Una nuova vita per Harry!

di PrincessMarauders
(/viewuser.php?uid=57617)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo! ***
Capitolo 2: *** Richieste! ***
Capitolo 3: *** Alla festa! ***
Capitolo 4: *** Racconto! ***
Capitolo 5: *** Incubi! ***
Capitolo 6: *** Ritorno a Hogwarts! ***
Capitolo 7: *** Speranza! ***
Capitolo 8: *** Patronus! ***
Capitolo 9: *** La verità! ***
Capitolo 10: *** Incidenti! ***
Capitolo 11: *** Attacchi! ***
Capitolo 12: *** Notte insonne! ***
Capitolo 13: *** Passi in avanti! ***
Capitolo 14: *** Eventi! ***
Capitolo 15: *** Gelosie! ***
Capitolo 16: *** Rivelazioni! ***
Capitolo 17: *** Novita! ***
Capitolo 18: *** Avviso e scuse!| ***
Capitolo 19: *** Rapimento! ***
Capitolo 20: *** Andare avanti... ***
Capitolo 21: *** Proteggere... ***
Capitolo 22: *** Realtà! ***
Capitolo 23: *** Pezzi mancanti! ***
Capitolo 24: *** Progressi.. ***
Capitolo 25: *** Piani! ***
Capitolo 26: *** Istinto! ***
Capitolo 27: *** Addio Bacchetta! ***
Capitolo 28: *** Amici! ***



Capitolo 1
*** Prologo! ***


Salve dopo anni e anni ho deciso sotto consiglio di una di voi di modificare i capitoli che onestamente fanno un pò schifo, piano piano li modificherò tutti, grazie a chi mi segue da anni! Spero che il capitolo vi piaccia.





Era passato più di un mese dalla battaglia finale, il mondo magico festeggiava la fine della guerra e lui… Harry Potter non aveva nulla per cui essere felice.

Ron, Hermione, Ginny, Remus, Tonks, Piton, Silente e tutte le persone a cui voleva più bene se n’erano andate per sempre.

E lui era ancora lì a combattere per la sua battaglia personale, a combattere per non rimanere solo ma lui solo si sentiva…

Si era isolato dal mondo, nessuno sapeva dove si trovava, tutto il Mondo Magico lo cercava, ma non voleva parlare con nessuno.

Le immagini dei suoi amici morti lo perseguitavano, sentiva la voce di Hermione che gli diceva “Sono fiera di te” e lui piangeva, piangeva, perché non si sentiva fiero di se stesso, non aveva salvato i suoi amici, non aveva salvato Ginny, la sua battaglia era stata inutile, il sacrificio dei suoi genitori era stato inutile, lui si sentiva inutile.

Viveva le sue giornate steso sul pavimento a casa di Severus Piton, studiava tutti i libri che erano presenti in quella casa buia e polverosa e faceva quello che non aveva mai fatto in sette anni di scuola, preparava pozioni e imparava il runico, si stava trasformando nell’ombra di se stesso.

Una notte dopo tre giorni in cui non aveva dormito si addormentò su un libro di antiche rune che probabilmente era più vecchio del mondo stesso.

Sentì che il suo spirito si separava da suo corpo e si ritrovò in un luogo pieno di fumo e freddo…

Capì subito che quello non era un sogno, qualcosa non andava, era tutto troppo reale.

- Harry tesoro perché ti stai lasciando andare ? – quella voce, avrebbe riconosciuto quella voce ovunque….

- Mamma… - disse voltandosi verso la donna che camminava verso di lui.

- Tesoro ti stai lasciando morire, stiamo male a vederti così! -

- Sono rimasto solo mamma, non ho più nulla per cui vivere, ho combattuto e non è servito a niente… - disse cadendo in ginocchio.

- Siamo sempre con te Harry, siamo morti per te, e siamo tristi a vederti così… - Hermione, la sua amica era apparsa accanto a sua madre.

- Non volevo tutto questo senza di voi, è tutta colpa mia, siete morti per colpa mia… -

- No amico, siamo morti perché questo era il nostro destino, e ora smettila di fare il pappamolle, mi stai facendo arrabbiare! – Ron gli si era avvicinato e l’aveva tirato tu.

- Sono morto ? – chiese ingenuamente.

- No ragazzo mio… sei qui per compiere il tuo destino… - apparve Silente in una delle sue vesti più bizzare, verde con tante stelle disegnate.

- Il mio destino ? - chiese il ragazzo che è sopravvissuto.

- Si Harry! – suo padre apparve dietro di lui.

- Sei destinato a salvarci tutti! Di nuovo! – Ginny gli prese la mano e gliela strinse.

- Ma come ? Se siete tutti morti.. – chiese sconvolto.

- Vedi Harry, c’è un’altra dimensione in cui tu sei morto la sera del 31 ottobre e i tuoi genitori sono ancora vivi, ma Voldemort è potente, e l’Ordine dalla Fenice non sa come contrastarlo, il tuo destino è quello di batterlo, e salvare quel mondo, hai la possibilità di rifarti una vita e di salvare tutti… - gli disse Silente avvicinando con Funny appollaiata sulla spalla.

Harry valutò bene quello che gli aveva detto Silente, e sentiva che doveva andarci, che doveva salvare la sua famiglia, che quello era giusto, che aveva sempre saputo dentro di lui che c’era altro da fare.

- Va bene! – disse semplicemente.

- E ricordati Harry che noi siamo sempre noi… - gli disse Hermione e lui capì cosa intendeva, anche se non esisteva in quel mondo, loro gli avrebbero voluto bene lo stesso e annuì semplicemente.

Funny volò verso di lui e si poggiò sulla sua spalla.

- Salva il mondo Harry e ricordati che ti vogliamo bene! – gli disse suo padre un momento prima di sparire e apparire a Hogsmead con il suo baule, la sua scopa, il Mantello dell’invisibilità in mano e Funny sulla sua spalla.

In lontananza vide il Castello e seppe esattamente cosa fare…



Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Richieste! ***


Salve a tutti!

Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto!

Ringrazio :

1 - jaily

2 - marco121184

3 - maryrobin

4 - piccola_puffola

che hanno aggiunto la mia storia tra i preferiti e anche mia cugina( PrincessMarauders) che mi ha dato alcuni suggerimenti!

Ringrazio :

piccola_puffola

e

erikappa = non riesco a scaricare l'html per questo non riesco a scrivere con una calligrafia più grande!

che hanno recensito!

E ringrazio anche chi legge soltanto!
Spero che questo secondo capitolo vi piaccia! Buona lettura!

---------------------------------------------------------------------









Funny si appollaiò sulla spalla di Harry e chiuse gli occhi. All’improvviso il ragazzo sentì una voce.
Voce : - Harry… Harry… Harry… -

Poi capì era la voce di Funny.

Harry : - Dimmi! –

Funny : - Harry solo tu puoi sentirmi, Albus mi ha informato di quello che ti ha permesso di fare, ricorda che in questa dimensione potrai avere molte sorprese sia belle che brutte, e poi ricorda che non potrai mai più tornare indietro,

qui devi conquistarti la fiducia dei tuoi vecchi amici se vuoi, ora devo avvertirti che la tua bacchetta non funzionerà come prima, qui c’è un’altra Funny e quindi c’è un’altra bacchetta di agrifoglio e una mia piuma, deve andare da Olivander e prenderla,

quando entra riacquista il tuo vecchio aspetto e chiedi della tua bacchetta poi le metterai vicina e lascia fare a me, così avrai una bacchetta più potente, poi dopo vai da Albus e attua il tua piano! –

Harry : - Grazie Funny! –

Così Harry si smaterializzò a Diagon Alley con Funny e si diresse verso il negozio di Olivander, prese la sua vecchia bacchetta e riacquistò il suo vero aspettò, poi entrò e la solita campanella avvisò il fabbricante di bacchette che qualcuno era entrato.

Olivander : - Buon giorno! Posso esserle utile ? –

Harry : - Si! Dovrei comprare una bacchetta! –

Olivander : - Allora potrei prendere le sue misure!?! –

Harry : - Non si preoccupi già so qual è la mia bacchetta! –

Olivander : - Dimmi allora! –

Harry : - 11 pollici, agrifoglio e piuma di fenice! –

Olivander era rimasto sorpreso, la bacchetta che il ragazzo gli aveva chiesto era “la bacchetta” non era una bacchetta qualunque era la gemella del mago più potente dell’ultimo millennio,

naturalmente dopo Silente! Decise di fare una prova, prese la bacchetta chiesta dal ragazzo e gliela porse, sorprendentemente appena il giovane aveva toccato la bacchetta quella aveva sparato scintille dorate.

Harry dopo aver prese la bacchetta aveva sentito la familiare sensazione che aveva provato quando aveva preso la prima volta la sua bacchetta in mano, fece come aveva detto Funny prese anche l’altra sua vecchia bacchetta e le mise vicine,

poi in un lampo di fuoco comparve Funny che fece cadere un’altra sua piuma sulle due bacchette e una sua lacrima, le due bacchette e la piuma più la lacrima emanarono una potente luce dorata e poi nelle mani di Harry comparve una bacchetta d’orata con il manico rosso.

Olivander era rimasto semplicemente a bocca aperta, non si era aspettato che il ragazzo possedesse una seconda bacchetta uguale all’altra, ma quello che l’aveva sorpreso di più era stata la comparsa di Funny,

che aveva lasciato cadere una piuma dalla sua coda sulle due bacchette in mano al ragazzo e una sua lacrima, quello che era avvenuto davanti ai suoi occhi era una cosa unica,

due bacchette si erano unite formandone una potentissima, ora la domanda che il vecchio fabbricante di bacchette di poneva era : “ Chi era quel ragazzo ? “

Harry era rimasto sorpreso da quello che era successo, ora in mano aveva una bacchetta dorata con il manico rosso, ma la cosa più strana e come se quella nuova bacchette fosse sempre stata sua, emanava un dolce calore.

Così alzò gli occhi per vedere l’espressione di Olivander e vide gli occhi talmente spalancati che sembrava che da un momento uscissero dalle orbite e anche la bacco era spalancata all’inverosimile.
Decise di chiedere a Funny ora che doveva fare.

Harry : - Funny che devo fare ora ?!? –

Funny : - Harry ora cancella in parte la memoria di Olivander, fargli ricordare sola che sei entrato qui e che ti ha dato la bacchetta! –

Harry : - Ok! – così Harry prese la sua nuova bacchetta e – Oblivion – cancellò gli ultimi ricordi dalla mente di Olivander, poi uscì fuori dal negozio e si rismaterealizzò a Hogsmead e si avviò a Hogwarts.

Una volta che si ritrovò nella scuola si avviò verso lo studio si Silente, arrivato davanti al Gargoil…

Funny : - Prova a dire Piperille colorate! Io intanto sarò fuori alla finestra per non farmi vedere da Albus. –

Harry : - Ok! Piperille Colorate! –

Harry salì la scala a chiocciola e si ritrovò davanti alla porta, non ci fu neanche bisogno di bussare che la porta venne aperta e ne uscì, con sua grande sorpresa James Potter.

James : - Albus vengo subito, tu Lily aspettami qui insieme ai ragazzi. -

Poi vide Harry.

James : - Oh! Ciao! –

Harry : - Ciao! –

A Harry era sembrato strano vedere suo padre e non abbracciarlo, ma doveva mantenere la sua copertura finchè non fosse giunto il momento di rivelarsi,

quando entrò nello studio del Preside vide sua mamma, il suo padrino, Remus, Tonks e una bella donna con i capelli biondi e gli occhi blu.

Harry : - Buongiorno Preside! –

Tutti i presenti si voltarono verso di lui.

Silente : - Buongiorno! Tu saresti!?! –

Harry : - Harry Evans –

Silente : - Desideri! –

Silente quando aveva visto il ragazzo aveva notato subito la cicatrice a forma di saetta che aveva sulla fronte, quella cicatrice la si poteva procurare solo se si era stati colpiti da una maledizione potente.
Harry già sapeva cosa chiedere.

Harry : - Volevo chiedere si il posto di insegnate di Difesa Contro le Arti Oscure è ancora libero! –

Silente : - Purtroppo non abbiamo ancora trovato un sostituto, da quando Remus se n’è andato ogni anno ad ogni professore succedono cose bizzarre, e ormai nessuno più vuole occupare quel posto! Ma dimmi tu non sei troppo giovane! –

Harry : - In effetti si! Ho solo 18 anni! Ma in materia sono molto informato e poi già ho insegnato! –

Silente non sapeva il perché ma sentiva che in quel ragazzo aveva qualcosa di misterioso, e aveva deciso che per tenerlo d’occhio l’avrebbe fatto lavorare come insegnate anche se giovane.

Silente : - Per me non ci sono problemi! –

Harry : - E volevo chiederle anche un’altra cosa! –

Silente ora era ancora più curioso.

Silente : - Dimmi! –

Harry : - Vorrei entrare a far parte dell’Ordine della fenice –

Lily sentiva come se quel ragazzo lei lo conoscesse molto bene, ma lei non l’aveva mai visto, appena era entrato aveva sentito un brivido scenderle lungo la schiena e non sapeva neanche il perché visto che erano in pieno agosto!

Silente : - Potresti dirmi il perché della tua scelta! –
Harry sapeva che Silente poteva leggergli nella mente in qualsiasi momento e quindi anche se non era stata mai abile in Occlumanzia aveva

eretto uno scudo mentale che avrebbe fermato un semplice attacco che il professore avrebbe potuto fargli.

Harry : - Perché voglio fermare Voldemort e i suoi Mangiamorte, per colpa loro io ho perso tutta la mia famiglia e tutte le persone a cui volevo bene e non voglio che altri passino quello che ho passato io, non lo augurerei a nessuno, naturalmente tranne che a Voldermort e ai Mangiamorte. –

Silente : - D’accordo allora sei dentro! Loro sono anche loro dei membri dell’ordine, Lei è Lily Evans Potter, lui è Remus Lupin, lui è Sirius Black, lei è Elisabeth Watzon Black, lei è Nimphadora Tonks Lupins che preferisce essere chiamata o Dora o Tonks e quello che prima è uscito è James Potter. –
Harry era rimasto sorpreso Sirius era sposato, nella sua dimensione non gli aveva mai detto niente su presunte donne del suo passato.
Dopo aver stretto la mano a tutti…

Silente : - Bene! Allora verrai alla Tana la casa dei Signori Weasley per il diciassettesimo compleanno della loro ultima figlia così ti presenterai al resto dell’ordine e conoscerai alcuni dei tuoi futuri alunni! –

A Harry mancò un battito quando sentì che doveva andare al compleanno di Ginny, non si aspettava così presto di incontrarla…

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Alla festa! ***


Harry tre giorni prima, dopo la notizia che gli aveva dato Silente, andare al compleanno della sua Ginny, se n’era andato di fretta e furia,
aveva salutato tutti dicendo che doveva fare delle commissioni, infatti era vero, dopo essere uscito dai cancelli di Hogwarts si era subito smaterealizzato a
Diangon Alley dove era andato da Madama McClan e si era comprato dei nuovi abiti, poi era andato al Ghirigoro dove
aveva dato il nome del libro di testo che avrebbe usato per insegnare “ Le arti oscure : come combatterle “, poi era andato all’Emporio del Gufo dove aveva comprato una civetta delle neve, uguale a Edvige, e così l’aveva
chiamata, aveva fatto un giro in altri negozi comprato cose varie e poi era andato al Paiolo magico dove aveva chiesto una camera.

Ora era l’undici agosto, erano le 18:27, e tra meno di tre minuti sarebbe arrivato Silente che l’avrebbe condotto alla Tana, visto che il vecchio mago era convinto che lui non sapesse dove si trovava.

Harry non sapeva se doveva regalare qualcosa a Ginny così le aveva preso un mazzo di fiori, delle rose bianche con al centro tre rose rosse e della mimosa.

All’improvviso sentì un Crack, ciò stava a significare che Silente era arrivato, infatti appena si girò se lo vide davanti, indossava una veste da mago blu scuro con disegnate delle piccole lune.

Harry : - Buongiorno professore! –

Silente : - Chiamami Albus, Harry! Ora andiamo ci stanno aspettando, e poi sono tutti curiosi di conoscerti! –

Harry : - Certo! Ma come ci arriveremo! –

Silente : - Materealizzazione congiunta! Ora prendi il mio braccio! –

Harry si era avvicinato a Silente e aveva messo una mano sul braccio che il vecchio mago gli aveva offerto e dopo la solita sensazione allo stomaco si ritrovò davanti ai cancelli della Tana.

Era strano rivederla così, già dal cancello si vedeva tantissima gente, e tutte le luce che illuminavano il giardino.
I due si incamminarono finché non si trovarono davanti ai Signori Weasley che stavano parlando con Charlie.

Silente : - Molly! Arthur! Charlie! Lui è Harry Evans un nuovo acquisto dell’ordine e sarò il nuovo insegnante di difesa a Hogwarts! –

I Signori Weasley gli strinsero la mano!

Molly : - Piacere caro! Io sono Molly Weasley ma chiamami semplicemente Molly! –

Harry la trovò più giovane di quello che era nel suo tempo, dopo la morte di Fred,Ron,Ginny e Hermione piangeva 24 ore su 24 e si era sciupata moltissimo,
invece qui sembrava la donna grassottella che gli aveva indicato dove si trovava il binario 9 e ¾.

Arthur : - Piacere! Io sono Arthur Weasley ma chiamami semplicemente Arthur! –

Harry : - Piacere! –
Silente gli presentò i membri del’ordine presenti : Rubeus Hagrid, Minerva McGranitt, Alastor Moody, Kingsley Shacklebolt, Bill Weasley, Fred e George Weasley, Fleur Delacour, Franck e Alice Paciock, e con sua grande sorpresa…

Si avvicinarono a un gruppo si ragazzi che Harry conosceva molto bene.
Silente : - E loro sono Ronald Weasley, Hermione Granger e Neville Paciock, anche loro hanno diciotto anni e sono anche loro delle nuove reclute! Ragazzi questo ragazzo e Harry Evans! –

Ron : - Piacere io sono Ron! –

Harmione : - Hermione! –

Neville : - Io sono Neville! –

Silente : - Harry io ti lascio con loro! Devo parlare con Kingsley di una cosa importante! Appena arriveranno gli altri te li presenterò! –

Silente si allontanò e Harry sapeva benissimo di cosa voleva discutere Albus con Kingsley!

Ron : - come mai non ti abbiamo mai visto ad Hogwarts! –
Harry : - Ho studiato a casa! –

Ron : - Sai quando mi hanno detto che sta sera veniva un nuovo membro dell’ordine pensavo che fosse uno di quei vecchi bacucchi che conosce Silente! Sono contento che ci sia qualcuno della nostra età! –

Era strano per Harry parlare con Ron, era lo stesso della sua dimensione, kissà se tra lui è Hermione c’era qualcosa!

Hermione : - Che lavoro pensi di fare! –

Harry : - Insegnerò Difesa contro le arti oscure ad Hogwarts! –

I tre ragazzi era rimasti sbalorditi da quella notizia, sapevano che Silente aveva trovato un nuovo insegnate ma non credevano che fosse così giovane!

Hermione : - T…t…tu insegnerai difesa? Ma non sei troppo giovane! –

Ecco la solita Hermione che deve mettere i puntini sulle i.

Harry : - Silente ha accettato la mia proposta quando gliel’ho chiesto! Se lui crede che sia adatto, allora vuol dire che svolgerò bene il mio compito! –

Ron : - Ginny , Jennifer, Dylan e Sirius saranno contenti di avere un nuovo insegnate! L’anno scorse quella Umbridge non la sopportavano per niente, meno male è finita “per sbaglio” nell’armadio svanitore e l’anno trovato due mesi dopo sotto shock ! –

Harry si chiedeva chi erano Jennifer, Dylan e Sirius!

Hermione : - Ron ma quando arrivava tua sorella! –

Ron : - Starà aspettando davanti al camino Jennifer! –

Hermione si era girata verso la porta e aveva preso una rincorsa!
Ron : - Ma che le prende! –

Ma tutto fu subito spiegato quando la videro abbracciare una ragazza!

Ron : - La stritolerà! –

Harry : - Ma chi ? –

Ron : - Jennifer Lilian Potter! Sesto anno, Grifondoro, cercatore della squadra di Quidditch! E’ la migliore amica di Hermione e Ginny! Quella ragazza è unica nel suo genere! Studentessa modello quanto Hermione,
l’anno scorso è stata nominata Prefetto ma va in punizione molto spesso! L’anno scorso è stata lei insieme a Dylan e a suo fratello Sirius a infilare la Umbridge nell’armadio svanitore.-

A Harry era mancato un battito quando aveva sentito il cognome della ragazza, se Voldemort non avesse ucciso i suoi genitori avrebbe avuto una sorella e un fratello. Il gruppo si avvicinò a loro.

Harry notò Ginny, indossava un vestito bianco a fiori rossi che le arrivava sul ginocchio, i lunghi e lisci capelli erano stati lasciati sciolti, era molto bella.

Harry spostò lo sguardo sulla ragazza dai lunghi e ricci capelli rossi, così diversi da quelli dei Weasley, un rosso più scuro e acceso,aveva visto solo una persona con quel colore di capelli, sua madre, Harry dovette ammettere che la sorella era molto bella,
era alta quanto Ginny e aveva anche un bel fisico, tutte le forme al posto giusto, si ritrovò a pensare e si vergognò anche un po’ visto che Jennifer era sua sorella, quando la ragazza si voltò verso di lui Harry si sorprese a guardare i suoi stessi occhi, forse un po’ più a
mandorla, e poi portava un paio di occhiali rettangolari dalla montatura nera, che faceva le davano quel tocco di classe in più che la faceva sembrare più intrigante, notò inoltre che aveva un neo sotto l’occhio sinistro, era una ragazza veramente bella…

Jennifer gli si avvicinò e gli tese la mano.

Jennifer : - Piacere Jennifer Potter! Tu saresti il nuovo componente dell’ordine! –

Harry : - Piacere Harry! –

Ron : - Jenny chiamalo Professor Evans! –

Jennifer : - Perché ? –

Ron : - Sarà il tuo nuovo insegnate di difesa! –

Jennifer : - Finalmente uno in gamba! –

Harry : - Come fai a dire che sono un tipo in gamba se non mi conosci nemmeno !?! –

Jennifer : - L’ho capito appena ti ho visto! –

Jennifer aveva avuto una buona impressione su quel ragazzo, sentiva già che sarebbero andati molto d’accordo!

Jennifer : - Ron hai visto mio fratello? –

Ron : - No! Non doveva venire con te!?! –

Jennifer : - Si! Ma mentre mi preparavo avevo sentito che iniziava a venire! Sarà andato da Dylan! –

Harry non vedeva l’ora di conoscere meglio la sorella, sembrava un tipo tutte peperino, assomigliava molto a sua madre ma aveva anche qualcosa del padre.

Ginny guardava il nuovo venuto, non sapeva il perché ma sentiva che nascondeva qualcosa, e poi non si sapeva spiegare il motivo per cui le erano venuti i brividi quando il ragazzo l’aveva guardata, decise di presentarsi…

Ginny : - Piacere io sono Ginny! – e gli tese la mano che il ragazzo strinse.

Ginny notò un cosa molto strano, sembrava che la sua mano entrasse perfettamente in quella di Harry, non sentiva ne la prese troppo larga ne troppo stretta la sentiva perfetta.

Harry quando aveva stretto la mano a Ginny aveva sentito i brividi percorrergli per tutta la schiena, decise di darle il suo regalo, prese la bacchetta e fece comparire il mazzo di fiori che le aveva preso e glielo porse.

Harry : - Ho saputo che oggi era il tuo compleanno e anche se non ti conoscevo aveva deciso di portarti qualcosa, così ho optato per un mazzo di fiori. –

Ginny : - Grazie! Sei stato gentilissimo! –

Ginny era piacevolmente sorpresa, e poi le rose erano i suoi fiori preferiti!

Harry : - Prego! –

Hermione : - Jenny ma quando arrivano i tuoi genitori e gli altri!?! Ron e gli altri ti hanno scritto per farti sapere a che ora arrivavano!?! –

Jennifer : - Mamma stava aspettando che papà si sbrigasse e Sirius te l’ho detto non l’ho visto, sarà andato a casa dello zio Sirius! Zio Remus ha mandato un gufo dicendo che stava aspettando che Ted finesse di mangiare e poi arrivava! –

Ron : - Seamus e Dean sarebbero andati a prendere Lavanda e poi sarebbero venuti! –

Hermione : - Lavanda ? –

Ron : - Si non te l’ho detto!?! Lei e Seamus si sono messi insieme alla fine dell’anno scorso! Dai non essere gelosa lo sai che per me ci sei anche tu!!! –

E Ron per lo stupore di Harry e il fastidio degli altri circondò la vita di Hermione e la baciò!

Ginny : - Ron non dare spettacolo! –

Jennifer vedendo la faccia sbalordita di Harry decise di dare le dovute spiegazioni…

Jennifer : - Si sono messi insieme alla fine del sesto anno dopo che io e Ginny li chiudemmo da soli nel dormitorio maschile e li facessimo uscire la mattina dopo! –

Harry era curioso di sapere che cos’era successo in quella notte e la domanda gli si doveva leggere in faccia perché Ginny gli rispose…

Ginny : - Sai… non lo sappiamo nemmeno noi con precisione che cosa è successo, Hermione non ci ha voluto dire niente, però noi ci siamo fatte un’idea, e credo che anche tu te la sia fatta! –

Harry ora era shoccato non tanto per quello che poteva essere successo ma tanto per i soggetti! Se gliel’avessero detto due anni prima probabilmente si sarebbe messo a ridere.

Harry : - Si me la sono fatta! –

Jennifer si era voltato perché aveva sentito un risata che le era familiare.

Jannifer : - Papà! Era ora! –

Harry s era voltato e si era ritrovato davanti sua padre, sua madre, il suo padrino, la moglie di Sirius e due ragazzi che assomigliavano tremendamente a James e Sirius. Harry stava guadando sua madre e sue padre,
nell’ufficio di Silente non li aveva guardati bene, ma ora che guardava sua padre si rendeva conto che erano veramente uguali, dalle foto che aveva non era cambiato e anche sua madre era sempre bellissima.

Lily : - Ciao Harry! Vedo che hai già fatto amicizia con i ragazzi! Ti presento mi marito James Potter! –

James : - Piacere l’altra volte non ci siamo presentati! –

Harry : - Piacere! –

Quando si erano stretti la mano ad entrambi era sceso un brivido lungo la schiena.

Lily : - E loro due…- disse indicando i due ragazzi : - sono mio figlio minore Sirius Potter e Dylan Black il figlio di Sirius…-

Quando suo fratello si avvicinò a lui, Harry notò che era la fotocopia di James, gli stessi occhi malandrini, gli stessi neri capelli indomabili, lo stesso naso, le stesse labbra solo in una cosa no, la forma degli occhi era a mandorla come la sua.

Harry : - Piacere io sono Harry Evans! –

Sirius : - Io sono Sirius! –

Dylan : - Io sono Dylan! –

Harry guardò il figlio di Sirius, era la fotocopia esatta del padre, gli stessi capelli neri portati un po’ pi lunghi del normale per un ragazzo, lo stesso naso, le stesse labbra ma gli occhi invece di essere grigi erano blu come quelle della madre ma erano malandrini come quelli del padre.

Harry per tutta la sera fece amicizia con tutti i ragazzi, scoprì che Sirius e Dylan erano battitori nella squadra di Quiddich, Sirius era la quinto anno mentre Dylan era al sesto insieme a Jennifer, Harry inoltre aveva notato che la sorella e Dyland si punzecchiavano spesso come Ron e
Hermione facevano nella sua dimensione, scoprì che Ginny giocava come cacciatrice ed era diventata quell’anno capitano della squadra era stata informata la mattina da Silente che aveva portato le lettere a tutti i ragazzi che
sarebbero andati a scuola a settembre, quando arrivarono Seamus e Dean insieme con Lavanda notò che Dean ci provava con Jennifer e che quest’ultima non gli dava corda mentre suo fratello lo guardava male, invece Dylan lo guardava con gli occhi che lanciavano avada kedavra, e ora capiva
Ron quando si infuriava con i ragazzi di Ginny, lui personalmente avrebbe preso a sberle Dean se non avesse finito di mettere le mani sulle spalle di Jennifer, sentiva già di volerle molto bene.

Aveva parlato anche con i suoi genitori e James senza farsi vedere la Lily gli aveva chiesto di tenere d’occhio la sua Principessa, perché non gli piaceva che i ragazzi le ronzassero intorno, Sirius l’aveva sentito e si era messo a ridere con la sua solita risata canina attirando
l’attenzione su di se, aveva parlato anche con Remus quando era arrivato e l’aveva trovato molto più giovane, in quella serata si era divertito moltissimo e alla fine della festa James che si era affezionato al
ragazzo gli aveva proposto di andare a casa sua invece che dormire al paiolo Magico, Harry aveva rifiutato ma poi James aveva insistito e ora stava andando nella casa dove non aveva mai abitato…











Ciao a tutti!
Ringrazio chi ha commentato e mi scuso perchè non li rispondo ma non ho tempo! Devo uscire e ho scritto il
capitolo di fretta e furio perchè mi sentivo isapirata spero che vi piaccià!
Ringrazio tutti quelli che leggono la mia fic, che commentano e che l'hanno aggiuna tra i preferiti vi dedico
il capito! Scrivetemi un commentino per fermi sapere se vi è piaciuto! Grazie e buona lettura!

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Racconto! ***


La vita a Godric’s Hollow era tremendamente movimentata, Harry non l’avrebbe mai detto, ogni mattina veniva svegliato da Sirius che piombava in camera sua e lo trascinava in cucina per fare colazione, sua madre sgridava sempre il fratello per averlo svegliato, ma lui era contento, poi dopo dieci minuti scendeva Jennifer già vestita, poi arrivava James e facevano tutti insieme colazione.

La casa non era come Harry la ricordava, era molto più grande, invece che due piani ne aveva quattro, al primo piano c’era la cucina, il salone e lo studio di James che erano strapieni di foto di tutta la famiglia i soggetti principali erano Jenny e Sirius e quando Harry aveva guardato bene c’erano anche delle foto di quando lui era bambino, un bagno e uno sgabuzzino.
Al secondo piano c’erano le camere da letto, c’era quella di Jennifer, di Sirius, quella dei suoi genitori, quella degli ospiti in cui dormiva lui e con sua grande sorpresa c’era anche la sua camera da letto di quando lui era piccolo, era chiusa e per questo non sapeva com’era, e ogni camera aveva il proprio bagno personale.

Al terzo piano c’era la biblioteca personale di casa Potter, ci aveva messo piede solo tre volte in quelle due settimane in cui era andato a vivere a Godric’s Hollow, l’aveva trascinato Jennifer, era piena di libri, d’altronde cosa si poteva spettare avendo una madre come la sua.

E al quarto piena c’era la soffitta, Sirius gliela aveva fatta vedere una volta, cioè il terzo giorno che viveva lì, c’erano tantissime cose, dai giocattoli dei fratelli di quando erano piccoli ai bauli di Lily e James di quando andavano a Hogwarts.

Quella mattina era seduto in giardino sugli scalini nel retro delle casa, stava aspettando Jennifer che scendesse, dovevano andare a Diagon Alley, gli altri si erano già avviati, e lui si era fermato ad aspettare la sorella che stranamente si era svegliata tardi.

- Harryyyyyyyyyyy – eccola stava scendo le scale e ora me la sono ritrovata davanti!

Si abbassata e mi aveva dato un bacio sulla guancia!

- Sei pronta finalmente! Andiamo ci staranno aspettando tutti! – ci aveva messo un’ora per mettersi un vestito verde chiaro e un paio di ballerine bianche, adoravo i suoi capelli, li aveva lasciti sciolti e si era messa un frontino bianco.

- Ma sai che per farmi bella ci vuole tempo! – ecco appunto!

- Si lo so! Ma ti sto aspettando da trenta minuti! – le avevo detto mentre mi alzavo e le offrivo il braccio per smaterializzarci al Paiolo Magico.

- La prossima volta fai rimanere papà – non ci pensavo nemmeno, volevo passare più tempo possibile con lei e con Sirius.

Mi aveva afferrato il braccio e ci eravamo ritrovati al Paiolo Magico!
Eravamo andati nel retro avevo cacciato la bacchetta e avevo toccato i mattoni, ci eravamo ritrovati davanti una Digon Alley “morta”, c’era pochissima gente, tutti avevano paura di uscire, e avevano ragione, ci ero andato solo poche settimane prima, ma ora il paesino sembravo spento, c’era una nebbiolina strana, non ero molto sicuro, era meglio trovare gli altri e tornare subito a Godric’s Hollow.

L’aria non mi sembrava delle migliori, Jennifer si era stretta al mio braccio, l’avevo sentita rabbrividire, e ora mi rendevo conto che lei non si era portata nemmeno un giubbotto, mi ero tolto il mio e gliel’avevo dato, se l’era messo in fretta.

Ci eravamo avviati verso il Ghirigoro, speravo di trovare lì la mia famiglia, ma li non c’erano, ben presto avevamo girato tutti i negozi e non li avevamo trovati.
Ora pero la nebbia era aumentata e questo significava una cosa sola, Dissennatori, Voldemort aveva deciso di attaccare, sentivo Jennifer che aumentava la stratta attorno al mio braccio, ora sentivo chiaramente qualcuno gridare, le urla venivano dal lato sud del paesino, dove si trovava il negozio dei gemelli Weasley, come non avevo fatto a pensarci prima, si trovavano tutti lì.

- Harry che cosa succede ? – mia sorella aveva la voce che tremava!

- Jenny! Non avere paura ci sono io non ti succederà niente! -

Era vero non avrei permesso a nessuno di farle del male, e poi sapevo produrre un Patronus Corporeo molto efficace, però avevo paure che qualcuno potesse insospettirsi della forma che aveva, ma la cosa non mi importava.

Ci eravamo avvicinati alla via da dove sentivamo le urla, ora riuscivo a vedere la persone, e i Dissenattori, erano moltissimi, c’e n’erano molti di più della sera in cui avevo salvato Sirius, però erano tenuti a bada da cinque Patroni, un cervo, una cerva, un cane-orso, un licantropo e una tigre.
Erano i Patroni dei miei genitori, di Remus, Sirius e Elisabeth.
Ora ci trovavamo proprio dietro di loro!
Jennifer non voleva staccarsi da me, mio padre si era voltato e aveva fatto un sospiro, avevo fatto appena in tempo a voltarmi che avevo visto mia madre cadere terra, aveva urlato ed era svenuta, non ci svevo pensato due volto, avevo tirato la bacchetta dal tasca dei jeans, avevo pensato alla mia famigli, ai miei amici, a Sirius, Remus, Ginny e a Jennifer che ora vedendo nostra madre cadere a terra svenuta si era messa e piangere.

- Expecto Patronum – Ramoso era uscito dalla punta della mia bacchetta potente come non lo era mai stato, aveva spazzato via tutti i Dissennatori, nessuno aveva pensato al mio Patrono, erano corsi tutti da Lily che si trovava ancora stesa per terra, l’unica che non era corsa dalla madre era Jennifer che era corsa ad abbracciare Sirius e Dylan che le stava accarezzando la schiena per confortarla.

Non appena i Dissennatori erano scomparsi ero corso accanto a mia madre, aveva un colorito verdognolo, era ancora svenuta, mi ero accorto solo ora che la cicatrice mi bruciava e non ne capivo il motivo visto che la parte dell’anima di Voldemort che avevo dentro di me era scomparsa, ma non dovevo pensare a niente dovevo mantenere la calma, stringevo ancora la bacchetta e anche ora mi rendevo conto che la mano mi bruciava, avevo abbassato lo sguardo, e solo ora mi rendevo conto che il manico era rosso fuco e era caldo, la bacchetta dorata brillava e la sua punta era rossa come il manico, non sapeva cosa era successo, sapeva solo che avevo evocato il Patronus più potente che avessi mai visto, aveva spazzato via tutti i Dissennatori in un batter d’occhio,

Sparavo solo che nessuno se ne fosse accorto, mio padre aveva preso in braccio Lily e si era smaterializzato a Godric’s Hollow come gli aveva detto Remus che aveva preso per mano Jennifer che singhiozzava ancora e l’aveva seguito a ruota come Sirius insieme a Dylan e Elisabeth, a me si era avvicinato Sirius Junior.

- Harry ma come hai fatto ? Hai spazzato via tutti quei Dissennatori come niente fosse, ci sei riuscito da solo, mentre papà, mamma, e gli zia non ci sono riusciti! E poi il tuo Patronus ha la forma di un cervo! Come quello di papà! Solo che a lui non brillava quanto il tuo! – ecco avevo sperato troppo, Sirius era troppo sveglio, ora che gli avrei detto ? Non volevo mentirgli più di quanto già avevo fatto, mi stava guardando con occhi curiosi, e non ce la facevo a dirgli una bugia!

- Sirius mi prometti che non dirai niente a nessuno di quello che hai visto ?
Ti prego! Vi dirò la verità quando sarà il momento giusto! – infondo non gli stavo raccontando una bugia, gli avevo detto che avrebbe saputo la verità al momento giusto e così sarebbe stato!

- Ok te lo prometto! E ti ringrazio ci hai salvati tutti! Se non fossi arrivato in questo momento saremmo pappa per Dissennatori! Ora sbrighiamoci, credo che ora la mamma si sia ripresa! – mi aveva afferrato il polso e mi ero smaterializzato a casa Potter.
_____________________________________________________________________________

Mi ero svegliata, James mi aveva steso sul divano e Remus mi aveva fatto mangiare una tavoletta gigante di cioccolata, Jennifer si era seduta accanto a me e ora che era seduta la stavo abbracciando, si era spaventata, e non potevo darle torto, per fortuna stava bene, odiavo i Dissennatori, mi avevano fatto rivivere un momento bruttissimo della mia vita, e ora dovevo raccontare a Harry perché ero svenuta, James mi aveva detto che era giusto visto che faceva parte dell’Ordine ormai.

Mi ero affezionata moltissimo a quel ragazzo, non so perché ma sembrava che vivesse a Godric’s Hollow da sempre, Jennifer lo considerava una specie di fratello maggiore e anche Sirius, in alcuni gesti che compiva mi sembrava di rivedere James, solo un po’ più giovane e con un aspetto diverso, ma ero sicura che si trattasse della mia fantasia, per esempio quando mangiava, alcune volte mi veniva da ridere, lui e mio marito si sedevano di fronte, nello stesso momento prendevano la forchetta, non potrò mai dimenticarmi di una sera che mangiammo la torta alla melassa, quando misi i piatti con le fette davanti ai due i loro occhi si erano come illuminati nello stesso momento, quando avevano preso il primo boccone l’avevano fatto nello stesso istante e fatto la stessa espressione, era stata una scena da filmare!

Eccolo si era smaterializzato insieme a Sirius e si era seduto sulla poltrona accanto al divano e mi guardava preoccupato.

- Harry devo raccontarti una storia – avevo iniziato nel modo più semplice che conoscevo, lui aveva annuito come per dire parla.
- Allora… Oggi quei Dissennatori mi hanno fatto rivivere un ricordo bruttissimo, la morte di mio figlio, circa diciassette anni fa Voldemort era convinto che mio figlio che allora aveva solo un anno e mezzo avesse un potere a lui sconosciuto, e grazie a quel potere avrebbe potuto sconfiggerlo, così noi ci nascondemmo e usammo l’Incanto Fidelius, il nostro custode segreto originale era Sirius ma lui convinto che i Mangiamorte l’avrebbero cercato e così ci aveva convinto a scegliere Peter Minus , ma quello fu un errore madornale, vedi noi pensavamo che nell’ordine ci fosse una talpa e quella era proprio lui, così la notte del trentuno ottobre Voldemort venne a casa nostra, decise di risparmiarci la vita, ma ci ridusse a uno straccio, potevamo morire da un momento all’altro, andò direttamente in camera di Harry e lo uccise senza pensarci due volte, io mi trovavo nella stessa camera, è stato orribile vedere mio figlio prima urlare dal dolore e poi cadere nella culla senza emettere alcun suono, io e James siamo sopravvissuti grazie a Sirius che era venuto a vedere se tutto andava bene e ci aveva trovato dissanguati e in fin di vita, dopo aver chiamato Silente è corso da Remus e hanno ucciso Peter Minus.
Vedi loro quattro, cioè : James, Sirius, Remus e Peter a Hogwarts si facevano chiamare i Malandrini, erano un gruppo così unito che nessuno avrebbe mai pensato che sarebbe andata a finire così ! – aveva raccontato la storia talmente tante volte che ormai c’era abituata, quando pronunciava il nome di Harry le lacrime cominciavano ad uscire ma quella volta sorprendentemente non era successo, aveva guardato negli occhi il ragazzo che le stava di fronte e le pareva che era passato un lampo di odio nei suoi occhi quando aveva pronunciato il nome di Peter Minus!

____________________________________________________________________________

Harry aveva sentito tutto il racconto, ecco allora come era morto, se l’era chiesto e ora era ancora più impaziente di incontrare Voldemort sulla sua strada e fargliela pagare, aveva già in programma un viaggio alla vecchia dimora dei Black per prendere il medaglione Horcrux e distruggerlo!



Ringrazio :
1 - blackwizzard
2 - capra tibetana
3 - cesarina89
4 - ginny_potter94
5 - jaily
6 - Jayne
7 - Lady blue
8 - LilyChan
9 - marco121184
10 - maryrobin
11 - mick_angel
12 - micogeno
13 - mikelina
14 - NENACHAN
15 - nina92
16 - Padfoot_07
17 - Pascal23000
18 - piccola_puffola
19 - PrincessMarauders
20 - RoryPotter
21 - sara986
22 - sarita46
23 - sharry
24 - Streghetta86

Che mi hanno aggiunto tra i preferiti!
Erikappa : ho aggiornato in un mostruoso ritardo, ma le minacce di mia cugina sono servite spero!
Spero che questo capitolo sia di tuo gradimento!

Streghetta86 : L’idea di Harry con un fratello e una sorella mi è venuta rileggendo i Doni della Morte!
Questo capitolo è un po’ l’introduzione a quello che succederà dopo! Harry sta legando molto con Jennifer, capisce come mai Ron era così protettivo nei confronti di Ginny! Spero che questo capitolo ti piaccia! E grazie per il commento!

Piccola_pluffa : Spero che questo capitolo ti piaccia!

Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento, è un po’ l’introduzione ai prossimi capitoli, Harry ora vuole iniziare la ricerca per distruggere gli Horcrux e così eliminare del tutto Voldemort!
Vi auguro buona lettura e commentate! Grazie!

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Incubi! ***


Una settimana era passata, e ogni volta che mi ritrovavo a passare davanti alla mia camera di quando era bambino sentivo una furia crescermi dentro al pensiero che aveva fatto soffrire i miei genitori più di quanto non avesse mai fatto con le sue precedenti vittime, avevo organizzato già un piano per recuperare gli Horcrux e distruggerli, e quella era la parte più importante, una sera avevo fatto un viaggio in Albania ed ero andato nella foresta dove Voldemort era stato in esilio per dodici anni e li avevo trovato il diadema di Corvonero che ora si trovava nel mio baule protetto da diversi incantesimi, quello non era diventato un Horcrux visto che Riddle in Albania non ci aveva mai messo piedi e quindi c’era un pezzo d’anima in meno e togliendo me ce n’era un altro, ma ora, dovevo fare una visitina a Grimmauld Place n°12, era notte fonda e mi ero smaterializzato davanti la casa che potevo vedere visto che ne conoscevo la posizione, non sapevo quali incantesimi il padre di Sirius vi avesse posso, ma comunque con un semplice incantesimo si era aperta, entrando non mi ero meravigliato per niente nel vedere che la casa era in condizioni disastrose, con passo affrettato ma silenzioso mi diressi nel salone dove c’era l’armadio pieno di gingilli tra i quali c’era anche il medaglione, di Kreacher nessuna traccia anche se non poteva vedermi visto che indossavo il mio fedele mantello, arrivato davanti al mobile con la bacchetta feci scomparire il vetro individuai il medaglione lo presi e me lo infilai in tasca poi feci riapparire il vetro e controllando con un incantesimo che giù non ci fosse nessuno, uscii lentamente e mi richiusi la porta alle spalle, era andata bene, nessun contrattempo, misi la mano in tasca e sentii come se qualcosa pulsasse nel medaglione, poi sentii una voce e alzai gli occhi riconoscendola subito!

- Harry! – era Fanny!

- Dimmi Fanny! – l’avevo solo pensato, ultimamente avevo scoperto che riusciva a leggermi nel pensiero però solo con me poteva farlo!

- Ho una buona notizia da darti! Sono stata a Hogwarts e lì ho parlato con la Fanny di questa dimensione, Albus pensa che Voldemort ha creato degli Horcrux ma non né è sicuro quindi non ha ancora agito! E poi non si sono problemi per la spada di Grifondoro, quando ne avrai bisogno l’avrai! – meno male, un modo per distruggere gli Horcrux c’era e poi ero contento, almeno avrei distrutto tutte le parti di Voldemort da solo, volevo la mia vendetta!

- Fanny! Vedi sono riuscito a prendere il medaglione e voglio distruggerlo il prima possibile, potresti darmi la spada!?!? – appena aveva finito di pronunciare quelle parole, la fenice scomparve in una nuvola di fuoco e riapparve poco dopo con la spada stretta nelle zampe, la ringraziai e mi smaterealizzai nella foresta di Dean, appoggiai il medaglione su una roccia gli dissi di aprirsi in serpentese, mi ricordavo le parole pronunciate da me stesso quando lo distruggemmo, e lo sportellino si aprì, non ci pensai due volte e lo ruppi con la spada, ero soddisfatto di me stesso,ora dovevo trovare il diario, l’anello, la coppa e Nagini, ero sicuro che fosse un Horcrux!

Mi smaterializzai in camera mia a Godric’s Hollow e mi sorpresi di trovare Jennifer rannicchiata con le ginocchia al petto sul mio letto, e stava piangendo, appena mi vide mi venne incontro e mi salto al colle piangendo ancora più di prima, non sapevo cosa le fosse preso, delicatamente la presi in braccio e mi avvicinai al letto dove mi sedetti con le sulle ginocchia che continuava a piangere, quando si fu calmata…

- Ti va di dirmi cosa è successo ?!?! – le chiesi accarezzandole la schiena, le si voltò verso di me e annuì, aveva gli occhi gonfi e lucidissimi, sembrava una bambola! – Allora…? – la spronai!

- Ho fatto un incubo orribile, eravamo ad Hogwarts, in giardino, io ero inginocchiata a terra con la testa di Dylan sulle mi gambe, stava sanguinando! – e qui le lacrime iniziarono a scendere ancora più copiose dai suoi occhi identici ai miei! – Mi guardavo intorno, la mamma, papà, Sirius, gli zii, gli insegnati erano a terra in una pozza di sangue, io ero l’unica che stava bene, davanti a me c’eri prima tu, poi all’improvviso i tuoi capelli si sono fatti più corti e ti sei voltato verso di me per sorridermi e non eri più tu ma assomigliavi tremendamente a mio padre ma aveva gli occhi verdi, e io come se sapessi chi eri ho sorriso e ti ho chiamato Harry, poi tu ricambiando il sorriso mi hai detto “ Jenny non preoccuparti non ti succederà niente te lo prometto “ poi ti sei voltato e hai scagliato l’anatema che uccide e poi ho visto Voldemort cadere a terra e poi tutto si è fatto buio e io mi sono piangendo! – e qui era scoppiata a piangere ancora di più e mi aveva stretto il collo come se non volesse separarsi da me!

Era strano per me tenere ta le braccia mia sorella, nelle ultime settimane ci eravamo avvicinati molto, le volevo un bene dell’anima, mia mamma mi aveva detto che mi considerava suo fratello maggiore visto che quello vero che ero sempre io era morto ma lei non sapeva chi realmente fossi, continuò a piangere per un po’, poi si addormentò tra le mie braccia, decisi di andare a riposarmi un po’ sul divano giù in salotto , ma lei non me lo permise, dopo che l’avevo messo sotto le coperte aveva aperrto gli occhi e mi aveva tirato di nuovo vicino a lei chiedendomi di farle compagnia!
Così rassegnato mi mise alla sua sinistra sul letto matrimoniale che avevo nella mia camera,!

La mattina dopo mi sentivo intrappolato nel letto, aprii gli occhi e mi trovai al centro, con a destra Jennifer e s sinistra Sirius e in più il gatto bianco dagli occhi viola di Jenny, Lilium, non sapevo Sirius cosa ci facesse nella mia stanza ma in un modo dovevo alzarmi, stavamo stretti, alzai il capo e vidi che mio padre aveva un sorriso che gli andava da un orecchio all’altro!

- Mi aiuteresti per favore ?!?! – lui sorrise ancora di più e si avvicinò al letto!

- Come mai tutti e tre vicini! ?!?! – mi chiese prendendo Jennifer in braccio che durante la notte si era accoccolata vicino a me, per darmi il tempo di mettere i piedi per terra e poi la rimise sul letto vicino a Sirius!

- Jenny ha avuto un incubo ed è venuta in camera mia, ha pianto tantissimo e poi si è addormentata in braccio a me, me ne stavo per andare per farla dormire ma mi ha chiesto di farle compagnia! Sirius non so cosa ci faccia nel mio letto! E anche il gatto! – gli risposi!

- Si so che Jenny ha avuto un incubo, l’ho sentita che piangeva nel sonno, poi quando mi sono alzato per andare a controllarla non c’era, sono andato in camera di Sirius ma neanche lì c’era e alla fine sono venuto qui e l’ho trovata nel tuo letto, e credo che Sirius abbia sentito la sorella piangere visto che quando sono andato a controllarlo si stava per svegliare e alla fine non vedendola nella sua camera sarà venuto da te e dalla stanchezza si è addormentato, Lilium sai come è fatto dorme sempre con Jenny! – mentre parlava si era seduto sul letto e accarezzava i capelli a mia sorella, quanto avrei voluto dire tutto alla mia famiglia, ma volevo prima svolgere il mio compito!

Dopo essermi lavato e vestito, scesi giù a fare colazione e trovai Dylan che si abbuffava come suo solito, quel ragazzo era identico a Sirius, mi ero affezionato molto a lui, l’indomani sarebbe cominciata la scuola e io avrei fatto loro da insegnante, avrei preso per esempio Remus!

Dopo pochi minuti scese Jenny che mi venne vicino e mi diede un bacio sulla guancia ringraziandomi, e salutò anche gli altri con un bacio sulla guancia, ora che ci pensavo lei mi aveva sognato mentre uccidevo il mio acerrimo nemico, ma non avrei mai permesso che la battaglia finisse come quella che era finita nella mia dimensione, era diverso Silene era vivo, e come lui tutte le persone a cui volevo bene, sarebbe finito tutto diversamente!


Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Ritorno a Hogwarts! ***


Odio accompagnare i bambini del primo anno in Sala Comune!
Sembro un pastore che richiama le sue pecorelle, è mai possibile che ogni santissimo anno i piccolini sembrano aumentare sempre di più, ho avuto giusto il tempo di salutare Harry con un bacetto sulla guancia e correre a recuperare due primini che si era avviati verso il tavolo dei Serpeverde prima che quei cafoni gli dicessero qualcosa per spaventarli come avevano fatto l’anno prima con la sorellina di Neville, Catherine, poverina non aveva avuto il coraggio di entrare nel bagno di Mirtilla Malcontenta per un mese prima che le facessi conoscere la fantasma che infestava il bagno dove era morta, credeva che se vi avesse messo piede sarebbe stata uccisa da un mostro invisibile che già aveva ucciso un ragazzo, cosa assolutamente falsa, solo che la piccolina era incredibilmente ingenua e a nulla erano valse le rassicurazioni di Neville.

Ora ci trovavamo nella Sala Comune e dopo avergli spiegato il modo più sicuro per arrivare a lezione e tutte le solite cose che si ripetevano ogni anno mi ero avvicinata al divano davanti al camino dove c’erano già Sirius, Dylan, Ginny, Colin e suo fratello Dennis, mi ero buttata sul divano e avevo appoggiato la testa sulla spalla di Dylan che si era seduto vicino a me, il mio collega prefetto mi aveva mollato quando stavo spiegando ai primini le solite cose, e si era diretto in camera sua a sistemare il baule e ora lo trovavo lì sul divano, l’anno prima quando era arrivata la lettera a Dylan con la spilla da prefetto zio Sirius si era strozzato con il caffè che stava bevendo ed era subito corso a casa nostra per informarci della novità, e quando aveva visto che anche io avevo la spilla in mano e la mostrava alla mamma aveva fatto un sorriso strano e aveva detto “ Silente non si dà mai per vinto” cose che io non avevo capito, sentivo parlare tutti gli altri ma io stavo sprofondando tra le braccia di Morfeo, non avevo dormito bene in quell’ultimo mese, da quando avevo conosciuto Harry avevo incominciato a fare strani sogni che si erano terminati con quello che avevo raccontato a lui, e anche la sera prima avevo rifatto lo stesso sogno solo che invece di andare da Harry ero andata a casa Black e l’avevo raccontato a Dylan, non so perché ma mi era venuto in mente lui appena mi ero svegliata e così ero entrata nel camino e dopo aver pronunciato Godric’s Hollow numero 8 ero spuntata una casa più avanti ed ero andata da Dyland, e mi ero addormentata con lui, a papà per poco non veniva un infarto non trovandomi nel letto visto che ogni primo settembre ero io che tiravo tutti giù dal letto, mi svegliavo persino prima della mamma.

La mattina dopo mi svegliai nel mio letto e non sapevo come ci ero finita, l’ultima cosa che ricordavo della sera precedente erano sue braccia che mi sollevavano!

Mi ero alzata di fretta e mi ero accorta che avevo ancora la divisa, presi la bacchetta, feci un paio di incantesimi e la divisa tornò come nuova, mi andai a lavare e me la rimisi, poi ripresi la bacchetta e la diressi verso i miei adorati riccioli che ridiventarono perfetti, mi infilai le scarpe e mi diressi direttamente in Sala Grande dove non c’era ancora nessuno, andai dalla professoressa McGranitt, mi feci dare l’orario e andai a prendere i libri, bene alla prima ora avevo Difesa Contro le Arti Oscure, avrei assistito alla prima lezione di Harry, poi dopo avevo due ore di Pozioni con Lumacorno, il professore era un leccapiedi unico, ogni volta che una pozione mi veniva bene si perdeva in complimenti che mi davano enormemente fastidio, praticamente venerava mia madre e da quando conosceva me venerava anche me, diceva che avevo un talento innato per Pozioni, cosa vera visto che ero la migliore in materia in tutta la scuola, rimpiangevo Piton, lui odiava mio padre e quandi odiava anche me che ero la figli, ma non poteva scaricare il suo odio sui voti visto che erano perfetti, peccato che era in missione per l’ordine e non lo si vedeva quasi mai, mentre mi sedevo al tavolo notai Harry che mi salutava con la mano, senza pensarci due volte andai verso il tavolo degli insegnati dove c’erano tutti quanti compreso Silente, per me la McGranitt e Silente erano un po’ come i nonni che non avevo mai avuto, da piccola giocavo sempre con Silente e ogni tanto quando mi tornavano alla mente alcuni ricordi mi imbarazzavo enormemente visto che da piccola lo costringevo a giocare con me per ore oppure, e lui non si stancava mai, mi ero avvicinata e avevo notato l’espressione di Harry, era molto nervoso, lo salutai con un bacio sulla guanci e mi sedetti vicino a lui, dove aveva fatto apparire un sedia per me…

- Harry cosa c’è ?!?! – sapevo che era nervoso per la lezione, glielo si leggeva in faccia, infondo era poco più grande di noi!

- Niente! Volevo solo salutarti! – Si certo, a volte mi ricordava mio padre in alcuni gesti o in alcune espressione e di conseguenza anche Sirius era incredibile come certe volte si trovavano d’accordo su alcune cosa e esponevano la loro opinione con le stesse parole!

- Sai la prima classe a cui insegnerai sarà la mia! – l’avevo detto per farlo calmare un po’, visto che conosceva alcuni dei suoi nuovi alunni!

- Si lo so! Spero che non vi deluderò come insegnate! – aveva fatto un gran sorriso che gli aveva anche illuminato gli occhi, e per un secondo Jennifer li vide verdi invece che blu.

Prima di andare al tavolo di Grifondoro gli diede un altro bacio e gli augurò buona fortuna!
Quando si era seduta al tavolo aveva visto molte ragazze guardarla male, doveva ammettere che Harry non era niente male, e per questo le studentesse già fantasticavano su di lui !

Dopo aver fatto colazione insieme a Dylan, Sirius, Ginny, Colin e Dannis, ognuno di loro si salutò e si diresse verso la propria lezione.
Lei e Dylan andare nella classe di Difesa e si sedettero al primo banco, il ragazzo odiava sedersi al primo banco ma si sedeva lo stesso per far felice Jenny! La classe era divisa a metà come al solito quando avevano lezione con i Serpeverde che non facevano altro che criticare tutti i Grifoni!

Appena il professore entrò il silenzio calò senza che nessuno lo chiedesse, Harry si appoggiò alla cattedra e iniziò a fare l’appello, dopo che ebbe finito…

- Buon giorno ragazzi! Non mi perderò nei soliti discorsi di inizio anno, che parlano dei M.A.G.O., visto che sicuramente tutti gli altri professori ve ne parleranno fino a farvi scoppiare la testa, e di tutte le possibilità che avete di riceverne uno nella mia materia perché tutti e dico tutti senza nessuna eccezione potete raggiungere i risultati che decidete di raggiungere vi basta solo un po’ di volontà ve lo dico per esperienza, le Arti Oscure sono molte, varie, mutevoli ed eterne, queste parole vennero pronunciate da una persona che ammiravo molte, combattere le Arti oscure e come combattere un mostro con tantissime teste, possono essere contrastate oppure no! Chi sa dirmi quali sono le maledizioni senza perdono ?!?! E quante sono !?!?! – automaticamente Jennifer alzò la mano, si voltò per vedere chi altri l’aveva alzata ma nessuna l’aveva fatto, sicuramente tutti quanti le conoscevano è solo che non ne volevano parlare!

- Mi dica Signorina Potter! – era strano sentirsi chiamare da Harry Signorina Potter!

- Le Malediazioni Senza Perdono sono tre! La Maledizione Cruciatus! La Maledizione Imperius! E L’Avada Kedavra ! La Maledizione Cruciatus è la maledizione della tortura! La Maledizione Imperius permette di controllare una persona o un animale e farle fare quello che si vuole! E infine L’Avadra Kedavra è la maledizione che uccide! – quante volte aveva letto sui libri quelle cose per capire se c’era un modo per opporvisi, ma l’unica maledizione a cui ci si poteva opporre era l’Imperius e ci voleva una notevole forza di volontà per contrastarla!

- Ottima spiegazione Signorina Evans! Dieci punti a Grinfondoro! Chi usa una sola delle maledizioni si procura un solo biglietto di andata per Azkaban, e li ci sono creature oscure, cioè i Dissennatori! Chi sa dirmi come ci si può difendere da un Dissennatore ?!?! – questa volte la mano la alzò anche Dylan!

- Mi dica Signor Black! – a Dylan spuntò un sorriso enorme, anche per lui era strano essere chiamata Signor Black da Harry!

- Con l’Incanto Patronus! -

- Molto bene! Altri cinque punti a Grifondoro! L’Incanto Patronus protegge il mago che lo evoca dell’attacco del Dissennatore che invece di nutrirsi della felicità del mago si nutre della forza positiva del Patronus … - la lezione continuò con Harry che parlava di vari incantesimi, i Serpeverde stranente non fiatarono, però dopo la lezione ebbero da ridire sull’età del professore, che era poco più grande di loro, Harry di compiti non gliene aveva dati, aveva chiesto di leggere solamente il capitolo dedicato ai Patronus, che sarebbero stati la prossima cosa che avrebbero cercato di fare nella lezione successiva…



Ringrazio :
piccola_pluffa, erikappa e le mie cugine che hanno commentato nel capitolo 4!

Ringrazio chi ha commentato nel capitolo cinque :

Alida : Mi fa piacere che ti piaccia! In effetti per Harry è molto difficile mantenere il segreto alla sua famiglia, ma vedrei cosa succederà ne sarai molto sorpresa, non in questo capitolo però, dovrai aspettare ancora un po’! Spero che anche questo capitolo ti piaccia! Buona Lettura!

Lady blue : Sei sadica! In questo capitolo ho scritto il primo giorno di scuola dal punto di vista di Jennifer, più che altro ho scritto solo sulla prima ora, nel prossimo capitolo il testimone ritornerà nelle mani di Harry e li credo che ti farò felice! In quanto al sogno non posso anticiparti nulla, ti dico solo che grazie a quel sogno Jennifer… e non aggiungo altro!Buona Lettura anche a te!

Ringrazio anche solo chi legge e chi mi ha aggiunta tra i preferiti .

1 - Bellis [Contatta]
2 - blackwizzard [Contatta]
3 - capra tibetana [Contatta]
4 - cesarina89 [Contatta]
5 - DANINO [Contatta]
6 - debora123 [Contatta]
7 - ginny_potter94 [Contatta]
8 - jaily [Contatta]
9 - Jayne [Contatta]
10 - Lady blue [Contatta]
11 - LilyChan [Contatta]
12 - marco121184 [Contatta]
13 - maryrobin [Contatta]
14 - mick_angel [Contatta]
15 - micogeno [Contatta]
16 - mikelina [Contatta]
17 - nan96 [Contatta]
18 - Nasreen [Contatta]
19 - NENACHAN [Contatta]
20 - Nikki Potter [Contatta]
21 - nina92 [Contatta]
22 - Padfoot_07 [Contatta]
23 - Pascal23000 [Contatta]
24 - piccola_puffola [Contatta]
25 - PrincessMarauders [Contatta]
26 - RoryPotter [Contatta]
27 - sackiko_chan [Contatta]
28 - sara986 [Contatta]
29 - sarita46 [Contatta]
30 - sharry [Contatta]
31 - Streghetta86 [Contatta
] 32 - Thaleron [Contatta]
33 - vickyN [Contatta]

Buona lettura a tutti!

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Speranza! ***


Mi trovavo nello studio di Silente, quella sera ci sarebbe stata la prima riunione dell’ordine, ero sfinito, ma non fisicamente, ma mentalmente, ora compatisco i professori, dopo aver fatto lezione al sesto anno Grifondoro-Serpeverde, avevo fatto lezione al terzo anno Tassorosso-Corvonero, e qui nessun problema, e alla fine quinto anno Grifondoro-Serpeverde, mi ero sorpreso moltissimo quando avevo visto che Draco aveva un fratello, Marcus, era la sua fotocopia, mio fratello e il piccolo di casa Malfoy si odiavano, lo si capiva dagli sguardi che si lanciavano, avevo fatto una lezione sugli incantesimi scudo, e i due durante tutta la lezione non avevano fatto altro che mandarsi bigliettini con su scritto insulti credendo che non li vedessi, poi si lanciavano incantesimi su incantesimi, devo ammettere che mi ero divertito quando a Marcus erano spuntati due corni rossi sulla testa, e anche quando a Sirius era cresciuta una coda da cane, non volevo mettere in punizione nessuno dei due, quindi li avevo obbligati a fare coppia nella prova dell’incantesimo scudo, ne erano volate di tutti i colori!

Ma avevo fatta un’altra scoperta importante, il diario di Tom Riddle non si trovava a Malfoy Manor, ma l’aveva Marcus, quando gli si era rotta la cartella gli era caduto e l’avevo riconosciuto subito, dovevo trovare il modo di prenderlo, dovevo evitare che si aprisse la camera dei segreti!

Ora erano tutti presenti!
Alcuni membri non li conoscevo ancora, ma non importava, ero sicurissimo che Silente avrebbe parlato della mia bacchetta!

- Buona sera a tutti! Vi ho convocati qui per informarvi di un accaduto! Il mese scorso mi arrivò una lettera da parte di Olivander, mi disse che la bacchetta gemella di quella di Voldemort era stata venduta, così mi sono subito precipitato lì e c’erano tracce di magia, Olivander era un po’ confuso, perché ricordava solo di aver dato la bacchetta ad un ragazzo con gli occhiali tondi, i capelli neri e gli occhi verdi, dopo diversi incantesimi sono riuscito a fargli ritornare non tutta ma in parte la memoria, dopo aver guardato il ricordo mi sono meravigliato moltissimo, il ragazzo era identico a te James, ma aveva gli occhi di Lily! – si era girato verso i miei genitori che erano rimasti pietrificati, quando il Preside aveva detto che il ragazzo era uguale a James subito avevano pensato a Sirius ma lui non aveva gli occhi verdi, e l’unico ragazzo che poteva assomigliare a James ma avere gli occhi verdi era Harry, ma il loro primogenito era stato assassinato da Voldemort circa sedici anni e mezzo prima!

Tutti i membri dell’ordine ora si stavano guardando in faccia e stavano facendo ipotesi su ipotesi!

____________________________________________________________________________________________

Silente aveva detto che un ragazzo identico a mio marito ma con i miei occhi aveva preso la bacchetta gemella di quella di Voldemort, subito avevo pensato a Sirius ma l’avevo scartato visto che aveva gli occhi castani, e l’unico che mi veniva in mente era Harry, ma il mio Harry era morto per colpa di un traditore, però nelle ultime settimane facevo sempre lo stesso sogno, vedevo prima Harry Evans che veniva verso di me, poi all’improvviso si trasformava e i suoi capelli si accorciavano, il suo naso si faceva più piccolo e i suoi occhi si facevano verdi e alla fine mi chiamava “ Mamma!”

Quel sogno mi sembrava incredibilmente reale, non sapevo spiegarmelo, forse il desiderio di rivedere mio figlio era tanto forte che avevo finito per sognarlo, e confondere la realtà con l’immaginazione!

La riunione continuò, gli altri parlavano dei turni di guardia e dei soliti attacchi dei Mangiamorte. Ma io ero con la testa da tutt’altra parte!
Continuavo a pensare a quello che aveva detto Silente e più ci pensavo più l’immagine del mio Harry si faceva reale nella mia testa, sentii le sedie grattare e quando mi riscossi dalla mia trance vidi che eravamo rimasti in pochi, io, James, Sirius, Elisabeth, Remus, Dora, Minerva, Silente e ora era uscito dal camino il mio vecchio migliore amico.
Ormai lavorava a stretto contatto con Voldemort per questo non lavorava più a Hogwarts, e alle riunioni veniva solo quando c’erano novità e dal suo sorriso appena pronunciato si poteva capire che c’erano novità!

- Buona sera! Non posso fermarmi a lungo! Ma il Signore Oscuro mi ha rivelato che ha degli Horcrux, e due di essi si trovano qui a Hogwarts, quando gli ho chiesto qualcosa in più ha detto che capirò presto! – l’avevo sempre pensato che avesse degli Horcux ma ora ne avevamo la conferma, dopo aver visto il ricordo del professor Lumacorno non avevamo più dubbi però nessuno ne era ancora sicuro, ma ora avevamo un modo per distruggere quel mostro!

Dopo essercene andati da Hogwarts andammo tutti a casa nostra esclusi Minerva, Silente e Severus.
Andai con la mia migliore amica e Tonks a prendere da bere.
E come al solito Dora cadde trascinando con sé due sede!

- Dora stai più attenta! – le disse Lizzie tirandola in piedi!

- Scusate! Ma stavo pensando! Ma se a Hogwarts ci sono due Horcrux non credete che prima o poi Voldemort andrà a riprenderdeli!- ci stavo pensando anche io! Ma sapevo che Jenny, Sirius e Dylan erano al sicuro , infondo Silente era l’unico mago al mondo di cui Lui avesse paura e poi sapevo che Harry li avrebbe protetti, in quel mese avevano stretto un rapporto speciale, e dall’episodio dei Dissennatori me n’ero accorta, per lui i miei figli erano come veri fratelli e non avrebbe permesso a niente e a nessuno di fargli del male!

Portammo le Burrobirre in salotto dove i nostri mariti stavano parlando, o meglio Remus e Sirius stavano litigando dopo che quest’ultimo aveva perso a scacchi magici e James cercava di farli ragionare, certe volte mi ricordavano quando frequentavano ancora Hogwarts!

- Dai ragazzi smettetela! Non ne posso più! Sirius hai perso punto! Sgancia i cinque galeoni e falla finita! – e Sirius con un’espressione da cane bastonato cacciò le monete dalla tasca per darle a un Remus più che soddisfatto!

Dopodiché si sentì un pianto che avrebbe spaccato i vetri, segno che Teddy reclamava l’attenzione dei suoi genitori, visto che non potevamo portarlo alle riunioni l’avevamo rimasto a casa nostra con la nonna che se n’era andata appena eravamo arrivati!
Dopo pochi minuti entrò Dora con un fagotto dai capelli blu elettrico e gli occhi ambrati che stringeva tra le piccole manine paffute una miniatura di un lupo, Sirius senza farselo ripetere due volte scattò come una molla e prese il figlioccio tra le braccia che appena sentì il cambiamento d’odore cambiò automaticamente anche il colore di capelli, che da blu elettrico diventarono neri, in quel momento mi sembrò di vedere una scena di molti anni prima, di un Sirius più che ventenne che litigava con James per chi doveva tenere Harry in braccio, solo che questa volta non si sentivano le risate allegre di Harry ma quelle di Teddy, una lacrima mi scese prepotentemente dall’occhio destro, Lizzie se ne accorse e mi circondò con un braccio per confortarmi!

Lei più di tutti sapeva quello che provavo, quando era morto Harry mi ero chiusa in me stessa e l’unica con cui parlavo era Lizzie che mi aiutò molto nei prime tre giorni, poi capii che anche James era distrutto e cercavo di confortarlo, si era ripreso non senza difficoltà, poi quando era nata Jennifer aveva giurato che se mai qualcuno le avesse tolto un capello avrebbe fatto una brutta fine, e lo stesso era stato con Sirius e anche con il suo figlioccio Dylan e anche con Teddy, ma la perdita di Harry era sempre presente nel suo cuore e sapevo che quella sera Silente aveva aperto una ferita che ormai avrebbe faticato a rimarginarsi e aveva dato la speranza a James come a me che Harry fosse vivo, sapevo che era impossibile, visto che avevo visto l’anatema che uccide colpirlo ma non sapevo perché ero sicura che fosse da qualche parte!

E ero intenzionata a trovarlo!
Quella sera dopo sedici anni e mezzo aprii dopo tanto tempo la porta della sua camera, era tutto come ricordavo, la culla alla sinistra della finestra, le pareti azzurre con gli stendardi rossi e ore di Grifondoro, i pupazzi sulle mensole che raffiguravano Felpato, Ramoso e Lunastorta così come quelli nella culla, la moltitudine di libri sia babbani che non appoggiati su un monile, tutti i giocattoli sparsi per terra , e tantissime altre cose!
Con un colpo di bacchetta feci sparire tutta la polvere che c’era, aprii la finestra per far passare un po’ d’aria, e poi quando uscii non chiusi la porta a chiave e con un sorriso che mi andava da un orecchio all’altro andai da James per comunicargli che il giorno dopo non sarei andata a lavoro ma a fare spese, avevo deciso di arredare la camera di Harry con mobili più consoni per un diciottenne e poi dovevo comprare anche i vestiti, non so cosa mi spingeva a essere così sicura, ma sapevo che quella camera non sarebbe rimasta vuota ancora per molto!




Ringrazio chi ha aggiunto tra i preferiti e eri kappa che ha commentato : spero che il capitolo ti piaccia!
Non ho molto tempo quindi ciao e buona lettura!

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Patronus! ***



Mentre finivo di correggere i compiti del terzo anno una furia rossa era entrata sbattendo la porta nel mio appartamento che avevo ad Hogwarts, ero sobbalzato da sopra la sedia e avevo fatto cadere la boccetta d’inchiostro a terra, mia sorella ormai aveva preso l’abitudine di venire da me ogni volta che voleva, ormai era passato un mese e mezzo dall’inizio della scuola e non mi sentivo così felice da moltissimo tempo, la mia caccia agli Horcrux procedeva bene, ero riuscito a prendere il diario dalla mani di Marcus Malfoy solo la settimana prima mentre cercava di produrre un “Protego” decente avevo sostituito il diario con il pezzo d’anima con un comunissimo diario nero e l’avevo distrutto la sera stessa e avevo anche trovato la coppa di Tassorosso, pensavo che si trovasse nella camera dei Lestrenge, invece si trovava nella Stanza delle necessità e mi ero preso la premura di rimpicciolire l’Armadio Svanitore e nasconderlo nel mio baule, non volevo rischiare un attacco da parte dei Mangiamorte come alla fine del mio sesto anno che si era concluso con la morte di Silente, gli ultimi Horcrus che dovevo distruggere erano l’anello e Nagini e alla fine Voldemort stesso!

- Harry! Harry! Harry! Sono riuscita a produrre un Patronus corporeo, finalmente ce l’ho fatta! Volevo che fossi il primo a vederlo! – Jenny aveva esclamato queste parole tutta contenta, dalla mia prima lezione si era impegnata a produrre un Patronus corporeo con tutta se stessa e aveva contagiato anche Dylan e Sirius che ogni volta che facevano un progresso venivano da me e mi facevano vedere…

- Dai vediamo il tuo capolavoro! – ero curioso dalla forma che avrebbe preso il suo Patrono, l’ultima volta assomigliava a una leone solo che non si vedeva bene!

Aveva chiuso gli occhi e poi li aveva aperti che brillavano di determinazione – Expecto Patronum – e davanti a noi era comparso un bellissimo leone con le ali, ero impressionato, era luminosissimo, ma ora che ci facevo caso, era una leoonessa, e più precisamente una Grifona, c’era da aspettarselo, mia sorella era una fiera Grifondoro e anche il suo Patronus.

- Harry hai visto! E’ bellissimo, anzi no, bellissima, devo dirlo subito alla mamma, sarà fiera di me, ma se faccio una foto al Patronus secondo te viene, così vedrà com’è luminoso e grande, ora ci provo! – e agitando la bacchetta fece apparire la macchina fotografica che mia madre le aveva fatto portare, fece una decina di scatti al Patronus e anche a me, poi mi chiese una cosa che non avrei voluto fare…

- Harry fai apparire anche il tuo Patronus, così la mamma lo vede, era curiosa di sapere che animale fosse, nessuno l’aveva visto quella volta a Diagon Alley perché erano preoccupati per lei…- Mi guardava con un sorriso che avrebbe fatto scogliere Voldemort in persona figuriamoci me!


_______________________________________________________________________________________________

( Jennifer )


L’avevo messo con le mani nel sacco, non poteva dirmi di no, in quel mese e poco più mi ero allenata senza sosta per produrre un buon Patronus, ma il mio obbiettivo era un altro, avevo continuato a fare sempre lo stesso sogno ma si erano aggiunti dei particolari, prima che Harry cambiasse aspetto aveva evocato un Patronus a forma di cervo identico a quello di mio padre e questo mi aveva fatto venire alla mante quel giorno a Diangon Alley, nessuno aveva visto che forma avesse il suo Patronus, tranne me che mi ero voltata proprio mentre compariva, ma ero troppo sconvolta per pensarci, ma poi avevo incominciato a fare quegli strani incubi e mi avevano dato da pensare, e ora volevo sapere la verità!

Volevo guardare mio fratello negli occhi e capire come mai era vivo!

Harry continuava a guardarmi come se fossi una pazza, era diventato bianco cadaverico, la lue della mia Grifona illuminava i suoi occhi che erano puntati nei miei come se volesse leggermi dentro, mi sedetti sulla sedia a dondolo e aspettai che si decidesse, infondo avevo tutto il tempo che volevo, era venerdì sera e il giorno dopo niente lezioni!

Non stacco il suo sguardo dal mio nemmeno per un attimo, alla fine lo vidi sospirare e prendere la sua bacchetta da sopra alla scrivania…
- Expecto Patronum – e davanti ai miei occhi apparve il cervo luminoso identico a quello di mio padre, le mie labbra si piegarono in un sorriso quando lo sentii di nuovo sospirare e pronunciare altri bassi incantesimi per prendere il suo vero aspetto…

Davanti ai miei occhi apparve la copia sputata di mio padre, ma aveva gli occhi verdi, identici ai miei, ma la cosa che mi colpì di più fu la cicatrice che aveva sulla fronte a forma di saetta, prima non si vedeva perché era coperta dai capelli ma ora si, si portò una mano ai capelli e in quel momento mi sembrò di avere davanti mio padre solo un po’ più giovane…


______________________________________________________________________________________________


( Harry )


Mi aveva messo con le mani nel sacco, quella ragazza era estremamente furba, la guardavo negli occhi identici ai miei, ormai sapevo che era questione di tempo prima che chiedesse spiegazioni, già Sirius ogni tanto ne chiedeva ma lei era più furba e aveva aspettato il momento giusto per farmi vuotare il sacco, mentre la guardavo sedersi sula sedia a dondolo e accavallare le gambe capii che non si sarebbe arresa, infondo era mia sorella e come me era estremamente testarda, continuava a guardarmi negli occhi in attesa di una risposta, ormai non potevo più rimandare mi ero ripromesso che non le avrei mai mentito e se le avessi detto che quello non era il momento adatto le avrei detto una bugia, perché quello era il momento giusto…

Sospirai e presi la bacchetta da sopra la scrivania, pensai a un ricordo felice e caso volle che la prima cosa che mi venisse in mente fosse proprio la prima volta che vidi mia sorella, cioè al compleanno di Ginny, dopo aver pronunciato l’incanto davanti ai nostri occhi apparve Ramoso che andò a far compagnia alla Grifona di Jenny…

Sospirai di nuovo e mormorai alcuni semplici incantesimi e ripresi il mio vero aspetto, alzai lo sguardo e la vidi fissare la mia cicatrice, mi portai una mano ai capelli e sorrisi…

- Cosa vuoi sapere ?!? – doveva iniziare lei a farmi le domande perché non sapevo proprio da dove comincirare…






Vi ringrazierò tutti nel prossimo capitolo!

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** La verità! ***



- Cosa vuoi sapere ? – Bella domanda, volevo sapere moltissime cose, prima tra tutte…

- Come mai sei vivo ?!? – infondo era morto, e la sua tomba si trova al cimitero di Godric’s Hollow.

- Non appartengo a questa dimensione! Nel mio mondo erano morti tutti ed ero rimasto solo, così mi era stato proposto di venire in una dimensione dove i miei genitori erano vivi e dove io ero morto, così ho accettato e sono venuto! – la cosa mi sembrava un po’ strana ma gli credetti!
Però mi sorse un dubbio, ha detto che in questa dimensione i suoi genitori erano vivi quindi nella sua mamma e papà erano morti!

- Come sono morti mamma e papà ?!? – ero curiosa e poi anche io e mio fratello eravamo morti e anche tutti gli zii, dovevo sapere!

- Sono morti per mano di Vodemort! Li ha uccisi il 31 ottobre 1981, io avevo un anno e mezzo e sono l’unico essere vivente che è sopravvissuto all’Anatema che uccide, però sono vissuto con un segno che mi dava un collegamento diretto con la mente di Voldemort! – e si tocco la cicatrice! Quindi, io e Sirius nella sua dimensione non esistevamo!

- Perché li ha uccisi ? – vidi passare un lampo d’odio nei suoi occhi…
Mi raccontò della profezia, di zio Sirius che era stato dodici anni ad Azkaban ingiustamente per colpa di Peter Minus che aveva tradito i nostri genitori che avevano riposto la loro fiducia nel nominarlo custode segreto, mi raccontò della sua vita con zia Petunia, del suo primo anno ad Hogwarts quando salvò la Pietra Filosofale, del secondo in cui salvò Ginny da Voldemort che l’aveva posseduta e uccise un Basilisco con la spada di Grifondoro, del terzo in cui aveva incontrato per la prima volta Remus che gli aveva insegnato a produrre l’Incanto Patronus e aveva salvato lo zio Sirius dalla mani dei Dissennatori, durante il quarto aveva vinto il Torneo TreMaghi affrontando molte sfide e lì aveva incontrato per la quarta volta Voldemort nella sua vita e gli era sfuggito da sotto il naso, del quinto in cui nessuno gli credeva e lo ritenevano un pazzo perché il Ministro non voleva credere che Voldemort era ritornato, delle punizioni che gli dava quella megera della Umbridge, dell’Esercito di Silente, e della visita al Ministrero della Magia che si era conclusa con la morte di zio Sirius, durante il sesto Silente gli aveva dato lezioni private portandolo nel passato di Tom Riddle, aveva scoperto l’esistenza degli Horcrux, e alla fine del sesto anno era andato col Preside a rintracciarne uno, solo che era falso e al ritorno dal loro viaggio trovarono Hogwarts sotto attacco e li morì Silente per mano di Piton.

Ero paralizzata sulla sedia, Harry ogni tanto faceva della pause e poi alzando di nuovo lo sguardo ricominciava a raccontare!

Alla fine mi disse del suo settimo anno che non aveva frequentato, visto che insieme a Ron e Hermione era andato alla ricerca degli Horcrux, mi raccontò tutto, dal matrimonio alla fuga dalla Grincott sul drago e della battaglia, di come aveva sconfitto Voldemort e di come alla fine tutti era morti, di come si era sentito in colpa, inutile e della decisione che aveva preso, voleva partire e andare in America, solo che alla fine era venuto qui!

Rimanemmo per circa mezz’ora in silenzio, pensavo a tutto quello che aveva fatto mio fratello a quello che aveva passato, mi alzai dalla sedia a dondolo e andai da lui che alzò lo sguardo, i suoi occhi erano tristi e non avevano più la luce che li illuminava quando era con me, gli buttai le braccia al collo e lo strinsi forte, lui dopo un primo momento rimase fermo ma poi portò le sue mani dietro la mia schiena e mi abbracciò, ero contenta che fosse venuto nella nostra dimensione ma ero triste per tutto quello che aveva passato!

- Harry ma veramente ti eri innamorato della Chang !?! – non ero riuscita a trattenermi, quando mi aveva raccontato della sua cotta per quella piagnona ero rimasta sorpresa, non l’avevo mai sopportata e ora avevo un altro motivo per non sopportarla!

Lo sentii ridere e poi mi rispose – Diciamo che è stata la mia prima cotta, di lei non mi ero innamorato, chi amavo veramente e amo tutt’ora è Ginny! – avrei sparato fuochi d’artificio se ne avrei avuti sotto mano, non sapeva che da quando Ginny l’aveva conosciuto non faceva altro che pensare a lui, però avevo intenzione di non dirgli niente, volevo vedere le cose come si sarebbero sviluppate!

- Jenny ? – sentii la sua voce chiamarmi.

- Si! Dimmi! -

- Ti prego! Non dire niente a nessuno! Lo dirò io! – avevo immaginato che me l’avrebbe chiesto!

- Te lo prometto! Però non far passare troppo tempo! – speravo che entro Natale tutti venissero a conoscenza della vera identità di Harry Evans!

- D’accordo! -


_______________________________________________________________________________________________


( Lily )

Mi ero svegliata tutta sudata, non ricordavo neanche quello che avevo sognato, l’unica cosa che sapevo e che c’entrava Harry, sia Evans che Potter, mi alzai dal letto e scesi in cucina, stranamente James non mi aveva sentito, non dormiva senza di me accanto, presi la bacchetta e feci riscaldare l’acqua per un tè, mi voltai e guardai l’orologio, erano le cinque e mezza di mattina, tra poco sarei dovuta andare a lavoro, probabilmente sulla mia scrivania c’erano un montone di carte come al solito, gli attacchi da parte dei Mangiamorte aumentavano sempre di più…

Presi il mio tè e lo bevvi un po’ alla volta, ma fui interrotta da un ticchettio che proveniva dalla finestra, mi voltai e vidi Lonny il gufo di Sirius, con un colpo di bacchetta aprii la finestra e il volatile lasciò cadere davanti a me una lettere, dalla calligrafia capii che era da parte di Jenny!

L’aprii…

Cari mamma e papà,
Finalmente sono riuscita a produrre un Patronus Corporeo, ho allegato delle foto che la ritraggono.

Ho chiesto a Colin se poteva sviluppare le foto e alla fine vero l’una erano tutte pronte e non ho resistito oltre, ho preso piuma e pergamena e vi ho scritto.

Sai mamma sono riuscita a preparare la Pozione Polisucco, so che è illegale e tutto ma non ho resistito e dopo aver preso tutti gli ingredienti ci sono riuscita, è perfetta, sono orgogliosa di me!

Penso che Dylan già voglia fare uno scherzo a quelli di Serpeverde, vuole trasformarsi nella McGranitt e entrare nella loro Sala Comune!

Papà la prima partita della stagione ci sarà sabato prossimo, spero che tu, la mamma, zio Sirius, zia Lizzie, zio Remus e zia Dora ci sarete!
Batterò quegli smidollati dei Serpeverdi per l’ennesima volta e ho intenzione di prendere il boccino dopo che avremo segnato minimo quindici gol, abbiamo trovato un ottimo portiere, indovina un po’ ? e il fratello di Colin, Dennis, è bravo e non vede l’ora di giocare! Sono sicurissima che vinceremo 300 a zero!

A scuola procede tutto bene, in un mese e mezzo in punizione ci sono finita solo una volta, invece Dylan ci è finito sette volte insieme a Sirius, sono sicura che non te l’ha detto nella sua ultima lettera e anche Dylan, credo che lo sappiano solo papà, zio Sirius e zio Remus!
Se vuoi ti aggiorno io…
Lo scherzo a cui ho preso parte era indirizzato come sempre ai Serpeverde, dopo aver scoperto la parola d’ordine della loro Sala Comune ho fatto un incantesimo di dissoluzione su tutti e tre, siamo entrati e abbiamo cambiato il verde e l’argento in oro e rosso, poi abbiamo trasfigurato gli stemmi che c’erano nella Sala in quello di Grifondoro e abbiamo messo dei coriandoli rossi-oro in un palloncino che abbiamo appeso sulle due entrate dei dormitori, così appena fosse sceso qualcuno sarebbero scoppiati e i coriandoli sarebbero caduti, e qui c’era il bello, avevo fatto un incantesimo in modo che non la finissero mai di cadere, quando la mattina dopo le Serpi sono entrate in Sala Grande avevano la divisa tutta piena di coriandoli che appena venivano toccati si triplicavano, è stato un spasso!

E fin qui tutto bene solo che dopo pranzo per vendetta hanno cercato di farci uno scherzo solo che non ci sono riusciti e abbiamo iniziato a mandarci incantesimi su incantesimi e alla fine la McGranitt ci ha messo in punizione!

Gli altri sono troppo lunghi da descrivere se li vuoi sapere basta che me lo scrivi e ti spedisco una lettera…

Ora devo andare che mi sto addormentando, è tardi e sono sveglia da questa mattina alle sette…

Baci
Vostra Jennifer!

P.S. vi voglio tanto bene, e mamma credo che la lettera la stia leggendo tu, quindi dai un bacio a papà da parte mia e anche a tutti gli altri!

La mia bambina era sempre la solita, presi le foto del suo Patronus e le guardai, era un Grifone, più precisamente una Grofona, feci apparire una cornice e appesi la foto più bella, cioè quella in cui apparivano Jenny e Harry vicini con il Patronus davanti.

- Hey ora me lo dai il bacio da parte di Jenny! – mi spuntò un sorriso, James aveva letto la lettere da dietro le mie spalle e non me n’ero accorta, con un incantesimo feci levitare la cornice fin nel salotto e l’appesi, poi mi voltai verso mio marito e gli schioccai un bacio sulla guancia e poi uno sulle labbra…


Ringrazio tutti quelli che hanno commentato il capitolo sette :

erikappa : grazie del commento! Mi dispiace ma non riesco a scaricarmi html! Spero anche e gli altri due capitoli ti piacciano! Buona lettura!

Lucia_hp : Come vedi ho seguito il tuo consiglio e ho messo i nomi fra parentesi! Sai ora che sono andata a rileggere la visita di Piton mi sono resa conto di aver mancato due righi, li avevo in mente ma molto probabilmente non li ho scritto! Comunque spero che gli altri capitolo ti piacciano! Buona lettura anche a te!

Grazie a chi ha commentato lo scorso capitolo :
erikappa : grazie del commento! Spero che anche questo capitolo ti piaccia!

Finleyna 4 Ever : ecco un altro capitolo! Spero ti piaccia!

sarita46 : Grazie dell’offerta, ti contatterei molto volentieri ma il mio caro msn mi ha lasciato e ora devo chiamare il tecnico che se si prende il pc se lo tiene per un mese, quindi rimango così! Grazie per i complimenti spero che questo capitolo ti piaccia e buona lettura anche a te!

Shin_86 : Mi fa molto piacere che la fic ti piaccia! Jenny infondo è figlia di Lily e James, come poteva non uscire un ragazza così! Spero che ti piaccia anche questo capitolo e ti ringrazio per i complimenti!


Buona lettura a tutto e ringrazio le 50 persona che hanno aggiunto la mia fic tra i preferiti mi sono emozionata quando ho letto il numero!

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Incidenti! ***



( Jennifer )


L’acqua scorreva sulla mia pelle da più di un ora ormai, mi ero svegliata facendo sempre lo stesso sogno e non ero più riuscita a dormire così avevo deciso di farmi una doccia, tra poco più di due ore ci sarebbe stata la prima partita della stagione, non ero nervosa, più che altro emozionata, come ogni anno a vedere la partita sarebbero venuti i miei genitori più gli zii, però questa volta c’era una persona che non c’era mai stata, mio fratello Harry, nella stanza delle necessità l’avevo visto volere, era formidabile, mi aveva insegnato alcuni trucchi e mi aveva regalato un portafortuna, una ciondolo a forma di stella che cambiava colore a seconda delle mie emozioni, non lo toglievo quasi mai, lo toglievo solo quando dormivo o quando facevo la doccia.

Avevamo deciso, più che altro l’avevo costretto a promettermi, che avrebbe detto chi era veramente a Natale, mia mamma mi scriveva sempre dicendomi che era sicura che Harry fosse vivo, e non sapeva quanta ragione avesse, e poi mio fratello Sirius sospettava qualcosa così come Dylan, che mi avevano trascinata nella camera di Dylan e mi aveva rivelato che pensavano che Harry Evans non fosse chi dicesse di essere!

All’improvviso sentii che qualcuno bussava alla porta, continuai a rimanere sotto il getto dell’acqua calda pensando che le mia amiche sarebbero andate ad aprire, ma il bussare alla porta si faceva sempre più forte, e quel modo di bussare mi era molto familiare, uscii dalla doccia e presi l’asciugamano rosso e con disegnate delle stelle e me lo misi attorno al corpo, poi presi la bacchetta da sopra il tavolino che avevamo a sinistra della porta e mi feci apparire un asciugamano attorno ai capelli e con un “ Accio “ chiamai gli occhiali che mi misi, uscii dal bagno e andai ad aprire!

Per poco non cacciai un urlo, davanti alla mia porta c’era Dylan che mi guardava come se avesse visto un Ippogrifo ballare la conga, abbassai lo sguardo e notai che l’asciugamano arrivava molto sopra il ginocchio e che non mi copriva molto bene, alzai lo sguardo e lo trovai che guardava le mie gambe, arrossi talmente tanto che per poco non raggiunsi la tonalità di rosso dei miei capelli, gli chiusi la porta in faccia e mi ci appoggiai con la schiena, presi alcuni respiri e poi aprii gli occhi che avevo chiuso e notai che le mie compagne di stanze non c’erano, mi voltai verso il letto di Ashley e guardai l’orologio che aveva al lato sinistro del letto, erano le undici meno dieci, sbarrai gli occhi e mi resi conto che mancava circa un’ ora e mezza all’inizio della partita, avrei fatto tardi se non mi sarei mossa…

- Jenny… Jenny… aprimi, sono venuto a chiamarti! Dobbiamo andare a fare colazione… Dai abbiamo anche fatto il bagno insieme, non ti vergognerai per esserti fatta vedere da me con solo uno striminzito asciugamano addosso! – certo avevamo tre anni quando abbiamo fatto il bagno insieme, e ora ne avevamo sedici!

- Dylan come sei riuscito a salire le scale ?!?! – ci avevano provato in molti ma erano finiti tutti con il sedere per terra, la cosa mi puzzava…

- Dimentichi chi è mio padre e chi il mio padrino! – certo zio Sirius e mio padre, c’era il loro zampino!

- Dai Jenny! Aprimi! Non ho mai visto la tua camera! -

- E non la dovresti vedere… Vabbè aspetta un attimo e ti apro! – con la bacchetta chiamai l’accappatoio gigante che mi aveva regalato il mio papino e me lo misi e poi apri la porta!

- Credevo che mi avresti fatto invecchiate e poi mi avresti aperto… Dai vatti a mettere la divisa che ci aspettano in Sala Grande… - gli feci la linguaccia e presi da sopra il mio letto la divisa e andai in bagno a cambiarmi….

Andai alla cassettiera al lato destro della porta e aprii il terzo cassetto, presi la biancheria intima e me la infilai in fratta insieme alla divisa, mi infilai le bamboline nere e uscii dal bagno, trovai Dylan seduto sul mio letto con in mano un libro scritto in Rune, me l’aveva regalato la mamma, mi venne da ridere vedendo la sua espressione, non ci aveva mai capito niente di Rune e per questo non seguiva il corso…
Alzò lo sguardo e mi sorrise, e inaspettatamente il mio cuore velocizzò i battiti, mi succedeva da un po’ ormai, gli sorrisi di rimando e lui si alzò…

- Sai solo una pazza riuscirebbe a leggere un libro scritto in Rune senza buttarsi dalla Torre di Astronomia… Ma tanto si sa che sei una pazza e che ti manca qualche rotella… - prese la sua bacchetta da dentro il mantello e con un incantesimo mi asciugò i capelli e con un altro incantesimo fece diventare perfetti i miei ricci!

- Andiamo che ho fame! – prese il mio mantello, la sciarpa, il capello e i guanto e mi tirò per mano in Sala Grande!

Mangiammo in fretta e furia, noi al contrario degli altri riuscivamo a mangiare prima di una partita, e ci dirigemmo al campo di Quidditch, una volta lì andai a cambiarmi e poi dopo il consueto discorso del capitano prendemmo le nostre scope e uscimmo dagli spogliatoi, e appena usciti sentimmo la voce di Colin Cannon che commentava la partita…

- E ecco che i giocatori di entrambe le squadre escono dagli spogliatoi, quest’anno c’è un nuovo capitano sia per i Grifondoro che per i Serpeverde!
Ginny Weasley ha preso il posto di suo fratello e Jason Mulciber quello di Draco Malfoy!
Come sappiamo tutti la squadra di Grifondoro ha vinto la coppa negli ultimi sei anni e i giocatori sono determinati a vincere anche quest’anno e la squadra che Ginny ha messo su è ottima, come sempre a fare i battitori sono Sirius Potter e Dylan Black, non ci hanno mai delusi da quando sono entrati in squadra così come Jennifer Potter che non ha mai perso un boccino da quando al suo secondo anno è entrata in squadra, il nuovo portiere è Dennis Cannon, Ginny Weasley gioca come cacciatrice come anche Paul Parker e Lisa Leser, invece per Serpeverde Kyle Nott gioca come cercatore, Walter Lufe, Jonatan Deser e Gregory Spyl giocano come cacciatori, Marcus Malfoy e Mathias Clerwood come battitori e il capitano Jason Mulciber giaco nel ruolo di portiere… - quando venivano nominati i Grifondoro 1/4 degli spettatori faceva partire un coro di “buuuuuuu…buuuu” e la stessa cosa succedeva quando venivano nominati i Serpeverde solo che li i 3/4 della folla faceva partire il coro.

Montai sulla mia Firebolt così come i miei compagni montarono sulle loro scopo, partii a tutta velocità in cerca del boccino, Nott mi veniva dietro solo che io lo semivano fin troppo facilmente…
Con gli occhi perlustravo il campo in cerca del luccichio del boccino, e con le orecchie sentivo Colin che commentava la partita!

- Ragazzi che partita, sono solo cinque minuti che è iniziata che già i Serpeverde commettono falli e a Grinfondoro sono stati assegnati due rigori, e Ginny Weasle ha mantenuta alta la su fama di ottima giocatrice infatti ha segnato già quattro reti, cosa che non va a genio alla squadra avversaria…
Ora la pluffa è in mano a Deser… no Parker… Lufe… Weasleyyyy… che segna… 50 a 0 per i Grifondoro… Jennifer stai attenta… per un pelo… Malfoy e Clerwood le hanno spedito due bolidi contro che Potter ha evitato senza problemi, i bolidi sono stati rimandati indietro da Black e Potter e ora Clerwood si ritrova con il naso sanguinante…Grifondoro è in possesso di palle, no Serpeverde, ora di nuovo Grifondoro…
Attenta Lisa… Spyl ha dato un calcio alla sua scopa che ha cominciato a girare su se stessa, meno male che Weasley è arrivata in tempo se no Lisa sarebbe caduta, intanto la pluffa è in mano a Deser che si dirige verso la porta dei Grifondodo e tiraaaaaaa, bravissimo Dennis, ottima parata, ora la pluffa e di nuovo in mano a Ginny che segnaaaaa… 60 a 0 per i Grifondoro…

La partita si faceva sempre più interessante, il boccino l’avevo sott’occhio, quell’imbecille di Nott non l’aveva neanche visto, aspettavo che fossimo in vantaggio di 15 gol, Dennis aveva fatto altre cinque parate formidabili, e Ginny e Lisa aveva segnato l’una due e l’altra un goal a testa e ora eravamo a 90 a 0 per noi, mi voltai indietro per vedere Paul colpito da un bolide al braccio sinistro, il bolide poi decise che io ero un bersaglio migliore e venne verso di me, mi appiattii sulla scopa e volai verso il portiere avversario, poi all’improvviso virai verso l’alto e il bolide lo colpi in pieno stomaco e lui cadde dalla scopa, però fu preso in tempo da Madama Bum, sentii un applauso levarsi dagli spalti dove si trovavano i miei genitori e gli zii… e Sentii Harry urlare “ Sei stata grande “, sorrisi e tornai indietro, il boccino volava accanto alla nostra porta e nott invece continuava a seguire ogni mio movimento.

Quando Collin annunciò 150 a 0 per si Serpeverde mi precipitai a tutta velocità verso Dennis e dopo pochi secondi stringevo nella mano destra il boccino, quando mi girai vidi solo il ghigno malefici di Malfoy e poi non vidi più niente, sentii solo un dolore lancinante al fianco destro, al braccio e alla testa e due braccia che mi afferravano…


_______________________________________________________________________________________________

( James Potter )

La mia Principessa aveva giocato un partita stupenda e ora stava correndo verso il Boccino, aveva detto che avrebbero vinto 300 a 0 e così era stato, dopo aver afferrato il Boccino si voltò e un bolide la colpì al fianco destro e al braccio e un altro alla testa, sentii mia moglie esprimersi in un linguaggio degno di un camionista e Sirius e Remus esprimersi anche peggio così come Harry che si era dovuto sedere come me, sicuramente avevo un’espressione orribile, fortunatamente Dylan l’aveva presa prima che toccasse terra, quel maledetto di un Malfoy l’avrei ucciso con le mie mani se avessi potuto…

Mi alzai e venni seguito dai miei migliori amici e da mia e dalle loro mogli più Harry e Hagrid, Dylan stava correndo con la mia bambina in braccia in infermeria, aveva rifiutato l’aiuto di Silente…

La porta dell’infermeria era aperta e entrai senza chiede il permesso, Poppy si era avvicinata a Jenny e le stava tastando il polso, quando posai lo sguardo sul viso della mia bambina per poco non cacciai un urlo, i suoi stupendi boccoli sanguigni erano ricoperti di sangue, mia mogli e Lizzie si avvicinarono, entrambe aveva seguito un corso da MediMago oltre a quello per Auror e incominciarono subito e fare alcuni incantesimi in una lingua che non avevo mai sentito, probabilmente Runico, la ferita si richiuse in fretta e su di essa apparve un benda e i suoi capelli ritornarono puliti, incominciarono a spogliarla per controllarle cosa si era fatta al fianco e io, Sirius, Dylan, Remus e Harry uscimmo fuori dall’infermeria per dare la giusta privacy e mia figlia…

Mi ero fatto male talmente tante volte giocando a Quidditch che se Sirius o Dylan scriveva di essersi fatti male la cosa non mi toccava più di tanto, ma se la mia Principessa si faceva male non so perché per poco non svenivo, ci appoggiammo tutti al muto.

- Sarei dovuto stare più attento… E’ tutta colpa mia se l’hanno colpita… - Dylan sbatteva piano la testa contro il muro e stringeva i pugni, ma la clpa non era sua, era di Malfoy che dopo il fischio di fine partita l’aveva colpita insieme a Clearwood.

- Invece no… è colpa mia, io ero dietro Malfoy abrei potuto fermarlo e invece mi sono fatto prendere dalla foga della vittoria… - mio figlio era appena arrivato e in mano aveva le Firebolt sua, di sua sorella e di Dylan, era bianchissimo e gli occhi castani ereditati da me trasparivano preoccupazione ed erano anche lucidi, sapevo quanot bene volesse alla sorella, sicuramente gliel’avrebbe fatta pagare a Malfoy, gli avrei dato volentieri una mano, ma purtroppo non ero uno studente…

- La colpa non è di nessuno, è solo di Malfoy e Clerwood! Quindi tutti e cinque vi calmate a prendete un respito profondo! Sta benissima, non le è successo nienete di che! Ha avuto altri incindeti fin ad’ora e se la caverà come sempre! – Remus! Come avremmo fatto senza di lui!

Così prendemmo tutti un bel respiro e ci spuntò un sorriso sentendo le urla della mia Principessa…

- Lasciatemi! Devo andare a uccidere Malfoy e Clerwood! Ma come si sono permessi… Mamma dammi subito la mia bacchet… Ahia! – testarda come il padre e combattiva come la madre…

- Tesoro stai ferma, fatti fasciare il fianco, hai preso una bella botta e ti si erano rotte tre costole e anche il braccio si era rotto in più punta, ora stenditi e non discutere! – aveva mancato la ferita alla testa!

- Ma mamma, perfavore prima faccia uccidere quei due imbecilli e poi potrai farmi quello che vuoi! -

- Piccola, credo che che tuo fratello e Dylan gli faranno passare la voglia di fare cose del genere! Ora stenditi! …. Grazie di aver collaborato! ORA POTETE ENTRARE! – non ce lo facemmo ripetere due volte e ci fiondammo in infermeria, la mia bambina era seduta con la schiena appoggiata a tre cuscini e aveva l’espressione leggermente imbronciata e aveva in braccio Teddy che stranamente non aveva fiatato e giocava con i riccioli di mia figlia che gli solleticavano il nasino e per farla compagnia i suoi capelli erano diventati ricci e rossi, il primo ad avvicinarsi al letto fu Dylan che prima di abbracciarla la squadrò per bene, e non so perché quando arrivò alle gambe arrossì subito seguito da Jennifer, non volli indagare.

- Papà non mi abbracci! – semza farmelo ripetere due volte mi fiondai su mia figlia e l’abbracciai delicatamente, le poggiai un baccio tra i capelli coperti un po’ dalle bende bianche, ma l’odore di fragola e fiori si sentiva chiaramente.
Dopo di me l’abbracciarono tutti e per ultimo rimase Sirius, che ispirò il profume della sorella, gli era sempre piacuto l’odore della pelle della sorella, e poi si sedette ai piedi del letto.

Poppy non disse nienete, nenahce quando Hagrid entrò solo con la grazie che un mezzo-gigante puù avere e si asciugò il naso colante e gli occhi su un fazzoletto gigante giallo a pallini rossi che aveva nella giacca…

__________________________________________________________________________________________

( Dylan Black )

L’immagine di Jennifer con un semplice asciugamano attorno al corpo era ancora perfettamente nitida nella mia mente, ogni volta che per sbaglio posavo lo sguardo sulle sue gambe oppure sul suo seno, le prime coperte da una coperta e il secondo da una camicia da notte bianca che lasciava intravedere il coloro del reggiseno rosso, arrossivo, chi l’avrebbe mai detto che quella bambina con i riccioli legati in due codini laterali e gli occhiali tondi sarebbe diventata una donna così bella, molte volte ero preso dalla voglia di prendere a sberle i ragazzi che facevano commenti poco carini su alcune parti del suo corpo, Sirius non resistiva e lo faceva, certo lei era sua sorella, anche per melo era ma molti dicevano che io e lei avevamo un relazione segreta, e non so il perché la cosa non mi infastidiva per nienete…

Quando era stata colpita dai due bolidi per poco non lanciavo un urlo, Malfoy l’avrebbe pagato cara, e si sarebbe pentito di quello che aveva fatto, Jennifer non si toccava neanche con un filo d’erba, la guardavo sorridere a tutti e ogni tanto fare quache smorfia di dolore, aveva il braccio fasciato e ogni trenta minuti doveva bere due pozioni orrende provata dal sottoscritto molto spesso, il piccolo Teddy continuava a giocare con i suoi ricci perfetti che da piccolo mi aveva tanto affascinato per la loro morbidezza e il loro colore, molto spesso la mamma mi raccontava che quando non riuscivo a dormire mi portava a casa di zio James e mi metteve nella culla o nol lettino di Jennifer che già dormiva e mi bastava toccare i suoi capelli per addormentarmi, la guardava accarezzare i capelli di Teddy che quel giorno avevano il suo stesso colore e farlo giocare con un suo dito che il piccolino stringeva nel pugnetto paffutello che apriva e chiedeva, zio James era ancora un po’ bianco, si era preoccupato a morte, per lui Jennifer era un tesoro prezioso e non si doveva sfiorare, anche papà e zio Remsu si erano preoccupati, ma a loro il colore era ritornato…

Nessuno se n’era accorto ma Harry fuori dall’infermeria era ancora più bianco di zio James e sembrava volesse vomitare da un momento all’altro, nascondeva qualcosa, ed era qualcosa di grosso…

Rimanemmo in infermeria fino a quando Jennifer non si addormentò con Teddy in braccio che cullato dal respiro della ragazza e dal suo meraviglioso odoro si era accoccolato meglio e si era addormentato, zia Dora aveva faticato parecchio per sciogliere la presa ferrea che il piccolino aveva fatto sulla camicia da notte e attorno al dito di Jenny, ma alla fine dopo circa mezz’ora ci era riuscita, tutti quanti uscimmo dall’infemeria per far riposare tranquillamente Jenny e andammi giù nelle cucine a fare uno spuntino…

Verso mezza notte ci separammo, io e Sirus andammo verso la Torre di grifondoro e i nostri genitori più Dora e Remus andarono in alcuni dormitori che Silente gli aveva dato per la notte, invece Harry andò verso il suo “appartamento”…


Ringrazio tutti qulli che seguone la fic e ringrazio Finleyna 4 Ever per aver commentato lo scorso capitolo!

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Attacchi! ***



( Harry Potter )

Non avevo mai visto Lumacorno così arrabbiato, aveva tolto 200 punti a Serpeverde e aveva dato una punizione sia a Malfoy che a Clearwood, dovevano pulire il secondo, il terzo, il quarto e il quinto piano sotto la supervisione di Gazza, andava a trovare Jennifer tutti i giorni, tre volte al giorno e ogni volta le portava un mazzo di fiori e dei dolci, mio padre veniva ogni sera a farle visita con il permesso di Silente e si faceva un sacco di risate sentendo i racconti di Jenny, il vecchio professore l’adorava letteralmente…

Lumacorno non era il solo ad essere furioso, Sirius e Dylan gliel’avevano fatta pagare cara a Malfoy, gli avevano fatto crescere su tutto il corpo dei tentacoli verdi che non si erano tolti per tre giorni, i capelli gli erano diventati fucsia a pallini arancioni, il naso aveva preso la forma di un becco e ogni volta che facea tre passi scivolava, Marcus era rinchiuso nel suo dormitorio da una settimana, cioè dal giorno dell’incidente a mia sorella, i professori non li avevano neanche puniti, gli avevano fatto i complimenti dicendo che erano ottime fatture…

Io non ero da meno, peccato che non potevo vendicarmi, mi era quasi venuto un infarto quando avevo visto i due bolidi colpirla e Dylan correre in infermeria con Jenny che sanguinava dalla testa, fortunatamente Madama Chips, Elisabeth e mia mamma l’avevano guarita in men che non si dica, e ora sarebbe uscita dall’infermeria tra una settimana, Poppy non voleva farla uscire ancora sotto richiesta di mio padre, e lei ogni volta che le impedivano di uscire mandava maledizioni su maledizioni a tutti i Malfoy presenti nel mondo magico…

Stavo camminando tranquillamente per andare in infermeria, dovevo portare a Jenny gli appunti di Erbologia che mi aveva dato Mary, una sua compagna, aprii la porta a vidi seduta su una sedia accanto a mia sorella Catherine Paciock, era al secondo anno, quella ragazzina era una forza della natura, assomigliava molto a Neville, aveva lo stesso viso ovale e lo stesso sorriso, ma gli occhi erano blu scuro con striature di verde e i capelli erano castano scuro con sfumature rosse, era molto affezionata a mia sorella, e anche a gli altri, da quando Jenny si trovava in infermeria le andava sempre a fare compagnia…

- Buongiorno! – salutai entrando!

- Ciao Harry! – mi salutò Jenny! – Buongiorno prof! – mi salutò Cathy!

- Che fate ?!? -

- Io stavo per andarmene, devo spedire una lettere a Neville… Ciao Jenny ti lascio con il prof! – Cathy si alzò e salutando con la mano uscì dall’infermeria!

- Allora sorellina come và ?!? – le chiesi sedendomi dove prima c’era seduta la piccola di casa Paciock.

- Andrebbe meglio se Poppy mi farebbe uscire! – mi disse mettendo il broncio!

- Dai non te la prendere, sai che papà le ha chiesto di tenerti qui finchè non ti sarai rimessa del tutto! -

- Ma io sto benissimo, ho solo la benda al fianco e basta, la toglierò entro domani! E poi la mamma ha detto che potevo uscire anche l’altro ieri! Sto perdendo tutte le lezioni e anche il corso avanzato di Pozioni e Trasfigurazione! Maledettissimo Malfoy! -

Mentre parlavo sentivo prudermi la cicatrice, nell’altra dimensione ormai ero abituato a sentirla prudere che non ci pensavo, però era da quando avevo sconfitto Voldemort che non mi prudeva e poi in questa dimensione non avevo nessun pezzo d’anima di Voldemort dentro di me…
Piano piano il prurito si trasformava in dolore, sentivo la stanza girare e Jennifer chiamarmi preoccupata…

Mi trovavo in una stanza buia, illuminata da delle piccole candele che emanavano un debole bagliore verde, all’improvviso si sentì una voce che se l’avessi sentita per la prima volta mi avrebbe fatto venire i brividi, ma l’unica cosa che scatenò in me fu la rabbia…

- Bella…- la donna venne avanti e si inchinò baciando le vesti dell’Oscuro Signore

- Si Mio Signore… - domandò sempre a capo chino…

- Mi hanno riferito che volevi partecipare all’attaccò a casa di tua nipote… - le domandò Voldemort con uno strano sorriso e una luce maligna negli occhi rossi…

- Si Mio Signore… e lei non è mia nipote, volevo partecipare per uccidere personalmente le mele marce della famiglia, lei, il figlio e Black, ci hanno riferito che questa sera saranno tutti a casa di Lupin. Anche i Potter…-

- Bene Bellatrix, capeggerai tu la squadra di Mangiamorte che attaccherà casa Lupin questa sera, e se saremo fortunati uccideremo non solo le mele marce della tua famiglia ma anche i Potter che osano sfidarmi ancora dopo che ho ucciso davanti ai loro occhi il loro prezioso bambino… Ahahahahahahahahahahahahah -

- Mio Signore noi andiamo…- disse Bellatrix con un ultimo inchino, poi si alzò con un sorriso terrificante e una luce negli occhi che non prometteva nulla di buono…

- Certo vai Bella, e portami ottime notizie! E ora portatemi la nostra spia… - dopo pochi secondo dall’oscurità uscirono due Mangiamorte che trascinavano un uomo sui cinquant’anni, era Jason Mrefred, un membro dell’Ordine della Fenice…

- Mio caro Mrefred ti ringrazio per le informazioni che ci hai dato, ma ora che non mi servi più sarò contento di far trovare il tuo corpo a tua moglie… Crucio… - un grido si levò nella stanza insieme a una risata…



- Harry… Harry… Harry… Svegliati – la testa mi faceva un male cane, sentivo come se qualcuno mi stesse scavando con una paletta da gelato in testa, anche se la “visione” era terminata mi sentivo malissimo e Jennifer che continuava a darmi “leggeri” schiaffi e a sbatacchiarmi aventi e indietro non mi aiutava affatto…

- Harry, apri gli occhi maledizione… - probabilmente furono le gocce che mi bagnarono le guance a farmi aprire gli occhi, e davanti mi trovai il volto di Jenny più bianco di un cadavere, con gli occhi rossi per il pianto e i capelli tutti in disordine…

- Harry che ti è successo… avanti parla, mi hai fatta preoccupare da morire… - disse singhiozzando e gettandosi al mio collo stringendosi forte a me…

- Piccola dai non piangere, adesso sto bene… però devo sbrigarmi se non vogliamo rimanere orfani… - certo bene proprio non stavo, sentivo che avei vomitato da un momento all’altro ma Jenny doveva smetterla di piangere e doveva ritrovare la calma…

- Ora stammi a sentire… Io vado subito a Godric’s Hollow, però tu vai da Silente e digli di raggiungermi subito, se ti chiede spiegazioni dirgli che le riceverà più tardi… - le dissi quelle parole guardandola negli occhi e alla fine mi alzai da letto dove non so neanche io come c’era finito…

- D’accordo Harry! Mi fido di te… - mi disse sorrindendomi e facendomi scaldare il cuore…

“ Funny, vieni subito perfavore!” pensai queste parole e con un lampo di fuoco apparve la mia Funny davanti a me!

“ Mi potresti portare subito a casa di Remus ?!?!” appena pensai questa frase lei fece di Si con la testa e mi porse la coda!

- Jennifer vai da Silente! Ci vediamo dopo! – le dissi prima di svanire in un lampo di fuoco


Apparii direttamente nel salotto di casa Lupin, che non era più come prima, il divano aveva preso fuoco così come gli altri mobili e c’era un buco nella parete alla mia destra, appena mi voltai vidi i miei genitori, Remus che aveva in braccio il piccolo Teddy che stranamente non piangeva ma a ogni incantesimi che passava accanto a suo padre cambiava il colore di capelli dall’azzurro al giallo elettrico, poi c’era Tonks, Sirius e Elisabeth che tenevano testa e circa venti Mangiamorte, uscii di corda dal buco.

Mi portai alle spalle di Bellatrix che si stava battendo con mia madre, il terreno intorno a loro era pieno di buchi e l’erba galleggiava…

- Avada Keda… - Lestrenge non finì mai di pronunciare l’incanto maledetto perché fu colpita dal mio “Avada Kedavra”, era la prima volta che usavo quella maledizione, e stranamente uccidere una persona non mi fece sentire niente, solo sollievo, avevo vendicato la morte di Sirius…

Appena mi voltai Rodolfus Lestrange cercò di uccidermi ma anche lui cadde a terra senza vita, ma questa volta non ero stato io, era stata mia madre…

- Harry che ci fai qui ? – mi chiese schiantando una Mangiamorte.

- Mam… Lily dopo ti spiego ora dobbiamo liberarci di loro… Stupeficium… Petrificus Totalus… Incarceramus… Expelliarmus… Stupeficium… - appena abbattevo un Mangiamorte ne compariva subito un altro, continuai a lanciare incantesimi su incantesimi, cercavo di proteggere la mia famiglia, stavano tutti abbastanza bene, avevano qualche ferita ma combattevano, l’unico che non aveva neanche un graffio era Teddy…

- Stupeficium… - mi voltai e vidi mio padre che puntava la bacchetta su Malfoy.

Mi guarai attorno e notai che i Mangiamorte vivi erano legati, ma c’è n’erano circa sette morti, Malfoy fece un sorriso maligno e scomparve in una nuvola di fumo nero, non riuscii neanche a sospirare di sollievo che la cicatrice mi scoppiò, caddi in ginocchio e abbassai il capo, aprii leggermente gli occhi e vidi gocce di sangue che bagnavano l’erba, probabilmente qualche Mangiamorte era riuscito a scappare e a informare il loro Signore del fallimento della missione, dire che Riddle era arrabbiato era un eufenismo, era maledettamente furioso, la testa sembrava che volesse scoppiarmi da un momento all’altro, Voldemort stava cruciando a morte il Mangiamorte che gli aveva portato la cattiva notizia, non riuscivo a capire niente di quello che diceva, il quel momento sperai solo di morire, probabilmente il Mangiamorte che stava ricevendo la Cruciatus stava soffrendo meno di me.

Nonostante tutto sentii che la mano destra che impugnava ancora la bacchetta sembrava stesse per andare a fuoco, cercai di concentrarmi e ereggere una barriera che proteggesse la mia mente dalla furia assassina di Voldmort, ma non ci riuscii e prima di perdere i sensi alzai il volto e vidi la faccia di mio padre bianca come un cadavere.


______________________________________________________________________________________________

( James Potter )


Eravamo andati tutti a casa di Remus per passare l’ennesiama serata insieme e a sorpresa un gruppo di circa venti Mangiamorte capeggiati da Bellatrix Lestrenge erano apparsi nel soggiorno del mio amico e avevano incominciato a lanciare incantesimi su incantesimi, il salotto era andato a fuoco e Sirius con un “Bombarda Maxima” aveva creato un buco nel muro ed eravamo usciti tutti fuori in giardino, dopo pochi minuti era apparso Harry e aveva ucciso l’ex cugina di Sirius prima che uccidesse mia moglie, poi dopo circa mezz’ora di incantesimi lanciati e dopo la nostra vincita aveva iniziato a urlare come un pazzo ed era caduto a terra sanguinando dalla testa, non sapevo che fare, l’avevo guardato per tutto il tempo e non era stato colpito da nessun incantesimo, attorno a lui si erano creati dei buchi profondi e all’improvviso la sua bacchetta che non avevo mai visto, era rossa con il manico dorato, si era illuminata e aveva creato un specie di bolla che l’aveva avvolto, prima di perdere i senzi aveva alzato il volto e mi aveva guardato, ero rimasto paralizzato, quel ragazzo non ero più Harry Evans, ma era la mia fotocopia con gli occhi di Lily, la sua bacchetta si era illuminata ancora di più e sulla sua fronte un cicatrice che non avevo mai visto, era a forma di saetta, si era illuminata creando una luce fortissima che aveva illuminati il giardino a giorno per alcuni secondi, poi di nuovo tutto si era fatto buio, e “Harry” era caduto a terra, poi in un lampo di fuoco erano apparse due Fenici, insieme a Silente e a Jennifer che appena aveva visto Harry per terra era corsa da lui.

Ora ci trovavamo da circa tra ore nel salotto di Remus che era ritornato come prima, il ragazzo era steso sul divano e non si era ancora svegliato, la cicatrice che aveva sulla fronte era rossa e ogni tanto sanguinava, una delle due Fenici era appollaiata sul suo stomaco e sembrava emanare uno strano calore, mia figlia non aveva detto una parola da quando era apparsa in camicia da notte e soprattutto scalza nel giardino di Remus e continuava a bagnare un fazzoletto con acqua fredda ogni due minuti, visto che sembrava che l’acqua avaporasse talmente che la fronte di “Harry” era bollente, Silente continuava a camminare avanti e indietro dietro al divano, e ogni tanto scuoteva la testa, Lily e Elisabeth aveva medicato le nostre ferite e ora erano in cucina a preparare del tè, Sirius come me continuava a guardare il ragazzo senza dire una parola e Remus invece cercava di tenere fermo Teddy che continuava a giocare con pupazzetto che lo colpiva ogni tanto sulla faccia e poi ricadeva tra le mani de piccolo che emetteva dei gorgolii felici.

- Papà ? – mia figlia si era voltata verso di me e solo in quel momento notai che aveva gli occhi rossi di pianto…

- Dimmi Principessa… - le dissi sorridendole…

- Sai chi è vero ?!!? – disse indicandomi con il dito Harry…

A quella domanda non riuscii a dare nessuna risposta, certo avevo capito chi fosse ma non volevo crederci, mio figlio era stato sotto il mio naso per più di tre mesi e non me n’ero reso conto, anche se quando eravamo insieme mi sentivo strano…

- Je… J… Jen… Jenny… - finalmente Harry aveva aperto gli occhi identici a quelli di mia moglie e di mia figlia…

- S… St…Stai…b..be..bene ? – mia figlia alzò un sopracciglio e in quell’espressione vidi Lily.

- Harry certo che sto bene, perché dovrei stare male ? – il tono della mia Principessa era quasi isterico e lì vido un altro tratto di Lily.

- Perché tu non dovevi muoverti dall’infermeria, ti avevo chiesto solo di andare a chiamare Silente, invece tu ti sei precipitata qui, e se ci fossero stati ancora i Mangiamorte e ti avessero colpita ?!? Non me lo sarei mai perdonato! – Harry si era seduto e aveva detto queste parole senza avere l’affanno, però aveva ancora il colorito pallido, sembrava carta di giornale…

- Harry sto benissimo e come potevi pretendere che io non venissi, quando te ne sei andato eri pallido come adesso e poi ero preoccupata a morte per te. Anche se hai sconfitto Voldemort nella tua dimensione sei sempre un ragazzino come Ron e Hermione… e non fare quella faccia… - le stanza era calato un silenio da cimitero peggio di quello di prima, Silente si era fermato e ora guardava Harry con un’espressione indecifrabile, le ragazze erano tornate dalla cucina e sentendo quello che aveva detto Jenny avevano fatto cadere il tè e i panini che avevano preparato, e le loro espressioni come quelle di Remus e Sirius e molto probabilmente anche la mia era una copia esatta dell’Urlo di Monk.

Lo sguardo di tutti era puntato su mia figlia che chiedeva scusa con gli occhi a Harry che la guardava con gli occhi che lanciavano Avada Kedavra.

- Harry credo che ci devi delle spiegazioni… - a parlare era stato Silente e dal suo tono si capiva che se non avrebbe parlato con le buone l’avrebbe fatto con le cattive.

- Suppongo che dovrei… però vi chiedo di far venire anche Dylan e Sirius… Infondo hanno anche loro il diritto di sapere… - annuimmo tutti contemporaneamente e Fynny, quella appollaiata sulla spalla di Silente scomparve in un lampo di fuoco e apparve circa dieci minuti dopo con Sirius e Dylan che la guardavano con occhi di fuoco…

- Papà perché Funny appena ci ha visti ci ha acchiappati per le magliette e ci ha portato q… - Dylan non era neanche arrivato che già stava sbraitando ma appena vide Harry spalancò gli occhi e si sedette sul tavolino dietro Jennfer così come Sirius che aveva fatto uno strano sorriso prima di sedersi a terra…

- Ora Harry che siamo tutti potresti spiegarci tutto perfavore… - questa volta a parlare era stato Remus.

Harry annuì e prima di parlare accarezzò la Funny che era ancora seduta sulle sue gambe che scomparve in un lampo di fuoco e subito dopo riapparve con uno strano pacco che manteneva con le zambe, Harry prese la sua bacchetta e aprì il pacco che conteneva un Pensatoio rosso e oro, si portò la bacchetta alla fronte e incominciò a tirare ricordi su ricordi e a metterli nel Pensatoio, ne tirò tantissimi e dopo l’ultimo ci guardò e ci fece cenno di guardarci dentro.

Silente prese la bacchetta e ingrandì il Pensatoio in modo che tutti potessimo guardarci dentro, Jenny si alzò, prese Teddy dalle braccia di Remus e lo diede a Harry che lo prese in braccio senza fiatare.
Dopodiché tutti ci portammo attorno al pensatoio e ci calammo dentro…


__________________________________________________________________________________________


“ Funny cosa mi è successo prima ?!?! ” chiesi mentalmente alla Fenice che era appollaiata sulla mia spalla, visto che sulle mie gambe c’era seduto il piccolo Teddy che ora guardava con molto interesse la Funny di Silente che si era appollaiata sul tavolino davanti al divano.

“ Harry… il collegamento che c’era tra te Voldemort si è riaperto ma dentro ti te non c’è nessuna parte della sua anima… e poi sei diventato più potente, vedi era la prima volta che usavi incantesimi più impegnativi e usando l’Avada Kedavra hai come aperto il lucchetto che li teneva chiusi, e dopo che hai perso i sensi la tua bacchetta ha reagito alla crescita dei tuoi poteri… la bolla che ti ha avvolto non era altro che la tua magia che era come fuoriuscita dal tuo corpo sentendo il dolore che stati provando e poi è rientrata in te… ”

Infatti mi sentivo un po’ strano, mi sentivo molto debole ma molto potente allo stesso tempo, il dolore alla cicatrice era scomparso ma ogni tanto sentivo uno strano prurito e scendeva una goccia di sangua, e poi la gola mi faceva un male cane, sicuramente avevo urlato fino a spaccare i timpani a qualcuno…

Mia sorella in un mometo di rabbia si era fatta sfuggire che io avevo sconfitto Riddle e che provenivo da un’altra dimensione, all’inizio mi era arrabbiato ma poi sapevo che Silente avrebbe preteso delle spiegazioni da me e di come avessi fatto a sapere che quella sera cosa Lupin sarebbe stata attaccata, così dopo aver messo tutti i miei ricordi nel Pensatoio li avevo invitati a guardare la mia vita!

Intento avevo appoggiato Teddy su due cuscini, il piccolino mu guardava molto incuriosito, aveva stretto le mani in due pugnetti in cui stringeva la manica della felpa che indossavo, ormai era circa mezz’ora che mi fissava e non si era mosso , dopo avermi studiato attentamente fece un sorriso creando due fossette e allungò le mani verso di me, appena lo presi di nuovo in braccio, i suoi capelli divennero neri e tutti scompigliati e i suoi occhi divennero verde smeraldo e incominciò a fare dei gorgolii felici!

Probabilmente aveva fame visto che continuava a succhiare il pollice, mi guardai attorno in cerca di non so nemmeno io cosa e vidi su un mobile accanto alla poltrona dove stava seduto Remus un biberon pieno di latte, presi la bacchetta che si trovava sul tavolino di fronte a ma e lo richiamai con un incantesimo d’appello, la bottiglina atterrò nella mia mano destra, il latte era ancora caldo, probabilmente Remus aveva fatto un incantesimo al biberon per mantenere il latte caldo, portai la tettarella alla bocca di Teddy che bevve tutto e dopo che posai la bottiglia sul tavolino e mi girai verso di lui lo vidi dormire, era tenerissimo, aveva le guanciotte paffute rosse, un nasino carinissimo e la bocca a forma di cuore, lo poggiai sul divano attorniato da dei cuscini in modo che non cadesse e io andai a sedermi alla poltrona che prima era ocupata da mio padre.

Gli altri avrebbero finito di vagare nei miei ricordi dopo un bel po’, visto che ne erano parecchi, e pensando a cosa dir loro quando mi avrebbero chiesto spiegazioni caddi tra la braccia di Morfeo…




Spero che questo capitolo sia piaciuto a tutti!

Ringrazio chi ha commentato :

erikappa : Mi fa sempre piacere leggere i tuoi commenti e spero che questo capitolo ti sia piciuto! Buona lettura! Fammi sapere che ne pensi!

Nasreen : Grazie per il commento mi ha fatto molto piacere! Allora preparati i pop corn…Spero che il chappy ti sia piaciuto… fammi sapere che ne pensi!

era87 : Una nuova lettrice, grazie per il commento! Ecco il nuovo capitolo spro ti piaccia! Fammi sapere cosa ne pensi!


Buona lettura a tutti e commentati!
Ringrazio anche i lettori silenziosi e i 56 che hanno aggiunto la mia storia tra i preferiti!



Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Notte insonne! ***





( Sirius Black )


Tutto quel baccano alle tre del mattino non era molto solito neanche in una delle case più rumorose di Godric’s Hollow, e il Signor Black si stava chiedendo chi potesse essere, uscì da sotto il piumone e si infilò le pantofole a forma di cane e la vestglia rossa e oro, si voltò verso la sua adorata moglie per vedere se quel fracasso l’aveva svegliata ma dormiva della grossa, una cosa che nessuno avrebbe potuto immaginare era che Elisabeth Wuotzon in Black aveva il sonno pesante e che neanche se una banda si sarebbe messa a suonare nella camera da letto lei si sarebbe svegliata, probabilmente avrebbe grugnito infastidita e si sarebbe girata dall’altro lato come se niente fosse.

Il povero Sirius con delle occhiaie che gli arrivavano alle ginocchia scese le scale e andò verso tutto il fracasso che sentiva, arrivò alla porta della cucina e sentì un rumore di pentole che cadevano, aprì la porta e vide il suo adorato figlio che aveva rischiato di essere schiantato steso sotto una marea di pentole!

Strascicando i piedi si avvicinò a Dylan che stava lanciando improperi al creatore delle pentole, perché quelle erano pesanti e non era certo un piacere se quelle ti cadevano addosso e ti spaccavano quasi le costole.
Sirius con la bacchetta che teneva nella tasca della vestaglia fece ritornare tutte le cose al loro posto lasciando suo figlio steso a terra stile stella marina, dopodiché prese un sedia e si sedette aspettando che il figlio facesse lo stesso.

- Dylan… potrei sapete come mai alle tre di mattina ti metti a fare tutto questo casino ?!? – chiese con la voce leggermente isterica, vide suo figlio voltarsi verso di lui e guardarlo con quei stupendi occhi blu, che aveva ereditato dalla mamma, che erano facili da leggere per chi lo conoscesse bene, e lui essendo il padre sapeva quando il figlio aveva qualcosa, e in quel mometo nel suo sguardo vide tristezza e preoccupazione miste alla contentezza.

- Papà non riesco a dormire! Ogni volta che chiudo gli occhi, ti… ti rivedo… vedo come saresti stato se avessi passato dodici anni ad Azkaban, vedo tutto il dolore di Harry dopo la tua morte, e penso che probabilmente io soffrirei ancora di più se tu… tu… tu morissi, e con te anche la mamma, gli zii, le zie e… e… e Jenny… Papà ma Harry come ha fatto a vivere, a svegliarsi ogni mattina sapendo di essere solo, di poter contare solo su Hermione e Ron, io probabilmente non avrei accettato il mio destino come ha fatto lui… - in quel momento mi era sembrato di rivedere il bambino di sette anni che quando la sera faceva degli incubi veniva da me e mi trascinava nella sua camera per controllare se nell’armadio e sotto il letto c’erano i mostri, poi andava nel suo letto e mi chiedeva di mettermi vicino a lui e ci addormentavamo nel suo lettino…

Il mio bambino era cresciuto certo ma per me rimaneva sempre il mio cucciolotto.

- Tesoro, tu non resterai mai solo, ci saremo sempre io e la mamma e anche tutti gli altri! – gli dissi avvicinandomi a lui e abbracciandolo, abbraccio che non rifiutò ma ricambiò.

Lo capivo benissimo, per me era stato stranissimo vedermi uscito da Azkaban, vedere nei miei occhi la solitudine e la tristezza, ma la cosa che mi aveva colpito di più era stata la rabbia, ero arrabbiato con me stesso, l’avevo capito guardando lo sguardo che avevo nei ricordi di Harry.

Mi ero ripromesso che non avrei mai abbandonato mio figlio, avrei fatto di tutto per rimanere vivo, non volevo che soffrisse come aveva sofferto Harry, il mio figlioccio aveva avuto una vita diffcile, tutta in salita e venendo nella nostra dimensione la luce della speranza si era riaccesa in lui, aveva ritrovato la famiglia che non aveva mai avuto, così come Lily e James aveva ritrovato il figlio perduto.

Nel Pensatoio avevamo visto tutte le sue avventure, cose che un ragazzino di undici, dodoci, tredici, quattordici, quindici, sedici e diciassette anni non avrebbe mai dovuto fare, cose che neanche gli uomini più potenti avevano mai fatto, aveva affrontato Voldemort sei volte e ne era uscito tutte e sei vivo, mi aveva salvato da una mandria di Dissennatori, aveva affrontato un Basilisco, aveva affrontato le prove del Torneo Tremaghi e non potevo certo biasimare James per lo sguardo pieno di orgoglio che aveva dopo essere uscito molte ore dopo dal Pensatoio.

Ma oltre all’orgoglio nei suoi occhi avevo visto anche la preoccupazione, perché Harry aveva di nuovo la febbre alta e sembrava che intorno a lui ci fossere delle scintille, Lily era corsa subito a preparare una pazione per la febbre ma Silente aveva detto di non preoccuparci perché era normale che avesse la temperatura alta.

Jennifer ci aveva detto che Harry aveva paura delle nostre reazioni per questo non voleva dirci ancora niente, James l’aveva chiamato con parole degne di uno scaricatore di porto dicendo che il sapere suo figlio vivo l’avrebbe reso feliccisimo e la stessa cosa aveva detto Lily però senza essere così sboccata, Sirius jr per in un primo momento era rimasto silenzioso ma poi aveva incominciato a parlare di un cerco club che avevano formato lui e Dylan contro gli ammiratori d Jenny e dicendo che così avevano un nuovo alleato.

Intanto mio figlio che si era seduro su una sedia guardava fuori dalla finestra che era messa sul lavello e notai che la luce della verande di casa Potter era accesa, mi voltai verso Dylan che gà si era alzato e si era avviato verso il salotto per usare la Metropolvere.


__________________________________________________________________________________________


( Jennifer Potter )

Mio fratello e mio padre mi avevano svegliata, Sirius voleva preparare una cioccolata calda ma aveva combinato solo guai così come mio padre che era accorso lì sentendo il figlio usare un linguaggio degno di uno scaricatore di porto, entrambi erano venuti in camera mia e mi avevano tirata giù dal letto supplicandomi con il loro famoso sguardo, di un cervo finito in una tagliola, di aiutarli a fare la cioccolata calda, bhè… io l’avevo fatta e loro erano andati a sedersi sul dondolo fuori in veranda, così da brava sorella e da brava figlia gliel’avevo preparata, ne avevo fatta molta, visto che anche io la volevo e l’avevo messa nella tazze giganti che avevo comprato per bera la cioccolata con la scritta “ I LOVE CHOCOLATE”, tutte rosse e oro naturalmente, presi una confezione di mashmellow e la misi sul vassoio, e uscii fuori.

Appena mi videro i loro occhi si illuminarono come quelli di un bambino la mattina di Natale e entrambi mi ringraziarono con un sonoro bacio sulla guancia, mi fecero spazio fra di loro e mi sedetti anche io, papà fece apparire una coperta, visto che eravamo a Novembre inoltrato e fuori faceva “leggermente” freddo, presi il cucchiaio e portai un po’ di cioccolata alla bocca, era squisita, adoravo la cioccolata, tutto merito dello zio Remus, che quando ero piccola e piangevo mi dava un cioccolatino e subito i lacrimoni scomparivano e la mia bocca diventava marrone.

Mio padre mi passò un braccio attorno alle spelle e mi strinse a lui, e io appoggiai la testa sulla sua spalla, non mi ero arrabbiata con mio padre quando mi aveva svegliata perché sapevo che aveva bisogno di qualcuno che lo aiutasse a pensare ad altro, anche se era stato contentissimo del ritorno di Harry avevo sentito quello che aveva detto allo zio Remus, aveva la voce leggermente tremula, era arrabbiato con se stesso, perché aveva lasciato Harry che aveva dovuto affrontare tutto da solo, era arrabbiato perché aveva ascoltato Sirius e aveva scelto Peter come custode segreto, ma dopo uno sfogo accompagnato da urla che avrebbero fatto impallidire Voldemort in persona, ma non lo zio Remus che conosceva papà meglio delle sue tasche, si era seduto e aveva incominciato a dire di quanto era fiero di suo figlio.

Sirius al mio fianco continuava a mangiare mashmellow coperti di cioccolata, la reazione che più mi preoccupava era proprio la sua, ma mi aveva confessato che aveva capito che Harry Evans non era quello che era e che l’aveva capito dal Patronus uguale a quello di papà che aveva visto a Diagon Alley, e pensava che lui centrasse con la nostra famiglia, la mamma era la mamma e lei sapeva che Harry era vivo e dopo che era uscita dal Pensatoio insieme a zia Lizzie e a zia Dora l’avevano portato a casa nostra e l’aveva messo nella sua camera, quella che aveva quando era bambino e poi era andata a preparagli una pozione per la febbre.

Mentre portavo alla bocca un mashmellow ricoperto di cioccolato sentii il dondolo sotto di me muoversi e mi girai verso destra dove vidi lo zio Sirius che stava ingrandendo il dondolo con la bacchetta e Dylan con due tazze in mano piene di cioccolato fumante.

- Allora Felpato cosa ti porta qui a quest’ora del mattino ? – chiese mio padre voltandosi verso lo zio e appoggiandomi il mento sul capo!

- Diciamo che qualcuno non riusciva a dormire… - immaginai fosse Dylan visto che la zia Lizzie così come la mamma aveva il sonno pesante e anche zio Sirius riusciva a dormire anche se si suonavano delle trombe nella camera da letto.

- Anche qui qualcuno non riusciva a dormire e sono stata buttata giù dal letto per preparare della cioccolata calda. – risposi io sorridendo, mio fratello si frattò un guancia e sorrise anche lui a Dylan che gli fece l’occhiolino.

Vidi Sirius diventare improvvisamente serio e capii subito che voleva chiede qualcosa su Harry.

- Come sta Harry!?!?! Ha ancora la febbre alta ?!?! – infatti!

- Si! Silente ha detto che è normale, i suoi poteri sono aumentati a quanto ha capito, ha detto che la sua aura magica è notevolmente aumentata e che è diventato molto potente! Lily si è addormentata sulla poltrona che ha messo vicino al letto di Harry, è rimasta sempre vicino a lui e gli ha somministrato alcune pozioni! – papà aveva parlato con un tono di voce preoccupato, ormai era passato più di un giorno da quando eravamo usciti dal Pensatoio e mio fratello continuava a rimanere incosciente e ad avere la febbre alta!

- Bhè dopo che Poppy l’ha visitato ha detto che starà benissimo non devi preoccuparti Ramoso, sai che quella donna se vede un paziente che sta male è capace di rimanergli vicino finchè non guarisca del tutto e con Harry ha solo detto a Lily di dargli alcune pozioni ogni ora e se n’è andata! – zio Sirius aveva ragione, Poppy dopo avermi strigliato per bene perché ero scappata dall’infermeria era corsa in camera di Harry e l’aveva subito visitato e dopo mezz’ora era tornata a Hogwarts.

- So che starà bene ma sono lo stesso preoccupato! Non apre gli occhi da ieri sera! – papà ogni volta che io o Sirius prendavamo la febbre si tramutava in mamma chioccia e si preoccupava per noi più della mamma, lo zio Remus mi aveva detto che aveva paura che ci succedesse qualcosa, visto che Harry era stato ucciso a un anno!

Passammo tutta la notte a bere cioccolata calda e a rimpizzarci di mashmellow finchè non crollammo dal sonno! E la mattina dopo venimmo svegliata dal Clik della macchina fotografica della zia Lizzie che era venuta a portarci i cornetti per la colazione!



____________________________________________________________________________________________


( Harry Potter )

Un raggio di sole che era riuscito a passare attraverso le tende chiuse mi aveva colpito sugli occhi svegliandomi!
Aprii gli occhi e mi guardai attorno, ma senza gli occhiali non vedevo niente, pensai di prenderli ma quelli vennero fluttuando da me e li presi al volo, quando me li misi mi guardai attorno, la stanza mi era vagamente familiare, le pareti erano dipinte di un semplice azzurro pastello, la carta da parati che ricopriva solo metà muro era di un dorato molto chiaro e sopra vi erano raffigurati dei boccini, sulle pareti c’erano alcune mensole di legno scuro, su alcune c’erano dei libri per bambini ma altre erano vuote, di fronte al letto c’era un armadio a quattro ante sempre di legno scuro, poi davanti a una delle due finestre c’era una scrivania, poi c’era la porta che pensavo conducesse al bagno, portai lo sguardo davanti a me e vidi una poltrona su cui c’era mia madre addormentata, e improvvisamente ricordai tutto, ormai i miei genitori e gli altri sapevano chi io in realtà fossi!

Mi alzai e mi venne un capogiro, ricordavo che avevo avuto la febbre alta, mi sentivo ancora un po’ debole ma tutto sommato stavo bene, mi avvicinai a un comodino che si trovava accanto al letto e presi la mia bacchetta, appena la presi in mano dalla punta uscirono delle scintille rosse e oro, chiusi gli occhi e sentii un calore espandersi in tutto il mio corpo e all’improvviso tutta la stanchezza scomparve e mi sentii molto più forte, sentivo la magia scorrermi nelle vene, e mi resi conto che ero diventato veramente più potente.
Sentii il canto della Fenice e mi voltai verso il letto, lì c’era la mia Funny, capii subito che era la mia, le andai incotro e lei mi salutò struscando la sua testa contro la mia mano!

“ Finalmente ti sei svegliato! Pensavo che saresti rimasto a letto per ancora un paio di giorni ma a quanto pare mi sbagliavo! ” mi disse Funny!

“ Per caso sai come l’hanno presa ? ” le chiesi.

“ Scendi e lo vedrai da te! ” mi risose.

Io feci di si con la testa e uscii dalla camera lasciando mia madre dormire, scesi le scale e attraversai il corridoio e quando fui davanti alla porta della cucina mi bloccai, non mi era mai sembrato tanto difficile aprire una porta, sentivo le voci di mia sorella, mio fratello, mio padre,Dylan, Sirius, Lizzie, Remus, Dora e i gorgolii di Teddy, contai fino a dieci e dopo aver preso un bel respiro aprii la porta!

Tutti smisero di parlare e si voltarono verso di me, non mi era mai piaciuto essere l’oggetto dell’attenzione degli altri e in quel momento avrei fatto di tutto per essere da un’altra parte, feci un sorriso striracchiato e tutti mi risposero sorridendo, il primo ad alzarsi fu mio padre che venne verso di me e mi abbracciò, in un primo mometo rimasi sotto shok ma poi ricambiai l’abbraccio, era bello essere abbracciato dal proprio padre, anche se ero alto quanto lui mi sentivo un bambino che aveva bisogno di affetto.

Dopo che lui si staccò tutti vennero ad abbracciarmi, mi sorella mi diede anche un sonoro bacio sulla guancia così come Lizzie e Dora, ero molto sorpreso dalle loro reazioni, mi aspettavo qualcos’altro, ma quello era meglio.

- Buon giorno tesoro! Ti và di fare colazione ? – mi aveva chiesto mio padre trascinandomi a sedere accanto a lui, Sirius prese un vassoio pieno di cornetti e me lo mise davanti con un enorme tazza di cioccolata.

Ero troppo sopreso, tutto si era svolto troppo velocemente, guardai le facce di tutti che aveva un sorriso stampato sul viso, accanto a me mia sorella prese la mia mano e la strinse per incoraggiarmi, annuii e presi un cornetto, Sirius si sedette di fronte a me e ne prese uno anche lui.

Avevo fatto colazione con loro ogni mattina per circa un mese, ma ora sembrava la prima volta, ormai sapevano chi ero, l’aria era tesa, forse ero solo io ad accorgermene perché gli altri sembravano a proprio aggio.

- Ma è vero che hai batturo uno Spinato ?!? – sorrisi, era stoto mio fratello che era seduto accanto al suo omonimo, sembrava impaziente di sentire la mia risposta anche se aveva visto la mia avventura col drago attraverso i miei ricordi nel Pensatoio!

- Si! – gli risposi sorridendo!

- Me lo insegni! – o era pazzo o altro, ma come gli veniva in mente una cosa del genere, non era stata certo una passeggiata battere il drago, e poi era anche serio!

- Sirius ma cosa ti salta in mente! Non pensarci neanche! Qui nessuno dovrà azzardarsi a battersi con un drago o a cavalcarlo! – disse mio padre e quando pronunciò l’ultima frase mi guardò, probabilmente non gli era piaciuta la passeggiata che avevamo fatto io e i miei amici sul drago per scappare della Grincott – Però potrebbe essere divertente! – aveva aggiunto con un sorriso malandrino, che rispecchiava molto il mio, e una strana luce negli occhi!

- Ma che insegnamento dai ai tuoi figli se poi dici che è divertente fare una cosa pericolosa! – disse Lizzie scuotendo la testa!

- Ma tesoro… non negare che non sarebbe divertente cavalcare un drago… - aveva detto Sirius a sua moglie.

- Poi mi domando da chi ha preso Dylan quando mi arrivano le lettere della McGranitt che mi aggiorna sugli ultimi danni che ha cambinato! – disse Lizzie trattenendo un sorriso!

- Ma cosa ti aspettavi da mio figlio! Che arrivasse all’ultimo anno senza una punizione come hai fatto tu! – disse Sirus facendo fare una smorfia a Dylan.

- Bhè non che Jennifer e Sirius siano due angioletti! E anche Harry non era certo un anima pia, anche lui ha fatto le sue belle malandrinate! – disse mio padre carico d’orgoglio.

- Spero solo che mio figlio non cerchi anche lui di distruggere la scuola! – disse Remus facendo imbrancare mio padre e il mio padrino!

- Remus ma come puoi sperare che Teddy sia un angioletto, infondo anche tu eri e sei un Malandrino e la mia cuginetta a quanto ne so ha cercato più di una volta di far saltare in aria il sotterraneo di Pozioni e di far scoppiare l’aula di Incantesimi! – disse Sirus prendendo in braccio Teddy che cambiò colore di capelli dall’azzurro a un rosso acceso.

- Però bisognerà fargli compagnia ad Hogwarts! Lizzie tesoro che ne dici di fare un fratellino per Dylan e un amico a Teddy! – disse Sirus facendo scoppiare a ridere tutti quanti!

- Forse è una buona idea Felpato, dopo chiederò a Lily se vuole fare un amichetto per Teddy e il tuo futuro figlio e un nuovo fratellino per loro – disse mio padre incrociando le braccia al petto e annuendo serio.

Forse era stato l’unico a notare lo sguardo che si erano scambiate Lizzie e Dora, ma non ci badai molto!

- Sai tesoro potrei prendere anche in considerazione la tua idea, però a patto che tu ti svegli ogni notte per farlo mangiare e lo coccoli quando piange! Non ho nessuna intenzione di passare quello che ho passato con quel demonio di tuo figlio! – disse Lizzie sorridendo e dando un bacio a Teddy che stava giocando con la camicia di Sirius.

- Hey e a me non pensate… - intervenne Dylan – non voglio passare notti insonni sentendo un moccioso piangere! – disse Dylan in tono isterico che fece ridere tutti!

- Come mai ridete ?!?! – disse mia madre entrando in cucina e venendomi a salutare con un abbraccio stritola costole e un bacio sulla guancia!

- I nostri mariti hanno in programma di fare dei compagni di giochi per Teddy! – disse Lizzie facendo apparire una sedia per la mamma che si sedette accanto a papà.

- Davvero ?!?! E coma mai James non ha chiesto la mia opinione ?!?! – chiese mia mamma voltandosi verso papà.

- Tesoro avevo intenzione di chiedertelo più tardi! E poi non vorrai mica far andare Teddy a Hogwarts senza nessun amico! – disse mio padre con un sguardo che avrebbe intenerito anche la Mcgranitt.

Mia mamma sorrise e anche lei si scambiò uno sguardo con Lizzie e Dora, e questa volta non fui l’unica a notarlo, se ne accorse anche Jenny che si voltò verso di me con le sopracciglia inarcate!

- Allora tesoro! Che ne dici ?!?! – chiese mio padre con una luce neglio occhi!

La mamma si voltò verso di me e sorrise.

- Harry amore come stai ? – mi chiese ognorando mio padre che aveva anche unito le mani in segno di preghiera così come Sirius.

- Bene… ma… mamma… - le dissi, era strano chiamarla mamma ma mi piaceva e lei per tutta risposta sorrise e vidi due lacrime scendere dai suoi occhi.

Mia sorella accanto a me mi strinse di nuovo la mano.

All’improvviso una furia dai capelli rossi entrò dalla porta e incominciò a urlare…

- TU! MA TI RENDI CONTO DI QUANTO MI HAI FATTA PREOCCUPARE! QUANDO SONO VENUTA IN INFERMERIA A TROVARTI TU NON C’ERI! SONO ANDATA NEL PANICO, POPPY NON C’ERA, E SONO USCITA A CERCARTI PER TUTTA LA SCUOLA, TUO FRATELLO E DYLAN ERA SCOMPARSI PROPRIO COME TE E SILENTE!

HO GIROVAGATO PER TUTTA HOGWARTS PER VEDERE DOVE ERI FINITA, HO CHIESTO ALLA MCGRANITT E AVITIUS SE SAPEVANO DOVE TI TROVAVI MA LORO NON HANNO VOLUTI DIRMI NIENTE, SONO STATA SVEGLIA TUTTA LA NOTTE.

ERO PREOCCUPATISSIMA, POI FINALMENTE STA MATTINA SILENTE SI E’ PRESO LA BRIGA DI DIRMI COSA ERA SUCCESSO E APPENA HO SAPUTO MI SONO PRECIPITATA QUI COL SUO PERMESSO! -

A urlare come un pazza furioa era stata Ginny che si era messa davanti a mia sorella, tutta la guardavano con una faccia sconvolta, tranne me e Jennifer.

- Ginny sta calma! Mi dispiace di non averti avvertito ma non c’hò proprio pensato, ne sono successe di tutti i colori! Scusami! – aveva detto mia sorella facendola sedere per farle prendere fiato!

- Ma la prossima volta non scomparire senza avvertirmi! Mi hai fatta preoccupare da morire! – le disse Ginny sorridendole.

Poi si voltò verso di me e fece una faccia buffissima vedendomi e mia sorella vedendo l’espressione curiosa di Ginny intervenne.

- Ginny lui è mio fratello Harry! Ma tu già lo conosci! – Ginny mi guardò per alcuni secondi poi si aprì in un sorriso che mi fece sciogliere e probabilmente anche arrosire!

- Piacere! – mi disse allungandomi la mano che io afferrai, era sempre piccola e calda! La vidi aggrottare le sopracciglia e poi spalancare la bocca!

- Ma… ma… Ma tu sei Harry Evans! – mi disse.

Ero molto sorpreso, infondo io avevo un altro aspetto quando mi ero presentato a lei e nessuno mi aveva mai visto per quello che ero!

- Da cosa l’hai capito ?!?! – le ho chiesto.

La vidi arrosire e abbassare gli occhi imbarazzata!

- La tua mano! – mi disse.

- La mia mano ?!?! Cos’ha che non và!?!?! – le chiesi!

- Ecco… vedi… quandocisiamoincontratiperlaprimavoltaetihostrattolamanohonotatochelamiaentravaperfettamentenellatua… - aveva dett quelle parole senza prendere fiato e molto velocemente non ci avevo capito nulla, stavo per chiedere di ripetere ma mia sorella si intromise…

- Vedi Ginny è una lungo storia… ti dico solo che Harry Evans in realtà è Harry Potter! – le disse.

- Per Ginny, ti chiediamo solo un favore non dire niente a nessuno, Silente ci ha detto che sarà meglio non dire niente a nessuno per il momento! – le disse mio padre guardandola negli occhi.

- D’accordo non dirò niente a nessuno! – ci disse sorridendo!



___________________________________________________________________________________________

Ciao a tutti e scusatemi per il ritardo, ma i miei genitori e quelli di Dominic ci hanno fatto una sorpresa, ci hanno dato il permesso di andare ad abitare nell’appartamento che si trova all’ultimo piano della palazzina in cui vivono quasi tutti i miei zii e abbiamo avuto da fare, abbiamo portato molte delle nostre cose nel nostro appartamento e abbiamo dovuto sistemare le camere mie, di Dominic e di Emanuela e di altre tre nostre cugine che ci hanno invase la casa!

Allora il capitolo spero che vi piaccia, ci ho messo un po’ per scriverlo, e ogni volta che era pronto non mi piceva ma alla fine ho deciso di pubblicarlo lo stesso!

Che ne dite nasceranno degli amichetti per Teddy ?

In pratica Dominic ha trovato un mio quaderno con alcuni appunti e ha visto che avevo avuto quest’idea, ha letto una bozza dell’epilogo che ho già scritto e mi ha detto che se non la mettevo in atto mi uccideva!
Fatemi sapere se volete che nascano i nuovi figli di James e Sirius!

Un ringraziamento speciale va a chi ha commentato!

erikappa : Grazie per il commento Non preoccuparti la storia tra Harry e Ginny ci sarà! E poi ci sono ancora tanti capitoli da scrivere! Fammi sapere che ne pensi! Baci!

Shin_86 : Ecco il nuovo capitolo, l’hanno presa tutti bene, come potevo non farla prendere bene! Spero che questo capitolo ti sia piaciuto! Fammi sapere anche tu cosa ne pensi!

alida : Ti ringrazio tantissimo per i tuoi commenti! Si Jennifer è la cocca di casa Potter ed è viziatissima ma anche Sirius jn e Dylan! Solo che lei un po’ di più! XD! Sai anche io non volevo che Harry usasse l’Avada Kedavra però poi mi sono ricordata delle parole di Remus nel settimo libro che gli diceva che ormai disarmare non bastava più e ho deciso di far fuoi Bellatrix che personalmente odio perché ha ucciso Sirus! Fammi sapere che ne pensi del nuovo capitolo! Buona lettura.

lucia_hp : Ciao! Bhè spero che nel capitolo non troverai molti errori l’ho scritto circa dieci volte e alla fine mi ero scocciata! Purtroppo non sono riuscita a fare periodi meno lunghi! Ma spero che il capitolo ti piaccia lo stesso! Buona lettuta e fammi sapere anche tu cosa ne pensi!

era87 : Si lo so sono imperdonabile vi ho fatto aspettare molto tempo, ma ho vauto pochissimo tempo per scrivere questo capitolo e spero che ti piaccia e anche tu fammi sapere cosa ne pensi! Buona lettura!

brando : Ciao e grazie per il commento! Spero che il capitolo ti piaccia e fammi sapere cosa ne pensi!

E ringrazio anche i 63 che hanno aggiunto la mia storia tra i preferiti!

Buona lettura a tutti e commentate! Grazie!

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Passi in avanti! ***







( Jennifer Potter )


Sognavo. Ne ero consapevole ma non risciuvo a svegliarmi.
E non era per nienete un bel sogno!

Ero seduta nel parco di Hogwarts, la gamba mi faceva un male tremendo, il braccio sanguinava e non riuscivo a muovermi.
Davanti a ma c’era Dylan che lanciava maledizioni su maledizioni a Lucius Malfoy, un po’ più avanti c’era papà che faceva lo stesso con Nott e Avery e poi al centro del parco c’era Harry che combatteva contro Voldemort, erano alla pari.

Dello splendido parco della scuola rimaneva solo dell’erba bruciata e ricoperta di sangue, attorno a me c’erano Mangiamorte che seminavano il terrore.
Ma la mia attenzione era su quei tre duelli, mio fratello giaceva accanto a me svenuto, ma non era morto respirava.
Sentii una risata e poi vidi Dylan cadere all’indietro mormorando “ Ti amo Jennifer” e prima di toccare terra chiuse gli occhi.

Dalla mia bocca uscì un urlo di dolore.


- Jenny tesoro svegliati! Apri gli occhi! Non è successo niente! – qualcuno mi aveva buttato dell’acqua fredda a dosso perché subito aprii gli occhi, la prima persona che vidi era mio padre che subito abbracciai, lui mi strinse e mi baciò il capo.

- Piccola ti va di dirmi cosa hai sognato ?!?! – mi chiese sempre tenendomi stretta, ricordando Dylan che cadeva all’indietro piansi ancora di più e scossi la testa.

- Me lo dirai domani se ti va! – mi dispiaceva far preoccupare mio padre ma non ce la facevo a raccontargli del sogno, era diverso da quello che facevo quasi tutte le sere, Dyaln non era svenuto e c’era anche mio padre, speravo solo che quelli non fossero sogni premonitori!

Feci un paio di respiri profondi e alzai la testa dal petto di mio padre e lo guardai in faccia, era bianco come un cencio e aveva delle goccioline di sudore sulla fronte e gli occhi esprimevano tutta la sua preoccupazione, cercai di sorridere ma quello che mi uscì era solo una smorfia.

- Papà ecco l’acqua! – Sirius era entrato correndo dalla porta della mia camera, se possibile era più bianco di mio padre, la somiglianza fra i due era ancora di più.

- Oh Merlino ti ringrazio! Finanalmente ti sei svegliata! – risi vedendo la sua espressione sollevata, e sentii papà tirare un sospiro di sollievo!

Sirius diede il bicchiere a mio padre che me lo porse, fino a quel momento non mi ero resa conto di quanto avessi sete, la gola mi faceva un male terribile, probabilmente avevo urlato parecchio, bevvi l’acqua che notai essere zuccherata in un sorso e ringraziai Sirius che si era suduto accanti a me.

- Jenny cosa hai sognato, mi hai fatto prendere un colpo, hai urlato per più di mezz’ora, sono corso a svegliare papà perché non sapevo cosa fare! -

Gli presi la mano che strinse.

- Ho fatto solo un brutto sogno Sirius! Non preoccuparti! – gli dissi guardandolo negli occhi.

Poi mi resi conto che al mio capezzale mancava Harry, sapevo che la mamma non si era svegliata visto che aveva il sonno pesante.

- Harry ? – chiesi

- Ha di nuovo la febbre, Madama Chips gli ha dato una boccetta di pozione per dormire, ha detto che dormirà fino a domani pomeriggio probabilmente. – povero papà gli sarebbero venuti i capelli bianchi a forza di preoccuparsi per noi.

- Che ore sono ? – chiesi.

- Sono le tre di notte Piccola! – rispose mio padre.

- Bene! Penso proprio che andrò a farmi una doccia! – avevo la camicia da notte completamente azzeccata alla pelle, e i capelli erano un po’ bagnati!

- D’accordo, io vado a preparare un tazza di tè! – disse papà alzandosi!

- Io invece me ne torno a dormire! – disse Sirius.

Andai all’armadio dove presi una camicia da notte pulita, gli slip e il reggiseno.
Appena entrai nel bagno si accese magicamente la luce. Mi guardai allo specchio che occupava completamente una parete del bagno.
Ero ridotta uno straccio, i capelli erano in disordine la camicia da notte tutta spiegazzata e attaccata al corpo, sotto gli occhi c’erano delle occhiaie spaventose, distolsi lo sguardo e mi spogliai.

Sotto il getto dell’acqua calda mi ripresi un po’, mi feci uno shampoo veloce e mi insaponai.

Dopo essermi lavata, mi asciugai e mi vestii.
Mi guardai allo specchio, avevo preso un po’ di colore, e le occhiaie non erano marcate come prima, i capelli mi scendevano leggermente umidi dietro la schiena.
Peccato che non potevo usare ancora la magia, dovevo pazientare ancora qualche mese e poi avrei potuto usarla fuori dal castello, i ricci c’erano ma non erano perfetti come mio solito, wabbè avrei chiesto alla mamma di sistemarmeli la mattina dopo.

Uscii dal bagno e trovai Sirius addormentato sul mio letto, presi una coperta e gliela misi addosso, aveva l’abitudine di dormire in boxser anche quando era pieno inverno.
Presi gli occhiali dal comodino e me li misi, senza ero cieca come una talpa, purtroppo avevo ereditato quel carattere da papà, beato Sirus che non doveva portare gli occhiali!

Scesi in cucina e trovai una bella tazza di tè fumante ad aspettarmi, papà era seduto in salotto sulla sua poltrona ad aspettarmi.
Anche lui come Sirus aveva l’abitudine di dormire in boxser, ma almeno si metteva una cannottiera.

Mi sedetti sul divano e mi coprii con la coperta che probabilmente papà aveva messo li per me.

- Ti senti meglio ?!? – mi chiese con un velo di preoccupazione.

- Si papà sto benissimo! Era solo un brutto sogno! – era vero ora mi sentivo molto meglio.

- Sai continuavi a nominare Dylan! – non so perché ma arrossii immediatamente, forse perché prima di cadere a terra morto, faticavo a pensarlo, aveva detto di amarmi! Cosa secondo me impossibile!

- Da..dav… Davvero ?!? – gli chiesi farfugliando.

- Si… - mi disse sempre con quel sorriso malandrino. Sicuramente c’era dell’altro, ma era meglio non indagare.

Bevi il tè a piccoli sorsi e mi sentii subito meglio, probabilmente papà ci aveva messo un po’ di pozione per riprendere le forze.

Dopo un po’ chiusi gli occhi e mi abbandonai alla braccia di morfeo!



___________________________________________________________________________________________


( James Potte )

Finalmente si era addormentata, quando avevo sentito le sue urla mi ero sentito impotente, non riuscivo a svegliarla, ma alla fine c’era riuscito!
Mi era sembrato di rivedere Lily nei mesi dopo la morte di Harry, mi svegliavo nel cuore della notte sentedola urlare il nome di nostro figlio, poi aveva scoperto di aspettare Jennifer e la notte non aveva quasi più gli incubi.

Lei era stato il nostro raggio di sole, ricordavo perfettamente il giorno della sua nascita, eravamo corsi al San Mungo perché a Lily le si erano rotte le acque, e dopo quattro ore stringevo tra le braccia la mia bambina, era uno scricciolo, aveva già un cespuglio di capelli rossi, mi aspettavo che avesse i miei occhi invece quando l’aveva aperti erano verdi, non avevo mai visto niente di così bello.
Sirius mi prese in giro per mesi perché avevo pianto dalla gioia, poi l’anno dopo era arrivato Sirius, era un neonato tutto pepe, ma nella nostra vita perfetta c’era sempre qualcosa che mancava, e quella cosa era Harry, Lily non aveva mai superato del tutto la sua morte, e neanche io, ma cercavo sempre di non pensarci, ora che era ritornato non mi sembrava vero.

Fua distratto dai miei pensieri da Jenny che stava parlando nel sonno.

- Dylan…– sentendo il nome del mio figlioccio mi spuntò un sorriso malandrino, prima quando le avevo detto che aveva pronunciato il suo nome non le avevo detto proprio tutto, e penso che lei l’avesse capito, prima di urlare aveva detto chiaramente “ Dylan Ti Amo”, cosa che ormai tutti in famiglia sapevamo, io e Sirus già immaginavamo i nostri nipotini, però solo i diretti interessati ancora non lo capivano.

Lentamente anche io caddi tra le braccia di Morfeo.



______________________________________________________________________________________________


( Jennifer Potter )


- Mamma vado a svegliare Dylannnn…. – urlai.

- Si tesoro! – mi rispose la mamma dalla cucina.

Era le 11:30 ed ero sveglia da ormai due ore, avevo fatto colazione e avevo detto alla mamma che sarei andata a fare la spesa, ma da sola non ci volevo andare, Harry e Sirus così come papà dormivano ancora e non volevo svegliarli così avevo optato per Dylan che probabilmente dormiva ancora.
Uscii di casa e attraversai il vialetto, avevo deciso di andare a piedi a casa di zio Sirus, avevo voglia di fare due passi, bussai alla porta e subito mi venne ad aprire zia Lizzie.

- Tesoro stavo per venire io a casa vostra! – mi disse abbracciandomi.

- Zia sono venuta a chiedere a Dylan se vuole accompagnarmi a fare la spesa, la mamma ha deciso di fare una cena tutti insieme per festeggiare il ritorno di Harry! – le dissi. Infatti la mamma si era svegliata con l’intenzione di cucinare, aveva compilato una lista della spesa che non finiva più.

- E’ ancora di sopra a dormire, vallo a svegliare. – mi disse uscendo.

Annuii, mi tolsi il giubotto e lo appesi all’attaccapanni e salii le scale, andai verso la porta di legno scuro con scritto “Dylan” con lettere dorate e rosse, aprii la porta e entrai, stava ancora dormendo, sembrava un angioletto, mi scappò un sospiro esasperato, ma possibile mai che tutti i maschi dormissero in boxer, aveva i capelli tutti arruffati, mi avvicinai e mi sedetti accanto al suo fianco destro, stava dormendo a pancia sotto, iniziai a disegnare della linee immaginarie che partivano dalla mano che era appoggiata proprio accanto alla mia gamba, e salii fino ai capelli che accarezzai.

Se mi avessero visto le ragazze del suo fan club probabilmente mi avrebbere uccisa senza che me ne rendessi conto.

Mi dispiaceva svegliarlo, ma prima o poi si sarebbe svegliato da solo, meglio accelerare i tempi.
Mi misi in ginocchio sul letto e comincia a scuoterlo chiamando, ma lui non dava segni di volersi svegliare, dopo circa cinque minuti si girò a pancia all’aria trascinandomi sopra di lui, sgranai gli occhi e per poco non cacciai un urlo, mi aveva intrappolata, la mia gamba destra era sotto la sua e il suo braccio era stretto attorno alla mia vita ero praticamente stesa addosso a lui, abbassai lo sguardo che mi cadde sulle sue labbra, subito diventai rosso pomodoro.

Se mi fossi abbassata solo di un millimetro le nostra labbra si sarebbero toccata, sentivo il mio cuore battere all’impazzata, andando avanti così l’avrebbe sentito anche lui e si sarebbe svegliato.
- Dylan apri gli occhi… svegliati… - continuavo a dire, ma invano, lui per risposta stringeva di più la presa attorno al mio fianco.
Poi sentii la sua mano destra andare a fare compagnia all’altra, e mi strinse ancora di più, se qualcuno fosse entrato kissà cosa avrebbe pensato.

Il mio caro amico non dava segni di volersi svegliare, e io non sapevo come muovermi, ero tentata di chiamare zio Sirius che era nella camera in fondo al corridoio a dormire, ma decisi di riprovare a svegliarlo se non ci fossi risucita l’avrei chiamato.

- Dylan… Dylan… Black apri subito quegli occhi… - aveva funzionato, perché lo senti muoversi e sbadigliare.

- Jennifer….. ma che ci fai seduta sulla mia pancia ?!? –Bene! Merlino esiste!
Aprì gli occhi e io affondai in un mare di blu e le mie amcihe farfalle vennere a svolazzare tranquille nel mio stomaco.
Aveva uno sguardo talmente confuso che mi fece tenerezza.
- Mi hai trascinato tu! – gli dissi.

- Ah… - lo sentii dire come se fosse la cosa più normale del mondo.

- E se non ti dispiace vorrei scendere… - gli dissi.

Lui per tutta risposta, chiuse gli occhi, si spostò sul fianco sinistro e mi strinse come se fossi stata un pupazzo.
Probabilmente ero diventata più rossa dei miei capelli, quel ragazzo era pazzo stava andando incontro a una morte certa.
Sentii che strusciava la guancia sulla mia testa e ispirava il mio odore.
Avevo chiuso anche io gli per chissà quale motivo e quando li aprii mi trovai con il naso schiacciato contro il suo petto nudo!

Bene!
Andava sempre meglio. Probabilmenete ero diventata più rossa dei miei capelli! E Dylan sembrava essersi riaddormentato!
Non è che non mi piacesse stare appiccicata a lui, ma due amici non si comportavano così!
Una voce nella mia testa, stranamente uguale a quella di Ginny, mi disse “Ma voi quando siete stato solo amici ?!?”, bene ora anche la mia testa mi faceva brutti scherzi, cercai di divincolarmi e portai le mani sul suo petto, leggermente muscoloso per via del Quiddith, bene il mio cuora stava per uscirmi dal petto e probabilmente entro poco mi sarei sciolta.

Cercao di spingerlo via, ma i miei tentativi furono vani!
Probabilmente se a spingerlo fosse stato Teddy avrebbe avuto migliori risultati, e il mio caro amico mi strinse ancora di più!
E le mie amiche farfalle sembravano ballare la conga!
Bene ora mi stava anche lasciando una scia di baci!
Ma per chi mi aveva preso, per una delle sue amichette ?!?!
Dite alla mia famiglia che l’amavo!
Stavo per morire! Il mio cuore non avrebbe retto! Oppure mi sarei prima sciolta!


____________________________________________________________________________________________


( Dylan Black )

Probabilmente stavo sognando, ero stretto a Jenny come una piovra, cosa che normalmente non avrei potuto fare così liberamente, se no avrei rischiato di essere schiantato, certo qualche abbraccio ce lo concedavamo ma non mi permetteva mai di lasciarle una scia di baci che partiva dalla clavicola e arrivava fino al collo, e in quel momento era quello che stavo facendo, il suo odore era unico, odorava di fragola e fiori, lentamente col naso segnai una linea immaginaria che finì sulla sua guancia dove lasciai un bacio.

Avrei voluto che quel sogno non finisse mai ma all’improvviso sentii un male cane alla pancia e aprii gli occhi, ma allora quello non era un sogno, perché molto probabilmente se fosse stato un sogno non mi sarei fatto male, mi sedetti all’improvviso e Jenny finì distesa sulla mie gambe, la guardai negli occhi e vidi che erano accesi da una strana luce, aveva un’espressone sconvolta ed era completamente rossa, quando realizzai quello che avevo fatto arrossii furiosamente e corsi in bagno chiudendomi la porta alla spalle.

Ripesando a quello che era successo per poco non mi sentii male.
Il battito del mio cuore era talmenete forte che Jenny avrebbe potuto sentorlo.
Nel mio stomaco iniziarono a volare le farfalle, che nell’ultimo periodo vivevano stabilmente lì.

Che cavolo avevo fatto ?

Se mi avesse visto Sirius probabilmente mi avrebbe ucciso, e da quando facevo sogni in cui c’era Jennifer ( una voce nella mia testa, stranamente molto simile a qualla di zio Remus mi ricordò che negli ultimi tempi anche troppo spesso ), scacciai quella voce e mi buttati sotto il getto dell’acqua fredda con tutti i boxer, che non mi erano mai sembrati così stretti, rimasi alcuni minuti lì poi mi feci una doccia veloce e indossai l’accappatoio.

Quando uscii dal bagno trovai le tende aperte e il letto fatto.
Probabilmente era stata Jenny che in quel momento non c’era, mi vestii in pochi minuti, presi un paio di blu jeans una maglietta azzura e le mie All Star blu e bianche.
Mi passai una mano tra i capelli e scesi le scale pronto ad affronatre l’ira di Jenny.

Andai in cucina dova la trovai seduta a tavola con una tazza di cioccolata tra le mani, appena sentì il grattare della sedia contro il pavimento alzò lo sguardo,aveva le guancie ancora un po’ rosse ma sembrava essere ritornata al suo colorito.

- Scusa! – Scusa ? Ma non potevo dire qualcosa di più originale ?
Ci fissammo ancora un altro po’ negli occhi poi si aprì in un sorriso che avrebbe fatto scaldare il cuore di Voldemort in persona.

- Fa niente! – mi disse sventolando la mano, come se volesse scacciare una mosca particolarmente fastidiosa. Una parte di me sospirò di sollievo e un’altra invece era enormemente delusa. Da cosa poi, non ne avevo idea.

- Come mai sei venuta a svegliarmi… - la vidi arrossire di nuovo e io sentii un caldo improvviso.
Non ero mai stato svegliato in modo migliore, avrei voluto prendere a testate il muro, ma mi trattenni.

- La mamma vuole organizzare una cena tutti insieme prima che noi torniamo a Hogwarts, e mi ha chiesto di andare a fare la spesa, da sola non voglio andarci e così sono venuta a chiederti se ti andava di accompagnarmi. – mi disse.

- Ok ti accompagno. – Mi alzai presi la tazza di cioccolato dalle sue mani, la svuotai e la misi nel lavandino.

Insime andammo nel corridoi dove ci mettemmo i giubotti e uscimmo.

- Dove andiamo a fare la spesa ?!? – le domandai.

- La mamma non vuole che ci allontaniamo, quindi in centro! – annuii.

- Harry ? – le chiesi.

- Ieri ha avuto di nuovo la febbre, ma sta mattina stava bene, dormiva! – annuii di nuovo.

- Ma Sirus come mai non è venuto ?!? – strano il mio migliore amico non avrebbe mai fatto uscire la sorella di casa dopo l’attacco dell’altra sera a casa di zio Remus, probabilmente l’avrebbe legata alla sedia pur di non farle correre rischi.

- Dormiva! Diciamo che ha passato la notte in bianco per colpa mia, così non me la sono sentita di svegliarlo! – era arrossita di nuovo, c’era qualcosa sotto. Meglio indagare!

- Come mai non hai dormito ?!? – le chiesi.

- Ho fatto un incubo! – mi disse guardandomi negli occhi e un’ombra li oscurò per un attimo. – E lui si è svegliato sentendomi urlare. – mi disse aggiustandosi un boccolo che le era finito davanti agli occhi.

Tra di noi c’era un po’ di imbarazzo, bhè diciamo un baule, ma entrambi cercammi di essere quelli di sempre. Lei era nervosa, me ne accorgevo da come si sistemava i capelli, si attorcigliava un ricciolo attorno all’indice della mano destra e poi lo lasciava andare, solitamente lo faeva quando era nervosa, ansiosa o pensierosa.

- Ecco siamo arrivati. – entrammo nel piccolo supermercato che c’era nel centro di Godric’s Hollow e presi uno di quei cosi babbani, carre e qualcosa, solo che erano incantati in modo che seguissero chi li prendeva e poteva contenere di tutto e di più.

Jenny estrasse la lista della spesa dalla tasca dei jeans e si diresse verso alcuni scaffali, prese farina e altre cose, io la seguivo come un cane, sembrava che la lista non finisse più.
Forse ero impazzito o altro, ma mentre guardavo Jennifer andare da uno scaffale a un altro, sorridere ad alcune vecchiette che la salutarono, aiutare un bambino a cui era caduto il pupazzo, pensai che lei era la cosa più bella del mondo.
Guardarla sistemarsi i riccioli o gli occhiali, oppure mordersi il labbro inferiore pensierosa, mi faceva riscaldare e battere il cuore.

Sicuramente era impazzito, perché da quando l’aveva vista solo con un misero asciugamano addosso avevo iniziato a guardarla “in quel modo”, e non aveva mai pensato a Jennifer come possibile ragazza, per me lei sempre stata la mia sorellina, quella che dovevo proteggere, anche se alcune volte potevano sembrare tutto fuorchè fratello e sorella.

Fu distratto dai miei pensieri da Jenny che mi chiamava.

- Dylan ti va la torta al cioccolato ?!?! – mi chiese girandosi verso di me.
Probabilmente i miei occhi si erano accesi come una lampadina, la torta al cioccolato di Jennifer era fenomenale, se fosse stato per me l’avrei mangiata tutti i giorni.
Annuii convinto e lei sorrise,e qualcosa nel mio stomaco si mosse, la seguii verso un altro scaffale da dove prese alcune tavolette di cioccolata fondente e altre cose che non sapevo cosa fossero.

- Jenny ?!?! – mi era venuta un’altra idea.

- Si ?!? – mi disse mentre prendeva delle fragole.

- Vuoi fare anche i biscotti ?!?!? – quelli non erano per la cena però, mi era venuta voglia di mangiarli e i suoi biscotti erano buonissimi.

- D’accordo! A patto che mi aiuti però… - annuii entusiasta, che ci voleva per fare i biscotti, l’avevo vista tantissime volte farli e non era difficile.

- Si ti aiuto! -

Continuammo a girovagare per il magazzino per circa un’altra mezzora e tornammo a casa. Naturalmente io mantenevo le buste più pesanti, ne erano cinque e lei invece ne mantenava una sola e era leggerissima.

Andammo a casa sua e entrammo in cucina, zia Lily ci accolse con un “ Era ora” e subito bacchetta alla mano, cominciò a cucinare, e io e Jenny andammo in salotto dove zio James stava leggendo la Gazzetta del Profeta.
Appena mi vide mi lanciò uno sguardo stranissimo e poi ritornò a leggere.

Mi voltai verso Jenny che si guardava attorno.

- Papà ?!?! – disse.

- Si Principessa ?!?! – disse lo zio.

- Dove sono Sirius e Harry ?!?! – chiese sedendosi sul divano dove mi accomodai anche io.

- Da Remus! – rispose.

- E perché sono dallo zio Remus ?!?! -

- Perché Dora è andata insieme a Lizzie a casa di zia Alice e Remus che doveva compilare delle scartoffie ha chiesto a Sirius di dare un’occhiata a Teddy. -

- Ah… Bene… Papà io e Dylan andiamo a preparare la torta e i biscotti a casa sua! – disse Jenny dando un bacio sulla guancia a zio James e trascinandomi nel camino.
Prima di essere avvolti dalla fiamme sentii dire dallo zio “ Buona Fortuna! E portami i biscotti!”



____________________________________________________________________________________________


( Harry Potter )


Dovevo ammettere che mi stavo divertendo moltissimo.
Avevamo fatto il bagnetto a Teddy, che poi aveva fatto il bagno a me e a mio fratello, avevamo cercato di dargli da mangiare ma lui era troppo entusiasta e ci aveva ricoperti di latte e ora stavamo giocando sul tappeto in soggiorno con dei pupazzi animati, Sirius sembrava divertirsi quanto Teddy.

Teddy era appoggiato a un montone di cuscini per non cadere e stava stritolando un lupetto, Sirius cercava di toglierglielo dalle mani ma falliva miseramente.
E io ridevo, quel bambino era una forza della natura, aveva preso sicuramente da Tonks, piano piano gattonai verso di lui e iniziai a fargli il solletico sulla pancia e subito la sua risata allegra si estese per tutta la stanza, i suoi capelli dal blu che quella mattina aveva passarono al verde, poi al giallo,al viola e così via…

Smisi di fargli il solleto e mi dedicai a Sirius che stava prendendo un cagnolino, lentamente mi avvicinai e incominciammo una lotta di solletico, il mio punto debole era la pancia così come il suo, a forza di ridere mi mancava l’ossigeno.

- Time Out! Non ce la faccio più! – dicemmo in contemporanea.
E ci sdraiammo sul tappeto per riprendere fiato.
Sentii qualcosa tirarmi i capelli e vidi che era Teddy, aveva uno sguardo concentrato, infilava le manine nei miei capelli e poi le toglieva.

Lo guardai giocarci ancora per un po’ finchè non si addormentò. Lo presi e lo poggiai nella culla che Remus aveva messo in soggiorno nel caso si fosse addormentato.

- Harry ?!?! – mi chiamò Sirius.

- Si ?!?! – gli dissi sedendomi accanto a lui sul tappeto.

- Come hai fatto ad andare avanti ?!?! – sapevo a cosa si riferiva, alla mia vita nella’ltra dimensione.

- Non è stato facile, sapere che non avevi nessuno oltre a te stesso, certo avevo Ron , Hermione, tutta la famiglia Weasley, ma era come se mi macasse qualcosa, poi quando ho conosciuto Sirius mi ero sentito come se avessi trovato quello che mi mancava, un genitore, qualcuno che mi capisse, ma poi è morto, e dopo di lui Silente, sono andato avanti sapendo che li avrei vendicati, che dovevo sconfiggere il male, avevo un compito che nessuno oltre a me poteva svolgere… - gli risposi guardandolo negli occhi.
Io e mio fratello ci assomigliavamo molto, praticamente eravamo due goccie d’acqua, l’unica cosa che ci distingueva erano gli occhi, lui li aveva castano dorati, come mio padre, io invece verdi come la mamma.

- Io probabilmente non ce l’avrei fatta… mi sarei arreso al primo ostacolo… - mi dissee guardando la cicatrice, non mi dava fastidio che la guardasse.

- Forse… oppure avresti combattuto come me! – sicuramente avrebbe conbattuto e non si sarebbe arreso.

- Non credo… forse sarei scappato a gambe levate… - mi disse sorridendo.

- Sai una volta avevo pensato come fosse stata la mia vita se a portare questa cicatrice fosse stato Neville o un altro, avevo immaginato la mia vita con una famiglia, dei fratelli, ma poi mi sono reso conto che comunque sarei sceso in campo per combattere… Sono fatto così, se non mi metto io nei guai sono loro che vengono a cercarmi… - molte volte avevo cercato di immaginare la mia vita con dei genitori, con una famiglia, ma alla fine davanti a me vedevo sempre e solo Voldemort.

- Io penso che era già scritto che tu saresti dovuto venire qui… - lo pensavo anche io.

- Forse… -

- Io ne sono sicuro… - ne era concinto.

- Cosa volevi fare dopo la scuola… - la risposta era ovvia.

- L’Auror! – risposi.
- Tu invece ?!?! – chiesi.

- Anche io l’Auror! Fin da bambino volevo seguire le orme di papà! – mi rispose.

- E Jennifer e Dylan ?!?! – non le avevo mai chiesto cosa volesse fare dopo la scuola, ero curioso.

- Diciamo che potrebbe fare tutti i lavori che vuole! Sai no che segue tutti i corsi, solo Divinazione e Babbanoligia no! La Macgranith e Lumacorno le hanno consigliato di fare l’insegnante ma lei vuole fare l’Auror, non ti dico papà quando lo venne a sapere come si infuriò! Ma ha capito che è inutile ragionarci! E anche Dylan vuole segure lo orme di zio Sirius quindi Auror! – bene! Una famiglia di Auror.

- Tu in Pozioni come te la cavi ?!?! – impossibile che solo io ero negato in pozioni, Jennifer era strepitosa sapeva preparare qualunque pozione senza la minima difficoltà.

- Vuoi sapere proprio la verità ?!?! Faccio pena! Quando leggo il libro e vedo tutte quelle istruzioni il mio cervello va in fumo! Se non fosse per Jenny che mi aiuta non saprei proprio cosa fare! Però Lumacorno è convinto che io abbia il talento della mamma! – bene anche lui era negato.

- Siamo in due allora… Lumacoro nella mia dimensione era convinto della stessa cosa! – ricordando come ci affannavamo io e Ron per riuscire a fare una pozione mi venne da ridere! Poi un dubbio mi venne in mente.

- Sirius ma i nostri nonni sono vivi ?!?! – ero curioso, una volta avevo chiesto a Silente come erano morti e lui mi aveva detto che furono assassinati da Voldemort in persona la stessa notte in cui morirono i miei genitori, questa domanda a Jennynon l’avevo mai fatta, ma pensando che le cose erano andate diversamente lì, forse erano vivi!

- Certo… ma solo quelli paterni, i genitori della mamma sono morti due giorni dopo il matrimonio della mamma, Voldemort aveva attaccato un treno su cio viaggiava un vecchio mebro dell’Ordine che per non farsi rintracciare aveva deciso di usare un mezzo Babbano e lì c’erano anche loro! – era curioso di conoscerli, sapevo che erano degli Auror molto forti.
Probabilmente Sirius me lo lesse in faccia e mi disse…

- Sta sera verranno anche loro, la mamma vuole che ti conoscano! – ero curiosissimo…




__________________________________________________________________________________________



( Sirius Black )


Forse avevo sbagliato casa, quella non era la cucina di casa mia, il tavolo era completamenete bianco, a terra c’erano un sacco di uova rotte, nel lavello c’erano un sacco di pentole, sulle pareti c’erano macchie di cioccolato così come sul pavimento, nel forno c’erano tre torte e in una pacco su una sedia un montone di biscotti, e impossibile che quei due che si stavano tirando la farina o la cioccolata in polvere fossere mio figlio e Jennifer.

Non si riconoscevano, erano completamente ricoperti di farina, non si riconosceva neache quello che avevano a dosso, il rosso dei capelli di Jenny, che erano legati, non si vedeva, era completamente ricoperto di bianco così come il nero dei capelli di mio figlio, se in quel momento fosse entrata Lizzie li avrebbe sicuramente schianatati.

Non avevano sentito che ero entrato perché continuavano a tirarsi qualsiasi cosa addosso.
E la cucina era invasa dalle loro risate.
Dylan si era riparato sotto il tavolo e aveva in mano un sacco pieno di farina, invece Jenny aveva in mano una ciotola con dell’impasto, ero curioso di vedere come sarebbe andata a finire.
Così mi appoggiai al muro e mi godetti la visuale.

Dylan stava strisciando verso Jennifer che nel frattempo stava girando intorno al tavolo cercando di non farsi prendere da Dylan che le aveva preso i piedi e l’aveva tirata per terra, subito la mia nipote acquisita urlò per la sorpresa e la ciotola finì in testa a entrambi che poi scoppiarono a ridere.
Si alzarono da terra, non erano più sotto il tavolo e Dylan svuotò completamente il sacco di farina in testa a Jenny che prese da sopra il tavolo una ciotola in cui c’era, secondo me, dell’albume d’uovo e lo rovesciò intesta e mio figlio.

Poi cominciò una lotta di solletico, iniziata da mio figlio.

Quei due insieme erano proprio una bella coppia, prima o poi si sarebbero sposati.

Ora Jennifer era finita sul pavimento e Dylan a cavalcioni su di lei la stava riempiendo di solletico.
Gli occhi di entrambi erano accesi da una stranissima luce, e si poteva chiaramente vedere che erano pieni d’amore.

- Dylan ti prego basta non ce la faccio più. – aveva urlato Jenny tra le risate.

- D’accordo la finisco. – disse mio figlio finendola e sedendosi accanto a Jenny.

Kissà come non si erano ancora accorti di me, eppure erano quasi mezz’ora che stavo lì impalato a guardarli.
Per poco non scoppiai a ridere guardandoli, ora erano ridotti peggio di prima, era meglio che andassero a farsi una doccia e che io sitemassi la cucina prima che tornasse quella pazza di mia moglie e li schiantasse e uccidesse per per non averli fermati prima.

Feci un colpetto di tosse e entrambi alzarono la sguardo su di me e immediatamente arrossirono.

- Papà da quanto sei lì ?!?! – mi chiese Dylan alzandosi e aiutando Jenny a fare lo stesso.

- Abbastanza! – risposi estraendo la bacchetta e ripulendo la cucina che ritornò a splendere, poi mi voltai verso i ragazzi che mi guardaro con gratitudine.

- Bene ora tocca a voi ?!?! – dissi e con un altro colpo di bacchetta li ripulii dalla testa ai piedi, ora si che li riconoscevo, però qualche macchia era rimasta.

- Ragazzi che ne dite di andarvi a fare un bella doccia ?!?! – entrambi annuirono, Dyaln salutò Jenny con un bacio sulla guancia, e entrambi divennero rossi come due pomodori maturi, e Jenny dopo avermi abbracciato e aver preso due torte dal forno e un altro pacco gigantesco di biscotti che si trovava su un’altra sedia, uscì frettolosamente dalla porta.

Aaaaaaa… i ragazzi d’oggi, se io fossi stato il posto di Dylan probabilmente con Jennifer mi sarei messo circa dieci anni prima. Ma lui aveva preso quel lato dalla madre, che non era riuscita a capire di essersi innamorata di me fino alla fine del settimo anno di scuola.
Invece io mi ero subito preso una cotta per lei il secondo giorno del primo anno di scuola, mi aveva colpito subito, anche lei apparteneva a una famiglia Purosangue, e come me aveva fatto uno strappo alla regola finendo a Grifondoro, solo che i suoi erano tutti Corvonero ed erano stati orgogliosi della figlia.

La cosa che più mi aveva colpito di lei erano stati gli occhi, per caso i nostri sguardi si erano incrociati ed ero rimasto meravigliato da quel blu inteso ricco di sfaccettature, ci potevo leggere tutte le emozioni che provava e quella mattina avevo letto tristezza, eppure subito avevo capito che era una ragazzina piena di vitalità.
Mi ero avvicinato a lei insieme a James che sorrideva tutto felice perché stavamo andando accanto alla sua Dea dai capelli rosso fuoco, me l’ero dovuto sorbire tutta la prima notte mentre me la descriveva anche se io l’avevo vista, mi ero seduto di fronte a lei e mi ero presentato…



2 Settembre 1971

- Piacere Sirius Black – dissi offrendole la mano che lei guardò per circa mezzo minuto prima di afferrarla.

- Piacere Elisabeth Wuotzon. – mi disse.

- Come mai sei triste ?!?! – le chiesi senza un po’ di imbarazzo.

- Perché mio fratello è andato a lavorare in Francia. – mi disse quasi con le lacrime agli occhi.

- E allora ?!?! Potete sempre sentirvi ! – le dissi, lei si rabbuiò subito!

- Si questo lo so, ma non potremmo vederci come facevamo gli anni passati e ho paura che lui si dimentichi di me! – cosa potevo dirle, a me la mia famiglia in quel momento avrebbe solo voluto uccidermi perché ero finito a Grifondoro, lei almeno una famiglia che le voleva bene ce l’aveva!

- Non credo che si dimenticherà mai di te! E’ impossibile! – le dissi sicuro di me. Chi poteva dimenticarsi quella bambolina dagli occhi blu e i capelli biondi.

- Sei sicuro ?!?! – mi disse con la speranza negli occhi, sembrava una bambina piccola che ha paura del l’uomo nero e voleva essere rassicurata che lui non si trovasse sotto il letto o nell’armadio.

- Si ne sono sicuro! – le risposi e lei sorrise.



Da quel momento ogni volta che sorrideva mi sentivo strano.
La nostra amicizia era cresciuto sempre di più e si era rafforzata con il tempo. E quando avevo un attimo libero andavo con la scopa ai dormitori femminili, e le chiedevo di venire un po’ con me.

Poi fui distratto dall’oggeto dei miei pensiero che entrò in cucina.
Mi venne vicino e mi baciò. Mi faceva sempre lo stesso effetto, ogni volta che lei poggiava le lebbra sulle mie o l’incontrario il sangue mi ribolliva nelle vene.

- Tesoro vatti a vestire che tra poco dobbiamo andare a da Lily! – mi disse tirandomi per il colletto della camicia e spingendomi fuori la porta.
Prima di andare l’abbracciai e ispirai il suo odore, odorava di rose, e salii le scale.



Mi scuso enormemente per il ritardo mostruoso con cui ho aggiornato ma ho avuto un sacco di impegni, ma spero che con questo capitolo mi farò perdonare.
Ci ho messo un po’ per scriverlo, e alla fine dopo mille correzioni l’ho postato così com’era, mi piaceva!
Ringrazio chi ha commentato lo scorso capitolo :

erikappa : Grazie per il commento e mi scuso enormemente per il ritardo mostruoso con cui ho aggiornato ma non avevo un attimo libero! Spero che ti sia piaciuto! Fammi sapere! Buona lettura!

brando : Cia grazie per il commento! Non preoccuparti Jennifer non rimarrò l’unica femmina! Nella famiglia Potter però si! Lei è la Principessa di casa dopotutto! Spero che anche questo capitolo ti piaccia e fammi sapere cosa ne pensi! Buona letturra! E perfavore sono a corto di nomi, qualche idea ce l’ho, ma mi servirebbero tre nomi maschili e uno femminile! Fammi sapere! Baci!

Shin_86 : Ecco il nuovo capitolo! Spero ch ti sia piaciuto! Si finalmente le persone che circondano Harry sanno la verità! Fammi sapere cosa ne pensi! Un bacio!

love luna : Ciao! Grazie per il commento! Spero che anche questo capitolo ti piaccia! Fammi sapere cosa ne pensi!

Nasreen : Ciao carissima, ma Elemente Power che fine ha fatto, mia cugina è disperata perché non la trova più! Comunque grazie per il commento! Sai io e le mie cugine ci siamo sempre aspettati una famiglia numerosa da parte di Lily e James e ora gliela facciamo avere! Sai non è una cattiva idea quella della squadra di calcio, però sarebbero troppi i figli! Facciamo una squadra di Quiddith! Fammi sapere che ne pensi! Baci!

era87 . Come dici tu sempre tardi che mai, ecco il nuovo capitolo! Spero che ti sia piaciuto! E non preoccuparti i fratellini sono in arrivo! Fammi sapere cosa ne pensi! E grazie per il commento! Buona lettura!

myla_chan : Grazie per il commento! Per vedere come andrà a finire tra Harry e Ginny dovrai aspettare un po’, ma non tanto! Spero che anche questo capitolo ti piaccia! Fammi sapere! Baci!

Ayappe : Mi fa piacere che ti sei iscritta per comentare la mia fic! Mi scuso per l’enorme ritardo ma non ho avuto per nienete tempo! Si infatto Teddy è dolcissimo, mi piacerebbe avere un fratellino così! Qui diciamo che tra Jenny e Dylan siè fatto un passo avnti, prima di scrivere questo capitolo ho fatto un sogno e così è nato questo capitolo!Fammi sapere cosa ne pensi del capitolo! E grazie per il commento! Buona lettura! Baci!


E ringrazio anche tutti quelli che hanno aggiunto la mia storia tra i preferiti e le seguite e chi legge soltanto!
Un bacio a tutti!


Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Eventi! ***




( Harry Potter )



Non credevo ai miei occhi, la mamma si era data da fare, avremmo cenato nella stanza da pranzo, l’aveva incantata in modo che fosse più grande e aveva allargato il tavolo, era apparecchiata in stile Grifondoro, la tovaglia era rossa con dei disegni dorati, neanche fosse Natale, era apparecchiata per 15 persone.
Andai in salotto dove papà e Sirius stavano parlando di Quidditch.
Mi sedetti accanto a papà, che come se fosse la cosa più normale del mondo mi passò un braccio attorno alle spalle.

- Sirius se I Cannoni di Chudley battessero gli Appley Arrow con un margine di minimo trenta punti andrebbero in finale con il Puddlemere United e li sarebbero bolidi amari, il Puddlemere quest’anno ha un allenatore bravissimo, non hai perso una partita dall’inizio del campionato e i Cannoni di Chudley quest’anno chissà grazie a chi hanno vinto quasi tutte le partite ma penso che non viceremo il campionato a meno che il cercatore dei Puddlemero non si faccia male! –

- Cosa praticamente impossibile quindi siamo fregati! Dobbiamo solo pregare Merlino e Morgana che il boccino lo acchiappi prima Borssing che Potlong almeno dopo anni e anni ci aggiudicheremo la Coppa! – disse Sirius sconsolato.

- Anche qui i Cannoni fanno pena ?!?! – dissi meravigliato, nel’ultimo anno non avevo potuto seguire molto il Quidditch per ovvi motivi, ma speravo sempre che i Cannonio di Chudley vincessero, da quando Sirius mi aveva detto che loro avevano sempre tifato per quella squadra anche io ero diventato un loro accanito fan.

- Bhe… diciamo che da quando hanno cambiato allenatore sono migliorati parecchio anche se i loro battitori non sono proprio bravi, il Cercatore è bravino, ma non certo ai livelli di James… - disse Sirius.

- James… Sirius…sta per venire Alice… ha detto che si smaterializza in salotto… - urlò Lizzie dalla cucina! E detto fatto i Paciock apparirono in salotto.

Quando mi videro Alice fece un grido che varebbe stordito anche un sordo e prese la mia mano muovendo il braccio sopra e sotto.

- Piacere Harry, sono Alice Paciock, lui è mio marito Franck e lei è mia figlia Susan! Sono così felice di conoscerti, assomigli incredibilmente a James, sai ti ho visto nascere insieme a Lizzie. Eri un cosino piccolo piccolo, ma avevi già un cespuglio di capelli neri! Da piccolo giocavi sempre con mio figlio Neville, sicuramente non te ne ricordi, ma forse nell’altra dimensione l’hai conosciuto! Sisi credo prorpio di si! Sicuramenete era in classe con te! E devi iniziare a chiamarmi zia Alice! – avevo spalancato gli occhi e molto probabilmente sarebbero caduti a terra da un momento all’altro! Ma quella era veramente la madre di Neville ?!?! Era un vulcano… aveva pronunciato quella parole senza prendere fiato.

Accanto a me mio madre e Sirius cercavano di trattenere le risate co,e Franck, e poi c’era la sorellina di Neville, Susan, che continuava a scuotere la testa come se fosse abituata a quelle scena, era incredibile quanto assomigliasse a Neville, aveva lo stesso visetto rotondo e lo stesso colore di capelli, castano chiaro, ma aveva i riflessi rossi come sua sorella Chaterine, e aveva gli occhi azzurri di Neville ma con striature verdi come quelli della sorella.

Tutti e tre i fratelli avevano preso il visetto rotondo di Alice e la forma degli occhi, il colore dei capelli era uguale a quello di Chaty ma gli occhi erano come quelli di Neville e Susan.
Assomigliavano molto anche a Franck che aveva gli occhi azzurri e i capelli castano chiaro e gli occhi erano azzurri.

Dopo essermi alzato dal divano mi presentai a Franck e a Susan che arrossì subito e si nascose dietro il padre.

- Quanti anni hai ? – le chiesi.

- Dieci! – mi rispose con una vocina piccola piccola, che mi ricordò enormemente quella di Neville.

- Bene! Così l’anno prossimo verrai a Hogwars! Sai io sarò il tuo insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure! – le dissi porgendole la mano che lei prese.
Mi ricordava tanto una bambolina, quando le dissi quelle parole fece un enorme sorriso.

- Davvero ? – mi chiese con la speranza che trapelava da tutti i pori.

- Si davvero! – la rassicurai-
Anche questo suo lato del carattere mi ricordava tanto quello di Neville, era estremamente timida per quello che avevo potuto capire.

Poi sentimmo qualcuno scendere le scale e mia sorella entrò in tutta la sua bellezza nel salotto, subito Susan fece un corsa e andò ad abbracciare Jenny che ricambiò la stretta.

- Susy che bello vederti! Come stai ? – le chiese facendola sedere su una sedia.

- Bene! – rispose lei.

Poi si sentì un “Crack” e nel salotto apparvero un uomo e una donna che continuavano a litigare.

- Ma Emily come puoi pretendere che io non porti un regalo ai miei nipoti! Sono gli unici che io abbia! - spalancai gli occhi e capii che quello doveva essere mio nonno, assomigliava tantissimo a papà, aveva gli stessi capelli neri, anche se erano più bianchi che neri, sparati in tutte le parti ma aveva gli occhi blu zaffiro, solo che era un po’ più vecchio e aveva un po’ di pancia.

- Edgar io non dico che non dovevi fargli nessuno reglo, gliene hai fatti pure troppi, ma non potevi portare un Ippogrifo a Sirius e a Dylan e un Unicorno a Jennifer… Ti rendi conto dell’assurdità della cosa! – disse quella che doveva essere la nonna, aveva dei lunghi capelli di un rosso che non avevo mai visto, era scurissimo sembrava quasi marrone, e anche a lei era presente del bianco solo che era poco, e aveva gli stessi occhi di papà e Sirius.

- Ma tesoro… Gli sarebbero piaciuti… Un mio caro amico voleva darmeli e io avevo pensato di regalarli a loro… - disse il vecchietto che sembrava volesse scomparire sotto lo sguardo della moglie.

- Tu sei pazzo! La prossima volta cosa farai! Adotterai uin branco di draghi e li alleverai insieme a Hagrid! – io li guardavo sconvolti, anche se il nonno ero molto più alto della nonna sembrava rimpicciolirsi sotto lo sguardo della strega.

- Sempre a litigare voi due è! ? – disse Sirus interrompendo Edgar che stava per ribattere.
Entrambi si voltarono verso di lui e sorrisero, dopo aver abbracciato tutti si voltarono entrambi verso di me, mi guardarono per mezzo minuti poi la nonna scoppiò a piangere e mi abbracciò, sentii un costola incrinarsi.

- Sei uguale a James quando aveva la tua età! Hai persino la stessa espressione! Come sono felice che sei ritornato! Quando questa mattina James è piombato a casa e ci ha spiegato tutto per poco non svenivo! – non riuscivo a muovermi, non credevo che avesse quella reazione mi aspettavo di tutto, ma non quello! Certo anche Alice mi aveva sorpreso.

- Hey non sciuparmi il nipote! Vorrei poterlo abbracciare anche io! – così senza neanche accorgermene mi ritrovai tra le braccia di mio nonno. Da piccolo avevo sognato sempre che i miei nonni venissero a salvarmi dai Dursley e che mi coccolassero, ma quello era molto di più di quello che immaginavo.

- Su su… lasciatelo respirare che ha già subito la presenza di Alice… penserà che la sua sia una famiglia di pazzi… - disse papà ridendo.

Dopodiché la nonna sparì in cucina chiamando a gran voce Sirius e Dylan e il nonno si sedette sul divano.

- Allora Harry… com’è stato sconfiggere Voldemort… non hai idea di quanto avrei voluto assistere… La caduta del più grande Mago Oscuro di tutti i tempi battuto da un diciassettenne… sarebbe stata la barzelletta dell’anno… - Edgar mi ricordava un po’ Lumacorno, non perché fosse grasso o altro, ma per i modi dolci che aveva.

- Se vuoi puoi vederlo… - gli disse, ormai tutti avevano visto quel mio ricordo, perché non esaudire il suo desiderio.

- Oh non preoccuparti… a quanto ho capito assisteremo presto a un duello del genere… - mi disse facendomi l’occhiolino.

- Lo penso anch’io! Edgar però avresti dovuto vederlo l’altra sera, ha messo fuori combattimento un sacco di Mangiamorte e ha fatto fuori la mia “adorata” cuginetta! – disse Sirus.

- Ha fatto fuori la cara Bella ?!?! Come mi dispiace… Avrei voluto farla fuori io… Doveva pagare per un vecchio torto che ho subito… -

- E cosa ti ha fatto ?!?! – chiesi. Ero curioso, e poi negli occhi blu del nonno era passato un lampo d’ira.

- Diciamo che dopo che Voldemort fece visita a questa casa ebbe la brillante idea di mandare la cara Bellatrix a Potter Manor, quella sera io ero di turno e a casa c’era solo Emily! Quando sono tornato le ho trovate che duellavano e prima che si smaterializzasse ha lanciato l’Anatema che Uccide su di lei! Però fortunatamente Emily è caduta perché le faceva male la gamba e si è salvata! – avevo notato come aveva stretto le mani a pugno, ce l’aveva ancora con lei. Poi gli spuntò un sorriso identico a quello di papà, e anche uguale al mio e a quello di Sirius.

- Credo che la sua morte abbia fatto infuriare Voldemort! Come sono contento! – disse sbattendo le mani.
Io ero meno contento visto che la sua furia mi causava un dolore atroce alla cicatrice, e per colpa di Voldemort avevo avuto di nuovo la febbre, era come se avessi la Maledizione Cruciatus per più di un’ora io stesso invece che Lucius Malfoy.

- Ti posso assicurare che era arrabbiatissimo e lo è tutt’ora. – infatti se abbassavo lo scudo che ero riuscito a creare attorno alla mia menete sentivo la rabbia di Tom e incominciava a scoppiarmi la testa.

Poi venimmo richiamati all’ordine dalle donne di casa che si erano riunite tutte in cucina e andammo nella sala da pranzo a sederci.

A Capo tavola si sedette papà con Sirius e Remus ai lati, e all’altro capo il nonno con la nonna e me ai lati.

La cena era squisita, la mamma si era data molto da fare e i risultati erano ottimi.
Avevo parlato del più e del meno insieme al nonno, avevo scoperto un sacco di cose che tutti i Potter si erano sempre sposati con donne con i capelli rossi, e che tutti i Potter erano incapaci nel praparare intrugli.
La nonna già mi adorava, mi aveva raccontata di quando dovevo nascere e papà in preda al panico si era smaterializzato nella loro camera da letto alle due di notte urlando ai quattro venti che a Lily si erano rotte le acque, e di quando dopo al San Mungo la mamma stava partorendo lui era stata cacciando dalla Sala Parto perché aveva vomitato due volte e continuavava a chiedere all’Ostre-Maga quando serai uscito dalla pancia e a quel punto con uno schiantesimo era stato buttato fuori e erano entrate Lizzie e Alice.

Tutti a tavola aveva riso tranne papà che si era giustificando dicendo che non era prorpio uno spasso vedere la prorpia moglie gridare per il dolore e maledirlo.

La cena continuò fino al dolce, la mamma con un incantesimo chiamò dalla cucina la torta che aveva preparato Jenny e dei semifreddi, che erano caldi, ne erano quattro uno al limone, uno alla fragola, uno alla banana e uno alla pesca.

Mi serviii di quasi tutto e incominciai a mangiare.




___________________________________________________________________________________________


( Jennifer Potter )
I nonni mi erano mancati molto, soprattutto il nonno, come ogni volta che veniva aveva cercato di regalarci qualche animale pericoloso che lui considerava innocquo, andava molto d’accordo con Hagrid per questo, uno volta si era presentato a casa con una decisa di cuccioli di Snaso, erano carinissimi, peccato che dopo che li aevamo messi in giardino aveva cominciato a scavare e a portare tutte le cose luccicanti che trovavano la mamma e la nonna per pocco non schiantavano papà e il nonno che continuavano a incoraggiarli, così i cuccili erano finiti a Hogwarts.

La nonna aveva raccontato un sacco di cose di papà a Harry, mi ero fatta un sacco di risate così come Dylan e Sirius che erano seduti accanto a me, dopo aver raccontato di quando era nato Harry aveva incominciato a raccontare di quando papà aveva la nostra età e li sfiniva parlando della mamma oppure di quando aveva scoperto che lui e zio Sirius erano diventati Animagi illegalmente e altro.

Poi si era dedicata a me e aveva incominciato a chiedermi se mi era trovata il fidanzato, che tipo fosse, quanti anni avesse, di che casa era, e cose così, avevo cercato in tutti modi di dirle che ero single ma lei insisteva dicendo che ero innamorata, perché secondo lei avevo la classica luce degli innamorati negli occhi.

Poi era passata a Dylan che con mio enorme imbarazzo aveva incominciato a raccontarle dei miei fan e dei loro regali che puntualmente io facevo sparire senza neanche aprirli, però quando ero stata in infermeria non potevo buttarli perché quando me li portavano puntualmente con me c’era papà che andava in escandescenza perché si scopriva che erano sempre dei completini intimini che non coprivano niente e li incendiavava all’istante, la nonna si era fatta un sacco di risate dopo che Dylan insieme a Sirius le avevano raccontato lo scherzo che avevano fatto a Marcus Malfoy per vendicarsi dei bolidi che mi aveva lanciato contro.

A un certo punto della serata zia Alice che non riusciva mai a stare zitta era intervenuta dicendo che io e Dylan facevamo un bella coppia e che forse ci saremmo sposati, a quel punto sia io che il mio amico sputammo la Burrobirra che stavamo bevendo e arrossimo all’istante.

Mia zia aveva l’abitudine di dire tutto quello che pensava senza preoccuparsi minimamente della reazione delle persone a cui diceva quello che pensava, in certi versi alcune volte era un po’ infantile.
Dopo questa sua bellissima uscita aveva iniziato tartassare di domande me, mio fratello e Dylan sulla nostra vita sentimentale, non riusciva a capacitarsi di come non mi fossi ancora trovata il fidanzato, cosa secondo lei impossibile visto che continuava a dire quanto fossi bella, perfetta e altro che non riuscii neanche a capire, accanto a lei zia Lizzie cercava di trattemere le risate, ma era impossibile e a un certo punto scoppiò a ridere seguita da tutti.

Poi mi voltai verso papà e zio Sirius che avevano una faccia stranissima e continua a fissarli finchè non urlarono ai quattro venti che la mamma e zia Lizzie erano incinte.

James e Sirius aveva osservato le mogli molto attentamente quella sera, le avevano guardate dall’inizio della cena fino all’alrrivo dei dolci.
Entrambe aveva uno strano luccichio negli occhi e quel luccichio era molto familiare a entrambi soprattutto a James.
Avevano avuto la stessa idea nello stesso istante e avevano chiesto alle proprie mogli di passargli il semifreddo, James a Lily aveva chiesto quello alla fragola e Sirius a Lizzie quello alla pesca.

E dopo averle visto fare una smorfia di disgusto a entrambe che avevano preso i vassoi con dentro i dolci aveva spalancato gli occhi e fatto cadere le forchette che aveva portato alla bocca.

Tutti si erano girati a guardarli sorpresi mentre i due facevano un rapido calcolo mentale.

James risalì al due Agosto, quella sera con Lily non aveva usato protezioni e Sirius invee al dieci agosto.
Pensarono alle mogli nei mesi scorsi, Lily aveva accuratamente evitato ogni alimento che contenesse le fragole, che lei adorava e invece Lizzie aveva evitato tutto quello che poteva contenere le pesca.

I loro sguardi caddero sui ventri delle mogli leggermente rigonfi, non si notava tanto ma per loro che le conoscevano come le loro tasche fu molto facile notare la differenza e poi l’occhio cadde al seno che erano anch’esse leggermente più grande.

Si alzarono in contemporanea sempre sotto lo sguardo perplesso di tutti e urlarono sempre insieme :
- SEI INCINTA ? PERCHE’ NON ME L’HAI DETTO ? -

Poi si guardarono in faccia e scoppiarono a ridere.
Subito dopo scoppiò il putiferio e tutti di alzarono per congratularsi con Lily e Elisabeth che erano al settimo cielo. E Alice annunciò che anche lei era incinta rischiando di far svenire il povero Franck che già immaginava Alice tutta contenta in un negozio per bambini con milioni di borse.




___________________________________________________________________________________________


Mentre a casa Potter si festeggiava non si poteva dire lo stesso per Riddle Manor dove gli abitanti, per lo più Mangiamorte, erano terrorizzati perchè il loro padrone era ancora furioso per la morte di Bellatrix e consorte, appena qualcuno per sbaglio si muoveva di un millimetro in sua presenza veniva cruciato e ucciso a seconda dei pensieri dell’Oscuro Signore.

Quella sera Riddle aveva deciso coe punire la cara Bellatrix per la sua morte, cioè uccidere le uniche persone a cui tenesse veramente, anche se non l’aveva mai detto, sua sorella Narcisse, suo nipote Draco e suo figlio, aveva pensato anche Marcus ma purtroppo per lui era impossibile avvicinarsi al moccioso visto che era sotto la sorveglianza di quel vecchio pazzo di Silenete, David Cygnus Rodolphus Lestrenge, era nato un mese prima ed era stato affidato alla sorella che era anche la sua tutrice nonché madrina.

Il pensiero di vendicarsi sul quel piccolino innocente e indifeso rendeva molto contento Lord Voldemort, sapeva che la cara Bella dopo essere diventata madre aveva scoperto sentimenti che non aveva mai provato, cioè l’amore, aveva provveduto a tenere il figlio lontano del Suo Signore, ma non avrebbe mai pensato che morisse così presto.

Ton aveva ordinato al suo più fedele servitore di chiamare al suo cospetto Narcissa, Draco e il piccolo Lestrenge, ma non avrebbe mai immaginato che il suo fedele servitore stesse pianificando un modo per farli scappare dal Maniero e per avvertirli aveva mandato il suo Patronus, una cerca d’argento, ad avvertirli che se non fossero scappati entro dieci minuti sarebbero tutti e tre morti, così Narcissa Black in Malfoy, che si aspettava che prima o poi il Signore di suo marito meditasse vendetta con lei i suoi figli e il nipote non si fece prendere dal panico ordinò a Draco di andare in camera sua prendere tutte le sue cose e sbrigarsi fece anche lei altrettanto e dopo aver recuperato la chiava della cassaforte della sua camera alla Gringoth insieme a quella della sorella a al suo testamente, insieme al fglio, preoccupato per la salute della madre che da circa tre mesi continuava a correre in bagno e vomitare, e insieme al nipote che domiva placidamente tra le sue braccia, usando la Metropolvere andarono nel posto più sicuro che potessero trovare, cioè Hogwarts a cercare aiuto da Albus Silente che sicuramente non avrebbe loro negato aiuto.



Cosa ve ne pare di questo capitolo! E’ un po’ cortino ma ricco di informaioni!

Ringrazio chi ha commentato lo scorso capitolo :

Shin_86 : Quella parte anche a me piace tantissimo, e poi Teddy l’ho sempre immaginato coccoloso e dolcissima! Sicuramenete se io avrei fatto tutto quel casino mia mamma mi avrebbe fatto pulire tutto e poi mi avrebbe messo in punizione per anni… I nonni di Harry li conosceremo meglio nei prossimi capitoli, questa è stata semplicemente una cena in famiglia… Fammi sapere cosa ne pensi e grazie del commento… Buona lettuta.

brando : Grazie per il commento e per i complimenti! Io adoro Jenny e Dylan, per vederli insieme non dovrai aspettare molto! Kissà chi è incinta… mistero dei misteri… Forse l’hai capito da questo capitolo e poi i bambini non sono solo quattro! Fammi sapere cosa ne pensi! Baci e buona lettura!

myla_chan : Ciao! Ecco il nuovo capitolo, spero ti piaccia! Fammi sapere cosa ne pensi! Baci e buona lettura!

erikappa : Grazie per il commento! Ecco il nuovo capitolo spero piaccia anche a te! Fammi sapere cosa ne pensi! Buona lettura!

jaily : Sai quando ho letto il tuo commento pensavo fossi impazzita! Poi mi sono detta “ Non è che forse ho scritto una cosa per un’altra”, poi ho letto il capitolo e ho capito e che aveva sbagliato fic! Spero che anche questo capitolo ti piaccia e se ti va fammi sapere cosa ne pensi! Buona lettura… Un bacio!

era87 : Visto… sono stata abbastanza veloce… La scena con Harry, Teddy e Sirius e stata un di quelle più apprezzate! Mi è piaciuto molto scriverla! I nonni di Harry li conosceremo meglio nei prossimi capitoli come ho già detto a Shin_86! Avevo pensato di far succedere qualcosa di piccante in cucina ma poi mi sono detta che era ancora un po’ presto, ma non dovrai aspettare molto perché succeda, qualche capitolo…non so ancora quanti però… A me mia mamma mi avrebbe fatto ripulire tutta la cucina e poi mi avrebbe messo in punizione anche se penso avrebbe voluto uccidermi…
Allora… grazie per il commento… fammi sapere cosa ne pensi e buona lettuta,. Baci!


Rinrazio anche chi legge soltanto a tutti quelli che hanno messo la mia storia tra i preferiti, 68 e i 9 che l’hanno messa tra le seguite.
Buona lettura e tutti/e.




Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Gelosie! ***




Fuori il cielo era completamente nero, la pioggia scendeva e i fulmini illuminavano Hogwarts che sembrava addormentata per quanto silenziosa fosse.

Nel suo ufficio il Preside camminava avanti e indietro e rifletteva.

Camminava e rifletteva.

Rifletteva e camminava.

Ormai non faceva altro da quattro giorni a quella parte, dopo essere uscito dal Pensatoio era corso ad Hogwarts e aveva chiamato Severus per chiedergli se sapeva dove si trovasse la catapecchia dei Gaunt per distruggere l’anello e se sapesse che Nagini era un Horcux.

Appena aveva ricevuto il messaggio era corso alla catapecchia e facendo attenzione a non farsi niente e a non indossare l’anello l’aveva preso e l’aveva messo in uno scrigno d’argento, sapeva che Harry voleva distruggerlo personalmente.
E poi Nagini per il momento era intoccabile, Severus gli aveva spiegato che Tom l’aveva circondata con moltissimi scudi e incantesimi che solo un mago molto potente poteva distruggere.

La cosa che ora lo preoccupava era la reazione di Tom, aveva già cercato di uccidere Narcissa, Draco e David a cui aveva assegnato una camera del castello.

Severus lo teneva aggiornato e gli mandava delle lettere ogni sera e la ultima che gli era arrivata non gli era piaciuta molto.

Diceva :

L’Oscuro Signore ha deciso di vendicarsi uccidendo Harry Evans, sa che lavora a Hogwarts e ha deciso di attaccare la scuola, però vuole prima sbarazzarsi di te, tieni gli occhi aperti e stai attento a qualunque cosa entri nel raggio di circa trecento metri dal portone della scuola.
Ha deciso che metterà in atto i suoi piano alla fine di Gennaio. Se mai non riusciremo a fermarlo tieniti pronto.
Severus.

Questo voleva dire che tutti i suoi studenti erano in pericolo, e lui non avrebbe permesso che succedesse qualcosa loro, doveva assolutamente rafforzare gli incantesimi di protezione che circondavano il castello e anche Hogsmead.





____________________________________________________________________________________________


Nella Torre di Grinfondoro, invece, come sempre c’era confusione, i Potter e Black erano tornati a scuola dopo tre giorni, la versione ufficiale era che si erano assentati da scuola perché un loro amico di famiglia si era sposato, invece per l’assenza di Harry si era detto che era andato a trovare i genitori che erano tornati da un lungo viaggio.

Jennifer Potter era seduta a un tavolo e stava aiutando circa sei ragazzi del quinto anno in Trasfigurazione, mentre Sirius e Dylan la guardavano.
Non riuscivano a capire come facesse a ricordare tutto quello che avevano studiato dal primo anno.
La pratica anche loro la sapevano ma l’orale se qualcuno gli avesse chiesto qualcosa del terzo o quarto anno molto probabilmente avrebbero fatto scena muta.
Invece Jenny sapeva tutto a memoria come se l’avesse studiato il giorno prima.

Però erano anche “leggermente” arrabbiati, erano arrivato da poco più di tre ore e i ragazzi già l’assalivano, non aveva capito che quella di quei ragazzi era solo una scusa per poter stare con lei e poterlo raccontare il giorno dopo a qualcuno.
Quando gliel’avevano detto lei era scoppiata a ridere ed era andata da quei mocciosetti che avevano la bava allla bocca solo guardandola camminare.
Era incredibilmente ingenua quando si parlava di ragazzi e dell’effetto che lei faceva loro solo sorridendo.

Non si rendeva minimamente della sua bellezza.



____________________________________________________________________________________________


( Dylan Black )

Ero arrabbiato, anzi no! Furioso.

Ma non ne avevo nessun motivo.
Quando avevo visto quel Tod o Tom o come si chiamava lui venire vicino al divano dove eravamo seduti noi e chiedere a Jennifer di aiutare lui e i suoi amici in Trasfigurazione mi ero “leggermente” infastidito le avevo detto che era solo una scusa quella dei compiti di Trasfurazione ma lei si era messa a ridere e era andata da quei mocciosetti preda degli ormoni.

Non si rendeva minimamente conto dell’effetto che aveva sui ragazzi. ( E anche su di te! Quella maledetta voce simile a quella dello zio Remus )
Lei non dormiva con cinque ragazzi che ragionavano con quello che avevano nei pantaloni piuttosto che con il cervello, non sentiva i commenti poco gradevoli che facevano su di lei.
No!
Quello ero io, ero costretto ogni sera e anche di giorno a sentire imiei compagni di dormitoro e non, fare degli apprezzamenete poco carini sul corpo di Jenny.

Non so quanto volte con il sangue al cervello me ne andavo per non picchiarli a sangue.
Mi ero sempre detto che quei commenti m’infastidivano perché consideravo Jenny come una sorella ma le parole di mio padre, dette la sera prima, mi ronzavano in testa come una mosca particolarmente fastidiosa e non volevano saperne di andarsene.

Perché ormai l’avevo capito anch’io quello che tutti avevano capito!


Flash Back :


Non riuscivo a dormire, però avevo deciso di non prepararmi nessuna cioccolata calda, ero solo uscito fuori in giardino e mi ero messo sul dondolo e riflettere.

Le parole che zia Alice aveva detto, cioè che io e Jenny stavamo bene insieme e che avremmo finito per sposarci si erano insinuate nel mio cervello e mentre dormivo mi avevano fatto sognare me e Jennifer all’altare, mi ero svegliato di soprassalto e con il cuore a mille.

Io e Jennifer.

Ma che sciocchezza era mai questa.
Io e lei eravamo come fratelli, insieme non potevamo stare.
Anche se, praticamente tutta Hogwarts credeva che io e lei avessimo una relazione segreta o qualcosa del genere. Io avevo cercato di smentire le voci ma la cosa non era servita a niente.

Mentre mi sistemavo una coperta a dosso papà uscì fuori e si sedette accanto a me.

- Non riesci a dormire ? – mi chiese guardandomi negli occhi.

Scossi la testa.

- Ti va di dirmi il perché! – mi chiese.

- Jennifer – dissi, a lui dicevo tutto.
Mi voltai verso di lui e lo vidi fare uno stranissimo sorriso.

- Cos’è successo ? – mi chiese.

- Papà… cosa mi succede ? Ogni volta che la vedo… il mio cuore batte fortissimo… ho le farfalle nello stomaco… non mi riconosco più… e perché ogni volta che la vedo insieme a qualche ragzzo sento la gelosia aumentare e mi viene voglia di prenderli a pugni ? Cosa mi succede ? – avevo detto tutto d’un fiato enon mi ero reso conto che mi ero alzato e che avevo iniziato e camminare avanti e indietro.

- Tesoro calmati… E’ normale…- mi aveva detto sempre sorridendomi.
Ma io non lo trovavo per nienete normale! Non mi ero mai successo niente del genere eppure avevo avuto moltissime ragazze ma le farfalle nello stomaco e il cuore a mille erano cose nuove per me.

- Papà non è per niente normale… Secondo te è normale che mi sia sognato me e Jenny vestiti da sposi ? Secondo me no… - sembravo disperato, anzi no, lo ero.

- Piccolo mio… stai crescendo e tutto quello che stai provando è normale… - odiavo quando mi chiamava “Piccolo mio”, mi imbarazzavo.

- Papà non sono piccolo… - puntualizzai seccato.

- Invece per me sei ancora quel piccolino che mi svegliava nel cuore della notte per paura dei mostri… - mi disse.

- Uffa papà… Stavamo parlando dei miei problemi! – gli dissi tormentando l’orlo della maglietta che indossavo!

- Amore ma che c’è da capire! TI SEI SEMPLICEMENTE INNAMORATO! – quele parole mi colpirono con la forza con cui un bolide mi avrebbe buttato giù dalla scopa.

Io non potevo essere innamorato di Jennifer!
Lei era intoccabile!
Sirius lo diceva sempre!
Non potevo essermi innamorato della mia migliore amica, di quella bambina con i codini che mi trascinava da una parte all’altra e mi costringeva a giocare con le bambole.
Ma mentre pensavo queste cose i pezzi del puzzle andarono al loro posto e la risposta a tutte le domande che mi ero posto era chiara.

IO AMAVO JENNIFER!

Fine Flask Back


Da quando ero giunto a quella conclusione non avevo avuto il coraggio di guardare Jenny negli occhi, anche se alla fine avevo dovuto farlo, visto che le dava enormemente fastidio quando qualcuno parlava con lei e non la guardava negli occhi.

Non mi ero mai reso conto della tonalità di verde che li colorava, era unica, smeraldina con mille sfumature che li rendevano bellissimi.

Però gli occhi non erano l’unica cosa che adoravo di lei, i suoi capelli erano splendidi, di un rosso corallo unico, diverso da quello di Ginny.
E il suo corpo… era da urlo, se Sirius mi avesse letto questo nella mente mi avrebbe ucciso seduta stante, ma era impossibile non accorgersene, certo negli anni scorsi l’avevo vista in costume milioni di volte ma non le avevo mai prestato veramente attenzione, solo da un po’ avevo iniziato a guardarla veramente.
E mi ero reso conto del perché i ragazzi le ronzassero attorno come fanno le api con i fiori.

Lei era il mio fiore, perfetto e unico.
Era sbocciata nel tempo ed era diventata perfetta ai miei occhi.

Non mi ero mai reso conto che passavo molto tempo a guardarla, ci avevo fatto l’abitudine e non me ne rendevo quasi più conto.
Quindi mi sembrava normale guardarla mentre dava “ripetizioni” a quei marmocchi che cercavano di sbirciare nella scollatura della maglietta, ma chissà come quella non si spostava di un millimetro e rimaneva a coprirle il seno anche quando si abbassava, mi voltai verso Sirius che sorrideva guardando le facce perplesse di quei marmocchi e vidi che aveva la bacchetta in mano.

E quasi automaticamente un sorriso mi spuntò sulla faccia.
Quei mostriciattoli non avevano fatto i conti con Sirius che oltre a essere un fratello minore iper geloso della sorella era anche il figlio di uno dei Malandrini.

- Sirius sei un genio! – gli dissi continuando a guardare quei ragazzi che ora erano rimasti perplessi, Jenny aveva trasfigurato il tavolo in un cervo e l’incontrario.
Sicuramente si chiedevano come avesse fatto, ma ormai tutti quelli del nostro anno e i professori sapevano che Jennifer era un genio in tutte le materie e che avrebbe potuto passare in M.A.G.O senza frequentare il settimo anno.
Non passava neanche molto tempo sui libri, diciamo circa un’ora al massimo due e aveva i voti più alti che uno potesse sognare.

Quel Tod o Tom o come diavolo di chiamava lui mi stava dando veramente sui nervi, era la quarta volta che chiedeva a Jenny di fargli vedere l’esatto movimento della bacchetta e ora la mia cara amica gli aveva messo la mano sulla sua e gli stava facendo vedere.

Il sengue mi ribolliva nelle vene ed era accecato dalla gelosia.
E poi quei sei era solo dei quindicenni che sicuramenete aveva fatto qualche scommessa con qualche compagno.

Cercai di calmarmi, ma la cosa erano praticamente inutile.

Distolsi lo sguardo con grande fatica e mi alzai, dissi a Siriu che sarei andato a farmi una doccia lui annuì e mi seguì nella mia camera.

Era un disastro, per terra c’erano scarpe, pantaloni, magliette, calzini boxer e persino alcuni reggiseni, probabilmente Jason si era portato qualche troietta in camera quando io non c’ero.
Per me aveva una specie di adorazione, avevo chiesto a Ivan il motivo e lui si era messo a ridere, poi mi aveva spiegato che tutti mi invidiavano perché ero amico di Jennifer e oltre a essere Prefetto ero anche un dei Battitori della squadra di Quiddicht.

- Dylan ma c’è passato un uragano qui dentro ? – mi chiese Sirus.

- No! Solo sei sedicenni che con l’ordine non vanno per niente d’accordo – gli disse prendendo un paio di boxser dalla cassettiera nel bagno.

- Prega Merlino e Morgano che Jenny non vedo tutto questo disordine se no sei fritto! – mi venne da ridere. L’ultima volta che era entrata lì dentro aveva costretto me e i miei coinquilini e pulire e a sistemare tutto senza magia. Era stato traumatico!
Lasciai Sirius che rovistava nell’armadio alla ricerca di qualche schifezza e mi buttai sotto la doccia.



___________________________________________________________________________________________


( Jennifer Potter )


L’avevo sempre pensato che i maschi avevo il cervello di un cucchiaino, quindi non ne avevano proprio, ma questo era troppo. Quel Tod mi aveva chiesto quattro volte di fargli vedere l’esatto movimento della bacchetta e alla fine mi ero scocciata e gli avevo preso la mano per farglielo vedere, solo che il ragazzino non ci aveva capito ninte, ci era voluta la mano di Morgana per non farmi lanciare maledizioni a tutta forza.

Glielo avevo anche fatto vedere trasformando il tavolo in un cervo e lui mi aveva guardato come se mi fossi messa a ballare la conga insieme a un drago.

Alla fine in mio soccorso era intervenuto il Caposcuola che vedendomi sull’orlo di una crisi di nervi aveva detto che se la vedeva lui e mentre salivo le scale del dormitorio maschile dove erano scomparsi mio fratello e Dylan sentivo i rimproveri di Paul.

Aprii la porta e cacciai un urlo disumano.
Mi guardai in giro e vidi Sirius che mangiava delle Gelatine Tutti i Gusti+1 che avevo un aspetto strano.
Ma come facevano a vivere in quel porcile.
Presi la bacchetta dalla tascha e con un “Levicorpus” feci alzare Sirius che mi guardava come se fossi scesa dala luna.

- Jenny… ma cosa… - gli feci n sorriso falsamente angelico e con un Sonorus chiamai – Dylan Remus Black – il mio amico uscì dal bagno completamente bagnato con indosso un paio di boxser. Arrossii fino alla punta dei capelli ma non abbassai la testa.

- Vestiti! – gli ordinai, lui annuì frettolosamente e sparì in bagno, dopo pochi minuti uscì vestito di tutto punto e mi guardò aspettando che io gli dicessi cosa fare.

- Vai a chiamare i tuoi compagni di stanza! – gli dissi.
In un modo o nell’altro dovevo scaricare la tenmsione e quale modo migliore c’era!
Avrei comandato a bacchetta i miei compagni per far sistemare quel porcile che loro si permettevano di chiamare dormitorio!
Mi sarei scaricata un po’!

Gironzolando per la stanza avevo notato circa sei reggiseni e otto perizomi, due dei reggiseni erano miei e sapevo già chi l’aveva presi Chloe, aveva l’abitudine di prendere le mie cose e di non restituirmele più
Dovevo farmi fare qualche spiegazione!

- Jen…ny… se…n…on…ti…di…s…pia…a…ce…vor…re…i…sce…n…de…re… - mi voltai verso mio fratello che era diventato rosso pomodore e lo feci scendere con un mivimento della bacchetta e lui cadde sul letto con un “Ahi!”

- Se non ti dispiace io ora vado… - mi disse andando verso la porta.
Ma era pazzo o altro, dove credeva di andare.

- Siry… dove credi di andare… - gli dissi con un tono di voce talmenete dolce che mi aveva detto papà quando lo usavo facevo venire i brividi, infatti vidi Sirius rabbrividire e girarsi guardandomi con lo sguardo che sfoderava quando voleva essere aiutato in qualcosa, cioè quello da cervo finito in una tagliola.
Ma con me non funzionava.

Feci un altro dei miei falsi sorrisi e lui capì che se usciva da quella camera sarebbe finito nei guai, in guai grossi.

Trasfigurai la sedia in una poltrona e mi sedetti, accavallai le gambe e aspettai che Dylan tornasse con i suoi compagni di dormitorio.

- Sei perfida…- mi disse mio fratello sedendosi su un letto.

- Grazie… Lo so! – gli dissi.

Stava per dire qualcos’altro ma fu interrotto dall’entrata di Dylan e dei suoi amici che appena mi videre si misero sugli attenti.
Mi divertii moltissimo e comandarli.

Quella camera era un vero porcile, gli elfi domestici a quanto avevo capito avevano perso le speranze e li avevamo lasciati sommersi di vestiti sporchi e altre cose non identificabili.

Potevo pulire tutto con un paio di incantesimi ma così era più divertente.
Nel suo letto Alan aveva trovato della biancheria molto ma molto sexy che l’aveva fatto arrossire fino alla punta dei capelli neri e aveva fatto ridere tutti gli altri.

A quanto pareva gli unici che non avevano nulla da nascondere erano Dylan e Ivan.

Tra i vestiti per terra trovai circa tre gonne e quatro paia paia di scarpe col tacco di cui uno era mia.
Di nuovo lo zampino di Chloe.

Dopo quattro ore, erano circa l’una di notte i ragazzi avevano finito di fare le pulizie e di mettere tutto in ordine, io ero sfinita e mi addormentai sulla poltrona.



_____________________________________________________________________________________________


( Sirius Potter )


Ci aveva dato ordini per tutto il tempo, poi io non c’entravo nemmeno che ero del quinto anno e quella non era nemmeno la mia camera.

Meno male i miei amici che si portavano in camere quelle ochette senza cervello se no mi sarei trovato anche io pezzi d’intimo per tutta la camera.
Ero scoppiato a ridere quando Jennifer perplessa aveva detto che alcuni dei reggiseni erano i suoi fortunatamente l’avevamo sentita solo io e Dylan.
Il mio caro amico probabilmente non se n’era neanche reso conto ma aveva stretto così tanto le mani fino a farle diventare bianche.

Aaaaaaaaaaaaaaa….
La gelosia!
Che brutta cosa!

Mi divertivo a guardarlo quando era geloso, assottigliava lo sguardo, stringeva le mando e il collo gli si faceva leggermente rosso.
Una scena da morir dalle risate.

Dovevo ammettere che anche io non ero da meno, certo lui era geloso di mio sorella per un motivo e io per un altro.
Mi dava enormemente fastidio quando i ragazzi le si avvicinavano.
Una volta quando io era al secondo anno e lei al terzo dopo una partita di Quiddith in cui Grifondoro aveva stracciato Serpeverde, come sempre, alcuni ragazzi l’avevano presa sulle spalle e l’avevano portata per tutto il campo, allora ero molto più piccolo e mi ero arrabbiato tantissimo, non avevo parlato con Jenny per una settimana e avevo fatto un bel po’ di scherzi quelli che l’aveva toccata, in pratica si erano trovati tutti ricoperti di puzzolinfa.

Non mi piaceva che i ragazzi le ronzassero attorno e ormai tutti l’avevano capito anche se continuavano a chiederle di uscire e a mandarle regali, che alcue volte non arrivava proprio al destinatario.

- Che facciamo ? La lasciamo domire qui e troviamo il modo di portarla nei dormitori femminili ? – chiese Alan.

Io e Dylan ci scambiammo un’occhiata e camimmo cosa dovevamo decidere.

- La portiamo noi su nei dormitori femminili! – dicemmi all’unisono.
Alan e Trevor ci guardarono male ma annuirono.
Così Dylan la prese in braccio e ci avviammo verso le scale del dormitorio femminile.
Io andai accanto al quandro di una ragazza che si dondolava su un’altalena e premetti la mano sulla mattonella al lato destro.
Così seguii Dylan verso la camera di Jenny.
L’aprimmo e sbirciammo all’interno, dormivano tutto! Bene!
La pogiammo sul letto accanto alla finestra e le togliemmo le scarpe.
Dopo averle dato un bacio sulla fronte e aver ispirato il suo odore di fragola che adoravo, feci segno a Dylan di uscire e in silenzio scendemmo le scale e riprometti la mattonella.

- Buona notte! – gli dissi e entrai nella mia camera.

- ‘Notte – rispose e anche lui andò a dormire.


_______________________________________________________________________________________________



Harry Potter era sconvolto!
Stava tranquillamente camminando per i corridoi del cstello quanso si era imbattuto in niente poco di meno che : Draco Molfoy!
L’avevo trovato diverso dalla sua dimensione, non aveva stampato in faccia quel ghigno che lo faceva andare su tutte le furie, era un po’ più in carne e i capelli non erano tirati in dietro da una quantità industriale di gel per capelli.

Stava decisamente meglio!

Ma la domanda che gli era sorta spontanea in mente era :
Ma che ci fa lui qui ?

Non sapeva che fare, si stavano guardando negli occhi da circa due minuti, blu ( aveva ripreso l’aspetto di Harry Evans ) e grigio ghiaccio, probabilmente anche lui aveva la stessa espressione confusa dipinta sul volto come Draco.

- Tu chi sei ? – gli chiese Malfoy.

- Io sono Harry Evans, il professore di Difesa Contro le Arti Oscure! Tu ? – gli risposi.

- Io sono Draco Malfoy! -
Mi veniva da ridere, eravamo impalati nel bel mezzo del corridoio come due statue e non ci stavamo scambiando i nostri soliti “amorevoli” insulti.
La cosa era da ricordare.

- Ti serve qualcosa ? – gli chiesi per non sempbrava sgarbato!

- No! Stava andando nei sotterranei, nella Sala Comune dei Serpeverde a chiamare mio fratello, mia mamma vuole vederlo! – Narcissa Black in Malfoy si trovava anche lei ad Hogwarts.
La cosa mi puzzava!

- Ok! – gli risposi.

- Bene io vado! Arrivederci Harry! – per poco non svenivo, mi aveva chiamato per nome, lui che mi aveva sempre chiamato Sfreggiato, mi aveva chiamato Harry senza odio o disprezzo.

- Arrivederci Draco! – trattenni a stento le risate, anche io l’avevo chimato per nome! Cosa mia successa.

Con un cenno del capo continuò per la sua strada così come io continuai per la mia.

Avevo deciso di parlare con Silente, lui non mi aveva ancora convocato ela cosa era strana, e per lo più grazie alla collegamento tra me e Voldemort era riuscito a scoprire che avrebbe attaccato la scuola dopo le vacanze ntalizie, nel frattempo avrebbe cercato di uccidere Silente.

Arrivato davanti al Gargoyl di pietra mormorai “Sorbetto al limone” e saliii le scale.
Una volta davanti alla porta entrai senza bussare e trovai Silenete con gli occhi chiusi e la bacchetta in mano che sotto voce pronunciava una tiritera in greco.

Riconobbi all’istante un incantesimo di protezione che avevo letto nella mia dimensione nel mese in cui mi ero chiuso in me stesso dopo la morte di tutte le persone a cui volevo più bene.

Era un incantesimo complicato e per evocarlo bisognav essere molto potenti.

Mi sedetti sul divano che era addossato a una parete e attesi che il vecchio Preside finisse.
Mi guardai a torno e vidi enrambe le Funny sul traspolo accanto all scivania.
Entrambe erano addormentate, mi alzai e andai a guardarle da vicino, ma appena alzai la mano per accarezzare il capo alla Funny di Silente lo studio scomparve e mi ritrovai in un posto stranissimo.

Ero circondato da fiamme dorate e rosse ed era all’impiedi su un lago, incominciai a camminare e entrambe le Fenici in un lampo di fuoco mi apparvero davanti.

- Funny cosa succede ? – le domandai con il pensiero.

- Questa Harry è la terra delle Fenici! Dal fuoco che ti circonda ogni mille anni nasce una Fenice nuova! Qui siamo nate sia io che mia sorella! Qui sono scritti i segreti più antichi della magia!Qui c’è scritto il destino di tutti i maghi e le streghe presenti sul pianeta e che devono ancora nascere! Questa Terra ora è anche la tua terra Harry, sei l’unico che è riuscito a entrarci, molti si chiedono da cosa nascono le Fenici, noi scegliamo il nostro Padrone il nostro amico e gli siamo accanto finchè egli non muore e continuiamo la nostra ricerca finchè non troviamo un altro Padrone, un altro amico.

Io come mia sorella avevo scelto Albus, devi sapere che prima di trovarlo avevo viaggiato pe tutto il mondo alla ricerca del mio Padrone, ma non ero riuscita a trovarlo poi conobbi Albus e gli rimasi accanto finchè non morì, io potevo salvarlo ma il suo destino era già stato scritto e era impossibile cambiarlo, così sono partita e ti ho seguito ti sono sempre stata accanto anche se tu non lo sapevi, in te avevo riconosciuto il mio nuovo Padrone e il mio nuovo amico.

Ma sul tuo cammino non c’ero solo io…

Io sono stata la tua protettrice, ti ho aiutato in questa dimensione ma ora c’è un’altra Fenice che ha bisogno di te, e un’altra persona che ha bisogno di me! -

Le parole della Fenice mi avevano procurato una fitta al cuore, volevo molto bene a Funny. Lei glmi era stato accanto quando ero andato in quella dimensione e ora voleva abbandonarmi.
Non potevo accertarlo.
Non riuscivo ad accertarlo.

- Chi è che ha bisogno di te ? – le chiesi.

- Tua sorella! – subito mi sentii rincuorato, la Fenice non mi avrebbe abbandonato.

- Ora è giunto il momento di presentari la tua nuova amica! – così dicendo ci fu un lampo di fuoco poi iniziarono a piovere delle piccole scintille dorate.

Davanti ai miei occhi apparve una Fenice bellissima, aveva il piumaggio rosso scuro con i bordi dorati, ma la cosa che mi colpì di più fuorno gli occhi.
Erano di un dorato molto intenso con delle sfumature più scure, senza pensarci alzai la mano e le accarezzai il capo.

Lei mi guardò negli occhi e con il becco mi punse l’avambraccio sinistro, uno strano formicolio lo colse e tutta la Terra delle Fenici si illuminò di una luce dorata e io mi ritrovai nello studio del Preside nello stesso punto in cui mi trovavo prima.

Mi guardai attorno e vidi che Silenete era nello stesso punto in cui l’avevo lasciato, forse avevo avuto un’allucinazione, ma mi ero sembrata incredibilmente reale.
Poi l’avambraccio sinistro incominciò a formicolare e alzai la manica del maglione, lì c’era un tatuaggio, era un Fenice, non era molto grande, era più piccolo della mia mano, sembrava che l’uccello volesse spiccare il volo, aveva le ali aperte ma l testa era rivolta verso di me.

Con la punta dell’indice della mano destra segnai i contorni e vidi che era stranamente caldo.

- CIAO! -

Ero sicuramente impazzito.
Ora sentivo anche le voci.
Mi voltai e vidi che sul traspolo ora c’erano tre Fenici.
Le due Funny e quella che avevo sognato.
Ci guardammo di nuovo negli occhi e nella mia testa sentii di nuovo quella voce – CIAO! – era diversa da quella di Funy, sembrava colorata, da bambina, mi faceva sorridere.

- Ciao! – le dissi mentalmente.

- Io sono Hope! – mi disse.

- Io invece sono… -

- Harry! – mi interruppe.

- Ti ho aspettato per mille anni! Io ora sono la tua Fenice! – sembrava che nelle suo parole ci fosse un sorriso.

- Ah… la magia delle Fenici… che grande cosa… - sobbalzai sentendo Albus pronunciare quelle parole. Lanciai un ultimo sguardo a Hope che chiuse gli occhi e portò la testa sotto l’ala per dormire.

- Albus. – dissi in segno di saluto.
Il Preside andò a sedersi dietro la scrivania e fece apparire una vassoio con delle tazze per il tè e dei pasticcini.

- Ciao Harry! Aspettavo una tua visita da quando sei tornato! – mi disse porgendomi una tazza che il presi.

- Io invece aspettavo che mi chiamasi tu! – gli disse.

- Ho avuto molto da fare… - con un colpo di bacchetta fece apparire uno scrigno d’argento e lo aprì.

Sicuramente ero rimasto a bocca aperta, davanti ai miei occchi c’era l’anello di Orvoloson Gaunt, il nonno di Voldemort, subito il mio sguardo cadde sulle mano di Silenete e le vidi intatte e feci un sospiro.

- Inparo dai miei errori, Harry… Cosa credi… che avrei indossato l’anello ? Ora se vuoi puoi distruggerlo… - non me lo feci ripetere due volte, mi voltai verso Funny che mi guardava e insime a Hope sparì in una vampata di fuoco e subito riapparirono con la spada di Grifondoro stretta tra gli artigli.

Mi alzai e la presi. Albus fece levitare l’anelli e lo poggiò sul tavolino dietro le sedie.
Feci un respiro profondo e impugnando la spada lo colpii.
Mi sentii subito meglio, così avevo vendicato il Silente del mio tempo .

Allugai la mano e mi misi l’anello al dito, era stranamente caldo, la pietra che aveva al centro, quella delle resurezzione mi cadde in mano e io la guardai.

Alzai lo sguardo e lo puntai negli occhi azzurri di Silenete, sapevo che quello era il Dono che più aveva cercato.

- Harry ti appartiene, però ti chiedo solo di non perderla nella foresta come hai fattonella tua dimensione! Infondo sei il Padrone della Morte, anche la mia bacchetta dovrebbe essere tua… -

- Albus… quella è tua di diritto, hai sconfitto Grindewalrd, e poi io ho la mia. – lo interruppi e gli mostrai la mia bacchetta rossa e dorata e lui guardò con interesse.
Lui sorrise e annuì.

- Harry ? – mi chiamò

- Si ? – dissi.

- Posso provarla! – disse con uno strano scintillio negli occhi!

- Certo! – annuii e gliala diedi.
Ero curioso di vedere cosa voleva fare.

- Luminius – disse facendo uno strano segno con la bacchetta.
Conoscevo quell’incantesimo, per ogni mago produceca una luce diversa, guardai la baccetta e vidi che rimaneva com’era, non faceva niente.

- Come pensavo! . dise il Preside sorridendo.

- Cosa ? – domandai curioso.

- Harry… questa bacchetta funziona solo se la usi tu, può usarla chiunque ma per loro sarà solo e sempre un semplice pezzo di legno, invece è un’arma molto potente e risponde solo alla tua magia. – mi disse porgendomela. Io la presi e incuriosito pronunciai anch’io “Luminius” e dalla punta della bacchetta scaturì una luce fortissima rossa e dorata.

- Sai… probabilmente la tua è a bacchetta più potenete che sia mai esistita e tu solo puoi usarla! Olivander sarebbe entusiasta di studiarla! - mi disse sorseggiando di nuovo il tè.

Ero sorpreso, non credevo alla mie orecchie!

Mi voltai verso Funny che mi guardava con una strana luce negli occhi.

- Tu lo sapevi ? – le chiesi mentalmente!

- Certo, che domande! –mi rispose come se fose la cosa più ovvia del mondo!

- Perché non me l’hai detto ? – le dissi.

- Perché non me l’hai chiesto! – mi rispose! Odiavo quando qualcuno mi rispondeva in quel modo! Mi faceva sentire stupido!

- Ora Harry se non ti dispiace dovrei continuare a evocare incantesimi di protezione! – mi disse Albus.

Annuii e uscii dalla studio con Funny e Hope che mi volavano ai lati.
Continuavo a guardare la mia nuova Fenice, non riuscivo a credere che io ero il suo Padrone, non era come per Funny, lei l’avevo sempre vista come un’intermediaria di Silente, per me lei era ancora sua.

- Funny ? – la chiamai con il pensiero.

- Si dimmi Harry! – mi rispose.

- Chi è stato il tuo primo padrone ? – le domandai.
Ero curioso di saperlo.

- Ignatius Peverell! – spalancai la bocca, era un tei tre fratelli, più precisamente il creatore del mantello cioè un mio antenato.

- Come hanno fatto i tre fratelli a creare i Doni della Morte ? – le chiesi sperando che mi rispondesse.

- Comeha detto Albus erano solo tre magi molto ambiziosi e potenti, messe insieme queste due qualità sono venuti fuori i Doni! - a quanto pare er un segreto.

- Ora Harry io vado da Jennifer! Tu fai amicizia con Hope! – detto questo scomparve in un lampo di fuoco.

- CIAO! – mi disse di nuovo con quella voce squillante e cristallina che questa volta mi fece sorridere.

- Ciao! - le risposi.

- Penso sia inutile raccontarti qualcosa di me vito che sai già tutto… - le dissi.

- Infattii! Io so anche il tuo futuro! – mi rispose.

- Bene! Allora posso chiederti perché all’improvviso sul mio braccio e apparsa una Fenice ? – le chiesi.

- Certo! Quello è il marchio delle Fenici! Lo aveva anche Ignatius Peverell! – mi rispose.

Continuammo a parlare fino a quando non arrivammo ai miei alloggi e andai a farmi una doccia.



___________________________________________________________________________________________


( Sirius Black)

La mia adorata mogliettina mi aveva messo sotto le fatiche, erano quattro ore che continuava a farmi spostare oggetti per tutta la cemera del futuro nascituro.
Lei era sicura che fosse femmina mentre io ero sicuro che fosse maschio, quindi avevamo preparato due camere, una con le pareti rosa e una con le parete azzurri e entrambe facevano capire che noi eravamo Grifondoro a partire dalla punta dei capelli fino alla punta dei piedi.

Ero contentissimo, finalmente un altro terremoto per casa, con Dylan mi ero divertito tantissimo, era un bambino tutto pepe e non stava mai fermo.
Io non vedevo l’ora di giocare con il mio futuro figlio.

Lizzie rideva della mia contentezza ma anche lei era felicissima, gli occhi le brillavano e aveva un sorriso stampato in faccia che sarebbe stato capace di oscurare il solo.

Già avevo deciso il nome si sarebbe chimato “James Sirius Blak”, se fosse stato maschio e io ne ero sicuro, invece se fosse stata femmina “Megan Elisabeth Black”, il nome l’aveva scelto mia moglie naturalmente.

Finalmente avevo finito di spaccarmi la schiena, mi voltai verso la sedia a dondolo per vedere cosa ne pensava Lizzie e vidi che dormiva.
Doveva essere sfinita, si era svegliata presto ed era corsa in bagno a vomitare, poi era uscita di casa per andare a fare spese insieme a Lily, Dora e Alice ed era tornata carica di buste, aveva preparato il pranzo, la cena e aveva pulito due delle camera degli ospiti che avevamo al piano di sopra.

Mi avvicinai e lo sostai un ciuffo di capelli biondi dagli occhi, le diedi un bacio sulla fronte e la presi in braccio.

Nonostante avessa quasi 39 anni aveva sempre un fisico perfetto.
Anche se qualche chilo l’aveva preso, ma per me era sempre perfetta.
L’appoggiai sul letto e con un colpo di bacchettale trasfigurai il vestito azzurro che aveva con la camicia da notte e la coprii con il piumone.

Poi sentii un picchiettare alla fenistra, mi voltai e vidi Say la civetta nera di Dylan.
Aprii la finestra e la feci entrare, subito mi porse la lettere che mio figlio mi aveva indirizzato e l’aprii.

Papà,

Sono disperato!

Aiutami ti prego! Non posso nadare vanti così, finirò per commettere un omicidio e credo che ne alla mamma ne a te farebbe piacere.

Cosa posso fare!

Era meglio se rimanevo nell’ignoranza e non scoprivo che ero innamorato di Jenny.

Non lo so…
E’ come se stessi commettendo qualcosa che non avrei dovuto fare.
Quando incrocio gli occhi di Sirius mi sento uno sporco bugiardo, io e lui collaboravamo per fa si che i ragazzi le stessero lontani, anche se la cosa non ci riusciva molto e ora con che coraggio dovrei dirgli che amo Jennifer.

Temo che mi ucciderebbe.
Probabilmente mi lancerebbe un Avada Kedravra senza neanche pensarci.

Papà…

Cosa devo fare ?

Non posso farmi avanti…
Se poi perdessi la sua amicizia cosa farei.
Sono abituato a vederla tutti i giorno e a parlarle, non potrei soportare di non incrociare i suoi occhi e di sentire più la sua voce.

Sicuramente impazzirei!

Papà ora vado che sono sfinito!
Jenny ci ha trattati come fossimo delle pezze, abbiamo dovuto sitemare tutta la nostra camera e non puoi immaginare tutto il casino che c’era!

Rispondi presto!

Con Affetto!

Dylan!

P.S. Non dire nulla allo zio James! Ti prego!

P.P.S. Ti alla mamma che le voglio bene e dille di non affaticarsi troppo.



Appena finii di leggere mi scappò un sospiro esasperato, mio figlio si complicava solo la vita, così come avevo fatto io quando avevo deciso di dichiararmi a Lizzie.

Il mio adorato figlioera fin troppo sicuro di se, ma con Jenny sembrava l’insicurezza fatta persona.

Io James, naturalmente lui sapeva della mia conversazione avuta la sera prima con Dylan, volevamo fare qualcosa ma Lunastorta ce l’aveva categoricamente impedito, quindi avevamo rimandato i nostri rogetti a Natala quando saremo andati tutti a Potter Manor.

Decisi che avrei risposto il giorno dopo, ora ero troppo stanco.
Così mi spogliai e con solo i boxser mi infilai sotto il piumone.



____________________________________________________________________________________________



( James Potter )


La mia dolce Lily era crollata.
Appena si era addormentata si era accoccolata contro di me e si era infilata più sotto al piumone.

Emanava un leggero sentore di vaniglia e cioccolata che aveva sempre avuto, ricordavo quando al primo anno le leccai la guancia per vedere di che sapeva e in effetti di cioccolata e vaniglia sapeva, avevo rischiato di essere buttato dalla Torre di Grifondoro nel Lago Nero.

Le accarezzai la schiena e la sentii muovere la testa contro il mio braccio.

Per tutto il giorno non aveva fatto altro che preparare la camera a Brian o Declan, non sapevamo ancora come chiamarlo, entrambi eravamo sicuri fosse maschio, quando Lily era incinta di Jenny me ne accorsi subito che era una bambina, lo capia dalla forma della pancia e ormai anche se era a pochi mesi riuscivo a capere di che sesso fosso.
Ed era sciuramnete un maschio.

Cullato dal dolce respiro di Lily mi addormentai…



________________________________________________________________________________________________



Intanto in uno degli alloggi al terzo piano la famiglia Malfoy, escluso Lucius, si riabbracciava e Narcissa annunciava ai suoi due uomini che presto sarebbe nato o nata un nuove membro della famiglia Malfoy.





Ringrazio tutti quelli che hanno commentato lo scorso capitolo :

Shin_86 : Ciao! Grazie del commento! Tra Draco e Harry ci sarà amicizia ma devi aspettare un po’! Io Narcissa l’ho sempre immaginata così, ci vuole sangue freddo per accettare in casa un gruppo di pazzi e Lord Voldemort e lei non ha fatto una piega! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto! Buona lettura e fammi sapere cosa ne pensi!

brando : Ciao anche a te e grazie per il commento! Ti dico solo che ci sarenno dei gemelli…e Harry e Draco diventeranno amici, però come ho già detto Shin_86 ci vorrà un po’. Fammi sapere cosa ne pensi e nuona lettura.

Lars Black : Cia e grazie per il commento! Mi fa piacere che ti piaccia! I genitori di James non si chiamavano Charlus e Dorea, se veni nell’albero genealogico dei Black su Wikipedia te ne rendi conto, c’è Dorea Black e Charlus Potter però non sono i genitori di James, io questo credo! Anche io adoro Sirius e penso che nei prossimi capitolo sarà più presente. Spero che questo capitolo ti sia piaciuto e fammi sapere cosa ne pensi! Buona lettura.

erikappa : Ciao! Grazie anche a te per il commento! Nel prossimo capitolo appariranno sia Hermione che Ron e anche Ginny, però non ne sono sicura, ho molte idee per la testa e rileggendo i miei appunti mi sono resa conto di aver saltato un pezzo che penso metterò nel prossimo capitolo! Fammi sapere cosa ne pensi e buona lettura anche a te!

fenicex8 : Ciao nuova lettrice, mi fa piacere che la mia storia ti piaccia! Grazie per i complimenti! Allora io solitamente quando ho tempo aggiorno ogni settimana o di sabato o di venersì, però quando sono impegnata anche dopo parecchio tempo! Allora questa storia secondo i miei piani durerà parecchio e spero di finirla tutto! Fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo! Buona lettura anche a te!

Malfoina89 : Ciao! Le recensioni sono sempre ben accolte e fanno sempre piacere! Hai indovinato ci sono dei gemelli… Personalmente io adoro Dylan e Jenny, li vedo come la coppia perfetta, e Sirius il fratello di Harry io l’adoro, lo vedo come il piccolo di casa che si comporta da fratello maggiore iper geloso come Ron fa con Ginny. Fammi sapere anche tu se il capitolo ti è piaciuto! Buona lettura!

era87 : I tuoi commenti mi fanno sempre un piacere immenso! Grazie! Dei nonni più avanti ho in programma di parlarne… ho preso spunto dalle litigate dei miei nonni, anche se non sono su Ippogrifi e Unicorni… Che coincidenza, anche qui da me alcune mie cugine e due mie amiche mi hanno annunciato di essere incinte, la mia all’inizio era solo un’idea scritta su un foglio di carta ma poi l’ho realizzata… Io personalmente adoro il nome Jennifer e penso che mia figlia si chiamerà così e tua cugina mi sta già molto simpatica per la scelta del nome… e anche io voglio un bimbo solo che se ora uscissi incinta mio padre decapiterebbe il mio ragazzo quindi aspetto quando mi farò più grande e non preoccuparti anche tu troverai presto un uomo, l’ho trovato io, quindi possono trovarlo tutte… E quando nascono i piccoli il capitolo te lo dedico, promesso… Sisi ci saranno dei gemelli… ma non dico quanti… fammi sapere se ti è piaciuto il capitolo! Buona lettura! Baci!



Ringrazio tutti e 75 che l'hanno aggiunta tra i preferiti e i 13 che l'hanno messa tra le seguite


Buona lettura a tutti/e!
Recensite!














Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Rivelazioni! ***








( Ronald Weasley )


Ero ancora mezzo addormentato quando sentii l’odore familiare del bagnoschiuma di Hermione espandersi per tutta la camera da letto, quello alla rosa, mi voltai verso la porta del bagno, e aprii gli occhi, come avevo previsto dopo pochi secondi uscì la mia amata avvolta in un asciuga mani bianco e i capelli avvolti in un asciugamani rosso.

La guardai mentre sceglieva cosa mettersi per quel giorno, aggrottare le sopracciglia indecisa su una gonna o un paio di jeans blu scuro, dopo che si fu girata verso di me prese la gonna rosa chiaro che adoravo perché lascava le gambe scoperte ma non era troppo corta.
Prese un maglioncino con la scollatura a V bianco e un paio di calze bianche.
Adorava guardarla vestirsi, ci impiegava poco tempo ma era sempre perfetta.

Decisi di alzarmi e lentamente mi scoprii dal piumone rosso e mi infilai i boxser, camminando lentamente mi avvicinai a lei che era di spalle e l’abbracciai da dietro.

Le diedi un bacio sul collo e la sentii ridere.

- Buon giorno amore! – mi disse girandosi e permettendomi di specchiarmi nelle sue iridi dorate.

Lentamente mi avvicinai e le diedi un bacio che di casto non aveva niente, poi le poggiai le fronte sulla sua…

- Ora si che è un buon giorno! – le dissi.

Lei sorrise, facendo come sempre battere il mio cuore e dopo avermi schioccato un bacio sulla guancia corse in bagno a vestirsi.

Decisi di non seguirla, andai verso il suo armadio dove sapevo che c’erano alcuni miei abiti, presi i primi che mi capitarono a tiro, una felpa azzurra e un paio di jeans scuri e dei boxser con delle pluffe disegnate.

Appena Hermione uscì dal bagno perfetta come sempre, mi ci infilai io e andai a farmi una doccia.

Presi il bagnoschiuma al muschio bianco e mi infilai nella doccia.
Con l’acqua che scorreva sul mio corpo iniziai a pensare.

Ormai passavo più tempo a casa di Hermione che alla mia.
Con la scusa che i suoi genitori erano andati in Australia e che lei rimaneva sola io andavo a farle”compagnia”, mia mamma all’inizio si era arrabbiata perché quando la mattina andava in camera mia iniziava a preoccuparsi e quando tornavo a casa verso l’ora di pranzo con Hermione urlava come una pazza prima di servirci il pranzo.

Dovevo ringraziare quelle pazze di Jenny e Ginny che quella sera mi chiusero nel dormitorio maschile insieme a Hermione.

Dopo le solite grida spacca vetri ci eravamo ritrovati a dirci che ci amavamo, eravamo finiti sul mio letto a baciarci e spinti dalla passione avevamo fatto l’amore.

E dopo quella volta ne erano susseguite tante.

All’inizio ero molto imbarazzato, non riuscivo a non dirmi che ero un maniaco pervertito, la mia Hermione era casta e pura, e un giorno le dissi questi miei pensieri e lei era scoppiata a ridere dicendo che ormani casta e pura non lo era più da molto!

Uscii dalla doccia mi asciugai e vestii.

Quando entrai in cucina trovai un vassoio stra pieno di cornetti e anche una torta.
Alzai lo sguardo e subito sorrisi, la mia Hermione era sempre la stessa, come tutte le mattine da ormani otto anni la vedevo con la faccia nascosta dietro la Gazzetta del Profeta.

Mi sedetti e iniziai a mangiare una fetta di torta, era quella al cioccolato che adoravo.

- Oggi che facciamo ? – le chiesi.

- Pensavo di andare a Diagon Alley per comprare i regali di Natale, ormai non manca molto, meno di un paio di settimane! – buona idea, così vedevo cosa potevo comprarle.

- D’accordo! – le dissi prendendo la tazza con il latte.

- Hai già in mente cosa regalare a tua madre ? – mi chiese abbassando il giornale.

- No! Non ne ho la minima idea! – le risposi! Ed era anche la verità, ogni anno le compravo qualcosa insieme a Ginny, solo che lei era a Hogwartz e probabilmente gia le aveva comprato il regalo!

- Bene! Così lo faremmo insieme! La settimana scorsa da Magi-Casa ho visto un set di pentole che potrebbe piacerle molto e anche delle posate, penso che le piacerebbero! Oggi appena andiamo, andiamo a comprarle…. – ma il suo sproloquio fu interrotto da un gufo che entrò dalla finestra, quello non era un gufo normale, quello era il gufo! Quello che Silente ci inviava quando c’era una riunione.

Subito Hermione aprì la lettera in ansia, poi appena finì di leggerlo mi passò la pergamena visibilmente sollevata!

Iniziai a leggere.

Questa sera riunione.
Ci vediamo tutti nel mio studio alle 23!
Non dite a nessuno della riunione, e scrivete la vostra risposta dietro il foglio, è incantato in modo che nessuno oltre i mebri dell’ordine possano leggerlo!

P.S. Mi piace il sorbetto al limone!


Bene!

Non era una riunione importante!

Solitamente quando c’era qualcosa d’urgenete non ci faceva neanche rispondere e la lettera si incendiava subito dopo averla letta.

Con un incantesimo d’appello chiamai a me la piuma e una boccietta d’inchiostro.
Scrissi velocemente che ci saremmo stati e la diedi al gufo che aspettava inpaziente.

- Chissà cosa vuole dirci Silente! – disse Hermione.

- Infatti… ma per saperlo dobbiamo aspettare questa sera… - le risposi finendo di bere la mia tazza di latte.

Lei non mi diede neanche il tempo di prendere un altro cornetto che con un colpo di bacchetta fece scomparire tutto, si alzò e mi prese per il braccio e subito dopo apparimo a Diagon Alley…




__________________________________________________________________________________________


Quella mattina nel dormitrio femmile di Grifondoro, più precisamente nella camera della ragazze del sesto anno c’era un silenzio che non si era mai visto, questo perché tutte le studentesse erano scese a fare colazione tranne una, che dormiva della grassa con gli abiti della giorno prima ancora indosso.

La ragazza in questione aveva dei bellissimi capelli ricci rosso fuoco e degli straordinari occhi verdi che erano coperti dalla palpebre ancora abbassate, era Jennifer Lilian Potter.

Le sue compagne di stanza avevano cercato in tutti i modi di svegliarla ma lei per tutta riposta si era girata dall’altro lato.

La ragazza da circa mezz’ora stava facendo un sogno inquieto.

Come ormai tutti sappiamo da ormai metà agosto sognava sempre la stessa cosa, anche se da un po’ di tempo si erano aggiunti molti particolari.
Oppure il sogno cambiava leggermente come quella mattina…

Ma quella mattina stranamente non stava affatto sognando una battaglia!

No!

Stva sognando Tom Riddle, e questa era sempre stata un prerogativa del fratello, Harry Potter.


Si trovava in una stanza buia, aveva le mani legate ai lati del corpo in degli anelli metallici sostenuti da delle catene, era inginocchiata a terra, da quel po’ che riusciva a vedere indossava un vestito elegante e aveva una giacca maschile, i capelli erano tutti scompigliati e al lato destro della testa c’era un fermaglio, gli occhiali probabilmente li aveva persi.

Quella ragazza stava respirando a fatica, alzò il viso e fece un sorriso amaro, guardò negli occhi il suo nemico, Lucius Malfoy, prima di ricevere in pieno petto la Maledizione Cruciatus, non urlò, non l’avrebbe mai fatto, non si mosse, soffrì in silenzio.

Quando Lucius ritrasse la bacchetta e la Maledizione cessò, lei alzò il viso, i suoi bellissimi occhi verdi erano più scuri del solito e al lato destro della bocca c’era un rivolo di sangue…

E in sottofondo la risata di Riddle che accarezzava la testa al suo adorato serpenete, suo unico vero amico, se così si poteva chiamare di tutti la sua esistenza.

Jennifer si svegliò urlando con lo stesso rivolo di sangue che aveva nel sogno…



___________________________________________________________________________________________


( Jennifer Potter )


Mi strofinai la mano sul lato destro della bocca dove sentivo scorrere qualcosa, alzai la mano e vidi che era ricoperta di sangue, per poco non cacciai un altro urlo, chiusi gli occhi e presi un respiro per calmarmi.

Quando il battito del mio cuore rallentò li riparii e con un incantesimo chiamai gli occhiali che mi si infilarono sul viso.

Era la prima volta che facevo quel sogno e mi era sembrato incredibilmente reale.
Mi alzai e mi spogliai velocemente, poi corsi in bagno e mi buttai sotto il getto dell’acqua tiepida, mi sentivo un fascio di cervi, presi il bagnoschiuma alla fragola e lo shampoo e mi insaponai, non so per quanto tempo rimasi lì, ma quella mattina non avevo prorpio voglia di andare a lezione.

Così dopo più di un ora mi infilai la divisa, presi la borsa con alcuni libri e il mantello con la sciarpa e mi incamminai per gli infiniti corridoi di Hogwarts.

Avevo voglia di camminare e così feci finchè non andai a sbattere contro qualcosa, o meglio qualcuno.

Alzai lo sguardo e per la sorpresa spalancai la bocca.

Davanti ai miei occhi c’era Draco Lucius Malfoy, non lo sentivo da Marzo.
Ero diventato mio amico quando lui era al quinto anno e io al terzo, e caso dei casi la nostra amicizia era iniziata proprio con me che gli finivo addosso, solo che allora stavo correndo per i corridoio perché cercavo Dylan che aveva incantato il mio baule che non voleva saperne di aprirsi, avevo provato di tutto avevo chiesto anche a Hermione di aiutarmi ma il mio caro amico aveva fatto un incantesimo che poteva essere infranto solo da chi l’aveva evocato.

Draco allora era Prefetto e decise di mettermi in puzione solo per il gusto di dare fastidio a un Grifondoro e io era la Grifondoro numero uno, c’era sempre stato uno strano odio tra me e i Serpeverde e poi lui non accettava che da due anni a quella parte non riusciva più a prendere il boccino d’oro.

Io invece di accettare la punizione come avrebbe fatto chiunque mi rifiutai di seguirlo e gli lanciai un Levicorpus e appellai la sua bacchetta, lo costrinsi a chiedermi scusa e a giurarmi che non avrebbe messo mai più in punizione nessun Grifondoro se non fosse stato strettamente necessario, e alla fine quando lo feci scendere era furioso, io per tutta risposta gli allungai la mano e dissi “Amici ?”, lui mi guardò stranito e alla fine con un sospiro strinse la mia mamma e disse “Potter saresti dovuta finire a Serpeverde! Nessuno avrebbe mai osato appendermi a testa in giù!”.

Da allora eravamo amici.

Lui mi stava guardando estremamente incuriosito, gli occhi di ghiaccio erano accesi da una strana luce.

- Draco! – finalmente parlai.

- Jen! – odiavo quel nomignolo, sapeva quando mi dava fastidio e poi lui oltre a Sirius era l’unico che lo usava.

- Che ci fai qui ? – gli chiesi alzandomi da terra.

- Diciamo che sono scappato da Malfoy Manor insieme alla mamma e abbiamo chiesto asilo a Silente! – mi spiegò dandomi la mia borsa con i libri.

- E tu invece… come mai non sei a lezione insieme a Black! – mi disse pronunciando il cognome di Dylan con disgusto, entrambi non si erano mai sopportati, un po’ perché Dylan era l’ennesimo Black rinnegato e finito tra i Grifondoro e un po’ perché Draco era sempre stato il Serpeverde preferito di Dylan e Sirius, in poche parole quelle che si beccava più scherzi.

Quando entrambi aveva scoperto che io e Malfoy ci frequentavamo come due amici erano andati in escandescenza e ne avevano dette di tutti i colori, mi avevano anche minacciato di non rivolgermi più la parola, la cosa era durata un giorno e subito avevamo fatto un patto, loro e Draco non avrebbero mai dovuto trovarsi nella stenza stanza se non fosse stato strettamente necessario oltre alla Sala Grande dove dovevano per forza fare colazione, pranzo e cena insime alle altre case e soprattutto insime alla Serpi, fortunatamente i tavoli di Grifondoro e Serpeverde erano ai lati opposti della Sala, se no durante i pasti se ne sarebbero viste delle belle!

- Questa mattina non avevo voglia di andare a lezione, e poi la Pozione della Confusione ( non so se esite ma non sapevo che nome scegliere! ) già la so preparare alla perfezione! – gli risposi.

- La solita secchiona! Probabilmente sai più cose del Professor Lumacorno! – disse ridendo.

Lo guardai stranita.
Probabilmente si accorse del mio sguardo perché smise di ridere e mi guardò negl’occhi, erano dello stesso colore di quelli Narcissa Black in Malfoy, lo zio Sirius una volta mi aveva detto che quel particolare colore di occhi, tra il grigio e l’azzurro, l’aveva ereditato solo sua cugina Narcissa, era l’unica Black ad avere quel colore d’occhi e ad avere i capelli biondi, l’ultimo Black biondo e dagli occhi azzurri si era visto centocinquanta anni prima.

Lo guardai attentamente, aveva messo su tre o quattro chili, non aveva più le guancie scavate e il colorito non era più pallido come due anni prima.

Avevo una domanda da fargli ma non volevo infastidirlo, abbassai automaticamente lo sguardo sul suo avambraccio sinistro e lui se ne rese conto!

Lo guardai negli occhi convinta che ci avrei visto una nota amara e invece erano limpidi e felici.

Capii che il suo avambraccio era pulito e con una risata lo abbracciai.
Subito lui ricambiò l’abbraccio.

Ero contenta!
Non era un Mangiamorte, non aveva seguito le orme di suo padre, era libro.

Dopo poco mi staccai.

- Allora… come sei riuscito a non farti marchiare ? – gli domandai con il sorriso sulle labbra.

- La mamma aeva convinto papà a rimandare e lui aveva accettato, dovevo essere marchiato quattro mesi fa! – mi disse con un sorriso amaro.

- Come sta Cissy ? – gli chiesi curiosa, avevo conosciuto l’altra zia di Dylan a giugno alla stazione quando aveva accompagnato Marcus, mi era venuta incontro e mi aveva abbracciato ringraziandomi per essere amica di Draco, da allora non l’avevo più vista!

- Incinta! – mi disse Draco con un sorriso che non gli avevo mai visto.

Probabilmente la mia mascella aveva quasi toccato il pavimento, la mamma, zia Lizzie e zia Alice erano incinte e ora anche la mamma di Draco.
Sembrava che si fossero messe d’accordo!

- Cosa c’è ? – mi chiese incuriosito vedendo la mia espressione.

- Anche mia mamma e zia Lizzie e zia Alice sono incinte! Non trovi che sia meraviglioso ? Andranno tutti insieme a Hogwarts e diventeranno amici! – non vedevo l’ora che nascessero tutti, speravo con tutto il cuore che almeno una bambina nascesse. Ero l’unica femmina e questo alle volte pesava, certo adoravo essere la Principessa di casa Potter, Black e anche Lupin però alle volte era stressate.
Era un bene che zia Alice avesse Chaty e Susy se no anche zio Frack si sarebbe unito a papà e agli zii.

Tipo da piccola alcune volte mi ritrovavo al parco con gli zii, se cadevo mi ritrovavo ricoperta di cerotti anche se non mi ero fatta niente, se volevo un gelato loro controllavano prima che non fosse infettato o altro con decine di incantesimi inutili a mio parere, oppure quando andavo in bici, cosa che papà e zio Sirius odiavano dovevo andare talmenete piano che non c’era neanche gusto.

Ero sempre stata trattata con i guanti, fin da piccola e ormai non ne potevo più.
Anche se mi piaceva quando papà mi riservava più attenzioni del solito!

- Come mai non ti sei fatto più sentire ? – chiesi a Draco tirendogli una guancia per controllare che non fosse più pelle e ossa.
Lui fece una smorfia strana e quando gli lasciai la guancia rispose.

- Ho pensato che se qualcuno avesse scoperto che io e te eravamo amici, saresti stata in pericolo così avevo deciso di tagliare i ponti con te e mi limitarmi ad ascoltare i racconti di Marcusdi di tutti gli scherzi che faceva a te, tuo fratello e a Black e come voi ricambiavate! Approposito… mi dispiace per il bolbide che ti ha lanciato nell’ultima partita, Astoria mi ha detto che eri ridotta male, sai com’è fatto Marcus, odia perdere e poi è geloso di Black… - ecco ricominciava con la storia del fratello innamorato di me.Solo perché una volta al primo anno mi aveva aiutata a portare i libri i biblioteca lui ci aveva ricamato sopra. A parer mio mi aveva aiutato solo perché non aveva nienete da fare.

Poi ripensai bene alle parole che mi aveva detto e mi si accese la lampadina.

Aveva detto Astoria.
Quindi lei e lui continuavano a sentirsi!
Se avrei potuto mi sarei messa a ballare lì davanti a lui, ma mi trattenni.

Ero contenta, io e la Greengrass non non eravamo mai state amiche, ma sapevo che era cotta di Draco dal suo primo anno.

- Sei stata un’imbecille, almeno potevi scrivermi per dirmi cosa avevi deciso, all’inizio mi ero preoccupata, ma alla fine è… - stavo per dire è arrivato Harry e non ci ho più pensato ma combiai parole. – alla fine ci misi una pietra sopra e non ci pensai più. -

- E con Astoria come va ? – gli chiesi facendo la faccia indifferente.

Gli si fecero le guace leggermente rosa, non arrossì, i Malfoy nascondono le loro emozioni.

- Con Astoria va bene, ci siamo sentiti spesso. – mi disse senza balbettare come mi sarei aspettata.

- Invece a te con Black come va’ ? State insieme e giocate a chi ci arriva per primo ? – mi chiese con un sorriso perfido.

Involontariamente arrossii, quella domanda me la faceva quasi tutti i giorni Ginny solo che lei diceva : “Con Dylan le cose come vanno, quando dovrò fare la damigella, sai voglio saperlo in anticipo per comprare il vestito!”

Io assieme a Dylan!

Non sapevo il perché ma questo pensiero mi faceva arrossire.
Io l’avevo sempre visto come il fratello maggiore che non avevo mai avuto, era il mio migliore amico, il mio compagni di giochi.
Quando pensavo a lui mi rendevo conto che lui per me era molto di più

Ultimamente le cose tra me e lui erano molto maturate, anche se non ne avevamo parlato.

Nell’ultima settimana mi ero resa conto che non gli volevo bene come ad un semplice fratello o migliore amico.

Lui per me era qualcosa in più, diciamo che la mattina della cena il nostro “incontro” di prima mattina in un certo senso aveva innescato le mie riflessioni.

Scacciai quei pensieri dalla mia mente e risposi a Draco.

- Va bene! Siamo sempre legati a doppio filo! – gli risposi con un sorriso.

Vidi le sue labbra fare uno strano sorriso prima di svenire.



Mi ritrovai in ginocchio su di un lago di uno strano colore blu argento, alzi lo sguardo e vidi attorno a me delle fiamme dorate, mi alzai e camminai verso una fiamma rossa, quel posto mi ricordava qualcosa, ma non mi veniva in mente cosa.

Mi avvicinai lentamente e spinta da una forza invisibile la mia mano sinistra si alzò e andò a toccare la fiamma rossa, aspettavo un calore forte ma non avvertii niente, sentivo solo uno strano calore.

Feci schioccare le dita della mano destrae all’improvviso tutte le fiamme dorate mi avvolsero e mi sollevarono da terra.
Non sapevo cosa stava succedendo.

Sicuramente non era un sogno.
Ne ero sicura.

A un certo punto mi fermai sospesa nel cielo e abbassai lo sguardo, spalancai la bocca sorpresa, al posto della divisa indossavo un vestito bianco ( Eccolo : http://crisortega.com/ilustraciones/image056.jpg ), e nella mano detra stringevo la mia bacchetta che era diventata di uno stranissimo rosso.

Non avevo idea di quello che stava succedendo.

All’improvviso ci fu un lampo di fuoco e davanti a me apparvero due Fenici, erano due Funny, riconobbi subito la Funny di Harry, era quella alla mia destra.

Appena vidi le due Fenici qualcosa scattò nella mia mente.
Ecco perché quel posto mi era tanto familiare, era la Terra delle Fenici, da bambina avevo fatto un sogno molto simile e avevo sognato Funny che mi raccontava di una Profezia che si era avverata.

Diceva :

“I tre fratelli della Morte avranno tre rivali, i fratelli della Luce!

Quando i tre fratelli della luce si uniranno il Buio sarà sconfitto definitivamente!

Colui che non deve essere nominato sarà sconfitto.

I fratelli della Luce insieme scopriranno il suo segreto più grande e lo sconfiggeranno!

Il primo fratello è giunto per sconfiggere la Morte e per liberare il Mondo Magico dalla persecuzione.

Nessuno dei due può vivere se l’altro sopravvive!

Così era stato detto e così è stato deciso.

L’Oscuro Signore nasconde più di un Segreto e i Fratelli della Luce lo scopriranno insime.

La sua anima non è più sua.

Ma è del Buio e la Luce sconfiggerà il Buio!

I protettori delle Bacchette Leggendarie saranno finalmente uniti.

Il primo fratello proteggerà la bacchetta più potente!

La più voluta dal Buio, anche se il Buio crede che la bacchetta dal Cuore Misto non esista.

La seconda sorella proteggerà la Bacchetta della Vita.

L’Oscuo Signore odia questa bacchetta, è la bacchetta della Speranza, e lui ha fatto di tutto per sconfiggere la speranza dal cuore delle persone.
Lui vuole un mondo fatto d’odio e dalla speranza nascono altro sentimenti

La protettrice della Speranza aiuterà il Mondo dei Maghi a non cadere nel Buio.

Infine il terzo fratello.

Il protettore della Pace.

La sua Bacchetta non è molto conosciuta.

Ma chi la conosce la teme.

I tre fratelli sconfiggeranno la Morte.

Le loro bacchette nessuno potrà usarle oltre a loro.

Il primo fratello sconfiggerà la Morte!”



Ora ricordavo, allora ero piccola e avevo dimenticato presto.

Ora mi era tutto più chiaro.

Abbassai lo sguardo e lo posai sulla mia bacchetta.
Non lo sapeva nessuno oltre me.

Ma quella bacchetta non proveniva dal negozio di Olivander.

No!

Me l’ero ritrovata in mano il venti Agosto del mio primo anno ad Hogwarts, ero sotto una pianta d’ulivo e all’improvviso la Bacchetta mi era apparsa in mano.

Non l’avevo mia detto a nessuno, la mamma è ancora convinta che quando ero entrata da Olivaner avevo comprato una Bacchetta.

Alzai lo sguardo e lo puntai negl’occhi della Funny di Harry.

- Si Jennifer… Harry, tu e Sirius siete i fratelli della Luce! Le vostre bacchette sono diverse da tutte quelle che ci sono sulla terra… Sono le bacchette della Luce… Ma ti chiedo un favore… Non dire ai tuoi fratelli della Profezia… Loro devono rimanere all’Oscuro di tutto… Scopriranno tutto a tempo debito… Però del nostro incontro puoi parlarne a Harry…Ora ti chiedo di porgerci la tua bacchetta… -

Annuii e feci come mi disse.

Le porsi la bacchetta che incominciò a galleggiare davanti a me.

Sembra spinte da una forza invisibile le mie mani si posizionarono circa cinque centimetri sotto la bacchetta con i palmi rivolti verso l’alto.

Dalla mia bocca iniziarono a uscire della parole in runico che dicevano:

Fuoco e Fiamme

Aiutatemi.

Fiamma divampa.

Acqua spegni.


Ripetei queste parole per tre volte e poi dalla bocca delle due Fenice usci una fiammata rosso e oro che avvolce la mia bacchetta, dopo pochi secondi dagli occhi delle due Funny scorgarono delle lacrime e infine un mio capello avvolse la mia bacchetta.

Subito le fiamme cessarono e davanti ai miei occhi non c’era più la bacchetta che avevo posseduto per circa sei anni, ce n’era una nuova, aveva il manico rosso e poi era tutta dorata, attorno al manico c’era un filo che riconobbi come un mio capello che sembrava rubino.

Con la mano destra la prese e sentii una strana energia avvolgermi e terminare sul mio avambraccio sinistro e sul mio fianco destro.

Abbassai lo sguardo e vidi sulla mia pelle lattea disegnata una fenice, solo che non aveva colore, aveva solo i bordi dorati, invece il fianco era coperto e non sapevo cosa fosse successo.

Alzai nuovamente lo sguardo e vidi che davantia ai miei occhi ora c’era solo una Funny.

- Jennifer… ora io sono la tua Fenice e tu sei la mia Padrona! – ero senza parole così annuii.

Poi le fiamme scomparvero e quando aprii gli occhi incrociai lo sguardo blu di Dylan e strinsi le mani a Sirius e a Harry che le strinsero a loro volta, mi voltai verso mio fratello maggiore e vidi che era bianco cadaverico, accanto a lui c’era Draco che era visibilmente sollevato.

Non capivo come fossi finita in infermeria, ma stavo bene.



____________________________________________________________________________________________



( Draco Malfoy )


Finalmente aveva aperto gli occhi, me l’ero vista cadere come un sacco di patate tra le braccia.

Mi ero spaventato, se non fossero arrivati Black e Potter probabilmente sarei rimasto in quel corridoio per un’altra mezz’ora buona.

Ero contentissimo di vederla, mi era mancata molto, in quei mesi l’avevo pensato molto.

Quando l’avevo vista mi era quasi venuto un colpo, era diventata più bella di quanto ricordassi, il primo impulso era stato quello di abbracciarla, ma mi ero contenuti, una Malfoy non manifesta i suoi sentimenti, lei invece mi aveva abbracciato e mi aveva anche messo in difficoltà chiedendomi come andasse con Astoria.

Nessuno avrabbe avuto la faccia tosta che aveva avuto lei chiedendomelo.

Ma era per questa sua spontaneità che avevo deciso di esserle amico.

Però avevo sempre temuto che mio padre scoprisse che ero amico di Jen e così alla fine del mese di marzo avevo deciso di tagliare i ponti con lei, era stato difficile non leggere le sue lettere strampalate, che mi facevano sempre ridere ma alla fine non ci avevo più pensato e avevo iniziato a scrivere lettere ad Astoria.

Alzai lo sguardo e guardai curiosa quell’Harry che avevo conosciuto la sera prima, non avevo capito come, ma dopo cinque minuti che Jen si trovavo sul letto in infermeria era arrivato col fiatone e bianco come un lenzuolo.

Avevo sospettato che ci fosse una tresca tra alunna e insegnate ma appena avevo visto come la guiardava avevo capito che le voleva bene come ad una sorella.

Mi veniva da ridere guardando la faccia di Black, era schifosamente cotto di Jen e non aveva il coraggio di dirglielo.
Avrei voluto scattargli una fotografia quando mi aveva visto con Jen tra le braccia, era sbiancato e dopo avermi guardato con rabbia e odio l’aveva presa in braccio ed era corso in infermeria con Potter che gli intimava di fare attenzione.




_____________________________________________________________________________________________



( Harry Potter )



Sospirai di sollievo quando vidi gli occhi verdi di Jenny aprirsi.

Mentre spiegavo i Mollicci agli alunni del terzo anno avevo sentito una strana sensazione e l’avambraccio sinistro aveva iniziato a formicolare, poi mentre facevo vedere come sconfiggere un Molliccio avevo avuto un flash di Jenny con uno strano vestito bianco addosso, e alla fine quando stavo dettando i compiti l’avevo vista svenire, probabilmente i miei alunni mi avevano preso per pazzo, ma come tirato da una corda invisibile ero corso in infermeria e avevo visto mio fraratello, Dylan e con mia grande sorpresa anche Draco Malfoy.

Dovevo chiedere spiegazioni a mia sorella.

Era strano che un Pittor e un Malfoy fossero amici.

Anche se non c’era niente di male!

Appollaiata sul davanzale della finestra dietro di noi c’era Funny, ormai era la Fenice di Jenny, però dopo che le avevo chiesto perchènon si fosse appollaiata sula letto con Jenny lei mi aveva risposto che doveva andarsene prima Draco.

Lo guardai di nuovo e vidi che stava guardando in cagnesco Dylan che ora parlava con Jenny della Pozione della Confusione che avevano preparato durante la lezione di Lumacorno, a quanto avevo capito il colore esatto doveva essere bianco latto con delle linee rosa, ma a lui era uscita nera.

- Davvero Jenny! Non provare ad abbandonarmi di nuovo durante una lezione del vecchio Luma! Lui ha detto “Forse sei preoccupato per la Signorina Potter! Quindi non ti darò voto!”, meno male, ero l’unico a cui era uscita nera, però a Godret era verde fosforescente e quando Lumacorno l’ha presa per odorarla gli ha fatto venire i baffi verdi! Senza di te probabilmente il mio sogno di diventare Auror andrebbe infranto! Sono una frana in Pozioni! Pobabilmenete ho preso da papà! La mamma se la cava! – Dylan si stava perdendo in chiacchiere, ma si vedeva lontano un miglio che era sollevato, prima che Jenny si svegliasse non aveva detto una parola e tenava lo sguardo puntato sul volto di mia sorella e i pugni stretti talmente tanto che erano diventati bianchi.

Poppy aveva cercato di fargli prendere una Pozione Calmante ma lui aveva rifiutato scuotendo la testa.

Portai lo sguardo su mia sorella e vidi il sorriso che aveva e la luce che brillava nei suoi occhi che erano puntati in quelli blu di Dylan che avevano la stessa luce.

Per poco non mi feci scappare un sospiro, quei due era nati per stare insime e entrambi si ostinavano a non fare la prima mossa.

Però Sirius non riuscì a trattenersi e mi voltai verso di lui, ci guardammo negli occhi e scuotemmo entrambi la testa voltandoci verso Dylan che ora stava raccontando della serata prima a una Jenny molto sorpresa.

- Davvero vi ho costretto a scrostare il pavimento del bagno ? –ò aveva chiesto con la fronte aggrottata.

- Si! E hai anche costretto Alan e disinfettare il suo letto dopo che ci avevi trovato dentro uno scarafaggio! -

Tutti scoppiarono a ridere seguiti dalla risata cristallina di Jenny.




___________________________________________________________________________________________



( Remus Lupin )


Non volevo ridere ma non riuscivo più a trattenermi.

I miei migliori amici erano corsi a casa mia pregandomi in ginocchio si aiutarli a preparare una torta al triplo cioccolato al latto con scaglie di cioccolato bianco e fondente, con mandorle, fragole e glassa alla menta.

In poche parole le loro mogli erano entrate nel periodo delle voglie e aveva chiesto entrambe, dopo essersi consultate per un’ora buona, che quella era la torta che volevano mangiare.

Sirius, James e anche Frank avevano girato tutte le pasticcerie di Londra magica e non e avevano avuto la conferma ai loro dubbi, quella torta non esisteva.

Così erano venuti a casa mia con il morale sotto torra, già pregustando una nottata insonne sil divano.

Ormai non erano abituati più agli sbalzi d’umore di una donna incinta e io che c’era passato da poco e l’unico a cui chidere aiuto secondo il loro modesto parere.

Però avevo avuto la fortuna di avere una suocera che in pratica viceva a casa mia e preparare i piatti più strani che avessi mai visto ma che Dora apprezzava.

Purtroppo la mamma di James stava organizzando la festa che si sarebbe tenuta da lì a una settimana e la madre di Sirius per felicità di quest’ultimo ero sotto terra.
Invece quella di Frank non aveva la pazienza per seguire una donna incinta.

Per quanto riguarda le madre delle mogli, loro non potevano aiutarli.

La mamma di Lily abitava in America da sei anni, quella di Lizzie era in Italia per un viaggio di lavoro e sarebbe tornata la settimana dopo.

Invece la mamma di Alice non aveva molto tempo, lavorava al San Mungo, era la Capo Reparto del Reparto delle ferita mentali da incantesimo e era sempre molto occupata.

Così io ero la loro soluzione.

Guardai un’ultima volta negl’occhi Sirius, che mi sembrava quello più disperato e con un sospiro annuii.
E in men che non si dica mi ritrovai steso per terra con James e Sirius che mi abbracciavano e Franck che mi dava pacche sulla pancia.

Così dopo tre ore, nelle quali avevo distrutto mezza cucina la torta era pronta, o megli cinque torte erano pronte.

Non avevo capito perché ne avessi fatte cinque, ma dopo aver visto James e Sirius tagliare due fettone da una torta e rimanerne solo un pezzo, subito mi ricordai che avevo degli animali per amici.

- Remus… non sappiamo come ringraziarti…- mi aveva detto Sirius leccandosi il pollice sporco di cioccolata.

- Ci hai salvato da una notte sul divano e da un mal di schiena da record! Lizzie probabilmente se non le avessi portato la torta mi avrebbe fatto dormire fuori in giardino nella cuccia del cane che quando era incinta di Dylan aveva comprato per me! James sarebbe finito a casa dei genitori così come Franck! – aveva terminato i suoi ringraziamenti leccandosi anche il mignolo sporco di melassa alla menta.

Presi la bacchetta per pulire la cucina ma un gufo, o meglio Il Gufo atterrò sul tavolo e ci porse una lettera!

La prese James e iniziò a leggerla ad alta voce!

Questa sera riunione al solito posto alle 23!

Harry si svelerà!


James alzò la testa e lasciò cadere la lettera che aveva preso fuoco.
Ci guardò negli occhi e noi capimmo che era nervoso.

Sapevamo che nell’Ordine c’era una spia e probabilmente quella sera ci sarebbe stata se Silente avesse convocato tutto l’Ordine e James aveva paura che Voldemort scoprisse che Harry era tornato e facesse un visita di “cortesia” a suo figlio, mi voltai e vidi che anche Sirius era preoccupato, infondo si era affezionato a Harry subito così come me.

Era difficile non volergli bene.
Negli occhi aveva una luce che avvolgeva tutto quello che lo circondava.
Però c’era anche un velo di sofferenza che probabilmente non se ne sarebbe andato molto velocemente.

Presi la bacchetta e feci apparire quattro tazze di tè e dei biscotti, ne offrii subito una a James che si sedette sul divano e ne prese due sorsi.

Sapevo cosa avrebbe detto…

- Chi è ? – ce lo domandavamo tutti, noi sospettavamo di Alan Green, lavorava al Ministero come Segretario delle Umbridge, però non ci aveva dato molte informazioni utile, più che altro ci diceva cose che già sapevamo.

Lo guardai negli occhi e vi lessi tristezza, preoccupazione e ansia.

Lui era quello che aveva più sofferto per colpa di questa guerra.

Aveva perso suo figlio, aveva quasi perso i suoi genitori,i Mangiamorte avevano cercato di uccidere Lily quando era incinta di Jenny, ma non avevano pensato che una donna incinta può tutto e si erano ritrovati tutto al San Mungo prima di finire ad Azkaban.

Questa guerra ormai durava da vent’anni e aveva stufato tutti quanti.
La gente aveva paura anche di uscire di casa e di andare a casa di un amico!

Il nome di Voldemort nessuno lo pronunciava più, solo alcuni dell’ordine lo facevano e i loro figlio, ormai quel nome portava tristezza e terrore ovunque venisse pronunciato.
Questa guerra doveva finire e anche se nessuno di noi l’aveva ammesso a voce alta speravamo che con l’arrivo di Harry la guerra si concludesse.
Anche se non riuscivamo ancora a credere che Harry, il figlio di James, avesse sconfitto Voldemort nella sua dimensione, era una cosa che era impossibile da credere, ma l’aveva fatto.

Ammiravo molto Harry per tutto quello che aveva fatto, aveva avuto più coraggio di tutti gli Auror messi assieme a aveva affrontato Voldemort a testa alta, non so cosa avrei fatto io se mi fossi trovato al suo posto.

Forse avrei fatto le sresse cose che aveva fatto lui!

Forse no!

Io non ero lui e lui non era me!

E poi i Potter attiravamo le disgrazie e ci andavano incontro senza esitazioni!

Questo era noto a tutti!

Ripensando a tutti i guai che aveva combinato James a Hogwarts mi venne da ridere, si cacciava sempre nei guai nel bene o nel male, era una cosa che non poteva evitare, la Mcgranith ormai ci aveva rinunciato!

I miei amici si girarono verso di me e Sirius mi chiese : - Come mai ridi Moony! Fai ridere anche noi! – mi disse con il broncio.

- Stavo pensando che Harry è come James, attira disgrazie e ci va incontro senza esitazione! In questo i Potter sono i numeri uno! – dissi ridendo.

- Bhè… su questo devo darti ragione Moony! I Potter sono delle calamite i guai! James ti ricordi al terzo anno quando litigasti con Malfoy e gli facesti diventare i capelli verdi! – disse Sirius ridendo, mi venne in mente la scena e scoppiai a ridere insieme agli altri, Malfoy per vendicarsi gli aveva fatto diventare i capelli rosa e James che allora era molto più basso di Malfoy per vendicarsi gli aveva dato un calcio e alla fine si era ritrovato appeso in mezzo al corridoio sotto un lampadario, e non aveva capito nemmeno come era successo, Malfoy non aveva fatto niente e nel corridoio oltre a James e noi Malandrini non c’era nessuno, Silente aveva detto che era stata una magia accidentale, in pratica James aveva pensato a Malfoy appeso al lampadario e la magia era fuoriuscita da lui e si era ritrovato appeso al lampadario!

Fummo interrotti dal pianto di Teddy che probabilmente si era svegliato per colpa delle nostre risate!

Subito corsi la piano di sopra dove c’era la cameretta del mio piccolino.
Ogni volta che ci entravo mi veniva da ridere, Dora aveva messo un lupo versione gigante accanto alla culla, Teddy l’adorava.
Mi precipitai verso mio figli che appena mi vide smise di piangere e allungò le braccine verso di me, lo presi in braccio e gli diedi un bacino sulla fronte, i suoi capelli dall’arancione quall’erano diventarono prima giallo canarino e poi ritornarono del loro “normale” azzurro”.

Andai verso la cesta dei giochi e presi la pluffa di gomma che gli aveva regalato Jenny, Teddy ci era particolarmente affezionato, gliela diedi e scesi le scale.

Teddy appena vide Sirius e James incominciò a fare dei versetti felici e allungò le manine verso James, mi scappò un sorriso, nessuno di noi aveva mai capito come ma James riusciva sempre a incantare i bambini ( e le ragazze… ) con una semplice occhiata e un sorriso, Teddy l’aveva adorato dal primo momento che l’aveva visto così come adorava Jenny che aveva ereditato questa caratteristica da James.

- Vieni dallo zietto… - James prese Teddy tra le braccia e gli fece fare un giro tondo.

- Teddy sei cattivo! A me non mi pensi… - disse Sirius con il broncio, Teddy appena sentì la voce di Sirius fece un sorrisone e allungò le mani anche verso di lui, io incominciai a scuotere la testa, era incredibile come mio figlio adorasse i miei migliori amici, forse perché loro lo viziavano.

James e Sirius iniziarono e discutere per chi doveva tenere tra le braccia Teddy che tra l’altro rideva come un pazzo.

Ma la loro discussione fu interrotta da Franck che gli ricordò che le mogli aspettavano le torte.

Sirius e James sospirarono e mi diedero Teddy che iniziò a giocare con la mia mano destra!




__________________________________________________________________________________________



( Lily Potter )


Quella mattina io e le altre ci eravamo scritte per organizzare la nostra riunione pomeridiana per scoprire i sessi dei nostri bambini, e per allontanare i nostri mariti ci eravamo inventate una torta che non esisteva ne in cielo ne in terrae sapevamo che avrebbero girato tutte le pasticcerie della Londra magica e non e alla fne si sarebbero rivolti a Remus che impietosito da loro li avrebbe aiutati.

Così alle quattro avevamo spedito i nostri adorati maritini che pur di non dormire sul divano o a casa da mia suocera , nel caso di James, a casa della madre o sempre sul divano, nel caso di Frack, o nella cuccia del cane, nel caso di Sirius si erano ridotti a fare i nostri schiavi, cosa che tra l’altro ci divertiva molto.

Alle quattro e mezza precise era arrivata Tonks annunciandoci che c’era voluto più tempo del previsto per addormentare Teddy.

Così avevamo cacciato i libri di medicina miei e di Lizzie e ci eravamo sedute sul divano.

La formula per scoprire se i bambine erano maschi o femmine la conoscevo a memoria ma era una nostra tradizione mettere tutti i libri sul tavolino davanti al divano.

Alle cinque dopo che il tè era pronto e la torta e i pasticcini erano sul tavolo io, Lizzi e Alice eravamo con le bacchette in mano.

Strinsi la bacchetta e la poggiai poco sotto l’ombellicci, pronunciai la formula latina insieme alle miei amiche, dopo che abbi finito attesi un minuti e riaprii gli occhi nello stesso momento delle mie amiche,

Però quello che vidi mi fece scappare di mano la bacchetta.

Alzai lo sguardo verso Lizzie che aveva avuto la mia stessa reazione guardando la sua pancia e ci guardammo negli occhi.

Ci voltammo verso Alice che era calma e il suo ventre emanava quella luce azzurra come lo era stata la mia quando era incinta di Harry e Sirius e come quello di Lizzie quando era incinta di Dylan, quella di Alice quando era incinta di Neville e quella di Dora quando aspettava Teddy.

Io e Lizzie ci guardamme negli occhi, aveva in viso un’espressione ansione e leggermente terrorizzata la stessa che probabilmente avevo io.

Mi sentivo la gola secca e non riuscivo a parlare.

La mia pancia emanava una strana luce bianca come quella di Lizzie.
Prendemmo entrambe i nostri libri di medicina e andammo alla pagina 1.289 e iniziammo a leggere nello stesso momento.

- Dopo che l’incantesimo verrà pronunciato dovrete aspettare circa un minuto e poi dalla vostra pancia verrà emanata un luce azzurra se è un maschio, rosa se è una bambina e bianca e se sono due gemelli, in quel caso la formula dovrà essere ripetuta due volte e si dovranno aspettare due minuti per sapere il sesso del vostro bambino, se la luce sarà blu saranno due maschi se invece sarà rossa saranno due femmina e se sarà verde saranno una maschio e una femmina. – mi venne da ridere ripensando alle parole di mio suocero quando era incinta di Sirius, “James ma hai intenzione di mettere su una squadra di Quiddict ? Sai questo è il terzo nipotino che mi sforni!”, anche se Harry era morto viveva sempre nei nopstri cuori e il padre di James lo nominava sempre, ora però era tornato econtando i miei due nuovi bambini eravamo arrivati a quota cinque, era felicissima, due gemelli, era sempre stato il mio sogno.

Pronunciai la formula come detta dal libro e aspettai due minuti, ma tanto già sapevo che sarebbero stati due maschi, i sintomi, per così dire, erano quelli che avevo avuto all’inizio delle gravidanze di Harry e Sirius.

Aprri gli occhi e mi rispecchiani in quelli blu della mia migliore amica che fece un segno affermativo, abbassai il capo e vidi la luce blu, era due bei maschiatti, alzai il volto e vidi Lizzie che saltava da sola sul posto, la luce a lei era verde, una mschietto e una femminuccia, ero felice per lei.

Io la mia Principessa già l’avevo anche se ormai era la Principessa di qualcun altro.

Io, Alice e Dora scoppiammo a ridere vedendo la felicità di Lizzie che saltava da un posto all’altro presto si unì a lei anche Alice che sperava fosse un maschio, e la sue aspettative erano state ripagate, io presi dalla loro contentezza iniziai a saltare anche io.

Due nuovi bambini!
Se ci pensavo avevo voglia di urlare dalla felicità, non vedevo l’ora che arrivasse James e di dirlo a Harry, Jennifer e Sirius.

Non vedevo l’ora che nascessero.

Quando James, Sirius e Franck si smaterealizzarone nel salotto trovarono tutte e quattro, anche Dora si era unita a noi, che saltavamo attorno al tavolino e ballavamo a ritmo di tre motivetti “ Avrò una bambina “, cantato da Lizzie, “Avrò un maschietto” , cantato da Alice e “ Sarò di nuovo mamma”, cantato da me e con Dora che gridava che entro la fine del prossimo anno avrebbe voluto anche lei un altro bambino.

Avremmo continuato per tutto il pomeriggio fino a sera tarda se non fosse stato che i nostri mariti erano scoppiati a ridere.

Prese dall’euforia io, Alice e Lizzie ci buttammo tra le braccia dei nostri rispettivi mariti che ci guardarono come se fossimo state delle pazze.

Io iniziai a pinagere dalla felicità, maledetti ormoni in subbuglio.

Mi strinsi a James, che sorpreso dalle mie lacrime mi strinse di più

- Lily… Lily… Lily cos’è successo ? Stai bene ? Il bambin… Lily parlami per favore, mi stai facendo venire l’ansia… - lo zittii con un bacio e poi asciugandomi le lacrime sorrisi.

- James sono incinta! – gli dissi.

Lui mi guardò come se fossi pazzo – Si lo so amore! – mi disse. – Ricordi! Alla cena quando l’avevo capito! Tu, Lizzie e Alice siete in dolce attesa! Abbiamo anche deciso che lo chiameremo Declan o Brian! Ricordi ? Abbiamo preparato anche la camera! – mi guardava veramente come se fossi uscita pazza.

A ogni cosa che diceva io annuivo poi… - Si lo so! Quindi avremo Brian e Declan! – gli disse con la speranza che capisse.

- No amore! Avremo o Brian o Declan! – mi disse come se stesse spiegando qualcosa a un bambino!

Bene avevo sposato un imbecille, e lui che si vantava del suo cervollo super potenziato!.

- Amore…- lo chiamai nel modo più dolce che mi uscisse in quel momento – Noi avremo sia Declan che Brian! – gli spiegai guardandolo negli occhi e facendogli posare la sua mano sul mio ventre!

Lui spalancò gli occhi e mi guardo la pancia come se quella potesse dargli la conferma.
Sapevo che da un momento all’altro sarebbe scoppiato dalla felicità a avrebbe detto qualcosa.
Anche le precedenti tre volte era successo così.

Poi…

Mi prese per i fianchi e improvviso una strana danza cantando “Avrò due bei maschietti! Avrò due bei maschietti!”, io intanto scuotevo la testa sconsolata.

Finalmente c’era arrivato.




__________________________________________________________________________________________



( Sirius Black )


Era ufficile avevo sposato una pazza da rinchiudere al San Mungo.

Almeno non ero il solo, anche James, Franck e Remus!
Questo mi consolava!

Quando ci eravamo smaterializzati nel soggiorno di casa Potter avevamo trovato tutte e quattro le ragazze che ballavano attorno al tavolini.
Non ero riuscito a capire quello che dicevano ma mi erano sembrate oltre che pazze molto contente!

Poi, non avevo avuto neanche il tempo di voltarmi ce mi ero titrovato stritolato dalle braccia di Lizzie e con la faccia affondata nei suoi ricci bionci.

Era ufficiale!
Era pazza e a quanto pare anche Lily e Alice.
Però mi stavo preoccupando.
Elisabert aveva iniziato a piangere come una fontana e questo era strano.

Con una mano le accarezzai i capelli e poi lentamente le spostai il visi fino a ritrovarmi con i miei occhi immarsi nel mar blu il quale erano i suoi, vi lessi un’immensa felicità

Lei mi sorrise e mi baciò, io subito ricambiai, era uno di quei baci dolci ma allo stesso tempo passionali.

Lei poi si stacco e con una voce intrisa di felicità mi disse – Aspettiamo due bambini! Una maschio e una femminuccia! – in quel momento il mio cervello era andati in black-out, due bambino, due gemelli, una mschietto e una femminuccia!

Il mio cervello avevo assimilato quelle parole molto lentamente e alla fine era giunto alla conclusione che mi aspettavano nove mesi più impegnativi dell’ultima volta, ma oltre a questo aveva realizzato anche che in casa Black avrebbero sgambettato non una ma ben due paia di gambe e una di questa apparteneva a una bella bambina che già aveva preso forma nel mio cervello, me l’immaginavo con i capelli neri e i miei occhi ma identica alla mamma e poi un altro campione a cui insegnare a giocare a Quiddich, uguale e sputato e Dylan.

Una bambina!

Non riuscivo a crederci!
La mia piccola principessa da viziare e coccolare!

Avevo sempre desiderato una bambina!
Diciamo che Jennifer aveva avuto tre papà, anche se due anni fa mi aveva detto che io e Remus eravamo gli aiutanti di Babbo Natale che per era James.
Quella ragazza da piccola era stata viziata all’inverosimile, io e i ragazzi la vedavamo come un fiorellino bisognoso di cure.

Ero contentissimo!

Megan e James!

Non vedevo l’ora che nascessero!

Mi voltai verso James che stava subendo il mio stesso trattamento, aveva gli occhi luccicanti come lampadine, probabilmente anche io ce li avevo.

Mi voltai alla mia sinistra dove c’era Fracnk che scuoteva la testa sconsolato.
Alice stava parlando a raffica e non si capiva niente.

Anche Lizzie parlava ma non stavo capendo molto, era distratto.

Mi voltai verso l’orologio e notai che erano le 20:00, tre circa tre ora varemmo dovuto partecipare alla riunione dell’Ordine a Hogwars e probabilmente sarebbe stata la riunione che avrebbe cambiato la noatra vita…





____________________________________________________________________________________________



( Harry Potter )


“ Harry respira! Su respira! Non è niente! Probabilmente Voldemort incomincerà a ridarti la caccia e cercherà in tutti i modi di farti del male facendone a chi più hai al cuore! Prendi aria a buttala fuori!”

Stavo cercando di autoconvincervi di stare calma ma proprio non ci riuscivo, Silente mi aveva mandato un Patronus dicendomi che mi sarei dovuto presentare alla riunione come Harry Potter e non come Harry Evans,probabilmente quella sera ci sarebbe stata la fantomatica spia che dopo la fine della riunione avrebbe riferito tutto a Voldemort! Fantastico!

La mia vita ora che aveva raggiunto un po’ di normalita stava di nuovo per essere sconvolta dal tornado Voldemort!

Senza prendere la bacchetta avocai una tazza di tè e la bevvi in un sorso!

Presi un ultimo respir e dopodiché aprii gli occhi, mi trovavo nei miei alloggi e stavo per scendere a cene ma dopo quel carissimo avviso da parte di Albus la fame era passata.

Non mi importava molto che Voldemort mi desse la caccia, tanto ormai ci ero abituato, ma ero preoccupato per la mia famiglia, quel vigliacco di Riddle già aveva cercato di imbrogliarmi usando Sirius e io ci ero cascato come un pollo!

- Su finiscila di dare manforte alla tua parte melodrammatica! Andrà tutto bene! Ora vai a cenare a poi vai da Jenny in infermeria! Quella ragazzina mi sta estremamente simpatica! Mandale i miei saluti! – mi venne da ridere, non ero ancora riuscito ad abituarmi alla voce squillante di Hope, quella di Funny era più leggera e quando parlava non sembrava una bambina davanti al suo nuovo gioco.

Mi alzai dalla sedia a dondolo e uscii, non prima di aver accarezzato sul capo Hope che mi ringraziò con delle strane fusa, e il mio marchio delle Fenice si fece leggermente caldo.

Poi uscii e mi diressi verso la Sala Grande.
Appena entrai tutti gli studenti si voltarono e mi salutarono, era incredibile come gli studenti di tutte le case, compresa Serpeverde mi avessere preso in simpatia!
Risposi ad alcuni saluti e andai a sedermi accanto a Hagrid che appena mi vide mi salutò con la sua manona.

Io risposi con un sorriso e il mio sguardo volò automaticamente su una chioma rossa che si trovava tra una bionda e una nera.

Come se l’avessi chiamata Ginny alzò lo sguardo e mi sorrise, io risposi e le feci l’occhiolino e le sue guance diventarono leggermente rosa.

Da quando aveva scoperto che io ero Harry Potter l’avevo vista un po’ strana nei miei confronti.
Certo mi salutava forse con un po’ più d’affetto ma la vedevo strana.
Nei suoi occhi castani c’era una strana luce che non riuscivo a capire.

Continuammo a guardarci negl’occhi finchè Linnie, la ragazza con i capelli neri non le pose una domanda e Ginny dovette risponderle non prima però di avermi regalo un sorriso.

Io feci un sospiro e mi voltai verso la tavola dei Serpeverde, ormai era diventata una mia abitudine, mi divertivo a vedere la faccia di Marcus Malfoy, era tremendamente geloso di Dylan, lo si vedeva a miglia di distanza, però in quel momento aveva un’espresione… come dire, vuota, guardava il posto dove solitamente sedeva Jenny con un’espressione appunto, vuota.

Scossi la testa e tornai al mio piatto che era ancora vuoto, decisi di prendermi una bistecca con patate, la mangiai e poi mi dedicai ai dolce, torta alla melassa naturalmente e presi due fette di alcune torte al cioccolato e alla frutta, poi presi una mela e mi alzai diretto in infermeria.

Andandoci passai davanti al tavolo dei Grifondoro e salutai Dylan e Sirius che si stavano abbuffando i dolci, mi venne da ridere, se ci fosse stata Jennifer probabilmente non si sarebbero comportati da maiali.

Mentre camminavo per il corridoio vuoto mi venne in menta l’ultima battaglia, proprio in quel corridoio avevo trovato il corpo di Hermione che stringeva tra le mani un vecchio libricino che era conservato nel mio baule, era scritto tutto in runico e non ci avevo capito niente, mi fermai proprio nel punto in cui c’era la sua bacchetta e sentii gli occhi prudermi.

Ma strinsi i pugni e scossi la testa, ora avevo la possibilità di riformare il Trio Dorato e di essere amico di Ron e Hermione, anche se sapevo che non erano gli stessi Ron e Hermione, non erano gli stessi con cui avevo vissuto tante avventure, con cui mi ero confidato, non erano gli stessi che mi avevano accompagnato nel mio viaggio alla ricerca degli Horcrux, non erano gli stessi!

Questo era vero!

Però erano loro, così come lo era Ginny!

- La tua parte melodrammatica torna a farsi risentire! Quanto capirai che la devi eliminare! Devi pensare positivo! Non devi vedere sempre nero! E’ vero non sono loro! Però in un certo senso sono loro! Pensa solo che era scritto che tu venissi in questo Mondo e che loro morissero! Tu! Harry non sei un ragazzo normale! Sei stato scelto da qualcosa di più grande di quello che immagini! La profezia della Cooman ha solo annunciato la tua venuta e quello che avresti fatto! Ma quella profezia non sarebbe stata niente se tu non avessi deciso di fare quello che hai fatto! E visto che l’hai fatto ora devi finire il compito che ti sei assegnato da solo! Il destino è vero era già scritto, ma sappi che decidendo l’hai aiutato a scrivere! La tua decisione è stata quella che ha determinato tutto! Una volta che hai accettato inconsapevolmente il tuo destino e tutto quello che ne sarebbe derivato la tua strada ha preso forma! Ora non perderti in pensieri tristi e vai da Jenny che deve mostrarti qualcosa! – ormai non ci facevo più caso, Hope aveva la capacità di sorprendermi nei momenti meno opportuni e di farmi una ramanzina.

Quella voce squillante e dolce però in quei momenti era più decisa e aveva una nota di rimprovero.

Sentii il fruscio delle sue ali e avvertii il suo peso sulla mia spalla, e il marchio sul braccio destro si fece caldo.

- Grazie Hope! Però ti rendi conto che la metà dele cose che hai detto mi è incomprensibile! Vero ? – le chiesi mentalmente!

- Si! – mi disse divertita!

- E’ allora perché me l’hai detto ? – le chiesi un po’ infastidito!

- Perché dovevo! – e rieccola a fare la misteriosa.

Decisi di lasciar perdere e mi diressi in infermeria.

Quando entrai la scena che mi si parò davanti mi sorprese.

Silente! ( Che tra l’altro non era venuto personalmente ad avvertirmi della riunione! Cosa che mi aveva un po’ infastidito! )

Comunque!

Albus era inpiedi davanti al letto di Jennifer, la quale aveva le bracci conserte e guardava arrabbiata Albus.

Mi venne da ridere.
Jennifer era una dei pochi studenti che aveva il coraggio di contraddire il Preside, e questo perché da piccola ci aveva giocato molte volte.

- Buonasera Albus! Ciao Jenny! Coma stai ? – le chiesi, ben sapendo che stava bene, ormai quel lettino dell’nfermeria era stato riservato a lei, visto che c’era finita già la settimana prima.

- Sto bene! Voglio andarmene! Ma Albus non vuole, e lui vuole… vuole controllare il mio fianco… - mi urlò in faccia!

Aggrottai le sopracciglia, e guardai curioso Albus che aveva uno stranissimo luccichio negl’occhi e Jennifer che gli lanciava sguardi di fuoco.

- Perché ? Cos’ha che non và ? – chiesi ad entrambi.

Jennifer per risposta strinse le braccia la petto e mi guardò torva e Albus dopo aver posato lo sguardo su Jennifer e averle guardato l’avambraccio sinistro e aver guardato anche il mio, cosa che mi parve strana.
Mi guardò la cicatrice e sorrise.

Quel sorriso nascondeva qualcosa.

- Hope! Sai cosa vuole Silente ? – le chiesi mentalmente.

- Si! E devo chiederti di non fargli vedere il tuo avambraccio! E se te lo chiede provvederemo io e Funny a cancellarlo momentaneamente! E poi anche Jenny ne ha uno! Penso che dopo ti dirà di più! Ora convinci Jenny a mostrargli il fianco! Se necessario interverremo io e Funny! – mi rispose sempre con quella suo vecetta da bambina!

- D’accordo! – le dissi, sempre mentalmente!

- Jenny! Che ne dici di farci vedere cosa ha il tuo fianco che non và ? – le chiesi con un sorriso e la guardai negl’occhi, facendole capire che doveva.

Ci guardammo per un lungo istante poi fece un sospiro sconfitto e annuì.

Mi voltai verso Albus che sorrideva e Jennifer si alzò.

Si era cambiato e ora indossava un pigiama rosso.

Io fui il primo ad avvicinarmi e Albus mi seguì.

Jennifer ci guarò di nuovo e lanciò uno sguardo sul comodino dove era appollaiata Funny.

- Fai come ti chiede Jenny! – sentii anche io cose le disse, probabilmente aveva deciso di condividere il suo pensiero anche con me.

Letamente mia sorella alzò la maglia del pigiama fino a scoprire il fianco destro.

Probabilmente la mia bocca aveva toccato terra e la mia mano era corsa subito alla mia cicatrice.

Lì…

Sulla pelle lattea di mia sorella!
C’era una cicatrice identica alla mia!

Solo che era circondata da uno strano cerchio fatto di… Piume! Si erano pime, sembravano quelle della coda di Funny e Hope.

Si era un cerchio fatto di piume!!

Mi voltai verso Silente che aveva un’espressione sbalordita, e continuava a parlare sottovoce, era runico.

Alzai lo sguardo e vidi che Jenny lo stava guardando male!
Forse le capiva quello che stava dicendo Silente.
Si decisamente lo stava capendo visto che aveva aggrottato la fronte e stava ripetendo una frase in runico!

Ero l’unico ignorante allora!

- Hope ? – la chiamai mentalmente!

- Harry sta solo controllando che non sia un marchio maledetto! Non preoccuparti! Quella cicatrice non centra niente con Anatemi che uccidono o cose varie! Quel segno vi aiuterà… - mi rispose, però non aggiunse altro e mi fece rimanere pieno di dubbi!

Alla fine della lunga tiritera Silente si voltò verso Funny e Hope e disse ad alta voce :

- Non so cosa sia successo! Ma prima o poi dovranno dirmelo o me lo direte voi! Questi segni… - e indicò la mia cicatrice e quella di Jennifer. – Non sono normali, ho una vaga idea! Ma non ne sono sicuro! – detto questo guardò i nostri avambracci, scosse la testa e se ne andò senza dire una parola.

- Ora mi spieghi! – dissi a Jenny guardandola negl’occhi!.

Lei annuì e iniziò a raccontarmi dello strano sogno che aveva fato poco prima, che poi sono non era, delle Fenici della sua bacchetta cambiata e alla fine mi mostrò il suo tatuaggio che era una copia del mio solo che non era colorato, avevai bordi dorati e, i dettagli, come occhi, becco, naso e piume erano sempre dorati!

Era sorpreso, volevo chiedere spiegazioni ma qualcosa nello sguardo di Jenny mi trattenne.

Alla fine sospirai e l’abbracciai, lei rispose al mio abbraccio e sentii un suo sospiro di sollievo.

Mi nascondeva qualcosa, però c’era un buon motivo quindi decisi di non fare domande.

Rimasi ancora un po’ in infermeriafinchè Poppy non mi caccio urlandomi che dopo uno svenimento ci si doveva riposare.

Uscito fuori dall’infermeria guardai l’orologio e vidi che erano le 22:40.

Bene!
Tra poco ci sarebbe stata la riunione e forse la tranquillità che desideravo non l’avrei mai più avuta.

Mi incamminai verso l’Ufficio di Silente e arrivato davanti al Gargoyle in pietra stavo per dire la parola d’ordine ma quello si aprì rivelando DRaco Malfoy.

Gli feci un cenno così come lui fece e salii le scale.

Ormai mancavano cinque minuti all’inizio dela riunione ed ero un po’ ansioso.

Mi guardai intorno e vidi che Albus non c’era, mi diressi verso l’alrmadio accanto alla scrivania che in realtà nascondeva una stanza, aprii l’anta a vi entrai.

C’enrano circa una cinquantina di sedie, e addossata alla parete c’era una scrivania piana di fogli, al centro della sala c’era una sedia più grande delle ltre, quella di Silente, e ai suoi lati c’erano due sedia, una destinata a me e una alla Mcgranitth.

Mi guardai intorni e vidi che Silenete non c’era, andai verso la finestra e mi affacciai, il cielo era blu scruro, la luna era a metà e le stelle brillavano alte nel cielo.

Mi voltai verso il camino giusto in tempo per vedere una fiammata verde lasciare spazio a mio padre e a Sirius che mi vennero incontro, subito dopo uscirono la mamma con Lizzie, Dora con Remus e infine Alice e Frack.

Subito tutti vennero verso di me.

- Allora tesoro sei nervoso ? – era stato mio padre a parlare e nel farlo mi aveva messo un braccio attorno alle spalle.

- Ma che domande! Certo che è nervoso! Chi non lo sarebbe al suo posto! Probabilmente io al suo posto avrei incominciato a dare di matto! – al mio posto aveva risposto Lizzie.

Io le sorrisi riconoscente e annii con la testa!

Sentimmo la porta aprirsi e Silente entrò, indossava una strana veste rossa con dei strani motivi dorati che s’intrecciavano tra loro fino a formare una fenice con le ali spalancate.

Subito mi spuntò un sorriso, Albus era sempre lo stesso e poi se lui era tranquillo tutto dovevano esserlo.

Poi notai che dietro di lui galleggiava il suo Pensatoio che andò a posarsi davanti alla sua sedia su un tavolino evocato al momento.

Stavo per chidergli che intenzioni avesse quando nel camino apparvero le fiamme verdi e uscirono i signori Weasley seguti da tutti i figli, esclusa Ginny, e Hermione e Fleure.

- Buona sera a tutti! – salutarono allegramente i gemelli Weasley seguti da tutti gli altri.

- Ciao Harry! – mi salutò Ron venendo verso di me.

- Ciao Ron! Coma va ? – gli chiesi!

- Bene! Ma tu per caso sai come mai Silente ci ha chiamati ? – quando mi pose quella domanda deglutii a vuoto.

Decisi di dirgli una mezza verità.

- In un certo senso si lo so! Ma non posso dirti ancora niente, lo verrai a sapere insieme a tutti gli altri.- gli disse già sapendo che mi avrebbe riempito di domande. Infatti aggrottò le sopracciglia e mise il broncio.

- Sei cattivo! Sono curioso! Dai un piccolo indizio… piccolo piccolo… Ti prego… - mi venne da ridere, era sempre lo stesso, curioso fino alla punta dei capelli.

- Te lo direi ma è meglio se aspetti! – gli risposi.

- Sei cattivo! – mi disse puntandomi il dito contro!

Ma la mia risposta fu interrotta da Silente che ci chiedeva di sederci, mi guardai attorno e vidi che tutte le sedie erano occupate.

Io andai alla destra di Silente e vidi molti occhi spalancarsi per la sorpresa, infondo nessuno sedeva ai lati di Silente, solo la Mcgranith e Moody avevano questo “privilegio”.

- Buona sera a tutti! Ho indetto questa riunione per rivelarvi qualcosa di molto importante! – e qui si voltò verso di me, odiavo essere al centro dell’attenzione e per poco non sbuffai.

- Vedete circa diciassette anni fa fu fatta una profezia… - e qui con la bacchetta prese un ricordo e lo fece cadere nel Pensatoio, ora capivo, aveva intenzione di mostrare la Profecia a tutti.

Dal Pensatoio emerse la figura di una Sibilla Cooman più giovane e la sua voce si espanse per tutta la sale in cui era calato il silenzio.

“Ecco giungere il solo col potere di sconfiggere l'Oscuro Signore...

nato da chi lo ha tre volte sfidato, nato sull'estinguersi del settimo mese...

l'Oscuro Signore lo designerà come suo eguale, ma egli avrà un potere a lui sconosciuto...

e l'uno dovrà morire per mano dell'altro, perché nessuno dei due può vivere se l'altro sopravvive...

il solo col potere di sconfiggere l'Oscuro Signore nascerà all'estinguersi del settimo mese...

Quanto odiavo quelle parole, ormai le conoscevo a memoria, era colpa di quella profezia se Voldemort aveva iniziato a darmi la caccia, anche se tutto era partito da Piton ed era finto con Minus che aveva rivelato a Riddle dove ci nascondevamo io e i miei genitori.

Quando sentii la mano si Silente poggiarsi sulla mia spalla capii cheera arrivato il momento.

Mi alzai all’impiedi e iniziai a parlare.

- Tutto è iniziato con questa Profezia! Immagino che tutti voi sapete dell’assasinio del piccolo Harry Potter! Vedete questa profezia indicava due bambini nati alla fine del settimo mese! Luglio! Harry Potter e Neville Paciok! Ma Voldemort scelse quello che secondo lui riteneva più adatto! Il Mezzosangue! Come lui – a quel punto molte bocche erano spalancate e tutti avevano le fronti aggrottate tranne naturalmente la mia famiglia.

- Si! E’ come pensate! Voldemort in relatà è un Mezzosangue non un Purosangue! Sua madre era una Purasangue, Merope Gaunt, invece suo padre era una Babbano di nascita senza poteri, Tom Riddle senior! Voldemort scelse Harry e come sapete lo uccise! Ma nel mio mondo è andata diversamente… - e a questo punto tutti mi guardavano con espressioni indecifrabili.

L’unico che si azzardà e porre una domanda du Alastor Moody.

- E tu ragazzo come mai sai tutte queste cose! Come mai conosci così bene L’oscuro Signore ? Non è che sei un suo sostenitore ? – eccolo il vecchio Malocchio, mi spunto un sorriso sentendo quelle parole!

- No Malocchio! Io sono il nemico numero uno di Tom! E conosco tutte queste cose su Riddle perché Silente me l’ha dette! Ma non lui! Il Silente del mio mondo… - ecco ora dovevo svelarmi! – io in realtà sono Harry Potter! – e pronunciando un incantesimo mentalmente ritornai al mio vecchio aspetto.

I mebri dell’Ordine mi guardarono con le bocche spalancate, e di nuovo Moody prese parola.

- Ma com’è possibile ? Tu ragazzo dovresti essere morto! Io ho visto il tuo corpo! C’ero quando gli Auror corsero a Godric’s Hollow! Tu non sei quello che dici di essere!- dicendo questo estrasse la bacchetta e la puntl verso di me, non ero sorpreso, sapevo che sarebbe stato difficile convincerli che ero veramente chi dicevo di essere.

Stavo per parlare ma fui interrotto da mio padre, Sirius e Remus che si alzarono in contemporanea, le bacchette alla mano e un’espressione indecifrabile in viso.

- Alastor… se solo ti azzardi a torcere un capello a mio figlio i Maghi Oscuri te li faccio vedere io! – la voce di mio padre era irriconoscibile, faceva venire i brividi, non c’era nessuna nota scherzosa nella sua voce.

- James… come puoi credere alle sue parole! Potrebbe essere un sostenitore di Voldemort… Tu… Tu sai che quello non può essere tuo figlio! Ti ha in qualche modo stregato come ha stregato gli altri e Silente! – ora però stava resentando il ridicolo!

- Alastor! Vuoi una prova e l’avrai! Anche se credo la somiglianza con James è indiscutibile e gli occhi sono di Lily! Ora Harry ti prego porgimi il polso! – Silente aveva interrotto la mia risposta, ma nong li porsi il polso, andai dritto dritto da malocchio e gli porsi il polso, lui spalancò gli occhi e mi guardò attentamente.

Visto che non si decideva a fare qualcosa, estrassi la bacchetta dal mantello e feci un piccolo taglietto sul polso, feci apparire una pergamena e vi feci cadere tre goce del mio sangue.

- Ora Alastor se vuoi controllare ti progo di sbrigarti… - gli avevo parlato con una voce che non mia apparteneva, io avevo voluto molto bene a Moody ma in quel momento provavo un grandissimo fastidio.

Lui estrasse la bacchetta e pronunciò l’incantesimo adatto, subito sulla pergamena apparvero le parole “Harry James Potter” e si sentì un sospiro generale.

Moody alzò l’occhio magico dal foglio e mi guardò un’ultima volta prima di aprirsi un un sorriso,

- Bene! Vedo che hai carattere proprio come tuo padre! Ma sappi che ho detto quello che ho detto solo perché di questi tempi non ci si può fidare di nessuno! Ricorda sempre Vi…-

- Vigilanza Costante! Si lo so! Me lo ripeteva spesso! – lo interruppi.

Feci incendiare il foglio di pergamena e stavo per mettere la bacchetta nel mantello ma il mio polse f fermato da una mano, mi voltai i vidi gli occhi grigi di Olivander guardare la bacchetta con un’espressione estremamente seria.

- La tua bacchetta… Tu sei il Prescelto… - mormorò, dopo mi lasciò il polso e tornò al suo posto.

Io mi voltao e tornai accanto a Silente che mi sorrise, nei suoi occhi c’era di nuovo quella strana luce che gli avevo visto in infermeria.

Tornato al mio posto mi voltai e mi rispecchiai negl’occhi di mia mamma, ebbi un impulso irrefrenabile di abbracciarla ma mi trattenni.

- Ora vi chiedo di non dire niente a nessuno di questo nostro incontro… Vedete se Voldemort venisse a sapere che Harry è tornato gli darebbe la caccia e così la famiglia Potter e anche quella di Sirius e Remus non sarebbe più al sicuro! – disse Albus, e dicendolo posò gli occhi su Alan Green che era molto attento.

- Ma non ci ha detto come mai è qui ? – a parlare era stato Percy che per tutta risposta abbe circa cinque gomitate nello stomaco dai suoi fratelli, mi venne da ridere, lui era quello che metteva sempre i puntini su tutte le “i”.

- Sono qui… Per mettere fine a questa guerra! – gli risposi guardandolo nei suoi occhi azzurri.

- Mi sono imposto di distruggere Voldemort, di fargliela pagare per tutto quella che mi ha fatto e quello che ha fatto alle persone a me care! Infondo l’ho già fatto… - ora stavo aspettando la reazione di tutti.

Alcuni si misero a ridere e Alan Green parlò.

- Tu… ahahah… Un ragazzino che ha ancora bisogno del latte della mamma…. Ahahah… vorrebbe porre fine a questa guerra che dura da più da tren’anno… ahahah… Ma fammi il piacere… Vorresti riuscire dove neanche Albus è riuscito… Io penso che tu sia solo un grande bugiardo…. Chissà da dove sei venuto, dici di voler uccidere l’Oscuro Signore, ci hai dato la prova di essere Harry Potter… Ma noi cosa ne sappiamo di quello che hai veramente in mente… - quello parole mi avevano enormemente irritato

Quando aveva parlato mi era sembrato un pazzo, aveva negl’occhi una luce maligna, non avevo mai parlato con lui ma già mi era antipatico.

Vidi papa, Sirius e Albus pronti a rispondere ma con un’occhiata li fermai e parlai io.

- Forse sano un diciottenne ma non ho mai vissuto come un ragazzino, fin da quando avevo avuto un anno… - alzai la fragia che copriva i capelli e mostrai a tutti la mia cicatrice. – Questa… Questa cicatrice mi è stata lasciata da Voldemort quando avevo solo un anno e mezzo, io un bambino l’avevo sconfitto, ma n realtà era stato grazie a mia madre, ad undici anni un ragazzino deve preoccuparsi di andare bene a scuola, ma io no…

Io ad undici anni ho sconfitto per la secondo volta Voldemort, anche se ho avuto una mano, al secondo anno tutta la scuola mi riteneva l’erede i Serpeverde e io nonostante tutto sono andato avanti, e ho sconfitto di nuovo Riddle e ucciso un Basilisco, anche se ero stato di nuovo aiutato, al terzo anno sono sguggito e un branco di dissennatori, al quarto sono stato iscritto al Torneri Tremaghi, ho affrontato tre prove e nella ultimo ho assistito al ritorno di Voldemort e gli sono sfuggito di nuovo.

Al quinto anno tutti mi credevano un pazzo perché andavo dicendo solo la verità… Che Lord Voldemort è tornato… Sono stato messo in punizione moltissime volte… Ma comuque sono andato avanti…
Poi con i miei amici sono andato al Ministero per salvare una persona a me cara e li gli sono sfuggito di nuovo e sono venuto a conoscenza di quella stramaledetta profezia che aveva portato Voldemort a decidere della mia vita, a far si che cresessi con un branco di pazzi invece che con i miei genitori…

Al sesto anno ho studiato la vita di Voldemort, alla fine ho visto morire un’altra persona a me cara…
Il settimo anno non l’ho mai frequentato, sono partito con i mie migliori amici per cercare gli Horcrux e sconfiggee definitivamente Voldemort cosa che ho fatto…
Ma a queale prezzo ? Ho visto morire tutte le persone a me care…

Io non accetto che tu mi venga a dare del bugiardo…
Non dopo quello che ho passato…

Non so che prova darti per farti capire che non ho cattive intenzione, e non ho intenzione di fartelo capire! -

Forse avevo esagerato ma non importava, odiavo quando mi si dava del bugiardo.

Sentii la mano di qualcuno posarsi sulla mia spalla e capii essere mio padre che mi sussurrò – Stai calmo! Hogwars non è indistruttibile! – c’era un’ombra di sorriso nelle sue parole.

Non capii le sue parole finahcè non sitrolsi gli occhi da quelli di Alan e mi guardai attorno.

Spalancai la bocca.
Dove mi trovavo io c’era un buco su cui ero poggiato io, i mattoni dela parete dietro di me si stavano sbriciolando così come quelli delle pareti alla mia destra e alla mia sinistra, tutti i membri dell’ordine erano all’impiedi perché le loro sedie erano andate in frantumi.

Mi sentii in imbarazzo, farfugliai un – Scusate! – che scatenò le risate di tutti tranne quella di Alan che mi guardava terrorizzato, non ero riuscito a controllare la mia magia che era aumentata notevolmente da quando avevo fatto quello strano sogno.

Recuperai la bacchetta e con un paio di incantesimi sistemai tutti, probabilmente un mago normale non ci sarebbe riuscito ma ormai avevo capito che io potevo fare tutto quello che volevo.

La serata continuò tranquilla, mi vennero poste molte domande a cui risposi, erano per lo più curiosi di com’erano loro nel mondo da cui venivo, quando svelai che Ron e Hermione erano i miei migliori amici loro furono molto sorpresi, raccontai diverse cose e mi divertii molto a raccontare dei litigi tra Ron e Hermione.

Mi avevano accettato!




_________________________________________________________________________________________



Intanto a Malfoy Manor una vecchia magica oscura veniva compiuta!

L’Oscuro Signore aveva terminato un incanto molto potente e oscuro!

Aveva ucciso dieci innocenti per fortificare il suo potere oscuro.

Il suo cuore non si trovava più dentro il suo corpo ma era stato nascosto!

Il Male aveva compiuto il suo volore!




Ciao a tutti! Sono imperdonabile lo so!

Ma l’ispirazione era andata a farsi una vacanza a New York ed è tornata ieri.
Certo avevo i miei appunto ma dovevo sistemarli e ne è uscito questo capitolo!
Spero che sia di vostro gradimento!

Ed ho un piccolo regalino per voi!
Diciamo che hocercato di dare un volto ai mie personaggio!
Ci è voluto molto tempo ma alla fine ho scelto quelli che più mi sembravano giusti!
Spero che vi piacciano!
Fatemi spaere cosa ne pensate!

Jennifer Potter ( immaginatevela con gli occhi verdi e i capelli rosso fuoco ) :

http://media.photobucket.com/image/Olivia%20Wilde/Giulia22/OliviaWilde_01.jpg

Un’altra foto sempre di Jennifer, immaginatevela sempre con i capelli rosso fuoco e gli occhi verdi :

http://www.hollywooddesktop.com/wallpaper/actresses/thumb/olivia_wilde-001-thumb.jpg

Spero lei vi sia piaciuto!

Ora veniamo a Dylan, diciamo che lui è stato molto difficile, ho visto milioni di attori ma lla fine mi sono arresa, lui mi è sembrato il più adatto, immaginatevelo con i capelli neri leggermente lunghi e gli occhi blu :

http://www.vguay.com/immagini/d/332-3/rodrigo-guirao-diaz-1.jpg

Un’altra sua foto :

http://sp6.fotologs.net/photo/22/53/105/lessobraglamour/1170122450_f.jpg

Ora Sirius Potter, immaginatevelo con gli occhi castani e i capelli neri :

http://blog.screenweek.it/wp-content/uploads/2008/03/gaspard-ulliel.jpg

Un’altra sua foto :

http://media.photobucket.com/image/gaspard%20ulliel/eatmahass/Gaspard%20Ulliel/gaspard-ulliel-12.jpg

Ora Lily Potter, lei è stata molto difficile da scegliere, immaginatevela con i capelli rosso fuoco e gli occhi verdi :

http://nucleodemoda.files.wordpress.com/2008/11/claudia-schiffer.jpg

Ora Elisabeth Wuotzon in Black, immaginatevi i capelli più lunghi e gli occhi blu :
http://media.photobucket.com/image/charlize%20theron/tmachot/charlize_theron1_300_400.jpg

Ora Alice Paciok immaginatevela con gli occhi verdi:
http://i38.tinypic.com/2ykjqeg.jpg

Narcissa Malfoy :

http://www.pixbond.com/images/Actress/Nicole%20Kidman/Nicole%20Kidman26.jpg

Poi Chaterine Paciock :

http://gossipteen.com/wp-content/uploads/2008/12/kristen-stewart-photos-5.jpg

Marcus Malfoy, immaginatevi solo il capello biondo platino :

http://4.bp.blogspot.com/_-bZMHDBafTY/SZEUDGmQyEI/AAAAAAAAA1g/wevVhBhaTBc/S1600-R/Copia+de+JeremySumpter7.jpg



Per Remus e Sirius vanno bene gli attori che ci sono nei film, per James sono ancora indecisa!


Ora passiamo ai ringraziamente :

brando : Grazie per il commento e mi scuso enormemente per il ritardo ma l’ispirazione era andata a farsi benedire ma ora è tornata e spero ch questo capitoli ti sia piaciuto! Certo che Sirius si è accorto dei sentimenti che Dylan nutre nei confronti di Jennifer e ne è felicissimo te l’assicuro! Non preoccuparti Jennifer si sveglierà presto! Poi l’amicizia che nascerà tra Harry e Draco sarà veramente uno spettacolo e non preoccuparti Narcissa parlerà con Sirius e Andromeda, per quando non te lo dico! Marcus farà amicizia con i tre nuovi Maladrini anche se litigheranno spesso e non preoccuparti ma Silente non morirà! E non ho intenzione di far morire nessuno della famiglia di Harry! Non preoccuparti Voldemort sarà l’unico a finire al creatore insieme a molti cattivi! Mi fa piacere che la scena della Terra delle Fenici ti sia piaciuta! Anche a me piace un sacco! Non preoccuparti ma ne Dylan e ne Sirius ne saranno gelosi! E come vedi le coppie di gemelli sono due! Qui sono entrati in scena Ron e Herione e hanno scopeto di Harry come tutto l’Ordine! L fic è molto lunga secondo le mie previsioni e la storia con Ginny la svilupperò piano piano visto che in questo mondo non si conoscono da sei anni!E mi fa piacere che le tue recensioni sia lunghe! Mi scuso ancora per il ritardo! E fammi sapere cosa nepensi del capitolo e se le facce che ho dato ai miei personaggi ti piacciono! Buon lettura un bacio!

Malfoina89 : Ciao! Ecco il nuovo capitolo! Ci ho messo un po’ per postare e mi scuso moltissimo! Spero che ti piaccia! Harry e Draco saranno amici però forse qualche battibecco ne uscirà fuori! Cissy aspetta un solo piccolo! Le coppie di gemelli sono due! Fammi sapere cosa ne pensi! Bacioni e buona lettura!

Lars Black : Ciao anche a te! Grazie per il commento e scusami per l’enorme ritardo! Non preoccuparti presto anche Jenny aprirà gli occhi! Harry e Draco vivranno in pace tra di loro ma comunque qualche battibecco ci sarà sempre anche se molto radi! Wabbè io ai genitori di James ho cambiato nome! Non ci pensiamo più di tanto! Ci siìono molte cose che vorrei chiedere alla Rowling e una di quelle è il nome dei genitori di James e anche di quelli di Lily! Ma non posso quindi ho supposto che quelli non fossero loro! Fammi sapere cosa ne pensi del capitolo e dei volti che ho dato ai personaggi! Baci e buona lettura!

Shin_86 : Ciao carissima, grazie per il commento e mi scuso anche con te per l’infinito ritado! Mi fa piacere che il capitolo ti sia piaciuto e soprattutto la parte che più avevo a cuore! Fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo e se i volti che ho scelto per i miei personaggi ti piacciono! Baci e buona lettura!

fenicex8 : Ciao cara! Grazie per la recensione e scusami tanto per l’enorme ritardo ma un po’ perché non avevo tempo e un po’ perché l’ispirazione era andata in vacanza aNew York il capitolo l’ho postato solo ora! Mi fa piacere che la fic ti piaccia e che ti piacciano i miei personaggi! Sai anche io adoro le fenici, penso che si sia capito! Sono le creature mitologiche che più mi piacciono! Draco e Harry diventeranno amici e naturalmente anche Harry, Ron e Hermione! Il Trio Dorato si ricongiungerà! Fammi sapere cosa ne pensi del capitolo e dei volti che ho dato ai miei personaggio! Baci e buona lettura!

erikappa : Ciao! Grazie per il commento e scusami per l’enorme ritardo! Mi fa piacere che il capitolo ti piaccia! Allora la storia di Ginny e Harry la svilupperò piano piano, ma non preoccuparti dai prossimi capitoli sarò più presente! Fammi sapere cosa ne pensi e se i volti che ho dato ai personaggi ti piacciono! Baci e buona lettura!

era87 : Ciao carissima! Non preoccuparti per il ritardo nel recensione l’importante e che l’hai fatto io mi scuso per l’enorme ritardo nell’aggiornare! Io adoro Dylan, e come non potrei e nato dalla mia mente! Allora… Funny sarà la fenice di Jennifer mentre Hope quella di Harry! Anche io adoro Draco e per questo ho deciso che tra leui e Harry nascerà una bella amicizia! Fammi sapere che ne pensi del capitolo e dei volti che ho dato ai miei personaggi! Baci e Buona lettura!



Ringrazio tutti gli 83 che hanno messo la mia storia tra i preferiti e i 22 che l’hanno messa tra le seguite!
Grazie!

Ringrazie anche chi legge soltanto!

Commentate se vi piace la storia, fatemi sapere cosa ne pensate!

Buona lettura a tutti!



Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Novita! ***









Si lo so sono imperdonabile ma credo che con questo capitolo mi farò perdonare!
Lo so è lunghissimo ma ogni volta che volevo tagliarlo cambiavo idea e alla fine ho deciso di pubblicarlo così!
In questo capitolo ci sono parecchie sorprese e spero che vi piacerà!


erikappa : Ciao! Mi fa piacere che il capitolo precendente ti sia piaciuto e scusami tanto per il ritardo! Spero che anche questo ti piaccia!Fammi sapere! Baci! P.S. non so come inserie il link, l’unica soluzione e fare copia incolla e vedere le immagini!


Shin_96 : Ciao carissima! Ecco il nuovo capitolo, si lo so è un po’ lunghetto e ci sono tante novità, spero che ti piaccia! Non preoccuparti Draco diventerà amico di Harry, la storia è ancora lungha e vedra! Fammi sapere se il capitolo ti è piaciuto! Baci!


brando : Heyyy! Mi perdoniii ??? Daiii!!!! Si lo so sono in un ritardo pazzesco ma sono successe tantissime cose che è meglio non elecare se no non la finisco più! Il tuo commento mi ha fatto tantissimo piacere! Grazie! Questo capitolo forse è un po’ confuso ma ogni volta che cambiavo delle parti o le eliminavo alla fine le riscrivevo sempre, quindi mi sono arresa e l’ho ubblicato così! Non ti anticipo nulla del capitolo devi prima leggerlo, ho deciso di mettere prima le risposte alle recensioni!
Però su alcune cose hai indovinato! Lucius è un personaggio che non ho mai sopportato e quindi in questa ficafarà la parte del cattivo che non se ne frega proprio dei suoi familiari! James è molto protettivo nei confronti dei suoi figli ma è ancora molto orgoglioso di loro! Io ho adorato scrivere la scena in cui Sirius, James e Franck chiedevano aiuto a Remus mi è piaciuto tanto scriverla e anche quella in cui le ragazze hanno detto ai mariti dei bambini e mi fa piacere che ti sia piaciuta!
Anche io mi sono sempre posta la domanda : Come mai Silente non se n’è mai accorto che quel vile di Minus era la spia ? – me la porrò sempre e per questo ho deciso che anche qui ci sarà una spia, eeeee chi è la spia ? Forse hai idovinato o forse no! All’inizio ad esagerare non doveva essere Malocchio ma il Signor Weasly, la mia mente bacate aveva deciso così, ma alla fine ho scelto Malocchio lui è il tipo che ha sempre dei dubbi! Che ha combinato Voldemort ? Lo scoprirai non preoccuparti! Anche io andoro Luna e non preoccuparti ci sarà! Fammi sapere se il capitolo ti è piaciuto! Un bacio!


Pecky : Ciao nuova lettrice! Grazie del commento, spero che anche questo capitolo ti piaccia! Un bacio!


era87 : Ciao era! Ecco il nuovo capitolo, si lo so lo so…sono in un ritardo pazzesco, però spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo! Anche a me Alan sta sulle p***e , ma è uno di quei personaggi che in una storia ci devono essere! La principessa di casa Black non poteva mancare! Spero che questo capitolo ti piaccia e fammi sapere! Un bacio!


Mary Evans : Ciao Mary! Ecco il nuovo capitolo, spero che ti piaccia e per la fine della storia ci vorrò ancora mooooolto tempo! Grazie del commento!Un bacio!


aurora03 : ecco il nuovo capitolo, è moooolto lungo lo so, spero che ti piaccia! Grazie del commento!


ika90 : Ecco il nuovo capitolo Ica! Mi fa piacere che la mia storia ti piaccia e spero che anche questo capitolo ti piaccia! Fammi sapere se ti è piaciuto! ( che giro di parole! XD ) Un Bacio e grazie della recensione!



BUONA LETTURA A TUTTI!












Era notte fonda, nel cielo non c’era una stella e neanche una nuvola.

La luna brillava alta nel cielo in tutta la sua bellezza.

Il castello era tremendamente silenzioso.

Tutti a quell’ora dormivano!

Sognavano !

Un ragazzo in particolare stava sognando e non era un sogno qualunque!

Il suddetto ragazzo si trovava nel suo letto nei dormitori del quinto anno dei Grifondoro.

Il ragazzo in questione aveva dei capelli perennemente in disordine nero corvino e degli occhi castano chiaro con delle sfumature dorate ereditati da suo padre.

Il suo sonno non era tranquillo.

Si agitava nel piumone.

Stava sognando!

Si trovava in una camera sinistra, illuminata da una strana luce verde.

Lui si trovava esattamente davanti alla porta d’entrata.
Davanti a lui c’erano circa dieci bambini, cinque maschi e cinque femmine.
Potevano avere massimo quattro e cinque anni.

Erano tutti e dieci stesi su dei letti fatti di legno e sulle loro camice candide c’erano dei segni.

Al centro del cerchio c’era una trono d’argento e su quel trono c’era Voldemort.

A capo dei dieci letti c’erano dieci Mangiamorte che in mano avevano un coltello d’argento.

Sirius Potter aveva i brividi, non riusciva a muoversi, voleva fare qualcosa ma non poteva.

Aveva lo sguardo fisso su Voldemort che parlava a bassa voce.

Per circa dieci minuti non fece altro che parlare e poi quando aprì gli occhi e alzò il viso tutti e dieci i Mangiamorte nello stesso momento abbassarono il coltello sul petto dei poveri innocenti, e infilzarono loro il cuore.

Dieci fiumi rossi si avvicinarono a Voldemort che nel frattempo rideva.

Agli occhi del giovane Potter sembrava che quei fiumi vermigli non finissero più.

Ma dopo che il sangue ebbe toccato i piedi nudi dell’Oscuro Signore, attorno a lui si creò un tornado rosso, dopo poco i corpicini di quei poveri innocenti presero fuoco e il cerchio che era stato fatto attorno a Voldemort si ruppe, al suo posto si era formato il Marchio Nero fatto di fiamme rosse.

Il giovane Sirius Potter era terrificato e disgustato da quello che aveva visto, quei poveri innocenti bambini.

Prima di svegliarsi voltò il viso verso la sua sinistra e vide Miranda Rosier, la moglie di Arnold Rosier, versare un lacrima prima di cadere in ginocchio e piangere.

Poi tutto divenne sfocato e si svegliò urlando.



____________________________________________________________________________________________




( Sirius Potter )



Mi svegliai urlando e con la testa che mi girava in un modo terribile.
Quei… Quei… Quei poveri bambini…

Quell’essere orribile…

Li aveva sacrificati per essere più potente…

Un paio di anni fa avevo letto di come i Maghi Oscuri solitamente sacrificavano le persone per aumentare il loro potere, ma le persone erano sempre una o due, mai di più, era pericoloso e quell’essere immondo aveva sacrificato dieci innocenti bambini.

Sempre nello stesso libro avevo letto che sacrificare i bambini era pericoloso, la loro magia non era ancora stabile ed era troppa per poterla controllare.

Mi stesi di nuovo e cercai di riaddormentarmi ma ogni volta che chiudevo gli occhi vedevo quei poveri bambini dormire in quei letti di legna ignari di quello che li aspettava.

Dopo mezz’ora decisi che ormai era inutile stare nel letto a perdere tempo, spostai le tende rosse e scesi dal letto, appena i miei piedi toccarono la pietra fredda rabbrividii, mi voltai verso l’enorme orologio che John aveva sul letto e vidi che erano le 6,30, tra circa sei ore mi sarei ritrovato a casa mia, insieme a tutta la mia famiglia, non li vedevo dal giorno che c’era stata la riunione dell’Ordine della Fenice, circa una settimana prima, però sentivo lo stesso la loro mancanza.

Andai in bagno e mi feci un doccia veloce, non avevo voglia di perdere tempo.

Mi vestii, indossai un semplice jeans con una felpa rossa e le mie adorate all star sempre rosse.
Scesi in Sala Comune e mi meravigliai vedendo Dylan addormentato sul divano con una Puffola blu che gli rotolava addosso facendo dei versi contenti.

Mi avvicinai al divano e presi la Puffola giusto in tempo, stava per andargli a rotolare in faccia.
La alzai ad altezza del mio viso e la guardai negli occhietti blu coperti dal folto pelo, avevo uno sguardo allegro, mi stava simpatica.

Mi piacevano le Puffole, erano buffe, questa strana Puffola blu era molto pelosa, più delle altre che la maggior parte delle mie compagne di corso avevano, e sulla testa aveva un ciuffo legato da un piccolo fiocchetto bianco che era più lungo della mia mano.

Mi veniva da ridere guardandola.

Era simpatica.

Emetteva dei simpaticissimi versi che facevano venir voglia di ridere.

Ciuffetto, così avevo deciso di ribattezzarlo, avevo iniziato a rotolarmi sulle spalle e non so come era riuscito a salire sulla mia testa e aveva iniziato a saltare emettendo dei versi che sembravano risate ma dopo mi riornò in mano.

- Ciao piccolina! – dissi, e quella sentendo la mia voce emise versetti sempre più eccitati e incominciò a saltarmi nella mano e il suo pelo divenne azzurro e i suoi occhi sembravano tutti colorati.

- Sai mi stai simpatica! – lei per tutta risposta incominciò a rotolare per tutto il braccio fino a ritornarmi in mano.

Mi sedetti sul tappetto con Ciuffetto che continuava a saltarmi sulla mano e a gonfiarsi come un palloncino.
Mi appoggiai con la schiena al divano e chiusi gli occhi.
Non mi ero accorto di quanto fossi stanco e ben presto scivolai nel mondo dei sogni.


Attorno a me c’era una strana luce verde, non riuscivo a capire dove mi trovavo, attorno a me c’era un silenzio innaturale.

Sembrava che tutto attorno a me fosse come morto.

Mi sentivo strano, non riuscivo a capire se io fossi realmente lì o meno, sentivo che stavo camminando ma non sentivo le gambe muoversi, ben presto mi trovai circondato da una luce ancora più verde, come l’anatema che uccide.

Mi guardai attorno, mossi la testa, e vidi che mi trovavo in una specie di foresta, gli alberi erano neri come la morte.

Non soffiava un alito di vento, c’era un albero particolarmente grande al centro della radura dove mi trovavo, era gigante, era nero ma a differenza degli altri i rami si muovevano e sembrava che parlasse, pensai di avvicinarmi e di toccarlo e poco dopo mi ritrovai con la mano poggiata sulla corteccia stranamente calda, quando ritrassi la mano e la guardai ricacciai indietro un grido, la mia mano grondava sangue e automaticamente capii che era il sangue di quei bambini che avevo sognato, ma non era rosso era nero come la morte e puzzava terribilmente, abbassai lo sguardo e vidi che ai miei piedi c’era una linea che circondava tutto l’albero e saliva verso i rami, alzai lo sguardo e vidi che al centro, tra i rami fitti c’era uno scrigno d’argento attorniato da una bolla verde.

Feci per allungarmi ma sentii un dolore al mano che grondava ancora sangue.

La guardai e vidi che sul palmo si formava uno stranissimo segno, sembrava una bacchetta da cui partiva un raggio rivolto verso l’alto.

Poi sentii come se stessi precipitando e aprii gli occhi di scatto.

Intorno a me c’erano quasi tutte le ragazze di Grifondoro che urlacchiavano e parlavano interrottamente e sentivo anche qualche”Click” di qualche macchina fotografica.

Mi voltai verso destra e vidi che accanto a me c’era Ciuffetto che si era addormentato vicino alla mia guancia per nulla turbato da tutto quel casino, le ragazze che si erano accorte che mi ero svegliato ammutolirono e mi guardavano con gli occhi sgranati.

Io feci un sorriso gentile e loro riiniziarono ad urlacchiare.

Lentamente mi alzai e mi sgranchii le ossa, Dylan era ancora profondamente addormentato sul divano con un cuscino sulla pancia.

- Sirius ? – qualcuno mi chiamava, mi voltai e una ragazza bionda molto carina mi sorrideva, se non ricordavo male era Daisy, del quarto anno, una volta ci ero uscito, ma era troppo chiacchierona.

- Dimmi Daisy! – lei sorrise, a quanto pare avevo indovinato il nome.

Tolse le mani da dietro la schiena e con un colpo di bacchetta fece apparire due pacchi enormi, mi arrivavano alla vita, uno era rosso e uno dorato.
Io li guardai incuriosito.

- Quello rosso e per te e quello dorato è per Dylan! – mi disse in riposta al mio sguardo interrogativo.

- Oh… Grazie! – le disse.

Dopo poco non capii più niente, tutte quanto mi si avvicinarono e mi diedero pacchi e cesti.
Se mi avrebbero chiesto di contarli probabilmente non l’avrei finita più

Poi sentii un bisbiglio – La Regina sta scendendo, sgomberiamo prima che inizi a rimproverarci per il disordine! – la “Regina” era mia sorella, nessuno di noi aveva capito come mai le ragazze di Grifondoro e anche alcune delle altre case la chiamassero Regina, la novità si diffuse per tutta la Sala Comune, le ragazze cercarono di correre tutte verso il buco del ritratto ma mia sorella proprio quando il ritratto si era aperto aveva fatto la sua reale apparizione in Sala Comune.

- Ma come riesce a essere sempre perfetta! – diceva una voce. – Non lo so! Ma vorrei riuscirci io! Almeno Dylan mi degnerebbe di uno sguardo! – rispondeva un’altra voce.

- Guarda quel vestito! Le va perfettamente! Probabilmente se l’avessi messo io non mi sarebbe andato così bene! – diceva una voce. – Infatti! Sempre perfetta in qualsiasi momento! Credo che anche col pigiama sia perfetta! Penso che la mattina si svegli con i capelli già in ordine! E poi non credo che quello è il suo reale colore di pelle! Sembra porcellana! E le labbra! Sono rosse! Dico rosse! E’ impossibile che siano così per natura! Deve farsi qualche incantesimo o si mette del rossetto difficile da togliere! – commentava un’altra.

- Perché non ha neanche un’imperfezione! Le sopracciglia sono perfette! Il viso è perfetto! Le gambe sono perfette! Tutto il fisico è perfetto! Credo che porti la terza! Melanie una sua compagna di stanza mi ha detto che i suoi reggiseno sono di quella misura! Di piede porta 38! Ma è impossibile! E’ alta 1,70 e porta 38 di piede! Dovrebbe portare come minimo 41! Avessi io il suo fisico! Io mi ritrovo con una seconda scarsa e 40 di piede e sono alta 1,53! M si può! E’ perfetta! - commentava un voce. – Io credo che si riempia di creme magiche e di pozioni, e forse anche qualche incantesimo! Ma andiamo ha il naso perfetto! Certo porta gli occhiali, ma le donano in una maniera inimmaginabile! Guarda quando cammina! Sembra che sfili per qualche sfilata! Però si veste sempre bene! Adoro quel vestito! – disse un’altra voce.

Le ragazze l’ammiravano e l’odiavano allo stesso tempo, c’era da ridere sentendo quei commenti, si scambiavano informazioni sulla taglia del reggiseno, numero di scarpe e altro, ad esempio una ragazza stava cercando di dire la circonferenza della vita di Jen.

Però dovevo ammettere che mia sorella quella mattina stava veramente bene, indossava un vestito beige ( vestito: http://www.verycool.it/wp-content/uploads/2008/03/gossipgirl-new.jpg ) con delle calze nere e delle scarpe nere con un po’ di tacco e sulle spalle aveva un bolero grigio, i capelli ricchi come al solito era sciolti e tra di essi c’era un nastro nero.

Poi ripensando alle parole di quelle galline la guardai meglio, ed era vero, la sua pelle sembrava porcellana, era di una chiarezza unica e le labbra erano rosse e della forma e misura giuste.

- Sirius che succede qui ? – mi domandò venendomi vicino. – Stavo sistemando il baule insieme a Ginny quando ho sentito tutto questo casino! E poi perché Dylan sta dormendo sul divano! E poi non so se hai notato l’ora ma tra un’ora e mezza dobbiamo essere alla stazione! Quindi tu sveglia Dylan e vai a prendere il tuo baule! – mi disse tutto talmente velocemente che per poco mi girava la testa.
Io annuii semplicemente e la vidi salire le scale con un’eleganza a cui non avevo mai fatto caso.

- E’ strano che non si sia accorta della Puffola e che io ero già sveglio! – sobbalzai quando sentii la voce del mio migliore amico!

- Cosa vuoi infondo è anche lei una ragazza! E poi come avevi questa Puffola in testa ? – gli chiesi.

- Me l’hanno spedita Fred e George! E’ un regalo per Luna da parte loro! La vogliono ringraziare per non so che piante gli ha procurato!– mi ripose come se fosse la cosa più normale del mondo.

- Credevo che fosse un regalo per mia sorella! – gli dissi, lui per tutta risposta mi lanciò un cuscino in faccia ed arrossì!.


- Non so cosa regalarle! Ho chiesto a Ginny di aiutarmi ma mi ha riso in faccia e se n’è andata! Ora è meglio che andiamo! Devo solo mettere le divise nel baule e sono pronto! – mi disse prendendo la Puffola dalla mia mano che mosse il suo codino.

Io annuii e mi diressi verso il mio dormitorio!

Avevo già preparato il baule ma volevo pensare un po’ da solo!
La mano mi bruciava in un modo incredibile, e poi avevo ancora davanti agli occhi quell’albero che grondava sangue nero e si era affacciato nella mia mente il sogno di quella mattina.

Continuavo a vedere le facce di quei poveri bambini e sentivo i brividi scorrermi lungo la schiena!
In camera mia non c’era nessuno! I letti erano fatti e i bauli non c’erano! I miei compagni già erano scesi!
Andai verso il mio letto e da sotto tirai una scatola!

Allungai la mano per prendere la bacchetta che avevo poggiato sul letto e vidi che sulla mia mano un po’ più scura della pelle c’era la bacchetta con il lampo di luce che avevo sognato!

Per vederla dovevo mettere la mano contro luce!
Più pensavo a quello strano segno più mille domande si affacciavano nella mia mente!

Come diavolo era comparso ?

Che senso avevano i sogni che avevo fatto ?

Erano veramente sogni o le cose che avevo in un certo senso sognato erano accadute veramente ?

Non riuscivo a capirci niente!

Mi alzai e dopo aver incastrato il pacco nel baule e aver messo la bacchetta nella tasca anteriore dei jeans per un manico trascinai il baule fin nella Sala Comune.

Era sempre piena di gente e i pacchi che le ochette avevano dato a me e a Dylan erano ancora lì.

Al centro della Sala Comune c’era Jen con ai piedi il suo baule e uno scatolone aperto in cui stava mettendo tutti i pacchi e i cesti che rimpiccioliva!

Appena mi vide mi salutò con la mano e mi indicò Cathy che stava raccogliendo i pacchi che le stavano dando altre ragazze!

Io mi avvicinai e lei mi sorrise!

- Ciao Cathy! - la salutai.

- Ciao Sirius! Sai mi sembra di essere tornata all’anno scorso quando prendevo pacchi e pacchettini per Neville e i suoi amici! Non hai idea di quanti ne ha ridotti Jenny! Tu e Dylan ormai siete i ragazzi più desiderati nella scuola! Però non capisco come mai non uscite con nessuna! Avete la coda di ragazze che vi segue e voi non le pensate! Non hai idea di quante ragazze piangono solo perché voi sorridete e credono che una di loro vi piaccia! – mi venne da ridere, parlava proprio lei che in tre anni non era mai uscita con nessuno e diceva “No” a tutti, molti miei amici ci aveva provato ma avevano miseramente fallito!

- Che ci posso fare! E’ il fascino innato dei Potter! Vedi Jenny, in ogni cosa che fa, fa sbavare i ragazzi! Guarda quelli del quarto, ci manca solo che gli scenda un rivolo di bava e sembrerebbero davvero dei cani davanti a un succulento bocconcino! Però se guardi bene c’è quel Herrison che non ti toglie gli occhi di dosso! Potresti uscire con lui e vedere come và! – le suggerii!

Lei mi guardò e fece uno stranissimo sorriso e poi andò a sedersi sul divano dove mi accomodai anche io, le ragazze erano finite!

- Non mi ci vedo con quello lì! E poi io aspetto il cosiddetto Principe Azzurro! Non voglio uscire con un ragazzo solo per il gusto di farlo! – mi rispose arrossendo leggermente.

Quanto la capivo!

Io stavo aspettando la ragazza giusta, tutte quelle che mi avevano chiesto di uscire erano delle oche e poi la ragazza che mi facesse battere il cuore pensavo che non esistesse!

Avevo Dylan come esempio, quando parlava di Jen e con lei gli brillavano gli occhi, e poi ero geloso marcio di lui, io questi sentimenti non li avevo mai provati.

Le sorrisi e continuammo a parlare di tutto quello che ci passava per la mente.
Per quindici minuti avevo dimenticato gli strani “sogni” che avevo fatto e lo strano segno sulla mano.




__________________________________________________________________________________________


( Jennifer Potter )



Finalmente i pacchi erano finiti, mi ero scocciata, e poi se non me occupavo io sarebbero rimasti in Sala Comune finchè la Mcgranith non mi avrebbe chiamata e costretta e sgomberarla da tutto quell’imbroglio!
Però era curiosa di aprire tutti quei pacchi!

Ogni anno era la stessa cosa! Le mie compagne di casa e non regalavano le cose più strane e Dylan e a Sirius! Mi divertivo un mondo a scartare tutto e a impicciarmi!

Salii le scale e entrai nel dormitorio di Ginny!
Era tutta intenta a prepararsi!
Io avevo finito prima!
avevamo deciso di metterci gli abiti che avevamo comprato insieme a Luglio in Galles con mia nonna! Ci erano piaciuti subito!

Il suo era rosso a pallini azzurri! (http://3.bp.blogspot.com/_VWiEjNGD6Hc/SaZZhVvtefI/AAAAAAAAFeA/9b8K7w8i4eM/s400/blair%2520waldorf%2520in%2520abigail%2520lorick.png ) aveva un cinta azzurra sotto il seno, un frontino nero tra i capelli, un paio di leggins neri con delle ballerine azzurre e un giubbotto nero.

Avevamo deciso di metterli quella mattina, Ginny era corsa in camera mia e me l’aveva chiesto e io avevo acconsentito, infondo volevo metterli anch’io e quale occasione migliore del ritorno a casa per le vacanze di Natale ?

Andai davanti allo specchio e mi guardai un’altra volta, quel vestito mi piaceva molto, avevo comprato due abiti ma avevo deciso di mettere quello, l’altro l’avrei messo il primo Gennaio, al pranzo che avremmo fatto tutti insieme.

Presi la bacchetta dal letto di Ginny dove l’avevo rimasta e con un incantesimo feci entrare tutte le cose sparse sul pavimento nel baule di Ginny.

- Jenny devi assolutamente venire per la befana a casa mia! Ho invitato anche Luna, serata fra ragazze e molto probabilmente ci sarà anche Hermione! E’ una vita che non passiamo una giornata tra di noi! Sai ho il sospetto che Luna sia innamorata! E’ un po’ di tempo che è più… strana del solito, non dico che sia strana ma ha la testa perennemente tra le nuvole! Credo che si tratti di Cedric! Te lo ricordi ? A quanto pare è andato a vivere nella collina di fronte la casa di Luna! Credo che finalmente si sia accorto di lei e abbia lasciato quell’antipatica di Cho! Credo che questa vacanze natalizie siano utili a entrambi! Credo che si metteranno insieme! Come sono contenta per lei! Cedric è un ragazzo bellissimo! Certo non alla pari con Harry! Ma non è niente male… - mi venne da ridere. Le ultime parole le aveva pronunciate con un’aria da innamorata che avrebbe fatto rabbrividire Cupido in persona!

Luna!

In effetti era un po’ che la vedevo strana!

Avevo capito che era successo qualcosa ma non credevo che si fosse innamorata!

Non la vedevo il tipo! Però ero felice per lei! Dopo che si era lasciata con quello Scamandro o come si chiamava dopo due anni che stavano insieme era diventata molto triste! Però ora che ci pensavo, una volta mi disse che era sempre stata innamorata della stessa persona da suo primo giorno a Hogwarts, quindi erano sette anni che era cotta di Cedric!

- Ginny… ma da quando va avanti questa storia! Cioè, da quanto tempo Luna è innamorata di Cedric ? – le chiesi curiosa.

- Bhè… diciamo che dal primo anno ad Hogwarts, poi Cedric quando noi eravamo al terzo anno lui frequentava il settimo, così al quarto anno non c’era e Luna per dimenticarlo si era messa che Scamandro o come diavolo si chiama però non era molto contenta a dopo due anni l’ha lasciato, però era triste perché Cedric stava ancora con quella piattola della Chang ma poi si sono lasciati ed è ritornata la solita Luna solo più sbadata! -

Andai allo specchio e mi misi un po’ di lucida labbra e del mascara.

Non mi truccavo molto spesso perché non ne trovavo la necessità ma mi piaceva prepararmi.

Infondo era anch’io una ragazza. Certo non ero fissata come alcune mie compagne ma quando c’era qualche festa era la prima a farmi bella.

- Ginny verrai vero il 23 alla festa che daranno i miei nonni a Potter Manor! Verranno i più grandi maghi del mondo e poi la nonna ha detto che devi assolutamente venire! Ha fatto preparare un vestito anche a te! Vedrai ci farà conciare come delle principesse! Infondo cosi si vestono a queste feste! –

il 23 dicembre di ogni anno a Potter Manor c’era questa festa a cui partecipavano i più famosi maghi del mondo, mi piaceva andarci, la nonna ogni anno mi faceva vestire come un principessa e io mi divertivo un casino, con Dylan e Sirius prendevamo in giro i vecchi maghi che erano stretti in degli abiti che se si muovevano un po’ di più sarebbero scoppiati e che sudavano da morire, le mogli indossavano dei vestiti orrendi pieni di orridi merletti e con un mazzo di fiori tra i capelli, una volta ero scoppiata a ridere in faccia alla moglie del consigliere del Ministro della Magia Francese, in testa aveva talmente tanti fiori che sembrava una piramide e il vestito era di un orrendo verde pisello.

Sapevo che cercavano di mostrarsi il più ricchi possibili perché i miei nonni erano famosi in tutto il mondo, mio nonno avevano sostituito il Ministro della Magia inglese per un anno e nessuno aveva mai governato meglio come lui, alle elezioni l’avevano proposto ma lui aveva rifiutato dicendo che preferiva fare l’Auror, anche se non lavorava più come una volta,perché papà, che era il Capo del Dipartimento Auror cercava di farlo lavorare meno possibile cosa che faceva andare in bestia il nonno.

- Certo che ci vengo! Finalmente la mamma mi ha dato il permesso e poi credo che se avessi rifiutato tua nonna sarebbe venuta a prendermi per i capelli a casa! – mi disse ridendo.

In effetti la nonna la invitava da anni, ma Molly non aveva mai dato il permesso a Ginny di venire, ma alla fine aveva ceduto.

Mentre ridevamo sentii la porta bussare.
Andai ad aprire e per poco non caddi a terra.
Sentivo Ginny dietro di me ridere, ma io probabilmente ero rossa dalla vergogna.

Davanti la porta c’era un mazzo di rose giganti, a occhio e croce potevano essere 500 rose rosse.
Si trovavano in un vaso gigante e c’era appeso un biglietto che diceva “ Alla dea della dee! Quando sei scesa in terra hai privato il cielo della stella più bella e luminosa! Senza di te il mondo non sarebbe lo stesso! Ho cercato di trovare delle rose dello stesso colore dei tuoi capelli! Ma non le ho trovate perché i tuoi capelli sono unici come te e come i tuoi occhi che mi illuminano le giornate! Oh mia dolce Jennifer sei la rosa più bella del mondo! Spero che un giorno ti occorgerai di me! Un povero bruco che cerca di scalare la lunga strada per arrivare a te! Con amore il Povero Bruco Innamorato! ”

Per poco non mi strozzavo con la mia saliva, mentre leggevo il biglietto nella mente quello aveva iniziato a cantare quelle stupide parole.

Dietro di me Ginny si sganasciava dalle risate e alcune ragazze che erano rimaste nel dormitorio si erano affacciate e parlottavano fra loro.

Chiunque mi avesse inviato quelle rose me l’avrebbe pagata cara, però era uno spreco distruggerle, così con un incantesimo le spedii a casa, speravo solo che quello stupido biglietto non incominciasse a cantare, se no mio padre le avrebbe distrutte in un secondo.

Ma non feci in tempo a far scomparire quelle rose che davanti mi apparve una pianta di margherite ballerine, erano margherite magiche che ruotavano su se stesse e che cambiavano colore in continuazione, anche a queste c’era appesa un biglietto ma non lo lessi le spedii immediatamente a casa mia!

E subito apparvero un montone di scatole, presi il biglietto di una scatola e subito capii come mai quella scatole arrivavano dritte dritte da me, sul biglietto c’era due “w” vicine e capii che Fred e George avevano aiutato i ragazzi a far recapitare tutte le cose da me.

Avevo sperato fino all’ultimo che non mi arrivasse niente ma sapevo che Fred e George si stavano vendicando, al loro ultimo anno avevo appeso un cartello davanti le scale del dormitorio maschile e avevo scritto “Per tutte le ragazze che vogliono un appuntamento con Fred e George Weasley, loro sono occupati! Sapete sono gay! Ma potreste fargli cambiare idea facendogli dei regali e facendovi trovare nei loro letti!”.

Avevo fatto quel cartello perché mi avevano presa in giro per via della mia altezza e così tutta la scuola mi chiamava “Piccolina” una cosa che non sopportavo, diciamo che a tredici anni non ero molto alta, ora però misuravo 1,70, certo non ero 1,75 come Ginny o 1,80 come mio fratello Sirius o 1,85 come Harry e Dylan ma non ero più bassa 1,40.

- Ginny sai che i tuoi fratelli me la pagheranno vero ? – le dissi con il fumo che mi usciva dalle orecchie.

- Certo! E non vedo l’ora! – mi disse sorridendo.

Sapevo che i pacchi non sarebbero finiti tanto presto, così mi misi seduta su una poltrona evocata da me e mi sedetti davanti la porta.
Certo che i regali era molti.
Gli anni scorsi per lo più erano fiori e cesti con dolci ma quest’anno erano aumentati vertiginosamente e i fiori e i cesti con i dolci anche.
Speravo solo che papà non buttasse niente! Infondo tra quelle cose ci poteva essere qualcosa di utile.

Dopo dieci minuti tutti i pacchi finirono e io feci scomparire la poltrona.

- Bene! Ora possiamo andare! Credo che fra meno di un’ora il treno partirà! – dissi a Ginny indossando un trench nero.

Incantai i bauli in modo che ci seguissero e mi avviai verso la stazione.




____________________________________________________________________________________________



( James Potter )



- Ahahahahahahahahahahahahah…-

Sentivo dietro di me Lily ridere come una pazza, probabilmente stava anche piangendo per le risate.
Io ero scomodamente steso sul pavimento con una decina di pacchi sulla schiena e un mazzo di primule sulla testa.
A dire la verità tutto il soggiorno e metà cucina erano stracolmi di scatole, cesti, piante, mazzi di fiori e anche una statua di cioccolato più alta di me e dire che ero alto 1.90.

Già sapevo per chi erano tutti quei regali.

Per la mia Principessa, quando davanti mi erano apparse circa 500 rose avevo preso il biglietto in mano e quello aveva iniziato a cantare un cosa orribile che faceva :

“ Alla dea della dee! Quando sei scesa in terra hai privato il cielo della stella più bella e luminosa! Senza di te il mondo non sarebbe lo stesso! Ho cercato di trovare delle rose dello stesso colore dei tuoi capelli! Ma non le ho trovate perché i tuoi capelli sono unici come te e come i tuoi occhi che mi illuminano le giornate! Oh mia dolce Jennifer sei la rosa più bella del mondo! Spero che un giorno ti occorgerai di me! Un povero bruco che cerca di scalare la lunga strada per arrivare a te! Con amore il Povero Bruco Innamorato! ”

E lì Lily era scoppiata a ridere, poi erano apparsi un sacco di pacchi e fiori, e per sbaglio con il piede ne avevo toccato uno e quello aveva iniziato a cantare e insieme a lui tutti i pacchi, cesti, piante e mezzi di fiori presenti per la casa.

Non ero riuscito a capire niente, sentivo soltanto Lily dietro di me ridere come una pazza.

Sirius era corso da me in pigiama con le sue pantofole a forma di cane, perché sentiva da casa sua tutto quel casino e dopo di lui era arrivato Remus impeccabile come al solito nel suo pigiama di seta rosso e oro e con in testa un cappello a forma di lupo e anche le sue fidate pantofole a forma di testa di lupo che a ogni passo ululavano proprio come lui durante la luna piena.

Però dopo che avevano visto Lily ridere e me steso per terra erano scomparsi portando con se due cesti stracolmi di dolci dicendo “Una mancia per il disturbo!”

Ora finalmente tutto quel casino era cessato ma Lily continuava a ridere, visto che Lilium quel gatto pestifero che odiavo dal mio primo anno ad Hogwartz, avevano iniziato a giocare con una primula che mi scendeva davanti al naso e mi stava graffiando.

Povero me!
Nessuno mi capiva!

- Lily ti prego mi aiuti! E’ vero che sei incinta ma sai rischio di morire sotto tutto questo peso e poi il tuo gatto vuole accecarmi, già non ci vedo di mio ma lui vuole peggiorare la situazione! – lei per tutta risposta rise più forte.

Ecco ora non la finiva più. Lily quando era incinta se iniziava a ridere non la finiva più. Una volta quando era incinta di Sirius mi aveva visto cadere dal divano e per mezz’ora non la smetteva più di ridere!

- James…ahahah…scusami…ahahah…ma sei tremendamente buffo…ahahah… -aspettai altri cinque minuti contati secondo per secondo dal sottoscritto, poi le ricordai che i nostri figli sarebbero arrivati tra circa un’ora alla stazione.

Appena pronunciate quelle parole la smise subito di ridere, con la bacchetta spostò i pacchi dalla mia persona e corse in bagno.

Io tirai un sospiro di sollievo.
Mi guardai attorno e vidi che il pavimento era completamente ricoperto di pacchi , sul divano c’erano una trentina di cesti pieni di dolci, io mi catapultai verso di loro, con la bacchetta ridussi tutti i pacchi a minuscoli pacchettini e li mandai nella camera di Jenny.

Dal divano presi un cesto pieno di dolci, lo aprii e iniziai a mangiare un tortino alla cannella.
Sicuramente opera degli elfi domestici di Hogwarts, ne trangugiai quattro prima che Lily prendesse lei il cesto dalle mie mani e mi ordinasse di andarmi a vestire.

Guadai l’orologio che avevo al polso, mancava meno di un’ora e poi i miei “bambini” sarebbero rimasti con me per venticinque giorni, non so ma quando non erano con me mi sentivo strano.

Mi vestii velocemente e insieme a Lily, Sirius, Remus, Lizzie e Dora andammo alla stazione a prendere i ragazzi.

Al binario 9 e ¾ c’erano moltissimi genitori, e da lontano vidi Franck e Alice insieme a Susan e Neville.

- Franck… - lo chiamai da lontano.
Lui si girò e mi venne incontro insieme alla sua famiglia.

- Hey ragazzi! Tutto bene ? Sapete Malocchio mi ha inviato un gufo e mi ha detto che vuole fare degli esami ad Harry! Mi ha detto che avrebbe scritto anche a lui E’ curioso di sapere quanto è potente! – mi disse.

Era solito di Malocchio avvertire prima Franck che noi, Franck per Alastor era una specie di figlio, il padre di Frack era il miglior amico di Alastor e quando era morto aveva fatto da padre a Frack.

- Sai che se Harry fosse ancora minorenne non darei mai il permesso, ma non è così! E credo che Harry accetterà per guadagnarsi la fiducia di Alastor! – non mi piaceva che qualcuno volesse fare degli esami a ad Harry, sapevo di cosa si trattava, probabilmente Alastor avrebbe voluto usarlo come cavia e vedere come se la cavava. Dovevo solo sperare che Harry non accettasse.

Poi quando Franck stava per rispondermi si sentì una violenta scossa di terremoto e il marciapiedi su cui eravamo si spacco, riuscii a prendere Lily per un braccio e evitare che cadesse così come Sirius, Remus e Franck con le loro rispettive mogli.

Mi guardai attorno, i binari erano completamente distrutti, i muri spaccati.
I marciapiedi anche.

Questo non era opera di un terremoto normale.
Era successo qualcosa e io non sapevo perché ma avevo uno stranissimo presentimento.





___________________________________________________________________________________________



( Harry Potter )



Correvo a perdifiato per tutto il treno, avevo sentito un onda di magia espandersi per tutto il treno che si era fermato, i binari erano andati in mille pezzi così come i vetri delle finestre.

Sapevo a chi apparteneva quella magia.

Jennifer e Sirius.

Anche i loro poteri erano aumentati, stavo aspettando questo da quando Hope mi aveva detto che anche Jenny e Sirius sarebbero diventati più forti.
Ma un conto era se lo diventavo io e un conto se lo diventavano loro.

In un certo senso sapevo come controllarmi ma loro no.

Corsi il più velocemente possibile e finalmente arrivai alla cabina che cercano.

Sentivo la magia che “volava” per il corridoio, a terra svenuti c’erano Sirius, Jennifer, Ginny, Dylan e Luna.
Molto probabilmente gli altri per il forte impatto con la magia erano svenuti.

Molti studenti erano usciti fuori dalle cabine e si guardavano intorno.

Alcuni venivamo anche verso di me.

In quel momento l’unica cosa che mi parve giusta da fare e far cadere tutto il treno in un sonno incantato.

Il treno era grande e gli studenti erano molti, molto probabilmente un mago normale non ci sarebbe riuscito, ma ormai avevo capito che potevo fare tutto.

Senza prendere la bacchetta, alzi la mano destra e pensai “Sonnum Incatatum”, e subito vidi una ragazzina che si guardava attorno cadere.

Aprii la porta e mi avvicinai ai miei fratelli.

Erano come avvolti in una bolla magica.

Quando in un certo senso entrai nella bolla sentii come se tutto attorno a me fosse scomparso.

Mi abbassai e lentamente presi Jenny tra le braccia, ma sentii qualcosa trattenermi, quando vidi che la mano di Dylan era stretta a quella di Jenny spalancai gli occhi.

No!

No! No!

No!No!No!

Era un guaio! Ora Dylan si sarebbe ritrovato anche lui con i poteri aumentati!

Questo non doveva succedere!

Ora era in pericolo anche lui, più di prima, se l’onda d’urto provocata dalla magia aveva raggiunto Voldemort, ed ero sicuro che l’avesse fatto, ora Riddle sapeva che c’era qualcuno molto potente che rappresentava una minaccia per lui!

Cercai di sciogliere la mano di Dylan da quella di mia sorella, ma la presa era forte, segno che l’antica magia si stava compiendo anche con lui!

Mi sedetti sul sediolino e aspettai che i tre si risvegliassero, intanto nell’aria si sentiva il canto della Fenice, probabilmente era Hope, lo capii dal canto, era più movimentato di quello di Funny.

Mi voltai verso destra e guardai Ginny, anche lei come tutti gli studenti era nel mio sonno incantato.

Non mi sarei mai stancato di guardarla. Era sempre più bella!

I capelli rossi quel giorno era leggermente mossi e le ricadevano sulle spalle, sul viso aveva pochissime lentiggini e il naso era dritto e perfetto come le labbra carnose.

Era come se mi chiamassero ma mi trattenni e voltai la testa verso Jenny che aveva un’espressione strana, tra il preoccupato, il felice e lo stanco.

Non riuscivo a capire, guardai le mani di Dylan e Jenny intrecciate e all’improvviso come un flash davanti agli occhi mi apparsero due mani intrecciate ricoperte di sangue.

Ora capivo, il libricino nero di Hermione, dovevo assolutamente trovarlo.

Mossi la mano davanti a me e quello apparse.

Era un libricino molto pesante, era lungo quanto la mia mano ma contava circa 10.000 pagine, una sera quando ero ancora nell’altro mondo lo sfogliai, e mi ricordo che vidi queste due mani intrecciate ricoperte di sangue.

Aprii il libro e subito trovai la pagina che mi interessava!

Però non riuscivo a capire la scrittura, non era runico, né latino!

Non avevo mai visto quella scrittura, le parole erano impronunciabili!

Voltai pagina e davanti agli occhi mi trovai la… la mia…. La mia cicatrice ?

Ma com’era possibile…

Ricordavo che non l’avevo vista.

Voltai ancora pagina e c’era… la… la cicatrice di Jenny… quella circondata da due piume di fenice.

Voltai di nuovo pagina e qui c’era sempre una cicatrice a forma di saetta solo che era circondata da un cerchio fatto di fiammelle e all’altra pagina c’era una specie di bacchetta da cui fuoriusciva un incantesimo!
Più guardavo quelle parole più non ci capivo niente…

Lentamente caddi in un sonno profondo!



___________________________________________________________________________________________




In un posto sconosciuto, impossibile da raggiungere erano appena arrivati tre ragazzi!

Il posto in questione era La Terra Delle Fenici, dove tutto nasce e muore.

I tre si guardavano attorno!

Due incuriositi, perché credevano di sognare!

Quesi due erano Sirius Potter e Dylan Black!

E uno o per meglio dire UNA , guardava davanti a sé una fiamma rossa con al centro un fiamma dorata più piccola.

Quella ragazza era Jennifer Potter, ormai tutti la conoscete.

All’improvviso i tre sentirono una voce, che gli diede l’impressione di essere molto antica!

Dall’alto, si può dire dal cielo, incominciò a scendere un pioggerellina di fiammelle e insieme ad esse scese un Grifone.

In pratica era un leone con le ali da aquila!

Era la creatura più grande che avessero mai visto.

Si sentirono piccoli piccoli!

Gli arrivavamo a mala pena alle ginocchia!

La creatura atterrò delicatamente sul fiume dorato e come loro galleggiava sulla superfice.

- Benvenuti! -

Quando la maestosa creatura parlò sembrò che tutto tremasse perfino l’aria.

I tre erano un po’ intimoriti ma capirono che la creatura era dalla loro parte.

- Io sono Godric! -

Tutti e tre spalancarono la bocca!

Vi starete chiedendo il motivo ?

Bhè… vedete!

Tutti i maghi da bambini sentono delle storie fantastiche! Ma c’è da sapere che Lily Potter e Elisabeth Black, quando erano ad Hogwartz e facevano ancora di cognome Evans e Wuotzon erano molto curiose e avevano una grande passione per i libri, forse Lily li amava più di Lizzie.

Comunque, entrambe erano abituali frequentatrici del reparto proibito della biblioteca e una sera per caso scoprirono un libro tutto nero con una scritta dorata su cui c’era scritto “Favole da raccontare ai vostri bambini 1200/1300”, entrambe iniziarono a leggerlo.

Sfogliarono le pagine, lessero molte storie ma una le colpì maggiormente!

Parlava di un uomo che si era ritrovato improvvisamente in un campo e con lui c’erano due donne e un altro uomo.

I quattro non ricordavano niente della loro vista passata, ricordavano solo i loro nomi : Godric, Salazar, Tosca e Cosetta.

Si consultarono tra loro e decisero di viaggiare.

Durante il viaggio si persero di vista e si ritrovarono solo cinque anni dopo.

In quei cinque anni Godric era stato soprannominato Grifondoro, perché aveva imparato a trasformarsi in un Grifone dorato e rosso, aveva aiutato molte persone, i nani insieme agli elfi gli avevano fabbricato e regalato un’armatura, e con la spada Godric aveva salvato molte persone.

Era diventato famoso in tutto il mondo magico per la sua tenacia, il suo orgoglio,il suo coraggio.

Era un mago potente, rispettato e temuto da molti.

Invece Salazar era stato soprannominato Serpeverde perché si trasformava in un enorme serpente verde e argento, a differenza di Godric lui era stato attratto dal male, aveva ucciso molte persone perché secondo lui non avevano l’onore di essere maghi, di usare la magia, quelle persone era dei babbani che si erano ritrovati con poteri magici, oppure erano il frutto dell’amore di un mago e un babbano.

Cosetta era stata soprannominata Corvonero perché si trasformava in un enorme corvo nero degli occhi blu.

Era diventata un donna molto famosa, era andata in giro per il mondo magico aiutando chi non poteva a studiare, maghi e non!

Si era fatta conoscere per la sua enorme intelligenza, e la sua brillantezza.

Infine Tosca era stata sopranomminata Tassorosso perché si trasformava in un enorme tasso rosso dagli occhi gialli.

Tutti la conoscevano ed era conosciuta per la sua enorme bontà.

Aveva guarito molti maghi e molti babbani da malattie che si credeva impossibile da sconfiggere!

Aveva inventato molti incantesimi e molte pozioni curative.

Un giorno i quattro si incontrarono e decisero di creare un scuola dove tutti i maghi potevano istruirsi.

Ci furono degli screzi tra Godric e Salazar.

Godric nella sua casa, Grifondoro, che ammetteva ragazzi con le sue qualità, accettava anche i figli di babbani.

Salazar non era d’accordo, infatti a Serpeverde solo i Purosangue erano ammessi, anche se poi in seguito anche qualche babbano c’era entrato.


Per trent’anni Godric e Salazar non litigarono e mandarono avanti la scuola insieme a Tosca e a Cosetta. Ma un giorno Salazar cercò di uccidere Godric.

E così si scatenò un guerra tra Godric e Salazar.

I due erano molti potenti.

Combatterono per trenta giorni e trenta notti senza mai fermarsi.

Ma alla fine entrambi caddero a terra sfiniti e morti.

Nel loro scontro anche Tosca e Cosetta erano morte, erano state colpite da due incantesimi.

Due giorni dopo i loro corpi vennero trovati dal figlio di Godic, Ignatius Peverell, Peverell era il cognome che aveva scelto Godric.

Ignatius accanto al cadavere del padre trovò anche il Cappello Parlante che indossò e gli raccontò tutta la storia.

Di come i quattro fondatori di Hogwuarts si erano conosciuti, dei viaggi che aveno fatto e del compito che gli avevano affidato e della scuola che avevano costruito, delle case e di tutti i segreti che celava il magico castello.

Ignatius che aveva 17 anni si dispiacque, perché non poteva frequentare la scuola ma decise di insegnare Difesa Contro le Arti Oscure.

Ignatiu Peverell crebbe e diventò il primo Preside di Hogwartz, dopo tre generazioni dai figli dei suoi nipoti nacquero i tre fratelli di cui tutti conosciamo la storia.

C’è da dire però che Ignatius dopo che si tolse il Cappello Parlante non trovò mai i cadaveri dei Quattro Fondatori, al posto dei Cadaveri c’erano delle macchie bruciate.



Dopo che i tre ebbero riportato alla mente la storia risentirono la voce del Grifone.

- Esatto… io sono Godric! Io e gli altri Fondatori non siamo morti! Siamo diventati i Protettori del mondo magico, ma ora abbiamo bisogno di un aiuto! Salazar si è rincarnato in Tom Riddle e cercherà di distruggere il Mondo Magico! Io e le altre non possiamo scendere in terra come ha fatto lui! Non avevamo spezzato la nostra anima e quindi io ho deciso di affidarvi questo grande compito! Certo Harry ha il compito di distruggere Voldemort, ma voi dovete aiutarlo! Capirete inseguito come! -

Detto questo soffiò sulle teste dei e tre che si addormemtarono.

Dopo poco tutti e quattro si ritrovarono in uno stranissimo posto.


Harry anche lui aveva assistito a quella specie di visione!

Lentamente gli tornò alla mente la storia!

Raccontatagli da sua mamma quando era poco più che un neonato!

Ora capiva che era suo destino combattere il male!

Destino!

Quanto odiava quella parola!

Per colpa del destino lui non aveva mai conosciuto i suoi genitori, anche se era scritto che li avrebbe conosciuti in un altro mondo!

Per colpa sua Sirius era stato in galera per 12 anni!

Per colpa sua Remus aveva vissuto come un cane, in solitudine!

Per colpa sua i suoi amici erano morti!

Odiava il destino!

Ma al tempo stesso lo amava!

Era merito suo se aveva conosciuto sua sorella e sua fratello e anche Dylan!

Adorava Jennifer e per lei avrebbe fatto di tutto!


Mentre rifletteva si sentì come tirare per i piedi verso una strana luce e si ritrovò steso su un letto, il suo letto, quello della sua camera a Godic’s Hollow.




( Lily Potter )



Non avevo capito ancora cosa era successo!

Mi ero sentita trascinare da James e poi l’avevo visto trasformarsi in Ramoso mentre Sirius si trasformava in Felpato e correre sui binari del treno.

Io e Lizzie ci eravamo guardate negli occhi e entrambe probabilmente avevamo la stessa espressione preoccupata e ansiosa!

Le scosse erano continuate per un bel po’, la strada si era fatta in mille pezzi, i binari era spariti e al loro posto c’erano solo dei ferri distrutti.

Attorno a noi sembrava che la magia volasse!

Ero sicura di una cosa!
Con tutto quello che stava succedendo c’entravano i miei figli!
Tutti e tre!

E vedendo la preoccupazione sul volto di Lizzie anche Dylan!

Presi la bacchetta dal mantello e con un incantesimo bloccai i pezzi di ferro che volavano e li riportai al loro posto sui binari del treno che Lizzie aveva aggiustato.

Le scosse erano terminate ma qualcosa non andava!

Stavo per trasformarmi anche io ma in lontananza vidi due Patronus venire verso di me e Lizzie.

Erano quelli di James e Sirius.

Ramoso si fermò davanti a me mentre Felpato davanti a Lizzie.

- Va tutto bene! Torna a casa e chiama Silente se lui non è già lì! Ho mandato un gufo a Kingsley, verrà lui a darci una mano! Tu non stancarti! Vai a casa con Lizzie! Ti amo! -

I due Patronus avevano detto le stesse cose prima di scomparire!

Andava tutto bene!

Avevano detto loro, ma il mio istinto di mamma mi diceva l’incontrario! Ma era meglio se tornavo a casa come mi aveva detto James e chiamavo Silente!

- Che dici andiamo a casa ? – domandai a Lizzie.

- Credo sia meglio! La voce di Sirius era ferma! E credo che se andremo a dargli una mano si infurierebbero! Andiamo allora! – mi porse la mano e ci smaterializzammo a casa mia dove c’erano anche Alice e Susan che ci aspettavano sul divano, non l’avevo vista andare via, ma aveva la faccia scocciata!

- Ce ne avete messo di tempo! Frack mi ha spedita qui e se n’è andato dicendomi di chiamare Silente! Io l’ho chiamato e poi ho fatto il tè! Ma voi avete idea di cosa è successo! Anche Neville se n’è andato! Uffa… odio essere inutile, mi ha minacciata di chiudermi in casa per i prossimi cinque mesi! Io sono un Auror qualificata! Probabilmente io e te Lily siamo insieme a Tonks le migliore sulla piazza dopo i nostri mariti e Remus! Ma già James ci ha cacciate dall’ufficio e Malocchio ci ha proibito di mettere piede al Ministero, almeno potevano farci partecipare a questa cosa da nulla! -

Sempre la solita!

Appena poteva si buttava nella mischia! Insieme avevamo deciso di fare carriera come Auror, subito Malocchio ci aveva preso sotto la sua ala protettiva e ci aveva addestrato come se fossimo dei soldati, ma ne era valsa la pena, eravamo le migliori, se volevamo potevano anche essere delle Medimaghe!

- Sempre a lamentarti tu! Certo anche io avrei voluto vedere cosa succede, ma capiscili, siamo incinte e sai che si preoccupano per noi! Meglio aspettare! – le risposi prendendo una tazza di tè.

Fortunatamente le nausee erano passate così velocemente che non me né ero neanche accorta, con le altre gravidanze passavo più tempo in bagno che fuori, con questa invece tutto sembrava più facile.

Quindi odorai il tè senza rischiara di vomitare e lo bevvi a piccoli sorsi.

Lizzie accanto a me ci stava anche inzzuppando un biscottino, l’unica cosa che la faceva vomitare era la pesca come per me la fragola che purtroppo evitavo come la peste, io adoravo le fragole, ne avrei mangiate a quintali, ma purtroppo mi facevano vomitare!

Stavo per parlare quando James e Sirius si smaterializzarono in soggiorno con tre barelle su due c’erano Sirius e Harry e sulla terza più grande delle altre c’erano Dylan e Jennifer che si tenevano per mano.

Ma la cosa che mi colpì e che tutti e quattro avevano delle orecchie d’animali.

Dylan aveva due orecchie nere che gli spuntavano sulla testa, erano uguali a quelle di Sirius, mio figlio minore ne aveva due nere ai lati della testa a posto di quelle normali, erano orecchie da cervo identiche alle mie e a quelle di James e così anche Harry e Jennifer.

Mi alzai velocemente e corsi verso i miei bambini così come fece Lizzie, con mano tremante toccai l’orecchio di Jenny che scomparve e al suo posto comparve un altro orecchio,era… era un orecchio da leone.

Alzai lo aguardo e guardai negli occhi mio marito, i suoi occhi nocciola erano preoccupati.

- Succede così ogni volta che tocchiamo un orecchio! A Harry, Dylan e Sirius compare anche la criniera! Non riusciamo a capire cosa succedere! E non riusciamo neanche a svegliarli! – mi disse.

Io sospirai e andai a sedermi, dovevo pensare, e anche velocemente.

Strani terremoti.

Magia che vola nell’aria!

I miei figli e mio nipote svenuti con delle strane orecchie!

Cosa diavolo succedeva ?





_____________________________________________________________________________________________




( Harry Potter )



Che strano!

Prima stavo leggendo quello strano libro e ora ?

Poi credevo di essermi risvegliato in camera mia…

Invece!

Mi ritrovavo nel posto più strano che avessi mai visto!

Avevo i piedi su una superfice azzurra e tutto attorno a me era verde tranne che il cielo, era giallo.

Mi sentivo stranamente leggero.

Mi voltai e vidi che anche mia sorella, mio fratello e Dylan era lì con me.

- Dove siamo ? – la prima a parlare fu Jennifer, la sua voce risuonava strana in quel posto.

- Non lo so! Credo che tra poco succederà qualcosa. – questa volta aveva parlato Sirius.

- Questo l’avevo capito anche io! Ma cosa succederà ? – ora aveva parlato Dylan.

- Non lo so ragazzi! Ma credo che non dobbiamo preoccuparci! – avevo parlato io.

- Infatti non c’è nulla da temere! Voi siete qui per imparare! Per sapere! – tutti alzammo la testa e dal cielo giallo scese Funny.

- Vedete il destino è già scritto! Miliardi di anni fa era stata fatta una profezia… - iniziò a raccontarci di tre ragazzi, due maschi e una femmina, delle loro bacchette e dei loro compiti, io già sapevo quel’era il mio quindi non mi sorpresi, mi voltai verso i miei fratelli e vidi che Jennifer era tranquilla, lei già sapeva, mentre Sirius era sconvolto e continuava a guardare la sua bacchetta che ora ero dorata col manico rosso.

Quando Funny finì di raccontare Dylan parlò :

- Ma io cosa c’entro in tutto questo! Hai parlato di tre fratelli! Io non sono loro fratello, anche se è come se lo fossi! -

- Tu Dylan sei citato in un’altra profezia, la profezia dice “ Un quarto uomo arriverà ad aiutarli, lui sarà la spalla della Speranza, della Vita! Lui distruggerà la Paura! La sua bacchetta verrà temuta quanto quelle dei Tre Fratelli della Luce” Anche tu come loro sei molto importante! Ora vorrei aiutarvi a trasformarvi. – ci disse.

- Trasformarci ? – domandò Jenny.

- Vedete se non vi aiuto io presto potreste avere dei problemi! I vostri poteri sono aumentati notevolmente e il vostro corpo deve abituarsi gradualmente a questo! Vedete la magia vi scorre per tutto il corpo, quando sarete in difficoltà basta che vi concentrerete che subito ritroverete le energie!
Siete potenti! Molto potenti! Non ve ne rendete neanche voi conto quanto! Voi quattro siete la salvezza del Mondo Magico e non! Voldemort è molto più potente del Voldemort del mondo di Harry! Qui ha evocato una magia nera che gli ha prosciugato la vita e per questo ha fatto un patto con il Male!
Non col Diavolo come si usa dire! Il suo corpo è solo un pezzo di carne comandato da una mente oscurata dal male e dal potere! Ma non credete che non è forte! Come ho detto prima è molto potente! La Magia Oscura gli scorre dentro proprio come a voi scorre la Magia Bianca! Le vostre Bacchette le potrete usare solo e soltanto voi! Non potreste mai perderle, perché anche se le lasciasse da qualche parte subito io o Hope le troveremmo!

Vi starete chiedendo perché è toccato proprio a voi! Siete gli eredi di Grifondoro! Si anche tu Dylan! Tua mamma ne è una discendente quindi automaticamente lo sei anche tu! Godric prima vi ha parlato ma non vi ha detto tutto! Fu lui milioni di anni fa a decidere chi fossero i nuovi salvatori del mondo! Voi quattro foste scelti e così ora siete qui! – noi ascoltavamo Funny molto attentamente.

Era come se avessi sempre saputo tutto ma non me lo fossi mai ricordato!

Ma ancora non mi era chiara una cosa le Trasformazioni.

- Harry non tenere le tue domande per te! Le Trasformazioni! Vedete ragazzi voi siete predisposti a diventare Animagi, però avete in un certo senso il gene del cervo e del cane lupo, ma come avete visto prima Godric era un Grifone e lo siete anche voi anche se non vi siete mai trasformati! Vedete avete due forme di Animagus! Harry e Sirius oltre che trasformarsi in Grifone come Dylan e Jennifer possono trasformarsi in due cervi! Mentre Jennifer in una cerva e Dylan in un cane lupo! Basta che vi concentriate un po’ e vi trasformerete! I vostri genitori ci hanno messo anni perché i loro poteri erano deboli se paragonati ai vostri! Ma voi potete metterci pochissimo! – ci disse.

Probabilmente avevo gli occhi che stavano per cadermi dal viso, io Animagus, e per di più in duplice forma, avevo sempre sognato di diventare un Animagus come papà e Sirius e ora il mio sogno era stato realizzato.

Mi voltai e vidi che al posto di Jennifer c’era una cerva, era bellissima, aveva il manto rosso come il fuoco, gli occhi erano naturalmente verdi e attorno ad essi c’era un segno che indicava gli occhiali da umana e poi aveva uno strano ciuffo rosso e riccio sul capo.

- Brava Jennifer! Hai capito come devi fare! E’ molto semplice! Ora ragazzi provateci voi! – alle parole di Funny annuii e mi voltai verso mio fratello e Dylan.

Tutti e tre ci guardammo negl’occhi prima di chiuderli.

Mi concentrai e mi rilassai, sentivo come un fiume scorrermi dentro e al centro del petto dove c’era il cuore sembrava ci fosse una fiamma, mi concentrai su quella e dopo aver messo ben impressa nella mente l’immagine di un cervo sentii il corpo cambiare, era strano, mi sentii abbassare su quattro zampe e ingrandirmi, sentii i capelli che rientravano nel cranio e un paio di corna crescere.

Il tutto era durato circa tre secondi.

Quando aprii gli occhi al posto di Dylan e Sirius c’erano un enorme cane lupo e un cervo stupendo.

Entrambi erano neri, il cane aveva il pelo lungo e nero e gli occhi blu mentre il cervo aveva le corna e gli zoccoli dorati e gli occhi castani col pelo nero corvino.

Probabilmente anche io ero simile.

Provai a muovere le zambe e feci un salto, che strana sensanzione, mi piaceva, poi sentii abbagliare, mi voltai e vidi che Dylan correva dietro Jenny che saltava, poi all’improvviso la cerva diventò più grande e in un lampo di luce al suo posto c’era un enorme Grifone o per meglio dire Grifona che muovendo le ali si alzò in volo.

Vidi Dylan e Sirius seguire il suo esempio e concentrandomi seguii il loro esempio.

Sbattei le ali e mi librai in aria.

Era meraviglioso!

Meglio che volare su una scopa!

Non so quanto tempo passò ma all’improvviso risentimmo la voce di Funny e la vedemmo appoggiata a una roccia che prima non c’era.

- Ora potete svegliarvi! E ricordate sarete legati in qualsiasi momento e potrete sentirvi tra di voi! – prima che potessimo chiederle qualcosa sentii uno stranissimo formicolio alla schiena e aprii gli occhi.

Mi sentivo strano!

Non ero per niente stanco e debole!

Sentivo la magia scorrermi nelle vene! Sentivo che potevo padroneggiarla!

- Harry! – stavo per alzarmi quando sentii una voce nella mia testa!

La voce era quella di Janny!

Ne ero certo!

Poi ricordai le parole di Funny “Sarete legati in qualsiasi momento e potrete sentirvi tra di voi!”, ora capivo, mi sentivo strano perché sentivo i pensieri degli altri intrappolati nella mia testa!

Era come se nella mia mente ci fosse un cancello che poteva essere buttato giù da tutti i pensieri!

Mi concentrai un momenti e sentii la mente libera!

- Jenny! – pensai, e subito sentii una felicità immensa invadermi!

All’improvviso scattai a sedere e vidi che anche gli altri avevano fatto così!

- Possiamo comunicare mentalmente! – disse Jennifer!

Sirius e Dylan annuirono, stavano per parlare quando Lily e Lizzie li assalirono!

Avevano gli occhi rossi per il pianto ed erano bianchissime.

Mi guardai intorno e vidi che ci trovavamo a casa mia, nel salotto.

Eravamo seduti su delle barelle e fuori era buio pesto.

Abbassi gli occhi e guardai l’orologio, era l’una di notte.

Era tardissimo.

Quando cercai di parlare mi accorsi di avere la gola secca.

Stavo per alzarmi quando due braccia forti mi strinsero, capii subito che era papà.

Il suo odore era unico, muschio e odore di mare.

Lo strinsi anche io, e fino a quel momento non mi accorsi del bisogno che avevo di lui.

In 18 anni l’unico abbraccio paterno che avevo avuto era quello di Sirius, quello di mio padre era diverso, mi trasmetteva amore, era più caldo.

- Mi sei mancato! – gli sussurrai all’orecchio.

Credo che lui capì cosa intendevo, perché strinse di più la presa e mi sussurrò : - Ti voglio bene! – io sorrisi sulla sua spalla.

Sciogliemmo la presa nello stesso momento, e subito vidi il segno che c’era sulle mani di Dylan e Jennifer.

Mi alzai di scatto e andai vicino per vedere meglio.

Sula palmo della mano destra di Jennifer c’era una fiammella più scura della pelle e sul palmo della mano di Dylan c’era la stessa fiammella.

Avevo visto quei due segni da qualche parte!

Presi le loro mani e le avvicinai e vidi che formavano una specie di cuore e all’interno si leggeva “Amor mortis” ( non so cosa vuol dire, l’ho inventato al momento! ), quelle due parole mi ricordavano qualcosa.

- Amore fino alla morte! – sentii bisbigliare da mia mamma.

Sorrisi!

Ora ricordavo, al quinto anno una sera Hermione mi fece vedere un libro, narrava della storia d’amore che si pensava ci fosse stata tra Merlino e Morgana, e si diceva che sui loro palmi ci fossero dei segni che insieme davano una scritta che significava “Amore fino alla morte!”

Quei segni indicavano l’amore incondizionato di due persone, Hermione mi spiegò che solo due volte nella storia dei maghi si erano visti, con Merlino e Morgana e con Circe e Agrippa!

Probabilmente Jenny e Dylan neanche sapevano cosa volevano dire quei segni.

Ma a quanto pareva io e la mamma si!

Si sarebbero amati in eterno!

- Jenny abbiamo lo stesso segno sulla mano! – era stato Dylan a parlare, mia sorella si guardò la mano e fece una strana espressione.

Quando alzò gli occhi vi lessi confusione, felicità e amore.

- Bhè non è l’unico segno che ho in comune con qualcuno! – la vidi sorridere e guardare me e suo fratello.

- Ora potete spiegarci cosa è successo! – Sirius, Remus e papà avevano detto le stesse cose nello stesso momento!

- Harry spiega tutto! Loro hanno il diritto di sapere! Ora arriverà anche Albus e potrai dire tutto! – Funny era apparsa dietro mia sorella ed aveva comunicato mentalmente con me!

Io annuii e mi concentrai per parlare con Dylan, Sirius e Jenny mentalmente!

- Ragazzi dobbiamo dire tutto! A partire dalla profezia su di noi, su Dylan, sui nostri poteri, sulle bacchette, sul nostro poter comunicare mentalmente, dei segni che abbiamo in comune! Su tutto! – pensai!

- Sono d’accordo! Mamma e papà devono sapere tutto! Odio avere segreti con loro! – era stata Jennifer a parlare!

- Anche io sono d’accordo! – Dylan e Sirius!

- Ok allora appena si smaterializza Silente gli diciamo che dobbiamo parlare! – appena pensai queste parole Silente comparve davanti a noi, aveva un aspetto stanco e distrutto, la veste solitamente impeccabile era leggermente bruciacchiata dietro e la punta del capello rosso era un po’ ammaccata.

Quando incrociò i miei occhi sorrise e per giustificare il suo aspetto disse - Molti genitori si sono preoccupati per il ritardo del treno e sono venuti tutti ad Hogwarts, poi è arrivato anche il Ministro e Malocchio ed è scoppiato il finimondo! Tutti continuavano a dire che Voldemort aveva attaccato il treno e che qualcuno era morto! C’è voluto un po’ per calmare tutti, ma poi è arrivata la notizia della scomparsa di nove bambini, quattro femmine e cinque maschi e tutti hanno ricominciato a dare i numeri! Dalla tasca della Signora Flitt è caduta un strana pozione e io sfortunatamente mi trovavo proprio accanto a lei e il mio abito ha iniziato a fumare! Purtroppo nessun incantesimo ha avuto effetto e appena mi sono liberato sono corso qui! – la pozione che cadeva mi puzzava ma l’importante è che era arrivato.

Feci un sospiro e guardai negli occhi mio padre che aveva gli occhi pieni d’ansia.

- Dobbiamo rivelarvi alcune cose! – dissi.

Li vidi annuire iniziai a raccontare, arrivai a Hope, poi iniziò Jenny che disse della profezia di noi Potter, poi parlò Dylan che raccontò della profezia fatta su di lui, Sirius disse loro delle nostre forme da Animagus.

Io continuai dicendo dei nostri nuovi poteri, feci vedere loro le nostre bacchette.

Quelle di Dylan e Sirius erano dorate col manico rosso.

Parlai loro del libricino che avevo, dei strani sogni che facevi, del mio collegamento con la mente di Voldemort, Jenny disse che riusciva a sognare il futuro e Sirius raccontò che aveva sognato un avvenimento passato e ci raccontò dei sacrifici che aveva fatto Riddle e così furono spiegate le misteriose sparizioni di quei bambini.

E infine spiegai loro degli strani segni che avevamo sul corpo.

Quando ormai sapevano tutto ci sedemmo e aspettai che parlassero.

Papà guardava Jennifer con gli occhi sgranati, e gli tremavano le mani, capivo come si sentiva, non volevo che Jennifer entrasse in quella guerra così come Sirius e Dylan, ma purtroppo erano destinati a farne parte così come io ero destinato a sconfiggere una volta per tutte Voldemort.

La mamma aveva una strana espressione, un misto tra il rassegnato e il preoccupato.

Lizzie stava per scoppiare a piangere, Sirius aveva uno sguardo talmente orgoglioso che sembrava si stesse gonfiando.

Remus, Frack, Alice e Dora erano semplicemente sorpresi, e non riuscivo neanche a capire da dove fossero spuntati.

Silente…

Bhè era Silente, gli brillavano gli occhi e aveva un accenno di sorriso sulle labbra.

Io e Jenny ci guardavamo negli occhi e non sapevamo cosa fare, papà continuava a guardare con occhi spalancati Jenny, sembrava che da un momento a un altro stessero per cadere a terra!

Poi a sorpresa scoppiò a ridere!

Mi sarei aspettato di tutto tranne che ridesse!

- Ormai mi aspetto di tutto! Dopo che sei tornato mi aspettavo che succedesse qualcos’altro! Avevo questa sensazione ma ora ne ho la conferma! Però ti avverto Harry! Se alla mia bambina succede è meglio se ti prepari a qualche brutta sorpresa! – sorrisi, papà infondo era papà.

Stavo per rispondere quando parlò mio fratello!

- Hey! E io chi sono! Il gufo nero della famiglia! Non mi hai neanche pensato! Sono offeso! – dopodiché gonfiò le guance e mise il labbro in fuori!

- Ohhhhhhhhhh… non preoccuparti! A te ci penso io! Il mio piccolino! James sei cattivo! Non pensare solo a Jennifer! Sirius è più piccolo! – stavo assistendo ad un teatrino.

Papà aveva un’espressione spaesata e in colpa.

- Bhè… ma io… lei… lui…! – poi vide che la mamma era scoppiata a ridere e : - Ma Lilyyyyyyyyyyyy! Mi stavate prendendo in giroooo! -

- Si! Ahahahahahaha! Eri buffissimo! Tanto tutti sanno che Jennifer è la Principessina di casa Potter e che tu l’adori! – rispose mio fratello ridendo!

- A si! E allora se io sono la Principessina di papà tu e Harry siete i “Cicciotti” di mamma! – rispose mia sorella.

- Harry! Ma perché mia padre non dice niente! Non è che è arrabbiato o altro! – Dylan mi aveva chiesto queste cose mentalmente.

- Non preoccuparti! Avvicinati a lui e vedi cosa fa! – gli risposi guardandolo negli occhi!

Lui annuì e lentamente si avvicinò a Sirius ch stava ridendo per il battibecco che stava avvenendo tra i miei genitori, Jennifer e Sirius.

Osserva l’espressione da cucciolo ferito di Dylan e mi venne quasi da ridere, era la stessa espressione di Sirius quando era offeso.

Lo vidi toccare il braccio del padre che lo guardò e poi l’abbracciò!

Mentre guardavo quella scena sentii uno strano pizzicore in testa, mi voltai e vidi che Silente mi fissava e con la bocca stava dicendo qualcosa, capii che voleva leggermi nella mente.

Ma sfortunatamente per lui non ci riuscì!

La mia barriera mentale era troppo forte, neanche Riddle sarebbe riuscito a leggermi nella mente.

- Mi dispiace Albus ma i tuoi tentativi sono vani! Non riuscirai mai a leggermi nella mente! – lo vidi sorridere e annuire e voltarsi verso i miei genitori che ora mi guardavano!

- Non abbiate paura per loro! Se la caveranno egregiamente! Sono gradi, forti, molti più potenti di quanto immaginiate! E poi al loro fianco ci sono Funny e Hope! E anche io sarò sempre a loro disposizione! -

Mia mamma fu la prima a parlare.

- Grazie Albus! Te ne siamo molto grati! Ma so che se la caveranno! Sono Potter e i Potter non si arrendono davanti a nulla! – le sorrisi, e le strinsi la mano quando sia avvicinò a me.

- Ma non dimentichiamoci di Dylan! E’ pur sempre mio figlio! Se io non mi sono mai arreso davanti a niente perché lui dovrebbe farlo! – con quella battuta diciamo che l’aria si era alleggerita!

- Heyyyyyyyyyy… ma perché non ci fate vedere le vostre forme d’Animagus! ? Sono curiosa! – se Lizzie ce lo chiedeva con quella faccia non potevamo fare altro che accettare!

Neanche ci fossimo messi tutti d’accordo ci avviammo nel giardino sul retro!

Il salotto per quanto grande fosse non poteva contenere quattro bestioni!

Quando ci ritrovammo tutti e quattro al centro del giardino feci un respiro profondo e mi concentrai!





__________________________________________________________________________________________





( James Potter )



Non sapevo perché ma mi batteva il cuore ed ero emozionato.

Dopo alcuni minuti di shok mi ero ripreso, sapevo che i miei figli erano destinati a fare grandi cose e così sarebbe stato anche se quelle grandi cosi erano “leggermente” pericolose!

Guardai i miei figli e il mio figlioccio trasformarsi in Animagi.

Era incredibile tutto quello che era successo, faticavo ancora ad ammetterlo.

Due cervi neri dalle corna dorate, uno più grande e uno più piccolo si avvicinarono a me, una cerbiatta rosso scuro dagli occhi verdi e un cane lupo nero dagli occhi blu avvicinarsi e Lily e a Lizzie.

Harry mi lecco la guancia, capii subito che era Harry perché aveva gli occhi verdi e uno strano segno sulla fronte che indicava la cicatrice a forma di saetta.

Alzai il braccio e gli accarezzai la testa e così feci anche con Sirius.

Entrambi avevano uno strano ciuffo sulla testa, mi veniva da ridere, anche io ne avevo uno uguale.

Andai accanto a Jenny, lei era bellissima, aveva un’aria fiera che la ricordava molto da umana.

Quando stavo per accarezzarle il fianco si ingrandì all’improvviso e mi ritrovai ad alzare la testa per guardare negli occhi una gigantessa leonessa, anzi Grifona.

Probabilmente la mia bocca aveva raggiunto le ginocchia come quella di Sirius.

Tutti e quattro insieme metteva paura.

Il più grande era Harry che inquoteva un certo timore.

- Mettete paura! E pensare che siete quattro angioletti! – a parlare era stata Alice, stranamente per tutto il tempo non aveva aperto bocca, cosa che non succedeva mai.

- Infatti! Specialmente tu Harry – dopo che Remus aveva detto questo i quattro felini emetterono degli strani suoni che interpretammo come risate.

I miei figli e il mio figlioccio!

E pensare che pochi anni prima erano degli angioletti paciocconi che appena potevano si facevano coccolare, e ora erano i maghi più potenti del mondo!

Portavano sulle spalle un peso non indiferente, avevano un compito da svolgere che avrebbe fatto venire i capelli bianchi al più temerario dei maghi.

Voldemort in persona, reincarnazione di Salazar Sepeverde!

Se qualcuno me l’avrebbe detto a Luglio probabilmente gli avrei riso in faccia, ma dopo che era arrivato Harry Evans avevo come una strana sensazione, quando pensavo a i miei figli sapevo che qualcosa doveva succedere ed infatti era successa.

Guardai l’orologio, erano le 3.43, il tempo era volato, io ero ancora seduto sul dondolo in veranda insieme agli altri, Jenny, Harry, Sirius e Dylan in forma umana dormivano su dei letti evocati da Lizzie e Lily.

- Sai James… ho una paura cane che possa succedere qualcosa ai nostri figli! In tutti questi anni da quando sono nati ho sempre cercato di proteggerli, di non farli cacciare in guai più grandi di loro, anche se ci riuscivano lo stesso! E invece ora… non posso proteggerli! Sento che questa cosa devono farla da soli! Ma intanto vorrei aiutarli! – Sirius aveva le mie stesse sensazioni.

- Anche io ho le tue stesse sensazioni! Ma questa è la loro battaglia! Dobbiamo lasciarli combattere anche se vorrei essere io al loro posto! Credo che anche tu come tutti noi senti la potente aura magica che emanano! Ora dormono e sono tranquilli eppure la sento forte e chiara come se fossero svegli e stessero combattendo! Dobbiamo solo essergli accanto quando ne avranno bisogno! – gli dissi.

La serata passò molto tranquilla, dopo aver portato i nostri figli a letto mangiammo qualcosa e poi andammo a letto verso le 4.20, ero stanchissimo, e anche Lily, quella giornata era stata molto stressante anche per me.

Non appena mi misi a letto mi addormentai.





______________________________________________________________________________________________




( Jennifer Potter )




Dovevo fare piano.

Erano le 10.00 e dormivano ancora tutti!

Alle 11.00 avevo appuntamento al bar di Thelma al centro di Londra con Julie come ogni anno, però quell’anno ci sarei andata in compagnia, volevo portarmi Harry.

Avevo un piano.

Andai verso l’armadio e presi un vestito bianco, un dolcevita grigio e un paio di leggins grigi (http://media.photobucket.com/image/dress%20white/buy-my-things/AngelCuteSawn2in1Dress-White2.jpg ) e andai in bagno, mi feci un doccia e quando uscii con i miei nuovi poteri mi asciugai i capelli e con un incantesimo sciolsi i nodi e così i miei ricci ricaddero perfetti come al solito.

Mi sentivo fortissima, ero contenta di essere diventata Animagus, era sempre stato un mio sogno.

Poi andai allo specchio per mettermi un fiocchetto grigio tra i capelli e notai quello strano segno sulla mano, non era l’unico segno che avevo, ne avevo tre, contando anche la cicatrice sul fianco e la fenice sul braccio.

Ma quello era quello che mi incuriosiva di più, solamente io e Dylan l’avevamo e non sapevo cosa volesse significare.

Dylan.

Ogni volta che pensavo il suo nome il cuore mi batteva a mille e mi sentivo le farfalle nello stomaco, la sera prima quando avevo guardato quello strano segno avevo sentito uno strano calore espandersi per tutto il corpo!

Ormai stavo iniziando a capire anche se non volevo ammetterlo a me stessa!

Tutti l’avevano capito!

Anche io! Però non l’avevo mia voluto ammettere!

Io e Dylan non eravamo mai stati semplici amici!

Io ero sempre stata innamorata di lui!

Ormai ci avevo fatto l’abitudine al cuore che batteva al mille e alle farfalle nello stomaco.

Ma la sera prima avevo fatto uno strano sogno che credo fosse stata una visione del futuro.




Mi trovavo su un divano color panna con i cuscini rossi con un Grifone dorato disegnato sopra.

In mano avevo una tazza di cioccolata e indossavo una vestaglia gigante, era rossa con disegnati dei coniglietti bianchi.

Ero stesa quindi riuscivo a vedere i miei piedi che erano stranamente gonfi.

E ora che ci facevo caso avevo anche un pancione gigantesco e una mia mano lo stava accarezzando.

Mentra stavo per alzarmi sentii la porta aprirsi e per prima cosa vidi un passeggino e quattro posti, quei posti erano occupati da quattro bambini, due maschi e due femmine, seguiti da una uomo molto bello, poteva avere si e no 24 anni.

L’uomo era Dylan!

I due maschi erano identici così come le due bambine, potevano avere circa quattro anni i maschietti e due le femminucce.

Erano tutti e quattro bellissimi.

I maschietti avevano uno i capelli tutti scompigliati neri con gli occhi grigi e l’altro i capelli un po’ lunghetti e mossi con gli occhi dorati. Sembravano la fusione di mio padre e zio Sirius.

Le bambine avevano entrambe i capelli rossi e ricci a caschetto ma una aveva gli occhi verdi e l’altra li aveva blu.

Senza che io lo volessi sentii il mio corpo alzarsi e muovere quattro passi verso il passeggino, mi sentii abbassare e dare un bacetto sulle guance paffute di quegl’angioletti.

Poi mi sentii alzare e avvicinarmi a Dylan che mi circondò la vita con un braccio e avvicinò le sue labbra alle mie.

Volevo urlare ma non ci riuscivo, volevo spostarmi ma non ci riuscivo!

Sentii i miei occhi chiudersi e le labbra di Dylan posarsi sulle mie.

Fu un bacio casto e dolce.

- Ti Amo! – mi sentii pronunciare e in quel momento mi resi conto che era la verità, che quando stavo abbracciata a lui mi sentivo bene, che ero stata un stupida a non accorgermene prima.

- Ti Amo anche io! – mi rispose toccandomi la pancia. – Come stanno Harry e Megan ? Ti hanno dato qualche calcetto ? – mi chiese baciandomi la fronte.

- Stanno benissimo! Meglio della loro povera mamma che non riesce a vedersi i piedi quando sta all’impiedi! Invece i miei angioletti come si sono comportati ? – mi sentii dire.

- Si sono comportati da angioletti! I nonni li viziano sempre di più così come gli zii! Harry invece di pensare ai suoi pensa ai nipoti! – mi rispose quello che ormai capii essere mio marito!

- Ahahahahahah…. Sono sempre gli stessi! Oggi devo andare un po’ da Jenny e Sirius! Sentiranno la mia mancanza! Sono due giorni che non li vado a trovare! Penseranno che sono scomparsa. – mi sentii dire.

Intanto il mio corpo stava seguendo Dylan su per le scale, lui stava facendo levitare il passeggino con i bambini.

Arrivati al secondo piano mi guardai attorno, c’erano sette stanze, tutte con le porte in ciliegio.

Seguii Dylan che andava verso una camera con le pareti azzurre con disegnati dei boccini.

Una cosa mi mi colpì subito, fu una foto.

Sulla parete accanto alla finestra c’era una foto che mi raffigurava insieme a Dylan.

In quella foto indossavo un vestito rosso, quel vestito già l’avevo visto, l’avevo sognato, io ero incatenata ed il vestito era stracciato da da un lato.

Ma lì era integro, e io… ero io… avevo 16 anni e anche Dylan.

In quella foto lui mi abbracciava da dietro e le nostre mani erano intrecciate sulla mia pancia.

Il mio corpo si mosse verso quella foto e la prese dalla parete.

La guardai meglio e vidi che era il giardino dei nonni.

Mentre la guardavo la sentii stringere da dietro e baciare sul collo.

- Quella sera stavo per avere un infarto! Non dimenticherò mai quando Malfoy ti rapì! Ricordo come se fosse stato ieri il coltello stregato che ti lanciò contro, serviva per neutralizzare i tuoi poteri, fortunatamente eri potente se no saresti morta sul colpo, mentre ti medicavi ti colpì alle spalle e si smaterializzò insieme a te! Per una settimana sei stata tra le grinfie di quelle bestie, ma poi sei tornata! Il 29 prima che mezzo ordine partisse e andasse a Riddle Manor sei comparsa nel tuo soggiorno! Era infangata, il tuo vestito era sporchissimo, i tuoi capelli erano sciolti e in disordine! Ma in quel momento mi sembrasti la cosa più bella del mondo! Appena mi vedesti mi venisti incontro e mi sussurrasti “Ti Amo” e mi cadesti tra le braccia! Ti risvegliasti dopo due giorni in cui non avevi fatto altro che dormire! E il 31 dicembre del 1998 ci mettemo assieme! – la voce di Dylan era stata calma per tutto il racconto e mi aveva fatto emozionare.

Infatti stavo piangendo!

Stavo per rispondere ma tutto cambiò all’improvviso.

La camera delle pareti azzurre divenne improvvisamente nera, io mi ritrovai con quel vestito rosso e legata ad una parete sudicia.

- Potter se sei stanca di vivere basta che lo dici! L’Oscuro Signore vuole ucciderti con le sue mani! Sai odia non avere risposte e tu non gliele stai dando! Stai cercando di resistere! Sono quattro giorni che non chiudi occhio e che non mangi! Potrai essere anche più potente dell’Oscuro Signore ma se non mangi e bevi qualcosa morirai presto! – guardai negli occhi Malfoy che comunque si teneva a distanza di sicurezza.

Aveva le braccia fasciate e anche metà viso coperto da delle bende bianche.

Sentii le mie labbra piegarsi in una sorrisino che sapevo faceva venir voglia alla gente di prendermi a schiaffi, era il sorriso alla “ Sono la migliore, nessuno può battermi!” che tutti i Potter facevano.

- Sai Malfoy… io ho 16 anni e tu ne hai quanti 43 o 44 e per riuscire a parlarmi senza aver paura di morire hai dovuto legarmi con delle catene stregate e comunque sono riuscita a farti del male! E ora sei lontano da me sette metri per paura che il tuo bel visino si rovini! Ormai hai capito che con Cruciatus e Imperio non mi fai niente! Anche se devo ammettere che prima mi hai fatto un po’ male! Quattro contro una ragazzina, legata e stanca non è molto leale! Ma si sa che voi luridi e schifosi Mangiamorte non sapete neanche dove sta di casa la lealtà! – la mia voce era piena di odio e astio, faceva venire i brividi.

- Sai ragazzina presto la finirai di parlare! Il Signore Oscuro ha un piano! Vuole usarti come vittima sacrificale! Vuole diventare ancora più potente e tu fai al caso suo! – prima che aprissi bocca mi svegliai.





Quel sogno mi ronzava ancora in testa!

Quei bambini!

Il mio pancione!

Io e Dylan sposati!

Sapevo che prima o poi sarebbe accaduto!

Strinsi il pugno su cui c’era quella strana fiammella e mi guardai allo specchio.

Dovevo scoprire il significato di quel segno.

A quanto pareva sia la mamma che Harry lo sapevano, prima o poi me l’avrebbero detto.

Mi sistemai i capelli e poi mi misi del mascara e un po’ di lucidalabbra e infine mi misi delle lenti a contatto, non volevo mettermi gli occhiali quel giorno.

Quel giorno dovevo sembrare più babbana che potevo.

Poi presi degli stivali dalla scarpiera un paio di stivali grigio scuro in camoscio (http://www.kikkiline.com/4796_Fumo/Stivali_Alti_1.jpg ) e me li misi.

Mi guardai allo specchio e poi mi infilai la collana che mi aveva regalato Harry, la stellina divenna bianca e si riempì di brillantini.

Ero molto contenta e a quanto pareva il colore della contentezza era il bianco e i brillantini indicavano la calma.

Dopo lentamente senza fare rumore andai verso la camera di Harry.

Con la magia aprii la porta e per poco non scoppiai a ridere, Harry era steso per metà sul letto, e poi dalla vita in giù sporgeva sul pavimento, i suoi capelli erano sparati come sempre in tutte le direzioni e Lilium c’era comodamente steso su.

Mi avvicinai al letto, presi il mio adorato gattone tra le braccia che fece delle fusa e con un semplice movimento della mano faci apparire un secchio d’acqua gelata che rovesciai in testa ad Harry che con un balzo si ritrovò in piedi più che sveglio.

- Buongiorno! – lui mi guardò e aggrottò le sopracciglia.

- Vai da qualche parte ? – mi chiese guardando con occhio critico il mio vestito.

- Noi andiamo da qualche parte! – precisai.

Lo vidi annuire convinto.

- Certo! Ma dove dovremmo andare ? E poi… Quando ti ho detto che sarei venuto con te ? – mi chiese confuso.

- Non te lo dico dove andiamo! E poi l’ho deciso io! Su ora vatti a lavare e poi vestiti! – come me prima anche lui indossava ancora i vestiti del giorno prima e sembrava appena sfugito a una mandria di Ippogrifi.

Senza obbiettare andò all’armadio, prese un paio di jeans scuri, una maglietta verde speraldo e un paio di boxer a fiori e andò in bagno.

Dopo 15 minuti ne uscì lavato, vestito e profumato.

Sempre senza fiatare si mise un paio di scarpette bianche e mi seguì giù per le scale.

Dall’armadio a muro accanto alla porta presi un cappotto bianco e un capello per me (http://files.splinder.com/ed603f66f15dc5011f34981e3db64a73.jpeg ), e una borsa bianca (http://www.verycool.it/wp-content/uploads/2007/10/MAHINA-borsa-vuitton.jpg ) un cui misi il portafogli, la macchina fotografica, un ombrello, un paio di guanti e una sciarpa e altre cose che presi dalla mensola, poi afferrai le buste in cui c’erano i regali per Julie, Dudley, Lucy e zia Petunia.

Per Harry presi un semplice cappotto bianco e nero.

- Andiamo Harry! Ci smatereallizzeremo in un bar! – gli dissi dopo essere uscita dal cancello del giardino.

Lui stava per palare ma gli presi la mano e pensai al bar dove mi aspettava sempre Julie.

Le altre volte usavo la Metropolvere ma con i miei nuovi poteri potevo eludere la Traccia e potevo fare tutte le magie senza bacchetta che volevo!

Dopo pochi secondi mi ritrovai sul retro dove insieme a me ed a Harry si smaterializzarono altri tre maghi.

- Ma questo è il Thelma’s Bar! Jenny come mai siamo qui! – mi voltai verso Harry e prima di rispondergli feci un sospiro.

Stavo per sganciargli una bomba.

- Qui mi aspettano i miei cugini! – gli dissi nella speranza che capisse.

Ma a giudicare dall’espressione da idiota che spesso assumevano anche papà e Sirius quando non capivano qualcosa la mia speranza era vana.

- Perché papà ha qualche fratello o sorella ? – mi chiese con la voce leggermente isterica, segno che aveva capito ma non voleva ammetterlo!

- No! Noi abbiamo solo una zia! Di sangue intendo! – gli dissi vedendo i suoi occhi illuminarsi dalla speranza che subito si spensero. – Io ogni anno, da quando avevo 12 anni ho sempre fatto in modo di trovarmi in questo bar perché mia cugina, anzi nostra cugina e anche nostro cugino e la nostra cuginetta mi aspettano! – vidi i suoi occhi riempirsi di orrore, odio e sorpresa.

Aveva capito!

E stava per scoppiare.

- Tu… Tu… Tu… Sei perfida! Sai che non ce la faccio! Lo odio! Quando sono andato a trovarli dopo la battaglia per dirgli di tornare a casa mi hanno trattato malissimo, Lui più di tutti! Ha cercato di spararmi con un fucile e mi avrebbe ucciso se non fosse intervenito Dedalus Lux! Io… Io… non ce la posso fare! So che sarà diverso! Ma credo che non ce la farò… - non aveva gridato come mi aspettavo, era stato molto più calmo del previsto.

- Harry… è diverso! Lui è diverso! Non immagini quanto! In questi anni mi ha sempre raccontato del disprezzo che nutre nei confronti del padre! Di come Zia Petunia otto anni fa ha lasciato quel tricheco di Vernon Dursdley perché… perché era quel che è… sai no com’è… lei si era scocciata di doverlo subire! Dopo che la mamma e zia avevano fatto pace credo che lei fosse cambiata! Si sarà resa conto di essere diventata un mostro! Ora lo vedrai! – gli strinsi la mano e lo vidi annuire.

Oltrepassammo la porta sul retro e ci ritrovammo nel bar.

Era pieno di ghirlande, vischio, neve finta e altri addobbi natalizi.

Era pieno di gente, ma erano tutti seduti al lungo bancone, e solo una ventina di tavoli erano occupati.

Subito individuai i miei cugini.

Erano seduti a sei tavoli di distanza dalla porta d’entrata, Dudley beveva il suo caffè, Julie il suo tè e Lucy mangiava una mega fetta di torta al cioccolato.

Strinsi la mano di Harry e me lo tirai dietro.

- Non credevo che fosse così diverso! E poi quelle due chi sono ? Devi dirmelo! – mi disse Harry mentalmente.

- La più grande è Julie, ha la mia stessa eta, la più piccola è Lucy, ha sette anni e mezzo! Si è figlia di Vernon Disdley, zia Petunia se ne andò di casa incinta di tre mesi! – gli risposi.

- Ok – mi disse semplicemente.

Quando arrivai al tavolo subito Lucy mi saltò addosso.

- Jenny! Jenny! Jenny! Mi sei mancata tanto! La mamma ti manda i suoi saluti! Sai Paul mi ha regalato un cagnolino! L’ho chiamato Honey! Honey perché e colorato come il miele! Ohhhhhhhh i tuoi capelli sono più lunghi dell’altra volta, mi regali il tuo cappello! – in pochi secondi quella bambolina mi aveva riempito di parole.

Era impossibile non volerle bene, aveva delle guanciotte rosse come le ciliegie che facevano venir voglia di morsicarle, gli occhi era luminosi e vi si poteva leggere un immensa felicità, i riccioli biondi erano legati in due treccine.

- Ciao Lucy! Sai anche tu mi sei mancata tanto! – le dissi dandole un bacetto sulla guancia.

Poi passai a Dudley, era sempre il solito bellone, non assomigliava per niente a Vernon, otto anni fa si, era un tricheco in miniatura anche lui, ora… ora era solamente un ragazzo comune, dai modi garbati e molto bello.

- Jenny! Sei sempre bellissima! Sai credo che Dylan dovrebbe stare attento! Io se fossi in lui non mi separerei più da te! E anche Sirius dovrebbe controllarti! –quando nominò Dylan il mio stomaco fece un decina di capriole e il mio cuore aumentò i battiti!

Ero innamorata e non me n’ero mai accorta!

Lo abbracciai e poi mi fiondai ad abbracciare Julie.

- Mi sei mancata tanto! – dicemmo nello stesso momento!

- Chi è quel bel fustacchione che sta con te ? Non credo ch sia il tuo ragazzo! Ma assomiglia in un modo inimagginabile a zio James e a Sirius! Anzi ne è la copia, solo ha gli… occhi verdi come i tuoi e di zia Lily, il naso più piccolo, ma di poco e gli occhi sono a mandorla! Jenny… Ma chi è ????? – non era cambiata per niente, mi aveva sussurrato tutti quegli apprezzamenti all’orecchio.

Era sempre la solita!

Appena vedeva un ragazzo carino non ci vedeva più!

- E’ Harry! – la vidi spalancare gli occhi. – Si è lui! E’ una lunga storia! Te la racconterò un giorno! – le dissi.

Lei annuì e poi con un sorriso si buttò tra le braccia di Harry che rimase paralizzato dallo stupore.

- Che piacere Harry! Sai sei bellissimo! Una visione! – non ce la feci più e scoppiai a ridere.

Mio fratello mi guardava con gli occhi spalancati e mi chiedeva aiuto mentalmente.

- Harry lei è nostra cugina Julie, e loro sono Dudley e Lucy. – li presentai.

Quando Lucy gli tirò la manica del giaccone vidi Harry “sciogliersi”.

- Dimmi piccolina. – le disse accarezzandole il capo.

- Ma allora non sei lo zio James! – disse Lucy quasi scoppiando a piangere.

- No! Ma sono tuo cugino, vuoi essere mia amica ? – le disse.

Luy sorrise e annuii.

Così anche io e Harry ci sedemmo e prendemmo da bere.

Sia io che lui prendemmo una cioccolata calda.

Un’ora passò molto velocemente.

Harry e Dudley fecero subito amicizia, mentalmente mi diceva tutti i suoi pareri.

Era sorpreso del carattere di nostro cugino, del suo aspetto fisico, da tutto insomma.

Anche con Julie, Harry fece amicizia e continuava a ripetermi che non assomigliava affatto a zia Petuna, sempre mentalmente.

Questo era vero, aveva dei capelli lunghi e biondi, biondi come quelli di zia Petunia, ma il viso era completamente diverso, aveva gli occhi chiari, una naso dritto e la bocca carnosa.

Mamma diceva che assomigliava molto alla mia bisnonna, mamma del nonno.

Alle 12.00 uscimmo dal bar e Julie subito fece la proposta che faceva ogni anno.

- Perché non andiamo da Robert ?-

Io e Lucy subito accettammo, mentre Dudley sbuffo.

Harry invece non disse niente ad alta voce, ma me lo disse mentalmente – Non è che andiamo da “Missy Robert” ? – chiese mentalmente.

- Si Harry! – gli risposi.

Mi voltai verso di lui e lo vidi annuire.

Io e Julie ci mettemmo sottobraccio e ci dirigemmo verso il negozio, bhè… il palazzo…, di Robert.

L’edificio che il nostro amico aveva adibito a “piccolo negozietto” aveva sette piani, quattro per ragazze, due per ragazzi e uno per trucco, profumo e tutto quello che si voleva trovare.

Robert era un mago, quando io ero al primo anno lui era al settimo anno, diciamo che era dell’altra sponda, da quando lo conoscevo aveva sempre cercato di farmi fare la sua modella, quando ero piccola mi riempiva di vestiti per ragazzine, una volta cresciuta me ne inviava di tutti i colori, due volte avevo posato per fare la modella e lui era impazzito dalla gioia.

Alcune foto mi imbarazzavano molto, però mi aveva promesso che non le avrebbe fatte vedere a nessuno, tranne che ad Adam, il suo ragazzo, ma non ne ero ancora sicura che non le avesse mostrate a nessuno.

Oltrepassai le porte girevoli e per poco non cacciai un urlo.

Sulle parete, su tutte, dietro la cassa… c’erano le MIE foto, che lui aveva promesso non avrebbe fatto vedere a nessuno, appese da tutte le parti.

Erano dappertutto.

Ohhhhhhhhhhh.

Robert me l’avrebbe pagata cara.

Molto cara.

Lo vidi che parlava con un ragazza che se lo stava mangiando con gli occhi.

Mi avvicinai seguita da tutti gli altri e gli toccai una spalla.

Lui si voltò e spalancò i suoi occhioni verdi.

In viso aveva dipinto terrore.

- Ciao Robby! Come mai le mie foto sono per tutto il negozio! Scommetto che anche agli altri piani ci sono mie foto vero ? – la mia voce era calma ma metteva i brividi.

- Ecco… vedi… Adam ha detto che avresti fatto pubblicità… sei bella, attraente e le foto sono bellissime! Però le ho modificate, se vedi, la modella è più grande di te, e in alcune foto il colore di capelli e il viso sono un po diversi! Ho fatto in modo che non sembrassi tu! Vedi ? – mi prese per le spalle e mi voltò verso un poster gigantesco con me che indossavo un vestito nero molto aderente, se guardavo bene la me nella foto era più grande, i capelli erano castano rossicci e la bocca era meno carnosa (http://freakshowplanet.com/images/babes/babes_4/6040-Olivia_Wilde.jpg ).

Aveva ragione, mi calmai un po’.

- Sai Jenny! Vorrei essere io al tuo posto! Ma quando le hai fatte queste foto ? – mi disse Julie.

- Le ho fatte a Luglio! Sono venuta qui insieme alla mamma e le ho fatte! Però.. questa mi piace… - non sembravo proprio io, il naso era più grande, la bocca più piccola, i capelli era molto più corti dei miei, castani e lisci, ma mia piaceva, mi faceva uno strano effetto vedermi in foto ma non essere proprio com’ero, la magia faceva miracoli, (http://www.nypost.com/r/nypost/blogs/popwrap/200905/Images/200905_olivia-wilde-maxim-hottest.jpg )

Salutai Robby e andai al settimo piano dove c’erano i vestiti che più mi piacevano.

Dudley, Harry e Lucy seguirono me e Julie.

- Jenny se lo viene a sapere papà sei morta e se lo viene a sapere Sirius sei anche sepolta! Ma ti rendi conto che cosa hai fatto ? Quelle foto sono scandalose! – diciamo che Harry mi aveva urlato quelle parole mentalmente e che sembrava che per poco gli sarebbe uscito il fumo dalle orecchie.

Appena si aprì l’ascensore davanti ai miei occhi apparve un cartellone dove c’ero io seduta con una paio di pantaloncini e una maglietta bianca (http://www.sitesmexico.com/imagenes-2009/olivia-wilde-sexy-3.jpg ) sembravo molto più grande, i capelli erano più scuri, lisci e più corti, le labbra un po’ più sottili e il naso un po’ più grande.

Mi piaceva quella foto!

Mi avvicinai agli scaffali e presi un pantaloncino simile e una maglietta simile, Julie fece lo stesso.

- Andiamo più avanti! Vediamo cosa c’è… - io annuii e segui Julie.

Fui attratta da un’altra mia foto, indossavo un vestito bianco, semplice, era carino, decisi di prenderlo.
(http://www.tv.mediaset.it/binary/45.$plit/C_22_articolo_3683_lstParagrafi_paragrafo_0_upiFoto.jpg )

- Jenny qui non sembri nemmeno tu! I capelli non mi piacciono! E il viso è troppo grande! Ma il vestito mi piace parecchio! Io me ne prendo uno nero! – sorrisi a Julie che invece di prendersene uno nero se ne prese tre, uno nero, uno bianco e uno verde.

Era fissata con i vestiti.

Passammo tre ore a girare per tutti i piani, io comprai una marea di roba e così anche Julie.

Presi anche un maglione a papà, a zio Sirius e a zio Remus e una giacca a Frack.

A Sirius presi un cardigan nero e una camicia bianca, mentre a Dylan un cardigan blu e una camicia azzurra e a Harry presi il cardigan verde bottiglia e la camicia bianca.

Quando andai a pagare Alan per poco non mi uccise.

Secondo lui dovevo prendere anche qualche completino intimo, qualche altro vestito e due o tre paia di scarpe.

Julie sborsò duecento sterline, soldi che secondo lei erano ben spesi, “ Sono riccha, posso comprarmi quello che voglio”, appena qualcuno le diceva qualcosa sulle sue spese folli diceva quella frase, fortuna che Paul era straricco.

Dopo che sia Alan che Robert mi portarono per tutto il loro “negozietto” e prendere vestiti, completi intimi e quant’altro, tutta naturalmente regalato da loro sborsai venti galeoni.

Robert mi fece pagare con i galeoni, di streghe lì ce n’erano a centinaia e non sapevano usare i soldi babbani.

E poi un galeone valeva cinquanta sterline ( non so quanto valga veramente, me lo sono inventato ), le streghe che amavano gli abiti babbani la ritenevano una fortuna.

Stavo per chiedere ad Harry se voleva usare la Metropolvere o voleva smaterializzarsi quando Sirius con un urlo sovraumano per poco non mi faceva cadere per terra.

- Jennyyyyyyyyyyyyyyyyyy! Ma dove sei finitaaaaaaaaaaaa! Sei ancora con Julie ? La mamma ti sta aspettando! Vieni subito a casa! – mi aveva urlato tutto mentalmente ma sarebbe stato meglio che me l’avesse urlato da vicino.

Era ora di andare, raccolsi le buste che avevo appoggiato per terra, erano circa trenta, fortunatamente non c’era nessuno e le ridussi e me le infilai in tasca.

- Harry dobbiamo andare! La mamma ci aspetta! – lo vidi annuire.

- Julie ci vediamo presto! Salutami zia Petunia e Paul! Dalle il nostro regalo! – le dissi abbracciandola.

Lei ricambiò l’abbraccio e mi diede un bacio sulla fronte.

Abbracciai anche Dudley e Lucy e dopo che Harry ebbe salutato tutti ci smaterializzammo fuori casa nostra!

Aprii il portoncino che dava sul giardino e mi avviai verso la porta seguita d Harry.






__________________________________________________________________________________________







( Harry Potter )







La giornata era stata strana!

Ne stavo parlando con Sirius in camera sua!

Dopo cena, io e Sirius eravamo saliti in camera sua, mentre Jennifer stava mostrando i suoi acquisti alla mamma.


Era incredibile, avevo passato una gionata chiacchierando insieme a Dudley senza azzuffarci e senza prenderci a parole.


Ne ero piacevolmente sorpreso!


Lui era completamente diverso da come ricordavo!

Non assomigliava per niente al padre, era un bel ragazzo, semplice!

Stava frequentando il college per diventare medico.

Non me lo sarei mai aspettato da lui.

Ma in questo mondo tutto era diverso persino lui.

Julie poi… mi aveva fatto morire dalle risate, era una ragazzina tutto pepe, molto simile a Jenny, se l’avessi vista in un momento qualunque non avrei mai immaginato che fosse la figlia di zia Petunia e zio Vernon.

Lucy era di una dolcezza inimmaginabile, adorava suo fratello sopra ogni cosa.

Era stata una bella mattinata.

Avevo preso anche dei regali.

Mi ero fatto dare una mano dal fidanzato di Robert, Alan.

Quei due mi erano molto simpatici.

Ad Hogwartz li avevo visti un paio di volte mentre cercavano di far cambiare le divise alla Mcgranith, ma non ci avevo mai parlato.

Mentre Jenny e July si erano date da fare io e Dudley avevamo parlato un po’ con lui.

Mi aveva detto della carriera da modella che avrebbe potuto intraprendere Jennifer solo se lei l’avesse voluto, ma già sapeva che non avrebbe mai accettato.

Le foto che Robert le aveva fatto avevano uno scopo, le avevano inviate a un bel po’ stilisti che la volevano come loro modella.

Non le avevano ancora detto niente perché colevano che finisse prima la scuola, ma erano indecisi se dirglielo.

A me non faceva molto piacere che Jenny facesse la modella e ora che ne avevo parlato a Sirius anche lui ne era perfettamente d’accordo, e poi il suo sogno era quello di fare l’Auror.

- Non mi piace per niente l’idea che Jenny faccia la modella, ma se lei accetterà non farò obbiezioni! La decisione spetta a lei! – mi disse Sirius impacchettando uno scatolone enorme che a quanto pare era il regalo di Natale per Jenny!.

- Mi dici cosa le hai preso ? – gli chiesi arricciando un nastro con il dito e con la magia.

- No! Lo vedrai fra tre giorni! E tu cosa le hai preso ? – mi chiese scrutandomi con quegli occhi identici a quelli di papà.

- Le piacerà! Ci ho messo un po’! Ma credo che le piacerà! – gli dissi.

Robert mi aveva portato in una gioielleria e li un anello in particolare mi aveva colpito, aveva tre rubini, appena l’avevo visto avevo pensato a Jenny e così l’avevo preso.
(http://gioielli.girlpower.it/wp-content/uploads/2009/03/01_rubino.jpg )

Robert mi aveva detto che per lei era perfetto.

- Che ne dici se andiamo un po’ da Dylan! Voglio farmi quattro risate! Zia Lizzie gli ha chiesti di addobbare il giardino sul resto!! – annuii e lo seguii in salotto.

Casa Potter gridava da ogni spigolo Natale.

Il salotto era stato ingradito magicamente per far entrare il pino fresco di tre metri addobbato stile Grifondoro, e tutta la casa era addobbada in stile Grifondoro.

Ogni tappetto ero diventato magicamente o rosso o dorato, sul camino c’era una gigantesca ghirlanda, adoravo l’atmosfera natalizia che si respirava in casa.

In salotto c’erano mamma e Jenny che ridevano.

La mamma era seduta sul divano e beveva un cioccolata calda, mentre Jenny era all’impiedi sul tavolino e stava girando per mostrare alla mamma il suo vestitto da mamma natale.

Era carino e le stava anche bene (http://www.sigrazie.it/actionsnatale/imagesnatale/catalogo_natale_BOLAND_2008/big/BFN13076.jpg )

- Dovresti indossarlo la sera di Natale! Stai benissimo Jen! – Sirius si era avvicinato e le aveva sistemato sulla testa il cappello.

- Bello vero! Zia Lizzie ne ha presi uno per ognuna di noi! Anche la mamma, zia Dora, zia Alice, e lei ne hanno uno! Solo che il mio è più bello! – disse ridendo!

- Tesoro non è che il tuo è più bello! E’ solo che io, Lizzie e Ali abbiamo 38 anni e siamo incinte, i nostri sono più larghi e più lunghi! Dora sta recuperando la sua linea e il vestito le và abbastanza bene! Tu hai 16 anni, hai un fisico perfetto, ci credo che ti va alla perfezione! – disse la mamma scuotendo la testa.

- Mamma sto scherzando! Tu e le zie siete bellissime! Non dimostrate affatto 38 anni! Ne dimostrate 28! E poi zia Dora sai com’è fatta! Se i vestiti non sono di una taglia in più non è felice! – disse Jenny scendendo dal tavolino e avicinandosi a una marea di pacchi che non avevo mai visto, erano tutti accantonati uno sopra l’altro, avevano le dimensioni di scatole da scarpe, ma appena Jenny ne sfiorò una quella divenne gigante, era alta la metà di Jennifer e larga circa due metri, kissà cosa c’era dentro.

- Jenny ma tutti questi pacchi chi te l’ha dati ? – le chiesi sbirciando dentro l’enorme scatola.

- Glieli hanno regalati i suoi ammiratori! – mi disse Sirius avvicinandosi al camino.

- Si infatti! E diciamo che ne ho scartati solo venti! Vediamo cosa c’è qui dentro! – con un movimento della mano dal pacco uscì una specie di libreria, solo che i libri che c’erano erano pogiati sulla schiena e c’erano solo sette piani in cui c’era un libro!

Guardai Jennifer prendere il biglietto e leggerlo.

E insieme a Sirius mi concentrai per leggerle nella mente.

“ Ciao Jen! So che questo pacco ti ha sorpreso, ma consideralo un ringraziamente per tutto quello che hai fatto per me in questi anni! Sei stata un vera amica e l’UNICA Grifondoro a conoscermi veramente, forse sei anche una delle poche persone che mi conoscono veramente! So che appena vedrai i libri sarai sorpresa! Si! Esattamente sono della prime copie di molti dei libri che adori, compreso Cime Tempestose e Orgoglio e Pregiudizio, c’è Storia di Hogwarts prima edizione, troverai molto cose che nel nuovo Storia di Hogwarts non ci sono! Ci vediamo a casa di Tua Nonna!

D.M.

P.S. Vedi nel pacco c’è anche un scatolina di raso verde, all’interno c’è un bracciale fatto con smeraldi e oro bianco, appartiene alla mia famiglia da secoli, ho sempre voluto dartelo, gli smeraldi mi ricordano molto i tuoi occhi, so che i colori non rispecchiano la tua casa e il tuo animo ma spero che lo accetterai! Ne ho dato uno anche alla Mamma, ad Astoria, Pansy e Daphne! E’ solo un pensiero!

Vidi mia sorella prendere quella scatolina secca e lunga ed aprirle.

Ne uscì un bracciale molto… carino (http://www.goldmaxgioielli.it/foto/tennissmeraldidiamantiS3.jpg ).

Io non gliel’avrei mai regalato, era troppo nello stile Serpeverde ma a quanto pareva le piaceva visto che se l’era fatto mettere dalla mamma e ora si guardava il polso destro felice e contenta.

- Mamma noi andiamo da Dylan! Ci vediamo dopo! – sentii dire da Sirius e lo seguii verso il camino! -

Dopo poco mi ritrovai nel soggiorno dei Black, e lo spettacolo che mi si parava davanti agli occhi mi fece morire dalle risate.

C’era Dylan in versione cane che correva avanti e indietro ed aveva attorcigliate delle serie di luci su tutto il corpo.

- E’ matto! Diventare più forte gli ha fatto perdere la testa! – mi disse Sirius con il pensiero.

- Non sono affatto matto! E’ solo che all’improvviso mi sono ritrovato con tutti questi fili attorno! – ci disse Dylan ritornando umano-

- E non hai pensato di liberti con la magia ? – gli chiedemmo all’unisono io e Sirius!

Lui ci guardò come se fossimo impazziti e io gli dissi :

- Dylan siamo in grado di aggirare la traccia! Ieri sera ho sentito Silente che lo diceva ai nostri genitori! Diciamo che i nostri poteri sono troppo forti per essere rintracciati! – gli disse Sirius.

All’improvviso vedemmo apparire un espressione sconfortata sul viso di Dylan che chiuse gli occhi e magicamente tutte le luci corse fuori le finestre.

Mi affacciai e vidi che su tutte le piante che c’erano in giardino c’erano delle serie che luccicavano
- Ragazzi che ne dite se andiamo da nonno Edgar per i vestiti della festa! Mi ha mandato un gufo e mi ha detto che ci aspetta! – disse Sirius prendendo un biscotto da un vassoio che aveva fatto comparire!


Mi avevano spiegato che ogni 23 dicembre i nonni facevano una festa a Potter Manor e ora avrei dovuto partecipare anche io!

Ci sarebbero stati tutti i maghi più importanti della Gran Bretagna, persone che nel mio mondo mi avevano sostenuto e persone che mi avevano umiliato e offeso.

- Ok! Andiamo! Penso che la nonna sarà contenta di vederci! – disse Sirus avviandosi verso il camino!

Io e Dylan lo seguimmo e insieme a lui dicemmo – Potter Manor -

Subito dopo spuntammo in un camino!

Diciamo che più che camino era una stanza, era grande quanto la mia camera e Godric’s Hollow.

Era enorme.

E altrettanto il salone.

Era tutto enorme.

Sembrava non finire mai.

Saltai lo scalino e poggiai i piedi su un tappeto rosso.

- Dai Harry andiamo! Se t’incanti solo guardando il salotto allora cosa farai quando vedrai il campo di Quiddich, o la camera da letto dei nonni! Muoviti che dobbiamo cercare il nonno! – mi disse Sirius avviandosi verso una porta enorme, la maniglia era d’oro come tutte le rifiniture.

Sia Dylan che mio fratello erano abituati a tutto quello!

Il corridoio era largissimo e sul muro c’erano moltissime porte, sul pavimento di marmo chiaro c’era una tappeto rosso e dorato che sembrava non finire mai.

- Andiamo! Credo che il nonno si trovi nel suo studio. – disse Sirius camminado dritto.

Dylan annuì e lo seguì.

Sentivo i miei piedi muoversi, ma io ero occupato a guardarmi intorno.

Le pareti erano tutte piene di quadri e foto.

A ogni angolo si vedeva un vaso di ogni genere di fiore magico e non, i lampadari erano magnifici.

Nel corridoio c’erano anche diverse fontane poggiate su una specie di tappeto fatto d’erba su cui c’erano degli uccellini che bevevano che poi uscivano dalle enormi finestre grandi quanto una pareta di casa Potter.

Una volta Sirius mi aveva parlato di Potter Manor e della sua bellezza.

Ma non credevo che fosse così bella, e non credevo che fosse più grande di Hogwarts.

Non avevo mai voluto visitarla, non volevo soffrire ulteriormente, Sirius mi aveva detto che volendo avrei potuto anche abitarci, avrei dovuto fare diversi incantesimi a zia Petunia ma avrei potuto abitarci.

Quella casa era enorme.

Stavamo camminando da circa 30 minuti e avevo contato 27 fontane una pù grande dell’altra, 89 armature d’oro e d’argento, 93 porte, e molti ma molti quadri e fotografie.

- Sirius! Ma questa casa è immensa! – gli dissi mettendomi al suo fianco.

- In effetti è circa il doppio di Hogwars o il triplo non ne sono sicuro! Questa casa o dovrei dire castello è costrutita tra due colline! Se guardi fuori non vedi altro che alberi! Potter Manor appartiene ai Potter da circa sei secoli! Papà mi ha raccontato che il Potter che costruì questo castello era pazzo, non pazzo nel senso malato mentale, ma pazzo come Silente, costruì questo castello per aiutare i Babbani, ma poi morì prima di finire la sua costruzione e i figli continuarono la sua opera! E’ una storia lunga! Jen ha letto i diari di tutti i Potter che ci hanno vissuti lei saprebbe raccontartela bene! So solo che ogni nuova generazione costruiva qualcosa! Ad esempio il nonno ha costruito la fattoria e la serra! Papà invece ha costruito il campo da Quidditch e il lago! Quando farò diciassett’anni anche io farò qualcosa e anche tu dovrai farla! E’ una tradizione dei Potter! Per questo questa casa è immensa! Però non credere che dovrei prendere mattoni e cemento! C’è un incantesimo che mette in atto la tua idea! Io già ci sto pensando! – mi disse Sirius entusiasta.

Quell’idea mi stuzzicava!

Cosa avrei potuto fare ?

Mentre ci pensavo seguii Sirius attraverso una porta enorme.

Appena ci entrai dovetti chiudere gli occhi.

Una parete dell’enorme stanza non c’era.

Al suo posto c’era una vetrata enorme da cui passava la luce del sole e un balcone gigante aperto su una terrazza enorme piena di fiori e di fontane.

A una lato della stanza su una poltrona dall’aspetto comodo sedeva il nonno, stava leggendo un libro enorme dal’aspetto molto vecchio che galleggiava davanti a lui.

- Nonno siamo noi! – dissero in coro Sirius e Dylan.

Il nonno subito si alzò e ci guardò molto incuriosito, poi prese la bacchetta e ce la puntò contro e con voce minacciosa disse :

- Chi siete voi ? Dove sono i miei nipoti! Se non mi dite la verità entro cinque secondi non vedrete più la luce del sole! – probabilmente come la mia mascella anche quella di Sirius e quella di Dylan stava quasi per toccare terra!

Perché si comportava così ?

- Nonno siamo noi! – dissi io.

- No che non siete loro! Chi siete ? Io riconosco l’aura dei miei nipoti e le vostre sono troppo potenti! Chi siete ? - aveva aumentato la presa sulla bacchetta e ora me la puntava alla fronte.

Ora avevo capito!

I nostri poteri erano notevolmente aumentati e così anche la nostra aura era più potente.

Ora lo capivo, anche io avrei reagito così!

Alzai le mani e lentamente mi avvicinai a lui.

- Nonno siamo noi! Abbiamo avuto un… leggero cambiamento! I nostri poteri sono aumentati! – mossi la mano in aria e feci apparire una boccetta di pozione, era una pozione molto particolare, svelava la vera identità delle persone, ci avevo messo un po’ per prepararla ma alla fine c’era riuscito.

Vidi il nonno sgranare gli occhi, segno che aveva riconosciuto la pozione.

Presi la bacchetta dalla tasca e mi feci un piccolo taglio e versai un po’ di pozione sulla ferita.

Subito il sangue divenne vapore rosso, la ferita si rimarginò da sola e in aria si formò la scritta “Harry James Potter” e allora il nonno abbassò la bacchetta fece un sorrisone e inaspettatamente mi abbracciò.

Io subito ricambiai l’abbracciò.

Dopo poco si staccò e si sedette e noi facemmo lo stesso su altre tre poltrone rosse.

- Non ci credo! Siete più potenti di Silente! Potreste fare qualsiasi cosa! Tu Harry hai un’aurea pazzesca! Probabilmente non te ne rendi neanche conto! Mi sono preso un bello spavento! Vi ho sentito arrivare con la Metropolvere! Non avete idea di quanto ho sudato! Ma ditemi come mai siete qui ? – ci chiese bevendo un bicchiere di scotc.

- Nonno per i vestiti! Mi avevi detto che volevi vedere come ci stavano! Domani sera c’è la Gran Cena e tutto il resto! – disse Sirius.

Il nonno fece una risata molto simile a quella di papà.

- Non ci credo siete venuti veramente! Ormai non ci speravo più! Su su! Andiamo! – in un batter d’occhi si diresse verso l’enorme camino e ci entrò dentro seguito da Dylan e Sirius.

- Ma come niente polvere volante ? – chiesi.

- No! Ogni camino di questa casa è collegato all’altro! Credo che avarai capito che questo castello è enorme! Figurati che neanche io lo conosco bene! Uno dei miei antenati ha fatto in modo che ogni camino di Potter Manor fosse collegato! Così è molto più comodo! Su vieni! – mi disse il nonno.

- Torre Nord! – disse il nonno.

In un batter d’occhi ci ritrovammo in un altro camino gigantesco!

Uscii per primo!

Ci trovavamo in una stanza circolare enorme!

C’erano moltissimi manichini coperti da dei teli bianchi su cui c’erano scritti i nomi di chi erano i vestiti!

La stanza era piena di armadi e specchi!

Seguii il nonno che con un colpo di bacchetta fece scomparire tre teli da sopra tre manichini!

Sui manichini c’erano tre smoking molto belli.

Erano tutti e tre neri, molto semplici ma avevano quel non so chè che attiravano.

- Questo è di Harry! – e indicò il primo aveva la camicia verde pastello e la cravatta verde scuro, sembrava quasi nera. – Questo è di Sirius. - era sempre nero con la camicia bianca e la cravatta rossa. – E questo è di Dylan. – aveva la camicia azzurro pastello e la cravatta blu.

- E ora provateveli! – e con un copo di bacchetta ci cambiò i vestiti.

Mi specchiai!

Mi stava molto bene!

Però nel taschino mancava il fiore.

Già sapevo quale prendere.

La rosa rosa!

Il fiore preferito di Ginny!

- Dylan tu che fiori di metterai nel taschino ? – gli chiesi mentalmente, già sospettando la risposta.

- Una rosa rossa! – mi rispose smpre mentalmente.

Subito sul mio viso apparve un sorriso!

La rosa rossa era il fiore preferito di Jennifer!

- Sirius tu che fiori metterai nel taschino! – ero curioso, io lo vedevo bene insieme a Cathy!

- Non lo so! Pensavo una rosa bianca! – mi rispose.

Dopo che ci cambiammo andammo in cucina, gigantesca anche quella, dove si trovava la nonna che appena ci vide ci fece assaggiare un milione di piatti che ci saremmo mangiati la sera dopo.









____________________________________________________________________________________________







( James Potter )





In questi momenti mi sentivo come se stessi ancora a scuola.

Io, Sirius e Remus eravamo stesi sul prato del parco di Godric’s Hollow e ci stavamo riposando.
Erano le 10.00 del 23 dicembre, a quell’ora sarei dobuto andare a casa dei miei genitori insieme ai miei migliori amici, ma diciamo che volevamo stare un po’ tra di noi.

Era una vita che non passavamo un po’ di tempo da soli senza che nessuno c’interrompesse.
Buttava un venticello freddo che normalmente mi avrebbe fatto morire dal freddo, anzi ci avrebbe fatto marire dal freddo, ma le giacche magiche che Jennifer ci aveva regalato l’anno prima ci mantenevano al caldo.

Però in compenso c’era anche un bel sole che ci riscaldava il viso.

Remus come al solito aveva un libro tra le mani che avrebbe fatto rabbrividire un libraio.

Io e Sirus l’avevamo pesato, pesava 10 chili e 760 grammi, fortunatamente esisteva la magia se no era Lunastorta si troverebbe sotto terra.

- Lunastorta ma di che parla quel libro ? – gli chiese Sirius annoiato.

- E’ la prima edizione di “Storia di Hogwarts” Felpato, te l’ho detto anche questa mattina quando Jenny me l’ha prestato! Non puoi neanche lontanamente immaginare quanti segreti nasconde il castello! Ad esempio al terzo piano avete presente il dipinto del vaso di rose rosse ? Se lo si sposta e si passa attraverso il muro si finisce direttamente a Diagon Alley nel posto che si vuole! Ci credo che hanno riscritto storia di Hogwarts! Vi ricordate al primo anno quando vi nascondeste da me nell’armadio per non fare i compiti e vi ritrovaste misteriosamente nell’armadio delle ragazze del primo anno? E sentivate Lizzie e Lily che parlavano ? Io allora non vi credetti ma ora sia! James leggi qua… - mi disse Remus facendo avvicinare il libro a me.
Il capitolo era intitolato “Segreti dei Dormitori”

Iniziava così :

“Come credo sappiate ogni dormitorio è stato costrutito dal Fondatore che portava il nome del dormitorio!

Iniziamo dal mio!

Il dormitorio dei Grifondoro nasconde molti Segreti! Volevo che gli studenti della mia Casa mi ricordassero per sempre! Ma ora mentre sono seduto setto quest’albero a scrivere questo libro credo che comunque i segreti del dormitorio rimarranno tali!

In queste pagine ve li svelerò tutti! Spero che tu Grifondoro dall’animo nobile non andrai a sbandierarli in giro!

Credo che abbiate notato che gli armadi dei dormitori non si rovinano mai nel tempo! Ho fatto in modo che fosse così!

Gli armadi sono collegati tra loro! Ma solamente chi ha buone intenzioni riesce a sfruttare questi collegamenti.

Però dovete sapere una cosa!

Se siete ad esempio studenti del primo anno e vi infilate nel vostro armadio con l’intenzione di spuntare in quello delle ragazze del settimo anno ve lo sognate! Potreste spuntare solo nell’armadio delle ragazze del primo anno!

So che probabilmente mi stareste maledicendo ma ragazzi le ragazze sono pericolose, se c’è qualche ragazza che sta leggendo non offendetevi, è un complimento!

Anche le streghe più giovani se arrabbiate fanno paura, quindi sfruttate bene questi collegamenti.

Oltre agli armadi ci sono anche le docce.

Ora probabilmente starete pensando “Hey noi ci laviamo”, non intendevo minimamente dare consigli sull’igiene, le doccie nascondono un segreto, sulle pareti non uscirà scritto niente, il segreto e nelle manopole.

Ogni camera ha una specie di Sala Comune propria!

Credo che nel corso degli anni siano stati pochi quelli che l’hanno scoperto oppure nessuno.

Se si girano le manopole nello stesso momento e si cerca di tirarle dal muro al suo posto comparirà una porta, e voilà, la vostra Sala Comune!”


Naturalmente il capitolo continuava per circa altre 300 pagine, ma quello bastava, Sirius accanto a me stava sbuffando.

Sapevo perché sbuffava!

Noi per andare nel dormitorio delle ragazze ne inventavamo di tutti i colori, con le scope, con le Passaporte e anche con gli incantesimi libranti anche se poi al sesto anno scoprimmo come bloccare le scale.

Invece c’era un metodo facile e veloce, attraverso gli armadi!
Questa era bella! Godric Grifondoro era un genio! La Sala Comune personale anche srebbe stata utile!

- Credo che Dylan e Sirius frutteranno queste informazioni al meglio! – disse Sirius.

- Io non credo loro non sono come voi! Alla loro età cercavate sempre d’infilarvi nel dormitorio femminile e tu Sirius era un don giovanni di prima categoria! James anche, ma dal quainto anno in poi si calmò! Dylan credo che se mai userà il passaggio dell’armadio lo farà solo per vedere Jennifer! – disse Remus difendendo Dylan e Sirius.

- Hai ragione! Credo che Dylan non vorrebbe mai mettersi contro Jennifer! Vi assicuro che quando s’infuria è peggio di Lily… - dissi ad entrambi che scoppiarono a ridere.

- Ahahahahahah… E’ vero! Vi ricordate tre anni fa ad Agosto! Eravamo alle Haway in vacanza e Dylan fece diventare i capelli di Jennifer biondi… No me lo dimenticherò mai… - disse Sirius.

Io e Remus pensando al povero Dylan scoppiammo a ridere.








Stavo prendendo tranquillamente il sole quando vidi Dylan correre come un pazzo, già mi aspettavo di vedere la solita scia rossa dei capelli d Jenny!

Ma non fu così! Invece del rosso vidi… biondo! Ma non quel biondo con sfumature castane! No! Era un biondo platino alla Malfoy!

Subito scesi dal lettino e li seguii insieme a Sirius versione cane!

Mi bloccai a circa cinque metri da loro che erano fermi!

- Sei un imbecille Dylan! Ora me la pagherai molto cara! Ti rendi conto ora per quanto tempo rimarrò… rimarrò… non riesco neanche a dirlo! Mi hai fatta diventare biondo platino! Sembro una Malfoy! – quelle parole erano state urlate talmente ad alta voce che ne sentivo ancora l’eco.

- Jenny perdonami! Non avevo intenzione di farti diventare bionda! Volevo che i tuoi capelli diventassero neri! Ma mai biondi! Per di più biondo platino! Perdonami! – eccola lì la voce da cucciolo bastonato che faceva crollare Jennnifer.

Ma a quanto pareva questa volta non aveva funzionato visto che negl’occhi di Jennifer era appena apparsa una strana luce assassina e sul suo bel visino ora c’era il sorriso maligno dei Potter.

- BLACK! I miei capelli non si toccano! Visto che volevi che mi diventassero neri… ho in mente una cosa… - quella voce, faceva venire i brividi! Solo il cognome era stato urlato! Vedendo la faccia del mio figlioccio forse sarebbe stato meglio se avesse urlato tutta la frase.

- No Jenny… perfavore no… i capelli rossi no… - mia figlia era un genio!

- Ma perché sei convinto che te li faccia diventare rossi… ahahahahah… sarebbe troppo poco! – eccola lì la voce maligna che usava sempre Lily quando mi doveva far scontare qualche punizione.

Guardai Dylan che improvvisamente era diventato bianco cadaverico, ed era dire molto visto che in una settimana era diventato molto scuro.

- Papà… ora farò un paio d’incantesimi! – mi disse mia figlia prima di prendere la sua bacchetta.

Fortunatamente il posto dove ci trovavamo era pieno di maghi e streghe quindi non se ne sarebbero accorti se mia figlia avesse fatto un paio d’incantesimi.

Vidi Dylan cercare nel suo costume la bacchetta e guardare terrorizzato Jenny che muoveva la bacchetta in cerchi e mormorava alcuni incantesimi.

Nei suoi gesti rividi Lily, quegl’incantesimi li aveva usati su di me moltissime volte.

All’improvviso i capelli di Dylan diventarono lunghi e al centro della testa si alzò un cresta orrenda di un verde fosforescente che faceva venire la pelle d’oca e le punte rosa, e il resto dei capelli crebbe e si formarono moltissimi riccioli, ma non i boccoli che aveva Jenny, no, erano dei ricci piccolissimi e crespi che diventarono ogniuno di un colore.
Ed infine gli crebbe anche un frangetta liscia che divenne blu con striature rosse.

Scoppiai subito a ridere seguita da Jenny che aveva fatto apparire uno specchio davanti a Dylan che si toccava la cresta sconvolto.

Eccolo il sangue Malandrino che si faceva vedere.

Neanche io avrei potuto fare di meglio! Io gli avrei colorato solo i capelli verde con delle striature argentee.

- Jenny… ti prego fammi tornare come prima! – la implorò Dylan.

- No! Per una settimana rimarrai così! Tutto tornerà normale da solo! – alla faccia di Dylan scoppiai di nuovo a ridere seguita da Sirius che era tornato umano e si stava rotolando per terra dalle risate!

- Sei perfida! – le disse il mio figlioccio.

- Lo so! – disse Jenny.

Per una settimana Dylan ebbe quegli strani capelli e Jennifer rimase bionda.
E da allora ne Dylan e ne Sirius osarono toccare i capelli di Jenny!






Stavamo ancora ridendo perché Sirius aveva evocato un foto di Dylan conciato come un cloun e Jenny bionda che gli lanciava gavettoni.

Poi apparve il Patronus di mio padre, un Drago, che mi disse di andare a casa mia a prendere un cesto che si trovava sul divano che serviva alla mamma e poi andare subito a Potter Manor.

- James che ne dici se prendo un muffin dal forno e poi ce ne andiamo ? So che Jenny ieri sera li ha fatti! – mi disse Sirus usando il suo sguardo da cucciolo ferito che ormai non mi faceva ne caldo ne freddo.

Ma diciamo che i muffin di Jenny, erano i muffin di Jenny, prima che gli dicessi si o no corse davanti al forno e tirò fuori il vassoio con i muffin, Remus fu il più veloce ne prese due e si sedette sul divano.

Ora ce n’erano tre a cioccolato, sei a fragola, cinque a pesca e otto al miele e mandorle.

Era una lotta per avere due di quelli al cioccolato.

Io avevo due mani, mentre Sirus una sola perché l’altra era occupata a mantenere il vassoio, mi veniva da ridere pensando che probabilmente se ci avessero visto le nostre mogli ci avrebbero rimproverato come facevano tanti anni fa a scuola e come ogni tanto facevano ancora, io e Sirus ci stavamo “sfidando” per avere due muffins al cioccolato.

Però mi volevo divertire, feci il mio famoso sorriso malandrino e allungai le mani, ma mi fermai quando sentii dei rumori provenire dal salotto e tre urli.

- Sirius mi sei atterrato sulla schiena! – Harry.

- Harry scusami ma Dylan mi sta schiacciando! – Sirius.

- La colpa non è mia! E’ stata la mamma a lanciarmi nel camino! Ha detto che dobbiamo andare a comprarle della cioccolata caramellata alla menta! E Mielandia oggi è chiusaaaaaaaa! – Dylan.

Io e Sirius ci guardammo in faccia prima di scoppiare a ridere, lui posò il vasoio nel forno ancora aperto e si incamminò erso il salotto, dove trovammo i ragazzi ancora stesi sul pavimento uno sopra l’altro.

Quando Harry mi vide, mi guardò speranzoso e cercò di allungare una mano per essere aiutato.

Io da bravo Malandrino qual’ero gli feci segni di no con il dito e insieme a mio fratello ci buttammo addosso a Dylan che ci guardò terrorizzato.

- Puof… - mi aspettavo che avremmo fatto un po’ di rumore, ma sfortunatamente quel Santo di Remus per salvare i suoi nipoti aveva fatto comparire dei cuscino a mezz’aria ed io e Sirus c’eravamo atterrati su.

- Ziooooo Ma Io Ti Amoooooooo! – urlarono nello stesso istante i miei figli e il mio figlioccio.

- Lo so ragazzi! Ora che ne dite di alzarvi che così andiamo da Cioccolatilanta! Sapete ho uno sconto speciale, per i clienti abituali! – disse Remus facendoli alzare con la magia.

Io e Sirus ci guardammo negl’occhi e ci alzammo nello stesso istante, Cioccolatilandia era il Paese delle Meraviglie! Amavo quel posto, ormai da quando conoscevo Remus, cioè da quando avevo undici anni ero diventato anch’io cliente abituale.

Poi posai lo sguardo sul cesto che si trovava sul divano, ero tornato per quello a casa, decisi di far fare un incantesimo ad Harry in modo che il cesto finisse dritto dritto da Lily, e così feci fare.

- Tutti da Cioccolatilandia! – uno ad uno c’infilammo nel caminetto e finimmo nella Svizzera Magica, nel negozio di cioccolata più grande del mondo.

Finimmo in una stanzetta che odorava di cioccolata, tutta rossa e dorata.

Come al solito c’era Jimmy, quel vecchietto mi stava simpaticissimo, aveva due baffi che facevano ridere, era un vecchietto tutto pepe, per quanto ne sapevamo doveva avere circa 150 anni o anche di più.

- Hey Jimmy come stai ? – gli chiesi avvicinandomi a lui.

- Come al solito James! La vita va e io invecchio! Meno male che c’è il lavoro ad impegnarmi! Approposito volete degli assaggi! Oggi ci sono due novita, cioccolata frizzantella e cioccolatini sciogli lingua! – ci disse mettendoci davanti agl’occhi due vassoio strapieni di cioccolato, alla faccia della vecchiaia, ad occhio e croce ogni vassoio pesava dieci chili o di più.

Il lavoro di quel simpatico vecchietto consisteva nell’accogliere le persone che usavano la Metropolvere per andare al negozio.

Tutti noi ci rifornimmo di cioccolata frizzantella, che era davvero frizzante e cioccolatini scioglilingua che davano l’impressione che la lingua si sciogliesse.

Ci incaminnammo verso le tende rosse di velluto che oltrepassammo e così ci ritrovammo Nel Paese delle Meraviglie, sentii Harry al mio fianco fare un esclamazione di sorpresa.

Quel posto era stupendo, c’era tutto quello che si volevo trovare, dalla cioccolata classica alla cioccolata più strana che si potesse desiderare.

Quando Lily era incinta mi trovavo quasi tutti i giorni lì a comprare le cose più svariate, una volta dovetti comparere delle albicocche caramellate al cocco con gocce di cioccolato al latte e cioccolato al cocco e nocciole.

La cosa più strana che avessi mai mangiato e anche una delle più deliziose.

Io e Remus ci guardammo negl’occhi e ci sperdemmo in quella meraviglia, comprai di tutto e di più, assaggiai moltissime cose e comprai anche una casa di cioccolato a Jennifer (http://albums.mouseplanet.com/WDWGrandFloridianProcessed/15_Gingerbread_House.jpg ), già mi vedevo la faccia dela mia Principessa estasiata davanti a quella meraviglia, dovevo ringraziare Remus per aver convertito me e Lily ad Hogwats al cioccolatesimo, così lo definiamo io e Sirius.








_________________________________________________________________________________________________






( Harry Potter )









Probabilmente stavo sbavando!

Ne ero sicuro al 99,99 %!

Ero nel Paese delle Meraviglie, come avevo fatto a non scoprire prima quel posto, probabilmente insieme a Ron ci sarei andato a lavorare durante l’estate.

Davanti ai miei occhi c’era una vera fontana di cioccolata fusa, si apriva il rubinetto e quella sgorgava e finiva in una bacinella di cioccolato bianco, e nel cioccolato galleggiavano barchette, paperelle e pesciolini fatti di cioccolato.

Mi veniva da piangere davanti a tutta quella meraviglia.
L’amicizia di Ron mi aveva fatto male ma anche la presenza di Remus e Sirius nel mio tempo, quei due quando mangiavano la cioccolata non sapevao darsi un contegno, una volta Remus aveva tutta la faccia marrone compresi anche i capelli, lui e Sirus stavano facendo a gare a chi beveva più cioccolata calda da una bacinella.

Sorrisi pensando a quel giorno, era il compleanno di Sirus e io ero scappato da Hogwarts per andare a Grimmauld Place.

- Harry che ne dici se andiamo a trovare la cioccolata per la mamma! – a si… la mamma ci aveva gentilmente ordinato di andare a comprarle della cioccolata al latte, con scaglie di mandorla ricoperte al cioccolato biano, ripiena di mousse al latte, cereali alla ciliegia e praline caramellate alla ciliegia. In poche parole una vera bomba, mentre Jenny ci aveva chiesto della “semplice” cioccolata alla fragola, ricoperta di caramello alla fragola, ripiena di mousse alla fragola e mandorle pralinate, diciamo che non era niente di che!

Però a Dylan era andata peggio, certo zia Lizzie voleva la cioccolata caramellata alla menta, ma mica solo quella, gli aveva chiesto se le comprava anche dei cioccolatini al torrone ricoperti di cioccolato alla mela e ripieni di mele mandorlate.

Non avevo idea se esistessero ma non aveva osato obbiettare.

Continuavo a guardarmi attorno e a mettere in bocca ogni cosa quegli strani omini che assomigliavano tanto a elfi domestici ma mi disse Sirius erano gnomi svizzeri, continuavano ad offrirmi.

Insieme a Dylan e Sirus continuava a camminare tra gli scaffali strapieni di cioccolato, quel posto era peggio di Mielandia, vendeva anche le caramelle gommose e se ne trovavano di tutti i gusti, anche lo zucchero filato se ne trovava di tutti i gusti e di tutti i modi che si voleva.
r Magiai dei topi alla menta che nel mio stomaco continuavano a fare degli strani versi e per circa dieci minuti il mio alito avevo uno odore di menta che mi fece venire il voltastomaco, però questo solo per pochi minuti.

Mentre insieme a Sirius prendevo la cioccolata alla mamma un donna molto bella ci venne incontro.

Aveva dei lunghi capelli neri e degl’occhi azzurri (http://2.bp.blogspot.com/_FGrxKMwdUu8/SUVkQuSU09I/AAAAAAAAExQ/4xw7Kz_5lIo/s320/Lauren+Graham.jpg ) e con indosso un vestito bianco che mi ricordava tanto il latte (http://www.fabulousafter40.com/wp-content/uploads/2009/02/lily-white-dress-262x350.jpg )

- Ragazzi da quanto tempo non vi vedo! Sirius sei sempre più uguale a tuo padre e tu invece Dylan sei già identivo tranne che per gli occhi, hai gli occhi di Lizzie! Ma come stanno quelle due ? Anzi tre! Come sta Alice ? E’ da una vita che non le sento, purtroppo sono tornata un mese fa dall’Egitto e Erik mi ha chiesto se volevo dare una mano a sua madre qui al negozio, poi Cloe e Samantha hannp deciso di continuare gli studi a Boubaton ( non mi ricordo come si scrive! ) e così non sono tornata più in Inghilterra. – ci disse quella donna, mi sembrava di conoscerla, da qualche parte l’avevo vista.

- Marlene McKinnon… Da quanto tempo! Sei sempre la solita! Hai quasi quarant’anni e indossi abiti da ventenne… - ecco chi era! L’avevo vista nel’album delle foto di Sirius quando ero ancora nell’alto mondo! Se non mi sbaglio Marlene aveva auto una stroria con Remus.

- Siry… Ma lo zio Remus ad Hogwarts aveva avuto una storia con questa donna ? – gli chiesi mentalmente.

- Si! Ma poi si sono lasciati diciamo da amici! Lui si era accorto che tra di loro non funzionava e lei si era accorta di amare un ragazzo di Corvonero con cui studiava Erbologia, Erik Trulood, con cui poi si è sposata ed ha vauto due figlie e un figlio! – mi disse Sirius.

- Ma questa Marlene chi era di preciso, anzi chi è ? – gli chiesi.

- La mamma, insieme a zia Lizzie, a zia Alice ed a Mary McDonald e Marlene McKinnon erano come dire, le ragazze più gettonate ad Hogwarts. Papà una volta mi disse che in un certo senso era Le Malandrine, solo che non combinavano guai come i Malandrini! Era e sono tutt’ora migliori amiche! Solo che la zia Mary si trova in Spagna da un anno, sta studiando alcuni Animali Magici! E’ una Magibiologa famosa in tutto il mondo! Mentre zia Lene e una Magistorica, studia la magia degli antichi, ha scoperto un sacco di cose! E’ partita due anni fa per l’Egitto e come ha detto prima è tornata solo un mese fa! – mi rispose.

Mentre parlavo con Sirius non mi ero accorto che Marlene mi stava guardando, all’improvviso la vidi avvicinarsi e tirarmi una guancia.

- Ciao Harry! – mi disse sorridendo. – Probabilmente i miei occhi erano talmente spalancati che sarebbero potuti cadere per terra! – Non fare quella faccia! Ti riconoscerei ovunque! Quando era in Egitto ho come sentito qualcosa di strano, avevo supposto che qualcosa era successo, poi lì un vecchio mago che mi stava aiutando a riportare a galla i resti di una citta magica ha iniziato a blaterare su un qualcosa che era tornato e su un potere bianco che avrebbe sconfitto il potere nero! Non ricordo molto! Ma non so perché in quel momento mi sei venuto in mente tu! Ed ora eccoti qua! Sai sei bellissimo! Sei identico a tuo padre, tranne che per la forma e il colore degl’occhi, quelli sono di Lily e anche il naso è un po’ diverso è un po’ più piccolo! – mi disse tirandomelo.

- James questa sera tua madre fa sempre la sua solita festa ? – chiese a papà.

- Certo Lene! – le rispose papà.

- Allora ci vediamo sta sera! Vado ad avvertire anche Mary che è tornata ieri! Probabilmente anche Lizzie, Lily e Aly lo sanno! Ciaooo! – e scomparve in una nuvoletta di fumo bianco.

- Sta sera ne vedremo delle belle! Quelle cinque insieme fanno paura! – mi disse papà avviandosi verso la cassa.










_____________________________________________________________________________________________








( Jennifer Potter )









- Funny quindi io potrei evitare di farmi rapire e catturare Lucius Malfoy e tutti i Mangiamorte che verranno questa sera per rapirmi ? – le chiesi immergendo le mani nella pozione per far crescere le unghie e togliendole dopo cinque secondi quando le unghie erano abbastanza lunghe da poter applicare lo smalto per farmi il french.

- Si che potresti evitalo! Il sogno/profezia che hai fatto e come la profezia della Cooman su Harry e Tom! Solo che la tua diciamo è migliore di quella della Cooman e tu te ne ricordi! Puoi non farti rapire da Lucius ma così forse tu e Dylan non vi mettereste mai insieme e non avreste mai la vostra squadra di Quidditch personale! Il futuro è vero che è già stato scritto ma ricorda che comunque il tuo pensiero ha una certa influenza! E’ scritto che tu e Dylan vi sposiate e che abbiate dei figli! Ma non è scritto quando! Sappi che quello che deciderai tu conta molto! – mi rispose Funny con voce ferma.

Bella cosa da scegliere!

Dovevo decidere di farmi rapire e soffrire per una settimana e non farmi rapire e forse avere dopo dieci anni quegli angioletti a cui già volevo bene.

Non sapevo cosa fare.

Avevo la sensazione che se non mi fossi fatta rapire sarebbe successo qualcosa, ma non riuscivo a capire cosa, questo pensiero mi torturava.

Continuai a mettermi lo smalto e a impregnarmi i capelli nella pozione che mi aveva dato la nonna per evitare che la pettinatura che aveva in mente si sciogliesse.

- Funny ho una strana sensazione! – le dissi ad alta voce.

Lei non mi rispose in nessun modo, ma mi guardò semplicemente negl’occhi.

Stavo per parlare di nuovo quando sentii la voce di mio padre che proveniva dal corridoio.

Mi alzai dal divano della mia stanza e gli andai incontro.

- Principessaaaa… Aprimi la porta perfavore ho una cosa in mano! – mi disse da dietro la porta feci come mi disse e l’aprii.

La prima cosa che vidi fu un enorme casa di cioccolata che papà poggiò per terra e che magicamente s’ingrandì come una casetta per i bambini.

Quando papà si voltò a guardarmi e i nostri occhi s’incrociarono fu come se un velo scendesse davanti ai miei occhi, la stanza girasse su se stessa e tutto si sbiancò.






Mi trovavo nella sala dei ricevimenti a Potter Manor, la sala era piena di gente, ai lati della sala c’erano diversi tavoli con sopra bottiglie e stuzzichini che i camerieri portavano nei vassoio che continuavano ad offrire alle persone.

Io era accanto al camino e vicino a me c’erano Luna, Ginny e Sirius.

Sentivo la mia bocca muoversi ma non riuscivo a capire quello che dicevo, era tutto ovattato.

Vidi che papà, zio Sirus e zio Remus erano vicino alla finestra che parlavano con zio Paul ( il fratello di Lizzie ) zio Franck, zio Erick e zio Willy ( marito di Mary ).

Vidi avvicinarsi a me Jhonny il figlio di Mery, ma all’improvviso tutte le finestre scoppiarono e nella sala si riversarono centinai di Mangiamorte.

Sentii il mio corpo muoversi ma ero attenta ai loro movimenti.

Vidi papà correre verso di me con la bacchetta sguainata e colpire una decina di Mangiamorte, ma all’improvviso cadde a terra colpito da un Avada Kedavra lanciata da Lucius Malfoy.

Però sentii benissimo il mio urlo unito a quelli della mia famiglia.






Sentivo le lacrime bagnarmi gli occhi e la testa girarmi.

E sentii papà che mi accarezzava la fronte e continuava a chimarmi.

Lentamente aprii gli occhi e gurdaii di nuovo negl’occhi papà che era bianchissimo e aveva la fronte sudata.

- Principessa… - sospirò sollevato.

- Papà… - gli risposi semplicemente.

Eccola la risposta alla mia strana sensazione.

Se non mi fossi fatta rapire papà sarebbe morto, e io mi sarei fatta rapire.

- Principessa… Cos’è successo, sei sbiancata, i tuoi occhi sono diventati viola e poi sei svenuta… - mi disse papà preoccupato!

Cosa potevo dirgli “Sai papà ho appena avuto una visione per così dire in cui tu morivi, ma c’è un’alternativa, posso farmi rapire da Lucius Malfoy e soffrire le pene dell’inferno per una settimana! Ma c’è un lato positivo tu vivrai!” si certo, mi rinchiuderebbe nelle segrete di Potter Manor e morirebbe pur di non farmi soffrire.

- Niente di preoccupante! Ho solo visto una cosa del futuro! – gli dissi come se nulla fosse.

Lui mi guardò come se fossi pazza, mi mise una mano sulla fronte e dalla tasca cacciò una mega barretta d cioccolato al latto con nocciole, me la porse e io la scartai, gli diedi una metà.

Lui si sedette sul divano con le mie gambe sulle sue e mi fece apparire dietro la schiena tre cuscini morbidissimi.

- Cosa hai visto di preciso ? – mi chiese.

- Io e Dylan sposati con quattro bambini e me incinta! – gli dissi come se nulla fossa, decisi di far passare il mio sogno/visione per la visione che avevo avuto pochi minuti prima.

Mi aspettavo che si alzasse e iniziasse ad urlare come un pazzo isterico quando si trattava di ragazzi, ma non fece ninete di tutto ciò, rimase seduto e disse semplicemente :
- Spero che uno dei miei quattro nipotini mi assomigli! – mi disse serissimo.

Io ripensando a quei angioletti scoppiai a ridere.

Erano la fusione di papà e zio Sirius, sentivo che il bimbo che aveva i capelli di papà si sarebbe chiamato James mentro quello che aveva i capelli di zio Sirius si sarebbe chiamato Sirius.
- Papà aspetta più o meno quattro anni e li vedrai! – gli dissi.

- Lo sapevo! – esclamò alzandosi all’improvviso e facendomi quasi cadere.

- Cosa ? – gli chiesi non capendo.

- Tu e Dylan! Aaaah… devo correre subito da Sirius! Principessa ci vediamo dopo! Mi raccomando mettiti la corona tra i capelli! – mi disse uscendo dalla porta.

Per poco non mi strozzai con il cioccolato.

Anche la corona no!

Diciamo che la nonna aveva leggermente esagerato nel vestito, gli altri anni si era un po’ contenuta ma quest’anno la sua vena creativa era esplosa e aveva creato un vestito da principessa in tutti i sensi, era identico a quello visto in foto, ma visto da vicino e indossarlo era stato diverso quella mattina.

Mi sembrava uno di quei vestiti che le principesse indossavano ai balli.

E ora papà voleva farmi indossanre anche la corona.

Erano anni che cercavo di evitarla e l’anno prima avevo avuto la “brillante” idea di promettergli che l’avrei indossata l’anno dopo, cioè oggi.

Non avevo nulla contro quella corona, solo che era… era… troppo!

Ma sapevo che infine l’avrei indossata dimostrava come dimostravala foto che avevo visto in sogno nel mio sogno/visione.

Andai verso l’armadio a muro, che sembrava più un stanza e mi diressi insondo dove c’era una specie di vetrata con dietro tutti i gioielli che i miei nonni continuavano a regalarmi senza che io lo sapessi.

Su ogni ripiano c’erano circa trenta collane, trenta anelli, trenta paia di orecchini, trenta bracciali, tranta spille e chi più ne ha più ne metta, e su ogni ripiano c’erano tre corone, e diciamo che i ripiani era circa cento se contavo anche quelli che c’erano anche sulle altre pareti coperti sempre da delle vetrate.

Ma c’era un ripiano in particolare dove la nonna aveva messo un corona ( http://images.villageorigin.com/002500-031/001.jpg ),

tre anelli ( http://www.cartier.it/var/cartier/storage/images/media/images/show-me/product-visuals/b4106200_1-png/1322923-1-eng-MS/b4106200_1-png1_product_view.png ),

una collana di diamanti e rubini ( http://www.arslife.com/common/editor/upimages/Cambi_astedicembre2009_2.jpg ),

un anello fatto da un grande rubino ( http://img34.imageshack.us/i/rubino.jpg/ ),

un paio d’orecchini ( http://www.biffigioielli.com/upload/products/big/415_0.jpeg )

e un bracciale d’oro e pietre preziose (http://www.myluxury.it/img/braccialetto_zaffiri.jpg )

Tutti quei gioielli avevano un significato.

Come in tutte le famiglie di maghi la famiglia Potter aveva delle trazioni e quella di regalare dei gioielli in alcune tappe di una ragazza Potter era una delle più importante.

Ma purtroppo la famiglia Potter era poverana di donne, le uniche donne che facevano Potter di cognome era le mogli.

Io ero stata la prima Potter a nascere dopo secoli, la mia nascita era stata diciamo festeggiata da moltissime famiglie.

Tutti i gioielli in quella stanza non avevano proprietaria prima di me, si tramandavano da generazioni aspettando la nascita di una bambina e ora erano tutti miei, ma non me ne importava più di tanto, gli unici alla quale tenevo erano quelli su quel ripiano.

Mi erano stati regalati dalla nonna com’era tradizione.

Gli orecchini li avevo indossati il mio primo giorno ad Hogwartz, la nonna c’era rimasta male che poi li avevo rimessi in quel ripiano, ma non ero abituata ad indossare gioielli così “importanti”, avevo sempre portato degli orecchini semplice anche se erano ‘oro.

Il bracciale mi era stato dato quando ero diventata una donna al mio terzo anno e anche in quell’occasione l’avevo rimesso nel ripiano, ma non per mia scelta.

Avevo perso una scommessa con Dylan, avrei dovuto farmi a nuoto tutto il lago nero, ma entrai solo nell’acqua e poi uscii, dei Serpeverdi mi avevano giocato un brutto scherzo, avevano messo a riva della pozione prendi fuoco e mi ero sentiva i piedi bollenti, così il bracciale era ritornato lì, ma l’avevo indossato sia al quarto che al quinto anno, poi a giugno le avevo posato lì con l’intenzione di rimettermelo a settembre, ma con tutte le cose che erano successe non avevo mai avuto occasione di ritornare a prenderlo.

Ora però al polso indossavo il bracciale di Draco e non potevo mettermi anche quello.

I tre anelli mi sarebbero stati dati quando mi sarei sposata, non erano le fedi, ma dei semplici anelli, ne erano tre, uno per me, uno per il mio sposo e uno per il mio testimone.

L’anello di rubini era il simbolo d’appartenenza alla Casata di Grifondoro e l’avrei dovuto indossare quando avrei ricevuto i Mago.

La collana di rubini era un cimelio di famiglia della nonna che mi aveva voluto regalare e l’avrei potuta indossare quando volevo.

Infine la corona, non aveva nessun significato in particolare, diciamo che indicava l’appartenenza della ragazza che la indossava alla famiglia d’appartenenza.

Presi la corona con tutto il cuscino di velluto rosso su cui era poggiata e andai nella mia stanza dove trovai Funny, Hope e una specie di corvo blu con degl’occhi neri molto intelligenti.

- Ciao Hope! Ciao Funny! Ciao… - dissi ad alta voce rimanendo il secondo saluto in sospeso non sapendo il nome del mio nuovo ospite.

- Onor… - mi disse un voce femminile che sembrava molto saggia mentalmente.

- Vedi Jennifer, la visione che hai avuto prima non era prevista! I sogni che fai la notte sono molto più dettagliati di quello che mi aspettavo! Così ho chiesto aiuto a Onor! Lei è la custode dell’Oracolo! Non posso spiegarti cos’è, ma sappi solo che quando un mago o una stregha ha una visione o fa una profezia lei è la prima a saperlo, ed infatti quando hai avuto la tua visione ne è rimasta molto sorpresa! Tu e i tuoi fratelli state sconvolgendo il disegno che era stato fatto molti anni fa!
Vedi io e Hope sappiamo il tuo futuro e quello di molti altri! Ma quello che scegliete tu e i tuoi fratelli ha un peso! Tua padre sarebbe dovuto morire quando c’è stato l’attacco a Diagon Alley e tua madre avrebbe dovuto avere un incidente e perdere i bambini quando siete tornati da Hogwarts per le vacanze di Natale.
Non sapevo cosa fare e cosa pensare! Ma dopo che oggi hai avuto la tua visione ho capito che quello che stava succedendo andava ben oltrei le mie conoscenze! Tutto questo non era previsto! Ho supposto che il futuro stia cambiando per colpa dell’amore che unisce la tua famiglia! Vedi dopo la visione che hai avuto credo che avrai capito che ti farai rapire per non far morire tuo padre! Forse credi che chiunque avrebbe fatto lo stesso…
Ma non è così! Pensaci… se una tua qualsiasi compagna o un tuo qualsiasi compagno verrebbe a sapere che presto si sarebbe trovato faccia a faccia con Voldemort e sarebbe stato torturato chi avrebbe accettato di farsi rapire invece di far uccidere il proprio padre ? Credo nessuno avrebbe avuto il sangue freddo di farlo! Gli altri magari avrebbero escogitato qualche piano per evitare di far morire il proprio genitore e di farsi rapire me tu hai pensato subito a farti rapire!
E quest’amore incondizionato verso la tua famiglia ha fatto si che il fututo cambiasse e che non fosse più quello previsto milioni di anni fa!O forse la tua…
Alcune cose probabilmente rimarranno come sono state predette, ma alcune cambieranno! – Funny mi aveva parlato mentalmente con una voce seria che mi fece preoccupare.E quella frase lasciata in sospeso m’incuriosiva ma non feci domande.

Io e i miei fratelli stavamo cambiando il futuro, forse in bene e forse in male.

Non mi ero accorta che Onor ora si trovava per terra, era più alta di quello che mi aspettavo, mi arrivava con la testa ai fianchi e con mia frande sorpresa con il becco mi graffiò sul fianco sinistro stracciando il vestito che indossavo.

Mi aspettavo di sentir la pelle bruciare visto che alcune gocce di sangue stavano macchiando la stoffa verde, ma non fu così, dal taglio uscì una debole luce azzurrognola che si rifletteva sugl’occhi di Onor che avevano uan strana luce blu in fondo.

- Mi hai sopresa Jennifer! Non ti rendi conto del Potere che hai! Sapevo che eri potente! Ma non fino a questo punto! La tua nemica è diversa, non immagini neanche che poteri abbia! Ora se non ti dispiace voglio lasciarti un regalo! – non mi fece neanche rispondere che dalla sua bocca uscì un fumo blu che mi avvolse la vita

Mi toccai il fianco che sentii stranamente bollente e davanti ai miei occhi con un lampo di fuoco apparve uno specchio dalla cornice rosso rubino, mi guardai allo specchio e vidi che sul mio fianco era apparso un tatuaggio (http://i30.photobucket.com/albums/c346/shortstuff8908/tattoos/FlowerStarsTribal_more_Tattoo_by_2F.jpg ) era enorme, per poco non scoppiai a piangere.

Certo era bellissimo, con tutte quelle stelle e quel giglio alla fine, ma era enorme.

- Non preoccuparti, non rimarrà per sempre così, diventerà di questo colore solo quando userai la magia e sta sicura che nessuno se ne renderà conto, normalmente non si vedrà per niente, ci vorrà solo una luce forte per notarlo, ma per i pressimi sette giorni rimarrà di questo colore, vedi se saresti stata una strega normale pochi secondi e non si sarebbe più visto, ma sei troppo potente e il tatuaggio che ti ho fatto sarà una specie di incanalatore di magia.

Eviterà che in un certo senso il tuo potere scoppi all’improvviso e provochi danni all’ambiente o a chi ti sta intorno e in quei momenti diventerà di un bel rosso sangue. – mi disse Onor facendomi tirare un sospiro di sollievo.

Mi tolsi il vestito e rimasi in intimo, volevo vederlo meglio, non era poi così male, mi piaceva parecchio, guardando meglio notai che il giglio era identico a un disegno che avevo visto su un libro nella sezione proibita.

Indicava la magia pura o bianco, lo toccai e sentii uno strano pizzicore.

- Onor grazie! – le dissi riconoscente, avevo capito il significato del suo regalo, mi avrebbe aiutato nella mia settimana di prigionia, avrei evitato che la mia rabbia distruggesse Riddle Manor.

Stavo per parlare quando la porta si aprì all’improvviso ed entrarono i miei fratelli più Dylan.

Mi voltai di scatto e per poco non urlai dallo spavento, ma invece del mio urlo sentii quello dei mii fratelli.

- Dylan chiudi gli occhi o sei un Grifondoro morto! – urlarono all’unisono, per poco non scoppiai a ridere alla faccia sconvolta dei miei fratelli che alternavano lo sguardo dal tatuaggio al completo intimo rosa e bianco che indossavo ( http://www.leiweb.it/moda/news-moda/2009/gallery/img/lingerie_campagna_37.jpg )

Per poco non scoppiai dall’imbarazzo, Dylan mi aveva vista ?

Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhh…

Avrei voluto fare un urlo liberatorio ma era meglio se chiudevo la bocca e mi stavo zitta.

Dopo un minuto di shock schioccai le dita e mi feci apparire addosso una gonna semplice celeste a balze e una magliettina bianca. (http://image01.bonprix.de/bonprixbilder/bundles/7er/gross/var1/vv/62/vv624x01.jpg )
- Jenny cosa è successo al tuo fianco ? – mi chiesero i miei fratelli in contemporanea.

- E’ un regalo di un’amica! – dissi sorridendo.

- Sai vero che papà andrà fuori di testa ? – mi chiese mio fratello Sirius.

- Certo che lo so! Ma appena saprà che il tatuaggio in una settimana non si vedrà più e che diventerà nero solo quando userò la magia penso che non si preoccuperà più di tanto! – dissi tranquilla.

Tutti e tre mi guardarono, si anche Dylan che aveva un’espressione sconvolta.

- Posso vederlo più da vicino ? – mi chiese Harry.

Annuii e lui si avvicinò a me, io tirai la maglietta su e gli mostrai il tatuaggio, Hary fece una smorfia strana e poggiò il palmo sul giglio che all’improvviso divenne verde e sentii come se mi stessero ghiacciado il fianco e credo che anche Harry sentì qualcosa visto che sbiancò all’improvviso e mi guardò negl’occhi terrorizzato.

- Jenny… tu… verrai rapita da Malfoy… - più che una domanda sembrava un’affermazione.

- Si! – gli dissi semplicemente.

Harry fece uno strano sorriso e si voltò verso Funny e Onor che erano rimaste in silensio e continuavano a fissarmi.

Per alcuni secondi Harry rimase così, fermo a guardare i due uccelli, poi all’improvviso con un lampo di fuoco e con del fumo blu sparirono entrambe e rimase solo Hope che volò fuori dalla finestra.

- Jenny devi prepararti, ti servono delle pozioni e devi imparare l’incantesimo svuota vescica! – mi disse Harry prendendomi per mano.

Anuii e andai a sedermi sul divano, mi sentivo molto stanza e non ne capivo il motivo.

- Io vado a prendere delle pozioni e con me verrà Sirius! Deve darmi una mano! Dylan tu rimani con Jenny e dalle le barrette di cioccolata! – disse Harry uscendo dalla porta seguito da Sirius.

Dylan subio venne a sedersi sul divamo e mi fece stendere le gambe sulle sue.

- Cosa intendeva dire Harry dicendo che stasera verrai rapita ? – mi disse guardandomi con quegl’occhi blu che mi facevano battere il cuore.
Come potevo dirgli la verità ?
Non ci sarei mai riuscita.
- Solo che questa sera Lucius Malfoy mi rapirà, ma poi domani ritornerò qui! – gli dissi sorridendo.

Lui mi guardò e togliendosi le mie gambe da sopra le sue si alzò e si avvicinò al mio viso con il suo.

Trattenni il fiato e temetti che Dylan potesse sentire il mio cuore che batteva all’impazzata.

Ci scrutammo negl’occhi per minuti interminabili o forse ore.

Distinsi tutte le sfumature dei suoi occhi, non erano solamente blu come tutti pensavano, attorno erano di uno strano colore, c’era una linea blu scuro con delle sfumature grigie, poi il resto era di un blu unico, non poteva essere identificato c’erano milioni di sfuature che non avevo mai notato prima.

Poi il mio sguardo cadde sulle sue labbra, quelle labbra che nel mio sogno/visione avevo baciato, se ci pensavo arrossivo, solo guardandole mi veniva voglia di morderle, sembravano morbide com’erano.

Il suo odore poi, mi dava alla testa, era unico, era fresco, non sapevo definirlo.

Cosa mi stava succedendo ?

Non avevo mai pensato quelle cose su Dylan! Non avevo mai notato tutti quei particolari!

La risposta alla mia domanda la conoscevo e molto bene anche!

Mi ero resa conto finalmente di amarlo!

Con tutta me stessa!

Ero stata una stupida a non accorgermene prima! Ma diciamo che l’avevo sempre visto come un fratello molto protettivo nei miei confronti a cui volevo un bene immenso!

- E’ successo qualcosa! – mi disse guardandomi, e non era una domanda, era un’affermazione.

- Cosa te lo fa pensare ? – gli chiesi. Sapeva sempre quello che pensavo, sapeva se ero felice, triste o altra e ora si era accorto anche che ero preoccupata.

- I tuoi occhi! Sono più scuri e sono meno luminosi del solito! – mi rispose toccandomi con la punta del dito la fronte.

- Sai tutto di me! Capisci anche quando qualcosa non va! – gli dissi.

- A che servono i migliori amici se no! – mi disse soffiandomi sul naso.
E subito sentii dei brividi attraversarmi la schiena! Le farfalle nel mio stomaco continuavano a volare imperterrite! Ormai c’ero abituata!

- Bhè… i migliori amici servono anche a portare la cioccolata alle proprie amiche! – gli dissi ricordandogli della cioccolata che era andato a comprare.

Lui fece un sorriso malandrino e dalla tasca dei jeans prese una tavoletta di cioccolata da un chilo tutta ricoperta di glassa alla fragola rossa, ne sentivo l’odore.

Dylan si alzò e si sedette ai piedi del divano e iniziò ad aprire la barretta guardandomi sempre con quel sorriso malandrino che mi faceva battere il cuore.

Quando stacco un pezzo e lo portò alla bocca capii cosa voleva fare.

Si sarebbe mangiato tutta la cioccolata senza lasciarmene un pezzettino.

Mi alzai all’impiedi nello stesso istante in cui lo fece lui e inziai a rincorrerlo per la stanza e lui nel frattempo staccava dei pezzetti di cioccolato e se l’infilava in bocca.

- Dylannnnnnnn… dammi quella cioccolata! Subito! – gli urlai dietro!

Lui per tutta risposta scoppiò in una risata e mi lanciò un po’ di carta arrotolata.

- Non mi prendiiii! Non mi prendiii! – inziò a urlare!

Gli fui quasi vicina se non avrebbe visto la mia scarpa per terra sarebbe scivolato, e così fece, però io gli scivolai addosso.

- Jenny potresti scendermi da dosso! Sai non sei poi così leggera! Ti farebbe bene non mangiare un po’ di cioccolata, se no il vestito sta sera non si chiude! – mi disse ridendo!

- Hey… non peso poi così tanto!E il vestito sta sicuro che si chiuderà benissimo! – gli dissi rubandomi la tavoletta che ormai era meno della metà e alzandomi dalla sua schiena.

Diedi un morso a quella meravigia e per poco non mi misi a piangere, era buonissima, si sentiva il sapore della fragola mista a quello del cioccolato, mi veniva voglia di leccarmi anche le labbra, cosa che poi feci.

Poi ripensai alle parole di Dylan aprii di scatto gli occhi.

Lui aveva visto il vestito!
La nonna non permetteva a nessuno di vederlo prima delle sette!
E lui l’aveva visto!

Ecco che la mia curiosità si faceva sentire!

- Dylan com’è il mio vestito ? – gli chiesi avvicinandomi a lui, che sentendo la mia domanda spalancò gli occhi talmente tanto che per poco non scoppiai a ridere.

- E’… E’… E’… è un vestito! Cosa vuoi che ne sappia io! – mi disse in tono nervoso.

- Ahhh davvero ? E allora cosa ne sai che si chiude da dietro ? – gli chiesi toccandogli i capelli, che erano morbidi e lisci al tatto.

- Mmmhhh… Sai che quando mi toccano i capelli mi rilasso! Sei sleale! Quando fai così sembri una Serpeverde! – mi disse chiudendo gli occhi e appoggiando la testa sulle mie gambe.

Non gli risposi continuai ad accarezzargli i capelli, mentre lui faceva dei piccoli cerchi con l’indice sul mio ginocchio.

Mi sentivo strana!

Il mio cuore batteva all’impazzata e le farfalle nel mio stomaco stavano volando come forsennate.

Dylan ad un tratto aprì gli occhi e mi guardò, non riuscii a decifrare quello che c’era “scritto” nei suoi occhi.

- Sei bella! – mi disse così, di sana pianta.

Io arrossii, sentii chiaramente il calore invadermi le guance.
- Grazie! – gli risposi incerta.

Lui aprì la bocca per palare ma nella mia stanza irruppero Luna, Ginny e con mia grande sorpresa anche Hermione che avevo pregato di venire fino all’ultimo, ma in cambio ricevevo sempre la stessa risposta “Devo studiare per gli esami che farò a Febbraio!”.

Loro si bloccarono e ci guardarono, Ginny avevo uno strano sguardo malizioso negl’occhi che non mi piaceva affatto.

– Interrompiamo qualcosa ? – chiese angelicamente.

Dylan con calma si alzò dalle mie gambe e come se niente fosse mi prese per mano, cosa abbastanza normale tra di noi, spesso ci predavamo per mano, ma in quel momento mi era sembrato strano.

- No! Non vi preoccupate! Ora vado! – ci disse, mi si avvicinò e mi diede tre baci, uno sulla fronte, uno sul naso e uno sul mento, era da tanto che non lo faceva, era sempre stato “il suo bacio segreto”, da quando avevamo quattro anni mi salutava così, ma da un po’ di tempo a questa parte aveva perso quest’abitudine che mi era sempre piaciuta.

Poi mi guardò negl’occhi e io gli diedi due baci sulle guance e uno sulla punta del naso, e questo era il mio “bacio segreto”.

Lui mi sorrise e andò a salutare le nostre amiche e dopodichè con un sorriso smagliante sul volto si chiuse la porta alle spalle e neanche dopo cinque secondi mi ritrovai abbracciata da Ginny che saltellava come una forsennata.

- Sisisisiisisisisisisisisisisisisisisisisisisisisi! Finalmenteeeee! Voglio fare da damigella! Anzi no da testimone! – continuava a ripetere le stesse frasi saltando per tutta la stanza come una pazza.

- Non la pensare sai che aspetta questo momento da circa dieci anni! Quindi non ti scandalizzare se la vedi così contenta! – mi disse Hermione.

Quandi sentii cosa mi disse Hermione urlai – GINNY NON E’ COME PENSI! – ma lei imperterrita dopo avermi guardata come se fossi pazza aveva riiniziato a saltellare per tutta la stanza.

- Jenny allora cosa significava ? – mi chiese Luna sedendosi sul divano insieme ad Hermione e a Ginny che finalmente era ritornata normale.

- Era semplicemente uno di quei momenti in cui io e Dylan siamo migliori amici/fratelli! Anche se il mio cuore batteva all’impazzata e le farfalle volevano come pazze nel mio stomaco! – le dissi guardandola in quei grandi occhi blu.

Lei semplicemente sorrise e mi disse – Sei innamorata! -

- Lo so! – le risposi facendo saltare dal divano Ginny che mi abbracciò.

- Te ne sei accorta finalmente! – mi disse stringendomi la mano prima stretta da Dylan.

Io sospirai e inaspettatamente iniziaia piangere.

Fu un pianto molto liberatorio, raccontai tutto a loro, le mie migliori amiche, del sogno, dei miei poteri, delle profezie, del collegamento mentale con i miei fratelli e con Dylan e del rapimento.

Non seppi neanche io il perché, ma sentivo che devevo raccontare tutto e dopo un’ora in cui tutte e quattro piangemmo e ci abbracciammo mi sentii più tranquilla e la cosa che mi sconvolse più di tutte fu l’annuncio di Hermione.

- Ron mi ha chiesto di sposarlo – ci disse mostrandoci l’anello di fidanzamento (http://www.ruid.com/photos/medium/57455-kpdfb3syk8y92tnnt54q.jpg )

Ginny felice che Hermione sarebbe diventata sua cognata le saltò al collo e l’abbracciò forte.

Quel paio d’ore fu molto intenso, era da tanto che non mi sentivo così libera, in un certo senso sentivo che ora sarebbe andato tutto bene.

Verso le cinque andammo tutte e quattro dalla nonna e inizammo a prepararci.






____________________________________________________________________________________





( Dylan Black )







Ero pazzo!
Ero completamente uscito fuori di testa!

Stavo quasi per baciarla e lei fortunatamente non si accorta di nulla, prima che le ragazze irrompessero nella stanza stavo contemplando il suo viso e mi ero lasciato sfuggire un “Sei bella”, non avevo trovato aggettivo migliore, avrei voluto dire bellissima, stupenda, ma bella mi era sembrato il migliore e stavo quasi per alzarmi e baciarla.

E al momento del saluto avevo usato “il mio bacio segreto” e lei il suo, e non poteva minimamente immaginare quanto sia stato difficile non sfiorarle le labbra ma fortunatamente ce l’avevo fatta ed ero uscito da quella stanza.

Ancora sentivo il suo magnifico odore ed avevo ancora la sua immagine in intimo davanti agli occhi, quella specie di tatuaggio mi aveva sconvolto, certo era un bel tatuaggio ma il suo corpo era perfetto così com’era!

Continuavo a camminare cercando di non pensarla ma era più forte di me, lei ormai era tutto il mio mondo, lei per me contava più di tutto.

Camminavo e camminavo.

Dovevo andare a prepararmi se non volevo fare tardi e svegliare la fuoria omicida di nonna Emily e di mamma.

“ Dylannnnnnn vieni subitooooooooo! Sono in camera mia! Harry è scomparso! Non risponde quando lo chiamo! Mi ha mandato semplicemente un Patronus che diceva di non aspettarlo doveva fare alcune cose importanti! Io mi scoccio! Sono da solo! Vieniiiiii! ” Sirius, mi cercava, era meglio muoversi.

Iniziai a camminare più veloce e in poco tempo mi ritrovai nella stanza di Sirius che si trovava steso per terra con un cuscino sulla faccia.

- Sirus ? – chiamai.

Lui di tutta risposta borbottò qualcosa d’incomprensibile da sotto il cuscino.

Strano!

Mi ero aspettato di vederlo tutto pimpante, questo comportamento non era da lui.

Mi diressi verso il tappeto e mi stesi accanto a lui e infilai anch’io la testa sotto il cuscino.

- Sirus cosa c’è ? – gli chiesi.

- Jenny verrà rapita questa sera da Malfoy e non non possimo fare niente per evitarlo! – mi disse dando un pugno sul pavimento.

- E tu questo come l’hai scoperto ? Però già lo sapevo! Domani ha detto che ritornerà da noi! – gli dissi ansioso.

- Jenny stava parlando con Luna, Ginny ed Hermione ed ho letto nella sua mente quello che stava per dir loro! Lei non se n’è neanche accorta! Non puoi immaginare quanto ha pianto! Non so come ma sentivo tutto! E poi non tornerà domani! Ma fra una settimana!– mi disse e capii che c’era dell’altro che non mi avrebbe detto.

Stavo per alzarmi e correre da lei ma Sirius mi fermò per un polso.

- Non andare! Harry mi ha fermato! Deve essere rapita e noi dobbiamo fare finta di nulla! – mi disse con voce morta.

Ma come potevo non andare da lei ?

Sia il mio cuore che il mio cervello mi dicevano di correre da lei!

Ma se Sirius mi diceva di non andare un buon motivo ci doveva essere a sentivo che non me l’avrebbe detto se glielo avessi chiesto!

- Dylan so cosa stai pensando, riesco a sentirlo! Se vai da lei la farai solo stare male! Sai che Jenny ha sempre odiato essere protetta da noi, ha sempre voluto cavarsela solo sulle sue forze e se ora vai da lei e le chiedi di non farsi rapire sarà peggio! Questa è una cosa che deve fare da sola! – mi disse con voce atona!

Ma come potevo lasciarla nelle mani di pazzi, non potevo permetterlo, ma se Jenny voleva essere rapita c’era un buon motivo!

- D’accordo! Ma sappi che per tutto il tempo che lei non sarà davanti ai miei occhi vivrò in perenne ansia! Forse era meglio se non me lo dicevi! – gli dissi.

- Ok! Ora andiamo a prepararci che se no mia mamma, zia Lizzie e nonna Emily ci cruceranno se faremo tardi – mi disse alzandosi e notai che aveva gli occhi un po’ gonfi, decisi di non chiedergli niente e lui in cambio mi sorrise grato.

I nostri abiti erano già pronti, il nonno li aveva portati nella camera di Sirius, notai che mancava quello di Harry, probabilmente il suo stava nella sua camera.

Mi feci una doccia veloce e mi vestiii.

Abbottonai alla perfezione la camicia e con i miei nuovi poteri feci il nodo alla cravatta.

Mi guardai allo specchio, c’era qualcosa che non andava, forse il nero dello smoking, feci un paio d’incantesimi e lo feci diventare bianco, era carino ma sempre non mi convinceva, cambiai un paio di volte colore, dall’azzurro, al nero di nuovo e infine al blu notte, ecco, così ero perfetto.

Guardai l’orologio e vidi che erano quasi le otto, dovevamo scendere.

- Sirius è meglio che ci muoviamo! Ci staranno aspettando! Credo che le ragazze siano già pronte! – lui annuì e mi seguì fuori la porta.

Camminammo per circa dieci minuti, la sala dei ricevimenti era diciamo all’altro lato della casa.

Quandi arrivammo già c’erano parecchie persone, c’era zia Mary, non la vedevo da tantissimo tempo, era sempre la stessa (http://healthyhollywood.com/wp-content/uploads/2008/07/jennifer-aniston-cancer-cause.jpg 9, capelli biondi e occhi azzurri, stava benissimo con quel vestito nero (http://www.bridalpartytees.com/blog/wp-content/uploads/2008/01/black-dress.jpg ), stava parlando con la mamma, quasi non la riconoscevo, aveva i capelli tirati su e un vestito lilla che le lasciava le spalle scoperta e s’intravedeva un po’ la pancia, (http://cm1.theinsider.com/thumbnail/400/576/cm1.theinsider.com/media/0/595/58/Fergie-Golden-Globe-Awards-Dress.jpg ) era stupenda.

- Le vedi ? – mi chiese Sirius.

Io mi guardai intorno, ma non le vedevo da nessuna parte.

- Andiamo! Forse si saranno sedute! – io annuii e lo seguii verso i divani, ma li non c’erano, e neanche in giardino, ne al buffet e nemmeno sedute al tavolo dove si sarebbe servita la cena.

Dove diamine potevano essere.

Mi stavo ancora guardando intorno quando vidi un angelo venire verso di me.

Guardai meglio l’angelo e vidi che era Jennifer seguita da Luna, Hermione, Ginny e Chaty.

Erano tutte splendide, ma lei più di tutte.

Sembrava una principessa, probabilmente sembravo un idiota, la guardavo da un minuto buono.

Il vestito rosso le stava benissimo (http://image2.dhgate.com/upload/sku/56/4028804b0ed1353e010ed140d58104fc/skuimg1263022282696.jpg ), i capelli rossi non facevano per niente a pugni con il rosso del vestito, la coroncina le stava splendidamente, non aveva gli occhiali e i suoi occhi leggermente truccati risaltavano ancora di più.

Era bellissima!

- Stai benissimo! – le dissi prendendole la mano e baciandogliela, Sirius fece lo stesso, ma notai che il suo sguardo era tutto concetrato su Cathy, che a differenza delle altre aveva un vestito corto bianco che le stava benissimo (http://image.dhgate.com/upload/200911/79/ff808081243d4f4e01244be4093a5d69/productimg1257745759291.jpg ) i capelli che solitamente erano sempre sciolti erano legati ma lasciavano ricadere dei riccioli che le incorniciavano il volto leggermente truccato.

- Chaty sei splendida anche tu! – le dissi sincero.

Lei per tutta risposta sorrise e si avvicinò a Neville che la prese per mano e le fece fare un giravolta.

- Avete visto Ron ? – ci chiese Hermione anche lei bellissima nel suo vestito bianco e rosa (http://www.prom-dresses2009.com/wp-content/uploads/2009/04/pink-white-quince-dress-pink-white-quince-gown.jpg ).

- Non non lo abbiamo visto! Probabilmente sarà in giro! – le risposi, lei mi sorrise e seguita da una Luna splendida nel suo baito dorato (http://redhotbrides.com/blog/media/blogs/redhotbrides/colorful/Jovani-Aqua.jpg ) si diresse verso Neville che ora stava parlando con Susy che sembrava una bambolina nel suo vestitino giallo (http://www.wholesale-dress.net/images/200906/1243812935481059822.jpg ).

- Hey che ne dite se andiamo a mangiare qualcosa! Ho un po’ di fame! – ci disse Jenny prendendoci per mano.

Vederla così serena era straziante se poi pensava che nel giro di qualche ora sarebbe stata rapita da dei pazzi.

- Ok! Anch’io inizio ad avere fame! – disse Ginny che fino a quel momento non aveva proprio parlato ma aveva continuato a guardarsi attorno.

Jenny e Ginny camminavano davanti a noi, Ginny continuava ad aggiustarsi la gonna del suo vestito (http://weddingbellsblog.com/wp-content/uploads/2008/07/maggie-sottero-pink-wedding-gown.jpg ) sembrava molto nervosa, Jenny vedendola così le strinse la mano, ma non capii il motivo di quel gesto, ma poi mi ricorda che anche le ragazze sapevano del rapimento e forse era per questo che Ginny era così nervosa.

- Heyy ragazziiii! – era Harry che ci correva incontro, aveva in mano due ampolline che contenevano una un liquidi rosso e l’alta un liquido giallo canarino.

- Siete splendide ragazze! – disse appena arrivò e diede un bacio sulla guancia sia a Jenny che a Ginny.

Loro ringraziarono con un semplice “Grazie”

- Jenny bevi queste! Ti aiuteranno! Sono diverse pozione miscelate! Mi sono fatto aiutare da Remus! Lui non mi ha chiesto niente, quindi non preoccuparti! – Jenny annuì e le bevve entrambe in pochi sorsi, dalla sue espressione capii che dovevano avere un brutto sapore.

- Dai che abbiamo fame! – detto questo Jenny si avvicinò al buffet e prese una di quelle bruschette che la nonna faceva fare da un famoso magicuoco, ne presi una anche io, erano deliziose.

- Harry ci andiamo vero alla partita dei Puddlemere United contro le Holyhead Harpies ? la partita c’è il quattro gennaio! Papà ha detto che se ci andiamo andremo in tribuna d’onore! – disse Sirius bevendo da un calice di cristallo che appena finì il suo contenuto scomparve.

- Sisisi! Dai andiamoci! C’è Baston che gioca come portiere! A quanto pare questa sarà la sua prima partita da titolare! Il vecchio portiere si è infortunato e per far felice la moglie ha abbandonato il Quidditch! Aveva anche quarantacique anni! – disse Jennifer saltellando leggermente. A quanto pare per il quattro gennaio sarebbe tornata!

- Io credo che vinceranno le Holyhead Harpies, per quanto Baston possa essere bravo non potrà mai parare tutti i colpi di Gwenog Jones… - disse Ginny.

- Io credo che le Harpies perderanno! Il Puddlemere ha un campionato unico! Ha vinto tutte le partite tranno una perché il cercatore si era lasciato sfuggire il boccino e così la squadra avversaria ha vinto! – avevo parlato io questa volta, e poi con Baston in porta ero convinto che avrebbe vinto.

- Anche io credo che il Puddlemere vincerà! Senza offesa Ginny ma le Harpis sono a un livello inferiore rispetto a loro! – disse Sirius guadagnandosi un’occhitaccia degna della figlia di Molly Weasley.

Le mie orecchie sentivano la conversazione tra Ginny e Sirus ma la mia menta era occupata insieme ai miei occhi a guardare Jenny che dava un morso a un dolcetto.

Quella sera aveva un’aria diversa, era più bella del solito.
Stavo per prenderle la mano quando un James Potter con un sorriso che andava da un orecchio all’altro piombò davanti a sua figlia e le fece fare una giravolta.

- Tesoro sei splendida! La mamma ha detto di farti l’incantesimo comodante! Se no le scarpe ti faranno male e mi ha anche detto che un uccellino le ha riferito quello che succederà sta sera! E ora per favore mi dici cosa succederà sta sera! – le disse zio James con un sorriso molto inquietante.

Mi voltai verso Jennifer che era sbiancata e che aveva leggermente stretto le labbra, segno del suo nervosismo.

- Papà è un segreto! Quindi lo scoprirai più tardi! Ora se non ti dispiace io e Dylan andiamo a farci un giretto in giardino! – disse con un sorriso più falso dei capelli puliti di Piton.

Non mi diede neanche il tempo di rispondere che mi prese per mano e mi condusse fuori.








__________________________________________________________________________________________









( Jennifer Potter 9






Maledetta Profezia!

Maledette Visioni!

Maledetto Voldemort!

Maledetti Mangiamorte!

Maledetti poteri!

Maledetta Funny!

Maledette scarpe!

Maledetto cuore che continua a battere troppo forte!

Maledetta vita da super strega!

Nella mia mente continuavo a ripetere quelle maledizioni!

Funny aveva detto tutto alla mamma! Sapevo il perché!

Mentre piangevo sulla spalle di Hermione, avevo sentivo la voce di Funny che diceva che mia mamma aveva sentito un po’ della mia conversazione con le mie amiche e così aveva chiesto spiegazioni a Funny che le era apparsa davanti!

Dylan dietro di me mi seguiva e mi stringeva la mano, avrei voluto tanto dirgli che per una settimana non ci sarei stata, ma qualcosa mi fermava.

Alla prima panchina mi sedetti e mi tirai un po’ su la gonna del vestito, le scarpe che indossavo ero stata obbligata da Hermione a metterle, le aveva riempite di incantesimi e mi facevano un po’ male (http://www.matrimonio.it/files/239/image6.jpg ) ma mi piacevano, feci l’incantesimo che mi era stato detto dalla mamma e subito mi sentii meglio, sembrava che stavo indossando delle semplici pantofole e non scarpe che volevano attentare ai miei piedi!

- Sei matta! Porti sempre bamboline o stivali i tacchi alti non li metti molto spesso anche se ti stanno bene! – mi disse Dylna sedendosi accanto a me e sistemandomi un ricciolo che avevo davanti agl’occhi, gesto che mi fece battere subito il cuore.

- Lo so! Ma Hermione mi ha costretta e poi e me piacciono! – gli disse prendendogli la mano che aveva poggiato sulla sua gamba.

Lui iniziò subito a giocare con le mie dita e quando arrivò al pollice sorrise.

- Lo indossi ancora! – si riferiva a un anellino in oro bianco che mi aveva regalato due anni prima al mio compleanno, ne aveva uno anche lui e lo portava anche lui al pollice sinistro solo che a differenza del mio sul suo c’era la lettera “J” mentre sul mio c’era la lettere “D”.

- Non lo tolgo mai! Ormami mi ci sono abituata! – gli dissi.

- Anche io mi ci sono abituato! – mi disse accarezzandomi con il pollice il dorso della mano!.

Mi mancavano i momenti passati con lui a fare sciocchezze o semplicemente a parlare, da quando Harry era entrato nella nostra vita tutto era cambiato, i nostri interminabili pomeriggi passati nel parco di Hogwarts, le partite uno contro uno, le ore passate in biblioteca a studiare che poi si trasformavano in momenti in cui lui mi faceva ridere come una matta, i momenti in cui mi rincorreva per i corridoio della scuola per chiedermi scusa perché mi aveva fatta arrabiare o semplicemente perché si era dimenticato di accompagnarmi in classe!

Mi mancavano quei momenti, ora più che mai!

Per me quelle attenzione speciali che lui dava solo a me era importanti, come portarmi i libri da una lezione all’altra oppure se facevo tardi la mattina quella cioccolata calda che compariva magicamente sul mio letto insieme ai biscotti alla mandorla e fragola, mi mancava tutto!

In quei primi mesi di scuola non mi ero accorta che non mi stesse pensando più come una volta, ma in quel momento tutto mi riternò alla mente.


- Mi sei mancato! – gli dissi e sul suo viso apparve quel sorriso magico che mi faceva battere il cuore, ci guardammo negli occhi e io sprofondai in quell’immenso mare blu.






Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Avviso e scuse!| ***


Mi scuso infinitamente con tutte voi ma ho attraversato dei brutti periodi e non ne uscivo più! Oggi dopo molto tempo ho riletto la storia ed è un gran disastro, ho mischiato tre trame diverse e non c'avevo fatto caso, scrivevo con la testa tra le nuvole! Ho intenzione di modificarla e farla diventare quello che mi aspettavo sempre se v'interessa ancora! Mi scuso di nuovo!

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Rapimento! ***





( Dylan Black ) Verde
Verde
E verde, vedevo solo verde, non so quanto tempo era passato da quando eravamo usciti ma non avevo nessuna intenzione di muovermi da lì, quando Jenny mi aveva detto "Mi sei mancato" avevo capito, in quei mesi mi ero allontanato da lei senza volerlo, a scuola spesso la evitavo, ma non lo facevo a posta, scappavo da me stesso e dai miei stessi sentimenti.

Non riuscivo ad accettare che la mia migliore amica per me non era solo la mia migliore amica, me ne stavo innamorando giorno dopo giorno e non volevo accettare la cosa, ma ora lo sapevo e non me lo sarei più tenuto dentro.


Mi avvicinai lentamente a lei, i nostri nasi si sfiorarono e poi sentimmo un "Click" di una maledettissima macchina fotografica, ci girammo nello stesso istante e vidi Luana, la fotografa di famiglia che ci guardava con un sorriso che andava da un orecchio alll'altro.


- Ragazziii...mettetevi in posa per una fotoricordo! - ci urlò praticamente in faccia.

Non me lo feci ripetere due volte presi Jenny per mano e l'abbracciai da dietro poggiandole le mani sulla pancia, e sorridemmo!

Almeno Luana se ne sarebbe andata e forse sarei riuscito a parlare con lei...




__________________________________________________________________________________



( Jennifer Potter )



Me lo sentivo il mio cuore sarebbe scoppiato da un momento all'altro, saei morta d'infarto alla tenera età di 16 anni...


Se Luana non c'avesse disturbati probabilmente ora ci saremmo baciati appassionatamente, ma non era così, Dylan aveva un faccia infastidita e continuava e guardare in cagnesco l'erba, mentre io mi ero seduta a gambe incrociate di fronte a lui e sorridevo.

Mi stava nascondendo i pensieri, e cercava in tutti i modi di non guardarmi in faccia.

- Jenny... Io non ce la faccio più... Vogl... -

Ma la frase non finì mai, sentimmo un boato e delle urla e la gente iniziò a correre fuori in giardino, io e Dylan ci guardammo in faccia, ci alzammo e mano nella mano corremmo dentro, lì non si capiva nulla, tutto aveva preso fuoco e dove una volta c'era una grande fontana ora c'era una macchia nera e sopra c'erano i miei genitori e i miei zii con Sirius svenuto per terra e Harry che puntava la bacchetta su Lucius Malfoy e su altri Mangiamorte mascherati, presi la mia bacchetta e gli corsi accanto.



_______________________________________________________________________________________________



( Harry Potter )



La sala per le feste di Potter Manor ormai aveva perso tutto il suo splendore, i tappeti erano diventati polvere, le fontane erano diventate macchie nere, le finestre non avevano più vetri e quasi tutti gli ospiti erano scappati, che bella festa, non poteva iniziare in modo migliore.

Quei maledetti Mangiamorte erano arrivati prima del previsto e avevano fatto solo un gran baccano, mio fratello era stato colpito dietro la schiena da una maledizione di Lucius Malfoy e non aveva fatto in tempo a girarsi che gli era praticamente volato a dosso il divano, così ora era svenuto accanto a mia mamma che si trovava in una bolla di protezione e mi guardava infuriata, non avevo nessuna intenzione di farle succedere qualcosa.

Vidi arrivare Jenny e Dylan e fu un attimo Lucius Malfoy mi guardò io lo guardai e mentre pronunciavo la maledizione senza perdono numero uno e il raggio verde andava a colpire un “povero” Mangiamorte distratto che cadde con la testa nel camino, quel maledetto si smaterealizzò davanti Jenny e le piantò due pugnali uno sulla spalla destra e uno nello stomaco.

Le mie urla si mischiarono a quele di tutti gli altri, Malfoy si ritrovò colpito da maledizioni e con le mani di Dylan al collo, ormai doveva essere svenuto ma sentivo un’aurea nera provenire da lui.

Mi avvicinai a Jenny che era diventata verde.

- Jenny… aspetta faccio io! – le toccai il pugnale che aveva sullo stomaco e concentrai le mie energie magiche, dovevo guarirle quella ferita, rischiava di morire disanguata e proprio mentre pronunciai l’ultima parola Jenny si alzò correndo verso Rosier che stava alla spalle di papà che stava combattendo con due Mangiamorte, vidi la scena al rallentatore mia sorella che si toglieva il pugnale dalla spalla facevo schizzare snague ovunque e che lo conficcava nella schiena di Rosier che letteralmente si sciolse come neve al sole.
-
- Mi alzai dal pavimento, qualcosa non quadrava, doveva andare tutto in modo diverso – Hope…- pensai e lei mi apparì accanto.
-
- - Harry già so cosa vuoi chiedermi! Salazar Serpeverde aveva previsto che voi sapevate dell’attacco, ha trasferito parte dei suoi poteri in Malfoy giusto per la serata, voleva essere sicuro di uccidervi, ora devo andare, non posso rimanere di più, l’aurea di Malfoy è nera e mi fa stare male!- la guardai prendere fuoco e sparire, ora avevo capito perché mi sentivo debole.
-
- Iniziai a combattere come non avevo mai fatto, mi risultava facile eliminare tutti quei Mangiamorte, non dovevano azzarddarsi a toccare la mia famiglia, avevo rinchiuso tutti in delle bolle e non potevano muoversi, Dylan si batteva con Malfoy che sembrava essersi ripreso, e Jenny con McNair, quei due tipi erano più forti del solito.

Contai i corpi per terra, ne erano circa 30, mi voltai verso Dylan e cercai di contattarlo con la mente ma era talmente arrabbiato che aveva eretto un muro.

Corsi da Jenny che stava perdendo molto sangue ma proprio nel momento in cui mi avvicinai a lei vidi Dylan volare verso la parete dietro di lui, Malfoy smaterealizzarsi dietro Jenny prenderla per i capelli e buttare una bottiglia per terra e poi tutto divenne rosso.

- Dylan – urlai.
-
E lui invece di sbattere contro la parete si trasformò in grifone e con mia grande sorpresa sputò fuoco nella direzione dove una volta c’erano Malfoy e mia sorella.

Il rugito che fece non me lo sarei mai dimenticato, dall’altezza di quattro metri si ritrasformò in umano e cadde per terra in ginocchio senza farsi nulla.

Mi voltai verso mio padre che era fuorioso, e appena mi guradò negl’occhi iniziò a urlare.



___________________________________________________________________________________________


( James Potter )


Urlavo perché era l’unica cosa che mi sentivo di fare, se avessi potuto avrei picchiato Harry a sangue, ma non potevo perché l’avevo appena ritrovato e me ne sarei pentito per sempre, ci aveva imprigionati in delle bolle magiche da cui non riuscivamo più ad uscire, era stato frustrante vede la mia bambina ferita e poi combattere come solo lei poteva fare.

Non l’avevo potuta aiutare ed ero arrabbiato, quel lurido Malfoy me l’aveva rapita da sotto al naso ed io ero rimasto impotente e guardare.

Mio figlio Sirius era ancora a terra svenuto e Lily gli stava facendo alcuni incantesimi per cercare di farlo riprendere, il suo omonimo era abbracciato al figlio che piangeva come un bambino e non faceva altro che nominare la mia di bambina.

E gli altri stavano rimettendo tutto a posto, Remus e Lizzie avevano fatto sparire quella nebbia verde velenosa in circa tre secondi ed ora si stavano dedicando ai muri.

Smisi di urlare in faccia a Harry che mi guardò con quegli occhi così simili a Lily che quasi mi fece sciogliere, dico quasi perché era ancora arrabbiato.

- Si papà lo so che volevi combattere ma non potevo permettere che vi succedesse qualcosa! Per quanto riguarda Jenny ce la riprenderemo , è forte e sai che non cederà… - per quanto poteva essere forteaveva solo 16 anni ed era la mia bambina.
-
Guardai il pavimento dove c’erano tracce del suo sangue e guardai Dylan che si disperava, povero ragazzo non aveva il coraggio di dichiararsi!

Andai da mia moglie che finalmente aveva svegliato quello scapestrato di Sirius.

- Hey… come ti senti ? – gli dissi accarezzandogli i capelli.
- Bene! Mi fa solo male la schiena! Malfoy non c’è andato leggero! – mi disse ridendo.

- Vedrai che tornerà sana e salva… - e capii che si riferiva alla sorella, io annuii e gli diedi un bacio in fronte.
-

______________________________________________________________________________________


( Siris Black )



Erano pasate tre ore dal rapimento di Jennifer e mio figlio era caduto in uno stato di depressione che non gli apparteneva, era seduto sulla poltrona di Jenny in casa Potter e non aveva detto più una parola, aveva urlato e pianto abbracciato a me e poi era diventato uno zombie e così come lui il mio migliore amico che gli faceva compagnia sul divano accanto nella medesima posizione e con lo stesso sguardo vuoto.

Quel maledetto Malfoy ci aveva colti di sorpresa ed era stato sleale solo come un Serpeverde nell’animo poteva esserlo, Jenny chissà ora dove si trovava e che stava passando, povera bambina, erano tre ore che era sparita e già in quella cosa regnava silenzio e terrore.

Spesso la magia davanti la cattiveria non poteva nulla e quello ne era un esempio, potevano essere i maghi più potenti ma davanti un’animo nero e corrotto come quello di Salazar Serpeverde avevano fallito tutti, ed ora si trovavano in una completa disperazione.

- James per la miseria riprenditi! Se stai così è peggio! Tornerà e lo sai, quindi svegliati! – le parole di Lily erano state inituli, mio fratello non l’ aveva proprio sentita e continuava a guardare il pavimento.

Guardai Harry, lo vedevo concentrato, a quanto avevo capito stava cercando in tutti i modi di mettersi in contatto con Jenny ma non ci riusciva, e questo lo preoccupava.

Sul tavolino davanti a noi c’erano circa 6 lettere, 4 erano di alcuni degli invitati che stavano manifestando tutta la loro compassione per James e che gli aveva detto ce gli erano vicino per la scomparsa di Jennifer cosa che l’aveva solo infastidito e due erano di Silente che c’intimava di siggillare tutti i camini delle nostre case e di rimanere a casa di James e Lily e ci aveva ordinato di non muoverci perché per Londra stavano succedendo cose strane, nessuna morte misteriosa o altro, solo improvvisi crolli di ponti e alberi che sparivano.

Bhà…
Questa guerra ci stava distruggendo sia fisicamente che psicologicamente e ormai non ne potevamo più, vivevamo nel terrore e non sapevamo se il giorno dopo avremmo avuto anche gli occhi aperti e il cuore che batteva.

Mi alzai e presi in braccio Lizzie che era crollata sul divano,la portai nella stanza che ci aveva preparato Lily e l’adagiai sul letto, era distrutta e non doveva affaticarsi!
Le lasciai un bacio sulla fronte e andai dal mio migliore amico e da mio figlio che erano sempre nella stessa posizione.

Sospirai, che brutti giorni che mi si paravano davanti…


________________________________________________________________________________________



( Jennifer Potter )



Quei maledetti, mi aveva prosciugata di tutte le mie forze, mi avevano legata con delle catene magiche che ogni volta che tentavo di fare qualche incantesimo assorbivano la mia magia e mi facevano sempre più male e per di più Lucius Malfoy mi aveva regalato una serie di Cruciatos e di altre maledizioni varie che riservava solo alle persone da lui più odiate.

Ero rinchiusa a Riddle Manor da tre giorni e non ero riusciata a liberarmi, avevo provato di tutto ma m’indebolivo sempre di più, sentivo la ferita sulla spalla pulsare e sanguinare ogni volta che Malfoy mi torturava ma fortunatamente le pozioni di Harry facevano sempre effetto.

La cella dove mi trovavo era completamente incantata e sui muri c’erano delle parole in runico ripetute in continuazione “Prendo la tua energia”, era un incantesimo che pochi maghi si azzardavano a fare, perché per farlo serviva una quantità di magia che non tutti avevano.

A quanto pare Salazar Serpeverde si era dato da fare, voleva mantenermi in vita ma senza forze così il mio sacrificio sarebbe stato più facile.

Ma dovevo resistere, perché dovevo vivere, dovevo tornare dalla mia famiglia e da Dylan.

Sentii a porta aprirsi, alzai la testa e mi sorpresi , era una donna, mi aspettavo Malfoy pronto a ridurmi peggio di come stavo.

La guardai bene, non l’avevo mai vista e portava una maschera che le copriva gli occhi.

- Nessuno sa che sono qui, se lo venissero a sapere sarei morta in un secondo, so quello che Lucius ti sta facendo, e mi sono sorpresa nel vedere che sei ancora viva e che non grondi sangue come si aspettavano tutti, ora sentimi bene, non posso fare magie, questa stanza e maledetta, ma tu puoi, so che senza bacchetta puoi fare parecchie cose, le scritte che sono su queste pareti possono essere modificate solo da chi è prigioniero qui dentro, devi bagnare col tuo sangue la maniglia della porta e pronunciare le stesse parole scritte su queste pareti è l’unico modo per fuggire, sennò anche tu farai la fine die mia figlia e degli altri bambini e non voglio, devi salvarci tutti, tu e i tuoi amici, perché Lui vuole distruggere tutti i Babbanofili e Mezzosangue presenti nel mondo magico e non! – mi disse quele cose in fretta e non mi diede neanche il tempo di dirle qualcosa che usci correndo trascinandosi la porta alle spalle.
-
La porta!
Come avrie fatto a sporcare la maniglia col mio sangue, era distante da me circa sei metri, mi concentrai sulla ferita sulla spalla e subito mi sentii debole, ma continuai, piano piano dalla ferita uscì una bolla di sangue, chiusi gli occhi e mi concentrai, quella galleggiava piano, e quando raggiunge quasi la porta le manette che mi tenevano le mani legate si strinsero e sentii i polsi fare uno strano rumore, e così la bolla di sangue esplose e schizzo ovunque tranne che sulla porta.

Ero stanca e avevo l’affanno, quell’incantesimo mi aveva distrutta, non ci riprovai, tra poco sarebbe arrivato Lucius e mi serviva un po’ di energia per non crollare sotto le sue maledizioni.

Chiusi un attimo gli occhi e subito l’immagine di me e Dylan abbracciati mi ritornò in mente l’ennesina volta, mi mancava terribilmente la sau presenza, mi mancava il suo profuso e la sua risata così simile a quella di zio Sirius, piano piano caddi in un sogno molto strano.



Mi trovavo in un prato e tutto era silenzioso, e davanti a me c’era Godric Grifondoro che mi fissava.
- Godric cos’è cambiato ? – gli chiesi

- Vedi bambina mia il destino cambia una continuazione e Salazar lo sa, ma sta avendo molte difficoltà, ad esempio si aspettava che tuo padre morisse e che Harry tuo fratello uccidesse Malfoy, aveva pianificato tutto, ma non te, devi resistere, pensa ai doni che hai ricevuto e tramite quelli riuscirai a capire cosa fare… - mentre diceva queste cose si allontanava sempre di più fino a sparire ed io mi ritrova nella mia adorata cella con Malfoy che rideva come solo un pazzo poteva fare.
-
- Stai crollando stupida ragazzina e presti morirai e il tuo corpo sarà spedito dal tuo caro paparino che a quanto ne so è distrutto dalla tua scomparsa e non parla da tre gioni… Crucioo.. – e subito un dolore lancinante mi colpì, ma non urlai, non avrei mai urlato davanti a quell’idiota, dovevo resistere, la mia seduta personale di maledizioni durò meno del solito, non mi azzardai a chiedergli il motivo lo vidi correre e serrare la porta.
-
Aprii la mente, da quando ero rinchiusa non riuscivo a leggere nella mente di nessuno dei miei fratelli e di Dylan, avevo solo sentito Sirius e Dylan litigare a basta, e anche questa volta non sentii nulla, solo il vuoto.

Decisi di dormire, avevo altre 6 ore prima che Malfoy tornasse, e volevo recuperare un po’ le energie.



_________________________________________________________________________________________



( Dylan Black )


Sesto giorno senza Jenny, ormai non uscivo più da casa Potter e insieme a zio James avevamo preso stallo stabile in soggiorno, io sulla poltrona di Jenny e lui sul divano.

Stavo malissimo, mi sentivo vuoto ed avevo anche litigato con Sirius…


Quattro giorni prima….

- Dylan vuoi mangire… - sirius mi si era avvicinato con un panino e del succo di zucca, io non alzai neanche lo sguardo, non ne avevo la forza, poi sentii il bicchiere cadere per terra e mi sentii preso per la camicia e mi ritrovai naso contro naso con il mio migliore amico.
-
- Adesso mi hai rotto! Che ti credi che io non sto male che mi sorella sia stata rapita, sono io che la sogno tutte le notti, sono io che vedo come sta e tu te ne stai qui seduto a piangerti addosso, ma non possiamo fare nulla, deve riuscirci lei, se entro quattro giorni non esce da li sarò il primo a correre da lei ma ora mangia qualcosa prima che ti affatturi! – detto ciò mi aveva dato il panino in mano e se n’era andato e da allora non ci parlavamo, lo sapevo che sognava Jenny tutte le sere e sapevo pure che ogni mattina piangeva perché si sentiva inutile, ma non riuscivo a reagire, era più forte di me, mi sentivo vuoto e perso.

Guardai Harry che non faceva altro che fare incantesimi su incatesimi fallendo sempre miseramente e imprecare contro solo lui sapeva cosa!

Mi alzai e andai verso la finestra che dava sul giardino, da lì vedevo chiaramente casa mia buai come non lo era mai stata e sospirai, tutti eramo silenziosi e tristi e nessuno osava anche solo sorridere, mi guardai la mano con quello strano segno e sentii Jenny più vicina che mai, lo sfiorai con il dito e la vidi dormire legata, fu solo un istante ma capii che dovevo fare qualcosa, non potevo rimanere ancora lì a piangermi a dosso, non era nel mio stie.

Andai da Harry e….






Non so come ringraziarvi mi avete dato la forza di rispolverare questa storia che mi legava al mio passato e non avevo più voluto leggere siete meravigliose, mi scuso per la lunghezza del capitolo ma vi prometto che non gli altri non vi deluderò!

Grazie di nuovo a tutte voi!

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Andare avanti... ***







( Lily Evans Potter )



Si dice che una mamma ha un collegamento speciale con i suoi figli e sa sempre se sta per capitargli qualcosa, e secondo me era vero, vivevo con la tensione a dosso da quando Harry era venuto da suo mondo, la notte dormivo male e appena sentivo nominare i miei figli mi scendeva un brivido lungo la schiena.

Ora ero in ansia ma non so perché sentivo che sarebbe andato tutto bene, Dylan aveva capito finalmente che lui e Jenny erano collgati ed erano due giorni che stava seduto sul divano e le stava trasferendo energia magica per cercare di aiutarla a sfuggire, c’erano volute ore per mettersi in collegamente con lei, ma alla fine c’era riuscito.

Quei due erano destinati a stare insieme sin dalla nasciata, da piccoi non dormivano se non stavano insieme e non riuscivano a stare lontano per più di un’ora, quando erano malati poi, da piccoli erano inevitabile che venisse la febbre ad entrambi visto che subito o l’uno o l’altra scappava di casa per raggiungere l’amico, erano come due calamite che non potevano e non volevano staccarsi.

Certo c’era stato un periodo durante il quale non avevano fatto altro che litigare, dai 10 ai 14 anni, litigavano spesso e volentieri e Dylan si trovava sempre con qualche livido nuovo , in questo sembravano molto io e James, solo che Jennifer a differenza mia a fine litigio lo abbracciava e insieme andavano nelle cucine a rimpizzarsi di schifezze.

La mia bambina kissà come stava soffrendo, nessuno aveva previsto che non riuscisse a scappare e che i suoi poteri venissero in un certo senso annullati, Salazar aveva pensato a tutto.

Sentii un rumore e mi voltai verso James che ormai parlava pochissimo, in quella settimana solo con Sirius e Remus aveva urlato, dopo tre giorni dal rapimento di Jenny mi aveva distrutto mezzo studio e stava quasi per dare fuoco alla casa se non fosse stata per Sirius che l’aveva riempito di botte.

Il rumore proveniva da Dylan, o meglio si creava attorno a Dylan che sorrise e inaspettatamente Jenny si smaterealizzò tra le sue braccia gli fece un sorriso e poi svenne, subito corsi da lei, era ridotta malissimo, aveva le braccia viola, i capelli ormai sciolti sporchi di sangue ed era tutta sporca.

Le tastai il polso ed era molto debole, Lizzie fece apparire un letto ed io l’adagiai sopra, con la magia le cambiai il vestito e le feci apparire a dosso un pigiama giallo, subito io e Lizzie iniziammo con i soliti incantesimi per valutare la sua salute, stava bene tranne che per gli ematomi sparmi, le energie completamente esaurite, e il sangue perso.

- James, Harry, Sirius mi serve del sangue non ho tempo, non posso preparare una pozione rimpolpasangue…- mio marito e i miei figli non se lo fecero ripetere de volte e mi allungarono le braccia, fortunatamente con la magia non c’era bisogno di prendere siringhe e cose varie, mormorai l’incantesimo in Latino e subito le vene dei miei uomini si collegarono a quelle di mia figlia, era un incantesimo semplice ma se usato male poteva provocare danni, ecco ora poteva bastare.

- Lily tesoro come sta ? – mi chiese mio marito in ansia.
Mi voltai verso di lui, aveva preso un po’ di colore ma si vedeva che era preoccupatissimo.

- Starà bene James! Ha perso molto sangue, ora deve riposare e recuperare le forze, la sua aurea magica è quasi sparita! Ma Dylan come ha fatto a scappare ? – chiesi a mio nipote che mi sorrideva.
-
- Le ho passato buona parte della mia energia di quella di Harry e di Sirius, si trovava un una torre completamente maledetta, Salazar Serpeverde l’aveva comletamente ricoperta di incantesimi e li aveva scritti anche sulle pareti della cella di Jenny, l’unico modo per uscire era bagnare con del sangue la maglia della porta, in questi giorni c’abbiamo provato a far levitare il sangue, ma è stato tutto inutile, le manette maledette assorbivano tutta l’energia e alla fine mi è venuta l’ispirazione, Jenny doveva autorimpicciolirsi i polsi e le mani, dopo centinai di tentativi ci siamo riusciti, dovevamo pronunciare l’incantesimo nello stesso momento e io alla fine dovevo passarle dell’energia in più in modo che le manette assorbissero la sua ma non la mia è stato molto complicato però c’è l’abbiamo fatta, poi ha strisciato fino alla maniglia è basta toccarla e il maleficio si è spezzato ed io l’ho smaterealizzata qui… - era stato geniale, nessuno aveva pensato a farle rimpicciolire i polsi, ma un momento…
-
- Come è possibile quello che avete fatto ? – chiedemmo in contemporanea io, James, Sirius, Lizzie e Remus, com’era possibile una cosa del genere…
- Si! Vedete siamo legati, il marchio che abbiamo solo io e lei ci permette di comunicare in un modo particolare, in un certo senso condividiamo i poteri e i corpi diciamo così, ma solo se apriamo le menti, cioè è difficile da spiegare è come se tra la mia e la sua mente ci fosse una porta che ci permette di essere sempre in contatto, è diverso dal legame mentale che abbiamo tutti e 4, questa cosa è più forte… - mi disse arrossendo, questo era il legame che si dice avessero Merlino e Morgana, e si narra che Merlino grazie a questo legame aveva riportato Morgana indietro dalla morte, cosa forse possibile non lo so!

Mi voltai verso la mia bambina, le misi una mano sulla fronte ed era bollente, stavo per predere la bacchetta quando Fanny apparve e le si appollaiò sulla pancia, capii che l’avrebbe aiutata lei.

- Ragazzi tutti a letto! E’ tardi e siamo tutti stanchi, ora possiamo dormire! Domani Jenny ci racconterà tutto… – dissi in tono autoritario, Lizzie e Sirius non se lo fecero ripetere due volte e corsero nella loro stanza che ormai avevano a casa mia, mio figlio Sirius guardò la sorella le diede un bacio in fronte e prese il padre per mano che non faceva altro che accarezzarle i capelli, ci voleva una dormita per tutti, Sirius in quei giorni non aveva voluto chiudere occhio diceva che vedeva la sorella stare male e non ce la faceva e James praticamente era diventato un zombie, infine Harry che mi guardò e non si alzò dal divano, capii che non se ne sarebbe andato e come lui così anche Dylan, sospirai e andai a dormire, ero distrutta!
-


________________________________________________________________________________________



( Dylan Black )


Era tornata finalmente! C’era voluto un po’ e molta energia ma ce l’avevamo fatta, quei giorni erano stati troppo dolorosi, avevo condiviso tutto il dolore con lei, avevo capito cosa significava essere torturati senza sosta e avevo assaggiatto sualla “mia” pelle la malvagità dei Mangiamorte, non so come Jenny era sopravvissuta senza aiuto 4 giorni, grazie al nostro legame mi aveva fatto “vedere” tutto e quello che aveva passato ed aveva continuato a passare era stato orribbile ma ora era lì.

Mi avvicinai e le presi la mani, era più calda del solito, cercai di mettermi in contatto con lei ma la porta che ci divideva le mentri era serrata e lasciai perdere.

- Trattamela bene! Non te lo perdonerò mai se la farai soffrire! – sussultai, Harry mi guardava con gli occhi fiammeggianti, gli stessi della sorella e m’immaginai del fumo che gli fuoriusciva dalle orecchie e dal naso. Sapevo cosa intendeva, non l’avrei mai fatta soffrire.

- Mai Harry! Lei è tutta la mia vita! – ed era vero, l’amavo e non avevo nessuna intenzione di lasciarmela sfuggire.

“Ti amo” erano state le sue ultime parole prima di svenire, e nella mia mente non facevano altro che rimbombare.

- Secondo te Salazar è arrabbiato ? – gli chiesi, anche se già sapevo la risposta.

- Si! Lo sento anche se non dovrei più avere nessun collegamento con Voldemort, sento tutto quello che pensa quando si arrabbia! Ed è strano mi aspettavo dei pensieri diversi, ma è sempre Voldemort, non so come spiegarmi vorrei tanto parlare con Godric! – mi disse Harry

- Non lo so Harry! So solo che il nostro nemico è potente , Sirius c’ha spiegato che ora non ha più un cuore dopo il sacrificio dei bambini , Silente viene domani e ne parliamo, almeno chiariamo questa storia! Funny non ti ha detto nulla ? - gli chiesi.

- Mi ha detto solo che Voldemort ha oltrepassato la linea che c’è tra la vita e la morte, gli Horcrux non sono nulla in confronto, però distruggendo quelli che aveva creato abbiamo degli ostacoli in meno, il cuore di Voldemort ora è in un limbo tra cielo e terra, Hope e Funny mi hanno detto cheè un posto che le fenici odiano, non mi ci possono portare morirebbero sul serio! – mi disse sospirando.

- Siamo nei guai allora! – gli dissi e lui annuì.

Harry si alzò e andò in cucina a prendere della cioccolata, quella sarebbe stata una lunga notte.




_____________________________________________________________________________________________



( Sirius Potter )



La sala era grande e buia e puzzava di sangue.

Nagini strisciava tutto intorno a quella stanza tetra e puzzolente e tutti i Mangiamorte indietreggiavano inpauriti.

In fondo alla sala proprio di fronte al portone d’entrata c’era una sedia o meglio un trono completamente nero su cui sedeva una figura anch’essa nera se non fosse stato per le mani e il volto completamente bianchi e gli occhi rossi, alla base della testa portava un codino che raccoglieva una folta chioma di capelli neri.

Quello era Lord Voldemort che divideva il corpo con Salazar Sepeverde.

- Mi state dicendo che la ragazza è scappata ? – biascicò una voce che metteva i brividi.

- Si mio Signore! – disse un Lucius Malfoy completamente steso ai piedi del suo Padrone.

- Sai vero che la torre era completamente ricoperta di malefici e che ogni volta che lei tentava di liberarsi quelli si fortificavano ? – disse sempre Lord Voldemort.
- Si mio Signore! – ridisse Malfoy.

- Sai che nessuno e dico nessuno sarebbe potuto uscire da quella torre vivo ? - gli chiese Voldemort.

- Si mio Signore! – gli rispose Malfoy!

- Sai che sarebbe potuta uscire solo se avesse messo il suo sangue sulla maniglia ? – gli chiese Voldemort.

- Si mio Signore! – rispose Malfoy.

- Quindi se lei non è qui morta come oggi doveva essere vuol dire che è viva da qualche parte ed io non posso completare la mia magia! – questa volte Voldemort fece una costatazione e a sua voce fece quasi piangere Malfoy.

- La riprenderò mio Signore e giuro che prenderò pure gli altri Potter così potrai vendicarti! – disse un Malfoy quasi piangendo e sull’orlo della disperazione.

- Lucius come sei prevedibile! Hai visto la fine che ha fatto la cara Bella, e lei era molto più forte di te, questo non è il solito gruppetto di maghetti che vuole mettermi i bastoni tra le ruote, quel babbanofilo di Silente ora ha alleati un po’ più forti ma non di certo alla mia altezza, Salazar mi ha donato tutti i suoi poteri e mi consiglia giorno dopo giorno, Silente non sa che il mio antenato è tornato per aiutarmi a distruggerlo e presto io siederò sul suo trono d’oro nella sua stupida scuola e da lì comanderò tutto il Mondo Magico e riuscirò a liberare il mondo di Babbani e Mezzosangue… ahahahahahahah… - quando rise tutti i Mangiamorte esularono e risero con lui.

- Mio Signore noi siamo più forti e presto completerai la tua magia e avrai il corpo di Harry Potter da donare a Mastro Salazar… - e queste ultime parole diedero inizio ad una serie di Crucio e altre maledizioni sul “povero” Malfoy.



Mi alzi e corsi a vomitare, era la prima volta che sognavo Lord Voldemort in persona, ed ora quello, quindi Salazar non si era incarnato in lui come tutti pensavamo, ma sarebbe tornato a vivere in carne ed ossa, almeno così volevamo i Mangiamorte.

Mi lavai i denti e corsi giù a dirlo ad Harry e Dylan, ma li trovai a dormire sul divano, vidi l’ora ed erano le 10 del mattino e dormivano ancora tutti, quei giorni erano stati distruttivi per tutti, io evitavo di dormire perché sognavo in continuazione Jenny e stavo sempre male, Harry mi aveva preparato diverse pozioni ma non mi avevo aiutato.

Andai in cucina, avevo fame, in quei giorn tutti gli ospiti che c’erano alla festa dei nonni ci avevano mandato dei cesti di scuse per essere scappati dalla paura, alcuni maghi che volevano mettersi in mostra c’avevano mandato persino delle uova di drago che erano finiti dal nonno che se le stava curando illegalmente.

“De Rogert” aprii il cesto con quel nome e presi i primi muffin a tiro, erano buoni ma non come quelli di Jenny, mangia per un’ora da solo, poi mi scocciai e andai a svegliare Dylan.

- Dylan è quasi mezzogiorno, svegliati… - gli davo dei pizzicotti ma niente non si svegliava, passai al solito metodo, prima gli feci un incantesimo del silenzio poi gli feci apparire un secchio d’acqua gelata in testa e come mi aspettavo saltò e iniziò a urlare e a dirmene di tutti i colori, solo che grazie al mio incantesimo tutto in rigoroso silenzio.

- Grazie per avermi svegliato! – mi disse dopo che si era fatto tornare la voce.

- Prego! Dai vieni di là che devo mostrarti un cosa… - lui annuì e fece una cosa che mi fece sorridere, si girò verso Jenny e le scostò i capelli dalla fronte, quei due erano schifosamente innamorati l’uno dell’altro e neanche si mettevano insieme.

- Cosa devi farmi vedere ? – mi chiese una volta seduto e con davanti muffin, cioccolato e latte.

Chiusi gli occhi e gli mostrai il sogno di quella notte, lui ogni tanto annuiva e poi s’imbronciava.

- Siamo comunque nella merda! Voldemort vuole Harry per dare un corpo a Salazar che gli ha dato tutti i suoi poteri, quindi è schifosamente potente e siamo quindi nella merda, stasera alla riunione ne parleremo! – mi disse addenttando la terza fetta di torta alla melassa.

- Dobbiamo festeggiare il ritorno di Jenny! Non abbiamo festeggiato nulla, siamo al gennaio e sotto l’albero ci sono ancora tutti i regali, possiamo chiedere alla nonna di mandarci tutto per un pranzo di natale posticipato, tempo due ore e ci amnda tutto lo sai, ora ci vado con la metropolvere, tu inizia ad ingrandire la sala da pranzo, penso che siamo solo noi… - corsi al camino urlando a Dylan di sistemare la sala da pranzo, dovevamo festeggiare, amavamo il Natale e quell’anno non l’avevamo festeggiato e neanche l’ultimo dell’anno, dormivano ancora tutti e avevamo tempo, la nonna mi avrebbe dato tutto.



_______________________________________________________________________________________



Sirius corse al camino e in una fiammata verde scomparve, io feci come mi dissi, andai nella sala da pranzo che zia Lily utilizzava solo per le grandi cene e l’allargai, feci apparire delle decorazioni, misi candele ovunque e dopo venti minuti la sala urlava NATALE NATALE NATALE, apparecchiai anche già la tavola, misi qualche posto in più er sicurezza, ma oltre a Silente penso ce nessuno si sarebbe azzardato a fare un cenone di Natale in pieno pomeriggio.

Andai in el salone dove Harry e Jenny dormivano ancora, ravvivai l’albero di natale e accesi tutte le luci e le candele presenti s di esso, feci apparire anche i pacchi che si trovavano sotto al nostro albero e sotto a quellod i zio Remus, in pochi minuti non si capiva più nulla, riempii le calze appese al camini e come i regali feci apparire anche le nostre e quelle di zio Remus, ora si che si respirava aria natalizia.

Decisi di fare le cose per bene, ogni anno a Natale ci riunivamo tutti a casa Potter dalla mattina e facevamo colazione con cioccolato, pancakes e di tutto e di più, non ci fu bisogno di allargare la cucina, zia Lily quella l’aveva voluta immensa, allargai solo il tavolo, misi a posto tutti i cesti e le cose che c’erano dentro e preparai la colazione per tutti, guardai l’orologio era l’una.

Salii da mamma e papà, decisi di svegliare prima papà, zio James e zio Remus.

Aprii quella che ormai era la stanza dei miei genitori, dormivano ancora, mi avvicinai a papà e gli riservai lo stesso trattamento che mi aveva riservato Sirius e anche lui si svegliò di botto, prima di urlare però mi seguì fuori la porta e poi mi diede uno schiaffetto dietro la testa.

- Papàààà! Dai che è l’una! – gli dissi.

- Non m’interessa Dylan ma potevi svegliarmi anche più dolcemente! – mi rispose piccato.

- Non ti saresti svegliato… sone come te! – gli dissi imbronciato.

- Non posso darti torto! Ora andiamo giù ho sentito James scendere… - mi disse imboccando le scale, aveva sentito zio James scendere ? com’era possibile, io non avevo sentito nulla.

Arrivammo in cucina ed era vero, zio James si stava preparando il tè, era ritornato normale finalmente.
- Ciao Ramoso! Vedi che sei di nuvo tra noi, mi fa piacere! – disse mio padre sedendosi accanto a me.

- Ciao Felpato… si sono di nuovo in me, ma sai non è bello sapere che una delle persone più importanti per te sta soffrendo per te perché non voleva che morissi! Sai Jennifer cos’è per me… - rispose.
Li guardai, mi sembrava di essere di troppo, sentivo che quella era una cosa che non avrei mai potuto capire, e come se zio James mi leggesse nella mente si voltò verso di me e un lampo gli passò negli occhi o fu mia impressione.

- Nipote caro, fa soffrire mia figlia e ti ucciderò con le mie mani! Jennifer è stata la mia ancora in un periodo brutto ed è solo grazie a lei se non mi sono suicidato dalla disperazione dopo che Voldemort uccise Harry non avevo più nulla per cui vivere, Lily sembrava uno zombie che camminava e non mi parlava più, e poi scoprimmo che era incinta e iniziammo a vedere uno spiraglio di luce! Lei è stata la nostra forza, e non sai quanto la amo, non lo immagini, o forse si.. – mi disse facendomi l’occhiolino – quindi nipete caro abbi cura di lei, ma sappi che non mi toglierai mai tra i i piedi, sarò sempre il suo papà e probabilmente quel giorno che vi sposerete , veròò spesso a mangiare da voi, perché io senza mia figlia non posso stare! – mi disse con una voce che non gli avevo mai sentito, - ed ora facciamo colazione che ho fame! Lily scenderà tra poco e dall’odore che sento Remus e Teddy stanno per entrare! – disse addenttando un biscotto.

Mi voltai di scatto e così fu, entrò uno zio Remus tutto spettinato con Teddy che batteva le manine e rideva, quel bambino era spettacolare, quandi ci vide fece un sorriso e cambiò i capelli da arancio a giallo.

Non avevo neanche avuto la forza di rispondere a zio James, ormai tutti sapevano quello che provavo per Jenny e a quanto avevo capito solo io e lei ancora non l’avevamo capito, eravamo due tonti, non vedevo l’ora che si svegliasse per parlarle, dopo pochi minuti scedere zia Lily, zia Dora e mia mamma con il suo bel pancino che si faceva giorno dopo giorno più grande, tutte e tre mi sorrisero e mi diedero tre baci.
- Ho fame! Datemi la mia torta alla melassa! – da dietro le mie spalle spuntò Harry che aveva i capelli sparati in tutte le direzioni e un pigiama rosso con dei boccini che volavano, sembrava Sirius la mattina quando veniva in camera mia a svegliarmi.

- Harry tesoro in questo momento mi sembri tuo padre, ha lo stesso piagiama di diversi colori e a scuola spesso la domenica lui e Sirius scendevano in Sala Grande con i loro bei pigiami e le loro belle pantofolo a forma di cervo e di cane, Minerva al quarto anno rinunciò a rimproverarli! – disse zia Lily ridendo.

- Sai mamma una volta anche io e Ron scendemmo con i pigiami in Sala Grande e la cara Minnie quando mi vide per poco non scoppiò a piangere, credevo che volesse mettermi in punizione, invece mi disse solo che se le volevo bene per la sua salute mentale non dovevo scendere più in pigiama in Sala Grande! Ora capisco il perché! Papà tu e Sirius l’avete traumatizzata! – disse Harry e tutti scoppiammo a ridere.

- La cara Minnie ci amava, ha passato 7 anni a punirci senza mai concludere nulla, quando Dylan e Jenny andarono al loro primo anno ci mandò una Strilettera a tutti e tre, si anche a Remus, perché credeva che noi aveva detto a Dylan di buttarsi nel lago nero e raggiungere la scuola a nuota, invece lo fece di sua spontanea volontà! E Jenny da degna figli di Lily Evans fece sentire le sue urla per tutta a scuola già la prima notte che passarono lì! – disse mio padre ridendo.

In effetti mi venne talmente tanta voglia di nuotare che non potetti resistere e mi buttai in acqua facendo quasi venire un infarto a Jenny che me ne disse talmente tante che Silente le diede una pozione calmante, però fu una bella nuotata, la Piovra Gigante mi aiutò anche, da piccolo ero uno spostato, mi ero calmato a 14 anni, mia mamma non sapeva più che pesci prendere con me, ma amavo fare le cose più strane e spesso con me però c’erano Sirius e Jenny, eravamo il trio delle meraviglie, al secondo anno decisi che i Serpeverde dovevano camminare per la scuola con le divise rosse e oro, chiesi a Jenny come potevo far diventare tutte le divise dei Grifondoro rosse e oro per una partita e lei mi disse tutti gli incantesimi da fare e i movimenti, e così il giorno dopo tutti i Serpeverde indossavamo i colori della mia casa, Jenny era talmente arrabbiata che non mi parlò per una settimana, poi litigò con tre Serpeverde per colpa dei suoi capelli e dei suoi occhiali e misteriosamente il giorno dopo i Serpeverde si ritrovarono non solo con le divise tutte oro e rosse, ma per un intero mese non pottettero cambiare colore e ogni volta che ci provavano era sempre peggio, ad alcuni del settimo anno era apparto pure il nostro stemma dietro la schiena, fu una cosa epica, Jenny non per niente era la figlia di James Potter.

Sospirai.

Non facevo altro che pensare a lei, Harry mentalmente mi aveva detto che dormiva ancora, mi feci forza e non mi alzai per andare a controllare.
Guardai l’ora ed erano le 3, Sirius aveva mandato un gufo, alle 4 sarebbe venuto con tutto il pranzo.

- Mamma allora Silente viene per il nostro Natale posticipato ? – le chiesi.

- Ha detto di no! Viene per le 9, faremo una riunione privata ad quale parteciperanno oltre a noi Alice e Franck, Malocchio e Minerva! Vuole essere cauto, c’ha ordinato di non muoverci da casa Potter finchè non verrà, vuole mettere tutte le protezioni necessarie! Vuole fare l’Incanto Fidelio per tutte le nostre case, già l’abbiamo fatto, ma vuole farne uno diverso! Poi stasera viene e ci spiega! – mi disse preoccupata.

Annuii solamente, il tempo sembrava non passare mai, cercavo di parlare con Harry ma dopo che aveva comunicato con Sirius che gli aveva mostrato il sogno che aveva fatto aveva chiuso la mente e non riuscivo a mettermi in contatto con lui!




________________________________________________________________________________________



( Harry Potter )


Stavo malissimo ma non lo davo a vedere, sentivo continuamente il malumore di Voldemort e sembrava essersi raddoppiato, la cicatrice mi bruciava e avrei solo voluto urlare, avevo parlato con Hope appena Dylan se n’era andato, mi aveva detto che il mio legame con Voldemort non c’entrava con gli Horcrux, era un legame di menti che lui aveva creato quando aveva cercato di uccidermi nel mio mondo, e qui era vivo e vegeto quindi il legame non era sparito.

Doveva morire Voldemort per far sparire questo legame, però potevo controllarlo, ma ora non ci riuscivo, lui continuava a pensare a me e a come potermi uccidere per dare il mio corpo a Salazar e proprio non riuscivo a staccare i pensieri da lui, era più forte di me, dovevo “sentire”, pensava e ripensava a come poter venire a casa Potter e prenderci di sorpresa, solo che non poteva perché era ricoperta d’incantesimi e gli unici che potevano venire dovevano essere “invitati” da mio padre, era una versione dell’incanto fidelio fatta da mia madre quando era nata Jennifer,
E la sua mente stava lavorando insieme a Salazar, era un continuo bisbiglio in sottofondo, ma dovevo corpirlo, perché tra poco sarebbe arrivato Sirius e dovevamo festeggiare il nostro Natale posticipato e Jennifer si stava per svegliare, Funny l’aveva messa in un sonno incantato per farle recuperare le forze, ma comunque i lividi che aveva non erano scomparsi, erano stati creati dalla magia e pure la ferita sulla spalla, le ferite create dalla magia nera ci mettevano più tempo per guarire.

La mia sorellina era forte ed ero fiero di lei, non aveva ceduto, la sua forza di volontà era infinita e anche il suo orgoglio!

Boom…

Ed ecco che Dylan cadeva per terra dopo un’allusione non troppo velata di mio padre.

- Un matrimonio in famiglia ci vorrebbe! – e sguardo languido rivolto al povero Dylan.

Quel povero ragazzo avrebbe passato il resto dei suoi giorni con un suocero iperprotettivo e geloso della figlia.
- Ben detto Ramoso! Però pensa che per aprile nascono i piccoli! Dici tu facciamo un’unica festa! – lo zio Sirius non aiutava, ma poveri ragazzi così presto volevano farli sposare.

- L’idea mi piace Felpato! Un’unica grande festa! Harry saresti uno sposo perfetto! – mi disse il mio adorato padre con aria sognante.

Spalancai gli oggi e mi ritrovai davanti il sorriso maligno di Dylan – Si Harry! Saresti proprio carino! – quella voce, era la stessa di Sirius quando nel mio mondo mi proponeva di mettermi insieme a Ginny.

- Ma cosa state dicendo ? Se non ho neanche la ragazza, che faccio mi sposo con me stesso ? – bene balbettavo pure.

- Sai so che una certa ragazza dai capelli rossi, non tua sorella s’intende, stravede per te! – il mio occhio iniziava a tremorale alle parole di Sirius.

- Voi…voi… Voi siete pazzi! – riuscii a dire balbettando, Ginny, sapevo che si riferivano a lei, quei maledetti sapevano che l’amavo, lo sapevano e volevano che mi ci mettessi insieme, ma per il suo bene questo non doveva succedere, dovevo proteggerla.

- Ora lasciatelo stare! – tuonò mia madre, facendo ricordare il mio infinito amore nei suoi confronti, le sorrisi per ringraziarla e lei mi fece l’occhiolino.

- Ma Lily… - dissero in coro quei due che non sarebbero mai cresciuti, ma bastò un’occhiata di fuoco di mia madre per farli tacere, in questo Hermione le assomigliava molto, Remus lo diceva spesso che mia mamma e la mia migliore amica si assomigliavano caratterialmente, forse era per questo che mi ero così affezionato ad Hermione e spesso mi rifugiavo da lei quando mi serviva un conforto.

Avevo bisogno di far tornare nella mia vita Hermione e Ron, per me erano e continuavano ad essre importanti, senza di loro non era vita, e anche senza Ginny ma lei era un’altra questione, avevo deciso dovevo farmi conoscere di più…




_______________________________________________________________________________________




( Jennifer Potter )



“Ti Amo” gliel’avevo detto appena avevo incontrato i suoi occhi, mi era scappato prima di perdere le forze, era stato liberatorio, ma ora come l’avrei guardato negli occhi, dovevo alzarmi da questo maledetto letto, Funny mia aveva ridato tutte le forze, ma ero dolorante, le braccia mi facevano malissimo, e la spalla mi bruciava non ero mai stata così male, e dovevo anche bere.

Aprii la mente e sentivo chiaramente Harry pensare a come farsi conoscere da Ron ed Hermione, da Dylan non sentivo nulla, aveva la mente chiusa, la chiusi anche io, Harry era troppo pensiero e non volevo farmi venire anche i mal di testa, già stavo bene per così dire.

- Funny grazie! – le dissi sinceramente, era appollaiata ancora sulla mia pancia.

- Dovevo! Ora alzati che ti stanno tutti aspettando, dovete festeggiare il Natale posticipatamente, alzati con cautela, anche se hai ripreso tutte le forze magiche sei debole, per certe cose ci vuole tempo! – mi disse sparendo in una fiammata.

Era una parola alzarsi, iniziai ad aprire gli occhi, bene non ci vedevo, mi servivano gli occhiali, mi concentrai e quelli mi apparirono sugli occhi, ora ci vedevo ma dovevo trovare la forza di alzarmi.

Su Jennifer sei stata per dieci giorni cruciata e tenuta prigioniera, trova la froza Grifondoro che c’è in te.
Sospirai!

Alzai lentamente la schiena e la testa iniziò a girarmi, chiusi gli occhi e dopo un po’ li riaprii, lentamente mi girai e misi i piedi per terra, bene la testa non mi girava, piano piano mi alzai, ok, le gambe mi reggevano, mi serviva dell’acqua però, feci un cerchio con la mano e pensai ad un bicchiere d’acqua e quello mi apparve in mano, lo bevvi tutto d’un fiato e mi sentii subito meglio, ero pronta all’assalto di tutti.

Mi avvicinai alla porta della cucina e l’aprii, tutti si girarono e mi ritrovani tutti intorno e braccia ovunque, solo dal prufumo capii che quello che praticamente mi stritolava era mio padre .

- Finalmente ti sei svegliata! – mi disse allenttando la presa ma non staccandosi, io annuii solamente.

- Vuoi mangiare ? Tra poco viene Sirius con il pranzo post natalizio, però se vuoi puoi fare colazione, come desidero, poi dopo mangiato andiamo ad aprire tutti i regali e poi viene Silente… - mio padre era un treno che non voleva sapere di fermarsi.

- Papà calma… sono sana e salva, aspettiamo Sirius, mi uccide se gli dico che non ho fame! Però un bicchiere di cioccolato lo voglio! – detto fatto zio Remus mi porse la sua tazza che ancora fumava, scoppiai a ridere, odiavo quando facevano tutto quello che volevo.

- Zio Remmy grazie ma finiscilo tu, me ne prendo un altro, ce n’è a quantità industriali nella brocca non preoccuparti… - gli dissi dandogli un bacio sulla guancia, papà finalmente aveva staccato la presa.

Mi sedetti e sorseggiai dalla mia tazza a forma si boccino d’oro con tanto di ali, me la regalò papà quando entrai in squadra.
Non osavo guardare Dylan, mi sentivo un’imbecille, continua a gurdare mamma che stava sistemando non so cosa.

- Allora Jenny, ormai sei qui, hai scoperto qualcosa ? – io perciò adoravo zio Sirius, era diretto e non faceva giri di parole inutili e questo gli fece avere due scalpellotti uno da zia Lizzie e uno da zio Remus.

- Voldemort non è posseduto da Salazar a quanto ho capito, ma ci condivide il corpo, Malfoy l’ultimo giorno si fece scappare che serviva un corpo sacrificale, io servivo solo che raffrorzare Voldemort, quando ero lì una Mangiamort è venuta a trovarmi e mi ha detto come uscire, ma non sono riuscita a capire chi era, se non fosse stato per lei forse sarei morta, quella torre era completamente maledetta, una notte sentii delle voci, pensavo che fossero i Mangiamorte invece erano delle anime delle persone che erano seppellite sotto quella torre, non so se sapevano che ero lì, ma la notte sembravano svegliarsi, non ho mai capito quello che dicevano, ma erano anime dannate e rendevano quel posto ancora più maledetto! – credo che se sarei rimasta un giorno in più sarei impazzita, Dylan era stato fondamentale, avevo diviso il dolore con lui, quindi era più sopportabile, mi aveva dato tutta l’energia che mi serviva, insomma era stato il mio salvatore.

- Quindi siamo nella merda! – zio Sirius era sempre fine.

- Di più! – disse Harry! – io sono il bersaglio principale, vuole il mio corpo per darlo a Salazar, e siamo tutti in pericolo, ora dobbiamo stare più attenti di prima! – spalancai gli occhi non sapevo che volessero Harry.

- Ora non parliamo di queste cose, per una volta eliminate la Guerra Magica dalle vostre menti e godiamoci questo Natale posticipato! – intervenne zia Dora.

- Ha ragione Dora! Adesso pensiamo ad altro, Sirius dovrebbe arrivare a minuti, andiamo di là, ho visto tutto addobbato! – disse mamma, tutti annuimmo e ci alzammo, invece di andare vicino a Dylan come volevo andai da Harry e lo abbracciai.

- Non fare la stupida e parlagli! – mi disse mentalmente.

- Dopo Harry! – gli dissi semplicemente, ero una stupida, non sapevo cosa mi bloccava, volevo andare da lui e abbracciarlo, volevo ringraziarlo, ma non ci andavo.

- Non fare come me… prendi coraggio e vai, siete solo tu e lui, non è un estraneo, sarà sempre Dylan! – Harry aveva capito, la mia paura era che non sarebbe stato più il “mio” Dylan, non volevo che cambiasse, volevo che rimanesse sempre il mio migliore amico.

- Ma…se cambiasse! – gli risposi.

- Non cambierà! – mi disse semplicemente e mi spinse verso di lui che era di spalle e parlava con la madre.

- Dylan! – gli dissi mentalmente, sentivo che aveva la nostra “porta” aperta.

- Ti sei presa la briga di parlarmi almeno! – mi disse con voce arrabbiata.

Lo sapevo che c’era rimasto male, non l’avevo degnato neanche di uno sguardo – Scusami! Ma… Ma non… Sono una stupida lo sai… - cosa potevo dirgli, che avevo paura che cambiasse.

- Si lo sei! – non mi diede neanche il tempo di girarmi che mi tirò e mi abbracciò e in quel momento mi sentii a casa, le sue braccia mi avvolsero e mi strisero come se fossi la sua ancora di salvezza, e in quel momento capii che non mi sarei mai voluta staccare da quell’abbraccio, quando lo strinsi anche io la sua presa aumentò ancora di più.

- Parliamo dopo! Ora ci aspettamo, mi pare di aver sentito il camino! – questa volta parlò ad alta voce e mi strinse un’ultima volta prima di tirarmi con lui in sala da pranzo.

- Jenny ti sei svegliata! Almeno potevi metterti qualcosa di più decente per il nostro Natale, ma questo pigiama giallo ti dona! – disse mio fratello Sirius, mi guardò poi chiuse gli occhi e mi ritrovai con indosso il mio vestito da mamma Natale – ecco così stai meglio! – mi disse sorridendomi.

Dopo cinque minuti ci sedemmo tutti a tavola e mangiammo fino quasi a scoppiare, quel pranzo di Natale non me lo sarei mai più dimenticata, la nonna si era data da fare, aveva fatto di tutto, e sui dolci si era data da fare più del solito, la nonna quando si metteva non la batteva nessuno.

Finimmo dopo ore, alle 10 di sera, dopo che Teddy si era addormentato e che Silente aveva mandato una lettera di scuse per non essere potuto venire ma non voleva rovinarci la “festa”, con tanto di cesto pieno di cioccolatini all’amarena e brandy, eravamo tutti seduti davanti l’albero pronti a scartare i regali.




________________________________________________________________________________________




( Lily Evans Potter )



Il natale perfetto, anche se non era natale eravamo tutti riuniti ed io amavo l’atmosfera natalizia, Silente aveva capito che venendo e facendo una riunione ci avrebbe rovinato ancora di più le feste, quindi aveva mandato un messaggio di scuse con un cesto pieno di cioccolata che era già andata nella pancia di tutti, io e Lizzie non ne avevamo potuti mangiare più di due, erano pieni di brandy e non faceva bene ai piccoli.

Non vedevo l’ora che nascessero, la casa si sarebbe di nuovo ripopolata e James e Sirius avrebbero ripreso i loro teatrini trasformati in Ramoso e Felpato per farli mangiare o per farli giocare, era stato così con Harry, con Dylan e Jennifer, con Sirius e ora con Teddy, sarebbero rimasti eterni ragazzi e pure Remus faceva il possibile per essere partecipe ai “giochi”.

- Mammaaaaa guarda Jenny cosa mi ha regalatooooooo! – mi trovai praticamente Sirius a un palmo dal naso con in mano un maglioncino, una camicia, una felpa, un set di Quidditch che lui non sapeva Jenny gli aveva comprato in Egitto quando la nonna se l’era portata a salutare una vecchia amica.

- Sirius calmo, mi sembra sempre che hai 5 anni! Stai attento al nuovo set di Quidditch, Jenny te l’ha preso in Egitto ed è molto raro! – gli dissi, lui spalancò gli occhi e per tutta risposta saltò dal padre che rideva, Sirius era così, quando vedeva un regalo tornava bambino, da questo aveva preso dal padre, si meravigliava per un pacco con un fiocco, da piccolo ci trascinava tutti sotto l’albero per aprire i pacchi e puntualmente ci ritrovavamo a casa di Sirius per far venire anche Dylan e nessuno poi dormiva più.

Mi avvicinai anche io all’albero per aprire i miei regali, presi quello di James, era enorme, mi sedetti piano piano per terra e lo scartai, il mio adorato maritino non si smentiva mai, amavo le foto e lo sapeva, mi aveva regalato come ogni anno un album contenete tutte le foto dell’anno passato, sfogliandolo vidi che c’era anche Harry quando fingeva ancora di non essere lui, ce n’erano tantissime,
dopo le avrei viste, nello scatolone c’erano altre cose, c’erano circa dieci libri che stavo cercando per mari e per monti, un maglione bianco che già adoravo, un set di spazzole in legno e osso, tutti lui li trovava, il solito ciondolo che dovevo mettere vicino al bracciale che portavo al polso sinistro, quest’anno era a forma d’infinito, me ne regalava uno ogni natale dal nostro primo anno a scuola, i primi sette non li avevo mai messi ma li avevo sempre conservati poi ci mettemmo insieme e iniziai mettere il bracciale, era una sua tradizione.

E non erano finiti un calderone nuovo e tutti gli ingredienti che utilizzavo per fare pozioni, mio marito esagerava sempre.

- James esageri sempre! – gli dissi dandogli un bacio a fior di labbra.

- Non esagero, avrei voluto prenderti altre cose, solo che Jenny già ti aveva preso il vestito e quelle pentole che vedesti in Francia e ho litigato anche con Lizzie! Non è colpa mia se ho la mania di farti i regali! – mi disse imbronciato.

- Tu volevi prenderle quello che dovevo prenderl e io! Da Pergamene e Piume abbiamo litigato per mezz’ora davanti alla cassa! – disse Lizzie sentendolo.

M’incuriosii e aprii il regalo di Lizzie, io e lei eravamo solite regalarci pergamene e piume e le nostre essenze preferite.

E infatti aprii il suo pacco e dentro c’era la solita scorta di pergamene, alcune erano anche profumate, due piume di pavone e una piuma blu indendica a quella che le avevo preso io e in più c’erano tre delle mie essenze preferite ed io le avevo fatto lo stesso identico regalo, da quando avevamo avuto Dylan e Jenny andava avanti questa cosa.

- Grazie Lizzie! Vedo che anche tu hai trovato la piuma blu! E’ bellissima! – le dissi.

- Grazie anche a te! Vero è troppo bella, appena l’ho vista ho pensato a te! E tuo marito proprio questa voleva! – disse prendendo la sua idendica alla mia e sventolandola sotto al naso di James che ci guardava male.

- Voi donne vi lamentate sempre! Vero Siry ? – ed ecco che metteva in mezzo il suo fedele compare.

- Ramoso non sono mai stato tanto d’accordo con te! Remus la tua Dora non ha nulla da dire ? – ed anche il terzo compare veniva chiamato in causa.

- Le vostre mogli non si lamentano, Lily ti ha solo fatto notare che tu esageri sempre a farle regali sei tu che ci rimani male perché lei non si mette a fare le feste come vorresti e tu Sirius gli dai ragione perché Lizzie non ti ha voluto regalare e non ti ha fatto comprare una scopa nuova visto che già ne hai cinque tutte nuove e le ultime due le hai comprate l’anno scorso senza contare le scope di Dylan – ecco perché io e Lizzie adoravamo Remus era sempre giusto.

- Malandrino traditore! – esclemarono all’unisono prima di saltargli addosso, questa era una delle scene che si ripetava molto spesso, Remus era una sorta di papà orso che James e Sirius amavano.

- Così soffocato zio Remussss! – e Jenny entrava in causa difendendo l’amato zio.

- G….Gr…Grafie Fenny! – il povero Remus era ancora schiacciato sotto quei due pesi piuma.

- Ramoso perché nessuno vuole giocare con noi! – quella voce, non mi convinceva…

- Siamo due poveri Malandrini! Andiamo dai più piccoli… - neanche il tempo di finire la frase vidi solo un sorriso “malandrino spuntare sulle faccie di quei due idioti e si buttare contemporaneamente addosso a Dylan e Sirius.

- Papààààà! – esclamarono all’istante!

- Giocate con noiiiiiiiiii… - esclamarono di due papà!

La scena era molto divertente, Dylan e Sirius stesi per terra con i rispettivi padre stesi di traverso.

- Non ho più tre anni! – esclamò Dylan.

- Non sono più un bambino! – si lamentò Sirius!

- Quand’eravate piccole volevate solo giocare e non ci facevate stare tranquilli… - disse James imbronciato.

- Ed ora non volete farci contenti! Andiamo James non ci vogliono più bene come quando erano piccoli! – completò Sirius.

Sembrava che si fossero arresi, ma sapevo che non era così, quei due non me la contavano giusta, si alzarono a testa bassa poi guardarono Harry che li fissò, loro continuarono a fissarlo, Harry spalacò gli occhi e fu questione di secondi, si buttare sul mio primogenito che non emise nessun suono quando praticamente sparì in un abbraccio stritola ossa.


- Vi potreste alzare ? Mi fate male! – chiese Harry.

- Solo si ci dici che ci ami! – sarei morta dalle risate, quei due se non avessero fatto gli Auror avrebbero potuto intraprendere una lunga carriera da cabarettisti.

- Siete fuori di testa! – esclamà Harry.

- Ma noi ti amiamo! – esclamarono quei due a gran voce. – Potresti dirci che ci ami così ci alziamo! – continuarono a dire.

- No! Non vi dico proprio nulla! – avrebbero continuato all’infinito se Harry non li avesse acconttentati.

- E allora noi rimaniamo qui! – e per finire gli si strinsero pure di più addosso.

- Harry se non li acconttenti rimarranno così per sempre! – gli disse Jenny.

- Si dovranno stancare prima o poi! – le rispose il fratello.

- Credimi non si stancheranno, te lo dico per esperienza! – questa volta fu Remus a parlare. – Una volta rimasero così per otto ore finchè non mi arresi! Quindi ti conviene farli contenti! – perle di saggezza.

- Dillo! Dillo! Dillo! – iniziarono a catare quei due.

- Non vi do i vostri regali se non vi alzate! – ed ecco che Harry iniziava con le minaccie.

- Questo è un colpo basse! – disse James. – Bassissimo! – continuò Sirius.

- Allora alzatevi! – ordinò Harry!.

Quei due si guardano di nuovo negli occhi e fu un attimo si trasformarono di Felpato e Ramoso ed iniziarono a leccargli tutta la faccia.

- Papàààààààààà….Siriusssss! Che schifooooooo! – e poi scoppiò a ridere insiema tutti quanti.

Guardai i miei figli, tutti e tre, ora potevo dire di essere una donna felice, Harry era con noi, Jenny era tornata e stavamo tutti bene.

Quello sarebbe stato uno dei miei Natali preferiti.




_______________________________________________________________________________________



( Jennifer Potter )



Quello era stato un Natale posticipato bellissimo!

Dopo che tutti avevano scartato i loro regali, avevamo bevuto dell’idromele caldo, avevao giocato chi a scacchi chi a carte e poi si erano fatte e due di notte e avevamo deciso di andare a dormire, eravamo stanchi, io non tanto, mi sentivo ancora debole ma non avevo sonno.

Stavo sistemando tutti i regali che avevo avuto, solo uno ancora dovevo aprire, quello di Dylan, e anche lui il mio non l’aveva aperto, era stato un accordo silenzioso il nostro, li avremmo aperti insieme.

Harry mi aveva riempita di regali, aveva regalato sia a me che a Sirius una collana con una piuma d’oro appesa e ne aveva una anche lui, un’altra cosa che aveva fatto uguale sia a me che a Siriu che a Dylan era una cornice con una foto che ci scattamo tutti e quattro alcune settimane fa e quella la misi subito sul comodino accanto al letto.

Mi aveva regalato anche due maglioni uno verde e uno blu, una sciarpa bianca con una fenice ricamata, un cappello bianco, dei copriorecchie bianchi, della cioccolata, un set per fare pozioni, un calderone nuovo, e un seti per lucidare la mia firebolt. Insomma non sapeva più cosa regalarmi.

Sistemai tutti i vestiti nuovi nell’armadio, ne avevo avuti parecchie anche zia Lizzie, zia Alice, zia Dora e Ginny mi aveva regalto parecchie cose da indossare, anche la Signora Weasley mi aveva mandato il suo solito maglione che io adoravo, quest’anno era azzurro e bianco.

Mi stava salendo l’ansia, pensavo che Dylan mi venisse a bussare, invece non sapevo cosa fare, non lo contattai mentalmente, ma scese giù in cucina, ed infatti lo trovai lì.

- Pensavo non scendessi più! – mi disse alzandosi.

Era sempre più altro e bello.

- Credevo mi venissimi a bussare! – gli dissi avvicinandomi.

- Sapevo che prima o poi saresti scesa! – mi rispose.

Era troppo strano stare lì a fissarci, sapendo cosa dovevamo dirci, ma facendolo, avevamo vissuto quasi 17 anni a essere fratello e sorella ed ora era difficile cambiare il rapporto in qualcosa in più.

- E’ difficile…. – iniziai ma Dylan subito mi bloccò.

- Probabilmente sappiamo da una vita quello che proviamo l’uno per l’altra, ma giocare a fare il fratello e la sorella era più comodo, nessun problema, e nessun litigio diverso da solito, ci faceva comodo! Me ne sono reso in questi giorni, non siamo mai stati amici o fratelli Jennifer… br> Dimmi tu se sembravamo tali, rinnegavamo i nostri sentimenti perché forse avevamo paura della reazione dell’altro non lo so! Ma ora non ce la faccio più, ho capito perché ogni volta che qualcuno si avvicinava a te m’ingelosivo, ho capito perché quando mi dicesti che avevi il tuo primo appuntamento mi arrabbiai talmente tanto che Sirius dovette portarmi nella Stanza delle Necessità e non ti dico quante cose ridussi in mille pezzi,
ho capito perché ogni volta che ti guardo ho le cosiddette farfalle nello stomaco, ho capito che senza di te non posso stare e non ho intenzione di starci più! Tu per me sei tutto, sei una delle cose più care che ho, probabilmente ti ho amata dal primo giorno che sono venuto al mondo e continuerò a farlo epr il resto della vita!
Forse non dovevamo parlare in questa cucina, forse questo doveva succedere dopo una delle nostre litigate mondiali non lo so ma io non posso più aspettare! – quando finì non si avvicinò, anche perché eravamo talmente vicini che riuscivo a contargli le ciglia.

Avevo il cuore a mille, era arrivato il momento che forse aspettavo da una vita…

- Sei stato il mio punto di riferimento sempre, ogni volta che avevo bisogno di un amico correvo da te, eri e sei il mio primo pensiero al mattina e l’ultimo la notte, quando non ci sei sento che mi manca qualcosa, quando qualche ragazza si avvicinava a te m’ingelosivo anche se non lo davo a vedere, quando mi dicesti che ti eri messo con Daysi la sorella di Seamus non dormii per giorni e piansi per tre giorni senza capirne il motivo, poi mi dicesti che non aveva funzionato e subito mi sentii meglio! Quando m’immaginavo il mio futuro ci vedevo sempre te, e pensavo sempre è il mio migliore amico è normale che ci sarà sempre.

Eri in tutto quello che facevo e pensavo, cucinavo e pensavo che ti sarebbe piaciuto, da piccola decisi che dovevo saper fare tutti i dolci al cioccolato perché a papà e agli zii piacevano ma in relatà era perché tu amavi il cioccolato, non so se ti ricordi che per mesi appena tornavo da scuola subito mi mettevo ai fornelli e non avevo neanche 8 anni, adoravo farti felice.

In tutti questi anni non ho fatto altro che vivere la mia vita aspettando te, non fa niente se siamo nella mia cucina alle 3 di notte, per me poteva essere anche in bagno, le parole non avrebbero perso il loro valore! Probabilmente mi sono innamorata di te quando neanche sapevo cosa fosse l’amore e giorno dopo giorno questo sentimento è cresciuto senza che me ne accorgessi, sei l’unico che io abbia amato e sarà così per sempre! Abbiamo 17 anni ma sento che tu dovrai esserci sempre e per sempre! – stavo piangendo e non m’ero neanche accorta.

Eravamo lì in piedi in mezzo la cucina, vicinissimi, con i nasi che si sfioravamo e le mani intrecciate, sarei rimasta così per sempre.

Lui sorrise vedendomi piangere e staccò una mano e con l’indice mi asciugò le lacrime.

- Ti Amo! – mi disse.

- Ti Amo! – gli risposi.

E lui annullò completamente le distanze, aspettavo questo bacio da una vita.




_______________________________________________________________________________________



( Dylan Black )



Non avevo resistito un secondo di più, era splendida con la luce della luna che la illuminava, avevo annullato le distanze ed ora ci stavamo baciando.

Le sue labbra era morbide e il suo sapore era indefinibbile.

Nulla mi sembrava più perfetto di quel momento, in mezzo alla cucina con la luce della luna unica testimone.

Ci staccammo per riprendere fiato, il tempo di guardarci negli occhi e questa volte lei si alzò sulle punte e mi baciò come nessuna mai aveva fatto.

Fu un bacio dolce ma per nulla casto, il mio cuore ormai aveva iniziato a volare insieme alle farfalle nel mio stomaco.

- Ti amo…- mi ridisse dopo essersi staccata da me.

Quel momento non l’avrei mai cancellato dalla mia mente, aveva l’affanno come me e le labbra gonfie e non l’avevo mai vista bella com in quel momento.

- Non mi stancherò mai di sentirtelo dire! – le dissi.

- Allora te lo dirò sempre! – e mi sorrise, fu uno di quei sorrisi che a scuola facevano rimanere tutti a bocca aperta, Jenny aveva la capacità di rimanere le persone senza parole solo guardandole, e da piccolo spesso questo capitava a me.

- Stiamo insieme… - quelle parole mi sembravano strane anche a me.

- Si! A scuola faranno tutti delle facce sconvolte…. Ora… Chi lo dice a tutti gli atri ? – bella domanda…

- Domani ci pensiamo… Ora apri il mio regalo! Il tuo l’ho già aperto, ero tropp curioso… - le dissi, mi aveva regalato un maglione blu, una camicia azzurra, un set per le scope, una sciarpa che aveva fatto lei e c’aveva scritto anche Dylan quella già l’amavo e per finire una scatola di cioccolata da tre chili.

- Sei sempre il solito, almeno potevi aspettarmi! – mi disse aprendo il mio regalo. – Dylan… - sapevo chele sarebbe piaciuto, le avevo comprato un pianoforte, già ne aveva uno, ma quello lo voleva da tempo, ogni volte che andavamo da Magimusica, si sedeva e lo suonava, ma il proprietario non aveva mai voluto metterlo in vendita, ma mio padre l’aveva convinto ed ora era suo.

- Già sai dove metterlo! Non ingrandirlo ancora! – lei per tutta risposta mi abbracciò.

- Non ti ho mai detto perché lo volevo così tanto, questo pianoforte ha più di 500 anni, ho fatto un ricerca e sono pochi i pianoforti così vecchi, e questo si dice che apparteneva a Merlino, infatti se hai notato all’interno tra le corde ci sono delle piccole stelline d’oro, e si sa che la stella è il marchio di Merlino! - mi disse con glu occhi che le brillavano.

Amavo vederla suonare, ci metteva tanta passione e non mi stancavo mai di ammirarla, zia Lily le aveva insegnato a suonare quando aveva quattro anni e lei subito se n’era innamorata, quando eravamo piccoli aveva tentato d’insegnare anche a me ma mi scocciavo.

- Ora è tutto tuo! E dovrai suonare per me… - le dissi.

- Quando vuoi! – mi sorrise.

- E’ tardi vogliamo andare a dormire ?? – le chiesi, in effetti erano quasi le quattro, non mi ero reso conto del tempo che volava.

Lei annuì semplicemente, mi prese pre mano e salimmo le scale, le strinsi la mano, tante volte l’avevo fatto in passato, per noi stare mano nella mano era una cosa naturale, le noste mamme quando ci mandavano da una casa all’altra ci dicevano non dividetevi mai e questa cosa ce l’eravamo portata sempre.

Arrivammo davanti la sua stanza.

- Buonanotte… - mi disse, ed eravamo di nuovo occhi negli occhi, ancora mi dovevo abituare al fatto che stavamo insieme.

- Buonanotte… - le risposi, le stava per girarsi quando mi avvicinai di scatto senza pensarci e la baciai come se da quel bacio dipendesse tutta la mia vita, come se non ci fosse stato un domani, e lei ricambiò, c’era rabbia in quel bacio, rabbia repressa da parte di entrambi, rabbia per le gelosie passate, rabbia per essere stati così stupidi…

Quando Jenny mi allontanò avevamo entrambi l’affanno e sentivo di avere le guance rosse come ce l’aveva lei, non mi ero accorto che l’avevo sollevata da terra e che una mia mano era andata a finire sul suo sedere.

- E’ meglio se andiamo a dormire! – mi disse Jenny aprendo la porta.

- Già… A domani! – le risponsi, lei mi sorrise e poi chiuse la porta.

Sospirai, era difficile per entrambi, 16 anni a pasare a fare i fratelli ed ora questo… era strano!
Mi buttai sul letto e subito volai tra le braccia di Morfeo.




________________________________________________________________________________________



( Jennifer Potter )




Calma Jennifer!
Il mio cuore era a mille, Dylan era più passionale di quello che pensavo, fuori quella porta non avevo capito nulla, mi ero resa solo conto che mi aveva alzato da terra, quel bacio non l’avrei mai dimenticato.

Forse la dichiarazione era stata scontata, forse il posto non era dei migliori, forse non doveva succedere così, ma per me era stato tutto perfetto, non avrei cambiato nulla.

Stavamo insieme e ancora non ci potevo credere.
Tirai il pianoforte rimpicciolito dalla scatola, l’avevo desiderato per anni, lo adoravo ora più che mai, dovevo metterlo nella sala da musica che mamma aveva allestito, lì suonavo e ballavo da quando avevo 4 anni, ora l’avrei ingrandita e l’avrei messo lì.

Presi una pergamena e una piuma, dovevo mandare una lettera a Ginny.

Cara Ginny,

Sono tornata, poi domani o nei prossimi giorni ci dobbiamo vedere, sto bene non preoccuparti, solo qualche graffio e qualche livido che si toglierà tra un po’.

Ti scrivo così presto perché devo darti una notizia, il tuo sogno si è avverato!

Io e Dylan siamo finalmente un noi!
Ora non urlare come una pazza! Ora vado a dormire sono stanca, a domani!

Ti voglio bene!


Non gliela spedii via gufo, ma con un incantesimo gliela feci apparire proprio sul comodino, Silente ci aveva vietato di mandare gufi.

Ero stanca e mi facevano male le braccia, appena mi stesi sul letto mi addormmentai.




______________________________________________________________________________________



( Ginny Weasley )



Le mie urla rimbombarono per tutta la casa. Le lettera della mia migliore amica era stato il buongiorno più bello che potessi avere, finalmente si erano messi insieme, erano anni che aspettavo e quasi non ci speravo più, quei due erano nati per stare insieme.

Ero sola in casa, in santa pace, mamma e papà erano andati a casa di zia Muriel, Ron ormai conviveva con Hermione, i gemelli vivevano nella casa sopra al negozio e il resto lavorava fuori.
Ero l’unica rimasta anche se quasi tutte le sera venivano a mangiare i gemelli, Ron con Hermione e qualche volta Percy, Charlie lavorava in Romania e non lo si vedeva mai e Bill era sempre impegnato con la Grincott.

Insieme alla lettera di Jenny però c’era anche un’altra lettera, Harry mi aveva scritto, era una lettera molto breve, era da un po’ che eravamo diventati amici di penna, mi diceva solamente che Jenny stava bene e che presto mi aspettava a casa loro, il problema era Silente che aveva proibito a tutti di mettere piede in casa Potter fino a nuovo ordine.

Insieme alla lettera di Jenny c’era anche una lettera di Luna, l’altra mia migliore amica era strana in quel periodo, non si faceva vedere mai, stava sempre con Cedric alla fine avevo capito che si erano messi insieme, ma non mi piaceva questa cosa…

Cara Ginny,

Lo so, non mi faccio vedere da una vita, ma sono in una situazione un po’ strana e non posso parlartene, so che sai di me e Cedric, mi dispiace non avertelo detto prima!

La Chang trova sempre il modo di rovinarci gli appuntamenti, e spesso mi manda lettere minatorie, quella è pazza, Cedric non sa più come fare.

Appena torniamo a scuola ti racconto tutto, non posso venire al nostro abituale appuntamento perché lo ammetto devo andare sulla neve con Cedric, li forse non avremo la Chang tra i piedi, ormai non la sopporto più.

Ah grazie per il maglione e per la puffola pigmea, è un’amore!

A presto!


Quella lettera era troppo…
Pulita! Non era da Luna, non si era mai lamentata della Chang eppure erano anni che le metteva ibastoni tra le ruote, qualcosa non andava, e poi io non le avevo regalato il maglione, ma una borsa, non era sbadata fino a quel punto, quella lettera mi puzzava….

Aveva ripetuto troppe volte il nome di Cho e il maglione che non le avevo regalato, qualcosa non quadrava, questo era un messaggio che dovevo interpretare.

Luna aveva un modo tutto suo di far capire le cose alle persone e spesso usava dei giri di parole comprensibili solo a lei.
Presi carta e penna e iniziai a fare i collegamenti più inspiegabili…



______________________________________________________________________________________________



( Luna Lovegood )



Mi trovavo in una situazione che mai avrei pensato di vivere, quella maledetta di Cho Chang era una bugiarda e si era fatta marchiare, l’avevo scoperto per caso prima dell’inizio della scuola, quella scema si era messa a camminare per Londra con un vestito a giro maniche mettendo il marchio in mostra quando mi vide subito pietrificò e mi tenne prigionera per 3 prima, poi mi fece bere con la forza una pozione che mi costringeva a non parlare.

Ma questa storia doveva finire, mi stava sempre intorno, aveva minacciato di uccidere mio padre e d’incantare Cedric, per dispetto aveva distrutto l’orchidea danzante che mio padre stava curando in giardino e aveva quasi dato fuoco a dei pacchi che erano arrivati dall’Olanda, era una pazza e per colpa di qualche stupida pozione non potevo parlarne e in più se provavo a lanciarle qualche incantesino automaticamente quello mi rimbalzava addosso.

Quella mattina era assat due volte fuori casa mia, poi aveva frugato nella posta e se n’era andata, la posta almeno non riusciva a leggerla, avevo incantato la cassetta delle lettere in modo che la posta finiva automaticamente nelle mie tasche.

Speravo che Ginny capissse che qualcosa non andava.





_________________________________________________________________________________________________




( Hermione Granger )



Cari Ron e Hermione,

Ho deciso di farmi conoscere meglio, nel mio mando eravate a famiglia che non avevo mai avuto e se non fosse stato per voi forse ora non sarei qui, desidero diventare vostro amico e vorrei donarvi alcune cose che vi appartenevano, sono solo copie, gli orginali non sono ancora pronto a darveli, del mio Ron e della mia Hermione ormai mi rimane solo quello.

Spero che accettiate!

Con affetto Harry Potter...



Quella lettera era stata una sorpresa, non ci aspettavamo che Harry Potter ci scrivesse, Ron era andato a Diagon Alley e a casa c’ero solo io, decisi di vedere cosa c’ra in quel pacco che si era smaterealizzato magicamente in cucina.

“Noi” era scritto su due album perfettamente uguali, lo aprii, c’erano centinai di foto, partivano dal primo anno e finivano al matrimonio di Bill, sulla prima pagina c’era scritto con la mia calligrafia “Per ricordare sempre i momenti passanti insieme!”

Chiusi l’album, l’avrei guardato con Ron, c’erano due mantelli, uno rosso e uno giallo, su uno c’era scritto Hermione e sull’altro Ron, presi quello giallo che era il mio, attaccato su c’era un biglietto “L’originale come già ti ho detto ce l’ho io, ma questo è praticamente identico, anche io ne ho uno ed è rosso come quello di Ron, ce li regalò Remus per Natale quando eravamo alla ricerca degli Horcrux! “

Poggiai il mantello sulla sedia e presi un cappello tutto storto “Questo Hermione lo facesti al tuo quarto anno per gli elfi domestici, questo è orginale, ne ho circa una decina! “ sorrisi, anche io come l’altra Hermione avevo fatto dei cappelli per gli elfi domestici.

Quello scatolo era pieno di cose, presi tutte le cose su cui c’era scritto il mio nome e iniziai a guardarle bene.

“Questo vestito lo mettesti al ballo del Ceppo a cui andasti insieme a Victor Krum” era un vestito bellissimo, blu e c’erano anche le scarpe.

“Questa è la borsa che ti portavi sempre a presso durante i nostri vagabondaggi alla ricerca degli Horcrux, ho fatto lo stesso incantesimo che facesti tu, se vedi puoi infilarci di tutto, è infinita!” mi sarebbe stata utile.

“In questo pacco ci sono tutte le copie dei libri che più amavi leggere, sono stato attento a copiarli esattamente uguali, se vedi dentro ci sono molte tue note!” aprii il pacco e c’erano decine e decine di libri rimpiccioli ne presi uno in mano e subito rs’ingrandì “La vera storia della magia” amavo quel libro.

Le cose non finivano più, Harry mi aveva persino mandato un plico che conteneva tutte le lettere che gli avevo mandato con le sue risposte, poi i miei diari, quelli li avrei letti volentieri, e tantissime cose che appartenevano all’Hermione del suo mondo e anche a Ron aveva mandato tante cose.

Mi sarei impegnata a conoscerlo….









GRAZIE A TUTTI PER AVER LETTO E COMMENTATO IL PRECEDENTE CAPITOLO!
SPERO CHE QUESTO VI PIACCIA!
SCUSATE PER GLI ERRORI DI BATTITURA CHE CI SARANNO...

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Proteggere... ***







( Severus Piton )



Dovevo andarmene da quell’inferno o sarei morto a breve, il Signore Oscuro era diventato ancor più pericoloso e ogni giorno il suo potere aumentava, non avevo potuto far nulla per non far morire quei 10 bambini innocenti, e giorno dopo giorno i suoi piani si facevano sempre più malvagi.

Quella sera aveva in programma di distruggere Godric’s Hollow e uccidere tutti i suoi abitanti per punire Jennifer.

Mancavano tre ore all’attaccato, il mio incarico era quello di distruggere il cimitero, lui avrebbe provveduto al piccolo ospedale che poteva contare si e no 10 camere, e poi sarebbe passato a tutti gli edifici che gli capitavano a tiro.

Avevo 10 minuti per prendere tutte le mie cose e scappare, Malfoy era andato in bagno, gli avevo dato un cioccolatino e dentro c’era una pozione sciogli vescica, presi il mio baule e lo riempii con tutte le cose che avevo in quella maledetta camera.

Svuotai tutta la mia dispensa delle pozioni, presi tutti i libri e tutti gli ingredienti che avevo.
Mi rimanevano 3 minuti, la camera era ormai vuota, c’era solo il letto, potevo andare, però prima dovevo fare una cosa.

Riportai alla mente le parole di un oscuro incantesimo che pochi si azzardavano a usare e tutto prese fuoco, le fiamme divamparono e uscirono fuori dalla porta e mi smaterealizzai proprio nel momento in cui le fiamme stavano per raggiungermi, ci sarebbero volute ore prima che Voldemort sarebbe riuscito a spegnere il fuoco, stavo guadagnando tempo, dovevo far mettere protezioni per tutta Godric’s Hollow, non si sarebbe arreso tanto facilmente.

Mi smaterealizzai a casa dei Paciock, l’unica casa che non aveva ancora l’Incato Fidelio, Silente gliel’aveva chiesto solo per me.

- Piton cosa ci fai qui! – come mi aspettavo Franck subito corse in salone bacchetta alla mano.

- La mia copertura stava per saltare, ora non perdiamo tempo, l’Oscuro Signore ha in programma di attaccare questo maledetto paesino, e metti qualche protezione attorno alla tua stupoda casa Paciock. – non urlai non era nel mio stile.

- Dolce come sempre Piton! Vai da James, usa la Metropolvere, ha collegato i nostri camini, ora vado a mettere delle stupide protezioni come hai detto tu, sai sotto ordine di Silente non ho potuto imbottire casa mia d’incantesimi per il tuo stupido marchio! – mi voltò le spalle e uscì fuori in giardino.

- Casa Potter – e quando spuntai nel camino di quell’idiota mi trovai davanti Silente, che culo.

- Severus cosa è successo ? – mi chiese Albus.

- Me ne sono andato, mancava poco e saltava la mia copertura, Voldemort ha in programma di distruggere il paese, quindi non perdiamo tempo! – tutti annuirono e per la prima volta mi ritrovai a guardare in faccia Harry Potter, era la copia sputata del padre ma con gli occhi di Lily.

- Potter… - lo salutai così, infondo per me quel ragazzo qui non era nulla.

- Professore… - a quanto sembrava il pensiero er condiviso.




_______________________________________________________________________________________




( Harry Potter )



Per quanto stimassi Severus Piton non potevo di certo cambiare il mio comportamento nei suoi confronti, l’avevo visto altre volte in quei mesi, ma mai ci eravamo guardati negli occhi e mai eravamo rimasti più di 10 minuti nella stessa stanza.

Quando era arrivato stavamo discutendo con Silente delle ultime nvoità e voleva far trasferiti tutti a Potter Manor, solo che mamma non voleva, e papà le dava ragione.

Voleva rimanere a casa loro, ormai era talmente piena d’incantesimi che nessuno si sarebbe potuto avvicinare.

- Albus ho in mente degli incantesimi, però sono oscuri, li ho letti su un libro che Hermione rubò nel Reparto Proibito… - i libri che Hermione aveva rubato nel Reparto Proibito a scuola erano uno dei miei tesori più preziosi, gli incantesimi di cui parlavo me li aveva spiegati Dedalus Lux dopo la Grande Battaglia in uno dei pomeriggio che avevo passato a caa sua.

- Harry sai che sono contrario a questo genere d’incantesimi ma sfortunatamente sto usando spesso questo genere di magia… - mi rispose triste.

- Harry tesoro cosa dobbiamo fare… - la mamma si fidava ciecamente di mee questa cosa mi rendeva sempre più felice.

- La stella dalle 10 punte… - sapevo che non tutti conoscevano l’incantesimo, ma era una delle protezioni più efficaci che c’erano.

- Vedo che non sei un’idiota come pensavo Potter! Muoviamoci allora, dieci di noi attorno alla città e uno al centro, dobbiamo fare in fretta… - Piton aveva capito e come poteva non sapere.

- Si deve solo dire Rebellio, e alzare la bacchetta, l’ultimo a pronunciare l’incantesimo deve essere quello al centro, visto che ne siamo 12, al centro si metteranno Jenny e Dylan e pronuncieranno la formula insieme, si creerà una sorta di cupola nera che poi scomparirà dopo pochi secondi, se si vuole rafforzare ancora di più l’incantesimo si deve versare una goccia di sangue sul terreno…. – spiegai velocemente e tutti annuirono.

- Andiamo allora! La città è nelle nostre mani! – disse mio padre e ci smaterealizzammo tutti nello stesso istante.





_______________________________________________________________________________________



( Dylan Black )




Io e Jenny ci smaterealizzammò al centro della città, cioè nel cimitero, ormai il sole era calato e lì c’era una strana atmosfera.

- Mi mette i brividi stare qui! Speriamo che si sbrighino gli altri… - e la sentii accicinarsi a me, ed io automaticamente le presi una mano.

Non ci parlavamo da quando c’eravamo dati la buona notte fuori casa sua, non ne avevamo avuto il tempo, c’eravamo svegliati tardi e per tutto il pomeriggio io ero stato a giocare a Quidditch con papà, zio James e Sirius, Jenny non poteva perché era ancora convalescente e la mattina si era aperta la ferita che aveva sulla spalla.

- La spalla ti fa ancora male ? – le chiesi preoccupato.

- No! Mi da solo fastidio, la ferita mi prude esono costretta a bere cinque pozioni disgustose e puzzolenti! – mi rispose sorridendo, e li al buio i suoi occhi luccicavano.

- Non ti bacio solo perché non dobbiamo distrarci… - le sussurai e vidi che le guance le si fecero più scure, ma era vero, avevo una voglia assurda di baciarla.

- Sei un’idiota… - si avvicinò e mi sfiorò le labbra leggermente fu un tocco leggero e delicato. – Il primo raggio… Dai dobbiamo versare un gaccia di sangue per terra… - ci ferimmo leggermente il polso, facemmo cadere un po’ si sangue sul terreno e subito chiudemmo la ferita.

- Quattro… Cinque… Sei… Sette… Otto… Nove… Dieci… ora REBELLIO… - lo urlammo nello stesso momento e subito alzammo le bacchette, subito un unico raggio rosso salì verso il cielo e una cupola nera si formò su tutta la città e dopo pochi secondi divenne trasparente.

- Ora mi puoi baciare… - mi sussurrò ed io non me lo feci ripetere due volte e subito mi avvicinai, fu una replica del bacio che c’eravamo dati fuori la sua camera, lei mi avvolse le braccia intorno al collo ed io la sollevai leggermente.

Non mi sarei mai saziato di lei, sentivo le guance rosse e avevo caldo.

- Heyyyyyyyyy… - una voce in lontananza ci fece separare ma forse troppo lentamente perché ci trovammo dopo pochi secondi il sorriso di mia padre e di zio James davanti ai nostri nasi.

“Siamo fregati!” le dissi mentalmente.

“Non potevano scoprirlo in modo peggiore” mi rispose di rimando lei.

Per un paio di minuti papà e zio James ci guardarono negl’occhi e a gran sorpresa iniziarono ad urlare come pazzi e ad abbracciarsi saltellando sul posto dicendo – Che bello! Che bello! Che bello! -

“Sono impazziti!” mi disse mentalmente Jenny.

“Decisamente” le risposi vedendo che quei due non la finivano.

- Da quanto tempo ce lo tenavate nascosto ? – ci urlarono nello stesso momento in faccia.

- Da stamattina alle 4! Ora andiamocene siamo in un cimitero! – rispose Jenny infastidita.

Non rispondemmo ci smaterealizzammo a casa Potter che orami era diventata casa Potter-Black-Lupin visto che avevamo ingrandito tutto la casa per poter vivere tutti insieme.

- Lily tesoro si sono messi insieme – urlò zio James e nello stesso momento mio padre urlò – Lizzie amore Dylan è diventato un ometto! – e tutti scoppiarono a ridere.



___________________________________________________________________________________________



( Jennifer Potter )



Mio padre e zio Sirius aveva l’abilità di trovarsi nel luogo e nel momento giusto sempre quando non dovevano.

Non parlavo con Dylan dalla mattina e proprio quando lui mi stava baciando come se da me dipendesse tutto loro ecco che spuntavano nel cimitero.

- Ora basta! Li state mettendo in imbarazzo… - ecco perché amavo zio Remus.
- Si lasciateli stare, ho capito che siete contenti ma non potete urlarlo al mondo! – amavo anche zia Lizzie.

- Ma… Ma…Ma… siamo contenti! Stavamo aspettando da 16 anni! – sentivo che stavo per prendere a schiaffi mio padre.

- Ora non ditemi che anche voi non siete contenti… - forse avrei dato un paio di schiaffi anche a zio Sirius.

- Non potete ammazzarci l’entusiamo! – urlarono nello stesso istante e insieme a loro anche Harry urlò.

- Harry cosa succede ?? – gli corsi vicino e gli misi una mano sulla fronte.

- Lui…Lui… aaaaaaaaa… - non riusciva a parlare ed ora stava respirando a fatica. – si..è…accorto..che…Sev..erus…è.. scappato! – in una lampo apparve Hope e dopo di lei anche Funny.

“Jenny Voldemort sta per attaccare, Dai due minuti a Harry, deve contrastare la fuoria di quel mostro” mi disse Funny mentalmente.

- Harry concentrari, devi creare un muro e lo devi mettere fuori! – gli dissi lentamente e lui annuì, dopo alcuni minuti lui aprì gli occhi che fiammeggiavano e si alzò da divano.

- Andiamo! Sta per attaccare! Mamma, Lizzie rimanete qui e non muovetevi… - aveva un tono che faceva paura.

- Harry abbiamo protetto la città, non c’è bisogno che andiamo! – disse Silente, non mi ero neanche accorta che era arrivato insieme a Severus.

- Albus non m’importa… - e poof era sparito.

“Harry…HARRYY…HARRYY…” lo chiamammo mentalmente io, Sirius e Dylan, ma lui non rispose.

- Andiamo non lascio mio figlio solo! – papà si alzò ma fu fermato da Piton.

- Potter non andare in escandescenza! Tuo figlio sa quello che fa, andiamo ad aiutarlo ma non devi fare cose stupide! – papà annuii solamente.

- Lizzie, Lily, Dora voi rimanete qui! – zio Sirius puntò la bacchetta contro le tre donne che lo guardarono male.

Io mi alzai e subito mi ritrovai gli sguardi omicidi di papà e di Dylan puntato contro.

- Tu! Dove credi di andare ? – mi dissero in coro.

- Voi chi credete di essere per fermarmi ? Mio fratello si è buttato a braccia aperte contro la morte! – sapevo che li stavo facendo arrabbiare.

- Jenny non costringermi a bloccarti con la magia… - mio padre mi dava sui nervi quando faceva così.

- Jenny ti prego stai ancora male, la spalla ti sanguina ancora, cosa credi che non me ne sia accorto, e sei piena di lividi! Non puoi venire anche tu… - Dylan quasi mi supplicava.

- Io credo che è inutile che state facendo tutte queste storie! Siamo bloccati qui, Harry ha pensato a tutto… - la lieta notizia ce la diede Remus.

- COSA ?? – urlammo tutti.

- Quello scemo si farà uccidere… - mio fratello non aiutava di certo il mio umore già tetro e in una fiammata vedemmo Funny e Hope sparire.



_______________________________________________________________________________________




( Harry Potter )




Ero dovuto scappare da quel salotto pieno di gente per urlare tranquillamente e vomitare anche l’anima, Tom si stava dando da fare e stava cruciando tutti i Mangiamorte che erano presenti a Riddle Manor.

Il regalo di Piton non gli era piaciuto e neanche a me.
Sentivo chiaramente le sue intenzioni, avrebbe attaccato Godric’s Hollow a breve, aveva intenzione di uccidere tutti e di far saltare in aria casa mia insieme a tutte le persone che amavo di più, l’incantesimo che avevano fatto avrebbe dovuto resistere ma non mi fidavo, con Tom c’era anche Salazar, quindi potevano fare di tutto.

Lentamente mi ripresi e eressi un muro mentale, non ce la facevo più a sentire quello che quel pazo provava.

Mi alzai da terra e mi avviai verso il cimitero, sarebbe arrivato da lì.

Alle mie spalle avvertii due fiammate e Hope e Funny mi volarono accanto.

“Sei un’idiota” mi dissero mentalmente.

“Non m’importa! Lui non deve toccare la mia famiglia! “ li avevo bloccati in casa prima di andarmene, nessuno sarebbe potuto ne entrare e ne uscire finchè non fossi tornato, ed io sarei tornato da loro.

Aspettavo d’incontrare Tom da Agosto ora la mia attesa era finita, ed ecco che lui con tutti i sui seguaci si erano smaterealizzati, non potevano muoversi dal cimitero, li vedevo in lontananza che cercavano di camminare ma erano bloccati da una barriera invsibile, ero quello lo scopo della stella a 10 punti intrappolare il nemico al centro, per poter uscire da lì ce ne sarebbe voluto di tempo.

- POTTER NON MI ASPETTAVO CHE FOSSI COSI’ FURBO – Tom amava sempre farsi sentire da tutti, amava dare spettacolo.

- LA STELLA DALLE 10 PUNTE! NEANCHE IO C’AVREI PENSATO, MA CREDIMI NON PIOI FERMARMI, HO I MIEI ASSI NELA MANICA! E TU MORIRAI DI UNA MORTE LENTA E DOLOROSA! – e subito partirono incantesimi su incantesimi che lo scudo assorbiva senza problemi.

Sentii le urla degli abitanti del paese che uscirono tutti in vestaglia e corsero per le strade, c’era chi si smaterealizzava e chi si dimenticava di essere un mago e correva come una pazzo.

Lentamente mi avvicinai al cimitero, non avevo nessuna intenzione di entrarci, ma dovevo far infuriare Tom solo per il gusto di vederlo sconfitto.

- Ciao Tom…- lo salutai quando gli fui lontano a meno di un metro.

- Tu osi… - lo sentii sibilare.

- Si oso… sai non riuscirai mai a distruggero lo scudo, non sai con chi hai a che fare! Ho imparato che per fregare un Serpeverde si deve diventare un Serpeverde! Vero Salazar… - avevo sganciato la bomba, ora dovevo vedero cosa mi avrebbe risposto.

- Sei astuto Harry Potter… metterti contro non uno ma bene due dei maghi più potenti al mondo, questo trucchetto che hai escogitato non ci terrà lontani per molto… e presto tu sarai mio! – mi aspettav una voce diversa, la a parlare era sempre stato Voldemort, qualcosa mi puzzava però, non sapevo cosa.

- Tom dimmi la verità… tu non sai come uscirne… o decidi di andartene o rimani! Sai che dopo due ore che rimani prigioniero della stella ci rimani per sempre… - stavo prendendo gusto a giocare col nemico, infondo lui l’aveva fatto per anni con me.

- Potter… non credevo che ragionassi così, uno che corre dietro la sottana di Silente non farebbe mai una cosa del genere, questa è più una cosa da Mangiamorte, imprigionare il nemico nella sua stessa trappola… potresti fare grandi cose se solo lo volessi… hai potere, le sento da qui… - e sorrise, fece quel sorriso che odiavo tanto.

- Sai Tom non sei il primo che me lo dice… ma sono anche tanto stupido… infatti sto per fare una delle sciocchezze più grandi della mia vita, ma sai mi hai reso le cose più facili… - mi ero reso conto che Nagini stava strisciando ai piedi di Voldemort e sentivo chiaramente che era un Horcrux, dovevo prenderla, e dovevo farlo subito, io potevo oltrepassare lo scudo ma dovevo fare in fretta, sennò sarei rimasto prigioniero del mio stesso incanto se fossi rimani per più di due minuti all’interno dello scudo.

Mi avvicinai ancora di più e lo scudo divenne rosso, mi separavano pochi millimetri da Tom che poggiò le mani sullo scudo.

- Cosa vuoi fare stupido babbanofilo… - sentivo una nota di paura nella sua voce.

- Vedi Tom… Mi serve una cosa… - mi trasformai in grifone e questo fece indietreggiare tutti i Mangiamorte compreso Voldemort, sputai fuoco a non finire per nascondere la visuale a Voldemort, presi un respiro e con metà corpo oltrepassai lo scudo presi nagini tra le fauci, e Tom mi lanciò contrò un Sectumsempra che mi colpì in pieno, strinsi ancora di più il serpente , sentivo il sangue scorrere ma non mi potevo arrendere avevo la mia preda in pungo, Voldemort si avvicinò furibondo e sentii diversi incantesimi venirmi contro, urlai un “Protego” mentale e uno scudo si creò per pochi secondi proteggendomi.

Tom era davanti a me furibondo, e non so chi mi diede la forza di alzare una zampa contro di lui e graffiargli tutto viso, braccia e gambe, mi era bastata una zampata, ero molto più alto di lui, e mentre lui era intento ad urlare io con un battito d’ali uscii dalla scudo.

Tornai subito umano, e Nagini cadde ai miei piedi, io non riuscivo a muovermi, mi faceva male ovunque.

“Ci pensiamo noi” Hope si poggiò sulla mia spalla e mi fece cadere alcune lacrime sul corpo, sentivo che sanguinavo parecchio, mentre Funny imprigionò Nagini in una bolla di fuoco.

- ME LA PAGHERAI MOLTO CARA POTTER! – e dopo mezzo secondo Tom con tutti i Mangiamorte sparì alla mia vista.

“Hope la spada! Presto, sto per vomitare di nuovo! “ la Fenice mi ascoltò e dopo due secondi la spada mi apparve in mano.

Funny liberò Nagini che ricadde a terra ed io le tagliai la testa con un colpo secco, ed anche l’ultimo Horcrux stato eliminato.

La rabbia di Tom m’invase la testa e non potetti fare nulla per non svenire….




Ed ecco il nuovo capitolo, molto breve ma dovevo toliere di mezzo Nagini! Spero che vi piaccia! Vi aspetto al prossimo capitolo! Grazie per i commenti!

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** Realtà! ***










( Neville Paciock )




Correre tra una mare di gente impazzita non era una bella cosa, soprattutto se quella gente andava dalla parte opposta alla tua.

Mio padre era corso a casa Potter ma non riusciva in nessuna maniera ad entrare, ne col camino, ne dalla porta e ne smaterealizzandosi dentro ed io ero stato mandato a calci dalla mamma a vedere Harry dove fosse finito.

E ad un tratto la voce di Voldemort si era sentita ovunque e si era creato il panico, ero stato buttato a terra diverse volte e una vecchia strega mi aveva anche camminato addosso.

Stavo correndo verso il cimitero e vidi la scena da lontano, una montagna nera che sputava fuoco verso Voldemort e i suoi Mangiamorte, quando mi avvicinai di più vidi che era un Grifone enorme e in meno di un minuto lo vidi graffiare a sangue l’Oscuro Signore e allontanarsi da lui con un serpente in bocca.

Iniziai a correre più vloce e vidi il Grifone trasformarsi in Harry, urlare, prendere una spada al volo e tagliare la testa al serpente e svenire.

Quando finalmente arrivai vicino ad Harry m’inginocchiai a terra per prendere fiato, sentivo che i polmoni stavano per esplodere, avevo corso un casino e come uno scemo mi ero dimenticato la bacchetta a casa.

“Neville, porta Harry a casa, solo così potrai entrare!” – chi era stato a parlare, probabilmente ero impazzito, sentivo le voci nella mia testa.

“Neville non sei uscito fuori di testa, sono Hope la Fenice di Harry, lui sta bene, è solo svenuto, portalo a casa!” – alzai la testa e vidi che due Fenici mi guardavano, una era Funny, l’altra probabilmente era Hope.

Annuii solamente e mi avvolsi un braccio di Harry attorno alle spalle e lo alzai, senza bacchetta solo così potevo fare.

- Oddio! – urlai quando sentii degli artigli stringermi e delle fiamme avvolgermi, dopo pochi secondi mi trovai davanti al cancello di casa Potter.

“Entra e metti la mano di Harry sulla maniglia solo così si aprirà la porta!” io annuii di nuovo a Hope che aveva attorno al collo i resti di quella che una volta era Nagini.

Mi avvicinai alla porta e lentamente misi la mano di Harry sulla maniglia, ora che mi rendevo conto era completamente sporco di sangue e mi ero sporcato anche io, che schifo il sangue di Voldemort mi stava inzuppando il maglione, l’avrei bruciato dopo.

La porta si aprì con uno scatto e subito zio James e zio Sirius mi tolsero Harry dalla spalla e lo poggiarono sul divano.

- Grazie Neville! Vieni… ma cosa ti è successo ?? – mi disse zio Remus indicando il maglione che subito mi tolsi con aria schifata.

- Harry ha dato una zampata a Voldemort, da lontano ho visto solo che l’ha colpito molto forte e un mare di sangue che colava… - tutti si voltarono verso Harry che aveva il maglione completamente zuppo.

- Bene ci penso io a svegliarlo… - e in un batter d’occhio un secchio d’acqua gelata colpì in pieno Harry che aprì gli occhi di scatto.

- James sei fuori di testa ? – gli urlò contro zia Lily.

- Tesoro guarda si è svegliato… - le rispose con voce mielosa.

- Papà sei dolce quanto un morso di un drago sul culo… - le parole di Harry furono accolte da risate e sospiri di sollievo e con grande sorpresa di tutti da uno schiaffo da parte di Jenny.

- Questo è per la tua stupidità…- gli disse incrociando le bracci al petto.

- Jenny… - a quanto pareva Jenny era capace di fare rimanere senza parole anche il fratello non solo mezza scuola.

- Te lo sei meritato, ora vatti a lavare, puzzi di Voldemort! – e ridemmo tutti.

- Grazie mille Neville! Spero presto la nostra amicizia tornerà come lo era nel mio mondo! – mi disse Harry con mia grande sorpresa, io gli sorrisi solamente e lui salì le scale con aria cupa.




___________________________________________________________________________________________




( Harry Potter )



Avere i super poteri non serviva a un cavolo se non riuscivo a non vomitare per colpa del dolore lancinante alla testa, fortunatamente ero appena entrato in bagno quando vomitai anche l’anima.

Maledetto Voldemort e maledetto legame, non ne potevo più, mi sentivo un schifo e in questo momento avrei tanto voluto stare sdraiato con la testa sulle gambe di Hermione con Ginny che mi preparava un tè.

Mi mancavano!
Mi mancavano terribilmente, erano giorni che sentivo un enorme vuote accanto a me, e quello poteva riempirlo solo loro, Ron, Hermione e Ginny, e così la mia vita avrebbe avuto più senso, avevo trovato la mia famiglia ma non era completa senza di loro.

Lentamente mi spogliai e diedi fuoco ai vestiti, non avevo intenzione di farli lavare, erano stati “infettati” dalla malvagità di Voldemort.

Lentamente stavo ricostruendo il muro nella mia testa e il dolore si attenuava, ero stato un cretino a ferirlo a quel modo, ma mai ero stato così soddisfatto, probabilmente se avessi usato più forza l’avrei tagliato a metà, era stato appagante vedere la smorfia di dolore che era apparsa sul suo viso.

Mi buttai sotto al getto d’acqua bollente e finalmente mi sentii bene, non mi ero accorto di quanto fossi nervoso, ma tutto era andato bene, Nagini era morta, probabilmente tutti gli scudi che aveva attorno si dissolti una volta entrata nella Stella a 10 punti, era stato fortunato, ora dovevo solo capire come andare nel posto dove Tom aveva nascosto il suo cuore e distruggerlo.
E cercare la coppa di Tassorosso!

Dovevo andare da Hermione, ne sentivo il bisogno, ero abituata a consultarla sempre e comunque ed ora mi sentivo perso, mi aveva risposto alla lettera e mi aveva invitato a pranzo a casa sua il giorno dopo ed io subito avevo accettato.

Era arrivato l’ora di smetterla di fare il melodrammativo e aprire il mio mondo a tutti, non dovevo essere stupido come al solito, li avrei sia protetti che avuti con me, mi mancavano come l’aria, il mio puzzle non era completo senza di loro.

Come diceva Silente l’amore era la mia arma più potente, e lo sarebbe stata ancora, Il Trio Dorato sarebbe tornato a splendere.




_______________________________________________________________________________________




( Jennifer Potter )




Avere come mamma Lilian Evans Potter significare avere nel proprio DNA un carattere pungente, tendente all’ira e spesso alla distruzione, papà mi ripeteva spesso che in questo ero identica alla mamma, quando mi arrabbiavo tendevo a distruggere sempre qualcosa o come in quel momento a suonare visto che il mio ragazzo si era preso la bacchetta e non me l’aveva più voluta dare dandola in custodia a Funny.

Ero seduta da più di un’ora al piano e suonavo, anzi no me la stavo prendendo con i tasti.

Il Perché ?

Dentro di me stavo malissimo anche se non lo davo a vedere, i segni della mia prigionia non volevano andarsene e la spalla continua a sanguinare appena la guardavo male, ma non volevo far preoccupare nessuno, ma dovevo sfogarmi in un modo o nell’altro, quando avevo visto Harry salire le scale a lasciare impronte di sangue mi era venuto il mal di testa e flash di quella maledetta settimana non facevano altro che tornarmi in mente, poi Dylan mi aveva toccata la spalla ed ero scattata, l’avevo guardato male, gli avevo detto di lasciarmi stare e lui capendo cosa mi frullava per la testa mi aveva tirato la bacchetta dalla tasca.

Avevo bisogno di fare qualcosa che non mi facesse pensare, e suonare ora non mi aiutava più, volevo volare ma me l’avevano proibito, di fare dolci non se ne parlava proprio, li avrei bruciati tutti, stavo sprofondando nell’umore più nero.

- Sai sono qui da dieci minuti e ancora devo capire perché non hai buttato all’aria tutto! – una voce mi fece sobbalzare, era zio Sirius.

- C’avevo pensato ma prendermela con la le mie cose non mi avrebbe aiutato molto… - non avevo nessuna intenzione di distruggere la Sala Musica, c’avevo messo anni per farla diventare com’era.

- Quindi hai pensato bene di prendertela con i tasti… - mi disse venendo vicino a me.

In effetti avevo esagerato, se quello fosse stato un normale pianoforte ora non sarebbe ancora in grado di produrre musica.

- Zio Sirius… sto scoppiando! – ed era vero, aveva la testa piena d’immagini e dolore e quando Harry c’aveva rinchiusi in casa le mie ansie e le mie paure erano aumentate.

A sorpresa mi sentii tirare verso di lui e affondai col naso nel maglione che gli avevo regalato l’anno prima.

- Non sei di ferro bambina mia… hai passato una settimana d’inferno e ancora devi scoppiare! In questo sei identica a tua madre. – mi disse accarezzando la schiena.

- Avevo tanta paura, non sapevo come ne sarei uscita! Dovevo fare la forte, dovevo far vedere di non aver paura, ma dentro di me stavo sempre peggio, quando stavo per andare incontro al mio destino e lasciarmi andare Dylan mi ha riacceso la luce della speranza dentro di me! Ma è stata l’esperienza più brutta della mia vita, la Maledizione Cruciatos è una tortura mentale e fisica, quando vedevo Malfoy entrare dalla porta avevo sempre più voglia di piangere, ma non ho mai urlato, non volevo dargli questa soddisfazione… - avevo sussurrato tutto talmente piano che non sapevo se mi avesse sentito.

E quelli erano i miei pensieri da quando mi ero messa a letto la mattina dopo che io e Dylan c’eravamo salutati, non avevo dormito, appena chiudevo gli occhi il sorriso malvagio di Lucius Malfoy si dipingeva nella mia testa.

- Sei stata una vera Grifondoro in questo, e siamo tutti fieri di te, ma ora scoppia pure se vuoi! Non devi tenerti tutto dentro… - e non me lo feci ripetere due volte, scoppiai a piangere.

Piansi come non avevo mai pianto in vita mia.

Piansi dalla rabbia.

Piansi per disperazione.

Piani dal sollievo di essere a casa.

Piansi finchè sentii gli occhi bruciarmi e due braccia sollevarmi.




_______________________________________________________________________________________




( Dylan Black )




Era scoppiata come una bomba atomica.
Tutti stavamo aspettando quel momento, e dalla mattina eravamo in ansia, dopo che la mamma l’aveva visitata per bene e le aveva detto che per guarire del tutto ci sarebbero voluti almeno 10 giorni per via di tutta la magia nera incanalata dentro di lei, Jenny era sprofondata in un baratro nero, per ore aveva letto Storia di Hogwuartz senza parlare, poi aveva mangiato, si era messa a giocare a scacchi magici con zio Remus e non aveva detto più nulla, tranne che nel cimitero.

Cercavo di contattarla mentalmente ma sembrava che si fosse chiusa in se stessa, poi Harry era salito in camere per un attimo il nostro legame si era aperto e avevo visto tutto quello che le passava nella mente e subito le avevo preso la bacchetta.

Quando Jennifer era arrabbiata tendeva ad avere la maledizione facile, con un tono gelido mi aveva detto di lasciarla in pace e poi era corsa a suonare.

Ne zio James ne zia Lily sapeva come riprenderla, e papà era andato lui.

- E’ crollata! Non ha dormito per tutta la notte e stava malissimo! Lily mi sembrava te quando Voldemort ti rapì, ha usato quasi le stesse parole! – sentii zia Lily sospirare.

- Povera bambina mia…- sospirò. Zia Lily anche lei a 16 anni fu rapita da Voldemort, e per una settimana fu rinchiusa in una cella, fu rapita per ricattare zio James che doveva accettare di diventare un Mangiamorte, solo che sorprendendo tutti zia Lily riuscì a scappare, anche lei come Jennifer su affidata alle “adorabili cure” di Malfoy, una sera fece finta di non respirare lui le si avvicinò e lei gli strappò la bacchetta di mano, lo schiantò e non avendo la forza di smaterealizzarsi creò una passaporta con la sua scarpa e arrivò dritta dritta nell’ufficio di Silente.

- Io ero disperata, non dormii per giorni, poi chiesi a Silente di cancellare i sentimenti che provai in quella settimana, e lui mi accontentò, il ricordo è ancora dentro di me, ma se ci penso non provo nulla… - ed anche il suo sguardo mentre pronunciava quella parole era vuoto.

- Basta che ora è di nuovo con noi! – le disse zio James abbracciandola.

“Dylan” mi chiamò mentalmente Sirius.

“Dimmi Sirius! “ gli risposi.

“Cosa possiamo fare per lei?” mi chiese.

“Starle vicino, e condividere le sue pene! Il nostro legame serve a questo no ?” gli risposi, conoscevo Jenny come le mie tasche e non si sarebbe mai fatta cancellare i sentimenti provati in quella settimana, l’unica cosa da fare e legare le menti e alleggerirle il peso dei ricordi.

“Spero che non crolli di nuovo! Non sopporto di verdela così!” mi rispose, Sirius amava sua sorella in una maniera incredibile, ed ero sempre stato geloso di questo loro legame particolare.

“Non crollerà più fidati! Ora andiamo a dormire, sono stanco…” lui annuì solamente e dopo aver salutato tutti salimmo nelle nostre stanze.

- Notte Dylan… - mi disse sbadigliando.

- Notte Siry! – e dopo di lui sbadigliai anch’io.

Mi buttai sul letto con tutti i vestiti e crollai subito, non mi ero accorto di quanto sonno avessi.




_______________________________________________________________________________________



( Remus Lupin )



Le nostre mogli erano andate a dormire, e anch’io avevo sonno, ma quei due non volevano andare a dormire, James perché aveva riportato a galla vecchi ricordi di anni fa e Sirius perché stava pensando a non so cosa ed avevano costretto me a fare del tè.

Dopo averlo versato nelle tazze e averle messe sul tavolo mi sedetti di fronte ai miei due migliori amici.

- Ora mi dite perché non volete andare a dormire ? – l’indomani ci sarebbe stata la luna piena e avevo bisogno di riposarmi.

- Non ce la faccio più Remmy! Sembra che questa guerra ce l’abbia con me! Da quando è iniziata sembra che l’unico pensiero di Voldemort sia roviniamo la vita a James Potter… -ecco, James sembrava sempre contento, sempre pronto a regalare sorrisi a tutti, ma dentro nascondeva sempre qualcosa e ormai erano anni che era sempre in allerta, da quando alla fine del sesto anno rapirono Lily.

- James non devi crollare proprio ora! Da più di vent’anni stiamo resistendo e proprio ora non possiamo crollare… - cercai di risollevargli il morale, ma quando James stava così era praticamente impossibile.

- Siamo tutti in pericolo, ora che Voldemort è sicuro che Harry è vivo! Dobbiamo resistere, ricordi cos’ha detto Silente ? Finchè non c’arrendiamo Voldemort non può cantare vittoria! – a parlare era stato Sirius, vedevo l’ansia nei suoi occhi così come c’era nei miei.

- Mi sento inutile! Non possiamo uscire di casa! Posso solo andare a lavoro, almeno questo mi è rimasto! Mi sembra di essere tornato a quando io e Lily dovevamo nasconderti da Voldemort! – quasi urlò dalla disperazione.

Silente ci aveva praticamente ordinato di non uscire, potevamo solo andare a lavoro e alle riunioni, era pericolo per tutti farsi vedere in giro, non potevamo non andare a lavoro in quanto James era il capo del Dipartimento Auror ed io e Sirius eravamo i suoi vice, fortunatamente Lizzie e Lily erano in maternità e Dora era stata messa in malattia da James, quindi avevamo dei pensieri in meno.

- James stiamo tutti così! Pensa a Lizzie, Lily e Dora che non possono uscire, sai cosa ci combina Malocchio se per caso mettono il naso fuori dalla porta se non per qualcosa di strettamente necessario… - sospirai sentendo le parole di Sirius.

Quella mattina Malocchio era venuto a casa Potter alle 6 per intimare le nostre mogli a non uscire di casa e ha minacciato noi di morte certa se solo fosse capitato qualcosa alle sue pupille.
Alastor Moody non aveva avuto figli in quanto sua moglie era morta dopo due settimana dal matrimonio per mano di Voldemort in persona, e quando avevamo iniziato l’addestramento Auror aveva preso sotto la sua ala protettiva Lily e Lizzie, adorandole dal primo istante cosa mai successa a nessuno dei suoi allievi precedenti e in seguito una volta che era toccato a Dora di fare l’addestramento era entrata anche lei nelle sue grazie.

E ad ogni nostro matrimonio ci aveva minacciato di farci soffrire le pene dell’inferno se solo avesse visto una lacrima cadere dagli occhi delle sue pupille.

- Solo per questo non ho fatto storie! Lily non ne ha voluto sapere di andare a casa dei miei genitori, vuole passare questa gravidanza qui e mi ha promesso che non tenterà di uscire di casa senza il mio permesso! – disse sempre più abbattuto.

- Non mi parlare di gravidanza, Lizzie quando le ho proposto di andare da sua fratello in Francia per poco non mi ha schiantato, vuole stare qui con Lily e Alice! – le urla di Lizzie si erano sentite per tutta Godric’s Hollowe quando tre giorni prima Sirius le aveva fatto quella proposta.

- Non mi parlate di moglie isteriche, Dora ancora non mi parla! – la mia adora mogliettina dopo che le avevo chiesto di andare a casa di sua madre mi aveva dato uno schiaffo ed era andata in silenzio stampa, parlava con tutti tranne che con me.

- Domani è piena, almeno possiamo uscire di casa! – disse Sirius cambiando argomento.

- Almeno questo… Andiamo a Potter Manor, i miei ci aspettano per cena! – almeno avremmo passato una sera diversa.

- Sono triste… tra tre giorni i ragazzi tornano a scuola e non potrò più prendere in giro Dylan… - scoppiai a ridere, Sirius era incorreggibile, ora che aveva scoperto che finalmente di era messo con Jenny già stava programmando tutte le frecciatine che doveva dire.

- Non potrò tenerlo sotto controllo! Spero che lui che non allunghi troppo le mani su mia figlia… - questa volta sorrisi, James e la sua stratosferica gelosia per la figlia on aveva rivali.

- È figlio mio non te l’assicuro… - rispose Sirius.

- Dai Jamie sai che Dylan è più “tranquillo” di Sirius! – cercai di evitare una morte lenta e dolorosa a padre e figlio.

- Lo spero bene per lui! Non sono pronto a diventare nonno… - e lanciò uno sguardo omicida a Sirius che per tutta risposta gli fece una linguaccia.

- Io vi abbandono mie baldi Malandrini, non ho più l’età per rimanere sveglio fino a tarda notte! – dissi alzandomi, ero stanco, e quel terremoto di mio figlio non mi faceva dormire come si doveva, si svegliava almeno due volte durante la nottata e alla fine ero costretto a metterlo tra me e Dora.

- Buonanotte Remus! Felpato andiamo a dormire, e spero per te che domani mattina tuo figlio sia nel suo letto… - sentii mentre salivo le scale.

- Tutto è possibile Ramoso, può essere che tua figlia vada da mio figlio! – e prima di salire gli ultimi scalini sentii chiaramente una sedia cadere e un’imprecazione degna di uno scaricatore di porto.




_______________________________________________________________________________________



( Jennifer Potter )



Ero in una stanza enorme e completamente bianca.

Al centro c’era un letto a cui mi avvicinai.

E quando mi concentrai meglio vidi che non era una letto ma una bara e dentro c’era una Coppa, allungai una mano per prenderla e sentii una voce che rimbombò per tutta la stanza.

- Jennifer…. – la mia mento collegò la voce a un’altra voce che avevo già sentito, a quella di Godric Grifondoro.

- Godric… - mormorai.

- Bambina mia ricorda cosa vi dissi… ricorda perché io e gli altri fondatori non possiamo tornare come Salazar… non avete capito bene la storia…. –

- La storia di voi fondatori ? Me la ricordo benissimo… - dissi

- Pensa alle esatte parole che ti dissi… - feci come dissi, pensai a tutta la storia finchè non arrivai alla fine a quando ci aveva detto che loro non poteva tornare perché non avevano diviso la loro anima.

- No! – quasi urlai.

- Ci sei arrivata finalmente! Salazar ha creato un solo Horcrux fortunatamente, e Harry sa bene cos’è o meglio chi è! – la voce mano mano si stava allontanando.

- Perché non ce l’hai detto prima ? – urlai al vuoto.

- Perché Harry doveva prima distruggere il serpente… - e tutto si fece buio.



Spalancai gli occhi, un altri maledettissimo Horcrux da distruggere, mi alzai di corsa e andai da Harry.

Credevo di trovarlo a dormire, invece stava seduto sul letto con una pergamena in mano.

- Harry! – richiamai la sua attenzione.

- Jenny come mai sei sveglia! – mi disse guardandomi.

- Salazar Serpevedere ha un Horcrux, me l’ha detto Godric in sogno e mi ha detto che tu sai bene cos’è o meglio chi è, me l’ha potuto dire solo ora perché hai distrutto Nagini… - lo vidi sbiancare.

- No… - disse semplicemente.

- Cosa no ? – gli chiesi sedendomi sul letto.

- Forse ho capito cos’è! Devo andare da Silente subito.. – mi disse alzandosi e lasciando cadere la pergamena a terra, vidi bene ed era una lettera.

- Harry…. – non feci in tempo a parlare che Hope gli volò sul braccio e scomparve in una fiammata.

Mi calai a prendere la lettera.

Caro Harry,

Ti aspetto domani a pranzo e non voglio repliche!

Ho sempre sentito che c’era qualcosa che mancava nella mia vita, sentivo un pezzo mancante e credo che eri tu, non ho mai legato particolarmente con gli altri miei compagni di casa.

Ho letto le lettere che ti mandava l’altro me e ho capito che ti voleva molto bene.
Spero che diventiamo amici com’eravamo nel tuo mondo, mi manca un fratello non di sangue.

Sinceramente Tuo Ron!

Sorrisi leggendo quella lettera, sapevo quanto Harry soffrisse anche se non lo dava a vedere, Ron e Hermione gli mancavano come l’aria e finalmente aveva deciso di ricostruire l’amicizia con loro.

Posai la lettera sul letto e mi alzai.
Mi sentivo distrutta, ma invece di andare nella mia camera andai in quella di Dylan.

Dopo che avevo pianto per ore, mi serviva un suo abbraccio.

Piano aprii la porta e lo trovai steso al centro del letto con ancora i vestiti indosso.
Lentamente mi avvicinai.

- Dylan… - sussurai lentamente, e lui per tutta risposta si mise su un fianco.

- Dylan svegliati! – volevo fargli mettere il pigiama almeno e si stava sicuramente gelando senza coperte.
Lui comunque non diede segni di vita.
- Dylan! – gli dissi con un tono di voce più alta e a quel punto lui aprì gli occhi.

- Mamma che c’è ? – sorrisi, era mezzo addormentato.

- Dylan sono io! Mettiti il pigiama! – gli risposi, lui si alzò come un automa, velocemente si spogliò e invece di mettersi il pigiama s’infilò una maglia e s’infilò sotto le coperte tutto in neanche venti secondi.

- Io vado… - era tardi e l’abbraccio me l’avrebbe dato il giorno dopo.

- Vieni qui… - mi rispose.

- Cosa ? – gli dissi aggrottando le sopracciglia.

- Vieni qui vicino a me! – mi rispose guardando negl’occhi, ora era perfettamente sveglio.

- Sicuro ? – gli chiesi.

- Non fare la scema! Credi che ti faccia dormire sola dopo che hai pianto come una pazz! – mi rispose e questa volta si sporse verso di me e mi tirò per un polso, ed io non opponendo resistenza finii dritta dritta stesa su di lui.

- Mettiti almeno un pantalone! – gli dissi rossa come un pomodoro.

- Uff… mettiti sotto le coperte muoviti! – mi disse alzando gli occhi al cielo e si alzò per infilarsi un pantalone di un pigiama.

M’infilai sotto le coperte e lui fece altrettanto, il letto fortunatamente era matrimoniale.

Dylan mi si avvicinò e mi stinse in uno di quegli abbracci che valgono più di mille parole ed io mi ci tuffai.

- Grazie! – gli dissi e lui per tutta risposta mi sorrise.

Non so se mi addormentai subito e dopo ore, ma so solo che non avevo mai dormito così bene.




______________________________________________________________________________________________




( Albus Silente )



Mi ero ritrovato Harry Potter nel mio studio bianco come un cencio, e dopo avermi informato dell’ultima novità mi ero dovuto sedere.

- Cosa pensi che sia l’Horcrux di Salazar ? – gli chiesi ben sapendola risposta.

- Albus non credere che ti dia una risposta diversa da quella che sai già… - mi rispose ed io sospirai.

- Il Basilisco non è facile da uccidere! Io ho avuto fortuna, non so come fare Albus! Se lo svegliamo non sappiamo cosa farà, una volta aperta la Camera dei Segreti lui può andare ovunque, le tubature della scuola sono infinite e prima di trovarlo lui ci farebbe fuori in un attimo! Io non so più parlare serpentese e lui ha l’unico scopo di uccidere… -

- Harry ho qualche idea! Ma ci vorrà tempo per metterle in pratica, so che una volta entrati dal bagno di Mirtilla lui aprirà gli occhi, quindi dobbiamo far in modo di sigillare tutte le tubature che si collegano alla camera e credimi se ti dico che sono infinite, alcune si collegano persino ad Hogsmead, devo consultarmi con tutti i professori, sarà un lavoro lungo e meticoloso, intanto dobbiamo trovare la coppa e poi pensiamo al resto, un passo per volta ragazzo mio e porremo fine a questa guerra! – gli risposi.

Il ragazzo si stava fidando piano piano di me e di questo ero contento, mi ci ero affezionato molto e avrei fatto quanto era in mio potere per proteggerlo.

- Albus un’arma per ucciderlo ce l’abbiamo! La spada di Godric che ho portato dal mio mondo, è intrisa del suo veleno e così anche l’Horcrux morirebbe senza problemi…- annuii semplicemente.

- Harry ora vai, è tardi, e sei stanco, ti rifaccio i miei complimenti per come hai preso Nagini, neanche io avrei avuto il coraggio di farlo! – ed era vero, attaccare Voldemort a quella distanza, ricevere un Sectumsempra e in più uccidere Nagini, quel ragazzo aveva fegato.

- Grazie Albus! – e detto ciò sparì insieme a Hope.

Era molto tardi, e per una volta invece di pensare e ripensare a cosa fare andai a dormire, mi toccava un lavoro molto dure, la scuola era immensa e le tubature ancora di più.



ECCO QUI IL NUOVO CAPITOLO! MI SCUSO SEMPRE PER GLI ORRORI ORTOGRAFICI! GRAZIE LilyLilian CHE HA COMMENTATO LO SCORSO CAPITOLO E GRAZIE A CHI SEGUE LA MIA STORIA! SPERO QUESTO CAPITOLO VI PIACCIA!

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** Pezzi mancanti! ***





( Narcissa Black in Malfoy )



Una femmina!

Finalmente avrei avuto la mia bambina tanto desiderata, Lucius non sapeva nulla ed io stavo male per questo.

Ormai non era più lui, e non potevo correre il rischio di contattarlo per poi trovarmi inseguita dai Mangiamorte.

Silente mi aveva offerto rifugio e protezione, così potevo stare con i miei figli, ma mi sentivo sola, dopo la morte di Bellatrix non avevo più nessuno su cui contare, lei era crudele, ma io e David eravamo le uniche persone a cui voleva bene.

Draco e Marcus dormivano, erano le sei e io avevo deciso di scrivere una lettera che rimandavo da anni.

Presi pergamena e piuma e mi sedetti alla scrivania.




Cara Andromenda,

Si sono io, Narcissa, so che questa lettera ti sorprenderà molto, so che hai un nipote e che tua figlia si è sposata,auguri per questo, se ti stai chiedendo come lo so, no, non sono stati i Mangiamorte a dirmelo, ma mio figlio Draco che anni fa strinse amicizia con Jennifer Potter.

Una cara ragazza, devo ringraziarla, Draco non è diventato un mostro grazie alla sua amicizia.

Torniamo a noi, sai che nostra sorella è morta e ti farà piacere sapere che non era un mostro come sembrava, ha avuto un bambino tre mesi fa, e me l'ha affidato prima di morire, David Cygnus Lestrenge, forse starai pensando che anche tu ci mandasti una lettera dicendo che avevi avuto una bambina e non hai mai avuto risposta.

Sai in che condizioni eravamo e sai che i nostri genitori non ci permettevano di avere contatti con te, non ho mai avuto il coraggio di scriverti dopo che te ne andasti di casa, eri una seconda mamma per me Dromenda, e mi sei mancata molto in questi anni, e credo che anche a Bella sei mancata.

So che scrivendo questa lettera non posso farmi perdonare per anni di silenzio e per tutto il male che hai ricevuto, ma spero che un giorno non troppo lontano tu metta da parte tutti i dissapori e accetti la mia offerta di pace, vorrei riabbracciare mia sorella e tentare di avere una famiglia normale.

Se vuoi incontrarmi Silente mi ospita a Hogwarts, io non posso muovermi dal castello, Madama Chips me l'ha vietato, sono al quarto mese di una gravidanza un pò particolare, e devo stare al riposo, ho rischiato di abortire la settimana scorsa ma Poppy mi ha aiutata in tempo.

Attedo una tua risposa, anche se negativa.

Con sincero affetto tua sorella Narcissa.



Ecco fatto, avevo fatto un passo che rimandavo da oltre venti anni, mia sorella mi era mancata molto, eravamo la triade perfetta, le sorelle più invidiate dal Mondo Magico, eravamo sempre stato molto unite ma dopo che Andromeda si era sposata con quel Tonks la nostra perfetta famiglia era andata in pezzi, i nostri genitori avevano eliminato la loro secondogenita dall’arazzo di famiglia e da tutti i testamenti, avevano fatto in modo che il Mondo Magico dimenticasse l’esistenza di Andromeda Black, ed io e Bella non avevamo potuto fare nulla, inizialmente avevo provato a convincere Bellatrix che era sbagliato, ma lei non mi aveva mai più voluto ascoltare dopo che l’aveva difesa ed era stata crucciata.

Negli anni precedenti avevo sempre cercato di scrivere a mia sorella, ma non avevo mai avuto il coraggio, l’avevamo abbandonata quando ne aveva più bisogno, incinta, senza una famiglia e senza un soldo.
Se lei mi odiava non ne sarei stata sorpresa.

Scrissi sul retro della busta l’incantesimo che mi aveva detto Silente che faceva apparire la posta direttamente al mittente, era troppo pericoloso usare i gufi erano tenuti sotto controllo.

La lettera sparì in un fumo viola ed io mi alzai lentamente, ero sfinita, Poppy mi aveva costretta a letto per almeno due settimane e dovevo bere pozioni su pozioni, lentamente mi stesi e presi sonno.




_______________________________________________________________________________________



( Lily Potter )



La tristezza mi assaliva, tra poco i ragazzi sarebbero tornati a scuola e la casa si sarebbe svuotata, certo abitavamo tutti insieme sotto ordine di Silente, quindi non ero mai sola ed io e Lizzie non potevamo mettere piedi fuori la porta di casa e anche Dora lo stesso, ma i ragazzi rallegravano la casa.

Erano le 10.00 e oltre a noi donne l’unico sveglio era mio figlio Sirius che si rimpizzava come un maiale, James, Sirius e Remus erano già andati a Potter Manor.

- Sirius vuoi dell’altro bacon ? – gli chiesi vedendo che si guardava attorno con le guance piene.

- Shi! – mi disse ingoiando.

Avevo fatto due fotocopie di James, Harry e Sirius gli assomigliavano in tutto, in quei giorni quando si sedevano vicini avevo trattenuto a stento le risate, i capelli sparati in tutte le direzioni erano marchio Potter, e a prima mattina quando erano appena svegli erano uno spettacolo tutti e tre vicini.

Sirius però aveva anche gli occhi di James e questo lo rendeva ancora più simile a lui, mi ricordava mio marito quando aveva 15 anni, l’unica cosa che gli mancava era il ghigno tronfio che tanto avevo odiato.

- Mamma oggi Harry deve andare a mangiare da Ron e Hermione, non so se te l’ha detto! – mi disse.

- Si me l’ha detto stamattina prima di riaddormentarsi di nuovo, gli ho fatto una torta alla melassa, così non va a mani vuote! – a dire il vero gliel’avevo visto scritto in faccia che non sapeva cosa portare così l’avevo anticipato.

- Hai fatto bene mamma, non sapevo cosa portare! – mi disse Harry entrando in cucina e dandomi un bacio sulla guancia e poggiando un mano sulla pancia che era sempre più evidente.

- Fai bene ad andare da loro, fatti conoscere per la persona splendida che sei! – gli dissi sinceramente, nel suo sguardo notavo sempre una nota di malinconia.

Lui per tutta risposta mi sorrise solamente.

- Harry per caso hai visto se mio figlio è sveglio ? – chiese Lizzie.

- Dorme ancora e con lui c’è Jenny! Non vi allarmate stanno solo dormendo, ho controllato! – rispose, e tutti sorridemmo alle sue parole.

Non potevo essere più contenta per mia figlia, finalmente aveva smesso di essere la solita cocciuta e aveva permesso ai suoi sentimenti di farsi avanti.
Erano anni che aspettavamo che si mettessero insieme e sapevamo che appena finita la scuola si sarebbero sposati, così come avevamo fatto io e James e Sirius e Lizzie.

- Sono troppo belli insieme! Erano anni che aspettavo! – disse Dora, dando voce ai miei pensieri.

- Io ormai non sapevo più come fare, Dylan era diventato intrattabile, e fulminava con lo sguardo chiunque si avvicinava a Jenny! – sospirò Sirius.

- Mio figlio non ha preso nulla dal padre in quel campo fortunatamente! – rise Lizzie, anche se tutti sapevamo che Dylan fino ai 14 anni era peggio di Sirius, ma si era calmato misteriosamente.

- Zia, Dylan si è calmato solo dopo che Jenny si mise con Lucas quel ragazzo di Corvonero, era geloso marcio e non lo sapeva neanche lui! – ecco spiegato l’improvviso cambiamento di Dylan.

- Non voglio sapere nulla Sirius! Basta che ora sta insieme a Jennifer! – disse la mia amica sventolando una mano e facendoci ridere tutti.




( Dylan Black )




Svegliarsi con Jenny praticamente stesa su di me era stata una sorpresa, e vedere dov’erano le mie mani era stata una sorpresa ancora più grande, una era sotto la maglia del pigiama sulla sua schiena nuda e questo mi aveva procurato non pochi brividi e l’altra mano era sul suo sedere, se non mi era alzato di botto era solo perché lei aveva la testa appoggiata sul mio petto e lo stesso le mani.

Non avevo mai avuto risveglio migliore.
Allungai lo sguardo verso la sveglia poggiata sul comodino, erano le 11.00, era ora di alzarsi.

- Jenny! – mormorai, e le accarezzai la schiena, e lei per tutta risposa si accoccolò ancora di più facendola sembrare piccola e indifesa.

- Piccola… sono le 11.00! – mormorai un po’ più ad alta voce.

Sentii le sue mani spostarsi lentamente e fare un po’ di forza sul suo petto e dopo pochi secondi il suo viso era a pochi centimetri dal mio e mi sorrise.

- Ben svegliata! – le dissi e lei per tutta risposta mi diede un bacio sulla guancia.

- Che ne dici di alzarci ? – mi sembrava di parlare ad una bambina piccola, e lei scosse la testa facendo svolazzare i suoi ricci infuocati.

- Non hai fame ? – le chiese sapendo di colpire il punto giusto.

- In effetti, un po’ si! – finalmente aveva parlato.

- Che ne dici di alzarti allora ? – era sempre stesa su di me e questo non aiutava la mia salute mentale, anche perché i miei ormoni erano impazziti in quel momento.

- E se non volessi alzarmi ? – mi disse con voce dispettosa.

- Jenny amore mio è meglio se ci alziamo! Ne va della mia salute mentale…- le dissi dolcemente.

Lei fece un sorriso malandrino e invece di alzarsi si sedette sulla mia pancia.

- Sei dispettosa stamattina! – le dissi ridendo.

- Ho deciso che voglio farti impazzire! – mi disse legandosi i capelli che si erano sciolti durante la notte.

- Ci stai riuscendo! Quindi è meglio sia per me che per te alzarci! – le dissi serio, non stavamo insieme neanche da due giorni.

- Più che altro è meglio per te, e stamattina mi sento molto ma molto dispettosa… - la vidi avvicinarci pericolosamente al mio viso e quando arrivò alle mie labbra deviò la traiettoria alla mia guancia e piano piano scese verso il mio collo provocandomi una quantità incredibile di brividi.

- Je..n..ny! Basta ti prego! – le dissi prendendola per le spalle e lei scoppiò a ridere.

- Sei diventato rossooo! – lei rideva

- Sei un piccola strega! – le dissi sedendomi e lei scivolò di lato ridendo.

- Lo so! – mi rispose, almeno non aveva più lo sguardo ansioso e spaventato della sera prima.

- Vado a farmi una doccia, e scendo! - le dissi alzandomi, avevo proprio bisogno di una doccia.

Lei si alzò e corse ad abbracciarmi.

- Buongiorno! – mi disse con la faccia sul mio petto.

- Buongiorno! – le disse stringendola a me e poggiandole il mento tra i capelli.

- Sbrigati a scendere, io vado a mangiare ho fame! – mi disse e scappò senza neanche darmi il tempo di rispondere.

Quella ragazza mi avrebbe fatto impazzire prima o poi, presi un tuta e i boxer con le pluffe e corsi in bagno, mi spogliai velocemente e mi buttai sotto la doccia calda, mi sentii subito meglio.

“Dylannn quando scendiiiiii! Mi mangio anche la tua colazione se non ti sbrighi e poi dovresti vedere Harry sembra che si sia seduto su in puntaspilli ed bianco come un cencio! Tra poco deve andare da Ron e Hermione!” queste parole mi erano state urlate nella mente da un Sirius sin troppo entusiasta.

“Sirius sono sotto la doccia, dammi cinque minuti e scendo!” gli risposi irritato.

“Muoviti!” mi urlò.

Io non risposi, mi lavai velocemente e in cinque minuti ero in cucina.

- Buongiorno famiglia! – urlai a gran voce e diedi un bacio a mia madre che mi sembrava sempre più grande, la pancia iniziava a crescere.

- Harry respira sennò svieni sul tavolo! – gli disse dandogli una pacca sulla spalla.

- Dylan si delicato come al solito! – mi rispose.

Mi sedetti accanto a lui e iniziai a mangiare, avevo una fame atroce.

- Sai Ron e Hermione non ti mangeranno! Hermione alcune volte fa paura è vero, ma è inutile essere così nervoso! – gli dissi sinceramente, si preoccupava troppo, Ron e Hermione probabilmente già lo consideravano il loro migliore amico.

- Li conosci meglio di noi! Sai come sono fatti e sai che Ron probabilmente già ti considera il suo migliore amico! – diede voce ai miei pensieri Sirius.

- Non ci posso fare nulla! Loro non sanno chi sono ed io non so come hanno reagito ai miei regali! – era nervosissimo.

- Hanno reagito bene credimi! Hermione mi ha mandato una lettera e non vede l’ora di vederti!- gli disse Jenny sventolandogli sotto al naso un foglio di pergamena che Harry prese al volo.







( Harry Potter )



Amica mia,

Non hai idea di come sono in ansia, non voglio deludere Harry, ne ha passate tante e io e Ron desideriamo solo diventare suoi amici.

Certo non siamo gli stessi del suo mondo ma insomma siamo noi, con i nostri difetti e i nostri pregi che Harry ha imparato a conoscere, dalle lettere che gli mandavo ho notato che gli volevo molto bene, per me era a tutti gli effetti un fratello e spero che diventi così.

Ron mi sta pregando di dirti se puoi dire a Harry che è un idiota, perché poteva farsi vivo da subito, lui non vede l’ora di parlarci dal vivo.

Ora torniamo a noi, grazie per il regalo, mi serviva u set di piume nuovo e anche il vestito che mi hai preso è bellissimo.

Spero che tu stia bene, Dylan mi spediva due lettere al giorno per tenermi informata delle tue condizione quando eri prigioniera, non sono venuta ancora a farti visita per colpa di Silente, ha proibito a tutti di venire a casa vostra, ma non preoccuparti che appena posso vengo ad Hogwarts.

Ah finalmente tu e Dylan state insieme, se non vi fosse messi insieme entro la fine dell’anno vi avrei riservato lo stesso trattamento che abbiamo ricevuto io e Ron.

Ora scappo che sto facendo il timballo di carne con la ricetta di Molly.

Un bacio a tutti!

Hermione!



Ero felice per quella lettera e ancor di più per la parole di Ron, non vedevo l’ora d’iniziare quest’amicizia con, ci sarebbe voluto tempo per conoscersi a fondo come era successo nel mio mondo, ma forse era arrivato il momento di iniziare a vivere veramente in questo mondo senza pezzi mancanti.

Restituii la lettera a mia sorella e mi alzai, era arrivato il momento che tanto aspettavo.

- Io vado! A stasera! – feci un sorriso a tutti prima di sparire in un lampo di fuoco, Hope mi era apparsa sulla spalla.

Quando aprii gli occhi mi trovai in una cucina gialla e azzurra con un enorme tavolo in ciliegio e Ron e Hermione con gli occhi spalancati.

- Scusate per l’entrata un po’ particolare ma così ho fatto prima! – dissi in imbarazzo.

- Non preoccuparti Harry! Lei è Hope giusto ? – mi chiese Hermione indicando la Fenice che mi stava ancora sulla spalla.

- Si! Vuoi accarezzarla ? – le chiesi capendo le sue intenzioni al volo.

- Posso ? – mi chiese titubante, io non risposi perché Hope già le era volata sulla spalla.

“Questa tua amica mi sta molto simpatica!” mi disse con la sua vocetta da bimba.

“E’ molto simpatica! Sai che nel mio mondo era una delle mie più care amiche!” le risposi.

“Lo so!” mi rispose e quasi mi venne da ridere quando volo in braccio a Ron e lui per poco non cadeva dalla sedia.

- Le siete simpatici! – dissi a entrambi.

- Come lo sai ? – mi chiese Ron che intanto accarezzava con un dito Hope che gli si era appollaiata sulle gambe.

- Me l’ha detto! Io e lei abbiamo un legame speciale, è come dire la mia protettrice! – dissi loro e li vidi annuire.

- Sai quando ci hai mandato quei pacchi ci siamo molto sorpresi, non avrei mai pensato che nel tuo mondo fossimo i tuoi più cari amici, ma sai pensandoci ho sempre sentito che mi mancava qualcosa e anche Ron… - mi disse Hermione indicando il rosso che annuiva.

- Si! Seamus, Dean e Neville sono miei amici, per 7 anni c’ho vissuto insieme e spesso ci vediamo, almeno due volte a settimana, ma non so perché non sono mai venuti alla Tana a dormire, non c’ho mai passato le vacanze insieme, ne quelle estive ne quelle invernali, non rientrano nella mia famiglia come invece tu rientravi in quella del Ron del tuo mondo.

Dalle cose che ci hai mandato, dalle lettere che ho letto dalle foto ho visto e capito che per me eri un fratello e che mai avrei potuto metterti da parte o tradirti! – mi disse guardandomi negli occhi e da lì capii che le sue parole erano sincere.

Io sospirai e mi sedetti e Hope venne ad appollaiarsi sulle mi gambe.

- Credetemi per me eravate la famiglia che non avevo mai avuto, e quando siete morti il mondo mi è caduto addosso, la mia vita era finita insieme alla vostra e a quella di Ginny e gli altri, e quando sono venuto in questo mondo e vi ho visti non avete idea di quanto ero felice, ma non volevo mettervi in pericolo, non volevo rischiare che i Mangiamorte mi facessero qualcosa per colpa mia, ma non ce la facevo più, dovevo vedervi e dirvi tutto di me, la notte scorsa sono stato un’idiota ho ferito Voldemort dalla testa ai piedi e vedete le nostre menti sono collegate, ed io sento tutto quello che prova e sono stato malissimo e desideravo tanto avere Hermione e Ginny con me,

Nel mio mondo quando stavo male eravate voi due a prendervi cura di me e ieri mi sono sentito perso, mi mancava quasi l’aria. – dissi, tanto valeva farsi conoscere per quello che ero.

- Harry ti va di raccontarci tutto ? Sappiamo tutto grazie alle lettere e al mio diario, ma vogliamo sentirlo da te! – mi chiese Ron.

Io annuii e feci apparire un Pensatoio, era meglio mostrare.

- Vi va prima di vedere e poi mi fate tutte le domande che volete ? – chiesi e loro annuirono, iniziai ad infilare tutti i miei ricordi nel bacile di pietra e quando finalmente finii con la mano li invitaii ad entrare e loro vi ci immersero.

Questa volta li seguii anche io, mi vidi crescere nel pensatoio e vidi tutte le mie avventure con loro, non avevo messo tutti i ricordi ci sarebbe volto troppo tempo, ma misi i principali :

Il nostro primo incontro sull’Espresso che portava alla scuola, il giorni di Halloween il primo anno, l’avventura nella botola di Fuffy, l’inizio del secondo anno sulla macchina volante, l’avventura nella camera dei segreti, l’inizio del terzo anno quando i Dissennatori vennero sul treno, e la fine del terzo anno quando salvammo Sirius, quando il mio nome uscì dal Calice di fuoco e le tre prove, e tutte le altre esperienze che avevo vissuto con loro, tutto in breve sennò ci sarebbero voluti giorni.

Quando finalmente uscimmo era calata la sera ed erano quasi le 23.00 e i nostri stomaci brontolavano non poco.

- Wow.. – fu l’unica cosa che disse Ron.

- Eh già.. – risposi io.

- Harry sono senza parole, dire quello che hai passato è una cosa ma vederlo ne è un’altra, ma voglio vedere tutto, per intero, ti chiedo se puoi fare una copia dei tuoi ricordi, di tutti e rimanerli a me, se che ti chiedo una cosa esagerata, ma voglio conoscere tutti, la me del tuo mondo sapeva tutto e anche io voglio sapere tutto! – Hermione era sempre la stessa, non sarebbe mai cambiata.

- Se non fosse Ron e Hermione sappi che non farei mai una cosa del genere! – risposi, la copia dei ricordi era molto difficile, e non ci avevo mai provato.

“Harry lascia fare a me” mi disse Hope.

“Ti brucerà un po’ la fronte, ma non aver paura, tu devi solo rilassarti e svuotare la mente” mi punse sulla fronte col becco e feci come mi disse.

Mi bruciava la fronte e mi sentivo la testa pensante, rimanemmo così per dieci minuti poi sul tavolo apparve un’ampolla d’oro.

“Ecco fatto! Ma avverti Hermione che la copia non durerà per sempre potrà vedere tutto al massimo due volte!”

“Grazie Hope!” le dissi.

- Hermione Hope mi ha chiesto di dirti che potrai vedere tutto al massimo due volte, sai che la copia dei ricordi è molto complicata e lei mi ha fato un mano! – le dissi.

- Grazie Harry! Grazie per averci permesso di conoscerti! – mi disse abbracciandomi a sorpresa.

Io ricambiai subito, mi sentii a casa, sentii che i pezzi tornavano al loro posto e quando Ron si unì all’abbraccio scoppiammo tutti e tre a ridere.

- Ora mangiamo che ho fame! – disse Ron ridendo.

Ci sedemmo tutti e tre e mangiammo di gusto, la cucina di Hermione era notevolmente migliorata.

Parlammo fino al mattino e fui costretto a mandare un messaggio a casa per avverti che sarei tornato il giorno dopo.

Parlammo di tutto, mi raccontarono di loro, e dei loro anni ad Hogwarts privi di avventure ma pur sempre belli.





_______________________________________________________________________________




( Andromeda Blak in Tonks )



Stavo rileggendo per l’ennesima volta la lettera di mia sorella, non sapevo che fare, negli anni il risentimento che provavo nei loro confronti si era attutito, ma non era scomparso, non potevo negare di non aver pianto alla morte di Bellatrix, ma la cosa era finita lì, ma sapere che non era un mostro come sembrava mi aveva rincuorata, la sorella che avevo amato era tornata in se almeno.

Ted mi aveva detto di andare ad incontrarla, sapeva quanto volevo bene alle mie sorelle e quanto mi erano mancate, ma io ero indecisa.

Sapevo che se l’avrei rivista avrei buttato giù i muri che mi ero creata e non sapevo se ero pronta a riaccoglierla nella mia vita.

Guardai l’unica foto che avevo di tutte e tre in mostra, e mi scese una lacrima, io ero in mezzo e Bellatrix alla mia destra abbracciava me e Narcissa ridendo, eravamo molto unite ma non era bastato.

Presi piuma e pergamena e scrissi soltanto “Verrò tra tre giorni!” e le mandai la lettera come lei l’aveva mandata a me, con l’incantesimi che spedisce direttamente al destinatario.

Forse avevo fatto bene o forse no, ma era meglio togliermi questo peso dallo stomaco che mi portavo da anni.




Ecco il nuovo capitolo, spero che vi piaccia e grazie per le recensioni!


Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** Progressi.. ***


Ecco il nuovo capitolo e scusate per l'immenso ritardo. Ringrazio tutti quelli che hanno commentato se ho postato è stato solo grazie a voi. Non ho mai dedicato un capitolo a nessuno e questo lo dedico ad Amelia che ha modificato un mio caro amico in un essere senza pensieri... Ecco il perchè del mio ritardo.... Grazie a tutti quelli che leggeranno e che commenteranno, vi voglio bene!








( Andromeda Black in Toncks )



Trovarsi dopo tanti anni seduta allo stesso tavolo con mia sorella era stato strano, non era cambiata molto, un paio di rughe in più e al massimo cinque chili in più, aveva sempre lo stesso colore di capelli e quella ciocca nera che non avevamo mai capito come mai le crescesse, gli occhi di ghiaccio erano più sereni e la pancia le donava molto.

- Ti trovo bene Cissy! – le dissi sinceramente.

- Anche io Dromeda! Gli anni non ti pesano minimamente, anzi ti donano! – mi disse con il suo solito tono altolocato, tra le braccia aveva mio nipote che dormiva, quel bambino era uno spettacolo, i capelli neri erano riccissimi e immaginavo avesse gli occhi blu.

- E’ bello come Bellatrix! – dissi indicando il bambino.

- Lo so! Non ha preso nulla dal padre, solo il cognome, sono in causa con il Ministero per cambiarglielo in Black, Bellatrix voleva così! – mi disse sospirando, sapevo che per Bella sposarsi era stata una condanna e ricordo chiaramente le parole che disse a mio padre quando le annunciò il fidanzamento “I miei figli non saranno mai dei Lestrenge!” e così sarebbe stato.

- Ha odiato quell’uomo dal primo istante e non smetterà mai! – le dissi.

- Sai che non dormivano nello stesso letto ? Gli diceva che non era degno di poggiare la testa sui cuscini dove la poggiava lei, le litigate che c’erano in casa loro non le potrò mai dimenticare, David è nato per caso, e dal primo istante che scoprì di essere incinta cacciò Rodolphus di casa! Io stessa ne rimasi sorpresa! – mi disse sorprendendo anche me.

- E tu Cissy ? – le chiesi sapendo che mi avrebbe capito.

- Io ormai non ho più un marito, Lucius non è più lui, voleva offrire Draco e Marcus come cavie sacrificali e da lì capii che non era più l’uomo che avevo sposato, gli ho tenuta nascosta la gravidanza…Scappare è stata l’unica alternativa e la scelta più giusta! Spero che questa guerra finisca presto, non ho intenzione di rimanere chiusa qui ancora per molto… - mi disse triste.

Questa guerra stava uccidendo tutti, non solo fisicamente ma anche psicologicamente, Voldemort ormai sapeva di Harry e i pericoli erano aumentati ancora di più, mia figlia era rinchiusa in casa Potter e non poteva uscire, erano circondati da incantesimi e Silente proibiva a tutti di andarci.

- Cissy questa guerra sta distruggendo tutti… Da quando è iniziata i Mangiamorte non hanno fatto altro che dare la caccia a me e mia figlia e milioni d’incantesimi intorno casa… non ho pace da decenni! – le dissi sconsolata.

- Dromeda posso abbracciarti ? – rimasi sorpresa dalla sua domanda, ma senza esitazione mi alzai sorprendendo me stessa.

- Perdonami Dromeda perdonami per tutto! Sono stata la persona peggiore del mondo, ma non è passato giorno in cui non ti abbia pensato! Mi sei mandata come l’aria, ti volevo al mio matrimonio, ti volevo quando ho partorito Draco e Marcus, ti volevo accanto a me ma non potevo o meglio avevo paura e me ne pento… Perdonami ti prego… - mi disse piangendo come non l’avevo mai vista fare.

- Cissy ti perdono… - dissi solo questo e ci abbracciammo e parlammo per ore, a volte piangendo a volte ridendo, avevo ritrovato mia sorella e questo mi dava un po’ di pace.





_______________________________________________________________________________




( Harry Potter )




La scuola era immensa e le tubature infinite.

Ero tornato a scuola da una settimana e non sapevo da dove iniziare, Albus aveva chiesto agli Elfi Domestici di fargli una mappa con tutte le tubature e dopo una settimana ne avevano fatta una solo del piano terra e da lì avremmo iniziato…

Mi trovavo nell’ufficio del Preside a consultare l’enorme pergamena e non sapevo se ridere o piangere.

- Harry ragazzo mio ho intenzione di chiedere aiuto ai Malandrini, non possiamo fare tutto da soli… Severus si occuperà delle segrete… - mi disse sospirando ed io sospirai insieme a lui, la mamma non ne sarebbe rimasta contenta, anzi probabilmente avrebbe urlato con una pazza, ma aveva ragione Silente ci serviva aiuto, da soli non ce l’avremmo mai fatta.

- Aspettati le urla di mia madre… - gli dissi alzandomi, dovevo tornare in classe, tra poco avrei avuto lezione.

- Lo so Harry! Ma solo loro conoscono la scuola meglio di me, ora vai, grazie per avermi fatto compagnia per la colazione… - mi disse e prese tre pergamene, immaginai che stesse per scrivere ai Malandrini.

Uscii dal suo ufficio e mi diressi a lezione, alla prima ora avevo settimo anno di Grifondoro e Corvonero, quindi c’era Ginny…

In quei giorni la incontravo ovunque andassi e neanche mi decidevo a chiederle di uscire, sapevo che una volta da soli non sarei riuscito a trattenermi e l’avrei baciata, mi mancava averla con me, mi mancava la sua presenza, i pezzi stavano tornando al loro posto ma lei era ancora lontana…

Aprii la porta ed erano già tutti seduti, ero in ritardo di cinque minuti.

- Buongiorno ragazzi, scusatemi per il ritardo, oggi non voglio caricarvi di compiti, quindi faccio uno strappo alle regole, iniziate a fare una relazione sui Lupi Mannari, e me la consegnate la prossima lezione, so che è un argomento che abbiamo già trattato ma prendetelo come un ripasso…- vidi tutti annuire a molti sorridere, non avevo voglia di spiegare e non avevo voglia di sentire domande o cose varie.

Mi sedetti e aprii il libro, dovevo fare una lezione sui draghi, era sempre utile sapere qualcosa, sfogliai il libro e notai molti argomenti inutili che avevo studiato al mio quarto anno.

Non riuscivo a concentrarmi, alzai lo sguardo e lo posai su Ginny che scriveva e sospirai, mi aspettavano due ore di pensieri…

Non ero mai stato bravo con i sentimenti, e con lei spesso avevo sbagliato, nel mio mondo era stata una delle poche cose buone che mi era capitata e l’avevo allontanata e continuavo a tenerla lontana, ero il solito scemo.

Ora dovevo pensare prima ad eliminare il Basilisco e poi avrei pensato a riprendermi Ginny.




____________________________________________________________________________



( Jennifer Potter )



La gente mormora e le studentesse ancora di più, eravamo tornati da quindici giorni e quando camminavo per i corridoi sentito sempre una valanga di bisbigli, le ragazze non avevano preso bene la nuova coppia e spesso e volentieri dicevano cose sbagliate e Dylan partiva con la testa.

Avevamo l’allenamento e per la prima volta avevo fatto tardi, qualcuno mi aveva nascosto la divisa che non so come era finita nei dormitori del primo anno.

- Regina… vedo che hai trovato la tua insulsa divisa… - quella maledetta voce l’avevo odiata dal primo anno e avrei continuato ad odiarla.

- Amelia… vedo che il tuo senso dell’umorismo non ha mai fine, nascondermi la divisa è stata solo una perdita di tempo, ne ho altre dieci, ma questa è quella che preferisco potevi evitare di mettere le mani nel mio armadio, sai posso metterti in punizione… - odiavo quell’insulsa ragazza, era al settimo anno e l’avevo sempre odiata.

- Le punizioni non mi spaventano, sai che mi hai portato via l’amore della mia vita e devi aspettarti di peggio… - si avvicinava con aria tronfia e malvagia.

- L’uomo della tua vita ? Siete usciti una volta, due anni fa e lui subito ti disse che non eri fatta per stare con lui, ora da me che vuoi ? – l’avevo sempre odiata per essere uscita con Dylan e avrei continuato ad odiarla.

- Voglio fartela pagare perché esisti… Hai tutti ai tuoi piedi e non lo meriti, sei un’insulsa ragazzina che crede di essere la migliore e non ti sopporto… - mi disse mettendo mano alla bacchetta.


- Come ti sei permessa…- era diventata rossa.

- Amelia devo andare al campo, mi stanno aspettando… E’ stato un piacere parlare con te… - mi allontanai e le lancia la bacchetta che non prese al volo e cadde a terra.

La gelosia faceva brutti scherzi e io non ne potevo più…

Richiamami la mia scopa con il pensiero, quella volò da me e la montai al volo.
Amavo volare e mi sentivo sempre libera sulla scopa.
Feci la mia entrata trionfale in campo e tutti risero, vidi in lontananza il sorriso di Dylan che scuoteva la testa.

Ci allenammo per ore, Ginny era decisa a farci vincere la Coppa anche quell’anno, finimmo a ora di cena e tutti eravamo distrutti.

- Ginny ci hai distrutti… - le dissi una volta negli spogliatoi, lei mi guardò male e buttò la divisa nella cesta dei panni sporchi.

- Jenny voglio la coppa, è il mio ultimo anno e voglio essere ricordata da tutti! Sono l’unica Weasley donna e ho intenzione di far capire a tutti che non vivo all’ombra dei miei fratelli! Ora ho bisogno di cibo… - si buttò sotto la doccia e vidi chiaramente un sorriso spuntarle guardando la collana che aveva al collo.

Sapevo che gliel’aveva regalata mio fratello, anche se ne lui ne lei me l’avevano detto, l’avevo capito, due giorni prima a colazione quando Edwige era piombata sul tavolo con un pacchettino rosso senza nessun bigliettino, Ginny aveva preso quella collana con il ciondolo a forma di Fenice e se l’era messo sorridendo come non l’avevo mai vista fare.

Mi buttai anche io sotto la doccia, cosa faceva l’amore, rendeva studipi, ed io ero una di quelle.

Non parlammo più finchè non arrivammo in dormitorio, gli Elfi ci avrebbero portato la cena in camera mia, visto che era tardi e probabilmente in Sala Grande non c’era più l’ombra di cibo.

In camera mia non c’era nessuno, le mie compagne probabilmente erano con i loro fidanzati da qualche parte e non sarebbero proprio tornate in stanza visto che il giorno dopo era sabato.

- Ginny quando hai intenzione di parlare con mio fratello ? – le chiesi addenttando una patata.

- Jenny tuo fratello ora ha altro da fare, l’ho capito! – mi sorprese dicendo questo, non sapeva nulla della missione Basilisco e della missione scovare la talpa nell’Ordine, eppure aveva capito tutto.

- Ginny so che ne sei innamorata… - boom avevo sganciato la bomba.

- Ne sono profondamente innamorata, non c’è secondo in cui non lo pensi, è stato un colpo di fulmine mi è entrato dentro senza che lo volessi, ma so che devo aspettare, io sono qui e lui è lì, non vado di fretta, ora che finalmente ho capito cosa mi mancava non vado di corsa! – mi disse con una strana luce negli occhi.

- Mio fratello ora è un po’ incasinato ma sappi che sei l’unica che vuole… - le dissi e lei annuì solamente.

Mangiammo in silenzio entrambe persi nei propri pensieri, i miei volarono da Dylan, stare con lui era meraviglioso, mi sembrava naturale come respirare e se ci pensavo non era cambiato molto da prima, involontariamente c’eravamo sempre comportati come una coppia forse per questo tutti ci criticavano, anche se non ne vedevo il motivo.

Alla gente piace parlare e trova sempre qualcosa di cattivo da dire.

. - Sai oggi ho parlato due minuti con Luna! Non capisco cosa vuole dirmi, mi ha detto che i Nargilli le hanno detto quello che è giusto. Non la capisco e non la vedo quasi più… - Ginny aveva buttato a terra le scarpe e si era stesa sul mio letto.

- Non lo so Ginny, non la sto capendo, non la vedo più al lago e in biblioteca… - avevo sempre adorato Luna ma non riuscivo più a parlarle, spariva sempre e quando la si vedeva era assente.

- Mi vuole far capire qualcosa ma non so cosa… - mi disse Ginny con la testa sotto al cuscino.

- Tu la conosci meglio di tutti, sei l’unica che l’ha sempre capita e solo tu puoi capire quello che vuole dirti… - le dissi allargando il mio letto rendendolo matrimoniale.

- Ora dormiamo che sono distrutta, domani dobbiamo anche andare a Hogsmead, e non so se ho la forza di alzarmi.. – mi disse facendosi apparire il pigiama addosso ed io feci lo stesso, ero distrutta e non avevo intenzione di svegliarmi tardi…

Dopo poco subito ci addormentammo…





_____________________________________________________________________________



( Dylan Black )



Dormire con Sirius era un’abitudine ma dover dormire nella sua stanza no, mi aveva costretto a farlo compagnia visto che i suoi compagni erano spariti, lui era crollato dopo mezzo secondo ed io ero rimasto sveglio come un idiota.

Di certo non potevo andare da Jenny, dovevo rimanere a letto e provare a dormire, ma non avevo molto sonno, il giorno prima mi ero addormentato durante Storia della Magia e durante Babbanologia quindi non avevo sonno.

Mi alzai, era inutile rimanere a letto, non prendevo sonno…

L’unico pensiero che avevo era andare da Jenny, ma lei dormiva, stetti circa cinque minuti a pensarci e scesi dai dormitori maschili e invece di prendere le scale mi trasformai n grifone e volai fuori dalla finestra.

Avevo un voglia di vederla che non sapevo da dove veniva, volai verso il suo dormitorio e trovai la finestra aperta, da fuori vidi lei e Ginny dormire, la mia principessa era sempre più bella, giorno dopo giorno mi ammaliava sempre di più, decisi di entrare e vedere se di svegliva.

La fissai forse per un’ora, la vidi muoversi nel sonno e pronunciare il mio nome parecchie volte, la treccia che aveva si era sciolta e i suoi ricci avevano fatto quello che volevano.
Mi ero ritrasformato in me e avvicinai una mano al suo viso, dovevo svegliarla, sennò non avrei dormito.
La scossi un po’ e lei spalancò gli enormi occhi di giada che mi fissarono curiosi.

- Non dire niente e vieni con me. – le dissi tirandola e lei fece quello che le avevo detto.

Mi trasformai in grifone e me la feci salire sulle spalle, volai fuori dalla finestra fin sulla torre di Grifondore, in cima dove nessuno andava perché non si sapeva come salirci.

La feci scendere lentamente e poi tornai me stesso.

Quando la guardai attentamente mi sentii avvampare, la camicia da notte che indossava era molto corta e durante il volo le era scesa sulla spalla destra mostrandomi il reggiseno rosso di pizzo.

- Amore mio copriti… I miei pensieri stanno volando… - le dissi indicandole la camicia da notte che serviva a ben poco.

- Amore mio la prossima volta non mi svegli nel bel mezzo della notte… - mi disse coprendosi e facendo una di quelle espressioni che zio James definiva alla Lily Evans.

- Hai ragione… Mettiti questa! – le dissi e con un movimento della mano le feci apparire davanti la mia giacca da camera che subito indossò visto che faceva freddo ed era quasi finito Gennaio.

Mi avvicinai e lei si avvicinò.

- Sono pazzo lo so. – le dissi e la vidi sorridere.

- Si lo sei e ti amo anche per que… - non le feci terminare la risposta le diedi uno di quei baci che dovrebbero essere vietati.

Forse era la luna che mi aveva fatto perdere il controllo o lei stesso che me mi faceva perdere il controllo sempre e comunque.

- Meg..Meglio che..mi… fermo.. – le dissi con l’affanno.

- Forse si… - mi disse sorridendo.

- Sai vero che ho poco autocontrollo ? – le dissi sapendo che avrebbe capito.

- Si lo so, ma mi ami quindi mi aspetti! – mi disse abbracciandomi, ed era vero l’avrei aspettata per tutta la vita, sapevo che era vergine e non volevo farle affrettare i tempi, avrei aspettato in eterno per averla.

- Dormi con me stanotte ? – le sussurrai all’orecchio e lei annuì solamente.

Feci apparire una materasso con tanti cuscini e tante coperte.

- Ti amo! – mi disse una volta che c’eravamo messi sotto le coperte.

- Anche io! – le risposi e ci addormentammo abbracciati.




______________________________________________________________________________




( Jennifer Potter )




Svegliarsi arrotolata sotto milioni di coperte e con Dylan avvinghiato a me era stata un sorpresa e soprattutto guardare in alto e vedere il cielo invece delle solite mura dei dormitori.

In pochi secondi la serata mi tornò in mente e arrossi fino alla punta dei capelli quando mi resi conto della presenza che avevo vicino al mio bacino e di come stavamo abbracciati, mi ci vollero parecchi secondi per riprendermi e molti altri per tornare a respirare normalmente.

Sapevo che Dylan mi voleva completamente me l’aveva detto un paio di volte, ma non ero pronta, lo amavo con tutta me stessa, ma non ero pronta a salutare l’ultima cosa che mi rendeva bambina, non me la sentivo di crescere e di cambiare, forse era una sciocchezza quella che pensavo, ma per me era così, sapevo che sarebbe successo, perché anche io lo volevo, ma ero bloccata nella mia ingenuità e non volevo uscirne.

Ginny mi aveva detto che il mio blocco era creato dal fatto che io e Dylan eravamo come fratello e sorella prima e forse aveva ragione perché il pensiero di me e lui in intimità mi mandava in confusione, m’imbarazzavo al sol pensiero e non ragionavo più.

Sospirai, e Dylan si mosse e poco dopo spalancò gli occhi.

- Buongiorno! – dicemmo all’unisono e gli diedi un bacio a fio di labbra.

- Questo è il risveglio che voglio avere per tutta la vita… - mi disse sorridendomi e abbracciandomi.

- E questo è l’unico abbraccio in cui voglio svegliarmi per tutta la vita.. – gli dissi abbracciandoli e dandogli un bacio sul collo.

- Non tentarmi, potrei rapirti tutte le sere lo sai… - mi disse ridendo.

- Potrei anche farmi rapire… - risposi sedendomi.

- Potrei prenderti alla lettera… - mi risponde tirandomi di nuovo stesa.

- Potresti farlo… - gli dissi e lo baciai come aveva fatto lui la sera prima.

- Se mi baci così ti rapisco tutti i giorni… - mi disse e riprese il bacio da dove l’aveva fermato.

- Sarò la prigioniera perfetta.. – gli dissi alzandomi e lui fece lo stesso.

- Sono le 9 andiamo che tra due ore dobbiamo andare al villaggio… - mi disse trasformandosi in Grifone e mi fece salire in groppa.

Una volta nella mia stanza, trovammo Ginny che dormiva ancora e sorrisi vedendola dormire.

- Ci vediamo dopo… - gli dissi e lui volò fuori.

Corsi a farmi un doccia e mi resi conto che avevo ancora la sua vestaglia, poi gliel’avrei data, quella fu una delle docce più lunghe e più rilassanti, quando andai a vestirmi mi sentii nuova e più rilassata.




Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** Piani! ***





( Lily Evans Potter )



Impormi su mio marito non era mai stato difficile, mi bastava dirgli “James non va bene” e lui subito capiva che doveva fare il contrario di quello che diceva, ma ora non potevo, Silente ci aveva quasi ordinato di andare a vivere al Castello, i Malandrini dovevano tornare all’opera e noi non potevamo rimanere da sole a casa, quindi dovevamo trasferirci tutti al castello.

Ora mi trovavo nell’appartamento nella torre accanto a quella di Grifondoro, Silente ci aveva riservato quegli alloggi e di questo ne ero contenta, almeno avevo i miei figli a una torre di distanza.

Tonks era al piano di sopra e Lizzie al piano di sotto, avevamo una sala comune anche noi piena di divani e con tre tavoli da lavoro, un camino immenso, una credenza piena di qualunque cosa ci sia da bere, cioccolata varia e caramelle varie, quella sarebbe stata la mia migliore amica per i prossimo mesi.

Questa gravidanza mi stava facendo impazzire, avevo sempre fame, in continuazione, Lizzie mi aveva detto che anche a lei era capitato con Dylan, con gli altri non mi era capitato, certo le voglie improvvise a tutte le ore, ma non così, James era contento che mangiassi ma io no, una volta partorito avrei dovuto perdere troppo peso.

Sospirai sistemando le ultime cose nella cabina armadio, pensando al cibo mi era venuta fame.

Scesi nella Sala Comune e trovai Lizzie con una fetta di torta avanti e una tazza di cioccolato.

- E poi sono io quella che mangia… - le dissi sedendomi.

- Sai forse mi stai contagiando tu e la tua fame assurda, già ne ho mangiate due, Sirius se n’è andato pensando che fossero per te! – mi disse bevendo un sorso di cioccolato.

- Sono scesa perché ho fame infatti… - le dissi guardandola di traverso, anche lei stava mettendo su più peso del solito, forse era l’età, eravamo vicine ai quaranta.

- Mi ha detto Tippy basta che facciamo suonare la campana e ci fa apparire quello che vogliamo, ma devi dire ad alta voce che vuoi dopo averla suonata! – mi disse.

- Ok… Allora… due fette di torta al cioccolato, una alla melassa, una brocca di succo di zucca e una di cioccolato caldo e se è possibile un vassoio di frutta mista! Grazie mille! – dissi sorridendo al pensiero della faccia degli elfi sentendo il mio ordine.

- Mi sta venendo voglia di biscotti! – mi disse Lizzie.

- Allora anche un vassoi di biscotti misti e scusateci per il disturbo… - dissi di nuovo.

Dopo due minuti ci apparve tutto davanti, solo che ci avevano mandato una torta intera al cioccolato, una intera alla melassa e anche una crostata al rabarbaro, due brocche di cioccolato uno al latte e uno fondente, una brocca di succo di zucca, e una vassoio pieni di biscotti, muffin a tutti i gusti e anche ciccolata e un bel vassoio di frutta

Sentii il mio stomaco fare le capriole, tagliai una fetta molto grande di torta al cioccolato e la misi nel piatto, ci versai su del cioccolato fondente e iniziai a mangiarla, in silenzio la mangiai tutta.

- Se continuo così mi farò una botte… - commentai.

- Se continuiamo così ci faremo due botti… - mi corresse Lizzie.

- Stasera i ragazzi vengono a mangiare tutti qui, ho mandato un Gufo a tutti, almeno li vediamo tutti i giorni e qualche volta possono dormire qui, abbiamo letti da vendere… - questa era l’unica cosa che mi aveva spinta ad accettare il trasferimento.

- Solo per questo ho accettato a venire, almeno sto più tempo con Dylan… - Lizzie mi aveva letto nella mente.

- Ma Tonks dov’è finita ? – mi chiese la mia amica.

- Credo che dorma, non dorme da tre giorni, Teddy sta mettendo i dentini e non fa altro che piangere, Remus sembrava uno zombie stamattina, quel bambino non si scarica mai… - le dissi sorridendo, io di nottate ne avevo fatte tante con tre figli, ormai avevo perso il conto.

- Io per farmi una dormita decente ho dovuto aspettare che Dylan facesse quattro anni, non si stancava mai, dormiva solo quando lo portavo da Jenny… - sorridemmo entrambe ricordano Jennifer e Dylan da piccoli, erano uno spettacolo insieme, se stavano separati erano intrattabili, la mia bambina lo aspettava sempre, la sua prima parola era stata Dyan e quella di Dylan era stata Enny, il loro legame era nato prima di loro.

- Mogli mangiate sempre ? – ecco l’entrata trionfale di Sirius e James che parlarono all’unisono.

- Ricordate che siamo in tre…- dicemmo noi all’unisono.

- Questo non vuol dire che dovete mangiare per sei… - rispose Sirius.

- Marito ricorda che ho sempre la cuccia del cane a portata di mano… - lo minaccio Lizzie.

- Moglie ricorda che ti amo sempre… - le rispose Sirius avvicinandosi e mettendole una mano sulla pancia sempre più evidente.

- Evans perché non mi dici che mi ami ? – ecco il mio di marito.

- Potter perché dovrei dirtelo ? – gli risposi piccata.

- Perché non è così ? – mi disse avvicinandosi.

- Certo che è così! – gli risposi.

- Allora potresti dirmelo… - disse facendo il muso.

- No! . gli dissi ridendo della sua faccia da bambino.

- Bambini vostra madre è cattiva… - disse mettendomi una mano sulla pancia.

- Bambini vostra madre è molto buona e ricordate di ubbidire sempre a quello che vi dico il vostro papà tende e non seguire le regole… - dissi accarezzando la mia pancia che stava crescendo sempre di pù.

- Lily tesoro io seguo sempre le regole, ci giro ogni tanto attorno ma non le violo del tutto… - mentre mi diceva queste parole vidi una scintilla malandrina brillare nei suoi occhi, James Potter non sarebbe mai cambiato non potevo farci nulla.

- James so bene come aggiri le regole! Allora cosa voleva Silente ? – chiesi arrivando dritta la punto.

- Il lavoro non è difficile come sembra, conosciamo alcuni incantesimi che faranno una mappa luminosa automatica sul pavimento e così sapremo esattamente quali tubature chiudere! – mi rispose Sirius, non osavo chiedere come conoscessero questi incantesimi.

- L’unica cosa più difficile saranno le tubature che arrivano a Hogsmead, Silente ha una vecchia mappa disegnata da Cosetta Corvonero e lì ci sono le tubature che arrivano al villaggio, alcune si diramano fin dietro le montagne, non sappiamo perché arrivino fin lì, ma dobbiamo sigillarle il prima possibile, Silente non vuole perdere altro tempo, iniziamo domani… - James quando disse queste parole era serio, sapevo cosa pensava che la fine era sempre più vicina.




_______________________________________________________________________________




( Harry Potter )



I Malandirni si stavano dando da fare, erano passate tre settimane da quando erano venuti al castello ed eravamo a buon punto, avevamo sigillato tutte la tubature che portavano ai dormitori e alla Sala Grande, era stato un lavoro molto meticoloso, distinguere le tubature che collegavano alla Camera dei Segreti a quelle che si collegavano al sistema idraulico e fognario, come avevamo scoperto dopo tre giorni d’incantesimo le tubature da sigillare erano le più grandi e quando facevamo apparire la mappa luminosa sul pavimento assumevano una tonalità verdognola, questo perché erano piene di magia nera.

Quella mattina Silente mi aveva chiesto di andare a fare colazione nel suo studio, in quei giorni non faceva altro che studiare un modo per uccidere Voldemort, dovevamo raggiungere il suo cuore, ma era difficile.

Come avevamo appreso leggendo da alcuni volumi scritti in runico, si poteva raggiungere il Limbo Sempre Eterno, così si chiamava quel luogo che tutti temevano, solo bruciando del sangue di Voldemort stesso insieme a un osso di suo padre e a un unghia di Fenice.

L’incantesimo non era facile, poteva essere fatto solo durante una notte di luna piena,con un Lupo Mannaro che ululava alla luna e al pianto di un bambino.

Silente l’aveva definito l’incantesimo più subdolo da fare e anche il più pericoloso, perché se non riusciva chi lo faceva sarebbe morto all’istante sciogliendosi.

Bussai alla porta e sentii un “Prego entra” e varcai la soglia dell’ufficio.

- Harry prego accomodati… Volevo informarti che Piton ha sigillato le tubature che portavano al villaggio e oltre le montagne, non ne erano molte, ma si trovavano in posti molto particolari, una sbucava direttamente ai Tre Manici di Scopa e un’altra da Mielandia, immagino che Salazar volesse liberarsi di tutto il villaggio un giorno. – mi disse con un luccichio negl’occhi.

- Siamo a buon punto, ho pensato di agire di notte quando tutti sono al sicuro nei loro dormitori nel caso mancassimo qualche tubatura, non ho intenzione di far morire nessuno studente, in più sono sicuro che appena ucciderò il Basilisco saremo ancora più nei guai, ho intenzione di chiedere a Piton di aiutarmi, la scuola va protetta ancora di più, lui vuole attaccare la scuola e noi glielo impediremo. – dissi deciso.

Tramite il nostro collegamento controllavo costantemente i piani di Voldemort, e aveva intenzione di attaccare la scuola il 14 febbraio, stava organizzando un piano, e stava facendo in modo di renderlo perfetto, lui sarebbe entrato dalla foresta proibita e avrebbe aperto i cancelli al suo esercito e sapeva che nella Foresta nessuno avrebbe avvertito la sua presenza, ma io avevo intenzione di farlo cadere in trappola.

- Harry mi fido di te, fai quello che ritieni giusto, ma non farti scoprire da nessuno dei Serpeverde, sai che quelli del settimo passano informazioni ai Mangiamorte, e noi dobbiamo essere il meno chiari possibile! – mi disse bevendo del tè.

Ero consapevole che c’erano delle spie a scuola, per questo Silente aveva detto ad una cena che mio padre e tutti gli altri erano venuti a scuola per proteggerla, tutti sapevano che papà era il capo degli Auror e che Remus e Sirius erano i suoi vice, e nessuno aveva fatto domande, anzi spesso i genitori dei studenti mandavano delle lettere di ringraziamento ai miei genitori e agli altri.

- Albus purtroppo la foresta è difficile da proteggere, è un ammasso di magia lei stessa, Hagrid mi disse una volta che era una mangia incantesimi, ma i confini possono essere protetti e anche sul diciamo tetto della foresta possiamo agire, faremo tutto quello che possiamo… - dissi serio.

- Harry fai quello che devi, io devo andare a Diagon Alley, Olivander sta avendo dei problemi e credo che sia l’ora di chiudere il negozio, ha troppe bacchette, e a Voldemort fanno gola… - mi disse alzandosi ed io feci lo stessi.

Ci salutammo velocemente ed io mi diressi da Severus Piton, non ci parlavo da quando Voldemort aveva attaccato Godrick’s Hollow ma era giunta l’ora di ricostruire i rapporti con quel professore che avevo tanto odiato.

Scesi nei sotterranei e lo trovai fuori alla porta dei suoi alloggi.

- Potter cosa ci fai qui ? – mi disse infastidito.

- Professore è sempre un piacere vederla, ma vede devo chiederle di aiutarmi… - iniziai a dire e lui annuì facendomi segno di entrare nei suoi alloggi, non mi disse nulla finchè non ci sedemmo sui divani.

- Come sa Voldemort ha intenzione di attaccare la scuola e noi dobbiamo fare il possibile per proteggere gli studenti, questo è l’unico luogo su cui Tom non ha ancora messo mano e così deve rimanere! – gli dissi, e lui mi guardò negl’occhi per un tempo non ben definito e poi annuì semplicemente.

- L’Oscuro Signore vuole questo castello a tutti i costi, vuole farne il centro del suo potere, ha in mente di farne la sua scuola speciale per i Purosangue, non so come ha intenzione di attaccare ma ti aiuterò… - mi disse parlando con quel suo tono calmo che avevo tanto odiato quando ero nel mio mondo.

- Non mi chieda come so queste cose ma so che attaccherà il 14 febbraio entrando dalla foresta proibita e che una volta nel castello aprirà il portone ai Mangiamorte… - gli dissi con calma aspettando la sua reazione.

- Potter so del particolare collegamento che unisce le vostre menti, e queste sono informazioni molto importanti, vedi sapevo che la sua intenzione era di attaccare dalla foresta ma aveva un piccolo problema, si dovevano prima disattivare tutti gli incantesimi che abbiamo posto io e gli insegnanti, quindi vuol dire che qualcuno nella scuola glieli dissattiverà e noi dobbiamo porne dei nuovi, la stella dalle 10 punti sarebbe uno degli incantesimi ideali, in più possiamo metterne dei nuovi, e credimi so esattamente quali, ma mi servirà una settimana per preparare tutto l’occorrente… - non l’avevo mai sentito parlare così vivacemente e quella strana luce che aveva negli occhi mi spaventava.

- Allora professore io vado a lezione, mi aspettano il secondo anno di Tassorosso e Corvonero! Appena le servirà il mio aiuto me lo dica, sa che i miei poteri sono al di sopra dei suoi… - gli dissi alzandomi e dirigendomi verso la porta, mi aspettavo che dicesse qualcosa invece mi fece un cenno con la testa e sparì in una delle tante porte che circondavano la stanza.

Sospirai camminando, questa guerra la vedo ancora più dura di quella del mio mondo e non ne vedevo la fine tanto presto, nel mio mondo c’eravamo salvati per così dire perché avevo ucciso il Basilisco per caso quindi Salazar non era potuto tornare, ma qui le cose erano diverse, in più ero il bersaglio numero uno, volevano il mio corpo per darlo a Salazar Serpeverde e questo era uno dei pensieri fissi di Voldemort.

Se spostavo di poco la barriera mentale che avevo creato sentivo i suoi pensieri chiaramente, e io ero sempre in tutto quello che pensava, non sapeva il perché ero vivo e si stava chiedendo se i miei genitori non gli fecero uccidere un bambino sbagliato in modo da crescermi e addestrarmi a combatterlo.

Ogni giorno pensava una cosa diversa e i miei mal di testa erano sempre peggiori.

Entrai in aula e aspettai gli studenti.

Era venerdì almeno e il giorno dopo non dovevo svegliarmi presto.




____________________________________________________________________________




( Jennifer Potter )




Mi sentivo tanto uno zombie, mi ero svegliata con il ciclo e avevo dolori ovunque ero andata dal Madama Chips e mi aveva detto di passare dopo pranzo per la pozione antidolori, ed ora camminavo per i corridoio quasi strisciando, con un umore nero e una fame da lupi.

Erano le 10 del sabato più nevoso di gennaio, e vedere tutta quella gente che camminava felice e contenta per i corridoi non faceva altro che far peggiorare il mio umore già nero.

Mi trascinai in Sala Grande dove come ogni sabato la colazione si teneva fino alle 11, mi sedetti e inizia a riempirmi il piatto di qualunque cosa mi capitasse a tiro, mi riempii una tazza di cioccolato a latte e inizia a mangiare.

Neanche il cibo riusciva a lenire i miei dolori maledetti, zia Lizzie mi aveva detto che non poteva fare nulla, dovevo solo bere quella dannata pozione, odiavo essere donna cinque giorni al mese, e odiavo il fatto che mi arrabbiavo per qualunque cose senza motivo.

Sospirai e addentai una fetta di torta al cioccolato, “Su Jenny non è la fine del mondo, cerca di sorridere sennò tutti penseranno che hai passato qualche guaio”, cercai di sorridere a Jasmine Clarks ma mi uscì una specie di smorfia.

- Indovino hai il ciclo ? – mi chiese Ginny sedendosi di fronte a me.

Annuii solamente, stavo iniziando a detestarmi da sola.

- Su riprenditi un po’, devi anche andare al villaggio con Dylan, non vorrei che lo uccidessi per capriccio… - mi disse facendomi ridere.

- Non lo vorrei neanche io, Poppy mi ha detto che devo aspettare dopo pranzo per la pozione, non posso neanche prepararmela da sola perché si prepara senza ciclo, devo chiedere al Prefetto di Corvonero, so che ne ha sempre una scorta! – le dissi alzandomi, non potevo aspettare fino all’ora di pranzo.

- Brava vai da Ashley, sicuro ne ha qualche ampolla.. – mi disse indicandomela all’entrata della Sala Grande.

Annuii e mi trascinai fin da lei.

- Ashley devo chiederti un favore! – le dissi.

- Dimmi Jenny… - mi disse sorridendo, adoravo quella ragazza, non mi diceva mai di no.

- Per caso hai un’ampolla di pozione antidolorifica ? Poppy mi ha detto di andare dopo pranzo, ma la schiena tra poco mi abbandona e mi a male ovunque! – le dissi quasi supplicandola.

- Certo, ne ho sempre una scorta, se aspetti 10 minuti te la porto al tavolo! – mi rispose sorridendo.

- Grazie mille Ashley mi hai salvata! – le dissi sinceramente.

- Posso chiederti io un favore ora ? – mi chiese.

- Certo dimmi pure… - non potevo certo tirarmi indietro.

- Tuo fratello è single ? – mi chiese diventando rosso pomodoro.

- Ahahah certo Ashley, puoi chiederlo anche a lui, non ti mangia.. – le risposi ridendo, mio fratello Sirius non dimostrava mai nessun interesse per nessuna, ma tutti in famiglia speravano che si mettesse con Chaterine Paciock, quella ragazza emanava dolcezza a tutti i pori e aveva una cotta stratosferica per Sirius da quando era nata.

- Grazie Jenny ci vediamo tra 10 minuti, vado a prenderti la pozione, non sei l’unica che me l’ha chiesta… - la vidi correre fuori la Sala Grande con un sorriso enorme stampato in faccia.

Era una bellissima ragazza, aveva un carrè nero corvino e un paio di occhi blu che aveva fatto innamorare parecchi ragazzi, ma non ce la vedevo con mio fratello, era troppo Corvonero.

- Ginny quella ragazza mi ha salvata! – le dissi sedendomi di fronte a lei e finendo di bere la mia cioccolata.

- Salva spesso anche me! – mi rispose bevendo del succo di zucca.

- Sai mi ha chiesto se Sirius fosse single… - le dissi.

- Non mi sorprende, so che è la presidentessa del suo fan club, ma non ha speranze, tuo fratello ha i prosciutti sugli occhi peggio di te e Dylan… - mi disse, avevamo spesso affrontato l’argomento Sirius/Chaterine quindi sapevo che anche lei faceva il tifo per la coppia.

E neanche a farlo apposta li vidi entrare insieme nella Sala Grande.

- Guardali… - li indicai a Ginny che sorrise e annuì.

- Buongiorno fratello! Buongiorno Chaty! – li salutai appena si sedettero accanto a me.

- Buongiorno! – mi dissero all’unisono.

- Sirius hai visto il mio presunto fidanzato ? – gli chiesi.

- Si! Si stava lavando! – mi rispose mangiando un muffin ai mirtilli.

Aprii la mente e lo contattai “Dylan!” lo chiamai, non usavamo molto spesso il nostro legame, mi piaceva tenere i pensieri per me.

“Jenny lo so che ho fatto tardi ma mi sono svegliato da 10 minuti!” mi rispose in fretta.

“L’avevo immaginato! Sbrigati!” gli dissi sapendo che stava facendo le corse.

“Si tra poco sono da te!” mi rispose chiudendo il collegamento mentale.

- Chaty vai con qualcuno al villaggio ? – le chiese la mia bellissima migliore amica che sorrise vedendo diventare la ragazza rossa dalla testa ai piedi.

- No! Avevo ricevuto un invito da Lucas ma ho rifiutato! – rispose con una vocina timida timida.

- Aspetta un attimo Lucas il mio compagno di stanza ? – le chiese Sirius rimanendo a bocca aperta.

- Si! – rispose diventando ancora più rossa.

- Hai fatto bene che hai rifiutato! Vieni con me al villaggio, ti offro una burrobirra per il tuo buonsenso! – le disse continuando a mangiare e non accorgendosi che la poverina stava quasi per andare in iperventilazione.

- O…o…o..ok… - gli rispose balbettando.

- Jenny eccoti la pozione! – ecco la mia salvatrice che mi apparve alle spalle come fanno gli angeli custodi.

- Grazie mio angelo custode! – le dissi bevendo d’un sorso e sentendomi subito meglio.

- Ahahaha non c’è di che! Ciao Sirius! Ciao ragazze! – disse allontanandosi.

- Quella ragazza mi mette i brividi! – mi disse a sorpresa mio fratello.

- Perché ? è così simpatica… - gli risposi.

- Me la ritrovo ovunque, sai che l’anno scorso pagò Dennis Cannon per fargli rubare una mia maglietta ? Sporca addirittura.. – mi disse con gli occhi spalancati-

- Ahahahahahha oddio… Sirius fai quest’effetto alle donne ? – gli dissi ridendo.

- Io ne faccio molto di più… - ecco l’entrare trionfale del mio presunto fidanzato.

- Ah si? – gli chiesi alzando il sopracciglio destro.

- Si amore mio! Ma l’unica donna a cui voglio fare effetto sei tu… - mi disse facendomi diventare rossa.

- Se volevi farti perdonare per il tuo ritardo non ci sei riuscito! – gli dissi.

- Almeno c’ho provato! – mi disse con finta aria sconsolata.

- Ragazzi io vado, mi aspetta mio fratello Ron a Hogsmead e gli ho promesso che gli avrei portato la crostata al Rabarbaro che fanno gli elfi, se la sogna la notte! – ci disse Ginny alzandosi.

- Ci vediamo ai Tre Manici di Scopa! – le dissi salutandola con la mano.

- Sisi a dopo ragazzi! – mi rispose.

Guardai Dylan che stava mangiando come una maiale e che stava guardando mio fratello che parlava con Chaty di Lucas che cambia ragazza ogni settimana e nella mia testa alzò un’idea.

- Dylan andiamo! – gli dissi indicando con lo sguardo quei due che continuavano a parlare, lui mi capì al volo e annuì.

- Si andiamo! – mi disse alzandosi-

- A dopo! – salutammo quei due che si guardarono attorno e realizzarono di essere rimasti da soli e li vidi arrossire.

- Sei perfida! – mi disse il mio fidanzato una volta fuori in giardino.

- Lo so! – gli dissi sorridendo!

- Sai che ci vorrà un miracolo vero a tuo fratello ? – mi disse.

- Lo so! Ma almeno possiamo dare una mano! – gli dissi.

- Una mano si, ma con calma, Sirius la vede come una sorella, ma sorride come un’ebete quando la guarda! – mi risponde sorridendo.

- Si è vero! E poi insieme sono adorabili! Immagino già zia Alice e la mamma come saranno contente! – gli dissi sorridendo pensando già alle urla di felicità.

- Io immagino Neville che farà una scenata a tuo fratello! – mi disse e dovetti dargli ragione, Neville era gelosissimo della sorella e tutti l’anno prima evitavano di avvicinarsi a lei per paura di far infuriare il povero fratello ipergeloso.

- Povero Sirius! – dissi semplicemente.

Stavamo camminando mano nella mano quando all’improvviso mi sentii tirare e finii con il naso sul petto di Dylan.




______________________________________________________________________________




Ero sveglio da meno di un’ora e ancora non le avevo dato un bacio, non mi sarei mai stancato di baciare quelle labbra e sentirne il sapore.

Camminavamo mano nella mano e all’improvviso la tirai ancora di più verso di me e l’avvolsi con le braccia.

Non le diedi neanche il tempo di parlare che la baciai, le rispose al bacio dopo pochi secondi.

- Sei pazzo! – mi disse dopo che mi ero allontanato di poco dalle sue labbra.

- Si! Pazzo di te! – le dissi guardandola in quegl’occhi che amavo tanto.

- E questa cosa ti rende ancora più pazzo! – mi disse prendendomi di nuovo per mano e dirigendosi ai Tre Manici.

- Forse! Ma si sa che l’amore spesso porta alla pazzia.. – le dissi seguendola, era più bella del solito sotto al cappotto verde indossava un maglione di lana che le arrivava fin sulle ginocchia e portava un paio di calze nere che le fasciavano la gambe perfette.

- Allora siamo pazzi tutti e due! – mi disse entrare nel locale che era pieno di gente come al solito.

- Due burrobirre Rosmerta! Ci sediamo vicino al camino! – dissi alla barista che annuì solamente.

Ci sedemmo e ci togliemmo i cappotti.

- Sai ti ho sognata stanotte! – le dissi.

- Io ti sogno sempre! – mi rispose arrossendo.

- Ho sognato che eravamo sposati e che eri incinta! – le dissi cercando di cogliere quello che pensava.

- Ho sognato spesso la stessa cosa! – mi disse sorridendo.

- Ma secondo te davvero avremmo tutti quei bambini ? – le chiesi quasi sconvolto, nel sogno lei era incinta di due gemelli e già avevamo altre due coppie di gemelli, due femmine e due maschi, non riuscivo ad immaginarmi padre, avevo quasi 17 anni e i miei pensieri non arrivavano così lontano.

- Il futuro non è mai certo, e non è detto che questi sogni siano premonitori! Ma chi può dirlo, forse avremo 6 figli o forse no! – mi disse con dolcezza.

Ma qualcosa nel suo tono mi fece capire che i sogni probabilmente erano veri.

La sognavo spesso, l’avevo sognata anche in abito da sposa ed era stato il sogno più bello di tutti, non perché ci stavamo sognando, ma perché nel sogno ero talmente felice che mi svegliai con la consapevolezza che lei sarebbe stata mia per sempre

Ci guardammo negli occhi forse per ore o per minuti non lo so, ma le parole mi sembravano di troppo in quel momento, eravamo nella nostra bolla personale e nessuno poteva disturbarci.




____________________________________________________________________________


( James Potter )


Io e i miei Malandrini quella mattina avevamo deciso di non andare in giro per la scuola a trovare stupide tubature, avevamo deciso di ricordare i vecchi tempi ed eravamo andati nella stanza delle necessità che si era trasformata nella copia esatta dei nostri dormitori di quando eravamo al settimo anno, c’erano persino tutte le foto appese alla parete e il tappeto al centro della stanza con una montagna di cuscini su cui ci sedemmo.

- Mi sembra di essere tornato indietro nel tempo, guarda Ramoso ci sono anche le tue stupide pantofole a forma di cervo. – mi disse Sirius tirandomele a dosso.

- Ci sono tutte le nostre cose, anche se non sono proprio loro! – dissi prendendo le mie pantofole.
- Non c’è proprio tutto… - disse Remus e tutti e tre automaticamente guardammo lo spazio vuoto accanto a quello che una volta era stato il letto di Remus.

Lì ci sarebbe dovuto essere il letto di Peter, ma la stanza sembrava aver capito da sola che lui non era più uno di noi.

- Non c’è ed è meglio così! – disse Sirius guardandomi male.

L’argomento Peter era taboo, non lo toccavamo mai, era una ferita che non si sarebbe mai richiusa, e sapevo che quello era l’unico omicidio che a cui i miei amici ogni tanto pensavano ancora.

- Sono stato alla sua tomba prima di tornare a scuola! – ci rivelò Remus.

- Anche io ci sono andato! – dicemmo insieme io e Sirius.

Non dicemmo più nulla dopo, ci capimmo solo con gli occhi, Peter Minus sarebbe rimasto un Maladrino per sempre, anche se ci aveva traditi, lui era uni di noi e noi l’avremmo sempre ricordato come quel piccoletto che si meravigliava per tutto.

Il suo tradimento ci aveva segnati nel profondo, non ce lo saremmo mai aspettati, era il nostro fratellino minore, ma a quanto pareva non aveva mai capito che gli volevamo bene per quello che era.

- Sapete sua madre si è trasferita in Italia…- dissi senza motivo.

- Non lo sapevo! – mi dissero entrambi.

- Mi scrisse una lettera dopo tre anni dalla sua morte, mi scrisse che mi ringraziava per tutto quello che avevo fatto per il figlio e si scusò per non aver capito che era diventato cattivo. – non l’avevo mai detto a nessuno, ed ora dopo tanti anni ci stavo ripensando.

- Ramoso non avremmo potuto fare nulla per lui, era marcio dentro, gli avevano fatto il lavaggio del cervello e non era più lui! – mi disse Remus leggendomi dentro.

- Lo so! – gli dissi semplicemente.

- Avete sentito Franck ? – chiese Sirius cambiando argomento.

- Si! E’ impegnatissimo al lavoro, mi ha maledetto per avergli lasciato momentaneamente l’ufficio nelle sue mani, dice che ci sono troppe scartoffie! – dissi ridendo.

- Povero Franck! - disse Remus, era sempre lui a compilare tutte quelle carte inutili, io le odiavo.

- Non ha te che fai il lavoro sporco! – disse Sirius ridendo.

- Tutti e tre siete degli scansafatiche! – ci disse Lunastorta scuotendo la testa.

- Abbiamo te che ci vizi! – dissi sorridendo.

Amavo i miei amici, senza di loro mi sarei sentito perso, erano la mia ancora di salvezza insieme a Lily e ai miei figli, ero andato avanti grazie a loro.

- Sirius per caso tuo figlio a allungato troppo le mani su mia figlia ? – gli chiesi.

- Ramoso mio figlio non mi dice queste cose, e poi prima o poi dovrà allungare le mani, non credo che resisterà per sempre! – mi rispose.

- Sappi che non l’ho ucciso perché è il mio figlioccio e perché è tuo figlio! – gli dissi sincero.

- Ne sono consapevole amico! – mi disse scuotendo la testa-

- Che ne dite se guardiamo le vecchie foto ? Scommetto che da qualche parte troviamo delle copie fatte dalla stanza! – ci salvò Remus, sapeva che avemmo continuato il discorso per anni.

Io e Felpato annuimmo e ci mettemmo a trovare gli album che trovammo nell’armadio di Remus.

Ritornammo con la mente a quando eravamo dei semplici adolescenti, viaggiammo negli anni e ridemmo come pazzi ricordando tutte le volte che Lily mi aveva maledetto.

Fu una di quelle mattinate che mi rimasero nel cuore, amavo stare con i miei amici, e il tempo trascorso con loro volava sempre.



Grazie a tutti per i commenti, grazie perché leggete sempre e grazie perché siete sempre presenti.

Spero che questo capitolo vi piaccia!

Aspetto i vostri commenti.


Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** Istinto! ***





( Harry Potter )




Ecco fatto avevo sigillato l’ultima tubatura, ora potevamo procedere con l’apertura della camera dei segreti,

Io e Silente avevamo concordato di scendere insieme nella camera e di uccidere il Basilisco il più in fretta possibile, dovevamo conservare tutti i denti e la pelle, e le ossa sarebbero servite ai Folletti che erano amici di Silente.

La scuola era talmente protetta d’incantesimi che nessuno poteva entrare senza il permesso mio e di Albus, dopo un attento studio di alcuni libri, avevamo capito che una volta ucciso il Basilisco Salazar sarebbe scomparso e così non sarebbe più rimasto nel corpo di Voldemort, ma non sapevamo esattamente se i suoi poteri sarebbero rimasti e se sarebbero scomparsi insieme al proprietario.

Avevo parlato con Funny e con Hope a lungo, e dovevamo trovare la bacchetta di Salazar, secondo le leggende e secondo Olivander, il Serpeverde vi aveva legato i suoi poteri e se non l’avessimo spezzata non sarebbe scomparso del tutto.

Severus era da due settimane in viaggio per cercarla, e tutti i giorni ci mandava un biglietto su dove si trovava, a quanto pare la bacchetta si trovava in Albania, ma poteva essere presa solo da un erede di Serpeverde.

Si sapeva che Voldemort era l’unico erede in vita di Salazar, ma aveva pensato che Salazar discendendo da uno dei Tre Magici Fratelli potesse avere anche un collegamento con la famiglia Potter che discendeva anch’essa dai Magici Fratelli, quindi voleva provare a far prendere la bacchetta da mio padre ma sentivo che dovevo farlo io, non sapevo il motivo.

Questa guerra era sempre più complicata, non vedevo la fine, c’erano troppe cose da fare e poco tempo, era il 9 Febbraio e mancavano 5 giorni all’attacco di Voldemort, e nell’aria sentivo qualcosa di strano, forse i troppi incantesimi o forse avevo l’ansia alle stelle.

Camminare per la scuola era diventata un routine, la notte m’infilavo sotto al mantello e la giravo tutta, ormai non dormivo più per via degli incubi continui su Babbani e su Maghi uccisi e torturati, a lezione ci andavo per non pensare e ormai studiavo i libri sulla Magia Oscura in continuazione, avevo imparato il runico grazie a Jennifer e mi stava servendo molto.

Erano le 4.00 del mattino e la scuola era deserta, avevo voglia di correre nella Camera dei Segreti per iniziare a fare qualcosa, ma sapevo che tutti si sarebbero arrabbiati.

“Hope” chiamai nella mia mente.

“Harry non posso fermarti. Hai sempre agito di tua volontà senza seguire i piani!” mi disse comparendo sulla mia spalla.

“Non posso più aspettare!” le dissi, ed era vero, pensare che sotto i miei piedi dormiva il Basilisco era spaventoso e non riuscivo a stare così con le mani in mano.

Sentii l’adrenalina scorrermi nelle vene come quando nel mio mondo facevo quello che volevo, feci un sorriso che sapevo avrebbe fatto rizzare i peli a chiunque e corsi verso il bagno di Mirtilla Malcontenta con Hope che mi volava dietro.

Eccomi giunto davanti al lavandino, sapevo cosa dire, nella mia mente si formò l’immagine di una serpente dagli occhi verdi e la mia bocca disse da sola “Apriti” in serpentese, e dopo pochi secondi eccola lì, l’entrata da cui ero già passato una volta, questa volta non mi buttai ma feci apparire la Firebolt e scesi volando, l’androne della camera era pieno di scheletri di topi e altri animali che non riuscivo ad identificare, mi avvicinai alla seconda porta e di nuovo dissi “Apriti” e quella si aprì.

Volai con Hope al mio fianco nella Camera vera e propria, era identica a come la ricordavo, immensa e bellissima, esattamente infondo c’era la statua di Salazar dentro la quale sapevo dormiva il Basilisco.

“Hoper secondo te già si è svegliato ?” le chiesi.

“Si! Sento che si sta muovendo!” mi disse volando per tutta la stanza.

“Sai che non ho un piano vero ?” le chiesi volando quasi attaccato al soffitto.

“Si lo so! Ma quando mai ne hai uno!” mi disse scomparendo e riapparendo con la Spada di Godric Gridondoro.

“Ha funzionato una volta! Riproviamoci!” mi disse.

Non le risposi, continuai a volare e sentii una puzza arrivare, si stava avvicinando, sentii tutti i peli delle braccia alzarsi.

“Sangue, sento odore di sangue…” eccolo, sentivo il suo sibilo sempre più vicino.

“Stupido essere umano chi sei tu per aprire la mia Stanza…” lo sentivo ancora più chiaramente ma non lo vedevo ancora.

Mentre volavo mi venne un’illuminazione “Sonorus” pensai toccandomi la gola e inizia a parlare serpentese “ Basilisco non volevo disturbare il tuo sonno..” mentre parlavo la mia ansia aumentava.

“Chi sei tu che conosci l’antica lingua della mia specie… Non sei un’erede…” non strisciava più, si era fermato, l’avevo individuato sotto l’acqua che c’era ai lati della stanza, mi allontanai nella direzione opposta.

“Hai ragione non sono un erede, ma sono qui per prendere una cosa…” non sapevo come continuare.

“Sei qui per lo scrigno ?” sibilò talmente forte che quasi caddi dalla scopa.

“Non solo…” dissi non sapendo di cosa parlava.

“Nessuno mi fa visita da più di cinquant’anni, sei il primo che non mi da ordini e non cerca di farmi del male…” la conversazione stava prendendo una piega strana.

“Chi ti ha fatto del male ?” gli chiesi.

“Il mio padrone e il suo erede..” mi rispose arrabbiato.

“Io non voglio farti male… Il tuo padrone ti ha maledetto e sono qui per togliere la maledizione..” mi sentivo in colpa, cosa avrei fatto ora, non avevo mai parlato con un serpente tanto a lungo, e quello anche se mostruoso mi sembrava buono.

“Il mio padrone mi ha maledetto la lingua…. Sento le voci…Da moltissimi anni… Cose farai per aiutarmi ?” dal tono era molto arrabbiato ed ora che ci pensavo io con la spada avevo trafitto la lingua ed il veleno era entrato nella ferita distruggendo così l’Horcrux.

“Posso aiutarti ma devi promettermi che non aprirai gli occhi e che non mi morderai, il tuo veleno non può ucciderti giusto ?” gli chiesi pianificando una pazzia.

“No, non può uccidermi…” mi rispose calmo.

“Allora devi permettermi di fare una cosa, ti farà male, ma poi guarirai….” Gli dissi sperando che quello che avrei fatto funzionasse.

“Dimmi cosa farai ed io giurerò che non ti farò nulla” la sua voce sembrava speranzosa.

“Vedi Basilisco vengo da un altro mondo, lì sfortunatamente il Basilisco del mio mondo è morto perché non sapevamo come aiutarlo! Nella tua lingua c’è un pezzo di anima di Salazar Serpeverde e grazie a quel pezzo lui tornerà in vita, ma tu morirai… Tagliando le tua lingua a metà e facendo entrare il pezzo d’anima in contatto con il tuo veleno Salazar morirà del tuo e tu vivrai… Ma non farai del male a nessuno!” speravamo che riuscissi a convincerlo, non volevo ucciderlo.

Aspettai per più di 20 minuti in silenzio finchè lui non parlò di nuovo.

“Accetto! Ma sento odore di Fenice, ti propongo di tagliarmi la lingua, e dopo con una lacrima di Fenice mi ricrescerà!” mi propose.

Mi voltai verso Hope che strano ma vero annuì con la testa.

“Basilisco farò come desideri, ma mi serve il tuo veleno per uccidere il pezzo d’anima!” gli dissi avvicinandomi al suolo.

“Ti darà un mio dente!” mi disse finalmente uscendo dall’acqua e venendo verso di me con gli occhi chiusi.

“Sei pronto ? Sentirai molto dolore e mi dispiace per questo!” gli dissi camminando verso la sua bocca.

“Si sono pronto, basta che le voci scompaiano e che Salazar non torni in vita, mi ha fatto solo del male!” mi disse spalancando la bocca enorme e cacciando tutta la lingua fuori.

Rimasi stupito per un attimo dalla lunghezza della lingua e dalla grandezza della sua bocca e dalla moltitudine di denti che c’erano.

“ Basilisco indicami quale dente devo prendere!” gli dissi.

In un attimo vidi la lingua tornare in dietro e tornava davanti ai miei piedi con due denti appuntiti e lunghi.

“Grazie” gli dissi semplicemente.

Con l’ansia alle stelle entrai nella sua bocca che puzzava come una fogna e mi avvicinai alla base della lingua.
Hope era vicino a me pronta a versare le sue lacrime. Sapevo che era pericoloso, e che dal dolore poteva chiudere la bocca in un attimo e mangiarmi. Nella mano destra reggevo la Spada di Godric e nella sinistra la scopa per volare fuori dalla sua bocca.

“Ecco. Sarà questione di un attimo, tu mantieni la bocca aperta e cerca di non chiuderla” gli dissi e lui non mi rispose, vidi solo il veleno uscire dai denti.

Feci un respiro profondo e tagliai l’enorme lingua, nel giro di cinque secondi non capii nulla, sentii la bocca che si stava chiudendo, vidi Hope piangere, e sparire in un lampo di fuoco, io salii sulla scopa e volai fuori, sentendo i denti graffiarmi.

Non riuscii a controllare la scopa e caddi per terra sull’enorme lingua, il Basilisco muoveva la testa avanti e indietro emettendo strani suoni.

Io non mi sentivo più il braccio sinistro e sentivo la testa scoppiarmi.

Corsi verso i due denti li presi e li piantai nella lingua e in quel momento non capii più nulla, la testa mi scoppiava, la cicatrice mi sanguinava, e mi bruciava ovunque.

So che svenni e che mi svegliai dopo un po’ con Hope sulla schiena.

“Harry hai ucciso l’Horcrux” mi disse nella mente.

“Il Basilisco ?” le chiesi disteso.

“Sta bene aspetta che gli parli secondo me” mi disse scendendo dalla mia schiena e permettendomi di sedermi e guardarmi intorno, dell’enorme lingua non rimaneva altro che un’ammasso si carne nera e puzzolente e il Basilisco era fermo con gli occhi chiusi.

“Come ti senti ?” gli chiesi.

“Libero! Ti ringrazio Erede di Godric, ora posso dormire in pace, le voci sono sparite e mi sento bene!” mi disse con un sibilo sollevato.

“Di nulla Basilisco, ora devo andare, non fare del male a nessuno, gli studenti non sono tuoi nemici e ti prometto che ti farò avere carne fresca tutti i giorni! “ gli dissi alzandomi e recuperando la spada di Godric, diedi fuoco ai resti della lingua e una volta che furono completamente bruciati feci sparire i resti.

“Non farò del male a nessuno e accetto la tua offerta di carne, ora devo darti lo scrigno.Vai ai piedi della statua, sposta il serpente e lo vedrai.” Mi disse andando verso la statua.

Mi avvicinai e feci come mi aveva detto, lo scrigno era abbastanza grande e quando lo presi notai anche che pesava molto.

“Ora devo andare, se vorrai parlare con me vieni al quinto piano attraverso le tubature ed io verrò qui giù! Un’ultima cosa, abbiamo sigillato tutte le tubature che portavamo fuori dalla camera, desideri che le riapriamo tutte ? “ gli chiesi rimpicciolendo la mi scopa e avvicinando a Hope.

“Mi farebbe piacere che apriste la via per le montagne e qualcuna per la scuola, e quella per venire da te, non farò del male a nessuno, ma quando sarò sveglio vorrei poter andare dove voglio!” mi disse con voce stanca.

“Sarà fatto allora! A presto…” gli dissi camminando verso l’uscita.

“Oromis…mi chiamo così…” mi disse addormenttandosi.

Sorrisi!
Non credevo a quello che avevo fatto, avevo salvatore Oromis e avevo quasi distrutto del tutto Salazar.

Voldemort era furioso, lo sentivo nella mia testa, la cicatrice mi sanguinava ancora, ma il dolore era passato.

Hope mi afferro per la maglia e volammo nel bagno dove chiusi l’entrata.
“Hoper potresti accompagnarmi da Silente ?” le chiesi e lei non se lo fece ripetere due volte, dopo un secondo mi trovai nello studio di Albus e lui era lì che beveva del tè.

Appena mi vide saltò su dalla sedia e spalancò gli occhi.

- Harry cosa hai fatto ? – mi disse venendomi incontro.

- Sono sceso nella camera… - gli dissi semplicemente.

- Sei impazzito ragazzo ? – mi disse aggrappandosi alla scrivania.

- Forse… Albus non ho la forza per parlare, leggimi nella mente e vedi cosa è successo… - gli dissi sedendomi e guardandolo negl’occhi.

Silente non se lo fece ripetere due volte e fece come gli avevo detto, mi entrò nella mente e insieme a lui rividi la mia avventura e mi resi conto del pericolo che avevo corso.

Una volta finito insieme guardammo lo scrigno e io lo poggiai sulla scrivania.

Cercammo l’apertura ma non c’era.

Sul coperchio c’era solo uno spazio vuoto della grandezza di una pietra…

Spalancai gli occhi, la pietra della resurrezione, la feci apparire nella mia mano e la misi in quello spazio e sentimmo il “click” dello scrigno.

Albus alzò il coperchio e rimanemmo sconvolti da quello che vedemmo.

C’erano quattro bacchette, quattro spille e una lettera all’interno.

- Harry abbiamo appena trovato il tesoro dei quattro Fondatori… - mi disse Silente emozionato

Ma il mio sguardo era puntato solo sulla bacchetta verde dal manico argento!

Eccola!

L’avrei distrutta con le mie mani…




Ecco il nuovo capitolo, non avevo in programma di pubblicare questo ma questo doveva essere! Spero vi piaccia! Grazie!

Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** Addio Bacchetta! ***





( Harry Potter )




Guardai Albus sospirare più volte e toccare lo scrigno dei fondatori.

Si era rivelato molto profondo ed eravamo rimasti sorpresi da quello che c’era dentro, oltre alle quattro bacchette dei fondatori c’erano le chiavi di Hogwarts, erano quattro chiavi con ognuna lo stemma del proprio fondatore, qualunque mago sapeva che erano andate perdute e vedersele lì davanti aveva ammutolito il Preside che continuava a sospirare.

E infondo a quello scrigno c’era una busta indirizzata all’erede di Grifondoro e nessuno dei due aveva avuto il coraggio di prenderla.

- Professore cosa ne pensa ? – chiesi dopo quasi un’ora di silenzio.

- Harry non lo so, questo tesoro è il motivo per cui i ricercatori esistono ancora, questo tesoro si pensava fosse andato perduto, le chiavi… si dice che le chiavi portino al cuore di Hogwarts…. – ci guardammo negli occhi e allungai la mano verso la busta.

Ruppi il sigillo e tirai fuori la lettera.

Harry Potter,

So che sei meravigliato, ma noi tre sapevamo della tua venuta da un mondo parallelo, forse già hai conosciuto il mio spirito o forse no.

Se sei arrivato fino a questo punto manca poco...

Devi usare le chiavi, con quelle avrai il cuore della scuola tra le mani e più protezione, riunisci quante più persone e metti insieme un esercito, non basterà avere le mura dalla tua parte, ti serviranno bacchette e potere e di quello ne hai tanto.

Salazar non si fermerà davanti a nulla, vuole distruggere i miei eredi, vuole comandare sul mondo e sa che l’unico modo per farlo e riavere la sua bacchetta.

Puoi distruggerla quando vuoi, e solo tu puoi farlo, ti abbiamo caricato di una grande responsabilità e ci scusiamo per questo ma quando tutto sarà finito avrai una vita splendida da vivere.

Tu e i tuoi fratelli dovete distruggere l’albero che contiene il cuore di Voldermort.
Per raggiungere il Limbo Sempre Eterno c’è un altro modo, serve un osso del padre di Tom, un osso della povera madre e del sangue di Voldemort.

Parla con Severus Piton di questo incantesimo e lui saprà spiegartelo.

Ora torniamo a noi, ti starai chiedendo perché nel tuo mondo tutto questo non sia successo e come già hai capito uccidendo il Basilisco hai fermato Salazar dal principio e fermando Voldemort a solo un anno hai spezzato la linea del destino del tuo mondo anche se da quello che so hai dovuto affrontare molte sfide che hai superato brillantemente e come tuo antenato sono fiero di te.

La battaglia che vi aspetta sarà dura ma dovete essere pronti.

Confido nella vostra magia e nella vostra forza di volontà, distruggete l’albero e salvate il mondo.

Ah giusto Cosetta mi ha ricordato che non sapete come usare le chiavi, andate nella Sala Grande, e vedete che ai quattro lati della Sala ci sono dei candelabri appesi vicino al muro, spostateli tutti e quattro contemporaneamente e sul pavimento appariranno delle serrature dove mettere le chiavi e poi SORPRESA.

Ora ti lascio caro Harry, spero che Salazar non abbia aperto lo scrigno, lui non sa cosa ci sarà dentro, le bacchette ci finiranno magicamente dentro una volta che la nostra di battaglia sarà finita, per il momento crede che le chiavi siano l’unico tesoro da proteggere.

Che la fortuna vi assista e che la vostra magia protegga il mondo.

Con profondo affetto i “Tre” Fondatori.

Lessi quella lettera tre volte, due in mente ed una ad alta voce, non sapevo ne cosa dire ne cosa pensare.

- Dobbiamo avvertire Severus, deve tornare immediatamente dall’Albania, il suo viaggio è terminato… - il primo a parlare fu Silente che con un gesto della mano mandò Funny a prendere il povero professore a cui sarebbe venuto un colpo.

- Albus… la..la bacchetta.. – il mio unico pensiero fu quello di distruggere la bacchetta di Salazar, mi sentivo svuotato e senza forze come quando mi trovavo faccia a faccia con un Dissennatore.

- Harry fai quello che devi… - io non risposi neanche allungai la mano verso la bacchetta verde e subito iniziò a farmi male la cicatrice e automaticamente la lasciai andare.

Io e il Preside ci guardammo negli occhi e la ripresi, questa volta il dolore fu maggiore, ma non mi arresi, strinsi gli occhi e urlai con quanto fiato avevo in corpo.

Mi sembrava che stessi prendendo fuoco e sentivo le mani sanguinare, feci forza e con la mente pensai Reducto, ma la bacchetta non si spezzò del tutto, sentii solo che si crepava.

Come spezzare i poteri di uno dei maghi più potenti al mondo, non potevo solo fare forza e spezzare la bacchetta.

Continuavo a pensare incantesimi su incantesimi ma la bacchetta mi resisteva poi in un momento di lucidità pensai “Avada Kedavra” e sentii il potere diminuire e finalmente la bacchetta spezzarsi e subito dopo mi sentii svuotato e svenni.



___________________________________________________________________________



( Albus Silente )


Non sapevo dare un nome a quello che era appena successo davanti ai miei occhi, Harry aveva letteralmente preso fuoco, era avvolto da delle fiamme nere e lo sentivo urlare e non potevo fare nulla.

Vedevo il sangue sul pavimento e la sua aura magica espandersi intorno a lui.

Cercai di alzarmi ma ero come incollato alla mia sedia, per più di un’ora dovetti assistere a quello spettacolo poi non vidi nulla per alcuni secondi e sentii puzza di bruciato.

La nebbia nera sparì in pochi secondi e quando riuscii ad alzarmi rimasi sconvolto.

Harry Potter era quasi nudo, i suoi abiti era completamente bruciati tranne qualche pezzo, le braccia erano ricoperte di sangue così come la faccia.

Subito corsi in suo soccorso e lo portai in infermeria dove Poppy si prese cura di lui e non mi chiese nulla.

Ero sconvolto dalla potenza del ragazzo, già sapevo che era forte ma non fino a questo punto, dopo che Poppy gli ebbe medicato tutte le ferite e che se ne fu andata mi sedetti al suo capezzale e gli presi una mano.

Era bollente, mi concentrai se cercai di sentire la magia che scorreva nelle sue vene, ma il flusso magico era talmente debole che era quasi impercettibile.

Presi la bacchetta che Poppy aveva messo sul comodino e la esaminai da vicino, Salazar Serpeverde, non potevo credere che quella era appartenuta a lui.

Il tesoro dei Fondatori si pensava fosse andato perso per sempre, milioni di maghi avevano girato il mondo alla loro ricerca, quando erano sempre stata nella scuola, protette e nascoste.

Rimasi seduto per ore a riflettere su tutto quello che era successo da quando il ragazzo era venuto nel nostro mondo, ormai anche suo.

Non avevo mai pensato che la fine della guerra sarebbe arrivata, ma ora la vedevo e vedevo Harry Potter salvarci.

Quando decisi di alzarmi vidi che dalla porta entrava Jennifer Potter seguita da Sirius Potter e da Dylan Black.

- Noi… noi.. abbiamo sentito quello che è successo… - mi disse entrando e indicando Harry e la bacchetta che stringevo ancora in mano.

- Signorina Potter non riferirò a nessuno che siete in infermeria oltre il coprifuoco… Ora io vado a parlare con Severus Piton! Vi lascio con Harry… - sorrisi a quei tre ragazzi che annuirono stanchi.

Diedi i resti della bacchetta a Jennifer e dopo aver scompigliato i capelli ai Mini Malandrini me ne andai contento.

Quei ragazzi per me erano come nipoti, li avevo visti crescere e quando erano piccoli ci avevo giocato per ore.

Ed ora vedere com’erano mi riempiva d’orgoglio, non l’avrei mai ammesso, neanche sotto tortura o in punta di morte ma erano i miei studenti preferiti, e spessi li avevo coperti quando avevano combinato qualche guaio.

Mentre camminavo per i corridoio mi perdevo nei ricordi e decisi che avrei parlato il giorno dopo con Severus, gli serviva una bella dormita e anche a me, troppe cose erano successe in una notte e un vecchio mago come me qualche volta aveva bisogno di riposare il cervello.

Così m’incamminai verso il mio amato letto…





_________________________________________________________________________



( Sirius Potter )




Svegliarsi vomitando non era bello, specialmente se contemporaneamente scoppiava la testa e cadevi con la faccia sul water,

Sentire quello che aveva provato Harry era stato brutto e non l’avrei augurato a nessuno.

Dopo che Jenny era venuta a prendere me e Dylan eravamo corsi in infermeria, sentivamo che Harry era lì, e infatti l’avevamo trovato fasciato dalla testa ai piedi con Silente che gli teneva la mano.

Il Preside se n’era andato e ci aveva rimasti soli con un bacchetta bruciacchiata e puzzolente.

- Ragazzi quella bacchetta non è quella che Piton stava cercando in Albania ? – chiese Dylan sedendosi su una sedia.

- Si! È questa.. – rispose Jenny.

- Quindi ora Salazar se n’è andato? – chiesi speranzoso.

- Forse, questo non te lo so dire! Vorrei capire come Harry ha trovato questa bacchetta e dove! – mi rispose Jenny esprimendo a voce alta i pensieri miei e di Dylan.

- Ragazzi non so voi ma io ho sonno, Harry non si sveglierà se continuiamo a guardarlo, approfitto di uno di questo bei letti… - era distrutto, avevo vomitato l’anima e mi girava la testa, rimanere in infermeria era l’unico modo per esseri lì quando Harry si sarebbe svegliato ma non avevo intenzione di rimanere sveglio.

- Sirius ha ragione Jenny, è inutile rimanere svegli, mi gira la testa e non sto ragionando! – almeno qualcuno la pensava come me.

Jenny ci guardò per circa tre secondi poi annuì, ma invece di andare verso un letto ingrandì quello di Harry e si stese vicino a lui senza dire una parola.

- Ragazzi avete sentito anche voi cosa ha provato Harry, non riesco a immaginare cosa si debba provare in prima persona! Perché sempre lui di mezzo! – ecco che dopo dieci minuti di silenzio mia sorella aveva deciso di dare voce ai suoi pensieri.

- Jenny purtroppo non possiamo farci nulla, è come se lui e i guai fossero strettamente collegati! Saremo qui al suo risveglio e ci faremo spiegare tutto! – Dylan rispose prima di me.

- Harry è grande, quando fa una cosa sa che ci saranno delle conseguenze, è fatto così deve agire, non riesce a stare dietro le quinte e a aspettare che il mondo crolli! – continuai io.

- Lo ammiro per tutto quello che fa e per quello che ha fatto! Ci vuole tanta forza di volontà e tanto coraggio! Da solo non ce l’avrei mai fatta, lui invece è andato sempre avanti, certo c’erano Ron e Hermione ma non aveva il sostegno di una famiglia, non aveva altro che se stesso! – quando Dylan smise di parlare sentii che Jenny singhiozzava e mi resi conto che avevo la faccia umida.

Pensavo spesso a che quello che aveva fatto Harry, non so se ci sarei riuscito, per me era impensabile stare senza la mia famiglia, non avere i miei genitori e mia sorella, invece lui aveva combattuto per una famiglia che non aveva mai avuto, per salvare maghi e streghe che spesso l’avevano odiato e alla fine era rimasto comunque solo.

Ed ora nel nostro mondo aveva si una famiglia ma continuava a combattere una battaglia che non era sua, ma che lui aveva fatto sua, era un fratello speciale e ringraziavo Merlino e tutti i maghi per averlo fatto venire nel nostro mondo.

Piano piano ci addormentammo e per la prima volta da molto tempo finimmo in un sonno senza sogni.



_____________________________________________________________________________



Lo so lo so, immenso, stratosferisco, gigantesco ritardo…

Ma fortunatamente eccomi qui! Ho diciamo un nuovo computer, quello vecchio ha preso la via per la discarica!

Ora torniamo a noi! Spero che questo capitolo vi piaccia, e v’informo che piano piano sotto consiglio di una di voi ( Eles818) aggiusterò i capitoli precedenti! Alcuni sono proprio orribili, ma non fa nulla, per me quando li pubblicai erano perfetti così com’erano, anche se vanno aggiustati di molto!

Al momento ho riscritto solo il Prologo, piano piano farò anche gli altri!

Buona lettura a tutti!
E grazie a chi mi segui sempre!

Ritorna all'indice


Capitolo 28
*** Amici! ***





( Draco Malfoy )



A scuola si respirava un’aria strana, i professori erano agitati da tre giorni, il Preside non si vedeva quasi più e cosa più importante il professore di Difesa Contro le Arti Oscure era sparito, non lo si vedeva in giro da tre giorni.

Ormai io sedevo al tavolo dei professori e nessuno più faceva caso alla mia presenza, probabilmente i figli dei mangiamorte già aveva detto ai loro padri dove mi trovavo, ma nessuno dei Serpeverde oltre mio fratello sapeva che nostra madre si trovava nel Castello.

Mi voltai verso il tavolo dei Grifondoro e vidi che Jen era da sola stranamente, Black e Potter l’avevano mollata per un secondo.

Mi alzai e con la mia solita grazia,si ero consapevole che avevo grazia da vendere, la raggiunsi e mi sedetti accanto a lei scatenando non pochi sguardi scettici.

- Ciao Jen! – la salutai toccandole la guancia con un dito.

- Ciao Draco! – mi salutò felice.
Non avevo mai capito come facesse a essere sempre così allegra.

- Come mai tutta sola ? – le chiesi guardandomi attorno.

- È sabato! Dylan e Sirius dormivano e non me la sono sentita di svegliarli, abbiamo dormito dai nostri genitori e ieri sera abbiamo fatto tardi! – mi disse passandomi un tortino alla menta, che non avrei ammesso neanche sotto tortura cinese amavo alla follia.

- Che ne dici di accompagnarmi da Mielandia ? Mia madre ha voglia sempre di cose diverse, la gravidanza le sta facendo bene, non l’ho mai vista così felice anche se deve stare a letto! – le dissi.

Le mi guardò con quegl’occhi che avevano fatto sognare molti ragazzi compreso il mio fratellino che si ostinava a far finta di odiarla.

- Certo! Possiamo andare anche subito! – mi disse sorridendo.

- Non devi avvertire nessuno ? – le chiesi prendendola in giro.

- Non ti preoccupare! Abbiamo i nostri metodi di comunicazione! – mi disse misteriosa.

Non le chiesi altro mi alzai e lei mi seguì mettendosi sciarpa e cappello.

Camminammo per un po’ in silenzio poi decisi di prenderla un po’ in giro.

- Allora devo preparare lo smoking per il matrimonio ? – le chiesi ridendo sotto i baffi.

- Se vuoi inizio a darti la partecipazione! - mi disse facendosi rossa.

- Dai che siete sempre sembrati una coppia di vecchi sposi! Penso che le scommesse su di voi abbiamo raggiunto cifre esorbitanti, non vi si poteva più guardare mentre giocavate a essere amici… - le dissi sincero, erano anni che aspettavo che si dessero una mossa.

- Lo so Draco! Ormai me lo sento dire tutti i giorni, si siamo stati due imbecilli e si le cose sono sempre uguali, ci comportavamo da vecchia coppia di sposi inaciditi! Me lo dicono tutti, me l’ha detto anche la McGranitt… - mi disse sbuffando in una nuvola di ricci rossi.

- Dai eravate simpatici, specialmente quando Dylan s’ingelosiva e ti diceva qualcosa e tu perdevi le staffe, credo che non dimenticherò mai la scena di quando lo appendesti sotto al soffitto del corridoio e lo riempisti insulti, le tue urla si sentirono per tutta la scuola.. – le dissi scoppiando a ridere.

- Mi aveva fatta arrabbiare! Mi disse che Thimothy Clark di Corvonero mi stava solo usando perchè pensava che fossi una ragazza facile, non capii più nulla, ci ero uscita mezza volta e non l’avevo neanche baciato perché mi ero resa conto che puzzava di cipolle e l’avevo lasciato da Madama Piediburro con una scusa per andare da lui che si stava sbaciucchiando allegramente con Melanie Clark la sorella di Thimothy, la mia rabbia raggiunse le stelle… - mi disse rossa di vergogna.

- Jen eravate lo spasso della scuola insieme a Lenticchia e a Secchiona ( Ron e Hermione )… - le dissi aspettandomi delle urla, invece scoppiò a ridere.

- Lo so! Certe volte me ne rendevo conto da sola, almeno da settembre ci siamo calmati, nessuna scenata di gelosia nascosta da qualche litigio stupido e nessun incantesimo volante per i corridoio! – mi disse.

- È stato un bene! Non penso che i professori avrebbero potuto far finta di nulla ancora a lungo. Facevate troppo casino. – le dissi serio e lei annuì semplicemente.

Eravamo arrivati da Mielandia, entrammo e subito iniziammo a prendere quello che ci serviva.

Io presi un po’ di tutto, dalle semplici barrette alle caramelle gommose, avevo due cestini pieni di cose e così anche Jen.

Misi le cose sulla cassa e presi anche i cestini di Jen che iniziò a guardami male.

- Draco metti giù le mani, queste cose non sono solo mie, quindi azzardati a pagare al posto mio e ti faccio fare una brutta fine! – disse prendendo le sue cose dalla cassa e spostandole.

- Jen così mi offendi, sono un gentiluomo e n… - non mi lasciò finire la frase perché prese una caramella e me la mise in bocca.

- Mi offri una Burrobirra e un leccalecca 100 gusti.. – mi disse per farmi stare zitto ed io annuii.

Pagammo le nostre cose e uscimmo fuori.

- Tieni! – le dissi porgendole un leccalecca che lei prese felice.

- Grazie, ora mi devi una Burrobirra. – mi disse trascinandomi dai Tre Manici di Scopa.

Entrammo e subito il calore del locale mi avvolse.

Ci dirigemmo ad un tavolo vuoto vicino al camino e ci sedemmo.

- Allora Draco tua madre ha deciso il nome della tua sorellina ? – mi disse.

- A dir la verità credo di no, è indecisa tra Cassiopea, Cassandra e Bellatrix! Penso che alla fine la chiamerà Bellatrix! – le dissi.

- E tuo cugino David ? – mi chiese interessata.

- È una peste, non vuole mai dormire, vuole stare sempre in braccio e mangia sempre! Per avere sei mesi è insopportabile. – dissi sorridendo, quella pulce di bambino era meraviglioso, dormiva nella mia camera e adorava vedere la luce uscire dalla bacchetta.

- Vorrei vederlo! Mi dispiace per tua zia ma credo sia meglio per lui crescere con Cissy. – mi disse sincera ed io ero d’accordo con lei.

- Mia zia era matta, il suo lato umano era sparito e ogni tanto si faceva vedere quando doveva allattare David, penso che stesse iniziando a capire che la vita che voleva era sbagliata, ma non potrò mai saperlo! Mio cugino avrà una madre migliore di quella che gli spettava sarò crudele nel dirlo ma è meglio così… - dissi bevendo un sorso di Burrobirra.

Rimanemmo per un’altra ora a parlare, mi raccontò del suo rapimento e di come ne era scappata, mi disse che se volevo sapere tutto doveva essereci anche suo fratello.

Mi fece giurare di non dire niente a nessuno e dopo aver pagato il conto, ritornammo al castello.


Una volta ritornati a scuola mi condusse da suo fratello e quando bussammo ad una porta con mia grande sorpresa ci aprì Harry Evans invece di Sirius Potter.

- Ciao… accomodatevi!- e si fece da parte per farci entrare.

La stanza era circolare e sul tavolo c’erano milioni di oggetti, libri, diari, fogli di giornale, uno scrigno, un mappa, una spada e tanti altri oggeti.

- Draco penso che devo darti delle spiegazioni… - iniziò a dire Jen.

- Vedi lui è mio fratello, Harry Potter… - mi sganciò una bomba a cui non era preperato.

Tra i Mangiamorte tutti sapevano la sorte che era toccata a Harry Potter e tutti sapevano che era morto ed ora io mi ritrovavo davanti un tizio che stava cambiando faccia e che la mia migliore amica diceva essere suo fratello.

Alla follia non c’è mai fine, anzi alle sorprese non c’è mai fine.

Quel tizio mi raccontò un sorta di storia partendo dalla morte dei loro genitori nel suo mondo, continuando con tutte le sue imprese straordinarie e impossibile con il finire con una lettera di Godric Grifondoro che ora mi stava porgendo.

- Tu quindi mi stai dicendo che vieni da una dimensione parallela a questa, in cui io ti odiavo, in cui tu sei stato il Salvatore del Mondo Magico, in cui tutti erano morti e così sei venuto qui per salvare questo Mondo! Ho capito… - non è vero ero confuso, mi girava la testa e avevo fame.

- Se vuoi posso farti vedere tutto… - mi disse il tizio.

- No… Già così è una cosa difficile da digerire! Ma ora vorrei sapere perché me l’avete detto.. – me lo stavo chiedendo da un bel po’.

- Ah non ne ho idea, devi chiederlo a mia sorella… - e ci girammo entrambi verso di lei.

- È mio amico e gli voglio bene! – ci disse scrollando le spalle.

Spiegazione ovvia, almeno per lei.

- Ora vorrei sapere quando avete intenzione di usare quelle chiavi! – chiesi curioso.

- Stasera! Io e Silente abbiamo deciso di aspettare per studiare come andare nel Limbo Sempre Eterno, ora che Piton ha studiato la pozione abbiamo una cosa in meno da fare. – mi disse prendendo un foglio di carta.

- Più precisamente come vi siete procurati il Sangue di Voi Sapete Chi per fare la pozione ? – chiesi, visto che mi avevano fatto leggere la lettera.




__________________________________________________________________________




( Harry Potter )



Bella domanda aveva posto il biondo platinato non più gelatinato.

Piton si era ricordato che avevo aggredito Voldemort al cimitero di Godric’s Hollow e che probabilmente il suo sangue aveva inzuppato l’erba e infatti quando eravamo corsi al cimitero, nel punto in cui l’avevo aggredito c’era molto sangue secco, ed era stato molto difficile recuperarne una dose giusta, c’erano voluti tre giorni per separare tutto il sangue dall’erba e dal terreno, ma alla fine c’eravamo riusciti, avevamo recuperato un osso del padre e un osso della madre di Tom ed ora Severus stava preparando la pozione, gli serviva una settimana per completare tutto e al momento dell’incantesimo ci volevano 12 gocce di sangue di 12 maghi per attivare l’incantesimo.

- Vedi Draco ebbi un’idea brillante, graffiai Voldemort e il suo sangue è come dire scivolato a Godric’s Hollow! – gli dissi ridendo.

Mi sembrava molto sconvolto, ma non potevo dargli torto, chiunque lo sarebbe stato.

Guardai mia sorella che gli sorrideva e sorrisi di rimando, gli voleva molto bene, lo capivo dal suo sguardo e per una volta nella mia vita fui felice per Draco Malfoy, ma su solo un attimo, infondo lei era mia sorella e lui era Draco Malfoy.





Ecco a voi un nuovo ma breve capitolo.
Vi ringrazio come sempre per aver letto la mia storia e spero vi piaccia!
Grazie in anticipo!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=297545