Estel-la mia speranza sei tu

di elichan91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tu,mio salvatore ***
Capitolo 2: *** L incontro ***
Capitolo 3: *** Emozioni ***
Capitolo 4: *** Destino ***
Capitolo 5: *** Passione ***
Capitolo 6: *** Partenza ***



Capitolo 1
*** Tu,mio salvatore ***


Il vecchio ch’è forte non s’aggrinza,

Le radici profonde non gelano.

Dalle ceneri rinascerà un fuoco,

L’ombra sprigionerà una scintilla;

Nuova sarà la lama ora rotta

E re quei ch’é senza corona.”


Aragorn
La Contea era stato per molto tempo la mia dimora,li ero cresciuta tra gli affetti dei mezzuomini ma in cuor mio sapevo che quello non era il luogo adatto a me. Non appartenevo a quel mondo,a quel mondo fatto di compassione e umilta.E cosi decisi di  partire.
 Erano giorni che vagavo x il mondo,alla ricerca di un posto da chiamare davvero casa ,alla ricerca di qualcosa che da anni non trovava risposta;quando una bufera mi colse inpreparato,stanco e afflitto da mille preoccupazioni caddi in un turbinio di pensieri e non ricordai piu nulla.
 Ricordo solo che mi svegliai di colpo,un leggero vento alle spalle e  come per innaturale magia oscura la tempesta di neve aveva lasciato spazio a qualcosa di ancora piu spaventoso e minaccioso.
Aperti gli occhi vidi in lontananza una nuvola di fuoco,che attirava a se ogni cosa sul suo cammino,animali,costruzioni,uomini,donne e bambini ..niente sembrava arrestare il suo cammino.
E dove passava,il Nulla.
Provai ad alzarmi ma il vento come se fosse animato da cattive intenzioni mi impediva di farlo,ero stordito e debole dopo il lungo errare. Le membra erano stanche,le forze erano lontane e il mio cuore troppo pesante ma quando ormai ero sprofondato nella piu cupa disperaizone sentii una strana voce provenire da lontano mentre la scia di fuoco si trovava a pochi metri da me.

Ed ecco che lo vidii per la prima volta.

Come per magia o non so ancora bene cosa dinanzi a me,coperto solo da un mantello bianco apparve una persona,lunghi capelli biondi gli scendevano lungo la schiena e sulla testa una corona d’argento scintillava. Pensai subito “ un angelo..”,la persona si volse verso di me e mi prese salvandomi un istante prima che il mio corpo andasse in brandelli,incenerito da quella scia di distruzione.
Non capii quello che stava realmente succedendo,ero ancora troppo stordito,sentivo solo il mio corpo stringersi a lui,in cerca di un calore che da troppo tempo non provavo. Aprii leggermente gli occhi e fui accecato da una luce bianca che si irradiava dal suo corpo.”E si” pensai “é proprio un angelo” per poi cadere addormentato  in un mondo fatto di sogni e incubi.

Poco tempo dopo mi risvegliai steso affianco ad un alto albero coperto da un mantello verde e un fuoco acceso nelle vicinanze,aperti gli occhi notai il mio “ angelo” seduto di spalle non molto lontano da dove io riposavo.
In quel momento capii che mi trovavo all’interno di Bosco Atro,foresta ai confini della terra di mezzo sotto il potente potere degli elfi.. Luogo di incredibile purezza e profondo rispetto. Luogo segreto per i piu e temuto dai piu deboli

L’ uomo ,che notai sembrasse avere non piu dei miei anni (23 per l’esattezza) senza girarsi dolcemente susssurro “ sei salvo ora...”
Stordito mi domandai cosa e come potevo trovarmi in un luogo tanto splendido.Mi alzai e lo raggiunsi,cercando di non fremere,nascondendo nel profondo cio che da quando mi ero svegliato avevo ricominciato a provare. Lo guardai negli occhi e ci vidi il mare,profondo e libero come quell’uomo sembrava.  Lo fissai e mi sembro di un altro mondo e solo allora mi vennero in mente i racconti delle terre della contea.
In un sussurro dissi “..un elfo..non é cosi?”, lui mi guardo e fece un sorriso e a bassa voce disse “ si..sono  il principe Legolas del Reame boscoso.Benvenuto nella mia casa ”
All’udire quelle parole gli risposi “ un principe...un principe che rischia la vita per salvare me ,povero Mortale che non sa nemmeno chi é? Grazie.”

A quelle parole l’elfo sorrise e mi guardo dolcemente “probabilmente non saresti qui se non ti avessi salvato.Ed ora é tempo di andare..mio padre vuole vederti. Non so perché ma credo solo che un triste destino attenda la terra di mezzo ma questa domanda avra presto una risposta. Dimmi solo ..Quale é il tuo nome?
“ Aragorn...questo é il mio nome”
“ e allora...Aragorn ..seguimi..”

 In cuor mio speravo che qui avrei trovato quelle risposte che da anni assillavano il mio cuore.E sapevo anche nel piu profondo che qualcosa batteva ora nel mio gelido cuore. Qualcosa che non provavo piu da molto.

E tutto questo grazie a Lui.
“Legolas..” sussurai non ricordando l’incredibile udito degli elfi e inoltrandomi con lui nella foresta,verso una direzione a me sconosciuta.
 
 
  * note autrici: questa é la mia prima primissima volta che scrivo una storia,spero che vi piaccia e che lasciate qualche commento in modo tale da poter migliorare e prendere spunto. Grazie milleee! *

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Capitolo 2
*** L incontro ***


Legolas camminava davanti ,conducendo lo straniero lungo la foresta e le mille sfumature di un luogo ove la bellezza della natura era rimasta incontaminata. Fiero e agile il Principe di Bosco Atro ripensava al loro incontro... “Chi era costui? Perché mio padre voleva incontrarlo?” Questi erano stati i pensieri di Legolas sin dal primo momento che il padre lo aveva mandato alla sua ricerca. Essi perché erano alcuni giorni che il Principe di Bosco Atro si era lanciato sulle sue traccie. E quando lo aveva intravisto nelle vicinanze della città di Rohan ai confini con la sua casa,qualcosa in lui lo aveva sorpreso. Vide in lui,osservandolo,un portamento orgoglioso e fiero a dispetto delle molte fatiche ,oltre che da un profondo dolore che sembrava gravare sul suo cuore. Ma Legolas non riusciva a captarne il motivo. C’era qualcosa in quell'uomo che lo affascinava e intimoriva nello stesso momento.... qualcosa che non riusciva a spiegarsi e che gli faceva battere il cuore,cosa davvero unica per un elfo.Soprattutto per lui. Poi improvvisamente aveva visto il Nemico su di lui e tutto quello che avvenne dopo successe in un lampo: lo aveva preso in braccio,salvandolo. Lo aveva deposto davanti alle radici di un albero della foresta di Bosco Atro permettendo ad uno sconosciuto di entrare cosi facilmente all'interno del loro territorio segreto. “Che Principe stupido” si rimproverava ,ma niente in quell'uomo riusciva a minacciarlo. A farglielo considerare come un potenziale nemico. Poche ore dopo a Legolas ,dall'udito sopraffino come solo gli elfi posseggono,fu bastato un piccolo movimento di braccia per capire che il suo ospite si era svegliato. Costui come se avesse conosciuto altri della sua razza esclamo che il suo salvatore era un elfo. “Mortale! “ subito penso Legolas “ non pensavo conoscesse la mia razza” e gli rispose cortesemente dandogli il benvenuto nel suo regno. Il Mortale già stupefatto,sentendo nominare il suo nome si chiese perché lo avesse salvato e lo ringraziò,a quelle parole lo guardai e sorrisi,sentendo il mio cuore accelerare. “Chi era costui che faceva battere cosi forte il mio cuore ??” “...Perché mi stava facendo questo?” pensieri incontrollabili e misteriosi apparvero nella sua testa e io non riuscivo a trovare una risposta,al che cambiando discorso lo informai che mio Padre,Re Thranduil lo voleva incontrare. Inoltre ,troppo incuriosito da lui,gli chiesi il nome. Aragorn. Disse di chiamarsi Aragorn. E lo convinsi a incamminarsi con me all'interno della foresta. “Chissà quale risposte avrà da darmi mio padre! Voglio proprio sentire cosa ha da dire “ e con questi pensieri si inoltrarono entrambi lungo le sponde della Foresta. Legolas si riscosse dal ricordo,e si voltò verso il suo nuovo compagno di viaggio e si accorse dello stupore nei suoi occhi ,che costantemente correvano da destra a sinistra a osservare lo splendore delle rive dei fiumi che sfociavano su verdi prati,gli alberi che rigogliosi si stagliavano lungo il profilo del sole . “ ...La foresta D’oro...Quale splendida occasione per un Mortale per osservare i suoi splendidi paesaggi...” le parole gli erano uscite senza accorgersene e Aragorn,guardandolo gli sorrise e rispose “Onorato di questo permesso..” e sfiorò con la mano il braccio di Legolas,il quale iniziò a sentire il proprio cuore battere sempre più forte,quasi pronto ad esplodere. Ma per fortuna,o sfortuna preferirei dire,erano giunti nel luogo dell’Altare Sacro,dove il Signore elfico Trhranduil li stava aspettando. “ecco..ci siamo! Ora saprò chi è realmente costui e perché si trova qui..” penso Legolas,mentre ad alta voce esclamo: “Padre. Mio signore,ecco qui Aragorn. Colui che mi mandaste a cercare. “ Re Thranduil ,si alzò e guardando Legolas con cipiglio curioso,quasi leggendogli nella testa gli rispose “ Grazie,Legolas. Presto conoscerai la verità anche tu.” Legolas annui e solo allora si rese conto che Aragorn era rimasto lontano in disparte,quasi intimorito dagli eventi e da suo Padre. Allora si avvicino e gli sussurro “ Non temere,nessuno ti farà del male. Costui è mio padre,il signore elfico di Bosco Atro. Colui che mi ha mandato a cercarti. Devi in realtà a lui la tua salvezza.“ A quelle parole Aragorn,alzò la testa e incontro gli occhi di Legolas che gli trasmettevano un incredibile forza e fiducia , cosi che raccolto tutto il coraggio che aveva ,esclamo: “ Salve,O mio Signore. Grazie per aver condotto il Principe Legolas da me. Non sarei qui se non fosse stato per lui” a queste parole guardo’ con occhio dolce l’elfo piu giovane e prosegui “ Vi ringrazio immensamente per aver permesso ad un mortale come me di entrare nel vostro Regno. Ma lungi dall'essere impertinente mi viene alla mente una domanda...Perché volevate conoscermi? Chi sono io per voi,un signore elfico con cosi grande potere? O anzi per meglio dire...chi sono Io? “ a questa frase una lacrima nascosta scese dal suo viso “ Chi...sono? “ mormoro stancamente “ Neanche io lo so..ed è per questo che erravo sulla terra di mezzo..sapete voi Mio Signore darmi una risposta?” Re Thranduil lo guardò e lesse dolore nei suoi occhi stanchi,e preoccupazione per una sorte che non conosceva ancora cosi decise di aspettare a rivelargli ciò che in cuor suo forse Aragorn già sapeva e disse solo “...Giorni funesti ci attendono.Dolore e lacrime sono vicine. Ma non ora. Per adesso godi della compagnia di mio figlio e degli altri elfi. Riposa le tue stanche ossa da mortale e lenisci un poco le tue ferite. Presto verranno a te le risposte. ...Ora va e riposa. Ci vediamo stasera al banchetto di Primavera”. Detto questo si congedo lungo i corridori del Salone che conducevano ai suoi appartamenti,lasciando un Aragorn disorientato e confuso e un Elfo ancora più incuriosito. ***noti autrice: sarei felice che lasciaste un commento se vi piace la storia e su consigli da darmi. Grazie Elichan ***

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Capitolo 3
*** Emozioni ***


Aragorn>> Thranduil si era allontanato lasciandomi nel vuoto più totale,ancora una volta le mie domande non avevano trovato risposta e i dubbi mi assillavano. Un vuoto mi invase e mi sentii sprofondare in una stanchezza assurda. Non mi ero neanche accorto che lentamente Legolas si era avvicinato e aveva appoggiato sulla mia spalla la sua mano. A quel leggero ma deciso tocco mi risvegliai dalla trance in cui ero caduto e mi accorsi solo allora che amare lacrime avevano solcato il mio viso,quindi riasciugai gli occhi e sorrisi timidamente. Legolas dal canto suo con quel tocco voleva infondermi la forza per continuare,non so perché ma quell'elfo appena conosciuto per me stava diventando sempre più importante. “ Legolas...” dissi pronto a rispondere a domande silenziose,ma appena iniziai lui mi fermò e sussurrò “ non ora..il tuo cuore é ferito e tu sei stanco...riposa...Quando ti sentirai pronto io sarò al tuo fianco per ascoltarti” e arrossendo leggermente si voltò e velocemente aggiunse “seguimi..ti condurrò nelle tue stanze,dove ti attende un bel letto e abiti puliti da indossare alla festa di stasera “ . Lo segui e mi lasciai condurre nel suo mondo,raggiungemmo presto le stanze da letto per gli ospiti e presto mi ritrovai sul letto a riposare. Era quasi il tramonto quando mi risvegliai,e sentendomi un po più leggero e mettendo da parte le incertezze decisi di iniziare a prepararmi x la festa. Un vestito di elfica bellezza ,dalle fatture eleganti e regali era stato posto sulla sedia accanto al letto,di un colore simile alla notte e ricamato da argentee stelle con un mantello ugualmente intessuto. Lo indossai ,mai avevo visto un vestito cosi bello e per lo più indosso a me. Uscii dalla stanza e iniziai a girovagare x il palazzo,in cerca di Legolas ma di lui nessuna traccia. “chissà dove é scomparso..?” pensai ,ma subito dopo un dubbio si fece avanti “ perché sto pensando a lui? Perché è cosi spesso nel mio cuore?” non riuscivo a trovare risposta neanche a questo ma solo l' aumento del battito del mio cuore al suo pensiero, dava silenziosamente e ignaramente risposta a quelle sensazioni. Venne ben presto l’ora del banchetto e raggiunsi la Sala dove subito notai elfi in abiti sontuosi e eleganti volteggiare tra musiche e canti. Re Thranduil era seduto sul trono con un sorriso candido che sembrava illuminare tutti i presenti. Tavoli ricoperti di cibo e bevande. Mi avvicinai lentamente al centro della sala cercando di raggiungere il Re,e fu allora che lo vidi. Era bellissimo. Un immagine celeste. Lui,Legolas,si staccava da tutti gli altri per quanto stupendi essi fossero. Non c’erano parole per descrivere il Principe. Un abito finemente ricamato scendeva ad abbracciare il suo tonico corpo,di un colore blu come il mare,colore che richiamava i suoi occhi. In testa una argentea corona si perdeva tra i capelli color dell’oro. Ma fu qualcos'altro ancora che mi colpi più di tutto,uno splendido e dolce sorriso avevo scorto sul suo viso quando i nostri occhi si erano incontrati. E per me non vi fu più nessuno in quella stanza. Il mio cuore inizio ad accellerare “che cos’è questo sentimento che provo? Cos’e?” sentivo scorrere i miei pensieri “ sei forse tu ,quell ‘Unico del mio cuore? Colui che sarà in grado di lenire le mie insicurezze e le mie ferite? Ma se anche fossi tu..come possiamo? Io sono Mortale e tu un nobile Elfo,il Principe di questa terra! Tu non mi considererai mai in questo modo...Oh,legolas...quale bellezza sei per il mio cuore.” pensai avvicinandomi a lui ,quasi attratto da tanto splendore,lasciandomi scappare ad alta voce " sei cosi bello..mio angelo" >>Legolas >> Stavo volteggiando ascoltando i leggiadri canti del mio popolo quando i nostri sguardi si incontrarono. Istintivamente,un sorriso dolce e sincero nacque dal mio cuore. Mi lasciò senza fiato,quale Mortale poteva essere piu bello? Indossava un vestito dello stesso colore dei suoi occhi e un mantello ricamato da stelle argentee. Niente aveva da invidiare al più grande Re degli uomini. “oddio..cuore mio perché batti cosi forte” pensai “ perché mi fai questo? Sai che non è possibile ..questo sentimento...come posso io chiedere a lui di restarmi vicino? “ troppi erano i miei dubbi. Aragorn mi si stava avvicinando continuando a tenere il suo sguardo su di me “Oh valar...!” “ non avvicinarti di più” mormorai senza che però potesse sentirmi. Ben presto si trovò a pochi passi da me e il mio cuore perse un battito. Quell'uomo era entrato cosi stranamente nella mia vita e ancora piu velocemente si stava facendo spazio nel mio cuore. Perso in tutti i miei pensieri di certo non potevo sapere che in quel momento anche lui provava le stesse cose finché non sentii quelle parole “sei cosi bello..mio angelo” Parole sfuggite ad Aragorn dalla sua dolce bocca. Solo per il timore di vedere la furia negli occhi di mio padre mi trattenni dal baciarlo li,davanti a tutti. In quella sala lasciandomi andare a quel desiderio nascosto che cosi prepotentemente si era fatto vivo in me. Mi avvicinai a lui e gli sussurrai all'orecchio “ seguimi..ti condurrò in un posto speciale..” Aragorn sgrano gli occhi quasi svegliato da un lungo sogno e con un sussurrato “va bene..mio principe” mi segui. Usciti dalle stanze non persi tempo,lo spinsi vicino ad una colonna e lo baciai. Mai bacio era stato più bello. Calde e soffice erano le sue labbra,dolce il suo respiro,gli sussurrai “non so perché mi fai questo effetto,ma da quando ti ho visto il pensiero é sempre stato rivolto a te. I tuoi dubbi ,le tue paure,le tue insicurezze... non posso allontanarle ma permettimi di confortarti e affrontarle assieme. Io credo di considerarti qualcosa di più di un semplice amico..Mortale,tu scateni in me emozioni che mai prima avevo provato. “ e ripresi lentamente a baciarlo sulle labbra,sugli occhi,sul collo. Aragorn con il respiro più pesante mi rispose “e tu elfo sei per me ciò che di più prezioso ho trovato e incontrato fin’ora nella mia vita. Mi hai salvato e sostenuto quando stavo cadendo. Mi hai regalato il tuo mondo..e io voglio ora che tu faccia parte del mio” A quelle parole trattenni il fiato e dolci lacrime scesero dai miei occhi. Lacrime di felicita. Ricominciammo a baciarci,tenendoci stretti finché non sentimmo in lontananza Re Thranduil annunciare che l’ora del banchetto era giunto e che avremmo dovuto prendere posto tutti alle nostre tavole. Ricomposti,tornammo alla sala,lui al suo posto e io accanto a mio Padre,come ci si aspettava dal Principe del Bosco. Ma il cuore di tutti e due continuava a battere.Sapevo che quella sera mio padre avrebbe risposto alle sue domande e parlato di cose spiacevoli ma il ricordo del suo bacio era ancora troppo vivido in me,ed alcun segno di tristezza vi era nel mio cuore. E fu cosi che il Re inizio il suo discorso che ben presto avrebbe interessato anche Lui.

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Capitolo 4
*** Destino ***


Vidi Elrond alzarsi in piedi,fiero nella sua sovranità e ascoltai ciò che aveva da dire,in fondo forse avrei scoperto ben presto qualcosa in più su me stesso. “ Miei cari ospiti “ volse lo sguardo verso i presenti “ tarda é la sera fuori da Bosco Atro, notizie funeste dalla Terra di Mezzo sono giunte fino a me. Un ombra di fuoco sta distruggendo tutto quello che incontra sul suo cammino,un ombra nemica carica di odio e potere. E’ merito del nostro valore se qui il Nemico non ha ancora fatto irruzione,ed il suo terrore é ancora lontano,ma non sarà cosi per sempre. Un destino grava su tutti noi e coloro che ne fanno parte dalla nascita devono farsi avanti. Il nemico é risorto. Ed é alla ricerca di ciò che gli ridarà il potere assoluto. L’anello del Potere. Forgiato da lui in persona dona immortalità e forza.Lo brama,lo desidera ,lo vuole per se. Ma gli fu sottratto e nascosto da Isidur stesso negli ultimi giorni della sua umana vita. Giace nascosto sotto le miniere di Gondor,tenuto al sicuro da un potente incantesimo di un drago. Un drago che solo colui che discende dalla stirpe dei grandi Re potrà dominare. Il nemico lo sa ed é per questo che alla ricerca dell’erede di Isidur. Lo sta cercando per sottometterlo al suo volere e ottenere cosi l’Anello. E se questo succederà,tutto sarà perduto su questa bella terra. Ma vi starete chiedendo perchè dico a voi queste cose,miei cari. La risposta é semplice. L’erede é seduto qui tra noi.” Finite di pronunciare queste parole si volse con i suoi occhi fiammeggianti verso di me e disse “Aragorn,fatti avanti. “ Io rimasto abbastanza sconcertato mi alzai e mi diressi al suo cospetto,sentendo su di me lo sguardo di tutti i presenti “si,mio signore...ditemi” Elrond tiro fuori una lunga e sottile spada di fattura elfica con incise splendide rune scintillanti e aggiunse “Tu,sei Aragorn figlio di Arathorn,e discendi attraverso molti padri,a colui che fu uno dei più grandi Re del Passato. Sei colui che diventerà il capo degli Uomini,ormai impauriti e senza via,e li guiderà verso la rinascita. Questa appartiene a te. Narsil. La spada di Isidur,che condusse alla sconfitta il Nemico. E’ ora che riprendi ciò che é tuo. Cerca il drago,e distruggi l Anello del potere. Rivendica il trono di Gondor!!” Rimasi stupito,mi guardai attorno in cerca di una via di fuga. Un senso di inadeguatezza aveva lasciato il posto a quella voglia di sapere chi ero.Il timore dei giorni che sarebbero venuti prese spazio nel mio cuore. I miei occhi si socchiusero x un attimo e scioccato mormorai “ Io..un Re..non può essere..” ma il Re degli elfi continuò il suo discorso rivolgendosi verso Legolas,suo figlio “ Ed ora mi rivolgo a te, mio erede. Tu sei il principe di Bosco Atro e spero che ciò che sto per dirti non ti turbi più di quanto debba. Un antica profezia risale alla tua nascita” si fermo un attimo esitando,poi continuò. >>Colui che é senza corona ,di nuovo Re sarà , se affianco a se la persona dalla grande immortalità avrà << E’ scritto nelle stelle . Ho visto i tuo occhi rimasti fin troppo spesso spenti seguirlo da quando il nostro giovane amico ci ha raggiunti. Legolas,so ciò che provi nel cuore e non devi preoccuparti. Non mi opporrò al legame che c’è tra te e Aragorn. Che i Valar vi proteggano. Ma se questo sarà ciò che scegli dovrai andare incontro al tuo destino e ti servirà tutto il coraggio che possiedi figlio mio,perchè tanti saranno gli ostacoli e i pericoli che dovrete affrontare. Ne sarai capace? Sarà questo amore degno di tanta fiducia?” Non ebbi neanche il tempo di aprire bocca che Legolas mi precedette con chiara e squillante voce esclamando “ Si,padre. Non deve preoccuparsene. Mi sono legato a questo mortale già dal primo giorno che lo vidi. Il mio cuore é suo. Lo difenderò con il mio arco e lo sosterrò in questo suo cammino,quando i suoi pensieri saranno troppo cupi. Oscurità dovrà temere la mia luce,io sarò il suo Sole in questi giorni Bui.” Alzai lo sguardo su di lui e quello che provai mi lasciò senza parole.Orgoglio,affetto. Amore. Sentimenti che mai avevo provato per nessuno.Solo per lui. Lo guardai e con un muto “Grazie,amore mio” mi rivolsi al Re e dissi “ Se questo é ciò che sono non mi tirerò indietro. Terrò questa spada in memoria di mio padre . Partirò da Bosco Atro,e cavalcherò veloce verso le miniere di Gondor,alla ricerca di ciò che doveva rimanere perduto. Ma non conosco il fato che mi attende e tanta é la paura che attanaglia il mio cuore. Spero che il mio bellissimo elfo,possa essere veramente la mia Luce in questi giorni di tenebre e il mio cuore non vacilli,cosi che io possa essere in grado di fare ciò che da me ci si aspetta. Ed ora,mio Re,tanti sono stati gli avvenimenti questa notte ed io sono stanco,spero mi possiate scusare se raggiungo le mie stanze ..” ed ad un cenno del capo di Elrond mi volsi e lasciai la sala,con il cuore che mi rimbombava nelle orecchie.

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Capitolo 5
*** Passione ***


---Aragorn---

Lasciai la sala con il cuore che martellava nelle mie orecchie,le notizie erano state tante questa sera  e mi sentivo spossato. Non mi ero nemmeno accorto che Legolas mi aveva seguito fino a quando non me lo ritrovai dietro di me,nella camera.

Mi sussurro allora “Aragorn..” e mi voltai,e nel suo sguardo vidi apprensione e preoccupazione ma non riuscii a trattenermi,calde lacrime solcavano ormai il volto,tale era la paura che si era impadronita di me che non riuscivo piu a trattenermi. Legolas mi strinse forte cullandomi,mormorando parole di conforto “ tranquillo,amore mio io sarò con te in questo lungo cammino. Non sarai solo,amore. “

Piano piano le sue parole mi scaldarono e lasciarono posto a un caldo sentimento. Il mio cuore ricomincio  a battere e delicatamente passai una mano a sfiorare il suo viso e lo sentii tremare al mio tocco. “Legolas...” sussurrai baciandolo. Come se già si conoscessero da tempo, le nostre lingue iniziarono a cercarsi.

Senza riuscire a pensare, lo spinsi  indietro, fino a raggiungere lo schienale del divano di velluto, senza mai interrompere quel bacio che sembrava essere diventato il nostro stesso respiro…ma non bastava…i movimenti di entrambi si fecero più forti, violenti…e Legolas mi tiro verso di sé, lasciandoci ricadere all’indietro sui cuscini che si appiattirono sotto il nostro peso.

Le mani dell’elfo raggiunsero i lacci della mia tunica, aprendoli in pochi istanti per poi scendere sui miei fianchi,percorrendoli dolcemente.

 “Non smettere mai di baciarmi!” mi bisbigliò Legolas sulle labbra per poi incatenarmi nuovamente a sé in un bacio appassionato.

Senza attendere un solo istante, feci scivolare una mano tra i suoi capelli biondi, rialzandomi e portandolo con mé, facendo attenzione a non allontanare mai la mia bocca dalla sua.

Quando la parte superiore del suo corpo fu finalmente libera, l’elfo sorrise debolmente contro le mie  labbra e rapidamente si aprì i pantaloni che per tutto quel tempo aveva sentito addosso come una seconda pelle fin troppo stretta…fece poi lo stesso con  i miei che, quando finalmente  mi sentii libero da quella costrizione, mi lasciai sfuggire un sospiro che Legolas catturò in un altro intenso bacio, prima di allontanami da lui, lasciando entrambi ansimanti per il bisogno d’aria che fino a quell’istante, per qualche ragione, non avevamo sentito.

Restai in silenzio, osservando il petto del mio compagno che si alzava e abbassava rapidamente, tanto quanto il mio, e allo sguardo  uniì subito una mano che, lentamente, ando a percorrere il corpo dell’elfo mentre questi si lasciava ricadere all’indietro sul divano.

Quando raggiunsi il collo, iniziai a sentire contro l’orecchio il respiro rapido di Legolas che nel frattempo,si stava abbandonando al piacere, così allargai le gambe, e mi distesi sopra di lui. Iniziaii a muovermi, strusciando il mio corpo completamente su quello di Legolas che si lasciò sfuggire un gemito di sorpresa e soddisfazione non appena sentì lamia pelle nuda contro la sua.

“Ti voglio…adesso…” gli mormorai all’orecchio facendogli scivolare i pantaloni lungo i fianchi.

Ma proprio in quell’istante, con un colpo di reni, Legolas mi fece caderea  terra, sopra i cuscini che ormai ricoprivano il tappeto, invertendo le posizioni e finendo a sua volta sopra il mio corpo. Senza parlare mi mise in ginocchio, sfilandomi gli ultimi indumenti rimasti, prima di posare lo sguardo su di me chinarsi nuovamente tra le mie gambe…Nessun dolore,solo piacere. Eravamo un tutt’uno.

“Legolas..” ormai i gemiti erano sempre piu alti e il piacere era alle stelle. “Aragorn..” . Raggiungemmo entrambi il piacere,lasciandoci poi ricadere tra le braccia dell’altro,ormai sfiniti. E fu cosi che il sonno ci cullo.

---Legolas---

Ormai erano passate un paio di ore da quando Aragorn si era donato a me,da quando i nostri corpi erano divenuti una cosa sola. Il mio cuore batteva ancora per l’emozione. Il gesto piu intimo che un elfo puo fare era proprio quello. Ed io  non me ne pentivo.

in cuor mio sapevo che la scelta era stata compiuta gia da tempo : quel mortale era riuscito a incatenarmi a lui,come un incantesimo. Gli avrei donato tutto cio che possedevo...cuore,corpo,anima erano suoi.

Lo guardai mentre dormiva,sembrava cosi indifeso e mai nessuno avrebbe potuto vedere in lui la sua vera identita,l ‘erede di Isidur.Il re degli uomini. Quale peso sul cuore doveva provare. “Per anni non essere a conoscenza della propria origine e poi scoprire che su di te pesa il destino di molti.” “ Oh mio dolce amore,io saro sempre con te...non dovrai preoccuparti di nulla.Il mio arco ti proteggera...ed io sarò il tuo  scudo”

“Lo so mio dolce principe,con te le mie preoccupazioni sono piu leggere. “ lo sentii sussurrare.
Aragorn rialzò stancamente le palpebre, passandosi le mani sul viso,girò la testa e con la coda dell’occhio vide una mano del compagno appoggiata sulla testa che ritmicamente gli accarezzava i capelli. “ vorrei restare qui in eterno tra le tue braccia. Ma il destino mi attende...Dobbiamo partire..il prima possibile”e cosi dicendo l’Erede di Isidur si alzo e io mi eressi al suo fianco,da li pronto a seguirlo e sostenerlo in tutto cio che sarebbe venuto.

“Legolas,seguimi,dobbiamo andare a parlare con Re Elrond per organizzare la partenze. Dovremmo occuparci di provviste e armi. Presto mio buon elfo,l’oscurita é sempre piu cupa e il nemico non ci aspettera in eterno senza fare niente. L’erede di Isidur deve farsi avanti.”  Lo guardai  rimanendo sorpreso dalla fierezza del suo viso  risposi “si,mio Re!”.

E con questo uscimmo dalla sala dirigendoci al cospetto di mio padre.

 

 

NOTE DELL’AUTRICE

Spero che il nuovo capitolo vi sia piaciuto e che la storia vi stia appassionando. Come ho gia detto é la prima ff che scrivo e quindi non sono proprio bravissima. Comunque ormai il legame tra legolas e aragorn é abbastanza chiaro. La partenza x trovare l anello é agli sgoccioli. Quali avventure capiteranno ai due amanti ? chi lo sa..continuate la lettura x saperlo. Lasciate qualche commento (ne sarei felicissima) su cosa ne pensate della storia e se avete qualche domanda nn esitero a rispondervi ..Grazie XD elichan .-.

 

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Capitolo 6
*** Partenza ***


Partemza

Dopo esserci diretti al salone di Re Erlond parlammo con lui tutta la notte,programmando la partenza. Ormai il pericolo era sempre piu vicino,il nemico si stava muovendo e un nostro ritardo poteva far crollare il resto della Terra di mezzo. Al mio fianco Legolas annuiva conscio ormai di cio a cui stava andando incontro e che lui stesso aveva deciso di intraprendere. Il re di Bosco Atro guardandoci negli occhi e soffermandosi su Legolas sorrise dolcemente e aggiunse "sei cresciuto figlio mio,mai avrei immaginato che nutrissi tanto affetto per costui.Ma questo é un bene,l amore ti renderà forte nel momento del bisogno. Non separatevi,cullatevi dell'affetto che provate l uno x l altro perchè presto girorni bui vi si pareranno davanti. Sii forte,principe Legolas per te,il tuo compagno e per tutti noi. Aragon,o forse dovrei chiamarti Estel ,come mio figlio ti ha rinominato,tu sei la speranza di tutti noi e in te io ripongo la fiducia. Abbi la forza di combattere il Male! "

Io tenni alta la testa ,nonostante ancora covassi molte paure e risposi " I giorni bui finiranno molto presto. II senza corona di nuovo Re sarà." e in quell 'istante Legolas si volto e mi prese per mano e aggiunse " ..e il principe Verdefoglia  al suo fianco lo aiutera"

La partenza fu fissata per il giorno seguente all'ultimo Di di Durin,cio equivaleva tra tre giorni quando la luna calante avrebbe lasciato il corso alla luna crescente . Legolas,aveva prontamente richiesto al re i migliori cavalli del regno,fidati e veloci e costui aveva acconsentito, facendoci inoltre dono di armi e provviste . A me,oltre a Narsil,aveva ceduto un corno che sarebbe risuonato ovunque mi trovassi come un muto richiamo di aiuto a Legolas,se mai ci fossimo divisi mentre al mio dolce compagno venne donato una faretra contenenti frecce argentate e un pugnale elfico riccameta intarsiato di rune protrettrici.Inoltre due mantelli dello stesso colore erano stati appoggiati sopra le nostre spalle.  Erano passati ormai i giorni e gli addii erano avvenuti nel grande salone vicino al fuoco.

Decidemmo di partire  di buon ora, e ben presto abbandonammo la Foresta di Bosco Atro dirigendoci verso sud  lungo piccoli sentieri ondulati che percorrevano la Terra di mezzo fiancheggiando il Fiume. Man mano che proseguivamo a cavallo la terra si faceva sempre piu accidentata e spoglia. Sino ad allora il nemico sembrava solo una triste e brutta storiella ma in quelle terre ovunque vi erano i passaggi di una forza ostile che aveva distrutto ogni cosa. Terre desolate,alberi in fiamme e case saccheggiate. Io e Legolas ci guardammo attorno con orrore ,nessuna poteva esprimere la crudelta di quelle azioni. Non ci fermammo,non era quello il nostro compito. Dovevamo raggiungere al piu presto il drago,ottenere l anello e distruggerlo.

Eravamo in cammino da ormai 10 giorni quando il tempo cambio. Il sole lascio posto al vento che soffiava sopra di noi,rallentando i movimenti dei cavalli e rendendo piu difficile il cammino. Davanti a noi intravvedevamo i vaghi contorni delle montagne e alla nostra sinistra un villagio distrutto e in fiamme.  Decisi di scendere da cavallo e accamparci,e solo allora mi accorsi che Legolas sceso dal suo cavallo era stranamente silenzioso "che succede,amore mio?" chiesi  ma non ricevetti risposta quindi mi avvicinai a lui e lo guardai ma cio che vidi non mi piacque piu di tanto. Legolas aveva gli occhi appannati ,le guance rosse e il respiro affannato. " amore mio che cosa hai?" ripetei e stavolta riuscii a ottenere una risposta " ..non lo so,mi sento strano. Mi gira la testa da quando abbiamo lasciato Bosco Atro. Non ci ho fatto caso piu di tanto..ma credo di avere la febbre. Anche se gli elfi di solito non si ammalano...amore,ho paura non so cosa mi stia succedendo. Ho freddo...perche?"  al che lo presi vicino e gli dissi " per stasera montiamo la guardia qui, e riposiamo. Mi prendero cura di te . Vieni qui..." e lo attirai in un abbraccio.
Accesi poi un fuoco e montai la tenda,finito mi avvicinai a Legolas che era rimasto nel suo angolino a guardare le stelle e gli circondai le spalle con un abbraccio " eccomi...sono qui. Sei davvero caldo..ma come é possibile? Hai detto tu stesso che gli elfi non si ammalano.." sospirai  ma vedendo la sua paura continuai " ma stai tranquillo,la febbre non é nulla di grave. Passera e poi sarai come primo,cucciolo. Io staro con te abbracciato tutta la notte. E guai a chi osa disturbare il sonno di un innamorato che tiene stretto a se il proprio amante. Non ci sara nemico che verra risparmiato.." e con questo mi misi a ridere. Il mio bel principe sorrise e mi diede un dolce bacio,mi attiro a se e insieme entrammo nella tenda. Nessuno dei due poteva immaginare cio in realtà si nascondeva dietro quella strana febbre.





Note autrice

So che non é un gran capitolo ma perdonatemi,la storia deve proseguire e incentrarsi per bene...che stara succedendo a legolas? ahah ki lo sa...mi -é venuto lo spunto scrivendola,quindi kissa...! Spero che mi lasciate qualche commentino..grazie davvero!
ciauu e alla prossima!

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