Non esiste dolore in Terra che il Cielo non possa guarire

di _thantophobia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sawada Tsunayoshi: When the Darkness comes ***
Capitolo 2: *** Dino Cavallone: The last one standing ***
Capitolo 3: *** Xanxus: Louder than words ***
Capitolo 4: *** Yuni: Dreamkeeper ***
Capitolo 5: *** Giotto: The hanging tree ***
Capitolo 6: *** Byakuran: Painted Smile ***



Capitolo 1
*** Sawada Tsunayoshi: When the Darkness comes ***


Non esiste dolore in terra che il Cielo non possa guarire
 
“A quanti uomini, presi nel gorgo di una passione, oppure oppressi e schiacciati dalla tristezza e dalla miseria, farebbe bene pensare che c’è, sopra il soffitto, il Cielo” [Luigi Pirandello]
Il Cielo che tutto avvolge e tutto comprende non sempre è lo stesso…
 
 
 
Titolo: “When the Darkness comes”
Rating: Verde
Genere: Generale
Parole: 471 circa (con la strofa)
DesclaimersTutti i personaggi di questa storia sono maggiorenni e comunque non esistono/non sono esistiti realmente, come d’altronde i fatti in essa narrati. Inoltre questi personaggi non mi appartengono (purtroppo...), ma sono proprietà dei relativi autori; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro ma solo per puro divertimento. 
Note: When the Darkness comes – Colbie Caillat. Adoro questa canzone. Ci stava troppo bene per Tsuna *-*
 
 


 
 
 
When the Darkness comes
 
 
“Be here waiting, hoping praying
that this Sky will guide you home
[ ... ]
For when the Darkness comes”
 
 
 
Tsuna sospira.
Che silenzio…
È raro che il Quartier Generale sia così silenzioso…
Ma di cosa ti stupisci, Tsuna? si chiede Sono tutti in missione, chi più lontano chi meno, ma sono tutti in missione.
 
È vero. Quella mattina anche Gokudera, nonostante fosse contrario, era partito per un incontro diplomatico con una Famiglia minore e sarebbe tornato non prima di quarantotto ore dopo.
Ed era stato l’ultimo ad andarsene.
Il primo, manco a dirlo, era stato Hibari appena due settimane prima: una Famiglia nemica aveva rapito delle ragazze nel territorio controllato dai Vongola e non poteva restare impunita.
Poi toccò a Mukuro e Chrome: chi meglio di due illusionisti si sarebbe potuto infiltrare nel covo del nemico?
Lambo, Kyoko e Haru erano tornati in Giappone per una piccola vacanza e non sarebbero tornati se non tra tre giorni. Yamamoto e Royhei erano andati con loro per far stare tranquillo Tsuna.
Reborn era, come al solito, sparito nel nulla.
 
Alla fine, Tsuna si era trovato da solo in quell’enorme villa.
Troppo silenzio.
Lui non era abituato al silenzio.
Si sentiva soffocare.
Sarebbe voluto andare con uno di loro.
Forse non con Mukuro e Chrome: sarebbe stato solo d’intralcio.
E neanche con Hibari: è sinceramente convinto che la Nuvola si stia divertendo a massacrare quel Boss e i suoi sottoposti. Lui, inoltre, non sopporta la vista del sangue, soprattutto quando scorre a fiumi e Hibari è un maestro in questa macabra arte.
E nemmeno andare in Giappone! Kyoko e Haru avevano organizzato tutto per il compleanno di Lambo e Takeshi e Ryohei l’avevano rassicurato dicendo che non le avrebbero perse di vista un attimo.
In ultimo, Hayato era stato categorico: sarebbe andato da solo all’incontro e sarebbe tornato trionfante!
 
Sospira e alza lo sguardo verso l’orologio a pendolo appeso alla parete: le otto di sera.
Si alza dalla poltrona e si dirige verso le cucine per mettere qualcosa nello stomaco.
Sa che, quando torneranno, si arrabbierà di sicuro con Hibari e Mukuro perché saranno più morti che vivi, mentre Chrome si troverà a far da paciere ed ad evitare che si cavino gli occhi a vicenda.
Si sorbirà senza fiatare gli ESTREMI racconti dell’ESTREMO viaggio in Giappone e le mirabolanti imprese del Grande Lambo.
Ascolterà attentamente il resoconto dettagliatissimo dell’incontro di Gokudera –sicuramente interrotto dalle battute di Yamamoto a cui seguiranno dei candelotti di dinamite lanciati nel suo studio e una mezza crisi di nervi degli addetti alle pulizie.
 
 
Ma li aspetterà, impaziente, e li accoglierà con un radioso sorriso e una tazza di caffè-latte.
E poco importa se qualcuno – ne è certo - tornerà coperto di sangue da capo a piedi, ci sarà un abbraccio e un “Bentornato” per tutti.
 
Qualcuno tra i Guardiani lo considera un romantico senza speranze - e forse un po’ lo è - ma sanno che il sorriso del loro Cielo è la migliore protezione che possa esistere.
 
 


 
D.P.P.: Deliri Post Partum.
Hello!
Non lo credevate possibile, ma sono viva! Sono tornata! *abbraccia portatile e modem* Non traslocherò mai più ç_ç
Ho poco da dire, solo che questa è la prima di una serie di fic varie su tutti i possessori della Fiamma del Cielo. Sono quasi tutte scritte, mi mancano solo Byakkun e Giotto e poi ho scritto su tutti!
Non so chi pubblicare dopo Tsuna tra Yuni e Dino.
 
Ergo, sono aperte le votazioni!
Nella recensione, per chi vorrà recensire, dite chi vorreste ci fosse dopo tra la piccola Yuni e quel figo di Cavallone *come se non sapesse già la risposta*
E poi, mi piacerebbe sapere il vostro parere su questo sclero.
 
Aspetto tante recensioni!
 
Maki

 

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Capitolo 2
*** Dino Cavallone: The last one standing ***


Non esiste dolore in terra che il Cielo non possa guarire
 
“A quanti uomini, presi nel gorgo di una passione, oppure oppressi e schiacciati dalla tristezza e dalla miseria, farebbe bene pensare che c’è, sopra il soffitto, il Cielo” [Luigi Pirandello]
Il Cielo che tutto avvolge e tutto comprende non sempre è lo stesso…
 
 
 
Titolo: “The last one standing”
Rating: Verde
Genere: Generale
Parole: 304 circa (con la strofa)
Desclaimers: Tutti i personaggi di questa storia sono maggiorenni e comunque non esistono/non sono esistiti realmente, come d’altronde i fatti in essa narrati. Inoltre questi personaggi non mi appartengono (purtroppo...), ma sono proprietà dei relativi autori; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro ma solo per puro divertimento. 
NoteThe last one standing - Simple Plan. Le mie emozioni mentre ascolto questa canzone possono essere riassunte in tre semplici caratteri:  *-*

 
 The last one standing
 
 
“I won’t give up:
I keep trying

It’s not over:
I keep fighting”
 
 
In groppa a Scuderia, Dino raggiunge la prima linea della battaglia.
Sa benissimo che tra quelle fila ci sono anche, tra i tanti, Kyoya e Yamamoto… e sicuramente Tsuna è poco lontano insieme a Gokudera e gli altri… ma non può farne a meno.
Sprona Scuderia al galoppo e il cavallo pare quasi volare per quanto va veloce.
Con un salto supera gli ultimi compagni e sente Romario urlargli di fermarsi.
Lo ignora e continua a galoppare verso le fila nemiche, che arretrano spaventate da tanta avventatezza.
 
Ed eccolo: solo, frusta in una mano e le redini di Scuderia nell’altra, lo sguardo severo che sfida apertamente il Boss nemico costringendolo a scendere dal suo trono per difendersi.
Scuderia si impenna minaccioso, cercando di colpire con gli zoccoli il Boss che intanto era caduto a terra e adesso arranca sul terreno fangoso per scappare.
Un piccolo movimento del polso e la frusta si stringe intorno al collo.
 
Dopo aver sentito pronunciare un “Mi arrendo” dall’uomo a terra, Dino lo lascia andare e torna indietro verso i suoi ragazzi.
Romario lo fissa severo, le mani sui fianchi e la schiena dritta – come quando era solo un marmocchio e veniva bonariamente sgridato.
Poi sorride rassegnato.
-Ma cosa devo fare con te?-
Dino scoppia a ridere.
 
La sua fiamma del Cielo si espande per tutto il campo, alleviando il dolore delle ferite.
Qualcuno alza la testa e fissa la volta celeste.
 
I Cavallone sanno che non saranno mai lasciati soli: il Cielo combatterà sempre insieme a loro, fianco a fianco.
Frusta in una mano, le redini di Scuderia nell’altra e lo sguardo severo che sfida apertamente il nemico.
 
 


D.P.P.: Deliri Post Partum
A volte ritornano, dissero fior fior di studiosi su Maki.
Avevate chiesto Dino? Ed eccovi la fic su Dino.
Spero di aver reso bene la figaggine di questo Haneuma.
Se non ci sono riuscita, vado a compiere un gesto definitivo e tragico quale buttarmi nel Tanaro, che è a circa trecento metri da casa mia.
 
Au revoir!
*fugge*
 
Maki

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Capitolo 3
*** Xanxus: Louder than words ***


Non esiste dolore in terra che il Cielo non possa guarire
 
“A quanti uomini, presi nel gorgo di una passione, oppure oppressi e schiacciati dalla tristezza e dalla miseria, farebbe bene pensare che c’è, sopra il soffitto, il Cielo” [Luigi Pirandello]
Il Cielo che tutto avvolge e tutto comprende non sempre è lo stesso…
 
 
 
Titolo: “Lauder than words”
Rating: Verde
Genere: Generale
Parole: 164 circa (con la strofa)
Desclaimers: Tutti i personaggi di questa storia sono maggiorenni e comunque non esistono/non sono esistiti realmente, come d’altronde i fatti in essa narrati. Inoltre questi personaggi non mi appartengono (purtroppo...), ma sono proprietà dei relativi autori; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro ma solo per puro divertimento. 
Note
Louder than words – Les Friction. Ho visto tempo fa un video su Shingeki no Kyojin con questa canzone e boh: amore a prima vista *occhi a cuore* 
 
 


 
 
 
Louder than words
 
 
We have the force to fight.
We have the blinding light.
A war is more than heard
coming in louder than words!
 
 
 

Non si muove dal suo trono, Xanxus.
Sa che non ce n’è bisogno: non ha motivo di scomodarsi per aiutare quella feccia dei suoi sottoposti.

«VOOOOOIIIIIII! Razza di Boss coglione, alza il tuo fottutissimo culo e vieni a darci una mano!»

La voce – l’urlo – del suo secondo lo raggiunge all’improvviso e quasi sobbalza.
Bester si agita nella Box.

«Boss, per favore! Sono troppi… !»

Non sono i piagnistei di Lussuria – quel maledetto frocio isterico, quando finirà tutto questo verrà castrato – a persuaderlo ad alzarsi, cerca di convincersi.
Recupera le pistole ed evoca Bester.
Pochi attimi dopo, uno Scoppio d’Ira sfiora uno Squalo incazzatissimo mentre la Ligre Tempesta di Cielo si avventa su un’altra Box Animal, riducendola a brandelli.
 
I Varia ridacchiano.
Sanno che il loro Cielo prima o poi scenderà sempre in battaglia.
Magari quando avrà finito di mangiare la sua bistecca.
 
 
 




D.P.P.: Deliri Post Partum.
Ho poco da dire su Zanza *evita Scoppio d’Ira* dato che è la prima volta che scrivo su di lui u.u
Spero sia abbastanza IC.
Fatemelo sapere e ditemi cosa ne pensate!

Cheers :D
Maki

 

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Capitolo 4
*** Yuni: Dreamkeeper ***


Non esiste dolore in terra che il Cielo non possa guarire
 
“A quanti uomini, presi nel gorgo di una passione, oppure oppressi e schiacciati dalla tristezza e dalla miseria, farebbe bene pensare che c’è, sopra il soffitto, il Cielo” [Luigi Pirandello]
Il Cielo che tutto avvolge e tutto comprende non sempre è lo stesso…
 
 
 
Titolo: “Dreamkeeper”
Rating: Verde
Genere: Generale
Parole: 130 circa (con la strofa)
Desclaimers: Tutti i personaggi di questa storia sono maggiorenni e comunque non esistono/non sono esistiti realmente, come d’altronde i fatti in essa narrati. Inoltre questi personaggi non mi appartengono (purtroppo...), ma sono proprietà dei relativi autori; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro ma solo per puro divertimento. 
Note: Dreamkeeper - Xandria. Amo gli Xandria, non potevo non usare una delle loro canzoni che più mi piacciono. Dico solo che questa flash non mi piace. Punto.

 
 


 
 
 
Dreamkeeper
 
 
“Keep my dream, now...
I keep yours forever.
Save my hope, now...
I save yours forever
"
 
 
 

“Ho paura… di morire… ”
Piange, la piccola Yuni, mentre stringe i ciucciotti degli altri Arcobaleno al petto.
Cade a terra ginocchioni. La fiamma che la avvolgeva quasi si spegne.
Piange e singhiozza. Non riesce a fare altro.
Ma ormai ha deciso: è l’unico modo per allontanare quello spaventoso futuro.
Adesso che Gamma la raggiunta, però, non può più tirarsi indietro.

«Quando sei felice, Yuni, devi sorridere dal profondo del cuore!»

E lei è felice, ora: non sarà mai da sola.
Sorride un’ultima volta, prima che la sua fiamma si estingua del tutto.
 
E tutti i presenti videro un timido e fragile Cielo sacrificarsi per la felicità e la speranza di un futuro migliore.
 
 



 
D.P.P.: Deliri Post Partum.
Corta.
Troppo corta ‘sta fic.
Non mi piace.
Pubblico perché volevo togliermela, ma non mi convince.
 
Ditemi cosa ve ne pare, perché a me non piace.


BUON NATALE A TUTTI, GENTE! \°^°/
 

Maki

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Capitolo 5
*** Giotto: The hanging tree ***


Non esiste dolore in terra che il Cielo non possa guarire
 
“A quanti uomini, presi nel gorgo di una passione, oppure oppressi e schiacciati dalla tristezza e dalla miseria, farebbe bene pensare che c’è, sopra il soffitto, il Cielo” [Luigi Pirandello]
Il Cielo che tutto avvolge e tutto comprende non sempre è lo stesso…
 
 
 
Titolo: “The hanging tree”
Rating: Verde
Genere: Generale
Parole: 289circa (con la strofa)
Desclaimers: Tutti i personaggi di questa storia sono maggiorenni e comunque non esistono/non sono esistiti realmente, come d’altronde i fatti in essa narrati. Inoltre questi personaggi non mi appartengono (purtroppo...), ma sono proprietà dei relativi autori; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro ma solo per puro divertimento. 
Note: The hanging tree - Jennifer Lawrence (The Hunger Games - Mockingjay part 1 soundtrack). Io... Io... giuro che non volevo scrivere una cosa così, ma poi ho trovato la canzone e ciao: si è praticamente scritta da sola ç_ç


The hanging tree
 
 
“Are you, are you
coming to the tree?
They strung up a man
they say he murdered three
 
 
 

Il sole abbandona velocemente il suo posto nel cielo, nascondendosi dietro un orizzonte troppo lontano e tuffandosi in quel mare che sembra inchiostro, creando contrasti di colori sempre più sfumati - da un rosato caldo e ambrato a un blu intenso e profondo, quasi viola.
Non un’anima viva osa sfidare il gelo di quella notte di velluto in cui le stelle sembra vi si siano impiccate insieme a una Luna bianca di glassa.
Soltanto un uomo, solo, cammina per quelle vie poco illuminate in quella fredda notte spettrale in cui neanche i cani randagi si avventurano fuori dai loro ripari.
Tra le mani, un mazzo di fiori bianchi.
Raggiunge il piccolo promontorio senza mai voltarsi, nemmeno quando il vento gelido dietro di lui fa cadere un vaso e lo fa sobbalzare per lo spavento.
Sul promontorio c’è una piccola lapide. Sorride: a lei piaceva, il mare…
-Ciao, Elena… - sussurra, posando i fiori vicino alla lapide.
Alle sue spalle qualcuno si avvicina.
Non si muove, perché sa perfettamente di chi si tratta.
-Non sei scappato… Ti stanno ancora aspettando, al porto… - sussurra il nuovo arrivato.
-Aspetteranno ancora un po’: volevo salutarla, prima di andarmene…
Si volta verso l’altra figura sorridendo, il rosso del tramonto che fa brillare i suoi capelli biondi.
Sorride, quando vede l’uomo di fronte a lui puntargli contro una pistola.
-Non ti odio, Deamon.-
Ghigna, l’altro, socchiudendo gli occhi.
-Dovresti, invece, perché io ti detesto.-
 
Uno sparo. E il Cielo cadde.
 
A piangere per lui, solo le stelle impiccate insieme a una Luna bianca di glassa.
In una notte di velluto che si affaccia su un mare d’inchiostro.






D.P.P.: Deliri Post Partum
Sono felice di essere riuscita a scriverla, dato che stavo sclerando parecchio, ma... credo che qualcuno mi ucciderà per questo ^^"
La prossima sarà l'ultima e sarà su Byakuran.
Aiuto-! TT^TT

Maki








 

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Capitolo 6
*** Byakuran: Painted Smile ***


Non esiste dolore in terra che il Cielo non possa guarire
 
“A quanti uomini, presi nel gorgo di una passione, oppure oppressi e schiacciati dalla tristezza e dalla miseria, farebbe bene pensare che c’è, sopra il soffitto, il Cielo” [Luigi Pirandello]
Il Cielo che tutto avvolge e tutto comprende non sempre è lo stesso…
 
 
 
Titolo: “Painted Smile”
Rating: Verde
Genere: Generale
Parole: 110circa (con la strofa)
Desclaimers: Tutti i personaggi di questa storia sono maggiorenni e comunque non esistono/non sono esistiti realmente, come d’altronde i fatti in essa narrati. Inoltre questi personaggi non mi appartengono (purtroppo...), ma sono proprietà dei relativi autori; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro ma solo per puro divertimento. 
NotePainted Smile - Madame Macabre (a Jeffrey the Killer original song). Ecco a cosa porta una notte insonne passata con la tua migliore amica a mangiare caramelle nel bel mezzo della maratona Creepypasta di venerdì: la Maki se ne esce con questi deliri mentre gioca a 'My dear brother Jeff' più o meno intorno alle tre del mattino. E, non contenta, ha organizzato una maratona RPG horror per il prossimo venerdì.
Comunque, ci tengo a dirvi che non mi fa impazzire questa fic. E Byakuran non lo so gestire. Gestisco meglio i Varia, il che tutto dire u.u" 


 
 
 
Painted Smile 
 
“This grin will stay forever fresh.
Don't be lonely. Don't be jealous:
your turn's coming.
How could I forget?
...
-Still awake?
-Not for long
 
 
 
Tutti tremano di fronte a lui.

Quegli occhi sembrano in grado di trapassare il cervello e captare ogni più intimo pensiero… di crocifiggere l’anima, l’orgoglio e la superbia di chiunque abbia la sfortuna di incontrare quello sguardo.
E quando sorride… beh: quando sorride forse è ancora peggio.
Perché oltre a sadico divertimento verso la propria vittima, vi è qualcos altro.
 
Qualcosa che spaventa anche il più coraggioso degli avversari.
 
Tutti hanno paura di quel Cielo così torbido.
Perché c’è del macabro, in quel suo  sorriso.
 
 
 


 
D.P.P.: Deliri Post Partum.
Ehm… sì…

Io l’avevo detto che avrebbe fatto schifo.
Non mangiatemi, pls: sono vecchia e stoppacciosa, non ho più la carne tenera ç_ç

ANYWAY: passiamo ai ringraziamenti.
Grazie a Musa07 Stardust94 per aver recensito le fic precedenti - e per non avermi ancora uccisa, soprattutto Clau.
Grazie a Stardust94 - again - per aver messo la raccolta nelle preferite e nelle seguite.
Grazie a airahaurne_99 per averla messa nelle seguite.
Grazie a tutti voi lettori, vi abbraccio uno per uno.



Grazie davvero dal profondo del cuore! *si inginocchia*

Coff

Ho finito. Evaporo e vado a guardarmi il primo episodio di Tokyo Ghoul VA.
Alla prossima! E buon 2015 in ritardo!

Maki

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