Tu sei mia, e solo mia...

di marianninanicolove94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** oscurità ***
Capitolo 2: *** nere come la pece ***
Capitolo 3: *** rossi come il fuoco ***
Capitolo 4: *** Bacio dannato ***
Capitolo 5: *** Rivelzione ***
Capitolo 6: *** Il cacciatore e la preda ***
Capitolo 7: *** Passione oscura ***



Capitolo 1
*** oscurità ***


In principio.... Sto cadendo, cado ma non riesco a capire dove.Precipito sempre più giù, intorno a me non vi è altro che oscurità,tenebra, e,proprio in questa aria priva di luce, riesco a sentire delle voci, non semplici voci, ma urla, grida di dolore, di aiuto, unito alla disperazione che scuote e anima quelle voci e che mi fa pensare che il luogo dove sto cadendo non ha nulla di buono.Incomincio ad avere paura, paura di dove sono diretta, paura dell'ignoto, di essere sola e proprio quando credo di intravvedere la meta del mio cadere, chiudo gli occhi e  mi preparo a sostenere l'impatto con il freddo e duro suolo che però non ci fu.Quando aprii gli occhi mi ritrovai tra le braccia di qualcuno di cui, per la troppa oscurità riuscii solo a delinearne il profilo del viso e capii che doveva trattarsi di un ragazzo, le cui braccia mi stringevano con fare protettivo,come se, in quel momento, fossi terribilmente indifesa.Io, allora,mi aggrappai al suo collo,e, con stupore, le mie mani toccarono qualcosa di morbido e grande; io, allora, guardai dietro la sua schiena e, nonostante l'oscurità,riuscii a scorgere due enormi ali nere, due ombre immerse nell'oscurità di quel luogo,enormi, nere come la pece, ma allo stesso tempo stupende.Guardai il ragazzo che mi teneva ancora stretta tra le sue braccia, senza la minima traccia di affaticamento,e lui ricambiò il mio sguardo, sorridendomi in maniera maliziosa.Ad un certo punto, fui presa da uno strano senso di stanchezza che mi induceva a chiudere gli occhi; tutto intorno a me incominciò a girare, le enormi ali del ragazzo si distesero interamente,a volte dell'oscurità che le rendeva ancora più scure e tetre; i  miei occhi divennero sempre più pesanti,finché non si chiusero del tutto,e, proprio nel momento in cui stavo per cadere tra le braccia di morfeo, udì una voce dolce ma anche sensuale sussurrarmi all'orecchio:<< Tu sei mia, e solo mia per sempre >>.E caddi oramai vinta dal sonno. Spero che almeno un pò vi abbia incuriosito fatemi sapere cosa ne pensate se vi ha interessato o meno, i vostri giudizi sono sempre ben accolti positivi o negativi che siano. Sto già elaborando il continuo quindi a presto♡♡♡

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Capitolo 2
*** nere come la pece ***


Mi sveglio di soprassalto, sudata, con il cuore che batte all'impazzata.Un'altro incubo, anzi non un altro è sempre lo stesso:io che precipito nell'oscurità infinita e poi due bracce che mi prendono e interrompono la mia caduta, un ragazzo strano che non riesco a riconoscere, con delle ali nere che si intravedevano da dietro la schiena,mi si avvicina come sul punto di dirmi qualcosa e poi...pooof , mi sveglio.E da molto che faccio questo sogno e ogni volta che mi sveglio mille domande mi vegono in mente: perché precipito? perché tutta quella oscurità? ma sopratutto chi è quel ragazzo e cosa mi voleva dire? Più ci penso più non trovo la risposta;vabbe comunque è solo un sogno, niente è reale,quindi posso stare tranquilla almeno credo.Oggi è un giorno come gli altri, tipico giorno di scuola e per me, Melissa Light,16 anni, che sarà come sempre iperattivo:andare a scuola, o meglio al liceo scientifico,prestare attenzione alle spiegazioni,"aiutare" i miei compagni nei compiti in classe, sentirmi chiamare ogni volta secchiona solo perché prendo bei voti e mi piace leggere,tornare a casa, fre i compiti e poi finisce lì,le mie giornte sono sempre noiose e per quanto speri che accada qualcosa di nuovo, non succede mai nulla.Finiti i compiti decido di chiamare le mie amiche, Gaia e Ania per chiedergli se volevno uscire un pò e loro subito acconsentono.Loro erano le uniche amiche che considerassi come sorelle, mi comprendevano, conoscevano ogni mio stato d'animo, ogni miio momento di gioia e di tristezza, non mi lasciavano mai da sola e sapevo che avrei sempre potuto contare su loro.Tuttavia loro erano diverse da me:Gaia era più alta di me,bella, dolce,piena di vita, con i capelli castani e gli occhi azzurri; Ania, invece, era la più alta e bella del gruppo, un vero e proprio angelo,aveva i capelli biondi che gli arivavano oltre le spalle,gli color del mare e molto più chiari di quelli di Gaia e dei miei; io, infatti, non sono come loro,:sono bassa, ho i capelli molto lunghi castano scuro, gli occhi dello stesso colore dei capelli, sono timida anche se avvolte so essere testarda, dura e di certo, nonostante la timidezza, sono di certo un che non si lascia mettere piede in testa.Tutto sommato, apparte queste differenze, tutti ci vedevano come sorelle e queste mi rasserenava. << allora Melissa, come mai avevi così tanta voglia di uscire, di solito preferisci stare a casa a leggere un libro >> mi chiese Gaia e io << perché avevo voglia di stare con voi >>, << solo per questo oppure è successo qualcosa di cui ci vuoi parlare? >> ed era proprio così io volevo vederle per parlare con loro di tutto e sopratutto di quel sogno << in verità volevo parlarvi di una cosa, cioè lo so che può sembrare banale... >>,<< tu con noi puoi parlare di qualunque cosa, lo sai che non ti giudicheremo mai >>, << si tratta di un sogno,o meglio di un incubo un pò strano che ultimamente mi tormenta ogni notte >>, << wooow raccontaci dai >>; così racconto loro del sogno di io che precipito nell'oscurità, delle braccia di quel ragazzo che mi stringevano a sé e delle sue stranissime ali nere, che tuttavia mi sembrano così familiari, come se le avessi già viste in passato. Loro mi guardano e, dopo un breve istante di silenzio, ripresero a parlare, confortandomi e rassicurandomi che si tratta solo di un sogno, che niente è reale e che quindi potevo stare tranquilla.Inizialmente le assecondai, dicendo che avevano ragione, che non dovevo preoccuparmi perché tanto era un sogno e nulla di ciò che vedi in un sogno corrisponde al vero, almeno così dicevo loro,ma dentro di me sapevo che non era vero e che la risposta alle mie domande prima o poi l avrei trovata.Dopo un pò arrivammo a una stradina che conduceva al mare,era il tramonto e io desideravo ardentemente vedere il mare nel momento più magico e romantico dell intera giornata.La madre di Gaia chiamò la figlia per dirle di rientrare perché si era fatto tardi per lei e nonostante i numerosi tentativi di persuaderla a farla restare un altro po, alla fine non ci fu verso di convincerla;Ania,allora,si offrì di accompagnarla a casa mentre io decisi di avviarmi verso il mare e così, dopo averle salutate, prosegui verso il mare e lo spettacolo che vi trovai fu stupefacente:al tramonto l acqua del mare assumeva un colore cristallino con delle sfumature arancioni dovute ai raggi del sole che si riflettevano sulla superficie, il sole si trovava a una distanza tale che sembrava quasi baciare il mare mentre uno strato di nuvole sfumate dagli accesi raggi del sole, incorniciava il tutto in un meraviglioso scenario che ,molti artisti di sicuro avrebbero voluto ritrarre.Io mi avvicinai alla riva, dove le onde si infrangevano producendo un suono armonioso alle mie orecchie;decisi di incamminarmi verso gli scogli dove avrei potuto ammirare in tutta tranquillità quello stupendo scenario ma, non appena arrivai vidi qualcuno seduto tra gli scogli ad ammirare il paesaggio.Mi avvicinai e notai che era un ragazzo,girato verso il mare inconsapevole della mia presenza.Mi avvicinai ancora di più e di sicuro dovevo aver fatto rumore impercettibile alle mie orecchie ma percettibile a quelle del ragazzo che si girò di colpo, distogliendo lo sguardo dal mare, per posarlo nella mia direzione e quando riuscì a vederlo meglio il cuore mi si blocco, il respiro divenne affannoso, le gambe mi tremavano e sul mio volto si dipinse una smorfia di stupore mista a paura; eh già perché quel ragazzo seduto li sugli scogli e proprio il ragazzo che tormenta le mie notti da molto tempo, il ragazzo che mi stringeva a sé con le sue bracci sicure, che mi ha salvato dallo schiantarmi al suolo, che era sul punto di dirmi qualcosa che però non riuscii a sentire.Lui mi sorrise maliziosamente e in quel sorriso riconobbi quello del ragazzo del mio sogno e ora ne ero certa:era lui quel ragazzo, il ragazzo dalle ali nere come la pece. Ecco un altro capitolo ringrazio tutti coloro che hanno letto il primo cap e anche chi mi ha recensito e commentato positivamente, spero che questo nuovo cap possa piacervi e allo stesso tempo incuriosirvi e indurvi a vedere come andrà a finire la storia.Saro sempre lieta di ricevere le vostre recensioni sia positive che negative che mi aiuteranno a migliorare sempre di più la storia.Grazie un bacione a tutti mary

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Capitolo 3
*** rossi come il fuoco ***


Non potevo credere ai miei occhi.Lui,il ragazzo dei miei sogni era lì,davanti a me,perfettamente identico a come appariva nei miei sogni,fatta eccezione per un particolare...le ali,quelle bellissime e tenebrose ali nere non c'erano più,erano assenti sulla sua schiena e ciò lo rendeva un ragazzo normale all' apparenza,ma sapevo che non era così da come mi guardò.Quegli occhi sembravano quelli di un felino,di un predatore pronto ad ammaliare per poi divorare la sua preda;nonostante la distanza che ci separava intravidi nel suo volto un sorriso ed è come se volesse che io mi avvicinassi a lui.Nonostante questa forte attrazione che quel ragazzo mi trasmetteva e consapevole anche del fatto che in lui,fulcro di ogni mio sogno e pensiero,c'era qualcosa di insolito,per quanto la curiosità mi incitava ad avvicinarmi,la paura prese il sopravvento su di me e,perciò, preferì arretrare,ma proprio in quel momento,lui si alzò da gli scogli dov'era seduto e scomparve alla mia vista.Disorientate e impaurita,mi voltai per andarmene ma,quando lo feci,lui mi ricomparve dinnanzi a me,bloccandomi,e traendomi a sé.Cercai invano di liberarmi,ma la sua forza era tale da non permettermi di sottrarmi a lui.Ora che eravamo così vicini,potei descriverlo meglio:era alto più di me,magro,dal fisico asciutto,era scalzo e indossava solo un paio di pantaloni di un nero profondo e tenebroso,era a petto nudo e a quella vicinanza potei notare i muscoli delle braccia non troppo marcati,aveva una forza tale da non sembrare quella di un normale ragazzo,con cui mi immobilizzò,le sue mani erano delicate e forti allo stesso tempo con le dita affusolate e mi avvolgevano completamente i polsi,il suo volto era stupendo e per un attimo lo paragonai a quello di un angelo,i tratti erano delicati,i capelli neri riccioluti con qualche ciocca boccolata che gli ricadeva su viso,le labbra carnose che avrebbero allettato qualsiasi ragazza,ma ciò che mi colpì maggiormente di lui erano i suoi occhi,di un azzurro intenso,profondo,ammaliatori,ed erano proprio quegli occhi che ora mi stavano guardando.Lo guardai intimorita e allo stesso tempo attratta e lui,cogliendo molto probabilmente la mia paura,mi sorrise e disse:<< Dove volevi andare dolcezza?Se pensi di scappare allora sei completamente fuori strada,perché io non ti lascerò andare tanto facilmente;ora che ti ho presa sei mia,solo e unicamente mia,ti ho cercato a lungo e ho vagato continuamente senza meta nell'intento di trovarti,affidandomi al mio istinto e ora che ti ho finalmente trovata dovrai restare con me per sempre >>.Al solo sentire le sue parole la paura aumentò ancor di più,volevo a tutti i costi scappare ma lui non mi lasciava via libera;allora incominciai a ribellarmi sempre di più, a colpirlo,ma i miei colpi sembravano non scalfirlo minimamente,persino quando gli diedi una gomitata allo stomaco,mettendoci tutta la forza che avevo,lui non mostrò neanche una smorfia di dolore,niente,sembrava quasi incapace di provare dolore.Dopo l ennesimo tentativo di liberarmi lui,improvvisamente,si irrigidii,tenendomi sempre stretta a lui,e piegò la schiena da cui vidi che,con mio grande stupore,stava uscendo qualcosa,qualcosa di scuro,che sembrava attaccato alla sua schiena,sentii degli strani scrocchi come quando mi faccio scrocchiare le dite delle mani.Non riuscivo a capire che cosa stava succedendo finché non vidi estendersi in tutto il loro splendore due possenti ed enormi ali nere,identiche a quelle del mio sogno,che dopo essersi aperte completamente si richiusero su di me e su quel ragazzo,rinchiudendomi in un bozzolo nero,distaccandomi dal mondo reale e da quel luogo magico che era il mare,per rinchiudermi in un luogo chiuso,oscuro,privo di vie d'uscita insieme a quel ragazzo che si trovava a pochi centimetri da me;nel buio delle sue ali non riuscivo a vedere nulla,nulla fatta eccezione per due occhi,che poco prima erano di un intenso azzurro,profondo come il cielo e il mare,ma ora incandescenti e rossi come il fuoco,ed erano quegli occhi che mi fissavano ardentemente quasi volessero uccidermi.... Scusate il ritardo ma questa scuola non mi ha lasciato in pace neanche per un momento,spero che vi piaccia questo nuovo cap,fatemi sapere con i vostri commenti se la storia vi piace oppure no e se vi va che io continui a scrivere il continuo oppure no,grazie dei mex ricevuti e dei commenti è sempre bello ricevere le vostre opinioni,al prox cap Baci mary

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Capitolo 4
*** Bacio dannato ***


Occhi di brace,rossi come il sangue ma seducente i e passionali,molti ne avrebbero avuto paura ma io al contrario ne ero attratta e affascinata;quegli occhi mi guardavano,mi scrutavano nell'oscurità delle sue ali con un intensità tale che i miei occhi faticarono a reggerne il peso.Non sapevo cosa fare,ero intrappolata,senza vie di fuga,con ragazzo di cui non so nulla e che non ha nulla di normale.La mia mente era un turbine di emozioni e pensieri che non riuscivano a trovare un nesso tra di loro,provai a farmi venire in mente qualche idea per tentare almeno di uscire da lì ma tutto sembrava inutile,la situazione in cui mi trovavo non mi consentiva di formulare qualche idea sensata,anzi,al contrario mi trasmetteva strane emozioni,sentimenti che non avevo mai provato prima,avvertivo dentro di me un forte desiderio di restare lì,dentro quel bozzolo,con le braccia di quel ragazzo avvinghiate intorno a me al tempo stesso quel briciolo di coscienza che mi era rimasta mi incitava a fuggire,ad allontanarmi da lui perché se non l avessi fatto ne avrei pagato le conseguenze.Non sapevo assolutamente cosa fare e lui,come se avesse capito cosa stavo pensando,mi sorrise ancora e questa volta notai qualcosa di diverso nei suoi occhi,erano diventati ancora più rossi e luminosi,nell'oscurità delle sue ali quegli occhi erano l unica cosa che potei distinguere chiaramente e,per l loro intensità,mi ipnotizzavano,impedendomi di distogliere lo sguardo,in un incanto senza fine.Non mi accorsi nemmeno che rispetto a prima lui si era avvicinato un di più a me,ferma,completamente fragile e indifesa dinnanzi a lui che continuava ad avvicinarsi pericolosamente a me,finché non senti il suo respiro sulla mia faccia e le sue labbra sfiorare le mie.A quel punto tornai immediatamente in me e,avendo capito le sue intenzioni,tentai di liberarmi e di urlare ma fui bloccato da lui che mi tappo la bocca con la sua.Lo stupore che mi pervase fu immenso,la prima cosa che pensai è,mi sta baciando,lui,un ragazzo che l unica posto in cui l ho visto è stato un sogno,mi sta baciando.Con quel poco di lucidità che mi rimaneva cercai di arretrare per liberarmi da quel bacio,ma quando lo feci lui mi segui con l bocca e riprese da dove aveva interrotto,provai a sottrarmi ancora ma quel bacio annullo in qualche modo ogni briciolo di lucidità in me e mi costrinse ad abbandonarmi a lui.Quel bacio era troppo bello e passionale m anche violento,come se lui bramasse le mie labbra da tempo,come se volesse togliermi l anima dal corpo per farla sua.Mi morse sensualmente il labbro inferiore e lo tirò a sé facendomi produrre un gemito di dolore che prontamente lui catturo con le sue labbra,le sue braccia che fino a poco prima mi stringevano forte per impedirmi di scappare ora erano più rilassate e mi avvolgevano la vita,lui mi strinse ancora di più a sé con fare possessivo,e per un attimo mi resi conto che anche le sue ali mi spingevano verso quel ragazzo,quasi volessero rendermi un parte di lui,fece aderire i nostri corpi e,interrompendo per poco il bacio,mi sorrise sghembo e mi bacio il collo per poi ritornare alle labbra;nell'impeto di quella passione non mi accorsi che le sue dita affusolate si stavano infilando sotto la mia maglia e,riprendendo il controllo di me,cercai di allontanarlo,spingendolo via con tutta la forza che avevo,riuscendo cosi a costringerlo ad arretrare e a ripiegare le sue possenti ali nere dietro di sé. Rimanemmo così fermi e in silenzio a guardarci per qualche minuti finché non gli chiesi:<< Perché,perché l hai fatto,io nemmeno ti conosco,ti ho solo visto nei miei sogni,sogni troppo reali per non essere veri e poi cosa sono quelle ali...?>>Gli disse tutto questo con rabbia,ma lui rimase lì in silenzio a guardarmi finché non gli domandai l unica cosa che mi ossessionava e che volevo sapere a tutti i costi: <> Spero che anche questo cap vi piaccia e spero di pubblicare a breve il seguito,grazie a quanti hanno letto e continuano a leggere la storia,fatemi sapere le vostre opinioni al riguarda e se avete qualche suggerimento sul seguito sono ben accolti. Bacio mary

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Capitolo 5
*** Rivelzione ***


Una domanda piccola che talvolta può apparire superficiale ma dietro alla quale si cela una grande verità che, di certo,avrebbe sconvolto definitivamente la mia vita.La paura era grande ,ma la curiosità insita nel mio animo era più grande e forte di qualsiasi altra emozione celata nel mio animo.A quella domanda lui rimase immobile dinnanzi a me,con gli occhi spalancati,quasi la mia domanda lo avesse colto alla sprovvista,come se si aspettasse che io già lo conoscessi,ma non era cosi.Io non sapevo nulla di lui,ero del tutto certa di non averlo mi visto,mai conosciuto se non nei miei sogni e questo non faceva altro che sorprendermi maggiormente.Io,sicuramente, non mi sono mai considerata una ragazza credente che ogni sogno,seppur banale,possa comunque tramutarsi in realtà;sin da piccola non ho mai sognato altro che lui,il ragazzo misterioso,il mio angelo custode in un certo senso,seppur nei miei sogni così come ho constatato prima,con grande stupore e timore,sono nere.Quante notti insonne per colpa dei miei sogni che,solo successivamente,sono giunta a concepirli come incubi,oscuri,perche intorno a me non vi era altro che oscurita,voci strane e incomprensibili,apportatrici di morte e di solore,che mi incutevano paura al mio animo,inducendolo ad arrendersi alla paura e alla morte imminente che sarebbe giunto se lui,l angelo dei miei sogni,non mi avesse presa prima dell impatto,belli perché ogni volta che sprofondavo nell oscurità c era sempre lui a salvarmi,a prendermi tra le sue forti braccia e a rassicurarmi con il calore del suo corpo e delle sue ali fino a volermi dire qualcosa che ogni volta non riuscivo a comprendere a causa del mio risveglioOra,però, l incubo si era trasmutato in realtà e lui,ora,era lì che,dopo avermi fissato a lungo tra lo stupore e la apprensione,mi sorrise maliziosamente e,in quel momento,potetti confermare con certezza che il suo sguardo mi parve quello di un famelico cacciatore che,dopo un interminabile caccia,ha finalmente trovato la sua preda ed è desideroso di farla sua.Mentre ero assorta da tale pensiero non mi accorsi che si era avvicinato pericolosamemte a me,le sue ali erano sempre ripiegate dietro di sé,i capelli aricciati in morbidi boccoli erano scompigliati dalla a me familiare brezza marina,gli occhi,prima di un intenso rosso sangue,capaci di terrorizzare chiunque osi guardarli,ora erano tornati azzurri e mi fissavano con intensa profondità quasi volessero scavare dentro di me,nel mio animo,alla ricerca di qualcosa che forse la mia stessa coscienza vuole tenere all oscuro da tutti compresa da me stessa.A pochi centimetri dal mio volto mi rispose con sorriso malizioso:<< Sei perspicace,e io adoro le persone come te,ma riguardo alla tua domanda in effetti è vero,ho omesso una presentazione che credo di doverti,il mio nome è Axel e...sono il tuo demone >>.Alla sua risposta paura e curiosità mi invasero inducendomi a balbettare un semplice <>,alla mia reazione,lui proseguì dicendo in maniera seducente:<< Si ma non temere,non sono venuto per farti del male,almeno non ancora,bensi sono venuto per farti mia,tu mi appartieni sei mia e solo mia Melissa! >>Sentimenti forti di cui non comprendevo il significato cominciarono a radicare in me,inducendo il mio cuore a battere rapidamente e il mio corpo,invece,a tremare,consapevole ora di chi avevo dinnanzi a me.Un demone,e ciò che mi sconvolse di più fu che il destinatario del mio primo bacio era lui,si perché il mio bacio mi è stato rubato con l inganno e per di più da un demone. SKUSATE IL RITARDO MA NON SONO RIUSCITA AA CONTINUARE LA STORIA SIA PER LA SCUOLA SIA PERCHE NON ERO CONVINTA CHE LA STORIA VI STESSE PIACENDO E SE VOLETE CHE IO LA CONTINUI,VI PREGO ALLORA DI FARMI SAPERE I VOSTRI PARERI ANCHE I GIUDIZI NEGATIVI SONO BEN ACCOLTI, ALLA PROX E CHISSA COSA SUCCEDERA BACI MARY 😜😘

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Capitolo 6
*** Il cacciatore e la preda ***


Un demone,una creatura leggendaria di cui si conosce l’esistenza ma non l’aspetto;tutto ciò che sapevo di loro erano solo delle storie raccontatemi a catechismo che mi inducevano fin da piccola a immaginarli come degli essere brutti,muniti di artigli affilati,denti aguzzi,ali grandi da pipistrello e occhi rossi come il sangue.Finora solo su una cosa avevo indovinato,i suoi occhi,ora di un intenso azzurro,erano rossi,rossi come il fuoco che sento ardermi dentro nel momento stesso in cui lo guardo.Dopo quella rivelazione non sapevo più cosa dire,non sapevo se provare paura oppure attrazione nei suoi confronti,già perché nonostante ora sapessi chi avevo di fronte non potevo non esserne attratta;credo che chiunque sia stato al mio posto avrebbe provato quel forte magnetismo che,anche contro la tua volontà,ti porta ad abbandonarti a lui,così come una preda,consapevole del rischio a cui incorre,si lascia comunque persuadere dal suo cacciatore pronto in qualsiasi momento a divorarla.Mentre mille pensieri invadevano la mia testa non mi accorsi che il demone si era riavvicinato pericolosamente a me e,continuando a fissarmi intensamente negli occhi,mi tese una mano e,senza smettere di staccare gli occhi da me,mi disse con la voce più sensuale che abbia mai udito: << Vieni con me Melissa,non farmi aspettare ancora a lungo,sono decenni che ho atteso la tua venuta e ora che sei qui non intendo lasciarti andare tanto facilmente,tu mi appartieni e volente o nolente verrai con me in un luogo dove nessuno potrà più trovarti,sarà come se non fossi mai esistita,nei cuori di coloro che ti hanno conosciuta la tua immagine svanirà e loro non ricorderanno più nulla di te,quindi fai la brava e seguimi da brava ragazza  >> .Ancora abbindolata dal suo sguardo,stavo per afferrare quella mano invitante finchè un barlume di lucidità non mi riscosse portandomi alla mente le sue ultime parole: “ Nessuno ricorderà più nulla di te… “ ;compresi allora che se fossi andata con lui nel luogo dove mi voleva portare tutti si sarebbero dimenticati di me,mia madre,mio padre e soprattutto le mie amiche,no!non volevo che ciò accadesse e per di più non volevo andare con un mostro come lui,un demone sotto le sembianze di un angelo,non potevo.Di scatto ritrassi la mano che gli stavo porgendo un attimo prima come se fossi in trans e,voltandomi rapidamente,cercai di fuggire mettendo quanta più distanza possibile tra me e lui.Sentivo i miei piedi affondare nella sabbia e i granelli infilarsi nelle mie ballerine mentre il vento salmastro mi scompigliava i capelli facendoli ondeggiare all’indietro come le onde del mare.Mentre mi dirigevo verso le scalette,scavate nella roccia da cui si accedeva al mare,mi voltai per vedere se mi stava seguendo e,con mio grande sollievo,non vidi nessuno;rincuorata da ciò,mi fermai alla base delle scalette per riprendere fiato ma,non appena sollevai lo sguardo,lo vidi lì,sulla cima delle scalette,appoggiato a uno dei pali della luce,con fare tranquillo,per niente affaticato a differenza mia:aveva le braccia incrociate al petto,gli occhi che mi squadravano dalla testa ai piedi e un sorriso beffardo stampato in volto.In quel momento non sapevo cosa fare,le scalette erano l’unico punto di accesso e di uscita dalla spiaggia e,con lui che mi bloccava la via,mi sentivo davvero in trappola.Fu un attimo che lui abbandonò la sua posizione per dirigersi verso di me con aria sicura e disinvolta,io indietreggia quanto bastava per inciampare con la mia solita fortuna su un pezzo di tronco di albero portato lì dal mare di sicuro quando c’era l’alta marea,e cado rovinosamente per terra.Lui si avvicina fino a sovrastandomi con la sua altezza per poi abbassarsi e sussurrarmi a qualche millimetro di distanza dalla mia bocca: << Basta fuggire,piccolo agnello indifeso,perché ovunque andrai il lupo ti troverà sempre e ti sbranerà tra le sue fauci…>> SCUSATE LA LUNGA ATTESA PUTROPPO HO AVUTO UM PO DI PROBLEMINI SPERO K ANKE QST KAP POSSA PIACERVI E VOGLIO PROVARE A FARE QLKOSA DI NUOVO,VISTO K ULTIMAMENTE NN SAPEVO KOME PROSEGUIRE LA STORIA HO BISOGNO DEL VOSTRO SOSTEGNO QNDI IN BASE AI VOSTRI LIKE E COMMENTI,DI KUI SN GRADITE ANKE LE CRITIKE,TROVERO L ISPIRAZIONE X KONTIMUARE,NN ODIATEMI X QST È SL UN MODO X INKORAGIARMI A KONTINUARE,INOTRE VI RINGRAZIO DI KUORE X I PRECEDENTI KOMMENTI E LIKE, A PRESTO..... ARTEMISHUNTER98

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Capitolo 7
*** Passione oscura ***


Il respiro mi si mozzo nel momento stesso in cui udii le sue parole e ne compresi il significato:io ero la ragazza umana,debole e fragile come una preda ai suoi occhi,lui invece era il predatore,astuto,famelico,magnetico e soprattutto spietato.Non avrebbe esitato a uccidermi,dopotutto era un demone;da quanto ne sapevo i demoni sono crudeli,non esitano a uccidere,non mostrano pietà per nessuno neanche per un loro simile,quindi mi sembra naturale che anche lui non avrebbe esitato ad uccidermi non appena ne avrebbe avuto occasione.Tale convinzione però venne meno non appena,come se mi avesse letto nella mente,lo sentì pronunciare: << Se credi che ti ucciderò ti sbagli di grosso;è vero potrei farlo,potrei ucciderti così facilmente e rapidamente che tu neanche te ne accorgeresti,ma a quale scopo,tu scompariresti di nuovo e io dovrei attendere ancora millenni prima di poterti ritrovare,senza dimenticare il fatto che io ti voglio con me,io voglio solo che tu sia mia,è tanto da chiedere Melissa,dopo tutta l'attesa che ho dovuto patire per poterti ritrovare è tanto chiederti di stare con me per sempre,di venire via con me in un luogo dove non potrai più soffrire,dove ogni dolore e sofferenza per te diverranno solo un lontano ricordo.Smettila di opporti e seguimi Melissa,Seguimi... >>Quest'ultima parola sussurratami all'orecchio mi provocò brividi su tutto il corpo,annebbiandomi la mente,e costringendomi a non opporre resistenza.Così quando lui annullò quella poca distanza che separava le nostre bocche io non opposi resistenza,bensì chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare da lui e dal calore che il suo corpo emanava.Era impossibile descrivere le sensazioni che riusciva a trasmettermi con quel bacio,prima dolce e delicato,per poi divenire vorace e passionato.Quello era il secondo bacio che avevo ricevuto da quel demone,più ardente del precedente,quasi che lui volesse risucchiarmi via l'anima dal corpo per poi farla sua;la sua bocca premeva contro la mia togliendomi il fiato,mi succhiò il labbro inferiore per poi morderlo con i suoi denti di cui notai due canini dalle punte accuminate.Si scostò da me per guardarmi negli occhi e,con un sorriso maligno,notò che io ero immobile,i miei occhi si riflettevano nei suoi ma erano scuri,spenti,come se qualcosa li offuscaste e con essi anche la mia mente.Ritornò a prendere possesso delle mie labbra per poi scendere lasciandomi una scia di baci,fino a fermarsi all'incavo del mio collo,i suoi capelli mi solleticavano la pelle,mentre i suoi baci mi trasmettevano brividi lungo tutto il mio corpo. Mentre ero presa da quest'ultimi non mi accorsi del piccolo morso che i suoi denti stavano lasciando sul mio collo,quasi volesse lasciare un marchio a simboleggiare che io gli appartenevo.Gemetti di dolore finchè lui non si scostò tornando a baciarmi sulla bocca.Le sue mani mi avvolsero la vita,stringendomi a lui che,scostandosi di poco,mi sussurrò a fior di labbra di toccarlo,quasi come fosse un comando a cui io,con mio grande stupore,ubbidì.Gli misi le braccia intorno al collo per poi infilargli le mani tra i capelli,di cui godetti la morbida consistenza.Nell'impeto della passione non mi accorsi che lui mi aveva presa in braccio,senza mai staccare le labbra dalle mie.Con la mente offuscata non riuscì ad accorgermi di nulla finchè,scostandosi per baciarmi dietro l'orecchio non sentì in un fievole sussurro: << E ora di andare...>>Di impeto mi riscossi da quella trans da cui,una parte di me,forse quella più profonda e oscura,non sarebbe mai voluta uscire e mi dimenai furiosamente tra le sue braccia con il risultato di fargli perdere l'equilibrio e cadere sulla sabbia.Me lo ritrovai sopra di me che cercava di bloccarmi,immobilizzandomi le braccia;mi prese un braccio e me lo portò sopra la testa facendo la stessa cosa con l'altro:aveva una forza incredibile data la facilità con cui mi teneva bloccata sulla sabbia nonostante io mi dimenassi.Nonostante i miei tentavi finì con l'arrendermi alla sua forza tanto che lui mi guardò e,foderando un sorriso vittorioso,mi disse: <>Dopo aver detto ciò lo vide avvicinarsi lentamente al mio volto,i suoi,che prima mi stavano fissando con così tanto desiderio,ora erano rivolti alle mie labbra;lo vide passarsi la lingua sulle sue e,comprendendo ciò che voleva fare,mi venne in mente un idea:con un rapido scatto annullai la distanza che separava le sue labbra dalle mie e lascia che lui si abbandonasse alla passione.Mentre mi bacia con impeto,mi accorsi che la presa sulle mie braccia si era allentata fino a sciogliersi del tutto consentendomi.Lui portò le sue mani sui miei fianchi mentre io affondai una mano nei suoi capelli mentre con l'altre presi un po' di sabbia senza che lui se ne accorgesse.Dopo ciò mi scostai di lui mettendogli la mano libera sulla guancia e accarezzandola dolcemente facendogli credere che avessi ceduto a lui;lui mi guardò e,con occhi colmi di desiderio,notai che era sul punto di dirmi qualcosa quando io,rapidamente,lanciai nei suoi splendidi occhi color del mare la sabbia che avevo raccolto,facendolo allontanare di scatto e dandomi la possibilità,in quel piccolo arco di tempo di poter fuggire.Rapidamente mi alzai e risalii le scalette per poi correre via,lontano dal mare,ma soprattutto lontano da lui.Nell'impeto della corsa riuscì a sentire chiaramente: << Corri finchè puoi,nasconditi,cerca rifugio dietro una maschera,sarà tutto inutile io ti verrò a cercare e,quando ti avrò trovata,non potrai più sfuggirmi,sarai in trappola e sarai mia! >>

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