A tutto reality vecchio e nuovo.

di Utentesolitario
(/viewuser.php?uid=663053)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un nuovo incubo ***
Capitolo 2: *** Gli assistenti vanno e vengono ***
Capitolo 3: *** Provini. ***
Capitolo 4: *** Casa dolce casa ***
Capitolo 5: *** Una passeggiata sulla spiaggia. ***



Capitolo 1
*** Un nuovo incubo ***


Prologo: un nuovo incubo

Una mattina come tante nella monotonia della vita.

Certo sarà una vita monotona ma tutto è meglio di quello schifoso reality.

Pensava.

Dalla TV accesa che evidentemente non stava seguendo venne fuori una voce che gli era tristemente familiare.

“Salve gente!”

“MCLEAN!”

Urlò trattenendosi a stento dallo sputare l’abbondante cucchiaiata di cereali sul pavimento.

“Esatto è proprio Chris McLean, vincitore di numerosi Emmy Award e grande presentatore di reality.”

“Cambia canale TV taroccata!”

Urlava intanto al televisore premendo tasti a caso fino a farlo cadere rompendolo ed insieme a lui tutte le speranze di cambiare canale.

“Stavo pensando...”

“Non dirlo!”

“A un nuovo reality”

“NOOOOOOOOOO!!!”

Sfiorando il coma riuscì a trovare la lucidità per continuare a seguire la trasmissione.

“Vecchio e nuovo si fonderanno, ci saranno tanti concorrenti inediti che saranno aiutati nelle sfide dai veterani.”

“Benissimo quindi sono in pericolo, se quello scemo non mi da almeno due milioni questa volta non vengo neppure sotto tortura”

Ecco come cominciò il nuovo terrore dei vecchi concorrenti e non solo loro...

 

Angolo dell’assediato
Prima che mi assaliate metto una mano davanti al volto cosa che siccome siamo su un sito non posso fare ed allora mi difendo con le parole.
Non vi succede mai di non riuscire a continuare una storia? A me spesso (per questo adoro le raccolte quelle si possono finire in qualsiasi momento.)
Quindi mi spiace ma apriamo un altro capitolo, o meglio una nuova storia.
Oggi vi porto una storia interattiva e dirlo è restrittivo, vediamo se riesco a non fare un altro flop.
Come forse avrete capito mi manderete voi i concorrenti, il numero minimo di concorrenti è tredici, ma se non ci arriviamo subito mi invento qualcosa per andare avanti un altro paio di capitoli.
Questo capitolo è corto ma è un prologo che sono tenuto a scrivere dal regolamento di EFP nel quale racconto la vicenda dal punto di vista del concorrente medio, potrebbe essere chiunque (magari non Lindsay Izzy o gente simile ma è il pensiero generale.)
Se volete contribuire mandatemi i vostri personali character con questa impostazione:
Nome:
Cognome:
Aspetto:
Coportamento e personalità:
Vecchio concorrente che ammirano: (solo dei primi due cast).
Non per fare il nostalgico razzista ma ehi parliamo di vecchi concorrenti.
Vediamo quanto successo riesco a riscuotere (io non scommetterei su cifre molto alte).
Da Davis è tutto e ci si vede sul web

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Gli assistenti vanno e vengono ***


Capitolo 1

Gli assistenti vanno e vengono.

“Chris, ti sembra il caso di annunciare la nuova stagione dopo l’ultimo flop?”

Affermò Chef l’uomo che da sempre fa da assistente al presentatore entrando nello studio dove era appena terminata la diiretta.

“Flop flip flup non m’interessa voglio solo una serie che venda!!!”

L’intensità della voce affinata con tutto il tempo passato ad urlare nel megafono riuscì quasi a sbilanciare tutta quella massa di muscoli.

“Se il grande presentatore mi avesse ascoltato almeno una volta ora non saremmo in questa situazione!”

Cominciò a sbraitare l’altro capendo che era l’unico modo per farsi ascoltare.

 “Voglio render fede al mio nome, con la notorietà che mi sono guadagnato con te ora posso intraprendere la carriera della ristorazione che sogno da anni.”

Annunciò con un tono sognatore almeno quanto lo sguardo anche se probabilmente non era il momento migliore per quella notizia.

“Tu non puoi lasciarmi di nuovo! La fuori non sopravvivrai un momento! ”

“Non col tuo stipendio ma guarda che roba, un contratto con un ristorante cinese non scritto sui tovaglioli e che mi permette di vivere nell’agio per il resto della vita.”

Disse stendendo sul tavolo di un paio di metri un foglio lungo quanto lo stesso.

“Devo cominciare a studiare la lingua beh, Sayonara Hitler dei poveri.”

Così se ne andò ridendo e lasciando Chris che saltava dalla rabbia.

“Bah, non ho bisogno di quell’ingrato! Ma glie la farò vedere, la mia nuova serie avrà un successo strepitoso e tornerà strisciando.”

Fu così che si mise veramente (beh almeno più del solito) d’impegno per preparare la nuova serie e dopo qualche giorno guardare i provini ma tempo pochi secondi che...

“Cosa!?Ancora nessun provino?”

La serie aveva perso tutti i suoi spettatori e mentre lo sconforto faceva breccia nel cuore del conduttore un assistente fece breccia nella stanza dove si era ritirato a piangere.

“Signore, abbiamo trovato i concorrenti.”

Lo sguardo fin ora perso nel vuoto dell’uomo si illuminò di speranza.

“Ricorda il suo metodo per scegliere i concorrenti? Da bendato lanciare delle freccette sulle loro foto.”

“Se soltanto avessimo delle foto.”

“Non disperiate funziona anche nella vita reale, quando usciranno dal pronto soccorso riceverà i loro provini.”

Miracolo, per grazia divina lo show era salvo, Chris stava per abbracciare l’assistente quando un altro pensiero lo assalì.

“Questa non è certo farina del vostro sacco di solito queste idee venivano a Chef”

“È arrivato da poco il suo sostituto, pare che lo stesso Chef lo abbia mandato per prenderne il posto nella serie perché condividono la mentalità e le abilità.”

In quel momento una sagoma minacciosa comparse alla porta e non appena entrò si poté scorgere la figura di un uomo magro, ma non certo gracile, alto quasi quanto Chef ma meno muscoloso di lui, a prima vista sembra furbo.

“Mi piace! Chef aveva stancato, tu sei fresco, diverso, nuovo, benvenuto tra noi... Terence.”

Esordì il conduttore leggendo il nome del nuovo arrivato sulla targhetta che portano tutti gli assistenti.

 

 

 

 

 

Angolo dell’autore sbalordito.
Mi sveglio una Domenica mattina, guardo l’orologio e correggo la frase; Mi sveglio una Domenica pomeriggio e come mio solito vado immediatamente (che è relativo considerando i miei riflessi appena sveglio) a controllare EFP... NOVE RECENSIONI!!!
Ecco come è cominciata la mia giornata di oggi, non riesco a credere che nove persone per la prima volta si siano scomodate a recensire un mio capitolo, di questo passo con una quindicina di capitoli arriviamo a sfiorare le centinaia.
Ma veniamo all’argomento principale, che ne dite questo non è già meglio del prologo? Io direi di si.
Per gli OC stiamo ad otto di cui cinque femmine e tre maschi ho detto che dobbiamo raggiungere come minimo i tredici concorrenti, ancora un piccolo sforzo gente ce la si fa.
Il sostituto di Chef lo considero il mio OC così anche io do il mio contributo ma non pesate che sarà inutile, anzi sia lui che Chef serviranno molto ai fini della trama.
Quanto alla lunghezza non disperate, nelle mie storie quella aumenta sempre col passare del tempo.
Per ultimo gli aggiornamenti sono confermati ogni settimana salvo complicazioni, beh è veramente tutto, vi saluto ed al prossimo capitolo.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Provini. ***


Capitolo 2

Provini

“Giorno a tutti telespettatori! Come sapete abbiamo deciso di ritornare con un altra serie per la gioia vostra e naturalmente di tutti i concorrenti.

Non ci fu un fiato da parte dei cast.

“Comunque sia, ci sono qua riuniti i concorrenti di prima generazione!”

Inquadrati  lanciarono fischi al presentatore che continuò con tono più indignato.

“Dopo di loro  la mirabolante seconda generazione!”

Stessa identica scena.

“E per finire, i nuovi concorrenti!”

Per la regola del conformismo imitarono tutti gli altri.

“Scusate, e noi”

“E voi chi sareste?”

“Saremmo la terza generazione del tuo Show”

“Voi attentatori ai miei risparmi! Terence, mandali via!”

Il nuovo assistente azionò una gru per prenderli e gettarli in mare tra le risate di Chris.

“Ad ogni modo, da ora verrete chiamati con i seguenti nomi: Vecchi concorrenti, voi sarete la carne scaduta, voi nuovi vi chiameremo frutta acerba.”

Mentre urla di malcontento si levavano dalla folla Il conduttore dovette cedere.

“E va bene, useremo i nomi di riserva: Older e Younger.”

“Prima di tutto solo quattordici degli Older rientreranno in gioco, tutti gli Younger hanno espresso una preferenza sui vecchi concorrenti nei loro provini che ora vi andremo a mostrare, chi di voi si sentirà nominare dovrà posizionarsi vicino allo Younger corrispettivo, in caso di ripetizioni formerete momentaneamente un gruppo.”

Cominciò così la serie di registrazioni:

 

Nella ripresa venne mostrata una camera a dire il vero molto comune nella quale era presente una ragazza dai lunghi capelli castani sulla sommità ed adornati da delle Chadeux color biondo cenere, un paio di occhi marroni a coronare il tutto.

Nel suo abbigliamento risaltava il contrasto tra il fucsia della maglietta e delle scarpe con i blue jinx scuri.

“Salve a tutti, il mio nome è Alexandra Parks ma tutti voi potete chiamarmi Alex, non mi offendo mica.”

Affermò con un tono misto tra il sarcastico e lo speranzoso e sempre con un sorriso sulle labbra.

“Mi è stato chiesto di nominare uno dei vecchi concorrenti che desidero far tornare in gioco ed io scelgo Courtney perché condividiamo molte cose: La corporatura, il carattere ed un po’ di sano rancore per i Gwancan, Court se ci incontreremo Sappi che saprò essere competitiva almeno quanto te.”

Concluse qui il video con un messaggio di sfida.

 

 

Questa volta si poté osservare un ragazzo dai capelli bruni così come gli occhi dotato di un fisico tutto sommato nella media.

Indossava dei pantaloni più neri della sua chioma accostati ad una maglietta di un bianco che con tutto il resto attorno sembrava brillare, luce spezzata da una catenella anch’essa nero pece.

Lo sfondo su cui appariva era vuoto da qualunque mobile, si notava solo una mensola posizionata in alto, tanto da don poter vedere che c’è sopra.

“Ciao a tutti, sono Jhon McBrady, qui in Canada il 30%... hem, no nulla.”

Stava per esprimere una nozione di statistica ma la stroncò immediatamente.

“Si, io spacco, non ci credete? Tutt’altra roba al confronto di quei secchioni che... hai!”

Stava spiegando la sua personalità riuscendoci anche male per via del tono di voce quando un cubo di rubick gli cadde in testa dalla mensola.

“Questo? Non è mio! Il secchione da cui ho copiato i compiti lo ha dimenticato qua!”

Cominciò a sbracciarsi agitato cercando di trovare scuse.

“Può bastare! Per il concorrente... Heather!”

Così anche lui mise fine al video scegliendo la prima persona che gli veniva in mente.

 

 

Il terzo provino fu quello di Un ragazzo dai capelli rosso rame e gli occhi di un celeste simile alla giada, dal corpo robusto e muscoloso e la pelle abbronzata.

Vestito con i classici abiti casual T-shirt e Jinx, classicità rotta dal suo tocco personale, gli occhiali portati sulla testa.

“Amici, volete divertirvi? Axel Dickens è qua per questo, basta che non barate altrimenti ve la dovrete vedere con me.”

Affermò con un pugno chiuso a pochi centimetri dalla telecamera.

“Un concorrente che mi piace? Duncan fratello, salta in corsia.”

Giunse la fine anche di questa la ripresa.

 

 

In questo provino la telecamera si muoveva, si può quindi dedurre che fosse in mano a qualcuno.

Andò ad inquadrare una ragazza  con gli occhi di un azzurro cristallino ed i capelli castani spettinati, pesanti occhiaie le comparivano sotto gli occhi.

Indossava una giacca di pelle pregiata a coprire un top nero, scendendo si potevano notare dei pantaloni di un verde bottiglia e degli anfibi neri intonati alla giacca.

“Mamma! Quante volte ti ho detto di non disturbarmi mentre studio.”

Disse alla madre che teneva la fotocamera.

“Jamie, smettila un attimo e saluta il pubblico, ti ho iscritta ad un reality.”

“Non posso, tra poco ci sono gli esami!”

“Sei appena sedicenne, gli esami sono tra due anni.”

È evidente come lei sia ossessionata dallo studio.

“Non infangherò il nome della famiglia Hawkins, devo prendere il massimo dei voti.”

“Perfetto, questa dichiarazione ti assicurerà un posto nel cast!”

Esclamò la madre con gioia immensa.

“Siccome Jamie a quanto pare è impegnata, lei sceglie come concorrente Harold, il più intelligente.”

La ragazza non obiettò si poteva quindi dedurre che era d’accordo, la madre stoppò quindi la ripresa.

 

 

Questa volta pareva che fossero inquadrate due stanze diverse invece era una ma colorata per metà di un rosa confetto con motivi barocchi colorati ed il soffitto azzurro cielo e per l’altra di un motivo a scacchiera.

Dal primo lato compare una ragazza dai lunghi capelli neri combinati in complicate trecce, gli occhi dello stesso identico colore del tetto nella propria metà camera e la pelle abbronzata quanto basta, vestita con un complicato abito anni cinquanta rosa antico.

“Sono Audrey Smeir, e lui è mio fratello Damian.”

Affermò voltandosi verso un ragazzo seduto nell’altra metà della stanza intento a  risolvere una croce del gojo* incurante del fatto che la sorella stesse riprendendo.

Damian poteva sfoggiare  dei capelli corvini tenuti in disordine ed occhi dello stesso colore, la pelle pallida, quasi bianca (si confondeva anche con lo sfondo) ed un fisico gracile.

Gli abiti non parevano scelti con cura infatti mostrava abbinamenti improponibili per un patito della moda.

“Dai Damian non fare il timido, andremo in TV, ci faremo degli amici, chi sa che non trovi la mia anima gemella.”

Il tono di lei era gioioso e pieno di speranza così come il suo sorriso.

“Statisticamente abbiamo poche probabilità di essere presi ed ormai mi sono rassegnato dal farti smettere di correre dietro a certe sciocchezze come l’amore.”

Disse freddamente il ragazzo sollevando finalmente il volto dal suo rompicapo mentre ne separava i pezzi, segno che era risolto.

“Dovete tutti capire che l’ amore e la bellezza sono importanti valori, e quando si parla di bellezza non posso non nominare Lindsay, è lei la mia preferenza.”

Espresse così il suo giudizio.

“Alla tua scelta darei una B che tra l’altro è anche il nome del mio concorrente, una persona che rinunciando alle frivole parole raggiunge picchi di intuito e furbizia notevoli.”

Il ragazzo tirò fuori il suo lato poetico.

“Damien, stai parlando molto più del solito.”

“Sai sorellina, finalmente ho trovato un motivo per farmi sentire, motivo comunemente chiamato televisione.”

Dopo questa affermazione di diresse verso la telecamera per spegnerla. 

 

 

Ancora una volta la ripresa veniva effettuata con una telecamera mobile, spalancata la porta la persona entrò in una camera nera illuminata da una fioca luce, ma non un bagliore bianco, ma una luce in un certo senso “sporca” che sembrava quasi grigia.

Pur essendoci una piccola finestra era chiusa e coperta dalle tende, anch’esse nere.

“J-Jaze, ci sei?”

La ragazza (per via della voce) dovette attendere che la persona da lei chiamata uscisse dall’ombra esponendosi alla luce esterna per vederla e riprenderla perché, vestita di una felpa Nera e blu notte, non si distingueva.

Era un ragazzo con i capelli neri, anzi no, castani con ciuffi blu, ma guardando lo sfondo tutto sembrava più scuro.

“Consuelo, hai smesso di scrivere ed ora fai la regista.”

Il tono non lasciava trasparire alcuno stato d’animo, tantomeno gli occhi, tanto per cambiare, neri ed eternamente impegnati a fissare il vuoto.

“N-no no, questo serve per i nostri, i nostri provini”

La voce di lei era altamente insicura.

“Ti ho già detto che non voglio prendere parte alle tue iniziative.”

 Mentre lei posava la telecamera per inquadrare tutti e due cominciò a spiegare.

“È quel reality di Chris McClain, sono stata colpita due volte dalle freccette e non sapevo chi altri iscrivere.”

“E tu mi avresti! Cioè, non avresti dovuto, non mi interessa.”

Per un momento stava uscendo dai gangheri, ma riuscì a controllarsi tornando al suo stato di apatia.

Intanto si poteva notare l’aspetto di Consuelo, Una ragazza bassina, con capelli fuxia e spettinati scuriti da quell’alone di oscurità e gli occhi Azzurri, a differenza dell’amico in un certo senso trasparenti.

“M-mi dispiace, ma non penso che si possa tornare indietro, devi solo nominare un concorrente di quelli vecchi.”

“Un milione di dollari fanno comodo a chiunque, e va bene ma  non nomino nessuno, fai tu per me.”

Lui proclamò per l’ennesima vota la sua estraneazione dalla faccenda.

“Bene, si, allora telespettatori, il concorrente che io e di conseguenza il mio amico Jaze è Zoey.”

È questa la fine della ripresa.

 

 

L’ennesimo video comincia, viene mostrato un ragazzo dalla carnagione caucasica abbastanza magro con capelli neri che formano un piccolo ciuffo sulla fronte ed occhi neri pervasi da una strana luce.

“Il vero genio è merce rara, voi produttori siete fortunati, due cast, tre intelligenze criminali, adesso è il turno di Joseph Jonhson.”

Espose il suo monologo  con tono degno dei più grandi conquistatori e sostenendo l’idea con un appropriato linguaggio corporeo.

“Ma la mente è condizionata dalle intenzioni e dai principi, liberarsene è l’unico modo per sfruttare  a pieno la propria intelligenza e di conseguenza dominare sulle menti inferiori.”

Fece immediatamente luce sui suoi ideali.

“Non ho dubbi che entrerò nello Show, se devo decidere chi riportare in gioco... vediamo se capite la citazione

In questo modo si fermò nuovamente il video.

 

 

Per la prima volta la ripresa veniva effettuata per strada con una telecamera sicuramente di piccole dimensioni poiché era montata sul manubrio di una bicicletta.

Andava ad inquadrare una ragazza dalla pelle rosea ed i lunghi capelli neri e lisci come la seta intervallati lateralmente da una ciocca di un blu elettrico che le cadeva sulla spalla, tutto ciò a contornare un paio di occhi verde acqua.

Vestiva di una felpa Blu con una scritta bianca che recitava: This is me, un paio di Jinx e delle all stars azzurre ai piedi.

“Ciao a tutti gente, Sono Alison Ross, non so cosa potrei dirvi di me, cerco sempre di essere positiva ma quando ce n’è bisogno non esito a tirare fuori la parte più ostile del mio carattere, tra le mie passioni ci sono il flauto e le storie romantiche.”

Spiegò mentre continuava a percorrere strada con la sua bici.

“Sto andando a dare ripetizioni di matematica ad un mio amico, ecco sono arrivata, il concorrente che ammiro è Mike per il suo “contorto” carattere, ci vediamo in TV.”

Pronunciò l’ultima frase col sorriso sulle labbra, poi spense la telecamera prima di bussare alla porta.

 

 

La camera inquadrata era alquanto lussuosa, probabilmente il proprietario era di una famiglia ricca, anche se il vestiario della figura dominante nella stanza era alquanto normale, Una polo abbinata a jinx e delle scarpe nere di marca nike.

Quanto all’aspetto, pelle chiara ed occhi dello stesso marrone dei capelli.

Si capiva che la camera apparteneva a lui dalle sue foto sparse ovunque sulle pareti.

“Non avete idea della fortuna che vi è capitata a voi di a tutto reality, avere me, Paul Mccurdy nello show porterà gli ascolti alle stelle.”

Cominciò subito ad atteggiarsi.

“Un avvertimento alle ragazze in ascolto, io sono disponibile, non troverete mai un partito migliore di me, ho preparato i numeri, serviamo la numero uno”

In quel momento si sentì bussare.

“Avete visto? Già arrivano.”

La madre andò ad aprire.

“Vieni Paul! È arrivata Alison!”

“Ad ogni modo, scelgo Alejandro in quanto con le ragazze è quasi al mio livello.”

Un altro video è giunto alla fine.

 

 

Nell’inquadratura comparve una ragazza  che a prima vista pareva stesse facendo esercizio fisico poiché era vestita in maniera sportiva, indossava una tuta completamente nera, al collo un rosario nero e rosso.

Il fisico era scheletrico ma gradevole, con dei capelli dorati lunghi fino alle spalle, occhi di un blu glaciale e pelle pallida.

“Questa volta mi sono quasi strappata un muscolo, sarà per la prossima.”

Mentre parlava un sorriso sadico le spuntava sulle labbra accompagnato da un tono ancora più inquietante.

“Mi presento, Mihael Sharp, isterica patologica e masochista fin dalla nascita, io non ho paura di dirlo, mi troverete strana ma mi sta benissimo.”

Questa affermazione può incutere timore in chiunque.

“Preparatevi, l’angelo dannato sta arrivando e chi l’accompagnerà è Scott.”

Prima di spegnere la telecamera si avvicinò per mostrare un taglio provocatosi con una lametta sul braccio, molto vicino alle vene.

 

 

In questo provino si poteva vedere un ragazzo, al centro di un palco con in mano una chitarra elettrica, aveva i capelli neri e gli occhi ghiaccio, un ciuffo che gli andava a cadere su un occhio. Molto alto e abbastanza muscoloso, ma non eccessivamente. Indossava dei jeans corti fino al ginocchio e una t-shirt blu con l'immagine di un lupo nero, il tutto accompagnato da un paio di converse grigio scuro.

 Si poteva notare un piccolo tatuaggio sul polso che raffigura una chitarra stilizzata.

“Mi chiamo Peter Orwell e la mia passione è suonare nel mio gruppo rock, giusto ragazzi?”

Salirono sul palco gli altri membri della band.

“Questo è per tutti voi all’ascolto.”

Cominciarono ad esibirsi con una loro canzone, da principianti ma orecchiabile.

“Il concorrente che mi avete chiesto di nominare è Trent, i nostri stili saranno diversi ma ci unisce la chitarra.

 

 

Questo ultimo video cominciò con una stanza buia, era sera perché fuori dalla finestra si vedeva la luna piena, nel mezzo dell’oscurità era possibile vedere solo la luce di un paio d’occhi a mandorla brillare alla luce della luna.

“Immagino che per parlarvi debba accendere la luce.”

Una voce si udì prima che la luce di una lampada rischiarasse quel luogo mostrando alla vista la figura di una ragazza magra ma non scheletrica dal viso è lungo e ovale, incorniciato da lunghi capelli lisci e marroni, con un colpo di sole bianco, gli occhi sono verdi, con una luce tutta particolare.

Indossa un paio di leggins aderenti neri, con una minigonna di jeans, una canottiera di un grigio molto scuro e degli anfibi neri, porta anche al collo una collana d'argento con un ciondolo che rappresenta un gatto su una luna.

“Io mi chiamo Mavis Slight, alcuni dicono che sono una dark ma non penso proprio di esserlo, i dark non hanno emozioni e non gli piace nulla, io adoro il buio, penso che la sensazione di vuoto visivo sia importante per riflettere al meglio.”

Questo è ciò che disse parlando di se.

“Io ammiro Gwen perché all’inizio era fredda ma incontrando Trent, l’amore della sua vita, ha mostrato il lato migliore di se, aspettatemi nello show.”

Ecco la fine dell’ultimo provino.

 

 

Tutti i duetti (o terzetti) vennero formati, quindi mentre gli scartati venivano gentilmente scaraventati via con la gru il conduttore iniziò a parlare.

“Bene marmaglia, incredibilmente siete il meglio che abbiamo trovato, adesso dovrei spiegarvi come si svolgerà questa stagione, tutti voi Older avrete ruoli diversi nelle sfide allo scopo di aiutare i vostri beniamini ma non sarà incondizionatamente così.”

“Infatti sarà possibile negare l’aiuto allo Younger, cosa che potrebbe penalizzarvi così come potrebbe sortire l’effetto contrario, tutte le sfide funzioneranno a punti e così introduciamo la prima di esse.”

Richiami di disapprovazione si levarono soprattutto dai concorrenti veterani riguardo agli alloggi.

“Non possiamo ancora mostrarvi gli alloggi perché la prima sfida consiste infatti... nel trovarli!”

Tra lo stupore generale si concluse il primo episodio del reality.

 

 

 

 

 

Angolo dell’autore sfinito.
Chi ha visto il proprio personaggio cambiato in qualche aspetto non si offenda, chiedo venia e comunico che l’ho fatto ai fini della storia.
Questa è ufficialmente la cosa più lunga che abbia mai scritto, 2789 parole e dire che non succede quasi nulla, questo capitolo serve solo per introdurre i personaggi.
Ricordate che i capitoli dovrebbero uscire ogni settimana? Spiacente, il rapporto lunghezza-tempo non lo permette quindi devo raddoppiare questo tempo, non prendetevela.
Voglio esprimere il mio ringraziamento verso Nini_Maw un utente che si è offerta di disegnare gli art work di tutti i personaggi, li vedrete nei prossimi capitoli.
Beh, arrivederci al prossimo capitolo.
*Famoso rompicapo qua un video con i dettagli https://www.youtube.com/watch?v=VtgWxLiLwu4

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Casa dolce casa ***


                                                     Capitolo 2
 

               Casa dolce casa. 


“Nello scorso episodio: abbiamo conosciuto meglio i quattordici Younger che si sono sistemati con l’altro materiale umano andato a male comunemente detti Older.”
Il presentatore cominciò a parlare mentre veniva mostrata una clip con i momenti migliori della puntata precedente.
“Ma riusciranno i nostri ventotto concorrenti a trovare i loro alloggi? Scopritelo qui su A tutto Reality Vecchio e nuovo.”
Mentre gli operatori facevano partire la sigla del programma  si ultimarono gli ultimi preparativi e la cena ripartì col conduttore davanti al cast.
“Questo episodio è stato tagliato in due parti perché per legge non potevate dormire qua all’aperto, in ogni caso ecco la sfida, rintracciare una delle quattro “residenze” nascoste su questa isola e stabilirvici.”
 “Siete in ventisei e c’è spazio solo per sette persone in ognuna di esse quindi l’ottavo dovrà continuare a cercare, è evidente che non potremo riempire tutti gli spazi, chi prima arriva bene alloggia, avete tempo fino a stasera, per oggi niente differenze tra i gruppi approfittatene per conoscervi, ah tanto per la cronaca, io abito là.”
Indicò una lussissima villa
Nel mentre che Chris spiegava Terence gli si avvicinò.
“Ehi, perché non hai indosso quel costume che ti ho dato?”
“Signore, io non intendo umiliarmi in questo modo.”
Rispose l’assistente col suo tono tipico da maggiordomo.
“Se non obbedisci rischi di essere licenziato... ma d’altro canto sei l’unico assistente che ho trovato, se mi porti un caffè in meno di trenta secondi puoi restare.”
“Ci ho già pensato capo.”
Disse estraendo dalla giacca una tazzina di caffè fumante.
“E per caso hai anche”
Prima che potesse finire la frase Terence gli porse anche dei biscotti.
“Sei davvero l’assistente perfetto!”
 
Intanto i concorrenti si erano sparpagliati in giro per l’isola:
“Allora io sarei stata scelta a caso!”
Sbraitò Heather contro Jhon salendo di almeno dieci ottave durante la frase.
“Ameno sai di essere la prima che la gente ricorda.”
Le ricordò Joseph.
“Parlando di te l’idea della citazione mi è piaciuta, sembri furbo ma non provare nemmeno a superarmi.”
Scrutò anche lui col suo sguardo omicida che avrebbe messo in soggezione quasi chiunque.
“Una vipera è immune al veleno di un suo simile.”
Le rispose scrutandola a sua volta.
“Che cosa? Fin ora l’unica persona che ha saputo rispondere a quello sguardo è...”
“Hola Chica.”
La chiamò Alejandro da dietro sapendo di essere lui il nome alla fine della frase.
“Burromuerto, dimenticavo che ci sei anche tu, mi spiace che dovrai passare la stagione con quel damerino.”
Cercò di nascondere la sua rabbia ed usare il suo solito tono beffardo.
“BRUTTA STREGA A CHI HAI DETTO DAMERINO!!!”
Paul le urlò contro ma finì al tappeto incrociando lo sguardo con quello omicida di Heather.
“Vedo che non hai perso il tuo smalto chica.”
L’affermazione del latino la fece fremere dalla rabbia.
“Ehi, siamo cinque, altri due e formiamo un gruppo completo, ecco qualcuno.”
Affermò Jhon rimasto fino ad allora in silenzio.
“Sei davvero intelligente.”
Constatò Joseph con un sorriso ingannevole sulle labbra.
“Chi, io? Non è vero, cioè beh, li vado a chiamare, hey hem, fratelli e sorelle.”
Si rivolse al gruppo formato da Damian, Audrey, B e Lindsay.
Il primo si mise a scrutare Joseph che fece la stessa cosa per poi distogliere entrambi lo sguardo, intanto gli altri si avvicinarono.
“Ma non possiamo stare tutti e nove nella stessa abitazione, due devono andarsene via.”
Fece notare l’ispanico.
“Allora perché non ve ne andate voi due damerini?”
Rispose Heather scatenando nuovamente la furia di Paul che non poté che essere nuovamente sconfitto con una sola occhiata.
“Ce ne andiamo noi.”
Disse Damian sorprendendo tutti, poi guardò il suo compagno per alcuni secondi.
“Lo so ma io non posso stare in questo gruppo.”
Così tra i reclami della sorella lui e B se ne andarono altrove.
 
 
Da un altra parte si sentiva della musica:
“Figo, non conoscevo questo accordo! Suonerei qualcosa anche io ma qua non  ho le casse.”
Esclamò Peter rivolgendosi all’altro chitarrista che gli stava mostrando il suo strumento.
“Posso farti provare la mia, vediamo che sai fare.”
Il rockettaro fece una schitarrata che però produsse un suono orribile.
“Frena amico questa non è una chitarra elettrica, non puoi fare cose del genere.”
In quel momento si accorsero che qualcuno li guardava, era il duo composto da Gwen e Mavis, la prima cercò di nascondersi ma la vista dell’altra inequivocava la presenza di entrambe.
“Ciao ragazzi.”
Disse Gwen con voce spenta.
“Tranquilla Gwen è una storia di quattro stagioni fa, non sono più arrabbiato con te.”
Ma queste parole di Trent non bastavano a tranquillizzare la ragazza.
“Questo per lei è un brutto periodo e tu che sei il suo ragazzo te ne infischi.”
All’improvviso Mavis cominciò a rimproverarlo.
“Aspetta, prima di tutto attualmente non stiamo insieme e non vedo cosa potrei fare dal momento che non si lascia neppure consolare.”
Da lì partì in litigio tra i due fino a quando non si sentì un rumore tra i cespugli, improvvisamente da essi sbucò fuori la sagoma di Courtney che con un balzo olimpionico si gettò su Gwen con in mano un sasso appuntito.
La gotica ebbe appena il tempo di gridare che venne spinta via all’ultimo momento da una persona che poco dopo riconobbe come Alex.
“Sabotatrice! Tu dovresti essere mia complice!!!”
La perfettina cominciò a sbraitare contro la sua compagna.
“Non è questo che intendevo quando ho detto distruggere i Gwancan, oltre al fatto che se li ammazzi i soldi che insegui da sette stagioni te li scordi.”
Cercò di farla ragionare la biondo-castana.
“Chi è che dovreste distruggere? Va bene per quel bastardo ma non vi farò mettere le mani su di lei. E tu Gwen  di qualcosa.”
Si intromise arrabbiato il chitarrista.
“Se vogliono facciano pure, per me è uguale.”
Concluse lei non in modo apatico ma col tono più  rassegnato e meno speranzoso mai esistito, alzando il collo ed esponendo la gola ai colpi di quel sasso.
“Bel modo di rivolgersi agli amici, eh Trent.”
La scena fu interrotta dall’entrata in scena di Duncan che aveva sentito il “bastardo” rivolto a lui.
La castana stava per saltare addosso anche a lui con un urlo battagliero ma si fermò notando la mancanza della sua arma.
“Cerhi questo? L’ho preso poco fa, mi sto specializzando nell’arte dello scippo.”
Affermò il punk facendo roteare il sasso in aria.
“Mi bastano le mani per farti la pelle.”
Ripreso il suo attacco venne fermata dalla massa muscolare di Axel.
“Levati di mezzo scimmione!”
“Già lo conosci dal provino ma permettimi di presentarti il mio compagno, io lo considero la mia guardia del corpo.”
Concluse Duncan.
“Ma solo fino a quando ti comporterai correttamente.”
Aggiunse il rosso.
“Possiamo uscire adesso?”
La voce proveniva da un cespuglio dal quale uscirono Scott e Mihael.
“E voi da dove sbucate?”
Fu questa la domanda che Mavis rivolse ai due.
“Beh siamo appena sbucati da un cespuglio, mi sembrava ovvio, in ogni caso, Duncan perché non ci hai chiamati?”
Continuò il contadino.
“Vi ho fatti nascondere con la scusa dell’effetto sorpresa in modo che non mi intralciaste.”
Alla risposta del punk Scott stava per dargli un pugno ma crollò a terra grattandosi freneticamente.
“Mihael, che pianta hai scelto!”
“Ortica, io adoro questa sensazione?”
Gli rispose la masochista.
 
Altrove altra gente era riunita...
“Ma, il tuo amico è sempre così?”
Chiese Zoey alla sua compagna a bassa voce.
“Jaze è così da quando lo conosco purtroppo non sono ancora riuscita a fare nulla.”
Rispose Consuelo anche lei a bassa voce, non perché non volesse farsi sentire ma più per il fatto che fosse il suo tono normale.
“Ed i tuoi capelli?”
Continuò a chiederle.
“Solamente uno “scherzetto” di alcuni compagni, che mi vedevano in giro con lui.”
Continuò imbarazzata mentre si sistemava una ciocca di capelli rosa.
“Bulli, gran brutta storia, cioè, non che io ne sia vittima, s’intende.”
Accanto a loro tre anche Alison e Mike stavano parlando.
“Forza, fai uscire Manitoba, è il mio preferito.”
Chiese la ragazza eccitata per il fatto di aver conosciuto il suo idolo.
“Non posso, si sono resettati tutti e gli psicologi si rifiutano di farli tornare, pensano che fosse una malattia.”
“Senza le tue personalità non sei più tu, come farai a superare le sfide senza le abilità di Svetlana, il fiuto di Manitoba e... e basta ma si è capito.”
“Che dici Zoey, glie lo diciamo?”
I due si squadrarono con uno sguardo d’intesa.
“È un segreto ma Zoey che studia psicologia ed io stiamo cercando un modo per ricostruire tutti quanti, possibilmente a parte Mal.”
“In questo caso possiamo aiutarvi.”
La voce alle spalle dei cinque era quella di Harold.
“Ciao, questa è la prima volta che ci vediamo dal vivo.”
“Già ed in effetti è strano che non sia stato preso per all stars poiché il 63,23% del pubblico ritiene...”
“Beh, chi sa perché... ops, scusa non volevo offenderti.”
Le parole gli scapparono dalla bocca.
“Quella frase era proprio da Vito, vuol dire che la terapia sta funzionando.”
Contemplò Zoey
“Per creare delle personalità dal nulla ci vorrebbe Philipp Schwarzerd 1497-1560
scenziato tedesco, padre della psicologia moderna.”
Intrvenne Jamie, la compagna di Harold.
“Avete visto? Ha una cultura generale sorprendente.”
Commentò il suo partner.
“Ma anche se funzionasse, in un primo periodo le tue parole ed azioni sarebbero incontrollabili, saresti tu che ti comporti come le tue personalità in maniera del tutto casuale.
“Tranquilli, li ho dominati una volta, posso riuscirci ancora.”
Concluse il castano.
 
 
Intanto il primo gruppo continuava a girare  per l’isola, con Heather ed Al che litigavano mentre Paul ci provava con Audrey, Jhon provava a sembrare scemo, Lindsay provava a sembrare intelligente, ma nessuno dei due riusciva nell’intento.
Ad un certo punto Joseph notò un particolare.
“Ragazzi guardate la.”
Indicò la reggia da cui erano partiti.
“Perfetto ora giriamo in tondo”
Cominciò subito a lamentarsi Heather con la solita aria pessimista.
“Secondo me è un ottimo punto di riferimento.”
Ribattè Alejandro con l’ottimismo che usa solitamente per ingannare la gente.
“Mi piacciono i cosmetici.”
Continuò Lindsay nel vano tentativo di dire qualcosa di furbo.
“No, intendo quei due.”
In effetti vi erano B e Damian seduti sul prato ad aspettare, il primo tentava di costruire qualcosa con legnetti e ciottoli mentre l’altro si dilettava ad osservare la spugna di Menger che porta sempre legata ai pantaloni.
“Damian, che fai! Dobbiamo cercare le baracche.”
Audrey corse avanti ed esortò il fratello ad alzarsi e partecipare alla sfida.
“Sorellina aguzza la vista, io ho già trovato un alloggio.”
Rispose distaccato il ragazzo mentre un disappunto si spargeva nel gruppo che intanto li aveva raggiunti..
“Ha ragione, ci sono buone probabilità che una delle “residenze” di cui parlava Chris sia proprio questa villa.”
Joseph pareva essere l’unico a credergli.
“Con lui ho parlato ed è d’accordo con me.”
Continuò il corvino riferendosi al suo compagno che fece un cenno di accordo.
“Ma non pensate che non abbia preso degli accorgimenti, se questa mia ipotesi si rivelasse falsa ho individuato altri due alloggi, se vi interessa posso dirvi che si trovano uno in alto ed uno in basso.”
“Non abbiamo alcun motivo per crederti, anzi scommetto che sono tutte balle.”
Affermò Heather con diffidenza.
“Ti assicuro che mio fratello non mentirebbe mai su argomenti che riguardano l’acume e la furbizia, quindi ora noi andiamo immediatamente per la via che ci ha indicato e non provare più a dubitare di lui.”
L’autorità con cui la Audrey parlò alla vipera riuscì quasi a farla indietreggiare ed un suo contrattacco divenne impossibile quando anche Alejandro si schierò dalla parte della sognatrice esordendo con.
“Non sappiamo dove andare ergo, se c’è anche una piccola probabilità che lui abbia detto il vero è sempre meglio che girare a vuoto.”
In tal modo i sette decisero di seguire le indicazioni di Damian.
 
 
Non molto lontano Courtney osservava gli altri dalla cima di un albero.
“Sta per attaccare di nuovo, spostati a destra.”
Sussurrò Mavis alla gotica avendo scorto il pericolo tra i folti rami, infatti la perfettina piombò dall’alto su Gwen che non si spostò se non tirata via dagli altri.
“Tu ti chiami Mihael giusto? Almeno tu dovresti capirmi.”
Affermò la verde acqua con gran disappunto delle lamentele provenienti da Trent e tutti gli altri.
“La rassegnazione è cosa ben diversa dal masochismo, morire? Non sia mai, non potrei più tormentarmi.”
Le ribatté la diretta interessata mentre i reclami si spostavano su Courtney appena alzatasi.
“Lo giuro ero andata su quell’albero solo per cercare una baracca e l’ho anche trovata.”
Infatti a guardare bene c’era una struttura, nonché una scaletta già pronta per salire, all’interno era pieno di binocoli ed attrezzature varie oltre a del cibo andato a male da un paio d’anni.
”Finalmente qualcuno è giunto al traguardo, questo era lo studio di un bird watcher fino a quando non è misteriosamente scomparso mentre praticava il suo hobby su quest’isola, complimenti ma non potete stare tutti qua, decidete chi resta e chi va, ricordatevi che i partner non possono essere separati.”
La voce del conduttore risuonò da un altoparlante.
“Io non ho intenzione di andarmene e cercare alla cieca come abbiamo fatto fin ora.”
Duncan mostrò il suo disappunto.
“Forse non ce ne sarà bisogno, credo di aver visto un altro alloggio ma non ne sono sicura.”
Affermò la castana.
“Allora qualcuno deve andare in avanscoperta, mi offro volontario.”
Disse Trent.
“Certamente, e dovete andarci anche voi due, che uomini sareste altrimenti.”
La perfettina si mise a provocare Duncan ed Axel.
“Courtney, potrei...”
Scott cercò di intromettersi ma venne totalmente ignorato
“Ad una condizione, Gwen viene con noi, non ci fidiamo a lasciarla con te, ah e naturalmente vieni anche tu, devi fare strada.”
Disse il punk tirando dentro anche Mavis.
“Ragazzi! Voglio venire anche io!”
Il contadino venne nuovamente ignorato da tutti.
“Mihael aiutami, tu attiri fin troppo l’attenzione.”
Si rivolse così alla sua partner, l’unica ad ascoltarlo.
“Vorremmo cercare qualche animale selvaggio che ci sbrani, possiamo venire con voi?”
Si girarono tutti a guardare la masochista.
“Non è questo che intendevo, e voi potreste anche degnarmi di uno sguardo.”
“Hey Scott, quando sei arrivato.”
Affermazioni di questo tipo partirono più o meno da tutti i membri del gruppo.
 
 
Dopo alcune ore il primo gruppo era ancora a vagare lungo il ciglio di un burrone che dava sulla spiaggia.
“Lo sapevo, quel tizio ci ha gabbato!”
“Protestò arrabbiata Heather.”
“Deve averci indirizzato su una strada errata allo scopo di allontanarci dal suo obbiettivo, ovvero la reggia, ovviamente non sono stato io a fare questo ragionamento.”
Ad avere quest’illuminazione era Jhon.
“Cara, non credi che questa spiaggia sia davvero romantica?”
Paul impertinente tentava ancora di sedurre Audrey.
“Apprezzo i tuoi sforzi ma l’amore si sente dentro ed io non provo nulla, quindi ti farà un po’ male ma lo anno tutte le ragazze nei film.”
Lo spinse via dimenticandosi del burrone alle sue spalle e causandone la caduta.
“Non male per una principiante ma io lo avrei mandato dieci metri più in là.”
Commentò la vipera.
“Quando sono caduto giù dal vulcano erano almeno quindici metri.”
Scherzò l’ispanico ricordando quello scenario.
“Ehi! Qua c’è qualcosa!”
I richiami giunsero a loro dal basso, dove era caduto il loro “amico”, in effetti pareva esserci del legno sotto la sabbia.
“È un abitazione e si trova in basso, avete visto che mio fratello non mentiva?”
Fece notare la bruna.
“E adesso come scendiamo?” 
“È facilissimo.”
Dicendo questo Lindsay si buttò in quel dislivello di circa venti metri.
“Giusto, è facilissimo.”
Ripeté Joseph con tono subdolo spingendo di sotto i rimanenti quattro del gruppo, tranne  Alejandro che con una capriola all’indietro riuscì a salvarsi ed a posizionarsi esattamente dietro l’altro.
“Ora dovrei buttarti giù ma voglio risparmiarti perché è esattamente ciò che avrei fatto io, penalizzare gli avversari per aver vita facile”
Gli disse l’ispanico.
“Ah e non provare  colpi a tradimento, è piuttosto difficile cogliermi di sorpresa.”
Concluse.
“Da quel che hanno detto i nostri informatori dovrebbe esserci un modo per raggiungere il luogo, come quella scala di fortuna.”
Una volta scesi i due si ricongiunsero con gli altri, nessuno aveva subito danni gravi, a parte Lindsay che era furbamente atterrata di testa perdendo i sensi.
“Attenzione, ad un ora dal tramonto un’altra baracca è al completo, sbrigatevi, se scende la notte e non avete un riparo passerete dei guai, non certo per mano mia.”  
Anche questa volta Chris si fece sentire.
 “Aspetta, l’abitazione è sotto terra, come facciamo a raggiungerla?”
Si lamentò Heather col conduttore.
“Semplice, scavate hahahahaha”
La comunicazione si interruppe e tra le lamentele della vipera il gruppo cominciò a scavare con delle pale scadenti (che altro ci si può aspettare da Chris).
 
 
“Avevo ragione, eccola qua!”
Esclamò contenta Mavis mentre osservava un pezzo di bosco non diverso da tutto ciò che avevano visto fino ad allora.
“Sei impazzita o cosa qua non c’è nulla.”
Fece notare Duncan.
“Se ci hai imbrogliati te la vedrai con me!”
Continuò Axel, ma prima che potessero dire altro la ragazza si avvicinò ad un anonimo pezzo di foresta e cominciò a tirare quello che pareva essere un telo mimetico.
“Ragazzi aiutatemi, è pesante.”
All’invoco ottenne la collaborazione di tutti gli altri tranne Gwen e Mihael ed una volta spostato l’enorme tessuto rivelò una baracca.
“Sei più in gamba di quanto credessi, come hai fatto a notarlo.”
Chiese il cresta verde.
“Ho una vista acutissima, i dottori non se lo spiegano.”
Rispose lusingata ma con non troppa modestia.
“Attenzione concorrenti, il sole tramonterà entro pochi secondi quindi dichiaro chiusa la gara, per i cinque ancora vaganti saranno guai.”
La frase del presentatore si concluse con una risata sadica.
“Per prima cosa mi congratulo con Damian e B che hanno avuto l’intuizione di considerare questo lussuoso appartamento come uno dei traguardi, certo mi sarete sicuramente d’intralcio ma ho dovuto adibirla ad alloggio per il cast per pagarla a metà prezzo.”
Si sentì il cellulare di Chris squillare.
 “Che cosa? Ma loro, va bene, dicono che non possiamo lasciarvi in pasto agli animali, facciamo così, voi che ancora non avete un tetto vi trasferirete nella villa che è rimasta quasi vuota, concorrenti, ritrovatevi nella piazza da cui siamo partiti entro due ore.”
Il conduttore terminò di parlare lasciando il cast con quest’appuntamento.
 

Mentre ciò accadeva nel suo appartamento privato nella villa di Chris Terence stava parlando al telefono.
“Non è ancora il momento adatto, voglio completare per bene la prima fase.”
Disse l’assistente prima di chiudere la conversazione.
 
 
“Bene  concorrenti, ora che siete tutti sistemati devo comunicarvi che nessuno oggi sarà eliminato, questa era una prova che mirava a testare il vostro ingegno e spirito d’osservazione, infatti i più furbi si sono aggiudicati l’alloggio migliore, ma è servita anche come una specie di presentazione per il pubblico, riposate bene che da domani tutti sarete a rischio, mentre voi a casa preparatevi ad essere sbalorditi, su A tutto Reality Vecchio e nuovo.”
Qua partirono i titoli di coda.
 
 



Angolo dello stermina panettoni.
Hem, nello scorso capitolo non avevo precisato la location, alla fine è l’ennesima isola.
Il capitolo doveva teoricamente arrivare  per natale ma tra una tombola, un panettone e una partita a GTA si è fatto capodanno, chiedo umilmente venia e ne approfitto per fare gli auguri a tutti buon 2015 lettori.
3159 parole, grandissimo record personale
Ora devo annunciare una cosa e scordatevi che vada a capo per un bel po’:
Questa storia si fonda letteralmente sulla collaborazione dei lettori, è per questo motivo che ho preso una decisione, ognuno di voi potrà dire chi vorrebbe vedere eliminato, in modo da restringere il campo a me che in questo modo sarò in grado di fare una scelta seguendo i vostri gusti per fare in modo che si riduca al minimo le persone che avranno da ridire sul personaggio scelto e fidatevi ho scritto blocchi di testo grandi anche il doppio.
Per ultimo ecco i primi due disegni realizzati da Nini_Maw: Peter e Mavis
P.S. se il testo è leggermente attaccato è perchè per mettere le immagini non posso usare NVU e sono costretto a servirmi dell' l'editor.

   
 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Una passeggiata sulla spiaggia. ***


Capitolo: 3
 
Una passeggiata sulla spiaggia.
 

Nella quiete notturna il cast dormiva sonni chi più e chi meno tranquilli.
Presso la casa sull’albero Duncan scese dal suo letto cominciando a scuotere uno ad uno tutti i suoi coinquilini.
 “E poi io sarei quella pazza, ti pare il modo di svegliarci a quest’ora del mattino.”
Cercò di dire Mavis con tono arrabbiato ma il sonno fece uscire la voce meno minacciosa del previsto.
“Sai, non sei l’unica ad avere qualche abilità, vi consiglio vivamente di tapparvi le orecchie tra tre... due... uno...”
Attraverso gli altoparlanti installati pressoché ovunque si sentì un forte suono di tromba simile a quello che si usa con i soldati.
“Come non detto, preferisco essere svegliata da te.”
Ribatté la castana cambiando radicalmente idea.
“È una tecnica interessante, la usavo sempre con le sirene della polizia.”
Rispose disse il Punk con aria scherzosa.
“Ma che cos’è questo baccano.”
Affermò Scott che ancora dormiva.
“Oh scusa, non mi sono ricordato di svegliarti.”
Si scusò il cresta verde.
“Grazie mille Terence, è una fortuna che tu abbia studiato tromba per due anni, in ogni caso, tutti i concorrenti qua a piazza McLean situata davanti alla mia residenza che da ieri è infestata da ratti giganti.”
Si concluse così la  trasmissione del presentatore.

“Ci ha chiamati ratti glie la farò pagare o non mi chiamo più Vit hem Mike!”
Esclamò l’alter ego dalla lussuosa residenza dove si trovava.
“È così strano.”
Affermò Consuelo seduta ad un tavolo con delle carte davanti.
“Che cos’è quello?”
Le chiese Zoey.
“Questa è un abbozzo di mappa dell’isola, nulla di speciale solamente la parte che abbiamo visitato e non è neppure tanto precisa.”
Rispose con enorme modestia.
“Io sono negata in geografia ma posso dirti che il disegno è fatto benissimo, ma cos’è che trovi strano.“
Continuò la rossa.
“Non è possibile che una conformazione naturale abbia questa forma perfettamente circolare e poi la spiaggia e la foresta non avevano continuità, solamente uno strapiombo, mentre dall’altro lato solo una parete di roccia, oh, m-ma sono sicura che è stato un mio errore nel disegnare.”
Illustrò la timida.
“Anche considerando che un meteorite o l’esplosione di un vulcano abbiano dato quella conformazione al terreno avremmo trovato della pietra lavica o delle particolari rocce.”
Si intromise Jamie che era accorsa all’ascolto come tutti gli altri.
“Vuoi farmi credere che tu  distingui le rocce a colpo d’occhio?”
Disse Harold alla sua partner.
“La geologia fa parte delle mie vaste competenze.”
Rispose la castana.
 
 
Quindi i concorrenti si ritrovarono in piazza McClain.
 “Che cosa sono quelle facce, non credevate mica che questa volta vi avrei fatti dormire, dovete rassegnarvi a questi metodi, vero Duncan?”
Il diretto interessato si limitò a far cenno di andare avanti.
“Ad ogni modo, credo sia ora che vi spieghi come è strutturato questo luogo .”
Disse il presentatore mentre Terence portava una cartina geografica.
“L’isola è sferica e dispone di diversi biomi disposti a cerchi concentrici in quello più esterno si trova la spiaggia, più all’interno una fitta foresta dove si è svolta la prima prova, poi una grande catena montuosa che supera di gran lunga l’altezza della neve perenne, al centro della quale c’è un enorme vulcano attivo con un cratere di quasi cinquecento metri di diametro, per non parlare degli intricati tunnel che si diramano nel sottosuolo.”
Spiegò Chris indicando le varie zone sulla carta.
“Senza ulteriori indugi vi annuncio che  per questa stagione non esisteranno squadre ma soltanto duetti barra terzetti, parlando della sfida di oggi si tratterà di una maratona fusa con una staffetta intorno alla circonferenza dell’isola ovvero la spiaggia, le regole sono semplici, tutti devono correre almeno un giro, ognuno sarà dotato di un contapassi legato alla gamba per misurare la distanza percorsa, si potrà dare il cambio al proprio partner solo nei pressi della linea di partenza, per vincere l’immunità dovrete correre più a lungo di tutti, i dieci ad aver corso meno saranno a rischio eliminazione ma ehi! Con loro anche i loro partner, questa regola si applica anche all’immunità.”
Il conduttore spiegò i parametri della prova.
“Passare dal via non vi garantirà la vittoria ma aggiungerà trecento metri al vostro risultato finale, ah dimenticavo tutti gli Older devono organizzare le distanze ed i cambi, gli Younger dovranno rassegnarsi, ed ora tutti al punto di partenza, Terence vi ci scorterà e sarà lui a supervisionare la prova dato che io sarò via tutto il giorno.”
In tal modo uscì di scena lasciando ogni giurisdizione al suo assistente numero uno.
 
 
Poco dopo alla linea di partenza.
“Ricapitolando, secondo le istruzioni che ho ricevuto dal mio superiore, avrete dieci minuti per organizzarvi, il timer partirà adesso ed al suo scadere siete invitati a dare inizio alla corsa, delle telecamere al traguardo registrano automaticamente quale persona vi è appena passata, in ultimo annuncio che la concorrente Lindsay è appena uscita dall’infermeria, non c’è altro.”
Terence illustrò ulteriori informazioni sulla prova col suo tono altamente servile.
“Niente squadre eh, ciò vuol dire campo libero con le alleanze.”
Fu questa la riflessione di Heather.
“Non credo proprio Chica, nessuno si fida più di noi due e non c’è modo di stringere nuove alleanze.”
Ribatté Alejandro.
“Il damerino ha detto niente squadre quindi gira alla larga insieme al tuo amico con cui condividi l’unico neurone.”
La vipera non perse tempo per insultarlo pesantemente.
“Anche io sono impedito in questo campo, l’hanno sentita tutti la mia presentazione, il punto non è questo ma con la gente che c’è in giro le alleanze devono essere prese da un altro punto di vista, la verità è che  il potenziale di cui necessitiamo non risiede negli sciocchi.”
Joseph espresse il suo pensiero.
“Che vorresti insinuare con questo giro di parole.”
Ribatté la bruna sempre e comunque diffidente.
“Lo capirai molto presto, ora concentriamoci sulla prova,  io passerò dal via una volta, saranno quattro, cinque chilometri, poi lascio fare a voi, i più atletici.”
Continuò lui.
“Chi ti credi di essere, secondo le regole devo essere io a decidere! Voi due correrete fino a crollare e totalizzerete un punteggio tale che non ci sarà bisogno del mio intervento!”
Sbraitò la vipera  e come da regole gli altri non poterono opporsi.
 
“Ehi, Damian!”
Audrey corse in contro a suo fratello con l’intento di farci squadra.
“Sorellina, non riesci a stare  troppo tempo lontana da me.”
Rispose lui scherzoso.
“Sei stato fantastico la volta scorsa, in quella villa voi due siete gli unici che l’hanno meritata per che formate un duo perfetto! L’ intrinseca rete del fato ha fatto in modo che abbiate unito le vostre forze per dominare incontrastati questo perverso gioco!”
L’entusiasmo nelle parole della sognatrice cresceva a vista d’occhio e sulla fine stava anche gesticolando vistosamente come un attrice sul palco.
“Certo certo, te la cavi a parole ma questo non è un musical, considerando lo stato fisico della tua compagna ed il suo normale stato mentale  avete ben poche probabilità di vincere, come noi d’altronde ma se c’è qualcosa che ho capito su questo show le prove hanno sempre una scappatoia, Devo solo trovarla, intanto non ci resterà che correre.”
Spiegò lui, la bionda intanto si era avvicinata, portava una fasciatura che le copriva la parte superiore della testa.
“Lindsay, stai bene?”
Chiese la sognatrice preoccupata.
“I dottori mi hanno messo questi nastri per capelli all’ultima moda e poi hanno blaterato qualcosa di incomprensibile, sapete che vuol dire arcologia?”
Disse in questo modo prima di cadere a terra all’improvviso.
“Narcolessia, una sorta di ipersonnia, in pratica si addormenta all’improvviso, cara sorellina sei messa male, allora B, è pronto?”
Il suo partner  si voltò distogliendo l’attenzione da quelli che parevano composti chimici.
“Sei sicuro che funzionerà?... Si si, lo so... non spiegarmi i dettagli, la chimica non è il mio forte... vuol dire che mi fiderò”
Sembrava quasi che Damian potesse capire cosa intendesse dire l’inventore.
“Aspetta, tu lo capisci? Il fato si è dato da fare donandovi la telepatia.”
Commentò Audrey attirando l’attenzione della gente li attorno.
“La telepatia non c’entra, mancando della parola in mio geniale amico utilizza un complesso sistema di segnali che possono essere paragonati ai suoni, io ho imparato a decifrare questo linguaggio, nello specifico mi stava spiegando come quegli integratori chimici dovrebbero teoricamente aiutarci a totalizzare un punteggio maggiore.”
Il furbo espose la sua spiegazione.
 
Ma com’è facile immaginare non tutti i concorrenti avevano tanta voglia di correre.
“Gwen, santo cielo, dobbiamo partecipare alla prova! Non ti ho scelta per perdere! Trent, dalle un bacio, così forse si sveglia dalla depressione.”
Si mise a strillare Mavis irritata mentre il chitarrista esitava.
“Se il damerino con la chitarra ha paura, ci penso io.”
Si intromise il Duncan con modo di fare strafottente.
“Stalle lontano, è colpa tua se è in questo stato!”
Rispose il moro adirato.
“A maggior ragione io la curerò.”
Dicendo così il punk si avvicinò alla ragazza e la baciò per un numero spropositato di secondi, a questo punto Trent non ci vedeva più dalla rabbia ma prima di aggredire il suo rivale lo imitò, in entrambi i casi la gotica non batté ciglio.
“Smettetela, non è il momento di litigare, risolviamo questa questione chiedendo alla diretta interessata, Gwen, quale dei due baci ti è piaciuto di più.”
Fu Peter ad intromettersi suggerendo una soluzione semplice che fu accolta bene poiché tutti si girarono a guardarla.
“Volete saperlo davvero? Mi avete fatto schifo entrambi, parteciperò alla gara, per la mia compagna e per evitare che voi vi ammazziate, questo è il mio ultimo commento.”
 
Inutile, Jaze non si smuove, ma se non lo convinciamo saremo sicuramente squalificati.”
Zoey commentò la situazione.
“Intanto andrò io, al mio ritorno sarò in grado di tracciare i confini dell’isola, cioè, solo se a te va bene.”
Disse Consuelo.
“Ottima idea, tu Mike come sei messo?”
Continuò la rossa.
“Dobbiamo, solo correre, allora non c’è problema, cerchiamo di tirare fuori Svetlana per un po’ ed abbiamo vinto.”
Disse Alison al suo partner.
“Non è così semplice, ammesso chi riuscissi a risvegliarla adesso Svetlana se la cava con la ginnastica, non con la corsa, non ci resta che giocare normalmente, parto prima io.”
Rispose l’alter ego, in quel momento il timer giunse allo zero ed un acuto con la tromba diede il via alla gara.
 
I concorrenti stavano già correndo da almeno tre ore, tutti avevano mandato il primo membro a completare almeno un giro.
Nel duo B-Damian era stato il primo a tastare il terreno.
“Non c’è che dire, l’integratore ha decisamente amplificato la tua resistenza... nessuna trappola dici, è strano, stiamo pur sempre parlando di Chris.”
Mentre il furbo commentava Audrey arrivò trafelata.
“Anf, Damian, cel’ho fatta, ora che sei in vantaggio dammi quella roba, non riuscirò a reggere un altro giro.”
Affermò ansimante.
“Con piacere sorellina, ma io mi preoccuperei della tua amica, non si sveglia da prima ed ora è anche sonnambula.”
Continuò lui mentre l’ingenua si era messa a girare in torno ad una delle due aste che segnavano il traguardo.
“Che fai, non è questo che intendeva Chris per bonus a chi passa dal via.”
La rimproverò la sua partner non ricevendo alcun risultato.
“Ed invece vuoi scommettere che è proprio così, non si vede alcun arbitro, Terence è sparito, allora come vengono registrati i passaggi dal traguardo, B, tu sai dirmelo?”
L’inventore diede un occhiata e “trasmise” la sua risposta.
“Certo, una telecamera automatizzata, ciò vuol dire che ad ogni giro che fa vengono aggiunti trecento metri al contatore di Lindsay, ergo in breve tempo raggiungerà distanze incredibili, il piano è questo, io attuerò questa strategia ma nel caso non funzionasse, voi due userete gli integratori per correre alla vecchia maniera.”
Disse così rivolgendosi alla sorella ed al partner che diede subito la conferma.
 
“Quelli hanno già trovato la soluzione, lo capisco dallo sguardo del loro capo, ad ogni modo non siamo messi male con la prova ma allo stesso tempo siamo un bersaglio pressoché per tutti, abbiamo bisogno dell’immunità.”
Disse Joseph dopo aver dato uno sguardo all’atro gruppetto.
“Bene Einstein, cosa credi di fare.”
Commentò la vipera.
“Ora basta, provateci voi, non voglio più vedere questa roba.”
Si lamentò Jhon che aveva già corso due giri e buttò il suo contapassi per terra.
“Ho trovato, ragionate, chi è l’arbitro in questa prova? La risposta è nessuno, l’onnipresente Chris si è toto dalle scatole e non si vede l’ombra di un assistente, in generale l’unico vero arbitro sono questi dispositivi, non sembrano hackerabili e noi non ne abbiamo le competenze ma non ce ne sarà bisogno.”
Affermò sicuro il Bruno.
“Non blaterare e pensa a correre.”
Gli rispose acida Heather.
“Volentieri ma prima prendo questi.”
Così slegò i marchingegni da gli altri due e li mise tutti alla sua gamba.
“Ho capito, i passi verranno contati per tutti ed alla fine risulteranno moltiplicati per tre.”
 Esplicò il castano.
“Che brillante deduzione, sei proprio intelligente.”
“Chi io n-no, è stato un caso.”
Rispose quello insicuro.
“Non ho potuto fare a meno di ascoltare, è un modo fantastico di barare, peccato che ve lo ruberemo.”
Duncan si intromise dopo averli sentiti parlare.
“Per quanto ci riguarda a noi va bene, non so se il tuo partner sarà d’accordo.”
Il punk si girò trovandosi dietro Axel adirato, inutile dire quale dei due abbia avuto la meglio fisicamente.
 
 
Dunque la sfida si era ridotta ad una gara tra due intuizioni, è il momento di sapere chi l’ha avuta vinta, ore dopo, al tramonto...
“Giorno concorrenti, spero che vi siate divertiti, io di sicuro.”
Annunciò il conduttore scendendo da un elicottero.
“Adesso decreteremo i vincitori della prova, portate i vostri contapassi per esaminarli.”
Tutti i membri del cast  posarono uno alla volta i dispositivi  su una macchina di valutazione.
“Ecco i risultati, curioso, al primo posto c’è un pari merito che vanta punteggi stratosferici, che in totale superano i cento chilometri, parlo di B&Damian e di Heather&Jhon&Joseph, ma mi sento i dovere di conferire il primo posto e quindi l’immunità ai secondi principalmente per il metodo che hanno usato, Il secondo posto se lo aggiudica il duo Lindsay&Audrey, medaglia di bronzo per Duncan&Axel, perché ho nominato i primi tre? Semplicemente, saranno quelli avvantaggiati per la prossima prova.”
Chris illustrò i risultati della sfida al cast.
“Prima però di procedere all’eliminazione vi svelerò il motivo della mia assenza, sapete, anche noi conduttori abbiamo una famiglia e vorremmo starle vicino, ma oggi mia nipote ha compiuto sedici anni ed ora volenti o nolenti  la accoglierete come vostra avversaria.”
Una ragazza scese dallo stesso elicottero che poco prima il presentatore aveva abbandonato.
“Come tutti voi lei ha appena registrato un video come presentazione che mostreremo adesso.”
A queste parole un grosso schermo di proiezione venne calato e proiettò la ripresa.
 
Questo provino a sorpresa era stato girato direttamente sul velivolo, ritraeva la nipote del presentatore, una ragazza dal fisico snello, la pelle olivastra e gli occhi castani, i lunghi capelli mossi di colorazione marrone erano solcati da dei riflessi rossi.
Indossava dei Pantaloncini corti di Jeans ed un top bianco scollato che le lasciava scoperta parte della pancia.
“Il mio nome è Elizabeth Nicole McClain, questo cognome sarà familiare a tutti, questo perché sono la nipote del presentatore di questo show, è da tempo che lui desidera farmi entrare nel suo programma, il motivo? Se io vincessi tutti quei soldi chi credete che ne beneficerebbe? E a dirla tutta non mi dispiace affatto.”
Comunicò la ragazza preparandosi per scendere.
“Con chi vorrei essere in squadra? Non so, Scott, Courtney, Heather, per partecipare sarei disposta a far coppia anche con quella strega di Dawn, ad ogni modo non pensate che mi farò viziare da mio zio, non sarebbe affatto divertente, ci si vede sullo schermo.”
Dopo questa affermazione lasciò il velivolo scendendo a terra e fermando la registrazione.
 
“Davvero credi che io ti userei per lucro? Comunque in segno di rispetto per questa tua decisione, la tua compagna d’avventura sarà lei.”
Alle parole del conduttore Dawn arrivò al entro della piazza trasportata in volo da uno stormo di rondini.
“Me lo sarei dovuto aspettare, quando si parla di ascolti non guardi in faccia nessuno, sai che ti dico, sarà alquanto interessante.”
“Molto bene, è il momento di eliminare un concorrente ma ho deciso che per oggi sarà la nostra Effy  a scegliere chi mandare a casa.”
Disse Chris rivolgendosi alla nipote.
“Lo sai che odio quel soprannome, mi faccio chiamare semplicemente Nicole.”
Rispose quella di tono.
“Certo certo, negli alloggi prenderai il posto di chi sceglierai di mandare via.”
Con quest’ultima delucidazione il presentatore lasciò campo libero per la scelta.
“Ti sei fatto scappare qualche parola di troppo, a questo punto la mia scelta ricade su Harold e Jamie perché sono i personaggi meno interessanti tra quelli di cui mi interessa prender posto, ovvero gli abitanti della reggia.”
“Ottimo, il meccanismo di eliminazione per questa stagione sarà un elicottero, ma non certo il mio modello avanzato ma uno dei primi prototipi avanzati dai test, potete tranquillamente immaginarne la qualità, vi presento l’elicottero della vergogna.”
Un velivolo arrugginito atterrò rumorosamente perdendo una portiera al tocco del suolo, i due concorrenti vennero fatti salire forzatamente a bordo del macchinario e vennero portati via con Terence alla guida.
“Effy, prendi posto con tutti gli altri, con voi spettatori vi diamo appuntamento al prossimo episodio di A Tutto Reality Vecchio e nuovo.”
 
 
Intanto, in un vicolo di una sperduta città del Canada...
“C’è nessuno? Sono il nuovo cuoco.”
Chef arrivò al primo giorno di lavoro notando subito che il luogo oltre a non essere molto frequentato da fuori sembrava un rudere che cadeva a pezzi, lo stesso all’interno.
“Sei tu, forse hai capito male, noi non abbiamo bisogno di un cuoco.”
Rispose un uomo grassottello che pareva essere il proprietario, oltre a lui vi era un altra manciata di gente simile.
“Questo è il vostro contratto, c’è scritto che potrò svolgere una carriera da cuoco.”
Affermò il militare srotolando il contratto a terra in mancanza di un tavolo abbastanza grande.
“C’è scritto intraprendere una carriera nella ristorazione, vuol dire che lavorerai in questo ristorante a cominciare dal grado più basso fino a, forse, diventare cuoco.”
Fece notare l’altro con una lente d’ingrandimento.
“Va bene, sono abituato a lavare i piatti.”
“Tu non laverai i piatti, abbiamo bisogno di clienti quindi ora mettiti questo e vai per le strade a farci pubblicità.”
Concluse il capo porgendogli un costume da sushi.
“Se dovevo indossare costumi tanto ridicoli rimanevo da Chris.”
Sussurrò.
“Che hai detto?”
Chiese arrabbiato l’uomo sporgendosi in avanti e fissandolo con l’occhio destro che gli usciva fuori dalla orbita.
“Nulla signore, vado immediatamente.”
Così rassegnato dovette cominciare il suo nuovo lavoro.

 
 
 
 
 
Angolo del maratoneta.
I concorrenti verranno eliminati a coppie, tanto per non fare una storia di 30 capitoli ed altrettante sfide.
Si, è entrata un altra concorrente, un personaggio che io avrei sempre voluto nello show, ovvero un parente del presentatore, ora mi è servito per introdurla a questo punto.
Adesso mi rivolgo ai nuovi lettori presenti o futuri che passeranno da questo capitolo, questa è stata un eccezione perché non avevo specificato ma le iscrizioni sono totalmente chiuse.
Immagino che ormai sia chiaro chi sono i personaggi principali, ma semplicemente mi è più facile “usarli” rispetto agli altri, spero solo che nessuno si senta escluso oppure offeso perché il proprio personaggio non è di primaria importanza oppure viene eliminato nelle prime puntate, è la dura legge dei reality.
3112 parole, non ho battuto il record dello scorso capitolo ma poco ci manca.
Ribadisco che la qualità non perfetta dell'HTML è data dalla mia necessità di usare l'editor di EFP (come se normalmente mi venisse bene).
Per voi che ancora leggete dopo il soprastante giro di parole consegno una medaglia e comunico che incasinato come sono i miei tempi di aggiornamento potrebbero diventare spropositamente lunghi.
È tutto gentili clienti, al prossimo capitolo.
Ehi, aspettate, le immagini, oggi due sono sempre di Nini maw ma per correttezza metto anche la Nicole di PanStitch, autrice del persnaggio stesso.

                                                                                       
      Jamie                                           Axel                           Elizabeth Nicole

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2923909