WE ARE A MESS

di directionercipriani
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1° CAPITOLO ***
Capitolo 2: *** 2° CAPITOLO ***
Capitolo 3: *** 3° CAPITOLO ***
Capitolo 4: *** 4° CAPITOLO ***
Capitolo 5: *** 5° CAPITOLO ***



Capitolo 1
*** 1° CAPITOLO ***


1° CAPITOLO

POV TRACY
La luce del sole infastidì i miei occhi appena aperti costringendoli a richiudersi, il mio maggiordomo continuò a impormi di alzarmi fin quando non lo feci. Il mio professore privato mi attendeva nella libreria dei miei genitori quindi fui costretta ad alzarmi e a prepararmi in poco. Entrai in bagno e feci una doccia calda, lavai i denti, mi pettinai i capelli e misi un pò di mascara per rendere l'occhio più sveglio. Corsi all'armadio e decisi velocemente cosa mettere, era novembre e il freddo cominciava a farsi sentire quindi indossai un maglione bianco e un leggins felpato nero, ai piedi misi le mie amate bleazer. Scesi le scale raggiungendo la libreria.
-Buongiorno- dissi sorridendo
-Buongiorno signorina- disse il mio professore accennando un sorriso, la sua testa semipelata era lucida come al solito, postura eretta e mente sveglia.
-Allora...cominciamo con storia- 
....
Dopo due ore la mia mente non riusciva ad assimilare più nemmeno una parola
-Ti prego basta- dissi esausta poggiando la testa sulla scrivania che divideva me e la macchina parlante.
Il professore rise prima di dire -Ok, per oggi può bastare- raccolse i suoi libri poggiandoli nella sua valigetta di pelle nera. -Arrivederci- disse andando via
-Arrivederci- dissi sorridendo.
Guardai l'orario dal mio Iphone, erano le 12 e 13, ancora presto per mangiare. Mi diressi in cucina e salutai Mary, la nostra cuoca. Le diedi un bacio sulla guancia e poi l'abbracciai, le volevo un mondo di bene e sapevo che lei me ne voleva altrettanto, gli confidavo tutto, o quasi..
-Desidera qualcosa signorina?- disse il mio maggiordomo, Alvin, un cinquantenne di alta statura, magro e ovviamente vestito da pinguino.
-No grazie- dissi sdraiata sull'enorme divano del salone con il telecomando del televisore tra le mani. Sentii i passi del mio amato padre alle mie spalle.
-Papà- dissi voltandomi
-Ciao piccola- disse sorridendo. -Oggi ti presenterò i One Direction-
-Produrrai un loro disco?-
-Si. Andiamo su, va a cambiarti-

POV NIALL
-Niall, sei pronto?- urlò Paul dal corridoio
-Arrivo- dissi dandomi un ultima occhiata allo specchio. 
Mi sistemai un ultima volta i capelli e infine aprii la porta travandomi in faccia Paul e i ragazzi.
-Andiamo?- dissi
-Andiamo.-
Salimmo in limousine.
-Chissà come sarà la ragazza- disse Harry
Feci una smorfia -Ha un padre pieno di soldi, come vuoi che sia?-
-Sarà una ragazzina snob- concluse Louis sorridendo.

Arrivammo in dieci minuti circa, scendemmo dall'auto e ci dirigemmo verso un enorme cancello guidati da Paul che suonò il campanello. Vedemmo l'enorme porta bianca della casa aprirsi e un uomo travestito da pinguino raggiungerci.
-Buongiorno cari ospiti-
-Buongiorno- rispondemmo, Harry rise sotto i baffi sentendo il modo in cui ci aveva salutato, non eravamo abituati.
-Vi prego seguitemi- 
Seguimmo il pinguino fino ad un enorme salone. La casa era enorme, mura bianche e sul soffitto dipinti c'erano degl'angeli che incorniciavano l'enorme lampadario di cristallo e poi il salone, una stanza enorme, un divano bianco in camoscio padroneggiava la stanza e di fronte un televisore 60 pollici. Un sogno.
-Hey ragazzi- disse Dylan avvicinandosi e stringendoci la mano uno alla volta.
-Ciao- dissi per ultimo sorridendo
Sentimmo dei passi e ci voltammo, ecco la ragazza di cui ci avevano parlato. Era più carina di quello che pensavo. Era magra, alta più o meno 1 e 70, capelli castani e mossi, occhi verde smeraldo, un angelo avrei detto in un'altra occasione.
-Ciao- disse timidamente
-Tracy vieni qui.-
La ragazza si avvicinò lentamente sentendo lo sguardo di noi tutti su di lei a causa della sua bellezza. Tutti dicevano che somigliasse alla madre, la famosa cantante argentina che morì in un incidente stradale e in effetti era vero.
-Tracy questi sono Harry, Liam, Louis, Zayn e Niall-
-E' un piacere conoscervi. Io sono Tracy- disse sorridendo 
Sorrisi anch'io, aveva un sorriso contagioso e questo mi piaceva.




SPAZIO AUTRICE: Questa è una nuova storia che sto scrivendo. Oggi qualcosa mi ha ispirato e ho cominciato a scrivere. Se leggete fatemi sapere cosa ne pensate, ci tengo molto a saperlo.

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Capitolo 2
*** 2° CAPITOLO ***


2° CAPITOLO

POV TRACY
Scesi le scale lentamente, ero ansiosa di conoscere gli idoli di molte ragazze della mia età, al parco una ragazza non fece che parlarmi di loro e non potevo far altro che sorridere vedendo i suoi occhi lucidi quando mi parlò del concerto a cui partecipò. Mi disse che erano ragazzi fantastici.
Mio padre mi disse i loro nomi e mi presentai anch'io. Sembravano ragazzi semplici e questo non mi dispiaceva affatto.
Ci accomodammo a tavola nella sala pranzo, mi sedetti al mio posto accanto a mio padre. Accanto a me si sedette il riccio, mi pare si chiamasse Harry. 
-Hai mai ascoltato la nostra musica?- disse uno dei ragazzi.
Lo guardai nei suoi occhi color nocciola prima di rispondere -Certo-
Sorrisi. 
-Ti piace?- disse Louis
-Molto, adoro everything about you-
I camerieri portarono i piatti a tavola e i ragazzi divorarono ciò che contenevano rendendo Mary felice. 
....
A fine pasto ci diriggemmo nel salone dove iniziarono a parlare di affari, io presi il mio libro preferito e cominciai a rileggerlo per la sesta volta, era anche il libro preferito di mia madre e mi era stato  regalato da lei per il mio settimo compleanno, ovvero prima che morisse, ma non potevo evitare di distrarmi alle battute dei ragazzi che mi fecero ridere a crepapelle. Il campanello suonò e Alvin aprì dirigendo l'ospite nel salone. 
-Patrick- disse mio padre felice di vedere il suo migliore amico, nonchè suo avvocato.
-Heey- disse sedendosi sul divano, mi accarezzò la guancia  -Tracy, come va?-
-Bene- dissi rivolgendogli l'attenzione e sorridendo.
Il cellulare di mio padre cominciò a squillare e lui rispose allontanandosi. Lo sentii solo dire "Arrivo".
Ci raggiunse e di corsa disse -Ragazzi scusatemi devo lasciarvi, tornerò tra un ora più o meno. Vi lascio in compagnia di Patrick e mia figlia-
Ecco che se ne andava di nuovo, ma non potevo arrabbiarmi, era il suo lavoro e anche se non mi piaceva dovevo accetarlo. 
-Ciao piccola- disse baciandomi la testa
-Ciao papà- dissi sorridendo
Mio padre se ne andò lasciandomi con Patrick, un'altra volta. 


POV NIALL
La giornata trascorse velocemente. Prima di oltreppasare la porta per tornare a casa guardai un'ultima volta gli occhi di Tracy che continuarono a distrarmi per tutto il tempo. Salimmo in limousine e partimmo.
-Non era poi così male la ragazza, vero Niall?- disse ridendo Zayn
-No- dissi nascondendo le mie guance che continuavano ad arrossarsi dalla vergogna
-Non facevi che guardarla come un'idiota- disse continuando a ridere.
-Parli tu che quando hai visto Perrie per la prima volta non facevi che balbettare- disse Liam difendendomi.
Zayn smise ma non si potè contare fino a tre che tutti scoppiammo a ridere.
-Si ma non posso avvicinarmi, ricordate?-
-Già- disse Liam
-Che ti importa?- ribattè Harry -E' carina e tu non hai cattive intenzioni, tu non sei come me-
-No Harry, io non amo le storie da botta e via- dissi
-Appunto-
Sospirai. Iniziai a guardare fuori il finestrino ma non vedevo nulla se non la sua risata e i suoi occhi. Qualcosa nello stomaco mi faceva sentire bene, e non era il pranzo. La mia ultima fidanzata mi aveva tradito con il mio ex migliore amico e da allora non avevo avuto più fiducia nell'amore, forse questa era la volta buona, o forse no.
Arrivammo in hotel e mi gettai sul letto.


TRACY


DYLAN


PATRICK


MARY


TRACY'S HOME



SPAZIO AUTRICE: Ecco il secondo capitolo. Fatemi sapere ciò che pensate. :)

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Capitolo 3
*** 3° CAPITOLO ***


3° CAPITOLO


POV NIALL
Dovevo trovare il modo per tornare. Dovevo capire cosa avesse quella ragazza in più delle altre. Ma come? Mi era bastata un ora per capire che non era come le altre, aveva qualcosa che mi incuriosiva, e forse era proprio di quello che mi stavo innamorando. 
La finestra era aperta nonostante il freddo, avevo bisogno di fumare per riuscire a pensare, accanto a me Zayn mi fissava innervosendomi.
-Perchè mi fissi?-
-Stai pensando la ragazza?-
-Si- dissi prima di tirare forte dalla sigaretta che continuavo a fissare da tempo ormai
-Non capisco. Cosa ti ha fatto questa ragazza da conciarti così?-
-Non so. Una stregoneria?-
-Forse-
-O forse i suoi occhi verdi...o le sue labbra perfette- dissi continuando a fissare la sigaretta
-Ecco- sorrise.
Sbuffai.
-Cosa succede?- disse Liam incuriosito
-Niall si è innamorato-
-Non lo sono. Non voglio innamorarmi. Non posso, specialmente di lei-
-Che ti frega del padre-
-Non solo per lui. Lei è bellissima, ricca, e un nuovo tradimento non lo voglio-
-Non penso ci sia paragoni tra lei e il troione che ti trovavi prima accanto-
Sospirai lasciando uscire il fumo dalla mia bocca e infine spensi la sigaretta.
Continuai a pensare. Ma nulla mi distrasse dal pensare ai suoi occhi, fin quando Liam non ebbe un idea.


POV TRACY
La noia stava prendendo il sopravvento. Presi il cellulare e digitai il numero di Amy o meglio la mia migliore amica. Amy è la figlia di Patrick e siamo come sorelle, abbiamo solo due mesi di differenza e fin da bambine non ci siamo mai separate, le  nostre famiglie sono state sempre unite, siamo un'unica famiglia. 
-Pronto-
-Ho conosciuto i One Direction e se vuoi domani tornano-
Un urlo mi ruppe quasi un timpano
-Io ti amo lo sai!!- 
-Lo so- dissi ridendo
-Vengo da te-
-Ora?-
-Ora-
Attesi 1 ora prima di sentire il campanello suonare. Andai ad aprire la porta e lei si precipitò dentro. Il freddo oltrepassò la porta provocandomi un brivido di freddo.
-Chiuda la porta signorina- disse Alvin
Eseguii l'ordine e mi diressi sul divano dove Amy mi aspettava.
-Allora come sono?- disse sorridendo
-Sono davvero simpatici-
-Carini?-
-Ehm...si-
-Il biondo non faceva che guardarla- disse Mary intervenendo nella conversazione
-Cosa? No!- dissi negando l'evidenza. Non aveva fatto che guardarmi ma a me non dispiaceva avere su di me i suoi occhi color oceano.
Amy rise fino ad imbrazarmi. Cosa che odiavo.


ECCO AMY





SPAZIO AUTRICE: Ecco il terzo capitolo. Sono davvero curiosa di sapere quello che pensate. Fatemelo sapere. Un bacio
:*

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Capitolo 4
*** 4° CAPITOLO ***


4° CAPITOLO



POV NIALL
Spostai il mio pensiero al giorno in cui la ragazza che avevo amato con tutto me stesso mi aveva tradito con il mio ex migliore amico, erano passati 2 anni ma ricordavo ancora i pianti e il dolore che mi affliggeva. 
*Holly non mi rispondeva al telefono da ben due ore e iniziai a preoccuparmi. Dissi a mia madre che uscivo e decisi di recarmi nel parco. Il sole splendeva raggiante nel cielo, sarebbe stata la giornata ideale per me e Holly, ci saremmo distesi sull'erba a dare una forma alle nuvole. Il parco era molto affollato, specialmente l'area delle "coppiette". 
Il mondo mi cadde addosso quando vidi Holly e Tom abbracciati, pensai che stessero solo parlando fin quando lei non gli stampò un bacio sulla bocca, uno di quei baci che io avrei dato solo a lei. Ero distrutto.*
No. Non dovevo fidarmi di un'altra ragazza. Non di Tracy, lei che è ricca e bella. 
-Liam, non voglio sapere l'idea. Ci ho ripensato. Andrò avanti come sempre-
-Come vuoi- disse dandomi una pacca sulla spalla
Tracy doveva sparire dalla mia mente.

....

Gettai la sigaretta ormai terminata fuori la finestra, ci avrebbe pensato la pioggia a spegnerla. Mi diressi in camera. Aprii l'armadio e ne estrassi la mia chitarra. Cominciai a strimpellare delle note a caso, amavo farlo quando ero confuso, era come se tutto ciò che avessi in testa andasse via con il suono della chitarra. Lei, era il mio vero amore, la chitarra non mi aveva mai abbandonato.


POV TRACY
Mi gettai sulla poltrona mentre gli occhi del biondo che non mi avevano rivolto parola mi ritornavano in mente. Mary mi disse che sarebbero tornati per un'altra cena con mio padre. Dovevo toglierlo dalla mente, conoscevo le regole di mio padre, niente star.
Amy era andata via ma in compenso mio padre era tornato a casa.
Lo guardavo fissare il fuoco, pensava. Mi chiedevo cosa stesse pensando, forse del suo lavoro, chissà se aveva lasciato un piccolo angolo della sua mente libero che magari ogni tanto utilizzava per sognare e non per affliggersi con i suoi problemi. Chissà se sognava la mamma. Io lo facevo sempre e in quel momento ne avevo davvero bisogno, tentavo in modo disperato di immaginare cosa mi avrebbe potuto consigliare, se tentare di parlare col biondo che continuava a fare breccia nella mia mente o lasciar perdere e seguire le regole di mio padre?
Ero in completa confusione e questo riguardava anche mio padre, cosa che non mi piaceva affatto. 

....

Raggiunsi la cucina e il profumo della cena invase le mie narici. Mary era la cuoca più brava del mondo e purtroppo ne era consapevole considerando il suo odiabile modo di vantarsi delle sue arte culinarie con gli uomini, forse era per questo che era ancora single. Ad ogni appuntamento a cui avevo partecipato con i preparativi, gli uomini la mollavano con la scusa "vado al bagno" per poi scappare senza dare più segni di vita. A volte penso lo faccia a posta a far scappare gli uomini, forse ha paura di ritornare ad amare dopo il divorzio con il marito, uno chef Londinese, la tradì senza scrupoli, nella loro stessa casa o come lo chiama lei "il loro nido d'amore"
-Mary-
-Dimmi- disse sfornando il tacchino che aveva cucinato con tanto amore
-Sono confusa-
-Hai bisogno di parlare?- 
-Si- dissi sinceramente
Era bello parlare di tutto ciò che mi affliggeva, sapevo già quale sarebbe stata la cosa giusta da fare, quella che ogni buona figlia che ama suo padre farebbe, ma dopo le parole di Mary era chiaro, dovevo seguire il mio cuore..ok, ma cosa mi diceva?



TRACY



NIALL





SPAZIO AUTRICE: Finalmente ho continuato. Mi è tornata l'ispirazione yeahh!! Scherzi a parte, spero che questo capitolo vi piaccia e come sempre fatemelo sapere. Un bacio :*

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Capitolo 5
*** 5° CAPITOLO ***


5° CAPITOLO


POV TRACY

La sera della cena arrivò e ancora non avevo preso una decisione, da un parte mio padre ovvero colui che mi aveva cresciuto, dall'altra un ragazzo che conoscevo appena. Tutto sembrava stare dalla parte di mio padre, ma c'era qualcosa che mi spingeva a pensare che non era quella la scelta giusta. Volevo provare ad essergli amica. Volevo capire chi fosse davvero questo Niall James Horan.

Iniziai a preparami. Kimberly, la nuova cameriera assunta da papà, mi preparò la vasca. Era una donna sulla trentina, aveva origini italiane, il che la rendeva ancora più interessante. Era molto bella, aveva un sorriso bellissimo e mi ricordava quello della mamma, occhi scuri, fisico da star. Io e Mary capimmo subito quanto potesse essere perfetta per papà che dopo la morte della mamma non ne volle più sapere di donne. Non ero molto contenta del fatto che qualcuno potesse sostituire la mia mamma ma in cambio avrei ottenuto la felicità di mio padre, cosa molto più importante.
-Grazie Kim, posso chiamarti Kim?-
-Certo- disse sorridendo
Avvolta nel mio accappatoio tentai di ottenere informazioni su di lei 
-Allora Kim, sei sposata?-
-No. Divorziata- disse molto tranquillamente, come fosse una storia che ha preso valore grazie al molto tempo che era passato.
-Oh-
Kimberly mi lasciò sola e io entrai nella vasca lasciando che l'acqua calda e le bolle facessero il loro compito, farmi rilassare.
Feci lo shampoo e decisi di fare i capelli mossi, li asciugai come al solito ottenendo i miei soliti capelli lisci lunghi fino al sedere, presi la piastra tentando invano di rendere i miei capelli mossi ma nulla. Vidi il viso di Kim apparire dalla porta 
-Posso darti una mano?-
-Magari- dissi esausta cedendogli volentieri quell'odiosa piastra.
Kim cominciò a lavorare ed io ero sempre più soddisfatta del suo lavoro. Finì di lavorare con la piastra e prese delle molle, seguite da delle mollette nere.
-Ti prepari sempre così o è un occasione speciale?- mi chiese
-Beh..diciamo speciale-
-Come mai? Se posso saperlo-
-Credo mi piaccia uno dei nostri invitati- dissi timidamente 
-ma ti prego non dirlo a mio padre- supplicai.
-Sarà un nostro segreto- disse sorridendo
Ok, era simpatica. 


POV NIALL
Erano ancora le 4 p.m. e l'ansia già si era impossessato di me. Tra sole 3 ore sarei andato a casa Mitchell e l'avrei rivista. Dovevo riuscire a non pensarla per non soffrire di nuovo ma sembrava impossibile.
Feci la doccia verso le 5.45 p.m. e poi in mutande mi fermai al mio armadio.
-Zayn!- urlai.
Lo vidi arrivare dopo pochi secondi in mutande.
-Che succede?- disse preoccupato
-Cosa metto?-
-Che ti importa? Una cosa qualsiasi-
-Ti prego aiutami-
-Dì che ti importa della ragazza-
-No-
-Ok, allora vado- disse andando via
-Va bene, lo dico.-
-Dillo!- disse obbligandomi
-M'importa. Soddisfatto?-
-Si-
Sbuffai.
Mi aveva costretto ad ammettere l'evidenza che ostinavo a nascondere. Il pensiero che mi potessi innamorare di nuovo mi spaventava ma forse era arrivato il momento di superarlo, forse Tracy era diversa dalle altre, almeno il suo sorriso lo era.
Zayn scelse i vestiti che avrei indossato includendo la mia T-shirt preferita che mi lasciava intravedere il petto. Dopo ciò mi dedicai a capelli, impiegai ben 30 minuti per ottenerli nel modo in cui avevo immaginato e osservandomi allo specchio fui fiero del mio lavoro e quello di Zayn. Spruzzai dell'acqua di colonia fino a farmi salire la nausea ed ero pronto. 
Guardai l'ora dal mio Iphone. 
Le 6.45 p.m. 
Giusto in tempo.


KIMBERLY


TRACY


NIALL E ZAYN





SPAZIO AUTRICE: Ecco il 5° capitolo. Questa volta ho impiegato meno tempo a publicarlo :P perdonatemi se vi faccio aspettare. Volevo ringraziare chi continua a seguire la mia storia, siete fantastiche. Un bacio :* 
P.s: A breve il prossimo capitolo.

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