remote island

di Elementochimico
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Home ***
Capitolo 2: *** Boy ***



Capitolo 1
*** Home ***


Una volta entrata mi accolse subito Luca, un educatore. Con noi gli educatori avevano un bellissimo rapporto! Quando non facevamo inglese giocavano e scherzavano sempre con noi.
"Ben tornata Cass!" mi saluto Luca, Cass era il mio soprannome che mi avevamo dato fin dal primo anno “sai già tutto, vero?!" mi chiese Luca sorridendo. Io annui ricambiando il sorriso.
"Perfetto, Martina e Valeria  sono già arrivate. Ci si vede in giro" e così dicendo prese le mie valige e le andò a posizionare insieme alle altre.
 
Aaaaah, quanto mi era questa sala! La sala comune. L'unico posto dove sia ragazzi che ragazze possono stare insieme; a parte, ovviamente, le aule di inglese. 
Appena entrata vidi subito Valeria e Martina con Giuseppe e Michele, i rispettivi ragazzi.
"Ehi" li salutai io.
Loro subito mi vennero incontro e incominciammo a parlare del nostro anno e delle novità. E dopo un po' arrivo pure Matteo, in ritardo come sempre. Quel ragazzo faceva sempre dannare tutti, ma non c'era una persona in questo campus a cui stava antipatico.
A un certo punto, Alessandro, il preside di questo campus estivo, richiamo il silenzio con un colpo di tosse. 
"Bentornati in questo campus che farà da vostra casa in questa estate. Ovviamente conoscete già le regole, quest'anno nessuna new entry, quindi vi risparmio la romanzina iniziale; ma miraccomando a rispettarle, non mi sembra il caso di dovervi ricordare cos'è successo l'anno scorso" questo era il benvenuto di Alessandro...
Certo che non c'era bisogno di ricordarcelo. Quello stupido di Matteo, mi dispiace dirlo in quanto mio migliore amico, ma ne combinava sempre una più del diavolo, le aveva infrante come minimo 10-15 volte queste regole. Diciamo che aveva fatto più inglese e meno attività divertenti.
"Comunque" riprese Alessandro "Quest'anno ci sarà una novità. Oltre a voi, che farete inglese, qui verrà anche una squadra di calcio in ritiro, la primavera dell'Alspo school"
Alessandro continuo a parlare, ma io non lo ascoltai più. No. Non era possibile. No anche qui. Non vedo come era possibile, ma sicuramente sapevo che non potevo passare tutta l'estate con Andrea.
Andrea era il classico bad boy della nostra scuola, strafottente con i prof e con quasi tutte le ragazze ai suoi piedi. Quasi. Esatto. Io e il mio gruppo non eravamo cascati nelle sua trappola.

 

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Capitolo 2
*** Boy ***


Finalmente ero nella mia stanza. Ormai questo era il terzo anno che avevo questa camera, ovviamente insieme a Martina e Valeria. È grazie a questa camera che ci siamo conosciute. Così come Matteo, Giuseppe e Michele, che si erano conosciuti il primo anno, sempre in camera insieme. Aspettai che Alessandra fosse uscita, visto che ci aveva accompagnato anche se ormai conoscevamo questo posto a memoria, prima di incominciare. "Non ci credo. Non ci voglio credere" dissi cadendo sul letto. "Eddai, magari lui non c'è" cerco di dire Martina. "Impossibile Marti, è il capitano, per forza c'è" disse Valeria. Mi dispiace ammetterlo, ma aveva ragione Vale. Era capitano. Non feci in tempo a dire qualcosa che bussarono alla porta. Li le porte non erano chiese a chiave, perché gli educatori in qualsiasi momento potevano entrare, ma comunque se non avevi fatto niente di male, bussavano. Ma tanto per fare, non aspettano neanche una tua risposta ed entrano. Così ci ritrovammo Francesca in camera, che ci avviso che avevamo giusto il tempo per disfare le nostre valigie e poi dovevamo scendere. "Come se avessimo tanti vestiti" disse Marti appena uscita Francesca. Aveva ragione. Per far le cose in grande ci davano loro una divisa, e solo in alcune serate (per esempio quando la sala comune si trasformava in una discoteca, o all'ultima serata) potevamo metterci i nostri vestiti. Nemmeno quando facevamo attività sportiva o qualche escursione nell'isola potevamo vestirsi come volevamo noi. C'era la 'divisa sportiva' come la chiamavano loro. Rieccoci dopo esattamente un quarto d'ora di nuovo insieme ai boy (soprannome che abbiamo dato a Matteo, Giuseppe e Michele). Mi faceva piacere vedere come anche loro avevano legato. Eravamo amici fin dal primo anno; ma solo l'anno scorso, appena messo piede in camera, scoprii che Marti e Vale si erano fidanzate. Già quella era una notizia bomba, ma non si erano semplicemente fidanzate, si erano fidanzate con due del nostro gruppo, Giuseppe e Michele. All'inizio era stato un po' strano, uscire tutti e sei insieme, con loro quattro che facevano coppia e io e Matteo che facevamo le candele. Per un po' hanno anche provato a farci mettere insieme, ma alla fine si erano dati pace e avevano capito che io e Matteo eravamo solo amici. Ottimi amici, a dire il vero! E non cambierei per niente al mondo il nostro rapporto, anche se a volte mi tratta come una sorellina minore. C'erano un casino di persone che ancora dovevo salutare; non per vantarmi, ma ero abbastanza popolare qui. Lo ero diventata quando due anni fa avevo tenuto testa a un coglione dell'ultimo anno, da li in poi tutti sapevano chi ero. Gli educatori si misero a chiamarci uno per volta per consegnarci le nostre divise. Quest'anno erano abbastanza accettabili. Nere e azzurre. Ovviamente c'erano due completi con la gonna per noi, e due completi per i ragazzi. L'unica cosa che avevamo uguale ara la divisa sportiva. "Perfetto. Adesso andate in camera, cinque minuti e vi rivoglio giù. Arrivano i ragazzi dell'Alspo" Incomincia il mio inferno, pensai io.

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