GROJBAND - Seconda stagione (directed by Alessandro Costantino)

di AlyxF1
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un pomeriggio al mare ***
Capitolo 2: *** The Grojgame ***
Capitolo 3: *** Chi ha rapito Trina Riffin? ***



Capitolo 1
*** Un pomeriggio al mare ***


Primo capitolo – Un pomeriggio al mare

Laney era seduta sul divano della Grojband, ad ascoltare della musica con il suo lettore MP3, all’interno del garage del suo amico Corey Riffin.
Kin e Kon, nel frattempo, stavano fuori dal garage, ma non se la passavano bene in realtà…
-CAAAAAAAAAAALDOOOOOOOO!- urlò Kon al vento, in modo da ricevere aiuto da qualcuno, magari proprio la rossa all’interno dell’abitazione. Il batterista, insieme a suo fratello, si stava squagliando come un pupazzo di neve al sole. La rossa, almeno per il momento, stava ignorando i loro richiami.
-Uff, ma come abbiamo fatto a passare dalla fine del mondo al caldo di 45° manco fosse agosto?- chiese Kin tra se e se, mentre prese un ventaglio per rinfrescarsi un po’; ma neanche il tempo di iniziare a sventolarlo, che si bruciò all’istante.
Laney, sentendolo, si tolse una cuffietta e rispose –Ma di che parli? Quale caldo?- disse lei facendo finta di niente. Infatti…
-CERTO! Tu sei davanti ad un ventilatore che ti rinfresca! Prova a venire qui fuori!- la rimproverò Kon. Ormai lui e suo fratello erano diventati due pozzanghere dal caldo.
In quel momento arrivò Corey da dietro, che buttò addosso ai sue due amici un secchione di acqua gelata per farli riprendere. Il ragazzo dai capelli blu salutò tutti quanti, estasiato nonostante la calura della giornata.
Il chitarrista poi trascinò i due Kujira dentro al garage, all’ombra, mentre Laney stava ammirando il suo amore segreto all’opera.
A quel punto la rossa, stranita, guardò meglio Corey, e sembrava quasi spaventata dall’abbigliamento del compagno: -Core, ma che cos’hai addosso?- chiese alzando un sopracciglio sospettosa.
In effetti Corey, invece che la solita maglietta a maniche lunghe e i pantaloncini arancioni, aveva un solo un costume blu e arancio, e non aveva nemmeno le sue Converse blu, ma delle…infradito!
-Beh mia cara Laney, oggi ho una sorpresa. Indovina cosa.- A quella frase di Core, Laney aveva seriamente il terrore di scoprire la sorpresa del giorno. Aveva paura che…
-Beh, tagliamo corto Pulce, te lo dico io: oggi pomeriggio andiamo al mare!-
Dopo che Corey lo disse ai suoi tre amici, si ebbero due reazioni molto differenti. Kin e Kon si ripresero all’istante, e gonfiarono al volo le loro paperelle gonfiabili per il mare. Senza che nessuno li avesse visti, erano già in costume da bagno e con gli occhiali da sole, ma QUANDO CAVOLO SI ERANO VESTITI COSI’?!
Kon era tutto rosso in viso, perché stava gonfiando la paperella, e per farlo stava perdendo parecchi anni di vita, mentre Kin lo incitava saltellando felice per il garage;
Laney invece cominciò a guardare male il suo amico dai capelli blu, con occhi “da guastafeste”.
Vedendola così incavolata, Core chiese timoroso: -Lanes, che c’è? C’è qualcosa che non va?-
Lei rispose alzando la voce: -Lo sai che non mi piace farmi vedere in pubblico IN COSTUME! Non mi trovo a mio agio! E poi che cavolo ci facciamo al mare?! In 52 puntate non ci siamo mai andati!-
Corey rispose con un sorriso smagliante: -Beh ragazzi, ci andiamo ovviamente per un concerto. Al chiosco lì sulla spiaggia ci sarà un concerto sulla spiaggia, e indovinate quale sarà la band che suonerà davanti a mezza Peaceville circa?-
Kon rispose dubbioso: -E chi? Diccelo, siamo curiosi!- Kin sentendolo scosse la testa dal disappunto.
Comunque Corey rispose all’amico batterista: -Saremo noi lì a stupire tutti, la Grojband in versione estiva!-
Kin e Kon erano già pronti a stupire l’intera spiaggia con la loro musica rock, e si batterono un cinque per far capire che erano entusiasti.
Laney invece, con occhi dubbiosi, interruppe Corey nel suo discorso: -Core, ma ce l’hai almeno stavolta un testo da cantare?-
Il blu fece un sorriso a 36 denti e rispose all’amica: -E’ quasi pronto, mancano solo le parole, che ovviamente ci darà Trina. Relax Laney.- concluse lui mettendole il braccio attorno alle spalle, nell’imbarazzo della ragazza; il cuore le stava per uscire dal petto dall’emozione…

-MINA!- la ragazza dai capelli rosa, nella sua stanza, stava mettendo apposto il suo vestiario nell’armadio, quando decise di chiamare Mina urlando (non al cellulare, proprio urlare e basta…)
L’amica-schiavetta arrivò subito a casa Riffin, viaggiando con un aliante cavalcando sul vento.
Purtroppo all’arrivo si schiantò sulla finestra, sfondandola. Lei si alzò con qualche graffio provocato dai pezzi di vetro, ma era sorridente davanti a Trina, che invece aveva uno sguardo severo nei suoi confronti.
-Allora Mina, per prima cosa pulisci questo disastro. Non vorrai mica che la figura di cartone di Nick si graffi su questi frammenti?!- disse la rosa voltandosi, mentre Mina prese al volo paletta e scopa per levare tutti i frammenti della finestra.
Appena finì, Trina continuò il suo discorso: -Poi, Nick oggi sarà ad una gara di surf qui a Peaceville. E noi ovviamente saremo lì ad ammirarlo. E quando dico che lo ammireremo, intendo che lo ammirerò solo io, ok?!-
Trina cominciò a guardare Mina in modo minaccioso, e la Beff capì che avrebbe dovuto fare di tutto per aiutare l’amica a vedere Nick sulla tavola da surf. Così, in segno di approvazione, fece un cenno col capo.
Dopo che Mina si mise d’accordo, allora Trina continuò lo stesso con il suo discorso: -Per stavolta quindi niente torture a mio fratello, non ho voglia di parlare di lui o della sua band orripilante, ok?-
-Va bene Trina.- rispose Mina.
A quel punto Trina porse uno zaino pieno di cianfrusaglie alla schiavetta, mentre lei entrò nel suo bagno per infilarsi il costume.
-Però non dovrei mettermi il costume anch’io?- chiese Mina, con ancora addosso il suo maglione.
-Sarò io ad ammirare Nick, a te che serve il costume?- rispose lei sentenziando il discorso.

-Okay, siamo pronti per andare noi. Laney, ma quanto ci metti a indossare un costume?- chiese Corey già in costume da prima, con già pronta tutta la roba da portare in spiaggia, invece la rossa era ancora chiusa nel bagno a mettersi il costume… o almeno così pensavano Corey, Kin e Kon.
infatti, quando la ragazza uscì dal bagno, aveva ancora il suo normale abbigliamento.
Corey vedendola rimase un po’ interedetto: -Laney, ma perché sei ancora vestita così? E il costume?-
La bassista, in risposta, sbuffò: -Col cavolo che voi e tutti gli altri in spiaggia mi vedrete col costume. Io vengo lì così.-
Kin chiese all’amica un po’ sorpreso il perché di questa scelta: -Ma perché? Se vai in spiaggia così schiatterai dal caldo!-
-Non mi interessa! Andiamo dai!- disse lei un po’ innervosita. Erano le 15:00 quando la Grojband partì dalla casa del frontman Corey.

***CALDO MORTALE TRANSISION***

Trina e Mina erano già sulla spiaggia da un bel po’, almeno da ora di pranzo, e stavano aspettando l’arrivo di Nick con MOLTA ATTENZIONE.
-Ah, ma perché non veniamo in spiaggia più spesso Mina?- disse Trina sorseggiando un Mojito, mentre era spaparanzata su una sdraio a prendere il sole.
Mina invece era in piedi da più di un’ora, ad osservare tutta la spiaggia per cercare Nick per conto dell’amica. Era ancora in maglione, e stava cuocendo come un bistecca sulla griglia, e aveva sempre quello zaino pieno di roba inutile.
-Trina, ma perché non posso mettere giù lo zaino?- disse la ragazza dai capelli verdi, stremata.
La sua “padrona” nel frattempo si sventolava con un ventaglio: -Non vorrai mica che lo zaino si sporchi di sabbia vero?! E’ praticamente nuovo, comprato SOLO 5 anni fa!-
Mina riprese a parlare: -Ma che ci serve un pentolino per cucinare e un fornello a gas da trasportare? Siamo qui solo per il pomeriggio!-
Ma Trina aveva una risposta, o una scusa, per tutto. Così rispose all’amica: -Mina, se magari oggi la competizione di surf viene spostata, dovremo stare fino a domani per vedere Nick sul surf! Che ci voleva a pensarla così Mina?!- E così venne zittita pure stavolta.
Ad un certo punto la Beff adocchiò l’ingresso della spiaggia, e vide Nick arrivare.
-Trina guarda! E’ arrivato N…- neanche aveva pronunciato il nome, che Trina era già sparita, ed era già di fronte a Mallory un millisecondo dopo.
Con il sorriso più smagliante della sua vita terrena, si presentò al suo amore non molto segreto: -Ma ciao Nick. Chi se l’aspettava di vederti qui? Sai io ero passata di qui a prendere un po’ di sole…- si presentò in modo vago così al bel Nick Mallory.
Egli rispose subito dopo: -Ciao Trina Riffin, Nick è venuto qui per la gara di surf. Ed è contento di vederti. Ora purtroppo ti deve lasciare per un po’.-
A quel punto Trina notò che Nick era vestito con la solita giacca ed i jeans classici, nonostante dovesse partecipare alla competizione. –M-Ma, come mai? Dove devi andare?- chiese lei un po’ triste.
-Nick deve andare nel suo camerino a trovare la concentrazione per la sfida. Ci vediamo tra due ore Trina.-
Sentendo quelle parole, Trina si innervosì subito! Avrebbe dovuto aspettare quasi due ore per vedere il bel Nick in costume?! ARGH!!!!

I 4 della Grojband entrarono dentro la spiaggia di Peaceville, con ombrellone, sdraio e secchielli per fare i castelli di sabbia (visto che, ancora a 14 anni, Kin e Kon fanno ancora i castelli di sabbia).
Mentre Corey e i due gemelli correvano e saltavano entusiasti per il pomeriggio che li aspettava, Laney stava cuocendo dal caldo infernale della giornata.
Corey, vedendola così accaldata, la guardò con uno strano sguardo, a metà tra la dolcezza e il rimprovero.
-Laney, ma di cosa ti vergogni? Guarda quanta gente in costume c’è in spiaggia, non sentirti in imbarazzo.- le disse il frontman mettendole una mano sulla spalla per tranquillizzarla, e lei divenne ancora più rossa (e non per il caldo, che sia chiaro).
-Non devi sentirti in imbarazzo, Pulce. Rilassati e pensa solamente al concerto e a divertirti!- continuò Core con il suo discorso, e finalmente convinse l’amica a mettersi il costume piuttosto che i vestiti pesanti.
-Ok Core, allora dammi un secondo, che vado a cambiarmi.- rispose la bassista tutta imbarazzata.

Kin e Kon si erano già buttati in mare con le loro ciambelle per nuotare, visto che loro non hanno mai imparato a farlo da soli. Corey invece stava ancora aspettando la sua compagna per tuffarsi nel grande blu con lei.
Dieci minuti dopo Laney finalmente arrivò col suo bikini nero. Si sentiva osservata, ed era rossissima dall’imbarazzo, e vide Corey davanti a lei che l’aspettava.
-Uaoh Lanes! Non stai affatto male.- disse lui per tranquillizzarla.
-G-Grazie, Core.- rispose lei. –DAI MUOVETEVI, L’ACQUA E’ FANTASTICA OGGI!- li incitò da lontano Kin che stava “nuotando” col fratello. Infatti non sembravano per niente capaci i due…
i due gemelli stavano cercando pure di prendere un granchio, ma con le ciambelle non era un molto facile effettivamente.

***GRANCHIO TRANSISION***

Quando i quattro della Grojband finirono la loro nuotata, si avvicinarono al loro ombrellone. Di lì a poco ci sarebbe stato il concerto da svolgere, ma c’era ancora un sacco di roba da preparare; in primis, il testo da Trina.
Mentre Corey si stava asciugando, guardò il cellulare per vedere che ora era… Erano le 16:30…ASPETTA, LE 16:30?!?!?!
-LE 16:30?!?!?!?- rispose da dietro Laney, che diede una voce al pensiero di Corey.
-Mi hai rubato la battuta Lanes…-
-Scusa. MA NON ABBIAMO ANCORA UN TESTO, E MANCA SOLO MEZZ’ORA!- urlò Laney, sul punto di sclerare da matti. Corey provò a tranquillizzarla, mentre si guardava intorno, alla ricerca di una chioma rosa in mezzo a tutta la gente del posto.
-Lanes, dobbiamo cercare mia sorella al più presto! La vedi tu per caso?- chiese lui all’amica, che però rispose negativamente alla domanda.
-Guarda Kin, c’è Trina che sta impazzendo davanti ai camerini senza un motivo.- disse Kon in modo innocente. A quel punto anche Corey e Laney osservarono in quella direzione, e finalmente videro la Riffin, seguita da Mina che teneva ancora lo zaino sulle spalle.
-Seguitemi ragazzi, inizia l’operazione “Far sembrare Trina una scema svampita in spiaggia per fare in modo che Nick si offende e non le parl…”- disse Corey, ma non concluse il nome dell’operazione, a causa dell’intromissione di Laney: -Non potremmo semplicemente chiamarla “Operazione giornata estiva”?-
Il blu storse il naso: -Ehm…ok, vada per quel nome.-
I quattro della Grojband si avviarono verso i camerini per far imbestialire Trina, che nel frattempo non staccava lo sguardo da un camerino in particolare, quello dov’era Nick Mallory.
-Mina, dici che avrà un costume rosso? Oppure blu? OPPURE BLOSSO?!- la ragazza dai capelli rosa era molto eccitata nel vedere Nick in costume, e stava facendo spavento a tutti coloro che la stavano osservando. Ma rinchiuderla in un manicomio no?!
Alla fine venne raggiunta dai membri della Grojband, che stavano continuando ad osservare la scena.
-Cosa ci fai qui Corey? Vattene!- disse lei, passando con lo sguardo dall’ansia di vedere Nick all’odio che prova per il fratello. Provò a farlo allontanare, ma il suo parente era lì apposta per farla innervosire.
-Ma ciao Trina, che ci fai qui?- disse lui con fare innocente, ma con fini ben più furbi.
-Sono qui per aspettare Nick che vada a fare surf tra circa 20 minuti. Ora però vattene, non voglio che tu rovini questo momento storico ed indimenticabile.-

-Core, che facciamo adesso? Trina è troppo concentrata ad aspettare Nick, non possiamo farla scrivere sul suo diario!- chiese Laney allarmata. Su questa situazione pensava non c’era soluzione, ma Corey rispose sicuro di se: -Non preoccuparti, ho la soluzione.- e il ragazzo cominciò a spiegare a Kin, Kon e Laney il piano.
-Allora, Trina sta aspettando che Nick esca da lì per cominciare ad andare in surf. Ma secondo voi cosa succederebbe se Nick non potesse fare surf e dovrebbe saltare la competizione?-
Kon ci pensò su e rispose: -Trina uscirebbe di matto e scriverebbe sul diario!-
-Esatto amico, dobbiamo solo impedirgli di farsi vedere da mia sorella per farla entrare in “Modalità Diario”.- disse Corey fiducioso. Ma quella fiducia venne smorzata per un secondo dall’amica a fianco.
-Ma come facciamo? Posticipiamo la gara?- chiese lei ingenuamente. Però la soluzione di Core era molto più estrema. Il chitarrista a quel punto con un dito indicò il cielo azzurro limpido.
-Cambieremo il tempo atmosferico, semplice no?- disse lui con tutta l’innocenza del mondo, mentre il volto di Laney sembrava semplicemente sconvolto da quell’affermazione.
Kin invece sembrava molto d’accordo con questo piano: -Io ho a casa mia un apparecchio per far piovere, potremmo utilizzarlo per rovinare la giornata qui a Peaceville…-
-E tu hai una macchina per far piovere e te ne stai zitto?- disse il fratello con un po’ sconcertato.
-E TU COREY MI HAI FATTO STARE IN COSTUME SAPENDO CHE DOVEVAMO ESCOGITARE UN PIANO COSI’?!- urlò Laney all’indirizzo del Blu, stringendogli il pugno di fronte al naso. Le stava per uscire il fuoco dalle orecchie.
-V-Va bene Kin, valla a prendere, ma fai in fretta presto, hai solo 20 minuti!- lo incitò Corey, mettendogli fretta per prendere il macchinario.

***18 MINUTI DOPO***

-ATTENZIONE PEACEVILLE! Mancano solo pochi minuti alla gara di surf! SIETE PRONTI?!- Urlò un annunciatore al megafono davanti alla spiaggia. Mancava veramente poco all’inizio della gara, e Trina era ancora lì davanti al camerino con gli occhi fissi sulla maniglia della piccola porta.
Nonostante la preoccupazione di Corey, finalmente all’ingresso si vide Kin correre verso la spiaggia, con in mano uno strano telecomando viola. Era davvero senza fiato per la corsa.
-Ok ce l’ho fatta a trovarlo…Puff…- disse ansimante ai suoi compagni. Nel frattempo Trina stava ancora fissa con lo sguardo davanti alla solita cabina. Gli occhi le erano diventati rossi da quanto era concentrata sul suo obbiettivo.
Mina si avvicinò di nuovo a lei: -Ehm Trina, che ne diresti di sbattere le palpebre ogni tanto?- disse preoccupata lei. Ma Trina la “tranquillizzò”: -Si vede Mina che non capisci niente di ragazzi. Con un alto contatto fisico, i ragazzi si sentono importanti e attratti. PSICOLOGIA MINA, TE L’HO GIA’ SPIEGATO!-
Quando si voltò proprio per parlare con la Beff, la porta del camerino cominciò ad aprirsi: -Bene signori, Nick è pronto per surfare.- disse il biondo da dentro il camerino ma…
-Nick aprirà la porta lentamente per far crescere la suspance senza un motivo valido.-  -IIIIIIIIIIIIIIIH!!!!- urlò Trina con una faccia da svampita.
Era il momento! –Vai Kin, accedi quell’affare!- urlò Corey all’indirizzo dell’amico. A quel punto l’occhialuto mise la levetta del telecomando su “ON” e premette un tasto giallo. In pochi istanti arrivò un vento gelido, ed una nuvola carica di tempesta si avvicinò alla spiaggia e a tutti quelli che la occupavano.
Pochi secondi dopo, iniziò una vera e propria tempesta caricata a palle di neve!
A quel puntò si sentì una voce: -Signore e signori, a causa delle condizioni meteo improvvise e contro le leggi della Natura stessa, dobbiamo posticipare la gara di surf a domani.-
Trina sentendo quelle parole andò su tutte le furie: -EH?!!! COME?!- subito urlò lei furente, ma non poteva fare nulla stavolta.
-Oh, che peccato, Nick si rimetterà la sua maglietta per nascondere i suoi 7 addominali…- disse lui richiudendo la porta con tutta fretta. E ovviamente Trina non lo aveva ancora ammirato…
-No NICK! Per favore fatti vedere! ARGH! NON E’ GIUSTO!!!! ERA LA MIA OCCASIONE!!!!-
-Bene, siamo pronti al decollo.- disse Corey sorridente. Infatti, poco dopo, Trina schizzò in aria ed in Modalità Diario.

Il diario rosa venne raccolto dal blu, mentre Laney stava affianco a lui ancora tremante dal gelo. Ad un certo punto cominciò a balbettare qualche parola: -Brrrr….K-Kin, o-o-ora s-spegnilo qu-quell’AFFARE!- disse la rossa che tremava come un budino al cioccolato ghiacciato.
-Ok ok. Lo spengo subito.- disse Kin che, armeggiando con quell’arnese viola. Abbassò la piccola leva su “OFF”, e subito la nuvola gigantesca sparì, per far ricomparire il sole limpido in cielo.
-Va bene ragazzi, prepariamoci! E’ ora della Grojband!- urlò Corey per incitare Kin, Kon e Laney.

-Signore e Signori, adesso abbiamo una sorpresa per tutti voi! La Grojband si esibirà, e speriamo che la sua musica ci scaldi nel profondo. Se non fosse così, linceremo la band per scaldarci.- disse di nuovo il presentatore al megafono.
I quattro membri salirono sul palco ancora in costume, e Corey tirò fuori il diario della sorella per cominciare ad elaborare il testo. Poi prese il microfono e cominciò ad incitare la folla: -CARISSIMI FAN, SIETE PRONTI PER IL ROCK?! BUON DIVERTIMENTO!- disse con un coro a seguirlo e ad urlare dall’entusiasmo.
-Batti il quattro Kon!- disse il blu al ragazzone. –Uno, due, tre e QUATTRO!-

L’estate non è ancora qui,
ma noi già speriamo in questo caldo dì.
Volevo vederti in tutto il tuo splendore,
e invece ho ricevuto una delusione.

Quaranta gradi all’ombra non sono niente,
purtroppo questo cambiamento mi rende furente,
la gente qui attorno rimane silente,
e io invece, ai tuoi occhi, mi sento impotente.

Il sole, col suo calore, diventerà comunque calante.
La stella invece rimane lucente.
La luna è oggigiorno assai splendente.
Ma il tuo spirito rimane sempre il più abbagliante!


Finita la canzone, tutti gli spettatori urlarono eccitati per la prestazione della band. Corey e gli altri erano felici, mentre Trina se ne stava tornando a casa con le pive nel sacco un'altra volta.
L’annunciatore, con ancora in mano il megafono, cominciò ad avvicinarsi ai quattro adolescenti, urlando sempre nel suo attrezzo: -Allora ragazzi, siete stati fantastici stasera! Che ne dite di fare concerti fissi per la nostra spiaggia?- disse lui urlando nelle orecchie di Kon.

A quel punto intervenne Corey ad interromperlo e a smorzare il suo entusiasmo, mentre nel frattempo Kin appoggiò il suo telecomando speciale su una sedia: -Mi dispiace amico. Noi non siamo interessati a fare concerti solo qui, perché vogliamo essere una band adatta a tutte le stagioni, tutti i mesi e tutti i giorni. Non vogliamo essere famosi solo col sole, ma anche con la pioggia, la neve e le intemperie. Faremo la storia, indipendentemente se un telecomando ci aiuti nell’impresa o no.-
Concluse la sua riflessione filosofica sedendosi su quella sedia, spaccando il telecomando e mandandolo in tilt. A quel punto, in men che non si dica, una nuvola gigantesca scaricò una tonnellata di neve sulle teste di quelli della Grojband.
-Beh Core, io penso che con queste parole ci potevi scrivere un buon testo, piuttosto che farci congelare!-
Gli disse la piccola amica dai capelli rossi, con sguardo imbronciato.
-Ovvio Lanes, prima o poi faremo così…- le disse toccandole il naso, e facendola scaldare un po’ per l’imbarazzo.
-Ciao ragazzi, è stato bello!- Disse Corey alla telecamera, e chiuse la saracinesca!

-Alyx


Buon fine anno Pupazzi di Neve e Angeli della Neve :D Sono tornato, spero che apprezzerete questa nuova serie! :) spero di far uscire un episodio alla settimana, se ce la faccio.
Qui serviranno a molto i vostri suggerimenti.
Buone vacanze natalizie a tutti. ^_^ :*

Un Abbraccione, Alyx

 

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Capitolo 2
*** The Grojgame ***


Secondo capitolo – The Grojgame

Cosa c’è di meglio in un pomeriggio così assolato, così tranquillo, così sereno…
-Stare al computer da quasi due giorni per un progetto senza senso?- disse Laney seccata. Era nel garage della Grojband, in compagnia ovviamente dei suoi compagni. Corey se ne stava sul divano ad accordare la sua chitarra rossa, mentre Kin e Kon erano appunto alla scrivania ad armeggiare col PC. Ma erano ormai due giorni che non dormivano, ed erano ancora fortunati ad avere ancora gli occhi dentro le orbite.
-Allora, si può sapere perché state lì? Venite fuori, c’è una giornata splendida!- disse Laney rivolta ai due fratelli, ma a quanto pare le loro orecchie erano riempite di prosciutto… (forse letteralmente…)
La ragazza a quel punto decise di sbirciare sul monitor per vedere cosa stava macchinando Kin con l’aiuto di Kon.
Ma appena la rossa cominciò a guardare, Kon si mise di fronte a lei: -No mia cara, devi aspettare.- disse il batterista, con voce irremovibile; ma tanto lei mica si arrendeva così facilmente…
­-E fammi vedere dai!- disse lei provando a driblarlo, ma senza successo.
-CE L’HO FATTA!!!!- disse Kin girandosi ed esultando per tutto il garage. Tirò fuori una trombetta ed un cappellino da festa e cominciò a festeggiare, manco fosse Capodanno.
Poi ne porse trombetta e cappellino ai suoi tre amici nonché compagni di band, per far festeggiare pure loro (sempre dal taschino, perché si sa, nei cartoni le tasche sono infinite).
Corey, sorridente ma con fare distratto, chiese: -Bello Kin ma… cosa si festeggia?- disse lui con ancora la sua chitarra tra le mani.
Kin rispose al frontman con sicurezza: -Signori (comprende pure Laney), ho appena concluso la realizzazione del primo videogioco su di noi, la Grojband.- disse l’occhialuto, ma a quella frase Corey non sembrò molto felice…
-Amico, perché quella faccia?- disse Kin vedendo il ragazzo col berretto un po’ contrariato. Subito il blu rispose: -Kin, sai che io odio i videogiochi musicali, e che non li voglio minimamente vedere o toccare.- disse serio Corey.
Ma l’amico rimase comunque sicuro di sé, e lo tranquillizzò: -Tranquillo Corey, so bene che non li sopporti, ma questo non è un videogioco musicale, ma semplicemente il VIDEOGIOCO PERFETTO!- disse con poca spavalderia il pianista della Grojband. Kon era d’accordissimo con lui: -Si fratello, e se i nostri non diventeranno ciechi per le 50 ore passate al computer a programmarlo, potremmo giocarci tutti insieme.-
Però Laney, come suo solito, cercò di smorzare l’entusiasmo dei due: -Invece che fare queste cavolate, potremmo dedicarci nello scrivere un testo per la nostra band NEL MONDO REALE.- disse la bassista seria su quell’argomento. Subito Core cercò di raffreddare i suoi bollenti spiriti, dandole un pugnetto sulla spalla: -Calmati Pulce, oggi non avremo concerti, quindi possiamo benissimo avere un giorno di riposo. Per di più Trina oggi non c’è, quindi possiamo benissimo dedicarci alla creazione di Kin.- disse lui fiducioso.
Poi continuò col suo discorso: -Però prima sarà il caso di fare un po’ di pratica, ok Grojband?- disse il chitarrista prendendo il suo strumento, ed invitando i suoi compari a salire sul palco del loro garage.
Tutti risposero affermativamente e presero i loro strumenti, collegandoli anche alle casse sul palco, e cominciarono a suonare i loro pezzi per allenarsi.

***UN’ORA DOPO…***

Dopo un’oretta di esercitazione, la Grojband rimise i propri strumenti dentro le custodie, per cominciare a provare sul serio il videogioco di Kin. Ma neanche il tempo di scendere dal palco, che la porta laterale dell’ingresso si spalancò con un calcio da parte di…
-TRINA?!- disse Corey stupito e sconcertato. In effetti è strano che la sorella fosse lì quel giorno. E sembrava
anche piuttosto nervosetta.
-Ma guarda un po’, quello sfigato di mio fratello con la sua band di pezzenti; non pensavo foste ancora qua.- si lamentò subito lei.
-E dove dovremmo andare scusa?- disse Corey in risposta alla sorella nervosa. E più lui ribatteva, più lei diventava rossa di furore.
-Ovunque, tranne vicino a me! QUINDI ORA FUORI! Oggi Nick è partito per qualche giorno, quindi VOGLIO STARE DA SOLA!!!!- cominciò ad urlare la Riffin ”indemoniata”, e l’ultima cosa che voleva fare era parlare con suo fratello.
-NOI NON CI MUOVIAMO, METTITI IL CUORE IN PACE!- ribattè il blu, ad un passo dall’arrabbiarsi.
A quel punto Trina, dalla rabbia, diede un pugno sulla scrivania con tutta la forza che aveva, spaccando la scrivania stessa e soprattutto la tastiera del PC ancora acceso.
-No!- urlò Kin disperato. Trina gli aveva spaccato il computer e tutto il lavoro fatto in questi giorni.
Ad un certo punto però cominciarono ad uscire delle scintille e delle scariche elettriche dal mucchio di ferraglia rimasta. Il monitor stava scattando, e la schermata del videogioco andava e veniva ad intermittenza, cambiando pure i colori.
-Ma che diavolo succede eccetera?!- disse Trina spaventata e arrabbiata da quel che stava vedendo.
La sedicenne cominciò a guardare da più vicino il disastro che aveva combinato. Si avvicino con cautela…
-AAAAAAAAHHHH!!!!- ad un certo punto una scarica elettrica la prende in pieno, facendola sobbalzare sul posto!
-TRINA!- urlò Corey, vedendo la sorella in quella situazione. Lui che si preoccupa?! Cosa stava succedendo?!
Quando la scarica elettrica cessò, i quattro della Grojband furono sconcertati nel vedere che Trina era… ERA SPARITA!!!
-Che cavolo hai combinato Kin?!- chiese sconcertata dall’accaduto. Ma neanche Kin e Kon sapevano rispondere stavolta: erano rimasti con la mascella penzolante nel vedere Trina smaterializzata dal computer del loro garage.
I quattro, tutti insieme, si stavano riavvicinando MOOOOOOOOOLTO lentamente, per evitare di fare la fine di Trina; all’improvviso, il monitor si accese automaticamente, e i quattro si spaventarono: -AHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!- urlarono i quattro musicisti contemporaneamente.

All’interno del monitor vi era una piccola figura rosa, che si stava agitando per tutto lo schermo. Sembrava in trappola, come un uccellino in gabbia, ed era senza via di fuga.
A quel punto Kin decise di avvicinarsi, e guardò lo schermo con più attenzione. Quella piccola icona di colore rosa sembrava picchiettare sullo schermo, per uscire dal computer…Ma chi era?
-Oh mamma, quella è…TRINA!- disse Corey vedendola. Si era teletrasportata NEL VIDEOGIOCO! SUL SERIO?!
-Possibile che io abbia costruito un gioco dove ti puoi teletrasportare all’interno?- disse Kin tra se, dubbioso della stranissima situazione. –Fratello, non so davvero se questo sia la casa davvero più fica o più spaventosa che tu abbia mai creato.- disse Kon, squadrando il fratello con gli occhi.
Laney invece sembrava solo stranita da quel che stava succedendo, più che essere preoccupata: -Ma scusate, se voi avete creato il gioco, fatela uscire no?-
Kin purtroppo rispose negativamente: -No, perché ha spaccato il PC, quindi non si può farla uscire da qui.-
Corey ad un certo punto gli prese le spalle e cominciò a scuoterlo, come se fosse preso dal panico: -Kin, dobbiamo farla uscire! Niente Trina significa niente diario, e niente diario niente testi, niente più Grojband e niente…!-
Kon cercò di calmarlo: -STAI CALMO COREY!- -Niente Grojband! Saremo spacciati!- rispose lui. Kon allora, per farlo calmare, gli cominciò a tirare degli sberloni: -RITORNA IN TE!!!- e finalmente il chitarrista cominciò a inspirare ed espirare per tranquillizzarsi.
-O-ok… Kin, come possiamo farla uscire dal tuo gioco?- chiese a quel punto Corey all’amico. Kin a quel punto parlò con voce più cupa ed oscura, con viso serio: -C’è una sola soluzione possibile…-
-Ti prego dimmi che non è quella che penso!- disse Laney, pregando che non fosse quello.
-Non c’è via di scampo…-
-Non voglio!-
-E’ l’unica possibilità per farla uscire Laney…-
-DIMMI CHE NON DOBBIAMO ENTRARE NEL GIOCO!- lo implorò lei.
-In realtà stavo pensando a spaccare il computer definitivamente e sperare che esca, però la tua idea sembra migliore. Andata!- le rispose lui complimentandosi.
-Brava Laney!- disse anche Kon alla ragazza.
-No, volevo dire che…- stava diventando rossa di rabbia, ma…
-Ottima pensata Pulce!- disse Corey abbracciandola. Lei a quel punto fu a metà tra il furore di dover rischiare la vita (ancora) per Trina e la felicità dell’abbraccio da parte di Corey.

***MARIO TRANSISION***

-Ok Grojband, siete pronti a rischiare la vita per la nostra peggior nemica?!- disse Corey per incitare i suoi compagni. –Si!- urlarono i due gemelli in contemporanea, battendosi pure un cinque. Laney invece fu più fredda…
-Come no, guarda.- gli rispose con malavoglia.
-Ok, andiamo compari!- li incitò. A quel punto tutti e quattro si presero per mano, e Corey appoggiò la sua mano sinistra sul monitor semi-distrutto. Com’era successo poco prima, il terminale cominciò ad impazzire e a guastarsi nuovamente, sparando scintille a destra e a manca.
A quel punto, il monitor lanciò un’altra saetta addosso ai quattro. Corey chiuse gli occhi per non vedere la scena…
Pochi secondi dopo, quando sentì che tutto era finito, riaprì gli occhi… e fu impressionato da quel che stava vedendo!
Il suo corpo era diventato tutto pixelloso, ed imbracciava magicamente la sua chitarra rossa.
Era circondato letteralmente da alberi e da un prato, tutto sempre pixelloso. Sembrava disorientato da quello strano mondo, quando…
-Core, siamo qui! Vieni!- era la voce di Lanes che lo chiamava, per farlo avvicinare a se.
Quando il blu arrivò sul posto, vide che anche i suoi compagni erano tutti in quelle vesti, tutti pixellosi, con in mano i loro strumenti musicali.
-Che figata fratello!- disse Kon all’indirizzo del fratello gemello –Il gioco ci ha riprodotto proprio fedelmente devo dire!-
Però Laney non era altrettanto entusiasta: -Ehm… perché ho questi baffi io?!- disse sconcertata lei, ma Corey, con tutta l’innocenza del mondo, le rispose: -Vedi Laney? E’ proprio dettagliato al massimo questo videogioco!- Dopo quella affermazione, Laney lo guardò con sguardo assassino.
Lasciandolo perdere, la rossa pose un’altra domanda: -Ma dove siamo di preciso Kin?-
L’amico occhialuto le rispose: -Siamo alla schermata di inizio, vedi che lì c’è il titolo?- disse puntando lo sguardo in alto, indicando una scritta rosso cremisi sopra le loro teste
-Va bene, dobbiamo andare di là per cominciare.- concluse Kin il suo discorso.
-Compagni, muoviamoci e andiamo a salvare Trina! Ne va del futuro della nostra band (strano, eh?)! FORZA GROJBAND!- urlò Corey per incitare i suoi amici. E cominciarono a muoversi verso il primo livello.

***1ST LEVEL TRANSISION***

Una specie di tunnel spaziale li trasportò nel primo livello. E i quattro si ritrovarono davanti ad un livello che sembrava un’imitazione di un livello di Super Mario Bros.
-Che fantasia…- disse Laney al pianista, con sguardo di disappunto. E l’amico le sbuffò contro, per far finta di niente.
-Kin, come si gioca?- chiese Corey sempre all’occhialuto. Lui cominciò le sue spiegazioni in quel momento:
-Allora, con la croce si salta, mentre col quadrato si usa il proprio potere.- disse lui con voce da sapientone.
Ogni membro della Grojband, a quanto pare, aveva un potere diverso. Kon  provò a usare il suo potere, e lui poteva, con la sua batteria, creare dei terremoti.
-Attento amico, se no sfasci tutto!- lo rimproverò Kin, sentendo la terra che si stava crepando sotto i suoi piedi.
Il fratello di Kon aveva invece il potere di sparare raggi dalla sua tastiera, suonando le note musicali.
Ora toccava a Laney: -Tu cosa sai fare Lanes?- le disse l’amico coi capelli blu. A quel punto la rossa provò a suonare il suo basso azzurrino e…
-AAAAH!!! Scotta scotta scotta!- dal suo basso uscì una vampata di fuoco che bruciò il sedere a Corey!
-Ops!! Scusa Core!- cercò di scusarsi lei, ma pochi secondi dopo Corey divenne un mucchietto di cenere!
-NO CORE! NO!- urlò Laney disperata, cominciando a piangere. Il mascara le stava colando dal viso, sotto gli occhi scioccati di Kon, che era rimasto a bocca aperta su quella scena.
La ragazza si mise in ginocchio disperata, prendendo in mano la cenere rimasta a terra.
-Sniff… io l’ama…- la bassista stava per concludere la frase singhiozzando, quando da dietro…
-Che c’è Pulce?- disse una voce molto conosciuta da dietro. Era Corey che era tornato dall’oltretomba.
-Core!- disse Laney abbracciandolo forte come non mai, lasciandolo un po’ in imbarazzo. Era “tornato in vita” perché nei videogiochi, come tutti sanno, se si muore si torna in vita ovviamente.
-Ma Laney… stai piangendo?- chiese Corey vedendo i suoi occhi rossi e le sue guancie macchiate di mascara nero.
-No, lo sai che non piango mai io!- disse lei facendo finta di togliersi qualcosa dall’occhio, e cercandosi di asciugarsi le lacrime con la manica della maglietta. –Proseguiamo per favore?- disse lei cercando di far finta di niente, sotto gli sguardi perplessi degli amici.
Corey provò a fare un assolo di chitarra, che cominciò a emanare delle scariche elettriche fortissime.
Ora (forse) la Grojband era pronta a combattere.

I primi nemici che i nostri eroi improvvisati incontrarono furono degli zombie, simili a quelli che la Grojband risvegliò durante l’ultima festa di Halloween.
-Ci sono anche degli stuzzichini di formaggio per caso?- chiese Kon affamato dopo tutta quell’azione.
-No, mi dispiace fratello…- disse Kin un po’ deluso.
A quel punto la Grojband cominciò ad attaccare tali zombie con veemenza, fino a che…
-Guarda Lanes, un blocco con un punto di domanda!- disse Corey puntando quel misterioso blocco.
A quel punto Lanes, con un salto, azionò quel blocco e…
-AHIA! Ma quanto è duro?!- disse lei massaggiandosi la testa, dalla quale fuoriuscì un bernoccolo dal dolore. –Ma come fa Mario a fare così tutto il giorno?-
Dal blocco fuoriuscì una specie di Power Up lampeggiante, a forma di teschio: era il simbolo della Grojband!
-A cosa serve quello?- chiese Core sempre ai due fratelli, e stavolta rispose Kon: -E’ una super mossa, cioè il nostro concerto! Tutti insieme!-
A quel punto con un salto il frontman la prese. Ma neanche il tempo di usarla che…
-ATTENTI, il primo boss! State indietro!- disse Kin spaventato. E il primo boss era… una navicella spaziale!
-Aspetta un secondo, quella navicella l’ho già vista…- disse il frontman Corey tra se e se. E anche Laney aveva la stessa sensazione.
-Allora ti ricordi di me, umano?!- era una voce che i quattro membri della Grojband conoscevano bene.
Infatti era Orb degli Orbs, la band extraterrestre.
-Io e gli Orbs siamo di nuovo qui per farvi vedere come si suona. Siamo pronti per vendicarci!- disse seguito dagli altri alieni colorati.
-Beh, ci sbarazzeremo di voi con facilità. Pronti ragazzi?!- disse imbracciando la sua chitarra.
-Uno, due, tre e quattro!- disse Kon, e i quattro usarono quella super mossa per sconfiggerli con un solo colpo!
-Grande Grojband, ora possiamo finalmente salvare Tri…- stava per pronunciare il nome della sorella quando invece spuntò un portale magico. Ma dove li avrebbe portati?
-E questo cos’è?- chiese stranito il blu. La risposta di Kin non si fece attendere: -E’ un portale, e porta al prossimo livello. Mica ce n’è uno solo di livello sai?-
Con sempre i loro strumenti tra le mani, i quattro si tuffarono a bomba dentro al portale.

***NEXT LEVEL TRANSISION***

I quattro atterrarono DOLCEMENTE su un pavimento di mattoni. Infatti si trovavano, stranamente, dentro un castello, illuminato solamente dalla luce della Luna che illuminava il corridoio. Il problema era che quel castello oscuro era pieno di trappole infernali.
-Ma dove cavolo…?- disse Laney sconvolta da quel che vedeva. Non aveva mai visto niente di simile…
Era un mondo basato su Castlevania, ma lei che non ne sapeva niente di videogiochi non aveva idea di cosa fosse tutto ciò.
Da ogni parte si vedevano spuntoni e mazze chiodate, che potevano fare a pezzi qualsiasi cosa, soprattutto loro quattro.
Kon era già preoccupato: -Io lì dentro in mezzo a quelle trappole non ci vado!-  disse serio.
Kin invece era fiducioso di se: -Guarda e impara fratello. Questo che vedrai è perché sono il creatore di questo gioco.- disse ammiccando al fratello.
A quel punto l’occhialuto cominciò a balzare in mezzo agli ostacoli con estrema facilità, fino a raggiungere il lato opposto del corridoio. Arrivato sul posto, azionò una leva con su scritto “Aziona solo nel caso tu sia lo sviluppatore”.
Azionata tale leva, le varie trappole assassine cominciarono a sparire, in modo da liberare il passaggio per i tre amici musicisti.
-Bravo! Quello è mio fratello gente!- disse Kon con un applauso al fratello, imitato da Corey e Laney.
-Allora i nerd sono bravi a qualcosa…- disse Laney facendo l’occhiolino di complicità all’amico.
Poco dopo, i quattro entrarono in una nuova stanza, di proporzioni gigantesche.
Era completamente vuota, ad eccezion fatta per un trono al centro della sala ed un tappeto rosso per accogliere gli ospiti.
-Sembra non ci sia nessuno…- disse Corey vedendo quella sala deserta. Niente di più sbagliato.
Un istante dopo, vicino al trono comparve un portale magico di colore rosa.
Cominciò ad uscire un gigante da tale portale, un gigante che la Grojband aveva già affrontato in passato.
-AAAAAAAAAAAH!!!! Il demone del Monte Rockolimpo!- urlarono Kin e Kon stringendosi in un abbraccio tra fratelli, mentre erano spaventati come non mai.
-Come facciamo a sconfiggere un gigante del genere stavolta?- disse Kon, senza nessuna idea per sconfiggere il cavaliere oscuro.
-Guardate lassù! Cos’è quello?- chiese Corey vedendo un qualcosa che lampeggiava, un qualcosa che era al di là del nemico.
Sembrava un altro oggetto da prendere, magari un altro Power Up. A quel punto Laney si mise davanti al guerriero: -Lo prendo io, cercate di distrarlo voi.- disse la rossa guardando quel gigante.
-Ah, io speravo che tu volessi combatterci contro e invece…- disse Kon preoccupatissimo.
Laney si divise dal gruppo per raggiungere quell’oggetto, mentre Corey e i due fratelli si spostarono sul lato opposto per attirare il mostro.
-Ehi mostrone patetico, vieni qui forza!- disse Corey con tono coraggioso. Mentre i due compari…
-S-s-si forza v-vieni… E NON UCCIDERCI TI PREGO!- dissero i due fratelli all’unisono, in ginocchio ed in lacrime. Coraggio portali via…
Mentre i tre scappavano in preda al panico, Laney con un salto raggiunse l’icona lampeggiante. Ed era…
-Una racchetta di Ping Pong?!- disse Laney sconcertata, ma in realtà appena toccò l’oggetto tutti i membri della Grojband ricevettero una racchetta per combattere… UNA-RACCHETTA!
-La vittoria è nostra ragazzi!- disse Corey sicuro di se. –Pronta Laney per la battuta?- disse fiducioso il frontman all’amica, che era altrettanto pronta: -Mai stata così pronta!-
Corey tirò fuori una pallina da ping pong, si concentrò, la lanciò in aria e… Tirò un colpo talmente forte da perforare la corazza del cavaliere gigante.
Laney rispose con un altro colpo, ancora più forte, forandogli anche la gamba destra.
I due continuarono ad attaccare con veemenza il nemico finchè Laney non li diede il colpo di grazia magico alla testa del cavaliere: -Si, ce l’abbiamo fatta!- urlò Kin festeggiando. Avevano passato il secondo livello, e ora ne mancava solo uno per raggiungere Trina ed uscire dal videogioco di Grojband.
-Ok ragazzi, avviamoci e…- era nel procinto di concludere la frase il frontman della band, quando dal magico portale per passare al livello successivo si sentì alla voce, o meglio gli urli, di Trina.
-COREY!!!! VIENI QUI ED AIUTAMI!!!!- disse la ragazza urlando. Proprio la gentilezza fatta a persona…
-Certo che mi fa strano dover aiutare tua sorella nonostante ci abbia rovinato la vita diverse volte… Anzi, mi ripeti perché lo stiamo facendo?- chiese Kon perplesso da quella situazione.
-Non c’è tempo, dobbiamo andare, potrebbe essere in pericolo!- disse Corey, perplesso persino dalle sue parole. In effetti poteva sempre trovare una sorella di riserva no? NO?!

I quattro cominciarono a dirigersi verso il prossimo livello, l’ultimo da disputare.
Appena entrarono furono a dir poco spaesati! Era… era…
-La stanza di Trina?! Siamo tornati nella realtà!- esultò subito Laney, a dire il vero però troppo presto. Infatti subito Kin smorzò il suo entusiasmo: -Mi dispiace Laney ma… siamo ancora nel gioco. Infatti l’ultimo livello…INIZIA QUI!- disse lui facendo il misterioso, preannunciando un livello molto complicato probabilmente.
-Ma… qui sembra tutto tranquillo Kin. Dove dobbiamo andare?- chiese Corey al pianista con gli occhiali. Lui invece era sicuro di cosa fare.
Con passo svelto si diresse verso lo specchio che Trina usava per truccarsi ogni mattina. Non aveva nulla di particolare guardandolo ma…
-Guardate qui.- disse l’occhialuto, che con un dito letteralmente perforò lo specchio, finendo in un luogo nascosto. Dove avrebbe portato quel magico oggetto?
Kin a quel punto si tuffò dentro allo specchio con tutto se stesso, seguito dagli altri membri.
Quando Corey e gli altri spalancarono gli occhi all’uscita, si ritrovarono nella mente di Trina. Un’altra volta…
-Oh no, un’altra volta no!- disse Kon disperato, temendo che anche stavolta l’avrebbero colpito con neonati con le facce di Nick.
-Ehm fratello, so cosa stai pensando e… si, i neonati ci sono.- disse Kin con un sorriso falsissimo.
-Andiamo Kin!- rispose Kon serio.

***NICK BABY TRANSISION***

Dopo aver passato mille peripezie, ed essere stati colpiti almeno un centinaio di volte da quei mostriciattoli di pochi mesi, finalmente raggiunsero una montagna altissima.
-Aspetta, questa montagna la riconosco…- disse Corey vedendo quella struttura in terra. Era di colore rosa ed era circondata da delle strane piante con… i cuori. Sulla sommità della torre vi era una minacciosa nuvola nera, di cattivo auspicio.
-Mi sa che stavolta non ci saranno arcobaleni che ci escono dalle chiappe ad aiutarci vero?- chiese Kon al fratello gemello, ma subito fu tranquillizzato nel vedere un Power Up vicino alla torre, a forma di arcobaleno.
-Dicevi Kon?- disse Laney sarcastica, nel sapere che doveva di nuovo volare in quella maniera.
Pochi secondi dopo la Grojband si ritrovò sulla cima di quella montagna, dove finalmente trovarono…
-TRINA!- disse Corey (quasi) felice di rivederla. Finalmente potevano uscire dal gioco.
La rosa era legata come un salame, ed aspettava che qualcuno, persino il fratello, la liberasse.
-Sembra facile,ok sorella adesso ti liberiamo.- disse Corey mentre si avvicinava a lei, ma a pochi passi dalla ragazza…SBAM!
-Auch! Ma che diavol…OH MAMMA!!!- urlò Corey, in contemporanea coi suoi compagni, vedendo cosa si palesò di fronte a loro.
Era una bestia a tre teste di colore rosa, che sbavava e con occhi di pura rabbia verso quei quattordicenni che erano arrivati fin lì per affrontare quella…cosa.
-Ma come ti è venuto in mente di creare una roba simile?- chiese Laney al geniaccio vedendo la bestia pronta ad attaccare. Cosa potevano fare questa volta?
-GRRR! SIETE FINITI, VOI DELLA GROJSCHIFO!- parlò la bestia. Infatti la bestia era…TRINA, in versione bestiale probabilmente! CE N’ERANO DUE?!!!
-Una non bastava?!- chiese Corey disperato. Ma forse aveva un idea su come battere quel mostrone.
-Forza Grojband, prepariamoci a farla fuori con la nostra mossa definitiva, la nostra musica! Forza Kon, batti il quattro!- disse Corey all’amico batterista, mentre si mettevano in posizione per cominciare il loro “concerto”.
-Uno due tre e quattro!- la Grojband suonò contro la “Trina bestiale”. Sembrava fatta ma…
-MUAHAHAHAH! Cosa vorresti fare con la tua insulsa musica, Corey?- la canzone senza testo della Grojband non ha avuto nessun effetto stavolta. Ma perché?
-Ehm…amico, abbiamo un piano di riserva?- chiese Kin al frontman, ma non ci volle molto per capire che il PIANO B era scappare!
Quando finalmente si nascosero, Laney cominciò con la sua parte da guastafeste: -Sembra impossibile, ma anche qui ci serve un testo. Come facciamo ad ottenerlo stavolta?-
Corey ci pensò per un po’ su, e poi gli venne l’illuminazione: -Dobbiamo raggiungere la Trina legata, e forse so già come farla scrivere sul diario… Voi restate nascosti qui, mi raccomando!- disse Corey ai suoi compari, e cominciò a muoversi furtivamente verso la sorella ancora imprigionata.

Facendo attenzione a non farsi scoprire, raggiunse l’altra Riffin e cominciò subito a farla innervosire: -COREY, PORTAMI SUBITO FUORI DA QUI!- gli urlò subito contro la rosa.
Il blu rispose in modo spavaldo, e cominciò a fingere di sciogliere alcuni nodi: -Ok, ok… certo che è strano…-
disse misterioso lui.
-Cosa è strano?-
-Beh vedi, se ti sciolgo, significa che la tua versione digitale perderà… e tu hai sempre detto di non voler perdere contro di noi quindi…- disse con una voce da furbetto. Oramai la sorella aveva abboccato all’amo.
-EHI! Io sono sempre stata la più forte, e vincerò anche in questo caso!-
-Ma quindi non vuoi essere liberata? Ah ok…- concluse lui. –TORNA SUBITO QUI E BASTA CONFONDERMI SFIGATO!!!! BASTA!!!!!!!- urlò lei disperata e arrabbiata, così tanto da andare in modalità Diario e per scrivere un testo.
Il diario digitale finì nelle mani di Core, ma mentre lo aprì per osservare l’ultima creazione di Trina…
-Core, ATTENTO!- urlò Laney da dietro, perché il mostro-Trina lo stava attaccando. Laney a quel punto si lanciò per spostare il ragazzo. Si sacrificò per lui, per “salvargli” la vita.
-Laney… perché…- Corey si stava chiedendo del perché del gesto dell’amica, ma non finì la frase.
-Ascolta Core, io… io ho fatto questo perché… io…-
-Si ma Laney… scordi sempre che in questo mondo virtuale ci sono più vite.- disse imbarazzato Corey. E infatti poco dopo la rossa ricomparve lì vicino, in piena salute. Vabbeh, almeno non era cambiato niente…
Poco dopo i quattro si prepararono ad un nuovo concerto, per sconfiggere la bestia, e terminare lì quella giornata un po’ troppo faticosa per i loro gusti.
-Stavolta ce la faremo Grojband, forza Kon batti il quattro!- A quel punto i quattro cominciarono nuovamente a suonare in sincronia. Corey cominciò a cantare il nuovo testo.

Non ti importa più niente e di nulla,
ma là fuori c’è una folla che ti aspetta.
Hanno tutti molta fretta.

Scintille con noi farai
quindi esci da quel videogame, dai!
Con noi una stella leggendaria sarai!

Siam più bravi noi a questo gioco,
ma non pensarlo come un torto,
vieni con noi a DOMINARE IL MONDO!


Finita la canzone, la bestia finì in cenere sotto gli occhi della Grojband e di Trina, che si era ripresa. A quel punto Laney e Corey slegarono l’indemoniata e presero in cinque la porta “EXIT” per terminare lì con quel videogioco.

Poco dopo, si ritrovarono tutti a terra svenuti dalla fatica…NEL GARAGE DEI RIFFIN!!!
-Evvai, ce l’abbiamo fatta!- urlarono Kin e Kon esaltandosi, con anche un cinque atomico!
-Bah, mi sarei salvata anche da sola per questo… Non ci voleva molto.- disse Trina facendo finta di niente, ed entrando dentro la sua stanza per starsene un po’ da sola.
Nonostante l’impertinenza di Trina, i quattro erano felici di essere tornati nel mondo reale, ma bisogna dire che erano anche stanchi morti.
-Uff…Ok Corey, anche dopo questa giornata hai comunque una qualche riflessione filosofica?- gli chiese Laney stanchissima e pronta solo ad andare a dormire.
-Beh Lanes…uff… il senso dei videogiochi è molto relativo, e non importa se tu debba salvare una principessa sia nel mondo reale che in quello virtuale, bisogna comunque sempre avere uno scopo preciso nella vita. E noi quattro ce l’abbiamo… O sbaglio?- chiese Corey a… nessuno, i suoi tre amici stavano già dormendo pacifici e tranquilli. Quindi per non svegliarli disse sottovoce:
-Grazie ragazzi, è stato bello!-

-Alyx

Buon Giovedì Frateli e Sorele xD Eccovi il secondo episodio, che però è lungo una quaresima xP
Spero solo di non annoiarvi, e buon divertimento ^_^
Un saluto a tutti quanti :)

Un…ehm…ho di tutto a causa della Befana, per cui… scegliete voi il dolcetto stavolta :’D, Alyx

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Capitolo 3
*** Chi ha rapito Trina Riffin? ***


Terzo capitolo – Chi ha rapito Trina Riffin?

Come sempre, questa nuova giornata per la Grojband si preannunciava ricca di emozioni (di cui non sempre positive…) e i quattro membri della band di Peaceville, Corey Laney Kin e Kon, erano intenti all’interno del loro garage a sistemare la loro attrezzatura all’interno della macchina rosa di Trina, che in quel momento non c’era. Probabilmente era insieme a Mina per cercare di cattura… ehm…. “ammagliare” il buon Nick Mallory.
Corey era sorridente al pensiero di una nuova esibizione per la Grojband, anche se stavolta si sarebbe svolta fuori città. Un nuovo pubblico, una grande novità, ma anche una sfida niente male.
Ma la voce del suo pensiero era sempre interrotta dalla una voce femminile, ovvero della sua migliore amica Lanes, che lo stava rimproverando preoccupata del solito problema…
-Core, DIMMI CHE ALMENO STAVOLTA HAI UN TESTO!- disse squadrandolo minacciosa. Lui invece era rilassatissimo, manco fosse alle Hawaii. –Relax Lanes, certo che ce l’ho.- disse con un sorriso a 36 denti, e stava tornando alla sistemazione del materiale per il concerto. Laney era piacevolmente sorpresa che il blu avesse per una volta un testo, ma proprio quando Core oramai si era voltato per sgattaiolare via, lei lo riprese per il colletto di forza.
-ARGH! Laney mi… cough…strozz…- cercava di dire Corey che stava diventando bluastro di faccia, quasi come i capelli. Lei rispose subito: -Intendevo un testo TUO!- La bassista aveva colto nel segno, e l’aveva beccato.
-Ehm… diciamo che lo prenderò in prestito dal diario di Trina appena torna.- disse il frontman mentre sudava dalla tensione… poi continuò: -Però Lanes, pensaci: se davvero facciamo un concerto con un nuovo pubblico, dobbiamo fare assolutamente una buona impressione, e con le mie qualità nello scrivere testi direi proprio che non è una bell’idea.- cercò di spiegare, trovando il consenso dei due gemelli, che intanto caricavano le loro casse e la tastiera.
Ad un po’ Laney dispiaceva che il frontman, di solito così sicuro di se, non aveva intenzione di mostrare un suo… ehm… capolavoro ad un nuovo pubblico; comunque accettò l’idea del suo amore segreto.
Il blu a quel punto guardò l’orologio: le 16:05… strano, la rosa era in ritardo. E ok, lei poteva essere pure meschina, incivile, subdola, maleducata, antipatica, insensibile, irritante…

***DOPO 40 MINUTI DI PREGIUDIZI***

…fastidiosa, ignobile, e avere molti altri difetti, ma non è una ritardataria. E la faccenda si fece ancora più fitta quando Corey ricevette una telefonata sospettosa da Nick Mallory… anche se di solito con lui non ci parla un granchè. Dopo il secondo squillo, Laney passò il cellulare a Corey, che rispose al biondo di Peaceville.
-Pronto?- -Buongiorno Corey Riffin, sono Nick Mallory. Mi stavo chiedendo se tua sorella Trina Riffin è in casa.- chiese il biondo. Corey pensò, ridendo sotto i baffi, che la rosa era uscita proprio il giorno sbagliato: proprio oggi il suo principe dagli occhi azzurri la cercava…
-Beh in realtà credo sia uscita, noi la stiamo aspettando da un quarto d’ora, perché dobbiamo andare fuori città per un concerto, perché lo chiedi?- -Beh mi stavo preoccupando, perché non ho ricevuto le abituali 73 chiamate la mattina da parte sua. Gentilissima tra l’altro, ma Nick Mallory è sempre un po’ imbarazzato quando lei vuole assolutamente sapere cosa faccio appena sveglio, cosa mangio, le mie taglie dei vestiti, e molto altro…-
Corey stava quasi per scoppiare a ridere a sentire queste cose, mentre Laney e i due fratelli lo guardavano con una faccia interrogativa. Alla fine salutò l’amico, e mentre si asciugava dalle lacrime delle risate, cominciò a comunicare questa novità ai suoi amici musicisti (che scoppiarono a ridere pure loro, sapendo quante chiamate fa Trina a Nick). Però, appena si rese conto del problema che si stava creando, cominciò ad avere uno sguardo preoccupato. E quindi, disse ai suoi compagni: -Ragazzi, mi spiace dovervelo comunicare, ma Trina è… *sottofondo musicale raccapricciante*… SCOMPARSA!-
Appena finì la frase, una sirena partì a tutto volume distruggendo i timpani dei 4 membri della Grojband. –Ma che diavolo succede qua?!- urlò Kin, e il fratello provò a indovinare: -Altri meteoriti che arrivano?- mentre si tappava le orecchie. Sotto il loro stupore, il palco si stava trasformando in un megaschermo con una enorme scritta rossa: “ALLARME! TROVARE TRINA!!!”
Una decina di secondi dopo, un sidecar verde scuro distrusse l’entrata del garage… ERA MINA! Si tolse il casco come una furia e si fiondò addosso a Corey con occhi furenti: -DOVE HAI PORTATO TRINA?!!! DOVE?!!- Kon provò a fermarla, ma lei, neanche si fosse teletrasportata, era già dietro di lui, e gli prese il braccio che stava per fare la fine di un cracker. Ad un certo punto si sentì un rumore sordo, un “CRACK!” venire dalle ossa di Kon, seguito dal suo urlo: -AAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHH!-
Subito Laney interruppe quella scazzottata a senso unico: -Aspetta Mina, te lo giuriamo, non sappiamo dove si trova, anche noi la cerchiamo in modo che lei ci dia un t… ehm… un passaggio fino fuori città.-
Mina era ancora un po’ dubbiosa, ma vedendo le facce preoccupate di Corey e dei due fratelli che stavan prendendo mazzate, decise di mollare il colpo, così prese il braccio di Kon e fece rientrare l’osso nella sua posizione corretta (a mani nude proprio…).
-Beh sembra che diciate la verità… ho inserito una cimice dentro il vostro garage, sotto consiglio di Trina, ecco perché ho sentito tutto ed è scattato l’allarme.-
Corey chiese allarmato in quel momento: -Hai messo qualcos’altro dentro il nostro garage?-, e la risposta di Mina non si fece attendere: -No…- disse mentre l’occhio di un mini peluche dentro il garage zoomava sul viso di Laney.
-Ora la cosa importante è trovare Trina.- disse la schiavetta di quest’ultima, mentre si avvicinava al mega schermo comparso al posto del palco. Uscì una specie di mini tastiera, e la ragazza dai capelli verde acqua digito dei codici alfanumerici, e lo schermo si accese mostrando una specie di mappa satellitare.
Ad un certo punto sulla mappa, a nord di Peaceville, nella stessa zona della manifestazione, cominciò ad illuminarsi una specie di led, che sembrava indicare la posizione di qualcuno o di qualcosa. Corey chiese dubbioso: -Quella è la posizione di Trina? Le hai messo un segnalatore nei vestiti?!- Mina rispose continuando a guardare il monitor: -No, non nei vestiti…- Gliel’aveva messo sotto pelle! (e i 4 ebbero un ribrezzo a pensarci!)
Un altoparlante all’interno del garage cominciò con una comunicazione: -BFF individuata. Registrare coordinate su iPad di Mina Beff… in corso… COMPLETATO!-
Quando la sedicenne ebbe la posizione della sua migliore “amica”, cominciò a rinfilarsi il casco per salire sul suo vecchio sidecar. Ma prima che potesse innestare la marcia, Riffin la bloccò in modo provvidenziale: -Ferma, vogliamo venire con te! Dobbiamo andare alla fiera anche noi!- Il blu concluse la frase, ma uno sguardo truce e una gomitata di Laney lo fecero proseguire: -…e salvare Trina, era sottinteso.-
Mina era perplessa, e disse: -Vi accompagnerei, ma sul mio sidecar c’è solo un altro posto…- e a quel punto Corey cominciò ad avere un sorrisetto da genietto, forse aveva un modo per far salire tutta la Grojband su quell’affare. Laney, Kin e Kon invece si guardavano preoccupati.

-Ma tu sei scemo!!!- dissero la bassista, il batterista e il tastierista allo stesso tempo, all’indirizzo della stessa persona.
-Io direi genio incompreso. E’ l’unica maniera ragazzi, dai!- li esortò il frontman. Il suo piano era di infilarsi in 4 nel posticino grande quanto uno sputo del sidecar. E nonostante l’idea non piacesse a nessuno, dovettero arrendersi e dare corda a Corey. Kin Corey e Laney ci erano anche entrati “facilmente”, Kon invece… beh, la sua panza stava stritolando gli altri 3 compagni. Mina accese la sua motocicletta, mentre la Grojband stava diventando piatta come una frittella, e partì a tutta velocità per uscire da Peaceville.

***CHILOMETRI DOPO***

-Ok siamo arrivat… oh signur, che vi è successo?- Disse Mina vedendo il risultato del viaggio in sidecar sulla Grojband: sembravano 4 fisarmoniche piegate che camminavano!
Dopo essersi ripresi, Laney subito chiese al suo amore segreto qual’era il piano da seguire.
-Elementare, Lanes. Io e te andremo in cerca di prove per tutta la fiera, mentre Kin e Kon individueranno i soggetti più discutibili in giro per la fiera, così da interrogarli e vedere se qualcuno di loro sa dov’è Trina.-
disse facendo le veci di Sherlock Holmes, con tanto di cappello e pipa sputa-bolle di sapone (che non si sa da dove li abbia tirati fuori oltretutto). –Mi raccomando, NON DATE NELL’OCCHIO!-
-Va bene capo, allora noi andiamo da quella parte. I Rock in Black sono pronti all’azione!- disse Kin, che come suo fratello Kon si mise un paio di occhiali da sole e si prepararono per la loro missione. Alla faccia di non dare nell’occhio…
E mentre Corey e Laney li osservavano mentre non davano per niente nell’occhio, da dietro una coppia di loro conoscenza spuntò alle loro spalle: -Oh, guarda Larry chi si vede, due dei perdenti della Grojband.-
Era Carrie, la sorella di Mina, e anche lei era fuori città per questo concerto, si suppone con tutta la band dei Newman. Corey era già abbastanza agitato di suo, e l’incontro con l’alter ego femminile non aiutò: -Lasciaci in pace Carrie, siamo impegnati ora! Ci vedremo dopo, quando faremo faville stasera!- disse mostrando una sicurezza che non si addiceva a quel momento difficile per la Grojband.
-Si si, credici… ci vediamo più tardi, potete già rassegnarvi.- disse la ragazza dai capelli blu, mentre Larry fece una pernacchia all’indirizzo di Laney e Corey.
-Ok Laney, incamminiamoc… ehi, e quella cos’è?- Corey osservò una penna rosa per terra, molto simile a quella che Trina usa nei suoi momenti di pazzia quando scrive sul diario. Era caduta proprio dalla tasca di Carrie…
-Core, abbiamo la penna di Trina qui! Allora sono loro i colpevoli!- accusò subito la rossa, ma Corey la zittì subito: -Oppure semplicemente a Carrie ora piace il rosa. Son sicuro che in questa storia non siano loro i colpevoli.- disse con un sorriso a 36 denti, mentre la rossa era abbastanza stizzita (anche se bastava il sorriso di Corey e le passava subito… eh, l’ammmmmmmmore)

Dopo un’ora di ricerche, i quattro membri si rividero nello stesso punto di prima, per confrontare i risultati ottenuti. Ma non eran di certo rassicuranti…
-Ragazzi avete trovato qualcosa?- disse Kin con ancora addosso gli occhiali da sole da figo. Ma Laney rispose sconsolata: -Mi spiace, niente di niente… a parte quella penna rosa che Corey continua a sostenere non sia di Trina.- -Lanes, sono sicuro al 100… anzi 110% che non è un indizio quello. Comunque, voi avete trovato qualcosa gemelli?- chiese Corey per cambiare l’argomento.
I gemelli effettivamente erano un po’ imbarazzati, perché hanno svolto il loro compito… beh ecco…

***LA MISSIONE FATTA DAI GEMELLI***

Appena si erano divisi da Corey e Laney, la prima cosa da fare era assolutamente, imprescindibilmente, obbligatoriamente… mangiarsi un gelato al cioccolato ricoperto di cioccolato. Anche più di uno in realtà, ma come dar loro torto?
Poi hanno cominciato a mettersi al lavoro… catturando ed ammanettando con manette giocattolo alcuni passanti che potevano sembrare “sospetti”. Uno di questi sfortunati è stato Barney: -Ragazzi, ma che cosa volete?- disse tra il preoccupato e il furibondo, visto che stava vendendo salsicce lì in fiera.
I due Kujira hanno portato Barney in un luogo per interrogarlo, ovvero sia…:
-Ma perché poi siamo in un bagno?- chiese incurante Barney. –Qui le domande le facciamo noi!- urlò Kin all’indirizzo di Barney. I due fratelli avevano scelto la tattica “sbirro buono e sbirro cattivo”.
Kon tirò fuori una foto di Trina in uno dei suoi classici momenti di follia con Nick Mallory. Gliela mostrò al venditore di salsicce: -Riconosci questa ragazza?- disse serio il batterista, mentre Barney lo squadrò: -Certo  che la conosco, è la sorella di Corey, Trina!-
-Oh ma che bravo il signorone qui!- quasi urlò Kon (si era scordato di essere lui il poliziotto buono…) -e ti ricordo che qui le domande le facciamo noi!-
-Ma se me l’hai chiesto tu chi era la ragazza nella foto!- ribattè Barney, a metà tra il confuso e l’irritato.
A quel punto Kin si intromise tra i due:-Va bene Barney, ti faremo uscire da qui a breve, a patto che tu ci dica dove e quando hai visto Trina per l’ultima volta (anche Kin si era scordato che la sua parte era quella del cattivo).
Il venditore di salsicce/cappelli/caffè dovette riflettere un attimo. Cominciò a pensare… e pensare… e pensare…

***BARNEY THINKING TRANSISION***

Dopo mezz’ora buona, finalmente Barney aprì bocca, svegliando i due Kujira che nel frattempo si erano addormentati nell’aspettare, e a Kon erano caduti persino i suoi occhiali ignorantissimi.
-E-ehm… ok, ti è venuto in mente qualcosa o no?!- disse quasi sbraitando Kin. La reazione di Barney fu abbastanza pacata: -Si, l’ultima volta che l’ho vista mi pare sia stato circa un ora prima della vostra cattura nei miei confronti… complimenti per l’organizzazione comunque.- disse ironico lui, sotto gli sguardi un po’ amareggiati dei due fratelli. Poi lui continuò:
-Dunque, col mio carretto mi ero spostato vicino alla giostra del Blue Tornado per vendere alcuni hot dog a quei pazzi che salivano su quella giostra infernale e avevano il conato di vomito… E mi pare di averla vista entrare nella giostra delle cascate del Niagara… ma non era sola.-
Quell’affermazione colse di sorpresa i due fratelli (oltre che a disgustarli): se non era Mina ad essere in compagnia della rosa, chi era allora? Impossibile fosse Nick, dato che aveva chiamato LUI STESSO per sapere dov’era. Kon decise di domandare qualche altro dettaglio su chi potesse essere questo misterioso soggetto.
-Mmm… non ho visto bene il suo volto perché era buio (anche se era praticamente mezzogiorno con un sole che spaccava le pietre ma ok) però… credo avesse una magliettina a strisce scure e chiare e la capigliatura rossastra. Ah si, ed era molto bassa questa persona.- concluse Barney.
 
La spiegazione di Barney sembrava convincente per i due gemelli, quindi a quel punto Kin prese parola:
-Va bene Barney, grazie della collaborazione…- gli disse il pianista, porgendogli il suo cappellino da venditore ambulante, il suo grembiule e soprattutto il suo carrettino con le salsicce (che non si sa da dove abbia tirato fuori… dalle mutande?!).
Barney era in procinto di uscire dal bagno , quando Kon in maniera quasi minacciosa gli bloccò un braccio: -Cos’altro c’è adesso?!!- Barney era a tanto così da perdere la pazienza, ma Kon decise lo stesso di parlare: -Ho un ultima domanda per te mio caro.-
Kin, stupito dal fratello e dalla sua serietà, gli chiese: -Cos’altro ti è venuto in mente fratello?- -Niente… è solo che mi è venuta fame e avrei voglia di salsiccia.-
Kin e Barney risposero con un facepalm simultaneo… ora si che era davvero Kon che parlava.

***NEL PRESENTE…***

-Ok ragazzi, bel lavoro!- si complimentò Corey con il batterista ed il pianista, con tanto di stretta di mano professionale.
-Ok, ora dobbiamo SEMPLICEMENTE trovare una persona bassa con gli abiti a strisce in questa fiera in cui non conosciamo nessuno. Perfetto.- disse Corey sicuro di sé, nonostante la situazione disperata. Il concerto era previsto per il crepuscolo della giornata, nel parchetto centrale vicino alla fontana dove era stato allestito un palco in legno e impalcature per ospitare i nostri eroi e tutti gli altri cantanti presenti in quella giornata assolata.
-Corey siamo finiti! Dove mai troveremo una persona nana con la maglietta… a striscie…- mentre Corey si stava guardando intorno con sguardo interrogativo a cercare di trovare il suo soggetto, ignorando la voce imprecante di Laney, la rossa cominciò a realizzare, guardandosi i vestiti che aveva addosso…
Maglietta a strisce: si.
Capigliatura rossa: si.
Altezza non proprio entusiasmante: si.
Ma che cavolo stava succedendo?! Possibile che…?
 
Neanche il tempo di far realizzare a Corey la situazione, Mina arrivò furiosa verso Laney. Stava digrignando i denti dal furore, con occhi rosso cremisi pronti ad agguantare la preda. Qual era la preda? ERA LANEY!
Con un balzo felino si lanciò su di lei, spaventando gli altri tre membri della Grojband!
-Mina che stai…?!!- stava per esclamare Corey, ma la Beff lo zittì immediatamente! Stava tenendo l’amica di Corey per il colletto della maglietta… le stava facendo davvero paura e male!
-Dov’è?!!! TI CONVIENE DIRMELO SUBITO!!!- urlò la ragazza dai capelli color acqua, ma Corey coraggiosamente la spinse via aiutando Laney. E prima che Mina potesse tornare alla carica, la fermò: -Aspetta MINA! Laney è stata con me tutto il tempo, sin da stamattina…  è impossibile che sia lei la colpevole del rapimento di Trina!- disse il blu in difesa dell’amica (che stava arrossendo leggermente). Nel frattempo a pochi metri i due fratelli si erano allontanati a distanza di sicurezza, con Kon che dalla paura si era gettato tra le braccia di Kin (che teneri… ma anche no).
A quel punto Mina si diede una calmata finalmente, e tornò a discutere con Corey della prossima mossa, dopo aver chiesto scusa a Laney.
Corey scelse questa soluzione: -D’accordo, muoviamoci verso la giostra delle cascate del Niagara. Dobbiam essere più veloci del vento! Più rapidi del fulmine! Più scattanti di Bolt! Più…-
Ad un certo punto Corey ricevette una chiamata al cellulare, e vicino al numero comparve sul display il nome “Laney”.
-Pronto?- -Core, sei ancora lì a parlare? Dai che siamo già qua!- disse la rossa al cellulare… i tre amici e Mina erano già di fronte all’entrata della giostra vicino al Blue Tornado, facendo rimanere Corey di sasso.
 
***NIAGARA FALLS TRANSISION***

Quando questa fantomatica squadra di soccorso era ormai pronta a muoversi all’interno della giostra in questione, Kin e Kon picchiettarono sulla spalla di Corey. Corey, con la faccia perplessa, vide i due membri della band con un faccione pucciosissimo: -Corey, ti prego, possiamo, mentre voi attuate la vostr… ehm… la NOSTRA missione di soccorso, andare a fare un paio (di centinaia) di giri sul Blue Tornado? TIPREGOTIPREGOTIPREGO!- chiese Kon in ginocchio con le mani giunte insieme al fratello; i due, poveracci, non avevano ancora fatto NEMMENO UN GIRO in giostra quel giorno.
-Ragazzi, dobbiamo salvare Trina! Non potete abbandonarci cos…- Laney stava per completare la sua frase spazientita, quando Core la zittì: -Aspetta Lanes, creeeeedo che per stavolta possiamo permettere una cosa del genere… in fondo, sono solo un paio (di centinaia) di giri su delle montagne russe da capogiro. Cosa vuoi che sia?- Corey dicendo questo fece balzare di gioia i due Kujira!
-YEEEEEEEEEEEH!!!- urlarono all’unisono i due, spaventando tutti i passanti delle vicinanze, che li guardarono straniti.

Mentre Kin e Kon cominciarono a mettersi in fila per la loro mor… ehm… il loro giretto, Corey, Laney e Mina entrarono nella location della giostra delle cascate del Niagara. L’entrata era un semplice negozietto di souvenir dove vendevano pupazzetti vari, portachiavi e merchandising Grojband (si sa, quando si distrugge un meteorite a colpi di assolo di chitarra si diventa LEGGERMENTE famosi).
-Forza ragazze, mettiamoci in coda.- disse Corey, prendendo tre biglietti per un giro sul canottone a ciambella. –Ma dai, ma un’altra volta fradici dobbiamo diventare?!- chiese Laney. Se sei membro della Grojband per contratto almeno una volta a puntata ti devi infradiciare.
-Tranquilla Lanes.- le disse Corey dandole un pugnetto sulla spalla. -Scenderemo prima della discesa della cascata per cercare tracce dei nostri rapinatori. L’amica, rassicurata dalle parole del suo amore segreto, gli fece l’ok.
 
***E OVVIAMENTE…***

-AAAAAHHHHHHHH!!!!- I tre “salvatori” di Trina ora erano quelli da salvare invece.
-COREY! Non dovevamo scendere prima della cascata?!- sbraitò Mina incacchiata nera!
-Scusate mi spiace…- disse il blu che intanto si stava facendo una risatina sotto i baffi… a lui piace da morire fare la cascata di quella giostra.
Fortunatamente la scelta fu azzeccata. Laney, oltre alla cascata d’acqua vide una strana figura… sembrava esserci davvero qualcuno lì.
-Guardate lì… che sia davvero il nostro uomo?- disse con voce bassa Laney… non voleva farsi vedere da chiunque fosse aldilà della corrente, così scelse di abbassarsi e di non muoversi. Ma pochi istanti dopo la figura era sparita.
-Va bene allora. Diamo il via all’operazione “Scopriamo chi è il rapitore misterioso per cercare di salvare Tr…”- Corey non era nemmeno a metà del nome della missione da svolgere quando Mina lo interruppe: -AL DIAVOLO! C’E’ UNA TRINA DA SALVARE! FORZAH!!!- urlò a squarciagola… l’avranno di certo sentita aldilà della cascata, così per rimediare entro di prepotenza. Aveva occhi rossi che gridavano vendetta!
-Seguiamola Pulce!- disse Corey indicando la direzione da seguire. E anche lui si mise i suoi occhiali da sole per i momenti d’azione come questo (è un benefit che hanno tutti i membri della Grojband a quanto pare…).

La rossa e il blu entrarono all’interno della cascata bagnandosi nuovamente. Stavolta però non ci avevano fatto molto caso.
Sul misto di fango e terriccio erano presenti diverse impronte che puntavano verso la caverna e il suo interno; stranamente, quella giostra era stata creata su una vera e propria cascata.
C’erano delle impronte dei mocassini di Mina sulla destra ma anche delle impronte di stivaletti sulla sinistra… che siano di quella persona che stava oltre il flusso dell’acqua in precedenza?
Oltre a queste, era presente a lato un foglietto di carta di color rosè, che pareva molto familiare a Corey…
Appena Laney lo vide, lo riconobbe subito: veniva da una pagina del diario di Trina!
-Hai visto Core? E’ qui, me lo sento.- disse sottovoce la bassista.
-Beh non ne siamo ancora certi Lanes…- disse Corey rivestendo nuovamente i panni del detective, ma l’amica lo guardò con occhi scettici... -Ok Laney, forse hai ragione stavolta.- Forse eh?

Mina nel frattempo aveva raggiunto la parte più interna della caverna finalmente, e si stava guardando attorno in maniera nervosa per cercare un qualsiasi segna della sua “amica”. Ad un certo punto, però vide qualcuno, così decise di nascondersi dietro una parete di roccia.
-Sono sicuro di aver sentito qualcuno…- c’era un ragazzo nel corridoio più buio della caverna, ma anche se non si intravedeva perfettamente la Beff lo riconobbe immediatamente: era LARRY, l’alter ego di Laney e migliore amico di sua sorella! A quel punto Mina ricollegò il soggetto di cui aveva parlato Barney a lui: maglietta a strisce, capelli rossi… c’era tutto!
-Più che altro QUALCOSA. Quell’urlo non era di certo umano Larry.- gli disse Kim, la pianista dei Newman.
Quindi… c’era tutta la band dei Newman? Compresa la sorella?
-Secondo voi è il caso di dirlo a Carrie?- chiese Konnie ai due amici, ma i tre scelsero di aspettare per il momento…  Carrie era troppo concentrata con la sua nuova ospite al momento.
I tre membri dei Newman si spostarono a quel punto in un'altra zona, aspettando la fine del colloquio tra la blu e la sua ospite misteriosa… ebbene si, Trina.
Mina riuscì a strisciare furtivamente all’interno della caverna, illuminato da alcuni spiragli che facevano entrare la luce del sole, ormai prossimo al tramonto. La ragazza dai capelli verde acqua si trovò davanti alla scena che non avrebbe mai voluto osservare: Carrie era davanti a Trina, mentre le stava facendo un interrogatorio da quinto grado, e la sua BFF era legata come una salamella ad una sedia.
Mina era scioccata da ciò che vedeva, ma era ancora più scioccata da quel che chiedeva la sorella minore:-Possibile Trina che tu non riesca a dirmi la verità? Ti ripeto la domanda: qual è il segreto di Corey? Come fa a trovare dei testi così buoni dal tuo diario?-
-Ma cosa stai insinuando eccetera? Sei persino peggio di tua sorella Mina!! Corey non può toccare il mio diario se non vuole farsi mozzare una mano!- urlò in maniera dolcissima la sedicenne. Tanto che due certe persone all’entrata della caverna la sentirono…
-Lascia stare mia sorella! ORA RISPONDI ALLA DOMANDA!- Carrie si stava spazientendo, ma Mina uscì improvvisamente allo scoperto!
-Mina… FINALMENTE CA**O!- sbraitò Trina alla visione dell’amica-schiavetta.
-Mina… uaoh… che ci fai qui?- Carrie, al contrario, era piuttosto imbarazzata della situazione… sa che, nonostante Trina sia terribile, è comunque la migliore amica di Mina. E forse stavolta il loro legame fraterno (per quanto ben più solido di quello tra i Riffin) avrebbe vacillato.
-Carrie, sorellina, cos’è questa farsa?! Slegala subito!- disse decisa Mina, ma la blu rispose con un cenno alla testa negativo.
-Sorellona, devi lasciarmi fare… prometto che la libererò appena mi dirà il segreto di Corey. Di come fa a trovare un testo per quanto ho visto sia un imbranato completo in questo campo!- ma la situazione si stava scaldando rapidamente.
-Carrie non te lo ripeterò una seconda volta…- ma proprio quando stava per scattare una vera e propria rissa, finalmente i nostri eroi (ovvero i due personaggi su cui ci facciamo perennemente delle fisse) Laney e Corey sono arrivati.
 
-Carrie?- Questa fu la prima cosa che Laney e Corey esclamarono alla vista della ragazza coi capelli blu, che teneva sotto torchio il suo ostaggio Trina ed aveva a pochi passi Mina, con sguardo minaccioso.
A quel punto Corey capì: erano stati i Newman a rapire Trina! Possibile che avessero scoperto della sua incapacità a scrivere mezza riga di testo?
E quindi aveva realizzato che il ragazzino di bassa statura coi capelli rossi era…
-Ti ho preso!- Appena realizzò chi era il colpevole del rapimento, si beccò uno spintone a terra. Era proprio Larry, che gli aveva preso il braccio destro e glielo teneva stretto a terra, completamente bloccato.
-Larry, togliti immediatamente da Core... AAAAAAAH!- Anche Laney venne sorpresa alle spalle, da Kim e Konnie (anche se di certo la rossa, peperina com’era, non rese la vita facile alle due “gemelle”).
-Brave ragazzE (comprendendo pure Larry), abbiamo fatto doppietta questo pomeriggio: prima Trina e ora anche questi due babbei. Forza Larry legali stretti.- ordinò la frontwoman dei Newman, e Larry cominciò a prendere una corda e legare la sua amica Laney.
Infatti i due bassisti, nonostante la forte rivalità tra le due band, erano parecchio amici e condividevano parecchi segreti… ma anche stavolta eran costretti ad essere rivali.
Ma proprio mentre Larry, con l’aria un po’ sconsolata, stava legando il suo alter ego, si sentì un botto enorme dall’inizio del corridoio.
-Ma che cavolo…?- esclamò Kim, presa dallo spavento… e un istante dopo cominciò una raffica di proiettili di pallini sulle facce dei Newman!
-Ragazzi, sono arrivati i rinforzi!- esclamò una voce che Corey e tutti gli altri riconobbero: erano Kin e Kon, armati di fucili a pallini. Durante la loro irruzione, anche Laney si era liberata di Larry, stendendolo con una mossa di karate (l’avevo detto prima io che è difficile da tenerla tranquilla…) sussurrando uno “scusa” al suo indirizzo.
 
-Finalmente ragazzi- esclamò Corey, entusiasto nel vedere che i due amici avevano raggiunto lui e Laney. Però, a vederli da più vicino…
-Ma… ragazzi, sbaglio o avete un colorito… diverso?- In effetti, Kin e Kon sembravano più verdognoli del solito… cos’era successo in quel lasso di tempo?
-Oh, niente di che.- debuttò Kin, poi seguito a ruota da Kon -…semplicemente dopo il primo giro nel Blue Tornado abbiamo dovuto subito prenderci un paio di sacchetti del vomito… quella cosa è infernale.- dichiarò Kon, subito rimproverato da Kin.
-KON! Avevamo detto di non dirlo a nessuno!- -Ops… scusa fratello.- disse chinando la testa il batterista.
-Però ragazzi… gran bella resistenza.- disse Laney con un sorrisetto sotto i baffi (e probabilmente non è solo un modo dire).
-EHI! Abbiamo vomitato SOLO 6 VOLTE!!!- ribattè Kon, seguito dal facepalm del fratello dopo quella frase.
-Ehi voi! Sfigati dal vomito facile!- Chi era che stava chiamando la Grojband? Era Trina, che era stata appena slegata da Mina. –Oh! Finalmente Mina!- Poi la rosa continuò con la sua discussione:
-Quei maledetti dei Newman sono quasi peggio di voi! Soprattutto quel moccioso coi capelli rossi! Mi aveva imbrogliato dicendomi che Nick mi aspettava nel posto più romantico di tutto il parco, ovvero questa cascata.- E il posto più romantico dei paraggi era una caverna umidiccia? REALLY?!
Nonostante avesse appena salvato (nuovamente) la sorella, Trina stava rompendo le noci di cocco (nuovamente) a suo fratello, che però rispose in tutta franchezza: -Sai sorella, sto anche cominciando ad annoiarmi un pochettino… Sarà la quarta puntata in cui ti devo salvare da una situazione del genere.-
-Cosa vorresti insinuare Groj-perdente?!- rispose Trina ad un passo dalla Modalità Diario.
-Che non sai badare a te stessa. Persino Mina ha preferito chiedere il nostro aiuto piuttosto che venire a giocare a Nascondino con te.-
Sentendo queste parole dal fratello, Trina squadrò la sua amica come non mai: -Mina….. e mio fratello….. che… COLLABORANO?!!!!- -Mina cerca di calm…-
Troppo tardi. La confusione che aveva in testa Trina la fece andare in una Modalità Diario del tutto diversa da quelle precedenti: la modalità Confusionaria (che fantasia vero?)!

Corey era contento dei frutti del suo lavoro, ma nemmeno il tempo di festeggiare che…
-AUCH!- Il blu si beccò uno spintone poderoso da Carrie, che si era ripresa. –Ora ho capito il tuo segreto! Ho visto tutta la scena Riffin!- urlò Carrie a metà tra il furore e l’estasi della scoperta.
Questo non ci voleva per la Grojband: con i Newman a conoscenza di questa debolezza della band, per Corey e i suoi amici sarebbe stato un problema in futuro ottenere testi dal diario di Trina.
Ma non c’era tempo per pensare: Corey doveva proteggere il testo che aveva appena ottenuto, ad ogni costo!
-Mollalo subito Riffin!- gli urlò addosso la rivale, ma Corey non mollava la presa. E con gli spintoni che si stavano tirando, quella mini caverna stava continuando a tremare dalle scosse.
-Adesso BASTA!- Carrie si lanciò ancora una volta all’attacco, tanto da sfondare una parete della caverna per la violenza! I due stavano precipitando!
-NOOO!!! COREEEY!!- Urlò Laney disperata, con le lacrime agli occhi, pronta ad assistere allo scenario peggiore.
Fortunatamente i due erano caduti su un canotto lasciato vuoto dalle cascate… ma stavano continuando a lottare per quel misero diario rosa. E per cosa? Per un testo, mi sembra legittimo.
Laney aveva tirato un sospiro di sollievo, ma poi si guardò sopra la testa… la caverna stava per crollare!!!
-TUTTI FUORI! SALVATEVI LA PELLE!- urlò la rossa ai rimanenti. E tutti si lanciarono nelle acque della cascata per essere trasportati dalla corrente.
Anche Kin e Kon si stavano per lanciare a bomba nella corrente, ma Laney li bloccò appena prima del loro lancio: -LANEY CHE FAI? QUI RISCHIAMO LA PELLE!!!- urlò Kin, disperato. Ma cosa stava facendo Laney?!
-Aspettate un secondo… un secondo… ancora un istante… ORA!- ordinò Laney, e i tre si ritrovarono su un altro canotto rotante che si muoveva a gran velocità sulle finte cascate.

-Mollalo immediatamente!- i due frontman stavano ancora combattendo, mentre più indietro Trina, Mina e i restanti Newmans avevano finalmente raggiunto la sabbia… erano stremati ma salvi.
-Adesso basta! Se non posso avere questo testo tutto per me, non lo avrà nessun altro!- disse sorprendendo la nemica Corey… lanciando il diario nell’acqua del torrente. MA CHE CA**O?!
-CE L’HO… CE L’HO!!- gridò di gioia Carrie ma… no, non ce l’aveva. Lei e il diario lanciato da Corey finirono nelle acque, infradiciandosi entrambi.
-Chissene importa dei vestiti, autore! Ho finalmente nelle mie mani il segreto di… EH?!!!!- Ma purtroppo per la nostra cara (ma neanche tanto) Carrie, sopra il diario che aveva in mano c’era una simpaticissima scritta: “Diario di emergenza anti-Carrie”. Carrie non la prese molto bene, vistò che nominò l’Altissimo invano in un paio di occasioni…

Corey sembrava finalmente salvo, e aveva in mano i veri testi. Dietro di lui il resto della Grojband era sul secondo gommone. Ce la potevano ancora fare per il concerto!
-AAAAAAAAH!- Purtroppo Corey non si accorse di una roccia parecchio appuntita, che fece da rampa per il frontman e per il suo canotto… che cominciò a VOLARE!!!! Si, avete letto bene, VOLARE (la prima cosa da rispettare in un parco è la sicurezza, ricordiamo).
Ma forse vi lascerà ancora più a bocca aperta la frase successiva di Lanes: -COREY! Lo dobbiamo fare anche noi! Presto!- non voleva perdere le tracce di Corey e rischiare di perderlo sul serio stavolta!
-Ma tu sei più pazza di noi!- urlarono giustamente i due fratelli, ma Laney aveva già preso il comando del canotto e stava per prendere in pieno la stessa medesima roccia

***FLYING BOAT TRANSISION***

-Signore e signori, chiediamo ancora un attimo di pazienza per cortesia…- disse la presentatrice del concerto in piazza… ma era tanto imbarazzata quanto era inferocito il pubblico lì all’evento. La Grojband doveva essere lì almeno da 20 minuti, e gli spettatori si erano già muniti di cestini pieni di pomodori maturi da lanciare (e le loro facce eran più rosse dei pomodori).
L’annunciatrice era quasi sul punto di abbandonare ogni speranza e sospendere la serata. Quando cominciò a sentirsi uno strano rumore… -…..aaaaaaaaaaaAAAAAAAAAAAAHHHHH!!!!-
Tutti gli spettatori tirarono il fiato nel vedere che… un oggetto volante si stava dirigendo proprio verso il centro del parchetto e, più precisamente, verso la fontana simbolo del parco.
Ma… un momento! ERANO 2 GLI OGGETTI VOLANTI! E C’ERANO DELLE PERSONE!
SBUUM! Con un rumore simile ad un tuono dal cielo, il canottone di Corey si schiantò, facendo volare il blu per diversi metri, ai piedi della presentatrice dell’evento.
Pochi istanti dopo… SBARABUM! Ecco il secondo canotto, con a bordo il resto della Grojband… per fortuna che Corey si era spostato dal primo canotto caduto…
Il Riffin controllò se era tutto apposto: a parte qualche graffio sul volto e tre gomiti al posto di due in totale, stava bene. Pochi istanti dopo una capigliatura rossa uscì dal polverone che si era creato nell’incidente, e corse verso Corey: -CORE!- esclamò la ragazza, abbracciando il suo migliore amico… e anche lui ricambiò dolcemente.
-Tranquilla Pulce tutto apposto.- le disse tirandole un pugnetto affettuoso sulla spalla, mentre anche i fratelli uscirono dal disastro che avevan combinato.
 
La host dell’evento, per quanto sorpresa come tutti dell’arrivo della band di Peaceville, subito annunciò i nuovi arrivati: -Signore e signori, la GROJBAND! Solo loro sono in grado di fare un entrata del genere!- disse facendo esaltare tutti i presenti, che posarono momentaneamente i pomodori e i fucili spara-spaghetti per applaudire questa entrata in scena.
-Bene Grojband, tutta la città è curiosissima di sentirvi per la prima volta!- continuò lei, mentre Corey, un po’ imbarazzato, si stava riprendendo dalla botta.
-Ehm… certamente, abbiamo qui un testo che vi farà esaltare tutti quanti!- disse al microfono, fregandolo alla presentatrice.
E così i quattro cominciarono a suonare:

Su e giù, di qua e di là
L’avventura fine non avrà
La Grojband è fiera di voi
Per non aver lanciato i pomi


Urli, paura e esaltazione
Tensione, spaventi e gioia
Tutto questo ci porta alla gloria
Ma in fondo questa è una vera emozione


Nemici e avversari
Rispetto per loro
Ma ci dispiace ragazzi
Questa volta va a noi l’alloro


I centinaia (forse migliaia) di fan erano esaltatissimi dalla prestazione della band. Il coro “BIS! BIS! BIS!” si sentiva chiaramente.
La gentile presentatrice era in procinto di ringraziare i quattro musicisti, ma ad un certo punto sbucò una squadra di poliziotti dalla zona centrale dei fan. Uno di questi, con carnagione scura, cominciò subito a parlare: -Dichiaro in arresto Corey Riffin, Laney Penn, Kin e Kon Kujira per atti di vandalismo.- disse con voce ferma l’agente.
-COSA?! Dopo 10 pagine di storia?! Andiamo, quale band non ha mai distrutto un intera attrazione cercando di scrivere un testo?!- disse Kon alzando gli occhi al cielo… per ci sarebbe voluto un bravo avvocato, e parecchio anche.
-Andiamo agente, sono più che certo che possiamo trovare una soluzione valida per tutti…- disse Corey facendo un occhiolino di complicità all’agente…
 
***UN’ORA DOPO***

-Direi di no, Core.- La Grojband, i Newman, Trina e Mina si ritrovarono tutti insieme in una cella leggermente sovraffollata. La cosa buffa è che, per una volta, eran tutti vestiti allo stesso modo… a strisce bianco-nere.
-Questa la dobbiamo ASSOLUTAMENTE raccontare alle nostre groupie fratello.- disse Kon al fratello Kin. -Quando mai ti ricapita di stare sopra ad un canotto volante?- -Guarda, fosse l’ultima cosa al mondo, glielo diremo!- disse esaltato Kin.
Nel frattempo Carrie, in un angolino, guardava con sguardo truce Corey e Laney nell’angolo opposto della cella: avrebbe piacevolmente strozzato il blu… ma la palla al piede era pesantuccia.
Il chitarrista e la bassista della Grojband stavan chiacchierando beatamente: -Allora Core, nulla da dire su questa pazza avventura?- chiese Laney in maniera quasi innocente.
-Tranquilla Pulce, ho già studiato un piano di fuga…- stava per dire Corey con un ghigno malefico, ma la rossa lo interruppe tappandogli la bocca: -NO! Intendevo una riflessione filosofica!- disse Laney, spaventata che le guardie potessero sentire tutto.
-Vedi Lanes, un ispirazione non è così semplice da trovare. Il nostro cervello è come questa prigione: arrugginita, stretta e chiusa a chiave. Qual è la chiave? Lanciarsi con un canotto cavalcando il cielo come Icaro, ovviamente. E vedrai poi come ti sentirai vivo e ispirato dopo un’esperienza simile.-
Sentendo queste parole, gli altri 9 personaggi all’interno della cella gridarono: -MA NON POTEVI INVENTARTI QUESTE PAROLE PRIMA?!!-
-Ok ok… scusate. Grazie ragazzi, è stato spaventoso ma bello.-
 
-Alyx
 
-Alyx
 
Buonasera Cari e Vecchi Fans che vi sarete sicuramente scordati di me ma vi capisco xD

Mettiamo subito in chiaro una cosa: questo NON E’ un ritorno stabile su EFP. Consideratelo un… ultimo regalo del vostro Alyx di quartiere. Ho adorato scrivere in questo sito: ho conosciuto amici nuovi, persone forse anche più importanti di semplici amicizie, ma ho adorato ogni persona che leggeva anche solo una riga di un mio racconto. J
E direi che, dopo 11 (SI, 11 PAGINE!!! Non so nemmeno io come mai sia così lungo!!!) pagine, sono abbastanza soddisfatto. Spero vi divertiate a leggerlo :D Non facciamo morire la nostra passione per questo cartone ragazzi ;)

Un bacione di pasqua, natale e di tutte le festività che ho saltato xD Ciauuuu

 

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