Innamorati per caso.

di Niallismine_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


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Prologo.




Abigail si trovava sotto il tavolo situato nella sala da pranzo, rannicchiata a se come a volersi proteggere: le gambe strette al petto tenute unite dalle piccole braccia e la testa chinata in giù tra le braccia. Le urla arrivavano forti nonostante cercasse in tutti i modi di non percepirle mentre un leggero dondolio del suo esile corpo accompagnava i suoi lamenti. Sentì di colpo la porta di casa sua sbattere e con quest’ultima non tardò ad arrivare anche una forte fitta al petto, esattamente sul suo piccolo cuore. Una mano forte e grande le strinse il braccio sottile trascinandola via dalla sua posizione, non devi piangere Abi, la mamma è andata via ma io non ti lascerò mai. E Abigail si fidò dell’uomo che in quel momento la teneva stretta a se, si illuse che tutto sarebbe passato, che sarebbe stata felice insieme al suo papà.


Dovette ricredersi nel giro di pochi mesi, quando anche Lui l’abbandonò nelle mani della nonna Beth. Era solo una bambina di dieci anni quando il tutto accadde, una piccola creatura che avrebbe sicuramente avuto bisogno dell’aiuto, del sostegno e dell’amore della sua famiglia. Tutti i suoi compagni di scuola la guardavano con occhi diversi senza considerare le famiglie di questi ultimi, tutti provavano grande compassione nei suoi riguardi. Ma nonostante la perdita di due figure così importanti e il vuoto immenso causato all’interno del suo animo Abigail non riusciva a capire questo atteggiamento. Non si considerava diversa anzi, forse più fortunata degli altri grazie alla presenza della dolce nonna che l’accompagnò nei momenti più belli e allo stesso tempo riuscì a farla rialzare quando cadendo il mondo sembrava venirle contro.


Abigail era da sempre stata una ragazza responsabile, una di quelle ragazze semplici alle quali non interessa l’esteriorità ma solo la sostanza. Non amava truccarsi, mettersi in mostra ed essere un peso per gli altri e forse proprio per questo motivo decise di prendere un appartamento poco lontano da quello in cui era cresciuta con la nonna. Frequentava gli studi di lingue presso una delle università più prestigiose di Londra grazie ad una borsa di studio vinta in seguito ai suoi ottimi voti conseguiti in college. Non volendo gravare sulla nonna decise però di cercare lavoro trovandolo nella panetteria di fianco al palazzo dove avrebbe vissuto almeno fino alla fine del suo corso di laurea. Non era di certo il massimo, questo Abigail lo sapeva, ma non le importava. Era felice nonostante gli orari stravolgenti del suo umile lavoro, le ore passate in università e quelle trascorse a casa a studiare sui libri. Alla sera, quando avrebbe dovuto solo concedersi un po’ di riposo, preferiva invece trascorrere del tempo con Edward, suo fidanzato da circa otto mesi.  Era stata colpita dal suo fascino quasi come se un fulmine l’avesse attraversata nel momento stesso in cui scorse la sua figura, l’aveva poi conquistata giorno dopo giorno grazie alla sua dolcezza e alla sua allegria. Abigail lo vedeva quasi come l’uomo perfetto, quello che avrebbe potuto accompagnarla per il resto della vita. Conoscendolo ancora di più, frequentandolo giornalmente però il vero carattere del ragazzo venne fuori ed Abigail si ritrovò a combattere con un lato di Lui che non aveva immaginato potesse avere. Un secondo ridevano quello successivo litigavano, talvolta, oltre alle parole, Abigail sentiva bruciare la sua guancia in seguito al tocco violento della mano di Edward. Così la giovane perse l’entusiasmo tipico del primo periodo, non era più così felice quando lo incontrava, non le batteva il cuore né le brillavano gli occhi incrociando la sua figura. Nessuno era a conoscenza della strada che aveva intrapreso la loro relazione, sua nonna poi sapeva ancora meno rispetto agli altri: credeva che tra i due ci fosse solo tanto amore e allegria e Abigail lasciò crederle questo conoscendo perfettamente il carattere e le aspettative, sempre del tutto affrettate, dell’anziana signora. Ogni volta che le presentava un ragazzo puntualmente si ritrovava a rincorrere quest’ultimo a causa dell’affrettata domanda di nonna Beth a quando le nozze? che non faceva altro che terrorizzare tutti i ragazzi che l’accompagnavano. Così Abigail decise di far restare la nonna con la sua visione idillica di questa farsa amorosa che proseguiva ormai da troppo tempo, lasciandola nell’assurda speranza che si sarebbe sposata prima della fine dei suoi giorni realizzando uno dei suoi più grande sogni. 


Una cosa che Abigail non aveva proprio considerato era però la presenza di Zayn Malik, cantante di successo del momento, che abitava nell’appartamento situato sul suo stesso piano. Tra i due non scorreva buon sangue, per la freddezza di Lei e l’orgoglio e la spavalderia di Lui. Era strano il modo in cui interloquivano, sembravano dei signori di età adulta quando si scambiavano del lei e allo stesso tempo degli adolescenti per il motivi per cui battibeccavano.

Insomma, si decide a spostare quelle buste?
Come prego?
Adesso è anche sorda? Tolga quelle buste o farò tardi per l’intervista non potendo passare.
Usi le scale, no?
Non ho intenzione di prenderle solo perché Lei vive nel mondo dei sogni pensando forse al litigio con il suo presunto ragazzo.
Lei cosa ne sa?
Dovrei essere cieco, anzi sordo, per non saperlo.

E con un sorrisetto sorpassò la sua figura mentre Abigail restò a fissarlo mentre scendeva le scale velocemente. Raccolse poi le buste della spesa e le portò in casa chiudendo violentemente la porta.
 


 

Salve a tutti!

Eccomi qui dopo un lungo periodo di silenzio, gli impegni purtroppo non mi hanno consentito di dedicarmi molto alla scrittura. Questa storia era stata iniziata precedentemente ma scrivendola mi sono resa conto di diverse pecche, se così potevano esser definite, che proverò ad eliminare. Ho le idee molto chiare riguardo questa storia perché ho ben in mente i ruoli che assumono i diversi personaggi nel corso dell’intera narrazione. Prestate molta attenzione alla nonna Beth, che con questo desiderio grande condizionerà in un certo senso la sua cara nipotina. Non c’è molto da dire oltre questo particolare per il momento, spero sia stato di vostro gradimento quanto scritto e aspetto una vostra recensione!
Un ultimo ringraziamento, ma non per questo meno importante, va a 
Comeilmaredinverno che con grande pazienza è riuscita a creare l'immagine adatta per questa storia.
A presto, grazie come sempre per la pazienza e il sostegno xxx

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Capitolo 2
*** Capitolo 1. ***


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Capitolo 1.



 
Edward era comodamente seduto sul divano del salotto della sua ragazza, il telecomando impugnato nella sua mano sinistra e il braccio destro che circondava le spalle di Abigail che usava il suo corpo come saldo approccio. La giovane, alzando di poco la testa, osservava il suo volto intento nel guardare le scene di quel film che stavano trasmettendo in tv. Sollevò di poco il braccio che la teneva stretta a Lui e gli si posizionò in ginocchio al suo fianco facendo distogliere la sua attenzione dallo schermo. Abigail avvicinò piano le labbra alle sue per dare vita a un tenero e profondo bacio al termine del quale lasciò le loro fronti scontrarsi fornendogli così la possibilità di specchiare i loro occhi. Resti qui a cena? Ed Edward rispose annuendo piano con la testa e regalandole un bacio a stampo. Allora vado a cucinare, tu finisci di guardare il film.. Si alzò allegra dirigendosi poi verso la piccola cucina canticchiando qualche canzone. Erano questi i momenti in cui si poteva vedere la spensieratezza e l’allegria di Abigail,  perché erano i piccoli gesti quotidiani a renderla felice. Si ritrovava quindi a giocare con gli ingredienti appena presi dal frigorifero per poter cucinare qualcosa da mettere sotto i denti per Lei ed Edward. Optò per una semplice pasta al sugo, facile e sbrigativa, ma nel momento in cui lasciò che il contenuto della scatoletta di sugo riempisse la pentola sul fornello, delle mani si posizionarono sul suo bacino facendola saltare leggermente dallo spavento. Edward rise leggermente e poi spostò i capelli di Abigail su una sola spalla, non gli consentivano di baciare a dovere il suo collo. Piano sulla sua pelle sussurrò un flebile sono io e dei brividi attraversarono tutto il corpo della giovane ragazza. Le sue mani iniziarono ad accarezzare tutto di Lei, prima con strenuante attenzione poi con maggiore irruenza. Edward. La voce poco decisa di Abigail non riuscì a far allontanare le labbra di Ed posate sul suo collo tanto che continuò imperterrito nelle sue azioni pronunciando flebilmente qualcosa di incomprensibile. La ragazza si girò di scatto decisa a far cessare i suoi gesti. Dai, non riesco a cucinare.–disse posando le mani sul torace di Lui, intenta ad allontanarlo-.Mi è passato l’appetito.- sorrise di rimando prendendole i polsi per allontanare le sue braccia che ostacolavano i suoi intenti. Con un veloce movimento riuscì a prenderla tra le sue braccia e a far aderire la sua schiena al muro freddo della cucina. Le gambe di Abigail erano intrecciate al busto di Edward mentre il suo collo era attraversato da una scia di baci. C’era passione nei segni che Edward le lasciava sulla pelle e aveva ben capito quali fossero le sue reali intenzioni. Ci provò, Abigail chiuse gli occhi e provò a farsi trascinare dalla situazione. Iniziò a passare le mani tra i capelli ricci del suo ragazzo e cercò la sua bocca per dar vita ad un bacio. Mentre le loro lingue giocavano a rincorrersi le mani di Edward tentarono di levarle la maglia larga che indossava in quel momento riuscendo poco dopo nel suo intento. Era strano, Abigail non lo aveva mai lasciato fare fino a quel punto ed Edward pensò bene di approfittare del momento per soddisfare i propri bisogni. Posizionò le mani sulla camicia del suo ragazzo e in maniera un po’ goffa a causa della sua inesperienza iniziò a sbottonarla un bottone per volta. Quando si ritrovò in intimo davanti a Lui l’imbarazzo si impossessò del suo volto lasciando trasparire un leggero rossore. Tremò nell’esatto momento in cui Edward iniziò ad accarezzarle il seno dopo aver delicatamente fatto cadere l’intimo che intralciava il suo piano. Lasciò cadere la testa dietro presa dall’effetto del tocco delle labbra del suo ragazzo a contatto con la sua pelle. Erano petto a petto ed entrambi sentivano il calore del corpo dell’altro, ma Abigail non sentiva il suo cuore battere all’impazzata e quando i loro occhi erano fissi in quelli dell’altro Lei capì di non essere ancora pronta per quel passo e, forse, di non amarlo quanto credeva. Cercò a questo punto di scendere da quella posizione e allontanarsi da Lui e quando Edward capì il senso di quei movimenti insicuri cercò di trattenerla a se facendo ancora più pressione sulle cosce strette tra le sue mani che gli consentivano di tenerla così vicina a lui. ‘Baciami’, risultava più un ordine che un dolce invito e Abigail fece l’errore di non assecondarlo serrando bene le labbra intenta a non dargli ciò che desiderava.


Che cazzo succede adesso?
N-non me la sento, scusa!
Scusa un cazzo Abigail.


Abigail si abbassò raccogliendo la maglia per indossarla velocemente e allontanarsi da Lui che prontamente la afferrò dal braccio per poi accarezzarla dolcemente con un finto sorriso.


Dai Abi, prima o poi succederà
Non riesco – proferì abbassando lo sguardo -.
Ci sono io, ti guido io.


E Abigail si lasciò abbindolare nuovamente dai suoi occhi restando muta anche quella volta e dandogli la possibilità di avvicinarsi di nuovo. Le fece eseguire qualche passo per poi adagiarla sul divano del solottino. Mantenne fissi i loro sguardi, sapeva che in questo modo avrebbe avuto qualche speranza di abbindolarla. Rilassati., le sussurrò vicino l’orecchio per poi iniziare a baciarla piano proseguendo verso la sua guancia con l’intento di arrivare a rubarle un bacio vero al quale la giovane si ritrasse immediatamente. Fu un attimo, pochi secondi che lasciarono intravedere l’oscurità negli occhi di Edward. Abigail si dimenò quando ancora una volta le mani del ragazzo tentarono di farle pressione per mantere ancora quella posizione. La sua testa si muoveva a destra e a sinistra mentre le sue mani cercavano di allontanarlo.  Ferma, devi stare ferma.  Poche parole pronunciate con una rabbia che la fece rabbrividire. Pian piano delle lacrime iniziarono a solcare il suo volto e scesero ancora più velocemente mentre Edward continuava imperterrito nei suoi sporchi gesti. Ti prego, lasciami, furono queste le parole da Lei pronunciate che lasciarono trasparire tutta la sua amarezza quasi fossero una supplica.Zitta. Le rivolse ancora parole fredde, tutto il contrario rispetto a quanto avrebbe dovuto dire un ragazzo realmente innamorato. Ma quando vide Abigail opporre maggiore resistenza si alzò leggermente dalla posizione che aveva assunto fino a quel momento.


Mi dai sui nervi, la smetti di piangere? Cosa pensavi avremmo fatto dopo tutto questo tempo? Vuoi restare vergine fino al matrimonio Abigail?- chiese alzano gradualmente il tono di voce-
S-scusami –risposte con tono affranto, quasi come se si sentisse in colpa per non essersi concessa a Lui-
La prossima volta evita di fare la stronza, capito?


E quando non ottenne risposta marcò ancora di più l’ultima parola pronunciata mentre Abigail sfuggiva volutamente al suo sguardo intimorita da quell’assurda circostanza. Con un gesto poco delicato Edward le alzò il mento e si avvicinò per far unire le loro labbra ma Abigail oppose la resisenza mantenuta negli ultimi minuti e pochi secondi dopo sentì la guancia bruciarle a causa delle dita che raggiunsero la sua pelle con tanta forza. Quando sentì la porta sbattere i suoi occhi presero a liberare lacrime amare e piene di dolore e lentamente si abbandonò ad un pianto più forte e liberatorio rannicchiando le gambe al suo petto e cingendole con le sue stesse bracci. Per quella sera il peggio era finito.

 
SSSSSSALVE A TUTTI!
Volevo innanzitutto ringraziare coloro che hanno letto il capitolo precedente, chi mi ha cercata per farmi sentire il suo parere e chi ha messo questo storia tra quelle da ricordare. Che dire? Qui inizia a capirsi il vero rapporto tra Edward e Abi, non vi preoccupate per l'assenza di Zayn.. tempo al tempo! 
Chiedo scusa per il ritardo, ma la scuola mi distrugge, spero non aver deluso le vostre aspettative e mi farebbe piacere ricevere un parere a riguardo. A presto xxx

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