NON ANDARE VIA

di directionercipriani
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1° CAPITOLO ***
Capitolo 2: *** 2° CAPITOLO ***
Capitolo 3: *** 3° CAPITOLO ***
Capitolo 4: *** 4° CAPITOLO ***
Capitolo 5: *** 5° CAPITOLO ***



Capitolo 1
*** 1° CAPITOLO ***


1° CAPITOLO



E poi sei su un precipizio, la paura di cadere che ti domina e ti spinge a fare un passo indietro non c’è più, vorresti cadere e precipitare, ma sai che non puoi, la vita continua nonostante i problemi, nonostante i pensieri orribili, nonostante tutto. Da bambini è tutto più semplice, si cade e c’è sempre qualcuno che ti solleva. 
Ma a 18 anni non è semplice, per niente.
Io vedo solo un lunghissimo tunnel nero, talmente lungo da sembrare infinito.
La musica in discoteca rimbomba nelle orecchie e fa tremare il pavimento, ma l’abitudine ha fatto modo che non lo notassi quasi più, ero seduta al bar con un cocktail tra le mani, una gamba accavallata sull’altra e le mie amiche accanto. Tutte le ragazze presenti erano interessate al barista, un ragazzo ben scolpito in viso, occhi color smeraldo e capelli castani tendenti al riccio, ma la più interessata tra loro era Jasmine, la mia migliore amica. Potevo capirlo dal suo sguardo perso e dal modo in cui teneva in mano il bicchiere colorato per metà di rosso a causa della bibita che conteneva.
<< Lui è mio! >> disse sistemandosi i capelli
Ammiccai come per dargli il consenso e lei si avventurò raggiungendo il Dio Apollo, una delle nostre regole è “i ragazzi li conquistiamo, ma i cacciatori resteranno sempre loro” un piccolo modo per intendere che i ragazzi per averci devono sudare molto, ansi, moltissimo.
Il mio istinto mi diceva di ballare, ma l’alcol mi aveva quasi dato alla testa, quindi decisi di restare seduta per evitare inconvenienti. Bevvi altri 3 cocktail prima di essere completamente ubriaca. 
Incosciente mi alzai e raggiunsi la pista da ballo, accanto a me c’erano altre ragazze combinate peggio, l’unica sobria era Jasmine, che era rimasta tutta la sera a parlare con il tizio del bar. 

...

Mi svegliai al mattino, ero sul pavimento della mia camera, la sera precedente non ero riuscita ad arrivare al letto e inoltre, non ricordavo nulla di quanto fosse successo. La testa mi rimbombava  a causa del troppo alcol, ma riuscii ad alzarmi e a raggiungere la finestra, aprendola.
Il sole splendeva raggiante nel cielo come tutte le mattine del caldo luglio a Londra, lasciai che l’aria nella mia camera cambiasse, raggiunsi il bagno e dopo essermi spogliata mi infilai sotto la doccia. L'acqua calda mi scivolava sul corpo così come avrei voluto che i miei pensieri facessero, ma nulla potè evitare di riportarmi alla mente il mio migliore amico, o forse ex. La mia stupidaggine aveva fatto si che avessi vergogna persino di guardare in faccia mia madre, ero un problema per lei, quindi avevo deciso di scappare e di abbandonare anche Niall.
Uscii dalla doccia solo quando la mia pelle divenne rossa. Avvolsi un asciugamano intorno al mio corpo e raggiunsi l'armadio.
Solito dramma. Cosa metto?
Il mio cassetto era quasi vuoto a causa del cambio di stagione. Alla fine decisi di indossare un pantaloncino, una camicetta blu che lasciava intravvedere il seno e delle ballerine. Avevo bisogno di fare shopping.
Raggiunsi la cucina dove trovai Jasmine intenta a pulire e ripulire i fornelli. Amava cucinare ed era una delle migliori cuoche che conoscessi. 
-Jas, che ne dici di un pò di shopping?-
Mi guardò distogliendo per un attimo l'attenzione dai fornelli. 
-Ma si andiamo- disse sorridendo
Ci preparammo e prima di uscire mi diedi un ultima occhiata alla specchio. La linea d'eyeliner mi rendeva l'occhio felino, cosa che amavo, mentre il rossetto fucsia tentava di attirare l'attenzione sulla labbra.
Uscimmo.
Raggiungemmo a piedi il centro commerciale che distava pochi Km. Procedemmo a passo veloce tentando di accorciare il tempo per raggiungere la nostra meta ma infine la pigrizia ebbe la meglio spingendoci a rallentare.
-Tracy, cos'hai?-
Sospirai prima di dire quel nome -Niall-
-Ti manca?-
-Si-
-Immagino....oddio, quello, quello è Harry-
Harry, o meglio, il barista della discoteca. Jasmine corse verso di lui toccandogli la spalla, lui sorrise e guardando il modo in cui di torturava le labbra capii il suo interesse nei confronti della mia migliore amica. Mi avvicinai e mi schiarii la voce attirando l'attenzione su di me. 
-Tu devi essere Harry-
-Si..tu sei?-
-La mia migliore amica, Tracy- disse Jasmine
-Oh..-
-Harry, guarda qui!- la voce di un ragazzo mi trafisse il cuore. Incrociammo i nostri sguardi e il cuore cominciò a battere talmente forte da sentirmi quasi svenire. Lo stesso accadde a lui. Lo si poteva capire dallo sguardo. Si era lui. Niall.





 
SPAZIO AUTRICE: Questo è il primo capitolo della mia FanFiction. Volevo solo dirvi che amo scrivere FF, specialmente se si tratta dei miei idoli. Vorrei sapere i vostri pareri. Ditemi tutto ciò che pensate della mia storia, del mio modo di scrivere, di tutto. Un bacio :*

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Capitolo 2
*** 2° CAPITOLO ***


2° CAPITOLO



-Niall- dissi
Scappò.
Tentai di raggiungerlo e ci riuscii. Afferrai la sua maglietta e lui fu costretto a fermarsi.
Si girò a guardarmi, aveva gli occhi pieni di lacrime e la causa ero io. Il tutto mi portò un grande dolore al petto ma non quanto il modo in cui mi disse -Che vuoi?-
-Niall ti prego, parliamo-
-Tu sei andata via-
-Non volevo-
-Vai via-
-Non lo farò. Non di nuovo-
Le lacrime cominciarono a correre lungo le sue guance. Sentii mancarmi le forze e caddi a terra.
-Tracy!- Niall preoccupato mi raggiunse prendendomi la mano
-Niall perdonami-
-No, non posso- 
Scappò. Di nuovo. Ed io non ebbi forza per raggiungerlo.

...

Era ormai buio quando cominciai a guardare il cielo dalla finestra della mia camera. Le stelle continuavano a brillare da ormai un'ora sotto i miei occhi, ma una in particolare attirò la mia attenzione. Quella che si distingueva dal resto del firmamento, se ne rimaneva sola e in disparte nonostante la sua luce sembrasse più forte delle altre, forse era per questo che era stata collocata proprio in quel punto, non aveva bisogno di altri per brillare. La chiamai con il mio stesso nome, forse perchè mi rispecchiavo in quel piccolo puntino, non avevo bisogno di nessuno per risollevarmi.
Gli occhi divennero sempre più pesanti finchè non mi addormentai.

...

Il sole era ormai sorto quando aprii gli occhi. Le lacrime erano ormai evaporate nell'aria ma il dolore che avevo dentro era costante. Decisi di andare a fare una corsetta. Tuta, coda e cuffie. Iniziai a correre per le strade di Londra cercando di mettere da parte i miei pensieri più profondi. Raggiunsi il parco quando il mio cellulare cominciò a vibrare. Avevo la fronte e la schiena madide di sudore ma non mi importava. Guardai lo schermo del cellulare e lessi "Jasmine" risposi.
-Tracy, dove sei?-
-Al parco-
-Torna a casa-
-Perchè?-
-Beh..ho invitato Harry a pranzare e ha promesso che porterà Niall-
-Vuoi farmi morire?-
-Sbrigati!-
Arrivai a casa in 10 minuti. Corsi in bagno e feci una doccia. Indossai un vestitino rosa molto semplice, delle ballerine e legai i capelli in una treccia che poggiai sulla mia spalla destra. Decisi che il mascara e un filo di gloss trasparente sarebbe bastato.
Aiutai Jasmine ad apparecchiare e infine andai ad aprire la porta agli ospiti.
Avevo il cuore a mille quando i miei occhi incrociarono quelli di Niall. Abbassai lo sguardo.
-Ciao Tracy- disse timidamente
Era orribile vederlo timido nei miei confronti, come se non ci conoscessimo, come se tutti gli anni passati insieme fossero dimenticati. Decisi di non pensarci.
-Ciao Niall-
-Tracy dobbiamo parlare. Ora-
-Non vuoi mangiare prima?- disse Jasmine
-Mangeremo dopo. Non posso aspettare-
Annuii e lo scortai alla terrazza.
Lì c'erano due sedie di plastica ad attenderci. Ci sedemmo.
-Allora, cosa vuoi dirmi?-
-Tracy, voglio delle spiegazioni. Voglio sapere perchè sei scappata-
-Non mi piace parlare di questo- improvvisamente divenni nervosa, iniziai a tremare e a torturarmi le mani che lui accolse fra le sue
-Cos'è successo?-
Una lacrima mi rigò il viso 
*Era tardi quella sera, mi nascosi sotto le coperte sentendomi finalmente al sicuro, mia sorella maggiore dorme nel letto vicino alla finestra, la sveglia indicava le ore 2:00.
Cercai di dormire ma il rumore degli schiaffi e delle urla proveniente dalla cucina mi resero insonne, avevo paura. Mio padre per l'ennesima volta stava picchiando mia madre e io avevo troppa paura per difenderla, mi vergognavo ma la mia vigliaccheria mi bloccava. Improvvisamente la maniglia della porta si abbassò, stava entrando qualcuno, mio padre.
-Papà, che succede?- dissi
-Ora tocca a te- disse a pugni stretti
-Cosa?- dissi spaventata
Mi alzai dal letto capendo le sue intenzioni. Voleva picchiarmi. Voleva farmi del male come faceva con la mamma. Mio padre tentò di raggiungermi ma io fui veloce, raggiunsi la porta e scappai.*
Raccontai tutto a Niall senza tralasciare nessun dettaglio. Era la mia ultima possibiltà per farmi perdonare.
-Perchè non sei venuta da me? PERCHE'?- disse urlando
Sapeva che non amavo che mi ulrassero contro. Abassai lo sguardo mentre un'altra lacrima raggiunse le mie ginocchia. Le sue braccia forti mi avvolsero, mi sentii al sicuro.
-Perchè non sei venuta da me-
-Mio padre mi ha inseguita fino alla fermata del bus. Non volevo metterti nei guai-
-Non mi importava finire nei guai se era per te-
-Come sta mia madre?-
-Male. Manchi a tutti-
-Tu mi sei mancato Niall. Non sai quanto ti ho pensato-
Sorrise.





SPAZIO AUTRICE: Ed ecco il secondo capitolo. Spero vi piaccia. Fatemelo sapere, recensite :)

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Capitolo 3
*** 3° CAPITOLO ***


3° CAPITOLO

Il cielo cominciò a colorarsi grazie al tramonto e con lui il freddo cominciò a farsi sentire. Decisi di rientrare solo dopo due ore che Niall fosse andato via e avessi ricevuto il suo primo messaggio.
<< Ho dimenticato i miei occhiali da sole. Domani passo a prenderli. XX Niall >>
<< Te li porto io >> scrissi sorridendo
<>
Rientrai in casa dove trovai Jasmine troppo intenta a sorridere per notarmi. 
Tossii facendomi finalmente notare.
-Cosa pensi?- dissi in tono scherzoso
-Mh, fammi pensare. Forse al fatto che Harry è fantastico- disse sorridendo

....

Mi svegliai il mattino successivo sorridendo. La mia stanza era luminosa grazie al sole che stranamente in quel freddo inverno si era fatto vedere. Girai il mio sguardo verso il comodino dove insieme alla lampada da lettura trovai gli occhiali del mio migliore amico, sorrisi alla vista di quella montatura nera che indossava nonostante fosse la stagione più fredda dell'anno.
Come al solito feci la doccia e mi preparai, questa volta al mio look aggiunsi gli occhiali da vista che mi ostinavo a non indossare mai, cominciai ad averne bisogno a soli 13 anni, erano semplici occhiali da riposo ma li avevo sempre detestati.
Raggiunsi la cucina dove trovai Jasmine pronta per raggiungere il ragazzo dei suoi sogni, la guardai negl'occhi e vidi una luce diversa, quella che si vede solo quando qualcuno è davvero felice, la stessa che avevo io e che non mi vergognavo di mostrare.
-Sei bellissima- dissi
-E a te stanno benissimo gli occhiali, non capisco perchè non li indossi mai-
Sorrisi prima di aprire la porta e precipitarmi fuori seguita da Jasimine.
-Sai dove alloggiano?- dissi
-Certo-

...

Raggiungemmo col bus un punto di Londra a me ignoto per poi continuare a piedi.
-Dove siamo?- dissi esausta dopo ben 15 minuti di cammino, per così dire, dal passo di Jasmine sembrava fosse una maratona 
-Eccoci- disse suonando un campanello
Aprì un ragazzo senza maglietta. I capelli neri gli incorniciavano il viso e gli occhi mi erano familiari grazie alle foto che Niall mi aveva mostrato.
-Ciao- disse confuso
-Ciao- disse Jasimine
-Niall?- chiesi.
Lo vidi apparire da una porta bianca sorridendo. Sorrisi a mia volta ricordando ancora una volta quanto fosse bello il suo sorriso.
-Tracy, entrate- disse
-Ah, Tracy. Quella Tracy?- disse il ragazzo guardando Niall
-Si-
-Quale Tracy?- dissi
-La mia migliore amica- rispose Niall
-Si, certo- disse Zayn

...

Niall mi scortò fino alla cucina e mi offrì da bere del caffè che accettai molto volentieri.
-I tuoi occhiali- dissi porgendoglieli 
-E vedo che indossi i tuoi- disse sorridendo -li detesti, come mai li hai messi?-
-Ne avevo voglia-
Rise.

VISTO CHE IL CAPITOLO NON E' IL MASSIMO, VI LASCIO UNA FOTO DI TRACY



SPAZIO AUTRICE: Scusate se ci ho messo tanto ha pubblicare un nuovo capitolo, mi farò perdonare. Fatemi sapere ciò che pensate. Secondo voi cosa accadrà nel prossimo capitolo? 
Recensite, vediamo se qualcuno di voi indovina.
Solo una cosa vi anticipo, vi piacerà :)

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Capitolo 4
*** 4° CAPITOLO ***


4° CAPITOLO


Sentii un urlo che mi spaventò, non poco
-Che succede?- dissi guardando Niall che sembrava tremendamente tranquillo
-Louis. E' il suo modo di annunciare che è tornato-
-Cioè? Urla "hey" facendo spaventare anche i vicini?- dissi confusa
-Già- disse accennando una risata
-Che idiota- dissi alzando gli occhi
-Quell'idiota non mi ha mai abbandonato da quando lo conosco-
A quelle parole un dolore al petto cominciava a farsi sempre più fitto, non riuscivo a capire se fossero i rimorsi o ciò che aveva detto Niall. Riuscii a sussurrare un misero 
-oh..-
Decisi di andare via. 
-Niall, ora vado. Ci sentiamo ok?- dissi alzandomi e raggiungendo la porta.
La chiusi tranquillamente mentre le lacrime iniziarono a prendere il sopravvento su di me. Mi avviai a piedi verso una meta a me ignota, avevo bisogno di camminare per poter pensare, e avevo bisogno di farlo da sola per poter dal sfogo alle lacrime che non tardarono ad arrivare. 
Mi trovai di fronte ad enorme fontana prima di sentire il mio nome pronunciato da lontano, mi voltai vedendo una figura avvicinarsi a me, correndo, fino a raggiungermi.
Niall senza respiro mi bloccò il braccio impedendomi di continuare a camminare.
-Lasciami Niall-
-Fammi spiegare- disse prima di respirare profondamente
-Spiegare cosa? Come potevo pretendere di tornare nella tua vita dopo quello che ho fatto? Che stupida! Non ti darò più fastidio- dissi iniziando a correre.
Non conoscevo quel posto ma non mi importava sapere dove fossi. Niall mi raggiunse abbracciandomi intorno alla vita -Non ti lascerò andare via-
-Niall ho sbagliato e ora devo pagare-
-Non volevo dire quelle cose. Il problema è che sono stato malissimo. Non sapere dove fossi e cosa stessi facendo mi uccideva capisci? e se stavi male? io non potevo starti vicino per abbracciarti e dirti che andava tutto bene. Ti avevo dato tutto e avevo ricevuto questo-
-Mi dispiace- dissi mentre i miei occhi continuarono a lacrimare.
Il cielo era nero, il che avvisava una tempesta in arrivo che in poco si fece vedere. La pioggia cominciò a bagnare i nostri vestiti ma non importava.
Niall mi baciò la guancia soffermarsi troppo a lungo. Sentivo qualcosa di strano dentro me, quasi come se la tempesta si stesse trasferendo dal cielo al cuore mandandomi in confusione, quelle labbra che fino a quel momento non avevo mai desiderato sembravano esser diventate il mio più grande desiderio fin quando non sfiorarono le mie.
La pioggia continuò a battere forte sull'asfalto e su di noi, ma nulla potè separare le nostre labbra che sembravano legate da qualcosa che da troppo tempo ci aveva voluto divisi, il destino.
Ci separammo solo quando un fulmine si fece sentire troppo vicino e mi spaventai, lo guardai negl'occhi confusa come se ancora non credessi a quanto successo pochi attimi prima. 
Scappai ma questa volta Niall non mi rincorse, forse anche lui era confuso quanto me, o forse non lo era. L'unica cosa certa è che avevo bisogno di alcol che sembrava l'unica occasione che avessi per non pensare.
Corsi fin quando non trovai un bar in cui mi infilai. 
Ordinai una birra che arrivò in poco seguita da altre. I tanti sentimenti che provavo si mescolavano tra di loro facendomi confondere ancora più del dovuto. Io e Niall ci eravamo baciati, avevo baciato il mio migliore amico e mi era piaciuto.








SPAZIO AUTRICE: Ecco cos'è successo :)) cosa ne pensate?? Spero davvero che vi piaccia. Fatemelo sapere se vi va. 
Un bacio :*

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Capitolo 5
*** 5° CAPITOLO ***


5° CAPITOLO



Mi svegliai nel pomeriggio con la testa dolorante. Ero sdraiata sul letto ignara di come ci fossi arrivata, chiamai Jasmine senza ricevere nessuna risposta da parte sua. 
La vista era ancora un pò offuscata, ma nulla mi impedì di riconoscere la sagoma di Niall che si affacciò alla porta, non volevo vederlo.
-Ti sei svegliata- disse come se la cosa non fosse evidente
-Come ci sono arrivata qui?-
-Ti ci ho portata io- disse abbassando la testa
Non risposi.
-Tracy, riguardo al bacio..
-Niente. E' stato solo un momento di confusione- dissi convinta
-Oh...un momento di confusione. Certo- disse all'apparenza arrabbiato.
Lo vidi andare via senza dire una parola, forse davvero era arrabbiato.
Mi alzai malgrado il mal di testa e lo rincorsi fino fuori la porta
-Niall...Niall dove vai?- dissi afferrandogli il braccio
-Un momento di confusione? Uno dei momenti più belli della mia vita è stato un momento di confusione? Ti ho sempre amata Tracy e tu da stupida che sei non lo hai mai capito!-
-Non sono stupida!- dissi incazzata senza dar conto al fatto che mi avesse detto che mi amava.
-Vaffanculo!- disse voltandosi e facendo per andarsene.
Qualcosa in quel momento mi disse che non dovevo lasciarlo andare, anche io lo amavo, ma a differenza sua non lo ammettevo a me stessa, avevo sempre avuto troppa paura di amare e soffrire, ma questo non era il momento per avere paura.
Per l'ennesima volta gli afferrai il braccio e lo spinsi verso di me fino a sentire il suo corpo a contatto con il mio e lo baciai come solo due che si amano possono fare.
-Rifallo- disse sussurrandomi sulle labbra
-Cosa?-
-Baciamo di nuovo-
Obbedii senza obiettare.
Sentii dei flash provenienti dalla strada, il tempo di voltarci e fummo circondati. Un'onda di paparazzi si precipitò su di me e Niall riempedoci di flash e domande, Niall tentò di tenermi vicino a lui ma i giornalisti ci divisero strattonandomi e facendomi cadere a terra. Il mal di testa dovuto all'alcol non mi aveva ancora abbandonato e a causa di questo non ebbi la forza di reagire e sollevarmi fin quando Niall non mi sollevò portandomi dentro casa.
-Cosa sta succedendo qui fuori?- 
-E' la mia nuova vita- disse Niall stordito quanto me -Le fan mi ammazzeranno porca puttana-
-Perchè?-
-Le mie fan vedranno il nostro bacio e questo non piace, le nostre fan sono molto gelose-
-Sei pentito?-
-Di cosa?-
-Del bacio-
-Cosa? No!- disse prendendomi le mani -Non me ne pentirò mai- 
Sorrisi.
-Cosa sta succedendo Niall?-
-Sono innamorato di te-
-Perchè non me lo hai mai detto?- dissi
-Continuavi a parlare di quel coglione che ti aveva rubato il cuore e che ti faceva sognare così tanto-
-Coglione-
-Si è un coglione quello che non ti calcolava affatto-
-Perchè ti dai del coglione?-
-Cosa? Non io! Il ragazzo che ti piaceva-
-Eri tu il coglione!-
-Cosa?-
Risi vedendo la sua espressione. 
Niall sorrise.
-Abbracciami- dissi
Lui si avvicinò stringendomi forte, forse come non aveva mai fatto.
-Giura che non mi lascerai mai più solo-
-Mai-
-Tracy ho bisogno di parlarti-
-Cos'è successo?-
-Tuo padre ti cerca, ovunque!- 



SPAZIO AUTRICE: Sono molto soddisfatta di questo capitolo. Spero piaccia anche a voi. Ovviamente aspetto i vostri pareri.
Nel prossimo capitolo ci saranno nuove "informazioni" sulla vecchia vita di Tracy...vi aspetto :*

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