The Death

di TheTooDarkLordTwo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** introduzione (Genesi) ***
Capitolo 2: *** l'orfana dai capelli rossi ***
Capitolo 3: *** sogni e realtà ***
Capitolo 4: *** l'assalto al Palazzo del tempo ***
Capitolo 5: *** The fear ***
Capitolo 6: *** la minaccia ***
Capitolo 7: *** la battaglia del portale ***
Capitolo 8: *** The time ***
Capitolo 9: *** capitolo speciale ***



Capitolo 1
*** introduzione (Genesi) ***


Miliardi di anni fá, alcuni esseri incredibilmente potenti vagarono senza vita per l'universo, la nostra storia comincia nel momento del loro risveglio.  Come bambini appena nati, non sapevano chi o cosa gli avesse creati,e quale fosse il loro scopo su questo mondo.
vagarono per secoli alla ricerca di risposte...
Inventarono un linguaggio simile al nostro... si dettero dei nomi:
Jonas,Zeus e Sheeva erano i nomi da loro scelti.
Durante il loro infinito vagare questi dei trovarono qualcosa di strano su di una stella: un braciere gigantesco,
La fiamma celeste che vi ardeva era simile all'energia che scorreva nelle vene degli dei; così, combattendo contro l'ostile clima della stella lo recuperarono, gli dei scoprirono come  utilizzare il potere del braciere a loro piacimento... così a Jonas venne un idea: creare un pianeta in cui vivere.
Spostarsi di pianeta in pianeta era estenuante, ma lo era di più non avere un posto da chiamare casa.
Ci provarono per anni e anni...ma senza alcun risultato.
Alla fine in preda all' ira Jonas scagliò via una scintilla del braciere e lo stesso fece Zeus. le due scintille si scontrarono e dall'esplosione nacque una piccola palla di terra incandescente. Zeus fornì la sua energia alla palla ogni giorno per millenni, alla fine, quello che consideravano un errore, cominciava a diventare un pianeta.
 divenne gigantesca, e gli altri Dei nell' attessa che la loro casa fosse completa, continuarono a sperimentare con l'energia del braciere, scoprirono così  che combinando alcuni elementi presi da altri pianeti con le fiamme  del braciere potevano creare elementi nuovi, come l'aria e l'acqua che utilizzarono per modificare il pianeta incandescente e renderlo un posto ospitale.
Quando tutto fu pronto questi esseri cominciarono ad abitare in pace il loro pianeta, finché qualcosa di strano accadde:
Scoprirono che la "terra" su cui vivevano, era direttamente collegata al braciere dell' eternità.
I venti cambiavano così come lo faceva la fiamma, i terremoti colpivano quando la fiamma oscillava, e il pianeta progrediva in bellezza e vegetazione quando la fiamma era tranquilla.
Gli dei si accorsero subito del fatto che la vegetazione avesse un dono: tutte le piante avevano un briciolo del potere della fiamma dell' eternità.
Questa energia poi, si trasmise anche nelle acque.
Qui, gli dei furono testimoni di una cosa che non avrebbero mai immaginato:
L'acqua primordiale stava dando vita a qualcosa: degli esseri viventi.
Da piccoli batteri questi divennero esseri microscopici, poi, creature simili a pesci.
Queste creature sbocciarono per tutti i mari, e diventarono sempre più intelligenti e abili, finché avvenne ciò che possiamo considerare il nostro inizio:
Questi esseri si evolvettero sempre di più, fino a diventare anfibi, e poi terrestri.
tanto che per gli dei la situazione divenne insostenibile...
Finché abitarono le acque, gli dei avevano sempre fatto in modo che le anime di questi piccoli esseri tornassero nella fiamma da cui si erano generate, ma adesso erano troppi da poter gestire,
Quindi ebbero un idea...
Usare le fiamme del braciere  per creare esseri a propria immagine e somiglianza e metterli ad amministrare la vita sulla terra.
In primo luogo l'idea fu subito scartata: avevano creato altra vita per sbaglio, e non sapevano cosa sarebbero diventate quelle creature, sarebbero potute essere pericolose per loro stessi.
Inoltre, non avevano mai creato direttamente la vita, e non vi era sicurezza sul risultato.
Gli dei hanno sempre avuto il libero arbitrio e sono sempre stati d'accordo perché fratelli, ma se gli esseri creati si fossero rifiutati di collaborare?
Nonostante la loro prima avversità a tale idea, una piccola riflessione dette loro una svolta: l'esistenza degli dei era dovuta al fatto che qualcuno li avesse creati.
Se avessero smesso di supportare queste creature, si sarebbero estinte, e il senso stesso anche se autoimposto della loro esistenza sarebbe andato perso.
Così alla fine si convinsero:
Crearono altri esseri, ma meno potenti, in caso di ribellione e senza l'abilità di interagire direttamente con la fiamma.
Vennero chiamate entità. 
In particolare ne vennero create due con la stessa scintilla, infatti si assomigliavano e venivano considerati fratelli.
Decisero di chiamarsi Xantia e Yertron.
Gli dei lasciarono libere le entità nel mondo, per poterlo osservare, capire, studiare e compatire.
Il giorno decisivo, arrivò dopo qualche decennio:
Gli dei chiamarono a raccolta le entità e Jonas disse: «siete stati creati per amministrare la vita sulla terra, ma voi in quanto esseri intelligenti, non siete uguali.»
Zeus continuò: «sarebbe un errore assegnarvi ruoli alla cieca, se sbagliassimo, sareste costretti a fare qualcosa che non volete fino alla fine dei tempi.» 
Concluse Sheeva: «vi verranno assegnati dei poteri a seconda di come vi comporterete in una prova; abbiamo scoperto che per ogni uso sbagliato della fiamma, questa ne alimenta una seconda, la fiamma viola, fatta di energia negativa, essa non produce niente di buono, infatti le creature, che ne sono derivate sono fameliche e spietate, li abbiamo denominate demoni.»
«usando l'energia negativa del braciere abbiamo creato alcuni demoni.
Essi attaccheranno degli alberi e tenteranno di mangiarne i frutti.
Ad ognuno di voi verrà assegnato un albero che dovrete proteggere a qualsiasi costo, e un avvertimento: NON MANGIATE I FRUTTI DEGLI ALBERI A VOI ASSEGNATI.
Sono pregni di energia negativa, e vi corroderanno dall'interno.
Cominceremo quando si vedrà di nuovo il sole.» 
Xantia e Yertron passarono la notte attorno al fuoco, Xantia per prepararsi alla imminente sfida, costruì un'arma, composta dal ramo di un albero e una pietra affilata sulla punta, volta al lato destro del manico.
«chissà cosa volevano dire i vecchi...»
Disse Yertron rompendo il silenzio.
«non chiamarli così...in fondo cos'altro vuoi fare,rimanere a guardare i pesci nuotare?»
Rispose Xantia
«no fratello mio...voglio un pó di libertà!  Quanti giri ha fatto il sole da quando siamo stati creati?
E siamo già in grado di fare ciò che questi stupidi animali possono  solo sognare di fare...e loro ci hanno messo molto tempo per diventare ciò che sono!
Perché gli Dei non danno a noi il controllo del pianeta e non riciclano queste bizzare e inutili creature...?
Perché hanno paura! Preferiscono dominare su esseri deboli, in modo che quando non li andranno più a genio potranno spazzarli via e ricominciare.»
«Yertron...gli dei esistono da millenni, sanno quello che fanno.»
«Xantia...tutto ciò di buono che hanno creato lo hanno ottenuto per sbaglio...i loro più grandi vanti sono i loro più grandi errori.»
«spesso ciò che di più bello ci succede, non è una cosa intenzionale, e proprio questo che lo rende eterno: non si può replicare, perché non lo facciamo consciamente.»
Disse Xantia porgendo un' altra delle sue armi al fratello.
«cosa è?»
Disse Yertron afferrandola ed esaminandola.
«Qualcosa che penso ci darà un vantaggio contro i demoni domani.»
«ti ringrazio fratello, ma questi demoni saranno al massimo animali più grossi, niente che possa preoccuparmi.»
«Beh, io ho fatto la mia parte, adesso meglio dormire.»
«Fratello, sei un'entità, sei interamente fatto di energia non hai bisogno di dormire, non sei una di quelle bestie.»
«lo so, ma così mi perderei una parte di mondo.»
Anche Yertron si stese a guardare il cielo stellato.
«adesso che sei per terra e vedi le cose dal loro punto di vista, non ti senti meglio?»
Chiese Xantia.
«Sono fatto della stessa energia di quelle stelle Xantia, non ho bisogno di guardarle per sentirmi qualcuno.»
Voltando la testa però si accorse che il fratello già dormiva.
«eh, il solito.»
Il giorno dopo la prova ebbe inizio...
Xantia prese la sua arma simile ad una falce e si posizionó di fronte all'albero da proteggere.
Accanto vi era l'albero di suo fratello, appena si posizionò davanti, i due si intesero con uno sguardo.
 i demoni arrivarono dopo poco, erano esseri somiglianti alle entità ma con alcuni arti di animali, i loro occhi rossi, incutevano paura ai due che non avevano mai visto niente del genere.
 Xantia ingaggió una dura lotta contro di essi,e dopo quasi un'ora
di combattimento frenetico, ne uscì solo con qualche ferita.
A Yertron invece le cose non andarono allo stesso modo.
Venne ferito gravemente dai demoni e chiamò l'aiuto del fratello che senza esitare si precipitò.
«NO!»
La voce di Sheeva lo fermò.
«non puoi interferire con le prove altrui.»
Xantia rimase quindi immobile.
«NON ASCOLTARLI! AIUTAMI!»
Xantia rimase immobile e tremolante davanti al fratello in fin di vita...
«mi...mi dispiace...»
 Yertron riuscì a togliersi i demoni di dosso, e strisciando si avvicinò ai frutti dell' albero... 
«non me ne andrò per colpa di qualche stupido animale...»
Ne prese uno... lo magiò.
le ferite, dalla quale uscivano sprazzi di luce bianca, dovute all'energia della fiamma di cui era fatto il suo corpo scomparvero all' istante e fu avvolto da una energia viola, i suoi occhi divennero rossi lampeggianti.
 distrusse i demoni con gran facilità...
«li farò fuori tutti...ma prima ho bisogno di tutta l'energia possibile.»
Yertron avanzò verso l'albero del fratello.
«no...no...»
Xantia provò a fermarlo, ma con un colpo della sua falce Yertron lo tolse di mezzo.
«sei solo un traditore.»
Non appena afferò uno dei frutti, il fratello con un colpo lo fece volare via dalla mano.
«non sei in te, e non ti permetterò di farti ulteriormente del male.»
Yertron lo colpì con un fendente, Xantia rispose con la sua falce.
«SPARISCI!»
«senza di te non me ne vado!»
I due fratelli cominciarono a combattere senza sosta...
Il loro combattimento li portò in una  zona con numerosi laghi di lava incandescente.
«qui è pericoloso...avanti, smettila!»
Il fratello scagliò Xantia al tappeto.
«Non finché non avrai ciò che meriti.»
Yertron provò a colpire il fratello che però rotolò via, con la falce incastrata nel terreno Yertron era un bersaglio facile, e infatti Xantia lo colpì scagliandolo in uno dei fiumi di lava.
«no...no...cosa ho fatto?!»
Mentre veniva trasportato via Yertron con le sue ultime forze urlò «SEI TROPPI BUONO PER QUESTO MONDO, NON DURERAI NULLA SENZA DI ME!!!» prima che gli dei potessero prenderlo in custodia.
Jonas assegnò i  poteri a tutte le unità, poi arrivò il turno di Xantia.
«sei stato veloce,preciso e inarrestabile...proprio come la morte.»
un fascio di luce colpì Xantia e gli donó un'armatura e una nuova falce metallica.
«d'ora in poi tu sarai Teadh.
L'entità della morte.
Quando ci sarà qualcuno in fin di vita, non dovrai far altro che schioccare le dita...anima e corpo dell'individuo si separeranno.»
Xantia tirò su il cappuccio della sua nuova armatura, così facendo, il suo corpo divenne scheletrico, poi si specchiò in uno stagno.
«no...no...voglio essere testimone della vita degli esseri che proteggo, non voglio portargliela via...«
«invece sono più che sicuro che sarai all'altezza del compito...»

Io sono Teadh. 
La morte.
Nessuno può vedermi...
Nessuno può sentirmi...
Ma prima o poi tutti mi incontreranno.

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Capitolo 2
*** l'orfana dai capelli rossi ***


Sono passati migliaia di anni da quando Xantia ha assunto il ruolo di Teadh.
Adesso la terra era abitata non più solo da animali e esseri primitivi, ma soprattutto da umani.
Il lavoro per Xantia era diventato molto più difficile...ogni qualvolta schiocca le dita un essere umano sarebbe morto.
Xantia non sopportava le grida, i lamenti e i pianti dei conoscenti della vittima;
L'unica cosa che riusciva a dire è: "lo faccio per il tuo bene. "
Ma sapeva benissimo che non era vero...la morte non può essere di consolazione a nessuno.
Quando non é impegnato a cacciare  qualcuno, gli piace girare per la città.
il suo amuleto fatto appositamente dagli Dei, lo rende invisibile agli occhi degli umani e fa si che ciò che dice non possa essere sentito da loro.
Era una giornata stupenda. 
Il sole irraggiava le strade trafficate, ma sembrava che a nessuno interessasse.
Tutti andavano da una parte all' altra della città, chi per lavoro, chi per fare compere...nessuno a parte Xantia si fermava a guardare quanto fosse bello il cielo quella mattina.
Erano tutti troppo presi a guardare cose che avrebbero potuto guardare un altro giorno, presi dalle loro attività come se si dovesse morire domani, e quando saranno in punto di morte é come se non avessero mai vissuto.  
Si chiedeva se qualcuno la pensasse come lui o se amava una razza vuota.
Beh...una persona c'era, qualche Palazzo più in la alla sede di un famoso giornale.
Una ragazza di nome Marylin lavorava ad un articolo senza sosta da due ore ormai,quando arrivò il suo capo: Sandra, sbattendo una montagna di fogli sul tavolo.
《Marylin,tutti questi pronti entro le cinque.》
《Ma ho quasi finito di...》
《Non mi interessa,e vedi di sbrigarti!》
La ragazza, una ventiseienne dai folti capelli rossi, ha passato la prima parte della sua vita in un orfanotrofio non avendo mai conosciuto i suoi genitori.
Lì le giornate non passavano di certo con tranquillità in quanto l'interrogativo su chi potessero effettivamente essere i suoi genitori la accompagnarono per tutti quegli anni.
Una volta finite le scuole obbligatorie la ragazza, particolarmente nota per la sua bravura, vinse diverse borse di studio e divenne giornalista in tempo record.
Di certo però, lavorare alle dipendenze di un' altra persona che non è proprio il massimo come gentilezza non era il suo più ambito sogno.
Marylin era rimasta lì davanti alle scartoffie per tanto tempo, era l'unica in ufficio ormai.
Dopo aver finito di mettere in ordine la sua perenne disordinata scrivania,  si avviò verso casa come ogni giorno...ma poi si fermó.
Guardó il cielo.
Era una bellissima giornata, che senso aveva annegarsi nella solitudine di casa? Non c'era nessuno ad aspettarla in ogni caso.
Si sedette su una panchina a guardare l'orfanotrofio in cui era cresciuta.
Guardó i bambini dietro il cancello giocare, incuranti di chi o cosa li avesse messi al mondo. 
A loro non interessava, invidiava il loro vivere con spensieratezza.
poi vide una bambina da sola che piangeva.
Marylin si ricordó di tutti i giorni passati a piangere all' orfanotrofio. 
Si sentiva sempre sola, e consapevole di quella solitudine decise di rendere la giornata migliore a quella bambina.
Cosí Marylin si avvicinó  e le chiese:
《 Perché piangi? 》
《 ...a nessuno interessa davvero qualcosa di noi...io non voglio più stare qui...ma tu sei grande, non puoi capire.
I grandi non mi capiscono mai. 》
《 Beh, io ti capisco e come.
Anche io sono cresciuta qui, sai? Come ti chiami?》
《Mi chiamo Judy》
Rispose la bambina asciugandosi le lacrime...
《 Judy,é una giornata troppo bella per essere tristi.
Adesso magari vedi solo cose negative qui, ma a volte ho nostalgia di questo posto...ti insegno un trucco:
Se sei triste, guarda il cielo.》
Dette una carezza alla bambina attraverso il cancello che la separava, dopodiché continuó sulla sua strada.
Nonostante il mondo spesso le fosse avverso, Marylin faceva di tutto per rendere la vita migliore agli altri, non riusciva a trovare altro senso a la sua vita, ed infatti, odiava l'ingiustizia e la prepotenza.
Difatti, stava per essere messa alla prova:
Ad un certo punto la rossa udì un grande boato e vide molte persone scappare via in preda al panico.
poi una seconda esplosione, fece cadere dei detriti su di lei immobilizzandola.
Alzò lo sguardo, e non credette ai suoi occhi:
dei demoni dalla forma rettiliana stavano facendo a pezzi la città. 
Erano capitanati da un demone con un aspetto si rettiliano, ma era molto più grosso dei suoi servitori.
non aveva notato la presenza di Marylin, e quindi ordinò ai  suoi demoni:
《Dobbiamo andare al vecchio orfanotrofio.
 Il capo vuole prendere dieci bambini, dobbiamo prenderli VIVI!
Se é vero ciò che dice il capo, le loro anime ci saranno  molto utili...
Alcuni di voi rimangano a guadia del portale, qualche umano idiota potrebbe entrarci!》
Marylin tentava di togliersi di dosso le macerie che la bloccavano,ma senza successo. 
Ad un certo punto un teschio fiammante si schiantó a terra esplodendo,lasciando sbigottiti i demoni di guardia.
Poi arrivò Teadh.
A quel punto capirono che il teschio fiammante era una delle sue armi,e lo attaccarono.
Teadh prese la sua falce e tagliò a metá uno dopo l'altro i demoni, che caddero a terra agonizzanti, poi Teadh li uccise con uno schiocco di dita.
Marylin notando l'entità gridó:
《Ehi! Ehi tu! Aiutami per favore! 》
Teadh si guardó attorno, non c'era nessuno...era impossibile che stesse dicendo a lui,
il suo amuleto era attivo, non poteva vederlo! 
Poi Marylin continuó:
《Ehi! Dico a te! 》
Teadh si indicò spaesato.
《Si, Tu! Chi altro sennò!》
Teadh si avvicinò lo stesso e la tiró fuori. 
《perché ci hai messo tanto?》
《Ma tu...come fai a vedrmi? 》
《 Con...gli occhi...? 》
《 Non dovresti riuscire a farlo.》
《Sei vestito come un metallaro...e hai una falce enorme! Ti noterebbero ovunque! 
sei un cosplayer? Beh quella falce di certo è vera per quello che hai fatto a quelle lucertole ambulanti...ma tu...chi sei? 》
《Non scherzare...mettiti al sicuro...》
《Cosa? Nono...io devo andare all'orfanotrofio! Quei cosi brutti volevano rapire dei bambini! 》
《Heh.
Tipico di Garzett.》
Prima ancora che Teadh potesse dire qualcosa Marylin salì sul suo scooter e si mise in viaggio.
《 ASPETTA! Dove credi di...?
Oh, dannazione. 》
Negli anni, Teadh aveva seguito un addestramento speciale per il suo ruolo:
Aveva imparato tecniche di combattimento con il suo arsenale, e muoversi con grande agilità nonostante il peso del suo equipaggiamento.
Infatti Teadh non è solo l'entità della morte, ma anche guardia degli dei.
Spostandosi a grande velocità raggiunse l'orfanotrofio trovandoci esattamente chi si aspettava di trovare.
《Garzett.》
Disse Teadh tirandosi su il cappuccio passando nella sua forma scheletrica, e impugnando la falce.
《Teadh.》
Disse Garzett Affilando gli artigli.
Le tensione venne interrotta dal suono dello scooter di Merylin che si faceva sempre più vicino.
《Ti prego, dimmi che non hanno fatto del male a nessuno...》
Il demone rettiliano con un solo colpo distrusse lo scooter facendo rotolare via la conducente.
《Oh no!!! Quello era del mio capo! Adesso mi ammazza!》
Garzett la prese per gola e disse:《sempre se non lo faccio prima io!》 E Teadh lo colpi!
《Quello che uccide la gente qui sono io. Hai cinque secondi per dirmi cosa ci fai qui Garzett.》
《Heh, lo sai come vanno le cose per noi demoni, facciamo un piccoli favore a qualcuno più in alto...e lui ci ripaga.》
《Meglio che tu mi dica chi è, se non vuoi che finisca come la scorsa volta...》
《HAI AVUTO SOLO FORTUNA! ADESSO LA PAGHERAI!》
Garzett con i suoi artigli si scagliò su Teadh, ma lui prontamente con la sua falce deviò i colpi, per poi contrattaccare  ma la falce di Teadh, non riusciva a scalfire la pelle di Garzett.
《Le mie scaglie sono più dure dall'ultima volta ahahahah》
《Meh. Rimani un nemico mediocre.》
《Cosa hai detto!?》
Garzett prese a colpirlo con una scarica di colpi che Teadh riuscì però a schivare, sapeva che il suo nemico non era proprio una cima, e per questo lo provocò, ma non sarebbe resistito per sempre, quindi doveva trovare al più presto un modo per penetrare nella pelle del nemico.
Garzett con l'ultimo colpo riuscì a scaraventare Teadh in una macchina. 
《é ora della rivincita.》
Ma venne colpito da una pietra.
Voltandosi, Garzett vide una Marylin immobile.
《...Ehi, volevo rendermi utile...》
Cosí Garzett con l'intento di mangiarsela viva apri la bocca per sbranarla.
Teadh osservò l'interno della sua bocca e notò che era sprovvista di squame protettive, così ne approfittò per infilare la lama della falce nella sua  bocca, sgozzandolo dall'interno.
quando Teadh schioccò le dita, Garzett cadde a terra privo di vita.
 《3-0 per me, Garzett.》
Marylin abbracció Teadh per gratitudine.
Teadh per la prima volta in milioni di anni si sentì soddisfatto.
Ma poi se la staccó di dosso.
《Dimmi la verità...chi sei e come fai a vedermi?》
《Mi chiamo Marylin e ho gli occhi.》
《Sul serio...non dovresti né vedermi né sentirmi. 
Sai almeno chi sono?》
《Mhhhhhhh...aspetta tu sei il ragazzo che sputa sempre nel caffè di Sandra? Ti stimo! Ah,no...lo hanno trasferito...non lo so...illuminami.》
 Teadh guardò l'altra in modo strano.
《Ehi non guardarmi così, quello strano qui sei tu...》
《Facciamo una camminata, ho bisogno di chiederti alcune cose, ma non parlarne con nessuno!》

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Capitolo 3
*** sogni e realtà ***


Dopo lo scontro Teadh prese Marylin e la portò sulla cima del giornale per cui lavorava, aveva un sacco di domande da farle...
《Ciò che sto per dirti ti lascerà un po’ sconvolta...beh, vedi...gli dei esistono...TUTTI gli dei...e hanno creato me per...porre fine alla vita di coloro che hanno esaurito il tempo sulla terra....》Marylin lo guardò con una faccia triste
《So che non è il lavoro più felice del mondo, ma qualcuno dovrà pur farlo… 》
《Ma se davvero sei..."la morte"...beh...fa qualcosa per dimostrarlo…》
《Vedi quel cane?》disse Teadh indicando l’animale dall’altra parte della strada, era magro e sporco e non aveva un bell’ aspetto
《Oh, mio dio poverino....》
《Avrei dovuto schioccare le dita già qualche minuto fa...posso ritardare solo altri due minuti. 》
《E se schiocchi le dita...?》
《Muore.》
《Beh ,allora non farlo!》
《Non posso, l'equilibrio della fiamma dell' eternità potrebbe scombussolarsi e distruggere questo universo, se l'anima di un qualsiasi essere, anche il più piccolo non ritorna alla fiamma.》
《Oh...》
Marylin dispiaciuta guardò quel cane come se volesse salvarlo con lo sguardo; poi Teadh schioccò le dita.
E il cane si stese chiudendo gli occhi per sempre...
《Scusami non c’è la faccio a guardare…》
Marylin abbracciò  Teadh e nascose i suoi occhi dalla scena, Teadh si sentì un po’ scombussolato, non sapeva nemmeno cosa fosse un abbraccio prima di allora...
Poi se la staccò di dosso.
《Scusami...non decido io chi deve andarsene e chi no...se dovessi venire ucciso, dovrei schioccare le dita anche per me.》
《Teadh...》
《Xantia, quando non sono in azione chiamami così, è il mio vero nome.》
《Xantia, se non decidi tu...allora chi?》
《É una domanda alla quale non ho risposta. 》
Teadh si alzò e fece per andarsene, poi si voltò chiedendo alla ragazza:
《Allora non sai come ci riesci? A vedermi, a sentirmi?》
 《No...》
《E allora devo tenerti sotto controllo.》
Teadh si avvicinò e consegnò a Marylin un medaglione simile al suo.
《Se succede qualcosa, punta questo contro uno specchio, o qualsiasi superficie riflettente.
 io ci sarò.》
La ragazza prese il medaglione, si tolse la sciarpa mostrando un ciondolo, legò la collana con il ciondolo al medaglione, poi si rimise la sciarpa.
《grazie, lo apprezzo tanto…》
Ad un tratto il cielo giallognolo del tramonto divenne quello azzurro della sera.
 
《oh, no…》
《cosa è successo?》
《questo può voler dire solo una cosa...》
Teadh prese il suo medaglione e puntandolo in avanti questo aprì un portale nella quale Teadh si precipitò subito.
Teadh riemerse dall’ altra parte del portale, nella stanza suprema un luogo in cui gli dei osservano l'universo.
La stanza aveva al centro  una sfera, intorno alla quale vi erano i troni degli dei.
《Teadh, sei stato convocato per quello che è successo oggi. Prima, Garzett e altri demoni evadono dagli inferi e le guardie sanno dirci solo che prima c'era e un attimo dopo non c'era. E poi perché oggi è diventato sera tutto ad un tratto...siamo riusciti a capire il fenomeno, come avrai già capito, il corso del tempo è stato modificato, il che vuol dire che l’entità del tempo è sotto attacco..》
Disse Jonas dall’ alto del suo trono.
《Signori, ho fermato personalmente Garzett. E non lo ritengo responsabile dell' accaduto. L’ho ucciso prima che tutto ciò accadesse. 》
《allora riteniamo necessario che tu vada al palazzo del tempo.》
Aggiunse Sheeva.
Signorsì, signore.
Aprendo un’ altro portale Teadh si recò sul posto.

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Capitolo 4
*** l'assalto al Palazzo del tempo ***


Il palazzo del tempo era un castello che sorgeva su di una scogliera, situata nel purgatorio una delle due terre create dagli dei, oltre la terra.
Il palazzo era composto di tre zone, destra, sinistra e centrale, ognuna di queste zone era munita di una torre, nella centrale risiedeva
Tronin, l'entità del tempo e una delle entità più potenti.
I suoi poteri comprendono il poter bloccare e manipolare il tempo, oltre ad essere l'addetto alla rotazione terrestre.
quando Teadh entró nel Palazzo, nell’ area centrale, subito notò vari strumenti strani e grandi macchinari, servivano a Tronin per lavorare. 
Andò oltre, raggiungendo la sala più grande; qui una gigantesca clessidra misurava il tempo passato dall’ ultima volta che la terra compì un giro attorno alla terra. Teadh intravide poi  una sagoma  dietro una clessidra...quando si avvicinò con un veloce movimento la sagoma sparì.
Teadh imbracciò la falce, non si sentiva più al sicuro.
 dopo aver attraversato un paio di corridoi,  si ritrovò nella sala antecedente a quella del trono; gli aiutanti di Tronin erano costretti a terra
Mentre due esseri molto strani li sorvegliavano.
Uno di loro vide arrivare Teadh e scomparve in una nebbia nera.
L'altro invece si avvicinò:
《vedo che i vecchi si sono mossi a chiamare qualcuno!》
《Sono venuto di mia spontanea volontà!》
Teadh si mise in guardia.
Il demone era antropomorfo, ma ricoperto da una armatura nera, fatta apposta per essere aereodinamica.
 《io sono speed demon!》
dopo, partì e con incredibile velocità corse verso Teadh e gli rubò la falce!
《Lascia che ti mostri perché!》
Dopo ripartì e colpì più volte Teadh. 
Era disarmato e non poteva far nulla...o quasi.
Si accinse a correre contro la falce, ma venne colpito e buttato a terra di nuovo.
Ci riprovó, ma stavolta saltò schivando il colpo, arrivò quasi a raggiungere la falce,  ma venne colpito alle spalle da speed demon all' ultimo momento e scaraventato più in là. 
《Ughn...ok...dovrebbe funzionare...》
Teadh accese uno dei suoi teschi e riprese a correre verso la falce, saltò schivando il primo colpo, e lanciò il teschio infiammato contro la falce, l'esplosione la fece arrivare verso di lui, che con grande prontezza,  afferrò a mezz’aria e con questa sferrò un colpo dietro di lui colpendo speed demon che inciampó e cadette.

《Non male scheletro, ma che tu lo voglia o no, questo scontro si svolgerà senza quella falce!》
Teadh lanciò dei teschi contro le colonne facendole crollare, speed demon non aveva più spazio per correre.
Teadh lo raggiunse e lo colpì con una serie di fendenti:
finalmente riuscì a colpire l’avversario.
Speed demon cominciò a correre sulla parete e arrivò dall' altra parte della sala.
Rimose il lucchetto ed entrò. 
Teadh ne approfittò per liberare gli assistenti.
Lo guardarono con occhi strizzati.
Anche loro, una volta umani vissuti sulla terra temevano Teadh e ciò che poteva fare.
Teadh cercando di non stare loro vicino per troppo tempo facendo riaffiorare brutti ricordi della loro morte ai poveri operai,
Riprese il suo cammino verso la sala principale.
Lì trovo Tronin seduto sul suo trono.
Subito Teadh si avvicinò e gli chiese se si sentiva bene,
ma notò che Tronin era bloccato sul suo trono con delle manette. 
《Ti prego liberami! Loro...loro...sono arrivati nel castello e...》
《Ok, ok...calmati, ecco ti libero subito...》
Speed demon arrivò e afferrò Teadh scaraventandolo a terra.
Una nebbia nera apparse vicino al trono, fuori ne uscì una figura coperta da un cappuccio e una veste strappata, entrambe nere che Poggiò la mano sulla spalla di Tronin, mentre la nebbia si faceva sempre più fitta.
《No, no, NO! Teadh aiutami!》
Una volta scomparsa la nebbia sia l'essere incappucciato che Tronin erano scomparsi.
Teadh si levò di dosso speed demon, ma subito arrivarono due oggetti simili a massi giganti rotolanti.
Teadh li schivò poi guardò meglio, quei massi si aprirono rivelando la loro natura: erano demoni!
《Quelli sono Rollers...ma quei demoni vivono sono al quarto livello dell' inferno...che ci fanno qui?》
《Sono i miei più fidati assistenti!》
Aggiunse Speed demon.
《E gli userò subito》
I demoni si appallottolarono e cominciarono a rotolare.
Speed demon con una corsa veloce Scaraventó Teadh a terra.
Un demone gli saltò addosso mentre l'altro lo investì rotolando.
Teadh doveva trovare una buona soluzione all' istante...
Tento di colpire i demoni con la falce ma la loro pelle era troppo dura per essere scalfita...così a Teadh venne un idea: prese due teschi e li lanciò ai demoni proprio mentre si stavano appallottolando, infatti finirono dentro.
Teadh si posizionó al centro e attese l'attacco di speed demon. 
Mentre i due demoni si apprestavano a colpirlo dai lati.
Non appena speed demon partì Teadh buttò per terra un teschio esplosivo che lo fece volare qualche metro all' indietro, e fece fermare Speed demon intontito dall’ esplosione al suo posto. 
I due demoni arrivarono dai lati e schiacciarono il povero Speed demon.
Inoltre Teadh grazie al suo medaglione dette il comando ai teschi dentro ai demoni di esplodere.
L'esplosione violenta coinvolse i tre demoni.
Teadh schioccò le dita e tutti e tre i demoni morirono.
Proprio quando poteva riposarsi un po’ il suo medaglione si illuminò. Questo poteva voler dire solo cheMarylin con il suo medaglione aveva chiesto il suo aiuto.
《Marylin...ti prego dimmi che è DAVVERO importante. 》

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Capitolo 5
*** The fear ***


Mentre Teadh combatteva mortali nemici, Marylin era spaesata, ancora non riusciva a convincersi dell' accaduto, aveva incontrato la morte, eppure a parte la stranezza della questione in se, sentiva di compatire Xantia invece di esserne terrorizzata.
perché proprio lei? In che modo questo avrebbe cambiato la sua vita?
Uscì sul tetto di casa, era una serata piacevole, Marylin amava stare li su...guardare dall' alto le strade illuminate e la vita della città la riempiva di gioia, anche solo rimanere lì sentendo la brezza attraversarle i lunghi capelli rossi, la faceva stare bene.
Nonostante tutto però,  la sua mente molto presto tornò sull’ argomento Xantia, il che sorprendeva anche lei,
Perché era così interessata a Teadh? Non era amore, troppo precoce.
Non era amicizia, si conoscevano appena.
Era...curiosità.
Curiosa di sapere chi Xantia fosse in realtà, come passava il suo tempo, e se anche lui soffriva...la solitudine.
La stessa che ogni giorno ingoiava Marylin anche se lei non voleva dimostrarlo, o semplicemente non ne vedeva l'utilità.
Ad un certo punto, qualcosa interruppe i confusi pensieri della ragazza: una nebbia terribilmente scura, nera come la pece uscì dal nulla, si concentrò in un punto, e da lì apparve un uomo completamente vestito di nero, incappucciato.
  di lui si scorgevano solo i luminosi occhi rossi.
L'uomo fece per avvicinarsi a Marylin, che terrorizzata scappò a gambe elevate.
Tornò nella sua casa e barricò tutte le entrate.
In silenzio avvicinò l'orecchio alla porta, ma all' improvviso, ci fu un silenzio tombale.
Vide solo della nebbia nera entrare dalla serratura, la avvolse velocemente,  e l'uomo di prima si materializzò davanti a lei.
Le coprì la bocca con la mano, dopodiché con voce spettrale disse:《non urlare, é inutile. 》
Marylin cominciò a piangere dalla paura.
Poi colse l'occassione per colpirlo con dei calci più volte, ma senza successo.
Provò ad allungare la mano verso un coltello da cucina che aveva lasciato sul tavolo, e lo conficcò nel torace dell' uomo.
Che la lasciò andare.
Marylin corse in un altra stanza, prese uno spray per le zanzare e un accendino
《se ti avvicini di nuovo ti trasformo in un marshmallow...》
non appena l'uomo varcò la serratura Marylin usò l'accendino e lo spray per creare una fiammata che colpì l'uomo facendolo stendere per terra.
《Questo l'ho imparato da quei bimbi piromani in fondo alla strada!》
Disse Marylin prima di darsela a gambe, ma l'uomo ci mise poco ad estinguere le fiamme, e mentre stava per rialzarsi, Marylin frugava fra la sua roba sporca...alla fine trovò il medaglione che le aveva donato Teadh per le emergenze...ma non sapeva come usarlo...
《Avanti, avanti ,fa qualcosa! 》
Marylin trovò qualcosa simile ad un bottone sul retro, premendolo, la gemma del medaglione si illuminò, e venne attratta dallo specchio.
Intanto al Palazzo del tempo Teadh notò che il suo medaglione si stava illuminando... 《Marylin...ti prego dimmi che è importante! 》
Teadh vagò per il Palazzo alla ricerca di uno specchio...quando lo trovò prese il medaglione e lo appoggiò sulla superficie dello specchio.
Una volta creato il portale Teadh lo varcò subito.
《Mio dio, sei qui, fai qualcosa per ...》
《Per chi?》
L'uomo sfondo la porta ed entrò.
《Per lui!》
Teadh prese la falce e alzò il cappuccio.
《Sei quello che ha rapito Tronin poco fa al Palazzo...dove lo hai portato?》
《nel posto in cui porterò anche te.》
《Beh, Xantia, so che puoi occuparti di questo tizio, quindi se non ti dispiace scappo via...in un altro continente...》
L'uomo si dissolse in nebbia, prese Marylin e la portò via, Teadh si lanciò all' inseguimento...
《Lasciala andare...chi vuoi davvero? Tronin, lei...o me?》
L'uomo mise giù Marylin.
《Lei è solo un' esca...io sono Reaf...l'entità della paura, e in te ho visto la paura di perdere quel poco che hai...quell' unica persona che riesce a vederti e a sentirti...la mia non è stata un' analisi approfondita ma da come ti comporti...direi che ho ragione.》
《No...non esiste nessuna entità della paura...》
《Ahah, vedi se l'energia della fiamma dell' eternità viene utilizzata male, si trasforma in energia negativa》
《Ho perso un fratello per colpa di quella roba...》
《Questa fiamma di energia negativa che si è creata è direttamente collegata con chi ha utilizzato male l'energia...GLI ESSERI UMANI.
Quando provano paura...
La fiamma negativa cambia...si adegua...SI MODELLA.
Così nacqui io.
Dalla paura delle menti deboli e di chi fuori è forte ma muore dentro.》
《Allora cosa vuoi da me? E da Tronin?》
《Voglio man forte per le entità negative, e tu, più di tutti, sei odiato,  disprezzato,  allontanato...sei perfetto per stare con noi.》
《Potresti usare il tuo potere per aiutare noi invece. 》
《AIUTARE!? Gli dei per cui lavori non hanno mai mosso un dito per aiutare gli umani.
Se lo avessero fatto io non esisterei.》
《Loro non possono, NON DEVONO fare niente per gli umani. E dal comportamento e dalle fatiche che l'uomo si distingue.
Se gli dei aiutassero tutti l'uomo non sarebbe capace di difendersi e di vivere, oltre al fatto che l'equilibrio del mondo verrebbe sconvolto.》
《Interessante, questa storiella che gli dei raccontano per mantenere i loro sudditi tali.
Ma doveerano gli dei durante le guerre, durante i massacri, quando gli innocenti soffrivano oltre la loro capacità per colpa di insaziabili uomini violenti?
Ti propongo un affare, o ti unisci a noi e agisci davvero, o questa ragazza fa un bel volo al piano di sotto.
La abbandoniamo al proprio destino.
Come fanno i tuoi superiori.》
Reaf prese Marylin e la alzò.
《Non farlo...tutto questo non ti porterà a nulla...》
《Scegli.
La conclusione dipende da te.
Ne da lei. Ne da nessun Dio.》
《...non mi unirò a voi...non ho mai avuto scelta e mai l'avrò...》
《Oh, l'hai avuta.
E hai commesso un grande errore》
Reaf Lanciò via Marylin e si dissolse.
Teadh si lanciò il più velocemente possibile giù.
Uso l'esplosione a mezz’aria di uno dei suoi teschi fiammanti per guadagnare velocità e riusreì ad afferare Marylin,  poi usò la sua falce per appendersi ad un muro.
《Tutto bene?》
《Vomiterò...me lo sento Vomiterò》
《Oh, non sporcarmi l'armatura...scendiamo da qui...》
Una volta scesi, Marylin in preda al fiatone cercò di calmarsi, ma poi si voltò verso Xantia.
《 sei più pallido di me...cosa hai?》
《pensi che Reaf avesse ragione? Sono davvero...uno schiavo degli dei?》
Marylin sorrise e appoggiò la sua mano sulla guancia di Xantia.
《non odiarti per il ruolo che ricopri, è il tuo mestiere, dietro quello che loro vedono come la causa di tutti i mali; so che si nasconde una persona dal cuore d’oro.》
Teadh restituì il sorriso.
《grazie. 》
《finalmente vedo un sorriso da parte tua.》

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Capitolo 6
*** la minaccia ***


《Xantia...loro non ti stanno usando...si fidano di te.》
《No, non è questo. 》
《E cosa allora?》
《Se le entità negative  sono state  create per via delle sofferenze umane...beh...chi mi dice che io non sia stato creato così? 》
《Credi di essere un' entità negativa?》
《Chi mi garantisce che non é così? 》
《Devi chiederlo a chi può darti una risposta...》
《D'accordo. 》
Teadh riaccompagno Marylin a casa poi tornò nella sala degli Dei.
Ma non appena arrivò Zeus lo interruppe.
《Xantia, abbiamo visto ogni cosa.》
《E allora...》
Jonas riprese:
《Xantia...TUTTO. 》
Zeus continuò:
《Perché ti sei mostrato a quella ragazza?  Conosci le regole! 》
《Io non mi sono mostrato...lei riesce a vedermi anche con il medaglione attivo...》
tutti rimasero interdetti un attimo.
《Pensavo poteste darmi una risposta voi...》
Jonas guardò in modo sospetto gli altri due.
《no, Xantia, non sappiamo com’è possibile.》
《e Reaf? Le entità negative? Cosa mi dite di loro?》
《Sapevamo dell' esistenza di tali creature, ma questo colpo non c'è lo aspettavamo.》
《Dei...io...sono uno di loro?》
《Cosa? Xantia che stai dicendo? Non ricordi quando ho creato te e tuo fratello?》
《Si...ma ciò che faccio...è temuto dagli esseri più di quanto temano le entità negative..》
《Questo è vero, ma la morte fa parte della vita. Tu ci servi per questo. Non sei un errore,  ne tantomeno un rinnegato. 》
Jonas si alzò dal trono e si inginocchiò davanti a Xantia:
《Xantia...lo so che é dura ma tu sei il solo che può portare avanti tutto ciò.
Ricorda sempre chi sei e non perdere mai te stesso. 
La sofferenza che provochi non è altro che un passaggio. 》
Xantia tirò un sospiro. 
《Quante volte l'ho sentita questa storia?
Anche se è la verità, Purtroppo non mi fa stare meglio.》
Ad un certo punto qualcuno entrò nella sala; indossava una tunica bianca, aveva i capelli castani e gli occhi azzurri, si trattava di Ermes, il messaggero degli dei.

《Signori, Posta urgente! 》
Lasciò uno scrigno su uno dei tavoli nella sala e gli dei si avviarono ad aprirlo.
《Ah, ehi tu sei la morte. 
Mi hanno detto che ci hai salvato le chiappe.》
《Nah, ho solo fatto il mio dovere.》
《E sei pure modesto! Peccato che io non ti creda…》
《Cosa?》
《non hai la stoffa…》
Zeus interruppe i due:
《PIANTATELA!》
《Scusami nonnetto torno a lavoro. 》
Ermes uscì dalla sala lentamente.
Forse Ermes era solo invidioso perché Teadh aveva fatto più volte la figura dell' eroe.
Dopodiché Jonas aprì lo scrigno e vi trovò una sfera di cristallo.
La mise sul tavolo e si intravidero delle immagini.
C'era Tronin legato e una figura misteriosa si mostrò. 
《Io sono Liovence, capo delle entità negative.
E questo qui dietro di me sapete benissimo chi é:
Tronin l'entità del tempo.
Quando abbiamo scoperto cosa succede se lui muore, siamo rimasti...sorpresi.
Il pianeta terra si fermerebbe completamente.
Questo renderà ingestibili la fiamma dell' eternità e quella negativa.
Mhhhh.
Forse vi starete chiedendo cosa vogliamo noi?
Non è molto difficile:
IL VOSTRO POSTO.
Non avete pietà delle vostre creature.
Non siete legati ad esse.
Ma noi...
Siamo nati perché gli umani soffrono, perché piangono, perché muoiono e perché si uccidono.
Noi più di chiunque altro rappresentiamo il motivo vero della decadenza umana.
Noi al vostro posto riusciremmo a fare ciò che voi non fareste mai.
Perché non ne sentite il bisogno.
Perché non v'importa, perché non l'avete vissuto sulla vostra pelle.
Le condizioni sono chiare.
Aprite un portale al 4 piano del limbo per farci capire che avete accettato.
Altrimenti lo faremo da soli.
Ah, e addio Tronin ovviamente.》
L'immagine scomparve dalla palla di cristallo, e gli dei rimasero spaesati. 
《Teadh, ci servi ancora una volta.》
《Lo immaginavo, mi dirigo subito sul posto.》

Intanto Ermes guardava la scena di nascosto...
Poi si staccò dal muro e con il suo medaglione comunicò con un altro essere:
《hanno abboccato, state in guardia.》

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Capitolo 7
*** la battaglia del portale ***


Gli dei misero su un piccolo esercito:
Ifel, l'entità della vita e capo degli angeli guidava il tutto,indossava un’ armatura in platino e oro tipica dell’ esercito degli angeli di cui era a capo.
Poi Vulcano, il fabbro dell' Aldilà non vedeva l'ora di provare la sua nuova arma!
Era gobbo, con un occhio di vetro, aveva una lunga barba e capelli lunghi ma come si suol dire in questi casi: almeno è simpatico.
Poi Ovel, l'entità dell' amore oltre ad essere adorato per il suo fisico e il suo bell' aspetto era conosciuto anche per le sue doti di arciere; Era il sergente nell’ esercito degli angeli
Divideva però il posto di arciere con Ermes.
E infine Teadh chiudeva il gruppo.
Teadh non riusciva a distogliere lo sguardo dagli altri.
In particolare,Ifel.
Da quando si concluse la prova per ottenere i poteri, Teadh rimase colpito dalla bellezza del potere di Ifel: prendere una scintilla del braciere dell’ eternità, tramutarla in anima e inserirla nel corpo dei nascituri.
A parere di Teadh  é sempre meglio veder nascere qualcuno che vederlo morire.
Inoltre Ifel era diventato anche il comandante degli angeli, un ruolo estremamente importante.
Invece Teadh nonostante la sua bontà e la sua semplicità doveva tener conto a tutta la gente che lo allontanava che lo considerava uno iettatore, un assassino spietato, UN MALE.
Non aveva mai rivelato tutto ciò a Ifel, ma credeva ormai avesse intuito tutto.
 Teadh temeva che il suo complesso di inferiorità avrebbe compromesso l'esito della missione, ma non poteva tirarsi indietro.
I 5 erano ormai arrivati davanti al portale.
Lo oltrepassarono...si guardarono attorno in cerca dei nemici...la puzza di zolfo di quella dimensione era insopportabile...e ideale per nascondersi.
In particolare si trovarono in una delle caverne del 4°livello del limbo, una zona contesa fra gli dei, e il demonio, poco abitata se non da qualche demone.
Ad un certo punto dal nulla apparve Tronin...aveva delle manette...Ovel gli si avvicinò lentamente, Ermes prese l'arco e scagliò una freccia al ginocchio di Ovel.
Intanto Liovence e Reaf si mostrarono attaccando gli altri dai lati.
Teadh: 《Ermes...brutto bastardo...ci hai condannati!》
Ermes scagliò una freccia contro Teadh colpendolo nel petto, poi Ermes prese un'altra freccia, ma Teadh lanciò un teschio che colpì la freccia non appena abbandonò l'arco, l'esplosione scaraventò via Ermes. Dando il tempo a Teadh di immobilizzarlo con la falce.
《Idiota! Sto offrendo un futuro migliore anche a te!》
《cosa vuoi capirne!? 》
Ermes con un calcio spinse via Teadh e prese a colpirlo con le frecce.
Ma all' improvviso un' altra freccia colpì alla testa il povero Ermes...che passò a miglior vita grazie ad uno schiocco di dita di Teadh. 
Dopo si voltò e vide Ovel che nonostante la sua ferita, era riuscito a scagliare con gran precisione la freccia.
《Ho sempre avuto una mira migliore! 》
Teadh si avvicinò chiedendoli se ce la faceva ad alzarsi, ma Ovel rispose: 《no, cavolo, mi sono beccato una freccia nel ginocchio!》
《Oh, avanti tutti i più grandi avventurieri lo dicono!》
《Credo che invece dovresti dare una mano agli altri! Se la stanno vedendo brutta!》
Intanto Liovence  tirò fuori dalla sua pelle dei pugnali molto grossi e attaccò Vulcano.
Vulcano essendo il fabbro degli dei non era certo a corto di armi, quindi prese dalla sua collezione due pugnali ancora più grossi di quelli di Liovence
《Ho dei pugnali più grossi bello!》
Così Liovence impugnò una spada.
Vulcano ne uscì una più grossa.
《Che carina, quella mi manca!》
Liovence uscì un’ accetta.
Vulcano con un'ascia molto più grossa. 
《La ACCETTIAMO???》
《MI HAI SCOCCIATO!!!》
Liovence fece uscire delle catene dal corpo che rubarono la sua ascia, dopo si lanciò all' attacco ma Vulcano impugnò il suo martello, e colpendolo  fece volare via Liovence di qualche metro! 
《Ah! Ah! Fuoricampo!》
Dopo, una nube avvolse Vulcano che non riuscì a vedere più nulla...
《Ehi chi ha spento la luce!?》
Ad un tratto un sacco di gente si ritrovò attorno a lui...
《Voi cosa ci fate qui?》
《Chi sei tu?》
Chiese una delle persone apparse.
《Vulcano, per gli amici: Efesto, sono il fabbro degli Dei!》
《Cosa stavano pensando gli Dei quando ti hanno realizzato?
Sei orribile. 》
《E anche gobbo.》
continuò un altro
《Per non parlare dell' occhio di vetro...》
aggiunse ancora un altro
《Ragazze...a chi importa l'aspetto fisico...sono il più grande fabbro esistente...
É grazie a me se l'anticristo è stato catturato!》
《Non ci importa.》
《Non possiamo essere riconoscenti verso uno sgorbio...》
La folla lo circondò e lo prese in giro fino a che Vulcano non venne costretto a terra da un attacco di panico.
L'accaduto aveva dato il tempo a Reaf e Liovence di prendere il sopravvento su Ifel e sconfiggerlo.
E mentre stavano per andarsene, Teadh tentò un ultimo colpo, e raggiunse Reaf ferendolo.
poi con un altro colpo fece sobbalzare Reaf.
《Una volta che si superats una paura si diventa sempre più forti...forse dovresti chiederti cosa succederebbe se la paura fosse un'alleata e non un nemico!》
disse Tronin calmo, si tolse le manette, che erano semplicemente appoggiate e non chiuse, impugnò il suo scettro e toccò Teadh che rimase immobile.
《Resterà così per 5 minuti.
Per cui approfitiamone ed usciamo da qui...un colpo di stato agli Dei non si farà di certo sa solo!》
Disse Tronin  attraversando il portale con i suoi seguaci e abbandonando la caverna.

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Capitolo 8
*** The time ***


Teadh e gli altri tornarono alla sala degli Dei dopo la schiacciante sconfitta.
Ci hanno fregati...
Jonas si alzò dal suo trono e indicò la mappa della terra dalla sua sfera di cristallo.
Il portale era una trappola...non lo avevamo indirizzato sulla terra, ma a quanto pare Tronin é riuscito a cambiare la rotta...almeno sappiamo dove è sbucato...esattamente in questo punto.
Nonostante tutto però...sembrano essere scomparsi.

Sheeva subito intervenne:
Dal Palazzo del tempo ci giunge notizia che c'è stato un furto! Hanno rubato il macchinario proibito...
Poi sottovoce continuò
...Quello costruito Da Cronos...
Teadh e i compagni si guardarono spaesati.
Zeus ordin
ò loro:
Teadh tu sei già stato tantissime volte nel punto registrato sulla mappa.
É la città che visiti di solito.
Quindi tu andrai lì. 
E tenterai di ritrovare Tronin e le entità negative.
Ifel, tu sorveglierai tutto l'oblivion, e cercherai di assicurarti che non ci siano altre talpe.

Vulcano, tu farai lo stesso ma negli inferi.
Ovel, tu andrai al Palazzo del tempo e cercherai di capire l'accaduto.
Ragazzi, buona fortuna.
Noi vi guarderemo.

Mentre stavano abbandonando la sala degli dei per disperdersi, Ifel fermò gli altri.
Ragazzi,non dovrei dirvelo, ma...Il ruolo di entità del tempo non é sempre stato assegnato a Tronin...
Teadh interruppe:
Spiegati meglio...
Gli dei crearono un' entità del tempo, Cronos, ma il suo potere era troppo superiore a quello degli altri.
Infatti riusc
ì ad elevare i suoi poteri ad un' altro livello, diventando potente quanto un dio.
I suoi poteri erano arrivati ad un punto tale che assorbì addirittura l'energia dei suoi stessi figli...
É come se se li fosse mangiati vivi.
Uno solo dei suoi figli è ancora vivo: Tronin.
Cronos sotto invito degli dei costruì un macchinario alla quale donò metà dei suoi poteri, in modo da non esserne più tentato.
Ma il tentativo fallì. 
Dopo qualche mese attaccò la sede degli Dei. 
Per fortuna il suo controllo temporale funzionava solo sulla terra. Per cui fu costretto ad una battaglia aperta.
Io all' epoca non guidavo ancora l'armata degli angeli, in quanto non esisteva.
Ma assisti ad una battaglia fra gli dei e i seguaci di Cronos.
Alla fine gli dei sconfissero il megalomane, e per mantenere il segreto, non lo uccisero, in quanto ti saresti accorto dell' accaduto, Teadh.
Il tempo sulla terra non si fermò, grazie al macchinario, ma gli dei scelsero, un' altro essere da mettere a capo del tempo.
Alla fine, il più idoneo si rivelò Tronin, e come sapete, era una delle entità più benvolute, e fino a qualche tempo fa, nessuno si sarebbe mai immaginato che in segreto portava avanti una ribellione contro gli dei.

Ovel dopo aver sentito il racconto domandò:
Ma perché lo fa?
Era il figlio prediletto di Cronos, e per questo, unico sopravvissuto. Forse vuole vendicare suo padre, forse vuole solo il suo potere.
Vulcano guardò per terra...
Me lo ricordo quel Cronos...credeva che il potere fosse tutto...e poi un giorno scomaprve...
Ragazzi, é ora di agire.
Buona fortuna.

Intanto sulla terra, sull' edificio più alto della città, tre esseri circondati da un enorme raggio di luce, trasportavano volando un oggetto...
Alla fine le tre figure si rivelarono essere Liovence, Reaf e Tronin.
Trasportavano il macchinario proibito di Cronos.
quando Lo accesero L'intera atmosfera della terra venne evidenziata dal macchinario, il giro della terra attorno al sole rallentava e il macchinario traeva sempre più energia.
Tronin sentì una grande quantità di elettricità  circondare il suo corpo.
Intanto una troupe giornalistica stava mettendo su un elicottero per avvicinarsi all' edificio.
Marylin si stava preparando per salire quando si girò e si trovò avanti l'oscura figura di Xantia. 

AHHHHHHHHHH!!! MA CHE DIAVOLO....
i ragazzi nell' elicottero la guadarono in modo strano 
Marylin, tutto bene?
Si, si, solo che c'era un ragnetto schifoso...
Poi vide un sorriso crescere sulla bocca di Xantia, e sussurrando gli chiese:
Cosa ci fai qui?
Ho bisogno di un passaggio lassù.
Mi dispiace, ti aiuterei, ma non ti faranno mai venire con me!
Eh, già, mi fermerebbero subito se solo potessero vedermi...
Oh, giusto
Non appena i due salirono sull' elicottero il pilota con tono spiritoso disse:
Mh, abbiamo quasi raggiunto il peso massimo, Marylin, hai messo su qualche chiletto?
La troupe prese a ridere ma venne fermata dallo sguardo arrabiato di Marylin.
Non appena arrivarono sulla cima del Palazzo Xantia imbracci
ò la sua ascia e si apprestò a saltare.
Ma prima disse:

Scusami, Marylin!
Per cosa?
Il capitano preoccupato aggiunse COSA? IL SERBATOIO É DANNEGIATO! ABBIAMO ABBASTANZA CARBURANTE SOLO PER TORNARE INDIETRO!
Poi Xantia saltò:
É TROPPO PERICOLOSO PER TEEEEEEEEE
Marylin lo guardò come se volesse ammazzarlo ma poi si trattenne per non farsi sentire dagli altri.
Appena arrivato sulla cima del Palazzo Liovence e Reaf gli si pararono davanti.
Reaf avanzò. 

Perché non vuoi starci alla larga? É grazie a noi che tu esisti e viceversa.
Sei nato per fare del male come noi?
Beh, allora fallo con noi!

No, Reaf, noi veniamo alla vita per uno scopo.
Ma dobbiamo fare ci
ò che realmente vogliamo fare.
Io voglio fare del bene, e nessuno, nemmeno i miei poteri posso dirmi il contrario.

Reaf si fermò al sentire delle parole di Teadh.

Allora non hai compreso appieno.

Reaf avvolse nella sua nebbia nera Teadh, mostrandogli la sua più rande paura:

Teadh si ritrovò in una città distrutta attorno a lui, solo cadaveri.

Prese a camminare per una meta inesistente finché non riconobbe alcuni dei cadaveri sotto di lui:

Ifel, Ovel e Vulcano.

Provò a svegliarli sperando che stessero solo dormendo…ma non vi era nessun segno del loro battito cardiaco.

Si rassegnò alla loro morte, e prosegui quasi zoppicando per la tristezza che provava.

Non troppi metri dopo riuscì a scorgere un’ altro corpo steso a terra, ma questo era ancora vivo, poiché emetteva ancora urla di dolore.

Teadh subito raggiunse il corpo inginocchiandosi e la riconobbe: Era Marylin.

Marylin…stai bene? Tieni duro, vedo di medicarti la ferita sul petto prima di tutto devo fermare l’emoreggia…

chi vuoi prendere in giro? Il tuo compito non è curarmi…il tuo compito è quello di finirmi.

no…io ti porterò via di qui viva…io ti salverò…

Marylin scoppiò a piangere: Perché ti opponi!? Se ti rifiuti tutto l’universo verrà cancellato!!! Uccidimi e basta…

Con la gola secca e gli occhi lucidi, Xantia affranto si decise a schioccare le dita, facendo chiudere gli occhi alla giovane.

Teadh cominciò a prendere a pugni la sabbia attorno a lui e ad urlare il suo dolore.

Reaf…è opera tua…PENSI DI AVERMI SCONFITTO!? TU CI SEI DENTRO QUANTO ME!!! SO CHE PUOI SENTIRMI, VIENI FUORI!!!

Dopo qualche secondo anche Reaf raggiunse Teadh nella illusione da lui creata.

guarda…disse Teadh puntando ad uno dei cadaveri che li circondavano, era il corpo senza vita di Reaf.

se non mi aiuti…morirai anche tu…avevi ragione, tu sei simile a me, anche tu sei odiato, ma so che vorresti anche tu vivere. Già una vita vera, e non vincolata al nostro ruolo. Ma per avere questo, tu devi aiutarmi a far si che quello che ci circonda adesso non si avveri.

Reaf guardò con i suoi occhi rossi quelli di Teadh, poi si dissolse in nebbia, e l’illusione che li circondava sfumò assieme a lui.

Appena Liovence vide Teadh uscire dalla nebbia si scagliò violentemente lanciando furiosi fendenti, Ma Teadh gli evitò tutti.
Poi con la sua falce blocc
ò le armi dell' avversario, e e con un calcio lo buttò all' indietro. 
Con una mossa veloce Liovence si rialzò, e si scagliò di nuovo contro Teadh, bloccandolo contro il cornicione, una mossa falsa avrebbe garantito una caduta a Teadh.
Velocemente, con uno sgambetto si liberò dal conflitto e saltò dall' altra parte del terrazzo lasciando così Liovence vicino al cornicione.
Non appena si alzò notò che Teadh aveva preso uno dei suoi teschi.
Teadh lanci
ò il teschio, Liovence lo parò, ma il rinculo lo fece precipitare giù per 36 piani.
Quando arrivò a terra, Teadh schioccò le dita.

fuori uno.
Poi si avvicinò a Tronin.
Spegni quella macchina.
 carico di elettricità Tronin si girò. 
Mi stai dando ordini.
Proprio come i tuoi capi.

Tronin dal suo scettro scagliò un fulmine che colpì Teadh.
NHAAAAAAAAARG!!!
i tuoi padri hanno tanto potere quanto il mio.
E io, potrei distruggere tutto ci
ò con uno schiocco di dita.
E i tuoi padri...non farebbero nulla. Cos
ì come non hanno fatto nulla quando bambini vengono picchiati, ragazze stuprate e vite spezzate.
Loro incentivano TE!
vogliono vedere i loro figli morti.
Vogliono tornare ad essere gli unici ed incontrastati.
Ci hanno creato per errore, capisci?

Teadh dolorante si rialzò, e raccolse la falce.
da un errore può nascere quanto c'é di più grande.
Se tutti facessero il loro dovere, la terra sarebbe libera da stupratori, violenti e corrotti.
La colpa non è loro.
É NOSTRA.

Non sei stanco di questa favola, Xantia?Teadh saltò evitando i fulmini di Tronin, poi con grande agilità si avvicinò a lui.
Lo colp
ì con la falce, ma Tronin, parò tutti i suoi colpi, poi con una scossa scaraventò Teadh per terra e alzò il suo scettro per il colpo di grazia.
Ma all' improvviso una nube nera avvolse Tronin...dalla nebbia spuntarono  i suoi fratelli.

Tu, ci hai uccisi tutti!
Tronin si inginocchiò per la colpa.
Ma poi guard
ò il suo scettro. 
Non mi serve la vostra collaborazione.
Ormai sono qualcuno.

Urlando con grande forza scagliò a terra lo scettro creando un campo di forza che annientò la nebbia.
Fuori Reaf aiutava Teadh. 

Avevi ragione...solo perché sono nato da paura e sofferenza non vuol dire che il mio destino sarà uguale.
Reaf e Teadh colpirono Tronin, ma lui con una scossa se li tolse di dosso.

Poi creò un campo di forza dentro la quale il tempo era fermo impedendo ai nemici di muoversi.

siete stati degni avversari, vi prometto che una volta usurpati gli dei, questo mondo sarà migliore.

Caricò l’elettricità sul suo scettro e puntò i due nemici immobili, poi si fermò.

cosa è questa puzza?

Tronin non si accorse del fatto che prima di essere fermato, Teadh aveva lanciato uno dei suoi teschi che era rimasto attaccato alla schiena del vecchio.

oh no…

Il teschio esplose ferendo Tronin che rilasciò il campo di forza.

Adesso!!!

 alla finse presero il sopravvento e lo scagliarono contro il macchinario che risucchiò tutta la sua energia. Senza più il suo potere Tronin sarebbe potuto morire senza che il tempo si fermasse.
Steso per terra, ormai fragile e debole, chiese:

Cosa?
...
Cosa ti fa pensare che loro siano meglio di me?
Gli dei ci hanno creato per sbaglio, è vero. 
Ma anche visto il loro potere...loro sono persone normali.
Al contrario di te.
Non sono diversi da tutti coloro che combattono per sfamare i loro figli, che anche se con grande fatica non fanno mai mancare nulla, quando un umano pecca, gli dei vengono delusi come un padre che perde un figlio. 
Tu hai lasciato morire i tuoi fratelli. 
Come avresti potuto gestire miliardi di figli?

E allora voglio raggiungerli...voglio rivederli...voglio...condividere il loro destino.
Buona fortuna.
Teadh schioccò le dita.
Tronin lentamente chiuse gli occhi.
Reaf  fece sparire tutte le tracce della battaglia sulla terra.

so che hai una cosa da fare,vai, qui ci penso io.
Sul ponte della città Marylin guardava il cielo.
Come faceva sempre quando era triste. 
Ma il suo sguardo venne distolto dal richiamo di Teadh.

TU! STUPIDO! NON FARLO MAI PIÙ! la ragazza prese a picchiettarlo con dei deboli pugni sul torace.
Marylin...ascolta, sono venuto qui per dirti addio...
L'entusiasmo di Marylin venne smorzato e un espressione triste prese la sua faccia...
Devi...andartene?
Si.
Ma...ma...ma...perché?
prima, ho capito che stare vicino a te, non è la cosa giusta da fare…ti metterei solo in pericolo.

Mi dispiace, penso che tu sia l’unica persona che potrò chiamare amica per il resto della mia esistenza…spero che tu possa perdonarmi un giorno.
Teadh camminò via.
Marylin lo raggiunse abbracciandolo.

Mi hai dato qualcosa per cui vivere, e adesso me lo togli? Mi stai uccidendo adesso.
Marylin...mi dispiace…ma in futuro ci reincontreremo. 
e ricorda, Se sei triste guarda il cielo.

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Capitolo 9
*** capitolo speciale ***


Salve a tutti! 
Sono Shaun! Lo scrittore di The Death e questo é il capitolo speciale.
Vi spiegherò un paio di cose sulla storia. 
(Non vi frega nulla? Datevi Fuoco! )
Allora...The Death é nato nel 2000 e qualcosa,  vabbé quando facevo la terza elementare, (ne é passato di tempo, wow.) L'idea é nata giocando a Devil May Cry 3, infatti i primi nemici sono delli scheletri con una tunica viola e una falce.
All' inizio anche Teadh era così e non aveva una forma umana, ah e si chiamava semplicemente morte.
Era una gran testa di ca*** e all' epoca della psicologia dei personaggi mi fregava ben poco, Marylin era solo una comparsa e non una co-protagonista. 
-Tronin é liberamente ispirato al boss di crash 3 N.Trophy.
-Reaf all' inizio non doveva essere l'entità della paura ma solo un tizio fatto di vespe. (Si si The Payne MGS3 non rompete.)
-All' inizio doveva esserci solo Dio. E si chiamava proprio Dio e non Jonas, ma chi sono io per sminuire le altre religioni? 
-Garzett é ispirato alla carta di Yu-gi-ho Maju Garzett. (YOU DON'T SAY?)
Vi farei vedere dei disegni sulla storia, ma non so come si uploaddano, se ci sei, illuminami.
-Ah, la maggiorparte delle storie che scrivo sono pensate per essere trame di videogiochi, The Death compresa. 
-Ogni protagonista di ogni mia storia rispecchia un leto di me stesso.  Teadh compreso.
-questa storia é praticamente venuta fuori dalla mia mente da sola.
Per questo é la mia preferita.
-nel penultimo capitolo c'é un chiaro riferimento a Skyrim.

Adesso parliamo un pó dei personaggi. 
-Teadh/Xantia:  ho già spiegato la sua origine, i teschi fiammanti all' inizio dovevano essere zucche esplosive. (BLA BLA GOBLIN BLA BLA)
Il nome Teadh é ovviamente l'anagramma di Death (c'è gente che non l'ha capito. )
Mentre il nome Xantia é fatto appositamente per far si che i due fratelli abbiano nomi che cominciano per X e Y (Xantia e Yertron) 
E chi é Z? Eeeeeeh bella domanda. 
Leggete e saprete. 
-Yertron é nato come...ok non posso dirvelo che sennò spoilerò...continuate a leggere e capirete.
-Marylin:ahhhhhhh io adoro Marylin, e la mia versione femminile ed é anche molto ispirata alla mia amica Graziana che saluto calorosamente,  ciao Cappuccina! 
Lei rappresenta l'impotenza umana dinanzi ad una vita normale, una persona che per quanto fantastica, viene schiacciata inesorabilmente dal corso degli eventi. 
Tanto da alienarsi, ecominciare a domandarsi se Xantia esiste davvero o é effetivamente diventata pazza. (EH, MA NON HAI SPIEGATO PERCHÉ RIESCE A VEDERLA! invece sì!  La storia continua belli ;-) )
Tronin: lui rappresenta il mio "odio" verso il tempo, sembra un vecchietto indifeso e responsabile, ma in realtà cerca solo vendetta.
Io personalmente, ho più paura del tempo che della morte, é su questo che si basa la storia.
Reaf: (acronimo di Fear ovviamente) rappresenta un essere che come tanti, viene temuto, e odiato senza un motivo preciso, perché nessuno lo ha mai conosciuto, e ciò che non si conosce si teme, infatti Teadh Riesce a conoscerlo e a portarlo dalla sua parte, in quanto un pò lo compatisce.
Liovence:(anagramma di violence) personaggio che mi é venuto in mente dopo aver ascoltato Vicarious dei TOOL. 
Lui rappresenta il bisogno di violenza delle persone, infatti viene creato dalla violenza commessa dalla gente sulla terra.
Ifel: (anagramma di Life)
Ifel rappresenta la vita, che infatti pare ingiusta, perfetta ma irraggiungibile, e tutti la ammirano e la elogiano, ma spesso Teadh anche se sottovalutato e odiato, ha molte volte dimostrato di essere migliore sul campo di battaglia.  
Ovel: (anagramma di Love ) 
rappresenta il classico figaccione bonazzo senza cervello che però, spesso fa del bene innavertitamente, altre volte fa più danni che altro.
 non é forse così l'amore?
Efesto/Vulcano: il dio greco/romano del fuoco e fabbro.degli Dei.
In questa storia, come tutte le altre divinità Greco/Romane, lui é un'entità e non un Dio.
 É grazie a lui che gli Dei hanno sconfitto un male terribile (lo scoprirete nei prossimi episodi)
E nonostante la sua bravura e il suo massimo impegno in tutto ciò che fa, spesso viene allontanato o escluso dalla gente solo per il suo.aspetto non proprio avvenente e la sua gobba.
Ermes: tutti volevate vederlo crepare? Bene, é morto. 
AVVISO IMPORTANTE:
RESTATE SINTONIZZATI PER IL SEGUITO DI THE DEATH:
"The Death 2: Sibling Rivalry" 
RINGRAZIO QUELLI CHE HANNO RECENSITO LA MIA STORIA E INVITO COLORO CHE NON LO HANNO FATTO, A FARLO.
GRAZIE E BUON PROSEGUIMENTO 

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