Girls of Olympus

di _Dayana_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Girls ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Girl of Olympus

 
Sono passati 5 anni a New York… sull’Olimpo 2.000
ed il regno reclama un sovrano.
Cosa accadrebbe se a decidere le sorti dell’universo fossero 8 adolescenti?
4 ragazze, diverse tra loro, saranno l’unica salvezza per l’umanità,
un incontro ravvicinato con un meteorite nella notte si San Lorenzo e la formazione di poteri straordinari cambieranno per sempre la loro vita.
E ancora…
4 custodi con un passato misterioso e antico, una profezia e la minaccia di una guerra che vedrà coinvolti mutanti, umani e divinità.
Tradimenti, inganni, luoghi misteriosi, creature mistiche e triangoli amorosi saranno alla base di questa avventura…
Solo leggendo potrete scoprire la verità!
 
 
 
 Capitolo 1 : Prologo
 

 
“ Siamo arrivati al capolinea, questa notte si decideranno le sorti dell’universo”
Dayana guardò il suo custode senza tradire alcuna espressione.
Aveva paura, questa notte, lo sapeva, sarebbero morti.
L’esercito nemico stava arrivando, ogni minuto che passava si sentivano, sempre più chiaramente, le urla, il rumore delle armi sbattute contro le corazze o lo stridio di questa trascinate per terra…
E l’odore di sangue, più il tempo passava più questo si avvinghiava alla gola impedendo di respirare...
Il mutante presa la mano della ragazza e la guardò con occhi pieni di tristezza… sapeva anche lui che non ce l’avrebbero fatta…
Ma era troppo tardi per tirarsi in dietro, il tiranno stava avanzando e non si sarebbe fermato davanti a nulla.
In un attimo in cui il tempo parve fermarsi Dayana chiuse gli occhi pensando ad Alexis, Esther e Annie. Dove saranno ora? Sono al sicuro? I loro custodi sono con loro? Sono morte?
Domande a cui nessuno poteva darle risposta se non il tempo, ma anche quest’ultimo era maligno se fosse morta, l’avrebbe fatto con il dubbio di non essere riuscita a proteggerle, sarebbe morta con una profonda rabbia nel cuore…
Doveva sopravvivere! Doveva farlo per loro!

“ Sono arrivati” Il custode sussurrò queste due parole con timore, quasi a non volerla disturbare dai suoi pensieri
Dayana lo guardò, nei suoi occhi brillava una nuova forza
Presa una freccia dalla faretra legata dietro alla schiena e tese la corda dell’arco
Il mutante fece lo stesso, prese le sue armi e si mise in posizione d’attacco.
La ragazza sbirciò dal piccolo foro dell’loro nascondiglio, quello che si presentava ai loro occhi erano una moltitudine di mostri, affamanti di carne, bastava un solo comando per scatenare la furia omicida che era in loro.
Lui era là!
In sella al suo cavallo nero. Con gli occhi scrutava il luogo. La stava cercando, lo sapeva.

“ Mi dispiace padre, questa volta non te la darò vinta!”
Dayana e Il custode uscirono allo scoperto, uccisero da subito un paio di mostri e degli altri si preparavano ad avventarsi su di loro.
Ade gli osservava con aria di sfida.
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“ Non ce la faremo mai!”
“ Alexis guardami! Ce la faremo vedrai”

La ragazza guardò il suo custode con occhi velati di lacrime, aveva il viso arrossato e il fiato corto per la corsa di poco fa.
Erano riusciti a scappare da alcuni mostri ma Esther e Annie erano rimaste in dietro, poi il soffitto della caverna, dove si trovavano,  era crollato e furono costretti a lasciarle al loro destino.
Dall’altra parte del muro di roccia si sentivano nitide il ferro delle armi contro altro ferro, le urla di Annie che implorava ad Alexis di non lasciarla ed Esther che proteggendola le diceva di stare calma.
Si potevano sentire gli affondi andati a buon fine della lancia di Eshter, ad ogni colpo si sentivano i lamenti dei mostri che cadevano a terra morenti.
Poi in un attimo di calma Esther gridò per farsi sentire da Alexis


“ Se ne sono andati, stanno andando via!”
“ Va via di li! Non se ne sono andati! Stanno cerando rinforzi! Vattene!”


Come avessero letto nel pensiero dal fondo della caverna risuonarono altre grida che fecero gelare il sangue alle ragazze


“ Sorellina non lasciami ti prego!”
“ Annie, piccola ascoltami, andrà tutto bene intesi?”
“ Non andartene!”
“ Shht, va tutto bene, ti ricordi la canzone che ti cantavo sempre?”
“ Si “
“ Cantala tesoro”


Alexis si appoggiò al muro di roccia e si lascio scivolare cullata dalla canzone di Annie, poi le grida si fecero più intense e la canzone si fermò sormontata dalle grida impazzite di Esther e di Annie
Alexis pianse come non mai e il suo custode, rimasto in silenzio fino a questo punto, si inginocchiò e l’abbracciò forte.
 
 
 
 
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*Angolo autrice*

Buon’dì! Come state ragazze? Allora, so che avevo detto che dovevo finire prima tutte le storie per scriverne di nuove ma la tentazione è stata troppo forte!
( anche perché non ho più idee per continuare le storie ma, per chi ci tenesse a leggerle, tranquille mi inventerò qualcosa)
Questo è il prologo della storia cioè questa cosa accadrà nella storia ma molto più avanti…
chi sono queste ragazze e i custodi? (che ho guardato bene a non dirvi i nomi per tenervi tutto all’oscuro) xD
Che è successo? E perché c’è una guerra?
Girl of Olympus! (troppo figo il titolo, almeno a me piace)
Quante curiose di leggere il continuato??? *__*

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Capitolo 2
*** Girls ***


Capitolo 2 : Girls
“ Ring-Ring-Ring”

“Ma dove cavolo è? Maledetta sveglia! Suona troppo presto!-

Una mano sbucò da sotto strati e strati coperte tastando il piano d’appoggio del comodino vicino al’letto, nel vano tentativo di trovare la sveglia che ormai suonava impazzita.
Finalmente la mano della ragazza trovò un oggetto familiare, invece di schiacciare il bottoncino per far tacere “quel’aggeggio infernale” come da lei soprannominata, la gettò a terra.


“ Così va molto meglio!”
Non ebbe neppure il tempo di cantar vittoria  quando ecco suo fratello cominciare a sbraitare nel tentativo di svegliare la sorella


“ Dayana! Muoviti porca miseria! Non vorrai arrivare in ritardo ancora?”


Finalmente le coperte si mossero lentamente e ne sbucò fuori un mucchio di capelli, se così potevano definirsi quel groviglio nero, e due enormi occhioni ramati ancora impasticciati dal sonno


“ Sono sveglia! È sabato! Non può lasciarmi a casa? No!”


Con molta calma si vestì e raggiunse il fratello in cucina.

“Ngiorno” disse sedendosi di peso sulla sedia
“Alla buon ora! Day”
“Meglio tardi che mai! Ma aspetta… Day? Che razza di soprannome è?”
“Carino no?”
“Devo rispondere?”
Il fratello fece finta di non aver ascoltato e mise davanti al naso della sorella un piatto con quello che doveva essere stata una frittata


“Che roba è?”
“Perché?”
“È carbonizzata!”
“Non è colpa mia! Sei tu che non ti sei svegliata presto”
Con una forchetta alzò la sua colazione e la osservò con disgusto
“Io non la mangio questa… cosa…”
“Fa come vuoi! Vorrà dire più cibo per me!”


Detto questo il fratello prese la frittata bruciacchiata e iniziò a trangugiarla a grandi morsi
“Io vado, farò colazione da Murakami con le altre… ah a proposito.. lo sai che le tue urla sono da oscar? Potresti andar a fare i provini per l’esorcista!”
“Come sei simpatica!”
“Vero!? È un dono di natura”


Diede un piccolo bacio a stampo sulla guancia del fratello ed uscì


“Ci vediamo dopo Casey”
“Non prendere la mia moto!”
Troppo tardi, dalla strada si sentivano già i rombi del motore


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 “ Murakami, scusa, posso ordinare?”
“Certamente Esther-San, cosa prendi?”
“ Allora, tre cappuccini, un caffè lungo, una brioche con Nutella e un'altra con marmellata, una pastina al cioccolato e un pezzettino di crostata alla ciliegia”


Murakami guardò la ragazza basito


“Che c’è?” chiese senza capire
“ Se mangerai tutta quella roba scoppierai bambina mia”
 Esther arrossì violentemente
“Ma no, non hai capito, ho ordinato anche per le mie amiche”
“Capisco”
Murakami si diresse in cucina lasciando Esther da sola
La ragazza guardò il suo riflesso sulla finestra che dava sulla strada: era una ragazzina molto magrolina, con lunghi capelli castani e occhi verdi, sulle guance aveva un po’ di lentiggini che lei odiava ma che le conferivano un aspetto sbarazzino.  Si soffermò poi sulla foresta di grattacieli che era solita a NewYork, il cielo era grigio e annunciava pioggia.
Poco dopo il cellulare cominciò a squillare


“Si?”
“Esther, sei già da Muakami?”
“Si, perché?”
“Io e mia sorella saremo un po’ in ritardo”
“Ciao, Esther! Hai ordinato la pastina al cioccolato?”
“Si, Annie, di a tua sorella di sbrigarsi!”
“ Ok capo”


Annie riattaccò.


Quasi immediatamente la porta del piccolo ristorante/Bar si aprì facendo tintinnare dei tubicini di ferro che scontrandosi tra loro emettevano un rumorino divertente


“Non-Ci-Credo!”
“Buongiorno anche a te Esther!”
“Questa me la devo scrivere! Tu che arrivi puntuale non è una cosa da tutti i giorni”
“Merito di mio fratello”


Esther sorrise guardando fuori


“Tutto bene?”
“Si certo!”
“Esther ti conosco! Che succede?”
“Ah! Il fatto è che tra un mese finisce la scuola, e tra due c’è la notte di San Lorenzo! E nessuno mi ha ancora chiesto di andarci insieme”
“Eh, hai voglia! Mancano ancora tre mesi!”
“Non importa! Mesi o giorni il punto è che a nessuno passerebbe in mente di invitarmi!
 
Dayana si alzò dal tavolo e si inginocchiò davanti all’amica prendendole la mano, imitando la voce di un ragazzo
“Bellissima Esther, mi farebbe l’onore di venire con me alla notte di San Lorenzo?”


Esther rise a crepapelle e in quel momento entrarono Alexis, una ragazza dai cappelli biondi e occhi azzurri come il mare e Annie, anche lei capelli biondi e occhi azzurri più chiari della sorella.
Vedendo la scena si guardarono.


“Dobbiamo lasciarvi sole?”
“Ragazze! No! Io stavo scherzando! Dai sedetevi”
La colazione arrivo poco più tardi, Annie rimase circa un quarto d’ora ad ammirare la sua pastina al cioccolato

“Che c’è non ti piace?”
“Oh no Esther, solo che la devo gustare anche con la vista”
“Si…ook”
“Dannazione Annie mangia quella pastina altrimenti te la mangio io”
“Fidati ne è capace sorellina”
“Sta lontana dalla mia pastina Dayana!”


Risero tutto e quattro all’unisono
Finita la colazione le quattro si avviarono a scuola


“ Hei ragazze? Sapete una cosa?” chiese Alexis
“Cosa?” Rispose Esther
“Noi siamo come i tre moschettieri!”
“Che dici?”
“Pensaci Dayana. Siamo troppo unite! Uno per tutti e tutti per uno!”
“Hei e io allora?” chiese Annie sentendosi esclusa
“Te puoi essere il cane” rispose la sorella
“Dai, basta ora, piuttosto qualcuno ha studiato per la verifica?”
“Ovvio che si!”
“Aspettate verifica? C’era una verifica?”
“Dayana, sei sempre la solita!”
 
 
Una giornata come tante probabilmente. Chi poteva pensare che quelle quattro ragazze fossero l’unica salvezza per il mondo?
E chi poteva pensare che proprio in quel’istante due figure le stavano osservando?
A volte il destino gioca brutti scherzi.


“Capo, le abbiamo trovate”
“Eccellente”

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