Un amore difficile

di willy75
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un incontro inaspettato ***
Capitolo 2: *** Una grave ferita ***
Capitolo 3: *** Un vecchio amico ***
Capitolo 4: *** La verità ***
Capitolo 5: *** Un risveglio doloroso ***
Capitolo 6: *** Addio ***
Capitolo 7: *** Vivere il presente ***



Capitolo 1
*** Un incontro inaspettato ***


Salve, è da tantissimo che non pubblico una storia, ma sono stato impegnatissimo. Questa è la mia nuova storia, già pubblicata parzialmente in passato ma fu cancellata per dei problemi. Un saluto e godetevi la storia!


Nella regione di Kalos un ragazzo di nome Ash Ketchum era impegnato ad allenarsi col suo pikachu da un paio d'ore. Era cresciuto tantissimo, a parte i suoi 16 anni, aveva anche sviluppato i pettorali e gli addominali, ed era anche diventato molto più alto.
«Ash sarai molto stanco, vieni a riposarti un pò»
«Certo Serena arrivo subito»
La ragazzina bionda ormai era la nuova compagna del corvino, ed erano già molto legati, erano diventati molto amici.
«Ash complimenti per ieri, hai conquistato la tua settima medaglia, e comunque ormai è un anno che siamo in viaggio in questa regione, dovremmo prenderci una pausa»
«Non se ne parla proprio, non voglio rimandare il mio sogno» fece il broncio.
«Va bene fai come vuoi» disse con tono sarcastico.
«Mi prendi in giro?»
«Nono»
«Adesso ti faccio vedere io»
La prese e cominciò a solleticarla per tutto il corpo, la ragazza non ce la faceva più dalle risate, amava divertirsi con lui.
Ormai era notte, presero dei sacchi a pelo e si stesero a guardare il cielo stellato.
«Che bel cielo, mi ricorda tanto la mia Kanto»
E in quel momento il suo unico pensiero fu rivolto soprattutto a quella ragazza dai capelli rossi, sentiva la sua mancanza più di qualsiasi altra cosa, era tantissimo che non si vedevano.
«Ti manca tanto Kanto?»
«Mi manca tantissimo, ma se continuo a rimandare il mio sogno, non credo che riuscirò a realizzarlo»
La ragazza ammirava la maturità del ragazzo.
«Va bene dormiamo altrimenti domani sarà dura alzarci»
«Ok notte Ash»
Si girò sul fianco destro e si addormentò. E dopo qualche pensiero si addormentò anche Ash.

Dall'altra parte del mondo una ragazza dai capelli rossi era intenta a rilassarsi in piscina, quando fu interrotta dal suo vecchio compagno di viaggio.
«Misty ti cerca tua sorella Daisy»
«Va bene vengo subito Tracey»
Il ragazzo ormai si era stabilito a casa di Misty per aiutare lei e le sue sorelle a gestire la palestra.
La rossa uscì dalla vasca, si fece una doccia e andò in camera per cambiarsi, si vestì in fretta, fece per uscire dalla stanza quando il suo occhio cadde su una foto che ritraeva lei ed Ash. Sapeva che Ash stava viaggiando per la regione di Kalos, ma lo era venuta a sapere da Brock. Ogni volta che pensava a quella maledetta distanza il suo cuore si spezzava in due. 
«Misty!»
La rossa sentì la voce della sorella provenire dal salotto al piano di sotto.
«Arrivo!».

«Ma quanto ci mette a scendere»
«Tranquilla Daisy ora scende»
La rossa si presentò davanti ai due ragazzi con una gonna e una camicia.
«Passiamo al dunque, in questi 2 giorni dovresti andare a fare una commissione»
«Va bene, e dove?»
«In un villaggio in montagna»
«Mhh non amo la montagna ma me ne farò una ragione, dove si trova questo posto?»
«Nella regione di Kalos»
La ragazza sbiancò in volto, non ci poteva credere, anche se le possibilità che lo avrebbe incontrato erano una su un milione, lei non si sentiva pronta, ma decise di provarci.
«Come mai così lontano?»
«Si sono trasferiti a Kalos e quindi questa sarà l'ultima commissione con loro»
«E se decidessi di non andare?»
«Ti prego Misty sei la mia unica speranza, se nessuno va a quelle commissioni la nostra palestra potrebbe avere dei seri problemi, nel frattempo mi occuperò io della palestra»
«Si ma...»
«Ti posso accompagnare io»
Misty guardò stupita Tracey, quel ragazzo era sempre disponibile per lei.
«Va bene allora è deciso, partirete stasera e arriverete domani mattina, e copritevi che nevica»
Detto questo la bionda si dileguò.
«So quanto è importante per te andare lì, quindi sarò con te per sostenerti»
«Grazie mille Tracey»
Lo abbracciò e si precipitò in camera a preparare le valigie, sentiva molto la sua mancanza, e inconsciamente una lacrima le rigò il viso.

Il corvino si svegliò e trovò Serena sveglia che preparava la borsa.
«Buongiorno Serena»
«Anche a te Ash, qual'è la nostra destinazione oggi?»
«Non saprei, riguardo alla tua proposta di ieri di prenderci una piccola pausa, ci stavo ragionando e non è una cattiva idea»
«Fantastico Ash, ho sentito che su una montagna qui vicino c'è una festa domani sera, potremmo andarci che ne dici?»
Il ragazzo ci riflettè su, poi si convinse.
«Mi sembra un ottima idea, ho sentito parlare anche io di questa festa e se ci incamminiamo ora arriveremo verso le sette di sera, forza!»
Il ragazzo cominciò a camminare lasciando Serena indietro.
«Ehi Ash aspettami»
E la bionda si avviò anch'essa.

Arrivarono sulla montagna verso le sette di sera.
«A quanto pare avevi ragione»
Il ragazzo non rispose e la bionda si accorse che fissava una bicicletta.
«Qualcosa non va Ash?»
Il ragazzo si riprese improvvisamente.
«Non è niente non ti preoccupare»
Gli mostrò uno dei suoi migliori sorrisi. Serena amava il suo sorriso, ogni volta arrossiva inconsapevolmente.
«Comunque andiamo in albergo a prenotare le stanze» si affrettò a dire.
«Okk andiamo»
Arrivarono all'albergo e furono sorpresi nel vedere com'era lussuoso.
«Ash ma è bellissimo questo albergo»
«Infatti è fantastico»
Si avvicinarono alla responsabile dell'hotel.
«Mi scusi signorina»
Era una ragazza giovane molto carina, all'inizio parve non sentirli perchè impegnata al telefono, poi notando Ash si girò all'istante.
«Prego signore»
Serena si rese conto dell'atteggiamento della responsabile e ne fu molto infastidita.
«Vorremmo ordinare una stanza con due letti singoli»
«Mi dispiace ma l'ultima stanza con i letti singoli è stata prenotata pochi minuti fa, ne è rimasta solo una con un letto matrimoniale»
La bionda arrossì di botto, l'idea di dormire nel suo stesso letto le faceva battere il cuore all'impazzata.
«Serena per te è un problema?»
«P...per me no» si affrettò a dire senza far notare la sua ansia.
«Va bene allora la prendiamo»
La responsabile diede le chiavi ai due ragazzi e li fece accompagnare nelle proprie stanze.
«Va bene sistemiamo tutte le cose e poi andiamo a dormire»
«Va bene Ash»
Qualche minuto dopo si sistemarono nel letto, Serena ormai si sentiva soffocare e non faceva che diventare rossa, e quel rossore non era dovuto mica al caldo visto che si trovavano in montagna.
«Qualcosa non va Serena?»
«N..no niente no..non ti preoccupare»
«Se lo dici tu, buonanotte»
Si addormentò all'istante, la bionda amava guardarlo memtre dormiva, ma qualche minuto dopo anche lei dovette cedere alle braccia di Morfeo.

Sull'aereo Tracey cercava di avviare una conversazione.
«Comunque prima di partire ho chiamato l'albergo e ho prenotato una camera con un letto matrimoniale»
Misty era molto pensierosa, e questo particolare non sfuggì a Tracey.
«A cosa pensi Misty?»
«Secondo te?»
Il ragazzo le appoggiò una pacca sulla spalla.
«Misty se non ti cerca lui dovresti farlo tu»
«No Tracey non sono pronta»
«È passato tantissimo tempo, ormai si vede a prima vista che ti manca immensamente»
La rossa aveva gli occhi lucidi, e l'altro ragazzo le porse un fazzoletto.
«Si avvisano i gentili viaggiatori che è appena cominciata la discesa per la regione di Kalos» annunciò una donna dal microfono.
«Bene Misty prendiamo i bagagli»

Serena si svegliò sul petto di Ash, era una sensazione bellissima, ma appena si accorse che il corvino stava aprendo gli occhi si staccò il prima possibile. Il ragazzo aprendo gli occhi notò il rossoresulle guance della bionda.
«Come mai sei rossa?» disse sbadigliando.
Serena arrossì ancora di più.
«No niente sentivo caldo»
«Su una montagna? Va bene fai come vuoi, vado prima io a lavarmi»
Il ragazzo ai avviò nel bagno che si trovava stesso in camera, mentre Serena rifletteva su quei pochi secondi che le avevano fatto battere il cuore fortissimo.

Intanto i ragazzi provenienti da Kanto scesero dall'aereo, chiamarono un taxi e si avviarono verso la loro destinazione.
«Siamo arrivati e siamo stati anche fortunati che questo posto sia a pochi chilometri dall'aereoporto»
I due scesero dal taxi e rimasero a bocca aperta nel vedere quel paesino in montagna, era bellissimo.
«Va bene andiamoci a sistemare in albergo e poi ti accompagno a quella commissione»
La ragazza annuì. Andarono in albergo, andarono nella camera con i letti singoli che avevano ordinato il giorno prima. Appena Misty chiuse la porta, si aprì un'altra porta di fronte.
«Ash muoviti dobbiamo andare a sciare»
«Arrivo subito»
I ragazzi scesero le scale in fretta e furia.

«Ash sono sicura che scio meglio di te»
«Ne sei sicura»
Cominciarono a sciare, Serena osservava tutti i movimenti del corvino, era perfetto, ma nel guardarlo non si accorse di un albero di fronte e per scansarlo cadde a terra, e Ash gli andò vicino.
«Tutto bene?»
«Credo di si»
«Menomale che sciavi meglio di me»
«Se ti prendo»
Cominciò ad inseguirlo e scherzarono per tutto il tempo.

Misty finì le commissioni alle 19 precise, ci misero un po di più del previsto ma alla ragazza non importava più di tanto. La rossa entrò in camera e si distese sul suo letto leggendo un libro.
«Misty ho sentito che stasera c'è una festa nel villaggio, che ne dici di andarci?»
«Non mi va Tracey»
«Misty non puoi rimanere sempre chiusa in casa, non puoi pensare sempre a lui, so che è difficile, ma un po di svago non ti farà altro che bene»
«Si ma io..»
«Niente ma, stasera vieni con me e basta»
La ragazza fu costretta ad annuire, prese una giacca e dei guanti e uscì insieme a Tracey.

«Serena secondo te sto bene?»
Ogni volta quando incrociava il suo sguardo declutiva a fatica e non riusciva a pronunciare frasi di senso compiuto.
«Serena ci sei?»
«S...si» disse quasi incomprensibilmente.
«Ultimamente sei in un mondo tutto tuo, posso sapere che succede?»
«Niente Ash fidati»
«Se lo dici tu, andiamo dai»
«Aspetta Ash mi gira la testa»
«Fammi vedere»
Il ragazzo poggiò la mano sulla fronte di Serena, lei ogni volta impazziva al suo tocco.
«Sei un pò accaldata, prendi questo termometro»
«Ash ma ce la pos...»
«Niente ma e prendi»
La ragazza prese il termometro, aspettò qualche secondo e fece controllare al ragazzo.
«Hai i decimi a quanto pare, va bene allora stasera non si esce»
«Ash ce la faccio a venire»
«Te lo ripeto, non accetto ma»
«Ash non sono più una bambina» cominciò ad arrabbiarsi un pò.
«Io lo faccio per te, poi se vuoi non ti aiuto»
«Non litighiamo per piacere mi fa male la testa»
«Hai ragione scusami»
«No sei tu che devi scusarmi, volevi solo aiutarmi, e scusami anche del fatto che ti ho rovinato una vacanza» cominciò a singhiozzare, si sentiva completamente in colpa.
«Non lo pensare nemmeno, facciamo una cosa, noleggio un film e torno va bene?»
Alla ragazza si scaldò il cuore, non ci poteva credere, stava facemdo tutto quello per lei.
«Si Ash»
«Ok ci metto pochissimo»

Ash noleggiò un film e tornando da casa passò per la festa che era in una piazza, girò un pò lo sguardo e gli si bloccò il cuore nel vedere quel viso.

Misty e Tracey erano sul punto di andarsene.
«Che scocciatura questa festa»
«Misty vado a prendere qualcosa da bere e poi andiamo a casa»
La rossa annuì e il ragazzo si allontanò. La rossa appena si girò di sentì morire, non ci poteva credere.

Un incrocio di sguardi può cambiare tutto, può cambiare una giornata, può cambiare un attimo ma soprattutto può cambiare uno stato d'animo.
Si avvicinarono sempre di più, senza distogliere lo sguardo l'una dall'altro, il ragazzo la osservava, non sapeva perchè gli faceva battere il cuore all'impazzata. Si avvicinarono sempre di più, sempre di più.
«Misty»
«Ash»
Continuavano a fissarsi, Ash era pietrificato nel guardare i suoi occhioni verdi. Misty non sentiva più il suo cuore.
«Ch...che ci fai qui Ash?»
«Questa domanda dovrei fartela io»
Continuavano a guardarsi, finchè Ash non reagì d'istinto e l'abbracciò. La rossa si sentì morire, era diventata rossa come i suoi capelli, ma ricambiò molto volentieri l'abbraccio.
«Ash mi sei mancato tantissimo»
«Anche tu Misty»
Alla ragazza stavano per fuoriuscire delle lacrime pensando a tutte le notti in bianco che aveva passato, ma riuscì a trattenersi.
«Ho tantissime cose da raccontarti»
«Anche io Misty, allontaniamoci da qui che c'è tanta confusione»
I ragazzi si allontanarono. La rossa osservava Ash, era cresciuto tantissimo, era diventato più alto di lei e aveva sviluppato il fisico.
«Come mai non ti sei fatto più sentire in tutto questo tempo?»
«Sono stato molto impegnato con le gare, a proposito ma che ci fai qui?»
«Sono venuta a fare delle commissioni»
«E come mai a Kalos?»
«È una lunga storia»
Cominciarono a ridere entrambi. Ash non sapeva spiegare il perchè ma quando vedeva il suo sorriso sentiva una strana sensazione al cuore.
«E tu che ci fai qui?»
«Mi sono preso una piccolissima vacanza»
«Si vede che sei cambiato, non ti sei mai preso una pausa»
«Si ma a 10 anni già ero un uomo»
«Ma smettila»
«Cosa vorresti dire?»
«Niente» fece una smorfia.
Ash prese una palla di neve e la lanciò a Misty, che ricambiò e continuarono così per qualche minuto.
«Ash è meglio tornare in albergo»
«Va bene hai ragione»
Si avviarono e arrivarono davanti la porta della camera dell'albergo di Misty.
«Non mi dire che alloggi qui?»
«Io pensavo che tu mi stessi accompagnando Ash»
«Io pensavo che tu stessi accompagnando me»
Cominciarono a ridacchiare entrambi finchè non si aprì la porta di Misty.
«Misty dove sei stata? Ti ho cercato per tutta la festa, pensavo che fossi tornata da sola e quindi sono venuto qui» parve non accorgersi della presenza del corvino.
«Tranquillo Tracey ero con Ash»
Il ragazzo si girò e non potè credere ai suoi occhi.
«Ash amico mio ma che ci fai qui? Fatti abbracciare»
Lo abbracciò e il corvino ricambiò.
«Anche tu mi sei mancato»
Stava per cominciare un discorso quando anche la porta di fronte si aprì.
«Ash ma dove sei stato tutto questo tempo?»
«Scusami Serena me ne ero completamente dimenticato»
Misty si sentì mancare il fiato, Ash era in viaggio con un'altra donna, era tremendamente gelosa. Si fissavano entrambe, finchè non fu la bionda a parlare.
«Ash non ci presenti?»
«Ah scusami, Misty lei è Serena, la mia attuale compagna di viaggio, Serena lei è Misty, una mia vecchia compagna di viaggio» la rossa non potè non notare che la loro camera era dotata di un letto matrimoniale.
«Piacere mio» disse quasi singhiozzando.
«Piacere. Ash hai preso il film? Visto che sei impegnato non vale più la pena vederlo» sembrava furiosa.
«Serena potrem...»
«Io vado a domani» disse con le lacrime agli occhi. Ash si voltò verso Misty.
«Avete un letto matrimoniale?»
«Si perchè?»
«Niente, senti io vado a dormire buonanotte»
Non diede nemmeno il tempo al corvino di replicare che era già in camera. Aveva tanto aspettato quel momento, e ora il suo cuore era di nuovo in frantumi.
Ash rimase di stucco. Non sapeva perchè ma si sentiva in colpa, rientrò in camera e si stese a letto, senza fare caso al cuscino bagnato di Serena.
Nell'altra camera Misty cominciò a piangere a letto. Tracey non sapeva cosa fare. Dopo qualche minuto cedettero al sonno entrambi.
 

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Capitolo 2
*** Una grave ferita ***


Ecco il nuovo capitolo! Ci sarò un grande colpo scena in questo capitolo, alla prossima!

Il mattino dopo Ash si svegliò prima di tutti, aveva passato la notte in bianco, non faceva altro che pensare alla sera prima. La bionda accanto a lui stava per svegliarsi.
«Buongiorno Serena»
«Ciao»
Il ragazzo si sentiva terribilmente mortificato.
«Potrai mai perdonarmi? Potremmo vederlo oggi il film»
«Non ne vale più la pena» cominciò a singhiozzare vistosamente.
«Serena..»
La ragazza si alzò e andò in bagno, dopo qualche minuto uscì da esso con un leggins e una felpa.
«Vado a fare una passeggiata ci vediamo»
«Serena hai ancora la febbre non puoi uscire»
«Sono fatti miei»
La bionda aprì la porta, ma il corvino la prese per il braccio.
«Io lo faccio per aiutarti»
«Come mi aiuteresti tu? Dimenticandoti della mia esistenza come ieri sera?»
Si sentiva tremendamente in colpa con la biondina.
«Serena non voglio litigare ti prego»
«Abbracciami» cominciò a piangere.
«Come?» parve non capire.
«Abbracciami Ash, ne ho bisogno»
Ash si fece convincere e l'abbracciò molto forte, lei amava essere tra le sue braccia, per lei era il posto più sicuro al mondo. Decise di seguire l'istinto, lo prese e lo baciò.
Ash rimase esterrefatto, non riusciva a muoversi, era pietrificato dal gesto della ragazza, un bacio dal sapore amaro mischiato con le lacrime della bionda, fu lei la prima a staccarsi.
Nel corridoio regnava un silenzio assordante, finchè non si sentì un singhiozzo, il corvino voltò lo sguardo e trovò la sua vecchia compagna di viaggio in lacrime sull'uscio della porta.
«Misty..»
Il più grande incubo della rossa si era realizzato, scappò il più velocemente possibile. Non voleva guardarlo in faccia.
«Ti odio Ash»
Il corvino decise di seguirla, piantando lì da sola la povera Serena.

Misty uscì dall'albergo, c'era una tempesta di neve, ma non le importava più di tanto.
Arrivò vicino una grotta e cominciò a piangere, lo disprezzava con tutto il suo cuore, lo aveva ridotto in frantumi. Entrò nella grotta sperando di rimanere da sola, ma proprio nel momento in cui entrò nella grotta Ash la raggiunse. 
«Che cosa vuoi?»
«Misty io posso spiegarti»
«Non devi spiegare niente Ash, ti odio!» quell'urlo fece cadere della neve sulla testa di Ash, che parve non accorgersene nemmeno. Misty lo odiava, il corvino non ci poteva credere, una lacrima gli rigò il volto.
Misty se ne accorse, fece per alzarsi, ma il suo urlo di prima non aveva fatto cadere solo della nave, infatti un lungo pezzo di ghiaccio stava per cadere sulla rossa.
Misty chiuse gli occhi, sentì solo un rumore. Immaginò di trovarsi già nell'aldilà, non avrebbe più rivisto le sue sorelle, non avrebbe più rivisto i suoi pokemon, non avrebbe più rivisto Tracey, ma soprattutto, non avrebbe più rivisto il suo Ash.

Riaprì gli occhi, la punta del pezzo di ghiaccio era ad un millimetro dai suoi occhi, ma il suo sguardo fu rivolto ad una scena che non avrebbe mai voluto vedere.
«Ash...» Cominciò a piangere.
Il corvino aveva seguito il cuore e si era piazzato davanti la ragazza per fermare il ghiaccio, ma il pezzo gli aveva trafitto la spalla. La rossa non poteva credere ai suoi occhi.
Ash cercò di estrarre il pezzo, ci riuscì con grandissima fatica e ne fuori uscì un fiume di sangue, poi fece per accasciarsi a terra privo di conoscenza, ma Misty riuscì a prenderlo in tempo.
«Ash perchè lo hai fatto? Perchè..?» Ormai era un fiume di lacrime. Il ragazzo sorprendemente riuscì a farfugliare qualcosa.
«Misty io ti....» non ce la fece, svenì col sorriso sulle labbra.
«Ash risvegliati, muoviti, non puoi morire, come farò senza di te? Ti prego Ash io ti amo!» 
Non ebbe alcuna risposta. Si accertò che respirasse ancora, e il cuore batteva. 
Non poteva continuare a piangere senza fare niente, si caricò il corvino sulle spalle e cominciò a correre in direzione del villaggio.
«Ti salverò Ash»

Arrivò al villaggio e mandarono subito Ash in ospedale, vennero avvertiti anche Tracey e Serena.
«Oh mio dio dov'è Ash?»
Anche lei era in lacrime. Erano tutti e tre nella sala d'attesa ad aspettare, il dottore già a prima vista aveva riferito che era in condizioni gravissime.
Misty ormai non piangeva nemmeno più, fissava il vuoto da ore ed ore.
«Misty come ti senti?»
«Come dovrei sentirmi Tracey, mi ha salvato la vita e ora lui rischia di morire, e sono ancora arrabbiata con lui, mi sento la ragazza più orrenda che esista» ora cominciò a piangere nervosamente, finchè non uscì il dottore dalla sala.
«Dottore allora cosa è successo?»
«Ha perso molto sangue, ci vorranno dei giorni purchè si riprenda, ma la buona notizia è che siamo riusciti a cicatrizzare la ferita al momento. La perdita eccessiva di sangue lo ha fatto svenire, ma per ora deve essere attaccato ad una flebo altrimenti rischia di nuovo la morte»
«Grazie mille dottore non sappiamo veramente come ringraziarla»
«È il mio lavoro»
«Ma ha ripreso conoscenza?» intervenne Serena.
«Non ancora, il suo cuore non ha ancora ripreso a battere regolarmente, quindi deve rimanere sotto strettissima osservazione, ora devo andare scusatemi» si dileguò ed entrò in una stanza.
«Misty sarebbe meglio tornare a casa»
La ragazza non fiatò, si alzò ed uscì dall'ospedale insieme al ragazzo.

Non ci poteva credere ancora, il suo Ash era in fin di vita. Non faceva che piangere, ormai il suo cuscino era zuppo. Doveva vederlo assolutamente, indossò un jeans e una felpa molto velocemente e uscì dall'albergo. Arrivò all'ospedale, riuscì ad entrare furtivamente, raggiunse la stanza di Ash ed entrò. Si avvicinò al letto del corvino, era in condizioni pessime, aveva una notevole fasciatura sulla spalla destra, ed era collegato ad una flebo. Prese una sedia e si mise vicino a lui, prese la sua mano e la strinse forte.
«Ash ti prego svegliati, ti prego»
Cominciò a piangere, odiava vederlo in quello stato.
«Ti parlerò un pò di quello che ho fatto in tutto questo tempo»
Si schiarì la voce e poi cominciò a bisbigliare.
«Dopo che ci siamo separati non ho fatto altro che occuparmi della palestra, ma poi quando ti ho rincontrato, mi hai stravolto la vita, vedi Ash io ti ho sempre amato, da sempre, ma appena ti ho visto baciare la tua amica, il mio cuore si è spezzato in due, ma ti prego, svegliati!»
Ormai un lago non sarebbe bastato per contenere tutte quelle lacrime.

Serena non riusciva a dormire, non poteva credere che il ragazzo che aveva baciato poche ore prima ora era in un letto d'ospedale in fin di vita. Non ci poteva credere.
Si vestì in fretta e furia e raggiunse l'ospedale, riusci ad entrare nella stanza del corvino. Il suo sguardo cadde subito su Misty che era seduta accanto a lui, e fu la rossa la prima a parlare.
«Che ci fai tu qui?»
«Si da il caso che sia un mio amico»
«La scena di ieri non diceva questo»
«Si sono innamorato di lui, ma non ci posso fare niente»
Quanto la capiva.
«Sei la nuova compagna di Ash?»
«Certo, e tu una vecchia?»
«Già, purtroppo si»
Scappò un sorriso ad entrambe. Serena prese una sedia e si appostò dall'altra parte del letto, poggiò la mano sulla fronte del corvino.
«Ash ricordati che dobbiamo vedere il film» e anche lei fu inondata dalle sue stesse lacrime.
Misty era gelosissima di quella ragazzina, poteva vederlo tutti i giorni, quanto avrebbe voluto essere al suo posto, ma purtroppo non era possibile. A sorpresa il corvino riuscì a muovere la mano che stringeva la rossa e riuscì a balbettare qualcosa.
«Mi...Mis...Misty»
Serena pianse ancora di più, prese la giacca e se andò via di corsa senza voltarsi indietro mentre a Misty scappò un sorriso.
«Ash sono qui, ci sei?» Niente da fare, si addormentò di nuovo.
La rossa rimase per ore a parlargli.
«Bene Ash, io devo andare, fra 10 minuti apre l'ospedale e se mi beccano sono guai, a dopo» gli diede un bacio sulla fronte e se ne andò furtivamente.

Serena piangeva nel suo letto da ore, possibile che quel bacio per lui non fosse significato niente, solo lei aveva provato emozioni che non potevano essere descritte. Si portò le ginocchia al petto e smise di singhiozzare, alzò lo sguardo verso la foto di Ash.
«Sarai mio Ash Ketchum»

La ragazza arrivò all'albergo e nell'aprire la porta della sua stanza trovò un Tracey furioso.
«Si può sapere dov'eri? Ti cerco da un'ora»
«Ero andata a fare una passeggiata»
«Misty a chi vuoi darla a bere, eri da Ash vero?»
La ragazza abbassò lo sguardo.
«Ha pronunciato il mio nome nel sonno»
«Che cosa?»
«Hai capito bene»
Una lacrima rigò il volto alla rossa.
«Vedrai che si riprenderà, oggi lo andremo a trovare, ma ora riposati un pò, ne hai veramente bisogno» 
«Infatti ho un aspetto cadaverico, io vado a dormire»
La ragazza si addormentò in pochi secondi, aveva un aspetto così grazioso e innocente.

Il pomeriggio Tracey svegliò molto dolcemente la ragazza dai capelli rossi accarezzandogli i capelli.
«Ancora 5 minuti dai»
«Misty svegliati dobbiamo andare a trovare Ash»
Si alzò, si vestì in fretta e furia dopo essersi sciacquata un pò e si recò alla porta.
«Allora andiamo» il ragazzo fu sorpreso, l'aveva vista poche volte così decisa»
«Arrivo»

In ospedale molti dottori correvano avanti e indietro, e i ragazzi non riuscivano a capire il perchè, poi si avvicinò il dottore che curava Ash.
«Signori scusatemi ma...»
Prese fiato.
«Il vostro amico è di nuovo in pericolo di vita»
Silenzio assoluto, nella mente della rossa continuò a ripetersi quella frase, Ash era di nuovo in pericolo di vita. Cominciò a piangere e diede un urlo di dolore per tutto l'ospedale. A quel punto intervenne Tracey.
«Ma com'è possibile, avevate detto che era fuori pericolo»
«Lo pensavamo, ma data la grandissima perdita di sangue, ha bisogno di una trasfusione di molto sangue entrò 2 ore, altrimenti non ce la farà»
La ragazza dai capelli rossi stava per perdere i sensi, ma fu afferrata dal suo amico e dal dottore.
«Potremmo farla noi dottore, il mio gruppo sanguigno è AB positivo, il tuo Misty?»
«Il mio è A negativo» disse tra lacrime e singhiozzi.
«Le analisi sono finite ora, vado a controllare i risultati»
Il dottore si allontanò.
«Tracey non ci posso credere, è tutta colpa mia» ormai le sue lacrime fuoriuscivano senza che lei se ne accorgerse.
«Misty non puoi darti colpe che non hai, lui ti ha salvato perchè ci tiene a te, tu non potevi impedirglielo»
«Si ma...»
Furono interrotti dall'arrivo del dottore.
«Il gruppo sanguigno del signor Ketchum è...»
Tensione enorme nel corridoio.
«A negativo, siamo fortunati»
«Evviva!» Misty urlò con tutta la felicità che aveva in corpo.
«Signorina un po di moderazioni, siamo pur sempre in un ospedale»
«Certo certo mi scusi tanto» si rimpicciolì sempre di più.
«Seguitemi prego»
Il dottore li accompagnò nella stanza del corvino, e Misty ebbe un tolfo al cuore nel vedere lo stato del ragazzo, a parte che era collegato a più macchinari in confronto al giorno prima, ma era anche molto sudato. Misty prese un fazzoletto e lo poggiò sulla fronte di Ash.
«Cominciamo»
Il dottore collegò un tubicino alla flebo di Ash e il tubo stesso lo collegò alla vena di Misty, mentre Tracey osservava da una sedia e il dottore controllava il tutto da un macchinario.
«Sei molto legata vero al tuo amico?»
Misty arrossì, non sapeva se era per l'imbarazzo o per il mancato afflusso di sangue.
«Credo di si»
«Siete molto legati, sai solo una persona su ventimila è compatibile col gruppo sanguigno A negativo, anche da questo si può capire il legame»
«Lei crede?»
«Ma certamente figlia mia»
A Misty scappò una lacrima pensando al suo Ash insaguinato.
«Dottore mi dica la verità...c'è qualche possibilità che si salvi?» ci mise una fatica enorme a pronunciare quelle parole.
«Mi creda, il più grande sollievo è stato trovare un gruppo sanguigno compatibile, dopo questa trasfusione dovrebbe riprendere conoscenza quasi subito»
La ragazza non sapeva come ringraziare il dottore.
«Che sollievo»
«Comunque l'avviso, visto che lei perderà molto sangue, per qualche ora perderà conoscenza, ma lei non rischia assolutamente perchè non ha una ferita grave come il suo amico, ma è ancora decisa a continuare?»
Non esitò un attimo a rispondere.
«Ma certamente, non ho paura»
Tracey era stupito dalla sua determinazione.
«Benissimo la trasfusione è finita»
«Meno male»
Misty si alzò dalla sedia, si avvicinò al letto e cominciò a barcollare.
«Tracey io...»
Le gambe non riuscirono a reggere, si appoggiò al muro e si lasciò scivolare a terra, svenendo.
«La porti a casa, ci penso io qui, vi chiamerò quando si sveglierà»
«Grazie dottore»
Il ragazzo chiamò un taxi e si fece accompagnare insieme alla ragazza nella camera d'albergo.

Serena arrivò all'ospedale e incontrò il dottore.
«Se si ricorda sono un'amica di Ash Ketchum, vorrei sapere come sta»
«Si mi ricordo, un'ora fa ha avuto una trasfusione dalla sua amica dai capelli rossi»
Ancora lei, non poteva crederci, non era stata nemmeno avvisata.
«Potrei vederlo?»
«Ma certo»
Fu accompagnata nella stanza del suo amico.

Buio totale. Vedeva solo immagini sfocate, non capiva quello che gli succedeva intorno, l'ultima cosa che ricordava era quel bacio con Serena. Aprì gli occhi, si trovava in un letto d'ospedale, gli faceva male la testa e aveva un forte dolore alla spalla destra. Girò il capo e notò una grande fasciatura sulla sua spalla, non riusciva a ricordare niente. Il suo pensiero cadde su di lei, riusciva a ricordare solo il suo sguardo dopo aver assistito al suo bacio con Serena, si sentiva malissimo.

Serena arrivò fuori la porta della stanza del suo amico. Aprì la porta e cominciò a piangere vedendo quel ragazzo con gli occhi aperti.
«Ash»
La ragazza gli corse appresso e lo abbracciò con tutta la forza che aveva, il ragazzo sorrise.
«Serena»
«Mi sei mancato tantissimo, ho tantissime cose da raccontarti, vado prima ad avvisare il dottore che ti sei svegliato»
Uscì di corsa e dalla stanza e raggiunse l'uomo col camice bianco.
«Si è svegliato» disse con l'affanno.
«Cosa?»
«Ash si è svegliato»
«Che bella notizia, vado ad avvisare i suoi amici, gli avevo promesso di avvisarli quando si sarebbe svegliato»
«No non si preoccupi lo faccio io»
«Oh grazie mille» si allontanò ed entrò in un reparto.
La ragazza si sentiva male per quello che aveva fatto, ma lo voleva solo per lui. Rientrò nella stanza.
«Ash eccomi»
«Ah Serena, posso farti due domande?»
«Ma certo»
«La prima è: perchè mi hai baciato?»
La bionda arrossì tremendamente nel ricordare quella scena, si schiarì la voce e cominciò a raccontare.
«Sei stato tu a baciarmi Ash»
Il corvino sbiancò in volto, possibile che non ricordasse niente?
«Davvero, e perchè lo avrei fatto?»
«Questo dovresti dirmelo tu»
Il ragazzo arrossì anche lui, il suo primo bacio lo aveva dato a Serena, e non sapeva il motivo.
«Va bene passiamo alla seconda, come mi sono procurato questa ferita?»
«Appena mi hai baciato la tua amica rossa ci ha guardati ed è scappata. Tu l'hai seguita e siete arrivati in una grotta che era pericolante ed infatti un pezzo di ghiaccio si è staccato dal soffitto e Misty per scansarsi ha lasciato che la tua spalla fosse trafitta»
Non poteva credere alle parole della biondina, Misty aveva lasciato che Ash si ferisse, non poteva crederci assolutamente.
«Capisco..»
Aveva un espressione distrutta in volto, e Serena tentò di fargli tornare il sorriso.
«Poi tu avevi bisogno di una trasfusione, e ci ho pensato io»
«Davvero? Ma se non sai nemmeno il mio gruppo sanguigno..in realtà nemmeno io lo so»
«Non ti preoccupare hanno fatto delle analisi e il tuo gruppo sanguigno è B positivo, che casualmente è anche il mio» 
Ash non sapeva cosa dire, era sconcertato da quella notizia.
«Grazie mille Serena, veramente non so come..»
«Ringraziarmi? Un modo ci sarebbe» si avvicinò ad Ash.
«Quale?»
«Non riesci ad immaginarlo?» si avvicinò sempre di più a lui, prese il suo volto tra le mani e poggiò le sue labbra a quelle del corvino delicatamente.
«Aspetta Serena aspetta, non credi che sia affrettato? devo fare chiarezza con i miei sentimenti, non ricordo niente di quel bacio questo è il punto»
La ragazza cominciò a piangere.
«Prima mi baci e poi mi rifiuti, lo fai per farmi soffrire vero?»
«Non sto dicen...»
«Ash io ti amo, diamoci una possibilità»
«Serena...»
«Baciami Ash»
«Come?»
«Baciami»
Serena baciò Ash con passione. Lui decise di non staccarsi, voleva bene a quella ragazza. Era un bacio che sapeva di lacrime, sapeva di amaro, ma che forse avrebbe segnato un nuovo inizio.

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Capitolo 3
*** Un vecchio amico ***


Ecco il terzo capitolo! Dedicato a tutti quelli che mi seguono, al prossimo capitolo!


La mattina dopo Ash pensava alle parole di Serena, ma i pensieri erano tutti rivolti alla ragazza di Cerulian. Misty lo aveva fatto quasi uccidere, si alzò e per la rabbia diede un pugno al muro. Senza badare al sangue sulla mano cominciò a scrivere un biglietto, e nel scriverlo gli scese una lacrima.

Il dottore gli disse che quella stessa mattina avrebbe potuto lasciare l'ospedale. Una volta uscito raggiunse l'albergo, pensò che Serena stesse ancora dormendo dato che era da poco l'alba, ma fu sorpreso di trovarla in piedi.
«Ehi Serena»
«Ash eravamo d'accordo che ti venivo a prendere io»
«Ho preferito tornare prima e non volevo disturbarti»
«Ma tu non mi disturbi» lo baciò con estrema delicatezza, e Ash non reagì quasi.
«Dai prepariamoci, riprendiamo il viaggio, abbiamo riposato troppo tempo»
«Così di corsa?»
«Si altrimenti rischio di non partecipare alla lega»
«Va bene forza»
Si prepararono con molta calma, poi scesero le scale molto velocemente.
«Serena ho dimenticato una cosa di sopra arrivo subito»
Il corvino risalì le scale e infilò la lettera che aveva scritto quella stessa mattina sotto la porta della stanza di fronte alla sua.

La rossa ormai era svenuta da 2 giorni, ma Tracey non era preoccupato, sapeva benissimo che la sua amica aveva la pelle dura. Misty aprì gli occhi proprio in quell'istante.
«Ehi Tracey»
«Finalmente ti sei ripresa, sono due giorni che dormi»
«Come sta Ash?»
«Il dottore stranamente non mi ha ancora chiamato» fece una faccia strana. Mentre Misty ebbe un tonfo al cuore, si sarebbe dovuto riprendere subito.
«Vado a trovarlo in ospedale Tracey»
«Vieni ti accompagno»
La rossa lo guardò di nuovo stupita, stava facendo tanto per lei.
«Non me lo impedisci? Mi sono svegliata solo da poco ti ricordo»
«Lo so bene, ma so quanto ti sta a cuore la situazione e non ti impedirò niente»
«Grazie Tracey» lo abbraccio delicatamente. Poi si alzò e cominciò a vestirsi.
Erano pronti ad andare a trovare Ash.
«Misty sono pronto, mi devo solo lavare i denti e vengo» si recò al bagno con fare svelto. La ragazza prese una sedia, fece per sedersi ma riuscì a intravedere una lettera a terra.
«Che cosa sarà?»
La prese e cominciò a leggerla. Cominciò a piangere tantissimo, il suo cuore si era frantumato in mille pezzi, ormai per lei vivere non aveva alcun senso. Diede un urlo fortissimo che arrivò fino al piano di sotto. Il ragazzo si precipitò da lei.
«Misty che cosa è successo?»
Troppo tardi, era svenuta di nuovo. La stese sul letto. Prese un asciugamano bagnato e glielo poggiò sulla testa. Il ragazzo notò una lettera appallottolata tra le sue mani. Cominciò a leggerla.
"Ciao vecchia amica mia. Dico vecchia perchè per me ormai non sei più niente. Mi hai deluso tantissimo credimi. Ti ho scritto una lettera perchè non voglio avere una tua risposta. La nostra amicizia è finita. Ti prego non cercarmi mai più.
Ash."
Il ragazzo spalancò gli occhi, era stato proprio Ash a scrivere quella lettera.

Un amore distrutto per una semplice bugia, la più piccola bugia può distruggere il più grande degli amori. Ma non sapevano che quell'amore non poteva essere distrutto, poteva solo essere complicato da qualche inconveniente, ma distrutto mai.

Ash era tornato in viaggio. Continuava ad allenarsi assieme ai suoi pokémon nonostante la sua spalla fasciata. E tutto questo rendeva felice Serena, anche se sapeva di essere stata davvero cattiva con la ragazza dai capelli rossi, ma avrebbe fatto di tutto per avere Ash tutto per se.
«Ash non è meglio che ti riposi un po? È solo una settimana che sei uscito dall'ospedale, rischi di stancarti troppo in fretta»
«Non ti preoccupare Serena so badare a me stesso»
«A quanto vedo no»
Il ragazzo cominciò a fare delle flessioni con un braccio solo, la bionda arrossì.
«Ora ho capito perchè arrossivi sempre quando ero a meno di un metro da te»
La ragazza lo baciò con tutto l'amore che aveva in corpo.
«Quali sono i tuoi programmi?»
«Vincere la medaglia restanta e partecipare alla lega. Poi tornerò a Kanto per una piccola vacanza»
«Ah capisco..» fece la faccia triste.
«Cosa succede?»
«Posso venire con te a Kanto? Mi piacerebbe rivedere anche il posto in cui ti ho incontrato..» un leggero rossore ricoprì le sue guance.
«Per me non c'è problema» gli sorrise con tutto il bene che gli voleva.

Nella città di Cerulian la ragazza dai capelli rossi aveva perso tutto il suo cuore, si occupava solo della palestra e passava tutto il giorno in camera sua a soffocare le sue lacrime. La sua vita era distrutta, il suo unico amore se ne era andato via. Sentì bussare alla porta.
«Misty sono Tracey posso entrare?»
«Meglio di no, saresti sconvolto»
«Dai Misty ti ho portato una buona tazza di thè»
«Non voglio niente, la mia vita è finita»
Il ragazzo entrò in stanza, sedendosi accanto alla rossa.
«Misty non ti posso più vedere così ti prego, mi manca vederti sorridere. Stasera c'è la mostra annuale per allevatori di pokèmon di Kanto, che ne dici se ci andassimo insieme?»
«Tracey non mi va» 
«Misty niente è finito, hai ancora tutta la vita davanti, stasera viene con me o ti picchio»
La ragazza abbozzò un sorriso.
La sera arrivò, andarono insieme alla mostra.
«Ci sono moltissimi pokèmon qui»
«Gia, Tracey torniamo a c....»
Non finì la frase perchè la sua attenzione fu attirata da un pokèmon non molto distante.
«Ma quello è un...»
«È un pikachu» Tracey finì la frase della ragazza dai capelli rossi.
Cominciò a correre, doveva raggiungere quel pokémon, a tutti costi. Arrivò poco fuori la mostra, arrivò davanti al pikachu.
«Pikachu scus..»
«Che vuoi dal mio pokémon?» un ragazzo si avvicinò a Misty.
«Scusami pensavo che..»
«Andiamo Pikachu» si allontanò molto arrabbiato.
La rossa si appoggiò ad un albero e si fece scivolare. Cominciò a piangere con le ginocchie in petto, stava impazzendo, rivoleva tutto come prima, rivoleva i suoi capelli, i suoi occhi, il suo sorriso,  rivoleva lui.
«Mi manchi Ash»
Continuava a piangere, quando sentì una pacca sulla sua spalla.
«Passerà tutto Misty»
Il ragazzo lo aveva seguito e l'aveva raggiunta.
«Oh Tracey»
La ragazza l'abbracciò, voleva conforto, un'ancora di salvataggio, ma niente le avrebbe tirato su il morale.
«Dai torniamo a casa, è stato un errore venire qui»
Si incamminarono ma una voce li fece fermare.
«Misty, Tracey che ci fate qui?»
Si girarono e si trovarono di fronte il loro allevatore preferito.
«Brock, quanto tempo che non ci vediamo mamma mia»
Tracey salutò Brock molto calorosamente, mentre la rossa rimase indifferente.
«Ciao Brock» disse con tono malinconico.
«È successo qualcosa e io non sono stato messo al corrente?»
«Niente niente» ricominciò a piangere.
«Misty dai» il suo convivente gli appoggiò una pacca sulla spalla.
«Posso essere messo al corrente?»
«Oh scusami Brock»
Tracey gli raccontò tutto nei minimi dettagli, dall'incontro all'incidente e dalla trasfusione alla lettera d'addio.
«Non ci posso credere, e perchè si sarebbe dovuto arrabbiare?»
«Non lo so neanche io, la situazione non mi è chiara»
Il capopalestra guardò Misty con tanto affetto.
«Andrò a parlargli io personalmente»
La rossa alzò gli occhi e lo guardò stupita, lo abbracciò per cercare un conforto, una spalla a cui appoggiarsi.
«Si Brock ma come farai a trovarlo? Non è in contatto con nessuno»
«Andrò alla lega di Kalos che si terrà tra due giorni, sono sicuro che Ash ce la farà» sorrise.
«Brock potresti dormire da noi stasera ti va?»
«Certo se non disturbo»
Rincasarono tutti e tre. Brock si sistemò nella stanza di Tracey, e cominciarono a parlare di tutta quello accaduto in quei giorni.
«Sta soffrendo molto, spero che si risolverà tutto, vederla così è una pugnalata al cuore»
«Domani partirò per Kalos e cercherò dei chiarimenti sul suo atteggiamento»
«Grazie Brock»
«E di che, non c'è alcun problema»

Lei era in lacrime nella sua stanza. Il ragazzo dei suoi sogni, lo aveva aspettato per tantissimo tempo e ora il suo cuore era diventato polvere, avrebbe tanto voluto avere quei suoi capelli tra le mani, accarezzarlo. Le sue lacrime erano acido solforico per la sua pelle, le bruciavano, ma niente avrebbe cambiato quella situazione.

Ash aveva appena vinto la sua ottava medaglia. 
«Ash domani parteciperai alla lega complimenti, vieni qui»
Lo fece avvicinare per poi baciarlo a stampo.
«Infatti quindi se ci metteremo ora in viaggio arriveremo tra due ore, forza che ho una sorpresa per te»
La rossa si stupì profondamente.
«Per me?»
«Sisi»
Alla biondina brillarono gli occhi, era curiosissima di sapere la sorpresa che Ash aveva in serbo per lei.
Arrivarono alla lega pokémon e furono sorpresi nel vedere  tutta la gente che era intenta a partecipare.
«Sarà difficile vincere per me»
«Vedrai che ce la farai Ash, ora andiamo in albergo»
Prenotarono una camera d'albergo sempre col letto matrimoniale.
«Ash mi vuoi dire questa sorpresa?»
«Aspetta» prese lo zaino e cacciò un oggetto da esso.
«Che cos'è?»
«È il film che avevo noleggiato, prima di venire in albergo da te l'ho comprato definitivamente, non scordarti che ti devo un film» sorrise molto dolcemente.
«Ash, sei dolcissimo» gli avvolse le braccia al collo e lo baciò. Il corvino non sapeva il motivo ma ogni volta che aveva un contatto con le labbra di Serena aveva una fitta al cuore.

Nella palestra di Cerulian il più grande stava per partire.
«Ciao a tutti e grazie per l'ospitalità» salutò sia Misty che Tracey e si avviò verso la porta.
«Brock grazie»
«Misty fidati di me che sono tuo amico, ti riporterò indietro Ash»
Detto questo si dileguò in direzione aereoporto.

Un aereo proveniente da Kanto atterrò nella regione di Kalos.
L'allevatore chiamò un taxi.
«Mi accompagni alla lega pokémon signore»
Partì per reicontrare il suo vecchio amico, ma anche per fare un favore a un'amica.
Arrivò alla lega pokémon in poco tempo, prenotò una stanza nello stesso albergo del corvino.
«Mi scusi signora sa dirmi se è arrivato un certo Ash Ketchum?»
«Certo è arrivato un paio d'ore fa»
«Può dirmi la camera per favore»
«Certo, camera 163»
Il ragazzo si recò nella sua camera e cominciò a sistemare le sue cose. Una volta fatto usci dalla sua stanza e raggiunse la 163 e bussò alla porta.

I due erano intenti a guardare il film, si trattava di un film horror. La bionda impaurita abbracciava Ash. Lui sembrava non essere interessato al film, il suo unico pensiero era un altro. Sentirono bussare alla porta. Il corvino si alzò e aprì la porta. E fu molto sorpreso di trovarsi davanti il suo vecchio amico.
«Brock?»
«Ash amico mio che piacere rivederti» lo abbracciò e il corvino ricambiò molto volentieri.
«Ma che ci fai qui? E come hai fatto a sapere dov'ero?» lo guardò stupito.
«Semplice, sapevo che avresti partecipato alla lega di Kalos, ti conosco Ash»
«Entra pure Brock» lo fece accomodare nella sua camera. Il più grande notò la ragazza dai capelli biondi. Fu il corvino il primo a parlare.
«Serena lui è Brock, ha viaggiato con me insieme a..» si fece un nodo alla gola, non riuscì a pronunciare il suo nome, era lui stesso a non volerlo. L'allevatore notò la sua difficoltà nel dire quella parola, quindi decise di intervenire.
«Piacere il mio nome è Brock» gli porse la mano.
«Piacere il mio è Serena» sorrise molto dolcemente.
«Ash che ne dici di andare a fare una passeggiata qui intorno e chiacchierare un poco?»
«Ma certo, vengo subito, Serena tu non vieni?»
«Preferisco prima farmi una doccia, ci vediamo dopo» il suo sguardo si incupì leggermente. Non era riuscita a vedere il film con il suo unico amore.

Dall'altra parte del mondo bussarono alla porta della palestra di Cerulian. Tracey aprì la porta e si trovò di fronte il nipote del professor Oak.
«Gary che sorpresa rivederti»
«Lo so sono passato di qui perchè è da tanto che non vieni nel laboratorio»
«Già lo so ma sto dando una mano a Daisy in palestra»
«Ogni tanto passa però. Senti ma Misty non c'è?»
«È di sopra in camera sua»
«È da tantissimo che non la vedo, potrei vederla?»
Il ragazzo ci pensò su, ma poi decise.
«Ma certo» salì le scale con molta calma pensando al fatto che quasi sicuramente Misty avrebbe rifiutato, ma voleva farla svagare un po.
La ragazza dai capelli rossi era "impegnata" a piangere sul suo letto, ormai era quello che faceva quotidianamente.
«Misty c'è Gary alla porta»
«Mandalo via»
Il ragazzo entrò in camera e si mise affianco a Misty.
«Misty dai non ce la faccio più a vederti in questo stato»
«Allora non vedermi più»
Quelle parole arrivarono al ragazzo come un pugno in faccia. 
«Così mi fai star male»
«Non mi interessa. È tua la colpa di tutto questo, perchè mi hai trascinata in quel posto?»
«Mi sembra che tu non abbia fatto tanta resistenza»
«È solo colpa tua!» cominciò ad alzare la voce.
«Misty...» cominciò ad arrabbiarsi.
«Mi dispiace Misty ma mica potevo sapere quello che sarebbe successo»
«Si ma..»
«Va bene basta non litighiamo per piacere»
«Scusami Tracey non volevo arrabbiarmi con te, ma questa storia mi sta distruggendo»
«Devi capirmi Misty, vorrei rivedere di nuovo il tuo sorriso, se non vuoi farlo per te, fallo almeno per me e le tue sorelle che sono in ansia per te» la ragazza lo guardò con i suoi occhi verdi. Tracey odiava vedere i suoi occhi fantastici essere rovinati dalle lacrime.
«Tracey cerca di capirmi, non ce la faccio»
«Ti capisco, va bene gli vado a dire che sei stanca» si allontanò e scese le le scale con molta calma finchè non arrivò alla porta.
«Gary mi dispiace ma..»
«Eccomi Gary» la ragazza aveva cambiato idea, e Tracey la guardò stupito.
Il nipote del Professor Oak rimase a bocca aperta nel guardare la capopalestra di Cerulian.
«Misty da quanto tempo, sei diventata ancora più bella»
La rossa avvampò leggermente.
«Grazie Gary» abbozzò un lieve sorriso che riempii di gioia Tracey.
«Che ne dici di andare a prendere un gelato insieme?»
La ragazza esitò, poi incontrò lo sguardo di Tracey.
«Accetto, prendo la giacca e vengo»
Andò in camera e dopo un pò tornò.
«Possiamo andare»
I ragazzi si avviarono e alla rossa scappò una lacrima.

«Come mai sei qui Brock?»
«Volevo rivedere il mio vecchio amico e assistere alla sua vittoria nella Lega»
«Ancora devo disputare il primo incontro, non è sicuro che io vinca»
Il più grande notò la fasciatura sulla spalla del corvino, e quest'ultimo se ne accorse.
«Questa me la sono fatta in una..» si fermò di colpo, provò una fortissima fitta al cuore nel pensare a quello che era successo. Anche se una fitta era troppo poco per descrivere tutto il suo dolore.
«Lo so Misty mi ha raccontato tutto»
Il ragazzo sbiancò in volto.
«Tu hai parlato con quella lì?»
«Si e credimi Ash, è distrutta»
«Non mi interessa, non voglio avere più niente a che fare con lei»
«Mi vuoi spiegare il perchè?»
«Ha fatto una cosa orribile, e io non la perdonerò mai» a quel pensiero una lacrima gli rigò il volto.
«Ash non capisci che così ti fai del male da solo? Non risolvi niente»
«Lo so Brock ma mi ha spezzato il cuore, non posso tornare indietro» al corvino si umidificarono gli occhi.
«Ti capisco Ash ma..»
«No non puoi capirmi come ci si sente quando la ragazza che ami ti lascia morire» cominciò ad urlare con le lacrime che iniziarono a scorrergli sulle guance.
«Ash scusami io non le volevo farti arrabbiare»
«Non ti preoccupare, ma per piacere non parlarmi mai più di Misty»
Il più grande acconsentì col capo. Si avviarono verso l'albergo in un silenzio surreale.

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Capitolo 4
*** La verità ***


Ecco il quarto capitolo! Lo dedico a tutti quelli che mi seguono.


Gary cercava di cominciare un discorso con la rossa, ma era tutto inutile. 
«Misty ma è successo qualcosa?»
«Niente Gary non preoccuparti»
«Ti conosco abbastanza, se sei così significa che è successo qualcosa»
«No niente Gary..» una lacrima inconsapevolmente rigò il suo volto.
«Puoi parlarmene se vuoi»
La ragazza, ormai debole psicologicamente, si gettò tra le braccia del ragazzo. Egli rimase esterrefatto dal gesto dell'amica.
«Racconta, ti aiuterà a sfogarti»
Misty gli raccontò ogni singolo dettaglio, dalla festa a Kalos fino all'incontro con Brock.
«Caspita Ash ha rischiato la morte per salvare te?»
«Si, e mi sento tanto in colpa» era un fiume di lacrime»
«Misty io forse non sono il più adatto per dirtelo, ma devi guardare avanti, sei ancora molto giovane, non può finire così, e se vuoi posso aiutarti io»
Misty guardò il ragazzo stranita, aveva capito cosa intendeva con quel "ti posso aiutare io".
«Gary non so se sarei capace di ricambiare dopo tutto questo, non vorrei illuderti ma io sono innamorata dello stesso ragazzo che mi ha spezzato il cuore»
Il ragazzo abbassò lo sguardo.
«Me ne farò una ragione, vieni ti accompagno a casa»

La biondina era preoccupata, si trovava nella reception, era tardi e Ash era fuori col suo amico da troppo tempo, un pensiero le passò per la testa. Ma ogni paura svanì alla vista del Corvino con il suo amico.
«Ash amore mi sei mancato» gli andò in contro e lo baciò con tanta passione. Il più grande rimase di stucco nel vedere quella scena. Non si sarebbe mai aspettato di vedere una cosa del genere.
«Ash io vado, devi riposare domani hai il tuo primo incontro»
«Lo so e vincerò» si salutarono e andarono a dormire.
«Ash tutto bene? Ti vedo un po giù»
«Non ti preoccupare Serena è tutto a posto, ora andiamo, domani ho il mio primo incontro» 
«Va bene scusami, buonanotte amore mio» lo baciò con passione a andarono a dormire.

I due ragazzi arrivarono alla palestra, e per tutto il viaggio di ritorno stettero in silenzio.
«Bhe siamo arrivati, se tu vorrai, passerò qualche altra volta»
«Gary scusami se sono stata assente, solo che non penso ad altro che a quello che è successo»
«Non ti preoccupare ti capisco, io vado buonanotte» diede un bacio sulla guancia alla ragazza e si dileguò. La rossa entrò in casa, si fiondò sul divano. Notò che Tracey e Daisy stavano affrontando un discorso in cucina.
«Tua sorella è in uno stato pessimo, dobbiamo aiutarla»
«Lo so, domani dobbiamo portarla fuori, non voglio rischiare che veda in televisione l'incontro di Ash alla lega di Kalos»
La rossa cominciò a piangere tantissimo e andò in stanza con la testa nel cuscino.

Il mattino dopo Ash si svegliò presto, scese giù alla reception e cominciò a fare colazione, o almeno cercava di mangiare. Il suo stomaco era chiuso, il suo era un pensiero fisso.
«Buongiorno Ash»
«Ciao Brock»
Cominciò a mangiare anche lui.
«Oggi è il grande giorno, come ti senti?»
«Come sempre»
«Fino a qualche giorno fa saresti saltato di felicità, Ash cosa ti succede?»
Il corvino si incupì.
«Non lo so neanche io, è come se tutta la mia felicità sia stata tirata via in pochi secondi» una lacrima bagnò la sua faccia.
«Buongiorno ragazzi»
La bionda arrivò con un grande sorriso. Ash riuscì ad asciugarsi in tempo le guance. Serena si avvicinò a lui e poggiò le sue labbra su quelle di lui.
«A quanto pare siete molto affiatati» sorrise il più grande.
«Io amo Ash e farei qualsiasi cosa per lui» lo guardò con sguardo fiero.
«Mi fa tanto piacere» 
«Ash dai vatti a preparare fra 2 ore comincia il tuo incontro non vorrai fare tardi» 
«Vado subito» andò in camera a prepararsi.

Misty si svegliò con la faccia nel cuscino ormai zuppo. Fece una doccia per rinfrescarsi un po, scese giù nel salone e accese la televisione. In camera entrò Tracey e quest'ultimo notò che la ragazza era impegnata a guardare la tv.
«Misty buongiorno»
«Ciao Tracey» salutò il ragazzo con un distacco incredibile.
«Misty non vedere la televisione, usciamo un po»
«Tracey ieri ti ho sentito parlare con mia sorella del fatto che Ash ha un incontro in...» fu interrotta dal collegamento dalla lega di Kalos.
«Buongiorno gentili spettatori siamo qui collegati da Kalos. Oggi comincerà la lega pokémon. Ora andiamo a vedere il primo incontro: i contendenti sono John Smith e Ash Ketchum»
La rossa sbiancò in volto, e il suo amico notò il disagio della ragazza.
«Misty tutto questo ti farà solo del male dai»
«Vo...voglio vedere» i suoi occhi cominciarono ad essere invasi dalle lacrime.

«Ash buona fortuna» la bionda abbracciò il suo amato.
«Che pokèmon userai?» intervenne il più grande.
«Pikachu e una nostra vecchia conoscenza di Sinnoh» sorrise e si recò nella tribuna insieme alla biondina ad assistere all'incontro.
«Eccoci ritrovati signori e signori» cominciò a parlare l'annunciatrice televisiva. 
«Quest'anno alla lega ci saranno dei cambiamenti. L'incontro sara composto da due round con un pokemon ognuno. Bando alle ciance, si comincia!»
«Lucario vai» sorrise John
«Complimenti hai un Lucario, ma non avrai speranze contro il mio pokémon. Infernape scelgo te»
«Lucario forzasfera!»
«Infernape schiva e poi pugnorapido!»
Il pokémon di tipo fuoco schivò e diede un pugno fortissimo al suo avversario che andò K.O»
La biondina scese dalla tribuna e andò a baciare il corvino.

«Incredibile Ash e il suo pokémon si aggiudicano il primo round in pochissimi secondi»
Misty si sentì felice nel vedere Ash vincere l'incontro.
«Il suo Infernape è fortissimo»
«Chi lo sa in che region....»
Il suo cuore si bloccò, stava per esplodere. Putroppo notò il suo corvino che baciava quella ragazza di Kalos. Svenne di colpo con le lacrime agli occhi.
«Misty che succede?»
Troppo tardi. Tracey la fece stendere sul divano appoggiandele un cuscino dietro la schiena.

«Ora 20 minuti di pausa e poi comincerà il 2 round»
Si recarono entrambi negli spogliatoi. Una donna si avvicinò ad Ash.
«Scusami sei tu Ash Ketchum giusto?»
«Si perchè?»
«Ti cerca una persona in videochiamata»
«Grazie vado subito» si recò vicino al videotelefono e fu molto sorpreso di trovarsi davanti la donna di Kanto.
«Mamma che bello rivederti»
«Ash amore mio da quanto tempo non ti vedo, ho seguito il tuo incontro alla televisione»
A quella frase si chiese se lei lo stava guardando.
«Ora ho il secondo round mamma»
«Cos'è quella grande fasciatura che hai sulla spalla?» lo guardò con aria pensierosa.
«Niente di che» abbassò lo sguardo.
«Sai che non mi devi nascondere niente»
Ash si fece abbindolare e raccontò tutto quello che era successo.
«Devo ammettere che mi sono vergognato del fatto che non sapevo il mio gruppo sanguigno, ma menomale che anche quello di Serena era B positivo»
Delia non rispose, e questo dettaglio Ash lo notò.
«Mamma c'è qualcosa che non va?»
«Ash....è strano ma, il tuo gruppo sanguigno è A negativo»
Il corvino sbiancò in volto, il cuore mancava dei battiti.
«Ci dev'essere un errore mamma»
«No Ash il tuo gruppo sanguigno è A negativo ne sono sicura»
Il corvino in preda alla rabbia si alzò dalla sedia e cominciò a correre.
«Ash dove vai?»
Il ragazzo corse per tutti i corridoi e arrivò dalla biondina che si trovava fuori a prendere una boccata d'aria. La strattonò molto forte, era furioso.
«ORA TU MI RACCONTI COSA È SUCCESSO REALMENTE!»

Misty era ancora priva di conoscienza. Tracey aveva chiamato il medico che riferì il bisogno di riposare da parte della rossa. Il ragazzo era molto preoccupato, la rossa aveva avuto un fortissimo shock. Anche le sorelle erano molto preoccupate, non avrebbero mai potuto capire quello che stava provando la loro sorellina.
«Tracey io vorrei solo rivederla felice come una volta» cominciò a piangere energicamente.
«Daisy vedrai che tornerà come prima»
«Si sbatte tanto per Ash che non la considera minimamente» si infuriò con il ragazzo.
«Non dire così, io credo che Ash le voglia molto bene, altrimenti non avrebbe rischiato la morte per lei» ribattè con calma lui.
«Spero che le cose si aggiustino»
«Lo spero anche io»

La biondina guardava preoccupata e pensierosa il suo corvino.
«Ash di cosa...di cosa parli?» parve non capire.
«Ora tu mi devi raccontare tutta la verità sull'incidente!» era imbestialito.
«Ash ma io la verità te lo....»
«NON MI DIRE CAZZATE, VOGLIO LA VERITÀ!» tutti si girarono per vedere cosa succedeva.
«Ash...» cominciò a piangere.
«Dimmi la verità!»
«Ash io lo doveva fare, io ti amo» era un fiume di lacrime. Accorse anche il ragazzo più grande.
«Ash che cosa succede?» parve stranito.
«Questa qui mi ha raccontato una storia falsa, e ora voglio che mi racconti la verità!» sbraitava continuamente.
«Brock fallo ragionare» era disperata.
«Meglio che tu gli racconti la verità Serena» tentò di calmarlo.
«Serena muoviti!»
«Ti ricordi di quando ti dissi che quella ragazzina si scansò dal blocco di ghiaccio e fece colpire te? Bhe ho mentito» la sua voce si fece sempre più piccola. Notò che l'espressione di Ash era sconvolta, fece per accarezzarlo ma lui la scansò con gesto rapido.
«Continua» aveva un tono pesante.
«Sei stato tu ad appostarti davanti a lei per proteggerla dal ghiaccio»
Ash si sentì mancare dei battiti e una rabbia incredibile gli scorreva nelle vene.
«Quindi tu...»
«C'è un'ultima cosa, la trasfusione per te, l'ha fatta Misty»
Non riuscì a reggere il colpo. Sbiancò in volto e cadde a terra privo di conoscenza.

Un amore eterno distrutto per una piccolissima bugia. Si svegliò 5 minuti dopo con la fronte imperlata di sudore.
«Signor Ketchum lei deve tornare sul campo ora comincia il secondo round» arrivò un assistente alla lega. Ash si alzò e cominciò a correre all'esterno della struttura, era diretto a Kanto.
«Ash dove vai?» Serena piangeva ormai da tanto.
«Penso che rincorra i suoi sogni, cerco di raggiungerlo» piantò li la biondina. Era stata una bugia cattiva nei confronti di Misty e Ash, ma lo aveva fatto solo per il suo amore che altrimenti non sarebbe mai potuto emergere.
Ash correva all'impazzata, doveva rivederla assolutamente.
«Ash!» parve non sentire la voce del più grande, ma venne raggiunto da egli che lo bloccò.
«Brock non potrai...»
«Prendiamo un taxi forza!» 
Il corvino guardò l'altro.
«Grazie mille» presero un taxi e si avviarono verso l'aereoporto.

Misty dormiva ancora, il colpo era stato pesante. Tracey diede uno sguardo alla televisione.
«E John Smith vince la partita a tavolino dopo che lo sfidante Ash Ketchum ha abbandonato la gara»
Fu spiazzato da quella notizia, non si era mai tirato indietro in tutta la sua vita. Il motivo doveva essere stato molto grande.

Sull'aereoporto Ash non si fermava nemmeno per un attimo.
«Ma quanto ci mette questo aereo» sbraitava constantemente.
«Ash arriveremo tra 7 ore, rilassati è meglio per te» cercò di tranquillizzarlo.
«Lo so Brock ma sono stato un mostro con lei con quella lettera»
«Non dire così, tu le hai salvato la vita» sorrise.
«Si lo so ma io la amo, non potrei mai perdonarmelo»
Il più grande fu spiazzato dalla sincerità del corvino.
«Quando lo hai capito?»
«Quando ho scritto la lettera» una lacrima gli rigò il volto.

Daisy era preoccupatissima, Misty non si svegliava, ma il dottore continuava a ripeterle che non era in pericolo di vita. Tracey era ancora sconcertato da quello che era successo alla lega.
«Possibile che»
«Cosa Tracey?»
«Niente era solo un'ipotesi» abbassò lo sguardo.
«Meglio che andiamo a dormire, lasciamola riposare» si avviò la bionda, e Tracey la segui.

I due ragazzi arrivarono a Cerulian nella tarda mattina.
«Ash ora raggiungiamo la palestra»
«Facciamo presto» cominciarono a camminare a passo svelto. 
Appena arrivò di fronte a quell'edificio si sentì il cuore in gola. Doveva rivederla assolutamente, bussò alla porta.

Tracey stava preparando la colazione per le sue sorelle, quando sentì bussare alla porta. Andò ad aprire e spalancò gli occhi quasi sconvolto.
«Ash?» era ancora a bocca aperta.
«Tracey dov'è Misty?» fece per entrare ma il ragazzo lo bloccò.
«Che ci fai qui? Pensavo che dopo la tua lettera..»
«Lo so c'è stato un terribile malinteso, se mi fai entrare ti racconto tutto» si accomodò in casa. Tracey gli offrì una tazza di the mentre sentiva il racconto del corvino.
«Allora come mai sei qui?»
«Sono venuto per rivedere Misty, ho fatto male a scriverle quella lettera»
«Hai fatto male anche a baciare quella biondina in diretta nazionale, Misty non ha retto il colpo e ormai dorme da ieri pomeriggio»
Ash si sentì straziare il cuore, un dolore che aveva provato raramente.
«Serena mi aveva raccontato una storia sbagliata. Scusami ma ora potrei vederla?» cercò di convincere il ragazzo.
«Certo Ash, per te dev'essere importante Misty visto che hai addirittura abbandonato la lega»
«Vedi Tracey io ed Ash siamo riusciti a prendere il primo aereo giusto in tempo» 
«Brock siete arrivati giusto in tempo, lei farà i salti di gioia»
«Tracey hai visto il mio...» la bionda si freddò vedendo il corvino che sorseggiava il thè.
«Tu che ci fai qui Ash?»
«Sono venuto per vedere tua sorella» sorrise con dolcezza.
«Ash grazie al dio» corse verso di lui e lo abbracciò fortissimo.
«Misty ultimamente sorride con molta fatica, abbiamo bisogno di te» cominciò a piangere.
«Dai Daisy andiamo sopra da lei» si avviarono ed entrarono nella camera. Ash si sentì morire nel vederla con quel viso bianco. Si avvicinò d'istinto al letto e prese ad accarezzarle la guancia.
«Dai Misty svegliati, ci sono io qui, c'è il tuo Ash, salvandoti la vita ho fatto la cosa più giusta della mia vita, e ora voglio viverla con te» una lacrima rigò il suo volto.
«Ash menomale che sei venuto, ora noi scendiamo, se hai bisogno di qualcosa siamo giù di sotto» scesero tutti compreso Brock.
«Ehi Misty, mi dispiace tantissimo per quella lettera, sono un vero idiota» ormai piangeva nervosamente. Non faceva che pensare al fatto che era diventata tremendamente bella e formata. Ricordava che era un perfetto maschiaccio prima, ora invece, era la ragazza più bella che lui avesse mai visto.

I ragazzi erano scesi in cucina a sorseggiare un thè.
«Per Misty è stato un vero shock, povera ragazza» fece una strana smorfia la sorella.
«Brock tu ed Ash potrete alloggiare qui per la notte che ne dite?»
«Disturbiamo?»
«Ma certo che no, vieni ti accompagno nella tua stanza» salirono le scale e arrivarono nella sala degli ospiti.

Il giorno dopo Ash era ancora in ansia per Misty. Passava tutto il giorno in camera sua a parlargli, e non sapeva perchè ma quella cosa gli era familiare.
«Ash come ti senti» intervenne il ragazzo.
«Tracey sono molto preoccupato, non da segni di vita a parte il suo lento respiro» cominciò a singhiozzare vistosamente.
«Posso farti una domanda? Le sorelle di Misty si devono occupare degli spettacoli e io e Brock ci occupiamo della palestra. Potresti andare alle poste a ritirare un vaso che abbiamo ordinato?»
«Non lo so Tracey, e se si sveglia?»
«Ti farà bene prendere una boccata d'aria» sorrise. Il corvino annuì e si avviò verso le poste, per strada non faceva altro che pensare alla ragazza dai capelli rossi.

Tracey sentì bussare alla porta, non poteva trattarsi del corvino visto che era uscito pochi minuti prima. Apri la porta e davanti agli occhi si trovò l'altro ragazzo di Pallet.
«Ehi Gary che ci fai qui?» 
«Sono venuto per vedere Misty, posso vederla?»
«Certo, è in camera sua che dorme, se vuoi puoi andare» 
Il ragazzo si avviò di sopra ed entrò in camera.

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Capitolo 5
*** Un risveglio doloroso ***


Ringrazio tutti quelli che seguono questa fic!:D


Molti colori sbiadati, dei suoni incomprensibili nella stanza. Quel ragazzo le aveva spezzato il cuore, il suo dolore era permanente. Aprì gli occhi, c'era molta luce nella stanza, non abituatasi ancora alla luce voltò lo sguardo e incrociò quello del suo amico.
«Ciao Gary»
«Misty finalmente ti sei svegliata, dormi un po troppo per i miei gusti» cominciò a ridere.
«Che ci fai tu qui?» parve stranita.
«Sono venuto a trovarti un po»
«Capisco» abbassò lo sguardo.
«Ti da fastidio che ti vengo a trovare?» 
«No Gary non ho detto questo»
«Lo sai no che mi stai spezzando il cuore? Non mi consideri nemmeno» cominciò ad arrabbiarsi.
«Gary pensavo di essere stata chiara»
«Misty io ti amo da impazzire» con un gesto rapido la baciò. Misty era paralizzata, ma si staccò subito dopo aver sentito un rumore di vetro che si infrangeva sul pavimento.
La ragazza era ancora sconvolta per quel bacio, ma fu attratta dal rumore. E fu lì che incrociò i suoi occhi neri, i più belli che lei avesse mai visto, la facevano balbettare.
«Ash?»
Il corvino era sconvolto e arrabbiato allo stesso tempo, si sentiva un vero stupido. Prese a correre e arrivò al piano di sotto.
«Ash dove corri?» non rispose ed uscì dalla casa senza voltarsi indietro.
Misty piangeva tantissimo, tentò di alzarsi per rincorrerlo ma le gambe cedettero. Aveva rovinato di nuovo tutto, si sentiva la donna più inutile al mondo.

Ash correva all'impazzata senza una destinazione, senza alcuna meta, ma un motivo c'era, voleva stare il più lontano possibile da lei.
«Perchè Misty, perchè?»

Tracey andò al piano di sopra per vedere cosa fosse successo, e il suo cuore si spezzò rivedendo Misty in lacrime.
«Misty cosa è successo?» la ragazza non rispondeva. Tracey notò che seduto sul letto c'era anche il nipote del Professor Oak, e a quel punto capì ogni cosa.
«Gary forse è meglio che tu vada via» disse con un tono quasi severo.
«Hai ragione, scusate per il disturbo» uscì dalla casa con un senso di colpa nel cuore.
«Misty cosa è successo?» appoggiò una mano sulla spalla all'amica.
«Ho rovinato per l'ennesima volta la mia vita» era un fiume di lacrime, era inconsolabile.
«Ash mi ha detto che quella Serena gli aveva riferito una versione sbagliata della storia dato che lui non ricordava niente dopo essersi svegliato» 
La ragazza lo guardò, una fitta si faceva spazio nel suo cuore. Aveva di nuovo rovinato tutto.

Arrivò la sera e il corvino non era ancora tornato, e la preoccupazione si faceva sentire in palestra. Misty era da ore seduta sul divano in completo silenzio a fissare la porta.
«Ma dove sarà finito» Tracey camminava per la stanza senza fermarsi, ma fu costretto a interrompersi quando la porta si aprì, trovandosi davanti l'allevatore di pokémon.
«Brock allora?»
«Niente da fare ho cercato per tutta la città ma non c'è»
La rossa ricominciò a piangere, questa volta molto di più.
«Non dev'essere andato lontano, va bene continueremo a cercarlo domani, sta cominciando a piovere»
La ragazza si rassegnò e si addormentò sul divano tra le lacrime.

Erano notte inoltrata ormai, il corvino non voleva sapere di muoversi. Era arrivato fino al luogo del loro primo incontro, quel posto riaffiorava in lui molti ricordi. Pensava a tutto quello che aveva passato negli ultimi tempi. Certo che anche la sua amica doveva averne passate delle belle, quindi sarebbe stato da egoisti sentirsi l'unica vittima. Dopo vare riflessioni decise di alzarsi e si diresse verso la palestra.

Misty non riusciva a prendere sonno, pensava e ripensava a quello che era successo poche ore prima. Il suo primo bacio era stato con Gary, non ci poteva credere. Tutti i suoi pensieri furono interrotti dal suono dells porta che si apriva. La ragazza si precipitò per andare a vedere e si bloccò.
«Ash» ricominciò a piangere.
Il corvino parve quasi indifferente.
«Ciao» disse con fare distaccato. Alla rossa le si spezzò il cuore.
«Come mai sei scappato?» chiese con una voce molto bassa.
«Mi prudevano le gambe» 
«Ti prego Ash sii serio» disse singhiozzando.
«Perchè lo hai baciato?» 
«Ash posso spiegarti non sono stata io a baciarlo» cominciò ad agitarsi.
«Perchè dovrei crederti?»
«Perchè anche tu hai baciato quella biondina, e lo hai fatto in diretta nazionale» singhiozzò pronunciando quelle ultime parole.
«Ho buttato via la mia carriera per raggiungerti, ho abbandonato qualunque sogno, ma infine mi ritrovo col cuore messo peggio di prima» aveva le lacrime agli occhi.
«Ash io ti amo, non posso stare senza di te, ti prego scusami» fece per abbracciarlo, ma il corvino la fermò.
«Io vado a dormire, buonanotte» salì le scale senza voltarsi e si recò nella camera degli ospiti. La rossa piangeva tantissimo ormai, si stese sul divano e diede un urlo di dolore con la faccia nel cuscino. Quell'urlo arrivò alle orecchie di Ash come una pugnalata al cuore.

Il mattino dopo il primo ad alzarsi fu Brock che cominciò a preparare la colazione. Uscendo dalla cucina notò che la sua amica dai capelli rossi era stesa a pancia in su sul divano e fissava il vuoto.
«Buongiorno Misty» prese posto sul divano.
«Ciao Brock» disse bisbiagliando.
Il ragazzo notò il suo distacco, ma fu poi attirato dall'arrivo del "maschio di casa".
«Buongiorno ragazzi» andò in cucina per una tazza di latte e poi tornò.
«Allora Misty come ti senti?» disse appoggiando una mano sulla spalla dell'amica. Ma ella non rispose, anzi si voltò a pancia in giù e affondò la testa nel cuscino. Tracey abbassò lo sguardò, odiava profondamente vederla in quel modo.
«Buongiorno ragazzi» 
Sentendo la voce del corvino si voltarono tutti e tre verso di lui compresa la rossa, anche se lei lo fece con più calma.
«Ash dove ti eri cacciato e poi quando sei rientrato?» disse Brock comincio ad agitarsi leggermente.
«Tranquillo Brock va tutto bene sono rientrato stanotte» disse con calma, poi incrociò i suoi occhi con quelli dell'amica, i più belli che lui avesse mai visto.
«Ah Tracey volevo chiederti scusa per il vaso» disse abbassando lo sguardo.
«Non ti preoccupare Ash, non è grave» disse sorridendo.
«Grazie mille. Ragazzi io devo andare, ci vediamo oggi» disse il corvino prima di dileguarsi. Tutti guardarono la scena senza fiatare.
«Io lo seguo» disse la rossa che fece per alzarsi, ma venne fermato dall'allevatore.
«Misty è meglio lasciarlo da solo» disse sospirando. La rossa cominciò a piangere e andò in camera sua. Prese la foto che ritraeva lei ed Ash e la strappò in due parti con tutta la rabbia che aveva in corpo. Infine si accasciò a terra immersa nelle lacrime.

Ash arrivò a destinazione. Non aveva voluto rilevare il posto in cui si era recato. Quel lago riaffiorava in lui pochi ricordi ma bellissimi. In quel luogo l'aveva conosciuta, in quel luogo aveva conosciuto il suo unico amore, aveva conosciuto la persona che gli aveva cambiato la vita.

Arrivò la sera e il corvino non era ancora rientrato.
«Ma che fine ha fatto?» cominciò ad agitarsi il più grande.
«Tranquillo Brock vedrai che tornerà, ora andiamo a dormire che domani mattina mi devi aiutare in.palestra» calmò il ragazzo e andarono entrambi a dormire. La ragazza dai capelli rossi aveva sentito tutto, le scappò una lacrima pensando a tutto quello che stava passando. Decise di uscire dalla stanza per andare in bagno, rimase la porta aperta e andò nel corridoio, e fu lì che lo incontrò. Nel corridoio cadde il totale silenzio. I suoi occhi azzurri fissavano i suoi color castano. Il corvino fece il primo passo, si avvicinò a lei e...passò davanti alla rossa senza fiatare. Lei rimase di stucco, cominciòa piangere, ma prese coraggio.
«Cosa c'è non esi...esisto nemmeno più per te?» singhiozzava tantissimo.
«Non meriti nemmeno una risposta credimi»
Quelle parole arrivarono come un pugno nello stomaco. Il corvino fece per andarsene, ma notò la porta aperta della camera della sua vecchia amica e al suo interno notò sul pavimento la loro foto strappata in due parti.
«A quanto pare non ci hai messo molto a cancellarmi dalla tua vita» disse con sarcasmo.
Misty capì che si riferiva alla foto e quindi cominciò ad alzare il tono.
«È stato un momento di debolezza credimi» il cuore cominciò a farle male.
«Non cercare scuse! Misty io ti odio, mi fai schifo!» le urlò in faccia.
La ragazza si sentì male, non resse il colpo, svenne e battè la testa contro il muro.
«Misty che succede? MISTY!» il corvino seguì il cuore e accorse alla ragazza. Arrivarono anche Tracey, Brock e le tre sorelle.
«Ash cosa è successo?» domandò affannato Tracey.
«È svenuta e ha battuto la testa, chiama un'ambulanza forza!» il corvino la prese in braccio e la stese sul divano con un'asciugamano bagnato sulla fronte. 
Appena arrivarono all'ospedale la tensione era percepibile in ogni angolo. Tutti i presenti erano in un silenzio assoluto, a parte Ash che camminava avanti e indietro e sbraitava. Si sentiva morire, ma fu sollevato dall'arrivo del dottore.
«Dottore allora come sta?» cominciò a spaventarsi Daisy.
«Tutto bene è fuori pericolo» 
«Grazie al cielo, possiamo vederla?» si intromise Tracey.
«Certo»
I ragazzi si avviarono nella stanza, tutti entrarono al di fuori di Ash.
«Ash che succede?»
«Brock non so se vorrà rivedermi dopo tutto quello che è successo» una lacrima rigò il suo volto.
«Ash vedrai che tutto andrà bene» gli appoggiò una pacca sulla spalla.
Entrarono tutti, e intravidero la loro amica nel letto, bella come sempre. Le tre sorelle corsero verso di lei e l'abbracciarono con tutte le forze che aveva.
«Misty mamma mia quanto ne hai dovute passare in questo periodo» disse Violet singhiozzando.
«Non preoccupatevi ora sto bene» disse sorridendo.
«Misty non farmi più questi brutti scherzi, altrimenti torno al laboratorio» 
«Scusami tanto Tracey, ti prometto che starò bene»
«Sei la rossa più sbadata che abbia mai visto» intervenne sorridendo il più grande.
«Grazie mi sento molto meglio» scoppiò a ridere.
Ecco, gli occhi si incrociarono. La rossa ebbe una fitta al cuore, ma guardava Ash con fare pensieroso.
«E tu chi sei?»
Ash spalancò gli occhi. Come chi era? Non poteva credere a quello che aveva sentito.
«Misty sono Ash Ketchum, un tuo amico possiamo dire» quelle parole uscirono a fatica.
«Non mi ricordo di te» ancora quelle parole arrivarono come una pugnalata al cuore. Tutti i presenti erano rimasti a bocca aperta. Al corvino scappò una lacrima, era tutta colpa sua.
«Mi dispiace ragazzi ma l'orario delle visite è finito» arrivò il dottore.
«Dottore perchè non ci ha detto che ha perso la memoria?»
«Volevo prima vedere se era un amnesia totale o parziale, e a quanto vedo riguarda una sola persona» disse pensieroso.
«Allora si potrà risolvere?» chiese Ash con calma.
«Non si può fare niente mi spiace, ma nessuno ci è mai riuscito prima» disse il dottore prima di accompagnare fuori gli ospiti. Ash cominciò a piangere, non poteva crederci, diede un ultimo sguardo alla sua amica, e i loro occhi si incontrarono ancora.
La rossa rimase da sola ed ebbe una fitta al cuore. "Ash Ketchum non mi ricordo niente di te, ma appena ti ho visto ho avuto un forte dolore al cuore, chi sei veramente?" pensò mentre si toccava il petto.

Ash era ancora sconvolto per quello che era successo. Si recò nel loro luogo, dove tutto era cominciato, dove tutto aveva avuto inizio. Si stese sull'erba, e una lacrima rigò il suo volto. Misty si era dimenticata per sempre di lui, cosa peggiore non poteva esserci. Battè i pugni per terra facendosi male leggermente.
«Misty io ti farò recuperare la memoria, fosse l'ultima cosa che faccio» detto questo si alzò e si diresse verso la palestra.

Misty era da poco tornata a casa sua, aveva salutato i suoi pokemon con tanto amore. Era sul divano a guardare la televisione finchè non sentì aprire la porta e si trovò davanti il corvino.
«Ancora tu? Ma si può sapere chi sei?» cominciò ad alzare la voce.
«Misty calma sono un tuo amico non sono un estraneo» 
«Ma io non ti conosco nemmeno» quelle parole ebbero lo stesso effetto di una coltellata.
«Guarda un attimo» frugò nelle tasche e prese una foto.
«Questa è una foto che ritrae noi due, la porto sempre con me perche ne sono affezzionato» disse sospirando. La rossa guardò stupita la foto, era proprio lei.
«D'accordo ci conoscevamo e ci sono anche le prove, ma resta il fatto che io non mi ricordi nulla»
«Ti aiuterò a recuperare quei ricordi Misty, altrimenti non me lo perdonerei mai» 
La ragazza rimase molto colpita dalle parole del ragazzo, e arrossì leggermente.
«Ma come mai mi sono dimenticato solamente di te?» chiese un po pensierosa.
«Quando arriverà il momento te lo diro» disse abbassando lo sguardo.
«Posso farti un'altra domanda?» chiese arrossendo.
«Certo chiedi pure»
«Ecco ma....io e te eravamo fidanzati?» era in totale imbarazzo.
Il corvino abbozzò un sorriso.
«No, non lo eravamo» il suo sguardo si fece ancora più cupo.
«Ah capisco, va bene io vado a lavarmi un po ci vediamo dopo» disse la rossa dando un bacio sulla giancia al ragazzo e dileguandosi molto velocemente.
«Ehi Ash tutto bene?»
«Per niente Brock, io la amo ma lei non si ricorda di me»
«Cosa è successo veramente?» chiese il più grande appoggiando una mano sulla spalla all'amico. Il corvino raccontò quello che era successo la notte prima all'amico.
«Quindi la cosa più logica è dire che si è dimenticata solo di te perchè tu le hai arrecato un fortissimo dispiacere al cuore, mi dispiace Ash» 
Al ragazzo scappò una lacrima, si sentiva un vero schifo. Ma gli vemne un idea che forse avrebbe funzionato. Salì al piano di sopra e bussò alla camera della ragazza.
«Misty sono Ash posso entrare?»
«Certo entra pure»
Il corvino entrò e rimase a bocca aperta nel vederla, era bellissima. Indossava una gonna inguinale e una maglietta a maniche corte.
«Ash ci sei?»
«Ehm....Scusami stavo pensando» disse sbraitando.
«Bene, cosa volevi?»
«Ho pensato di comimciare già da oggi ad aiutarti, ma prima vorrei farti una domanda..»
«Dimmi pure»
«Tu vuoi veramente ricordarti di me? disse tutto d'un fiato.
La rossa rimase spiazzata e arrossì.
«Bhe se stai facendo tutto questo per me vuol dire che io per te ero importante, e viceversa» disse con un sorriso che avrebbe fatto innamorare chiunque.
«Allora ti voglio portare in un.posto speciale» disse prendendola per il braccio.
«Ehi calma sto venendo»

I due arrivarono al lago del loro primo incontro. Tutto sembrava più bello insieme a lei.
«Vedi noi ci siamo conosciuti qui»
«Davvero?»
«Certo, ero caduto nel lago e tu mi hai pescato, ho preso in prestito la tua bicicletta e te lo distrutta» disse ridendo.
La ragazza non rispose.
«Misty c'è qualcosa che non va?»
«Sto cominciando a ricordare qualcosa» disse con calma.
«Davvero e che cosa?»
«Sono riuscita a ricordare l'immagine della mia bici distrutta e poi basta»
Ash rimase deluso.
«Va bene è sempre un passo avanti, ora andiamo che fra poco è buio» disse prima di avviarsi con la rossa.

Brock era impegnato ad aiutare Tracey quando sentì bussare la porta, andò ad aprire la porta e rimase sorpreso.
«Serena?»
«Brock dov'è Ash?» disse singhiozzando vistosamente.
«Che ci fai qui?»
«Per favore dimmi dov'è»
«Serena?»
La bionda si bloccò, si girò il più lentamente possibile, ma il suo cuore si spezzò nel vederlo in compagnia della sua amica dai capelli rossi.
«Ash...» cominciò a piangere.
«Che ci fai qui? Non voglio più vederti dopo tutto quello che hai fatto» disse urlando.

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Capitolo 6
*** Addio ***


«Posso parlarti almeno per un po» era un fiume di lacrime.
Il corvino si fece intimidire.
«Misty per piacere puoi lasciarci da soli?» 
La rossa acconsentì, ma si appostò dietro un angolo per sentire tutto, era troppo curiosa.
«Perchè sei venuta qui? Hai intenzione di rovinarmi di nuovo la vita?»
«Ash io non ho mai avuto l'intenzione di rovinarti la vita, solo che...cerca di capirmi, ero una ragazza innamorata e non sapevo cosa fare, ti prego perdonami» fece per abbracciarlo ma venne respinta.
«Non hai pensato a me? Io non ti amavo Serena, per me eri solo un'ottima amica»
La biondina si sentì morire sentendo quelle parole.
«Allora perchè mi baciavi sempre?» singhiozzava ripetutamente. Misty che spiava i due sentì un dolore al cuore che si espandeva sempre di più, ma non riusciva a capirne il motivo.
«Io ti volevo solo un grande bene, mi dispiace ma io non ti amo»
«Allora mi hai preso in giro per tutto il tempo?»
«Serena io...»
«Ti odio con tutto il cuore Ash Ketchum!» gridò prima di sbattersi la porta alle spalle. Il corvino decise di non pensarci e andò in cucina dove incontrò la ragazza dai capelli rossi.
«Perchè non mi hai detto che eri fidanzato?» fece con tono severo.
«Ma non lo sono infatti»
«Certo come no. Fai una cosa non mi aiutare più, tanto non ho bisogno di recuperare la memoria»
«Misty non fare così ti prego, noi non siamo fidanzati» cercò di difendersi.
«Certo, valla a cercare fai meglio» si alzò dalla tavola infuriata diretta verso il piano di sopra, ma venne bloccata dal corvino.
«Perchè fai così?»
«Non voglio essere aiutata da un ragazzo che mi prende in giro» si diresse verso la camera e si buttò sul letto.
«Perchè mi fai questo effetto Ash Ketchum? Perchè?» si addormentò con questa domanda che l'affliggeva.
Il corvino era ancora sconvolto per quei pochi minuti che gli avevano rovinato tutto. Andò in camera sua con le lacrime agli occhi.

Il mattino dopo nessuno era intensionato a parlare. L'allevatore di pokémon notò subito il tutto.
«Ash è successo qualcosa?»
Non ebbe nessuna risposta, sembrava in un altro mondo.
«Ash ci sei?»
«Certo Brock, non so più cosa fare, io cerco di farla ricordare di me, ma credo che lei non sia dello stesso parere» disse abbassando lo sguardo.
«Ash io posso dirti solo che lei tiene molto a te»
«Ho preso una decisione molto difficile, prepara tutto, ripartiamo per Kalos» quelle parole fecero spalancare gli occhi al suo amico.
«Sei sicuro della tua scelta?»
«Certo che lo sono»
«Va bene allora vado di sopra a prepararmi» si avviò al piano superiore.
«E così parti?» quella voce fece sobbalzare il corvino.
«Misty è la decisione migliore credimi»
«Hai pensato solo a te stesso ovviamente» disse arrabbiata.
«Misty per me è difficilissimo, ma lo devo fare per il bene di entrambi, visto che tu hai detto che non vuoi ricordarti di me»
«Infatti avevo intenzione di scusarmi, ma a quanto pare hai già preso la tua decisione, buona fortuna» fece per andarsene ma venne bloccato dal ragazzo.
«Perchè fai così?»
«Tu per me sei un estraneo, perchè dovrei comportarmi diversamente?» quelle parole trafissero il cuore al corvino.
«Allora perchè mi hai salvato la vita?»
Misty ebbe un forte dolore alla testa, si inginocchiò.
«Sei stato tu a salvarmela io ho solo ricambiato»
«Allora ti sei ricordata?» aveva voglia di piangere. La rossa si stese a terra e si toccò la fronte.
«Ash ti prego aiutami mi fa male la testa, Ash aiutami...» disse l'ultima parola bisbigliando e si accasciò a terra priva di sensi.
«Misty rispondimi!» urlò con tutta la forza che aveva. Accorsero anche gli altri e l'accampagnarono all'ospedale.

L'aria era molto tesa e la ragazza non aveva ancora ripreso conoscenza.
«Ash si può sapere cosa è successo?» 
«Tracey non so, si è accasciata al suolo e io..» piangeva a dirotto. Fu confortato dai suoi amici. 
«Ash non è possibile che tu quella ragazza la faccia stare solo male, devi crescere!» le parole di Daisy furono una pugnalata al cuore per il ragazzo, tutti rimasero a bocca aperta, e anche la ragazza si rwse conto di aver esagerato.
«Ash scus...» il corvino scappò dalla sala e corse via, arrivò alla palestra e cominciò a preparare lo zaino.

«Forse ho esagerato» 
Il dottore entrò nella sala e tutti si alzarono
«La ragazza si è svegliata e...ha recuperato anche la memoria!» l'entusiasmo tra i ragazzi era incontenibile.
«Possiamo vederla?»
«Certamente, seguitemi!»
Il gruppetto entrò in camera e le sorelle corsero ad abbracciare la rossa.
«Ragazzi dov'è Ash? Devo vederlo assolutamente!» fece per alzarsi dal letto ma venne bloccata da Daisy.
«Ash sarà qui a momenti» 
«È con quella Serena vero?» era agitatissima e ormai era in preda alla disperazione.
«No Misty, Serena non c'è non preoccuparti» le asciugò il sudore.

Il gruppo ritornò a casa, la ragazza dai capelli rossi sarebbe uscita il mattino seguente. Appena entrarono in casa rimasero perplessi nel vedere il corvino con lo zaino preparato.
«Ash dove hai intenzione di andare?» domandò preoccupato il capopalestra.
«Ho intenzione di partire, Misty ha sofferto già troppo per me» disse con un velo di malinconia.
«Ash non avevo intenzione di dirti quelle cose, scusami» 
«Daisy so bene che quelle parole non erano dette con cattiveria, ma ni hanno fatto riflettere, e ho capito che non può soffrire ancora» una lacrima gli rigò il volto.
«E domani ripartirò, non provate a seguirmi» 
«Ash sei sicuro di quello che fai?»
«Certo Brock..»
Il capopalestra lo abbracciò, era sempre stato come un fratello per lui.

Il giorno dopo Misty uscì dall'ospedale. Era distrutta in volto, al solo pensiero che Ash non si era minimamente preoccupato delle sue condizioni. Arrivò davanti la porta della palestra, fece per aprirla ma essa fu spalancata dall'interno. Impallidì nel vederlo, in piedi davanti a lei, con la borsa sulle spalle.
«Ash» riuscì a dire con un filo di voce.
Il corvino era rimasto immobile nell'osservarla.
«Misty»
«Hai intenzione di partire? E non ti sei nemmeno preoccupato delle mie condizioni» le lacrime invasero il suo volto.
«Misty io...devo partire, è meglio per te stare lontana da me» era tremante e notò che la rossa si coprì il volto con le mani. Fece per sfiorarla, ma lei lo scansò con un gesto rapido.
«Ti odio con tutta me stessa Ash, mi fai schifo, vai via dalla mia vita!» corse in casa e si accasciò a terra, si sfogò in un pianto liberatorio.
Il corvino sentì le urla in casa, e dopo quelle parole dette dalla ragazza, cominciò a piangere anche lui. Si allontanò, fino a diventare un puntino nero in lontananza. La ragazza dai capelli rossi era in preda alla disperazione, e svenne di colpo.
Era la fine di un amore, il loro amore, un'amore mai cominciato.

Erano passati due anni da quando Ash era partito da Cerulian, per stare lontano da lei, per stare lontano dal suo unico amore. Era riuscito a vincere la lega di Kalos, quella di Unima e quella di Hoenn. Ora viaggiava per Sinnoh in cerca di nuove avventure. Il sorriso sul suo volto era ormai spento, quel ragazzo vivace aveva fatto posto ad un ragazzo costantemente sofferente e pensieroso. Spesso era si teneva in contatto con Brock, ma il resto basta. Tutti i giorni il suo pensiero si soffermava su di lei, quella ragazza che gli aveva fatto provare sentimenti mai provati in precedenza: rabbia, amore, gelosia, sofferenza, amore, compassione, e ancora amore. Era appena arrivato alla lega pokémon, quando una lacrima rigò il suo volto.

Nella palestra di Cerulian la felicità ormai non esisteva più per una ragazza. Aveva dei capelli rossi che le cadevano sulle spalle, e dei grandi occhi azzurri. Era stesa sul divano a guardare la tv con lo sguardo perso nel vuoto.
«Misty oggi c'è un allenatore, te ne devi occupare tu» intervenne la sorella.
«Daisy mandalo via, non è ho voglia» si stese a pancia in giù.
«È da due anni a questa parte che la fama di questa palestra è scesa drasticamente, dobbiamo rimetterci in sella Misty»
«E io cosa ci dovrei fare?»
«Comincia con l'affrontare questo incontro»
La rossa acconsentì a fatica e si alzò. Arrivò in palestra e scelse tre pokéball a caso, senza interressarsi dei pokémon racchiusi. Lo sfidante si presentò, era un ragazzino di 11 anni, aveva degli occhi neri e dei capelli...corvini. La rossa nel vederli si sentì mancare la terra sotto i piedi.
«Piacere io sono Alexander e vengo dalla regione di Hoenn»
«Cominciamo l'incontro forza!»
Misty prese una sua pokéball e ne uscì Staryu.
«Caterpie scelgo te» fece uscire il pokémon. Misty nel vedere quel piccolo pokémon ebbe un tonfo al cuore, tanti ricordi affollavano la sua mente. Delle lacrime tentarono di uscire ma riuscì a trattenersi. Affollata da molti pensieri non si accorse dell'attacco azione destinato a Staryu. Il pokémon stella barcollò.
«Scusa Staryu sono stata disattenta, usa pistolacqua»
«Caterpie schiva e usa attacco rapido» il pokèmon insetto eseguì gli ordini e mandò KO il suo avversario.
«Ottimo allora..» il ragazzo non finì la frase che il suo pokémon cominciò l'evoluzione.
Misty questa volta non riuscì a trattenere una lacrima. Era successo tutto come nella foresta di Viridian, quando il Caterpie di Ash si trasformò in un Metapod.
«Che bello si è evoluto in un Metapod, ora diventerò il più bravo maestro pokémon!»
Nel sentire quelle parole la ragazza non resse, si accasciò a terra e cominciò a piangere e ad urlare con il volto nascosto tra le mani. Tracey accorse, pregò lo sfidante di andarsene, consegliandogli la medaglia per farsi perdonare.
«Tracey io ci sto provando a dimenticarlo, ma non ci riesco!» era disperata e batteva i pugni sul pavimento.
«Misty forza rientra, devi riposare un pò» l'accompagnò in camera sua, le portò una tazza di thè bollente.

Ash era entrato nella lega, aveva registrato i suoi pokémon, e aveva già vinto facilmente i primi tre incontri. Arrivò il giorno della finale, il corvino non era più eccitato come una volta, era disinteressato durante lo svolgersi degli incontri. 
«Sta per cominciare la finale! Gli sfidanti sono Justin Torres e Ash Ketchum! Un pokémon a testa, si comincia!»
«Pikachu vai» il topino giallo era molto entusiasta.
«Dragonite scelgo te! Usa dragopulsar!»
«Pikachu schiva e usa codacciaio»
Il piccolo pokémon eseguì l'attacco che fece indietreggiare Dragonite.
«Usa doppioteam»
Il pokémon drago si moltiplicò in 10 copie. Il corvino invece sbuffò.
«Pikachu, usa fulmine sulla terza copia alla tua destra» il piccolo topo eseguì e a sorpresa di tutti riuscì a sconfiggere Dragonite»
Il pubblico esultò energicamente.
«E Ash è il nuovo campione della lega di Sinnoh! Un applauso per il vincitore!»
Il corvino acconsentì col capo e uscì dal campo con la testa abbassata, oramai non era più lo stesso.

Dall'altra parte del mondo una ragazza dormiva beatemente tra le sue coperte. Si era ripresa dallo shock grazie al suo amico Tracey, che per lei era sempre presente. Si svegliò e andò a prendere un bicchiere di latte.
«Finalmente ti sei svegliata»
«Grazie di tutto Tracey, non so come farei senza di te»
«E di che, lo sai che per te ci sono sempre» sorrise alla ragazza che ricambiò.
«È stato uno shock fortissimo per me» si sedette sulla sedia cercando di non pensare a quello che era successo.
«È passato, stamattina è arrivato il postino, c'è una lettera per te» 
La ragazza sorpresa aprì la busta lentamente e cominciò a leggere ad alta voce.
«È la Federazione Pokémon, dice: Signorina Misty Williams, la informiamo che è stata invitata al Wembley Stadium per la visione in tribuna della partita annuale di calcio tra gli allenatori più abili al mondo. La partita si terrà il 21 ottobre alle 20:45» 
Tracey rimase a bocca aperta.
«Misty, solo pochi allenatori hanno il privilegio, visto che la decisione è a sorte. Questa per noi allenatori è la partita di calcio più bella e importante dell'anno..Poi al Wembley Stadium di Londra, lo stadio più bello al mondo, devi accettare. Il 21 ottobre? Quindi tra 4 giorni esatti.» era entusiasta.
«Tracey non saprei, non ho tanta voglia» abbassò lo sguardo.
«Dai Misty, comprerò un biglietto anche io, mi costerà un occhio della testa ma voglio farti svagare un pò» non diede il tempo alla ragazza di ribattere che uscì di casa. La ragazza rassegnata si stese sul letto, e una lacrima le rigò il volto.

Ash, come era capitato spesso negli ultimi anni, aveva passato la notte in bianco. Scese giù alla reception del centro pokémon per fare colazione. Gli si avvicinò l'infermiera Joy.
«Tu sei Ash Ketchum? C'è una lettera per te» porse la lettera al ragazzo che la raccolse.
«Grazie» disse freddamente alla donna che si allontanò.
«Pika Pii» il topino giallo era molto curioso. Il corvino cominciò a leggere.
«Signor Ash Ketchum, la invitiamo a partecipare alla partita annuale tra gli allenatori più abili al mondo che si terrà nel Wembley Stadium di Londra il 21 ottobre»
Il ragazzo rimase di stucco, aveva sempre sognato di giocare in quella partita, non ne aveva mai persa una.  Accettò la proposta spedendo una lettera.

La vigilia del match arrivò velocemente e Misty e Tracey erano sull'aereo in direzione Londra.
«Misty non vedo l'ora di arrivare, sai le formazioni rimarranno segrete fino all'annuncio dello speaker» era eccitato all'idea. 
La ragazza fece un cenno col capo, mentre osservava la città dall'alto. 
«Siamo quasi arrivati, prendiamo i bagagli forza»
I due scesero dall'aereo, presero i bagagli e chiamarono un taxi. Si avviarono nel momento in cui un aereo proveniente da Sinnoh atterò all'aereoporto.
Arrivarono all'albergo, e mentre Tracey parlava col proprietario, la ragazza dai capelli rossi notò un viso familiare. 
«Gary?» era sorpresa.
«Misty? Che ci fai qui?»
«Sono stata scelta per assistere alla partita, tu invece?»
«Io invece parteciperò alla partita, e tu sei l'unica a saperlo» disse sorridendo.
Anche alla rossa scappò un sorriso.
«Spero che tu faccia bene»
«Le tribune sono vicine al campo, se segno verrò li e te lo dedicherò» le diede un bacio sulla guancia e poi si allontanò. La capopalestra era rimasta molto sorpresa dal gesto e dalle parole del ragazzo.

Scusate per la velocità del capitolo, il prossimo sarà l'ultimo, grazie a quelli che mi seguono!

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Capitolo 7
*** Vivere il presente ***


Il giorno tanto atteso da tutti gli allenatori del mondo arrivò. I due ragazzi erano quasi pronti per uscire.
«Allo stadio ci saranno novantamila persone, duecentomila la seguiranno da un maxischermo fuori lo stadio, e saranno oltre due miliardi le persone che vedranno la partita» non tratteneva l'entusiasmo. La ragazza si limitò ad annuire. Indossava un jeans attilato e una felpa grigia.
«Forza Misty è ora di andare»

Appena arrivarono sul campo mancava mezz'ora all'inizio della partita. Rimasero a bocca aperta nel vedere quello stadio. Era bellissimo ed era già stracolmo. Trovarono i loro posti e si accomodarono, guardano il campo perfetto. Fra chiacchiere e opinioni passarono venticinque minuti. Ad un certo punto si sentì la voce dello speaker.
«Benvenuti a tutti! Ora annunceremo le formazioniiiii! La prima formazione si chiama "Red Tigers"» annunciò dieci nomi sconosciuti ai ragazzi.
«E infine con il numero 10! Gary Oak!» un applauso accolse l'ingresso in campo del ragazzo di Biancavilla.
«Ah c'è anche Gary!» il ragazzo era molto sorpreso. Poi rivolse lo sguardo a Misty che abbassò il volto.
«Qualcosa mi dice che tu già lo sapevi» disse con un tono calmo. La rossa si limitò ad annuire.
«Ora annunceremo la squadra avversaria, gli "Sky Blue"!» lo stadio esplose all'annuncio di altri dieci nome.
«E infineee. Con il numero 10! Ash Ketchum!» 
Lo stadio esplose in un fortissimo applauso, ma per la ragazza c'era solo un silenzio assordante. Aveva voglia di piangere, si sentiva di svenire. Il suo cuore batteva all'impazzata. Anche Tracey era sconvolto, ma ora era molto preoccupato per la sua amica.
«Misty tutto bene?»
Non rispose, aveva gli occhi lucidi.
«Dai torniamo a casa, è stato un errore venire qui» fece per alzarsi ma venne bloccato dalla ragazza.
«Sono venuta qui per vedere la partita, è l'unica cosa che mi interessa!» quelle parole sorpresero il ragazzo, che sorrise.
La partita cominciò, il corvino prese possesso della palla, driblò facilmente due avversari, tirò in porta ma il tiro fu respinto dal portiere. Lo stadio applaudì il numero 10 degli sky blue. Il pallone rimbalzò dinanzi a Gary, ma venne bloccato da un difensore che passò il pallone ad Ash che tirò al volo e gonfiò la porta. Lo stadio esplose in un boato fortissimo. Il ragazzo andò vicino la bandierina, mise il bacino in avanti e muovendo le braccia dietro al corpo si esibì in una strana esultanza. Misty aveva voglia di esultare, ma anche di piangere, non sapeva se essere contenta o meno. La partita continuò ad alti ritmi fino al duplice fischio dell'arbitro che sancì la fine del primo tempo. Il corvino si ritirò negli spogliatoi assieme ai suoi compagni di squadra. Non aveva nemmeno rivolto lo sguardo al suo vecchio amico Gary. Il ricordo del bacio con la "sua" Misty lo affliggeva ancora.
Le squadre parlarono e rientrarono sul terreno di gioco.
Misty e Tracey erano molto silenziosi e nessuno dei due aveva voglia di parlare.
Le  squadre rientrarono in campo e un grande boato li accolse. Il secondo tempo cominciò con Ash che parte in velocità sulla fascia sinistra, un difensore lo fermò e lanciò Gary con un passaggio preciso, il ragazzo stoppò e tirò, e magicamente il tiro colpì il palo e finì in porta. Il ragazzo per esultare percorse tutto il campo, salì sulle tribune dove si trovava Misty e le stampò un delicato bacio sulla guancia. Il corvino osservò la scena da lontano, completamente infuriato e sconvolto. Misty era li a guardare la partita, e ora Gary le aveva dato un bacio sulla guancia.
Gary fece l'occhiolino alla ragazza e ritornò in campo sotto lo sguardo sconvolto di Ash.
Mancavano cinque minuti alla fine, il corvino prese palla a centrocampo, driblò un avversario, poi un altro e un altro ancora, driblò anche il portiere e segnò! La folla era impazzita completamente, Ash non esultò e fissò Misty, ella si sentì morire sotto il suo sguardo. La partita finì tra gli applausi, dopo varie feste i ragazzi uscirono dal campo. Ash era diretto all'albergo, ma si fermò quando fu distratto da una voce.
«Ciao Ash»
Il ragazzo impallidì nel sentire quella voce, si girò e la vide in tutta la sua bellezza.
«Misty..»
Era uguale al loro incontro nella regione di Kalos, solo che ora le cose erano molto più complicate e..sentimentali.
«Hai giocato davvero bene lo sai?» abbassò lo sguardo.
«Grazie» esclamò freddo lui.
Fece per andarsene, ma la rossa lo trattenne.
«Ash ti prego non andartene di nuovo..» 
Aveva cominciato a piangere nervosamente.
«Cos'altro dovremmo dirci Misty?» la fulminò con uno sguardo che fece rabbrividare la ragazza.
«Se ti riferisci a Gary ti giuro che..»
«Non mi devi alcuna spiegazione, sono contento che tu sia felice» incupì notevolmente lo sguardo.
«Ash ti prego non posso restare ancora senza te, sono stata malissimo..» si accasciò a terra e cominciò a piangere. Il ragazzo spalancò gli occhi, di impulso si avvicinò a lei e cominciò a carezzarle la testa. La ragazza era impietrita al suo tocco, mentre lui passava le dita tra i suoi capelli.
«Che intenzioni hai?» era un misto tra arrabbiata e sorpresa.
«Nessuna, mi sento in colpa per averti arrecato tanto dolore. Ecco perchè devo stare lontano da te Misty» il suo tono non era mai stato così serio.
«Ash no..non puoi decidere tu quello che io devo fare, non posso stare lontana da te, io ti amo Ash!»
Il ragazzo fu spiazzato da quelle dichiarazioni, non ci poteva credere.
«Che hai detto?» era imbarazzato.
«Vuoi anche lo spelling?» la ragazza invece era in lacrime ancora.
«Che idiota che sono» 
«Cosa intendi?» aveva smesso di piangere ms singhiozzava ancora vistosamente.
«Che in tutto questo tempo ho sbagliato tutto, perchè anche io ti amo Misty» la rossa sentendo quelle parole esplose in un pianto di gioia. Il ragazzo si avvicinò e la baciò, quello era il loro primo bacio, il bacio di un eterno amore che non sarebbe mai potuto finire.
«Se solo lo avessi saputo prima, ora non saremmo qui»
La ragazza zittì il ragazzo con un dito sulle labbra.
«Ash viviamo questo momento insieme»
«Spero duri per sempre»
La cosa importante non è il prima o il dopo, ma il momento in cui avvengono certe cose. Ora a loro interessava solo dimenticare il passato, vivere il presente e progettare il futuro.

Ecco l'ultimo capitolo di questa storia ed è il più corto di tutti. Ringrazio tutti quelli che mi hanno seguito e prometto che in futuro tornerò con una nuova storia!

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