Written in the stars

di Gremmings
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Changes ***
Capitolo 2: *** Meeting ***
Capitolo 3: *** Thunderbolt ***
Capitolo 4: *** Case or fate? ***



Capitolo 1
*** Changes ***


I capitolo.

20 Giugno, Mullingar.

~Niall~
*Eeeeeeh Macarena*
"Niall, ti sta squillando il telefono" disse Allison, la ragazza con cui lavoravo da ormai 3 anni.
"Si lo so, ma questa canzone mi piace troppo" risposi canticchiando.
"Rispondi, potrebbe essere importante" disse lei, divertita nel vedermi improvvisare un balletto sulla canzone. Ero davvero un pessimo ballerino.
"Ok, rispondo...
Pronto?!"
"Niall, sono mamma.
Vieni a casa, io e tuo padre dobbiamo parlarti."
Mia mamma non mi chiamava mai al telefono. Cos'avevo combinato questa volta?
"ok, arrivo subito." risposi pensieroso.
"É successo qualcosa?" mi chiese Ally, preoccupata.
"Mamma e papà vogliono parlarmi"
"Cos'hai combinato questa volta, Horan?" domandó divertita.
"Niente! Credo.." dissi io.
Lei si mise a ridere e io mi unii a lei.
"Ok, vai dai. Ti copro io il turno qui." disse infine lei.
"Grazie, sei la migliore!" esclamai, baciandola sulla guancia.
Uscii dal bar in cui lavoravo, presi la bici e andai il piú veloce possibile verso casa.
Durante il tragitto pensai ad Ally, al suo sorriso e a quando, dopo averla baciata sulla guancia, arrossiva. Mi piaceva da ormai 2 anni e credevo di piacerle un po'...o almeno lo speravo.
Quella sera l'avrei invitata a cena, e le avrei chiesto di fidanzarsi con me.
Una volta arrivato a casa aprii la porta ed entrai.
I miei genitori erano seduti sul divano, ed io mi sedetti davanti a loro.
Inizió mamma a parlare.
"Ci ha chiamati George questa mattina, e..."
George era il capo dei miei genitori.
Lavoravano entrambi come avvocati ma, ultimamente, non c'era molto lavoro.
"... ci ha detto che si sono liberati alcuni lavori e ci ha proposto di occuparcene" concluse papá.
"Bhe fantastico! Ma perchè mi avete fatto venire a casa per dirmelo?" chiesi, confuso.
"Perché il lavoro è in America, quindi ci dovremmo trasferire." disse mia madre, ma non ebbi il tempo di ribattere, poichè sentimmo l'ambulamza passare davanti casa.
Uscimmo il piú in fretta possibile e ci accorgemmo che era diretta al bar in cui lavoravo.
D'un tratto mi venne in mente che c'era Ally al bar.
Iniziai a correre, correvo senza fermarmi nemmeno per riprendere fiato.
Il tragitto mi sembró infinito, e continuavo a correre disperatamente, con la speranza che non fosse successo nulla alla mia Ally.
Ma ogni speranza svanì quando, arrivato a destinazione, vidi solo fuoco e fumo. C'era stata una fuga di gas.
"ALLY ! " iniziai ad urlare, ma non mi rispose nessuno.
"Scusi, ci sono dei feriti? Dove sono? C'era una ragazza qui, dov'è?" chiesi al pompiere, agitatissimo. Non potevo immaginare la mia vita senza Ally.
"Ci sono due feriti, un decesso e un ferito grave. Scusi ma non le so dire altro." rispose lui.
Due feriti. Magari non si era fatta nulla.
Cercai nelle ambulanze.
Vidi solo due signori sporchi di cenere e un'infermiera.
"Mi scusi, c'era una ragazza all'interno del bar, l'ha vista?" domandai all'infermiera.
"Si... venga con me.."rispose lei. Mi agitai notando un velo di malinconia nel suo sguardo.
Entrammo in un'ambulanza e fu allora che la vidi.
Era stesa su una barella, sporca di cenere e con alcuni tagli sul viso.
"Ha inalato molto fumo e ha delle gravi ustioni sul corpo. Dobbiamo portarla in ospedale per degli esami. Momentaneamente è in coma... mi dispiace molto."
In coma? La mia piccola Ally era in coma? Non poteva succedere a lei, no.
"No. Non puó essere successo a lei. Dovevo esserci io al suo posto. Non lei, io." senza accorgermene inizia ad urlare.
"Mi scusi... posso venire in ospedale con voi?" chiesi con tono supplichevole.
"É un parente?" mi domandó.
"No, sono il fidanzato" dissi e, pronunciando quelle parole, mi si formó un nodo in gola.

20 Giugno, Londra.

~Zayn~
"Harry, hai preso tu il mio profumo?"
...
"Harry?"
...
"HARRY!"
"Che c'é?"
"Ti sto chiamando da 2 ore! Che cazzo stai facendo?" chiesi irritato.
"Avevo le cuffie, calmati." rispose, con quel suo fare da vero rompi palle.
"Hai preso il mio profumo?" chiesi, trattenendomi dal tirargli qualcosa in faccia.
"No, mi fa schifo! Perchè avrei dovuto prenderlo?" mi provocó lui.
"Ah non lo so. Magari per regalarlo a qualche tuo amichetto." risposi a tono.
"Non sei divertente." concluse andandosene.
Harry, anche se non lo avrebbe mai ammesso, era gay.
Ma si divertiva ad attirare ragazze per divertirsi una notte e lasciarle poi il mattino seguente con un vuoto nel petto e le lacrime agli occhi.
Era un vero stronzo.
Io cercavo una storia fissa, una ragazza seria, lui invece si accontentava di una botta e via.
Ma non potevo che volergli bene, dato che era il mio fratellastro.
Mio padre e sua madre si erano sposati 3 anni prima, e noi ci eravamo trasferiti in una casetta nel centro di Londra 1 mese dopo il matrimonio.
Vivevamo insieme, lavoravamo entrambi e ci mantenevamo.
Ma dietro quella maschera di indifferenza e, sotto quella massa di tatuaggi, si nascondeva un cuore.
Strano ma vero.
Scoprii dell'esistenza del suo lato "sensibile" quando, un anno prima, la mia ragazza,Perrie, mi lasció per un giocatore di football.
Stavamo insieme da 4 anni.
Da allora non mi ero piú innamorato.
Harry mi era stato vicino nel periodo piú buio della mia vita.
Mi comprava il gelato, si accertava che mangiassi e mi faceva divertire.
Ma, finito quel periodo, tornó ad essere lo stesso di sempre.

"Zayn, ho trovato il tuo profumo." sentii urlare dal salone.
"Dov'era?" chiesi.
"Sotto il divano." rispose lui.
"Sotto il divano? Ma che..?" mi chiesi tra me e me.
Andai a prenderlo e me lo spruzzai.
"Vado a lavoro, ci vediamo dopo." urlai per farmi sentire, dato che si era rimesso le cuffie.
"Ok, ciao" rispose, chiudendosi in camera.
Uscii di casa e mi incamminai per andare a lavoro.

~Harry~
Zayn era appena uscito di casa, allora staccai le cuffie dall'i-phone e misi il volume al massimo.
Stavo ascoltando "Viva la vida", mi misi a cantare e ballare per casa, quella canzone mi piaceva troppo.
Nessuno sapeva che mi piaceva cantare, nemmeno Zayn, perció lo facevo quando ero solo in casa.
Sapevo che lui pensava che stavo sempre in camera a fare l'asociale con le cuffie e il computer, ma in realtá stavo in camera a scrivere le mie canzoni.
Ma non lo avrebbe mai scoperto. Nessuno lo avrebbe mai saputo.

20 Giugno, Oxford.

~Louis~
*la partenza del treno diretto a Londra è prevista tra 10 minuti. I passeggeri sono pregati di raggiungere il proprio posto al piú presto. Grazie per la collaborazione."
Ero pronto a partire, ad abbandonare il passato.
Sarei andato a vivere da mia sorella , fino a quando non avessi trovato un appartamento in cui vivere.
Non vedevo mia sorella da ormai 3 anni.
Si era trasferita all'etá di 15 anni con mia zia, perchè voleva studiare musica all'accademia di Londra e, dato che nostra madre morì quando lei aveva 3 anni e a nostro padre avevano tolto l'affidamento per problemi di alcolismo, mia zia la portó con se, mentre io rimasi in cittá con i nonni per continuare gli allenamenti di calcio.
A Londra mi sarei rifatto una vita e, sicuramente, sarebbe stata migliore di quella che avevo a Ofxord.
Salii sul treno e attesi impaziente che partisse, che lasciasse quella cittá.
Mi sistemai accanto al finestrino, per godermi la vista della cittá allontanarsi, insieme al mio passato.
Il treno partì, ed io mi sentii subito meglio.

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Capitolo 2
*** Meeting ***


II capitolo.

20 Giugno, Londra

Uscii da lavoro prima del previsto, allora ne approfittai per fare un giro in centro.
Entrai in un negozio d'abbigliamento maschile, cercando una camicia nuova, dato che Harry aveva scolorito la mia tentando di fare il bucato..
Ne vidi un paio carine, allora decisi di provarle.
La prima che provai era nera, mentre la seconda era grigia a righe bianche.
Decisi di prendere quella nera, ovviamente.
Uscendo dal camerino mi cadde la camicia a righe, mi abbassai per raccorglierla e, rialzandomi, sbattei contro qualcosa.
Inizialmente pensai di aver dato una testata contro il muro ma, dopo aver alzato la testa, mi accorsi che non avevo urtato il muro, ma una ragazza.
"Ahia.
Ma sei cieco o cosa?" urló lei, con una mano appoggiata alla guancia dolorante.
Era davvero...bellissima.
Era mora, non molto alta e aveva degli occhi spettacolari. Non verdi, ne azzurri, avrebbero potuto essere definiti semplici occhi marroni, se non fosse stato per quella loro immensa profonditá.
"S-scusa" riuscii a balbettare.
Per un istante che mi parve eterno mi guardó dritto negli occhi ed io mi sciolsi.
"Non fa nulla... scusa se ti ho urlato contro.." disse lei abbassando lo sguardo.
"No, non devi scusarti, è stata colpa mia.
Fammi vedere.." le risposi guardandole la guancia.
Le avevo lasciato un bel livido..
Provai a sfiorarla.
"Ahia!"
"Devi metterci del ghiaccio, per evitare che si gonfi.
Ti accompagno, qui dietro c'è un bar, possiamo chiedere se hanno del ghiaccio." le proposi, sperando in un sí.
"Daccordo, ma devo essere a casa per le 7, mio fratello viene a stare da me per un po'." rispose lei.
"Certo.
Comunque piacere, Zayn" mi presentai, porgendole la mano.
"Heaven" disse ricambiando il gesto.
Heaven.
Aveva un nome stupendo, del resto significava "paradiso", ed io non riuscivo ad immaginare nulla di piú bello.

~Heaven~
La guancia mi faceva male, ma nonostante ció ero contenta di aver incontrato Zayn.
Era...carino..
Ma chi volevo prendere in giro?! Era davvero stupendo.
Alto, moro, occhi splendidi.
Poi il suo sorriso.
Aveva un sorriso...semplicemente irresistibile.
Entrammo nel bar e lui chiese ad un signore se aveva del ghiaccio, lui rispose di si e ce lo diede.
"Ci sediamo?" mi chiese lui.
"Certo" risposi, con un sorriso.
Mi fece sedere e poi si mise di fronte a me.
I nostri sguardi si incrociarono e io arrosii.
Mi faceva girare la testa.
Distolsi lo sguardo e, fortunatamente, arrivó la cameriera.
"Volete ordinare?" chiese gentilmente.
"Si, per me un affogato al caffè" disse lui.
Lo guardai, incuriosita.
Era il mio gelato preferito.
"Anche per me" dissi, confusa.
"Perfetto, arrivano subito" concluse la cameriera andandosene.
"Allora, vivi qui a Londra da molto?" mi chiese lui, rompendo quel silenzio imbarazzante che si era creato.
"Da 3 anni, mi sono trasferita quando avevo 15 anni con mia zia, adesso condivido la casa con la mia migliore amica, Kristal, e il mio migliore amico, Tyler."risposi, un po' meno imbarazzata.
"Hai 18 anni?" mi domandó.
"Si, cioé no. Li faccio ad Agosto.
Tu vivi qui da molto?"
"Anche io vivo qui da 3 anni.
Mi sono trasferito con il mio fratellastro un mese dopo che i nostri genitori si sono sposati." disse, fissandomi negli occhi.
Dio Mio. Era come se, fissandomi così, arrivasse a leggermi dentro.
Non riuscendo a mantenere il suo sguardo, guardai altrove.
"Hai un buon rapporto con il tuo fratellastro?" domandai, guardando il tavolo.
Prima che potesse rispondermi arrivó la cameriera con i nostri gelati.
"Grazie" dicemmo contemporaneamente.
"Bhe diciamo che dipende dalle volte" continuó lui, iniziando a mangiare.
"ma, si, andiamo daccordo.
Invece tu e tuo fratello?"
"Abbiamo sempre avuto un bel rapporto, ma non ci vediamo da quando mi sono trasferita.
In pratica non so piú nulla di lui.
Non so se è fidanzato, se lavora, se sta bene.
Quando ho scoperto che sarebbe venuto a vivere da me per un po' ho fatto i salti di gioia.
Sembravo una bambina alle giostre."
Si mise a ridere ed io mi unii a lui.
Finimmo di mangiare e, quando guardai l'orologio appeso al muro, mi accorsi che erano le 6:50.
"Tra 10 minuti devo essere a casa!" dissi alzandomi dalla sedia e prendendo la borsa.
"Aspetta, ti accompagno." rispose Zayn raggiungendomi alla cassa.

~Harry~
"Ma dove cazzo è Zayn?!" dissi tra me e me aspettando che mi rispondesse al cellulare.
"Dovrebbe essere qui da un ora e mezza, ormai." continuai.
Chissá perchè parlavo da solo..
Quella sera avevo un appuntamento con una ragazza.
Se Zayn non tornava a casa io non potevo andarmene dato che aveva lasciato le chiavi a casa.
Ero giá vestito e 20 minuti dopo avrei dovuto essere al ristorante.
"ZAYN RISPONDI AL TELEFONO."
Erano le 7.
Alle 5:30 doveva essere a casa e io alle 7:20 avevo l'appuntamento.
Decisi di uscire di casa.
Sarebbe rimasto fuori casa fino al mio ritorno. Cazzi suoi.
Uscii di casa e chiusi a chiave ma, girandomi, vidi Zayn salire le scale.
"Sei fortunato. Ti avrei lasciato chiuso fuori casa fino al mio ritorno." gli dissi.
"Bhe grazie, tu si che sei un fratello" mi rispose.
Aveva un sorriso da idiota stampato in faccia.
"Che cosa è successo?" chiesi incuriosito.
"Nulla, ho dato una testata ad una ragazza, oggi." mi rispose con la testa fra le nuvole.
Aveva dato una testata ad una ragazza?! Ma cosa...?
"E questo ti rende felice?" chiesi confuso.
"Cosa? No!
Peró poi siamo usciti e lei é davvero una persona fantastica.
É dolce, simpatica, ha un sorriso stupendo ed è...bellissima."
"Ok, ok. Basta. Mi viene voglia di vomitare." tentai di concludere quella conversazione.
"Me ne vado prima di morire di diabete!"
"ok, ciao" mi salutó con ancora quel sorriso.
Uscendo di casa mi ripromisi di non innamorarmi mai.
Non avrei mai voluto ritrovarmi in quello stato!

20 Giugno, Londra.

*Driiiin - Driiiiin*
"Pronto?!" risposi al cellulare.
"Liam, sono zia Maura ."
"Ah ciao zia, tutto bene?" chiesi, incuriosito da quella chiamata inaspettata.
"Non molto... ti devo chiedere un favore.." disse, con voce bassa, come se avesse appena pianto.
"Certo, dimmi." risposi preoccupato.
"Potresti ospitare Niall da te?
Noi dobbiamo andare in America per lavoro e ci dobbiamo trasferire.
Lui voleva restare qui ma la ragazza a cui piú teneva è stata vittima di un incendio e adesso è in coma.
Non voglio lasciarlo qui da solo.."
Oh mio Dio.
"Ehm, certo. Non ci sono problemi.
Puó restare qui per tutto il tempo che vuole!" la rassicurai, tentando di non farle capire quanto fossi sconvolto.
"Non so come ringraziarti, Liam.
Parte Domenica mattina, se per te non è un problema arriverá con l'aereo per l'ora di pranzo."
"Nessun problema, Domenica vado a prenderlo in aereoporto."
"Ok, grazie ancora." concluse lei.
Attaccai il telefono.Non potevo credere che fosse successa una cosa simile.
Niall doveva essere sconvolto.
É sempre stato un ragazzo solare, divertente, rideva sempre.
Non riuscivo ad immaginarmelo diversamente.
Lo avrei aiutato a superare quanto accaduto.
Gli sarei stato vicino, come aveva fatto lui con me l'anno prima...

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Capitolo 3
*** Thunderbolt ***


Capitolo III

20 Giugno, stazione di Londra.

Il treno si fermó in stazione alle 6:50.
Mia sorella non poteva venire a prendermi in stazione perchè non aveva la patente, quindi chiese alla sua coinquilina Kristal di venire a prendermi.
Non l'avevo mai vista, perció non avevo idea di come avrei fatto a riconoscerla.
Mi incamminai verso l'uscita facendo il numero di Haeven per chiederle dove dovevo andare ma, ad un tratto, sentii una voce femminile urlare il mio nome.
"Louis?!"
Mi girai e vidi una piccola ragazza bionda con gli occhiali da vista che mi correva in contro.
Io non ero molto alto ma lei mi faceva sentire un gigante.
Si fermó davanti a me e, porgendomi la mano, disse: "Piacere, Kristal, la migliore amica di tua sorella"
Ricambiai il gesto e le dissi: "Piacere Louis, il fratello della tua migliore amica."
Inizió a ridere ed io sorrisi.
"Vieni, la macchina è da questa parte."
Ci incamminammo e cominció a parlare, provai ad ascoltarla ma parlava talmente tanto che ad un tratto il mio cervello si rifiutó di ascoltarla ancora.
Entrammo in macchina e nel giro di 10 minuti arrivammo a destinazione.
Il pensiero che avrei finalmente rivisto mia sorella mi faceva dimenticare tutto il resto.
Non la vedevo da 3 anni e mi mancava.
Non sapevo se era single, se era cresciuta, se era diventata piú alta di me (cosa alquanto probabile) ne se andava ancora a scuola di musica.
Avevo intenzione di recuperare il tempo perso.
Entrammo in casa, posai le valigie a terra e una vocina acuta riempii la stanza.
"LOUIS!!!!"
Heaven mi stava correndo in contro.
Mi saltó in braccio ed io la strinsi forte.
Era il miglior abbraccio di sempre.
Uno di quegli abbracci che durano tanto da farti sentire i due cuori battere insieme.
Tre anni di lontananza si erano dissolti in quell'abbraccio eterno.
Passarono 5 minuti buoni e quando la misi di nuovo a terra la guardai dalla testa ai piedi.
Aveva i capelli lunghi fino a metá schiena, era cambiata molto ed era ancora piú bella di quanto non fosse da bambina, era piú bassa di me, e questo mi rallegró.
"Sei sempre piú bella.
Mi sei mancata un sacco!"
Volevo dirle tante cose ma in quel momento non riuscii a dire altro.
"Anche tu mi sei mancato.
Tanto.
E sei diventato un figo assurdo, Louis!"
La sua voce era cambiata molto.
Guardandola ancora notai un livido sulla sua guancia.
"Cos'hai fatto qui?" le chiesi sfiorandole la chiazza violastra.
"Nulla, sono andata a sbattere con un ragazzo, oggi.
Volevo comprarti un regalo ma poi siamo andati in un bar a cercare del ghiaccio..." mi spiegó, dispiaciuta.
"Non ti preoccupare, l'importante
è che stai bene" la rassicurai.
"Devo raccontarti un sacco di cose, e tu ne devi raccontare a me.
Ma prima prendi le valigie e vieni con me, ti accompagno in camera tua."

21 Giugno, Londra.

Rientrai a casa alle 2 di notte passate.
Fortunatamente avevo le chiavi, sarebbe stato difficile svegliare Zayn a quell'ora..
Entrai in casa, mi tolsi i vestiti e rimasi solo con i boxer.
Era stata una serata davvero lunga.
Una cosa era certa, non sarei uscito con lei mai piú. Neanche sotto tortura.
Andai verso il bagno e, entrando, mi ritrovai Zayn davanti.
"ZAYN. Che fai ti aggiri al buio? Di notte? Sei diventato un vampiro per caso?" gli chiesi, tentando di non fargli capire quanto mi avesse spaventato.
"No... non riesco a dormire.."rispose lui.
Impossibile.
Zayn era il re delle dormite.
Se fosse esistita una gara, lui sarebbe stato il campione indiscusso.
"Come non riesci a dormire?!
Persino quando Perrie ti ha lasciato riuscivi a dormire!" dissi, scherzoso.
"Lo so, non riesco a smettere di pensare a lei." disse, fissando il nulla.
"A Perrie?!"
Ero abbastanza confuso.
"Ma no! A Heaven.." disse con la testa bassa e un mezzo sorriso.
"E chi è Heaven?"
Ora ero del tutto confuso.
Cosa mi ero perso esattamente?
"Ma come 'chi è'?
Non ti ricordi?!
Te ne ho parlato prima che uscissi." rispose, alterato.
"Ah si, è la ragazza a cui hai dato una testata!
Quella dolce, stupenda, bellissima e tutto il resto." iniziai a ridere, vedendolo arrossire e sorridere.
"Si, lei." disse, con sguardo sognante.
Conoscevo bene quello sguardo.
Si stava innamorando di lei, anche se non lo avrebbe ammesso tanto facilmente.
Dalla fine della sua storia con Perrie non si era piú innamorato, e sapevo che sarebbe stato difficile per lui fidarsi di nuovo di una ragazza.
Era un ragazzo sensibile e dolce.
Si meritava di essere felice, di trovare una persona che lo rendesse felice.
Volevo parlare con questa Heaven.
"Hai il suo numero? Oppure sai dove vive o lavora?" gli domandai cercando un modo per contattarla.
"Si, oggi l'ho accompagnata a casa, aveva fretta perchè avrebbe visto suo fratello dopo 3 anni, quindi non ho avuto il tempo di chiederle il numero..
Perchè?" mi chiese, incuriosito.
"Hai intenzione di rivederla?" gli domandai, tentando di non rispondere alla sua domanda.
"Si. Ho bisogno di rivederla.
Anche se abbiamo parlato solo una volta, mi sembra di conoscerla da sempre.
Ora vado a letto, mi sta venendo sonno.
Buona notte Harry, e grazie per avermi ascoltato."
"Buona notte Zayn"
Andai a dormire anche io.
Il giorno dopo sarei andato a cercare la ragazza e le avrei parlato.

21 Giugno, Mullingar.

Mille pensieri mi vagavano per la testa.
Quello che peró mi premeva di piú era sempre lo stesso:
e se Ally non ce l'avesse fatta?!
Come avrei potuto continuare la mia vita a Mullingar senza di lei?
Era la mia ancora, la mia migliore amica, colei che mi aiutava sempre, ma soprattutto era la prima ragazza di cui mi fossi mai innamorato.
Non avrei mai superato quel trauma.

"Niall, ho chiamato Liam oggi.
Domani parti e vai a stare da lui fino a quando non ti sentirai meglio." mia madre mi distolse dai miei pensieri.
"Non voglio lasciare Ally qui, da sola." dissi tentando di essere convincente e deciso, ma ció che ne uscì sembrava un lamento.
Ero sfinito.
"Niall non puoi fare nulla.
Mi dispiace per ció che è successo ad Ally, ma ora accadrà quel che deve accadere.
E poi non ti lascio qui da solo.
Non in queste condizioni.
Adesso andiamo a casa e prepari le valige. Domani verrai a dare un ultimo saluto ad Ally." concluse lei.
Non potei fare altro che acconsentire e fare ció che voleva.
Il giorno dopo me ne sarei andato, e avrei iniziato una nuova vita. Senza Ally. E non avevo idea di come sarei riuscito ad andare avanti.

22 Giugno, Londra.

Arrivai davanti casa della ragazza.
Erano quasi le 11 di mattina.
Scesi dalla macchina e mi appoggiai alla portiera, aspettando che uscisse qualcuno.
Avevo pensato di citofonare ma non avevo idea di cosa avrei detto, quindi decisi di aspettare.
Qualcuno sarebbe uscito, prima o poi.
Passarono 5 minuti, poi 10, poi 20.
Decisi di andare a bussare.
Mi sarei inventato qualcosa da dire sul momento.
Ero bravo ad improvvisare.
Mi incamminai verso l'ingresso, quando mi caddero le chiavi a terra.
Mi chinai per raccoglierle e, ad un tratto, qualcosa mi spinse ad alzare lo sguardo.
Il mio cuore inizió a battere. Velocemente. Non aveva mai battuto cosí forte.
Non avevo mai provato nulla di simile.
Fu allora che lo vidi.

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Capitolo 4
*** Case or fate? ***


 

Capitolo IV
22 Giugno, Londra. 
Due occhi verdi mi fissarono per quello che mi sembrò l'attimo più lungo della mia vita. 
Capelli castani, sul lungo.
Barba appena accennata.
Un ragazzo bassino ma immensamente perfetto mi fissava con aria stranita. 
Mi resi presto conto perchè.
Ero ancora inginocchiato per terra per raccogliere le chiavi.
Mi rialzi il più in fretta possibile, ma continuavo a guardare i suoi occhi, apparentemente stanchi.
Ma stanchi non per il sonno,  no, stanchi per un motivo che andava ben oltre il superficiale. 
Prima che riuscissi a rendermene conto mi chiese:
"Tutto bene?"
Wow.  Aveva anche una voce stupenda. 
"Ehm...Io....ehm....si...cioè stavo raccogliendo le chiavi.." riuscii a balbettare. 
Dio. Chissà cosa stava pensando. 
"Ah ok. Bhe, comunque piacere, io sono Louis." disse, porgendomi la mano e facendo un sorriso indescrivibile. 
"Piacere,  Harry" dissi ricambiando gesto e sorriso. 
~Louis~
Harry. 
Wow, nome adatto ad un ragazzo del genere.
Alto,  molto più alto di me. 
Capelli castani, ricci.
Occhi azzurri. 
Troppo perfetto fisicamente per esserlo anche caratterialmente. 
Forse era uno stronzo, uno di quelli che hanno solo voglia di divertirsi.  Magari anche con i sentimenti delle persone. 
O forse no.  Forse la vita era stata troppo dura con me. Forse avrei dovuto lasciare il passato da parte,  per una volta.
"Io sono arrivato da poco, non conosco praticamente niente e nessuno qui." dissi, dopo averlo fissato negli occhi troppo a lungo. 
"Bhe, allora devi assolutamente visitare il Big Ben, il Madame Tussauds, il London Eye, Buckingham Palace e il Tower Bridge. " Mi rispose lui. Per un momento sperai mi invitasse a visitare Londra con lui.
"Sì,  volevo andarci oggi, ma sinceramente non saprei da dove iniziare... Poi mia sorella é a scuola oggi e non può accompagnarmi. " dissi, sperando cogliesse la mia voglia di farmi accompagnare da lui.
"Io sono libero!
 Cioè...nel senso che, se ti va, posso accompagnarti io.." disse finalmente lui.
"Certo!
Cioè,  ne sarei felice..." conclusi, cercando di non fargli capire quando fossi eccitato all'idea di passare una giornata con lui.
~Heaven~
"Kris..." 
"Heaven?"
"Questa notte non sono riuscita a dormire..."
"Perché...?"
"Non ho smesso un attimo di pensare a lui."
"Louis?"
"No...Zayn. "
~Kris~
Heaven non mi aveva mai parlato molto di ragazzi, nonostante fossimo migliori amiche e coinquiline, per il semplice fatto che nessun ragazzo l'aveva mai presa nel modo in cui l'aveva presa Zayn. 
*Driiiin - Driiiiin*
"Andiamo a casa, Heaven.  Hai qualcosa da raccontarmi. " le dissi trascinandola fuori dall'aula di musica. 
"Allora, cos'ha questo Zayn in più degli altri?
Perché lui riesce a distrarti dalle lezioni? Cosa che non sarebbe riuscito a fare nessuno." le chiesi.
"Non lo so. La prima volta che ci siamo guardati negli occhi ho sentito qualcosa che non avevo mai sentito prima. 
Non so cosa sia, ma ho una voglia irrefrenabile di rivederlo. " disse lei, con la testa bassa e lo sguardo perso nel vuoto. 
"Ragazzeee" Tyler ci interruppe prima che potessi rispondere ad Heaven. 
Tyler era il ragazzo più simpatico e gay che io conoscessi. E non si tratteneva nel mostrarlo. Non per niente era il nostro migliore amico.
"Stasera andiamo ad una festa!" disse lui tutto eccitato. 
"Ehm, scusa Ty ma non mi va." disse Heaven. 
"Non me ne frega niente.  Tu ora alzi quel tuo bel sedere, vai in camera tua e ti metti il vestito più sexy che trovi. Muoviti su." 
"Heaven dai, ti farà bene uscire un po' " continuai. 
"E va bene... Ma niente vestitino sexy, Ty. Te lo scordi." concluse lei.
~Niall~
L'aereo atterrò alle 17:32 precise. 
Lasciare Ally a Mullingar era stato un errore. 
Se le fosse successo qualcosa mentre io ero a Londra non me lo sarei mai perdonato. 
Presi la valigia e mi incamminai verso la scala mobile che portava al piano di sotto, dove mi aspettava Liam.
Non lo vedevo dall'anno precedente, da quando lo avevo aiutato a superare Un momento difficile...
"Niall!" Liam mi stava venendo incontro.
"Hey" gli dissi,  sforzandomi di fare un sorriso.
Mi abbracciò.
Io ricambiai.  Ne avevo bisogno. 
"Sono contento che tu sia qui.
Spero non ti dispiaccia, ma ti ho organizzato una festa di benvenuto. " disse Liam.
Una festa. Non conoscevo nessuno.  Forse non era il caso..
O forse mamma aveva ragione, forse dovevo distrarmi un po'.
"No, hai fatto bene.  Mi farà bene distrarmi un po'."
"Certo che ti farà bene! Così mi piaci Niall, così ti voglio! 
Ora andiamo, ti mostro la tua nuova casa."
Durante il tragitto non feci altro che pensare ad Ally.
Il pensiero che fosse in quell'ospedale, da sola, mi faceva venire voglia di urlare, piangere e prendere a pugni qualcosa. 
Non riuscivo ad immaginare come sarebbe stata la mia vita se non l'avessi conosciuta.
Con lei avevo passato i momenti migliori e peggiori della mia vita. 
Con lei avevo riso, per lei avevo pianto e con lei avrei voluto vivere il resto della mia vita. Della nostra vita. 
Ho sempre sognato di avere tre figli con lei, un maschio e due femmine.
Non mi sembrava reale ciò che stava accadendo.
Non volevo credere che fosse reale.
"Eccoci!" Liam mi distolse dai miei pensieri. 
Mi fece entrare in casa sua.
Era una casa forse troppo grande per una sola persona. 
Aveva due piani, ognuno dotato di una camera da letto e di un bagno.
Inoltre al primo piano c'era una sala enorme con un tavolo ed una cucina a dir poco grande, mentre al secondo piano c'era una specie di palestra ed una sala insonorizzata con microfono, casse, batteria, chitarra classica ed elettrica. Il paradiso.
"Questa è camera tua, ti lascio sistemare, nel frattempo vado a preparare tutto per la festa." disse, invitandomi ad entrare nella camera da letto del secondo piano. 
"Grazie, Liam. Grazie di tutto. "
"Per te questo ed altro." disse lui guardandomi negli occhi.
Uscì dalla camera ed io iniziai a disfare le valige tentando di non pensare ad Ally. 
~Zayn~
*Driiiin*
*Driiiin*
"Pronto?"
"Zayn sono Harry, non torno per cena, sto facendo da guida ad un amico, mangiamo fuori"
"Ma stasera c'è la festa di Liam, avevamo promesso di andarci..."
"Sì, bhe, digli che non sto bene e che lo saluto"
"Ma Harry...."
*Tu- tu- tu*
"Io ti odio,  Harry Styles,  ti odio. " urlai al telefono.
" 'fanculo. Non ho neanche voglia di andare.  Ma che palle" dissi tra me e me.
*Driiiin*
"Chi è adesso ?!" stavo ancora urlando.
"Pronto!" dissi, un po' troppo bruscamente.
"Ehm...Zayn, sono Liam, volevo chiederti se potevi venire un po' prima per aiutarmi a preparare, ma se non puoi non fa niente.." disse lui un po' dispiaciuto.
"Tranquillo,  arrivo tra 30 minuti" risposi.
"Grazie, a dopo"
"A dopo" conclusi. 
Mi preparai, presi la macchina e andai. 
~Louis~
"AHAHAHAHAHAHAHAHA"
"Che ridi, quel cazzo di piccione mi ha cagato sulla giacca nuova!"
"Appunto per questo rido ahahahahahaha"
"Sì eh?! Deve essere una scena esilarante, vista dall'esterno..." disse Harry pulendosi la giacca.
Era stata una giornata fantastica. 
Dopo aver visitato il Madame Tussauds,  siamo andati a vedere il Big Ben e poi siamo passati sul tower Bridge con il bus.
"Andiamo a mangiare va,  prima che mi metta a rincorrerlo e ucciderlo."
"Ma no, povero ahah" 
"Ridi ancora un po' che non hai riso ancora abbastanza di oggi..." disse lui,  con un aria offesa.
"Ok, scusa" dissi dispiaciuto. 
"Ma sto scherzando scemo ahah" disse lui spintonandomi leggermente.
"Allora, dove mangiamo? " gli domandai. 
"Direi nel primo posto che troviamo, sto morendo di fame. "
"Ci sto." conclusi. 
~Zayn~
 
La festa era appena iniziata e io già non vedevo l'ora che finisse.
"Zayn, appena arriva Tyler lo presento a Niall, vieni con noi così lo presento anche a te." disse Liam.
"Ok, ma vi raggiungo dopo chè devo finire un paio di cose qui e poi devo chiamare Harry." risposi, svogliatamente. 
Non mi andava di conoscere gente nuova, non mi andava di festeggiare, non mi andava di fare niente.
Volevo solo andare a casa, mettermi nel letto e addormentarmi con la speranza di sognare Heaven. 
~Heaven~
"Heaven,  Kris muovetevi chè è tardi!" disse Ty. 
"Abbiamo fatto. " risposi. 
"Tesoro mi aiuti a chiudere la cerniera?" mi chiese Kris.
"Certo."
"Perfetto,  siamo pronte." disse Kris.
"Wow. Ho le migliori amiche più sexy del mondo! " urló Ty.
Kris aveva un vestito nero non troppo corto con dei tacchi rossi, io invece avevo dei jeans chiari con una maglia che mi aveva regalato Ty e i tacchi neri.
"Lo sappiamo Ty, ora andiamo, prima che la signorina ci ripensi." rispose Kris riferendosi a me. 
 Arrivati alla festa Ty ci presentò Liam e suo cugino Niall, che era appena arrivato.
"Liam, loro sono Heaven e Kris"
"Piacere" dicemmo io e Kris contemporaneamente. 
"Piacere ragazze, lui è mio cugino Niall, è appena arrivato"
"Piacere" disse Niall.
Niall non sembrava molto felice della festa, sembrava avesse la testa da un altra parte.
Bhe potevo capirlo, anche io avevo la testa da tutta un altra parte.
"E quel pezzo di ragazzo chi è?" disse Ty.
"Oddio, Tyler,  devi essere sempre così esplicito? Calma gli ormoni se no....
ZAYN." 

Capitolo IV


22 Giugno, Londra. 

Due occhi verdi mi fissarono per quello che mi sembrò l'attimo più lungo della mia vita.

 Capelli castani, sul lungo.

Barba appena accennata.

Un ragazzo bassino ma immensamente perfetto mi fissava con aria stranita. 

Mi resi presto conto perchè.

Ero ancora inginocchiato per terra per raccogliere le chiavi.

Mi rialzi il più in fretta possibile, ma continuavo a guardare i suoi occhi, apparentemente stanchi.

Ma stanchi non per il sonno,  no, stanchi per un motivo che andava ben oltre il superficiale.

Prima che riuscissi a rendermene conto mi chiese:

"Tutto bene?"

Wow.  

Aveva anche una voce stupenda.

 "Ehm...Io....ehm....si...cioè stavo raccogliendo le chiavi.." riuscii a balbettare. 

Dio.

Chissà cosa stava pensando. 

"Ah ok.

Bhe, comunque piacere, io sono Louis." disse, porgendomi la mano e facendo un sorriso indescrivibile.

 "Piacere,  Harry" dissi ricambiando gesto e sorriso. 


~Louis~


Harry. 

Wow, nome adatto ad un ragazzo del genere.

Alto,  molto più alto di me.

Capelli castani, ricci.

Occhi azzurri. 

Troppo perfetto fisicamente per esserlo anche caratterialmente.

 Forse era uno stronzo, uno di quelli che hanno solo voglia di divertirsi.

 Magari anche con i sentimenti delle persone. 

O forse no.

 Forse la vita era stata troppo dura con me.

Forse avrei dovuto lasciare il passato da parte,  per una volta.

"Io sono arrivato da poco, non conosco praticamente niente e nessuno qui." dissi, dopo averlo fissato negli occhi troppo a lungo.

 "Bhe, allora devi assolutamente visitare il Big Ben, il Madame Tussauds, il London Eye, Buckingham Palace e il Tower Bridge. " mi rispose lui.

Per un momento sperai mi invitasse a visitare Londra con lui.

"Sì,  volevo andarci oggi, ma sinceramente non saprei da dove iniziare... Poi mia sorella é a scuola oggi e non può accompagnarmi. " dissi, sperando cogliesse la mia voglia di farmi accompagnare da lui.

"Io sono libero! 

Cioè...nel senso che, se ti va, posso accompagnarti io.." disse finalmente lui.

"Certo!

Cioè,  ne sarei felice..." conclusi, cercando di non fargli capire quando fossi eccitato all'idea di passare una giornata con lui.


~Heaven~

 

"Kris..."

 "Heaven?"

"Questa notte non sono riuscita a dormire..."

"Perché...?"

"Non ho smesso un attimo di pensare a lui."

"Louis?"

"No...Zayn. "


~Kris~

 

Heaven non mi aveva mai parlato molto di ragazzi, nonostante fossimo migliori amiche e coinquiline, per il semplice fatto che nessun ragazzo l'aveva mai presa nel modo in cui l'aveva presa Zayn. 

*Driiiin - Driiiiin*

"Andiamo a casa, Heaven.

 Hai qualcosa da raccontarmi. " le dissi trascinandola fuori dall'aula di musica. 


"Allora, cos'ha questo Zayn in più degli altri?

Perché lui riesce a distrarti dalle lezioni?

Cosa che non sarebbe riuscito a fare nessuno." le chiesi.

"Non lo so.

La prima volta che ci siamo guardati negli occhi ho sentito qualcosa che non avevo mai sentito prima.

 Non so cosa sia, ma ho una voglia irrefrenabile di rivederlo. " disse lei, con la testa bassa e lo sguardo perso nel vuoto. 

"Ragazzeee" Tyler ci interruppe prima che potessi rispondere ad Heaven. 

Tyler era il ragazzo più simpatico e gay che io conoscessi.

E non si tratteneva nel mostrarlo.

Non per niente era il nostro migliore amico.

"Stasera andiamo ad una festa!" disse lui tutto eccitato. 

"Ehm, scusa Ty ma non mi va." disse Heaven. 

"Non me ne frega niente.  

Tu ora alzi quel tuo bel sedere, vai in camera tua e ti metti il vestito più sexy che trovi. Muoviti su." 

"Heaven dai, ti farà bene uscire un po' " continuai. 

"E va bene... Ma niente vestitino sexy, Ty. Te lo scordi." concluse lei.


~Niall~

 

L'aereo atterrò alle 17:32 precise. 

Lasciare Ally a Mullingar era stato un errore.

 Se le fosse successo qualcosa mentre io ero a Londra non me lo sarei mai perdonato.

 Presi la valigia e mi incamminai verso la scala mobile che portava al piano di sotto, dove mi aspettava Liam.

Non lo vedevo dall'anno precedente, da quando lo avevo aiutato a superare un momento difficile...

"Niall!" Liam mi stava venendo incontro.

"Hey" gli dissi,  sforzandomi di fare un sorriso.

Mi abbracciò.

Io ricambiai.  

Ne avevo bisogno.

 "Sono contento che tu sia qui.

Spero non ti dispiaccia, ma ti ho organizzato una festa di benvenuto. " disse Liam.

Una festa.

Non conoscevo nessuno.  

Forse non era il caso...

O forse mamma aveva ragione, forse dovevo distrarmi un po'.

"No, hai fatto bene.  

Mi farà bene distrarmi un po'."

"Certo che ti farà bene!

Così mi piaci Niall, così ti voglio! 

Ora andiamo, ti mostro la tua nuova casa."

Durante il tragitto non feci altro che pensare ad Ally.

Il pensiero che fosse in quell'ospedale, da sola, mi faceva venire voglia di urlare, piangere e prendere a pugni qualcosa. 

Non riuscivo ad immaginare come sarebbe stata la mia vita se non l'avessi conosciuta.

Con lei avevo passato i momenti migliori e peggiori della mia vita. 

Con lei avevo riso, per lei avevo pianto e con lei avrei voluto vivere il resto della mia vita.

Della nostra vita. 

Ho sempre sognato di avere tre figli con lei, un maschio e due femmine.

Non mi sembrava reale ciò che stava accadendo.

Non volevo credere che fosse reale."

Eccoci!" Liam mi distolse dai miei pensieri. 

Mi fece entrare in casa sua.

Era una casa forse troppo grande per una sola persona.

 Aveva due piani, ognuno dotato di una camera da letto e di un bagno.

Inoltre al primo piano c'era una sala enorme con un tavolo ed una cucina a dir poco grande, mentre al secondo piano c'era una specie di palestra ed una sala insonorizzata con microfono, casse, batteria, chitarra classica ed elettrica.

Il paradiso.

"Questa è camera tua, ti lascio sistemare, nel frattempo vado a preparare tutto per la festa." disse, invitandomi ad entrare nella camera da letto del secondo piano. 

"Grazie, Liam. Grazie di tutto. "

"Per te questo ed altro." disse lui guardandomi negli occhi.

Uscì dalla camera ed io iniziai a disfare le valige tentando di non pensare ad Ally. 


~Zayn~

 

*Driiiin*

*Driiiin*

"Pronto?"

"Zayn sono Harry, non torno per cena, sto facendo da guida ad un amico, mangiamo fuori"

"Ma stasera c'è la festa di Liam, avevamo promesso di andarci..."

"Sì, bhe, digli che non sto bene e che lo saluto"

"Ma Harry...."

*Tu- tu- tu*

"Io ti odio,  Harry Styles,  ti odio. " urlai al telefono.

" 'fanculo. Non ho neanche voglia di andare.

 Ma che palle" dissi tra me e me.

*Driiiin*

"Chi è adesso ?!" stavo ancora urlando.

"Pronto!" dissi, un po' troppo bruscamente.

"Ehm...Zayn, sono Liam, volevo chiederti se potevi venire un po' prima per aiutarmi a preparare, ma se non puoi non fa niente.." disse lui un po' dispiaciuto.

"Tranquillo,  arrivo tra 30 minuti" risposi.

"Grazie, a dopo"

"A dopo" conclusi. 

Mi preparai, presi la macchina e andai. 


~Louis~

 

"AHAHAHAHAHAHAHAHA"

"Che ridi, quel cazzo di piccione mi ha cagato sulla giacca nuova!"

"Appunto per questo rido ahahahahahaha"

"Sì eh?! Deve essere una scena esilarante, vista dall'esterno..." disse Harry pulendosi la giacca.

Era stata una giornata fantastica.

 Dopo aver visitato il Madame Tussauds,  siamo andati a vedere il Big Ben e poi siamo passati sul tower Bridge con il bus.

"Andiamo a mangiare va,  prima che mi metta a rincorrerlo e ucciderlo."

"Ma no, povero ahah" 

"Ridi ancora un po' che non hai riso ancora abbastanza di oggi..." disse lui,  con un aria offesa.

"Ok, scusa" dissi dispiaciuto. 

"Ma sto scherzando scemo ahah" disse lui spintonandomi leggermente.

"Allora, dove mangiamo? " gli domandai. 

"Direi nel primo posto che troviamo, sto morendo di fame. "

"Ci sto." conclusi. 

~Zayn~ 

 

La festa era appena iniziata e io già non vedevo l'ora che finisse.

"Zayn, appena arriva Tyler lo presento a Niall, vieni con noi così lo presento anche a te." disse Liam.

"Ok, ma vi raggiungo dopo chè devo finire un paio di cose qui e poi devo chiamare Harry." risposi, svogliatamente. 

Non mi andava di conoscere gente nuova, non mi andava di festeggiare, non mi andava di fare niente.

Volevo solo andare a casa, mettermi nel letto e addormentarmi con la speranza di sognare Heaven. 


~Heaven~

 

"Heaven,  Kris muovetevi chè è tardi!" disse Ty.

 "Abbiamo fatto. " risposi. 

"Tesoro mi aiuti a chiudere la cerniera?" mi chiese Kris.

"Certo."

"Perfetto,  siamo pronte." disse Kris.

"Wow. Ho le migliori amiche più sexy del mondo! " urló Ty.

Kris aveva un vestito nero non troppo corto con dei tacchi rossi, io invece avevo dei jeans chiari con una maglia che mi aveva regalato Ty e i tacchi neri.

"Lo sappiamo Ty, ora andiamo, prima che la signorina ci ripensi." rispose Kris riferendosi a me.  

Arrivati alla festa Ty ci presentò Liam e suo cugino Niall, che era appena arrivato.

"Liam, loro sono Heaven e Kris"

"Piacere" dicemmo io e Kris contemporaneamente.

 "Piacere ragazze, lui è mio cugino Niall, è appena arrivato"

"Piacere" disse Niall.

Niall non sembrava molto felice della festa, sembrava avesse la testa da un altra parte.

Bhe potevo capirlo, anche io avevo la testa da tutta un altra parte.

"E quel pezzo di ragazzo chi è?" disse Ty.

"Oddio, Tyler,  devi essere sempre così esplicito?

Calma gli ormoni se no....ZAYN." 

 

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