Friends or Benefit?

di Little gre
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter 1 - L'arrivo ***
Capitolo 2: *** Chapter 2 - First Day ***
Capitolo 3: *** Chapter 3 - Il Party ***



Capitolo 1
*** Chapter 1 - L'arrivo ***


"Tesoro non dimenticarti i bagagli, altrimenti rimani vestita così per un'anno intero" urlò mia madre quando scesi dall'auto.
"Li prendo ora mamma, stà tranquilla" dissi sbattendo la porta della macchina dirigendomi verso il baule.
Presi le valigie e salutai mia madre che come al solito piangeva.
"Mamma sei stata tu ad iscrivermi a questa scuola, lo sai che io comunque preferivo la California" dissi abbracciandola.
"Tesoro, è per lavoro. E vedrai che ti troverai bene" mi disse mettendomi una mano sulla guancia.
Mia madre riaccese il motore e se ne andò. Eccomi abbandonata in una scuola del tutto nuova, in una città del tutto nuova. Ero alla "Spencer Beach High School" in Florida, precisamente ad Orlando. Vengo dalla California, precisamente Los Angeles. Mi chiamo Baja Miller, nome strano tutti dicono, ma a me stranamente piace. Sono una ragazza di 17 anni semplice. Senza troppi intricamenti eccetera eccetera. A scuola non sono una secchiona ma diciamo che me la cavo. Vivevo in California fino a pochi giorni fà quando mia madre decise di trasferirsi per problemi economici, lei ora andrà a vivere con il suo nuovo fidanzato, Sean. Mentre io dovrò dormire nel mio college, assurdo vero? Mamma me lo ha promesso: "Con il nuovo lavoro farò molti soldi e potremo permetterci una casa". Mio padre è morto 1 anno fà, cancro ai polmoni. Da quel giorno la mia vita è cambiata. Mamma ha ricominciato, ma io, bhe faccio un pò fatica. In California avevo degli amici stupendi, che ora ho dovuto lasciare. Compreso Angel, il mio ragazzo. Correggo, il ragazzo migliore che mi sia mai capitato. Stavamo insieme ormai da 3 anni, ma con il mio trasferimento, era impossibile vederci. La Florida è dall'altra parte della costa e non sarei tornata a L.A. neanche per visite varie. Da oggi la Florida è la mia umile dimora e dovrò abituarmici. Presi la mia valigia trolley ed entrai nella hall del college. Andai alla segreteria. La ragazza mi vide e mi sorrise.
"Ciao, cosa posso fare per te ?" mi chiese molto gentilmente.
"Ehm.. sono nuova. Mi chiamo Baja Miller, mi sono iscritta due giorni fà" dissi mettendo le braccia sullo sportello.
"Ah si, risulta proprio che sei iscritta. Sei nella stanza 23 con un'altra ragazza, Jessica Williams. Buona permanenza" disse dandomi molto gentilmente la chiave con un sorriso da 32 denti. Ricambiai e mi diressi verso l'ascensore. Secondo piano. Le porte si aprono e cerco la stanza. 20...21..22..23! Eccola. Infilo la chiave ed entro. La mia compagna di stanza stava sdraiata sul letto con le cuffie dell'I-Pod a tutto volume. Quando mi vide entrare quasi cadde dal letto. Si tolse le cuffie mentre io chiudevo la porta e mettevo giu le valigie.
"Ciao io sono Jessica tu devi essere Baja. Mi hanno detto che arrivavi." disse porgendomi la mano.
"Ciao Jessica, si sono Baja, piacere di conoscerti." dico stringendole la mano. "Allora..com'è l'ambiente qui ?" dico guardandomi attorno.
"Decente diciamo. Le persone un pò di meno, sai, quei vari gruppetti, truzzi, emo, bulli, fighette e fighi. Sempre le solite cose." disse con un sorriso strambo.
"Non poteva essere diverso. Daltronde da tutte le parti è così" dissi io mettendo a posto le mie cose nell'armadio. Jess intanto mi dava una mano.
"Tu sei riuscita a farti qualche amica/o oppure non ti danno neanche confidenza ?" le chiesi gentilmente.
"Io sono una tipa solitaria, mi piace non dare nell'occhio. Ho conosciuto qualche ragazza ma non ci parliamo mai. E' una cosa semplice, quando ci vediamo, ci salutiamo e stop." disse sorridendo.
"Bhe tu sei l'unica che conosco da neanche un'ora che sono qui" dissi ridendo.
"Menomale che mi hanno messo una compagna di stanza, avevo proprio bisogno di un'amica" disse sorridendomi. Amica? Bhe aspetta ci conosciamo da solo 2 minuti, pensai. Ma comunque non dovevo fare la stronza. Dovevo cercarmi nuove amicizie e questo era il posto giusto. Almeno credo.
"La scuola invece ? E' difficile o ce la posso fare senza suicidarmi?" le chiesi ironica.
"E' come nelle altre, nessuno è a rischio suicidio per il momento. Ti devo dare l'orario delle lezioni a proposito. Siamo al 3 anno tutte e due, siamo in classe insieme, quindi abbiamo lo stesso" mi disse ridendo. Menomale! pensai. Non sarei stata capace di trovare una sola aula in quel castello.
Mi porse un foglio ed iniziai a leggere l'orario di domani. Lunedì. Prima ora, Italiano. Seconda ora, Biologia. Terza ora, Storia. Intervallo nella mensa di 15 minuti. Quarta ora, Geografia. Quinta ora, Francese. Sesta ora, Inglese.
Non volli leggere l'orario degli altri giorni perchè soltanto il lunedì mi spaventava. Dopo la sesta ora si andava a pranzo, sempre nella mensa e al pomeriggio si poteva andare in biblioteca a studiare oppure restare nelle camere o girare per il campus. Io e Jess andammo a girare un pò per la scuola e mi fece vedere le varie aule. Mi stava già simpatica, era decisamente uguale a me. Tornammo in camera verso sera, ci abbuffammo di schifezze e iniziammo a parlare della nostra vita passata.
"Da che città ti sei trasferita ?" mi chiese mentre si mangiava i biscotti al cioccolato.
"Los Angeles. California" dico decisa.
"Ti manca la tua città ?" mi chiese.
"Si abbastanza...Li avevo amici e fidanzato. Tutte persone stupende. Ma mio padre è morto un'anno fà e mia madre ha voluto ricominciare tutto in un'altra città. Ovviamente non ha assolutamente pensato a me." dico con un sorriso irritante.
"Mi dispiace Bà" disse.
"Bà ?" la guardai ridendo.
"Si, siccome non sò come dire il tuo nome perchè è un tantino difficile ti chiamo così. Tu puoi chiamarmi Jess" disse guardandomi.
"Si pronuncia Be-ia" dico ridendo.
"Però è un bel nome, strano e bello. Misterioso..." disse guardandomi con uno sguardo stranito. Le lanciai un cuscino e ridemmo insieme. In effetti stavo prendendo già troppa confidenza.
"Me l'ha dato mio padre. A lui piacciono questi nomi un pò strani" dico sospirando.
"Posso chiederti com'è successo ? Cioè, come è morto tuo padre" mi chiese cercando di non ferirmi.
"Cancro ai polmoni. Lo è venuto a sapere troppo tardi ed era già molto esteso. Gli rimasero solo pochi mesi di vita, la chemioterapia era inutile. Mi ricordo che mi ha portato in Canada, a New York e persino a Las Vegas prima di morire. Ci siamo divertiti come non mai, voleva farlo prima di andarsene. Per quella settimana non pensai ad altro se non a divertirmi con mio padre. Senza pensare a nient'altro" dico mangiando un biscotto.
"Brutta storia...Ti sei abbastanza ripresa?" mi chiese.
"Si anche se ogni tanto mi viene da pensarci e ricordo. Mia madre se n'è trovata un'altro. Sean, brav'uomo, sopratutto ottimo cuoco" dico strizzando l'occhio. Lei sorrise. Si fece mezzanotte passata e le lezioni domani iniziavano alle 8. Mi misi a dormire pensando al fatto che ero appena arrivata a già mi sono trovata una possibile migliore amica. Le ho praticamente raccontato tutto di me, e lei mi ha raccontato tutto di lei. Mi addormentai, cercando di non pensare al primo giorno. Domani.

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Capitolo 2
*** Chapter 2 - First Day ***


bip bip bip bip bip bip!!!
Sbattei la mano sul comodino vicino a me e sbadigliai stiracchiandomi. Che sonno. Jess dormiva ancora, probabilmente non aveva neanche sentito il suono della sveglia.
"Jess! Svegliati o faremo tardi a lezione" le dico mentre scendo dal letto.
Lei non mi ascoltò nemmeno, si mise il cuscino sulla faccia mentre io andai in bagno. Mi guardai allo specchio e per svegliarmi mi buttai addosso una bella manciata di acqua fredda. Tornai in camera, Jess ancora a letto, aprii il frigorifero e presi del latte e mangiai una brioches. Finalmente Jess si alzò e insieme ci preparammo, finito andammo in classe. Mentre passavo per i corridoi con la mia sacca notai che più o meno tutti mi fissavano, va bhe che ero nuova ma non c'era bisogno di fissarmi come se fossi un'aliena. Guardai Jessica preoccupata.
"Tranquilla, è normale" disse guardandomi.
Entrammo. Italiano. Il prof sembrava simpatico, ho riso per tutta la lezione. Le altre due ore passarono velocemente, e la prof di storia ci diede un sacco di pagine da studiare. Era l'ora dell'intervallo. La mensa era piena. Jess si buttò sul tavolino dove servivano da mangiare, io la guardai stranamente.
"Che c'è ?" mi chiese mentre si mangiava un panino con il prosciutto.
"No.. niente.. è che.. come fai ad avere così fame ?" le chiesi stringendomi nella mia amata sacca.
"Sono fatta così, e comunque muoio di fame" disse mangiando. Io sorrisi e mi guardai attorno.
Sentii una ragazza dietro di me che parlava con la sua amica.
"Guarda! C'è James... cavolo.." disse indicandolo.
Mi girai e notai un ragazzo, bello, molto bello. Lo guardavano tutte in realtà, non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso. Era con una ragazza, bellissima, bionda alta più o meno come lui. E quella mandria di ragazzi dietro saranno i suoi amici. Si girò dalla mia parte e io mi girai immediatamente per evitare che mi vedesse che lo guardavo. Jess mi raggiunse e ci andammo a sedere.
"Hai visto anche tu McCarthy eh?" mi disse
"Ho visto chi ?" le chiesi.
"James McCarthy. Il bello della scuola. Lo vorrebbero in tante ma ha quella ragazza e insieme sono perfetti. Gli sbavano dietro tutte" disse guardandolo.
"Lo avevo notato" dico sorridendo.
"Ah cavolo ho dimenticato il bicchiere della coca cola" disse Jess.
"Tranquilla vado a prendertelo io" dico alzandomi.
Passai verso i tavoli e purtroppo per andare al tavolo dei bicchieri dovevo passare proprio vicino al tavolo di James e compagnia bella. Feci finta di niente e passai, arrivata al tavolo sentii che parlavano di me.
"Però.. carina la ragazza nuova" disse uno dei suoi amici.
Alzai lo sguardo, girai e tornai indietro. James mi fissava, io ricambiai per un'attimo ma del tutto indifferente. Tornai al tavolo e Jess mi afferrò per il braccio facendomi quasi cadere dalla panca.
"Hai vistooo ?" mi chiese tutta esaltata.
"Ma checcosaaa ? Jess tu oggi vedi tutto e io niente ?" le dico passandole il bicchiere.
"Dai! James ti continua a fissare" disse indicandolo senza farsi vedere.
"E quindi ?" le chiedo curiosa.
"Bà, svegliati. Gli piaci sicuramente" disse versandosi la coca.
"Ma smettila di dire cavolate per favore" dico appoggiando le braccia sul tavolo e guardando lui. Che fosse vero? No, non poteva essere vero. E comunque no, aveva la ragazza migliore della scuola, perchè interessarsi ad una come me. Eppure mi continuava a fissare, e io continuavo a ricambiare. Era come se ci leggessimo gli occhi. Purtroppo la campanella suonò e lui si alzò mano nella mano con la sua ragazza e io uscii con Jess pensierosa.
"Eddai ammettilo. Tanto non sei l'unica che gli fa il filo a quello" mi disse.
"No, non è niente. E' solo che mi incuriosisce tutto qui" dico alzando le spalle.
"Quello è un ragazzo assolutamente non adatto a te, è il bello di turno. Ricco, bello e con tutta la scuola ai suoi piedi. Ha anche la ragazza più bella della scuola. Bullo non lo è, cioè forse un pò ma non è così anormale" disse guardandolo dirigersi in cortile.
"Jess, non mi interessa!" le dico ridendo. "Perchè continui a parlare di questo James..." sussurro.
"Ti piaceee ti piaceee " sembrava una bambina.
"Oddio, vado ad uccidermi." dico entrando in classe.
Le ultime tre ore sembravano interminabili. E' vero, James mi piaceva ma non ero come tutte le altre. Le altre quando lo vedono si strappano i capelli e urlano il suo nome. Io invece mi sono limitata ad osservarlo da lontano senza fare niente. All'ultima ora noto con piacere che la cosiddetta ragazza del bello di turno era a lezione di inglese con me. Perfetto. Aveva dietro un gruppetto di ragazzi, due dei quali erano amici di James. Preferivano fissarle il sedere invece di concentrarsi sulla lezione. Il prof andò vicino a loro e gli diede una librata in testa, tutti risero. Io sorrisi. Lei non sembrava così antipatica, almeno, non era la tipa che andava in giro con le sue amichette, era sempre con James e il suo gruppetto di amici. Chissà quante ragazze volevano esserle amiche, ma probabilmente lei non lo accettava. Cercai di non farci caso. La campanella suonò e uscendo dalla classe, mi scontrai per caso con lei. Avevo un libro in mano e mi cadde a terra. Lei tranquillamente si chinò a raccogliermelo.
"Ti ringrazio" le dico sorridendo.
"Tranquilla, e scusami. Ma le porte di queste classe sono minuscole ed è normale scontrarsi" mi disse sorridendo. Era davvero bella. Ci credo che stava con quello.
"Si ho notato" rispondo mettendo il libro nella sacca.
"Tu sei nuova vero? Non ti ho mai vista prima" mi disse.
"Si sono arrivata ieri, dalla Calfornia" dico sorridendo.
"Bel posto. Io sono Amber Benson" disse allungando la mano.
Gliela strinsi senza problemi.
"Piacere io sono Baja Miller" dico sorridendo.
"Che nome strano" disse ridendo.
"Lo dicono tutti...Ormai ci ho fatto l'abitudine" dico sorridendo.
Da lontano vedo James, che arriva con quel suo amico che in mensa diceva che ero carina. Si avvicinarono intanto Amber mi parlava di quando era stata in California.
"Amber...e.. tu sei ?" chiese gentilmente James. Cavolo da vicino era ancora più bello.
"Baja. Miller. Nuova" dico sorridendo.
"Che nome buffo..e strano. Io sono James. disse facendomi un sorrisino adorabile. Intanto mi fissava in modo strano. Amber intanto gli teneva la mano.
"Gliel'ho detto anche io" disse Amber "Non si offende tanto, sembra simpatica" disse.
Le sorrisi e lui sorrise a me. Lo guardai un'attimo ma il suo amico mi interruppe.
"E io sono Ryan, piacere bellezza" disse tendendomi la mano.
"Piacere" dico guardandolo, era un tipo bizzarro. Mi venne da ridere.
"Bhe, ora dobbiamo scappare.. ma ci vediamo in giro ok ?" disse Amber.
"Sicuro" dico sorridendo.
"Ciao" dissero in coro.
Mi passarono vicino in fila indiana, l'ultimo fù James che mi osservò mentre se ne andava, io ricambiai lo sguardo ma poi venne Jess.
"Cavolo, hai culo tu" disse guardandoli andare via.
"Che c'è volevano solo fare amicizia" dico facendo spallucce
"Non l'hanno mai fatto con nessuno" mi disse.
"Non sono mica delle superstar che cavolo." dico. Ero irritata in effetti. Solo perchè li conoscevano tutti allora dovevano per forza rimanere tra di loro senza fare amicizia con nessuno ? Bha.
Arrivammo in camera e mi sdraiai sul letto stravolta. Ero stanchissima. Fissavo il poster degli Atreyu sul soffitto. Ero davvero attratta da James ? Probabilmente lui mi fissava solamente perchè mi trovava strana. Intanto sentii Jess borbottare qualcosa su James e me.. Che stress. Non la smetteva più.

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Capitolo 3
*** Chapter 3 - Il Party ***


Il pomeriggio lo passai sui libri, il mio prof di storia, Hewitt, ci aveva dato un sacco di pagine da studiare. Per cena mangiammo in stanza con le nostre cose, ad un certo punto, mentre leggevo il mio romanzo sentii bussare alla porta. Jess era in bagno che si stava facendo la doccia così andai ad aprire io. Mi trovai davanti James e sbalordita non sapevo che dirgli.
"Ciao" disse storcendo il capo facendomi un sorrisetto. "Allora non ho sbagliato stanza" disse guardando dentro.
"Ciao James.. hai bisogno di qualcosa ?" gli chiesi appoggiandomi alla porta. Menomale che ero del tutto vestita.
"Bisogno di qualcosa no, ma della tua presenza si" disse incrociando le mani verso di me.
"Presenza a cosa ?" chiesi guardandolo.
"Stasera c'è una festa, e ovviamente sei invitata". Disse. Ma in quel momento si sentì un tonfo tremendo provenire dal bagno, probabilmente Jess ne aveva combinate una delle sue.
"Ahia" si sentì urlare. Io chiusi gli occhi strizzandoli dalla vergogna. Tornai a guardare lui che rideva.
"E' una sorta di tragedia quella ragazza, cade dappertutto" dico dando un occhiata dentro la stanza.
"Allora. Ci sei o no ? Ovviamente porta pure la tua 'attira disgrazie' se vuoi" disse sorridendomi.
"Ok va bene, ci saremo" dico convinta.
"Perfetto. Alle 10 sul tetto della scuola" disse.
"Benissimo" dico annuendo con la testa.
Sorrise e se ne andò, ovviamente sempre guardandomi. Non sò davvero che cosa mi attraeva di quel ragazzo. Era un ragazzo semplice, forse mooolto strano, ma boh, aveva qualcosa. E non solo perchè era bello.
Ovviamente mentre andava via un mucchio di ragazze gli correva dietro, io scossi il capo e rientrai in stanza. Jess uscì dal bagno tenendosi il ginocchio.
"Ma che hai combinato ?" le chiedo mentre mi stendevo sul letto.
"Caduta.. che male.." disse sedendosi anche lei ancora in accappatoio.
"Chi era alla porta ?" chiese mentre si vestiva.
"James" dico del tutto indifferente.
"MA CHE CAVOLO PERCHE' NON C'ERI TU A FARTI LA DOCCIA" mi urlò contro. Ci mancò poco che mi fece prendere un'infarto da cadere giù dal letto.
"Ma ti dai una calmata ? Non è mica successo niente! Ci ha invitato al party di stasera tutto qui" dico guardandola.
"Party ? Ommioddio andrò ad un party! Ci saranno un sacco di pezzi grossi.. o mio dio.." disse andando a spalancare il suo armadio per provare dei vestiti.
"Pezzi grossi ?!" mormorai tra me e me...
Passammo il resto del tempo a decidere i vestiti. Io mi vestii semplice. Canottiera bianca con sopra un coprispalle nero, jeans azzurri schiariti e una cintura borchiata. Scarpe, ovviamente da ginnastica. Jess era tutta in tiro. Si truccò mille e mille volte prima di essere a posto. Io solo un pò di matita e mascara con un velo di cipria ed ero pronta.
"Cavolo. Ma tu sei sempre tutta semplice eppure sei bellissima" mi disse guardando lei e poi me.
"Sei tu che ti metti troppo d'impegno Jess" dico sorridendole.
Lei non stava male, ma si faceva troppe fisime. Uscimmo dalla stanza e salimmo le scale per andare sul terrazzo che in teoria era un'atterraggio per gli elicotteri. La musica si iniziava a sentire alla prima rampata di scale su 10 da fare più o meno. Arrivate di sopra ci guardammo un'attimo in giro. Amber da lontano ci salutò e ci venne incontro.
"Ehy ragazze ben arrivate" disse sorridendoci. Mi prese a braccietto e iniziammo a girare per il terrazzo.
Jess aveva visto un suo amico così andò da lui e rimasi sola con Amber. Arrivò Ryan. Era ubriaco marcio che il party era iniziato da 20 secondi circa.
"Ehy ragazze... grande festa eeeeh ?" disse sedendosi in braccio a noi. Amber lo lanciò via. Io risi.
"Vado a cercare quel pezzente di James.. " disse bevendo altra birra. "JAAAAMESSS DOVE SEIII" si mise ad urlare a squarcia gola. Io mi tappai le orecchie con le mani.
"Che vizio. Sempre ubriachi qui.." disse guardandomi.
"Per fortuna che io non bevo alcool" dico annuendo. C'era una vista stupenda da li. Sospirai.
"Che succede ?" mi chiese Amber guardandomi.
"Mi stavo chiedendo se qui mi troverò mai bene come in California" dico guardandola.
"Se te lo devo dire da parte di me stessa direi California. La Florida non è il massimo, la California invece sarebbe la città della mia vita. Ma ti ci abituerai, vedrai." disse sorridendo.
"Ehy Amber, vieni qui ad aiutarmi" disse un ragazzo che era un tantino impedito ad usare la console per il DJ.
"Arrivo subito Skip" disse. "Scusami, ma il dovere mi chiama" disse sorridendo.
"Tranquilla vai pure" dico sorridendo. Si alzò e andò verso quel ragazzo.
Mi guardai attorno e notai James da solo su una scaletta poco più in là che beveva la sua birra, da lontano mi fissava. Le ragazze che lo guardavano da lontano però non mancavano di certo. Decisi di andare a farci due chiacchere così mi alzai a mi diressi verso lui, tutte le ragazze mi guardavano come se fossi un extra terrestre. Sacrilegio, mi avvicino al bersaglio.
Sorrise nel vedermi avvicinare a lui e io ricambiai. Mi sedetti vicino a lui.
"Come mai tutto solo soletto ?" chiedo guardandolo.
"Ai party mi piace starmene in disparte ogni tanto" disse guardando davanti a sè.
"Sei sicuro che va tutto bene ?" chiesi. Sembrava triste per qualcosa, ma sembrava non volesse parlarne. Guardava fisso Amber, alla console dei DJ.
"Si.. tutto bene" disse girandosi verso di me con un sorriso.
"Bene.. allora..ti lascio alla tua solitudine da party" dico alzandomi.
Mi prese per un polso prima che potessi scendere tutti i gradini. "Ehy" disse. Mi voltai.
"Domani ti andrebbe di pranzare insieme a mensa ?" mi chiese sempre tenendomi il polso.
"Nessun problema" dico annuendo. Mi lasciò il polso e scesi le scale.
Si era ormai fatto tardi, anche se le persone ubriache e svenute non mancavano di certo. Jess moriva di sonno così andammo in camera. James intanto mi fissava da lontano, io lo guardai sorridendo beffardamente.
Arrivata in camera mi infilai il mio pigiama e mi misi sotto le coperte.
"Allora di cosa avete parlato tu e James ?" chiese mentre si cambiava.
"Niente di che.. sembrava strano. Domani mi ha chiesto di pranzare con lui" dico appoggiandomi alle mie coperte morbide mordide.
"Fai progressi" disse sorridendo.
"Non voglio..fare progressi. Dai, è fidanzato. Probabilmente ci saranno anche i suoi amici poi" dico annuendo.
"O magari no" disse andando in bagno.
"Buonanotte" dico girandomi dall'altra parte.
"Bà. Tu sai qualcosa di storia ?" mi chiese dal bagno.
"Neanche una virgola, ma cercherò di ripassare alla svelta domani mattina per il corridoio e in classe prima che arrivi Hewitt" dico sempre girata.
"Dormi và. Anche io sono stanchissima, non sò come farò a svegliarmi domattina" disse tornando in camera a ficcandosi sotto le coperte.
"Vedi di non metterci mezz'ora ad alzarti Jess" dico ridendo.
"Notte Bà" sussurrò.
"Notte Jess" sussurrai.

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