Capitolo 2
Provini
“Giorno
a tutti
telespettatori! Come sapete abbiamo deciso di ritornare con un altra
serie per
la gioia vostra e naturalmente di tutti i concorrenti.
Non
ci fu un fiato da
parte dei cast.
“Comunque
sia, ci
sono qua riuniti i concorrenti di prima generazione!”
Inquadrati lanciarono fischi al
presentatore che
continuò con tono più indignato.
“Dopo
di loro la
mirabolante seconda generazione!”
Stessa
identica
scena.
“E
per finire, i
nuovi concorrenti!”
Per
la regola del
conformismo imitarono tutti gli altri.
“Scusate,
e noi”
“E
voi chi sareste?”
“Saremmo
la terza generazione del tuo Show”
“Voi
attentatori ai miei risparmi! Terence, mandali
via!”
Il
nuovo assistente azionò una gru per
prenderli e gettarli in mare tra le risate di Chris.
“Ad
ogni modo, da ora verrete chiamati con i
seguenti nomi: Vecchi concorrenti, voi sarete la carne scaduta, voi
nuovi vi
chiameremo frutta acerba.”
Mentre
urla di malcontento si levavano dalla
folla Il conduttore dovette cedere.
“E
va bene, useremo i nomi di riserva: Older e
Younger.”
“Prima
di tutto solo quattordici degli Older
rientreranno in gioco, tutti gli Younger hanno espresso una preferenza
sui
vecchi concorrenti nei loro provini che ora vi andremo a mostrare, chi
di voi
si sentirà nominare dovrà posizionarsi vicino
allo Younger corrispettivo, in
caso di ripetizioni formerete momentaneamente un gruppo.”
Cominciò
così la serie di registrazioni:
Nella
ripresa venne mostrata una camera a dire il vero molto comune nella
quale era
presente una ragazza dai lunghi capelli castani sulla
sommità ed adornati da
delle Chadeux color biondo cenere, un paio di occhi marroni a coronare
il
tutto.
Nel
suo abbigliamento risaltava il contrasto tra il fucsia della maglietta
e delle
scarpe con i blue jinx scuri.
“Salve
a tutti, il mio nome è Alexandra Parks ma tutti voi potete
chiamarmi Alex, non
mi offendo mica.”
Affermò
con un tono misto tra il sarcastico e lo speranzoso e sempre con un
sorriso
sulle labbra.
“Mi
è stato chiesto di nominare uno dei vecchi concorrenti che
desidero far tornare
in gioco ed io scelgo Courtney perché condividiamo molte cose:
La corporatura, il carattere ed un po’ di sano
rancore per i Gwancan, Court se ci incontreremo Sappi che
saprò essere
competitiva almeno quanto te.”
Concluse
qui il video con un messaggio di sfida.
Questa
volta si poté osservare un ragazzo dai capelli bruni
così come gli occhi dotato
di un fisico tutto sommato nella media.
Indossava
dei pantaloni più neri della sua chioma accostati ad una
maglietta di un bianco
che con tutto il resto attorno sembrava brillare, luce spezzata da una
catenella anch’essa nero pece.
Lo
sfondo su cui appariva era vuoto da qualunque mobile, si notava solo
una
mensola posizionata in alto, tanto da don poter vedere che
c’è sopra.
“Ciao
a tutti, sono Jhon McBrady, qui in Canada il 30%... hem, no
nulla.”
Stava
per esprimere una nozione di statistica ma la stroncò
immediatamente.
“Si,
io spacco, non ci credete? Tutt’altra roba al confronto di
quei secchioni
che... hai!”
Stava
spiegando la sua personalità riuscendoci anche male per via
del tono di voce
quando un cubo di rubick gli cadde in testa dalla mensola.
“Questo?
Non è mio! Il secchione da cui ho copiato i compiti lo ha
dimenticato qua!”
Cominciò
a sbracciarsi agitato cercando di trovare scuse.
“Può
bastare! Per il concorrente... Heather!”
Così
anche lui mise fine al video scegliendo la prima persona che gli veniva
in
mente.
Il
terzo provino fu quello di Un ragazzo dai capelli rosso rame e gli
occhi di un
celeste simile alla giada, dal corpo robusto e muscoloso e la pelle
abbronzata.
Vestito
con i classici abiti casual T-shirt e Jinx, classicità rotta
dal suo tocco
personale, gli occhiali portati sulla testa.
“Amici,
volete divertirvi? Axel Dickens è qua per questo, basta che
non barate
altrimenti ve la dovrete vedere con me.”
Affermò
con un pugno chiuso a pochi centimetri dalla telecamera.
“Un
concorrente che mi piace? Duncan fratello, salta in corsia.”
Giunse
la fine anche di questa la ripresa.
In
questo provino la telecamera si muoveva, si può quindi
dedurre che fosse in
mano a qualcuno.
Andò
ad inquadrare una ragazza con
gli occhi
di un azzurro cristallino ed i capelli castani spettinati, pesanti
occhiaie le
comparivano sotto gli occhi.
Indossava
una giacca di pelle pregiata a coprire un top nero, scendendo si
potevano
notare dei pantaloni di un verde bottiglia e degli anfibi neri intonati
alla
giacca.
“Mamma!
Quante volte ti ho detto di non disturbarmi mentre studio.”
Disse
alla madre che teneva la fotocamera.
“Jamie,
smettila un attimo e saluta il pubblico, ti ho iscritta ad un
reality.”
“Non
posso, tra poco ci sono gli esami!”
“Sei
appena sedicenne, gli esami sono tra due anni.”
È
evidente come lei sia ossessionata dallo studio.
“Non
infangherò il nome della famiglia Hawkins, devo prendere il
massimo dei voti.”
“Perfetto,
questa dichiarazione ti assicurerà un posto nel
cast!”
Esclamò
la madre con gioia immensa.
“Siccome
Jamie a quanto pare è impegnata, lei sceglie come
concorrente Harold, il più
intelligente.”
La
ragazza non obiettò si poteva quindi dedurre che era
d’accordo, la madre stoppò
quindi la ripresa.
Questa
volta pareva che fossero inquadrate due stanze diverse invece era una
ma
colorata per metà di un rosa confetto con motivi barocchi
colorati ed il
soffitto azzurro cielo e per l’altra di un motivo a
scacchiera.
Dal
primo lato compare una ragazza dai lunghi capelli neri combinati in
complicate
trecce, gli occhi dello stesso identico colore del tetto nella propria
metà
camera e la pelle abbronzata quanto basta, vestita con un complicato
abito anni
cinquanta rosa antico.
“Sono
Audrey Smeir, e lui è mio fratello Damian.”
Affermò
voltandosi verso un ragazzo seduto nell’altra metà
della stanza intento a risolvere
una croce del gojo* incurante del
fatto che la sorella stesse riprendendo.
Damian
poteva sfoggiare dei
capelli corvini
tenuti in disordine ed occhi dello stesso colore, la pelle pallida,
quasi
bianca (si confondeva anche con lo sfondo) ed un fisico gracile.
Gli
abiti non parevano scelti con cura infatti mostrava abbinamenti
improponibili
per un patito della moda.
“Dai
Damian non fare il timido, andremo in TV, ci faremo degli amici, chi sa
che non
trovi la mia anima gemella.”
Il
tono di lei era gioioso e pieno di speranza così come il suo
sorriso.
“Statisticamente
abbiamo poche probabilità di essere presi ed ormai mi sono
rassegnato dal farti
smettere di correre dietro a certe sciocchezze come
l’amore.”
Disse
freddamente il ragazzo sollevando finalmente il volto dal suo rompicapo
mentre
ne separava i pezzi, segno che era risolto.
“Dovete
tutti capire che l’ amore e la bellezza sono importanti
valori, e quando si
parla di bellezza non posso non nominare Lindsay, è lei la
mia preferenza.”
Espresse
così il suo giudizio.
“Alla
tua scelta darei una B che tra l’altro è anche il
nome del mio concorrente, una
persona che rinunciando alle frivole parole raggiunge picchi di intuito
e
furbizia notevoli.”
Il
ragazzo tirò fuori il suo lato poetico.
“Damien,
stai parlando molto più del solito.”
“Sai
sorellina, finalmente ho trovato un motivo per farmi sentire, motivo
comunemente chiamato televisione.”
Dopo
questa affermazione di diresse verso la telecamera per spegnerla.
Ancora
una volta la ripresa veniva effettuata con una telecamera mobile,
spalancata la
porta la persona entrò in una camera nera illuminata da una
fioca luce, ma non
un bagliore bianco, ma una luce in un certo senso
“sporca” che sembrava quasi
grigia.
Pur
essendoci una piccola finestra era chiusa e coperta dalle tende,
anch’esse
nere.
“J-Jaze,
ci sei?”
La
ragazza (per via della voce) dovette attendere che la persona da lei
chiamata
uscisse dall’ombra esponendosi alla luce esterna per vederla
e riprenderla perché,
vestita di una felpa Nera e blu notte, non si distingueva.
Era
un ragazzo con i capelli neri, anzi no, castani con ciuffi blu, ma
guardando lo
sfondo tutto sembrava più scuro.
“Consuelo,
hai smesso di scrivere ed ora fai la regista.”
Il
tono non lasciava trasparire alcuno stato d’animo, tantomeno
gli occhi, tanto
per cambiare, neri ed eternamente impegnati a fissare il vuoto.
“N-no
no, questo serve per i nostri, i nostri provini”
La
voce di lei era altamente insicura.
“Ti
ho già detto che non voglio prendere parte alle tue
iniziative.”
Mentre lei posava la
telecamera per inquadrare
tutti e due cominciò a spiegare.
“È
quel reality di Chris McClain, sono stata colpita due volte dalle
freccette e
non sapevo chi altri iscrivere.”
“E
tu mi avresti! Cioè, non avresti dovuto, non mi
interessa.”
Per
un momento stava uscendo dai gangheri, ma riuscì a
controllarsi tornando al suo
stato di apatia.
Intanto
si poteva notare l’aspetto di Consuelo, Una ragazza bassina,
con capelli fuxia
e spettinati scuriti da quell’alone di oscurità e
gli occhi Azzurri, a
differenza dell’amico in un certo senso trasparenti.
“M-mi
dispiace, ma non penso che si possa tornare indietro, devi solo
nominare un
concorrente di quelli vecchi.”
“Un
milione di dollari fanno comodo a chiunque, e va bene ma non nomino nessuno, fai tu
per me.”
Lui
proclamò per l’ennesima vota la sua estraneazione
dalla faccenda.
“Bene,
si, allora telespettatori, il concorrente che io e di conseguenza il
mio amico
Jaze è Zoey.”
È
questa la fine della ripresa.
L’ennesimo
video comincia, viene mostrato un ragazzo dalla carnagione caucasica
abbastanza
magro con capelli neri che formano un piccolo ciuffo sulla fronte ed
occhi neri
pervasi da una strana luce.
“Il
vero genio è merce rara, voi produttori siete fortunati, due
cast, tre intelligenze
criminali, adesso è il turno di Joseph Jonhson.”
Espose
il suo monologo con
tono degno dei più
grandi conquistatori e sostenendo l’idea con un appropriato
linguaggio
corporeo.
“Ma
la mente è condizionata dalle intenzioni e dai principi,
liberarsene è l’unico
modo per sfruttare a
pieno la propria
intelligenza e di conseguenza dominare sulle menti inferiori.”
Fece
immediatamente luce sui suoi ideali.
“Non
ho dubbi che entrerò nello Show, se devo decidere chi
riportare in gioco...
vediamo se capite la citazione ”
In
questo modo si fermò nuovamente il video.
Per
la prima volta la ripresa veniva effettuata per strada con una
telecamera
sicuramente di piccole dimensioni poiché era montata sul
manubrio di una
bicicletta.
Andava
ad inquadrare una ragazza dalla pelle rosea ed i lunghi capelli neri e
lisci
come la seta intervallati lateralmente da una ciocca di un blu
elettrico che le
cadeva sulla spalla, tutto ciò a contornare un paio di occhi
verde acqua.
Vestiva
di una felpa Blu con una scritta bianca che recitava:
This is me, un paio di Jinx e delle all stars
azzurre ai piedi.
“Ciao
a tutti gente, Sono Alison Ross, non so cosa potrei dirvi di me, cerco
sempre
di essere positiva ma quando ce n’è bisogno non
esito a tirare fuori la parte
più ostile del mio carattere, tra le mie passioni ci sono il
flauto e le storie
romantiche.”
Spiegò
mentre continuava a percorrere strada con la sua bici.
“Sto
andando a dare ripetizioni di matematica ad un mio amico, ecco sono
arrivata,
il concorrente che ammiro è Mike per il suo
“contorto” carattere, ci vediamo in
TV.”
Pronunciò
l’ultima frase col sorriso sulle labbra, poi spense la
telecamera prima di
bussare alla porta.
La
camera inquadrata era alquanto lussuosa, probabilmente il proprietario
era di
una famiglia ricca, anche se il vestiario della figura dominante nella
stanza
era alquanto normale, Una polo abbinata a jinx e delle scarpe nere di
marca
nike.
Quanto
all’aspetto, pelle chiara ed occhi dello stesso marrone dei
capelli.
Si
capiva che la camera apparteneva a lui dalle sue foto sparse ovunque
sulle
pareti.
“Non
avete idea della fortuna che vi è capitata a voi di a tutto
reality, avere me,
Paul Mccurdy nello show porterà gli ascolti alle
stelle.”
Cominciò
subito ad atteggiarsi.
“Un
avvertimento alle ragazze in ascolto, io sono disponibile, non
troverete mai un
partito migliore di me, ho preparato i numeri, serviamo la numero
uno”
In
quel momento si sentì bussare.
“Avete
visto? Già arrivano.”
La
madre andò ad aprire.
“Vieni
Paul! È arrivata Alison!”
“Ad
ogni modo, scelgo Alejandro in quanto con le ragazze è quasi
al mio livello.”
Un
altro video è giunto alla fine.
Nell’inquadratura
comparve una ragazza che
a prima vista
pareva stesse facendo esercizio fisico poiché era vestita in
maniera sportiva,
indossava una tuta completamente nera, al collo un rosario nero e rosso.
Il
fisico era scheletrico ma gradevole, con dei capelli dorati lunghi fino
alle
spalle, occhi di un blu glaciale e pelle pallida.
“Questa
volta mi sono quasi strappata un muscolo, sarà per la
prossima.”
Mentre
parlava un sorriso sadico le spuntava sulle labbra accompagnato da un
tono
ancora più inquietante.
“Mi
presento, Mihael Sharp, isterica patologica e masochista fin dalla
nascita, io
non ho paura di dirlo, mi troverete strana ma mi sta
benissimo.”
Questa
affermazione può incutere timore in chiunque.
“Preparatevi,
l’angelo dannato sta arrivando e chi
l’accompagnerà è Scott.”
Prima
di spegnere la telecamera si avvicinò per mostrare un taglio
provocatosi con
una lametta sul braccio, molto vicino alle vene.
In
questo provino si poteva vedere un ragazzo, al centro di un palco con
in mano
una chitarra elettrica, aveva i
capelli neri e gli occhi ghiaccio, un ciuffo che gli andava a cadere
su un occhio. Molto alto e abbastanza muscoloso, ma non eccessivamente.
Indossava
dei jeans corti fino al ginocchio e una t-shirt blu con l'immagine di
un lupo
nero, il tutto accompagnato da un paio di converse grigio scuro.
Si poteva notare un piccolo
tatuaggio sul
polso che raffigura una chitarra stilizzata.
“Mi
chiamo Peter Orwell e la mia passione è suonare nel mio
gruppo rock, giusto
ragazzi?”
Salirono
sul palco gli altri membri della band.
“Questo
è per tutti voi all’ascolto.”
Cominciarono
ad esibirsi con una loro canzone, da principianti ma orecchiabile.
“Il
concorrente che mi avete chiesto di nominare è Trent, i
nostri stili saranno
diversi ma ci unisce la chitarra.
Questo
ultimo video cominciò con una stanza buia, era sera
perché fuori dalla finestra
si vedeva la luna piena, nel mezzo dell’oscurità
era possibile vedere solo la
luce di un paio d’occhi a mandorla brillare alla luce della
luna.
“Immagino
che per parlarvi debba accendere la luce.”
Una
voce si udì prima che la luce di una lampada rischiarasse
quel luogo mostrando
alla vista la figura di una ragazza
magra ma non scheletrica dal viso è lungo e
ovale, incorniciato da lunghi capelli lisci e marroni, con un colpo di
sole
bianco, gli occhi sono verdi, con una luce tutta particolare.
Indossa
un paio di leggins aderenti neri, con una minigonna di jeans, una
canottiera di
un grigio molto scuro e degli anfibi neri, porta anche al collo una
collana
d'argento con un ciondolo che rappresenta un gatto su una luna.
“Io
mi chiamo Mavis Slight, alcuni dicono che sono una dark ma non penso
proprio di
esserlo, i dark non hanno emozioni e non gli piace nulla, io adoro il
buio,
penso che la sensazione di vuoto visivo sia importante per riflettere
al
meglio.”
Questo
è ciò che disse parlando di se.
“Io
ammiro Gwen perché all’inizio era fredda ma
incontrando Trent, l’amore della
sua vita, ha mostrato il lato migliore di se, aspettatemi nello
show.”
Ecco
la fine dell’ultimo provino.
Tutti
i duetti (o
terzetti) vennero formati, quindi mentre gli scartati venivano
gentilmente scaraventati
via con la gru il conduttore iniziò a parlare.
“Bene
marmaglia,
incredibilmente siete il meglio che abbiamo trovato, adesso dovrei
spiegarvi
come si svolgerà questa stagione, tutti voi Older avrete
ruoli diversi nelle
sfide allo scopo di aiutare i vostri beniamini ma non sarà
incondizionatamente
così.”
“Infatti
sarà possibile
negare l’aiuto allo Younger, cosa che potrebbe penalizzarvi
così come potrebbe
sortire l’effetto contrario, tutte le sfide funzioneranno a
punti e così
introduciamo la prima di esse.”
Richiami
di
disapprovazione si levarono soprattutto dai concorrenti veterani
riguardo agli
alloggi.
“Non
possiamo ancora
mostrarvi gli alloggi perché la prima sfida consiste
infatti... nel trovarli!”
Tra
lo stupore generale
si concluse il primo episodio del reality.
Angolo
dell’autore sfinito.
Chi
ha visto il proprio personaggio cambiato in
qualche aspetto non si offenda, chiedo venia e comunico che
l’ho fatto ai fini
della storia.
Questa
è ufficialmente la cosa più lunga che
abbia mai scritto, 2789 parole e dire che non succede quasi nulla,
questo
capitolo serve solo per introdurre i personaggi.
Ricordate
che i capitoli dovrebbero uscire ogni
settimana? Spiacente, il rapporto lunghezza-tempo non lo permette
quindi devo
raddoppiare questo tempo, non prendetevela.
Voglio
esprimere il mio ringraziamento verso
Nini_Maw un utente che si è offerta di disegnare gli art
work di tutti i
personaggi, li vedrete nei prossimi capitoli.
Beh,
arrivederci al prossimo capitolo.
*Famoso
rompicapo qua un video con i dettagli https://www.youtube.com/watch?v=VtgWxLiLwu4
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