Vita Sconvolta

di kairifenicia96
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tutto cambia ***
Capitolo 2: *** Scintilla di speranza ***
Capitolo 3: *** Nuovi amici! ***
Capitolo 4: *** Appuntamento! ***
Capitolo 5: *** I due ragazzi di Osaka! ***
Capitolo 6: *** L’ombra può essere pericolosa ***
Capitolo 7: *** Primo extra = Grandi scleri! ***
Capitolo 8: *** Ciò che non vede il cuore ***



Capitolo 1
*** Tutto cambia ***


Salve a tutti!
Sono Kairifenicia96 e sono appena arrivata a scrivere nel fandom di Detective Conan!
Amo tantissimo questo anime/manga e ci tenevo a farlo ^^ ma ovviamente vado pazza anche per Magic Kaito!
Soprattutto per il bellissimo, modesto…Kaito Kuroba alias Kaito Kid!
Ho letto molte storie in questo fandom e sicuramente io al confronto faccio schifo, ma abbiate pietà! Sono una novellina che si sta cimentando nel mondo delle fanficion!!!
Adesso iniziamo però XD ^^”

VITA SCONVOLTA


Capitolo 1: Tutto cambia

Sembrava impossibile…anzi si sperava fosse un incubo…
Il dottore annunciò a tutti gli amici del ragazzo che non erano riusciti a salvarlo.
Ran urlava disperatamente chiedendo di poterlo vedere, venendo placata dal padre che l’abbracciava.
Tutti coloro che lo conoscevano, erano li per lui…per lei…
Heiji abbracciava Kazuha, entrambi a pezzi e col volto cupo.
Il dottor Agasa tentava di consolare i giovani detective mentre Ai guardava il vuoto…
Era colpa sua…lei l’aveva coinvolto…
Shinichi si era offerto di prendere l’antidoto e seguire uno degli uomini in nero, mentre incontrò Ran e lui mentre stava per raggiungerla, lui venne investito…
Ed ora erano lì, in quel ospedale, nel sapere la tragica notizia..
Nel sapere che Shinichi Kudo è morto

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Un mese dopo…

Tutto era tornato tranquillo, dalla morte di Shinichi Kudo tutta la città era rimasta per l’intero mese nel caos.
Tutti erano tornati felici e passeggiavano tranquillamente, la nostra attenzione si sposta nel liceo Ekoda, dove era possibile sentire delle urla.
“COOOOOOSSSSAAAAAA!” erano le urla di Kaito Kuroba che ancora non riusciva a credere alle sue orecchie.
“Glielo ripeto Koruba, è stato spostato in un'altra scuola” gli ripetè l’insegnante mentre il resto della classe fissava la discussione fra i due.
“Non riesco a credere che Kaito non frequenterà più questa scuola..” borbottò sconsolata Aoko mentre Akako fissava il ragazzo che andava via arrabbiato.
“Accidenti…come farò a tenerlo d’occhio!?” borbottava Hakuba sbattendo un pugno nel banco, ma con una forza tale da non attirare l’attenzione.
“Rinunciate perché purtroppo non vedremmo il nostro Kuroba per un bel pò!” disse Akako sicura di sé, aveva dato un occhiata alla sua sfera di cristallo il giorno prima, e quindi sapeva benissimo che la situazione sarebbe stata quella.
“Cosa te lo fa pensare Akako?” chiese confusa Aoko, rivolta verso l’amica.
“Intuito!” disse semplicemente Akako trattenendo delle risatine e tornando a seguire la lezione.

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Più tardi fra le strade, Kaito girava annoiato dando un occhiata in giro.
Doveva comprare il necessario per la nuova scuola che avrebbe frequentato, cosa che gli andava di meno ma purtroppo Jii aveva insistito e quindi…eccolo lì a girare tra i negozi.
La via in quel momento era davvero piena di gente, era difficile muoversi senza sbattere contro qualcosa o qualcuno, quindi era necessario muoversi attentamente, ma ovviamente Kaito aveva fretta e quindi cercava di trovare una via fra quella folla.
Mentre si faceva strada per la folla, andò a sbattere contro una ragazza.
Era mora, aveva degli occhi azzurri, indossava una maglietta bianca, gonna del medesimo colore e un grazioso giacchino rosa.
Aveva uno sguardo nel vuoto, come se la sua mente fosse tutt’altra parte mentre il corpo stava lì a terra.
“Ehi! Tutto bene?” chiese Kaito porgendole una mano che la ragazza afferrò e si rialzò.
Quando fissò il ragazzo, la mora era diventata improvvisamente pallida, come se avesse visto un fantasma…a malapena era riuscito a sentire cosa ella aveva detto.
“C-chiedo scusa! Ciao!” disse la ragazza imbarazzata, per poi correre via e lasciare un imbambolato Kaito.
“Devo smetterla di girare per i negozi..” disse tra sé e sé Kaito per poi andarsene sbuffando.

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Nel liceo Teitan..

Nella classe frequentata da Ran e Sonoko giravano strane voci.
La voce che girava in assoluto tra i compagni era l’arrivo del nuovo compagno di classe, cose era tra gli interessi di Sonoko mentre lo era di meno tra quelli di Ran.
Infatti la ragazza dalla morte di Shinichi non la si vide più sorridere e il suo sguardo era sempre assente o da qualsiasi altra parte.
Sonoko si accolse dell’assenza dell’amica e allora prese parola.
“Ehi Ran! Ran!” la chiamò Sonoko tirandole per giunta palline di carta.
“Mh? Cosa c’è Sonoko?” chiese Ra con un espressione di qualcuno tornato da un altro mondo.
“Hai sentito la notizia? Oggi avremmo un nuovo compagno di classe!” esclamò Sonoko provando ad attirare l’attenzione dell’amica.
“Non mi interessa più di tanto..” confessò Ran per poi appoggiare la testa sul banco.
Sonoko stava per dire qualcosa quando si sentii aprire la porta dell’aula ed entrare un ragazzo.
Aveva i capelli mori, con i capelli scompigliati, aveva gli occhi azzurri ed indossava l’uniforme della scuola.
Un particolare che lasciò tutti sorpresi era un insignificante, piccolo dettaglio: assomigliava come una goccia d’acqua a Shinichi…
“Ragazzi vi presento il vostro nuovo compagno…Kaito Kuroba..” lo presentò la professoressa.
Ran appena osservò il ragazzo sbiancò alzandosi ed indicando il ragazzo.
“Tu sei il ragazzo che ho incontrato al centro!” esclamò Ran sorpresa, lasciando tutta la classe sconvolta all’improvviso gesto della ragazza.

NOTE DELL’AUTRICE:

S-salve? *entra cautamente controllando che nessuno cerchi di ucciderla*

Piaciuto questo primo capitolo?
Questo primo capitolo è più un prologo…
Come protagonista della storia abbiamo il nostro Kaito, che un mese dopo la morte di Shinichi si ritrova nel liceo Teitan dove a avuto un incontro ravvicinato con Ran…

Cosa acadrà nel prossimo capitolo? Scopriamolo insieme!

Kairifenicia96

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Capitolo 2
*** Scintilla di speranza ***


Capitolo 2: Scintilla di speranza

“Ragazzi vi presento il vostro nuovo compagno…Kaito Koruba..” lo presentò la professoressa.
Ran appena osservò il ragazzo sbiancò alzandosi ed indicando il ragazzo.
“Tu sei il ragazzo che ho incontrato al centro!” esclamò Ran sorpresa, lasciando tutta la classe sconvolta all’improvviso gesto della ragazza.
“Mouri! Ti sembra modo di parlare in classe!?” la rimproverò l’insegnante, mandando uno sguardo di scuse al nuovo arrivato che non sembrava dar peso al modo di comportarsi della ragazza.
È mentre cercava posto tra i banchi, una mano lo strascinò facendolo sedere in un banco.
“Puoi sederti qui…questo posto è libero..” disse Ran imbarazzata e lasciando la presa dal braccio del moro.
Sonoko nel frattempo sorrideva.
Il posto dove Kaito si è seduto era il banco di Shinichi, Ran non faceva sederci nessuno…era un miracolo quello che stava vedendo, forse avrebbe recuperato l’amica che sembrava annegata nel dolore…
Forse c’era ancora una scintilla di speranza…
Dopo la presentazione di Kaito, la professoressa riprese la lezione.
Sonoko continuava a fissare l’amica che ovviamente fissava Kaito e quando Ran dava retta hai richiami di Sonoko, riceveva sguardi malizii, cosa che la metteva in imbarazzo.
“ehi ran! Non è da te far sedere qualcuno nel banco di tu-sai-chi…come mai hai fatto sedere li Kaito?? Non è che ti piace??” le chiedeva Sonoko mandandole uno sguardo divertito.
“Ma che diavolo dici!!! Sonoko certe volte sei veramente pervertita!” disse Ran alzando ‘leggermente’ la voce, facendosi sentire da tutti che si erano messi a ridacchiare, cosa che mise in imbarazzo la mora.
“Mouri! Adesso basta! Fuori dalla classe!” la rimproverò di nuovo l’insegnante indicando la porta della classe, dove ovviamente la mora si diresse, dando un’ultima occhiata al nuovo arrivato che la fissava.
‘Bene…bene…Ran era da parecchio che non reagiva alle mie provocazioni…siamo sulla buona strada!’ ridacchiò Sonoko dando poi uno sguardo verso il ‘fortunato’, come lo indicava lei, per guardare l’insegnate soddisfatta.

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Kaito girava per la scuola, dandole un occhiata per così evitare di perdersi…di nuovo, e mentre girava potè sentire due suoi compagni parlare.
“Hai visto Ran? Era dalla morte di tu-sai bene- chi che non reagiva a Sonoko!” disse uno dei due ragazzi allaciandosi la scarpa.
“Vero! Ha cominciato a reagire da quando è arrivato il ragazzo nuovo…com’è che si chiama? Kaito Koruba?” chiese l’altro ragazzo che stava bevendo un frullato.
“Si proprio così…su Kaito non sappiamo nulla…e siccome io di solito conosco tutti i ragazzi della scuola, vedrò di fare amicizia” disse il ragazzo di prima avendo finito di allacciarsi la scarpa e girandosi verso il compagno di classe.
Kaito a sentire tutti quei discorsi sbuffò e si allontanò da lì.
Aveva già degli amici, stavano al liceo Edoka, la scuola che lui frequentava…
Sentiva la mancanza dei suoi compagni..di Aoko…persino di Akako e Hakuba!
Era pazzesca come cosa, ma un lato positivo c’era.
Poteva dare scuse più convincenti ad Aoko così lui poteva travestirsi da Kaito Kid e andare a rubare un gioiello, sperando che fosse il pandora…
Mentre Kaito era preso dai suoi pensieri, non si era accorto di essere seguito con lo sguardo da Ran che passava da lì per puro caso.
“Ran? Ma quello non è Kaito?” chiese Sonoko accanto alla mora, che annuì.
“Si, è lui..” rispose Ran continuando a guardare il diretto interessato.
“Mi ricorda molto tu-sai-chi!” affermò Sonoko sicura, dalla morte di Shinichi tutti gli amici del ragazzo non pronunciavano più il suo nome..
“Sonoko! Kaito non gli assomiglia per niente!” disse arrabbiata Ran mentre l’amica sospirò, quella ragazza o era ceca oppure non metteva in piano l’evidenzia…

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Al suono dell’ultima ora, tutti uscirono dalla scuola.
Kaito non vedeva l’ora di tornare a casa, di rivedere Jii e risentire il profumo familiare dei posti che frequenta lui, e non quella scuola nuova dove le uniformi lasciavano a desiderare…
Nel frattempo, Ran e Sonoko seguivano il ragazzo con dei binocoli in mani in mano… | Ma dove diavolo l’hanno presi!? ndA | è vuoi che lo sappiamo noi!? Sei tu l’autrice! ndRan+Sonoko| giusto… ndA |
Le due ragazze per un qualche motivo si erano prefissate un obiettivo…
Capire dove abita Kaito e diventare amici!
Ovviamente sapevano che non sarebbe stato facile, soprattutto visto che la via dove il ragazzo prendeva era trafficata e rischiavano sempre di perderlo di vista, ma non si sarebbero arrese tanto facilmente…insomma sarebbe difficile fermare una campionessa di karate!
“Sbrigati Sonoko! Altrimenti lo perdiamo di vista!” disse Ran richiamando l’amica che cercava di starle dietro.
“Ran…ricordami perchè lo seguiamo…” chiese Sonoko esausta mentre cercava di riprendere fiato.
“Per diventare amiche sue! A bisogno di amici e non di certo stare da solo a girare per la scuola!” spiegò Ran mentre riprese a camminare e ovviamente Sonoko la seguiva…
“Aspettami!!!” urlava Sonoko all’amica, cercando di raggiungerla.

NOTE DELL’AUTRICE NON SANA DI MENTE MA NEMMENO PAZZA(?):

Eccomi di nuovo qua per voi!!
Piaciuto questo secondo capitolo?

In questo cappy vediamo la nostra Ran ‘risvegliarsi’ da quel letargo durato un mese…
Shinichi: che pigra…
Infat….SHINICHI!? Sparisci! Tu sei morto!!
Shinichi: Uffa…va bene…

Ci vediamo al prossimo cappy!

Kairifenicia96

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Capitolo 3
*** Nuovi amici! ***


Capitolo 3: Nuovi amici!
 
Ran e Sonoko continuavano a seguire il moro senza farsi notare, cosa molto difficile visto che stava sempre a girarsi e guardare intorno a sé.
Le due seguendo il ragazzo avevano scoperto dove viveva, era una bella casa, infatti le due ragazze erano rimaste a fissare la dimora quando una voce a loro familiare attirò la loro attenzione.
“Che diavolo ci fate voi due qui!?” chiese arrabbiato Kaito mentre le due balbettavano cose senza senso, facendo una misera figura davanti al moro, mentre il ragazzo le fissava infastidito, non bastava sopportarle a scuola?
L’unica cosa che gli mancava era che lo seguissero a casa sua!
“Ecco…noi..” provò parlare Ran imbarazzata, quando le venne in soccorso l’amica che riuscì ad aprire bocca.
“Vogliamo che passi un pomeriggio con noi!” disse Sonoko lasciando entrambi i mori sorpresi, parlava come se nulla fosse accaduto.
“Perché mai dovrei uscire con persone che neanche conosco?” chiese Kaito infastidito mentre le due ragazze si sentirono demoralizzate, avevano fallito il loro obbiettivo.
“Ti prego..” piagnucolò Ran, lasciando sorpreso il moro che non sapeva come comportarsi, l’amica lanciava al moro un occhiataccia come dire ‘hai visto cas’hai fatto?’
“Ehm…va bene…” sospirò Kaito sconfitto, notando però che la mora aveva smesso di piangere e sorrideva felice che avesse accettato.
“Ran adesso dobbiamo andare allora?” chiese Sonoko all’amica che annuì, e quando si stavano allontanando il moro le richiamò.
“EHIIIIIIIIII! TORNATE QUI!!!” urlò Kaito mentre le due si girarono e tornarono di corsa dal moro, infatti il ragazzo era l’unico ad aver notato che stava per piovere.
 
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Il ragazzo, per non far bagnare le due ragazze, decise di far accomodare le compagne di scuola nel salotto di casa.
“Wow! Tuo padre era quel famosissimo mago?? Incredibile!” disse Ran notando la foto della famiglia Koruba, mentre l’amica era già seduta sul divano.
“Si mio padre era un famoso mago e mi ha insegnato quello che sa” rispose Kaito sperando che l’amica d’infanzia non venisse a trovarlo proprio in quell’istante.
“Niente male casa tua, ma la mia è MOLTO meglio” ridacchiò Sonoko mentre il moro la guardava malissimo e l’amica sospirava rassegnata.
‘Ma tu guarda che strega…’ pensò Kaito nervoso, persino Akako, che era una strega vera, si comportava meglio di lei!
“Sonoko! Kaito scusala..” si scusò Ran dispiaciuta per il comportamento dell’amica, il moro fissava incuriosito la ragazza, che al contrario dell’amica, sembrava molto gentile e anche simpatica.
“Tranquilla, non me la sono affatto presa” disse Kaito sorridendo mentre malediceva Sonoko, facendo un ottimo poker face.
“Ehi Ran guarda che a smesso di piovere!” fece notare Sonoko che era davanti alla finestra della stanza, a quel punto il moro le accompagnò all’ingresso, salutandole e vedendole andare via.
“Ciao Kaito! Ci vediamo a scuola!” disse Ran salutandolo mentre veniva trascinata via dall’amica, il moro rispose al saluto e rientrò in casa.
Aveva accettato l’invito di Ran e Sonoko per dove?
Non sapeva neanche dove presentarsi o altro…forse poteva fingere di dimenticarlo e avere la scusa per non andare..
Il moro sospirò avendo deciso per quell’opzione e passò tranquillamente la serata.
 
Non capisci cosa provo? Eppure sei un detective, o sbaglio? Risolvi tanti misteri e non sai capire i miei sentimenti! Ti detesto!!!
 
Aspetta Ran!!
 
Lasciami andare!!!
 
Tu sei come un caso difficile e complicato! Mescoli talmente tanti sentimenti inutili, che anche se io fossi Holmes non riuscirei mai a risolvere i tuoi ragionamenti! Purtroppo è impossibile decifrare correttamente… il cuore della donna che mi piace! L’amore è zero?! Non farmi ridere! Di’ alla regina dell’erba… che lo zero è l’inizio di tutto! Senza partire da lì, non può nascere nulla… e non si può realizzare un bel niente! Diglielo da parte mia!
 
“AHHHHHHHHH” urla Kaito cadendo dal letto.
Erano le 7:36 del mattino e lui doveva prepararsi per andare a scuola, il moro si alza e mentre va a prepararsi si massaggia la nuca.
Aveva fatto un sogno assurdo, Ran discuteva con quel detective Shinichi e alla fine si sono dichiarati.
‘Ma tu pensa se mi devo sognare pure le dichiarazioni d’amore altrui’ pensava Kaito infastidito dell’assurdo sogno fatto mentre finiva di prepararsi.
 
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Il ragazzo mentre andava a scuola, stava a ripensare allo strano sogno fatto, chiedendosi se Akako non stava pensando di fargli qualche scherzo, almeno fin quando non sentì una voce richiamarlo.
“Kaito!!!” Era Ran che lo richiamava, stava andando a scuola con Sonoko, entrambe l’avevano visto per strada e avevano deciso di andare a scuola con lui.
“Ciao Ran! Ciao Sonoko!” le salutò Kaito ormai rassegnato, quelle due avrebbero continuato a stargli appiccicato per tutta la vita!
“Non ti sei dimenticato di oggi vero?” chiese Ran mentre sopra la testa di Kaito era comparso un enorme punto interrogativo.
“Non dirci che te ne sei dimenticato!” sbuffò Sonoko mentre Ran aveva un’espressione tutt’altro che tranquilla.
“Che cosa c’era oggi?” chiese Kaito confuso, non si ricordava dell’appuntamento.
A quel punto Ran si avvicinò ad un palo, colpendolo con un pugno, riuscendo ad ammaccarlo, mentre Kaito e Sonoko la fissavano terrorizzati, era arrabbiata!
“Ehm…ora me lo ricordo!!” balbettò Kaito che si era ‘magicamente’ ricordato dell’appuntamento prefissato il giorno prima, era meglio non far arrabbiare una campionessa di karate.
“Su Ran sta calmina!” balbettò Sonoko sperando di far tranquillizzare l’amica, se era arrabbiata era molto difficile non beccarsi un pugno da lei!
“Dai Ran calmati!” provò anche Kaito a calmare la karatega, che quando guardò le facce supplicanti degli amici si calmò.
“Andiamo a scuola?” chiese Ran riprendendo il passo, Kaito e Sonoko si fissarono un’ultima volta per poi correre come razzi accanto alla mora.
 
ANGOLO DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi tornata dopo SECOLI!
Questo ritardo è clamoroso persino per me!
U_U
 
Shinichi: Ma si può sapere che fan fiction sarebbe questa!?
 
Calma Shin è solo…una Ran x Kaito!!!!
 
Shinichi: COSA!?
 
Eheheheheh….sono nei guai… *scappa da Shinichi*
 
Shinichi: TORNA QUIIIIII *mi rincorre*
 
Kaito Kid: Salve recensitori e recensitrici! Chiuderò io il capitolo visto che l’autrice è impegnata *fissa per un attimo me scappare da Shinichi* recensite numerosi e ci vediamo al prossimo capitolo!
 
Kairifenicia96+Shinichi+Kaito Kid: ALLA PROSSIMA!!!!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 4
*** Appuntamento! ***


Capitolo 3: Appuntamento!
 
Erano le 18:28 e Kaito si stava presentando all’appuntamento promesso a Ran e Sonoko.
Ripensava allo strano sogno che aveva fatto quella mattina, anche se di cose strane gliene capitavano da circa un mese.
Più precisamente lo stesso giorno che Kudo Shinichi morì, fu il giorno che iniziò a ritrovarsi attorno strane sensazioni e fatti attorno a lui, ricorda bene quel giorno come se fosse successo il giorno prima.
 
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Flashback
 
C’era brutto tempo e il cielo era cupo, come se prevedesse che stesse per accadere qualcosa di brutto.
“Kaito! Aspettami!”urlò Aoko mentre si affrettava a raggiungere l’amico che era a qualche passo più avanti.
“Vedi di aumentare il passo, baka!” le rispose Kaito che si fermò ad aspettare l’amica che quando arrivò, gonfiò le guance offesa.
“Non sono una baka! Chiaro bakaito!?” ribattè Aoko per le rime mentre si rimisero in cammino.
“Kaito…sei pronto per la verifica della settimana prossima?” chiese curiosa Aoko, mentre il moro sbiancò, aveva dimenticato il compito in classe e di sicuro avrebbe preso meno di 30.
“Lo…dimenticato” balbettò Kaito mentre sul volto dell’amica comparve un espressione poco rassicurante.
“KAITO KUROBA MI SPIEGHI COME PUOI DIMENTICARE UN COMPITO IN CLASSE!?” gli urla Aoko mentre il moro sentiva i timpani richiamare pietà.
“Aoko! Vuoi che io diventa sordo per caso!?” le urla Kaito mentre piagnucolava per le sue povere orecchie, mentre la ragazza si era fermata, esattamente come lui.
“Piove…” sussurra Aoko guardando il cielo, avevano entrambi un brutto presentimento, come se fosse successo qualcosa di brutto.
I due ragazzi rimasero a fissare quel cielo cupo, dalla quale scendevano centinaia di gocce d’acqua, come se il cielo stesse piangendo.
“Sarà meglio sbrigarci…sono le 16:34 precise” fece notare Aoko, mentre il moro fissava ancora il cielo e si sentì all’improvviso del gelo che percorse l’intero corpo, facendogli provare una strane tristezza.
“Aoko…torniamo a casa” disse il moro con un tono psento, privo di emozioni.
“Ma…va bene..” disse Aoko che poi, assieme al moro, andarono a casa.
 
Fine Flashback
 
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Arriva al Tropical Park e va incontro alla mora.
“Ran! Eccomi scusa il ritardo!” si scusò Kaito sorridendo, mentre la mora sorride, felice che sia venuto.
“Kaito, Sonoko mi ha chiamata dicendo che non poteva venire…saremo solo noi due!” sorrise Ran per poi far caso a cosa dice e arrossisce senza motivo.
“Mh? Che ti prende?” disse Kaito notando il colorito dell’amica, che rispose di star bene.
I due mori quindi decisero di prendere un gelato.
“Ecco a te! Il tuo gelato preferito!” disse Kaito porgendole il gelato e lo fissò sorpresa.
“Kaito…come sapevi che era il mio preferito?” chiese Ran prendendo il suo gelato e guardando ogni tanto il moro che sembrava sorpreso quanto lei.
“Sai Ran che non ne ho idea?” rispose Kaito fissando il suo gelato assumendo un espressione pensierosa, mentre la mora lo fissava sorridendo.
Ha il suo stesso modo di pensare… pensò Ran fra sé e sé mentre sorrideva, appena finito il gelato, notò una buffa indovina che diceva di poter prevedere il futuro.
“Kaito andiamo a provare!” chiese speranzosa Ran mentre indicava il piccolo negozio mentre il moro fissava la ragazza perplesso.
“Tu credi a queste cose?” chiese Kaito mentre la ragazza annuiva convinta.
“Certo! Tu no?” chiese un po’ confusa Ran mentre il ragazzo semplicemente sbuffò.
“Certo che no! Le indovine non esistono!” rispose Kaito anche se sapeva che la magia esisteva, ma non l’avrebbe detto mica a Ran!
Dopo le suppliche della mora, il ragazzo si lasciò convincere e l’accompagnò dalla ‘indovina’ a farsi predire il futuro.
 
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In stazione dove arrivano passeggeri da Osaka, si potevano notare due ragazzi molto particolari.
Il primo era un ragazzo, con una pelle abbronzata e la seconda aveva dei capelli mori, legati a coda di cavallo con un fiocco.
(i personaggi sono descritti poco di proposito, per mettere più mistero e non farvi capire chi sono :P ndA)
“Rieccoci di nuovo qui..” sospirò la ragazza mentre fissava il ragazzo di Osaka che fissava con nostalgia il posto.
“Hai ragione…è dalla morte di tu-sai-chi che non mettiamo piede qui in città, andiamo a cercare i nostri amici?” chiese il ragazzo di Osaka alla ragazzo con il fiocco, che annuì, e si misero in cammino.
 
                               -----------------
 
I due mori arrivano dall’indovina che li accoglie felicemente.
“Benvenuti cari ragazzi! Lasciate che io guardi nel vostro futuro!” disse la donna facendo accomodare i due mori davanti alla sua sfera di cristallo.
“Inizi da me! Inizi da me!” disse euforica Ran mentre la donna annuiva, cominciando a guardare nella sfera.
“Tu sei Ran Mouri e hai perso una persona a te cara…hai sofferto molto piccina mia ma sta tranquilla, colui che hai perso ti sta sempre accanto anche se non lo sai…avrai qualcuno che ti proteggerà e ti amerà come avrebbe fatto il tuo amato e non soffrirai mai più..” disse la donna seria mentre la ragazza fissava l’indovina con un intensa curiosità.
“Davvero? Incredibile! E quello di kaito???” chiese Ran ancora più curiosa mentre il povero moro sbuffava rassegnato.
La donna appena lo guardò sembrava stupita e cominciò a parlare.
“Tu ragazzo…hai un anima piuttosto confusionaria… e come se…qualcuno si fosse aggrappato a te…come se il tuo destino fosse cambiato alla svelta, nel tuo futuro vedo che avrai molte difficoltà e avversari da sconfiggere ma grazie agli amici che avrai, tu potrai sconfiggerli, riuscirai anche a trovare quello che cerchi…” disse l’indovina che riuscì ad accendere la curiosità dal regazzo, tirandogli poi una polvere.
“Sparici orrendo fantasma!” disse l’indovina tirando al moro della polvere che lo fece irritare.
“GUARDI CHE IO SONO UNA PERSONA IN CARNE ED OSSA!! MICA UN FANTASMAA! E POI QUELLA POLVERE MI FA SOLO IRRITAREE!” le urlò Kaito all’indovina mentre lo colpì con un ventaglio.
“Vuol dire che fa il suo effetto spirito!” disse l’indovina, e Ran per evitare che Kaito perdesse totalmente le staffe, decise di allontanarsi dall’indovina, assieme al moro.
I due mori si misero a passeggiare per il luna park, quando sentirono una voce dietro di loro.
“Ran!” disse la ragazza con il fiocco mentre abbracciava l’amica, il ragazzo di Osaka fissava stupito il moro.
Ho l’impressione di averli già visti da qualche parte… pensò Kaito mentre guardava curioso i due ragazzi.
“Heij! Kazuha! È fantastico rivedervi qui!” disse Ran mentre i due ragazzi le sorridevano felici.
 
ANGOLO DELL’AUTRICE:
 
Salve miseri umani!
 
Shinichi: Continuo a dire che non sono d’accordo con questa coppia!

ZITTO SHINICHI E TORNA NELLA TUA TOMBAAAAAA
 
Shinichi: *sbuffa scocciato* Dannazione a lei..
 
Kaito Kid: Mi prenderò cura io della dolce Ran *con uno sguardo che fa impazzire le fan girl*
 
Shinichi: TU STAI ALLA LARGA DA LEI BRUTTO LADROOOOOOO
 
Kaito Kid: Non posso caro detective
 
Shinichi: Autrice! Faccia qualcosa!
 
*stava ancora sbavando per Kid*
Cosa? Ah si!
Nel prossimo capitolo vedremo i nostri Heij e Kazuha!!!
Ovviamente ci saranno kaito e Ran eh!
Al prossimo capitolo!
 
Ciaooooo
 
Kairifenicia96

 

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Capitolo 5
*** I due ragazzi di Osaka! ***


Capitolo 5: I due ragazzi di Osaka!
 
I due mori si misero a passeggiare per il luna park, quando sentirono una voce dietro di loro.
“Ran!” disse la ragazza con il fiocco mentre abbracciava l’amica, il ragazzo di Osaka fissava stupito il moro.
Ho l’impressione di averli già visti da qualche parte… pensò Kaito mentre guardava curioso i due ragazzi.
“Heij! Kazuha! È fantastico rivedervi qui!” disse Ran mentre i due ragazzi le sorridevano felici.
“Anche noi siamo felici di vederti Ran!” disse Kazuha allegra, andando ad abbracciare l’amica, mentre il ragazzo notò il moro e lo guardò abbastanza stupito, ma non dandolo a vedere.
Assomiglia tanto a lui… Pensò Heij pensieroso e che continuava a fissare il ragazzo.
Alla fine anche Kazuha notò il ragazzo, ma al contrario dell’amico, lei decise di chiedere all’amica chi fosse.
“Ran, sai dirci chi è il ragazzo accanto a te?” chiese Zakuha curiosa, mentre anche il ragazzo di Osaka ascoltava con interesse.
“Oh giusto! Voi non vi conoscete! Lui è un mio compagno di scuola! Si chiama Kaito Kuroba!” lo presentò Ran sorridente, mentre i due ragazzi circondarono il moro.
“Oh! Quindi sei tu il famoso Kaito di cui ci aveva accennato Sonoko! Quel Kaito che è riuscito a far sorridere di nuovo Ran!” disse Kazuha osservando il ragazzo, mentre l’amico lo guardava pensieroso.
Non mi sorprende che Ran sia tornata a sorridere...e se…ese Ran stia cercando di sostituire lui? Ero il suo migliore amico e di certo non farò amicizia con la sua brutta copia… pensò Heij pensieroso mentre Ran e Kazuha guardavano confuse il ragazzo di Osaka, chiedendosi che avesse.
Nel frattempo, Kaito osservava in giro con aria annoiata, avrebbe potuto andarsene da un pezzo, ma non voleva deludere Ran…aspetta, deludere Ran? Ma se la conosceva appena! Da dove sbucavano questi pensieri nella sua mente?
Aveva molte cose nella mente…ma doveva anche pensare al furto di domenica prossima!
Kid avrebbe dovuto prendere la gemma della misericordia, una gemma stupenda di color rosso accesso…
Voleva trovare infretta il Pandora e vendicare il padre deceduta a causa della misteriosa organizzazione…
“Kaito? Kaito!” lo richiamava Ran, notando che il ragazzo era nei suoi pensieri ed escluso dalla conversazione.
“Mh? Dimmi Ran” disse Kaito tornando alla realtà, notando che la mora era abbastanza arrabbiata e i due ‘amici’ di Osaka osservavano la scena in silenzio.
Dimmi Ran!? Dimmelo almeno che ti sei sentito escluso! Voglio che tu venga SEMPRE coinvolto nelle nostre conversazioni!” disse Ran abbastanza infuriata, cosa che spaventò il moro, ci mancava una campionessa di Karate arrabbiata…
“Forse era impegnato a guardare sotto le gonne delle altre innocenti fanciulle..” scherzò Heij divertito, mentre Kazuha e soprattutto Ran, lo fissavano male, stessa cosa per il moro.
Vuole farmi innervosire quel tizio!? Gliela faccio vedere io chi è Kaito Kuroba! pensò Kaito innervosito, ma facendo il suo Poker Face e sembrando tranquillo, come se la cosa non l’avesse nemmeno sfiorato.
“Io non guardo sotto le gonne di innocenti fanciulle! Chi ci dice  che non sia tu?” disse Kaito mostrando il suo poker face e stuzzicando il ragazzo di Osaka, che ovviamente si era infuriato alla provocazione.
Questa è guerra, Kaito Kuroba… pensò Heij abbastanza infuriato con il moro, che mentre le ragazze non guardavano, lui mostrava al ragazzo ghigni divertiti.
 
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Una ragazza bellissima e con la divisa del liceo Ekoda, camminava per le strade, incontrando per caso la sua compagnia di classe.
“Akako! Come va?” chiese Aoko camminando accanto a lei, mentre la strega le sorrise, da quando Kaito si era trasferito, le due ragazze avevano avuto più tempo per fare amicizia, ma la giovane strega ricordava bene che Kaito era suo nemico e che Aoko le sarebbe servita come trampolino di lancio verso il moro.
“Aoko! Io sto bene. Posso farti una domanda?” chiese Akako sorridendo, mentre la mora la guardava leggermente confusa, chiedendosi cosa volesse chiedere.
“Certo, chiedi pure” rispose Aoko sorridendo amichevolmente, mentre la giovane strega sorrise, nascondendo il suo ghigno divertito e curioso.
“Sei innamorata di Kuroba?” chiese semplicemente Akako, lasciando un attimo spiazzata la mora, facendola scoppiare in una fragolosa risata.
“Akako…che domande fai?? Io e Kaito siamo solo amici di infanzia! Lo considero come un fratello, quindi perché dovrei esserne innamorata?” disse Aoko mentre ancora rideva, lasciando un attimo sorpresa la strega che si aspettava un'altra risposta.
“Quindi…se lui si innamorasse di una ragazza e fosse ricambiato…non ti darebbe fastidio?” chiese Akako perplessa e confusa, mentre la ragazza dopo essersi ripresa, sorrise alla strega.
“Certo che no! Sarei felice che finalmente lui trovasse una fidanzata!” rispose sincera e sorridente Aoko, mentre la giovane strega le sorrise, diventando pensierosa e  ripensando a quando aveva dato un occhiata alla sua sfera di cristallo.
“Qualcosa non va?” chiese Aoko preoccupata per l’amica diventata pensierosa, si chiedeva cosa fosse successo di grave da farla comportare così.
“Sta tranquilla, sto bene…dimmi Aoko, Kuroba è strano da qualche tempo? O che sia successo qualcosa di strano attorno a lui?” chiese Akako sorridendole, volendo assicurarsi di una cosa, mentre la mora sembrava standoci pensando davvero.
“Mh…Da un mese succedono cose strane…tipo che all’improvviso sappia faci con il pallone da calcio, oppure fatti insoliti a casa sua, come il cellulare che squilla improvvisamente, salti la luce a casa sua…capisci?” spiegò Aoko un po’ confusa dal perché l’amica glielo chiedesse, mentre la giovane strega lasciò sfuggire un sorriso divertito.
Ora capisco tutto, caro Kuroba ti sei cacciato in un guaio più grande di te.. pensò Akako divertita, facendo poi uno di quelle sue solite e fastidiose risate, mentre la mora e chiunque passasse da quelle parti, la guardavano perplessi e confusi.
 
                                   --------------
 
I quattro ragazzi avevano deciso di andare alla casa stregata, quindi andando a pagare i biglietti, incontrarono quattro adulti sulla trentina circa.
Il primo era molto alto, aveva la pelle scusa e aveva dei capelli riccioli corti di color castano-nero, i suoi occhi erano verde-acqua e indossava gli occhiali.
Indossava un maglione rosso, lasciando intravedere una camicia bianca e dei jeans blu notte, con scarpe sportive.
“Salve ragazzi! Anche voi volete provare la casa stregata?” chiese l’uomo dai capelli riccioli, sorridendo, mentre la seconda si avvicinò all’uomo e sorridendo i quattro ragazzi.
La seconda era alta e snella, aveva dei bellissimi capelli ondulati di color biondo-oro, due occhi castano chiaro magnetici e dolci, seno ben prosperoso e con labbra rosee e carnose.
Indossava una t-shirt scollata di colore azzurro, una gonna che le arrivava alle gambe di color verde-acqua, due braccialetti dorati nel braccio destro e delle scarpe da sera rosse.
Il terzo era più cicciottello, aveva dei capelli castani, ben ordinati, occhi nero pece, un viso abbastanza paffutello.
Indossava una maglietta verde e una giacca azzurro, quasi blu, aveva dei pantaloni abbastanza costosi e di color nero, indossava anche un orologio dorato e prezioso e infine scarpe d’ufficio.
Il quarto invece era il più giovane del gruppo, aveva dei capelli biondi ed erano scompigliati, occhi color smeraldo e aveva il pizzetto sul mento.
Indossava abiti costosi ma abbastanza eleganti, abiti in pelle e di color nero.
La maglietta era nero chiaro, la giacca era nera, anche i pantaloni, le scarpe…tranne il suo zaino, che era di color bianco.
“Salve. Ha indovinato, anche voi?” chiese Kaito, dopo aver salutato, anche il resto del gruppo salutò.
“Anche noi, noi veniamo dall’Inghirterra, in Europa, io sono Erik Tomson, piacere” si presentò l’uomo dai capelli riccioli sorridendo.
“Io mi chiamo Akira Kasuda, sono giapponese ma sono andata a vivere in Europa, questa era un’occasione per tornare qui in Giappone” si presentò la donna sorridendo, mentre prese dalla tasca il suo cellulare.
“Io mi chiamo Alexander Ropson, conosco Erik sin dalle elementari e ho conosciuto gli altri due alle superiori” si presentò l’uomo cicciottello, anche lui sorridendo, si notava sia in lui che in Erik il perfetto accetto inglese.
“Io sono Kenta Kasuda, sono il fratello minore di Akira, io e mia sorella facciamo da ‘guide turristiche’ ai nostri amici” si presentò l’uomo più giovane del gruppo.
“Perché non facciamo il giro assieme?” propose Ran sorridendo, mentre tutti sembravano d’accordo, apparte Kaito e Heij che erano occupati a stuzzicarsi.
Il gruppo quindi fece un giro per la casa stregata, durante il percorso, si sentirono le urla di Akira, cosa che attirò tutto il gruppo nella cucina stregata.
La scena era orribile, Erik era legato su una sedia con delle corde e nel petto c’era un cortellino ricoperto di sangue.
Tutti i presenti fissavano la scena abbastanza scioccati, mentre Ran e Kazuha si abbracciarono e si misero ad urlare per lo spavento.
 
ANGOLO DELL’AUTRICE:
 
Salve mondo!
Sono tornata qui per voi!
 
Shinichi: Potevi anche rimanere dov’eri sai?
 
ZITTO TE!!
 
Kaito Kid: *mostrando ancora uno sguardo che farebbe sciogliere tutte le fan girl* Su signorina Autrice, non si agiti, una bella fanciulla come lei non dovrebbe…
 
Shinichi: Che ruffiano..
 
Kaito Kid: Il termine corretto è gentiluomo, non ruffiano ok, caro detective?
 
Shinichi: Autrice? Dii qualcosa prima che prendo a pugni il ladro.
 
Awwww
*stava ancora a ripensare alle parole di Kid, per poi tornare sulla realtà*
Eh?
Ah, giusto..
Allora spero il capitolo vi sia piaciuto e che abbiamo messo MISTERO!
Chi avrà ucciso Erik?
Come si comporteranno Kaito, Heij, Kazuha e Ran?
Sarà stato un omicidio o un suicidio?
 
Shinichi: Dovrebbe saperlo lei -.-
 
Kaito Kid: Sono molto curioso
 
DOMANDE SENZA RISPOSTA *^*
Almeno fino al prossimo capitolo!
Kid vai con la chiusura!
 
Kaito Kid: Mi raccomando, lasciate molte recensioni, abbiamo bisogno di vostri pareri, se la storia vi piace, mettetela fra i preferiti, seguiti o riordati, vedrete che ne varrà la pena
 
Kairifenicia96+Shinichi+Kaito Kid: ALLA PROSSIMA!!!
 
Kairifenicia96

 

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Capitolo 6
*** L’ombra può essere pericolosa ***


Una misteriosa figura si avvicinava lentamente nella segreteria dell’edificio, abbastanza intento a trovare ciò che cerca.
Nome Kaito, Cognome Kuroba, liceo Ekoda….trasferimento liceo Teintan” borbottò la misteriosa figura mostrando un sorriso compiaciuto nel vedere compilato il modulo di trasferimento.
Vedo che ti stai divertendo nel tuo lavoro, giusto Seven?” disse una voce femminile entrando nella stanza e cogliendo la figura colto nel fatto, per poi scambiare uno sguardo complice con lei.
 
Capitolo 6: L’ombra può essere pericolosa
 
Il gruppo quindi fece un giro per la casa stregata, durante il percorso, si sentirono le urla di Akira, cosa che attirò tutto il gruppo nella cucina stregata.
La scena era orribile, Erik era legato su una sedia con delle corde e nel petto c’era un coltellino ricoperto di sangue.
Tutti i presenti fissavano la scena abbastanza scioccati, mentre Ran e Kazuha si abbracciarono e si misero ad urlare per lo spavento.
Il moro e il detective si avvicinarono al cadavere e guardandolo bene riuscirono ad afferrare la situazione.
 “è un caso d’omicidio! Nessuno si muova da questa casa!” urlò Kaito ai presenti, gli adulti infatti si guardavano con sospetto, chiedendosi chi fosse stato di loro ad uccidere Erik, mentre Ran e Kazuha continuavano a tenersi abbracciate e Heiji si avvicinò al cadavere, esaminandolo e tenendo d’occhio il moro.
Certamente non lo aveva mai visto affrontare un delitto, ma sembrava abituato a quel luogo, quindi il giovane di Osaka lasciò correre..
“Ma perché l’assassino avrebbe lasciato sul corpo l’arma del delitto?” chiese confusa Ran, mentre tutti non sapevano cosa rispondere, apparte i due ragazzi presenti lì.
“Era probabile che non aveva avuto il tempo per togliere l’arma” dedusse Kaito serio, mentre il detective osservò attentamente l’ambiente attorno al cadavere.
“E da quanto vedo qui, l’assassino aveva anche fretta di andarsene…” disse Heiji altrettanto serio, osservando attentamente i sospettati, anche se era difficile dimostrare che fossero stati uno di loro, visto che erano assieme a loro..
“Credo sia il caso di chiamare la polizia!” disse Akira spaventata per l’accaduto mentre il fratello andava a confortarla, anche Alexander sembrava piuttosto sconcertato dall’accaduto.
“Credo sia un ottima idea, bisogna chiamare immediatamente!” disse Heiji mentre prendeva il cellulare e chiamare la polizia, mentre Ran e Kazuha guardavano i presenti piuttosto scossi dall’accaduto, è assurdo pensare che fra loro possa esserci un assassino…
 
……
 

Dopo una mezz’ora finalmente arrivò la polizia e la casa stregata fu disattivata, riaccendendo però le luci nelle varie stanze.
Colui che si occupava dall’incarico era l’ispettore Megure che appena vide Kaito impallidì, era ovvio che al pover uomo parve vederne Shinichi, lo si notava da come tremasse anche con lo sguardo.
“Ispettore Megure! È bello vederla! Lui è Kaito Kuroba, un mio compagno di classe” disse Ran andandogli incontro col gruppo e poi presentare il moro all’uomo che si sentì più sollevato.
“è un piacere rivederti Ran, soprattutto sorridente, e anche a voi Heiji e Kazuha…ed è un piacere conoscerti Kaito” disse Megure sorridendo ai presenti per poi tornare serio immediatamente e far esaminare la scena del delitto.
L’intera stanza sembrava essere stata messa sotto-sopra, come se ci fosse stato uno scontro, pezzi di vaso rotto erano vicini alla porta del corridoio mentre i due ragazzi notarono una cosa particolare, un ciuffo rosso tinto un po’ di blu, di chi poteva essere?
Nessuno dei presenti aveva capelli rossi e tinti un po’ di blu, com’era possibile?


 
------------------
 

“Come? Kaito non c’è? Uffa…” disse Aoko dispiaciuta, sapendo che l’amico non ci fosse a casa, l’anziano era dispiaciuto di darle questa notizia, visto che era amica d’infanzia del ragazzo e non sapeva come spiegarle dove fosse, visto che nemmeno lui lo sapeva.
“Mi dispiace tanto, signorina Aoko, ma il signorino Kaito non tornerà presto” spiegò Jii dispiaciuto, la ragazza guardò l’amica che fino a quel momento era rimasta in silenzio, sembrava preoccupata.
“Akako, qualcosa non va?” chiese Aoko all’amica, mentre ella annuì, osservò il cielo, pensando al suo brutto presentimento…
Attento, Kuroba…Ho l’impressione che accadrà qualcosa di brutto… pensava Akako mentre era ancora persa nei suoi pensieri, mentre finalmente tornò alla realtà quando sentì la voce della ragazza.
“Scusami Aoko, mi ero distratta per un attimo, sto bene tranquilla” disse Akako accennando ad un sorriso mentre l’altra fu sollevata di ricevere una risposta positiva dall’amica, quindi salutarono l’anziano per poi andarsene, dirette a farsi un giro per passare il tempo.
 
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Dopo un’occhiata approfondita da Heiji e Kaito, trovarono diversi colpi di pistola e buchi, probabilmente fatti da una pistola con il silenziatore e un coltellino, la prima arma non è stata ancora ritrovata e la seconda arma era giustamente ficcata nella vittima.
“Sappiamo chi ha ucciso la vittima!” disse Heiji serio mentre i presenti ne rimasero sorpresi.
“Come? Avete capito chi ha ucciso il nostro amico?” chiese Kenta sorpreso, mentre tutti si fissarono sempre più intensamente, sospettando l’uno dell’altro.
I due giovani si fissarono, come se si fossero messi d’accordo su qualcosa, per poi osservare i presenti.
“Sappiamo come sono andate le cose” iniziò Heiji sicuro di sé, sorprendendo tutti, mentre Akira si fece avanti, un po’ dubbiosa.
“Se lo sapete, diteci chi è stato! Chi tra i noi avrebbe ucciso Erik??” chiese Akira un po’ irritata, mentre il moro si fece avanti, pronto a rispondere.
“Colui che ha ucciso Erik Tomson è…” iniziò Kaito lasciando tutti col fiato sospeso, chi aveva ucciso Erik e perché?
“Nessuno dei presenti” terminò Heiji mentre echeggiava un “COOSSA???” ed espressioni stupefatte ed incredule, non si aspettavano di certo una simile risposta.
“Il colpevole non sappiamo proprio chi sia, ma sappiamo che è un assassino esterno, è probabile che il signor Erik fosse in cose più grandi di lui e qualcuno fosse venuto a riscattare il debito, lui non voleva pagare ed allora c’è stata una sorta di lotta qui dentro, ciò spiega perché ci sono tracce di polvere da sparo e buchi causati dal coltellino che dopo riuscì ad infilzare la vittima, ma siccome la signorina Akira stava arrivando qui, l’assassino è scappato per non essere visto, sappiamo di certo che ha i capelli rossi tinti un po’ di blu” spiegò Kaito ai presenti, chi poteva mai essere stato?
“Erik…..dannazione in che affari eri coinvolto!?” ringhiò Alexander dando un pugno al muro, sembrava piuttosto abbattuto, come il resto del gruppo ovviamente, Ran e Kazuha erano sinceramente dispiaciute per quelle persone e per aver pensato che uno di loro potesse aver ucciso il loro amico, il caso era ufficialmente chiuso, ma non del tutto dato che bisognava trovare l’assassino che poteva essere ovunque al momento.
 
……

 
“Certo che questo caso era abbastanza complicato! È incredibile che tu e Heiji siate andati d’accordo per risolverlo!” disse Ran sorridendo mentre si riferiva al moro che sbuffò.
“Anch’io so andare d’accordo con un tipo rompiscatole come lui!” disse Kaito mentre un nervo scattò al ragazzo di Osaka e le due ragazze sospirarono, sembrava proprio che amassero stuzzicarsi…
La serata fu passata tranquillamente e ci si divertì, quindi i quattro si salutarono e ogniuno andò a casa propria, ma dato che Heiji e Kazuha non avevano dove stare, sarebbero stati da Ran.
E mentre il moro andava a casa pensò Beh, in fondo non sono così male, ma da quando io devo fare il detective!? Bah…

 
                      ---------------------------

 
Visto che voleva tornare a casa in fretta, decise di passare dal parco, lì noto una bambina delle elementari e con i capelli a caschetto sul castano biondo e uno sguardo fin troppo maturo per la sua età, chissà chi era quella bambina…
“Salve piccola, ti sei persa per caso?” chiese il moro avvicinandosi a lei, aspetta…lui l’aveva già vista, lei era sempre insieme ad altri tre bambini e il bambino-detective…
“Io? No, non mi sono persa, tu?” chiese la bambina con un tono di voce serio, non sembrava affatto bambinesco.
“Io stavo tornando a casa…tu eri la bambina assieme al dottor Agasa vero? Ci siamo già conosciuti, Ran mi ha presentato a voi” disse il moro accennando ad un sorriso mentre la bambina parve pensarci davvero.
“Kuroba Kaito, compagno di classe di Ran” disse la bambina mentre il volto del moro parve accendersi nel vedere che la bambina si ricordava di lui, poi lei si presentò, lei era Ai Haibara, la nipote del dottor Agasa.
I due stavano per prendere ogniuno la propria strada, quando si sentì dei passi e una pistola ricaricata.
“ATTENTA!!” urlò Kaito allarmato, prendendo la nipote del dottor Agasa e andando a nascondersi al sicuro con lei, mentre il moro dava un’occhiata agli uomini che stavano esplorando il parco.
“Perché mi stai aiutando? Potresti anche lasciarmi qui e poi dire al dottore che non mi hai potuta aiutare…” disse Ai mentre abbassò lo sguardo, mentre sentì il ragazzo che sbuffò.
“Non dire sciocchezze! Non ti lascerò nei guai con quei tipi!” disse Kaito serio, mentre la bambina alzò lo sguardo verso il moro, stupita della risposta del ragazzo..
 
Grazie mille, Kuroba..
 
ANGOLO DELL’AUTRICE:
 
SALVEEEEE! SONO TORNATA *^*
Questo capitolo arriva dopo SECOLI e ve ne chiedo scusa ma la voglia era poca ultimamente eheheh
Comunque, domani farò almeno due flash-fic, una come coppia KaitoRan e una come coppia KaitoLisa (questa è una coppia crossover), ovviamente in stile halloween!
Al prossimo capitolo!
 
ALLA PROSSIMA!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 7
*** Primo extra = Grandi scleri! ***


Capitolo Extra: Primo extra = Grandi scleri!
 
Kairifenicia96: Buon salve gente! Io sono la scrittrice di questa storia e questa è la mia schiav- assistente Mariangela!
Mariangela: Ehi, salve a tutti! Kairi sappi che ho capito cosa stavi per dire eh
 
Kairifenicia96: Eh?? Ma noooo! Io sono così buona *fa l’innocente*
 
Tutti: AHAHAHAHAHAHAH
 
Kairifenicia96: Vi odio….
 
Tutti: Anche noi ti amiamo
 
Mariangela: COMUNQUE! In questi capitoli extra ci si occupa della curiosità, pezzi dei vari capitoli eliminati o semplicemente per dar sfogo alla nostra sadicità
 
Kairifenicia96: Si, perché noi siamo TANTO sadiche
 
Shinichi: Adesso ho paura
 
Ran: OH MIO DIO, SHINICHI!?!?
 
Shinichi: Ran! Non spavent-
 
Ran: *gli da un calcio in piena faccia e si rifugia dietro il povero kaito che era appena arrivato sul set* Kaito! Lo spirito di Shinichi mi perseguita!!!
 
Kaito: Tranquilla Ran, ti proteggo io!
 
Shinichi: Stalle lontano, Kid!
 
Kaito: Io NON sono Kid, chiaro??
 
Ran: Kid? Cos’è questa storia??
 
Shinichi: Ran, Kaito in realtà è Ki-
 
Kaito: Ma sparisci fantasma dei miei stivali!! *gli tira una pallonata in faccia(???)
 
Mariangela: *con un fucile in mano* O VI DATE UNA CALMATA O MORITE TUTTI QUI, ADESSO
 
Tutti: NOOOO! Facciamo i bravi, promesso!!!
 
Mariangela: BRAVI BAMBINI.
 
Kairifenicia96: Dato che questo è il primo extra, noi due autrici abbiamo deciso che lo dedicheremo alle curiosità della storia fino ad ora e anche a qualche scena che inizialmente avrebbe dovuto esserci e che o per motivi di tempo o per motivi vari non abbiamo messo *disse come se non fosse accaduto nulla poco fa*
 
Mariangela: Curiosità 1: Inizialmente Kairi sbagliava sempre il cognome di Kaito perché non se lo ricordava mai perfettamente, in seguito a segnalazioni sul cognome l’errore è stato sistemato
 
Kairifenicia96: Curiosità 2: Kaito conosce il kendo ed inizialmente nel capitolo dell’appuntamento fra lui e Ran, lui avrebbe dovuto affrontare un campione di kendo per recuperare il braccialetto di Ran ma dato che Mariangela ed io eravamo un po’ dubbiose sul come svilupparsi, abbiamo troncato l’idea.
 
Mariangela: Curiosità 3: Kaito gioca a calcio da dopo l’incidente di Shinichi ma non si è mai chiesto come abbia imparato a giocare
 
Kairifenicia96: Parte Eliminata 1 (capitolo 1):  la seguente scena è stata tolta perché io e Mariangela non sapevamo come elaborarla col resto, quindi l’abbiamo tolta, nella versione originale del capitolo, la storia sarebbe iniziata con questa scena.
 
Pioveva in quella giornata e il sole si notava poco fra quelle nuvole grigie, tutto sembrava spegnersi poco a poco…
Un ragazzo in corsa si poteva notare fra i passanti che lo fissavano straniti, lui non sembrava curarsene né di loro né tanto meno della pioggia.
Ai aveva notato uno dell’organizzazione e lui si era offerto per seguirlo.
Ma così rischi di farti ammazzare, Kudo!
L’aveva avvisato, ma lui non l’ascoltava, era troppo preso dal seguire quell’uomo, almeno quando si fermò di colpo…l’aveva visto e aveva visto anche dov’era.
Era dall’altro lato della strada, dietro alla sua Ran, le avrebbe sicuramente fatto del male.
“RANN!” urlò il detective in direzione dell’amata che si voltò verso di lui e sorrise felice di vederlo.
“Shinichi! Che bello vederti!” disse Ran in sua direzione agitando il braccio destro, non sapendo di avere dietro di sé un’assassino.
“Ran non muoverti, ti raggiungo!” disse il detective allarmato che senza pensarci troppo corse verso di lei, fu l’urlo allarmato della ragazza a fermarlo e farlo voltare verso la sua sinistra…
 
SHINICHIII
 
Mariangela: Scena Eliminata 2 (capitolo 1): La seguente scena invece fu tolta per motivi che adesso non ricordo bene, forse era per idee ma non credo fosse il vero motivo, questa scena sarebbe dovuta essere insieme a quella finale.
 
Mentre si faceva strada per la folla, andò a sbattere contro una ragazza.
Era mora, aveva degli occhi azzurri, indossava una maglietta bianca, gonna del medesimo colore e un grazioso giacchino rosa.
Aveva uno sguardo nel vuoto, come se la sua mente fosse tutt’altra parte mentre il corpo stava lì a terra.
“Ehi! Tutto bene?” chiese Kaito porgendole una mano che la ragazza afferrò e si rialzò.
Quando fissò il ragazzo, la mora era diventata improvvisamente pallida, come se avesse visto un fantasma…
“S-Shinichi….?” Balbettò la ragazza a bassissima voce, tantoché il moro non riuscì nemmeno a sentirla, infatti la guardò confuso.
“Come scusa? Non ti ho sentita per niente!” disse il moro cercando di capire cosa avesse detto, la ragazza sembrava fissarlo intensamente.
“No…i vostri occhi sono di un colore diverso…Non sei lui..” disse sempre dello stesso tono la ragazza sospirando, sembrava come se stesse delirando, a quel punto il moro s’innervosì.
“Ehi, guarda che non ho capito un bel niente! Parla più forte!” disse il moro prendendola per il polso e fissarla intensamente negli occhi mantenendo uno sguardo molto serio, c’era infatti poca distanza fra i visi dei due, questo fece diventare rossa la ragazza.
“C-chiedo scusa! Ciao!” disse la ragazza imbarazzata, per poi correre via e lasciare un imbambolato Kaito.
“Devo smetterla di girare per i negozi..” disse tra sé e sé Kaito per poi andarsene sbuffando.
 
Kairifenicia96: Eccovi le curiosità e le scene eliminate del primo capitolo! Nei prossimi extra metteremo anche riguardo gli altri capitoli e anche altre curiosità!
 
Mariangela: *con motosega in mano mentre cerca di ammazzare i personaggi* ricordate di recensire e se non avete ancora messo la storia fra i preferiti….FATELO O VENGO A CASA VOSTRA EH.
 
Kairi+Maria: ALLA PROSSIMAAAA
 
Kairifenicia96

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Capitolo 8
*** Ciò che non vede il cuore ***


Capitolo 7: Ciò che non vede il cuore

Sai, ti considero come un fratellino!

Era da tutta la mattinata che sentiva nella sua mente quella frase, per di più la voce era quella di Ran, ma il moro non capiva quando e dove potesse avergli detto una cosa del genere, non riusciva a capirlo.
Quello che sembrava infastidirlo era il termine fratellino, perchè gli dava fastidio? Non lo capiva, anzi, c’erano fin troppe cose che non capiva ultimamente, era tutto troppo strano per i suoi gusti…
“FRATELLINO UN CORNO!” sbottò il moro ad alta voce, attirando l’attenzione dell’intera classe, qualcuno si mise pure a ridere e in seguito lo fecero tutti.
“Kuroba, vuole per caso dire qualcosa alla classe? Magari su cosa stesse fantasticando nei suoi sogni” disse l’insegnante ironica, mentre tutti ridevano e Ran e Sonoko avevano la tipica espressione di qualcuno che dicesse ‘ti sembra il caso di dormire in classe?’
“N-Nulla professoressa!” balbettò il moro capendo di aver appena fatto una figuraccia, la prossima volta doveva assicurarsi di non dirlo ad alta voce certe cose.
“Hei Kaito! Ma mi stai ascoltando!?” sbottò la karatega che era di fronte a lui, tenendo le mani sui fianchi e fissandolo arrabbiata, la mora infatti voleva capire cosa passasse per la testa dell’amico, era un tipo piuttosto strano si, ma quella volta lo era ancora di più.
“Mh? Scusami Ran ma ultimamente avevo altro per la mente” rispose il moro tornando alla realtà mentre l’amica sospirò, quel ragazzo era un caso disperato.
“Tu hai sempre la testa altrove, Kaito” disse Ran mentre lo fissava rassegnata, ottenendo un sorrisetto e delle spallucce, la ragazza decise di continuare il discorso. “Beh dato che tu non vuoi spiegarmi cosa intendevi con fratellino un corno! volevo informarti che Sonoko uscirà con il suo fidanzato e il suo amico mi ha chiesto di uscire, quindi si farà una cosa a quattro.” Disse la more mentre il moro sembrava particolarmente interessato alla questione.
La sua Ran aveva un appuntamento? Ma un attimo, da quando Ran era sua? Dopotutto nemmeno la conosceva da molto, se non da quando era iniziata la scuola al Teitan.
Però il pensiero che ella avesse un appuntamento lo rendeva strano e nemmeno capiva il perché.
“Quindi hai un appuntamento, giusto?” chiese il moro fissando l’amica che arrossì imbarazzata cominciando ad agitare le braccia come segno di negazione.
“N-NO! Ehm…cioè…è..solo un’uscita fra amici..” balbettò Ran rossa mentre agitava le braccia e guardava in basso, il moro non avrebbe mai capito quella ragazza, beh, se doveva essere sincero, non capiva nemmeno se stesso.
Quel caso che lui e quel Heiji avevano risolto…da quando lui era un detective? Era vero che era piuttosto intelligente però al punto di fare quelle deduzioni…era la prima volta che gli capitava.
Era come se una vocina nella sua testa gli dicesse cosa dire, come se quelle parole uscissero da sole dalla sua bocca…
Non ci stava più capendo nulla…
“KAITOOOOOO” urlò la mora ormai stufa dell’essere ignorata dal moro e dandogli un pugno che lo mandò contro il muro del cancello della scuola.
“O-Ora ti sento R-Ran..” ridacchiò nervosamente il moro per poi finire completamente k.o., quella ragazza aveva una forza micidiale ed era meglio non farla arrabbiare, soprattutto se voleva continuare a vivere.
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“Ora capite il mio problema?” si lamentò il moro completamente disteso pigramente sul divano del dottor Agasa mentre l’anziano e la bambina ascoltavano attentamente.
Un ghignò apparì sul volto della bambina che incrociò le braccia, brutto segno sicuramente. 
“Tu sei geloso, Kuroba” disse Ai con un sorrisetto divertito nel vedere la reazione del moro, cioè alzarsi in piedi urlando per più di 4 minuti che non era geloso e che la ragazza per lui fosse solo un’amica.
Fra i due era nata una sorte di amicizia, da dopo quegli avvenimenti che riguardavano strettamente l’organizzazione, la bambina lo ricordava ancora bene quella sera.
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Flash-back

Visto che voleva tornare a casa in fretta, decise di passare dal parco, lì noto una bambina delle elementari e con i capelli a caschetto sul castano biondo e uno sguardo fin troppo maturo per la sua età, chissà chi era quella bambina…
“Salve piccola, ti sei persa per caso?” chiese il moro avvicinandosi a lei, aspetta…lui l’aveva già vista, lei era sempre insieme ad altri tre bambini e il bambino-detective…
“Io? No, non mi sono persa, tu?” chiese la bambina con un tono di voce serio, non sembrava affatto bambinesco.
“Io stavo tornando a casa…tu eri la bambina assieme al dottor Agasa vero? Ci siamo già conosciuti, Ran mi ha presentato a voi” disse il moro accennando ad un sorriso mentre la bambina parve pensarci davvero.
“Kuroba Kaito, compagno di classe di Ran” disse la bambina mentre il volto del moro parve accendersi nel vedere che la bambina si ricordava di lui, poi lei si presentò, lei era Ai Haibara, la nipote del dottor Agasa.
I due stavano per prendere ogniuno la propria strada, quando si sentì dei passi e una pistola ricaricata.

“ATTENTA!!” urlò Kaito allarmato, prendendo la nipote del dottor Agasa e andando a nascondersi al sicuro con lei, mentre il moro dava un’occhiata agli uomini che stavano esplorando il parco.
“Perché mi stai aiutando? Potresti anche lasciarmi qui e poi dire al dottore che non mi hai potuta aiutare…” disse Ai mentre abbassò lo sguardo, mentre sentì il ragazzo che sbuffò.
“Non dire sciocchezze! Non ti lascerò nei guai con quei tipi!” disse Kaito serio, mentre la bambina alzò lo sguardo verso il moro, stupita della risposta del ragazzo.
“Grazie mille, Kuroba..” disse la bambina guardandolo riconoscente, nonostante cercasse di tenere un espressione immutata ma che per paura o per essersi commossa, non riusciva a tenere.
“E di cosa? Chiunque al posto mio avrebbe fatto la stessa cosa!” disse il moro sorridendole, ma lei sapeva che non era vero, non tutti l’avrebbero fatto…
Non tutti avrebbero rischiato la loro vita per un estranea, anche se era una bambina…solo lui aveva sempre rischiato per lei e sempre lui cercava di rendere quelle giornate tranquille e senza la pressione riguardante l’organizzazione…
Ma perché Kaito rischiava la sua vita per lei? Perché gli ricordava terribilmente lui? L’unica certezza che aveva era che di lui poteva fidarsi, ne era certa.

“Ehi, guarda!” sussurrò il moro richiamando la sua attenzione e poi continuò “quei tizi se ne sono andati, quindi abbiamo via libera…devono aver rinunciato alla fine.. ma mi vuoi spiegare perché loro cercassero te?” chiese il moro confuso mentre la bambina si ricompose e gli fece un piccolo sorriso.
“è una lunga storia, ma se hai tempo ti racconto tutto” disse la bambina quel sorriso mentre il moro sorrise a sua volta, pronto ad ascoltarla.
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“Basta ora vado e vedo che combinano quei quattro in quell’appuntamento!” sbottò il moro alzandosi dal divano e correndo fuori dalla casa, mentre l’anziano lo fissava perplesso e la bambina con quel sorrisetto mentre borbottava cose come è geloso, a quel punto l’anziano pronunciò “Ma Ran aveva detto che non era un appuntamento”
“Beh dottore si sa, quando qualcuno è geloso non riflette e il cuore umano si ostina a non voler accettare una simile emozione, è logica come cosa, no?” chiese la bambina leggendo un libro mentre l’anziano parve pensarci un po’ su.
“Forse hai ragione, Ai” disse semplicemente Agasa mentre la bambina pensava che le cose sarebbero stati interessanti.

ANGOLO DELL’AUTRICE:

Eccomiii!
Un po’ in ritardo ma sono tornata, yeeee!

Kaito: Continuo a dire che non sono geloso!

Shinichi: Benvenuto nel mio mondo allora *ironico*

Shhhh state zitti voi due u.u
Questo capitolo era più introduttivo verso ciò che accadrà nel capitolo 8!
Riuscirà Kaito a non uccidere il ragazzo con cui esca la nostra cara Ran? Oppure lui non si trattiene e commette un omicidio??? Domande senza rispostaaaa, yeeeee
Beh basta scleri e più saluti ^^”

ALLA PROSSIMAAAA

Kairifenicia96
 

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