La mezzanotte mi cambia in peggio

di Yorda
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Due corpi? ***
Capitolo 2: *** Katy e Mary, tutte uguali a me. ***
Capitolo 3: *** L'anziana signora ***
Capitolo 4: *** La strega ***
Capitolo 5: *** La battaglia contro la strega ***



Capitolo 1
*** Due corpi? ***


Capitolo 1
Due corpi?


"Forza, è tardi! Svegliati Valentina!"
 La voce di Elena, mia madre, prende il posto dell'odiata squilla. Intravedo i suoi capelli rossastri, mentre mi fa un cenno col quale mi esorta a lavarmi. Così, mentre lucido i miei denti con un po' di dentifricio, sento un odore buono... Corro di scatto in cucina - la quale è pasticciata di burro - e vedo di sorpresa i pancake spolverati di zucchero e sciroppo d'acero, serviti su un piatto brillante. Il mio cuore va subito in allegria col pensiero di mangiarli tutti. Mia madre ridacchia divertita con quegli occhi chiari, quando mi vede affamata, tale a un leone. Gusto con delicatezza i pancake... La loro morbidezza si scioglie in bocca, mentre lo sciroppo li avvolge come un tenero abbraccio. Infine, lo zucchero addolcisce il tutto. Iniziare dolcemente la giornata non fa mai male, e mi rende pronta ad affrontare tutto quello che il destino ha in serbo per me, quest'oggi. Subito dopo aver completato la spettacolare colazione, prendo il tovagliolo bianco per pulire la bocca in un gesto frettoloso; afferro lo zaino:
 "Io vado, mamma!" Esclamo sgattaiolando dalla porta.
La scuola superiore che frequento è leggermente vecchiotta, le sue mura sono tinte, ormai, di un colore grigiastro come delle grosse nuvole; l'indaco del tetto si tiene con disperazione: sta quasi per crollare. Nonostante tutti questi difetti, non la rifiuto... è pur sempre la mia scuola. Passano in fretta i due minuti impiegati per sistemarsi e augurare il buongiorno ai miei compagni. Non appena l'insegnante Polly esordisce nella classe, ci comunica che ci aspetta una gradevole sorpresa... E scopro che sfortunatamente oggi mi aspetta il compito di inglese.
"Vale come faccio? Sono una schiappa in questa materia!" Piagnucola Ilaria, la mia compagna, a mio fianco.
"Stai calma, andrà tutto per il meglio!" La consolo, guardandola con affetto.
Dopo qualche ora, suona l'adorata campanella dell'intervallo. Durante questo, Ilaria mi offre allegra un biglietto per il suo compleanno, che si terrà domani alle sei spaccate del pomeriggio; di certo sarò presente. Ho solo qualche dubbio sul regalo... sarà un profumo o dei trucchi, oggetti che lei ama usare.
***
Oggi è il compleanno di Ilaria. È meglio se inizio a truccarmi e a vestirmi, non devo arrivare in ritardo alla festa della mia migliore amica! Io e Ilaria ci conosciamo da tre anni. Nonostante gli usuali litigi fra amiche, abbiamo imparato a non allontanarci mai, perché il nostro è un legame indissolubile, come quello di due sorelle. Senza di lei non saprei come fare: i suoi consigli, i suoi "ti voglio bene", i suoi aiuti... A proposito di Ilaria, è tardi, devo sbrigarmi!
"Mamma, andiamo!" Grido di scatto.
Corriamo in macchina, e i secondi che trascorrono sembrano interminabili.
"Siamo arrivati amore! Visto? Sono le sei precise... a più tardi!" Mi dice la mamma giunti alla festa.
 La sala è decorata per bene: le mura gialle piene di lustrini e il pavimento bordeaux ricco di coriandoli color arcobaleno. Il mio sguardo è subito richiamato dalla grande tavola che si stende a circa due metri. Al di sopra di essa sono poggiati: popcorn, patatine, salatini, bibite, e tutto ciò che si può definire "stuzzichino". Infine, dopo aver osservato tutti i camerieri che girano per la sala, Ilaria esclama:
 "Vale! Sei arrivata in tempo per il primo ballo!"
"Innanzitutto auguri!" Ricordo con entusiasmo, porgendole il mio regalo: ho optato per un profumo, alla fine.
Oggi la mia amica indossa un vestito diverso dal solito. I colori sono più vivaci e allegri: verde, giallo, rosa, come piacciono a me. I nastrini e i fiocchi non mancano, e infine, le bretelle sono rivestite da merletti variopinti. I capelli sono raccolti in due trecce, che a loro volta, sono raccolte in una coda. La cosa che mi meraviglia sono le scarpe: calzature rosso intenso, come una mela, e il loro tacco a spillo rendono Ilaria unica. Nei primi balli sono presente, dopodiché mi allontano a bere dell'acqua. Vicino il maestoso tavolo, incontro un ragazzo che si chiama Philip. I suoi capelli morbidi come la lana hanno un colore castano chiaro, e i suoi occhi, pur essendo grigi, mi trasmettono una lucentezza mai vista. Per conoscerci meglio, ci scambiamo domande reciprocamente, e scopro che a lui piace molto il calcio, il football, e la ginnastica - infatti va in una palestra rinomata.
"Quindi ti sei iscritto alla palestra Body Perfect, quella di un successo mondiale!" Ribadisco con sorpresa, sgranando gli occhi.
"Già. Devi sapere che non sono l'unico della mia famiglia a frequentarla. Anche i miei tre cugini e i miei due fratelli svolgono attività fisica lì. All'uscita di questa ci rechiamo nella piazzetta lì di fronte a giocare a calcio."
Il mio cuore, come se fosse travolto da una bufera, viene scaldato dalla sua voce forte e calda. In questo momento ci stiamo raccontando la nostra infanzia e, camminando uno accanto all'altro, raggiungiamo il giardino. Questo prato verde e i suoi fiori, emanano una sensazione di calma e di felicità. 
Ad un tratto lui mi dice: "Sai che io ti conosco da quando tu sei nata? Durante la tua nascita gli spiriti degli animali mi hanno fatto conoscere la tua anima. Tu, come me, sei... "
Non riesco a fiatare una parola di perplessità, quando la mezzanotte suona minacciosa e le mie membra diventano nere all'istante, ricoperte di un'incredibile peluria; le unghia si allungano sempre più, fino a diventare artigli affilati...
"...Sì, tu sei un lupo e io sono il tuo Accompagnatore." Completa il discorso Philip, con una luce triste negli occhi grigi come delle perle preziose. "Ti darò tutto l'aiuto che potrò, ma non sei l'unica. In giro, da queste parti, ci sono persone come te: persone che a mezzanotte si trasformano in lupi. Loro hanno il dovere di stare vicino ai loro Accompagnatori, finché un giorno, tutto questo inferno non finirà... "


Angolo AutriceCiao a tutti, sono nuova su EFP; e questa è la mia prima storia
Spero che questo capitolo vi piaccia e che continuerete la lettura. Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate! 
Grazie per il tempo,
Yorda.

 

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Capitolo 2
*** Katy e Mary, tutte uguali a me. ***


Capitolo 2
 
Katy e Mary, tutte uguali a me.


Durante la mia prima trasformazione, cerco di correre via verso casa, dove lì bevo un po’ di acqua. Grazie alla bevanda, mi riprendo, e il mio cuore batte all'impazzata. Non mi ero mai sentita così male prima d’ora. Sono terrorizzata, terrorizzata all’idea che ogni giorno, alla stessa ora, devo cambiare in una creatura orrida. Pian piano, l’apparenza del lupo inizia a scomparire, ritornando la me stessa di sempre. Mi butto esausta sul letto –sfioro con le dita affusolate la mia pelle calda senza più peluria - e ripenso angosciata all’accaduto.
La mattina dopo, penso e ripenso alle parole di Philip: "Tu sei un lupo e io il tuo Accompagnatore". Fortunatamente oggi è domenica, quindi non vado a scuola. Ne approfitterò per fare qualche ricerca su questa storia...
"I lupi sono degli animali selvatici, pieni di peluria, con unghia lunghissime..."
Ecco cosa ho trovato... lo so! Già so questo! E' impossibile, a mezzanotte perderò il controllo e i miei genitori si preoccuperanno. No di certo, non gli racconterò niente di niente. E' solo un segreto che conosciamo io e Philip. Ma, ma, aspetta! Lui mi ha detto che esistono altre persone con questo problema! Ci sono: andrò a cercarle in modo che potrò ricevere molte informazioni. Al momento, però, sono le due pomeridiane, devo pranzare.... mmh che odorino!
" Mamma che cucini di speciale?" Le chiedo curiosa.
"Carne fritta e patatine, con insalata verde. Poi ho preparato un dolce alla ricotta". Mi grida dalla cucina. "Scendi a mangiare!" Aggiunge con una nota di gioia.
Corro affamata, come un lupo, e impugnando la forchetta inizio a mangiare. Dopo il gustoso pranzetto telefono a Ilaria. Lei mi domanda il perché della mia frettolosa scomparsa, ma io cerco di inventare qualcosa, dunque le riferisco che mi sono sentita male.
“Per caso hai il numero di quel ragazzo, Philip? L’ho incontrato durante la festa” Le chiedo eccitata, sperando che lei risponda un sonoro sì.
“Ma certo, è il mio cuginetto… qualcuno si è presa una cotta?” Ridacchia divertita, ma anche molto curiosa.
“No, voglio solo qualche informazione su un compito.” Cerco di inventarmi tutto alla svelta.
“Allora ecco: 09223455” Mi detta.
“Okay, grazie.” Cerco di scrivermi tutto su un foglio e alla fine la saluto.
Di fretta chiamo Philip e salutandolo felicemente, gli dico la mia identità: sono Valentina, quella che si trasforma in lupo…
“So sempre chi sei.” Mi dice calorosamente.
Di fretta gli domando dove abita, in modo da incontrarlo e chiacchierare sulla “trasformazione”.
“La mia villa si trova vicino la via ‘Dueponti’, presso il Grande Albero.” Mi da tutte queste informazioni e mi spiega che lui vive assieme sua mamma.
Raggiungo la villa di Philip a piedi –essendo vicina alla mia, per fortuna - cerco di raggiungere anche il portone socchiuso, che sembra di vetro. All’interno il pavimento è formato di cemento e l’ascensore –essendo vecchio- percorre fino a tre piani. Appena giungo al secondo piano, arrivo davanti la porta con su scritto “Fam. Bianchi” e busso. Ad aprirmi è il mio Accompagnatore. Di fretta, nemmeno salutandolo, gli chiedo:
"Senti, mi puoi dire dove si trovano le persone che hanno il mio stesso problema? Sai vorrei andare a cercarle per chiedere loro qualche informazione."
"Ehi… Ciao! Comunque… Alla fine del bosco si trova una caverna; lì puoi trovare due ragazze che si chiamano Katy e Mary. Sono due sorelle e anche loro si trasformano." Risponde.
"Okay, ci andrò". Lo ringrazio.
Detto questo vado nel luogo descritto. La caverna sembra esistere da cento anni, il suo colore marroncino da un senso di tristezza. All'interno trovo le due ragazzine. Subito ci mettiamo a chiacchierare, e raccontare i difetti nel diventare lupo. Il loro Accompagnatore si chiama Christoph.
"Così è tutta una maledizione, creata da una strega?" Domando loro.
"Purtroppo sì. Finché non si troverà e verrà uccisa, la maledizione non scomparirà." Risposero in coro le due sorelle.
Così tutti, io e il mio Accompagnatore, seguiti da Mary e Katy ci incamminiamo verso un bosco, per cercare tracce che ci aiutano a scoprire dove abita la strega che ha creato l’incantesimo.

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Capitolo 3
*** L'anziana signora ***


Capitolo 3
 
L'anziana signora


Naturalmente ci attrezziamo per andare nel bosco: lente d’ingrandimento per cercare le tracce; buste di plastica per conservare le tracce come capelli; forbici per tagliare qualche filo, panini e acqua se si presenta un languorino! Partiamo a esplorare il nord, dove però non troviamo prove. Dunque scendiamo verso sud, dove ci sediamo a sgranocchiare un panino. Durante la breve pausa, una voce debole e strana interviene nel profondo del silenzio:
“Salve ragazzini. Mi chiamo Sarah” Questa voce soffocata, sbuca dalla piccola bocca dell’anziana signora. Gli occhi sono nascosti dalle rughe, il viso è tutto ringrinzito, mentre e i vestiti dai colori pastello danno un tocco di vita alla sua figura. I capelli bianchi e lunghi, volano al vento, come se fossero foglie.
“Buongiorno.” Pronunciamo in coro io e i miei amici.
“Sapete, quand’ero giovane anch’io ero come voi: in cerca di sorprese che trasmette la natura, curiosa di scoprire la sensazione che si prova nel mangiare un panino nel bel mezzo di un prato e dei suoi delicati, profumati fiori.” Parla sognante, ma poi aggiunge con tristezza: “Purtroppo vi devo lasciare, ormai la mia non è una salute ottima. Non che stia svenendo, ma devo andare a casa a riposarmi. Se volete, ci potremo incontrare domani alla stessa ora qua.”
Noi, con un sonoro sì accettiamo, dopodiché andiamo a casa. L’indomani ci incontriamo nello stesso luogo alla stessa ora. Negli occhi dell’anziana signora, brilla, all’improvviso, una strana lucentezza: come una lampo di colore rosso acceso che ci travolge in pieno. Non finisce qui! Il colore dei suoi capelli si sta trasformando in uno più acceso come il biondo platino. Le sue unghie diventano pian piano sempre più variopinte. In lei qualcosa non va.

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Capitolo 4
*** La strega ***


Capitolo 4
 
L'anziana signora è la strega?

Tutti noi ormai sappiamo che la signora che si mostrava tanto gentile e legata ai ricordi, è in verità la perfida strega. Noi pensiamo che abbia fatto una magia per cambiare il suo volto, che però, senza che lei stessa lo sappia, ha un tempo limitato. Per questo si sta trasformando con la sua lucentezza rossa paurosa. I suoi vestiti stanno cambiando in base a stile e sfumature. Ormai, il suo aspetto è inquietante.
“Se ne vada via da questo bosco e da questa Terra!” Gridò coraggiosamente Katy.
“Come hai detto? Cosa osi dire a me?” Rispose alterata la malvagia strega.
“Hai sentito bene! Scappa via da qui, sei solo un peso per noi! Ti abbiamo smascherato, e, a mezzanotte ti azzanneremo!” Esclamò anche Mary.
“Se la mettete in questo modo, la mia furia scenderà nella vostra anima fino ad uccidervi! Le mie maledizioni non possono colpire sul mio corpo perché sono state create da me!” Pronunciando queste parole Sarah si dilegua.
Io e i ragazzi cerchiamo di ragionare, finche’ non vediamo la roccia. Subito a Philip viene un’idea:
“E… se utilizzassimo questa roccia per costruire delle armi? Magari delle spade di roccia, in modo da essere più forti!”
Tutti siamo contenti e ci mettiamo a lavorare sulla costruzione delle quattro spade. Iniziamo col prendere delle rocce pesanti e forti. Le scolpiamo aiutandoci con il manico della lente d’ingrandimento che ha un'apposita forma a punta -infatti è costata più del previsto. Dopo ore di sudore e di fatica, riusciamo a intravedere la forma di spada nella roccia. Ora ci esercitiamo nell'impugnatura e nei colpi, in modo da sconfiggere la strega e quindi la maledizione. Così le nostre vite ritorneranno ad essere normali, e tutti saremo felici e contenti.

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Capitolo 5
*** La battaglia contro la strega ***


Capitolo 5
 
La battaglia contro la strega

Ed ecco sono le quattro del pomeriggio. Noi tutti siamo pronti assieme le nostre armi, pronti per andare a cercare la cattiva e sconfiggerla. Quindi ci incamminiamo verso est, dove troviamo qualche filo quasi bianco.
“E’ il capello biondo platino di Sarah!” Esclama felice Philip
Tutti siamo diretti verso l’est, quindi verso la luce del sole. Ci sentiamo travolti da un calore indescrivibile, pieni di grinta. Oggi sarà un giorno spettacolare per la Terra, perché perderà la sua malvagità. Uno, due, tre, ecco che sbuca la strega! Con la spada in pugno le assestiamo dei colpi, mentre lei tira incantesimi sonniferi. Durante la grande battaglia siamo riusciti a dare una decina di colpi nello stomaco. Ora però Katy e Mary si stanno addormentando perché sono vittime dell’incantesimo. Le speranze stanno sopra me e Philip.
“Arrendetevi, siete solo dei brutti e piccoli ragazzini viziati!” Grida a squarciagola la cattiva.
“Mai!” Esclama Philip con una voce acuta.
“Aspetta Philip. Colpiamola insieme: io da una parte e tu da un’altra!” Cercai di dirgli.
Così, con grande euforia, ci mettiamo a correre, e, con un colpo secco le trafiggiamo il cuore... è morta!
Katy e Mary si alzano di scatto, mentre io e Philip siamo soffocati dalla felicità. Tutti gridavano per la gioia, tutti gridavano per la soddisfazione di essere usciti da una battaglia magica!
 

  
 

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