Per la Libertà!

di Haxel_12
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo capitolo ***
Capitolo 2: *** Secondo Capitolo ***
Capitolo 3: *** Terzo capitolo ***
Capitolo 4: *** Quarto Capitolo ***
Capitolo 5: *** Quinto Capitolo ***



Capitolo 1
*** Primo capitolo ***


Judan non capiva perché si trovava in mezzo alla foresta, si era svegliato ai piedi di un albero quel giorno e da lì incominciava a vagare, aveva provato mille volte a vedere se fosse un incubo o la realtà, ma effettivamente era troppo reale per essere vero, eppure solo la sera prima si trovava nel suo comodo letto, dopo aver letto un buon libro  e aver giocato ai videogiochi, lui era uno studente  ventenne universitario del  primo anno  a Firenze, aveva amici, una macchina, dei genitori, ma niente intorno a lui si avvicinava a quella realtà, in mezzo al verde,era solo, ed era molto preoccupato, quello doveva essere davvero un incubo non si spiegava altrimenti la visione del vecchio, che poi non era tanto vecchio, forse sulla cinquantina, che gli apparve appena si era svegliato e guardato intorno, gli disse che lui si chiamava Judan e non Daniele come aveva sempre saputo e chiamato, e che doveva aiutarlo a sconfiggere delle persone che stavano occupando i territori dove si trovava adesso e che erano persone fanatiche, schiavizzavano le persone, imponevano la loro dittatura, poi la visione sparì dicendogli che sarebbe apparso nuovamente per dargli maggiori dettagli
- dettagli un corno, che mi è successo?- urlò il ragazzo al limite della sua esasperazione, chi era quell’uomo? Cosa voleva da lui? Ed è stato lui a portarlo lì? Queste erano le sue domande che non trovavano ancora risposta, in più non trovava nemmeno nessuno, non sapeva se stava andando bene o se si stava perdendo sempre di più e cercava di sforzarsi al limite immaginabile per mantenere la calma, ma sentiva di impazzire, l’unica cosa che gli aveva lasciato  lo sconosciuto era un bastone, gli disse che lui avrebbe saputo usarlo
- certo come se fosse una cosa di tutti i giorni brandire un bastone- urlò ancora il ragazzo, l’unica consolazione e che era riuscito a trovare un po’ di fragole e lampone, e anche qualche mora e qualcuno di questi se lo mangiava, mentre altri se lo metteva dentro le tasche del suo giubbotto avvolte in un fazzoletto, come riserva. Si era svegliato con gli stessi vestiti della notte precedente, anche perché era andato a dormire con i vestiti, preso da un improvviso colpo di sonno che lo fece addormentare subito, infatti non si ricordava di essersi spogliato e messo il pigiama, ma era un caso?
Decise di fermarsi un attimo per mangiare, si tolse il giubbotto e ci mise sopra un fazzoletto che era riuscito miracolosamente a trovare da dentro una tasca, per metterci le more; il ragazzo si mise a mangiare e a pensare a qualcosa che potesse salvarlo da quella situazione, ma un improvviso  fruscio dietro la sua schiena lo spaventò, il giovane si girò e vide una ragazza sul biondo-castano con dei strani vestiti  che gli aveva preso tutti  i suoi frutti di bosco e se li stava mangiando
- la mia cena…- disse il ragazzo mentre la ragazza scappò via portandosi dietro il suo cibo
- aspetta per favore, aiutami!- urlò Judan che corse per inseguirla- ti prego aspetta- la ragazza corse molto in fretta e sparì dalla sua vista. Il ragazzo si fermò per prendere fiato e maledisse la sua sfortuna, aveva finalmente trovato qualcuno, ma questo "qualcuno" gli aveva portato il poco cibo che era riuscito a trovare, si sedette su una roccia quando però sentì un urlo di donna, preso dalla foga, si mise a correre seguendo il rumore dell’urlo fino a che vide la ragazza di prima che si divincolava da un uomo non molto alto ma robusto che gli teneva ferme le mani da dietro la schiena e altri due con due bastoni in mano, tutti vestiti come nel medioevo, il ragazzo si mise dietro un albero, non molto grande da coprirlo del tutto, il tronco era sottile in più dall’angolazione rischiava di farsi vedere ma rimase immobile lì a guardare
- cosa abbiamo qui? Che graziosa ragazza- disse l’uomo che la teneva stretta
- possiamo divertirci un po’ e venderla come schiava ai ralcloss dopo, che ve ne pare?- disse un altro, e i tre furono d’accordo, il ragazzo mosse il piede per cercare silenziosamente di andare via, era meglio non chiedere aiuto a quelle persone, ma il suo movimento fece cadere dei sassolini e il rumore attirò gli sguardi dei briganti su di lui
- hei c’è un altro moccioso qui, vieni anche tu- disse uno di loro che si stava avventando sul ragazzo, il giovane per istinto prese il bastone che teneva legato ai suoi Jeans  e si preparava a difendersi sapendo di non poter scappare
- ha ha ha vuoi resistere, ma noi non siamo da meno nel combattimento- due dei tre uomini gli stavano davanti pronti a colpirlo con le loro mazze, infatti i due lo attaccarono, ma il ragazzo con agilità che neppure lui seppe spiegare riuscì a schivare i colpi e a contrattaccare mettendoli al tappeto con due colpi di bastone uno nelle parti basse e uno in bocca. Il terzo uomo rimase sbalordito di quella mossa e la ragazza provò a schiacciare il piede del suo aguzzino riuscendo a liberarsi dalla sua presa
- maledetta vieni qui- disse l’uomo, ma la ragazza prese un coltello da suo fodero che teneva nascosto per precauzione e gli conficco la lama nel petto uccidendolo
- che cosa fai? Ferma- disse il ragazzo, ma la ragazza lanciò un coltello che colpì uno degli aggressori che stava a terra dolorante, mentre l’altro stava scappando via cercando di correre a più non posso con la bocca che gli sanguinava, la ragazza fece per seguirlo ma il giovane gli si parò davanti
- ho detto fermati! Non devi inferire su di loro-
- come, prima mi salvi da loro e poi li difendi, chi ti credi di essere un paladino?-
- ti arresteranno adesso lo capisci?-
- arrestare me? Ma questa è legittima difesa, e poi qui non c’è nessuno che mi possa arrestare- disse la sconosciuta
- hai appena infierito su uomini ormai indifesi- disse il ragazzo
- non sono miei problemi potevano pensaci prima quei briganti ad aggredirci, comunque grazie mi hai salvata la vita- disse la giovane- io sono Glissa-
- Judan piacere- disse il ragazzo utilizzando il nome indicatogli dallo sconosciuto- senti ho bisogno di aiuto, sono finito in questa foresta non so come, sai dirmi dove ci troviamo e perchè sia tu che quei briganti o come li vuoi chiamare siete vestiti come nel medioevo? C’è per caso una festa popolare?- domandò Judan
- guarda che qui l’unico vestito strano sei tu, cosa sei un pagliaccio o un mimo? Comunque siamo vicino a Trintachis una città della Coalizione se vuoi saperlo- disse Glissa
- Trintachis? Coalizione? Non le conosco queste zone, non le ho mai sentite nominare, quanto distano da Firenze? Io sono di lì- disse il ragazzo
- che cos’è Firenze mai sentita, ma sei sicuro che sei di qui, vieni da Emor per caso?-
Il ragazzo rimase ammutolito, uno strano pensiero gli corse per la testa
- senti conosci una terra chiamata Italia, che è a forma di stivale a sud di un continente chiamato Europa? La conosci la Francia, la Germania, la Gran Bretagna , la Spagna… insomma le conosci?
- non so proprio di cosa stai parlando, devi aver bevuto qualcosa di pesante sicuramente- disse Glissa- senti qui ci troviamo nel Regno della Coalizione, stiamo sul continente Elysium l’unico di questo mondo e siamo confinati con l’ormai regno dei Ralcloss a est, a ovest e una parte di sud a quello dei nani, sempre a sud confiniamo con le terre de mezzorchi e degli orchi, ma solo di poco, mentre a nord c’è il mare-
Il ragazzo sgranò gli occhi e si mise seduto gli era venuto un colpo
- o mio dio dove sono finito?- disse il ragazzo nella confusione più assoluta   
 
Era notte fonda Judan era ancora sveglio, non riusciva a dormire, possibile che era finito in un mondo dove poteva esplorarlo solo sui libri? O è un bruttissimo scherzo oppure è la realtà, ma ancora non ha trovato prove veramente concrete su questo, cercò di addormentarsi sperando un consiglio durante il sonno, solo Glissa già dormiva della grossa 
Il mattino dopo il ragazzo si svegliò alle prime luci dell’alba, sperò ancora che fosse un sogno, ma la verità è dura da sopportare, ma ancora più dura è sapere che la ragazza che stava a fianco a lui durante la notte era sparita
- maledizione dove sarà andata?- domandò il giovane, ma intorno non vide nessuno, era di nuovo solo, la ragazza gli aveva lasciato solo il sacco a pelo, il resto di lei era sparito come se non ci fosse mai stata. Rimesso tutto a posto si rimise in cammino continuando a vagare per la foresta, purtroppo Glissa non gli aveva detto una strada da poter seguire, e quindi si ritrovò come il giorno prima, nel nulla, solo alberi, muschi e il cinguettare degli uccelli. 
Una figura lucente improvvisamente gli apparve davanti, il ragazzo d’istinto prese il bastone e si preparò a combattere, ma gli apparve la figura dell’uomo che gli era apparso la mattina prima
- sei stato bravo ieri complimenti, hai battuto dei briganti, senza aver bisogno che ti ricordassi io come fare, lo sapevo che almeno su questo non avresti perso la memoria-
- ma chi sei? Mi vuoi spiegare cosa vuoi da me?- domandò il giovane
- tu sei un monaco, un combattente a mani nude, sai di cosa sto parlando vero?- disse l’uomo
- certo è tipo un praticante di Kung-Fu o Ju-Jitsu no?- disse il ragazzo
- credo di si, tu fai parte di questo mondo Judan, ed è questo il tuo vero nome, tu sei un monaco del Monastero del Sole e della Luna, la migliore al  mondo, ecco perchè con agilità hai sconfitto quelle persone ieri- disse lo sconosciuto
- rimane il fatto che mi hai messo qui e ora non so come uscirne- disse Judan esasperato
- continua per questa strada, andrai a Trintachis, una volta lì usa il potere dell’Aura, ritroverai la ragazza di ieri-
- ma che cosa stai dicendo? Chi sono Goku di Dragonball?- disse il giovane
- non sto dicendo favole fidati e fai come ti dico, c’è la puoi fare- lo sconosciuto sparì improvvisamente 
Il ragazzo continuò per la strada indicata sperando che veramente l’uomo non si sia fumato il cervello, e verso pomeriggio vide che la foresta finì e davanti a sé trovò una città molto simile a quello che aveva visto una volta in Germania
- finalmente una città, Dio ti ringrazio- disse Judan, ma non andò subito lì, volle provare se le parole dello sconosciuto sono vere o si era fatto semplicemente prendere in giro, e incominciò ad immaginare come poteva essere questo potere ricordando come facevano gli eroi dei cartoni animati, ma vide che nulla era cambiato
- fottiti vecchio- disse Judan, ma qualcosa nella testa gli sussurrava che c’era veramente la ragazza lì , ma non ci fece caso a questo e decise di pensare ai fatti propri, quella ragazza non doveva essere per forza la sua ragione di vita in quel momento drammatico.  
 
Era sera, Glissa si era preparata bene, entrare nel palazzo comunale era stato uno scherzetto, c’erano pochissime guardie e solo all’ingresso, con un arpione salì le mura, riuscì ad aprire una finestra grazie ai suoi attrezzi di scasso e potè entrare dentro l’edificio. Raggiungere la sala delle esposizione era facile grazie ai cartelli che indicavano le stanze, e in un attimo fu lì davanti al portone c’erano due guardie un po’ appisolate per la verità, la ragazza sfruttando l’oscurità prese due piccole melme, le lanciò riuscendo a colpire i visi delle guardie impedendoli di respirare, la ragazza gli fu immediatamente dietro, e con due colpi ben assestati li mise al tappeto prima che le melme si scioglievano permettendoli di respirare di nuovo. La ragazza entrò dentro il salone scassinando di nuovo le serrature e vide davanti a se molti oggetti, ma uno in particolare gli interessava di più, un diamante molto grande si trovava in quella stanza. La ragazza entusiasta si precipitò verso il prezioso oggetto lo raccolse e se lo mise subito in borsa
- lo sai che non è bene rubare oggetti di valore  vero?- la ladra si girò e vide una donna probabilmente della sua stessa età, doveva essere una chierica, aveva capelli neri e lunghi 
- lascia quell’oggetto e vattene lo diciamo per il tuo bene- un’altra voce si sentì per la sala, e Glissa vide che c’era anche un uomo, un ragazzo dai capelli corti sul biondo, doveva essere un guerriero 
- io vi conosco, siete la coppia Lena-Rafiant giusto?- disse la ladra sudando freddo, aveva davanti a se due dei migliori guardiani della Coalizione- prendetemi se ci riuscite- e la ragazza scappò buttandosi dalla finestra e finì  su una tenda abbastanza larga e messa bene da evitargli una brutta caduta, e subito si mise a correre per le strada della città, ma la tenda era servita anche ai due inseguitori che gli furono subito dietro dimostrando anche loro grande agilità
-“ maledizione l’avevo preparato per me, possibile che avevano pianificato anche questo e sistemato la tenda o sono solo fortunati?”- pensò Glissa
I due guardiani si erano presi due cavalli che tenevano nascosti lì vicino, la ladra purtroppo non ne aveva, e sperò che le vie oscure della città gli fossero amiche e più di una volta riuscì a nascondersi dietro tutti i punti possibili che la città poteva offrire, ma la chierica con i suoi incantesimi di luce illuminava a giorno i nascondigli della ladra che si ritrovò presto alle spalle al  muro
- arrenditi e non ti faremo nulla- disse il guerriero
- come fate a capire dove mi nascondevo?- domandò la ladra
- semplice perchè quello è un artefatto che il comune ha creato per ingannare i ladri, quello non è il vero diamante, serve per localizzare i ladri e catturarli- disse la chierica
- allora riprendetelo- disse Glissa che la lanciò a terra frantumandolo, il suo lancio non era riuscito a colpire i due nemici
- metti le mani in alto e non fare scherzi- gli intimò Rafiant
La ragazza si stava rassegnando, non aveva più possibilità di scappare, i due giovani scesero da cavallo per mettergli le catene quando improvvisamente caddero a terra colpiti alla nuca da un bastone facendoli svenire, dietro c’era Judan
- ancora nei guai? Mi vuoi spiegare che cosa stavi facendo?- domandò il ragazzo che ancora non aveva capito nulla di quello che era accaduto
- vieni andiamo via da qui, stanno arrivando i gendarmi- disse Glissa che sentiva il rumore forte di numerosi passi che si stavano avvicinando a loro- seguimi e non fare domande-
I due sparirono lasciando alla polizia  i due giovani guardiani svenuti con i loro cavalli  

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Capitolo 2
*** Secondo Capitolo ***


Glissa fece entrare Judan dentro una modesta casa, e lì dentro presero fiato

- mi hai salvata per la seconda volta, ti devo un favore, davvero- disse la ragazza

- insomma che cosa stavi facendo? Quei due non sembravano criminali, ti ho vista uscire dal comune in quel modo seguita dai tuoi inseguitori, in più mi dici di scappare dai gendarmi, sei veramente una ladra?- disse Judan

- complimenti per l’osservazione, comunque benvenuto a casa mia- disse Glissa ironicamente  

- che sta succedendo? Sei tu Glissa?- una voce si fece sentire per la stanza dove si trovavano, una luce venne accesa e il ragazzo vide che si trovava dentro una sala, dove all’ingresso si trovava un uomo corpulento ma un po’ grasso con barba nera e folta e la testa era quasi calva

- sono tornata maestro, ma devo dirle che la missione al comune è fallita, mi hanno ingannata-

- chi è questo ragazzo?- domandò ancora l’uomo

- maestro lui si chiama Judan, l’ho incontrato dentro la foresta che si era perso e non si ricorda quello che sta succedendo, per due volte mi ha salvata prima contro dei briganti sempre nella foresta e poi contro i due famosi guardiani Rafiant e Lena…-

- ti hanno riconosciuta?-

- no maestro, credo di no- rispose Glissa

- è importante che nessuno ti riconosca, sei andata di nuovo senza nasconderti la faccia vero? Quante volte te lo devo dire che non devi farlo?- lo rimproverò l’uomo- comunque grazie giovanotto sarei felice che restassi a casa mia- disse rivolgendosi all’ospite

- Glissa prepara la colazione anche se è ancora presto, questo ragazzo avrà sicuramente molta fame, lo sento dai brontolii di stomaco- disse il padrone di casa e la ragazza ubbidì  

- grazie per la gentilezza signor..-

- Cristian, mi chiamo Cristian, ho allevato io Glissa, sono come un padre per lei, cosa fai tu?- domandò il padrone di casa come un padre fa davanti al ragazzo della propria figlia, ovvero una interrogazione

- sono un monaco signore, o almeno credo di esserlo, non ricordo nulla di quello che mi è successo prima, l’unico ricordo e che mi trovavo in un mondo completamente diverso da questo e che facevo cose che qui  sicuramente non ci sono…- si mise a raccontare l’ospite

- come hai detto che ti chiami?-

- Judan signore- rispose il ragazzo, l’uomo lo fisso per alcuni secondi poi sorrise

- sarai anche molto stanco, stamattina ti riposerai in un letto comodo, poi parleremo di affari, avrai capito che io e Glissa siamo ladri, ti disturba?- domandò Cristian

- affatto signore- mentì Judan

- ho capito che non hai nessuno, e che non hai nessun posto dove andare, ti piacerebbe lavorare per me e per Glissa? Avrai vitto e alloggio gratuito e vestiti nuovi non quelli che hai in questo momento da adesso, te lo garantisco- disse l’uomo

Judan aveva una fame tremenda, in più era anche molto stanco e non aveva davvero nessun posto dove andare e nemmeno un soldo, quella proposta gli sembrava l’unica possibile per sopravvivere

- accetto signore-   

 

Una volta finita la colazione e dopo aver dato una stanza al nuovo venuto dove avrebbe potuto dormire, Cristian e Glissa si ritrovavano di nuovo da soli

- non è da te farsi fregare dai briganti in quel modo stando ai tuoi racconti, ti sei rammollita o cosa?- disse Cristian alla sua allieva mentre fumava la pipa

- mi sono solo distratta, non capiterà più – disse la giovane

- comunque sei stata fortunata  che quel ragazzo ti ha salvata contro quei due guardiani, altrimenti oggi saresti o morta o in prigione aspettando comunque la morte-

- sono stata ingannata dalla forma di quell’artefatto maestro, ecco perché sono finita nei guai

- devi ancora migliorare anche se non dubito almeno che per quanto riguarda i briganti in un modo o nell’altro ti saresti salvata da sola, ricordati che però valutare un oggetto prima del furto è importante, con un po’ di attenzione ti saresti salvata comunque- disse l’uomo

- sei stato tu a dirmi di andare lì e che era tutto sicuro, mi hai dato delle informazioni sbagliate-

- io ti ho detto cosa trovavi lì punto, sei tu che ti dovevi organizzare meglio, ma tu sei rimasta una cacciatrice e tale è la tua mentalità, nonostante i due mestieri hanno molte cose in comune- disse Cristian

- o sai che a me non piace rubare anche se sono una ladra- disse Glissa

- ma è anche l’unico mestiere che puoi fare adesso, sei ricercata non scordartelo- disse il maestro- comunque oggi pomeriggio pianificheremo per domattina, vi dirò quello che dovete fare, e fidatevi delle mie informazioni, io ti avevo detto comunque che avresti potuto trovare delle sorprese al Comune-    

 

Durante il pomeriggio Cristian chiamò i ragazzi per parlare del suo piano

- ragazzi ecco cosa dovrete fare, avete presente di castello di Trintachis dove abita il duca di Rafers?- domandò l’uomo solo Glissa naturalmente sapeva dove si trovava- so per certo che in una stanza del suo castello si trovano le sue ricchezze, è pieno di guardie intorno alle mura, ma grazie a una mappa che vi darò potrete entrare in azione anche da stasera, dentro non dovreste trovare molti problemi, la stanza del tesoro è segnata sulla mappa, adesso la studieremo, vi va comunque bene come missione no?-

- certo che mi va bene- disse Glissa

- non sarà troppo pericoloso?- domandò invece Judan titubante

- ho detto che se seguirete le istruzioni della mappa non avrete problemi- disse Cristian- andrete poi a rubare a chi ci ruba, infatti il duca di Rafers è un ralcloss, quindi non facciamo reato-

- va bene maestro, io vado e tu mi seguirai Judan- il ragazzo a malincuore dovette accettare 

 

I due giovani dopo aver studiato la mappa se ne andarono da casa, Cristian rimase da solo e si mise a fumare la pipa era ormai sera e la stanza dove si trovava era quasi tutta ricoperta dal buio

- buonasera Johan- disse il ladro

- non ti smentisci mai vero?- disse una voce nell’oscurità

- mi spieghi come hai fatto ad entrare?- disse sempre Cristian

- mi posso trasformare in un animale io, in un piccione per la precisione, e visto che tieni spalancate le finestre mi ci sono intrufolato- disse la voce

- se tu fossi un ladro saresti uno dei migliori, ma dimmi a cosa devo la tua visita?-

- sto per riorganizzare una compagnia per lottare contro i Ralcloss e Daemortius – disse la voce

- solo ora che hai trovato tuo fratello? È incredibile cosa gli è successo, non è cambiato di una virgola, quelle prigioni sono un portento- disse Cristian

- ma ti confondono le idee, comunque si anche per questo, in più in questa città ho trovato dei validi combattenti e ….-

- Johan non è come tanto tempo fa, eravamo giovani, volevamo cambiare il mondo, poi sai cosa è successo, la nuova compagnia, anche se nascerà con il nostro sangue non cambierà nulla, non è ancora il tempo questo, i Ralcloss sono tanti e forti e pieni di validi soldati- disse Cristian

- ma anche noi ne abbiamo, io voglio solo portarli alle montagne di Caftarel, e lì deciderò il da farsi- disse la voce

- ti aspetta un bel viaggio allora- disse il ladro

- non piena di insidie vedrai-  l’ombra sparì    

 

Entrare nel castello fu molto semplice, è bastato entrare come semplici giovani mercanti, infatti era periodo di mercato quel giorno, e i due si mischiarono tra i commercianti proprio mentre quest’ultimi si apprestavano a chiudere i battenti e lasciare l’abitazione del potente signore. dentro il castello non c’era ancora nessuno, le guardie stavano ancora controllando i mercanti che lasciavano la piccola fortezza, solo di tanto in tanto però dovettero nascondersi dietro le tende delle grandi finestre del castello per non farsi vedere da qualche guardia che invece pattugliava l’interno

- abbiamo ancora pochi minuti, dopodiché tutta questa area sarà piena di nemici forza sbrighiamoci- disse Glissa e i due ragazzi corsero tenendo le orecchie ben aperte per captare i passi delle guardie

- nemici ci sono dei nemici, allarme- i due ragazzi sentirono le urla di una guardia proprio quando stavano a pochi metri dalla stanza dei tesori

- possibile che ci hanno scoperto?- domandò Judan

- non credo, mi sa che non siamo solo noi, vedi ci sono due guardie all’ingresso della stanza, io cercherò di tramortirle, se non funzionasse  tu li devi attaccare, abbiamo proprio pochissimo tempo- disse la ladra

- ma se invece lasciassimo perdere?- disse il monaco, la ragazza non lo stava ascoltando, prese due cerbottane e insieme soffiò e con precisione i due proiettili colpirono il bersaglio, il ragazzo era rimasto davvero di stucco

- tu guarda se viene qualcuno, io apro la porta e prendo quanta più roba posso prendere capito?- e Judan annui e la ragazza si mise subito all’opera aprì il portone e mise dentro i sacchi che aveva in mano molta roba preziosa, la ragazza era in giubilo, non aveva mai visto tanti oggetti preziosi insieme

-  stanno arrivando della guardie Glissa- disse Judan, la ragazza si fermò chiuse i sacchi e disse a Judan di avvicinarsi

- portali tu questi per me sono troppo pesanti- disse la ladra e il monaco ci rimase male, era davvero pesante

- non vorrai che una ragazza come me si faccia male alla schiena per la fatica vero? – e Judan dovette stare zitto seguendo per quanto era possibile per lui la compagna verso l’uscita 

- intrusi- le guardie li videro e i due giovani cercarono di aumentare la corsa, ma le guardie in realtà stavano inseguendo altre due persone che apparvero davanti ai due ragazzi

- maledizione no siamo spacciati- disse Glissa riconoscendo i due che aveva davanti, erano le stesse persone che solo ieri sera la stavano arrestando per il furto al Comune

- tu qui? Non me lo sarei aspettato- disse la ragazza chierica- quindi è lui il complice- disse guardando Judan  

- maledetti non ci avrete- disse la ladra che si preparò a combattere

- siamo sulla stessa barca stupida, siamo noi gli intrusi che inseguono per tutto il castello- disse il guerriero

- che cosa siete venuti a fare?- domandò Judan

- a combattere Rafers- disse Rafiant e il ragazzo si buttò contro i soldati ralcloss che li avevano raggiunti falciandone qualcuno, anche la chierica si mise a combattere uccidendone qualcuno e lo stesso anche Judan e Glissa fino a che li abbatterono tutti, erano solo sette persone

- siamo qui perchè Rafers è una minaccia per Trintachis, la città ci ha detto di sconfiggerlo, i soldati sono alle porte presto riusciremo a espugnarlo questo castello- disse Rafiant

- ma insomma chi sono questi Ralcloss?- domandò Judan

- è strano che non lo sai, ma te lo dirò con brevi parole- disse Lena e la ragazza gli disse le stesse identiche parole che lo sconosciuto della foresta gli aveva riferito

- se ci promettete che se vi aiuterò ci darete una ricompensa vi va bene?- disse Judan

- sei pazzo?- domandò Glissa

- non possiamo prometterlo per certo, ma abbiamo un buon intermediario, dovrai dirlo a lui- disse Lena e il monaco accetto

- Glissa tu vai, tanto l’uscita è qui vicino, ce la farai- la ladra venne lasciata sola con i sacchi pieni di oggetti preziosi

- questa me la pagherai Judan- urlò la ragazza     

 

I tre ragazzi corsero verso le stanze dove doveva trovarsi il padrone del castello, in pochi minuti entrarono nelle sale più lussuose del castello dove il duca si incontrava con gli ospiti

- ecco quanto lusso hanno questi maledetti  a scapito della società- disse Lena, Judan si mise a guardare le stanze mentre correvano, ma poi dovette fermarsi subito, davanti a loro c’era una ragazza che gli bloccava la strada

- siete venuti per il mio padrone vero?- disse la giovane

- tu dovresti essere Lesha giusto? Esatto siamo venuti per lui, lasciaci passare, non abbiamo nulla contro di te- disse Rafiant

- sono la sua guardia del corpo non posso lasciarvi passare -disse la ragazza che lanciò delle magie contro gli intrusi neutralizzate da Lena

- una stregona quindi, Rafiant, tu cerca di andare via, lo bloccherò io- disse Lena

- ti aiuterò anche io- disse Judan e i tre ragazzi attaccarono insieme, la stregona attaccò di nuovo, ma la chierica era pronta e bloccò gli attacchi, mentre Judan gli fu addosso permettendo a Rafiant di lasciare il luogo di scontro per raggiungere il duca

 

Glissa stava salendo le scale che l’avrebbe portata in uno scivolo d’acqua utilizzato dal duca per portasi via gli scarti del cibo e altra spazzatura, collegato proprio in un ruscello che arrivava nella collina dove era attaccato il castello per facilitare la resistenza, da lì in un battibaleno sarebbe scesa e uscita dal castello dove poteva portarsi anche se bagnata i tesori raccolti

- un’altra intrusa fermiamola- delle guardie apparvero dietro di lei, la ladra sapeva che non sarebbe riuscita con tutto quel peso a raggiungere la salvezza. Dovette quindi abbandonare il maltolto imprecando ancora una volta contro Judan e correndo a più non posso, raggiunse una piccola porta che l’avrebbe condotta in un corridoio che l’avrebbe portata però vicino alle stanze del duca. Era rischioso ma almeno si sarebbe salvata momentaneamente dalle guardie, e poi sperava di incontrare almeno quel traditore del suo compagno

 

Rafiant raggiunse la camera del duca era molto lussuosa forse anche più delle altre, con la spada in mano avanzò per la stanza uscendo verso il balcone che era molto grande 

- quindi sei tu uno degli intrusi di oggi vero?- il guerriero sentì una voce e vide che c’era il duca con in mano una spada anche lui

- che seccatura, vediamo di che pasta sei fatto- disse il ralcloss che doveva essere sulla quarantina circa

Il giovane lo attaccò ma il nemico parò senza problemi

- tutto qui?- il duca gli lanciò un incantesimo che lo fece volare di qualche metro facendolo cadere a terra rovinosamente, Rafiant ci rimase male, il suo avversario era un guerriero-stregone  

Si sentì una botola aprirsi e uscì fuori Glissa che velocemente aveva raggiunto le stanze del duca, la ladra ci rimase male quando vide che davanti a lei c’era  il capo dei ralcloss a Trintachis

- così questa sarebbe l’altra intrusa, bene direi che possiamo incominciare- disse Rafers puntando la propria mano contro la ladra

 

Judan aveva difficoltà contro la stregona, non aveva la possibilità di parasi dalle magie come invece faceva Lena

- Judan avvicinati- gli disse la chierica, il monaco ubbidì e la ragazza gli mise una mano nella spalla e il giovane si sentì pieno di forza

- ti ho dato un incantesimo che ti rende forte, tu attaccala, io ti coprirò con i miei incantesimi vai presto-

Il monaco attaccò frontalmente  la nemica che gli sparava a raffica i suoi incantesimi, ma Lena utilizzò un grande sforzo perchè Judan non si facesse troppo male, il ragazzo anche se un po’ ferito diede un pugno contro la stregona che cerco di pararsi, ma il giovane aveva fatto una finta e colpì la pancia della sua avversaria, la ragazza accusò il colpo e prima che potesse fare qualcosa il monaco gli diede un altro pugno questa volta veramente in faccia che la fece cadere a terra svenuta

- c’è l’abbiamo fatta- disse Judan, la chierica gli si avvicinò per curarlo un po’

-andiamo presto, Rafiant avrà sicuramente bisogno di noi- disse Lena

Glissa si trovava a terra ferita, non poteva nulla contro il suo avversario e anche Rafiant era in ginocchio ferito pure lui, Rafers era davvero molto forte

- in nome del governo democratico di  Trintachis arrenditi duca di Rafers- la ladra sentì una voce e vide che si trattava di Lena in compagnia di Judan che ancora una volta era venuto ad aiutarla quando si trova in pericolo

- altri due, ma Lesha che cosa sta facendo?- domandò il duca

- l’abbiamo appena battuta- disse Judan

- poco male vi ucciderò io-

Il ralcloss era davvero forte Judan e Lena ritentarono la strategia di prima, ma il nemico con un incantesimo distrusse le protezioni del monaco, quest’ultimo stava già con il pugno contro il duca, ma il ralcloss riuscì a schivarlo e gli assestò a sua volta un pugno in faccia che lo fece stordire, Lena lo attaccò utilizzando sia la magia che la sua spada, ma Rafers era un abile spadaccino e presto riuscì a disarmare la ragazza e a ferirla, Rafers gli stava per assestare il colpo di grazia quando sentì che il monaco lo stava nuovamente assalendo. Velocemente il duca gli lanciò un incantesimo che lo colpi in pieno facendolo cadere a terra di qualche metro

- siete deboli nei miei confronti, vediamo chi possiamo uccidere per primo- disse Rafers guardando i suoi nemici a terra

- fermati non te lo permetterò- nel balcone apparve un uomo che doveva avere poco più di quaranta anni vestito di verde  in compagnia di Lesha che anche se ferita riusciva ancora a reggersi in piedi

- un druido che sorpresa, allora Lesha tu mi hai tradito- disse il duca rivolgendosi alla sua servitrice

- no signore, perché non mi risulta che io ti abbia tradito, sono stata tua prigioniera per tutti questi anni, e ora che ho trovato persone che potrebbero batterti ho deciso di unirmi a loro- disse la stregona

- pessima scelta ragazza- disse Rafers che lanciò un incantesimo contro i nuovi venuti, ma sia il druido che la stregona riuscirono a neutralizzare il colpo e a lanciare una raffica di magie contro il ralcloss, all’inizio Rafers riusciva a pararli tutti, ma venne colpito da un altro incantesimo partito da Lena che anche se a terra sanguinante ebbe ancora la forza di attaccare, e il suo intervento fu fatale per il padrone del castello che subì in pieno le raffiche magiche del druido e della stregona che lo uccisero

- andiamo via di qui, il castello è nostro, i soldati di Trintachis l’hanno conquistato e Rafers è morto- disse il druido

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Capitolo 3
*** Terzo capitolo ***


Era mattina il gruppo di ragazzi che avevano assalito il castello era stato portato a casa di Cristian, il druido conosceva il ladro erano compagni di avventure una volta, Judan scoprì finalmente il nome di quello sconosciuto che gli parlava quando si trovava dentro la foresta. Si chiamava Johan e diceva di essere un appartenente al Consiglio di druidi a Erevantor una città della Repubblica di Madani a ovest del continente, Judan non capì di cosa si trattava e solo dopo molto tempo scoprì la  geografia di quelle terre dove era stato catapultato. Quella sera intanto scoprì qualcosa sui ralcloss e  chi sono quei ragazzi che stavano con lui nel castello di Rafers.

Rafiant è un appartenente del popolo Daru, un popolo considerato nemico dei Kore ovvero il popolo che ora si fa chiamare ralcloss, lui e il suo popolo sono perseguitati dal razzismo dei ralcloss che considerano inferiori tutti i popoli oltre alla loro. I ralcloss però non si limitano a soli persecuzioni razziali, Lena infatti è una chierica dell’Unico il dio più adorato tra gli uomini, i Ralcloss lo hanno sostituito con Wartaga e perseguitano tutte le persone che non si riconoscono nel nuovo dio imponendo la loro religione ovunque in modo che ci sia una sola fede e una sola dottrina, in più viene imposto l’adorazione verso il dittatore-imperatore dei ralcloss chi non lo fa viene ucciso. Lesha è una oppositrice dei ralcloss perché i suoi genitori erano stati uccisi da quest’ultimi, gli stregoni possono essere considerati nemici del regime, solo i maghi infatti sono permessi tra i Ralcloss anche se vi sono qualche eccezioni come Rafers, divenne schiava del duca perché per lui gli stregoni non dovevano essere sterminati ma sfruttati, dopo il combattimento contro Lena e Judan la stregona venne aiutata da Johan che gli disse di combattere per lui contro i ralcloss e che c’era una possibilità perché sia libera dalla sua schiavitù verso i ralcloss.

- così e questo quello che sta succedendo nel mondo, con atti terroristici, leggi razziali, l’imposizione di un unico pensiero, espropriazioni dei beni privati a tutti  e corruzione sono le regole di questo dominio- disse Judan

- hai capito bene- disse Johan- io sto cercando giovani valorosi che mi aiutano a combattere il dittatore, la mia idea forse è folle ma ci voglio provare-

- va bene, se mi dici che qui è meglio non restare perchè arriveranno i ralcloss da un momento all’altro per conquistare la città, sarà meglio muoversi- disse il monaco

- verrò anche io, non sopporto il potere dei ralcloss e vorrei combattere - disse Glissa

- è brava e vi assicuro che sa combattere- disse Cristian

- per me va bene, una persona in più fa comodo, partiremo domattina per il tempo necessario per prepararci, va bene?- domandò Johan e tutti dissero di si

- andrete verso Caftarel vero? State attenti tutti quanti, anche se è un luogo sicuro una volta che sarete entrati la dentro, arrivarci non sarà facile- disse Cristian

- non vieni con noi maestro?- domandò Glissa

- no cara, ma non ti preoccupare in un modo o nell’altro vedrò di aiutarvi, nel frattempo quando voi partirete io me ne sarò già andato-

 

Il giorno dopo partirono lasciando la città come molte altre persone che scappavano dall’arrivo imminente dell’esercito dei ralcloss, come aveva promesso Cristian se ne era già andato via

- i monaci gli stregoni i chierici dell’Unico, i druidi e anche molti maghi sono perseguitati dalla giustizia- disse Johan che si mise a raccontare la situazione a Judan che non ricordava ancora nulla- la Coalizione era una volta un regno composto da numerose razze di uomini, ma in un modo o nell’altro si riusciva a convivere, fino a che nell’impero dei Kore presero il potere una fazione estremista, i ralcloss, che imposero il loro dominio su quella popolazione e attaccarono il regno dei Mejin a oriente e il nostro regno a ovest, il regno dei Mejin resiste ancora, il nostro invece è completamente invaso, e riusciamo a resistere ormai solo nelle montagne di Caftarel al confine con il regno dei nani, e lo stesso dicasi per i ribelli Kore che combattono nel deserto. Questa guerra è stata causata a sua volta per colpa di uno stregone Daemortius che ha scatenato una guerra mondiale che dura da cento anni e che non vede fine-

- mi sai spiegare come mai sono finito in questo mondo così diverso dal mio- domandò Judan

- vedi in realtà sei stato imprigionato, lo notiamo dalla tua mano destra, vedi che hai un segno come una grossa cicatrice? Questo è il marchio dei prigionieri dei ralcloss e vedrai che c’e l’ha anche Lesha visto che era loro prigioniera prima. Il mondo che hai conosciuto non esiste, sei finito dentro quella prigione che doveva ucciderti per la pazzia, ma forse qualcosa è andato storto e in un modo o nell’altro sei sopravvissuto non so come, ma tu sei un monaco del Sole e della Luna, sei uno dei guerrieri più forti in teoria del mondo- rispose Johan

- quindi non era vero niente? Tutta la mia vita era una illusione?- domandò ancora il monaco

- si e no, in realtà tu sei molto più vecchio di quello che sembri, tu sei stato imprigionato all’età di venti anni-

- ma se ho adesso venti anni!- disse Judan stupito

- è quello che credi di essere, tu sei addirittura allievo di Hilucha, il mezzodrago monaco appartenente pure lui al tuo stesso monastero, tu avrai almeno altri venti anni in più, ma sei riuscito a non invecchiare- disse Johan- e questo non lo so perché, le prigioni magiche dei ralcloss sono un mistero per me-

- quindi sono stati i ralcloss a crearle?- domandò ancora il ragazzo

- già, furono i maghi consiglieri del dittatore a crearlo, e furono anche le prime vittime di questa scoperta, lo stesso imperatore ordinò che venissero rinchiusi li dentro-

 

Dopo pochi giorni raggiunsero una postazione dei ralcloss, il gruppo doveva entrare dentro una caverna e non c’erano altre vie dove potevano deviare

- maledizione prima non c’era questo- disse Johan

- cosa possiamo fare adesso?- domandò Lena

- dobbiamo prenderci le divise dei ralcloss e superare quella caverna, nella speranza che non ci facciano molte domande durante il percorso, avrò bisogno costantemente del tuo aiuto Lesha, quindi mi servirebbe che tu mi stessi sempre a fianco- disse il druido- approfittiamo adesso-

Il gruppo riuscì a rubare le divise dei soldati che stavano facendo un bagno in un lago a poca distanza e si vestirono velocemente, fortunatamente i soldati li avevano messi in un punto non ben visibile, dopodiché velocemente andarono verso l’entrata della caverna dove ad attenderli c’erano due ralcloss addetti a vedere chi passava da quella parte

- fermi in nome del dio Wartaga! Fatevi riconoscere- disse un soldato mentre Lesha pronunciò a bassa voce l’incantesimo di manipolazione

- in nome del tiranno e del dio Wartaga siamo in ricognizione, dobbiamo passare per andare verso ovest per la gloria di ralcloss- disse Johan ad alta voce

- ma non avete un documento con voi?- domandò l’altro soldato

- no signore!- disse sempre Johan, i soldati li fissarono per alcuni istanti, poi decisero di farli passare

-pessima interpretazione signor Johan-  disse Rafiant- poteva inventarsi qualcosa di meglio

- bah l’importante che ha funzionato, ora sbrighiamoci però- disse il druido

La caverna non era molto lunga, e i soldati lì presenti erano davvero pochi, pare che ormai il fronte si sia spostato tutto a Gervais, solo dopo un’ora di oscurità la compagnia vide finalmente l’uscita, e una volta fuori respirarono aria pura

- buongiorno druido- Johan sentì una voce, ma non riusciva a distinguere chi fosse

- ecco un altro gruppetto di ribelli che cerca di dare man forte a Caftarel, i soldati all’entrata ci avevano avvertiti di questi sospettati- disse un’altra voce e solo allora Johan, ma anche gli altri seppur a fatica distinsero chi avevano davanti

- maledizione, Zephir e Devral- disse Rafiant i due erano quasi gemelli, uno con i capelli argentati che doveva essere un guerriero e l’altro era albino e doveva essere un cacciatore di taglie notando un distintivo. I due rappresentarono i soldati più forti dei Ralcloss

-vedo che siamo famosi, voi invece dovreste essere Rafiant e Lena secondo la taglia e abbiamo qui anche il druido Johan, il nostro signore sarà felice di sapere che dei forti ribelli sono stati catturati

- e chi dice che ci facciamo consegnare così facilmente?- disse Glissa, Devral sgranò gli occhi, ma anche la ladra che finalmente riusciva a distinguere bene le forme fece altrettanto

- non è possibile sei ancora viva?- disse  

- io non muoio facilmente bastardi-

- piano, piano, non vorrete litigare spero- disse Zephir e dietro di lui vennero alcuni soldati, una quindicina circa si mise a contare Rafiant, erano tanti

- o vi arrendete subito o morirete- disse il guerriero ralcloss

- combattiamo invece- disse Johan

I ralcloss attaccarono, Zephir combatté contro Rafiant, mentre Devral contro Glissa, gli altri quattro contro i soldati nemici, Johan tirò fuori un bastone e incominciò a picchiare con la sua arma utilizzando anche le magie, anche Lesha fece lo stesso, supportati da Lena e Judan che se la cavarono subito bene contro i nemici 

- vedo che non ti sei rammollita Tessa, cosa hai fatto per tutto questo tempo?- disse Devral alla sua nemica

- muori assassino- disse la ladra

- o già scusami, mi ero dimenticato che ho ucciso i tuoi genitori, ma se lo meritavano- disse il cacciatore-assassino sarcasticamente

- speravo di incontrarti Rafiant di Halm, ho sentito parlare bene di te- disse Zephir

- anche io di te, ma in modo negativo- disse il ragazzo

- io combatto per il mio signore, tu invece sei un suo ribelle, tutte queste terre sono sue-

- cadi- disse in risposta Rafiant

Judan ne aveva già sconfitti tre, e vide che anche Lena riusciva a cavarsela, così come Johan e Lesha, ma Rafiant e Glissa erano in difficoltà, il monaco tramortì l’ultimo soldato che gli era andato incontro e si mosse a difendere la ladra

Glissa stava bloccando l’attacco nemico, entrambi avevano i propi coltelli l’uno contro l’altro e stavano facendo una prova di resistenza, Devral però fece un strano movimento alla mano e riuscì a disarmare la ragazza che ora non aveva più difesa ed era scoperta. L’assassino non riuscì a dare il colpo di grazia, venne tramortito da un colpo di bastone di Judan che lo fece per un attimo perdere i sensi

Rafiant ansimava, era stanco, Zephir lo faceva faticare molto, il ragazzo provò alcuni colpi, ma il guerriero ralcloss gli diede un calcio sulla caviglia e riuscì addirittura a dargli un pugno e utilizzando una gamba lo fece cadere a terra, Rafiant provò a reagire, ma con una mano il nemico bloccò la sua arma con la propria, mentre con l’altra tirò fuori un coltello e lo puntò al collo

- non sei ancora maturo Rafiant di Halm- disse Zephir che gli stava assestando il colpo di grazia

Un colpo di luce colpì il guerriero ralcloss salvando da morte certa il ragazzo, Lena era corsa ad aiutarlo

- stai bene?- domandò la sua compagna

- si grazie mi hai salvato- disse Rafiant

- non pensare che mi basti poco per sconfiggermi ragazza- disse il ralcloss che si stava rialzando, ma un altro fascio di luce colpì di nuovo il guerriero che lo fece di nuovo cadere a terra di qualche metro, questa volta era Lesha

- maledetta- disse Zephir che era ancora vivo

- stanno arrivando altri soldati, scappiamo presto- disse Johan sconfiggendo l’ultimo soldato che aveva contro, il resto del gruppo non se lo fece ripetere                                             

 

Si nascosero dietro alcuni alberi di un piccolo bosco i soldati ralcloss non li avevano inseguiti, troppo occupati ad aiutare i compagni o feriti o morti, la compagnia si mise a curare le ferite, che essendo  lievi non causarono problemi per Lena che era un ottima guaritrice, Judan si avvicinò a Glissa che si era messa un po’ in disparte a pensare

- quante volte mi avrai salvato da quando ci siamo conosciuti? Tre volte?- domandò Glissa più a se stessa che all’amico- chi sa se riuscirò a restituirti il favore-

- ti senti bene vero? Non ti sei fatta molto male?- domandò Judan

- no è tutto a posto, ho solo ricevuti graffietti niente di che- disse la ladra

- tu li conoscevi quelle persone vero? Chi erano? Perché hanno un legame con te?- domandò il ragazzo

- quello con cui avevo combattuto si chiama Devral, una volta era un collega di mio padre, sai lui combatteva per i ralcloss prima, ma poi pian piano decise di unirsi ai ribelli perché quello che faceva, ovvero arrestare persone la cui unica colpa consisteva nell’essere diversi da loro non gli piaceva, già però all’epoca io lavoravo per il dittatore, il mio vecchio mestiere infatti era quello di cacciatore di taglie dei ralcloss e mi chiamavo Tessa che è il mio vero nome-

Judan rimase sbalordito da quelle rivelazioni, Glissa o meglio Tessa era una ralcloss

- mio padre venne ucciso per alto tradimento come mia madre e io venni arrestata, infatti anche io ho la cicatrice sulla mano destra- disse Glissa che mostrò il marchio dei prigionieri- ma Cristian mi salvò, combatté contro i soldati che avevano il compito di portarmi in una nuova prigione dove mi avrebbero uccisa, dopo che sono stata rinchiusa per  due giorni in un’altra, mi allenò lui e mi fece da padre, avevo dodici anni all’epoca, sono stata otto anni con lui e gli voglio davvero bene come un padre-

- mi dispiace per la tua storia- disse Judan

- non te la prendere, può darsi che la tua anche se non te la ricordi è ancora più brutta, noi purtroppo dobbiamo subire tutto questo, nella speranza che arriverà la pace e la libertà tanto agognata, sia me che Lesha, ma anche tutti gli altri componenti del nostro gruppo hanno subito persecuzioni- disse Glissa

- ora come ti devo chiamare?- domandò Judan

- preferirei che mi chiamassi Glissa, Tessa dei ralcloss è morta da tempo- disse la ragazza

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Capitolo 4
*** Quarto Capitolo ***


La mattina dopo si svegliarono e ripresero il cammino, a Judan non gli piaceva quella vita, ma è stato lui a scegliere di venire con loro, e tanto vale cambiarla visto che probabilmente non avrà più la possibilità di tornare, ma ancora gli ronzavano in testa le stesse domande, era quella la realtà? Possibile che sia stato tutto una illusione, quel mondo abitato da soli uomini e tecnologia avanzata in realtà non esiste? Non ha ancora trovato queste risposte, ma almeno non è solo, stava in compagnia anche se adesso invece di rischiare la bocciatura di un esame rischiava qualcosa di più

- siamo nel piccolo deserto di Kor antico rifugio dei viandanti e antica fortezza dei soldati della Coalizione- disse Johan- una volta superata questa, il nostro viaggio si potrà dire concluso perché saremo arrivati ai territori di Gervais a un passo da Caftarel-

Il deserto infatti aveva delle piccole torri naturali, create probabilmente milioni di anni fa quando da quelle parti ci doveva essere un vulcano, queste torri vennero scavate e furono trasformate in fortezze, Johan disse che ci volle un grande esercito dei Ralcloss perchè caddero tutte, e ora che la guerra si è allontanata da quelle parti, solo poche torri sono occupate da soldati

- bisogna stare attenti, non dovremmo incontrare molti soldati ma questo purtroppo non significa che siamo al sicuro- disse infatti il druido

Il primo giorno di attraversamento fu tranquillo, il gruppo riprese il viaggio regolarmente, tranne per quanto riguarda un spiacevole incontro con una creatura del deserto

- ma che cosa era? che brutto spavento che ho avuto- disse Glissa

- era un verme del deserto, fortunatamente a sud-est da qui nei grandi deserti sono molto più grossi, sei stato bravo ad ucciderlo Rafiant- disse Johan

- devo ringraziare voi che mi avete dato quella possibilità, con la vostra magia lo avete tenuto occupato, io ho solo tirato la lancia al momento giusto, che fortunatamente ho trovato tra i resti dei ralcloss che abbiamo trovato proprio in quel momento- disse il guerriero

- lanciare gli incantesimi era la cosa migliore, non potevano rischiare di venire trascinati sotto terra e mangiati- disse Lesha

- già avete fatto davvero squadra tu, Lena e Johan- disse Judan  

Il gruppo si trovò in un punto scoperto tra due torri, fortunatamente entrambe vuoti

- ci è andata bene- disse a bassa voce Rafiant, ma il guerriero sentì dei rumori di zoccoli dietro di lui, un grande battaglione si stava avvicinando a loro ed erano ralcloss

- non possiamo scappare- disse Judan pronto a difendersi

- sono troppi mi sa che ci dobbiamo arrendere- disse Glissa

- preferisco morire che essere loro prigioniero- disse Rafiant e anche Lena e Lesha erano d’accordo, il druido invece era già pronto a combattere i soldati gli furono addosso, ma alcuni erano come fantasmi, non si riuscivano a colpire  e né loro potevano fare qualcosa mentre altri invece erano veri

- sono illusioni- disse Lena

-Warkh  Bquazuj- disse Lesha, e molti illusioni sparirono rendendo più facile il combattimento, Judan combatte contro uno di loro, lo prese per il braccio e lo scaraventò a terra, il monaco gli stava per assestare un pugno in faccia quando venne preso da una paralisi, il soldato che aveva disarcionato era uno mago, che si rialzò riprese il suo cavallo e nella confusione più totale si prese Judan e lo portò via, mentre Lesha finì di completare nuovamente la magia che permise a tutte le illusioni di sparire, ma i soldati che erano pochissimi ricevettero l’ordine di ritirata

- no Judan- disse Glissa, Johan non perse tempo, non aveva  usato spesso quella magia perché era difficile, ma riuscì a trasformarsi in un’aquila, e inseguì il gruppo di nemici in fuga

- cercate di seguirmi- disse prima di volare

Il gruppo di soldati trovò rifugio in una torretta piuttosto bassa utilizzata più come vecchio rifugio di viandanti che come zona militare

- sono forti quei tipi signore, dovevamo ucciderli subito- disse un soldato ralcloss

- non ti preoccupare, vi ho portato qui perché è più facile così affrontarli, vedete piuttosto se ci stanno dietro- disse il mago

- si signore stanno arrivando- disse un soldato

- in postazione allora, tirate su il ponte e preparate le frecce- ordinò il comandate

Il gruppo stava correndo più che poteva, ma ormai avevano raggiunto il luogo dove si erano rifugiati i soldati, ed era determinato a entrarvi, nella speranza che non ce ne fossero di altri, ma quello era un altro problema, dalla piccola torre vennero lanciate delle frecce non tante fortunatamente e questo fece ben sperare Lena che attivò uno scudo protettivo che protesse i compagni

- le frecce non sono tante penso che siano sempre gli stessi di prima- disse la chierica

- si ma adesso come facciamo ad entrare?- domandò Lesha

Johan entrò volando in una fessura della torretta, e finì come previsto proprio sui soldati addetti a chiudere il portone, il druido li attaccò di sorpresa, e contemporaneamente alla trasformazione in umano gli lanciò delle magie che li uccisero sul colpo, poi vedendo che non c’era nessuno si fece un incantesimo di forza che gli consentiva da solo a muovere le leve che avrebbero aperto il portone

- si sta aprendo, si sta aprendo- disse Glissa felice

- andiamo allora presto, aiutiamo Johan e Judan - disse Rafiant  

 

Due soldati tenevano uno per le mani l’altro per i piedi il prigioniero e lo buttarono dentro un portale, il mitico portale-prigione creato dal mago, presto si sarebbe richiuso, e per il ragazzo non ci sarebbe stato nulla da fare

 

Il resto del gruppo entrò dentro la torretta, e videro Johan impegnato a combattere con i soldati che stavano scendendo dalle scale artificiali , i suoi compagni gli stettero subito a fianco, combattendo contro i nemici

- Lesha vai a cercare Judan, ci penseremo noi qui- disse Johan e la stregona ubbidì, riuscendo ad aprirsi un varco dopo aver abbattuto già due soldati con la sua magia, la stregona riuscì ad evitare anche delle frecce creandosi degli scudi magici, riuscendo a salire le scale di corsa, la ragazza si trovò in un ampio corridoio anche se corto, e vide il magico portale che Rafers gli parlava e che minacciava sempre quando vedeva che non le ubbidiva

Il mago vide la stregona e ordinò ai due soldati di attaccarla, mentre lui avrebbe lanciato i suoi incantesimi di attacco, ma la stregona con una mano riuscì a parare i colpi del mago, mentre con l’altra colpì i due soldati con la magia uccidendoli

- vedo che sei brava, saresti perfetta come mia vice se fossi dei nostri- disse il comandante dei ralcloss

- sono già stata vostra schiava e non intendo ritornarci- disse Lesha

-se le cose stanno così, se riuscirai a sconfiggermi in tempo il tuo caro amichetto che ho buttato lì dentro- disse il ralcloss indicando il portale- sarà salvo, altrimenti consideratelo morto-

Lesha non se la fece ripetere

La compagnia combatté bene, Rafiant e Lena stavano supportando il gruppo egregiamente, e Johan utilizzava la sua magia supportato da Glissa, che era veramente agile nel combattimento

La stregona era abilissima, con entrambi le mani stava mettendo in difficoltà il suo nemico, che non riusciva a stare al passo come lei, il mago sapeva che sarebbe stato questione di tempo perché sia sconfitto, ma voleva resistere ancora, almeno per guardare il portale chiudersi

I soldati stavano ancora a resistere erano tanti per la compagnia seppur non per reggere una guerriglia, erano ancora circa una decina si mise a contare velocemente il druido, e a quel punto che gli venne un’altra idea, schivando un attacco mise una mano per terra e dopo aver pronunciato velocemente due parole in druidico apparve a  fianco un lupo che attaccò il soldato sbranandolo, Lena invece aveva potenziato la forza di Rafiant che riuscì a combattere in modo più violento e preciso, uccidendone due, Glissa invece con agilità se la stava cavando con due soldati, riuscendo a tagliare la gola ad uno di loro

Il mago sapeva di non farcela, aveva perso, la stregona era davvero molto forte

- sei forte, per questa volta sei riuscita a vincere, ma la prossima volta riuscirò io a sconfiggervi-

- non è ancora finita maledetto- disse la ragazza, ma il mago la abbagliò con un incantesimo, tanto abbastanza da teletrasportare il ralcloss via di lì semplicemente schioccando le dita, la ragazza riuscì a riprendersi subito, e vide che per questa volta aveva vinto la battaglia, ora doveva assolutamente liberare Judan

Johan aveva evocato un altro lupo che attaccò un altro soldato uccidendolo, anche Lena aveva evocato un leone che riuscì a sbranare un ralcloss, i soldati presi da panico cercarono di scappare da qualche parte riuscendo ad uscire dalla torre

- andiamo ragazzi forza, Lesha avrà bisogno del nostro aiuto- disse il druido, il gruppo stanco ma ancora determinato a salvare l’amico salì le scale e trovarono Lesha intenta con la sua magia a tenere aperto il portale

- c’è l’avete fatta bravi- disse la stregona

- tu c’è l’hai fatta, ora ti diamo una mano- disse Lena, che insieme a Johan sciolsero il portale richiamando molta della loro energia magica, Judan apparve davanti a loro rintronato e Glissa fu la prima a vedere le sue condizioni

- Judan- la chiamò, il monaco la guardò con occhi stanchi, ma riuscì a riconoscerla

- ora sei tu che mi hai salvato- disse il ragazzo 

Era notte il mago aveva trovato rifugio in una torre non molto lontano da quella dove aveva combattuto contro Lesha, l’uomo era in compagnia con altri soldati ralcloss e stava rimirando

- comandante Kuatul, i ribelli li abbiamo perduti- disse un soldato apparso in quel momento

- non c’è da preoccuparsi, li troverò io, e so come- disse il mago

 

 La mattina si riprese il viaggio, la zona delle torri naturali sono state lasciate, e ora davanti a loro si estendeva una grande pianura

- una volta superata anche questa saremo arrivati finalmente- disse Johan

- è stata dura ieri, ma il viaggio si può dire concluso- disse Judan

- no, mancano ancora dei chilometri a Caftarel, almeno due giorni di viaggio- disse Rafiant

Il gruppo si riposò sotto un albero semi nascosti dalla vegetazione e si prepararono per il pranzo

-buongiorno a voi- il gruppo sentì una voce vicino a loro, si voltarono tutti nella direzione del suono e videro che davanti a loro c’era un uomo che sorrideva

- Kuatul, allora eri davvero tu?- disse il druido

- meno male Johan, pensavo che ti fossi alla fine dimenticato di me- disse il mago

- che cosa vuoi maledetto? La lezione di prima non ti bastava?- disse Lesha

- tu ragazza sarai la prima che entrerà oggi nelle mie file- disse il mago che prese un sigillo nella sua borsa che si era portato dietro e lo ruppe, sia Lesha che Glissa che Judan urlavano di dolore

- che cosa gli stai facendo maledetto?- urlò Lena, ma le ragazze smisero di urlare e si avvicinarono al comandante ralcloss, solo Judan svenne

- vedo che solo il ragazzo ha resistito, si fa per dire- disse Kuatul, le ragazze gli toccarono la spalla e il petto, e Lesha gli si appoggiò la testa sulla spalla

- maledetto le hai ipnotizzate- disse Johan, il ralcloss si mise a ridere e le ragazze attaccarono i compagni, Lena e Rafiant intervennero subito, combattendo contro di loro, Johan invece riuscì ad evitare l’attacco e a trovarsi a faccia a faccia con Kuatul

- finalmente di nuovo contro di te druido- disse il mago che sorrideva

Rafiant e Lena reagirono bene, la chierica combatteva contro la stregona, il guerriero contro la ladra. Glissa si muoveva bene, ma Rafiant era più esperto nel combattimento, la stregona vedendo la compagna in difficoltà lanciò degli incantesimi contro il guerriero, ma Lena che cercava, seppur a fatica a mantenere l’immunità dell’amico dagli attacchi magici, Rafiant riuscì a disarmare Glissa con una falciata di spada, la ragazza non essendo forte fisicamente, vide le sue armi volare via e il ragazzo gli puntò l’arma alla gola, la ragazza rimase immobile ma anche impassibile

- non ti posso vedere così- disse Rafiant che riuscì a dargli un pugno in faccia facendola svenire senza che lei potesse muoversi per colpa della spada, ma Lesha era riuscita a lanciare di nuovo un incantesimo potente che colpì il guerriero alla schiena, facendolo cadere a terra e togliendogli il respiro, Rafiant non riusciva né a muoversi né a respirare bene

- ora siamo rimasti solo io e te, mi vendicherò per quella volta al castello del mio padrone- disse Lesha che poté occuparsi della chierica che si difendeva egregiamente, ma non altrettanto poteva dire sul contrattacco

Johan combatteva contro Kuatul, i due erano forti ed entrambi facevano i loro incantesimi più forti

- è bello vedere i propri compagni litigare vero Johan?- disse Kuatul ridendo

Johan fece un incantesimo di crescita rigogliosa che permise alle piante di crescere velocemente e di fare uno sgambetto al comandante ralcloss che si mosse mentre lanciava gli incantesimi contro il druido che era riuscito a schivarli, in un attimo Johan gli fu sopra, e gli puntò la mano contro pronto a sparare una magia

- sei cascato proprio su una trappola da principiante, ti eri scordato questo potere?- disse il druido, il mago lo guardava con rabbia

- ricomponi il sigillo, o ti uccido- disse Johan

- allora fallo, così non libererai i tuoi amici- disse Kuatul

- lo sai invece che mi complicheresti poco la vita- disse il druido e il mago dovette accettare, prese il sigillo spezzato, e con una formula magica riuscì a ricomporla, ma mentre lo fece sparì

Lena era in ginocchio, le magie di Lesha l’avevano colpita, e ora era ferita, davanti a lei la stregona gli stava per dare il colpo di grazia

- ecco completata la mia vendetta- disse la ragazza, improvvisamente però la magia non partì

- che mi è successo?- domandò la stregona

- Lesha sei tornata- disse la chierica, Lesha era ancora visibilmente sotto shock, non capiva cosa era successo  

-anche questa è passata- disse Johan che si era avvicinato a loro- Kuatul è riuscito a scappare, ma per poco e veramente saremmo tutti morti-

- che cosa mi ha fatto?- domandò Lesha

- ti ha incantata, sei passata dalla loro parte, è questo quello che succede quando  i prigionieri dei ralcloss riescono a scappare o li fanno mandar via, in questo modo utilizzano gli ex prigionieri come spie e collaboratori- disse il druido

- mi stai quindi dicendo che è tutto dovuto alla mia cicatrice sulla mano?- disse la stregona e Johan annuì

- il sigillo sono riuscito a prenderlo e l'ho disincantato, vedrai che non ci succederà mai più- disse l’uomo

 

La mattina dopo il gruppo partì, Judan si è ripreso e anche Glissa e Rafiant, Lena e Johan hanno fatto un buon lavoro di guarigione. Il gruppo stava attraversando i territori degli Anebus, un popolo della Coalizione che è resa schiava come tutte le altre, ma bastava entrare in un loro villaggio per capire che la politica ralcloss è cambiata. Questi ultimi stavano sterminando quel popolo, il gruppo una volta dentro a uno di questi villaggi, lo trovarono distrutto e i loro abitanti passati a fil di spada, non è stato risparmiato nessuno, neppure donne e bambini

- perché vogliono fare questo? Perché?- si mise a urlare Rafiant, anche il suo popolo stava subendo la stessa sorte- maledetti bastardi-

- la situazione si fa più grave ogni anno che passa, i ralcloss sono sempre più degli annientatori- disse Lesha

- ma come è possibile che abbiano la volontà per farlo?- disse Judan

- ai piani alti non interessa questo, loro sono sotto la totale dipendenza di Daemortius e del dittatore- disse Glissa

- ma stanno oltrepassando il limite- disse Lena

- senza contare che ora a noi ribelli ci è rimasto solo Caftarel, dopodiché per la Coalizione è davvero finita- disse Johan

- possibile che non si può fare nulla per fermarli?- domandò Judan

- possiamo solo resistere- rispose il druido

Il gruppo vide che in un monte sono stati accesi dei fuochi

- cosa sono?- domandò Rafiant

- sono i fuochi del pericolo- rispose Lesha- qualcuno di loro è riuscito a sfuggire al massacro, e ora stanno incitando la gente a combattere-

- se rimarranno lì moriranno tutti però – disse Johan   

 

Il giorno dopo il gruppo raggiunse le parti di Gervais, era in corso una battaglia tra le truppe ribelli e i ralcloss, ma le forze degli invasori erano superiori

- anche questa città è destinata a subire la dominazione ralcloss,è circa un mese che è stata occupata e che non riusciamo più a riprendercela, le nostre ultime basi sono nei pendii delle montagne- disse Johan

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Capitolo 5
*** Quinto Capitolo ***


Il gruppo raggiunse la base verso sera, entrarono dentro una fessura nascosta dalla vegetazione facilmente difendibile, i soldati di guardia non si misero a fare molte domande, il druido lo conoscevano molto bene e venne subito portato dal generale, mentre agli altri vennero dati due tende da essere montate insieme alle altre dei soldati che ricoprivano l’intero nascondiglio

- benvenuto Johan- disse il generale James che stava in compagnia con un uomo dagli occhi a mandorla, vestito in un modo strano- è un piacere averla di nuovo tra di noi-

- come vanno le cose qui generale?- domandò il druido

- abbiamo attaccato Gervais, ma non riusciamo a conquistarla, siamo completamente nascosti da questi rifugi, e difficilmente possiamo uscire da qui, presto i Ralcloss potranno entrare a Caftarel, e rischiamo così di venire circondati da nemici e isolarci dai nani-

- in poche parole le previsioni future non sono tra le più rosee- disse Johan

- si esatto, vorrei farle presentare il capitano Ieyatsu, capo dei ninja proveniente dal regno Mejin- disse il generale, e i due si strinsero la mano  

- il capitano è venuto a darci una mano, può essere una grande spia ed è anche un grande combattente- disse James

- anche io ho portato dei combattenti, siamo in tutto sei nel mio gruppo- disse Johan

- allora spero che domani me li presenti, farò un colloquio con loro- disse il generale e il druido accettò

- ora è tardi signori, sarà meglio continuare le faccende domani- propose Ieyatsu, gli altri due accettarono  

 

Era ancora notte, Ieyatsu stava passeggiando per l’accampamento, non era una notte fredda e non aveva molto sonno. Non era l’unico, a poca distanza da lui si trovava una ragazza, avvolta in un mantello per ripararsi dal poco freddo che c’era, il ninja si avvicinò

- notte insonne anche per lei?- domandò l’uomo, la ragazza si voltò sorpresa, ma si calmò subito

- si, sono un po’ agitata, in pochi giorni mi è cambiata la vita, e ora sono qui- disse Lesha

- posso chiederle che cosa è successo?- domandò ancora Ieyatsu

- fino a pochi giorni fa ero prigioniera dei ralcloss, poi sono stata liberata e eccomi qua-

- sei stata fortunata allora, sono Ieyatsu, comandante dei ninja nella Coalizione- disse l’uomo

- sei un ninja? Allora non sei di qui, il tuo accento però è perfetto- si congratulò Lesha

- io vivo qui da molti anni, anzi si può dire che per metà sono della Coalizione- disse il ninja

- ho sentito che non c’è molto da fare, che la Coalizione è destinata a crollare davanti i colpi dei Ralcloss- disse Lesha

- no, non è vero, certo la situazione è critica, io ho il compito di andare a Gervais, e svolgere il mio ruolo di spia lì, se riuscirò a prendere molte informazioni utili penso che possiamo ancora resistere, il resto dipenderà dalla forza dei nostri soldati- disse Ieyatsu

- ma il tuo è un mestiere pericoloso- disse la stregona- come farai?-

- non è un problema in realtà, io mi posso tramutare in qualsiasi personaggio e sono anche un gran attore, non sono però un presuntuoso, ho passato quindici anni di addestramento per questo-

- a me mi ha sempre insegnato il mio ex padrone, ho passato tutta la mia vita ai suoi ordini, non mi trattava male, ma è stata dura comunque- disse la ragazza

- i ralcloss, uccidono e schiavizzano, io sogno che questo finirà  e visto che con le armi non possiamo  contro di loro, userò lo spionaggio, in realtà se sapessimo organizzarci meglio, e James il nostro comandante lo sa, noi possiamo farcela a ottenere l’indipendenza-

- lo spero- disse Lesha- non voglio passare la mia vita di nuovo in uno spazio ristretto dove non posso uscire-

 Il ninja gli mise una mano sulla spalla e gli sorrise, poi  si congedò 

 

Il giorno dopo il gruppo, tranne Lesha, si svegliò e si mise a visitare insieme l’accampamento, tutto sommato  i ribelli non avevano uno scarso accampamento, erano bene attrezzati e vedendo le prove di combattimento sembrava che ci sapessero fare  

- buongiorno ragazzi- disse Johan e gli altri salutarono- il generale James vi vuole parlare, ha bisogno di chiedervi una cosa, in più ho una notizia per te Glissa, Cristian è qui- la ladra era al settimo cielo

I tre andarono verso la tenda del generale dove c’era anche il maestro di Glissa e fecero un colloquio con lui, solo dopo un’ora venne richiamato anche Johan, insieme a lui c’era anche Lesha, pure la stregona subì il colloquio come era stato con gli altri

- bene sembrate affidabili, per questo ho una missione importante per voi- disse il generale- quattro di voi dovranno andare a Emor, come forza diplomatica della Coalizione, ci servono contatti con loro al fine che ci possano in futuro arrivare dei rinforzi-

- solo quattro di noi?- domandò Lena

- si esattamente, ho pensato a lei signorina Lena, ma anche al signor Rafiant e alla signorina Lesha il quarto le decidete voi-

- perché noi signore?- domandò Glissa

- perché voi signori Lena e Rafiant, siete sempre stati dei intermediari importanti per la Coalizione, in più signor Rafiant lei è un guerriero esperto, e potrebbe essere una buona guardia del corpo per le signorine che ho scelto al momento, anche il quarto è necessario che sia una persona forte nel combattimento-

- quanto tempo abbiamo per scegliere?- domandò Judan

- almeno per tutta questa giornata, entro domani ci si deve preparare già per partire- disse James

- va bene, ci riuniremo tutti insieme oggi pomeriggio, e decideremo- disse Johan

 

Il gruppo verso pomeriggio e da programma si riunì nella tenda fatta dai ragazzi e decidere chi sarebbe andato a sud e chi invece sarebbe rimasto con Johan, visto che aveva il compito di non lasciare la Coalizione, Cristian non era stato chiamato per questo compito, visto che doveva andarsene dopo pochi giorni, quindi la scelta ricadeva su Glissa e Judan

- io avrei voluto volentieri rimanere qui, ma se sono più utile in questo modo.. – disse Lesha

- andrò io- fece improvvisamente Glissa e tutti rimasero un po’ stupiti di quella decisione fulminea

- perché Glissa? Ti troverai paradossalmente più sicuro qui- disse Johan

- io sono la più debole del gruppo, se devo rimanere qui dovrò proteggere Johan, è meglio invece che ci rimane Judan, è forte, e io farò compagnia agli altri-

Judan non voleva, diceva che era meglio che sarebbe rimasta

- anche io so trattare e poi non voglio rimanere chiusa in questo posto a lungo, cosa che rischiamo di fare- disse Glissa

- non è detto, anche se questa base resisterà a lungo, effettivamente non riusciamo a tiraci fuori di qui da un mese- disse il druido

- quindi il posto più sicuro è Emor- disse la ladra

- va bene, verrai con noi- disse Lena

- andiamo a riferirlo al generale- disse Rafiant

- c’è una cosa che avrei voluto dirvi da molto tempo ragazzi, e ora ne voglio approfittare visto che ci stiamo separando- disse Johan e tutti si misero ad ascoltare

- Judan tu in realtà sei mio fratello- disse il druido, Judan smise per un attimo di respirare

- tuo..fratello?-

- si esatto, tu hai perso la memoria, e ti dico di nuovo che sei  più vecchio di quello che sembri, tu non hai venti anni ma almeno trentacinque, sei stato catturato dai Ralcloss e imprigionato, credimi è tutto vero- disse Johan e Cristian che fino a quel momento era stato in silenzio confermò

- io sono stato compagno di Johan per tutti questi anni, quando ho detto a voi ragazzi- disse il ladro a Glissa e Judan- di andare a Rafers, me lo ha detto Johan, e lo stesso dicasi per Lena e Rafiant, era tutto studiato perché vi incontraste-

- quindi avete pianificato tutto voi?- domandò Lena e i due annuirono

- Lena tu invece sei mia figlia- disse il druido, anche la ragazza gli si fermò il respiro- tua madre ti affidò a una chiesa della Coalizione, io non potevo venirti a trovare, la guerra me lo impediva, ma sapevo dove stavi e quello che stavi facendo e sono orgoglioso di te-

- ma allora che cosa è successo?- domandò Lena

- io mi sono unito a una locale e sei nata tu, tua madre morì poco dopo che ti aveva affidato ai chierici, uccisa dai Ralcloss, lo sapevi che era una sacerdotessa come te? Tu gli assomigli molto, sia nel carattere che fisicamente e sono contento che stai bene insieme con Rafiant- la ragazza non sapeva che dire era imbarazzata

- va bene, andiamo però a confermare la scelta- disse Cristian vedendo che l’imbarazzo era entrato dentro la tenda

 

- così te ne andrai?- domandò Judan

- dovevo, poteva capitare anche a te, alla fine comunque era destino che ci dovevamo separare- disse Glissa

- mi mancherai sai, pensi che c’è la farai a mandarmi una lettera?- domandò sempre Judan abbracciandola da dietro

- spero di sì- disse la ladra

Judan gli prese una mano

- tu mi piaci come persona sai? Mi hai aiutato a tirarmi fuori dai guai- disse il monaco

- no, lo sai che mi hai salvato tre volte-

- non mi devi niente, tu hai fatto di più- disse Judan, la ragazza mise la sua testa all’indietro per appoggiarsi sulla spalla del ragazzo

- mi mancherai davvero tanto- disse Glissa che gli diede un bacio in bocca, il ragazzo ricambiò

- un giorno ci vedremo, e staremo in pace- disse Judan, i due ragazzi continuarono ad abbracciarsi ancora  

 

- buona fortuna a te Lesha- disse Ieyatsu alla stregona

- grazie signore, spero di fare un buon lavoro- disse la ragazza

- vedrai che ci riuscirai, porta la nostra situazione lì, e pregali di venire in nostro aiuto- disse il ninja

- spero di vederti di nuovo signore- disse Lesha

- lo spero anche io, buona fortuna- il ragazzo la salutò, alla stregona gli era venuto un batticuore

 

Verso pomeriggio i quattro prescelti lasciarono il rifugio ribelle per andare verso il regno dei nani

- un giorno vedrai i tuoi dolori sparire, da allora vedrai la felicità, spero di rivederti Glissa- gli aveva detto Cristian prima che partisse

 

La missione però finì in fallimento, re Osvald di Emor non aveva la possibilità né l’intenzione di mandare aiuti alla Coalizione, Lesha e Glissa finirono di diventare le guardie del corpo della famiglia reale emoriana, mentre Rafiant e Lena ritornarono a essere dei guardiani, aiutando i viaggiatori come guardie del corpo o svolgendo ruoli da mercenari. Solo dopo sei mesi circa arrivarono al rifugio dei ribelli Arnon e il suo gruppo, solo in quel momento le sorti della Coalizione cambiarono  

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