While you're far away dreaming

di chemical_love
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Mad World ***
Capitolo 2: *** Mama ***
Capitolo 3: *** Boulevard Of Broken Dreams ***
Capitolo 4: *** Jane Doe ***
Capitolo 5: *** Falling in love at a coffee shop ***



Capitolo 1
*** Mad World ***


Ehi! Ho deciso di scrivere questa storia dopo aver fatto un sogno che mi ha colpito nel profondo!
Ringrazio il mio amico immaginario (che è reale, giuro, semplicemente io lo chiamo così perchè sì!) per aver interpretato il mio sogno e per avermi convinto a scriverci un racconto!

Beh, spero di non aver scritto un'oscenità!

Buona lettura!





 

Mad World


 

Fisso il soffitto sopra di me, osservo ogni crepa, ogni punto nero su di esso, mentre resto distesa sul mio letto. La sveglia alla mia destra sta suonando Mad World di Gary Jules da minuti interi, dovrei alzarmi.
 

All around me are familiar faces
worn out places
worn out places

 

'Devo alzarmi' continuo a pensare, ma il mio corpo si rifiuta, dopotutto è il primo giorno nella mia nuova scuola, come potrei trovare la volontà di uscire dal letto?
Alzarmi per andare in un posto che non mi appartiene e vedere tutti quei volti sconosciuti, stanchi, senza vita, non accende alcun sentimento positivo in me.

 

Bright and early for their daily races
going nowhere
going nowhere

Alla fine trovo la forza per alzarmi. Mi vesto con i miei tipici vestiti scuri e vado in bagno, mi lavo il viso godendomi la sensazione dell'acqua fredda sulla mia pelle stanca.
Cerco di sistemare il groviglio di ricci rossi con cui mi ritrovo, ma senza successo, quindi finisco con una spessa linea di eyeliner sugli occhi ed esco di casa.

 

Their tears are filling un their glasses
no expression
no expression

Cammino lentamente con le cuffie nelle orecchie finché non giungo alla fermata dell'autobus.
Tutti intorno a me fissano il vuoto davanti a loro, aspettando; alcuni cercano di tenere in piedi una conversazione, ma la poca lucidità dovuta all'ora fa finire la discussione in un insieme di frasi inutili, senza importanza e vero interessamento da parte loro.

Finalmente l'autobus arriva, salgo e mi siedo in un posto vicino al finestrino.

Hide my head I want to drow my sorrow
No tomorrow
No tomorrow

Mi appoggio al sedile e osservo il mondo fuori che passa veloce, il tempo che se ne va, i momenti che si perdono.
Tutto se ne va, tutto passa.
Però non c'è mai un futuro certo, un domani sicuro.

Si perde, ma non si riceve.
 

And I find it kind of funny
I find it kind of sad
The dreams in which I'm dying
Are the best I've ever had
I find it hard to tell you
I find it hard to take
when people run in circles
It's a very very
Mad world
Mad world

 

Dopo un'ora di viaggio scendo dal veicolo e mi trovo davanti ad un grande edificio grigio, non potevano scegliere un colore più adatto. Sembra quasi che la scuola sia circondata da un'aura di infinita tristezza.
Mi sento così stanca.
Decido di sedermi sopra un muretto li vicino, mancano ancora venti minuti all’inizio delle lezioni.
Accendo una sigaretta e inspiro lentamente il fumo, apprezzando il gusto amaro sulla mia lingua.
Mi guardo intorno, osservando le persone che passano, la maggior parte sono ragazzi e quasi tutti mi danno la sessa impressione di vuoto. Sono così vuoti, senza vere emozioni.
Guardarli mi fa sentire estremamente stufa di tutto, mi chiedo quale sia l'utilità della mia stessa esistenza, ma non trovo risposta.

 

Children waiting for the day they feel good
happy birthday
happy birthday
Made to feel the way that every child shoud
sit down and listen
sit down and listen

Dei bambini corrono davanti a me, gridano e ridono spensierati, mi sento quasi in colpa a pensare che tra poco quei sorrisi scompariranno e dovranno passare ore della loro infanzia seduti ad ascoltare le lezioni, mentre dovrebbero restare fuori a giocare, a godersi la loro età.

Vorrei tornare bambina, ridere senza sforzarmi, essere felice ed ingenua.

Volare con i sogni, essere come Peter Pan.
 

Went to school and I was very nervous
no one knew me
no one knew me
Hello teacher tell me what's my lesson
Look right throught me
Look right thought me

Devo entrare, mancano cinque minuti all'inizio delle lezioni, ammetto che il nervosismo inizia ad assalirmi, non sono pronta a passare i prossimi cinque anni della mia vita qui, ma comunque mi decido ad entrare.
In segreteria mi dicono la mia classe. Quando entro l'aula è ancora vuota, quindi decido di sedermi in fondo, in modo che nessuno si accorga di me, non riuscirei a sopportare il contatto con qualcuno in questo momento.
Poco a poco la classe si riempe di ragazzi, sono troppo occupati a farsi cento domande sulla nuova scuola, su come si troveranno, sulle persone che incontreranno, per accorgersi d me.

Questo è un bene.

And I find it kind of funnyses
I find it kind of sad
The dreams in which I'm dying
Are the best I've ever had
I find it hard to tell you
I find it hard to take
when people run in circles
It's a very very
Mad world
Mad world


 

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Capitolo 2
*** Mama ***


Eccomi tornata con un nuovo capitolo!

Ringrazio chi ha recensito e spero di riceverne altre, buone o cattive! L'importante è sapere il vostro parere.

Cercherò di inserire in ogni capitolo una canzone, non prometto di riuscirci sempre, ma quando è presente vi consiglio di ascoltarla mentre leggete! Ditemi se la trovate una cosa interessante o no!

Buona lettura!



MAMA

(My Chemical Romance)



-Ana! Com'è andata a scuola?-

Ho appena varcato la soglia di casa e lei già inizia ad assalirmi con le sue domande.

-Non chiamarmi così, il mio nome è Anastasia.*- Rispondo, calcando bene il mio nome, odio quando mi chiama con una stupida abbreviazione, non trovo difficile pronunciarlo per intero, quindi perché continua ad usare "Ana"?!

-Sempre a rispondere male a tua madre, da ciò che ricordo l'educazione io te l'ho insegnata.- Esclama lei gesticolando nervosamente con la mano sinistra, mentre con l'altra è intenta a mescolare qualcosa sul fornello, è nervosa come sempre. Non ricordo l'ultima volta in cui l'ho vista serena, in pace. E' sempre agitata, preoccupata per qualcosa. Non capisco questa sua perenne ansia, perché non può godersi la vita finché può? Smettere di torturarsi e assalire me per sfogare la sua frustrazione.


Con lei in questo stato è inutile ribattere quindi mormoro un semplice.-Non ho fame. Vado in camera.- e corro sulle scale verso la mia destinazione.


Mama, we all go to hell

mama, we all go to hell

I'm writing this letter

and wishing you well

mama, we all go to hell

Oh, well, now

mama, we're all gonna die

mama, we're all gonna die

Stop asking me questions

I'd hate to see you cry

mama, we're all gonna die


Apro la porta e mi dirigo verso il letto, su cui mi butto a peso morto affogando il viso sul cuscino.

Sono così stanca.

"Com'è andata a scuola" mi ha chiesto, la risposta? Uno schifo.

Ho passato 5 ore a fissare fuori dalla finestra e ascoltando distrattamente qualche conversazione intorno a me. Non sono riuscita ad apprezzare nessuno dei miei "compagni", ho trovato la loro presenza fastidiosa e mi sono sentita di troppo.

Mi hanno ignorato tutto il tempo, a volte mi arrivavano delle occhiate da qualcuno, ma nessuno ha avuto il coraggio di rivolgermi la parola.

Ho passato 5 ore senza aprire bocca, tranne per dire "presente" durante la prima ora, nient'altro.

Non capisco perché devo andare in posto che non ha bisogno di me e di cui io non ho bisogno.


La stanchezza prende il sopravvento sui miei pensieri e lentamente scivolo tra le braccia di Morfeo.


And when we go,don't blame it on us,yeah

We'll let this fire just bathe us,yeah

You made us,oh so famous

We'll never let you go

And when you go don't return to me my love



Vengo svegliata dalle urla di mia madre che mi avvisano che la cena è pronta. Ora che ci penso non mangio da ieri mattina, forse dovrei mettere qualcosa sotto i denti.

Decido quindi di scendere e sedermi al mio solito posto, di fronte ho un piatto di pasta che inizio a mangiare con lentezza. Non sa cucinare, ma continua a provarci.


-Allora...non mi hai detto com'è andata oggi?- Domanda dopo un lungo silenzio.

Alzo lo sguardo dal mio piatto e pronuncio un debole "bene". Bugia.

-I compagni? Come ti sembrano?- continua a domandare infilzando distrattamente la pasta con la forchetta.

Non so cosa rispondere, cosa dovrei dirle per renderla felice? Cosa vuole sentirsi dire?

-Sono ok.- Dico alla fine. Un'altra bugia.

-I prof?- chiede poi.

-Ok.- Bugia, non so come sono, non ho prestato alcuna attenzione a loro.


Mama, we're all full of lies

mamma, we're meant for the flies

And right now they're building a coffin your size

mamma, we're all full of lies


Dopo quest'ultima mia risposta arriva la sua reazione, reazione che mi aspettavo.

Lascia cadere la sua forchetta sul piatto, appoggia le mani sul tavolo e mi guarda dritta negli occhi, io abbasso lo sguardo.

-Potresti provare a metterci un po' più di impegno, sai?!- Dice con voce sprezzante.

Non rispondo.

-Neanche rispondi! Perché non vuoi parlare con me?! Mi odi?!- Grida.

Non la odio, non potrei.

-Ecco, mi odi. Beh, sappi, Anastasia, che sono io quella che dovrei odiarti!-

Lo so, so perfettamente che le ho rovinato la vita.

Se io non fossi nata lei avrebbe ancora un uomo al suo fianco e non sarebbe mai rimasta sola per colpa di una gravidanza inaspettata a quindici anni che fece allontanare tutti da lei.

Non avrebbe mai lasciato la scuola per andare a lavorare.

Se io non fossi mai nata lei sarebbe felice.


-Perché sei così?! Perché non sei una figlia migliore?!-


Continuo a non rispondere e resto in silenzio a subire tutto, infondo me lo merito. Resto ferma con le sue parole che si ripetono nella mia mente, all'infinito.


Dovrei essere una figlia migliore.


Well mother, what war did to my legs and my tongue?

You should've raised a baby girl

I should've been a better son

If you could coddle the infection they can ampute at once

you should've been, I could have ben a better son!

[...]

She said "You ain't no son of mine

for what you've done they're gonna find

a palce for you and just your mind

your manners when you go

and when you go don't return to me, my love!"

That's right.


Finito il suo sfogo torno in camera, mi sento distrutta.

So che ha ragione, che le sue parole sono vere, ma non riesco ad accettarle del tutto. Vorrei dirle che avrebbe fatto meglio ad abortire, almeno ora saremmo felici tutte e due.

Vorrei dirle che mi dispiace di essere così me.

Vorrei diventare veramente una figlia migliore o, ancora meglio, non essere mai nata.

Vorrei dirle che mi dispiace, che mi dispiace per tutto.

Ma non si può cambiare il passato.

Io sono Anastasia, la figlia non voluta e resterò sempre Anastasia, non posso cambiare, quindi devo solo cercare di andare avanti.


[...]

We're damned after all

through fortune and flame we fall

and if you can stay then I'll show you the way

to return from the ashes you call

We all carry on

when our brothers in arms are gone

so raise you glass high,for tomorrow we die

and return from the ashes you call



*Ho scelto il nome Anastasia per il suo significato, Anastasia vuol dire "risveglio" e trovo che sia la parola più adeguata per la storia della protagonista.



Ok, probabilmente non importa a nessuno, ma mi pareva giusto dirlo.

Comunque la canzone in questo capitolo non è intera, ma ho preso solo alcune parti del testo.

Al prossimo capitolo!


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Capitolo 3
*** Boulevard Of Broken Dreams ***


BOULEVARD OF BROKEN DREAMS

(Green Day)




Vago per le strade vuote, senza meta, l'importante è non andare a scuola.

Ho sopportato una settimana quel luogo, ora ho bisogno di riposo, tornerò tra un paio di giorni.


Ho passato una settimana nello stesso luogo, con le stesse persone, ho fatto ciò che hanno fatto gli altri, ma non sono riuscita a sentirmi integrata. Mi sentivo sempre fuori posto.

Non ho parlato con nessuno, non ho incrociato lo sguardo di nessuno.

Ero praticamente invisibile.

Mi sentivo nessuno.


Sto meglio nel nulla di queste strade, sola.



I walk a lonely road

the only one that I have ever know

don't know where it goes

but it's home to me and I walk alone

I walk this empty street

on the Boulevard of Broken Dreams

where the city sleeps

and I'm the only one and I walk alone


Sono i primi di settembre e il freddo non manca a farsi sentire, ma non mi dispiace. Amo il freddo pungente, amo la sensazione del vento fresco sul viso, amo le strade coperte da un fitto strato di nebbia, amo gli alberi spogli, i maglioni caldi, la notte che non finisce mai...ok, amo tutto delle stagioni fredde.


Continuo a camminare senza metà, non so dove andare o da chi andare.

Ogni mio pensiero finisce con la riflessione sulla mia vita, ogni volta mi accorgo di quanto sia inutile e senza sento, sono stanca di pensare.

Ma restando sempre soli è impossibile non pensare, quindi sono anche stanca di restare sola, qualcuno darebbe alla mia esistenza un senso, forse ho proprio bisogno di una persona che mi stia vicino.

Però, pensandoci, la gente non è in grado di starmi affianco, non riesco a sopportare la presenza di nessuno, quindi considero tutto ciò una maledizione.

La mia vita non migliorerà mai ed è tutta colpa mia, non sono in grado di renderla migliore.

Sono io inutile, no la mia vita, la mancanza di utilità nei miei giorni è solo una conseguenza al mio essere.


My shadow's the oly one that walks beside me

my shallow heart's the only thing that's beating

Sometimes I wish someone out there will find me

'til then I walk alone

I'm walking down the line

that divides me somewhere in my mind

on the bordoline of the edge

and where I walk alone.


Dovrei seriamente farmene qualcosa di questa mia vita, non posso andare avanti così.

Non posso continuare un'esistenza inutile contraddittoria come la mia, non posso essere stanca per sempre e non sapere se sono viva o un fantasma.

Sto meglio sola, ma non voglio restare sola.

Mi sento bene quando sono invisibile, ma sono stanca di essere un fantasma.

Voglio migliorare la mia vita, ma non faccio nulla per renderlo possibile.

Cosa c'è di sbagliato in me?

Tutto.

Posso continuare a voler restare sola, ma più il tempo passa e più l'oscurità avvolge la mia esistenza, più desidero essere salvata da qualcuno.

Non posso vagare per sempre accompagnata solo dai miei pensieri, ho bisogno di qualcuno al mio fianco.


Read between the lines of wha's

fucked up andd everything's alright

check my vital signs to know I'm still alive

and I walk alone.

[...]

My shadow's the only one that walks beside me

My shallow heart's the only thing that's beating

sometimes I wish someone out there will find me

till then I walk alone.






Ciao a tutti!

Scusate per questa oscenità. Ci ho messo un sacco per aggiornare e tutto ciò che pubblico è questa cosa. Potete picchiarmi.

Ma ho avuto un blocco. So cosa voglio scrivere, ma non riesco a scriverla. (?)

Sì, sono strana.


Ringrazio chi legge e al prossimo capitolo-sperando sia migliore di questo-!

Ah, regalo arcobaleni a chi lascia una recensione. <3


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Capitolo 4
*** Jane Doe ***


Jane Doe* si usa nel gergo americano per indicare una persona la cui indentità è sconosciuta.





JANE DOE*


E' da una settimana che non vado a scuola, ogni mattina vago per strade deserte coperte da uno strato fitto di nebbia, so che non dovrei saltare le lezioni in questo modo, ma non sono pronta a tornare in classe.


Mi sono persa, è la prima volta che vedo queste vie, dovrei stare più attenta e smettere di perdermi tra i miei pensieri, dove posso essere finita?

Continuo a camminare sperando di trovare qualche posto a me familiare, ma dopo un’ora in cui non ho scoperto dove sono decido che è meglio prendere un caffè da qualche parte e chiedere informazioni sul posto.


Entro dentro al primo bar che trovo e mi siedo in un angolo buio, arriva una cameriera sulla quarantina, capelli scuri legati, ha degli occhi stanchi, ma un sorriso paziente e una voce gentile, basta uno sguardo per fidarsi di lei, mi piace.

Ordino un caffè e le chiedo come arrivare in centro, con infinita cortesia mi spiega la strada disegnando le indicazioni su un foglio, mi porta il caffè e sorridendomi torna dietro al balcone.


Sorseggio la mia bevanda calda guardandomi intorno. Il bar è veramente un posto confortevole e caldo.

I muri sono ricoperti da una tappezzeria bordeaux con delle rose nere, il pavimento è in parquet scuro. Ci sono diversi tavolini rotondi di legno verniciato in nero e sopra ad ognuno di essi c'è un vaso di rose rosse ed una candela dello stesso colore. Le sedie sono intonate al tavolo. Vicino all'entrata si trova il balcone anch'esso di legno con diversi vasi sopra. In sottofondo trasmettono i Sigur Ròs, che io amo.

Trovo che questo sia il posto più calmo e rassicurante in cui sono mai stata, inoltre, il caffè è ottimo.


Continuo a gustare la mia colazione quando la porta si apre ed entra una ragazza che cattura la mia attenzione.

Avrà la mia stessa età, è piccola, bassa e magra. Ha dei lunghi capelli neri, un nasino all'insù che non riesco a non considerare adorabile. Ha una carnagione pallida, la pelle diafana. Indossa un grande maglione nero, dei jeans aderenti e una grande sciarpa che le copre la bocca.


Mentre entra i nostri sguardi si incrociano, il verde dei mie occhi dietro le lenti degli occhiali si fonde con il nero del suo sguardo penetrante. Ha degli occhi stupendi. Ci guardiamo per pochi secondi poi lei va a sedersi dall'altra parte del bar.

L'unica cosa che riesco a pensare è che è stupenda, non ho mai visto qualcuno dotato di tanta bellezza.

La mia attenzione continua a posarsi sulla sua figura intenta a bere ciò che ha ordinato.

Devo sapere chi è.


Jane doe

I don't think I know you,

but I know for sure

that you are beautiful.

So baby let me know your name.

Damn wha's her name?


Non ho mai incontrato una persona che sia stata mai in grado di interessarmi in questo modo. Sono letteralmente attratta da lei, non posso staccarle gli occhi da dosso.


Ho considerato tutti in modo superficiale, senza degnare delle mie attenzioni nessuno e poi vedo una ragazza in un bar qualsiasi e la mia completa attenzione è dedicata a lei. Com'è possibile?

Chi è lei? Cos'ha di speciale?

Non ho una risposta per nessuna delle mie domande, so solo che è speciale. Sento che potrebbe essere la persona di cui ho bisogno.

Non so neanche il suo nome, ma il desiderio di saperlo è troppo forte.

Devo conoscerla, non so il perché di questa attrazione verso lei, ma, cazzo, devo conoscerla.


'Cause I'm overly attracted

and terribly conviced that

she could be my pricess

and i could be her prince,

And I felt that way since,

since I saw Jane Doe.


Mentre io mi perdevo nei miei pensieri, lei ha tirato fuori un libro ed ora è completamente immersa nella lettura, Dio, anche mentre legge la trovo interessante.

La mia attenzione si sposta dalla sua espressione concentrata e si posa sul libro, "Panino al prosciutto" di Bukowski, uno dei miei libri preferiti.

Ok, mi piace, mi piace seriamente questa ragazza misteriosa.

Vorrei andare da lei e parlare del libro, chiederle il suo nome, voglio conoscerla.

Non posso, però, avvicinarmi a lei e dirle qualcosa così, non posso. Dovrei avere un motivo, presentarmi senza averne uno sarebbe imbarazzante. Cosa dovrei dire? "Piacere, sono Anastasia. Ti trovo carina e il libro che stai leggendo è uno dei miei preferiti."

No. la spaventerei.

Cosa devo fare?!


Jene Doe

I don't think I know ya

but I know for sure

that I could get to know ya

If ya let me know your name.

Damn what's her name?


Non so cosa devo fare, vado e le parlo, facendo una grandiosa figura di merda, o resto qui e la osservo insieme ai miei rimorsi per non essere andata?!


In preda alle mie indecisioni inizio a sbattere la fronte sul ripiano del tavolo finchè qualcosa si poggia sulla mia spalla. Alzo la testa e trovo vicino a me la cameriera dal sorriso paziente, ha uno sguardo preoccupato e con voce calma mi chiede "Tutto bene...?" "Anastasia." concludo io con un sorriso. E' veramente una brava persona.

"Tutto ok..." rispondo velocemente aspettando di sapere il suo nome. "Maria." Dice dolcemente, sorridendomi ancora una volta e borbottando qualcosa torna al suo lavoro.


Era da tanto che qualcuno non si preoccupava per me, mi piace questa Maria, tornerò spesso in questo bar.

Decido di rimettermi composta e il mio sguardo si posa, d'istinto, sulla ragazza, noto che mi sta guardando divertita, probabilmente ha assistito alla mia disperazione di prima, cazzo. Sento le guance colorarsi di rosso e abbasso lo sguardo. Ok, brava Anastasia la figura di merda l'hai fatta comunque, alla fine.


L'imbarazzo è forte, ma non resisto alla tentazione di alzare lo sguardo su di lei, sono terribilmente attratta dalla sua presenza, non capisco cosa mi stia succedendo, dovrei preoccuparmi? Ma ora non ne sono in grado, non riesco a fare niente che non sia guardarla.


Cause I'm overly attracted

and terribly conviced that she could be my ricess

and I could be her prince

and I felt that way since

since i saw Jane Doe.

She's everything I want and more

she's everything I want for sure

she's everything that I want to adore.


Dopo un'ora dal suo arrivo, la ragazza chiude il libro, paga il suo conto e se ne va, io la osservo allontanarsi e ad ogni suo passo che la allontana da me sento un senso di vuoto impossessarsi del mio animo.

Nessuno ha avuto un effetto del genere su di me, non posso fare a meno di domandarmi chi sia, qual è il suo nome?

Qualcosa mi lega alla sua presenza.

Fisso il vuoto per ancora molto tempo dopo che se ne è andata e alla fine decido di tornare a casa, è quasi l'una.

Maria mi offre gentilmente il caffè che ho bevuto, la ringrazio timidamente e poi torno fuori, al freddo che ora non mi fa piacere come prima, continuo a pensare al calore del bar e al suo sguardo e con questi pensieri arrivo a casa, con la convinzione, sempre più forte, che non la rivedrò mai più.


Well baby,

I am overly attracted

and terribly convinced that

she could be my lover,

but i think I lost my chance

you had me at firs glance.

Oh my Jane Doe.








Eccoci qua! Ad un nuovo capitolo.

Finalmente sta cambiando qualcosa nella vita di Anastasia! Emozionati?! Io si! :')

Ok, spero che non vi faccia schifo, ringrazio chi ha recensito e desidero ricevere altre recensioni, mi fa piacere sapere cosa ne pensate!


Baci!

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Capitolo 5
*** Falling in love at a coffee shop ***


Ehiehiehi!

Sì, sono tornata.

Dopo secoli eccomi!

Per vostra sfortuna….ahaha

Ho avuto alcune difficoltà nel scriverlo, cioè il capitolo l’avevo già da molto pronto e finito, il problema era trovare una canzone adeguata e dopo mesi e mesi di ricerca ecco che appare questa! Perfetta-o quasi-e vi ordino di ascoltarla leggendo, perché crea l’atmosfera giusta (?)

Ok, vi saluto e ringrazio chi legge e ricordate di lasciare la vostra opinione!


Falling In Love At A Coffee Shop

(Landon Pigg)



Dopo quel giorno non sono più tornata in quel bar, la rabbia e l'odio che provavo e provo ancora verso me stessa per non aver avuto il coraggio di parlarle mi impedirono di alzarmi dal letto per ben 3 giorni, oggi però sono stata costretta ad andare a scuola.


Arrivo davanti l'edificio un'ora e mezza in anticipo, quindi decido di farmi un giro, i miei piedi vanno da soli, senza che io decidi la meta, loro mi portano dove vogliono e finisco, in poco tempo, davanti a quel bar. Fisso, l'entrata per un paio di secondi e decido di entrare, saluto cordialmente Maria, ordino un caffè e mi dirigo al tavolo dell'altra volta.


Continuo a fissare il tavolo dove lei era seduta.


Finisco la mia bevanda in solo sorso e appoggio la testa sul tavolo chiudendo gli occhi, la mia mente torna sempre sulla sua immagine, quanto sono patetica? Non la incontrerò mai più, è inutile tormentarmi.

Dopo mezz'ora decido di andarmene, mancano ancora quaranta minuti alle lezioni, ma preferisco farmi un giro, pago il mio ordine ed esco,ma appena varco la soglia mi passa vicino, lei, la ragazza.

Ci guadiamo per pochi istanti e poi le nostre strade si dividono, lei entra io esco.

Il cuore mi batte a mille, mi manca il fiato, le gambe mi tremano e un unico pensiero si fa spazio nella mia mente "L'ho rivista", l'ho rivista, non riesco a crederci.



Sono stranamente felice e piena di speranza, domani tornerò, alla stessa ora.


E invece di tonare a scuola decido di passare il resto della giornata in un parco aspettando il giorno dopo.


I think that possibly

Maybe I'm falling for you

Yes

There's a chance that I've fallen quite hard over you


I've seen the paths that your eyes wander down

I want to come too


I think that possibly

Maybe I'm falling for you

La sveglia suona, mi alzo praticamente subito, non stavo neanche dormendo, l'agitazione era troppa per chiudere occhio.


Oggi la rivedrò.


E questo pensiero basta per farmi star bene.


Mi preparo con più cura del solito,scelgo dei jeans neri attillati e strappati sulle ginocchia, rinuncio alla mia solita felpa larga e opto per un maglione bordeaux, indosso le mie creepers, finisco di truccarmi e lego i capelli in un morbido chignon con qualche riccio ribelle che scende lungo il collo, poi prendo il mio cappotto ed esco, quasi correndo, di casa.


No one understands me quite like you do

Through all of the shadowy corners of me


I never knew just what it was about this old coffee shop I love so much

All of the while I never knew


I never knew just what it was about this old coffee shop I love so much

All of the while I never knew



Arrivo dentro al bar col fiatone, prendo un lungo respiro ed entro, dopo la mia ordinazione vado al mio solito posto e aspetto.

Passano dieci minuti e lei entra, un sorriso appare sul mio volto, un sorriso sincero che da molto ormai non sfiorava le mie labbre, cerco di non fissarla e punto la mia attenzione sull'I-pod.


Ok, ci ho provato, ma i miei fottuti occhi continuano a spostarsi verso la sua figura, è una calamita che mi attira. La osservo, non ne posso fare a meno, sta bevendo del thé caldo, ha le cuffiette nelle orecchie e mi chiedo con quasi malata curiosità cosa stia ascoltando, forse abbiamo gli stessi gusti e sta ascoltando la mia stessa canzone!




Continuo a farmi trasportare da quetse curiosità su di lei, mi faccio centinaia di domande senza risposta e non mi accorgo che mi sta osservando con un strano sorriso sul volto, ha un'espressione divertita, ma allo stesso tempo uno sguardo dolce e solo ora mi accorgo di starla a fissare da troppo tempo e che propabilmente si sarà accorta del mio sguardo su di lei, quindi abbasso gli occhi e inizio a guardare le mie mani con il viso rosso di imbarazzo.

Devo fare figure di merda ogni volta?! Oh, sì...devo.


I think that possibly

Maybe I'm falling for you

Yes

There's a chance that I've fallen quite hard over you


I've seen the waters that make your eyes shine

Now I'm shining too


Because

Oh

Because I've fallen quite hard over you


La mia attenzione appartiene ancora alle mie dita sul tavolo quando sento uno spostamento davanti a me, alzo la testa e vedo la ragazza dirigersi verso la porta, mi passa vicino e guardandomi mi saluta, è solo un debole"ciao", quasi sussurrato, e accompagnato da un sorriso di cortesia, ma il mio cuore inizia a battere in una maniera preoccupante, non rispondo, la voce è andata a puttane, quindi mi limito a sorriderle cercando di non fare alcuna smorfia.


Mi ha sorriso. Mi ha salutato. Cazzocazzocazzo. Sa della mia esistenza!


Ok, devo calmarmi, non è la fine del mondo, domani torno e le parlo! Posso farcela.

Mi alzo a mia volta cinque minuti dopo che se n'è andata, pago augurando una buona giornata a Maria e quasi saltellando torno a casa.


If I didn't know you I'd rather not know

If I couldn't have you I'd rather be alone


I never knew just what it was about this old coffee shop I love so much

All of the while I never knew



E' tutta la settimana che passo le mie mattine in quel bar e non le ho ancora parlato, sono ridicola, lo so, ma vado in blackout ogni volta che ci provo e finisco per abbassare lo sguardo con il sangue concentrato sul mio viso.

In questa settimana però ho riflettuto un sacco, l'ho osservata un sacco e ho avuto il tempo di capire meglio i miei sentimenti.



Lei mi interessa, non è una cotta, non è amore, è solo un forte desiderio di conoscerla, di starle vicino, di poterle parlare, ho la sensazione che se riuscissi a starle vicino la mia solitudine cesserebbe di affliggermi,


Probabilmente mi sto illudendo, ma voglio continuare a sperarci, perché dopo anni senza speranza non posso farmi sfuggire la fonte di questa mia nuova sensazione, non posso.



E mentre penso a ciò mi passa vicino e sta volta la saluto per prima, sorridendo e sussurrando il mio ciao più sincero.


I never knew just what it was about this old coffee shop I love so much

All of the while I never knew


All of the while

All of the while it was you

You

You

You


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