entrambi luccicare divertiti.
- Dai sentiamo, cosa vuoi? -
- Mi sono innamorato di una Mezzosangue -
 
Hermione in un attimo si irrigidì e annuì, iniziando a mettere frettolosamente in ordine i libri sul lungo tavolo.
Non si aspettava una simile affermazione da Malfoy.
Semplicemente non si sarebbe mai aspettata che sarebbe venuta a chiedere aiuto a lei. Sebbene avessero smesso di insultarsi ferocemente, o perlomeno senza cattiveria dal quinto anno quando lui l’aveva aiutata con Pozioni, l’unica materia in cui non eccelleva.
 
- Avrei bisogno del tuo aiuto Malfoy-
- Del mio aiuto Granger? E credi davvero che te lo darò ? -
Aveva sperato davvero tanto che Malfoy l’aiutasse. Pensava, infatti, che fosse l’unico che poteva darle realmente una mano.
 Piton la odiava e lui era il suo pupillo.
- Mi devi aiutare in pozioni, sei l’unico a poterlo fare. -
- E cosa ci guadagno? Fammi indovinare… avere più contatti con una Sanguesporco? Immagino che dovrei saltare per la gioia.  - ribattè sarcastico lui.
- So dove trovare i Minimetiazi, gli insetti introvabili che ci ha chiesto Hagrid nell’ultima lezione. Aiutami e te lo dirò -
Ferma e decisa, piena di orgoglio o forse no? Sapeva che lui avrebbe accettato sicuramente, questa specie di ricatto era il suo asso nella manica.
- Dovevi essere smistata in Serpeverde, se non fosse per la poca bellezza che hai -
Si scrutarono profondamente e Hermione decise di ribadire la domanda.
- Quindi mi aiuterai ? -
Represse tutto l’odio e il disprezzo che provava nei suoi confronti. E attese il suo giudizio.
- Forse - sussurrò arcigno e con fare superiore la superò dirigendosi verso i sotterranei.
 
E, anche se ultimamente si vedevano spesso, in genere lui non le chiedeva favori. Pretendeva e basta.
- Hai bisogno di me per conquistarla? Allora non sei un rubacuori come tutta la scuola dichiara - sussurrò incerta.
- Mezzosangue... - la esortò.
- Ti aiuterò sicuramente Furetto Platinato - rispose fredda e velocemente, mettendo quelle ultime due parole per ribadire le differenze che c’erano sempre state tra loro due, per allontanarlo, o semplicemente per fargli comprendere quanto la parola “Mezzosangue” la irritasse.
Malfoy, ignorando il tono di lei, continuava a guardarla negli occhi e Hermione si sentì, come sempre in sua presenza, scrutata dentro.
Lui non sapeva se fidarsi di lei, lo sapeva bene. Ma dirimpetto nemmeno lei sapeva se fidarsi o no.
- Domani all’alba, torre di Astronomia -
Lo vide rigirare lo sguardo e osservarla torvo.
- Spero tu stia scherzando. Troppo vicino ai Corvonero e soprattutto troppo, troppo presto.
Stanza delle necessità, dopo cena. Io non prendo ordini da te -
 
Raccolse i libri e si diresse in fretta e furia nei dormitori.
Ringraziò mentalmente per l’ennesima volta che fosse Caposcuola e quindi che avesse una camera singola tutta per se, infatti, non voleva infastidire le compagne per il suo arrivare sempre tardi, ed entrò in camera.

 

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Capitolo 2
*** Riprova ***


Angolo autrice
Il mio più lungo capitolo della storia ahah Le parti in corsivo riguardano il passato e sono tutte collegate tra di loro, spero si capisca.
Un bacio -atha
 

Riprova

Faceva freddo nei sotterranei quel giorno.
Ma che stava pensando? Faceva freddo sempre nei sotterranei. Di notte, di giorno, e anche d’estate quando c’erano 40° all’ombra.
Il riscaldamento? Un optional.
Si diresse ferocemente in Sala Comune, dove tutti sembravano aspettarlo.
Del resto chi è che non aspetta il proprio Principe? Sorrise beffardo e seccato allo stesso tempo. Questi cosidetti tutti erano delle persone senza alcuna personalità, inutili e inette, pronte a fare qualsiasi cosa per un po’ di gloria. Come te no?
 
- Draco, girano strane voci su di te e la Mezzosangue, non è che te la sei portata a letto? - volse il suo viso verso il basso e Blaise al suo fianco sorrise divertito di fronte alla boriosità di una primina, e tutte le ochette Serpeverde incominciarono a guardarla male, impaurite di aver innervosito il grande re.
Tutti sapevano che quei due ormai avevano un certa confidenza, ma tutti avevano paura solo a pensarlo.
Pansy, come sempre talmente terrorizzata di guardare in faccia alla realtà, si avvicinò al Serpeverde e gli ammiccò - Non ti sporcheresti mai con lei vero Drachetto ? - con la sua vocetta stridula e gli occhi grandi neri e sospettosi.
- Pansy lascialo stare, non vedi che rompi solo ?-
Draco ringraziò mentalmente Daphne, che dal basso di una sedia, sulla quale stava leggendo , era intervenuta  e ignorò Pansy.
Tutti sorrisero sotto i baffi, godendo della brutta figura che la Parkinson aveva fatto, sperando ognuno in cuor proprio che questo fatto avrebbe fatto degradare la sua figura per fare il posto a qualcun altro tra loro nel gruppetto di serpi ambito da tutti. Malfoy, Zabini, Nott e Greengrass.
 
 
- Mm, lasciami dormire Hermione -
Una Ginny assonnata stava per tirare un cuscino alla propria migliore amica.
- E’ tardi, non riusciremo a fare il ripasso mattutino -
- E da quando esiste questo ripasso? Non vedi che sono le 6 ?- tra uno sbaglio e l’altro la rossa osservò l’orologio.
- Da quando non posso studiare la sera - rispose seria lei.
Ginny, si riavviò le chiome e alzò subito lo sguardo, si sedette sulle lenzuola rosse e la osservò attentamente.
- Ieri ti ha cercato Malfoy, gli ho detto che eri in biblioteca -
Hermione non rispose e attese lo sfogo dell’amica.
- Sono giorni, mesi o forse qualcosa di più che vi vedete e sentite, e lui ha iniziato pure a chiedere a me.
Ron e Harry non sanno ancora niente. Pensi davvero che riuscirò a tenere questo segreto ancora a lungo? -
Hermione sospirò.
-Non ti devi preoccupare, non è un segreto. Siamo solo amici -
 

 
-Metti 6 zanne di serpente nel calderone-
- Ma sono intere ! Sul libro c’è scritto di tritarle, non leggi? -
Draco si mise le mani intorno alla testa disperato, erano tre ore che andavano avanti così.
- Ma visto che sei tanto brava, perché non ti aiuti da sola? -  oltre ad essere disperato era decisamente irritato.
- Scusa. Va bene, 6 zanne di serpente nel calderone… Fatto -
- Ora mischia antiorario quattro volte-
- Riga 14 c’è scritto di mischiare oralmente e per 8 volte - rispose Hermione saccente e anche lei irritata.
- Ma vuoi che diventi tutto una poltiglia? Zanne e coda di tritone, secondo te, girate oralmente ci daranno un colore bluastro?
Entrambi sospirarono.
- Le indicazioni di quel libro sono sbagliate. Piton ha incantato tutti i libri per far in modo che in tutte le ricette ci sia minimo un errore.-
La Grifondoro spalancò gli occhi, sorpresa e sospettosa - E perché dovrebbe farlo?-.
- Mi sembra ovvio: per premiare chi ha veramente talento.-
 
Amici? Forse .  Era diventata un’abitudine negli anni aiutarsi un secondo prima e scontrarsi un minuto dopo facendo finta che non esistessero i piccoli favori che si facevano a vicenda. Facendo finta non esistessero le continue sfide che continuavano a dichiarare. Chi avrebbe preso il voto maggiore in Aritmazia, chi avrebbe visto la prima stella cadente la sera ad Astronomia, chi …
Amici?
 

- E’ venuta bene… grazie… per ehm..  i consigli- Sorrise a Malfoy e iniziò a mettere al loro posto tutti gli ingredienti.
- Ringraziarmi Granger? Ma che sei stupida? Ti sembra sia uno che fa qualcosa per i ringraziamenti?  Un patto è un patto: dove posso trovare Minimetiazi? -
Hermione abbassò gli occhi arrabbiata con se stessa per aver dato l’idea di una persona civile. Era Malfoy del resto, che si era aspettata?
- Girano intorno a noi tutti i giorni. -
- Strano per degli insetti chiamati “introvabili”. E ti dirò anche un’altra cosa cara signorina So tutto io, non li ho mai visti.
Non è che sono gli animali immaginati dalla Lunatica Luna Lovegood? -
- Servono pensieri d’affetto per vederli. Serve amare qualcuno per poterli catturare, molto semplice no? -.
 
No.
 
Si incrociarono davanti al portone della Sala Grande.
Incatenarono i loro occhi in una morsa, fissandosi per qualche secondo.
Entrarono nella sala separati.
 

 
-Servono pensieri d’affetto per poterli vedere. Serve amare qualcuno per poterli catturare.-
Stava sorridendo mentalmente pensando che probabilmente lui  non li avrebbe mai visti, dimenticando che neanche lei l’aveva fatto.
- Granger. Altre informazioni? - la riprese dai suoi pensieri irritato Malfoy.
- Sono chiamati introvabili perché sono piccolissimi, e rispondono solo a un affetto sincero, quindi niente pozioni, filtri o altre magie.
In genere si nascondono negli occhi delle persone, ma possono trovarsi anche vicino al cuore se sono molto attaccati alla persona a cui appartengono , sono di una colorazione arancione, ma se arrabbiati diventano blu, con una ventola al posto degli occhi al cui centro è situato un rubino argentato. Ognuno possiede un proprio Minimetiazo, ma nessuno può prendere il proprio, questi vanno solamente dalla persona che ama la persona a cui appartengono - Concluse fiera delle proprie ricerche.
- Li hai già visti ?-
- No -
- Pensi di poterli trovare?-
-Certo che sì -
-Sei ridicola - Ridicola? Ma che stava dicendo? - Non li troverai -
- Che ne sai Malferret ?- gli sputò in faccia quel soprannome, con disprezzo, come si permetteva di dire che non sarebbe riuscita a fare qualcosa? Solo perché era una Mezzosangue?
- Beh, certo che li troverai. Ma non grazie a te ,ovvio: praticamente Hagrid ti adora e poi fai parte del Trio dei Miracoli e  allo Sfregiato un botto di culo arriva sempre - Draco sorrise sarcastico e fece per andarsene.
- Io mi impegno… Harry si impegna… - sussurrò a bassa voce Hermione - Harry è la persona migliore che conosca, sta soffrendo moltissimo per tutto ciò che gli sta capitando, ma comunque non si arrende, fa tutto per farci felici, ed è praticamente ovvio che tu ne sia geloso.
Sei tu che mi fai pena Malferret.- pausa - Lui un Minimetiaze riuscirà sicuramente a vederlo, tu nient’altro al di fuori del tuo naso - concluse quasi urlando.
 
Hermione  si mise a sedere tra Harry e Neville mentre tutta la scuola continuava con il solito vociferare assordante.
Non ne poteva più del rumore.
- Hey Mione, mi faresti copiare il tema di storia della magia? Sai con il professor Ruf non riesco a stare attento e ….-
Si rivolse verso la persona che le stava parlando e iniziò ad analizzare ogni parola che aveva detto finché finalmente capì: - Ron! Con quali professori riesci a stare attento? Possibile che me lo chiedi solo ora? Ci ha assegnato questo compito almeno un mese fa! No… questa volta non ti aiuterò, altrimenti è ovvio che non imparerai mai. Ci vediamo a lezione. -
Forse non ne poteva più delle persone.
Si alzò di scatto e se ne andò sotto lo sguardo ammutolito di tutti i Grifondoro presenti.
Era stanca di dover aiutare i suoi compagni di Casa in ogni momento. Si sentiva limitata da loro.
Riuscì a sentire comunque le beffe dei suoi compagni di Casa e lo sconcerto di invece le altre Case.  - Sicuramente ha le sue cose - sentì sghignazzare quell’oca della Brown, e, se non fosse stata troppo superiore per darle la sua attenzione avrebbe fatto marcia indietro e l’avrebbe schiaffeggiata senza farsi troppi problemi.
Chiuse con forza il grande Portone e si diresse verso l’aula di Storia della Magia per rivedere gli appunti con netto anticipo rispetto al programma che aveva prefissato. Ma preferiva stare da sola.
 
- Hai spaventato il Pezzente, Granger -
- Peccato che il tuo arrivare di soppiatto non spaventi me, vero Malferret ?-
- Peccato davvero - la attirò per un fianco e la strinse leggermente a sé - Sembri una leonessa quando ti arrabbi -
- E tu una serpe nel fare i complimenti -
 
Grifondoro e Serpeverde.
Bene e Male.
Lui e lei.
Lui e… nessuno.
Del resto soddisfacevano semplicemente i propri bisogni a vicenda.

 
 
Veloce si girò e le andò incontro.
- Mezzosangue non ti permettere. Io non invidio Potter. E sicuramente non era lui la cosa più importante di ciò che stavo dicendo.
C’eri quasi arrivata, riprova.-
Era talmente vicino a lei da poter vedere tutte le sfumature dei suoi occhi grigi.
Era talmente vicino a lei da poter sentire ancora il suo alito caldo dopo che se ne era andato.
 
- Lezione con i Corvonero? - domandò lui, cambiando il discorso e incuriosito dai libri che aveva in mano.
- Storia della Magia - affermò lei, e, anche se Regina dei Grifoni, scivolò via dalle sue braccia e si avviò verso il lungo corridoio alla loro destra.
Opposto Malfoy si diresse nel corridoio a sinistra.
Destra e sinistra.

 
 
 
 
 


 

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