Sole, Luna ed Equestria : The eternity end

di Katonoffirecrow
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo I - Un brusco risveglio ***
Capitolo 3: *** Capitolo II - Sconcerto ***
Capitolo 4: *** Capitolo III - Il patto ***
Capitolo 5: *** Capitolo IV - Scomode verità ***
Capitolo 6: *** Capitolo V - Destini incrociati ***
Capitolo 7: *** Capitolo VI - La svolta ***
Capitolo 8: *** Capitolo VII - Menzogne ***
Capitolo 9: *** Capitolo VIII - incontri ***
Capitolo 10: *** Capitolo IX - Scontro di verità ***
Capitolo 11: *** Capitolo X - Le nuove ere ***
Capitolo 12: *** Capitolo XI - Che si chiami speranza ? ***
Capitolo 13: *** Capitolo XII - Passato e futuro ***
Capitolo 14: *** Capitolo XIII - L'inizio della resa ***
Capitolo 15: *** Capitolo XIV - Il prezzo dell'amore ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


 

Nell'ombra di una grotta due figure immerse nell'oscurità stavano immobili scrutandosi attraverso le tenebre che la notte aveva portato loro.

« Dunque sei certo della tua scelta ? Una volta presa non potrai più tornare indietro, e poi mi sembra così sciocco come desiderio, visto soprattutto il motivo. »

« Non ho chiesto la tua opinione, ma il tuo aiuto. Io ho mantenuto la mia parte procurandoti la lega metallica di pura crystalia, sebbene per ottenerla abbia dovuta rubarla, ora tocca a te mantenere la tua promessa. » rispose con tono secco un pony dal manto grigio che venne illuminato dalla fioca luce lunare penetrata da una fessura sul tetto della grotta.

L'equino teneva i propri occhi smeraldo fissi sul suo interlocutore, che avanzo leggermente di qualche passo verso di lui, posando la propria mano destra su una grossa barra dall'apparenza metallica, saggiandone il materiale.

« Devo dire che i tuoi modi sono molto grezzi mio caro principe, ah no scusa, dimenticavo.

Ora non sei più principe ora che tuo padre ha predestinato il trono del Crystal Empire a tuo fratello minore e tu sarai relegato ad essere un suo lacché ahaha ..» disse con voce soddisfatta il Signor Nero, avanzando ulteriormente venendo anch'esso illuminato dalla luce, mostrandosi nelle proprie sembianze umane, indossando il proprio vestito nero, e tenendo sul capo il proprio cilindro con nastro rosso.

L'umano si zittì di colpo quando, dopo un ringhiò quasi animalesco, la punta di una lancia azzurra si fermò a poco dalla giugulare dell'umano venendo brandita con entrambi gli zoccoli anteriori dallo stallone dal manto grigio, in piedi sui posteriori con uno sguardo omicida in volto.

« Osa ancora nominare quel mentecatto di mio padre o quello smidollato di mio fratello e giuro che la mia lancia sarà l'ultima cosa che vedrai !! » disse il pony stringendo con più forza il manico della propria arma.

« Oh ma che caruccio che sei, credi seriamente che la tua minaccia serva a qualcosa, e soprattutto che la tua arma possa avere qualche effetto su di me.

Sei davvero spassoso Wisper, irritante ma spassoso nella tua ignoranza. » disse Nero posando il proprio indice destro sulla punta della lama, pigiando leggermente.

Qualche istante dopo un piccolo cerchio magico simile all'occhio abissale dell'umano si manifestò per pochi secondi, facendo arretrare nell'oscurità il pony, che pur conficcando i propri zoccoli nel terreno, facendo forza anche con gli anteriori non riuscì ad opporsi.

Passo qualche istante di silenzio, durante il quale Nero, abbassò la propria mano, incrociandola dinnanzi al petto con l'altra, osservando con un sorriso compiaciuto la polvere sollevata dal proprio colpo, cadere lentamente sul pavimento della grotta.

« Ehy sei ancora vivo ? Non dirmi che è bastato un colpetto del mio indice per uccidere il povero principino. »

« STAI ZITTOO !! » tuonò nell'ombra Wisper fuoriuscendo come un lampo dall'oscurita brandendo la propria arma con forza, dirigendosi dritto verso Nero, puntando al suo petto.

Nello stesso istante il pony illuminò il proprio corno, facendo comparire un forte bagliore bianco sulla parte dotata di lama della lancia, facendo guadagnare ulteriore velocità all'attacco.

« ORA MUORI !! » ringhiò il pony abbattendosi con ferocia sul petto dell'umano conficcandovi la propria lama facendola fuoriuscire dalla schiena di quest'ultimo.

Nero restò qualche istante fermo, osservando con un sopracciglio alzato il pony immobile dinnanzi a se, fissarlo con astio con corno ancora illuminato di luce mentre un rivolo di sangue gli scendeva dalla criniera bionda lungo il volto.

« Oh povero piccolo, devi aver davvero sbattuto la testa poco fa se speravi che questo attacco cambiasse qualcosa, ed anche se ammetto che, beh avresti sicuramente eliminato un qualsiasi altro pony o creatura magica con questo assalto magico, contro di me non ha effetto.

Dunque concludiamo l'affare ? » chiese l'umano divenendo intangibile, facendo quasi cadere al suolo il pony che era posato di peso contro di lui.

Wisper arretrò di qualche passo, ponendosi la propria lancia azzurra, dotata di una lama da un lato, ed un forcone dall'altra, sulla groppa facendosi passare la fascia rossa, fusa al manico dell'arma, attorno al petto.

Osservò con attenzione come, la ferita che aveva inferto al suo interlocutore non solo era sparita, ma non vi era alcun segno sui suoi abiti.

« Si, concludiamo. Così almeno mi libererò della tua presenza.

Ma prima avrei una domanda per te. » disse il pony avvicinandosi ad una delle barre di crystalia.

« Esattamente a cosa dovrebbe servirti questa lega ? Io l'ho usata per forgiarci la mia arma, ma tu che utilizzo intendi farne ? Dato che non mi pare usi armi, e nemmeno indossi armature. » chiese l'equino, fissando coi propri occhi smeraldo l'umano, che ricambiò coi propri abissali.

« Niente di che, diciamo che mi piace prendere cose che un giorno potranno tornarmi utile, sai chiamiamoli pure souvenir.

Ora col tuo permesso.. » disse nero, interrompendosi qualche secondo facendo apparire quattro cerchi magici sotto altrettante barre di metallo, facendole sprofondare all'interno d'essi fino a farle sparire.

«..mi prendo queste, ed ora come promesso, mantengo la mia parte. » continuò l'umano avvicinandosi al pony che lo fissò con interesse, cominciando a distendere la propria mano destra verso di essi afferrandogli il corno con presa salda.

« Ah giusto, potrebbe fare solo un tantino male, sei conscio di questo vero ? » chiese il Signor Nero, scrutando gli occhi smeraldo del pony intento ridacchiare.

« Non ha importanza il dolore, credimi, ne vale tutta la pena. La mia vendetta sarà tremenda, e quando mio fratello sarà morto, io sarò l'unico erede e prenderò possesso del Crystal Empire.

Quindi coraggio, rendimi immortale e potente oltre ogni limite. » rispose Wisper, con voce ansiosa mentre il manto grigio gli si stava tutto arruffando, ed il crine biondo impolverato aveva iniziato a scintillare.

« Molto bene, anche se penso sempre che sia esagerato tutto questo per una semplice vendetta, o almeno così pensavo, sai ho appena saputo una cosa che ti farà piacere. » disse Nero, mentre dalla propria mano avvinghiata al corno, una sostanza nera simile al petrolio aveva iniziato a sgorgare ricoprendo lentamente l'intero corpo del pony, che feci appena in tempo a porre un ultima domanda a Nero prima che anche la bocca venisse coperta.

« Sentiamo. »

« Il tuo fratellino è appena diventato immortale e non può essere ucciso, che scherzo del destino eh ? » rispose il Signor Nero, osservando la sagoma ricoperta di materia oscura dimenarsi di rabbia e di dolore mentre lui teneva saldo il corno impedendo allo stallone di allontanarsi.

« Povero povero Wisper, tutta questa fatica, rubare, uccidere, tramare per stringere il patto con me, per avere la tua agoniata vendetta, per poi scoprire che non potrai mai compierla è davvero divertente sai, sinceramente è proprio quello che ti meriti ahah !! » disse Nero sollevando l'equino da terra, osservandolo mentre si contorceva cercando inutilmente di gridare e liberarsi dalla sua presa.

« Su coraggio non temere, io sono un essere generoso, e ti dirò una cosa, esiste un modo per consumare la tua vendetta, ma dovrai seguire alla lettera le mie istruzioni, mi hai capito Wisper ? » chiese l'umano, osservando il corpo in preda alle convulsione fermarsi di colpo.

« Sei morto o stai accettando ? Fammelo capire su. » disse Nero, osservando con sguardo sadico lo zoccolo destro del pony sollevarsi, mentre la lancia cadde al suolo con un tonfo sordo.

Nel medesimo istante schioccando le dita della mano sinistra l'umano fece apparire al di sotto del pony un contenitore cilindrico trasparente che lentamente cominciò a riempirsi da uno strano liquido rossastro, che cominciò a fuoriuscire da un cerchio magico creato tra il recipiente ed il pony.

Non appena fu pieno il Signor Nero lasciò il corno del pony lasciandolo cadere all'interno del contenitore che, senza lasciar fluire all'esterno una sola goccia rossa, si sigillo ermeticamente, chiudendo all'interno l'equino che di colpo si bloccò, entrando in una sorta di stasi, mentre la sostanza nera cominciò a muoversi sul suo corpo, cominciando ad assumere diverse forme.

Mentre tutto ciò accadeva Nero, immobile dinnanzi al contenitore osservava con fare annoiato il corpo del pony plasmarsi lentamente.

« Uff...penso che vi vorrà un bel po', ma tanto questo lui non lo sa. » disse con un sorrisetto sadico l'umano facendo apparire il suo bastone nero, afferrandolo per il pomello in madreperla, con la mano destra, voltando le spalle a Wisper.

« Ma del resto non sa nemmeno che si sta facendo un bel bagnetto nel sangue della guardiana della fonte misto all'acqua ed alle lacrime di suo fratello. » concluse Nero cominciando ad avviarsi verso l'uscita della grotta osservando il cielo notturno pieno di stelle.

« Oh beh, ci vorrà ancora molto dunque, penso tornerò qui tra qualche millennio.

A presto Wispy. » disse sarcasticamente Nero, sparendo all'interno di un cerchio magico formatosi davanti a se che, dopo averlo inghiottito, sparì disperdendo una vibrazione che fece crollare l'ingresso della grotta.

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Capitolo 2
*** Capitolo I - Un brusco risveglio ***


Le ere passarono mentre Wisper, rinchiuso nella grotta all'interno del contenitore mutava il proprio aspetto ed il proprio destino mentre il mondo esterno cambiava.

Vi furono molte battaglie, dolore e morte, persino un cataclisma sfiorato col ritorno di Master, ma nemmeno tale evento fu sufficiente per risvegliare il pony.

Fino a quando in una notte tempestosa il suono della pioggia e del vento venne presto sostituito da centinaia di sirene di allarme provenienti dal cielo.

Tutto avvenne in pochi attimi, le nubi vennero squarciate e dallo spazio formatosi si intravide l'immensa fortezza di Rising Bossi, in preda alle fiamme cominciare la propria ed inesorabile caduta verso terra.

I due immensi zeppelin che sorreggevano la fortezza sembravano due immense comete data la scia infuocata che si lasciavano dietro, facendo notare come fosse da diversi chilometri in fiamme, probabilmente a causa di un attacco o di un guasto tecnico, dato che nessun pony avrebbe mai osato sfidare Rising Boss nella propria dimora.

Lentamente l'immenso oggetto si avvicinò a terra, cominciando ad abbattere gli alberi sottostanti lasciando dietro di se un solco fumante.

Ma fu allora che avvenne il disastro.

Forse a causa della polvere pirica o per il gas negli zeppelin, i due palloni aerostatici di colpo esplosero generando un immensa onda d'urto di fuoco e pressione che bruciò istantaneamente l'intera foresta che circondava la montagna, mentre la parte sottostante si sgretolò in diversi frammenti, uno dei quali, con violenza inaudita impattò contro la parete rocciosa, facendo riaprire l'ingresso della grotta dove Wisper riposava nel contenitore.

All'interno diverse rocce crollarono dal soffitto finendo per impattare contro il “sarcofago” del pony che di colpo cominciò a riempirsi di crepe, cominciando a far fuoriuscire il liquido rossastro all'esterno, cominciando a far sbocciare una folta vegetazione all'interno della grotta.

Lentamente il liquido sgorgò del tutto lasciando il pony dormiente all'interno dei cocci del contenitore, ormai ridotto in frantumi.

Mentre tutto ciò avveniva all'esterno le sirene continuavano a suonare sempre più piano, fino a spegnersi del tutto, venendo sostituite dalle grida lontane dei pony che si trovavano ancora nella struttura che ardeva come una pira, quasi a voler restituire una seconda volta quell'impero alle fiamme con tutti i suoi abitanti.

L'intera notte risuonò delle loro grida, mentre il fuoco divorava ogni cosa, quasi alimentato da una forza oscura che rapidamente raggiunse il reparto scientifico della struttura causando una nuova e tremenda esplosione, che liberò degli agenti chimici patogeni, che non appena fuoriuscirono si legarono quasi istantaneamente alla sadsand, quasi come fosse tutto prestabilito.

Il mattino seguente, diverse squadre di pony giunsero sul posto, tra cui Princess Celestia e Princess Luna, subito allertate dalle loro spie su ciò che era avvenuto.

Fu in quel giorno, in una mattina di quell'autunno che all'interno della grotta, mentre all'esterno le squadre di ricerca cercavano superstiti, e soprattutto un segno di vita di Rising Boss, e nel caso finirlo, che Nero comparve.

Nella grotta comparve il cerchio magico viola, a poca distanza dal corpo del pony, che era stato ricoperto dalla vegetazione, lasciando spuntare soltanto la coda bionda.

Lentamente l'umano, muovendosi a piccoli passi attraverso l'erba, che al suo passaggio cominciava a fumare, cominciò a fischiettare un motivetto piuttosto malinconico mentre, con la punta del bastone, cominciò a tamburellare nel punto dove presumeva trovarsi la testa dell'equino, ottenendo un suono metallico di ritorno.

« Dai Wisper svegliati !! Non costringermi a punzecchiarti altrove, so che si sta bene a dormire ma è ora di svegliarsi coraggio. » disse l'umano che con velocità disumana cominciò a picchiettare ripetutamente col bastone con la stessa veemenza di un picchio su un tronco, causando un assordante insieme di suoni stridenti.

Di colpo però l'azione di disturbo venne interrotta quando il bastone si bloccò contro un copri zoccolo viola, posto di piatto contro di esso.

« Hai finito ? Sono sveglio. » disse con voce assonnata lo stallone che lentamente cominciò ad alzarsi, scrollandosi di dosso tutta la vegetazione che lo aveva ricoperto.

« Oh ma che bello, finalmente hai deciso di alzarti, anche se è un peccato, speravo di doverti piantare il bastone nel-»

« Preferisco non pensarci, grazie.

Dunque, ha funzionato ? » chiese il pony avanzando di qualche passo verso l'umano che arretrò per osservare meglio la sua nuova creazione sorridendo soddisfatto.

« Oserei dire che sei un vero e proprio capolavoro, dopotutto ti ho creato io quindi non c'erano dubbi, ma si direi non male per essere un pony, guarda tu stesso. » disse Nero, schioccando le dita della mano sinistra facendo apparire uno specchio difronte al pony che rimase in silenzio, non potendo credere a ciò che vedeva.

Il suo corpo aveva cambiato colore, divenendo completamente azzurro, e sugli arti anteriori e posteriori erano comparse delle placche viola di crystalia che partendo dagli zoccoli arrivavano fino alle giunture col corpo dove, attorno al petto, e sulla groppa altre scaglie si univano andando a formare una vera e propria armatura con due sporgenze acuminate che uscivano ai lati del collo come spine, mentre sul suo capo si trovava un elmo, che pareva fuso con la sua testa, che aveva le sembianze di un muso di drago, dalla cui fronte usciva il suo corno azzurro, con una cresta posteriore a quattro aghi che gli passavano vicino alle orecchie, mentre i suoi occhi un tempo smeraldo ora erano gialli, simbolo inderogabile di ogni essere eretico generato dalla magia impura di Nero.

« Questo..questo sarei io ? Io ti avevo chiesto di rendermi immortale !! Forte oltre ogni limite !! Mi hai solo messo addosso un armatura da dragone !! » tuonò il pony facendo sbriciolare lo specchio in mille frantumi con l'energia scaturita dal proprio corpo in quell'istante.

Nero sollevò un sopracciglio osservando l'equino avvicinarglisi in modo ostile, tenendo i propri occhi limone puntati nei suoi abissali.

« Sei proprio un ingenuo, quella non è solo un armatura, essa è parte di te ora, e non potrai mai pià toglierla, almeno non finché respiri, e dato che sei immortale, beh ne avrai di tempo per abituartici. » disse l'umano generando dinnanzi a se un cerchio magico con la funzione di scudo parando i violentissimi fendenti che il pony stava assestando coi propri arti anteriori, causando delle violente onde d'urto.

Fu in quell'istante, mentre il cerchio cominciava ad incrinarsi, e Nero dall'altra parte gli sorrideva, che il pony comprese come stavano realmente le cose.

Osservò con attenzione i propri movimenti constatando come la propria velocità fosse quintuplicata, e che ogni colpo che assestava era un diretto successivo dell'altro, formando colpi concatenati devastanti e di incredibile precisione grazie anche ai copri zoccoli che finivano leggermente appuntiti.

« Ora ho capito. » disse, cessando di colpo il proprio attacco contro l'umano che, schioccando le dita, fece sparire il cerchio posto a protezione, avvicinandosi all'equino sollevato sugli zoccoli posteriori osservandosi gli anteriori sorridendo.

« Finalmente ci sei arrivato Wisper, allora non sei tonto come pensavo, solo un poco di meno. » disse l'umano, dando un leggero colpetto sull'elmo del pony, saggiandone la formidabile resistenza.

« Direi quindi che il mio compito è stato portato a termine, però c'è un ultima cosa che dovrei chiederti caro il mio ex principe. »

« Sarebbe ? » rispose il pony rimettendosi sui quattro arti, mettendosi a cercare qualcosa in mezzo alla vegetazione, affondandoci il muso in mezzo, mentre il signor Nero cominciò ad avvicinarsi verso l'uscita della grotta osservando i resti della fortezza di Rising Boss, invasa da centinaia di pony di Celestia intenti nelle ricerche.

« Vorrei che proteggessi una cosa per me.» disse con tono secco l'umano, scrutando le sagome di Celestia e Luna intente a dare ordini ai propri sottoposti, riuscendo a leggere dal loro labbiale che ciò che cercavano era il corpo della guardiana e del suo uccisore.

« Proteggere ? No mi spiace, non fa per me. Io sono un conquistatore, un combattente non un difensore. » rispose il pony, sollevando il volto dal manto erboso, sollevando con lo zoccolo anteriore destro la propria lancia, che era ancora splendida ed impeccabile come quando l'aveva lasciata cadere millenni prima.

« Mmm, ed allora a che scopo conquistare ? Tanto vale restartene fermo.» chiese Nero, con tono sarcastico mentre lo stallone dall'armatura viola, dopo aver indossato la propria arma, si diresse verso il suo interlocutore osservandolo con un sopracciglio alzato.

« Cosa intendi dire eh ? Con questi poteri posso conquistare qualsiasi cosa.»

« Non ne dubito, ma poi ? Certo, conquisterai, ma dopo ? »

« Beh, dopo conquisterò un nuovo regno, e poi mi vendicherò su mio fratello. »

« E dopo ? Queste sono tutte azioni ovvie che farai una volta, pensa più in grande testolina vuota. Se conquisti ma poi non domini i tuoi regni sarai sempre al punto di partenza. » disse il signor Nero, picchiettando con la mano sinistra l'elmo del pony che ringhiò.

« Vorrà dire che eleggerò dei ministri che li amministrino al posto mio. Non ho intenzione di diventare come mio padre, un patetico gradasso seduto su un trono a bearmi del mio potere.

Io voglio dominare da guerriero. » sentenziò lo stallone tenendo lo sguardo puntato verso l'esterno scrutando tutti i pony che giravano nell'aria, riuscendo a scorgere Celestia e Luna.

« Vedi, proprio come quelle due laggiù. Me le ricordo fin troppo bene, entrambe pompose e false.

Sono delle pusillanimi, avrei potuto eliminarle già prima del tuo aiuto, figuriamoci ora. »

« Già. Ma non è questo ciò che ti ho chiesto. » lo interruppe l'umano, puntando in avanti il proprio bastone in direzione di un frammento della fortezza.

« Ciò che voglio è che vai la e difendi a costo della vita il contenuto di quella partizione, mi hai capito bene ? » chiese Nero facendo comparire dinnanzi a se un cerchio magico viola dentro il quale entro con calma.

« Ed io cosa ci guadagno ? » chiese Wisper sollevando un sopracciglio soddisfatto, pensando di non aver necessità di nulla, venendo però atterrito dalle parole dell'umano.

« Ad esempio sapere dove si trova tuo fratello. » disse soddisfatto Nero scomparendo nel cerchio magico lasciando lo stallone dal manto viola immobile a bocca spalancata con una sensazione amara interna.

Passo qualche istante dalla sparizione dell'umano, durante il quale il pony si chiuse in un lungo ragionamento.

« Potrei cercarlo da solo, dopotutto non credo sia difficile trovare quell'idiota, se è immortale sarà di certo assieme a quella sciocca guardiana che a lui piace tanto, però potrebbero anche essersi trasferiti e potrebbe volerci troppo per trovarlo, ed io ho fretta di conficcare la mia lancia nel suo cuore putrescente.

Dannazione !! » sbottò Wisper, dopo aver riflettuto a modo.

Lentamente il pony si avvicinò ulteriormente all'uscita della grotta osservando come, al di sotto di se, si trovavano ancora alcuni alberi integri e senza perdere ulteriore tempo, sollevò lo sguardo memorizzando la posizione del frammento della fortezza, poi si lanciò verso il basso.

Superò con facilità le fronde ormai spoglie delle piante e sfruttando la propria agilità, atterrò su un robusto ramo, che utilizzò come appoggio per saltare sull'albero a poca distanza da lui.

« In questo modo, raggiungerò quel rottame in un batter d'occhio, cosi potrò appropriarmi di quel qualcosa che devo proteggere, spero solo che sia qualcosa di facile da trasportare, e conoscendo Nero non dovrebbe essere troppo massiccio. » rifletté lo stallone dal manto azzurro, fermandosi di scatto rasente al tronco della pianta su cui si trovava, osservando con la coda dell'occhio le due guardie di Celestia passare sotto di lui con gli occhi sgranati da ciò che avevano visto durante le loro ricerche.

« Non posso crederci...io io....è inconcepibile, come possono essere tutti arsi in quel modo ?! Non c'era nessuna traccia di vita sulla fortezza !! » gridò uno degli stalloni in armatura dorata afferrando il suo coetaneo per il collo schiacciandolo contro la pianta su cui Wisper sostava.

« Lo so, non ci credo nemmeno io !! Ma devi stare calmo ! Dobbiamo seguire gli ordini di Princess Celestia, e trovare il corpo della guardiana e di Rising Boss. » rispose con voce leggermente soffocata il pony contro l'albero schiaffeggiando con forza il collega che lo lasciò andare, restando però molto sconcertato per tutto ciò che stava accadendo, mentre Wisper, immobile sull'albero aveva ascoltato la conversazione ed aveva ripreso a pensare.

« Morta ? Impossibile, la guardiana è immortale, devono di certo essersi sbagliati.

Inoltre quell'idiota di mio fratello non avrebbe mai permesso a nessuno di toccarla. » pensò lo stallone attendendo ancora qualche istante osservando i due cominciare ad allontanarsi dalla sua postazione, e non appena fu sicuro che fossero stati abbastanza lontani spiccò un altro balzo, sulla pianta a poca distanza da se, constatando di essere molto vicino alla meta prefissata.

Ma nello stesso istante, a poca distanza da se avvertì un urlo soffocato che gli fece voltare lo sguardo verso un cespuglio dove una figura coperta da degli stracci fumanti stava schiacciando con prepotenza sotto il proprio zoccolo destro il collo di una guardia reale che aveva cambiato colore in volto.

« Interessante, si direbbe un superstite, ma poco male non è affar mio. » disse lo stallone, distogliendo lo sguardo un attimo prima che la guardia cessasse di respirare, saltando sull'altro ramo, mentre il misterioso stallone lo aveva visto chiaramente ma aveva preferito dirigersi nella direzione opposta, allontanandosi dalla zona di impatto.

Dopo un ultimo balzo finalmente Wisper raggiunse il frammento metallico delle dimensioni di un enorme macigno, atterrandoci proprio sopra, producendo un tonfo sordo.

« Strano, si direbbe vuoto all'interno.

Meglio dare un occhiata, e sperare che Nero non si sia sbagliato, dato che non intendo ispezionare tutti questi frammenti. » sussurrò, brandendo la propria lancia con lo zoccolo destro, conficcandone la punta nel frammento lasciandosi poi cadere tenendola salda, creando un profondo taglio nella struttura.

Non appena tocco terra, estrasse la propria arma rimettendosela attorno alla groppa, per poi conficcare gli zoccoli anteriori nel taglio allargando l'apertura, ma nel medesimo istante in cui lo fece, dall'interno del frammento un flusso magico rosso lo colpì in pieno volto, facendolo arretrare di qualche passo.

« Ma che diamine ?! Esci allo scoperto !! » disse lo stallone pronto ad estrarre nuovamente la propria arma, mentre nel buio dentro al frammento osservò comparire due occhi rossi, fissarlo nell'oscurità.

« Coraggio !! Fatti sotto, ti sto aspettando. » incitò nuovamente il pony tenendo la lancia pronta a scattare nello zoccolo destro, con la punta rivolta verso quegli occhi che di colpo parvero luccicare e diventare sempre più umidi e sfocati.

« Nu. »

« Cosa ? »

« Nu !! » urlò una voce femminile fanciullesca proveniente dall'interno del frammento, lasciando spaesato il pony in armatura, che ripose nuovamente la propria arma cominciando ad avvicinarsi illuminando il proprio corno di una forte luce bianca, che utilizzò per illuminare l'essere che aveva di fronte.

Quando la vide non ci poté credere, dinnanzi a se si trovava una giovane puledrina tremante dal manto bianco come il latte, e dalla folta criniera verde, che lo fissava coi suoi splendidi occhi rubino.

« Una puledrina ? Sarebbe questo ciò che devo proteggere ? Che fregatura. » sibilò sconfortato lo stallone avanzando di qualche passo verso l'equina che di colpo illuminò anch'essa il proprio corno di una forte luce rossa emettendo nuovamente un flusso magico verso il pony, che però stavolta deviò con un semplice colpo dello zoccolo destro, sollevando poi un sopracciglio.

« Che diamine pensi di fare eh ? Coraggio muoviti, dobbiamo andarcene da qui. » disse Wisper voltandosi verso l'uscita, ignorando palesemente le lacrime di terrore che avevano iniziato a scendere dal volto della pony.

« Ma...ma io devo stare qui, il papà ha detto così. » replicò lei con un filo di voce, facendo sospirare nuovamente il proprio interlocutore, che voltò la testa verso di lei, fissandola coi propri occhi limone.

« Ascoltami bene, ora tu ti alzi e mi segui, altrimenti vengo li e ti carico di forza facendoti prima svenire, ergo scegli tu cosa preferisci. E comunque penso che il tuo paparino sia bello che morto dopo lo schianto. » sentenziò lo stallone dal manto viola, pensando di essere stato convincente, ottenendo invece un nuovo pianto maggiore della puledra che rischiava di attirare le guardie, o peggio, le principesse.

« E va bene, te la sei voluta tu. » disse Wisper, illuminando il proprio corno di magia bianco che andò a formare una sfera attorno alla puledra rinchiudendola all'interno facendo si che nessun suono dall'interno fuoriuscisse.

Pochi istanti dopo lo stallone in armatura, e la puledrina tenuta rinchiusa dalla sua magia, fluttuando a poca distanza dal pony uscirono dal frammento, dirigendosi verso la parte di foresta ancora intera.

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Capitolo 3
*** Capitolo II - Sconcerto ***


Rapido come il vento Wisper, con a seguito la puledrina rinchiusa nella sfera, raggiunse il fitto della foresta, riuscendo ad evitare di essere visto dalle guardie di Princess Celestia, occupate nelle ricerche.

Lo stallone dal manto viola aveva trottato per quasi tutta la notte, prendendo così confidenza con la propria velocità, constatando come riuscisse perfettamente a muoversi agilmente anche nel fitto della boscaglia senza nemmeno sfiorare gli alberi, ed ostacoli.

Aveva inoltre notato un aumento portentoso dei propri sensi, specialmente della vista e dell'udito riuscendo a percepire ogni singolo movimento, comprese le foglie che cadevano al suo passaggio sfiorando il terreno.

Fu in quell'istante, dopo aver pensato di aver compreso tutto del suo cambiamento che decise di fare una pausa fermandosi nella foresta vicino ad una grossa roccia coperta di muschio.

« Molto bene, direi che per ora posso riposarmi qui. » sussurrò il pony, avvicinandosi alla roccia sedendovisi rasente mentre la sfera con la prigioniera gli si portò di fronte posandosi lentamente sul manto erboso.

All'interno la puledrina stava scrutando con i propri occhi rubino Wisper che contraccambiava coi suoi gialli, pieni di disinteresse.

Non per nulla l'equino era decisamente scocciato per questa decisione, dato che non solo era obbligato a portarsi dietro quella puledra, ma doveva inoltre accertarsi che non le accadesse nulla.

« Ma per chi mi ha preso Nero, non sono di certo una balia io !! » pensò osservando la giumenta cominciare a picchiettare con gli zoccoli anteriori contro la sfera nella sua direzione, borbottando qualcosa di inudibile, viste le proprietà di silenzio della sua prigione.

« Che hai ? Vuoi uscire da li ? » chiese scocciato lo stallone in armatura osservando la puledrina fare un cenno di assenso col capo.

« D'accordo, ma ti avverto, se ti rimetti a piangere ti ci rinchiudo nuovamente, sono stato chiaro ? »

Nuovamente un gesto di assenso venne colto dallo stallone che, interrompendo la luce magica proveniente dal corno fece svanire la sfera liberando la prigioniera che cominciò a prendere delle grosse boccate d'aria, dato che all'interno della sfera l'aria era ormai divenuta viziata.

« Beh che hai ? Smettila di boccheggiare, ho lasciato entrare abbastanza aria nella sfera per permetterti di respirare abbondantemente, dunque piantala. » sibilò annoiato il pony dal crine biondo, tenendo lo sguardo fisso sulla giumenta che lo fissò con sguardo truce.

« Cattivo !! Tu non sei gentile, per nulla !! Sei un bruto !! » disse lei con voce dolce, anche se avrebbe voluto essere aggressiva in quel momento, facendo accigliare il suo interlocutore che si alzò di scatto avanzando verso di lei, facendola finire pancia all'aria, con il muso dello stallone ad un non nulla dal suo.

« Cosa hai detto ? Attenta, non osare mai più rivolgerti così a me, altrimenti ti insegnerò il rispetto come è stato impartito a me. » disse fissando in malo modo la puledrina che, seppur tremando, gli spinse i due zoccoli anteriori contro il mento spingendo con forza.

« Tu non puoi darmi ordini !! Non mi fai paura sappilo, quando il mio papà mi troverà ti farà a pezzi !! Ed allora sarai tu a dover cambiare tono con me per essere risparmiato ! » rispose lei rialzandosi da terra, fissando il suo interlocutore intento a ripulirsi il muso come se il tocco della puledrina lo avesse in qualche modo sporcato.

« Tu piccola viziata !! Sei solo molto fortunata che qualcuno abbia cara la tua vita, altrimenti ti avrei già divisa a metà !! »

« Provaci se ne sei capace !! Non ci riuscirai !! Ho guardato dentro il tuo cuore durante il viaggio, e per quanto tu voglia fare il bullo tu sei buono !! »

« Ah davvero ? Bene. » disse Wisper, brandendo di scatto la propria lancia con l'arto destro facendola saettare verticalmente verso la puledrina che non si mosse, osservando la lama fermarsi a pochi millimetri dal suo naso.

« Ne hai di fegato. Molto bene. » disse lo stallone, sorridendo leggermente, ritraendo la propria arma.

« Sai pensavo fossi soltanto una sciocca viziata, degna di essere definita un sacco di patate, ma forse mi sbagliavo.

In ogni caso, nessuno può parlarmi in questo modo, e questo è per ricordartelo. » sentenziò il pony eseguendo un fendente discendente con il quale recidette fin quasi alla base la coda delle puledrina.

Quest'ultima restò immobile con gli occhi sgranati, fissando il proprio crine cadere sul manto erboso del medesimo colore.

Per qualche istante il tempo parve fermarsi, durante il quale la puledrina si avvicinò a ciò che un tempo era parte di lei con gli occhi che avevano iniziato ad inumidirsi.

« Nuuuu !! Sei un bruto !! Come ti sei permesso ?!? » si mise a strillare lanciandosi contro lo stallone voltato di spalle che, senza il minimo dubbio, colpì al volto la giumenta con la propria coda bionda scaraventandola al suolo in lacrime, dopo aver strisciato sul manto della foresta.

Lentamente Wisper si voltò, fissando con occhi carichi di rabbia la puledrina tremante.

« Stai zitta !! Non osare più aprire bocca, chiaro ? E non osare mai più avvicinarti a me con fare aggressivo, altrimenti ti leverò anche la criniera. » ringhiò il pony, posandosi nuovamente a terra, tenendo lo sguardo fisso sulla giumenta che nel frattempo si era rialzata e gli aveva fatto una linguaccia, che stranamente non aveva causato nessuna reazione del principe.

Quest'ultimo infatti stava riflettendo sulle sue prossime mosse.

Era ben cosciente che per attuare la propria vendetta doveva trovare suo fratello, ed una volta eliminato avrebbe potuto continuare il suo sentiero di conquista.

Ma non avrebbe potuto fare nulla di ciò, finché Nero non si fosse venuto a riprendere quella scocciatura con gli zoccoli.

« Uff, non ho assolutamente voglia di badare a questa incapace, per quanto fegato possa avere sarà solo un peso, inoltre...» Wisper osservò meglio la propria prigioniera, constatando come il suo aspetto gli fosse decisamente famigliare, ed a tale pensiero la sua bocca si mosse in automatico.

« Come ti chiami ? » chiese il pony facendo voltare la puledrina verso di se, facendola fermare dall'inutile atto di raccogliere i crini che fino a poco prima, formavano la sua coda.

« Non te lo dico !! » rispose furiosa lei, facendogli nuovamente la linguaccia.

Lo stallone in armatura sospirò con forza, cercando così di resistere all'impulso di tirarle contro la lancia, cominciando poi a rialzarsi, facendo di colpo zittire la pony, che si strinse gli zoccoli anteriori la criniera smeraldo.

Lentamente Wisper si avvicinò alla puledrina allungando il proprio zoccolo destro verso di lei, facendole chiudere gli occhi rubino dalla paura.

« Ehy, tu. »

« S-Si ? Non vorrai tagliarmi la criniera vero ?! Perché altrimenti io-»

« Hai fame ? » chiese il pony pigiando con lo zoccolo il ventre della puledrina seduta che gorgogliava con un vortice.

Quest'ultima arrossì di colpo colpendo con uno schiaffo lo zoccolo dello stallone, facendosi male da sola colpendo l'armatura.

« Non toccarmi !! Non ti ho dato il permesso per farlo !! E comunque non sono tenuta a risponderti !! »

« Bene, io comunque vado a mangiare. » rispose il pony, passando a sinistra della pony, dirigendosi verso un albero a poca distanza dai due.

L'equina restò qualche istante immobile valutando il da farsi, ma quando il rumore alla pancia si fece nuovamente sentire assieme ad una fitta non poté fare a meno che alzarsi e seguire il suo sequestratore, che aveva un sorrisetto beffardo in volto.

« Che dire, ho sempre ragione. » pensò, avvicinandosi ad una pianta a cui assestò un vigoroso colpo con lo zoccolo anteriore destro causando una rientranza nel tronco, facendo saltare completamente la cortezza mostrando il corpo nudo dell'albero riempirsi di crepi fino quasi alla cima da cui caddero a terra una miriade di bacche.

Di queste non una cadde a terra, poiché vennero bloccate a mezz'aria dalla magia di Wisper, che le avvolse in un aura magica bianca riunendole tutte dinnanzi a se, fissando compiaciuto la puledrina che gli si stava avvicinando con l'acquolina in bocca.

Quest'ultima chiuse di colpo la bocca, voltando lo sguardo scocciata verso un altra direzione, venendo però quasi istantaneamente tradita dal suo stomaco che aveva emesso un nuovo e ben più profondo gorgoglio.

« Ti rendo la cosa più allettante, io mi volto e ti lascio tutte queste bacche-»

« Fantastico !!»

« Ferma !! » tuonò lo stallone, facendo immobilizzare con la propria voce l'equina già pronta ad abbuffarsi di bacche.

« Se le vuoi, voglio prima sapere il tuo nome. » disse il pony facendo alzare le bacche verso l'alto, avvicinandosi col volto alla propria interlocutrice che cercava in ogni modo di non fissarlo negli occhi.

« Non mi va di dirtelo. »

« Nessun problema, le bacche le mangio tutte io.

Sai devono essere proprio succose e mature al punto giusto visto il vivido colore rosso.

Una vera delizia, degno di esse-»

« EH VA BENE !! » tuonò la giumenta, scrutando con astio il pony difronte a se che si stava deliziando il palato passandosi una bacca proprio davanti alle labbra.

« Molto bene, sentiamo. » disse Wisper, cominciando a far scendere magicamente le leccornie promesse, mentre come un fulmine a ciel sereno, il nome pronunciato dalla puledrina gli rimbombò nella testa.

« P-Purity..? Ma..è impossibile...» sussurrò lo stallone in armatura perdendo il controllo sulla magia facendo finire tutte le bacche sulla puledrina che ne venne del tutto sepolta.

« Non può essere...questa non può essere la guardiana...eppure, la somiglianza è evidente, ma come è possibile tutto questo ?! Quel dannato di mio fratello se è davvero divenuto immortale può essere stato solo grazie a lei, ma dunque cosa è successo realmente ? Non ci capisco nulla. »

« Ehy ma sei impazzito ?! » strillò Purity riportando alla realtà lo stallone che fuoriuscendo dal suo pensiero abbassò lo sguardo sulla puledra totalmente imbrattata di rosso, che lo fissava con astio.

« Io...ecco, ti chiedo scusa, è solo che..» il pony si fermò nuovamente scrutando meglio gli occhi della giumenta osservando come fosse identica in ogni tratto alla guardiana che lui aveva visto millenni prima, seppur in versione adulta.

« Ma tu, per caso...sei la guardiana della fonte della vita ? » chiese Wisper completamente stravolto da tale avvenimento che avrebbe potuto giocare sia a suo favore che sfavore.

Se davvero colei che aveva di fronte era la guardiana, non solo avrebbe avuto in custodia uno degli essere dalle facoltà magiche più forti del regno, ma anche l'esca perfetta per suo fratello, ma al tempo stesso questo avrebbe significato doversela portare a presso in eterno e difenderla da tutti coloro che avrebbero voluto impossessarsi del suo potere.

« Si, sono io, perché ? » rispose del tutto indifferente la puledrina, come se fosse la cosa più normale del mondo, mentre con l'ausilio della propria magia si era ripulita e si stava gustando le bacche che non si erano spiaccicate su di lei, tenendo il broncio al pony a poca distanza da lei che era rimasto con la bocca spalancata.

Non appena essa se ne accorse, non perse l'occasione e, usando una bacca come proiettile, centro in pieno la bocca di Wisper che inghiottì con forza.

« Tieni quella era per te, il resto è mio visto che ti ho detto il mio nome, giusto ? » chiese con tono imperativo Purity, quasi come se la risposta fosse un ovvio si.

Lo stallone dopo aver assaporato forzatamente la bacca, constatandone la dolcezza, e cercando di fare mente locale si avvicinò alla puledrina, scrutandola con fin troppa veemenza, finendole ad un non nulla dal muso, fissandola coi propri occhi gialli.

« Ehm...vorrei il mio spazio se permetti !! Stai lontano dai !! Non sarai mica una qualche sorta di pony amante delle lolipon eh ?! » disse lei puntellando gli zoccoli anteriori contro il muso dello stallone spingendolo in modo che retrocedesse.

« Ascolta, ma se tu sei la guardina, vuoi spiegarmi dove è la fonte ? » chiese Wisper, ignorando la frase decisamente offensiva dell'equina che continuava a spingergli gli zoccoli contro il mento.

« Non te lo dirò mai !! Papà ha detto di non rivelare a nessuno dove è sgorgata la nuova fonte !! »

« Nuova...? Ma da quanto tempo sto dormendo...» sussurrò il pony dal manto azzurro, sollevando il volto di colpo, facendo cadere in avanti Purity che gli finì proprio contro gli arti anteriori.

« Uff, vuoi stare più attento !! Tu e questa sciocca armatura, cosa credi di essere un draconitus ?! » chiese la giumenta, massaggiandosi la testa dopo che l'aveva sbattuta contro una placca viola dell'armatura.

Ma in quell'istante Wisper si era nuovamente immerso nei propri pensieri, raggiungendo una conclusione che gli aveva fatto sbocciare un sottile sorrisetto in volto.

Lentamente il pony si abbassò, esibendosi in un regale inchino degno della sua antica posizione di principe.

« Vi chiedo perdono, guardiana della fonte di vita, ma vedete volevo accertarmi di non aver sbagliato pony.

Io sono Wisper, cavaliere di Crystalia, e vostro protettore incaricato da vostro padre di condurvi alla fonte, dove lui vi aspetta. » disse con tono calmo ed educato lo stallone sorridendo falsamente alla guardiana, che sollevò un sopracciglio fissandolo piuttosto confusa.

« Ma se è così perché non me lo hai detto fin da prima scusa ? » chiese lei, avvicinandosi di qualche passo al suo interlocutore che, dopo aver sollevato lo sguardo procedette con la propria bugia.

« Molto semplice, aveva detto che avei riconosciuto la sua vera figlia solo dopo averla messa alla prova, e come aveva detto lui, voi l'avete superata alla perfezione.

Dunque cosa ne dite, volete rivelarmi la postazione della fontana in modo che vi ci possa condurre ? » chiese nuovamente Wisper, constatando il sorriso sbocciato sul volto della puledrina che fece un leggero assenso col capo.

« Molto bene. E con questo ora sono certo che la mia vendetta potrà compiersi.

Aspettami Heaven Sin, sto venendo a reclamare la tua vita. » pensò lo stallone in armatura ormai convinto della propria strategia, accorgendosi solo in quell'istante della minaccia che stava incombendo su di loro, scattando in avanti giusto in tempo per parare con la barra della propria lancia lo zoccolo sinistro incandescente di una giumenta dal manto rosso come il fuoco, che aveva appena provato a colpire alle spalle Purity.

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Capitolo 4
*** Capitolo III - Il patto ***


L'impatto tra la pegaso e la lancia fu tremendo, facendo sbalzare indietro Purity, che finì quasi contro l'albero da cui avevano preso le bacche.

« Chi diamine sei tu ?! Perché hai provato ad attaccare la piccola ?! » chiese Wisper fissando con astio la puledra dal manto rosso che per tutta risposta sbatté con più forza le ali cercando di rompere la lancia posta a a difesa del pony, ottenendo soltanto un leggero sprofondamento degli zoccoli posteriori di quest'ultimo.

« Ti ho fatto una domanda, stolta !! Vedi di rispondermi !! » tuonò lo stallone in armatura, inclinando la propria arma facendo avanzare involontariamente la giumenta, che prima che potesse rendersene conto si trovò colpita in pieno volto da un poderoso gancio dato con lo zoccolo destro del pony che la centrò in pieno al volto facendola volare in aria.

« A dire il vero, non me ne importa molto, tanto ai morti non serve un nome !! » sentenziò Wisper facendo roteare la propria arma nell'arto destro, ponendola perpendicolare al proprio collo, preparandosi a scagliarla verso la giumenta ancora in volo per il colpo ricevuto.

« NUUU !!! Non ucciderla !! » tuonò di colpo la voce della guardiana, che rialzatasi si era diretta al galoppo verso lo stallone aggrappandosi ai suoi zoccoli posteriori.

« Sei pazza ?! Non vorrai che abbia pietà di lei ?! Ha cercato di ucciderti, dunque merita la morte. » « Non farlo !! Se lo fai non ti dirò come arrivare alla fonte !! » strillo nuovamente la puledrina, facendo fermare di colpo Wisper che bloccò il lanciò un istante prima di terminare il movimento.

Nello stesso istante, la pegaso dal crine arancio, ripresasi dal colpo che le aveva lasciato un vistoso livido sulla guancia destra, stabilizzò il proprio volo, e cominciò ad incrementare il calore attorno a se, cominciando ad emettere vapore.

« LEI DEVE MORIRE !! FATTI DA PARTE RAZZA DI IDIOTA !! » tuonò la giumenta ponendo in avanti il proprio zoccolo sinistro sul quale cominciò a formarsi una sfera rossastra che cominciò ad attirare il vapore scaturito, aumentando lentamente di volume.

« Dannazione, Purity, non posso sconfiggerla se non mi lasci combattere !! » tuonò furente l'unicorno dal manto azzurro, fissando con sguardo seccato la puledrina avvinghiata con gli arti al suo zoccolo posteriore destro.

« NUU !! Non te lo posso permettere !! Non devi ucciderla !! Lei è importante per il papà !! Ha sempre detto che un giorno sarebbe stata utile quindi non puoi eliminarla !! » gridò la guardiana, che di colpo avvertì una forte onda di calore provenire dall'alto che le fece alzare lo sguardo, facendola impallidire.

«ALLORA MUORI CON LEI !! » tuonò la puledra, scagliando verso i due un enorme sfera incandescente che cominciò a far ardere la vegetazione della foresta attorno a loro, mentre nello stesso istante Wisper afferrò con lo zoccolo sinistro Purity per il collo, portandosela vicino al volto.

« D'accordo, non la ucciderò, hai la mia parola. Ma ora levati dalle palle !! » tuonò lo stallone, lanciando con ben poco garbo, la puledrina lontana da lui, cominciando subito dopo ad illuminare il proprio corno di una forte luce bianca che comparse sulla lama della lancia azzurra, facendo aumentare la lunghezza e dimensione della lama, che divenne totalmente bianca.

« Pensi che sia così facile uccidermi ?! Subisci l'arte della lancia purificatrice !! » tuonò Wisper, eseguendo una spazzata orizzontale in direzione della sfera incandescente ormai prossima all'impatto su di lui, facendo fuoriuscire una lama magica bianca a mezzaluna che squarciò l'assalto della pegaso, facendola svanire in polvere luminosa, mentre il colpo proseguì in avanti diretto verso la giumenta che, solo grazie al proprio istinto di sopravvivenza, si abbassò di colpo.

Purtroppo non fu abbastanza rapida, mentre si lasciò cadere verso il basso lasciò le ali alzate, in tal modo il colpo dello stallone le tranciò di netto a metà, lasciandovi due moncherini suturati dal calore.

La giumenta gridò di dolore precipitando al suolo su cui si abbatté con violenza, di pancia.

Nel medesimo istante Wisper spiccò un salto verso l'alto, facendo girare la lancia sulla propria testa, scagliandola con violenza inaudita verso la giumenta al suolo, che chiuse gli occhi, alla vista dell'arma in avvicinamento, mentre un gridò di Purity risuonò nell'aria.

« FERMOO !! AVEVI DETTO CHE NON L'AVRESTI UCCISA !! » gridò la puledrina correndo verso la giumenta, a cui lo stallone era atterrato accanto, fissandola con astio.

«Tranquilla, non l'ho uccisa. Non ancora almeno.

Io mantengo sempre la mia parola, ricordalo. » disse con voce soddisfatta lo stallone in armatura, scrutando il volto irato della puledra con il collo incastrato a terra dal forcone della propria lancia che con lo zoccolo sinistro teneva premuta verso il basso, per sicurezza.

« Tu maledetto idiota !! Come hai osato tranciarmi le ali ?! Me la pagherai io ti ammazzerò !! »

« Ritieniti fortunata che hai perso solo quelle. Credimi, ho ucciso per molto meno.

In ogni caso, penso dovresti ringraziare la piccola, è a lei che devi la tua inutile vita. » disse secco il pony, spostando il proprio sguardo su Purity, immobile a poca distanza di lui.

« Tu maledetta...VIENI QUI CHE TI ELIMINO' !! » tuonò la giumenta cercando di allungare lo zoccolo destro verso la guardiana, ottenendo per tutte risposta un pestone sull'arto da parte di Wisper.

« Che c'è, vuoi che te lo spezzi ?! O sei dure di comprendonio razza di mentecatta. Dovrei proprio-»

« Ora basta !! Non farle male, ti prego. » disse nuovamente la giumenta dal manto bianco fissando coi propri occhi rubino il volto dello stallone che, ricambiando lo sguardo con un sopracciglio alzato, sollevò lentamente il proprio zoccolo dall'arto della puledra dal manto rosso, che lo ritrasse subito verso di se, massaggiandolo con il destro.

« Vuoi spiegarmi perché mostri così tanta premura verso questa sciocca impudente ? »

« Te l'ho detto, lei serve a papà. E quindi deve restare viva. E comunque...non mi piace veder morire i pony. » disse la puledrina abbassando lo sguardo verso il manto erboso bruciato al suolo.

« Quante idiozie !! Sei soltanto l'ennesima pedina di Rising Boss !! Proprio come la sono stata io, ma ora lui è morto e tu, tu farai la sua stessa fine !! Appena questo idiota si accorgerà di che razza di pony sei, ti lascerà sola ed io prenderò la tua vita !! » ringhiò Burning Boss scrutando con ira la guardiana, che deglutì con forza arretrando di qualche passo, nascondendosi dietro la coda bionda dello stallone.

Quest'ultimo calciò con forza il fianco destro della giumenta, facendola zittire, trattenendo un grido di dolore.

« Ascoltami bene, io non so chi sei tu, ne chi sia questo Rising, e nemmeno perché tu c'è l'abbia tanto con lei, ma una cosa è certa. Tu prova solo ad avvicinarti a lei, ed io ti giuro che per seguirci ti servirà un carretto e qualcuno che lo traini.

Sono stato abbastanza chiaro ? » chiese il pony avvicinando il proprio muso a quello della puledra, che fissò coi propri occhi arancio quelli limone dello stallone, sorridendo leggermente.

« Ora capisco...i tuoi occhi, sono proprio come i suoi. Dunque anche tu fai parte del suo piano. » sibilò la giumenta mentre di colpo lo stallone sollevò lo sguardo, fissandosi attorno allarmato.

« Cosa diavolo sta succedendo ?! » pensò scrutandosi attorno in piena allerta, voltando lo sguardo verso la guardiana che pareva essersi immobilizzata.

« Ma cosa- »

« Ho vedo che finalmente vi siete conosciuti, immagino che a questo punto non resti altro da fare che fare le presentazioni. » disse Nero, cominciando a sbucare dal cerchio magico viola, apparso vicino alla testa di Burning Boss.

Lentamente partendo dal cilindro nero, fino ad arrivare alle scarpe del medesimo colore, con le braccia incrociate davanti al petto, l'umano si manifestò tra gli equini.

« Nero, ti aspettavo. Non mi avevi detto che quella “cosa” che dovevo proteggere era la guardiana !! In ogni caso eccola qui, sana e salva. » disse Wisper, indicando la puledrina immobile, proprio come la giumenta dal manto rosso.

« Ma come non mi chiedi nemmeno cosa è successo ?! Speravo fossi almeno un minimo allarmato, o che facessi qualche domanda. » disse rattristato l'umano piegandosi in avanti fissando coi propri occhi abissali quelli gialli del pony, che alzando un sopracciglio, indicò qualcosa alle spalle dell'umano.

Quest'ultimo si voltò rapidamente rivoltandosi nuovamente verso il pony con un leggero sorriso imbarazzato in volto.

« Beh sai, non penso fosse difficile capire cosa tu abbia fatto, visto l'uccellino immobile a mezz'aria, e l'assoluto silenzio venutosi a creare. » disse Wisper mentre il signor Nero tossì leggermente mettendosi la mano destra chiusa a pugno davanti alla bocca.

« Beh si, in effetti ho fermato temporaneamente il tempo in questa zona. Di norma non lo dovrei fare, ma penso fosse l'unico modo sicuro per parlarti in questo momento, vedi è sorto un piccolo problema ed avrei bisogno che tu me lo risolvessi. »

« Per chi mi hai preso ?! Per il tuo fattorino ?! Risolvitelo da solo !! Hai tutto questo potere, e zero voglia di agire, sei soltanto un bambino troppo cresciuto pieno di potere !! » disse il pony incrociando gli arti anteriori dinnanzi a se, fissando prima Purity poi Burning, constatando su questa una grossa cicatrice rotonda sul petto.

« Sei la solita testa vuota Wisper, malgrado i tuoi nuovi poteri e la tua età continui ad agire come un insensata testa di rapa. Ma immagino sia una dote di famiglia, visto che tuo padre si è fatto fregare da Sombra con un semplice tranello, ma poco male.

Comunque tu farai quello che ti dico, sono stato chiaro ? »

« E se mi rifiutassi ? » chiese il pony aggrottando le sopracciglia, facendo sbucare un sadico sorriso sul volto dell'umano.

« Speravo che me lo chiedessi. » disse Nero, facendo comparire il proprio bastone con il pomello in madreperla afferrandolo con la mano destra, puntandolo dritto verso Purity.

« Se la rivuoi, ed ottenere la tua vendetta, dovrai obbedirmi. » disse il signor Nero, facendo fuoriuscire un flusso magico nero verso la puledrina, che scomparve in un bagliore violaceo, ricomparendo congelata all'interno del pomello del bastone.

Lo stallone non si mosse minimamente, sorridendo anch'egli, mentre il suo interlocutore gli sventolava sotto al muso la puledrina imprigionata, senza causare la benché minima reazione del principe.

« Beh ? Nulla ? Uff non mi dai proprio soddisfazioni...so già cosa stai per dire, leggo nei tuoi pensieri.

Stai pensando che tanto puoi cercarlo anche senza attirarlo, visto che tanto sei immortale, e questo potresti anche farlo ma vedi, è difficile cercare qualcuno se sei disperso nel nulla. » disse Nero, ritraendo il proprio bastone verso di se, piantandolo nel terreno, riuscendo finalmente a smuovere lo stallone in armatura che lo fissò con intensità.

« Ti ascolto. »

« Non avevo dubbio su questo. In ogni caso ecco, vedi sostanzialmente mi servirebbe un tuo favore per rispettare un patto fatto con un mio vecchio amico di lunga data, che si trova imprigionato e-»

« Vuoi che io lo libero, bene, evitiamo di perderci in chiacchiere.

Dimmi dove si trova ed io lo libererò, anche se sono convinto che avresti tranquillamente potuto farlo da solo. » disse lo stallone, scrutando Nero che lo fissò con delusione ed aria di rimprovero.

« A dire il vero non posso liberarlo, visto che si trova in una zona a me inaccessibile, per questo mi occorre che qualcuno lo vada a prendere solo che, ecco, per tua grande fortuna c'è una cosa che dovrai fare quando arriverai a destinazione, una cosa molto semplice per un guerriero come te. »

« Sarebbe ? »

« Solo sconfiggere le due principesse, le loro amichette, Prince Black e sopravvivere al territorio impervio che dovrai attraversare, ed infine, ammesso che tu c'è la faccia, dovrai eliminare il tuo caro fratellino. » disse, marcando con forza l'ultima parte della frase, facendo sorridere lo stallone che estrasse la propria lancia mettendosela addosso.

« Accetto. Dimmi solo da che parte devo andare. »

« Non mi preoccuperei di questo, penso che lo noterai da solo. Ma non sei nemmeno un po' curioso di sapere chi devi liberare ? » chiese l'umano cominciando a scendere all'interno del cerchio magico creato sotto di se.

« Dovrebbe importarmene ? » chiese quasi seccato Wisper, voltandosi verso la montagna da cui era uscito, mentre Nero, scomparso fino al petto, stava sorridendo, fissando la puledrina rinchiusa nel pomello in madreperla.

« Nulla di che, solo un signore dell'oscurità. » sussurrò l'umano svanendo del tutto all'interno del cerchio mentre il tempo cominciò di colpo a scorrere, facendo avanzare l'uccellino nel proprio volo mentre, la terra cominciò a tremare.

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Capitolo 5
*** Capitolo IV - Scomode verità ***


Per un tempo che parve infinito la terra continuò a tremare, facendo spalancare enormi voragini che inghiottirono buona parte della foresta, facendovi quasi precipitare anche Wisper che, saltando da un albero all'altro prese un immenso slancio, lanciandosi verso l'alto seguito da Burning Boss, tenuta in levitazione dalla sua magia.

Mentre i due erano sospesi in aria, in attesa che la gravità tornasse con prepotenza a farli tornare verso la terra, lo stallone fissò lo sguardo attorno a se constatando come il fenomeno stesse avvenendo su larga scala.

La montagna dove fino a poco tempo prima aveva riposato, si sgretolò sotto i suoi occhi,mentre i frammenti della fortezza venivano inghiottiti dal terreno, assieme a qualunque pony di Canterlot che non aveva fatto in tempo a trovare un rifugio.

A tale spettacolo stavano assistendo anche le due sorelle, in volo sulla zona, intente nel sorreggere con la magia quante più guardie possibili.

« Tia !! Cosa sta succedendo ?! » chiese Luna, sconcertata dalle immense crepe che si stavano facendo strada nel terreno, lasciando solo all'immaginazione la loro profondità, ricevendo come risposta un tacito sguardo preoccupato della sorella che teneva lo sguardo fisso in direzione del mare.

« Non può essere, non deve succedere non ora, non è il momento. » pensò preoccupata la monarca del sole, facendolo levitare un altra guardia che stava precipitando, trascinandosela dietro con la magia.

Nel medesimo istante, Wisper, trainandosi dietro la pegaso senza ali, aveva cominciato la propria discesa verso terra, cercando di direzionarsi verso un punto dove la terra fosse ancora solida.

« Ehy tu !! Che diamine stai facendo ?! Stiamo precipitando !! »

« Davvero ?! Non me ne ero accorto !! » rispose lo stallone in armatura, estraendo la propria lancia, puntandola in avanti.

« Ora preparati, sarà un atterraggio piuttosto brusco, e penso che potrai essermi ancora utile con delle informazioni !! »

« Stai sprecando il tuo tempo !! io non ti dirò nulla !! »

« Preferisci che ti liberi dal gancio magico ? Chissà magari con quei moncherini riesci a restare in aria qualche secondo prima di sparire nelle viscere della terra. » rispose Wisper, sorridendo leggermente, mentre aveva constatato come il punto dove erano diretti aveva iniziato anch'esso a sprofondare.

Nello stesso istante Burning Boss, seppur a malavoglia era giunta alla conclusione di non avere alcuna scelta, o luna fine incerta o fidarsi di quel pony.

« E va bene accetto maledetto !! Ma vedi di salvarci !! » tuonò la giumenta, fissando il suo interlocutore restare immobile con la lancia tenuta orizzontale tra gli arti anteriori.

« Attenta, tra poco ci fermeremo e ci sarà un forte strattone. » disse Wisper che, dopo aver atteso l'ultimo secondo cominciando a discendere in una delle crepe, piantò la propria arma nel terreno accanto alla sua sinistra, cominciando a causare un immenso taglio nella roccia, che però a causa dello sfregamento cominciò a farli rallentare.

Non fu ben chiaro come fece Burning Boss a resistere alla forza g venutasi a creare durante quell'istante in cui il suo corpo le parve pronto a spezzarsi a metà a causa della magia dello stallone, che le era avvolta attorno al petto, ma riuscì a farcela.

« Sei ancora viva ? » chiese il pony in armatura, in piedi sugli zoccoli posteriori posti sul manico della lancia, fissando con sguardo soddisfatto il corpo a penzoloni della pegaso, posta a testa in giù a poca distanza sotto di lui, fissandolo con astio.

« Si sono viva !! Anche se per colpa tua mi sono quasi rotta la groppa !! Dovresti essere più delicato con una puledra !! » sibilò acida lei, fissandolo coi propri occhi arancio, osservandolo mentre con fare quasi scocciato, illuminò con più intensità il proprio corno, facendola levitare alla sua altezza, raddrizzandola.

« Certo, una puledra che ha provato ad uccidere me e la guardiana. Sono certo che chiunque altro al mio posto ti avrebbe lasciata cadere nel vuoto, ma tu sei fortunata.

Per ora. » concluse Wisper, voltando il muso verso l'alto, cercando di valutare quanto fossero sprofondati rispetto al livello della superficie.

« Senti, non è che potremmo uscire da qui ? Sai anche se la situazione sembra essersi calmata non vorrei che la crepa si richiudesse schiacciandoci in mezzo. »

« Non preoccuparti, ora usciamo, e comunque vedi di non darmi ordini. Ho detto che ho bisogno delle tue informazioni, non che sono fondamentali. Ricordalo.

Ed ora pronta, si esce. » disse il pony voltandosi di groppa verso la giumenta, il cui primo pensiero fu quello di aggrapparsi per spezzargli il collo, ma ritenne che ciò sarebbe stato svantaggioso dato che da sola non sarebbe mai riuscita a risalire.

« Che aspetti, aggrappati !! » sussurrò il pony dal manto azzurro, avvicinandosi Burning Boss alla groppa con la magia.

Quest'ultima, facendo attenzione alle sporgenze dell'armatura si aggrappò con gli arti anteriori al collo del pony e con gli inferiori alla groppa.

« Bene, sono attaccata, ed ora ?! »

« Ed ora si sale. » disse secco lo stallone, facendo un passo indietro aggrappandosi con gli arti anteriori al manico della lancia, cominciando ad eseguire delle rapide rotazioni attorno ad essa, sfruttandola come fosse un manubrio, aumentando sempre più la propria velocità, rischiando quasi che la pegaso urlante, aggrappata alla sua groppa, venisse sbalzata via.

Ma proprio quando il terreno in cui l'arma era infilzata parve cedere, con un ultima rotazione il pony mollo la presa, facendo schizzare i due equini a folle velocità verso l'alto.

« SEI PAZZOO !! » strillò Burning Boss, aggrappandosi con tutta la forza che aveva al corpo dello stallone, mentre questo aveva illuminato il proprio corno, trainando dietro con loro la propria arma, evitando che cadesse nella voragine.

Nel giro di pochi istanti i due fuoriuscirono dalla crepa, volando per diversi metri in aria, ed a quel punto, sfruttando la gravita a suo vantaggio, Wisper, usando anche la massa della puledra attaccata a se, roteò in avanti in capriola, facendoli avanzare verso terra, dove atterrò sui quattro arti.

« Allora, va tutto bene li dietro ? Perché puoi anche scendere ora.» disse il pony, constatando come la presa attorno al proprio collo fosse di colpo aumentata, mentre il volto della giumenta sbucò accanto al suo sul lato destro, con un sorrisetto malevolo in volto.

« Per la verità io sto comoda qui, ma penso che presto tu avrai qualche problema a respirare.

Vedi, non ti saresti dovuto fidare di me, e mostrarmi la groppa, ora sai cosa accadrà ? Ti spezzerò questo bel collo, e ruberò la tua lancia, poi andrò a cercare Nero, ed ucciderò quella sciocca ragazzina che tu hai scambiato per la guardiana. Povero sciocco. » disse ridendo la puledra constatando lo sguardo sorpreso dello stallone, che non aveva ancora detto nulla, probabilmente a causa della forte stretta al collo.

« Ma voglio essere io buona, dato che mi hai salvata, ti rivelerò questa cosa che ho scoperto grazie al mio infiltrato a bordo della fortezza di Rising Boss.

Quella ragazzina che hai visto non era la nuova guardiana, ma bensì la figlia della guardiana che quel dannato ha rapito dal mondo degli umani, che poi ha ucciso subito dopo il parto rifilando alla puledrina la storia della guardiana. » disse la giumenta facendo una breve pausa, avvicinando le labbra all'orecchio del pony.

« In altre parole, quella puledrina non ha alcun potere di guarigione da usare in combinazione con la fonte, e giusto perché tu lo sappia, ella è la figlia di Heaven Sin, che a questo punto suppongo essere tuo fratello il che la rende tua nipote.

Ossia sangue del tuo sangue che hai lasciato rapire ed imprigionare da Nero. Ma tranquillo ora ti farò espiare queste tue colpe, addio. » sussurrò con libidine nella voce la giumenta, stringendo con tutta la forza che aveva il collo di Wisper, aspettandosi di avvertire il classico suono di ossa rotte.

« Ma cos-»

« Scendi. Ora. » sentenziò con voce ferma lo stallone, abbassando leggermente il volto in avanti, mentre la giumenta avverti la fredda lama della lancia poggiarsi sulla propria giugulare mantenuta in aria dalla magia del pony in armatura.

« Dannato...!! Come è possibile ?! Io sono specializzata in questa tecnica di uccisione, è impossibile tu abbia resistito !! » sibilò acida Burning Boss, scendendo dalla groppa dello stallone, che gli teneva premuta la lama contro la gola, continuando a farla arretrare fino a farla restare in piedi sugli arti posteriori rasente alla crepa nel terreno.

« Tu hai attaccato me, hai provato ad uccidere mia nipote, e poi mi hai tradito. » cominciò lo stallone, voltandosi verso la giumenta fissandola coi propri eretici occhi, alzandosi anch'esso sugli arti posteriori, afferrando con gli anteriori la lancia tenendo la punta sul collo della propria interlocutrice.

« Non riusciresti mai ad uccidermi, nemmeno in un milione di anni il nostro divario verrebbe colmato, poiché un verme non potrà mai sconfiggere un drago.

Ma come hai detto poco fa tu voglio essere generoso, e ti aiuterò ad espiare le tue colpe. » disse lo stallone ritraendo la propria arma, dando nuovamente la groppa alla puledra che lo stava fissando con gli occhi carichi d'odio, riuscendo a malapena a resistere alla tentazione di scagliargli una sfera infuocata contro.

« Dunque mi porterai con te per provare a sfidare Nero ? Oppure porterai a termine la sua missione ? In entrambi i casi ti seguirò visto che non ho alternative. » disse la giumenta che di colpo spalancò gli occhi, mentre il fato compi il suo compito.

« Quelle sono scelte che compirò io. Il tuo viaggio termina qui !! » sentenziò Wisper voltandosi ad incredibile velocità verso la giumenta, colpendola con un tremendo fendente diagonale discendente.

Tutto avvenne nel giro di pochi istanti, lo stallone dopo aver sferrato il fendente, rimase immobile, rimettendosi la propria lancia attorno alla groppa, fissando la giumenta con gli occhi arancio, immobile dinnanzi a se, con il lungo taglio trasversale sul corpo, passando perfettamente nella vecchia cicatrice fattale da Rising Boss.

Tale stallo durò qualche istante, quando una folata di vento proveniente dalle spalle dello stallone fece inclinare la puledra all'indietro, facendola svanire dagli occhi dello stallone, che fissò il punto, ora vuoto, dove si trovava la giumenta.

« Bravo, molto bravo non c'è che dire. Con un solo colpo preciso di lancia gli hai reciso i nervi e che le permettevano di muoversi, sei davvero un maestro nell'uso della lancia. » disse una voce proveniente da dietro alcuni alberi.

« Chi sei, mostrati. » rispose lo stallone in armatura, voltandosi verso l'origine della voce, osservando fuoriuscire una figura misteriosa da dietro una pianta, facendogli tornare in mente un ricordo.

« Tu. Mi ricordo di te, che cosa vuoi ? » chiese Wisper, cominciando a dirigersi verso il proprio interlocutore, che lo fissava sorridendo.

« Semplicemente assisterti nella tua impresa, nulla di più ragazzo. » rispose il pony dinnanzi allo stallone dal manto azzurro, che senza dargli troppo peso cominciò a dirigersi verso nord.

« Se vuoi seguirmi fallo, ma sappi che se mi sarai d'intralcio farai la stessa fine di quella giumenta.» Sentenziò il pony in armatura, cominciando a trottare mentre il suo interlocutore si sistemò meglio il cappuccio di stracci sul capo, lasciando intravedere solo un sapiente sorriso, sormontato da due vividi occhi gialli.

« Questo lo vedremo, presto. »

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Capitolo 6
*** Capitolo V - Destini incrociati ***


« Presto...presto tutto sarà distrutto. Venite a me anime dannate...venite e nutritemi » risuonò una voce gutturale, mentre Wisper, seguito da Rising Boss trottavano ad alta velocità su un sentiero sterrato, diretti di gran fretta verso Canterlot.

« Dimmi mio giovane amico, c'è una ragione per la quale vuoi andare da Princess Celestia ? Non penserai davvero che Nero si trovi la ? Inoltre, anche ammettendo fosse presente, sai bene che non puoi nulla contro di lui. » disse lo stallone incappucciato, mantenendo il passo del suo coetaneo posto sulla sua sinistra.

« Non è affar tuo il motivo per cui mi sto recando in quel luogo. Come ti ho detto, se vuoi seguimi, ma non intralciarmi. » rispose secco lo stallone in armatura, senza voltarsi nemmeno verso il pony dal manto bronzeo, che sorridendo leggermente aveva posto i propri occhi sull'arma del suo interlocutore.

« Come sei scortese, ma immagino sia per colpa mia, in fondo non ci siamo ancora presentati. Io son-»

« Non mi importa nulla ne di te, ne del tuo nome. Quindi smettila di cercare di essere amichevole, pensa soltanto a cosa fare quando arriveremo a Canterlot, dato che una volta giunti li ci separeremo.

Non voglio pesi con me. » lo interruppe Wisper con ben poco garbo, fissando il proprio eretico sguardo contro quello di Rising Boss, sentendo per qualche istante un brivido corrergli lungo la groppa.

« Comprendo. Anche se non mi trovo concorde con te, suppongo di non avere altra scelta se non assecondarti, anche se avevo decisamente delle informazioni su Nero, e su questo mondo, che per te sarà di certo nuovo...Prince Wisper, fratello di Heaven Sin. » sentenziò lo stallone, mostrando un vistoso sorriso in volto, mentre i propri occhi furono parzialmente coperti dal cappuccio di stracci.

In quel preciso istante si venne a creare un silenzio profondo, come dopo un esplosione che nessuno si aspettava.

« Come fai a sapere queste cose...? Parla. » disse con tono imperioso Wisper, facendo apparire la domanda un obbligo, mentre aveva leggermente rallentato affiancandosi al proprio interlocutore fissandolo meglio in quei suoi occhi così simili ai suoi.

« Vedo che ora sei interessato, ma vedi ora i ruoli sono un po' cambiati. Ora sono io che comando, e quindi faremo ciò che io dirò. » disse Rising, fissando lo stallone in armatura evidentemente scocciato da quest'ultima sua uscita.

« Ma non preoccuparti, non ti voglio di certo impedire di compiere la tua missione di liberazione, anzi voglio aiutarti, dato che ho anche io un conto in sospeso con quell'essere, visto il suo tradimento nei miei confronti. » disse il pony incappucciato, cominciando ad aumentare il passo, seguito da Wisper, che stava prestando la massima attenzione alle parole ed ai movimenti del suo simile, cercando di carpire quali fossero le sue reali intenzioni, che di certo non erano quelli di aiutarlo.

« Esattamente cosa ti ha fatto Nero ? Sai, pensavo che lui non interferisse nelle questioni di noi “mortali”.» disse il pony dal manto azzurro, ottenendo come risposta una leggere risata di Rising Boss.

« Che c'è da ridere ? »

« Rido perché ciò che hai detto è la verità, ma al tempo stesso un immensa bugia. Vedi, ora ti spiego. Suppongo che tu sia stato reso immortale da Nero, visto e considerato il tuo aspetto e ciò che sono riuscito a carpire, dunque immagino che avrai dato o promesso qualcosa a Nero in cambio di ciò, vero ? » chiese l'equino dal manto bronzeo, fissando Wisper, che abbassò lo sguardo con fare colpevole.

« Lo sospettavo, vedi questi “doni” che lui concede non sono altro che frammenti di un unico suo piano, che una volta riuniti, e svolti, siano essi vicini o distanti in linea temporale, porteranno probabilmente al suo successo.

Dunque in sostanzia sia io che te siamo soltanto delle semplici pedine, e con molto probabilità lo siamo anche ora, ma è proprio per questo che quel maledetto traditore ha distrutto tutte le mie ricerche, dimenticando però una cosa fondamentale. » disse il pony facendo una breve pausa, sollevando lo zoccolo destro, puntandoselo alla testa sorridendo.

« Tutte le mie ricerche sono ancora qui, nell'unico posto che lui non può distruggere o trafugare. » concluse, riposando lo zoccolo a terra, aumentando nuovamente la velocità di trotto, puntando verso est.

« Come fai ad essere certo che non ti ucciderà ? Ti ricordo che è un essere decisamente superiore a noi come poteri. »

« Questo è vero, ma proprio per questo, se avesse voluto mi avrebbe eliminato già da molto non credi ? E sono certo che se volesse potrebbe farlo, ma visto che sto ancora parlando con te, è evidente che gli servo a qualcosa.

Peccato che stavolta gli ho preparato una sorpresa. » disse con un grosso sorriso Rising Boss, a cui comparve un bagliore nello sguardo.

« Cosa intendi dire ? Sai come sconfiggerlo ? » chiese il principe, cercando di carpire altre informazioni, cominciando inoltre ad osservare il corpo del rivale constatando come il suono prodotto dai suoi zoccoli sul terreno, e dalla lucentezza avesse molta somiglianza con la crystalia di cui era costruita la sua lancia.

« Non ho idea di come sconfiggerlo, ma grazie alla sadsand sono riuscito a giungere ad una conclusione, basandomi sui tali risultati sono certo che esso tragga il proprio potere dalle emozioni degli esseri viventi della dimensione in cui si trova. »

« Si ma, questo come può aiutarci ? Inoltre cosa è la sadsand ? » chiese lo stallone in armatura, scrutando il cielo, con una strana sensazione nel petto, come se i due fossero osservati da qualcuno.

Ma grazie ai suoi sensi sviluppati, era cerco che nessuno fosse nelle vicinanze e quindi che si trattasse solo di un suo presentimento dovuto al tensione ed al racconto del proprio interlocutore.

Quest'ultimo, seppur senza farsi notare, aveva avuto la stessa sensazione pensando si trattasse di Nero, ma decidendo di tacere senza causare confusione trai due, visto che lo stallone dal manto bronzeo stava riuscendo riuscendo perfettamente a plagiare il giovane principe secondo i propri scopi.

« La sadsand è una malattia che ho diffuso tempo fa, ma non temere, se possiedi i “doni” di Nero, ne sei del tutto immune a differenza degli altri pony.

Per un po' l'avevo anche curata, ma fornendo un sotto prodotto della fonte della vita, ma ahimè non è servito a molto. Per quanto riguarda il piano, beh...è un segreto. »

« Come sarebbe a dire ?! Se vuoi che ti segua parla !! » ringhiò Wisper, irritato dalla risposta del suo interlocutore, che per tutta risposta, dopo aver sollevato un sopracciglio continuò a spiegare con fare compiaciuto.

« D'accordo, penso tu abbia ragione. Diciamo che in sostanza, intendo isolare Equestria da ogni singola emozione, per poi convogliare tale “vuoto” in un portale in cui rinchiudere quell'essere, imprigionandolo in una dimensione dove non avrà più nulla con cui nutrire i propri poteri.

Hai compreso mio giovane amico ? » chiese Rising Boss, fissando con sguardo compiaciuto il principe che parve piuttosto sorpreso da tutte le informazioni appena ricevute.

Una in particolare l'aveva colpito, ciò che riguardava la fonte della vita, era senza dubbio l'argomento che più gli interessava, dato che solo la guardiana era in grado di ricavare tale acqua.

Ma da quanto aveva carpito era morta, e quella che credeva la sua reincarnazione altri non era che la figlia del suo odiato fratello.

Ma seppur essa fosse la progenie di quel maledetto, non l'avrebbe lasciata morire perché nelle sue vene scorreva il suo stesso sangue, e per l'onore della loro famiglia, non avrebbe mai permesso un simile atto.

Mentre lo stallone in armatura pensava ciò, il suo compagno, aveva già compreso che il silenzio venutosi a creare non era altro che un tacito consenso a ciò che fino ad ora aveva detto, e consapevole di ciò pose il pilastro che avrebbe consolidato la loro alleanza.

« In ogni caso, per fare ciò mi occorre qualcosa che purtroppo non riesco ad ottenere, ma forse tu puoi aiutarmi. » disse il pony dal manto bronzeo, fissando con complicità il puledro al suo fianco.

« E cosa sarebbe ? »

« Tuo fratello. » disse secco l'ex monarca di Neo CarbonHorse, constatando con gioia la scintilla accesasi negli occhi del suo interlocutore all'ascolto di tali parole.

« A cosa ti serve quel pusillanime ? Qualsiasi cosa lui faccia, io posso farla certamente meglio. » disse acido lo stallone dal manto azzurro visualizzando nella sua mente l'espressione idiota ed arrogante del fratello quando ancora erano puledri e giocavano insieme.

Non appena Rising, dopo la risposta e reazione ricevuta, come previsto procedette nel dare inizio al proprio piano.

« Non ho dubbi su questo, ma vedi penso che ci sono molte cose che tu non sai. Tuo fratello non è più il pony che conoscevi, ora si è tramutato in un essere dotato di incredibile forza fisica e cosa ben più importante per noi, è del tutto incapace di provare emozioni. »

« Che cosa ?! Non posso credere che quell'incapace sia cambiato così tanto !! Io lo ricordo un povero ingenuo che credeva soltanto nella pace, un inutile cascamorto che insisteva con il provarci con l'antica guardiana, e malgrado sapesse fin troppo bene che non poteva essere sua lui insisteva, non è nemmeno stato in grado di proteggerla lasciandola morire, e lui dovrebbe essere forte, secondo me hai sbagliato pony. » disse con un leggero sorriso Wisper osservando il medesimo sorriso comparire sul volto di Rising Boss.

« Manto bianco, crine castano, ed occhi smeraldo, impossibile sbagliarsi. In ogni caso, è normale sia cambiato così, dopo che lui stesso ha ucciso la guardiana che amava, divenendo immortale a causa del suo sangue misto all'acqua della fonte, e perdendo le proprie emozioni per il trauma. » disse secco lo stallone dal manto bronzeo, frenando di colpo il suo trotto, dopo aver osservato che Wisper aveva già arrestato la propria corsa.

Quest'ultimo immobile, con lo sguardo puntato al suolo, era in preda alla collera più pura.

« Come...come ha osato. Quel bastardo...lui l'ha uccisa, solo perché non ha voluto rinunciare ai suoi voti. Ne sono certo...io, lo ucciderò. Ha macchiato l'onore di famiglia...io LO UCCIDERO' !! » tuonò lo stallone in armatura mentre il suo crine biondo cominciò ad alzarsi percorso da scariche magiche bianche, che come scintille avevano cominciato a fuoriuscire dal proprio corno.

Lentamente Rising Boss, mantenendo il proprio sangue freddo si avvicinò al proprio simile ponendogli lo zoccolo anteriore destro sul collo, facendo una lieve pressione facendo voltare il pony verso di se.

« Non preoccuparti, è proprio quello che dovrai fare per me, sempre che tu ne sia in grado. » disse il pony ottenendo una scarica magica contro lo zoccolo che lo costrinse ad arretrare, trovandosi la punta della lancia di Wisper ad un non nulla dal collo, tenuta tra gli zoccoli da quest'ultimo.

« Io lo ucciderò, non importa come, ma ci riuscirò. Poi salverò mia nipote, sconfiggendo Nero.

Dunque non perdiamo tempo ed andiamo. » sentenziò Wisper, scrutando Rising Boss con decisione facendolo sorridere.

« Bene allora, andiamo. Sarà meglio sbrigarci, dato che ci aspetta un viaggio tortuoso viste le scosse telluriche e la distanza da percorrere. » disse il pony osservando con attenzione il suo interlocutore riporre la propria arma sulla groppa facendo un cenno di assenso col capo.

Nuovamente i due pony ripresero a galoppare veloci come il vento, mentre a grande distanza da loro, nel punto dove si trovava la loro meta Prince Black e Nero, appena comparso, stavano colloquiando in merito al flagello della sadsand che aveva iniziato ad intaccare anche le strutture del suo regno.

« Nero, ascolta io so che tu sei in grado di debellare questo flagello, quindi coraggio amico, dimmi che vuoi in cambio. » disse l'alicorno dal manto nero, fissando con un sopracciglio alzato l'umano seduto su un tetto con le mani congiunte sul ginocchio destro, mentre la sinistra penzolava in basso.

« Oh andiamo Black, sai bene che io non interferisco negli eventi che coinvolgono il vostro mondo, beh ammenoche non interferiscano con i miei piani. » rispose Nero, voltando lo sguardo vero il principe, seduto al suo fianco intento a fissare con lui il sorgere del mattino che con i suoi primi raggi solari illuminava le abitazioni e le strade coperte di polvere e sabbia, che ormai stavano cominciando ad invadere anche gli interni del palazzo ed attaccare il popolo di Black.

« Devo quindi dedurre che non mi aiuterai ? Nemmeno se te lo chiedo per favore ? E sai che è una cosa che non faccio mai eh !! »

« Nemmeno se ti inginocchiassi mio caro principe. Te l'ho detto, non posso farci nulla, anche se forse...vediamo...»

« SIII ?? Dimmi !! Qualsiasi cosa, anche perché le coltivazioni di vite stanno iniziando ad andare alla malora e se resto senza drink posso assicurarti che sarà peggio di quella volta che Master si è svegliato !! » disse lo stallone dal crine smeraldo, cominciando a volare in stallo difronte al signor Nero, intento a grattarsi il mento con la mano destra, tamburellandosi il ginocchio con le dita della sinistra.

« Mmm ecco diciamo che mi servirebbe una cosa, ricordi Heaven Sin, vero ? »

« Ehm...è quel tizio strano che ci ha portati dalla guardiana, che Celestia non ha voluto lasciarmi provocare, malgrado sarebbe stato un avversario quasi degno di me, giusto ? »

« Esatto. Ecco dovresti portarlo qui, nel tuo regno. » disse l'umano alzandosi, cominciando a camminare sospeso in aria, mentre sotto i suoi piedi comparivano, ad ogni passo, dei piccoli cerchi magici viola.

« Cioè fammi capire, tu vuoi che io lo cerco, e lo porto qui ? Tutta qua la missione ? Sarà facilissimo, basterà offrirgli qualcosa da bere o una puledra che somigli alla guardiana e di certo verrà. » disse lo stallone sbattendo lo zoccolo destro sul sinistro sorridendo compiaciuto del suo piano, mentre Nero cominciò a sghignazzare tanto da piegarsi in avanti con le mani premute sulla pancia.

« Sei...sei realmente uno spasso Black !! Ci stavo quasi per cascare davvero, seriamente come fai ad essere così bravo con le battute ?! Sei incredibile !! » disse lo stallone, arrossendo leggermente sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi cercando di far credere di averlo fatto apposta.

« Si infatti, sono sempre il migliore nelle battute, come nel resto ovviamente !! Ma siamo seri ora, che dici, per pure curiosità, tu come faresti ? » chiese Black, scrutando con la coda dell'occhio l'umano che nel frattempo, dopo aver ripreso fiato, si era rimesso dritto continuando a camminare verso il centro della piazza del regno di InkHeart.

« Beh io personalmente non potrei mai farlo, ma se fossi te, dunque vediamo..ci sono gli racconterei di aver trovato la reincarnazione della sua amata guardiana, e che essa si trova qui nel tuo dominio, in questo modo ti seguirebbe come un cagnolino al guinzaglio. » disse Nero, facendo apparire il proprio bastone afferrandolo con la mano destra, per poi cominciare a farlo roteare.

« Beh penso che potrebbe funzionare, soltanto che sappiamo entrambi che non è vero, dato che per quanto ne so, non sapevo neanche che si reincarnasse, e comunque anche ammesso che mi creda, una volta che verrà qui, non trovandola se ne andrà o peggio potrebbe...potrebbe decidere di duellare, mm interessante in ogni caso ci guadagnerei. » disse Black, osservando il cielo ormai divenuto azzurro, totalmente libero da nubi.

« Esatto, vedo che hai capito alla perfezione. Ma comunque non preoccuparti, ciò che ti ho detto di dirgli non è del tutto una bugia, tieni prendi ! » disse Nero, staccando il pomello in madreperla dal proprio bastone, lanciandola all'alicorno che la afferrò con attenzione tra gli zoccoli cominciando a scrutarla con un sopracciglio alzato.

« Mmm dovrebbe seguirmi per questa sfera ? Va bene che sia molto bella, ma nella mia tesoreria ho molto di meglio ad essere sincero Nero eh. »

« Guardala più attentamente. Sai dovresti iniziare a badare di più ai dettagli invece che essere sempre tanto precipitoso. » disse l'umano osservando l'equino cominciare a scrutare con più attenzione l'interno della sfera riuscendo a scorgere la figura immobile di una puledrina dal crine smeraldo, con gli occhi rubini fissi dinnanzi a se.

« Ehy ma qua dentro c'è qualcuno !! O forse..forse è una miniatura ? Comunque devo ammettere che non è niente male come magia Nero, proprio una bella illusione. » disse il pony fissando con sguardo compiaciuto il proprio interlocutore che incrociò le braccia dinnanzi al petto, cominciando a pestare l'aria col piede destro.

« Quella non è un illusione babbeo, quella è una progenitrice della guardiana che mi sono preso il disturbo di catturare e che ora sta venendo nutrita e cresciuta dalla magia all'interno della sfera. In tal modo, tra qualche ora avrà raggiunto la medesima età e lo stesso aspetto della guardiana che Heaven Sin ricordava, dunque vedi di non romperla !! » sentenziò il signor Nero, cominciando a sparire in in grosso cerchio magico formatosi alle sue spalle.

« Ehy aspetta Nero !! Non mi hai detto dove trovare il tipo !! » disse l'alicorno volando verso l'umano, che svanendo sorridente dentro il proprio portale magico, gli rispose con tono beffardo.

« Ed io cosa ne so, sei tu che volevi un modo per liberarti dalla sadsand, io te l'ho concesso, ma non ho detto che sarebbe stato facile. » sentenziò Nero svanendo dentro al portale, ricomparendo su un immensa struttura cristallina, circondata da lava incandescente, all'interno di ciò che appariva come un immensa grotta.

« Che pazienza che ci vuole con questi mortali, vero amico mio ? » chiese l'umano fissando verso il basso una sagoma scura, immobile all'interno dell'enorme pilastro.

« Quanto...quanto ci vorrà ancora...? » risuonò nuovamente con forza la voce gutturale, che parve provenire dal pilastro, amplificandone il timbro.

« Non credo ancora molto, giusto il tempo che tutti si siano riuniti nel luogo prestabilito, poi finalmente potrò mantenere la promessa che ti ho fatto e tu, potrai mantenere la tua. » disse il signor Nero, cominciando a tamburellare col proprio bastone il pilastro ottenendo in risposta un suono di vetri infranti che fece sobbalzare la lava tutta intorno ad esso.

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Capitolo 7
*** Capitolo VI - La svolta ***


Lentamente Black si guardò attorno, sostenendo la sfera datagli da Nero, cominciando a riflettere sul da farsi.

Una cosa era certa, non aveva la minima idea di dove potesse trovarsi Heaven Sin, e quindi non poteva attuare il piano propostogli dall'umano.

« Dunque vediamo...se io fossi lui dove sarei in questo momento...» disse a bassa voce il principe cominciando a guardarsi attorno, spostando la propria attenzione su ogni singolo bar del proprio regno.

« Mmm..credo che in questo modo non arriverò da nessuna parte, beh a questo punto direi che c'è una sola alternativa al problema. » sentenziò illuminando il proprio corno facendo apparire svariate pergamene bianche che cominciarono a ruotargli attorno.

« Mi basterà inviare un messaggio a tutti i regnanti degli altri territori chiedendo se l'abbiano visto, e non appena risponderanno andrò a prenderlo, beh diciamo che però prima mi farò un drink, poi le invierò, vah. » sentenziò lo stallone dal manto nero, lanciandosi in picchiata verso il bar più grande del regno, seguito da una marea di pergamene.

Nel medesimo istante Wisper e Rising Boss erano giunti nell'antica città di CarbonHorse, rimasta invariata nel tempo, mostrando soltanto ulteriori segni di erosione dovuta alla sadsand ed all'abbandono.

Qui lo stallone in armatura ancora sconvolto ed irato per ciò che aveva scoperto su suo fratello, stava osservando con sguardo vigile il proprio accompagnatore, di cui si fidava ben poco, visto e considerato che, se aveva tutte quelle conoscenze, di certo non era un buon segno.

Inoltre aveva praticamente ammesso di aver creato una piaga che stava lentamente distruggendo il regno, sapendo perfettamente di esserne immune, ed anche se la motivazione non era ben chiara, l'unicorno dubitava altamente si trattasse solo di ricerche scientifiche.

Nello stesso istante il pony dal manto bronzeo stava con la guardia alzata.

Era ben conscio che quel pony con cui aveva stretto una provvisoria alleanza era pericoloso, persino per lui visto che era quasi certo che la lancia che si portava dietro potesse ferire il suo corpo in modo irreparabile, e quindi era meglio tenerlo calmo fino al momento opportuno in cui eliminarlo.

I due procedettero per qualche ora all'interno delle rovine, osservando il paesaggio desolato che incuteva un certo timore reverenziale anche grazie al silenzio rotto soltanto dai fischi ed i sibili del vento che passavano nelle strutture diroccate risuonando come grida agonizzanti.

« Dimmi, dove ci troviamo ? Credevo stessimo andando ad uccidere mio fratello. » chiese scocciato Wisper, fissando il pony alla sua sinistra continuare a procedere in direzione di un grosso edificio in rovina.

« Quanta fretta, dovresti cercare di rilassarti. Avrai la tua occasione per ucciderlo, ma prima di tutto dobbiamo recuperare il mio macchinario e dato che non c'è tempo da perdere, ho deciso di deviare in questo luogo, la mia madre patria. » rispose Rising voltando il proprio sguardo sullo stallone in armatura che ricambiò sollevando un sopracciglio.

« Tu saresti nato qui ? Mi pare un luogo piuttosto desolato. »

« Un tempo non lo era, ma vedi è questo il prezzo che si paga a voler essere indipendenti. Ma suppongo che tu non possa capire, visto che anche tuo padre e tua madre sottostavano a Princess Celestia, che chiaramente non li salvò nel momento del bisogno. » disse il pony incappucciato, sorridendo leggermente, facendo accigliare il proprio compagno di viaggio.

« Cosa intendi dire ? Parla chiaro ! » ruggì Wisper, fermandosi di scatto, cominciando ad alzare lo zoccolo destro, ponendolo sulla fascia della lancia.

« Dovresti avere decisamente più autocontrollo sai, mi ricordi molto un altro pony...ma sorvoliamo, ti dirò ciò che so.

Dopo che tuo fratello uccise la guardiana, venne bandito da ogni regno come punizione per il proprio crimine, e con la scomparsa anche del figlio maggiore, ossia tu, un perfido unicorno dal cuore nero come la pece di nome Sombra attaccò il regno di Crystalia.

Tuo padre e tua madre si opposero, ma nulla poterono contro il suo potere illusurio e malgrado i loro sforzi vennero eliminati.

Fatto ciò Sombra si proclamò re, e distrusse completamente l'antica biblioteca dell'impero facendone costruire una nuova, basata sulle illusioni da esso creato, cancellando completamente dalla storia i ricordi legati alla tua stirpe, proclamando poi la nascita del Crystal Empire.

Sono in pochi a conoscere ciò, ma imm-»

« Perché Celestia e Luna non aiutarono i miei genitori ?! Perché ?! » tuonò lo stallone, dal manto azzurro interrompendo la narrazione di Rising Boss, che rimase immobile fissando soddisfatto il risultato ottenuto.

Wisper in preda alla furia teneva lo sguardo puntato al suolo, mentre digrignava con forza i denti con le immagini di suo padre e di sua madre scorrevano come un film nella sua mente, cominciando a far fuoriuscire le lacrime dai suoi occhi, abbattendosi nella sabbia come perfette sfere salmastre.

« E' molto semplice, attesero che i tuoi genitori lo indebolissero, e non appena Sombra li eliminò sfruttando buona parte dei propri poteri esse lo attaccarono con un potente incantesimo di sigillo, che però ebbe lo sfortunato effetto aggiuntivo di sigillare anche l'impero nel ghiaccio perenne, senza lasciare scampo a nessun abitante.

In fondo non è del tutto sbagliata la loro azione, certo è che forse tutto ciò si sarebbe potuto evitare se almeno uno di voi due fosse rimasto nel regno, in sua difesa, ma suppongo che la lussuria per una pony, e la vendetta siano scuse sufficienti per tranciare vincoli di sangue. » disse con tono deciso lo stallone incappucciato, scansandosi a sinistra giusto in tempo per evitare un fendente verticale di Wisper, che sfoderando la propria lancia cominciò ad attaccare il proprio compagno.

Quest'ultimo senza la minima fatica riuscì a schivare la maggior parte degli assalti dato che, seppur sferrati con inaudita violenza mancavano totalmente di precisione venuta meno al pony in armatura a causa delle lacrime che gli irritavano gli occhi e dell'ira che si era totalmente impossessata di lui passando attraverso il dolore per ciò che aveva appena scoperto.

In quell'istante non stava attaccando Rising Boss, ma era come se dinnanzi a se vedesse se stesso.

Il dolore che stava provando in quell'istante, dopo aver scoperto della tragica dipartita dei propri cari, dovuta alla sua mancanza da casa lo stava facendo impazzire facendolo agire come se chiunque fosse suo nemico, e fu in quell'istante, dopo che con un colpo portato con particolare veemenza riuscì a strappare gli stracci che coprivano lo stallone dal manto bronzeo, rivelando il proprio cappotto nero e berretto a tre punte, quest'ultimo lo colpì al volto, facendolo arretrare di qualche metro, sistemandosi poi il copricapo in modo da coprire parzialmente i vivido occhi gialli.

« Stiamo soltanto perdendo tempo. Sai anche tu che non sono io il tuo nemico, al contrario, voglio aiutarti a compiere la tua vendetta.

E sai bene che gli unici responsabili, siete tu e tuo fratello, e le principesse di Canterlot. Ora, non so cosa intendi fare per espiare la tua colpa, ma penso che in ogni caso vendicare la morte dei tuoi genitori su coloro che li hanno abbandonati sia un valido modo. » sentenziò il pony cominciando ad avviarsi verso l'edificio diroccato ormai a poca distanza dai due, mentre il principe rimase qualche istante immobile stringendo con forza il manico della propria lancia, sollevando lo sguardo al cielo esprimendo tutto il suo dolore e sconforto con un tremendo grido che risuonò in tutta CarbonHorse.

Nello stesso istante, dopo alcune ore nel castello di Canterlot Celestia e Luna avevano radunato le principesse dell'amicizia nella sala del trono per una riunione in cui parlare della piaga che lentamente aveva iniziato ad aggredire tutti i regni, e dell'immenso terremoto di origine ancora sconosciuta che aveva colpito tutte le regioni Equestri.

« La popolazione di bisonti è stata quasi del tutto sterminata dalla piaga, non si capisce il motivo ma dalle ultime stime, se si andrà avanti di questo passo non ve ne resteranno molti, per quanto riguarda i draghi sembra che non abbiano risentito molto della sadsand a parte i giovani e gli individui ancora senza un tesoro da proteggere.

Per le restanti creature la situazione è la stessa che colpisce noi pony, e purtroppo diventa sempre più difficile sfamare la popolazione a causa dei raccolti distrutti dalla cenere e dalla sabbia.

Questa è la situazione, dunque voi cosa proponete Twilight Sparkle ? » chiese Celestia facendo svanire la pergamena dalla quale aveva appena letto le informazioni dette alle presenti che la fissavano con sguardi tristi e spenti.

Tra esse si notava molto il volto devastato dalla sofferenza di Applejack, che a causa della sadsand aveva perso non solo Granny Smith ma anche suo fratello e sua sorella, e l'unico motivo per cui lei non era ancora stata aggredita dalla piaga era grazie ai vaccini regalati in segno di pace da Rising Boss, tempo prima di cessarne la produzione per motivi sconosciuti.

« Non si è ottenuto nulla dalle macerie della fortezza di neo CarbonHorse ? » chiese la studente prediletta di Celestia, sfregandosi con lo zoccolo destro il mento, mentre Luna si fece avanti con un altra pergamena.

« Dai rottami dell'impero sono stati prelevati diversi campioni di sostanze chimiche sconosciute che però si sono dissolte durante il trasporto, ed i pochi abitanti rivenuti erano in avanzato stato di “sabbificazione”, altri invece erano ricoperti da fiamme nere, che non siamo riusciti ad estinguere fino a che non hanno cessato di bruciare spontaneamente senza lasciare altro che cenere.

Tutto il resto è andato perduto durante le scosse di terremoto che hanno fatto precipitare nelle voragini ciò che restava della fortezza.

Questo è tutto quello che abbiamo ottenuto da quel sopraluogo non trovando nemmeno i corpi della guardiana e di Rising Boss. » disse la monarca della notte, tenendo lo sguardo basso, sentendosi affranta per quei pony che durante la scossa non era riuscita a salvare dalla caduta.

« Dunque non abbiamo praticamente nulla. » risuonò la voce di Rainbow Dash con prepotenza rompendo il silenzio che si era venuto a creare dopo l'intervento di Luna.

« Per cosa abbiamo combattuto allora ?! Non è contato a niente !! Qui prima o poi tutti moriremo e non abbiamo idea di come fare a fermare tutto questo !! Discord non può fare nulla ?! » chiese con sguardo di rimprovero Fluttershy che arretrò leggermente nascondendo il muso nella folta criniera rosa.

« Ehm...ecco...lui ha detto che si doveva assentare...e non ha risposta a nessuna lettera che gli ho fatto inviare da Spike...penso che non abbia tempo o stia cercando...una soluzione..» sussurrò lei con un filo di voce, osservando la pegaso dal manto azzurro fissandola con un sopracciglio alzato.

« NON HA TEMPO ?!? QUI STIAMO MORENDO FLUTTERSHY !! NON E' UN GIOCO ACCIDENTI !! LUI TI ASCOLTA !! DOVRESTI OBBLIGARLO A FAR SPARIRE QUESTA PIAGA !! » tuonò Rainbow Dash causando un pianto sommesso della pegaso dal manto miele, che piegando le orecchie si stese a terra coprendosi il muso mentre, un sonoro ceffone venne rifilato sulla guancia sinistra dell'aspirante Wonderbolt da Rarity, postasi in difesa dell'amica.

« Dovresti proprio vergognarti !! Come ti permetti di parlare così alla tua migliore amica d'infanzia ?! Non ti rendi conto che non è colpa sua !! »

« Tsk !! Non sarà colpa sua, ma di certo non sta facendo nulla per impedirlo e per aiutarci !! »

« Perché tu cosa hai fatto eh ? » disse AppleJack intromettendosi nel discorso fissando con astio la giumenta.

« Dove eri tu quando Granny Smith è svanita in polvere ?! E quando è successo ad Apple Bloom ed a Big Mc ?! Cosa hai fatto per impedirlo ?! Te lo dico io zuccherino, proprio niente !! » tuonò la puledra dal manto biondo, tenendo i propri occhi smeraldo, dai quale avevano iniziato a scendere grandi lacrime, quelli rossi della pegaso dal manto azzurro.

« Io...io...non potevo fare nulla per impedirlo !! Stavo aiutando altri !! »

« Ed allora se tu non hai potuto fare niente perché attacchi Fluttershy dicendo che non ha fatto niente, quando sei stata tu la prima a non fare nulla !! Sei l'incoerenza fatta pony !! » tuonò nuovamente Rarity avvicinandosi alla coetanea, che lentamente cominciò anch'essa a piangere sommessamente, mentre Pinkie Pie, stava cercando invano di tirare su il morale all'amica ancora stesa al suolo.

« ADESSO BASTA !! Non dobbiamo metterci a litigare anche noi !! Noi siamo le principesse dell'amicizia, se ci lasciamo abbattere e ci separiamo il popolo perderà completamente ogni speranza !! » esclamò Twilight Sparkle, sollevandosi in volo atterrando in mezzo alle amiche che dopo aver fissato per qualche istante il pavimento in marmo del terreno mordendosi il labbro inferiore, si guardarono in volto, cercando di sforzare un sorriso, ma nel medesimo istante una pergamena comparve da una grossa goccia di inchiostro azzurro finendo davanti a Celestia che la sorresse con la propria magia dorata.

« E' un messaggio di Prince Black, dove...ehm se non erro chiede se qui si trova Heaven Sin, ed anche...se vogliamo passare la notte con lui.

Penso che mentre scriveva ciò fosse decisamente ubriaco, però non penso che avrebbe citato quel pony se non ci fosse stata una ragione sensata, visto che qui ha scritto anche qualcosa riguardo la sadsand, ma non riesco a leggerci ha sbavato sulla pergamena. » disse l'alicorno dal manto bianco osservando leggermente schifata il foglio dinnanzi a se.

« Quindi cosa suggerisci di fare sorella ? » chiese Luna, affiancandosi ad essa cercando di tradurre la parte finale completamente scolorita.

« Ritengo che non ci sia altro da fare se non prendere per buona questa pergamena e mettersi alla ricerca di quel pony.

Twilight Sparkle, recatevi subito all'esterno e trovatelo, nel frattempo io e Luna andremo da Black. » disse Celestia, fissando il proprio sguardo sulla studente migliore che essa aveva avuto, che rapida come il vento, dopo aver aiutato a rialzare Fluttershy, si diresse verso l'esterno al galoppo in compagnia delle sue amiche, facendo richiudere il portone della sala dietro di loro, lasciando le due principesse sole.

« Tia, ma non stiamo andando da Black per l'offerta della notte, vero ? »

« Certo che no Luna !! Secondo te accetterei un'offerta di quel genere da parte sua, per chi mi hai presa. » rispose Celestia arrossendo leggermente sulle guance.

Nello stesso istante a pochi chilometri dal Crystal Empire Heaven Sin, con al proprio fianco la guardiana, si stava muovendo nella bufera dirigendosi verso il castello di Princess Cadence e Shining Armor anch'essi intenti a leggere la pergamena inviata da Black, il tutto sotto l'occhio abissale di Nero, che li stava osservando dalla cima della torre di cristallo.

« Dunque è questa la situazione attuale, beh c'è poco da fare dovrò cambiare un poco i miei piani.» disse l'umano con tono scocciato mentre il pilastro nella lava tremò nuovamente, causando una nuova scossa tellurica nel regno d'Equestria.

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Capitolo 8
*** Capitolo VII - Menzogne ***


« Inganni...menzogne...bugie...il nutrimento del caos...coraggio Nero, io sono stanco di aspettare !! » ruggì una sinistra voce all'interno del pilastro cristallino, facendo crollare varie rocce dal soffitto che si abbatterono su di esso, e nella lava causando nuove e più intense scosse che sotto forma di enormi voragini si aprirono in tutti i territori d'Equestria.

Nello stesso istante, mentre il mondo veniva smosso dalle sue fondamenta, Nero, immobile sulla punta della torre sospirava scocciato.

« Uff, proprio non capisce la parola attesa, in fondo sono solo alcuni millenni che si trova imprigionato, il che è un nulla per noi. Mah, spero solo che con queste sue inutili lagne non causi troppi danni a questo pianeta, sarebbe un peccato perdere il mio parco giochi preferito. » disse l'umano, avanzando di un passo, cominciando a cadere in caduta libera verso il basso, osservando i vari detriti della torre che aveva iniziato a crollare, assieme agli edifici più deboli, facendo risuonare nel Crystal Empire un tremendo suono di cristalli infranti, misti a grida di terrore del popolo.

Una vera e propria sinfonia per le orecchie del signor Nero, che seppur non ammettendolo, tutto ciò no gli dispiaceva dato che esso non poteva agire in modo tanto diretto a causa delle leggi del “consiglio dei supremi” di cui faceva parte.

L'umano continuò a precipitare per un tempo che gli parve infinito, frenandosi di colpo quando mancava un non nulla al terreno, facendo comparire due piccoli cerchi magici viola al di sotto delle proprie scarpe, restando sospeso a pochi centimetri da terra, mentre la torre si abbatté fragorosamente al suolo.

« Quanta confusione accipicchia !! Scommetto che qui ci sono abituati, certo che costruire una città solo di cristalli, bah basterebbe semplicemente che alzassi un po' troppo la voce per raderlo al suolo.

Ma comunque meglio andare a controllare come sta il fratellino di Wisper, dato che sarebbe un peccato se non seguisse il mio piano come ho pensato. » sussurrò l'umano, sistemandosi meglio il cilindro in capo, e controllando che il proprio abito nero fosse impeccabile come sempre, e dopo aver constatato ciò, prese a camminare per le strade dell'impero senza dare troppo peso ai pony che attorno a lui gridavano e morivano, schiacciati dai palazzi o cadendo nelle crepe del suolo.

Nello stesso momento poco fuori del Crystal Empire, Heaven Sin e la guardiana, si erano fermati vicino alla stazione abbandonata, in attesa che le scosse si fermassero.

« Restami vicina, non permetterò che ti accada nulla. Non posso perderti di nuovo. » disse lo stallone dal manto bianco, tenendo sotto di se la puledra del medesimo colore, sorridendo.

« Non ne ho alcun dubbio mio adorato, resterò al tuo fianco per tutta la mia esistenza. » rispose la guardiana, posando il proprio capo contro il petto del suo protettore, ascoltando battere con forza il suo cuore, mentre le scosse stavano lentamente cessando.

Passò qualche istante in cui il silenzio regnò sovrano, rotto soltanto dalle forti raffiche di vento della tempesta di neve che imperversava attorno a due pony.

« Penso che per ora il pericolo sia passato, ti senti bene ? » chiese Sin, fissando coi propri occhi smeraldo quelli rossi della puledra che con grazia sia scostò da sotto di lui, fissandolo con sguardo dolce.

« Non temere mio adorato, sto benissimo grazie a te. Ma ora sarà meglio sbrigarci, dobbiamo raggiungere il Crystal Empire al più presto. » rispose la giumenta dal manto bianco come il latte, spostando la sua attenzione verso la loro meta dalla quale saliva del fumo.

« Ne sei certa ? Restare in zone abitate con queste scosse può essere molto pericoloso. Inoltre io sono stato bandito da tutti i reg-» le parole si Sin si bloccarono all'istante quando la sua bocca venne sigillata da quella della sua amata, che lo baciò appassionatamente per un tempo che allo stallone parve eterno, facendogli sperare che il tempo si congelasse in quell'istante.

Purtroppo tale momento si interruppe quando la giumenta si ritrasse indietro, separandosi dal suo amato che ebbe come l'impulso di seguirla, restando però immobile a causa della paura di commettere nuovamente un errore fatale.

« Non temere, tesoro mio, non oseranno dire niente a te, perché se vogliono essere salvati dalla sadsand dovranno lasciarci entrare nel regno, e consegnarcelo poiché da esso sgorgherà la nuova fonte, e dunque sarà li che erigeremo il nuovo santuario. » disse con tono passionale la puledra, cominciando ad avviarsi verso il Crystal Empire, seguita alla sua destra da Heaven Sin, il quale seppur colmo di dubbi, non aveva la minima intenzione di contraddire colei a cui aveva giurato eterno amore.

Non si sarebbe fermato dinnanzi a nulla pur di renderla felice, nemmeno se avesse dovuto sconfiggerne i regnanti.

Rapidamente i due cominciarono a trottare nella direzione prescelta, inconsapevoli, che all'ingresso della cittadina, seduto sul ramo di un albero ormai senza più foglie Nero li stava attendendo, sorseggiando amabilmente una tazza di thé.

Nello stesso istante nel palazzo di InkHeart, Black, ripresosi dalle bevute effettuate ad inizio di quel giorno, stava attendendo l'arrivo di Celestia e Luna, sul balcone del proprio palazzo, osservando con sconforto, come le scosse da poco finite avevano fatto crollare nuovi edifici, tra cui una delle sue personali distillerie, il che gli aveva causato la discesa di una lacrima dall'occhio destro.

« Quale tragedia, in quel posto papà mi portava sempre a vedere come si faceva il vino, ed ora è crollata...se questa non è la fine del mondo non so proprio cosa sia. » sussurrò asciugandosi con lo zoccolo destro l'occhio, osservando in lontananza avvicinarsi due oggetti, che lentamente riconobbe come le due principesse.

« Era ora che arrivassero, mi sembrava di essere stato chiaro nella pergamena !! » pensò il pony leggermente accigliato per la noncuranza dei due alicorni che, con leggiadra maestria gli atterrarono di fronte sul balcone.

« Era ora che arrivaste !! Vi stavo aspettando da una vita !! Anche se ammetto che per due belle puledre come voi avrei aspettato anche di più, allora come stai Lulu ? E tu Tia ? » chiese l'alicorno dal manto Nero, ammiccando ad entrambe, facendole arrossire, fino a quando non si fissarono tra loro, cambiando totalmente espressione.

« Noi stiamo bene Black, non preoccuparti, piuttosto vuoi spiegarci perché stai cercando Sin ? » chiese Celestia, cominciando ad avviarsi all'interno del castello, sotto invito da parte del principe fatto con l'ala sinistra.

« Ma come, vai dritta al sodo così ?! Non cambi mai, la solita Celestia, mai un attimo di relax e sempre focalizzata su un solo punto, che purtroppo in questo caso non è quello che speravo io. » disse con voce languida il principe, lanciando uno sguardo ai posteriori delle due principesse durante il loro passaggio davanti a lui.

« A quanto pare nemmeno tu cambi, sei sempre il solito pervertito !! » sentenziò Luna, osservando l'arredamento della stanza in cui erano entrate, degna di un night club di alta classe.

Tutte le pareti erano colorate di rosso, con dipinti di Black e di top model di FillyWood, mentre il mobilio era costituito da divani ad acqua, tavoli di vetro azzurri, ed un mini bar con un intera vetrina piena di vini raffinati.

« Io ?! Ma cosa dici mai, io sono solo un buongustaio !! » disse lo stallone dal crine verde illuminando il proprio corno di una forte luce azzurra, svanendo in una macchia di inchiostro che strisciò fin dietro il bancone dove il principe ricomparve appoggiandosi con gli anteriori zoccoli su di esso, mentre Celestia e Luna si sedettero di fronte ad esso, osservando Black che, con tutta la calma del mondo si era messo ad osservare le bottiglie nella vetrina.

« Che dite, un po' di vodka ? »

« Ma sono le dieci di mattina !! »

« Mia cara Tia, ricorda. Non è mai troppo presto per farsi una bevuta, tanto poi viene tutto smaltito. » rispose il pony, facendo fuoriuscire una bottiglia trasparente, apparentemente vuota, assieme a due piccoli bicchieri di cristallo, nella quale verso il liquido quasi invisibile ad occhio nudo, per l'elevata qualità del filtraggio.

« D'accordo ma solo un bicchiere. » disse Luna, sollevando di colpo il bicchiere con la magia, ingurgitandone in un solo fiato il contenuto, facendo spalancare la bocca alla sorella ed al principe.

« Ehm...Lulu, ti senti..ti senti bene ? » chiese Black, fissando la giumenta rimasta immobile dopo la bevuta, con un leggero alone rossastro sulle guance.

Quest'ultima si voltò leggermente verso la sorella, iniziando un discorso che non ebbe nemmeno il tempo di uscire dalla sua bocca, poiché cadde al suolo addormentata.

« Penso che fosse un po' troppo forte per lei. » disse con ironia lo stallone, sporgendosi dal bancone fissando l'alicorno dal manto blu dormite con la bocca aperta, mentre Celestia stava fissando il pony dal manto nero con sguardo piuttosto irritato.

« Quanti diamine di gradi ha questa roba ? » chiese la monarca del sole, sollevando anch'essa il bicchierino in cristallo, scrutandolo in rapida sequenza con lo sguardo colpevole del principe di InkHeart.

« Ehm non sono certo che tu lo voglia sapere, penso piuttosto sarebbe meglio parlare di quella pergamena, che ne dici è Tia ? » disse l'alicorno, cercando di cambiare discorso sapendo bene quanto potesse diventare stressante la sua ospite sugli eccessi alcolici che lui eseguiva perennemente ignorando le leggi equestri.

Celestia senza pensarci due volte ingurgitò anch'essa il bicchiere, riuscendo però a resistere al contrario della sorella, stupendo anch'essa il principe.

« Bene, ora sono pronta a parlare. Sentiamo dunque, perché cerchi Heaven Sin ? » chiese l'alicorno dal manto bianco, sorridendo leggermente, conscia di aver stupito il principe.

« Beh, te l'ho scritto nella pergamena, perché “qualcuno” mi ha detto che portandolo qui si potrebbe trovare un modo per debellare la sadsand una volta per tutte. »

« Fammi indovinare, questo qualcuno è Nero, vero ? » chiese Celestia, osservando l'espressione del pony farsi piuttosto colpevole.

« Lo immaginavo. Sai che non possiamo fidarci di lui, e sai anche che è per buona parte colpa sua ciò che sta accadendo nel regno. E comunque come pensi di fare a convincere Heaven Sin a venire qui ? »

« Molto semplice, con questa ! » disse lo stallone estraendo da sotto il bancone la sfera consegnatagli dall'umano, mostrandola alla principessa che osservò all'interno la copia esatta della guardiana.

« Ma questa è...»

« No, non è lei. Nero ha detto che è una sorta di parente o qualcosa del genere, ma ha detto che grazie all'influsso di questa sfera le assomiglierà a tal punto da ingannarlo, dunque basterà dirgli che ho la sua cara guardiana e lui trotterà veloce come il vento qui. » disse compiaciuto il principe di InkHeart osservando Celestia fissarlo con un sopracciglio alzato.

« Ed una volta che sarà arrivato pieno di collera ed ira in questo luogo cosa pensi di fare ? Mostrargli questa sfera ? Ti aspetti davvero che questo piano funzioni ?! » chiese la giumenta con tono vagamente irritato.

« Non preoccuparti, a quel punto interverrà Nero, e comunque voglio ricordarti che io ho quasi sconfitto Master, quindi non ho nulla da temere da quel pony. » disse lo stallone, sbattendosi lo zoccolo destro sul petto, sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi, contagiando stranamente anche la sovrana del sole.

« Mi piacerebbe dire che ci sono altre alternative, ma non possiamo fare altro che affidarci a questo tuo piano Black. Io ho già inviato Twilight Sparkle e le sue amiche alla ricerca di Sin, quindi sono certa che se e quando lo troveranno lo condurranno qui, in un modo o nell'altro, ma per stare sicuri sarà meglio inviare queste informazioni anche a loro. » disse Celestia facendo comparire una pergamena su cui riportò tutto l'essenziale, facendola poi sparire con la magia.

« Ed ora cosa facciamo, andiamo a cercarlo anche noi ? » chiese Black, voltandosi nuovamente verso la vetrina, scrutando la sua collezione di alcolici.

« Veramente io pensavo che potevi mantenere l'ultima parte della lettera, visto che Luna sta dormendo beata. » rispose con tono languido la monarca del sole, salendo sul bancone, facendo voltare Black con sguardo piuttosto atterrito non avendo idea di cosa intendesse a causa della sbronza passata da poco.

Ma non ebbe bisogno di spiegazioni vedendo lo sguardo della sovrana del tutto arrossito, mentre gli saltò addosso facendo sparire i due dietro il bancone.

Nello stesso istante Rising Boss stava osservando Wisper cominciare a calmarsi, rimettendo la propria lancia attorno alla groppa, fissandolo coi propri vispi occhi gialli.

« Dunque se ora ti sei calmato, possiamo procedere. » disse lo stallone dal manto bronzeo, entrando nell'edificio in rovina, sparendo nel buio all'interno, lasciando il proprio coetaneo dinnanzi all'ingresso, con la mente ancora in preda al turbinio di dolore ed incertezze che avevano iniziato a prendere il sopravvento sulle sue certezze.

« Se non avessi dato ascolto al mio orgoglio, e fossi rimasto accanto ai miei genitori, non sarebbero stati eliminati. Ma se anche ci fossi stato, non è certo che avessi potuto fare qualcosa, ma non posso accettare che Sin non li abbia aiutati, non importa se era stato bandito o che peccati avesse commesso, questo non glielo posso perdonare.

Io ero sparito, dunque toccava a lui come discendente proteggere il regno, ed invece ha ucciso la pony che amava, ed ha lasciato morire chi ci ha dato la vita.

Si, la colpa è sua, solo sua. » pensò il pony in armatura, cercando in qualsiasi modo a come ciò che era accaduto potesse essere estraniato da lui.

Mentre pensava a ciò non poté fare a meno di riaffiorare nella sua mente l'immagine della piccola Purity, sua nipote rapita da Nero sotto i suoi occhi.

Era conscio che di ciò la colpa era solo ed esclusivamente sua, dato che egoisticamente non se ne era importato minimamente del destino di quella puledrina se non quando aveva scoperto che nelle sue vene scorreva il suo stesso sangue, e ciò gli faceva capire quanto le parole di Nero sulla sua mancanza di piani futuri e di difesa fossero esatte.

« Non potrò mai conquistare nulla, se prima non imparerò a difendere ciò a cui tengo...» sussurrò il pony dal manto azzurro, fissandosi lo zoccolo destro coperto dall'armatura viola sporca di sabbia.

Nello stesso istante il palazzo cominciò a tremare, cominciando a cadere a pezzi, costringendo lo stallone a retrocedere rapidamente osservando come, dal tetto stesse fuoriuscendo qualcosa.

Nel giro di pochi secondi un grande zeppelin bronzeo emerse dalla polvere e dalle macerie dell'edificio, mostrando sotto di esso una rudimentale cabina di pilotaggio al cui comando si trovava lo stallone con il cappotto nero, intento a sistemarsi il berretto.

« Coraggio ragazzo, spicca un balzo e salta quassù, o preferisci che ti getti una corda ? » disse ad alta voce Rising Boss, tenendo lo sguardo fisso sul pony a terra che, senza pensarci due volte, spiccò un enorme salto, atterrando nella cabina scoperta, a poca distanza dal suo coetaneo.

« E questo cosa sarebbe ? Una qualche sorta di bestia ? » chiese Wisper, fissando con interesse il pallone sopra la sua testa, ed il grande bruciatore che gli parve simile alla bocca di un drago sputa fuoco.

« Si vede che sei molto arretrato amico mio, questo non è un animale, può stare tranquillo, è soltanto...beh dal tuo punto di vista una barca che vola grazie al fuoco. » disse l'ex imperatore di Neo CarbonHorse osservando soddisfatto l'espressione stupita del pony dal crine biondo del tutto simile a quella di un puledrino durante il racconto di una favola.

« In ogni caso, avrai tempo per vedere come funziona, dato che ora ci dirigiamo a tutta velocità verso InkHeart, il regno di Prince Black. » disse Rising, manovrando il timone dello zeppelin, facendolo dirigere verso ovest, facendolo salire di quota.

« E li troveremo mio fratello ? » chiese Wisper, affiancandosi al pony privo di crine, che sorrise compiaciuto.

« Non solo troveremo tuo fratello, ma anche il mio dispositivo per liberarci una volta per tutte della presenza di Nero. » disse il pony tenendo gli arti anteriori sul timone, fissando la loro meta mentre nella propria mente stava pensando a come sfruttare la situazione a proprio vantaggio, dato che una volta sparito l'umano, gli unici che avrebbero potuto dargli filo da torcere sarebbero stati il pony al suo fianco, ed eventualmente il fratello di quest'ultimo.

Ciò significava solo una cosa, che entrambi sarebbero dovuti perire durante quell'istante, magari finendo inavvertitamente assieme a Nero nella “prigione del vuoto”.

Fu proprio durante quei pensieri che il pony sterzò bruscamente verso un banco di nubi, facendo quasi cadere di sotto Wisper, che si aggrappò ad una delle protezioni laterali della cabina.

« Pilota con più attenzione questa cosa !! Stavo quasi per cadere !! » tuonò lo stallone in armatura, fissando con astio il suo accompagnatore che tenendo lo guardo fisso verso il basso gli fece cenno di tacere, indicando con l'arto sinistro verso il basso.

Rapidamente il pony abbassò lo sguardo nella direzione indicatagli, scrutando la presenza di sei puledre intente a trottare in direzione del Crystal Empire.

« Vedi quelle sei pony la in basso, quelle sono delle formidabili nemiche e scocciatrici, per questo ho fatto si che non ci vedessero. » disse a bassa voce Rising Boss, tornando a pilotare lo zeppelin tenendosi tra le nubi.

« Sono tue nemiche ? »

« Non esattamente, sono servitrici di Celestia, e questo le rende diciamo non proprio amichevoli nei miei confronti, visti i miei precedenti diverbi con la loro padrona. »

« Eliminiamole allora. Così, non correremo il rischio che ci intralcino. » disse secco Wisper, fissando con sguardo approfondito le sei constatando di colpo la comparsa di una pergamena davanti alla giumenta viola, che la sorresse con la magia cominciando a leggere.

Fu in quell'istante, dopo che Twilight Sparkle finì di leggere che lo stallone in armatura si avvicinò a Rising Boss, fissandolo con un sorriso soddisfatto.

« Aumenta pure la velocità, presto porteranno mio fratello nel luogo dove noi ci stiamo dirigendo, l'ho appena sentito leggere all'alicorno la in basso. » disse Wisper, fissando l'orizzonte in contemporanea con Rising Boss, che fissando il sole da sotto il berretto, comprese come probabilmente il tempo della sua vendetta stava giungendo, e stavolta non avrebbe lasciato nessuno in circolazione che gli avrebbe impedito di diventare l'unico ed incontrastato imperatore di tutta Equestria.

Mentre ciò accadeva Heaven Sin in compagnia della guardiana erano giunti all'ingresso della città, trovandosi di fronte Nero con un espressione inespressiva in volto, degna del pony che aveva davanti.

« Chi sei tu ? Non ostacolare il nostro passaggio. » disse lo stallone dal manto bianco, senza ottenere alcuna risposta dall'umano in piedi, con le braccia unite davanti a se, tenendo stretto nei palmi il nuovo pomello in madreperla del bastone, conficcato con la punta nel terreno trai suoi piedi.

« Spiacente, ma temo di non potermi fare da parte. Penso piuttosto convenga a te ragionare di più con la testa, invece che dare retta solo al cuore. » disse Nero, fissando coi propri occhi abissali lo stallone e la sua compagna, che cominciò a digrignare i denti di rabbia.

« Sin, elimina questo scocciatore !! Sta cercando di impedirmi di porre fine alla piaga !! E' un nemico !! » tuonò la giumenta dal manto bianco, al cui comando partì senza indugio Heaven Sin, scagliandosi con furia verso Nero, cercando di colpirlo al volto con un gancio destro di inaudita potenza centrandolo in piena fronte.

Per qualche istante regnò il silenzio assoluto, mentre il pony, saltando indietro rimise in posizione di attacco, constatando con sorpresa come il signor Nero, stesse sorridendo, senza alcun apparente segno del violentissimo colpo appena ricevuto.

« Beh se è così che la vuoi mettere allora, giochiamo un po'. » sentenziò l'umano, facendo sollevando il bastone tenendolo in orizzontale, puntandolo verso il suo attaccante, eseguendo tre stoccate in avanti, durante le quali tre piccoli cerchi magici comparve e scomparvero nel giro di pochi istanti sulla punta del bastone.

Nel medesimo istante tre piccoli fori si aprirono nel petto dello stallone, facendo sollevare la nere dietro di se con inaudita violenza, costringendo il pony a posarsi sui quattro arti, mentre una linea di sangue cominciò a scenderla al labbro superiore, sporcando la candida neve sotto di se.

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Capitolo 9
*** Capitolo VIII - incontri ***


Il fischio del vento soffiava imperterrito mentre la guardiana, immobile nella neve fissava a poca distanza da se il suo amato che, pur avendo incassato quei devastanti colpi da Nero, si stava rialzando, dando prova del suo potere di immortalità che stava facendo rapidamente chiudere le ferite sul suo petto.

« Molto interessante, anche se come potere è una vera scocciatura in questo caso potrebbe tornarmi utile, dato che non puoi morire posso tranquillamente agire in prima persona. » disse l'umano, eseguendo a ripetizione delle stoccate col proprio bastone.

Stavolta però i colpi si abbatterono contro il terreno facendo sollevare la neve, mentre lo stallone dal manto bianco si trovava un aria a diversi metri da terra.

« Ti ho detto di non intralciarci !! » sentenziò Sin, cominciando a precipitare verso Nero, puntandolo con gli zoccoli anteriori uniti, ma all'ultimo istante l'essere supremo, risollevò il proprio bastone, facendo impattare gli arti dell'equino contro il pomello in madreperla.

Dall'impatto scaturì un immensa onda d'urto che spazzò via all'istante tutta la neve posata al suolo, rivelando un terreno arido e pieno di crepe.

A causa dell'onda la guardiana venne sbalzata indietro per diversi metri, ma non fece in tempo a toccare terra, dato che il suo amato, sfruttando gli arti posteriori sfruttò l'asta del bastone di Nero per lanciarsi indietro, afferrandola all'ultimo istante facendogli da materasso.

« Stai bene Purity ? » chiese Heaven Sin, fissandola in viso, constatando la sua espressione piuttosto scocciata.

Di scatto la giumenta si risollevò fissandolo con severità.

« Io sto bene !! Ma quell'essere laggiù, devi eliminarlo !! Ci sta ostruendo la strada !! Se mi ami veramente fallo a pezzi Sin !! » disse la guardiana, indicando con lo zoccolo sinistro Nero, che nell'attesa del ritorno del proprio avversario si era messo a far roteare il proprio bastone facendolo balzare in aria da una mano all'altro, beandosi della propria maestria.

Lentamente lo stallone dal manto bianco si rialzò, e dopo aver fissato per un ultima volta la propria amata, senza altro pensiero in mente si lanciò con tutta la potenza di cui disponeva verso l'umano.

« Oh eccoti, pensavo stessi pensando di scappare, sai dopotutto non sarebbe la prima volta. » disse il signor Nero, afferrando saldamente il pomello in madreperla, inclinandosi leggermente verso il basso, cominciando a muoverlo a destra e sinistra, cominciando a parare i tremendo ganci in sequenza del proprio interlocutore.

Quest'ultimo immobile con gli arti posteriori piantati nel terreno stava continuando a portare con gli anteriori i propri colpi, cercando di trovare una breccia nella difesa dell'avversario, che pareva tranquillo come se non lo temesse per nulla.

Lo scambio tra colpi e parate proseguì per qualche minuto, durante i quali non uno dei fendenti di Sin andò a segno, ed a causa di ciò Nero, pose la propria mano sinistra dinnanzi alla bocca, coprendosela durante uno sbadiglio piuttosto rumoroso.

« Mmh mi aspettavo un po' di più, certo la tua potenza è senz'altro superiore a quella di Celestia e Luna, ma sei all'incirca alla pari di Black, ma purtroppo perderesti in ogni caso dato che non possiedi alcun tipo di magia ed ali, e questo è un grosso svantaggio, credi a me. » disse l'umano fissando lo stallone negli occhi smeraldo coi propri abissali, constatando come nulla di ciò che diceva pareva realmente essere ascoltato dal pony, facendo leggermente irritare.

« Allora mi ascolti o no ?! » disse Nero con tono di voce irritato, facendo saettare in avanti la mano destra che brandiva il bastone, e schivando tutti i colpi di Sin, gli rifilò una poderosa bacchettata in testa.

Per un istante comparve un cerchio magico viola nel punto dell'impatto, e non appena esso svanì, lo stallone come schiacciato da una montagna si accasciò al suolo, sprofondando per diversi centimetri nel terreno su cui comparvero altre crepe.

« Vedi ? Se poi non mi ascolti è questo ciò che succede scioccone. Ma comunque so bene che questo non ti ha ucciso, al massimo ti ho solo rotto la spina dorsale e gli arti, nulla che non si rigenererà nel giro di pochi minuti, nel frattempo...» disse l'umano spostando la propria attenzione sulla guardiana, che lo stava fissando impaurita.

«...potrei fare quattro chiacchiere con lei. » disse Nero cominciando a camminare a grandi passi verso la giumenta mentre dal buco in terra in cui Sin si trovava fuoriuscì la sua voce.

« Non...non osare !! Scappa Purity !! SCAPPA !! » tuonò lo stallone, cercando con tutte le forze che gli restavano di alzarsi, senza ottenere alcun risultato se non danneggiarsi ulteriormente le ossa, allungando il tempo di rigenerazione.

La giumenta dal crine smeraldo non se lo fece ripetere, e senza dare troppo peso al proprio innamorato si voltò cominciando a trottare verso la stazione abbandonata, seguita a saltelli da Nero, che aveva in volto un sadico sorriso.

« Oh vuoi giocare ? Per me non c'è problema, solo vedi di non morire. » disse l'umano, puntando l'indice sinistro verso la giumenta facendovi comparire un piccolo cerchio magico da cui cominciarono a partire dei piccoli raggi neri, che rapidi come saette cominciarono a bersagliare la struttura in legno che la puledra avrebbe voluto usare come rifugio, facendola crollare in mille pezzi.

« Dannazione !! SIN AIUTAMI !! » gridò terrorizzata la puledra dal manto bianco, continuando a correre alla cieca nella tempesta evitando di dirigersi verso l'ormai rudere della stazione, mentre Nero continuò a lanciare i suoi colpi in direzione della sua preda, colpendo il terreno che si trovava davanti a se, cominciando a precluderle ogni via di fuga mentre lentamente lui continuava ad avvicinarsi saltellando allegramente.

Nel medesimo istante la giumenta si voltò fissando con espressione di terrore mista ad astio l'umano ormai a pochi passi da lei, che gli stava puntando il dito contro il muso.

« Allora guardiana, cosa vuoi mai andare a fare al Crystal Empire, me lo vuoi dire ? » chiese il signor Nero, premendo l'indice sul naso della giumenta, che scostò lo sguardo cercando di evitare il confronto diretto.

« Non sono affari che ti riguardano !! »

« Ah davvero ? Peccato, perché se non otterrò risposta sarò costretto a torturarti per ottenerla. » disse sadicamente l'umano, fissando con veemenza la puledra a cui corse un brivido lungo la groppa.

« Dobbiamo andare li perché presto sbucherà una nuova fonte della vita !! E dunque quel luogo diverrà di mia proprietà !! » disse la giumenta, tenendo lo sguardo rubino fisso sul proprio interlocutore che la fisso sollevando un sopracciglio.

Lentamente l'umano si rimise dritto, massaggiandosi con la mano sinistra il mento, mentre con la destra puntò il bastone sul naso dell'unicorno.

« Questo è molto interessante, davvero non sto scherzando. Però ecco ci sono tre cose che non ho capito, se la fontana della vita riapparirà al Crystal Empire, allora perché tu non sei rinata li ? Ed ammettendo che tu sia la guardiana, come hai fatto in quattro mesi a raggiungere l'aspetto adulto che avevi quando sei stata uccisa ? Ma soprattutto, la fonte è di proprietà della guardiana, non il luogo dove sgorga, dunque perché vuoi proclamare quel luogo di tua proprietà ? » chiese Nero scrutando con un sorrisetto beffardo l'unicorno dal crine smeraldo che parve essere non molto a suo agio dopo quelle insinuazioni, cominciando a mordersi il labbro inferiore.

« Beh ecco...»

« SPOSTATI PURITY !! » tuonò di colpo la voce di Sin che comparve di colpo trai due, colpendo con violenza inaudita l'umano al volto con lo zoccolo destro, facendolo volare a tutta velocità nella direzione opposta, sfracellandosi contro i resti della ferrovia che gli rovinò del tutto addosso.

« Stai bene ?! » chiese il pony voltandosi di scatto verso la propria amata che gli saltò subito al petto scoppiando a piangere, mentre sentiva dentro di se un astio immenso sia verso l'umano che per il pony che stava abbracciando.

« Si, fortunatamente si. Tutto grazie a te amore mio !! Ora muoviamoci, dobbiamo andare subito al Crystal Empire prima che si riprenda !! »

« Certo. Sali. » disse Heaven Sin, facendo salire sulla groppa la puledra che si aggrappò con gli arti al pony che non appena la sentì ben agganciata cominciò a trottare ad altissima velocità verso la loro meta.

Nello stesso istante, dandosi qualche colpetto sulle spalle per togliersi la polvere, Nero fuoriuscì dall'ammasso di legno e ferro, guardando verso i due che si erano già allontanati di molto.

« Accipicchia, sono davvero un attore degno di premi, anche se ammetto che per poco non lo vedevo davvero. Beh poco male, immagino che dovrò cambiare leggermente il mio piano, così magari sarà anche più divertente. » sentenziò l'umano, facendo comparire dinnanzi a se un grosso cerchio magico viola, che con fare spicciò attraversò ricomparendo nella stanza con balcone del principe di InkHeart.

« Black ? Sei qui, avrei bisogno di scambiare quattro chiacchiere con te mio amico sempre brillo, dove se-» il signor Nero si bloccò all'istante quando vide Luna stesa al suolo addormentata con la bava che le usciva dalla bocca, mentre da dietro il bancone, sul punto di cedere per i colpi subiti, provenivano versi degni di uno zoo.

« Ehm scusatemi, io avrei bisogno di parlare con voi. »

« Daaah !! Torna più tardi chiunque tu sia !! Non vedo che il tuo principe ora ha da fare !! » rispose scocciato Black, di cui si vide solo lo zoccolo destro sbucare dal bancone, facendo cenno di andarsene.

« Non credo di poter accettare questa risposta. » disse Nero, sollevando un sopracciglio mentre, sbattendo la punta del proprio bastone sul pavimento, una piccola scia di fiamme nere si avviò verso il bancone incenerendolo all'istante, lasciando allo scoperto i due alicorni che si districarono di colpo l'uno dall'altra, fissando con sgomento l'umano.

« Ah ma sei tu Nero !! Accidenti non potevi proprio aspettare ancora qualche minuto eh ?! Uff » disse scocciato il principe di InkHeart ricevendo un occhiataccia da Celestia, ancora arrossita col fiatone.

« Beh vedi mio carissimo amico, per quanto immagino che copulare sia decisamente gradevole pensavo ti avrebbe fatto piacere sapere che Heaven Sin è stato trovato. » disse l'umano facendo immediatamente sobbalzare entrambi gli alicorni, che gli si avvicinarono.

« E dove si trova ? E perché ci stai aiutando Nero ? Pensavo che tu agissi solo per il tuo puro interesse. » chiese Celestia, fissando in malo modo l'umano che sorrise compiaciuto osservando la figura della principessa che malgrado stesse facendo la voce grossa non riusciva ad impedire ai propri arti posteriori di tremare.

« Oh non preoccuparti Celestia, non ti sbagli affatto non sono cambiato. Anche stavolta sto agendo per i miei interessi, solo che sai, non posso farlo da solo e per questo mi occorre il vostro aiuto, che sarà ben ricompensato dato che vi libererò dalla sadsand.

E poi in un certo senso tu dovresti aiutarmi gratuitamente visto che questo “piccolo problema” che sto cercando di risolvere è colpa tua e della tua sbavante sorellina. » disse Nero, fissando il proprio bastone verso Luna, ancora ko a causa del drink di Black.

« Cosa intendi dire ? Non mi risulta di aver fatto nessun torto a te. »

« Infatti, o almeno non direttamente. Ma vedi, ricordi tipo...due millenni tre anni sette giorni e quarantaquattro minuti fa, tu e quei sapientoni dei genitori di Heaven Sin avete fatto una “cosa” non molto carina. Ricordi ? » chiese Nero, puntando il pomello in madreperla verso la monarca che cominciò a frugare nei propri ricordi, sgranando di colpo gli occhi.

« Ti stai riferendo a quell'essere dormiente che cadde come un meteorite verso il Crystal Empire e che noi colpimmo con un incantesimo congiunto di sigillo per impedire che ci colpisse ? »

« Din din !! Risposta esatta !! Anche se non mi ricordo che sia andata proprio così, dato che esso stava passeggiando tranquillamente attorno al pianeta quando voi lo avete colpito, per appropriarvi del potere che emanava, con quella stupida magia ferendolo gravemente e poi rinchiudendolo per paura di una sua più che giusta vendetta. Ma immagino che mentire sia più facile che ammettere qualcosa che nessuno ormai ricorda più a parte te, vero ? » disse il signor Nero, fissando con sguardo colmo si sagacia la principessa, che ricambiò con disprezzo.

« Lo abbiamo fatto per difenderci !! Non certo per prendere il suo potere !! Non siamo esseri come te !! »

« Ma davvero ? E vuoi spiegarmi allora perché quei pony di Crystalia ebbero il privilegio di tenersi i frammenti caduti dall'esplosione, ricavandone poi quel metallo prodigiosi che ormai è andato perduto ? Per puro caso ? A me sembra premeditazione. »

« Sei soltanto un falso !! »

« Strano, pensavo la stessa cosa di te, che buffo. »

« MALEDETTO !! » tuonò Celestia illuminando il proprio corno di una forte luce dorata scagliando un portentoso flusso magico verso l'umano.

Quest'ultimo si limitò a porre in avanti la mano destra, facendo schiantare il colpo della giumenta contro il proprio palmo, da cui uscì del fumo nero non appena l'attacco cessò.

« Ehi Ehi stiamo calmi eh !! Non è il caso di azzuffarci tra noi !! » disse Black intromettendosi trai due, facendo comparire una barriera d'inchiostro azzurra come muro divisorio.

« Se è tutto qui il problema basta solo che Celestia elimini quell'incantesimo e questo tizio tornerà libero, mi sembra facile. »

« Non lo è. » disse di colpo l'alicorno dal manto bianco, fissando coi propri occhi magenta il suo coetaneo dal crine smeraldo.

« Non sono in grado di annullarlo, poiché io ho solo aggiunto la mia magia, ma l'incantesimo era stato creato dai due regnanti del regno antecedente al Crystal Empire, e con la perdita degli antichi scritti e dei ricordi nessuno è in grado di annullarlo. » disse Celestia, abbassando leggermente lo sguardo.

« Come sempre volete fare grandi cose, ma fate soltanto immensi casini, tipico di voi pony, ma per fortuna ci sono io con voi. » disse l'umano fissando con sguardo di superbia i due alicorni con i propri occhi abissali.

« Stai attento a quello che dici !! Altrimenti-»

« Altrimenti cosa ? Andiamo Celestiuccia sai bene che non puoi farmi nulla, sei meno di un batterio in confronto a me. Quindi vedi di restare calma, mentre vi dico cosa faremo. » disse il signor Nero, dando le spalle ai due cominciando ad avviarsi verso il balcone trattenendo la risata causatagli da Celestia che cercava di passare attraverso il muro creato da Black schiacciandoci contro il volto.

« Ora noi tre, dato che Luna mi sembra fuori gioco, andremo a Crystal Empire e li con calma e garbo spiegherete la questione ad Heaven Sin che probabilmente, con un po' di fortuna, ricorderà quell'incantesimo, a quel punto liberete il mio “amico”, tutto chiaro ? »

« Sarebbe del tutto inutile. » disse Celestia avviandosi con Black verso il balcone.

« Heaven Sin è un pony di terra, non possiede alcun tipo di magia e quindi anche se ricordasse l'incantesimo non potrebbe lanciarlo. »

« Vero, ma non mi preoccuperei di questo dettaglio, ho già pensato a tutto io. » disse l'umano facendo comparire un cerchio magico viola appena fuori dal balcone.

« Dunque andiamo ? » chiese Nero, fermandosi qualche istante davanti al portale, facendo segno ai due di precederlo ottenendo soltanto uno sguardo stizzito di Celestia che, spalancando le proprie ali bianco latte si alzò in volo cominciando ad allontanarsi verso la loro meta, lasciando li Black affianco all'essere oscuro, a fissarsi.

« Beh immagino voglia sgranchirsi le ali, io posso venire ? »

« Certo amico mio, ricorda che ti avevo fatto una promessa ed anzi, penso ti divertirai laggiù, presto avrai due rivali formidabili. » disse Nero entrando nel portale assieme all'alicorno dal manto nero, con un sorriso enorme stampato in volto, mentre il suo spirito combattivo fremeva.

Pochi istanti dopo, mentre Nero e Black erano ricomparsi dentro il palazzo di Princess Cadence dove Heaven Sin con la guardiana avevano appena fatto irruzione, trovandosi i due sovrani del regno difronte e Celestia volando veloce come il vento aveva raggiunto Twilight e le sue amiche, unendosi a loro nella marcia verso la loro comune meta, lo zeppelin aveva attraccato nella piazza di InkHeart.

Al centro di essa si trovava un immensa statua dell'attuale principe ad ali spiegate che sorreggeva sul proprio zoccolo destro un boccale pieno.

« Dunque sarebbe questo il regno di Prince Black, è proprio come lo immaginavo. Pieno di distillerie, bar a luci rosse, ed accademie di disegno magico. » disse Rising Boss, balzando a terra, affondando di qualche centimetro nel manto stradale in cemento che non resse il suol peso.

A poca distanza da lui scese anche Wisper che cominciò a guardarsi attorno constatando come le abitazioni e costruzioni che si trovavano attorno a lui, non solo erano del tutto diverse da quelle del suo antico regno, ma erano anche corrose dalla piaga detta sadsand, lasciando intravedere grandi buchi e parti corrose nelle pareti e nei tetti degli edifici.

« Le cose sono cambiate parecchio dalla mia generazione, anche se vedo che i materiali usati sembrano gli stessi come il legno ed il ferro. » disse lo stallone dal manto azzurro osservando come il suo coetaneo senza dargli troppa importanza di era diretto verso la statua del sovrano, fissandola da sotto la visiera del berretto.

« Decisamente eccessivo. Ma immagino che per un ego smisurato come il suo questo sia normale, poco male.» pensò lo stallone dal manto bronzeo, voltandosi verso Wisper che gli si stava avvicinando piuttosto scocciato.

« Allora dove si trova questo marchingegno che dovrebbe liberarci di Nero ? E soprattutto dove è mio fratello ? » chiese spazientito il pony fissando coi propri occhi limone quelli similari dell'ex imperatore di Neo CarbonHorse.

Quest'ultimo sollevò il proprio zoccolo destro e con un colpo secco lo piantò contro la grande base della statua che tremò visibilmente.

« A te l'onore mio giovane amico. » disse Rising, estraendo il proprio arto dalla statua scansandosi di lato, facendo avanzare il pony in armatura che, osservando dentro il buco creato si trovava qualcosa che luccicava.

« Forse l'ho visto, ora lo prendo. » disse Wisper che, senza il minimo avviso si vide schizzare quel luccichio dritto in fronte agganciandoglisi al corno.

« Ma che diamine ?! Toglimelo !! TOGLILO !! » tuonò l'equino cominciando ad afferrarsi il corno, constatando come, qualsiasi cosa gli lo avesse attaccato, si era fusa al proprio corno che ora invece si essere liscio, appariva più appuntito e con una forma spiraliforme.

Di colpo Wisper, brandendo la propria lancia si voltò verso Rising Boss, puntandogliela al collo, osservando come, dall'espressione sorridente del pony di terra, sapesse bene cosa sarebbe accaduto facendolo passare apposta davanti.

« Cosa diavolo mi hai fatto ?! Perché il mio corno è così ora ?! Parla prima che decida di passarti da parte a parte !! » chiese in preda alla furia lo stallone dal manto azzurro, osservando come, senza la minima paura il suo interlocutore cominciò ad avvicinarglisi.

« Coraggio, provaci. Colpiscimi proprio qui, in mezzo al petto avanti. » disse Rising, provocando il pony battendosi lo zoccolo destro sul cappotto in corrispondenza del cuore.

In quell'istante l'ex dominatore di Neo CarbonHorse sapeva bene di non correre rischi dato che ciò che aveva aggredito Wisper altro non era che una delle sue brillanti invenzioni.

« Non riesco...a muovermi..perché...»

« Semplice, non puoi muoverti perché stai cercando di ferirmi, e quindi il virus mutato da cui ho creato la sadsand che ora si trova nel tuo corpo, ti sta impedendo ogni movimento. In sostanza non sei più in grado di nuocermi in alcun modo dato che ho perfezionato per anni quel ceppo virale utilizzando frammenti di King Sombra e dell'armatura di Nightmare Moon uniti al mio Dna.

Sei sotto il mio controllo ora. » disse con voce sadica lo stallone bronzeo, avvicinandosi ulteriormente al pony in armatura che seppur in preda alla collera più pura non pote fare a meno di arretrare per non infliggere nemmeno una scalfittura al proprio “padrone”.

« Me la pagherai...!! Non appena avrò ripreso il controllo del mio corpo ti farò pentire di avermi tradito !! » ruggì Wisper osservando il pony col cappotto nero cominciare ad avviarsi verso lo zeppelin.

« Tradito ? Non direi. Se tu provassi a smettere di provare rancore nei miei confronti, constaterai come sei perfettamente in grado di muoverti a tuo piacimento ed anzi, osserverai con piacere come i tuoi poteri magici risultino notevolmente amplificati, ma immagino sia troppo difficile per un testone come te non provare odio per qualcuno. » disse il pony risalendo sullo zeppelin.

« Quando ti sarai schiarito le idee ti aspetto a bordo. » concluse Rising Boss, sedendosi vicino al timone, chinandosi il berretto sugli occhi, riflettendo sulle prossime mosse del suo piano, conscio che da questo momento in avanti qualsiasi errore durante l'imprigionamento di Nero sarebbe potuto costargli la vita.

Nello stesso istante più in basso, immobilizzato dal nuovo potere ricevuto, Wisper stava cercando in ogni modo di controbattere l'effetto collaterale, riuscendo soltanto a peggiorare la situazione.

« Dannazione !! Non ho intenzione di farmi trattare come uno schiavo !! Io sono un principe, un conquistatore !! » ringhiò il pony con i muscoli del corpo tenuti in tensione forzatamente.

Il tempo passò lento ed insostenibile ma per quanto ci provasse non riusciva minimamente a muoversi, finché, durante un nuovo tentativo di movimento il pony in armatura notò con la coda dell'occhio la presenza di Princess Luna, partire in volo dalla terrazza di un grosso castello cominciando a dirigersi in direzione del suo antico regno.

« Ma quella è...DEVO MUOVERMI !! DEVO FARCELA !! » pensò lo stallone constatando come, ora che il suo pensiero non era più fisso sul vendicarsi di Rising, fosse inavvertitamente riuscito a muoversi, cadendo in avanti dando una musata al suolo.

« Che male accidenti !! Aspetta, riesco..riesco a muovermi, perfetto. Dunque si tratta solo di questo, di ciò su cui mi concentro, non sarà facile...ma non c'è altra scelta. » disse voltandosi verso lo zeppelin cominciando ad avvicinarvisi con passi precisi cercando di tenere la mente sgombra da ogni pensiero, e non appena vi fu a poca distanza spiccò il balzo salendovi a bordo.

Ma nel preciso istante in cui atterrò con gli zoccoli sulla piattaforma, si ribaltò immobilizzato sul pavimento trovandosi a poca distanza Rising Boss, intento ad aspettarlo sorridendo leggermente.

« Devi fare più attenzione ragazzo, se questo fosse accaduto mentre combattevi saresti potuto morire sai. » disse con tono sarcastico il pony dal manto bronzeo, mettendosi alla guida dello zeppelin.

«Aspetta, ho appena vist-»

« Princess Luna ? Si, l'ho vista anche io, e penso sia una saggia idea seguirla, dato che penso che tuo fratello sia tornato a casa, e con il tuo arrivo penso si prospetti proprio una bella riunione di famiglia. » disse lo stallone, facendo salire rapidamente di quota lo zeppelin, avvertendo dietro di se Wisper, riuscito a rialzarsi, avvicinarsi a lui a piccoli passi fino ad arrivargli accanto con espressione seriosa.

« No, non una riunione di famiglia. Ma il suo funerale. » sentenziò lo stallone in armatura, scrutando con la coda dell'occhio la punta della propria lancia, che presto avrebbe assaggiato il cuore di suo fratello.

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Capitolo 10
*** Capitolo IX - Scontro di verità ***


Lentamente lo zeppelin cominciò a virare verso il Crystal Empire mentre Rising Boss, con la coda dell'occhio osservava alla propria sinistra il pony in armatura, immobile con espressione seriosa, impegnato ad osservare la sagoma di Luna che rapidamente si stava dirigendo verso la loro stessa meta.

« Mi sembri molto convinto, dimmi sei certo di riuscire a trattenerti dall'ucciderlo fino a che non avremo imprigionato Nero ? » chiese il massiccio stallone col cappotto nero, correggendo leggermente la direzione del velivolo facendo girare il grosso timone in legno.

« Pensavo che uccidendolo avrei comunque potuto eseguire quell'imprigionamento, mi stai dicendo che non è così ? » rispose leggermente scocciato Wisper, cercando di controllare i propri pensieri, conscio che ad ogni minimo segnale di aggressività nei confronti del suo coetaneo, il suo corpo si sarebbe immobilizzato.

« Diciamo che è piuttosto complesso, vedi per quanto tu sia forte fisicamente la tua magia mancava di precisione ed elementi, che ora hai acquisito grazie al mio generoso aiuto.

Però vedi amico mio, per fare ciò che ho progettato occorre che la magia venga lanciata da tre pony, due dei quali appartenenti alla stessa specie magica. » disse Rising osservando compiaciuto le vene sul collo dello stallone cominciare a palpitare, mentre nuovamente si era paralizzato.

« Mi stai dicendo che dovrei collaborare con Heaven Sin ?! SCORDATELO !! Il patto comprendeva di ucciderlo, non di lavorarci assieme !! » tuonò con voce mezza strozzata il pony dal manto azzurro fissando con astio l'equino alla sua destra, che sollevò i propri arti anteriori sistemandosi meglio il berretto, cominciando a sorridere compiaciuto.

« Non è necessario infatti che collaboriate, basterà che il tuo incantesimo una volta lanciato trapassi il corpo di tuo fratello, in questo modo sarà come si ci avesse messo parte di se, e penso che tu non abbia nulla in contrario su questo vero ? » chiese con voce ironica Rising, fissando il pony che lentamente stava riprendendo il controllo del proprio corpo, sorridendo anch'esso.

« Si, penso che questo possa andarmi bene. Ma resta comunque un problema, il terzo pony che dovrebbe unirsi a me per lanciare questo incantesimo, di cui tra l'altro non mi hai parlato, non lo abbiamo. »

« Oh no, ti sbagli, lo abbiamo eccome, anzi abbiamo una vasta scelta dato che l'unico requisito per lanciare tale incantesimo è essere un alicorno, e dunque con quattro principesse ed un principe di quella razza penso che non ci saranno problemi, infondo penso che anche loro vorranno eliminare Nero. » disse Rising Boss, scrutando il proprio compagno fissarlo con approvazione, iniziando a scalpitare con lo zoccolo anteriore destro sul pavimento.

« Quanto ci vuole ancora ad arrivare ? »

« Non preoccuparti, contando che dobbiamo stare a debita distanza da Luna, per non farci scoprire, direi ancora un oretta, forse meno se la principessa aumentasse la propria velocità. » disse lo stallone dal manto bronzeo, osservando Wisper sollevare la propria lancia con lo zoccolo destro, puntandola verso l'alicorno della notte.

« Potremmo sempre eliminarla e procedere più spediti, in fondo lo hai detto tu che la scelta non ci manca, quindi lei è sacrificabile. » disse il pony dall'armatura viola, preparandosi a scagliare la propria arma.

« Non penso di essere d'accordo. » disse il pony col cappotto nero, ponendosi dinnanzi a Wisper che si senti subito immobilizzato dato che ora la propria lancia era puntata contro Rising Boss.

« Ma...perché no ?! » sibilò acido il pony, cercando in tutti i modi di combattere il controllo esercitato dalla magia nel suo corno.

« Perché a differenza della sorella maggiore, Luna è molto più condizionabile, dunque sarà più facile convincere lei a seguire il nostro piano, piuttosto che Celestia. Inoltre sarà il caso che ti dia una calmata, dato che sarai tu a dover agire visto che io non posso mostrarmi a loro, sai vecchie scaramucce tra regnanti. » disse lo stallone dal manto bronzeo, fissando compiaciuto il giovane puledro arrossire leggermente, mentre il suo corpo continuava a negare le sue istruzioni.

« E per quanto riguarda l'incantesimo, beh dovresti conoscerlo bene. Da quanto mi fu detto, tu eri presenti il giorno che tu conosci come “il giorno della stella”. » disse il pony osservando l'espressione di Wisper cambiare di colpo, mostrando un espressione piuttosto sorpresa.

« Si, ricordo quel giorno, ero ancora piccolo ma mia madre mi ha raccontato centinaia di volte quella storia, insegnandomi poi una parte dell'incantesimo, dicendomi però di non usarlo mai, poiché consumava moltissima magia ed a volte poteva addirittura costare la vita a chi lo usava, e per questo lo si usava in coppia, più un terzo, per sostenere lo sforzo.

Ma non capisco, vuoi usare quell'incantesimo contro Nero ? A me è stato detto che era di distruzione, non di sigillo. » replicò il pony dal manto azzurro, riuscendo ad abbassare la propria arma non appena Rising si scostò da davanti a lui.

« Questo perché i tuoi genitori vollero addolcirti il racconti, in realtà quello è un forte incantesimo di attacco e sigillo, infatti da ciò che essi colpirono caddero diversi frammenti da cui poi i tuoi genitori ricavarono la crystalia di cui è fatta la tua lancia e la tua armatura. »

« Ed anche il tuo corpo, vero ? » disse Wisper interrompendo di colpo lo stallone, che lo guardò leggermente sorpreso dal constatare come forse quel pony non fosse del tutto privo di raziocinio.

« Si, presumo che anche il mio corpo sia fatto dello stesso materiale, ma immagino che non ti importi sapere come ho fatto ad avere questo corpo, vero ? » chiese sarcasticamente l'ex imperatore di Neo CarbonHorse, osservando alzarsi un sopracciglio del suo interlocutore, ormai del tutto in grado di muoversi.

« No infatti, sarei più interessato a sapere come conosci tutte queste cose sul mio regno, visto che da quanto mi avevi detto tutti i ricordi di esso erano stati cancellati da King Sombra, dunque tu come fai visto che di certo non sei della mia epoca. »

« Molto semplice, quando sono entrato tempo fa nella torre del Crystal Empire, mi sono imbattuto in una trappola del loro antico sovrano oscuro, naturalmente la superai e non solo, esaminai meglio il trabocchetto riuscendo ad ottenere la materializzazione sotto forma di illusione della mia mente di tutti gli eventi precedenti al regno di Sombra, capendo anche come egli non fosse altro che una guardia del tuo regno divenuta poi avida di potere, e con l'aiuto di un nostro comune conoscente, beh è diventato ciò che è stato. Tutto chiaro ? » chiese Rising Boss, osservando comparire un espressione di stupore mista a rabbia su volto di Wisper.

« Quindi...non solo siamo stati traditi da Celestia...ma anche da una delle nostre guardie...questo è inaccettabile. Ma immagino che questo Sombra sia già stato eliminato, ed è un peccato, ora che so come è andata avrei voluto essere io a porre fine alla sua vita, nel modo peggiore in cui un traditore come lui merita. Ma comunque, Celestia pagherà per il suo tradimento, questo è certo. »disse lo stallone, fissando il proprio interlocutore, tornare al timone, cominciando a ridere sommessamente.

« Che c'è, non credi che c'è la possa fare a compiere la mia vendetta ? » chiese irritato Wisper, nell'udire quella risata, cominciando ad avvicinarsi a Rising.

« Oh no affatto, io penso che tu possa farcela, semplicemente mi chiedo solo, se siamo ancora in tempo. » rispose lo stallone dal manto bronzeo, sorridendo sadicamente tenendo gli occhi gialli puntati verso il Crystal Empire che si cominciava ad intravedere attraverso la tempesta di neve, con parte del palazzo distrutta e diversi edifici crollati.

« Penso che tuo fratello sia già la, e non solo lui.»

« Allora cosa aspettiamo ? Fai andare questo trabiccolo più veloce, altrimenti me ne andrò via terra !! » ringhiò Wisper, sporgendosi in avanti nella cabina, cercando di vedere in lontananza, riuscendo solo a scorgere la neve ed i palazzi.

Nello stesso istante, Shining Armor giaceva a terra svenuta con l'armatura infranta, mentre Heaven Sin stava martellando di colpi con gli arti anteriori, una barriera azzurra creata da Princess Cadence, frapposta tra loro.

« Non vi permetterò di avere il mio regno !! Possiamo trovare un accordo !! » disse l'alicorno dal manto rosa, cercando di resistere sotto gli incessanti colpi dello stallone dal manto bianco che lentamente stavano trapassando le difese della principessa.

« Accordo ? Ma certo. Puoi far sparire la barriera e farti eliminare dal mio amato, che poi si occuperà anche del tuo sciocco e debole marito per lasciare il posto alla nuova regnante di questo luogo, ME. » disse con tono superbo la guardiana, seduta sul trono di Princess Cadence, scrutando con il proprio sguardo rubino l'alicorno.

Quest'ultima, stringendo con forza i denti, valutò la frequenza dei colpi del nemico e facendo svanire la barriera al momento giusto, evitò i due colpi di Sin, avendo così il tempo di caricare un nuovo incantesimo, colpendo al petto lo stallone con un forte flusso magico azzurro, scagliandolo contro la parete opposta, facendogliela sfondare.

« Ora lo vedremo chi se ne deve andare !! » tuonò Cadence, spalancando le ali, lanciandosi con uno scatto verso la guardiana che, restando immobile fissandola con un sorrisetto compiaciuto, ammirò come, un attimo prima che l'alicorno le arrivasse contro, il suo amato sbucò fuori dal foro che aveva creato intercettando con un tremendo gancio destro la principessa, che riuscì ad evitare la rottura del collo frapponendo l'ala sinistra fra lei ed il suo aggressore.

L'impatto fu devastante, tanto non solo da frantumare le ossa dell'ala dell principessa che gemette di dolore, ma la fece anche volare direttamente contro la parete opposta, scivolando seduta sul pavimento.

« Bravissimo amore mio, ora finiscila. » disse con voce languida la guardiana osservando il proprio amato, ricambiar e proprio sguardo col suo, vuoto ma completamente dedito a lei.

Anche lui stentava a riconoscere la sua amata Purity, non aveva mai avuto questo comportamento, ma probabilmente tutto ciò era spiegabile tramite la reincarnazione della guardiana, che pur mantenendo i propri ricordi poteva mostrare alterazioni della personalità non trattandosi precisamente della stessa pony.

Conscio di ciò il pony cominciò lentamente ad avvicinarsi a Cadence, immobile contro il muro, quasi ormai del tutto priva di forze quando un secondo raggio azzurro, molto più debole del primo, lo colpì, stavolta sulla groppa, causandogli soltanto un leggero fastidio.

« Oh ma guarda, allora ti sei ripreso. » disse con voce acida la guardiana, accavallando l'arto sinistro posteriore sul destro, tenendo il proprio sguardo rubino puntato su Shining Armor, che si stava trascinando con gli zoccoli anteriori verso Heaven Sin.

« Tu...maledetto !! Non toccare Cadence..!! Prenditela con me se hai il coraggio !! » sibilò con voce sofferente l'unicorno dal manto bianco, cercando di raggiungere il suo nemico, che dopo averlo fissato per qualche istante riprese la propria marcia verso la principessa del Crystal Empire, che aveva perso i sensi per il dolore.

« Fermati !! Non fare un altro passo tu lurido !! Affronta me !! »

« Sarò da te non appena avrò eliminato lei. » sentenziò Heaven Sin, avvicinandosi a Cadence afferrandola per il collo con lo zoccolo sinistro, sollevandola contro il muro.

Lentamente lo stallone dal manto bianco comincio a sollevare l'arto destro, preparandosi a sferrare il colpo decisivo contro la giumenta mentre il marito di quest'ultima aveva iniziato a piangere, cercando disperatamente di avvicinarsi ai due, nella speranza di poterlo fermare.

« Bene Sin, eliminala ora.» sentenziò la giumenta dal manto bianco come il latte, con un sorrisetto beffardo in volto.

Nello stesso istante, mentre il colpo di Sin parti in avanti diretto allo stomaco della principessa mentre l'urlo straziante di Shining Armor risuonò per tutto il regno.

L'impatto fu devastante, tant'è che il muro si ruppe mostrando una parte della stanza adiacente, ma non appena il fumo si diradò Sin si voltò verso il centro della stanza, osservando scendere dall'alto Prince Black, con in braccio Cadence.

« Beh mi sarei davvero aspettato di tutto ma non che tu fossi in tale idiota Heaven. » disse con voce seriosa il principe di InkHeart, posando al suolo la giumenta ferita affianco al proprio consorte che lo avrebbe voluto ringraziare, ma il pianto gli stava completamente impedendo di formulare qualsiasi parola.

« Non temere vecchio mio, sta bene ha solo bisogno di cure, ma si riprenderà. Ora sistemo questo tipo poi penso a voi, oppure vuoi farlo tu ? » disse Black alzando lo sguardo verso l'alto facendo soltanto in tempo a vedere il cerchio magico viola richiudersi.

« Come non detto...beh dove eravamo rimasti...ah si tu -»

« Sparisci. » disse secco Sin, cercando di colpire con un fortissimo gancio destro il volto dell'alicorno dal manto nero che però parò con il sinistro, causando una forte onda d'urto che fece spostare di qualche metro i sovrani e cadere dal trono la guardiana, che stava fissando con sguardo strano il nuovo arrivato.

« Quanto sei rozzo oltre che stupido, avresti almeno potuto farmi finire di parlare !! » disse Black, cercando di colpirlo con lo zoccolo libero che però venne intercettato stavolta da Sin, facendo finire i due in uno scontro di forza.

Gli occhi smeraldo del protettore della guardiana si riflettevano in quelli bicromatici del principe, che teneva un fiero sorriso in volto, mentre la giumenta dal manto bianco aveva di colpo smesso di parlare, tenendo lo sguardo fisso sui due contendenti, apparentemente senza impartire altri comandi al proprio amato.

« Dimmi un po', perché stai facendo tutto questo, mmh ? »

« Non sono affari che ti riguardano. »

« Se attacchi i miei amici, sono affari che mi riguardano eccome bello mio !! » sentenziò l'alicorno dal crine smeraldo, illuminando il proprio corno di luce smeraldo, facendo svanire per un istante il colore dei propri arti anteriori, passando attraverso quelli del proprio avversario, per poi farli nuovamente diventare tangibili, colpendo Heaven Sin con due ganci simultanei al volto, seguiti da un doppio calcio al petto in giravolta sul petto, facendolo sfondare diverse mura.

Nello stesso istante Black, dopo aver aperto le ali, concluse la capriola in aria, posandosi nuovamente a terra, cominciando ad avvicinarsi alla guardiana, che cominciò anch'essa ad avvicinarsi, scrutandolo coi propri occhi rubino.

« Dunque guardiana, dimmi un po', perché stai attaccando il Crystal Empire ? E poi perché mai te ne vai in giro con uno sprovveduto come Sin, quando potresti avere un principe come me ? » disse il pony dal manto nero, avvicinandosi alla giumenta, fissandola con sguardo da cascamorto mentre questa cominciò ad arrossire vistosamente.

« Ecco...io...»

« NON TI AVVICINARE A LEI !! » tuonò lo stallone dal crine castano, sbucando nuovamente dalla stanza adiacente, lanciandosi contro Black che, illuminando di azzurro il proprio corno, fece fuori uscire dal terreno un tentacolo d'inchiostro, che si divise in cinque afferrando saldamente Heaven Sin per il collo e gli arti, immobilizzandolo a mezz'aria.

« Ehy ehy, vedi di stare calmo ragazzo, qui io e la guardiana stiamo parlando di affari, e penso proprio che tu non ne fai parte. » disse con tono provocatorio Black, ponendo il proprio zoccolo destro sotto il mento della puledra avvicinandosela al volto, unendo le loro bocche in un lungo e provocante bacio, durante il quale la guardiana si aggrappo con gli arti anteriori al collo del principe, sotto lo sguardo sgranato di colui che l'amava.

« Pu-Purity...perché..?! PERCHE ?! » disse con voce priva di qualsiasi sentimento lo stallone dal manto bianco, cercando di liberarsi dai tentacoli di inchiostro, che si strinsero ancora più saldi.

La giumenta si staccò lentamente dal principe, voltandosi con sguardo annoiato verso il pony imprigionato, cominciando ad illuminare il proprio corno di una forte luce verde.

« Mio povero Heaven Sin, tu si che sei proprio un ingenuo, non ero neppure certa di riuscire a manipolarti fino a questo modo, ma credo sia ora di finirla visto che non mi servi più.

Io non sono quella sgualdrina della guardina, io sono Queen Chrysalis suprema signora dei changeling ed ora, grazie al tuo aiuto, del Crystal Empire. » tuonò la giumenta mentre delle fiamme verdi la ricoprirono, cominciando a rivelare il proprio vero aspetto, sotto gli occhi increduli del pony imprigionato, che vide lentamente mutare il corpo della sua amata in quello nero, con ali di insetto e con canini aguzzi della creatura che tempo fa aveva tentato di penetrare nella fonte, venendo respinta proprio da lui.

« Questo significa...»

« Si, che hai ucciso, ed attaccato il regno per mio ordine, non per la tua amata guardiana, che è morta. In ogni caso grazie mille per l'aiuto. » disse la puledra voltandosi nuovamente verso Black, che la osservava con un sopracciglio alzato ed un sorriso furbetto in volto.

« Ehy Sin, ho un affare per te. Che dici di fare un patto, se io ora ti lascio libero di fare a pezzi questa megera, tu poi mi prometti di darmi una mano con una certa questione ? » chiese il principe facendo di colpo sbiancare in volto Chrysalis, che si voltò verso Sin.

Quest'ultimo sollevò leggermente la testa, fissando con occhio spento Black.

« Hai la mia parola. Ma ora ti prego, lasciami libero. » disse secco il pony che nel giro di un istante si vide rilasciare dai tentacoli che svanire nel nulla, facendolo atterrare sui propri arti a poca distanza dalla regina che in preda al panico cominciò a sferrare dei potenti flussi magici verso lo stallone, senza ottenere nessuna reazione di quest'ultimo.

« Tu mi hai ingannato. Hai profanato la mia bocca, ed illuso la mia speranza.

Ma soprattutto hai offeso la memoria di Purity, non potrò mai perdonarti. » sentenziò lo stallone scattando in avanti sferrando un fendente destro di indicibile violenta al fianco sinistro della regina dei changeling che, gemendo di dolore venne sbalzata a folle velocità all'esterno del castello schiantandosi contro una serie di edifici che gli crollarono addosso, seppellendola viva.

Per qualche istante nella stanza regnò il silenzio mentre Black, fece svanire la barriera azzurra che aveva innalzato attorno ai due regnanti per impedire che la violenza dell'assalto di Sin spazzasse via anche loro.

Quest'ultimo era ora immobile, coi quattro arti fermi al suolo, che fissava con sguardo totalmente assente.

« Non c'è che dire, proprio un bel gancio le hai tirato, chissà se è ancora viva.

Ma comunque, ricordi, mi hai dato la tua parola ed io ho una cosa qui per te guarda, aspetta...dove l'ho messa...» disse l'alicorno dal manto nero cominciando a spulciarsi il crine e le ali, cercando invano la sfera datagli da Nero.

Ma proprio quando il principe di InkHeart pensava di aver fatto una delle sue solite gaffe, a poca distanza da lui apparve un grosso cerchio magico viola, da cui fuoriuscì l'umano, reggendo nella mano destra la sfera in madreperla con dentro la prigioniera.

« Ero certo che te la saresti dimenticata Black, quindi sono tornato indietro a prenderla. Sei il solito imbambito ! » disse Nero, dando una leggera bacchettata in testa allo stallone che si sfregò subito il punto colpito.

« Ehy non è colpa mia, non posso sempre ricordarmi tutto eh !! »

« Tu ti dimenticheresti persino la testa se non l'avessi attaccata al collo. » disse Celestia entrando da una finestra in compagni delle sei principesse dell'amicizia, che senza dare troppa importanza a nero si diressero dritte verso Princess Cadence e Shining Armor.

« C'è ne avete messo di tempo per arrivare, ancora un po' e mi facevo un pisolino. » disse Black fissando con un sopracciglio alzato Celestia con al fianco Twilight Sparkle, che dopo aver chiesto alle amiche di portare i due consorti in infermeria, aveva deciso di restare in compagnia della propria maestra.

Quest'ultima stava fissando con severità il pony immobile al centro dell stanza, che sembrava essersi completamente estraniato dal resto dei presenti, chiudendosi nel vuoto che turbinava dentro di se.

« E tu hai qualche spiegazione per ciò che è appena accaduto, Heaven Sin? » chiese con tono secco la monarca del sole, avvicinandosi di qualche passo al pony, che lentamente sollevò la testa, fissando la sovrano con sguardo privo di ogni sentimento.

« Non ho modo per giustificarmi, dunque infliggetemi pure la punizione che ritenete più opportuna, questa mia immortalità è inutile se non posso nemmeno usarla per proteggere la pony che amo. » sussurrò il pony dal crine castano, la cui attenzione venne attirata da dei leggeri colpi di tosse da parte di Nero.

« Direi che non è proprio esatto vecchio mio, si dal caso che io qui abbia la soluzione ad ogni tuo problema. » disse l'umano, posando al suolo la sfera, facendo poi cenno con la mano a tutti di allontanarsi di qualche passo mentre lui, la sfera e lo stallone rimasero paralleli.

Nello stesso istante Nero diede un leggero colpetto con la punta del bastone sulla superficie in madreperla che di colpo cominciò a riempirsi di crepe, cominciando ad emettere una leggera coltre di fumo nerastro.

« Ed ora osserva il dono che ti sto per fare caro il mio Heaven Sin. » disse l'umano mentre il fumò di colpo si compattò formando il corpo di Purity, ormai divenuta della stessa età della precedente guardiana.

« P-Purity..? » disse con voce leggera il pony dal manto bianco avvicinandosi alla giumenta che rimase immobile non riconoscendo nessuno dei presenti.

Poi tutto accadde in un attimo, dalla medesima finestra con cui Celestia e le principesse erano entrate, fece il suo ingresso Luna, gridando qualcosa, come spaventata, ma nello stesso istante un forte flusso magico biancastro trapassò la groppa di Sin, mancando per miracolo Purity grazie ad una barriera generata da Black attorno ad essa, che però fece anche da conducente per l'attaccò che passò dalla parte opposta colpendo in pieno Nero.

In quel preciso istante, se non fosse stato per l'unione della magia di Black, Celestia, Luna e Twilight Sparkle, che eseguirono un immenso teletrasporto di gruppo, sarebbero stati tutti risucchiati.

Pochi istanti dopo gli alicorni, con la guardiana svenuta, e le cinque amiche di Twilight, trasportate anch'esse dal forte incantesimo, assistettero al collasso dell'intero castello che cominciò a sprofondare verso l'interno come aspirato da un immenso buco nero, presente nella stanza.

Dentro di essa nel frattempo si era formato un immenso vortice bianco, e del Signor Nero e Heaven Sin pareva non esserci traccia, mente all'esterno lo zeppelin di Rising Boss, stava venendo anch'esso attratto verso il vortice mentre i due occupanti, scesi dopo aver scagliato l'attacco, stavano galoppando alla massima velocità consentita dai loro zoccoli per le strade del Crystal Empire, cercando di allontanarsi il più possibile dall'epicentro del risucchio mentre insieme stavano apparentemente contando all'inverso da dieci.

« State tutti bene ?! » chiese Black, scrutando i presenti accanto a se, osservando che a parte la guardiana svenuta a terra, con affianco Fluttershy e Rarity, Cadence e Shining Armor anch'essi a terra con Twilight e le restanti amiche non mancava nessuno, dato che Celestia e Luna erano a poca distanza da lui, e la maggiore delle due non pareva essere per nulla contenta di ciò che la sorella le stava dicendo.

« Che cosa sei stata inseguita da Rising Boss e da un pony in armatura ?! » chiese l'alicorno dal manto bianco, fissando incredula la sorella che con gli occhi sgranati ed il fiatone per aver accelerato il proprio volo non appena si era resa conto di essere seguita.

« Si, e non solo. Sono stati loro a scagliare l'attacco che sta causando tutto questo !! Cosa possiamo fare Tia ?! » rispose Luna, voltando il proprio sguardo verso il castello, completamente distrutto mentre anche gli edifici subito adiacenti erano in procinto di essere sollevati dalle fondamenta.

Nel medesimo istante Rising e Wisper arrivarono a zero e di colpo tutto parve fermarsi, come se quell'istante dovesse durare in eterno mentre la terra cominciò a tremare e li dove un tempo si trovava la dimora di Princess Cadence sbucò da terreno, facendosi strada trai detriti un immenso pilastro cristallino alto diversi chilometri, sulla cui cima si trovava il vortice che continuava a vorticare incessantemente iniziando a risucchiare le nuvole più vicine.

« Finalmente...la mia prigionia è terminata...» ruggì una voce dall'interno del vortice, mentre il cristallo cominciò a sbriciolarsi dal basso verso l'alto evidenziando una sagoma scura risalire verso l'alto ad alta velocità.

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Capitolo 11
*** Capitolo X - Le nuove ere ***


I regnanti assieme alle principesse dell'amicizia rimasero immobili, mentre la sagoma all'interno del pilastro raggiunse la cima ad immensa velocità, e nel constaterò ciò, Black prese l'iniziativa alzandosi in volo.

« Fermo !! Dove stai andando non puoi andare la !! » tuonò Celestia, fissando con sguardo severo il pony che voltandosi qualche istante le sorrise.

« Non temere, non sono il tipo da farmi risucchiare dal vento, ricorda che sono il mitico Prince Black. Vedrai appena tutto questo sarà finito, torneremo a berci qualcosa !! Ma prima devo trovare Nero, così potrà annullare la sadsand, tu nel frattempo metti tutti al sicuro !! » rispose l'alicorno dal manto nero, ignorando la risposta dell monarca del sole e, con un forte battito d'ali, si sollevò in cielo ad un livello superiore rispetto al vortice così da poterne osservare l'interno.

Ma nel medesimo istante in cui il principe, fu abbastanza in alto da scrutare l'ammasso di risucchio, vide sbucare dell'interno d'esso una mano artigliata coperta da un armatura rossa, col palmo rivolto verso il cielo come a ghermirlo.

In quel momento attorno al pilastro apparvero un infinita serie di cerchi magici rossi, verdi, marroni e verdi dai quali cominciarono a fuoriuscire immensi flussi magici dei medesimi colori cominciando a bersagliare l'immensa struttura.

Quest'ultima cominciò lentamente a cambiare colore, mentre l'intera superficie aveva cominciato a creparsi ed i primi pezzi avevano iniziato a staccarsi finendo a terra causando grandi onde d'urto che per poco non spazzarono via Rising Boss e Wisper, ancora intenti nell'alontanamento.

« Si può sapere cosa diavolo sta succedendo ?! Pensavo che quell'incantesimo avesse un effetto limitato a pochi secondi e poi si sarebbe fermato !! » chiese il pony in armatura, saltando un detrito che gli era precipitato davanti, osservando il proprio coetaneo attraversarlo direttamente sfondandolo da parte a parte.

« Onestamente ragazzo non ne ho idea !! Ma l'importante è che ci siamo sbarazzati di Nero !! Ora dobbiamo solo allontanarci da qui, poi valuteremo il da farsi. » rispose lo stallone dal manto bronzeo, tenendo lo sguardo fisso davanti a se, sentendo dietro di loro gli immensi colpi magici abbattersi sulla struttura cristallina.

« E per quanto riguarda mio fratello ?! Avevi detto che mi sarei potuto vendicare !! »

« Penso che averlo eliminato assieme a quell'essere dovrebbe essere soddisfacente, inoltre tengo a ricordarti che hai un altra missione !! Salvare tua nipote che a quanto pare è stata salvata da Celestia, ma non so come potrebbe reagire scoprendo che non è la guardiana. » disse Rising Boss, scrutando con la coda dell'occhio il pony dal manto azzurro, che gli parve piuttosto affaticato, probabilmente a causa dell'incantesimo lanciato da solo, ottenendo solo un aiuto passivo da parte di Black.

« Allora muoviamoci a trovarla, così potrò regolare i conti anche con Celestia e Luna !! » disse Wisper, mentre una nuova e potente onda d'urto proveniente da dietro di loro, li fece letteralmente volare in avanti, sollevandoli da terra.

« Dannazione !! Cosa diamine è quello ?! » tuonò Black, fissando la mano che di colpo si strinse a pugno causando un immediato attacco simultaneo da tutti i cerchio magici che fecero esplodere sbriciolare la struttura cilindrica, mentre dal vortice che cominciò a collassare, fuoriuscirono tre figure che trapassarono le nubi rimaste sopra il Crystal Empire.

Per qualche istante ogni suono venne eclissato dal suono dell'immensa cilindro cristallino che cadde distrutto su ciò che restava del regno di Princess Cadence e Shining Armor, al sicuro assieme alle principesse, mentre l'alicorno dal crine smeraldo sollevò lo sguardo verso il cielo, osservando due oggetti cominciare a cadere verso il suolo ad incredibile velocità, mentre un terzo restare immobile in cielo.

Come un fulmine il pony si lanciò verso il primo dei due oggetti, constatando una volta vicino come si trattasse di Nero, apparentemente privo di sensi.

« Nero !! Aspetta !! » tuonò Black, illuminando il proprio corno di una forte luce azzurra, cominciando a frenare la caduta dell'essere oscuro, fermandolo del tutto un attimo prima che toccasse terra, atterrandogli poi accanto.

« Nero !! Nero !! Stai bene ?? Parlami dannazione !! » disse il pony fissando l'umano voltare il capo verso di lui, sollevando un sopracciglio.

« Puoi parlare più piano ? Ho un mal di testa incredibile, accidenti a me ed alle mie idee. La prossima volta vedrò di trovare metodi che non comprendano la mia partecipazione. » disse con voce seccata il Signor Nero, sfregandosi la testa con la mano sinistra, cominciando a fluttuare rimettendosi in piedi, sotto lo sguardo soddisfatto di Black, che sospirò sorridendo.

« Mi hai fatto preoccupare per niente. Ma in fondo lo sapevo che uno come te non poteva essere stato eliminato da un semplice attacco magico. » disse il principe osservando il proprio interlocutore far ricomparire il proprio cappello a cilindro posizionandoselo sul capo, sorridendogli.

« E tu sei sempre il solito bugiardo e testa vuota. Sai bene che io non posso essere ucciso, e comunque sono certo che tu fossi preoccupato solo perché senza di me non avresti potuto curare la sadsand. » disse con tono sarcastico l'umano, facendo comparire anche il bastone nero, con il pomello in madreperla, che afferrò saldamente con la mano sinistra, dando una più che meritata bacchettata in testa all'alicorno.

« Ma comunque sono contento anche io che tutti sia andato come previsto, in fondo sarebbe stato davvero stressante se avessi dovuto ricominciare tutto da capo.

Ah comunque, avresti dovuto prendere Sin al volo, non me. » sentenziò Nero, puntando la punta del bastone verso l'altro oggetto in caduta libera che, prima che Black potesse spalancare le ali dirigendosi verso di esso, si abbatte con forza contro una montagna a diversi chilometri di distanza.

Per qualche istante si venne a creare un imbarazzante silenzio trai due, mentre il vento ed il rumore degli edifici che crollavano facevano da sottofondo alla scenetta in cui lo stallone dagli occhi bicromatici, sollevandosi sugli arti posteriori, sollevò le spalle.

« Ops, colpa mia. Tanto è immortale. » disse il principe sentendo un sospiro da parte dell'umano che gli si affiancò osservando il cielo.

« Mi chiedo cosa stia facendo immobile lassù, almeno potrebbe scendere a presentarsi come si deve. » disse Nero, stringendo i propri occhi abissali, scrutando la lontana figura immobile nel cielo che, come avesse udito le parole del proprio liberatore, si lanciò in picchiata verso il basso cadendo ad incredibile velocità verso terra, in corrispondenza dell'ormai devastato Crystal Empire, fermandosi sulle macerie.

« Quindi, è questo il mondo dove sono rimasto imprigionato, e dove tu vivi...proprio un vero disonore. » sentenziò l'essere che, con un movimento deciso della mano destra, spazzò via tutta la polvere e la cenere che si era sollevata durante la propria discesa mostrandosi nella sua interezza.

Il suo aspetto era quello di un umano, con un età che apparentemente non avrebbe superato la ventina. Aveva una pelle chiara, ed un corta chioma bionda, la parte superiore del suo corpo era coperta da un maglione a maniche lunghe bianco, apparentemente corazzato con scaglie del medesimo colore e due rinforzi in pelle nera sulle spalle che si allungavano leggermente sulla schiena formando una sorta di mantello che gli arrivava sino alle scapole.

La parte inferiore era coperta da un paio di pantaloni ancora più chiari che terminavano infilati in due grossi stivali neri, con protezioni a scaglie che circondavano le caviglie.

Ma ciò che più distingueva l'essere erano i suoi occhi, rossi come il fuoco con inciso due cerchi magici, e la differenza delle sue mani.

La sinistra, dall'apparenza normale era coperta da un guanto nero che copriva anche buona parte dell'avambraccio, mentre la destra era completamente metallica e di dimensioni leggermente superiori, come se avesse indosso una sorta di armatura metallica, che terminava con cinque dita acuminate che il giovane stava facendo sfregare tra loro, producendo un insopportabile stridio.

Gli occhi di tutti i presenti erano fissi sul nuovo arrivato che, osservando a sua volta il territorio pose il proprio sguardo su Nero, sorridendo leggermente, cominciando a fluttuare verso di lui.

« Nero, amico mio, alla fine hai mantenuto la tua parola, ne sono lieto a dir poco ma ora dimmi, cosa devo fare per ricambiare. » disse il biondino, atterrando difronte al proprio coetaneo, senza degnare di un solo sguardo Black, che lo osservò sollevando un sopracciglio, dando un leggero colpo di tosse cercando di attirare la sua attenzione, non avendo alcun successo.

« Oh vedo che non hai perso l'educazione allora, il che è strano visto che sei sempre stato un selvaggio e sprovveduto Kain. » rispose l'essere oscuro, cominciando a girare attorno al proprio interlocutore, fissandolo coi propri occhi abissali.

« Ed a quanto pare non hai nemmeno rinnovato il tuo vestiario, sembri sempre un gelataio c'è poco da fare. » concluse Nero, tornandogli di fronte, fissando il ragazzo incrociare le braccia dinnanzi al petto, sollevando un sopracciglio.

« Parli tu che sembri costantemente diretto ad un funerale ? Dai su, non perdiamo tempo con gli inconvenevoli, come devo ripagarti ? » chiese Kain, che spostò lo sguardo verso la propria sinistra accorgendosi finalmente della presenza di Black, che se ne stava li immobile sugli arti posteriori a fissarlo piuttosto offeso.

« Ehy ma guarda un po', questo non è forse il tuo intercessore in questo mondo Nero ? E' davvero caruccio sai, casualmente noto che è del tuo stesso colore, giusto per evidenziare la tua originalità. » disse il ragazzo allungando la mano sinistra verso il pony che lo fulminò con lo sguardo.

« Non toccarmi. » sibilò acido il principe di InkHeart facendo sorridere Kain che infischiandosene delle sue parole gli mise la mano nella criniera scompigliandolo tutto.

« Certo che ha proprio un bel caratterino questo esserucolo, se non fosse che ti ho promesso di non distruggere questo pianeta lo avrei fatto solo per la sua risposta. » sentenziò l'umano, tirando indietro il proprio arto, come se ciò che avesse detto fosse pura normalità.

« Allora sarò rapido, così poi farai quello che devi e ti leverai dalle scatole, mi servirebbe che tu facessi sparire un intero elemento da questo pianeta, sempre che dopo questi anni di prigionia tu ricordi come si usa la magia. » disse con ironia Nero, fissando coi propri occhi abissali, quelli rubino del ragazzo, che sorrise leggermente sollevando la mano destra cominciando a tracciare dei simboli con l'indice, che rimasero impressi nell'aria assumendo una consistenza infuocata.

« Certo che mi ricordo, e fossi in te non scherzerei troppo. Anche se sei l'essere supremo più forte del Consiglio, non ti conviene provocarmi, dato che a differenza tua io posso agire in prima persona. » disse Kain, osservando con sguardo di sfida l'umano con il bastone puntato a terra.

« In ogni caso, certo che posso, ma occorre che io sappia di cosa si tratta altrimenti potrei sbagliarmi. »

« Nessun problema, Black, vai a prendere AppleJack e portala qui. » disse Nero, puntando il proprio bastone verso lo stallone dal crine smeraldo, che stava cercando con tutte le proprie forze di resistere dal saltare al collo al nuovo arrivato per il trattamento che gli aveva riservato.

« Ed a cosa ti serve ? Non vorrete mica fargli del male vero ? »

« Taci e via sciocca creatura. » disse il ragazzo, fissando con sguardo di superiorità il pony, spostando poi la propria attenzione sull'umano dinnanzi a se.

« Dovresti addestrarlo meglio sai, è piuttosto insubordinato. »

« Come diavolo ti permetti !! Ora mi hai stancato !! » tuonò Black, illuminando il proprio corno di una forte luce smeraldo, facendo comparire un immensa bolla di inchiostro solvente sopra all'umano in bianco, facendolo inglobare all'interno.

« Vediamo quanto sarò disciplinato dopo che ti sarai sciolto li dentro !! » disse l'alicorno soddisfatto, notando però Nero porsi la mano destra sulla fronte.

« Che c'è ? Non ho fatto niente di male ha iniziato lui !! »

« Uff siete entrambi due teste calde. Kain, vedi di non fargli troppo male. » disse Nero, scrutando la faccia di Black esterefatta mentre la bolla di solvente da lui creata venne di colpo risucchiata verso l'interno, scomparendo nel palmo della mano metallica del ragazzo.

Quest'ultimo non appena l'intero solvente sparì, si sgranchì l'arto metallico, e voltando lo sguardo verso Black, che aveva iniziato ad incrociare gli arti anteriori in avanti, gli sferrò un tremendo calcio al petto, facendolo volare senza fiato all'indietro, impattando contro diversi alberi, restando fermo qualche istante al suolo.

« Ma accidenti a te !! Ti avevo detto di andarci piano Kain !! Guarda che non ti perdono se uccidi il mio giocattolo preferito !! » disse Nero con voce scocciata cominciando ad avvicinarsi al ragazzo che ripose a terra il proprio piede, voltando lo sguardo verso il proprio interlocutore intento ad agitare il bastone come un maestro di scuola.

« Non preoccuparti, non è morto. Gli ho solo spezzato le costole, nulla che non possa sistemare un po' di magia curativa o del tempo. Piuttosto, non è che ti sei un po' rammollito a stare con questi esseri, visto che mi sembri piuttosto apprensivo nei confronti di quello sgorbio. » disse con tono sospettoso il ragazzo fissando Nero che si bloccò di colpo, cambiando espressione, divenendo serioso.

« Non scambiare i sentimenti con il semplice utilizzo. Io non ho alcun tipo di legame con questi esseri, ma essi mi sono utili per i miei scopi, per questo non voglio che li elimini, tengo alla loro utilità non a loro, e dato che Black mi serve bene, non voglio che sia ucciso. Sono stato sufficientemente chiaro Kain ? » chiese il signor Nero, puntando la punta del suo bastone alla giugulare del giovane, che deglutendo con forza fece un leggero cenno di assenso.

« Molto bene. Ora seguimi, e vedi di non fare qualcosa che mi obblighi a venir meno alle leggi del Consiglio. » sentenziò l'essere oscuro levando il bastone dal ragazzo, cominciando a fluttuare in direzione di Celestia e Luna, seguito da Kain, che schioccando le dita fece sparire i simboli che aveva poco prima evocato.

Nello stesso istante, a poca distanza da Black, che stava respirando a fatica, si avvicinarono Rising Boss e Wisper, che osservarono prima il pony e poi i due umani in volo verso la sporgenza di una montagna.

« Che dici, lo eliminiamo ? » chiese il pony in armatura sollevando la propria lancia con la magia, tenendola verticale alla schiena del principe, attanagliato dal dolore che quasi gli impediva di respirare.

« No, non penso sia necessario. In questo stato ci è del tutto indifferente, non può ne attaccarci ne esserci utile, dunque propongo di investigare con attenzione su ciò che è avvenuto. » disse l'ex imperatore di Neo CarbonHorse, tenendo lo sguardo fisso verso i due umani.

« Vorrai dire, scoprire perché il tuo piano non ha avuto effetto !! Non solo Nero è ancora libero, ma ora c'è un altro essere con lui, e mio fratello è ancora vivo.

Non seguirò più i tuoi ordini. » disse Wisper, guardando in malo modo il pony dal manto bronzeo, sollevando la propria lancia, preparandosi a mettere fine alle sofferenze di Black.

« Idiota. Pensi che ti permetterò tutto questo ? » disse Rising Boss, fissando coi propri vividi occhi gialli lo stallone colpendolo al petto a sorpresa, facendo fuoriuscire una miriade di scintille nel punto di impatto sull'armatura, facendo arretrare di qualche passo il pony che subito si immobilizzò a causa della furia che crebbe in lui, nei confronti del suo attaccante.

« Maledetto !! Come o-» un nuovo e più potente gancio centrò Wisper nello stesso punto, seguito da una testata che lo fece cadere al suolo, facendogli scivolare via dagli zoccoli la lancia.

« Penso che la nostra collaborazione sia giunta alla fine ragazzo. Visto che ti rifiuti di obbedirmi, penso sia inutile lasciarti vivo.

Ma prima che tu muoia voglio dirti alcune cose che di certo ti aiuteranno ad andare all'altro mondo più facilmente. » disse lo stallone, afferrando l'arma persa dal pony, tenendola puntata contro il petto del pony, la cui armatura pareva leggermente rotta.

« Io sono Rising Boss, colui che ha ucciso la guardiana di questo tempo, ossia la madre di tua nipote, e dopo aver fatto ciò ho usato il suo corpo per creare dei sieri per essere immune alla sadsand, poi ho cresciuto la piccola, nata dalla guardiana parallela della dimensione prigione, Terra, come mia figlia, senza mai citare niente di voi, facendole credere di essere sua madre.

Dunque, non solo ai servito colui che ha ucciso tua nuora, ma anche colui che ora ti darà il colpo di grazia !! » tuonò Rising Boss, conficcando con forza la lancia nel petto dello stallone dal manto azzurro, frantumando l'armatura che aveva sul petto, facendo conficcare la lama nel terreno sotto la sua groppa.

Un leggero rigagnolo rosso cominciò ad uscire dalla bocca dello stallone, mentre due perfette righe di lacrime cominciarono a scendere dai lati del viso, finendo nella criniera.

« Tu...maledetto...dovesse volermici l'eternità ti distruggerò...» disse lo stallone, mentre l'armatura aveva cominciato a sbriciolarsi in tutto il corpo, lasciandolo senza alcuna protezione, mentre le sue forze continuavano a venire meno, e la sua rabbia ed incredulità continuavano a crescere.

« Oh io non credo proprio, vedi quel simpatico virus che ti si è fuso al corno, diciamo che ha avuto un piccolo effetto collaterale, che si è attivato quando non ha trovato magia sufficiente per il colpo, dato che serviva una vita, ma tu eri uno solo, ti ha privato dell'immortalità donata da Nero, ergo mio caro Wisper, stai morendo, e chissà quanto dovrai attendere al Tartaro prima di vedermi. »

« Non così tanto come credi !! » tuonò di colpo Black, stanco di ascoltare queste parole tremende ed inutili, alzandosi di scatto e, compiendo una piroetta in avanti spinse con forza Rising Boss in avanti.

Quest'ultimo però, grazie al potere del proprio corpo restò immobile, senza muoversi di un solo millimetro scrutando con un sorrisetto il principe di InkHeart, in piedi dinnanzi a lui, con il fiatone che stringeva con forza i denti per sopportare il dolore.

« Allora riesci a muoverti, i miei più vivi complimenti Black, sai forse aveva ragione lui, avrei dovuto lasciare che ti uccidesse. Ma poco male, lo farò io, ora. » disse Rising Boss, pronto a scattare in avanti quando, una forte fitta alla groppa lo bloccò.

Lentamente il pony abbasso lo sguardo, osservando due punte fuoriuscirgli da petto, mentre dalla bocca cominciò a scendergli un rigagnolo viola che gli sporcò il cappotto.

« No...sono io che prenderò la tua vita...e quella di mio fratello...io, io non morirò finchè non lo avrò ucciso, e salvato mia nipote prigioniera di Nero...» disse con debole voce Wisper, che con le ultime forze si era sollevato da terra lanciandosi contro il suo traditore, riuscendo a ferirlo gravemente grazie alla forca della propria lancia, che per effetto opposto del colpo eseguito gli si era conficcata ancor più in corpo.

« Tu maledetto !! Come hai fatto a ferirmi ? Non dovresti essere in grado di...Oh, ora capisco...» disse lo stallone, constatando che il pony sulla propria groppa avesse cessato di respirare.

« Dunque alla fine hai fallito, sciocco pony accecato dalla vendetta, levati di dosso !! » tuonò Rising, cercando di lanciarsi di groppa contro una roccia a poca distanza, venendo invece bloccato dalla magia di Black, che utilizzando quattro tentacoli d'inchiostro lo immobilizzò.

« Tu...hai creato fin troppo dolore...ORA BASTA !! PER TE E' LA FINE !! » tuonò l'alicorno, comparendo alle spalle dello stallone bronzeo, estraendo la lancia di Wisper che cadde al suolo, mentre Black, brandendo l'arma eseguì una spazzata orizzontale verso l'ex imperatore di Neo CarbonHorse, facendo volare via il berretto con ciò su cui era posato, facendoli atterrare a qualche metro di distanza.

« E con questo si chiude l'era del tuo terrore. » sentenziò l'alicorno regale, lasciando cadere a terra il corpo ormai senza vita di Rising Boss, e la lancia, avvicinandosi al pony dal manto azzurro, a terra ormai prossimo allo spegnersi, sollevandogli la testa con gli arti anteriori.

« Ehy coraggio amico resisti, ora cerco di curarti quella ferita, insomma devi salvare tua nipote no ? » disse l'alicorno dal manto nero, constatando come a differenza di ciò che aveva detto c'era ben poco da fare, dato che la lancia gli aveva trafitto di netto il cuore, lasciandogli soltanto qualche altro momento di vita che il pony sfruttò, posando il proprio arto destro sulla lancia passandola a Black.

« Ti...ti prego...io non so che genere di pony...tu sia, ma ti scongiuro...se sei davvero un principe io ti imploro...salva mia nipote...è rinchiusa in una sfera in madreperla...ti ti supplico...Nero l'ha rapita...salvala...io..» di colpo la voce del pony cesso, lasciando solo spazio al vento che aveva ripreso a soffiare tra le rovine del Crystal Empire, dove l'arto del pony toccò il suolo, ormai senza vita mentre la propria arma rimase sollevata in aria, dalla magia di Black.

Quest'ultimo posò con massima premura il corpo del pony a terra, sistemandogli la criniera in modo che il volto fosse scoperto, e ne incrociò gli arti sul petto, con la propria arma, bagnata dalle lacrime del principe.

« Io la salverò. Te lo giuro sul mio onore. » concluse il pony, alzando lo sguardo in direzione del punto dove aveva lasciato Celestia e Luna, assieme agli altri, compresa la puledra che solo ora Black aveva compreso essere la nipote di Wisper, osservando come Nero e Kain, fossero appena atterrati dinnanzi al gruppo.

« Dunque Celestia, colgo l'occasione per presentarti il mio caro collega ed ex allievo Kain, lui vi libererà dalla sadsand. » disse Nero, facendo avanzare il ragazzo, indirizzandolo verso AppleJack, puntandola con il bastone.

« Ma prima occorrerà un campione della malattia, quindi perdonateci la fretta ma ci serve lei. » sentenziò l'umano con tono per nulla rassicurante, mentre le cinque amiche, si frapposero tra Kain e la giumenta che aveva preso a tremare alla vista dello sguardo di quell'essere.

« Tu non la toccherai nemmeno con un dito !! » tuonò Twilight Sparkle fissando con astio il ragazzo, che sospirò annoiato dalla situazione.

« Nero, per quanto questi esseri irritanti dovranno essermi di intralcio ? » chiese il biondo, voltandosi con la testa verso il suo superiore che, sorridendo leggermente volse il proprio sguardo verso Celestia.

« Se loro non si spostano, non potremo curare la piaga, non è che potresti spiegarglielo ? » disse Nero con tono quasi sarcastico come se sesse parlando con una bambina, il che fece alterare l'alicorno che, ignorando la domanda dell'umano illuminò il proprio corno facendo sollevare AppleJack, facendolo volare dritta verso Kain, che l'afferrò con la mano destra per il collo, stringendo con forza, sotto gli sguardi sconcertati delle restanti principesse dell'amicizia.

Nello stesso istante il giovane aveva posto il proprio sguardo su Purity, a terra tra Shining Armor e Cadence che lo fissavano anch'essi sorpresi, cominciando a stringere gli occhi fino a ridurli a due fessure.

« Sei tu...»

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Capitolo 12
*** Capitolo XI - Che si chiami speranza ? ***


Lentamente Kain strinse il collo alla giumenta dal manto arancio, facendola gemere leggermente mentre la sua pelle pareva bruciare a contatto con la mano metallica dell'umano, che aveva posto il proprio sguardo sulla guardiana, apparentemente dimenticandosi della pony che stava involontariamente soffocando.

« Ehy tu !! Lasciala !! »

« Le stai facendo male smettila !! »

« Uhm...potresti lasciarla...giù...? »

« Ora ti faccio vedere io !! » tuonarono in sequenza le amiche mentre Rainbow Dash, con un forte battito d'ali si lanciò dritta contro l'umano, colpendolo sulla guancia sinistra con un fortissimo calcio a zoccoli uniti, voltandosi poi di scatto, con espressione soddisfatta certa di aver arrecato danni.

Con sua delusione però, non solo il colpo pareva non essere nemmeno stato avvertito, ma la presa attorno al collo della sua amica stava aumentando cominciando a farla diventare blu in volto.

« Ora basta !! Ragazze, gli zoccoli presto !! » sentenziò Twilight Sparkle, aggrappandosi alle proprie amiche che afferrarono anche la pony prigioniera, cominciando tutte e sei ad illuminarsi, mentre Celestia, tentò inutilmente di ammonirle vocalmente, ottenendo per tutta risposta la loro trasformazione in modalità rainbow power.

« Uff, ma perché deve sempre andare tutto per le lunghe. »sospirò Nero, facendo comparire una sedie nerastra alle sue spalle, su cui si sedette pacata, accavallando la gamba destra sulla sinistra osservando come il ragazzo, stupito per la luce improvvisa avesse lasciato la presa, spostando la propria attenzione sulle sei.

« Che esseri noiosi che siete, testardi ed cocciuti anche nel ricevere aiuto. » disse con tono scocciato Kain, schioccando le dita della mano destra, facendo apparire dinnanzi a se un cerchio magico marrone, che si frappose fra se ed il potente raggio magico multicolore scagliatogli contro dalle principesse dell'amicizia, che nel frattempo si erano unite, e sincerate delle condizioni della loro amica.

« Twilight Sparkle ora basta !! Obbedite immediatamente a quello che Nero ha detto !! » disse con tono imperativo Celestia, fissando con sguardo carico di insoddisfazione le sei, che lentamente cessarono l'attacco, restando immobili in aria fissandosi tra loro, fino a quando la voce dell'allieva non risuonò dopo un lasso di tempo che parve infinito.

« No...»

« Come hai detto ?! »

« HO DETTO DI NO !! » tuonò l'alicorno dal manto viola arcobaleno, fissando in malo modo la propria regnante, facendo restare lei e la sorella, senza parole.

« Noi non ci vogliamo più fidare di loro !! Da quando sono ad Equestria sono successe solo cose negative, quindi Princess Celestia, se volete davvero fare qualcosa per noi, cacciateli via !! Oppure prestatevi voi al posto di AppleJack !! » sentenziò la principessa dell'amicizia, tornando a scrutare in modo truce il ragazzo, che nel frattempo aveva fatto svanire il cerchio magico, cominciando ad avvicinarsi a Purity, che in quell'istante totalmente sorpresa e sconvolta dal proprio cambiamento fisico e da ciò che stava accadendo non riusciva nemmeno a muoversi, restando immobile ad osservare quell'essere bipede in avvicinamento.

« Tu...come è possibile...emani la sua energia...vieni qui ! » disse Kain, chinandosi di scatto, afferrando la giumenta terrorizzata per il collo, cominciando a fissarla coi propri occhi rubino magici, simili a quelli della puledra.

Nel medesimo istante Nero si alzò dalla sedia, con fare frettoloso avvicinandosi a velocità impercettibile al coetaneo, afferrandogli saldamente il polso dell'arto destra, facendo incrociare i loro sguardi.

« Prima elimina la sadsand, poi ti spiegherò tutto io. »

« Cosa c'è da spiegare ?! Pensi che non lo abbia già capito da solo. Finalmente dopo millenni l'ho ritrovata, ed ora vorresti che perdessi tempo per salvare questi inutili burattini ?! » chiese il ragazzo con tono impudente verso l'essere oscuro, che cominciò a stringere con forza l'arto del biondo che cominciò a digrignare i denti.

« No, non lo farai per loro. Lo farai perché me lo devi razza di ingrato, quindi piantala di perdere tempo, prima che sia io a perdere la pazienza con te. » sentenziò Nero, mostrando un leggero mutamento grigiastro in volto, che scomparve quasi subito, facendo però mollare istantaneamente la presa al ragazzo, rilasciando la puledra che tremando come un foglia cercò di alzarsi, senza ottenere però alcuna risposta dal suo corpo paralizzato dalla paura.

Nel medesimo istante Kain, dopo essere stato rilasciato dal proprio superiore, si rialzò, cominciando nuovamente ad incidere nell'aria delle scritture infuocate incomprensibili.

« Bene, direi che così dovrebbe andare. » disse con tono scocciato il ragazzo, risucchiando le scritture nel palmo della mano metallica comprimendole con forza finché dalle fessure del pugno non iniziò ad uscire una forte luce rossastra.

« Attenzione, questo sarà abbastanza potente come incantesimo. » sussurrò volutamente, sorridendo leggermente facendo sospirare nuovamente Nero, che fece cenno di commiserazione con la testa, osservando il giovane spalancare la mano dinnanzi a se, facendo fuoriuscire un cerchio magico rosso che partì in avanti ingigantendosi sempre di più, cominciando a trapassare apparentemente anche il terreno senza però creare solchi.

Tutti in quell'istante rimasero a bocca aperta mentre l'immenso incantesimo continuava ad allargarsi e crescere in dimensioni, fino ad oltrepassare gli orizzonti, non lasciando intendere le sue reali proporzioni divenute pari al pianeta stesso.

In quell'istante, mentre l'immenso simbolo magico cominciò a vorticare attorno al pianeta, come scansionandolo, in molti pony e creature pensarono che fosse giunta la fine lanciandosi al suolo, o finendo nella disperazione osservando l'immenso circolo rosso attraversarli, scoprendo che esso non aveva alcuna consistenza come se esso fosse solo nelle loro menti.

Lentamente l'immensa magia terminò il proprio corso, rimpicciolendosi istantaneamente a fine rotazione ricomparendo in dimensioni decisamente minori sul palmo del ragazzo, che lo scrutò con attenzione.

« Fatto ? » chiese Nero, avvicinandosi a Kain cercando di osservare anch'esso al meglio l'incantesimo che trasudava qualcosa di stranamente famigliare.

« Direi di si, anche se qualcosa non mi torna. Avevate detto che questa era una piaga, un elemento per così dire eppure io sento qualcos'altro all'interno di questa sadsand come voi la chiamate. » disse il biondo voltandosi verso le sei pony, ancora in guardia nei suoi confronti, seppur decisamente spaventate per ciò che avevano appena visto.

« Avverto un energia molto forte che pare attratta specialmente da quella pony di poco fa. » disse il giovane cominciando ad avvicinarsi alle principesse che si misero in guardia, fissandolo con astio, facendogli sollevare un sopracciglio.

« Toglietevi voi cinque, mi serve solo lei. » sentenziò il ragazzo che, senza lasciare loro il tempo di obbiettare partì in avanti ad incredibile velocità, colpendo con il tarso della mano sinistra le loro nuche in sequenza, facendole cadere a terra svenute, facendo svenire istantaneamente il rainbow power, mentre afferrò nuovamente per il collo AppleJack, avvicinandole al volto il cerchio magico, che parve reagire come attirato dalla giumenta che fissava con disgusto l'umano, cercando di divincolarsi, assestando calci a ganci sul polso dell'umano, senza ottenere nessun risultato.

« Apple...AppleJack...» fuoriuscì dal cerchio magico una vocina fanciullesca che fece di colpo venire un forte dolore al cuore alla giumenta dal manto arancio.

« Applebloom...? Ma...come...»

« AppleJack tesoro...sei tu...? » si aggiunse un altra voce, sempre femminile ma più anziana cominciando a far sgorgare le lacrime dagli occhi della principessa dell'amicizia.

« Granny Smith...anche tu...ma io pensavo che...»

« Nero vuoi spiegarmi cosa diamine sta succedendo ?! » chiese Celestia avvicinandosi ai due umani, mentre Luna si stava accertando delle condizioni delle restanti pony.

« Beh a quanto pare la piaga che Rising Boss vi ha scatenato contro non ha ucciso i costri coetanei, ma li ha solo tramutati in polvere, lasciando intatte le loro menti ed anime. »

« Detto in parole più semplici ? »

« In altre parole sono ancora vivi, razza di cavallo cornuto. Accidenti se siete arretrati voi pony, ora capisco perché siete così felici, vivente nell'ignoranza più pura. » disse Kain, fissando con disprezzo la monarca che digrignò i denti di rabbia cercando dio resistere all'istinto di saltare addosso all'umano immobile dinnanzi a se che, senza il minimo garbo, lascio cadere a terra la puledra dal manto arancio ridotta in lacrime, che teneva il proprio sguardo fisso verso il cerchio magico.

« Beh comunque il mio compito ora è finito, quindi col vostro permesso ho un altra questione da risolvere. » disse il ragazzo, assorbendo il cerchio magico nella mano destra, spezzando involontariamente il cuore di AppleJack che vide sparire ogni speranza per la propria famiglia.

« In effetti il nostro accordo comprendeva solo questo, ahimè è un vero peccato. In ogni caso, suppongo che ora tu voglia delle spiegazioni, vero ? » chiese Nero, puntando il proprio sguardo verso Purity, che teneva il proprio sguardo fisso sui due, mentre Princess Cadence e Shining Armor, leggermente ripresi dall'assalto di Sin, le si erano messi ai lati, come per proteggerla dai due umani.

« Te l'ho già detto, non voglio alcuna spiegazione. Ho già capito, chi è lei, e perché mi sentii attirato inspiegabilmente verso questa dimensione millenni fa. » disse il ragazzo, avvicinandosi con passo lento ma deciso alla puledra dal manto bianco come il latte, trovandosi di fronte una barriera azzurra e rosa, creata dai due sovrani del Crystal Empire.

« Non osare fare un altro passo verso di lei. »

« Non ti permetteremo di torcerle un solo crine. » dissero Shining Armor e Princess Cadence, scrutando con sguardo carico d'astio l'umano, che parve innervosirsi per l'affermazione dei due pony.

« Voi...razza di idioti...come osate anche solo dire una cosa del genere ?! NON SAPETE NULLA !! » disse con tono irato Kain, colpendo con un gancio la protezione creata dai due che si frantumò all'istante, sotto gli occhi increduli dei due.

Nello stesso istante, l'umano ricominciò ad avanzare colpendo prima con uno schiaffo il fratello di Twilight Sparkle, che aveva provato a caricarlo col corno, poi facendo sprofondare Cadence nel terreno fino al torace, dopo aver fatto comparire un cerchio magico verde sotto di lei, tramutando il terreno in sabbie mobili.

« Adesso basta !! Non erano questi gli accord-»

« TACI !! » tuonò acido Kain, colpendo con una testata Celestia, trasportataglisi davanti, finendo anch'essa a terra stringendosi il capo con gli arti anteriori.

« TIA !! Stai bene ?! » chiese correndo verso di lei Luna, posandosi accanto a lei, cercando di sostenerle la testa con le ali, cominciando a curarla con la propria magia, mentre Nero, immobile con il bastone puntato a terra, su cui aveva posto le proprie mani congiunte osservava con curiosità ciò che sarebbe accaduto quando il proprio coetaneo avesse compreso appieno la verità.

Nel medesimo istante Purity, venne sollevata in aria dalla magia del biondo, i cui occhi si erano illuminati di una vivida luce rossastra, facendo galleggiare la giumenta verso di lui, che la stava attendendo con la mano destra aperta in avanti.

« NUUUUUUU !! » tuonò la puledra riuscendo finalmente ad esprimersi rivelando come, a dispetto dell'età che il suo corpo dimostrava, la sua voce fosse rimasta quella di una puledrina, facendo per qualche istante fermare il proprio avvicinamento all'umano che aveva sollevato un sopracciglio, voltandosi verso Nero, che gli sorrise scherzosamente.

« Te l'avevo detto che ti sarebbero servite delle spiegazioni ragazzino, ma tu non vuoi mai ascoltarmi. Ah comunque hai qualcosa attaccato alla gamba sai. » disse l'umano, puntando la gamba sinistra di Kain, che abbassando lo sguardo constatato come AppleJack si fosse aggrappata al suo arto con tutti e quattro gli zoccoli.

« Levati immediatamente di dosso, bestia schifosa. »

« Aspetta !! Ti prego, ti scongiuro...dammi quel cerchio magico da cui uscivano le voci della mia famiglia !! » chiese con voce rotta dal pianto, la pony dal manto arancio, sollevando lo sguardo verso il volto dell'umano, specchiando i propri occhi smeraldo nei suoi incandescenti.

« Vattelo a prendere !! » disse l'umano, che con in gesto secco della mano destra getto a terra a qualche metro di distanza da se il cerchio magico che si condensò in una sfera rossiccia con inciso all'interno il simbolo dell'incantesimo.

La puledra lascio quasi istantaneamente la gambe del ragazzo lanciandosi verso il dono ricevuto, mentre Kain pose nuovamente la propria attenzione sul proprio coetaneo, che nel frattempo gli si era avvicinato, ponendogli la mano sinistra sulla medesima spalla, fissandolo coi propri occhi abissali.

« Mi spiace dovertelo dire, ma per quanto la sua energia sia simile lei non è Eve, non è tua sorella. » disse con tono secco Nero, osservando l'espressione sul volto del ragazzo farsi irata, e prima che potesse intuire le sue intenzioni si voltò con lo sguardo verso Purity, fissandolo con disgusto.

« In tal caso, sparisce dannata illusione !! » sentenziò il l'essere superiore, facendo apparire un cerchio magico verde dinnanzi alla mano destra, causando una forte raffica di vento, che scagliò a distanza la puledra, lanciandola oltre il terreno facendola precipitare dalla montagna.

Nel medesimo istante, mentre Cadence e Luna, rimasero inorridite da tale gesto, Nero ad fece camminò lentamente verso il punto in cui era svanita, osservando verso il basso, voltandosi poi verso Kain con un leggero sorriso.

« Cilecca. » disse l'umano, mentre dal basso, sbucarono ad alta velocità Black, con espressione seriosa in volto, mentre reggeva con gli zoccoli anteriori Purity, che stava strillando per la paura piangendo disperatamente.

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Capitolo 13
*** Capitolo XII - Passato e futuro ***


Per qualche istante il frastuono delle urla di Purity parve cessare non appena, scendendo dolcemente di quota Black, la riportò a terra, fissandola negli occhi rubino coi suoi bicromatici, sorridendo leggermente.

« Tranquilla, va tutto bene, sei al sicuro ora. » disse l'alicorno dal manto nero, fissando a poca distanza da se, a sinistra l'umano dagli occhi abissali, che lo stava osservando con un sopracciglio alzato, e con una smorfia insoddisfatta in volto.

Probabilmente l'essere supremo stava sondando i pensieri dello stallone, capendo già ciò che voleva fare, e come le sue prossime azioni sarebbero state tanto inutili quanto sciocche.

« Black, se-»

« No !! Non dire nulla Nero, so già tutto, me lo ha rivelato poco fa Wisper, il pony che si è sacrificato per liberarci da Rising Boss. » disse con tono secco il pony, avvertendo su di se tutti gli sguardi dei presenti, compreso Kain, che lo stava fissando piuttosto irato.

« Allora ti sei già ripreso, devo ammettere che non mi aspettavo fossi così rapido, insetto. Peccato che questa tua qualità sia pari alla tua stoltezza e inutilità. Avresti dovuto lasciarla cadere giù, la sua vita è un insulto nei miei confronti. » disse l'umano vestito di bianco, cominciando ad avvicinarsi verso i due, fermandosi solo quando Nero lo fissò con sguardo di ammonizione.

« Devo ricordarti ciò che ti ho detto ? Non puoi ucciderlo, e nemmeno distruggere questa terra. » sentenziò il signore oscuro, osservando il ragazzo sorridere in modo beffardo, ponendo la mano destra in avanti, puntando la giumenta seduta davanti al principe, che la stava avvolgendo con l'ala destra, cominciando ad illuminare il proprio corno.

« Già, ho detto che non avrei ucciso lui, e nemmeno distrutto il pianeta, ma non ho mai detto che avrei lasciato in vita gli altri abitanti. » disse il ragazzo, facendo comparire dinnanzi all'indice destro un cerchio magico rosso, da cui fuoriuscì un immensa fiammata diretta verso i due equini.

« E COMINCERO' DA LEI !! » tuonò Kain pregustando già l'odore della carne bruciata che però non venne per nulla colpita dal suo attacco.

Un attimo prima che il colpo andasse a segno, un flusso magico arcobaleno lo intercettò da destra, spazzandolo via.

« Noi non te lo permetteremo !! Forza ragazze !! » disse a gran voce Twilight Sparkle, in compagnia delle quattro amiche, riattivando quasi parzialmente il rainbow power, mentre Apple Jack, anch'essa trasformata, pareva ipnotizzata dalla sfera rossa, dentro alla quale era quasi certa di veder roteare le figure dei propri cari.

« Inutili e sciocchi esseri, state mettendo a dura prova la mia pazienza sappiatelo. » disse il ragazzo, che venne circondato dalle cinque che cominciarono a tempestarlo di colpi incrociati ad alta velocità che però non andarono mai a segno, poiché l'umano con velocità sopra ogni limite stava schivando ogni colpo con semplici movimenti di schivata, lasciando che le giumente colpissero l'aria.

« Ragazze spostatevi !! » tuonarono di colpo le voci congiunte di Celestia, ripresasi dalla testata, e Luna, in compagnia di Cadence, dissepolta, e Shining Armor, i quali unirono le proprioe forze sferrando un potentissimo assalto magico contro il ragazzo, rinchiudendolo in una barriera formata dai regnanti del Crystal Empire, in cui turbinarono gli incantesimi più distruttivi delle due sorelle di Canterlot.

« Allora lasciate che mi unisca anche io !! Con il tuo permesso piccola. » disse Black, liberando Purity dalla copertura delle proprie ali, volando verso l'alto, generando un immensa goccia di inchiostro smeraldo, che prese la forma di uno zoccolo, che utilizzò per schiacciare con forza titanica l'essere superiore rinchiuso nella barriera offensiva.

Il colpo decisivo dello stallone, provocò un immensa onda d'urto che si propagò nel terreno, facendo tremare l'intera montagna da cui scesero diverse valanghe che vennero però debellate quasi istantaneamente dall'intervento delle principesse dell'amicizia.

Nel medesimo istante Black annullò il proprio colpo, facendolo diventare una pioggia di solvente magico che andò a riempire la buca creata dal precedente colpo ricoprendo la barriera generata dagli altri alicorni che la annullarono, facendo si che gli attacchi di Celestia e Luna, rinchiusi all'interno con Kain reagissero con il solvente, causando una forte esplosione che venne contenuta da una barriera generata dall'alicorno dal manto rosa.

Per qualche istante regnò il più totale dei silenzi, mentre le fiamme gorgogliavano all'interno dell'incantesimo di contenimento mentre un leggero applauso eseguito da Nero, ritmava i propri passi durante l'avvicinamento a Black, sceso a terra, venendo immediatamente raggiunto da Purity che nascose il muso sotto la sua ala sinistra, rivelando come stesse tremando oltre ogni concezione equina.

« Niente male, davvero un incredibile esempio di combinazione magica. Mi chiedo perché non l'abbiate usata a suo tempo contro Master, ma non credo che sarebbe contata molto a quel tempo, come del resto ora. » disse l'umano, sbattendo la punta del proprio bastone al suolo, creando attorno a tutti i presenti una barriera nerastra un istante prima che, con un urlo disumano in sottofondo la barriera creata da Cadence finisse in pezzi e dalla buca piena di solvente in fiamme, fuoriuscisse Kain.

Quest'ultimo sollevandosi fra le fiamme, fece comparire un cerchio magico verde in mezzo alle fiamme, facendo fuoriuscire un immensa quantità di ossigeno compresso facendo di fatto crescere in modo esponenziale le fiamme, che divamparono in ogni direzione, per diversi chilometri riducendo in cenere tutto ciò che incontrarono sul loro cammino.

Qualche istante dopo, il colore dell'incantesimo del ragazzo mutò colore, divenendo rosso, riassorbendo all'interno l'inferno appena generato, lasciando solo terra bruciata ed un acre odor di bruciato attorno a se.

Lentamente il ragazzo scese a terra, ponendosi dinnanzi a Nero, che lo stava fissando con un sopracciglio alzato, mentre le barriere da lui create svanirono, mostrando i pony li presenti ancora vivi e vegeti, ma con pure espressioni di terrore.

« Dunque..è questa la potenza di un essere superiore...» sussurrò Black, cominciando a sudare freddo, sapendo che dovendo proteggere Purity non avrebbe potuto concentrarsi nella lotta al meglio che poteva, ed anche ammesso che ci fosse riuscito, non era certo di poter realmente fare qualcosa.

Ma una cosa era certa, nel suo corpo non vi era alcun intenzione di arrendersi e soprattutto di tradire la promessa fatta a Wisper, il cui corpo era stranamente stato protetto dalle fiamme, a differenza di quello di Rising Boss, completamente annerito dalla cenere.

« Kain, quale parte di “non distruggere ed uccidere” non ti è chiara ? » chiese Nero, fissando coi propri occhi abissali quelli rubino del giovane, che teneva in volto un espressione di puro disprezzo per l'azione perpetrata dal proprio maestro in difesa di quegli esseri.

« Sei cambiato. Tempo fa non te ne sarebbe importato nulla se degli esseri, anche se utili, fossero morti. Proprio come non te ne importò nulla di mia sorella, quindi perché tratti questi animali in questo modo ? Dimmelo Nero !! » disse acido il ragazzo, stringendo con forza i pugni producendo da quello destro un forte sferraglio metallico, mentre l'essere superiore sospirò facendo comparire in volto un espressione mistra tra il triste e lo scocciato.

« Per quante volte dovremo tornare su questo argomento Kain...non fui io a fregarmene, fu una sua libera scelta. Io non c'entrai. »

« TU AVRESTI POTUTO OBBLIGARLA !! » tuonò di colpo il ragazzo, rammentando gli antichi ricordi di prima di divenite un essere superiore, mentre Nero spostò leggermente lo sguardo verso l'alto, spostandosi all'ultimo secondo quando, come un meteorite Heaven Sin, ripresosi dalla caduta di poco prima si abbatte con gli zoccoli anteriori uniti sul capo piegato in avanti del ragazzo.

Questo colto alla sprovvista non reagì finendo a terra, col volto nella terra bruciata, mentre lo stallone dal manto bianco cominciò a colpirlo sulla schiena con violenza inaudita, puntando il proprio sguardo verso Black.

« PORTALA VIA !! FAI PRESTO !! » tuonò il pony intento ad attaccare l'umano sotto lo sguardo impassibile di Nero, che se ne stava immobile con le braccia incrociate dinnanzi al petto, stringendo con forza il bastone per il pomello in madreperla con la mano sinistra.

Ricordava bene il periodo che il ragazzo intendeva, ed era vivido nei suoi ricordi il momento in cui la terra natia dei due ragazzi stava per essere sommersa per sempre dalle acque e lui offrì loro la salvezza in cambio dei loro eterni servigi, ricevendo il consenso vocale dal ragazzo e tacito della ragazza.

Ma durante l'apertura del varco magico, una forza magica di pari potenza si era intromessa nel salvataggio, impedendogli di far passare entrambi, e fu in quel frangente che, dopo che Kain era già passato tenendo per mano la sorella, notando come il passaggio della sua unica parentela non fungesse cercò di tornare indietro, mentre lentamente il varco si chiudeva.

Ma prima che ciò accadesse, Eve, con le lacrime agli occhi brandendo una spada tranciò di netto parte del braccio destro del ragazzo, facendolo cadere all'indietro, fissandolo con le lacrime agli occhi ed un falso sorriso di speranza mentre l'onda anomala alle spalle della giovane sopraggiunse inesorabile in contemporanea con la chiusura del portale.

Per molti anni il ragazzo, pianse la scomparsa della sorella, morta perché lui vivesse, mentre Nero, pur conoscendo la verità decise di tacere, non essendo certo della reazione del ragazzo qualora gli avesse rivelato la verità su ciò che avvenne quel malaugurato giorno, dandogli invece in cambio un perfetto addestramento come essere superiore, sfruttandolo come propria pedina immortale, fino al giorno in cui non avvertì l'energia di sua sorella, provenire dalla dimensione equestre, ed andando contro i suoi stessi ordini, si recò qui, venendo colpito all'improvviso dall'incantesimo di sigillo.

E fino ad oggi era rimasto imprigionato li dentro, covando la speranza che la propria sorella fosse viva, e vendetta verso coloro che lo avevano colpito a tradimento.

Per un istante Nero credette quasi di sentirsi in colpa, ricordando poi che la vera colpa non era stata sua, ma di coloro che si erano intromessi, gli stessi che aveva punito sfruttando Master.

« Ora...ora basta...!! BASTA !! » tuonò di colpo il biondo, alzandosi di scatto, piantando un gancio destro di indicibile violenza al petto di Sin, sbriciolandogli tutte le ossa, causando il collasso degli organi e lo svenimento del pony, vivo solo grazie al proprio potere di immortalità.

« Ah, allora non ti eri addormentato sotto le carezze di quel pony. » disse nero con tono sarcastico, uscendo dai propri ricordi, fissando il ragazzo rialzarsi ritornando pulito, come se il terreno non lo avesse mai toccato, con in volto un espressione furente constatando come tutti i pony che erano li presenti erano spariti, degenerando in un tremendo urlo, coi pugni alzati verso il cielo che parve aprirsi per l'intensità della voce di Kain.

Nel medesimo istante Celestia, Luna assieme alle principesse dell'amicizia, i regnanti del Crystal Empire, Black e Purity erano ricomparsi nella sala regale del castello di Canterlot, usando i loro poteri combinati per generare in immenso incantesimo di teletrasporto.

Per quanto il numero dei presenti fosse elevato, nella grossa sala aleggiava un profondo silenzio, rotto soltanto dai loro respiri e dal pianto sommesso di Purity nascosta dietro a Black.

« Su su, tranquilla...vedrai che andrà tutto bene...» disse l'alicorno dal manto nero, allargando le ali, con le quali spostò l'unicorno dal manto bianco dinnanzi a se, sorridendogli dolcemente.

« Chi...chi sei tu..? E dove è il mio papà...? E Wisper.,,,? » chiese la giumenta, lasciando senza fiato il pony, al quale si formò un nodo in gola.

Non sapevo come dirglielo, probabilmente suo padre era morto, proprio come Wisper, ma dire una cosa del genere in un momento tanto critico non sapeva quanto potesse essere proficuo.

« Sono morti. Tutti morti. » disse con tono di voce irritante Rainbow Dash cominciando ad avvicinarsi al principe di InkHeart che la fulminò con lo sguardo, mentre Purity osservando la pegaso avvicinarsi minacciosamente ricominciò a piangere.

« Rainbow smettila ! Non stava parlando con te. »

« Già ma a quanto pare tu non sei abbastanza maschio per dirle la verità. »

« Non penso ti convenga andare avanti, ammesso che tu non sia diventata di colpo uno stallone sai. » disse Black, cercando di chiudere la questione con una battuta mentre guardando oltre la pegaso dalla sguardo decisamente irritato per quest'ultima uscita, vide AppleJack, circondata dalle restanti amiche, intente ad osservare il globo rosso, mentre Twilight Sparkle aveva iniziato a formulare diverse teorie a riguardo.

Nello stesso istante Princess Celestia e Princess Luna si avvicinarono a Black, ammonendo con lo sguardo Rainbow Dash che, dopo aver fatto segno al principe che lo teneva d'occhio, si allontanò in direzione delle amiche.

« Black, come pensi dovremmo agire ? Dubito che Sin lo potrà trattenere ancora molto, e Nero ha esplicitato la sua protezione solo nei tuoi confronti, dunque cosa pensi di fare ? » chiese la monarca del sole, fissando con leggera gelosia lo stallone sapendo che in ogni caso lui sarebbe sopravvissuto.

Quest'ultimo abbassò leggermente lo sguardo cercando una risposta convincente da fornire, mentre con l'arto anteriore destro massaggiava la criniera di Purity.

« Non lo so. E' evidente che è troppo superiore a noi, potremmo provare a chiuderlo nuovamente nella dimensione da cui è venuto e-»

« Impossibile. Quell'incantesimo è utilizzabile solo in contemporanea con i pony di Crystalia, ed ora non ne esistono più vivi ad Equestria. » disse Celestia interropendo di netto l'idea del principe di InkHeart che di colpo, spostò il capo verso il centro della stanza, dove una forte luce aveva iniziato a generarsi facendo scattare in guardia tutti quanti.

« Ecco ci siamo, è la fine !! » tuonò Luna, che venne subito protetta dalle ali della sorella maggiore, pronta a tutto, mentre la luce crebbe fino ad impedire ai presenti di tenere gli occhi aperti.

Fu in quell'istante, mentre tutti erano temporaneamente accecati che un piccolo zoccolo bianco sfiorò la guancia di Purity, facendola di colpo regredire al suo stato infantile.

Nel medesimo istante, la luce scomparve, lasciando constatare ai pony la presenza al centro della stanza di una seconda giumenta, del tutto simile alla guardiana, vestita con un lungo velo bianco che le partiva dal collo, con intarsi dorati.

« E...e tu chi saresti...? Un altra falsa guardiana...? » disse titubante Celestia, avvicinandosi di qualche passo, pronta al combattimento sostenuta dai lati dai sovrani del Crystal Empire e dalla sorella.

La giumenta sbatté con calma gli occhi, sorridendo dolcemente.

« Io sono Eve, e sono venuta per salvarvi tutti. »

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Capitolo 14
*** Capitolo XIII - L'inizio della resa ***


 

Il bagliore nella stanza scomparve del tutto, lasciando nel silenzio più totale i regnanti dei vari, comprese le principesse dell'amicizia, mentre la giumenta immobile al centro della stanza li stava fissando uno ad uno, con un gentile sorriso in volto.

« Mi dispiace molto per quello che è accaduto a causa di mio fratello, vi assicuro che non è malvagio. E' solo molto cocciuto. » disse Eve, avvicinandosi di qualche passo verso Shining Armor e Cadence, che seppur feriti si misero in guardia, facendo fermare qualche istante la giumenta che li osservò coi propri occhi rubino.

« Non temete, non sono qui per combattere, lasciate che curi i vostri mali. » disse con voce soave, illuminando il proprio corno di una forte luce rossa che avvolse i due regnanti, cominciando a far svanire le lesioni presenti sui loro corpi, ristabilendo completamente l'ala rotta dell'alicorno rosa.

« Incredibile...Non sento più male. » disse il fratello di Twilight Sparkle, sentendosi in piena forma, osservandosi gli zoccoli anteriori, mentre la propria consorte fece un leggero volo in avanti, fermandosi a pochi passi da Eve, fissandola con gentilezza.

« Ti sono grata per ciò che hai fatto, ma dimmi, si tu la vera Guardiana della fonte ? » chiese Cadence, mentre il resto del gruppo si era avvicinato alla puledra fissandola con sguardo interrogativo, al quale lei rispose cessando di illuminare il proprio corno, sedendosi.

« In un certo senso si, ma anche no. Vedete, la cosiddetta Guardiana era una parte di me, mentre io dimoravo all'interno della fonte, in quel modo avevo separato la mia magia dalla mia fisicità. » disse la pony lasciando tutti a bocca aperta, compreso Black, che ora teneva in braccio Purity ritornata praticamente neonata intenta a dormire.

« Mah sei un pony, come può essere sorella di quell'umano ?! » chiese di colpo Luna, scrutando il corpo latteo della pony, che abbassò leggermente lo sguardo.

« Questo non è il mio vero aspetto, l'ho adottato soltanto per restare nel vostro mondo, in modo che potessi essere accettata. In tal modo avrei potuto curarvi e proteggervi senza creare scompiglio. » disse la giumenta facendo sollevare un sopracciglio a Black.

« Beh questo posso capirlo però mi sfugge una cosa, non ti ho mai visto fare nulla per aiutarci, cioè non voglio incolparti però...Nightmare Moon, Discord, Tirek, Master...sai mi sembravano pericoli decisamente eloquenti, e tu non eri in nessuno di questi luoghi, dunque come giustifichi tale cosa ? » chiese il principe di InkHeart facendo focalizzare l'attenzione di tutti sulla giumenta che sorrise dolcemente.

« Con la fiducia. Ero certa che voi avresti sconfitto tutti questi rivali. E' da molto che mi trovo sulla vostra terra, da quando Queen Galaxia e King Cosmos mi ci hanno condotta, ho assistito alla sconfitta di Master e, grazie a voi, alla sua redenzione. Per questo non sono mai intervenuta, poiché interferire nella vita dei mortali dovrebbe essere proibito. » disse Eve, ricambiando lo sguardo di Black, che pareva essere rimasto soddisfatto della risposta, seppur un poco stupito con la facilità con cui era riuscita a creare la calma attorno a se, facendo dimenticare a tutti il pericolo che stavano correndo.

« E come la mettiamo con Heaven Sin ? » disse Twilight Sparkle, intromettendosi nel discorso, fissando la puledra dal manto bianco con sguardo di rimprovero.

« Anche lui era mortale, però alla fine ha iniziato ad amarti e restare al tuo fianco, malgrado ti abbia uccisa. Dunque questo non va contro ciò che hai appena detto ? »

« Twilight Sparkle, ci sono certe leggi e convinzioni che a volte vengono meno. Tu stessa ne sei la prova, un tempo non credevi nel potere dell'amicizia ed ora ne sei fiera rappresentante, questo perché hai messo da parte le tue convinzioni.

Io sono ancora convinta che gli esseri superiori non debbano avere a che fare con gli esseri mortali, ma se si tratta di amore, non esiste valico che sia insormontabile. » rispose Eve, fissando con gli occhi rubino l'alicorno dal manto viola che si zittì di colpo, scostando lo sguardo verso il proprio fratello che sorridendole, le fece un segno di assenso col volto.

Nel medesimo istante la giumenta spostò la propria attenzione su Apple Jack, constatando come la puledra avesse ancora lo sguardo fisso sulla sfera rossa, dalla quale provenivano le voci dei suoi parenti.

« Mi faresti vedere quell'oggetto ? » chiese la giumenta ricevendo come risposta un occhiataccia dalla pony dal manto arancio, che in nessun modo voleva separarsi dall'unica cosa che le dava un minimo di speranza.

« Tranquilla, non ho alcuna intenzione di rubartelo, voglio solo osservarlo meglio. » disse con voce soave la puledra, riuscendo a convincere la pony anche grazie agli sguardi delle cinque amiche.

Lentamente la guardiana illuminò il proprio corno, sollevando in aria la sfera, portandosela difronte, poggiandovi sopra lo zoccolo destra con gli occhi chiusi.

In quell'istante ella sentì in un attimo solo le migliaia di centinaia di pony ghermiti dalla sadsand dimenarsi e gridare aiuto dispersi nella polvere rinchiusa nell'oggetto.

« E' terribile, non posso immaginare a come si possa pensare di fare ciò a degli esseri viventi. » disse con voce rattristata la pony, togliendo lo zoccolo dall'artefatto, facendolo galleggiare nuovamente verso la puledra dal manto arancio che lo afferrò con riguardo ed attenzione.

« Però si può ancora fare qualcosa per loro. » disse Eve, sollevando il volto cominciando a sorridere verso Apple Jack, che seppur cominciando a piangere aveva stampato in volto un immenso sorriso.

« In che modo ?! » chiese Celestia, attirando l'attenzione della pony verso di se, osservandola sollevarsi in contemporanea con tutti, mentre Black, stanco di fare il baby sitter affidò la piccola Purity a Cadence che fece impallidire il marito con uno sguardo piuttosto esplicito.

« Dobbiamo recarci alla Mirror Pool, una volta giunti li, basterà immergere la sfera all'interno e romperla, per far si che la sadsand si disperda in essa e sentendo le anime dei vostri cari, li leghi ad un nuovo corpo, e grazie alla mia magia come supporto essi potranno tornare alla vita. » disse la giumenta, fissando la monarca del sole, con sguardo serio non del tutto convinta della buonafede della puledra, visto ciò che aveva detto poco prima.

« Tutto questo sembra eccelso, però chi ci assicura che tu non sia in combutta con Nero o con tuo fratello ? Non possiamo avere certezze che ciò che dici sia vero o non sia parte di un loro piano. » disse Celestia avvicinandosi a Eve che senza perder e il proprio portamento le sorrise.

« Anche se avessi voluto non potrei farlo. In questa mia forma non sono in grado di combattere, ed in ogni caso non sono in combutta con loro, io ho un debito nei confronti dei tuoi genitori, che mi salvarono tempo fa evitandomi la fine di Kain, ed intendo saldare quel debito oggi, con tutti voi. » disse con tono convinto la pony a cui Black si avvicinò con sguardo sicuro di se.

« Allora, andiamo ? » chiese il principe, fissando anche le restanti pony nella stanza che cominciarono ad avvicinarsi, tutte meno Cadence, che teneva in braccio la piccola Purity.

« Voi andate, noi resteremo qui per ogni evenienza, anche perché qualcuno dovrà pur restare con questa piccolina. » disse l'alicorno dal manto rosa sfoggiando un espressione entusiasta a differenza del marito.

« Allora possiamo andare, Luna, Black, Twilight useremo lo stesso incantesimo di poco fa. » sentenziò Celestia cominciando ad illuminare il proprio corno insieme agli altri equini, cominciando ad emettere una fortissima luce bianca che culminò con un forte luccichio, facendoli svanire.

Nel medesimo istante il gruppo ricomparve nella grotta, a poca distanza dalla Mirror Pool, dove Pinkie Pie tentò subito di rituffarsi venendo però bloccata dalla magia ci Rarity.

« Non ci provare, una volta è più che sufficiente. » sentenziò la stilista fissando con rimprovero la giumenta dal manto rosa mentre Eve, seguita da Celestia, Luna e Black cominciò ad avvicinarsi alla pozza d'acqua.

« E' ancora intatta fortunatamente, ora bisogna immergervi il cristallo. » disse la puledra fissando AppleJack che lentamente si avvicinò allo specchio d'acqua piuttosto titubante.

« Ma siamo certi che funzionerà davvero ? »

« Hai la mia parola, presto rivedrai la tua famiglia giovane puledra. » disse la Guardiana osservando la giumenta lanciare la sfera in alto, precipitando verso le acque della Mirror Pool.

Ma nel medesimo istante in cui la sfera fu prossima a sfiorare lo specchio d'acqua, si bloccò, venendo di colpo attirata a velocità impressionante verso un punto buio della grotta.

« Ma cos-»

« Davvero niente male, un bel modo di entrare in scena Eve, davvero mi stupisci. Anche se avresti dovuto saperlo che ero a conoscenza di questo metodo di risoluzione del problema. » disse Nero, fuoriuscendo dall'oscurità applaudendo leggermente con il proprio sguardo abissale puntato sulla Guardiana che arretrò di qualche passo, avvertendo una seconda presenza nella parte opposta della caverna.

« Sorella, quanto tempo. Finalmente ti ho trovata, anche se in questa forma piuttosto animalesca. » disse Kain, fuoriuscendo dall'oscurità, tenendo stretta nella mano destra la sfera rossa.

« Kain...fratello, cosa...cosa vuoi fare ? » chiese la giumenta leggermente impietrita alla vista del proprio fratello, che di colpo con un leggero cenno delle dita della mano sinistra fece volare in avanti proprio davanti agli zoccoli della sorella, Heaven Sin, completamente frantumato in ogni osso.

« Penso che questo sia tuo sorellina. » disse con tono di voce scocciato l'umano, continuando il proprio avvicinamento scrutando gli esseri che aveva di fronte, fronteggiando particolarmente Black, incrociando il suo sguardo rubino con quello bicromatico del pony.

« SIN !! NOO !! Rispondimi ti prego !! » gridò Eve cominciando a piangere, sollevando il volto del pony, che seppur ridotto ai minimi termini le sorrise gentilmente.

Nel medesimo istante il principe di InkHeart si frappose tra il biondo ed i due innamorati.

« Che vuoi animale ? Non vedi che devo andare da mia sorella. Levati dalla mia strada. »

« Costringimi. » rispose l'alicorno dal crine smeraldo, fissando spavaldo l'umano che stringendo con forza i denti si rese conto di non poterlo tangere, visti gli ordini di Nero, ma al contempo cominciò a pensare ad una soluzione.

« Non vale la pena sprecare il mio tempo con esseri inferiori come voi, piuttosto che ne pensate di uno scambio ? » chiese l'umano sorridendo leggermente.

« Che tipo di scambio ? » chiese lo stallone, mentre avvertiva alle proprie spalle la magia curativa di Eve, cominciare a guarire Sin.

« Niente di che, il cristallo contenente le anime dei vostri amici e parenti, in cambio di mia sorella. » disse Kain, puntando l'indice sinistro verso la giumenta dal manto bianco, tenendo l sfera rossa ben visibile nella destra, mentre Nero osservava compiaciuto lo spettacolo.

« Vedo che finalmente usi la testa Kain, dopo millenni mi sembrava anche l'ora. » sussurrò l'essere supremo, avanzando verso il gruppo, trovandosi però Celestia e Luna, a bloccargli la strada con sguardo truce, in compagnia delle sei principesse dell'amicizia che avevano iniziato a caricarsi per ottenere il massimo potere rainbow.

« Tu non ti avvicinare !! »

« Stavolta hai esagerato Nero, non te la faremo passare liscia !! » tuonarono le sorelle di Canterlot, cominciando ad illuminare i propri corni di una forte luce dorata ed azzurra, mentre l'umano le fissava con un sopracciglio alzato.

« Beh, per uno che ragiona otto perdono la testa, mi sembra quasi il karma. » disse il signor Nero, fermandosi qualche istante a pensare sul da farsi mentre il duello di sguardi tra Black e Kain procedeva, assieme alle riflessioni dello stallone sulla proposta fattagli.

Per qualche istante il silenzio parve regnare sovrano, mentre Sin totalmente ripresosi, si schierò affianco di Black, con cui scambio uno sguardo di intesa, a cui il principe aggiunse un sorrisetto compiaciuto fissando l'umano dinnanzi a loro.

« Sai, c'è chi troverebbe fantastica la tua offerta, scambiare una sola vita per migliaia, una sconosciuta per parenti e cittadini, ci vorrebbe davvero un pazzo per rifiutarla.

E come sai, io non sono pazzo. » disse Black, osservando l'espressione compiaciuta sul volto di Kain.

« Dunque accet-» provò a chiedere l'umano, venendo però zittito da un duplice gancio frontale scagliato dai due stalloni sul suo volto, facendolo arretrare di qualche metro.

« Come dicevo, non sono un pazzo, io sono Prince Black !! » sentenziò lo stallone dal manto nero, atterrando al suolo con Heaven Sin, preparandosi ad attaccare nuovamente il biondo, che aveva cambiato totalmente espressione, cominciando a digrignare con forza i denti, sotto lo sguardo di Eve, immobile alle spalle dei due pony con un espressione affranta in volto.

« Voi...guardate cosa avete fatto...avete reso triste Eve !! ORA MORIRETE !! » tuonò Kain, lanciandosi in avanti in contemporanea con i due stalloni riempiendo la stanza con le loro tre urla.

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Capitolo 15
*** Capitolo XIV - Il prezzo dell'amore ***


« Dannate bestie !! COME AVETE OSATO ?! » tuonò Kain in preda alla furia più cieca, scattando in avanti in corsa, in contemporanea coi due stalloni.

Quest'ultimi intercettarono i due potenti pugni sferrati dall'umano, fermandoli in contemporanea, mostrando una forza che nessuno dei due principi pensava di possedere.

« Ma come ?! »

« Vai Sin ora !! »

« Si !!» rispose lo stallone del manto castano all'appello di Black, facendo presa sul polso sinistro ed in contemporanea con il coetaneo eseguirono un ribaltamento in avanti, scagliando l'umano nella direzione opposta, facendolo volare in direzione di Nero.

Questo rimase immobile, intercettando il proprio allievo con il proprio bastone, colpendolo con violenza inaudita con una postura da battitore da baseball, lanciandolo dritto contro una parete che sfondò di netto, facendo tremare l'intera grotta.

Nel medesimo istante, tutti gli occhi dei pony si erano spostati sull'essere supremo, vista l'azione da lui appena compiuta che pareva essere in loro favore.

Lentamente l'umano dall'abito scuro si voltò verso di loro sorridendo.

« Non penserete davvero che l'abbia fatto per voi. Semplicemente volevo evitare che mi centrasse, e poi era da tanto che non vedevo un essere superiore talmente arrabbiato da dimenticarsi di usare i propri poteri. » disse divertito il signor Nero, puntando al suolo il suo bastone, poggiandovi entrambe le mani sopra il pomello in madreperla, mentre dal buco della parete avevano iniziato a sentirsi dei passi in avvicinamento.

« Black, prepariamoci. » disse Heaven Sin, scrutando il principe di InkHeart in volto leggermente deluso dall'aver appreso che il proprio avversario non stava sfruttando i propri poteri.

Certo era un vantaggio immenso, ma allo stesso tempo non vi era alcun divertimento a combattere contro un essere che non faceva sul serio.

Nel medesimo istante Eve, osservando con severità il fratello uscire dalla roccia, con in volto un espressione inconcepibile in volto, mista tra rabbia e pazzi, si frappose tra lui e le principesse di Canterlot, che erano proprio lungo la sua strada, mentre Black e Sin, si stavano lanciando verso di lui.

« Kain, cessa questa pazzia ti prego !! Restituiscimi la sfera con le anime così che io possa aiutare questo popolo !! » disse la giumenta dal manto bianco, fissando coi propri occhi rubino il biondo, che cominciò a ridere in modo quasi maniacale, mettendosi la mano destra sul volto, graffiandoselo nel lato destro.

« Io...non tratto con gli animali da macello...» disse Kain, tornando di colpo serio, mentre tre linee di sangue avevano iniziato a scenderli lungo il volto.

Nello stesso istante puntò la propria mano destra verso la sorella, ghignando pazzo.

« Sparisci, pony. » sentenziò, facendo comparire un cerchio magico azzurro seguito da uno verde, dalla cui unione fuoriuscirono delle lance di ghiaccio che puntarono la Guardiana, che serrò gli occhi un istante prima del contatto.

Quest'ultimo però non avvenna grazie al tempestivo intervento di Celestia e Luna che distrussero varie lance con i propri flussi magici, e l'attacco di Black e Sin diretto al ragazzo che venne colpito simultaneamente da un gancio ascendente al petto dallo stallone dal manto nero, ed alla testa da colpo a martello discendente dell'innamorato di Eve.

Nel medesimo istante, mentre a causa della violenza del colpo la grotta tremò di nuovo, e Kain si piegò in avanti sbuffando, i due pony si scostarono di colpo sorridendo un attimo prima che un immenso flusso magico arcobaleno centrasse in pieno il ragazzo, cominciando a pietrificarlo.

« Con questo dovrebbe essere sistemato !! » sentenziò Twilight, al centro delle cinque amiche, tenendo puntato il corno verso la statua del biondo a cui Black, avvicinatosi diede tre forti colpetti sulla testa.

« Beh ora è una testa di coccio di fatto direi. » disse il pony, illuminando il proprio corno, rimuovendo dalla mano sinistra della statua la sfera rubino, gettandola dritta nella Mirror Pool a cui Eve si avvicinò rapidamente, immergendovi la punta del corno cominciando ad illuminarlo do una fortissima luce rossa, cercando di non pensare all'azione appena compiuta dal fratello nei suoi confronti.

« Ehy Nero, forse dovresti trovarti allievi migliori, questo è stato quasi più facile di Master da sconfiggere. » disse Black, volando dinnanzi all'umano che lo fissò annoiato coi propri occhi abissali.

« Tu dici ? E' evidente che non hai ancora capito una cosa mio caro Black, a partire da un essere superiore, fino ad arrivare ad un supremo come me, non importa quanto tu colpisca forte, o lo faccia a pezzi, non lo potrai sconfiggere poiché per farlo dovresti eliminare la fonte di potere, ed in questo caso beh, direi che la vostra mossa è stata la cosa peggiore da fare. » concluse Nero, fissando le sei principesse dell'amicizia sgranare di colpo gli occhi, mentre l'umano difronte allo stallone, eseguì una stoccata col bastone passando proprio accanto al suo collo, facendo risuonare alle sue spalle un immensa onda d'urto creata dall'impatto del pugno destro di Kain, che aveva assorbito completamente la copertura in roccia, contro la punta dell'arma di. Nero.

« No no no, ti ho detto che lui non puoi ucciderlo. » disse il maestro all'allievo, eseguendo il medesimo gesto detto con l'indice, osservando con soddisfazione le due espressioni irate del principe di InkHeart e di Kain.

Quest'ultimo constatando di non riuscire a sopraffare il potere del proprio maestro, si voltò di scatto, colpendo con un violentissimo calcio laterale al collo, Sin, spezzandoglielo di netto facendolo quasi impattare contro Eve, intenta ad infondere la proprio magia nella Mirror Pool.

Ma prima che ciò accadesse, il fratello, sollevando l'indice sinistro fece comparire un cerchio magico marrone a poca distanza dalla sorella facendo sollevare una colonna di roccia che intercettò lo stallone dal manto bianco schiacciandolo contro il soffitto con un sordo tonfo che rimbombò nella grotta.

« E lui per ora è sistemato, ora tocca a voi. » disse il ragazzo, voltando il proprio sguardo verso Twilight e le sue amiche, sollevando la mano destra aperta verso l'alto facendo comparire sotto le giumente cinque cerchi magici azzurri da cui fuoriuscì un vento gelido che surgelò istantaneamente le cinque amiche di Twilight che, ebbe appena il tempo di rendersene conto, per poi essere colpita sulla groppa dal tallone del ragazzo, che la colpì con un colpo a gamba tesa, facendola cadere con violenza verso il terreno.

Celestia e Luna tentarono invano di intercettarla, finendo schiacciate dalla puledra che assieme a loro sprofondò a terra per diversi centimetri creando una rientranza nel terreno entrambe prive di sensi.

In quell'istante, mentre Kain cessò la propria opera Black, scrutandolo con odio spalancò le ali, ricambiando lo sguardo rubino dell'umano con il suo bicromatico.

« Io ti faccio a pezzi. » ringhiò il pony con le vene pimpanti nel collo e sulla fronte, mentre Nero, gli pose il bastone difronte in diagonale, come a volergli sbarrare la strada.

« Hai proprio deciso di affrontarlo ? Sai che non hai speranze. » disse l'umano fissando con sguardo curioso l'equino, che spostò la sua attenzione su di lui.

« Non ha importanza se non c'è speranza. Non si può restare fermi davanti a queste azioni, e se tu non hai intenzione di fare niente a causa delle tue stupide leggi, beh scusami Nero, ma preferisco morire tentando piuttosto che restare vivo solo grazie alla tua protezione mentre tutto intorno a me va in malora !! » tuonò Black, spostando con lo zoccolo sinistro il bastone dell'umano, lanciandosi in volo verso Kain, che lo stava aspettando immobile con sguardo famelico.

« Se è così che la pensi, beh direi che non posso farci niente. Peccato, mi avevi servito bene. » disse Nero, facendo un cenno con la mano al proprio allievo che, senza perdere tempo colpì con un calcio l'ala destra del principe di InkHeart spezzandone di netto le ossa, mentre il pony, attanagliato dal dolore piantò il proprio zoccolo sinistro in volto al ragazzo, mettendo tutta la forza che aveva in quel gancio che però parve non avere il minimo effetto.

« Preparati ora ti spedirò al creatore dannata bestia !! » tuonò Kain piantando lo stivale nello stomaco del principe, facendolo volare al suolo a poca distanza da Eve, che nel medesimo istante risollevò la testa, voltandosi verso il fratello in procinto di dare il colpo di grazia a Black, immobile al suolo con un rivolo di sangue che scendeva dal labbro inferiore.

« No...Eve...scappa...non..non riesco a muovermi...non posso difenderti..» sussurrò con sconforto lo stallone dal crine smeraldo cercando dentro di se la forza per riuscire a muoversi, osservando di sfuggita Nero, immobile dalla porta opposta della grotta, intento ad osservare ciò che accadeva senza mostrare particolare interesse, senza sapere che in realtà qualcosa stava cambiando.

« Non temere Black, non permetterò a mio fratello di causare altro dolore. » disse la giumenta cominciando ad illuminare il proprio corpo di una forte luce bianca, iniziando lentamente a mutare aspetto, mostrando la propria vera forma.

Dinnanzi a Black, che sollevò a fatica la testa ora si trovava una splendida fanciulla dalla carnagione biancastra, e dalla lunga chioma smeraldo, vestita soltanto da una tunica divisa in due parti, lasciando scoperto la pancia e le caviglie, mentre ai piedi indossava due grossi stivali neri simili a quelli del fratello.

Quest'ultimo sorrise felicemente, osservando finalmente sua sorella, e non un pony con la sua voce, e cominciò a scendere fino a fermarsi a poca distanza dalla ragazza, allargando le braccia.

« C'è n'è voluto di tempo Eve, coraggio vieni ad abbracciarmi, mia adorata sorella. » disse Kain osservando la sorella cominciare lentamente ad avvicinarsi a lui, tenendo lo sguardo basso e le braccia lungo distese ai fianchi.

« No..ferma !! Ferma !! Non devi consegnarti a lui per noi !! Non puoi !! » disse Black, facendo appello a tutte le energie che gli erano rimaste, cercando di alzarsi, riuscendo soltanto a rompersi altre ossa, urlando di dolore, facendo riecheggiare la propria voce nella grotta.

Nel medesimo istante, dalle guance della ragazza avevano iniziato a scendere delle calde lacrime, che gli segnavano il viso, mentre era ormai quasi giunta davanti al fratello con un grande sorriso stampato in volto, che Nero, dalla parte opposta della grotta osservava leggermente schifato.

« Non ho altra scelta Black. Io, ho portato a tutto questo ed ora sarò io a porvi fine. Ti prego, prenditi cura di mia figlia e spiega tu al mio amato Sin il perché della mia scelta. » concluse Eve, posando il volto in lacrime tra il collo e la spalla destra di Kain, che la strinse in un caloroso abbraccio.

« Finalmente, ora che ti ho trovata possiamo andarcene da questo sudicio mondo. » disse il ragazzo, cominciando a far apparire sotto i due un cerchio magico multicolore, all'interno del quale cominciarono a sprofondare, svanendo dalla vista di Black, che riuscendo a ribaltarsi in avanti cercò di trascinarsi fino li, gridando con tutta l'aria che aveva in gola, osservando impotente i due svanire nel nulla, restando “solo”.

« Perchè...perchè, PERCHE' ?!? NON E' GIUSTO MALEDIZIONE !! QUESTO NON PUO' ESSERE L'UNICO MODO !! » tuonò il pony che in preda al dolore fisico e mentale, avvertì al proprio fianco la comparsa di Nero, che lo stava fissando dall'alto con sguardo quasi dispiaciuto.

« TU...E' TUTTA COLPA TUA !! PERCHE' NON HAI FATTO NULLA ?! PERCHE' ?! »

« Per le mie reg-»

« NON DIRE INUTILI BUGIE !! SMETTILA, SMETTILA !! LA VERITA' E' CHE SEI SCHIAVO DEL CONSIGLIO ANCHE TU !! AVETE CREATO LEGGI PER LIMITARVI, PER NON INTERFERIRE CERTO...e suppongo che in certi casi sia giusto, ma se si dispone di tutto quel potere dovrebbe essere normale cercare di fare del bene !! Anche se questo vuol dire violare le regole !! » tuonò lo stallone, fissando coi propri occhi bicromatici in lacrime quelli abissali del suo interlocutore che, mentre dalla Mirror Pool avevano iniziato a provenire centinaia di migliaia di voci ed una forte luce stava rischiarando l'intera grotta, pose la propria mano destra sulla testa di Black.

« Mi dispiace, per tutto questo, amico mio. » disse con tono serio l'essere supremo mentre a causa delle ferite il pony cominciò a perdere i sensi, cadendo col volto al suolo, mentre un mare di luce e di voci invase la grotta, facendo svanire dalla sua vista l'umano.

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