Trenta giorni per farla innamorare

di Madison Alyssa Johnson
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sorpresa ***
Capitolo 2: *** Musica ***
Capitolo 3: *** Calore ***
Capitolo 4: *** Colazione ***
Capitolo 5: *** Caffè ***
Capitolo 6: *** Pancake ***
Capitolo 7: *** Film ***
Capitolo 8: *** Sangue ***
Capitolo 9: *** Iratze ***
Capitolo 10: *** Grazie ***
Capitolo 11: *** Sguardi ***
Capitolo 12: *** Cerbiatta ***
Capitolo 13: *** Decorazioni ***
Capitolo 14: *** Vigilia ***
Capitolo 15: *** Natale ***
Capitolo 16: *** Carbone ***
Capitolo 17: *** Complice ***
Capitolo 18: *** Perché ***
Capitolo 19: *** Caricatura ***
Capitolo 20: *** Abbraccio ***
Capitolo 21: *** Capodanno ***
Capitolo 22: *** Buongiorno ***
Capitolo 23: *** Allenamento ***
Capitolo 24: *** Insonnia ***
Capitolo 25: *** Dublino ***
Capitolo 26: *** Soldato ***
Capitolo 27: *** Mani ***
Capitolo 28: *** Ritratto ***
Capitolo 29: *** Kamasutra ***
Capitolo 30: *** Fine ***



Capitolo 1
*** Sorpresa ***


Il tavolo da lavoro profumava di nuovo. La laccatura bianca era intonsa, come il materiale da disegno. La chiamavano. Le sussurravano di essere lì per lei.
Clary li accarezzò, saggiò la morbidezza della sedia con le dita e prese un gessetto. La sensazione farinosa sui polpastrelli quasi la commosse. Sedette.
New York prese forma sotto le dita agili. La assorbì così tanto che non si accorse di Sebastian finché non le sfiorò il collo con le dita.
‒ Hai rovinato la sorpresa, sorellina, ma almeno ho indovinato. ‒ le sussurrò all’orecchio. Le baciò la guancia e sorrise sulla sua pelle.
Clary arrossì.

 
A circa un anno dalla conclusione di questo progetto, ho sentito il bisogno di revisionarlo ed è venuto fuori che Word ha un modo tutto suo di contare le parole, per cui ho dovuto rifare i conti e ora ci sono molti più dettagli. Spero vi piacciano comunque e non abbiano perso la loro magia.

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Capitolo 2
*** Musica ***


Ci stava mettendo una vita, il maledetto.
Anche lei aveva il diritto di lavarsi e purtroppo la casa aveva un bagno solo. Appena fosse uscito dalla doccia gliene avrebbe dette quattro. Sbuffò e alzò il pugno per bussare, ma si fermò a metà del gesto.
Sebastian stava cantando. Era qualcosa in francese, forse. Con lo scrosciare della doccia era difficile riconoscere le parole. Di certo, però, era intonato.
In questo assomiglia a Jace. pensò. E a me.
La porta si aprì e rivelò Sebastian, fasciato solo da un gonnellino di spugna. Lo stupore cedette il posto ad un sorriso malizioso.

 
Non so da dove mi sia venuta l'idea di un Sebastian canterino, ma mi piaceva che anche lui avesse un talento che non fosse uccidere o distruggere e cantare sotto la doccia è una di quelle cose che fai senza pensarci. :3 Spero vi piaccia l'idea.
Poi volevo ringraziarvi per il sostegno. Fa piacere vedere che la serie è seguita, anche se siamo solo al primo capitolo. Quindi grazie ai cinque (Dark Flower, Giorgie_Moseley, marty2212Sara_F, _Giuls17_) che l'hanno aggiunta ai preferiti e ai sei (C_AlwaysForever_14, djfisjdifiamancjdak, fallingsfear, Freegirl87, Maddie3006, Regina delle ossa) che l'hanno messa tra le seguite. Un ringraziamento speciale va a _Giuls17_ per la prima recensione.
E niente, a domani, con il terzo giorno! <3

 

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Capitolo 3
*** Calore ***


‒ Ti va di uscire?
Clary alzò la testa di scatto. Sembrava un canarino, così confusa. Ed era adorabile. ‒ Per andare dove?
Sebastian scrollò le spalle. ‒ Dove vuoi. Questa casa si muove come l’altra.
Clary si mordicchiò l’unghia sporca di tempere. Bastava così poco per corromperla? Sì. ‒ Ho sempre sognato di vedere il Prado. ‒ ammise.
Sebastian annuì e armeggiò con la porta.
Clary prese un giaccone di panno dall’appendiabiti e accettò il gomito del ragazzo. Era la prima volta che gli stava così vicino senza tentare di ucciderlo.
Il suo braccio le cinse i fianchi. Era caldo quasi quanto il resto.

Mi sarebbe piaciuto far coincidere i giorni di Natale e Capodanno con le feste in corso, ma purtroppo non sarà così, perché l'idea mi è venuta troppo tardi. >w<
Anyway, Sebastian si sta mettendo di punta per conquistare Clary. Fa lo splendido e se le sta inventando proprio tutte, ma... per quanto durerà? Io dico non molto. <3  

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Capitolo 4
*** Colazione ***


 
Sebastian era un pessimo cuoco. Non poteva farci niente.
Deglutì a forza, ma se avesse ingoiato vetro tritato avrebbe fatto meno fatica. Arricciò le labbra e si fece coraggio con un po’ di succo d’arancia.
‒ È così orribile?
Clary si morse un labbro.
‒ Immagino di non poter essere perfetto in tutto.
Le sfuggì una risata, che represse subito.
‒ Se la mia cucina ti fa ridere, forse dovrei preparare la colazione più spesso. Sei bella quando ridi.
Clary arrossì. ‒ Faccio io. Non voglio morire di fame. ‒ borbottò.
Sebastian ghignò. ‒ Come vuoi.

 
Innanzitutto, Bun Natale a tutti, people. 
Oggi scopriamo che Sebastian e la cucina si odiano cordialmente. <3 Non poteva avere troppi talenti, dopotutto, e almeno per quanto mi riguarda non ce lo vedo proprio, con il berrettino da chef in testa. Sono curiosa di sapere cosa ne pensate. <3 

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Capitolo 5
*** Caffè ***


 
Il profumo del caffè le solleticò il naso e la spinse ad aprire prima un occhio, poi l’altro. Proveniva da una tazzina di ceramica bianca dall’aria del tutto inoffensiva, se non fosse stato per la mano che gliela porgeva.
Clary scoccò un’occhiata diffidente prima al caffè e poi a Sebastian.
Il ragazzo le sorrise. ‒ L’ho comprato, tranquilla. ‒ la rassicurò. Le fece l’occhiolino e Clary rise.
‒ Dovresti imparare a farlo da solo. ‒ gli fece notare, ma accettò il caffè.
Sebastian ammiccò. ‒ Potresti insegnarmi. ‒
Clary annuì e sorrise. Avrebbe potuto, sì. Magari sarebbe stato anche divertente.

 
A quanto pare, Sebastian ha imparato la lezione: stai lontano dai fornelli. xD
Non illudetevi: la pace finirà presto. Per il momento, comunque, sembra che le cose restino più o meno in equilibrio. Diciamo che si stanno studiando, pi o meno. Non so se ci avete fatto caso, ma ho dedicato questi primi cinque giorni ai cinque sensi: vista, udito, tatto, gusto e ora olfatto. Da domani si comincerà a scavare di più nel rapporto. <3
Fatemi sapere cosa ne pensate, se vi va. <3
E auguri a tutti gli Stefano e le Stefania.

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Capitolo 6
*** Pancake ***


 
Il bacon sfrigolava nella padella, i pancake erano quasi dorati e il profumo del caffè inondava la cucina.
Clary fischiettava, armata di spatola. Le mancava il suo iPod, anche se da quando era diventata una Shadowhunter non l’avrebbe usato a cuor leggero. Mise a tavola e sorrise. ‒ Buongiorno. ‒
Sebastian, in vestaglia e pantofole, ricambiò. Si avvicinò ai piatti e guardò i pancake come se li vedesse per la prima volta.
Clary rise. ‒ Imparerai ad amarli. ‒ gli assicurò. Non ci aveva mai pensato davvero, ma iniziava a rendersi conto di quante cose si era perso suo fratello.

 
Da oggi si cambia registro, ma volevo cominciare da qualcosa di semplice e leggero.
Quando penso a Sebastian da piccolo mi viene sempre in mente un piccolo marine, più che un bambino. Valentine non rispecchia il mio modello di padre affettuoso e non ce lo vedo proprio, a fargli preparare i pancacke dalla colf. Lo immagino più tipo "Mangiare è un dovere, non un piacere; il cibo ti serve a sopravvivere." e cose così. Voi che ne pensate?

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Capitolo 7
*** Film ***


 
I titoli di coda di Il diavolo veste Prada riempirono lo schermo.
Sebastian sbuffò. ‒ Ho sempre pensato che voi donne foste pericolose, al comando. ‒ disse. Sciolse l’abbraccio in cui aveva avvolto le spalle minute di sua sorella solo per scostarle una ciocca dal viso e riportarla dietro l’orecchio.
Clary rabbrividì. ‒ Io non ho tentato di distruggere il mondo. ‒ protestò.
Sebastian rise, ma scelse di non ricordarle che lui stava ancora cercando di farlo. Si alzò. ‒ Devo uscire. ‒ disse. ‒ Farò tardi. Non aspettarmi alzata. ‒
Clary increspò le labbra e si morse la lingua.

 
Ho riscritto questa drabble almeno due o tre volte e non sono del tutto convinta di come è venuta, ma confido in voi. 
Come prennunciato, iniziano a sorgere i primi attriti, anche se Sebastian si sta forzando di evitare il conflitto. La sua ostinazione è apprezzabile, suppongo, ma non sarei io, se scrivessi trenta drabble tutte fluffose. Da domani il rating si alzerà da verde a giallo, ma non so se salirà ancora. Vedremo con l'andare dei capitoli. Ad ogni modo, è tutto. A voi la parola, se vi va di commentare. <3

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Capitolo 8
*** Sangue ***


 
Non era tornato, né a tarda notte, né per colazione.
Clary si morse il labbro, forse per la milionesima volta. Non avrebbe dovuto tormentarsi in quel modo per lui, ma non poteva farne a meno. Se almeno avesse avuto uno stilo o una spada angelica avrebbe potuto... cosa? Aiutarlo? Avrebbe dovuto augurarsi che fosse morto, piuttosto. Scosse la testa. No, non avrebbe mai potuto desiderare il suo trapasso. Era pur sempre suo fratello e iniziava a volergli bene.
La porta si aprì con uno schianto e Sebastian crollò sul pavimento, coperto di sangue e con il suo nome sulle labbra.

 
Ci siamo. Il rating è salito e qualsiasi cosa abbia combinto Sebastian, gli ha dato più grane di quanto pensassi. Mi piacerebbe sentire le vostre teorie, perciò vi do un indizio: c'entra Jace. Oh e visto che ho smesso di leggere Città del Fuoco Celeste per non farmi depistare mentre scrivevo, non c'entra niente con la trama della Claire; quindi niente spoiler, grazie. <3
Detto questo, Clary ha il cuore tenero, ma basterà a farla capitolare? Io non credo. u_u 

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Capitolo 9
*** Iratze ***


 
Sebastian dormiva. Non aveva fatto altro per tutto il giorno, anche mentre lei gli puliva le ferite e gli applicava l’iratze. Nel sonno somigliava ancor più a Jace.
Clary gli accarezzò il viso. Se non avesse saputo con chi aveva a che fare, avrebbe detto che era il ritratto dell’innocenza. Era facile, in quel momento, dimenticare cosa aveva fatto solo pochi mesi prima. Cedette al richiamo della doccia, ma non servì a calmare i nervi. Cercò un libro per tenersi sveglia e si stese al fianco di Sebastian. I suoi capelli tra le dita le furono più utili di Dickens.

 
Il buon cuore ha vinto sugli attrite e Clary si è presa cura di Sebastian. Ha il cuore davvero, davvero tenero. In realtà, non la vedo tanto nei panni della crocerossina, ma scommetto che a Sebastian piace avere tutte le sue attenzioni per sé. :3 Voi che ne dite?

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Capitolo 10
*** Grazie ***


 
Clary si rigirò nel letto e aprì gli occhi.
Sebastian non c’era.
Saltò a sedere e l’odore del sangue le fece girare la testa. Si alzò e lo chiamò. Il sollievo che la invase quando lui le rispose dalla cucina era ingiustificato e l’agitazione per la sua salute che lo stemperava non era il contrappeso ideale, affatto. Lo raggiunse. ‒ Che fai in piedi?
Sebastian sorrise, appoggiato al ripiano. ‒ Dormivi così bene...
Clary arrossì. ‒ Torna a letto. ‒ ordinò. ‒ Preparo il pranzo.
Sebastian non riuscì ad opporsi. La abbracciò. ‒ Grazie. ‒ disse, sorridente.

 
Sebastian farà venire un coccolone a qualcuno, prima o poi; più nello specifico, direi a Clary. xD Non dovrei essere io a dirlo, ma lo sto shippando sempre di più. >w< Li vedo in bilico, entrambi, ma è presto per dire come andrà a finire; però, se avete teorie in proposito, sentitevi liberi di esprimerle. Sono curiosa. <3
And so... buon Capodanno a tutti e grazie per l'attenzione che avete dato a questa minuscola raccolta di drabble. Anche come lettori silenziosi fate di me una scribachina felice. >///<  

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Capitolo 11
*** Sguardi ***


 
Sebastian posò il libro. ‒ Sorellina, so di essere bellissimo, ma così mi consumi. ‒
Clary lo fulminò. Si acciambellò meglio nella sua metà del divano e voltò il viso.
Sebastian, semidisteso contro l’altro bracciolo, si sporse in avanti e la tirò a sé. Anche da convalescente aveva una forza considerevole. La abbracciò e disegnò il profilo del suo corpo. ‒ Perché non mi dici cos’hai, invece di guardarmi in cagnesco? ‒ suggerì.
Clary ricambiò l’abbraccio. ‒ Ero preoccupata per te. ‒ ammise. ‒ Vorrei che questa guerra non fosse mai iniziata. ‒
Sebastian chiuse gli occhi. ‒ Anch’io. ‒

 
Sarà vero? Io ho i miei dubbi, ma magari è sincero. u_u Ditemi voi, se vi va. 
Aggiungo che da domani inizieremo con le drabble legate alle feste, anche se purtroppo sono già passate e non coincideranno. >_< Peccato, ma porteranno curiosi risvolti nella meccanica che si è stabilita tra loro. :3 
Per ora vi lascio coin tanti auguri di un buon 2015 ricco di idee, progetti e risultati per tutti. <3 

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Capitolo 12
*** Cerbiatta ***


 
Clary sbuffò. La tentazione di lanciare la matita contro un muro era forte.
Le mani di Sebastian le lambirono le spalle. ‒ Qual è il problema, sorellina?
Clary affondò il volto nei palmi fino a farsi scivolare le dita nei capelli. Si fermò a metà. ‒ È quasi Natale, ma la casa è spoglia e sono stufa di stare chiusa qui dentro senza far niente.
Sebastian interruppe il massaggio. ‒ No, Clarissa. Scordatelo.
Clary sfoggiò uno sguardo da cerbiatta. ‒ Non lo hai mai fatto, vero? ‒ Rise. ‒ Ti farò un corso accelerato, non temere.

 
Eh, già. Clary ha tutte le intenzioni di "corrompere" Sebastian. Non importa che lui le abbia detto di no. Tentare di impedire qualcosa a Clarissa Morgensten è come cercare di convincere Jace Lightwood che l'universo non gira intorno a lui. u_u Sebastian non lo sapeva, ma si è cacciato in un bel guaio. :D 
Come dite che se la caverà? xD Io dico con una certa difficoltà. u_u
Voglio solo annunciarvi che da oggi sono anche su Twitter, quindi se volete seguirmi e rompermi le scatole siete i benvenuti: 
QUI

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Capitolo 13
*** Decorazioni ***


 
L’idea di “qualche decorazione” di Clary doveva essere rivista. Sebastian ne era convinto. Quel sorriso radioso sulle sue labbra non poteva assolutamente essere una giustificazione. ‒ Adesso capisco perché non lo festeggiavamo. ‒ sbuffò.
Clary ripose le proprie buste su un ripiano e lo aiutò con le sue. ‒ Non avevate l’occhio da artista. Ecco perché. ‒
Lui la prese per i fianchi. ‒ E tu sì? ‒
Clary arrossì, ma non cedette. ‒ Ovvio. ‒
‒ Lo spero per te, altrimenti nessun regalo mi distoglierà dal fartela pagare. ‒
‒ Sarà il miglior Natale di sempre. ‒
Sebastian sorrise.

 
Non dovrei dirlo, ma... checcaririnichessono!
Lo so, sono di parte, ma se non li shippassi non scriverei fanfiction, vi pare? E lo so, qui ci sarebbe stato bene un bacio. Volevo mettercelo, ma non mi sembrava il caso di affrettare le cose. Magari per Capodanno. Incroiate le dita, sperate nella magia delle feste e... provate a corrompermi, se vi va. Sono sensibile alla corruzione, se fatta come si deve. <3 A voi, ora. :3 

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Capitolo 14
*** Vigilia ***


 
Può una ruga rendere bella una donna?
Sul viso di Clary, posata tra le sopracciglia, faceva meraviglie.
Sebastian sorrise. ‒ Come procede? ‒
Clary mugugnò. ‒ Procede. ‒ rispose, torva. Non era ai livelli di Jocelyn, ma una cena di Natale per due persone non era una sfida impossibile.
‒ Vuoi una mano? ‒ Non aveva mai cucinato in vita sua e, a quanto pareva, non aveva talento, ma poteva provarci.
Clary esitò. ‒ Te la senti di pulire i calamari? ‒
‒ Stai insinuando che non ne sono capace, sorellina? ‒
‒ Chi, io? ‒ Sorrise.
Scoppiarono a ridere.

 
Scrivere questa drabble mi è piaciuto molto. Sto amando questo clima così disteso, solare. Durerà fino alla fine delle feste, o andrà in frantumi prima, secondo voi? Sono curiosa di sapere cosa ne pensate. <3 E sappiate che vi lovvo: quarantatre recensioni in tredici giorni deve essere una specie di record. Perciò grazie.

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Capitolo 15
*** Natale ***


 
I resti del pranzo giacevano abbandonati sul tavolo.
Clary, appoggiata contro il petto di Sebastian, si rigirò il pacchetto tra le dita. L’ha addirittura fatto lui? L’incarto imperfetto le diceva di sì. Una fitta di colpa la pizzicò. Non era riuscita a pensare ad un regalo per lui. Lo aprì.
Era uno stilo.
La fitta divenne una crepa. ‒ Non ti ho preso niente. ‒ ammise.
Sebastian le sorrise. ‒ Lo so. ‒ Le accarezzò le labbra con le proprie.
Clary si irrigidì. ‒ Sebastian... ‒
‒ Non Sebastian. Jonathan. ‒ la corresse e la baciò di nuovo.
Clary ricambiò.

 
Buon secondo Natale a tutti. <3
Oggi festeggiamo con Clary e Sebastian e stappiamo lo champagne per il loro bacio. u_u Clary sta cedendo - evvai! - o forse no? C'è Angst, all'orizzonte, o Fluff? Sono aperte le scommesse! E Clary cederà a chiamarlo Jonathan o resterà fissa su Sebastian? <3 Questo e tanto altro nei prossimi episodi. :3
A cinquanta recensioni nette vi posto uno spoilerino sui social. Ve lo dico così, giusto perché ormai ci siamo quasi e ho voglia di farvi un regalo. La cifra tonda è solo un motivo a caso. xD

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Capitolo 16
*** Carbone ***


 
Clary stracciò l’ennesimo ritratto di Sebastian. Si schiaffeggiò le guance e prese un foglio pulito. Ripensò a Jace. Avrebbe disegnato lui, così la cosa nella sua testa avrebbe dovuto arrendersi. Tracciò i contorni di viso, collo e spalle.
Il disegno prese forma e vita, ma più dettagli aggiungeva, meno assomigliava al modello. Aveva gli occhi di Sebastian, le sue sopracciglia da satiro e quelle labbra sottili. Sembrava quasi sfidarla, o forse deriderla; eppure, il sorriso era dolce.
Sfiorò il profilo dello zigomo con i polpastrelli, che si tinsero di carbone. Sorrise. Se ne sarebbe pentita, ma non avrebbe potuto buttarlo. 

 
Per uno strano scherzo del caso, questo titolo è perfetto per oggi, anche se di fatto non c'entra niente. xD
Clary è una testona. Passato il santo, passata la festa e si è pentita di averlo baciato. Più o meno.
Dite che se ne farà una ragione, prima o poi? Prevedete Angst o Fluff per i prassimi giorni?

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Capitolo 17
*** Complice ***


 
Sebastian fischiettava, quando entrò in cucina. Aveva addosso la tenuta da combattimento e un velo di sudore. Prese una bottiglia dal frigo e bevve a garganella.
Clary gli sorrise. ‒ Come mai così di buon umore? ‒
Lui le rivolse un sorriso da lupo. ‒ L’Istituto di Taipei è caduto. Presto saremo pronti per prendere Alicante. ‒ le baciò una guancia. ‒ Fatti bella. Stasera andiamo a festeggiare. ‒
Lo stomaco di Clary si contorse. Saremo. pensò. Sono sua complice. ‒ Quindi sei deciso ad andare fino in fondo? ‒
Sebastian annuì. ‒ È il solo modo per averti. ‒

 
Zanzanzan!
Sì, Seb mentiva sul non volere la guerra, ma questo lo sapevamo. Clary forse no, però. Iniziava a credere alla sua bontà. Questo manderà tutto aqll'aria, o la spronerà a rimetterlo in riga? Si accettano scommesse. <3 Di sicuro le è preso un accidente a realizzare che è complice di un criminale. xD
Well, a voi la parola. Se volete cercarmi sui social, i link sono nel mio profilo. <3

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Capitolo 18
*** Perché ***


 
Le posate tintinnarono contro la ceramica. ‒ Non è giusto. ‒ Clary ripose i piatti nel lavello.
Sebastian la strinse a sé da dietro e posò il mento sulla sua spalla. ‒ Cosa, sorellina? ‒
Lei gli accarezzò il dorso delle mani. ‒ Combattere. ‒
L’abbraccio si irrigidì. ‒ Non sarai mai dalla mia parte. ‒ Non era una domanda.
Clary abbassò gli occhi sulle dita intrecciate. ‒ Jonathan... ‒
‒ Perché non puoi scegliere me? ‒
Clary deglutì. ‒ Lo sai. ‒
Lui inspirò il suo profumo. ‒ Sì, lo so. ‒ Sciolse la stretta e lasciò la stanza.

 
Nonostante la Cena di ieri, Clary non riesce proprio a mandare giù il rischio di vincere la guerra al fianco di Sebastian. Siamo già a quasi due terzi del mese e il tempo inizia a non sembrare più così tanto. Forse non riuscirà a fargli cambiare idea. Anche Seb sta iniziando a pensare la stessa cosa, suppongo. 
Il tempo stringe per entrambi e qualcosa mi dice che inizieranno a tirare fuori l'artiglieria pesante molto presto. Voi che ne pensate? Sono curiosa di sentire le vostre ipotesi. <3

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Capitolo 19
*** Caricatura ***


 
Clary prese fiato. Aveva il suo nome sulle labbra da ore. Espirò. Se lui la ignorava, avrebbe agito di conseguenza. Lo spiò da sopra l’album.
Sedeva composto in poltrona, con le gambe accavallate e il libro appoggiato al ginocchio.
Mordicchiò la matita fino a sentire il sapore del legno. Doveva fargliela pagare. Ghignò. Schizzò una caricatura di Sebastian in vestaglia e pantofole a coniglietto. Sullo sfondo mise una cucina in fiamme e una moka prossima a esplodere. Ne fece un aeroplanino e lo lanciò contro il suo petto.
Lui lo aprì. ‒ Hai un’ottima mano, sorellina. ‒ disse. E rise.

 
Clary e Sebastian hanno uno strano modo di risolvere i problemi e, a quanto pare, Clary è un filino vendicativa - in modo anche piuttosto puerile. Però sono carini, ammettiamolo. <3 Cioè, io mi sono divertita da morire a scrivere questa drabble. Immaginavo la scena e ridevo da sola. >w< Forse non sono tanto normale, ma non ditelo in giro! 

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Capitolo 20
*** Abbraccio ***


 
L’abbraccio di Jonathan era caldo. Era uno dei motivi per cui le piaceva starsene accoccolata al suo fianco, a farsi accarezzare i capelli.
‒ Pensi che mi sarebbe piaciuto, vivere tra i mondani, se Jocelyn mi avesse portato con sé? ‒
 Clary lo immaginò bambino, con un pigiama come quello di Luke, che guardava i cartoni e represse una risata. ‒ Penso ti avrebbe reso felice. ‒ rispose. ‒ E sarebbe stato bello, crescere insieme. ‒
Sebastian annuì. ‒ Mi sarei innamorato comunque di te. ‒ precisò.
Clary arrossì. ‒ Non credo proprio. Ero una peste. ‒
Lui le sorrise.

 
Dopo l'Angst, il Fluff. Così sono tutti contenti. <3 
Domani sarà un giorno speciale, perché sarà Capodanno. :3 Chissà cosa succederà. <3 Intanto, spero che questa drabble vi sia piaciuta, anche perché è cambiato qualcosa, tra loro due. Chi indovina vince uno spoiler. <3 

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Capitolo 21
*** Capodanno ***


 
Si stava divertendo. Stretta contro il corpo di Jonathan, con le luci stroboscopiche che danzavano sui loro corpi ondeggianti e la musica che le vibrava nelle orecchie, si sentiva libera. Allacciò le mani dietro la sua nuca, buttò la testa indietro e rise.
Le sue mani sui fianchi la sollevarono in un rapido volo e la strinsero, petto contro petto.
Clary si perse nel suo sguardo e desiderò bruciare. Lo tentò e seppe che le sarebbe bastato sporgersi ancora un po’ per precipitare nell’abisso. Lo baciò.
Jonathan accolse l’invito. ‒ Ti voglio. ‒ le sibilò all’orecchio.
‒ Sono vergine. ‒

 
Tadaaaaaan!
Il Capodanno ha fatto effetto. uwu Forse anche più di quanto Jonathan si aspettasse. <3 Lo so, è stato crudele, da parte mia, questo finale aperto, ma mi sembrava doveroso e poi così posso aprire le scommesse: secondo voi, lo hanno fatto oppure la confessione di Clary ha distrutto l'entusiasmo - chiamiamolo così - di Jonathan? :3 

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Capitolo 22
*** Buongiorno ***


 
Clary aprì gli occhi.
Jonathan invase il suo campo visivo. Sorrideva nel sonno e le circondava la vita con un braccio.
Chiuse gli occhi e si appallottolò contro il suo petto caldo. Arrossì e mugugnò.
La stretta di Jonathan si rafforzò e le sue labbra la misero a tacere.
Ricambiò il bacio e l’abbraccio. ‒ Buongiorno. ‒ sussurrò sulla sua bocca.
‒ Buongiorno. ‒  Le accarezzò la schiena.
Clary si tese. ‒ Per ieri sera... ‒ tentò di dire.
Jonathan le disegnò le labbra con le dita. ‒ Non sono un mostro, Clarissa. ‒
Lei sorrise. ‒ Lo so. ‒

 
Ebbene, non l'hanno fatto. Clary si è tirata indietro all'ultimo momento, nonostante lei stessa lo desideri. Lo so, vi ho deluso e adesso mi odiate, ma prima di lanciarmi addosso verdura marcia pensate che almeno Clary ha confessato di essere attratta da lui, il che vuol dire che non sarà poi così facile, sottrarsi ai tentativi di Jonathan di conquistarla. Lui non le risparmierà nessun assalto. Vedremo quanto lei resisterà, ancora. <3 Oh, e ovviamente si sforzerà ancora di più di portarlo dalla propria parte.  

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Capitolo 23
*** Allenamento ***


 
Il sudore luccicava sulla pelle di entrambi, ma solo Clary aveva il fiatone.
Jonathan ghignò. ‒ Ti ricordavo più combattiva, sorellina. ‒ disse.
Clary sbuffò. ‒ Idiota. ‒ Caricò un calcio che si schiantò contro la sua morsa. Invece di ruzzolare al suolo, si ritrovò tra le sue braccia.
‒ Ne hai, di strada da fare, sorellina. ‒ Le mordicchiò le labbra, le leccò e approfondì il bacio.
Clary affondò le dita nei suoi capelli. ‒ Dovremmo allenarci. ‒ sussurrò.
‒ Ogni scusa è buona per baciarti. ‒ Le fece l’occhiolino, ma la lasciò andare. Tornò in posizione di guardia.

 
Mi mancava, lo slice of life, per cui ecco qua. Questa loro normalità è molto diversa da quella prenatalizia, credo. Mi sembrano molto più rilassati. A voi no? Certo, per come sono messe le cose, potrebbr essere un filino sospetto, ma magari c'è una spiegazione logica. <3

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Capitolo 24
*** Insonnia ***


 
Clary sospirò e affondò il viso nel cuscino.
Jonathan le accarezzò la schiena da sotto la canottiera. ‒ Non riesci a dormire? ‒
Lei intrecciò le dita con le sue e abbozzò un sorriso. ‒ Troppi pensieri. ‒
Jonathan le baciò la gola. ‒ Potrei aiutarti. ‒
Clary si morse il labbro. ‒ Siamo fratelli. ‒
‒ Ma ci apparteniamo. ‒ Tracciò arabeschi sulla sua pelle. ‒ E lo sai. ‒
‒ Non hai bisogno del sesso, per avermi. ‒
‒ Pensi sia per questo? ‒
Clary arrossì.
Jonathan rise e la baciò ancora, più a lungo. ‒ Scema. ‒

 
Aggiornamento moooolto mattutino, oggi. Mi sono svegliata presto apposta per voi, perché ho un esame e non so a che ora rientrerò, perciò amatemi. <3 
Detto questo, Clary e Jonathan stanno scoprendo un nuovo modo di volersi bene, non proprio coccoloso, ma molto intimo. :3 Lui, ovvviamente, non perde occasione per andare all'attacco e lei... beh, vi sembra che si tiri indietro? Fatemi sapere cosa ne pensate. <3

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Capitolo 25
*** Dublino ***


 
Il cielo di Dublino era così azzurro da fare male agli occhi. Punteggiato di batuffoli bianchi, faceva risaltare i colori di Clary.
Jonathan respinse la tazzina vuota e le prese le mani. ‒ È da stamattina che sei nervosa. ‒
Clary ricambiò la stretta. ‒ Sto bene. ‒ mentì.
‒ Non sembra. ‒ Arricciò le labbra. ‒ Se con me non sei felice, posso riportati a Idris. ‒
Clary scosse la testa. ‒ Vorrei ci fosse un modo per non perdere né te, né loro. ‒
Lo stomaco di Jonathan si contorse. ‒ Non c’è. ‒
‒ Lo so. ‒

 
Oggi sono in super ritardo con la drabble, me ne rendo conto. Sono stata fino ad ora a studiare da un'amica e non ho avuto tempo di postare stamattina. >w< Sorry. Rimedio così e sappiate che vi lovvo tutti per l'entusiasmo che avete dimostrato e state dimostrando per questa raccolta in cui ho infuso tutto il mio amore profondo per questo paring irrealizzabile. Vi adoro. Siete tutti meravigliosi. Grazie, grazie, grazie.

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Capitolo 26
*** Soldato ***


 
Clary passò a Jonathan il piatto umido e prese un bicchiere. ‒ Com’eri, da piccolo? ‒ chiese.
Jonathan lo asciugò. ‒ Solo. ‒ rispose. ‒ Introverso. ‒ Scosse la testa. ‒ Sai, nostro padre non mi invogliava ad essere diverso. Sono sempre stato solo un soldato, per lui. ‒
Clary annuì. ‒ Non hai pensato di... cercarci? ‒
‒ Spesso, sì. ‒ ammise lui. ‒ Ma solo per farvi del male. ‒ Esitò. ‒ Per farlo a Jocelyn. ‒
Clary chiuse l’acqua. ‒ Lei non ti odia, Jonathan. ‒
Lui scosse la testa. ‒ Mi ha lasciato con lui. ‒

 
Volevo scrivere questa drabble da quando ho cominciato la raccolta. Mi piace che facciano cose insieme così, ma soprattutto ci tenevo a esplorare un po' l'infanzia di Jonathan e il suo rapporto con Valentine. Come ho detto altre volte, Valentine non mi ha mai dato l'idea di essere un padre affettuoso e quel poco che riusciva a dare l'ha sempre riservato a Jace. E non è che fosse un campione di bontà, con lui. Detto questo, spero vorrete farmi sapere cosa ne pensate. Sono gli ultimissimi capitoli e sono emozionata: è passato tanto dall'ultima volta che ho concluso un progetto, qui su EFP.

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Capitolo 27
*** Mani ***


 
Clary posò il capo sulla spalla di Jonathan e chiuse gli occhi.
Lui le accarezzò i capelli. ‒ Dovresti stenderti, se hai sonno. ‒ suggerì.
‒ Sto bene così. ‒ rifiutò lei. Cercò a tentoni la mano libera di lui e vi intrecciò le dita gelate. Nascose la destra dietro la sua schiena e sorrise. ‒ Non c’è niente, di questo mondo, che vorresti salvare? ‒
‒ A parte te, vuoi dire? ‒
Clary arrossì.
‒ Non saprei. Ci sono molti altri universi, oltre a questo. ‒ La strinse a sé. ‒ Magari solo ciò che ti rende felice. ‒

 
A quattro giorni dalla fine, Clary e Jonathan sono sempre più impegnati a scavare in ciò che ancora li divide. Si tirano a vicenda l'uno verso l'altro e rovistano nel loro rapporto per cercare quel punto di contatto che permeterà loro di restare insieme. Dite che ci riusciranno? Toveranno il loro equilibrio? Ormai mancano solo tre giorni: o la va, o la spacca.

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Capitolo 28
*** Ritratto ***


 
Clary corrugò le sopracciglia. ‒ Jonathan, il senso del posare è stare fermo. ‒ lo rimproverò.
Lui sorrise. ‒ Hai solo paura che ti cada l’occhio dove non dovrebbe. ‒
‒ Potevi farlo vestito. ‒
‒ Non sarebbe stato divertente. ‒ Le fece l’occhiolino.
Clary arrossì e borbottò un insulto. ‒ Cosa faresti, se vincessi la guerra? ‒
Jonathan si accarezzò il mento con la mano che avrebbe dovuto coprirlo. ‒ Porterei gli Shadowhunters allo scoperto e farei di Idris una potenza mondiale. ‒
‒ Non conosci affatto i mondani, vero? ‒ Sorrise. ‒ Ci annienterebbero in un secondo. ‒

 
Questa drabble è particolare. Mi piaceva l'idea di disegnare un momento sul filo del rasoio. Soprattutto, immaginavo che Jonathan, len momento in cui Clary gli avesse offert di posare, ne avrebbe approfittato per continuare la sua campagna pro-incesto. xD Poi insomma, non si può dire che non siano carini, no? E nonostante la tranquillità superficiale, c'è ancora quell'attrito, quel terzo incomodo costante che impedisce a entrambi di godere della doverosa serenità. 

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Capitolo 29
*** Kamasutra ***


 
Clary sbirciò il contenuto del libro di Jonathan da sopra la spalla e arrossì. ‒ Pervertito. ‒ lo accusò, contro la pelle del collo. Lo abbracciò e gli baciò la guancia.
Lui rise.  ‒ Non lo penseresti, se fossi mia. ‒
‒ Io sono già tua. ‒ Lo baciò. ‒ Dalla nascita. ‒
Jonathan la tirò sulle proprie ginocchia. ‒ Potresti esserlo di più. ‒
Clary gli leccò le labbra. ‒ Lasceresti perdere la guerra, se lo fossi? ‒
‒ Stai cercando di corrompermi? ‒
‒ Solo se ci sto riuscendo. ‒
‒ Puoi fare di meglio. ‒
Clary ghignò.

 
Non ci credo, domani è l'ultimo giorno! Sono emozionata, felice e triste nello stesso momento. Questo mese è stato bellissimo ed io vi adoro. <3 Per fortuna c'è ancora una one shot dopo l'ultima drabble, sennò penso andrei in depressione.
Quanto ai piccioncini, qui, stanno giocando sporco tutti e due. Si stuzzicano apposta, ma sono troppo testardi per cedere all'altro. Forse. Detto tra noi, penso che Jonathan stia valutando seriamente l'offerta di Clary, in qualche modo, ma dupito che accetterà di tornare ad Alicante e farsi punire dal Conclave. Insomma, voi ce lo vedreste, disposto a dire "Mi dispiace, ho sbagliato." davanti a tutti quegli Shadowhunters? Io no. xD

 

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Capitolo 30
*** Fine ***


 
Clary versò la cioccolata in una tazza. Ne assorbì il calore con le mani e si acciambellò sulla poltrona di Jonathan. Il nostro ultimo giorno e lui lo passa fuori. Appena fosse rientrato, gli avrebbe fatto una ramanzina coi fiocchi. ‒ Così impara. ‒ borbottò.
La porta scattò e Jonathan le sorrise. Avviluppato nel suo giaccone nero, sembrava più pallido del solito.
Clary posò la tazza e si alzò. ‒ Cos’hai? ‒
Jonathan scosse la testa. ‒ Niente. ‒ La baciò.
Le mani di lei trovarono subito la nuca. ‒ Non ti credo. ‒ precisò.
‒ Allora dovrò convincerti. ‒

 
Spuntare la casellina "Completa?" è sempre emozionante, ma in questo caso lo è anche di più, perché in poco più di un mese ho progettato e partorito questo progetto, che non sarebbe esistito se non fosse stato per il vostro sostegno. Perciò, anche se vi ho ringraziato già più volte, vorrei farlo di nuovo.
Grazie ai 33 che hanno messo la storia tra le seguite, ai 20 che l'hanno messa tra i preferiti e e ai 5 che l'hanno messa tra le ricordate. Vi adoro.
Una menzione speciale per _Giuls17_ e MaybeTomorrowMorning, che seguono dal primo capitolo, penso sia doverosa. Aw. 'Accie.
Vorrei dire moltissime altre cose, ma per evitare che questo spazio diventi chilometrico mi accontenterò di ricordarvi che c'è ancora una one shot, quindi anche se la raccolta è finita, la serie deve ancora concludersi. La pubblicherò domani, penso, a meno che non riusciate a corrompermi. <3 Sono uno spirito incline a lasciarsi persuadere, quindi se volete, potete tentare.
Detto questo, posso solo ribadire che vi lovvo tutti, dai recensori della prima ora ai lettori silenziosi. Siete stati il motivo per cui mi sono alzata dal letto in più di un'occasione (incluso oggi) e questa è la prova che siete fantastici. E ora chiudo veramente, altrimenti chissà che altro potrei scrivere! >///<

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