secret love

di demihero
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Ciao mi chiamo Arianna Tomlinson. Si, sono la sorella del cantante della boy-band One Direction, Louis Tomlinson. Ormai questa frase la ripeto tante volte che l’ho imparata a memoria. Comunque non voglio parlare di lui, ma di me. Ho 17 anni e vivo con mio fratello. I nostri genitori sono divorziati, ma io e Lou non abitiamo con nessuno dei due. Noi stiamo in una casa a Londra con due dei nostri amici. A scuola sono popolare, ma solo perché ho il fratello famoso. Di amiche vere né ho una, si chiama Carlotta. Lei è l’unica che mi capisce. Poi c’è un'altra cosa da sapere su di me, sono innamorata del mio migliore amico Liam Payne, si anche lui il cantante famoso bla bla bla. E’ da due anni che lo amo, lui ovviamente non lo sa, e non lo deve sapere se no la nostra amicizia potrebbe finire. Lui mi fa stare bene, mi fa sentire accetta. Lui è la mia felicità.
 

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


ore 10.00. Ecco che suona la sveglia,quella maledetta sveglia. Era una bella domenica mattina,ma per me sarebbe stata una mattinata da schifo. La sera prima c’era stata una festa, una bella festa solo che adesso la casa era tutta sottosopra e come al solito tocca a me mettere in ordine. Io odio pulire. Andai in camera di mio fratello. Bussai piano,sapevo che stava dormendo e non volevo farlo arrabbiare. Bussai ancora, visto che prima non c’è stata risposta, ma anche questa volta ci fu il silenzio totale. Iniziai a preoccuparmi, di solito lui risponde subito anche se la sera prima ha festeggiato. Guardai meglio e vidi che la porta era mezza aperta, spinsi la porta piano ma nella stanza non c’era nessuno. Dove cavolo si è cacciato quello la? Quando non si fa trovare subito,mi fa salire il nervoso. Iniziai a chiamarlo a gran voce,ma niente nessuna risposta. Stavo per uscire dalla stanza quando,come per magia,apparse Louis. Presi uno spavento che gli diedi una sberla. “ma sei scema? mi hai fatto male” “Scusa,non volevo solo che tu mi hai fatto prendere uno spavento e allora..” “tranquilla ahahah”. Lo abbracciai, quanto amo i suoi abbracci coccolosi e belli caldi. Scesi in cucina mentre Louis si vestiva e iniziai a preparare la colazione. Odio fare anche colazione per gli altri,solo che per loro sono diventata la ‘donna di casa’ e devo fare tutto io,ma stamattina non sarà cosi. “Louis,la colazione è pronta” “Arrivo”. Aspettai per più di mezzo’ora e finalmente arrivò. Lo guardai male. “ahahah non guardarmi cosi,sai come sono fatto. Anche per una colazione devo farmi bello” “Stai diventanto come Zayn”. “Chi ha nominato il mio nome invano?” Eccolo che arriva, il bello di casa. Devo dire però che è proprio un bel ragazzo. “Il solito,dai veloce c’è la colazione pronta”. Mancava solo Liam,ma forse non aveva voglia di scendere perché a colazione non si fece vedere. Questa cosa mi preoccupava,non era da lui saltare la colazione.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


“Ragazzi,ma Liam?”. Nessuno rispondeva,continuavamo a mangiare. “Ehi sto parlando con voi due,dov’è?” “A dir la verità non né abbiamo idea, è da ieri sera dopo la festa che non lo vediamo”. Che strano,ma cos’era successo ieri sera? Comunque adesso non potevo pensare a lui,dovevo sistemare casa. “ Voi due adesso mi aiutate a mettere in ordine la casa e niente storie”. Tutti e due sbuffarono ma incominciarono comunque a sistemare. Erano le 11.30 quando la casa finalmente era pulita, ma di Liam non c’era nessuna notizia. Presi il telefono e lo chiamai. “Pronto?” “Liam?” “No,sono Sofia. Liam dorme.”. Cosa? Liam era con una ragazza? Sofia? Chi era questa qua? “Ah scusa,quando si sveglia puoi dirgli di richiamarmi? “Scusa ma chi sei?” “Mi chiamo Arianna,sono la sua migliore amica” “Forse sbagli persona,Liam ieri ha detto che non ha nessuna migliore amica”. Aveva detto veramente cosi? E io chi ero allora? “ Ah ok,allora niente. Non dirgli niente.”. Riattaccai subito e corsi in camera mia. Chiusi la porta a chiave,non volevo vedere nessuno. Dopo mezz’ora sentì bussare alla porta di sotto. Non volevo scendere ad aprire,tanto c’erano gli altri. “Ho fame,c’è pronto da mangiare qua?”. Avevo riconosciuto subito la sua voce angelica,era Niall. “Niall,sei sempre il solito” Cavolo,c’era anche Carlotta. Speravo che non chiedesse di me,ma mi sbagliavo. “Ma dov’è Ari?” “Non lo so”. Sentì i passi salire le scale e avvicinarsi alla mia porta. “”Ari,sei in camera?”. Non volevo parlare con nessuno,quindi non risposi. Tratenni il respiro cosi che non sentiva proprio niente. Funzionò perché senti che Carlotta era scesa. Mi guardai allo specchio. Sembro un panda. Si,un panda schifoso ecco perché non piaccio a Liam. Arianna basta pensare a lui,mi dissi nella mente,cerca di dimenticarlo. La mia mente aveva ragione,ma il cuore continuava a battere per lui. Non sapevo cosa fare. Mi misi sul letto e iniziai a piangere. Dopo aver formato il lago sul cuscino,mi addormentai.

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


*and we dance all night to the best song ever*. Il telefono stava suonando,ma la voglia di rispndere era pari a 0. Guardai chi era, Carlotta. E adesso che faccio? Rispondo o no? Risposi. “Ari,finalmente. Ma dove ti sei cacciata?” “Scusa,stavo dormendo” “Ecco perché non hai risposto quando sono salita in camera tua” “Scusa,ti serve qualcosa?”. “Arianna,stai bene? Mi sembri strana.” “No,tranquilla. Sono solo stanca.” “Ah ok,ti va se stasera ci guardiamo un film a casa mia?”. Non avevo per niente voglia di andare,ma non volevo farla preoccupare. “Certo,a che ora?” “Vieni per le 19.30,si mangia la pizza” “Perfetto, a dopo.” “Ok,ciao Ari”. Guardai l’ora,16.00. Cavolo,ho dormito cosi tanto? Scesi in cucina per mangiare,avevo un certo languorino. Mi feci pane e nutella. Io amo la nutella. Suonarono alla porta. E adesso chi era? Andai a vedere. Liam. Merda e adesso? Non volevo aprire,ma dovetti perché arrivò Zayn. “Ciao Ari”. Cercò di darmi un bacio sulla guancia,ma mi scansai. “ciao”. “Ari,che ti succede?” Non volevo parlargli,ma Liam mi alzò il viso e dovetti guardarlo. “Niente,sono solo stanca.” “Ah ok,allora me lo dai il bacino?” Scappai via,non volevo più vedere quello che ritenevo il mio migliore amico. Presi dei vestiti,le mie ‘cose’ dal bagno e misi tutto in una borsa. Non sapevo ancora dove andare,ma sicuramente non qua dove c’era Liam. Usci’ dall’uscita secondaria,presi la bici e iniziai a pedalare per non so dove. Avevo le lacrime agli occhi,non potevo essere innammorata di uno come lui. Iniziò a squillare il telefono. Liam. Buttai il telefono per strada,non volevo parlare con nessuno. Volevo andarmene lontano,lontano da tutti.

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Pensai di andare in un albergo. Pedalai ancora per qualche km e poi finalmente arrivai a destinazione. Presi una camera. Ero stanca di tutto,di tutti. Volevo morire,si proprio cosi. Non avrei mai pensato di farlo,ma presi una lametta e gli tolsi la lama. Appoggiai quell’oggetto di ferro sul polso,era freddo. Arianna non farlo è una cazzata,la mente mi diceva cosi,ma neanche questa volta l’ascoltai. Iniziai a muovere la lama sul mio polso,vidi del sangue uscire ma non ci feci caso. Volevo andare più a fondo,ma squillo il telefono della camera. “Pronto?” “Servizio in camera,vuole qualcosa?” “No,grazie. Arrivederci”. Riattaccai subito. Mi guardai il polso,era tutto sporco di sangue. Ci misi subito un fazzoletto sopra,faceva male ma non mi importava stavo troppo male per sentire il dolore. Gurdai l’ora,19.00. Oddio,mi ero dimenticata di Carlotta. Presi il telefono della camera,digitai il numero e aspettai. “Pronto?”. Volevo dirle che non sarei andata stasera,di non cercarmi più ma le parole non volevano uscire. “Pronto,chi parla?”. Non c’e la facevo. Riattaccai. Decisi di andare a fare una doccia bella calda,per rilassarmi,per togliermi tutti i pensieri che mi girano per la mente. Accesi l’acqua e mi spogliai. Intanto il bruciore sul polso continuava. Entrai nella doccia. Già mi stavo rilassando,misi tutta la faccia sotto l’acqua. I pensieri stavano scivolando via,mi stavo liberando. Finita la doccia,mi misi una salvietta per coprirmi e mi sedetti sul letto. Guardai nella borsa per vedere cosa avevo preso su da ‘casa’. Avevo vestiti,oggetti. Si avevo il mio computer, il mio unico amico. Quando ancora i miei genitori erano felici e insieme, ci scrivevo tante cose come se fosse un diario segreto. Ma quando decisero di divorziare,smisi di farlo. Non so perché,ma da oggi ricomincerò. Da oggi farò una vita tutta nuova,tutta da sola.

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5. “Caro Diario, ti sono mancata? Tu si,mi mancava scrivere le cavolate che facevo. Sai sono cambiate tante cose dall’ultima volta che ho scritto qua sopra. I miei genitori hanno divorziato,io abitavo.. Si ‘abitavo’,perché ho lasciato la casa che condividevo con mio fratello Louis,Zayn e Liam. Liam,Liam,Liam. Ti starai chiedendo chi è questo Liam. Lui era la persona più importante che avevo conosciuto. Lui era diventato il mio migliore amico,ma mi ero anche innamorata di lui. Questo non lo sa nessuno,oltre a te. Sto dicendo tutto al passato perché è successo una cosa,che non riesco ancora a crederci. Liam ha detto,no a dir la verità me la detto una ragazza che stava con lui quando lo chiamato,comunque mi ha detto che Liam non aveva nessuna migliore amica. Sai che colpo al cuore mi è venuto? Ci sono rimasta malissimo. Adesso ti sto scrivendo da un albergo,non voglio più vedere nessuno. Voglio stare da sola. Ari. Chiusi il computer,ero molto stanca. Ero ancora avvolta nella salvietta,mi alzai dal letto e mi vestii. Entrai nelle coperte calde del letto. Dovevo dormire,il giorno dopo sarebbe stato il mio primo giorno da ragazza sola. *drin drin* La sveglia? C’era pure nelle camere d’albergo? La spensi e cercai di riaddormentarmi,ma ormai quell’odiosa sveglia mi aveva svegliato. Erano le 8.00. Le 8? Io ammazzo chi ha messo questa sveglia alle 8. Comunque oggi inizia la mia nuova vita.

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Chiamai il servizio in camera. Era da ieri che non mangiavo e stamattina la pancia ha iniziato a brontolare. Dopo 20 minuti ecco che la mia adorata colazione arriva,aprì la porta e un signore con un carrello pieno di cose buone entrò. “Ecco a lei la sua colazione” “Grazie mille”. Appena il signore uscì,presi tutto dal carrello e mi ingozzai con tutto quello che mi capitava tra le mani. Mamma mia che abbuffata,sono piena e mi sa che per qualche giorno non mangio. Dopo aver messo apposto la camera,mi venne in mente Niall. Lui che con la sua voce d’angelo ti urlava che aveva fame. Iniziai a pensare anche a tutte le altre persone che avevo abbandonato. Mio fratello,quanto mi mancava. Vorrei tanto un suo abbraccio adesso. Poi c’è Carlotta, il mio amore,la mia migliore amica. Zayn il bello,si molto bello. Harry, a dir la verità lui non c’è più. No,non è morto poverino, è solo partito. Mi sembra che andava a vivere da un’altra parte,però mi manca. Mi manca anche lui,quello stronzo che mi ha fatto soffrire, Liam. BASTA. Mi tolsi tutti questi pensieri dalla testa,adesso era ora di iniziare la nuova vita. La prima cosa che farò,sarà trovarmi una casa e un lavoro. Non voglio continuare a vivere in un albergo. Presi un giornale di annunci e iniziai a cercare. Dopo un’ora di ricerca,riuscì a trovare il lavoro giusto per me,la cameriera. Tanto per portare da bere su dei vassoi non ci vuole un genio. Chiamai il numero scritto sull’annuncio. “Pronto?” “Salve mi chiamo Arianna e ho appena letto l’annuncio..” “Si,capito. Oggi venga nel bar dell’annuncio che ne parliamo” “Va benissimo,grazie. Arrivederci” “Arrivederci”. Bene, una cosa è stata fatta. Mancava la casa.

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


“Caro Diario, oggi ho il mio primo incontro di lavoro. Sono un po’ agitata, non ho mai lavorato in vita mia solo che devo iniziare a farlo perché se no non potrò permettermi una casa. Oggi, caro amico inizia la mia nuova vita. L’unica cosa che mi rattrista è aver lasciato mio fratello e Carlotta. Mi dispiace tantissimo. Cavolo, sto piangendo di nuovo. Basta piangere, ormai ho fatto la mia scelta. Giusto? Si, giusto. Ari. Era già ora di pranzo, ma di mangiare non né avevo voglia. Presi i vestiti dalla borsa e guardai cosa potevo mettermi per l’incontro. Trovai un paio di jeans lunghi e una maglia che mi aveva regalato Carlotta. Ma si, spero vadano bene per oggi. Non ero mai stata agitata cosi tanto. Passarono 2 ore e decisi di partire per andare al bar. Presi la mia bicicletta e iniziai a pedalare. Il tragitto fu corto, il bar era vicino all’hotel. Misi la bici vicino al muro e la legai. Presi un bel respiro ed entrai. Il bar era vuoto, non c’era nessuno. “C’è qualcuno?”. Nessuna risposta. Forse avevo sbagliato bar. Stavo per uscire quando qualcuno mi chiamò. “Arianna?”. Mi girai e mi trovai Harry dietro il bancone. “Harry? Sei proprio tu?”. “Si, sono io.”. Corsi ad abbracciarlo, quanto mi mancava. “Ma che ci fai qua? Non eri partito?” “ Si, ma ho deciso di ritornare qua” “Che bello, sono felice che tu sia ritornato.”. Iniziammo a parlare di tutto. Gli raccontai anche quello che mi era successo.

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


“Ari, mi dispiace tantissimo ma forse dovresti pensare meglio a quello che stai facendo” “Harry, io non voglio stare con persone come lui” “Puoi stare lontano da lui, ma non puoi stare lontano da persone che ti vogliono bene. Hai pensato a tuo fratello, a Carlotta, a Zayn e a Niall? Loro ti vogliono bene”. Harry aveva ragione, come ho potuto fare una cosa del genere. Sono stata una stupida, sono una stupida. “Harry, ti prego aiutami. Io non voglio ritornare a vivere la.”. Stavo piangendo. “Ho un idea, vieni a vivere con me. Ti va bene?”. " Faresti veramente questo per me?” “Ma certo, io ti voglio bene. Tu sei come una sorella per me, farei di tutto pur di farti felice”. Lo abbracciai forte. “Harry, grazie mille. Ti voglio bene”. Lo guardai negli occhi. Aveva due occhi magnifici, color verde speranza. Si avvicinò a me e mi diede un piccolo bacio sulla fronte. Alla fine ‘l’incontrò’ andò bene, fui assunta. Avrei iniziato domani. Harry mi accompagnò all’albergo per prendere le mie cose e poi andammo a casa sua. Cavolo che casa, anzi villa. Dentro era ancora più grande. Non avevo mai visto una casa cosi e grande e bella. “Arianna, stai bene?”. Non risposi, ero troppo imbambolata a guardare la casa. Mi sentì scuotere. “Si?” “Finalmente, non hai mai visto una casa?” “Cosi grande no” “Dai ti faccio vedere la tua stanza”. Mi prese per mano e salimmo al piano di sopra. Quante stanze. “Ecco dietro a questa porta c’è la tua stanza”. Entrai subito, ero troppo curiosa. Cavolo, che camera magnifica. C’era il letto come quelle delle principesse, quello con tutte le tende intorno. C’era un armadio enorme, delle poltrone in pelle e tante altre cose belle. “Harry, ma è bellissima” “Sapevo che ti sarebbe piaciuta” “In che senso? Sapevi che sarei venuta qua?” “No, però prima di partire avevo preso questa casa per te, tuo fratello, Zayn, Liam, Niall, Carlotta e ovviamente io”. Ma questo ragazzo qua è di una dolcezza unica. Avevo le lacrime di nuovo agli occhi. “E adesso perché piangi?” “Per tutto questo, tu sei troppo dolce”. Gli diedi un bacio sulla guancia. Harry mi abbracciò forte, con lui stavo bene. “Harry, mi presti il telefono? Devo chiamare Carlotta”. Mi diede il telefono, digitai il numero e aspettai. “Pronto?”. Presi fiato e risposi. “Carly, sono Ari” “Amore, ma dove cavolo eri finita. Ieri sera ti aspettavo…” “Tranquilla, sto bene. Scusa per ieri sera, ma è successo una cosa” “Ti va di parlarne?” “Adesso no, ci vediamo domani. Vieni alla casa in via *****” “Ok, ciao”. Riattaccai. Decisi che era meglio riposare, mi sdraiai sul letto e chiusi gli occhi.

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


Sentì che qualcuno mi stava coprendo. Era Harry. “Mi sei mancata Arianna”. Mi diede un piccolo bacio sulle labbra. Appena Harry uscì dalla stanza, mi alzai presi il mio computer e iniziai a scrivere. “Caro Diario, non sai cosa mi è appena successo. Intanto ho fatto il colloquio ed è andato bene, il capo era Harry. Si, il mio amico che era partito però adesso è ritornato. Comunque gli ho raccontato tutto quello che mi è successo e visto che io adesso non ho una casa, lui mi ha invitato a casa sua. Ho pure una camera personalizzata è bellissima, ma non è di questo che voglio parlarti. Harry mi ha baciato mentre dormivo, a dir la verità ero sveglia solo che ho fatto finta di dormire. Devo dire la verità, è stato magnifico. Anche se era un piccolo bacio mi è piaciuto tantissimo. Ma io non posso innamorarmi di lui, io amo ancora Liam. Harry per me è come un fratello e non vorrei rovinare neanche con lui l’amicizia che c’è. Non so che fare. Ari. Veramente non sapevo cosa fare. Mi alzai dal letto, non riuscivo più a dormire. Scesi giù in salotto e cercai Harry. “Ciao Ari, dormito bene?”. Si vedeva che era un po’ in imbarazzo. “Si, molto. Il letto è veramente comodo.”. Ero imbarazzata anche io, solo che cercavo di non farglielo notare. Arrivò sera molto in fretta, sarebbe stata la nostra prima cena in quella gigante casa. Mentre mangiavamo nessuna parlava, non so perché ci fosse tutto questo silenzio. Dopo mezz’ora di silenzio finalmente Harry disse qualcosa. “Allora, come tri trovi in questa casa?” “Molto bene”. Non sapevo che altro dire. Mi alzai da tavola e iniziai a lavare i piatti. Anche se lo odiavo fare dovevo far qualcosa pur di non guardare Harry negli occhi. Io non so perché mi vergognavo tanto, era lui che mi aveva dato il bacio. Ci pensai tutta sera. “Arianna, buona notte”. Si avvicinò a me, avevo il cuore che batteva a mille. Alla fine mi diede solamente un bacio sulla fronte. “Buona notte Harry”. Harry salì in camera mentre io restai ancora qualche ora in salotto a pensare a tutto quello che era successo, a partire da Liam. Quanto mi mancava anche lui, solo che forse io a lui veramente non interessavo. Non mi aveva neanche chiamato, non mi aveva neanche mandato un messaggio. Niente di niente. Mi addormentai sul divano pensando a Liam. Mi svegliai che erano le 10.00. Feci colazione da sola, Harry dormiva ancora. Presi il telefono di Harry e chiamai Louis. “Lou, sono Arianna” “Sorellona dove cavolo di eri cacciata?” “Lunga storia, racconterò” “Ma dove sei?” “A casa di un amico, non tornerò più a casa da voi. Resterò qua per un po’ ti tempo” “Ma perché?” “Fa parte della storia, adesso vado. Verrò a trovarti presto. Ciao fratellone” “Ok, ciao”. Riattaccai e vidi Harry scendere. “Buon giorno Harry” “Buon giorno”. Anche questa mattina l’imbarazzo c’era.

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***


“Oggi dovrebbe venire Carlotta, ti fa niente?” “No tranquilla, ma ti ricordo che oggi è il tuo primo giorno di lavoro.” Cavolo, mi ero scordata. “Si si, ci sarò”. Andai a farmi un bella doccia calda. Ci starei stata dentro tutto il tempo, era così rilassante solo che fra poco sarebbe arrivata Carlotta. Uscì dalla doccia e presi l’accappatoio di Harry. Andai in camera a cercare qualcosa da mettermi quando sentì Harry urlare. “Arianna vado al lavoro, ci vediamo là” “Ok”. Mi misi la tuta e scesi in salotto ad aspettare Carlotta. Dopo 20 minuti sento il campanello suonare. Ero agitata. Andai ad aprire. “Oddio Ari, che bello rivederti” “Anche per me è lo stesso”. La feci entrare. “Cavolo che casa, ma di chi è?” “Di Harry”. Vidi la faccia di Carli diventare bianca. “Harry è ritornato?” “Si” “Meno male, perché mi mancava” “Glielo dirò, comunque non è di Harry che voglio parlarti ma di Liam” “Va bene”. Andammo a sederci su una di quelle poltrone di pelle in salotto e iniziai a raccontare tutto, ma proprio tutto quello che mi era successo. Vidi ancora una volta che il volto di Carlotta diventò bianco. “Arianna, mi dispiace tantissimo. Ma perché non me l’hai detto prima? Ti avrei aiutato.” “Scusa, ero così arrabbiata che non volevo parlare con nessuno”. Stavo piangendo di nuovo e anche Carlotta piangeva. “Ti prego Carly non piangere”. L’abbracciai forte e sentì che si stava calmando. Guardai l’ora e vidi che era già passata un’ora. “Adesso io vado al lavoro, ma verrò a trovarti” “Ok. Tu cerca di non fare più cazzate”. Il suo sguardo cadde sul mio polso, dove pochi giorni prima avevo inciso quei dolorosi tagli. Appena Carlotta se né fu andata, mi preparai per il mio primo giorno di lavoro. Andai in bagno per truccarmi e vidi che avevo gli occhi gonfi. Cavolo, quanto avevo pianto? Per non farlo notare molto mi misi un filo di matita e già la differenza si vedeva. Rimasi in tuta, mi misi le scarpe da ginnastica e mi feci una coda alta. Ero pronta e molto agitata. Iniziai a pensare a quanti vassoi avrei fatto cadere. Presi la mia amata bicicletta e pedalai verso il bar. Appena arrivata notai che c’era già tanta gente. Entrai. “Dai Ari, serve aiuto. Veloce”. Presi il grembiule che mi diede Harry, me lo misi e andai a prendere le mie prime ordinazioni. Alla fine ci presi la mano e come primo giorno di lavoro stava andando bene. La giornata era quasi finita, fra poco sarei stata a casa. Ero stanca. Pensavo a una bella fine come giornata, ma mi sbagliavo. Da quella porta entrò un persona che non avrei mai voluto vedere, Liam. E indovinate con chi era, una ragazza. Sarà stata Sofia. Guardai Harry che mi disse di stare tranquilla. Ma il suo tranquilla mi rendeva ancora più nervosa. Presi fiato e andai a prendere le ordinazioni proprio al loro tavolo.

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


“Ma chi si vede. Arianna tutto bene?” “Volete ordinare qualcosa?”. “Ma che ti succede, ti ho fatto qualcosa?”. Si, mi hai fatto qualcosa solo che tu non te ne rendi conto. Quanto avrei voluto digli così. “Scusate quando avete deciso, mi chiamate”. Stavo per andarmene ma Liam mi prese per il polso. IL POLSO. Il dolore iniziò a salire. Le lacrime stavano per venire. “Liam lasciami”. Eccole, le lacrime erano scese. Di nuovo. “Spiegami che ti ho fatto. E’ da quando te né sei andata, e vorrei sapere il perché di questa scomparsa, che mi tratti cosi.”. “Prova a pensarci e vedrai che ci arriverai. In questo momento però mi viene in mente una cosa. STRONZO.” Dopo quella parola Liam iniziò a innervosirsi, strinse ancora di più la sua mano intorno al mio polso. Mi stava facendo troppo male. Ma non finì qui, mi diede anche una sberla. Iniziai a vedere tutto scuro, mi sentivo la testa girare. Sentì solo Harry urlare il mio nome e poi caddi a terra, prima di sensi. “Arianna, sono io Louis. Mi senti?”. Sentivo ancora la testa che girava. “Louis”. Non riuscivo a parlare, mi faceva male la mandibola. “Arianna grazie a dio stai bene. Ero cosi preoccupato”. Volevo dirgli qualcos’altro. “Scusa ma non riesce ancora a parlare, diciamo che fa fatica per il colpo alla mandibola”. Questo che parlava era sicuramente il dottore. Il dottore mi passò un foglio e una penna. “Per adesso può solamente scrivere, piano piano guarirà”. Il dottore uscì. Mi alzai un po’ dal letto e iniziai a scrivere qualcosa sul foglio. “Fratellone, quanto mi sei mancato. Grazie di essere venuto. Immagino che vorrai sapere perché sia successo tutto questo. Be te lo dirò, anzi forse è meglio che tu vada da Carlotta. Lei ti dirà tutto.” Gli passai il foglio. Louis mi fece cenno di si, mi diede un bacio sulla fronte e se né andò. Passai la notte all’ospedale da sola. Nel bel mezzo della notte sentì che qualcuno era entrato nella stanza. Come al solito feci finta di dormire, ma vidi perfettamente che era Harry. Si mise sulla sedia in parte al mio letto e mi prese la mano. Iniziò a parlare. “Arianna, sto malissimo. Mi sento in colpa, non avrei mai dovuto mandarti a prendere le ordinazioni da loro. Sono uno stupido”. Sentì una goccia cadermi sulla mano. Stava piangendo. Non volevo vederlo stare male per me. Volevo fare qualcosa, ma non sapevo cosa.

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Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***


Quando la mattina dopo mi svegliai vidi Harry dormire sulla sedia. Aveva passato tutta la notte qua. Lo svegliai. “Harry”. Vidi che si stata svegliando. “Scusa se ti ho svegliato ma forse è meglio che tu venga a dormire qua sul letto con me, almeno sei più comodo” “Grazie, ma forse è meglio che vada a casa” “NO”. Harry mi guardò perplesso, forse avevo urlato un po’ troppo. “Volevo dire, no stai qua a farmi compagnia. Mi sento sola” “ Ma certo che sto qua”. Appena Harry si mise in parte a me, il mio cuore iniziò a battere forte. Iniziai anche a tremare. Harry se né accorse perché mi avvolse nelle sue braccia. Mi appoggiai sul suo petto. Mi sentivo bene tra le sue braccia, mi sentivo al sicuro. Guardai Harry per tutto il tempo. Era proprio un bel ragazzo, occhi da favola, quei capelli ricci che non so perché mi facevano impazzire e poi quelle labbra così carnose. Avrei voluto dargli un bacio. Ma non ce la facevo, non per colpa della mandibola ma per colpa mia. Non avevo il coraggio di farlo. Lo guardai ancora per un po’, poi mi addormentai anche io. Qualche ora dopo sentì che qualcuno mi chiamava. “Arianna, sveglia”. Aprì gli occhi e vidi Liam. No, di nuovo no. “Che ci fai qua? Guarda che Har..”. Harry? Dove cavolo era andato? Non voleva farmi compagnia? “Harry lo mandato via io, devo parlarti” “E di cosa?”. Avevo paura. Volevo Harry, volevo i miei amici. “Di quello che sta succedendo tra noi” “Non c’è niente da dire” “Invece si, me la detto Sofia. Mi ha detto tutto”. Veramente Sofia aveva fatto questo? “E che ti avrebbe detto? Che io non sarei la tua migliore amica? Che tu NON hai nessuna migliore amica? E’ questo che ti ha detto?” Stavo iniziando ad arrabbiarmi, sentivo il cuore che martellava dentro di me, mi sentivo il viso caldo. “Arianna calmati” “No che non mi calmo, tu non dovresti neanche stare qua. Tu non dovresti neanche rivolgermi la parola” “Ti posso capire, posso anche capire quanto avrai sofferto. Ma voglio farmi perdonare, io non ho mai detto quella cosa. So che tanto non mi crederai ma io veramente non direi mai una cosa del genere”. “E perché Sofia mi ha detto cosi?” “Era gelosa” “Gelosa di cosa?” “Non lo so”. Stava dicendo sul serio? Era tutto uno ‘scherzo’ di Sofia? Non sapevo se credergli o no. “Ti prego Arianna, ragiona. Io non farei mai una cosa del genere. Tu sei per me sei come una sorella, non ti farei mai del male. Non ti lascerei mai per nulla al mondo. Sei la mia migliore amica e io ti voglio bene”. Non sapevo cosa dire. “Visto che non dici niente vado”. Liam era già alla porta quando lo chiamai. “LIAM”. Scesi dal letto. Non sapevo se stavo facendo la cosa giusta, ma io gli volevo troppo bene. Anzi lo amavo troppo. Corsi da lui e lo abbracciai forte come non avevo mai fatto. “Questo significa che mi credi e mi perdoni?”. Ci pensai ancora un attimo. “Si, ti credo e ti perdono. Ti voglio bene migliore amico” “Ti voglio bene migliore amica”. Gli diedi un bacio sulla guancia e poi se né andò. Rimasi li ancora una volta da sola a pensare a Liam.

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Capitolo 14
*** Capitolo 13 ***


Dormì ancora un po’, poi il dottore mi venne a svegliare. Finalmente potevo tornare a casa. Ma quale casa? Harry? O mia?. Ecco il dilemma di mattina. Fuori dall’ospedale c’era Lou che mi aspettava. “Ciao sorellona, come stai?” “Ciao, meglio grazie.”. Partimmo in macchina e pensai ancora dove andare. Alla fine decisi. “Louis, portami da Harry, non voglio ritornare a casa. Non ancora.” “Ma perché? Ormai con Liam avete chiarito” “VOGLIO ANDARE DA HARRY”. La rabbia stava salendo di nuovo. “Scusa”.Ma che mi stava succedendo?. Arrivata a casa di Harry salutai Louis che non sembrava molto felice della mia scelta. “Verrò a trovarti promesso, ciao Lou” “Ok, ciao”. Entrai in casa. “HARRY”. Sentì dei passi avvicinarsi e qualcuno da dietro mi abbracciò. “Harry, che spavento” “Scusa, come stai?” “Meglio grazie”. Quanto era bello ritornare in quella bellissima casa, che bello stare con Harry. Mi stavo innamorando?. “Speravo tanto che tu ritornassi qua” “Perché?”. Sembrava imbarazzato. “Si stava bene con te. E poi senza di te mi sarei sentito solo”. Lo abbracciai forte. “Arianna volevo scusarmi per quello che è successo con Liam, intendo quando ti ho lasciato sola all’ospedale solo che..”. Gli tappai la bocca con un bacio, un lunghissimo bacio. “Scusa, non volevo”. Harry non disse niente, mi prese il viso e premette le sue labbra di nuovo sulle mie. Alla fine le nostre lingue si incontrarono. Quanto cavolo baciava bene. Sentì la sua mano scendere in basso, fino a toccare il lato B. Ma cosa stava succedendo? Mi prese in braccio e mi portò in camera sua. Mi stese sul letto e iniziò a spogliarmi tutta. Mi lasciò solo con reggiseno e mutande. Iniziò a baciarmi tutta, tutta. Alla fine mi tolse tutto. Rimasi li, sul letto nuda. Feci una cosa che non m’aspettavo di fare. Buttai Harry sotto di me e iniziai a spogliarlo. Alla fine tutti e due eravamo nudi. Facemmo l’amore. Quando mi svegliai ero ancora nuda, abbracciata a Harry. Mi alzai senza far rumore, non volevo svegliarlo. Mi rivestì e misi una tuta. Andai giù in salotto. Le 16.00? Cavolo. Presi qualcosa dal frigorifero, avevo una certa fame. Iniziai a pensare a Harry, a quanto è stato bello farlo con lui. Sentì qualcuno abbracciarmi da dietro e baciarmi il collo. “Buongiorno principessa”. Principessa? Io la sua principessa? Oddio, non sapevo che dire. Mi girai e gli diedi un piccolo bacio sulla bocca. “Buongiorno? Sono le quattro.” Rise. “Ah già scusa, buon pomeriggio principessa”. Mi diede un bacio sul collo. Avevo i brividi.

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Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***


“Harry, volevo parlare di quello che è successo”. “Ecco, non ti è piaciuto. Lo sapevo.” “Piantala, è stato bellissimo. Ma volevo capire una cosa, io ti piaccio?”. Ma che domande, scusami era appena venuto a letto certo che gli piacevi. Che stupida che sono. “Arianna, cara Arianna. Io ti amo, ti ho sempre amato. Dalla prima volta che ci siamo visti”. Oddio, stava dicendo sul serio? Io me ne sono accorta solo adesso? Cazzo e adesso? Che gli dico? Pensai un po’ a tutto quella che era successo. Al primo bacio, a quanto sto bene vicino a lui, ai brividi che mi vengono quando mi tocca, a la prima volta con lui. Si, mi stavo innamorando di lui. “Harry, io mi sto innamorando di te.” Silenzio. Avevo detto qualcosa di male? “Harry? Ho detto qualcosa che non dovevo?”. “No, hai detto una cosa bellissima. Quindi visto questa situazione, vuoi provare ad avere una relazione con me?” “Harry, si.” Gli saltai in braccio. Forse era l’occasione giusta per dimenticare Liam. “Ti amo Harry” “Ti amo mia principessa”. “Harry, che ne dici se ci andiamo a bere qualcosa?” “Va bene”. Salimmo in camera a prepararci. Mi misi un paio di jeans stretti e una canotta. Ai piedi misi un paio di converse. Andai in bagno per truccarmi, non molto. Io non ero molto l’amante dei trucchi. Mi lasciai i capelli sciolti. Pronta. Scesi ma Harry ancora non c’era. “Harry? Ma quanto cavolo ci metti?” “Devo farmi bello, per la mia bellissima ragazza”. “Tu sei sempre bello”. Ecco che arriva, scende le scale con tutta la sua bellezza. Madonna, era proprio bello. “Come ti sembro?” “Harry… cavolo sei perfetto”. Mi prese per i fianchi e mi fece avanzare verso lui. Eravamo vicinissimi, le nostre labbra si stavano per toccare. Mancava poco. “Arianna ti amo” “Harry anche io”. Finalmente arrivò il bacio. “Dai su, andiamo”. Uscimmo di casa e mi prese subito per mano. Ecco salire i brividi. Mi sentivo protetta.

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