La mattina seguente, Sophie si svegliò con la testa appoggiata al petto di Chris che ancora dormiva.
Cercando di non svegliarlo, si alzò e dopo aver indossato il suo pigiama che era finito per terra, uscì dalla stanza.
Scese al piano inferiore, e si versò un bicchiere di succo preso dal frigo.
Mentre beveva, pensò che presto la sua vacanza sarebbe finita, e avrebbe dovuto lasciare Los Angeles per tornare a Roma; e avrebbe dovuto lasciare anche Chris.
Sapeva benissimo che non doveva lasciarsi andare con lui, ma era successo.
Tornò di sopra e dopo aver preso dei vestiti puliti dalla sua stanza, andò in bagno a farsi una doccia.
Quando tornò di sotto, bussarono alla porta; l'aprì e si trovò davanti un ragazzo che diceva di essere il fratello di Chris, Scott.
“Mi dispiace, ma Chris sta ancora dormendo.” disse Sophie, facendolo entrare in casa.
“Non importa. So io come svegliarlo.” rispose Scott.
Sophie non riuscì a fermarlo, perchè lui si precipitò su per le scale.
Scott entrò nella stanza di Chris e svegliò il fratello.
“Scott?! Ma che ci fai qui?” domandò Chris quando vide il fratello accanto a se e non Sophie.
“Avevamo un impegno ricordi? E se ti stai chiedendo come sono entrato, mi ha fatto entrare una ragazza che è al piano di sotto.” rispose Scott.
“Ok, ora esci. Mi faccio una doccia, mi vesto e scendo.” disse Chris.
Mentre Scott tornò di sotto, Chris si alzò e si vestì dopo essersi fatto una doccia; avrebbe preferito svegliarsi con Sophie al suo fianco e non con suo fratello.
Quando arrivò al piano inferiore, Chris vide Scott in cucina e Sophie seduta sul divano che leggeva.
Lei alzò lo sguardo e gli sorrise.
“Io e mio fratello dobbiamo andare in giro. Spero che non ti dispiaccia se te lo rubo per un po'. Tanto ti darà altri soldi stasera.” disse Scott.
Sophie si alzò di scatto e salì le scale di corsa chiudendosi nella sua stanza.
Sentì i due fratelli litigare, e una porta sbattere.
Sophie prese la sua valigia e iniziò a farla.
La porta della camera si aprì, e Chris entrò.
“Che stai facendo?” domandò Chris.
“L'ultima cosa che voglio è farti litigare con la tua famiglia. Crede che io sia una prostituta. E' meglio che vada via.” rispose Sophie.
“Scott a volte parla senza ossigenare il cervello. E non devi andare da nessuna parte. Devi rimanere con me. Non voglio perderti.” disse Chris, abbracciandola.
Sophie gli appoggiò la testa contro il petto e fu totalmente avvolta dal suo profumo.
I giorni passavano, e Sophie era sempre più innamorata di Chris; ma doveva riuscire a separarsi da lui; la sua vacanza stata finendo.
Chris non l'avrebbe mai lasciata andare, così decise che sarebbe partita quando fosse stata sola, oppure quando lui dormiva.
Approfittò di un momento in cui era in casa da sola per finire di preparare la sua valigia.
Scrisse una lettera per Chris: Chris, purtroppo la mia vacanza a Los Angeles è finita, e per me è arrivato il momento di tornare a casa, in Italia. Anche se breve, quello che ci è stato fra noi è stato fantastico. Lo porterò per sempre nel mio cuore. Se ti avessi aspettato non mi avresti mai lasciato partire. Sono sicura che presto troverai la ragazza giusta per te. Addio, Sophie
Mise la lettera in una busta su aveva scritto Chris, e la nascose nella sua borsa.
La mattina della partenza, Sophie si alzò senza svegliare Chris, e dopo essersi vestita nella sua stanza, si assicurò di non aver dimenticato nulla, prese la valigia con la borsa e scese al piano di sotto.
Lasciò la lettera sul tavolo, e uscì di casa chiudendo piano la porta.
Quando ebbe percorso un paio di isolati, chiamò un taxi e si fece portare in aeroporto; durante il tragitto, le lacrime iniziarono a scorrerle lungo il viso, ma riuscì a trattenersi.
Nel frattempo Chris si svegliò, e anche quella volta, non trovò Sophie al suo fianco; guardò nella sua stanza e la trovò vuota.
Scese le scale, e trovò una busta indirizzata a lui sul piano della cucina; l'aprì e lesse il messaggio di addio di Sophie.
Chiamò l'aeroporto, e gli dissero che l'aereo per Roma era già decollato.
Avrebbe voluto partire e andare da lei, ma purtroppo degli impegni di lavoro lo trattenevano.
Quando Sophie arrivò a Roma, tornò nel suo appartamento e non potè fare a meno di pensare a quello che aveva provato con Chris.
Ma ormai era tornata, e non l'avrebbe rivisto mai più.
La sera dopo il suo arrivo, Sophie tornò a lavorare come cameriera al ristorante; il lavoro l'avrebbe aiutata a dimenticarsi di Chris.
Passarono due settimane, e Sophie lavorava con impegno e determinazione.
Una sera di inizio settembre, Sophie era impegnata a tagliare del pane in cucina quando Elisa, una sua collega e amica, le si avvicinò dopo aver messo dei piatti da lavare.
“Abbiamo dei clienti famosi stasera: sono coloro che interpretano gli avengers.” disse Elisa.
A sentire quel nome, a Sophie per pocò non scivolò il coltello dalla mano.
“Credo che tu abbia visto un po' troppi film. Che cosa ci farebbero qui? E' impossibile.” rispose Sophie.
Elisa prese Sophie per mano, e gli fece vedere il gruppo vicino al bancone del bar in attesa di un tavolo.
Le mancò il fiato: Elisa aveva ragione, perchè c'erano Robert Downey Jr., Jeremy Renner, Chris Hesmworth, Mark Ruffalo, ma soprattutto c'era anche Chris Evans.
Appena avesse messo piede fuori dalla cucina, Chris l'avrebbe vista; decise di tenersi alla larga dal loro tavolo.
“Ci pensi tu a loro?” domandò Elisa.
“No, no. Puoi servirli tu se vuoi, nessun problema. Io ho altri tavoli di cui occuparmi.” rispose Sophie.
Così dicendo, Sophie prese dei piatti in mano, e insieme ad Elisa uscì in sala.
Mentre Elisa si occupava dei nuovi clienti, Sophie portò i piatti al tavolo che gli aveva ordinati, evitando di volgere lo sguardo verso Chris.
Dopo di che, andò a prendere l'ordinazione ad un tavolo di soli uomini.
Mentre stava cercando di scrivere, uno di loro iniziò a toccarle la gamba con una mano, e a guardarla in un modo che le fece paura.
“Tutto ok?” domandò Luca, il proprietario del ristorante quando Sophie andò al bar per prendere le bevande che avevano ordinato.
“Si, tutto ok. Devo solo resistere dal tirargli uno schiaffo in faccia.” rispose Sophie.
“Ora lo tengo d'occhio io, non ti preoccupare.” disse Luca; poi si allontanò dal bar.
“Il bel capitano ha chiesto di te.” disse Elisa, riferendosi a Chris.
“Ho troppo da fare per occuparmi di lui.” rispose Sophie, cercando di non mostrare interesse per lui.
Quando Sophie tornò al tavolo, non fece in tempo a posare il vassio con le bevande che l'uomo che le aveva sfiorato la gamba e il suo vicino, le toccarono il sedere.
Sophie si trattenne, e servì le bevande.
“Scusate signori, ma vi devo chiedere di non infastidire le persone che lavorano in questo locale.” disse Luca avvicinandosi al tavolo.
“E' solo una cameriera. E noi, essendo clienti, abbiamo ragione.” rispose l'uomo.
“In questo caso devo chiedervi di lasciare il locale.” disse Luca.
“Non abbiamo intenzione di muoverci da qui.” rispose l'altro.
Luca non disse nulla, ma si allontanò dal tavolo, prendendo da parte Sophie ed Elisa.
“A quel tavolo ci penso io. Non dovete avvicinarvi, specialmente tu.” disse Luca indicando Sophie.
“Sono licenziata vero?” domandò Sophie.
“Assolutamente no! Dove la trovo un'altra brava come te? Tornate al lavoro.” rispose Luca.
Così dicendo, Luca si allontanò dalle due ragazze.
“Tutto ok?” domandò Elisa.
“Si, tutto bene.” rispose Sophie.
“Avresti dovuto vedere la faccia di Chris Evans. Avrebbe voluto spaccare la faccia a quel tizio.” disse Elisa.
Le due amiche tornarono al lavoro.
La serata proseguì senza altri incovenienti.
Dopo che tutti i clienti se ne furono andati, Sophie, Elisa e Luca sistemarono la sala e uscirono dopo aver chiuso il locale.
Sophie iniziò a camminare, ma prima che riuscisse a mettersi gli auricolari per ascoltare la musica, si trovò Chris davanti che le tagliò la strada.
“Che cosa ci fai tu qui?” domandò Sophie.
“Credevi che mi sarei dimenticato di te così facilmente? Impossibile. Mi sei mancata così tanto.” rispose Chris abbracciandola.
Abbracciandola di nuovo, Chris si sentì come se lei non se ne fosse mai andata.
“Non saresti dovuto venire fin qui.” disse Sophie stacandosi da lui.
“Invece si. Avrei volentieri spaccato al faccia a quei tizi nel locale. Stai bene?” domandò Chris.
“Si, tutto ok.” rispose Sophie.
Così dicendo, s'allontanò da lui e ricominciò a camminare verso casa; Chrsi teneva il suo passo senza fatica.
“Chris, seriamente. Non dovresti essere qui. Non possiamo stare insieme. Apparteniamo a due mondi completamente diversi. Quello che è successo a Los Angeles rimarrà solo un ricordo.” disse Sophie quando furono nel suo appartamento.
“Gli opposti si attraggono. Possiamo rivivere quel ricordo anche adesso. Io ti amo, e non ho intenzione di rinunciare a te. Non lo farò mai.” rispose Chris.
Sophie abbassò lo sguardo, pensando tra se e se che avendolo davanti a lei in quel momento, non sarebbe risucita a restitergli ancora a lungo; e poi si era innamorata di lui, e l'amore per una persona non era facile da dimenticare.
“Forse hai ragione. Credevo che lasciandoti a Los Angeles mi sarei dimenticata di te, ma penso di non esserne capace. E penso che anche io ti amo.” disse Sophie alzando gli occhi verso di lui.
A sentire quelle parole, Chris si trovò le braccia di lei intorno al collo e le loro labbra unite.
Due settimane di lontanza erano più che sufficenti: finalmente erano nuovamente l'uno tra le braccia dell'altra.
TO BE CONTINUED...
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